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Santena, rubate gomme per due milioni In manette due dipendenti

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Santena, rubate gomme per due milioni In manette due dipendenti
Rassegna stampa
2
Marzo 2011
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
Martedì 1 marzo 2011
CHIERI E DINTORNI
Santena, rubate gomme per due milioni
In manette due dipendenti Overgom
Quattro denunciati, 36.000 pneumatici sottratti in 10 anni
SANTENA Per dieci anni hanno derubato la Overgom di Santena di
oltre 36 mila pneumatici, per un
valore di circa due milioni di euro. Un “lavoro” certosino che richiedeva applicazione, costanza e
spregiudicatezza.
A mettere fine all’attività di una vera e propria banda di dipendenti infedeli, composta da autisti e magazzinieri della ditta santenese, sono stati i carabinieri della compagnia di Chieri, al termine di mesi di pedinamenti e intercettazioni. In manette sono finiti
Gianni Nicelli, moncalierese di 39
anni, considerato la mente della
gang e Gianfranco Marcolongo, il
trasportatore che effettuava le
consegne. Altre 4 persone sono state denunciate a piede libero.
«Gli ammanchi li abbiamo sempre notati, ma fino a quando non
abbiamo introdotto l’inventario elettronico ci accorgevano delle sparizioni solamente durante i controlli semestrali – spiegano i titolari
della Overgom, Arenzo e Emanuela Girardi – A quel punto era difficile individuare i responsabili, ma
nel 2001 e nel 2005 avevamo già
sporto denuncia. Sapevamo che qui
dentro c’era qualcuno che rubava,
ma scovarlo era quasi impossibile».
Il sistema ideato da Nicelli e dai
suoi complici era tanto semplice
quanto efficace. Caricare sui camion un piccolo di quantitativo di
pneumatici in più rispetto a quelli indicati nelle bolle di trasporto
e rivenderli in proprio. Gli acquirenti erano camionisti incontrati
sulle piazzole degli autogrill, ma
soprattutto rivenditori di pneumatici, clienti di Overgom che ne
approfittavano per ottenere un sostanzioso extra a prezzo di costo.
Secondo i militari della compagnia di Chieri i furti sono cominciati nel 2000, anno dell’assunzione di Nicelli e sono proseguiti fi-
no a maggio del 2010. Lo stabilimento di Santena (uno dei 9 sparsi nel Nord Italia) si estende su 40
mila metri quadrati lungo la provinciale per Asti e conta una novantina di dipendenti. Ogni giorno per di più vengono stoccate dalle 250 alle 300 mila gomme e per
contrastare gli ammanchi è stata
necessaria l’elettronica: «Nel 2008
abbiamo ideato un inventario rotativo che seziona l’azienda in tanti
“cassetti” – aggiunge il cofondatore Adriano Nelli – A ogni scomparto deve corrispondere un quantitativo ed è possibile fare una verifica
in ogni momento. Inoltre abbiamo
installato un sistema di videosorveglianza».
Ad agosto 2009 arrivano le conferme. In ditta sono stoccati i primi treni di pneumatici invernali
e il giorno dopo la consegna ne sono già spariti 4. Difficile che si tratti di un cliente previdente e difatti le telecamere inchiodano i dipendenti infedeli, sorpresi a caricare la merce fuori orario di lavoro. Scattano le indagini e gli investigatori
ricostruiscono
l’organigramma della gang. A
maggio 2010 viene arrestato Marcolongo e a luglio tocca a Nicelli,
ma le indagini si chiudono nei
giorni scorsi.
Per il Gip Cristina Palmesino è
il moncalierese, che disponeva di
un magazzino a Poirino, a stabilire quante gomme dovevano essere vendute e a quale prezzo. Un sistema che ha permesso all’indagato di accumulare beni di lusso
e conti correnti per un totale di
350 mila euro, oltre alla Porsche
sequestrata in garage. Niente male per un magazziniere, e difatti
Nicelli pensava d’interrompere
l’attività e godersi il meritato riposo. Ma i carabinieri sono arrivati prima.
Massimo Massenzio
Da sinistra: il titolare della Overgom Arenzo Girardi, la figlia
Emanuela e un dirigente dell’azienda, Tjeerd Prenger
DROGA - Sospettati di spaccio nel Chierese
Pitbull contro i carabinieri
Padre e figlio in manette
■ Il pitbull contro un brigadiere, perquisito l’auto, dove hanno troil figlio addosso all’altro carabiniere. Hanno cercato di fuggire
così Roberto ed Emanuel Zancanaro sabato sera. Non ce l’hanno fatta. Sull’auto avevano cocaina, ecstasy e marijuana, che li
hanno portati in carcere.
Padre e figlio erano da tempo
nel mirino dei Carabinieri della
Compagnia di Villanova, sospettati di rifornire la piazze del
Chierese e del Pianalto Astigiano. Roberto, 51 anni, è residente
a San Paolo Solbrito; Emanuel,
classe 1991, è domiciliato a Castelnuovo Don Bosco. Sabato sera li hanno pedinati fino a Chieri, ipotizzando che dovessero
rifornirsi di stupefacenti. Poi li
hanno bloccati e portati al Comando di Villanova.
I carabinieri hanno quindi
1
vato ovuli di cocaina, pasticche
di ecstasy e marijuana. Ma durante la perquisizione Emanuel si è
gettato su un militare, mentre Roberto ha scagliato il suo cane da
difesa, che ha azzannato il briga-
Il deposito della Overgom durante l’operazione condotta dai
carabinieri di Santena guidati da Giovanni Esposito (a destra)
diere al braccio sinistro e al piede destro. Nonostante la concitazione, sono riusciti a trattenere i
due uomini e a bloccare il cane,
senza abbatterlo.
Il brigadiere è stato portato all’ospedale di Asti: suturate le ferite, è stato dimesso con quaranta giorni di prognosi. Intanto i carabinieri hanno spostato l’attenzione sulla casa di S. Paolo Solbrito. Oltre ad alcuni grammi di marijuana e hashish, hanno trovato
numerose armi proprie e improprie: balestre, carabine ad aria
compressa, sciabole e machete,
detenute senza autorizzazione.
Arrestati e trasportati al carcere di Asti, oltre all’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di
spaccio, dovranno rispondere di
resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e detenzione di armi. Il pitbull è stato affidato al canile di Chieri.
Federico Gottardo
IN CONSIGLIO
Furgiuele e Mercurio? Presenti
Maglia nera ad Antonino Triolo
■ Raffaele Furgiuele e Nicola
Mercurio: sono i più presenti al
Consiglio comunale chierese nel
2010. Il presidente e l’esponente
di Chieri Futura hanno preso
parte a tutte le diciotto sedute
consiliari lo scorso anno. Come
loro solo Pino Iannò e Laura
Ronco della Lista per Chieri.
La maglia nera del più assente va a un altro consigliere della Lista per Chieri, Antonino
Triolo, presente a 13 sedute su
18. Segue a una lunghezza Benedetto Passarello, anche lui del
partito del sindaco Lancione. I
meno presenti in generale, però,
sono Federico Gentile e Daniela Gasparri: il primo, dei Moderati, ha partecipato a due soli
Consigli; la seconda a nove. Entrambi, però, si sono dimessi
mesi fa.
Rassegna stampa
Marzo 2011
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
Martedì 1 marzo 2011
CHIERI E DINTORNI
Soldi e pasti ai poveri
Al ‘Forchino’ la onlus “Santena solidale”
SANTENA E’ nata giovedì l’associazione onlus “Santena solidale”, ideata fra le mura della casa
di riposo Forchino dal presidente Francesco Cima. Che ora presiede anche l’associazione.
«Non avrei voluto questa nomina ma ho accettato a patto che fosse solo per un anno, un anno e mezzo – assicura l’interessato, 67 anni, ex sindaco, alla guida del Forchino dal 2009 – Ora lo faccio per
concretizzare i contatti che ho avuto con quanti si sono detti disposti
a darci una mano. Ma ho già chiesto ai collaboratori di guardarsi
intorno: c’è gente giovane che può
fare bene».
Suoi diretti collaboratori sono
i componenti del consiglio direttivo, eletto dai soci fondatori giovedì sera. Vicepresidente è Giovanni Galliano (presidente della
casa di riposo nel 2000–2001), tesoriere Sergio Pasino (attuale direttore della casa), consiglieri
Walter Riva e Matteo Lutanno
(anche nel cda del gerontocomio)
e Giuseppe Gianoglio (58 anni,
“quadro” Fiat); segretario Guglielmo Lo Presti, dirigente comunale.
Approvato lo statuto sociale,
per operare dev’esser fatto ancora un passo: «Abbiamo bisogno
del via libera dall’Agenzia delle
Entrate per poterci costituire in onlus – aggiunge Cima – La sede sarà
nella saletta riunioni al piano terra dello stesso Forchino. Il consiglio d’amministrazione l’ha già
autorizzato. Cominceremo a operare da lunedì 4 aprile nei giorni
di lunedì, giovedì e sabato dalle 10
alle 12».
Lo statuto prevede due modi
per aiutare gli indigenti: sostegno
economico per necessità contingenti e fornitura di pasti caldi.
«Necessità contingenti significa,
per esempio, pagare le bollette di
Video e spettacolo
raccontano “Vivere”
a bordo di una nave
PINO TOR. Un video insieme a
uno spettacolo dal vivo, fatto di
musica e parole per raccontare
l’esperienza dei ragazzi di Vivere, avvenuta l’anno passato in
settembre, sul brigantino “Nave Italia” della Marina militare. L’appuntamento con “In mare e in terra. Esperienze di volontariato” è per domenica, alle 16, al teatro Le glicini di via
Martini 14. Ingresso libero.
Il pomeriggio, organizzato da
Vivere con le associazioni “Aporti aperte” e “Forum del vochi non ce la fa. Ma non per sempre – precisa il presidente – Chi
verrà a chiedere avrà una sua pratica in modo da sapere quali siano
i motivi del disagio e come possano essere superati in prospettiva.
Potremo soccorrere per brevi periodi».
Cima tiene ad aggiungere: «Vogliamo tenere gli occhi bene aperti sulle povertà sommerse. Ci sono
tante persone che per dignità non
osano chiedere nulla, ma spesso
stanno molto peggio di chi ostenta
le proprie difficoltà. Che chiede e
poi magari gioca alle macchinette mangiasoldi nei bar».
Il pasto caldo verrà servito nella sala da pranzo del Forchino.
«Lo pagherà la onlus. Per quest’anno e il prossimo è stato valutato in 4 euro, cifra che ci permette di coprire le spese e non pesare
in alcun modo sul bilancio della
casa di riposo. Santena Solidale
ha infatti bilanci propri».
ARIGNANO
Bocciofila più calda
grazie alla forza
di quattro ventilatori
lontariato” di Torino, “Gruppo
trasmissioni della Protezione civile” e “Scienza e vita” di Moncalieri, “Il Nucleo volontariato
e protezione civile” di Nichelino, sarà aperto con la proiezione del video “Vedere il mare dal
mare” della durata di 20 minuti, regia di Cesare Matta.
A seguire: “Appunti di viaggio”, parole e musica in scena
dall’esperienza di Nave Italia, a
cura del laboratorio “Vivereteatro”. Diretti dalla regia di Marta Barattia, i 20 ragazzi disabili
di Vivere reciteranno i loro stessi testi su quella esperienza. Musiche dal vivo di Marcella Pischedda. In tutto lo spettacolo
durerà poco più di un’ora.
ARIGNANO Quattro grandi
ventilatori per comprimere
verso il basso l’aria calda:
verranno montati all’interno della bocciofila, in via Robiola, per un maggior
confort di sportivi e spettatori. «L’impianto è addossato a un dislivello, e ha due ingressi - spiega il sindaco Enzo Ferrero - Da un lato si accede direttamente ai campi,
dall’altro bisogna scendere
una scala».
Proprio da questa estremità s’è evidenziato il problema: «In alto l’aria è calda, di un calore sprecato dato che nessuno lo utilizza».
Di qui la proposta di impiegare dei ventilatori che, orientati in modo adeguato
nei pressi dei bocchettoni
dell’aria calda, orientino il
flusso verso il basso.
«Si dovrebbe ottenere un
doppio risultato: il calore dove occorre, e un risparmio energetico che si ipotizza tra
il 15 e il 20 %».
Non appena saranno disponibili, si inizierà con due
dispositivi, per sperimentarne l’efficacia: al montaggio provvederà la ditta
Gaiotti di Montaldo, che gestisce l’impianto di riscaldamento. Se poi il test avrà
successo, si piazzeranno anche gli altri due ventilatori:
il costo complessivo sarà di
circa 4.500 euro.
Con quale base economica iniziate? «Intanto con le quote sociali e le donazioni promesse da alcuni amici. E poi, appena riusciremo
a vendere la casa che ci ha lasciato un nostro ospite, potremo contare su 10–15.000 euro, il 15 % del ricavato, come pattuito».
Nelle settimane scorse l’annunciata nascita della onlus ha suscitato malumori: c’è già la Caritas
parrocchiale, perché fare un doppione? criticava qualcuno. Il parroco don Olivero aveva gettato acqua sul fuoco: «Collaboreremo».
Ma giovedì sera al Forchino non
c’erano rappresentanti dall’area
parrocchiale: «Avremmo avuto
piacere ci fosse stato qualcuno, magari solo nelle vesti di osservatore».
Poi si affretta a stemperare:
«Non voglio fare polemiche: siamo
nati per aiutare. Non facciamo né
guerra né concorrenza a nessuno».
Mario Grieco
la loro, perché la Conferenza dei
sindaci si occuperà solo di prevenzione e territorio».
Uniti per Cambiano propone
la sua ricetta per recuperare efficienza: «Ottimizzare l’utilizzo delle sale chirurgiche, rendere più appropriati i percorsi clinici, favorire la mobilità del personale, riprodurre le pratiche
migliori, adottare costi standard
e eliminare le strutture poco utilizzate. Si può quindi intervenire con il modello di organizzazione previsto dalle leggi nazionali».
Cioè quello attuale: con le Asl che garantiscono medico di
famiglia, specialista, assistenza a domicilio, casa di riposo,
ospedale e interventi di post acuzie; e le Aso ad occuparsi di
insegnamento universitario e
servizi ospedalieri di alta complessità. «L’integrazione tra ospedali è praticabile: basterebbe una regia capace, senza sconvolgimenti».
Daniele Marucco
Contro la riforma sanitaria regionale
maggioranza e opposizione unite urlano “no”
posizione unite contro la riforma sanitaria del governatore
Cota. Il gruppo di minoranza Uniti per Cambiano ha presentato in Consiglio un ordine del
giorno per chiedere alla Regione di non cambiare il modello
organizzativo della sanità piemontese.
La nostra maggioranza, finora rimasta in silenzio, deve adoperarsi perché non venga attuato il nuovo Piano socio-sanitario voluto da Cota - punzecchia
il capogruppo Bruno Ratti – È
necessario recuperare efficienza, ma siamo contrari alla proposta di separazione degli ospedali dal territorio».
Il sindaco Michele Mammolito ha accettato la proposta della minoranza di convocare al
CHIERESE
IN BREVE
CASTELNUOVO
PINO TOR.
CAMBIANO - Non piace la proposta di separare gli ospedali dal territorio
CAMBIANO Maggioranza e op-
✹
più presto un Consiglio per dibattere sul tema: «Dobbiamo
contrapporci alle decisioni del
governatore».
La delibera della Giunta regionale del 29 dicembre, infatti, definisce le linee generali del
riordino del sistema sanitario
piemontese; queste poi si tradurranno nel nuovo Piano socio-sanitario. «Si prevede la separazione degli ospedali dalla
gestione diretta delle Asl e la loro aggregazione alle aziende sanitarie ospedaliere (Aso) – spiega Ratti – Il modello è simile a
quello lombardo».
In concreto: gli ospedali di
Chieri, Carmagnola e Moncalieri entrerebbero a far parte
della Città della Salute di Torino, con Molinette, Sant’AnnaRegina Margherita, Cto, Can-
diolo, Oftalmico e Valdese. Il timore è che questo porti confusione tra cittadini e operatori,
rendendo più difficile la gestione e l’organizzazione del sistema, oltre alla continuità ospedale-territorio.
«Inoltre le Asl dovranno comprare i servizi ospedalieri dalle
Aso: queste ultime saranno poco propense a risparmiare, ma
cercheranno di fatturare di più,
magari inventandosi ricoveri o
prestazioni inutili, per giustificare i costi – sottolinea Ratti Ci saranno quindi più oneri amministrativi e più spazio per i
privati».
E lancia un grido d’allarme:
«Gli ospedali generalisti e di comunità rischieranno di svuotarsi a favore dei grandi. In più, i
sindaci non potranno più dire
2
ELEONORA
NON È VIOLINISTA
A causa di un disguido, l’articolo
pubblicato venerdì sulla “Corrida”
di Castelnuovo cita come violinista Eleonora Bosio, mentre si è
classificata seconda nel concorso
come cantante. Ce ne scusiamo.
PINO TOR.
ANIMA E TANGO
GIOVEDÌ AL TEATRINO
S’intitola “L’anima e il tango”, lo
spettacolo di musica e parole in
programma nel teatrino delle
scuole medie, dopodomani, giovedì, alle 18. Ingresso libero. Si esibiranno Maria Teresa Longoni
(pianista) e Stefania Mezzena
(violinista), Gian Giacomo Pace e
il gruppo teatro dell’Unitre di Pino. Alle 19,30, nella sala attigua
al teatrino, “apericena”, al prezzo
di 12 euro.
CAMBIANO
LA COMETA
FA LE PULIZIE
La Giunta affida alla cooperativa
sociale “La Cometa di San Lorenzo” di Poirino la pulizia delle aree
verdi e la collaborazione nella gestione di eventi e manifestazioni.
Da alcuni anni il Comune è impegnato nella creazione di opportunità lavorative per persone svantaggiate e i lavoratori della Cometa sono persone seguite dai servizi socio-sanitari e assistenziali o
per favorirne l’inserimento sociale. I lavoratori della cooperativa
per tutto il 2011 avranno l’incarico di pulire dalle foglie i vialetti di
parchi, giardini e viali, di procedere al diserbo di marciapiedi e cigli
delle strade e di collaborare alle
gestione di eventi e manifestazioni del paese. La spesa per il Comune è di 15.000 euro.
CASTELNUOVO
ALBO PRETORIO
LA CARTA RESISTE
L’albo pretorio continuerà a essere consultabile anche in forma
cartacea all’interno del municipio.
A comunicarlo è il sindaco Giorgio Musso nell’ultima seduta di
Consiglio comunale durante la
quale si è discusso e approvato il
nuovo regolamento per la gestione dell’albo pretorio on line.
«Da gennaio le delibere del Consiglio e della Giunta, gli avvisi di
convocazione del Consiglio, gli
avvisi di gara, i bandi di concorso... sono, per legge, consultabili
su internet – spiega il primo cittadino – Tuttavia riteniamo opportuno offrire a quel pubblico che
non ha dimestichezza con i mezzi
informatici, anche la possibilità di
accedere ai nostri atti qui in municipio come si è sempre fatto
prima».
3
Carnevale a Poirino
Peru e Danda
Giovedì
si svelano
le maschere
POIRINO Chi saranno Barba Peru e Magna Danda di quest’anno? Sabato alle 20 presso la chiesetta di San Rocco, tra via Amaretti e via Cavour, si scoprirà chi
sarà a impersonare le maschere
tipiche del paese prendendo il
posto di Claudia Appendino e Pino Boasso.
Peru, Danda e i loro accompagnatori, guidati dalla filarmonica, raggiungeranno poi piazza Italia dove riceveranno le chiavi
del paese dalle mani del sindaco
Tamagnone e, a seguire, cena di
Carnevale nel palazzetto dello
sport di via Dalla Chiesa. Costo
16 euro (8 euro per bambini), prenotazione obbligatoria entro venerdì presso merceria Effevi di
piazza Italia o in biblioteca. Al
termine della cena balli e musica dal vivo con Gigi Parigi. Contemporaneamente cena per i giovani all’oratorio di via Trieste.
Domenica
programma
ricco di appuntamenti: alle
11 messa con le
maschere nella parrocchiale di S. Maria
Maggiore e alle 14,30 partenza della sfilata
dei carri allegorici dall’oratorio san Luigi. A seguire
discorso delle
maschere dal
palco di piazza
Italia e distri- Pino Boasso e
buzione di bu- Claudia
gie e vin brulè Appendino
da parte degli
Alpini. In caso di maltempo la
festa si trasferirà nel salone dell’oratorio.
Alle 20,30 cena di Carnevale in
frazione Marocchi nel salone
parrocchiale (costo 12 euro per
gli adulti, 6 euro per i bambini).
Lunedì mattina le maschere
faranno il giro delle aule scolastiche, alle 15 invece Barba Peru e Magna Danda porteranno il
saluto agli anziani ospiti dell’istituto geriatrico, per poi dirigersi alle 16 al centro incontri di
via Burzio dove li aspetta la festa riservata ai bambini.
Lunedì sera ancora festa al
centro anziani con il ballo e la
musica di Guido.
Ultimo giorno di festeggiamenti martedì 8, con il giro conclusivo delle maschere nelle
scuole poirinesi, messa alle 11,30
e pranzo alle 12,30 al centro anziani di via Burzio. Nel pomeriggio proiezione di un cartone animato al Salone Italia, ingresso gratuito, e alle 20,30 sfilata
notturna su corso Fiume e via Amaretti, con partenza dalla chiesa di san Giuseppe. A concludere i festeggiamenti la riconsegna
delle chiavi della città al sindaco Tamagnone il falò in piazza Italia.
Moreno Strazza
Rassegna stampa
4
Marzo 2011
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
Martedì 1 marzo 2011
CHIERI E DINTORNI
L’edificio
poirinese
conosciuto
come
“Fabbricone”
sorge nel
quadrilatero
delimitato dalle
vie
Indipendenza,
Arpino, Verdi e
Martiri della
Libertà.
Sarà convertito
in alloggi ai
piani superiori e
negozi al
pianterreno
Il “Fabbricone”
diventa condominio
Verso l’inizio dei lavori a Poirino
POIRINO Si sblocca il cammino
SFILATA SABATO
Dai sogni di Peter Pan
all’Unità d’Italia
Carnevale a Santena
SANTENA Trilli, Peter Pan,
Cappucetto Rosso, Pinocchio,
Cenerentola, Biancaneve, aviatori e l’Italia sfileranno sabato per il carnevale.
L’appuntamento alle 14,30,
davanti alla casa di riposo
Forchino, in via Milite Ignoto
10. Organizza la Pro Santena.
Da qui il corteo passerà da via
Principe Amedeo e si dirigerà
in piazza Carducci, in borgo
Trinità. Tornerà verso il centro, attraverso via Cavour. Capolinea in piazza Santi Cosma
e Damiano, dove gli alpini distribuiranno gratis le panzanelle. Inatnto gli ospiti dell’istituto Forchino saranno intrattenuti dai volontari Avo
con risate, tombola e bugie.
Alle 21, nella palestra dell’oratorio San Luigi, in via
Vittorio Veneto 31, festa in maschera. Ingresso libero.
A sfilare saranno quattro
carri: la pro loco lo dedicherà
al 150° anniversario dell’Unità
d’Italia; la materna San Giuseppe riprodurrà il mondo
delle favole; la materna Marco Polo marceranno con Peter
Pan e i suoi amici; i borghigiani di Tetti Giro sarannonei
panni di aviatori. A piedi seguiranno le majorette Asparagette e la banda Canonico
Serra.
per convertire il “Fabbricone”
in condominio in pieno centro,
con alloggi ai piani superiori e
negozi al pianterreno. Il Consiglio comunale di ieri sera, lunedì, ha infatti approvato la
convenzione che può consentire l’avvìo dei lavori.
L’operazione, in ballo da molti anni, s’era arenata per un
problema di proprietà del cortile. Sotto di esso è previsto un
parcheggio interrato. Ma per
scavare è necessario il consenso della ventina di proprietari
degli alloggi della parte già ristrutturata da decenni.
L’ampia ex fabbrica tessile è
in pieno centro. Occupa il quadrilatero delimitato dalle vie
Indipendenza, Arpino, Verdi e
Martiri della Libertà. E’ su tre
piani. La parte da ristrutturare è di circa tremila metri quadrati, mille per piano. L’ala su
via Indipendenza è a posto da
oltre un trentennio. Quella verso via Arpino è del tutto vuota
e disastrata: infissi arrugginiti, vetri quasi tutti rotti (soprattutto al pianterreno), macerie e
piante spontanee all’interno.
Le ali che si affacciano sulle
altre due strade sono per metà
ristrutturate ed abitate (una decina d’anni fa in via Verdi c’era anche l’ambulatorio dell’Asl) e per metà disastrate. A posto verso via Indipendenza, abbandonate verso via Arpino.
La parte malandata in via di
restauro è di Vittoria e Michele Angelo Delbosco, eredi dell’antiquario morto una dozzina d’anni fa; risiedono a Losanna in Svizzera. Risalendo a
metà Ottocento l’edificio è tutelato dalla Soprintendenza dei
beni architettonici.
«Non possono essere modificate né le facciate né le finestre –
segnala il sindaco Sergio Tamagnone - E’ per questo che il progetto di restauro è stato particolarmente impegnativo. Per esempio, alcuni balconi è stato
possibile prevederli solo verso il
cortile, ma semplicemente aprendo quelli ora sono i finestroni».
La progettazione è opera dell’architetto chierese Dario Cagliero. Prevede di ricavare una
trentina di alloggi di varia metratura nei due piani superiori.
Quelli che si affacciano sulle
vie Verdi e Mariti saranno di-
sposti su due livelli, accessibili da vani scala con portoncini
verso le rispettive strade. Agli
alloggi verso via Arpino, tutti
su un unico livello, si arriverà
con gli ascensori.
Al piano terra sono previsti
negozi e botteghe artigiane.
Proprio per questo è necessario il parcheggio interrato. Le
“FABBRICONE”
L’ottocentesca tessitura di tele e divise militari
Storia di splendori e cadute, fino alla chiusura
POIRINO Il “Fabbricone” vien chiamato così da
metà Ottocento, quando diventa tessitura per tele
e divise militari. Nel momento di massima attività
arriva a 800 dipendenti, fra operai e impiegati. In
una stampa di fine Ottocento si vede la fabbrica sovrastata da un’alta ciminiera fumante e con davanti il treno che portava a Torino i prodotti lavorati.
