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Rapporto nazionale Messico

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Rapporto nazionale Messico
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J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico
Rapporto nazionale Messico
Contenutu
1. Diritto notarile
2. Diritto Civile
3. Diritto di famiglia
4. Diritto delle successioni
5. Diritto delle società
6. Diritto internazionale privato
7. Diritto tributario
page
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L'attualità dei fatti giuridici: 1o giugno 2005.
1. Diritto notarile
1.1. Storia
Anche se esistevano già funzionari all'epoca prespagnola, nominati tlacuilos, che mettevano per iscritto i fatti ed eventi storici più importanti, è solo al momento della scoperta dell'America e la conquista delle nazioni indigene che ebbe luogo l'impianto del notariato sul territorio
conosciuto oggi col nome di Messico. Si sa che, all'epoca, il conquistatore HERNÁN CORTÉS si faceva accompagnare dal notaio DIEGO DE GODOY. Il primo atto notarile
fu redatto sul territorio continentale americano in ciò che
è attualmente il porto di Veracruz, nel 1519.
Durante i tre secoli seguenti caratterizzati dal regime coloniale spagnolo, i notai del viceregno si adattavano,
nell'esercizio dei loro funzioni, al sistema giuridico esistente in Spagna, facendo alcune volte eccezioni per un'applicazione particolare sotto la legislazione indiana (la cosiddetta Recopilación de Leyes de los Reinos de las Indias).
Al momento del movimento d'indipendenza delle colonie americane nella seconda e la terza decade del ottocento, il notariato conobbe un grande sconvolgimento dovuto al distacco, pur graduale, con la legislazione della
penisola spagnola. Malgrado tutto, le strutture della funzione si sono per la maggior parte mantenute e la prassi
quotidiana del notariato rifletteva senza dubbio la stessa
tradizione peninsulare. All'epoca, esisteva un gran numero di leggi come fonti legislative, tra l'altro la Recopilación de Indias, la Novísima Recopilación, il Fuero Real e
las Siete Partidas.
1.2. Tipi di notai
Quanti diversi tipi di notai esistono nel paese ? In fondo, esiste solo un titolare per ogni studio notarile,
quest'ultimo è denominato notaio (notario) o notaio
pubblico (notario público).
Sulla penisola di Yucatán esiste soltanto il tipo di notaio pubblico (escribano público). Questi funzionari sono
anche nominati dal esecutivo locale (Ejecutivo local).
Esercitano le loro funzioni soltanto per un periodo di tre
anni. Non sono necessariamente avvocati. Godono della
fede pubblica come i notai, se il valore degli atti rogati
non eccede la somma di 500 giorni di salario minimo,
cioè $ 22,025 pesos oppure $ 2,000 USD.
Per quanto riguarda il supplente del notaio, esiste una
pluralità di denominazioni e funzioni cosicché vengono
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utilizzate diverse denominazioni come supplente (suplente), associato (asociado), aggiunto (adscrito), rappresentante interimario (interino), ausiliario senza titolo (supernumerario, auxiliar), notaio provvisionale (provisional),
sostituto (sustituto), etc., secondo l'entità federativa.
Attualmente vi sono quattromila notai nel paese intero, su una popolazione di più di 100 milioni di abitanti.
1.3. Fonti del diritto
Gli Stati Uniti Messicani comprendono 32 entità federative, distretto federale incluso. I regimi interni di queste entità sono autonomi e ciascuna delle entità possiede
un proprio Codice Civile (nella maggior parte dei casi,
questi Codici sono simili). Questo vale anche per le leggi notarili e per le leggi sui registri locali. Il sistema legislativo del notariato si compone quindi di un mosaico
complesso di 32 Codici Civili (e un Codice Civile federale), 32 leggi notarili e 32 leggi sui registri. Il diritto
commerciale è invece regolato a livello nazionale. Esiste
un unico Codice di Commercio (Código de Comercio) e
una sola legge sulle società commerciali (Ley de Sociedades Mercantiles).
Questo rapporto si concentra sul Codice Civile di 1932
(Código Civil – CCDF) e sulla legge sul notariato (Ley
del Notariado – LNDF) del 2000 concernente la Città del
Messico, senza dimenticare le particolarità proprie delle
entità federative.1 Abbiamo prestato un'attenzione particolare a queste entità e città e, per facilitare la consultazione, abbiamo citato la disposizione legale applicabile
alla fattispecie.
1.4. Accesso alla professione
1.4.1. Carriera notarile
La LNDF ha creato la cosiddetta carriera notarile nell'art. 49, che dispone quanto segue:
La formazione notarile e l'estensione dell'imparzialità
giuridica e delle conoscenze a favore dell'istituto giuridico sono garantiti da questa legge, e per questa ragione, le
disposizioni sulla carriera notarile mettono a disposizione delle condizioni di formazione teorica e pratica; una
formazione deontologica e personale sufficiente per permettere ai giuristi idonei alla funzione notarile, sulla base di esami pubblici realizzati da una commissione qualificata, di accedere alla funzione notarile alle migliori
condizioni di servizio e di uguaglianza per il bene della
Città e per l'evoluzione positiva del notariato.
La carriera notarile è fondata su otto principi, cioè l'eccellenza, la specializzazione, la legittimazione, l'oggettività, il professionismo, l'imparzialità, la autonomia e l'indipendenza (art. 50 LNDF; art. 53 LNNAY).
1
Le leggi messicane (le leggi federativi e le leggi dello Stato) sono
pubblicate in Internet: http://www.diputados.gob.mx/LeyesBiblio/
gobiernos.htm
Per quanto riguarda la storia delle leggi, lo stato attuale della legislazione notarile è il seguente: Le leggi più anziane sono quella di Tabasco del 1976 e quelle di Yucatán del 1977. Le leggi notarili le più recenti sono quella di Campeche (2000), del Distretto Federale (2000),
di Veracruz (2004), di Chiapas (2005) e di Nayarit (2005).
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1.4.2. Esame di “opposizione”
L'accesso alla professione è sempre garantito dall'esame d'opposizione (examen de oposición) (anche se non
si tratta di una regola valevole in tutto il paese) e
dall'adempimento di una serie di requisiti ai sensi dell'art.
54 della LNDF. Questi requisiti si limitano a richiedere di
essere messicano di nascita, di essere un professionista
del diritto e di aver esercitato la pratica notarile durante
almeno dodici mesi senza interruzione.
Si constata una tendenza crescente a favore della necessità di esami d'opposizione nel notariato. Attualmente, 27
entità federative in totale richiedono l'esame per poter
esercitare la funzione di notaio, anche se bisogna chiarire che negli Stati di Coahuila e Querétaro, l'esecutivo dello Stato può prescindere da questo requisito a norma di
una espressa disposizione legale.
Le leggi notarili dello Stato di Yucatán, Hidalgo e Puebla richiedono l'esame soltanto per l'aspirante, ma non
per ottener il titolo abilitativo alla funzione. Anche la legge sul notariato di Puebla prescinde dall'esame a favore
degli avvocati che abbiano già acquisito il titolo universitario di “notaio”. Nello stesso Stato nonché nello Stato
di Veracruz, il supplente può succedere al titolare della
funzione senza passare l'esame di opposizione (art. 65
LNPUE e 55 LNVER).
Infine, gli Stati di Aguascalientes e di Michoacán sono
i soli da non richiedere l'esame di opposizione – né per
l'accesso alla funzione notarile, né per essere aspirante
all'esercizio della funzione.
1.5. Funzioni notarili
1.5.1. Il rogito
In genere, le attribuzioni del notaio si limitano al rogito per garantire l'autenticità e la sicurezza degli atti nei
quali interviene su domanda degli interessati.
“Il notaio è un professionista del diritto dotato della
fede pubblica dallo Stato, che deve ricevere, interpretare e rogare l'atto sulla volontà delle parti che esprimono
il loro consenso davanti a lui e conferire l'autenticità e la
sicurezza giuridica agli atti rogati ed i fatti sottopostigli,
mediante gli strumenti giuridici coi quali esercita la funzione. Il notaio deposita gli atti, rilascia copie e attribuisce agli atti la pubblica fede. Agisce anche come ausiliare dell'amministrazione della giustizia, come consigliere,
arbitro o consulente internazionale nei termini determinati dalle relative disposizioni legislative” (art. 42 LNDF e
anche art. 42 LNNAY).
Questa funzione à senza dubbio complicata: “...si tratta
di una funzione pubblica perché è conferita dallo Stato e
dalle leggi che provvedono al riconoscimento pubblico
dell'attività del notaio e della documentazione notarile al
servizio della società. Inoltre, il notaio è autonomo e libero e agisce attraverso la fede pubblica.” (art. 26 LNDF).
La funzione notarile definita in questo modo è sottoposta a tutt'un sistema di incompatibilità, di proibizioni e
di esimenti: L'art. 32 della LNDF dispone allora che la
funzione notarile è incompatibile con ogni tipo di dipendenza o impiego, carico o commissione pubblica o priva-
251
ta nonché con l'esercizio della professione di avvocato. Il
notaio non può neanche essere commerciante, ministro di
culto o operatore economico, indipendentemente dal tipo.
E' inamovibile.
A norma della dottrina nazionale più pura, il notaio deve ascoltare le parti, interpretare la loro volontà e consigliarle; preparare, rogare e autenticare l'atto nonché consegnare copie degli atti.2
1.5.2. Attribuzioni del notaio
Tra le attribuzioni più importanti del notaio vi sono le
seguenti:
- In materia di diritto civile: La redazione di ogni tipo
di contratto tra privati, come gli atti di compravendita, di permuta, le donazioni, i mutui, le locazioni, i
condomini, la costituzione di diritti reali, i contratti di
garanzia ecc..
- In materia di diritto della famiglia: Le convenzioni
patrimoniali tra coniugi, le convenzioni prima del divorzio, o della separazione, le convenzioni sulla patria
potestà, la custodia, la tutela, i cambiamenti di nomi,
gli atti notori, le donazioni tra i coniugi, il riconoscimento della paternità e la costituzione del patrimonio
familiare.
- In materia di diritto delle successioni: la redazione di
testamenti, le procedure successorie con o senza testamento, la divisione e l'attribuzione dell'asse ereditario.
- In materia di diritto delle società: Gli atti costitutivi
delle società commerciali, la redazione degli atti delle assemblee ordinarie e straordinarie, il trasferimento
di azioni, lo scioglimento e la liquidazione delle società nonché la redazione dei relativi verbali.
- in materia di diritto agrario: intervento in certe assemblee concernenti il territorio del comune (o territorio comunale) e il trasferimento di parcelle.
- in materia di diritto processuale: intervento nelle
procedure concernenti gli atti per costatare diverse situazioni e fatti richiesti dagli interessati per la precostituzione di prove.
In qualche Stato della Repubblica, l'intervento del notaio in materia di procedura è molto importante, soprattutto in materia di giurisdizione volontaria. A Veracruz,
per esempio, il notaio può intervenire negli atti seguenti:
- giustificazione di fatti e prove di diritti;
- prova della residenza, della buona condotta o della dipendenza economica;
- prova del titolo di un diritto reale;
- cambiamento volontario del nome;
- procedura volontaria di misurazione dei terreni;
- costituzione e liquidazione volontaria del patrimonio
familiare;
- liquidazione volontaria della società coniugale;
2
BERNARDO PÉREZ FERNÁNDEZ
rúa, Messico, 1997, p. 149.
DEL
CASTILLO, Derecho notarial, Por-
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-
J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico
costituzione e modifica volontaria delle convenzioni
matrimoniali;
successione testamentaria o successione ab intestato
rinuncia dell'esecutore testamentario o nomina di
quest'ultimo (art. 699-A CPCV).
