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Avere i brividi di freddo fa dimagrire Con la televisione

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Avere i brividi di freddo fa dimagrire Con la televisione
L’informatore
Febbraio 2014
A L ESSA N D R I N O
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SALUTE e BENESSERE
Avere i brividi di freddo fa Con la televisione accesa si
dimagrire
dorme male
Al gelo per dimagrire. Temperature da brivido per perdere pancia, fianchi e chili
di troppo. Dimenticatevi le
sudate praticando sport faticosi. Per fare pace con la
bilancia basta solo un poco
di freddo. A mettere in luce
gli effetti dimagranti dei
brividi è uno studio pubblicato su Cell Methabolism
da un un gruppo di ricercatori americani dell'Istituto nazionale del diabete e
malattie digestive e renali,
negli Stati Uniti. Secondo la
ricerca rabbrividire rilascia un ormone che stimola il tessuto grasso a
produrre calore, in modo
che il corpo possa mantenere la sua temperatura interna. Questo ormone, che
si chiama irisina, viene
prodotto anche dal muscolo durante l'esercizio fisico.
I risultati dimostrano che
l'atto di rabbrividire produce calorie, bruciando il
grasso bruno e migliorando il metabolismo.
Proprio come accade con
una sessione in palestra.
Lo studio è stato coordinato da Francesco Saverio
Celi, un ricercatore italiano
che lavora all'estero. Attraverso numerosi test su un
gruppo di volontari sani,
Celi e i suoi colleghi hanno scoperto che la irisina,
prodotta quando si rabbrividisce, viene rilasciata in
proporzione
all'intensità
dei brividi. Inoltre la quantità secreta dall'organismo
come risultato del brivido è simile a quella frutto
dell'esercizio. Il team ha
anche scoperto che quando
le cellule adipose umane in
laboratorio sono trattate
con FNDC5, un precursore
dell'irisina, le cellule hanno
bruciato più energia e rilasciato più calore.
Questo può chiarire anche
perchè l'esercizio fisico aumenta la secrezione di un
ormone che, paradossalmente, fa sentire il corpo
più caldo. Forse abbassare
il termostato durante i mesi
invernali potrebbe aiutare sia il bilancio domestico
che il metabolismo.
Anche secondo un altro
studio dell'Università di
Maastricht, coordinata dal
dottor Wouter van Marken
Lichtenbelt, il freddo può
essere un buon alleato
per chi vuol dimagrire.
Secondo i ricercatori olandesi non solo l'esposizione
alle basse temperature può
ridurre l'obesità, ma permette alla lunga all'organismo di rispondere meglio
al cambiamento di temperatura dell'aria e agli shock
termici. La ricerca, pubblicata dalla rivista "Trends in
Endocrinology and Metabolism", presenta inoltre una
serie di indicazioni sugli
stili di vita che andrebbero cambiati per combattere l'epidemia di obesità.
L'équipe olandese ha coinvolto un gruppo di volontari, che si sono esposti a una
temperatura molto bassa
per diverse ore al giorno
in indumenti intimi. Dopo i
primi tremori, si sono sentiti sempre più a proprio
agio, generando il calore
necessario per non battere
i denti, sintomo evidente
dell'attivazione dei tessuti
adiposi "bruni".
Con la televisione accesa, le
cuffie nell'orecchio e l'Ipad
sulle gambe: sono sempre di
più le persone che si addormentano così, con il sottofondo - di luci e suoni - dei
vari dispositivi elettronici entrati ormai prepotentemente
anche nelle case. Quando
accade, i disturbi del sonno sono inevitabili e allora
gli esperti parlano di "junk
sleep", ovvero un sonno di
bassa qualità continuamente interrotto da tutti i
tipi di dispositivi elettronici:
telefono, computer, TV, radio, ecc.
La crisi economica che ha
colpito molte famiglie italiane ha acuito queste cattive abitudini perché molti si
mettono a letto con la preoccupazione del lavoro precario, del prestito da pagare
o del futuro dei figli.
E poiché non riescono a
prendere sonno, preferiscono “stordirsi” di suoni,
musica o chat per riuscire a
staccare la spina. Ma se una
percentuale di persone riesce ad addormentarsi così,
ce ne sono molte altre che,
invece, soffrono di vera e
propria insonnia digitale.
Uno studio condotto dai ricercatori del Lighting Re-
search Center di New York
collega questo problema alla
luce del display dei devices
elettronici: la prolungata
esposizione allo schermo
retroilluminato inibisce la
produzione di melatonina, l’ormone che regola
il ciclo sonno-veglia. In
due sole ore, può ridursi del
22%.
Anche se sembra poca, la
luce emessa dai vari dispositivi è l’assassino della melatonina che è fondamentale
per il sonno.
Anche stare troppo tempo
davanti al computer dopo
cena o addormentarsi sul
divano guardando il televisore, ostacola il sonno
notturno.
Ma nonostante gli esperti continuino a ripetere che
tanta tecnologia non giova al
sonno, sono numerosissime
le app ideate e commercializzate per combattere l’insonnia.
Si va dalla meditazione guidata, alla classica conta
delle pecorelle in versione
digitale, ai generatori dei
cosiddetti “rumori bianchi”,
suoni a bassa frequenza che
rilassano come onde che si
infrangono su una spiaggia
e il suono rilassante della
pioggia che cade.
Funzionano davvero? No,
è una contraddizione: tutti
i dati scientifici dimostrano
che i dispositivi elettronici ostacolano il relax, quindi non è possibile che una
app che richiede l’uso di uno
smatphone o di Ipad faciliti
il sonno.
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L’informatore
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SALUTE e MEDICINA
Counseling Sanitario: ascolto e decodificazione della
sofferenza (II parte)
L’IMPORTANZA DEL “COMUNICARE CON“
E’ indispensabile e non solo impossibile come sostiene
la Scuola di Palo Alto. Nella relazione d’aiuto una corretta comunicazione interpersonale è addirittura uno strumento di lavoro irrinunciabile per raggiungere i propri
obiettivi di sostegno all’altro.
La relazione d’aiuto si stabilisce tra una persona che è in
difficoltà o che ha un bisogno e un’altra che è in grado di
sostenere questa richiesta.
Ci sono due presupposti che devono essere soddisfatti
per essere in grado di aiutare qualcuno: la capacità di
restare se stessi all’interno della relazione e secondariamente di comprendere empaticamente il mondo dell’altro senza restarne invischiati e senza dare giudizi.
Accettare qualcuno vuol dire creare una relazione e ciò
avviene grazie a una comunicazione interpersonale basata sull’accettazione incondizionata.
I PRESUPPOSTI DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
Accettare l’altro è un compito indispensabile nella relazione d’aiuto, ma è tutt’altro che semplice. Chi si trova a
dover richiedere/ricevere aiuto non necessariamente si
comporta o si è comportato in modo conforme a chi lo
deve sostenere.
Gli schemi di valutazione della realtà sono personali e
molto diversi, ma accettare l’altro significa cercare di assimilare la sua visione del mondo e di comprendere il
significato che ha per l’altro un’azione, un avvenimento,
una persona, ecc.
La sospensione del giudizio si accompagna a un’attribuzione piena di sincerità e si fonda anche sulla natura
asimmetrica della relazione in cui i due interlocutori occupano posizioni differenti.
La comunicazione interpersonale nella relazione d’aiuto
si fonda su tre competenze: sapere, saper fare e saper
essere.
Il sapere fa riferimento alla conoscenza delle teorie di
comunicazione che poi devono essere applicate in modo
efficace (saper fare).
In ultimo occorre sviluppare una sorta di meta riflessione su di sé e sul proprio stile di comunicazione.
LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE VUOL
DIRE ANCHE SAPER ASCOLTARE
La comunicazione interpersonale richiede anche saper
ascoltare. L’ascolto è doppio perché oltre ai bisogni del
paziente ogni operatore deve prendersi del tempo per
ascoltare se stesso.
Ad ogni modo, l’ascolto attivo è una parte fondamentale
della comunicazione nella relazione d’aiuto.
Ascolto attivo ed empatia sono due facce della stessa
medaglia poiché se si è predisposti ad accettare l’altro,
sarà più facile adottare uno stile di ascolto attento alla
visione altrui senza creare barriere alla comunicazione
interpersonale.
L’ascolto attivo si basa su un comportamento proattivo
non volto alla ricerca dei dettagli di una storia, ma di
come l’avvenimento è stato vissuto da chi lo racconta.
I PONTI E LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE
INTERPERSONALE
Quali sono le buone pratiche che favoriscono la comunicazione interpersonale in una relazione d’aiuto? Vediamole:
- sospensione del giudizio e della necessità di ‘inquadrare’ la situazione attraverso i propri schemi d’interpretazione;
- ascoltare e attendere perché spesso la parte importante giunge alla fine del racconto dopo che l’utente ha
‘testato’ la pazienza del proprio interlocutore;
- mostrare empatia anche attraverso delle domande
con cui chiedere conferma delle proprie intuizioni circa
lo stato d’animo dell’interlocutore (mai dare nulla per
scontato);
- curare le condizioni ambientali entro cui la comunicazione avviene affinché l’altro sia a proprio agio il più
possibile.
Spesso nella comunicazione quotidiana troviamo delle
barriere che bloccano l’ascolto e che devono essere evitate in un contesto professionale:
- non dare ordini o mettere in guardia l’altro sulle conseguenze del proprio comportamento (solo i genitori fanno
le ramanzine);
- evitare di moralizzare il comportamento;
- non fare facili interpretazioni, né consolare;
- non usare la logica o fornire (costringere a) delle soluzioni.
Antonio Dr. Musso
La presbiopia e le lenti a contatto bifocali
Mano a mano che invecchiamo, i nostri occhi diventano più deboli e perdono l’abilità
di accomodare la visione per oggetti vicini. In questa situazione si hanno problemi nel
leggere il giornale o un menù, a meno che non si tengano questi oggetti a una certa
distanza dagli occhi.
Questa condizione è chiamata presbiopia ed è un fenomeno naturale, che capita alla
maggior parte delle persone arrivate ai quarant’anni.
Le lenti a contatto bifocali sono progettate in modo da offrire una visione migliore alle
persone affette da questo problema.
Prima degli anni 50 le persone utilizzavano gli occhiali bifocali per la presbiopia.
Ora, diversi produttori si sono specializzati nelle produzione di lenti a contatto bifocali, ma questo tipo di presidi oculari non può essere utilizzato da tutti. Alcune persone,
infatti, potrebbero non riuscire ad adattarsi a queste lenti o potrebbero non vedere bene
utilizzandole. Per scoprire se sono adatte a voi, dovete prima stabilire le condizioni della
vostra vista e scoprire le vostre esigenze.
Esistono diversi modelli, alcune sono realizzate in materiali morbidi, mentre altre sono
prodotte in materiali rigidi gas permeabili.
