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anno XLIII n.3 - Ottobre 2013

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anno XLIII n.3 - Ottobre 2013
notiziario del comune “
Città di
Piombino
Medaglia d’Oro
al Valor Militare
settantesimo della
settantesimo
Battaglia
di
Piombino
10 settembre 1943
”
nasce la Resistenza
Giorgio Napolitano, 15 settembre 2013
tredicesimo del conferimento della
Medaglia d’Oro al Valor Militare
domenica 15 settembre 2013
Piombino Rivellino, ore 10.30
Maida Mataloni
Ivan Tognarini
Gianni Anselmi
Enrico Rossi
Sindaco di Piombino
Carlo Smuraglia
Stagione di prosa e musica 2013-2014
Presidente dell’Istituto Storico
della Resistenza in Toscana
Presidente dell’Associazione
Nazionale Partigiani d’Italia
Presidente della Regione Toscana
ore 9.30 Concattedrale di Sant’Antimo
Santa Messa in memoria dei Caduti
ore 12
Piazza della Costituzione
Deposizione di una corona di alloro
ogetto STUDIOGRAFICO M - Stampa TOSCOLITO Piombino
Presidente del Consiglio
Comunale di Piombino
23
Una esemplare
testimonianza
del contributo che
gli italiani hanno saputo
offrire alla costruzione
di un avvenire
di pace e giustizia
.
7
anno XLIII N. 3 ottobre 2013
personaggi
sommario ottobre 2013
4
7
eventi istituzionali
All’altezza della storia
lavori pubblici & restyling urbano
Il ritorno di Icaro
storia & memoria
8
Piombino 1921: gli Arditi del Popolo
promozione & marketing territoriale
9
La bella estate di Piombino
giovani al centro
10
Ci vuole mestiere
qualità della vita
11
12 14
16
Una risposta alla crisi
STAGIONE TEATRALE E musicale 2013-2014
nuove frontiere dell’economia locale
Un progetto di innovazione territoriale
musei da vivere
Multimediale, divertente, per tutti
toponomastica & memoria
17
Una strada per Villani, partigiano della pace
istruzione & cittadinanza
18
24
La scuola che cambia
la città dello sport
Un mese su due ruote
rubriche
3La parola al Sindaco
6La Città dei Bambini e delle Bambine
19 Presidente del Consiglio comunale
20Interventi Gruppi Consiliari
25I diritti degli animali
26Libri & dintorni
28Brevi
31Aperto al pubblico
Periodico d’informazione del Comune di Piombino
anno XLIII • n. 3 • ottobre 2013
Direzione, redazione, amministrazione
via Ferruccio, 4 - tel. 0565.63364
e-mail: [email protected]
Grafica e impaginazione Studiografico M - Piombino (LI) - tel. 0565.224360
Stampa Pacini Editore - Ospedaletto (PI) - tel. 050.313011
Distribuzione Lessi Service sas
Autorizzazione del Tribunale di Livorno n. 320/78
Direttore responsabile Laura Pasquinucci
Hanno collaborato alla redazione di questo numero Marco Bonanni,
Barbara Noferi, Ivan Tognarini
Foto Roberto Baroni, Luisa Casula, Franco Ceccherini, Andrea Celati,
Romano Favilli, Francesco Livi, Guido Morelli, Archivio Comunale
Chiuso in tipografia 1 ottobre 2013
Tiratura 17.000 copie
Copertina Gonfaloni toscani in corteo (70° Battaglia di Piombino)
foto di Romano Favilli
Sito web di Piombino Oggi: www.comune.piombino.li.it
Omaggio
a Cerami
Ricordo del Maestro e dei suoi trascorsi a Piombino
I
Il 17 luglio si è spento Vincenzo Cerami, scrittore e sceneggiatore noto al grande pubblico grazie al successo
planetario raggiunto in collaborazione con Roberto
Benigni per il pluripremiato film La vita è bella. A Piombino, non ancora celeberrimo ma già affermato autore di
alcuni capolavori come Un borghese piccolo piccolo, aveva
ricevuto nel 1992 il massimo riconoscimento del Premio
Letterario “Carlo Betocchi” – Città di Piombino, vincendo
nella sezione prosa creativa italiana con il libro L’ipocrita
(Einaudi). In quegli anni Cerami, con gli amici Nicola Piovani (anch’egli protagonista della storica collaborazione
con Benigni) e Lello Arena, aveva fondato la Compagnia
della Luna per produrre quel genere di spettacoli musicali che allora, come adesso, faticano a trovare spazio nel
mercato teatrale italiano. Ancora una volta Piombino è tra
le città che comprendono il valore artistico e culturale di
queste proposte, presentate nella stagione teatrale: il 19
gennaio 1993 va in scena Il Signor Novecento (versi V. Cerami, regia di V. Cerami e N. Piovani) dove Arena interpreta un novantenne che, tra ricordi personali e vicende storiche, racconta il secolo ormai al tramonto; il 22 febbraio
1994 è la volta di Le cantate del Fiore e del Buffo, stesso
team ma con l’orchestra Aracoeli sul palco. In quell’occasione, giovane addetta stampa del Comune, realizzai
un’intervista (la mia prima intervista) a Lello Arena, pubblicata su Piombino Oggi n. 1/1994. Gli chiesi, tra l’altro, di
raccontarmi del suo sodalizio artistico con i due maestri:
«La Compagnia della Luna – mi disse – credo sia uno dei
rarissimi casi in Italia dove non c’è un unico direttore artistico, un po’ despota, ma alla maniera americana ce ne
sono tre. Personalmente ritengo che questa caratteristica
sia la forza, l’elemento vincente della Compagnia: ognuno
di noi porta all’interno dello spettacolo la sua esperienza
e questo accresce notevolmente la carica comunicativa.
Eppoi, a parte me, in questo momento Piovani è uno dei
compositori italiani più affermati e Cerami è un autore
che non ha bisogno di presentazioni». Laura Pasquinucci
3 piombino oggi 3.13
la parola al sindaco
cosa chiediamo
a chi governa l’italia
Le vicende che riguardano la siderurgia italiana e in particolare i gruppi Riva e Lucchini, con le pervasive implicazioni
per l’indotto, rendono non più rinviabile una assunzione
di responsabilità diretta nel settore da parte dello Stato.
La mia opinione è che ciò debba avvenire anche in deroga
agli strumenti di intervento ad oggi in essere, e che debba
dispiegarsi con la profondità temporale sufficiente ad evitare ulteriori pesantissime conseguenze di ordine sociale
e a creare le condizioni di una prospettiva competitiva e
durevolmente sostenibile. Non si pone, sia chiaro, il problema della rinazionalizzazione di un comparto che annovera
eccellenze in grado di misurarsi con le inedite dinamiche
competitive globali; è tuttavia necessario e urgente non abbandonare ad un destino inerziale patrimoni industriali che
hanno qualificato l’economia italiana e favorito il progresso
di intere comunità. Il futuro del modello di sviluppo italiano passa da una difesa attiva e qualitativa della nostra
struttura industriale e non da una presa d’atto rinunciataria dei suoi limiti attuali. Per questo serve una politica di intervento pubblico che si connoti sotto il profilo strategico con il sostegno ad investimenti privati
in grado di catalizzare la riqualificazione dei territori interessati, e nel breve termine fronteggiando le
emergenze per assicurare che la transizione verso
nuovi condivisi scenari si dispieghi evitando traumi
sociali e lesioni alla dignità dei lavoratori coinvolti.
A Piombino la presenza di un Commissario di Governo in Lucchini, l’approvazione del DL 43/2013 e la recente sottoscrizione dell’Accordo di Programma per il potenziamento infrastrutturale e la bonifica dell’area portuale,
unitamente al riconoscimento dello stato di Area di crisi
complessa ai sensi dell’art. 27 del Decreto Sviluppo configurano le condizioni di scenario per un protagonismo
proattivo delle istituzioni. Sono già in campo i contenuti
possibili di un progetto di innovazione territoriale che affianchi allo sviluppo portuale e viario la modernizzazione tecnologica dell’apparato siderurgico, la bonifica e la
reindustrializzazione leggera delle aree dismesse, la ricerca di processo e di prodotto e sulle tecniche di bonifica,
l’efficientamento energetico.
Piombino può essere il primo polo siderurgico europeo
ad ospitare una tecnologia alternativa all’altoforno per
la produzione di ghisa: il Corex inquina meno (non ha bisogno di cokeria e di sinterizzazione), è competitivo e sperimentato, dà garanzie qualitative. Proponiamo al Governo
di verificare le condizioni – o crearle – perché l’Unione Europea, interpretando le linee del Piano Tajani e con le leve
finanziarie disponibili, ne favorisca la realizzazione affiancando un privato a condizioni incentivanti.
Piombino può essere il primo sito siderurgico italiano sul
mare ad ospitare un forno elettrico, con i relativi vantaggi
logistici ed economici per l’approvvigionamento del rottame. Chiediamo che si metta in campo un sostegno transitorio attraverso la Cassa Depositi e Prestiti a chi intendesse
accogliere questa sfida. Con un Corex da 1 milione di tonnellate/anno e un forno elettrico da 800mila il polo Lucchini
potrebbe stare in campo solidamente anche riducendo la
capacità produttiva installata (oggi 2,3 milioni tonn/anno),
tutelando l’occupazione e l’ambiente e collocandosi nella
fascia alta dell’innovazione siderurgica.
Piombino può essere proposta, come sta facendo presso la UE il presidente Enrico Rossi, come polo europeo
qualificato e certificato di rottamazione di grandi navi
dismesse. Una prospettiva che va approfondita in tutte le
sue implicazioni. Segnalo che disporre di rottame a chilometro zero amplificherebbe la competitività del polo
siderurgico.
Piombino è il porto più vicino al relitto della Concordia. Stiamo lavorando con l’Autorità Portuale per
accoglierlo e trattarlo quando lascerà, alla fine della prossima primavera, l’Isola del Giglio. Non partecipiamo a competizioni con altre aree portuali, ci
consideriamo la destinazione naturale della nave. Ci
stupiremmo se si facessero altre scelte.
A Piombino ha sede un’impresa siderurgica, la Magona,
che soffre di difficoltà competitive e di scelte della proprietà (Mittal Arcelor) che ne penalizzano l’operatività. Ci aspettiamo che il MISE ottemperi agli impegni da tempo assunti
sull’abbattimento dei suoi costi energetici.
L’auspicabile progressivo concretizzarsi di questo assetto
non può in ogni caso prescindere dalla necessità di minimizzare o evitare discontinuità produttive e costi sociali
non sostenibili. Per questo è necessario che il Governo assicuri, utilizzando ad horas le leve di politica industriale a sua
disposizione, una prosecuzione dell’operatività dell’altoforno
Lucchini per il tempo necessario alla definizione di uno scenario progettuale, procedurale e finanziario nel quale collocare
con certezza di tempi e risorse gli incentivi pubblici (compresi quelli attivabili in campo fiscale) e le intenzionalità private.
Qualunque scelta strategica non può prodursi sulle macerie
sociali e produttive di un territorio, non si può archiviare una
storia senza la certezza di una prospettiva nuova.
Questo chiediamo al Governo del Paese che abbiamo contribuito a far crescere: di tornare a tracciare a Piombino,
come è accaduto nel secolo scorso, i segni di una politica
industriale che guardi lontano. Che mobiliti intelligenze,
competenze, attitudine al rischio. Lo si può fare, lo si deve
fare prima che la rabbia cancelli la speranza.
Gianni Anselmi
.
7
eventi istituzionali
Città di
Piombino
settantesimo della
settantesimo
Battaglia
di
Piombino
10 settembre 1943
nasce la Resistenza
U
domenica 15 settembre 2013
Piombino Rivellino, ore 10.30
n settantesimo anniversario all’altezza della tradizione: la città ha
festeggiato la sua ricorrenza più
importante con una manifestazione di
rango nazionale, sottolineata dal messaggio inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dalla
partecipazione di due ospiti davvero
prestigiosi: il presidente dell’Anpi Carlo
Smuraglia e il presidente della Regione
Toscana Enrico Rossi. Moltissime le
autorità presenti alla manifestazione,
tra le quali l’On. Silvia Velo, il Prefetto
Tiziana Giovanna Costantino, il Presidente della Provincia Giorgio Kutufà
e il Vescovo della Diocesi Mons. Carlo
Enrico Rossi
Sindaco di Piombino
Carlo Smuraglia
Presidente dell’Istituto Storico
della Resistenza in Toscana
Presidente dell’Associazione
Nazionale Partigiani d’Italia
Presidente della Regione Toscana
ore 9.30 Concattedrale di Sant’Antimo
Santa Messa in memoria dei Caduti
ore 11.45 Corteo con la banda “A. Galantara”
ore 12
Piazza della Costituzione
Deposizione di una corona di alloro
al Cippo dei Caduti per la Libertà
Progetto STUDIOGRAFICO M - Stampa TOSCOLITO Piombino
Ivan Tognarini
Gianni Anselmi
Presidente del Consiglio
Comunale di Piombino
4
con ospiti d’eccezione e gonfaloni da tutta la regione
tredicesimo del conferimento della
Medaglia d’Oro al Valor Militare
Maida Mataloni
piombino oggi 3.13
All’altezza
della
storia
La città celebra la ricorrenza del 10 settembre
Medaglia d’Oro
al Valor Militare
Ciattini che, dopo aver officiato la Santa
Messa insieme al parroco Don Castelli, ha accompagnato la celebrazione al
Rivellino, in corteo e alla deposizione
della corona ai Caduti. Immancabili i
rappresentanti delle Forze dell’Ordine,
con il Vice Questore Walter Delfino, il
Comandante del Porto Martino Rendina e il Comandante della Polizia Municipale Angela Galeazzi; nell’occasione,
il Sindaco ha rivolto un saluto al Ten.
Teresa Marchesano, da pochi giorni a
capo della compagnia della Guardia di
Finanza dopo il trasferimento del Cap.
Mario De Cunzolo, e un ringraziamento
particolare al Capitano dei Carabinieri
LA MEMORIA: UN PONTE
TRA STORIA E FUTURO
Trasmettere emozioni, raccontare i fatti, passare il testimone della
memoria: un compito che chiama in causa non solo le istituzioni,
ma ogni singolo, nelle scuole e nelle famiglie. Questo il messaggio
che Maida Mataloni, Presidente del Consiglio Comunale, ha voluto
ribadire: «I giovani hanno la volontà di sapere – ha detto – e a Piombino lo dimostrano con la loro convinta partecipazione alle attività
didattiche e ai progetti formativi che con le associazioni portiamo
avanti, anche con il contributo dei privati». La presidente ha letto il
messaggio inviato dal prof. Ivan Tognarini, presidente dell’Istituto
Storico della Resistenza in Toscana che avrebbe dovuto intervenire
come oratore, assente per motivi di salute.
CORAGGIO E DIGNITà NEL PRESENTE
La difesa della Patria e la nascita della Repubblica, un esempio di
coraggio e dignità che gli italiani non devono dimenticare: Gianni Anselmi riprende la tesi del presidente Ciampi, parole scolpite nella storia recente che il Capo dello Stato rivolse alla Nazione
proprio da Piombino l’8 ottobre 2000 in occasione della consegna
della Medaglia d’Oro al Valor Militare. «Nella scelta dei singoli – ha
detto commosso il sindaco, giunto alla sua ultima celebrazione del
10 settembre – rinacque il senso della collettività nazionale che si
consolidò nella Costituzione, perché sono le persone a scrivere
pagine nuove. Oggi non ci sono più invasori da respingere, ma c’è
Salvatore Muratore, anch’egli in procinto di lasciare Piombino dopo molti anni
di lavoro a fianco delle istituzioni locali. Le associazioni partigiane, d’arma e
combattentistiche con i loro labari hanno fatto degna cornice alla manifestazione e al corteo, guidato dal medagliere provinciale dell’Anpi e dai gonfaloni
di Firenze e Piombino (medaglia d’oro
al valor militare), seguiti da Massa Marittima (medaglia d’argento), Cavriglia
(medaglia di bronzo), Regione Toscana
(medaglia d’oro al merito civile), Provincia di Livorno, Comuni di Campiglia,
San Vincenzo e Suvereto, accompagnati
da sindaci e amministratori.
ancora un lavoro da fare sulla qualità della democrazia e dei diritti,
c’è bisogno di impegnarsi tenendo la schiena dritta, come fecero
i piombinesi di allora. Eredi di quella storia possiamo costruire il
futuro, difendere il lavoro e le conquiste di civiltà del Novecento:
a questo servono le celebrazioni, ad indicarci la strada nel presente», ha concluso, dedicando la giornata al sindacalista Piero Mazzoni, recentemente scomparso.
GIOVANI, NON VI ARRENDETE
La memoria condivisa e attiva è uno dei pilastri della convivenza civile, l’antidoto al revisionismo, ai falsi valori e alla barbarie ancora in
agguato: il discorso di Carlo Smuraglia è l’autorevole punto di vista
di chi la storia l’ha vissuta e ne ha portato gli insegnamenti non solo
nella vita, ma anche in una lunga carriera politica e professionale.
Con il suo intervento, al quale questa
sintesi non rende giustizia, è entrato
nel vivo del dibattito storico sulla Resistenza, un fenomeno complesso del
quale spesso si perde il senso profondo: «Senza l’alleanza che si realizzò tra
forze diverse unite solo dal desiderio
di libertà, l’Italia si sarebbe seduta al
tavolo della pace come Paese sconfitto
e non come Paese cobelligerante. Nella
battaglia di Piombino c’è l’eroismo ma
anche la normalità della Resistenza,
5 piombino oggi 3.13
eventi istituzionali
una scelta di riscatto presa senza esitazione da militari e civili, uomini e donne, intellettuali e operai, da sempre il vero fulcro di questa città». Tornare quindi alle origini e rimettere al centro la persona, questa l’unica strada percorribile: «Da troppo tempo seguiamo
falsi valori: l’affermazione personale, il denaro, il mercato: cose che
non valgono niente di fronte all’umanità; fratellanza, morale, lavoro, solidarietà sono le parole che contano. Non era questo il paese
che sognavamo – ammonisce il partigiano combattente, citando il
libro del presidente emerito Ciampi – ma questa
non è una constatazione
rassegnata, anzi un’esortazione soprattutto per i
giovani a non arrendersi.
Farsi carico delle speranze dei Caduti, impegnarsi
per valori veri, è il miglior
modo per onorare la loro
memoria e aiutare noi stessi». Per Smuraglia la celebrazione è stata occasione per ritornare nella città alla quale è legato anche da
ricordi professionali, quando fu a capo del collegio di difesa nel
processo contro i piombinesi che, durante la lotta operaia contro
la pesante ristrutturazione dell’Ilva prima della cessione a Lucchini
(dicembre 1992-gennaio 1993), avevano occupato i binari della Stazione di Campiglia. Tra gli imputati (in seguito assolti) c’era anche
l’allora Sindaco Fabio Baldassarri.
La politica torni a difendere
la dignità del lavoro
Che il ricordo non resti una contemplazione retorica, ma si faccia azione viva e militanza: questo il messaggio del presidente della Regione
Enrico Rossi. La Piombino operaia, culla della resistenza toscana e
simbolo di una crisi che non è solo economica ma anche sociale, è al
centro dell’intervento del Governatore, che guarda con preoccupazione alla svalorizzazione del lavoro come alla più seria minaccia per la
democrazia, ma assicura il suo sostegno per rilanciare l’apparato produttivo e difendere l’industria: «Il lavoro e gli operai devono tornare al
centro dell’azione della politica. La regione Toscana e io personalmente
saremo al fianco del sindaco e della classe operaia, degli imprenditori
piccoli e medi che investono e vogliono creare lavoro, dei quadri dirigenti e dei lavoratori intellettuali che condividono questo progetto di
una città di Piombino, di una Toscana e di un Paese produttivo e competitivo, forte e allo stesso tempo più giusto e umano».
RASSEGNA STAMPA
Il messaggio di Napolitano e l’intervento di Rossi (entrambi pubblicati sui siti web istituzionali) sono stati battuti dall’Ansa e ripresi da
molte testate giornalistiche. L’evento piombinese ha avuto una vasta
eco sulla stampa nazionale e anche al di fuori dei confini italiani: La
LE ALTRE INIZIATIVE
Come tradizione, nell’ambito delle celebrazioni si sono
svolte manifestazioni collaterali organizzate dal Comune e dall’Associazionismo.
I Marinai d’Italia hanno promosso un programma con
la conferenza di Alessandro Dondoli e Gianpiero Vaccaro In ricordo dei Caduti, la commemorazione per Giorgio
Perini (uno dei Caduti della Battaglia) e la mostra di
cimeli e documenti 70 anni fa, a Palazzo Appiani.
I giovani e gli studenti piombinesi
sono stati invece
protagonisti
della rassegna di
iniziative curata
dall’Arci e dagli
altri soggetti del
progetto Sulla strada della Memoria: la mostra fotografica Il percorso della memoria, la rievocazione Indagine su Ilio Salvadorini e la serata di musica e teatro I
giovani, la memoria e la Resistenza, al Rivellino.
Il 14 settembre
l’assessore
alla
Cultura
Ovidio
Dell’Omodarme
ha inaugurato l’esposizione
della
camicia rossa del
partigiano Nerio
Signorini nel Palazzo Comunale, alla presenza dei familiari che hanno donato il prezioso cimelio alla Comunità.
In calendario anche la consegna dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica al reduce di Cefalonia
Mario Martelli (8 ottobre), concessa a seguito dell’istanza presentata dal Comune e dalle Associazioni d’arma,
partigiane e combattentistiche locali. La cerimonia è stata
organizzata in occasione del 12° anniversario della Medaglia d’Oro, in collaborazione con la Prefettura di Livorno.
Repubblica del 9 settembre propone la ricostruzione di Ivan Tognarini La battaglia di Piombino e la nascita della Resistenza, mentre il 6
settembre Neues Deutschland (www.neues-deutschland.de), storico
quotidiano tedesco fondato a
Berlino nel 1946, titola Bella
Ciao, Piombino un articolo a
tutta pagina sui settant’anni
della Resistenza italiana di
Wolf H. Wagner. Per rivedere
alcuni dei momenti principali
della celebrazione, su youtube ci sono alcuni video di
Carmelo Galimi.
la città dei bambini
I
piombino oggi 3.13
6
Vivere la
città
e
i
suoi
spazi
Mobilità urbana sicura e sostenibile per tutti
l tema della mobilità urbana autonoma e sostenibile sarà ancora al
centro del lavoro che il Consiglio dei
bambini e delle bambine si appresta a
svolgere nei prossimi mesi, in continuità con il progetto svolto lo scorso anno.
Dal 2004 al 2006 i bambini del Consiglio, le Scuole e l’Amministrazione
avevano proposto e realizzato il cosiddetto “percorso sicuro” da piazza
Cappelletti, piazza Gramsci, via Fucini
fino alle scuole elementari Dante Alighieri. Un percorso pedonale finalizzato a facilitare l’autonomia dei bambini, moderare il traffico e riqualificare
lo spazio urbano.
Nel corso del 2012-2013 i bambini hanno ripreso il tema indagando le abitudini degli adulti e dei più piccoli negli
spostamenti in città, per verificare
anche eventuali cambiamenti intervenuti nel corso degli anni. Il confronto
con genitori, insegnanti, cittadini ha
permesso di evidenziare le caratteristiche di vivibilità della nostra città,
se e quanto è a misura di bambino,
ricordando che una città a misura
di bambino è sicuramente una città
qualitativamente migliore.
