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anno XLIII n.3 - Ottobre 2013
notiziario del comune “ Città di Piombino Medaglia d’Oro al Valor Militare settantesimo della settantesimo Battaglia di Piombino 10 settembre 1943 ” nasce la Resistenza Giorgio Napolitano, 15 settembre 2013 tredicesimo del conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare domenica 15 settembre 2013 Piombino Rivellino, ore 10.30 Maida Mataloni Ivan Tognarini Gianni Anselmi Enrico Rossi Sindaco di Piombino Carlo Smuraglia Stagione di prosa e musica 2013-2014 Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Presidente della Regione Toscana ore 9.30 Concattedrale di Sant’Antimo Santa Messa in memoria dei Caduti ore 12 Piazza della Costituzione Deposizione di una corona di alloro ogetto STUDIOGRAFICO M - Stampa TOSCOLITO Piombino Presidente del Consiglio Comunale di Piombino 23 Una esemplare testimonianza del contributo che gli italiani hanno saputo offrire alla costruzione di un avvenire di pace e giustizia . 7 anno XLIII N. 3 ottobre 2013 personaggi sommario ottobre 2013 4 7 eventi istituzionali All’altezza della storia lavori pubblici & restyling urbano Il ritorno di Icaro storia & memoria 8 Piombino 1921: gli Arditi del Popolo promozione & marketing territoriale 9 La bella estate di Piombino giovani al centro 10 Ci vuole mestiere qualità della vita 11 12 14 16 Una risposta alla crisi STAGIONE TEATRALE E musicale 2013-2014 nuove frontiere dell’economia locale Un progetto di innovazione territoriale musei da vivere Multimediale, divertente, per tutti toponomastica & memoria 17 Una strada per Villani, partigiano della pace istruzione & cittadinanza 18 24 La scuola che cambia la città dello sport Un mese su due ruote rubriche 3La parola al Sindaco 6La Città dei Bambini e delle Bambine 19 Presidente del Consiglio comunale 20Interventi Gruppi Consiliari 25I diritti degli animali 26Libri & dintorni 28Brevi 31Aperto al pubblico Periodico d’informazione del Comune di Piombino anno XLIII • n. 3 • ottobre 2013 Direzione, redazione, amministrazione via Ferruccio, 4 - tel. 0565.63364 e-mail: [email protected] Grafica e impaginazione Studiografico M - Piombino (LI) - tel. 0565.224360 Stampa Pacini Editore - Ospedaletto (PI) - tel. 050.313011 Distribuzione Lessi Service sas Autorizzazione del Tribunale di Livorno n. 320/78 Direttore responsabile Laura Pasquinucci Hanno collaborato alla redazione di questo numero Marco Bonanni, Barbara Noferi, Ivan Tognarini Foto Roberto Baroni, Luisa Casula, Franco Ceccherini, Andrea Celati, Romano Favilli, Francesco Livi, Guido Morelli, Archivio Comunale Chiuso in tipografia 1 ottobre 2013 Tiratura 17.000 copie Copertina Gonfaloni toscani in corteo (70° Battaglia di Piombino) foto di Romano Favilli Sito web di Piombino Oggi: www.comune.piombino.li.it Omaggio a Cerami Ricordo del Maestro e dei suoi trascorsi a Piombino I Il 17 luglio si è spento Vincenzo Cerami, scrittore e sceneggiatore noto al grande pubblico grazie al successo planetario raggiunto in collaborazione con Roberto Benigni per il pluripremiato film La vita è bella. A Piombino, non ancora celeberrimo ma già affermato autore di alcuni capolavori come Un borghese piccolo piccolo, aveva ricevuto nel 1992 il massimo riconoscimento del Premio Letterario “Carlo Betocchi” – Città di Piombino, vincendo nella sezione prosa creativa italiana con il libro L’ipocrita (Einaudi). In quegli anni Cerami, con gli amici Nicola Piovani (anch’egli protagonista della storica collaborazione con Benigni) e Lello Arena, aveva fondato la Compagnia della Luna per produrre quel genere di spettacoli musicali che allora, come adesso, faticano a trovare spazio nel mercato teatrale italiano. Ancora una volta Piombino è tra le città che comprendono il valore artistico e culturale di queste proposte, presentate nella stagione teatrale: il 19 gennaio 1993 va in scena Il Signor Novecento (versi V. Cerami, regia di V. Cerami e N. Piovani) dove Arena interpreta un novantenne che, tra ricordi personali e vicende storiche, racconta il secolo ormai al tramonto; il 22 febbraio 1994 è la volta di Le cantate del Fiore e del Buffo, stesso team ma con l’orchestra Aracoeli sul palco. In quell’occasione, giovane addetta stampa del Comune, realizzai un’intervista (la mia prima intervista) a Lello Arena, pubblicata su Piombino Oggi n. 1/1994. Gli chiesi, tra l’altro, di raccontarmi del suo sodalizio artistico con i due maestri: «La Compagnia della Luna – mi disse – credo sia uno dei rarissimi casi in Italia dove non c’è un unico direttore artistico, un po’ despota, ma alla maniera americana ce ne sono tre. Personalmente ritengo che questa caratteristica sia la forza, l’elemento vincente della Compagnia: ognuno di noi porta all’interno dello spettacolo la sua esperienza e questo accresce notevolmente la carica comunicativa. Eppoi, a parte me, in questo momento Piovani è uno dei compositori italiani più affermati e Cerami è un autore che non ha bisogno di presentazioni». Laura Pasquinucci 3 piombino oggi 3.13 la parola al sindaco cosa chiediamo a chi governa l’italia Le vicende che riguardano la siderurgia italiana e in particolare i gruppi Riva e Lucchini, con le pervasive implicazioni per l’indotto, rendono non più rinviabile una assunzione di responsabilità diretta nel settore da parte dello Stato. La mia opinione è che ciò debba avvenire anche in deroga agli strumenti di intervento ad oggi in essere, e che debba dispiegarsi con la profondità temporale sufficiente ad evitare ulteriori pesantissime conseguenze di ordine sociale e a creare le condizioni di una prospettiva competitiva e durevolmente sostenibile. Non si pone, sia chiaro, il problema della rinazionalizzazione di un comparto che annovera eccellenze in grado di misurarsi con le inedite dinamiche competitive globali; è tuttavia necessario e urgente non abbandonare ad un destino inerziale patrimoni industriali che hanno qualificato l’economia italiana e favorito il progresso di intere comunità. Il futuro del modello di sviluppo italiano passa da una difesa attiva e qualitativa della nostra struttura industriale e non da una presa d’atto rinunciataria dei suoi limiti attuali. Per questo serve una politica di intervento pubblico che si connoti sotto il profilo strategico con il sostegno ad investimenti privati in grado di catalizzare la riqualificazione dei territori interessati, e nel breve termine fronteggiando le emergenze per assicurare che la transizione verso nuovi condivisi scenari si dispieghi evitando traumi sociali e lesioni alla dignità dei lavoratori coinvolti. A Piombino la presenza di un Commissario di Governo in Lucchini, l’approvazione del DL 43/2013 e la recente sottoscrizione dell’Accordo di Programma per il potenziamento infrastrutturale e la bonifica dell’area portuale, unitamente al riconoscimento dello stato di Area di crisi complessa ai sensi dell’art. 27 del Decreto Sviluppo configurano le condizioni di scenario per un protagonismo proattivo delle istituzioni. Sono già in campo i contenuti possibili di un progetto di innovazione territoriale che affianchi allo sviluppo portuale e viario la modernizzazione tecnologica dell’apparato siderurgico, la bonifica e la reindustrializzazione leggera delle aree dismesse, la ricerca di processo e di prodotto e sulle tecniche di bonifica, l’efficientamento energetico. Piombino può essere il primo polo siderurgico europeo ad ospitare una tecnologia alternativa all’altoforno per la produzione di ghisa: il Corex inquina meno (non ha bisogno di cokeria e di sinterizzazione), è competitivo e sperimentato, dà garanzie qualitative. Proponiamo al Governo di verificare le condizioni – o crearle – perché l’Unione Europea, interpretando le linee del Piano Tajani e con le leve finanziarie disponibili, ne favorisca la realizzazione affiancando un privato a condizioni incentivanti. Piombino può essere il primo sito siderurgico italiano sul mare ad ospitare un forno elettrico, con i relativi vantaggi logistici ed economici per l’approvvigionamento del rottame. Chiediamo che si metta in campo un sostegno transitorio attraverso la Cassa Depositi e Prestiti a chi intendesse accogliere questa sfida. Con un Corex da 1 milione di tonnellate/anno e un forno elettrico da 800mila il polo Lucchini potrebbe stare in campo solidamente anche riducendo la capacità produttiva installata (oggi 2,3 milioni tonn/anno), tutelando l’occupazione e l’ambiente e collocandosi nella fascia alta dell’innovazione siderurgica. Piombino può essere proposta, come sta facendo presso la UE il presidente Enrico Rossi, come polo europeo qualificato e certificato di rottamazione di grandi navi dismesse. Una prospettiva che va approfondita in tutte le sue implicazioni. Segnalo che disporre di rottame a chilometro zero amplificherebbe la competitività del polo siderurgico. Piombino è il porto più vicino al relitto della Concordia. Stiamo lavorando con l’Autorità Portuale per accoglierlo e trattarlo quando lascerà, alla fine della prossima primavera, l’Isola del Giglio. Non partecipiamo a competizioni con altre aree portuali, ci consideriamo la destinazione naturale della nave. Ci stupiremmo se si facessero altre scelte. A Piombino ha sede un’impresa siderurgica, la Magona, che soffre di difficoltà competitive e di scelte della proprietà (Mittal Arcelor) che ne penalizzano l’operatività. Ci aspettiamo che il MISE ottemperi agli impegni da tempo assunti sull’abbattimento dei suoi costi energetici. L’auspicabile progressivo concretizzarsi di questo assetto non può in ogni caso prescindere dalla necessità di minimizzare o evitare discontinuità produttive e costi sociali non sostenibili. Per questo è necessario che il Governo assicuri, utilizzando ad horas le leve di politica industriale a sua disposizione, una prosecuzione dell’operatività dell’altoforno Lucchini per il tempo necessario alla definizione di uno scenario progettuale, procedurale e finanziario nel quale collocare con certezza di tempi e risorse gli incentivi pubblici (compresi quelli attivabili in campo fiscale) e le intenzionalità private. Qualunque scelta strategica non può prodursi sulle macerie sociali e produttive di un territorio, non si può archiviare una storia senza la certezza di una prospettiva nuova. Questo chiediamo al Governo del Paese che abbiamo contribuito a far crescere: di tornare a tracciare a Piombino, come è accaduto nel secolo scorso, i segni di una politica industriale che guardi lontano. Che mobiliti intelligenze, competenze, attitudine al rischio. Lo si può fare, lo si deve fare prima che la rabbia cancelli la speranza. Gianni Anselmi . 7 eventi istituzionali Città di Piombino settantesimo della settantesimo Battaglia di Piombino 10 settembre 1943 nasce la Resistenza U domenica 15 settembre 2013 Piombino Rivellino, ore 10.30 n settantesimo anniversario all’altezza della tradizione: la città ha festeggiato la sua ricorrenza più importante con una manifestazione di rango nazionale, sottolineata dal messaggio inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dalla partecipazione di due ospiti davvero prestigiosi: il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Moltissime le autorità presenti alla manifestazione, tra le quali l’On. Silvia Velo, il Prefetto Tiziana Giovanna Costantino, il Presidente della Provincia Giorgio Kutufà e il Vescovo della Diocesi Mons. Carlo Enrico Rossi Sindaco di Piombino Carlo Smuraglia Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Presidente della Regione Toscana ore 9.30 Concattedrale di Sant’Antimo Santa Messa in memoria dei Caduti ore 11.45 Corteo con la banda “A. Galantara” ore 12 Piazza della Costituzione Deposizione di una corona di alloro al Cippo dei Caduti per la Libertà Progetto STUDIOGRAFICO M - Stampa TOSCOLITO Piombino Ivan Tognarini Gianni Anselmi Presidente del Consiglio Comunale di Piombino 4 con ospiti d’eccezione e gonfaloni da tutta la regione tredicesimo del conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare Maida Mataloni piombino oggi 3.13 All’altezza della storia La città celebra la ricorrenza del 10 settembre Medaglia d’Oro al Valor Militare Ciattini che, dopo aver officiato la Santa Messa insieme al parroco Don Castelli, ha accompagnato la celebrazione al Rivellino, in corteo e alla deposizione della corona ai Caduti. Immancabili i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, con il Vice Questore Walter Delfino, il Comandante del Porto Martino Rendina e il Comandante della Polizia Municipale Angela Galeazzi; nell’occasione, il Sindaco ha rivolto un saluto al Ten. Teresa Marchesano, da pochi giorni a capo della compagnia della Guardia di Finanza dopo il trasferimento del Cap. Mario De Cunzolo, e un ringraziamento particolare al Capitano dei Carabinieri LA MEMORIA: UN PONTE TRA STORIA E FUTURO Trasmettere emozioni, raccontare i fatti, passare il testimone della memoria: un compito che chiama in causa non solo le istituzioni, ma ogni singolo, nelle scuole e nelle famiglie. Questo il messaggio che Maida Mataloni, Presidente del Consiglio Comunale, ha voluto ribadire: «I giovani hanno la volontà di sapere – ha detto – e a Piombino lo dimostrano con la loro convinta partecipazione alle attività didattiche e ai progetti formativi che con le associazioni portiamo avanti, anche con il contributo dei privati». La presidente ha letto il messaggio inviato dal prof. Ivan Tognarini, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana che avrebbe dovuto intervenire come oratore, assente per motivi di salute. CORAGGIO E DIGNITà NEL PRESENTE La difesa della Patria e la nascita della Repubblica, un esempio di coraggio e dignità che gli italiani non devono dimenticare: Gianni Anselmi riprende la tesi del presidente Ciampi, parole scolpite nella storia recente che il Capo dello Stato rivolse alla Nazione proprio da Piombino l’8 ottobre 2000 in occasione della consegna della Medaglia d’Oro al Valor Militare. «Nella scelta dei singoli – ha detto commosso il sindaco, giunto alla sua ultima celebrazione del 10 settembre – rinacque il senso della collettività nazionale che si consolidò nella Costituzione, perché sono le persone a scrivere pagine nuove. Oggi non ci sono più invasori da respingere, ma c’è Salvatore Muratore, anch’egli in procinto di lasciare Piombino dopo molti anni di lavoro a fianco delle istituzioni locali. Le associazioni partigiane, d’arma e combattentistiche con i loro labari hanno fatto degna cornice alla manifestazione e al corteo, guidato dal medagliere provinciale dell’Anpi e dai gonfaloni di Firenze e Piombino (medaglia d’oro al valor militare), seguiti da Massa Marittima (medaglia d’argento), Cavriglia (medaglia di bronzo), Regione Toscana (medaglia d’oro al merito civile), Provincia di Livorno, Comuni di Campiglia, San Vincenzo e Suvereto, accompagnati da sindaci e amministratori. ancora un lavoro da fare sulla qualità della democrazia e dei diritti, c’è bisogno di impegnarsi tenendo la schiena dritta, come fecero i piombinesi di allora. Eredi di quella storia possiamo costruire il futuro, difendere il lavoro e le conquiste di civiltà del Novecento: a questo servono le celebrazioni, ad indicarci la strada nel presente», ha concluso, dedicando la giornata al sindacalista Piero Mazzoni, recentemente scomparso. GIOVANI, NON VI ARRENDETE La memoria condivisa e attiva è uno dei pilastri della convivenza civile, l’antidoto al revisionismo, ai falsi valori e alla barbarie ancora in agguato: il discorso di Carlo Smuraglia è l’autorevole punto di vista di chi la storia l’ha vissuta e ne ha portato gli insegnamenti non solo nella vita, ma anche in una lunga carriera politica e professionale. Con il suo intervento, al quale questa sintesi non rende giustizia, è entrato nel vivo del dibattito storico sulla Resistenza, un fenomeno complesso del quale spesso si perde il senso profondo: «Senza l’alleanza che si realizzò tra forze diverse unite solo dal desiderio di libertà, l’Italia si sarebbe seduta al tavolo della pace come Paese sconfitto e non come Paese cobelligerante. Nella battaglia di Piombino c’è l’eroismo ma anche la normalità della Resistenza, 5 piombino oggi 3.13 eventi istituzionali una scelta di riscatto presa senza esitazione da militari e civili, uomini e donne, intellettuali e operai, da sempre il vero fulcro di questa città». Tornare quindi alle origini e rimettere al centro la persona, questa l’unica strada percorribile: «Da troppo tempo seguiamo falsi valori: l’affermazione personale, il denaro, il mercato: cose che non valgono niente di fronte all’umanità; fratellanza, morale, lavoro, solidarietà sono le parole che contano. Non era questo il paese che sognavamo – ammonisce il partigiano combattente, citando il libro del presidente emerito Ciampi – ma questa non è una constatazione rassegnata, anzi un’esortazione soprattutto per i giovani a non arrendersi. Farsi carico delle speranze dei Caduti, impegnarsi per valori veri, è il miglior modo per onorare la loro memoria e aiutare noi stessi». Per Smuraglia la celebrazione è stata occasione per ritornare nella città alla quale è legato anche da ricordi professionali, quando fu a capo del collegio di difesa nel processo contro i piombinesi che, durante la lotta operaia contro la pesante ristrutturazione dell’Ilva prima della cessione a Lucchini (dicembre 1992-gennaio 1993), avevano occupato i binari della Stazione di Campiglia. Tra gli imputati (in seguito assolti) c’era anche l’allora Sindaco Fabio Baldassarri. La politica torni a difendere la dignità del lavoro Che il ricordo non resti una contemplazione retorica, ma si faccia azione viva e militanza: questo il messaggio del presidente della Regione Enrico Rossi. La Piombino operaia, culla della resistenza toscana e simbolo di una crisi che non è solo economica ma anche sociale, è al centro dell’intervento del Governatore, che guarda con preoccupazione alla svalorizzazione del lavoro come alla più seria minaccia per la democrazia, ma assicura il suo sostegno per rilanciare l’apparato produttivo e difendere l’industria: «Il lavoro e gli operai devono tornare al centro dell’azione della politica. La regione Toscana e io personalmente saremo al fianco del sindaco e della classe operaia, degli imprenditori piccoli e medi che investono e vogliono creare lavoro, dei quadri dirigenti e dei lavoratori intellettuali che condividono questo progetto di una città di Piombino, di una Toscana e di un Paese produttivo e competitivo, forte e allo stesso tempo più giusto e umano». RASSEGNA STAMPA Il messaggio di Napolitano e l’intervento di Rossi (entrambi pubblicati sui siti web istituzionali) sono stati battuti dall’Ansa e ripresi da molte testate giornalistiche. L’evento piombinese ha avuto una vasta eco sulla stampa nazionale e anche al di fuori dei confini italiani: La LE ALTRE INIZIATIVE Come tradizione, nell’ambito delle celebrazioni si sono svolte manifestazioni collaterali organizzate dal Comune e dall’Associazionismo. I Marinai d’Italia hanno promosso un programma con la conferenza di Alessandro Dondoli e Gianpiero Vaccaro In ricordo dei Caduti, la commemorazione per Giorgio Perini (uno dei Caduti della Battaglia) e la mostra di cimeli e documenti 70 anni fa, a Palazzo Appiani. I giovani e gli studenti piombinesi sono stati invece protagonisti della rassegna di iniziative curata dall’Arci e dagli altri soggetti del progetto Sulla strada della Memoria: la mostra fotografica Il percorso della memoria, la rievocazione Indagine su Ilio Salvadorini e la serata di musica e teatro I giovani, la memoria e la Resistenza, al Rivellino. Il 14 settembre l’assessore alla Cultura Ovidio Dell’Omodarme ha inaugurato l’esposizione della camicia rossa del partigiano Nerio Signorini nel Palazzo Comunale, alla presenza dei familiari che hanno donato il prezioso cimelio alla Comunità. In calendario anche la consegna dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica al reduce di Cefalonia Mario Martelli (8 ottobre), concessa a seguito dell’istanza presentata dal Comune e dalle Associazioni d’arma, partigiane e combattentistiche locali. La cerimonia è stata organizzata in occasione del 12° anniversario della Medaglia d’Oro, in collaborazione con la Prefettura di Livorno. Repubblica del 9 settembre propone la ricostruzione di Ivan Tognarini La battaglia di Piombino e la nascita della Resistenza, mentre il 6 settembre Neues Deutschland (www.neues-deutschland.de), storico quotidiano tedesco fondato a Berlino nel 1946, titola Bella Ciao, Piombino un articolo a tutta pagina sui settant’anni della Resistenza italiana di Wolf H. Wagner. Per rivedere alcuni dei momenti principali della celebrazione, su youtube ci sono alcuni video di Carmelo Galimi. la città dei bambini I piombino oggi 3.13 6 Vivere la città e i suoi spazi Mobilità urbana sicura e sostenibile per tutti l tema della mobilità urbana autonoma e sostenibile sarà ancora al centro del lavoro che il Consiglio dei bambini e delle bambine si appresta a svolgere nei prossimi mesi, in continuità con il progetto svolto lo scorso anno. Dal 2004 al 2006 i bambini del Consiglio, le Scuole e l’Amministrazione avevano proposto e realizzato il cosiddetto “percorso sicuro” da piazza Cappelletti, piazza Gramsci, via Fucini fino alle scuole elementari Dante Alighieri. Un percorso pedonale finalizzato a facilitare l’autonomia dei bambini, moderare il traffico e riqualificare lo spazio urbano. Nel corso del 2012-2013 i bambini hanno ripreso il tema indagando le abitudini degli adulti e dei più piccoli negli spostamenti in città, per verificare anche eventuali cambiamenti intervenuti nel corso degli anni. Il confronto con genitori, insegnanti, cittadini ha permesso di evidenziare le caratteristiche di vivibilità della nostra città, se e quanto è a misura di bambino, ricordando che una città a misura di bambino è sicuramente una città qualitativamente migliore. I risultati di questo primo anno di indagine, presentati a giugno 2013, hanno messo in evidenza la necessità di insistere su questi temi per favorire un cambiamento nello stile di vita degli adulti e di conseguenza dei bambini stessi. I questionari che sono stati somministrati ai genitori dei bambini delle ultime classi delle scuole elementari e ad altri adulti intervistati in occasione di iniziative pubbliche o di uscite, hanno evidenziato come l’uso della bicicletta negli spostamenti quotidiani sia ancora poco diffuso (il 40% degli intervistati ha ammesso di non usare mai la bicicletta); il 32% la utilizza poco, il 14,5 abbastanza e il 13,5% molto. Le persone intervistate si recano al lavoro con la propria auto nel 70% dei casi, a piedi nel 17% e nel restante 13% con scooter, traghetto e altri mezzi. I bambini vengono accompagnati solitamente in macchina nel 68% dei casi, solo un 28% a piedi, il 2% in bicicletta e un 2% con scooter. Solo nel tempo libero si preferisce andare a piedi in larga maggioranza e cioè nel 61% dei casi. Anche le abitudini dei bambini risultano fortemente condizionate da quelle degli adulti. Il 48% dei bambini intervistati nella fascia di età 9-11 anni non esce mai da solo, poche volte da solo il 37%, molte volte l’11 % e sempre il 4%. Partendo da questi dati, che rappresentano solo una parte del lavoro svolto come momento iniziale di un percorso articolato in due anni, il progetto di quest’anno avrà l’obiettivo di individuare piccoli interventi da realizzare nella città e programmare azioni concrete, finalizzate a modificare la situazione esistente. In collaborazione con l’Ufficio Tecnico del Comune, saranno proposti e progettati piccoli interventi nelle zone che i bambini avevano monitorato come “critiche” dal punto di vista del traffico. La prima fase del lavoro sarà incentrata pertanto sull’analisi delle mappe e dei grafici realizzati dai bambini con i dati raccolti con interviste e questionari, in modo da indicare le zone su cui intervenire. Questo primo momento di osservazione consentirà di individuare quali piccoli interventi sia possibile progettare per migliorare la mobilità in quegli spazi. Sarà sottolineata l’importanza di un uso maggiore della bicicletta e dei mezzi pubblici, oltre alla programmazione di “passeggiate urbane” per ripensare le proprie abitudini di spostamento e favorire una migliore conoscenza dei luoghi della città da parte di adulti e bambini. Nelle fasi successive del lavoro saranno specificate alcune azioni concrete per cominciare un lavoro di sensibilizzazione sugli spostamenti a piedi, sull’uso della bicicletta e dei mezzi pubblici, pensando a iniziative che coinvolgano bambini e adulti su un diverso modo di muoversi nella città più sostenibile per l’ambiente e più salutare per gli abitanti. In particolare, saranno organizzate delle “passeggiate urbane” che avranno l’obiettivo di far conoscere meglio la città dal punto di vista del pedone con particolare attenzione verso i giardini e i parchi che saranno raggiunti a piedi per mostrare concretamente un’alternativa all’uso delle automobili. Risultati del questionario sulla mobilità (totale intervistati: 516 bambini, classi IV e V elementare) domande mai poche volte molte volte sempre nessuna risposta esci da solo? 248 190 5721 0 usi i mezzi pubblici da solo?405 80 16 14 1 vai in bicicletta da solo? 183 153 8694 0 vai nei parchi da solo? 260 154 7527 0 esci di sera da solo? 378 92 3214 0 entri nei negozi da solo? 136 242 10828 2 ti danno le chiavi di casa?255 137 70 49 5 domanda quando ti accompagnano è perché... non se la sentono di farti andare da solo 350 tu non vuoi andare da solo 127 i posti da raggiungere sono lontani 235 domanda con altri bambini da solo con con i tuoi nessuna videogiochi o altro genitori risposta con chi ti piace giocare? 