1.6. Procedura del rogito
1.6.1. Rogito
Gli art. 100-142 della LNDF regolano in modo dettagliato la procedura del rogito. La scrittura sugli atti deve
essere non cancellabile e l'atto non deve contenere abbreviazioni, all'eccezione dell'iscrizione. Non sono ammesse
cifre, salvo le cifre in lettere. Gli spazi vuoti devono essere cancellati. E' possibile fare correzioni tra le righe del
testo. L'espressione equivocata deve allora essere cancellata. In ogni modo, bisogna confermare alla fine del documento i passaggi corretti. E' proibito rigorosamente
correggere e di cancellare il testo.
Il notaio deve redigere l'atto in spagnolo, anche se può
eccezionalmente utilizzare parole in un'altra lingua. Deve
menzionare sull'atto la data e il luogo, i nomi completi
delle persone comparse e la denominazione legale dell'atto. Deve anche esporre la situazione con la più grande diligenza, menzionare, per la fattispecie, i titoli di proprietà
rispettivi, le date del registro e i documenti amministrativi e fiscali necessari. Inoltre, deve descrivere in modo dettagliato l'immobile o l'oggetto dell'atto giuridico per la fattispecie; menzionare i poteri, stendere regolarmente le
clausole convenute tra le parti nonché le rinunce a diritti.
Aggiunge all'atto i documenti che giudica importanti e deve confermare, sotto la sua fede, di conoscere le parti
(menzionando le loro date per l'identificazione), di essersi assicurato della loro identità, di aver letto l'atto alle
parti e di aver spiegato alle parti gli effetti legali; inoltre,
deve menzionare i fatti intervenuti al momento del suo intervento. Tutto questo si fa in un linguaggio giuridico
chiaro, conciso e preciso, senza espressioni inutili o invecchiate. Alla fine dell'atto, le parti e gli interessati devono
firmare o siglare, il notaio deve chiudere l'atto con la sua
firma, il sigillo e l'espressione “Ante mí” (davanti a me).
1.6.2. Protocollo aperto o chiuso
Il documento sopramenzionato deve essere redatto su
fogli o in un libro vidimato dal governo locale, sotto la
forma di un protocollo “aperto” o “chiuso” (protocolo
abierto o cerrado). I fogli del protocollo “aperto” devono portare numeri per la loro identificazione. Inoltre, per
garantire la sicurezza giuridica, portano filigrane o altre
caratteristiche speciali.
Attualmente, vi è una forte corrente in favore del protocollo “aperto” il quale è stato via via accolto da diverse legislazioni locali. 21 Stati lo prevedono già nelle loro
leggi, obbligatoriamente o come opzione, 11 Stati non lo
prevedono. Bisogna tuttavia menzionare che 4 Stati tra
questi 11 Stati conoscono il cosiddetto protocollo “aperto speciale” (protocolo “abierto especial”) per le autentiche concernenti immobili di interesse pubblico che altri
Stati hanno espressamente abbandonati per introdurre la
forma generale del protocollo “aperto”.
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Gli interessati hanno il diritto di chiedere al notaio certificati, copie certificate, o certificazioni dell'atto integrale o di una parte dell'atto, a meno che, in questo ultimo
caso, ciò non comporti dei danni. I certificati redatti da
notai sono soggetti a procedure di sicurezza che si riflettono visibilmente in un frontespizio che identifica il notaio e reca il numero del suo studio, il tribunale competente e il governo locale competente. E' anche uso che il
frontespizio menzioni il logotipo o intestazione del notaio. I fogli impressi invece dal testimone devono portare
obbligatoriamente il sigillo e la firma o la parafa del notaio, e in alcuni casi, il “kinegramma” rispettivo.3
1.6.3. Atti pubblici
Sono atti pubblici gli atti la cui redazione spetta, a norma della legge, a un funzionario pubblico dotato delle fede pubblica e nel limite della sua competenza nonché le
copie dell'atto rilasciate da funzionari pubblici nell'esercizio delle loro funzioni. La qualità di “pubblico” è provata con l'esistenza, sull'atto, del sigillo, delle firme e di
altri segni esteriori previsti dalle legge nel caso particolare (art. 129, CFPC).
1.7. La tariffa notarile
Non esiste una tariffa fissa per gli onorari dei notai. Nei
fatti, gli onorari notarili sono regolati in qualche rara entità federativa, come per esempio nel Distretto Federale e
a Veracruz. E' possibile che alcuni altri Stati prevedano
disposizioni legali sugli onorari. Ma anche se le disposizioni sono valide, restano lettera morta nella prassi perché sono antiquate, la loro applicazione è complicata e
sono distorte di seguito all'inflazione monetaria subita dal
paese nel passato recente.
1.8. L'organizzazione professionale
La grande maggioranza delle leggi notarili della Repubblica Messicana prevede una camera comune come
istituzione che raggruppa obbligatoriamente tutti i notai
dell'entità in questione.
Dal punto di vista nazionale, il Consiglio nazionale
del Notariato Messicano (Asociación Nacional del Notariado Mexicano – ANNM)4 è stato creato nel 1955.
Tutti i notai del paese possono aderire al consiglio se lo
desiderano. Il Consiglio raggruppa i presidenti delle camere e dei consigli notarili regionali del paese intero. Il
notariato è dunque largamente rappresentato a livello nazionale, anche se è certo che il Consiglio non conta tutti
i notai del paese tra i suoi membri.
2. Diritto Civile
2.1. Diritto civile generale
Il Codice Civile del Distretto Federale (CCDF) è in
vigore fin dal 1932. E' stato soggetto a importanti riforme
negli ultimi anni. E' largamente influenzato dal Code
3
4
Le nuove leggi del notariato di Veracruz, Tabasco e Nayarit richiedono già obligatoriamente il kinegramma (art. 136 LNVER) o l'ologramma (art. 40 LNTAB e art. 148 LNNAY).
Internet: www.notariadomexicano.org.mx
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Napoléon del 1804 e la sua struttura somiglia a quella del
Code Napoléon.
Tutti i Codici della Repubblica si somigliano, ma esistono anche differenze tra loro, alcune sono persino molto importanti.
Per esempio, la gran maggioranza dei Codici contiene
la nozione di “atto giuridico”. In fatti, gli art. 1792, 1973
e 1859 del CCDF contengono le definizioni della convenzione e del contratto sulla base della teoria francese
del Code Napoléon. Ciononostante, qualche Codice si allontana da questo schema dottrinale. Questo è il caso per
i Codici Civili di Quintana Roo (art. 135-425), Coahuila
(art. 1899-2198) e Guerrero (art. 1593 ss.) che fondano
sulla teoria del “negozio giuridico”.
I Codici civili più risalenti del paese sono quelli di Veracruz (1932), Nuevo León (1935), Michoacán (1936),
Chiapas (1938), Hidalgo y Sinaloa (1940), Campeche e
Oaxaca (1943), San Luis Potosí (1946), Aguascalientes
(1947), Durango (1948), Sonora (1949), Colima (1953),
Guanajuato (1967), Baja California e Chihuahua (1974) e
Tlaxcala (1976). I più nuovi Codici sono quelli di Quintana Roo (1980), Nayarit (1981), Puebla (1985), Zacatecas (1986), Tamaulipas (1987), Querétaro (1990), Guerrero e Yucatán (1993), Morelos (1994), Jalisco (1995),
Bassa-California Sud (1996), Tabasco (1997), Coahuila
(1999) e, finalmente, dello Stato di Messico (2002).
2.2. Diritto immobiliare
Il secondo libro del CCDF tratta in modo dettagliato il
possesso, la proprietà, l'usufrutto, l'utilizzazione, il diritto d'abitazione e la servitù. La compravendita di immobili e i contratti speciali sono invece soltanto regolati nel libro quarto (De las Obligaciones – Delle Obbligazioni),
nella seconda parte (De las diversas especies de contratos – diversi tipi di contratti).
In diritto messicano, il contratto di compravendita è
consensuale. Infatti, ai sensi dell'art. 2248, “La compravendita ha luogo se uno dei contraenti si obbliga a trasferire la proprietà di una cosa o di un diritto e l'altro contraente si obbliga a pagare un prezzo determinato in denaro”. In genere, la compravendita è conclusa quando i contraenti hanno espresso il loro consenso alle prestazioni,
anche se queste ultime non sono ancora state realizzate.
2.3. Compravendita di immobili
2.3.1. Requisite di forma
Il contratto di compravendita richiede certe formalità
da rispettare quando l'oggetto è costituito da immobili. Il
CCDF dispone che le compravendite che portano su un
valore di 365 volte il salario minimo giornaliero in Città
del Messico (circa $ 16,100 pesos, oppure circa $ 1,500
USD) possono effettuarsi mediante un contratto privato
davanti a due testimoni. In questo caso, il notaio, giudice
o il responsabile del registro deve autenticare la firma.
Questo vale anche per la costituzione o la cessione di diritti reali concernenti la stessa somma di denaro. Per i
contratti di compravendita di immobili conclusi dallo
Stato a favore di persone povere è invece possibile prescindere dai testimoni e della legalizzazione delle firme.
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Bisogna precisare che questi contratti di interesse sociale
sono quasi sempre soggetti a una riduzione della tariffa
del 50 %. Ogni contratto che eccede il valore di $ 1,500
USD deve essere rogato dal notaio.
2.3.2. Il rogito
La procedura del rogito può essere riassunta come segue:
- Dapprima, il notaio ha l'obbligo di richiedere al libro
fondiario (registro público) un certificato sull'esistenza o l'inesistenza di diritti gravanti sull'immobile oggetto del contratto di compravendita.
- Questa richiesta serve anche di avviso anticipato circa l'operazione in questione. Il responsabile del registro annota la futura compravendita. L'annotazione à
valida durante 30 giorni naturali.
- Una volta firmato l'atto, il notaio deve consegnare un
altro avviso anticipato sul quale iscrive la data
dell'atto e appone la sua firma.
- Dopo la redazione dell'atto, il notaio deve continuare
con la procedura del pagamento dei diritti e delle imposte dell'operazione in questione. Quando i diritti e
le imposte sono pagati, deve consegnare il certificato
necessario per l'iscrizione definitiva nel libro fondiario.
2.3.3. L'iscrizione nel libro fondiario
Il libro fondiario obbedisce ai principi della pubblicità, dell'iscrizione, della specificazione, del consenso,
dell'ordine successivo, della domanda, della priorità, della legalità e della presunzione dell'esattezza dell'iscrizione.
L'art. 3042 del CCDF dispone che gli atti seguenti sono soggetti all'iscrizione:
- i titoli sulla base dei quali la proprietà, il possesso originario e altri diritti reali su immobili sono costituiti,
dichiarati, riconosciuti, acquisti, trasmessi, modificati, limitati, gravati o estinti;
- la costituzione di un patrimonio familiare;
- i contratti di locazione dei beni immobili per un periodo di più di sei anni e i contratti che prevedono pensioni anticipate per più di tre anni e
- gli altri titoli per i quali la legge prevede espressamente l'iscrizione.
2.4. Contratto di costruzione
In Messico, questo tipo di contratto è regolato parzialmente dalla legge federale sulla protezione del consumatore (Ley Federal de Protección al Consumidor).
Questa legge regola, nei suoi articoli 73 – 76, le operazioni concernenti immobili, prevedendo che gli atti relativi
sono soltanto soggetti a questa legge se i fornitori sono
lottizzatori, costruttori, promotori o altre persone che intervengono nella consulenza e la compravendita pubblica
di immobili che servono di abitazioni o se garantiscono al
consumatore il diritto di utilizzare gli immobili temporaneamente ai sensi degli articoli 64 e 65, e che tali contratti devono obbligatoriamente essere iscritti dalla Procura-
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toria Federale della Protezione del Consumatore (Procuraduría Federal de Protección al Consumidor). Inoltre, il
contratto in questione deve obbedire a certi requisiti minimi regolati dettagliatamente dalla legge (art. 73 bis e 73
ter).
2.5. Condomini e diritto di superficie
In Messico, i condomini sono disciplinati da una legge
speciale denominata Ley de Propiedad en Condominio
de Inmuebles para el Distrito Federal (LPCI) del 1999
che regola la costituzione, la modifica, l'organizzazione,
il funzionamento, l'amministrazione e il fine del regime.