Alcune possono essere indossate per un periodo di tempo specifico e sostituite con altre
lenti a intervalli predeterminati (talvolta anche ogni giorno).
Alcune persone affette da presbiopia preferiscono delle lenti in grado di correggere sia il
problema della vista da lontano che quello della vista da vicino. Lenti bifocali di questo
tipo sono prodotte con una parte che consente di vedere da lontano e una parte che permette di vedere da vicino. Guardando attraverso la parte superiore della lente potrete
vedere gli oggetti lontani. Allo stesso modo, guardando attraverso la metà inferiore della
lente potrete vedere gli oggetti vicini.
Queste lenti a contatto bifocali sono note come lenti segmentate. Anche se le lenti a
contatto segmentate consentono di alternare la visione, esiste un tipo diverso di lenti
a contatto bifocali che offre una visione simultanea e che permette di mettere a fuoco
contemporaneamente oggetti vicini e lontani.
Queste lenti sono progettate in maniera tale da fare in modo che la correzione della
vista di oggetti vicini e lenti ricada in cerchi concentrici. Tuttavia, non tutti riescono ad
adattarsi a questo tipo di visione.
Altre tipologie includono le lenti a contatto asferiche e le lenti a contatto diffrattive.
Esistono molte alternative alle lenti a contatto bifocali, rappresentate da lenti più economiche e che richiedono un periodo di adattamento più breve. Tuttavia, una volta che
vi sarete abituati a utilizzare le lenti a contatto bifocali, è probabile che continuerete a
preferirle rispetto ai vecchi occhiali da vista.
dr. Massimiliano Costa e dott.ssa
Gabriella Cavalli, Ottica Nuova
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SALUTE e MEDICINA
I farmaci biologici: cosa sono, pro e contro (II parte)
COME SI USANO?
L’oncologo valuta se le terapie mirate possono essere utili al
paziente in base a diversi criteri: tipo di tumore; stadio del
tumore (localizzato oppure più esteso); caratteristiche molecolari del tumore; altre terapie in corso o terminate; altre
patologie presenti.
QUALI SONO GLI EFFETTI COLLATERALI?
Le terapie mirate non presentano gli effetti collaterali tipici
della chemioterapia tradizionale, tuttavia possono causare alcuni sintomi.
Sintomi più frequenti:
- nausea, diarrea, affaticamento, disturbi alla pelle.
Sintomi meno frequenti:
- reazioni allergiche, soprattutto con gli anticorpi monoclonali
in occasione della prima somministrazione. Per prevenirle si
possono usare farmaci di comune impiego (come paracetamolo e antistaminici) prima della terapia, secondo la prescrizione
del medico. Qualora l’allergia si manifesti comunque, il medico
riduce la velocità dell’infusione venosa o la interrompe temporaneamente;
- sindromi simili a quelle influenzali;
- ipertensione arteriosa e disturbi cardiaci che si attenuano
una volta terminata la terapia, ma che possono controindicare
alcuni di questi farmaci per pazienti con patologie cardiache.
Sono più comuni con il trastuzumab e i farmaci antiangiogenesi;
- alterata sensibilità o formicolii alle dita che scompaiono spontaneamente entro pochi mesi dalla fine del trattamento;
maggior rischio di sanguinamento, per esempio delle gengive
o epistassi (con i farmaci antiangiogenesi), in genere di lieve
entità;
- rischio di infezioni.
È importante segnalare la comparsa di questi sintomi al medico, che può prescrivere le terapie opportune per limitarli.
La sicurezza di questi farmaci in gravidanza non è stata accertata e inoltre sono possibili interferenze con gli anticoncezionali. Per questo durante il trattamento è bene adottare
misure contraccettive efficaci. Inoltre alcune cure potrebbero
compromettere la fertilità successiva alla terapia ed è quindi
consigliato parlarne con il proprio medico.
COME SI SOMMINISTRANO?
Molti farmaci si presentano sotto forma di compressa e sono
assunti per bocca. Questo rappresenta un vantaggio per i malati e per le loro famiglie perché permette di ridurre i disagi,
i tempi di ricovero e le giornate in day-hospital. Altri farmaci
devono invece essere somministrati per via endovenosa o sottocutanea.
QUALI SONO I PRO E I CONTRO?
Come ogni cura anche le terapie mirate presentano vantaggi
e limiti. I vantaggi:
- terapia personalizzata: le terapie mirate offrono ai medici la
possibilità di confezionare un trattamento “su misura” per il
paziente;
- minori effetti collaterali: la selettività del meccanismo d’azione risparmia le cellule sane, riducendo così gli effetti e migliorando la qualità della vita del paziente;
- facilità di somministrazione: alcune di queste terapie si possono prendere per bocca, ciò consente al malato di curarsi a
casa.
I limiti:
- sviluppo di resistenza: è possibile che il corpo sviluppi una
resistenza al trattamento, in altre parole che il farmaco diventi
con il tempo meno efficace;
- costi molto elevati: poiché queste cure sono costose è importante indirizzarle a pazienti che realmente ne possono trarre
beneficio;
- tossicità : alcuni effetti collaterali possono essere più rilevanti in presenza di altri fattori di rischio. Per esempio, il rischio
di aumentare la pressione arteriosa può essere accettabile per
una persona giovane, ma non per un paziente con malattie
cardiache.
Le terapie mirate servono solo per il cancro?
Alcuni farmaci mirati per curare il cancro sono usati anche in
altri campi della medicina come strumento per regolare le difese immunitarie e i processi infiammatori. Cure di questo tipo
vengono quindi usate per esempio per l’artrite reumatoide e
altre malattie reumatiche, per le malattie infiammatorie intestinali, l’asma o gravi infezioni.
QUALI SONO LE PROSPETTIVE FUTURE?
Le terapie mirate, pur così innovative, e riservate a particolari
tipi di tumore in pazienti con precise caratteristiche, sono già
una realtà consolidata nella lotta al cancro. Infatti molti dati
dimostrano che hanno prolungato la sopravvivenza e migliorato la qualità della vita di molti pazienti.
Ci sono inoltre ulteriori prospettive di miglioramento, grazie
alla sempre più profonda conoscenza dei meccanismi che distinguono la crescita e lo sviluppo delle cellule tumorali da
quelle sane.
Nuovi campi di azione nell’ambito delle terapie mirate
oncologiche riguardano:
- la terapia genica: una cellula sana si trasforma in cellula tumorale soprattutto a causa di fattori ambientali e stili di
vita, ma in rari casi (nel 2-3%) alcuni individui ereditano nel
patrimonio cromosomico alcuni geni alterati (che possono aumentare il rischio di ammalarsi di particolari tipi di cancro). I
ricercatori stanno studiando come “riparare”, bloccare o sostituire questi geni in modo che il tumore non si sviluppi. Altri tipi
di terapia genica modificano i geni delle cellule cancerose, per
renderle più sensibili ai farmaci antitumorali;
- le nanotecnologie: oltre a una diagnosi sempre più precoce e precisa, le nanotecnologie consentiranno di colpire in
maniera sempre più mirata le cellule tumorali, trasportando
per esempio gli agenti tossici al loro interno, o concentrando
con precisione l’azione delle radiazioni.
a cura del dr. Roberto Mutti
La riflessologia plantare
Forse non tutti sanno il ruolo che la Riflessologia Plantare ha nel trattamento di specifiche problematiche comuni, come cefalea, mal di schiena, emicrania, ritenzione idrica, insonnia, ansia, dolori mestruali,
cellulite, dolori cervicali e altre ancora.
Sembra una favola: una tecnica che ristabilisce l’equilibrio dell’intero organismo trattando semplicemente i
piedi.
Spesso capita che i clienti chiamino e dicano “Soffro di
cervicale. Ma non mi tratta direttamente la cervicale?
Come è possibile?”.
In realtà una spiegazione c’è: come dice il nome, la
Riflessologia Plantare è una tecnica che stimola determinati punti riflessi che si trovano sulla pianta e sul collo
dei piedi.
Cosa sono i riflessi? In Biologia il riflesso è la risposta
involontaria ad uno stimolo; in Fisiologia si parla di “atto
riflesso” che, provocato da un eccitamento di un neurone sensitivo, si esplica con un’azione di movimento
di un neurone motorio connesso al primo con un movimento autonomo e indipendente dalla volontà.
Quindi il Riflesso è una risposta involontaria, obbligata a uno stimolo iniziatosi dai recettori nervosi esterni
(sul piede) o da quelli interni, trasmesso al midollo spinale attraverso vie ben definite.
I recettori nervosi presenti nella pelle convogliano verso
il cervello una vasta gamma di sensazioni.
Le capacità sensoriali della pelle non servono solo a
informare il cervello su ciò che avviene nell’ambiente
esterno (come il caldo, il freddo, il dolore) ma anche a
consentire la comunicazione.
La cute è la sede del più vasto organo di senso del corpo; da qua tutti gli stimoli raccolti da corpuscoli e terminazioni nervose arrivano al cervello che interpreta,
traduce e coordina e, a sua volta, manda risposte.
Ma la Riflessologia Plantare ha anche altri effetti
benefici.
Uno degli effetti primari di una stimolazione eseguita
sulle zone riflesse deve portare (se eseguita da un ope-
ratore preparato) ad una immediata sensazione di grande rilassamento. Dallo stress
derivano moltissimi disturbi che vengono scambiati per
sintomi di malattie, ma che poi non rispondono positivamente a nessun farmaco.
Il secondo importantissimo beneficio che si ottiene con
la Riflessologia Plantare è la depurazione: depurare e
disintossicare l’organismo è molto importante per far si
che possa funzionare al 100%. Un terzo aspetto riguarda il Riequilibrio Energetico: un’alterazione di questo
equilibrio porta ad uno scompenso a carico di qualche
organo che entra in una fase di sofferenza.
E’ importante precisare che sui piedi non troviamo punti
magici su cui agire per risolvere istantaneamente qualsiasi problema ma una serie di zone da trattare con
competenza e intelligenza per far si che una situazione
anomala rientri nella normalità attraverso un progressivo ripristino della funzionalità degli organi e del sistema
nervoso e neurovegetativo.
Nei piedi troviamo il punto di partenza dei riflessi ner-
vosi in direzione dei differenti organi e, inoltre, il piede
costituisce una sede importante del sistema circolatorio
e vascolare.
La pianta del piede infatti è come una spugna (detta
suola di Lejart) che, attraverso la compressione esercitata dall’atto del camminare, favorisce il ritorno del
sangue venoso verso il cuore.
Quindi se fare una passeggiata è considerato così importante al fine di mantenere lo stato di benessere, altrettanto benefico risulta la stimolazione dei piedi attraverso un trattamento di Riflessologia Plantare.