Ma in quel luogo esistevano già nel Setteceno
due grosse cascine. Erano affacciate sulle attuali vie
Verdi e Martiri e unite da un muro con grande portone ad arco verso via Indipendenza.
La tessitura viene fondata nel 1840 da Giovanni
Battista Melano. Morto a 38 anni, passa ai figli Giovan Battista e Camillo. Nel 1885 viene ceduta alla
società fondata da Giovanni Antonio Dassano e
Luigi Carasso. Chiude nel 1914.
Durante la prima guerra mondiale l’edificio diventa caserma e fine conflitto la compera il chierese Giacomo Vastapane: torna tessitura. Viene
ampliata e chiusa con l’ala sul lato posteriore di
via Arpino. Il cancello in ferro battuto porta ancora le iniziali incrociate G e V di Vastapane. Funziona bene per una decina d’anni ma affonda nel
1929 per le ripercussioni del crollo di Wall Street.
Con il secondo conflitto mondiale viene usata di
nuovo in parte come caserma; il resto è adibito a
magazzino agricolo.
I più recenti momenti “di vita” della parte ora
disastrata sono negli Anni ’60: vi aprono bottega
molti artigiani mentre alcuni locali vengono di
nuovo affittati come magazzini. Poi il declino e il
recupero solo di circa metà quadrilatero.
norme urbanistiche prevedono
che ai locali commerciali corrisponda un’uguale superficie
per posti auto. Il cortile, sebbene destinato alla sosta, non è
sufficiente per trenta alloggi e
dieci-dodici fra negozi e laboratori.
Un primo progetto di restauro venne presentato nel 2003.
Quello modificato con l’inserimento del parcheggio interrato risale invece a tre anni fa.
Quando sono stati discussi nei
precedenti Consiglio comunali
le minoranze li hanno bocciati.
«Lì arriverà parecchia gente e
non avrà che qualche fazzoletto
di verde nel cortile – argomentava Sergio Trucco, allora nella
lista locale Orizzonti ed ora leader di Poirino è Viva – La strada più corta per via Arpino da
via Indipendenza è la stretta via
Verdi. E immettersi sulla strada centrale da via Martiri è rischioso: la visuale è scarsa». E’
vero, però, che ci sono in alternativa le vie Galileo Ferraris e
XX Settembre.
Mario Grieco
Chi merita “Piemonte Movie”
Tre ‘corti’ locali da venerdì in rassegna
■ Si tuffano nello spazio del “Pie-
3
monte Movie gLocal Film Festival” tre cortometraggi del Chierese che hanno superato le selezioni all’anteprima “Too short to
wait”.
Dall’1 al 7 febbraio, 145 corti
dal Piemonte hanno gareggiato
al Cineporto di Torino. Dei 10 lavori chieresi, 3 fanno parte dei 40
classificati per la sezione “Concorso Spazio
Piemonte” del
festival che si
terrà dal 3 al 9
marzo.
Due sono video d’animazione, realizzati dagli allievi
del Centro Sperimentale di
Cinematografia di Chieri,
selezionati dagli organizzatori del “Piemonte Movie”.
Il primo è “Achab” (7’) di
Antonio Deiana, Lorenzo
Lodovichi, Fiorella Pierini e Serena Tripepi. Sarà proiettato al
cinema Massimo di Torino lunedì 7 alle 20,30. Il capitano Achab
è sopravvissuto all’ultimo scontro con la balena bianca. Naufrago su un’isola deserta, vecchio e
solo, resiste agli stenti. Ma l’antico temperamento brucia sotto
le ceneri e una tempesta gli offrirà l’ultima occasione di vendicarsi.
Quindi, “Ombra” (2’) di Loredana Erbetta, Manuela Gualtieri e Irene Piccinato. In programma alle 20,30 di sabato, sempre al
Massimo. Racconta di Adele, timida bambina di dieci anni che,
spaesata e intimorita, passa il suo
primo giorno in una nuova scuola in disparte, osservando i suoi
compagni giocare. Ma qualcosa
sconvolge la giornata: la sua om-
Il volto del
capitano Achab
dall’omonimo
cortometraggio.
Sotto: al trucco
preparando
“L’alcool
uccide”
proiettato
sabato al
‘Massimo’
bra si anima e la “muove” come
un burattinaio fa con le marionette, trascinandola in una giocosa
corsa verso gli altri bambini.
Stesso luogo e stesso orario per
“L’alcool uccide” (90’ ’) di Matteo
Del Peschio, poirinese, e Stefano
Ferron. E’ la storia di un ragazzo
che passa le giornate a bere. Quale miglior preda della morte? Ma
le cose non vanno come dovrebbero... Un finale morale, che affronta il tema della gioventù e dell’alcool, ma in modo ironico.
La giuria sarà guidata dal regista Maurizio Nichetti e i premi saranno: Miglior Cortometraggio
(1000 euro), Miglior Attore e Miglior Attrice protagonista, il Premio Città di Moncalieri per il miglior corto di animazione, il Gran
premio della Giuria alla memoria
del regista Guido Boccacini e il
premio Machiavelli International
Musical Images per la miglior colonna sonora. Sarà assegnato infine il Premio del Pubblico.
L’XI edizione del “Piemonte
Movie gLocal Film Festival” si
svolgerà a Torino e a Moncalieri.
Sottotitolata “The Border Edition”, la rassegna affronta il tema
del confine e della frontiera. Vuole, da un lato, unirsi alle manifestazioni per i 150
anni dell’Unità
d’Italia, che affrontano il tema
delle barriere superate nella storia nazionale. Ma
vuole anche, dall’altro lato, unirsi alla tematica
attuale del limite
ancora da superare, come quello dei migranti
nelle nostre società. In un viaggio tra presente e
passato, quindi,
verranno raccontate le storie
di “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo, “Così ridevano” di Gianni Amelio,
“Sotto il sole nero” di Enrico Verra e “Polenta e Maccheroni” di
Nietta La Scala.
E ancora, le 134 opere in gara
saranno suddivise nelle sezioni
“Spazio Piemonte”, per i cortometraggi, “Panorama Doc”, i documentari, “Terre di cinema”, con
focus su Albania, Europa, Messico, “Omaggi”, a Enrico Verra e
Giacomo Ferrante, “The Border”,
“Area 31”, “Razza operaia”, “Panoramica film”, “Focus”, “Mostra” e infine “Seminario”.
L’ingresso alle proiezioni è 4 euro. Per informazioni si può contattare l’Associazione Piemonte
Movie allo 011-427.01.04 o consultare la pagina www.piemontemovie.com
Chiara Paolillo
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Comune di Poirino
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Marzo 2011
4 MARZO 2011
ATTUALITÀ
VENERDI
Comune di Poirino
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L’INCHIESTA
Gomme rubate, una bomba sul mercato
Al centro della storia decine di migliaia di pneumatici spariti dal torinese
Due gommisti biellesi nei guai. Federpneus: «Anni di commercio inquinato»
■ Dovranno difendersi dall’accusa di ricettazione i due gommisti biellesi coinvolti
nell’indagine dei carabinieri di Santena e
Chieri su un traffico parallelo di pneumatici.
Sono Apicella Gomme di Occhieppo Inferiore e Di Leo Pneumatici di Biella. Era stato il
nostro giornale, nel gennaio scorso, a rendere pubblica l’inchiesta che vede come principale indagato Gianni Nicelli, 40 anni, di
Moncalieri, magazziniere dell’Overgom di
Santena. Per dieci anni, con un “lavoro” certosino che richiedeva applicazione, costanza e spregiudicatezza.
avrebbe derubato l’azienda in cui
lavorava. La procura, negli atti di
chiusura indagine depositati nei
giorni scorsi, contesta al Nicelli, di
essersi impossessato dal 2000 a oggi un totale di 36.439 pneumatici,
per un valore complessivo di 2 milioni e 52 mila euro.
Secondo le indagini il magazziniere avrebbe potuto organizzare il
mercato parallelo di pneumatici
perchè la Overgom, fino al 2008
non avevamo un sistema informatizzato e nemmeno un controllo in
tempo reale dei flussi in entrata e in uscita. Ma nel 2009 un filmato
inchioda il magazziniere. I carabinieri iniziano a tenerlo sotto controllo. «Per molti mesi siamo stati costretti a muoverci con estrema
cautela» dice Matteo Vendramini, responsabile della logistica di
Overgom «pur sapendo dei furti dovevamo fare finta di niente, per
permettere ai carabinieri di scoprire le persone coinvolte». Nicelli
parla a ruota libera al telefono. Racconta di aver «rubato per dieci
anni» ma non può andare avanti per altri dieci. Investe i guadagni in
borsa, grazie alla fidanzata esperta. A un amico dice: «In 5 mesi ho
fatto 12 mila euro». e a luglio del 2010 Gianni Nicelli finisce in carcere. I militari gli trovano beni per 350 mila euro. Viene smascherato
anche un autista: Gianfranco Marcolongo, 47 anni, di Poirino. Poi
tutti gli altri. Per gestire al meglio gli affari, avevano a disposizione
due depositi: a Poirino e a Biella.
Proprio i gommisti del Biellese sono sul piede di guerra: «Stiamo verificando la possibilità di intraprendere vie legali» dice Edmondo
Grosso, consigliere nazionale di Federpneus: «È certo che in questi
CRONACA IN BREVE
Rubava le candele ad Oropa
Un trentenne di Biella, Roberto S., ha fatto più volte incetta di candele votive, fin quando non è stato smascherato dai carabinieri e denunciato per furto aggravato.
Con i militari ha anche tentato di giustificarsi, dicendo
che i ceri gli servivano per scaldarsi. L’altro giorno l’uomo è stato intercettato e fermato: nello zainetto c’erano
150 candele votive appena rubate e subito restituite al
Santuario.
Una mazza da baseball in auto
DANNI DA VALUTARE
Edmondo Grosso, consigliere nazionale di Federpneus commenta la vicenda e valuta la possibilità di avviare azioni legali. Da almeno dieci anni
sparivano gomme dal magazzino della Overgom di
Santena.
anni il mercato è stato molto turbato. Si tratta soprattutto di un problema etico che si inserisce, tra l’altro, in un settore caratterizzato da
listini di vendita che non sono reali e che merita una profonda riflessione da parte di tutti. Se a questo aggiungiamo la concorrenza sleale il discorso è chiuso». «Il danno subito non si può quantificare» aggiunge Aldo Moschetto, fondatore dell’omonima ditta che ha sede in
via Carso. «Non è stato semplice in questi anni veder sfumare clienti
come le concessionarie perchè i nostri preventivi non erano concorrenziali. Eppure non potevamo vendere gomme con prezzi inferiori
a quelli di acquisto. Sicuramente il mercato a Biella è stato inquinato». «Ognuno è responsabile delle proprie azioni» aggiunge Katia
Giordani «ma ci sono delle istituzioni che dovranno giudicare. Resta
comunque l’amarezza di aver visto molti clienti mostrare preventivi
pazzeschi e andarsene con un sorriso come se avessero davanti una
poco di buono. Inoltre la cosa strana è che si intensificavano le richieste di fare il preventivo senza iva perchè «a me non interessa».
E' stato denunciato dalla polizia per porto ingiustificato
di oggetti atti ad offendere: in auto aveva una mazza da
baseball. È Vincenzo C.,27 anni, residente a Biella, con
precedenti. Il giovane è fermato per un controllo in via
Garibaldi.
Sandigliano, le medie dai carabinieri
Gli allievi della scuola media di Sandigliano sono stati
in visita, martedì scorso, al comando provinciale dei carabinieri di Biella. Una cinquantina di ragazzi, accompagnati dai loro insegnanti, ha seguito con interesse la
visita d’istruzione nell’ambito di una programmazione
didattica che porta ad affrontare il tema della “Cittadinanza consapevole”.
RICCARDO ALBERTO
In tre patteggiano dopo il furto
POLIZIA
Gli anziani a lezione di sicurezza
■ Come difendersi dalle truffe. Era
il tema dell’incontro che si è svolto
ieri pomeriggio al Centro incontro anziani di via Ivrea 14 organizzato dal
consigliere comunale Enrico Gremmo. L’argomento è stato illustrato dal
commissario capo Alberto Verzera anche alla luce di un vademecum realizzato di recente dalla questura di
Biella relativo ai vari tipi di truffe in
cui possono incappare gli anziani.
Intanto la cronaca deve registrare un
doppio colpo dei ladri a Mottalciata.
Due sconosciuti armati di fiamma os-
sidrica hanno preso di mira due appartamenti rubando numerosi oggetti
preziosi, un apparecchio Tv e diverse
bottiglie di liquore. Prima sono entrati nella casa di una pensionata, in
quel momento fuori casa a fare la spesa: trovata la cassaforte, l'hanno forzata con la fiamma ossidrica e svuotata
del suo contenuto, tra cui diversi
gioielli. Quindi hanno dato l'assalto
alla casa vicina, ma hanno trovato solo delle bottiglie di liquore e un televisore. A chi li ha notati hanno detto
di essere tecnici dell’Enel.
Si era cucita una borsa di tela sotto alla gonna per nascondere i capi rubati insieme a due parenti. Maria Josè
Delorier, 57 anni, arrestata con Olga Delorier, 31, e Anna
Delorier, 55, tutte residenti a Ghislarengo, con l'accusa
di furto aggravato. Le tre, il 23 febbraio scorso, erano entrate in un negozio per bambini agli «Orsi» e aveva sottratto dagli scaffali merce per quasi mille euro. Il giudice
ne ha convalidato gli arresti e tutte e tre le donne hanno
patteggiato pene che andavano da due a tre mesi di reclusione, sospese.
Condanna per la fuga in auto
Arresti convalidati per Gianluca Pietrini, 34 anni, di
Mongrando, che domenica notte non si era fermato all'alt dei carabinieri. Accusato di resistenza a pubblico
ufficiale, per aver quasi travolto uno dei militari con la
sua Volvo, ha patteggiato 4 mesi di reclusione con la sospensione.
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Comune di Poirino
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CORRIERE DI CHIERI
Martedì 8 marzo 2011
CHIERI E DINTORNI
Senza soldi e senza sede
Pro Poirino è fantasma
L’unica risorsa è il coordinamento
POIRINO Che fine ha fatto la
Pro Poirino? L’ultima apparizione ufficiale è del maggio
2009. Da allora, solo silenzio.
Ogni volta che ci si avvicina a
un festeggiamento, ci si aspetta il ritorno dell’associazione
a comando dell’organizzazione degli aventi, ma neanche in
questo carnevale ci sarà lo
zampino della Pro Poirino.
Eppure il sodalizio non è ancora ufficialmente morto: il
presidente è sempre Michele
Amerio e gli iscritti nel 2010 sono stati 92; una trentina ha rinnovato la tessera nel 2011. «E
senza che la pro loco abbia organizzato nessun evento», fa
notare Amerio.
Per adesso, la quota della tessera non serve a fornire manifestazioni al paese, ma sconti al
socio: «Garantiamo alcune agevolazioni, come lo sconto del
10 % sull’assicurazione auto.
Più di questo per ora non possiamo fare - allarga le braccia
il presidente - ma la speranza
è di riavere un centinaio di iscritti nel 2011».
Nessuna tentazione di rimettersi in gioco ora che tira aria
di Carnevale? «Ci sono persone
capaci che si sono attivate per
l’organizzazione; non vedo perchè intromettersi».
L’immobilismo di Amerio è
comunque facile da comprendere: la Pro Poirino non ha soldi, non ha una sede, non ha attrezzature e anche per quest’anno non sembra che avrà
Durante questa fase “in sonno” Amerio prova almeno a sognare. Ha iniziato a parlare
con l’assessore alla cultura e
all’ambiente, Giorgio Miletto,
per vedere se sarà possibile ricavare una zona di “coltura
sperimentale” nell’arboreto di
via Pralormo donato al municipio da Maurizio Stuardi.
«Ho un gruppo di una ventina di persone, appassionate di
botanica, che si sono documentate sulla coltivazione delle erbe per il vermouth che una volta caratterizzavano il territorio poirinese. Sarebbe bello riprendere questo tipo di attività».
Senza non ci sono risorse
per “fare”, la Pro Poirino potrebbe però usare la sua posizione per coordinare; magari
per collegare le diverse realtà
associative. Da tempo Amerio
spera di riunire più sodalizi in
un gruppo unico in grado di organizzare eventi. Però...
«La Pro Poirino non deve entrare in competizione con la biblioteca, che già organizza molti eventi, o con altre realtà - teorizza Amerio - Dovrebbe riuscire a essere un punto di riferimento e di coordinamento».
Appunto. Servono soldi anche per offrirsi come “cabina
di regia”? Secondo Amerio, sì:
«Anche ci riuscissi - e non è detto che la gente voglia partecipare - con quali soldi si potrebbe
fare qualcosa?».
Moreno Strazza
POLEMICA A CAMBIANO
Calciatori sudati
però manca l’acqua
al campo comunale
CAMBIANO Novantesimo minuto, fischio finale: tutti sotto le
docce. E invece no: borsone sulle spalle, a piedi o in auto le
squadre hanno dovuto raggiungere il campo Elia per lavare sudore e fatica.
È lo spiacevole episodio a cui
si è assistito qualche giorno fa
al termine di una partita al campo comunale di via IV Novembre: i calciatori dell’Acsd Cambiano e gli avversari sono dovuti andare a farsi la doccia negli
spogliatoi dell’Elia. La denuncia arriva dal gruppo di minocontributi non solo da parte del
Comune: neppure Regione e
Provincia da due anni almeno
non finanziano più le pro loco.
«In queste condizioni come
faccio a organizzare qualcosa?
Non solo non ci sono soldi per
stampare i volantini di un evento, ma non riesco neanche a
compare la carta. Di soldi personali ne ho già rimessi per coprire i debiti passati: ora basta».
Amerio per lavoro segue diverse associazioni culturali,
sportive e ricreative dal punto di vista fiscale, amministra-
Comune di Poirino
ranza Uniti per Cambiano che
interroga il sindaco.
«Ci hanno detto che mancava
l’acqua per lavarsi e che è accaduto altre volte. Qualcuno si è affrettato ad aggiungere che questo disservizio era legato alle bollette non pagate alla Smat – riferisce il capogruppo Bruno
Ratti - Sono illazioni o c’è del vero?».
l sindaco Mammolito chiarisce: «Nonostante le difficoltà economiche che attraversa la società, il pagamento delle bollette
è sempre stato regolare». E spiega il motivo dell’inconveniente:
«È successo soltanto due volte.
Tutto è dovuto a una scheda del
bruciatore del riscaldamento che
è saltata; ora è tutto risolto».
tivo e normativo. Conosce
quindi la difficile realtà dell’organizzazione di eventi e della
cronica mancanza di finanziamenti a livello locale.
«Ho provato a contattare alcuni commercianti, ma nessuno è disponibile a finanziare
qualche evento. Se poi consideriamo che il Comune ci ha tolto
la sede e che i tesserati non sono quelli su cui poter fare affidamento per montare un palco,
non si può far altro che attendere il momento giusto per fare
qualcosa. La Pro Poirino è come
se fosse commissariata».
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POLITICA - Uffici comunali: nuove regole
Un Consiglio comunale
nel segno di Furgiuele
con ben 44 interpellanze
CHIERI Raffaele Furgiuele mo- zioni. Furgiuele presenta nuonopolizza il Consiglio comu- vamente la richiesta di intitonale: giovedì, alle 19,30, si lare una via o una piazza chieterrà una seduta gravata da rese a Bettino Craxi: in passaben 44 interrogazioni e una to il politico di Chieri Futura
mozione presentate dall’espo- aveva ritirato questa proponente di Chieri Futura.
sta su richiesta del resto del
A queste si aggiungono sol- Consiglio perché questo tipo
tanto una mozione e un ordi- di decisioni spetta alla Comne del giorno presentati dal missione toponomastica.
Partito Democratico e quattro
Ma l’approvazione della mopunti proposti dalla
zione presentata dal
maggioranza, da diPdl sulla via dedicascutere dopo un’ora
ta alle vittime delle
e mezza di interrogafoibe ha spinto Furzioni di Furgiuele.
giuele a riproporre
In realtà i primi
anche la sua.
due punti sono semPoi ci saranno la
plici comunicazioni:
mozione e l’ordine
le dimissioni del
del giorno del Pd: la
consigliere Pdl Paprima vuole impesquale Leuci, sosti- Raffaele Furgiuele
gnare il sindaco
tuito da Roberto CaFrancesco Lancione
stella; la nomina del
a trovare fondi per
nuovo assessore alfinanziare delle borl’ambiente Arturo Calligaro.
se lavoro per giovani a rischio
A questi si aggiungono il emarginazione; il secondo, inrinnovo della convenzione vece, è presentato su richiecon Torino e gli altri Comuni sta della capogruppo dei Dedell’area metropolitana per il mocratici Manuela Olia e
Pass 15, gli sconti per i neo- punta a ottenere una maggioquindicenni. E poi l’approva- re efficienza nel sistema sanizione dei nuovi criteri gene- tario senza i cambiamenti derali del regolamento generale cisi nell’ultimo periodo dalla
degli uffici e dei servizi.
Regione.
Tra le norme sono compreMa i temi principali saranse la distinzione fra la direzio- no ancora una volta quelli
ne politica e quella ammini- presentati da Furgiuele con le
strativa; l’articolazione delle sue interrogazioni: in realtà
strutture e attività ammini- si tratta di quesiti già presenstrativa; la flessibilità orga- tati tra il settembre 2009 e il
nizzativa; i rapporti con l’u- dicembre 2010 e su cui il contenza; trasparenza; valorizza- sigliere chiede i risultati.
zione delle risorse umane; miSi passa dalla messa in sisurazione e valutazione della curezza delle strade al ritiro
performance; criteri relativi dei rifiuti ingombranti; dai
all’accesso all’impiego e alla parcheggi blu al trasporto
gestione del personale.
pubblico per gli abitanti delle
Terminati i pochi punti Maddalene; dai servizi igieni“normali”, la discussione pas- ci pubblici all’iniziativa “Un
serà su mozioni e interroga- albero per ogni neonato”.
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Marzo 2011
CORRIERE DI CHIERI
Martedì 8 marzo 2011
Comune di Poirino
CHIERI E DINTORNI
Pericolo a due ruote
PRENOTAZIONI
Incidenti a Santena, ciclisti colpevoli
■ Quest’anno i soggiorni
marini per la terza età si
svolgeranno a Diano Marina, in provincia di Imperia.
Il Comune organizzerà
due turni: il primo dal 28 aprile al 12 maggio, il secondo dal 12 al 26 maggio.
Gli ospiti alloggeranno all’Hotel Sole. «Queste vacanze, rivolte a coloro che hanno più di 55 anni, hanno lo
scopo di favorire l’integrazione sociale, in un ambiente protetto e adatto agli anziani – afferma l’assessore
Franco Bosco – Il trattamento è a pensione completa,
con colazione a buffet; a
pranzo e cena il ristorante
offre due menù differenti,
con possibilità di ordinare
SANTENA Chi impugna il volante
ha imparato a essere più prudente sulle strade di Santena. Adesso
i guidatori più pericolosi sono i ciclisti: «Nel 2010 sono stati la causa
di 7 incidenti su 27 - accende l’allarme Roberto De Filippo, vice comandante della polizia municipale - Rischiano di farsi investire: moltissimi vanno contromano e chi guida un’auto non si aspetta di vedersi tagliare la strada da una bici».
I numeri dello scorso anno, in
effetti, raccontano che gli automobilisti sono diventati più accorti:
le multe sono calate quasi del 30
%, facendo incassare al Comune
31.000 euro contro i 44.000 del 2009.
«L’importo è diminuito soprattutto perchè molte più persone vengono a denunciare chi era alla guida
(17 nel 2010 contro 53 nel 2009), evitando i 200 euro di sanzione dovuti per la mancata comunicazione»,
analizza De Filippo.
Lo scorso anno, durante 950 ore di pattugliamento sono stati
compilati 515 verbali, di cui solo il
6 % per avere pigiato oltre i limiti l’acceleratore (32 contro 180 nel
2009). Così pure i sorpassi azzardati sono appena il 3 % (17 verbali).
Insomma, pare che i guidatori
siano più responsabili. Ma è anche vero che adesso è più difficile
per l’autovelox beccare chi esagera: «Ora dobbiamo segnalare prima autovelox e posti di controllo; di
conseguenza gli automobilisti rallentano. Il dato era già in calo nel
2009».
Pochi sono anche i “distratti”
alla guida senza documenti (28
multe). Molto più difficile da estirpare la cattiva abitudine della sosta vietata: il 70 % delle multe colpisce chi non mette il disco orario
o lascia la vettura dove non si può:
ben 357 contravvenzioni nel 2010,
più o meno come nell’anno precedente. Avete calcato la mano? «Di
solito ci muoviamo su segnalazione dei commercianti, che hanno bisogno di ricambio d’auto per agevolare i clienti e il passaggio di gente».
Disinnescati gli effetti più pericolosi di chi usa il volante, ora i
vigili tentano di educare chi impugna il manubrio. Ma non è affatto facile: «Troppi ciclisti credono
di non avere l’obbligo di rispettare
le regole. In teoria, dovremmo multare pure loro – avverte il vice comandante - Al momento stiamo cercando di sensibilizzare, ma sanzioniamo chi provoca l’incidente».
Oltre al codice della strada, i vigili tengono d’occhio altri comportamenti scorretti. Nel 2010 sono
stati emessi 16 verbali amministrativi per abbandono di rifiuti e
per cani portati a spasso senza il
guinzaglio; 107 ordinanze sulla
viabilità; 7 notifiche di reato con
denuncia all’autorità giudiziaria;
131 notifiche penali inviate dalla
Procura della Repubblica. In più,
ci sono stati 587 accertamenti per
il cambio di residenza.
A tenere impegnati i vigili urbani sono stati anche 50 manifestazioni e l’incendio al deposito
Pegaso in via Asti: «Durante il rogo, a marzo, abbiamo sorvegliato
la zona 24 ore su 24 per 10 giorni –
ricorda De Filippo – Altri momenti rilevanti sono stati la visita del
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il raduno dei bersaglieri».
