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Rapporto nazionale Messico
250 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico Rapporto nazionale Messico Contenutu 1. Diritto notarile 2. Diritto Civile 3. Diritto di famiglia 4. Diritto delle successioni 5. Diritto delle società 6. Diritto internazionale privato 7. Diritto tributario page 250 252 254 257 261 263 265 L'attualità dei fatti giuridici: 1o giugno 2005. 1. Diritto notarile 1.1. Storia Anche se esistevano già funzionari all'epoca prespagnola, nominati tlacuilos, che mettevano per iscritto i fatti ed eventi storici più importanti, è solo al momento della scoperta dell'America e la conquista delle nazioni indigene che ebbe luogo l'impianto del notariato sul territorio conosciuto oggi col nome di Messico. Si sa che, all'epoca, il conquistatore HERNÁN CORTÉS si faceva accompagnare dal notaio DIEGO DE GODOY. Il primo atto notarile fu redatto sul territorio continentale americano in ciò che è attualmente il porto di Veracruz, nel 1519. Durante i tre secoli seguenti caratterizzati dal regime coloniale spagnolo, i notai del viceregno si adattavano, nell'esercizio dei loro funzioni, al sistema giuridico esistente in Spagna, facendo alcune volte eccezioni per un'applicazione particolare sotto la legislazione indiana (la cosiddetta Recopilación de Leyes de los Reinos de las Indias). Al momento del movimento d'indipendenza delle colonie americane nella seconda e la terza decade del ottocento, il notariato conobbe un grande sconvolgimento dovuto al distacco, pur graduale, con la legislazione della penisola spagnola. Malgrado tutto, le strutture della funzione si sono per la maggior parte mantenute e la prassi quotidiana del notariato rifletteva senza dubbio la stessa tradizione peninsulare. All'epoca, esisteva un gran numero di leggi come fonti legislative, tra l'altro la Recopilación de Indias, la Novísima Recopilación, il Fuero Real e las Siete Partidas. 1.2. Tipi di notai Quanti diversi tipi di notai esistono nel paese ? In fondo, esiste solo un titolare per ogni studio notarile, quest'ultimo è denominato notaio (notario) o notaio pubblico (notario público). Sulla penisola di Yucatán esiste soltanto il tipo di notaio pubblico (escribano público). Questi funzionari sono anche nominati dal esecutivo locale (Ejecutivo local). Esercitano le loro funzioni soltanto per un periodo di tre anni. Non sono necessariamente avvocati. Godono della fede pubblica come i notai, se il valore degli atti rogati non eccede la somma di 500 giorni di salario minimo, cioè $ 22,025 pesos oppure $ 2,000 USD. Per quanto riguarda il supplente del notaio, esiste una pluralità di denominazioni e funzioni cosicché vengono Notarius International 3-4/2005 utilizzate diverse denominazioni come supplente (suplente), associato (asociado), aggiunto (adscrito), rappresentante interimario (interino), ausiliario senza titolo (supernumerario, auxiliar), notaio provvisionale (provisional), sostituto (sustituto), etc., secondo l'entità federativa. Attualmente vi sono quattromila notai nel paese intero, su una popolazione di più di 100 milioni di abitanti. 1.3. Fonti del diritto Gli Stati Uniti Messicani comprendono 32 entità federative, distretto federale incluso. I regimi interni di queste entità sono autonomi e ciascuna delle entità possiede un proprio Codice Civile (nella maggior parte dei casi, questi Codici sono simili). Questo vale anche per le leggi notarili e per le leggi sui registri locali. Il sistema legislativo del notariato si compone quindi di un mosaico complesso di 32 Codici Civili (e un Codice Civile federale), 32 leggi notarili e 32 leggi sui registri. Il diritto commerciale è invece regolato a livello nazionale. Esiste un unico Codice di Commercio (Código de Comercio) e una sola legge sulle società commerciali (Ley de Sociedades Mercantiles). Questo rapporto si concentra sul Codice Civile di 1932 (Código Civil – CCDF) e sulla legge sul notariato (Ley del Notariado – LNDF) del 2000 concernente la Città del Messico, senza dimenticare le particolarità proprie delle entità federative.1 Abbiamo prestato un'attenzione particolare a queste entità e città e, per facilitare la consultazione, abbiamo citato la disposizione legale applicabile alla fattispecie. 1.4. Accesso alla professione 1.4.1. Carriera notarile La LNDF ha creato la cosiddetta carriera notarile nell'art. 49, che dispone quanto segue: La formazione notarile e l'estensione dell'imparzialità giuridica e delle conoscenze a favore dell'istituto giuridico sono garantiti da questa legge, e per questa ragione, le disposizioni sulla carriera notarile mettono a disposizione delle condizioni di formazione teorica e pratica; una formazione deontologica e personale sufficiente per permettere ai giuristi idonei alla funzione notarile, sulla base di esami pubblici realizzati da una commissione qualificata, di accedere alla funzione notarile alle migliori condizioni di servizio e di uguaglianza per il bene della Città e per l'evoluzione positiva del notariato. La carriera notarile è fondata su otto principi, cioè l'eccellenza, la specializzazione, la legittimazione, l'oggettività, il professionismo, l'imparzialità, la autonomia e l'indipendenza (art. 50 LNDF; art. 53 LNNAY). 1 Le leggi messicane (le leggi federativi e le leggi dello Stato) sono pubblicate in Internet: http://www.diputados.gob.mx/LeyesBiblio/ gobiernos.htm Per quanto riguarda la storia delle leggi, lo stato attuale della legislazione notarile è il seguente: Le leggi più anziane sono quella di Tabasco del 1976 e quelle di Yucatán del 1977. Le leggi notarili le più recenti sono quella di Campeche (2000), del Distretto Federale (2000), di Veracruz (2004), di Chiapas (2005) e di Nayarit (2005). Notarius International 3-4/2005 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico 1.4.2. Esame di “opposizione” L'accesso alla professione è sempre garantito dall'esame d'opposizione (examen de oposición) (anche se non si tratta di una regola valevole in tutto il paese) e dall'adempimento di una serie di requisiti ai sensi dell'art. 54 della LNDF. Questi requisiti si limitano a richiedere di essere messicano di nascita, di essere un professionista del diritto e di aver esercitato la pratica notarile durante almeno dodici mesi senza interruzione. Si constata una tendenza crescente a favore della necessità di esami d'opposizione nel notariato. Attualmente, 27 entità federative in totale richiedono l'esame per poter esercitare la funzione di notaio, anche se bisogna chiarire che negli Stati di Coahuila e Querétaro, l'esecutivo dello Stato può prescindere da questo requisito a norma di una espressa disposizione legale. Le leggi notarili dello Stato di Yucatán, Hidalgo e Puebla richiedono l'esame soltanto per l'aspirante, ma non per ottener il titolo abilitativo alla funzione. Anche la legge sul notariato di Puebla prescinde dall'esame a favore degli avvocati che abbiano già acquisito il titolo universitario di “notaio”. Nello stesso Stato nonché nello Stato di Veracruz, il supplente può succedere al titolare della funzione senza passare l'esame di opposizione (art. 65 LNPUE e 55 LNVER). Infine, gli Stati di Aguascalientes e di Michoacán sono i soli da non richiedere l'esame di opposizione – né per l'accesso alla funzione notarile, né per essere aspirante all'esercizio della funzione. 1.5. Funzioni notarili 1.5.1. Il rogito In genere, le attribuzioni del notaio si limitano al rogito per garantire l'autenticità e la sicurezza degli atti nei quali interviene su domanda degli interessati. “Il notaio è un professionista del diritto dotato della fede pubblica dallo Stato, che deve ricevere, interpretare e rogare l'atto sulla volontà delle parti che esprimono il loro consenso davanti a lui e conferire l'autenticità e la sicurezza giuridica agli atti rogati ed i fatti sottopostigli, mediante gli strumenti giuridici coi quali esercita la funzione. Il notaio deposita gli atti, rilascia copie e attribuisce agli atti la pubblica fede. Agisce anche come ausiliare dell'amministrazione della giustizia, come consigliere, arbitro o consulente internazionale nei termini determinati dalle relative disposizioni legislative” (art. 42 LNDF e anche art. 42 LNNAY). Questa funzione à senza dubbio complicata: “...si tratta di una funzione pubblica perché è conferita dallo Stato e dalle leggi che provvedono al riconoscimento pubblico dell'attività del notaio e della documentazione notarile al servizio della società. Inoltre, il notaio è autonomo e libero e agisce attraverso la fede pubblica.” (art. 26 LNDF). La funzione notarile definita in questo modo è sottoposta a tutt'un sistema di incompatibilità, di proibizioni e di esimenti: L'art. 32 della LNDF dispone allora che la funzione notarile è incompatibile con ogni tipo di dipendenza o impiego, carico o commissione pubblica o priva- 251 ta nonché con l'esercizio della professione di avvocato. Il notaio non può neanche essere commerciante, ministro di culto o operatore economico, indipendentemente dal tipo. E' inamovibile. A norma della dottrina nazionale più pura, il notaio deve ascoltare le parti, interpretare la loro volontà e consigliarle; preparare, rogare e autenticare l'atto nonché consegnare copie degli atti.2 1.5.2. Attribuzioni del notaio Tra le attribuzioni più importanti del notaio vi sono le seguenti: - In materia di diritto civile: La redazione di ogni tipo di contratto tra privati, come gli atti di compravendita, di permuta, le donazioni, i mutui, le locazioni, i condomini, la costituzione di diritti reali, i contratti di garanzia ecc.. - In materia di diritto della famiglia: Le convenzioni patrimoniali tra coniugi, le convenzioni prima del divorzio, o della separazione, le convenzioni sulla patria potestà, la custodia, la tutela, i cambiamenti di nomi, gli atti notori, le donazioni tra i coniugi, il riconoscimento della paternità e la costituzione del patrimonio familiare. - In materia di diritto delle successioni: la redazione di testamenti, le procedure successorie con o senza testamento, la divisione e l'attribuzione dell'asse ereditario. - In materia di diritto delle società: Gli atti costitutivi delle società commerciali, la redazione degli atti delle assemblee ordinarie e straordinarie, il trasferimento di azioni, lo scioglimento e la liquidazione delle società nonché la redazione dei relativi verbali. - in materia di diritto agrario: intervento in certe assemblee concernenti il territorio del comune (o territorio comunale) e il trasferimento di parcelle. - in materia di diritto processuale: intervento nelle procedure concernenti gli atti per costatare diverse situazioni e fatti richiesti dagli interessati per la precostituzione di prove. In qualche Stato della Repubblica, l'intervento del notaio in materia di procedura è molto importante, soprattutto in materia di giurisdizione volontaria. A Veracruz, per esempio, il notaio può intervenire negli atti seguenti: - giustificazione di fatti e prove di diritti; - prova della residenza, della buona condotta o della dipendenza economica; - prova del titolo di un diritto reale; - cambiamento volontario del nome; - procedura volontaria di misurazione dei terreni; - costituzione e liquidazione volontaria del patrimonio familiare; - liquidazione volontaria della società coniugale; 2 BERNARDO PÉREZ FERNÁNDEZ rúa, Messico, 1997, p. 149. DEL CASTILLO, Derecho notarial, Por- 252 - J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico costituzione e modifica volontaria delle convenzioni matrimoniali; successione testamentaria o successione ab intestato rinuncia dell'esecutore testamentario o nomina di quest'ultimo (art. 699-A CPCV). 