Non vi resta quindi che provare ad avvicinarvi a qualcosa che risulta essere di effetto benefico per il nostro
organismo, affidandovi a mani esperte che sappiano costruire insieme a voi un percorso personalizzato volto
all’riequilibrio. E, perché no, dedicare anche un po’ di
tempo a Se Stessi.
Dott.ssa Elena Norma Rava,
Riflessologa Plantare
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SALUTE e BENESSERE
Studio Usa: chi soffre di obesità Dolore cronico: la mente è
vive 7 anni di meno
più potente dei farmaci
Aspettativa di vita ridotta
fino a sette anni per chi è in
sovrappeso o soffre di obesità. A rivelare questo sconfortante dato è una ricerca
condotta presso la City University di New York. Lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica
American Journal of Public
Health, avrebbe rivelato
come le cattive abitudini alimentari nella popolazione
sarebbero la causa principale di morte prematura. I
ricercatori americani sono
giunti a questa conclusione
dopo aver analizzato i dati
pubblicati sul National Health and Nutrition Examination, un’indagine condotta negli Usa tra il 1988
e il 1994, e le statistiche di
mortalità (National Death
Index) riferite al 2006. I ri-
sultati avrebbero mostrato
che obesità e sovrappeso
sono correlati all’aumento
del rischio di morte (almeno
il 20%) per tutte le cause o
per le malattie cardiache.
Più specificamente, rispetto
ai soggetti in condizione di
peso normale gli adulti obesi
sono morti mediamente 3,7
anni prima per tutte le cause
e 1,6 anni prima a causa di
malattie dell’apparato cardiovascolare. In particolare,
il tasso maggiore di rischio
sarebbe stato riscontrato nei
soggetti affetti da obesità di
età compresa tra i 45 e i 64
anni, il cui decesso avviene
mediamente 7,1 anni prima
del tempo per tutte le cause e fino a 12,8 anni prima
a causa di malattie cardiache. Gli autori della ricerca
si dicono non sorpresi da
questi dati, visto che il tasso di obesità negli Stati Uniti
(ma anche in altri Paesi, soprattutto quelli occidentali)
sta aumentando in maniera
allarmante. Considerando
che il numero di persone
affette da obesità è in costante crescita soprattutto
tra i bambini (cioè gli adulti
di domani), ecco come sia a
questo punto fondamentale
la prevenzione volta a promuovere un’alimentazione
più sana ed equilibrata.
I numeri relativi al dolore
cronico sono in costante aumento, e tra le poche terapie
realmente efficaci ci sono gli
oppiacei, non privi però di effetti collaterali: non ultima la
morte per overdose. Per questo motivo vi è l’esigenza di
trovare terapie meno nocive e
comunque valide. Tra queste
potrebbero essere prese seriamente in considerazione le
discipline basate sulla meditazione definita di Consapevolezza. A suggerirlo è stato uno
studio coordinato dal dottor
Eric Garland e pubblicato sulla
versione online del Journal of
Consulting and Clinical Psychology, ha dimostrato come
sia possibile ridurre i farmaci di oltre il 60%. Il dott.
Garland ha condotto lo studio
su una tecnica da lui ideata e
basata sulla Mindfulness, il cui
nome significa “consapevolezza”. La tecnica di Garland
prevede sessioni di gruppo
della durata di circa due ore,
con esercizi pratici, psico-educazione e lavoro da svolgere
a casa propria. La sua ideazione è stata finalizzata alla
riduzione del dolore e dello
stress.
Si tratta di una sorta di formazione guidata della mente
per aumentare la consapevolezza di un individuo,
ottenere il controllo di sé
e ridurre tutte le azioni di
tipo automatico.
E’ basata principalmente su
due aspetti: la rivalutazione
e l’assaporamento. La rivalutazione intende riformulare, riscrivere, rivedere con
occhi diversi un evento da noi
giudicato stressante o negativo, al fine di considerarlo uno
spunto per la crescita personale. L’assaporamento ha
la precisa funzione di imparare a spostare l’attenzione, la
mente, su eventi positivi per
aumentare, rimettere a fuoco,
la propria sensibilità su esperienze gratificanti, a volte apparentemente semplici, come
una passeggiata in mezzo alla
Natura o l’abbraccio di una
persona cara. Gli interventi
mentali possono affrontare i
problemi fisici come il dolore,
sia a livello psicologico che
biologico, perché la mente e
il corpo sono interconnessi. Tutto ciò che accade nel
cervello accade nel corpo, così
cambiando il funzionamento del cervello, si altera il
funzionamento del corpo.
5 consigli per proteggere il
cuore
1. Controllarsi. Tenere sotto
controllo la propria pressione
sanguigna, così come colesterolo, trigliceridi, glicemia
e Indice di massa corporea
(BMI). Tutti questi dati andrebbero monitorati già intorno ai 20 anni. Il colesterolo andrebbe ricontrollato ogni
5 anni.
2. Spuntini sì, ma solo se
sono sani. Per mantenere
il cuore in perfetta salute è
bene seguire una dieta corretta e bilanciata. Ricordate di
assumere un paio di porzioni
al giorno di frutta e verdura
colorate, incorporate le fibre
nella vostra dieta quotidiana,
aumentate il consumo di pesce rispetto alla carne rossa
ed evitate cibi con alto contenuto di grassi saturi, elevato
contenuto di sodio e zucche-
ro, e cibi eccessivamente raffinati. Inoltre, bevete molta
acqua e limitate le bevande
contenenti caffeina. Dovendo optare per spuntini sani,
mangiare due mele al giorno
ha dimostrato essere d’aiuto
nella riduzione del colesterolo
cattivo. Una manciata di pistacchi, mandorle o noci sono
spuntini sani per il cuore,
come mirtilli, fragole e uva.
3. Fate esercizio per almeno 30 minuti ogni giorno.
L’esercizio fisico riduce il rischio di ictus e attacco cardiaco, mantiene una buona
pressione sanguigna e livelli
ottimali di colesterolo, aiutando così a prevenire obesità e diabete.
4. Non fumare. Il fumo di sigaretta è estremamente pericoloso sia per le arterie che
per il sistema vascolare in generale. Ecco perché è fondamentale smettere di fumare.
5. Ridurre le bevande alcoliche. Per avere un cuore sano, l’American Heart
Association, raccomanda di
non bere più di un bicchiere
al giorno di vino, birra o altro. Bere eccessivamente,
infatti, aumenta pressione
sanguigna, trigliceridi, obesità, frequenza cardiaca e può
aumentare il rischio di ictus,
oltre a far ingrassare!
Così ti liberi dai pensieri che
fanno male
Quando i rimpianti, i rimorsi
o i sensi di colpa continuano
a tornarci in mente facendoci
soffrire, possiamo fare qualcosa che fa ritrovare serenità
e benessere. Troppi perché
appesantiscono la mente.
La cosa che più fa soffrire è
il costante tentativo di trovare
una spiegazione agli eventi:
“Perché è successo proprio a
me?”. Non sarà mai la ragione
a fornirti la risposta. La vita
è un processo misterioso e
gli avvenimenti che accadono
non possono essere sempre
spiegati razionalmente. Ora
non ne comprendi il senso. Ma
prova a guardarti indietro: ti
accorgerai che gli eventi erano tasselli necessari affinché
il puzzle della tua esistenza
arrivasse fino qui. Prova a
dire: “Sia quel che sia”. Chi
si affida alla vita trova fonti di
felicità immense. Rimurginare è come gettare benzina
sul fuoco. Come far sì che il
cervello si distacchi dalla situazione? Prova a pensare in
un altro modo, non usando la
ragione ma la fantasia. Parti
da ciò che è successo ma poi
lascia che la mente divaghi,
aiutandola con immagini e
libere associazioni: un ricordo, un’atmosfera, una sensazione. Inventa una storia,
seguine il corso. La tensione
calerà da sé… Quando la mente è assorbita da un pensiero
fisso, infine, la cosa migliore
che possiamo fare è mettere
in movimento il corpo. Per
esempio, dedicandoti a uno
sport che ci appassiona.
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ECOLOGIA
POLLICE VERDE
La parola d’ordine in giardino a febbraio? Prepararsi!
La parola d’ordine di Febbraio è: prepararsi! La primavera incalza e la gran parte delle piante
si stanno risvegliando dal freddo e grigio inverno; quindi dovremo rendere loro il risveglio piacevole. La prima cosa da fare consiste in una profonda pulizia del giardino. Evitiamo però
di correre troppo, e se le minime notturne sono ancora basse, aspettiamo qualche settimana,
l’impazienza in questo periodo può essere dannosa.
LE POTATURE
Febbraio è il mese delle potature, soprattutto per quanto riguarda le rose, le siepi e alcune
specie di piante da fiore. Ricordiamo che non è bene potare in modo casuale le piante da
fiore: quelle che fioriscono a fine inverno (come la forsizia) producono i fiori sui rami dell’anno
precedente, se quindi le potiamo ora, quasi certamente rimuoveremo anche tutte o gran parte delle gemme da fiore, rendendo la fioritura insignificante e scarsa; quindi aspettiamo che
abbiano fiorito, e potiamole dopo. Le piante invece che fioriscono nei prossimi mesi, in genere
producono i boccioli sui rami nuovi, quindi la potatura va effettuata ora, in modo da favorire
lo sviluppo di quanti più nuovi germogli. Questa regola vale ad esempi per le rose moderne,
che producono le gemme da fiore solo sui rami semi legnosi, nuovi e freschi; quindi potiamole,
lasciando per goni ramo soltanto 2-3 gemme, da cui spunteranno nuovi rami fioriferi.
LE SEMINE
In febbraio sono moltissime le piante da fiore che possiamo seminare; la maggior parte dei
semenzai andrà poi conservata in luogo non eccessivamente freddo, come in un semenzaio
riscaldato, una serra, o semplicemente un piccolo riparo in agritessuto. Prepariamo una composta da semina, costituita di terriccio universale alleggerito con sabbia; riempiamo piccoli
vasi o semenzai, annaffiamo e quindi poniamo i piccoli semi a contatto col terreno.
In febbraio possiamo seminare: agerato, Amaranto, Bocca di Leone, Calendula, Celosia,
Clarkia, Coleus, Cosmea, Dalia, Digitale, Gaillardia, Garofano, lmpatiens, Kochia, Mesembriantemo, Nasturzio, Petunia, Portulaca, Primula, Salvia, Senecio, Statice, Tagete, Verbena,
Viola, Zinnia.
TRATTAMENTI
Prima che le gemme delle nostre piante sino ben gonfie possiamo valutare l’eventualità di
praticare un trattamento preventivo, a base di poltiglia bordolese. Per quanto riguarda i trattamenti contro i parassiti animali in genere si attende che siano presenti alcuni esemplari sulle
piante prima di intervenire; possiamo però già praticare un trattamento con olio minerale
anticoccidico sugli arbusti che sono soggetti all’attacco di questo temibile parassita.
