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AZanzibar ci si diverte anche da soli

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AZanzibar ci si diverte anche da soli
Diario Zanzibar
Quando: novembre
Durata: 10 giorni
Viaggio: aereo
Costo a persona:
(spesa approssimativa)
700 euro
x t r f o i c e h
io...
turista
per caso
di
lo che e' in grado
llina lo spettaco
ra
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unico. per questo
possiede una
offrire e' davvero
snorkeling. e se si
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fa
per
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se
e
io!
gl
me
he
tutto cio' ch
anc
e'
ica subacquea...
macchina fotograf
A Zanzibar ci si diverte
anche da soli...
Decido di partire perché avevo bisogno di relax, sole e mare. Dovevo staccare la spina
dopo un anno intenso di lavoro… e grazie a queste splendide spiagge ci sono riuscito!
di Adriano Mastrangeli
D
opo tanto stress dovevo andare in vacanza. Messi da parte i
progetti con gli amici che all’ultimo momento si sono dileguati, decido
di fregarmene e partire da solo. O meglio, mi affido al sito di Turisti per Caso e
inizio a vagliare decine di proposte e itinerari. Alla fine capisco che la meta giusta per me è Zanzibar: ho capito subito
che era proprio quello di cui avevo bisogno. E allora, leggo sul forum l’annuncio di Mattia, anche lui diretto in questo splendido arcipelago dell’Oceano
Indiano. Facciamo conoscenza, ci scambiamo un po' di consigli e partiamo per
questa meravigliosa isola prenotando
lo stesso hotel per non rimanere soli
tutta la settimana.
Inizia la vacanza!
Prima di partire ho cambiato dei dollari.
Mi raccomando… usate solo quelli perchè conviene e, soprattutto contrattate
in continuazione per qualunque cosa.
Arrivo a Zanzibar e fa un caldo assurdo.
Faccio la fila per il visto d’ingresso e qui
incontro Marika ed Emiliano di Formia
che erano sul mio stesso volo: li avevo
gia visti in aeroporto a Fiumicino, facciamo amicizia e scopriamo di essere diretti allo stesso hotel. Recuperate le valigie
mi infilo nel loro pulmino e arriviamo a
Uroa... entriamo nell’hotel dove tutto è
meraviglioso: i bungalow, le strutture,
i fiori, i Masai… insomma finalmente si
sente il profumo dell’Africa. Alla reception incontriamo Mattia e da questo momento in poi, noi quattro faremo gruppo
e passeremo insieme tutta la vacanza.
Le riserve naturali
Il primo giorno, visitiamo la riserva delle
tartarughe marine e la spiaggia di Nungwi che le persone del posto dicono sia
la più bella e a conti fatti, avevano pienamente ragione. Si trova a nord e non
è interessata dal fenomeno delle maree,
quindi potrete fare il bagno in assoluta
libertà. La riserva naturale è sì bellissima, ma non fa certo gridare al miracolo.
1
!
Io ci sono
stato...
La casa delle spezie
Il Tpc chili segnala
The House of
Spices (St Joseph’s
Cathedral, Gizenga St,
Zanzibar Town, www.
houseofspiceszanzibar.
com): la posizione è
ideale per un breve
soggiorno alla scoperta
di Stone Town. È
una antico palazzo
completamente
ristrutturato. Quattro
camere in stile coloniale,
due terrazze e un ottimo
ristorante con selezione
di crostacei e piatti
mediterranei.
Fai crescere anche tu
la nostra community!