I risultati di questo primo anno di indagine, presentati a giugno 2013, hanno
messo in evidenza la necessità di insistere su questi temi per favorire un cambiamento nello stile di vita degli adulti e di
conseguenza dei bambini stessi. I questionari che sono stati somministrati ai
genitori dei bambini delle ultime classi
delle scuole elementari e ad altri adulti intervistati in occasione di iniziative
pubbliche o di uscite, hanno evidenziato
come l’uso della bicicletta negli spostamenti quotidiani sia ancora poco diffuso
(il 40% degli intervistati ha ammesso di
non usare mai la bicicletta); il 32% la utilizza poco, il 14,5 abbastanza e il 13,5%
molto. Le persone intervistate si recano
al lavoro con la propria auto nel 70% dei
casi, a piedi nel 17% e nel restante 13%
con scooter, traghetto e altri mezzi.
I bambini vengono accompagnati solitamente in macchina nel 68% dei casi,
solo un 28% a piedi, il 2% in bicicletta e
un 2% con scooter. Solo nel tempo libero si preferisce andare a piedi in larga
maggioranza e cioè nel 61% dei casi.
Anche le abitudini dei bambini risultano fortemente condizionate da quelle
degli adulti. Il 48% dei bambini intervistati nella fascia di età 9-11 anni non
esce mai da solo, poche volte da solo il
37%, molte volte l’11 % e sempre il 4%.
Partendo da questi dati, che rappresentano solo una parte del lavoro svolto
come momento iniziale di un percorso
articolato in due anni, il progetto di
quest’anno avrà l’obiettivo di individuare piccoli interventi da realizzare
nella città e programmare azioni concrete, finalizzate a modificare la situazione esistente. In collaborazione con
l’Ufficio Tecnico del Comune, saranno
proposti e progettati piccoli interventi
nelle zone che i bambini avevano monitorato come “critiche” dal punto di
vista del traffico. La prima fase del lavoro sarà incentrata pertanto sull’analisi
delle mappe e dei grafici realizzati dai
bambini con i dati raccolti con interviste e questionari, in modo da indicare
le zone su cui intervenire. Questo primo
momento di osservazione consentirà di
individuare quali piccoli interventi sia
possibile progettare per migliorare la
mobilità in quegli spazi. Sarà sottolineata l’importanza di un uso maggiore
della bicicletta e dei mezzi pubblici,
oltre alla programmazione di “passeggiate urbane” per ripensare le proprie
abitudini di spostamento e favorire
una migliore conoscenza dei luoghi
della città da parte di adulti e bambini.
Nelle fasi successive del lavoro saranno
specificate alcune azioni concrete per
cominciare un lavoro di sensibilizzazione sugli spostamenti a piedi, sull’uso della bicicletta e dei mezzi pubblici,
pensando a iniziative che coinvolgano
bambini e adulti su un diverso modo di
muoversi nella città più sostenibile per
l’ambiente e più salutare per gli abitanti. In particolare, saranno organizzate
delle “passeggiate urbane” che avranno
l’obiettivo di far conoscere meglio la
città dal punto di vista del pedone con
particolare attenzione verso i giardini e
i parchi che saranno raggiunti a piedi
per mostrare concretamente un’alternativa all’uso delle automobili.
Risultati del questionario sulla mobilità (totale intervistati: 516 bambini, classi IV e V elementare)
domande
mai
poche volte
molte volte
sempre
nessuna risposta
esci da solo?
248 190 5721 0
usi i mezzi pubblici da solo?405
80
16 14
1
vai in bicicletta da solo? 183 153 8694 0
vai nei parchi da solo? 260 154 7527 0
esci di sera da solo?
378 92 3214 0
entri nei negozi da solo? 136 242 10828 2
ti danno le chiavi di casa?255 137 70 49 5
domanda
quando ti accompagnano è perché...…
non se la sentono di farti
andare da solo
350
tu non vuoi andare
da solo
127
i posti da raggiungere
sono lontani
235
domanda
con altri bambini
da solo con
con i tuoi
nessuna
videogiochi o altro
genitori
risposta
con chi ti piace giocare? 418 53 423
come percepisci
sicuri
poco sicuri
abbastanza
molto
nessuna
questi luoghi?
pericolosi
pericolosi
risposta
strade e marciapiedi
215 2156520 1
parchi pubblici e parchi gioco375
120
17
3
1
autobus e mezzi pubblici
235 2204316 2
negozi e supermercati 311 1563414 1
7 piombino oggi 3.13
lavori pubblici & restyling urbano
Il
ritorno
di
Icaro
La preziosa scultura svetta nella sua nuova sede,
alle porte del centro storico
di Barbara Noferi
tornata a farsi ammirare in città
una delle sculture più importanti
e conosciute di Alessandro Romano, artista di prestigio internazionale, le cui opere figurano nelle più
importanti gallerie e collezioni europee e statunitensi, ma anche in molte
piazze e chiese italiane. Dopo anni di
peripezie, la preziosa statua sembra
dunque aver trovato la sua sede ideale
all’ombra del Rivellino, nello slargo recentemente restaurato e adibito a verde pubblico. Icaro, la grande figura in
bronzo dedicata alla Libertà (vincitore della rassegna EtruriArte nel 1998),
era stato originariamente collocato in
piazza Verdi e inaugurato in occasione della Festa della Liberazione, il 25
aprile 1999. Nel 2000 fu trasferito ai
Magazzini comunali, per far posto alla
manifestazione con il presidente della
Repubblica Ciampi per la consegna
della Medaglia d’Oro al Valor Militare, e lì restò in attesa di una migliore
sistemazione, dato che la precedente
scelta aveva incontrato qualche contestazione. Dopo aver vagliato (e scartato) altre location nel centro urbano
ed aver effettuato un restauro curato
dall’esperta Daniela Franchi, per rimediare a fenomeni di ossidazione che ne
avevano nel frattempo compromesso
la bellezza, nel 2008 si profila l’ipotesi
È
di sistemare Icaro nei nuovi giardini di
piazza Manzoni, un luogo particolarmente suggestivo e adatto per valorizzarne il pregio artistico. Ma la frana
che di lì a poco devasta la costa urbana impedisce anche questo progetto e
Icaro resta ancora per anni ricoverato
in una struttura comunale. La soluzione arriva con il progetto di riqualificazione urbana, che ha interessato
un’area di 700 mq. compresa tra il
complesso architettonico TorrioneRivellino, le antiche mura e la viabilità
che attraversa piazza Edison in direzione piazza Verdi. Con questo intervento si è provveduto al rifacimento
di parte della sede pedonale, alla trasformazione in giardino di una porzione della piazza e alla creazione di un
nuovo marciapiede di collegamento
tra piazza Cappelletti e via Leonardo
LA NUOVA PIAZZA BOVIO
Un luogo dell’anima, come l’ha definita il sindaco Anselmi,
caro ai piombinesi da generazioni ma che da tempo mostrava i segni di un’età avanzata. Come una bella signora, anche
piazza Bovio è corsa ai ripari e, con il nuovo look, si è presentata alla folla entusiasta accorsa all’inaugurazione. In realtà il
cospicuo intervento (realizzato con un contributo regionale
di 2 milioni e 600 mila euro) non ne ha affatto stravolto l’aspetto, secondo le indicazioni che anche i cittadini avevano
dato attraverso un percorso partecipativo promosso dall’amministrazione; piuttosto ha risolto importanti
problemi strutturali e di impiantistica, oltre al consolidamento della falesia. L’asfalto è stato sostituito con
una suggestiva pavimentazione in
pietra, è stata realizzata una nuova
illuminazione e aggiunto un arredo
più adeguato. Nella parte prossima
al faro è stata posizionata, a filo della
Icaro è alto quasi
quattro metri e pesa
circa quattro quintali
ma, nonostante le sue
notevoli dimensioni,
la figura colta nell’avvitamento della drammatica caduta trasmette un’immagine
di grazia e leggerezza,
quasi come fosse libera dal condizionamento della materia.
Espressione di un figurativismo dal
sapore antico, l’opera ha un significato estremamente moderno e attuale: simbolo della fatale imprudenza
giovanile, ma anche dell’aspirazione
umana alla Libertà e alla Conoscenza, restituisce l’icona senza tempo di
un eroe-martire, capace di rischiare e
sacrificarsi per ideali superiori. L’interpretazione artistica trae quindi
dal mito del giovane figlio di Dedalo
la sua caratteristica migliore: l’insopprimibile aspirazione umana a
superare i propri limiti, il coraggio di
uscire dal “labirinto” e “volare alto”,
anche a prezzo della vita.
da Vinci. Ad ulteriore valorizzazione
del contesto, è stato predisposto un
impianto di illuminazione della statua,
all’interno del nuovo giardino.
pavimentazione, una grande rosa dei venti, ulteriore elemento decorativo che indica ai frequentatori la provenienza dei
venti che soffiano sulla costa. La giornata è stata uno degli
eventi di punta dell’estate, complice la “festa” organizzata
con il Comune da Costa Etrusca Comunicazione: oltre al taglio
del nastro e agli interventi di rito, musica e spettacoli fino a
sera. Nell’ambito della manifestazione c’è stato spazio anche
per iniziative di sensibilizzazione sul decoro pubblico e sono
state consegnate le bandiere blu agli operatori turistici. L’estate piombinese ha registrato anche l’apertura di due nuove strutture, legate alla “rinascita” di
piazza Bovio e al recupero del vicino
ambito del porticciolo di Marina:
una presso l’ex Centro Velico, sotto il
versante est della piazza, e l’altra nello storico edificio della Lega Navale,
recentemente ristrutturato e affidato
alla gestione privata. Adesso i lavori
riprenderanno per completare la ristrutturazione anche nel tratto prospiciente Palazzo Appiani.
storia & memoria
piombino oggi 3.13
8
Piombino 1921: gli Arditi del Popolo
di Ivan Tognarini*
erso la fine di giugno del 1921
nasceva a Roma l’Associazione
degli Arditi del Popolo il cui fine
era contrastare e rintuzzare la brutalità criminale fascista. L’organizzazione si sviluppava rapidamente in moltissime parti d’Italia, nelle città e nei
centri minori.
V
Il 144° battaglione
A Piombino, le adesioni alla nuova Associazione dal giorno della fondazione, 17 luglio 1921, raggiunsero punte
tra le più elevate d’Italia. Secondo
Di fronte al dilagare della violenza squadrista
che attaccava e travolgeva istituzioni, case del
popolo, associazioni, giornali, sindacati, cooperative, cominciò a farsi sentire sempre più forte
una vasta e determinata volontà di reazione
locale e a livello nazionale fu Giuseppe Mingrino che era dirigente della
sezione socialista di Piombino, poi
segretario della Camera del Lavoro
Confederale della provincia di Pisa e
infine deputato dal 1° giugno 1921.
Il giorno dopo aver fondato la sezione di Piombino (144° Battaglione), il
18 luglio, Mingrino
veniva
aggredito
e ferito dai fascisti alla stazione di
Campiglia Marittima.
Gli arditi del
popolo caduti
1. La Fiamma, 7 luglio 1921
2. La Fiamma, 24 luglio 1921
3. La Fiamma, 7 agosto 1921
4. Il Martello, 11 settembre 1921
varie fonti (di polizia o l’inchiesta
ordinata dal primo ministro Bonomi
nell’ottobre 1921), si raggiungevano
500-700 aderenti, numero davvero
ragguardevole: nella città capoluogo
di provincia, Pisa, ci si aggirava sui
500, in tutta la Toscana 3.000 iscritti e
in tutta Italia dai 20.000 ai 50.000.
Animatore e organizzatore a livello
La reazione fascista
e della forza pubblica contro l’organizzazione degli
Arditi del Popolo
fu particolarmente
violenta e cruenta.
A Castagneto Carducci restò ucciso
Spartaco
Rossi,
mentre a Piombino
Giuseppe Morelli
morì colpito alle
spalle, mentre stava affiggendo un
manifesto, da un
funzionario di polizia.
Particolarmente
tragica la vicenda
di Landino Landi,
assassinato dai fascisti in via Felice
Cavallotti, e quella che si svolse in
località Campo alle fave dove fu ucciso Amaddio Lucarelli e ferito Attilio
Landi.
Gli Arditi respingono
l’assalto di
Dino Perrone Compagni
Tra le imprese più memorabili degli
Arditi piombinesi (anarchici, comunisti, socialisti, repubblicani), si deve
ricordare la messa in fuga dei fascisti
che, comandati dal marchese Dino
Perrone Compagni, il cosiddetto
“granduca” dello squadrismo toscano, tentavano la conquista di Piombino. Scontratisi con gli arditi al Cotone, gli squadristi dovettero ripiegare
e desistere dalla loro impresa.
Gli ultimi arditi a Piombino
Quando il fascismo riuscì a prendere
il sopravvento grazie alla strategia del
“fattaccio” (l’assassinio del giovane
Giuseppe Salvestrini), ancora molti
arditi erano presenti in città. Alcuni,
come Luigi Ravenni, dovettero subire
violenze terribili, finendo poi in carcere con la falsa accusa di avere ucciso il
Salvestrini; altri come Ruggero Rebecchi, dovettero fuggire ed emigrare (a
Milano, a Torino o in Francia, in Belgio). Ilio Baroni riparò a Torino dove
continuò la sua lotta tenace contro il
fascismo e morì combattendo per la
liberazione della città.
* Docente Università di Siena e Presidente dell’Istituto
Storico della Resistenza in Toscana
Per saperne di più
I. Tognarini, Fascismo antifascismo resistenza in una città operaia, Firenze 1980;
I. Tognarini, Mingrino Giuseppe, in F. Andreucci, T. Detti, Dizionario Biografico del
Movimento Operaio Italiano, Roma 1977,
vol. III, pp. 471-474
M. Rossi, Arditi, non gendarmi! Dall’arditismo di guerra agli Arditi del popolo (19171922), Pisa 1997
E. Francescangeli, Arditi del popolo. Argo
Secondari e la prima organizzazione antifascista (1917-1922), Roma 2000
L. Balsamini, Gli Arditi del Popolo, Casalvelino
Scalo 2002
9 piombino oggi 3.13
promozione & marketing territoriale
LaIstituzioni,
bella
estate
di
Piombino
associazioni e privati: tutti insieme per il turismo
M
entre gli operatori fanno i primi bilanci, in attesa dei dati
statistici ufficiali che verranno
raccolti e resi noti dalla Provincia, la
sensazione è che tutto sommato sulla
Costa degli Etruschi la fabbrica del turismo estivo abbia retto all’urto della
crisi. Archiviato il mese nero di giugno,
funestato dal maltempo, e un luglio sostanzialmente fermo ai livelli del 2012,
la vera ripresa è arrivata ad agosto e
molte strutture hanno registrato il tutto
esaurito. Per quanto riguarda la tipologia degli alloggi il trend sembra confermare la preferenza per gli agriturismi,
mentre la flessione dei vacanzieri italiani, alle prese con la peggiore crisi degli
ultimi tempi, è in parte
compensata dagli stranieri: tedeschi, olandesi e
svizzeri, ai quali si aggiungono gli “emergenti” della
Polonia e della Russia». In
generale però, la crescita
del turismo internazionale
non ha avuto una grande
ricaduta sul territorio e
all’aumento delle presenze corrisponde
una diminuzione del fatturato, un fenomeno collegato dagli esperti alla minor
capacità di spesa dei turisti e agli sconti
attuati dagli operatori: meno guadagno,
quindi, e meno lavoratori impiegati nel
settore. «Il Comune come sempre ha
cercato di fare la sua parte – commenta l’assessore al Turismo Luca Pallini
– con un’offerta di spettacoli, intrattenimenti e appuntamenti culturali all’altezza della nostra tradizione, realizzati
con il prezioso contributo del tessuto
produttivo e imprenditoriale, dell’associazionismo e del volontariato: tra i più
consolidati voglio ricordare il Festival
Estivo, la Sagra del Pesce e Agosto con
FESTIVAL ESTIVO
La rassegna (7-10 agosto) si conferma tra gli eventi italiani
più importanti per valorizzare artisti emergenti, scoprire
nuovi talenti e dare uno spazio ai giovani cantanti e musicisti della Comunità Europea. L’edizione 2013, curata come
sempre dallo staff dell’Associazione Festival Estivo, è stata
trasmessa su tv e web in Italia e all’estero.
SAGRA DEL PESCE
Con oltre 50.000 visitatori e 35 edizioni al
suo attivo, la festa della buona tavola locale (Marina, 24-28 luglio) è uno degli appuntamenti classici dell’estate piombinese: un
successo che gli organizzatori (Auser Festeggiamenti Piombinesi) “esportano” anche in
altri centri limitrofi, collaborando a feste sociali o sportive.
Agosto con gusto
Il meglio della produzione vinicola e della
cucina tipica locale, presentata nella nuova
suggestiva location della piazza Bovio: il pubblico premia ancora Agosto con gusto (22 e 23
agosto), fiore all’occhiello nel panorama delle manifestazioni enogastronomiche estive
organizzate sulla Costa degli Etruschi. Tra le
novità di questa tredicesima edizione, organizzata dall’assessorato al Turismo con l’Avt,
lo spazio riservato alla vendita di prodotti artigianali gastronomici locali.
Gusto, manifestazioni che creano un “indotto” di presenze davvero importante.
L’impressione raccolta “a caldo” è di un
diffuso consenso che fa ben sperare in
risultati positivi. Gran parte di questo
successo – prosegue Pallini – va senza dubbio all’animazione condotta dai
Quartieri, da sempre a fianco delle istituzioni, e alla sinergia sviluppata con i
privati, che anche quest’anno hanno
messo in campo moltissime iniziative e
servizi, come i bus navetta dalla costa:
una collaborazione determinante nella
stretta della spending revue. È da sottolineare inoltre l’apertura di nuovi locali e
attività, che in questo momento costituisce una scelta coraggiosa e un segnale
importante di fiducia nelle
potenzialità del territorio.
Peccato che l’inizio delle
scuole arrivi ad ostacolare
la prosecuzione della stagione anche in settembre:
come molti, anch’io ritengo che questo problema
dovrebbe essere valutato
a livello nazionale».
VISIONARIA
Non è successo niente di Chantal Toesca ha vinto il Gran visionario al festival internazionale, prestigiosa manifestazione
toscana giunta alla ventunesima edizione, che da anni porta
in città tutta la sua carica artistica e intellettuale, una vera
finestra aperta sul mondo della creatività e della sperimentazione cinematografica.
FRAMMENTI
DI VITA QUOTIDIANA
Circa 5.000 visitatori per la personale di Domenico Finno, fotoamatore di origini irpine
tra i più conosciuti e apprezzati di Piombino:
la rassegna (Palazzo Appiani, 23 agosto-1 settembre) racconta in una selezione di 70 scatti
la storia e il volto della città negli anni Settanta,
foto in bianco e nero di luoghi, eventi, mestieri
e personaggi dall’archivio dell’autore.
cinema in cittadella
Una programmazione apprezzata con sette serate da tutto esaurito. Una sfida vinta quella del
cinema estivo organizzato da Officine Cineclub
Piombino insieme all’Assessorato alla Cultura e
con la collaborazione del Teatro dell’Aglio. Una
piazza restituita davvero alla città per un progetto di cinema in cui anche il bar InCittadella
ha attivamente collaborato.
Nelle foto, dall’alto: Agosto con Gusto; i Camberra, vincitori
dell’edizione 2013 con il brano Cosmonauta; il “padellone”
dove vengono fritti 6 quintali di pesce; una foto di Finno.
giovani al centro
L’IMPORTANTE È PARTECIPARE
Si avvia alla conclusione il progetto diretto a coinvolgere i cittadini più giovani su tematiche di salute in città, sostenuto dagli assessorati alle Politiche
Giovanili e alla Pubblica Istruzione e
dagli Uffici Giovani/Servizio Civile e Relazioni con il Pubblico del Comune. La
fase conclusiva del percorso, al quale
hanno partecipato i volontari del Servizio Civile Regionale (Tiziano Aprile, Valentina Bastianelli, Elena Bianchi, Irene
Caroti, Giovanna De Monaco, Andrea
Mei, Muriel Salerno, Federico Ulivelli
Simoncini, Leonardo Tagliaferri, AlessandraTognoni, Fabiana Tucci) prevede
la realizzazione di un Laboratorio del
Futuro che permetterà di avviare un
processo di confronto e costruzione
di progetti da realizzare sul territorio.
L’incontro (Centro Giovani 24 ottobre,
ore 9.30-17.30) sarà momento di condivisione di esperienze, desideri e proposte per migliorare la salute individuale e
collettiva, da consegnare direttamente
a referenti dell’Amministrazione Comunale. L’appuntamento, aperto al pubblico ([email protected]) verterà in particolare su
questi temi: decoro urbano e riqualificazione ambientale; valorizzazione del
territorio e strategie occupazionali; integrazione e promozione delle reti e del
sostegno sociale nella comunità.
STUDENTI IN COMUNE
Alcuni ragazzi dell’Isis Einaudi-Ceccherelli hanno seguito un tirocinio
di formazione e orientamento per la
10
Ci vuole mestiere
D
opo il successo del “corso per
scalpellino”, realizzato a Sassetta, prosegue il progetto provinciale Ritrovarsi giovane promosso nei
Comuni della Val di Cornia, che offre
la possibilità (con priorità ai giovani
dai 16 ai 26 anni) di imparare gratuitamente e con l’aiuto di esperti i segreti
di arti antiche, per avere opportunità
di lavoro nel presente. Questi i prossimi appuntamenti: a Sassetta L’arte del
carbonaio, per lavorare il legname e
produrre autonomamente carbone vegetale combustibile; al Centro Giovani
di Piombino La bottega del sapone, laboratorio per la realizzazione del sapone artigianale, Fotografia d’altri tempi,
corso di fotografia analogica e camera
oscura, Dai Cenciai alle isole ecologiche laboratorio L’arte del recupero.
piombino oggi 3.13
figura di “Addetto all’organizzazione
e gestione delle attività di segreteria,
all’accoglienza e alle informazioni”. Lo
stage, organizzato nell’ambito di una
convenzione stipulata tra la scuola
e il Comune, è stato coordinato dal
Dirigente dei Servizi alla Persona e
dall’Ufficio Giovani, ed ha visto coinvolti nella realizzazione la Biblioteca,
i Quartieri, il Centro Giovani, l’ufficio
Protocollo, Informagiovani, l’ufficio
Sport, l’ufficio Cultura, il servizio Urp
Segreteria del Sindaco, il Ced, l’ufficio
Contabilità, l’ufficio Cerimoniale - Redazione di Piombino Oggi. Molti gli
ambiti di approfondimento, dall’accoglienza alla redazione di testi, dalla comunicazione all’archiviazione
dei documenti, dall’organizzazione di
eventi alla sicurezza sul lavoro: un’esperienza funzionale alla didattica ma
utile anche all’esercizio di una cittadinanza consapevole.
