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Che cosa sono i social network e a che cosa servono

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Che cosa sono i social network e a che cosa servono
Che cosa sono i social network
e a che cosa servono
000.000.000. Ad ottobre 2012, il fondatore di Facebook dichiarò1 che il suo social
1
network aveva raggiunto tale numero di connessioni mensili, con centinaia di milioni
di profili attivi. Le cifre danno l’idea di quanto sia enorme questo fenomeno, se si
conta che quello citato è solo uno dei molti prodotti disponibili, dei quali alcuni dei più
utilizzati non sono noti in Italia perché destinati, per esempio, a Russi e Cinesi. In
Italia i più utilizzati sono Facebook (23 milioni di contatti al mese2), Google+ (3,8 milioni al mese),
Linkedin (3,5 milioni) e Twitter (3,3 milioni).
Che cosa sono e a cosa servono i social network?
– In Inglese il termine
significa “rete sociale”, espressione che sta ad indicare in generale i gruppi di individui in relazione
tra loro. I social network sono servizi che permettono di instaurare reti sociali tra individui
tramite internet.
Sono a tutti gli effetti siti web (successivamente implementati anche con
applicazioni per dispositivi mobili), e per il loro utilizzo è necessario un computer (o un tablet o
smartphone) con un browser (o l’APP corrispondente) e una connessione a internet.
In questi siti sono forniti servizi che permettono di creare comunità virtuali
intorno a un comune argomento/interesse, oppure semplicemente intorno
alla voglia di “stare assieme”, cioè per creare relazioni.
Essi sviluppano identità e senso di appartenenza ad un gruppo con caratteristiche comuni tramite
diverse modalità di interazione, contribuendo a costruire vere e proprie community.
Esistono social network a tema legati a contenuti quali la fotografia, i video, la musica, le
professioni, la geolocalizzazione ecc. e altri con l’intento principale di creare socialità.
Tutti i social network hanno alcune caratteristiche comuni: la presenza di
uno spazio virtuale in cui gli utenti possono esibire i propri profili; la
possibilità di potersi associare ad altri utenti, ovvero di poter creare “comunità private”; la
possibilità di analizzare le caratteristiche della propria comunità e comunicare con essa.
Spesso inoltre i social network integrano al proprio interno servizi differenti: giochi, messaggistica,
blog, player di musica e video, foto ecc.
Il successo dei social network
– I social network hanno avuto nel tempo un enorme
successo perché le loro funzionalità permettono di:
•
comunicare con gli amici, i parenti, i conoscenti in un numero molto maggiore delle relazioni
vis-à-vis in termini di quantità di persone e di frequenza;
1
2
www.wired.it, Facebook, un miliardo di utenti, 4 ottobre 2012
www.linkiesta.it, Quanto (e come) gli italiani usano i social network, 11 giugno 2013
1
•
fare conoscenza,
nza, anche se virtualmente, di nuove persone;
persone
•
incontrare nuovamente persone con cui non si avevano relazioni
relazioni da tempo;
tempo
•
condividere materiali di vari tipi (foto, video);
video)
•
comunicare con messaggi sia pubblicamente sia privatamente;
•
partecipare a gruppi che condividono i propri interessi;
interessi
•
rimanere informati (i social network spesso sono i primi luoghi dove arrivano le notizie);
notizie)
•
giocare.
Come funzionano
– In generale,
generale per accedere a un social network è sufficiente aprire un
browser (Internet Explorer, Mozilla Firefox, Google Chrome, Safari ecc.)
e ) e digitare nella barra degli
indirizzi l’indirizzo desiderato (www.facebook.com
www.facebook.com, twitter.com ecc.).
Il servizio richiede
chiede successivamente due operazioni caratteristiche: creare un profilo e creare
una rete.
Per utilizzare un social network è necessario configurare un proprio spazio, crearsi una sorta di
“identità virtuale” da cui iniziare la propria attività. È indispensabile un processo di registrazione, e
l’inserimento di informazioni personali (veritiere o meno) che possono essere anche molte,
m
dove
l’utente si “racconta”. Si parte dal proprio indirizzo e-mail
e
(obbligatorio e “reale” perché necessario
alla registrazione), e si può arrivare ai propri interessi e passioni, le proprie attività (professione,
band preferite, studi effettuati eccc.) e altri aspetti che,, salvo le principali, non sono obbligatori, ma
meno ne vengono inserite, meno il sistema sarà in grado di “collocare” l’utente nel proprio
ambiente. Un
n inserimento puntuale delle informazioni richieste consente da parte del social
network l’introduzione dell’utente
l’utente in una community simile alle proprie caratteristiche.