418 53 423 come percepisci sicuri poco sicuri abbastanza molto nessuna questi luoghi? pericolosi pericolosi risposta strade e marciapiedi 215 2156520 1 parchi pubblici e parchi gioco375 120 17 3 1 autobus e mezzi pubblici 235 2204316 2 negozi e supermercati 311 1563414 1 7 piombino oggi 3.13 lavori pubblici & restyling urbano Il ritorno di Icaro La preziosa scultura svetta nella sua nuova sede, alle porte del centro storico di Barbara Noferi tornata a farsi ammirare in città una delle sculture più importanti e conosciute di Alessandro Romano, artista di prestigio internazionale, le cui opere figurano nelle più importanti gallerie e collezioni europee e statunitensi, ma anche in molte piazze e chiese italiane. Dopo anni di peripezie, la preziosa statua sembra dunque aver trovato la sua sede ideale all’ombra del Rivellino, nello slargo recentemente restaurato e adibito a verde pubblico. Icaro, la grande figura in bronzo dedicata alla Libertà (vincitore della rassegna EtruriArte nel 1998), era stato originariamente collocato in piazza Verdi e inaugurato in occasione della Festa della Liberazione, il 25 aprile 1999. Nel 2000 fu trasferito ai Magazzini comunali, per far posto alla manifestazione con il presidente della Repubblica Ciampi per la consegna della Medaglia d’Oro al Valor Militare, e lì restò in attesa di una migliore sistemazione, dato che la precedente scelta aveva incontrato qualche contestazione. Dopo aver vagliato (e scartato) altre location nel centro urbano ed aver effettuato un restauro curato dall’esperta Daniela Franchi, per rimediare a fenomeni di ossidazione che ne avevano nel frattempo compromesso la bellezza, nel 2008 si profila l’ipotesi È di sistemare Icaro nei nuovi giardini di piazza Manzoni, un luogo particolarmente suggestivo e adatto per valorizzarne il pregio artistico. Ma la frana che di lì a poco devasta la costa urbana impedisce anche questo progetto e Icaro resta ancora per anni ricoverato in una struttura comunale. La soluzione arriva con il progetto di riqualificazione urbana, che ha interessato un’area di 700 mq. compresa tra il complesso architettonico TorrioneRivellino, le antiche mura e la viabilità che attraversa piazza Edison in direzione piazza Verdi. Con questo intervento si è provveduto al rifacimento di parte della sede pedonale, alla trasformazione in giardino di una porzione della piazza e alla creazione di un nuovo marciapiede di collegamento tra piazza Cappelletti e via Leonardo LA NUOVA PIAZZA BOVIO Un luogo dell’anima, come l’ha definita il sindaco Anselmi, caro ai piombinesi da generazioni ma che da tempo mostrava i segni di un’età avanzata. Come una bella signora, anche piazza Bovio è corsa ai ripari e, con il nuovo look, si è presentata alla folla entusiasta accorsa all’inaugurazione. In realtà il cospicuo intervento (realizzato con un contributo regionale di 2 milioni e 600 mila euro) non ne ha affatto stravolto l’aspetto, secondo le indicazioni che anche i cittadini avevano dato attraverso un percorso partecipativo promosso dall’amministrazione; piuttosto ha risolto importanti problemi strutturali e di impiantistica, oltre al consolidamento della falesia. L’asfalto è stato sostituito con una suggestiva pavimentazione in pietra, è stata realizzata una nuova illuminazione e aggiunto un arredo più adeguato. Nella parte prossima al faro è stata posizionata, a filo della Icaro è alto quasi quattro metri e pesa circa quattro quintali ma, nonostante le sue notevoli dimensioni, la figura colta nell’avvitamento della drammatica caduta trasmette un’immagine di grazia e leggerezza, quasi come fosse libera dal condizionamento della materia. Espressione di un figurativismo dal sapore antico, l’opera ha un significato estremamente moderno e attuale: simbolo della fatale imprudenza giovanile, ma anche dell’aspirazione umana alla Libertà e alla Conoscenza, restituisce l’icona senza tempo di un eroe-martire, capace di rischiare e sacrificarsi per ideali superiori. L’interpretazione artistica trae quindi dal mito del giovane figlio di Dedalo la sua caratteristica migliore: l’insopprimibile aspirazione umana a superare i propri limiti, il coraggio di uscire dal “labirinto” e “volare alto”, anche a prezzo della vita. da Vinci. Ad ulteriore valorizzazione del contesto, è stato predisposto un impianto di illuminazione della statua, all’interno del nuovo giardino. pavimentazione, una grande rosa dei venti, ulteriore elemento decorativo che indica ai frequentatori la provenienza dei venti che soffiano sulla costa. La giornata è stata uno degli eventi di punta dell’estate, complice la “festa” organizzata con il Comune da Costa Etrusca Comunicazione: oltre al taglio del nastro e agli interventi di rito, musica e spettacoli fino a sera. Nell’ambito della manifestazione c’è stato spazio anche per iniziative di sensibilizzazione sul decoro pubblico e sono state consegnate le bandiere blu agli operatori turistici. L’estate piombinese ha registrato anche l’apertura di due nuove strutture, legate alla “rinascita” di piazza Bovio e al recupero del vicino ambito del porticciolo di Marina: una presso l’ex Centro Velico, sotto il versante est della piazza, e l’altra nello storico edificio della Lega Navale, recentemente ristrutturato e affidato alla gestione privata. Adesso i lavori riprenderanno per completare la ristrutturazione anche nel tratto prospiciente Palazzo Appiani. storia & memoria piombino oggi 3.13 8 Piombino 1921: gli Arditi del Popolo di Ivan Tognarini* erso la fine di giugno del 1921 nasceva a Roma l’Associazione degli Arditi del Popolo il cui fine era contrastare e rintuzzare la brutalità criminale fascista. L’organizzazione si sviluppava rapidamente in moltissime parti d’Italia, nelle città e nei centri minori. V Il 144° battaglione A Piombino, le adesioni alla nuova Associazione dal giorno della fondazione, 17 luglio 1921, raggiunsero punte tra le più elevate d’Italia. Secondo Di fronte al dilagare della violenza squadrista che attaccava e travolgeva istituzioni, case del popolo, associazioni, giornali, sindacati, cooperative, cominciò a farsi sentire sempre più forte una vasta e determinata volontà di reazione locale e a livello nazionale fu Giuseppe Mingrino che era dirigente della sezione socialista di Piombino, poi segretario della Camera del Lavoro Confederale della provincia di Pisa e infine deputato dal 1° giugno 1921. Il giorno dopo aver fondato la sezione di Piombino (144° Battaglione), il 18 luglio, Mingrino veniva aggredito e ferito dai fascisti alla stazione di Campiglia Marittima. Gli arditi del popolo caduti 1. La Fiamma, 7 luglio 1921 2. La Fiamma, 24 luglio 1921 3. La Fiamma, 7 agosto 1921 4. Il Martello, 11 settembre 1921 varie fonti (di polizia o l’inchiesta ordinata dal primo ministro Bonomi nell’ottobre 1921), si raggiungevano 500-700 aderenti, numero davvero ragguardevole: nella città capoluogo di provincia, Pisa, ci si aggirava sui 500, in tutta la Toscana 3.000 iscritti e in tutta Italia dai 20.000 ai 50.000. Animatore e organizzatore a livello La reazione fascista e della forza pubblica contro l’organizzazione degli Arditi del Popolo fu particolarmente violenta e cruenta. A Castagneto Carducci restò ucciso Spartaco Rossi, mentre a Piombino Giuseppe Morelli morì colpito alle spalle, mentre stava affiggendo un manifesto, da un funzionario di polizia. Particolarmente tragica la vicenda di Landino Landi, assassinato dai fascisti in via Felice Cavallotti, e quella che si svolse in località Campo alle fave dove fu ucciso Amaddio Lucarelli e ferito Attilio Landi. Gli Arditi respingono l’assalto di Dino Perrone Compagni Tra le imprese più memorabili degli Arditi piombinesi (anarchici, comunisti, socialisti, repubblicani), si deve ricordare la messa in fuga dei fascisti che, comandati dal marchese Dino Perrone Compagni, il cosiddetto “granduca” dello squadrismo toscano, tentavano la conquista di Piombino. Scontratisi con gli arditi al Cotone, gli squadristi dovettero ripiegare e desistere dalla loro impresa. Gli ultimi arditi a Piombino Quando il fascismo riuscì a prendere il sopravvento grazie alla strategia del “fattaccio” (l’assassinio del giovane Giuseppe Salvestrini), ancora molti arditi erano presenti in città. Alcuni, come Luigi Ravenni, dovettero subire violenze terribili, finendo poi in carcere con la falsa accusa di avere ucciso il Salvestrini; altri come Ruggero Rebecchi, dovettero fuggire ed emigrare (a Milano, a Torino o in Francia, in Belgio). Ilio Baroni riparò a Torino dove continuò la sua lotta tenace contro il fascismo e morì combattendo per la liberazione della città. * Docente Università di Siena e Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana Per saperne di più I. Tognarini, Fascismo antifascismo resistenza in una città operaia, Firenze 1980; I. Tognarini, Mingrino Giuseppe, in F. Andreucci, T. Detti, Dizionario Biografico del Movimento Operaio Italiano, Roma 1977, vol. III, pp. 471-474 M. Rossi, Arditi, non gendarmi! Dall’arditismo di guerra agli Arditi del popolo (19171922), Pisa 1997 E. Francescangeli, Arditi del popolo. Argo Secondari e la prima organizzazione antifascista (1917-1922), Roma 2000 L. Balsamini, Gli Arditi del Popolo, Casalvelino Scalo 2002 9 piombino oggi 3.13 promozione & marketing territoriale LaIstituzioni, bella estate di Piombino associazioni e privati: tutti insieme per il turismo M entre gli operatori fanno i primi bilanci, in attesa dei dati statistici ufficiali che verranno raccolti e resi noti dalla Provincia, la sensazione è che tutto sommato sulla Costa degli Etruschi la fabbrica del turismo estivo abbia retto all’urto della crisi. Archiviato il mese nero di giugno, funestato dal maltempo, e un luglio sostanzialmente fermo ai livelli del 2012, la vera ripresa è arrivata ad agosto e molte strutture hanno registrato il tutto esaurito. Per quanto riguarda la tipologia degli alloggi il trend sembra confermare la preferenza per gli agriturismi, mentre la flessione dei vacanzieri italiani, alle prese con la peggiore crisi degli ultimi tempi, è in parte compensata dagli stranieri: tedeschi, olandesi e svizzeri, ai quali si aggiungono gli “emergenti” della Polonia e della Russia». In generale però, la crescita del turismo internazionale non ha avuto una grande ricaduta sul territorio e all’aumento delle presenze corrisponde una diminuzione del fatturato, un fenomeno collegato dagli esperti alla minor capacità di spesa dei turisti e agli sconti attuati dagli operatori: meno guadagno, quindi, e meno lavoratori impiegati nel settore. «Il Comune come sempre ha cercato di fare la sua parte – commenta l’assessore al Turismo Luca Pallini – con un’offerta di spettacoli, intrattenimenti e appuntamenti culturali all’altezza della nostra tradizione, realizzati con il prezioso contributo del tessuto produttivo e imprenditoriale, dell’associazionismo e del volontariato: tra i più consolidati voglio ricordare il Festival Estivo, la Sagra del Pesce e Agosto con FESTIVAL ESTIVO La rassegna (7-10 agosto) si conferma tra gli eventi italiani più importanti per valorizzare artisti emergenti, scoprire nuovi talenti e dare uno spazio ai giovani cantanti e musicisti della Comunità Europea. L’edizione 2013, curata come sempre dallo staff dell’Associazione Festival Estivo, è stata trasmessa su tv e web in Italia e all’estero. SAGRA DEL PESCE Con oltre 50.000 visitatori e 35 edizioni al suo attivo, la festa della buona tavola locale (Marina, 24-28 luglio) è uno degli appuntamenti classici dell’estate piombinese: un successo che gli organizzatori (Auser Festeggiamenti Piombinesi) “esportano” anche in altri centri limitrofi, collaborando a feste sociali o sportive. Agosto con gusto Il meglio della produzione vinicola e della cucina tipica locale, presentata nella nuova suggestiva location della piazza Bovio: il pubblico premia ancora Agosto con gusto (22 e 23 agosto), fiore all’occhiello nel panorama delle manifestazioni enogastronomiche estive organizzate sulla Costa degli Etruschi. Tra le novità di questa tredicesima edizione, organizzata dall’assessorato al Turismo con l’Avt, lo spazio riservato alla vendita di prodotti artigianali gastronomici locali. Gusto, manifestazioni che creano un “indotto” di presenze davvero importante. L’impressione raccolta “a caldo” è di un diffuso consenso che fa ben sperare in risultati positivi. Gran parte di questo successo – prosegue Pallini – va senza dubbio all’animazione condotta dai Quartieri, da sempre a fianco delle istituzioni, e alla sinergia sviluppata con i privati, che anche quest’anno hanno messo in campo moltissime iniziative e servizi, come i bus navetta dalla costa: una collaborazione determinante nella stretta della spending revue. È da sottolineare inoltre l’apertura di nuovi locali e attività, che in questo momento costituisce una scelta coraggiosa e un segnale importante di fiducia nelle potenzialità del territorio. Peccato che l’inizio delle scuole arrivi ad ostacolare la prosecuzione della stagione anche in settembre: come molti, anch’io ritengo che questo problema dovrebbe essere valutato a livello nazionale». VISIONARIA Non è successo niente di Chantal Toesca ha vinto il Gran visionario al festival internazionale, prestigiosa manifestazione toscana giunta alla ventunesima edizione, che da anni porta in città tutta la sua carica artistica e intellettuale, una vera finestra aperta sul mondo della creatività e della sperimentazione cinematografica. FRAMMENTI DI VITA QUOTIDIANA Circa 5.000 visitatori per la personale di Domenico Finno, fotoamatore di origini irpine tra i più conosciuti e apprezzati di Piombino: la rassegna (Palazzo Appiani, 23 agosto-1 settembre) racconta in una selezione di 70 scatti la storia e il volto della città negli anni Settanta, foto in bianco e nero di luoghi, eventi, mestieri e personaggi dall’archivio dell’autore. cinema in cittadella Una programmazione apprezzata con sette serate da tutto esaurito. Una sfida vinta quella del cinema estivo organizzato da Officine Cineclub Piombino insieme all’Assessorato alla Cultura e con la collaborazione del Teatro dell’Aglio. Una piazza restituita davvero alla città per un progetto di cinema in cui anche il bar InCittadella ha attivamente collaborato. Nelle foto, dall’alto: Agosto con Gusto; i Camberra, vincitori dell’edizione 2013 con il brano Cosmonauta; il “padellone” dove vengono fritti 6 quintali di pesce; una foto di Finno. giovani al centro L’IMPORTANTE È PARTECIPARE Si avvia alla conclusione il progetto diretto a coinvolgere i cittadini più giovani su tematiche di salute in città, sostenuto dagli assessorati alle Politiche Giovanili e alla Pubblica Istruzione e dagli Uffici Giovani/Servizio Civile e Relazioni con il Pubblico del Comune. La fase conclusiva del percorso, al quale hanno partecipato i volontari del Servizio Civile Regionale (Tiziano Aprile, Valentina Bastianelli, Elena Bianchi, Irene Caroti, Giovanna De Monaco, Andrea Mei, Muriel Salerno, Federico Ulivelli Simoncini, Leonardo Tagliaferri, AlessandraTognoni, Fabiana Tucci) prevede la realizzazione di un Laboratorio del Futuro che permetterà di avviare un processo di confronto e costruzione di progetti da realizzare sul territorio. L’incontro (Centro Giovani 24 ottobre, ore 9.30-17.30) sarà momento di condivisione di esperienze, desideri e proposte per migliorare la salute individuale e collettiva, da consegnare direttamente a referenti dell’Amministrazione Comunale. L’appuntamento, aperto al pubblico ([email protected]) verterà in particolare su questi temi: decoro urbano e riqualificazione ambientale; valorizzazione del territorio e strategie occupazionali; integrazione e promozione delle reti e del sostegno sociale nella comunità. STUDENTI IN COMUNE Alcuni ragazzi dell’Isis Einaudi-Ceccherelli hanno seguito un tirocinio di formazione e orientamento per la 10 Ci vuole mestiere D opo il successo del “corso per scalpellino”, realizzato a Sassetta, prosegue il progetto provinciale Ritrovarsi giovane promosso nei Comuni della Val di Cornia, che offre la possibilità (con priorità ai giovani dai 16 ai 26 anni) di imparare gratuitamente e con l’aiuto di esperti i segreti di arti antiche, per avere opportunità di lavoro nel presente. Questi i prossimi appuntamenti: a Sassetta L’arte del carbonaio, per lavorare il legname e produrre autonomamente carbone vegetale combustibile; al Centro Giovani di Piombino La bottega del sapone, laboratorio per la realizzazione del sapone artigianale, Fotografia d’altri tempi, corso di fotografia analogica e camera oscura, Dai Cenciai alle isole ecologiche laboratorio L’arte del recupero. piombino oggi 3.13 figura di “Addetto all’organizzazione e gestione delle attività di segreteria, all’accoglienza e alle informazioni”. Lo stage, organizzato nell’ambito di una convenzione stipulata tra la scuola e il Comune, è stato coordinato dal Dirigente dei Servizi alla Persona e dall’Ufficio Giovani, ed ha visto coinvolti nella realizzazione la Biblioteca, i Quartieri, il Centro Giovani, l’ufficio Protocollo, Informagiovani, l’ufficio Sport, l’ufficio Cultura, il servizio Urp Segreteria del Sindaco, il Ced, l’ufficio Contabilità, l’ufficio Cerimoniale - Redazione di Piombino Oggi. Molti gli ambiti di approfondimento, dall’accoglienza alla redazione di testi, dalla comunicazione all’archiviazione dei documenti, dall’organizzazione di eventi alla sicurezza sul lavoro: un’esperienza funzionale alla didattica ma utile anche all’esercizio di una cittadinanza consapevole. IL CENTRO GIOVANI TI RACCONTA CHE… Come ogni anno, visto il confermato successo, lo staff del Centro Giò de Andrè propone all’interno della programmazione invernale il corso di fotografia analogica e digitale tenuto dal Maestro Pierluigi Galassi (Afiap-Bfi), con interventi di ospiti professionisti nel settore a livello nazionale e internazionale, lezioni di camera oscura, uscite e mostra finale. Tornano anche i corsi di skate tenuti da giovani istruttori Uisp, che hanno fatto il loro percorso di qualifica proprio al Centro e sono stati protagonisti sia nella nascita dello Skate Park che in altri eventi. Si sta invece per concludere il corso di Dj, che terminerà con una manifestazione finale in cui gli allievi si esibiranno pubblicamente nel contesto cittadino. Infine, dopo l’inaugurazione dei nuovi pannelli esterni del Centro che ne incrementano la visibilità (immagini di ragazzi in attività caratteristiche della struttura: musica, skate, fotografia, ballo, studio), lo staff ha in programma di ristrutturare l’interno con la collaborazione della Scuola Superiore Almamater di Piombino. Il Centro Giovani è anche sala prove, doposcuola, zona relax con ping pong e biliardino, spazio studio e tanto altro: ognuno può portare la sua idea, parlarne con gli operatori ed essere protagonista nella sua realizzazione. INFO Piombino Ufficio Giovani, gsimoncini@ comune.piombino.li.it; Centro Giovani De Andrè viale della Resistenza 4, tel. 0565.262500, [email protected], www.centrogiovanipiombino.it. VIVERE, NON SOPRAVVIVERE Idee per una città migliore Questo il titolo del nuovo progetto annuale di Servizio Civile del Comune di Piombino, approvato e finanziato dalla Regione Toscana ormai da cinque edizioni. Quattro i volontari selezionati tra 57 domande, che da novembre lavoreranno al Centro Giovani e all’Urp con l’obiettivo di migliorare il rapporto fra cittadino e ambiente, attraverso la realizzazione di azioni tese in particolare a diminuire l’abbandono dei rifiuti per strada e nelle aiuole pubbliche, limitare le “scritte sui muri”, sensibilizzare i cittadini su queste tematiche. Nello specifico, i ragazzi seguiranno la mappatura delle zone particolarmente colpite da “scritte sui muri” e deiezioni dei cani; la costituzione di un Tavolo Cittadino, composto da tutti i soggetti pubblici e privati che collaborano al miglioramento del decoro urbano; la realizzazione di campagne di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica; l’attuazione di interventi di pulizia e di abbellimento di alcune aree della città sporche o degradate, con il coinvolgimento di studenti delle scuole medie inferiori e superiori. I volontari percepiranno uno stipendio mensile di 433,80 euro, saranno impegnati per 28 ore settimanali e seguiranno anche alcune giornate di formazione curata dalla Caritas. 