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PARCHEGGI SELVAGGI, SFORZA: «MULTE PER EDUCARE»

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PARCHEGGI SELVAGGI, SFORZA: «MULTE PER EDUCARE»
il
SETTIMANALE
PICCOLO
www.ilpiccologiornale.it
Direttore responsabile Daniele Tamburini • Società editrice: Immagina srl via San Bernardo 37 - Cremona • Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860
Direzione e redazione: via S.Bernardo 37, Cremona - tel 0372 454931 • [email protected] • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 • [email protected]
Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2013 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it
Anno II • n. 7 • SABATO 14 FEBBRAIO 2015
Edizione chiusa
alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
Continua il dibattito sulla sorte dei centri sociali cremonesi. La Giunta ha deciso di non rinnovare le concessioni
pagine 2-3
▲
DORDONI, MA E’ GIUSTO CHIUDERLO?
Epicoco (Sap): «E’ una decisione politica. Siamo pronti a far rispettare la legge». Michele Grioni Merli: «Noi continuiamo la nostra attività»
PARCHEGGI SELVAGGI,
SFORZA: «MULTE PER EDUCARE»
L’EDITORIALE
ASSOCIAZIONISMO
Nel resto del mondo... è semplicemente inverno
a pagina 6
▲
Papà separati,
il dramma di
chi non ce la fa
ECONOMIA
▲
a pagina 8
Imprese
straniere
in crescita
a pagina 14
▲
CASALMAGGIORE
Pomì, scelta
tra Parma
e Cremona
a pagina 4
di Daniele Tamburini
I
l concetto di fondo che abbiamo ascoltato
questa settimana, da parte dell'Amministrazione comunale, così come l'ho percepito io,
è quello dell'inevitabilità. Inevitabili i disagi derivanti dalla nevicata "eccezionale"; inevitabile
che ci voglia tempo - tanto tempo – (troppo tempo), per portar via mezzo metro di neve; inevitabili le auto bloccate, le persone che non potevano
camminare sui marciapiedi, i nonni a rischio caduta, per giorni, mentre portavano i nipoti a scuola, gli asili con gli accessi impraticabili. Inevitabile, pare, dover spalare piazza del Comune e
piazza Stradivari. Certo; però, forse, le scuole
avrebbero potuto avere la precedenza. L'assessora competente risponde alle critiche un po' in maniera rituale, e un po' in modo stizzito: del resto,
dice: “... è stato fatto un lavoro straordinario... il
piano neve ha funzionato a dovere”. Ma se molti
cittadini non sono d'accordo, e si sono fatti sentire, qualche motivo ci
sarà, o no? È vero, amministrare una città significa non poter accontentare tutti; di questi tempi,
poi... Ma noi siamo certi che amministrare una
città significhi anche andare al confronto e accettare anche critiche che si considerino ingenerose.
Amministrare non è una chiamata divina, non è
una missione, non è neppure una scelta obbligata:
è un servizio che si sceglie volontariamente di dare. Un servizio oggi difficilissimo, specie per chi
amministra i Comuni, sottoposti dal governo a
tagli micidiali. Strano che gli amministratori non
sottolineino di più questo aspetto. Ma forse, non
è così strano. E comunque, se cinquanta centimetri di neve da noi rappresentano un evento, quasi
drammatico, di difficile e complicata gestione...
nel resto del mondo, è semplicemente inverno.
MANFREDINI:
«IL PIANO NEVE
HA FUNZIONATO
A DOVERE»
NORMATIVE
CALCIO LEGA PRO
a pagina 23
BASKET SERIE A
pagina 25
La Cremo deve
Vanoli in Sicilia
scuotersi sul campo per stoppare
del forte Bassano la crisi di risultati
VOLLEY A1
a pagina 24
Pomì a caccia
della rivincita
stasera a Busto
CANOTTAGGIO
a pagina 24
I giovani promettenti
Cattaneo e Gentili
convocati in azzurro
ARMI,
CAMBIANO
LE REGOLE
a pagina 7
2
CREMONA
Sabato 14 Febbraio 2015
Virgilio: «Il percorso si baserà su uno stretto rapporto con Questura e Prefettura»
Chiudere i centri sociali?
Si accende il dibattito
Cittadini divisi. Ma per la maggioranza dei giovani Dordoni e Kavarna non vanno chiusi
D
di Laura Bosio
opo i fatti dello scorso 24 gennaio, quando un gruppo di
Black bloc ha trasformato la
manifestazione antifascista, alla quale avevano aderito oltre
2500 persone, in violenti scontri contro le
forze dell'ordine tanto da far parlare i media di guerriglia urbana, il dibattito cittadino
si è spostato sulla richiesta di chiudere i
centri sociali, rei a detta dell'amministrazione Comunale, di non essersi dissociati
dai Black bloc.
E dunque il sindaco Gianluca Galimberti
e l'assessore Andrea Virgilio, nel corso del
Consiglio comunale di lunedì scorso, hanno messo in chiaro che il Comune non ha
alcuna intenzione di rinnovare le convenzioni per l'affitto dei centri sociali Dordoni
e Kavarna, peraltro scadute dalla scorsa
primavera e finora solo prorogate.
Ma cosa ne pensa la cittadinanza, e
in particolare i giovani? Dopo i fatti del
24 gennaio sui social network la rabbia è
esplosa contro i centri sociali e molte voci
si sono levate a favore di una chiusura. Ma
la città non è solo su Facebook, e parlando
con alcuni giovani cremonesi sono emerse
posizioni molto diverse.
A partire da chi indica come un errore
la possibilità del non rinnovo della concessione. A prendere questa posizione, sono
soprattutto i giovanissimi. «Non ha senso
precludere la possibilità di aggregazione
sociale ad una città. I centri sociali sono
spazi importanti per i giovani, che in tali
contesti imparano la socialità, il senso di
comunità e anche l'importanza di impegnarsi nell'aiuto verso il prossimo» afferma Caterina, 19 anni. Dello stesso parere
Shana, 18 anni: «Non ho mai frequentato
quei luoghi e non li conosco a fondo, ma
credo che siano posti di aggregazione come altri. Le persone sbagliano, e probabilmente qualcuno il 24 ha commesso degli
errori, ma non credo che tutti i frequentatori
del centro sociale siano persone da additare, e chiuderlo significa togliere a tante
persone un punto di riferimento».
C'è anche chi apprezza diverse cose
che il centro sociale ha fatto in questi anni. «Pensano al Dordoni come a un luogo
di delinquenti, ma sono ragazzi che si impegnano molto - afferma Cristina 16 anni
-. So che hanno bloccato diversi sfratti,
impedendo che intere famiglie finissero
in mezzo a una strada. Credo che anche
solo per questo meritino di avere il proprio
posto in città e di far sentire la loro voce».
Ma non mancano anche le voci più
critiche: «Non ho mai avuto nulla contro
Dordoni e Kavarna, ma negli ultimi tempi,
con il ricambio generazionale, stiamo assistendo a delle prese di posizione piuttosto
pesanti, da parte loro - dice Stefano, 24
anni -. Sono ragazzi in gamba ma spesso
con la testa calda. Dovrebbero capire che
i problemi si risolvono col dialogo e con
l'impegno politico, non con la violenza».
Dello stesso parere Carlo, 37 anni: «In
gioventù anch'io frequentavo i centri sociali, nella mia città di origine, ma cose come
quella di sabato 24 gennaio non le ho mai
viste. Chi frequenta questi posti, che sono
strutture cittadine pubbliche, dovrebbe farsi carico della responsabilità di una gestione adeguata di questi spazi. Che non lasci
spazio alla violenza. Non credo andrebbero chiusi, ma si dovrebbero invitare questi
giovani al dialogo e alla riflessione».
Tuttavia vi sono tra i giovani anche posizioni più radicali e di condanna. «Quando
si verificano danneggiamenti durante una
manifestazione, è quasi sempre imputabile ai membri dei centri sociali - afferma
Emanuela, 32 anni -. Sicuramente quelle
strutture sono frequentate anche da brave
persone, ma considerando com'è andata a
Cremona direi che non sia un male pensare
di chiuderli. E questo vale non solo per i
centri sociali, ma anche per Casa Pound».
Secondo Andrea (29 anni), la chiusura
sarebbe auspicabile per due motivi: «Al di
là di quanto accaduto il 24 gennaio, credo che ormai realtà come quelle dei centri
sociali, così come sono organizzati, non
abbiano senso di esistere. Dovrebbero essere completamente riformati ed avere una
gestione più controllata e organizzata, in
collaborazione con le istituzioni. Per come
sono adesso, vengono troppo lasciati a loro stessi. A questo punto meglio chiuderli».
«Alla luce dei fatti del 24 gennaio, andrebbero chiusi entrambi - evidenzia Francesca, 32 anni -. Una cosa è il diritto di
manifestare, il teppismo e il vandalismo sono un altro paio di maniche. Ma secondo
me non è neppure questo il punto. In Italia
si piange sempre sul latte versato su tutti
i fronti. Si chiude la stalla quando i buoi
sono scappati. La storia non finisce così.
Si chiudono i centri sociali, si chiude Casa
Pound… e loro continueranno a socializzare altrove. Internet e i social network sono
un tam tam immediato per questo. Manca
il lavoro di prevenzione, di educazione al rispetto, di conoscenza della storia. Chi non
conosce la storia ripete sempre gli stessi
errori. In conclusione, è un problema culturale: un approccio stile anni Settanta a
un fatto del 2015 quando, tramite i social
network, in un attimo fai propaganda e raduni persone».
Intanto in Comune si continua il percorso
per discutere il rinnovo delle convenzioni.
«La prossima settimana ci sarà un passaggio in Giunta sulle convenzioni, sulla base
degli indirizzi del Consiglio comunale - fa
sapere Andrea Virgilio -. Approfondiremo,
in quella sede, anche il percorso successivo che, come già detto e come chiesto
dall’odg approvato dal Consiglio, si baserà
su una sinergia strettissima con Prefettura
e Questura e sull’esito delle indagini (attualmente ancora in corso) sui fatti del 18
e del 24 gennaio».
Virgilio, durante il consiglio comunale,
era stato chiaro: «Noi adesso siamo nella
condizione di dover scegliere se rinnovare
il contratto dopo due proroghe. A dicembre 2014 avevamo deciso di garantire quel
percorso di continuità e di mediazione. Ma
oggi, dopo l’episodio drammatico del 18
gennaio e dopo quello altrettanto drammatico e pesante, del 24 gennaio, ci sono
ancora le condizioni per avviare rapporto
di mediazione con quelle realtà? Possiamo
continuare con quel metodo, con la consapevolezza che ci sono indagini ancora in
corso? Noi, per quanto ci riguarda diciamo
che non ci sono le condizioni. Perchè non
ci sembra corretto confermare un rapporto
contrattuale con soggetti che hanno legittimato la violenza in città».
Il prossimo passaggio sarà quello di formalizzare ai referenti dei due centri sociali
la volontà della Giunta. «Ma su questa scelta - aveva detto Virgilio in Consiglio comu-
nale - vogliamo la collaborazione delle forze dell’ordine e di quelle autorità che hanno
la competenza per esercitare le funzioni di
pubblica sicurezza. Lo vogliamo partendo dalla considerazione che il fenomeno
dell’antagonismo è diffuso e che vogliamo
garantire il quieto vivere della nostra città».
A schierarsi invece palesemente contro
la posizione della Giunta e di buona parte
del Consiglio comunale, è il partito di Rifondazione Comunista, che fin sa subito si è
dissociato dalla ipotesi di chiusura dei due
centri sociali. «Appare evidente come l’attenzione sia in realtà tutta concentrata sulla
manifestazione antifascista del 24 gennaio
a cui hanno partecipato alcune migliaia di
persone, di cui tante cremonesi, purtroppo
interrotta e finita come ben sappiamo - evidenzia Rifondazione -. L’unico passaggio
e impegno concreto che viene richiesto al
sindaco contro l’insorgenza delle nuove e
pericolosissime destre si concentra sulla
ricostituzione del Comitato per la Difesa
e lo Sviluppo della Democrazia, svuotato
irresponsabilmente dalle passate amministrazioni locali. La proposta è certamente
condivisibile, ma a nostro avviso qualche
impegno a portata di mano e a breve termine lo si dovrebbe chiedere con chiarezza».
Vi sono alcune proposte da parte di
Rifondazione: «Perché non impegnare da
subito l’Amministrazione a vietare nei 5 anni di mandato l’utilizzo di ogni spazio pubblico comunale (plateatico per banchetti e
presidi, piazze, cimitero e sale) alle forze
politiche e ai soggetti dichiaratamente neofascisti la cui organizzazione è vietata dalla
Costituzione Italiana e da precise leggi dello Stato? Perché non impegnare il sindaco
a far valere questa scelta presso le autorità
dello Stato presenti sul nostro territorio e
a denunciare alla magistratura le eventuali
trasgressioni? Perché non impegnarsi, nel
70esimo della Liberazione, a cancellare la
vergognosa dedica di una pubblica via al
fascista Protti?».
Il punto su cui discutere, secondo rifondazione, è un altro: «L’aggressione squadrista e il grave ferimento di un militante
del centro sociale Dordoni è denunciato
come un fatto molto pericoloso e preoccupante ma che finisce per riguardare e
avere ricadute soprattutto su quel soggetto, quell’area militante e antagonista e
il suo rapporto/scontro con le formazioni
neofasciste esistenti in città da alcuni anni. Quell’aggressione riguarda invece tutti
i cittadini e tutte le organizzazioni libere e
democratiche. Decidere di privare d’una
sede e dunque in qualche misura emarginare soggetti che per tanti anni hanno costruito spazi di socialità ci sembrano errori
che si sommano ad altri errori fatti in queste
settimane.
Che ci piaccia o no, i centri sociali sono
luoghi di incontro, di discussione e anche
acceso dibattito politico per tanti giovani
e tanti cittadini cremonesi; hanno contribuito a costruire, in un rapporto dialettico
con altri soggetti, vertenze importanti per
il nostro territorio, a partire dalla battaglia
contro l’inceneritore, contro il nucleare, per
l’acqua pubblica e da ultimo quella per il
diritto alla casa. Quanto di altamente deprecabile è successo durante la manifestazione del 24 gennaio, e soprattutto dopo
la sua traumatica interruzione (ci saranno
responsabilità individuali da accertare e
sanzionare), l’abbiamo già denunciato in
modo chiaro, ma questo non cancella affatto il nostro giudizio che la tragedia, quella vera, sia successa il 18».
A voler dare una seconda possibilità ai
centri sociali, infine, è anche Lucia Lanfredi, consigliere comunale del Movimento 5
Stelle, secondo cui «Si dovrebbe dare ai
centri sociali cremonesi una seconda occasione, alla condizione che con il rinnovo
della convenzione venga sottoscritto un
documento che impegni i membri a non ricorrere alla violenza e ad attendere i tempi
della giustizia».
3
La risposta del Dordoni:
«Noi andiamo avanti»
Michele Grioni Merli: «Sapevamo esattamente come sarebbero andate le cose in Consiglio comunale»
Sabato un’assemblea di tutti i frequentatori del Centro per la gestione degli spazi sociali
La risposta da parte dei Centri sociali non ha tardato a farsi
sentire. La volontà di non cedere
emerge dalle parole di chi gestisce l'attività e che rivendica il
proprio diritto di poter continuare a farlo.
«Siamo assolutamente tranquilli rispetto a quanto è stato
detto durante lo scorso consiglio comunale - afferma Michele
Grioni Merli, uno militanti del Csa
Dordoni -. Per quanto ci riguarda
la nostra attività va avanti, come
abbiamo sempre fatto. Non sarà
certo una Giunta che, per cercare di salvarsi la faccia, ha deciso
di non rinnovare le convenzioni,
a decidere se il nostro lavoro
possa o meno proseguire».
A riconferma di tali affermazioni, per la serata di sabato,
il centro sociale organizza una
riunione gestionale, per organizzare le attività del centro sociale. Allordine del giorno ci sono:
il progetto per una biblioteca
popolare; la programmazione di
eventi culturali come presentazioni di libri, dibattiti e proiezioni; un programma per serate di
socialità e il calendario degli appuntamenti musicali. “L'assemblea aperta è il modo migliore
per confrontarci con chiunque è
interessato a partecipare, il nostro interesse principale è creare socialità per spezzare l'isolamento in cui ci vorrebbero - si
legge su Facebook, nella pagina
in cui viene promosso l'evento
-. Promuovere la partecipazione
diretta nelle questioni di interesse comune, dalla gestione di un
LA POLIZIA
SAP, EPICOCO: «PRONTI A
FAR RISPETTARE LA LEGGE»
La chiusura dei centri sociali? Non dipende dalle forze
dell'ordine. Ne è convinto Gianluca Epicoco, segretario del
Sindacato Autonomo di Polizia (Sap). «Sono scelte che deve
fare la politica, non spettano a noi. - evidenzia -. Del resto non
è una scelta facile. A Cremona si parla da anni di chiudere o
meno i centri sociali, ma come ho detto è una decisione che
dovrà prendere la Giunta. Certo, mi rendo conto che si tratta
di una decisione difficile, che da sempre ha creato problemi
alle Giunte comunali. Da parte delle forze dell'Ordine, naturalmente, vi sarà tutta la disponibilità ad intervenire nel caso si
arrivasse a situazioni di illegalità».
In sostanza, se allo sfratto seguisse una volontà di occupare gli spazi da parte dei membri del Centro sociale, ipotesi
neppure troppo remota, la Questura sarebbe pronta a intervenire per garantire il rispetto delle regole dell'ordine pubblico,
perché quello è il nostro compito».
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posto come il Dordoni alle tante
problematiche sociali che esistono sul nostro territorio”.
Ma non è la prima, secondo
Grioni Merli: «Noi organizziamo
assemblee ogni 15 giorni per
parlare della gestione del centro. E continueremo a farle». Tuttavia non si sbilancia sul futuro:
«Quando avremo i documenti
con cui ci diranno chiaramente
cosa vogliono fare, prenderemo
una decisione, per ora si parla di
aria fritta. Del resto sanno benissimo anche loro che una cosa è
dire "sgomberiamo", tutt'altra è
metterlo in atto». Come a dire:
non è detto che ci riescano.
Grioni Merli commenta senza
peli sulla lingua quanto emerso
durante il consiglio comunale di
lunedì scorso: «Avremmo potuto
scrivere gli interventi che abbiamo sentito in Sala quadri ancora
prima di lunedì, da tanto erano
banali e scontati. Abbiamo sentito accuse da parte di chi voleva
chiudere da subito gli spazi sociali, asserendo che invece Casa
Pound non è un pericolo. Non
capisco come si possa affermare ciò, quando queste persone
hanno quasi ucciso un uomo.
Non si sono resi conto che quanto è successo è dipeso dal fatto
che le istituzioni cittadine hanno
sottovalutato il pericolo costituito da Casa Pound, nonostante
noi lo denunciassimo da tempo».
Delusione anche nei confronti
della giunta comunale, che «ha
chiuso un occhio in maniera
complice sulla presenza dei
fascisti in città. Del resto sapevamo benissimo quali sarebbero state le posizioni di questa
Giunta: il centrosinistra doveva
salvare la faccia, per non aver
mai preso posizioni chiare e
decise e hanno sempre cercato
soluzioni di compromesso. Se
avessero chiuso la sede di Casa Pound subito il giorno dopo
l'aggressione ad Emilio, le cose
sarebbero state diverse. Invece
non hanno mai voluto affrontare
il problema».
Alternativa Comunista: «Una Giunta connivente con i neofascisti»
A favore dell'attività dei centri sociali interviene anche il partito di Alternativa Comunista, che condanna il contenuto della mozione
approvata nel consiglio comunale di lunedì
scorso. Mozione che «ha definitivamente dichiarato il vero volto reazionario e repressivo
della giunta cremonese capitanata dal sindaco Galimberti - afferma Mirko Seniga, segretario del partito -. Il centrosinistra, a livello
nazionale come localmente, continua nella
sua opera di garante dei poteri forti distruggendo lo Stato sociale con i relativi diritti e
valori che lo determinano».
Pesantissimo il Giudizio nei confronti della
Giunta di Cremona, considerata «emanazione diretta del governo nazionale renziano»
che, secondo il partito, «in questi otto mesi
ha continuato nella speculazione edilizia, già
condotta da Perri, rispondendo al problema
abitativo con altri sfatti, sul piano ambientale
nessuna bonifica dell'area Tamoil, l'inceneri-
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tore che doveva essere chiuso è tuttora funzionante e inquinante come prima, la disoccupazione continua a crescere come lo sperpero di denaro pubblico come l'investimento
per le "onde" di Corso Garibaldi». Una amministrazione, «contigua con la precedente anche nella connivenza coi neofascisti di Casa
Pound; infatti in questi otto mesi si è permesso ai fascisti di continuare nella loro propaganda concedendo spazi pubblici e nessun
limite alle loro scorribande.
Oggi tutti i partiti che compongono la
giunta hanno lanciato l'allarme per la presenza non più gradita in città di elementi
estremisti e violenti paragonando i fascisti ai
centri sociali mettendo sullo stesso piano i
carnefici e le loro vittime come avviene nel
revisionismo perpetrato dal centrosinistra
sulle Foibe. La stessa Rifondazione Comunista subito dopo i fatti del 24 gennaio non
ha esitato, per poi cercare di ricucire, a dare
dei guerrafondai ai ragazzi del Dordoni colpevoli secondo il Prc di aver messo a ferro e
fuoco la città per miseri interessi di bottega,
dichiarando inoltre la rottura di dialogo e fiducia con la gestione delle nuove leve del
centro sociale».
Il Partito di Alternativa Comunista, «che da
sempre denuncia queste derive reazionarie,
sa benissimo da che parte stare, senza se e
senza ma, dalla parte dell'anticapitalismo e
dell'antifascismo militante. Ribadiamo che la
premeditata aggressione squadrista che ha
condotto in gravi condizioni il compagno
Emilio è frutto dell'insorgere delle nuove e
pericolosissime destre foraggiate dalla complicità politica di ogni colore. L'Antifascismo
merita una sola parola d'ordine: gli unici spazi che vanno chiusi sono i covi fascisti gli
unici divieti devono essere loro rivolti nella
concessione di spazi pubblici non per 5 anni
ma per sempre».
4
Cronaca
Sabato 14 Febbraio 2015
Per l’assessore il Piano neve ha funzionato a dovere
Molte le critiche dei cittadini nei confronti dell’amministrazione comunale: strade periferiche non pulite, scuole inaccessibili, marciapiedi impraticabili, ma...
Alessia Manfredini: «Non accetto che ci accusino di aver sottovalutato il problema; abbiamo fatto un lavoro straordinario. Per il resto, impareremo dagli errori»
S
di Laura Bosio
ono tuttora pesanti le conseguenze della grande nevicata
della scorsa settimana: si parla
di circa 500mila euro di danni,
oltre agli innumerevoli disagi per
i cittadini. Sono state numerose le critiche
rivolte all'amministrazione comunale di
Cremona. Ne abbiamo parlato con l'assessora Alessia Manfredini.
L'emergenza neve di questi giorni ha
creato non pochi problemi... c'è chi dice
che le cose non abbiano funzionato per
niente...
«Il Comune riceve quotidianamente gli
aggiornamenti sulle condizioni meteo, per
cui eravamo al corrente della imminente
nevicata, e ci eravamo attrezzati a monte.
Già la notte prima avevamo salato le strade
preventivamente, come previsto dal Piano
neve. Tuttavia quella che è scesa nella
notte tra giovedì e venerdì è stata una nevicata particolare, molto più intensa di quanto si era previsto: le previsioni avevano
parlato di 30 centimetri al massimo, invece
ne sono scesi circa 50. Ma particolare è
stato anche il tipo di neve che è scesa, più
pesante e bagnata rispetto a quella tradizionale.
Il Piano neve è comunque partito per
tempo e ha funzionato a dovere, tanto che
alle 22 del giovedì sono uscite le prime lame e durante il resto della notte è stato attivato tutto il parco mezzi, per un totale di
circa 50 lame. Alla mezzanotte del giovedì
io e il sindaco Galimberti eravamo al Centro operativo (ex Macello) a monitorare la
situazione. I mezzi e le persone hanno lavorato tutta la notte».
Eppure ci sono state molte critiche
sul vostro operato...
«Comprendo le polemiche e i disagi: 50
centimetri di neve non sono pochi ed è
inevitabile che creino dei problemi, anche
se si pulisce. Sarebbe invece stato auspicabile, da parte della cittadinanza, che si
evitasse di utilizzare l'auto il venerdì e il
sabato, ad esempio. Invece ho visto in giro
moltissime persone in macchina, nonostante la neve. Quando accadono eventi
come questi, bisogna avere pazienza e
L’ordinanza: Obbligo di messa in sicurezza
Il sindaco ha firmato nei giorni scorsi l'ordinanza
sull'emergenza per il rischio si cadute lastre di neve ghiacciata dai tetti degli stabili cittadini. Il documento stabilisce
l'obbligo di mettere in sicurezza gli immobili interessati
dalla possibile caduta di neve ghiacciata dalle coperture
dei tetti adottando tutti i provvedimenti necessari quali, ad
esempio, monitoraggi continui e puntuali delle coperture,
transennamento dell’area interessata da eventuale cadute
di lastre di neve ghiacciata e, se possibile, l’immediata rimozione della neve. Il brusco abbassamento delle temperature seguito all'eccezionale nevicata verificatasi tra il 5 e
soprattutto tempo. Si è trattato di un evento davvero eccezionale, come testimonia
anche il fatto che per la prima volta è stata
addirittura chiusa la A21, cosa che prima
non era mai accaduta».
Molte critiche sono giunte da parte
della cittadinanza in ordine alla pulizia
dei quartieri, che sono stati lasciati per
ultimi... mentre si è pulita per prima
piazza Duomo
«Abbiamo fatto un lavoro straordinario,
ma è chiaro che non si riesce a pulire tutto
e subito. Innanzitutto abbiamo dato priorità alla viabilità principale, rendendo la città
percorribile da una parte all'altra. Ma non
abbiamo affatto trascurato la periferia, anche se naturalmente non è stato possibile,
il 6 febbraio ha determinato infatti la formazione di ghiaccio
e lastre di ghiaccio anche sui tetti delle case. Le variazioni
diurne e notturne delle temperature di questi giorni provocano il parziale scioglimento della neve ghiacciata provocando la caduta in strada e sui marciapiedi o comunque in
aree di passaggio pedonale o veicolare di queste lastre di
ghiaccio, mettendo a rischio l’incolumità delle persone. Da
qui l'ordinanza contingibile ed urgente a salvaguardia delle
pubblica e privata incolumità. Agli agenti della Polizia Locale è demandato il compito di verificare il rispetto di quanto disposto.
all'inizio, accedere alle vie più piccole.
Piazza Duomo andava pulita, perché rappresenta il cuore della città».
Per quale motivo non si sono chiuse
le scuole fin da subito, nella giornata di
venerdì?
«E' andata in questo modo: il giovedì ci
eravamo trovati con la Prefettura per un
vertice sul maltempo, e ne era uscita l'indicazione di precipitazioni non così forti da
giustificare la chiusura delle scuole- Tanto
che su tutto il territorio non si erano fatte
ordinanze di chiusura. Invece venerdì mattina, quando abbiamo registrato che era
scesa molta più neve del previsto, abbiamo ordinato la chiusura».
Restando in tema di scuole, diversi
cittadini hanno segnalato il fatto che lunedì molte scuole non erano pulite e ne
era difficile l'accesso...
«Il problema è che non tutte le scuole
sono del Comune, alcune sono statali.
Così la domenica, quando abbiamo iniziato a pulire, ci siamo resi conto che non
c'erano le chiavi di molti istituti, che ovviamente erano in possesso dei rispettivi dirigenti scolastici. Per questo in diversi casi
abbiamo potuto iniziare a pulire solo al lunedì.
Parliamo delle conseguenze di questa nevicata, che ancora sta creando
disagi...
«Quello peggiore sono i danni alle piante, che ammontano a circa 200mila euro.
Questo massiccio sradicamento di alberi è
dipeso non solo dalla neve ma anche dal
forte vento che la ha accompagnata. I risultati sono stati disastrosi: innumerevoli
alberi caduti, soprattutto al cimitero e nei
parchi. Per quanto riguarda il cimitero, ci
vorrà del tempo per la messa in sicurezza.
Nel frattempo i funerali si possono svolgere regolarmente, ma le piante cadute restano un problema»
Qualche "mea culpa"?
«Senza dubbio. Tutto si può migliorare e
vi sono stati dei problemi che andranno risolti, come il malfunzionamento del call
center per le emergenze, che segnalava libero anche quando l'operatore era occupato al telefono. Un'altra criticità rilevata è
che a Cremona manca completamente un
nucleo di protezione civile, e su questo
voglio provvedere al più presto.
Quello che non accetto è che ci accusino di aver sottovalutato il problema, perché in questa settimana abbiamo lavorato
davvero tantissimo, e continuiamo a farlo.
Tuttavia vorrei ricordare alla popolazione la
necessità di avere pazienza, ma soprattutto di collaborare: se ognuno avesse spalato sul marciapiede davanti alla propria
abitazione, ora tutti sarebbero puliti. Inoltre
abbiamo rilevato anche notevoli difficoltà
nel pulire le strade, a causa di auto parcheggiate che impedivano il passaggio dei
mezzi, tanto che abbiamo dovuto collocare
cartelli di divieto di sosta per poter poi andare a pulire. Ringrazio invece tutti coloro
che si sono impegnati scendendo in strada
armati di pala e forza di volontà, per ripulire
almeno alcuni tratti di marciapiede.
Non ultimo va considerato l'aspetto
economico: ripulire da una nevicata simile
costa molto e abbiamo davvero impegnato
moltissime risorse. Tutto non possiamo fare, anche perché altrimenti toglieremmo risorse ad altri servizi. Cinquanta centimetri
di neve non se ne vanno con un colpo di
bacchetta magica.