Esistono tre tipi di condomini secondo la loro struttura: la
proprietà verticale, orizzontale o mista. Per quanto riguarda l'utilizzazione: I condomini possono essere abitazioni o uffici per la prestazione di servizi o servire a fini
commerciali, industriali o misti.
La costituzione del condominio richiede la dichiarazione di volontà degli interessati davanti al notaio che roga
l'atto pubblico in questione. L'atto sulla costituzione dei
condomini deve essere iscritto nel libro fondiario dopo il
pagamento dei diritti rispettivi.
Il diritto di superficie non è menzionato espressamente
nel CCDF.
2.6. Diritti reali limitati su beni immobili
I diritti reali previsti dalle leggi messicane sono la proprietà, la comproprietà, l'usufrutto, l'utilizzazione, l'abitazione, la servitù, il diritto di pegno immobiliare e l'ipoteca.
Il diritto di proprietà è disciplinato dagli articoli 830937 del CCDF, in relazione con l'art. 27 della Costituzione Politica degli Stati Uniti di Messico (Constitución Política de los Estados Unidos Mexicanos – CPEUM):
La proprietà di terreni e acque situati nei limiti del territorio nazionale spetta originariamente alla nazione che
aveva e che ha sempre il diritto di trasferire la proprietà
dei terreni e delle acque ai privati costituendo la proprietà privata. Le società commerciali per azioni possono essere proprietarie di terreni rurali, ma soltanto nei limiti
necessari per la realizzazione dell'oggetto. Il decreto-legge regolerà la struttura del capitale e il numero minimale
di soci in queste società perché le terre che fanno parte
della proprietà della società non eccedano i limiti della
piccola proprietà in relazione con ciascuno dei soci. Inoltre, il decreto-legge determinerà le condizioni per la partecipazione straniera in queste società.
Un altro tipo di limitazione concerne l'acquisto di terreni rurali da società commerciali per azioni (nella misura in cui questo è necessario per la realizzazione
dell'oggetto) e la costituzione del patrimonio familiare
(caratterizzato dall'inalienabilità e l'impossibilità di pignoramento a norma delle disposizioni dell'art. 27, frac.
XVII della CPEUM).
Per quanto riguarda il diritto di pegno, occorre precisare che una riforma recente ha modificato (nel 2003) la
legge generale sui titoli e operazioni di credito (Ley General de Títulos y Operaciones de Crédito), il Codice di
Commercio (Código de Comercio), la legge sulle istitu-
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zioni di credito (Ley de Instituciones de Crédito), la legge sul mercato dei valori (Ley del Mercado de Valores),
la legge generale sulle istituzioni e le mutue assicurazioni (Ley General de Instituciones y Sociedades Mutualistas de Seguros), la legge federale sulle istituzioni finanziarie (Ley Federal de Instituciones de Fianzas) e la legge generale sulle organizzazioni e attività ausiliarie di
credito (Ley General de Organizaciones y Actividades
Auxiliares de Crédito), per permettere, tra l'altro, il pegno
senza cessione del possesso e di altri tipi di garanzie.
3. Diritto di famiglia
Il diritto di famiglia è regolato dal Codice Civile ad eccezione di quello degli Stati di Hidalgo e Zacatecas. Infatti, queste due entità possiedono Codici di diritto di famiglia separati.
3.1. Diritto matrimoniale
Qualche Codice definisce la nozione del matrimonio.
Tra loro il CCVER che dispone nel suo art. 75: “Il matrimonio è l'unione di un solo uomo con una sola donna che
vivono insieme per realizzare i fini essenziali della famiglia come istituzione sociale e civile.” Il CCDF non definisce la nozione, dispone soltanto che il matrimonio è celebrato davanti ai funzionari istituiti dalla legge e secondo le formalità richieste dalla legge.
I Codici Civili non definiscono neanche tutti la nozione della famiglia. Solo i Codici Civili degli Stati di Aguascalientes (747), Guerrero (art. 374), il CF di Hidalgo
(art. 340), i CC di Jalisco (art. 778), Michoacán (art. 120),
Querétaro (art. 135), Quintana Roo (art. 1190), Tamaulipas (art. 663) e il CF di Zacatecas (art. 3º) contengono
una definizione dogmatica della nozione della famiglia.
Qualche Codice Civile definisce il matrimonio come
un'istituzione sociale e civile (Bassa California, Hidalgo,
Jalisco, Querétaro, Veracruz), altri invece dicono soltanto che si tratta di un contratto (Distretto Federale, Oaxaca e Puebla). Bisogna sottolineare che il CC di Morelos
dispone nel suo art. 120 che “La famiglia in questo Stato
è un gruppo naturale…”
3.2. Celebrazione del matrimonio
La capacità per concludere il matrimonio: La legislazione civile regola l'età minima per concludere il matrimonio. L'uomo deve aver compiuto sedici anni e la donna quattordici. Questa disposizione si trova in quasi tutti
i Codici Civili della Repubblica messicana.
Ciononostante, gli Stati di Puebla e Jalisco richiedono la
stessa età per i due sposi, cioè l'età di sedici anni (art. 300
e 260, rispettivamente), il CF di Hidalgo prevede invece
l'età minimale di diciotto anni (art. 30 frac. II), anche il
CC di Guerrero (art. 412). Bisogna notare che il CC di
Bassa California Sud richiede, nel suo art. 157, l'età di diciotto anni per l'uomo e l'età di sedici anni per la donna.
All'occorrenza, è possibile ammettere esenzioni dall'età per ragioni gravi e giustificate. Questo vale per i minorenni, in tutte le forme, se la legge richiede il consenso
dei genitori al matrimonio o, nel caso in cui i genitori non
vivano più, il consenso dei nonni. Occorre il consenso dei
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tutori e, in casi estremi, del giudice competente in materia familiare, se né genitori né i nonni sono viventi.
3.3. Divorzio
3.3.1. Divorzio amministrativo
L'art. 266 del CCDF dispone che “Il divorzio scioglie il
legame del matrimonio e permette ai coniugi di concludere un nuovo matrimonio”. La forma più semplice e rapida del divorzio è il cosiddetto divorzio amministrativo. Il legame del matrimonio può allora essere sciolto
con una semplice dichiarazione di ambedue gli sposi,
qualora siano tutti e due maggiorenni, non abbiano figli
di meno di diciotto anni e non abbiano beni comuni o abbiano già sciolto la comunione dei beni (art. 272).
3.3.2. Divorzio giudiziale consensuale
Il secondo tipo di divorzio rappresenta una variante più
complessa. E' presunto che gli sposi vogliono divorziare
ma che manchino le condizioni del primo paragrafo dell'art. 272. Vale a dire che gli sposi non sono ancora maggiorenni, che hanno bambini o che non hanno sciolto la
comunione dei beni.
Se i coniugi si trovano in una delle situazioni sopramenzionate, hanno l'obbligo di presentare una convenzione su questi punti al giudice competente in materia
familiare. Se quest'ultimo approva la convenzione, il divorzio può aver luogo normalmente.
Bisogna precisare che queste due forme di divorzio,
cioè il divorzio amministrativo (art. 272 CCDF) e il divorzio giudiziale in seguito all'approvazione anticipata
della convenzione degli sposi (art. 273 CCDF), possono
soltanto essere richiesti un anno dopo la conclusione del
matrimonio. In questo modo, il giudice può assicurarsi
che il divorzio non sia soltanto il risultato di un capriccio
o di una decisione inconsiderata.
3.3.3. Divorzio per causa grave
La terza e ultima forma del divorzio prevista dalla legislazione messicana ha luogo nel caso di una causa grave
prevista dall'art. 267 CCDF. Naturalmente, il consenso
dei due coniugi non è richiesto in questo caso.
La procedura per domandare questa forma di divorzio
è regolata nel Codice di procedura per il Distretto Federale (Código de Procedimientos Civiles para el Distrito
Federal – CPCDF), ma in una diversa partizione, perché
non esistono procedure specifiche. La procedura rispetta
il corso della procedura ordinaria.
3.4. La società coniugale come regime patrimoniale
legale
Il Codice Civile dispone espressamente che il contratto di matrimonio deve essere concluso nel rispetto del
regime legale della società coniugale o della separazione
dei beni (art. 98, 178 CCDF).
255
che i beni che acquisteranno eventualmente nel futuro.
Nella convenzione matrimoniale, gli sposi possono determinare i beni che fanno parte della società coniugale. Se
si tratta di beni immobili, la convenzione matrimoniale,
nella quale è stipulata la società coniugale, deve essere
rogata dal notaio. Deve anche essere iscritta nel registro
immobiliare (Registro Público de la Propiedad) per essere opponibile ai terzi.
In mancanza di una convenzione matrimoniale, la società coniugale comprende in genere (soltanto) tutti i beni
che gli sposi acquistano a partir della conclusione del matrimonio (comunione degli acquisti). Sono invece beni
propri di ogni coniuge (oltre i beni apportati nel matrimonio) tutti i beni acquisiti dal coniuge per donazione a
lui solo, per causa di morte o per fortuna (Art. 172 CC
Chihuahua, Art. 182 quintus CCDF, Art. 303-306 CC
Jalisco, Art. 207 CC Oaxaca, Art. 338 CC Puebla, Art.
735-738 CC Quintana Roo, Art. 196-201 CC Tabasco,
Art. 173 CC Tamaulipas, Art. 172 CC Veracruz).
3.4.2. La separazione dei beni
Sotto il regime della separazione dei beni (separación de
bienes), gli sposi conservano la proprietà e l'amministrazione dei beni che appartengono a loro a norma del contratto nonché le pensioni pagate a loro. Questo regime rappresenta il caso contrario della comunione dei beni acquistati
dopo il matrimonio.
Nella prassi, un numero crescente di sposi preferiscono
il regime della separazione dei beni, anche se la grande
maggioranza dei coniugi aveva dapprima scelto la comunione.
3.4.3. Presunzione legale
Una delle ragioni più rilevanti è ovviamente che un
gran numero di Codici della Repubblica partono, in mancanza di contratto di matrimonio, dalla presunzione legale della società coniugale. Si tratta infatti della regola
generale dei codici seguenti: CC di Chihuahua (art. 165),
Morelos (art. 141), Nuevo León (art. 178), Puebla (art.
338), Quintana Roo (art. 719) Tabasco (art. 180) e dello
Stato di Veracruz (art. 166). La presunzione della modalità della società legale è regolata nelle legislazioni degli
Stati seguenti: Aguascalientes (art. 209), Jalisco (art.
282), Oaxaca (art. 206), Sonora (art. 270) e Tamaulipas
(art. 172).
I Codici seguenti prevedono invece espressamente la
presunzione contraria: i CC di Campeche (art. 189),
Guerrero (art. 437), Guanajuato (art. 176), il CF di Hidalgo (art. 60), i CC di Michoacán (art. 173), Querétaro (art.
166), Tlaxcala (art. 60) e Yucatán (art. 117) e il CF di Zacatecas (art. 138), di modo che si presuma la separazione dei beni con i suoi effetti legali.
Gli altri Codici non prevedono disposizioni espresse al
riguardo.
3.4.1. La sociétà coniugale
3.4.4. Contratti di matrimonio sulla separazione dei
beni
La società coniugale può (sociedad conyugal) – secondo le disposizioni del contratto – comprendere non
solo i beni che i coniugi possedono attualmente, ma an-
In questi casi, i contratti di matrimonio nei quali è stipulato la separazione dei beni devono essere soggetti ad
un atto pubblico salvo nel caso in cui sono conclusi pri-
256
J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico
ma della celebrazione del matrimonio (art. 180 CCDF).
In ogni modo, contengono un inventario speciale sui diversi beni di proprietà esclusiva nonché sui debiti.