IL CENTRO GIOVANI
TI RACCONTA CHE…
Come ogni anno, visto il confermato
successo, lo staff del Centro Giò de Andrè propone all’interno della programmazione invernale il corso di fotografia analogica e digitale tenuto dal
Maestro Pierluigi Galassi (Afiap-Bfi),
con interventi di ospiti professionisti
nel settore a livello nazionale e internazionale, lezioni di camera oscura,
uscite e mostra finale. Tornano anche
i corsi di skate tenuti da giovani istruttori Uisp, che hanno fatto il loro percorso di qualifica proprio al Centro e sono
stati protagonisti sia nella nascita dello Skate Park che in altri eventi. Si sta
invece per concludere il corso di Dj,
che terminerà con una manifestazione finale in cui gli allievi si esibiranno
pubblicamente nel contesto cittadino.
Infine, dopo l’inaugurazione dei nuovi
pannelli esterni del Centro che ne incrementano la visibilità (immagini di
ragazzi in attività caratteristiche della struttura: musica, skate, fotografia,
ballo, studio), lo staff ha in programma
di ristrutturare l’interno con la collaborazione della Scuola Superiore Almamater di Piombino. Il Centro Giovani
è anche sala prove, doposcuola, zona
relax con ping pong e biliardino, spazio
studio e tanto altro: ognuno può portare la sua idea, parlarne con gli operatori ed essere protagonista nella sua
realizzazione.
INFO Piombino Ufficio Giovani, gsimoncini@
comune.piombino.li.it; Centro Giovani De Andrè
viale della Resistenza 4, tel. 0565.262500, [email protected], www.centrogiovanipiombino.it.
VIVERE,
NON SOPRAVVIVERE
Idee per una città migliore
Questo il titolo del nuovo progetto annuale di Servizio Civile del Comune di Piombino, approvato e finanziato dalla Regione
Toscana ormai da cinque edizioni. Quattro i volontari selezionati tra 57 domande,
che da novembre lavoreranno al Centro
Giovani e all’Urp con l’obiettivo di migliorare il rapporto fra cittadino e ambiente,
attraverso la realizzazione di azioni tese
in particolare a diminuire l’abbandono dei
rifiuti per strada e nelle aiuole pubbliche,
limitare le “scritte sui muri”, sensibilizzare i cittadini su queste tematiche. Nello
specifico, i ragazzi seguiranno la mappatura delle zone particolarmente colpite da
“scritte sui muri” e deiezioni dei cani; la
costituzione di un Tavolo Cittadino, composto da tutti i soggetti pubblici e privati
che collaborano al miglioramento del decoro urbano; la realizzazione di campagne
di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica; l’attuazione di interventi
di pulizia e di abbellimento di alcune aree
della città sporche o degradate, con il
coinvolgimento di studenti delle scuole
medie inferiori e superiori. I volontari percepiranno uno stipendio mensile di 433,80
euro, saranno impegnati per 28 ore settimanali e seguiranno anche alcune giornate di formazione curata dalla Caritas.
11 piombino oggi 3.13
qualità della vita
Una risposta alla crisi
Le politiche sociali: analisi delle criticità e delle misure messe in atto
di Marco Bonanni
e politiche territoriali in tempi di
crisi, un ambito di attività cresciuto esponenzialmente nell’ultimo
ventennio. A Piombino le competenze
comunali nel settore delle politiche sociali e abitative sono andate aumentando e hanno dato origine ad un servizio
articolato su quattro aree di intervento,
strettamente legate dal filo logico del
cosiddetto “sociale allargato”: i contributi a sostegno delle famiglie per il
mantenimento dell’abitazione, l’assegnazione di alloggi (che opera attraverso una graduatoria generale dell’edilizia residenziale pubblica, Erp e il
procedimento dell’emergenza abitativa), i servizi alla persona in accordo
con l’Asl e le azioni per la promozione
e sensibilizzazione di valori e principi,
come la festa per il volontariato, la consulta per l’handicap e la consulta degli
stranieri. Esse a loro volta presentano
ulteriori ramificazioni del grande albero
del sociale, ma rispondono ad un unico
centro politico, che fa capo all’Assessore Anna Tempestini. L’obiettivo, purtroppo reso sempre più ambizioso dalla
situazione generale, influenzata da fenomeni quali l’aumento dell’età media
e l’andamento dei flussi migratori, è
quello di rispondere alla domanda di
welfare locale con misure adeguate. Ed
è qui che si inserisce prepotentemente
un elemento di primo piano, quella crisi
socio-economica, che a partire dal 2009
ha portato ad una perdita crescente di
posti di lavoro nella grande industria e
nell’indotto. A caduta la mancanza di lavoro si è tradotta nella contrazione dei
consumi, sull’aumento degli sfratti per
morosità a fronte della scomparsa (o
quasi) di quelli per finita locazione.
ricchendo di due palazzi (per 60 alloggi
complessivi) in via della Pace, di fronte
al polo scolastico. Presto sarà pubblicato il bando per l’accesso a canone concordato ai 7 alloggi in via Landi, mentre
è tuttora aperto sotto forma di avviso (e
lo sarà fino al 31 dicembre 2013) quello
sul contrasto all’esecutività degli sfratti.
Riguardo ai 60 alloggi posti in via della
Pace, il Comune intende aprire la procedura di assegnazione appena ultimate le
necessarie certificazioni ai sensi di legge.
L
RISORSE PER L’EMERGENZA
ABITATIVA
La ricerca di una casa: è questo il bisogno primario che interessa trasversalmente la popolazione ed è in questo
settore che si concentra lo sforzo pubblico. Già a partire dall’ottobre 2008, un
anno prima che si manifestasse la crisi
economica, il Comune di Piombino ha
messo in atto una manovra anticrisi,
predisponendo due ambiti di sostegno:
uno a favore delle famiglie (con aiuti
per la locazione e per la permanenza
dei bambini nei servizi educativi e sco-
DIRITTI & SOLIDARIETà
lastici) e l’altro alle imprese locali. All’emergenza abitativa sono destinate poi
misure di sostegno o accesso alla locazione come il contributo agli affitti (da
296.000 euro erogati nel 2009 a fronte di
358 richieste a 233.000 euro per 347 domande nel 2012), a cui si è aggiunta dal
2012 la norma di prevenzione sulla esecutività degli sfratti, detta anche “blocca
sfratti” (a cui sono stati destinati 148.700
euro), entrambe regionali. In aggiunta va
sottolineata un’azione espressamente
comunale, denominata housing sociale,
gestita e realizzata con la Asl e alcune
associazioni del territorio, Arci e San Vincenzo de Paoli. Tale misura è finanziata
dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno (adesso Fondazione Livorno), per
un totale di 25.000 euro annui nel triennio 2011-2013. Questa risorsa viene annualmente integrata dal 5 per mille che il
Comune di Piombino riceve dai cittadini
all’atto della denuncia dei redditi per le
attività sociali, per un totale di 5.000 euro
annui. Il patrimonio Erp (edilizia residenziale pubblica) ammonta attualmente a
900 alloggi (a cui vanno aggiunti 20 alloggi a canone concordato, oltre ai 7 in via
di ultimazione in via Landi) e si sta ar-
TRA IL DIRE
E IL WELFARE
Non solo crisi economica, ma cambiamento profondo che, negli ultimi
trent’anni, ha trasformato radicalmente il panorama umano e ambientale globale asservendolo al mercato, al consumo e all’interesse: “la
grande mutazione” è il tema della V edizione del
Salone dell’Editoria Sociale (Roma, 31 ottobre-3 novembre, www.editoriasociale.info) che si propone,
attraverso incontri con esperti e operatori, di fare
il punto sulle esperienze e le prospettive di un irrinunciabile nuovo corso politico, sociale e culturale, che torni a mettere al centro l’etica e la persona.
Col passare del tempo la crisi economica diviene sempre più crisi dello stato
sociale: una situazione nuova e in continua evoluzione, dove rilevano elementi
di ordine tecnico-finanziario e altri di
carattere etico-culturale, nella quale si
stanno via via ridefinendo non solo ruoli
e competenze delle istituzioni nazionali
e degli enti locali, ma anche quello della
società civile, sempre più coinvolta nella
gestione dei servizi alla persona come
partner di un progetto condiviso e realizzato secondo i più moderni concetti
di organizzazione sussidiaria. Alle azioni
per la casa si associano i servizi di assistenza (ai minori, ai disabili, alle famiglie
in stato di povertà, agli immigrati) affidati all’Asl e gestiti in maniera coordinata
con i Comuni del comprensorio in sede
di Società della Salute: il contributo del
Comune, comprensivo della spesa per
il personale, si aggira intorno a 1.400.000
euro e costituisce il cosiddetto fondo
per il sociale. Nel composito quadro
degli interventi, dove confluiscono le
risorse comunali, provinciali e regionali,
vanno infine aggiunte le misure statali
che non riguardano la locazione, come il
contributo per le nascite, quello per i nuclei familiari numerosi e il bonus famiglia
di sgravio sulle utenze familiari: una serie di possibilità per affrontare la difficile
congiuntura economica, che ha colpito
in maniera importante anche il nostro
territorio. Si tratta comunque di una sorta di “ammortizzatori sociali”, come precisano gli operatori, che tamponano ma
non risolvono problemi che necessitano
invece di idonee politiche nazionali, per
ridare lavoro e forza al reddito delle famiglie nel medio e lungo periodo.
INFO Aggiornamenti e consulenza sulle attività e
i servizi di questo settore, rivolgersi a Uffico Casa,
0565.63319 e Ufficio Politiche Sociali, 0565.63388
cultura & spettacolo
piombino oggi 3.13
12
Classica, brillante e contemporanea
Si alza il sipario sulla nuova stagione teatrale e concertistica
Tutti gli spettacoli e i concerti si terranno al Teatro Metropolitan con inizio alle ore 21
teatro
Frutto del consolidato sodalizio tra il Comune, la Fondazione Toscana Spettacolo
(circuito regionale del teatro e della danza) e l’ORT Orchestra della Toscana, la
programmazione teatrale e concertistica piombinese è un appuntamento seguito con attenzione dal pubblico non solo locale. Concepito per soddisfare i palati
più esigenti ma anche il pubblico dei più giovani, il cartellone curato dall’assessorato alla Cultura propone una selezione di quattro concerti e otto spettacoli,
tra i più interessanti del panorama nazionale, che hanno tra i protagonisti i maestri della musica internazionale, alcuni grandissimi interpreti del teatro italiano
e molti beniamini del pubblico. L’intenzione degli organizzatori è di confermare
il trend di successo registrato costantemente negli ultimi dieci anni, con 456 abbonati e una media di 648 spettatori (teatro) e un vero record di 234 abbonati e
444 spettatori (musica) nell’ultima stagione. Grande qualità dell’offerta, quindi,
a un costo accessibile: in considerazione della sfavorevole congiuntura economica che impone scelte e rinunce a molte famiglie, i prezzi restano invariati.
ConfermatI l’abbonamento cumulativo teatro e musica, conveniente e apprezzato da molti spettatori che lo rinnovano di anno in anno, e le riduzioni per età,
studenti, gruppi, scuole di musica e danza, associazioni culturali.
mercoledì 13 novembre
Anna Galiena, Marina Massironi,
Amanda Sandrelli, Sergio Muniz
TRES
di Juan Carlos Rubio
traduzione Isabella Diani
adattamento Pino Tierno
regia Chiara Noschese
produzione Tiesseteatro - Enzo Sanny
Una commedia esilarante reduce da
grande successo internazionale, che tra
battute e situazioni spassose getta uno
sguardo pungente sulle difficoltà di essere donna e sull’attualissimo confronto
con la maternità. Uno spettacolo divertente che lascia spazio alla riflessione
profonda e a un finale inaspettato.
martedì 26 novembre
Silvio Orlando
IL MERCANTE
DI VENEZIA
di William Shakespeare
regia Valerio Binasco
spettacolo della Popular Shakespeare Kompany
con Andrea Di Casa, Milvia Marigliano, Simone Luglio, Elena Gigliotti, Nicola Pannelli, Fulvio Pepe, Giampiero Rappa, Sergio Romano, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati
produzione Oblomov Films/Teatro Stabile
di Torino/ Estate Teatrale Veronese/Festival
della Versiliana/Festival di Asti
Dopo un pluripremiato Romeo e Giulietta, la
squadra capitanata da Valerio Binasco propone un’altra pietra miliare del teatro del Bardo,
The merchant of Venice, torbida commedia a
fosche trame con Orlando nei panni del sinistro Shylock. Buon Shakespeare a tutti: è la
miglior medicina contro la mediocrità.
lunedì 16 dicembre
Pierfrancesco Favino
e gli attori del Gruppo Danny Rose
SERVO PER DUE
(One Man Two Guvnors)
di Richard Bean
liberamente tratto da Il servitore
di due padroni di Carlo Goldoni
regia Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli
elaborazioni musicali a cura dell’orchestra
Musica da Ripostiglio
produzione Gli Ipocriti/Associazione REP
la Compagnia di Repertorio
con la partecipazione Fondazione Teatro
della Pergola di Firenze
L’Italia ha fatto vari regali al mondo, fra
questi, insieme all’opera lirica, c’è la Commedia dell’Arte. Il giovanissimo gruppo romano crea una moderna versione del teatro di Arlecchino, tutto è rivisto e corretto:
chi non è curioso, signori, è solo prevenuto. E i prevenuti, si sa, non si divertono
(debutto nella stagione)
giovedì 16 gennaio
GISELLE
drammaturgia, coreografia e costumi
Eugenio Scigliano
musica Adolphe Adam
produzione Compagnia Junior BallettO di
ToscanA
Rappresentante di punta del balletto classico romantico, Giselle unisce una storia
di stampo romanzesco all’originalità delle
musiche. Realtà e immaginazione, amore
e indifferenza, il felice epilogo figlio di un
evento tragico, sono gli elementi tra i quali danza questa storia immortale (debutto
nella stagione)
mercoledì 29 gennaio
Pamela Villoresi, Romina Mondello,
Luigi Diberti
e con Massimiliano Franciosa
EVA CONTRO EVA
di Mary Orr
versione italiana Maurizio Panici e Marzia
G. Lea Pacella
regia Maurizio Panici
con Maurizio Panici, Silvia Budri Da Maren,
Giulia Weber
produzione Associazione Teatrale Pistoiese/Artè - Teatro Stabile d’Innovazione/La
Versiliana Festival
Già film cult negli anni Cinquanta, con una
memorabile Bette Davis, Eva contro Eva
mette la lente d’ingrandimento sull’ambi-
13 piombino oggi 3.13
zione degli esseri umani che si contendono come mendicanti un attimo di celebrità,
generazioni diverse che si scannano per un
posto sotto i riflettori: vi ricorda qualcosa?
giovedì 13 febbraio
Giancarlo Cauteruccio
FINALE DI PARTITA
di Samuel Beckett
traduzione Carlo Fruttero
regia Giancarlo Cauteruccio
con Giancarlo Cauteruccio, Fulvio Cauteruccio, Francesco Argirò, Francesca Ritrovato
scene e luci Loris Giancola
costumi e assistenza alla regia Massimo
Bevilacqua
Nessuna sorpresa. Nessun futuro. Hamm, un
vecchio cieco e infermo, e Clov, il suo servo
che da anni desidera abbandonarlo senza
trovarne il coraggio. La Compagnia Krypton
– dopo quindici anni dalla prima edizione –
ritorna a questo capolavoro del teatro del
Novecento con una nuova messa in scena.
giovedì 13 marzo
Chiara Francini, Emanuele Salce
TI HO SPOSATO
PER ALLEGRIA
di Natalia Ginzburg
con Anita Bertolucci
regia Piero Maccarinelli
scene di Paola Comencini
produzione ErreTiTeatro30
Nel rapporto tra Pietro, avvocato di famiglia
borghese, e Giuliana, una giovane con alle
spalle una vita un po’ sbandata, non mancano situazioni esilaranti, ma anche riflessioni
su ciò che sta alla base del rapporto di coppia e sulla capacità di affrontare la vita con
leggerezza (debutto nella stagione)
mercoledì 26 marzo
Neri Marcorè e La Banda Osiris
BEATLES SUBMARINE
di Giorgio Gallione
regia Giorgio Gallione
foto Chiara Saitta
produzione Teatro dell’Archivolto
La leggenda dei Beatles interpretata dallo stravagante talento di Neri Marcorè e
dall’esuberanza irriverente e magnetica
della Banda Osiris: un turbine di canzoni,
citazioni, stralci e fantasie, per sprofondare come un sottomarino (yellow, ovviamente) nell’oceano delle suggestioni
(debutto nella stagione)
cultura & spettacolo
musica
L’Orchestra della Toscana, fondata a
Firenze nel 1980, è considerata tra le
migliori orchestre da camera in Italia.
La direzione artistica è affidata a Giorgio Battistelli e la formazione conta 45
musicisti. Interprete di un ampio repertorio che dalla musica barocca arriva
fino ai compositori contemporanei, si
distingue per una precisa vocazione
verso il Novecento storico, insieme a
una singolare sensibilità per la musica
d’oggi. Ospite delle più importanti Società di Concerti italiane, si è esibita al
Teatro alla Scala di Milano e all’estero,
collaborando con numerosi maestri
come Roberto Abbado e Luciano Berio.
19 dicembre 2013
Concerto di Natale
DANIELE RUSTIONI direttore
GLINKA Ruslan e Ludmila, ouverture CIAJKOVSKIJ Suite da Lo Schiaccianoci - PONCHIELLI Can can da La Danza delle Ore, da Gioconda - PROKOF’EV Suite da Romeo e Giulietta
Il tradizionale appuntamento natalizio è dedicato
all’arte della danza. Sul podio, per il secondo anno
consecutivo, il direttore ospite principale, “Best
newcomer of the year 2013” (miglior esordiente)
per gli International Opera Award di Londra.
9 gennaio 2014
DANIEL KAWKA direttore
Gloria Campaner pianoforte
SCHUBERT-WEBERN Deutsche Tänze vom
Oktober (1824) - SCHUMANN Concerto per
pianoforte e orchestra op.54 - SCHUBERT
Sinfonia n.5 D.485
Saluta il nuovo anno uno duo d’eccezione, con
il direttore principale Daniel Kawka a fare da
anfitrione per una straordinaria, giovane solista di sicuro avvenire.
7 febbraio
MICHELE CAMPANELLA
concertatore e pianoforte
MOZART Concerto n.27 per pianoforte e orchestra K.595 - BRAHMS Concerto n.2 per
pianoforte e orchestra op.83
Un gradito ritorno, quello di Michele Campanella, uno dei maggiori virtuosi e interpreti del
compositore Franz Liszt, qui interprete e concertatore nei capolavori di Mozart e Brahms.
14 aprile
Concerto di Pasqua
DANIEL SMITH direttore
Cloë Hanslip violino
Prezzi stagione
Abbonamenti
Teatro
I platea
II platea e galleria
II platea e galleria ridotto
II platea e galleria studenti
Musica
Posto unico
Ridotto per età*
Ridotto studenti**
Teatro e Musica (cumulativo)
I platea
II platea e galleria
II platea e galleria ridotto
Biglietti
Teatro
I platea
II platea e galleria
II platea e galleria ridotto
II platea e galleria studenti
Musica
Posto unico
Ridotto per età
Ridotto studenti
€ 128
€ 104
€ 86
€ 56
€ 32
€ 24
€ 15
€ 154
€ 126
€ 102
€ 21
€ 17
€ 14
€ 8
€ 10
€ 8
€ 5
Riduzioni: anziani sopra i 65 anni e giovani fino a 25 anni, gruppi di almeno 20
persone
Riduzione studenti: studenti, anche universitari, fino a 26 anni. Solo per la musica: associazioni musicali, scuole di musica, studenti delle Università delle Tre Età.
Per l’insegnante accompagnatore è prevista 1 gratuità ogni 6 studenti
Conferme da lunedì 7 ottobre
Cambio posto degli abbonati alla passata
stagione: lunedì 22 ottobre
Nuovi abbonamenti: da martedì 23 ottobre
Vendita biglietti: il giorno stesso dello
spettacolo a partire dalle ore 16 presso la
biglietteria del Teatro
Prevendita: fino al giorno precedente
allo spettacolo è possibile acquistare i biglietti presso le rivendite autorizzate Box
Office della zona (a Piombino Casa Musicale Longinotti, tel. 0565.222775) e online
(www.boxol.it)
INFO Ufficio Cultura, tel 0565.63296-63429,
www.comune.piombino.li.it
Teatro Metropolitan, tel. 0565.30385
Fondazione Toscana Spettacolo
www.fts.it; ORT Orchestra della Toscana,
www.orchestradellatoscana.it.
La Stagione è realizzata con il contributo Enel
BEETHOVEN Romanza n.2 per violino e orchestra op.50 - ADAMS Concerto per violino
e orchestra - IVES The unanswered question
BEETHOVEN Sinfonia n.7 op.92
Sul podio il giovanissimo talento australiano, che guiderà la “spericolata” violinista
britannica nella celeberrima Seconda Romanza di Beethoven, per passare all’americano Adams con il Concerto per violino e
orchestra, mai eseguito dall’ORT.
Informazioni fornite dagli Organizzatori alla data di
stampa: il programma può subire variazioni. Le note
illustrative degli spettacoli sono tratte dalla brochure
distribuita e consultabile anche on line (testi a cura
degli allievi dei corsi di scrittura condotti da Stefano
Massini). Aggiornamenti, chiarimenti e ulteriori dettagli presso gli uffici e sui siti web ufficiali.
nuove frontiere dell’economia locale
piombino oggi 3.13
14
un progetto di
innovazione territoriale
Istituzioni, sindacati, tecnici
ed esperti a confronto: lo sviluppo
portuale e la possibilità
di sperimentare a Piombino
una tecnologia competitiva e pulita
C’
è bisogno di ripensare la siderurgia, se si vuole salvare
l’industria italiana ed europea dalla concorrenza dei
paesi emergenti e dalle nuove dinamiche del mercato globalizzato: innovazione, performance, flessibilità e compatibilità ambientale sono le parole d’ordine che dovranno
tradursi rapidamente in piani e programmi di intervento. Ne
hanno parlato il 10 settembre a Piombino i rappresentanti
delle istituzioni locali, sindacati nazionali e regionali, tecnici, imprenditori ed esperti del settore nel seminario Siderurgia tra presente e futuro. Il Corex come opportunità. Oggetto
dell’incontro l’analisi delle prospettive offerte dalle nuove
tecnologie per la produzione della ghisa e della possibile
sperimentazione a Piombino di un nuovo ciclo produttivo,
alternativo a quello basato sull’altoforno ormai obsoleto sia
come impianto che per le mutate esigenze di mercato.
Sostenibile, economico
e a basso impatto ambientale
Le caratteristiche del Corex sono state illustrate da due dirigenti della Siemens, l’azienda che lo produce e che si è dichiarata disponibile a collaborare come partner tecnologico
per realizzare un impianto a Piombino. Il Corex è un sistema
brevettato per la produzione di ghisa dal ferro e dal carbone
che non richiede l’impiego di cokeria, né la sinterizzazione:
il processo metallurgico è affidato a due reattori di processo separati, l’area di riduzione e il gassificatore di fusione.