11 piombino oggi 3.13 qualità della vita Una risposta alla crisi Le politiche sociali: analisi delle criticità e delle misure messe in atto di Marco Bonanni e politiche territoriali in tempi di crisi, un ambito di attività cresciuto esponenzialmente nell’ultimo ventennio. A Piombino le competenze comunali nel settore delle politiche sociali e abitative sono andate aumentando e hanno dato origine ad un servizio articolato su quattro aree di intervento, strettamente legate dal filo logico del cosiddetto “sociale allargato”: i contributi a sostegno delle famiglie per il mantenimento dell’abitazione, l’assegnazione di alloggi (che opera attraverso una graduatoria generale dell’edilizia residenziale pubblica, Erp e il procedimento dell’emergenza abitativa), i servizi alla persona in accordo con l’Asl e le azioni per la promozione e sensibilizzazione di valori e principi, come la festa per il volontariato, la consulta per l’handicap e la consulta degli stranieri. Esse a loro volta presentano ulteriori ramificazioni del grande albero del sociale, ma rispondono ad un unico centro politico, che fa capo all’Assessore Anna Tempestini. L’obiettivo, purtroppo reso sempre più ambizioso dalla situazione generale, influenzata da fenomeni quali l’aumento dell’età media e l’andamento dei flussi migratori, è quello di rispondere alla domanda di welfare locale con misure adeguate. Ed è qui che si inserisce prepotentemente un elemento di primo piano, quella crisi socio-economica, che a partire dal 2009 ha portato ad una perdita crescente di posti di lavoro nella grande industria e nell’indotto. A caduta la mancanza di lavoro si è tradotta nella contrazione dei consumi, sull’aumento degli sfratti per morosità a fronte della scomparsa (o quasi) di quelli per finita locazione. ricchendo di due palazzi (per 60 alloggi complessivi) in via della Pace, di fronte al polo scolastico. Presto sarà pubblicato il bando per l’accesso a canone concordato ai 7 alloggi in via Landi, mentre è tuttora aperto sotto forma di avviso (e lo sarà fino al 31 dicembre 2013) quello sul contrasto all’esecutività degli sfratti. Riguardo ai 60 alloggi posti in via della Pace, il Comune intende aprire la procedura di assegnazione appena ultimate le necessarie certificazioni ai sensi di legge. L RISORSE PER L’EMERGENZA ABITATIVA La ricerca di una casa: è questo il bisogno primario che interessa trasversalmente la popolazione ed è in questo settore che si concentra lo sforzo pubblico. Già a partire dall’ottobre 2008, un anno prima che si manifestasse la crisi economica, il Comune di Piombino ha messo in atto una manovra anticrisi, predisponendo due ambiti di sostegno: uno a favore delle famiglie (con aiuti per la locazione e per la permanenza dei bambini nei servizi educativi e sco- DIRITTI & SOLIDARIETà lastici) e l’altro alle imprese locali. All’emergenza abitativa sono destinate poi misure di sostegno o accesso alla locazione come il contributo agli affitti (da 296.000 euro erogati nel 2009 a fronte di 358 richieste a 233.000 euro per 347 domande nel 2012), a cui si è aggiunta dal 2012 la norma di prevenzione sulla esecutività degli sfratti, detta anche “blocca sfratti” (a cui sono stati destinati 148.700 euro), entrambe regionali. In aggiunta va sottolineata un’azione espressamente comunale, denominata housing sociale, gestita e realizzata con la Asl e alcune associazioni del territorio, Arci e San Vincenzo de Paoli. Tale misura è finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno (adesso Fondazione Livorno), per un totale di 25.000 euro annui nel triennio 2011-2013. Questa risorsa viene annualmente integrata dal 5 per mille che il Comune di Piombino riceve dai cittadini all’atto della denuncia dei redditi per le attività sociali, per un totale di 5.000 euro annui. Il patrimonio Erp (edilizia residenziale pubblica) ammonta attualmente a 900 alloggi (a cui vanno aggiunti 20 alloggi a canone concordato, oltre ai 7 in via di ultimazione in via Landi) e si sta ar- TRA IL DIRE E IL WELFARE Non solo crisi economica, ma cambiamento profondo che, negli ultimi trent’anni, ha trasformato radicalmente il panorama umano e ambientale globale asservendolo al mercato, al consumo e all’interesse: “la grande mutazione” è il tema della V edizione del Salone dell’Editoria Sociale (Roma, 31 ottobre-3 novembre, www.editoriasociale.info) che si propone, attraverso incontri con esperti e operatori, di fare il punto sulle esperienze e le prospettive di un irrinunciabile nuovo corso politico, sociale e culturale, che torni a mettere al centro l’etica e la persona. Col passare del tempo la crisi economica diviene sempre più crisi dello stato sociale: una situazione nuova e in continua evoluzione, dove rilevano elementi di ordine tecnico-finanziario e altri di carattere etico-culturale, nella quale si stanno via via ridefinendo non solo ruoli e competenze delle istituzioni nazionali e degli enti locali, ma anche quello della società civile, sempre più coinvolta nella gestione dei servizi alla persona come partner di un progetto condiviso e realizzato secondo i più moderni concetti di organizzazione sussidiaria. Alle azioni per la casa si associano i servizi di assistenza (ai minori, ai disabili, alle famiglie in stato di povertà, agli immigrati) affidati all’Asl e gestiti in maniera coordinata con i Comuni del comprensorio in sede di Società della Salute: il contributo del Comune, comprensivo della spesa per il personale, si aggira intorno a 1.400.000 euro e costituisce il cosiddetto fondo per il sociale. Nel composito quadro degli interventi, dove confluiscono le risorse comunali, provinciali e regionali, vanno infine aggiunte le misure statali che non riguardano la locazione, come il contributo per le nascite, quello per i nuclei familiari numerosi e il bonus famiglia di sgravio sulle utenze familiari: una serie di possibilità per affrontare la difficile congiuntura economica, che ha colpito in maniera importante anche il nostro territorio. Si tratta comunque di una sorta di “ammortizzatori sociali”, come precisano gli operatori, che tamponano ma non risolvono problemi che necessitano invece di idonee politiche nazionali, per ridare lavoro e forza al reddito delle famiglie nel medio e lungo periodo. INFO Aggiornamenti e consulenza sulle attività e i servizi di questo settore, rivolgersi a Uffico Casa, 0565.63319 e Ufficio Politiche Sociali, 0565.63388 cultura & spettacolo piombino oggi 3.13 12 Classica, brillante e contemporanea Si alza il sipario sulla nuova stagione teatrale e concertistica Tutti gli spettacoli e i concerti si terranno al Teatro Metropolitan con inizio alle ore 21 teatro Frutto del consolidato sodalizio tra il Comune, la Fondazione Toscana Spettacolo (circuito regionale del teatro e della danza) e l’ORT Orchestra della Toscana, la programmazione teatrale e concertistica piombinese è un appuntamento seguito con attenzione dal pubblico non solo locale. Concepito per soddisfare i palati più esigenti ma anche il pubblico dei più giovani, il cartellone curato dall’assessorato alla Cultura propone una selezione di quattro concerti e otto spettacoli, tra i più interessanti del panorama nazionale, che hanno tra i protagonisti i maestri della musica internazionale, alcuni grandissimi interpreti del teatro italiano e molti beniamini del pubblico. L’intenzione degli organizzatori è di confermare il trend di successo registrato costantemente negli ultimi dieci anni, con 456 abbonati e una media di 648 spettatori (teatro) e un vero record di 234 abbonati e 444 spettatori (musica) nell’ultima stagione. Grande qualità dell’offerta, quindi, a un costo accessibile: in considerazione della sfavorevole congiuntura economica che impone scelte e rinunce a molte famiglie, i prezzi restano invariati. ConfermatI l’abbonamento cumulativo teatro e musica, conveniente e apprezzato da molti spettatori che lo rinnovano di anno in anno, e le riduzioni per età, studenti, gruppi, scuole di musica e danza, associazioni culturali. mercoledì 13 novembre Anna Galiena, Marina Massironi, Amanda Sandrelli, Sergio Muniz TRES di Juan Carlos Rubio traduzione Isabella Diani adattamento Pino Tierno regia Chiara Noschese produzione Tiesseteatro - Enzo Sanny Una commedia esilarante reduce da grande successo internazionale, che tra battute e situazioni spassose getta uno sguardo pungente sulle difficoltà di essere donna e sull’attualissimo confronto con la maternità. Uno spettacolo divertente che lascia spazio alla riflessione profonda e a un finale inaspettato. martedì 26 novembre Silvio Orlando IL MERCANTE DI VENEZIA di William Shakespeare regia Valerio Binasco spettacolo della Popular Shakespeare Kompany con Andrea Di Casa, Milvia Marigliano, Simone Luglio, Elena Gigliotti, Nicola Pannelli, Fulvio Pepe, Giampiero Rappa, Sergio Romano, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati produzione Oblomov Films/Teatro Stabile di Torino/ Estate Teatrale Veronese/Festival della Versiliana/Festival di Asti Dopo un pluripremiato Romeo e Giulietta, la squadra capitanata da Valerio Binasco propone un’altra pietra miliare del teatro del Bardo, The merchant of Venice, torbida commedia a fosche trame con Orlando nei panni del sinistro Shylock. Buon Shakespeare a tutti: è la miglior medicina contro la mediocrità. lunedì 16 dicembre Pierfrancesco Favino e gli attori del Gruppo Danny Rose SERVO PER DUE (One Man Two Guvnors) di Richard Bean liberamente tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni regia Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli elaborazioni musicali a cura dell’orchestra Musica da Ripostiglio produzione Gli Ipocriti/Associazione REP la Compagnia di Repertorio con la partecipazione Fondazione Teatro della Pergola di Firenze L’Italia ha fatto vari regali al mondo, fra questi, insieme all’opera lirica, c’è la Commedia dell’Arte. Il giovanissimo gruppo romano crea una moderna versione del teatro di Arlecchino, tutto è rivisto e corretto: chi non è curioso, signori, è solo prevenuto. E i prevenuti, si sa, non si divertono (debutto nella stagione) giovedì 16 gennaio GISELLE drammaturgia, coreografia e costumi Eugenio Scigliano musica Adolphe Adam produzione Compagnia Junior BallettO di ToscanA Rappresentante di punta del balletto classico romantico, Giselle unisce una storia di stampo romanzesco all’originalità delle musiche. Realtà e immaginazione, amore e indifferenza, il felice epilogo figlio di un evento tragico, sono gli elementi tra i quali danza questa storia immortale (debutto nella stagione) mercoledì 29 gennaio Pamela Villoresi, Romina Mondello, Luigi Diberti e con Massimiliano Franciosa EVA CONTRO EVA di Mary Orr versione italiana Maurizio Panici e Marzia G. Lea Pacella regia Maurizio Panici con Maurizio Panici, Silvia Budri Da Maren, Giulia Weber produzione Associazione Teatrale Pistoiese/Artè - Teatro Stabile d’Innovazione/La Versiliana Festival Già film cult negli anni Cinquanta, con una memorabile Bette Davis, Eva contro Eva mette la lente d’ingrandimento sull’ambi- 13 piombino oggi 3.13 zione degli esseri umani che si contendono come mendicanti un attimo di celebrità, generazioni diverse che si scannano per un posto sotto i riflettori: vi ricorda qualcosa? giovedì 13 febbraio Giancarlo Cauteruccio FINALE DI PARTITA di Samuel Beckett traduzione Carlo Fruttero regia Giancarlo Cauteruccio con Giancarlo Cauteruccio, Fulvio Cauteruccio, Francesco Argirò, Francesca Ritrovato scene e luci Loris Giancola costumi e assistenza alla regia Massimo Bevilacqua Nessuna sorpresa. Nessun futuro. Hamm, un vecchio cieco e infermo, e Clov, il suo servo che da anni desidera abbandonarlo senza trovarne il coraggio. La Compagnia Krypton – dopo quindici anni dalla prima edizione – ritorna a questo capolavoro del teatro del Novecento con una nuova messa in scena. giovedì 13 marzo Chiara Francini, Emanuele Salce TI HO SPOSATO PER ALLEGRIA di Natalia Ginzburg con Anita Bertolucci regia Piero Maccarinelli scene di Paola Comencini produzione ErreTiTeatro30 Nel rapporto tra Pietro, avvocato di famiglia borghese, e Giuliana, una giovane con alle spalle una vita un po’ sbandata, non mancano situazioni esilaranti, ma anche riflessioni su ciò che sta alla base del rapporto di coppia e sulla capacità di affrontare la vita con leggerezza (debutto nella stagione) mercoledì 26 marzo Neri Marcorè e La Banda Osiris BEATLES SUBMARINE di Giorgio Gallione regia Giorgio Gallione foto Chiara Saitta produzione Teatro dell’Archivolto La leggenda dei Beatles interpretata dallo stravagante talento di Neri Marcorè e dall’esuberanza irriverente e magnetica della Banda Osiris: un turbine di canzoni, citazioni, stralci e fantasie, per sprofondare come un sottomarino (yellow, ovviamente) nell’oceano delle suggestioni (debutto nella stagione) cultura & spettacolo musica L’Orchestra della Toscana, fondata a Firenze nel 1980, è considerata tra le migliori orchestre da camera in Italia. La direzione artistica è affidata a Giorgio Battistelli e la formazione conta 45 musicisti. Interprete di un ampio repertorio che dalla musica barocca arriva fino ai compositori contemporanei, si distingue per una precisa vocazione verso il Novecento storico, insieme a una singolare sensibilità per la musica d’oggi. Ospite delle più importanti Società di Concerti italiane, si è esibita al Teatro alla Scala di Milano e all’estero, collaborando con numerosi maestri come Roberto Abbado e Luciano Berio. 19 dicembre 2013 Concerto di Natale DANIELE RUSTIONI direttore GLINKA Ruslan e Ludmila, ouverture CIAJKOVSKIJ Suite da Lo Schiaccianoci - PONCHIELLI Can can da La Danza delle Ore, da Gioconda - PROKOF’EV Suite da Romeo e Giulietta Il tradizionale appuntamento natalizio è dedicato all’arte della danza. Sul podio, per il secondo anno consecutivo, il direttore ospite principale, “Best newcomer of the year 2013” (miglior esordiente) per gli International Opera Award di Londra. 9 gennaio 2014 DANIEL KAWKA direttore Gloria Campaner pianoforte SCHUBERT-WEBERN Deutsche Tänze vom Oktober (1824) - SCHUMANN Concerto per pianoforte e orchestra op.54 - SCHUBERT Sinfonia n.5 D.485 Saluta il nuovo anno uno duo d’eccezione, con il direttore principale Daniel Kawka a fare da anfitrione per una straordinaria, giovane solista di sicuro avvenire. 7 febbraio MICHELE CAMPANELLA concertatore e pianoforte MOZART Concerto n.27 per pianoforte e orchestra K.595 - BRAHMS Concerto n.2 per pianoforte e orchestra op.83 Un gradito ritorno, quello di Michele Campanella, uno dei maggiori virtuosi e interpreti del compositore Franz Liszt, qui interprete e concertatore nei capolavori di Mozart e Brahms. 14 aprile Concerto di Pasqua DANIEL SMITH direttore Cloë Hanslip violino Prezzi stagione Abbonamenti Teatro I platea II platea e galleria II platea e galleria ridotto II platea e galleria studenti Musica Posto unico Ridotto per età* Ridotto studenti** Teatro e Musica (cumulativo) I platea II platea e galleria II platea e galleria ridotto Biglietti Teatro I platea II platea e galleria II platea e galleria ridotto II platea e galleria studenti Musica Posto unico Ridotto per età Ridotto studenti € 128 € 104 € 86 € 56 € 32 € 24 € 15 € 154 € 126 € 102 € 21 € 17 € 14 € 8 € 10 € 8 € 5 Riduzioni: anziani sopra i 65 anni e giovani fino a 25 anni, gruppi di almeno 20 persone Riduzione studenti: studenti, anche universitari, fino a 26 anni. Solo per la musica: associazioni musicali, scuole di musica, studenti delle Università delle Tre Età. Per l’insegnante accompagnatore è prevista 1 gratuità ogni 6 studenti Conferme da lunedì 7 ottobre Cambio posto degli abbonati alla passata stagione: lunedì 22 ottobre Nuovi abbonamenti: da martedì 23 ottobre Vendita biglietti: il giorno stesso dello spettacolo a partire dalle ore 16 presso la biglietteria del Teatro Prevendita: fino al giorno precedente allo spettacolo è possibile acquistare i biglietti presso le rivendite autorizzate Box Office della zona (a Piombino Casa Musicale Longinotti, tel. 0565.222775) e online (www.boxol.it) INFO Ufficio Cultura, tel 0565.63296-63429, www.comune.piombino.li.it Teatro Metropolitan, tel. 0565.30385 Fondazione Toscana Spettacolo www.fts.it; ORT Orchestra della Toscana, www.orchestradellatoscana.it. La Stagione è realizzata con il contributo Enel BEETHOVEN Romanza n.2 per violino e orchestra op.50 - ADAMS Concerto per violino e orchestra - IVES The unanswered question BEETHOVEN Sinfonia n.7 op.92 Sul podio il giovanissimo talento australiano, che guiderà la “spericolata” violinista britannica nella celeberrima Seconda Romanza di Beethoven, per passare all’americano Adams con il Concerto per violino e orchestra, mai eseguito dall’ORT. Informazioni fornite dagli Organizzatori alla data di stampa: il programma può subire variazioni. Le note illustrative degli spettacoli sono tratte dalla brochure distribuita e consultabile anche on line (testi a cura degli allievi dei corsi di scrittura condotti da Stefano Massini). Aggiornamenti, chiarimenti e ulteriori dettagli presso gli uffici e sui siti web ufficiali. nuove frontiere dell’economia locale piombino oggi 3.13 14 un progetto di innovazione territoriale Istituzioni, sindacati, tecnici ed esperti a confronto: lo sviluppo portuale e la possibilità di sperimentare a Piombino una tecnologia competitiva e pulita C’ è bisogno di ripensare la siderurgia, se si vuole salvare l’industria italiana ed europea dalla concorrenza dei paesi emergenti e dalle nuove dinamiche del mercato globalizzato: innovazione, performance, flessibilità e compatibilità ambientale sono le parole d’ordine che dovranno tradursi rapidamente in piani e programmi di intervento. Ne hanno parlato il 10 settembre a Piombino i rappresentanti delle istituzioni locali, sindacati nazionali e regionali, tecnici, imprenditori ed esperti del settore nel seminario Siderurgia tra presente e futuro. Il Corex come opportunità. Oggetto dell’incontro l’analisi delle prospettive offerte dalle nuove tecnologie per la produzione della ghisa e della possibile sperimentazione a Piombino di un nuovo ciclo produttivo, alternativo a quello basato sull’altoforno ormai obsoleto sia come impianto che per le mutate esigenze di mercato. Sostenibile, economico e a basso impatto ambientale Le caratteristiche del Corex sono state illustrate da due dirigenti della Siemens, l’azienda che lo produce e che si è dichiarata disponibile a collaborare come partner tecnologico per realizzare un impianto a Piombino. Il Corex è un sistema brevettato per la produzione di ghisa dal ferro e dal carbone che non richiede l’impiego di cokeria, né la sinterizzazione: il processo metallurgico è affidato a due reattori di processo separati, l’area di riduzione e il gassificatore di fusione. Dal punto di vista economico, ne conseguono risparmi sui costi di produzione fino al 20%; sotto il profilo ambientale, oltre all’abbattimento totale dei famigerati Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici) prodotti dalla cokeria, l’impianto emette quantità di polveri e inquinanti ben al di sotto dei valori massimi consentiti. Il Corex inoltre produce gas di scarto che viene riciclato nell’alimentazione dell’impianto stesso e può essere reimpiegato per altri scopi. In alcuni paesi come la Cina, il Sud Africa, la Corea e l’India, già dal 1998 si sperimentano processi Corex e Finex, capaci di produrre fino 1.500.000 tonnellate/anno di ghisa per modulo: se adottasse la tecnologia Corex, lo stabilimento di Piombino sarebbe dunque il primo esempio in Europa di una nuova siderurgia sostenibile a basso impatto ambientale. Verifiche in corso «Dobbiamo capire come la tecnologia Corex possa essere supportata, anche a livello europeo, e come il governo possa contribuire per la sua realizzazione», ha detto il Sindaco Anselmi, che negli ultimi mesi ha tessuto intorno alla vertenza Lucchini una vasta rete di relazioni, sfociate in accordi interistituziona- li e impegni da parte del Governo nazionale. «Sono anni che poniamo questi problemi – afferma il sindaco – con la Regione e la Provincia abbiamo ribadito le nostre priorità: allungare la vita all’altoforno per evitare fermate traumatiche e su questo punto c’è l’impegno a verificare tutte le possibili sinergie con l’Ilva di Taranto. Poi, dato che comunque l’altoforno è a fine vita e non ci sono interessi privati ad un suo “revamping”, abbiamo chiesto di verificare se ci siano le condizioni procedurali e finanziarie per sostituirlo con un impianto a minore impatto ambientale, come i moderni Corex o Finex, che consentirebbe a Piombino di mantenere e qualificare l’area a caldo. Se tali verifiche non dovessero andare a buon fine bisognerà aprire un percorso diverso, per definire comunque un nuovo assetto produttivo che salvaguardi l’occupazione e crei nuove possibilità di sviluppo senza però rinunciare a una siderurgia moderna, nel rispetto cioè di paradigmi tesi alla sostenibilità ambientale e all’innovazione». Il piano industriale Al momento molti dubbi circondano la collaborazione con l’Ilva di Taranto e ancora lontana è l’ipotesi di nuova imprenditoria pronta a scommettere in attività d’avanguardia tecnologica, come la sperimentazione di un moderno impianto Corex, che presenta un costo di 500 milioni di euro e tempi di realizzazione stimati in 4 anni. In questo contesto si inserisce il programma industriale per la Lucchini, che il commissario Piero Nardi ha anticipato a larghe linee al sindacato e consegnato il 9 settembre al Ministero dello Sviluppo Economico. È possibile che la soluzione individuata sia quella che prevede la costruzione di un forno elettrico e solo successivamente la