Naturalmente, la conseguenza giuridica più importante
della separazione dei beni è legata alla proprietà “irriducibile” dei beni esclusivi. Di questo fatto, i proventi di
questi beni esclusivi restano nella proprietà del coniuge
proprietario. E' anche espressamente regolato che ciascun
coniuge acquista e amministra esclusivamente i proventi
dei servizi personali.
Esiste un'eccezione importante. Quest'eccezione concerne il caso in cui i coniugi acquistano congiuntamente
per donazione, successione a causa di morte, legato, dono di fortuna o altrimenti a titolo gratuito. In questi casi,
l'amministrazione spetta a ambedue i coniugi. Naturalmente, gli sposi devono regolare equamente la divisione
del patrimonio.
Un coniuge non può domandare onorari all'altro coniuge per servizi personali. Ciononostante, una riforma recente nella città di Messico prevede – fatto soggetto a discussioni controverse – che il coniuge può richiedere
un'indennità fino a concorrenza del 50 % dei beni acquistati durante il matrimonio (art. 289 bis CCDF).
3.5. Regimi convenzionali e contratto di matrimonio
Abbiamo già precisato che la legge messicana apre ai
due coniugi la possibilità di concludere un contratto di
matrimonio per costituire espressamente una società coniugale o per stipulare la separazione dei beni secondo
quanto gli sembra opportuno. In ogni modo, il contratto
di matrimonio regola la situazione patrimoniale.
La legge presume che tutto quanto non stipulato espressamente è soggetto alle disposizioni generali sul contratto della società coniugale (art. 183-206 bis CCDF). Il paragrafo V dell'art. 98 dispone che, oltre la domanda di
matrimonio, i coniugi devono presentare necessariamente la convenzione stipulata da loro per regolare la situazione patrimoniale. Nella loro convenzione devono
espressamente stipulare la natura del loro regime. Altre
legislazioni prevedono invece regole molto più dettagliate al riguardo.
Il CCVER dispone, nel suo articolo 171, comma 2, che,
nel caso della presunzione legale, bisogna rispettare, se
possibile, le disposizioni che regolano la società civile o
la comproprietà. Ciononostante, a norma di una riforma
recente, i due coniugi che vogliono acquistare un bene
devono essere presenti simultaneamente davanti al notaio che giudica della natura indivisibile e comune del bene. D'altra parte, la maggioranza degli Stati della Repubblica non richiede più l'autorizzazione giudiziale per i
contratti tra coniugi. Una dozzina di Stati circa non richiede più alcun permesso: Campeche (art. 185 e 186),
Chiapas (art. 171 e 172), Guerrero (art. 432 e 433), Hidalgo (art. 176 e 177), Michoacán (art. 170 e 171), Oaxaca (art. 173, 174 e 175), Quintana Roo (art. 712, 713 e
714), San Luis Potosí (art. 159 e 160), Sinaloa (art. 174 e
175), Tabasco (art. 173, 174 e 175), Tlaxcala (art. 58) e
Zacatecas (art. 131 e 132).5
Notarius International 3-4/2005
3.6. Pensione alimentare
L'ambito della pensione alimentare è molto vasto nel
diritto messicano. L'art. 308 dispone che “La pensione
alimentare comprende l'alimentazione, l'abbigliamento,
l'abitazione e l'assistenza nel caso di una malattia. Per
quanto riguarda i minori, la pensione alimentare comprende inoltre le spese necessarie per l'educazione primaria della persona avente il diritto alla pensione e per permetterle di esercitare una funzione, un arte, un mestiere
onesto e in conformità con il suo sesso e le circostanze
personali.”
Nel caso di divorzio, bisogna rispettare il principio generale regolato nell'articolo 302: “I coniugi si devono rispettivamente alimenti; la legge determina la durata di
quest'obbligo nei casi di divorzio ecc. menzionati dalla
legge stessa.”
L'art. 288 dispone che, nei casi del divorzio necessario,
il colpevole può anche essere condannato al pagamento
di una pensione alimentare a favore del coniuge innocente e che, anche nel caso di un divorzio per accordo reciproco, la moglie può ricevere una pensione alimentare
per lo stesso periodo di durata del matrimonio, se non
ha risorse sufficienti oppure se l'una o l'altra parte non ha
abbastanza risorse. L'uomo gode dello stesso diritto, ma
deve provare di essere nell'impossibilità di lavorare e di
non avere risorse sufficienti.
3.7. Convivenza more uxorio (omosessuale o eterosessuale) o matrimonio di omosessuali
3.7.1. La convivenza more uxorio (concubinato)
E' un fatto che la legislazione messicana attribuisce
un'importanza particolare all'istituzione del matrimonio.
La prova di questo fatto è la solennità complessa delle requisite da osservare per la celebrazione del matrimonio
(art. 97-113 CCDF) e l'incorporazione di postulati che stabiliscono la nascita e la vita stabile della famiglia (art. 4º
CPEUM; art. 162, 163, 164, 168 CCDF; art. 940 CPCDF).
Nel contesto dogmatico filosofico, bisogna ovviamente
pensare all'importanza marginale che il legislatore attribuisce agli altri tipi d'istituzioni che prescindono da ogni
formalità caratteristica per l'istituzione del matrimonio.
Questo vale anche per le relazioni tra le persone che non
concludono un matrimonio. La legislazione civile messicana attribuisce la qualifica del concubinato a questa
convivenza, conosciuta nel linguaggio comune come
“unione libera” (unión libre).
Dal punto di vista sociale, la convivenza more uxorio è
nondimeno molto frequente ai nostri giorni, da un lato
per ragioni di persuasione mutua – per liberarsi di una
forma distinta di concepire la vita –, dall'altro per delle
ragioni imposte dalla realtà economica e sociale della vita quotidiana. Se le cose stanno così, il legislatore deve
affrontare, in un modo o nell'altro, la problematica.
5
FERNANDO ANTONIO CÁRDENAS GONZÁLEZ, „Autorización judicial
para contratar entre cónyuges“, in escribano, organo ufficiale della
la ANNM, AC., n. 28, Messico, 2003, p. 22.
Notarius International 3-4/2005
J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico
La maggioranza delle legislazioni civili della Repubblica non riconoscono legalmente la possibilità della convivenza more uxorio. Le legislazioni accettano nondimeno il regolamento legale di alcuni degli effetti, anche se
non riconoscono definitivamente quest'istituzione.
Il CCDF ha nondimeno conosciuto delle riforme al riguardo. Esiste adesso un capitolo speciale su quest'istituzione (capitolo XI, Del concubinato, art. 291 bis a 291
quintus). Il Codice riconosce allora i diritti successori (art.
1368, V), i diritti alla pensione alimentare (art. 291 quáter),
i casi di violenza domestica (323 quintus), gli impedimenti a causa di legami familiari (294), la possibilità dell'adozione (391), la costituzione del patrimonio familiare (art.
724) e qualche presunzione legale di filiazione (383).
Nel resto della Repubblica, i CC degli Stati di Bassa
California Sud, Guerrero e il CF di Hidalgo considerano
la convivenza more uxorio come fonte dell'obbligo di pagare una pensione alimentare e i CC di Tabasco, Tlaxcala e il CF di Zacatecas prevedono l'uguaglianza fra sposi e conviventi nei riguardi di quest'obbligo.
Altre entità prevedono altri requisiti per la nascita
dell'obbligo alimentare: Il CCDF richiede che gli sposi
abbiano vissuto insieme durante almeno cinque anni, che
abbiano dato vita ad un bambino e che non abbiano concluso matrimonio con una terza persona. L'obbligo è nullo nel caso di più conviventi. (I CC di Chihuahua, Morelos, Sonora e Yucatán prevedono le stesse regole.) Il CF
di Zacatecas presuppone anche nei suoi articoli 241 e 242
frac. II che l'unione si mantenga durante più di cinque anni. Il CC di Chiapas richiede invece soltanto tre anni di
vita comune. Inoltre prevede come condizione che il beneficiario viva una vita onesta e che i due conviventi siano nubili/celibi. Anche l'uomo può diventare il creditore
alimentare della donna se è incapace e senza risorse per
la sua vita.
I CC di Tamaulipas e Veracruz prevedono le stesse regole per quanto riguarda la durata della vita comune –
che è di tre anni in mancanza di figli – alla condizione
che i conviventi non concludano matrimonio con una terza persona. Il CC di Querétaro, da parte sua, prevede che
l'obbligo di pagare una pensione alimentare sussiste durante il periodo della relazione della coppia e non può essere prolungata per una durata eccedente quella della durata della convivenza more uxorio, se la relazione è stata
terminata. Naturalmente il creditore non deve aver un'altra relazione e deve vivere onestamente.
3.7.2. Unione omosessuale
Le leggi messicane non riconoscono l'unione omosessuale.
3.8. Figli
La rappresentanza dei figli da parte dei loro genitori: In Messico, i bambini vivono sotto la potestà fino al
compimento dell'età di diciotto anni. I genitori, infatti,
sono i rappresentanti leggitimi, gli amministratori legali
dei beni del minore e rappresentano i loro figli davanti al
tribunale. Non possono né vendere né gravare i beni immobili ed i mobili preziosi salvo nel caso di una necessi-
257
tà assoluta o di un vantaggio ovvio e previa autorizzazione del giudice (art. 425-442). Quest'autorizzazione è rilasciata in un procedimento di giurisdizione volontaria.
Attualmente, pochi Codici Civili della Repubblica contengono capitoli o disposizioni concernenti i figli e la minore età. Questo vale per i Codici Civili di Guerrero (art.
35), Jalisco (art. 567 e ss.), Quintana Roo (art. 984 e ss.),
Tabasco (art. 404 e ss.) e Tlaxcala (art. 247 e ss.).
A livello federale, esiste una legge per la protezione
dei diritti dei bambini e degli adolescenti (Ley para la
Protección de los Derechos de Niñas, Niños y Adolescentes) promulgata dal presidente Zedillo nel 1999. Zacatecas, il Distritto Federale e Veracruz conoscono anche leggi speciali al riguardo.
3.9. Mandato preventivo rilasciato dal soggetto per la
propria futura incapacità
Il Messico non conosce il mandato preventivo rilasciato dal soggetto per la propria futura incapacità, anche se
studi importanti sono stati fatti al riguardo.
4. Diritto delle successioni
4.1. Generalità
Nel nostro paese, esistono due tipi di successioni, la
successione testamentaria e la successione legittima (ab
intestato). La successione testamentaria ha luogo se il defunto ha lasciato un testamento (un atto, come previsto
dalla legge, molto personale, revocabile e libero). La successione legittima si apre in mancanza di disposizioni testamentarie. L'atto di testare è individuale. Per questa ragione, il testamento congiuntivo o reciproco è proibito.
Esistono due forme di devoluzione successoria: a titolo
universale in qualità di erede o a titolo particolare in qualità di legatario.
4.2. La successione legittima
A norma delle disposizioni dell'art. 1599 CCDF, la successione legittima si apre precisamente sotto le condizioni seguenti:
- Qualora non esiste un testamento o se il testamento
redatto è nullo o ha perso la sua validità;
- qualora il testatore non ha disposto sull'intero asse
ereditario;
- qualora la condizione imposta all'erede non è adempiuta;
- qualora l'erede è deceduto prima del testatore o rinuncia all'eredità o è incapace di subentrare nell'eredità o
in mancanza di erede sostituito.
La successione è devoluta agli eredi al momento del
decesso del testatore. Per questa ragione, il diritto messicano non conosce quanto altri sistemi giuridici qualificano come successione giacente. Infatti, l'art. 1649
CCDF dispone che “La successione si apre al momento
del decesso dell'autore della successione…” Da parte
sua, l'art. 1660, ben differente, dispone che “Gli effetti
dell'accettazione o della rinuncia alla successione retroagiscono sempre alla data del decesso della persona alla
258
J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico
quale gli eredi succedono”. L'art. 1290 prevede le stesse
disposizioni per il legatario.
4.2.1.
