Avere i brividi di freddo fa dimagrire Con la televisione
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Avere i brividi di freddo fa dimagrire Con la televisione
L’informatore Febbraio 2014 A L ESSA N D R I N O 15 25 SALUTE e BENESSERE Avere i brividi di freddo fa Con la televisione accesa si dimagrire dorme male Al gelo per dimagrire. Temperature da brivido per perdere pancia, fianchi e chili di troppo. Dimenticatevi le sudate praticando sport faticosi. Per fare pace con la bilancia basta solo un poco di freddo. A mettere in luce gli effetti dimagranti dei brividi è uno studio pubblicato su Cell Methabolism da un un gruppo di ricercatori americani dell'Istituto nazionale del diabete e malattie digestive e renali, negli Stati Uniti. Secondo la ricerca rabbrividire rilascia un ormone che stimola il tessuto grasso a produrre calore, in modo che il corpo possa mantenere la sua temperatura interna. Questo ormone, che si chiama irisina, viene prodotto anche dal muscolo durante l'esercizio fisico. I risultati dimostrano che l'atto di rabbrividire produce calorie, bruciando il grasso bruno e migliorando il metabolismo. Proprio come accade con una sessione in palestra. Lo studio è stato coordinato da Francesco Saverio Celi, un ricercatore italiano che lavora all'estero. Attraverso numerosi test su un gruppo di volontari sani, Celi e i suoi colleghi hanno scoperto che la irisina, prodotta quando si rabbrividisce, viene rilasciata in proporzione all'intensità dei brividi. Inoltre la quantità secreta dall'organismo come risultato del brivido è simile a quella frutto dell'esercizio. Il team ha anche scoperto che quando le cellule adipose umane in laboratorio sono trattate con FNDC5, un precursore dell'irisina, le cellule hanno bruciato più energia e rilasciato più calore. Questo può chiarire anche perchè l'esercizio fisico aumenta la secrezione di un ormone che, paradossalmente, fa sentire il corpo più caldo. Forse abbassare il termostato durante i mesi invernali potrebbe aiutare sia il bilancio domestico che il metabolismo. Anche secondo un altro studio dell'Università di Maastricht, coordinata dal dottor Wouter van Marken Lichtenbelt, il freddo può essere un buon alleato per chi vuol dimagrire. Secondo i ricercatori olandesi non solo l'esposizione alle basse temperature può ridurre l'obesità, ma permette alla lunga all'organismo di rispondere meglio al cambiamento di temperatura dell'aria e agli shock termici. La ricerca, pubblicata dalla rivista "Trends in Endocrinology and Metabolism", presenta inoltre una serie di indicazioni sugli stili di vita che andrebbero cambiati per combattere l'epidemia di obesità. L'équipe olandese ha coinvolto un gruppo di volontari, che si sono esposti a una temperatura molto bassa per diverse ore al giorno in indumenti intimi. Dopo i primi tremori, si sono sentiti sempre più a proprio agio, generando il calore necessario per non battere i denti, sintomo evidente dell'attivazione dei tessuti adiposi "bruni". Con la televisione accesa, le cuffie nell'orecchio e l'Ipad sulle gambe: sono sempre di più le persone che si addormentano così, con il sottofondo - di luci e suoni - dei vari dispositivi elettronici entrati ormai prepotentemente anche nelle case. Quando accade, i disturbi del sonno sono inevitabili e allora gli esperti parlano di "junk sleep", ovvero un sonno di bassa qualità continuamente interrotto da tutti i tipi di dispositivi elettronici: telefono, computer, TV, radio, ecc. La crisi economica che ha colpito molte famiglie italiane ha acuito queste cattive abitudini perché molti si mettono a letto con la preoccupazione del lavoro precario, del prestito da pagare o del futuro dei figli. E poiché non riescono a prendere sonno, preferiscono “stordirsi” di suoni, musica o chat per riuscire a staccare la spina. Ma se una percentuale di persone riesce ad addormentarsi così, ce ne sono molte altre che, invece, soffrono di vera e propria insonnia digitale. Uno studio condotto dai ricercatori del Lighting Re- search Center di New York collega questo problema alla luce del display dei devices elettronici: la prolungata esposizione allo schermo retroilluminato inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. In due sole ore, può ridursi del 22%. Anche se sembra poca, la luce emessa dai vari dispositivi è l’assassino della melatonina che è fondamentale per il sonno. Anche stare troppo tempo davanti al computer dopo cena o addormentarsi sul divano guardando il televisore, ostacola il sonno notturno. Ma nonostante gli esperti continuino a ripetere che tanta tecnologia non giova al sonno, sono numerosissime le app ideate e commercializzate per combattere l’insonnia. Si va dalla meditazione guidata, alla classica conta delle pecorelle in versione digitale, ai generatori dei cosiddetti “rumori bianchi”, suoni a bassa frequenza che rilassano come onde che si infrangono su una spiaggia e il suono rilassante della pioggia che cade. Funzionano davvero? No, è una contraddizione: tutti i dati scientifici dimostrano che i dispositivi elettronici ostacolano il relax, quindi non è possibile che una app che richiede l’uso di uno smatphone o di Ipad faciliti il sonno. 26 Febbraio 2014 L’informatore A L ESSA N D R I N O SALUTE e MEDICINA Counseling Sanitario: ascolto e decodificazione della sofferenza (II parte) L’IMPORTANZA DEL “COMUNICARE CON“ E’ indispensabile e non solo impossibile come sostiene la Scuola di Palo Alto. Nella relazione d’aiuto una corretta comunicazione interpersonale è addirittura uno strumento di lavoro irrinunciabile per raggiungere i propri obiettivi di sostegno all’altro. La relazione d’aiuto si stabilisce tra una persona che è in difficoltà o che ha un bisogno e un’altra che è in grado di sostenere questa richiesta. Ci sono due presupposti che devono essere soddisfatti per essere in grado di aiutare qualcuno: la capacità di restare se stessi all’interno della relazione e secondariamente di comprendere empaticamente il mondo dell’altro senza restarne invischiati e senza dare giudizi. Accettare qualcuno vuol dire creare una relazione e ciò avviene grazie a una comunicazione interpersonale basata sull’accettazione incondizionata. I PRESUPPOSTI DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE Accettare l’altro è un compito indispensabile nella relazione d’aiuto, ma è tutt’altro che semplice. Chi si trova a dover richiedere/ricevere aiuto non necessariamente si comporta o si è comportato in modo conforme a chi lo deve sostenere. Gli schemi di valutazione della realtà sono personali e molto diversi, ma accettare l’altro significa cercare di assimilare la sua visione del mondo e di comprendere il significato che ha per l’altro un’azione, un avvenimento, una persona, ecc. La sospensione del giudizio si accompagna a un’attribuzione piena di sincerità e si fonda anche sulla natura asimmetrica della relazione in cui i due interlocutori occupano posizioni differenti. La comunicazione interpersonale nella relazione d’aiuto si fonda su tre competenze: sapere, saper fare e saper essere. Il sapere fa riferimento alla conoscenza delle teorie di comunicazione che poi devono essere applicate in modo efficace (saper fare). In ultimo occorre sviluppare una sorta di meta riflessione su di sé e sul proprio stile di comunicazione. LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE VUOL DIRE ANCHE SAPER ASCOLTARE La comunicazione interpersonale richiede anche saper ascoltare. L’ascolto è doppio perché oltre ai bisogni del paziente ogni operatore deve prendersi del tempo per ascoltare se stesso. Ad ogni modo, l’ascolto attivo è una parte fondamentale della comunicazione nella relazione d’aiuto. Ascolto attivo ed empatia sono due facce della stessa medaglia poiché se si è predisposti ad accettare l’altro, sarà più facile adottare uno stile di ascolto attento alla visione altrui senza creare barriere alla comunicazione interpersonale. L’ascolto attivo si basa su un comportamento proattivo non volto alla ricerca dei dettagli di una storia, ma di come l’avvenimento è stato vissuto da chi lo racconta. I PONTI E LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE Quali sono le buone pratiche che favoriscono la comunicazione interpersonale in una relazione d’aiuto? Vediamole: - sospensione del giudizio e della necessità di ‘inquadrare’ la situazione attraverso i propri schemi d’interpretazione; - ascoltare e attendere perché spesso la parte importante giunge alla fine del racconto dopo che l’utente ha ‘testato’ la pazienza del proprio interlocutore; - mostrare empatia anche attraverso delle domande con cui chiedere conferma delle proprie intuizioni circa lo stato d’animo dell’interlocutore (mai dare nulla per scontato); - curare le condizioni ambientali entro cui la comunicazione avviene affinché l’altro sia a proprio agio il più possibile. Spesso nella comunicazione quotidiana troviamo delle barriere che bloccano l’ascolto e che devono essere evitate in un contesto professionale: - non dare ordini o mettere in guardia l’altro sulle conseguenze del proprio comportamento (solo i genitori fanno le ramanzine); - evitare di moralizzare il comportamento; - non fare facili interpretazioni, né consolare; - non usare la logica o fornire (costringere a) delle soluzioni. Antonio Dr. Musso La presbiopia e le lenti a contatto bifocali Mano a mano che invecchiamo, i nostri occhi diventano più deboli e perdono l’abilità di accomodare la visione per oggetti vicini. In questa situazione si hanno problemi nel leggere il giornale o un menù, a meno che non si tengano questi oggetti a una certa distanza dagli occhi. Questa condizione è chiamata presbiopia ed è un fenomeno naturale, che capita alla maggior parte delle persone arrivate ai quarant’anni. Le lenti a contatto bifocali sono progettate in modo da offrire una visione migliore alle persone affette da questo problema. Prima degli anni 50 le persone utilizzavano