1.6. Procedura del rogito 1.6.1. Rogito Gli art. 100-142 della LNDF regolano in modo dettagliato la procedura del rogito. La scrittura sugli atti deve essere non cancellabile e l'atto non deve contenere abbreviazioni, all'eccezione dell'iscrizione. Non sono ammesse cifre, salvo le cifre in lettere. Gli spazi vuoti devono essere cancellati. E' possibile fare correzioni tra le righe del testo. L'espressione equivocata deve allora essere cancellata. In ogni modo, bisogna confermare alla fine del documento i passaggi corretti. E' proibito rigorosamente correggere e di cancellare il testo. Il notaio deve redigere l'atto in spagnolo, anche se può eccezionalmente utilizzare parole in un'altra lingua. Deve menzionare sull'atto la data e il luogo, i nomi completi delle persone comparse e la denominazione legale dell'atto. Deve anche esporre la situazione con la più grande diligenza, menzionare, per la fattispecie, i titoli di proprietà rispettivi, le date del registro e i documenti amministrativi e fiscali necessari. Inoltre, deve descrivere in modo dettagliato l'immobile o l'oggetto dell'atto giuridico per la fattispecie; menzionare i poteri, stendere regolarmente le clausole convenute tra le parti nonché le rinunce a diritti. Aggiunge all'atto i documenti che giudica importanti e deve confermare, sotto la sua fede, di conoscere le parti (menzionando le loro date per l'identificazione), di essersi assicurato della loro identità, di aver letto l'atto alle parti e di aver spiegato alle parti gli effetti legali; inoltre, deve menzionare i fatti intervenuti al momento del suo intervento. Tutto questo si fa in un linguaggio giuridico chiaro, conciso e preciso, senza espressioni inutili o invecchiate. Alla fine dell'atto, le parti e gli interessati devono firmare o siglare, il notaio deve chiudere l'atto con la sua firma, il sigillo e l'espressione “Ante mí” (davanti a me). 1.6.2. Protocollo aperto o chiuso Il documento sopramenzionato deve essere redatto su fogli o in un libro vidimato dal governo locale, sotto la forma di un protocollo “aperto” o “chiuso” (protocolo abierto o cerrado). I fogli del protocollo “aperto” devono portare numeri per la loro identificazione. Inoltre, per garantire la sicurezza giuridica, portano filigrane o altre caratteristiche speciali. Attualmente, vi è una forte corrente in favore del protocollo “aperto” il quale è stato via via accolto da diverse legislazioni locali. 21 Stati lo prevedono già nelle loro leggi, obbligatoriamente o come opzione, 11 Stati non lo prevedono. Bisogna tuttavia menzionare che 4 Stati tra questi 11 Stati conoscono il cosiddetto protocollo “aperto speciale” (protocolo “abierto especial”) per le autentiche concernenti immobili di interesse pubblico che altri Stati hanno espressamente abbandonati per introdurre la forma generale del protocollo “aperto”. Notarius International 3-4/2005 Gli interessati hanno il diritto di chiedere al notaio certificati, copie certificate, o certificazioni dell'atto integrale o di una parte dell'atto, a meno che, in questo ultimo caso, ciò non comporti dei danni. I certificati redatti da notai sono soggetti a procedure di sicurezza che si riflettono visibilmente in un frontespizio che identifica il notaio e reca il numero del suo studio, il tribunale competente e il governo locale competente. E' anche uso che il frontespizio menzioni il logotipo o intestazione del notaio. I fogli impressi invece dal testimone devono portare obbligatoriamente il sigillo e la firma o la parafa del notaio, e in alcuni casi, il “kinegramma” rispettivo.3 1.6.3. Atti pubblici Sono atti pubblici gli atti la cui redazione spetta, a norma della legge, a un funzionario pubblico dotato delle fede pubblica e nel limite della sua competenza nonché le copie dell'atto rilasciate da funzionari pubblici nell'esercizio delle loro funzioni. La qualità di “pubblico” è provata con l'esistenza, sull'atto, del sigillo, delle firme e di altri segni esteriori previsti dalle legge nel caso particolare (art. 129, CFPC). 1.7. La tariffa notarile Non esiste una tariffa fissa per gli onorari dei notai. Nei fatti, gli onorari notarili sono regolati in qualche rara entità federativa, come per esempio nel Distretto Federale e a Veracruz. E' possibile che alcuni altri Stati prevedano disposizioni legali sugli onorari. Ma anche se le disposizioni sono valide, restano lettera morta nella prassi perché sono antiquate, la loro applicazione è complicata e sono distorte di seguito all'inflazione monetaria subita dal paese nel passato recente. 1.8. L'organizzazione professionale La grande maggioranza delle leggi notarili della Repubblica Messicana prevede una camera comune come istituzione che raggruppa obbligatoriamente tutti i notai dell'entità in questione. Dal punto di vista nazionale, il Consiglio nazionale del Notariato Messicano (Asociación Nacional del Notariado Mexicano – ANNM)4 è stato creato nel 1955. Tutti i notai del paese possono aderire al consiglio se lo desiderano. Il Consiglio raggruppa i presidenti delle camere e dei consigli notarili regionali del paese intero. Il notariato è dunque largamente rappresentato a livello nazionale, anche se è certo che il Consiglio non conta tutti i notai del paese tra i suoi membri. 2. Diritto Civile 2.1. Diritto civile generale Il Codice Civile del Distretto Federale (CCDF) è in vigore fin dal 1932. E' stato soggetto a importanti riforme negli ultimi anni. E' largamente influenzato dal Code 3 4 Le nuove leggi del notariato di Veracruz, Tabasco e Nayarit richiedono già obligatoriamente il kinegramma (art. 136 LNVER) o l'ologramma (art. 40 LNTAB e art. 148 LNNAY). Internet: www.notariadomexicano.org.mx Notarius International 3-4/2005 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico Napoléon del 1804 e la sua struttura somiglia a quella del Code Napoléon. Tutti i Codici della Repubblica si somigliano, ma esistono anche differenze tra loro, alcune sono persino molto importanti. Per esempio, la gran maggioranza dei Codici contiene la nozione di “atto giuridico”. In fatti, gli art. 1792, 1973 e 1859 del CCDF contengono le definizioni della convenzione e del contratto sulla base della teoria francese del Code Napoléon. Ciononostante, qualche Codice si allontana da questo schema dottrinale. Questo è il caso per i Codici Civili di Quintana Roo (art. 135-425), Coahuila (art. 1899-2198) e Guerrero (art. 1593 ss.) che fondano sulla teoria del “negozio giuridico”. I Codici civili più risalenti del paese sono quelli di Veracruz (1932), Nuevo León (1935), Michoacán (1936), Chiapas (1938), Hidalgo y Sinaloa (1940), Campeche e Oaxaca (1943), San Luis Potosí (1946), Aguascalientes (1947), Durango (1948), Sonora (1949), Colima (1953), Guanajuato (1967), Baja California e Chihuahua (1974) e Tlaxcala (1976). I più nuovi Codici sono quelli di Quintana Roo (1980), Nayarit (1981), Puebla (1985), Zacatecas (1986), Tamaulipas (1987), Querétaro (1990), Guerrero e Yucatán (1993), Morelos (1994), Jalisco (1995), Bassa-California Sud (1996), Tabasco (1997), Coahuila (1999) e, finalmente, dello Stato di Messico (2002). 2.2. Diritto immobiliare Il secondo libro del CCDF tratta in modo dettagliato il possesso, la proprietà, l'usufrutto, l'utilizzazione, il diritto d'abitazione e la servitù. La compravendita di immobili e i contratti speciali sono invece soltanto regolati nel libro quarto (De las Obligaciones – Delle Obbligazioni), nella seconda parte (De las diversas especies de contratos – diversi tipi di contratti). In diritto messicano, il contratto di compravendita è consensuale. Infatti, ai sensi dell'art. 2248, “La compravendita ha luogo se uno dei contraenti si obbliga a trasferire la proprietà di una cosa o di un diritto e l'altro contraente si obbliga a pagare un prezzo determinato in denaro”. In genere, la compravendita è conclusa quando i contraenti hanno espresso il loro consenso alle prestazioni, anche se queste ultime non sono ancora state realizzate. 2.3. Compravendita di immobili 2.3.1. Requisite di forma Il contratto di compravendita richiede certe formalità da rispettare quando l'oggetto è costituito da immobili. Il CCDF dispone che le compravendite che portano su un valore di 365 volte il salario minimo giornaliero in Città del Messico (circa $ 16,100 pesos, oppure circa $ 1,500 USD) possono effettuarsi mediante un contratto privato davanti a due testimoni. In questo caso, il notaio, giudice o il responsabile del registro deve autenticare la firma. Questo vale anche per la costituzione o la cessione di diritti reali concernenti la stessa somma di denaro. Per i contratti di compravendita di immobili conclusi dallo Stato a favore di persone povere è invece possibile prescindere dai testimoni e della legalizzazione delle firme. 253 Bisogna precisare che questi contratti di interesse sociale sono quasi sempre soggetti a una riduzione della tariffa del 50 %. Ogni contratto che eccede il valore di $ 1,500 USD deve essere rogato dal notaio. 2.3.2. Il rogito La procedura del rogito può essere riassunta come segue: - Dapprima, il notaio ha l'obbligo di richiedere al libro fondiario (registro público) un certificato sull'esistenza o l'inesistenza di diritti gravanti sull'immobile oggetto del contratto di compravendita. - Questa richiesta serve anche di avviso anticipato circa l'operazione in questione. Il responsabile del registro annota la futura compravendita. L'annotazione à valida durante 30 giorni naturali. - Una volta firmato l'atto, il notaio deve consegnare un altro avviso anticipato sul quale iscrive la data dell'atto e appone la sua firma. - Dopo la redazione dell'atto, il notaio deve continuare con la procedura del pagamento dei diritti e delle imposte dell'operazione in questione. Quando i diritti e le imposte sono pagati, deve consegnare il certificato necessario per l'iscrizione definitiva nel libro fondiario. 2.3.3. L'iscrizione nel libro fondiario Il libro fondiario obbedisce ai principi della pubblicità, dell'iscrizione, della specificazione, del consenso, dell'ordine successivo, della domanda, della priorità, della legalità e della presunzione dell'esattezza dell'iscrizione. L'art. 3042 del CCDF dispone che gli atti seguenti sono soggetti all'iscrizione: - i titoli sulla base dei quali la proprietà, il possesso originario e altri diritti reali su immobili sono costituiti, dichiarati, riconosciuti, acquisti, trasmessi, modificati, limitati, gravati o estinti; - la costituzione di un patrimonio familiare; - i contratti di locazione dei beni immobili per un periodo di più di sei anni e i contratti che prevedono pensioni anticipate per più di tre anni e - gli altri titoli per i quali la legge prevede espressamente l'iscrizione. 2.4. Contratto di costruzione In Messico, questo tipo di contratto è regolato parzialmente dalla legge federale sulla protezione del consumatore (Ley Federal de Protección al Consumidor). Questa legge regola, nei suoi articoli 73 – 76, le operazioni concernenti immobili, prevedendo che gli atti relativi sono soltanto soggetti a questa legge se i fornitori sono lottizzatori, costruttori, promotori o altre persone che intervengono nella consulenza e la compravendita pubblica di immobili che servono di abitazioni o se garantiscono al consumatore il diritto di utilizzare gli immobili temporaneamente ai sensi degli articoli 64 e 65, e che tali contratti devono obbligatoriamente essere iscritti dalla Procura- 254 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico toria Federale della Protezione del Consumatore (Procuraduría Federal de Protección al Consumidor). Inoltre, il contratto in questione deve obbedire a certi requisiti minimi regolati dettagliatamente dalla legge (art. 73 bis e 73 ter). 