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Una strana puntura di insetto
MICROSCOPIA CONFOCALE / Diagnostica Una strana puntura di insetto Analisi delle strutture dell’epidermide e del derma superficiale in modo non invasivo con la microscopia confocale Barbara De Pace Amanda Losi Federica Arginelli Giovanni Pellacani Alice Casari Clinica dermatologica Università di Modena e Reggio Emilia A strange insect bite Non-invasive analysis of dermal structures and superficial derma with confocal microscopy Introduzione Il melanoma amelanotico rappresenta un sottotipo di melanoma cutaneo con scarsa o assente pigmentazione all’esame clinico. La sua incidenza è stimata tra il 2 e l’8% e può presentare caratteristiche comuni a lesioni melanocitiche e non melanocitiche, sia benigne che maligne (1). La dermoscopia può risultare utile nel determinarne la natura benigna o maligna, tuttavia l’unico criterio identificabile è rappresentato dalla presenza di un pattern vascolare atipico ovvero vasi disposti irregolarmente secondo linee e punti o con aspetti caotici (2). La microscopia laser confocale (Rcm) è una metodica in vivo emergente che permette di ottenere immagini a una risoluzione quasi istologica. Bersaglio della microscopia laser confocale sono i melanosomi e la melanina, presenti, anche se non clinicamente visibili, nel melanoma amelanotico. Per questo motivo la microscopia confocale può rappresentare un utile supporto diagnostico (1). Case report La paziente è una donna di 46 anni, fototipo II, con storia personale di moderata esposizione solare e conseguente fotodanno. La donna aveva eseguito un precedente intervento chirurgico per asportazione di una lesione melanocitaria atipica in sede deltoidea destra, risultata essere un nevo composito. Giunge al controllo dermatologico annuale nel mese di agosto, Il melanoma amelanotico è una rara lesione cutanea che presenta notevoli difficoltà diagnostiche a causa della totale assenza di pigmentazione visibile clinicamente. L’innovativa tecnica di microscopia laser confocale in vivo, utilizzando come bersaglio la melanina contenuta nei melanociti, può essere un valido aiuto nel riconoscimento della natura melanocitaria della lesione 21 MICROSCOPIA CONFOCALE / Diagnostica CASO CLINICO n Fig. 1A: immagine clinica di n Fig. 1B: l’immagine dermoscopica papula rosea, ulcerata al centro, di 1,5 x 1 cm di diametro, localizzata al fianco sinistro di una donna di 46 anni (DermLite Foto; 3 Gen Llc) evidenzia pigmentazione rosa diffusa, erosione centrale e presenza di vasi puntiformi (frecce nere) n Fig. 1C: l’immagine acquisita n Fig. 1D: l’immagine acquisita con microscopia laser confocale (1000 X 1000;Vivascope 1500, Lucid, Henrietta, NY) rivela una marcata atipia citologica caratterizzata da cellule pleomorfe, nucleate, fortemente riflettenti (freccia nera) con microscopia laser confocale (1000 x 1000;Vivascope 1500, Lucid, Henrietta, NY) mostra a livello della giunzione dermoepidermica una disorganizzazione generale della struttura, con papille dai contorni sfumati e mal definiti.Tuttavia, al loro interno risultano identificabili nidi di cellule melanocitarie atipiche (frecce bianche) 22 al ritorno dalle ferie estive. All’esame dermoscopico, l’attenzione è attratta da una lesione rosea del fianco sinistro della donna, di 1,5 x 1 cm di diametro, ulcerata al centro (fig. 1A). La paziente associa tale lesione a una puntura di insetto avvenuta durante la recente vacanza e lamenta intenso prurito. L’esame dermoscopico evidenzia la completa assenza di reticolo, la presenza di un’ampia area di erosione centrale, aree rosse lattescenti e vasi irregolari puntiformi (fig. 1B). Data la discrepanza fra il racconto fatto dalla paziente e l’immagine dermoscopica, si decide di procedere con l’esecuzione dell’esame di microscopia laser confocale in vivo. L’esame identifica la presenza di cheratinociti di forma irregolare a livello dello strato epidermico, ma è lo strato giunzionale a rivelare la natura melanocitaria della lesione per la presenza di cellule atipiche raggruppate in nidi irregolari all’interno di papille dai contorni mal definiti. Si decide allora di procedere con l’asportazione