La
a seconda operazione caratteristica richiesta è mettersi in contatto con qualcuno. Generalmente
è il sistema che, in base alle informazioni inserite,
inserite, suggerisce alcune modalità per trovare i propri
contatti (le persone che hanno frequentato la stessa scuola, quelle a cui piace la stessa canzone
ecc.). Alcuni propongono una modalità di relazione bidirezionale (possibilità
possibilità di relazione solo se si
viene reciprocamente riconosciuti) o a “raggiera” (possibilità di relazionarsi con chiunque si
incontri).
Le Web Radio
Interessante è l’esperienza delle Web Radio. Pur non essendo
social network “canonici”, sono servizi utilizzati sempre più dai
giovani per creare socialità. Sono siti web dove gruppi di persone
mandano in onda trasmissioni audio o audio/video su proprie
tematiche di interesse, dove il pubblico può interagire da casa.
Non sono contenitori
enitori “globali” come gli usuali social, ma sono
interessanti strumenti che ragionano nella stessa ottica.
Tutti i diritti riservati © Pearson Italia S.p.A.
Materiali a cura di Matteo Bonanno
2
I principali social network
e le loro specificità
Q
uanti sono i social network? E soprattutto, cosa può essere definito social
network e cosa no? Ne esistono moltissimi, e alcune caratteristiche di base
sono simili, anche se le tipologie sono spesso diverse. Proviamo a descrivere in
breve le caratteristiche di alcuni dei più esemplificativi, scelti in base alla loro
specificità e alla loro fama e diffusione.
(www.facebook.com) Facebook è indiscutibilmente il social network più
utilizzato al mondo. Il nome suggerisce anche il suo approccio: in Facebook
(letteralmente “Libro di facce”) ogni utente crea una propria bacheca (recentemente ribattezzata
“diario”), in cui inserisce informazioni che lo riguardano (come il proprio lavoro o studio, la città, i
gusti in termini di musica, film, libri ecc.). In base a questi dati, Facebook suggerisci agli utenti una
lista di possibili amici per affinità, ai quali può essere chiesta l’amicizia in un’ottica bidirezionale
(ne è ovviamente possibile anche la ricerca autonoma). Una volta confermata l’amicizia, è
possibile visualizzare reciprocamente le proprie bacheche (fino ad allora si possono visionare solo
gli elementi predeterminati nelle impostazioni). Su di esse, oltre alle informazioni generali, possono
essere caricati materiali (foto, video ecc.) e pubblicati post. Questi ultimi sono dei micro-articoli
(composti anche di un solo carattere) dove l’utente può descrivere il proprio stato d’animo, un
pensiero, citare un articolo, inserire un video ecc. e compaiono sulla propria bacheca. I post
concorrono a formare una sorta di blog/diario personale, dove ci si può “raccontare” e che la
cerchia di amici può visualizzare, commentare, condividere sulla propria bacheca, e apprezzare
cliccando sul tasto “Mi piace”
. I post possono essere corredati di foto, video, link a pagine web.
Sui post e sulle foto, è possibile apporre dei tag, cioè “etichette virtuali”. In particolare su Facebook
sono relativi alle persone, che vengono avvisate quando sono state “taggate” da qualcuno.
I profili più formali, come quelli dei personaggi pubblici e delle aziende non sono bacheche, ma
pagine, per visualizzare le quali non è necessaria l’amicizia. Facebook è molto utile nella
pubblicizzazione di eventi. Si possono infatti creare pagine apposite dedicate a manifestazioni da
promuovere a migliaia di persone. È presente infine un sistema di messaggistica privata e una
chat.
Una curiosità: non esiste (e probabilmente non esisterà mai) un tasto “Non mi piace”. Sui social
non sono ammesse esperienze negative, soprattutto nei confronti delle aziende che li usano per la
pubblicità.
