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Alfonso Vinci - Cineteca CAI

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Alfonso Vinci - Cineteca CAI
Caratteristiche tecniche
Film e documentari
Mostra Fotografica
1 - DVD con film alpinistici “Pico Bolivar da nord” e
“Spedizione italiana Panandina” tradotti in italiano;
Circa 160 fotografie di grande formato, 30x40 e
50x60 per la maggior parte a colori, montate su
forex. Necessitano di pannelli verticali autoportanti o
pareti su cui appenderle.
Ambienti: Sala di almeno mq. 40 con separatori o
locale separato per la proiezione dei video.
2 - DVD con documentari di esplorazione lungo il fiume Orinoco, nella giungla amazzonica e nella zona
del Salto Angel in Venezuela, restaurati e rieditati;
3 - DVD con estratti di interviste biografiche sull’alpinismo degli esordi e sulle spedizioni nel mondo,
condotte da Popi Miotti e Mirella Vescovi Tenderini.
Attrezzature: Pannelli o supporti a parete per fotografie, 2 lettori DVD con 2 monitor televisivi di grandi
dimensioni.
CLUB ALPINO ITALIANO
COMMISSIONE CINEMATOGRAFICA
Alfonso Vinci
un Ulisse dei nostri tempi
mostra fotografica
Per richiedere informazioni sulla mostra:
tel. 02 205 723 213
e-mail: [email protected]
sito web: www.cai.it/cineteca.html
A L F O N S O
V I N C I
informazioni: [email protected]
Proposta di Mostra
Chi è Alfonso Vinci
La Commissione Cinematografica Centrale del
CAI ha allestito una mostra/convegno ideata e
curata da Luigi Cammarota, dedicata alla figura
di Alfonso Vinci, grande alpinista ed esploratore
lombardo (scheda allegata). La mostra è composta da circa 160 fotografie e da 5 tra film documentari dei viaggi e delle imprese di Vinci in tutto
il mondo, con particolare riguardo alle imprese
alpinistiche ed esplorative.
Nel corso del 2006 si sono aggiunte altre fotografie avute dalla figlia Signora Ialina Vinci e interviste registrate con lo stesso Vinci dalla guida Popi
Miotti e dall’editore Giorgio Vivalda.
Alfonso Vinci nasce a Dazio in Valtellina nel
1915. Ufficiale nella Scuola Militare degli Alpini,
negli anni ’30 fu un alpinista di punta (è famoso
lo “Spigolo Vinci” al Cengalo, ma più significativa una via estremamente difficile sull’Agner,
ancor’oggi poco ripetuta), insignito con la medaglia al valore sportivo dal Regime Fascista. In
Italia, all’Università di Milano, si laurea in Lettere
e Filosofia e in Scienze naturali con la specializzazione in Geologia. Aderisce alla Resistenza ed
è conosciuto come “Bill”, il leggendario capo partigiano della divisione valtellinese delle Brigate
Garibaldi. Subito dopo la guerra si imbarca, con
in tasca un biglietto di sola andata, per il Sud
America.
“Per cercare fortuna”. In realtà, attratto dalle
A L F O N S O
V I N C I
infinite occasioni di conoscenza e di avventura
che quel continente offriva. Inizia così una serie
incredibile di viaggi e spedizioni esplorative che
lo condurranno in giro per il mondo per quasi
tutta la sua vita e che lo accomunano al personaggio di Ulisse, per l’insaziabile desiderio di
scoperta, di conoscenza e di movimento che è
insito nell’uomo.
Abilissimo cercatore di diamanti nella giungla
venezuelana, dove grazie alle sue competenze
di geologo seppe individuare uno dei più grandi
giacimenti diamantiferi
di tutto il SudAmerica; esploratore nella foresta
amazzonica, dove risalendo il corso dell’Orinoco
potè studiare i costumi degli indios Yanoama,
mai prima raggiunti dall’uomo occidentale, raccontati nel bellissimo libro “Samatari”; di nuovo
alpinista, con la realizzazione di molte ascensioni
e della prima traversata transandina, scalando le
cime principali della Cordillera dal Venezuela al
Perù attraverso Colombia e Ecuador. Traduttore
dal castigliano antico, insegnante universitario,
consulente di compagnie minerarie, idroelettriche, petrolifere e di grandi costruzioni in tutto il
mondo, dal Sud America all’Africa all’Asia. E
infine scrittore, con una dozzina di libri tra
saggi e romanzi, basati sulle sue esperienze ed
avventure. Tutto questo fa di Alfonso Vinci un
personaggio straordinario, emblematica figura di
italiano intraprendente, indipendente e coraggioso, uomo di azione ma anche di grande cultura,
che dai lontani e “spensierati” anni cinquanta ci
trasmette spunti interessanti di riflessione.
informazioni: [email protected]
Abilissimo cercatore di diamanti nella giungla vene-
Cordillera dal Venezuela al Perù attraverso Colombia e
zuelana, dove grazie alle sue competenze di geologo
Ecuador. Traduttore dal castigliano antico, insegnante
seppe individuare uno dei più grandi giacimenti dia-
universitario, consulente di compagnie minerarie, idro-
mantiferi di tutto il SudAmerica; esploratore nella
elettriche, petrolifere e di grandi costruzioni in tutto il
foresta amazzonica, dove risalendo il corso dell’Orino-
mondo, dal Sud America all’Africa all’Asia.
E infine
scrittore, con una dozzina di libri tra saggi e romanzi,
CLUB ALPINO ITALIANO
COMMISSIONE CINEMATOGRAFICA CENTRALE
basati sulle sue esperienze ed avventure. Tutto que-
Alfonso Vinci
un Ulisse dei nostri tempi
Mostra fotografica
sto fa di Alfonso Vinci un personaggio straordinario,
co potè studiare i costumi degli indios Yanoama, mai
emblematica figura di italiano intraprendente, indi-
prima raggiunti dall’uomo occidentale, raccontati nel
pendente e coraggioso, uomo di azione ma anche di
bellissimo libro “Samatari”; di nuovo alpinista, con la
grande cultura, che dai lontani e “spensierati” anni
realizzazione di molte ascensioni e della prima tra-
cinquanta ci trasmette spunti interessanti di riflessione.
versata transandina, scalando le cime principali della
A L F O N S O
V I N C I
informazioni: [email protected]
Chi è Alfonso Vinci
estremamente difficile sull’Agner, ancor’oggi poco
“Per cercare fortuna”. In realtà, attratto dalle infini-
ripetuta), insignito con la medaglia al valore spor-
te occasioni di conoscenza e di avventura che quel
tivo dal Regime Fascista. In Italia, all’Università di
continente offriva.
Milano, si laurea in Lettere e Filosofia e in Scienze
Inizia così una serie incredibile di viaggi e spedizio-
naturali con la specializzazione in Geologia. Aderi-
ni esplorative che lo condurranno in giro per il mon-
sce alla Resistenza ed è conosciuto come “Bill”, il
do per quasi tutta la sua vita e che lo accomunano
Alfonso Vinci nasce a Dazio in Valtellina nel 1915.
leggendario capo partigiano della divisione valtelli-
al personaggio di Ulisse, per l’insaziabile desiderio
Ufficiale nella Scuola Militare degli Alpini, negli
nese delle Brigate Garibaldi. Subito dopo la guerra
di scoperta, di conoscenza e di movimento che è
anni ’30 fu un alpinista di punta (è famoso lo “Spi-
si imbarca, con in tasca un biglietto di sola andata,
insito nell’uomo.
golo Vinci” al Cengalo, ma più significativa una via
per il Sud America.
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informazoni: [email protected]
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