della lesione con criterio di urgenza. Il successivo esame istologico conferma la diagnosi di melanoma: lo spessore secondo Breslow risulta essere pari a 1,5 mm, III livello di Clark, 5 mitosi per mm2. La paziente viene sottoposta a un intervento chirurgico di radicalizzazione e di asportazione del linfonodo sentinella negativo. Come da linee guida, la paziente esegue una prima Tac encefalo e una Tac total body con esito negativo per lesioni sostitutive. Discussione Con il termine di melanoma amelanotico si identifica un raro sottogruppo di melanoma caratterizzato, da un punto di vista clinico, da totale assenza di pigmentazione visibile o, talora, da rari focolai di pigmento (melanoma ipomelanotico). All’esame clinico, il melanoma amelanotico vero si presenta come una macula, papula, placca o nodulo dall’aspetto asimmetrico, dalla colorazione variabile rosa-rossastra, dai bordi sfumati, spesso associato a una storia positiva per cambiamenti delle dimensioni, del colore o dell’aspetto. L’assenza di una pigmentazione visibile rende estremamente complessa la diagnosi clinica, tanto da porre questa tipologia di melanoma cutaneo in diagnosi differenziale con diverse lesioni, di natura benigna e maligna, tra cui ricordiamo il nevo dermico, il nevo di Spitz, la cheratosi attinica, il granuloma piogenico, alcune neoplasie annessiali, tumori vascolari, morbo di Bowen, basalioma, carcinoma squamo cellulare, cheratoacantoma e tumore a cellule di Merkel (2). La dermoscopia rappresenta un utile supporto alla diagnosi, poiché permette di osservare in vivo caratteri morfologici al di sotto della superficie cutanea non altrimenti apprezzabili a occhio nudo. La classificazione dermoscopica delle lesioni melanocitarie si basa principalmente su strutture morfologiche specifiche, distribuzione del pigmento e colore (3). Tuttavia, gli aspetti dermoscopici specifici del melanoma, come pigmentazione atipica, punti, globuli irregolari e strie, risultano assenti nel melanoma amelanotico. In questo caso, la presenza di un pattern vascolare polimorfo, caratterizzato da vasi di dimensioni e aspetto variabile, può rappresentare l’unico reperto dermoscopico utile alla diagnosi (4). Nel nostro caso, un’ampia erosione centrale occupa la maggior parte della lesione e si estende dal centro verso la periferia, occultando il pattern vascolare sottostante. All’estrema sinistra della lesione, in una piccola area, sono comunque riconoscibili strutture vascolari puntiformi. I parametri osservati in dermoscopia non risultano sufficienti per definire con certezza la natura della lesione. La microscopia laser confocale in vivo è un’innovativa tecnica di imaging che consente lo studio delle strutture dell’epidermide e del derma superficiale in modo non invasivo, in tempi rapidi e a una risoluzione quasi istologica (5, 6). La microscopia confocale riveste un ruolo cruciale nello studio del melanoma amelanotico, poiché consente di identificare strutture altamente riflettenti, come la melanina e i melanosomi contenuti nei melanociti e nei melanofagi, anche in assenza di pigmentazione clinicamente e dermoscopicamente visibile (1). L’algoritmo proposto in microscopia laser confocale per la diagnosi di melanoma da Pellacani et al. include una serie di descrittori maggiori (papille dai contorni mal definiti, atipia citologica alla giunzione dermo-epidermica) e descrittori minori (pagetoidi rotonde, infiltrazione diffusa pagetoide nell’epidermide, cellule nucleate all’interno delle papille, nidi cerebriformi nel derma). Secondo tale algoritmo, a ciascun descrittore maggiore è assegnato il valore di 2 e a ciascun descrittore minore è assegnato il valore di 1. Un punteggio superiore o pari a 3 pone un forte sospetto per melanoma (1, 7). Nel nostro caso l’esame in microscopia confocale ha permesso immediatamente di identificare la natura melanocitaria della lesione. A livello della giunzione dermo-epidermica risultavano infatti facilmente riconoscibili nidi densi di cellule atipiche di natura melanocitaria localizzati all’interno di papille dermiche dai contorni mal definiti (fig. 1C). L’atipia citologica tipica delle lesioni ad alto grado di malignità è