Sicuramente faremo tesoro dei problemi
principali, per capire se si può correggere il
tiro. A questo proposito nelle prossime
settimane faremo un bilancio della situazione per capire i punti di forza e di debolezza e vedere cosa si può aggiustare».
Cronaca
«Le multe? Un servizio ai cittadini»
Continuano le proteste per i parcheggi. Sforza (Polizia Municipale): «Lavoriamo per garantire i diritti degli utenti»
D
di Laura Bosio
opo l'articolo uscito nei giorni scorsi sul Piccolo in merito
al problema del parcheggio
selvaggio, alla redazione sono pervenute altre segnalazioni, da parte di cittadini che osservano
una carenza di senso civico sempre più
preoccupante.
«Constatare che la maleducazione è
in continuo aumento di pari passo con la
mancanza di senso civico è decisamente deprimente - ci scrive Oreste -. D'altro
canto, riguardo a questo problema, mi
sembra che anche la polizia locale tenda
a guardare e passare oltre. L'esempio
lampante è sotto gli occhi di tutti, mi riferisco a quanto succede in largo Boccaccino dove impera sosta selvaggia.
La segnaletica verticale posta in loco
consente la sosta per un tempo determinato per carico e scarico ed il passaggio
delle automobili che accedono alle proprietà laterali, inoltre la sosta è consentita fino alle ore 17, Auto, suv, furgoni sostano anche per intere giornate senza
che venga elevata una sola multa. La
zona del Duomo dovrebbe essere la
cartolina di Cremona e pertanto tenuta
pulita e sgombra in modo da poter godere della magnificenza della zona. Mi è
capitato di vedere turisti provenienti da
via Mercatello, arrivare allo slargo Boccaccino e tentare di fare una foto senza
immortalare auto e furgoni, purtroppo
senza riuscirvi. Non è raro vedere furgoni in sosta davanti alla scalinata laterale
di accesso al Duomo. Se manca senso
civico dovrebbe essere compito,anche,
della polizia locale educare facendo rispettare le norme».
Non solo il centro, in ogni caso, è nel
mirino. Altri cittadini lamentano anche la
situazione del piazzale delle ex Tramvie
e nella zona del parcheggio dell'Italmark: «Ogni giorno, sabato compreso,
quando il parcheggio è vuoto, soprattutto chi arriva per fare la spesa al supermercato Italmark lascia l'auto dove vuole, nel mezzo della carreggiata - racconta Sabrina -. Chi prende il treno par-
Le foto inviate da una lettrice
cheggia invece a destra, fin sotto il segnale dello stop all'incrocio con via della
Vecchia Dogana (ma non bisognerebbe
lasciare almeno 5 metri da una curva?).
Per non parlare dell'accesso al parcheggio da via Dante, davanti al bar La Cornice: la corsia è utilizzata come parcheggio, lasciando un angusto spazio a
chi deve accedere. Una signora avanti
con l'età lascia la sua Mercedes parcheggiata in maniera assurda almeno tre
volte la settimana, anche se intorno ci
sono decine di posti liberi. Mai un controllo, mai una multa: eppure ci sarebbe
di che rimpinguare le casse del Comune».
Sulla questione risponde Pierluigi
Sforza, comandante della Polizia Municipale. «Innanzitutto parlare di parcheggio selvaggio mi pare eccessivo: si dovrebbero andare a vedere certe città vicine, per capire cosa è veramente il
parcheggio selvaggio. In ogni caso senza dubbio una certa indisciplina si nota.
E su questo la Polizia municipale sta lavorando moltissimo: basti pensare che
lo scorso anno abbiamo elevato 55mila
contravvenzioni. Per noi non si tratta di
volontà di fare cassa, ma di far rispettare
i diritti dei cittadini». Non rispettare un
divieto o una prescrizione di sosta, infatti, spesso comporta il creare disagi a
qualcuno: «Pensiamo ai conducenti professionali che devono fare operazioni di
carico/scarico, che spesso si ritrovano
occupati i posti che sarebbero loro riservati, e sono costretti a tenere i mezzi in
doppia fila per fare il proprio lavoro. E
ancora, vi sono da tutelare i diritti degli
utenti deboli, come i disabili. Moltissimi
anche i casi di passo carraio occupato:
parcheggiare l'auto di fronte a un passo
carraio significa impedire a chi abita in
quella casa di uscire per svolgere le proprie mansioni quotidiane, per andare al
lavoro, o magari di uscire di fretta per
qualche urgenza. Addirittura vi sono
persone che non mettono neppure l'au-
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Sabato 14 Febbraio 2015
to in garage per paura di ritrovarsi bloccati il giorno successivo».
Per non parlare delle piste ciclabili e
dei marciapiedi, che fin troppo spesso
vengono occupati da vetture parcheggiate male. «I divieti di sosta non sono
messi a casa: hanno lo scopo di tutelare
e garantire i diritti dei cittadini - continua
Sforza -. Così come il nostro impegno
nel farli rispettare».
Stesso discorso vale per i parcheggi
a tempo, a pagamento e non. «La rotazione dei parcheggi è un modo per consentire a tutti di poter sostare in centro
per sbrigare le proprie mansioni. Per
questo riteniamo importante svolgere
puntuali controlli anche su quel versante. Così come sui divieti di sosta e fermata: chi lascia la macchina in prossimità di questi, spesso blocca la fluidità
della circolazione stradale».
Insomma, basterebbe un po' più di
impegno da parte di tutti, per garantire
una migliore vivibilità cittadina.
Un progetto
per riqualificare
il Parco Sartori
“Parco Sartori: partecipazione è
sicurezza”. E' il nome del progetto
del Comune di Cremona sul quartiere Po che, classificandosi al
quarto posto nel Bando regionale
per il rafforzamento della prevenzione sociale nei confronti delle
aree e dei soggetti a rischio di
esposizione ad attività criminose e
per la riqualificazione di spazi pubblici, ha ottenuto un finanziamento
di 40mila euro. L'obiettivo complessivo è la riqualificazione
dell’area verde e di quelle vicine. Il
progetto si inserisce in una più
ampia programmazione che coinvolge, in maniera trasversale, settori e servizi comunali diversi. «Il
parco Sartori, grande area verde
situata nel quartiere Po, si può
considerare come il simbolo di un
significativo cambiamento che ha
interessato la zona negli ultimi sei
anni - spiegano dal Comune -.
Nella percezione dei cittadini il parco appare infatti come luogo di disagio, di degrado ambientale, sociale e culturale»..
L'obiettivo generale prevede
varie fasi. Si lavorerà prima di tutto
per rafforzare e potenziare la percezione di sicurezza urbana e sociale, quindi per contrastare e ridurre la percentuale di incidenza di
atti di piccolo vandalismo, di disturbo alla quiete pubblica e di
manifestazioni di disagio e devianza sociale. Si punterà ad incrementare le attività di animazione.
Le azioni da intraprendere sono
già state individuate. Si procederà
innanzitutto con una mappatura
delle risorse del parco e del quartiere. Sono previsti un affiancamento educativo e sociale per attivare e seguire la partecipazione
dei cittadini nelle azioni da attuare,
che saranno condivise con loro,
laboratori intesi come luoghi in cui
si confrontano soggetti diversi tra
loro per provenienza, cultura, interesse, età, etnia, punti di vista.
Saranno infine attuate animazioni
di comunità: sport, danza, teatro,
musica, giocoleria, arte di strada.
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Cronaca
Sabato 14 Febbraio 2015
Ben 130 indagati. L’atto di chiusura è stato depositato dal procuratore Di Martino
Calcioscommesse: chiuse le indagini
Nuovo capitolo sul calcioscommesse. Nei
giorni scorsi, la Procura di Cremona ha chiuso le indagini. L’atto di chiusura, depositato
dal procuratore capo Roberto Di Martino, di
fatto ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio di 130 indagati tra calciatori, ex giocatori e dirigenti, come si è appreso dall’Ansa. Tra
le accuse di spicco, confermata quella di frode
sportiva al ct della Nazionale, Antonio Conte,
all’epoca sulla panchina del Siena e quella di
associazione a delinquere per l’ex giocatore
Beppe Signori e per il laziale Stefano Mauri.
Archiviazione, invece, per gli juventini Bonucci e Criscito. Conte all’epoca delle indagini era
stato accusato da alcuni giocatori del Siena,
interrogati, di aver condizionato la gara contro
l’AlbinoLeffe e di essere stato a conoscenza di
un’altra gara “sporca” contro il Novara. La giu-
stizia sportiva l’aveva squalificato per quattro
mesi. Le udienze preliminari dovrebbero tenersi in primavera, mentre i processi in autunno.
La chiusura delle indagini, arriva dopo quattro
anni di lavoro, tra intercettazioni, pedinamenti,
rogatorie, interrogatori: un fascicolo che parla
di quasi 250 calciatori coinvolti, un centinaio di
indagati per frode e unacinquantina accusati di
associazione a delinquere.
Padri separati, il dramma di chi non ce la fa
Sempre più numerosi gli uomini che si trovano in difficoltà economiche nel pagare gli alimenti a moglie e figli. A Cremona nasce un’associazione
N
di Laura Bosio
on sono più solo le
donne ad essere considerate "soggetti deboli". La crisi economica ha infatti messo
in ginocchio anche molti uomini,
soprattutto padri di famiglia separati, che si trovano di punto in
bianco senza un lavoro e quindi
senza più essere in grado di pagare gli alimenti a l'ex moglie e
figli. La storia è molto simile per
tutti: quando si separano lasciano la casa coniugale alla moglie,
che vi abita con i figli. Già di per
sè questo è impegnativo, perché li costringe a dover prendere in affitto un appartamento,
oltre a pagare gli alimenti. Come
se non bastasse, spesso intervengono altre difficoltà di carattere economico: chi finisce in
cassa integrazione, chi in mobilità, chi perde il lavoro e non riesce a trovarne un altro. Così i risparmi si esauriscono in fretta e
i problemi diventano assillanti e
difficilmente affrontabili. E' la
storia di tantissime persone, che
spesso cadono nella disperazione. Proprio per aiutarli, in questi
mesi sta aprendo anche a Cremona una sede dell'Associazione papà separati, volta a sostenere le persone in difficoltà, fornendo aiuti che vanno dal con-
sulto psicologico al gratuito patrocinio legale. «Uno dei nostri
obiettivi sarebbe quello di riuscire ad aprire una casa per padri
separati, come già si è fatto in
altre Province» racconta Massimo Brugnini, coordinatore
dell'associazione, che per ora
conta già una decina di iscritti e
il cui numero è in crescita continua. «Una struttura in cui i genitori separati in situazione di difficoltà potrebbero vivere per un
periodo massimo che va dai 6
mesi a un anno, mentre cercano
di risollevarsi economicamente».
Fondamentale, in ogni caso,
è il supporto a 360 gradi. «Stiamo organizzando una serie di
incontri, in collaborazione con
varie associazioni ed enti del
territorio, che si svolgono un
giovedì al mese, finalizzati a
condividere le rispettive problematiche ma anche a ricevere
sostegno. Vi sono padri con difficoltà economiche, ma anche
padri che hanno problemi nel
poter vedere i figli. C'è chi non
ha i soldi per pagare l'affitto di
casa. Tuttavia non accogliamo
coloro che non pagano gli alimenti per indifferenza o per
scelta: la volontà di esserci per i
propri figli è condizione primaria
dell'associazione» spiega Brugnini.
L'organizzazione, senza fini di
lucro e con l'azione diretta, personale e gratuita dei propri aderenti, ha infatti «lo scopo di promuovere la cultura della genitorialità responsabile ed in particolare della bigenitorialità nelle
separazioni personali di fatto e
di diritto, offrire un aiuto ed un
sostegno sociale ed assistenziale ai genitori separati, ai loro
familiari e in particolare ai figli
dei genitori separati, con azioni
sociali e culturali a livello provin-
ciale e regionale in Lombardia,
coordinando la propria azione
con altre organizzazioni operanti
a livello regionale, nazionale ed
internazionale».
Gli incontri sono infatti aperti
anche alle madri separate. «Tra i
principali scopi dell’associazione vi è la volontà di promuovere
la cultura della famiglia e della
genitorialità responsabile nel reciproco rispetto e nella salvaguardia della dignità e nella parità di diritti e di doveri di tutti i
componenti del nucleo familiare. Vogliamo favorire e promuovere con iniziative culturali, azioni sociali e attività giuridiche una
nuova cultura della separazione
personale tra coniugi e della separazione di fatto tra coppie di
conviventi che sia rispettosa dei
diritti e degli interessi dei soggetti più deboli nelle reali situazioni socio-economiche che la
separazione determina, e soprattutto dei figli, in special modo quelli minori».
Il sostegno del bambino è
quindi in primo piano. Per questo si vuole diffondere «la cultura della bigenitorialità avviando
ricerche sociali, studi psico-sociali e psicologici volti a diffondere la cultura della genitorialità
responsabile in cui sia consentito ad entrambi i genitori di sviluppare relazioni personali e significativi contatti diretti con i figli sia durante la crisi familiare
che dopo la separazione personale o di fatto. Favorire una migliore qualità della vita delle famiglie di separati, divorziati o
separati di fatto».
Anche la consulenza e il sostegno sono punti fondamentali
dell'azione associativa, «a tutti i
genitori ed agli adulti che, a causa della separazione personale,
divorzio o separazione di fatto,
si trovino in situazione di difficoltà o vulnerabilità giuridica,
economica, sociale ed esistenziale». L'associazione si pone
inoltre l'obiettivo di intervenire,
con il consenso della persona
offesa, «in tutti i processi penali
in cui alcuno dei genitori sia vittima dei reati contro la tutela
della famiglia e della persona
all'interno della famiglia o nei
processi penali per calunnia in
cui alcuno dei genitori sia stato
ingiustamente accusato di avere
commesso tali reati».
Cronaca
Sabato 14 Febbraio 2015
Le nuove normative, in vigore da maggio, impongono la necessità di mettersi in regola al più presto
Detenzione armi: come cambiano le regole
Chi non consegna il certificato medico rischia di incorrere in un provvedimento di divieto di detenzione
C
di Giulia Sapelli
ambiano le leggi sulla
detenzione delle armi
e moltissime persone
rischiano di trovarsi
presto fuori legge. Ad
avvisare la popolazione sono le
stesse Forze dell'ordine del territorio, dalla Questura ai Carabinieri, che nei giorni scorsi hanno
diramato diversi avvisi per avvertire i cittadini di mettersi in
regola.
A cambiare le cose è il Decreto Legislativo 29 settembre
2013 nr. 121, entrato in vigore il
5 novembre 2014, che ha introdotto le novità legislative in tema di detenzione armi.
La scadenza da tenere presente è quella del 4 maggio
2015, «chiunque detiene armi,
senza essere in possesso di alcuna licenza di porto d’armi in
corso di validità, deve presentare la certificazione medica prevista dall’art. 35 del Testo Unico
delle leggi di Pubblica Sicurezza, salvo che non sia stata già
prodotta nei sei anni antecedenti alla data del 5 novembre 2013.
Inoltre tale certificazione dovrà
essere rinnovata ogni sei anni»
fa sapere la questura.
Queste novità, evidenziano i
carabinieri, vengono introdotte
«al fine di contenere il fenomeno
legato all’inconsulto utilizzo di
armi nell’ambito dei reati di violenza domestica oppure tra vicini di casa, da parte di persone,
spesso anziane o malate, che
talvolta non riuniscono più quei
Cosa può fare
chi non vuole
rinnovare la licenza
Abbiamo chiesto a Marco Gerevini, titolare
dell'Armeria Gerevini di Casalmaggiore,
che cosa deve fare una persona, che possiede un'arma, ad esempio un fucile da caccia,
e non ha intenzione di rinnovare il porto d'armi ne tanto meno sostenere l'onere della visita medica per ottenere il certificato dell'ufficiale sanitario. «Premesso che la legge non è
chiarissima, ci sono tre possibilità per chi non
intende più detenere l'arma. La prima è quella di cedere il fucile o quant'altro, ad una
persona di fiducia che abbia il porto d'armi,
con un atto di cessione a titolo gratuito. La
seconda ipotesi è quella di vendere l'arma ad
una armeria interessata. La terza possibilità è
quella di consegnarla ai Carabinieri che provvederanno a distruggerla o conservarla presso, le autorità preposte, se l'arma è di interesso storico».
basilari requisiti psicofisici tali
che in passato hanno permesso
loro di ottenere il rilascio dell’autorizzazione a detenere armi».
La normativa fa riferimento
all'acquisizione e alla detenzione di armi bianche, da sparo o
da fuoco. In tale ottica i carabinieri hanno da subito intensificato controlli amministrativi quotidiani su tutti i detentori di armi,
svolgendo altresì un’azione divulgativa/informativa.
LA NORMA
La norma, infatti, ha previsto
che entro il 4 maggio 2015:
1. Chi detiene armi deve presentare il certificato medico di
idoneità psicofisica alla detenzione; in pratica lo stesso certificato richiesto per il rilascio del
nulla osta all'acquisto, previsto
dall'art. 35 del Testo unico delle
leggi di pubblica sicurezza.
2. La certificazione dovrà attestare che il richiedente non sia
affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di
volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente,
sostanze stupefacenti e psico-
trope oppure abusare di alcol.
3. Il certificato medico in questione è rilasciato dal medico
provinciale o dall'ufficiale sanitario (attualmente Asl) o da un
medico militare.
4. Sono esentati dall'obbligo
di presentazione coloro che nei
sei anni antecedenti l'entrata in
vigore del decreto, abbiano già
consegnato il certificato al momento della richiesta di una licenza di porto d'armi o di un
nulla osta all'acquisto di armi.
PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI
Le persone che entro la data di
scadenza non avranno provveduto a consegnare il certificato
agli uffici di Polizia o Carabinieri
che avevano ricevuto le denunce di detenzione, riceveranno
una diffida per la presentazione
del certificato stesso. Se nei
successivi 30 giorni la certificazione non sarà presentata, sarà
avviato il procedimento finalizzato al divieto di detenzione. Il
richiedente, sottoponendosi
agli accertamenti, è tenuto a
presentare un certificato anamnestico, rilasciato dal medico di
fiducia, di data non anteriore a
tre mesi.
Auricchio: «Cremona è la provincia che cresce di più in Lombardia»
I dati congiunturali disegnano una situazione di crescita media annua della produzione industriale pari al 3,4%»
La ripresa economica è ancora decisamente lontana,
ma forse si intravede una luce in fondo al tunnel. A dirlo è
il presidente della Camera di Commercio, Giandomenico
Auricchio, alla luce dei dati congiunturali relativi al quarto
trimestre 2014, presentati nei giorni scorsi presso Unioncamere Lombardia. Dati che per Cremona si rivelano
positivi: il nostro territorio ha infatti realizzato il risultato
migliore di Lombardia. Si parla di una crescita media annua della produzione industriale del 3,4%, contro il -0,7%
registrato nel 2013. «Il fatto che si tratti del risultato migliore lo ha detto il professor Pietro Ferri, docente di
Economia Politica all’Università di Bergamo (la media
regionale si attesta infatti al +1,5%) - spiegano dalla Camera di Commercio -. Un risultato positivo dovuto però
principalmente al recupero dei livelli produttivi di inizio
anno, recupero che è andato attenuandosi progressivamente fino a segnare una flessione congiunturale nel
quarto trimestre (-0,9%). Segnali positivi provengono dal
fatturato, che registra un incremento medio annuo del
4,5% contro il – 1% del 2013 , ed anche dagli ordinativi:
gli ordini esteri si confermano come elemento propulsivo
del sistema industriale cremonese con una crescita media annua del 5,3% (3,1% in Lombardia) confermando la
tendenza del 2013 (+5,8)».
Un altro cambiamento positivo è quello degli ordinativi
interni, la cui crisi è da sempre uno dei punti focali della
crisi economica: “Gli ordinativi interni hanno registrato un
incremento nell’ultimo periodo del 2014 (4,4%) portando
la media annua a 1,4% (0,8% in Lombardia) – ha spiegato ancora il presidente -. L’andamento positivo degli ordinativi esteri è confermato dai dati export certificati
dall’Istat che evidenziano nei primi 9 mesi del 2014 un
incremento delle esportazioni cremonesi del 8,2% contro
il dato medio lombardo del 0,3% e italiano del 1,4% (con
il dato in valore che, negli ultimi 4 trimestri rilevati, sfiora i
3,7 miliardi di euro)».
Passiamo alle note negative: «Permane il calo dell’occupazione, che continua a mostrare segnali di debolezza
con un saldo negativo medio tra tasso di ingresso e tasso di uscita del -0,6%, in linea con l’andamento lombardo (-0,5%) e con un aumento del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni. La produzione del comparto artigiano registra nel 2014 una crescita media annua leggermente negativa (-0,3%), in controtendenza con l’andamento regionale che segna invece una variazione positiva
pari al +0,9%. Per il settore artigiano alla media annua si
accompagna però una variazione congiunturale leggermente positiva del +0,3%, anche se molto vicina alla variazione nulla, confermando il perdurare del momento di
crisi del settore artigiano manifatturiero».
«L’andamento congiunturale del settore manifatturiero
provinciale– sottolinea Auricchio - mostra un quadro a
tinte contrastanti, con segnali di incertezza che ancora
non fanno intravvedere i segni di ripresa economica. I
sentiments degli imprenditori – orientati all’ottimismo –
danno però conto di un quadro generale cambiato che,
grazie soprattutto all’euro debole e al basso prezzo del
petrolio, può far prevedere, se accompagnato da interventi mirati alla crescita del sistema delle imprese, una
ripresa più vicina».
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Pd: «Si acceleri
la digitalizzazione
e utilizzi software
libero opensource»
Si acceleri il percorso di
digitalizzazione della amministrazione comunale, al fine
di ottenere efficienza dei
servizi e risparmio. Questa
la richiesta che emerge dalla
mozione presentata nei giorni scorsi dai consiglieri del
Pd Roberto Poli, Lia A Beccara e Luca Burgazzi. «In
quest'ottica si intende accelerare il processo di implementazione del software
libero, il cosiddetto sistema Open Source Software»
spiega Poli -. Posto che il
Comune di Cremona deve
rinnovare e riorganizzare il
sistema informatico si ritiene
efficiente ed economico il
sistema open source come
attivato in molte città con
indubbi vantaggi».
L'open source software
- si legge nel documento,
consente “indubbi vantaggi
quali l'indipendenza dal fornitore unico, la possibilità di
sviluppare in autonomia programmi con nuove funzionalità, la possibilità di utilizzare
software già in uso in altri
Comuni”, ma anche “una
decisa riduzione delle spese
venendo meno la necessità di rinnovare i software
acquistando nuove licenze”.
Un'esperienza risultata positiva in molti comuni italiani,
“da Torino a Empoli, da Bolzano a Parma, da Trieste a
Modena e Bologna”.
A questo proposito “il
sistema informatico del
Comune di Cremona necessita di riorganizzazione in
termini di interventi di rinnovo, manutenzione, nuove
licenze e che è stato avviato un percorso nella direzione open source”. Alla
luce del fatto che “Il D.Lgs.
82/05, noto come "Codice
dell'amministrazione digitale" impone alle pubbliche
amministrazioni che devono
acquisire sistemi informatici
una valutazione comparativa
tecnica ed economica tra le
diverse soluzioni disponibili sul mercato”, la mozione
impegna il sindaco “a prevedere nell'ambito della riorganizzazione del sistema informatico un processo sempre
più volto all'open source
software che garantisce
qualità, stabilità nel tempo
e risparmio economico; a
trovare sinergie e collaborazioni sia con i Comuni che
hanno già avviato il software
libero e con le Università
che sono esperte sul tema;
a diffondere le informazioni
in merito all'open source sia
all'interno dell'Amministrazione stessa sia nei confronti
dei cittadini”.
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Cronaca
Sabato 14 Febbraio 2015
Imprese straniere, crescita continua
Dai dati della Camera di Commercio di Cremona aggiornati al 31 dicembre 2014 emerge come il fenomeno non conosca interruzione
Sono ormai il 10% del totale nella nostra provincia. Boom nel settore dell’agricoltura e nei pubblici esercizi
S
di Vanni Raineri
e la presenza degli stranieri nel
nstro tessuto sociale è un fenomeno che negli ultimi anni ha
conosciuto un'espansione notevole, è logico che questo si
rpercuota anche nel tessuto imprenditoriale. I dati appena raccolti dalla Camera di Commercio di Cremona, elaborati dal responsabile dell'Ufficio Statistica Enrico Maffezzoni, ci danno le dimensioni del fenomeno, in particolare
rapportato a tre anni fa.
Partiamo dalla situazione generale
che si vede nella tabella sotto. Si evidenzia che le imprese straniere nella
nostra provincia rappresentano ormai il
10% del totale, leggermente al di sotto
rispetto ad alcune delle province limitrofe esaminate (Pavia a parte) ma superiore rispetto alla media nazionale.
Nel 2011 la percentuale era del 9%.
Nella tabella in fondo invece ci sono
le imprese e il numero di adetti riferiti
alle tre aree della nostra provincia:
Cremonese, Cremasco e Casalasco.
Ovviamente perché il paagone possa
reggere servirevve rapportare i numeri
con il totale della popolazione. La crescita accomuna comunque tutte le
aree. Le imprese straniere nella nostra
provincia sono 2695, e occupano
4505 lavoratori.
Chi pensa però che il fenomeno riguardi i soli cittadini extracomunitari
però sbaglia. Le imprese extraCee sono 1897, cioé il 70% del totale. Le altre
sono formate da cittadini provenienti
dalla Comunità Europea.
Interessante è anche il quadro che
emerge verificando la tipologia delle
attività. Una grossa crescita ha riguardato l'agricoltura (qui gli addetti sono
triplicati in tre anni), mentre è sceso il
numero di imprese straniere nell'industria e, soprattutto (ma qui pesa la crisi
globale del settore), nell'edilizia.
Un vero e proprio boom ha coinvolto i pubblici esercizi, e qui probabil-
mente il contributo della comunità cinese ha influito parecchio: le 174 attività del 2011 sono diventate oggi 256,
e gli addetti da 497 sono saliti a 748.
Cresce anche il commercio, e raddoppia il settore del credito. Ma in generale si assiste ad un panorama più variegato, come dimostra la grande crescita della voce “altre imprese”, che raggruppa attività legali, aziendali, professionali, e poi agenzie di pubblicità, attività di noleggio, riparazioni, servizi per
la persona (58 imprese) e tanto altro.
L'indagine effettuata dalla Camera di
Commercio scende poi nel dettaglio dei
singoli Comuni. Ovviamente tralasciamo questi dettagli, basti però sapere
che il fenomeno è generalizzato, e che a
Cremona le imprese straniere sono 931,
a Crema 258. a Soresina 143 e a Casalmaggiore 130. Seguono Castelleone
(76), Rivolta d'Adda (54), Pandino (48),
Piadena (45), Casalbuttano (41), Palazzo Pignano (33) e Soncino (31). Tutti gli
altri Comuni sono sotto le 30 imprese.
Cronaca
Sabato 14 Febbraio 2015
Da Cremona a Strasburgo in mostra
“La grande guerre dans le Val d’Argent” è il titolo dell’esposizione, curata da Emanuele Bettini e Roberto Caccialanza
S
i è svolto nei giorni
scorsi, presso la splendida e avveniristica sede della Regione Alsazia di Strasburgo, il
vernissage d’inaugurazione
della mostra fotografica intitolata ‘La grande guerre dans le
Val d’Argent’. L’iniziativa, ideata, curata e promossa dal cavalier Emanuele Bettini, presidente dell’Istituto per la storia del
Risorgimento italiano – comitato delle province di Cremona e
Lodi -, con la collaborazione del
fotografo cremonese Roberto
Caccialanza (per la riproduzione digitale delle fotografie originali e la cura dell’allestimento
della mostra), ha avuto il patrocinio della Région Alsace,
dell’Istituto Italiano di Cultura di
Strasburgo (direttore Raffaello
Barbieri), dei Consolati generali
di Austria, Francia e Germania
di Milano, nonché del Souvenir
Français.
Alla presenza di parecchie
decine di persone fra autorità
politiche e civili (tra cui il Console Generale di Germania a
Strasburgo), vari studiosi e cultori della storia locale e cittadini
interessati all’argomento, hanno preso la parola il membro
eletto della Regione Alsazia in
rappresentanza del presidente
Philippe Richert, il dottor Raffaello Barbieri per l’IIC di Strasburgo e Roberto Caccialanza
(anche in rappresentanza del
cavalier Emanuele Bettini che
proprio all’inizio del viaggio verso Strasburgo è stato costretto
a rientrare a Cremona per gravi
motivi familiari).
Il delegato della Regione Alsazia ha dato il benvenuto e ha
spiegato l’importanza delle fotografie esposte che illustrano
la vita di trincea e al fronte delle
truppe in luoghi molto prossimi
a Strasburgo, al confine con la
Germania; il dott. Barbieri ha
spiegato il motivo per cui l’IIC
ha accolto con favore la proposta di esporre la mostra a Strasburgo e ha letto la presentazione della rassegna scritta e
inviata dal cav. Bettini; Caccialanza, parlando a braccio in
francese, ha ringraziato coloro
che a Strasburgo hanno reso
possibile lo svolgimento della
mostra, inoltre ha illustrato le
tecniche messe in atto sia per
riprodurre le fotografie da album originali sia per stamparle
-notevolmente ingrandite- sui
112 pannelli che compongono
il percorso espositivo.
La mostra ‘La grande guerre
dans le Val d’Argent’ è una rassegna di fotografie provenienti
da due album originali (recuperati in un mercatino dell’antiquariato oggi facenti parte
dell’archivio storico del cav.