1
(www.twitter.com
www.twitter.com) Il regno dei 140 caratteri. Nato da un esperimento
comunicativo tramite SMS, Twitter è un social network semplice e
immediato,, caratterizzato da un’interfaccia essenziale.
essenziale
Chi si iscrive a Twitter può postare corti messaggi (al massimo 140 caratteri) chiamati tweet
(cinguettio) sul proprio profilo, scrivendo ciò che desidera. I tweet vengono visualizzati dai propri
follower (seguaci) e a sua volta l’utente può seguirne altri liberamente;
liberamente; infatti per
pe seguire qualcuno
non occorre essere autorizzati.. All’interno dei tweet si possono inserire link a pagine web, foto,
video. Visto il poco spazio a disposizione Twitter riduce tali URL in pochi caratteri, o esistono
servizi appositi deputati a tale compito.
compito
Twitter è anche caratterizzato dagli hashtag:: ponendo il simbolo # prima di una parola, essa
diventa un termine chiave dell tweet che diventa così parte dii un gruppo facilmente ricercabile.
Inserendo l’hashtag all’interno della ricerca, vengono visualizzati tutti i tweet che lo includono,
formando vere e proprie discussioni tematiche. Queste caratteristiche contraddistinguono Twitter
come il social network dell’informazione.
(plus.google.com
plus.google.com) Google Plus è il social network integrato nel mondo
Google.. Possiede molte delle caratteristiche di Facebook,
Facebook compresi la
pubblicazione di post, il caricamento di contenuti come foto e video, la creazione di eventi. Diverso
è il modo di catalogare le amicizie, che avviene tramite cerchie,, ovvero gruppi definiti dall’utente
caratterizzati da una comune caratteristica,
caratteris
che si possono selezionare per condividere le proprie
attività. Altra peculiarità interessante è l’hangout:
l’
tramite
ramite Google+ è possibile creare “stanze” in
cui effettuare conversazioni in videoconferenza. Questo servizio e la completa integrazione col
mondo Google fanno apprezzare questo social network nel mondo del business.
(it.linkedin.com
it.linkedin.com) In Linkedin il proprio profilo è… il curriculum vitae. È infatti
un social network pensato per lo sviluppo di contatti professionali, in cui un
utente inserisce la propria esperienza lavorativa e le competenze professionali.
professionali I rapporti con gli
altri utenti sono denominati collegamenti
llegamenti.. Le persone aggiunte alla lista dei collegamenti sono
connessioni di 1° grado, i collegati
collegati a quelle di 1° grado sono di 2° grado e così via.
via Questi contatti
vanno a formare la propria rete. Anche le aziende possono aprire propri profili, ed è possibile
aprire gruppi tematici fra utenti in cui discutere temi lavorativi. Ciò fa di Linkedin il luogo
lu
per
cercare lavoro, per trovare collaboratori, per avviare nuovi rapporti professionali tramite una rete di
conoscenze dirette.
2
(it.foursquare.com)
Utilizzato
principalmente
su
dispositivi
mobili,
Foursquare è un social network la cui caratteristica è la geolocalizzazione.
Con tale servizio è infatti possibile condividere la posizione coi propri contatti e creare luoghi sulla
mappa (ristoranti, parchi, aeroporti, ospedali ecc.) in cui chiunque può effettuare dei check-in
quando li raggiunge. Più un utente fa il check-in in un luogo, più ha la possibilità di diventare il
mayor (sindaco) del posto. Foursquare viene utilizzato anche per dare informazioni particolari su
tali luoghi (ad esempio in campo turistico) ed è molto diffuso il suo utilizzo da parte degli esercizi
commerciali per proporre particolari offerte ai sindaci o a coloro che effettuano un determinato
numero di check-in.
(instagram.com) Altro esempio di social network utilizzato prettamente su
dispositivi
mobili
è
Instagram,
La collaboratività
un’applicazione il cui tema centrale è la fotografia. Una
semplice interfaccia permette infatti all’utente di fare foto o
girare video, di applicare filtri e cornici, di regolare alcuni
parametri di visualizzazione, di aggiungere una didascalia e di
condividere le immagini realizzate con i propri followers
(seguaci, alla stregua di Twitter), sugli altri social network, o di
renderli pubblici a tutta la community virtuale. In onore alle
macchine Polaroid, Instagram produce foto in formato
Una caratteristica di tutti i principali
social network è la collaborazione.
Se tali servizi non fossero
integrabili con altri, probabilmente
chiuderebbero nel giro di poco
tempo. Infatti, se opportunamente
configurati, pubblicare qualcosa su
uno di essi spesso significa farlo su
tutti gli altri, dando con un solo click
una grande visibilità alle proprie
argomentazioni.
quadrato.