2.5. Condomini e diritto di superficie In Messico, i condomini sono disciplinati da una legge speciale denominata Ley de Propiedad en Condominio de Inmuebles para el Distrito Federal (LPCI) del 1999 che regola la costituzione, la modifica, l'organizzazione, il funzionamento, l'amministrazione e il fine del regime. Esistono tre tipi di condomini secondo la loro struttura: la proprietà verticale, orizzontale o mista. Per quanto riguarda l'utilizzazione: I condomini possono essere abitazioni o uffici per la prestazione di servizi o servire a fini commerciali, industriali o misti. La costituzione del condominio richiede la dichiarazione di volontà degli interessati davanti al notaio che roga l'atto pubblico in questione. L'atto sulla costituzione dei condomini deve essere iscritto nel libro fondiario dopo il pagamento dei diritti rispettivi. Il diritto di superficie non è menzionato espressamente nel CCDF. 2.6. Diritti reali limitati su beni immobili I diritti reali previsti dalle leggi messicane sono la proprietà, la comproprietà, l'usufrutto, l'utilizzazione, l'abitazione, la servitù, il diritto di pegno immobiliare e l'ipoteca. Il diritto di proprietà è disciplinato dagli articoli 830937 del CCDF, in relazione con l'art. 27 della Costituzione Politica degli Stati Uniti di Messico (Constitución Política de los Estados Unidos Mexicanos – CPEUM): La proprietà di terreni e acque situati nei limiti del territorio nazionale spetta originariamente alla nazione che aveva e che ha sempre il diritto di trasferire la proprietà dei terreni e delle acque ai privati costituendo la proprietà privata. Le società commerciali per azioni possono essere proprietarie di terreni rurali, ma soltanto nei limiti necessari per la realizzazione dell'oggetto. Il decreto-legge regolerà la struttura del capitale e il numero minimale di soci in queste società perché le terre che fanno parte della proprietà della società non eccedano i limiti della piccola proprietà in relazione con ciascuno dei soci. Inoltre, il decreto-legge determinerà le condizioni per la partecipazione straniera in queste società. Un altro tipo di limitazione concerne l'acquisto di terreni rurali da società commerciali per azioni (nella misura in cui questo è necessario per la realizzazione dell'oggetto) e la costituzione del patrimonio familiare (caratterizzato dall'inalienabilità e l'impossibilità di pignoramento a norma delle disposizioni dell'art. 27, frac. XVII della CPEUM). Per quanto riguarda il diritto di pegno, occorre precisare che una riforma recente ha modificato (nel 2003) la legge generale sui titoli e operazioni di credito (Ley General de Títulos y Operaciones de Crédito), il Codice di Commercio (Código de Comercio), la legge sulle istitu- Notarius International 3-4/2005 zioni di credito (Ley de Instituciones de Crédito), la legge sul mercato dei valori (Ley del Mercado de Valores), la legge generale sulle istituzioni e le mutue assicurazioni (Ley General de Instituciones y Sociedades Mutualistas de Seguros), la legge federale sulle istituzioni finanziarie (Ley Federal de Instituciones de Fianzas) e la legge generale sulle organizzazioni e attività ausiliarie di credito (Ley General de Organizaciones y Actividades Auxiliares de Crédito), per permettere, tra l'altro, il pegno senza cessione del possesso e di altri tipi di garanzie. 3. Diritto di famiglia Il diritto di famiglia è regolato dal Codice Civile ad eccezione di quello degli Stati di Hidalgo e Zacatecas. Infatti, queste due entità possiedono Codici di diritto di famiglia separati. 3.1. Diritto matrimoniale Qualche Codice definisce la nozione del matrimonio. Tra loro il CCVER che dispone nel suo art. 75: “Il matrimonio è l'unione di un solo uomo con una sola donna che vivono insieme per realizzare i fini essenziali della famiglia come istituzione sociale e civile.” Il CCDF non definisce la nozione, dispone soltanto che il matrimonio è celebrato davanti ai funzionari istituiti dalla legge e secondo le formalità richieste dalla legge. I Codici Civili non definiscono neanche tutti la nozione della famiglia. Solo i Codici Civili degli Stati di Aguascalientes (747), Guerrero (art. 374), il CF di Hidalgo (art. 340), i CC di Jalisco (art. 778), Michoacán (art. 120), Querétaro (art. 135), Quintana Roo (art. 1190), Tamaulipas (art. 663) e il CF di Zacatecas (art. 3º) contengono una definizione dogmatica della nozione della famiglia. Qualche Codice Civile definisce il matrimonio come un'istituzione sociale e civile (Bassa California, Hidalgo, Jalisco, Querétaro, Veracruz), altri invece dicono soltanto che si tratta di un contratto (Distretto Federale, Oaxaca e Puebla). Bisogna sottolineare che il CC di Morelos dispone nel suo art. 120 che “La famiglia in questo Stato è un gruppo naturale…” 3.2. Celebrazione del matrimonio La capacità per concludere il matrimonio: La legislazione civile regola l'età minima per concludere il matrimonio. L'uomo deve aver compiuto sedici anni e la donna quattordici. Questa disposizione si trova in quasi tutti i Codici Civili della Repubblica messicana. Ciononostante, gli Stati di Puebla e Jalisco richiedono la stessa età per i due sposi, cioè l'età di sedici anni (art. 300 e 260, rispettivamente), il CF di Hidalgo prevede invece l'età minimale di diciotto anni (art. 30 frac. II), anche il CC di Guerrero (art. 412). Bisogna notare che il CC di Bassa California Sud richiede, nel suo art. 157, l'età di diciotto anni per l'uomo e l'età di sedici anni per la donna. All'occorrenza, è possibile ammettere esenzioni dall'età per ragioni gravi e giustificate. Questo vale per i minorenni, in tutte le forme, se la legge richiede il consenso dei genitori al matrimonio o, nel caso in cui i genitori non vivano più, il consenso dei nonni. Occorre il consenso dei Notarius International 3-4/2005 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico tutori e, in casi estremi, del giudice competente in materia familiare, se né genitori né i nonni sono viventi. 3.3. Divorzio 3.3.1. Divorzio amministrativo L'art. 266 del CCDF dispone che “Il divorzio scioglie il legame del matrimonio e permette ai coniugi di concludere un nuovo matrimonio”. La forma più semplice e rapida del divorzio è il cosiddetto divorzio amministrativo. Il legame del matrimonio può allora essere sciolto con una semplice dichiarazione di ambedue gli sposi, qualora siano tutti e due maggiorenni, non abbiano figli di meno di diciotto anni e non abbiano beni comuni o abbiano già sciolto la comunione dei beni (art. 272). 3.3.2. Divorzio giudiziale consensuale Il secondo tipo di divorzio rappresenta una variante più complessa. E' presunto che gli sposi vogliono divorziare ma che manchino le condizioni del primo paragrafo dell'art. 272. Vale a dire che gli sposi non sono ancora maggiorenni, che hanno bambini o che non hanno sciolto la comunione dei beni. Se i coniugi si trovano in una delle situazioni sopramenzionate, hanno l'obbligo di presentare una convenzione su questi punti al giudice competente in materia familiare. Se quest'ultimo approva la convenzione, il divorzio può aver luogo normalmente. Bisogna precisare che queste due forme di divorzio, cioè il divorzio amministrativo (art. 272 CCDF) e il divorzio giudiziale in seguito all'approvazione anticipata della convenzione degli sposi (art. 273 CCDF), possono soltanto essere richiesti un anno dopo la conclusione del matrimonio. In questo modo, il giudice può assicurarsi che il divorzio non sia soltanto il risultato di un capriccio o di una decisione inconsiderata. 3.3.3. Divorzio per causa grave La terza e ultima forma del divorzio prevista dalla legislazione messicana ha luogo nel caso di una causa grave prevista dall'art. 267 CCDF. Naturalmente, il consenso dei due coniugi non è richiesto in questo caso. La procedura per domandare questa forma di divorzio è regolata nel Codice di procedura per il Distretto Federale (Código de Procedimientos Civiles para el Distrito Federal – CPCDF), ma in una diversa partizione, perché non esistono procedure specifiche. La procedura rispetta il corso della procedura ordinaria. 3.4. La società coniugale come regime patrimoniale legale Il Codice Civile dispone espressamente che il contratto di matrimonio deve essere concluso nel rispetto del regime legale della società coniugale o della separazione dei beni (art. 98, 178 CCDF). 255 che i beni che acquisteranno eventualmente nel futuro. Nella convenzione matrimoniale, gli sposi possono determinare i beni che fanno parte della società coniugale. Se si tratta di beni immobili, la convenzione matrimoniale, nella quale è stipulata la società coniugale, deve essere rogata dal notaio. Deve anche essere iscritta nel registro immobiliare (Registro Público de la Propiedad) per essere opponibile ai terzi. In mancanza di una convenzione matrimoniale, la società coniugale comprende in genere (soltanto) tutti i beni che gli sposi acquistano a partir della conclusione del matrimonio (comunione degli acquisti). Sono invece beni propri di ogni coniuge (oltre i beni apportati nel matrimonio) tutti i beni acquisiti dal coniuge per donazione a lui solo, per causa di morte o per fortuna (Art. 172 CC Chihuahua, Art. 182 quintus CCDF, Art. 303-306 CC Jalisco, Art. 207 CC Oaxaca, Art. 338 CC Puebla, Art. 735-738 CC Quintana Roo, Art. 196-201 CC Tabasco, Art. 173 CC Tamaulipas, Art. 172 CC Veracruz). 3.4.2. La separazione dei beni Sotto il regime della separazione dei beni (separación de bienes), gli sposi conservano la proprietà e l'amministrazione dei beni che appartengono a loro a norma del contratto nonché le pensioni pagate a loro. Questo regime rappresenta il caso contrario della comunione dei beni acquistati dopo il matrimonio. Nella prassi, un numero crescente di sposi preferiscono il regime della separazione dei beni, anche se la grande maggioranza dei coniugi aveva dapprima scelto la comunione. 3.4.3. Presunzione legale Una delle ragioni più rilevanti è ovviamente che un gran numero di Codici della Repubblica partono, in mancanza di contratto di matrimonio, dalla presunzione legale della società coniugale. Si tratta infatti della regola generale dei codici seguenti: CC di Chihuahua (art. 165), Morelos (art. 141), Nuevo León (art. 178), Puebla (art. 338), Quintana Roo (art. 719) Tabasco (art. 180) e dello Stato di Veracruz (art. 166). La presunzione della modalità della società legale è regolata nelle legislazioni degli Stati seguenti: Aguascalientes (art. 209), Jalisco (art. 282), Oaxaca (art. 206), Sonora (art. 270) e Tamaulipas (art. 172). I Codici seguenti prevedono invece espressamente la presunzione contraria: i CC di Campeche (art. 189), Guerrero (art. 437), Guanajuato (art. 176), il CF di Hidalgo (art. 60), i CC di Michoacán (art. 173), Querétaro (art. 166), Tlaxcala (art. 60) e Yucatán (art. 117) e il CF di Zacatecas (art. 138), di modo che si presuma la separazione dei beni con i suoi effetti legali. Gli altri Codici non prevedono disposizioni espresse al riguardo. 3.4.1. La sociétà coniugale 3.4.4. Contratti di matrimonio sulla separazione dei beni La società coniugale può (sociedad conyugal) – secondo le disposizioni del contratto – comprendere non solo i beni che i coniugi possedono attualmente, ma an- In questi casi, i contratti di matrimonio nei quali è stipulato la separazione dei beni devono essere soggetti ad un atto pubblico salvo nel caso in cui sono conclusi pri- 256 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico ma della celebrazione del matrimonio (art. 180 CCDF). In ogni modo, contengono un inventario speciale sui diversi beni di proprietà esclusiva nonché sui debiti. Naturalmente, la conseguenza giuridica più importante della separazione dei beni è legata alla proprietà “irriducibile” dei beni esclusivi. Di questo fatto, i proventi di questi beni esclusivi restano nella proprietà del coniuge proprietario. E' anche espressamente regolato che ciascun coniuge acquista e amministra esclusivamente i proventi dei servizi personali. Esiste un'eccezione importante. Quest'eccezione concerne il caso in cui i coniugi acquistano congiuntamente per donazione, successione a causa di morte, legato, dono di fortuna o altrimenti a titolo gratuito. In questi casi, l'amministrazione spetta a ambedue i coniugi. Naturalmente, gli sposi devono regolare equamente la divisione del patrimonio. Un coniuge non può domandare onorari all'altro coniuge per servizi personali. Ciononostante, una riforma recente nella città di Messico prevede – fatto soggetto a discussioni controverse – che il coniuge può richiedere un'indennità fino a concorrenza del 50 % dei beni acquistati durante il matrimonio (art. 289 bis CCDF). 