Ma l’operazione forse più significativa del 2010 è stata un’altra,
col bloccatto delle multe chiuso
nel cassetto. Gli agenti hanno
smesso i panni dei “castigamatti”
per diventare un po’ più “educatori”: sono andati a lezione per imparare a captare i disagi dei giovani santenesi e prevenire i comportamenti a rischio. L’iniziativa
rientra nel progetto “Tutta mia la
stituito, ma i tempi saranno lunghi. In teoria, per un paese come
Santena, con 10 mila abitanti, dovrebbero esserci almeno 10 vigili.
Purtroppo il personale scarseggia
ovunque, non è solo un nostro problema».
Così ad affiancare la polizia municipale sono i volontari: «Davanti alle scuole Cavour, Vignasso, Gozzano e Falcone, negli orari di entrata e uscita, controllano il traffico 4 nonni vigile, uno per ogni istituto – descrive De Filippo – Inoltre,
durante gli eventi ci danno una mano il Gruppo emergenza radio di
Santena e l’associazione Carabinieri in congedo di Villastellone».
Federica Costamagna
città”, coordinato da Moncalieri.
Adesso possono mettere in pratica anche questa attività: «A breve faremo alcune lezioni ai ragazzi della terza media della scuola
Falcone sull’educazione civica e il
rispetto sia delle regole sociali sia
delle norme giuridiche – annuncia
– Nel corso dell’anno abbiamo tenuto sotto controllo alcune zone del
paese dove s’incontrano i giovani
come le aree verdi e l’oratorio».
Globalmente, na mole di lavoro non indifferente: «Siamo 6 agenti, di cui uno svolge compiti amministrativi e non sta in strada. In
più, da gennaio abbiamo un operatore in meno, che è stato trasferito a Moncalieri. Dovrebbe essere so-
POIRINO - Iscrizioni al secondo quadrimestre
Dall’aerobica al tai - jutsu
Via ai corsi della Polisportiva
POIRINO Iniziato il secondo qua- senza armi, proposta dal Dojo
drimentre per i corsi della Polisportiva poirinese. Gli istruttori
continueranno le loro attività fino al mese di giugno, ma sono
pronti ad accogliere nuovi allievi che vogliano avvicinarsi all’attività fisica.
Questi i dettagli degli altri corsi.
Yoga, nella saletta Gaidano di
via Roma 17, il martedì primo
turno 18,45–20 e secondo turno
20,15- 21.
Krav maga, sistema di difesa
personale, il lunedì 20,45-21,45 e il
mercoledì 19,30–21 nella palestra
delle elementari Gaidano. Difesa
personale femminile “Safe donna” il mercoledì 21–22 sempre
nella palestra della Gaidano. Riprende anche il corso di tai -jutsu, l’arte marziale di difesa con e
8
Sakura. I corsi si terranno il martedì e il venerdì nella palestra delle scuole medie con i seguenti orari: 17,30-18,30 corso bambini, 18,3019,30 corso ragazzi, 19,30-21 corso
adulti.
Ginnastica di mantenimento,
con esercizi di aerobica, stretching, corpo libero: lunedì e giovedì, 19,30-20,30 nella palestra delle suole elementari Paolo Gaidano a Poirino, ai Marocchi sempre
lunedì e giovedì ma 20,30-21,30 nella palestra delle scuole elementari.
Mobilizzazione della schiena,
per chi soffre di scoliosi, artrosi,
iper o ipolordosi: lunedì e giovedì
18-19 nella palestra delle scuole
medie di corso Fiume a Poirino.
Ginnastica dolce, per persone
di ogni età, basata sul lavoro ar-
5
Soggiorni marini per anziani
aprile e maggio a Diano
monico del corpo: lunedì e giovedì
18-19 nella palestra delle scuole elementari di Poirino.
Corso di G.A.G. (gambe, addominali, glutei): martedì e giovedì
primo turno 19,30–20,30 e secondo
turno 20,30-21,30 nella palestra delle scuole elementari degli Avatanei.
Ampio il ventaglio di proposte
nel campo della danza.
Corso “propedeutico” di danza
classica per bambini e bambine
dai 4 anni compiuti: martedì e giovedì 16,30-17,30 nella sala di via Isolabella 59. Corso “preparatorio”: mercoledì e venerdì 16,4517,45 nella sala di via Isolabella 59.
Corso “elementare” martedì 1819,30 e venerdì 16,30-18 nella palestra della scuola Gaidano. Corso
“elementare C” martedì 16,30-18
nella palestra della scuola elementare.
Corso principianti di danza modern jazz, età minima 10 anni,
mercoledì e venerdì 17,45-18,45
nella sala di via Isolabella 59. Corso medio: martedì 17,45-18,45 e gio-
in anticipo diete differenziate».
E aggiunge: «Ad arricchire il soggiorno, ci saranno
intrattenimenti musicali,
giochi e tombolate».
Il costo complessivo per
le due settimane di soggiorno è di 732 euro in camera
singola e 549 a persona per
la matrimoniale. E’ possibile usufruire di tariffe agevolate, presentando la documentazione Isee.
Per le prenotazioni, c’è
tempo da martedì 15 a venerdì 25 marzo. Rivolgersi
allo Sportello Unico del Cittadino, in via Palazzo di
Città 10, il martedì e il venerdì dalle 8,30 alle 12,30.
Claudia Malatesta
vedì 17,30-19 nella sala di via Isolabella 59. Corso intermedio: martedì 19,30-21 e venerdì 18-19,30 nella palestra della scuola elementare Gaidano. Corso di hip hop il sabato dalle 17-18,30 nella palestra
Gaidano.
Avviamento allo sport: lunedì e
giovedì 16,30-17,30 nella palestra
delle scuole elementari a Poirino,
il venerdì 16,30-17,30 nella palestra
delle scuole elementari ai Marocchi il martedì 18-19 nella palestra
delle scuole elementari Avatanei.
All sports, a partire dai 10 anni,
per comprendere i concetti base
di sport individuali e di squadra:
lunedì e giovedì 19-20 nella palestra delle scuole medie di corso
Fiume.
Calcetto: venerdì 17,30-18,30 nella palestra delle scuole dei Marocchi. Giocomotricità: martedì 16,3017,30 nella palestra delle scuole dei
Marocchi e il mercoledì 16,45-17,45
agli Avatanei.
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi agli istruttori in palestra
durante gli orari dei corsi.
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CORRIERE DI CHIERI
Martedì 8 marzo 2011
CHIERI E DINTORNI
Trulli e cow boy
sfilano a Poirino
POIRINO Cappuccetto rosso dà la
mano al lupo, la Winx gioca insieme all’Uomo ragno e il topo
balla con fate e pagliacci. Numerosissimi i bambini e gli adulti
in maschera che hanno animato
la sfilata dei carri di domenica
pomeriggio, una festa che ha attraversato le vie del paese sotto
un sole primaverile.
A fare gli onori di casa sono
stati Giovanni Crivello e Marina
Fogliato, amici nella vita reale,
che hanno vestito i panni di Barba Peru e Magna Danda. Accanto alle maschere tipiche c’erano
i quattro giovani accompagnatori: Enrica Parisi, Lucia Burzio,
Emanuele Fogliato e Matteo Bechis, e i piccoli Alessandro Avateneo (Giandoja), Erika Bisignano (Giacometta), Davide Burzio
(Re del Carnevale), Giulia Burzio (Regina del Carnevale), Francesca Barberis (Bela Tenchera)
e Diego Comollo (Pescador).
I carri che hanno preso parte
al corteo allegorico sono stati i
villanovesi “Cowboy country”, i
“Pirati” di Santena, “La pecora
nera” di Carmagnola, “Super
Mario Bros” di Pocapaglia, “Il
Presidente e le sue donne” di Isolabella e i pralormesi “Jamaica” e “Pompieri”. Buona la partecipazione anche da parte di
gruppi poirinesi: “Vieni a ballare in Puglia” del gruppo XX Settembre, “Madagascar” dell’Oratorio san Luigi, “Asterix e Obelix” dei Favari e “Aggiungi un
posto a tavola” in arrivo dai Marocchi. Senza dimenticare la partecipazione delle majorettes e
della Filarmonica che hanno aperto la sfilata.
Altri carri sono attesi nella sfilata di questa sera, martedì, che
partirà alle 20,30 da piazza Morioni. All’arrivo dei gruppi mascherati in piazza Italia seguirà
il discorso di commiato delle maschere e il falò del Carnevale che
segnerà la fine dei festeggiamenti.
Comune di Poirino
Carnevale
Tutte le foto
sul sito
www.corrierechieri.it
Servizio fotografico a cura di Enrico Vergnano
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11 CRONACA CITTADINA
CORRIERE DI CHIERI
Venerdì 11 marzo 2011
Nella rete di Aiazzone
STORIA - Iniziativa di Anpi e giovani antifascisti
Acconti versati per mobili mai consegnati
■ Mobili ordinati, pagati per il
30% e mai consegnati. Fra le “vittime” del mobilificio Aiazzone,
che ha un punto vendita a Poirino, ci sono almeno venti famiglie
del Chierese.
Persone che hanno fatto sacrifici per il nuovo soggiorno, oppure giovani coppie che hanno acquistato la cucina nuova o la cameretta per il neonato in arrivo,
come mostrato nei servizi del
programma di Italia 1 “Le Iene”.
Prima di questa denuncia, infatti, molti credevano di essere i soli caduti in un incubo fatto di ordini sbagliati, destinazioni confuse, camionisti distratti o in
sciopero.
In realtà, si è calcolato che in
tutta Italia sono circa 12 mila le
vittime di questo raggiro. Raccontano tutti la stessa storia: da
mesi aspettano la consegna dei
mobili che hanno acquistato da
Aiazzone. Il mobilificio ha preteso una caparra del 30%, ma poi
non ha mai consegnato nulla.
E molti si sono rivolti ad associazioni come il Movimento consumatori del Chierese, presieduto da Roberto Gotta: «Chi ci ha
chiesto aiuto aspetta da due o tre
mesi, ma qualcuno anche da cinque. Alcuni hanno anticipato 300
euro, altri 1.200. Ma poi ci sono
persone che, per acquistare i mobili, si sono rivolti a delle finanziarie, le quali ora pretendono
l’intera cifra prestata e non sono
disposte a cedere. L’unica soluzione è lottare».
Il Movimento del Chierese invierà lettere ad Aiazzone, poi
partirà con “class action” e denuncia penale: «Probabilmente i
mobili non arriveranno mai, ma
proveremo ad avere indietro i soldi».
Intanto Gotta ha cercato contatti con i vertici del mobilificio,
ottenendo prima risposte vaghe,
poi più nulla: «I proprietari, Renato Semeraro e Gian Mauro Borsano, hanno passato la mano a
un’altra società, la Pan media, la
quale inizialmente diceva di stare tranquilli e aspettare: i mobili
sarebbero arrivati. Dopo di che ha
smesso di rispondere».
Telefoni muti. E negozi chiusi
in tutta Italia, dove ora sono anche gli 850 dipendenti a vivere
momenti di paura, visto che, oltre ai mobili, mancano anche i
loro stipendi. Nel Chierese c’è un
mobilificio Aiazzone a Poirino,
in via Torino. Anche lì tutto tace. Ma i clienti continuano a chie-
dersi dove siano finiti i loro mobili: «Non si sa – allarga le braccia Gotta – Pan media ha i contratti firmati dai clienti, ma
nient’altro. Non si sa neppure dove siano finiti i soldi: Borsano e
Semeraro sono spariti, e quando
si vedono danno la colpa l’uno all’alto. E gli euro incassati potrebbero
essere
finiti
in
Lussemburgo».
I due imprenditori sono già conosciuti per altre vicende finite
nella cronaca giudiziaria: Borsano, ex presidente del Torino calcio, è già stato condannato per
bancarotta fraudolenta, falso in
bilancio e appropriazione inde-
“LAKAY MWEN” - Servono medico e infermiera
L’impegno per Haiti continua
dopo l’emergenza terremoto
■ Un medico e un’infermiera fissi per due giorni alla settimana.
Serviranno per monitorare e curare i circa 1700 ragazzi che frequentano la scuola e i 70 anziani
ospiti della missione. E’ l’ultima
sfida di Andrea e Marina Condrò,
che guidano la onlus Lakay
Mwen, che segue da anni l’omonima missione, coordinata da
Maurizio Barcaro a Port au Prince, capitale di Haiti.
«Con la fine del 2010 abbiamo
concluso le opere edili, che dopo il
terremoto erano la nostra priorità
– spiega Andrea Condrò – Scuola,
laboratori, come quello di falegnameria o musica, casa per gli anziani e ambulatorio sono pronti: l’obiettivo è farli funzionare al meglio».
Info:
http://missionehaiti.blogspot.co
m/
I Condrò spiegano che la mis-
sione non può più espandersi di
più: negli ultimi anni è cresciuta
molto e più di così Barcaro non riuscirebbe a gestirla da solo.
Mentre la capitale haitiana è ancora in ginocchio, come se non fosse passato già un anno dal terremoto che l’ha quasi rasa al suolo,
e molte altre onlus umanitarie sono soffocate dai costi di gestione,
Barcaro ha una struttura in ordine che da istruzione e un pasto caldo a 1700 giovani e giovanissimi
(grazie alle adozioni a distanza) e
cura gli anziani del quartiere rimasti soli.
«Avere medico e infermiera fissi
sarebbe la ciliegina sulla torta, anche se comporta una spesa annuale che supera i 12 mila euro – sostiene Marina – In ogni caso sappiamo
che nulla è impossibile, pertanto
confidiamo di chiudere un contratto quanto prima».
bita per il crollo del suo impero
finanziario e per le irregolarità
nei bilanci della società granata.
Insieme a Semeraro, è stato poi
indagato per evasione fiscale.
Ora c’è il rischio di una nuova denuncia per truffa: «L’hanno
studiata bene – ammette amaro
Gotta – Hanno preso piccole cifre
da tante persone, chiedendo soltanto caparre. Inoltre, fino a pochi mesi fa, i mobili venivano consegnati puntualmente, in modo
da attirare sempre più clienti per
poi partire con il meccanismo truffaldino che ha coinvolto migliaia
di persone».
Federico Gottardo
Marina Condrò ricorda che nessuno dei ragazzi della Lakay
Mwen, che in lingua creola significa “casa mia”, ha preso il colera,
nonostante la grande epidemia post terremoto. «E’ bastato fare un
corso d’igiene e prevenzione nelle
classi – testimonia – Ora vogliamo
monitorare la salute di questi giovani in modo completo. Proprio per
questo abbiamo costruito un ambulatorio: è il momento di usarlo».
La Lakay Mwen, che ha sede in
via Giovanni XXIII, a parte il direttivo, composto da 7 persone, non
ha tesserati. «Non abbiamo mai avuto tempo per fare tessere – considera Marina – Siamo sempre troppo concentrati sul concreto. I nostri
“pseudo tesserati” sono le 250 famiglie tra Chieri, Asti e Milano che sostengono i ragazzi e tutti coloro che
contribuiscono alla formazione dei
container con qualsiasi genere di
bene che spediamo periodicamente
a Maurizio». Il prossimo partirà a
fine mese carico di generi alimentari, medicine, libri in francese,
quaderni e altra cancelleria.
R. M.
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L’omaggio dell’Anpi al cippo di Albugnano
In pellegrinaggio
alle lapidi partigiane
■ «Non dimentichiamo i nostri
partigiani». E’ l’appello dell’Anpi
chierese, tornata in visita ai luoghi più significativi della Resistenza nei dintorni.
Beppe Gastaldi, il presidente
Antonio Maspoli e alcuni giovani
del Comitato antifascista 19 aprile sono partiti da Chieri, dove hanno ricevuto il saluto del sindaco
Francesco Lancione: «L’anno scorso ci aveva accompagnati, stavolta
altri impegni gliel’hanno impedito», fa sapere Maspoli.
La prima tappa è stata Castelnuovo, luogo di ritrovo per i giovani del Chierese che si opponevano ai nazifascisti e sede del monumento al Partigiano, in piazza
Giovanni Bosco.
Poi c’è stato l’omaggio alla lapide di Berzano San Pietro, dedicata ai caduti della Resistenza e, in
particolare, al tenente partigiano
Aldo Faccio, ucciso in paese. Sempre a Berzano, tappa a Cascina
Baudina: qui, il 15 marzo 1945, erano nascosti i partigiani Camillo Bivanti, Giuseppe Farardo, Moise Di Salvo e Nunzio Lo Piccolo.
Un gruppo di tedeschi li scovò e
uccise insieme a quattro membri
della famiglia (Emilio Conrado, Evasio, Pierino e Clorinda Fornasero) e a Edoardo Gallina, che era
andato a vedere che cosa stava accadendo. Spiega Maspoli: «Quella
famiglia ha pagato un enorme tributo di sangue. E la signora Celestina Fornasero, che ci ha accolti,
ne mantiene viva la memoria con
Gastaldi e a altri testimoni».
Ad Albugnano, commemorazione dei quattro partigiani ammazzati il 3 marzo del ’45 dalle SS. Monumento e cippo ricordano i garibaldini Ernesto Goria, Domenico
Pagliasotto, Romolo Del Ponte ed
Ercole Chiolerio, sorpresi in un
bosco a poche centinaia di metri
dal centro di Albugnano. A Chiolerio è intitolata la sezione Anpi
di Chieri.
Conclude il presidente: «Vogliamo promuovere i sentieri della Resistenza e mantenere viva la memoria della lotta nelle nostre colline.
Da queste battaglie è nata la Costituzione italiana: a Castelnuovo, accanto alla lapide dei partigiani, ne
sono impressi i primi sei articoli».
F.G.
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Marzo 2011
Comune di Poirino
36 NEI DINTORNI
POIRINO Sei grandi poirinesi dell’Otto-Novecento verranno ricordati nelle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia giovedì alle
21 nel Salone Italia (passeggiata Marconi). Ingresso libero.
In programma letture e
proiezioni sulla vita e le opere di Padre Giacomo Marocco (il frate francescano
Due secoli
di grandi poirinesi
al Salone Italia
che confessò Camillo Cavour in punto di morte), la
famiglia dei conti Thaon di
Revel, il soprano Eugenia
Burzio (negli Anni Venti
grande interprete verdiana
nei maggiori teatri europei),
CORRIERE DI CHIERI
Venerdì 11 marzo 2011
il pittore Paolo Gaidano,
Giovanni Alfazio (questore
in grandi città poi direttore
generale di polizia a fine ’800
e senatore) e mons. Baldassarre Brossa, e autore nel
1923 delle “Memorie storiche di Poirino”. La serata
sarà animata dal coro parrocchiale “Silvio Dissegna”
che eseguirà canzoni patriottiche.
POIRINO Nuovi infissi e valvole
termostatiche per la scuola elementare. E’ quanto è stato proposto dal Comune per partecipare al bando della Fondazione Crt
“Edificio eco-compatibile 2010”.
La Giunta ha infatti affidato la
redazione di un’analisi dettagliata dell’intervento all’architetto
Marco Massara di Torino.
«E’ stata individuata la primaria Gaidano perchè l’Asl, in se-
La scuola di Poirino
cambia infissi
e risparmia energia
guito a un controllo, aveva richiesto la sostituzione degli infissi - evidenzia l’assessore ai lavori
pubblici Pierluigi Orrù - Oltre alla sostituzione degli infissi, che
serve a diminuire la dispersione
del calore, abbiamo aggiunto l’im-
pianto di valvole termostatiche».
Questo favorisce il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni in atmosfera, «inoltre
servirebbe per evitare gli scompensi di riscaldamento attuali tra zone più calde e altre più fredde all’interno dell’edificio scolastico».
La spesa complessiva stimata è
di 87.000 euro, esclusa l’iva. La
Fondazione potrebbe finanziarne fino a 40.000.
ce: «Il bilancio è già nelle mani
della dirigente dei servizi al cittadino, Alessandra Sferra. E
sarà presentato presto ai soci».
Più preciso Spada: «Lo illustreremo nell’assemblea dei soci
convocata già da due settimane
per sabato 12 marzo alle 15 . Comunque posso anticipare che è
tutto a posto. Nessun deficit. Anzi un buon attivo».
I registri confermano: incassati 19.639 euro, spesi 16.018. Saldo positivo di 3.621 euro.
«L’attivo l’abbiamo già in gran
parte reinvestito per migliorare
struttura e servizi – assicura il
presidente – Televisore nuovo, lavastoviglie per il bar, portabici,
bacheche, solo per ricordare le cose più importanti. Inoltre abbiamo comperato una macchina per
il caffè, che prima veniva fotto
con le cialde. Ora, non solo è migliore ma costa anche meno: da
80 centesimi l’abbiamo abbassato a 60».
Infine Nicco chiede: «E’ stata
comperata l’auto da adibire a
taxi sociale con i 10.000 euro avanzati dalla gestione precedente?». Risposta negativa: «I soldi
li abbiamo dati al Comune – conclude Spada – Mi risulta non siano ancora stati usati per il blocco delle spese imposto dal patto
di stabilità».
Mario Grieco
Il ballo con l’orchestrina
fa alzare la voce a Poirino
La Svolta attacca il Centro anziani: «Il Comune controlli le tariffe»
Il nuovo presidente Spada: «I nostri conti sono in salute e trasparenti»
POIRINO «Perché il Centro anziani ha aumentato i prezzi delle
manifestazioni che ospita?». Il
consigliere di minoranza Giovan Battista Nicco de La Svolta
torna alla carica sulla conduzione del centro di via Eugenia Burzio. Nell’ultimo Consiglio comunale ha presentato un’interrogazione.
«Il Comune è proprietario e paga le spese del centro – ragiona
l’oppositore – Perciò dovrebbe dire la sua su quanto debbano pagare i soci per le iniziative. Altrimenti, è meglio che lo dia in gestione ad un privato. Almeno risparmierebbe le spese per tenerlo aperto».
Nella seduta consiliare l’assessore Delfina Novara è sbrigativa: «Il centro deve riferire al
Comune solo per il bilancio. Per
il resto è libero di decidere come
preferisce. Deve rendere conto ai
soci, non chiedere a noi cosa intenda organizzare e che prezzi
far pagare».
Giuseppe Spada, presidente
del Comitato di gestione, spiega
perché siano aumentati i prezzi
delle serate danzanti: «Abbiamo
portato da 3 a 4 euro il ballo del
sabato perché fra costo del musicista e quello della Siae non ci staremmo dentro».
Ma prima come facevano? «Si
ballava con i cd e quindi non c’era il costo del musicista – motiva il presidente – Questo costa
dagli 80 ai 100 euro. 30 euro è
quello che dobbiamo alla Siae.
La media di partecipanti è fra i
30 ed i 35: il conto è presto fatto».
Non solo. «Abbiamo dovuto
cancellare i pomeriggi danzanti
della domenica, quelli solo coi cd,
perché non veniva quasi nessuno
e ci rimaneva da pagare la Siae».
L’oppositore vuole sapere anche del cenone di Capodanno:
«Non solo il prezzo era alto, ma
molti soci poirinesi non hanno
potuto partecipare mentre c’era
Il presidente
Giuseppe Spada
e a destra la
segretaria Carla
Cozzani accanto
al vicepresidente
Francesco Benfatto
gente dei paesi vicini».
Spada fa un passo indietro:
«In settembre, mentre si doveva
rinnovare il comitato di gestione,
le iscrizioni sono state sospese.
Quando sono ricominciate, molti hanno aspettato fine anno per
non riprendere la tessera solo per
tre mesi. Il cenone è stato annunciato in bacheca già a metà novembre. Chi ha aspettato fine dicembre per riprendere la tessera,
non ha più trovato posto».
E per quanto riguarda il prezzo: «Visto il tipo di servizio e di cibi, i 40 euro erano più che giusti.
Tant’è che alcuni ristoratori locali si sono lamentati per la concorrenza. Nel prezzo c’era anche
la musica dal vivo».
Poi Nicco allarga il discorso
sui bilanci delle nuova gestione,
iniziata a ottobre. «Sono stati
presentati i conti che chiudono i
primi tre mesi?».
Novara va ancora per le spic-
MARINA FOGLIATO E GIOVANNI CRIVELLO SONO GLI “ZII” DEL PAESE CON QUATTRO ACCOMPAGNATORI E TANTI “NIPOTINI”
POIRINO Ballano e si divertono durante la festa in maschera con i
bambini. Ma non risparmiano una frecciata contro “Poirino 2” all’indirizzo del municipio. Danda
e Peru versione 2011 hanno vissuto in pieno lo spirito del Carnevale durante le sfilate allegoriche di
domenica, martedì e negli altri appuntamenti del Carnevale.
Il “padrone” del Carnevale, Barba Peru da Ternavasso, è Giovanni Crivello, 56enne fondatore dell’agrigelateria San Pé. Accanto a
lui, Magna Danda è Marina Fogliato, 50enne maestra alla scuola
dell’infanzia di corso Fiume, due
figli, da anni attiva del consiglio di
biblioteca.
«Devo ammettere che mi sono
commossa lunedì pomeriggio andando tra gli anziani all’Istituto
Geriatrico: è stato un momento emozionante», sottolinea Magna
Marina. Lei è stata la prima scelta tra i personaggi: «A mia volta
dovevo scegliere un Barba Peru e
ho chiesto a Giovanni, che è un mio
caro amico. Penso di aver fatto la
scelta giusta».
Barba Peru per i 150 anni dell’Unità d’Italia ha portato una coccarda tricolore e ha vestito il tight
al posto del frac. Le maschere per
4 giorni hanno in mano le chiavi
della città e per questo motivo sottolineano le magagne che vedono
per il paese. E quest’anno non poteva mancare un accenno alle polemiche su “Poirino 2”: «Sono Barba Peru e mi sta a cuore il futuro dei
miei nipoti – recita la parte Crivello - Quindi mi chiedo se sia giusto
In alto, da sinistra,
il mini-Pescador
Diego Comollo,
“barba” Crivello
con “magna”
Marina, i quattro
accompagnatori e
i piccoli Re e
Regina, Davide e
Giulia Burzio.
Sotto, l’eleganza
degli
accompagnatori
e, a destra, la Bela
Tenchera
Francesca Barberis
in carrozza
con Giandoja
Alessandro
Avataneo
e Giacometta
Erika Bisignano
Barba Peru lancia coriandoli e frecciate
“Poirino 2” diventa satira politica con le maschere del Carnevale
costruire così tante case sul “Bric
del papa: si andrà a formare un
“bubbone”, arricchirà un paio di
persone che già sono ricche, e invece si impoverisce la maggioranza
della popolazione. Non solo ci saranno meno servizi e più scadenti,
ma si distrugge anche l’ambiente
che è una ricchezza».