gli occhiali bifocali per la presbiopia. Ora, diversi produttori si sono specializzati nelle produzione di lenti a contatto bifocali, ma questo tipo di presidi oculari non può essere utilizzato da tutti. Alcune persone, infatti, potrebbero non riuscire ad adattarsi a queste lenti o potrebbero non vedere bene utilizzandole. Per scoprire se sono adatte a voi, dovete prima stabilire le condizioni della vostra vista e scoprire le vostre esigenze. Esistono diversi modelli, alcune sono realizzate in materiali morbidi, mentre altre sono prodotte in materiali rigidi gas permeabili. Alcune possono essere indossate per un periodo di tempo specifico e sostituite con altre lenti a intervalli predeterminati (talvolta anche ogni giorno). Alcune persone affette da presbiopia preferiscono delle lenti in grado di correggere sia il problema della vista da lontano che quello della vista da vicino. Lenti bifocali di questo tipo sono prodotte con una parte che consente di vedere da lontano e una parte che permette di vedere da vicino. Guardando attraverso la parte superiore della lente potrete vedere gli oggetti lontani. Allo stesso modo, guardando attraverso la metà inferiore della lente potrete vedere gli oggetti vicini. Queste lenti a contatto bifocali sono note come lenti segmentate. Anche se le lenti a contatto segmentate consentono di alternare la visione, esiste un tipo diverso di lenti a contatto bifocali che offre una visione simultanea e che permette di mettere a fuoco contemporaneamente oggetti vicini e lontani. Queste lenti sono progettate in maniera tale da fare in modo che la correzione della vista di oggetti vicini e lenti ricada in cerchi concentrici. Tuttavia, non tutti riescono ad adattarsi a questo tipo di visione. Altre tipologie includono le lenti a contatto asferiche e le lenti a contatto diffrattive. Esistono molte alternative alle lenti a contatto bifocali, rappresentate da lenti più economiche e che richiedono un periodo di adattamento più breve. Tuttavia, una volta che vi sarete abituati a utilizzare le lenti a contatto bifocali, è probabile che continuerete a preferirle rispetto ai vecchi occhiali da vista. dr. Massimiliano Costa e dott.ssa Gabriella Cavalli, Ottica Nuova L’informatore A L ESSA N D R I N O Febbraio 2014 15 27 SALUTE e MEDICINA I farmaci biologici: cosa sono, pro e contro (II parte) COME SI USANO? L’oncologo valuta se le terapie mirate possono essere utili al paziente in base a diversi criteri: tipo di tumore; stadio del tumore (localizzato oppure più esteso); caratteristiche molecolari del tumore; altre terapie in corso o terminate; altre patologie presenti. QUALI SONO GLI EFFETTI COLLATERALI? Le terapie mirate non presentano gli effetti collaterali tipici della chemioterapia tradizionale, tuttavia possono causare alcuni sintomi. Sintomi più frequenti: - nausea, diarrea, affaticamento, disturbi alla pelle. Sintomi meno frequenti: - reazioni allergiche, soprattutto con gli anticorpi monoclonali in occasione della prima somministrazione. Per prevenirle si possono usare farmaci di comune impiego (come paracetamolo e antistaminici) prima della terapia, secondo la prescrizione del medico. Qualora l’allergia si manifesti comunque, il medico riduce la velocità dell’infusione venosa o la interrompe temporaneamente; - sindromi simili a quelle influenzali; - ipertensione arteriosa e disturbi cardiaci che si attenuano una volta terminata la terapia, ma che possono controindicare alcuni di questi farmaci per pazienti con patologie cardiache. Sono più comuni con il trastuzumab e i farmaci antiangiogenesi; - alterata sensibilità o formicolii alle dita che scompaiono spontaneamente entro pochi mesi dalla fine del trattamento; maggior rischio di sanguinamento, per esempio delle gengive o epistassi (con i farmaci antiangiogenesi), in genere di lieve entità; - rischio di infezioni. È importante segnalare la comparsa di questi sintomi al medico, che può prescrivere le terapie opportune per limitarli. La sicurezza di questi farmaci in gravidanza non è stata accertata e inoltre sono possibili interferenze con gli anticoncezionali. Per questo durante il trattamento è bene adottare misure contraccettive efficaci. Inoltre alcune cure potrebbero compromettere la fertilità successiva alla terapia ed è quindi consigliato parlarne con il proprio medico. COME SI SOMMINISTRANO? Molti farmaci si presentano sotto forma di compressa e sono assunti per bocca. Questo rappresenta un vantaggio per i malati e per le loro famiglie perché permette di ridurre i disagi, i tempi di ricovero e le giornate in day-hospital. Altri farmaci devono invece essere somministrati per via endovenosa o sottocutanea. QUALI SONO I PRO E I CONTRO? Come ogni cura anche le terapie mirate presentano vantaggi e limiti. I vantaggi: - terapia personalizzata: le terapie mirate offrono ai medici la possibilità di confezionare un trattamento “su misura” per il paziente; - minori effetti collaterali: la selettività del meccanismo d’azione risparmia le cellule sane, riducendo così gli effetti e migliorando la qualità della vita del paziente; - facilità di somministrazione: alcune di queste terapie si possono prendere per bocca, ciò consente al malato di curarsi a casa. I limiti: - sviluppo di resistenza: è possibile che il corpo sviluppi una resistenza al trattamento, in altre parole che il farmaco diventi con il tempo meno efficace; - costi molto elevati: poiché queste cure sono costose è importante indirizzarle a pazienti che realmente ne possono trarre beneficio; - tossicità : alcuni effetti collaterali possono essere più rilevanti in presenza di altri fattori di rischio. Per esempio, il rischio di aumentare la pressione arteriosa può essere accettabile per una persona giovane, ma non per un paziente con malattie cardiache. Le terapie mirate servono solo per il cancro? Alcuni farmaci mirati per curare il cancro sono usati anche in altri campi della medicina come strumento per regolare le difese immunitarie e i processi infiammatori. Cure di questo tipo vengono quindi usate per esempio per l’artrite reumatoide e altre malattie reumatiche, per le malattie infiammatorie intestinali, l’asma o gravi infezioni. QUALI SONO LE PROSPETTIVE FUTURE? Le terapie mirate, pur così innovative, e riservate a particolari tipi di tumore in pazienti con precise caratteristiche, sono già una realtà consolidata nella lotta al cancro. Infatti molti dati dimostrano che hanno prolungato la sopravvivenza e migliorato la qualità della vita di molti pazienti. Ci sono inoltre ulteriori prospettive di miglioramento, grazie alla sempre più profonda conoscenza dei meccanismi che distinguono la crescita e lo sviluppo delle cellule tumorali da quelle sane. Nuovi campi di azione nell’ambito delle terapie mirate oncologiche riguardano: - la terapia genica: una cellula sana si trasforma in cellula tumorale soprattutto a causa di fattori ambientali e stili di vita, ma in rari casi (nel 2-3%) alcuni individui ereditano nel patrimonio cromosomico alcuni geni alterati (che possono aumentare il rischio di ammalarsi di particolari tipi di cancro). I ricercatori stanno studiando come “riparare”, bloccare o sostituire questi geni in modo che il tumore non si sviluppi. Altri tipi di terapia genica modificano i geni delle cellule cancerose, per renderle più sensibili ai farmaci antitumorali; - le nanotecnologie: oltre a una diagnosi sempre più precoce e precisa, le nanotecnologie consentiranno di colpire in maniera sempre più mirata le cellule tumorali, trasportando per esempio gli agenti tossici al loro interno, o concentrando con precisione l’azione delle radiazioni. a cura del dr. Roberto Mutti La riflessologia plantare Forse non tutti sanno il ruolo che la Riflessologia Plantare ha nel trattamento di specifiche problematiche comuni, come cefalea, mal di schiena, emicrania, ritenzione idrica, insonnia, ansia, dolori mestruali, cellulite, dolori cervicali e altre ancora. Sembra una favola: una tecnica che ristabilisce l’equilibrio dell’intero organismo trattando semplicemente i piedi. Spesso capita che i clienti chiamino e dicano “Soffro di cervicale. Ma non mi tratta direttamente la cervicale? Come è possibile?”. In realtà una spiegazione c’è: come dice il nome, la Riflessologia Plantare è una tecnica che stimola determinati punti riflessi che si trovano sulla pianta e sul collo dei piedi. Cosa sono i riflessi? In Biologia il riflesso è la risposta involontaria ad uno stimolo; in Fisiologia si parla di “atto riflesso” che, provocato da un eccitamento di un neurone sensitivo, si esplica con un’azione di movimento di un neurone motorio connesso al primo con un movimento autonomo e indipendente dalla volontà. Quindi il Riflesso è una risposta involontaria, obbligata a uno stimolo iniziatosi dai recettori nervosi esterni (sul piede) o da quelli interni, trasmesso al midollo spinale attraverso vie ben definite. I recettori nervosi presenti nella pelle convogliano verso il cervello una vasta gamma di sensazioni. Le capacità sensoriali della pelle non servono solo a informare il cervello su ciò che avviene nell’ambiente esterno (come il caldo, il freddo, il dolore) ma anche a consentire la comunicazione. La cute è la sede del più vasto organo di senso del corpo; da qua tutti gli stimoli raccolti da corpuscoli e terminazioni nervose arrivano al cervello che interpreta, traduce e coordina e, a sua volta, manda risposte. Ma la Riflessologia Plantare ha anche altri effetti benefici. Uno degli effetti primari di una stimolazione eseguita sulle zone riflesse deve portare (se eseguita da un ope- ratore preparato) ad una immediata sensazione di grande rilassamento. Dallo stress derivano moltissimi disturbi che vengono scambiati per sintomi di malattie, ma che poi non rispondono positivamente a nessun farmaco. Il secondo importantissimo beneficio che si ottiene con la Riflessologia Plantare è la depurazione: depurare e