Bettini) che riguardano i raggruppamenti tedeschi in Alsazia in località Sainte-Marie-auxMines (Markirch in tedesco).
Uno degli album è appartenuto
a Johann Jakob Rumpf, originario di Friedberg, un ufficiale
del battaglione di fanteria n. 3
del Landsturm: esso illustra
momenti di vita da campo,
schieramenti di truppe e costruzione di linee ferroviarie.
Il secondo album di immagini è stato sviluppato da J. Gundel di Nürnberg e riguarda
bombardamenti e postazioni
tedesche con prigionieri inglesi.
Il materiale si riferisce con ogni
probabilità alla battaglia di Aubers Ridge e Neuve-Chapelle in
cui sono state impegnate truppe inglesi provenienti dalle colonie (India). In questo combattimento sono stati usati gas
tossici (in una fotografia appare
persino un ufficiale inglese con
la maschera antigas).
E' stato pubblicato il catalogo ‘Gli Imperi Centrali nella
Grande Guerra – Immagini e ricordi dal fronte dell’Alsazia’, illustrato e corredato da testi trilingue (italiano, francese, tedesco) a cura dell’Istituto del Risorgimento che si è valso della
consulenza di Autorità francesi
e del dott. David Bouvier (archivista intercomunale del Val
d’Argent - Communauté de
Communes du Val d'Argent),
che ha identificato i reparti tedeschi e i luoghi illustrati dalle
fotografie. Il volume è una piccola testimonianza di quanto
avvenuto in Europa nel 19141915. Ora, a un secolo di distanza dai fatti, i Paesi del Vecchio Continente che si sono
combattuti fino allo stremo delle forze, si trovano accomunati
nell’Unione Europea in un progetto di fratellanza e di Pace tra
i Popoli. La mostra rimarrà visitabile fino a venerdì 27 febbraio, ore 9-18, presso la sala
espositiva al piano terreno della
Maison de la Région Alsace,
Strasbourg, 1 place Adrien Zeller, ingresso libero.
9
Il Cta Acli promuove una serie di
gite e viaggi per tutti i gusti.
• 8 marzo 2015 - Una giornata a
Sanremo in occasione della tradizionale “Sanremo in Fiore” per ammirare la
favolosa sfilata dei Carri Fioriti.
• Dal 3 al 7 aprile - “Pasqua in
Abruzzo per Borghi e sapori antichi”.
Viaggio alla scoperta dell’Abruzzo. Si
visiteranno: Pescara, Chieti, Isola del
Gran Sasso, Aquila, Bominaco, Lanciano, Sulmona, Scanno, Teramo e
Civitella del Tronto.
• Dal 3 al 7 aprile - “Pasqua in
Piemonte con le sue Abbazie”. Viaggio
in Piemonte per vedere le sue Abbazie
e Castelli. Si visiteranno: Asti, Vezzolano, Torino e Venaria reale, Val di Susa,
Cuneo, Abbazia di Saffarda e Saluzzo
• Dal 3 al 7 aprile - “Pasqua in
Toscana”. Viaggio alla scoperta della
Toscana. Si visiteranno: Montepulciano, Pienza, Siena, Lago Trasimeno,
Pitigliano, Sovana, Arezzo e La Verna.
• Dal 7 al 10 Maggio - Un viaggio
per visitare Roma. Si visiteranno la
basilica di S. Pietro e le tombe dei
Papi, dai Giardini Vaticani a Trinità dei
Monti, dalle ville di Tivoli a Ostia Antica.
• 6 Giugno 2015 - Giornata all’insegna dei paesaggi naturali con lo
splendido percorso del Trenino Rosso
del Bernina accompagnato dalla visita
di Saint Moritz.
• Dal 21 al 27 Giugno 2015 - Soggiorno in Val Venosta con incantevoli
escursioni all’Abbazia di Monte Maria,
in Val senales, al Passo Resia, in
Austria e Svizzera.
• Dall'11 luglio al 8 agosto soggiorni quindicinali ad Andalo presso
l’Hotel Stella Alpina 3***.
• Dal 06 al 16 Agosto 2015 un
Gran Tour di Ferragosto in Scozia e
Londra. Si visiteranno: Dover; Cambrige; Edimburgo; Roslyn; Styirling; Balmoral Castle; Inverness; Lago di LochNes; Isola di Skye; Fort William; Gren.
Coe; Glagow;
Carlisle; Oxford e
Londra.
Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno
fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i
numeri di tel. 0372-800423, 800429.
Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il
CTA di Crema (Piazza Manziana 17.
Crema tel. 0373-250064).
Sito: www.ctacremona.it
10
"
critica
Il piano della cultura del sindaco
registra già qualche lacuna
Egregio direttore,
una riflessione, che forse sarà infondata
e dovuta a una mia carenza di informazione. Mi domando: ma perché nei progetti
del Comune per Expo non compare l’unico aspetto che a Cremona abbiamo e gli
altri non hanno? Ossia la liuteria e l’unicum al mondo del Museo del violino! Tutte le città per Expo proporranno mostre,
incontri, concerti, ma nessuno ha il Museo del violino. Noi sì! Anche la presentazioe delle Master Class con studenti di
musica che vengono da ogni parte del
mondo, non ha registrato un solo accenno (lo dico da lettore di articoli) al Museo
del violino. Idem sulla Festa del torrone:
perché nell’anteprima e nella festa non si
“vende” già in sede di presentazione, la
promozione della liuteria e del Museo?
Mondomusica fa tappa all’estero per la
presentazione della rassegna: ottima cosa. Bene e bravi. Ma perché non proporre e presentare anche il Museo del violino? Ho la sensazione che prevalga come
sempre l’ognuno per sé… vanificando
sforzi e perdendo sinergie che oggi più
che mai dovrebbero essere essenziali.
Forse il “piano della cultura” annunciato
dal sindaco Galimberti, registra qualche
falla nella lunga fase di gestazione.
Emanuele Zaniboni
Cremona
***
"
dopo la nevicata
Paesi senza elettricità: la causa
è la scarsa manutenzione
Egregio direttore,
la nevicata della scorsa settimana, eccezionale ma largamente prevista, mette in
evidenza la carenza di certe strutture nostrane. E qui colgo l’occasione per fare
alcune precisazioni. Che dire dell’interruzione dell’energia di quasi due giorni avvenuta nello scorso fine settimana nella
zona di Scandolara Ravara, Cingia de’
Botti, Motta Baluffi ed altri paesi limitrofi?
I costi di rete si riferiscono al trasporto
dell’energia a casa dell’utente? Va bene!
Però prevedono anche la manutenzione
sulla rete, per evitare che certi disagi non
debbano succedere. Quasi due giorni nei
quali anziani e disabili, oltre a normali cittadini, sono rimasti senza corrente, quindi
senza riscaldamento. Ve la immaginate,
voi, questa rete obsoleta, vecchia di almeno mezzo secolo, priva di manutenzione?
E noi continuiamo a pagare i costi di rete?
La nevicata del 1985, storica per intensità
e continuità (durò quasi quattro giorni)
non provocò così enormi disagi. E sapete
perché? All’epoca si faceva manutenzione ed i lavori venivano eseguiti. Si era
nella prima Repubblica, ora la seconda e
la terza non le ho ancora viste, dove si
rubacchiava un po’, è vero (la vecchia Dc,
il Psi, dilettanti allo sbaraglio, confrontati
con gli attuali politici) però i lavori venivano eseguiti e funzionavano i servizi. Ora si
continua a rubare ed i disagi sono aumentati. Come mai? Cosa è cambiato?
Giuliano Lottici
San Martino del Lago
***
"
Lettere & Opinioni
Sabato 14 Febbraio 2015
testimonianza
Un’aggressione alla città
che ci ha sconvolti
Signor direttore,
c’eravamo al corteo antifascista del 24
gennaio. C’eravamo a tenere lo striscione di apertura, in segno di solidarietà e
di amicizia con un amico che ancora
non conosciamo, ma la cui vicenda mi
ha turbato, indignato. Abbiamo scelto di
esserci. E abbiamo visto quel che è successo. Il corteo è iniziato con calma.
Cremona sembrava una città deserta,
Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]
"
Cittadinanza
per gli stranieri
nati in Italia
La cittadinanza è l’appartenenza di una persona ad
un determinato Stato. La
cittadinanza italiana è basata principalmente sullo “ius
sanguinis” (diritto di sangue), in base al quale il figlio
nato da padre italiano o da
madre italiana è italiano.
Questo è il motivo per il
quale il figlio di genitori stranieri, anche se nato in Italia,
non diviene alla nascita cittadino italiano. Tuttavia, in
presenza di determinati requisiti, anche gli stranieri
nati in Italia possono acquistare la cittadinanza. In particolare, la nostra legge in
materia di cittadinanza
(Legge 91/92) stabilisce che
lo straniero nato in Italia,
che vi abbia risieduto legalmente e senza interruzioni
fino al raggiungimento della
maggiore età, può diventare
cittadino se dichiara di voler
acquistare la cittadinanza
italiana entro un anno dalla
suddetta data. Si tratta del
principio cosiddetto dello
polemica
Neve e rifiuti a volontà
Signori, questa è Cremona
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
“ius soli”, in forza del quale,
il cittadino straniero, nato da
genitori stranieri, può diventare cittadino italiano soltanto in presenza dei tre suddetti requisiti: nascita in Italia; avervi risieduto ininterrottamente fino a 18 anni;
aver richiesto all’ufficio di
stato civile del comune di
residenza, la cittadinanza
italiana prima del compimento del 19º anno di età. A
tal proposito, la circolare
(circolare del 7 novembre
2007) del ministero dell’In-
spettrale. Solo qualcuno si affacciava ai
balconi, alle finestre. Molti fotografavano, filmavano. “Perché tutta questa tensione? Sta andando tutto bene”. Dietro
di noi, facce giovani; più indietro bandiere dell’Anpi, dell’associazionismo,
qualche partito. Davanti a noi il furgone
mandava musica e slogan. Mentre procedevamo lentamente (via Mantova,
pizza Libertà, inizio di viale Trento Trieste), alcuni militanti del centro sociale
coordinavano il ritmo del cammino, in
modo che lo striscione fosse ben visibile, che i familiari di Emilio avessero lo
spazio che meritavano. Avanti, oltre il
corteo, il cordone di polizia; distante.
Dietro di noi, invece. Alcuni spingevano,
premevano. E arrivati all’altezza dei giardini del Vecchio Passeggio, i militanti del
Dordoni ci chiedono di arrotolare lo striscione e di spostarci e magari di andare
alla fine del corteo, “perché potrebbe
essere pericoloso”. Qui scatta il nostro
stupore. Come, pericoloso?! Siamo qui
per manifestare solidarietà, vicinanza,
non per distruggere. Invece... E’ il momento dei fumogeni: come in una rappresentazione teatrale, il fumo al posto
delle quinte, un gruppo folto che stava
dietro di noi scompare nel fumo per poi
riapparire in divisa: caschi integrali,
giubbini e pantaloni neri, bastoni bianchi. Era cambiata la scena, erano cambiati i protagonisti. Uno dalla Val Susa,
vedendoci contrariati, scippati, ci spiega che “fanno così per non venire identificati, perché basta una spilla, una
scarpa…”. Sì, ma perché? Noi ci stavamo mettendo la faccia, nella nostra città. Perché? Da lì in poi è accaduto quello che sappiamo. Scontri, vetrine e bancomat aggrediti, perfino la polizia locale.
Un obiettivo vale l’altro, basta lasciare
un segno. Scene d’altri tempi: torna alla
mente Genova 2001, quando i diversi
cortei furono assaliti; quando un disegno politico volle rimuovere le feconde
esperienze dei social forum. Quel che
stavolta ci ha sconcertato, che ci ha lasciato questa profonda inquietudine, è
stata la messa in scena, la programmazione puntuale di uno spettacolo di aggressione ad una città. Parafrasando
Hannah Arendt, la banalità di un caos
costruito ad arte, condotto da figure
anonime, prive di pensiero, capaci di
scempi, forse addirittura guidate a sfogarsi contro obiettivi prevedibili (non per
caso le vie perpendicolari al viale Trento
terno ha chiarito che l’iscrizione anagrafica tardiva del
minore presso un Comune
italiano, può considerarsi
non pregiudizievole ai fini
dell'acquisto della cittadinanza italiana, ove vi sia una
documentazione atta a dimostrare l'effettiva presenza
dello stesso nel nostro Paese nel periodo antecedente
la regolarizzazione anagrafica. In tal senso, potranno
per esempio comprovarne
la presenza effettiva, gli attestati di vaccinazione e i cer-
Trieste erano libere). Rituali e contro-rituali. Anzi, peggio, la banalizzazione del
caos, ridotto, da germe creativo, a cerimoniale “morto” (“dead ceremonialism”, scriveva Turner). A distruzione programmata. Oltre la violenza, oltre la
devastazione, rimane questa terribile
sensazione: l’aver sottratto uno spazio
pubblico ai cittadini, l’aver profanato
una manifestazione legittima, una indignazione sovrana. L’aver programmato
uno spettacolo in cui tutto era già previsto. In cui noi, manifestanti pacifisti e
antifascisti, eravamo il pubblico.
Pisana Bassi e Mauro Ferrari
Piadena
***
"
presa di posizione
La condanna di Schettino
conferma la crisi italiana
Egregio direttore,
ancora una volta la giustizia italiana si è
dimostrata non all’altezza, negligente,
non equa. Purtroppo lo devo ribadire
ancora una volta, che “la legge non è
uguale per tutti”. La sentenza è stata:
Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni di reclusione e 1 mese di
carcere. Con dimora, nel suo paese di
origine. Dopo tre gradi di giudizio. Ma i
suoi difensori, Domenico Pepe e Donato Laino confidano che qualcosa possa
cambiare già in appello. «Sedici anni
sono troppi e comunque non è vero che
l’ex comandante della Costa Concordia
abbandonò la nave». Pazzesco, vergognoso a dir poco, un comandante di una
nave da crociera, che ha fatto morire,
(annegare) nelle proprie cabine 32 esseri umani, più due dispersi, ritrovati poi
nel smontaggio della nave a Genova.
Mentre per quanto riguarda l’abbandono della nave, è stato uno dei primi, i
filmati lo dimostrano ampiamente, dopo
essersi cambiato d’abito (borghese), ha
preso una scialuppa e si è messo in salvo. Inoltre, dalle registrazioni fatte e sentite, il comandante che era a terra, lo
invitava a gran voce, a ritornare sulla
nave, per mettere in salvo i passeggeri!
La legge, lo Statuto dei comandanti di
navi, natanti di crociera, che trasportano
passeggeri, in caso di avaria, guasto,
ecc. devono essere gli ultimi ad abbandonare la nave! Se poi vogliamo anche
ricordare, che è stato invitato all’Univer-
tificati medici in generale.
Nel caso si rilevassero brevi
interruzioni nella titolarità del
permesso di soggiorno, al
fine di dimostrare la permanenza continuativa sul territorio italiano, l’interessato
potrà produrre documentazione integrativa, come certificazione scolastica, medica o altro, che attesti la presenza in Italia. La legge impone infine all’ufficiale di
stato civile di comunicare
allo straniero, nei sei mesi
precedenti al compimento
dei 18 anni, la possibilità di
ottenere la cittadinanza italiana entro il compimento
del 19º anno di età.
*Avvocato Stabilito
del Foro di Milano
sità “La Sapienza” di Roma, a spiegare
come si “gestisce il panico”…! E’ proprio vero, che anche questa sentenza,
va di pari passo con l’andamento (crisi
totale), del nostro, Bel Paese, non c’è
nulla che funzioni. Solo sprechi, mangerie e corruzioni di denaro pubblico.
Andrea Delindati
Cremona
***
"
politica sotto accusa
Renzi dice che tirerà dritto
Una frase che ho già sentito...
Egregio direttore,
dell’ultimo presidente della Repubblica
non sentirò certo la mancanza. Le sue
dimissioni mi fanno sorridere, pensando
alle varie nomine che ha fatto dopo la
caduta del governo Berlusconi. All’epoca è stato svelto a sciogliere le camere
ed altrettanto svelto nel nominare il prof.
Monti, bocconiano, senatore a vita, permettendogli di usurpare la poltrona di
premier. E poi sappiamo come è andata.
Meglio sarebbe stato se, in seguito alle
dimissioni di Monti, si fosse dimesso
pure lui. Invece no. Ha perseverato con
la nomina di Letta: altro fallimento! Poi,
ultimo nato, la nomina di Renzi, sempre
“democraticamente” eletto? Non mi
sembra proprio! Eppure ha continuato a
perseverare. Ora si è messo al lavoro
come senatore a vita nel suo ufficio, lui,
novant’anni suonati! Gli auguro lunga
vita. Peccato che al lavoro non si possano mettere i nostri figli, perché il lavoro l’hanno distrutto questi politici che ci
vogliono fare pure la morale. Il cinquanta per cento dei giovani non trova lavoro
ed è disoccupato. Escono dalle scuole
e non hanno un futuro. Almeno, prima
c’era una valvola di sfogo: la leva obbligatoria. Poi è stata abolita e sapete da
chi? Dal nostro attuale presidente, onorevole Sergio Mattarella quando fu ministro della Difesa. Costava poco e toglieva molti giovani, almeno per un certo
periodo, dalla strada. E cosa è stato risolto? Nulla. Speriamo che ora non venga abolito anche il diritto al voto, visto
che ultimamente Renzi ha fatto capire
espressamente che lui tirerà dritto, nonostante tutto. E’ una frase che non mi
giunge nuova. L’ho già sentita!
Massimo Pelizzoni
Gussola
Egregio direttore,
Cremona sta per fregiarsi di un nuovo,
ambito titolo: non più solo la “Città delle
ciaspe” (per la neve), bensì anche la
“Città del rudo”. Molte le segnalazioni
giuntemi da cittadini furibondi, in quanto
in questi giorni il servizio di raccolta dei
rifiuti non è stato effettuato ed i sacchi
della spazzatura si stanno accumulando
ai bordi delle strade. Così, laddove non
vi siano neve e ghiaccio, vi è immondizia: bella alternativa, a voi la scelta! Il
che è ancora più strano in quanto la
giunta Galimberti sostiene che le strade
siano pulite, dunque, se così fosse, i
suoi mezzi non dovrebbero avere difficoltà a venire a prendersi i rifiuti! Sfruttando l’italica creatività, come “Città
europea dello sport”, oltre a candidarci
per le prossime Olimpiadi invernali, potremmo anche pensare a nuove discipline ginniche: salto in lungo sul ghiaccio,
tiro delle palle (di neve), lancio delle stalattiti e poi slalom tra i bidoni, gimkane
tra i rifiuti, lancio del sacco e chi più ne
ha, più ne metta. Ora al Comune ed
all’Aem, responsabile tanto della raccolta rifiuti quanto dell’emergenza neve, è
giunto il momento di dire a gran voce:
dove siete? Dobbiamo telefonare a “Chi
l’ha visto?” per rintracciare un mezzo
disposto a ritirare la spazzatura? O, per
pagare l’intervento, è da prevedersi una
pioggia di multe alle auto parcheggiate
in modo “creativo” a causa della neve
abbandonata? Ci mancherebbe appena
questa, ma ormai tutto è possibile! Intanto i sacchi si accumulano e sta per
esplodere una nuova emergenza. Questa, signori, è Cremona, Italia, Europa!
Anche se non sembra...
Claudio Demicheli
Lista Demicheli-Uno di voi
***
"
giudizio negativo
Expo rischia di naufragare
anche nei contenuti
Egregio direttore,
come avevamo immaginato, “Expo delle
idee” è stata retorica sull’alimentazione e
sulla soluzione alla fame nel mondo. Di
questo passo Expo, oltre che nelle strutture e nell’illegalità, rischia di naufragare
anche nei contenuti. La Carta di Milano,
alla cui stesura hanno partecipato multinazionali e la grande industria agroalimentare, non sarà sufficiente a risolvere
il grave problema della fame e degli squilibri alimentari nel mondo. Non basta un
impegno formale, come hanno sottolineato rari e preziosi contributi come quello
del Papa, di Lula e di Carlo Petrini, è necessario un cambio radicale del paradigma del libero mercato per il diritto al cibo.
Petrini ha spiegato, e siamo d’accordo,
che serve un modello alimentare diverso
da quello attuale, fallimentare, che ha
prodotto sofferenza per gli esseri umani,
depauperamento delle risorse e perdita
di biodiversità. Concordiamo con lui soprattutto quando dice che la Carta non
toccherà il nervo scoperto che si chiama
libero mercato applicato al cibo. E’ risultata pessima, inoltre, la chiusura del presidente del Consiglio, Renzi che ha minacciato la minoranza “No Expo” presente all'evento (noi?) qualora dovesse
farsi venire in mente di contestare l’inaugurazione di Expo. La critica è sempre
legittima, soprattutto su di un evento come Expo che ha fortemente polarizzato il
dibattito politico e che non può certo inchinare tutti ad essere a favore come
schiavi di altri periodi storici. Evidentemente il premier Renzi non conosce il
significato del termine democrazia.
Silvana Carcano
Consigliere regionale
del Movimento 5 Stelle
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Sabato 14 febbraio Domenica 15 febbraio
Lunedì 16 febbraio
MArtedì 17 febbraio
Mercoledì 18 FEBBRAIO
CREMA
E’
di Gionata Agisti
bastata la nevicata di un giorno per
mettere in difficoltà Crema e, a distanza
di una settimana, si riscontrano ancora
disagi nel muoversi per le vie della città.
In particolare, si hanno notizie di gente
caduta per via dell’asfalto scivoloso. L’elenco degli effetti di questa perturbazione si è rivelato
sproporzionato rispetto al previsto, considerato
che la nevicata di giovedì scorso non era per nulla
inattesa, anzi. Eppure, nonostante questo: marciapiedi impraticabili, parcheggi ricoperti di neve,
per non parlare dell’elettricità andata in tilt, che ha
impedito l’utilizzo di computer; l’acqua che andava e veniva.
Insomma, il bollettino di una semi disfatta. Ciliegina, amara, sulla torta: perfino la seconda sfilata
del Gran Carnevale Cremasco – la prima a pagamento – è stata annullata dagli organizzatori, a
causa delle condizioni delle strade. C’è da chiedersi cosa sarebbe accaduto, se la neve fosse
caduta per due o tre giorni di fila. Ma chi è il responsabile per non aver pulito le strade della città? L’amministrazione comunale intende vederci
chiaro, a partire dall’assessore ai Lavori pubblici, Fabio Bergamaschi.
Assessore, come mai siete stati colti impreparati da una neve annunciata? “È vero, indubbiamente la nevicata era attesa e qualcosa non è
andato per il verso giusto. Il vero disagio lo si è
avuto la mattina stessa di giovedì 5 febbrasio. Il
fatto è che, da parte di alcuni contoterzisti, di cui si
avvale Scs Servizi locali, è venuto meno il rispetto
del “Piano neve” del Comune che è frutto di
un’esperienza decennale ed è pienamente collaudato. Ora, intendiamo verificare il perché e individuare chi ha mancato di eseguire il lavoro».
Non si è trattato, quindi, di uno stanziamento
comunale insufficiente per questa evenienza?
«No, assolutamente. C’è un costo fisso annuale
per il fermo macchina di questi privati contoterzisti, che si aggira attorno ai 40mila euro, oltre al
pagamento delle ore in cui sono effettivamente
operativi. Tra l’altro, da parte degli stessi contoterzisti, ci era stato chiesto un adeguamento nei pagamenti, che tenesse conto dell’inflazione e que-
11
Sabato 14 Febbraio 2015
Bergamaschi: colpa degli spalatori. E dei cittadini che non hanno pulito i marciapiedi
Neve, disagi: i responsabili?
L'assessore alla Mobilità, Fabio Bergamaschi
sto adeguamento è stato loro accordato. Comunque, ripeto: dalla mezzanotte in poi, i mezzi avrebbero dovuto essere operativi. Verificheremo chi
c’era, anche in base alle segnalazioni delle persone, e se qualcuno non ha rispettato gli accordi.
Analizzeremo caso per caso. Il problema è che in
queste circostanze bisogna stare in fiducia. In
molti casi, questa fiducia è ripagata. In altri, invece, no e non dico per forza per malafede ma anche
semplicemente per distrazione».
Ma per quanto riguarda i marciapiedi? Ce ne
sono alcuni ricoperti di neve ancora oggi.
«Quello dei marciapiedi è un caso diverso. Io stesso avevo chiesto subito agli uffici di fare qualche
sforzo perché venissero ripuliti, ma mi è stato riferito che il Comune non si è mai occupato della loro
pulizia, nemmeno ai tempi in cui le risorse a disposizione erano molto più consistenti. Peraltro, è in
vigore un’ordinanza, in base alla quale i frontisti
sono obbligati a pulire la parte di marciapiede che
li riguarda. Questa ordinanza è spesso disattesa e,
se vogliamo essere fiscali nei confronti del Comune, è giusto esserlo anche nei confronti di tutti
coloro, anche privati cittadini, che sono chiamati a
rispettare delle regole».
Detto questo, aggiunge Bergamaschi, c’è anche un problema oggettivo, dovuto alla mancanza
di personale a disposizione. Un altro problema,
che si presenterà a breve, sarà quello delle
nuove buche che si formeranno sul manto stradale. Ci saranno i soldi per correre ai ripari?
«Quello della manutenzione stradale rimane assolutamente il punto debole del bilancio comunale. È
inevitabile, vista la situazione economica. Siamo
pronti a farci carico di quelle più profonde e pericolose ma, per quanto riguarda le altre, magari
vaste e non estetiche e però superficiali, bisognerà
attendere temperature più elevate».
E’ proprio impossibile recuperare risorse da
altre voci in bilancio? «Sono davvero così pochi i
margini in un bilancio comunale ormai anoressico,
a causa dei continui tagli statali, che ogni discrezionalità è minima, se non nulla. Due sono i capisaldi del bilancio: la spesa sociale e i lavori pubblici e la giunta, con una scelta che condivido, ha
deciso di concentrare l’attenzione soprattutto sul
sociale».
Tempo fa, lei si era espresso criticamente
sulla situazione del suo assessorato, così importante e però lasciato privo di risorse adeguate. «Sì e rimango tuttora critico ma la situazione difficile non dipende dalla giunta comunale.
Anche per quest’anno, si parla di tagli ai trasferimenti consistenti da parte dello Stato».
«Manifesti», ma le fatture ci sono o no?
«Se dopo due anni non sono state prodotte, allora c’è qualcosa che davvero non torna»
Forse siamo arrivati alla resa dei
conti. Dopo tanta attesa - la prima interpellanza per chiedere chiarezza è
del 4 luglio 2013 -, Forza Italia e Nuovo
Centrodestra hanno detto basta. Hanno annunciato una lettera definitiva destinatari il sindaco Bonaldi, il segretario generale, il vice segretario e il
Prefetto di Cremona – nella quale pretenderanno «che sia reso pubblico,
entro un lasso di tempo ragionevole
(«due settimane al massimo»), il rendiconto della manifestazione del 2013
con allegate tutte le pezze giustificative, fatture o ricevute che siano». In
caso contrario si rivolgeranno a «parti
terze» che hanno l’autorità di guardare
dentro i conti di una rassegna che non
tornano.
Simone Beretta (FI) e Laura Zanibelli (Ncd), assicurano che non è una
minaccia. Vogliono andare fino in fondo. La loro pazienza, sostengono, è
ormai esaurita. Perché a questo punto
- se la maggioranza dovesse ancora
fare spallucce - farebbero la magra figura di quelli che accettano di venir
presi in giro; ma anche perché dopo
troppi mesi di silenzio sospettano di
possibili «pagamenti fatti non alla luce
del sole» e di «una brutta storia
dell’amministrazione Bonaldi»
Moschea, siamo arrivati allo
scontro. Il Consiglio comunale
aperto, infatti, invece di mettere
la sordina a comportamenti eccessiva, ha gettato benzina sul
fuoco. Già la modalità di questa
assise è stata violentemente
contestata. Da tutto il centrodestra. La Lega non ha avuto dubbi: «Si è vista l’esclusione dalla
Sala degli Ostaggi della maggioranza dei cremaschi contrari alla
realizzazione della moschea. Una
triste vicenda, che dimostra ancor più come l’amministrazione
tema il confronto con i cittadini e
si sia prodigata a mobilitare e
saturare la sala del Consiglio per
evitare voci di dissenso». I leghisto hanno chiesto il referendum.
Sostiene anche Antonio
Agazzi di «Servire il cittadino»:
«Se meno di 200 persone riescono a prendervi parte e circa il
doppio, invece, resta fuori...
qualcosa non ha funzionato». E
Per la verità una risposta dai Revisori dei conti ai due consiglieri di minoranza c’è stata. Il 23 gennaio scorso, dopo che «il sindaco ne era a conoscenza da tre giorni, e dioetro ancora nostra insistenza». Che cosa c’è
nella missiva? «In merito alla rendicontazione del 2013 esprimono parere
positivo solo per le spese dirette in
capo al Comune mentre il parere è con
riserva per le altre spese. Su alcune
addirittura non esprimono parere non
avendole ricevute benché richieste».
Ed ecco l’ennesima domanda dietro
la quale si celano pensieri reconditi,
dubbi, perplessità da parte dell’opposizione: «Che difficoltà ci potrà mai
essere a mettere insieme una rendicontazione accompagnata da altrettante obbligatorie fatture e ricevute,
così da dimostrare che tutto è avvenuto alla luce del sole e che le nostre
preoccupazioni sono facilmente superabili?». Infatti, secondo Beretta e Laura Zanibelli, «se non sono bastati però
due anni per sciogliere come neve al
sole le nostre preoccupazioni allora ci
deve essere davvero qualcosa che
non torna e che potrebbero trasformarsi per l’amministrazione comunale, il sindaco e la giunta in macigni».