Pluralità di eredi
L'asse ereditario costituisce un patrimonio comune a
favore degli eredi e conserva, sotto questa forma, la sua
integrità fino al momento della divisione. Per questa ragione, gli eredi possono disporre del loro diritto alla successione in modo astratto, ma non possono disporre materialmente dei beni successori.
L'art. 2047 dispone allora che, nel caso della cessione
del diritto successorio, bisogna rispondere solo nella qualità esclusiva di erede, se i beni dell'asse ereditario non
sono enumerati o identificati. Inoltre, ai sensi dell'art.
2291, gli eredi non possono cedere i loro diritti prima del
decesso della persona della cui successione si tratta.
Esiste nondimeno una limitazione importante: Questa
limitazione concerne il diritto di prelazione dei coeredi
nel caso di cessione dei diritti successori. In questo modo, il venditore presunto deve domandare al notaio, al tribunale e in presenza di due testimoni di notificare agli
eredi le basi sui quali la compravendita è stata stipulata. I
coeredi dispongono di un termine di otto giorni per far
valere il loro diritto. Se il venditore non rispetta queste
disposizioni è gravemente sanzionato, perché la vendita
prevista che abbia luogo – è nulla.
4.2.2. Eredi legittimi
Chi sono le persone avente il diritto di subentrare
nell'eredità nel caso della successione legittima? In genere, la legge prevede che gli eredi sono i discendenti, gli
ascendenti, il coniuge, i collaterali fino al quarto grado e il/la convivente, precisamente in quest'ordine. La
beneficenza pubblica subentra nell'eredità soltanto in
mancanza di convivente.
I Codici Civili degli Stati di Guanajuato (art. 2872),
Oaxaca (art. 1502) e Puebla (art. 3360) includono tra gli
eredi legittimi i parenti collaterali fino al sesto grado.
4.2.3. Chi subentra nell'eredità in mancanza di eredi?
Talvolta è la beneficenza pubblica (art. 1636 CCDF),
talvolta è il tesoro dello Stato (art. 1569, CCVER), per
esempio. Ciononostante, occorre menzionare che i Codici Civili degli Stati di Puebla (art. 3361), Querétaro (art.
1498) e Tlaxcala (art. 2914) dividono l'eredità e la ripartiscono tra la beneficenza pubblica e l'università locale. I
Codici Civili di Guanajuato (art. 2874) e Zacatecas (art.
811) vanno ancora più lontano e prevedono come erede
unico l'università pubblica locale senza favorire la beneficenza pubblica. Lo Stato è invece l'erede unico ai sensi
dei Codici Civili di Morelos (art. 777), Quintana Roo
(art. 1539) e Sonora (art. 1712).
Lo Stato di Messico prevede come erede, in mancanza
di eredi legittimi, il sistema per lo sviluppo integrale della famiglia dello Stato di Messico (Sistema para el Desarrollo Integral de la Familia del Estado de México –
DIF), in virtù dell'art. 1465.
Notarius International 3-4/2005
4.3. La legittima
Il sistema giuridico messicano non conosce il diritto alla legittima come previsto per esempio nel diritto spagnolo. Nel diritto spagnolo, due terzi dell'eredità sono devoluti agli eredi legittimi e la quota disponibile ammonta
soltanto a un terzo dell'eredità (art. 806-808 del CC spagnolo). Ciononostante, il sistema esisteva già nel Codice
Civile di 1870. Al momento della modifica del Codice
nel 1874, il legislatore ha abbandonato l'istituto della
legittima ed è arrivato al Codice attuale che garantisce
più libertà al testatore, anche se esistono naturalmente
delle riserve.
Infatti, un numero importante di limitazioni concernano la pensione alimentare dovuta a minori di meno di
diciotto anni; ai discendenti; al coniuge superstite se
quest'ultimo è incapace di lavorare; agli ascendenti, al
convivente e ai fratelli e alle sorelle e altri parenti collaterali fino al quarto grado, in casi ben precisi (art. 1368).
Una regola speciale sull'interpretazione di queste disposizioni restrittive della libertà di testare è quella che
prevede che l'obbligo di pagare la pensione alimentare
esiste soltanto se non vi sono parenti più vicini di grado
o se i parenti più vicini sono incapaci di assumere il pagamento della pensione. Il testatore deve dunque menzionare nel suo testamento le persone che, a norma di questa
disposizione, sono tenuti direttamente a adempiere l'obbligo per la prossimità del grado di parentela.
Giova menzionare le conseguenze dell'inosservanza
dell'obbligo alimentare. Il CC dispone che la disposizione testamentaria è considerata invalida. Vale a dire che le
disposizioni testamentarie devono escludere una quota
corrispondente alla pensione alimentaria scoperta. La
persona esclusa ha dunque soltanto il diritto di domandare la pensione che gli è dovuta. Per il resto, il testamento
è valido, nel rispetto del principio generale utile per inutile non vitiatur (art. 2238).
Nel caso di tutte queste disposizioni concernenti l'obbligo testamentario, l'art. 1376 dispone che l'obbligo alimentare a carico dell'autore della successione cade
nell'asse ereditario devoluto agli eredi. Soltanto il caso in
cui il testatore impone ad uno degli eredi di adempiere
l'obbligo alimentare rappresenta un'eccezione a questa regola (art. 1376).
4.4. Testamento e contratto successorio
Il capitolo seguente previsto dalla nostra legislazione in
materia di successioni concerne le modalità testamentarie. Il Codice Civile definisce il testamento come “un
atto molto personale, revocabile e libero, con il quale
una persona capace dispone dei suoi beni e diritti e dichiara o regola i debiti per il tempo dopo la sua morte”
(art. 1295).
Il primo comma, che concerne i testamenti in genere,
contiene le disposizioni sulla forma testamentaria. Prevede per esempio l'obbligo di ridurre l'atto giuridico a un atto esclusivamente unilaterale. E' dunque proibito fare un
testamento a carattere reciproco, vale a dire un testamento nel quale due persone dispongono a favore l'una
dell'altra o insieme a favore di un terzo (art. 1296).
Notarius International 3-4/2005
J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico
La capacità di testare è presunta. Queste sono infatti
le parole dell'articolo 1305, anche se in un senso negativo. L'art. 1306 dispone: “Sono incapaci di testare: I. I minori maschi e femminili che non hanno ancora compiuto
l'età di sedici anni e II. Le persone che abitualmente o casualmente non dispongono della loro piena capacità d'intendere”. Queste disposizioni prescindono dalla regola
generale dell'art. 646 che definisce i diciotto anni come la
maggiore età.
Sembra opportuno menzionare che soltanto i CC degli
Stati di Michoacán (art. 1171), Puebla (art. 3065), Quintana Roo (art. 1252), Tlaxcala (art. 2641) e Tabasco (art.
1386) prevedono l'età di quattordici anni per poter testare; i CC degli altri Stati richiedono invece l'età di sedici
anni (per esempio CCDF, art. 1306 e CCVER art. 1239).
4.5. Forme di testamenti
Il nostro Codice prevede una grande varietà di forme di
testamenti. Tuttavia, i testamenti possono principalmente
essere classificati in due grandi gruppi: le forme ordinarie e le forme speciali. I testamenti ordinari sono, a norma delle disposizione della nostra legge, il testamento
pubblico aperto (testamento público abierto), il testamento chiuso (testamento cerrado), il testamento semplificato (testamento simplificado) e il testamento olografo
(testamento ológrafo) (art. 1500). I testamenti speciali
sono il testamento privato (testamento privado), il testamento militare (testamento militar), il testamento marittimo (testamento marítimo) e il testamento redatto in un
paese straniero (art. 1501).
Tuttavia, bisogna notare che i Codici di Aguascalientes
(art. 1411-1 413), Chihuahua (art. 1406), Coahuila (art.
972-974), Oaxaca (art. 1403-1405), Puebla (art. 32593261) e Tlaxcala (art. 2803-2807) non conoscono il testamento olografo e che, inoltre, il Codice di Nayarit non regola né il testamento militare né il testamento marittimo.
Il nuovo Codice Civile dello Stato di Messico conosce
soltanto il testamento pubblico aperto, il testamento militare, il testamento pubblico semplificato, il testamento
marittimo e il testamento redatto in un paese straniero
(art. 6.120-6.121). Il Codice Civile di Veracruz (art.
1454) designa come “testamento notarile chiuso” (testamento notarial cerrado) il testamento conosciuto in altre
legislazioni sotto il nome di “testamento pubblico chiuso” (público cerrado) e come “autografo” (autógrafo) il
testamento olografo (art. 1483), ma si tratta soltanto di
una questione di forma. Il Codice Civile di Jalisco prevede già il testamento elettronico (art. 2848) e i CC di Querétaro e Guerrero ammettono il testamento aereo (art.
1459 e 1381, rispettivamente). Il CC di Guerrero conosce
anche il testamento redatto su navi speciali “a partire della partenza” (a partir del despegue) (idem, 1381).
4.5.1. Il testamento pubblico aperto
Questo testamento è qualificato come “pubblico” (público) e “aperto” (abierto) perché è redatto davanti ad una
persona dotata delle fede pubblica, cioè un notaio pubblico che stende obbligatoriamente un processo-verbale notarile. Poco tempo fa, il testamento è stato redatto, firmato e autorizzato in presenza di tre testimoni strumentari.
259
La gran maggioranza dei Codici della Repubblica richiede sempre la presenza dei tre testimoni strumentali
al momento del rogito del testamento pubblico aperto. Ne
fanno eccezione i CC degli Stati di Nayarit (art. 2647), del
Distretto Federale (art. 1513), di Jalisco (art. 2842), Bassa California Sud (art. 1418), Veracruz (art. 1444), Querétaro (art. 1388), Colima (art. 1407) e Sonora (art. 1589)
che prevedono l'intervento di due testimoni su richiesta
del testatore o del notaio. Questo requisito è soltanto opzionale. Nella prassi, succede che l'atto è redatto senza
l'intervento di testimoni. Infatti, la definizione dogmatica
del testamento è ridotto a quanto segue: “Il testamento
pubblico aperto è il testamento redatto davanti al notaio”.
I termini anteriori “…davanti al notaio e due testimoni”
sono stati abrogati (art. 1511 CCDF e 1444 CCVER). Il
CCCHIH, che è stato riformato in dicembre 2002, prevede sempre l'intervento di tre testimoni (art. 1415).
Questa forma testamentaria richiede necessariamente
l'intervento e il controllo del notaio. Quest'ultimo è responsabile in tutti i momenti della redazione delle clausole e dell'adeguamento dell'atto alla volontà dell'autore
nonché della lettura dell'atto redatto e dell'apposizione
delle firme rispettive e della chiusura finale dell'atto.
Inoltre, vi sono disposizioni concrete di applicazione
specifica che regolano le attribuzioni speciali del notaio
responsabile: gli art. 1514 e 1516-1518 enumerano i casi
eccezionali nei quali il testatore non può o non sa firmare, perché è sordo o cieco o perché non conosce la lingua
locale. L'art. 1519 regola i principi dell'unità dell'atto e
della fede pubblica nel caso in cui le formalità sono tutte
state rispettate. Se non sono state rispettate, il testamento
è invalido e la responsabilità spetta al notaio (art. 1520).
4.5.2. Il Testamento pubblico chiuso
Questo testamento non è steso in un atto ufficiale. Per
questa ragione, è caratterizzato come “chiuso” (cerrado).
Ciononostante, è pubblico perché richiede l'intervento
del notaio e di due testimoni.
Questo testamento può essere redatto dal testatore, ma
anche da un'altra persona, anche su carta ordinaria. La caratteristica di questo documento è che deve essere messo
in busta chiusa immediatamente dopo la redazione, l'apposizione della firma o della parafa. Di seguito, va presentato al notaio in presenza di due testimoni. Il testatore
deve allora dichiarare che la busta contiene la sua ultima
volontà. In questo modo, i testimoni e neanche il notaio
non possono informarsi del contenuto del testamento.