espressa, nel nostro caso, dalla presenza di cellule nucleate, pleomorfe e altamente riflettenti situate fra gli spazi interpapillari irregolari (fig. 1D). La microscopia confocale ha inoltre permesso la valutazione della componente vascolare, che risulta essere costituita da vasi di forma e di dimensioni variabili. Secondo l’algoritmo diagnostico proposto per la diagnosi di melanoma in microscopia laser confocale, le papille dai contorni mal definiti e l’atipia citologica presente a livello della giunzione dermo-epidermica rappresentano criteri diagnostici maggiori. Il punteggio complessivo risultava pari a 4 e poneva un forte sospetto diagnostico per melanoma. 23 MICROSCOPIA CONFOCALE / Conclusioni Il melanoma amelanotico pone notevoli difficoltà diagnostiche e può assumere aspetti tali da rendere complessa la diagnosi differenziale con altre lesioni cutanee non pigmentate, sia benigne che maligne. La dermoscopia rappresenta un valido supporto alla diagnosi, permettendo la valutazione del pattern vascolare atipico del melanoma, in assenza di altri criteri specifici. La microscopia laser confocale, utilizzando come bersaglio la melanina contenuta nei melanociti, consente il riconoscimento della natura melanocitaria della lesione, anche nei casi in cui la pigmentazione sia clinicamente e dermoscopicamente assente. Riferimento per contatti n Giovanni Pellacani Diagnostica 4. Piccolo D, Lozzi GP, Altamura D, Fargnoli MC, Peris K. Dermoscopic evolution of vascular pattern in two cases of amelanotic melanoma. Acta Derm Venereol. 2010;90(1):83-5. 5. Rajadhyaksha M, Grossman M, Esterowitz D, Webb RH, Anderson RR. In vivo confocal scanning laser microscopy of human skin: melanin provides strong contrast. J Invest Dermatol. 1995 Jun;104(6):946-52. 6. Rajadhyaksha M, González S, Zavislan JM, Anderson RR, Webb RH. In vivo confocal scanning laser microscopy of human skin II: advances in instrumentation and comparison with histology. J Invest Dermatol. 1999 Sep;113(3):293-303). 7. Pellacani G, Cesinaro AM, Seidenari S. Reflectance-mode confocal microscopy of pigmented skin lesions-improvement in melanoma diagnostic specificity. J Am Acad Dermatol. 2005 Dec;53(6):979-85. Epub 2005 Oct 19. RIASSUNTO Una strana puntura di insetto. Analisi delle strutture dell’epidermide e del derma superficiale in modo non invasivo con la microscopia confocale La microscopia laser confocale (Rcm)è una metodica in vivo emergente che riveste un ruolo cruciale nello studio del melanoma amelanotico, poiché consente di identificare strutture altamente riflettenti ma clinicamente non visibili, come la melanina e i melanosomi contenuti all’interno dei melanociti e nei melanofagi. Presentiamo il caso clinico di una paziente donna di 46 anni, giunta alla nostra attenzione in seguito alla comparsa di una lesione rosea ulcerata del fianco sinistro. PAROLE CHIAVE Microscopia laser confocale, Rcm, melanoma amelanotico [email protected] CONFLITTI D’INTERESSE DICHIARATI NESSUNO Bibliografia 1. Carrera C, Puig S, Malvehy J. In vivo confocal reflectance microscopy in melanoma. Dermatol Ther. 2012 SepOct;25(5):410-22. 2. Zalaudek I, Argenziano G, Kerl H, Soyer HP, Hofmann-Wellenhof R. Amelanotic/Hypomelanotic melanoma--is dermatoscopy useful for diagnosis? J Dtsch Dermatol Ges. 2003 May;1(5):369-73. 3. Zalaudek I, Hofmann-Wellenhof R, Kittler H, Argenziano G, Ferrara G, Petrillo L, Kerl H, Soyer HP. A dual concept of nevogenesis: theoretical considerations based on dermoscopic features of melanocytic nevi. J Dtsch Dermatol Ges. 2007 Nov; 5(11):985-92. 24 ABSTRACT A strange insect bite. Noninvasive analysis of dermal structures and superficial derma with confocal microscopy Confocal laser microscopy (Rcm) is an innovative imaging method which plays a crucial role in the study of amelanotic melanoma, because it allows to identify highly reflective but not clinically visible structures, such as melanosomes and melanin content in the melanocytes and melanophages. We present the case report of a 46 years old patient, who came to our attention for the appearance of a pink ulcerated lesion of the left hip. KEY WORDS Confocal laser microscopy, Rcm, amelanotic melanoma