Dal punto di vista economico, ne conseguono risparmi sui
costi di produzione fino al 20%; sotto il profilo ambientale,
oltre all’abbattimento totale dei famigerati Ipa (Idrocarburi
policiclici aromatici) prodotti dalla cokeria, l’impianto emette quantità di polveri e inquinanti ben al di sotto dei valori
massimi consentiti. Il Corex inoltre produce gas di scarto
che viene riciclato nell’alimentazione dell’impianto stesso e
può essere reimpiegato per altri scopi. In alcuni paesi come
la Cina, il Sud Africa, la Corea e l’India, già dal 1998 si sperimentano processi Corex e Finex, capaci di produrre fino
1.500.000 tonnellate/anno di ghisa per modulo: se adottasse la tecnologia Corex, lo stabilimento di Piombino sarebbe
dunque il primo esempio in Europa di una nuova siderurgia
sostenibile a basso impatto ambientale.
Verifiche in corso
«Dobbiamo capire come la tecnologia Corex possa essere supportata, anche a livello europeo, e come il governo possa contribuire per la sua realizzazione», ha detto il Sindaco Anselmi,
che negli ultimi mesi ha tessuto intorno alla vertenza Lucchini
una vasta rete di relazioni, sfociate in accordi interistituziona-
li e impegni da parte del Governo nazionale. «Sono anni che
poniamo questi problemi – afferma il sindaco – con la Regione
e la Provincia abbiamo ribadito le nostre priorità: allungare
la vita all’altoforno per evitare fermate traumatiche e su questo punto c’è l’impegno a verificare tutte le possibili sinergie
con l’Ilva di Taranto. Poi, dato che comunque l’altoforno è
a fine vita e non ci sono interessi privati ad un suo “revamping”, abbiamo chiesto di verificare se ci siano le condizioni
procedurali e finanziarie per sostituirlo con un impianto a minore impatto ambientale, come i moderni Corex o Finex, che
consentirebbe a Piombino di mantenere e qualificare l’area a
caldo. Se tali verifiche non dovessero andare a buon fine bisognerà aprire un percorso diverso, per definire comunque
un nuovo assetto produttivo che salvaguardi l’occupazione e
crei nuove possibilità di sviluppo senza però rinunciare a una
siderurgia moderna, nel rispetto cioè di paradigmi tesi alla sostenibilità ambientale e all’innovazione». Il piano industriale
Al momento molti dubbi circondano la collaborazione con
l’Ilva di Taranto e ancora lontana è l’ipotesi di nuova imprenditoria pronta a scommettere in attività d’avanguardia tecnologica, come la sperimentazione di un moderno impianto
Corex, che presenta un costo di 500 milioni di euro e tempi di
realizzazione stimati in 4 anni. In questo contesto si inserisce
il programma industriale per la Lucchini, che il commissario
Piero Nardi ha anticipato a larghe linee al sindacato e consegnato il 9 settembre al Ministero dello Sviluppo Economico.
È possibile che la soluzione individuata sia quella che prevede la costruzione di un forno elettrico e solo successivamente la sperimentazione del Corex. Secondo Nardi, sarebbe
infatti preferibile impiegare i prossimi mesi per realizzare un
forno elettrico, che ha costi più contenuti (circa 60 milioni)
e sembra aver registrato interesse da parte di alcuni gruppi
industriali. Questa soluzione «darebbe stabilità al sistema
dopo trent’anni di precarietà» ma non sarebbe priva di costi
sociali: il forno impiega circa 1.300 persone, contro le 1.800
del Corex. Un problema, quello occupazionale, che il decreto
sulle aree di crisi industriale fronteggia con la previsione di
un parco tecnologico in grado di creare 1.000-1.500 nuovi
posti di lavoro nell’arco di 3-5 anni. Fanno parte di questo
“pacchetto” sperimentazioni da avviare (come quelle per un
prototipo Corex) e l’altra già pronta del progetto Hysteel di
Cnr e Asiu, basata sul processo di estrazione di idrogeno dalle scorie siderurgiche, ma soprattutto la realizzazione di un
centro di eccellenza per la demolizione delle navi: un potenziale business che dovrebbe rendere più appetibile la realizzazione del forno elettrico, alimentato con rottami recapitati
“a domicilio” con costi economici e ambientali più bassi. La
parola passa ora al Governo, chiamato insistentemente in
causa per la convocazione di un tavolo sulla siderurgia e per
dare risposte alle tante questioni ancora aperte.
La riqualificazione del porto
Mai come adesso la sorte dell’economia locale passa dallo sviluppo del porto. I Ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Am-
15 piombino oggi 3.13
nuove frontiere dell’economia locale
biente e delle Infrastrutture, la Regione Toscana, la Provincia
il traffico di merci e passeggeri, l’area industriale e commerdi Livorno, il Comune e l’Autorità Portuale di Piombino hanno
ciale dai servizi turistici e crocieristici, allo scopo di incresiglato un Protocollo d’Intesa, cui è seguita la stipula dell’Acmentarne la crescita. Il via libera al piano regolatore portuale
cordo di Programma Quadro, con la volontà di attuare una
diviene così un ulteriore passo avanti nell’attuazione del Prostrategia di azioni sinergiche e integrate di infrastrutturazione
getto Piombino, l’ambizioso processo di riconversione che fa
del territorio, riqualificazione ambientale e reindustrializzazioda cornice organica alle attività di bonifica e consolidamento
ne, per il mantenimento dei livelli occupazionali e lo sviluppo
dell’industria siderurgica, allo sviluppo di nuove imprese e
sostenibile dell’area siderurgica. «Un concreto percorso di ridella nautica, ma anche alla riqualificazione urbana e della
qualificazione ambientale e sviluppo produttivo», come lo ha
costa, alla valorizzazione dei beni culturali e dei servizi tudefinito il ministro Orlando, che si è già messo in moto. «Stiaristici. Uno dei settori di punta del nuovo porto è infatti il
mo lavorando – ha dichiarato il commissario della Port Autority
polo del diportismo, già adottato dal Consiglio Comunale.
Luciano Guerrieri – con l’obiettivo di realizzare entro giugno
La flotta tipo sarà compresa tra 675 e 825 posti barca di di2014 una serie di opere, previste nel piano regolatore portuale,
versa tipologia, compresi i superyacht di oltre 30 metri. La
per accogliere la Costa Concordia. A breve
avremo gli esiti delle gare bandite per 111
ultimora
milioni di euro, che riguardano la realizzazione di una banchina di 370 metri per
50 di larghezza, un molo foraneo di 1.200
L’impegno del Ministro Zanonato e lo sciopero del 3 ottobre
metri comprensivo della banchina, un caÈ questa la parola d’ordine che riecheggia nelle sedi istituzionali e nelle piazze: garantire
nale di accesso al porto con pescaggio di
continuità produttiva alla siderurgia. La vicenda Lucchini è all’attenzione del governo, e
20 metri e un piazzale di 80.000 metri quain particolare nell’agenda del Ministro allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, interpeldrati». Un programma già avanzato, dunlato anche il 24 settembre da un’interrogazione parlamentare dei PD Benamati e Velo.
que, che ha tempi e scadenze ben definiti:
Il 6 agosto, a Piombino per la firma del protocollo di intesa per l’infrastrutturazione e la
l’impresa che si aggiudicherà i lavori avrà
riqualificazione ambientale dell’area portuale e industriale, lo stesso Ministro aveva an7 mesi per realizzare tutte le opere necesnunciato lo slittamento della chiusura dell’altoforno almeno a dicembre, in relazione ad
sarie per la messa in sicurezza del relitto
una probabile ripresa del mercato e a possibili sinergie con l’Ilva di Taranto: una boccata
e poi altri 5 mesi per completare gli altri
d’ossigeno per la siderurgia locale, in attesa di realizzare le prospettive di medio e lungo
interventi. Così Piombino ribadisce la sua
periodo legate agli investimenti e all’attuazione degli interventi previsti dall’accordo, 130
candidatura quale “destinazione naturamilioni di euro sul porto e 50 milioni per la 398.
le” per accogliere la nave, non solo per la
«Tre sono gli obiettivi fondamentali – aveva spievicinanza al luogo del naufragio, ma anche
gato nell’occasione il sindaco Anselmi – il primo
per il reimpiego dei rottami nell’acciaieria.
è quello di far fronte alle emergenze industriali, il
Una candidatura sostenuta con convinsecondo è quello di costruire le infrastrutture per
zione anche dalla Regione Toscana e dal
dare competitività strutturale al territorio, il terzo
governatore Enrico Rossi, che ha lanciato
è un percorso di bonifica, di reindustrializzazione
il progetto di qualificare il porto di Piome di riqualificazione previsto per le aree di crisi inbino come piattaforma certificata dalla Ue
dustriale complessa, in cui Piombino è stata inseper la demolizione navale.
rita insieme a Trieste e a Taranto». Nel momento in
cui andiamo in stampa, i sindacati stanno organizIl piano regolatore portuale
zando lo sciopero generale di zona e la manifestaUn porto più grande dunque, efficiente e
zione del 3 ottobre, dove è prevista la presenza dei tre segretari nazionali Raffaele Bonanmoderno, che rafforza il suo ruolo sia a
ni, Susanna Camusso e Luigi Angeletti. E un appello alla città è stato lanciato dai sindacati
livello toscano che nazionale, superando
a farsi sentire e partecipare allo sciopero generale, indetto per difendere l’economia del
le criticità infrastrutturali che ne ostacoterritorio: «Quella del 3 ottobre – ha detto Mirko Lami in una comunicazione al Consiglio
lano lo sviluppo, in particolare l’accesComunale, il 30 settembre – è una manifestazione di settore, che parte da Piombino ma
sibilità ferroviaria e stradale, l’adeguadeve spingere la politica a far ripartire la siderurgia nazionale. L’obiettivo è scongiurare il
mento delle banchine e dei fondali. Con
rischio di chiusura dell’area a caldo a fine novembre, l’altoforno deve restare acceso quel
l’approvazione del PRP da parte della Retanto che basta a traghettare lo stabilimento verso la realizzazione dei nuovi impianti.
gione Toscana, diviene finalmente operaL’Italia ha perso molti settori produttivi, non può e non deve rinunciare anche all’acciaio».
tivo uno dei più importanti strumenti di
L’ALTOFORNO NON DEVE CHIUDERE
governo del territorio, fondamentale per
la riconversione economica della città. Imponenti le previsioni di sviluppo nei prossimi dieci anni: superfici utili portuali
triplicate, prolungamento della SS 398, due accessi ferroviari
e un pescaggio medio nei fondali di 13-15 metri, con banchina
a -20 metri. Altrettanto considerevole il budget: 578 milioni
di interventi previsti, comprese le bonifiche, di cui 150 già
stanziati. Immediata la predisposizione degli atti per la realizzazione delle opere finanziate soprattutto del primo stralcio,
funzionale al possibile accoglimento della Concordia. Se la
grande industria resta il motore principale dell’economia locale, nel contesto dell’ampliamento portuale si prevede però
anche un riordino funzionale delle varie attività, separando
progettazione definitiva del nuovo porto seguirà gli standard
nautici e ambientali, stabiliti dal Master plan La rete dei porti toscani ed è articolata in ambiti paesaggistici, diversificati
per obiettivi e caratteristiche degli interventi: l’area di Poggio
Batteria costituirà il raccordo tra la città e il mare, realizzando
un nuovo paesaggio urbano e costiero. Grande attenzione è
dedicata all’ambiente, previste soluzioni tecniche e impiantistiche per l’autosufficienza idrica e energetica, la tutela degli
organismi marini: la realizzazione e gestione del polo dovranno conformarsi all’Accordo per la creazione nel Mediterraneo
di un santuario per i mammiferi marini e alle altre disposizioni
per la protezione ecologica nel Mar Tirreno.
musei da vivere
piombino oggi 3.13
16
Multimediale, divertente, per tutti
Boom di visitatori nel nuovo Museo del Castello e delle Ceramiche Medievali
L
o scorso 13 luglio è stato inaugurato il nuovo allestimento del Museo
del Castello e delle Ceramiche medievali, imponente monumento storico
restaurato in anni recenti. Seguendo le
molte trasformazioni edilizie del complesso architettonico si ripercorrono,
attraverso eccezionali reperti ceramici
e un allestimento tecnologico interattivo, le vicende del florido scalo portuale
di Piombino, dal medioevo all’età moderna. Ecco le star di questo affresco:
centinaia di vasi in ceramica risalenti
al XIII secolo, rinvenuti nel 2003 dagli archeologi sulla volta della
chiesa di S.Antimo sopra
i Canali, sono il punto di
partenza di un percorso
didattico e museale che
si snoda tra le sale per
raccontare l’intero ciclo
di vita dei reperti, dallo
loro produzione fino agli
usi nella cucina e nella tavola medievale; una delle
stanze accoglie i progetti che Leonardo
da Vinci elaborò per Piombino durante
i suoi soggiorni in città e il visitatore
può così ripercorrere le vicende cittadine che videro protagonista il grande
scienziato; di grande suggestione è la
sala che accoglie le monumentali teste
marmoree provenienti dalla Fonte dei
Canali di Marina e un’importante raccolta numismatica presenta la zecca di
Piombino emessa negli anni 1594-1814
dalle famiglie Appiani, Ludovisi, Orsini e Baciocchi. Il progetto si sviluppa
su tre livelli, partendo dal piano terra
(dove è illustrata la vita del Castello
dal 1100 ai giorni nostri) passando per
il primo piano (Dal boccale alla città,
storia di Piombino attraverso il “tesoretto” di S.Antimo) fino al secondo (dal
medioevo a Elisa Bonaparte), con l’ausilio di proiezioni, pannelli, ricostruzioni plastiche e postazioni touchscreen:
completano l’allestimento un fornito
bookshop, con una selezione di editoria specializzata e gadget, un ampio
spazio per convegni e
cerimonie, un’area per lo
svolgimento delle attività didattiche. L’originale
percorso espositivo, realizzato con il contributo
della Fondazione Cassa
di Risparmio di Livorno
e curato da Giovanna
Bianchi dell’Università di
Siena in collaborazione
con i progettisti Giuseppe Bartolini e
Simonetta Fiamminghi, ha già destato
interesse e portato un grande afflusso di visitatori: nei soli mesi di luglio
e agosto il museo ha registrato quasi
1.600 presenze (+34% rispetto al 2012).
Visitare il museo rappresenta anche
un’occasione in più per i residenti dei
Comuni della Val di Cornia, che acquistando la pArcheoCard al costo di
15 euro possono visitare il sistema di
UNA PROMOZIONE PER IL MUSEO
La qualità dell’istituzione piombinese premiata dalla Regione
Un altro importante riconoscimento per il Museo Archeologico del Territorio di Populonia: museo di rilevanza
regionale, questa la qualifica attribuita in base alla legge
21/2010, con la quale la Regione selezione in maniera rigorosa le strutture che valorizzano il patrimonio culturale
della Toscana con attività continuative di spessore scientifico e culturale, ma anche attraverso forme innovative di
gestione e comunicazione museale, promuovendo la cooperazione fra enti locali e altri soggetti pubblici e privati.
Tra i 29 musei candidati quest’anno, solo 13 hanno ottenuto l’accreditamento: attualmente, degli oltre 500 musei
presenti sul territorio toscano, meno di 60 sono riusciti ad
ottenere la certificazione. «Un riconoscimento importante –
commenta l’assessore alla Cultura Ovidio Dell’Omodarme
– perché attribuito sulla base di rigorosi criteri di selezione,
che premia i molteplici sforzi che nel corso di questi anni
sono stati compiuti per innalzare gli standard di qualità del
Museo. Un atto che consente inoltre di accedere ai bandi di
parchi e musei archeologici della Val
di Cornia, con possibilità di ripetere la
visita in modo illimitato nel tempo. In
ottobre il Museo sarà aperto sabato,
domenica e festivi dalle ore 10 alle 18
(dal 19 ottobre la chiusura è anticipata
alle 17). Per avere un anticipo del fascino di un museo così ricco, si può vedere un promo sul nuovo canale YouTube
“Parchi Val di Cornia”.
INFO www.parchivaldicornia.it, tel. 0565.226445
finanziamento regionale, offrendoci pertanto l’opportunità
di proseguire ulteriormente sulla strada della valorizzazione di questa importante realtà museale della città». Il vero
punto di forza del Museo è stato proprio l’alto livello di corrispondenza agli standard qualitativi richiesti dal MiBAC e
dalla Regione Toscana. «Dopo la Registrazione Emas dell’intero sistema dei parchi e dei musei, il premio del Paesaggio
della Convenzione Europea, le Bandiere Blu lungo i parchi
costieri per le quali la Parchi SpA è partner fondamentale –
ha dichiarato il Presidente della Parchi Val di Cornia SpA
Luca Sbrilli – la notizia dell’accreditamento del Museo di
Cittadella a Museo di Rilevanza Regionale è un’ulteriore testimonianza della politica che la società ha portato avanti
in questi anni e che mira soprattutto alla qualità dei servizi
culturali e ambientali. In un momento difficile, con scarse risorse finanziarie, tali obiettivi sono possibili solo attraverso
una politica aziendale determinata e un coinvolgimento di
tutti gli operatori che sanno rispondere con grande professionalità. Ancora una volta la Parchi ottiene riconoscimenti
di alto profilo contribuendo in tal modo ad aumentare la
qualità e l’immagine del nostro territorio».
17 piombino oggi 3.13
toponomastica & memoria
Una strada per Villani,
partigiano della pace
Così Piombino ricorda il primo sindaco eletto del Dopoguerra
di Laura Pasquinucci
ncora una volta la denominazione dell’ambiente urbano sarà
strumento della Collettività per
mantenere un legame con il proprio
passato, ricordando eventi e protagonisti che hanno segnato la sua storia. Anche nella nostra città, accanto ai grandi
nomi dell’arte, della letteratura, della
politica italiana, è facile incontrare vie,
piazze e parchi dedicati ad eroi piombinesi dell’antifascismo, della resistenza e della liberazione come Gualtiero
Balestri, Silvio Mina, Norma Parenti. In
questo contesto, la decisione di intitolare un luogo pubblico al sindaco Luciano Villani (la pratica è attualmente
in corso) ha il valore di un risarcimento quanto meno morale, seppur tardivo, per l’amara vicenda che sconvolse
non solo la vita di un uomo semplice e
onesto, ma anche quella dei suoi cari.
Villani, antifascista e partigiano, si trovò
coinvolto in una situazione che oggi definiremmo paradossale: «Quegli eventi –
raccontano oggi i figli Silvano e Claudio
– ci hanno costretto a percorrere una
strada lastricata di dispiaceri e delusioni. Un calvario durato almeno un ventennio». Ma quanti piombinesi oggi, a
distanza di oltre sessant’anni, sanno chi
era Luciano Villani? Se è vero che “non
c’è futuro senza memoria storica”, vale
la pena di rinfrescare i ricordi. Luciano
(Comunardo) Villani era comunista:
durante la dittatura aveva perso il lavoro di operaio all’Ilva e subìto il carcere
per l’attività politica, un’esperienza durissima che pregiudicò per sempre la
sua salute. Aveva fatto parte del Comitato di Concentrazione Antifascista durante le sollevazioni popolari che portarono alla battaglia del 10 settembre
1943: fu proprio il Cnl a sostenere la sua
candidatura per la guida della città, di
cui rispecchiava il più autentico spirito
democratico. La sua carriera nell’amministrazione locale inizia come assessore nella giunta del sindaco Luigi Terrosi
Vagnoli (nominato dall’Allied Military
Government il 25 luglio 1944), diviene
poi sindaco per nomina del Prefetto di
Livorno (6 giugno 1945) e confermato
il 31 marzo 1946 dalla comunità piombinese con le prime libere votazioni del
A
Dopoguerra, sostenuto da un consenso
popolare (13.702 voti su 16.000 votanti)
che non lo abbandonò mai. Sotto la sua
guida la comunità crebbe, l’amministrazione conseguì il pareggio di bilancio,
furono costruite scuole e case: anche
per questo fu designato come rappresentante al II Congresso mondiale dei
Partigiani della Pace (Varsavia, 1950).
Ma il successo personale non cambiò
l’indole modesta e riservata, lo spirito
di servizio e il fare cordiale che furono
sempre il suo tratto distintivo: come il
vecchio cappotto rivoltato, che indossa in moltissime foto d’epoca. E forse
fu proprio il suo essere così lontano
Palmiro Togliatti e il Sindaco Villani,
con Federigo Tognarini, Ilio Sabatini e Danilo Gistri
Piombino, settembre 1949
dall’arroganza del potere a condannarlo, colpevole soltanto di aver difeso la
dignità dei lavoratori e l’aspirazione dei
piombinesi a vivere in una società libera e democratica, per la quale avevano
tanto lottato e sofferto. Il 29 gennaio
1951, in occasione della riaccensione
dell’altoforno nella fabbrica, ricostruita dagli operai dopo la devastazione
dei bombardamenti, arrivarono in città
l’On. Giuseppe Togni, ministro dell’Industria e Mr. Lucius Dayton, capo della
missione Eca (Economic Cooperation
Administration) a Roma, istituita per la
gestione dell’European Recovery Program (Piano Marshall). L’importanza
dell’occasione è testimoniata da un filmato dell’epoca (La Settimana Incom
00549 dell’1 febbraio 1951, Nuovo altoforno all’Ilva di Piombino – Archivio
Storico Luce, www.archivioluce.com).
Ma la cerimonia all’interno dello stabilimento fu disertata dalle maestranze e
dai sindacati in segno di protesta contro la politica del riarmo, e così, nel corso del ricevimento nella sala consiliare,
il sindaco volle spiegare l’accaduto alla
luce del patriottismo e delle speranze
di pace della comunità locale, facendosi
portavoce delle preoccupazioni dei lavoratori. Parole che furono interpretate
come un insulto dal ministro che, lanciando minacce, lasciò la riunione portandosi dietro gli altri esterrefatti ospiti.
Villani fu subito sospeso e poi rimosso
dalla carica (decreto PdR 17 febbraio
1951). In breve l’episodio divenne simbolo del clima infuocato che caratterizzava in quegli anni difficili i rapporti
tra le istituzioni governative e le realtà
locali. La Lega Nazionale dei Comuni Democratici pubblicò un manifesto intitolato “Un sindaco patriota si leva contro
la guerra dello straniero” e gli attribuì
la medaglia d’oro “per benemerenze
acquisite nella civica amministrazione
restituita alla libertà 1946-1951”. Il caso
arrivò anche in Parlamento, dove l’allora ministro dell’Interno Scelba sostenne
che Villani aveva “dato prova del più
irriducibile spirito di parte, determinando nell’ambiente locale una situazione
difficile per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica”. A nulla
valsero le proteste della collettività, gli
scioperi e persino un appello al Presidente della Repubblica, contro quello
che veniva denunciato come un vero
e proprio sopruso. Villani fu vittima di
una lotta impari, che finì per contrapporre non tanto due uomini (ciascuno
dei quali merita il riconoscimento di
aver dato il proprio contributo al progresso del Paese) quanto due mondi,
due modi diversi e opposti di intendere la politica. Così scrive sull’Unità del
10 febbraio 1951 il grande giornalista e
intellettuale Alberto Jacoviello, allora
giovane corrispondente: “Capita sempre così agli uomini come Togni. Essi
non comprendono quale sia la forza
degli uomini come Villani. Uomini modesti che non hanno lo stesso volume
di voce degli uomini come Togni e non
hanno a loro disposizione i prefetti e la
polizia. Ma hanno il popolo con loro,
perché essi parlano in suo nome, perché dalle loro stesse case, dagli stessi
loro luoghi di lavoro, ne ascoltano la
voce. Gli uomini come Togni, invece,
agiscono sempre allo stesso modo e si
fanno sempre le stesse illusioni”.
istruzione & cittadinanza
piombino oggi 3.13
18
La scuola
che
cambia
Conferme e novità per l’anno in corso
di Barbara Noferi
l 9 settembre anche i ragazzi piombinesi, circa 4.000 tra bambini e adolescenti, sono tornati a scuola, per un
nuovo anno di impegno e di studio. Le
aule si sono ripopolate, tra molti problemi ancora irrisolti di una riforma
incompiuta e di pesanti tagli agli investimenti che gravano sulla qualità della
formazione. Salvare la scuola ormai non
è più soltanto compito delle istituzioni,
ma diviene un impegno collettivo, che richiede il contributo attivo di tutti, ragazzi e docenti, famiglie e amministrazioni
locali. «Voglio invitare le famiglie, che si
trovano ad affrontare difficoltà economiche sempre più evidenti – ha detto l’assessore all’Istruzione Anna Tempestini
nel suo tradizionale messaggio rivolto a
studenti e insegnanti – ad avere fiducia
e a fare “squadra” con gli educatori per
sostenere i figli nella loro crescita».