Un'altra persona può conoscere il contenuto del testamento soltanto nel caso in cui il testatore non sa o non
può firmare e la persona firma al suo posto. Naturalmente, questa persona gode della fiducia del testatore. Questa
forma testamentaria soddisfa interamente all'esigenza
della segretezza senza che manchi la presentazione formale dell'atto al notaio.
Il notaio deve infatti munire l'atto della fede pubblica e
deve anche provvedere all'adempimento di tutte le formalità richieste per questo tipo di contratto. A norma delle disposizioni dell'art. 1526, il notaio deve anche infilare il documento e l'atto, di seguito all'apposizione della firma del
testatore, dei testimoni e del notaio, nella sua propria busta.
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J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico
Notarius International 3-4/2005
Di seguito, il testatore deve consegnare fisicamente al
notaio il documento rispettivo e il notaio deve menzionare nel protocollo la data in cui ha autorizzato e consegnato il testamento al suo autore. Il documento può essere
depositato dal testatore. Quest'ultimo può anche rimetterlo ad una persona di sua fiducia o depositarlo nel archivio del tribunale.
Il notaio è responsabile per le formalità legate al testamento. Esistono due gravi sanzioni per lui nel caso
dell'inosservanza. Gli articoli 1520 e 1534 (CCDF) non
dispongono soltanto che il testamento privo di una delle
formalità è senza effetti, ma anche che il notaio deve assumere l'intera responsabilità per i danni e pregiudizi.
Inoltre, corre il rischio di perdere la sua funzione. In ogni
modo, se il notaio manca di menzionare “autorizzato” nel
suo verbale – un'irregolarità che non incide sull'atto – è
sanzionato con la sospensione per sei mesi.
Altri CC, come quelli di Guanajuato (art. 2789 e 2775)
e Quintana Roo (art. 1464 e 1451) prevedono come sanzione la perdita del carico della persona responsabile del
rogito dell'atto. I CC di Bassa California Sud (art. 1438 e
1424), Jalisco (art. 2857), Nayarit (art. 2668 e 2654) e
Querétaro (art. 1413 e 1397) dispongono che il notaio risponde unicamente per i danni e pregiudizi, oltre la sanzione amministrativa a norma delle disposizioni della
legge (quest'ultima soltanto nel caso di Nayarit). Tuttavia, non prevedono la perdita della carica (anche se impongono una pena di sospensione durante sei mesi sotto
diverse ipotesi).
I CC dello Stato di Michoacán (art. 1384) condanna soltanto al risarcimento dei danni e pregiudizi; la perdita della
carica o la sospensione non sono previste in alcun caso. Gli
Stati di Veracruz, Messico e Chihuahua hanno modificato
gli articoli che avevano previsto sanzioni rigide al riguardo.
differenze – le differenze concernano soltanto il valore
dell'immobile.
Tuttavia, questa modalità costituisce una novità che si
allontana chiaramente della concezione tradizionale del
testamento. Abbiamo già visto che il testamento è integrato nel documento dell'acquisto o della regolarizzazione, come se si trattasse di una clausola in più. Bisogna anche notare che può essere verificato in forma collettiva –
vale a dire che ogni comproprietario può – all'occorrenza
– istituire un legatario per la sua quota. Su questa base, è
permesso che il coniuge superstite intervenga nell'atto
per la quote in questione. Si tratta di una deroga alla disposizione dell'art. 1296 che abbiamo già analizzato.
D'altra parte, la legge dispone espressamente che i legatari possono richiedere la trasmissione dell'immobile
senza il beneficio d'inventario e senza dover costituire
una garanzia.
La trasmissione del titolo dal notaio si fa secondo la
procedura specifica prevista dall'art. 876 che à stato aggiunto alle disposizioni del CPCDF. In virtù di questa disposizione, bisogna presentare al notaio una copia certificata dell'atto di decesso del testatore nonché la prova
del testamento pubblico semplificato. Il notaio procede
alle pubblicazioni necessarie nei giornali nazionali menzionando i dati del caso e richiede anche – a diversi uffici – se esistono altri testamenti. In mancanza di opposizione, roga l'atto in questione e provvede alla sua iscrizione nel libro fondiario.
L'obiettivo di questa forma testamentaria può riassumersi nel fatto che può risolvere, rapidamente e economicamente, i grandi problemi legati alla consegna di titoli e
alla regolarizzazione degli immobili nel nostro paese,
particolarmente con riguardo dello sforzo delle autorità
che devono risolvere il problema per via amministrativa.
4.5.3. Il testamento pubblico semplificato
4.5.4. Testamento redatto all'estero
Il legislatore ha aggiunto al Codice Civile l'art. 1549
bis relativo al testamento pubblico semplificato. Questa
forma particolare di testamento è definita come segue:
Il testamento pubblico semplificato è il testamento redatto davanti al notaio e avente ad oggetto un immobile
che serve o servirà di abitazione per l'acquirente. Fa
parte dello stesso documento dell'acquisto o del documento della regolarizzazione dell'immobile effettuata
dalle autorità del distretto federale, da una dipendenza o
entità dell'amministrazione pubblica federale, o di in un
atto posteriore.
La stessa disposizione prevede come condizione che il
valore dell'immobile non deve eccedere una somma di $
314,000 pesos messicanos (circa $ 35,000 USD), oppure
l'equivalente di 25 volte il minimale di salario nel Distretto Federale, calcolato per anno.
Il testamento pubblico semplificato è previsto dal Distretto Federale (art. 1549 bis), ma anche dai CC di Bassa California del Sud (art. 1454), Chihuahua (art. 1406 e
1455), Colima (art. 871 bis e 1446 bis), lo Stato di Messico (art. 6.136), Nayarit (art. 2683 bis), Nuevo León (art.
1446 bis), Querétaro (art. 1460 bis) e Sonora (art. 1625
bis). Tra le disposizioni di questi Codici, vi sono poche
Il testamento deve rispettare la forma prevista dalla legge locale e i funzionari messicani, come rappresentati ufficiali sul luogo, assumono la funzione di notaio o consegnatario del testamento. Questi funzionari hanno l'obbligo di consegnare una copia al Segretariato delle Relazioni Straniere (Secretaría de Relaciones Exteriores – SRE),
dove si procede alla redazione dell'atto di consegna e alla pubblicazione dell'atto di decesso qualora il decesso è
intervenuto.
4.5.5. Testamento congiuntivo
Una disposizione espressa del nostro Codice (art. 1296)
dispone chiaramente che il testamento redatto da due o
più persone è proibito. Naturalmente, si tratta di una
conseguenza logica dell'attributo personale che si ritrova
nella definizione del testamento stesso (art. 1295).
L'impossibilità di testare congiuntamente è definitiva.
Non è possibile testare congiuntamente in nessun caso,
né a favore di un terzo straniero, né reciprocamente. Questo caso include anche l'impossibilità per un coniuge di
testare a favore dell'altro. E' ovvio che questa possibilità
è aperta soltanto nel caso in cui ciascuno degli sposi fa il
suo proprio testamento in un atto separato.
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J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico
In ogni modo, esiste un'eccezione importante espressamente prevista dalla nostra legislazione in virtù di una
riforma posteriore. Si trova nell'art. 1549 bis che abbiamo
già analizzato (testamento pubblico semplificato).
4.6. Successione con sostituzione fedecommissaria
Anche se il principio prevalente è quello della libertà
delle disposizioni testamentarie (art. 1295 e 1344), è
chiaro che la filosofia del CC mantiene uno schema di
certe restrizioni che limitano in alcuni casi la libertà del
testatore.
Queste restrizioni possono apprezzarsi in modo molto
chiaro nel caso della preservazione della libertà di testare dei propri eredi. Sono proibite dunque le sostituzioni
degli eredi o legatari di oltre una generazione, le clausole che dispongono la proibizione della vendita di certi
beni, le disposizioni fedecommissarie e le condizioni ovviamente illegali. E' per esempio espressamente previsto
che la condizione imposta ad un erede di assumere o di
abbandonare lo stato civile è considerata espressamente
come inesistente.
4.7. L'esecuzione testamentaria
Nel caso della successione legittima, l'amministratore
della successione (albacea) è nominato direttamente dal
giudice – o dal notaio – in un'assemblea che riunisce tutti gli eredi (art. 805 del CPCDF e 1862 del CCDF).
Quest'assemblea non si tiene soltanto nel caso di un erede unico oppure qualora gli interessati hanno votato a
partir del momento della convocazione. A norma
dell'enumerazione restrittiva del Codice, l'esecuzione testamentaria può essere universale, speciale, di mano comune o generale.
Il nostro Codice menziona anche altre forme di rappresentazione in materia successoria. Si tratta dell'esecutore
testamentario (ejecutor) (generale o speciale, art. 1702).
Le attività dell'esecutore testamentario si limitano all'asse ereditario la cui responsabilità gli è stata conferita.
L'art. 1728 menziona anche la funzione del verificatore (interventor). Quest'ultimo deve soltanto controllare le
attività dell'amministratore dell'eredità.
5. Diritto delle società
In materia di diritto civile messicano, esistono due tipi
di società: l'associazione civile (Asociación Civil – AC) e
la società civile (Sociedad Civil – SC).
5.1. L'associazione civile
A norma dell'art. 2670, la AC è definita come segue:
“Qualora più persone convengono di riunirsi, in modo
non transitorio, per realizzare un oggetto comune che non
è proibito dalla legge e che non è principalmente economico, costituiscono un'associazione”.
Questo contratto deve essere redatto per scritto e contenere gli statuti che devono essere iscritti nel registro
pubblico. L'intervento del notaio si estende spesso alla redazione dell'atto dell'assemblea costitutiva e degli statuti,
oltre la redazione del protocollo sull'atto.
261
Visto il carattere filantropico di questo tipo di associazioni (la legge dispone che non devono avere un oggetto
principalmente economico), i beni hanno un destino particolare nel caso di scioglimento dell'associazione regolato
dalle disposizioni degli statuti o dalle decisioni dell'assemblea. Le facoltà dell'assemblea sono limitate all'attribuzione esclusiva ai soci dell'equivalente delle loro quote.
Che cosa succede con i beni restanti? La legge, nel suo
articolo 2686 ultima parte, dispone che devono essere trasferiti ad un'altra associazione che persegue un obiettivo
similare a quello dell'associazione sciolta.
5.2. La società civile
Il secondo tipo di persona giuridica regolato dalla nostra legislazione civile è la società civile. “Concludendo
un contratto di società, i soci si obbligano mutuamente a
combinare i loro mezzi e sforzi per realizzare un obiettivo comune a carattere principalmente economico, a condizione che non si tratti di una speculazione commerciale.” (art. 2688 del CCDF)
Vediamo dunque che la grande differenza tra le associazioni e le società civili nel diritto messicano risiede
nell'oggetto, dato che le società perseguono un oggetto
“principalmente economico”. Oltre questa differenza importante, le società dispongono di un capitale sociale,
mentre le associazioni dispongono di un patrimonio. Per
questa ragione, le società hanno quote sociali e possono
dividere gli utili, le associazioni invece no. Inoltre, nel
caso delle società, i soci possono eventualmente cedere le
loro quote sociali, mentre che, nelle associazioni, i diritti
dei membri sono personalizzati. Finalmente, la responsabilità degli amministratori della società è solidale e
illimitata. Non è così per le associazioni.6
In genere, il contratto sociale è redatto per iscritto, ma
l'intervento del notaio è necessario nel caso di trasferimenti di beni che richiedono l'intervento del notaio. Inoltre, il contratto deve essere iscritto nel registro per essere
opponibile ai terzi. L'art. 2693 determina il contenuto del
contratto sociale.