Crivello non vuole però portare la polemica oltre misura: «So-
no Barba Peru e questa è una festa:
è giusto che sottolinei alcune cose,
ma nel pieno rispetto del sindaco e
delle scelte che vengono fatte. E poi
sono anche altri gli aspetti che mi
stanno a cuore: il Carnevale è gioia,
e non c’è gioia senza pace, partendo dalle nostre famiglie». Un messaggio di “buoni sentimenti” che
raramente in passato le maschere
avevano condiviso con la popola-
zione.
Accanto a Danda e Peru, ecco i
quattro accompagnatori. «Sono orgogliosa di vestire questo abito –
sfoggia la diciannovenne Enrica
Parisi, ultimo anno al liceo scientifico Monti di Chieri - Mi hanno
definito “sfigata”, ma no mi sento
tale, anzi: mi sono divertita un sacco, soprattutto con i bambini dell’asilo nido. Mi piace questo ruolo
16
e mi spiace invece che molte persone della mia età non accettino e non
coltivino le tradizioni».
Entusiasta anche Lucia Burzio,
20 anni, iscritta al primo anno di
Scienze della Formazione Primaria: «Inizialmente non volevo farlo: pensavo fosse solo una cosa molto formale. Invece ho vissuto un’esperienza fantastica: è davvero bello vedere come un paese così picco-
lo come Poirino sia così legato alla
tradizione delle maschere. E poi è
stata una sorpresa scoprire che
Barba Peru era mio zio».
Insieme a loro Emanuele Fogliato, 20 anni, universitario di
Scienze Politiche indirizzo economico e istruttore di nuoto: «Mi aspettavo un’esperienza più tranquilla, invece sono stati quattro
giorni pieni di impegni e di divertimento. E poi ho reso felice mia
mamma che ci teneva particolarmente. Noi ragazzi domenica sera,
visto che eravamo liberi, siamo anche andati in centro a Torino e sono stati in molti a chiederci di fare
una foto insieme».
Matteo Bechis, 19 anni, ultimo
anno di ragioneria all’Istituto Vittone, lavora col padre in un’azienda agricola. Gli piace vestire il frac
con cilindro e bastone: «Si è formato un bel gruppo, siamo stati bene insieme. Da tanto volevo farlo: le
tradizioni sono importanti e questa mi piace particolarmente».
Ma il Carnevale è anche la festa dei bambini e da qualche anno sono sei le baby maschere che
si affiancano ai grandi: Giandoja
e Giacometta sono stati Alessandro Avataneo ed Erika Bisignano,
coetanei di 9 anni venuti dai Marocchi. Re e Regina del Carnevale avevano un anno di più: Davide e Giulia Burzio, all’ultimo anno delle elementari Gaidano. A
chiudere il corteo Francesca Barberis, 9 anni, nei panni della Bela
Tenchera, e il coetaneo Diego Comollo nei panni del Pescador.
Moreno Strazza
Rassegna stampa
Marzo 2011
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
Venerdì 18 marzo 2011
CRONACA CITTADINA
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MALTEMPO - Un camion carico di maiali esce di carreggiata e si ribalta. E il Banna fa di nuovo paura
Da sinistra: i
vigili del fuoco
di Chieri rialzano
un camion
ribaltato nei
campi allagati ai
margini di
strada
Buttigliera; il rio
Cesole spinge
contro un ponte
ed esce
dall’alveo; la
strada tra
Poirino e
Villanova, alla
rotonda che
incrocia via
Carlo Maina,
invasa dal fango
Pioggia e fango allagano il Chierese
Strade e campi sommersi, rii fuori dagli alvei, frazioni isolate
■ Strade allagate, corsi d’acqua
fuori dagli alvei, frazioni isolate,
un camion carico di maiali che esce di strada e si ribalta: mentre
il “Corriere” va in stampa si stanno ancora aggravando i danni causati dalla pioggia.
Per iniziare, un numero: 90 millimetri. Tanta è la pioggia caduta
tra sabato e le 10,30 di mercoledì,
rilevata al pluviometro dell’istituto di Frutticoltura, a Tetti Grondana. 90 millimetri quando la media, per l’intero mese di marzo, dovrebbe essere di 77 millimetri.
La pioggia, intensa e costante,
ha messo in crisi fossi e rii. La terra ha smesso di assorbire, e nei
campi sono comparsi laghi sempre più ampi e profondi. Poi, mercoledì, è iniziata la conta dei danni.
In strada Buttigliera vecchia,
alle 7, un camion con rimorchio
condotto da Marco Bini, proveniente da Mantova, dopo aver caricato circa 150 maiali alla Casci-
Il rio Canarone in piena ad Andezeno e, a destra, il fiume Banna in piena all’ingresso di Poirino, visto dal ponte di strada Torino
na Bianca, in località Bragardo,
ha tentato di ritornare sulla circonvallazione. Ma nel frattempo
la strada s’era allagata: in un tratto in curva il rimorchio è uscito
di strada, facendo ribaltare su un
fianco anche la motrice. Illeso il
conducente, ma nell’incidente sette maiali sono morti, affogati o
schiacciati dal peso degli animali sovrastanti. Sul posto sono in-
tervenuti i vigili del fuoco e la polizia urbana di Chieri. La strada
è stata chiusa al traffico e, per rimettere sulle ruote il pesante automezzo è stato necessario prima
trasferire su altri camion i maiali, e poi operare con una massiccia gru dei pompieri.
A Chieri è stata chiusa al traffico strada Fontaneto, come quasi sempre accade in caso di piog-
gia. Campi allagati un po’ dovunque in periferia, in particolare nella zona della Livorna e, a Pessione, chiusura della strada verso Riva.
Strade chiuse anche a Poirino:
«Quella per Carmagnola all’incrocio dei Favari, e quella vecchia per
Chieri (dal cimitero verso Riva) elenca il sindaco Sergio Tamagnone - Ora ci preoccupa il Banna, il
17
cui livello continua a salire». Interrotta anche la strada che porta alla borgata Masio.
Ad Andezeno è andata a mollo
ed è stata chiusa strada della Faiteria, all’altezza del campo sportivo; sott’acqua anche numerosi
scantinati. Allagamenti in periferia a Trofarello, soprattutto a borgata Riviera (dov’è stato chiuso il
sottopasso della ferrovia) e in stra-
da del Bocchetto. Solo allagamenti di modesta entità a Riva, con alcune strade coperte da pochi centimetri d’acqua. «La località più
critica era quella del molino di
Sant’Albano - spiega il sindaco Lodovico Gillio - Ma le opere di pulizia effettuate su un chilometro e
mezzo di alveo del rio Scarosa hanno consentito un buon deflusso dell’acqua, che non è debordata».
Sotto controllo la situazione a
Santena, dove il Banna è tenuto
d’occhio: «Sono allagate le vie
Campassi e Oriasso, che vanno in
campagna - spiega l’assessore all’ambiente Giovanni Giacone - Il
rsto è sotto controllo: in serata di
oggi, mercoledì, faremo nuovamente il punto con la protezione civile».
In base alle previsioni da oggi,
giovedì, la pioggia dovrebbe attenuarsi e poi cessare, almeno fino
a domenica. Così l’acqua potrà defluire, e inizierà la conta dei danni.
Enrico Bassignana
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Marzo 2011
Comune di Poirino
40 NEI DINTORNI
AL FRICANDÒ
Mariangela Marocco
Musica per il palato
Letture ed eventi
Si fa salotto nel bosco
POIRINO Note e poesie per inaugurare il Bosco di Passatempo: il “salotto letterario”
del Fricandò dà il via al ciclo “Musica per il palato” dedicato al bosco con le 21 piante dell’oroscopo celtico, che
verrà modellato da una paesaggista che opera a Parigi.
Lunedì 21 marzo alle 21 nei
locali di via Nino Costa 23 il
pianista torinese Osvaldo
Campi e il cantautore piemontese Piero Montanaro
proporranno brani con tema
la primavera e saranno accompagnati dalle poesie della poirinese Maria Capece;
durante la serata saranno
servite degustazioni con prodotti tipici stagionali. Il costo della serata è di 3 euro
con
prenotazioni
allo
011–945.39.06.
«L’idea è quella di organizzare un concerto a tema all’inizio di ogni stagione per riscoprire i sapori della nostra
terra e quando il tempo sarà
buono e farà più caldo si svolgeranno proprio nel bosco»,
tratteggia Mariangela Marocco, titolare del Fricandò
ed organizzatrice insieme a
Mariapaola Corno e Angelita Mollo.
Su un’area di circa 5.000
metri quadrati ai Marocchi
oltre un anno fa sono state
piantati 21 alberi ad alto fusto che richiamano la tradizione e il mito dei druidi celti. Ora è stato contattato un
architetto paesaggista per
creare un percorso scenografico.
«Il parco non avrà barriere e sarà accessibile a tutti per
passeggiate, letture ed eventi
del Salotto. Vi sarà una sequenza di “stanze” ispirate al
tema del calendario celtico –
anticipa Marocco - Vogliamo
che la struttura del bosco abbia anche un valore simbolico che accompagni i visitatori».
Il progetto è in fase di studio ad opera di Camilla Paleari, laureata al Politecnico
di Torino e formatasi in
Francia con paesaggisti come Pascal Cribier e Catherine Mosbach, creatrice di
giardini privati ma anche del
piano regolatore del verde
per gli aeroporti di Parigi.
Ci sarà una zona adibita
ad angolo lettura, poi un corridoio verde che conduce a una sorta di camera con una
panchina e uno specchio
d’acqua, poi il bosco con un
belvedere nella radura circolare finale.
«Il bosco ha la particolarità di svilupparsi in lunghezza, quindi il progetto sfrutta
la prospettiva centrale, attraverso una sequenza di spazi
aperti e chiusi – soppesa Paleari - Si tratterà di un lungo
percorso che inizia con la dimensione più privata del
giardino famigliare adiacente alla casa, arriva allo spazio aperto del parco e per finire apre lo sguardo su prati e
campi della campagna circostante».
Non ci sono tempistiche
certe per lo svolgimento dei
lavori, ma il bosco potrà diventare anche uno spazio espositivo a cielo aperto: «Vorremmo legarci alla tradizione dei grandi giardini italiani e francesi dove spesso il connubio tra arte e paesaggio é
indissolubile – conclude l’architetto – Si pensa poi di coinvolgere qualche artista locale o posizionare delle installazioni temporanee...».
Sara Bauducco
CORRIERE DI CHIERI
Venerdì 18 marzo 2011
Poirino pagherà i danni dei vandali
Può rinascere il Centro incontri
Patto col gestore ai Marocchi, ma il calcetto deve attendere
POIRINO Può rinascere il
centro d’incontro di via
della Margherita ai Marocchi. Il sindaco Sergio Tamagnone e il gestore Gianmichele Bosco hanno trovato l’accordo: il Comune
pagherà 15.000 euro, il gestore metterà il resto.
Nella struttura i vandali
hanno fatto danni per circa 30.000 euro. Da quando
la struttura è rimasta chiusa, dall’estate scorsa ad ottobre, sono stati rotti mol-
ti vetri, rubate alcune porte, danneggiati impianti,
bagni, spogliatoi, boiler.
Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori di ripristino. «Ho chiamato io le imprese. Quando mi presenteranno le fatture le girerò al
Comune che pagherà fino ai
15.000 euro pattuiti – spiega Bosco, 25 anni, santenese, allenatore di judo – Per
le spese successive provvederò direttamente. Quando
il Comune avrà altri fondi,
POIRINO Via libera alla Lita per
POIRINO - Unanimità sull’argine di Valle Masio
costruire il muro di difesa dalle piene del rio Santena a Valle
Masio. E lo potrà innalzare in
cemento armato. L’ultimo Consiglio comunale, infatti, all’unanimità ha approvato l’opera ed
il cronoprogramma dei lavori.
La richiesta di costruire la difesa dalle piene del rio risale a
due anni fa. L’azienda non avrebbe potuto ristrutturare e
ampliarsi trovandosi in zona e-
sondabile; perciò chiese di alzare un muro in cemento armato
di una cinquantina di metri, alto un metro e mezzo.
Nel luglio 2009 aveva presentato un progetto. Il muro era
previsto uguale a quello lungo
SCATTI IN CONCORSO
Il sindaco Tamagnone (a sinistra) e Gianmichele Bosco
Un muro di cemento armato
contro le piene del rio Santena
due chilometri esistente da anni a difesa di tutta quell’area
produttiva. In più sarebbe stato
coperto di piante per attenuare
l’impatto visivo. La commissione edilizia aveva dato il suo consenso.
A VALLE MASIO
Pralormo in posa
tra scorci insoliti
e i colori nazionali
PRALORMO Il Tricolore in tutte le
sue forme e i luoghi di Pralormo poco conosciuti: sono le due
sezioni del concorso “Pralormo
in posa”. L’iniziativa, alla seconda edizione, è promossa dal Comune in collaborazione con la
pro loco.
Due le sezioni. La prima è dedicata al bianco-rosso-verde: i
fotoamatori potranno sbizzarrirsi nella rappresentazione dei
colori della nostra bandiera dovunque e attraverso qualsiasi
forma d’espressione. I tre colori
dovranno tuttavia apparire predominanti oppure realizzati attraverso una serie di tre scatti
collegati tra loro. La seconda sezione è dedicata invece ai “Posti
nascosti di Pralormo”, da trovare cercando scorci insoliti, viste
inconsuete, particolari curiosi.
Ogni concorrente potrà presentare un massimo di tre foto
per ogni tema, realizzate sia in
digitale che in pellicola, a colori o in bianco e nero. Le opere
dovranno essere inedite, di dimensioni tra 20 x 30 e 30x40 centimetri e montate su un carton-
Ribaltata aldilà del fosso l’auto della giovane rivese
Auto si ribalta nel prato
Ferita ventenne rivese
POIRINO Finisce nel campo per evitare lo scontro.
Una ventenne di Riva è
stata protagonista di un
pauroso incidente domenica, intorno alle 10,30 in
frazione Masio sulla provinciale 128.
Una vettura le ha tagliato la strada immettendosi sulla provinciale da
via del Beffa e la sua Fiat
Bravo è finita nel prato ribaltandosi.
La ragazza è stata traspor tata
all’ospedale
Maggiore di Chieri con
lievi ferite
Poi, però, l’inciampo: la commissione del paesaggio, costituita proprio in quei mesi, aveva chiesto che la difesa spondale fosse in legno e non in cemento. La richiesta non è condivisa
dall’azienda. E il sindaco Sergio Tamagnone concorda con la
Lita: «Il muro può essere in cemento. E’ più sicuro ed è uguale a quello esistente, che inoltre
era già stato approvato dalla
Provincia».
cino nero rigido 40 x 50 centimetri. Sul retro del cartoncino dovranno essere indicate la categoria e il titolo dell’opera. Le foto dovranno essere consegnate
entro venerdì 1° aprile all’ufficio affari generali del Comune
in via Umberto I 16 oppure spedite al medesimo indirizzo, indicando nella busta “Concorso
Fotografico Pralormo in posa
2011”.
La commissione esaminatrice premierà tre opere per categoria: il vincitore si aggiudicherà 120 euro, mentre al secondo e terzo classificato andranno
rispettivamente 80 e 50 euro. I
vincitori saranno annunciati
dalla commissione il 9 aprile e
verranno pubblicati sui siti del
Comune e della pro loco. La cerimonia di premiazione si terrà
invece domenica 17 aprile alle
10,30 nella sala consiliare del palazzo comunale.
Tutte le opere partecipanti saranno esposte in via XX Settembre il 10, 17 e 25 aprile e il 1 maggio, in concomitanza con la dodicesima edizione di Messer Tulipano, che si terrà al Castello di
Pralormo dal 2 aprile al 1 maggio.
Tutte le informazioni sul sito
della pro loco www.prolocopralormo.it.
PRALORMO - Per concludere i lavori necessari ancora pochi mesi di scavi a valle. I ritardi dovuti al maltempo
Al traguardo il Lago della Spina
PRALORMO «Appena le condizioni atmosferiche lo consentiranno, le ruspe torneranno a lavoro
per completare l’opera. L’obiettivo è di inaugurare il nuovo invaso in estate». Il professore Roberto Guercio, commissario straordinario per la messa in sicurezza delle grandi dighe e committente dei lavori, garantisce una
chiusura del cantiere del lago
della Spina in tempi rapidi.
Dopo ritardi e polemiche sembra finalmente avvicinarsi la fine dei lavori. L’inaugurazione
del nuovo invaso era fissata per
il 4 maggio 2010, ma le nevicate
dell’inverno scorso avevano rallentato l’opera. A causa di altri
piccoli intoppi erano slittate anche le inaugurazioni di luglio e
fine ottobre, le altre due scadenze che si era dato il direttore dei
lavori, l’ingegnere Pier Giorgio
Perelli.
«In autunno sembrava imminente la chiusura del cantiere,
ma il maltempo ci ha costretti a
interrompere gli interventi fino
a fine marzo – riferisce il sindaco Lorenzo Fogliato – In questi
mesi sarebbe stato impossibile la- di pompaggio verso il rio Riseravorare: il terreno era troppo mol- sco e il rio Torto, con vantaggi
le e fino a pochi giorni fa nevica- per l’agricoltura grazie al recuva ancora». Cosa resta da fare? pero delle acque in pressione. La
«Tre scalini con riporto di terra messa in sicurezza del lago ha
a valle della diga», spiega Foglia- un costo di 3 milioni di euro: la
to.
Regione ne ha stanziati 600.000,
Damiano Mura del comitato mentre la parte restante è stata
lago della Spina conferma le pa- coperta dal Ministero per le Inrole del sindaco. Entrambi at- frastrutture, attraverso la Protendono fiduciosi il ritorno de- tezione Civile.
gli operai delLa sistela catanese
mazione delTecnis, che ha PIU’ SICURO
l’invaso si
in mano l’aptrascina da
palto: «A gioranni: nell’alni il cantiere
luvione del
dovrebbe ria1994 il lago
prire e chiuderrischia di
si nel giro di
tracimare e
pochi mesi».
la diga viene
L’intervento più importante sbrecciata per oltre 80 metri renè già stato realizzato l’anno scor- dendo insicura tutta l’area. Nei
so: lo “sfioratore a calice”, una dieci anni successivi vengono
costruzione in cemento armato presentati alcuni progetti di reche è stata posta in uno degli an- cupero, senza mai essere approgoli dell’invaso e avrà il compi- vati. Gli unici interventi eseguito di canalizzare le acque del la- ti sono il parziale svuotamento
go quando supereranno la soglia dell’invaso e un ripristino dello
di attenzione; verranno così in- sbarramento per mettere provdirizzate attraverso una vasca visoriamente in sicurezza il ba-
Un calice travasa
l’acqua in eccesso
18
cino.
Nel 2005 il governo Berlusconi nomina commissario della diga l’ingegnere Perelli, incarico
che poi passa al professor Guercio. Nel frattempo il Comune di
Pralormo prende in carico la
concessione per lo sfruttamento
del lago e viene realizzato l’attuale progetto. Nell’ottobre 2008
arriva l’affidamento dell’appalto alla Tecnis e a gennaio del
2009 cominciano i lavori.
Accanto a questi interventi,
ce ne sono altri complementari:
la pulitura e ripristino della galleria di immissione a monte dell’invaso e l’attivazione e allacciamento al corpo diga della
condotta a valle. Due settimane
fa il Consorzio Chierese-Astigiano ha affidato l’appalto di realizzazione di questi lavori: ha
vinto la ditta Borgarello di Cambiano, per un importo di 350.000
euro. «Il cantiere aprirà in primavera e si concluderà in autunno – chiosa il sindaco – Ora speriamo di inaugurare l’invaso a
breve».
Daniele Marucco
spero nel giro di qualche
mese, mi verranno risarcite».
Il bando di gestione vinto da Bosco prevede il pagamento d’un affitto simbolico: 50 euro il primo anno che salgono g radualmente a 100 nei quattro successivi. Condizioni di estremo favore. Decise dal
Comune pur di rivedere in
funzione la struttura che
non riesce a decollare. In
cinque anni si sono avvicendati quattro gestori. E
fra gli uni e gli altri lunghi
mesi di chiusura. Tutti si
sono arresi. Motivo: i frequentatori sono stati sempre troppo pochi per coprire le spese.
Ma il bando di gara, pur
molto favorevole, prevedeva che la struttura venisse
consegnata in buone condizioni, tali da poter essere
riaperta subito. Magari con
qualche piccolo intervento.
Ma non certo nello stato di
degrado in cui è ridotta.
Il nuovo conduttore ha
perciò richiesto il rispetto
del bando. Ma il sindaco ha
allargato le braccia: «Tutti
quei soldi per rimetterlo a
posto non li abbiamo in questo momento. Al massimo
posso disporre di 15.000 euro. Se in seguito ne avremo
altri, quasi certamente col
bilancio del 2012, potremo
integrare. Se il gestore vuole aprirlo subito, deve anticipare le spese restanti».
Ma è sorto un altro ostacolo. Il centro deve funzionare soprattutto come impianto sportivo, ricorda il
Comune. Bosco ribatte:
«Con i 15.000 euro riesco a
ripristinare solo l’edificio
principale. Per spogliatoi e
campetto, cioè la parte più
propriamente sportiva, serve quasi altrettanto. Quindi calcetto e la altre attività
all’aperto non possono iniziare subito».
Ora l’accordo. Bosco si
impegna a rifare tutto, il
Comune a rifonderle le spese in seguito. «Iniziamo a
ripristinare l’interno e col
denaro che arriverà dai primi mesi penso di poter sistemare spogliatoi e campetto.
Intanto, fino a maggio i tornei sportivi che organizzerò
non cominceranno. Per adesso semino il campo».
I primi lavori sono quelli sugli impianti. «Fuori
hanno scavato per portare
via i cavi elettrici di rame –
segnala il gestore – Ma sono riusciti a portarne via
poco più di un metro. Poi
passeremo a servizi igienici, vetri, porte. Spero in un
mese e mezzo di rendere agibile le sale del piano terra
e del primo».
Per farci cosa? «Al piano
terreno una sorta di pub,
con biliardo, calcio balilla,
ping pong. Anche queste sono attività sportive, sia pure da interni. Al primo un
saloncino per la ristorazione. Che potrà essere affittato per rinfreschi di battesimi e comunioni, per esempio. A prezzi modici».
Af fittati da chiunque?
«No, devono essere soci –
precisa il gestore – Ma è facile associarsi. La tessera
viene rilasciata subito ed ha
un prezzo assai modico». Ed
è con i proventi di questi affitti, con quelli di bar e con
tesseramenti che Bosco
pensa di completare il ripristino.
Previsioni sulla riapertura? «In questo momento è
difficile dirlo con certezza.
Spero di riuscire a finire
tutto per maggio o giugno».
Mario Grieco
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Comune di Poirino
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CORRIERE DI CHIERI
Martedì 22 marzo 2011
CHIERI E DINTORNI
Anziano si dà fuoco e muore sull’auto
Gesto inspiegabile, parenti disperati
Prima di togliersi la vita, ha guidato fino a Sestri Levante
CHIERI Ha percorso quasi 200 chilometri senza una meta, poi ha cosparso la sua auto di benzina e ha
appiccato il fuoco all’abitacolo,
dall’interno. Così si è tolto la vita giovedì Antonio Farris, 74 anni, operaio chierese in pensione.
A ritrovare il corpo su una piazzola dell’A12, a Sestri Levante, è
stata la polizia stradale di Brugnato che è riuscita a risalire all’identità di Farris grazie alla targa della sua Punto. I familiari, distrutti dal dolore, non riescono a
spiegarsi le motivazioni del gesto.
«Mio padre non aveva problemi
di salute e non era depresso. Per
quanto ci sforziamo, non riusciamo a comprendere le ragioni di tutto questo – prova a interrogarsi il
figlio Umberto – Non c’erano state discussioni e, anzi, avevamo rimandato al giorno successivo alcune questioni familiari, ma nulla
di rilevante. Non sappiamo davvero che cosa pensare».
Giovedì mattina Antonio Farris dev’essere uscito di buon’ora.
La moglie Francesca e il figlio
Umberto hanno pensato fosse andato a fare la spesa in qualche supermercato aperto nonostante la
giornata festiva. Non vedendolo
tornare, però, i familiari hanno
cominciato a preoccuparsi e il figlio si è recato nella caserma di
via Ambuschetti a raccontare
l’accaduto. Proprio mentre riferiva alcuni dati ai militari, però,
dalla polstrada è arrivata la tragica conferma.
La Fiat Grande Punto di Antonio Farris era bruciata pochi minuti dopo le 10, alle porte di Sestri Levante. L’anziano chierese
aveva guidato per tutta la mattina verso Livorno, poi aveva deciso di fermarsi sulla piazzola di sosta dei Tangoni, sull’autostrada
Genova-La Spezia. In quel posto
apparentemente privo di un si-
gnificato particolare, Farris ha
deciso di togliersi la vita, dando
fuoco all’abitacolo intriso di carburante.
L’allarme è stato dato da un automobilista e inizialmente gli inquirenti non hanno escluso nessuna ipotesi. La presenza di un
corpo all’interno dell’auto poteva
far pensare addirittura a un omicidio, ma il successivo ritrovamento di tre bottiglie di plastica,
verosimilmente riempite di benzina in un self service, hanno indirizzato gli agenti verso la pista
del suicidio.
«Quel luogo non rappresenta
nulla per la nostra famiglia – si
dispera il figlio – Abbiamo provato a chiederci perché sia voluto andare fino in Liguria, ma non riusciamo a darci una risposta».
Antonio Farris, origini sarde
ma da sempre residente a Chieri,
era un tranquillo pensionato da
quasi 15 anni. Qualche acciacco
non mancava, ma gli avevano da
poco rinnovato la patente ed era
in perfetta salute per la sua età.
Viveva con la moglie e i figli Fortunata e Umberto nella casa di via
Di Vittorio, mentre la figlia maggiore, Anna, si è trasferita da tempo assieme ai figli e al marito.
«Per lui la famiglia era tutto. Viveva per i figli, i nipoti e per nostra
POIRINO - Ucciso dalle Br. Presentazione venerdì
“Mi raccomando... guagliò!”