Lascia la tua
segnalazione su
turistipercaso.it/iocisonostato
Vale comunque la pena vedere la fauna e i pesci che la abitano. La spiaggia
è corallina e sabbia finissima con conchiglie e ricci sparsi ovunque, quindi
fate molta attenzione. Qui si può anche
ammirare un tramonto fantastico. Consigliatissima, andateci ma a me Uroa è
piaciuta di più.
visita a prison island
e stone town
Di buon mattino prendiamo una barca
che ci aspetta al porto di Stone Town,
capitale di Zanzibar e ci dirigiamo a Prison Island. Questo posto si chiama così
perché al tempo della tratta degli schiavi, era una prigione ma soprattutto, un
centro di raccolta e smistamento verso
il continente americano. Qui è possibile vedere colonie di tartarughe di terra giganti che sono a dir poco meravigliose: non ne avevo mai viste di così
grandi. Dopo aver fatto un altro giretto,
decidiamo di fare il bagno in prossimità
di una lingua di sabbia piena zeppa di
Nungwi
nungwi
Si trova nella
parte settentrionale
dell’isola e può
vantare anche la
spiaggia più bella
dell’arcipelago.
kenya
kendwa
tumbatu
island
arcipelago di
zanzibar
pemba
island
mnemba
island
Prison Island
Stone Town
Isola ricca di storia
dove è possibile
visitare le colonie
di tartarughe
giganti provenienti
dalle Seychelles.
pwani
mchangani
mangrove
lodge
tanzania
oceano
indiano
Città multietnica
con ceppi arabi,
indiani, europei,
persiani e persino
moreschi.
UNGUJA
island
kichwele
forest reserve
01 prison island
Zanzibar
Prison
island
Visita all'ex colonia
penale.
02 Smile! Il nostro Tpc
Adriano in posa con
alcuni “zanzibarini”.
uroa
( unguja island )
01
stone town
zanzibar city
zanzibar
airport
jozani chwaka bay
national park
oceano
indiano
muyuni
forest
zanzibar
Un archipelago
costituito da due
isole principali Unguja a sud
e Pemba a nord e da oltre 40 isole
minori, molte delle
quali totalmente
disabitate.
kizimkazi
02
coralli ed enormi stelle marine rosse e
verdi che Gaetano, la nostra guida, raccoglieva di volta in volta per farci fare le
foto. E come se non bastasse, abbiamo
visto pure splendidi delfini.
La gita prosegue poi con la visita alla città di Stone Town. Iniziamo col pezzo forte: il mercato del pesce e della carne,
davvero pittoresco. Certo, c’è da dire
che la pulizia non è il massimo ma una
visita la merita tutta. Poco più avanti
troviamo i banconi delle spezie e dei
tessuti e un brulichio di persone tutte
intente a comprare. Un’atmosfera unica, accompagnata da odori caratteristici, spesso poco gradevoli…. ma alla fin
dei conti, niente di così insopportabile.
Abbiamo visitato pure il mercato e attraversato decine di vicoli con estrema
tranquillità senza temere borseggi, questo anche perchè le nostre guide si sono rivelate veri e propri bodyguard. Stone Town è un mix di culture con tanti
posti caratteristici da visitare, peccato
non aver avuto tempo per vederla con
più cura. Anche il porto merita, con hotel di lusso affacciati su un parco pieno
di bancarelle arabe dove la gente si riunisce per cenare al tramonto. La gita finisce all’African House da dove si può
ammirare un tramonto a dir poco spettacolare.
la lingua di sabbia
Ecco, questa è stata un’esperienza davvero curiosa, perchè tutto sparisce in un
batter d’occhio a causa delle maree che
in questa zona sono sempre molto forti.
Arrivare fino a qui comporta almeno una
mezz’oretta di navigazione e se capita
mare mosso, è possibile sentirsi male,
quindi consiglio di portarsi dietro delle
pastiglie. Una volta arrivati, ci hanno offerto uno spuntino a base di frutta e bevande tipiche del luogo, poi abbiamo
fatto po' di snorkeling e qui abbiamo visto la laguna delle mangrovie. Tutto da
10 e lode, paesaggio compreso! Da qui
siamo stati sull’isola di Kwale dove ci
aspettavano per il tanto sospirato pran-
2
03
03 anche i delfini Prendere
il sole su una lingua di sabbia
è un’esperienza da fare. Con un occhio al mare: delfini
in arrivo...
Diario Zanzibar
I ricordi di viaggio dei turistipercaso
02
01
01 tenerezze
03
Sguardo di vita... di ricki35mm 02 tradizioni Gli amici Masai di Karin86 03 bellezze naturali Paesaggio di francy1
zo a base di aragosta e altre prelibatezze. Io non mangio pesce ma in questo caso ho “spazzolato” via tutto visto
la bontà delle cose che ci hanno dato.