sperimentazione del Corex. Secondo Nardi, sarebbe infatti preferibile impiegare i prossimi mesi per realizzare un forno elettrico, che ha costi più contenuti (circa 60 milioni) e sembra aver registrato interesse da parte di alcuni gruppi industriali. Questa soluzione «darebbe stabilità al sistema dopo trent’anni di precarietà» ma non sarebbe priva di costi sociali: il forno impiega circa 1.300 persone, contro le 1.800 del Corex. Un problema, quello occupazionale, che il decreto sulle aree di crisi industriale fronteggia con la previsione di un parco tecnologico in grado di creare 1.000-1.500 nuovi posti di lavoro nell’arco di 3-5 anni. Fanno parte di questo “pacchetto” sperimentazioni da avviare (come quelle per un prototipo Corex) e l’altra già pronta del progetto Hysteel di Cnr e Asiu, basata sul processo di estrazione di idrogeno dalle scorie siderurgiche, ma soprattutto la realizzazione di un centro di eccellenza per la demolizione delle navi: un potenziale business che dovrebbe rendere più appetibile la realizzazione del forno elettrico, alimentato con rottami recapitati “a domicilio” con costi economici e ambientali più bassi. La parola passa ora al Governo, chiamato insistentemente in causa per la convocazione di un tavolo sulla siderurgia e per dare risposte alle tante questioni ancora aperte. La riqualificazione del porto Mai come adesso la sorte dell’economia locale passa dallo sviluppo del porto. I Ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Am- 15 piombino oggi 3.13 nuove frontiere dell’economia locale biente e delle Infrastrutture, la Regione Toscana, la Provincia il traffico di merci e passeggeri, l’area industriale e commerdi Livorno, il Comune e l’Autorità Portuale di Piombino hanno ciale dai servizi turistici e crocieristici, allo scopo di incresiglato un Protocollo d’Intesa, cui è seguita la stipula dell’Acmentarne la crescita. Il via libera al piano regolatore portuale cordo di Programma Quadro, con la volontà di attuare una diviene così un ulteriore passo avanti nell’attuazione del Prostrategia di azioni sinergiche e integrate di infrastrutturazione getto Piombino, l’ambizioso processo di riconversione che fa del territorio, riqualificazione ambientale e reindustrializzazioda cornice organica alle attività di bonifica e consolidamento ne, per il mantenimento dei livelli occupazionali e lo sviluppo dell’industria siderurgica, allo sviluppo di nuove imprese e sostenibile dell’area siderurgica. «Un concreto percorso di ridella nautica, ma anche alla riqualificazione urbana e della qualificazione ambientale e sviluppo produttivo», come lo ha costa, alla valorizzazione dei beni culturali e dei servizi tudefinito il ministro Orlando, che si è già messo in moto. «Stiaristici. Uno dei settori di punta del nuovo porto è infatti il mo lavorando – ha dichiarato il commissario della Port Autority polo del diportismo, già adottato dal Consiglio Comunale. Luciano Guerrieri – con l’obiettivo di realizzare entro giugno La flotta tipo sarà compresa tra 675 e 825 posti barca di di2014 una serie di opere, previste nel piano regolatore portuale, versa tipologia, compresi i superyacht di oltre 30 metri. La per accogliere la Costa Concordia. A breve avremo gli esiti delle gare bandite per 111 ultimora milioni di euro, che riguardano la realizzazione di una banchina di 370 metri per 50 di larghezza, un molo foraneo di 1.200 L’impegno del Ministro Zanonato e lo sciopero del 3 ottobre metri comprensivo della banchina, un caÈ questa la parola d’ordine che riecheggia nelle sedi istituzionali e nelle piazze: garantire nale di accesso al porto con pescaggio di continuità produttiva alla siderurgia. La vicenda Lucchini è all’attenzione del governo, e 20 metri e un piazzale di 80.000 metri quain particolare nell’agenda del Ministro allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, interpeldrati». Un programma già avanzato, dunlato anche il 24 settembre da un’interrogazione parlamentare dei PD Benamati e Velo. que, che ha tempi e scadenze ben definiti: Il 6 agosto, a Piombino per la firma del protocollo di intesa per l’infrastrutturazione e la l’impresa che si aggiudicherà i lavori avrà riqualificazione ambientale dell’area portuale e industriale, lo stesso Ministro aveva an7 mesi per realizzare tutte le opere necesnunciato lo slittamento della chiusura dell’altoforno almeno a dicembre, in relazione ad sarie per la messa in sicurezza del relitto una probabile ripresa del mercato e a possibili sinergie con l’Ilva di Taranto: una boccata e poi altri 5 mesi per completare gli altri d’ossigeno per la siderurgia locale, in attesa di realizzare le prospettive di medio e lungo interventi. Così Piombino ribadisce la sua periodo legate agli investimenti e all’attuazione degli interventi previsti dall’accordo, 130 candidatura quale “destinazione naturamilioni di euro sul porto e 50 milioni per la 398. le” per accogliere la nave, non solo per la «Tre sono gli obiettivi fondamentali – aveva spievicinanza al luogo del naufragio, ma anche gato nell’occasione il sindaco Anselmi – il primo per il reimpiego dei rottami nell’acciaieria. è quello di far fronte alle emergenze industriali, il Una candidatura sostenuta con convinsecondo è quello di costruire le infrastrutture per zione anche dalla Regione Toscana e dal dare competitività strutturale al territorio, il terzo governatore Enrico Rossi, che ha lanciato è un percorso di bonifica, di reindustrializzazione il progetto di qualificare il porto di Piome di riqualificazione previsto per le aree di crisi inbino come piattaforma certificata dalla Ue dustriale complessa, in cui Piombino è stata inseper la demolizione navale. rita insieme a Trieste e a Taranto». Nel momento in cui andiamo in stampa, i sindacati stanno organizIl piano regolatore portuale zando lo sciopero generale di zona e la manifestaUn porto più grande dunque, efficiente e zione del 3 ottobre, dove è prevista la presenza dei tre segretari nazionali Raffaele Bonanmoderno, che rafforza il suo ruolo sia a ni, Susanna Camusso e Luigi Angeletti. E un appello alla città è stato lanciato dai sindacati livello toscano che nazionale, superando a farsi sentire e partecipare allo sciopero generale, indetto per difendere l’economia del le criticità infrastrutturali che ne ostacoterritorio: «Quella del 3 ottobre – ha detto Mirko Lami in una comunicazione al Consiglio lano lo sviluppo, in particolare l’accesComunale, il 30 settembre – è una manifestazione di settore, che parte da Piombino ma sibilità ferroviaria e stradale, l’adeguadeve spingere la politica a far ripartire la siderurgia nazionale. L’obiettivo è scongiurare il mento delle banchine e dei fondali. Con rischio di chiusura dell’area a caldo a fine novembre, l’altoforno deve restare acceso quel l’approvazione del PRP da parte della Retanto che basta a traghettare lo stabilimento verso la realizzazione dei nuovi impianti. gione Toscana, diviene finalmente operaL’Italia ha perso molti settori produttivi, non può e non deve rinunciare anche all’acciaio». tivo uno dei più importanti strumenti di L’ALTOFORNO NON DEVE CHIUDERE governo del territorio, fondamentale per la riconversione economica della città. Imponenti le previsioni di sviluppo nei prossimi dieci anni: superfici utili portuali triplicate, prolungamento della SS 398, due accessi ferroviari e un pescaggio medio nei fondali di 13-15 metri, con banchina a -20 metri. Altrettanto considerevole il budget: 578 milioni di interventi previsti, comprese le bonifiche, di cui 150 già stanziati. Immediata la predisposizione degli atti per la realizzazione delle opere finanziate soprattutto del primo stralcio, funzionale al possibile accoglimento della Concordia. Se la grande industria resta il motore principale dell’economia locale, nel contesto dell’ampliamento portuale si prevede però anche un riordino funzionale delle varie attività, separando progettazione definitiva del nuovo porto seguirà gli standard nautici e ambientali, stabiliti dal Master plan La rete dei porti toscani ed è articolata in ambiti paesaggistici, diversificati per obiettivi e caratteristiche degli interventi: l’area di Poggio Batteria costituirà il raccordo tra la città e il mare, realizzando un nuovo paesaggio urbano e costiero. Grande attenzione è dedicata all’ambiente, previste soluzioni tecniche e impiantistiche per l’autosufficienza idrica e energetica, la tutela degli organismi marini: la realizzazione e gestione del polo dovranno conformarsi all’Accordo per la creazione nel Mediterraneo di un santuario per i mammiferi marini e alle altre disposizioni per la protezione ecologica nel Mar Tirreno. musei da vivere piombino oggi 3.13 16 Multimediale, divertente, per tutti Boom di visitatori nel nuovo Museo del Castello e delle Ceramiche Medievali L o scorso 13 luglio è stato inaugurato il nuovo allestimento del Museo del Castello e delle Ceramiche medievali, imponente monumento storico restaurato in anni recenti. Seguendo le molte trasformazioni edilizie del complesso architettonico si ripercorrono, attraverso eccezionali reperti ceramici e un allestimento tecnologico interattivo, le vicende del florido scalo portuale di Piombino, dal medioevo all’età moderna. Ecco le star di questo affresco: centinaia di vasi in ceramica risalenti al XIII secolo, rinvenuti nel 2003 dagli archeologi sulla volta della chiesa di S.Antimo sopra i Canali, sono il punto di partenza di un percorso didattico e museale che si snoda tra le sale per raccontare l’intero ciclo di vita dei reperti, dallo loro produzione fino agli usi nella cucina e nella tavola medievale; una delle stanze accoglie i progetti che Leonardo da Vinci elaborò per Piombino durante i suoi soggiorni in città e il visitatore può così ripercorrere le vicende cittadine che videro protagonista il grande scienziato; di grande suggestione è la sala che accoglie le monumentali teste marmoree provenienti dalla Fonte dei Canali di Marina e un’importante raccolta numismatica presenta la zecca di Piombino emessa negli anni 1594-1814 dalle famiglie Appiani, Ludovisi, Orsini e Baciocchi. Il progetto si sviluppa su tre livelli, partendo dal piano terra (dove è illustrata la vita del Castello dal 1100 ai giorni nostri) passando per il primo piano (Dal boccale alla città, storia di Piombino attraverso il “tesoretto” di S.Antimo) fino al secondo (dal medioevo a Elisa Bonaparte), con l’ausilio di proiezioni, pannelli, ricostruzioni plastiche e postazioni touchscreen: completano l’allestimento un fornito bookshop, con una selezione di editoria specializzata e gadget, un ampio spazio per convegni e cerimonie, un’area per lo svolgimento delle attività didattiche. L’originale percorso espositivo, realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno e curato da Giovanna Bianchi dell’Università di Siena in collaborazione con i progettisti Giuseppe Bartolini e Simonetta Fiamminghi, ha già destato interesse e portato un grande afflusso di visitatori: nei soli mesi di luglio e agosto il museo ha registrato quasi 1.600 presenze (+34% rispetto al 2012). Visitare il museo rappresenta anche un’occasione in più per i residenti dei Comuni della Val di Cornia, che acquistando la pArcheoCard al costo di 15 euro possono visitare il sistema di UNA PROMOZIONE PER IL MUSEO La qualità dell’istituzione piombinese premiata dalla Regione Un altro importante riconoscimento per il Museo Archeologico del Territorio di Populonia: museo di rilevanza regionale, questa la qualifica attribuita in base alla legge 21/2010, con la quale la Regione selezione in maniera rigorosa le strutture che valorizzano il patrimonio culturale della Toscana con attività continuative di spessore scientifico e culturale, ma anche attraverso forme innovative di gestione e comunicazione museale, promuovendo la cooperazione fra enti locali e altri soggetti pubblici e privati. Tra i 29 musei candidati quest’anno, solo 13 hanno ottenuto l’accreditamento: attualmente, degli oltre 500 musei presenti sul territorio toscano, meno di 60 sono riusciti ad ottenere la certificazione. «Un riconoscimento importante – commenta l’assessore alla Cultura Ovidio Dell’Omodarme – perché attribuito sulla base di rigorosi criteri di selezione, che premia i molteplici sforzi che nel corso di questi anni sono stati compiuti per innalzare gli standard di qualità del Museo. Un atto che consente inoltre di accedere ai bandi di parchi e musei archeologici della Val di Cornia, con possibilità di ripetere la visita in modo illimitato nel tempo. In ottobre il Museo sarà aperto sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 18 (dal 19 ottobre la chiusura è anticipata alle 17). Per avere un anticipo del fascino di un museo così ricco, si può vedere un promo sul nuovo canale YouTube “Parchi Val di Cornia”. INFO www.parchivaldicornia.it, tel. 0565.226445 finanziamento regionale, offrendoci pertanto l’opportunità di proseguire ulteriormente sulla strada della valorizzazione di questa importante realtà museale della città». Il vero punto di forza del Museo è stato proprio l’alto livello di corrispondenza agli standard qualitativi richiesti dal MiBAC e dalla Regione Toscana. «Dopo la Registrazione Emas dell’intero sistema dei parchi e dei musei, il premio del Paesaggio della Convenzione Europea, le Bandiere Blu lungo i parchi costieri per le quali la Parchi SpA è partner fondamentale – ha dichiarato il Presidente della Parchi Val di Cornia SpA Luca Sbrilli – la notizia dell’accreditamento del Museo di Cittadella a Museo di Rilevanza Regionale è un’ulteriore testimonianza della politica che la società ha portato avanti in questi anni e che mira soprattutto alla qualità dei servizi culturali e ambientali. In un momento difficile, con scarse risorse finanziarie, tali obiettivi sono possibili solo attraverso una politica aziendale determinata e un coinvolgimento di tutti gli operatori che sanno rispondere con grande professionalità. Ancora una volta la Parchi ottiene riconoscimenti di alto profilo contribuendo in tal modo ad aumentare la qualità e l’immagine del nostro territorio». 17 piombino oggi 3.13 toponomastica & memoria Una strada per Villani, partigiano della pace Così Piombino ricorda il primo sindaco eletto del Dopoguerra di Laura Pasquinucci ncora una volta la denominazione dell’ambiente urbano sarà strumento della Collettività per mantenere un legame con il proprio passato, ricordando eventi e protagonisti che hanno segnato la sua storia. Anche nella nostra città, accanto ai grandi nomi dell’arte, della letteratura, della politica italiana, è facile incontrare vie, piazze e parchi dedicati ad eroi piombinesi dell’antifascismo, della resistenza e della liberazione come Gualtiero Balestri, Silvio Mina, Norma Parenti. In questo contesto, la decisione di intitolare un luogo pubblico al sindaco Luciano Villani (la pratica è attualmente in corso) ha il valore di un risarcimento quanto meno morale, seppur tardivo, per l’amara vicenda che sconvolse non solo la vita di un uomo semplice e onesto, ma anche quella dei suoi cari. Villani, antifascista e partigiano, si trovò coinvolto in una situazione che oggi definiremmo paradossale: «Quegli eventi – raccontano oggi i figli Silvano e Claudio – ci hanno costretto a percorrere una strada lastricata di dispiaceri e delusioni. Un calvario durato almeno un ventennio». Ma quanti piombinesi oggi, a distanza di oltre sessant’anni, sanno chi era Luciano Villani? Se è vero che “non c’è futuro senza memoria storica”, vale la pena di rinfrescare i ricordi. Luciano (Comunardo) Villani era comunista: durante la dittatura aveva perso il lavoro di operaio all’Ilva e subìto il carcere per l’attività politica, un’esperienza durissima che pregiudicò per sempre la sua salute. Aveva fatto parte del Comitato di Concentrazione Antifascista durante le sollevazioni popolari che portarono alla battaglia del 10 settembre 1943: fu proprio il Cnl a sostenere la sua candidatura per la guida della città, di cui rispecchiava il più autentico spirito democratico. La sua carriera nell’amministrazione locale inizia come assessore nella giunta del sindaco Luigi Terrosi Vagnoli (nominato dall’Allied Military Government il 25 luglio 1944), diviene poi sindaco per nomina del Prefetto di Livorno (6 giugno 1945) e confermato il 31 marzo 1946 dalla comunità piombinese con le prime libere votazioni del A Dopoguerra, sostenuto da un consenso popolare (13.702 voti su 16.000 votanti) che non lo abbandonò mai. Sotto la sua guida la comunità crebbe, l’amministrazione conseguì il pareggio di bilancio, furono costruite scuole e case: anche per questo fu designato come rappresentante al II Congresso mondiale dei Partigiani della Pace (Varsavia, 1950). Ma il successo personale non cambiò l’indole modesta e riservata, lo spirito di servizio e il fare cordiale che furono sempre il suo tratto distintivo: come il vecchio cappotto rivoltato, che indossa in moltissime foto d’epoca. E forse fu proprio il suo essere così lontano Palmiro Togliatti e il Sindaco Villani, con Federigo Tognarini, Ilio Sabatini e Danilo Gistri Piombino, settembre 1949 dall’arroganza del potere a condannarlo, colpevole soltanto di aver difeso la dignità dei lavoratori e l’aspirazione dei piombinesi a vivere in una società libera e democratica, per la quale avevano tanto lottato e sofferto. Il 29 gennaio 1951, in occasione della riaccensione dell’altoforno nella fabbrica, ricostruita dagli operai dopo la devastazione dei bombardamenti, arrivarono in città l’On. Giuseppe Togni, ministro dell’Industria e Mr. Lucius Dayton, capo della missione Eca (Economic Cooperation Administration) a Roma, istituita per la gestione dell’European Recovery Program (Piano Marshall). L’importanza dell’occasione è testimoniata da un filmato dell’epoca (La Settimana Incom 00549 dell’1 febbraio 1951, Nuovo altoforno all’Ilva di Piombino – Archivio Storico Luce, www.archivioluce.com). Ma la cerimonia all’interno dello stabilimento fu disertata dalle maestranze e dai sindacati in segno di protesta contro la politica del riarmo, e così, nel corso del ricevimento nella sala consiliare, il sindaco volle spiegare l’accaduto alla luce del patriottismo e delle speranze di pace della comunità locale, facendosi portavoce delle preoccupazioni dei lavoratori. Parole che furono interpretate come un insulto dal ministro che, lanciando minacce, lasciò la riunione portandosi dietro gli altri esterrefatti ospiti. Villani fu subito sospeso e poi rimosso dalla carica (decreto PdR 17 febbraio 1951). In breve l’episodio divenne simbolo del clima infuocato che caratterizzava in quegli anni difficili i rapporti tra le istituzioni governative e le realtà locali. La Lega Nazionale dei Comuni Democratici pubblicò un manifesto intitolato “Un sindaco patriota si leva contro la guerra dello straniero” e gli attribuì la medaglia d’oro “per benemerenze acquisite nella civica amministrazione restituita alla libertà 1946-1951”. Il caso arrivò anche in Parlamento, dove l’allora ministro dell’Interno Scelba sostenne che Villani aveva “dato prova del più irriducibile spirito di parte, determinando nell’ambiente locale una situazione difficile per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica”. A nulla valsero le proteste della collettività, gli scioperi e persino un appello al Presidente della Repubblica, contro quello che veniva denunciato come un vero e proprio sopruso. Villani fu vittima di una lotta impari, che finì per contrapporre non tanto due uomini (ciascuno dei quali merita il riconoscimento di aver dato il proprio contributo al progresso del Paese) quanto due mondi, due modi diversi e opposti di intendere la politica. Così scrive sull’Unità del 10 febbraio 1951 il grande giornalista e intellettuale Alberto Jacoviello, allora giovane corrispondente: “Capita sempre così agli uomini come Togni. Essi non comprendono quale sia la forza degli uomini come Villani. Uomini modesti che non hanno lo stesso volume di voce degli uomini come Togni e non hanno a loro disposizione i prefetti e la polizia. Ma hanno il popolo con loro, perché essi parlano in suo nome, perché dalle loro stesse case, dagli stessi loro luoghi di lavoro, ne ascoltano la voce. Gli uomini come Togni, invece, agiscono sempre allo stesso modo e si fanno sempre le stesse illusioni”. istruzione & cittadinanza piombino oggi 3.13 18 La scuola che cambia Conferme e novità per l’anno in corso di Barbara Noferi l 9 settembre anche i ragazzi piombinesi, circa 4.000 tra bambini e adolescenti, sono tornati a scuola, per un nuovo anno di impegno e di studio. Le aule si sono ripopolate, tra molti problemi ancora irrisolti di una riforma incompiuta e di pesanti tagli agli investimenti che gravano sulla qualità della formazione. Salvare la scuola ormai non è più soltanto compito delle istituzioni, ma diviene un impegno collettivo, che richiede il contributo attivo di tutti, ragazzi e docenti, famiglie e amministrazioni locali. «Voglio invitare le famiglie, che si trovano ad affrontare difficoltà economiche sempre più evidenti – ha detto l’assessore all’Istruzione Anna Tempestini nel suo tradizionale messaggio rivolto a studenti e insegnanti – ad avere fiducia e a fare “squadra” con gli educatori per sostenere i figli nella loro crescita». I L’OFFERTA FORMATIVA Del resto negli anni molto è stato fatto, le proposte delle scuole superiori si sono diversificate, portando nuovi iscritti provenienti anche da città vicine, e anche l’anno scolastico appena iniziato porta novità. Anche se si profila l’annunciata fine del liceo classico (per assenza di iscrizioni), le scuole superiori vedono nuove possibilità di indirizzi, rispetto ai tradizionali corsi di studio, nell’ambito dell’assetto su due poli stabilito di concerto con la Provincia e la Regione: quello tecnico-scientifico (Isis Carducci Pacinotti Volta) e quello dei servizi (Isis Einaudi-Ceccherelli). SERVIZI E CONTRIBUTI Innovarsi e fare rete, dunque, è la strategia percorsa anche nel settore del diritto allo studio che, come per gli altri ambiti del sociale, richiede risorse ma anche capacità organizzative e flessibilità. «La nostra Amministrazione – ha detto ancora Tempestini – pur nelle ristrettezze e difficoltà economiche sarà al solito impegnata a sostenere le tante necessità scolastiche e lo farà consapevole, come in passato, del ruolo delicato e importante della formazione». Sul versante dei servizi, viene dunque riconfermato il trasporto scolastico Tiemme, con operatore a bordo per l’assistenza dei bambini. Per la ristorazione, uno dei fiori all’occhiello