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Provincia di Ravenna OPERAZIONI DI CATTURA
MOD. 11P96 ALLEGATO B) Provincia di Ravenna settore politiche agricole e sviluppo rurale MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI DI CATTURA NELLE ZONE DI RIPOPOLAMENTO E NELLE ZONE DI RIFUGIO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA ANNO 2007.2008 IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ( Dott. Giovanni Mazzolani ) MOD. 11P96 MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI DI CATTURA 1. Gli Organi Direttivi degli Ambiti Territoriali di Caccia organizzano ed attuano le catture di selvaggina stanziale nelle rispettive Zone di Ripopolamento e Cattura e nelle Zone di Rifugio oggetto di convenzione con la Provincia di Ravenna. 2. Gli Organi Direttivi degli Ambiti Territoriali di Caccia forniscono entro la prima settimana del mese di novembre di ogni anno alla Provincia di Ravenna, il programma delle catture e le modalità attuative. 3. Gli Organi Direttivi degli Ambiti Territoriali di Caccia possono avvalersi di specifiche Commissioni di gestione, il cui Coordinatore o sostituto è il Responsabile della cattura. Il Responsabile della cattura si presenterà all’inizio della stessa agli Agenti di Polizia Provinciale. 4. La Provincia di Ravenna metterà a disposizione del Coordinatore Responsabile delle catture, i materiali, già in dotazione al Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale, necessari per l’effettuazione delle stesse (reti, paletti metallici, trappole e casse). 5. Gli Organi Direttivi degli Ambiti Territoriali di Caccia predispongono il calendario delle catture di selvaggina stanziale, che hanno inizio il giorno successivo alla prima domenica di dicembre di ogni anno. In casi eccezionali, per evitare gravi danni alle colture agricole, potranno essere effettuate catture anche in date antecedenti e sotto il controllo degli Agenti di Polizia Provinciale. La selvaggina catturata sarà immessa in ambiti protetti. 6. Il rinvio di una cattura, determinato da cause di forza maggiore, viene predisposto dal Responsabile della cattura, il quale si concerta con gli Agenti di Polizia Provinciale presenti. 7. Le catture si svolgono possibilmente in doppio, cioè battendo prima da una parte poi dall’altra, di massima senza l’ausilio di cani da ferma, Nelle Zone di ripopolamento e cattura e nelle Zone di rifugio convenzionate con l’A.T.C. RA 3 Faentino, il Responsabile della cattura potrà avvalersi, sotto il controllo degli Agenti di Polizia Provinciale e della Vigilanza Venatoria Volontaria, di ausiliari da ferma che diano garanzia di assoluta affidabilità, nel numero da lui ritenuto necessario per la buona riuscita della cattura e, comunque, in numero massimo di 35 esemplari. I cani devono essere tenuti sotto stretto controllo dal conduttore e mantenuti a distanza di sicurezza dalle reti, al fine di prevenire incidenti alla selvaggina ed ai cani stessi. 8. La selvaggina catturata viene sottoposta al controllo veterinario territorialmente competente, a cura del Responsabile della cattura. La selvaggina, che al controllo veterinario risultasse affetta da malattie contagiose, dovrà essere consegnata. A cura del Responsabile della cattura, all’Istituto Zooprofilattico – Sezione di Lugo, per i necessari accertamenti. 9. Per il trasporto della selvaggina dovranno essere usate le seguenti cautele: le lepri e le altre specie stanziali, andranno custodite in apposite casse, igienicamente idonee, che verranno fornite dalla Provincia di Ravenna e non in altri contenitori occasionalmente adibiti. 10. Le lepri catturate nelle Zone di ripopolamento e cattura e Zone di rifugio vengono destinate al ripopolamento dell’Ambito Territoriale di Caccia ove le Zone sono ubicate. La ripartizione della selvaggina avviene a cura del Responsabile della cattura in base alle percentuali indicate nella convenzione, riservandosi sempre il 25% per le Zone di protezione e produzione. La selvaggina destinata al ripopolamento dell’A.T.C. viene immessa a cura dei membri della Commissione di Gestione, che si avvalgono di Guardie Giurate Volontarie collaboranti. La selvaggina destinata al ripopolamento degli ambiti di produzione e protezione viene immessa a cura dei membri della Commissione che si avvalgono di Guardie Giurate Venatorie Volontarie, in accordo con gli Agenti di Polizia Provinciale. Di tutte le suddette operazioni verrà redatto apposito verbale e rendiconto, da trasmettere all’Unità Operativa Caccia e Pesca della Provincia di Ravenna, unitamente alla certificazione sanitaria prevista. 11. Per poter effettuare la cattura occorre la presenza di un numero di partecipanti ritenuto idoneo dal Responsabile della cattura. Possono partecipare alla cattura il personale di Vigilanza Venatoria Volontaria degli Ambiti Territoriali di Caccia e delle Associazioni collaboranti, cittadini all’uopo invitati dai rispettivi Organi di gestione degli A.T.C., tutti i soci iscritti all’A.T.C. ove si svolge la cattura, nonché gli Agenti di Polizia Provinciale con funzioni di controllo delle operazioni.