3.5. Regimi convenzionali e contratto di matrimonio Abbiamo già precisato che la legge messicana apre ai due coniugi la possibilità di concludere un contratto di matrimonio per costituire espressamente una società coniugale o per stipulare la separazione dei beni secondo quanto gli sembra opportuno. In ogni modo, il contratto di matrimonio regola la situazione patrimoniale. La legge presume che tutto quanto non stipulato espressamente è soggetto alle disposizioni generali sul contratto della società coniugale (art. 183-206 bis CCDF). Il paragrafo V dell'art. 98 dispone che, oltre la domanda di matrimonio, i coniugi devono presentare necessariamente la convenzione stipulata da loro per regolare la situazione patrimoniale. Nella loro convenzione devono espressamente stipulare la natura del loro regime. Altre legislazioni prevedono invece regole molto più dettagliate al riguardo. Il CCVER dispone, nel suo articolo 171, comma 2, che, nel caso della presunzione legale, bisogna rispettare, se possibile, le disposizioni che regolano la società civile o la comproprietà. Ciononostante, a norma di una riforma recente, i due coniugi che vogliono acquistare un bene devono essere presenti simultaneamente davanti al notaio che giudica della natura indivisibile e comune del bene. D'altra parte, la maggioranza degli Stati della Repubblica non richiede più l'autorizzazione giudiziale per i contratti tra coniugi. Una dozzina di Stati circa non richiede più alcun permesso: Campeche (art. 185 e 186), Chiapas (art. 171 e 172), Guerrero (art. 432 e 433), Hidalgo (art. 176 e 177), Michoacán (art. 170 e 171), Oaxaca (art. 173, 174 e 175), Quintana Roo (art. 712, 713 e 714), San Luis Potosí (art. 159 e 160), Sinaloa (art. 174 e 175), Tabasco (art. 173, 174 e 175), Tlaxcala (art. 58) e Zacatecas (art. 131 e 132).5 Notarius International 3-4/2005 3.6. Pensione alimentare L'ambito della pensione alimentare è molto vasto nel diritto messicano. L'art. 308 dispone che “La pensione alimentare comprende l'alimentazione, l'abbigliamento, l'abitazione e l'assistenza nel caso di una malattia. Per quanto riguarda i minori, la pensione alimentare comprende inoltre le spese necessarie per l'educazione primaria della persona avente il diritto alla pensione e per permetterle di esercitare una funzione, un arte, un mestiere onesto e in conformità con il suo sesso e le circostanze personali.” Nel caso di divorzio, bisogna rispettare il principio generale regolato nell'articolo 302: “I coniugi si devono rispettivamente alimenti; la legge determina la durata di quest'obbligo nei casi di divorzio ecc. menzionati dalla legge stessa.” L'art. 288 dispone che, nei casi del divorzio necessario, il colpevole può anche essere condannato al pagamento di una pensione alimentare a favore del coniuge innocente e che, anche nel caso di un divorzio per accordo reciproco, la moglie può ricevere una pensione alimentare per lo stesso periodo di durata del matrimonio, se non ha risorse sufficienti oppure se l'una o l'altra parte non ha abbastanza risorse. L'uomo gode dello stesso diritto, ma deve provare di essere nell'impossibilità di lavorare e di non avere risorse sufficienti. 3.7. Convivenza more uxorio (omosessuale o eterosessuale) o matrimonio di omosessuali 3.7.1. La convivenza more uxorio (concubinato) E' un fatto che la legislazione messicana attribuisce un'importanza particolare all'istituzione del matrimonio. La prova di questo fatto è la solennità complessa delle requisite da osservare per la celebrazione del matrimonio (art. 97-113 CCDF) e l'incorporazione di postulati che stabiliscono la nascita e la vita stabile della famiglia (art. 4º CPEUM; art. 162, 163, 164, 168 CCDF; art. 940 CPCDF). Nel contesto dogmatico filosofico, bisogna ovviamente pensare all'importanza marginale che il legislatore attribuisce agli altri tipi d'istituzioni che prescindono da ogni formalità caratteristica per l'istituzione del matrimonio. Questo vale anche per le relazioni tra le persone che non concludono un matrimonio. La legislazione civile messicana attribuisce la qualifica del concubinato a questa convivenza, conosciuta nel linguaggio comune come “unione libera” (unión libre). Dal punto di vista sociale, la convivenza more uxorio è nondimeno molto frequente ai nostri giorni, da un lato per ragioni di persuasione mutua – per liberarsi di una forma distinta di concepire la vita –, dall'altro per delle ragioni imposte dalla realtà economica e sociale della vita quotidiana. Se le cose stanno così, il legislatore deve affrontare, in un modo o nell'altro, la problematica. 5 FERNANDO ANTONIO CÁRDENAS GONZÁLEZ, „Autorización judicial para contratar entre cónyuges“, in escribano, organo ufficiale della la ANNM, AC., n. 28, Messico, 2003, p. 22. Notarius International 3-4/2005 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico La maggioranza delle legislazioni civili della Repubblica non riconoscono legalmente la possibilità della convivenza more uxorio. Le legislazioni accettano nondimeno il regolamento legale di alcuni degli effetti, anche se non riconoscono definitivamente quest'istituzione. Il CCDF ha nondimeno conosciuto delle riforme al riguardo. Esiste adesso un capitolo speciale su quest'istituzione (capitolo XI, Del concubinato, art. 291 bis a 291 quintus). Il Codice riconosce allora i diritti successori (art. 1368, V), i diritti alla pensione alimentare (art. 291 quáter), i casi di violenza domestica (323 quintus), gli impedimenti a causa di legami familiari (294), la possibilità dell'adozione (391), la costituzione del patrimonio familiare (art. 724) e qualche presunzione legale di filiazione (383). Nel resto della Repubblica, i CC degli Stati di Bassa California Sud, Guerrero e il CF di Hidalgo considerano la convivenza more uxorio come fonte dell'obbligo di pagare una pensione alimentare e i CC di Tabasco, Tlaxcala e il CF di Zacatecas prevedono l'uguaglianza fra sposi e conviventi nei riguardi di quest'obbligo. Altre entità prevedono altri requisiti per la nascita dell'obbligo alimentare: Il CCDF richiede che gli sposi abbiano vissuto insieme durante almeno cinque anni, che abbiano dato vita ad un bambino e che non abbiano concluso matrimonio con una terza persona. L'obbligo è nullo nel caso di più conviventi. (I CC di Chihuahua, Morelos, Sonora e Yucatán prevedono le stesse regole.) Il CF di Zacatecas presuppone anche nei suoi articoli 241 e 242 frac. II che l'unione si mantenga durante più di cinque anni. Il CC di Chiapas richiede invece soltanto tre anni di vita comune. Inoltre prevede come condizione che il beneficiario viva una vita onesta e che i due conviventi siano nubili/celibi. Anche l'uomo può diventare il creditore alimentare della donna se è incapace e senza risorse per la sua vita. I CC di Tamaulipas e Veracruz prevedono le stesse regole per quanto riguarda la durata della vita comune – che è di tre anni in mancanza di figli – alla condizione che i conviventi non concludano matrimonio con una terza persona. Il CC di Querétaro, da parte sua, prevede che l'obbligo di pagare una pensione alimentare sussiste durante il periodo della relazione della coppia e non può essere prolungata per una durata eccedente quella della durata della convivenza more uxorio, se la relazione è stata terminata. Naturalmente il creditore non deve aver un'altra relazione e deve vivere onestamente. 3.7.2. Unione omosessuale Le leggi messicane non riconoscono l'unione omosessuale. 3.8. Figli La rappresentanza dei figli da parte dei loro genitori: In Messico, i bambini vivono sotto la potestà fino al compimento dell'età di diciotto anni. I genitori, infatti, sono i rappresentanti leggitimi, gli amministratori legali dei beni del minore e rappresentano i loro figli davanti al tribunale. Non possono né vendere né gravare i beni immobili ed i mobili preziosi salvo nel caso di una necessi- 257 tà assoluta o di un vantaggio ovvio e previa autorizzazione del giudice (art. 425-442). Quest'autorizzazione è rilasciata in un procedimento di giurisdizione volontaria. Attualmente, pochi Codici Civili della Repubblica contengono capitoli o disposizioni concernenti i figli e la minore età. Questo vale per i Codici Civili di Guerrero (art. 35), Jalisco (art. 567 e ss.), Quintana Roo (art. 984 e ss.), Tabasco (art. 404 e ss.) e Tlaxcala (art. 247 e ss.). A livello federale, esiste una legge per la protezione dei diritti dei bambini e degli adolescenti (Ley para la Protección de los Derechos de Niñas, Niños y Adolescentes) promulgata dal presidente Zedillo nel 1999. Zacatecas, il Distritto Federale e Veracruz conoscono anche leggi speciali al riguardo. 3.9. Mandato preventivo rilasciato dal soggetto per la propria futura incapacità Il Messico non conosce il mandato preventivo rilasciato dal soggetto per la propria futura incapacità, anche se studi importanti sono stati fatti al riguardo. 4. Diritto delle successioni 4.1. Generalità Nel nostro paese, esistono due tipi di successioni, la successione testamentaria e la successione legittima (ab intestato). La successione testamentaria ha luogo se il defunto ha lasciato un testamento (un atto, come previsto dalla legge, molto personale, revocabile e libero). La successione legittima si apre in mancanza di disposizioni testamentarie. L'atto di testare è individuale. Per questa ragione, il testamento congiuntivo o reciproco è proibito. Esistono due forme di devoluzione successoria: a titolo universale in qualità di erede o a titolo particolare in qualità di legatario. 4.2. La successione legittima A norma delle disposizioni dell'art. 1599 CCDF, la successione legittima si apre precisamente sotto le condizioni seguenti: - Qualora non esiste un testamento o se il testamento redatto è nullo o ha perso la sua validità; - qualora il testatore non ha disposto sull'intero asse ereditario; - qualora la condizione imposta all'erede non è adempiuta; - qualora l'erede è deceduto prima del testatore o rinuncia all'eredità o è incapace di subentrare nell'eredità o in mancanza di erede sostituito. La successione è devoluta agli eredi al momento del decesso del testatore. Per questa ragione, il diritto messicano non conosce quanto altri sistemi giuridici qualificano come successione giacente. Infatti, l'art. 1649 CCDF dispone che “La successione si apre al momento del decesso dell'autore della successione…” Da parte sua, l'art. 1660, ben differente, dispone che “Gli effetti dell'accettazione o della rinuncia alla successione retroagiscono sempre alla data del decesso della persona alla 258 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico quale gli eredi succedono”. L'art. 1290 prevede le stesse disposizioni per il legatario. 