Anche perché se i conti non doves-
Simone Beretta (Forza Italia)
sero tornare, due gli scenari che si
prospettano. Il primo: «La stessa manifestazione, in mancanza di una seria
e sostenibile rendicontazione, non
avrebbe dovuto più essere convenzionata con l’associazione Le Muse, per
trasparenza ed opportunità». Invece,
alla stessa organizzazione sono stati
affidati «I Manifesti» 2014. Il secondo
scenario, con avviso rivolto al sindaco:
«Bisogna prestare molta attenzione
perché quando non si controlla si ri-
Laura Zanibelli (Ncd)
schia di diventare corresponsabili.
Questa vicenda sta assumendo contorni gravi e grevi – ha concluso Beretta – e rischia di essere una buccia di
banana sui cui l’amministrazione può
farsi molto male».
Perché non c’è alcun dubbio: la
manifestazione è stata promossa dal
Comune. Lo sottolinea la delibera 247
del giugno 2013 che recita: «Il comune
di Crema intende promuovere l’organizzazione di una rassegna di spetta-
coli e attività culturali denominata “I
Manifesti di Crema” ….. e “la realizzazione delle diverse iniziative saranno
concordate con l’amministrazione comunale». Per Beretta e Laura Zanibelli
non ci sono dubbi: «Significa che l’iniziativa viene acquisita dal comune e
che quindi rientra nella propria sfera
pubblica amministrativa. Di conseguenza nulla può essere delegato a
terzi se non concordato ed approvato
preventivamente».
Se l’iniziativa è pubblica, dunque,
«la rendicontazione contabile è dovuta, come anche da convenzione, e
deve essere disponibile con tanto di
pezze giustificative. Tanto più quando
viene richiesta». Senza se e senza ma.
Anche perché l’ultimo comma dell’art.
6 della convenzione prevede che «al
termine della manifestazione l’Associazione Le Muse dovrà curare la presentazione al Comune di Crema di una
specifica relazione di rendicontazione
dell’attività svolta e dei costi sostenuti». Da qui la richiesta della minoranza
di avere «il rendiconto della manifestazione 2013 con allegate tutte, nessuna
esclusa (quindi anche i cachet degli
artisti), le pezze giustificative, fatture o
ricevute che siano, come viene fatto
per altre attività culturali». E vogliono
capire altre cose ancora: il perché del
compenso della direzione artistica di
3.500 euro «non previsto né in delibera
né in convenzione» e perché non è
stato fatto un bando pubblico dal momento che la manifestazione è stata
promossa dal comune.
Insomma, c’è molto da chiarire.
Se la maggioranza provoca: «La minoranza dica dove possono pregare», la risposta...
«I musulmani? Tutti nei saloni dell’Arci»
si è rivolto direttamente al sindaco con questa proposta: «Convoca Tu un'Assemblea di cittadini in una location capiente, al
Palabertoni per esempio, e poniTi umilmente in ascolto».
Simone Beretta ha promosso
di portare «dei consigli comunali
aperti in tutti i quartieri» perché
sulla moschea ne va del futuro
delle future generazioni di cremaschi. «Avrò bene il diritto di
difendermi da proposte islamiche che reputo ingiuste, quelle
che ledono la dignità delle donne. Di difendermi da una proposta omofoba, di difendermi
dall’apostasia e dalla Jihad, di
difendermi da chi riconosce la
bigamia e i matrimoni per procura. Ho il diritto di difendere un
modello di società e di vita dentro la quale educare a tutto ciò i
nostri figli? Di difendere la sacralità della vita e della persona?
Certamente sì».
Parole molto forti. «Più volte»
ha rimarcato, «ho invitato il sindaco, la giunta e la maggioranza
che li sostiene a non essere imprudenti e ad abbandonare posizioni aprioristiche. La città non
apprezza inutili fughe in avanti, a
maggior ragione alla luce di un
fanatismo islamico imperante e
portatore di morte e distruzione
che disorienta nel profondo ogni
persona di buon senso». E anche
Beretta è per un referendum.
Sulla stessa lunghezza d’onda, che cioè la città debba essere ascoltata davvero, è Laura
Zanibelli del Ncd: «Riteniamo
che l'amministrazione, il sindaco
e la sua giunta si prodighino in
azioni di ascolto verso la cittadinanza tutta, anche quella che
manifesta civilmente, senza averlo potuto fare al consiglio comunale aperto, la propria contrarietà o il proprio timore nei confronti della costruzione di un luogo di
culto e centro educativo islamico
in città, di dimensioni rilevanti, in
assenza di intese con istituzioni
superiori e delle dovute garanzie
rispetto a possibili fenomeni di
infiltrazione e di incitazione
all'ostilità, come avvenuto già
nella nostra stessa provincia anche in un passato recente».
C’è anche l’esposto di Sel che
ha chiesto l’intervento del Commissariato perché valuti la condotta di alcune persone che, in
piazza, hanno urlato all’indirizzo
dei musulmani: «Ve la bruciamo
la moschea». «Questo è un atteggiamento pericoloso e sono
questi gli episodi che davvero
pongono un problema di sicurezza» ha detto Emanuele Coti Zelati, capogruppo di Sel «Questo
è l’esito della “politica” del centro destra che mira a dividere la
città e i cittadini, punta a negare i
diritti». E poiché la Comunità
islamica potrà usufruire della sede di via Mazzini solo fino a settembre, in modo provocatorio la
maggioranza ha chiesto alla minoranza: «Diteci voi dove potranno andare a pregare».
La risposta ironica è stata
questa: «D'estate nei campi di
bocce e sulle balere degli Arci,
d'inverno nei loro saloni».
12
Crema
Sabato 14 Febbraio 2015
Il Carnevale si farà? Si decide oggi
C
arnevale, un calvario. La prima domenica, sfilata gratis e tutto è “sfilato” liscio, ma non c’erano i grandi
carri allegorici. Domenica scorsa, 8
febbraio, tutti fermi per impraticabilità del percorso: infatti, c’erano ancora mucchi di neve sulla strada. C’erano, invece, una
cinquantina di gazebo che hanno vivacizzano
Festa di Carnevale, al Centro di riabilitazione equestre (Cre) di via Verdi. Una
giornata di allegria e divertimento, quella di mercoledì 11 febbraio, a cui hanno
preso parte il gruppo di utenti presenti in
quella giornata, i volontari e le fisioterapiste che lavorano per il Cre. Visto il
periodo di festa, che coinvolge l’intera
città, i responsabili del Centro hanno
pensato bene di unire l’utile al dilettevole e sono bastate le bardature ai cavalli,
qualche maschera e molti coriandoli per
riuscire nell’intento, con rinfresco conclusivo.
«L’importante è mantenere viva l’attenzione sulla nostra realtà» ci dice Luciano Capetti, portavoce del Cre, anche lui presente ai festeggiamenti. Una
realtà, quella del centro di riabilitazione,
che sta funzionando bene e che ha iniziato il 2015 in modo soddisfacente. Al
momento, i suoi utenti sono una ottantina, provenienti non solo dal territorio
cremasco. E, però, nonostante il clima
di festa, qualche preoccupazione fa capolino. «Siamo tranquilli ma non troppo»
prosegue Capetti.
«Cerchiamo di proporre nuove iniziative, come quella di oggi, anche per dimostrare alla città che il Cre c’è ed è vivo. Del resto, ci troviamo qui da soli,
nella struttura degli ex Stalloni - e ringraziamo di esserci -, ma senza aver saputo più nulla dalla Regione o dal Comune,
Incendio in casa
a Ombriano: colpa
di una batteria
un po’ piazza Duomo, ma gli ambulanti si sono lamentati perché anche nel salotto della
città hanno dovuto spalare loro la neve per
poter sistemare i vari tendoni.
Sfileranno i carri domenica 15, la terza in
programma? La decisione verrà presa sabato
mattina quando questo giornale è già distribuito in città. Stando alle previsioni dei vari
meteo, la giornata prometterebbe pioggia per
tutta la giornata. Se così sarà, anche la terza
domenica di sfilate, come la seconda, andrebbe sprecata. Con gravi ripercussioni
economiche, si pensa. Perché, a livello d’incasso, le sfilate centrali del Carnevale sono,
di solito, quelle da cui l’organizzazione riesce
a ricavare il maggiore gettito.
La preoccupazione vera: quale sarà il futuro degli Stalloni
Cre, loro si sono già divertiti. Molto
Utenti, dirigenti e operatori del Cre hanno festeggiato il loro Carnevale
in merito al progetto di riqualificazione
dell’area. Se ne è parlato per un po’, ma
è trascorso del tempo e non abbiamo
aggiornamenti. Da parte nostra, ci siamo impegnati economicamente. Alcuni
sponsor, molto generosi, ci hanno dato
una mano fondamentale ma ci abbiamo
messo anche del nostro per ristrutturare
la sede in cui ci troviamo ora».
Al Cre è stato permesso di rimanere
all’interno degli ex Stalloni, in attesa di
una nuova sistemazione, sempre dentro
le mura del complesso di via Verdi, una
volta che sarà ultimata la riqualificazio-
Colpa della batteria di una macchina radiocomandata.
Che è esplosa, domenica scorsa, innescando le fiamme
nelle tende e nelle lenzuola di un appartamento all’ultimo
piano di un caseggiato di via Ferrario a Ombriano. I pompieri hanno lavorato da mezzogiorno fino alle 17,30: due
stanze da letto e parte del tetto sono state gravemente
danneggiate. fiamme. L’appartamento è stato dichiarato
inagibile. Tutti gli altri appartamenti del caseggiato non
hanno riportato danni.
ne, ma l’anno vissuto precariamente in
container improvvisati è ancora forte
nella memoria degli addetti ai lavori.
Quel periodo, dopo che la vecchia sede
era stata giudicata inagibile e in cui il timore di essere sfrattati era concreto, è
ancora troppo fresco per dormire sonni
del tutto sereni. Da qui, la necessità di
richiamare costantemente l’attenzione
sul Cre, che rappresenta un toccasana
per molti ragazzi disabili che, nell’ippoterapia, trovano un aiuto concreto alle
loro difficoltà.
«Ci saranno altre iniziative» anticipa
sempre Capetti. «A breve, il consiglio
deciderà un calendario di eventi per
coinvolgere il territorio e, se possibile,
raccogliere qualche altro sponsor che,
per la nostra attività, è sempre prezioso.
Di sicuro, ci sarà una giornata di festa, a
giugno, insieme ad altre associazioni,
con tanto di dimostrazioni a cavallo da
parte dei nostri utenti. Inoltre, non mancheranno i soliti concorsi, a maggio e a
settembre». Con il nuovo anno, c’è stata
anche una riorganizzazione interna, per
contenere i costi, ma la quota per gli
utenti non si tocca.
«Il Cre ha sempre voluto essere molto
accessibile, rifuggendo la selettività che
deriva dalle quote di altri centri. Si pensi
al fatto che da noi si pagano 50 euro al
mese per quattro lezioni, mentre, nel
Milanese, per esempio, si arriva anche a
50 euro a lezione. Il Cre è nato così e
così vogliamo che rimanga, nel limite
del possibile. Per fortuna, ci sono i nostri volontari, che sopperiscono alle
scarse risorse a disposizione. Senza di
loro, come faremmo?».
Gionata Agisti
Tante associazioni di combattenti in piazza Istria e Dalmazia
Foibe: «italiani vittime di un’epurazione»
È stata apposta, in piazza
Istria e Dalmazia, la corona d’alloro in memoria delle vittime dei
massacri delle foibe. Presenti
numerose associazioni combattentistiche cittadine e del Cremasco. Il sindaco, Stefania Bonaldi, ha ricordato «l’ondata di
aggressioni verso italiani indifesi,
la cui colpa era solo quella d’essere italiani, da parte degli jugoslavi. Furono vittime di un’epurazione preventiva, per eliminare le
presenze italiane che avrebbero
potuto mettere in discussione il
controllo da parte dell’esercito di
Tito». «Un’ignoranza colpevole»
ha proseguito il sindaco, «quella
che ha riguardato questi fatti,
durata troppo tempo, che la nostra coscienza ci rimprovera con
severità. Abbiamo un solo modo
per lenire questa responsabilità:
domandare scusa per le nostre
omissioni, dimostrare, fuori delle
appartenenze, che il nostro lamento è sincero fino al punto
che non permetteremo a simili
violenze di ripetersi».
«Il Giorno del ricordo rappresenta un obbligo civile e morale
di tutta la collettività per non dimenticare gli orrori e le tragedie
umane delle vittime dei massacri
delle foibe e dell’esodo GiulianoDalmata» ha detto Carlo Vezzini, presidente dell’amministrazione provinciale. «Ricordo le
parole dell’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi, pronunciate durante le
celebrazioni del 2006: “L'Italia
non può e non vuole dimenticare: non perché ci anima il risentimento, ma perché vogliamo che
le tragedie del passato non si ripetano in futuro. Dobbiamo, insieme, continuare l’opera di valorizzare del patrimonio culturale, storico, letterario e artistico
degli italiani dell'Istria, di Fiume
e delle coste dalmate, valorizzando il contributo da essi fornito allo sviluppo sociale e cultu-
rale del territorio della costa
nord-orientale adriatica. Diviene,
quindi, un vero impegno sociale
preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e
all'estero; un patrimonio che è di
tutti e alla base di una società
civile ed interculturale».
«Università & Lavoro»: opportunità di studio e impiego
« Università & Lavoro» è l’appuntamento organizzato dal Comune di Crema e dall’Orientagiovani
all’Università di Crema il 19 e 20 febbraio, per permettere a studenti e genitori di orientarsi nel mondo
universitario e lavorativo. L’iniziativa, gratuita, è rivolta soprattutto agli studenti di quarta e quinta
superiore che quest’anno affronteranno gli esami di
maturità, ma è indirizzata anche ai giovani disoccupati che vogliono trovare altre opportunità nel mondo del lavoro.
Infatti, se nei vari stand universitari saranno illu-
strate le offerte didattiche, saranno presenti alcune
aziende e le agenzie interinali che «daranno la possibilità di acquisire informazioni preziose da spendere, poi, nella ricerca di un lavoro o per la ricollocazione» ha spiegato Maurizio Dell’Olio, responsabile di Orientagiovani. Per esempio? Simulando
colloqui di lavoro, spiegando come possibile valorizzare il curriculum, spiegando i benefici del lavoro
in proprio e i segmenti di mercato in maggiore
espansione. Per ulteriori spiegazioni, chiedere a
Orientagiovani.
Nasce il Comitato pendolari cremaschi: riunione lunedì
Riceviamo e pubblichiamo:
«Essere pendolare, sia per chi
viaggia su gomma o su ferro, è
diventato troppo caro e con un
servizio inadeguato. Essere un
pendolare è problematico. Viaggiare nel nostro territorio, è diventato indegno e sempre più
difficile perché non sussistono
livelli di servizio minimamente
adeguati. Per questo un gruppo
di pendolari ha deciso di unirsi
sotto forma di Comitato. Che è
apartitico e aperto a tutti coloro
che vogliono essere costruttivi e
propositivi sui temi della mobilità e del servizio di trasporto
pubblico. I primi obiettivi che il
CPC si propone sono: • il potenziamento infrastrutturale di
treni e bus; • il miglioramento
del livello di qualità, puntualità e
pulizia del servizio; • l’assestamento dei prezzi dei biglietti; •
valorizzare la tratta ferroviaria
che collega la provincia di Cremona con Milano e con gli altri
centri urbani (Treviglio, Berga-
mo, Brescia, Piacenza).
Il CPC intende presentarsi in
pubblico e entrare in contatto
con chiunque abbia a cuore il
problema del pendolarismo il 16
febbraio, alle ore 21, in via Matteotti 46 nell’ex Chiesa di Santa
Maria di Porta Ripalta in Crema.
Per ogni ulteriore informazione
e aggiornamento: pagina Facebook del Comitato pendolari
cremaschi. Twitter @CpcCrema. Email [email protected]
Crema
13
Sabato 14 Febbraio 2015
Grazie al Jobs Act che riformerà il mercato del lavoro. Lo spiega il professor Pietro Ichino nel convegno al Sant’Agostino
«Perdere il posto non è una tragedia»
L’
Italia riparte dal lavoro» era il
titolo del convegno, organizzato lo scorso 6 febbraio, dalla
Libera Artigiani di Crema e
dall’Associazione Industriali di
Cremona, per un confronto sul recente
«Jobs Act» con uno dei teorici di questa
significativa riforma, il senatore Pietro
Ichino. Nella cornice della preziosa sala
Pietro da Cemmo, l’intervento dell’ospite è stato preceduto dall’introduzione
dei due presidenti delle associazioni organizzatrici, Marco Bressanelli per la
Libera artigiani, e Umberto Cabini per
Assoindustria.
«Sono anni che il professor Ichino teorizzava questa riforma del mercato del
lavoro, godendo di consensi trasversali»
ha esordito Bressanelli. «Anche a noi
della Libera artigianiquesto Jobs Act
piace e per molti motivi. Una cosa è particolarmente importante per noi e per
questo plaudiamo al governo: il tener
conto della flessibilità del mercato, di
concerto con una tutela assoluta del lavoro. C’è anche un altro capitolo importante: quello dedicato all’apprendistato
che, se impostato in modo davvero serio, rappresenta per noi uno strumento
fondamentale».
La sollecitazione, però, è quella di non
adagiarsi sugli allori: «Detto questo, il
Jobs Act, così com’è non basta ancora:
è altrettanto importante affrontare il tema della giustizia civile, che deve diventare chiara, semplice e rapida». Ma c’è di
più: occorre pure rivedere il sistema attuale degli ammortizzatori sociali. Lo fa
notare Cabini: «Questo sistema, oggi, è
poco universale e del tutto inadeguato al
contesto economico in cui viviamo. Ostinarsi a prolungare il meccanismo della
cassa integrazione significa rallentare
l’innovazione delle imprese e impoverire
il sistema. Servirebbe anche una nuova
legislazione fiscale, che premi il decentramento contrattuale e una semplificazione della burocrazia, che è troppo
complessa. Siamo il Paese più lento
nell’adeguarci alle richieste dei nostri
tempi. Quello di cui si ha bisogno è una
netta discontinuità e, in questo senso, il
Jobs Act costituisce un tassello importante, che però, da solo, senza gli interventi elencati sopra, non può rilanciare la
nostra economia».
Se qualcuno vuole leggere questa
svolta, auspicata dal mondo delle imprese, come un’accelerazione verso una
maggiore precarietà, Libera artigiani e
Assoindustria non ci stanno: nessun imprenditore si diverte a licenziare ma,
quando cambiano gli assetti o si incrina
il rapporto di fiducia tra dipendente e titolare, deve essere possibile farlo, sostiene Cabini: «Dobbiamo costruire un
sistema che tuteli i lavoratori e non il
posto di lavoro» rilancia il presidente
degli industriali, trovando concorde anche Bressanelli: «È difficilissimo che un
artigiano licenzi un suo collaboratore, sia
per il rapporto umano che si viene a creare tra i due, nella condivisione di un
unico spazio di lavoro, sia per il fatto che
la formazione di un dipendente è un lavoro lungo e paziente, un vero e proprio
investimento in capitale umano».
Perché, allora, una nuova riforma
nel mercato del lavoro? Il motivo lo ha
spiegato il professor Ichino: «L’obiettivo è permettere al contratto a tempo indeterminato di tornare a essere la forma
normale di assunzione. Oggi, infatti, vige
un sistema di apartheid, tra quanti godono di tutti i privilegi dell’articolo 18 e
quanti, invece, sopportano il peso intero
della precarietà. Questa diseguaglianza
non è più tollerabile».
Ichino si sorprende che chi si dice di
sinistra non comprenda come il Jobs Act
miri proprio a superare una disparità di
diritti: «Finalità, questa, che dovrebbe
Adesso il centrosinistra si è detto preoccupato per la chiusura dell’ufficio postale
Poste Ombriano, raccolta di firme
Ora nel centrosinistra sono
tutti preoccupati per la chiusura
delle poste di Ombriano. Dopo
aver perso il tribunale, mentre rimane ancora a rischio l’ospedale, l’annunciata chiusura di un
ufficio postale importante è stata
l’ennesima mazzata sull’impoverimento di servizi di questa città
la cui amministrazione è guidata
da Stefania Bonaldi. Soprattutto
al partito di riferimento della
maggioranza, il Partito Democratico, è franata la terra sotto i piedi. Perché la scomparsa dell’ufficio postale di via Torre sarebbe
uno smacco politico, penalizznte
quando si andrà alle urne per le
votazioni comunali.. Ed è partita
la reazione.
Il sindaco di Crema si è detta di avere appreso la notizia
«incredula e con sgomento. Ho
chiesto un urgente incontro per
chiarimenti in merito. Ho dunque
incontrato l'Ing. Rufo, la Dr.ssa
Maggioni e la dr.ssa Cattaneo,
rispettivamente dirigente provinciale, responsabile regionale comunicazione e delegata locale di
Poste Italiane, cui ho manifestato
il mio fermo e totale disappunto
per la decisione e ho chiesto la
revisione del provvedimento di
chiusura affinché il quartiere interessato non sia colpito da un
disagio davvero increscioso e
intollerabile».
Continua il primo cittadino:
«Ho chiesto conto anche di come sia possibile che di tre chiusure a livello provinciale (le altre
sono a Gallignano e a Vicomoscano, due frazioni molto piccole) una possa riguardare un quartiere di circa 6mila abitanti. Cosa
semplicemente inaudita». Quindi? «Constato con rammarico
che al di là della cortesia istituzionale» avverte il primo cittadino, «i vertici provinciali non hanno mostrato una concreta disponibilità a riconsiderare l'ipotesi di
chiusura». Non solo: «Aggiungo
che gli interlocutori al momento
non sembrano nemmeno disponibili a considerare ipotesi alternative».
Contro l’annunciata chiusura
dell’ufficio postale di via Torre a
Ombriano si è mobilitato anche
tutto il Pd che ha organizzato
una raccolta di firme per domenica 15 febbraio, dalle ore 9
alle ore 12, sul piazzale della
chiesa di Ombriano. Dicono i
consiglieri comunali di questo
partito che «la possibilità che
questo ufficio chiuda comporterebbe forti disagi per i cittadini e
in particolare per la popolazione
anziana che, come si sa, è quella
che ha più problemi e maggiori
difficoltà negli spostamenti».
Ma si è mosso anche il livello
più alto, il consigliere regionale
Agostino Alloni che ha detto:
«Siamo fortemente preoccupati
per questa vicenda… in un momento come questo, di difficile
tenuta di coesione sociale, le poste rappresentano importanti
punti di riferimento e di aggregazione per la collettività soprattutto nelle piccole comunità e come
tali vanno salvaguardate». Ora si
attende l’esito dell’incontro, annunciato da Alloni, tra «il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, l'amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio e il presidente dell'Authority per le comunicazioni, Angelo Cardani, per
avere maggiori informazioni in
merito al piano di riorganizzazione nazionale e per valutare l'impatto sulle comunità locali».
La dottoressa Buscarini è stata
promossa professore universitario
La dottoressa Elisabetta Buscarini, direttore
dell’Unità operativa di Gastroenterologia
dell’azienda ospedaliera di Crema, ha partecipato al bando del 2013 per professore universitario
di II^ Fascia (associato) e, secondo i risultati da
poco resi pubblici, è stata abilitata, con un giudizio collegiale della commissione che tra l'altro
sottolinea: «Ha dimostrato di potere collaborare
con gruppi di ricerca a livello nazionale ed internazionale.
Soddisfa tre criteri bibliometrici su tre richiesti.
La produzione scientifica globale è eccellente,
con un ruolo individuale sempre ben chiaro. Il
candidato presenta 107 lavori, di cui 21 pubblicati negli ultimi 5 anni. E’ primo o ultimo nome in 10
lavori sulle migliori 14 pubblicazioni. Il giudizio è
positivo. La candidata risponde quindi pienamente ai parametri individuati dalla Commissione per
il ruolo di Professore di II^ fascia»
In Italia, ad oggi, su 144 direttori di Unità operativa di Gastroenterologia ospedaliera hanno ottenuto questa qualifica in 6. La direzione strategica è lieta di questo importante e meritevole risultato conseguito dalla dottoressa Elisabetta Buscarini, buon esempio di grande professionalità
presente nell’azienda ospedaliera di Crema.
caratterizzare un’azione politica che alla
sinistra fa riferimento. Naturalmente»
aggiunge il senatore del Pd, «occorre
compensare la minore stabilità occupazionale che ne consegue con una maggiore sicurezza economica e professionale del lavoratore, nella fase di transizione tra un impiego e l’altro. Sdrammatizziamo l’idea che un rapporto di lavoro
si possa sciogliere. La perdita di un posto di lavoro deve diventare un fatto fisiologico e non patologico. È la realtà
dell’economia moderna».
Missione compiuta, dunque? Siamo alla svolta da tanti invocata? «Riguardo alla disciplina che regola i rapporti di lavoro, quando entrerà in vigore il
primo decreto - il 13 o, al più tardi, il 20
febbraio - mi sento di dire che la svolta si
avvertirà. Chi dice che si tratta solo di un
piccolo passo in avanti, sbaglia: a parte
eccezioni da chiarire, come nel caso di
licenziamento disciplinare per scarso
rendimento, per il reintegro del dipendente non c’è più posto e rimane solo
l’indennizzo, se non nei casi in cui sia
direttamente dimostrata l’insussistenza
del fatto materiale. Onere che, d’ora in
poi, però, è in carico al dipendente. Non
parlo, ovviamente, dei casi di licenziamento discriminatorio. Per questi, il reintegro rimane».
(g.a.)
(Il testo ingegrale su «Mondo
Business»che viene distribuito in
questi giorni in 8mila aziende della
provincia di Cremona, e nelle associazioni di categoria)
Ciclabile San Michele:
sono iniziati i lavori
«Dopo la realizzazione della ciclabile per Izano e i lavori in corso
della ciclabile per Offanengo, l'intervento che prende avvio è volto a
potenziare il reticolo ciclabile extraurbano» ha detto l’assessore alla
Mobilità. Fabio Bergamaschi. nel presentare i lavori per la ciclabile di
San Michele appaltati all’impresa bresciana BS Strade di Travagliato
la quale ha offerto un ribasso del 27,60% sull’importo a base d’asta
pari a 64.000,00 € circa. Il termine dei lavori è previsto per il 12 maggio. La larghezza della pista ciclabile sarà di 2,40 metri. Verrà apposta l’apposita segnaletica lungo tutto il percorso della lunghezza
della pista. «Con un importo relativamente modesto» ha sottolineato
l’assessore, «si riesce a mettere in campo un intervento virtuoso, che
chiude un anello ciclopedonale e completa una rete infrastrutturale
leggera dedicata alla mobilità dolce».
Volontariato: riunione
Cisvol e associazioni
Martedì 17 febbraio, alle 20.45 nel saloncino dell’oratorio del Duomo, in via
Forte 3 a Crema, si tiene una riunione tra
Cisvol ed associazioni per proseguire nel
discorso intrapreso ad ottobre riguardante la «Nuova festa del volontariato». Durante gli ultimi incontri erano stati raccolti
diversi stimoli e suggerimenti da parte
della associazioni su come rifondare
Elena Crotti
l’evento dopo l’anno di stop: festa come
rito che però deve entrare in maniera più decisa nella comunità, per
far si che non rimanga relegata a un momento di vetrina fine a se
stesso; festa come momento di incontro e di ritrovo per il mondo del
volontariato cremasco, un momento per fare il punto sullo stato del
territorio; festa come occasione per avvicinare fasce della popolazione che al momento non appaiono molto coinvolte nelle attività delle
associazioni, ovvero i giovani.
«Nel frattempo» spiega Elena Crotti, la coordinatrice della delegazione cremasca del Centro Servizi, «non siamo stati fermi e alcune
importanti novità sono all’orizzonte e ovviamente vorremmo condividerle con voi e dare una bella accelerata all’organizzazione, per
questo invitiamo i rappresentanti di tutte le associazioni del territorio
a partecipare alla riunione del 17 febbraio».
Travolto dal trattore
guidato dall’amico
Elisabetta Buscarini
E’ morto travolto da un trattore guidato dal proprietario della cascina ad Arzago. E’ morto sul colpo Lorenzo Ghisetti, 62 anni di
Offanengo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’uomo sarebbe
arrivato alle spalle del trattore senza che l’amico fattore si accorgesse della sua presenza. E, infatti, il pesante mezzo ha continuato ad
andare in retromarcia, schiacciando Lorenzo Ghisetti. Immediatamente i soccorsi. I medici hanno cercato di rianimare l’uomo, ma
inutilmente.
14
Sabato 14 Febbraio 2015
SANTA CHIARA, MA CHI DIRIGE?
L’Istituto di Formazione Santa Chiara di Casalmaggiore cambia
ancora una volta la propria guida:
dopo gli anni di Maria Rosa Concari quale preside dell’Istituto, il rapido passaggio di consegne era avvenuto prima, come si ricorderà,
prima con Alessandro Castagnoli, rimasto in sella quattro mesi e poi
con la nomina, per l’anno scolastico
partito a ottobre, di Angela Spocci. Proprio Spocci ha però rassegnato nelle scorse ore le dimissioni,
avendo ricevuto un prestigioso incarico presso il Teatro Lirico di Cagliari, dove già aveva operato negli anni
’90 e dove, dopo la nomina del Ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini, la stessa tornerà come soprintendente. A questo punto si apre
dunque una nuova possibilità per
l’ambito ruolo di direttrice di Santa
Chiara, anche se la graduatoria dei
papabili, come viene rivelato, è ormai esaurita. A questo punto il cda
di Santa Chiara, con il presidente
Paolo Vezzosi in primis, potrebbe
pensare di agire a chiamata diretta,
ossia senza più la necessità di formare nuove graduatorie dalle quali attingere: il primo nome sulla lista
sarebbe quello di Antonella Maccagni, già direttrice del Polo Scolastico Romani fino allo scorso anno
scolastico, che dunque conosce
molto bene la realtà di Casalmaggiore, che se per lei il salto sarebbe dalla scuola dell’obbligo intesa in
senso classico a un istituto professionale. La decisione verrà comunque presa solo nei prossimi giorni:
per il momento il posto di direttrice a
Santa Chiara rimane vacante.
