La modularità del Vinci comincia a produrre i suoi effetti: ecco la
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La modularità del Vinci comincia a produrre i suoi effetti: ecco la
Prova fucili a canna liscia | Benelli Vinci 3-gun calibro 12 Il modulo serbatoio M640 che contiene 9 colpi standard, più uno in camera. Un anello con vite di fissaggio realizza l’assieme tra canna e tubo serbatoio in lega leggera. La lunghezza del serbatoio è di poco inferiore a quella del fucile. La canna è comunque libera di flottare, come nelle carabine. Iniziano i La modularità del Vinci comincia a produrre i suoi effetti: ecco la versione specifica per le competizioni 3-gun che sono in grande voga negli Stati Uniti, poi ci sarà anche una slug e altro ancora. Il segreto sta tutto nella possibilità di appesantire a piacere l’otturatore I Di Massimo Vallini l Super Vinci di Benelli, lanciato l’anno scorso negli Stati Uniti, ha già “cannibalizzato” il fratello minore Vinci. Gli americani amano follemente il supermagnum! Entrambi i fucili, Vinci e Super Vinci hanno molto da dire anche grazie alla modularità che consente di “trasformarli” per ogni specialità di caccia o di tiro. Così il laboratorio ricerca e sviluppo urbinate ha reagito alla richiesta del mercato Usa per uno shotgun dedicato al tiro dinamico Ipsc e, soprattutto, 102 ARMI E TIRO 03/2012 alla specialità “in voga” del 3-gun. Prescelto è stato il Vinci, appena più maneggevole del fratello maggiore che ha la carcassa più lunga di 13 mm. L’esemplare di Vinci 3-gun, si chiama proprio così, che mi è stato messo tra le mani in anteprima (anche sugli Stati Uniti) è un “classico” Vinci in tutto e per tutto. OTTURATORE CON TUNGSTENO Imprescindibile il modulo serbatoio M640 che contiene 9 colpi standard (bossolo a orlo svolto di 70 mm). Più uno in camera. Il modulo comprende anche un anello con Il Benelli Vinci 3-gun specifico per le competizioni che portano il suo nome e per le quali negli Usa Benelli ha organizzato un team di tiratori. Il “segreto” sta nell’otturatore appesantito che consente di riarmare cartucce a bassa grammatura. 9+1 colpi la super-c apacità de l 3 gun Guardate i filmati Il Tag è il mezzo per ampliare gli orizzonti di Armi e Tiro. Vi porterà al filmato sulla disciplina 3-gun! Per scaricare il programma gratuito di lettura sul browser del telefonino, digitate www.gettag.mobi. Per chi vuole comprarlo A chi è indirizzato: ai tiratori di shotgun Ipsc o a chi semplicemente vuole divertirsi con un semiauto “specializzato” Cosa richiede: appena un po’ di pratica perché il sistema è diverso da tutto quello visto finora Perché comprarlo: perché senza ulteriori customizzazioni, out of the box, è pronto a regalare divertimento negli stage dei campi di Tiro dinamico Con chi si confronta: Benelli M2 Tactical, Beretta Tx4, Fabarm Pss10, Mossberg 930, Winchester Sx3. 03/2012 ARMI E TIRO 103 Prova fucili a canna liscia | Benelli Vinci 3-gun calibro 12 vite di fissaggio che realizza l’assieme tra canna e modulo tubo serbatoio. La lunghezza del serbatoio è di poco inferiore a quella del fucile. La lunghezza totale del fucile è 1.165 mm con la canna di 610 mm, che è quella prescelta per equipaggiare il semiauto. L’otturatore di peso maggiorato garantisce sull’affidabilità con le cartucce di grammatura più bassa, soprattutto 28, ma anche 24 grammi che sono le cartucce più veloci e performanti per le attività sportive. L’appesantimento è stato ottenuto impiegando un inserto di metallo ad alta densità come il tungsteno, direttamente nel corpo dell’otturatore. Si nota chiaramente perché quest’inserto è di forma particolare e, soprattutto, di colore grigio. Garantisce un “rinforzo” alla massa inerziale che presiede alla ripetibilità del cineEcco l’inserto