E' importante notare che l'acquisto di beni immobili
dalle società deve avvenire nel rispetto delle disposizioni
dell'art. 27, frac. III, della CPEUM che contiene la limitazione seguente:
Le istituzioni di beneficenza pubblica o privata che
hanno per oggetto l'aiuto per i bisognosi, la ricerca scientifica, la diffusione dell'insegnamento, l'aiuto reciproco
dei soci o tutt'altro oggetto lecito, possono soltanto acquistare altri beni immobili se sono direttamente destinati
all'oggetto e indispensabile, nel rispetto delle disposizioni del decreto-legge.
L'obbligo degli amministratori in questo tipo di società
consiste in una garanzia sussidiaria per la responsabilità
illimitata e solidale. Gli altri soci devono soltanto eseguire il conferimento, in mancanza di disposizione contraria
nel contratto sociale.
6
MIGUEL ÁNGEL ZAMORA y VALENCIA, Contratos Civiles, Porrúa, Messico, 1998, p. 238-239.
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J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico
Finalmente, è importante notare che in Messico la costituzione di ogni tipo di società richiede sempre il permesso del segretariato delle relazioni stranieri (SRE) per
l'iscrizione della denominazione. La SRE tiene un registro elettronico delle denominazioni e della partecipazione di persone straniere, a norma delle disposizioni degli
art. 15 e 16 della legge sulla partecipazione straniera (Ley
de Inversión Extranjera – LIE).
5.3. Associazione e società di capitali
In Messico, esiste una legge speciale dell'anno 1934
(legge generale sulle società commerciali – Ley General de Sociedades Mercantiles, LGSM). Questa legge riconosce diversi tipi di società. Però, i tipi più frequenti
sono soltanto due: La società a responsabilità limitata
(sociedad de responsabilidad limitada) e la società anonima (sociedad anónima). Gli altri tipi sono molto rari
nella prassi per diverse ragioni.
5.3.1. La società a responsabilità limitata (SRL)
Nelle società a responsabilità limitata, i soci sono soltanto obbligati a eseguire i loro conferimenti. La legge
messicana non richiede un numero minimo di soci. Dispone soltanto che la società è costituita da “uno o più soci”. Tuttavia, la società non può avere più di 25 soci. In
conformità con tutto questo, la SRL porta spesso il nome
di uno o più soci, anche se la legge permette che è costituita o sotto una denominazione o sotto una ragione sociale. In ogni modo, la denominazione o la ragione sociale devono essere seguite dall'espressione letterale del carattere tecnico della società o dell'abbreviazione SRL; in
mancanza, i soci rispondono in modo sussidiario, limitato e solidale di tutti gli obblighi sociali. Se la società porta il nome di una persona che non è socio come ragione
sociale, questa persona risponde obbligatoriamente delle
operazioni dell'impresa fino a concorrenza del suo più
grande conferimento.
In Messico, è uso di aggiungere l'espressione “y compañía” (e compagnia) se si tratta di una ragione sociale e
se i nomi degli altri soci non sono menzionati. Inoltre, si
parla spesso di “successori”, espressione che non indica
automaticamente il decesso del socio originario, ma soltanto lo scioglimento del rapporto sociale oppure l'incorporazione di una società in un'altra.
A norma delle disposizioni della legge, il capitale non
deve essere inferiore a $ 5,000 pesos (circa $ 500 USD).
Il capitale deve essere sottoscritto interamente. Il 50 %
del capitale deve essere pagato immediatamente.
Quali sono le formalità da rispettare al momento della
costituzione? In genere, le società vanno costituite davanti al notaio. Le stesse formalità devono essere rispettate per le modifiche degli statuti.
Infine, è importante notare che – come nel caso delle
associazioni e delle società civili – bisogna domandare
alla SRE il permesso dell'iscrizione del nome delle società commerciali e il suo eventuale controllo nel caso di
persone straniere.
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5.3.2. Società anonima (SA)
La società anonima è la forma giuridica più frequente nella prassi delle società commerciali. Questa società è
caratterizzata da una grande versatilità e un'eccellente
immagine pubblicitaria. Ai sensi delle disposizioni dell'art. 87 della sopramenzionata LGSM: “La società anonima è la società che esiste sotto una denominazione e
che si compone esclusivamente di soci il cui obbligo è limitato al pagamento delle loro azioni. Il capitale minimo
di una SA deve ammontare a $ 50,000 pesos oppure circa $ 5,000 USD.
La legge dispone espressamente che la SA deve presentarsi sotto la forma tecnica di una “denominazione” spesso di fantasia perché la costituzione è interamente libera.
In ogni modo, la legge evita il rischio dell'omonimia con
un controllo burocratico realizzato dalla SRE che abbiamo già menzionato. Sia come sia, la denominazione di
questo tipo di imprese va obbligatoriamente seguita dalle
parole “Sociedad Anónima” (società anonima) o l'abbreviazione SA.
Qual'è la forma giuridica di una società anonima? Come abbiamo già detto, le società commerciali devono essere costituite davanti al notaio. In questo caso particolare, possono anche essere costituite con l'appello al pubblico risparmio. Questa forma di costituzione non è invece molto frequente nella prassi.
Nella prassi, il notaio stesso redige l'atto dell'assemblea
generale costitutiva nonché gli statuti. Gli art. 95 e 101
dispongono che i conferimenti in contanti si eseguono al
momento della redazione dell'atto sull'assemblea costitutiva e che, la costituzione della società approvata, bisogna procedere al rogito dell'atto e all'iscrizione dell'atto e
degli statuti. L'art. 90 richiede invece di comparire davanti al notaio.
5.4. Le società cooperative (SC)
In Messico, le società cooperative sono disciplinate da
una legge speciale che risale all'anno 1994. L'oggetto
della SC è l'organizzazione sociale integrata da persone
fisiche sulla base di interessi comuni e del principio della solidarietà, del proprio sforzo e dell'aiuto mutuale nello scopo di soddisfare ai bisogni individuali e collettivi
con la realizzazione di attività economiche di produzione,
di distribuzione e di consumo di beni e servizi.
Le SC vengono costituite da almeno cinque soci e
mantengono una struttura economica di capitale variabile. Per quanto riguarda le formalità richieste, l'art. 12 della legge prevede unicamente la necessità della legalizzazione delle firme da un'autorità pubblica, incluso il notaio. Qualora l'atto costitutivo è stato firmato, la SC ha la
personalità giuridica e dispone di un patrimonio. L'atto va
iscritto nel registro di commercio (registro público de comercio).
Per quanto riguarda la responsabilità, le società cooperative possono optare per la responsabilità limitata oppure per la responsabilità supplementare dei soci.Nel
primo caso, i soci limitano la responsabilità esclusivamente al valore del loro conferimento; nel secondo caso,
i soci sono tenuti a parti uguali per le operazioni della so-
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cietà, secondo il valore determinato in anticipo. E' importante notare che gli stranieri non possono assumere funzioni di gestione o amministrazione in questo tipo di società (art. 7°).
Finalmente, le SC possono anche essere società di consumazione, di produzione di beni o di servizi, di risparmio o di prestito. Quest'ultimo tipo di società è regolato
in una legge speciale, la legge sul risparmio e il credito
popolare (Ley de Ahorro y Crédito Popular).
5.5. Fondazione
Le fondazioni sono regolate dalla cosiddetta legge sulle istituzioni di assistenza privata per il Distretto Federale (Ley de Instituciones de Asistencia Privada para
el Distrito Federal) del 1998. Questa legge prevede due
tipi d'istituzioni di assistenza privata: le fondazioni (fundaciones) o le associazioni (asociaciones). L'art. 7° dispone che il nome o la denominazione è sempre seguita
dalle parole Institución de Asistencia Privada (o IAP –
istituzione di assistenza privata).
In genere, la costituzione di questo tipo d'istituzione è
regolata dalle regole generali della legislazione civile.
Malgrado tutto, esiste qualche eccezione d'applicazione
particolare. Tra le eccezioni, bisogna sottolineare la possibilità, nel caso delle fondazioni (che siano a carattere
transitorio o permanente), di costituirle in un testamento.
In questo caso, è importante notare che non è possibile
far valere l'incapacità di testare (art. 1313, frac. I, e 1314
del CCDF). In genere, non è neanche possibile di far valere vizi di forma. In questo modo sono protette l'intenzione volontaria dell'autore e la sua anima altruista.
5.6. Registro di commercio e rappresentazione
Da poco, esiste un nuovo regolamento sul registro di
commercio (Registro Público de Comercio). Il regolamento del 24 ottobre 2003 stabilisce il cosiddetto sistema
integrale di gestione del registro (Sistema Integral de
Gestión Registral – SIGER), che contiene il foglio commerciale elettronico, sulla base di formalità codificate in
anticipo dal Segretariato dell'Economia (Secretaría de
Economía). E' prevista una procedura rigorosa per l'iscrizione, la memorizzazione, la custodia, la sicurezza, la
consultazione, la riproduzione, la verifica, l'amministrazione e la trasmissione dell'informazione del registro attraverso due vie di trasmissione: la via elettronica (il notaio o il rappresentante utilizza il sistema SIGER) e la via
fisica (attraverso lo sportello corrispondente). Previa verificazione del documento ricevuto, viene rilasciato al notaio o al rappresentante un certificato con un numero progressivo nonché la data e l'ora del ricevimento dei due o
più atti che si riferiscono allo stesso foglio.
La firma elettronica utilizzata per l'elaborazione dei dati è la firma avanzata o affidabile, conforme a che ottempera ai requisiti di segretezza.
6. Diritto internazionale privato
6.1. Lex rei sitae
Le regole nazionali in materia di conflitti di legge sono
sparse. L'art. 121 comma II della CPEUM stabilisce, sen-
263
za dar luogo a dubbi, il principio della lex rei sitae. Dispone che i beni mobili o immobili sono disciplinati dalla legge del luogo della loro situazione. Altre regole principali si trovano negli articoli 12-15 delle disposizioni
preliminari (“Disposiciones Preliminares”) al CC. In
genere, si può dire – come previsto dall'art. 12 del CCDF
– che le “leggi per il Distretto Federale si applicano a tutte le persone che si trovano sul territorio di quest'ultimo,
che siano nazionali o straniere”.
Il CCDF aggiunge che “si applicano anche agli atti e
fatti sopravenuti sul territorio, salvo che prevedano l'applicazione di una legge straniera e, per il resto, con riserva delle disposizioni dei trattati e convenzioni ai quali il
Messico ha aderito”.
Anche l'art. 13 del CCDF stabilisce la regola della lex
rei sitae con una serie di disposizioni sul riconoscimento
delle situazioni giuridiche di altre entità della Repubblica
– stato e capacità delle persone, diritti reali immobiliari,
affitto, forma legittima degli atti – nel rispetto del principio secondo il quale occorre applicare il diritto del luogo
della conclusione dell'atto (locus regit actum).
Per quanto riguarda infine gli effetti giuridici, sono disciplinati dalla lex loci executiones. Si applica allora il diritto del luogo dell'esecuzione.
Il diritto straniero è applicato come all’estero, vale a
dire nel modo di un giudice straniero. Si applica per principio il diritto materiale, salvo nel caso di regole di conflitti che fanno un rinvio a una legge straniera. In ogni
modo, l'applicazione di istituti giuridici stranieri o di procedure analoghe è possibile se il diritto messicano non si
oppone. Esistono anche norme su questioni preliminari
pregiudiziali o incidenti e finalmente norme sull'applicazione necessaria e armonica di diverse leggi tenendo conto delle “esigenze di equità della fattispecie.”
Il diritto straniero non si applica nel caso d'intenzione
fraudolenta di evitare l'applicazione del diritto nazionale
o nel caso in cui è contrario all'ordine pubblico. Finalmente, bisogna menzionare gli articoli 284 bis del
CPCDF e 86 bis del CFPC che riguardano anche l'applicazione del diritto straniero e le possibilità del giudice locale che vuole ottenere le informazioni necessarie.