CASALMAGGIORE
Pomì, Cremona o Parma?
Oggi probabilmente la decisione. Intanto a Casalmaggiore torna di moda l’ipotesi del nuovo palasport
I
di Vanni Raineri
l rapporto tra la VBC Casalmaggiore e il palazzetto è da sempre
tormentato, e stavolta ci ha pensato il meteo a peggiorare la situazione. Il PalaFarina, ribattezzato PalaPomì per ospitare le rosa del volley di Casalmaggiore, è crollato sotto il
peso di mezzo metro di neve e di un appalto problematico condotto due decenni fa. E’ triste lo spettacolo che offre il palazzetto viadanese, che venne costruito
ma completato dopo parecchio tempo
(problemi di tangenti e fallimenti), lasciando che i travoni di sostegno rimanessero esposti alle intemperie. Qualcuno che lo frequenta sostiene che da anni
ci fossero infiltrazioni di acqua. Ora la parola passa al giudice, che ha posto i sigilli all’impianto, e al commissario. Già, perché a Viadana non hanno più nemmeno
un sindaco.
Da un primo sommario esame, sembra che la cifra che serve per rifare la
copertura si aggiri sul mezzo milione di
euro. Va valutata in primis la copertura
assicurativa, che consentirebbe di reperire buona parte dei fondi necessari.
Ma per quanto riguarda la Pomì, almeno per la parte discendente della
corrente stagione e per l’intera prossima, dovrà cercarsi una nuova casa.
L’impianto di riserva comunicato ad inizio stagione è quello di Montichiari, ma
la scelta, dopo che per vari motivi è stato
scartato anche il PalaBam di Mantova,
cadrà su una tra Cremona e Parma. Ancora ieri il presidente Massimo Boselli
Botturi, accompagnato dal direttore del
Consorzio Casalasco del Pomodoro Costantino Vaia, ha incontrato i sindaci e
gli assessori allo sport delle due città,
che si sono fatte avanti entrambe per
ospitare la squadra, terza in A1.
Perché Cremona? Per mantenere la
provincia di appartenenza, e non far
mancare la presenza anche mediatica.
Perché Parma? Là non c’è una Vanoli
cui comunque serve il palazzetto non
TEATRO, CAMBIO PROGRAMMA
Il Teatro Comunale di Casalmaggiore (da oggi anche su facebook e
twitter) comunica una variazione sulla tabella prezzi relativa allo spettacolo “Francamente me ne infischio”,
in programma il 22 marzo. Questa
fantastica maratona teatrale si prefigura come un evento nell'evento, in
cui il pubblico solidarizza nella comune speciale situazione, che tra
uno spettacolo e l'altro si confronta e finalmente discute, si rilassa abbandonandosi al tempo che scorre
e brinderà alla salute propria e del
teatro. Queste la nuova modalità per
assistervi con le indicazioni sui costi
dei titoli d'ingresso. Si può assistere
ai singoli spettacoli a 12 euro (ridotto 10, loggione 8), oppure all’intera maratona dei 5 spettacoli a partire dalle ore 15,30 a 20 euro (ridotti
15, loggione 12). Rispetto alle condizioni di biglietteria comunicate in
precedenza non sarà più possibile,
per motivi tenici e burocratici, effettuare il miniabbonamento ai primi tre
spettacoli. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0375/284496.
A proposito di teatro, imperdibile i
capolavoro di Emma Dante “Le sorelle Macaluso”, di martedì 17 febbraio (servizio a pagina 21).
TOMBOLA STASERA A GUSSOLA
GUSSOLA – Il Circolo AuserInsieme invita i propri aderenti al nuovo
appuntamento con la tombola, che
si terrà questa sera alle ore 21 presso il Centro Culturale.
[email protected]
Il triste spettacolo del PalaFarina. Sotto il taraflex spostato ieri da Viadana
solo la domenica. E in fondo il main
sponsor viene da là, e la città è più vicina
ai sostenitori del casalasco-viadanese.
Da Casalmaggiore a Parma ci sono
25 km (in realtà per arrivare al PalaRaschi ne serve un’altra decina), a Cremona 40 (mettiamo 45 al PalaSomenzi), ma
per i tanti sostenitori di Viadana non c’è
confronto: Parma a 30 km, Cremona a
60.
Ieri fortunatamente il giudice ha concesso il via libera per asportare lo strato
di taraflex, che verrà posato nell’impianto che verrà prescelto per disputare le
gare. Il prossimo impegno casalingo,
dopo la trasferta di Busto, è previsto per
il 22 febbraio contro Conegliano, un big
match.
Ieri sera la società ha pubblicato un
comunicato stampa in cui si dice che la
scelta non è stata ancora fatta. «Entrambi gli incontri – ha spiegato Boselli - si
sono rivelati molto proficui. Le due am-
ministrazioni si sono fatte promotrici di
proposte molto interessanti, grosso modo analoghe». La decisione della VBCPomì dovrebbe arrivare nella giornata di
oggi.
Intanto la nuova emergenza ha fatto
tornare all’ordine del giorno la necessità
di un palasport a Casalmaggiore che
possa ospitare il grande volley. Società e
Comune si sono incontrati, ma è evidente che servirebbe qualche privato disposto ad intervenire economicamente.
Sembra che un paio si siano fatti avanti,
probabilmente rendendosi disponibili
con concessione dei terreni da parte del
Comune con formula agevolata. L’area
interessata dovrebbe essere quella della
Baslenga, che già ospita buona parte
degli impianti sportivi oltre che le scuole.
A meno che non si trovi una sinergia con
Viadana per utilizzare un’area nei pressi
dell’ospedale Oglio Po, circa a metà distanza tra i due comuni.
Dopo la neve i danni prodotti dalle nutrie
Devastazione nelle serre distrutte dal maltempo, dove gli animali, pure penalizzati dal manto bianco, sono entrati per divorare i germogli
VALLE DI CASALMAGGIORE
- Non solo il danno legato al maltempo e alla neve che, scendendo in grandissima quantità, ha
abbattuto alcune delle serre delle aziende agricole del Casalasco. Gli effetti di Big Snow, nelle
campagne del comprensorio
Oglio Po, si fanno sentire anche
per via indiretta. Ne sa qualcosa
Valter Cavalli, tra i più noti e
apprezzati produttori biologici in
zona e proprietario dell’omonima
azienda agricola nella frazione di
Valle, ultima propaggine del comune di Casalmaggiore, al confine con il territorio viadanese. «Le
serre che sono cadute - spiega
Cavalli - sono quelle dove il telo
non arrivava fino a terra, dato
che non tutte le strutture sono
pensate allo stesso modo. In tut-
to ho perso 5-6 serre ma, oltre al
danno alle stesse, dobbiamo anche considerare il raccolto andato perso». Si parla di circa 30mila
euro complessivi, solo per
l’azienda Cavalli, che a marzo
aspettava le prime piantine da
far crescere e dovrà ora rinviare
quasi certamente la semina.
Ma il danno, come detto, è
anche indiretto: tra lunedì e martedì, infatti, hanno fatto capolino
le nutrie. I roditori, sorpresi dalla
nevicata e alla caccia di “verde”
con il quale cibarsi, non hanno
trovato di meglio da fare che attraversare il fossato che divide
l’azienda dai campi, divorando
poi i germogli coltivati in serra.
Un disastro che, nel caso specifico dell’azienda Cavalli, ha rovinato completamente una delle
serre delle fragole, tanto che il
raccolto va considerato ormai
distrutto, e stavolta non per colpa della neve, non direttamente
Sopra la devastazione prodotta nelle serre, a sinistra le impronte
almeno. A nulla sono valse le
trappole piazzate dallo stesso
agricoltore lungo il fossato: le
impronte dei roditori sono ben
visibili nel percorso verso le serre, così come ovviamente il danno causato. Che va ad aggiun-
gersi, come caso certo non isolato ma senza dubbio esemplificativo, a quello stimato nell’ordine di centinaia di migliaia di euro
da Coldiretti per il territorio a cavallo tra l’Oglio e il Po.
Giovanni Gardani
Casalmaggiore
Sabato 14 Febbraio 2015
Via le Poste? Via i conti correnti
La raccolta delle firme a Vicomoscano contro la chiusura è arrivata a quota 600. Ma la protesta potrebbe salire di tono
L
di Vanni Raineri
a protesta a Vicomoscano ha
ormai 600 firme. Praticamente
buona parte dei residenti ha firmato contro la chiusura dell’ufficio postale del paese. Dopo le
571 firme già consegnate al Comune di
Casalmaggiore (di cui Vicomoscano è frazione) prosegue la raccolta di adesioni da
parte del comitato sorto spontaneamente.
Ne parliamo con la referente Enrica Campanini, che come vedremo non esclude
che la protesta possa salire di tono.
Dopo la consegna delle firme, il sindaco Bongiovanni ha incontrato il direttore
di Poste Italiane Cremona Paolo Rufo,
che ha dimostrato ampia disponibilità ad
esaminare il problema, la cui soluzione
però ovviamente non dipende da lui.
«Noi continuiamo a raccogliere le firme
– afferma Erica Campanini - anche perché c’è gente che solo ora è venuta a
conoscenza della nostra iniziativa».
Veniamo ai motivi della protesta. Perché non chiudere Vicomoscano? «Oggi
qui la Posta è aperta tutti i giorni, a Casalbellotto 3 giorni su 6: là si dovrebbe tornare all’apertura quotidiana, mentre da
noi è prevista la chiusura completa. Questo creerà disagi agli anziani (il pullmino
per il trasporto che c’era una volta non
esiste più), poi bisogna considerare il
parcheggio infelice e l’assenza di una
rampa di accesso per i disabili».
Non crede che questo approccio porti
a una lotta intestina tra Casalbellotto e
Vicomoscano, più che la soluzione assieme del problema? «Io ho elencato solo le
motivazioni, che sono serie. Se il motivo
è l’utenza limitata, rispondo che qui siamo a 300 operazioni al giorno, ci sono
aziende importanti come l’Emiliana Parati, Cantini Distribution e altre, c’è l’ospedale Oglio Po. Vorrei conoscere le motivazioni vere. A fine Ottocento qui c’era
già un servizio postale». L’impressione è
che, pur con l’appoggio del direttore Rufo che sembra davvero persona affidabile, l’azienda Poste metta davanti altri parametri. Ad esempio, in paese avete una
filiale di banca? «No, i nostri anziani hanno fatto un investimento perché hanno
domiciliato qui i soldi. A Casalbellotto la
filiale, dunque l’alternativa, c’è, qui a Vicomoscano no, e un servizio finanziario ci
serve».
Saremo cinici, ma crediamo che a Poste Italiane convenga tenere aperta una
sede proprio dove c’è la concorrenza di
una banca... «Per quanto mi riguarda se
dovessero chiudere l’ufficio postale sposterei il mio conto altrove. Anzi valuteremo anche con gli altri abitanti se avvisare
Poste Italiane che, in caso di chiusura,
tanti sarebbero i conti correnti che se ne
andrebbero».
E l’impressione che abbiamo è che
queste sarebbero firme ben più temute.
L'ufficio postale di Vicomoscano
DondolandoArte, un gran concerto per riaprire
Un evento eccezionale inaugurerà la nuova stagione dell'associazione culturale di Martignana: voci e chitarre di alto livello
MARTIGNANA PO - Tre
artisti internazionali in concerto sabato 7 marzo. E’ la
proposta dell’associazione
culturale DondolandoArte
Atelier di Martignana Po,
che riunisce tre cantantistrumentisti per la prima volta assieme sul palco, che
daranno vita a una performance di altissimo livello
arricchendo a vicenda le già
straordinarie capacità compositive di ognuno e presentando un concerto pieno di
funanbolismi ed energia
contagiosa.
I tre artisti sono Michael
Manring, Jackie Perkins e
Clive Carroll. Michael Manring è un bassista statunitense originario della Virginia.
Assieme a James Jamerson
e Jaco Pastorius è la terza
colonna portante del basso
elettrico di cui è considerato
il più grande innovatore dalla
sua invenzione (1951). Jackie Perkins, cantautrice e
chitarrista americana nata
sotto il segno della musica,
dall’inconfondibile voce, intensa e raffinata lo accompagnerà assieme a Clive Carroll, straordinario chitarrista
acustico irlandese capace di
proporre esecuzioni finissime in grado di creare atmosfere calde e coinvolgenti. E'
dotato di un tocco straordinario e di una tecnica quasi
inarrivabile.
Questo evento eccezionale apre la nuova stagione di
DondolandoArte Atelier, e si
terrà sabato 7 marzo alle ore
21,30. L’ingresso è previsto
con un contributo di 10 euro.
Bar e ristorante saranno
aperti dalle ore 19 per aperitivi e cena. Info e prenotazioni ai numeri 335/5833620 e
335/6571243, o alla mail [email protected].
La star brasiliana Michel Telò ritrova le origini a Torre Picenardi
TORRE DE' PICENARDI - Alzi la mano chi non ha mai
sentito, 2-3 anni fa, la hit più suonata dalle radio, quella
“Ai se eu ti pego” che regalò un successo planetario al
suo autore, fino ad allora pressoché sconosciuto, Michel
Telò. Ebbene, il cantante brasiliano, il cui singolo in questione (rimasto peraltro l’unico successo per ora della sua
comunque giovane carriera) è stato il settimo più venduto
nel 2012 in tutto il mondo con 7.2 milioni di copie (614
milioni le visualizzazioni su youtube), ha lasciato da parte
la musica per darsi alla ricerca.
In particolare la ricerca delle proprie origini: Telò, con
quell’accento finale sulla “o” può infatti tranquillamente
essere considerato un cognome lombardo, e in particolare casalasco. Ecco perché mercoledì mattina Michel era a
Torre de' Picenardi, per provare a trovare tracce e documenti che certifichino le sue origini italiane e, per la precisione, della zona al confine tra il casalasco e il cremonese.
Ricevuto dal sindaco Mario Bazzani e dal parroco don
Giampaolo Rossoni, Telò (il gruppo nella foto) ha scattato con gli stessi una foto ricordo, non prima però di avere
ottenuto dallo stesso sacerdote un importante foglio di
carta, che certifica il battesimo cristiano, nel 1837, somministrato a un avo del cantante, che porta ovviamente lo
stesso cognome.
«E’ stato un arrivo un po’ a sorpresa - spiega il sindaco
Bazzani - dato che solo pochi giorni fa si era interessato
con il nostro Ufficio Anagrafe: purtroppo in Comune non
abbiamo trovato molto, dato che tutti i certificati in nostro
possesso sono antecedenti l’Unità d’Italia. Michel cercava un nome specifico e siamo riusciti, per fortuna, a trovarlo negli archivi parrocchiali proprio grazie al lavoro di
don Rossoni”. Accompagnato, dalla fidanzata, di professione attrice, il cantante e compositore è stato ospitato
dalla famiglia di Clara Galafassi in Telò, che con ogni
probabilità ha scoperto da pochi giorni di avere un parente davvero famoso e intonato.
Giovanni Gardani
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TEATRO DIALETTALE
SCANDOLARA RAVARA –
Torna, per il secondo anno, la
rassegna di teatro dialettale di
Scandolara. Dopo il successo
della scorsa edizione si sale a
6 compagnie del territorio, che
presenteranno ciascuna una
propria opera. Il titolo della rassegna si mantiene “Da sganasas
dal rider...”, e ad organizzare è il
Circolo ArciBassa di Gussola col
patrocinio dei Comuni di Gussola e di Scandolara Ravara. Si
tratta di una rassegna/concorso,
in quanto, come già nella prima
edizione, il pubblico potrà votare
nel corso degli spettacoli, e dalla somma dei voti verrà definito
il vincitore. Inoltre, è previsto un
ulteriore premio determinato da
una apposita giuria.
Ma vediamo il calendario
dei 6 appuntamenti, tutti previsti con inizio alle ore 17 presso
la Sala Polivalente di via Marconi a Scandolara. Si parte domenica 22 febbraio con la compagnia “El gamisel” di Canneto
sull’Oglio che propone “El segret de la Olga paiasa”, di Emiliano Castellucchio e Claudio
Ghidotti. Si prosegue domenica 1 marzo con la compagnia
Avis Teatro di Casalmaggiore e
“Casa di bambola? Mei costa!”
di Giancarlo Loffarelli. Quindi domenica 8 marzo la Compagnia Dialettale Sissese offrirà “L’emusiòn la ven dal cör”
di Mauro Adorni. Domenica
15 marzo toccherà ai “Nati per
caso” di Gussola con “Na spera ‘d sul” di Franco Zaffanella,
e domenica 22 marzo “I maltaià”
di Cogozzo presenteranno “Ma
lit par na cavdagna” di Adriana Franzini. Infine domenica
29 marzo “I bèi pütéi” di Acquanegra sul Chiese proporranno
“L’obit sensa èl mort” di Bacco
Grappoli.
La premiazione del concorso
avverrà domenica 12 aprile alle
ore 16,30 nel corso di un nuovo
spettacolo. L’ingresso agli spettacoli è di 5 euro (4 per i tesserati Arci 2015), gratis per i bambini
fino a 10 anni.
CONVIVIALE INNER WHEEL
In vista dell'EXPO 2015 e
seguendo una direttiva del Distretto 206, le Socie dell' Inner
Wheel Casalmaggiore con la
Presidente Barbara Somenzi
Alberini hanno organizzato una
serata dedicata al tema dell'alimentazione con la presenza di
due relatori di spicco: la dottoressa Valeria Guerra, psicologa e psicoterapeuta, docente
di psico-bio galateo e il dottor
Massimo Spattini, medico chirurgo, specialista in medicina
dello sport e in scienza dell'alimentazione, certificato in America in medicina antiage e medicina funzionale, Presidente
AFFWA.
La conviviale, dal titolo "La
buona tavola tra psico-bio galateo e wellness antiaging”, si
svolgerà venerdì 20 febbraio
alle ore 19.30 presso il ristorante Artegusto di Gazzuolo (MN).
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Speciale Sposi
Sabato 14 Febbraio 2015
Organizzare un matrimonio a tema
Ecco alcune idee e consigli per scegliere il fil rouge che farà da sfondo alle vostre nozze
P
er rendere più originale e divertente il
vostro matrimonio,
potrebbe essere opportuno farsi guidare
da un tema ben specifico, che
faccia da trait d'union a tutta la
giornata: può essere un colore,
un'ambientazione, un hobby...
insomma, la scelta può spaziare
tra le più diverse opzioni e diventare il collegamento di tutti i momenti della giornata, dal vestito
alla cerimonia, dagli inviti al banchetto. Per il 2015, secondo gli
esperti in wedding plannin, vi sono alcuni temi particolarmente
forti: il matrimonio etnico di ispirazione indiana; il matrimonio in
stile "black and white”; il tema
delle farfalle; le nozze ispirate al
mondo Disney; le nozze vintage
in stile hollywoodiano.
MATRIMONIO ETNICO
Non sono solo le coppie miste a
scegliere un matrimonio etnico.
Anche tutti coloro che sono rimasti folgorati da un viaggio o che
sono semplicemente amanti di
una cultura lontana prediligono le
atmosfere dal fascino esotico.
Meta ambita di tanti viaggiatori,
l’India è anche un’ottima fonte di
ispirazione per la preparazione di
un evento. I suoi colori, così caldi
e avvolgenti, concorrono a creare
una scenografia davvero unica.
In un matrimonio, il viola, il rosa e
l’arancione diventano i protagonisti indiscussi di elementi come
gli inviti, il bouquet, i sacchetti
porta confetti, la torta e gli addobbi.
BLACK AND WITE
Particolarmente raffinato il matrimonio in bianco e nero porta con
sé un indiscutibile eleganza tipica
delle atmosfere urban.
Nulla vieta che anche l’abito
bianco presenti dettagli e accessori “neri”. Lo stesso vale per inviti, torta, bouquet, addobbi e
confezioni delle bomboniere.
LE FARFALLE
Degno elemento di un matrimonio dolce e romantico, la farfalla
LA TORTA NUNZIALE: COME SCEGLIERE
La torta nuziale è sicuramente una delle
protagoniste del ricevimento. Ma come fare a sceglierla? Le possibilità sono moltissime.Essa può richiamare l’abito della sposa, oppure qualche elemento che lo caratterizza. Queste torte sono particolarmente
d’impatto ed è forse proprio per questo che
hanno guadagnato popolarità. Quelle ispirate agli abiti sono generalmente di colore
bianco avorio o crema e bianco, e sono
decorate con perle, fiori e strass. Ma la torta nuziale può anche riprendere il tema del
matrimonio, oppure i suoi colori, oppure un
elemento che è caro a entrambi gli sposi.
Si possono utilizzare dei colori vivaci come
quelli del matrimonio oppure temi originali,
quali i pois, oppure i fiori, le decorazioni
marinaresche, o gli elementi più svariati,
anche sulla base degli hobby degli sposi.
Non è solo il colore a farla da padrona
ma anche la forma della torta nuziale può
essere alternativa rispetto alla tradizione. I
è un intramontabile dettaglio che
regala leggiadria e spensieratezza a tutti gli elementi in cui si
posa.
Svolazzando sulla testa della
sposa e la sua schiena, essa non
disdegna di posarsi sugli inviti,
sul tableau e sui segnaposti.
FILM DISNEY
Per sposi da sempre appassionati di film Disney, perché non
trasformare questa passione in
un elemento ispiratore delle nozze? Potrà essere un evento romantico (principi e principesse
non mancano e neanche i castelli) ma allo stesso tempo diverten-
diversi piani della torta infatti possono infatti non avere la stessa forma, creando
così delle strutture che più che all’arte culinaria rimandano all’arte tout court! È possibile creare un gradevole effetto sorpresa
anche una semplice torta con i piani circolari, è sufficiente che questi siano asimmetrici!
In voga già da un po’ tempo, i cupcake
continuano ad avere successo. In alternativa alla ‘piramide’ di si possono creare
degli interessanti mix che li integrano alle
tradizionali torte a più piani. La creatività in
questo caso è tutta nell’estro del pasticcere. La torta nuziale è anche un elemento
fondamentale e potete fare in modo che
rappresenti l’elemento del sogno, non solo
ai vostri occhi ma anche a quelli dei vostri
ospiti. Le possibilità di giocare con la torta
nuziale sono infatti pressoché infinite, proprio come sono infinite le possibilità che
avrete di stupire i vostri commensali.
te e sbarazzino. Tutto dipenderà
da quale fiaba sceglierete come
filo conduttore.
LO STILE HOLLYWOODIANO
Hollywood, la mecca del cine-
ma, dove tutto brilla ed emana
luce a cominciare dalla sposa!
Se poi, ad essere da fonte
ispiratrice è la vecchia Hollywood, il mito si amplifica e diviene
immortale.
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Speciale Sposi
Sabato14 Febbraio 2015
Una scelta ecologica per il matrimonio
Dalle partecipazioni all’abito, dalle decorazioni alle fedi: ecco tante idee green
S
ono sempre più numerosi gli
sposi che prestano particolare attenzione al tema della
sostenibilità ambientale.
Si chiama eco-wedding ed
è una tendenza che sta prendendo
sempre più piede: dai preparativi della
cerimonia, fino al viaggio di nozze, sono
tante le idee per un matrimonio elegante ma, allo stesso tempo, rispettoso
della natura e attento all'ambiente circostante.
ca. Per quanto riguarda il menù, sceglietene uno a km zero che utilizzi prodotti
freschi, locali, con frutta e verdura di stagione.
Le bevande alla spina riducono l'impatto ambientale di plastica e vetro. Ci
sono inoltre moltissimi eco banqueting
che offrono un servizio green a 360°,
dall'elaborazione del menù all'allestimento della tavola, fino allo smaltimento
dei rifiuti.
LE PARTECIPAZIONI GREEN
Solidali, in carta riciclata o virtuali, tre
soluzioni green per comunicare agli
ospiti la data dell'evento in modo personalizzato. O ancora, si possono utilizzare delle cartoline realizzate con la
foto degli sposi, da spedire agli invitati,
per contenere i costi e limitare l'uso della carta.
BOMBONIERE GREEN
Vasetti di marmellata, miele, prodotti
tipici locali e biologici ma anche barattolini con spezie ed erbe aromatiche
sono, insieme alle bomboniere solidali,
le opzioni più quotate. Potrete anche
prendere in considerazione l'idea di devolvere l'intero budget per le bomboniere in beneficienza. Se siete appassionate di decorazione, createle voi stesse
acquistando separatamente tutti gli elementi per il packaging .
SEGNAPOSTO ECOLOGICI
Un'idea per gli amanti del green può
essere quella di realizzare un tableau de
marriage con dei vasetti di erbe e piante aromatiche. Gli stessi potrebbero
essere utilizzati anche come graziosi
segnatavoli e, alla fine del ricevimento,
gli invitati potranno portarli con sé, in
ricordo della giornata. Per un tableau
più classico scegliete carta riciclata,
abbellita e decorata con fiocchi, fiori o
stoffe colorate.
ABITO IN STILE GREEN
Sono sempre più numerosi gli atelir
rispettosi dell'ambiente, che propongono abiti da sposa in tessuti naturali e da
coltivazione biologica. I principali materiali usati sono la canapa, la seta brunetta, il cotone da coltivazione controllata, l'alpaca e la lana.
In alternativa potrete noleggiarlo, acquistarne uno nei numerosi outlet che
offrono capi di fine collezione, o riadattare l'abito da sposa della vostra mamma. Una volta usato può essere donato
in beneficenza. Per quanto riguarda gli
accessori , utilizzate i gioielli che avete
già, avranno anche un significato affettivo profondo. Per le scarpe, acquistatene un paio che potrete riutilizzare
anche in altre occasioni!
DECORAZIONI FLOREALI
Usare le stesse decorazioni floreali
per la cerimonia e per il ricevimento, vi
farà risparmiare ed evitare gli sprechi.
FEDI ECO
Anche gli anelli possono essere green! Per i matrimoni eco sostenibili c'è
l'oro etico, l'oro che non deriva da sfruttamento di manodopera e non produce
inquinamento ambientale. L'estrazione
dell'oro ha un effetto devastante sull'ambiente e si stima che per produrre un
solo anello, vengano generate circa 20
tonnellate di scarti. Quindi, se non volete rinunciare alla tradizione ma allo stesso tempo desiderate salvaguardare
l'ambiente, scegliete questa soluzione.
Alcune associazioni, inoltre, devolvono parte del ricavato in beneficenza.
Preferite un fiorista locale e di coltura
organica, il commercio equo solidale, o
piante in vaso per non recidere il fiore
ma, soprattutto, scegliete fiori di stagione.
Potrete invece realizzare voi stesse il
vostro bouquet, magari raccogliendo
dei fiori di campo o, in alternativa, creando fiori con materiali di riciclo come
carta pesta, fimo o velcro.
RICEVIMENTO GREEN
Per il pranzo o la cena è preferibile
optare per location vicino al luogo della
cerimonia, sposarsi di giorno eviterà un
eccessivo consumo di corrente elettri-
VIAGGIO DI NOZZE SOSTENIBILE
Anche per quanto riguarda il settore
del turismo, c'è sempre più attenzione
per il tema della sostenibilità, per questo motivo non vi sarà difficile trovare
Eco Hotel che offrono soluzioni green.
Sono poi tantissime le eco-lodge ispirate alla bioarchitettura, totalmente immersi in paesaggi incontaminati e molto
romantici. Per raggiungere la meta della
vostra luna di miele preferite il treno
all'aereo e alla macchina, ridurrete le
emissioni di CO2.
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Speciale Sposi
Sabato 14 Febbraio 2015
I fiori dovranno prima di tutto rispecchiare lo stile della cerimonia, ma anche la personalità degli sposi
Addobi floreali, una scelta importante
G
li addobbi floreali sono un
elemento fondamentale
del matrimonio. Essi dovranno anzitutto rispecchiare lo stile, il tono e
l'atmosfera che avrete dato a tutto
l'evento: le margherite ad esempio si
adattano benissimo ad un matrimonio
piu casual, magari all'aperto, mentre
delle rose sontuose conferiscono al
tutto un tono più formale. L'addobbo
floreale dovra inoltre rappresentare la
personalita degli sposi: potrà essere
infatti sobrio e elegante, o romantico,
o giocoso, o forte e protagonista. Per
quanto riguarda la scelta dei fiori per la
cerimonia del matrimonio cattolico, per
il ricevimento di matrimonio e per il
bouquet, il nostro primo consiglio è di
rivolgervi a dei professionisti, che vi
sapranno consigliare e guidare all'interno dell'affascinante e complesso
mondo botanico mostrandovi album e
fotografie di altri matrimoni allestiti.
Chi si occuperà di curare gli addobbi floreali, dovrà fare un sopralluogo sui
luoghi della cerimonia e del ricevimento, prima di fare una proposta. Da tener
presente che le decorazioni floreali
vanno scelte almeno due mesi prima
delle nozze.
I componenti degli addobbi floreali
del matrimonio dovranno essere in sintonia tra loro: il bouquet dovrà armonizzarsi con i fiori della chiesa, del ricevimento e dell'auto per il matrimonio;
Ricordatevi di fornire un fiore per la
bottoniera dello sposo, dei testimoni
uomini e dei padri degli sposi.