Libro ricorda Rosario Berardi
POIRINO “Mi raccomando... e presta servizio presso la queguagliò!”. Così Giovanni Berardi ha voluto intitolare il
suo libro, con le ultime parole che il padre Rosario gli disse prima di essere ucciso dalle Brigate rosse.
Venerdì l’autore presenterà
il suo volume, che porta il sottotitolo “La solitudine degli umili”, alle 21 nella sala del
Consiglio comunale in casa
Dassano (via Cesare Rossi 12,
ingresso gratuito). La serata
sarà presentata da Claudia
Appendino, presidente dell’associazione Podivarinum,
che organizza grazie al contributo dall’assessorato alla cultura.
Il libro ripercorre la tragedia che ha colpito nel 1978 la
famiglia Berardi. Rosario, dopo la guerra, entra in Polizia
Comune di Poirino
stura di Bari, fino al 1970 quando si trasferisce a Torino. Qui
trova una città sede di scontri
sociali, di teppismo e di atti di
terrorismo. Dopo alcune promozioni, nel ’74 entra a far parte del nucleo Antiterrorismo e
ASL
Mezza giornata
senza il “Cup”
L’Asl comunica che domani,
mercoledì, il Cup (Centro unico
di prenotazione), via Vittorio Emanuele 40, sarà aperto al
pubblico dalle 8 alle 11,30 per
consentire, nel pomeriggio,
l’aggiornamento del “software” di gestione delle agende di
prenotazione.
madre. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per noi. Era sempre disponibile con tutti e si caricava sulle spalle qualsiasi difficoltà. L’unica sua
distrazione era l’orto che aveva
creato nel piccolo pezzo di terra davanti a casa. Appena aveva un minuto, e il tclima lo permetteva, correva a curare le sue piante: da anni, ormai, a casa non si comprava
più la verdura, pensava a tutto lui.
Era una persona davvero speciale,
unica e per questo la sua decisione
ci lascia ancora più sgomenti».
Ancora incerta la data dei funerali, che potrebbero essere fissati nei prossimi giorni.
Massimo Massenzio
nel ’78 viene messo al comando del postazione di Porta Palazzo. Quando pensa di poter
concludere la sua trentennale
carriera con la pensione, viene assassinato dalle Brigate
rosse il 10 marzo 1978.
Il figlio Giovanni con questo
libro vuole rendere vivo il ricordo della sua vicenda famigliare, con la speranza di non
dimenticare tutti coloro che
hanno pagato con la vita la fedeltà allo Stato.
Per lo stesso motivo è stato
tra i fondatori dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo, di cui è stato anche presidente tra il 2007 e il 2008, e
promotore della realizzazione
del sito e della mostra fotografica della stessa associazione.
Sposato con Grazia Maria e
padre di Filomena e Rosario,
Giovanni Berardi ha lavorato
in un istituto bancario, e dopo
la pensione ha partecipato a
numerosi convegni nazionali
e internazionali in memoria
delle vittime del terrorismo.
23
CAMBIANO - Impianti per 3 anni alla Cecomp
Sarà prodotta a La Loggia
la “Bluecar” elettrica
Disimpegno di Pininfarina?
CAMBIANO L’auto elettrica pro- visto (tra i 15.000 e i 20.000 mogettata da Pininfarina sta per delli all’anno) con il partner
essere prodotta: verrà usata Bolloré».
A ottobre allarmò l’annuncio
dalla città di Parigi e sarà una
vetrina formidabile. Ma la co- di Bollorè, che dichiarava di vostruirà la Cecomp di La Loggia. ler fabbricare 1.500 esemplari
E’ un segnale ambivalente con la Cecomp. Preoccupati, il
quello che viene in questi gior- 12 ottobre i 574 lavoratori di
ni dal patto appena siglato tra Cambiano, Bairo e San Giorgio
casa cambianese, Cecomp e il incrociarono le braccia per
finanziare francese Bolloré. Da un’ora. Adesso i lavoratori si
sentono rassicurati:
una parte, infatti, di«La notizia è positiva
mostra che il proget– commentano i rapto Bluecar è appetibipresentanti sindacali
le; dall’altra potrebbe
– riprende la produindicare un disimpezione, ferma da quangno di Pininfarina
do sono terminate le
dalla produzione dicommesse a luglio nelretta.
lo stabilimento di BaiL’accordo, firmato
ro e a ottobre in quelil 10 marzo, dice che
l’azienda di via Na- L’elettrica “Bluecar” lo di San Giorgio». Ed
entreranno soldi frezionale affitterà infatschi: «Questa produti per tre anni i suoi
impianti di Bairo alla ditta di zione ci garantirà liquidità. Non
La Loggia, al fine di realizzare solo: rappresenta il lancio nel
4.000 auto elettriche entro il mercato della vettura elettrica».
Si avvia dunque una fase de2013. Saranno destinate ad Autolib, il servizio di car sharing cisiva, come scrive Pininfariche inizierà a ottobre 2011 a Pa- na in un comunicato: «La sotrigi e in altri 40 comuni dell’ Î- toscrizione di questo accordo
le-de-France. «La produzione rappresenta un passo fondadovrebbe partire ad aprile. Darà mentale verso la realizzazione
lavoro a 30 operai, 27 impiegati dei futuri programmi di produe un dirigente – informano i rap- zione di vetture elettriche su più
presentanti sindacali, che han- ampia scala, programmi alla
no siglato a loro volta l’accordo base degli accordi tra i gruppi
– Il canone d’affitto per tre anni Pininfarina e Bolloré».
Non si sbilancia invece Berporterà a Pininfarina 14 miliotolo: «Se il Governo e la Regioni di euro».
Ma perché inserire la Ce- ne sostenessero l’auto elettrica,
comp nella joint venture che da allora potrebbero esserci più certre anni lega Pininfarina alle tezze». Sull’esempio della capiindustrie del manager france- tale francese, le istituzioni itase? La motivazione ufficiale la liane dovrebbero scommettere
dà Silvio Angori, amministra- sull’auto elettrica garantendo
tore delegato: «Il mercato del- gli ordini: «Cosa aspettiamo?
l’auto elettrica non e’ ancora in Che Marchionne importi in Itagrado di assorbire volumi signi- lia la sua 500 elettrica fabbricaficativi di produzione come quel- ta negli Stati Uniti?».
Federica Costamagna
li che avevamo inizialmente pre-
Rassegna stampa
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Marzo 2011
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
Martedì 22 marzo 2011
CHIERI E DINTORNI
POIRINO «Quanto sono costati i
lavori in municipio? E perché
non sono ancora finiti?». Angelita Mollo, capogruppo di La
Svolta in minoranza, chiede
conto del cantiere infinito nel
Palazzo comunale di via Cesare Rossi.
«Ormai sono anni che vanno
avanti – attacca l’oppositore –
E certe stanze, come quella per i
consiglieri, sono ancora sottosopra, con rappezzi sul pavimento e fini elettrici scoperti».
Non solo: «I risultati sono discutibili, con quei pavimenti rivestiti di linoleum e qualche intonaco, come nell’ufficio dei vigili, che viene già giù».
Sono i telefoni a far tardare la
POIRINO - Angelita Mollo polemica su modalità e costi del cantiere in municipio
«Lavori eterni e mal fatti»
parole “fine”: «Stiamo aspettando che i tecnici Fastweb e Telecom vengano a spostare il centralino che deve salire al secondo piano – spiega l’assessore al
patrimonio Pierluigi Orrù – Il
lavoro è stato promesso per la
prossima settimana. Quando fili e prese saranno spostati, molti interventi potranno essere completati».
I lavori in municipio vanno
avanti da un paio d’anni. E non
sono costati poco: «Fino ad og-
gi sono stati spesi 208.000 euro –
riferisce l’assessore – Ma comprendono tutto quanto: oltre a
spostare e riadattare gli uffici,
l’ascensore (nel vano scala dell’ingresso precedente, ndr), la
pavimentazione sotto il portico,
la tinteggiatura, gli impianti elettrici e gli infissi».
Ma il conto non è ancora
chiuso. «Ci sarà qualche altra
spesa per completare le dotazioni dell’ufficio dei vigili urbani e
per la segnaletica interna». Che,
a detta di Mollo, lascia a desiderare: «A quanto pare, i 4.400 euro spesi non sono bastati se ci sono ancora dei fogli scritti al computer al posto delle targhe».
Gli spostamenti sono stati
molti. L’ufficio tecnico, prima
diviso fra piano terra e primo
nel municipio, è ora tutto accorpato in Casa Dassano. Da qui i
vigili urbani sono tornati in
municipio. Viaggio opposto per
il settore servizi al cittadino.
Spostati da un piano all’altro
E’ spirato don Burzio
Il parroco di Castelnuovo aveva 56 anni
Angelita Mollo
ragioneria, ufficio rapporti col
pubblico e protocollo. Sdoppiata la segreteria al primo piano.
Infine, l’ingresso spostato nel
portoncino sotto il portico a destra così da far accedere il pub-
blico alla scala “d’onore” con
gli affreschi restaurati un paio
d’anni fa.
Due le cause che hanno fatto
dilatare i tempi dei lavori. «La
difficoltà di traslocare riducendo al minimo l’interruzione del
servizio al pubblico – ricorda
l’assessore – Ed alcune modifiche della destinazione degli uffici».
Le risposte non soddisfano
Mollo: «Non sono certo pochi
208.000 euro. Tantopiù in questo
periodo in cui non ci sono soldi
per tante altre cose. E in più bisogna mettere in conto gli oltre
150.000 euro per gli arredi nuovi».
Mario Grieco
LIBRO - La maestra le ha consigliato di scrivere
La giovanissima
scrittrice
Margherita
Ferragatta (a
sinistra) insieme
alla sorella
gemella
Maddalena
CASTELNUOVO Si è spento sabato
POIRINO
Agricoltore suicida
nella peschiera
con un tubo al collo
POIRINO Si è svegliato prestissimo, si è fatto la barba e si è
vestito come se dovesse andare a lavorare nella stalla. Poi
però ha cambiato idea e, con le
pantofole ancora ai piedi, si è
diretto verso la grande peschiera all’interno della fattoria. Di
fronte al gelido specchio d’acqua D.O., 39 anni, conosciutissimo imprenditore agricolo
poirinese, ha deciso di farla finita e si è gettato nel laghetto
dopo essersi legato con una corda a un tubo di cemento da quasi 80 chilogrammi.
La tragedia si è consumata
ieri mattina, lunedì, in un cascinale al confine tra Poirino e
Pralormo. Da qualche tempo
D.O. aveva qualche preoccupazione legata ad alcuni investimenti fatti nella sua azienda agricola, ma niente che facesse pensare a un epilogo così drammatico. Voleva ingrandire l’impresa e coinvolgere anche i fratelli e per questo
motivo aveva ottenuto anche
un contributo a fondo perduto
dall’Unione Europea. All’interno della grande cascina dove
allevava bestiame e coltivava i
campi erano però necessari interventi di ammodernamento
e messa in sicurezza e i preventivi si erano rivelati più dispendiosi del previsto.
Nella giornata di ieri sarebbe dovuto andare a un appuntamento in Regione e i familiari sono convinti che siano state queste preoccupazioni a farlo precipitare nello sconforto.
Ad accorgersi della scomparsa
di D.O è stato il padre che ha
notato le pantofole in riva al laghetto. Immediatamente ha dato l’allarme, ma per l’agricoltore era ormai troppo tardi.
CAMBIANO Il ju jitsu come
strumento per armonizzare il
corpo e imparare a difendersi.
Lo propone la neonata associazione Ju-jitsu Cambiano,
affiliata all’Uisp.
«I nostri corsi sono seguiti
da bambini di 7 anni a persone di 60 - introduce Silvana
Quassolo, docente con Luciano Mastrorosa – Il gruppo è
formato da una quindicina di
allievi, di cui sei donne. Le signore vogliono soprattutto sentirsi più sicure e con il ju jitsu
si può imparare a reagire a
un’aggressione».
In effetti, non è questione di
virilità. Anzi: in questa pratica, di origini giapponesi, la
tecnica conta ben di più il nome originale era Hey yo shin
kore do, cioè “il morbido vince il duro”.
Si può scegliere tra un corso incentrato sull’autodifesa
e uno agonistico, entrambi fino a giugno.
alle 15 nella Casa salesiana del
Colle don Bosco Don Franco Burzio, a causa di una grave malattia che lo ha costretto a letto per
un anno.
Fino alla settimana prima ricoverato al Cottolengo, don Franco è stato riportato al Colle in seguito al peggioramento delle sue
condizioni. Il funerale verrà celebrato dall’arcivescovo torinese
Cesare Nosiglia alle 15 di oggi,
martedì, nella Basilica Superiore del Colle Don Bosco. Dopo la
cerimonia funebre, verso le 16,30
le spoglie verranno portate in
paese nella parrocchiale dei Santi Castelnovesi e infine condotte
nel cimitero di Castelnuovo per
la sepoltura.
Di origine poirinese, don Franco era giunto in paese nel 1998 all’età di 46 anni, in sostituzione di
don Flaviano Spagnolo. Cresciuto con sei fratelli nella casa di frazione Marocchi, prese i voti dell’Ordine salesiano nel 1970 e divenne sacerdote dieci anni più
tardi.
Ha insegnato in scuole e oratori salesiani e per diversi anni è
stato professore di lettere e filosofia a Lombriasco, prima di prestare la sua opera in Africa per 8
anni come missionario al “Don
Bosco trining
center” di Ondo, un paese della Nigeria; opera interrotta a causa di gravi problemi di salute incompatibili con il clima caldo e
umido del luogo.
Prima di assumere la guida
della parrocchia castelnovese, aveva prestato servizio per alcuni
mesi nella parrocchia dia Riva.
«Questa decisione non è dipesa da
me, ma sono molto contento di arrivare come parroco nel "paese dei
santi"; spero che mi aiutino con il
loro esempio – disse il sacerdote al
tempo del suo rientro in Italia, in
attesa di cominciare la sua nuova missione pastorale - Voglio conoscere la gente, sentire i consigli
del mio predecessore, sapere le necessità dei parrocchiani per poter
essere vicino a tutti».
Maria Savino
Vacanza al mare con naufragio
E’ il romanzo di una undicenne
Don Franco Burzio, parroco di Castelnuovo, è morto ai Becchi
✹
BREVI
Sesto compleanno: cena
Toro sempre peggio
ma Poirino Granata
festeggia lo stesso
DAL CHIERESE
POIRINO La squadra arranca in serie B ma il tifo non demorde. Il Toroclub “Poirino Granata” festeggia il suo sesto compleanno: martedì 29 alle 20,30 al ristorante Bue
Rosso di Poirino, via Torino 3. «È
un periodo negativo e non mi riferisco solo a quest’ultimo anno – analizza il presidente Marco Sisca
– Sembra non esserci fine al peggio: in sei anni il Toro ha cambiato 7 dirigenti e 8 tecnici...».
Malgrado ciò, i tifosi festeggiano il sesto anniversario con cena
e lotteria. Sono stati invitati i giocatori della prima squadra, ma ancora non si sa chi parteciperà.
Durante la cena il presidente Sisca tirerà le somme anche delle azioni di solidarietà che il “Poirino Granata” ha sostenuto nell’ultimo anno con somme destinate
ai bambini del Brasile, agli alluvionati del Veneto e a Medici senza Frontiere.
Per partecipare è obbligatoria
la prenotazione ai numeri 349804.84.07, 348-801.40.20, 339782.71.57 e 011-945.02.83. Il costo: 25
euro per gli adulti tesserati, 27 per
i non tesserati, 15 per i bambini.
VILLANOVA
CALICE DORATO
RUBATO IN CHIESA
Furto nella chiesa di Borgo Stazione. Nella notte tra giovedì e venerdì è stato portato via un tabernacolo in ferro contenente un calice dorato utilizzato per le ostie
consacrate. I ladri hanno forzato
una porta secondaria vicina al
campanile. Il parroco don Michelino Cherio ha presentato denuncia
ai carabinieri di Villanova. Il danno
è di circa 700 euro.
CAMBIANO
CONTRIBUTO
PER IL CALCIO
Il Comune assegna un nuovo contributo alla società di calcio Acsd
Cambiano. Dopo un acconto di
10.000 euro a inizio anno, arriveranno altri 13.000 euro. Serviranno per sostenere le attività dell’associazione in un 2011 difficile: gli
introiti delle sponsorizzazioni sono
inferiori rispetto alle aspettative e
le spese di gestione più elevate.
Nella vicenda c’è spazio perfino per i pirati
CHIERI Un biglietto della lotteria, giocato per caso, spezza la routine di tre amiche.
Una vacanza premio in Sardegna e un naufragio sulle
coste della Corsica. Poi un
gommone volatilizzato e un
gruppo di pirati all’attacco.
Per il suo primo libro,
“Un’estate da naufraghi”, (edizioni Carta e Penna, euro
5,50) Margherita Ferragatta,
11 anni chierese, ha immaginato uno scenario “caraibico”, sul mare Mediterraneo.
Un romanzo estivo ispirato alle avventure di Geronimo Stilton e Tom Sawyer,
ma anche alla quotidianità
familiare: «La protagonista
si chiama come me, Margherita, ha venticinque trent’anni, è bruna e lavora in ufficio. Quando ho iniziato a
scrivere mi sono ispirata a
mia zia Mina, la sorella di
mamma. Giulia, il secondo
personaggio, prende il nome
dalla mia migliore amica,
mentre Sabrina è amica di
mamma».
Tutto comincia alla fine
della quarta elementare,
quando la maestra propone
a Maddalena: «Perchè non
scrivi un libro come compito
delle vacanze?».
Divoratrice di romanzi, al-
CAMBIANO - Corsi dai 7 ai 60 anni. «Abbiamo 15 allievi, fra cui sei donne che vogliono sentirsi più sicure»
Difesa e armonia, ovvero ju jitsu
I maestri di ju
jitsu Silvana
Quassolo (nella
foto all’estrema
destra) e
Luciano
Mastrorosa (a
sinistra) con
alcuni loro
allievi durante
una lezione
nella palestra
della scuola
elementare
«Per tutti contiamo di organizzare un saggio, magari nell’ambito della manifestazione
“Porte aperte allo sport”, se il
Comune deciderà di aderirvi»,
propone Quassolo, neo cam-
bianese, 53 primavere e un
trentennio di insegnamento,
5° dan di ju jitsu e 2° dan di ju-
24
do.
Il corso si tiene nella palestra della scuola elementare
meno una trentina letti in
un’estate, per Margherita era una svolta naturale passare da accanita lettrice a
scrittrice: «Non è stato difficile iniziare, la vicenda principale l’avevo già in testa spiega l’autrice - La vincita
alla lotteria, il naufragio...
Il resto è venuto da sé. Ho finito di scrivere a settembre,
prima che cominciasse la
scuola».
Poi mamma e papà hanno
deciso di far pubblicare il
racconto: «E’ stato un modo
per farle vedere la filiera della carta stampata e capire
che cosa significa scrivere racconta Tiziana Monticone, la mamma - Poi, passare
da un editore, scegliere la copertina e scorgere dietro la
vetrina di una libreria la
propria opera».
Anche la copertina è di
Maddalena, una spiaggia dorata e una palma sotto il sole al tramonto.
Ma i piani iniziali erano
che il libro fosse scritto a
quattro mani: «La maestra
aveva chiesto di ideare insieme un racconto - ripercorre
Maddalena Ferragatta, sorella gemella - Ma io non ne
avevo voglia. Non mi piace
scrivere quanto Margherita».
Debora Pasero
di viale Roma 12 il lunedì e il
giovedì in orario 17,45-18,45 e
20,15-21,15.
Bastano 20 euro di iscrizione annuale, più 20 mensili.
«Si può scegliere la fascia a seconda della propria disponibilità. Essendoci un piccolo gruppo di allievi, le lezioni sono
quasi individuali». Per iscriversi si può passare in palestra durante le lezioni oppure
telefonare ai numeri 011944.11.59 e 340-333.64.93.
Per imparare a difendersi,
si simulano attacchi usando
anche coltelli e bastoni, rigorosamente di gomma.
«Occorre innanzi tutto mantenere l’autocontrollo. Ogni
presa di un malintenzionato,
come ad esempio la stretta per
il collo, può essere neutralizzata con una tecnica particolare.
Ed è bene conoscere dove colpire l’aggressore: alcuni punti
del corpo sono molto sensibili...».
Davide Larocca
Rassegna stampa
Marzo 2011
CORRIERE DI CHIERI
Venerdì 25 marzo 2011
CRONACA CITTADINA
«Giunta ingessata
sul pericolo rifiuti»
Abolizione dei Consorzi, Civera attacca
Calligaro: «Il popolo sarà più coinvolto»
■ Dal primo aprile i Consorzi verranno commissariati. Tra questi
il Ccs, gestore della raccolta rifiuti nel Chierese. «Un pericolo per il
nostro territorio. E la Giunta non
fa niente», mette in guardia Riccardo Civera, consigliere Pd ed ex
assessore all’ambiente. «Non c’è
da preoccuparsi – ribatte il suo successore Arturo Calligaro – Saremo l’esempio per gli altri e intanto
si taglierà sui costi della politica».
L’eliminazione dei Consorzi è
una conseguenza della legge Finanziaria del 2010. La Regione ha
preso atto della norma e ha approvato un disegno di legge che rimodula la gestione dei rifiuti (e del
sistema idrico). Dal 1 aprile gli enti saranno commissariati, con l’obiettivo di passare tutto alle Province entro il 1 gennaio 2012.
Secondo Civera, le novità non
porteranno miglioramenti, anzi:
«Con questo sistema si allontana il
cittadino dall’ente pubblico, demandando alla Provincia di Torino, nella quale ci sono 315 Comuni.
Se anche si creasse una conferenza
d’ambito per raccoglierli, la gestione sarebbe comunque micidiale».
Inoltre il Consorzio Chierese
per i servizi è un’eccellenza a livello nazionale, e c’è il rischio che
i risultati raggiunti vengano dispersi: «Abbiamo lavorato sui costi, riducendo le tariffe grazie anche ai salti mortali degli stessi sindaci. Nel 2011 siamo arrivati al
67% di raccolta differenziata. Centralizzando tutto, forse si faranno
delle economie ma si taglieranno i
meccanismi virtuosi dei Comuni.
Comune di Poirino
Si parla tanto di federalismo, eppure sia lo Stato sia la Regione decidono di abolire i Consorzi: mi
sembra che ci sia un po’ schizofrenia».
Calligaro, moncalierese, è appena entrato in Giunta come rappresentante della Lega nord, proprio il partito che fa del federalismo il suo obiettivo numero uno:
«Ma siamo anche promotori del
controllo diretto dei cittadini – considera l’assessore – Infatti condivido la legge che abolisce gli enti di
secondo livello, cioè quelli i cui amministratori non sono votati direttamente dal popolo. Anche la norma regionale è corretta, in quanto
pensata per dare la gestione territoriale in base agli impianti di
smaltimento. E’ giusto che la Provincia non si occupi soltanto della
GESTIONE - Pizzo: «Autonomia per i Comuni»
«Noi, virtuosi della raccolta
Perché sprecare i risultati?»
■ Il Consorzio Chierese fa sentire le sue ragioni contro una
legge «rischiosa».
La preoccupazione è emersa
durante una commissione consiliare in Regione, cui hanno
partecipato tutti gli enti che dall’inizio del prossimo anno dovrebbero essere soppressi, dopo
il commissariamento del primo
aprile. Il Ccs era tra i più preoccupati, rappresentato dal presidente dell’assemblea dei sindaci Adriano Pizzo, primo cittadino di Pecetto: «Non diciamo no
a priori, però non vogliamo neanche essere danneggiati dal provvedimento. Non ci piacciono norme che mettono in difficoltà il territorio. Anche perché noi partiamo più avanti degli altri: senza
essere spocchiosi, abbiamo fatto
notare come, oltre a incrementa-
re la percentuale di raccolta differenziata, abbiamo ridotto anche la produzione di rifiuti: 407
chilogrammi annui per abitante
contro 492 di media regionale».
I Comuni del Chierese chiedono di mantenere la gestione
del servizio: «Da quattro anni
siamo i migliori del Piemonte come indice di gestione. Non vogliamo perdere quanto fatto finora,
con il rischio che aumentino i costi e diminuiscano i servizi per
gli utenti. Il nome “Consorzio”
non è importante, conta l’autonomia gestionale dei Comuni:
per questo abbiamo proposto di
creare degli ambiti territoriali.
Poi chiediamo anche che i commissari siano gli stessi presidenti consortili, in modo che si tratti di persone già al corrente della situazione degli enti».
Riccardo Civera
pianificazione».
Ma il rischio prospettato da Civera per il Chierese è reale? «Ci
sarà un’omogeneizzazione di costi
e servizi. Il Ccs dovrà dare l’esempio. Il rischio di una penalizzazione c’è, ma non dipende dalla legge:
sono valutazioni gestionali».
Per evitare sorprese bisognerà
farsi sentire con gli enti superiori: «Ma Chieri è sempre stata assente – attacca Civera – E ciò mi
preoccupa molto. Anche perché non
abbiamo fatto nulla per rivendicare i grandi risultati ottenuti in questi anni. Rischiamo davvero di tornare indietro».
Ribatte Calligaro: «Il Comune è
rappresentato dall’assemblea dei
sindaci del Consorzio, quindi ci siamo. Inoltre dovrebbe tranquillizzare il fatto che l’interlocutore, d’ora
in poi, sarà l’assessore provinciale
Roberto Ronco (residente del Ccs
fino al 2009, N. d. R.): sarà sensibile alle nostre istanze».
Ma Civera non si rilassa, anzi si
preoccupa anche per le proprietà
dell’ente di strada Fontaneto: «Siamo tra i pochi ad averle, tra le due
discariche di Riva e Cambiano e
150 mila metri quadri di terreno vicino alla zona industriale. E’ da dicembre 2009 che dico di far qualcosa. Nessuno si è mosso e ora è troppo tardi: rischiamo di perdere, oltre all’eccellenza del servizio, anche quei beni».
Federico Gottardo
25
3
Sergio Tamagnone
Maspoli polemico
«Siano i sindaci,
non la Provincia
a decidere
per i cittadini»
«Calligaro
assessore?