del welfare scolastico locale, si prevedono circa 190 mila pasti. L’attività delle istituzioni verrà sostenuta e arricchita dal volontariato: come sempre, davanti alle scuole ci saranno i nonni vigili dell’Auser a vigilare sulla sicurezza dei più piccoli. Le famiglie in difficoltà economiche potranno accedere al “pacchetto scuola” per avere un contributo all’acquisto dei libri; all’inserimento dei più piccoli nel CONTRO I CATTIVI FUNZIONA La fatica di essere bambino nel mondo degli adulti Moderno. Vero. Frizzante. Contro i cattivi funziona (Instar Libri, Torino 2013), di Massimo Canuti, colpisce nel segno raccontandoci un microcosmo realistico del disagio giovanile visto con gli occhi di un tredicenne. Matteo, trasferitosi in un quartiere milanese con la madre e il fratello disabile, cerca di integrarsi e affrancarsi da quella nomea di “sfigato” che lo ha accompagnato dopo l’ingresso nella nuova scuola. Figlio di genitori separati, non riesce a vivere serenamente la sua adolescenza e cerca punti di riferimento. Per questo accetta l’amicizia di Francesco, il boss di un gruppo di “bulli” della scuola, un rapporto di cui sembra essere prigioniero. Tutto il racconto vive del contrasto tra i buoni (il fratello quattordicenne Guido, il migliore amico Saverio e la vicina di casa, Selene) e i cattivi (tra gli altri Francesco e la sua gang), quasi un affresco umano in cui l’autore dipinge una realtà permea- percorso educativo è destinato invece il fondo di 50.000 euro della Fondazione Livorno (già partner del Comune in altri importanti progetti), con il quale sono stati riservati 15 posti in quattro nidi privati accreditati, a copertura totale della retta mensile: al momento hanno risposto all’offerta 13 famiglie, segnalate dai Servizi Sociali, che altrimenti non avrebbero avuto accesso al servizio. Quest’anno infatti si sono registrate 20 iscrizioni in meno nei nidi comunali e più richieste alle strutture private, alle quali si chiedono condizioni più flessibili che tuttavia possono penalizzare le finalità educative: attualmente sono 90 i bambini iscritti ai nidi comunali più 45 al Centro Gioco Educativo, mentre i nidi privati accreditati possono ospitare fino a 62 bambini. «Nonostante la crisi e le difficoltà economiche che stiamo attraversando – conclude quindi l’assessore – è necessario sostenere con forza il valore dello studio, della formazione e della cultura, perché solo con questi sarà possibile confrontarsi con la complessità, con la vita vera, forti delle proprie competenze e conoscenze. Un augurio forte alle ragazze e ai ragazzi, alle bambine e ai bambini che affrontano l’anno scolastico, perché possano trovare nella scuola un luogo dove imparare ma anche star bene con sé stessi e con gli altri». ta di precariato, violenza, razzismo e falsi valori ma anche di amicizia ed esempi positivi, che alla fine permettono al protagonista di districarsi tra le difficoltà e le ingiustizie della vita, risalendo verso una lenta presa di coscienza e un lieto fine. La storia è una denuncia, priva di retorica, rivolta all’inadeguatezza di quei contesti familiari e scolastici, in cui i ragazzi sono lasciati soli nel loro processo di maturazione: un fenomeno sociale diffuso e assai attuale. Scrittore verista moderno, Canuti lascia la narrazione ai personaggi con un uso significativo del dialogo, offrendo ai lettori uno spaccato vivo della quotidianità di fronte al quale non si può restare indifferenti. Accolto con favore dalla critica, Contro i cattivi funziona è una bella scoperta della narrativa italiana, presentata con successo al Salone del Libro di Torino, che per il suo forte valore educativo è adatta sia per i ragazzi che per gli adulti. Architetto e copywriter free lance, Canuti è un piombinese che lavora e vive a Milano: con Gianluca Belmonte ha pubblicato anche il libro per bambini Al buio vedi (Franco Cosimo Panini, 2011). recensione di Marco Bonanni 19 piombino oggi 3.13 presidente del consiglio comunale La memoria della Resistenza P almiro Togliatti (1949), Ferruccio Parri (1964), Arrigo Boldrini (1974), Nilde Iotti (1979), Teresa Mattei (1996), Tina Anselmi (1997), Giuliano Amato (2003) e tanti, tanti altri. È davvero lunga la lista delle personalità che hanno partecipato alle celebrazioni indette ogni anno dall’Amministrazione comunale per l’episodio più emblematico della coscienza antifascista e democratica di questa città: la battaglia del 10 settembre 1943, combattuta da militari e civili contro l’invasore nazista. Come ha ricordato il prof. Carlo Smuraglia, nel suo intervento per questo 70° anniversario, il valore di questa pagina di storia – sancito dalla Medaglia al Valor Militare – non si misura sulle perdite nemiche, sul numero dei caduti e dei feriti, sulla (breve) durata della vittoria: ciò che davvero conta, è che per la prima volta a Piombino come in tante altre parti d’Italia si accese la scintilla del riscatto, che spinse operai e intellettuali, impiegati e contadini, uomini e donne a rivendicare il proprio diritto alla libertà e al rinnovamento. Molte figure di spicco della cultura, della politica e delle istituzioni hanno contribuito a mantenere viva la memoria di quella straordinaria stagione aperta dall’armistizio (non la morte, bensì la “rinascita della Patria”, come fu definita in maniera illuminante e innovativa dal presidente Carlo Azeglio Ciampi, che proprio da Piombino lanciò forte il suo no ad ogni forma di revisionismo storico). Tra i più convinti sostenitori dei meriti piombinesi, Giorgio Napolitano ha partecipato in più occasioni alle ricorrenze storiche: in veste di presidente della Camera dei Deputati nel 1993, per i cinquant’anni della Battaglia, e nel 2006 per la Festa della Liberazione, pochi giorni prima di salire al Quirinale. Anche per il settantesimo ha dimostrato la sua vicinanza spirituale alla città, inviando un messaggio che il Sindaco ha letto durante la cerimonia. Messaggi sono stati inviati anche dalla presidente dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui Graziella Bettini, dal presidente della Provincia di Arezzo Medaglia d’Oro al Valor Militare e dal prof. Ivan Tognarini, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana. Per saperne di più Piombino Medaglia d’Oro. Una battaglia di verità e giustizia, a cura di L.Pasquinucci (Pacini editore, 2008) DAL QUIRINALE “Il 10 settembre 1943 la popolazione di Piombino e le forze militari italiane, unite da un comune anelito di libertà e di riscatto della dignità nazionale, respinsero gli assalti delle truppe naziste. Fu l’inziio di un percorso – quello della Resistenza – costellato di episodi di eroismo e di tributi di sofferenza, in tante parti d’Italia e fuori dai confini, a Porta San Paolo, Cefalonia, Sant’Anna di Stazzema e nei campi di internamento, che condusse alla Liberazione della Patria e quindi alla Repubblica e alla Costituzione. Rievocare a settant’anni di distanza la Battaglia di Piombino è dunque non solo un doveroso omaggio al coraggio di quanti scelsero di resistere alla violenza dell’aggressore, ma anche una esemplare testimonianza del contributo che gli Italiani hanno saputo offrire alla costruzione di un avvenire di pace e giustizia. Il mio auspicio è che la celebrazione odierna costituisca, in particolare per le più giovani generazioni, motivo di riflessione ed esortazione ad un crescente impegno per il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e la civile convivenza fra i popoli. Con questi sentimenti rivolgo a lei, alla cittadinanza di Piombino e a tutti i convenuti il mio caloroso saluto”. Testo del messaggio inviato al Sindaco di Piombino dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della cerimonia per il 70° anniversario della Battaglia di Piombino – Roma, 15 settembre 2012 SONO STATI CON NOI Gli altri relatori della Battaglia di Piombino nell’ultimo decennio 2004 Riccardo Nencini, Presidente del Consiglio Regionale Toscano; 2005 Michele Silicani, Sindaco di Stazzema; 2006 Luigi Berlinguer, Presidente della Rete Europea dei Consigli Superiori della Magistratura; 2007 Vannino Chiti, Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Istituzionali; 2008 Leonardo Domenici, Sindaco di Firenze; 2009 Claudio Martini, Presidente Regione Toscana; 2010 Gianni Cuperlo Parlamentare Camera dei Deputati; 2011 Valerio Onida, Presidente Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia e Presidente Emerito della Corte Costituzionale; 2012 Alfredo Reichlin, partigiano, politico e scrittore; Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana; Carlo Smuraglia, partigiano, politico e docente universitario. TANZI AL MUSEO BELLINI A Firenze la prima antologica postuma del maestro C’è ancora tempo per visitare la bella mostra al Magazzino n. 5 del Museo Bellini, nel capoluogo toscano (12 - 26 ottobre), dedicata al maestro ciociaro (1926-2011). Federico Tanzi, opere scelte 1957-2009 è il titolo della rassegna curata da Andrea Baldocchi, che firma con Riccardo Martinelli anche il catalogo pubblicato da Pacini editore e impaginato dallo Studiografico M di Piombino: un’opera impreziosita dalle foto di Daniele Bini e Luca Ruffoli e da molti contributi di critici e amici. Autodidatta, da San Giovanni Incarico si era trasferito negli anni Cinquanta a Piombino e qui, dopo essersi profondamente lega- to alla natura e ai paesaggi agresti della sua terra, aveva subito il fascino delle ciminiere, dedicando alla fabbrica parte della sua crescita artistica. Proprio a Piombino aveva inaugurato la sua prima personale e al termine della sua lunghissima carriera è stata la città d’adozione a tributargli l’ultimo omaggio prima della sua scomparsa, con un’antologica al Quartiere Salivoli. L’esposizione fiorentina ripercorre oltre cinquant’anni della sua vita, oltre che della sua arte, attraverso una selezione di opere nella quale cresce e si dipana la tensione spirituale, il mistero della fede e della resurrezione, la critica compassionevole per un’umanità sempre più distratta dai veri valori: tutti temi portanti, che fanno da filo conduttore ad una collezione importante di quadri, sculture, disegni e incisioni. gruppi consiliari Partito Democratico Presidente del Gruppo Capuano Claudio Consiglieri Barsotti Rinaldo Basso Giovanni Bonti Giovanni Braschi Maria Grazia Cioncoloni Cinzia Fabiani Valerio Iacopucci Paolo Landi Lara Lenzi Corrado Mataloni Maida Pres. Cons. Com. Molendi Giorgio Niccolini Roberto Paini Ginevra Rosalba Ettore Spagnesi Massimiliano Italia dei Valori Presidente del Gruppo Mosci Marco Il Popolo della Libertà Presidente del Gruppo Pazzaglia Federico Consiglieri Bianchi Paolo Fulcheris Alessandro Meucci Paolo Sironi Giovanni Vice Pres. Cons. Com. Rifondazione Comunista Presidente del Gruppo Checcoli Torrino Unione di Centro Presidente del Gruppo Coppola Luigi Futuro e Libertà per l’Italia Presidente del Gruppo Amerini Giampiero Gruppo Misto Presidente del Gruppo Gelichi Riccardo Spirito Libero Presidente del Gruppo Mambrini Federico Consigliere Filacanapa Sergio Per Piombino Presidente del Gruppo Trotta Angelo Consigliere Carrara Luca piombino oggi 3.13 20 Futuro e Libertà per l’Italia Siamo ormai a pochi mesi dalla fine della legislatura, la seconda per me, come per il Sindaco e per parte della Giunta, e ritengo opportuno fare un’analisi di quanto avvenuto in questi anni. Sono quasi otto e gli argomenti non mancano di sicuro. Come esponente di una forza di minoranza dovrei essere portato a esaltare ciò che questa amministrazione non ha fatto, e a sminuire i risultati che ha ottenuto. Non sarebbe corretto, e non è nel mio stile. Premetto che ho sempre avuto la massima stima per il sindaco Anselmi. Ritengo che, nonostante i suoi difetti (ma chi non ha difetti), l’impegno, la costanza, la serietà e la correttezza che ha dimostrato in questi anni siano degni di nota. Certo, ha commesso degli errori, ma chi non li commette è perché non fa nulla. È anche vero che il suo “caratterino” non piace a tutti, però un amministratore non si giudica dal suo carattere, ma da ciò che fa. Credo anche di poter affermare (forse è meglio dire: a mio parere) che Anselmi non ha avuto quell’aiuto e quella collaborazione che un sindaco dovrebbe avere. Spesso ha prevalso la logica di partito, che ha avuto la meglio sulle scelte amministrative. Sempre a mio parere, ha combattuto la guerra con i soldati... che “gli hanno concesso”. Infine, devo riconoscere che ha avuto anche una buona dose di sfortuna. L’analisi che mi sono ripromesso di fare non è semplice, né breve. Parto dall’errore più grosso (più grave per l’economia di Piombino) commesso in questi anni: dire no al progetto del Polo Nautico alla Foce del Cornia. Forse è stato il più grave nelle storia di Piombino, più grave anche di quando, negli anni Novanta, dissero no alla Menarini (tremila posti di lavoro) puntando tutto sul progetto Utopia (...). La colpa non è tutta del sindaco, la bocciatura del progetto non è stata solo una sua decisione. La sua colpa è stata quella di “cedere” senza fare resistenza alle decisioni (politiche?) imposte dall’alto. Ma forse penso a come avrei agito io in quel caso: avrei insistito fino al punto di farmi espellere dal partito o dimettermi da sindaco. Devo ammettere, però, che proprio per il “caratteraccio”, nonostante le numerose opportunità, io non ho fatto carriera politica. Il progetto presentato dalla Ifim (BankItalia), una società controllata dal Ministero del Tesoro, quindi senza problemi finanziari, prevedeva un cantiere dove si potevano costruire tre navi contemporaneamente (100, 75 e 50 metri), 1.500 posti barca, attracco per 50 grossi pescherecci, mercato ittico, tre grandi alberghi, università del mare per 300 studenti e un grande stabilimento balneare, oltre ai servizi accessori (parcheggi, officine, ristoranti ecc). Erano previsti investimenti per oltre 120 milioni di euro e, parte più interessante, circa 3.750 posti di lavoro. Qualche centinaio, provenienti dalla pesca e da altre attività minori, erano posti già esistenti, ma sicuramente più di tremila nuovi. Non credo di sbagliare, vista anche la situazione occupazionale attuale, se dico che abbiamo dato un calcio a una grande opportunità. Ma c’è di più. Con il Polo Nautico alla foce del Cornia, a mio parere e non solo mio, abbiamo perduto anche la grande opportunità dei fanghi di Bagnoli, con tutto quanto c’era dietro (porto, 398, bonifiche ecc., con i rispettivi posti di lavoro). Secondo voci (attendibili) che circolavano in quel periodo i due progetti erano strettamente collegati. Insomma, il sistema del dare e dell’avere: i fanghi di Bagnoli in cambio della costruzione del Polo Nautico. I cosiddetti fanghi di Bagnoli, che poi in realtà erano i materiali di colmata dello stabilimento, dovevano servire per riempire le casse di colmata del porto, quelle casse che ora ospiteranno rifiuti ben peggiori. A coloro che tanto hanno combattuto l’arrivo dei “fanghi”, voglio dire che quelli erano cento volte migliori delle vecchie navi che, nei prossimi anni, saranno smantellate nel porto della nostra città. Questo senza contare la sostanziale differenza dei posti di lavoro. (continua nel prossimo numero) Giampiero Amerini Spirito Libero Spirito Libero a fianco dei lavoratori... Spirito Libero è al fianco dei lavoratori per difendere l’occupazione e la continuità produttiva dello stabilimento di Piombino, dicendo no ad uno spegnimento “al buio” dell’altoforno. Occorre incalzare il governo per una coerente politica industriale che rilanci la siderurgia, ricercando tutte le possibili sinergie in campo nazionale salvaguardando il ciclo integrale, ma contemporaneamente bisogna lasciare aperte tutte le strade per non trovarci impreparati di fronte a scenari che comunque non siamo in grado di disegnare. Il piano industriale presentato da Nardi, quindi, deve essere la seconda scelta su cui comunque lavorare da subito in caso di impossibilità del mantenimento del ciclo integrale, massimizzando le ricadute occupazionali che lo sviluppo del porto, il progetto di Asiu sulla centrale solare termodinamica e l’inserimento nel business dello smantellamento della navi possono portare. E dunque fermezza nel difendere il ciclo integrale esplorando tutte le strade possibili, ma anche flessibilità nel rispondere a scenari negativi che non devono vederci impreparati e subirli. ...per il rilancio della sanità... L’Area Vasta dovrà procedere a tagli pari a 126 milioni di euro per stare nei limiti del vincolo di bilancio regionale e la sola Usl6 ne dovrà tagliare dal proprio bilancio ben 26 milioni, pena il commissariamento. Visto che si possono scegliere due strade per far fronte a questi tagli, e cioè concentrare tutte le attività di alta specializzazione solo su Santa Chiara/ 21 piombino oggi 3.13 Cisanello, oppure ripartirle su tutti gli ospedali ex provinciali, favorendo la loro specializzazione in un’ottica di programmazione regionale, Spirito Libero non ha dubbi su quale scegliere. Nella prima ipotesi la riduzione di spesa avverrebbe concentrando tutte le attività di alta specializzazione (ben 42.000 ricoveri nel 2012) su Santa Chiara/Cisanello, con un innalzamento dei costi e dei disagi per i cittadini, costretti ad un pellegrinaggio sanitario e con una sostanziale marginalizzazione degli altri ospedali, Piombino in testa. Nella seconda ipotesi invece una programmazione regionale con redistribuzione delle specialistiche tra gli ospedali ex provinciali creerebbe sinergie ed una rete con una eguale riduzione della spesa sanitaria, ma senza la marginalizzazione degli ospedali di 2° e 3° livello gruppi consiliari e senza costi e disagi per i cittadini. Gli ospedali di Piombino, Cecina e Portoferraio avrebbero un bacino di utenza di 170.000 abitanti e potrebbero anch’essi ridistribuire le specialistiche in base alle proprie caratteristiche, diventando una rete ospedaliera di 2° livello. Inoltre, considerato che esistono ben quattro direzioni sanitarie (Livorno, Portoferraio, Cecina e Piombino), con un costo complessivo di 15 milioni di euro, potremmo ottenere ulteriori risparmi lasciando quella di Livorno ed accorpando quelle di Cecina, Piombino e Portoferraio con un risparmio di 10 milioni di euro, senza ulteriori tagli ai servizi. ...ed una migliore cura della città Sullo stato di degrado di Viale Regina Margherita – tratto dall’incrocio con la Tolla Bassa alla rotonda con l’ancora – abbiamo presentato un OdG per affidare all’Autorità Portuale la gestione di tale pezzo di strada. Quella che dovrebbe essere la Porta a Mare della città, frequentata da migliaia di turisti che vi parcheggiano le loro auto quando si recano all’Isola d’Elba, peraltro senza pagare il parcheggio per intere settimane, oppure quando, avendo a disposizione alcune ore per prendere la nave, proseguono a piedi per il centro città, si presenta in condizioni pietose, con i marciapiedi invasi da rifiuti, deiezioni dei cani, terriccio e rovi. Poiché però il Comune è soggetto a sempre nuovi tagli nel proprio bilancio, ecco l’idea di affidare all’Autorità Portuale la manutenzione di quel tratto, dandole la possibilità di introitare anche risorse dai parcheggi da istituire. Federico Mambrini Sergio Filacanapa macchina organizzativa che ti supporta. Piombino vive un momento drammatico, la fabbrica da qualche tempo segnala cedimenti importanti, a breve si troverà ad un bivio obbligato: quale strada scegliere? Forse le diramazioni sono finite. Anche se molto tardivo, sarebbe auspicabile avviare un percorso a fianco del governo centrale, dove si dialoga con le imprese e si cercano soluzioni tecniche adeguate per il territorio, attraverso finanziamenti legittimi e ben indirizzati: mi riferisco all’articolo 27 del DL 83, dove si parla di aree di crisi complessa come quella di Piombino. Avrei preferito un progetto organico che legasse tutto, Lucchini, Dalmine, Magona e Porto, avrei sperato in una risposta certa sulla possibilità d’avere la 398 fino al porto, perché è strategica per tutte le attuali previsioni di sviluppo economico “nautica e cantieristica”: oppure, nell’impossibilità di avere a breve una strada alternati- va, andrebbe preteso di delocalizzare le suddette previsioni dove l’infrastruttura è già esistente come la Foce del Cornia. Sarebbe frustrante se gli sforzi politici della maggioranza, forte della Regione, della Provincia e del Governo Nazionale, non portassero a niente di concreto, allora avrebbero davvero sbagliato tutto. Spero che in questa difficile fase non si cerchi un nemico, magari in coloro che qualche volta si lamentano dei fumi, perché vogliono solo una fabbrica sicura, oppure in quelli che cercano un potenziamento dell’offerta turistica, insomma additare chi cerca una diversificazione, che non è una brutta parola, ma solo ricerca di progetti di riconversione industriale e manifatturiera; fare tutto questo e cercare di salvare la Lucchini sono due cose distinte, chi le lega specula malamente, o cerca un capro espiatorio per le proprie inefficienze. Riccardo Gelichi Gruppo Misto La crisi è oggi, siamo in drammatico ritardo Oggi è piuttosto semplice fare un certo tipo di politica, spesso basta seguire la “pancia” del popolo e, se si percepisce cosa quest’ultimo vuole, con le parole glielo si serve su un piatto d’argento. Appurato ormai che la memoria è corta, non importa se l’obiettivo promesso poi viene raggiunto, pesa invece molto il messaggio del momento. Ma soprattutto vale la regola: “è meglio una bella bugia di una brutta verità”. Così però non si costruisce e il rapporto di fiducia alla fine si sgretola malamente, magari un certo fideismo resta, ma in tempi di ristrettezze economiche questa politica è la peggiore che si possa auspicare. I regimi, di solito, soprattutto quando si mette male, individuano un nemico, costruiscono un teorema complottista e indirizzano i fedeli all’attacco, di solito funziona, quando si possiede una Il Popolo della Libertà La pausa dei lavori del Consiglio Comunale, nel periodo estivo, permette di fare una riflessione sulla difficile situazione che sta vivendo la politica a livello nazionale. Il PDL ha garantito la nascita del Governo presieduto dal Presidente del Consiglio Enrico Letta ed ha lavorato affinché fossero rispettati gli impegni presi in sede di costituzione dello stesso, vedi tra tutti l’eliminazione della tassa IMU sulla prima casa. Accanto a questa attività istituzionale che vede il PDL sostenere un governo cosiddetto di “larghe intese” insieme al PD, assistiamo ancora una volta ad un attacco nei confronti del Presidente