disintossicare l’organismo è molto importante per far si che possa funzionare al 100%. Un terzo aspetto riguarda il Riequilibrio Energetico: un’alterazione di questo equilibrio porta ad uno scompenso a carico di qualche organo che entra in una fase di sofferenza. E’ importante precisare che sui piedi non troviamo punti magici su cui agire per risolvere istantaneamente qualsiasi problema ma una serie di zone da trattare con competenza e intelligenza per far si che una situazione anomala rientri nella normalità attraverso un progressivo ripristino della funzionalità degli organi e del sistema nervoso e neurovegetativo. Nei piedi troviamo il punto di partenza dei riflessi ner- vosi in direzione dei differenti organi e, inoltre, il piede costituisce una sede importante del sistema circolatorio e vascolare. La pianta del piede infatti è come una spugna (detta suola di Lejart) che, attraverso la compressione esercitata dall’atto del camminare, favorisce il ritorno del sangue venoso verso il cuore. Quindi se fare una passeggiata è considerato così importante al fine di mantenere lo stato di benessere, altrettanto benefico risulta la stimolazione dei piedi attraverso un trattamento di Riflessologia Plantare. Non vi resta quindi che provare ad avvicinarvi a qualcosa che risulta essere di effetto benefico per il nostro organismo, affidandovi a mani esperte che sappiano costruire insieme a voi un percorso personalizzato volto all’riequilibrio. E, perché no, dedicare anche un po’ di tempo a Se Stessi. Dott.ssa Elena Norma Rava, Riflessologa Plantare 28 L’informatore Febbraio 2014 A L ESSA N D R I N O SALUTE e BENESSERE Studio Usa: chi soffre di obesità Dolore cronico: la mente è vive 7 anni di meno più potente dei farmaci Aspettativa di vita ridotta fino a sette anni per chi è in sovrappeso o soffre di obesità. A rivelare questo sconfortante dato è una ricerca condotta presso la City University di New York. Lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Public Health, avrebbe rivelato come le cattive abitudini alimentari nella popolazione sarebbero la causa principale di morte prematura. I ricercatori americani sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i dati pubblicati sul National Health and Nutrition Examination, un’indagine condotta negli Usa tra il 1988 e il 1994, e le statistiche di mortalità (National Death Index) riferite al 2006. I ri- sultati avrebbero mostrato che obesità e sovrappeso sono correlati all’aumento del rischio di morte (almeno il 20%) per tutte le cause o per le malattie cardiache. Più specificamente, rispetto ai soggetti in condizione di peso normale gli adulti obesi sono morti mediamente 3,7 anni prima per tutte le cause e 1,6 anni prima a causa di malattie dell’apparato cardiovascolare. In particolare, il tasso maggiore di rischio sarebbe stato riscontrato nei soggetti affetti da obesità di età compresa tra i 45 e i 64 anni, il cui decesso avviene mediamente 7,1 anni prima del tempo per tutte le cause e fino a 12,8 anni prima a causa di malattie cardiache. Gli autori della ricerca si dicono non sorpresi da questi dati, visto che il tasso di obesità negli Stati Uniti (ma anche in altri Paesi, soprattutto quelli occidentali) sta aumentando in maniera allarmante. Considerando che il numero di persone affette da obesità è in costante crescita soprattutto tra i bambini (cioè gli adulti di domani), ecco come sia a questo punto fondamentale la prevenzione volta a promuovere un’alimentazione più sana ed equilibrata. I numeri relativi al dolore cronico sono in costante aumento, e tra le poche terapie realmente efficaci ci sono gli oppiacei, non privi però di effetti collaterali: non ultima la morte per overdose. Per questo motivo vi è l’esigenza di trovare terapie meno nocive e comunque valide. Tra queste potrebbero essere prese seriamente in considerazione le discipline basate sulla meditazione definita di Consapevolezza. A suggerirlo è stato uno studio coordinato dal dottor Eric Garland e pubblicato sulla versione online del Journal of Consulting and Clinical Psychology, ha dimostrato come sia possibile ridurre i farmaci di oltre il 60%. Il dott. Garland ha condotto lo studio su una tecnica da lui ideata e basata sulla Mindfulness, il cui nome significa “consapevolezza”. La tecnica di Garland prevede sessioni di gruppo della durata di circa due ore, con esercizi pratici, psico-educazione e lavoro da svolgere a casa propria. La sua ideazione è stata finalizzata alla riduzione del dolore e dello stress. Si tratta di una sorta di formazione guidata della mente per aumentare la consapevolezza di un individuo, ottenere il controllo di sé e ridurre tutte le azioni di tipo automatico. E’ basata principalmente su due aspetti: la rivalutazione e l’assaporamento. La rivalutazione intende riformulare, riscrivere, rivedere con occhi diversi un evento da noi giudicato stressante o negativo, al fine di considerarlo uno spunto per la crescita personale. L’assaporamento ha la precisa funzione di imparare a spostare l’attenzione, la mente, su eventi positivi per aumentare, rimettere a fuoco, la propria sensibilità su esperienze gratificanti, a volte apparentemente semplici, come una passeggiata in mezzo alla Natura o l’abbraccio di una persona cara. Gli interventi mentali possono affrontare i problemi fisici come il dolore, sia a livello psicologico che biologico, perché la mente e il corpo sono interconnessi. Tutto ciò che accade nel cervello accade nel corpo, così cambiando il funzionamento del cervello, si altera il funzionamento del corpo. 5 consigli per proteggere il cuore 1. Controllarsi. Tenere sotto controllo la propria pressione sanguigna, così come colesterolo, trigliceridi, glicemia e Indice di massa corporea (BMI). Tutti questi dati andrebbero monitorati già intorno ai 20 anni. Il colesterolo andrebbe ricontrollato ogni 5 anni. 2. Spuntini sì, ma solo se sono sani. Per mantenere il cuore in perfetta salute è bene seguire una dieta corretta e bilanciata. Ricordate di assumere un paio di porzioni al giorno di frutta e verdura colorate, incorporate le fibre nella vostra dieta quotidiana, aumentate il consumo di pesce rispetto alla carne rossa ed evitate cibi con alto contenuto di grassi saturi, elevato contenuto di sodio e zucche- ro, e cibi eccessivamente raffinati. Inoltre, bevete molta acqua e limitate le bevande contenenti caffeina. Dovendo optare per spuntini sani, mangiare due mele al giorno ha dimostrato essere d’aiuto nella riduzione del colesterolo cattivo. Una manciata di pistacchi, mandorle o noci sono spuntini sani per il cuore, come mirtilli, fragole e uva. 3. Fate esercizio per almeno 30 minuti ogni giorno. L’esercizio fisico riduce il rischio di ictus e attacco cardiaco, mantiene una buona pressione sanguigna e livelli ottimali di colesterolo, aiutando così a prevenire obesità e diabete. 4. Non fumare. Il fumo di sigaretta è estremamente pericoloso sia per le arterie che per il sistema vascolare in generale. Ecco perché è fondamentale smettere di fumare. 5. Ridurre le bevande alcoliche. Per avere un cuore sano, l’American Heart Association, raccomanda di non bere più di un bicchiere al giorno di vino, birra o altro. Bere eccessivamente, infatti, aumenta pressione sanguigna, trigliceridi, obesità, frequenza cardiaca e può aumentare il rischio di ictus, oltre a far ingrassare! Così ti liberi dai pensieri che fanno male Quando i rimpianti, i rimorsi o i sensi di colpa continuano a tornarci in mente facendoci soffrire, possiamo fare qualcosa che fa ritrovare serenità e benessere. Troppi perché appesantiscono la mente. La cosa che più fa soffrire è il costante tentativo di trovare una spiegazione agli eventi: “Perché è successo proprio a me?”. Non sarà mai la ragione a fornirti la risposta. La vita è un processo misterioso e gli avvenimenti che accadono non possono essere sempre spiegati razionalmente. Ora non ne comprendi il senso. Ma prova a guardarti indietro: ti accorgerai che gli eventi erano tasselli necessari affinché il puzzle della tua esistenza arrivasse fino qui. Prova a dire: “Sia quel che sia”. Chi si affida alla vita trova fonti di felicità immense. Rimurginare è come gettare benzina sul fuoco. Come far sì che il cervello si distacchi dalla situazione? Prova a pensare in un altro modo, non usando la ragione ma la fantasia. Parti da ciò che è successo ma poi lascia che la mente divaghi, aiutandola con immagini e libere associazioni: un ricordo, un’atmosfera, una sensazione. Inventa una storia, seguine il corso. La tensione calerà da sé… Quando la mente è assorbita da un pensiero fisso, infine, la cosa migliore che possiamo fare è mettere in movimento il corpo. Per esempio, dedicandoti a uno sport che ci appassiona. Febbraio 2014 315 29 30 L’informatore Febbraio 2014 15 A L ESSA N D R I N O ECOLOGIA POLLICE VERDE La parola d’ordine in giardino a febbraio? Prepararsi! La parola d’ordine di Febbraio è: prepararsi! La primavera incalza e la gran parte delle piante si stanno risvegliando dal freddo e grigio inverno; quindi dovremo rendere loro il risveglio piacevole. La prima cosa da fare consiste in una profonda pulizia del giardino. Evitiamo però di correre troppo, e se le minime notturne sono ancora basse, aspettiamo qualche settimana, l’impazienza in questo periodo può essere dannosa. LE POTATURE Febbraio è il mese delle potature, soprattutto per quanto riguarda le rose, le siepi e alcune specie di piante da fiore. Ricordiamo che non è bene potare in modo casuale le piante da fiore: quelle che fioriscono a fine inverno (come la forsizia) producono i fiori sui rami dell’anno precedente, se quindi le potiamo ora, quasi certamente rimuoveremo anche tutte o gran parte delle gemme da fiore, rendendo la fioritura insignificante e scarsa; quindi aspettiamo che abbiano fiorito, e potiamole dopo. Le piante invece che fioriscono nei prossimi mesi, in genere producono i boccioli sui rami nuovi, quindi