in tungsteno, di colore grigio, che si può rimuovere e sostituire in fabbrica. L’otturatore del Vinci è stato appesantito per “rinforzare” la massa inerziale che presiede alla ripetibilità del cinematismo del semiautomatico. matismo del semiautomatico. A vuoto, il peso del fucile si attesta sui 3.200 grammi (lo scarto tra esemplare ed esemplare è solo di 50 grammi). Vinci 3-gun è tutto nero, con affusto in Pa6 caricato con fibra di vetro al 35 per cento. Il polimero poliammidico è particolarmente resistente all’abrasione, alla trazione e alla compressione. La resistenza all’urto è buona specialmente grazie alla fibra di vetro, ottima la resistenza alla fatica, il fusto mantiene le caratteristiche anche sotto sforzi ripetuti. È, poi, autolubrificante, resistente all’invecchiamento e agli agenti atmosferici. Il calcio Comfortech plus è, invece, in Rilsan caricato al 20% con fibra di vetro. Rilsan è l’unico bio-poliammide di origine vegetale, derivato dall’olio di ricino. La calciatura Comfortech Plus migliora la risposta elastica allo sparo, e contribuisce in modo decisivo all’ergonomia e personalizzazione del fucile: per i calcioli intercambiabili Air cell (lungo, medio e corto) e per i due naselli, anche questi intercambiabili, di nuovo disegno. Il calcio base è lungo 365 mm con il calciolo medio, quello con calciolo lungo arriva a 375 mm, mentre quello corto è 355. Il nasello fornito con il fucile è quello di misura bassa. È disponibile come optional anche il calcio con pistol grip sostituibile a quello standard. Sempre previsto il kit variazione piega (misure al naso di 39 e al tallone di 60, modificabili con gli spessori 45-50-55). VIVA LA MODULARITÀ Oltre alla possibilità di personalizzazione, la caratteristica più interessante e utile del 104 ARMI E TIRO 03/2012 Il cuore del sistema inerziale Vinci Inertia system con la classica testina rotante a chiusura geometrica, asta guidamolla e asta dell’espulsore incorporati. Lavora perfettamente in linea con l’asse della canna. Una base in acciaio “chiude” il modulo canna, all’estremità del fodero, e sulla quale si interviene per lo smontaggio, una volta asportata la manetta d’armamento. Vinci, mai come in questo caso, è la modularità: in pratica canna, otturatore e fodero costituiscono un unico blocco su cui è innestato a baionetta il solo calcio; nel gruppo astina-carcassa-sottoguardia si inseriscono il pacchetto di scatto, che ha molto di quello della carabina Argo, e il tubo serbatoio. Quest’ultimo si può estrarre spingendo semplicemente il bottone sotto l’astina. Il modulo M640 da 9 colpi è costituito da due tubi in lega leggera anodizzati neri, uniti da una filettatura ben impugnabile e godronata con all’interno la lunga molla che tiene in tensione il cappellotto spingi cartuccia. La canna non è vincolata con il consueto occhione sul serbatoio, ma esplode il colpo in perfetto equilibrio intorno al suo asse di simmetria. Il cinematismo di chiusura e di riarmo risiede, infatti, interamente all’interno del modulo canna. Questo dona un’assoluta stabilità e coas- sialità tra spalla e volata dell’arma, che riduce l’impennamento e il rilevamento. La canna, poi, è libera di flottare come quella delle carabine, il che porta grandi vantaggi in termini di resa balistica. Il più significativo dei quali è l’assenza di variazioni nella giustezza del tiro a fronte di variazioni nel peso e nella velocità della carica di pallini o del proiettile: la carica di pallini, insomma, va sempre sul bersaglio. La canna è rotomartellata a freddo, con gli stessi spessori del modello M2, forata a 18,4. Monta strozzatori Criochoke nichelati lunghi 70 millimetri. È, poi, equipaggiata con un mirino intermedio e quello principale in fibra fluorescente di colore