IN SERRA ED IN APPARTAMENTO
Per le piante in vaso questo è il periodo migliore se intendiamo cambiare i contenitori; ricordiamoci di scegliere vasi leggermente più grandi di quelli in cui sono le nostre piante, a meno
che non siano nello stesso contenitore da molti anni. Utilizziamo sempre un terriccio di buona
qualità, perchè sarà per lungo tempo fonte di cibo per le nostre piante. Nel rinvasare alcune
La biodiversità in pericolo
Uno dei patrimoni più importanti della nostra Penisola è
senza dubbio la sua “natura”.
Grazie alla sua forma allungata, l’Italia vanta una ricchezza
di ecosistemi diversi che vanno dai laghi vulcanici, alle piccole isole, dai grandi ghiacciai
alle steppe predesertiche fino
ai palmeti della Sicilia e della Sardegna. Il nostro paese
ospita, infatti, circa 68.000
specie di piante e animali,
ovvero circa il 43% di quelle
descritte in tutta Europa e il
4% di quelle esistenti in tutto
il pianeta.
Un paradiso di Biodiversità al
quale negli ultimi anni spetta però il record delle specie
a rischio. Il maggior numero
di animali e piante minacciati
di estinzione, circa il 35% in
tutta Europa, si trova proprio
nell’area del Mediterraneo, in
particolare proprio sul nostro
stivale. Sono molte le specie
che a oggi “godono” di particolari misure di salvaguardia.
Specie che un tempo venivano considerate nocive, come
il lupo, la lontra, il gufo
reale, l’aquila, l’orso, sono
infatti tutelate.
Purtroppo però molte specie
animali e vegetali oggi minacciate non vengono protette da nessuna legge. Ne sono
un esempio, tra gli insetti, il
macaone sardo (Papilio
hospiton), una grande far-
falla che vive solo in Sardegna che viene minacciata dai
tanti incendi che distruggono
le ombrellifere di cui si nutre.
La salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata) che si riproduce nei
ruscelli a sud del Volturno. È
ormai quasi scomparso, tra
gli anfibi, l’ululone dal ventre
giallo dell’Appennino (Bombina variegata) colpito da una
malattia fungina che decima
gli anfibi di tutto il mondo.
La Bombina variegata,
meglio nota come ululone dal
ventre giallo è un anfibio che
deve il suo nome al colore del
ventre e al tipico canto che
emette nel periodo riproduttivo, costituito da una specie
di “ululato” ripetuto anche
più di 40 volte al minuto.
La meravigliosa lucertola azzurra che vive esclusivamente sui faraglioni di
Capri sembra possa essere
considerata estinta (Podacris
sicula coerulea). Tra i pesci
marini da tutelare vi è anche
il Grande Squalo Bianco
(Carciarodon carcharias), il
predatore per eccellenza che
pare si riproduca nel canale
di Sicilia deve lottare contro
il pericolo più grande: l’estinzione. Le sue osservazioni e
catture sono, infatti, divenute
rarissime.
La sfida è quella di inserire
all’interno di un’unica legge
quadro di tutela, con i criteri dell’Unione Internazionale
Conservazione Natura, che
comprenda tutto il compendio di animali e vegetali ad
oggi minacciati.
piante, come i ficus o le succulente, controlliamo tra le radici la presenza di parassiti, come
afidi lanigeri o cocciniglia cotonosa, in caso irroriamo il pane di terra con un apposito insetticida, per evitare che l’insetto si sviluppi anche nel nuovo contenitore. Nelle giornate di sole
le temperature nelle nostre piccole serre possono raggiungere picchi quasi estivi, per evitare
che le patine soffrano troppo per il divario tra le temperature del giorno e quelle notturne
ricordiamoci di arieggiare leggermente la serra nelle giornate molto soleggiate.
IN GIARDINO E NELL’ORTO
Se disponiamo di uno spazio in luogo tiepido e non troppo luminoso possiamo anche cominciare a preparare le piccole piante che popoleranno il nostro giardino e l’orto nei mesi a venire.
A partire da febbraio possiamo cominciare a seminare pomodori, melanzane e peperone, per avere delle piccole piante pronte per la fine di marzo; si possediamo orto possiamo
approntare piccole serre a tunnel in cui seminare carote, insalata, ravanelli, spinaci. In piena
terra possiamo già porre i bulbilli di cipolla.
Nel giardino possiamo approfittare delle giornate non troppo soleggiate per porre a dimora i
nuovi arbusti ed i rosai, in questo modo già da questa primavera godremo appieno delle loro
fioriture. Se siamo appassionati di semine e possediamo lo spazio per un semenzaio possiamo seminale anche alcune annuali o perenni come ad esempio: impatiens, salvia splendida,
tageti, lavanda, papaveri, agerato, iberis, vile, verbene.
Oltre a preparare le verdure in semenzaio coperto in febbraio è tempo di preparare il terreno:
leviamo le infestanti, arricchiamo con concime organico ben maturo e quindi lavoriamo il terreno in profondità. E’ anche possibile porre a dimora alcune perenni, coltivate come annuali,
come le viole e le primule, che fioriranno fino alle prime settimane di caldo.
Cala nel 2013 la domanda
di elettricità, cresce l'energia
verde
I primi dati provvisori elaborati da Terna sul fabbisogno
di energia elettrica nell’anno
appena concluso fanno segnare una flessione del 3,4%
rispetto al 2012, che a sua
volta aveva chiuso con un
calo dell’1,9% sul 2011. In
termini generali si tratta del
calo più consistente da inizio
secolo dopo quello del 2009,
quando il decremento sull’anno precedente fu pari al 5,7.
Il totale dell’energia richiesta
in Italia nel 2013 ammonta
a 317,1 miliardi di kilowattora. A parità di calendario,
la diminuzione è del 3,1% in
considerazione del fatto che
il 2012 ha avuto un giorno
lavorativo in più perché bisestile. A livello territoriale
le flessioni più consisten-
ti si registrano in Sardegna
(-16,4%) e nella macroarea
del Nord-Ovest (-7,8%) che
include Liguria, Piemonte e
Valle d’Aosta. econdo le prime stime, nel 2013 la domanda di energia elettrica è
stata soddisfatta per l’86,7%
con produzione nazionale (di
cui 56,8% termoelettrica,
16,5% idroelettrica, 1,7%
geotermica, 4,7% eolica e
7,0% fotovoltaica) e per la
quota restante (13,3%) dal
saldo dell’energia scambiata
con l’estero. In dettaglio, la
produzione nazionale netta
(277,4 miliardi di kWh) è in
diminuzione del 3,6% rispetto al 2012. In aumento le
fonti di produzione idroelettrica (+21,4%), fotovoltaica
(+18,9%), eolica (+11,6%)
e geotermica (+1,0%); in
calo invece la fonte termoelettrica (-12,0%).
Ancora troppo il cibo buttato
via dagli italiani
Il 5 febbraio si è celebrata
per la prima volta la la giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Ogni italiano butta
nella spazzatura 316 euro
all’anno di cibo non consumato per 49 kg di peso.
Poiché ogni alimento ha
una propria impronta ambientale che dipende dalla
sua filiera di produzione,
ciò significa che insieme al
cibo sprecato vengono gettati anche 1.226 milioni di
metri cubi di acqua (pari
all’acqua consumata ogni
anno da 19 milioni di italiani), 24,5 milioni di tonnellate di CO2 (pari a circa il
20% delle emissioni di gas
serra del settore dei trasporti), e il 36% dell’azoto
da fertilizzanti.
L’informatore
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INFO BIO
Ecco chi sceglie i prodotti biologici Dall'Oriente un
prezioso alleato
in Italia
di bellezza bio
IL BIOLOGICO IN ITALIA
- Nomisma ha realizzato
per l'Osservatorio del SANA
un'indagine sulla penetrazione dei prodotti biologici
nelle famiglie italiane.
I prodotti biologici, pur restando di nicchia rispetto all'insieme dei consumi
alimentari, cominciano ad
avere un peso significativo.
L'indagine risponde ad alcune domande precise: quanti
acquistano biologico, la tipologia dei consumatori, i
prodotti preferiti, le ragioni
che guidano la scelta. Vediamo alcuni dati.
PREFERITI I PRODOTTI
ITALIANI - Il primo criterio
di scelta, sia per i prodotti bio sia per gli alimenti in
genere, è l'origine italiana,
e questo dimostra la fiducia
del consumatore nel sistema agroalimentare italiano,
vissuto, per chi acquista per
la famiglia, come parte integrante della cultura gastronomica del nostro Paese. Poi
vengono l'importanza delle
caratteristiche organolettiche e il prezzo. Per gli alimenti in generale, in testa
c'è l'origine italiana, poi il
prezzo e infine il marchio.
IL CONSUMATORE TIPO Secondo l'indagine, già più
di metà delle famiglie italiane (53.2%) ha acquistato
prodotti biologici negli ultimi
12 mesi. Il titolo di studio
la capacità di spesa incidono: il biologico è scelto
di preferenza dai laureati
(71% dei casi) e da chi ha
un reddito mensile oltre
3550 Euro (69%). E poi da
chi ha figli sotto i 12 anni
(64% contro il 49% in chi
non ha figli piccoli). Conta
infine l'area geografica: acquistano biologico più le
famiglie al Nord e al Centro (57% e 58%), meno
quelle del Sud (46%).
VALE LA SPESA - Altro
dato interessante: chi sceglie biologico è disposto
a spendere di più. Se in
generale la convenienza è il
primo criterio di scelta per il
37% delle famiglie, per chi
acquista bio la percentuale scende al 26% e solo al
15% se si tratta della scelta
dei prodotti biologici.
I PRODOTTI PREFERITI
- I prodotti biologici più acquistati sono la frutta fresca (73% delle famiglie che
acquistano bio), poi ortaggi, quasi alla pari, marmellate e miele (59%), uova
(57%) e yogurt (55%). Chi
ha figli piccoli sceglie ancora
di più il biologico per i prodotti consumati più spesso.
L'indagine nel suo insieme
spiega la vitalità del mercato del biologico: i prodotti
bio sono acquistati da oltre
13 milioni di famiglie, che
ne apprezzano la qualità, li
considerano sicuri e rispettosi dell'ambiente, e sono
disposti a pagare.
Sono tanti i motivi che indirizzano ad una scelta piuttosto che ad un’altra quando si
parla di prodotti per l’igiene
e la bellezza personale.
Paura di allergia, sensibilità e spirito green sono
solo alcune delle ragioni che
portano ad attingere al fantastico regno della natura
avvalendosi di creme, oli e
saponi realizzati in maniera
ecologica.