la potatura va effettuata ora, in modo da favorire lo sviluppo di quanti più nuovi germogli. Questa regola vale ad esempi per le rose moderne, che producono le gemme da fiore solo sui rami semi legnosi, nuovi e freschi; quindi potiamole, lasciando per goni ramo soltanto 2-3 gemme, da cui spunteranno nuovi rami fioriferi. LE SEMINE In febbraio sono moltissime le piante da fiore che possiamo seminare; la maggior parte dei semenzai andrà poi conservata in luogo non eccessivamente freddo, come in un semenzaio riscaldato, una serra, o semplicemente un piccolo riparo in agritessuto. Prepariamo una composta da semina, costituita di terriccio universale alleggerito con sabbia; riempiamo piccoli vasi o semenzai, annaffiamo e quindi poniamo i piccoli semi a contatto col terreno. In febbraio possiamo seminare: agerato, Amaranto, Bocca di Leone, Calendula, Celosia, Clarkia, Coleus, Cosmea, Dalia, Digitale, Gaillardia, Garofano, lmpatiens, Kochia, Mesembriantemo, Nasturzio, Petunia, Portulaca, Primula, Salvia, Senecio, Statice, Tagete, Verbena, Viola, Zinnia. TRATTAMENTI Prima che le gemme delle nostre piante sino ben gonfie possiamo valutare l’eventualità di praticare un trattamento preventivo, a base di poltiglia bordolese. Per quanto riguarda i trattamenti contro i parassiti animali in genere si attende che siano presenti alcuni esemplari sulle piante prima di intervenire; possiamo però già praticare un trattamento con olio minerale anticoccidico sugli arbusti che sono soggetti all’attacco di questo temibile parassita. IN SERRA ED IN APPARTAMENTO Per le piante in vaso questo è il periodo migliore se intendiamo cambiare i contenitori; ricordiamoci di scegliere vasi leggermente più grandi di quelli in cui sono le nostre piante, a meno che non siano nello stesso contenitore da molti anni. Utilizziamo sempre un terriccio di buona qualità, perchè sarà per lungo tempo fonte di cibo per le nostre piante. Nel rinvasare alcune La biodiversità in pericolo Uno dei patrimoni più importanti della nostra Penisola è senza dubbio la sua “natura”. Grazie alla sua forma allungata, l’Italia vanta una ricchezza di ecosistemi diversi che vanno dai laghi vulcanici, alle piccole isole, dai grandi ghiacciai alle steppe predesertiche fino ai palmeti della Sicilia e della Sardegna. Il nostro paese ospita, infatti, circa 68.000 specie di piante e animali, ovvero circa il 43% di quelle descritte in tutta Europa e il 4% di quelle esistenti in tutto il pianeta. Un paradiso di Biodiversità al quale negli ultimi anni spetta però il record delle specie a rischio. Il maggior numero di animali e piante minacciati di estinzione, circa il 35% in tutta Europa, si trova proprio nell’area del Mediterraneo, in particolare proprio sul nostro stivale. Sono molte le specie che a oggi “godono” di particolari misure di salvaguardia. Specie che un tempo venivano considerate nocive, come il lupo, la lontra, il gufo reale, l’aquila, l’orso, sono infatti tutelate. Purtroppo però molte specie animali e vegetali oggi minacciate non vengono protette da nessuna legge. Ne sono un esempio, tra gli insetti, il macaone sardo (Papilio hospiton), una grande far- falla che vive solo in Sardegna che viene minacciata dai tanti incendi che distruggono le ombrellifere di cui si nutre. La salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata) che si riproduce nei ruscelli a sud del Volturno. È ormai quasi scomparso, tra gli anfibi, l’ululone dal ventre giallo dell’Appennino (Bombina variegata) colpito da una malattia fungina che decima gli anfibi di tutto il mondo. La Bombina variegata, meglio nota come ululone dal ventre giallo è un anfibio che deve il suo nome al colore del ventre e al tipico canto che emette nel periodo riproduttivo, costituito da una specie di “ululato” ripetuto anche più di 40 volte al minuto. La meravigliosa lucertola azzurra che vive esclusivamente sui faraglioni di Capri sembra possa essere considerata estinta (Podacris sicula coerulea). Tra i pesci marini da tutelare vi è anche il Grande Squalo Bianco (Carciarodon carcharias), il predatore per eccellenza che pare si riproduca nel canale di Sicilia deve lottare contro il pericolo più grande: l’estinzione. Le sue osservazioni e catture sono, infatti, divenute rarissime. La sfida è quella di inserire all’interno di un’unica legge quadro di tutela, con i criteri dell’Unione Internazionale Conservazione Natura, che comprenda tutto il compendio di animali e vegetali ad oggi minacciati. piante, come i ficus o le succulente, controlliamo tra le radici la presenza di parassiti, come afidi lanigeri o cocciniglia cotonosa, in caso irroriamo il pane di terra con un apposito insetticida, per evitare che l’insetto si sviluppi anche nel nuovo contenitore. Nelle giornate di sole le temperature nelle nostre piccole serre possono raggiungere picchi quasi estivi, per evitare che le patine soffrano troppo per il divario tra le temperature del giorno e quelle notturne ricordiamoci di arieggiare leggermente la serra nelle giornate molto soleggiate. IN GIARDINO E NELL’ORTO Se disponiamo di uno spazio in luogo tiepido e non troppo luminoso possiamo anche cominciare a preparare le piccole piante che popoleranno il nostro giardino e l’orto nei mesi a venire. A partire da febbraio possiamo cominciare a seminare pomodori, melanzane e peperone, per avere delle piccole piante pronte per la fine di marzo; si possediamo orto possiamo approntare piccole serre a tunnel in cui seminare carote, insalata, ravanelli, spinaci. In piena terra possiamo già porre i bulbilli di cipolla. Nel giardino possiamo approfittare delle giornate non troppo soleggiate per porre a dimora i nuovi arbusti ed i rosai, in questo modo già da questa primavera godremo appieno delle loro fioriture. Se siamo appassionati di semine e possediamo lo spazio per un semenzaio possiamo seminale anche alcune annuali o perenni come ad esempio: impatiens, salvia splendida, tageti, lavanda, papaveri, agerato, iberis, vile, verbene. Oltre a preparare le verdure in semenzaio coperto in febbraio è tempo di preparare il terreno: leviamo le infestanti, arricchiamo con concime organico ben maturo e quindi lavoriamo il terreno in profondità. E’ anche possibile porre a dimora alcune perenni, coltivate come annuali, come le viole e le primule, che fioriranno fino alle prime settimane di caldo. Cala nel 2013 la domanda di elettricità, cresce l'energia verde I primi dati provvisori elaborati da Terna sul fabbisogno di energia elettrica nell’anno appena concluso fanno segnare una flessione del 3,4% rispetto al 2012, che a sua volta aveva chiuso con un calo dell’1,9% sul 2011. In termini generali si tratta del calo più consistente da inizio secolo dopo quello del 2009, quando il decremento sull’anno precedente fu pari al 5,7. Il totale dell’energia richiesta in Italia nel 2013 ammonta a 317,1 miliardi di kilowattora. A parità di calendario, la diminuzione è del 3,1% in considerazione del fatto che il 2012 ha avuto un giorno lavorativo in più perché bisestile. A livello territoriale le flessioni più consisten- ti si registrano in Sardegna (-16,4%) e nella macroarea del Nord-Ovest (-7,8%) che include Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. econdo le prime stime, nel 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,7% con produzione nazionale (di cui 56,8% termoelettrica, 16,5% idroelettrica, 1,7% geotermica, 4,7% eolica e 7,0% fotovoltaica) e per la quota restante (13,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (277,4 miliardi di kWh) è in diminuzione del 3,6% rispetto al 2012. In aumento le fonti di produzione idroelettrica (+21,4%), fotovoltaica (+18,9%), eolica (+11,6%) e geotermica (+1,0%); in calo invece la fonte termoelettrica (-12,0%). Ancora troppo il cibo buttato via dagli italiani Il 5 febbraio si è celebrata per la prima volta la la giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Ogni italiano butta nella spazzatura 316 euro all’anno di cibo non consumato per 49 kg di peso. Poiché ogni alimento ha una propria impronta ambientale che dipende dalla sua filiera di produzione, ciò significa che insieme al cibo sprecato vengono gettati anche 1.226 milioni di metri cubi di acqua (pari all’acqua consumata ogni anno da 19 milioni di italiani), 24,5 milioni di tonnellate di CO2 (pari a circa il 20% delle emissioni di gas serra del settore dei trasporti), e il 36% dell’azoto da fertilizzanti. L’informatore Febbraio 2014 A L ESSA N D R I N O 15 31 INFO BIO Ecco chi sceglie i prodotti biologici Dall'Oriente un prezioso alleato in Italia di bellezza bio IL BIOLOGICO IN ITALIA - Nomisma ha realizzato per l'Osservatorio del SANA un'indagine sulla penetrazione dei prodotti biologici nelle famiglie italiane. I prodotti biologici, pur restando di nicchia rispetto all'insieme dei consumi alimentari, cominciano ad avere un peso significativo. L'indagine risponde ad alcune domande precise: quanti acquistano biologico, la tipologia dei consumatori, i prodotti preferiti, le ragioni che guidano la scelta. Vediamo alcuni dati. PREFERITI I PRODOTTI ITALIANI - Il primo criterio di scelta, sia per i prodotti bio sia per gli alimenti in genere, è l'origine italiana, e questo dimostra la fiducia del consumatore nel sistema agroalimentare italiano, vissuto, per chi acquista per la famiglia, come parte integrante della cultura gastronomica del nostro Paese. Poi vengono l'importanza delle caratteristiche organolettiche e il prezzo. Per gli alimenti in generale, in testa c'è l'origine italiana, poi il prezzo e infine il marchio. IL CONSUMATORE TIPO Secondo l'indagine, già più di metà delle famiglie italiane (53.2%) ha acquistato prodotti biologici negli ultimi 12 mesi. Il titolo di studio la capacità di spesa incidono: il biologico è scelto di preferenza dai laureati (71% dei casi) e da chi ha un reddito mensile oltre 3550 Euro (69%). E poi da chi ha figli sotto i 12 anni (64% contro il 49% in