4.2.1. Pluralità di eredi L'asse ereditario costituisce un patrimonio comune a favore degli eredi e conserva, sotto questa forma, la sua integrità fino al momento della divisione. Per questa ragione, gli eredi possono disporre del loro diritto alla successione in modo astratto, ma non possono disporre materialmente dei beni successori. L'art. 2047 dispone allora che, nel caso della cessione del diritto successorio, bisogna rispondere solo nella qualità esclusiva di erede, se i beni dell'asse ereditario non sono enumerati o identificati. Inoltre, ai sensi dell'art. 2291, gli eredi non possono cedere i loro diritti prima del decesso della persona della cui successione si tratta. Esiste nondimeno una limitazione importante: Questa limitazione concerne il diritto di prelazione dei coeredi nel caso di cessione dei diritti successori. In questo modo, il venditore presunto deve domandare al notaio, al tribunale e in presenza di due testimoni di notificare agli eredi le basi sui quali la compravendita è stata stipulata. I coeredi dispongono di un termine di otto giorni per far valere il loro diritto. Se il venditore non rispetta queste disposizioni è gravemente sanzionato, perché la vendita prevista che abbia luogo – è nulla. 4.2.2. Eredi legittimi Chi sono le persone avente il diritto di subentrare nell'eredità nel caso della successione legittima? In genere, la legge prevede che gli eredi sono i discendenti, gli ascendenti, il coniuge, i collaterali fino al quarto grado e il/la convivente, precisamente in quest'ordine. La beneficenza pubblica subentra nell'eredità soltanto in mancanza di convivente. I Codici Civili degli Stati di Guanajuato (art. 2872), Oaxaca (art. 1502) e Puebla (art. 3360) includono tra gli eredi legittimi i parenti collaterali fino al sesto grado. 4.2.3. Chi subentra nell'eredità in mancanza di eredi? Talvolta è la beneficenza pubblica (art. 1636 CCDF), talvolta è il tesoro dello Stato (art. 1569, CCVER), per esempio. Ciononostante, occorre menzionare che i Codici Civili degli Stati di Puebla (art. 3361), Querétaro (art. 1498) e Tlaxcala (art. 2914) dividono l'eredità e la ripartiscono tra la beneficenza pubblica e l'università locale. I Codici Civili di Guanajuato (art. 2874) e Zacatecas (art. 811) vanno ancora più lontano e prevedono come erede unico l'università pubblica locale senza favorire la beneficenza pubblica. Lo Stato è invece l'erede unico ai sensi dei Codici Civili di Morelos (art. 777), Quintana Roo (art. 1539) e Sonora (art. 1712). Lo Stato di Messico prevede come erede, in mancanza di eredi legittimi, il sistema per lo sviluppo integrale della famiglia dello Stato di Messico (Sistema para el Desarrollo Integral de la Familia del Estado de México – DIF), in virtù dell'art. 1465. Notarius International 3-4/2005 4.3. La legittima Il sistema giuridico messicano non conosce il diritto alla legittima come previsto per esempio nel diritto spagnolo. Nel diritto spagnolo, due terzi dell'eredità sono devoluti agli eredi legittimi e la quota disponibile ammonta soltanto a un terzo dell'eredità (art. 806-808 del CC spagnolo). Ciononostante, il sistema esisteva già nel Codice Civile di 1870. Al momento della modifica del Codice nel 1874, il legislatore ha abbandonato l'istituto della legittima ed è arrivato al Codice attuale che garantisce più libertà al testatore, anche se esistono naturalmente delle riserve. Infatti, un numero importante di limitazioni concernano la pensione alimentare dovuta a minori di meno di diciotto anni; ai discendenti; al coniuge superstite se quest'ultimo è incapace di lavorare; agli ascendenti, al convivente e ai fratelli e alle sorelle e altri parenti collaterali fino al quarto grado, in casi ben precisi (art. 1368). Una regola speciale sull'interpretazione di queste disposizioni restrittive della libertà di testare è quella che prevede che l'obbligo di pagare la pensione alimentare esiste soltanto se non vi sono parenti più vicini di grado o se i parenti più vicini sono incapaci di assumere il pagamento della pensione. Il testatore deve dunque menzionare nel suo testamento le persone che, a norma di questa disposizione, sono tenuti direttamente a adempiere l'obbligo per la prossimità del grado di parentela. Giova menzionare le conseguenze dell'inosservanza dell'obbligo alimentare. Il CC dispone che la disposizione testamentaria è considerata invalida. Vale a dire che le disposizioni testamentarie devono escludere una quota corrispondente alla pensione alimentaria scoperta. La persona esclusa ha dunque soltanto il diritto di domandare la pensione che gli è dovuta. Per il resto, il testamento è valido, nel rispetto del principio generale utile per inutile non vitiatur (art. 2238). Nel caso di tutte queste disposizioni concernenti l'obbligo testamentario, l'art. 1376 dispone che l'obbligo alimentare a carico dell'autore della successione cade nell'asse ereditario devoluto agli eredi. Soltanto il caso in cui il testatore impone ad uno degli eredi di adempiere l'obbligo alimentare rappresenta un'eccezione a questa regola (art. 1376). 4.4. Testamento e contratto successorio Il capitolo seguente previsto dalla nostra legislazione in materia di successioni concerne le modalità testamentarie. Il Codice Civile definisce il testamento come “un atto molto personale, revocabile e libero, con il quale una persona capace dispone dei suoi beni e diritti e dichiara o regola i debiti per il tempo dopo la sua morte” (art. 1295). Il primo comma, che concerne i testamenti in genere, contiene le disposizioni sulla forma testamentaria. Prevede per esempio l'obbligo di ridurre l'atto giuridico a un atto esclusivamente unilaterale. E' dunque proibito fare un testamento a carattere reciproco, vale a dire un testamento nel quale due persone dispongono a favore l'una dell'altra o insieme a favore di un terzo (art. 1296). Notarius International 3-4/2005 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico La capacità di testare è presunta. Queste sono infatti le parole dell'articolo 1305, anche se in un senso negativo. L'art. 1306 dispone: “Sono incapaci di testare: I. I minori maschi e femminili che non hanno ancora compiuto l'età di sedici anni e II. Le persone che abitualmente o casualmente non dispongono della loro piena capacità d'intendere”. Queste disposizioni prescindono dalla regola generale dell'art. 646 che definisce i diciotto anni come la maggiore età. Sembra opportuno menzionare che soltanto i CC degli Stati di Michoacán (art. 1171), Puebla (art. 3065), Quintana Roo (art. 1252), Tlaxcala (art. 2641) e Tabasco (art. 1386) prevedono l'età di quattordici anni per poter testare; i CC degli altri Stati richiedono invece l'età di sedici anni (per esempio CCDF, art. 1306 e CCVER art. 1239). 4.5. Forme di testamenti Il nostro Codice prevede una grande varietà di forme di testamenti. Tuttavia, i testamenti possono principalmente essere classificati in due grandi gruppi: le forme ordinarie e le forme speciali. I testamenti ordinari sono, a norma delle disposizione della nostra legge, il testamento pubblico aperto (testamento público abierto), il testamento chiuso (testamento cerrado), il testamento semplificato (testamento simplificado) e il testamento olografo (testamento ológrafo) (art. 1500). I testamenti speciali sono il testamento privato (testamento privado), il testamento militare (testamento militar), il testamento marittimo (testamento marítimo) e il testamento redatto in un paese straniero (art. 1501). Tuttavia, bisogna notare che i Codici di Aguascalientes (art. 1411-1 413), Chihuahua (art. 1406), Coahuila (art. 972-974), Oaxaca (art. 1403-1405), Puebla (art. 32593261) e Tlaxcala (art. 2803-2807) non conoscono il testamento olografo e che, inoltre, il Codice di Nayarit non regola né il testamento militare né il testamento marittimo. Il nuovo Codice Civile dello Stato di Messico conosce soltanto il testamento pubblico aperto, il testamento militare, il testamento pubblico semplificato, il testamento marittimo e il testamento redatto in un paese straniero (art. 6.120-6.121). Il Codice Civile di Veracruz (art. 1454) designa come “testamento notarile chiuso” (testamento notarial cerrado) il testamento conosciuto in altre legislazioni sotto il nome di “testamento pubblico chiuso” (público cerrado) e come “autografo” (autógrafo) il testamento olografo (art. 1483), ma si tratta soltanto di una questione di forma. Il Codice Civile di Jalisco prevede già il testamento elettronico (art. 2848) e i CC di Querétaro e Guerrero ammettono il testamento aereo (art. 1459 e 1381, rispettivamente). Il CC di Guerrero conosce anche il testamento redatto su navi speciali “a partire della partenza” (a partir del despegue) (idem, 1381). 4.5.1. Il testamento pubblico aperto Questo testamento è qualificato come “pubblico” (público) e “aperto” (abierto) perché è redatto davanti ad una persona dotata delle fede pubblica, cioè un notaio pubblico che stende obbligatoriamente un processo-verbale notarile. Poco tempo fa, il testamento è stato redatto, firmato e autorizzato in presenza di tre testimoni strumentari. 259 La gran maggioranza dei Codici della Repubblica richiede sempre la presenza dei tre testimoni strumentali al momento del rogito del testamento pubblico aperto. Ne fanno eccezione i CC degli Stati di Nayarit (art. 2647), del Distretto Federale (art. 1513), di Jalisco (art. 2842), Bassa California Sud (art. 1418), Veracruz (art. 1444), Querétaro (art. 1388), Colima (art. 1407) e Sonora (art. 1589) che prevedono l'intervento di due testimoni su richiesta del testatore o del notaio. Questo requisito è soltanto opzionale. Nella prassi, succede che l'atto è redatto senza l'intervento di testimoni. Infatti, la definizione dogmatica del testamento è ridotto a quanto segue: “Il testamento pubblico aperto è il testamento redatto davanti al notaio”. I termini anteriori “…davanti al notaio e due testimoni” sono stati abrogati (art. 1511 CCDF e 1444 CCVER). Il CCCHIH, che è stato riformato in dicembre 2002, prevede sempre l'intervento di tre testimoni (art. 1415). Questa forma testamentaria richiede necessariamente l'intervento e il controllo del notaio. Quest'ultimo è responsabile in tutti i momenti della redazione delle clausole e dell'adeguamento dell'atto alla volontà dell'autore nonché della lettura dell'atto redatto e dell'apposizione delle firme rispettive e della chiusura finale dell'atto. Inoltre, vi sono disposizioni concrete di applicazione specifica che regolano le attribuzioni speciali del notaio responsabile: gli art. 1514 e 1516-1518 enumerano i casi eccezionali nei quali il testatore non può o non sa firmare, perché è sordo o cieco o perché non conosce la lingua locale. L'art. 1519 regola i principi dell'unità dell'atto e della fede pubblica nel caso in cui le formalità sono tutte state rispettate. Se non sono state rispettate, il testamento è invalido e la responsabilità spetta al notaio (art. 1520). 4.5.2. Il Testamento pubblico chiuso Questo testamento non è steso in un atto ufficiale. Per questa ragione, è caratterizzato come “chiuso” (cerrado). Ciononostante, è pubblico perché richiede l'intervento del notaio e di due testimoni. Questo testamento può essere redatto dal testatore, ma anche da un'altra persona, anche su carta ordinaria. La caratteristica di questo documento è che deve essere messo in busta chiusa immediatamente dopo la redazione, l'apposizione della firma o della parafa. Di seguito, va presentato al notaio in presenza di due testimoni. Il testatore deve allora dichiarare che la busta contiene la sua ultima volontà. In questo modo, i testimoni e neanche il notaio non possono informarsi del contenuto del testamento. Un'altra persona può conoscere il contenuto del testamento soltanto nel caso in cui il testatore non sa o non può firmare e la persona firma al suo posto. Naturalmente, questa persona gode della fiducia del testatore. Questa forma testamentaria soddisfa interamente all'esigenza della segretezza senza che manchi la presentazione formale dell'atto al notaio. Il notaio deve infatti munire l'atto della fede pubblica e deve anche provvedere all'adempimento di tutte le formalità richieste per questo tipo di contratto. A norma delle disposizioni dell'art. 1526, il notaio deve anche infilare il documento e l'atto, di seguito all'apposizione della firma del testatore, dei testimoni e del notaio, nella sua propria busta. 