Profumi d’Oriente si respirano in quel d’Aleppo, in
Siria, là dove la tradizione
artigianale vede la realizzazione di un leggendario
sapone dal fascino storico
che, dall'800 d.C., conquistò
l’area Mediterranea deliziando con un prodotto semplice, alla cui base c'è dell'olio
d'oliva combinato con olio
d'alloro, noto per le proprietà emollienti e idratanti.
Si tratta dunque di un prodotto al 100% naturale,
senza coloranti, conservanti
antiossidanti, emulsionanti,
prodotti chimici di sintesi e
altri additivi che lo rendono
perfetto da impiegare come
trattamento
idratante
per il viso adattandosi ad
ogni tipo di pelle, da quella secca e delicata a quella
acneica in quanto regolarizza la produzione di sebo
grazie all'azione dell'alloro
che tende ad aprire i pori.
Ottimo anche ancora come
shampoo in quanto rispetta la cute lasciando i capelli morbidi e lucenti. I suoi
segreti non sono finiti, al
di là dall’essere un alleato
di bellezza, questo sapone,
ridotto in scaglie, si rivela
utile anche per la cura dei
capi come detersivo per il
bucato, a mano o in lavatrice mentre, se posizionato in armadio sotto forma
di panetto, è un’eccellente
antitarme.
Il bio? Conviene!
Stiamo vivendo un periodo che ci porta a prestare una attenzione sempre più elevata
in ogni momento in cui facciamo degli acquisti. Prestiamo più attenzione a ciò che
acquistiamo, compiendo scelte più consapevoli, per razionalizzare le spese. In ambito
alimentare questa maggiore consapevolezza significa preferire la qualità alla quantità, scegliere pensando al benessere nostro, dei nostri cari e dell’ambiente nel quale
viviamo.
Un’ottima risposta a queste esigenze proviene dai prodotti biologici, buoni, sani, coltivati e trasformati senza l’impiego di sostanze chimiche di sintesi, nel pieno rispetto
della fertilità della terra e dell’ambiente.
Parliamo di prodotti attenti al nostro benessere, ideali per ciascun momento della giornata, dalla prima colazione alla cena, e per tutti, dai più piccoli agli adulti. Siano essi
freschi, confezionati o surgelati, parliamo di prodotti buoni, sani, di qualità, provenienti
da produttori che hanno scelto di dire sì al benessere e alla natura.
Coltivare e allevare con metodo biologico significa infatti dover affrontare sfide importanti, che richiedono impegno ed energie elevate, ma significa anche offrire all’ambiente, e conseguentemente all’uomo, tutele concrete. Il metodo biologico, in agricoltura e
in allevamento, rispetta la terra, nutrendola e arricchendola, tutela le falde acquifere,
rispetta il benessere degli animali e garantisce all’ambiente la biodiversità e un equi-
librio naturale.
Il cibo bio, insomma, è migliore per il nostro ambiente, per noi, per i nostri cari: non possiamo
rinunciare proprio in questo tempo di crisi a ciò
che ci può aiutare anche nel lungo periodo.
Per offrirvi prodotti bio a prezzi convenienti si aggiunge l’iniziativa Bioconviene dei supermercati
bio NaturaSì, che permette sino al 27 aprile di
poter scegliere tra più di 71 prodotti bio di uso
quotidiano scontati: latte, biscotti, succhi di frutta, olio, pasta passata di pomodoro, farina, uova
e prodotti di facile consumo nel periodo dell’autunno e dell’inverno come legumi, vellulate, cereali, tortelloni solo per citare alcune categorie.
a cura di NaturaSì Alessandria
Piazza Perosi, 6 - 15100 Alessandria
Tel. 0131 288037 - Fax 0131 288037
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L’informatore
A L ESSA N D R I N O
VIAGGIANDO
Mare d’inverno: 10 mete low cost
Una settimana al sole, sdraiati su una spiaggia con tutta la famiglia.
Dal Mar Rosso ai Caraibi ecco dove prenotare per una fuga d’inverno
a prezzi contenuti
Sharm el Sheikh, Goa e le Canarie. Sono queste le destinazioni più convenienti per un viaggio al caldo durante
l’inverno.
Lo rileva un’indagine di TripAdvisor , il sito di recensioni online di viaggi più grande del mondo. Lo studio, il TripIndex
Sun, è un’analisi che compara il costo di una vacanza
in famiglia durante l’inverno in 30 destinazioni con una
temperatura tra gennaio e marzo non inferiore ai 20°C.
Lo studio prende in considerazione il costo di un soggiorno in una casa vacanza con due camere da letto, il noleggio di un’auto per una settimana, acquisti di generi
alimentari, cena e bevande per quattro al ristorante durante la stagione invernale (6 gennaio – 31 marzo 2014).
Secondo il TripIndex Sun una vacanza di una settimana
a Sharm el Sheik, in Egitto, costa 635,81 euro tutto
compreso. Particolarmente a buon mercato è l’affitto che
costa in media 394,54 euro.
La batte solo l’indiana Goa, seconda in classifica, con un
prezzo di 376,29 euro. Goa ha anche ristoranti low cost:
una cena per quattro costa meno di 30 euro contro i 65 di
Tenerife e i quasi 50 di Sharm. In tutto per una settimana
a Goa si spendono 697,27 euro.
Naturalmente dal calcolo è escluso il volo che pesa sul
conto complessivo delle vacanze.
Per chi vuole una meta vicina per tenere sotto controllo il
prezzo dell’aereo, sono imbattibili le Canarie con tre isole in classifica: Fuerteventura è medaglia di bronzo con
714,10 euro, Lanzarote agguanta il quinto con 864,53
euro e Tenerife il sesto con 891,79 euro.
Chi vuole immergersi nel mare dei Caraibi low cost ha
un’unica alternativa: Grenada che si piazza all’ottavo posto con 950,86 euro.
Per un viaggio intercontinentale (ma a prezzi contenuti)
si può puntare su Orlando (Florida) al quarto posto. Qui
non c’è il mare ma lagune, acqua park, clima caldo e una
settimana costa 862,40 euro.
Lo Sri Lanka, l’isola nell’Oceano indiano, raggiunge la settima posizione per 893,97 euro. Ultime due posizioni per
l’arcipelago africano di Capo Verde (1.015,52 euro) e
Mauritius con una spesa di 1.053,81 euro.
Le mete ideali per andare in viaggio a febbraio
Per chi cerca spunti di viaggio
1. MUSCAT IN OMAN
Tra i viaggi da prenotare in febbraio l'Oman è
la meta numero uno del 2014. In questo sultanato l'inverno è mite, al contrario dell'estate quando il caldo è torrido. Il periodo più favorevole per visitare il paese va da novembre
a marzo-aprile. Il Paese è considerato uno
dei più sviluppati e stabili tra i paesi arabi:
da visitare la Grande Moschea della capitale dell'Oman, il deserto e i canyon del Wadi
Shab e le spiagge bianche della costa.
2. CITTÀ DEL CAPO IN SUDAFRICA
E’ la meta turistica principale del Sudafrica.
La città gode di un buon clima, i mesi di febbraio, marzo e novembre sono quelli meno
piovosi, le temperature variano tra i 27 e i 16
gradi, la temperatura dell’acqua in questo periodo è intorno ai 20 gradi. L’ascesa in funivia
alla Table Mountain, la visita al quartiere di
Bo-Kaap e il soggiorno sulle spiagge meritano
il viaggio.
3. SAN DIEGO IN CALIFORNIA
Il clima di San Diego è particolarmente dolce,
il risultato è un clima mite tutto l’anno, mai
troppo caldo d’estate, mai freddo d’inverno.
Le attrazioni di questa città sono grandiose,
come il SeaWorld e il Wild Animal Park. Lungo
la costa chilometri di spiagge meravigliose.
4. AGADIR IN MAROCCO
Sulla costa il clima oceanico e mediterraneo
offre temperature miti sempre, garantisce
300 giorni di sole l’anno. I turisti troveranno
una spiaggia di sabbia fine lunga 10 chilometri. Agadir è anche nota per le sue tradizioni
berbere e la vivacità del suo porto.
5. EL NIDO, FILIPPINE
E’ un comune nella Provincia di Palawan nelle Filippine, si tratta di un piccolo villaggio di
pescatori, negli ultimi anni si è trasformato in
un punto di riferimento per i turisti. E’ punto
di accesso per le escursioni alle isole e lagune
del vicino arcipelago delle Bacuit. Il periodo
migliore per visitare la zona è durante la stagione secca da dicembre a febbraio.
6. YUCATAN IN MESSICO
Il periodo migliore per visitare il Messico va
da ottobre a maggio, quando il clima è asciutto e le temperature non sono troppo rigide.
7. OLINDA IN BRASILE
La città di Olinda è una delle protagoniste del
grande Carnevale brasiliano. Si trova nello
stato del Pernambuco, nel Nord-Est del Paese. La fortuna della città è legata alla lavorazione della canna da zucchero. Nel 1982
Olinda è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, per le sue
numerose chiese barocche e per il suo centro
storico.
8. DELFT IN OLANDA
E’ famosa ovunque nel mondo per le sue porcellane, chiamate proprio “maioliche di Delft”.
Nonostante le temperature siano ancora basse la luce del sole nel mese di febbraio rende i
colori più brillanti e le abitazioni di Delft variopinte sembrano risaltare ancora di più nel paesaggio. In febbraio va in scena il festival del
blues con oltre 50 band olandesi e straniere.
9. ORURO IN BOLIVIA
La festa più importante è il Carnevale dove
donne e uomini con costumi sfarzosi mettono
in atto delle rappresentazioni allegoriche dove
il bene deve sconfiggere il male. Da visitare
nei dintorni la Bolivia più autentica della Curahuara de Carangas, villaggio a metà strada
tra Oruro e Sajama.
10. CHIANG MAI, THAILANDIA
A Chiang Mai e dintorni vi sono circa 300 templi, il mese di febbraio è la fine della stagione
fredda prima che arrivino le alte temperature
estive. La provincia di Chiang Mai è tutta una
fioritura. Temperature miti, prezzi bassi, scenari fantastici.
L’informatore
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ARTE CULTURA SPETTACOLO
Libri da...leggere
Rendez-vous culturali
MOSTRE
Piazzetta del grano
di Gianni Cellè
L’architetto Gianni Cellè, non è al primo appuntamento con la storia della nostra città. Dopo ‘Valentinum’, uscito nell’autunno del 2012, ecco ora l’aspetto
della metamorfosi del centro storico, nel corso dei secoli, attraverso la lettura di questa nuova pubblicazione
edita a favore dell’Associazione Donne di Alessandria.