chi non ha figli piccoli). Conta infine l'area geografica: acquistano biologico più le famiglie al Nord e al Centro (57% e 58%), meno quelle del Sud (46%). VALE LA SPESA - Altro dato interessante: chi sceglie biologico è disposto a spendere di più. Se in generale la convenienza è il primo criterio di scelta per il 37% delle famiglie, per chi acquista bio la percentuale scende al 26% e solo al 15% se si tratta della scelta dei prodotti biologici. I PRODOTTI PREFERITI - I prodotti biologici più acquistati sono la frutta fresca (73% delle famiglie che acquistano bio), poi ortaggi, quasi alla pari, marmellate e miele (59%), uova (57%) e yogurt (55%). Chi ha figli piccoli sceglie ancora di più il biologico per i prodotti consumati più spesso. L'indagine nel suo insieme spiega la vitalità del mercato del biologico: i prodotti bio sono acquistati da oltre 13 milioni di famiglie, che ne apprezzano la qualità, li considerano sicuri e rispettosi dell'ambiente, e sono disposti a pagare. Sono tanti i motivi che indirizzano ad una scelta piuttosto che ad un’altra quando si parla di prodotti per l’igiene e la bellezza personale. Paura di allergia, sensibilità e spirito green sono solo alcune delle ragioni che portano ad attingere al fantastico regno della natura avvalendosi di creme, oli e saponi realizzati in maniera ecologica. Profumi d’Oriente si respirano in quel d’Aleppo, in Siria, là dove la tradizione artigianale vede la realizzazione di un leggendario sapone dal fascino storico che, dall'800 d.C., conquistò l’area Mediterranea deliziando con un prodotto semplice, alla cui base c'è dell'olio d'oliva combinato con olio d'alloro, noto per le proprietà emollienti e idratanti. Si tratta dunque di un prodotto al 100% naturale, senza coloranti, conservanti antiossidanti, emulsionanti, prodotti chimici di sintesi e altri additivi che lo rendono perfetto da impiegare come trattamento idratante per il viso adattandosi ad ogni tipo di pelle, da quella secca e delicata a quella acneica in quanto regolarizza la produzione di sebo grazie all'azione dell'alloro che tende ad aprire i pori. Ottimo anche ancora come shampoo in quanto rispetta la cute lasciando i capelli morbidi e lucenti. I suoi segreti non sono finiti, al di là dall’essere un alleato di bellezza, questo sapone, ridotto in scaglie, si rivela utile anche per la cura dei capi come detersivo per il bucato, a mano o in lavatrice mentre, se posizionato in armadio sotto forma di panetto, è un’eccellente antitarme. Il bio? Conviene! Stiamo vivendo un periodo che ci porta a prestare una attenzione sempre più elevata in ogni momento in cui facciamo degli acquisti. Prestiamo più attenzione a ciò che acquistiamo, compiendo scelte più consapevoli, per razionalizzare le spese. In ambito alimentare questa maggiore consapevolezza significa preferire la qualità alla quantità, scegliere pensando al benessere nostro, dei nostri cari e dell’ambiente nel quale viviamo. Un’ottima risposta a queste esigenze proviene dai prodotti biologici, buoni, sani, coltivati e trasformati senza l’impiego di sostanze chimiche di sintesi, nel pieno rispetto della fertilità della terra e dell’ambiente. Parliamo di prodotti attenti al nostro benessere, ideali per ciascun momento della giornata, dalla prima colazione alla cena, e per tutti, dai più piccoli agli adulti. Siano essi freschi, confezionati o surgelati, parliamo di prodotti buoni, sani, di qualità, provenienti da produttori che hanno scelto di dire sì al benessere e alla natura. Coltivare e allevare con metodo biologico significa infatti dover affrontare sfide importanti, che richiedono impegno ed energie elevate, ma significa anche offrire all’ambiente, e conseguentemente all’uomo, tutele concrete. Il metodo biologico, in agricoltura e in allevamento, rispetta la terra, nutrendola e arricchendola, tutela le falde acquifere, rispetta il benessere degli animali e garantisce all’ambiente la biodiversità e un equi- librio naturale. Il cibo bio, insomma, è migliore per il nostro ambiente, per noi, per i nostri cari: non possiamo rinunciare proprio in questo tempo di crisi a ciò che ci può aiutare anche nel lungo periodo. Per offrirvi prodotti bio a prezzi convenienti si aggiunge l’iniziativa Bioconviene dei supermercati bio NaturaSì, che permette sino al 27 aprile di poter scegliere tra più di 71 prodotti bio di uso quotidiano scontati: latte, biscotti, succhi di frutta, olio, pasta passata di pomodoro, farina, uova e prodotti di facile consumo nel periodo dell’autunno e dell’inverno come legumi, vellulate, cereali, tortelloni solo per citare alcune categorie. a cura di NaturaSì Alessandria Piazza Perosi, 6 - 15100 Alessandria Tel. 0131 288037 - Fax 0131 288037 Segui NaturaSì: facebook.com/naturasi.italia 15 32 Febbraio 2014 L’informatore A L ESSA N D R I N O VIAGGIANDO Mare d’inverno: 10 mete low cost Una settimana al sole, sdraiati su una spiaggia con tutta la famiglia. Dal Mar Rosso ai Caraibi ecco dove prenotare per una fuga d’inverno a prezzi contenuti Sharm el Sheikh, Goa e le Canarie. Sono queste le destinazioni più convenienti per un viaggio al caldo durante l’inverno. Lo rileva un’indagine di TripAdvisor , il sito di recensioni online di viaggi più grande del mondo. Lo studio, il TripIndex Sun, è un’analisi che compara il costo di una vacanza in famiglia durante l’inverno in 30 destinazioni con una temperatura tra gennaio e marzo non inferiore ai 20°C. Lo studio prende in considerazione il costo di un soggiorno in una casa vacanza con due camere da letto, il noleggio di un’auto per una settimana, acquisti di generi alimentari, cena e bevande per quattro al ristorante durante la stagione invernale (6 gennaio – 31 marzo 2014). Secondo il TripIndex Sun una vacanza di una settimana a Sharm el Sheik, in Egitto, costa 635,81 euro tutto compreso. Particolarmente a buon mercato è l’affitto che costa in media 394,54 euro. La batte solo l’indiana Goa, seconda in classifica, con un prezzo di 376,29 euro. Goa ha anche ristoranti low cost: una cena per quattro costa meno di 30 euro contro i 65 di Tenerife e i quasi 50 di Sharm. In tutto per una settimana a Goa si spendono 697,27 euro. Naturalmente dal calcolo è escluso il volo che pesa sul conto complessivo delle vacanze. Per chi vuole una meta vicina per tenere sotto controllo il prezzo dell’aereo, sono imbattibili le Canarie con tre isole in classifica: Fuerteventura è medaglia di bronzo con 714,10 euro, Lanzarote agguanta il quinto con 864,53 euro e Tenerife il sesto con 891,79 euro. Chi vuole immergersi nel mare dei Caraibi low cost ha un’unica alternativa: Grenada che si piazza all’ottavo posto con 950,86 euro. Per un viaggio intercontinentale (ma a prezzi contenuti) si può puntare su Orlando (Florida) al quarto posto. Qui non c’è il mare ma lagune, acqua park, clima caldo e una settimana costa 862,40 euro. Lo Sri Lanka, l’isola nell’Oceano indiano, raggiunge la settima posizione per 893,97 euro. Ultime due posizioni per l’arcipelago africano di Capo Verde (1.015,52 euro) e Mauritius con una spesa di 1.053,81 euro. Le mete ideali per andare in viaggio a febbraio Per chi cerca spunti di viaggio 1. MUSCAT IN OMAN Tra i viaggi da prenotare in febbraio l'Oman è la meta numero uno del 2014. In questo sultanato l'inverno è mite, al contrario dell'estate quando il caldo è torrido. Il periodo più favorevole per visitare il paese va da novembre a marzo-aprile. Il Paese è considerato uno dei più sviluppati e stabili tra i paesi arabi: da visitare la Grande Moschea della capitale dell'Oman, il deserto e i canyon del Wadi Shab e le spiagge bianche della costa. 2. CITTÀ DEL CAPO IN SUDAFRICA E’ la meta turistica principale del Sudafrica. La città gode di un buon clima, i mesi di febbraio, marzo e novembre sono quelli meno piovosi, le temperature variano tra i 27 e i 16 gradi, la temperatura dell’acqua in questo periodo è intorno ai 20 gradi. L’ascesa in funivia alla Table Mountain, la visita al quartiere di Bo-Kaap e il soggiorno sulle spiagge meritano il viaggio. 3. SAN DIEGO IN CALIFORNIA Il clima di San Diego è particolarmente dolce, il risultato è un clima mite tutto l’anno, mai troppo caldo d’estate, mai freddo d’inverno. Le attrazioni di questa città sono grandiose, come il SeaWorld e il Wild Animal Park. Lungo la costa chilometri di spiagge meravigliose. 4. AGADIR IN MAROCCO Sulla costa il clima oceanico e mediterraneo offre temperature miti sempre, garantisce 300 giorni di sole l’anno. I turisti troveranno una spiaggia di sabbia fine lunga 10 chilometri. Agadir è anche nota per le sue tradizioni berbere e la vivacità del suo porto. 5. EL NIDO, FILIPPINE E’ un comune nella Provincia di Palawan nelle Filippine, si tratta di un piccolo villaggio di pescatori, negli ultimi anni si è trasformato in un punto di riferimento per i turisti. E’ punto di accesso per le escursioni alle isole e lagune del vicino arcipelago delle Bacuit. Il periodo migliore per visitare la zona è durante la stagione secca da dicembre a febbraio. 6. YUCATAN IN MESSICO Il periodo migliore per visitare il Messico va da ottobre a maggio, quando il clima è asciutto e le temperature non sono troppo rigide. 7. OLINDA IN BRASILE La città di Olinda è una delle protagoniste del grande Carnevale brasiliano. Si trova nello stato del Pernambuco, nel Nord-Est del Paese. La fortuna della città è legata alla lavorazione della canna da zucchero. Nel 1982 Olinda è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, per le sue numerose chiese barocche e per il suo centro storico. 8. DELFT IN OLANDA E’ famosa ovunque nel mondo per le sue porcellane, chiamate proprio “maioliche di Delft”. Nonostante le temperature siano ancora basse la luce del sole nel mese di febbraio rende i colori più brillanti e le abitazioni di Delft variopinte sembrano risaltare ancora di più nel paesaggio. In febbraio va in scena il festival del blues con oltre 50 band olandesi e straniere. 