rosso: sostituirei subito quest’ultimo perché preferisco qualcosa di più visibile. Canna e fodero sono nero opaco, la bindella a ponticelli ha la rampa che piace tanto Oltreoceano. La prima gara nel 1980 Il 3 gun match è una specialità statunitense del tiro sportivo che prevede l’utilizzo simultaneo di pistola, fucile a canna liscia e carabina semiauto. Kurt Miller, 54 anni, geologo di Edmond, iscritto all’Oklahoma city Gun club, ha vinto il titolo statunitense Uspsa “multi-gun” nel 2010 con 1.652 punti su un teorico di 1.700. Miller è il leader del nutrito Benelli 3-gun team costituito alla fine del 2011. Quando sono nate e come le gare di 3-gun? «La prima competizione 3-gun si è disputata nel 1980, organizzata dalla rivista Soldier of Fortune. Si chiamava World Championship tactical 3-gun match ed era pensata per mettere alla prova le capacità di tiro di militari e forze di polizia. È stata l’unica di questo tipo fino al 1995 quando è stata inaugurata la Superstition mountain mystery 3-gun dal Rio Salado Sportsman club, più rivolta ai tiratori sportivi. Da allora sono sorte diverse competizioni simili e, l’anno scorso, ce ne sono state 11 con montepremi di oltre 150 mila dollari ciascuna. Quella del denaro è una delle ragioni per le quali i tiratori statunitensi di shotgun e rifle rimangono a gareggiare negli Stati Uniti». Kurt Miller mentre maneggia il nuovo Benelli M2 Competition. Come è organizzata la disciplina? «Ci sono differenti divisioni. Nella Limited pistole e fucili devono rispondere alle previsioni Ipsc, anche la carabina deve avere mire metalliche oppure ottica a punto rosso con un solo ingrandimento. Nella Tactical optic tutte le armi hanno stesse caratteristiche della Limited/Standard, ma la carabina può avere ottica a ingrandimento. Nella Open division, come in Europa, è ammesso tutto. Abbiamo anche una Heavy metal division, in cui le armi devono rispondere ai requisiti della Standard division, ma la carabina deve essere in calibro 7,62x51 Nato. La pistola deve essere calibro .45 con capacità non superiore a 10 colpi e lo shotgun deve avere azionamento manuale». Quali sono le armi più usate? «Nel corso di un singolo stage usiamo due o tre armi insieme. Tipicamente si spara con la pistola o il fucile e poi si esegue una corsa verso la carabina per tiri più lunghi con bersagli di vario tipo e varie situazioni di tiro. Spariamo con la carabina fino a 550 metri, con il fucile e la palla slug a 115 metri e con la pistola fino a 73 metri. Io normalmente impiego un Benelli M2 Field sul quale ho eseguito numerose modifiche. Jeff Cramblit ha già customizzato un Vinci per le gare». Quali caratteristiche devono avere le armi? «Gli shotgun più usati sono Benelli e Fnh. Le carabine sono quasi tutte a base Ar15 come il modello J.P. Enterprises Ctr-02, e le pistole più comuni sono Sti/Svi, Tanfoglio Limited e Cz con Glock a ruota. La caratteristica principale di tutte le armi è che devono essere affidabili! Un solo malfunzionamento può costare un campionato. In particolare le lunghe devono essere compatte e facili da trasferire in velocità, come gli Ar-15 con canne 18-20 pollici e gli shotgun con canne di 21-24 pollici. Tutti gli shotgun hanno tubi di prolunga con 8-10 colpi». E le munizioni? «Come in Italia, le munizioni per pistole e carabine devono raggiungere il fattore di potenza. Le cartucce per i fucili hanno pallini del 6 o di misura inferiore, oppure slug, sebbene ci siano alcune gare che richiedono pallettoni. Ci sono numerosi tipi di bersagli specifici come il “clay bird flipper”, un piattello lanciato in verticale a 15 metri dalla caduta di un pepper popper. Normalmente utilizziamo munizionamento Federal e ricaricate per la pistola». Il tubo serbatoio completamente estratto. Si