Berlusconi, da parte della Magistratura che mira ad eliminare politicamente, e non solo, il leader di un partito politico, che ha ottenuto, anche recentemente, un notevole consenso elettorale. L’iter processuale del tutto anomalo che ha avuto il procedimento a carico del Presidente Berlusconi ha evidenziato la chiara intenzione, da parte della Magistratura, o meglio, di una parte della Magistratura, di condizionare il panorama politico del Paese. La sentenza emessa “in fretta e furia” dalla Corte di Cassazione, con la scusa di evitare la prescrizione del reato, che si sarebbe maturata anche per colpa dell’inerzia e dell’inefficienza della Magistratura stessa, mostra un evidente disparità di trattamento rispetto a tutti quei cittadini che quotidianamente attendendo giustizia, vedono i procedimenti che li riguardano prescriversi a causa dei disservizi del sistema giudiziario. La sentenza, inoltre, nonostante ormai sia passata in giudicato, divenendo definitiva, evidenzia notevoli punti assolutamente discutibili, come per esempio il fatto che sia stato ritenuto colpevole del reato un soggetto, appunto Silvio Berlusconi, che non era né Presidente, né Amministratore Delegato, né rappresentante legale delle società che avrebbero compiuto le attività illecite. Ugualmente è inverosimile che una società, che versava milioni di euro di tasse, abbia compito un’attività illecita per evadere una cifra che rappresenta lo zero virgola delle imposte invece pagate. Nel sistema giudiziario italiano, che in teoria e giustamente dovrebbe essere molto garantista, una persona per essere condannata in sede penale deve risultare colpevole dei reati alla stessa contestati, oltre ogni ragionevole dubbio. In questo caso, i dubbi sulla colpevolezza del Presidente Berlusconi erano molti ed evidenti. La giustizia che persegue interessi di natura politica è molto pericolosa per la democrazia di un Paese, in quanto può condizionare e modificare i risultati delle elezioni, violando in tal modo il sacrosanto principio che viene affermato all’articolo 1 gruppi consiliari della nostra Costituzione, in base al quale la sovranità appartiene al Popolo. La sinistra italiana per risultare una forza politica democratica dovrebbe garantire la possibilità di esercitare la propria funzione politica all’avversario e contrastarlo in modo democratico nelle prossime elezioni. La durata del Governo presieduto dal Pre- sidente Letta, a mio avviso, non può prescindere dalle sorti del Presidente Berlusconi. Non ritengo possibile, infatti, che possano convivere due forze politiche nella stessa maggioranza, quando una di queste fa di tutto per annientare il leader dell’altra. Il PDL, che sta realizzando la propria trasformazione nella nuova Forza Italia, ha piombino oggi 3.13 22 dato dimostrazione di responsabilità istituzionale garantendo il proprio sostegno al Governo e permettendo di superare una stasi politica, verificatasi dopo le elezioni, che altrimenti difficilmente sarebbe stata risolvibile, ora spetta al PD garantire che il Governo possa andare avanti e che le istituzioni democratiche siano salvaguardate. Federico Pazzaglia Partito Democratico «Non fu un caso» che la Battaglia di Piombino del 10 settembre del 1943, quando gli insorti costrinsero alla resa le forze tedesche che avevano tentato di occupare il porto e la città, si sia svolta «in una città di operai e di acciaierie». Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, partecipando alla commemorazione della Battaglia, mette ancora in evidenza la questione del lavoro e del suo legame con il Partito Democratico. «Anche per questo ruolo nazionale svolto da questa classe operaia – ha detto riferendosi appunto all’episodio di 70 anni fa – non si può non esprimere preoccupazione e sofferenza per i fatti dell’attualità che vedono in ginocchio in tutta l’Italia le produzioni di acciaio, a Piombino, a Trieste, come a Verona, a Brescia, in Brianza e a Taranto, con il prezzo più alto pagato dai lavoratori e con un conseguente effetto di risonanza negativa nel complesso della vita democratica del Paese». «La crisi del lavoro – ribadisce Rossi –, la sua umiliazione, la sua non valorizzazione sono la più seria minaccia per la democrazia». Ancora qualche mese per continuare a sperare. E poi un vero e proprio dramma sociale potrebbe investire la nostra città e incidere negativamente sull’economia della Val di Cornia, con conseguenze non solo per la nostra zona ma per l’intera Toscana. Lo storico stabilimento che produce acciaio da oltre cento anni, secondo a livello nazionale solo all’Ilva di Taranto, rischia di chiudere lasciando quindi senza lavoro circa 4mila persone, se si considera anche l’indotto. Il cuore dell’economia di un intero territorio potrebbe smettere di battere. Da sempre, le nostre fabbriche sono considerate dai piombinesi, e non solo, la garanzia di un posto di lavoro stabile. Quella certezza purtroppo da alcuni anni è ormai svanita. La crisi finanziaria che ha colpito l’acciaieria di Piombino già nel 2003, quando ancora era guidata dalla famiglia Lucchini, non si è mai attenuata. D’altronde un vero piano industriale per la sua fabbrica, Piombino non lo vede da decenni. Una possibilità per rilanciare l’industria potrebbe essere quella di sviluppare un grande progetto che metta insieme le potenzialità del nuovo porto, a novembre partiranno i lavori, con la rottamazione delle vecchie navi. Con lo smantellamento della Concordia, che potrebbe essere il primo passo, si può sviluppare una sorta di filiera corta dell’acciaio. Il porto, quindi, potrebbe aprire alla Lucchini la possibilità di ripresa. L’obiettivo è mantenere i livelli occupazionali e dare risposte rapide alle imprese che intendano investire sul nostro territorio. Il coraggio dell’innovazione deve essere la spinta motrice a guardare avanti. Che il futuro industriale sia complicato, a Piombino lo avevamo capito da tempo. La riconversione auspicata dalle istituzioni avrebbe bisogno innanzitutto di bonifiche e dunque di investimenti milionari, che non ci sono. È per questo che la battaglia per il mantenimento di una tradizione industriale lunga 150 anni qui appare più forte che nel resto della Toscana. C’è da evidenziare purtroppo che Piombino, come il resto della siderurgia europea, soffre della concorrenza dei Paesi emergenti. La Lucchini ha qualche problema strutturale in più: per abbattere i costi ha bisogno di fare volumi. Come evidenziato più volte, l’equilibrio economico dell’azienda va in crisi se l’altoforno marcia al di sotto di 1,8 milioni di tonnellate all’anno, mentre ora il livello produttivo è attestato su 1,2 milioni. Il problema della Lucchini non è solo collegato alla crisi economica, ma anche al differenziale dei costi. Ci vuole dunque «il coraggio dell’innovazione», come più volte sottolineato dal sindaco Gianni Anselmi, puntando sulla ricerca di un acquirente in grado di realizzare un impianto tipo Corex e intraprendere la strada dell’energia con costi più bassi a servizio dell’industria. «Strade nuove ma attenzione», ha ricordato Susanna Camusso alla festa regionale del PD a Piombino, sottolineando che in siderurgia non è vero che se si chiude un impianto poi lo si riapre. «Non si può fermare l’altoforno – ha sostenuto –, si deve tenere acceso l’impianto e nel frattempo ragionare sulle nuove tecnologie, realizzando le possibili sinergie con Taranto». Senza dubbio siamo ad un passaggio delicatissimo, che richiede un impegno straordinario da parte del governo per la salvaguardia della siderurgia italiana. L’industria è un patrimonio da salvaguardare per avere un’idea del Paese. Alcuni sociologi affermano che oramai non esiste più la classe operaia ma che ci sono solo gli operai. Potrebbe essere vero e comunque “non fu un caso” che quel lontano 10 settembre 1943 per la libertà «si 0batterono gli operai, i democratici, i giovani partigiani e gli intellettuali, in generale la parte migliore del Paese». Monica Braschi tanti, in primis la questione Lucchini che sta arrivando al capolinea, il Regolamento Urbanistico (già superato nei contenuti, visti i criteri con cui è stato elaborato ed il notevole ritardo che sta bloccando professionisti, artigiani, imprenditori) con il parere sulle osservazioni per l’approvazione definitiva ed infine gli interventi sul porto con l’ipotesi Concordia. Sinceramente e con rammarico è inevitabile che la prima cosa che emerga è una totale assenza di chiarezza. La crisi della Lucchini è la priorità, in quanto intorno ad essa gira il futuro delle principali aziende locali, del porto e di una parte importante dell’economia della città. Il governo ha nominato il commissario (invocato a furor di popolo) con il compito di tentarne il salvataggio attraverso un piano industriale realizzabile, che peraltro è stato presentato nei tempi previsti. Lo Stato non ha la forza di poter intervenire adeguatamente per rilanciare l’acciaio italiano, la debolezza della politica coincide con l’azione dei Magistrati a Taranto che si sostituiscono alle Istituzioni democratiche e decidono delle sorti di un gruppo industriale. Per rilanciare un progetto autorevole con un altoforno ed un’area a caldo qualificata secondo le tecnologie moderne dovrebbe iniziare una nuova epoca per la siderurgia Unione di Centro “La speranza è l’ultima a morire” ed in un momento particolare come quello che sta vivendo la nostra comunità si deve trovare la forza per uscire dal tunnel in cui siamo entrati. È comprensibile che vi sia chi talvolta tenta di mascherare la realtà cercando soluzioni che sono difficili o addirittura impossibili, ma è legittimo provare a credere che si possa raggiungere un obbiettivo. Però è anche vero che non si può e non si deve barare; si ha il dovere di dire le cose come stanno senza nascondersi dietro illusioni, poiché alla fine il rischio è che si rimanga con un pugno di mosche. A breve vi saranno appuntamenti impor- 23 piombino oggi 3.13 pubblica in stile “partecipazioni statali", ma per limiti imposti dall’Europa e per la mancanza di risorse purtroppo non è fattibile. Il Corex è una possibilità, ma al momento senza investitori e soprattutto con i tempi lunghi per la costruzione degli impianti potrebbe essere preso in considerazione solo in una fase successiva. Si deve fare i conti con la realtà: se si vuole veramente salvare la fabbrica ed un numero importante di posti di lavoro, serve una soluzione percorribile e non ipotesi che non sono a breve realizzabili e che servirebbero solo ad aggravare la situazione economica dell’azienda, con le casse oramai definitivamente a secco. Il tempo è scaduto: se nel confronto fra commissario e governo scaturisse una possibilità concreta, ed è facilmente comprensibile quale potrebbe essere, è opportuno che ciascuno si prenda le proprie responsabilità. gruppi consiliari Anche per quel che riguarda la Concordia, al di là delle infrastrutture per ospitarla, qualora arrivasse veramente (e le difficoltà sono più delle certezze), servirà un progetto di dismissione che preveda l’utilizzo del rottame: se l’altoforno, com’è probabile, non durerà ancora a lungo, dovrà essere costruito un impianto adeguato che in poco tempo sia capace di sostituirlo per garantire la filiera. Per questo motivo, al di là delle incertezze fisiologiche, se non vi è perlomeno l’idea di un percorso da seguire, diventa difficile pianificare le fasi successive. Ora è il momento di uscire allo scoperto e non di nascondersi dietro esigenze personali o di parte, qualunque esse siano: non ci sono elezioni o poltrone che possano valere la sopravvivenza di un territorio, è finita l’era dei proclami, delle tessere e delle prebende, serve concretezza e si deve avere il coraggio di prendere una posizio- ne definitiva anche se costerà molto sotto ogni profilo. Forse Piombino ha veramente bisogno di cambiare, ma non nomi e cognomi o giovani con vecchi, bensì un sistema fermo sull’autosufficienza di una tradizione autoreferenziale che mette avanti la propria sopravvivenza, incurante di tutto il resto. Lo si percepisce dalle dichiarazioni pubbliche di autorevoli esponenti del mondo economico locale saldamente schierati e sempre pronti a riconfermare il proprio sostegno senza esitazione e con convinzione. Sarebbe opportuno che tutti ci chiedessimo il perché, anche se poi alla fine saremo sempre disponibili a credere che tutto è normale e funzionale al bene dei cittadini, nel pieno rispetto delle regole e della trasparenza, nonostante nel frattempo siamo sempre più vicini al baratro. Luigi Coppola to urbanistico, un atto che abbiamo valutato fortemente recessivo e per il quale non abbiamo potuto dare un voto positivo. Le nostre perplessità si sono riversate in più di 300 osservazioni dei cittadini, che stanno rallentando all’infinito il lavoro degli uffici. Questa situazione, a distanza di più di un anno dall’adozione, ha bloccato di fatto il lavoro dell’edilizia (questo perché, ad oggi, qualunque intervento deve essere previsto sia nel vecchio che nel nuovo regolamento). Noi vogliamo che il Regolamento urbanistico da approvare sia un volano di sviluppo economico a consumo zero di territorio: non vogliamo cioè nuove case e nuovi volumi, ma chiediamo che il Comune non solo impedisca (come ha fatto nel documento adottato), ma addirittura stimoli tutti gli interventi di miglioramento dell’esistente. Chiediamo, tra le altre richieste, che venga tolto o almeno abbassato l’inutile vincolo di 55 metri calpestabili minimi nelle case. Questo vincolo ha bloccato l’edilizia con decine e decine di posti di lavoro persi tra muratori, piastrellisti, venditori e montatori di serramenti, tecnici e agenti immobiliari; badate bene non tra i titolari o tra chi fino ad oggi s’è “arricchito” con l’edilizia, ma tra i dipendenti più sfortunati, magari con contratti atipici. Il regolamento deve sviluppare il turismo, un turista non vuole una casa in affitto per una settimana di 80 mq, ne chiede una piccola e che costa poco e il regolamento nega questa possibilità di investimento. Sotto quest’ottica dello sviluppo dei posti di lavoro noi facciamo anche delle proposte, ad esempio sui parcheggi del mare. Lo sapete che chi ha messo le macchinette per i parcheggi a pagamento riscuote per contratto circa un quarto dell’introito, una cifra intorno ai 250mila euro? Avete capito bene, 250mila euro per aver posizionato delle macchinette che prendono solo i soldi. Quest’anno potremmo, in occasione della scadenza del contratto, annullare completamente la convenzione ed affidare a delle persone in carne ed ossa questo onere per quella cifra, potremmo così avere più di 50 posti di lavoro per 4 mesi e garantire un’entrata a dei cittadini che hanno perso il lavoro. Concludo proprio sul lavoro. Tanto si parla di ripresa e di numeri quali pil, rapporto deficit/pil; a chi ha perso il lavoro di questi numeri non intressa niente. Per lui la crisi finisce quando trova un altro lavoro. Marco Mosci Italia dei Valori A livello nazionale quello che succede è sotto gli occhi di tutti. Il più grande partito di centrosinistra, il Pd, ha vinto le elezioni insieme a Sel e governa col Pdl. Questo è un gesto molto grave nei confronti dei propri elettori (e questo ci interessa poco), però ci interessa nel nostro piccolo del comune di Piombino, perché il Pd ha fatto la stessa identica cosa: ha vinto le elezioni insieme a Sinistra Ecologia e Libertà, ai Comunisti Italiani e all’Italia dei Valori e poi governa con Spirito Libero e Per Piombino. Ma che succederà domani? Per il domani la nostra idea è molto chiara: costruire insieme a chi ci vuol stare (Pd, Rifondazione, Sinistra e Libertà e quant’altro si definisce di sinistra o almeno di centro sinistra) un asse per governare insieme a tutti i livelli, dallo stato al nostro comune. Chiaramente ciò è quello che cerchiamo di ottenere, ma la frammentazione del Pd in decine di correnti ci mette, almeno a livello comunale, nella difficoltà di trovare un interlocutore autorevole che possa prendere impegni per un programma condiviso. Ma perché il Pd ha cambiato idea sul governo della città? Noi in pratica siamo stati allontanati dall’amministrazione della città in occasione dell’adozione del Regolamen- Partito della Rifondazione Comunista Ricostruire subito il Ponte di Ferro Siamo stati presenti alla straordinaria manifestazione dell’inizio di agosto dei lavoratori dell’agricoltura e dei cittadini della Sdriscia Ponte di Ferro e Populonia, il Sindaco e gli Assessori brillarono per la loro assenza. Le rivendicazioni che sono state espresse dopo l’abbattimento del ponte sono giuste e legittime. Gli agricoltori e i cittadini subiscono grandi danni per l’interruzione della via di comunicazione che collegava la zona di Populonia attraverso la 398 agli ammassi della Sdriscia. Nulla è stato fatto dall’Amministrazione Comunale di Piombino per evitare tutto questo, una soluzione doveva già essere predisposta prima della demolizione. Adesso restano solo vaghe promesse. Noi chiediamo al Sindaco e alla sua maggioranza di farsi carico immediatamente della ricostruzione del ponte, anche attraverso una soluzione temporanea affidata al Genio dell’EI. Rileviamo l’assoluta mancanza di interesse e di attenzione per i problemi dell’agricoltura, settore economico di primaria importanza, insieme al polo siderurgico, a Piombino e in Val di Cornia anche per il lavoro. Ancora una volta, in 10 anni di giunta Anselmi, ai proclami altisonanti non seguono i fatti. Ponte di ferro è stato demolito senza soluzioni di ricambio, il prolungamento fino al Porto della 398 non è arrivato, ma in compenso ci si da molto da fare per qualche esercizio commerciale nel centro storico, per la privatizzazione delle spiaggie e degli spazi pubblici come il piazzale di Marina e si invitano i cittadini a ballare e cantare, intanto non si risolve un solo problema. Ad oggi le risposte non sono arrivate se non quella di una riunione convocata il 26 settembre, in cui i cittadini si sono sentiti riproporre solo le solite promesse. Non esistono impegni scritti, stanziamenti, progetti e cronoprogrammi, solo promesse in vista delle elezioni del 2014. Un’amministrazione seria non dovrebbe abbandonare il proprio territorio agricolo così come è stato fatto. la città dello sport titolo piombino piombino oggi oggi 2.09 3.13 24 Un mese su due ruote L’ Settembre all’insegna del ciclismo: agonistico, turistico e solidale onda lunga del grande successo registrato nel 2011 dal passaggio del Giro d’Italia, ha ricaricato di entusiasmo tutti gli appassionati delle due ruote, che a Piombino possono contare su una tradizione consolidata e su manifestazioni, popolari e agonistiche, ormai entrate nel panorama annuale dei tanti appuntamenti sportivi. Nel mese di settembre ben tre eventi sono stati dedicati al ciclismo. G.P. COSTA DEGLI ETRUSCHI XVIII edizione della corsa professionistica Il Gran Premio è una delle gare più interessanti di livello professionistico, organizzata dal Gruppo Sportivo Emilia, ma anche un importante veicolo di promozione per l’intero territorio. In questa edizione il percorso di 192 km. ha toccato anche Campiglia M.ma, Suvereto, Sassetta, San Vincenzo, Monteverdi M.mo, Donoratico, è stato trasmesso dalla tv nazionale ed ha richiamato tantissimi appassionati. Nel gruppo dei corridori anche alcuni big internazionali e azzurri, come Vincenzo Nibali e Ivan Basso, che hanno compiuto due giri su un circuito cittadino di oltre 6 km tra viale Unità d’Italia, via della Repubblica, via Petrarca, piazza della Costituzione, viale Amendola, lungomare Marconi, via Salivoli, via dei Cavalleggeri, via Forlanini, via della Pace fino alla rotonda Sol (nella foto, l’arrivo in città). Altezza della Piscina Comunale gli organizzatori avevano posto un traguardo volante, onorato dai corridori con un grande sprint. Un vero show insomma, che è stato giudicato “spettacolare e entusiasmante”, anche perché ha fatto da prologo al mondiale su strada ospitato in toscana dal 22 al 29 settembre: una coincidenza che ha giocato a favore anche della promozione, per l’interesse che gli hanno riservato i media. Per la cronaca, la gara è stata vinta da Michel Scarponi, seguito da Diego Ulissi e Filippo Pozzato (Lampre). Come ogni grande evento, anche questo ha comportato un’imponente organizzazione che ha inevitabilmente creato dei disagi, purtroppo mal sopportati da una parte della cittadinanza, ma ampiamente ricompensati dallo spettacolo offerto dagli atleti. Complimenti dagli organizzatori della corsa sono giunti per il servizio d’ordine, la sicurezza e il lavoro fatto a Piombino, che ha dislocato sul percorso ben 140 volontari a controllare gli accessi. IL BELLO DI PEDALARE INSIEME Passeggiata non competitiva Avis Una grande partecipazione ha caratterizzato ancora una volta l’appuntamento classico del mese di settembre. Alla Pedalata Avis hanno infatti partecipato circa 500 persone, adulti e ragazzi, che con le loro bici hanno animato e colorato le vie della città per giungere, intorno a mezzogiorno, in corso Italia. Lo sport amatoriale a servizio della solidarietà, questa la formula vincente della manifestazione che si ripete da 17 anni con immutato interesse, dove più che mai l’importante non è vincere, ma partecipare. BIKERS SUL PROMONTORIO preso il via dalla panoramica location dei Giardini ex Pro Patria: lo start è iniziato con la discesa dalla spettacolare scalinata di viale del Popolo, prendendo la direzione di Montemazzano verso La Sedia. Il gruppo poi è sceso fino a cala San Quirico, per risalire al Reciso e a Populonia, dove il gruppo ha apprezzato un gradito ristoro organizzato presso La Taverna di Populonia con la collaborazione di 100Vetrine, Confesercenti e Unicoop Tirreno. Alla ripartenza, con il supporto della Parchi Val di Cornia SpA, i bikers hanno pedalato tra le bellezze dell’Acropoli di Populonia, all’interno del parco archeologico. Da qui, ripreso l’itinerario N. 300 della sentieristica, sono tornati a Piombino ricongiungendosi al sentiero N°302 che porta fino a Calamoresca, e qui di nuovo al Pro Patria. Una doccia presso il palazzetto di via Ferrer e poi... tutti a tavola. «Con circa 180 presenze e in barba alle previsioni meteo che preannunciavano rovesci e temporali – commentano con soddisfazione gli organizzatori – superando le piccole traversie risolte con la collaborazione di qualche “angelo” a cui piace più fare che dire, anche questa volta abbiamo incassato i sorrisi, i ringraziamenti e i “Bravi!” offerti dai nostri entusiasti ospiti. Appuntamento dunque a settembre 2014 e agli altri eventi che organizzeremo durante l’anno». 