260 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico Notarius International 3-4/2005 Di seguito, il testatore deve consegnare fisicamente al notaio il documento rispettivo e il notaio deve menzionare nel protocollo la data in cui ha autorizzato e consegnato il testamento al suo autore. Il documento può essere depositato dal testatore. Quest'ultimo può anche rimetterlo ad una persona di sua fiducia o depositarlo nel archivio del tribunale. Il notaio è responsabile per le formalità legate al testamento. Esistono due gravi sanzioni per lui nel caso dell'inosservanza. Gli articoli 1520 e 1534 (CCDF) non dispongono soltanto che il testamento privo di una delle formalità è senza effetti, ma anche che il notaio deve assumere l'intera responsabilità per i danni e pregiudizi. Inoltre, corre il rischio di perdere la sua funzione. In ogni modo, se il notaio manca di menzionare “autorizzato” nel suo verbale – un'irregolarità che non incide sull'atto – è sanzionato con la sospensione per sei mesi. Altri CC, come quelli di Guanajuato (art. 2789 e 2775) e Quintana Roo (art. 1464 e 1451) prevedono come sanzione la perdita del carico della persona responsabile del rogito dell'atto. I CC di Bassa California Sud (art. 1438 e 1424), Jalisco (art. 2857), Nayarit (art. 2668 e 2654) e Querétaro (art. 1413 e 1397) dispongono che il notaio risponde unicamente per i danni e pregiudizi, oltre la sanzione amministrativa a norma delle disposizioni della legge (quest'ultima soltanto nel caso di Nayarit). Tuttavia, non prevedono la perdita della carica (anche se impongono una pena di sospensione durante sei mesi sotto diverse ipotesi). I CC dello Stato di Michoacán (art. 1384) condanna soltanto al risarcimento dei danni e pregiudizi; la perdita della carica o la sospensione non sono previste in alcun caso. Gli Stati di Veracruz, Messico e Chihuahua hanno modificato gli articoli che avevano previsto sanzioni rigide al riguardo. differenze – le differenze concernano soltanto il valore dell'immobile. Tuttavia, questa modalità costituisce una novità che si allontana chiaramente della concezione tradizionale del testamento. Abbiamo già visto che il testamento è integrato nel documento dell'acquisto o della regolarizzazione, come se si trattasse di una clausola in più. Bisogna anche notare che può essere verificato in forma collettiva – vale a dire che ogni comproprietario può – all'occorrenza – istituire un legatario per la sua quota. Su questa base, è permesso che il coniuge superstite intervenga nell'atto per la quote in questione. Si tratta di una deroga alla disposizione dell'art. 1296 che abbiamo già analizzato. D'altra parte, la legge dispone espressamente che i legatari possono richiedere la trasmissione dell'immobile senza il beneficio d'inventario e senza dover costituire una garanzia. La trasmissione del titolo dal notaio si fa secondo la procedura specifica prevista dall'art. 876 che à stato aggiunto alle disposizioni del CPCDF. In virtù di questa disposizione, bisogna presentare al notaio una copia certificata dell'atto di decesso del testatore nonché la prova del testamento pubblico semplificato. Il notaio procede alle pubblicazioni necessarie nei giornali nazionali menzionando i dati del caso e richiede anche – a diversi uffici – se esistono altri testamenti. In mancanza di opposizione, roga l'atto in questione e provvede alla sua iscrizione nel libro fondiario. L'obiettivo di questa forma testamentaria può riassumersi nel fatto che può risolvere, rapidamente e economicamente, i grandi problemi legati alla consegna di titoli e alla regolarizzazione degli immobili nel nostro paese, particolarmente con riguardo dello sforzo delle autorità che devono risolvere il problema per via amministrativa. 4.5.3. Il testamento pubblico semplificato 4.5.4. Testamento redatto all'estero Il legislatore ha aggiunto al Codice Civile l'art. 1549 bis relativo al testamento pubblico semplificato. Questa forma particolare di testamento è definita come segue: Il testamento pubblico semplificato è il testamento redatto davanti al notaio e avente ad oggetto un immobile che serve o servirà di abitazione per l'acquirente. Fa parte dello stesso documento dell'acquisto o del documento della regolarizzazione dell'immobile effettuata dalle autorità del distretto federale, da una dipendenza o entità dell'amministrazione pubblica federale, o di in un atto posteriore. La stessa disposizione prevede come condizione che il valore dell'immobile non deve eccedere una somma di $ 314,000 pesos messicanos (circa $ 35,000 USD), oppure l'equivalente di 25 volte il minimale di salario nel Distretto Federale, calcolato per anno. Il testamento pubblico semplificato è previsto dal Distretto Federale (art. 1549 bis), ma anche dai CC di Bassa California del Sud (art. 1454), Chihuahua (art. 1406 e 1455), Colima (art. 871 bis e 1446 bis), lo Stato di Messico (art. 6.136), Nayarit (art. 2683 bis), Nuevo León (art. 1446 bis), Querétaro (art. 1460 bis) e Sonora (art. 1625 bis). Tra le disposizioni di questi Codici, vi sono poche Il testamento deve rispettare la forma prevista dalla legge locale e i funzionari messicani, come rappresentati ufficiali sul luogo, assumono la funzione di notaio o consegnatario del testamento. Questi funzionari hanno l'obbligo di consegnare una copia al Segretariato delle Relazioni Straniere (Secretaría de Relaciones Exteriores – SRE), dove si procede alla redazione dell'atto di consegna e alla pubblicazione dell'atto di decesso qualora il decesso è intervenuto. 4.5.5. Testamento congiuntivo Una disposizione espressa del nostro Codice (art. 1296) dispone chiaramente che il testamento redatto da due o più persone è proibito. Naturalmente, si tratta di una conseguenza logica dell'attributo personale che si ritrova nella definizione del testamento stesso (art. 1295). L'impossibilità di testare congiuntamente è definitiva. Non è possibile testare congiuntamente in nessun caso, né a favore di un terzo straniero, né reciprocamente. Questo caso include anche l'impossibilità per un coniuge di testare a favore dell'altro. E' ovvio che questa possibilità è aperta soltanto nel caso in cui ciascuno degli sposi fa il suo proprio testamento in un atto separato. Notarius International 3-4/2005 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico In ogni modo, esiste un'eccezione importante espressamente prevista dalla nostra legislazione in virtù di una riforma posteriore. Si trova nell'art. 1549 bis che abbiamo già analizzato (testamento pubblico semplificato). 4.6. Successione con sostituzione fedecommissaria Anche se il principio prevalente è quello della libertà delle disposizioni testamentarie (art. 1295 e 1344), è chiaro che la filosofia del CC mantiene uno schema di certe restrizioni che limitano in alcuni casi la libertà del testatore. Queste restrizioni possono apprezzarsi in modo molto chiaro nel caso della preservazione della libertà di testare dei propri eredi. Sono proibite dunque le sostituzioni degli eredi o legatari di oltre una generazione, le clausole che dispongono la proibizione della vendita di certi beni, le disposizioni fedecommissarie e le condizioni ovviamente illegali. E' per esempio espressamente previsto che la condizione imposta ad un erede di assumere o di abbandonare lo stato civile è considerata espressamente come inesistente. 4.7. L'esecuzione testamentaria Nel caso della successione legittima, l'amministratore della successione (albacea) è nominato direttamente dal giudice – o dal notaio – in un'assemblea che riunisce tutti gli eredi (art. 805 del CPCDF e 1862 del CCDF). Quest'assemblea non si tiene soltanto nel caso di un erede unico oppure qualora gli interessati hanno votato a partir del momento della convocazione. A norma dell'enumerazione restrittiva del Codice, l'esecuzione testamentaria può essere universale, speciale, di mano comune o generale. Il nostro Codice menziona anche altre forme di rappresentazione in materia successoria. Si tratta dell'esecutore testamentario (ejecutor) (generale o speciale, art. 1702). Le attività dell'esecutore testamentario si limitano all'asse ereditario la cui responsabilità gli è stata conferita. L'art. 1728 menziona anche la funzione del verificatore (interventor). Quest'ultimo deve soltanto controllare le attività dell'amministratore dell'eredità. 5. Diritto delle società In materia di diritto civile messicano, esistono due tipi di società: l'associazione civile (Asociación Civil – AC) e la società civile (Sociedad Civil – SC). 5.1. L'associazione civile A norma dell'art. 2670, la AC è definita come segue: “Qualora più persone convengono di riunirsi, in modo non transitorio, per realizzare un oggetto comune che non è proibito dalla legge e che non è principalmente economico, costituiscono un'associazione”. Questo contratto deve essere redatto per scritto e contenere gli statuti che devono essere iscritti nel registro pubblico. L'intervento del notaio si estende spesso alla redazione dell'atto dell'assemblea costitutiva e degli statuti, oltre la redazione del protocollo sull'atto. 261 Visto il carattere filantropico di questo tipo di associazioni (la legge dispone che non devono avere un oggetto principalmente economico), i beni hanno un destino particolare nel caso di scioglimento dell'associazione regolato dalle disposizioni degli statuti o dalle decisioni dell'assemblea. Le facoltà dell'assemblea sono limitate all'attribuzione esclusiva ai soci dell'equivalente delle loro quote. Che cosa succede con i beni restanti? La legge, nel suo articolo 2686 ultima parte, dispone che devono essere trasferiti ad un'altra associazione che persegue un obiettivo similare a quello dell'associazione sciolta. 5.2. La società civile Il secondo tipo di persona giuridica regolato dalla nostra legislazione civile è la società civile. “Concludendo un contratto di società, i soci si obbligano mutuamente a combinare i loro mezzi e sforzi per realizzare un obiettivo comune a carattere principalmente economico, a condizione che non si tratti di una speculazione commerciale.” (art. 2688 del CCDF) Vediamo dunque che la grande differenza tra le associazioni e le società civili nel diritto messicano risiede nell'oggetto, dato che le società perseguono un oggetto “principalmente economico”. Oltre questa differenza importante, le società dispongono di un capitale sociale, mentre le associazioni dispongono di un patrimonio. Per questa ragione, le società hanno quote sociali e possono dividere gli utili, le associazioni invece no. Inoltre, nel caso delle società, i soci possono eventualmente cedere le loro quote sociali, mentre che, nelle associazioni, i diritti dei membri sono personalizzati. Finalmente, la responsabilità degli amministratori della società è solidale e illimitata. Non è così per le associazioni.6 In genere, il contratto sociale è redatto per iscritto, ma l'intervento del notaio è necessario nel caso di trasferimenti di beni che richiedono l'intervento del notaio. Inoltre, il contratto deve essere iscritto nel registro per essere opponibile ai terzi. L'art. 2693 determina il contenuto del contratto sociale. E' importante notare che l'acquisto di beni immobili dalle società deve avvenire nel rispetto delle disposizioni dell'art. 27, frac. III, della CPEUM che contiene la limitazione seguente: Le istituzioni di beneficenza pubblica o privata che hanno per oggetto l'aiuto per i bisognosi, la ricerca scientifica, la diffusione dell'insegnamento, l'aiuto reciproco dei soci o tutt'altro oggetto lecito, possono soltanto acquistare altri beni immobili se sono direttamente destinati all'oggetto e indispensabile, nel rispetto delle disposizioni del decreto-legge. L'obbligo degli amministratori in questo tipo di società consiste in una garanzia sussidiaria per la responsabilità illimitata e solidale. Gli altri soci devono soltanto eseguire il conferimento, in mancanza di disposizione contraria nel contratto sociale. 