9. ORURO IN BOLIVIA La festa più importante è il Carnevale dove donne e uomini con costumi sfarzosi mettono in atto delle rappresentazioni allegoriche dove il bene deve sconfiggere il male. Da visitare nei dintorni la Bolivia più autentica della Curahuara de Carangas, villaggio a metà strada tra Oruro e Sajama. 10. CHIANG MAI, THAILANDIA A Chiang Mai e dintorni vi sono circa 300 templi, il mese di febbraio è la fine della stagione fredda prima che arrivino le alte temperature estive. La provincia di Chiang Mai è tutta una fioritura. Temperature miti, prezzi bassi, scenari fantastici. L’informatore Febbraio 2014 A L ESSA N D R I N O 15 33 ARTE CULTURA SPETTACOLO Libri da...leggere Rendez-vous culturali MOSTRE Piazzetta del grano di Gianni Cellè L’architetto Gianni Cellè, non è al primo appuntamento con la storia della nostra città. Dopo ‘Valentinum’, uscito nell’autunno del 2012, ecco ora l’aspetto della metamorfosi del centro storico, nel corso dei secoli, attraverso la lettura di questa nuova pubblicazione edita a favore dell’Associazione Donne di Alessandria. Il titolo ‘Piazzetta del Grano’ non è stato scelto a caso, piuttosto dà l’idea del centro di Alessandria dove la piazzetta del grano è l’attuale spazio dedicato alla Lega Lombarda, a quel tempo centro commerciale di rilievo, fulcro di commercianti dediti alla compravendita dei prodotti agricoli, in particolare i cerealicoli, successivamente interessati al commercio dei derivati dall’allevamento del bestiame, dei manufatti artigianali. Finite le vendite, tutti a pranzo nell’Osteria delle Tre Lepri, come afferma il sottotitolo, per suggellare in amicizia l’accordo stipulato. Gianni Cellè è andato a spulciare, come dice nella premessa, ‘...i granai della storia, archivi, biblioteche, collezionisti privati, ecc… per ricostruire il nostro passato da consegnare al lettore’ nel suo stile accessibile a qualsiasi lettore, nonostante vi siano passaggi complessi per natura, superati dalle stupende illustrazioni, fotografie, disegni, schizzi oculatamente inseriti, in gran parte provenienti da meticolose ricerche fra gli scaffali dell’Archivio di Stato. L’autore, a tal proposito, pone l’accento sulla preziosa immensa documentazione contenuta nella sede di via Giorgio Solero, è riconoscente per la generosa disponibilità dimostrata, nonché a quanti hanno contribuito, attraverso le loro conoscenze alla stesura del prezioso volume. I contenuti non esauriscono la storia di Alessandria, con le sue trasformazioni avvenute nel corso dei secoli, sono piuttosto uno stimolo, un invito a riscoprire altre notevoli curiosità attorno alla nostra storia, proprio come s’è detto il pomeriggio del 6 dicembre scorso nella sala conferenze della Parrocchia dedicata alla Madonna del Suffragio. La pubblicazione del libro è stata possibile grazie alla sensibilità della Presidente Associazione Donne di Alessandria, Luciana Pampuro, la quale sottolinea il percorso di ricerca storica attenta e puntuale; Gianni Cellè ha fatto conoscere aspetti spesso ignorati dagli stessi alessandrini, volutamente indifferenti a qualsiasi cambiamento. Gianni su tali propositi auspica di suscitare qualche interesse, una speranza certamente ben riposta in quanto in ogni spazio delle 128 pagine ci sono molti e molti punti da approfondire. Franco Montaldo Concorso per la selezione di giovani autori di poesia Alessandria - Nell’ambito della Biennale di Poesia di Alessandria è partita la selezione dei giovani autori di poesia. Possono partecipare: studenti fino a 30 anni di età; autori fino a 35 anni di età. Almeno uno fra i tre vincitori dovrà essere della categoria studenti. Verranno selezionati giovani autori, al fine della pubblicazione di un loro testo, in un’opera collettanea a invito di poeti italiani. La partecipazione è gratuita. I partecipanti dovranno far pervenire per posta elettronica entro il 30 Aprile 2014 due testi poetici inediti in lingua italia- na (o, comunque, tradotti in italiano) a tema libero. Ogni testo non dovrà superare i 35 versi e dovrà contenere a fondo pagina nominativo completo dell’autore; la dicitura “Autorizzo la Biennale di Poesia di Alessandria a pubblicare, qualora selezionato, questo mio inedito”. Si raccomanda la chiara compilazione della scheda annessa al bando. Indirizzo e-mail ove spedire i testo: biennalepoesiaalessandria@ gmail.com Gli elaborati non verranno restituiti e potranno essere usati dalla Biennale di Poesia di Alessandria esclusiva- mente nell’ambito delle sue iniziative. Sito, blog e pagina facebook della Biennale di Poesia di Alessandria provvederanno a divulgare nominativi e testi poetici degli autori selezionati. Gli autori selezionati verranno informati personalmente e, ad avvenuta pubblicazione, riceveranno copia del volume. La Biennale di Poesia si riserva, inoltre, di invitarli a proprie iniziative. La Biennale di Poesia di Alessandria, fondata nel 1981 da Giorgio Bárberi Squarotti, Gian Luigi Beccaria e Giorgio Caproni, è attualmente un appuntamento classico del panorama letterario italiano e internazionale, luogo d’incontro e di confronto per poeti, critici e artisti. Nata nell’atmosfera delle letture pubbliche di poesia di fine anni settanta, si è evoluta nel tempo mantenendo fermi la propria identità e l’intento di contribuire a ridare un pubblico alla poesia, anche mediante l’accostamento alle arti della musica, del teatro, dell’immagine. Dal 1988 questo concorso offre a giovani autori la possibilità di vivere un momento di poesia fra importanti poeti e di pubblicare in un contesto altamente qualificato. Il paesaggio ottocentesco nelle collezioni del Museo e della Biblioteca Civica di Alessandria Sale d’arte, Via Machiavelli 13 ad Alessandria Orari: tutti i giovedì dalle 15 alle 18 fino a sabato 15 febbraio 2014 MOSTRE Gaspare Sicula - Parigi 11Dreams Art Gallery, via Rinarolo 11/c Tortona Orari: dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19. fino a marted’ 18 febbraio 2014 MOSTRE Mostra di Pittura di Pia Bianchi Piazza della Gambarina 14 Alessandria Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Chiuso il mercoledì. fino a lunedì 24 febbraio 2014 MOSTRE I paesaggi in scatola dell’artista astigiana Daniela Ferretti Di Noi Tre, via Plana 15 Alessandria Orari: tutti i giorni dalle 19:30 alle 02:00. Chiuso il martedì. fino a venerdì 28 febbraio 2014 MOSTRE Viaggio in Giappone Palazzo Vitta, via Trevigi 12 Casale M.to Orari: sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.00. Ingresso libero. fino a domenica 2 marzo 2014 MOSTRE Mario Surbone. Litografie 19601970 Palazzo Cuttica Via Parma 1 Alessandria Orari: tutti i giorni dalle 16 alle 19 fino a sabato 19 aprile 2014 ALTRI EVENTI La città va a Teatro Al via la stagione teatrale 2013-14 Cinema Teatro Alessandrino in Via Verdi, 12 fino a giovedì 3 aprile 2014 Un’affascinante ‘Viaggio in Giappone’ Casale M.to - “Viaggio in Giappone” vuole essere uno spunto di approfondimento sulla cultura tradizionale giapponese: non solo l’arte nelle sue diverse forme e i riti di passaggio - non a caso si colloca nel periodo a cavallo tra le feste Setsubun (3 febbraio) e Hina Matsuri (3 marzo) - ma anche attraverso gli aspetti più quotidiani. La mostra allestita a Palazzo Vitta, curata da Shozo Koike e Ima Ganora è arricchita da bambole giapponesi, origami, giocattoli, oggetti di uso quotidiano, libri, provenienti da collezioni private e grazie al prezioso contributo del Consolato Generale del Giappone a Milano. Filo conduttore saranno le opere del Maestro Shozo Koike e dei suoi allievi, “un viaggio dentro tutte le gradazioni dell’inchiostro”, percorso da coloro che frequentano il corso di pittura sumi-e presso Le Muse Accademia Europea d’Art. A cornice della mostra un ricco calendario di eventi, concerti, corsi, degustazioni, visite guidate e laboratori didattici. CALENDARIO EVENTI: · Origami, “La carta si fa preziosa” - Corso pratico, laboratorio artistico Stesy Bijoux. 16 febbraio, dalle ore 15 (2 ore circa). L’Origami è l’arte del piegare la carta. È una tecnica molto antica di origine giapponese. L’aspetto più affascinate degi origami è la loro semplicità, per le piegature non serve nient’altro che un foglio: niente colla, forbici o nastro adesivo. Solo un pezzo di carta che piega- to da origine a svariate forme, dalle rappresentazioni di piante e animali ad oggetti familiari di uso quotidiano. · Kokedama, “Perle di Muschio”. Composizioni erbacee giapponesi, maestro Igor Carino. 23 febbraio, dalle ore 10.30 (2 ore circa). Il Kokedama nasce in Giappone, nell’ambito del Bonsai e del Kusamono, una sfera di terriccio ricoperta di muschio all’interno della quale vengono disposte delle piante. Tradizionalmente queste composizioni venivano esposte nel Tokonoma. Questa forma d’arte è legata alla Cerimonia del Tè e mira a ricreare un angolo di Natura in un piccolo spazio godibile all’uomo. Un oggetto di design per giardini ridotti, piccolibalconi e appassionati del Japanese style! · MEISO SHIATSU “L’equilibrio tra corpo e mente”. Trattamento gratuito, maestro Davide Lombardi. 1 marzo dalle 15 alle 19. Lo Shiatsu, riconosciuto dal ministero della salute giapponese, grazie ad una pressione armoniosa ed avvolgente stimola i punti e le zone utili a ricreare un equilibrio energetico del corpo e della mente. Chi pratica Meiso Shiatsu cerca di ricreare una corretta sensibilità e una intellettualità per evolvere il proprio Cuore e comprendere il vero significato di salute. Il maestro Davide Lombardi, Hanshi 6° dan di Meiso Shiatsu, insieme ai collaboratori ed agli allievi della Scuola Olistica del BenEssere offriranno ai presenti un trattamento gratuito per il riequilibrio della schiena e del collo. È possibile prenotare il trattamento al n° 339.2632777. CALENDARIO CONCERTI: · Accendete le lanterne 23 febbraio - ore 17.30 Coro In...Canto, Frediano Perucca - pianoforte, Melania Di Santo - flauto. Degustazione The Giapponese. Salotto Mu- scale all’ora del The 2014 CALENDARIO MUSEO CIVICO: · 23 febbraio: uno scorcio di Giappone nelle collezioni del Museo Civico. Visita guidata. dalle ore 15.30. Possibilità di visite guidate per gruppi e scuole il mercoledi e giovedì su prenotazione. 