4° Raduno di fine estate Un’altro successo ha siglato l’annuale appuntamento organizzato dall’Unione Ciclistica Piombino in collaborazione con l’Ufficio Sport del Comune, il raduno che porta i bikers e le loro mountainbike sui sentieri del promontorio di Piombino. Per questa quarta edizione, l’evento ha GIORNATA DELLO SPORT PER TUTTI L’8 ottobre, tutti in piazza della Costituzione per una nuova edizione dell’evento organizzato sotto l’egida del Coni e della Regione Toscana. Divertimento assicurato per tanti bambini e ragazzi delle scuole materne, elemen- tari e medie, che potranno provare a cimentarsi nelle varie discipline sportive praticabili in città: per loro ci saranno gli stand e gli esperti di circa 35 associazioni sportive, che li introdurranno alle varie discipline in forma di gioco e a livelli accessibili a tutti. Un modo per scoprire un mondo di possibilità e promuovere tra i più giovani l’importanza di una sana attività fisica nella crescita e nello sviluppo della personalità. 25 piombino oggi 3.13 ufficio per i diritti degli animali Palazzo Appiani, tel. 0565.63356 - www.comune.piombino.li.it Randagi a Piombino Pronta l’edizione 2014 del calendario Enpa Realizzato dall’Enpa con il sostegno del Comune di Piombino e di altri sponsor locali, è uno degli strumenti “storici” per la promozione delle finalità animaliste e dell’opera di volontariato a favore dei randagi. Il calendario si può trovare in alcuni negozi specializzati e presso gli stand organizzati dall’Enpa in occasione di mercati e altre manifestazioni pubbliche. Rinnovato nella grafica, nel formato e nei contenuti, Randagi a Piombino è un po’ il manifesto del nuovo corso inaugurato dalla sezione piombinese che, attualmente, conta 229 soci. Più di 100 interventi anti randagismo, circa 600 felini monitorati e curati, oltre 80 randagi dati in adozione: questi alcuni numeri dell’attività svolta nel corso dell’anno (dati aggiornati al 31 agosto). Sud chiama nord Solidarietà nel volontariato, per la prevenzione del randagismo Un’esperienza innovativa per l’accoglienza di randagi, ispirata alla logica di collaborazione, per aiutare chi ha più bisogno: è il progetto attuato dall’associazione La Casa di Margot, che riguarda le regioni del Sud Italia, dove il randagismo è una vera piaga sociale, molto più che in Toscana. «Con questo spirito ci siamo messe in contatto con associazioni della Campania, della Sicilia, della Calabria – spiega la Presidente Maria Cristina Biagini – e abbiamo scoperto una realtà bellissima di volontariato vero, quasi esclusivamente femminile, che ogni giorno combatte contro gli abbandoni e i maltrattamenti, in una realtà sociale tragica, con i soli mezzi dello spirito di iniziativa e dell’amore. Così abbiamo deciso di aiutarle, prima facendo rete e inviando medicinali; poi accogliendo, in una nostra abitazione che abbiamo appositamente attrezzato, cani che arrivano “in staffetta” dal sud: li facciamo visitare e seguire dal nostro veterinario di fiducia, poi cerchiamo per loro una casa». In questo modo ne sono arrivati finora 15 e 13 hanno già incontrato una famiglia speciale, che si prenderà cura di loro. Gli altri due, Papero e Susy (nella foto), purtoppo difficilmente adottabili per l’età avanzata e lo stato salute, hanno trovato nella Casa di Margot una sistemazione definitiva e sicura. «Altri arriveranno presto – conclude Biagini – per trovare una nuova vita in Toscana, dove per fortuna il randagismo è in forte calo. E questo grazie al nostro volontariato, che si occupa degli “ospiti” con la stessa cura un tempo dedicata alla vera, prima Margot, che tutte portiamo nel cuore». INFO La Casa di Margot, sede via S. Mina 70, 334.6643138 - email: redbiaginiibero.it LA CODA SOTTO IL BANCO Storie di gatti a Piombino Per il suo primo romanzo (ed. Il Foglio), l’autrice sceglie come ambientazione la sua città e come protagonisti una classe di gatti, con il loro professore umano. La storia si svolge nell’arco di un anno scolastico, con spunti e simbologie legate ai rapporti interpersonali e al mondo della scuola. Il taglio è umoristico e surreale ma, alla maniera della favolistica greca, la storia è anche una metafora per parlare di alcuni temi da sempre connessi all’adolescenza e al complesso rapporto tra generazioni, con molti riferimenti alla contemporaneità. Un “romanzo pop” che nel corso dell’estate è stato presentato in tutta Italia, accolto con favore dalla critica e dai lettori: un libro dedicato a chi ama e rispetta questi animali, straordinari compagni della nostra vita. Melisanda Massei Autunnali, laureata in Filosofia, si è dedicata prevalentemente alla critica, alla ricerca musicale e alla divulgazione: ha pubblicato diversi saggi, ha collaborato per opere antologiche con Dario Salvatori e Enrico Deregibus, scrive per riviste e quotidiani. Si occupa anche di comunicazione on line e innovazione tecnologica: nel 2004 ha aperto il sito www. lacanzoneitaliana.it e nel 2012 il portale www.effettomolecole.it. PRANZO ECCELLENTE PER IL CORMORANO! L’immagine, scattata quest’estate dal piombinese Roberto Baroni in Croazia, è stata pubblicata sul sito web dell’Ansa con il titolo Animal watching: pranzo eccellente per il cormorano. «Ho pinnato tanto in acqua dietro a lui – racconta il fotografo – e visto che non fuggiva gli sono andato dietro per parecchio tempo con la mia macchina digitale compatta subacquea, gli ho fatto anche alcune foto sott’acqua mentre cerca le seppie fra gli scoglietti». I cormorani (presenti anche sulle nostre coste, è facile avvistarli vicino ai bagnanti, sotto piazza Bovio) sono grandi uccelli acquatici dal comportamento sorprendente e per certi aspetti ancora sconosciuto: recentemente è stata filmata in Argentina, con una telecamera posta sul dorso dell’animale, la straordinaria discesa di un cormorano imperiale su un fondale a 46 metri di profondità: l’eccezionale filmato si può vedere su anche sul sito www.nationalgeographic.it. libri & Dintorni Piombino e la fabbrica, una storia di diritti, lotte ed eroi Un tris di libri importanti è quello che la casa editrice La Bancarella (www.bancarellaweb.eu), da sempre attenta alla valorizzazione della cultura e dell’identità locale, dedica alla storia della fabbrica e della classe operaia nel Novecento: un argomento vastissimo, restituito alla collettività dalla memoria, dagli studi e dalla sensibilità artistica degli autori. Fondamentale la lettura di Il movimento operaio a Piombino. La nascita della classe operaia in una città fabbrica, riedizione del celebre libro di Pietro Bianconi (1924-1991) edito nel 1970, oggi pubblicato e aggiornato con la Prefazione di Paolo Favilli e alcune appendici, una collezione di 64 foto d’epoca e la Postfazione dell’Editore Enrico Beni, che riprende il filo della vicenda dove lo aveva lasciato l’Autore e lo riporta all’attualità, fino all’avvento della grande crisi mondiale dell’acciaio. Un’operazione letteraria di indubbio valore storico e culturale, ma che si propone anche obiettivi più ampi: “Questa memoria sia di stimolo ad una resurrezione della dignità del lavoro e del suo posto di primo piano, voluto dai nostri padri, nella stesura della Costituzione Italiana”. La fabbrica non chiuderà! Piombino 1953, con l’Introduzione di Tiziano Arrigoni, è un’altra preziosa testimonianza diretta di quel periodo, il racconto in prima persona di Michele Marrini, allora giovane comunista, dei dieci giorni di occupazione della Magona (2-12 aprile) nella terribile crisi del 1953. Quasi una cronaca, lucida e documentatissima (il testo è ricco di foto e articoli d’epoca, lettere e disegni), del coraggio e della dignità che gli operai dimostrarono nel difendere il loro posto di lavoro di fronte alle tensioni politiche e alle incertezze di una democrazia ancora troppo giovane, una lotta pacifica e responsabile pagata a caro prezzo con arresti, licenziamenti, ritorsioni e fame per molte famiglie. Imprese eroiche, appunto, che hanno ispirato i costruttori anni Sessanta del pittore fiorentino Fernando Farulli e che in un’altra epoca hanno affascinato il fotografo Francesco Masangui e i suoi ritratti contemporanei di lavoratori in sciopero, raccolti nel portfolio Working class heroes. Oltre mezzo secolo separa queste generazioni ma i sentimenti, le preoccupazioni e le speranze che traspaiono dai loro volti sono gli stessi dei loro padri e dei loro nonni. Quello che forse è cambiato davvero è la perdita di una vera coscienza di classe, che rimbalza negli sguardi spesso smarriti e crea “un’atmosfera di composta sofferenza” come commenta Pablo Gorini, nella sua Prefazione. Dedicato a chi lotta per il futuro, nonostante tutto. Una piombinese in concorso sul sito web di Giunti editore Francesca Ghiribelli è una delle giovani promettenti del vasto panorama lettera- 26 Radici di ferro e futuro d’acciaio FONDATA SUL LAVORO VOTA IL ROMANZO piombino oggi 3.13 Uno sguardo comunicativo sull’identità di Piombino Un’analisi originale, lucida ma appassionata, come solo un piombinese poteva fare: Radici di ferro e futuro d’acciaio. Uno sguardo comunicativo sull’identità di Piombino, con la Postfazione di Giovanni Bechelloni (Liguori Editore, 2012), è la nuova pubblicazione che Marco Bracci dedica alla sua città, un libro prezioso per conoscere meglio la lunga storia della cittàfabbrica dall’identità complessa, un viaggio millenario documentato anche dalle immagini raccolte nella sezione Paesaggi Piombinesi. Memorie visive di una città, dalle origini etrusche e medievali al Novecento. Lo strumento di indagine utilizzato dall’Autore (sociologo della comunicazione e dei processi culturali, giornalista e scrittore, docente dell’Università di Firenze) è come dichiara il sottotitolo uno sguardo comunicativo sulla complessità del caso piombinese, per comprenderne i processi evolutivi storici, analizzare i recenti “punti di svolta” e delineare le possibili prospettive future. La ricerca prende in esame soprattutto l’ultimo ventennio: un periodo di profonda trasformazione, segnato dal “biennio fatale” 1992-1993 e dalla crisi siderurgica che spinse le amministrazioni locali verso la diversificazione economica e un nuovo rapporto con l’industria; fino ai tempi più recenti e alla ricerca di una nuova identità, tra scenari globali e orgoglio locale, raccontati anche attraverso le storie e le testimonianze di chi ha avuto (ed ha ancora) ruoli importanti nell’amministrazione della città. Un cambiamento ancora in corso, ricostruito anche attraverso l’esame della narrazione giornalistica, che propone al lettore una lettura sociologica (lo “sguardo comunicativo”, appunto) focalizzata negli anni cruciali 2008-2011, il periodo che l’Autore definisce come la terza svolta nel “futuro d’acciaio” della città. Ed è proprio nell’informazione e nella cronaca che “emerge il quadro composito di una città nella quale, aldilà dei processi partecipativi così di moda negli ultimi anni, la partecipazione dei cittadini è prima di tutto emotiva, carica di stati d’animo, a volte scontrosa, irrequieta, sempre in fibrillazione, polemica (come si addice ai toscani), e per questo motivo densa di ricchezza, quella ricchezza che permette alle identità in crisi di pensarsi, di risollevarsi, di ritrovare il senso del proprio stare insieme e soprattutto la lucidità di protrarsi verso il futuro, dimenticando qualcosa (a volte è utile) ma ricordando anche quello che è stata. E da lì ripartire”. Del resto un legame ben più profondo di quello strettamente economico, sembra legare Piombino all’amato/odiato acciaio. Ne sono un esempio le polemiche e le aspre critiche suscitate dal romanzo Acciaio di Silvia Avallone (e poi dal film omonimo di Stefano Mordini), che di Piombino e della sua essenza operaia offre una rappresentazione negativa e degradata: una “finzione” artistica vissuta come realisticamente offensiva e dannosa, che neanche le spiegazioni dell’Autrice hanno potuto ridimensionare. recensione di Laura Pasquinucci rio locale: il suo romanzo fantasy Kelp - Il mare nasconde un segreto è stato scelto fra i 35 romanzi che partecipano al concorso Giunti Shift – Vota la storia. Fino al 1 novembre è possibile votare e commentare il racconto preferito collegan- dosi al sito internet www.concorsogiuntishift.it/vota-la-storia/. Alla fine saranno selezionati i cinque testi più votati e tra questi la casa editrice sceglierà uno o due vincitori. La sua opera è iscritta con lo pseudonimo dell’autrice, fraghi88. libri & Dintorni 27 piombino oggi 3.13 Italia, paese cristiano? RACCONTARE PIOMBINO Un’altra ristampa per il pamphlet di Andrea Panerini La Bancarella, già storica libreria piombinese e da qualche anno attiva casa editrice (www.bancarellaweb.eu) ha annunciato con soddisfazione che si è esaurita anche la prima ristampa della seconda edizione del libro di Andrea Panerini Italia, paese cristiano?. Le vendite, spiega il Direttore Enrico Beni, sono avvenute in gran parte per via telematica, a riprova della crescente importanza di internet per le piccole case editrici: uno strumento sempre più prezioso dunque, non solo per la promozione dell’editoria “minore” ma anche per il dibattito pubblico. E il libro di Panerini è appunto di quelli che non lasciano indifferenti: l’Italia è un paese cristiano? Lo è mai stato? Da queste domande parte l’Autore, cercando di fissare i veri “punti irrinunciabili” per un cristiano che vive nel nostro paese attraverso la visione di una nazione più giusta, laica e solidale. La sua tesi apre una discussione e sta a noi proseguirla, come afferma nella sua prefazione il professor Daniele Garrone, biblista e tra i maggiori esperti italiani dell’Antico Testamento. Il volume invita infatti a riflettere sulle radici culturali, l’agire e le prospettive del nostro paese in un momento di profonde e rapide trasformazioni, dove la posta in gioco è il futuro. L’ingiustizia, la violenza e le contraddizioni sociali, la tutela dell’ambiente e il rispetto verso gli animali, i diritti civili e l’etica pubblica: tutti aspetti cruciali della nostra società, sui quali la riflessione di un cristiano (e non solo) non può che soffermarsi. Andrea Panerini (Piombino, 1983), è studioso di storia del Risorgimento e di storia dei sistemi politici e costituzionali. Tra le sue recenti pubblicazioni segnaliamo Elementi così sospetti e poco desiderabili (La Bancarella, 2012), storia degli ebrei di Piombino e della Val di Cornia nel periodo delle leggi razziali, e il volume di poesia Litanie arabe (La Bancarella, 2010). Villaggio Diaccioni Fisionomia e memorie di un “quartiere modello” Quelli che... hanno vissuto nel villaggio sorto nella campagna tra la città e i boschi del promontorio, là dove le greggi dormivano “all’addiaccio”. Nasce dall’iniziativa di un gruppo di diaccionesi doc la preziosa ricerca sul quartiere residenziale piombinese posto alla periferia urbana, quasi una piccola città costruita all’inizio degli anni Settanta per i lavoratori dell’industria e arrivata alla notorietà grazie al romanzo Acciaio di Silvia Avallone e alla trasposizione cinematografica di Stefano Mordini. Un’immagine, quella restituita dalla finzione letteraria, che tuttavia non rende giustizia alla realtà di questo insediamento popolare sì, ma ricco di umanità, storia e cultura. Forse anche per questo nasce Villaggio Diaccio- Il mare, la fabbrica, la storia e la gente: una città, tra ragione e il sentimento Luoghi e paesaggi, usanze e tradizioni, racconti di vita quotidiana e storie di personaggi di una Piombino che non c’è più, ma che non deve andare perduta. Prosegue con Raccontare Piombino il progetto letterario di studio e recupero avviato dal Foglio Letterario, la casa editrice locale che nel suo vasto catalogo annovera molti testi dedicati alla città e alla sua storia, passata e presente. Raccontare Piombino, questo il titolo del nuovo libro, è un’opera collettiva curata da Emilio Guardavilla, frutto della sensibilità e del vissuto di undici Autori: Umberto Bartoli, Valentina Della Lena, Paolo Ferrari, Alessandro Fulcheris, Emilio Guardavilla, Federico Guerri, Gordiano Lupi, David Marsili, Marco Miele, Simone Pazzaglia e Paolo Silvestri. Il risultato è un amorevole affresco di chi vive o ha vissuto un rapporto stretto con questa parte di Toscana, non privo però di una lucida consapevolezza critica. L’azione dei racconti si svolge nei luoghi simbolo della città e del suo territorio, molti dei quali tornano anche nell’appendice fotografica di Andrea Frediani: testi e immagini rimandano a un “luogo dell’anima” in rapido divenire, dalla monocultura dell’acciaio alla diversificazione turistica. Altre novità segnano però la stagione editoriale 2013 del Foglio (www.ilfoglioletterario.it), che quest’anno festeggia il decennale della casa editrice, omonima della rivista nata nel 1999. Anche il suo recente ingresso nel mondo degli e-book ha registrato un discreto successo: diversi titoli del vasto catalogo hanno dato buoni risultati nelle librerie virtuali. «Diamo voce a chi non la possiede – spiega il Direttore Gordiano Lupi in un suo recente editoriale – siano giovani scrittori italiani come autori cubani della diaspora, che in patria non possono pubblicare: alcuni di loro adesso pubblicano con grandi editori e riscuotono successo». ni Piombino. Fisionomia e memorie di un quartiere-modello (Bandecchi e Vivaldi, Pontedera 2013), bel libro realizzato dall’associazione Quelli che... ai Diaccioni: un lavoro che si definisce “corale”, realizzato grazie ad un “impegno collettivo” di amici (ritrovatisi su FB) che strada facendo hanno raccolto numerose collaborazioni, patrocini e risorse. La loro origine risale agli anni Sessanta nell’ambito di un programma residenziale pilota della Ceca (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) destinato ai lavoratori dell’Italsider. A differenza di altri quartieri operai, non è un semplice dormitorio: strutturato per offrire una buona qualità di vita, ha giardini, servizi, viabilità interna e spazi comuni che favoriscono la socialità, con un occhio di riguardo alle esigenze dei più piccoli. Il primo progetto viene elaborato da uno dei più noti architetti e urbanisti italiani del Novecento, Adal- berto Libera. Nel tempo il complesso si amplia e si estende alle zone circostanti, arrivano nuovi palazzi, impianti sportivi, scuole. In questo contesto anche il centro commerciale di Salivoli Calamoresca, costruito nel 1986, risulta coerente con una dimensione urbanistica comunitaria e cooperativa. Il risultato è considerato ancora oggi un pregevole modello architettonico-urbanistico ma soprattutto un laboratorio di idee. L’intera vicenda, ricostruita attraverso capitoli che corrispondono a diversi piani di lettura, è documentata da un ricco corredo fotografico: una rassegna di immagini che raccontano paesaggi, compleanni e feste condominiali, oggetti della quotidianità e giochi, le serate estive “a veglia” sulle scale e altri eventi, sui ritagli di giornale dell’epoca. Operazione conclusa? Niente affatto: Quelli che... è un gruppo deciso a proseguire il suo percorso, con tanto di stemma, sindaco onorario e colonna sonora sul web, Radio Nostalgia. recensione di Barbara Noferi brevi CREATIVITà CONTRO LA CRISI Le proposte degli Inventori Toscani per rilanciare l’economia made in Europa n Da sempre, si sa, le invenzioni fanno andare avanti il mondo ma, mai come oggi, sul terreno dell’innovazione si gioca la competitività dell’industria (e dunque il destino) di interi paesi. L’Epo (l’ufficio europeo dei brevetti di Monaco) ha reso noto che nel 2012 si è registrato un vero record di domande da tutto il mondo, circa 257.700, con un aumento di oltre il 5% rispetto al 2011. A sottolineare le potenzialità della scienza applicata all’impresa, l’Associazione Inventori Toscani è stata invitata ad un convegno nazionale che si è svolto il 3 luglio scorso sotto il patrocinio dalla Camera Civile di Firenze sul tema “Idee per il rilancio. La nuova corte per i brevetti europei”. Nell’ambito del programma di “cooperazione rafforzata “ promosso a livello comunitario e del “grande cantiere” aperto a fine 2011 sul brevetto europeo a tutela delle invenzioni, l’iniziativa ha messo l’accento sull’importanza strategica che il settore della creatività applicata all’impresa può assumere, anche come strumento per affrontare la più drammatiTelaio meccanico di Leonardo da Vinci (Cod. ca crisi economica degli Atlantico, 1495-1496), una delle macchine del ultimi decenni e cercare grande inventore toscano che anticipa un’applicazione della Rivoluzione Industriale (model- di ridurre lo “spread di lo presso il Museo Naz. Della Scienza e della competitività” con i conTecnologia L.da Vinci) correnti asiatici, cinesi e americani. Nel corso del convegno si è discusso, tra l’altro, il progetto di costituire un’agenzia per il mercato dei brevetti, dove inventori, imprenditori, istituzioni, università, istituti di credito e professionisti possano incontrarsi, sviluppare relazioni incrociate e trarre da esse vicendevoli vantaggi. In questa direzione opera appunto l’Associazione Inventori Toscani: «L’Ait – spiega il presidente di Piombino Nedo Rossi – sostiene chi ha idee innovative nel campo delle scienze e della tecnica. Nata nel 2001, conta oltre 100 soci e altrettante sono le idee brevettate di cui i nostri inventori detengono la proprietà intellettuale, che spaziano in ogni ambito della tecnologia, dall’elettronica alla meccanica, dalla falegnameria all’elettricità, dall’ecologia alla sicurezza automobilistica e nei luoghi di lavoro. Attraverso la stampa e le televisioni locali, abbiamo lanciato una proposta agli imprenditori e aspiranti imprenditori, per promuovere una strategia integrata che da parte dell’Associazione consiste nel concedere tecnologie brevettate e da parte imprenditoriale la possibilità di produrre e vendere queste tecnologie in regime di monopolio, senza nessun investimento iniziale di capitale. Un rapporto di collaborazione, quindi, che garantisce effettivi risparmi, eliminando gli alti costi di acquisto di nuove tecnologie brevettate, che consentono di stare al passo o di battere la concorrenza, con la possibilità di versare all’inventore solo una piccola percentuale per ogni unità di prodotto, dopo che è stato costruito e venduto». Barbara Noferi INFO Associazione Inventori Toscani Piombino, piazza Cappelletti e-mail: [email protected] 28 Biologi per una settimana piombino oggi 3.13 Studenti in visita all’Istituto di Biologia Marina n Un gruppo di ragazzi