Il titolo ‘Piazzetta del Grano’ non è stato scelto a
caso, piuttosto dà l’idea del centro di Alessandria dove
la piazzetta del grano è l’attuale spazio dedicato alla
Lega Lombarda, a quel tempo centro commerciale di
rilievo, fulcro di commercianti dediti alla compravendita
dei prodotti agricoli, in particolare i cerealicoli, successivamente interessati al commercio dei derivati dall’allevamento del bestiame, dei manufatti artigianali. Finite le vendite, tutti a pranzo nell’Osteria delle Tre Lepri,
come afferma il sottotitolo, per suggellare in amicizia
l’accordo stipulato.
Gianni Cellè è andato a spulciare, come dice nella premessa, ‘...i granai della storia, archivi, biblioteche,
collezionisti privati, ecc… per ricostruire il nostro passato da consegnare al lettore’ nel suo stile accessibile
a qualsiasi lettore, nonostante vi siano passaggi complessi per natura, superati dalle stupende illustrazioni,
fotografie, disegni, schizzi oculatamente inseriti, in gran
parte provenienti da meticolose ricerche fra gli scaffali
dell’Archivio di Stato.
L’autore, a tal proposito, pone l’accento sulla preziosa
immensa documentazione contenuta nella sede di via
Giorgio Solero, è riconoscente per la generosa disponibilità dimostrata, nonché a quanti hanno contribuito,
attraverso le loro conoscenze alla stesura del prezioso
volume.
I contenuti non esauriscono la storia di Alessandria,
con le sue trasformazioni avvenute nel corso dei secoli, sono piuttosto uno stimolo, un invito a riscoprire altre notevoli curiosità attorno alla nostra storia,
proprio come s’è detto il pomeriggio del 6 dicembre
scorso nella sala conferenze della Parrocchia dedicata
alla Madonna del Suffragio. La pubblicazione del libro
è stata possibile grazie alla sensibilità della Presidente
Associazione Donne di Alessandria, Luciana Pampuro,
la quale sottolinea il percorso di ricerca storica attenta e puntuale; Gianni Cellè ha fatto conoscere aspetti
spesso ignorati dagli stessi alessandrini, volutamente
indifferenti a qualsiasi cambiamento.
Gianni su tali propositi auspica di suscitare qualche interesse, una speranza certamente ben riposta in quanto in ogni spazio delle 128 pagine ci sono molti e molti
punti da approfondire.
Franco Montaldo
Concorso per la selezione di giovani
autori di poesia
Alessandria - Nell’ambito
della Biennale di Poesia di
Alessandria è partita la selezione dei giovani autori di
poesia. Possono partecipare: studenti fino a 30 anni
di età; autori fino a 35 anni
di età. Almeno uno fra i tre
vincitori dovrà essere della
categoria studenti.
Verranno selezionati giovani
autori, al fine della pubblicazione di un loro testo, in
un’opera collettanea a invito
di poeti italiani. La partecipazione è gratuita. I partecipanti dovranno far pervenire per posta elettronica entro
il 30 Aprile 2014 due testi
poetici inediti in lingua italia-
na (o, comunque, tradotti in
italiano) a tema libero. Ogni
testo non dovrà superare i
35 versi e dovrà contenere
a fondo pagina nominativo
completo dell’autore; la dicitura “Autorizzo la Biennale di
Poesia di Alessandria a pubblicare, qualora selezionato,
questo mio inedito”.
Si raccomanda la chiara
compilazione della scheda
annessa al bando. Indirizzo
e-mail ove spedire i testo:
biennalepoesiaalessandria@
gmail.com
Gli elaborati non verranno
restituiti e potranno essere
usati dalla Biennale di Poesia di Alessandria esclusiva-
mente nell’ambito delle sue
iniziative. Sito, blog e pagina
facebook della Biennale di
Poesia di Alessandria provvederanno a divulgare nominativi e testi poetici degli autori
selezionati.
Gli autori selezionati verranno informati personalmente
e, ad avvenuta pubblicazione, riceveranno copia del volume. La Biennale di Poesia
si riserva, inoltre, di invitarli
a proprie iniziative.
La Biennale di Poesia di Alessandria, fondata nel 1981 da
Giorgio Bárberi Squarotti,
Gian Luigi Beccaria e Giorgio Caproni, è attualmente
un appuntamento classico
del panorama letterario italiano e internazionale, luogo
d’incontro e di confronto per
poeti, critici e artisti. Nata
nell’atmosfera delle letture
pubbliche di poesia di fine
anni settanta, si è evoluta
nel tempo mantenendo fermi la propria identità e l’intento di contribuire a ridare
un pubblico alla poesia, anche mediante l’accostamento alle arti della musica, del
teatro, dell’immagine. Dal
1988 questo concorso offre
a giovani autori la possibilità di vivere un momento di
poesia fra importanti poeti e
di pubblicare in un contesto
altamente qualificato.
Il paesaggio ottocentesco nelle
collezioni del Museo e della Biblioteca Civica di Alessandria
Sale d’arte, Via Machiavelli 13 ad Alessandria
Orari: tutti i giovedì dalle 15 alle 18
fino a sabato 15 febbraio 2014
MOSTRE
Gaspare Sicula - Parigi
11Dreams Art Gallery, via Rinarolo 11/c Tortona
Orari: dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19.
fino a marted’ 18 febbraio 2014
MOSTRE
Mostra di Pittura di Pia Bianchi
Piazza della Gambarina 14 Alessandria
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15
alle 19. Chiuso il mercoledì.
fino a lunedì 24 febbraio 2014
MOSTRE
I paesaggi in scatola dell’artista
astigiana Daniela Ferretti
Di Noi Tre, via Plana 15 Alessandria
Orari: tutti i giorni dalle 19:30 alle 02:00.
Chiuso il martedì.
fino a venerdì 28 febbraio 2014
MOSTRE
Viaggio in Giappone
Palazzo Vitta, via Trevigi 12 Casale M.to
Orari: sabato e domenica dalle 15.00 alle
18.00. Ingresso libero.
fino a domenica 2 marzo 2014
MOSTRE
Mario Surbone. Litografie 19601970
Palazzo Cuttica Via Parma 1 Alessandria
Orari: tutti i giorni dalle 16 alle 19
fino a sabato 19 aprile 2014
ALTRI EVENTI
La città va a Teatro
Al via la stagione teatrale 2013-14
Cinema Teatro Alessandrino in Via Verdi, 12
fino a giovedì 3 aprile 2014
Un’affascinante ‘Viaggio in Giappone’
Casale M.to - “Viaggio in
Giappone” vuole essere uno
spunto di approfondimento sulla cultura tradizionale giapponese: non solo
l’arte nelle sue diverse forme
e i riti di passaggio - non a
caso si colloca nel periodo a
cavallo tra le feste Setsubun
(3 febbraio) e Hina Matsuri (3
marzo) - ma anche attraverso
gli aspetti più quotidiani. La
mostra allestita a Palazzo Vitta, curata da Shozo Koike e
Ima Ganora è arricchita da
bambole giapponesi, origami, giocattoli, oggetti di uso
quotidiano, libri, provenienti
da collezioni private e grazie al prezioso contributo del
Consolato Generale del Giappone a Milano. Filo conduttore saranno le opere del
Maestro Shozo Koike e dei
suoi allievi, “un viaggio dentro
tutte le gradazioni dell’inchiostro”, percorso da coloro che
frequentano il corso di pittura
sumi-e presso Le Muse Accademia Europea d’Art.
A cornice della mostra un
ricco calendario di eventi,
concerti, corsi, degustazioni,
visite guidate e laboratori didattici.
CALENDARIO EVENTI:
· Origami, “La carta si fa
preziosa” - Corso pratico,
laboratorio artistico Stesy Bijoux. 16 febbraio, dalle ore
15 (2 ore circa). L’Origami è
l’arte del piegare la carta. È
una tecnica molto antica di
origine giapponese. L’aspetto
più affascinate degi origami è
la loro semplicità, per le piegature non serve nient’altro
che un foglio: niente colla,
forbici o nastro adesivo. Solo
un pezzo di carta che piega-
to da origine a svariate forme, dalle rappresentazioni di
piante e animali ad oggetti
familiari di uso quotidiano.
· Kokedama, “Perle di Muschio”. Composizioni erbacee giapponesi, maestro Igor
Carino. 23 febbraio, dalle
ore 10.30 (2 ore circa). Il
Kokedama nasce in Giappone, nell’ambito del Bonsai e
del Kusamono, una sfera di
terriccio ricoperta di muschio
all’interno della quale vengono disposte delle piante. Tradizionalmente queste composizioni venivano esposte
nel Tokonoma. Questa forma
d’arte è legata alla Cerimonia
del Tè e mira a ricreare un
angolo di Natura in un piccolo
spazio godibile all’uomo. Un
oggetto di design per giardini
ridotti, piccolibalconi e appassionati del Japanese style!
· MEISO SHIATSU “L’equilibrio tra corpo e mente”.
Trattamento gratuito, maestro Davide Lombardi. 1
marzo dalle 15 alle 19. Lo
Shiatsu, riconosciuto dal ministero della salute giapponese, grazie ad una pressione armoniosa ed avvolgente
stimola i punti e le zone utili
a ricreare un equilibrio energetico del corpo e della mente. Chi pratica Meiso Shiatsu
cerca di ricreare una corretta
sensibilità e una intellettualità per evolvere il proprio
Cuore e comprendere il vero
significato di salute. Il maestro Davide Lombardi, Hanshi
6° dan di Meiso Shiatsu, insieme ai collaboratori ed agli
allievi della Scuola Olistica
del BenEssere offriranno ai
presenti un trattamento gratuito per il riequilibrio della
schiena e del collo. È possibile prenotare il trattamento al
n° 339.2632777.
CALENDARIO CONCERTI:
· Accendete le lanterne 23 febbraio - ore 17.30
Coro In...Canto, Frediano Perucca - pianoforte, Melania Di
Santo - flauto. Degustazione
The Giapponese. Salotto Mu-
scale all’ora del The 2014
CALENDARIO MUSEO CIVICO:
· 23 febbraio: uno scorcio di
Giappone nelle collezioni del
Museo Civico. Visita guidata.
dalle ore 15.30. Possibilità di
visite guidate per gruppi e
scuole il mercoledi e giovedì
su prenotazione.
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ARTE CULTURA SPETTACOLO
a cura di:
Alessandra Menticassa
LEGGENDO
Titolo: PIETRA E’ IL MIO NOME
Autore: Lorenzo Beccati
Edizioni: Nord
Titolo: L’ATELIER DEI MIRACOLI
Autore: Valérie Tong Cuong
Edizioni: Salani
Trama: Nella scia dei thriller a
sfondo storico si inserisce questo intrigante romanzo di Lorenzo Beccati, la cui vicenda si
svolge nel 1601 a Genova. E’
originale la scelta di collocare la
storia, proprio nella città ligure,
con i suoi carrugi, i vicoli, la miseria, la fame che condizionano
una plebe perennemente affamata e superstiziosa.