34 L’informatore Febbraio 2014 A L ESSA N D R I N O ARTE CULTURA SPETTACOLO a cura di: Alessandra Menticassa LEGGENDO Titolo: PIETRA E’ IL MIO NOME Autore: Lorenzo Beccati Edizioni: Nord Titolo: L’ATELIER DEI MIRACOLI Autore: Valérie Tong Cuong Edizioni: Salani Trama: Nella scia dei thriller a sfondo storico si inserisce questo intrigante romanzo di Lorenzo Beccati, la cui vicenda si svolge nel 1601 a Genova. E’ originale la scelta di collocare la storia, proprio nella città ligure, con i suoi carrugi, i vicoli, la miseria, la fame che condizionano una plebe perennemente affamata e superstiziosa. Un’indagine che la rabdomantedetective svolge per suo conto e per conto dei potenti, incapaci di capire e costretti a servirsi della quasi strega “Pietra è il mio nome, l’assassino è già sulle mie tracce”. Trama: Due donne e un uomo in crisi, ai quali un incontro fortuito sembra aprire uno squarcio nel buio… È vero, la salvezza può arrivare nelle maniere e dalle persone più impensate, e il confronto con i propri fantasmi e con lo spregiudicato Jean, che aiuta le persone in crisi nel suo Atelier dei miracoli, potrà aiutare Mariette, Millie e Mike a risollevarsi. Ma quanto si mescolano, nella vita reale, il Bene e il Male? Dov’è il confine? Chi non ha mai incontrato una persona che ci aiuta ma, al tempo stesso, ci manipola? RILEGGENDO Titolo: OCCHI CHIUSI Autore: Giulio Massobrio Edizioni: Giallo Italia Trama: Alessandria, 1961. Alla vigilia del primo centenario dell’Unità d’Italia, l’architetto Cammei viene trovato morto. Dopo solo due giorni, un altro morto. Questa volta si tratta di un inquietante barbone. Apparentemente nulla lo lega all’architetto, se non l’arma del delitto, insolita e antica: uno stiletto che non lascia quasi traccia. Solo una stilla di sangue. Il Commissario Piazzi mette sotto torchio tutti i personaggi che si muovevano intorno all’architetto, esimi rappresentanti della borghesia cittadina. E magari arrivare ad un insospettabile assassino… FILM IN USCITA dal 13/02 MONUMENTS MEN Con: Matt Damon, George Clooney, Cate Blanchett Trama: Ambientato negli anni della Seconda Guerra Mondiale, il film racconta la vera storia di un team internazionale di esperti e amanti d’arte che si occuparono di mettere in salvo numerose opere dalle grinfie dei Nazisti. Genere: drammatico dal 20/02 SAVING MR. BANKS Con: Ton Hanks, Emma Thompson, Colin Farrel Trama: E’ la storia dei problemi affrontati da Walt Disney – per ben 14 anni – per portare sullo schermo il romanzo di Pamela L. Travers, Mary Poppins, e della difficoltà nel convincere l’autrice a cederne i diritti. Saving Mr. Banks segue la realizzazione di questo classico, in fase di sviluppo, lavorazione e uscita. Mary Poppins, coi suoi 5 Oscar e lo stratosferico successo di pubblico, sarebbe poi diventato uno dei fiori all’occhiello della Disney. Nonostante questo, la bisbetica Travers odiò la pellicola, incluse le straordinarie sequenze animate. E!!! IMPERDIBIL dal 27/02 UNA DONNA PER AMICA Con: Fabio De Luigi, Laetitia Casta, Geppi Cucciari Trama: Francesco e Claudia sono belli, giovani e molto amici. Lui è un avvocato, impacciato e spiritoso. Lei è veterinaria, un’anima libera, sensuale e anticonformista. Tra loro non ci sono segreti, ma quando nella vita di Claudia arriva Giovanni e lei decide di sposarlo, Francesco si accorge che l’amicizia fra uomo e donna è più complicata del previsto. Genere: commedia dal 06/03 LA MOSSA DEL PINGUINO Con: Ricky Memphis, Edoardo Leo, Antonello Fassari Trama: Quattro uomini disagiati scoprono per caso il gioco del curling e si convincono di poter partecipare alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 dove l’Italia, paese ospitante, avrà di diritto una squadra qualificata. Con allenamenti improbabili, scappatoie alle regole, provocazioni agli avversari.. finiscono per diventare campioni italiani, acquisendo così il diritto di partecipazione alle Olimpiadi. Per riuscirci dovranno però diventare uomini migliori. La loro è una storia di riscatto individuale e familiare, prima ancra che sociale. dal 16/03 Con: Ambra Angiolini, Luisa Ranieri, Luca Zingaretti Trama: Una coincidenza banale, la perdita di attenzione nei confronti di un dettaglio quasi impercettibile, una distrazione che può capitare a chiunque, genera conseguenze che sconvolgono la vita di un’intera famiglia. Un interfono per bambini lasciato acceso per sbaglio, mentre nella stanza due persone si rivelano segreti inconfessabili ai reciproci partner. Una deflagrazione tanto comica quanto sconvolgente, e poi una domanda “Che fare adesso?” Con: Léa Seydoux, Vincent Cassel Trama: Remake cinematografico del grande classico La Bella e la Bestia. Siamo nella Francia di inizio secolo quando una ragazza, Bella come nessun’altra, decide di salvare il padre dalle grinfie della temuta Bestia, prendendo il suo posto come prigioniera in un castello un tempo splendente, ma ormai in rovina. Genere: fantasy/ sentimentale Genere: commedia ON AIR Scelti per Voi Shakira ha annunciato l’uscita del suo nuovo album per il 25 marzo 2014 e ha deciso di lasciare un messaggio ai fan direttamente sulla sua pagina FB “Quindi quello che sto offrendo ora è proprio questo. Shakira. Niente di più. Un po ‘di rock, un po’ di folk, un po’ di reggae e naturalmente un po’ di dance. Ma, come sempre, e soprattutto, un sacco di cuore” LA BELLA E LA BESTIA Genere: commedia Genere: drammatico SHAKIRA – Shakira dal 27/02 MALDAMORE KYLIE MINOGUE – Into the Collaboratori eccellenti per la popstar blue australiana, che torna con un singolo il 16 Marzo e l’album qualche mese dopo. C’è molta attesa per il dodicesimo disco in studio della cantante, ma certo che le premesse e i nomi chiamati a collaborare mettono già le mani avanti: Kylie Minogue non ha nessuna intenzione di stare ferma a guardare le carriere delle colleghe. MUSICA TEATRO E.. Fino al 23/02 RENOIR (mostra pittura) GAM Torino - Torino Fino al 27/04 EDVARD MUNCH (mostra pittura) Palazzo Ducale – Genova Fino al 27/04 KANDINSKY (mostra pittura) Palazzo Reale (Milano) L’informatore Febbraio 2014 A L ESSA N D R I N O 15 35 INFO 15IN BLU Tendenze primavera-estate: Quando la testa scoppia il nuovo corto per lui Per la prossima primavera le sfilate di moda ci anticipano hair-look che hanno iniziato a notarsi durante l'inverno e che durante la bella stagione diventeranno più dominanti. Comune denominatore: nuca in evidenza. Il corto maschile sarà proprio corto. La nuca sarà ben in evidenza, portando il collo e la linea del capo in primo piano. Si torna a un'ispirazione molto educata e pulita, senza elementi che interferiscono con le linee del taglio: niente basette invadenti, sulle lunghezze medie prevarranno le linee decise. Variabile di stile: il ciuffo. Come sempre, quando si individua la zona di alleggerimento, si deve compensare con un'area di volume. Il ciuffo sarà l'elemento mobile del corto per Lui. Nella versione tutto davanti, andrà a coprire la fronte modulandosi in due stili differenti. Scomposto, con ciocche in evidenza, a volte esasperate da un wet look che rende il tutto più sensuale, a volte con linee asimmetriche più d'avanguardia. Oppure molto ordinato, più simile alle frange femminili piene e Ci sono degli alcolici che fin da giovani s’impara a guardare con rispetto e con un certo timore. La tequila è uno di questi. Non è sempre detto però che la gravità di una sbornia dipenda da quello che c’era nel bicchiere. Può dipendere anche da quanto in fretta lo bevi. Vediamo dunque qual è la principale sostanza colpevole di scatenare il tipico mal di testa da sbornia. Le tempie pulsanti che ti affliggono dopo una serata di bagordi sono da imputare all’etanolo, detto anche alcol etilico. È il liquido infiammabile e incolore che dà “spirito” alla birra, al vino o ai liquori. I suoi effetti più o meno dolorosi dipendono dalla quantità e dalla velocità di assunzione. L’etanolo che bevi finisce principalmente nel fegato, dove viene metabolizzato in una sostanza chiamata acetaldeide, che a sua volta subisce una trasformazione e diventa acetato. Il mal di testa non sarebbe altro che la conseguenza dell’alto livello di acetaldeide e di acetato in circolazione e dell’infiammazione che esse scatenano nell’organismo. Più drink bevi in un periodo limitato, quindi, più queste sostanze intossicano il cervello lasciandoti stordito e dolorante. Non è quindi solo la tequila in sé a farti male, ma il fatto che ne butti giù un bicchiere dietro l’altro. Come se non bastasse, l’etanolo è anche diuretico. Urinando più spesso, il tuo corpo va incontro alla disidratazione e allo squilibrio degli elettroliti (tra cui sodio e potassio), che tra i vari sintomi comportano lo scatenarsi della cefalea. Perchè indossare la giacca? compatte. In questo caso le linee saranno leggermente bombate, con richiami anni Sessanta. Chi preferisce la fronte scoperta, anche qui potrà scegliere fra due mood contrapposti. L'ordinato dal look naturale, con ciuffo asciutto e portato all'indietro con un volume leggero e dinamico. Il nostalgico che all'ordine aggiunge il rigore di un wet look esaperato e di una riga che direziona, con ispirazioni vintage da brillantina. Eccezioni alla regola: gli estremi. Come per la modacapelli femminile, il corto è la tendenza trasversale che si impone anche sugli hairlook maschili. I due estremi, rasato e iperlungo, sono le eccezioni. Il rasato non ha nessuna compensazione (niente basette, niente baffi, niente barba). Il lungo si abbandona all'interpretazione più wild, con capelli naturalmente mossi, spesso abbinati a barba e baffi. In un’epoca dominata dallo stile casual la giacca è la vera scelta ribelle e contro corrente. Lo sostiene Paul Feig, il regista e produttore della commedia Corpi da reato. Che aggiunge: “Indosso la giacca tutti i giorni. Ma non perché sono obbligato. Nel mio lavoro molti pezzi grossi se ne vanno in giro vestiti come se fossero degli idraulici. La indosso perché mi piace. Perché quando ho la giacca, la gente mi tratta diversamente. Fa capire alle persone che hanno creduto in me che prendo il mio lavoro sul serio, anche se faccio film che fanno ridere. L’altro motivo per cui indosso la giacca è che mi dona. È il capo di abbigliamento perfetto e fatto apposta per mettere in luce i pregi dell’uomo e nasconderne i difetti.” 