I
L’OFFERTA FORMATIVA
Del resto negli anni molto è stato fatto, le proposte delle scuole superiori
si sono diversificate, portando nuovi
iscritti provenienti anche da città vicine, e anche l’anno scolastico appena
iniziato porta novità. Anche se si profila
l’annunciata fine del liceo classico (per
assenza di iscrizioni), le scuole superiori vedono nuove possibilità di indirizzi,
rispetto ai tradizionali corsi di studio,
nell’ambito dell’assetto su due poli stabilito di concerto con la Provincia e la
Regione: quello tecnico-scientifico (Isis
Carducci Pacinotti Volta) e quello dei
servizi (Isis Einaudi-Ceccherelli).
SERVIZI E CONTRIBUTI
Innovarsi e fare rete, dunque, è la strategia percorsa anche nel settore del diritto allo studio che, come per gli altri
ambiti del sociale, richiede risorse ma
anche capacità organizzative e flessibilità. «La nostra Amministrazione – ha
detto ancora Tempestini – pur nelle ristrettezze e difficoltà economiche sarà
al solito impegnata a sostenere le tante
necessità scolastiche e lo farà consapevole, come in passato, del ruolo delicato e importante della formazione».
Sul versante dei servizi, viene dunque
riconfermato il trasporto scolastico
Tiemme, con operatore a bordo per l’assistenza dei bambini. Per la ristorazione, uno dei fiori all’occhiello del welfare
scolastico locale, si prevedono circa
190 mila pasti. L’attività delle istituzioni
verrà sostenuta e arricchita dal volontariato: come sempre, davanti alle scuole ci saranno i nonni vigili dell’Auser a
vigilare sulla sicurezza dei più piccoli.
Le famiglie in difficoltà economiche potranno accedere al “pacchetto scuola”
per avere un contributo all’acquisto dei
libri; all’inserimento dei più piccoli nel
CONTRO I CATTIVI FUNZIONA
La fatica di essere bambino nel mondo degli adulti
Moderno. Vero. Frizzante. Contro i cattivi funziona (Instar Libri, Torino 2013), di Massimo Canuti, colpisce nel segno raccontandoci un microcosmo realistico del disagio giovanile visto con
gli occhi di un tredicenne. Matteo, trasferitosi in
un quartiere milanese con la madre e il fratello
disabile, cerca di integrarsi e affrancarsi da quella nomea di “sfigato” che lo ha accompagnato
dopo l’ingresso nella nuova scuola. Figlio di genitori separati, non riesce a vivere serenamente
la sua adolescenza e cerca punti di riferimento.
Per questo accetta l’amicizia di Francesco, il
boss di un gruppo di “bulli” della scuola, un rapporto di cui sembra essere prigioniero. Tutto il racconto
vive del contrasto tra i buoni (il fratello quattordicenne
Guido, il migliore amico Saverio e la vicina di casa, Selene)
e i cattivi (tra gli altri Francesco e la sua gang), quasi un
affresco umano in cui l’autore dipinge una realtà permea-
percorso educativo è destinato invece
il fondo di 50.000 euro della Fondazione
Livorno (già partner del Comune in altri
importanti progetti), con il quale sono
stati riservati 15 posti in quattro nidi
privati accreditati, a copertura totale
della retta mensile: al momento hanno
risposto all’offerta 13 famiglie, segnalate dai Servizi Sociali, che altrimenti non
avrebbero avuto accesso al servizio.
Quest’anno infatti si sono registrate 20
iscrizioni in meno nei nidi comunali e
più richieste alle strutture private, alle
quali si chiedono condizioni più flessibili che tuttavia possono penalizzare le
finalità educative: attualmente sono 90 i
bambini iscritti ai nidi comunali più 45
al Centro Gioco Educativo, mentre i nidi
privati accreditati possono ospitare
fino a 62 bambini. «Nonostante la crisi
e le difficoltà economiche che stiamo
attraversando – conclude quindi l’assessore – è necessario sostenere con
forza il valore dello studio, della formazione e della cultura, perché solo con
questi sarà possibile confrontarsi con
la complessità, con la vita vera, forti
delle proprie competenze e conoscenze. Un augurio forte alle ragazze e ai
ragazzi, alle bambine e ai bambini che
affrontano l’anno scolastico, perché
possano trovare nella scuola un luogo
dove imparare ma anche star bene con
sé stessi e con gli altri».
ta di precariato, violenza, razzismo e falsi valori ma anche
di amicizia ed esempi positivi, che alla fine permettono al
protagonista di districarsi tra le difficoltà e le ingiustizie
della vita, risalendo verso una lenta presa di coscienza e
un lieto fine. La storia è una denuncia, priva di
retorica, rivolta all’inadeguatezza di quei contesti familiari e scolastici, in cui i ragazzi sono lasciati soli nel loro processo di maturazione: un
fenomeno sociale diffuso e assai attuale. Scrittore verista moderno, Canuti lascia la narrazione
ai personaggi con un uso significativo del dialogo, offrendo ai lettori uno spaccato vivo della
quotidianità di fronte al quale non si può restare indifferenti. Accolto con favore dalla critica,
Contro i cattivi funziona è una bella scoperta della narrativa italiana, presentata con successo al
Salone del Libro di Torino, che per il suo forte
valore educativo è adatta sia per i ragazzi che per gli adulti.
Architetto e copywriter free lance, Canuti è un piombinese che lavora e vive a Milano: con Gianluca Belmonte ha
pubblicato anche il libro per bambini Al buio vedi (Franco
Cosimo Panini, 2011). recensione di Marco Bonanni
19 piombino oggi 3.13
presidente del consiglio comunale
La memoria della Resistenza
P
almiro Togliatti (1949), Ferruccio Parri (1964), Arrigo Boldrini
(1974), Nilde Iotti (1979), Teresa
Mattei (1996), Tina Anselmi (1997),
Giuliano Amato (2003) e tanti, tanti altri. È davvero lunga la lista delle
personalità che hanno partecipato
alle celebrazioni indette ogni anno
dall’Amministrazione comunale per
l’episodio più emblematico della coscienza antifascista e democratica di
questa città: la battaglia del 10 settembre 1943, combattuta da militari e civili contro l’invasore nazista. Come ha
ricordato il prof. Carlo Smuraglia, nel
suo intervento per questo 70° anniversario, il valore di questa pagina di
storia – sancito dalla Medaglia al Valor
Militare – non si misura sulle perdite
nemiche, sul numero dei caduti e dei
feriti, sulla (breve) durata della vittoria: ciò che davvero conta, è che per la
prima volta a Piombino come in tante
altre parti d’Italia si accese la scintilla
del riscatto, che spinse operai e intellettuali, impiegati e contadini, uomini
e donne a rivendicare il proprio diritto alla libertà e al rinnovamento. Molte figure di spicco della cultura, della
politica e delle istituzioni hanno contribuito a mantenere viva la memoria
di quella straordinaria stagione aperta
dall’armistizio (non la morte, bensì la
“rinascita della Patria”, come fu definita in maniera illuminante e innovativa
dal presidente Carlo Azeglio Ciampi,
che proprio da Piombino lanciò forte
il suo no ad ogni forma di revisionismo
storico). Tra i più convinti sostenitori
dei meriti piombinesi, Giorgio Napolitano ha partecipato in più occasioni alle ricorrenze storiche: in veste di
presidente della Camera dei Deputati
nel 1993, per i cinquant’anni della Battaglia, e nel 2006 per la Festa della Liberazione, pochi giorni prima di salire
al Quirinale. Anche per il settantesimo
ha dimostrato la sua vicinanza spirituale alla città, inviando un messaggio che
il Sindaco ha letto durante la cerimonia.
Messaggi sono stati inviati anche dalla
presidente dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui Graziella Bettini, dal
presidente della Provincia di Arezzo Medaglia d’Oro al Valor Militare e dal prof.
Ivan Tognarini, presidente dell’Istituto
Storico della Resistenza in
Toscana.
Per saperne di più Piombino Medaglia d’Oro. Una battaglia di verità e giustizia, a cura di
L.Pasquinucci (Pacini editore, 2008)
DAL QUIRINALE
“Il 10 settembre 1943 la popolazione di Piombino e le forze militari italiane, unite da un comune anelito di libertà e di riscatto della dignità nazionale, respinsero gli assalti delle truppe
naziste. Fu l’inziio di un percorso – quello della
Resistenza – costellato di episodi di eroismo e
di tributi di sofferenza, in tante parti d’Italia e
fuori dai confini, a Porta San Paolo, Cefalonia,
Sant’Anna di Stazzema e nei campi di internamento, che condusse alla Liberazione della
Patria e quindi alla Repubblica e alla Costituzione. Rievocare a settant’anni di distanza la
Battaglia di Piombino è dunque non solo un
doveroso omaggio al coraggio di quanti scelsero di resistere alla violenza dell’aggressore,
ma anche una esemplare testimonianza del
contributo che gli Italiani hanno saputo offrire alla costruzione di un avvenire di pace e
giustizia. Il mio auspicio è che la celebrazione
odierna costituisca, in particolare per le più
giovani generazioni, motivo di riflessione ed
esortazione ad un crescente impegno per il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e la
civile convivenza fra i popoli. Con questi sentimenti rivolgo a lei, alla cittadinanza di Piombino e a tutti i convenuti il mio caloroso saluto”.
Testo del messaggio inviato al Sindaco di Piombino dal
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della cerimonia per il 70° anniversario della Battaglia di Piombino – Roma, 15 settembre 2012
SONO STATI CON NOI
Gli altri relatori della Battaglia di Piombino nell’ultimo decennio
2004 Riccardo Nencini, Presidente del Consiglio Regionale Toscano; 2005 Michele Silicani,
Sindaco di Stazzema; 2006 Luigi Berlinguer, Presidente della Rete Europea dei Consigli Superiori della Magistratura; 2007 Vannino Chiti, Ministro per i Rapporti con il Parlamento e
le Riforme Istituzionali; 2008 Leonardo Domenici, Sindaco di Firenze; 2009 Claudio Martini,
Presidente Regione Toscana; 2010 Gianni Cuperlo Parlamentare Camera dei Deputati; 2011
Valerio Onida, Presidente Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in
Italia e Presidente Emerito della Corte Costituzionale; 2012 Alfredo Reichlin, partigiano, politico e scrittore; Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana; Carlo Smuraglia, partigiano,
politico e docente universitario.
TANZI AL MUSEO BELLINI
A Firenze la prima antologica postuma del maestro
C’è ancora tempo per visitare la bella mostra al Magazzino n.
5 del Museo Bellini, nel capoluogo toscano (12 - 26 ottobre),
dedicata al maestro ciociaro (1926-2011). Federico Tanzi, opere scelte 1957-2009 è il titolo della rassegna curata da Andrea
Baldocchi, che firma con Riccardo Martinelli anche il catalogo pubblicato da Pacini editore e impaginato dallo
Studiografico M di Piombino: un’opera impreziosita
dalle foto di Daniele Bini e Luca Ruffoli e da molti
contributi di critici e amici. Autodidatta, da San Giovanni Incarico si era trasferito negli anni Cinquanta
a Piombino e qui, dopo essersi profondamente lega-
to alla natura e ai paesaggi agresti della sua terra, aveva subito
il fascino delle ciminiere, dedicando alla fabbrica parte della
sua crescita artistica. Proprio a Piombino aveva inaugurato la
sua prima personale e al termine della sua lunghissima carriera
è stata la città d’adozione a tributargli l’ultimo omaggio prima
della sua scomparsa, con un’antologica al Quartiere Salivoli.
L’esposizione fiorentina ripercorre oltre cinquant’anni della sua
vita, oltre che della sua arte, attraverso una selezione di opere
nella quale cresce e si dipana la tensione spirituale,
il mistero della fede e della resurrezione, la critica
compassionevole per un’umanità sempre più distratta dai veri valori: tutti temi portanti, che fanno
da filo conduttore ad una collezione importante di
quadri, sculture, disegni e incisioni.
gruppi consiliari
Partito Democratico
Presidente del Gruppo
Capuano Claudio
Consiglieri
Barsotti Rinaldo
Basso Giovanni
Bonti Giovanni
Braschi Maria Grazia
Cioncoloni Cinzia
Fabiani Valerio
Iacopucci Paolo
Landi Lara
Lenzi Corrado
Mataloni Maida Pres. Cons. Com.
Molendi Giorgio
Niccolini Roberto
Paini Ginevra
Rosalba Ettore
Spagnesi Massimiliano
Italia dei Valori
Presidente del Gruppo
Mosci Marco
Il Popolo della Libertà
Presidente del Gruppo
Pazzaglia Federico
Consiglieri
Bianchi Paolo
Fulcheris Alessandro
Meucci Paolo
Sironi Giovanni Vice Pres. Cons. Com.
Rifondazione Comunista
Presidente del Gruppo
Checcoli Torrino
Unione di Centro
Presidente del Gruppo
Coppola Luigi
Futuro e Libertà per l’Italia
Presidente del Gruppo
Amerini Giampiero
Gruppo Misto
Presidente del Gruppo
Gelichi Riccardo
Spirito Libero
Presidente del Gruppo
Mambrini Federico
Consigliere
Filacanapa Sergio
Per Piombino
Presidente del Gruppo
Trotta Angelo
Consigliere
Carrara Luca
piombino oggi 3.13
20
Futuro e Libertà per l’Italia
Siamo ormai a pochi mesi dalla fine della
legislatura, la seconda per me, come per il
Sindaco e per parte della Giunta, e ritengo
opportuno fare un’analisi di quanto avvenuto in questi anni. Sono quasi otto e gli
argomenti non mancano di sicuro. Come
esponente di una forza di minoranza dovrei
essere portato a esaltare ciò che questa
amministrazione non ha fatto, e a sminuire
i risultati che ha ottenuto. Non sarebbe corretto, e non è nel mio stile. Premetto che ho
sempre avuto la massima stima per il sindaco Anselmi. Ritengo che, nonostante i suoi
difetti (ma chi non ha difetti), l’impegno,
la costanza, la serietà e la correttezza che
ha dimostrato in questi anni siano degni di
nota. Certo, ha commesso degli errori, ma
chi non li commette è perché non fa nulla.
È anche vero che il suo “caratterino” non
piace a tutti, però un amministratore non si
giudica dal suo carattere, ma da ciò che fa.
Credo anche di poter affermare (forse è meglio dire: a mio parere) che Anselmi non ha
avuto quell’aiuto e quella collaborazione
che un sindaco dovrebbe avere. Spesso ha
prevalso la logica di partito, che ha avuto
la meglio sulle scelte amministrative. Sempre a mio parere, ha combattuto la guerra
con i soldati... che “gli hanno concesso”.
Infine, devo riconoscere che ha avuto anche una buona dose di sfortuna. L’analisi
che mi sono ripromesso di fare non è semplice, né breve.
Parto dall’errore più grosso (più grave
per l’economia di Piombino) commesso
in questi anni: dire no al progetto del Polo
Nautico alla Foce del Cornia. Forse è stato
il più grave nelle storia di Piombino, più
grave anche di quando, negli anni Novanta, dissero no alla Menarini (tremila posti
di lavoro) puntando tutto sul progetto Utopia (...). La colpa non è tutta del sindaco,
la bocciatura del progetto non è stata solo
una sua decisione. La sua colpa è stata
quella di “cedere” senza fare resistenza alle
decisioni (politiche?) imposte dall’alto. Ma
forse penso a come avrei agito io in quel
caso: avrei insistito fino al punto di farmi
espellere dal partito o dimettermi da sindaco. Devo ammettere, però, che proprio
per il “caratteraccio”, nonostante le numerose opportunità, io non ho fatto carriera
politica. Il progetto presentato dalla Ifim
(BankItalia), una società controllata dal Ministero del Tesoro, quindi senza problemi
finanziari, prevedeva un cantiere dove si
potevano costruire tre navi contemporaneamente (100, 75 e 50 metri), 1.500 posti
barca, attracco per 50 grossi pescherecci,
mercato ittico, tre grandi alberghi, università del mare per 300 studenti e un grande
stabilimento balneare, oltre ai servizi accessori (parcheggi, officine, ristoranti ecc).
Erano previsti investimenti per oltre 120
milioni di euro e, parte più interessante, circa 3.750 posti di lavoro. Qualche centinaio,
provenienti dalla pesca e da altre attività
minori, erano posti già esistenti, ma sicuramente più di tremila nuovi. Non credo di
sbagliare, vista anche la situazione occupazionale attuale, se dico che abbiamo dato
un calcio a una grande opportunità. Ma c’è
di più. Con il Polo Nautico alla foce del Cornia, a mio parere e non solo mio, abbiamo
perduto anche la grande opportunità dei
fanghi di Bagnoli, con tutto quanto c’era
dietro (porto, 398, bonifiche ecc., con i rispettivi posti di lavoro). Secondo voci (attendibili) che circolavano in quel periodo
i due progetti erano strettamente collegati.
Insomma, il sistema del dare e dell’avere: i
fanghi di Bagnoli in cambio della costruzione del Polo Nautico. I cosiddetti fanghi di
Bagnoli, che poi in realtà erano i materiali
di colmata dello stabilimento, dovevano
servire per riempire le casse di colmata del
porto, quelle casse che ora ospiteranno rifiuti ben peggiori. A coloro che tanto hanno
combattuto l’arrivo dei “fanghi”, voglio dire
che quelli erano cento volte migliori delle
vecchie navi che, nei prossimi anni, saranno smantellate nel porto della nostra città.
Questo senza contare la sostanziale differenza dei posti di lavoro.
(continua nel prossimo numero)
Giampiero Amerini
Spirito Libero
Spirito Libero a fianco dei lavoratori...
Spirito Libero è al fianco dei lavoratori
per difendere l’occupazione e la continuità produttiva dello stabilimento di Piombino, dicendo no ad uno spegnimento “al
buio” dell’altoforno. Occorre incalzare il
governo per una coerente politica industriale che rilanci la siderurgia, ricercando tutte le possibili sinergie in campo nazionale salvaguardando il ciclo integrale,
ma contemporaneamente bisogna lasciare aperte tutte le strade per non trovarci
impreparati di fronte a scenari che comunque non siamo in grado di disegnare.
Il piano industriale presentato da Nardi,
quindi, deve essere la seconda scelta su
cui comunque lavorare da subito in caso
di impossibilità del mantenimento del ciclo integrale, massimizzando le ricadute
occupazionali che lo sviluppo del porto, il
progetto di Asiu sulla centrale solare termodinamica e l’inserimento nel business
dello smantellamento della navi possono
portare. E dunque fermezza nel difendere il ciclo integrale esplorando tutte le
strade possibili, ma anche flessibilità nel
rispondere a scenari negativi che non devono vederci impreparati e subirli.
...per il rilancio della sanità...
L’Area Vasta dovrà procedere a tagli pari
a 126 milioni di euro per stare nei limiti
del vincolo di bilancio regionale e la sola
Usl6 ne dovrà tagliare dal proprio bilancio ben 26 milioni, pena il commissariamento. Visto che si possono scegliere
due strade per far fronte a questi tagli, e
cioè concentrare tutte le attività di alta
specializzazione solo su Santa Chiara/
21 piombino oggi 3.13
Cisanello, oppure ripartirle su tutti gli
ospedali ex provinciali, favorendo la loro
specializzazione in un’ottica di programmazione regionale, Spirito Libero non ha
dubbi su quale scegliere. Nella prima
ipotesi la riduzione di spesa avverrebbe concentrando tutte le attività di alta
specializzazione (ben 42.000 ricoveri nel
2012) su Santa Chiara/Cisanello, con un
innalzamento dei costi e dei disagi per i
cittadini, costretti ad un pellegrinaggio
sanitario e con una sostanziale marginalizzazione degli altri ospedali, Piombino
in testa. Nella seconda ipotesi invece una
programmazione regionale con redistribuzione delle specialistiche tra gli ospedali ex provinciali creerebbe sinergie ed
una rete con una eguale riduzione della
spesa sanitaria, ma senza la marginalizzazione degli ospedali di 2° e 3° livello
gruppi consiliari
e senza costi e disagi per i cittadini. Gli
ospedali di Piombino, Cecina e Portoferraio avrebbero un bacino di utenza di
170.000 abitanti e potrebbero anch’essi ridistribuire le specialistiche in base
alle proprie caratteristiche, diventando
una rete ospedaliera di 2° livello. Inoltre,
considerato che esistono ben quattro direzioni sanitarie (Livorno, Portoferraio,
Cecina e Piombino), con un costo complessivo di 15 milioni di euro, potremmo ottenere ulteriori risparmi lasciando
quella di Livorno ed accorpando quelle
di Cecina, Piombino e Portoferraio con
un risparmio di 10 milioni di euro, senza
ulteriori tagli ai servizi.
...ed una migliore cura della città
Sullo stato di degrado di Viale Regina Margherita – tratto dall’incrocio con la Tolla
Bassa alla rotonda con l’ancora – abbiamo
presentato un OdG per affidare all’Autorità
Portuale la gestione di tale pezzo di strada. Quella che dovrebbe essere la Porta
a Mare della città, frequentata da migliaia
di turisti che vi parcheggiano le loro auto
quando si recano all’Isola d’Elba, peraltro
senza pagare il parcheggio per intere settimane, oppure quando, avendo a disposizione alcune ore per prendere la nave,
proseguono a piedi per il centro città, si
presenta in condizioni pietose, con i marciapiedi invasi da rifiuti, deiezioni dei cani,
terriccio e rovi. Poiché però il Comune è
soggetto a sempre nuovi tagli nel proprio
bilancio, ecco l’idea di affidare all’Autorità
Portuale la manutenzione di quel tratto,
dandole la possibilità di introitare anche
risorse dai parcheggi da istituire.
Federico Mambrini
Sergio Filacanapa
macchina organizzativa che ti supporta.
Piombino vive un momento drammatico,
la fabbrica da qualche tempo segnala cedimenti importanti, a breve si troverà ad
un bivio obbligato: quale strada scegliere?
Forse le diramazioni sono finite. Anche se
molto tardivo, sarebbe auspicabile avviare un percorso a fianco del governo centrale, dove si dialoga con le imprese e si
cercano soluzioni tecniche adeguate per
il territorio, attraverso finanziamenti legittimi e ben indirizzati: mi riferisco all’articolo 27 del DL 83, dove si parla di aree di
crisi complessa come quella di Piombino.