Un’indagine che la rabdomantedetective svolge per suo conto e
per conto dei potenti, incapaci di
capire e costretti a servirsi della
quasi strega “Pietra è il mio nome, l’assassino è già
sulle mie tracce”.
Trama: Due donne e un uomo in
crisi, ai quali un incontro fortuito
sembra aprire uno squarcio nel
buio… È vero, la salvezza può arrivare nelle maniere e dalle persone
più impensate, e il confronto con i
propri fantasmi e con lo spregiudicato Jean, che aiuta le persone
in crisi nel suo Atelier dei miracoli, potrà aiutare Mariette, Millie e
Mike a risollevarsi. Ma quanto si
mescolano, nella vita reale, il Bene
e il Male? Dov’è il confine? Chi non
ha mai incontrato una persona
che ci aiuta ma, al tempo stesso,
ci manipola?
RILEGGENDO
Titolo: OCCHI CHIUSI
Autore: Giulio Massobrio
Edizioni: Giallo Italia
Trama: Alessandria, 1961. Alla vigilia
del primo centenario dell’Unità d’Italia,
l’architetto Cammei viene trovato morto. Dopo solo due giorni, un altro morto.
Questa volta si tratta di un inquietante
barbone. Apparentemente nulla lo lega
all’architetto, se non l’arma del delitto, insolita e antica: uno stiletto che non lascia
quasi traccia. Solo una stilla di sangue.
Il Commissario Piazzi mette sotto torchio
tutti i personaggi che si muovevano intorno all’architetto, esimi rappresentanti
della borghesia cittadina. E magari arrivare ad un insospettabile assassino…
FILM IN USCITA
dal 13/02
MONUMENTS
MEN
Con:
Matt Damon,
George Clooney,
Cate Blanchett
Trama:
Ambientato
negli anni della
Seconda Guerra
Mondiale,
il film racconta
la vera storia
di un team
internazionale di esperti
e amanti d’arte
che si occuparono
di mettere in salvo
numerose opere
dalle grinfie
dei Nazisti.
Genere: drammatico
dal 20/02
SAVING
MR. BANKS
Con:
Ton Hanks,
Emma Thompson,
Colin Farrel
Trama:
E’ la storia dei problemi
affrontati da Walt Disney
– per ben 14 anni – per
portare sullo schermo il
romanzo di Pamela
L. Travers, Mary Poppins,
e della difficoltà nel
convincere l’autrice a
cederne i diritti. Saving
Mr. Banks segue la realizzazione di questo classico, in fase di sviluppo,
lavorazione e uscita. Mary
Poppins, coi suoi 5 Oscar
e lo stratosferico successo
di pubblico, sarebbe poi
diventato uno dei fiori
all’occhiello della Disney.
Nonostante questo, la
bisbetica Travers odiò la
pellicola, incluse le straordinarie sequenze animate.
E!!!
IMPERDIBIL
dal 27/02
UNA DONNA
PER AMICA
Con:
Fabio De Luigi,
Laetitia Casta,
Geppi Cucciari
Trama:
Francesco e Claudia sono
belli, giovani e
molto amici.
Lui è un avvocato, impacciato e spiritoso. Lei
è veterinaria, un’anima
libera, sensuale e anticonformista.
Tra loro non ci sono
segreti, ma quando nella
vita di Claudia arriva
Giovanni e lei decide di
sposarlo, Francesco si
accorge che l’amicizia fra
uomo e donna è più
complicata del previsto.
Genere: commedia
dal 06/03
LA MOSSA DEL
PINGUINO
Con:
Ricky Memphis,
Edoardo Leo,
Antonello Fassari
Trama:
Quattro uomini disagiati
scoprono per caso il gioco
del curling e si convincono di poter partecipare
alle Olimpiadi Invernali di
Torino 2006 dove l’Italia,
paese ospitante, avrà di
diritto una squadra qualificata. Con allenamenti
improbabili, scappatoie
alle regole, provocazioni
agli avversari.. finiscono
per diventare campioni
italiani, acquisendo così
il diritto di partecipazione
alle Olimpiadi. Per riuscirci dovranno però diventare uomini migliori. La loro
è una storia di riscatto
individuale e familiare,
prima ancra che sociale.
dal 16/03
Con:
Ambra Angiolini,
Luisa Ranieri,
Luca Zingaretti
Trama:
Una coincidenza banale,
la perdita di attenzione
nei confronti di un dettaglio quasi impercettibile, una distrazione che
può capitare a chiunque,
genera conseguenze che
sconvolgono la vita di
un’intera famiglia. Un
interfono per bambini lasciato acceso per sbaglio,
mentre nella stanza due
persone si rivelano segreti
inconfessabili ai reciproci
partner. Una deflagrazione tanto comica quanto
sconvolgente, e poi una
domanda
“Che fare adesso?”
Con:
Léa Seydoux,
Vincent Cassel
Trama:
Remake cinematografico
del grande classico
La Bella e la Bestia.
Siamo nella Francia
di inizio secolo
quando una ragazza,
Bella come nessun’altra,
decide di salvare
il padre dalle grinfie
della temuta Bestia,
prendendo il suo
posto come prigioniera
in un castello
un tempo splendente,
ma ormai in rovina.
Genere: fantasy/
sentimentale
Genere: commedia
ON AIR Scelti per Voi
Shakira ha annunciato l’uscita del suo nuovo album per il 25 marzo 2014 e ha deciso
di lasciare un messaggio ai fan direttamente sulla sua pagina FB “Quindi quello che
sto offrendo ora è proprio questo. Shakira.
Niente di più.
Un po ‘di rock, un po’ di folk, un po’ di reggae e naturalmente un po’ di dance.
Ma, come sempre, e soprattutto, un sacco
di cuore”
LA BELLA E
LA BESTIA
Genere: commedia
Genere: drammatico
SHAKIRA – Shakira
dal 27/02
MALDAMORE
KYLIE MINOGUE – Into the
Collaboratori
eccellenti per la popstar
blue
australiana, che torna con un singolo il 16 Marzo e l’album qualche mese
dopo.
C’è molta attesa per il dodicesimo disco in studio della cantante, ma certo
che le premesse e i nomi chiamati a
collaborare mettono già le mani avanti: Kylie Minogue non ha nessuna intenzione di stare ferma a guardare le carriere delle colleghe.
MUSICA TEATRO E..
Fino al 23/02
RENOIR
(mostra pittura)
GAM Torino - Torino
Fino al 27/04
EDVARD MUNCH
(mostra pittura)
Palazzo Ducale – Genova
Fino al 27/04
KANDINSKY
(mostra pittura)
Palazzo Reale (Milano)
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INFO 15IN BLU
Tendenze primavera-estate: Quando la testa scoppia
il nuovo corto per lui
Per la prossima primavera le sfilate di moda ci anticipano hair-look che hanno
iniziato a notarsi durante
l'inverno e che durante la
bella stagione diventeranno
più dominanti.
Comune denominatore:
nuca in evidenza. Il corto
maschile sarà proprio corto.
La nuca sarà ben in evidenza, portando il collo e la linea
del capo in primo piano. Si
torna a un'ispirazione molto
educata e pulita, senza elementi che interferiscono con
le linee del taglio: niente
basette invadenti, sulle lunghezze medie prevarranno
le linee decise.
Variabile di stile: il ciuffo. Come sempre, quando si
individua la zona di alleggerimento, si deve compensare con un'area di volume. Il
ciuffo sarà l'elemento mobile
del corto per Lui. Nella versione tutto davanti, andrà a
coprire la fronte modulandosi in due stili differenti.
Scomposto, con ciocche in
evidenza, a volte esasperate da un wet look che rende
il tutto più sensuale, a volte con linee asimmetriche
più d'avanguardia. Oppure
molto ordinato, più simile
alle frange femminili piene e
Ci sono degli alcolici che fin
da giovani s’impara a guardare con rispetto e con un
certo timore. La tequila è
uno di questi. Non è sempre
detto però che la gravità di
una sbornia dipenda da quello che c’era nel bicchiere. Può
dipendere anche da quanto in fretta lo bevi. Vediamo
dunque qual è la principale
sostanza colpevole di scatenare il tipico mal di testa da
sbornia. Le tempie pulsanti
che ti affliggono dopo una
serata di bagordi sono da
imputare all’etanolo, detto
anche alcol etilico. È il liquido
infiammabile e incolore che
dà “spirito” alla birra, al vino
o ai liquori. I suoi effetti più o
meno dolorosi dipendono dalla quantità e dalla velocità di
assunzione.
L’etanolo che bevi finisce principalmente nel fegato, dove
viene metabolizzato in una
sostanza chiamata acetaldeide, che a sua volta subisce
una trasformazione e diventa
acetato. Il mal di testa non
sarebbe altro che la conseguenza dell’alto livello di acetaldeide e di acetato in circolazione e dell’infiammazione
che esse scatenano nell’organismo. Più drink bevi in un
periodo limitato, quindi, più
queste sostanze intossicano il
cervello lasciandoti stordito e
dolorante. Non è quindi solo
la tequila in sé a farti male,
ma il fatto che ne butti giù un
bicchiere dietro l’altro. Come
se non bastasse, l’etanolo
è anche diuretico. Urinando più spesso, il tuo corpo va
incontro alla disidratazione e
allo squilibrio degli elettroliti
(tra cui sodio e potassio), che
tra i vari sintomi comportano
lo scatenarsi della cefalea.
Perchè indossare la giacca?
compatte. In questo caso le
linee saranno leggermente
bombate, con richiami anni
Sessanta. Chi preferisce la
fronte scoperta, anche qui
potrà scegliere fra due mood
contrapposti. L'ordinato dal
look naturale, con ciuffo
asciutto e portato all'indietro con un volume leggero
e dinamico. Il nostalgico che
all'ordine aggiunge il rigore
di un wet look esaperato e
di una riga che direziona,
con ispirazioni vintage da
brillantina.
Eccezioni alla regola: gli
estremi. Come per la modacapelli femminile, il corto è la tendenza trasversale che si impone anche
sugli hairlook maschili. I
due estremi, rasato e iperlungo, sono le eccezioni. Il
rasato non ha nessuna compensazione (niente basette,
niente baffi, niente barba).
Il lungo si abbandona all'interpretazione più wild, con
capelli naturalmente mossi,
spesso abbinati a barba e
baffi.
In un’epoca dominata dallo stile casual la giacca è la vera
scelta ribelle e contro corrente. Lo sostiene Paul Feig,
il regista e produttore della
commedia Corpi da reato. Che
aggiunge: “Indosso la giacca
tutti i giorni. Ma non perché
sono obbligato. Nel mio lavoro
molti pezzi grossi se ne vanno
in giro vestiti come se fossero
degli idraulici.