nota il punto bianco che consente il corretto allineamento del pulsante di svincolo. Sotto: il serbatoio aperto con la lunga molla che tiene in tensione e in posizione il cappellotto spingi cartuccia. TUTTO “IN LINEA” Canna in linea, ma anche il sistema di otturazione Vinci Inertia system lavora perfettamente in linea con l’asse della canna. Deriva dal classico gruppo di otturazione Benelli con testina rotante a svincolo inerziale, con la molla interposta tra testa e corpo. La testina rotante sembra risentire meno della velocità o forza con cui la si manda in chiusura, accompagnata dal carrello che la copre quasi completamente e guidata dalla molla a spirale di recupero che fa parte integrante del sistema e scorre dalla parte opposta rispetto alla finestra di espulsione. Sotto alla molla di recupero con relativo guidamolla, c’è l’asta telescopica dell’espulsore che ha funzionamento inerziale. Asta, guidamolla e molla si appoggiano a una base in acciaio che “chiude” il modulo canna, all’estremità del fodero, e sulla quale si interviene per lo smontaggio, una volta asportata la manetta d’armamento, anch’essa ridisegnata in funzione ergonomica. Un elastomero ammortizzatore è collocato a fondo corsa dell’otturatore all’interno dell’elemento che chiude posteriormente la scatola di culatta ed è solidale al gruppo di otturazione a cui è collegato dall’asta porta molla di recupero e dalla guida-espulsore. La mancanza di biella e molla di recupero nel calcio, oltre a liberare quest’ultimo, elimina la componente verticale che esalta il rilevamento quando l’otturatore scorre. Allo scopo di migliorare ulteriormente il comfort e la controllabilità dell’arma allo sparo, la corsa retrograda dell’otturatore è progressivamente frenata dalla molla di recupero (che non va mai a pacchetto), invece di produrre un urto contro la testata posteriore della scatola di culatta. Buoni, ma forse si dovrà prevederne la 03/2012 ARMI E TIRO 105 Prova fucili a canna liscia | Benelli Vinci 3-gun calibro 12 3-gun: la quintessenza del tiro operativo La disciplina sportiva del 3-gun è il risultato della fusione di più specialità di tiro “action”. Nello specifico vengono unite, in spettacolari stage di tiro, esercizi con pistola, fucile ad anima liscia e carabina semiautomatica calibro .223, solitamente su meccanica tipo Ar. L’obiettivo è quello di portare a termine l’esercizio di tiro seguendo le procedure previste dal briefing e colpendo tutti i bersagli nel minor tempo possibile, sono previste penalità per colpi fuori bersaglio, colpi non centrali (C o D), mancati ingaggi ed errori di procedura. In questa specialità sportiva sono messe in campo tutte le tecniche di tiro possibili, con tutte le tipologie di armi portatili, il tiro da posizione eretta, accosciata, in ginocchio, da sdraiati, da veicoli in movimento, da strutture poste a livelli diversi. Praticamente la quintessenza del tiro operativo. Queste competizioni sono fisicamente molto impegnative, non solo per le molte tecniche di tiro richieste, ma anche per le ambientazioni “hollywoodiane” che le caratterizzano: spazi enormi, Roberto Vezzoli (con Matteo percorsi lunghissimi con quasi Pellegris) sta realizzando 60-80 colpi minimi richiesti per un sito web che si chiamerà ogni stage con bersagli posti www.3gun.it. a distanze variabili dai 2 ai 300 metri. Elemento molto delicato nello svolgimento degli esercizi 3-gun è la “transizione” d’arma; il tiratore parte con una tipologia d’arma e, lungo il percorso, deve abbandonarla prima di recuperarne un’altra, non è possibile mantenere nello stesso momento più di un’arma addosso, questa prima di essere “abbandonata” deve essere messa in sicurezza e scaricata. Fattore fondamentale per le competizioni di questo tipo è