6 MIGUEL ÁNGEL ZAMORA y VALENCIA, Contratos Civiles, Porrúa, Messico, 1998, p. 238-239. 262 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico Finalmente, è importante notare che in Messico la costituzione di ogni tipo di società richiede sempre il permesso del segretariato delle relazioni stranieri (SRE) per l'iscrizione della denominazione. La SRE tiene un registro elettronico delle denominazioni e della partecipazione di persone straniere, a norma delle disposizioni degli art. 15 e 16 della legge sulla partecipazione straniera (Ley de Inversión Extranjera – LIE). 5.3. Associazione e società di capitali In Messico, esiste una legge speciale dell'anno 1934 (legge generale sulle società commerciali – Ley General de Sociedades Mercantiles, LGSM). Questa legge riconosce diversi tipi di società. Però, i tipi più frequenti sono soltanto due: La società a responsabilità limitata (sociedad de responsabilidad limitada) e la società anonima (sociedad anónima). Gli altri tipi sono molto rari nella prassi per diverse ragioni. 5.3.1. La società a responsabilità limitata (SRL) Nelle società a responsabilità limitata, i soci sono soltanto obbligati a eseguire i loro conferimenti. La legge messicana non richiede un numero minimo di soci. Dispone soltanto che la società è costituita da “uno o più soci”. Tuttavia, la società non può avere più di 25 soci. In conformità con tutto questo, la SRL porta spesso il nome di uno o più soci, anche se la legge permette che è costituita o sotto una denominazione o sotto una ragione sociale. In ogni modo, la denominazione o la ragione sociale devono essere seguite dall'espressione letterale del carattere tecnico della società o dell'abbreviazione SRL; in mancanza, i soci rispondono in modo sussidiario, limitato e solidale di tutti gli obblighi sociali. Se la società porta il nome di una persona che non è socio come ragione sociale, questa persona risponde obbligatoriamente delle operazioni dell'impresa fino a concorrenza del suo più grande conferimento. In Messico, è uso di aggiungere l'espressione “y compañía” (e compagnia) se si tratta di una ragione sociale e se i nomi degli altri soci non sono menzionati. Inoltre, si parla spesso di “successori”, espressione che non indica automaticamente il decesso del socio originario, ma soltanto lo scioglimento del rapporto sociale oppure l'incorporazione di una società in un'altra. A norma delle disposizioni della legge, il capitale non deve essere inferiore a $ 5,000 pesos (circa $ 500 USD). Il capitale deve essere sottoscritto interamente. Il 50 % del capitale deve essere pagato immediatamente. Quali sono le formalità da rispettare al momento della costituzione? In genere, le società vanno costituite davanti al notaio. Le stesse formalità devono essere rispettate per le modifiche degli statuti. Infine, è importante notare che – come nel caso delle associazioni e delle società civili – bisogna domandare alla SRE il permesso dell'iscrizione del nome delle società commerciali e il suo eventuale controllo nel caso di persone straniere. Notarius International 3-4/2005 5.3.2. Società anonima (SA) La società anonima è la forma giuridica più frequente nella prassi delle società commerciali. Questa società è caratterizzata da una grande versatilità e un'eccellente immagine pubblicitaria. Ai sensi delle disposizioni dell'art. 87 della sopramenzionata LGSM: “La società anonima è la società che esiste sotto una denominazione e che si compone esclusivamente di soci il cui obbligo è limitato al pagamento delle loro azioni. Il capitale minimo di una SA deve ammontare a $ 50,000 pesos oppure circa $ 5,000 USD. La legge dispone espressamente che la SA deve presentarsi sotto la forma tecnica di una “denominazione” spesso di fantasia perché la costituzione è interamente libera. In ogni modo, la legge evita il rischio dell'omonimia con un controllo burocratico realizzato dalla SRE che abbiamo già menzionato. Sia come sia, la denominazione di questo tipo di imprese va obbligatoriamente seguita dalle parole “Sociedad Anónima” (società anonima) o l'abbreviazione SA. Qual'è la forma giuridica di una società anonima? Come abbiamo già detto, le società commerciali devono essere costituite davanti al notaio. In questo caso particolare, possono anche essere costituite con l'appello al pubblico risparmio. Questa forma di costituzione non è invece molto frequente nella prassi. Nella prassi, il notaio stesso redige l'atto dell'assemblea generale costitutiva nonché gli statuti. Gli art. 95 e 101 dispongono che i conferimenti in contanti si eseguono al momento della redazione dell'atto sull'assemblea costitutiva e che, la costituzione della società approvata, bisogna procedere al rogito dell'atto e all'iscrizione dell'atto e degli statuti. L'art. 90 richiede invece di comparire davanti al notaio. 5.4. Le società cooperative (SC) In Messico, le società cooperative sono disciplinate da una legge speciale che risale all'anno 1994. L'oggetto della SC è l'organizzazione sociale integrata da persone fisiche sulla base di interessi comuni e del principio della solidarietà, del proprio sforzo e dell'aiuto mutuale nello scopo di soddisfare ai bisogni individuali e collettivi con la realizzazione di attività economiche di produzione, di distribuzione e di consumo di beni e servizi. Le SC vengono costituite da almeno cinque soci e mantengono una struttura economica di capitale variabile. Per quanto riguarda le formalità richieste, l'art. 12 della legge prevede unicamente la necessità della legalizzazione delle firme da un'autorità pubblica, incluso il notaio. Qualora l'atto costitutivo è stato firmato, la SC ha la personalità giuridica e dispone di un patrimonio. L'atto va iscritto nel registro di commercio (registro público de comercio). Per quanto riguarda la responsabilità, le società cooperative possono optare per la responsabilità limitata oppure per la responsabilità supplementare dei soci.Nel primo caso, i soci limitano la responsabilità esclusivamente al valore del loro conferimento; nel secondo caso, i soci sono tenuti a parti uguali per le operazioni della so- Notarius International 3-4/2005 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico cietà, secondo il valore determinato in anticipo. E' importante notare che gli stranieri non possono assumere funzioni di gestione o amministrazione in questo tipo di società (art. 7°). Finalmente, le SC possono anche essere società di consumazione, di produzione di beni o di servizi, di risparmio o di prestito. Quest'ultimo tipo di società è regolato in una legge speciale, la legge sul risparmio e il credito popolare (Ley de Ahorro y Crédito Popular). 5.5. Fondazione Le fondazioni sono regolate dalla cosiddetta legge sulle istituzioni di assistenza privata per il Distretto Federale (Ley de Instituciones de Asistencia Privada para el Distrito Federal) del 1998. Questa legge prevede due tipi d'istituzioni di assistenza privata: le fondazioni (fundaciones) o le associazioni (asociaciones). L'art. 7° dispone che il nome o la denominazione è sempre seguita dalle parole Institución de Asistencia Privada (o IAP – istituzione di assistenza privata). In genere, la costituzione di questo tipo d'istituzione è regolata dalle regole generali della legislazione civile. Malgrado tutto, esiste qualche eccezione d'applicazione particolare. Tra le eccezioni, bisogna sottolineare la possibilità, nel caso delle fondazioni (che siano a carattere transitorio o permanente), di costituirle in un testamento. In questo caso, è importante notare che non è possibile far valere l'incapacità di testare (art. 1313, frac. I, e 1314 del CCDF). In genere, non è neanche possibile di far valere vizi di forma. In questo modo sono protette l'intenzione volontaria dell'autore e la sua anima altruista. 5.6. Registro di commercio e rappresentazione Da poco, esiste un nuovo regolamento sul registro di commercio (Registro Público de Comercio). Il regolamento del 24 ottobre 2003 stabilisce il cosiddetto sistema integrale di gestione del registro (Sistema Integral de Gestión Registral – SIGER), che contiene il foglio commerciale elettronico, sulla base di formalità codificate in anticipo dal Segretariato dell'Economia (Secretaría de Economía). E' prevista una procedura rigorosa per l'iscrizione, la memorizzazione, la custodia, la sicurezza, la consultazione, la riproduzione, la verifica, l'amministrazione e la trasmissione dell'informazione del registro attraverso due vie di trasmissione: la via elettronica (il notaio o il rappresentante utilizza il sistema SIGER) e la via fisica (attraverso lo sportello corrispondente). Previa verificazione del documento ricevuto, viene rilasciato al notaio o al rappresentante un certificato con un numero progressivo nonché la data e l'ora del ricevimento dei due o più atti che si riferiscono allo stesso foglio. La firma elettronica utilizzata per l'elaborazione dei dati è la firma avanzata o affidabile, conforme a che ottempera ai requisiti di segretezza. 6. Diritto internazionale privato 6.1. Lex rei sitae Le regole nazionali in materia di conflitti di legge sono sparse. L'art. 121 comma II della CPEUM stabilisce, sen- 263 za dar luogo a dubbi, il principio della lex rei sitae. Dispone che i beni mobili o immobili sono disciplinati dalla legge del luogo della loro situazione. Altre regole principali si trovano negli articoli 12-15 delle disposizioni preliminari (“Disposiciones Preliminares”) al CC. In genere, si può dire – come previsto dall'art. 12 del CCDF – che le “leggi per il Distretto Federale si applicano a tutte le persone che si trovano sul territorio di quest'ultimo, che siano nazionali o straniere”. Il CCDF aggiunge che “si applicano anche agli atti e fatti sopravenuti sul territorio, salvo che prevedano l'applicazione di una legge straniera e, per il resto, con riserva delle disposizioni dei trattati e convenzioni ai quali il Messico ha aderito”. Anche l'art. 13 del CCDF stabilisce la regola della lex rei sitae con una serie di disposizioni sul riconoscimento delle situazioni giuridiche di altre entità della Repubblica – stato e capacità delle persone, diritti reali immobiliari, affitto, forma legittima degli atti – nel rispetto del principio secondo il quale occorre applicare il diritto del luogo della conclusione dell'atto (locus regit actum). Per quanto riguarda infine gli effetti giuridici, sono disciplinati dalla lex loci executiones. Si applica allora il diritto del luogo dell'esecuzione. Il diritto straniero è applicato come all’estero, vale a dire nel modo di un giudice straniero. Si applica per principio il diritto materiale, salvo nel caso di regole di conflitti che fanno un rinvio a una legge straniera. In ogni modo, l'applicazione di istituti giuridici stranieri o di procedure analoghe è possibile se il diritto messicano non si oppone. Esistono anche norme su questioni preliminari pregiudiziali o incidenti e finalmente norme sull'applicazione necessaria e armonica di diverse leggi tenendo conto delle “esigenze di equità della fattispecie.” Il diritto straniero non si applica nel caso d'intenzione fraudolenta di evitare l'applicazione del diritto nazionale o nel caso in cui è contrario all'ordine pubblico. Finalmente, bisogna menzionare gli articoli 284 bis del CPCDF e 86 bis del CFPC che riguardano anche l'applicazione del diritto straniero e le possibilità del giudice locale che vuole ottenere le informazioni necessarie. 