Una scelta
partitocratica»
■ «Lasciamo tutto com’è»: è la
“preghiera” di Sergio Tamagnone, sindaco di Poirino e tra i promotori di una proposta che guarda a «limitare i danni» delle leggi
nazionale e regionale che eliminano i Consorzi, commissariandoli dal 1 aprile e cancellandoli dal
gennaio 2012. Con la norma vengono soppresse Autorità d’ambito e
Consorzi, affidando le competenze alle Province. Finora le prime
si occupavano degli impianti, i secondi dei servizi di igiene urbana.
Tamagnone è dell’area Pdl, ma
va contro le decisioni di Regiont
e governo: «Non ci sta bene come
sono pensate le nuove norme. Per
questo ho proposto d’inserire il concetto di “aree omogenee”, come
potrebbe essere il
Chierese: la speranza è che questi nuovi organismi possano avere poteri, per esempio, su tariffe e frequenze di
passaggio, in mo- Sergio
do che rimania- Tamagnone
mo noi sindaci e
non la Provincia a decidere per i
nostri cittadini. Auspichiamo che
questa proposta venga inserita in
un emendamento prima dell’approvazione definitiva della legge
da parte del Consiglio regionale».
Tamagnone è molto critico: «Vogliono dare competenze alle Province, in modo che sia più difficile
sopprimerle. Però così le tolgono a
noi, creando molti problemi. Inoltre molti Comuni del Chierese hanno anticipato soldi al Consorzio: 4
milioni in totale, 2 e mezzo solo da
Chieri. Per questo, come assemblea
dei sindaci, abbiamo approvato una mozione per chiederne la restituzione al commissario che arriverà ad aprile».
■ «Calligaro è incompetente». «E
Maspoli è un comunista». E’ bagarre in Consiglio sulla nomina
del nuovo assessore all’ambiente
Arturo Calligaro, sostituto del dimissionario Marco Astolfi.
Il consigliere del Pd Antonio
Maspoli, in un question time, critica la scelta di Calligaro, moncalierese e leghista: «Il vostro partito parla tanto di territorialità e poi
nominate una persona che non è
di Chieri e che non ha le competenze tecniche sulle tematiche ambientali. La Lega urla da sempre “Roma ladrona” e “partitocrazia”, ma
quando si passa dall’altra parte
si seguono le stesse logiche che si
criticano: la politica rende tutti uguali».
Calligaro preferisce non rispondere, ma ci pensa Gian Pietro Toaldo, consigliere leghista,
a scagliarsi contro il consigliere
di opposizione: «Io non mi sarei
mai permesso di giudicare un assessore senza conoscerlo e di dire
che non ha le capacità per ricoprire quel ruolo. La nomina di Calligaro è decisione del sindaco e del
partito. L’atteggiamento di Maspoli è arrogante e comunista».
Ribatte il consigliere del Pd:
«Non facciamone una questione
personale. Io non ho dato del fascista a nessuno e non mi prendo del
comunista da uno della Lega. Inoltre io non lo sono mai stato, quindi informatevi prima di parlare».
Il Consiglio continua fra insulti e attacchi: Toaldo prova a ribattere, «Stai zitto, fammi parlare»,
urla Maspoli, mentre dai banchi
del Pdl si sente «Stai zitto lo dici
a tua sorella!». Poi il consigliere
Pd conclude: «Con queste risposte
avete confermato i miei timori, cioè
che la nomina di Calligaro non è
stata una scelta per il bene della
città ma solo per questioni politiche».
Rassegna stampa
Marzo 2011
Comune di Poirino
24 NEI DINTORNI
CORRIERE DI CHIERI
Venerdì 25 marzo 2011
TAGLI PESANTI - Gli alunni dei Favari dovranno pagare il trasporto fino in centro
Poirino colpisce le partite Iva
Addio scuolabus per le cascine
POIRINO I lavoratori autonomi
sono esclusi dalle fasce minime; aumenta il costo della mensa; chi abita in cascina dirà addio allo scuolabus. E il pullmino sarà a pagamento per tutti
gli alunni dei Favari, che il
prossimo anno saranno obbligati a frequentare le aule del
concentrico quando la scuola
chiuderà per lavori.
Il Comune ha abbassato la
mannaia sulle scuole poirinesi. Tutti i consiglieri, ad eccezione del gruppo “Poirino è viva”, hanno approvato le modifiche di alcune regole per l’accesso ai servizi scolastici, e la
Giunta ha preso provvedimenti che graveranno in modo deciso sulle famiglie.
«Lo Stato ha tagliato i trasferimenti di 180.000 euro su un totale di 800.000 euro – spiega Alessandra Sferra, responsabile
dell’ufficio comunale ai servizi scolastici – Mancando nuove
entrate ed essendo aumentato il
numero degli abitanti in paese,
la soluzione presa è stata quella di aumentare le tariffe».
Il Comune ha agito usando
diverse leve. La prima è quella
di escludere i lavoratori autonomi dalla fasce minime di pagamento di qualsiasi tariffa, indipendentemente dal reddito
dichiarato. Nessuna differenza quindi tra il figlio del notaio
e quello del ciabattino o dell’agricoltore.
Perché? «È presumibile che
chi ha una partita iva abbia un
tenore di vita tale da consentirgli di pagare più della tariffa
minima - risponde il sindaco
Sergio Tamagnone – Comun-
que, se ci saranno casi particolari in cui è certificato che il lavoratore autonomo è in situazione di bisogno, valuteremo la
singola situazione».
Come dire: non crediamo che
tutti i lavoratori autonomi che
oggi godono di tariffe agevolate se le meritino. Che l’Italia sia
il paese degli evasori fiscali
non è un mistero, ma la decisione non mancherà di suscitare discussioni. Oltretutto, per
escludere dalle fasce agevolate
è sufficiente che anche uno so-
lo dei due genitori abbia la partita iva. Non solo: la decisione
è retroattiva; verrà applicata
anche ai pasti consumati in
mesa da inizio gennaio.
Ma non è l’unica leva impugnata dalla Giunta per recuperare i soldi che il Governo nazionale non manda più. A partire da aprile, infatti, la tariffa
minima della mensa passa da 1
euro a 2,50 euro, e le stesse cifre varranno per il prossimo
anno. Per chi ha un’Isee superiore ai 5000 euro (e per i lavo-
Alessandra Sferra
L’Unità sui banchi di scuola
Poirino organizza gite e concerti per gli alunni
POIRINO Giochi, gite, disegni e concerti: l’Unità
nimenti che hanno animato l’Unità d’Italia, le
d’Italia si studia e si festeggia sui banchi di scuo- classi quarte e quinte parteciperanno anche a
la. Le tre scuole elementari poirinesi hanno ini- due uscite didattiche. La prima a Santena per il
ziato a febbraio un percorso didattico in colla- “Giocavour”, una giornata alla scoperta della
borazione con la sezione poirinese degli alpini villa e del parco di Camillo Benso, con tanto di
Ana, che si concluderà venerdì 20 maggio con u- gioco finale con quiz e prove di abilità. La sena grande festa in piazza Italia.
conda gita invece porterà i bambini nella ToriNelle settimane passate le “penne nere” in no Risorgimentale, con un occhio di attenzione
congedo hanno visitato tutte le
a Palazzo Madama e alla caserclassi e raccontato sia la storia
ma Taurinense, dove ci sarà l’edel Risorgimento che la loro e- IL 20 MAGGIO
sposizione dei disegni sulla fansperienza militare, mostrando la
fara realizzati dai ragazzi.
divisa e il cappello che li distinProprio la musica è un altro
gue.
tassello importante del percorso
Questi incontri serviranno
seguito a scuola. Le maestre di
per preparare disegni, cartellomusica hanno insegnato a tutti
ni, testi e racconti inventanti che
l’inno di Mameli e altri brani delabbiano come tema il Risorgimento e i suoi pro- la tradizione come “Sul cappello” e la “Canzotagonisti. Tutti gli elaborati verranno esposti ne del tricolore”. «Questi brani sono stati cantadurante la festa del 20 maggio e quelli più belli ti dai ragazzi lo scorso 11 marzo al salone Italia
ed originali saranno premiati dall’associazione – ricorda la maestra Anna Maria Gioda - quanalpini con libri e gadget tricolori.
do abbiamo assistito al concerto della fanfara
Per meglio conoscere i personaggi e gli avve- Montenero».
Penne nere in festa
in piazza Italia
ratori autonomi) il costo del pasto è invece di 4,75 euro. A questi prezzi bisognerà aggiungere 0,50 euro a pasto per pagare
gli educatori che sorvegliano i
bambini durante il pranzo, come già accade quest’anno.
Cambi drastici anche per
quanto riguarda il servizio
scuolabus. A partire dal prossimo anno i tragitti saranno solo due: Marocchi–Poirino e Favari–Poirino concentrico.
Niente pullmino per chi abita
nelle cascine: bisognerà porta-
PRALORMO
I giovani e il lavoro
In Comune
incontro formativo
PRALORMO Idee per la formazione e per il lavoro. Se ne parlerà mercoledì 30 marzo a Pralormo, in una conferenza organizzata dal Comune alle 20,45
nella sala consiliare di via Umberto I. Il tema sarà “Altre opportunità di formazione e canali di inserimento lavorativo”. Donatella Grosso illustrerà tutte le informazioni riguardanti la formazione professionale, i corsi post-diploma
e di Ifts, l’istruzione formativa
tecnica superiore. La relatrice
proporrà inoltre un quadro generale dei servizi che a livello
locale si occupano di inserimento lavorativo. L’incontro è
gratuito: maggiori informazioni allo 011-948.11.03 oppure [email protected].
re lo scolaro a scuola con la propria auto o portarlo almeno alla fermata più vicina.
«Non possiamo più fare percorsi personalizzati – è chiaro
Tamagnone – I bambini delle
cascine che usano questo servizio sono una trentina, ma i costi sono elevati e dobbiamo tagliare. Nel futuro vedremo cosa
riusciremo a fare». Con questa
decisione è stato calcolato che
i chilometri percorsi settimanalmente dai pullman scenderanno da 1.300 a 500.
I disagi riguardano però anche i bambini di frazione Favari-Avatanei, perché dal prossimo anno saranno obbligati a
frequentare la scuola a Poirino a causa degli interventi di
ristrutturazione della scuola.
«Chi vorrà utilizzare il servizio
scuolabus diventerà un utente
a tutti gli effetti e dovrà quindi
pagare la tariffa prevista – fa i
conti Alessandra Sferra – Il servizio non potrà però essere utilizzato dai bambini della materna: in questo caso servirebbe
una figura di accompagnamento e non ci sono i soldi per pagarla».
In un’ottica di ricerca di entrate, dal prossimo anno diventerà a pagamento anche il pulmino giallo comunale, spesso
usato dalla scuola per le gite a
corto raggio. Da settembre il
costo sarà di 1 euro a bambino.
Se da una parte il Comune è
obbligato ad aumentare le tariffe, dall’altra deve operare dei
tagli. I primi a farne le spese
sono gli alunni con handicap
che nel 2011/2012 vedranno diminuite le ore di presenza degli educatori che si alternano
in classe con gli insegnanti di
sostegno: il budget comunale
per pagare queste figure scende da 183.000 euro a 150.000 euro.
Tagli totali invece per quanto riguarda il prescuola e le attività integrative ai Marocchi
e ai Favari-Avatanei: se i genitori vorranno avvalersi di questi servizi, dovranno pagare il
loro costo al cento per cento.
Moreno Strazza
FRANE A POIRINO
POIRINO Chiusa strada Rivo di
Banna, quella che inizia prima del
ponte, costeggia il torrente e arriva dopo circa tre chilometri a
sud dei Marocchi. Franati trenta
metri della strada Riva di Banna
verso Tetti Battuti a sud del concentrico. Questi gli strascichi dell’esondazione del torrente dopo i
nubifragi della scorsa settimana.
Strada Rivo di Banna non serve abitazioni, ma solo terreni agricoli. «Questi si possono raggiun-
26
Strada Riva chiusa
e limitazioni
per i mezzi pesanti
gere ugualmente accedendo da
strade laterali, sia pure facendo giri più lunghi», spiega il geometra
Piero Becchio, dirigente dell’ufficio tecnico comunale. C’era già
stata una frana l’anno scorso ed il
Magistrato del Po aveva stanziato
150.000 euro per il ripristino. «Purtroppo non è stato fatto ancora nulla e noi direttamente non possiamo
intervenire».
Sulla strada verso i Tetti Battuti è stato posto il divieto di transito per i mezzi di peso superiore ai
30 quintali. «I trenta metri di frana sono a filo della banchina. E’
un cedimento vicino a quello d’un
paio d’anni fa. Dovremo rinforzare la massicciata». Quando? «Prima dobbiamo trovare i fondi...».
Rassegna stampa
Marzo 2011
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
Venerdì 25 marzo 2011
NEI DINTORNI
POIRINO - Chiesti due anni per l’albugnanese Alberto Rovere. Attestò i requisiti?
Consulente nei guai per una firma
sul traffico di rifiuti a Cascina Rubina
POIRINO Di chi è quella firma? Il
POIRINO
Parte il nuovo corso
per crocerossini
Nuova linfa per la Croce Rossa
poirinese: lunedì partirà il nuovo
corso per volontari del soccorso,
con 12 partecipanti che andranno ad aggiungersi agli attuali
119 in servizio. Per circa quattro
mesi i futuri “crocerossini” seguiranno le lezioni presso la sede di via Indipendenza 48, tenute dai monitori, formatori e ispettori del gruppo poirinese. Le
lezioni saranno tutti i lunedì e i
giovedì dalle 20,30 alle 22,30.
Al termine, i volontari saranno
pronti per salire sulle ambulanze sia per il trasporto dei pazienti da un ospedale all’altro,
sia per intervenire nel caso di emergenze segnalate dal 118. Le
iscrizioni non sono ancora chiuse, basta rivolgersi in sede o
contattare lo 011-945.24.44.
VILLANOVA Passare il sabato in
fabbrica a lavorare. Lo chiede la
Util per soddisfare un picco di
commesse. Ma i suoi 407 lavoratori rifiutano: chiedono più incentivi economici. I dirigenti non ci
stanno e minacciano di portare le
produzioni altrove. Non solo: da
lunedì 12 lavoratori verranno
messi in cassa integrazione e ieri
la reazione è stata un’ora di sciopero per ogni turno. Diventa così
più duro il braccio di ferro quello
che va avanti dal 26 gennaio. Le
ultime puntate si sono giocate lunedì e martedì: «Se i lavoratori non
acconsentono, non faremo accordi
consulente albugnanese Alberto
Rovere si sta giocando una condanna a due anni per truffa sull’autenticità della firma, che ha
consentito a Stefano Baussano di
avviare il traffico di rifiuti stipati a Cascina Rubina, alle porte di
Poirino. Due sono infatti gli anni
richiesti dal pm Padalino al processo, che mercoledì ha avuto come protagonista la difesa di Rovere, 64 anni, affidata all’avvocato Francesco Romeo.
Il caso era esploso a febbraio
del 2008, quando i rifiuti ammassati avevano cominciato a riversarsi in strada e sui terreni confinanti. Le indagini hanno permesso di fare luce su una presunta associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti che venivano inviati a Poirino,
San Mauro e Caselle.
Al vertice del sodalizio c’era
Stefano Baussano, 55 anni, di
Leinì, imputato per associazione
a delinquere, truffa, raccolta di
rifiuti non autorizzata, traffico illecito, falsa attestazione e violazione dei sigilli. Titolare di una
ditta individuale, Baussano sarebbe riuscito a ottenere l’iscrizione all’albo dei gestori ambientali producendo documenti contraffatti, grazie ai quali avrebbe
poi cominciato a trattare carichi
di materiali provenienti da tutta
Italia, in particolare dalla provincia di Lecce.
Determinante sarebbe stato il
ruolo di Rovere che avrebbe «falsamente attestato per la ditta
Baussano la sussistenza dei requisiti e della conformità alle norme
tecniche previste dai decreti ministeriali in materia di gestione dei
rifiuti, facendo così ottenere alla
stessa ditta le necessarie autorizzazioni».
L’ingegnere di Albugnano ha
sempre affermato la sua innocenza, ribadita dall’arringa dell’avvocato Romeo: «Secondo l’accusa
Cascina Rubina e i detrini ancora depositati nell’aprile scorso
avrebbe presentato una falsa relazione tecnica, ma la firma su quel
foglio non è sua. Nel corso del processo abbiamo anche chiesto una
perizia calligrafica, che però non
è stata ritenuta necessaria dal Tribunale».
Per il pubblico ministero il
coinvolgimento di Rovere sarebbe comunque desumibile anche
da altri elementi che attestereb-
bero l’effettiva collaborazione con
la ditta di Baussano, per il quale
è stata invece chiesta una condanna a 6 anni e mezzo di carcere.
Nel frattempo, è già stato condannato a 3 anni di reclusione
(con rito abbreviato) Federico Castoldi, 47 anni, amministratore unico della Crioengineering, la ditta che alla fine del 2007 aveva preso in affitto i magazzini di Casci-
Util: braccio di ferro sul sabato lavorativo
Impennata di commesse, disaccordo sull’incentivo a Villanova
– è fermo Tino Camerano, sindacalista della Cisl – Martedì l’incontro è stato sospeso perchè Util non
ha accettato le nostre condizioni».
Dopo un anno di cassa integrazione, lo stabilimento di via Giovanni XXIII ha ricominciato a ingranare: «Il piano industriale 2011
prevede una produzione di 170 milioni di piastrine, la parte metallica delle pastiglie dei freni – spiega
Vito Carelli, rappresentante Cgil
– Ci sono dunque buone prospettive: 40 milioni di pezzi in più rispetto al 2010». Per questo sarebbe necessario lavorare su 18 turni anziché 15, includendo anche il sabato: «L’azienda chiede flessibilità per
5-6 mesi – riporta Carelli – L’orario sarebbe sempre di 40 ore a settimana spalmate su 6 giorni e il sabato faremmo 6 ore».
Il che è un disagio: «C’è chi deve badare ai figli e non sa come sistemarli. Poi ci sono una settantina di lavoratori trasferiti a Villanova dallo stabilimento di Pianezza, chiuso nel 2010, la ditta per loro ha messo un pullman, ma avrebbero da percorrere circa 150
chilometri tra andata e ritorno».
Perciò i dipendenti chiedono
degli incentivi: «L’azienda sareb-
be d’accordo a pagare 8 ore invece
di 6. Noi abbiamo chiesto una maggiorazione in base al turno: chi fa
il primo riceverebbe 25 euro, il secondo 40 euro e il terzo 60 euro». Ma
Util punta al ribasso: ha proposto
15, 30 e 45 euro.
Il sabato lavorativo dovrebbe
cominciare da aprile, ma ormai
non sarà possibile: «Se si dovesse
trovare l’accordo si potrebbe parti-
25
na Rubina, a Poirino. Per gli inquirenti era l’ intermediario della ditta Baussano e sarebbe stato
lui a individuare il sito poirinese
contrattando con il proprietario,
Filippo Gariglio, una delle vittime di tutta questa vicenda.
La Crioengineering avrebbe
dovuto trattare piccoli carichi di
plastica e legno, ma in pochi giorni riempì il magazzino di semilavorati provenienti da cantieri edili. Dopo qualche mese un’altra
ditta poirinese che si occupava
dello smaltimento dei rottami ferrosi cominciò a reclamare lo spazio che si era riservata e così parte dei rifiuti venne ammassata sul
retro dell’impianto, riversandosi
poi sui terreni confinanti e sulla
strada.
Intervennero il Comune, l’Arpa, la polizia municipale e arrivarono anche i carabinieri del
Noe. Partì un esposto per violazioni delle concessioni autorizzative, ma subito si intuì che c’era
sotto qualcosa di più grosso.
Oltre a Rovere e Baussano sono finiti sul banco degli imputati anche il consulente Diego Mariuzzo, torinese di 56 anni, Potenzo e Giuseppe Ferrara, 70 e 51 anni, imprenditori di Rivoli, Antonio Izzo, 40enne di Gassino e Giuseppe Bettelli, 44 anni, di
Formigine, rispettivamente mediatore e consigliere della Bettelli Recuperi di Modena. Rischiano dai 2 ai 5 anni di carcere.
Massimo Massenzio
re a maggio o giugno, per poi fermarsi a luglio e agosto e riprendere a settembre».
Ma i lavoratori non mollano,
sebbene rischino di perdere delle
occasioni: «Se accettiamo si potrebbero ridimensionare gli esuberi nel
settore ganasce, che resta sofferente
- informa Carelli - Non solo: i dirigenti potrebbero confermare 6 contratti a termine e assumere 12 persone oltre i 407 addetti».
Una scelta difficile dunque:
«L’azienda fa pressione. Se i pezzi
non saranno prodotti qua, potrebbero andare in altre aziende».
Federica Costamagna
20% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20%
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27
Rassegna stampa
Marzo 2011
Comune di Poirino
32 NEI DINTORNI
CORRIERE DI CHIERI
Venerdì 25 marzo 2011
FESTA PER I 150 ANNI DELL’UNITA’
De Gregori e l’alzabandiera
con gli alunni castelnovesi
CASTELNUOVO Poesie e canti da
I bambini delle scuole dell’infanzia di Castelnuovo hanno dato vita al tricolore con i loro grembiulini per la celebrazione dell’Unità d’Italia
Manzoni a De Gregori, alzabandiera, sfilata con più di 350 tricolori e i classici discorsi di rito. Erano in 600 i ragazzi delle scuole
che hanno festeggiato venerdì i
150 anni dell’unità d’Italia.
Partendo da ciascun istituto,
gli studenti hanno raggiunto piazza Don Bosco per l’alzabandiera
delle 10. Per l’occasione, il capo
gruppo Alpini, Felice Andriano,
ha suonato la tromba. Subito dopo il discorso del sindaco Giorgio
Musso ai giovani e la recita di poesie e canzoni da parte dei ragazzi,
con approfondimenti su personaggi come Goffredo Mameli, Giuseppe Mazzini, Carlo Pisacane, i fratelli Bandiera… I giovani sono stati coordinati dalla Residenza teatrale dal Po al Monferrato, sotto
la regia di Luciano Nattino, mentre le bandiere sono state donate
dal Lions Club Basso Monferrato
Astigiano Cocconato-Montiglio,
rappresentato alla cerimonia dal
presidente Edi Razzano.
Castelnuovo dà l’addio
al parroco don Burzio
«Nella sofferenza ha trovato la pace»
✹
CASTELNUOVO
IN BREVE
COLLE DON BOSCO
DON RICCA PARLA
SU GIOVANI E DISAGIO
Giovedì 31 marzo il cappellano
del carcere minorile di Torino,
don Domenico Ricca, parlerà di
giovani in difficoltà al Colle Don
Bosco nella serata intitolata “Educare i ragazzi in contesti di
disagio: percorsi di normalità”.
L’incontro fa parte del ciclo di
cinque incontri rivolti ai genitori
con gli interventi di altrettanti
esperti, che si tiene ogni ultimo
giovedì del mese fino al 26
maggio
Il 28 aprile sarà la volta della
docente Cristina Boero parlare
di educazione sessuale nell’incontro “Il tam tam degli affetti.
Genitori in prima linea: educare
la sessualità”. Il ciclo si concluderà il 26 maggio con don Luigi
Ciotti, presidente del Gruppo Abele di Torino, che interverrà sul
tema “Gli adulti e l’educazione
alla cittadinanza e alla legalità”.
Le conferenze, a ingresso gratuito, si svolgono in orario
20,30-22,30.
IN MUNICIPIO
MUTUO SOCCORSO
E GARIBALDI IN MOSTRA
Sarà visitabile fino a domenica
3 aprile la mostra “I mille ricordi: Garibaldi nelle società di
mutuo soccorso”, ospitata all’interno del municipio di Castelnuovo, in via Roma 14. La
galleria è aperta al pubblico in
orario 9-12 e 14-17 nei giorni
feriali e 10-12 di sabato e domenica. In mostra documenti
che evidenziano e testimoniano
lo speciale rapporto tra Garibaldi e le società mutualistiche di
tutta Italia.
IN CANTINA
PRANZO SELF SERVICE
E MUSICA LATINA
Cioccolato, miele e vino, faranno “Dolce primavera” dalle 10
di domenica alla Cantina sociale
Terre dei Santi (via S. Giovanni,
6). Kermesse enogastronomica
in collaborazione con l’associazione When The Saints e la pro
loco. Degustazioni, visite guidate gratuite e laboratori per adulti e bambini con il cioccolato. Area “Babybirba” dedicata
ai più piccoli e pranzo self-service per 15 euro a cura della pro
loco a partire dalle ore 12
(informazioni e prenotazioni
entro sabato al 011-987.61.17
oppure 366-11.11.944). La
giornata si chiuderà con la musica latino-americana di “Contigo en la distancia” dalle 17,30.
CASTELNUOVO «A chi andava a
trovarlo diceva che Dio aveva
fatto il miracolo, donando pace
al suo cuore e al suo temperamento».
Il paese ha dato martedì l’addio a don Franco Burzio. Dopo
tredici anni alla guida della
parrocchia, sabato la malattia
l’ha vinto all’età di 59 anni nella casa dell’Istituto Salesiano
del Colle Don Bosco. Il male,
che si era manifestato un anno
fa, lo aveva costretto ad abbandonare le attività parrocchiali da tempo e nell’ultimo mese
di vita lo aveva portato alla cecità.
Il funerale è stato celebrato
nella basilica superiore del
Colle dall’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, in presenza di circa 1000 persone. Poi la
salma è stata accompagnata in
paese da confratelli, amici, parrocchiani e rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, fino alla chiesa dei Santi Castelnovesi, prima dell’ultimo
viaggio fino al camposanto alle porte del paese.
In paese la cerimonia funebre è stata accolta da centinai
di persone, fra cui i giovani dell’oratorio e della pro loco, il sindaco e i consiglieri comunali,
gli insegnanti e i ragazzi delle
scuole elementari e medie.
A causa della lunga malattia, la parrocchia non si è trovata del tutto impreparata di
fronte alla scomparsa del suo
parroco. Era stata affiancato
da settembre da don Silvio Gignone, ora nominato amministratore parrocchiale fino a
che il nuovo parroco non verrà
nominato dal superiore religioso della congregazione salesiana, don Stefano Martoglio, in
accordo con l’arcivescovo di
Torino.