Un gesto molto apprezzato è quello
di donare a tutti gli ospiti uomini all'ingresso della chiesa un fiore da portare
all'occhiello, mentre alle donne un mini-bouquet composto da qualche fiore
presente nel bouquet della sposa. Le
damigelle non dovranno invece portare
alcun bouquet.
E' altresì opportuno che la scelta
ricada su fiori di stagione: questo comporterà una riduzione del budget da
dedicare all'addobbo. I fiori utilizzati
per addobbare la chiesa o il luogo per
il matrimonio civile possono essere tra-
cio, il rosa o il rosso. E' fortemente
sconsigliato creare una forte mescolanza di colori. Il blu e gli azzurri sono
colori che, anche se freddi, invitano al
raccoglimento e all'intimità. Il giallo, il
rosso e l'arancione sono invece colori
vivi, allegri anche se invitano poco al
silenzio.
Ai fiori si possono anche unire erbe
e piante verdi; infine è possibile aggiungere dei frutti agli addobbi floreali
del matrimonio come grappoli d'uva in
autunno, agrumi o melograni per un
matrimonio d'inverno, allegri limoni o
mele verdi per le nozze estive.
sportati nella location per il ricevimento. Questo non solo comporterà un
notevole risparmio economico ma vi
permetterà anche di evitare un inutile
spreco di fiori. Generalmente il 10%
del budget stanziato per l'intero matrimonio verrà impiegato per l'addobbo
floreale.
I COLORI
Generalmente la base della decorazione floreale e il bianco, da sempre
colore rappresentativo del matrimonio;
Al bianco si può unire un altro colore come il giallo, il blu, l'azzurro, l'aran-
Il significato dei fiori che vengono maggiormente utilizzati
I fiori hanno significati ben specifici, e quando si
effettua la scelta è bene conoscerli, per aver chiaro
quale messaggio si vuole trasmettere.
Eccone alcuni
Rosa. E' il fiore più popolare nel matrimonio: tutte
le rose in genere simboleggiano infatti l'amore felice.
Oggi fa molto chic la rosa sontuosa e vellutata, oppure un bouquet rotondo con boccioli piccoli e fittissimi.
In particolare il significato delle rose più comuni ed
utilizzate è: la rosa bianca è sinonimo di purezza e
candore; la rosa rosa indica affetto, tenerezza e comprensione; la rosa rossa esprime amore passionale; la
rosa gialla è sinonimo di gelosia.
Orchidea. Fiore esotico molto in voga, quasi sempre importato, presente in numerosi colori e varietà.
Significa bellezza, raffinatezza, ma anche nel linguaggio dei fiori "grazie per esserti concessa". Proprio per
questo nell'Inghilterra vittoriana non si poteva neanche
pronunciarne quel nome derivato da "orchis" (i tuberi
tondi e appaiati, assomigliano agli attributi maschili).
Calla. Altro fiore tropicale molto popolare per le
nozze, divenuto anche uno dei simboli dell'Art Deco.
Presente in diversi colori come il bianco, il giallo, il
rosa e il viola, è simbolo di bellezza sontuosa.
Garofano. Monocolore o screziato, bianco con
pennellate di rosso, giallo, rosa, porpora ma anche
verde acido, significa dolcezza, amicizia e fedeltà.Anemone. Nel linguaggio dei fiori è sinonimo di aspettativa.
Girasole. Molto in uso per matrimoni in chiesette
rustiche e di campagna, è sinonimo di falsità proprio
perchè volge sempre il capo per seguire il sole, quindi
per stare sempre "dalla parte giusta". Nonostante il
significato, è ad oggi un bellissimo fiore di tendenza.
Tulipano. Questo nobile e bellissimo fiore può essere trovato in molteplici varietà e colori e simboleggia
l'amore e la passione. Bisogna però fare attenzione
alla sua fragilità.
Papavero. Simboleggia in genere oblio, lentezza,
ma è un fiore usatissimo per addobbi matrimoniali,
spesso unito a girasoli e fiori di campo. Ad oggi poi vi
sono moltissime varietà, meno fragili e più sontuose di
quelli di campo, che si prestano a bellissime composizioni nei più svariati colori.
Iris. Emblema della Francia, questo fiore simboleggia fede e giustizia. E' possibile trovarlo di differenti
dimensioni ed ` generalmente blu o bianco, anche se
sono presenti anche varietà esotiche che arrivano fino
al porpora.
Margherita. La margherita simboleggia l'innocenza, l'amore fedele e la condivisione di sentimenti. Usatissime per i matrimoni piu rustici, sono bellissime
anche all'interno delle più svariate composizioni, ad
accompagnare altri fiori.
Gardenia. Nel linguaggio dei fiori la gardenia esprime gioia, purezza e sincerità.
Ortensia. Il suo significato è grazie per la comprensione, freddezza e solitudine. È considerata molto trendy, soprattutto nella varietà dai fiori appena verdini.
Peonia. Regina dei fiori per i cinesi, il suo significato è matrimonio felice. Con le sue corolle molto grandi
e morbide, uno dei fiori più femminili e raffinati.
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Speciale Sposi
Sabato 14 Febbraio 2015
L’atelier Ornella Piacentini a Crema
P
resso l’atelier Piacentini Ornella tutte le ragazze possono
trovare l’abito da sposa che
più le rappresenta. L’atelier di
Crema infatti, grazie ai propri
marchi, è in grado di offrire una vasta e
differenziata gamma di modelli che possono incontrare il gusto anche delle più
esigenti. Filo conduttore di tutti gli abiti
restano comunque la raffinatezza e la
classe, con quel tocco di originalità che
rende ogni modello indimenticabile agli
occhi di parenti e amici, senza tuttavia
scadere mai nell’eccessivo.
L’atelier gode di grande notorietà in tutta
la provincia non solo per gli abiti da sposa, ma anche per la particolare attenzione che riserva agli invitati. Mamme e testimoni troveranno infatti nell’assortimento di tailleur, completi ed abiti il loro
modo per distinguersi nella cerimonia
senza eccedere.Uno stile originale ma
raffinato, che si adatta alle donne che
desiderano essere presenti nelle occasioni più importanti con un total look in
grado di esprimere tutta la propria eleganza.
Collezioni d’alta sartoria curate nel più
piccolo dettaglio e prodotte esclusivamente in Italia.
Abiti lunghi e longuette, sobri o impre-
Un’esplosione di colori per le cerimonie di primavera
L’atelier di Via XX Settembre presenta la collezione cerimonia 2015
ziositi da strass, pizzi e ricami in grado di
esaltare il fascino e le sensuali forme
femminili.
La collezione cerimonia 2013 di Piacentini Ornella è un’esplosione di colore:
dal verde smeraldo al turchese, dal fucsia al glicine, dal rosa in tutte le sue sfumature al rosso e all’arancio! Ma per chi
preferisce non osare non mancano comunque colori tenui come il grigio, il tortora, il beige... e l’intramontabile blu.
Tailleur dalla costruzione sartoriale realizzati in mikado di seta pura che consente
una sagomatura delle linee a dir poco
invidiabile, ma anche abiti sbarazzini dai
tessuti impalpabili come organza e chiffon in originali fantasie adatti principalmente a cerimonie estive. Il tutto arricchito da accessori quali cappelli, velette,
cerchietti, guanti e pochette dalle forme
più bizzarre e originali per la donna a cui
piace divertirsi vestendosi con classe. La
clientela potrà contare anche su un puntuale servizio di produzione ‘SU MISURA’
che consentirà ad ogni donna di sceglie-
re e combinare tessuti, modelli e colori
che più le aggradano in modo da poter
avere un completo unico ed esclusivo.
L’ottima vestibilità delle linee consente
inoltre di poter vestire da sempre anche
le taglie forti con immenso successo.
Modelli giovani e all’avanguardia per chi
altrove non riesce a soddisfare particolari esigenze al fine di sentirsi a proprio
agio. Presso l’atelier Piacentini Ornella a
Crema, in Via XX Settembre 36 troverete
pertanto tutto ciò che vi occorre quando
siete invitate a un matrimonio! Quindi affrettatevi, la collezione 2013 è ormai
completa e chi prima arriva più scelta ha!
20
Salute
Sabato 14 Febbraio 2015
GLI ORARI
CUP Centro Unificato di Prenotazione
Dove: padiglione n. 12, a fianco del
Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori
Orari di apertura al pubblico:
lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00
orario continuato,
il sabato dalle 8.00 alle 12.00;
Prenotazioni telefoniche: è possibile
telefonare al numero verde 800.638.638,
da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
PRENOTAZIONI
CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP
Attraverso il CUP si prenotano tutte
le prestazioni ad eccezione delle seguenti,
che devono essere prenotate direttamente
presso le singole unità operative o servizi
come indicato di seguito:
ANATOMIA PATOLOGICA
secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)
Dove: Poliambulatori, piano Terra.
Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare
contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00.
Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.
Consegna campioni istologici e citologici
La consegna dei campioni citologici urinari è
prevista, presso il padiglione 5,
da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;
per gli altri esami da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).
RADIOLOGIA d
Dove: piano 1, corpo H (ala destra).
TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti
e richiesta di prestazioni con bollino verde
Le prenotazioni vanno effettuate
di persona o via fax.
Orario: da lunedì a venerdì dalle
08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.
Tel: 0372 405760.
Angiografia
Le prenotazioni vanno effettuate di persona.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.
SENOLOGIA:
Screening mammografico preventivo
biennale Asl Cremona (45-69 anni)
Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì
dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata
al CUP dell'Asl 800 318 999.
Prestazioni con carattere di urgenza,
risonanze alla mammella, agoaspirati,
ecografie
Dove: piano 1, corpo M.
Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00.
Telefono: 0372 405614.
Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata
una nuova linea telefonica dotata
di risponditore automatico
in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.
RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE
Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o
ascensore a sinistra vicino l'Ufficio
Informazioni nell'atrio di ingresso)
corpo M, monoblocco ospedaliero.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.
MEDICINA DEL LAVORO:
Visite specialistiche di medicina del lavoro
Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì,
dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente
presso l’Ambulatorio Specialistico
di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO
DI CREMONA
CENTRO DIABETOLOGICO
Dove: piano 6, corpo H (lato destro),
monoblocco ospedaliero.
Orari: da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 13.30
(prima visita per inquadramento
diagnostico-terapeutico e visita di controllo
per monitoraggio metabolico e screening
delle complicanze croniche).
Per le prime visite è preferibile che
la prenotazione avvenga di persona comunque
possibile prenotare telefonicamente
da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30.
Telefono: 0372 405715.
centro prelievi - LABORATORIO ANALISI
accesso diretto da parte dei cittadini,
con la richiesta del Medico di famiglia
o dello specialista.
Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle ore 07.30 alle 10.30.
Telefono: 0372 405663 - 0372 405452
CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI
Monitoraggio delle terapie anticoagulanti.
previsto accesso con prenotazione al numero
0372 405666 - 0372 405663.
Dove: Presso la palazzina del Cup
Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.
CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA
Test di tolleranza al lattosio e patch test
Accesso con impegnativa del medico curante
Le prenotazioni si effettuano telefonicamente
al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì,
dalle 10.30 alle 12; oppure di persona
presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione
10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00.
IMMUNOEMATOLOGIA
E MEDICINA TRASFUSIONALE:
Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia
marziale endovenosa, preparazione di nuovi
emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale:
Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.
Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.
Tel: 0372 435887 - 0372 405461
dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì
GENETICA
Dove: piano 2 lato destro del monoblocco
ospedaliero. Prenotazioni telefoniche:
0372 405783
da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.
MEDICINA LEGALE
Prenotazioni presso Direzione Medica
di Presidio piano Rialzato monoblocco
ospedaliero. Tel: 0372 405200.
PSICOLOGIA
Dove: settimo piano a sinistra.
Prenotazioni da lunedì a venerdì
dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio
di Psicologia, oppure anche telefonicamente
agli stessi orari al numero 0372 405409.
ONCOLOGIA MEDICA
Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i
n reparto da lunedì a venerdì
dalle ore 8.00 alle ore 17.00.
Tel: 0372 405248.
TERAPIA DEL DOLORE
Dove: palazzina n. 9 La prenotazione
può essere effettuata telefonicamente
al numero 0372 405330
dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì.
Negli altri orari è possibile chiamare
lo stesso numero lasciando un messaggio
in segreteria telefonica con il nome e numero
di telefono: al più presto sarete richiamati.
Cancellare tiket. Maroni: «Cerchiamo di mantenere la promessa»
A margine della giornata europea dedicata al
numero unico di emergenza 112, celebrata
all'ospedale di Niguarda di Milano nei giorni scorsi, il governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha espresso il proprio parere in merito
all'ipotesi di togliere i ticket sanitari, che da tempo la Regione promette ma che per il momento
non sembra riuscire a mantenere, a causa della
scarsità di risorse. Il governatore, ha ricordato che
l'Esecutivo di Roma doveva dare alla Lombardia
«500 milioni di euro in più nel 2015 rispetto al
2014, che noi avremmo utilizzato per cancellare i
ticket. La sgradita sorpresa arrivata prima di Na-
tale, è stata che il Governo non solo ha tolto questi 500 milioni, ma ce ne ha rubati altri 700. Quindi, dobbiamo fare i conti con una situazione di Bilancio molto diversa da quella ipotizzata, perché il
Governo di Roma non ha mantenuto i patti».
Nonostante questa situazione, ha fatto notare Maroni, "noi siamo riusciti a fare il miracolo di
approvare un Bilancio senza aumento dei ticket
e senza incremento delle tasse regionali. Adesso stiamo lavorando per mantenere l'impegno di
cancellare i ticket, ma non è facile perché, ripeto, nel 2015 ci è stato tagliato oltre un miliardo
rispetto al 2014».
L’attività prevede l’accompagnamento della donna per la fisiologica, gestione della sintomatologia per la precoce
Menopausa, potenziato l’ambulatorio
I
di Giulia Sapelli
l mese di febbraio vedrà il
potenziamento dell’ambulatorio dedicato alla menopausa precoce e fisiologica
dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia (diretta da
Aldo Riccardi) dell’Ospedale di
Cremona. In caso di menopausa
fisiologica, l’ambulatorio si pone
come obiettivo il percorso di
accompagnamento della donna
dalla premenopausa (i 2-3 anni
che precedono l'ultima mestruazione) alla menopausa e postmenopausa, al fine di supportare
farmacologicamente e non, le
irregolarità mestruali tipiche di
quest'epoca unitamente all'identificazione dei fattori di rischio
personali con successivo monitoraggio e/o invio presso ambulatorio specialistico (vedi terapia
cortisonica cronica, tireopatie,
obesità con fattori di rischio
metabolici e cardiovascolari).
La gestione della menopausa
precoce, secondo le più recenti
linee guida, prevede invece la
gestione della sintomatologia climaterica in giovane età, il
counselling riproduttivo con
eventuale attuazione delle tecniche di preservazione della fertilità
omologhe vs eterologhe (invio
presso Centri di competenza
all'estero), il follow-up oncologico nell'ambito delle neoplasie
ormono-sensibili in gestione multidisciplinare, la precoce individuazione dell'osteoporosi e del
rischio metabolico da anticipata
deprivazione estrogenica/androgenica.
COME ACCEDERE?
L'ambulatorio si terrà con
seduta settimanale pomeridiana
nella giornata del giovedì, previa
prenotazione presso CUP con
impegnativa per visita ginecologica ed eventuale ecografia trans
vaginale.
LA MENOPAUSA PRECOCE
La menopausa precoce è una
menopausa che arriva prima del
previsto: alla nascita, o prima dei
20, 30, 40 anni. Si parla di menopausa precoce quando prima dei
45 anni inspiegabilmente cessa
la funzionalità ovarica della
donna (e allora si usa il termine
Premature Ovarian Failure "P.O.F.") o quando la stessa cosa
accade a seguito di terapie o
interventi chirurgici invasivi. Esistono anche patologie congenite
che portano la menopausa precoce. Ci sono quindi cause diverse, ma ognuna di queste conduce alla perdita della fertilità e di
un corretto (e necessario) apporto ormonale in un'età anticipata
rispetto a quella che si definirebbe "normale".
Questa patologia precoce
porta quasi sempre con sé diffi-
coltà psicologiche da affrontare,
oltre a spese non indifferenti da
mettere in conto per anni e anni.
Sono necessari infatti esami da
ripetere annualmente, controlli da
fare, cure e terapie da iniziare e
continuare per decenni, pena il
rischio di compromettere ulteriormente il proprio benessere psicofisico (osteoporosi, malattie cardiovascolari, tumori, sbalzi di
umore, calo della libido, vampate
di calore, difficoltà nelle relazioni
affettive e sessuali, etc). E' corretto sottolineare che le terapie
possono aiutarci a stare meglio,
ad eliminare i sintomi più fastidiosi, ma non sono una cura. Anche
per questo la menopausa precoce spaventa, e fa arrabbiare.
La scelta di donare gli organi potrà essere indicata sulla carta d’identità
“Donare gli organi: una scelta in Comune”,
questo il nome del progetto, promosso da Aido,
Centro Nazionale Trapianti, Nord Italian Transplant Program, Anci Lombardia, Federsanità,
Regione Lombardia, al quale la Giunta comunale di Cremona ha deciso di aderire. Accogliendo la proposta dell'assessore alla Trasparenza
e alla Vivibilità sociale Rosita Viola, la Giunta ha
quindi stabilito di dare seguito alle procedure
operative ricavate dal progetto pilota “La donazione organi come tratto indennitario”, che nasce per dare attuazione a quanto previsto dal
cosiddetto decreto "Milleproroghe" sul tema
dell'espressione di volontà o diniego di donare
gli organi.
Il progetto prevede appunto che, al momento della richiesta di rilascio o rinnovo della carta di identità presso l’Ufficio Anagrafe del Comune, ai cittadini maggiorenni possa essere offerta la possibilità di esprimere e far registrare la
propria volontà nel registro nazionale, presso
l’Istituto Superiore di Sanità, attraverso la compilazione di un semplice modulo. Per dare concreta attuazione al progetto sarà individuato
uno specifico gruppo di lavoro.
«La donazione di organi e di tessuti rappresenta un atto di solidarietà verso il prossimo –
dichiara l'assessore Rosita Viola - un segno di
grande civiltà, oltre che un’efficace terapia per
alcune gravi malattie e l’unica soluzione terapeutica per alcune patologie non altrimenti curabili. Grazie al progresso della medicina e
all’esperienza acquisita negli ultimi decenni nel
settore, il trapianto rappresenta la soluzione terapeutica in grado di garantire al paziente ricevente il ritorno ad una qualità della vita normale e una buona aspettativa di vita. Con questa
adesione la Giunta ha riconosciuto l’altissimo
valore sociale dell’iniziativa ed i benefici pratici
di immediatezza operativa che ne potranno derivare: lo stretto collegamento tra la banca dati
comunale delle volontà manifestate positivamente alla donazione degli organi e dei tessuti
in sede di rinnovo/rilascio della carta d’identità
e la banca dati in possesso del Centro Naziona-
le Trapianti e delle sue diramazioni regionali».
I promotori dell'iniziativa hanno sottoscritto
un Protocollo di intesa per la realizzazione del
progetto, che prevede una serie di iniziative finalizzate a promuovere e facilitare la raccolta
dell’espressione di volontà dei cittadini in merito alla donazione di organi e tessuti.
In Italia si è raggiunto un ottimo livello di professionalità nell’ambito dei trapianti di organi in
termini di interventi realizzati, qualità dei risultati e sicurezza delle procedure. Nonostante questo, la criticità principale resta la disponibilità
degli organi utilizzabili per il trapianto. Attualmente nel nostro Paese solo un milione e mezzo circa di persone ha manifestato la propria volontà attraverso le ASL o, prevalentemente, attraverso l’iscrizione all’AIDO.
In Italia si eseguono oltre 1.500 trapianti ogni
anno, ma i pazienti in lista di attesa sono quasi
9.000 e i tempi di attesa in lista devono essere
abbreviati. L’impianto organizzativo della rete
dei trapianti disegnato dalla Legge n. 91/99 affida al Sistema Informativo Trapianti (SIT) il compito di raccogliere le dichiarazioni di volontà dei
cittadini in quanto strumento accessibile ai coordinamenti locali per la verifica in modalità sicura e in regime di H24 della dichiarazione di volontà di ogni potenziale donatore.
Al via un corso per volontari dell’accoglienza in Pronto soccorso
"Diventa volontario dell'accoglienza in Pronto soccorso" è
il titolo del corso che prenderà il via lunedì 16 febbraio alle
ore 17.30 nelle aule dell'Ospedale di Cremona. L'iniziativa
intende formare i nuovi volontari dell'associazione SiamoNoi
Onlus, che si occupa appunto di accoglienza alle persone
che si rivolgono al pronto soccorso di Cremona. Emergenza,
stress, dolore e possibilità di conflitto, il personale sanitario,
dedicato principalmente ad aspetti tecnico sanitari, spesso
non riesce a sostenere i pazienti e familiari che attendono le
prestazioni di urgenza. Dal mese di Luglio 2013 l’associazione SiamoNoi in collaborazione con l’Azienda ospedaliera di
Cremona ha previsto delle figure volontarie in ausilio al personale del Pronto Soccorso che accolgono, supportino e
sostengano le persone che arrivano al servizio, con attività di
ascolto e rinforzo individuale, fornendo inoltre le informazioni sul progredire delle attese e delle prestazioni.
OBIETTIVI
Creare una figura di volontario facilitatore e mediatore che attraverso la formazione:
• Dia vita ad uno spazio di ascolto attivo delle persone e dei loro familiari che arrivano al pronto soccorso
• Possa essere da tramite tra pazienti e familiari, pazienti e personale, familiari e
personale fornendo indicazioni e informazioni, o altre attività di segretariato
• Assista e sostenga i familiari che attendono le prestazioni di soccorso
• Informi i pazienti e familiari sul significato del codice assegnato e sulle eventuali cause del prolungamento delle attese
• Assicuri una presenza accanto ai pazienti che attendono le cure, aiutandoli nella
necessità e prestando particolare attenzione alle persone che restano sole a lungo
• Avvisi il personale se la situazione del paziente in sala d’attesa cambia rispetto
alle condizioni di arrivo.
Il corso verrà presentato lunedì 12 febbraio (ore 17.30-19.30) presso la sede
dello spazio “Siamo noi”, in via Gioconda 5.
Cultura&Spettacoli
Musica live
al Circolo
Arcipelago
Fine settimana tra hard rock, thrash metal e folk
d’autore al Circolo Arcipelago (ingresso con tessera
Arci 2015). Stasera, dalle ore 22, torna Rock ’n’ roll
high school, serata mensile dedicata ai gruppi emergenti, studenteschi e giovanili. Sul palco, i thrasher
milanesi Blindeath proporranno i brani del nuovo
album “Into the slaughter”, mentre tenere alta la bandiera del metal cremonese ci penseranno gli Still not
fixed. Domenica alle 19, invece, salirà sul palco Phill
Reynolds, al secolo Silva Cantele.
Appuntamento questa sera (alle ore 20.30) a teatro con “In-erme” del Balletto Civico
Imponente spettacolo di danza al Ponchielli
Uno dei quadri esposti
“Oltre il tempo”
presto a Soresina
Da sabato 21 febbraio (inaugurazione alle
ore 17.30) all’8 marzo, presso le sale del
Podestà di Soresina, si tiene la rassegna
“Oltre il tempo”, che vede esposti i lavori eseguiti dai membri dell’associazione culturale
“La macia de color” di Verona. L’esposizione è aperta venerdì e sabato dalle ore 17.30
alle 19, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15
alle 19, sotto la supervisione di Roberto Dellanoce, responsabile degli spazi di via Matteotti. «Dagli esordi post impressionisti agli
albori dell’astratto - scrive Simone Fappanni
- passando per l’intensificazione di una pittura dai concetti di spazio e tempo solo con
l’uso del colore, spiegano i sodali, l’arte ha
tracciato un percorso universale nella mappa
della nostra storia, dove anche il figurativo,
trova spazio, superando il tempo, nei ricordi. L’era in cui viviamo, ci porta a una pittura completamente innovativa, in cui l’uomo,
soggetto sensibile, si rinnova immergendosi
nella natura e nella materia. Oggi, dove sono
richieste velocità di pensiero e novità in tempi brevi, il continuo cambiamento è inevitabile; un patto chiaro tra colore, spazio e tempo. Si parla di arte nuova, che diventa motivo di continua ricerca, una piacevole e sottile superficie su cui proiettare sogni e desideri in una totale libertà d’espressione, oltre il
tempo è una grande sfida, verso l’ignoto che
può diventare».
A
dalla redazione
ppuntamento con la danza stasera (alle ore 20.30)
al Teatro Ponchielli, con
In-erme del Balletto Civile,
imponente spettacolo in cui
il corpo si fa portavoce di un messaggio di pace e paralisi, follia e razionalità di fronte all’orrore di tutte le guerre.
Parliamo dell’onda lunga e silenziosa
della guerra. «Un sipario-sudario si
apre su una giungla di microfoni e un
bianco livido da dove intravedere le
ombre del presente - afferma il regista e coreografo Michela Lucenti -. E’
lo spettro del secolo che incombe su
questi corpi schiacciati da una forza di
gravità che li porta come a sciogliersi
nel pavimento e poi resuscitare continuamente dal terreno per cercare una
via di fuga, di rinascita cristallina. Ma
questa volta i corpi non urlano, si dissolvono nella storia. Il soldato lancia
la sua sposa e la sua corsa per riprenderla è interrotta solo dal richiamo alle
armi. I civili composti sopravvivono
come in un presepe sghembo, e la
madre torna comunque alla sua culla.
I testimoni della guerra non riescono a
parlarne e chi ha ordito i meccanismi
ne rimane inevitabilmente incastrato.
Sono corpi che entrano, si intrufolano
Un momento dello spettacolo
negli anfratti degli arti, girano rasenti
al suolo, come una corrente, un brivido li attraversa e li fa trasformare in
draghi dalle lunghe chiome; qualcuno
sostiene, qualcuno si arrampica, ci si
lancia con amore e si viene ripresi al
lazzo quando l’instabilità si fa pericolosa. Tutti senza armi. Disarmati di
fronte all’incubo lucido che il secolo
scorso ha vissuto per intero; un filo
lungo come una bava di ragnatela
collega ognuno di noi ai suoi antenati, ai corpi che lo hanno preceduto,
caduti sotto i colpi del destino di cui
noi portiamo in carico la dote. Il conflitto è in noi ed è un continuo patteggiamento con l’esterno. Per riprendere fiato cerchiamo una tregua, deglutiamo, un armistizio che diventa uno
scivolo per altre guerre. Qui comin-
Paolo Conte farà tappa al Ponchielli a maggio con il suo nuovo tour
Paolo Conte salirà sul palco del Teatro Ponchielli
di Cremona (giovedì 14 maggio alle ore 21) per
una tappa del suo tour internazionale, che celebra la sua lunga e inimitabile carriera. «Un avvocato che ha scritto alcune tra le più belle pagine di
quella musica italiana, conosciuta anche oltreconfine e che esegue con la sua capacità di comunicazione talmente personale che ormai per definir-
lo esiste solo il suo nome, Paolo Conte, appunto».
Conte è uno dei più importanti e originali interpreti della musica italiana, porterà a Cremona i suoi
grandi successi e presenterà le canzoni dell’ultimo album “Snob”, 15 brani inediti, uscito a quattro anni dal precedente: un concentrato di ritmi
e passioni, di donne ed emozioni lontane. Ogni
album di Paolo Conte è il proseguimento di quello
“I vicini” lunedì sera in scena al San Domenico
Si tratta di una rappresentazione, più che mai attuale, delle paure che attanagliano la nostra società
di Tiziano Guerini
Lunedì 16 febbraio alle ore 21, al
Teatro San Domenico di Crema va
in scena la rappresentazione de “I
vicini”, per la regia di Fausto Paravidino. Al centro di questo lavoro
teatrale, le paure che attanagliano
la nostra società, che pure è quella del benessere e quindi dovrebbe
essere quella più al sicuro dalle preoccupazioni per il futuro. In realtà si
sa bene che più si possiede e più è
alta e incombente la paura di perdere ciò che si ha!
La rappresentazione di questa
Martedì sera (alle ore 21),
appuntamento con la prosa
al Teatro Comunale di Casalmaggiore. In scena “Le sorelle Macaluso”, testo e regia di
Emma Dante. «Un controluce impedisce ai nostri occhi
di vedere sul fondo - afferma
la regista palermitana -. Sul
fondo c’è l’oscurità. La scena è vuota. Soltanto ombre
abitano questo vuoto finché
cia la danza. Non credo sia macabra,
neanche trionfante, piuttosto implacabile e maldestra come l’inarrestabile fluire dell’esistenza; in questa danza i corpi si affrancano da tutto quello
che li fa dipendere dalla vita, diventano inalterabili, necessari, e tendono
all’assoluto. Davanti al sipario immagini pop luminiscenti, dentro il vento
della storia soffiato dalle corse degli
uomini col cappotto, che cercano di
salvarsi, di salvare. Abbiamo combattuto troppo e male, passato e
contemporaneità si fondono dove il
monito del milite ignoto - che campeggia nelle piazze delle nostre città
- si scontra con il nostro sentimento d’impotenza. L’ambiente musicale si costruisce cerchio su cerchio,
la voce del violoncello è materica, si
dilaga nell’aria, si fa onda, e avvolge
e sospende la scena in una dimensione atemporale. Il suono potente,
invasivo, a tratti dissonante, è nutrito
da loop evocativi che hanno la grana
emotiva della voce umana, interrotti da vecchie melodie da musical e
su tutto si innestano arcaici e poderosi canti liturgici echi di voci e grida ancestrali non ancora esausti che
proiettano nel nostro presente fantasmi di guerre, mostri di potere, carne
e sangue innocenti».
commedia non potrebbe essere
più attuale e più tempestiva, dal
momento che Crema sta affrontando la questione divisiva della realizzazione di un centro di culto islamico che, comunque la si pensi, sta
sollevando preoccupazioni e paure:
paure immaginarie e paure reali, sui
vicini-lontani, sulla guerra, su quello
che è reale, su quello che è immaginato, su quello che è reale perché
immaginato...
