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MAXXI - Exhibo
27.03 08.09 ziggydesign 2013 con il sostegno di supported by partner per le attività educative/educational partner institutional XXI 27 marzo - 08 settembre 2013 27 March - 08 September 2013 MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo via Guido Reni, 4A - 00196 Roma www.fondazionemaxxi.it con il contributo di with the contribution of sponsor tecnico technical sponsor SEGUICI SU FOLLOW US SCARICA L’APPLICAZIONE DEL MAXXI DOWNLOAD THE FREE MAXXI APP 27 marzo - 08 settembre 2013/27 March - 08 September 2013 LIVELLO/LEVEL 0 Sala/Room Claudia Gian Ferrari Il percorso espositivo inizia al piano terra, nella sala Claudia Gian Ferrari, si sviluppa attraverso il foyer del secondo livello e si conclude nella Galleria 5, all’ultimo piano del museo. Inventory comprende una selezione di importanti lavori dell’artista realizzati dopo il 2004. Le opere di Fiona Tan affrontano spesso temi legati alla memoria, alla storia, all’identità culturale e alla nozione di spazio-tempo ed esplorano in maniera personale il rapporto fra collezioni artistiche e memoria visiva, arte e architettura. L’opera in questa sala, Correction (2004), è una video installazione che richiama e insieme capovolge l’idea del Panopticon, il modello di carcere ideale progettato nel 1791 da Jeremy Bentham. Collocandosi al centro dello spazio, l’osservatore è circondato da oltre trecento ritratti filmati di guardie carcerarie e prigionieri americani. La durata complessiva dell’opera è di oltre tre ore. This exhibition begins on the ground floor in the Sala Claudia Gian Ferrari, winds through the Level 2 Foyer and concludes in Gallery 5 on the top floor of the museum. Inventory encompasses a selection of important works by the artist realised after 2004. Fiona Tan’s work consistently confronts concepts of memory, history, cultural identity and notions of space-time. In their own way each work explores the relationship between collections and visual memory, and between art and architecture. The piece displayed in this room, Correction (2004) is a video installation that recalls but also inverts the Panopticon, the model of the ideal prison devised in 1791 by Jeremy Bentham. In the centre of the space the viewer is encircled by over 300 filmed portraits of American prisoners and guards. The total running length of this piece is over three hours. LIVELLO/LEVEL 2 Giovanni Battista Piranesi La torre circolare/The Round Tower Capriccio con scalone con trofei/The Staircase with Trophies Capriccio di scale, arcate e capriate/The Gothic Arch Capriccio con scale e ponte levatoio/The Drawbridge Fiona Tan Correction, 2004 Foyer La serie di incisioni Carceri d’Invenzione dell’architetto veneziano Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), è stata più di una volta fonte d’ispirazione per Fiona Tan. L’artista riscontra una forte correlazione fra i visionari spazi architettonici delle Carceri d’Invenzione e gli spazi fluidi e dinamici del progetto di Zaha Hadid per il MAXXI. Qui viene presentata una selezione di riproduzioni di tavole di Piranesi, nella loro versione originaria e finale, risultato di modifiche operate dallo stesso sulle lastre del 1749-1750. In un processo simile a quello di un autore letterario che rivede ed edita un testo, Piranesi ha ripetutamente rielaborato le sue incisioni. Queste stampe possono essere interpretate come il filo conduttore dell’intero progetto espositivo e intessono una fitta rete di rimandi visivi, culturali e architettonici che lega tra loro le opere in mostra. I numerosi interventi effettuati da Piranesi sulle “sue” carceri costituiscono un riferimento al processo di realizzazione di Inventory. The series of etchings, Carceri d’Invenzione (Imaginary Prisons) by the Venetian architect Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), have more than once been a source of inspiration for Fiona Tan. She sees a strong relationship between the visionary architectural spaces of Piranesi’s Carceri d’Invenzione and the fluid and dynamic spaces of Zaha Hadid’s architectural design for MAXXI. Presented here are selected reproductions of Piranesi’s drawings, in their original and final versions, the result of modifications made by the artist himself to the 1749-1750 plates. Similar to how an