«Il mio primo pensiero di don
Franco è come salesiano - lo ricorda don Gignone - Don Franco aveva circa dieci anni più di
me… Da giovane lo ricordo con
gli amici, come brillante e creativo. Quando andai a guidare
l’oratorio di San Paolo a Torino, nel 1985 era andato via da
poco e sentivo ancora raccontare di lui».
Don Burzio era nato a Poirino il 29 maggio del 1952 da Tommaso e Margherita Fabaro,
quinto di sette fratelli. Un ragazzino vivace. Con uno dei
fratelli frequentò le scuole medie all’istituto S. Luigi di Chieri, maturando l’idea di seguire il cammino di san Giovanni
Bosco. Da qui l’approdo nel
1969 al noviziato di Pinerolo
Monte Oliveto, con la prima
professione religiosa nel 1970.
Dopo gli studi filosofici e il
tirocinio, comincia gli studi di
teologia e completa la sua formazione con la laurea in pedagogia a indirizzo filosofico all’Università di Torino. Ordinato sacerdote, viene mandato a
Don Franco
Burzio si è
speso anche
per i giovani,
scendendo
in strada
con loro
al carnevale
avvolto
nella bandiera
pacifista
del Sermig (a
destra)
San Benigno come consigliere
della scuola media nel primo
biennio degli anni ‘80. Poi gli
incarichi a Torino nell’oratorio di San Paolo e dal 1985 al
1991 a Lombriasco come insegnante e animatore del biennio.
«Un momento in cui crebbe la
mia stima per lui fu quando
partì per la Nigeria, nel 1991 - riprende don Gignone - Essere
missionari, per me, è il coronamento della vita salesiana». Ma
nel 1994 la salute costringe il
sacerdote poirinese a rientrare in Italia per la prima volta.
Dopo la parentesi di un anno
come parroco di Olcenengo, vicino a Vercelli, torna in Africa al “Don Bosco trining center” di Ondo. Ma il suo destino
non è lì: nel 1996 deve rientra-
re definitivamente in Italia.
Fino al ’97 è aiutante in parrocchia a Riva e l’anno dopo gli
viene affidata la parrochia castelnovese, in sostituzione di
don Flaviano Spagnolo. Nel
2003 viene chiamato a coordinare anche l’Unità Pastorale
come moderatore. Ed è nella
parrocchia di Castelnuovo che
don Franco spende il resto delle sue energie fino alla fine dei
suoi giorni «con intelligenza e
passione», come lo ricorda il direttore del Colle, don Sergio
Pellini.
«Nell’estate scorsa sono andato varie volte a trovarlo all’ospedale Cottolengo e alla Molinette. Trovavo un uomo sereno,
che lottava contro il tumore - ricorda don Gignone - La prospettiva era la guarigione, di torna-
re a disposizione della missione che il Signore gli aveva dato.
Fino a quando i medici gli hanno detto che la medicina aveva
fatto tutto quel che poteva, ha
continuato a lottare. Quando il
mio superiore, don Martoglio,
mi ha inviato ad aiutarlo come
viceparroco, don Franco mi ha
incoraggiato e sostenuto. Ho cercato di confrontarmi il più possibile con lui e ho trovato sempre tanta lucidità nelle indicazioni che mi dava».
Don Pellini, ripensa al carattere forte, a volte anche ruvido di don Burzio: «Ironizzando su se stesso, gli ho sentito dire che la sofferenza lo aveva “veramente moderato”...».
Una settimana prima che
morisse, don Gignone era solo
con lui: «Gli ho riferito che qual-
Don Burzio: la comunità per ragazze madri
e l’amore per il patrimonio storico-religioso
«E’ stato un uomo genuino e sincero». «E ha sostenuto noi giovani»
CASTELNUOVO Una presenza forte e attenta. Dipingono così la figura di don Franco Burzio ora
che ha finito la sua missione di
parroco. «Un sacerdote forte, genuino e sincero, proveniente dalla
nobile e civiltà contadina - lo descrive il sindaco Giorgio Musso Abbiamo avuto un rapporto dialettico e direi improntato alla "piemontesità", fatto di concretezza e
praticità delle cose quotidiane».
Don Burzio ha messo in campo restauri nel vasto patrimonio
di chiese e di cappelle campestri.
Ha rinnovato la chiesa dei Santi
Castelnovesi. L’ultimo progetto
al quale si era dedicato è stato proprio la ristrutturazione e la nascita di un’area museale nella
cripta della chiesa di Sant’Andrea, anche in vista delle celebrazioni dei 150 anni dalla mostre di
San Giuseppe Cafasso, che si sono tenute da poco.
Ma soprattutto don Burzio potrà essere ricordato come pastore della difficile Castelnuovo di inizio millennio, con flussi di nuova popolazione che hanno inciso
sulla composizione sociale. Ca-
stelnuovo non è più il tranquillo
paesone di campagna.
E il parroco ha seguito la parabola innovando la presenza della
Chiesa, per esempio con la Comunità Anna e Marco per l’assisten-
28
za alle ragazze madri, fortemente voluta come impegno sociale,
senza fermarsi davanti alle ruvide diffidenze iniziali di parte della popolazione.
E poi l’impulso all’organizza-
cuno mi ha detto che abbiamo
pregato tanto e il Signore non
ci ha ascoltato. Don Franco mi
ha subito risposto: "No, il Signore vi ha ascoltato: mi ha fatto la
grazia della serenità e della pace" – ripercorre accorato - A tutti quelli che lo hanno visitato gli
ultimi giorni ha detto proprio
così. E son passate davvero tante persone».
Gli ultimi momenti di vita
sono trascorsi nella casa salesiana del Colle, accanto ai familiari, ai confratelli e al direttore don Pellini. «Nell’ultima
ora e mezza abbiamo tenuto le
sue mani. Mentre pregavamo,
ha cessato di respirare. Aveva
finito la lunga sofferenza. In noi
c’era la certezza che era andato
nella casa del Padre».
Maria Savino
zione della comunità parrocchiale con una rete di formazione catechistica, assistenza ai giovani
nell’oratorio, con le Missioni, la
Caritas e i cori parrocchiali. «Ha
costituito una base eccezionale dell’opera parrocchiale in paese», soppesa il sindaco.
Anche i giovani dell’oratorio e
della pro loco gli erano affezionati: «Don Franco era il primo sostenitore della nostra associazione - lo
ricorda Ylenia Carlucci, a capo
della giovane pro loco - Noi lo ricordiamo con tanto affetto a partire dal presepe vivente del 2009.
Nevicava tanto ed eravamo tutti a
Madonna del Castello a guardarci gli uni con gli altri. Volevamo
gettare la spugna. Poi arrivò don
Franco e ci disse... forza ragazzi,
mica vorrete arrendervi per la neve dopo tutto il lavoro che avete già
fatto! Fu un bellissimo presepe».
Quest’anno pioveva, ma nessuno si è fermato a chiedersi se annullarlo o meno: «Avevamo ancora in mente le parole di don Franco. Proprio il 24 dicembre ci ha
chiamato. La voce era diversa, piena di sofferenza. Noi gli abbiamo
solo detto che quest’anno la pioggia non ci avrebbe spaventati.
“Stai tranquillo Don Franco”, gli
abbiamo detto, “che lo facciamo il
presepe vivente!”».
Rassegna stampa
Marzo 2011
SERVIZI
6
COMUNITÀ NAZIONALE – CELEBRAZIONI ALLA PARROCCHIA DI POZZO STRADA
Polacchi di Torino,
ora c’è il cappellano
Poletto.
Da quel momento tante cose
sono cambiate. Le suore sono
state licenziate dal loro incarico nella chiesa di San Giorgio e sono tornate in Polonia.
Così è cambiata anche la sede
delle nostre funzioni liturgiche. Le celebrazioni adesso
avvengono nella parrocchia
della Natività di Maria Vergine, in via Bardonecchia n.
161, Pozzo Strada – Torino.
Ogni domenica alle 16 viene celebrata l’adorazione del
Santissimo Sacramento in
lingua polacca. Siccome molti Italiani partecipano a questa funzione liturgica, alcune
riflessioni sono presentate in
lingua italiana. Alle 16.30 è
celebrata la Messa in lingua
polacca.
Il 1° marzo 2011 mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di
Torino con speciale decreto
ha nominato il sottoscritto,
sacerdote polacco della diocesi di Lublino, Cappellano
per i fedeli cattolici di lingua
polacca appartenenti al rito
latino presenti nel territorio
dell’Arcidiocesi di Torino. La
mia abitazione è presso la
parrocchia di Cambiano, via
San Francesco D’Assisi, 2 –
tel. 011.9440189.
Insieme alla comunità polacca desidero qui ringraziare
l’Arcivescovo mons. Nosiglia
per il decreto di nomina di
cappellano che rende ufficiale il lavoro pastorale per i
Polacchi. Siamo riconoscenti
DOMENICA, 27 MARZO 2011
Lutti
Don Franco Burzio
Tra i prossimi appuntamenti la preparazione per la beatificazione del Papa
La presenza dei Polacchi cattolici in Piemonte e a Torino
data da lungo tempo. Un
gruppo, numeroso, di circa
22 mila soldati dell’armata
polacca era di stanza presso
la tenuta Sabauda della Mandria di Chivasso negli anni
1918-1919. Alcuni di loro,
circa 130, riposano nei cimiteri di Chivasso e di La Mandria. Dopo la seconda Guerra
Mondiale, a Torino rimaneva un abbastanza numeroso
gruppo di Polacchi, dell’armata del Generale Anders,
che aveva conquistato Monte
Cassino. Ma in questo periodo non c’era una vita pastorale organizzata per i Polacchi.
Un terzo gruppo numeroso
di Polacchi veniva a Torino al
tempo di Solidarnosc, dopo il
1980. Ma una normale cura
pastorale per i Polacchi non
era organizzata. Soltanto in
tre occasioni durante l’anno,
veniva da Roma un sacerdote polacco per le funzioni liturgiche. Nel 1999 le Suore
Missionarie di Cristo Re sono
state incaricate di aiutare la
parrocchia di San Giorgio
a Torino e hanno iniziato a
cercare un sacerdote polacco,
per guidare la vita pastorale
dei Polacchi nell’Arcidiocesi
Torinese. Nel 2006 il Vescovo Karpinski, responsabile in
Polonia per la cura pastorale
dei Polacchi emigranti, mi
mandò a Torino. Lì la cura
pastorale per i Polacchi mi è
stata affidata dal cardinale
Comune di Poirino
anche a don Claudio Bertero,
parroco della Natività, che ha
messo la sua Chiesa a disposizione per le funzioni religiose. Si invitano cordialmente
tutti i Polacchi di Torino e
dintorni a partecipare con
i loro amici Italiani a queste
funzioni. In particolare si ricorda la celebrazione del 10
aprile 2011. In questa domenica cade il primo anniversario dell’incidente aereo vicino
a Smolensk e Katyn. A Katyn,
nel 1940, la Russia Comunista ha ucciso circa 24 mila
ufficiali dell’Armata Polacca.
Il Presidente della Polonia
Lech Kaczynski con sua moglie, tanti ministri, generali,
cappellani di varie religioni e
tanti diversi ufficiali, in tutto
96 persone, che si recavano a
onorare le loro tombe e a pregare per i caduti, nel 70° anniversario, sono morti vicino
all’aeroporto a Smolensk in
seguito alla caduta dell’aereo.
In questa particolare Messa
affideremo alla Misericordia
di Dio tutti questi morti e
quelli uccisi nel 1940 e pregheremo per la Polonia e per
la nostra fede. In tale celebrazione ci prepareremo anche
alla Solennità della beatificazione di Papa Giovanni Paolo
II. La Messa in lingua polacca
sarà celebrata nella chiesa della Natività di Maria Vergine,
via Bardonecchia n. 161, Pozzo Strada a Torino, alle 16.30.
don Casimiro GAJDA
Cappellano dei Polacchi di Torino
Don Franco nasce a Poirino
il 29 maggio 1952, in una famiglia religiosa di solide tradizioni che ha dato a Dio 7
figli. Don Franco era il quinto.
Nasce da papà Tommaso e da
mamma Margherita Fabaro,
che è morta tre anni fa. Era un
ragazzino vivace e con un fratello entra all’istituto S. Luigi
di Chieri per la scuola media.
In questo periodo matura l’idea di seguire don Bosco. Nel
settembre del 1969 approda al
noviziato di Pinerolo – Monte
Oliveto e completa il cammino del noviziato facendo la
prima professione religiosa il
l8 settembre 1970. Da Pinerolo va a Foglizzo per lo studio
della filosofia e vi rimane fino
al 1973. Completati gli studi
filosofici entra in tirocinio negli anni 1975-77 nelle case di
Lanzo prima e di Fossano poi.
Finito il tirocinio comincia gli
studi di teologia e frequenta la
Crocetta da esterno, dalla casa
di Valsalice . Qui rimane fino
al 1980. Durante gli studi di
teologia completa anche la sua
formazione intellettuale con
la laurea in pedagogia ad indirizzo filosofico all’Università
di Torino nel 1979.
Ordinato sacerdote viene
mandato a San Benigno come
consigliere della scuola media
negli anni 1980-82. Dall’82
all’85 è insegnante e incaricato
dei giovani all’oratorio del San
Paolo. Dall’85 al 1991 è a Lombriasco come insegnante e animatore del biennio. Qui porta
avanti anche il lavoro pastorale per i giovani a Moretta.
Nel ‘91 parte per le missioni
e va ad Akure per seguire l’oratorio e il centro giovanile.
Rimane fino al ‘94 e poi rientra in Italia per motivi di
salute. Nell’anno 1994-‘95
lo troviamo parroco ad Olcenengo, vicino a Vercelli, in
questa parrocchia che aiuta
partendo dalla comunità di
Vercelli. Dopo questa parentesi vercellese ritorna in Africa
e va ad Ondo come parroco
ed incaricato dell’oratorio.
Il nuovo passaggio in Africa
dura solamente un anno, ed
anche questa volta deve rientrare per motivi di salute in
Italia. Approda nel 1996 a Riva
presso Chieri come aiutante
in parrocchia nell’anno del
rientro dall’Africa e nell’anno
successivo 1997. Dal 1998 lo
troviamo parroco, incaricato
dell’oratorio ed il primo anno
anche direttore della comunità, allora separata dal Colle, di
Castelnuovo don Bosco. Nel
2003 sarà chiamato anche a
coordinare l’Unità Pastorale
come Moderatore facendosi
molto apprezzare da tutti i
parroci.
Qui don Franco fino alla fine
dei suoi giorni spende tutto se
stesso con intelligenza e passione. Qui Dio lo ha trasformato in pastore del suo popolo, un pastore che dà la vita
per il suo gregge e verso la fine
dirà con un po’ d’ironia che
la sofferenza lo ha veramente
moderato! Don Franco, a tutti coloro che andavano a visitarlo e che si lamentavano del
silenzio di Dio diceva che Dio,
invece, aveva fatto il miracolo
invocato: aveva donato la pace
al suo cuore e al suo temperamento; la pace che viene solo
da Dio in mezzo a tanta sofferenza che lui ha portato sulla
sua carne.
dei sacristi in preparazione alla
Pasqua. La giornata avrà inizio
alle 9 con una meditazione
a cura di padre Bruno Bordin, Missionario della Consolata. Si concluderà alle 16.
Per informazioni e iscrizioni:
339.1619911 o 348.1036489.
MONS. NOSIGLIA
In breve
PRESENTAZIONE
Questioni bioetiche
Il libro di Zeppegno
Il libro di don Giuseppe Zeppegno «La vita e i suoi limiti
– Questioni bioetiche» (ed. Camilliane) sarà presentato mercoledì 6 aprile alle 17.30 presso
la Facoltà Teologica di via XX
Settembre 83. Con l’autore interverranno don Franco Ciravegna, Maurizio Cardaci, Pier
Paolo Donadio. Moderatore
Enrico Larghero.
CON I MONACI DI BOSE
Quaresima
a San Lorenzo
Luciano Manicardi e Ludwig
Monti, monaci di Bose, guideranno il tradizionale ciclo di
Lectio divina quaresimale presso la chiesa di San Lorenzo,
piazza Castello. Sarà commentato ogni settimana il Vangelo
della domenica successiva. Appuntamento alle 21 nei giovedì
24 e 31 marzo, 7 e 14 aprile.
INCONTRO DI QUARESIMA
Mons. Nosiglia
con gli anziani
Lunedì 4 aprile si svolgerà,
presso il santuario di Maria
Ausiliatrice, l’incontro quaresimale con l’Arcivescovo mons.
Cesare Nosiglia, organizzato
dall’Ufficio Famiglia (Pastorale Anziani). Programma: alle
15 Rosario, alle 15.30 Messa
presieduta da mons. Nosiglia.
citylife
ALLA CONSOLATA
Ritiro sacristi
verso Pasqua
Giovedì 31 marzo al santuario
della Consolata si terrà il tradizionale ritiro inter-diocesano
29
PRESENTAZIONE
Volume postumo
di don Pollano
Il libro di don Giuseppe Pollano «In Gesù Cristo salvati dal
finito» (ed. Studium) sarà presentato lunedì 11 aprile alle 21
presso il santuario della Consolata. Interverranno don Dario Berruto, Rinaldo Bertolino
e Giuseppe Riconda. Moderatore don Ermis Segatti.
VIA CIALDINI
Lectio divina
missionaria
«La parola nello zaino» è il titolo di un ciclo di lectio divina
«missionaria» in programma
ogni secondo giovedì del mese
in via Cialdini 20 a cura del
Centro di Animazione Missionaria dei Missionari della Consolata. Appuntamento alle 21.
A VILLA SANTA CROCE
Formazione
per catechisti
Un Seminario di formazione
per catechisti presso la casa
si spiritualità dei gesuiti Villa
Santa Croce (San Mauro Torinese) prosegue sabato 26 marzo, 2-9-16 aprile dalle 9 alle 16
sul tema «Conoscere e utilizzare la Bibbia – Introduzione alla
Sacra Scrittura e incontri con
i testimoni», a cura di padre
Lorenzo Gilardi. Per informazioni: tel. 011.8221565.
Vangelo
della domenica
Ogni settimana mons. Cesare
Nosiglia commenta il Vangelo
della domenica su Telesubalpina nell’ambito della trasmissione «La Chiesa nella città»:
appuntamento il giovedì alle
19 con repliche sabato alle
13.30 e domenica alle 8.30.
GIORNATA NAZIONALE
Piante di ulivo
per l’Unitalsi
Sabato 2 e domenica 3 aprile
in oltre tremila piazze italiane
tornano le piantine d’ulivo per
la Giornata Nazionale Unitalsi, giunta alla sua decima edizione. «Per te un piccolo gesto,
per loro un grande dono» è lo
slogan che accompagna questa
iniziativa promossa sull’intero
territorio nazionale, al fine di
far conoscere l’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto
ammalati a Lourdes e santuari
internazionali) e raccogliere
fondi per la realizzazione dei
numerosi progetti realizzati dall’associazione a favore
di chi è nel bisogno. L’elenco
delle piazze dove acquistare le
piantine d’ulivo, anche a Torino, è consultabile sul sito internet www.unitalsi.info.
CON MARIO BIANUCCI
Radici cristiane
su Radio Nichelino
Radio Nichelino propone un
ciclo di trasmissioni a cura di
Mario Bianucci su «La evangelizzazione delle Chiese cristiane nel primo Millennio – Le
radici cristiane dell’Europa».
Va in onda il sabato alle 17.35.
Repliche domenica alle 9.40.
Rassegna stampa
Marzo 2011
CORRIERE DI CHIERI
Martedì 29 marzo 2011
Comune di Poirino
CHIERI E DINTORNI
5
STORIA - Applausi per lo spettacolo in Conceria
“Una Notte a Compiègne”
successo della contessa
CHIERI Successo per lo spettacolo Una Notte a Compiègne il
16 marzo in Conceria nell’ambito della programmazione del
150° Chieri.ITalia.
In scena, la fatidica notte durante cui Virginia Oldoini, contessa di Castiglione, convinse
Napoleone III a sostenere la
causa del Regno di Sardegna
che portò all’Unità d’Italia. L’iniziativa, organizzata dal Servizio promozione del territorio
e attività culturali, è stata rea-
lizzata da Itaca Teatro e dalla
Filarmonica Chierese: regia di
Marco Alotto, attori Marco Federico Bombi ed Arianna Abbruzzese, direzione musicale
del maestro Enrico Frezzato.
Dopo lo spettacolo cioccolata
calda per tutti offerta dal Comune con il Gruppo Alpini.
Grande interesse anche per
la presentazione del volume “Il
generale Avezzana, uomo del
Risorgimento”, avvenuta in
Comune.
Filarmonica in ‘tricolore’ posa con gli attori dello spettacolo “Una Notte a Compiègne” andato in scena in sala Conceria
Design e progettazione
nel futuro di Pininfarina
Cambiano, disimpegno dalla produzione
✹
BREVI
DAL CHIERESE
CAMBIANO
CANTI BIELORUSSI
AIUTANO CHERNOBYL
Musiche, canti e balli popolari della Bielorussia per aiutare i bambini
che ancora subiscono gli effetti del
disastro nucleare di Chernobyl.
Domani, mercoledì, alle 21 sul palco del Teatro Serenissimo andrà in
scena lo spettacolo del “Gruppo
folcloristico bielorusso Zaranatsy”.
Ingresso libero, per maggiori
informazioni: www.teatroserenissimo.it o 335-54.71.018.
La manifestazione è realizzata grazie alla collaborazione tra le associazioni “Aiutiamoli a sorridere” di
Chieri e “Insieme per un futuro migliore” di Minsk. «Con quest’attività facciamo sì che tanti bambini
bielorussi trascorrano con le nostre famiglie un periodo che va da
uno a tre mesi l’anno, distanti dalle radiazioni».
POIRINO
CON L’UNITRE
A VIGEVANO E PAVIA
L’Unitre poirinese ha organizzato
per domenica 10 aprile una gita
“Alla scoperta della provincia Italiana”, con meta Vigevano e Pavia.
Partenza alle 6,45 da piazza Morioni. Prima destinazione Vigevano
dove si visiteranno piazza Ducale,
il castello Visconteo Sforzesco e il
Museo della calzatura. Alle 12,30
pranzo in un locale della cittadina.
Poi la comitiva raggiungerà Pavia
per visitare la Certosa e il centro
storico. Rientro a Poirino previsto
per le 20. La giornata è riservata ai
soci. Iscrizioni entro il 2 aprile. Costo: 40 euro.
CAMBIANO Sempre più cervello,
sempre meno braccia nel futuro
di Pininfarina. Il consiglio d’amministrazione ha dato una sterzata decisa nella riunione del 23
marzo: vengono sciolte le joint
venture con Bolloré e con la Volvo.
Il significato è preciso: l’azienda di via Nazionale si disimpegna dalla produzione, per dedicarsi sempre più a design e progettazione nel suo centro engineering cambianese. E diventa
chiaro, a questo punto, che non è
più affidato all’auto elettrica il
compito di trainare Pininfarina
fuori dalla crisi emersa tre anni
fa. La scorsa settimana è stata infatti approvata l’offerta di Vincent Bollorè: 10 milioni di euro
per comprarsi il 50 % di Véhicules Electriques Pininfarina Bollorè sas, l società nata per realizzare la Bluecar. L’affare si perfezionerà nei prossimi 30 giorni.
Dunque, ora il finanziare francese può costruire l’auto elettrica con chi vuole. Non solo: la storica carrozzeria divorzia anche
dal partner svedese Volvo, a cui
nel 2013 cederà il 60 % di Pininfarina Sveriga Ab, la joint venture
creata nel 2003 e che produce la
Volvo C70.
Negli ultimi anni sindacati e
politici hanno spesso lanciato
l’allarme sul rischio di vedere
sfumare il progetto dell’auto elettrica, mentre Pininfarina aveva
confermato ogni volta la volontà
di andare avanti. Nel 2007 si pensava che la nuova vettura sarebbe stata costruita nei tre stabilimenti di Grugliasco, Bairo e San
Giorgio. C’erano obiettivi precisi: produrre 2.000 unità nel 2011,
altre 8.000 nel 2012 e 10.000 nel
2013, fino alle 60.000 a partire dal
2015.
Poi sono cominciati i segnali
in direzione opposta. La fabbrica di Grugliasco è stata ceduta
nell’ottobre 2009, insieme a 900
addetti, dall’imprenditore Gian
Mario Rossignolo. E le due fabbriche nel Canavese sono ferme
da quando sono terminate le commesse per Ford (a luglio) e per Alfa Romeo (a ottobre).
L’amministratore delegato Silvio Angori aveva annunciato la
sua strategia nel maggio 2010, durante la cerimonia per gli 80 anni dell’azienda: «Offriremo sempre più servizi di design industriale, continuando a giocare un ruolo chiave nel mercato globale come casa indipendente e partner innovativo con competenze uniche».
Non emergeva, però, un disimpegno così radicale dalla produzione: «In coerenza col piano industriale, proseguiremo l’impegno con la mobilità sostenibile, intesa sia come sviluppo e produzione di veicoli elettrici, auto e autobus - disse Angori - sia come
ricerca su componenti e materiali
alternativi».
La realtà è un’altra e ha cominciato a rivelarsi nei mesi succes-
Silvio Angori,
amministratore
delegato di
Pininfarina
sivi, quando la coppia Pininfarina-Bolloré è diventata un triangolo con l’inserimento della Cecomp. Sarà proprio la Cecomp di
La Loggia a costruire le vetture elettriche con Bolloré. Dove lo
farà? Nella fabbrica di Bairo, con
i suoi 57 dipendenti, che Pininfarina noleggerà fino al 2013. Bolloré ha infatti ottenuto la fornitura di 4.000 auto elettriche per
la Città di Parigi e non può più aspettare.
Se il progetto è di Pininfarina,
la fabbrica e i dipendenti sono di
Pininfarina, che bisogno c’è di
Cecomp? Probabilmente Pininfarina non ha i soldi da investire
nella produzione. E’ infatti ancora molto pesante il debito da ripianare: non sono più i da 680 milioni di euro di tre anni fa, ma restano pur sempre 350. E il 2010 si
è chiuso con una perdita di 33 milioni di euro, cioè 2 milioni in più
rispetto al 2009.
Così, sciogliendo il patto con
Bolloré, la società cambianese incassa 10 milioni, si libera di un
altro “peso” legato alla produzio-
ne e spera di intascare le royalities, se verranno costruite auto
elettriche con il suo marchio. Inoltre, potrà contribuire con la
progettazione dello stile per le future versioni.