Con Fausto Paravidino vedremo
in scena Iris Fusetti, Davide Lorino,
Monica Samassa, Sara Putignano.
Musiche di Enrico Melozzi.
I protagonisti della commedia
“Le sorelle Macaluso” a Casalmaggiore
un corpo, dal cono di buio,
viene lanciato verso di noi.
L’oscurità espelle una donna. Adulta. Segnata. A lutto.
Viene danzando verso di noi.
Dal fondo, a poco a poco,
appaiono tre, cinque, sette,
dieci facce. Sono vivi e morti mescolati insieme. Ma non
si capisce chi è vivo e non
si capisce chi è morto. Tutti
sono a lutto. A lutto eterno. Il
piccolo popolo avanza verso
di noi con passo sicuro. La
donna danzante si unisce al
corteo. “Le sorelle Macaluso”
sono uno stormo di uccelli che partecipano al proprio
funerale e a quello degli altri.
Sospesi tra la terra e il cielo.
In confusione tra vita e morte. La famiglia è composta
da sette sorelle, Gina, Cetty, Maria, Katia, Lia, Pinuccia e Antonella morta qualche anno fa. Durante la cerimonia le sorelle si fermano
a ricordare ad evocare a rinfacciare a sognare a piangere e a ridere della loro storia. E’ il funerale di una di
loro. Nel confine tra qua e là,
tra ora e mai più, tra è e fu,
i morti sono pronti a portarsi via la defunta. Se ne stanno in bilico su una linea sopra
cui combattere ancora, alla
maniera dei pupi siciliani, con
spade e scudi in mano».
La danza protagonista a Crema “Facciamo un sogno” in scena a Soresina
Il 27 febbraio, alle ore 21, la danza sarà protagonista al San Domenico
con “Sakura blues”, terzo ed ultimo spettacolo di una trilogia che nasce
come tributo innamorato alla cultura giapponese. Un innamoramento artistico dell’incantato mondo del cinema e dell’animazione che con
Kurosawa e Miyazaki entrano negli occhi e nei sensi di chi li guarda.
Della letteratura contemporanea che Murakami, visionario e poetico,
porge come un viaggio. Delle grandi contraddizioni, quietamente conviventi, dei mood metropolitani di estrema avanguardia e delle tradizioni,
minimali e stupefacenti. Con un linguaggio artistico innovativo e singolare, pensato e vissuto come un anime, la nuova produzione dei DaCru è
un viaggio innamorato, dolente, ironico e liquido nell’anima segreta delle
donne, profumate e lievi come fiocchi di neve.
Domani, alle ore 21, al teatro Sociale
di Soresina per la rassegna Sifasera (a
cura del Teatro del Viale), c’e in cartellone “Facciamo un sogno” di Sachs Guitry,
con Nathalie Caldonazzo, Alessandro
Marrapodi e Giorgio Caprile. Una bella e
divertente commedia con una cast ottimo e affiatato. Due coniugi vengono convocati a casa di un loro amico avvocato,
scapolo, per una questione della massima
urgenza, ma quando arrivano, il loro amico non c’è. E’ l'inizio di una commedia
degli equivoci che si concluderà con un
lieto fine. Perché l’avvocato si districherà
con successo da questo guazzabuglio di
cui anche lui personalmente non è estraneo, traendone tutti i vantaggi desiderati. La commedia in tre atti della durata
di un’ora e quaranta circa, è ambientata
negli anni venti-trenta e non è mai stata
rappresentata in Italia. In Francia, invece,
questa commedia è stata rappresentata
con successo in questi ultimi anni in due
edizioni successive da Pierre Arditi.
precedente, ogni canzone è la continuazione del
suo lungo romanzo musicale che per quarant’anni ha segnato tappe fondamentali nella storia della
musica italiana e non solo. Da mercoledi scorso i
biglietti sono in vendita solo su www.ticketone.it
(successivamente verranno comunicate le date di
vendita alla biglietteria del Teatro ponchielli e sul
circuito www.vivaticket.it).
Da stasera concerti
dal vivo a Sergnano
Inizia questa sera una nuova serie di
concerti denominati “Nello Acoustic Club”
al ristorante Tiraboschi in via Giana 11 a
Sergnano, con ingresso libero e gratuito.
«Per questa edizione - fanno sapere gli
organizzatori - ci siamo rivolti alle eccellenze musicali del nostro territorio, con l’intento di dare spazio ad alcune realtà che si
sono ritagliate nel tempo uno spazio significativo all'interno del panorama musicale
cremasco. Si tratta di una proposta molto
varia che andrà dal pop raffinato dei 3AQ,
al folk irlandese dei Jolly Grog, alle atmosfere gitane del Gens du voyage, senza
farsi mancare una serata di jazz con Open
trio e anche un paio di passaggi di musica
d’autore con Guerini e Bressanelli».
Questo il programma per i prossimi
venerdì, dopo l’inaugurazione di stasera,
alle ore 21, con Giò Bressanelli: Venerdì
20 febbraio, Open trio; venerdì 27 febbraio, Gens du voyage; venerdì 6 marzo: Jolly
Grog - Venerdì 13 marzo, Denis Guerini;
venerdì 20 marzo, 3AQ.
Stasera live painting
Stasera, alle ore 21.15 nelle sale della
Pinacoteca Civica presso la Rocca di Orzinuovi, appuntamento con la pittrice giapponese Izumi Fujiwara in “Ritratti - Picasso”, live painting per bambini e adulti. Il
“live painting”, o pittura dal vivo, è una tecnica che permette agli spettatori di poter
vedere la nascita di un quadro.
L’artista, partendo da una grande tela
vuota, a ritmo di musica e dialogando con
il pubblico porterà a termine un dipinto in
circa un’ora. L’esibizione prende spunto
dall’opera di Picasso, ispirandosi in particolar modo ai ritratti. Izumi Fujiwara inviterà a essere ritratta una modella tra il pubblico e su dei fogli a parte disegnerà il viso
ispirandosi ogni volta a forme nuove suggerite dalla conformazione anatomica del
viso stesso.
22
Taccuino
Sabato 14 Febbraio 2015
NUMERI UTILI
Cremona
COMUNE DI CREMONA
www.comune.cremona.it
Centralino: 0372-4071
Urp: 0372-407291
VIA BRESCIA
Dal 10 novembre lavori
stradali attuati per conto
del Comune per
realizzazione sottopasso:
Fine lavori:
primavera 2015
Via Volontari
del sangue,
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
31 Marzo
AMMINISTRAZIONE
PROVINCIALE
www.provincia.cremona.it
Centralino: 0372-4061
Urp: 0372-406233 PREFETTURA
Centralino: 0372-4881
CARABINIERI
Pronto intervento: 112
Centralino: 0372-5581
COMANDO FORESTALE
DELLO STATO
Centralino: 0372-410307
GUARDIA DI FINANZA
Pronto intervento: 117
Centralino: 0372-21576
Nucleo di polizia tributaria:
0372-28968
POLIZIA MUNICIPALE
Pronto intervento: 0372-454516
Centrale operativa: 0372-407427
Via dei Lanaioli
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
Febbraio
POLIZIA STRADALE
Comando provinciale
Centralino: 0372-499511
Viale Manini,
via Mosa,
via S.M. in Betlem
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
Febbraio
QUESTURA
Pronto intervento: 113
Centralino: 0372-4881
VIGILI DEL FUOCO
Pronto intervento: 115
Centralino: 0372-4157511
PROCURA
Centralino: 0372-548233
• VIA BRESCIA - CHIUSURA dal 10 novembre
- lavori stradali per conto
del Comune per il sottopasso (Fine prevista: primavera 2015).
Crema
COMUNE DI CREMA
www.comunecrema.it
Centralino: 0373-8941
Urp: 0373-894241
NUMERI UTILI
Casalmaggiore
COMUNE DI CASALMAGGIORE
www.comune.casalmaggiore.cr.it
Centralino: 0375 42668
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
Urp Crema: 0373-899822
CARABINIERI Pronto intervento: 112
Centralino: 0373-893700
COMANDO FORESTALE DELLO
STATO Centralino: 0373-82714
• Via Lanaioli - cantiere
per la ristrutturazione della rete di distribuzione gas
metano (fine prevista: febbraio).
GUARDIA DI FINANZA
Pronto intervento: 117
Centralino: 0373-256474
POLIZIA DI STATO
Centralino: 0373-897311
POLIZIA MUNICIPALE
Pronto intervento: 0373-250867
Centralino: 0373-894212
VIGILI DEL FUOCO: 115
Centralino: 0373-256222
CARABINIERI
Pronto intervento: 112
Centralino: 0375-284500
POLIZIA MUNICIPALE
Centralino: 0375-40540
OSPEDALE
Centralino: 0375-2811
Centro unico di prenotazioni:
800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
MUSEO DIOTTI
www.museodiotti.it
Centralino: 0375-200416
MUSEO DEL BIJOU
Centralino: 0375-284423
TEATRO COMUNALE
www.teatrocasalmaggiore.it
Centralino: 0375-284434
DISTRETTO
SOCIO-SANITARIO
Direzione: 0375-284020
Distretto Veterinario:
0375-284029
PROCURA
DELLA REPUBBLICA
Centralino: 0373-878116
SERVIZI SOCIO-SANITARI
DISTRETTO DI CREMA
Centralino: 0373-899320
OSPEDALE DI CREMA
www.hcrema.it
Centralino: 0373-2801
Centro unico
di prenotazioni:
800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
Tortelli a funghi con crema di mascarpone
CENTRO PER L’IMPIEGO
Centralino: 0375-42213
GIUDICE DI PACE
Centralino: 0375-42273
AZIENDA SANITARIA
LOCALE DI CREMONA
www.aslcremona.it
Centralino: 0372-4971
Urp: 0372-497215
Primi
AMMINISTRAZIONE
PROVINCIALE
Centralino: 0375-42233
POLIZIA STRADALE
Centralino: 0375-42288
• Via Manini, Via Mosa,
Via S.M.Betlem - cantiere
per la ristrutturazione della
rete di distribuzione energia elettrica (fine prevista:
febbraio).
POLIZIA STRADALE
Centralino: 0373-897311
INGREDIENTI • PER 4 PERSONE
NUMERI UTILI
• Via Volontari del Sangue
- cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (fine
prevista: 31 marzo).
OSPEDALE DI CREMONA
www.ospedale.cremona.it
Centralino: 0372-4051
Centro unificato
di prenotazione: 800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
• Lavorate la farina con le uova, i
tuorli e l'olio, fino a ottenere una pasta liscia e setosa.
• Formate una palla, avvolgetela in
pellicola e fatela riposare per 2 ore.
• Pulite i funghi interi. Affettateli, saltateli in una padella per 3-4 minuti
con un filo di olio e mezzo spicchio
d'aglio (che poi eliminerete), poi frullateli con la panna, il brodo, sale e il
prezzemolo.
• Pulite anche i cappelli di porcini e
tagliateli a fettine. Fateli saltare in
Sformatini di farro
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
• 200 g di farro
• 200 g di zucca a dadini
• 2 rametti di timo
• Un amaretto
• Un ciuffo di prezzemolo
• Olio extravergine d'oliva
• Un porro
• Sale e pepe
un'altra padella con poco olio e
l'aglio rimasto, unite un cucchiaio di
mascarpone e lasciate sul fuoco finché avrete una cremina. Salate e
pepate.
• Mettete il mascarpone rimasto in
una ciotola, appoggiatela su acqua e
ghiaccio e lavoratelo con una frusta.
• Incorporate, gradualmente, la crema di porcini e panna preparata e il
parmigiano reggiano grattugiato.
• Stendete un pezzo di pasta alla
volta (vedi box a pag. 34) ricavando
PREPARAZIONE
• Lessate il farro per circa 40 minuti.
• Scottate le foglie verdi del porro e con
queste foderate i bordi di 4 stampini di 12
cm, poi riducete il cuore a fettine.
• Cuocete per 10 minuti zucca e porro in 3
cucchiai di olio con timo e sale.
• Condite il farro con 2 cucchiai di olio, pepe, prezzemolo tritato, zucca e porro e compattate il tutto negli stampi.
• Sformate, decorate con l'amaretto sbriciolato e servite.
PER LA PASTA:
• 250 g di farina
• 2 uova + 2 tuorli
• Un cucchiaino di olio extravergine
PER IL RIPIENO E IL CONDIMENTO:
• 250 g di mascarpone
• 4 cucchiai di parmigiano grattugiato
• 150 g di cappelli di porcini
• 100 g di porcini piccoli
• 4 cucchiai di panna fresca
• 4 cucchiai di brodo vegetale
• Uno spicchio d'aglio + olio
• 2 rametti di prezzemolo
• 30 g di burro • Sale e pepe
rettangoli sottili. Disponeli sulla
spianatoia, distribuite su metà dei
rettangoli mucchietti di ripieno distanziati, appoggiatevi sopra i rettangoli rimasti e premete bene intorno al ripieno. Ricavate tanti tortelli con un tagliapasta rotondo.
Immergete i tortelli in acqua bollente salata e cuoceteli per circa 2 minuti. Distribuite i porcini saltati e
privati dell'aglio nei piatti fondi, sistematevi sopra i tortelli, irrorateli
con il burro fuso e servite.
Crepes al prosciutto
aromatizzate alla salvia
INGREDIENTI • PER 4 PERSONE
• 18 crepes pronte
• 150 g di ricotta
• 200 g di prosciutto
• Qualche rametto
cotto tagliato in 2 fette
di salvia
• Un bicchierino
• Sale e pepe
di Marsala
• 50 g di burro
PREPARAZIONE
• Tagliate il prosciutto cotto a dadini, fatelo leggermente rosolare in un tegame con il burro e un rametto
di salvia, bagnate con il Marsala, preferibilmente secco, e fatelo evaporare su fuoco vivo.
• Eliminate il rametto di salvia e passate al mixer il
prosciutto con il sugo di cottura e la ricotta fino a ottenere una crema omogenea; regolate di sale e insaporite con una abbondante macinata di pepe.
• Suddividete la crema preparata mettendola al centro
di ogni crepe, poi chiudetele a involtino fissandole con
uno stecchino e decoratele con un ciuffo di salvia.
• Scaldate gli involtini alla crema di prosciutto sopra
il cestello per la cottura a vapore e serviteli ben caldi.
SPORT
lo
[email protected]
Dopo la neve
il Crema sfida
l’Orceana
ECCELLENZA
21ª GIORNATA (15-02 h 14.30) Aurora Travagliato-Cavenago, Asola-Palazzolo, Crema-Orceana, Fanfulla-Darfo Boario, Orsa Trismoka-Grumellese, Rezzato-Villongo, Sarnico-Pedrocca, Vallecamonica-Rigamonti Castegnato.
Responsabile Fabio Varesi
CLASSIFICA Grumellese 39; Vallecamonica 36;
Darfo Boario 35; Crema 34; Rigamonti Castegnato
32; Rezzato 30; Sarnico 25; Cavenago, Aurora
Travagliato, Villongo 24; Orsa Trismoka, Fanfulla
23; Pedrocca, Orceana 22; Asola 13; Palazzolo 7.
Alla Cremonese ora serve una scossa
Domani i grigiorossi sono impegnati (in trasferta) contro un’altra formazione molto forte del girone come il Bassano
A
di Matteo Volpi
desso c’è da stare attenti. In poche settimane, dopo le sconfitte rimediate contro Novara e Südtirol, per la Cremonese
è il tempo di rialzare le orecchie e tenere
gli occhi aperti. L’entusiasmo per il buon
lavoro svolto da Giampaolo a cavallo delle feste natalizie, sta scemando: la squadra ha senza dubbio trovato una discreta identità a livello di gioco, ma scende in campo ancora una volta senz’anima e con il
carattere tipico di chi fa il compitino, ma non vuole
ruggire. In questo modo gli episodi, quelli che spesso
fanno la differenza in categorie come la Lega Pro (non
ci stancheremo mai di ripeterlo, perché è così…),
spesso risultano sfavorevoli e di fatto questa squadra
finisce per non fare più realmente paura a nessuno,
nonostante il potenziale sia, come al solito, buono
sulla carta. E, sempre la carta, ora propone una sfida quasi proibitiva. Il Bassano allenato da Antonino
Asta, al momento terza forza del girone, non perde
in casa dal 31 agosto scorso e quest’anno sembra
voler fare sul serio. A livello tattico, può confortare
il fatto che la formazione veneta si contraddistingue
per avere un gioco votato all’offensiva, non tende
a chiudersi davanti alla propria area, ma a proporsi
costantemente in avanti come testimoniano i 38 gol
fatti (secondo miglior attacco del girone dopo il Pavia)
e i 24 subiti. Questo aspetto potrebbe senza dubbio
favorire la truppa grigiorossa, così come le assenze
per squalifica di Iocolano, Priola e Proietti. Tra i nomi
altisonanti del Bassano spicca in particolare quello
di Stefano Pietribiasi (centravanti sempre prolifico in
LEGA PRO 24ª GIORNATA
AlbinoLeffe-Bassano
1-1
Giana Erminio-Pordenone
rinv.
Lumezzane-Arezzo
rinv.
Mantova-Renate
2-0
Novara-Pro Patria
2-0
Pavia-Alessandria
0-1
Real Vicenza-Monza
3-0
Südtirol-Cremonese
3-1
Torres-FeralpiSalò
3-3
Unione Venezia-Como
0-0
CLASSIFICA GIRONE A
LEGA PRO Dopo due sconfitte consecutive è necessario tornare a muovere una classifica fattasi pericolosa
Novara
46
Pavia (-1)
46
Bassano
45
Alessandria 44
Südtirol
40
Real Vicenza 38
Como
37
FeralpiSalò
37
Unione Venezia 34
Torres
34
Mantova (-1) 32
Monza
32
Arezzo*
30
Renate
29
Cremonese
29
Giana Erminio* 24
Lumezzane* 21
AlbinoLeffe
20
Pro Patria (-1) 14
Pordenone* 13
PROSSIMO TURNO (13/16-02)
Alessandria-Lumezzane, Arezzo-Mantova, Bassano
Virtus-Cremonese (15-02 h 14.30), Como-Giana Erminio, FeralpiSalò-Unione Venezia, Monza-AlbinoLeffe,
Pavia-Novara, Pordenone-Torres, Pro Patria-Sudtirol,
Renate-Real Vicenza.
categoria, che pare la Cremonese avesse provato a
prendere ancora ai tempi di Venturato). In casa grigiorossa, invece, c’è soprattutto necessità di uscire
da una situazione che inizia a diventare pesante. In
settimana è stato aggregato alla truppa grigiorossa
Il secondo gol del Südtirol realizzato da Novothny
l’attaccante Carmine De Sena, prima punta classe
’91, svincolatosi qualche mese fa dal Parma (in passato con le maglie di Avellino, Ebolitana, Portogruaro
e Paganese); un possibile sostituto di Brighenti che
rimarrà assente a lungo in seguito all’infortunio.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Galli; Campagna, Briganti, Castellini, Favalli; Marchi, Jadid,
Finazzi; Di Francesco, Manaj, Kirilov.
Cronaca e commenti della partita
sul sito www.artventuno.it
SERIE D Intervista al presidente Andrea Micheli sul futuro della squadra. Oggi sfida a Sesto San Giovanni
«La Pergolettese deve lottare per i playoff»
di Tiziano Guerini
La sfida dell’andata
Con un giorno di anticipo rispetto al
campionato, la Pergolettese gioca oggi
pomeriggio alle ore 12.30 sul campo della Pro Sesto. La partita sarà trasmessa
in diretta su Rai Sport 1. Un’occasione
importante per i giocatori, per la società
e se si vuole un po’ anche per la città di
Crema, di essere all’attenzione nazionale. Un’occasione che viene sottolineata
anche dal presidente della società, Andrea
Micheli: «E’ uno stimolo importante che
sono certo i giocatori vorranno cogliere, per dare qualcosa in più in tecnica e
sopratutto in agonismo». E’ stato, per il
girone d’andata, una Pergolettese altalenante, con alti e bassi preoccupanti, ma
anche a volte incomprensibili. «E’ vero e
la conseguenza è quella di una prima parte del campionato non del tutto soddisfacente. Forse non eravamo - e tanto meno
lo siamo ora - da primo posto in classifica,
ma lottare per i playoff era, ed è, un obbligo». Il rendimento della squadra è stato
inferiore alle attese, soprattutto nelle partite casalinghe. Come si spiega? «Difficile
- continua Micheli - dare una risposta precisa; forse, dopo il campionato deludente
dello scorso anno, con una retrocessione
che ci brucia ancora, la squadra ha avvertito l’urgenza di riconquistare i propri tifosi e questo ha creato un po’ di pressione
e di ansia da prestazione, che non favorisce concentrazione e scioltezza di manovra. Aggiungiamoci anche la necessità,
con una formazione con elementi nuovi e
giovani, di trovare un assetto e un modulo ottimali che forse ora abbiamo trovato».
Che cosa si aspetta la società dal girone
di ritorno appena iniziato? «Di far meglio
dell’andata per continuità di risultati e di
cancellare finalmente del tutto il complesso del Voltini: dopo la partita a Sesto San
Giovanni, avremo l’opportunità di due partite ravvicinate - mercoledì 28 e domenica 22 febbraio - in casa (rispettivamente
contro il Castiglione, primo della classe e
il Ciliverghe): sarà un bel banco di prova.
Sarà anche importante riuscire a valorizzare qualche giovane elemento della rosa per
immaginare una continuità della squadra
anche nel futuro!». Così parlò il presidente. Ora la parola, sul campo, ai giocatori!
I NUMERI
24ª GIORNATA GIRONE B
Ciserano-Seregno
rinv.
F. Caratese-A. Seriate
rinv.
Inveruno-Castellana
rinv.
Mapello-Pontisola
0-3
Montichiari-Lecco
rinv.
Olginatese-Ciliverghe
rinv.
Pergolettese-Castiglione rinv.
Sondrio-Virtus Verona
3-2
Villafranca-Pro Sesto
1-0
Riposa: Caravaggio
25ª GIORNATA (15-02 h 14.30)
Aurora Seriate-Inveruno
Castellana-Sondrio
Castiglione-Ciserano
Ciliverghe-Villafranca
Lecco-Caravaggio
Pontisola-Folgore Caratese
Pro Sesto-Pergolettese
Seregno-Mapello
Virtus Verona-Montichiari
Riposa: Olginatese
CLASSIFICA Castiglione 51;
Seregno 45; Lecco 42; Sondrio
39; Ciserano 38; Virtus Verona
35; Pontisola, Pergolettese
34; Inveruno 33; Pro Sesto 32;
Aurora Seriate 30; Caravaggio
29; Mapello, Olginatese
28; Villafranca 25; Folgore
Caratese 20; Ciliverghe 19:
Castellana 12; Montichiari 3.
24
Sport
Sabato 14 Febbraio 2015
CANOTTAGGIO
Andrea Cattaneo
Cattaneo e Gentili (Junior) convocati in azzurro
Giacomo Gentili
Ci sono anche due atleti della Bissolati tra i convocati, dal direttore tecnico Giuseppe La Mura, per
il raduno nazionale degli Junior maschile, che si
svolgerà a Piediluco, presso il Centro di preparazione olimpica, dalle ore 12 di venerdì 20 febbraio sino
al termine dell’allenamento del mattino di domenica
22 febbraio. Questi i convocati: Andrea Benetti
(Marina Militare), Jacopo Bertone (Canottieri Gavirate), Leonardo Calabrese (Tevere Remo), Ivan
Capuano (Savoia), Mirko Cardella (Telimar), Giorgio
Casaccia Gibelli (Elpis), Andrea Cattaneo, Giacomo
Gentili (Bissolati), Luca Corazza (Monate), Gergo
Cziraki (Ravenna), Dario Favilli, Leonardo Pietra
Caprina (Firenze), Emanuele Fiume (Pro Monopoli),
Michele Frasca (Tirrenia Todaro), Sebastiano
Galoforo (Augusta), Lapo Londi (Limite), Riccardo
Jansen (Ministero Affari Esteri), Nicholas Kohl
(Monate), Riccardo Peretti (Lago d’Orta), Alessio
Vagnelli (Savoia), Matteo Varacca (Speranza Prà),
Riccardo Zoppini (Varese).
D’INVERNO SUL PO Dopo il Campionato italiano
di fondo, disputatosi a Pisa, nel week end è in programma una classica per il remo nazionale e internazionale: la 32ª regata di fondo “D’inverno sul Po”
riservata agli otto e ai quattro di coppia di tutte le
categorie. La gara si disputa domani, su un percorso
di 6000 metri, a cronometro e con partenze ogni 20
secondi, con il primo via alle ore 10. Una regata di
grande spessore, alla quale partecipano le anche le
canottieri provinciali Bissolati, Baldesio e Flora.
Pomì, voglia di rivincita con Busto
Con l’inagibilità del palazzetto di Viadana, la formazione rosa dovrà cercarsi un’altra sede per i turni casalinghi
A
rchiviata la vittoria contro il
fanalino di coda Forlì, la
Pomì Casalmaggiore si è
preparata per il match contro la Unendo Yamamy
Busto Arsizio, vera e propria rivincita
del recente confronto dei quarti di
Coppa Italia, che ha premiato la formazione di Carlo Parisi. Ma in casa
rosa c’è preoccupazione per le incertezze legate alla sede nella quale la
squadra sarà chiamata a disputare le
gare casalinghe, che ancora la separano dalla fine della regular season e
dai possibili quanto auspicabili playoff
scudetto. La gara con il fanalino di
coda Forlì, infatti, è andata in scena al
Pala George di Montichiari, dove
società e squadra rosa sono state
accolte a braccia aperte da Samuele
Zambon, ex segretario generale della
Vbc nella scorsa stagione ed attuale
gestore dell’impianto e dalla locale
Metalleghe Sanitars, a causa del crollo
del tetto del Pala Pomì di Viadana. Un
epilogo al quale invero in società ci si
era preparati, ma che fino all’ultimo si
era voluto scongiurare. Proprio prima
dell’inizio del match, la copertura del
palazzetto è collassata e sul taraflex
del Pala George la Pomì è franata,
lasciando alle avversarie il primo set.
Senz’altro la più brutta Pomì della
stagione quella vista nei primi venticinque contro la formazione romagnola, che solo dal secondo set in avanti
la squadra di Davide Mazzanti è riuscita ad esorcizzare. La Pomì ha trovato
in alcune varianti tattiche, leggi l’impiego di Gennari in posto quattro e lo
spostamento di Ortolani in due, le
chiavi di volta del match. Vinto il
SERIE A1 16ª GIORNATA
La sfida
di Coppa Italia
(foto Rubin/LVF)
Casalmaggiore-Forlì
3-1
Modena-Firenze
3-0
Montichiari-Conegliano
3-1
Novara-Piacenza
3-1
Scandicci-Bergamo
0-3
Urbino-Busto Arsizio
rinv.
CLASSIFICA
VOLLEY A1 Stasera (in diretta tv) le casalasche sfidano la squadra che le ha eliminate in Coppa Italia
Novara
42
Modena
37
Casalmaggiore 34
Conegliano
29
Busto Arsizio* 26
Piacenza
26
Bergamo
26
Montichiari
22
Scandicci
20
Firenze
15
Urbino*
4
Forlì
4
PROSSIMO TURNO (15-02 h 18)
Busto Arsizio-Casalmaggiore (14-02 h 20.30 su Rai Sport
1), Conegliano-Scandicci, Firenze-Forlì, Modena-Urbino
(14-02 h 20.30), Novara-Montichiari, Piacenza-Bergamo.
secondo parziale, il confronto si è
incanalato verso l’esito sperato, con la
Pomì padrona dell’inerzia e del punteggio abile a volare verso la vittoria in
quattro giochi.
Alla fine la squadra ha saputo della
triste notizia riguardante il Pala Pomì,
che indubbiamente ha rovinato la sod-
Il nuovo record dell’ora
è dell’australiano Dennis
Rohan Dennis ha stabilito il nuovo record
dell’ora: ha portato il primato a 52,491 km/h.
Il signore degli anelli (due ori e due argenti
mondiali e un argento olimpico nell’inseguimento a squadre su pista e un oro mondiale
nella crono a squadre tra i professionisti),
24enne di Adealide (che del ciclismo è la
capitale), australiano della Bmc e fresco vincitore del Tour Down Under, ha realizzato
l’impresa sul tracciato del velodromo di
Grenchen, in Svizzera. Dennis ha abbattuto il
precedente record, stabilito dall’austriaco
Matthias Braendle nello scorso ottobre
(51,852). «Spero che questo record possa
durare qualche mese», si è augurato Dennis.
Durerà sino a quando sir Bradley Wiggins
(Sky) non entrerà in pista sulla sua Pinarello,
marchio italiano. E’ stato il trionfo della regolarità, prima mezz’ora volata liscia, solo nel
finale ha accusato un leggero cedimento
dopo aver pedalato per molti giri alla soglia
dei 52,800 km orari.