Avrei preferito un progetto organico che
legasse tutto, Lucchini, Dalmine, Magona e
Porto, avrei sperato in una risposta certa
sulla possibilità d’avere la 398 fino al porto, perché è strategica per tutte le attuali
previsioni di sviluppo economico “nautica
e cantieristica”: oppure, nell’impossibilità di avere a breve una strada alternati-
va, andrebbe preteso di delocalizzare le
suddette previsioni dove l’infrastruttura
è già esistente come la Foce del Cornia.
Sarebbe frustrante se gli sforzi politici
della maggioranza, forte della Regione,
della Provincia e del Governo Nazionale,
non portassero a niente di concreto, allora
avrebbero davvero sbagliato tutto. Spero
che in questa difficile fase non si cerchi un
nemico, magari in coloro che qualche volta si lamentano dei fumi, perché vogliono
solo una fabbrica sicura, oppure in quelli
che cercano un potenziamento dell’offerta turistica, insomma additare chi cerca
una diversificazione, che non è una brutta parola, ma solo ricerca di progetti di
riconversione industriale e manifatturiera; fare tutto questo e cercare di salvare
la Lucchini sono due cose distinte, chi le
lega specula malamente, o cerca un capro
espiatorio per le proprie inefficienze.
Riccardo Gelichi
Gruppo Misto
La crisi è oggi, siamo in drammatico ritardo
Oggi è piuttosto semplice fare un certo
tipo di politica, spesso basta seguire la
“pancia” del popolo e, se si percepisce
cosa quest’ultimo vuole, con le parole
glielo si serve su un piatto d’argento. Appurato ormai che la memoria è corta, non
importa se l’obiettivo promesso poi viene
raggiunto, pesa invece molto il messaggio
del momento. Ma soprattutto vale la regola: “è meglio una bella bugia di una brutta verità”. Così però non si costruisce e il
rapporto di fiducia alla fine si sgretola malamente, magari un certo fideismo resta,
ma in tempi di ristrettezze economiche
questa politica è la peggiore che si possa
auspicare. I regimi, di solito, soprattutto
quando si mette male, individuano un nemico, costruiscono un teorema complottista e indirizzano i fedeli all’attacco, di
solito funziona, quando si possiede una
Il Popolo della Libertà
La pausa dei lavori del Consiglio Comunale, nel periodo estivo, permette di fare una
riflessione sulla difficile situazione che sta
vivendo la politica a livello nazionale.
Il PDL ha garantito la nascita del Governo
presieduto dal Presidente del Consiglio Enrico Letta ed ha lavorato affinché fossero
rispettati gli impegni presi in sede di costituzione dello stesso, vedi tra tutti l’eliminazione della tassa IMU sulla prima casa.
Accanto a questa attività istituzionale
che vede il PDL sostenere un governo cosiddetto di “larghe intese” insieme al PD,
assistiamo ancora una volta ad un attacco nei confronti del Presidente Berlusconi, da parte della Magistratura che mira
ad eliminare politicamente, e non solo, il
leader di un partito politico, che ha ottenuto, anche recentemente, un notevole
consenso elettorale.
L’iter processuale del tutto anomalo che
ha avuto il procedimento a carico del
Presidente Berlusconi ha evidenziato la
chiara intenzione, da parte della Magistratura, o meglio, di una parte della Magistratura, di condizionare il panorama
politico del Paese.
La sentenza emessa “in fretta e furia” dalla Corte di Cassazione, con la scusa di
evitare la prescrizione del reato, che si
sarebbe maturata anche per colpa dell’inerzia e dell’inefficienza della Magistratura stessa, mostra un evidente disparità di
trattamento rispetto a tutti quei cittadini
che quotidianamente attendendo giustizia, vedono i procedimenti che li riguardano prescriversi a causa dei disservizi
del sistema giudiziario.
La sentenza, inoltre, nonostante ormai sia
passata in giudicato, divenendo definitiva,
evidenzia notevoli punti assolutamente discutibili, come per esempio il fatto che sia
stato ritenuto colpevole del reato un soggetto, appunto Silvio Berlusconi, che non
era né Presidente, né Amministratore Delegato, né rappresentante legale delle società
che avrebbero compiuto le attività illecite.
Ugualmente è inverosimile che una società, che versava milioni di euro di tasse, abbia compito un’attività illecita per evadere
una cifra che rappresenta lo zero virgola
delle imposte invece pagate.
Nel sistema giudiziario italiano, che in teoria e giustamente dovrebbe essere molto
garantista, una persona per essere condannata in sede penale deve risultare colpevole dei reati alla stessa contestati, oltre
ogni ragionevole dubbio. In questo caso,
i dubbi sulla colpevolezza del Presidente
Berlusconi erano molti ed evidenti.
La giustizia che persegue interessi di natura politica è molto pericolosa per la
democrazia di un Paese, in quanto può
condizionare e modificare i risultati delle
elezioni, violando in tal modo il sacrosanto
principio che viene affermato all’articolo 1
gruppi consiliari
della nostra Costituzione, in base al quale
la sovranità appartiene al Popolo.
La sinistra italiana per risultare una forza
politica democratica dovrebbe garantire
la possibilità di esercitare la propria funzione politica all’avversario e contrastarlo in modo democratico nelle prossime
elezioni.
La durata del Governo presieduto dal Pre-
sidente Letta, a mio avviso, non può prescindere dalle sorti del Presidente Berlusconi.
Non ritengo possibile, infatti, che possano
convivere due forze politiche nella stessa
maggioranza, quando una di queste fa di
tutto per annientare il leader dell’altra.
Il PDL, che sta realizzando la propria trasformazione nella nuova Forza Italia, ha
piombino oggi 3.13
22
dato dimostrazione di responsabilità istituzionale garantendo il proprio sostegno
al Governo e permettendo di superare una
stasi politica, verificatasi dopo le elezioni,
che altrimenti difficilmente sarebbe stata
risolvibile, ora spetta al PD garantire che il
Governo possa andare avanti e che le istituzioni democratiche siano salvaguardate.
Federico Pazzaglia
Partito Democratico
«Non fu un caso» che la Battaglia di Piombino del 10 settembre del 1943, quando
gli insorti costrinsero alla resa le forze
tedesche che avevano tentato di occupare il porto e la città, si sia svolta «in una
città di operai e di acciaierie». Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, partecipando alla commemorazione
della Battaglia, mette ancora in evidenza
la questione del lavoro e del suo legame
con il Partito Democratico. «Anche per
questo ruolo nazionale svolto da questa classe operaia – ha detto riferendosi
appunto all’episodio di 70 anni fa – non
si può non esprimere preoccupazione e
sofferenza per i fatti dell’attualità che vedono in ginocchio in tutta l’Italia le produzioni di acciaio, a Piombino, a Trieste,
come a Verona, a Brescia, in Brianza e a
Taranto, con il prezzo più alto pagato dai
lavoratori e con un conseguente effetto di
risonanza negativa nel complesso della
vita democratica del Paese». «La crisi del
lavoro – ribadisce Rossi –, la sua umiliazione, la sua non valorizzazione sono la
più seria minaccia per la democrazia».
Ancora qualche mese per continuare a
sperare. E poi un vero e proprio dramma
sociale potrebbe investire la nostra città e
incidere negativamente sull’economia della Val di Cornia, con conseguenze non solo
per la nostra zona ma per l’intera Toscana.
Lo storico stabilimento che produce acciaio da oltre cento anni, secondo a livello
nazionale solo all’Ilva di Taranto, rischia
di chiudere lasciando quindi senza lavoro
circa 4mila persone, se si considera anche
l’indotto. Il cuore dell’economia di un intero territorio potrebbe smettere di battere.
Da sempre, le nostre fabbriche sono considerate dai piombinesi, e non solo, la garanzia di un posto di lavoro stabile. Quella
certezza purtroppo da alcuni anni è ormai
svanita. La crisi finanziaria che ha colpito
l’acciaieria di Piombino già nel 2003, quando ancora era guidata dalla famiglia Lucchini, non si è mai attenuata. D’altronde un
vero piano industriale per la sua fabbrica,
Piombino non lo vede da decenni. Una possibilità per rilanciare l’industria potrebbe
essere quella di sviluppare un grande progetto che metta insieme le potenzialità
del nuovo porto, a novembre partiranno
i lavori, con la rottamazione delle vecchie
navi. Con lo smantellamento della Concordia, che potrebbe essere il primo passo,
si può sviluppare una sorta di filiera corta dell’acciaio. Il porto, quindi, potrebbe
aprire alla Lucchini la possibilità di ripresa.
L’obiettivo è mantenere i livelli occupazionali e dare risposte rapide alle imprese
che intendano investire sul nostro territorio. Il coraggio dell’innovazione deve essere la spinta motrice a guardare avanti.
Che il futuro industriale sia complicato, a
Piombino lo avevamo capito da tempo. La
riconversione auspicata dalle istituzioni
avrebbe bisogno innanzitutto di bonifiche
e dunque di investimenti milionari, che
non ci sono. È per questo che la battaglia per il mantenimento di una tradizione industriale lunga 150 anni qui appare
più forte che nel resto della Toscana. C’è
da evidenziare purtroppo che Piombino,
come il resto della siderurgia europea,
soffre della concorrenza dei Paesi emergenti. La Lucchini ha qualche problema
strutturale in più: per abbattere i costi
ha bisogno di fare volumi. Come evidenziato più volte, l’equilibrio economico
dell’azienda va in crisi se l’altoforno marcia al di sotto di 1,8 milioni di tonnellate
all’anno, mentre ora il livello produttivo
è attestato su 1,2 milioni. Il problema della Lucchini non è solo collegato alla crisi
economica, ma anche al differenziale dei
costi. Ci vuole dunque «il coraggio dell’innovazione», come più volte sottolineato
dal sindaco Gianni Anselmi, puntando
sulla ricerca di un acquirente in grado
di realizzare un impianto tipo Corex e
intraprendere la strada dell’energia con
costi più bassi a servizio dell’industria.
«Strade nuove ma attenzione», ha ricordato Susanna Camusso alla festa regionale
del PD a Piombino, sottolineando che in
siderurgia non è vero che se si chiude un
impianto poi lo si riapre. «Non si può fermare l’altoforno – ha sostenuto –, si deve
tenere acceso l’impianto e nel frattempo
ragionare sulle nuove tecnologie, realizzando le possibili sinergie con Taranto».
Senza dubbio siamo ad un passaggio
delicatissimo, che richiede un impegno
straordinario da parte del governo per
la salvaguardia della siderurgia italiana.
L’industria è un patrimonio da salvaguardare per avere un’idea del Paese.
Alcuni sociologi affermano che oramai
non esiste più la classe operaia ma che
ci sono solo gli operai. Potrebbe essere
vero e comunque “non fu un caso” che
quel lontano 10 settembre 1943 per la libertà «si 0batterono gli operai, i democratici, i giovani partigiani e gli intellettuali,
in generale la parte migliore del Paese».
Monica Braschi
tanti, in primis la questione Lucchini che
sta arrivando al capolinea, il Regolamento
Urbanistico (già superato nei contenuti, visti i criteri con cui è stato elaborato ed il
notevole ritardo che sta bloccando professionisti, artigiani, imprenditori) con il parere sulle osservazioni per l’approvazione
definitiva ed infine gli interventi sul porto
con l’ipotesi Concordia.
Sinceramente e con rammarico è inevitabile che la prima cosa che emerga è una
totale assenza di chiarezza.
La crisi della Lucchini è la priorità, in quanto intorno ad essa gira il futuro delle principali aziende locali, del porto e di una parte
importante dell’economia della città.
Il governo ha nominato il commissario (invocato a furor di popolo) con il compito di
tentarne il salvataggio attraverso un piano
industriale realizzabile, che peraltro è stato presentato nei tempi previsti.
Lo Stato non ha la forza di poter intervenire adeguatamente per rilanciare l’acciaio
italiano, la debolezza della politica coincide con l’azione dei Magistrati a Taranto
che si sostituiscono alle Istituzioni democratiche e decidono delle sorti di un gruppo industriale.
Per rilanciare un progetto autorevole con
un altoforno ed un’area a caldo qualificata
secondo le tecnologie moderne dovrebbe
iniziare una nuova epoca per la siderurgia
Unione di Centro
“La speranza è l’ultima a morire” ed in un
momento particolare come quello che sta
vivendo la nostra comunità si deve trovare
la forza per uscire dal tunnel in cui siamo
entrati.
È comprensibile che vi sia chi talvolta tenta di mascherare la realtà cercando soluzioni che sono difficili o addirittura impossibili, ma è legittimo provare a credere che
si possa raggiungere un obbiettivo.
Però è anche vero che non si può e non si
deve barare; si ha il dovere di dire le cose
come stanno senza nascondersi dietro illusioni, poiché alla fine il rischio è che si
rimanga con un pugno di mosche.
A breve vi saranno appuntamenti impor-
23 piombino oggi 3.13
pubblica in stile “partecipazioni statali", ma
per limiti imposti dall’Europa e per la mancanza di risorse purtroppo non è fattibile.
Il Corex è una possibilità, ma al momento
senza investitori e soprattutto con i tempi
lunghi per la costruzione degli impianti potrebbe essere preso in considerazione solo
in una fase successiva.
Si deve fare i conti con la realtà: se si vuole
veramente salvare la fabbrica ed un numero importante di posti di lavoro, serve una
soluzione percorribile e non ipotesi che
non sono a breve realizzabili e che servirebbero solo ad aggravare la situazione
economica dell’azienda, con le casse oramai definitivamente a secco.
Il tempo è scaduto: se nel confronto fra
commissario e governo scaturisse una
possibilità concreta, ed è facilmente
comprensibile quale potrebbe essere, è
opportuno che ciascuno si prenda le proprie responsabilità.
gruppi consiliari
Anche per quel che riguarda la Concordia,
al di là delle infrastrutture per ospitarla,
qualora arrivasse veramente (e le difficoltà sono più delle certezze), servirà un
progetto di dismissione che preveda l’utilizzo del rottame: se l’altoforno, com’è probabile, non durerà ancora a lungo, dovrà
essere costruito un impianto adeguato che
in poco tempo sia capace di sostituirlo per
garantire la filiera.
Per questo motivo, al di là delle incertezze
fisiologiche, se non vi è perlomeno l’idea
di un percorso da seguire, diventa difficile
pianificare le fasi successive.
Ora è il momento di uscire allo scoperto e
non di nascondersi dietro esigenze personali o di parte, qualunque esse siano: non
ci sono elezioni o poltrone che possano
valere la sopravvivenza di un territorio, è
finita l’era dei proclami, delle tessere e delle prebende, serve concretezza e si deve
avere il coraggio di prendere una posizio-
ne definitiva anche se costerà molto sotto
ogni profilo.
Forse Piombino ha veramente bisogno di
cambiare, ma non nomi e cognomi o giovani con vecchi, bensì un sistema fermo
sull’autosufficienza di una tradizione autoreferenziale che mette avanti la propria
sopravvivenza, incurante di tutto il resto.
Lo si percepisce dalle dichiarazioni pubbliche di autorevoli esponenti del mondo
economico locale saldamente schierati e
sempre pronti a riconfermare il proprio
sostegno senza esitazione e con convinzione.
Sarebbe opportuno che tutti ci chiedessimo il perché, anche se poi alla fine saremo
sempre disponibili a credere che tutto è
normale e funzionale al bene dei cittadini,
nel pieno rispetto delle regole e della trasparenza, nonostante nel frattempo siamo
sempre più vicini al baratro.
Luigi Coppola
to urbanistico, un atto che abbiamo valutato fortemente recessivo e per il quale non
abbiamo potuto dare un voto positivo. Le
nostre perplessità si sono riversate in più
di 300 osservazioni dei cittadini, che stanno
rallentando all’infinito il lavoro degli uffici.
Questa situazione, a distanza di più di un
anno dall’adozione, ha bloccato di fatto il
lavoro dell’edilizia (questo perché, ad oggi,
qualunque intervento deve essere previsto
sia nel vecchio che nel nuovo regolamento).
Noi vogliamo che il Regolamento urbanistico
da approvare sia un volano di sviluppo economico a consumo zero di territorio: non
vogliamo cioè nuove case e nuovi volumi,
ma chiediamo che il Comune non solo impedisca (come ha fatto nel documento adottato), ma addirittura stimoli tutti gli interventi
di miglioramento dell’esistente. Chiediamo,
tra le altre richieste, che venga tolto o almeno abbassato l’inutile vincolo di 55 metri calpestabili minimi nelle case. Questo vincolo
ha bloccato l’edilizia con decine e decine di
posti di lavoro persi tra muratori, piastrellisti, venditori e montatori di serramenti, tecnici e agenti immobiliari; badate bene non
tra i titolari o tra chi fino ad oggi s’è “arricchito” con l’edilizia, ma tra i dipendenti più
sfortunati, magari con contratti atipici.
Il regolamento deve sviluppare il turismo,
un turista non vuole una casa in affitto per
una settimana di 80 mq, ne chiede una piccola e che costa poco e il regolamento nega
questa possibilità di investimento.
Sotto quest’ottica dello sviluppo dei posti
di lavoro noi facciamo anche delle proposte, ad esempio sui parcheggi del mare. Lo
sapete che chi ha messo le macchinette
per i parcheggi a pagamento riscuote per
contratto circa un quarto dell’introito, una
cifra intorno ai 250mila euro? Avete capito
bene, 250mila euro per aver posizionato
delle macchinette che prendono solo i soldi.
Quest’anno potremmo, in occasione della
scadenza del contratto, annullare completamente la convenzione ed affidare a delle persone in carne ed ossa questo onere per quella cifra, potremmo così avere più di 50 posti
di lavoro per 4 mesi e garantire un’entrata a
dei cittadini che hanno perso il lavoro.
Concludo proprio sul lavoro. Tanto si parla di ripresa e di numeri quali pil, rapporto
deficit/pil; a chi ha perso il lavoro di questi
numeri non intressa niente. Per lui la crisi
finisce quando trova un altro lavoro.
Marco Mosci
Italia dei Valori
A livello nazionale quello che succede è sotto gli occhi di tutti. Il più grande partito di
centrosinistra, il Pd, ha vinto le elezioni insieme a Sel e governa col Pdl. Questo è un
gesto molto grave nei confronti dei propri
elettori (e questo ci interessa poco), però
ci interessa nel nostro piccolo del comune
di Piombino, perché il Pd ha fatto la stessa
identica cosa: ha vinto le elezioni insieme a
Sinistra Ecologia e Libertà, ai Comunisti Italiani e all’Italia dei Valori e poi governa con
Spirito Libero e Per Piombino. Ma che succederà domani? Per il domani la nostra idea è
molto chiara: costruire insieme a chi ci vuol
stare (Pd, Rifondazione, Sinistra e Libertà e
quant’altro si definisce di sinistra o almeno
di centro sinistra) un asse per governare
insieme a tutti i livelli, dallo stato al nostro
comune. Chiaramente ciò è quello che cerchiamo di ottenere, ma la frammentazione
del Pd in decine di correnti ci mette, almeno
a livello comunale, nella difficoltà di trovare
un interlocutore autorevole che possa prendere impegni per un programma condiviso.
Ma perché il Pd ha cambiato idea sul governo della città? Noi in pratica siamo stati
allontanati dall’amministrazione della città
in occasione dell’adozione del Regolamen-
Partito della Rifondazione Comunista
Ricostruire subito il Ponte di Ferro
Siamo stati presenti alla straordinaria manifestazione dell’inizio di agosto dei lavoratori
dell’agricoltura e dei cittadini della Sdriscia
Ponte di Ferro e Populonia, il Sindaco e gli
Assessori brillarono per la loro assenza. Le
rivendicazioni che sono state espresse dopo
l’abbattimento del ponte sono giuste e legittime. Gli agricoltori e i cittadini subiscono
grandi danni per l’interruzione della via di
comunicazione che collegava la zona di Populonia attraverso la 398 agli ammassi della
Sdriscia. Nulla è stato fatto dall’Amministrazione Comunale di Piombino per evitare tutto questo, una soluzione doveva già essere
predisposta prima della demolizione. Adesso
restano solo vaghe promesse. Noi chiediamo
al Sindaco e alla sua maggioranza di farsi carico immediatamente della ricostruzione del
ponte, anche attraverso una soluzione temporanea affidata al Genio dell’EI. Rileviamo
l’assoluta mancanza di interesse e di attenzione per i problemi dell’agricoltura, settore
economico di primaria importanza, insieme
al polo siderurgico, a Piombino e in Val di
Cornia anche per il lavoro. Ancora una volta, in 10 anni di giunta Anselmi, ai proclami
altisonanti non seguono i fatti. Ponte di ferro
è stato demolito senza soluzioni di ricambio,
il prolungamento fino al Porto della 398 non
è arrivato, ma in compenso ci si da molto da
fare per qualche esercizio commerciale nel
centro storico, per la privatizzazione delle
spiaggie e degli spazi pubblici come il piazzale di Marina e si invitano i cittadini a ballare
e cantare, intanto non si risolve un solo problema. Ad oggi le risposte non sono arrivate
se non quella di una riunione convocata il
26 settembre, in cui i cittadini si sono sentiti
riproporre solo le solite promesse. Non esistono impegni scritti, stanziamenti, progetti
e cronoprogrammi, solo promesse in vista
delle elezioni del 2014. Un’amministrazione
seria non dovrebbe abbandonare il proprio
territorio agricolo così come è stato fatto.
la città dello sport
titolo
piombino
piombino oggi
oggi 2.09
3.13
24
Un mese su due ruote
L’
Settembre all’insegna del ciclismo: agonistico, turistico e solidale
onda lunga del grande successo registrato nel
2011 dal passaggio del Giro d’Italia, ha ricaricato
di entusiasmo tutti gli appassionati delle due ruote, che a Piombino possono contare su una tradizione
consolidata e su manifestazioni, popolari e agonistiche,
ormai entrate nel panorama annuale dei tanti appuntamenti sportivi. Nel mese di settembre ben tre eventi
sono stati dedicati al ciclismo.
G.P. COSTA
DEGLI ETRUSCHI
XVIII edizione della corsa
professionistica
Il Gran Premio è una delle gare più interessanti di livello professionistico, organizzata dal Gruppo Sportivo Emilia, ma anche
un importante veicolo di promozione
per l’intero territorio. In questa edizione
il percorso di 192 km. ha toccato anche
Campiglia M.ma, Suvereto, Sassetta, San
Vincenzo, Monteverdi M.mo, Donoratico,
è stato trasmesso dalla tv nazionale ed
ha richiamato tantissimi appassionati.