del liceo Foresi di Portoferraio (classi III classico e III, IV, V scientifico) ha effettuato uno stage di 5 giorni presso l’Istituto di Biologia e Ecologia Marina di Piombino. I partecipanti (Cadenti Fabiano, Casaroli Ginevra V, Chiappi Marina, Diversi Gabriele, Frau Cristina, Lo Manto Cesare, Pavia Federico, Ridi Niccolò, Rossi Chiara e Solaro Dalila), guidati dal prof. Bedini e dalla dott.ssa Bonechi, hanno svolto un programma didattico e formativo che li ha portati ad approfondire diversi argomenti di loro interesse, concernenti le diverse tipologie di ambiente marino e i suoi principali organismi, verificando concretamente le nozioni apprese grazie ad esperienze nei laboratori, presso le altre strutture dell’Istituto e anche con visite in esterni. Ecco alcune delle loro impressioni, tratte da una relazione che ci è stata inviate dall’Ibm: «Grazie a queste giornate – scrivono – abbiamo scoperto quanto sia importante la Posidonia per la vita del mare e dei suoi abitanti, e che l’uomo dovrebbe essere più attento alla sua sopravvivenza che è messa a dura prova in alcune zone. Abbiamo imparato i vari modi delle specie marine di mimetizzarsi e scoperto gli animali pericolosi dei nostri mari, constatando come nell’ultimo decennio le specie “aliene” nel Mediterraneo sono molto aumentate, a causa dei cambiamenti climatici. Nei laboratori abbiamo dissezionato alcuni pesci e osservato le varie parti agli stereo microscopi. Infine ci siamo recati all’acquario, dove abbiamo potuto osservare alcuni pesci e crostacei del nostro mare. Siamo rimasti piacevolmente colpiti da questa esperienza per la disponibilità dei tutor e gli argomenti trattati. Grazie a questo stage ci sentiamo un poco più informati riguardo al mare che ci circonda. Discutendo fra di noi abbiamo potuto appurare che la passione per il mare ci accomuna e che molti di noi hanno intenzione di continuare gli studi nell’ambito delle scienze marine». LA SCUOLA, UN PERCORSO DI VITA Aperte le iscrizioni al Ctp per l’anno scolastico 2013/2014 n La scuola è un percorso che va oltre l’apprendimento di semplici nozioni, si estende all’acquisizione di competenze per la cittadinanza e, soprattutto per gli adulti, all’apprendimento per tutto l’arco della vita. Queste le premesse del Centro Territoriale Permanente, attivo da molti anni nel comprensorio, che segue con attenzione l’evoluzione della società, del mondo del lavoro e delle domande di formazione e educazione degli adulti, cercando di adeguare la sua offerta formativa alle richieste provenienti dalla specifica realtà socio-economica e culturale del territorio della Val di Cornia, potenziando la comunicazione e l’interazione sia con il mondo dei giovani che con le complesse pro- 29 piombino oggi 3.13 brevi blematiche della società attuale. In particolare, il Ctp di pone gli obiettivi di promuovere l’acquisizione di saperi per una maggiore integrazione culturale e sociale, favorire l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze per la vita spendibili per migliorare le proprie prospettive lavorative, dare risposte concrete alla voglia di sapere e di formazione dei giovani e degli adulti, valorizzando le loro esperienze e capacità. La sua attività si rivolge a tutte le persone, di età superiore a 16 anni, che desiderano ottenere un titolo di studio (licenza media), agli stranieri che vogliono imparare o perfezionare l’italiano, a tutti coloro (italiani o stranieri) che vogliono rientrare in formazione e a chi, pur in possesso di titolo, vuole acquisire o approfondire delle competenze professionali e culturali. INFO Centro Territoriale Permanente, presso la Scuola Secondaria Statale di I grado A. Guardi, Piombino via Torino 21, tel. 0565. 222395. Le iscrizioni possono essere presentate anche presso la Scuola Media P. Mascagni c/o Istituto Comprensivo San Vincenzo, tel. 0565.701695; Circolo Culturale Samarcanda, tel. 0565 226204 o tramite il sito internet www.ctpvaldicornia.it (e-mail: [email protected]). TI PRESENTO “LA QUERCIONA” Un cartello dedicato all’albero monumentale di Baratti n Ha destato curiosità e interesse, tra bagnanti e visitatori, l’insolita iniziativa che si è svolta lo scorso 20 agosto lungo la strada che da Baratti sale verso il borgo di Populonia: mentre un’agente della Polizia Municipale rallentava e dirigeva il traffico, alcuni bambini distribuivano volantini e spiegavano la storia del “grande albero”, un gigante verde che da quattrocento anni vive nel nostro territorio, mentre una piccola folla di adulti seguiva la scena. Quella mattina, alla presenza dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Anna Tempestini, si è svolta l’inaugurazione del cartello illustrativo dedicato appunto alla “Querciona” (Quercus Pubescens), messo in bella vista sotto la sua enorme chioma. Il cartello è stato progettato dagli alunni di classe III della Scuola primaria di Populonia (I Circolo Didattico) a conclusione del percorso che li ha visti impegnati a conoscere e far conoscere, valorizzare e proteggere questo albero monumentale, censito dal C.F.S Regione Toscana come esemplare di grande interesse ambientale e culturale della Val di Cornia. All’evento hanno partecipato anche Silvano Silvestrini in rappresentanza del Quartiere di Populonia, l’associazione Stare insieme, l’insegnante Antonella Spinelli e la dott.ssa in Scienze Forestali Angela Dell’Agnello, esperta appassionata di piante monumentali e di bambini: è stata lei che ha accompagnato i ragazzi nel lavoro di ricerca “ sul campo “ e in classe, mettendo a disposizione la sua autorevole competenza e simpatia. Attraverso le pagine di Piombino Oggi, la classe desidera ringraziare le istituzioni locali, le famiglie e tutti coloro che hanno reso possibile la concreta realizzazione del cartello e che hanno creduto concretamente ai bambini e alle loro idee. FUNGHI: TEORIA & PRATICA Lezioni, mostre e visite guidate n Forse non a tutti capiterà di trovare un esemplare come quello della foto, ma certamente conoscere bene funghi e il loro habitat può aiutare a ottimizzare la raccolta e vivere una bella giornata all’aria aperta. Da oltre dieci anni, l’Associazione Micologica Piombinese è un punto di riferimento per gli appassionati e ricercatori: lo dimostra il numero sempre crescente di iscritti e l’interesse registrato dalle tante iniziative. «Il 2012 è stato un anno particolarmente fruttuoso – spiega il presidente Mauro Bellucci – sia per la raccolta che per le attività associative: tra queste, quella che ha riscosso più successo è il corso propedeutico alla raccolta e al consumo dei funghi, svolto nei locali del Comune con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura. Questi corsi, gratuiti e rivolti a tutti i residenti, sono promossi dalla Regione Toscana con la collaborazione del Servizio Sanitario Regionale, che hanno incaricato della realizzazione l’Agmt (Associazione Gruppi Micologici Toscani) anche per l’autunno 2013. Dal 20 settembre sono riprese le attività con il corso di micologia autunnale per i soci. Le lezioni, tenute da esperti, si tengono nella sede in via Modigliani 2 (ex scuola elementare di Salivoli, sede anche del Centro di Entomologia) e sono rivolte agli appassionati di funghi e amanti della natura. Il corso fornisce le principali nozioni di base della micologia e affronta argomenti inerenti alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente. Per la descrizione dei funghi viene utilizzato materiale dal vivo raccolto in giornata: ciò è occasione per conoscere nuove specie commestibili da aggiungere nel proprio cesto, ma vengono mostrati anche i principali funghi tossici, pericolosi perché “sosia” di funghi commestibili. Oltre alle lezioni serali in sede, sono organizzate gite domenicali nei boschi della zona con pranzo al sacco e analisi dei funghi raccolti». Ecco i prossimi appuntamenti di autunno: corso di micologia: 8-15-22-29 novembre, 6 dicembre; mostre micologiche: Venturina 5-6 ottobre, Piombino 19-20 ottobre; Cotone 3 novembre. Per tutte le altre novità ci si può informare presso la sede dell’Amp: « L’associazione è sempre lieta di ricevere visitatori e accogliere nuovi soci perché, al di là dello scopo divulgativo della micologia, è un’occasione per fare nuove conoscenze di persone con interessi in comune». Ricordiamo che la raccolta è regolamentata e consentita per un massimo giornaliero di 3 kg: per i residenti in Toscana, è gratuita nel territorio del proprio Comune, sul territorio regionale occorre effettuare un versamento (13 euro semestrale, 25 euro annuale) su cc.postale 6750946 intestato a Regione Toscana – causale “raccolta funghi” o bonifico bancario (Iban IT87 P076 0102 8000 0000 6750 946). L’autorizzazione così ottenuta è personale e la ricevuta deve essere esibita, insieme ad un documento di identità, ad ogni controllo (maggiori informazioni su: www.regione. toscana.it/-/raccolta-dei-funghi). INFO Associazione Micologica Piombinese via Modigliani 2, cell.334.9950641; mail [email protected], [email protected], www.piombinomicologia.it brevi piombino oggi 3.13 30 ARTE DA SCOPRIRE COMPAGNI DI SCUOLA n Un patrimonio ancora da scoprire: lo “stato dell’arte” antica a Piombino, è un tesoro accumulato attraverso secoli di storia, fede e cultura, che affascina e continua a riservare nuove sorprese agli studiosi. Giuseppe Micheli, storico dell’Isola Tiberina e operatore all’interno dei Fatebenefratelli, a seguito di una visita nella nostra città, ha scritto un interessante articolo pubblicato sulla rivista L’Isola della Salute che ha per oggetto il grande quadro (olio su tela, XVII sec.) posto dietro al tavolo della presidenza. L’esperto ritiene infatti che la figura maschile, alla quale la Madonna “presenta” il Bambino, non sia Sant’Antonio da Padova (come è stato identificato finora) ma San Giovanni di Dio. «Il Santo che accoglie il Bambino è chiaramente San Giovanni di Dio – afferma Micheli – raffigurato con una diversa capigliatura, con un naso diverso e i globi oculari più pronunciati: un’immagine iconografica del Santo nel 1640». L’ipotesi è avvalorata dalla secolare presenza dei Fatebenefratelli a Piombino, l’Ordine fondato dal Santo spagnolo, e suggerisce che il quadro esposto nel Palazzo Comunale potrebbe essere stato donato al Comune proprio dall’antico Ospedale che sorgeva in piazza Manzoni nel complesso della Misericordia, di cui facevano parte un convento dei frati di San Giovanni di Dio e appunto l’ospizio gestito dai religiosi, il primo ospedale cittadino fondato dagli Appiani che rimase in funzione fino ai primi dell’Ottocento, quando fu sostituito dal nuovo ospedale costruito dai principi Baciocchi Bonaparte. L’analisi dell’esperto si estende poi all’attribuzione dell’autore, finora sconosciuto: «Questo quadro – spiega – dovrebbe essere il bozzetto di Andrea Gennaroli detto il Sabinese, nato a Poggio Mirteto e morto nel 1650, allievo di Pietro Berrettini (15961669), detto Pietro da Cortona, il cui schema è stato utilizzato in seguito per la pala d’altare maggiore all’interno della chiesa di San Giovanni Calibita all’Isola Tiberina». n Cinque anni trascorsi fianco a fianco sui banchi di scuola e poi, dopo il diploma, ognuno per la sua strada. Il tempo delle scuole superiori è solo una manciata di anni, bruciati in fretta nell’intensità irripetibile dell’adolescenza, ma lascia nell’anima un segno indelebile: averli vissuti insieme è un’esperienza che lega profondamente e ti fa sentire parte di una storia comune anche dopo tanti anni. Non a caso scrittori, registi e cantanti hanno raccontato in mille modi il momento magico della maturità, il passaggio ineluttabile alla vita adulta, la nostalgia e l’emozione di ritrovarsi “forse cambiati, certo un po’ diversi” ma per una sera ancora ragazzi, compagni di scuola. È quello che deve essere successo anche agli ex studenti della V A 1973 del liceo scientifico Guglielmo Marconi, che in una calda serata di giugno si sono dati appuntamento a Baratti e, intorno ad una tavola imbandita, hanno ripercorso gioie, speranze e preoccupazioni della loro “notte prima degli esami”. Storie, aneddoti e personaggi tornano alla memoria: «I nostri insegnati – scrive Umberto Canovaro, già vicesindaco del Comune – sono stati fra quelli che hanno fatto un po’ la storia del Marconi: i professori Giovanni Pisani, Maria Compiani, Luciano Di Gregorio, Furio Regoli, Rossana Guantini, Orlando Baldacchino, per citarne solo alcuni. Dopo il diploma, ognuno ha vissuto il proprio percorso di vita: ci eravamo persi di vista per qualche decennio, poi ci siamo incontrati per festeggiare i trent’anni dalla maturità e, considerato il successo di quell’iniziativa, abbiamo voluto ripetere l’esperienza». E così sono partiti (chi da Firenze, chi da Perugia, chi dalla Lombardia) per ritrovarsi in allegria, questa volta attorniati anche da un buon numero di familiari. Ecco i loro nomi, raccolti dopo l’immancabile foto ricordo: Aldo Baldacchino, Angelo Baldocchi, Claudio Banti, Fabrizio Bertolini, Stefania Bianciardi, Umberto Canovaro, Stefano Cecchi, Stefano Chesi, Carlo Cianchini, Patrizia Compostella, Elena Ferraris, Anna Giordani, Paolo Ivaldi, Marco Lami, Laura Ridi, Gian Piero Rossi, Carla Russo. Nuove ipotesi sul dipinto della “presentazione” custodito nella Sala Consiliare ARRIVEDERCI A “L’ETRUSCO” Quando un giornale chiude, non è mai una buona notizia Il mensile delle persone intelligenti: questo il provocante sottotitolo con il quale si presentava ai lettori L’Etrusco, mensile locale nato nel 1998 su iniziativa dell’associazione Crescere Insieme. Un insolito mix di voci fuori dal coro e penne caustiche è da subito la cifra del giornale, che negli anni si è diffuso non solo a Piombino ma anche nei Comuni limitrofi e, negli ultimi 18 mesi, all’Isola d’Elba. Il taglio di approfondimento critico, impresso dalla Si ritrovano dopo quarant’anni i diplomati del 1973 Redazione coordinata negli ultimi anni dal direttore Armando Nocchi, si arricchisce talvolta di collaborazioni prestigiose (come Romano Bracalini), oltre che delle vignette satiriche del mitico Algi, raccolte in un volume divenuto ormai oggetto di culto per collezionisti. Per la statistica, in quindici anni di vita la testata ha pubblicato 178 numeri mensili, per un totale di 4.000 articoli di attualità, politica, costume, cultura : fino a giugno 2013, quando la rivista si è congedata dai suoi lettori, seguendo il destino che negli ultimi tempi accomu- na molte altre pubblicazioni ed emittenti locali e nazionali. Nel numero 3 ottobre 1998, Piombino Oggi salutava l’esordio della rivista L’Etrusco e quasi contemporaneamente (n. 4 dicembre 1998) la “rinascita” di Costa Etrusca, lo storico corriere nato circa trent’anni prima e diretto da Ivio Barlettani. Anch’esso, qualche tempo dopo, fu costretto a sospendere la pubblicazione, ma da qualche anno è tornato ancora una volta ai suoi lettori: all’Etrusco auguriamo di seguirne la sorte e di riprendere il suo ruolo nell’informazione locale. 31 piombino oggi 3.13 OTTOBRE LIBRI 2013 TIPI DA BIBLIOTECA brevi n In biblioteca... perché c’è il futuro della tua storia: con questo slogan la Regione Toscana ha varato una nuova stagione per la promozione della lettura ed ha aperto il consueto programma Tipi da biblioteca, che nel mese di ottobre prende vita nelle città e nelle biblioteche toscane: centinaia di iniziative e attività per dimostrare che i tradizionali centri del sapere sono luoghi dinamici e vitali, capaci di attrarre pubblici nuovi, usare gli strumenti della contemporaneità per offrire servizi di qualità ai cittadini, anche con tecnologie e reti all’avanguardia. Come sempre anche il Comune di Piombino fa la sua parte, offrendo un calendario ricco di appuntamenti per adulti e bambini. PIOMBINO 12 ottobre Manovre Disostruttive Pediatriche Lezione di pronto soccorso a cura degli Istruttori MDPE della Croce Rossa Italiana Biblioteca Civica Falesiana ore 16.30 (su prenotazione, max 20/25 partecipanti) 16 ottobre Alla corte di Iacopo III Appiani, Signore di Piombino Laboratorio a cura di Cristina Bernazzi Biblioteca Civica Falesiana ore 16 (su prenotazione, max 20 ragazzi età 11/14 anni) 19 ottobre Presentazione pubblica del progetto Nati per Leggere ore 16.30 Mostra-mercato dell’editoria per l’infanzia (in collaborazione con Librerie.Coop e Libreria Tornese) Presentazione attività Asili Nido comunali orario 10-12.30/16-19.30 Palazzo Appiani 20 ottobre NATI PER LEGGERE Apertura straordinaria e lettura di libri per bambini con lo scrittore Simone Frasca Biblioteca Civica Falesiana ore 10.30 (su prenotazione, max 20 bambini età 3/6 anni) 26 ottobre DAL LIBRO AL FILM Lezione di cinema di Fabio Canessa a cura di Officine Cineclub Piombino Centro Sociale Coop (corso Italia, 159) ore 16.30 30 ottobre Doccino, tante storie di Simone Frasca (ed. Principi e Princìpi) lettura animata e laboratorio creativo per bambini età 6/10 anni a cura di Micol Modica Quartiere Salivoli, ore 16.30 Riotorto Biblioteca BidibiBook 1-25 ottobre PORTA UN AMICO IN BIBLIOTECA Concorso a premi per chi accompagna più amici a conoscere e iscriversi in biblioteca VEDIAMOCI UN LIBRO in collaborazione con Associazione Cantiere in Movimento ore 21 18 ottobre film “Nel nome del padre” di Jim Sheridan libro “Il prezzo dell’innocenza” di Gerry Conlon 25 ottobre film “Diaz” di Daniele Vicari libro “Una storia italiana. Troppo italiana” di Boris Sollazzo 26 ottobre FESTA DEI NONNI Lettura animata a cura di Micol Modica e premiazione del concorso Porta un amico in Biblioteca adulti ore 16 30 ottobre FESTA DI HALLOWEEN premiazione del concorso Porta un amico in Biblioteca ragazzi ore 16 aperto al pubblico gli orari di ricevimento degli amministratori Gianni Anselmi Sindaco Pianificazione strategica e promozione della città, Concertazione, Comunicazione, Politiche per la salute, Portualità, Affari legali, Partecipazione [email protected] > martedì dalle ore 15 (su appuntamento: tel. 0565.63238-357 o direttamente presso l’Ufficio Segreteria del Sindaco) Lido Francini Vice Sindaco Lavori pubblici, Manutenzione urbana, Infrastrutture della campagna, Servizio idrico integrato, Servizi cimiteriali, Parchi urbani e verde pubblico, Rimozione barriere architettonico, Sicurezza sui luoghi di lavoro [email protected] > Riceve il martedì alle ore 16 (su appuntamento: tel. 0565.63278) Marco Chiarei Politiche ambientali, Rifiuti urbani e industriali, Bonifiche, Difesa del suolo e della costa, Politiche per i Diritti degli animali, Politiche per l’agricoltura, Protezione civile, Politiche per la pesca [email protected] > Riceve il martedì alle ore 9,30 (su appuntamento: tel. 0565.63356) Ovidio Dell’Omodarme Politiche e attività culturali, Beni culturali e paesaggistici, Rapporti con le Università e gli istituti di ricerca, Memoria ed eventi istituzionali [email protected] > Riceve il mercoledì alle ore 15 (su appuntamento: tel. 0565.63304) Luciano Francardi Urbanistica, Edilizia, Politiche per l’energia, Politiche per la caccia, Demanio marittimo [email protected] > Riceve il mercoledì alle ore 15 (su appuntamento: tel. 0565.63317) Massimo Giuliani Bilancio, Finanze e tributi, Patrimonio, Programmazione e verifica attuazione programma, Promozione della cultura e delle attività sportive, Marketing sportivo, Politiche giovanili, Sistemi informativi e innovazione tecnologica della Pubblica Amministrazione [email protected] [email protected] > Riceve il mercoledì e giovedì alle ore 15 (su appuntamento: tel. 0565.63294-355) Elisa Murzi Trasporti e mobilità, Polizia Municipale, Politiche per la sicurezza e il decoro, Politiche di gestione delle risorse umane, Affari generali [email protected] > Riceve il martedì alle ore 9.30 (su appuntamento: tel. 0565.63233) Luca Pallini Attività produttive, Commercio, Servizi al turismo, Eventi e marketing turistico, Decentramento [email protected] > Riceve il lunedì alle ore 10 (su appuntamento: tel. 0565.63457) Anna Tempestini Politiche sociali, Casa, Immigrazione, Istruzione, formazione e lavoro, Città dei Bambini, Politiche per la famiglia, l’infanzia e l’adolescenza, Pari opportunità, Volontariato, Cooperazione internazionale [email protected] > Riceve il martedì alle ore 15.30 (su appuntamento: tel. 0565.63319-298-287) Consiglio Comunale Presidente Maida Mataloni Presidenza del Consiglio e Segreteria Commissioni Consiliari ✆ 0565.63231 [email protected] > lunedì-mercoledì ore: 9.30-13.30 > mercoledì ore: 9.30-13.30 / 15.15-17.30 INFO Biblioteca Civica Falesiana Piombino - via Cavour, 52 tel. 0565. 226110 BidibiBook biblioteca di Riotorto via della Bottaccina, 13/D tel. 0565.63412 scrivi a piombino oggi La Redazione raccoglie notizie di utilità e interesse generale che contribuiscono alla ricchezza dei contenuti informativi della rivista, finalizzata alla conoscenza e alla partecipazione della comunità locale alla vita civile, sociale e amministrativa, nel rispetto dei principi e degli obiettivi della comunicazione pubblica. Pubblicità a pagamento Pubblicità a pagamento CONVENIENZA E NOVITÀ PER DARVI SEMPRE PIÙ SERVIZI ABBIAMO RINNOVATO I NOSTRI REPARTI E NON FINISCE QUI SUPERCASA SI EVOLVE. UNO SPAZIO DI INCONTRO, DI SCOPERTE UN NUOVO MODO PER CONDIVIDERE IDEE E SAPORI. ECCO COSA È IL COOKING LAB: UN LABORATORIO DI ESPERIENZE, CON I CORSI DI CUCINA E CAKE DESIGN, UN LUOGO DOVE APPRENDERE LE NOVITÀ GRAZIE AGLI SHOW COOKING DAL VIVO UNO SPAZIO APERTO ANCHE AI PIÙ PICCOLI CON ANIMAZIONI E SPETTACOLI CAKE DESIGN SIMONA CAMARINI ALESSIA GHELLI GIOV MAMME & BIMBI 26 OTT ASPETTANDO HALLOWEEN GIOV CAKE DESIGN 10 OTT ORE 9.00 - 13 € 49,00 ORE 16.00 - 19.00 € 39,00 CORSI DI CUCINA I SEGRETI DEGLI CHEF SVELATI PER TE MAR PESCE, SPINACI E CARCIOFI 15 OTT DELLA VAL DI CORNIA ORE 19.00 - 22.30 € 49,00 GIORGIO NOCCIOLINI UNA VERA E PROPRIA CUCINA ATTIVA DOVE OGNI SETTIMANA VERRANNO ORGANIZZATI CORSI DI CUCINA IN COLLABORAZIONE CON CHEF PROFESSIONISTI DI ALTISSIMO LIVELLO, CHE VI INSEGNERANNO A PREPARARE RICETTE A TEMA GIORGIO NOCCIOLINI PAOLA PICCHI ELISA COLLAVOLI VEN FINGER FOOD L’ARTE DELLE 25 OTT MONOPORZIONI ORA 19.00 - 22.30 | €49,00 PAOLA PICCHI ELISA COLLAVOLI GIOV CUCINA DECORATIVA , 31 OTT INTAGLIO E SCULTURE VEGETALI ORE 16.00 - 19.00 € 30,00 CLAUDIO MENCONI LUN LA PASTA FRESCA FARCITA 07 NOV ORE 19.00 - 22.30 | € 49,00 CHEF GIORGIO NOCCIOLINI IN OMAGGIO SET COLTELLI BRANDANI PER DECORAZIONE VENTURINA Via dell'Agricoltura, 23" - Parco Commerciale "La Monaca" tel. 0565.85.11.98 - www.bucciantini.it ORARIO: LUNEDI - SABATO: 8,30-12,30 / 15,30-19,30 APERTI LA DOMENICA POMERIGGIO CLAUDIO MENCONI