6.2. Altre disposizioni
Al di fuori di questo schema generale, si trovano altre
disposizioni isolate, come nei casi seguenti:
6.2.1. Testamenti (art. 1593-1598 CCDF)
Queste regole dispongono che il testamento redatto
all’estero produce tutti gli effetti in Messico, se è valido
ai sensi della legge straniera.
“I segretari della legazione (Secretarios de legación), i
consoli e i vice-consoli messicani possono agire nella
funzione di notaio o ricevere i testamenti dei cittadini nazionali all’estero nel caso in cui le disposizioni testamentarie devono essere eseguite nel Distretto Federale” (art.
1594).
La devoluzione successorale legale dei beni immobili
e dei beni mobili è regolata dalla legge della situazione
264
J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico
dei beni (lex rei sitae). Negli Stati di Puebla e San Luis
Potosí, i beni mobili sono invece disciplinati dalla legge
del domicilio (soltanto i beni immobili sono disciplinati
dalla lex rei sitae). Nello Stato di Quintana Roo, la legge
del domicilio regola la successione intera.
6.2.2. Società o associazioni (art. 2736 CCDF)
Sono rispettate le disposizioni private sulle persone
giuridiche straniere a norma del diritto applicabile
all'atto di costituzione (il principio: locus regit actum).
La capacità di agire delle persone giuridiche riconosciuta
a norma della legge messicana non può eccedere la capacità riconosciuta dal paese di origine. E' allora presunto
che il rappresentante della persona giuridica straniera in
questione abbia la facoltà di intervenire in tutti gli atti che
richiedono un'eventuale responsabilità.
6.2.3. Adozione (art. 410-E e 410-F CCDF)
La legge distingue due tipi di adozione:
- la cosiddetta adozione internazionale, cioè “l'adozione di persone di un altro paese la cui residenza abituale è situata al di fuori del territorio nazionale”
- e l'adozione da stranieri, cioè “l'adozione da cittadini di un altro paese, la cui residenza abituale è situata
sul territorio nazionale.”
Nel primo caso, l'adozione è disciplinata dai trattati internazionali che il Messico ha firmato. Nel secondo caso,
bisogna ovviamente applicare il CCDF. Finalmente, l'art.
410-F aggiunge che, se le circostanze sono uguali, i messicani sono preferiti nei riguardi degli stranieri.
Il CCDF prevede l'età di almeno 25 anni per poter adottare una persona e una differenza d'età di almeno 17 anni
tra il figli adottivo e il padre o la madre adottiva (art.
390). Tuttavia, questa regola non è rispettata che da 10
entità della Repubblica. Il resto, oppure 22 Codici, prevedono età diverse – un'età tra i 18 e i 30 anni per poter
adottare e una differenza d'età tra i 10 e i 20 anni tra il figlio e il genitore adottivo.
6.2.4. Capacità degli stranieri
A norma delle disposizioni degli articoli 1327 e 1328
del CCDF, le persone fisiche e giuridiche straniere sono
generalmente capaci di acquistare beni per via di devoluzione successoria testamentaria o ab intestato nel rispetto
delle disposizioni della CPEUM. Esiste una sola limitazione: L'eventuale mancanza di reciprocità internazionale.
6.2.5. Stato civile acquistato all'estero
La legge dispone espressamente che, per determinare
lo stato civile acquistato da cittadini messicani all'estero
fanno prova i documenti da loro esibiti, e questo nel rispetto delle disposizioni del CPC e a condizione che l'atto rispettivo sia iscritto nel registro dell'autorità corrispondente (art. 51 CCDF).
6.2.6. Titoli di credito emessi da stranieri
Gli articoli 252-258 della Legge generale sui titoli e
operazioni di credito (Ley General de Títulos y Operaciones de Crédito – LGTOC) dispongono che la capacità per
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emettere titoli all'estero o per concludere tutti gli atti
menzionati in questi ultimi è regolata dalla legge del paese in cui il titolo è emesso o l'atto concluso e che la legge messicana si applica alla capacità. La stessa legge disciplina la capacità degli stranieri di emettere titoli o di
concludere uno degli atti menzionati in questi titoli all'interno della Repubblica.
6.3. Documenti provenienti dall'estero
Gli art. 139-140 della LNDF prevedono la stesura di un
protocollo su questo tipo di documenti una volta legalizzati, apposta l'apostille o tradotti, su richiesta della parte
interessata e senza il bisogno di una decisione giuridica
salvo che si tratti di poteri conferiti da consoli messicani.
Art. 140 LNDF: Qualora i poteri conferiti al di fuori
della Repubblica sono legalizzati, dotati dell'apostille o
tradotti, all'occorrenza, da traduttori esperti devono essere protocollati per produrre effetti ai sensi della legge.
Questo non vale per i poteri conferiti dai consoli messicani.
L'art. 21 della CPEUM che abbiamo già menzionato si
applica anche al livello internazionale. Gli articoli 130131 del CFPC contengono le stesse disposizioni.
Richiedono un mandato giudiziale espresso per la redazione del processo verbale gli Stati di Aguascalientes,
Bassa California, Campeche, Guerrero, Nuevo León, Oaxaca (all'eccezione dei poteri), Tabasco, Tamaulipas,
Tlaxcala e Yucatán (10 entità).
Contrariamente agli Stati menzionati, esiste un gran
numero di Stati (Bassa California Sud, Chiapas, Chihuahua, Durango, Stato di México, Hidalgo, Morelos, Nayarit, Veracruz, Quintana Roo, San Luis Potosí, Sinaloa e
Zacatecas) che non richiedono una decisione giudiziale e che prevedono unicamente la redazione di un protocollo prima della legalizzazione davanti al notaio, la designazione delle parti, e eventualmente una traduzione da
un traduttore esperto.
In qualche caso (per esempio, lo Stato di Messico, Nayarit, Quintana Roo, Sinaloa e D.F.), è disposto espressamente che il protocollo non domanda nessun ordine o
mandato giudiziale. Lo Stato di Messico aggiunge che il
notaio costata il documento redigendo il protocollo.
Provvede a che non contenga nessuna disposizione contraria alla legge e ai buoni usi e costumi. La legge sul notariato dello Stato di Jalisco permette la produzione di
prove in due lingue in due colonne parallele (art. 127).
Insomma, la tendenza attuale della problematica della
validità del documento proveniente dall’estero è di abbandonare l'esigenza del mandato giudiziario per la redazione del protocollo e di ridurre la necessità di quest'atto
unicamente ai casi in cui tali documenti non contengono
un'apostille o un certificato consolare. D'altra parte, si costata la tendenza di permettere al notaio stesso di redigere il protocollo se conosce la lingue in questione (oppure
a tutt'altra persona identificata regolarmente che può anche essere un non esperto). E' logico che la proposizione
finale risiede nell'armonizzazione nazionale e all'adattamento ai trattati e convenzioni internazionali ai quali il
Messico ha aderito.
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7. Diritto tributario
7.1. Trasmissione di patrimonio immobiliare
Il notaio ha l'obbligo di pagare le imposte fissate per
l'operazione in questione a norma delle disposizioni della legge sulle imposte e sulla pensione (Ley del Impuesto Sobre la Renta – LISR) e delle disposizioni degli articoli 14 – 14 A del Codice fiscale della Federazione
(Código Fiscal de la Federación – CFF).
L'imposta è fissata sulla base del valore del corrispettivo ottenuto per la vendita. In mancanza di un corrispettivo, è fissata sulla base di un valore valutato. Esistono tuttavia eccezioni alla regola dei frutti della compravendita
nell'ipotesi della trasmissione del patrimonio a causa di
morte, per donazione o fusione di società e della vendita
di certi titoli di credito che hanno prodotto interessi.
La procedura del calcolo dell'imposta annuale è più o
meno complessa secondo l'operazione in questione. Insomma, si può dire che bisogna fare le deduzioni previste
dall'art. 148 della legge menzionata che prevede l'aggiornamento dei costi dell'acquisto. Le detrazioni non possono mai essere inferiore al 10 % dell'importo della vendita. Si può anche sommare gli investimenti in costruzioni,
riparazioni o estensioni, nonché gli onorari del notaio e le
imposte, diritti e valutazioni, le commissioni e la mediazione.
Dopo aver dedotto quanto menzionato qui sopra, si ottiene il guadagno, vale a dire la differenza risultante del
calcolo. Il guadagno deve essere diviso per il numero di
anni passati tra le due date dell'operazione, cioè la data
dell'acquisto e la data della vendita – senza eccedere i
vent'anni.
Il notaio effettua i pagamenti provvisionali per la vendita dei beni immobili sulla base di una tariffa prestabilita che è il risultato della divisione del guadagno per il numero di anni passati tra l'acquisto e la vendita. La tariffa
è moltiplicata per il numero di anni.
Il notaio dispone di un termine di quindici giorni a partir della data della firma per effettuare il pagamento provvisionale, sempre sotto la sua responsabilità.
7.2. Reddito per l'acquisto dei beni
L’imposta sul reddido è prevista dall'art. 155 della
LISR. E' anche possibile fare detrazioni in questo caso a
norma delle disposizioni dell'art. 156. Bisogna tuttavia
notare che il pagamento provvisiorio ammonta al 20 %
del reddito. Il notaio dispone anche di un termine di quindici giorni per fare il pagamento provvisionale, sempre
sotto la sua responsabilità.
7.3. Imposta sul valore aggiunto (IVA)
La tassa sul valore aggiunto è percepita per le operazioni classificate come compravendite (Art. 14 e 14-A del
CFF).
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Ne fanno eccezione la trasmissione di beni a causa di
morte e le donazioni. L'imposta non è percepita neanche
nel caso di vendita di terreni o di costruzioni ad uso abitativo, all'eccezione degli alberghi (art. 9° della legge
sull'imposta sul valore aggiunto – Ley del Impuesto al Valor Agregado).
Il Codice presume che la vendita ha luogo al momento
delle controprestazioni effettive. A partir di questo momento comincia a decorrere un termine di quindici giorni per il pagamento dell'imposta. L'imposta ammonta al
15 % del valore del bene. E' a carico del contribuente che
la trasferisce separatamente alle persone che acquistano i
beni, il diritto di uso o i servizi.
7.4. Trasferimento della proprietà
Al livello locale, il trasferimento di immobili è assoggettato all'imposta sul trasferimento di proprietà (traslación de dominio). Questo vale anche per le trasmissioni di immobili a causa di morte, i conferimenti per le società, il trasferimento di diritti reali, l'aggiudicazione, le
prescrizioni positive, i cambi, l'amministrazione fiduciaria, la divisione della comproprietà o la dissoluzione di
una società coniugale – per la parte eccedente.
Per calcolare quest'imposta, serve come base un valore
estimato da un esperto. La tariffa è variabile secondo le
entità della Repubblica. Tuttavia, ammontano a un ammonto tra il 0.50 e il 2 % del valore. Il termine per il pagamento dell'imposta è anche variabile. Il termine più
lungo è di 30 giorni. I notai e il contribuente sono solidalmente responsabili per il calcolo e l'intero obbligo.
7.5. Iscrizione dei documenti nel registro
Infine, l'iscrizione dei documenti nel libro fondiario
(Registro Público de la Propiedad) fa nascere diritti a
condizione che riguardino immobili o diritti reali. Le tariffe sono molto diverse nelle diverse entità. Talvolta è
prevista una tassa fissa, talvolta una percentuale, talvolta
dipende da un minimale di salario. E' anche possibile fissare tariffe minime e massime.
7.6. Imposta sulle successioni e sulle donazioni
Le successioni e le donazioni non sono assoggettate ad
un'imposta speciale. Per questa ragione, bisogna rinviare
alla regola generale menzionata nei paragrafi precedenti
che dispone che sono esentida dall’imposta sul reddido le
donazioni tra coniugi o parenti in linea diretta – salvo
qualche eccezione – e in genere ogni tipo di donazione
fissando un massimo per il valore totale delle donazioni
che si ricevono nel corso di un anno (art. 109 frac. XIX
della LISR).
8. Bibliografia
vedi pagina 199.
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