GUARDINI E L’ASTANA Andrea Guardini,
velocista veronese dell’Astana, deve migliorare la tenuta in salita, cercando di non perdere in esplosività. Ha finito il Dubai Tour
sfiorando la vittoria, ma avrà subito altre
occasioni per riscattarsi e centrare la prima
vittoria stagionale: infatti, il grande circo dei
professionisti rimarrà per un’altra settimana
negli Emirati Arabi, tra Qatar e Oman. Festival
dei velocisti nella prima frazione del Tour of
Qatar: ha fatto festa lo spagnolo Josè Joaquin
Rojas (Movistar), davanti a Tom Boonen (Etixx
Quick Step), Dèmare e Sagan, con Guardini
8°. Tappa durissima la seconda del Qatar e
vinta dal norvegese Alexander Kristoff (Katusha), che ha preceduto Guardini, Greg Van
Avermaet (Bmc) e Peter Sagan (Tinkoff-Saxo).
disfazione per aver rinforzato il terzo
posto della graduatoria, con l’allungo
su Conegliano, sconfitto poco prima
sullo stesso terreno di gioco dalla
Metalleghe. Dopo la vittoria “casalinga” del Pala George, la squadra ha
preparato al meglio la trasferta di
Busto Arsizio, contro una squadra
reduce dal prestigioso successo (3-1)
sul campo dell’Azeryol Baku in Champions League. Il primo dei due allenamenti settimanali, quello del giovedì, è
stato dirottato presso la palestra di
San Polo (Parma).
Cronaca e commenti della partita
sul sito www.artventuno.it
Bissolati, buon pareggio contro Milano
PALLANUOTO
Pronto riscatto della Bissolati, che ha colto un prezioso
pareggio (5-5) contro la Canottieri Milano, alla quale rimane
appaiata al quinto posto. E stasera è in programma il match
contro la capolista Metanopoli (in vetta insieme al Monza).
5ª GIORNATA Acquatica Torino-Monza 7-11, Bocconi
Sport-Treviglio 5-2, Canottieri Milano-Canottieri Bissolati
5-5, Milano 2-Metanopoli 13-18, Varese-Vigevano 10-7,
Vimercate-Busto Nuoto 4-11.
6ª GIORNATA (14-02) Bocconi Sport-Acquatica Torino,
Canottieri Bissolati-Metanopoli (h 20), Canottieri MilanoVigevano, Monza-Busto Nuoto, Treviglio-Milano 2, Vimercate-Varese.
CLASSIFICA Monza, Metanopoli 15; Busto Nuoto 13;
Varese 12; Canottieri Milano, Canottieri Bissolati 10;
Bocconi Sport 6; Acquatica Torino 4; Vigevano 3; Treviglio,
Milano 2, Vimercate, 0.
Pieve 010 all’assalto
del fanalino di coda
HOCKEY PISTA A1
(M.G.) Seconda gara settimanale per
la Pieve 010, a causa del rinvio per neve.
Dopo il pareggio per 5-5 in casa dell’Amatori Lodi di martedì, i ragazzi di Ariano
Civa ospitano questa sera al PalaPini, alle
20.45, il Prato 1954. I biancazzurri di
Bernardini sono il fanalino di coda della
graduatoria, con soli 5 punti raccolti in
diciotto gare di campionato e sulle spalle
hanno il titolo di peggior difesa e peggior
attacco del campionato (solo 44 reti
messe a segno e 135 subite). Attenzione,
però, perché il best scorer toscano, l’argentino Amato (17 centri) ha il vizio di
mettere a segno una rete a partita e qualche grattacapo potrebbero crearlo anche
Zucchetti, Pierotti e Cacciatore, non
nuovi a puntate vincenti in attacco. Con
Prato, nell’unico precedente tra le due
squadre risalente al girone d’andata di
questa stagione, i cremonesi avevano
conquistato i loro primi 3 punti, andando
a vincere in Toscana per 8-1. Alla Pieve
servono i 3 punti anche questa sera, per
continuare a far “tenere basse le orecchie” a Lodi e Matera, le due inseguitrici
ad altrettante lunghezze di distanza dall’ultima piazzo valida per i playoff scudetto, quella presidiata dai rossoblu.
CLASSIFICA (18ª giornata) Forte dei
Marmi 51; Breganze 41; Valdagno 37;
Viareggio 35; Trissino 33; Bassano 32;
Follonica 27; Pieve 010 22; Lodi, Matera
20; Giovinazzo 18; Sarzana 13; Correggio 6; Prato 5.
Molte corse saltano come birilli. Colpa della crisi
CICLISMO
Trentino. Si ferma il Giro di Toscana e in
forte dubbio sono corse storiche come
Appennino e Prato. Cancellata la storia,
visto che in otto anni le gare si sono
dimezzate. Somo scomparsi anche il
Piemonte, il Lazio e la Milano-Torino.
Salta anche il Giro del Mediterraneo.
BELLETTI FIRMA LA PRIMA CORSA ITALIANA Manuel Belletti, 29enne
romagnolo della Southeast, ha vinto il
Gp Costa degli Etruschi a Donoratico
(Livorno), primo appuntamento di calendario italiano, battendo allo sprint
Davide Viganò (Team Idea) e Niccolò
Bonifazio (Lampre-Merida), che in volata si è toccato con Sonny Corbrelli
MORO CONVOCATO IN NAZIONALE Tre corridori lombardi sono statiI
convocati dalla Nazionale cronoman
Juniores per il collegiale di Riortorto
(Livorno): sono Stefano Moro e Nicolò
Brescianini (Ciclistica Trevigliese) e
Simone Piccolo (Gb Junior Team).
di Fortunato Chiodo
Il ciclismo italiano rischia di restare
senza corse. Al momento, nel calendario dei professionisti, sono solo 21 sono
gli appuntamenti. Tremano anche campionato tricolore e il Giro dell’Appennino. L’economia arranca, la disoccupazione cresce, gli enti pubblici hanno le
casse vuote, vuoi per gestioni allegre e
per dei patti di stabilità che non permettono o non consentono più certe spese.
Saltano quindi come birilli le corse in
calendario nel mondo professionistico e
non solo in Italia. La decisione era
nell’aria, ora è ufficiale: sono stati
sospesi il Gran Premio di Lanciano, il
Roma Maxima (ex Giro del Lazio), mentre il Gran Premio di Camaiore entra a
far parte del progetto Tirreno-Adriatico
e lo stesso è successo al Trofeo Melinda, che da gara di un giorno, andrà a
dare una mano come partner al Giro del
Il velocista inglese Mark Cavendish è già in grande forma
Marck Cavendisch, 29enne britannico della EtixxQuich Step, ha trionfato nella quarta e ultima tappa
del Dubai Tour, ai piedi del Burj Khalifa, il grattacielo
più alto del mondo (829 metri): il baronetto ha fulminato il veneto Elia Viviani (Sky) e lo spagnolo Juan
Jose Lobato (Movistar). Nella prima volata a Dubai,
“Cannonball” con un colpo di reni ha battuto i due
veronesi Andrea Guardini (Astana) e Elia Viviani (Sky).
Elia, più veloce del “ freccia rossa”, ha pigiato
sull’acceleratore e superato Cavendisch nella 2ª
tappa, Guardini (3°). Il tedesco John Degenkold
(Giant Alpecin) si è imposto nella tappa regina sul
Muro di Hatta, davanti agli spagnoli Valverde e
Lobato della Movistar. Poi, però, il baronetto
Cavendisch ha piantato la bandiera anche a Dubai,
spodestando dal trono Degenkold, in maglia blu di
leader della generale (disegnata dal suo amico britannico Paul Smith): l’inglese ha colto due vittorie di
tappa (124 in carriera). “Cannonball”, oltre che a
essere in palla, è anche di buon umore. Infatti, ha
scherzato con il cronista che gli ha chiesto un’impressione sui panorami del ricco emirato: «Ho visto
soprattutto ruote e sederi maschili» Poi ha aggiunto:
«Siamo una squadra fantastica, la coesione è massima, siamo motivati a fare ancora meglio dell’anno
scorso, quando abbiamo vinto una sessantina di
corse». Prima vittoria stagionale per Viviani, che dal
18 al 22 febbraio vuol essere protagonista ai Mondiali
su pista francesi, per raccogliere punti preziosi in
chiave olimpica Rio 2016. Elia Viviani spiega il suo
futuro: «Per me è un anno chiave. Tra Gand-Wevelgem, Tirreno-Adriatico e Giro d’Italia cercherò il
successo che mi faccia fare il salto di qualità».
Sport
25
Sabato 14 Febbraio 2015
Cusin è ko. La Vanoli ingaggia Daniel
Dopo quattro sconfitte consecutive, la squadra di coach Pancotto cerca di uscire dalla crisi domani a Capo d’Orlando
U
di Giovanni Zagni
na Vanoli un po’ scarica,
mentalmente e fisicamente
ha ceduto a Pistoia per
75-81. Prima di dare delle
colpe, sottolineiamo i
meriti degli ospiti, freddi e lucidissimi
nel finale, capaci di sopportare lo
“stress” dell’inseguitore, sino a raggiungere il fuggitivo (la Vanoli) e sorpassarlo ’'un fiato in vista del traguardo. Ed ai cremonesi è andata anche
bene, perché hanno mantenuto la
differenza canestri in loro favore. E
con l’equilibrio che c'è in stagione,
non è mai un brutto vivere. Ci pare
tuttavia, che se si vuole chiudere il
discorso senza affanni in vista del
traguardo finale (la salvezza) sarà
necessario frenare l’emorragia che
ultimamente segna quattro turni perdenti consecutivi. Lo “scudetto dei
poveri”, appunto la salvezza, non è
ancora conquistata matematicamente, per cui sarà indispensabile prendere un “brodino” alla svelta e tornare
ai fasti d'inizio stagione. Non drammatizziamo: ci stanno gli “alti” ed i
“bassi”, con l’organico che sinora ha
preso tanti complimenti su ogni
campo, per cui è obbligatorio essere
fiduciosi e continuare a gridare forza
Vanoli. Domani, intanto, c’è l’opportunità di voltare pagina su un campo
“torrido” come quello di Capo d’Orlando, al cospetto di una compagine,
quella di Griccioli, che dopo l’inizio
choc ha cambiato metro, s’è ambien-
SERIE A 18ª GIORNATA
Brindisi-Sassari
76-74
Cantù-Trento
110-84
Caserta-Bologna
81-76
Cremona-Pistoia
75-81
Pesaro-Avellino
62-77
Reggio Emilia-Varese
86-70
Roma-Capo d’Orlando
67-63
Venezia-Milano
74-84
CLASSIFICA
SERIE A Il centro della Nazionale sarà assente un mese e mezzo. Lo sostituisce l’americano ex Varese
Milano
32
Reggio Emilia 28
Venezia
26
Sassari
24
Brindisi
22
Cantù
18
Trento
18
Cremona
16
Bologna (-2) 16
Avellino
16
Pistoia
16
Roma
14
Capo d’Orlando 12
Varese
12
Caserta
8
Pesaro
8
Ed Daniel contro Cusin
(foto Mario F. Rossi)
IL PROSSIMO TURNO (15-02 h 18.15)
Bologna-Cantù (h 20.30), Capo d’Orlando-Cremona, Milano-Avellino (16-02 h 20), Pesaro-Reggio
Emilia, Pistoia-Caserta, Sassari-Roma, TrentoBrindisi (14-02 h 20.30), Varese-Venezia.
tata ed ora è più che mai in corsa per
salvarsi. I siciliani, con l’esperienza
dei vari Soragna e Basile e la freschezza fisico-atletico degli statunitensi Archie, Freeman, Burgess e
Hunt, stanno sgomitando per trovare
il loro spazio, sostenuti da una tifoseria caldissima e sempre pronta a
viverne, da tifosi, le emozioni di un
campionato per loro del tutto nuovo.
Purtroppo, la Vanoli si presenterà in
campo senza l’infortunato Cusin, finito ko in seguito all’evento traumatico
riportato durante la gara di domenica
scorsa. Sottoposto a risonanza ma-
gnetica nucleare nei giorni scorsi, è
stata evidenziata una lesione muscolare di terzo grado nel tratto prossimale del muscolo vasto esterno della
coscia destra. I tempi di recupero, fa
sapere la società, sono stati stimati in
30-40 giorni. Lo staff medico della
Vanoli, in accordo con quello della
Nazionale, ha stabilito il protocollo di
trattamento ed i successivi controlli
strumentali. In ogni caso, Cusin sarà
assente per almeno un mese e mezzo
e quindi la Vanoli si è subito impegnata per trovare un sostituto, individuato
in Edward “Ed” Daniel, da pochi gior-
ni “tagliato” da Varese e che ha firmato sino a fine stagione. Daniel, 25 anni
a giugno, è un centro di 200 centimetri e la scorsa stagione è stato tra i
protagonisti della calvalcata di Pistoia
all’ottavo posto e quindi all’accesso ai
playoff (da matricola). Prima di approdare in Italia, ha disputato l’intera
carriera universitaria nel college di
Murray State, dove ha chiuso l’ultima
stagione da senior in doppia doppia di
media: 13.1 punti in 29 minuti di utilizzo con 10 rimbalzi e 1.5 stoppate.
Cronaca e commenti della partita
sul sito www.artventuno.it
SERIE A2 FEMMINILE
La Tec-Mar sfida Genova
In palio c’è il secondo posto
Malgrado una buona
prestazione, la Tec-Mar
Crema si è arresa al Castel San Pietro, formazione che punta alla promozione nella massima
serie. Alle azzurre resta
la soddisfazione di aver
giocato alla pari con il
quotato avversario e di aver ceduto solo
nel finale, quando Bellardini & C. hanno
assestato l’allungo decisivo. Tra le cremasche si sono distinte Rizzi (11 punti, nella
foto), Caccialanza (9) e Zagni (8). Ma è già
tempo di pensare alla 3ª giornata, che propone il turno casalingo contro Genova,
reduce dal successo di Vicenza e quindi
con il morale alto. Sarà un altro match difficile, ma con l’aiuto del pubblico amico,
le ragazze di coach Visconti possono agguntare io due punti, che varrebbero il
secondo posto in classifica.
POULE PROMOZIONE GIRONE D (2ª
giornata) Castel San Pietro-Crema 59-45,
Torino-Santa Marinella 50-39, Vicenza-Genova 57-63.
3ª GIORNATA (14-02 h 18) Castel San
Pietro-Torino, Crema-Genova, Santa Marinella-Vicenza (h 21).
CLASSIFICA Torino, Castel San Pietro
4; Genova, Crema 2; Santa Marinella, Vicenza 0.
L’Erogasmet ha ipotecato la salvezza
SERIE B
I NUMERI
21ª GIORNATA Cento-Udine 8179, Crema-Arzignano 68-64, DesioOrzinuovi 77-82, Lecco-Bologna 5576, Lugo-Costa Volpino 89-80, Montichiari-Bergamo 69-61, PordenoneTrieste 54-56.
22ª GIORNATA (15-02 h 18) Bergamo-Pordenone, Costa Volpino-Cento,
Montichiari-Crema, Orzinuovi-Lugo,
Trieste-Lecco, Udine-Bologna, Urania
Milano-Desio.
CLASSIFICA Cento 32; Udine 30; Bologna 28; Montichiari 26; Orzinuovi,
Milano, Bergamo 24; Pordenone 22;
Lecco, Lugo 18; Crema 16; Costa Volpino 14; Desio 10; Arzignano, Trieste 2.
L’Erogasmet Crema ha colto al PalaCremonesi
la terza vittoria consecutiva ed ha quindi ipotecato la permanenza in serie B. Al cospetto della
penultima in classifica, la Tfl Arzignano, gli uomini di Baldiraghi hanno sfoderato un’ottima prestazione per i primi 15 minuti, colpendo con
regolarità dai 6,75 ed accumulando tredici punti
di vantaggio. Come nell’incontro di andata, la
reazione dei veneti ha creato difficoltà ai leoni
biancorossi, calati nelle percentuali di tiro e colpiti nel pitturato dalle incursioni di Bordignon e
Monzardo, tanto che a 90” dal termine l’Erogasmet si trovava sotto di cinque punti. Una grande
difesa e la freddezza sottocanestro di uno Zanella
un po’ meno scintillante del solito, riportavano
avanti i cremaschi, bravi poi con Cardellini a forzare un fallo in attacco dei veneti, chiudendo
l’incontro sul 68-64. Miglior marcatore Ferri con
17 punti. A questo punto della stagione, dodici
punti di vantaggio sulla coda della classifica rappresentano una seria ipoteca sulla permanenza
SERIE C
Nulla da fare per l’Mg.K Vis Piadena sul parquet
di Manerbio (92-70). Come da pronostico, la
seconda forza del campionato si è rivelata un
avversario troppo forte per la formazione di coach
Mazzali, che dopo un buon primo tempo, nell’ultimo quarto è caduta sotto i colpi dei bresciani.
Tra i piadenesi si è distinto Matteo Lottici (18
punti), ben spalleggiato da Davide Cacciavillani
(14). E stasera alle 21 a Piadena è in programma
nella categoria e da qui in avanti Del Sorbo e
compagni potranno concentrarsi sulla rincorsa
alle posizioni più nobili della classifica. Il prossimo incontro si prospetta però altamente impegnativo per l’Erogasmet, attesa domani a
Montichiari dalla Contadi Castaldi. I franciacortini, già capoclassifica fino a due mesi fa e qualificati per la fase finale della Coppa Italia di categoria, occupano attualmente la quarta posizione del
ranking, avendo pagato un prezzo molto salato
alla serie di infortuni occorsi a buona parter del
roster nerobianco. Privi di Stojkov, fuori per il
resto della stagione, gli uomini di coach Cadeo
sono una formazione forte e completa in ogni
reparto, con la coppia Cazzaniga-Perego miglior
rimbalzista del campionato, davanti all’ex della
partita Zanella, a dettar legge nel pitturato. La
tifoseria dei leoni biancorossi sta organizzando
un car-sharing per facilitare la trasferta. Ritrovo al
PalaCremonesi alle 16.30.
Marco Cattaneo
Piadena vuole riscattarsi con il Calolzio
un’altro match impegnativo, contro il Carpe Diem
Calolzio, sesto in classifica e reduce dal successo
sull’Arcisate. Servirà una Mg.K Vis in grande spolvero per puntare al successo.
In vetta alla classifica c’è ancora il Saronno, che
ha travolto l’Opera, sempre tallonato a due punti
iVanoli
l Magazi
n
e
Basket
della
Del Sorbo (Erogasmet) in azione
da Lissone (vittorioso con autorità a Bernareggio)
e Manerbio.
22ª GIORNATA Bernareggio-Lissone 65-82, Boffalora-Iseo 87-85, Cantù-Olginate 80-84, Carpe
Diem Calolzio-Arcisate 87-80, Manerbio-Piadena
92-70, Nerviano-7 Laghi Gazzada 80-73, Saronno-
Opera 84-60.
23ª GIORNATA (14-02 h 21) Arcisate-Milanotre,
Bernareggio-Cantù, Iseo-Saronno, Lissone-7 Laghi
Gazzada, Piadena-Carpe Diem Calolzio, OlginateNerviano, Opera-Boffalora.
CLASSIFICA Saronno 30; Lissone, Manerbio 28;
7 Laghi Gazzada, Milanotre 26; Carpe Diem Calolzio,
Opera 24; Iseo 22; Bernareggio, Olginate 20; Piadena, Arcisate, Boffalora, Nerviano 14; Cantù 2.
26
Sport
Sabato 14 Febbraio 2015
CALCIO SERIE A
CALCIO SERIE B
Milan obbligato a battere l’Empoli Il Carpi chiede strada allo Spezia
(F.V.) La chiusura delle indagini sul calcioscommesse
da parte del pm di Cremona ha sicuramente creato
apprensione nel calcio italiano, che oltretutto sta vivendo un momento tutt’altro che felice. Ma lo spettacolo
deve andare avanti e nel week end torna il campionato
con il solito copione: Roma aggrappata al sogno scudetto, anche se il margine di sette punti è più che tranquillizzante per la capolista Juventus, impegnata domani sera a Cesena. Fari puntati, all’ora di pranzo, sulla
sfida tra Milan e Empoli, una delle ultime occasioni per
i rossoneri di restare il lizza per lo zona europea.
22ª GIORNATA Cagliari-Roma 1-2, Empoli-Cesena
2-0, Fiorentina-Atalanta 3-2, Inter-Palermo 3-0, Juventus-Milan 3-1, Lazio-Genoa 0-1, Napoli-Udinese 3-1,
Parma-Chievo 0-1, Sampdoria-Sassuolo 1-1, VeronaTorino 1-3.
23ª GIORNATA (15-02 h 15) Atalanta-Inter, Cesena-
Juventus (h 20.45), Chievo-Sampdoria (h 18), GenoaVerona, Milan-Empoli (h 12.30), Palermo-Napoli (1402 h 20.45), Roma-Parma, Sassuolo-Fiorentina (14-02
h 18), Torino-Cagliari, Udinese-Lazio.
CLASSIFICA Juventus 53; Roma 46; Napoli 42;
Fiorentina Sampdoria 35; Lazio 34; Genoa 32; Torino
31; Palermo 30; Inter, Milan, Sassuolo 29; Udinese 28;
Hellas Verona 24; Empoli, Atalanta 23; Chievo Verona
21; Cagliari 19; Cesena 15; Parma (-1) 9.
Mondiale
con due
reginette
Il match clou si gioca a Carpi tra la capolista
emiliana e lo Spezia, che sta vivendo un momento non facile. Molto interessante è anche AvellinoFrosinone, sfida tra due delle più autorevoli aspiranti alla zona playoff. In cosa spicca CataniaCrotone, con gli etnei penalizzati dal rinvio della
trasferta di Modena e obbligati a vincere per cercare di abbandonare la zona retrocessione.
25ª GIORNATA Avellino-Latina 1-0, Crotone-
SCI ALPINO
Doveva essere il Mondiale di Lindsey
Vonn, beniamina di casa a Vail e Beaver
Creek, ma la statunitense si deve accontentare dal bronzo conquistato nel
supergigante. Le due reginette della
rassegna iridata a stelle e strisce sono,
invece, Tiza Maze e Anna Fenninger (2
ori e un argento a testa), che guarda caso sono in lizza per la Coppa del Mondo.
Ancora a secco l’Italia, che si aggrappa
allo slalom speciale maschile di domani
per salvare la spedizione americana.
Bologna 0-2, Frosinone-Virtus Lanciano 2-1,
Livorno-Bari 5-2, Modena-Catania rinviata per
neve, Pescara-Cittadella 1-1, Varese-Pro Vercelli
3-1, Vicenza-Perugia 3-1, Virtus Entella-Spezia
2-0, Ternana-Brescia 2-1, Trapani-Carpi 0-0.
26ª GIORNATA (14-02 h 15) Avellino-Frosinone,
Bari-Vicenza, Bologna-Ternana, Carpi-Spezia,
Catania-Crotone (16-02 h 20.30, Latina-Pescara,
Perugia-Modena (13-02 h 20.30), Pro VercelliCittadella, Varese-Livorno, Virtus Entella-Trapani,
Virtus Lanciano-Brescia.
CLASSIFICA Carpi 50; Bologna 44; Livorno
40; Avellino 39; Frosinone 38; Vicenza 37; Spezia
35; Virtus Lanciano, Ternana 34; Pescara, Pro
Vercelli 33; Trapani 31; Modena*, Perugia, Bari 30;
Brescia 29; Virtus Entella 28; Catania*, Cittadella,
Varese (-3) 27; Latina, Crotone 24.
Esordio positivo di Bissolati e Coop
BOCCE Campionato provinciale a squadre: nel 1º turno faticano Fadigati, Astra (campione in carica) e Casc
D
di Massimo Malfatto
odici le formazioni partecipanti al Campionato provinciale a squadre, giunto alla
terza edizione ed organizzato dal comitato provinciale di Cremona. Cinque incontri disputati ed uno rinviato: un solo pareggio,
alcune conferme ma anche sorprese.
GRUPPO A Partono con il piede
giusto le bocciofile Canottieri Bissolati
e la Coop Castelvetro, vince con difficoltà il Cral Aziende Sanitarie. Fa subito la voce grossa la Bissolati e non c’è
nulla da fare per Le Querce A.
Per la bocciofila rivierasca successi
della terna Cantarini-Ferrari E.-Miglioli,
della coppia Cantarini-Ferrari e di
Gianpietro Lanfredi mentre l’unica
soddisfazione per il patron Germano
Betti è arrivata dal set vinto da
Montagna e Zigliani. Bella prova di
solidità per la Coop che s’impone sul
Signorini. Incisiva la terna BongiorniCorbari-Galelli e la coppia CorbariBoselli mentre per la bocciofila di via
Castelleone note positive per Mauro Di
Marco e per il binomio Mereni-Lupi.
Missione compiuta per il Casc ma che
fatica! Successi di Dolara su Blasco e
di Cornacchia-Lodigiani.
GRUPPO B C’è chi storcerà il naso
per come è arrivata la vittoria del’Astra, vincitrice delle prime due edizioni del campionato: Le Querce B ha
GRUPPO A - 1° Turno
vs BISSOLATI
0-3
SIGNORINI
vs COOP CASTELV.
0-2
SOMS
vs CASC
1-2
GRUPPO B - 1° Turno
Risultato
LE QUERCE B
vs ASTRA
FADIGATI
vs STRADIVARI
FLORA
vs BALDESIO
CLASSIFICA GRUPPO A
BISSOLATI
COOP CASTELVETRO
CASC
LE QUERCE A
SIGNORINI
SOMS
3
3
3
0
0
0
Arci Crema Nuova,
un debutto negativo
Risultato
LE QUERCE A
1-1
2-0
rinviata
CLASSIFICA GRUPPO B
FADIGATI
ASTRA
LE QUERCE B
STRADIVARI
FLORA*
BALDESIO*
3
2
1
0
0
0
L’Arci Crema Nuova
PROSSIMO TURNO
Gruppo A (16-02)
Bissolati-Casc
Coop Castelvetro-Soms
Le Querce A-Signorini
Gruppo B (16-02)
Astra-Baldesio
Le Querce B-Fadigati
Stradivari-Flora
lottato ma alla fine è stata costretta a
cedere. Primo turno di match equilibrato dove al successo di Gilberto
Ripari su Maurizio Pedretti ha risposto
la vittoria della terna “astrale” MiiniArdoli-Ferrari su Bocchi-MilanesiVicardi. Nulla di fatto negli incontri di
L’Astra ha vinto il campionato lo scorso anno
coppia, ai “pallini” più precisi Butta e
compagni che s’impongono 5-1. Ci
ha pensato Carlo Ricini a trascinare il
Fadigati al successo sullo Stradivari.
Dopo aver battuto Gianfranco Fiameni
l’estroso cicognolese, in coppia con
Franco Cesena, aveva la meglio sugli
“stradivariani” Fiameni (poi sostituito
da Foroni) e Maranzoni. In parità si
sono conclusi gli altri due incontri di
coppia e di terna.
Il derby rivierasco Flora-Baldesio
non si è disputato per l’inagibilità del
PalaBosco.
Fattebene e Ghidoni in evidenza a Pontenure
Ghidoni e Fattebene con il direttore di gara
(M.M.) Sta attraversando un eccellente periodo di
forma Pierantonio Comizzoli e lo ha confermato sulle corsie piacentine vincendo, in coppia con Silvano Renesto, il
Gran Premio Bar Bocciodromo organizzato dalla Omi
Pontenure. La regionale ha regalato emozioni e lampi
anche per alcune nostre coppie, in particolare per Giuliano
Fattebene ed Ambrogio Ghidoni che hanno sfiorato il
colpaccio. Una prestazione autoritaria quella dei portacolori del Casc, che eliminavano negli ottavi MalinverniPaganuzzi, nei quarti gli stradivariani Manfredi e Cottarelli,
in semifinale la coppia della Coop Castelvetro formata da
Bulfari e Tagliaferri (12-8) prima di essere sconfitti, al termine di un match molto equilibrato e ben giocato da
entrambe le formazioni, da Comizzoli e Renesto per 12-9.
MEMORIAL ADELIO PIZZERA En plein della canottieri
Bissolati grazie al successo di Germana Cantarini in coppia
con Stefano Galluzzi che in finale si sono sbarazzati dei
compagni rivieraschi Gianfranco Ghirardi e Gianpietro
Lanfredi con un perentorio 12-1. Terzo posto per Cornacchia-Lodigiani e quarti Somaschi-Padoan. Ha diretto la
gara Vanni Capelli, arbitri Bongiorni e Massarini.
CAMPIONATO PROVINCIALE Oggi pomeriggio sulle
corsie del bocciodromo comunale, direttore di gara Ennio
Clementi, si assegnano i titoli della specialità coppia. Inizio
con orari diversificati: ore 15.30 la categoria C, un’ora dopo
la categoria B mentre la categoria A prenderà il via alle 17.
Non poteva avere un debutto più
sventurato l’Arci Crema Nuova nel Campionato italiano per società di seconda
categoria. Netta la superiorità di
Missaglia che si è sbarazzata della bocciofila cremasca con un perentorio 3-0.
L’incontro non è mai stato in discussione: la società del presidente Dosolina
Bianchi ha pagato la mancanza di esperienza in queste competizioni ma soprattutto la maggior tecnica degli avversari.
Sulle corsie del bocciodromo di Rho
l’unica nota positiva è arrivata dalla terna
Bettinelli-Lorenzetti-Vezzoni che riusciva
a vincere il primo set (8-7) per perdere il
secondo 5-8. Strapazzato Agostino
Tessadori (1-8,0-8), ma non è andata
meglio alla coppia Erata-Lorenzetti nettamente battuta per 8-0 e 8-3. Qualcosa
di più (si fa per dire) è riuscita a fare l’altra
coppia Bettinelli-Vezzoni sconfitta in
entrambi i set per 8-5 e 8-4. Oggi al bocciodromo di Crema match di ritorno dove
per passare il turno servirebbe un miracolo all’Arci Crema Nuova; per la formazione di Sergio Bellani il compito di cancellare la disfatta dell’andata e voltare
pagina in fretta.
ACHILLE GRANDI Oggi pomeriggio
(ore 14) sulle corsie del bocciodromo la
bocciofila cremasca ospita la “Tritium”
nella quinta giornata del campionato italiano per società serie C.
M.M.
Fly UP