Nel gruppo dei corridori anche alcuni big
internazionali e azzurri, come Vincenzo
Nibali e Ivan Basso, che hanno compiuto
due giri su un circuito cittadino di oltre 6
km tra viale Unità d’Italia, via della Repubblica, via Petrarca, piazza della Costituzione, viale Amendola, lungomare Marconi,
via Salivoli, via dei Cavalleggeri, via Forlanini, via della Pace fino alla rotonda Sol
(nella foto, l’arrivo in città). Altezza della
Piscina Comunale gli organizzatori avevano posto un traguardo volante, onorato
dai corridori con un grande sprint. Un
vero show insomma, che è stato giudicato “spettacolare e entusiasmante”, anche
perché ha fatto da prologo al mondiale su
strada ospitato in toscana dal 22 al 29 settembre: una coincidenza che ha giocato a
favore anche della promozione, per l’interesse che gli hanno riservato i media. Per
la cronaca, la gara è stata vinta da Michel
Scarponi, seguito da Diego Ulissi e Filippo
Pozzato (Lampre). Come ogni grande
evento, anche questo ha comportato un’imponente organizzazione che
ha inevitabilmente creato dei disagi,
purtroppo mal sopportati da una parte della cittadinanza, ma ampiamente
ricompensati dallo spettacolo offerto
dagli atleti. Complimenti dagli organizzatori della corsa sono giunti per il servizio d’ordine, la sicurezza e il lavoro
fatto a Piombino, che ha dislocato sul
percorso ben 140 volontari a controllare gli accessi.
IL BELLO DI
PEDALARE INSIEME
Passeggiata non competitiva Avis
Una grande partecipazione ha caratterizzato ancora una volta l’appuntamento classico del mese di settembre. Alla Pedalata Avis
hanno infatti partecipato circa 500 persone,
adulti e ragazzi, che con le loro bici hanno
animato e colorato le vie della città per
giungere, intorno a mezzogiorno, in corso
Italia. Lo sport amatoriale a servizio della
solidarietà, questa la formula vincente della
manifestazione che si ripete da 17 anni con
immutato interesse, dove più che mai l’importante non è vincere, ma partecipare.
BIKERS
SUL PROMONTORIO
preso il via dalla panoramica location dei
Giardini ex Pro Patria: lo start è iniziato
con la discesa dalla spettacolare scalinata di viale del Popolo, prendendo la direzione di Montemazzano verso La Sedia.
Il gruppo poi è sceso fino a cala San Quirico, per risalire al Reciso e a Populonia,
dove il gruppo ha apprezzato un gradito
ristoro organizzato presso La Taverna
di Populonia con la collaborazione di
100Vetrine, Confesercenti e Unicoop Tirreno. Alla ripartenza, con il supporto della
Parchi Val di Cornia SpA, i bikers hanno
pedalato tra le bellezze dell’Acropoli di
Populonia, all’interno del parco archeologico. Da qui, ripreso l’itinerario N. 300
della sentieristica, sono tornati a Piombino ricongiungendosi al sentiero N°302
che porta fino a Calamoresca, e qui di
nuovo al Pro Patria. Una doccia presso il
palazzetto di via Ferrer e poi... tutti a tavola. «Con circa 180 presenze e in barba
alle previsioni meteo che preannunciavano rovesci e temporali – commentano
con soddisfazione gli organizzatori – superando le piccole traversie risolte con
la collaborazione di qualche “angelo” a
cui piace più fare che dire, anche questa
volta abbiamo incassato i sorrisi, i ringraziamenti e i “Bravi!” offerti dai nostri
entusiasti ospiti. Appuntamento dunque
a settembre 2014 e agli altri eventi che
organizzeremo durante l’anno».
4° Raduno di fine estate
Un’altro successo ha siglato l’annuale
appuntamento organizzato dall’Unione
Ciclistica Piombino in collaborazione con
l’Ufficio Sport del Comune, il raduno che
porta i bikers e le loro mountainbike sui
sentieri del promontorio di Piombino.
Per questa quarta edizione, l’evento ha
GIORNATA
DELLO SPORT PER TUTTI
L’8 ottobre, tutti in piazza della Costituzione per una
nuova edizione dell’evento organizzato sotto l’egida del
Coni e della Regione Toscana. Divertimento assicurato
per tanti bambini e ragazzi delle scuole materne, elemen-
tari e medie, che potranno provare a cimentarsi nelle
varie discipline sportive praticabili in città: per loro ci
saranno gli stand e gli esperti di circa 35 associazioni
sportive, che li introdurranno alle varie discipline in forma di gioco e a livelli accessibili a tutti. Un modo per
scoprire un mondo di possibilità e promuovere tra i più
giovani l’importanza di una sana attività fisica nella crescita e nello sviluppo della personalità.
25 piombino oggi 3.13
ufficio per i diritti degli animali
Palazzo Appiani, tel. 0565.63356 - www.comune.piombino.li.it
Randagi a Piombino
Pronta l’edizione 2014 del calendario Enpa
Realizzato dall’Enpa con il sostegno del Comune di Piombino e di altri sponsor locali, è uno degli strumenti “storici” per la promozione delle finalità animaliste e
dell’opera di volontariato a favore dei randagi. Il calendario si può trovare in alcuni negozi specializzati e presso gli stand organizzati dall’Enpa in occasione di mercati e altre manifestazioni pubbliche. Rinnovato nella grafica, nel formato e nei contenuti, Randagi a Piombino è un po’ il manifesto del nuovo corso inaugurato dalla
sezione piombinese che, attualmente, conta 229 soci. Più di 100 interventi anti randagismo, circa 600 felini monitorati e curati, oltre 80 randagi dati in adozione: questi
alcuni numeri dell’attività svolta nel corso dell’anno (dati aggiornati al 31 agosto).
Sud chiama nord
Solidarietà nel volontariato, per la prevenzione del randagismo
Un’esperienza innovativa per l’accoglienza di randagi, ispirata alla logica di collaborazione, per aiutare chi ha più bisogno: è il progetto attuato dall’associazione La Casa di Margot, che riguarda le regioni del Sud Italia, dove il randagismo è
una vera piaga sociale, molto più che in Toscana. «Con questo spirito ci siamo
messe in contatto con associazioni della Campania, della Sicilia, della Calabria
– spiega la Presidente Maria Cristina Biagini – e abbiamo scoperto una realtà bellissima di volontariato vero, quasi esclusivamente femminile, che ogni giorno
combatte contro gli abbandoni e i maltrattamenti, in una realtà sociale tragica,
con i soli mezzi dello spirito di iniziativa e dell’amore. Così abbiamo deciso di
aiutarle, prima facendo rete e inviando medicinali; poi accogliendo, in una nostra abitazione che abbiamo appositamente attrezzato, cani che arrivano “in
staffetta” dal sud: li facciamo visitare e seguire dal nostro veterinario
di fiducia, poi cerchiamo per loro una casa». In questo modo ne sono
arrivati finora 15 e 13 hanno già incontrato una famiglia speciale,
che si prenderà cura di loro. Gli altri due, Papero e Susy (nella foto),
purtoppo difficilmente adottabili per l’età avanzata e lo stato salute,
hanno trovato nella Casa di Margot una sistemazione definitiva e sicura. «Altri arriveranno presto – conclude Biagini – per trovare una
nuova vita in Toscana, dove per fortuna il randagismo è in forte calo.
E questo grazie al nostro volontariato, che si occupa degli “ospiti” con la stessa
cura un tempo dedicata alla vera, prima Margot, che tutte portiamo nel cuore».
INFO La Casa di Margot, sede via S. Mina 70, 334.6643138 - email: redbiaginiibero.it
LA CODA
SOTTO IL BANCO
Storie di gatti a Piombino
Per il suo primo romanzo (ed. Il Foglio),
l’autrice sceglie come ambientazione la
sua città e come protagonisti una classe
di gatti, con il loro professore umano. La
storia si svolge nell’arco di un anno scolastico, con spunti e simbologie legate ai
rapporti interpersonali e al mondo della scuola. Il taglio è umoristico e surreale ma, alla maniera
della favolistica greca, la storia è
anche una metafora per parlare
di alcuni temi da sempre connessi all’adolescenza e al complesso
rapporto tra generazioni, con
molti riferimenti alla contemporaneità.
Un “romanzo pop” che nel corso dell’estate è stato presentato in tutta Italia,
accolto con favore dalla critica e dai lettori: un libro dedicato a chi ama e rispetta questi animali, straordinari compagni
della nostra vita. Melisanda Massei Autunnali, laureata in Filosofia, si è dedicata prevalentemente alla critica, alla
ricerca musicale e alla divulgazione: ha
pubblicato diversi saggi, ha collaborato
per opere antologiche con Dario Salvatori e Enrico Deregibus,
scrive per riviste e quotidiani. Si
occupa anche di comunicazione
on line e innovazione tecnologica: nel 2004 ha aperto il sito www.
lacanzoneitaliana.it e nel 2012 il
portale www.effettomolecole.it.
PRANZO ECCELLENTE
PER IL CORMORANO!
L’immagine, scattata quest’estate dal piombinese Roberto Baroni in Croazia, è stata pubblicata
sul sito web dell’Ansa con il titolo Animal watching: pranzo eccellente per il cormorano. «Ho pinnato tanto in acqua dietro a lui
– racconta il fotografo – e visto
che non fuggiva gli sono andato
dietro per parecchio tempo con
la mia macchina
digitale compatta
subacquea, gli ho
fatto anche alcune foto sott’acqua
mentre cerca le
seppie fra gli scoglietti». I cormorani (presenti anche sulle nostre
coste, è facile avvistarli vicino
ai bagnanti, sotto piazza Bovio)
sono grandi uccelli acquatici dal
comportamento
sorprendente
e per certi aspetti ancora sconosciuto: recentemente è stata
filmata in Argentina, con una telecamera posta sul dorso dell’animale, la straordinaria discesa
di un cormorano imperiale su un
fondale a 46 metri di profondità:
l’eccezionale filmato si può vedere su anche sul sito www.nationalgeographic.it.
libri & Dintorni
Piombino e la fabbrica, una storia di diritti, lotte ed eroi
 Un tris di libri importanti è quello che la casa editrice La
Bancarella (www.bancarellaweb.eu), da sempre attenta alla
valorizzazione della cultura e dell’identità locale, dedica alla
storia della fabbrica e della classe operaia nel Novecento: un
argomento vastissimo, restituito alla collettività dalla memoria, dagli studi e dalla sensibilità artistica degli autori. Fondamentale la lettura di Il movimento operaio a Piombino. La
nascita della classe operaia in una città fabbrica, riedizione del celebre libro di Pietro Bianconi (1924-1991) edito nel
1970, oggi pubblicato e aggiornato con la Prefazione di Paolo
Favilli e alcune appendici, una collezione di 64 foto d’epoca
e la Postfazione dell’Editore Enrico Beni, che riprende il filo
della vicenda dove lo aveva lasciato l’Autore
e lo riporta all’attualità, fino all’avvento della
grande crisi mondiale dell’acciaio. Un’operazione letteraria di indubbio valore storico e
culturale, ma che si propone anche obiettivi
più ampi: “Questa memoria sia di stimolo
ad una resurrezione della dignità del lavoro
e del suo posto di primo piano, voluto dai
nostri padri, nella stesura della Costituzione
Italiana”. La fabbrica non chiuderà! Piombino 1953, con l’Introduzione di Tiziano
Arrigoni, è un’altra preziosa testimonianza
diretta di quel periodo, il racconto in prima
persona di Michele Marrini, allora giovane
comunista, dei dieci giorni di occupazione
della Magona (2-12 aprile) nella terribile crisi
del 1953. Quasi una cronaca, lucida e documentatissima (il testo è ricco di foto e articoli d’epoca, lettere e disegni), del coraggio
e della dignità che gli operai dimostrarono
nel difendere il loro posto di lavoro di fronte alle tensioni politiche e alle incertezze di
una democrazia ancora troppo giovane, una
lotta pacifica e responsabile pagata a caro
prezzo con arresti, licenziamenti, ritorsioni e fame per molte
famiglie. Imprese eroiche, appunto, che hanno ispirato i costruttori anni Sessanta del pittore fiorentino Fernando Farulli
e che in un’altra epoca hanno affascinato il fotografo Francesco Masangui e i suoi ritratti contemporanei di lavoratori in
sciopero, raccolti nel portfolio Working class heroes. Oltre
mezzo secolo separa queste generazioni ma i sentimenti, le
preoccupazioni e le speranze che traspaiono dai loro volti
sono gli stessi dei loro padri e dei loro nonni. Quello che
forse è cambiato davvero è la perdita di una vera coscienza
di classe, che rimbalza negli sguardi spesso smarriti e crea
“un’atmosfera di composta sofferenza” come commenta Pablo Gorini, nella sua Prefazione. Dedicato a chi lotta per il
futuro, nonostante tutto.
Una piombinese in concorso
sul sito web di Giunti editore
 Francesca Ghiribelli è una delle giovani
promettenti del vasto panorama lettera-
26
Radici di ferro
e futuro d’acciaio
FONDATA SUL LAVORO
VOTA IL ROMANZO
piombino oggi 3.13
Uno sguardo comunicativo sull’identità di Piombino
 Un’analisi originale, lucida ma appassionata, come solo un
piombinese poteva fare: Radici di ferro e futuro d’acciaio. Uno
sguardo comunicativo sull’identità di Piombino, con la Postfazione di Giovanni Bechelloni (Liguori Editore, 2012), è la nuova pubblicazione che Marco Bracci dedica alla sua città, un
libro prezioso per conoscere meglio la lunga storia della cittàfabbrica dall’identità complessa, un viaggio millenario documentato anche dalle immagini raccolte nella sezione Paesaggi
Piombinesi. Memorie visive di una città, dalle origini etrusche
e medievali al Novecento. Lo strumento di indagine utilizzato dall’Autore (sociologo della comunicazione e dei processi
culturali, giornalista e scrittore, docente dell’Università di Firenze) è come dichiara il sottotitolo uno sguardo comunicativo
sulla complessità del caso piombinese, per comprenderne i
processi evolutivi storici, analizzare i recenti
“punti di svolta” e delineare le possibili prospettive future. La ricerca prende in esame
soprattutto l’ultimo ventennio: un periodo di
profonda trasformazione, segnato dal “biennio
fatale” 1992-1993 e dalla crisi siderurgica che
spinse le amministrazioni locali verso la diversificazione economica e un nuovo rapporto
con l’industria; fino ai tempi più recenti e alla ricerca di una
nuova identità, tra scenari globali e orgoglio locale, raccontati
anche attraverso le storie e le testimonianze di chi ha avuto (ed ha ancora) ruoli importanti nell’amministrazione della
città. Un cambiamento ancora in corso, ricostruito anche attraverso l’esame della narrazione giornalistica, che propone
al lettore una lettura sociologica (lo “sguardo comunicativo”,
appunto) focalizzata negli anni cruciali 2008-2011, il periodo
che l’Autore definisce come la terza svolta nel “futuro d’acciaio” della città. Ed è proprio nell’informazione e nella cronaca
che “emerge il quadro composito di una città nella quale, aldilà dei processi partecipativi così di moda negli ultimi anni,
la partecipazione dei cittadini è prima di tutto emotiva, carica
di stati d’animo, a volte scontrosa, irrequieta, sempre in fibrillazione, polemica (come si addice ai toscani), e per questo
motivo densa di ricchezza, quella ricchezza che permette alle
identità in crisi di pensarsi, di risollevarsi, di ritrovare il senso del proprio stare insieme e soprattutto la lucidità di protrarsi verso il futuro, dimenticando qualcosa (a volte è utile)
ma ricordando anche quello che è stata. E da lì ripartire”. Del
resto un legame ben più profondo di quello strettamente economico, sembra legare Piombino all’amato/odiato acciaio. Ne
sono un esempio le polemiche e le aspre critiche suscitate
dal romanzo Acciaio di Silvia Avallone (e poi dal film omonimo di Stefano Mordini), che di Piombino e della sua essenza
operaia offre una rappresentazione negativa e degradata: una
“finzione” artistica vissuta come realisticamente offensiva e
dannosa, che neanche le spiegazioni dell’Autrice hanno potuto ridimensionare.
recensione di Laura Pasquinucci
rio locale: il suo romanzo fantasy Kelp - Il
mare nasconde un segreto è stato scelto
fra i 35 romanzi che partecipano al concorso Giunti Shift – Vota la storia. Fino
al 1 novembre è possibile votare e commentare il racconto preferito collegan-
dosi al sito internet www.concorsogiuntishift.it/vota-la-storia/. Alla fine saranno
selezionati i cinque testi più votati e tra
questi la casa editrice sceglierà uno o
due vincitori. La sua opera è iscritta con
lo pseudonimo dell’autrice, fraghi88.
libri & Dintorni
27 piombino oggi 3.13
Italia, paese cristiano?
RACCONTARE PIOMBINO
Un’altra ristampa per il pamphlet di Andrea Panerini
 La Bancarella, già storica libreria piombinese e da qualche anno attiva casa editrice
(www.bancarellaweb.eu) ha annunciato con
soddisfazione che si è esaurita anche la prima ristampa della seconda edizione del libro
di Andrea Panerini Italia, paese cristiano?. Le
vendite, spiega il Direttore Enrico Beni, sono
avvenute in gran parte per via telematica, a
riprova della crescente importanza di internet per le piccole case editrici: uno strumento sempre più
prezioso dunque, non solo per la promozione dell’editoria
“minore” ma anche per il dibattito pubblico. E il libro di Panerini è appunto di quelli che non lasciano indifferenti: l’Italia è un paese cristiano? Lo è mai stato? Da queste domande
parte l’Autore, cercando di fissare i veri “punti irrinunciabili” per un cristiano che vive nel nostro paese attraverso la
visione di una nazione più giusta, laica e solidale. La sua tesi
apre una discussione e sta a noi proseguirla, come afferma
nella sua prefazione il professor Daniele Garrone, biblista e
tra i maggiori esperti italiani dell’Antico Testamento. Il volume invita infatti a riflettere sulle radici culturali, l’agire e
le prospettive del nostro paese in un momento di profonde
e rapide trasformazioni, dove la posta in gioco è il futuro.
L’ingiustizia, la violenza e le contraddizioni sociali, la tutela
dell’ambiente e il rispetto verso gli animali, i diritti civili e
l’etica pubblica: tutti aspetti cruciali della nostra società,
sui quali la riflessione di un cristiano (e non solo) non può
che soffermarsi. Andrea Panerini (Piombino, 1983), è studioso di storia del Risorgimento e di storia dei sistemi politici e costituzionali. Tra le sue recenti pubblicazioni segnaliamo Elementi così sospetti e poco desiderabili (La Bancarella,
2012), storia degli ebrei di Piombino e della Val di Cornia
nel periodo delle leggi razziali, e il volume di poesia Litanie
arabe (La Bancarella, 2010).
Villaggio Diaccioni
Fisionomia e memorie di
un “quartiere modello”
 Quelli che... hanno vissuto nel villaggio sorto nella campagna tra la città
e i boschi del promontorio, là dove le
greggi dormivano “all’addiaccio”. Nasce
dall’iniziativa di un gruppo di diaccionesi doc la preziosa ricerca sul quartiere
residenziale piombinese posto alla periferia urbana, quasi una piccola città
costruita all’inizio degli anni Settanta
per i lavoratori dell’industria e arrivata
alla notorietà grazie al romanzo Acciaio
di Silvia Avallone e alla trasposizione
cinematografica di Stefano Mordini.
Un’immagine, quella restituita dalla finzione letteraria,
che tuttavia non rende giustizia alla realtà di questo
insediamento popolare sì,
ma ricco di umanità, storia e
cultura. Forse anche per questo nasce Villaggio Diaccio-
Il mare, la fabbrica, la storia e la gente:
una città, tra ragione e il sentimento
 Luoghi e paesaggi, usanze e tradizioni, racconti di vita
quotidiana e storie di personaggi di una Piombino che non
c’è più, ma che non deve andare perduta. Prosegue con Raccontare Piombino il progetto letterario di studio e recupero
avviato dal Foglio Letterario, la casa editrice locale che nel
suo vasto catalogo annovera molti testi dedicati alla città
e alla sua storia, passata e presente. Raccontare Piombino,
questo il titolo del nuovo libro, è un’opera collettiva curata
da Emilio Guardavilla, frutto della sensibilità e del vissuto di
undici Autori: Umberto Bartoli, Valentina Della Lena, Paolo Ferrari, Alessandro Fulcheris,
Emilio Guardavilla, Federico Guerri, Gordiano Lupi, David Marsili, Marco Miele, Simone
Pazzaglia e Paolo Silvestri. Il risultato è un
amorevole affresco di chi vive o ha vissuto un
rapporto stretto con questa parte di Toscana,
non privo però di una lucida consapevolezza
critica. L’azione dei racconti si svolge nei luoghi simbolo della città e del suo territorio, molti dei quali tornano anche
nell’appendice fotografica di Andrea Frediani: testi e immagini rimandano a un “luogo dell’anima” in rapido divenire,
dalla monocultura dell’acciaio alla diversificazione turistica.
Altre novità segnano però la stagione editoriale 2013 del Foglio (www.ilfoglioletterario.it), che quest’anno festeggia il decennale della casa editrice, omonima della rivista nata nel
1999. Anche il suo recente ingresso nel mondo degli e-book
ha registrato un discreto successo: diversi titoli del vasto catalogo hanno dato buoni risultati nelle librerie virtuali. «Diamo voce a chi non la possiede – spiega il Direttore Gordiano
Lupi in un suo recente editoriale – siano giovani scrittori
italiani come autori cubani della diaspora, che in patria non
possono pubblicare: alcuni di loro adesso pubblicano con
grandi editori e riscuotono successo».
ni Piombino. Fisionomia e memorie
di un quartiere-modello (Bandecchi
e Vivaldi, Pontedera 2013), bel libro realizzato dall’associazione Quelli che...
ai Diaccioni: un lavoro che si definisce
“corale”, realizzato grazie ad un “impegno collettivo” di amici (ritrovatisi su
FB) che strada facendo hanno raccolto
numerose collaborazioni, patrocini e
risorse. La loro origine risale agli anni
Sessanta nell’ambito di un programma
residenziale pilota della Ceca (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio)
destinato ai lavoratori dell’Italsider. A
differenza di altri quartieri operai, non è
un semplice dormitorio: strutturato per
offrire una buona qualità di vita, ha giardini, servizi, viabilità interna
e spazi comuni che favoriscono la socialità, con un occhio
di riguardo alle esigenze dei
più piccoli. Il primo progetto
viene elaborato da uno dei
più noti architetti e urbanisti
italiani del Novecento, Adal-
berto Libera. Nel tempo il complesso si
amplia e si estende alle zone circostanti,
arrivano nuovi palazzi, impianti sportivi, scuole. In questo contesto anche
il centro commerciale di Salivoli Calamoresca, costruito nel 1986, risulta coerente con una dimensione urbanistica
comunitaria e cooperativa. Il risultato
è considerato ancora oggi un pregevole modello architettonico-urbanistico
ma soprattutto un laboratorio di idee.
L’intera vicenda, ricostruita attraverso
capitoli che corrispondono a diversi
piani di lettura, è documentata da un
ricco corredo fotografico: una rassegna
di immagini che raccontano paesaggi,
compleanni e feste condominiali, oggetti
della quotidianità e giochi, le serate estive “a veglia” sulle scale e altri eventi, sui
ritagli di giornale dell’epoca. Operazione conclusa? Niente affatto: Quelli che...