Dopo pranzo ci hanno portato all'interno dell'isola a vedere il famoso Baobab
gigante, quasi un monumento nazionale. In ogni caso, ricordatevi di portare
con voi un bel po' di creme solari ad alta protezione perché per ustionarsi di
brutto, bastano pochi minuti.
Quarta gita, i delfini
Il tempo non era dei migliori e avevo
paura di non vederli. Dopo parecchi minuti di pullman arriviamo a Kizimkazi e
da lì con la barca alla ricerca dei delfini che fortunatamente non tardano ad
arrivare… ed è stata un'esperienza bellissima tutta da vivere, a tal punto che
è difficilissima da descrivere. Mi raccomando, munitevi di maschera per vederli bene, di boccaglio e di pinne per
stargli dietro almeno un pochino.
Dopo questa esperienza, saliamo in
barca e torniamo in spiaggia visto che
nel frattempo la marea era scesa. E a tal
proposito un’altra raccomandazione:
portate con voi delle scarpette di gomma per poter camminare sui coralli ed
evitare così i ricci che da queste parti
sono tantissimi.
Occhi sempre
aperti!
Nonostante le autorità
locali abbiano
intensificato le misure
di sicurezza, si registrano
episodi di criminalità.
È bene quindi fare uso
solo di taxi ufficiali e
prestare la massima
attenzione nei rapporti
con i commercianti
ambulanti sulle spiagge.
il parco naturale
Di buon mattino ci prepariamo per andare all’atollo di Mnemba che è anche
un parco naturale. Qui ci attende un paesaggio lunare con una spiaggia di sabbia bianchissima. Poi, complice anche
la bassa marea, si potevano vedere conchiglie e coralli dai mille colori e come
se non bastasse, i pescatori che pigliavano razze gigantesche: insomma uno
spettacolo unico!
Dopo prendiamo il motoscafo per andare un po' più a largo superando la
barriera corallina e qui l’acqua cambia
ancora diventando di un turchese intensissimo. Ci tuffiamo e vediamo tantissi-
Esploratori (ma non per caso) in quel di Zanzibar
01
01 A bordo!
È possibile arrivare alle isole anche con lance guidate dai beach
boys locali. Ma contrattate sempre il prezzo prima di partire.
02mare incontaminato Quando si fa il bagno è bene fare attenzione
alle barriere coralline. Portarsi scarpe gommate è vivamente consigliato.
3
02
Diario Zanzibar
!
Io ci sono
stato...
Le bellezze
di Kenwa
02
mi pesci zebrati, azzurri, enormi stelle
marine e coralli color arcobaleno. Poi, risaliamo in barca un po’ stanchi e i ragazzi ci offrono da bere e del cocco. Chiediamo se possiamo fare delle foto su
una lingua di sabbia che vedevano da
lontano… detto fatto, subito a destinazione! Una lingua di sabbia che partiva
dall’atollo di Mnemba con un'acqua a
dir poco bollente.
Consigli da tpc provetto
L’unica gita che non ho fatto durante
la vacanza a Zanzibar è stata quella alla piantagione di spezie: secondo i miei
compagni di viaggio, non mi sono per-
so niente: pertanto, se non avete tempo, passate oltre.
Tenete conto che gli abitanti sono un po’
insistenti, ma grazie a loro potete scoprire le bellezze dell’isola che tramite
le guide ufficiali degli hotel, difficilmente conoscerete. Portate sempre con voi
banconote da un dollaro e contrattate il
prezzo su qualunque cosa.
Un'esperienza particolare: fatevi accompagnare nei villaggi o negli orfanotrofi per portare doni ai bambini. Quaderni e penne sono graditissimi.