La indosso perché mi piace.
Perché quando ho la giacca,
la gente mi tratta diversamente. Fa capire alle persone
che hanno creduto in me che
prendo il mio lavoro sul serio,
anche se faccio film che fanno
ridere.
L’altro motivo per cui indosso
la giacca è che mi dona. È il
capo di abbigliamento perfetto e fatto apposta per mettere
in luce i pregi dell’uomo e nasconderne i difetti.”
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L’informatore
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MOTORI
Motore elettrico: utopia per 9 milioni e 200.000 euro per
una Ferrari d’epoca all'asta
l’Italia?
Il mondo occidentale sta conoscendo un vero e proprio
cambiamento per quanto concerne il rapporto tra
uomo e natura. Lotte per la
salvaguardia dell’ambiente
e del creato sono ormai centrali nelle agende politiche
sia delle grandi strutture
internazionali come l’Onu,
e sia quelle sovranazionali
come l’Unione Europea e il
Commowealth. Uno dei nemici dell’ambiente è sicuramente il famigerato CO2
(conosciuta come anidrite
carbonica) prodotta dalla
combustione dei carbonfossili come petrolio, gas a
carbone. Sicuramente uno
dei peggior nemici dell’ambiente sono le emissioni di
CO2 prodotte dalle nostre
auto. Proprio per combattere questo fenomeno case
automobilistiche, come la
francese Renault e le giapponesi Toyota e Nissan,
stanno portando avanti forti
investimenti sulla motorizzazione ibrida ed elettrica
accompagnati da grandi
vendite nei mercati occidentali. L’Italia sembra non
voler partecipare a questo
progetto, anzi risulta essere
esclusa.
Le cause sono molteplici.
La prima sicuramente deve
essere vista dall’alto costo
della produzione dell’energia elettrica. In Italia il costo dell’energia elettrica
costa ben il 45% in più confronto ai paesi scandinavi.
L’alto costo dell’energia è
dato dalla carenza di materie prime per la produzione
di energia elettrica la quale è prodotta con petrolio e
gas importati dal Nord Africa, del Medio Oriente e dalla Russia. L’altro elemento
è dato anche dalla volontà
della più grande azienda automobilistica italiana, la Fiat,
di non investire sulla motorizzazione elettrica. Ciò fa in
modo che le nostre aziende
non siano tecnologicamente
pronte per un mercato elettrico dell’auto. Infine l’alto
costo delle auto elettriche e
la mancanza di punti di ricarica elettrica non permettono ai possibili acquirenti di
avvinarsi a questo prodotto.
Nel 2013 sono stati venduti
solo 513 veicoli elettrici, un
numero basso che ci per-
mette di vedere che l’Italia
ancora non è pronta all’auto
elettrica.
Come ci serberà il futuro?
Secondo una recente ricerca
dell’Energy & Strategy Group
del Politecnico di Milano, in
Italia c’è spazio per arrivare
entro il 2020 ad avere tra i
2 e i 3,8 milioni di macchine
ricaricabili. Stime forse eccessivamente ottimistiche,
ma alcuni segnali sembrano
indicare che il problema non
è la mancanza di domanda,
bensì l’adeguatezza dell’offerta. Infatti, il successo del
quadriciclo Twizy prodotto
dalla francese Renault, circa 1800 veicoli venduti, fa
sperare in bene. La svolta
elettrica può avvenire solo
a patto che l’Italia decida di investire seriamente
nell’energia verde abbandonando così la zavorra dei
carbon-fossili e della distruzione della natura.
Venduta all'asta per l'incredibile cifra di 9.200.000
di euro una rara Ferrari
340/375 MM Berlinetta
che nel 1953 ha corso la
24 Ore di Le Mans. L'asta,
secondo il programma RM
Auctions, ha avuto luogo in
concomitanza con il recente
Concorso d'Eleganza a Villa
d'Este.
Nonostante le auto partecipanti fossero tutte di altissimo valore, tra cui alcune
Ferrari GTO 288, F40, F50,
Enzo e la macchina da corsa 599 XX, il pezzo forte e'
stata sicuramente la Berlinetta Ferrari 340/375 MM
del 1953. Il realta' la RM
Auctions stimava di vendere la vettura a circa la meta'
del prezzo realizzato, ma la
vettura e' stata oggetto di
un confronto serrato tra tre
contendenti molto ricchi. La
competizione all'ultima battuta ha portato a raddoppiare il prezzo previsto negli
ultimi 20 minuti dell'asta.
Non e' possibile conoscere
i nomi dei contendenti ma
sembra che ad aggiudicarsi la preziosa Ferrari sia un
signore britannico gia' col-
lezionista di preziose Ferrari, tra cui la leggendaria
e rarissima GTO. La Ferrari
340/375 MM Berlinetta venduta all'asta e' equipaggiata
con un motore 4,5 litri V-12
da circa 340 cavalli, abbinato ad un cambio manuale
anteriore a quattro marce.
Il telaio e' in acciaio tubolare, mentre il design della
carrozzeria e' di Pininfarina.
La vettura e' stata una delle
tre 375 MM da competizione
iscritte a Le Mans nel 1953,
e ha anche corso le gare di
Spa, Pescara e la Carrera
Panamericana dello stesso
anno. Nel 1953 Mike Hawthorn e Nino Farina l'anno
pilotata a Le Mans con il
numero 14. Dopo 12 giri
era al secondo posto, prima
di essere squalificata, per
l'aggiunta del liquido freni
durante una sosta tecnica.
Il regolamento del tempo
proibiva infatti l'aggiunta di
qualsiasi fluido prima del 28
giro. Un anno dopo fu venduta alla Luigi Chinetti Motors e esportata negli Stati
Uniti. Nel corso degli anni e'
stata comprata e venduta
piu' volte, fino all'acquisto
da parte dell'ultimo proprietario nel 2006. Lo stesso proprietario ha scelto di
riportare la Ferrari alla sua
livrea originale del 1953.
Rc Auto, dal governo sconto Rinnovare la patente costerà
100 euro
del 23%
Il Consiglio dei ministri ha
approvato un disegno di
legge che prevede importanti sconti sul costo dell'Rc
Auto. "Il totale delle riduzioni previste dall'esecutivo
è del 23%. Chi pagava un
premio di mille euro all'anno, avrà dunque una decurtazione a 770 euro", rende
noto Palazzo Chigi in un comunicato. Il ddl introduce
anche una serie di sanzioni,
in caso di violazioni, per le
compagnie di assicurazione.
Rc Auto, dal governo
sconto del 23%. Il meccanismo di sconti e sanzioni
può essere così sintetizzato:
sconto del 7%, sulla media
dei prezzi regionali, per
l'applicazione della scatola nera. Sanzione da 5.000
euro a 40.000 euro in caso
di mancata pubblicità o co-
municazione. Sconto del 5%
e del 10% per risarcimento
in forma specifica presso
carrozzerie convenzionate.
Sconto del 4% per il divieto di cessione del diritto al
risarcimento. Sanzione da
5.000 euro a 40.000 euro in
caso di mancata pubblicità o
comunicazione.
Sconto del 7% per prestazioni di servizi medico-sa-
nitari resi da professionisti
convenzionati con le imprese assicurative. Sanzione da
5.000 euro a 40.000 euro in
caso di mancata pubblicità
o comunicazione. Il totale
delle riduzioni previste dal
governo è del 23%. Esempio: chi pagava un premio
RcAuto di 1.000 euro all'anno, avrà una decurtazione a
770 euro.
Il rinnovo della patente costerà circa 100 euro. Un piccolo salasso che si aggiunge
alle “sorprese” che gli automobilisti hanno trovato in
quest’inizio di 2014: più cari
i carburanti e la RC Auto, +
3,9% l’aumento medio dei
pedaggi autostradali. Per fare
l’intera tratta dell’A1 MilanoNapoli si spendono ora 54,70
euro, due euro in più rispetto al 31 dicembre 2013. Se
le tasse sulla casa sono al
centro del dibattito politico, i
costi dell’auto sembrano nel
dimenticatoio.
La novità è però l’introduzione della patente telematica per i quasi 5 milioni
di automobilisti che a breve
dovranno rinnovarla. La classica etichetta adesiva che
si apponeva al documento
cartaceo sparirà, al suo po-
L’omicidio stradale sarà presto reato
L’atttuale governo ha promesso di introdurre in tempi brevi il reato di “omicidio
stradale”. Da più parti e da
anni invocato, come una tipologia a sé stante di omicidio che tenga presente la
fattispecie colposa, ma riconoscendo la gravità del dolo
quando il colpevole di un incidente mortale guida sotto
l’effetto di alcol o droghe.
Gli ultimi casi – la bambina
di 9 anni a Roma e la coppia
madre/figlia sull’A3 in Calabria – sono solo gli ultimi
di una lunga serie di morti
sulle strade che non hanno
nulla a che fare col destino
sfortunato. Ci sono dei guidatori incoscienti e sciagurati che hanno provocato la morte di giovani vite e
per questi non bastano
le ammende lievi oggi
previste dal Codice della
Strada.
Si parla in questi giorni di
ergastolo della patente: chi uccide perché guida
ubriaco o drogato va sollevato per sempre dal possesso della patente di guida,
punto! Ma l’Asaps – l’associazione degli amici della
polizia stradale – chiede an-
che l’aumento delle pene
minime: oggi i diffusi due
anni consentono al colpevole di non scontare un solo
giorno di carcere. E inoltre
l’introduzione dell’arresto in flagranza.
Attualmente i casi di pirateria stradale che causano morti vengono rubricati come omicidio colposo,
con la possibile revoca
sto arriverà direttamente
a casa la nuova patente
rigida plastificata, formato carta di credito, con foto
digitalizzata e realizzata con
criteri anti-falsificazione. La
promessa della Motorizzazione è che l’invio della nuova patente avverrà entro 7
giorni dalla visita medica.
A proposito, questa aumenterà a 50 euro, 15 in più di
prima. E anche la marca da
bollo sale a 16 euro, mentre
della patente dai 5 ai 15
anni (dipende dal livello di
alcol nel sangue e dalle sostanze di stupefacenti/psicotrope che alterano lo stato mentale). Ci sono anche
sanzioni amministrative
accessorie, come l’annullamento della patente conseguita in precedenza, così
da dover sostenere daccapo
l’esame di guida.
alla Motorizzazione vanno 9
euro di diritti. I costi di spedizione a casa, a carico dell’automobilista, sono di 6,80
euro. Metteteci le fotografie
formato tessera e se non 100
euro, il rinnovo della patente
costerà poco meno. La nuova procedura permetterà di
rinnovare tutto il parco delle
patenti attive nel giro di 10
anni. Sono circa 38 milioni le
patenti emesse dalla Motorizzazione italiana.
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