è un gruppo deciso a proseguire il suo
percorso, con tanto di stemma, sindaco
onorario e colonna sonora sul web, Radio Nostalgia. recensione di Barbara Noferi
brevi
CREATIVITà CONTRO LA CRISI
Le proposte degli Inventori Toscani per rilanciare l’economia
made in Europa
n Da sempre, si sa, le invenzioni fanno andare avanti
il mondo ma, mai come oggi, sul terreno dell’innovazione
si gioca la competitività dell’industria (e dunque il destino) di interi paesi. L’Epo (l’ufficio europeo dei brevetti di
Monaco) ha reso noto che nel 2012 si è registrato un vero
record di domande da tutto il mondo, circa 257.700, con
un aumento di oltre il 5% rispetto al 2011. A sottolineare
le potenzialità della scienza applicata all’impresa, l’Associazione Inventori Toscani è stata invitata ad un convegno
nazionale che si è svolto il 3 luglio scorso sotto il patrocinio dalla Camera Civile di Firenze sul tema “Idee per il rilancio. La nuova corte per i brevetti europei”. Nell’ambito
del programma di “cooperazione rafforzata “ promosso a
livello comunitario e del
“grande cantiere” aperto a fine 2011 sul brevetto europeo a tutela delle
invenzioni, l’iniziativa ha
messo l’accento sull’importanza strategica che
il settore della creatività applicata all’impresa
può assumere, anche
come strumento per affrontare la più drammatiTelaio meccanico di Leonardo da Vinci (Cod.
ca
crisi economica degli
Atlantico, 1495-1496), una delle macchine del
ultimi
decenni e cercare
grande inventore toscano che anticipa un’applicazione della Rivoluzione Industriale (model- di ridurre lo “spread di
lo presso il Museo Naz. Della Scienza e della
competitività” con i conTecnologia L.da Vinci)
correnti asiatici, cinesi e
americani. Nel corso del convegno si è discusso, tra l’altro, il progetto di costituire un’agenzia per il mercato dei
brevetti, dove inventori, imprenditori, istituzioni, università, istituti di credito e professionisti possano incontrarsi,
sviluppare relazioni incrociate e trarre da esse vicendevoli
vantaggi. In questa direzione opera appunto l’Associazione
Inventori Toscani: «L’Ait – spiega il presidente di Piombino
Nedo Rossi – sostiene chi ha idee innovative nel campo
delle scienze e della tecnica. Nata nel 2001, conta oltre 100
soci e altrettante sono le idee brevettate di cui i nostri inventori detengono la proprietà intellettuale, che spaziano
in ogni ambito della tecnologia, dall’elettronica alla meccanica, dalla falegnameria all’elettricità, dall’ecologia alla
sicurezza automobilistica e nei luoghi di lavoro. Attraverso la stampa e le televisioni locali, abbiamo lanciato una
proposta agli imprenditori e aspiranti imprenditori, per
promuovere una strategia integrata che da parte dell’Associazione consiste nel concedere tecnologie brevettate e
da parte imprenditoriale la possibilità di produrre e vendere queste tecnologie in regime di monopolio, senza nessun
investimento iniziale di capitale. Un rapporto di collaborazione, quindi, che garantisce effettivi risparmi, eliminando
gli alti costi di acquisto di nuove tecnologie brevettate,
che consentono di stare al passo o di battere la concorrenza, con la possibilità di versare all’inventore solo una
piccola percentuale per ogni unità di prodotto, dopo che è
stato costruito e venduto». Barbara Noferi
INFO Associazione Inventori Toscani Piombino, piazza Cappelletti
e-mail: [email protected]
28
Biologi per una settimana
piombino oggi 3.13
Studenti in visita all’Istituto di Biologia Marina
n Un gruppo di ragazzi del liceo Foresi di Portoferraio
(classi III classico e III, IV, V scientifico) ha effettuato uno
stage di 5 giorni presso l’Istituto di Biologia e Ecologia Marina di Piombino. I partecipanti (Cadenti Fabiano, Casaroli
Ginevra V, Chiappi Marina, Diversi Gabriele, Frau Cristina,
Lo Manto Cesare, Pavia Federico, Ridi Niccolò, Rossi Chiara e Solaro Dalila), guidati dal prof. Bedini e dalla dott.ssa
Bonechi, hanno svolto un programma didattico e formativo
che li ha portati ad approfondire diversi argomenti
di loro interesse, concernenti le diverse tipologie
di ambiente marino e i suoi
principali organismi, verificando concretamente le
nozioni apprese grazie ad
esperienze nei laboratori,
presso le altre strutture
dell’Istituto e anche con visite in esterni. Ecco alcune delle
loro impressioni, tratte da una relazione che ci è stata inviate dall’Ibm: «Grazie a queste giornate – scrivono – abbiamo
scoperto quanto sia importante la Posidonia per la vita del
mare e dei suoi abitanti, e che l’uomo dovrebbe essere più
attento alla sua sopravvivenza che è messa a dura prova
in alcune zone. Abbiamo imparato i vari modi delle specie marine di mimetizzarsi e scoperto gli animali pericolosi
dei nostri mari, constatando come nell’ultimo decennio le
specie “aliene” nel Mediterraneo sono molto aumentate, a
causa dei cambiamenti climatici. Nei laboratori abbiamo
dissezionato alcuni pesci e osservato le varie parti agli stereo microscopi. Infine ci siamo recati all’acquario, dove abbiamo potuto osservare alcuni pesci e crostacei del nostro
mare. Siamo rimasti piacevolmente colpiti da questa esperienza per la disponibilità dei tutor e gli argomenti trattati.
Grazie a questo stage ci sentiamo un poco più informati
riguardo al mare che ci circonda. Discutendo fra di noi abbiamo potuto appurare che la passione per il mare ci accomuna e che molti di noi hanno intenzione di continuare gli
studi nell’ambito delle scienze marine».
LA SCUOLA, UN PERCORSO DI VITA
Aperte le iscrizioni al Ctp per l’anno scolastico 2013/2014
n La scuola è un percorso che va oltre l’apprendimento di semplici nozioni, si estende all’acquisizione
di competenze per la cittadinanza e, soprattutto per gli
adulti, all’apprendimento per tutto l’arco della vita. Queste le premesse del Centro Territoriale Permanente, attivo
da molti anni nel comprensorio, che segue con attenzione
l’evoluzione della società, del mondo del lavoro e delle
domande di formazione e educazione degli adulti, cercando di adeguare la sua offerta formativa alle richieste provenienti dalla specifica
realtà socio-economica
e culturale del territorio
della Val di Cornia, potenziando la comunicazione
e l’interazione sia con il
mondo dei giovani che
con le complesse pro-
29 piombino oggi 3.13
brevi
blematiche della società attuale. In particolare, il Ctp di
pone gli obiettivi di promuovere l’acquisizione di saperi
per una maggiore integrazione culturale e sociale, favorire l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze per
la vita spendibili per migliorare le proprie prospettive lavorative, dare risposte concrete alla voglia di sapere e di
formazione dei giovani e degli adulti, valorizzando le loro
esperienze e capacità. La sua attività si rivolge a tutte le
persone, di età superiore a 16 anni, che desiderano ottenere un titolo di studio (licenza media), agli stranieri che
vogliono imparare o perfezionare l’italiano, a tutti coloro
(italiani o stranieri) che vogliono rientrare in formazione
e a chi, pur in possesso di titolo, vuole acquisire o approfondire delle competenze professionali e culturali.
INFO Centro Territoriale Permanente, presso la Scuola Secondaria Statale
di I grado A. Guardi, Piombino via Torino 21, tel. 0565. 222395. Le iscrizioni
possono essere presentate anche presso la Scuola Media P. Mascagni c/o
Istituto Comprensivo San Vincenzo, tel. 0565.701695; Circolo Culturale Samarcanda, tel. 0565 226204 o tramite il sito internet www.ctpvaldicornia.it
(e-mail: [email protected]).
TI PRESENTO “LA QUERCIONA”
Un cartello dedicato all’albero monumentale di Baratti
n Ha destato curiosità e interesse, tra bagnanti e
visitatori, l’insolita iniziativa che si è svolta lo scorso 20
agosto lungo la strada che da Baratti sale verso il borgo di
Populonia: mentre un’agente della Polizia Municipale rallentava e dirigeva il traffico, alcuni bambini distribuivano
volantini e spiegavano la storia del “grande albero”, un gigante verde che da quattrocento anni vive nel nostro territorio, mentre una piccola folla di adulti seguiva la scena.
Quella mattina, alla presenza dell’Assessore alla Pubblica
Istruzione Anna Tempestini, si è svolta l’inaugurazione
del cartello illustrativo dedicato appunto alla “Querciona” (Quercus Pubescens), messo in bella vista sotto la sua
enorme chioma. Il cartello è stato progettato dagli alunni
di classe III della Scuola primaria di Populonia (I Circolo
Didattico) a conclusione del percorso che li ha visti impegnati a conoscere e far conoscere, valorizzare e proteggere questo albero monumentale, censito dal C.F.S Regione Toscana come
esemplare di grande interesse ambientale e culturale
della Val di Cornia.
All’evento hanno
partecipato anche
Silvano Silvestrini
in
rappresentanza del Quartiere
di Populonia, l’associazione
Stare
insieme, l’insegnante Antonella Spinelli e la dott.ssa in
Scienze Forestali Angela Dell’Agnello, esperta appassionata di piante monumentali e di bambini: è stata lei che ha
accompagnato i ragazzi nel lavoro di ricerca “ sul campo
“ e in classe, mettendo a disposizione la sua autorevole
competenza e simpatia. Attraverso le pagine di Piombino
Oggi, la classe desidera ringraziare le istituzioni locali, le
famiglie e tutti coloro che hanno reso possibile la concreta realizzazione del cartello e che hanno creduto concretamente ai bambini e alle loro idee.
FUNGHI: TEORIA & PRATICA
Lezioni, mostre e visite guidate
n Forse non a tutti capiterà di trovare un esemplare
come quello della foto, ma certamente conoscere bene
funghi e il loro habitat può aiutare a ottimizzare la raccolta e vivere una bella giornata all’aria aperta. Da oltre
dieci anni, l’Associazione Micologica Piombinese è un punto di riferimento per gli appassionati e ricercatori: lo dimostra il numero sempre crescente di iscritti e l’interesse
registrato dalle tante iniziative. «Il 2012 è stato un anno
particolarmente fruttuoso – spiega il presidente Mauro
Bellucci – sia per la raccolta che per le attività associative: tra queste, quella che ha riscosso più successo è il
corso propedeutico alla raccolta e al consumo dei funghi, svolto nei locali del Comune con la collaborazione
dell’Assessorato alla Cultura. Questi corsi, gratuiti e rivolti a tutti i residenti, sono promossi dalla Regione Toscana
con la collaborazione del Servizio Sanitario Regionale, che
hanno incaricato della realizzazione l’Agmt (Associazione
Gruppi Micologici Toscani) anche per l’autunno 2013. Dal
20 settembre sono riprese le attività con il corso di micologia autunnale per i soci. Le lezioni, tenute da esperti, si
tengono nella sede in via Modigliani 2 (ex scuola elementare di Salivoli, sede anche del Centro di Entomologia) e
sono rivolte agli appassionati di funghi e amanti della natura. Il corso fornisce le principali nozioni di base della
micologia e affronta argomenti inerenti alla conoscenza
e al rispetto dell’ambiente. Per la descrizione dei funghi
viene utilizzato materiale dal vivo raccolto in giornata:
ciò è occasione per conoscere nuove specie commestibili
da aggiungere nel proprio
cesto, ma vengono mostrati anche i principali funghi
tossici, pericolosi perché
“sosia” di funghi commestibili. Oltre alle lezioni serali
in sede, sono organizzate
gite domenicali nei boschi
della zona con pranzo al
sacco e analisi dei funghi raccolti». Ecco i prossimi appuntamenti di autunno: corso di micologia: 8-15-22-29
novembre, 6 dicembre; mostre micologiche: Venturina
5-6 ottobre, Piombino 19-20 ottobre; Cotone 3 novembre.
Per tutte le altre novità ci si può informare presso la sede
dell’Amp: « L’associazione è sempre lieta di ricevere visitatori e accogliere nuovi soci perché, al di là dello scopo
divulgativo della micologia, è un’occasione per fare nuove
conoscenze di persone con interessi in comune». Ricordiamo che la raccolta è regolamentata e consentita per
un massimo giornaliero di 3 kg: per i residenti in Toscana,
è gratuita nel territorio del proprio Comune, sul territorio regionale occorre effettuare un versamento (13 euro
semestrale, 25 euro annuale) su cc.postale 6750946 intestato a Regione Toscana – causale “raccolta funghi” o bonifico bancario (Iban IT87 P076 0102 8000 0000 6750 946).
L’autorizzazione così ottenuta è personale e la ricevuta
deve essere esibita, insieme ad un documento di identità,
ad ogni controllo (maggiori informazioni su: www.regione.
toscana.it/-/raccolta-dei-funghi).
INFO Associazione Micologica Piombinese via Modigliani 2, cell.334.9950641; mail
[email protected], [email protected], www.piombinomicologia.it
brevi
piombino oggi 3.13
30
ARTE DA SCOPRIRE
COMPAGNI DI SCUOLA
n Un patrimonio ancora da scoprire: lo “stato dell’arte”
antica a Piombino, è un tesoro accumulato attraverso secoli di
storia, fede e cultura, che affascina e continua a riservare nuove
sorprese agli studiosi. Giuseppe Micheli, storico dell’Isola Tiberina e operatore all’interno
dei Fatebenefratelli, a seguito di una visita nella nostra
città, ha scritto un interessante articolo pubblicato
sulla rivista L’Isola della
Salute che ha per oggetto
il grande quadro (olio su
tela, XVII sec.) posto dietro
al tavolo della presidenza.
L’esperto ritiene infatti che
la figura maschile, alla quale la Madonna “presenta” il
Bambino, non sia Sant’Antonio da Padova (come è stato identificato finora) ma San Giovanni di Dio. «Il Santo che accoglie il
Bambino è chiaramente San Giovanni di Dio – afferma Micheli –
raffigurato con una diversa capigliatura, con un naso diverso
e i globi oculari più pronunciati: un’immagine iconografica del
Santo nel 1640». L’ipotesi è avvalorata dalla secolare presenza
dei Fatebenefratelli a Piombino, l’Ordine fondato dal Santo spagnolo, e suggerisce che il quadro esposto nel Palazzo Comunale potrebbe essere stato donato al Comune proprio dall’antico
Ospedale che sorgeva in piazza Manzoni nel complesso della
Misericordia, di cui facevano parte un convento dei frati di
San Giovanni di Dio e appunto l’ospizio gestito dai religiosi, il
primo ospedale cittadino fondato dagli Appiani che rimase in
funzione fino ai primi dell’Ottocento, quando fu sostituito dal
nuovo ospedale costruito dai principi Baciocchi Bonaparte.
L’analisi dell’esperto si estende poi all’attribuzione dell’autore,
finora sconosciuto: «Questo quadro – spiega – dovrebbe essere
il bozzetto di Andrea Gennaroli detto il Sabinese, nato a Poggio Mirteto e morto nel 1650, allievo di Pietro Berrettini (15961669), detto Pietro da Cortona, il cui schema è stato utilizzato
in seguito per la pala d’altare maggiore all’interno della chiesa
di San Giovanni Calibita all’Isola Tiberina».
n Cinque anni trascorsi fianco a fianco sui banchi di
scuola e poi, dopo il diploma, ognuno per la sua strada. Il tempo delle scuole superiori è solo una manciata di anni, bruciati
in fretta nell’intensità irripetibile dell’adolescenza, ma lascia
nell’anima un segno indelebile: averli vissuti insieme è un’esperienza che lega profondamente e ti fa sentire parte di una
storia comune anche dopo tanti anni. Non a caso scrittori,
registi e cantanti hanno raccontato in mille modi il momento
magico della maturità, il passaggio ineluttabile alla vita adulta,
la nostalgia e l’emozione di ritrovarsi “forse cambiati, certo
un po’ diversi” ma per una sera ancora ragazzi, compagni di
scuola. È quello che deve essere successo anche agli ex studenti della V A 1973 del liceo scientifico Guglielmo Marconi,
che in una calda serata di giugno si sono dati appuntamento a
Baratti e, intorno ad una tavola imbandita, hanno ripercorso
gioie, speranze e preoccupazioni della loro “notte prima degli
esami”. Storie, aneddoti e personaggi tornano alla memoria: «I
nostri insegnati – scrive Umberto Canovaro, già vicesindaco
del Comune – sono stati fra quelli che hanno fatto un po’ la
storia del Marconi: i professori Giovanni Pisani, Maria Compiani, Luciano Di Gregorio,
Furio Regoli, Rossana Guantini, Orlando Baldacchino,
per citarne solo alcuni.
Dopo il diploma, ognuno ha
vissuto il proprio percorso
di vita: ci eravamo persi di
vista per qualche decennio,
poi ci siamo incontrati per
festeggiare i trent’anni dalla
maturità e, considerato il successo di quell’iniziativa, abbiamo voluto ripetere l’esperienza». E così sono partiti (chi da
Firenze, chi da Perugia, chi dalla Lombardia) per ritrovarsi in
allegria, questa volta attorniati anche da un buon numero di
familiari. Ecco i loro nomi, raccolti dopo l’immancabile foto
ricordo: Aldo Baldacchino, Angelo Baldocchi, Claudio Banti,
Fabrizio Bertolini, Stefania Bianciardi, Umberto Canovaro,
Stefano Cecchi, Stefano Chesi, Carlo Cianchini, Patrizia Compostella, Elena Ferraris, Anna Giordani, Paolo Ivaldi, Marco
Lami, Laura Ridi, Gian Piero Rossi, Carla Russo.
Nuove ipotesi sul dipinto della “presentazione”
custodito nella Sala Consiliare
ARRIVEDERCI A
“L’ETRUSCO”
Quando un giornale chiude,
non è mai una buona notizia
Il mensile delle persone intelligenti:
questo il provocante sottotitolo con
il quale si presentava ai lettori L’Etrusco, mensile locale nato nel 1998 su
iniziativa dell’associazione Crescere
Insieme. Un insolito mix di voci fuori
dal coro e penne caustiche è da subito
la cifra del giornale, che negli anni si
è diffuso non solo a Piombino ma anche nei Comuni limitrofi e, negli ultimi
18 mesi, all’Isola d’Elba. Il taglio di approfondimento critico, impresso dalla
Si ritrovano dopo quarant’anni i diplomati del 1973
Redazione coordinata negli ultimi anni
dal direttore Armando Nocchi, si arricchisce talvolta di collaborazioni prestigiose (come Romano Bracalini), oltre
che delle vignette satiriche del mitico
Algi, raccolte in un volume divenuto
ormai oggetto di culto per
collezionisti. Per la statistica, in quindici anni di vita
la testata ha pubblicato
178 numeri mensili, per
un totale di 4.000 articoli
di attualità, politica, costume, cultura : fino a giugno
2013, quando la rivista si è
congedata dai suoi lettori,
seguendo il destino che
negli ultimi tempi accomu-
na molte altre pubblicazioni ed emittenti locali e nazionali. Nel numero 3
ottobre 1998, Piombino Oggi salutava
l’esordio della rivista L’Etrusco e quasi
contemporaneamente (n. 4 dicembre
1998) la “rinascita” di Costa Etrusca, lo
storico corriere nato circa
trent’anni prima e diretto
da Ivio Barlettani. Anch’esso, qualche tempo dopo,
fu costretto a sospendere
la pubblicazione, ma da
qualche anno è tornato
ancora una volta ai suoi
lettori: all’Etrusco auguriamo di seguirne la sorte e
di riprendere il suo ruolo
nell’informazione locale.
31 piombino oggi 3.13
OTTOBRE LIBRI 2013
TIPI DA BIBLIOTECA
brevi
n In biblioteca... perché c’è il futuro della tua storia: con
questo slogan la Regione Toscana ha varato una nuova stagione per la promozione della lettura ed ha aperto il consueto programma Tipi da biblioteca, che nel mese di ottobre prende vita
nelle città e nelle biblioteche toscane: centinaia di iniziative e
attività per dimostrare che i tradizionali centri del sapere sono
luoghi dinamici e vitali, capaci di attrarre pubblici nuovi, usare
gli strumenti della contemporaneità per offrire servizi di qualità
ai cittadini, anche con tecnologie e reti all’avanguardia. Come
sempre anche il Comune di Piombino fa la sua parte, offrendo
un calendario ricco di appuntamenti per adulti e bambini.
PIOMBINO
12 ottobre
Manovre Disostruttive
Pediatriche
Lezione di pronto soccorso
a cura degli Istruttori MDPE
della Croce Rossa Italiana
Biblioteca Civica Falesiana
ore 16.30
(su prenotazione, max 20/25 partecipanti)
16 ottobre
Alla corte di Iacopo III Appiani,
Signore di Piombino
Laboratorio a cura di
Cristina Bernazzi
Biblioteca Civica Falesiana
ore 16
(su prenotazione, max 20 ragazzi
età 11/14 anni)
19 ottobre
Presentazione pubblica
del progetto Nati per Leggere
ore 16.30
Mostra-mercato
dell’editoria per l’infanzia
(in collaborazione con Librerie.Coop
e Libreria Tornese)
Presentazione attività
Asili Nido comunali
orario 10-12.30/16-19.30
Palazzo Appiani
20 ottobre
NATI PER LEGGERE
Apertura straordinaria e lettura
di libri per bambini
con lo scrittore Simone Frasca
Biblioteca Civica Falesiana
ore 10.30
(su prenotazione, max 20 bambini
età 3/6 anni)
26 ottobre
DAL LIBRO AL FILM
Lezione di cinema di
Fabio Canessa
a cura di Officine
Cineclub Piombino
Centro Sociale Coop
(corso Italia, 159)
ore 16.30
30 ottobre
Doccino, tante storie
di Simone Frasca
(ed. Principi e Princìpi)
lettura animata e laboratorio
creativo per bambini età 6/10 anni
a cura di Micol Modica
Quartiere Salivoli, ore 16.30
Riotorto
Biblioteca BidibiBook
1-25 ottobre
PORTA UN AMICO
IN BIBLIOTECA
Concorso a premi
per chi accompagna più amici
a conoscere e iscriversi
in biblioteca
VEDIAMOCI UN LIBRO
in collaborazione con
Associazione Cantiere
in Movimento
ore 21
18 ottobre
film “Nel nome del padre”
di Jim Sheridan
libro “Il prezzo dell’innocenza”
di Gerry Conlon
25 ottobre
film “Diaz”
di Daniele Vicari
libro “Una storia italiana.
Troppo italiana”
di Boris Sollazzo
26 ottobre
FESTA DEI NONNI
Lettura animata a cura di
Micol Modica
e premiazione del concorso
Porta un amico in Biblioteca
adulti
ore 16
30 ottobre
FESTA DI HALLOWEEN
premiazione del concorso
Porta un amico in Biblioteca
ragazzi
ore 16
aperto al pubblico
gli orari di ricevimento degli amministratori
Gianni Anselmi Sindaco
Pianificazione strategica e promozione della città, Concertazione, Comunicazione,
Politiche per la salute, Portualità, Affari legali, Partecipazione
 [email protected]
> martedì dalle ore 15 (su appuntamento: tel. 0565.63238-357
o direttamente presso l’Ufficio Segreteria del Sindaco)
Lido Francini Vice Sindaco
Lavori pubblici, Manutenzione urbana, Infrastrutture della campagna, Servizio idrico integrato, Servizi cimiteriali, Parchi urbani e verde pubblico, Rimozione barriere architettonico, Sicurezza sui luoghi di lavoro
 [email protected]
> Riceve il martedì alle ore 16
(su appuntamento: tel. 0565.63278)
Marco Chiarei
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