6.2. Altre disposizioni Al di fuori di questo schema generale, si trovano altre disposizioni isolate, come nei casi seguenti: 6.2.1. Testamenti (art. 1593-1598 CCDF) Queste regole dispongono che il testamento redatto all’estero produce tutti gli effetti in Messico, se è valido ai sensi della legge straniera. “I segretari della legazione (Secretarios de legación), i consoli e i vice-consoli messicani possono agire nella funzione di notaio o ricevere i testamenti dei cittadini nazionali all’estero nel caso in cui le disposizioni testamentarie devono essere eseguite nel Distretto Federale” (art. 1594). La devoluzione successorale legale dei beni immobili e dei beni mobili è regolata dalla legge della situazione 264 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico dei beni (lex rei sitae). Negli Stati di Puebla e San Luis Potosí, i beni mobili sono invece disciplinati dalla legge del domicilio (soltanto i beni immobili sono disciplinati dalla lex rei sitae). Nello Stato di Quintana Roo, la legge del domicilio regola la successione intera. 6.2.2. Società o associazioni (art. 2736 CCDF) Sono rispettate le disposizioni private sulle persone giuridiche straniere a norma del diritto applicabile all'atto di costituzione (il principio: locus regit actum). La capacità di agire delle persone giuridiche riconosciuta a norma della legge messicana non può eccedere la capacità riconosciuta dal paese di origine. E' allora presunto che il rappresentante della persona giuridica straniera in questione abbia la facoltà di intervenire in tutti gli atti che richiedono un'eventuale responsabilità. 6.2.3. Adozione (art. 410-E e 410-F CCDF) La legge distingue due tipi di adozione: - la cosiddetta adozione internazionale, cioè “l'adozione di persone di un altro paese la cui residenza abituale è situata al di fuori del territorio nazionale” - e l'adozione da stranieri, cioè “l'adozione da cittadini di un altro paese, la cui residenza abituale è situata sul territorio nazionale.” Nel primo caso, l'adozione è disciplinata dai trattati internazionali che il Messico ha firmato. Nel secondo caso, bisogna ovviamente applicare il CCDF. Finalmente, l'art. 410-F aggiunge che, se le circostanze sono uguali, i messicani sono preferiti nei riguardi degli stranieri. Il CCDF prevede l'età di almeno 25 anni per poter adottare una persona e una differenza d'età di almeno 17 anni tra il figli adottivo e il padre o la madre adottiva (art. 390). Tuttavia, questa regola non è rispettata che da 10 entità della Repubblica. Il resto, oppure 22 Codici, prevedono età diverse – un'età tra i 18 e i 30 anni per poter adottare e una differenza d'età tra i 10 e i 20 anni tra il figlio e il genitore adottivo. 6.2.4. Capacità degli stranieri A norma delle disposizioni degli articoli 1327 e 1328 del CCDF, le persone fisiche e giuridiche straniere sono generalmente capaci di acquistare beni per via di devoluzione successoria testamentaria o ab intestato nel rispetto delle disposizioni della CPEUM. Esiste una sola limitazione: L'eventuale mancanza di reciprocità internazionale. 6.2.5. Stato civile acquistato all'estero La legge dispone espressamente che, per determinare lo stato civile acquistato da cittadini messicani all'estero fanno prova i documenti da loro esibiti, e questo nel rispetto delle disposizioni del CPC e a condizione che l'atto rispettivo sia iscritto nel registro dell'autorità corrispondente (art. 51 CCDF). 6.2.6. Titoli di credito emessi da stranieri Gli articoli 252-258 della Legge generale sui titoli e operazioni di credito (Ley General de Títulos y Operaciones de Crédito – LGTOC) dispongono che la capacità per Notarius International 3-4/2005 emettere titoli all'estero o per concludere tutti gli atti menzionati in questi ultimi è regolata dalla legge del paese in cui il titolo è emesso o l'atto concluso e che la legge messicana si applica alla capacità. La stessa legge disciplina la capacità degli stranieri di emettere titoli o di concludere uno degli atti menzionati in questi titoli all'interno della Repubblica. 6.3. Documenti provenienti dall'estero Gli art. 139-140 della LNDF prevedono la stesura di un protocollo su questo tipo di documenti una volta legalizzati, apposta l'apostille o tradotti, su richiesta della parte interessata e senza il bisogno di una decisione giuridica salvo che si tratti di poteri conferiti da consoli messicani. Art. 140 LNDF: Qualora i poteri conferiti al di fuori della Repubblica sono legalizzati, dotati dell'apostille o tradotti, all'occorrenza, da traduttori esperti devono essere protocollati per produrre effetti ai sensi della legge. Questo non vale per i poteri conferiti dai consoli messicani. L'art. 21 della CPEUM che abbiamo già menzionato si applica anche al livello internazionale. Gli articoli 130131 del CFPC contengono le stesse disposizioni. Richiedono un mandato giudiziale espresso per la redazione del processo verbale gli Stati di Aguascalientes, Bassa California, Campeche, Guerrero, Nuevo León, Oaxaca (all'eccezione dei poteri), Tabasco, Tamaulipas, Tlaxcala e Yucatán (10 entità). Contrariamente agli Stati menzionati, esiste un gran numero di Stati (Bassa California Sud, Chiapas, Chihuahua, Durango, Stato di México, Hidalgo, Morelos, Nayarit, Veracruz, Quintana Roo, San Luis Potosí, Sinaloa e Zacatecas) che non richiedono una decisione giudiziale e che prevedono unicamente la redazione di un protocollo prima della legalizzazione davanti al notaio, la designazione delle parti, e eventualmente una traduzione da un traduttore esperto. In qualche caso (per esempio, lo Stato di Messico, Nayarit, Quintana Roo, Sinaloa e D.F.), è disposto espressamente che il protocollo non domanda nessun ordine o mandato giudiziale. Lo Stato di Messico aggiunge che il notaio costata il documento redigendo il protocollo. Provvede a che non contenga nessuna disposizione contraria alla legge e ai buoni usi e costumi. La legge sul notariato dello Stato di Jalisco permette la produzione di prove in due lingue in due colonne parallele (art. 127). Insomma, la tendenza attuale della problematica della validità del documento proveniente dall’estero è di abbandonare l'esigenza del mandato giudiziario per la redazione del protocollo e di ridurre la necessità di quest'atto unicamente ai casi in cui tali documenti non contengono un'apostille o un certificato consolare. D'altra parte, si costata la tendenza di permettere al notaio stesso di redigere il protocollo se conosce la lingue in questione (oppure a tutt'altra persona identificata regolarmente che può anche essere un non esperto). E' logico che la proposizione finale risiede nell'armonizzazione nazionale e all'adattamento ai trattati e convenzioni internazionali ai quali il Messico ha aderito. Notarius International 3-4/2005 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico 7. Diritto tributario 7.1. Trasmissione di patrimonio immobiliare Il notaio ha l'obbligo di pagare le imposte fissate per l'operazione in questione a norma delle disposizioni della legge sulle imposte e sulla pensione (Ley del Impuesto Sobre la Renta – LISR) e delle disposizioni degli articoli 14 – 14 A del Codice fiscale della Federazione (Código Fiscal de la Federación – CFF). L'imposta è fissata sulla base del valore del corrispettivo ottenuto per la vendita. In mancanza di un corrispettivo, è fissata sulla base di un valore valutato. Esistono tuttavia eccezioni alla regola dei frutti della compravendita nell'ipotesi della trasmissione del patrimonio a causa di morte, per donazione o fusione di società e della vendita di certi titoli di credito che hanno prodotto interessi. La procedura del calcolo dell'imposta annuale è più o meno complessa secondo l'operazione in questione. Insomma, si può dire che bisogna fare le deduzioni previste dall'art. 148 della legge menzionata che prevede l'aggiornamento dei costi dell'acquisto. Le detrazioni non possono mai essere inferiore al 10 % dell'importo della vendita. Si può anche sommare gli investimenti in costruzioni, riparazioni o estensioni, nonché gli onorari del notaio e le imposte, diritti e valutazioni, le commissioni e la mediazione. Dopo aver dedotto quanto menzionato qui sopra, si ottiene il guadagno, vale a dire la differenza risultante del calcolo. Il guadagno deve essere diviso per il numero di anni passati tra le due date dell'operazione, cioè la data dell'acquisto e la data della vendita – senza eccedere i vent'anni. Il notaio effettua i pagamenti provvisionali per la vendita dei beni immobili sulla base di una tariffa prestabilita che è il risultato della divisione del guadagno per il numero di anni passati tra l'acquisto e la vendita. La tariffa è moltiplicata per il numero di anni. Il notaio dispone di un termine di quindici giorni a partir della data della firma per effettuare il pagamento provvisionale, sempre sotto la sua responsabilità. 7.2. Reddito per l'acquisto dei beni L’imposta sul reddido è prevista dall'art. 155 della LISR. E' anche possibile fare detrazioni in questo caso a norma delle disposizioni dell'art. 156. Bisogna tuttavia notare che il pagamento provvisiorio ammonta al 20 % del reddito. Il notaio dispone anche di un termine di quindici giorni per fare il pagamento provvisionale, sempre sotto la sua responsabilità. 7.3. Imposta sul valore aggiunto (IVA) La tassa sul valore aggiunto è percepita per le operazioni classificate come compravendite (Art. 14 e 14-A del CFF). 265 Ne fanno eccezione la trasmissione di beni a causa di morte e le donazioni. L'imposta non è percepita neanche nel caso di vendita di terreni o di costruzioni ad uso abitativo, all'eccezione degli alberghi (art. 9° della legge sull'imposta sul valore aggiunto – Ley del Impuesto al Valor Agregado). Il Codice presume che la vendita ha luogo al momento delle controprestazioni effettive. A partir di questo momento comincia a decorrere un termine di quindici giorni per il pagamento dell'imposta. L'imposta ammonta al 15 % del valore del bene. E' a carico del contribuente che la trasferisce separatamente alle persone che acquistano i beni, il diritto di uso o i servizi. 7.4. Trasferimento della proprietà Al livello locale, il trasferimento di immobili è assoggettato all'imposta sul trasferimento di proprietà (traslación de dominio). Questo vale anche per le trasmissioni di immobili a causa di morte, i conferimenti per le società, il trasferimento di diritti reali, l'aggiudicazione, le prescrizioni positive, i cambi, l'amministrazione fiduciaria, la divisione della comproprietà o la dissoluzione di una società coniugale – per la parte eccedente. Per calcolare quest'imposta, serve come base un valore estimato da un esperto. La tariffa è variabile secondo le entità della Repubblica. Tuttavia, ammontano a un ammonto tra il 0.50 e il 2 % del valore. Il termine per il pagamento dell'imposta è anche variabile. Il termine più lungo è di 30 giorni. I notai e il contribuente sono solidalmente responsabili per il calcolo e l'intero obbligo. 7.5. Iscrizione dei documenti nel registro Infine, l'iscrizione dei documenti nel libro fondiario (Registro Público de la Propiedad) fa nascere diritti a condizione che riguardino immobili o diritti reali. Le tariffe sono molto diverse nelle diverse entità. Talvolta è prevista una tassa fissa, talvolta una percentuale, talvolta dipende da un minimale di salario. E' anche possibile fissare tariffe minime e massime. 7.6. Imposta sulle successioni e sulle donazioni Le successioni e le donazioni non sono assoggettate ad un'imposta speciale. Per questa ragione, bisogna rinviare alla regola generale menzionata nei paragrafi precedenti che dispone che sono esentida dall’imposta sul reddido le donazioni tra coniugi o parenti in linea diretta – salvo qualche eccezione – e in genere ogni tipo di donazione fissando un massimo per il valore totale delle donazioni che si ricevono nel corso di un anno (art. 109 frac. XIX della LISR). 8. Bibliografia vedi pagina 199.