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Materiali a cura di Matteo Bonanno
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Social network e smartphone
I
social network, già molto diffusi da qualche anno, hanno trovato il proprio compimento tramite
gli smartphone, ovvero i cellulari di ultima generazione. Questi dispositivi hanno tutto ciò che
serve per rendere perfetto il connubio: una connessione internet sempre attiva grazie agli
abbonamenti dati economicamente ragionevoli e la compattezza che rende possibile l’utilizzo
dei social network in ogni momento.
Come utilizzare i social network sugli smartphone
– Le possibilità sono due:
utilizzare i social tramite il browser su internet (come se si fosse su un normale computer) oppure,
soluzione molto più comoda, tramite un’APP. Ognuno dei social network più famosi possiede
un’applicazione apposita per iOS e Android scaricabile e installabile tramite i rispettivi store.
Rispetto ai corrispondenti siti web, l’aspetto è molto semplificato, ma le applicazioni social
mantengono praticamente tutte le funzioni dei siti di riferimento. Esistono anche applicazioni che
permettono la gestione di più social network contemporaneamente, dando la possibilità di gestire
tutti i propri profili in un solo spazio.
I possibili rischi – La diffusione degli smartphone presso i giovani offre loro uno strumento
molto efficace per l’utilizzo dei social network.
L’esperienza ha purtroppo dimostrato che alcuni rischi possono verificarsi nell’utilizzo dei social
network e solo la consapevolezza e il corretto impiego possono minimizzarli. In generale la
maggior parte dei rischi avviene perché in questi servizi il livello di informazioni condivise può
essere molto alto, e ciò può portare allo spiacevole accadimento di alcuni fenomeni1:
•
cyberbullismo, cioè utilizzo di informazioni online (testi, immagini, video) per colpire o
mettere in imbarazzo una persona. Atteggiamenti simili possono comprendere aggressioni
verbali, molestie continue con linguaggi sgradevoli e offensivi, insulti utilizzando pettegolezzi e
dicerie, invio di immagini o testi atti a danneggiare la reputazione;
•
predatori online: la possibilità di celare la propria identità fa dei social network luoghi
privilegiati per persone malintenzionate che desiderano manipolare e adescare sessualmente i
ragazzi. Generalmente tali personaggi si mettono in contatto cercando di raggiungere un alto
grado di fiducia mentendo, per poi effettuare ricatti morali e ottenere ciò che vogliono;
•
violazione della privacy, cioè furti di credenziali di accesso ai social network dei ragazzi, per
compiere azioni scorrette o illecite coi loro profili;
•
dipendenza da social network, che si manifesta ad esempio nel controllo ossessivo del
proprio profilo o nell’esigenza di raggiungere un enorme numero di contatto.
1
McAfee Security Advice Center, Guida per genitori sui siti di social network (home.mcafee.com/AdviceCenter/)
1
Gli adulti (in particolare genitori, insegnanti, educatori) hanno la possibilità di informarsi e formarsi
tramite svariati canali, per sapere quali sono i rischi e mettere in pratica piccole prassi atte a
diminuirli.
Segnali di disagio possono essere rappresentati dal rifiuto di uscire di casa o di andare a scuola e
dalla chiusura verso le normali relazioni. Il cambio repentino di pagina internet al passaggio del
genitore o l’utilizzo del computer a tarda notte possono essere indici di cyberbullismo.
In generale, il dialogo coi ragazzi su queste tematiche (come ad esempio le informazioni
condivise), la limitazione del tempo di utilizzo di internet e dei social e la creazione di propri profili
per capirne il mondo e poter esplorare la nascita di identità false possono aiutare a prevenire
problemi.
Ma anche opportunità – Quando i fenomeni nuovi emergono, spesso si ha la tendenza a
vederne il lato peggiore. Anche se non è facile, è però opportuno farne un’analisi accurata e
valutarne i pro e i contro.
I social network, con un po’ di inventiva, possono essere utilizzati anche per migliorare la didattica.
Infatti tramite essi è possibile:
•
condividere conoscenze, materiale didattico, opinioni;
•
collaborare fra studenti, fra insegnanti e studenti, fra insegnanti;
•
utilizzare la multimedialità per migliorare le lezioni;
•
tenere traccia nei canali informativi per realizzare ricerche;
•
valorizzare l’informalità;
•
fare operazioni con un linguaggio simile a quello utilizzato dai ragazzi.
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