author can edit and revise an existing text, Piranesi has repeatedly reworked his etching plates. These prints can be seen as a common thread of the entire exhibition, weaving a network of visual, cultural and architectural references and linking the works on display. The numerous changes made by Piranesi to “his” prisons constitute a reference to the process behind the creation of Inventory. LIVELLO/LEVEL 3 Galleria /Gallery 5 La Galleria 5 ospita una serie di opere di Fiona Tan fra le quali Inventory che dà il titolo alla mostra. L’artista ha scelto la città di Roma come punto di partenza di un viaggio che è giunto ad una destinazione diversa. Interamente girata a Londra, nella casa-museo di Sir John Soane (1753-1837), Inventory viene qui mostrata per la prima volta. Architetto neoclassico di successo, Soane ha iniziato a collezionare antichità a seguito del suo Grand Tour a Roma. Le immagini degli interni del John Soane Museum sono state riprese da Fiona Tan con sei telecamere diverse. Ponendo al centro dell’attenzione il mezzo con cui l’artista lavora, Inventory sviluppa una riflessione sulla possibilità di rendere permanente ciò che è transitorio. Attorno a Inventory ruotano gli altri lavori in mostra, tra i quali Disorient. In questa doppia proiezione ispirata ai diari di Marco Polo, Fiona Tan immagina il museo privato dell’esploratore veneziano, attraversando la storia e la geografia e sottolineando il collegamento tra memoria, oggetti e architettura museale. Le parole in sottofondo sono citazioni da Il Milione di Marco Polo. L’opera Cloud Island racconta la storia dell’isola giapponese di Inujima, violata e segnata da quattrocento anni di sviluppo industriale mentre gli anziani abitanti dell’isola sono al centro di un momento di cambiamento irreversibile. Le opere sono presentate in un allestimento aperto, privo di suddivisioni spaziali, alla ricerca di un dialogo puro con l’architettura del museo. Entrando all’interno dello spazio, i visitatori sono gentilmente invitati ad utilizzare le cuffie audio. Gallery 5 houses a group of works by Fiona Tan, including Inventory, from which the entire exhibition takes its name. The artist took the historical city of Rome as a point of departure, but in the ensuing journey arrived at quite a different destination. Shot entirely in London, inside the home and private museum of Sir John Soane (1753-1837), Inventory is shown here for the first time ever. A successful Neoclassical architect, Soane began collecting antiques in the wake of his Grand Tour to Rome. The images of the interiors of the John Soane Museum were captured by Fiona Tan using six different cameras. Taking the very medium with which the artist works as the focus, Inventory reflects upon what perhaps could best be described as a permanence of transitoriness. Inventory serves as the central point around which the other pieces rotate, including Disorient. In this double projection, inspired by Marco Polo’s diaries, Tan imagines the private museum of this Venetian explorer, transversing history and geography and highlighting the connection between memory, objects and museum architecture. Disorient’s spoken narrative consists entirely of quotes from Marco Polo’s The Travels. Cloud Island speaks about the Japanese island of Inujima, scarred and marked by some 400 years of industrial development. The island’s aged inhabitants find themselves amidst a pivotal moment of immanent change. The works are displayed openly, without spatial divisions, in the search for a pure dialogue with the architecture of this museum. Upon entering the space you are kindly requested to put on headphones. 3 2 1 1 | Fiona Tan Inventory, 2012 2 | Fiona Tan Cloud Island, 2010 3 | Fiona Tan Disorient, 2009 La produzione di Inventory è stata possibile grazie al Philadelphia Museum of Art con il generoso supporto della Wyncote Foundation. Ulteriore sostegno è stato dato dalla Leo Katz Collection, Bogotá, Colombia. L’artista ringrazia per il supporto la Mondriaan Fund, Amsterdam. Realization of Inventory was made possible through the Philadelphia Museum of Art with generous support from the Wyncote Foundation. Additional support for the production was provided by the Leo Katz Collection, Bogotá, Colombia. The artist would like to thank the Mondriaan Fund, Amsterdam for its support.