Per il mare, portate pinne e maschere o
affittateli, ma non prendete le conchiglie: vi fermano in dogana e se volete
Il TPC littlsea ci dice
che… è uno dei più bei
posti di mare che abbia
mai visto. Piccolissimo
villaggio di pescatori
con qualche resort
raggiungibile attraverso
una strada sconnessa e
sterrata. Percorso un
po' disagiato, ma ne
vale davvero la pena
perché la spiaggia è
meravigliosa, il mare
ha colori incredibili
ed i tramonti sono
indimenticabili.
Fai crescere anche tu
la nostra community!
Lascia la tua
segnalazione su
turistipercaso.it/iocisonostato
01 sapore di mare
Un granchio appena
pescato.
02 futuro
Giovani zanzibarini
crescono, del Tpc
Thundergates.
03 tartarughe
giganti Sono
così
grosse che viene
voglia di salirci su.
03
portarle con voi, dovete pagare. Nessun
problema, considerato che una volta superati i controlli di sicurezza si comprano per soli 2 dollari...
Per il divertimento serale, gli hotel organizzano serate africane a tema: assaggiate la loro cucina senza alcun timore.
Ma non rimanete troppo tempo fermi:
girate, girate e girate. Una dritta, a questo proposito: il venerdì il Bravo Club di
Kiwenga organizza una serata discoteca
a cui partecipano tutti i villeggianti della
zona. Comunicare, in generale, non è un
grosso problema: gli zanzibarini parlano, oltre allo swahili, l’italiano e l’inglese. Dunque, andate tranquilli.
Come, dove, quanto
L’ambasciata, la documentazione necessaria e tutto quello che c’è da sapere
Info
Ambasciata italiana di Dar-Es-Salaam in Tanzania (a Zanzibar non
è presente alcuna rappresentanza italiana) (Lugalo Road, Plot 316, (Upanga) Recapito postale: P.O. Box 2106 Dar es Salaam, tel. +255 22
2115935/6- +255 22 2123010/1, fax
+255 22 2115938 Cellulare di emergenza: +255 754 777701) Ufficio Consolare: [email protected], Segreteria Ambasciatore: [email protected]
Ambasciata della Tanzania di Roma,
(Via Cortina d’Ampezzo 185, Tel: 06
3216611, fax 06 3216611 [email protected]) Consolato di Milano
(Via Santa Sofia 12, tel: 02 58307126,
fax 02 58307499)
Documenti
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al
momento dell’ingresso nel paese.
Visto d’ingresso: necessario, valido
per l’intero territorio della Tanzania,
TR
01
AV E L
4
compresa Zanzibar. Da richiedere preferibilmente, prima della partenza, presso l’Ambasciata di Tanzania a Roma o
presso il Consolato di Tanzania a Milano.
Sicurezza e salute
Le infrastrutture alberghiere, i taxi
autorizzati, le abitazioni private
se dotate di sistemi di sicurezza non
presentano problemi. Evitare i luoghi
solitari, le guide non ufficiali e i mezzi
di trasporto locale.
Adottare un abbigliamento sobrio sia
per gli uomini che per le donne visto che Zanzibar è un’isola di religione
islamica e soprattutto non bere alcolici pubblicamente. Il consumo di droghe è severamente punito dalle autorità locali.
Il sistema sanitario è carente, pertanto
è bene stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un’assicurazione specificache preveda, oltre alla copertura delle
spese mediche, anche l’eventuale rim-
patrio aereo sanitario o il trasferimento
in altro paese.
Cosa fare
Una volta arrivati a Zanzibar, lo
snorkeling è d'obbligo. La zona
da puntare è quella lungo la costa
dell'isola di Bawe, di fronte a Stone
Town, dato che il fondale della costa
est è sabbioso e all'interno della barriera c'è poca profondità.
Fuso orario
+ 2 h rispetto all'Italia; + 1 h
quando in Italia vige l'ora legale.
Clima
La stagione più calda va da gennaio a febbraio, anche se la brezza marina rende Zanzibar una località
dal caldo tutto sommato sopportabile.
Di giorno la temperatura oscilla tra i 26
e i 28 gradi C°. Da aprile fino a giugno
inoltrato, le piogge sono frequenti e
quindi è sconsigliabile.
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