l’affidabilità delle armi impiegate, un malfunzionamento non perdona e il timer corre spietato facendo cadere inesorabilmente il livello della prestazione. Il tiratore, infine, è sempre seguito da almeno un giudice di gara che, oltre a verificare il rispetto delle procedure previste dal briefing, controlla che il tiratore segua le rigide norme di sicurezza generalmente comuni a tutti gli sport con armi da fuoco, ma che, come per l’Ipsc e l’Idpa, rappresentano il fondamentale elemento sul quale ruota tutta l’attività agonistica. (Roberto Vezzoli) maggiorazione, i comandi. La sicura reversibile, a traversino, si trova alla radice anteriore della guardia paragrilletto, blocca la leva di scatto e può essere inserita solo a cane armato. Le sicure automatiche impediscono lo sparo a raffica sul dente di agganciamento e lo sparo prematuro senza chiusura della testina. Nella parte anteriore della radice della guardia c’è l’avvisatore di cane armato (o leva sgancio cartucce) che, se premuta a cane armato, fa spostare l’elevatore dalla sua posizione intermedia (assunta sempre a cane armato) e sgancia la prima cartuccia nel serbatoio consentendone il passaggio sull’elevatore; a questo punto, manovrando l’otturatore è possibile camerare la cartuccia. Sul Vinci le cartucce passano dal serbatoio all’elevatore solo durante il ciclo di fuoco oppure premendo la leva sgancio cartucce. Sul fianco destro della carcassa è collocata 106 ARMI E TIRO 03/2012 la leva a due pulsanti: sgancia l’otturatore oppure, premendo solo il pulsante posteriore, scarica il tubo serbatoio. A cane armato l’elevatore è sempre libero e i suoi rebbi anteriori “puntano” contro il fondello della cartuccia nel serbatoio, spingendo l’elevatore verso l’interno fino a fondo corsa, nel contempo premendo il pulsante posteriore della leva sul fianco della carcassa la prima cartuccia nel serbatoio viene sganciata e finisce in mano. Nella parte posteriore della carcassa, un puntone metallico costituisce comunque la sicurezza contro lo sparo qualora nel fucile sia rimasta una cartuccia in canna o qualora il montaggio non sia stato eseguito perfetta- Sono disponibili tre calcioli intercambiabili anatomici Air cell in poliuretano, con tre differenti lunghezze (lungo, medio e corto). Quello fornito è il medio. mente. L’azionamento in velocità potrebbe richiedere un po’ di impegno, anche se consente di tenere l’arma sempre in punteria, così anche durante l’operazione di caricamento del serbatoio. Il bocchettone di alimentazione è comunque svasato e comodo e l’elevatore facilmente manipolabile. La carcassa in Ergal anodizzato nero è equipaggiata con fori per il montaggio della slitta per cannocchiale o collimatore a punto rosso. GRANDE ERGONOMIA L’ergonomia del Vinci 3-gun è molto avanzata. La presa della mano sulla pistola risulta alta e un po’ differente, ma ci si Disponibile per la personalizzazione anche il nasello alto, quello basso è fornito in dotazione. Le piastrine consentono di modificare la piega al tallone (45-50-55-60 mm) e desta/sinistra del calcio. La piega al nasello è 39 mm. Benelli Vinci 3-gun calibro 12 scheda_tecnica Costruttore e distributore: Benelli armi, via della Stazione 50, Urbino (Ps), tel. 0722.30.71, fax 0722.30.72.07, www.benelli.it Modello: Vinci 3-gun Tipo: fucile monocanna per caccia e tiro Calibro: 12/76 Funzionamento: semiautomatico ad azione inerziale con testina rotante Vinci Inertia system Chiusura: geometrica Alimentazione munizioni: serbatoio tubolare per 3 cartucce, con riduttore a due colpi, dispositivo cut-off per la sostituzione veloce del colpo in canna Canna: lunga mm 610, forata a 18,4, con strozzatori intercambiabili Crio Steel shot Estrattore: a unghia con molla, sulla faccia della testina Espulsore: puntone cilindrico alloggiato nel prolungamento della canna Congegni di puntamento: bindella a ponticelli; mirino in fibra ottica, di colore rosso o verde Scatto: in due tempi, circa tra 2.000 e 2.600 grammi Sicurezze: manuale sul grilletto, azionata da traversino passante (invertibile) posto davanti alla base del ponticello; sicura automatica contro lo sparo a raffica; sicura automatica contro lo sparo a otturatore non in completa chiusura Calcio: Comfortech plus in sintetico, lungo 365 mm con piega al naso di 39 e al tallone di 60 (modificabile in 45-50-55) Peso rilevato: 3.200 g con canna di 610 mm Lunghezza complessiva: 1.165 mm con canna di 610 mm Prezzo indicativo: da definire (negli Stati Uniti 1.650 dollari) La lunghezza totale del fucile è 1.165 mm con la canna di 610 mm che è quella prescelta per equipaggiare il semiauto. Pesa circa 3.200 grammi. abitua in fretta. L’angolo della pistola è più stretto e “chiuso” di circa 15 mm rispetto al normale, il dorso è più curvo per raggiungere subito l’asse alto della canna. La pistola ha poi una superficie antiscivolo V-Grip. Anche il corto copricanna (o astina), garantisce un assoluto e sicuro grip nella mano del tiratore, in tutte le posizioni essa assuma. Quando c’è la necessità di seguire bersagli in rapido Sopra: i cinque strozzatori intercambiabili Crio Steel shot: full, improved modified, modified, improved cylinder, cylinder (*, **, ***, ****, *****), gli ultimi tre utilizzabili anche con pallini in acciaio. A destra: la prova nel tunnel Benelli a Urbino, eseguita a 25 e 35 metri con strozzature *** e ****. movimento orizzontale, si può impugnare l’astina nella parte posteriore, con una presa più bassa e una superficie di appoggio più ampia per massimizzare il comfort. Per i tiri contro bersagli in linea si può afferrare l’asta alta nella parte anteriore, più snella. L’astina del Vinci, insomma, consente tali spostamenti con rapidità, naturalezza e comfort, senza soluzione di continuità. Lo scatto è pronto, alleggerito rispetto alla versione caccia (tra 2.000 e 2.600 grammi), con una corsa breve e un grilletto ben raggiungibile e che torna rapidamente in avanti. Ho provato le 28 grammi Fiocchi Super sporting e il riarmo è stato impeccabile, così come le rosate sono risultate sempre omogenee e “rotonde” e guarnite. Convincente la prova con serbatoio pieno in velocità: non si risente dello spostamento di pesi e baricentro e il fucile è incollato alla spalla, sempre ret- La miglior rosata con 9 pallettoni 00 misura 31x49 ed è leggermente dispersa orizzontalmente e leggermente alta. È stata ottenuta con cartucce Winchester Buckshot loads. tilineo nel suo movimento e preciso sulla linea di tiro. Il Vinci è anche svelto nell’imbracciata e nel raggiungimento del grilletto, molto stabile e del tutto diverso nelle reazioni rispetto a qualunque altro semiautomatico. La canna di 610 contribuisce notevolmente alla maneggevolezza e poi tutte le superfici sono arrotondate, armoniche e conducono quasi naturalmente le mani verso i comandi. La prova successiva è stata rivolta alle cartucce Winchester Buckshot loads con 9 pallettoni 00 per 32 grammi e oltre 400 m/sec: ho ripetuto vari cartelli a 25 e 35 metri con strozzatura *** e **** ottenendo la rosata migliore con misure di 31x49 a 25 metri, leggermente dispersa orizzontalmente e leggermente alta. Il funzionamento del Vinci si è rivelato sempre impeccabile, preciso, rapido. Il nuovo Benelli è un’ottima base di partenza per customizzazioni sportive. Non sono in grado di dire se insidierà il già più che efficiente M2 Competition, ma il Vinci sa farsi apprezzare per l’assetto, la “linearità” e l’ergonomia che sulla carta e alla prima impressione sembrano decisamente superiori. 03/2012 ARMI E TIRO 107