36 L’informatore Febbraio 2014 A L ESSA N D R I N O MOTORI Motore elettrico: utopia per 9 milioni e 200.000 euro per una Ferrari d’epoca all'asta l’Italia? Il mondo occidentale sta conoscendo un vero e proprio cambiamento per quanto concerne il rapporto tra uomo e natura. Lotte per la salvaguardia dell’ambiente e del creato sono ormai centrali nelle agende politiche sia delle grandi strutture internazionali come l’Onu, e sia quelle sovranazionali come l’Unione Europea e il Commowealth. Uno dei nemici dell’ambiente è sicuramente il famigerato CO2 (conosciuta come anidrite carbonica) prodotta dalla combustione dei carbonfossili come petrolio, gas a carbone. Sicuramente uno dei peggior nemici dell’ambiente sono le emissioni di CO2 prodotte dalle nostre auto. Proprio per combattere questo fenomeno case automobilistiche, come la francese Renault e le giapponesi Toyota e Nissan, stanno portando avanti forti investimenti sulla motorizzazione ibrida ed elettrica accompagnati da grandi vendite nei mercati occidentali. L’Italia sembra non voler partecipare a questo progetto, anzi risulta essere esclusa. Le cause sono molteplici. La prima sicuramente deve essere vista dall’alto costo della produzione dell’energia elettrica. In Italia il costo dell’energia elettrica costa ben il 45% in più confronto ai paesi scandinavi. L’alto costo dell’energia è dato dalla carenza di materie prime per la produzione di energia elettrica la quale è prodotta con petrolio e gas importati dal Nord Africa, del Medio Oriente e dalla Russia. L’altro elemento è dato anche dalla volontà della più grande azienda automobilistica italiana, la Fiat, di non investire sulla motorizzazione elettrica. Ciò fa in modo che le nostre aziende non siano tecnologicamente pronte per un mercato elettrico dell’auto. Infine l’alto costo delle auto elettriche e la mancanza di punti di ricarica elettrica non permettono ai possibili acquirenti di avvinarsi a questo prodotto. Nel 2013 sono stati venduti solo 513 veicoli elettrici, un numero basso che ci per- mette di vedere che l’Italia ancora non è pronta all’auto elettrica. Come ci serberà il futuro? Secondo una recente ricerca dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, in Italia c’è spazio per arrivare entro il 2020 ad avere tra i 2 e i 3,8 milioni di macchine ricaricabili. Stime forse eccessivamente ottimistiche, ma alcuni segnali sembrano indicare che il problema non è la mancanza di domanda, bensì l’adeguatezza dell’offerta. Infatti, il successo del quadriciclo Twizy prodotto dalla francese Renault, circa 1800 veicoli venduti, fa sperare in bene. La svolta elettrica può avvenire solo a patto che l’Italia decida di investire seriamente nell’energia verde abbandonando così la zavorra dei carbon-fossili e della distruzione della natura. Venduta all'asta per l'incredibile cifra di 9.200.000 di euro una rara Ferrari 340/375 MM Berlinetta che nel 1953 ha corso la 24 Ore di Le Mans. L'asta, secondo il programma RM Auctions, ha avuto luogo in concomitanza con il recente Concorso d'Eleganza a Villa d'Este. Nonostante le auto partecipanti fossero tutte di altissimo valore, tra cui alcune Ferrari GTO 288, F40, F50, Enzo e la macchina da corsa 599 XX, il pezzo forte e' stata sicuramente la Berlinetta Ferrari 340/375 MM del 1953. Il realta' la RM Auctions stimava di vendere la vettura a circa la meta' del prezzo realizzato, ma la vettura e' stata oggetto di un confronto serrato tra tre contendenti molto ricchi. La competizione all'ultima battuta ha portato a raddoppiare il prezzo previsto negli ultimi 20 minuti dell'asta. Non e' possibile conoscere i nomi dei contendenti ma sembra che ad aggiudicarsi la preziosa Ferrari sia un signore britannico gia' col- lezionista di preziose Ferrari, tra cui la leggendaria e rarissima GTO. La Ferrari 340/375 MM Berlinetta venduta all'asta e' equipaggiata con un motore 4,5 litri V-12 da circa 340 cavalli, abbinato ad un cambio manuale anteriore a quattro marce. Il telaio e' in acciaio tubolare, mentre il design della carrozzeria e' di Pininfarina. La vettura e' stata una delle tre 375 MM da competizione iscritte a Le Mans nel 1953, e ha anche corso le gare di Spa, Pescara e la Carrera Panamericana dello stesso anno. Nel 1953 Mike Hawthorn e Nino Farina l'anno pilotata a Le Mans con il numero 14. Dopo 12 giri era al secondo posto, prima di essere squalificata, per l'aggiunta del liquido freni durante una sosta tecnica. Il regolamento del tempo proibiva infatti l'aggiunta di qualsiasi fluido prima del 28 giro. Un anno dopo fu venduta alla Luigi Chinetti Motors e esportata negli Stati Uniti. Nel corso degli anni e' stata comprata e venduta piu' volte, fino all'acquisto da parte dell'ultimo proprietario nel 2006. Lo stesso proprietario ha scelto di riportare la Ferrari alla sua livrea originale del 1953. Rc Auto, dal governo sconto Rinnovare la patente costerà 100 euro del 23% Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che prevede importanti sconti sul costo dell'Rc Auto. "Il totale delle riduzioni previste dall'esecutivo è del 23%. Chi pagava un premio di mille euro all'anno, avrà dunque una decurtazione a 770 euro", rende noto Palazzo Chigi in un comunicato. Il ddl introduce anche una serie di sanzioni, in caso di violazioni, per le compagnie di assicurazione. Rc Auto, dal governo sconto del 23%. Il meccanismo di sconti e sanzioni può essere così sintetizzato: sconto del 7%, sulla media dei prezzi regionali, per l'applicazione della scatola nera. Sanzione da 5.000 euro a 40.000 euro in caso di mancata pubblicità o co- municazione. Sconto del 5% e del 10% per risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate. Sconto del 4% per il divieto di cessione del diritto al risarcimento. Sanzione da 5.000 euro a 40.000 euro in caso di mancata pubblicità o comunicazione. Sconto del 7% per prestazioni di servizi medico-sa- nitari resi da professionisti convenzionati con le imprese assicurative. Sanzione da 5.000 euro a 40.000 euro in caso di mancata pubblicità o comunicazione. Il totale delle riduzioni previste dal governo è del 23%. Esempio: chi pagava un premio RcAuto di 1.000 euro all'anno, avrà una decurtazione a 770 euro. Il rinnovo della patente costerà circa 100 euro. Un piccolo salasso che si aggiunge alle “sorprese” che gli automobilisti hanno trovato in quest’inizio di 2014: più cari i carburanti e la RC Auto, + 3,9% l’aumento medio dei pedaggi autostradali. Per fare l’intera tratta dell’A1 MilanoNapoli si spendono ora 54,70 euro, due euro in più rispetto al 31 dicembre 2013. Se le tasse sulla casa sono al centro del dibattito politico, i costi dell’auto sembrano nel dimenticatoio. La novità è però l’introduzione della patente telematica per i quasi 5 milioni di automobilisti che a breve dovranno rinnovarla. La classica etichetta adesiva che si apponeva al documento cartaceo sparirà, al suo po- L’omicidio stradale sarà presto reato L’atttuale governo ha promesso di introdurre in tempi brevi il reato di “omicidio stradale”. Da più parti e da anni invocato, come una tipologia a sé stante di omicidio che tenga presente la fattispecie colposa, ma riconoscendo la gravità del dolo quando il colpevole di un incidente mortale guida sotto l’effetto di alcol o droghe. Gli ultimi casi – la bambina di 9 anni a Roma e la coppia madre/figlia sull’A3 in Calabria – sono solo gli ultimi di una lunga serie di morti sulle strade che non hanno nulla a che fare col destino sfortunato. Ci sono dei guidatori incoscienti e sciagurati che hanno provocato la morte di giovani vite e per questi non bastano le ammende lievi oggi previste dal Codice della Strada. Si parla in questi giorni di ergastolo della patente: chi uccide perché guida ubriaco o drogato va sollevato per sempre dal possesso della patente di guida, punto! Ma l’Asaps – l’associazione degli amici della polizia stradale – chiede an- che l’aumento delle pene minime: oggi i diffusi due anni consentono al colpevole di non scontare un solo giorno di carcere. E inoltre l’introduzione dell’arresto in flagranza. Attualmente i casi di pirateria stradale che causano morti vengono rubricati come omicidio colposo, con la possibile revoca sto arriverà direttamente a casa la nuova patente rigida plastificata, formato carta di credito, con foto digitalizzata e realizzata con criteri anti-falsificazione. La promessa della Motorizzazione è che l’invio della nuova patente avverrà entro 7 giorni dalla visita medica. A proposito, questa aumenterà a 50 euro, 15 in più di prima. E anche la marca da bollo sale a 16 euro, mentre della patente dai 5 ai 15 anni (dipende dal livello di alcol nel sangue e dalle sostanze di stupefacenti/psicotrope che alterano lo stato mentale). Ci sono anche sanzioni amministrative accessorie, come l’annullamento della patente conseguita in precedenza, così da dover sostenere daccapo l’esame di guida. alla Motorizzazione vanno 9 euro di diritti. I costi di spedizione a casa, a carico dell’automobilista, sono di 6,80 euro. Metteteci le fotografie formato tessera e se non 100 euro, il rinnovo della patente costerà poco meno. La nuova procedura permetterà di rinnovare tutto il parco delle patenti attive nel giro di 10 anni. Sono circa 38 milioni le patenti emesse dalla Motorizzazione italiana.