Malgrado la sterzata paia evidente, il commento ufficiale da
via Nazionalen è questo: «L’operazione non costituisce una modifica al piano industriale della società. Si inquadra negli ottimi rapporti industriali esistenti tra i
gruppi Pininfarina e Bollorè».
Se la produzione potrebbe andare verso il tramonto, non è però
esaltante neppure la progettazione: a Cambiano, su 390 dipendenti, 150-170 persone al giorno sono
in cassa integrazione. «Di fatto,
Pininfarina si sta attrezzando per
altre attività e con numeri più piccoli», interpreta Mario Bertolo,
sindacalista della Cgil.
Eppure, nel cassetto, il centro
engineering di Cambiano ha due
modelli di vetture elettriche: «Ci
sarebbero da produrre la Nido Ev
e la Bzero», ricordano i rappresentanti sindacali. Non solo: «Come produzione, si dovrebbero fabbricare i ricambi di auto per i
clienti e garantirli per cinque anni».
E’ difficile prevedere il futuro.
Bertolo non si sbilancia: «Si vive
alla giornata. La banca Leonardo
sta cercando acquirenti e nei mesi
scorsi si è parlato di possibili interessamenti...».
Federica Costamagna
Sui banchi di scuola, sognando un lavoro
Santena, la Provincia organizza corsi per i cassaintegrati Ages
SANTENA Cassintegrati Ages a attività dovrebbero cominciare
scuola per trovare un lavoro.
Mercoledì, i funzionari dell’assessorato al lavoro della Provincia hanno incontrato i sindacati nel Centro per l’impiego di via
Bologna, a Torino. E hanno spiegato loro i possibili percorsi professionali a cui potrebbero partecipare gli esclusi dal progetto
di salvataggio della Belconn
Gomma e Cavi, che sta prendendo forma nello stabilimento di
via Trinità.
La Provincia organizzerà dei
corsi di formazione per 450 disoccupati e cassintegrati del torinese, di cui potranno far parte i 255 ex dipendenti Ages. Le
a maggio.
«Al momento, non sappiamo
ancora quali corsi verranno attivati, dove e quante ore dureranno – spiega Marco Mereu, rappresentante sindacale della Cgil
– Di sicuro, si discuterà insieme
agli organizzatori il percorso più
adatto a ciascuno, in base alle
proprie attitudini e capacità. Pertanto, potremo imparare anche cose diverse rispetto a quelle che erano le nostre mansioni in Ages».
L’obiettivo è acquisire competenze per tentare di ricollocarsi
nel mercato del lavoro, anche se
non sarà semplice: «Prima della
crisi, attraverso la formazione e-
30
ra possibile sistemare circa il 70 %
di disoccupati e cassaintegrati –
riporta – adesso le opportunità
sono scese al 20%».Presto sarà organizzata un’assemblea con i lavoratori a cui saranno descritti
i progetti di riqualificazione.
Non solo corsi: gli orfani dell’Ages saranno sostenuti dagli
ammortizzatori sociali. Per ora,
l’8 marzo è stato concordato un
anno di cassa integrazione
straordinaria. E in attesa dell’arrivo dei soldi dall’Inps, il Comune di Torino anticiperà 600 euro
al mese: «Lunedì 200 lavoratori
hanno compilato la domanda per
richiedere l’anticipo di cassa –
informa – Quando l’Inps verserà
la cassa, restituirà alla Città di
Torino i 600 euro e darà altri 150
euro ai cassintegrati, che dovranno percepire in totale 750 euro netti mensili».
Nel frattempo, chi vorrà potrà
richiedere la mobilità prima della fine della cassa: «Sono già 30
le persone che hanno fatto domanda, poiché pare abbiano la possibilità di essere assunti altrove».
In più, è possibile anche riscuotere il denaro del Fondo
Gomma: «I lavoratori in cassa
possono riscattare il 50%. Chi va
in mobilità può richiedere l’intera quota e gli altri quando faranno ricorso all’ammortizzatore sociale potranno avranno il resto».
Rassegna stampa
6
Marzo 2011
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
Martedì 29 marzo 2011
CHIERI E DINTORNI
CAMBIANO - Quello vecchio era ormai pericoloso
Presto uno scivolo più sicuro
al parco giochi di via Mazzini
CAMBIANO Nuovo scivolo a
basso impatto ambientale per
il parco giochi di via Mazzini.
Il vecchio scivolo in ferro e
acciaio nei giorni scorsi è stato rimosso dai dipendenti comunali: era in pessime condizioni e a rischio incidenti.
La Giunta ha quindi stanziato 1.654 euro per sostituirlo: la fornitura del materiale
è stata affidata alla ditta “Codal” di Asti.
Il nuovo scivolo sarà a basso impatto ambientale: è costruito dalla “Legnolandia”
in legno di pino, ed è proveniente da foreste controllate;
le parti colorate sono in polietilene riciclabile. Inoltre,
l’energia termica impiegata
nei processi di lavorazione
proviene da impianti alimentati a biomassa, mentre l’energia elettrica è ottenuta
grazie a centrali idroelettriche.
CONCORSO - Le opere formeranno una scultura
■ Se la Val Vigezzo nel Ver-
Lo spaventapasseri più bello
conquisterà l’Alto Astigiano
bano è riconosciuta come la
zona tipica degli spazzacamini, l’Alto Astigiano potrebbe diventare presto il
paese degli spaventapasseri.
Come? Grazie a un concorso a premi ideato l’anno
scorso dal vicepresidente
della Comunità collinare Alto Astigiano, nonché sindaco di Cerreto, Mario Saini.
Quest’anno l’iniziativa si
replica e il bando di concorso è già pronto. La partecipazione è gratuita e il creatore dello spaventapasseri
più bello e originale si porterà a casa un premio di 300
euro.
Per informazioni e iscrizioni al concorso bisogna telefonare
ai
numeri
0141/99.64.90, 335/81.94.784,
oppure inviare una e-mail all’indirizzo [email protected]
I fantocci dovranno essere consegnati dal 13 al 22 giugno direttamente al Comune di Cerreto, in piazza Mosso.
La premiazione del concorso avverrà sabato 25 giugno durante la sesta edizio-
VILLASTELLONE - Domenica scorsa la sfilata che ha chiuso gli appuntamenti nel Chierese
ne della “Festa dell’arte”, in
concomitanza con la premiazione della terza edizione del
concorso fotografico della
Comunità Collinare e alla
presentazione delle nuove opere pittoriche pervenute al
museo di arte contemporanea a cielo aperto “muriMaestri” presente a Cerreto
fin dal 2006.
Qualche annotazione tecnica: gli spaventapasseri iscritti alla gara potranno es-
sere costruiti utilizzando
qualsiasi materiale. Dovranno inoltre avere un’altezza
che potrà variare da un minimo di un metro e mezzo a
un massimo di un metro e ottanta centimetri.
«Raccomandiamo ai concorrenti di realizzare una
struttura solida, in quanto le
opere resteranno poi in esposizione per un lungo periodo
all’aperto – invita ancora il
vicepresidente Mario Saini
– Tutti i lavori diventeranno
infatti parte di una sorta di
scultura cumulativa, che
verrà posizionata all’ingresso del paese».
Maria Savino
POIRINO - Ipotesi: apertura ai non residenti
Rette più salate al nido
E’ la risposta obbligata
dopo i tagli dello Stato
POIRINO Aumenta la retta per il
C’era perfino uno
strampalato
subacqueo, fra i colori
e le risate del carnevale
che domenica
pomeriggio ha chiuso
a Villastellone gli
appuntamenti del
Chierese.
Dodici le allegorie che
hanno sfilato insieme a
Ranabanda e
sbandieratori
Scorpacciata di rane
intorno a dodici carri
Per il carnevale pubblico in ribasso, ma, nonostante la
pioggia, la folla in coda fa ‘sparire’ 5 quintali di fritture
VILLASTELLONE Rane fritte a
ruba e sfilata graziata dalla
pioggia: la 34ª edizione del
Carlevè dij Ranè ha concluso
le sfilate allegoriche sulle
strade del Chierese nel pomeriggio di domenica.
Non molto pubblico, in
realtà, a salutare Bela Ranera, Martin Pescatore e a vedere dodici carri sfilare insieme a Ranabanda e sbandieratori: via Madonna e viale Signorini quasi vuoti al
contrario della via principale e della piazza.
In compenso, chi è venuto
si è dato da fare con la forchetta: la pro loco che ha venduto 5 quintali di rane fritte.
«Abbiamo avuto la coda
dalla sede fino al museo in
piazza; a metà pomeriggio le
abbiamo già finite – tira le
somme il presidente Cristian
Rossetti – Il tempo ha forse
convinto molti a non uscire
per la sfilata, ma sappiamo
che quest’anno anche negli altri paesi c’è stata meno affluenza».
CHIERI Casa: diritto o privilegio?
In Italia circa il 78% delle persone
abita in case di proprietà, il 22%
è in affitto. Negli ultimi anni gli
sfratti sono però aumentati fino
al 20%. Non solo tra gli affittuari,
ma anche tra i proprietari che non
possono più pagare un mutuo.
Chieri è l’eccezione che conferma
la regola: pochi sfratti e casi di emergenza abitativa. Qui il problema è soprattutto nelle case Atc,
con abitanti che non riescono pagare l’affitto. La soluzione? Un tutore familiare.
Se n’è parlato durante l’iniziativa “La casa è un diritto” organizzata dal centro di documentazione Il Cubo, al centro giovanile
Patchanka.
Abbozza Renato Camoletto de
Il Cubo: «Si vive in famiglia sempre più a lungo perché non c’è altra
soluzione».
Niente lavoro, niente casa.
Qualcuno allora decide di occupare edifici vuoti. Ad Asti è successo: due edifici, una caserma dei
carabinieri e l’ex sede dell’Asl, e-
nido comunale. E il Consiglio rimanda le decisioni che potrebbero aumentare le entrate della
struttura.
La Giunta ha votato all’unanimità le nuove tariffe che entreranno in vigore a settembre. Per
le famiglie con un’Isee inferiore
a 22.280 euro il tempo lungo costerà 400 euro al mese, il tempo
breve 340. Per gli altri la cifra diventa di 500 euro con il tempo
lungo e di 425 con il breve.
La decisione di aumentare le
rette è dovuta alla sempre minore disponibilità di fondi da parte
del Comune, vittima di pesanti
tagli da parte dello Stato.
Attualmente il costo di mantenimento per ogni bambino è di
circa 800 euro mensili, e il municipio partecipa con 350. Ma, come già avvenuto per le tariffe scolastiche, per mantenere i servizi
si devono alzare le tariffe.
Una piccola soluzione potrebbe essere quella di allargare le iscrizioni anche ai bambini non
residenti a Poirino. Possibilità
dovuta al fatto che gli iscritti attualmente sono 20, ma che la
struttura è in grado di ospitare
fino a 35 bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni.
Per aprire i cancelli anche ai
non poirinesi è però necessario
modificare parte del regolamen-
Cambiano, mercato
“Spuntisti” in calo
fra le bancarelle
a causa del fisco
CAMBIANO Le nuove norme regionali per combattere abusivismo e
concorrenza sleale nei mercati
fanno sparire gli “spuntisti” da
Cambiano. Da inizio anno è calato il numero degli ambulanti che
non possiedono un posto fisso al
mercato settimanale, ma che al lunedì si presentano alle 6,30 per occupare il posteggio lasciato libero
dagli assenti. Motivo? Entro febbraio avrebbero dovuto presenta-
Incuria, morosità e casi sociali
to: la proposta è stata presentata
al Consiglio comunale, ma è stata presa la decisione di rinviare
la sua approvazione, in attesa di
comprendere meglio la natura di
alcune modifiche.
L’idea è quella di permettere
l’iscrizione ai residenti di Comuni che stipulino una convenzione con Poirino; oppure di lavoratori in ditte poirinesi anch’esse
convenzionate con il municipio.
La convenzione prevede che il Comune di residenza o il datore di
lavoro subentrino al Comune di
Poirino nella quota mensile di
350 euro.
Ulteriore modifica sarebbe
quella di escludere dalla tariffa
minima le famiglie in cui almeno uno dei due genitori sia lavoratore autonomo, indipendentemente dal reddito dichiarato. Decisione del tutto simile a quella
che è stata già approvata per le
tariffe scolastiche.
I consiglieri di minoranza hanno poi espresso le loro perplessità sulla modifica del calcolo delle tariffe mensili. Attualmente il
regolamento prevede che questo
venga fatto obbligatoriamente in
base alle fasce Isee, la proposta
invece è quella di dare la facoltà
ai funzionari di prendere in considerazione, oltre all’Isee, anche
altri parametri.
Moreno Strazza
re in municipio il “documento unico di regolarità contributiva”
(Durc) per dimostrare di essere in
regola con i contributi Inps e Inail.
Altrimenti, addio licenza finché
non si rimettono in regola.
«Già a metà gennaio avevamo
tutti i Durc dei titolari con posto fisso», riferisce Giorgio Polari, comandante della polizia municipale. Ma gli “spuntisti”, a causa della loro condizione di precarietà,
spesso in passato non hanno adempiuto agli obblighi fiscali e ora non sono in grado di rimettersi in regola. E così, ultimamente
non vengono riempiti tutti i 44 posteggi disponibili.
Nicola Mercurio,
presidente del Consiglio
comunale
Alloggi Atc: «Forse sarebbe meglio regalarli»
rano vuoti da anni. Alcune famiglie senza casa li hanno occupati.
Interviene Alessio Ariotto, avvocato di Rete Legale: «A Torino,
dalla Gran Madre a corso Moncalieri, ci sono centinaia di immobili vuoti. Sono proprietà usate per
avere credito in giochi di borsa. Garanzie per le banche. Ma che aumentano la speculazione del mercato immobiliare».
Chieri invece è un’isola felice.
«Ma non sarà così perché le case sono troppo care anche solo per pensare di permettersele? - fanno ipotesi da Il Cubo - Chi non può spendere 2 - 3.000 euro al metro quadro,
o affitti di 400-500 euro al mese per
un bilocale, magari va verso Riva,
Santena, Buttigliera».
I casi gravi, in effetti, a Chieri
si contano sulle dita di una mano:
«Nel 2010 abbiamo gestito 16 sfrat-
ti - riporta Raffaella Virelli, funzionario dello Sportello casa - Io
vivo il forte problema di chi abita
nelle case popolari e non può mantenerle. Dove può andare chi è sfrattato da un appartamento Atc?».
Come mai a Chieri ci sono pochi casi di emergenza? «Abbiamo
sempre avuto case popolari sul mercato. Il 20-30% dei dintorni fa richiesta all’edilizia popolare chierese. Tanti Comuni pensano: “chi ce
lo fa fare di avere delle case popolari?”. In effetti i costi sono alti, e il
residenziale si svaluta. Ma soprattutto bisogna far fronte alle richieste di interventi di politica sociale:
non basta avere appartamenti Atc,
ci vuole una rete di supporto».
Chieri aderisce al progetto
“Programma casa: 10.000 alloggi
entro il 2012”. Un’iniziativa della
Regione che agevola l’accesso al-
la casa, offrendo contributi ai Comuni per acquistare case da affittare a canoni agevolati.
Continua Virelli: «Facciamo anche da tramite nei contratti assistiti. Contrattiamo con il proprietario e integriamo come Comune l’affitto che l’inquilino non riesce a pagare. Nel 2010, 30 famiglie hanno
potuto entrare in questa tipologia».
Ma la morosità resta, con ingenti spese sulle casse comunali: «Abbiamo due tipi di morosi: quelli colpevoli e gli incolpevoli. I primi sono quelli che volutamente non pagano, e hanno creato morosità per
125.000 euro».
Interviene Nicola Mercurio,
presidente del Consiglio comunale:«L’Atc funziona male. Ci sono
persone che, nonostante il reddito,
non pagano l’affitto. Ma invece di
intervenire subito, l’Atc aspetta. E
31
dopo quindici anni arriva in Comune e ci dice che tocca a noi fare
da garanti e pagare i debiti. Nel
2009 avevamo 500.000 euro di debiti per morosità. C’erano 109 famiglie a rischio sfratto. Adesso siamo
a 120.000 euro circa, e solo 2-3 famiglie sono davvero al limite dello
sfratto».
Riprende Virelli: «Abbiamo avviato patti sociali con alcune famiglie: chi era moroso, per non perdere la casa si rende disponibile a gestire con un assistente sociale il proprio budget familiare e l’affitto. A
volte non è questione di soldi, ma di
malgestione. Ci sono famiglie che,
lavorando saltuariamente, al primo stipendio spendono tutto».
Mercurio chiarisce: «Molti vengono da noi dicendo “mi risulta che
lì ci sono case libere”, ma non siamo noi ad assegnare. E’ l’Atc che
non dà disponibilità al Comune: ce
ne danno magari due o tre per le emergenze abitative e le altre rientrano nella graduatoria. Ma a volte ci mettono un anno per consegnare un casa assegnata».
Aggiunge Virelli: «A volte penso che sarebbe più comodo regalare la casa. Così ognuno avrebbe la
responsabilità di curarla. Troppo
spesso nell’edilizia popolare non c’è
affezione. E oltre che agli sfratti,
dobbiamo fare fronte all’incuria
degli inquilini».
D. P.
Rassegna stampa
Marzo 2011
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
Martedì 29 marzo 2011
CHIERI E DINTORNI
9
“La memoria di Cavour”
Santena, giovedì cortometraggio all’Elios
SANTENA Il conte Camillo è tornato nella villa santenese. Lo ha
riportato il regista Tommaso Caroni per realizzare il cortometraggio “La memoria di Cavour”
che verrà proiettato in anteprima giovedì alle 20,30 nel cineteatro Elios (via Vittorio Veneto 31)
con ingresso libero.
«Il filmato dura 25 minuti ed è
tutto incentrato su fatti realmente avvenuti nel complesso cavouriano», introduce Caroni, che in
ottobre ha girato le riprese con
le scenografie di Francesco Boerio e il montaggio di Luca Vigliani.
Il soggetto è
stato scritto dallo stesso Caroni
in collaborazione con Rocco
Riccio e la consulenza storica
di Marco Fasano: «Abbiamo voluto tratteggiare
gli aspetti più
privati del conte
e concentrato l’attenzione sulla sua crescita e maturazione più che sulla sua attività di uomo politico. Perché lui
a Santena ha passato principalmente gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Ma anche perché
la villa di famiglia era il suo
“buen retiro” nei rari momenti in
cui riusciva a lasciare gli impegni».
Il filmato è presentato come una “docu-fiction” proprio perché
è un’opera originale ma basata
su documenti storici, presenta
cinque episodi significativi della vita dello statista. «Tutti documentati nelle lettere o nei suoi
diari – tiene a precisare Caroni
– Due sono di quand’era bambino, a nove e a dieci anni; una del-
la gioventù quando era ventunenne e gli altri due della maturità,
a 33 e 45 anni». Tanto più in là,
d’altra parte, non si poteva andare, essendo morto a soli 50 anni il 6 giugno del 1861.
Ecco allora i momenti nei quali incontrò l’amata nonna Filippina di Sales e la zia Vittoria di
Sellon entrambe legate alla corte francese: la marchesa filippina fu dama d’onore di Paolina
Bonaparte, sorella di Napoleone; la zia Vittoria sposò in seconde nozze Ainardo di ClermontTonnèrre, duca
e pari di Francia.
Dell’età adulta viene ricordato l’impegno
ed i successi
nella gestione
delle tenute di
famiglia, Leri
nel Vercellese e
Grinzane nell’Astigiano. In
entrambe applicò le più moderne tecniche
agricole apprese nei viaggi giovanili all’estero.
L’ultimo è l’incontro del 1855
con l’ambasciatore inglese a Torino James Hudson col quale
cercò l’alleanza dell’Inghilterra
in caso di conflitto con l’Austria.
Il film è stato commissionato
dal Comune per celebrare i 150
anni dell’unità d’Italia e pagato
con un contributo di 18.000 euro
della Regione. Verrà proiettato
a ciclo continuo nel complesso
cavouriano e distribuito agli uffici turistici della provincia, in
particolare a quelli delle Residenze Sabaude. Potrà essere anche un utile supporto didattico
per le scuole.
Mario Grieco
Fotogrammi dal cortometraggio “La memoria di Cavour”
SANTENA - Il ministero taglia persino gli “insultanti” 4mila euro annuali
Sabato a Castelnuovo
Fondazione dissanguata
Famiglie in crisi
La Croce Rossa
raccoglie alimentari
SANTENA Neanche più le briciole. Il Ministero dei Beni Culturali non manderà più 4.000 euro l’anno alla Fondazione Cavour.
C’era da aspettarselo: il contributo, in passato di 7.000 euro, da qualche anno era già stato ridotto a 4.000. «Cifra insultante», l’aveva definita senza
mezzi termini Mario Garavelli
due anni fa quando aveva accettato di presiedere, gratis, la
Fondazione.
Non si preoccupa ma s’indigna Nerio Nesi, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione che da una dozzina
d’anni lavora gratuitamente
per mantenere viva la memoria di Cavour: «Questo taglio
non incide in modo sostanziale
sul bilancio ma è uno spregio».
Giudizi divergenti dalla Lega Nord. Se il consigliere regionale Mario Carossa plaude:
«Basta coi contributi a pioggia»,
la capogruppo in Provincia Patrizia Borgarello, santenese,
tuona: «Non ce ne accorgiamo
solo oggi: sono anni che il Castello Cavour viene trattato come un sito storico e culturale di
serie B».
La Fondazione riesce ad andare avanti certo non con i soldi statali. Tant’è vero che la
passata gestione, che non si segnalava per spirito d’iniziativa, aveva accumulato 660.000
euro di debiti.
Il “grosso” dei finanziamenti è sempre arrivato da Torino,
proprietaria del complesso:
Il rospetto in onda su RaiTre
90.000 euro l’anno. Una manna
rispetto ai 4.000 di Roma. Ma
sempre pochi. Solo per il parco
ne servono 20.000 l’anno.
La svolta è venuta con il nuovo presidente Garavelli e Nesi
con gli Amici.
Dal 2008 a oggi sono riusciti
a drenare 700.000 euro da Fondazione San Paolo e Regione
per lo scalone verso il parco e
il restauro di arredi, 250.000 per
i tetti ancora dalla San Paolo,
110.000 dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Torino per il
parco ed altri 110.000 per la
tomba dei Benso dalla Consulta per i beni artistici e culturali.
Ma per quanto tempo ancora continueranno ad essere generose le banche?
CASTELNUOVO La Croce Rossa castelnovese entererà in azione sabato per raccogliere generi alimentari, con cui sostenere le famiglie in crisi. I volontari saranno davanti al centro commerciale Magnone, in via San Giovanni, dalle 8,30 alle 19. Accetteranno
prodotti a lunga conservazione
come riso, latte, pasta, scatolame
(tonno, pelati, legumi...), prodotti per l’infanzia, olio, biscotti, zucchero, sale, farina, panificati...
«Noi ci mettiamo tutto il nostro
impegno ma abbiamo bisogno a
nostra volta di essere supportati
dalla buona volontà di quanta più
gente possibile - invitano i crocerossini - Ci sono decine di famiglie
in difficoltà del territorio dell’Alto Astigiano e anche un piccolo
contributo è fondamentale».
NOTIZIE AGGIORNATE SUL SITO
www.corrierechieri.it
e-mail: [email protected]
“Geo & Geo” a Cascina Bellezza di Poirino
bloccare gli animaletti – spiega
toni dei Favari andranno in onla portavoce – Sotto il vetro c’è la
da su una delle trasmissioni
macchina con cui fotografiamo
“cult” dei naturalisti: Cascina
le macchie sulla pancia di quegli
Bellezza con i suoi stagni è staanfibi. Macchie che consentono
ta in questi giorni il set per un
il riconoscimento essendo diverservizio di “Geo & Geo”, il forse in ogni esemplare».
mat di RaiTre condotto da SveIl regista ha avuto fortuna:
va Sagramola.
«Ha potuto riprendere molti eLe riprese saranno utilizzate
semplari. Solo nei primi quindiper due documentari. Uno tutci giorni iniziali della campagna
to d’argomendi catture abbiato scientifico
mo preso e catasugli anfibi
logato ventuno emaggiormensemplari. Mate minacciati,
schi e femmine afra i quali andulti».
che pelobati e
Fortunate antritoni filmati
che le riprese a
alla Bellezza,
Tetti Elia, nella
l’area umida
campagna tra i
tra i Favari e
Favari e PoiriVillastellone.
no. «La prima
L’altro servisera era limpida,
zio, di 15 micon una bella lunuti, racconta
na e c’era un
le attività delgran numero di
l’associazione
rospi in giro. In
illustrate di50 metri di senrettamente
tiero sterrato viIl gruppo di Cascina Bellezza nelle riprese Rai per “Geo & Geo”
dai soci.
cino ai laghetti
«Le riprese
saltellavano alsono state girate da Federico stri siti dove ci occupiamo di an- meno una quindicina di esemplaSantini, regista toscano trapian- fibi – prosegue la portavoce – Al- ri di rospo comune».
tato a Roma – racconta la ricer- la Bellezza ci ha ripresi mentre
Nell’area di Cascina Lai a
catrice Elisa Vallinotto, porta- controlliamo, misuriamo e foto- Santena, invece, il coordinatore
voce dell’associazione – Stava grafiamo pelobati e tritoni».
dell’associazione Costanzo RuelHa apprezzato e si è divertito la e la presidente Silvana Borrealizzando un documentario
sugli anfibi maggiormente mi- molto nel vedere i marchinge- ghese hanno mostrato i laghetnacciati d’estinzione. Ci aveva gni realizzati per difendere e stu- ti già pronti ad ospitare anfibi
già contattati nel luglio scorso. diare gli anfibi. «Pensati e co- ed uccelli di passo ed illustrato
Voleva riprendere i girini del ro- struiti da Domenico Pellegrino il futuro centro studi che sorspetto che crescono protetti nella di Cambiano – rende merito Val- gerà dove ora ci sono solo rude“nursery” dentro al laghetto del- linotto – La nursery, ossia una ri.
gabbia immersa nel laghetto della Bellezza».
Non si sa ancora quando
Poi ha deciso di registrare an- la cascina dei Favari con reti me- verrà trasmesso il documentache un servizio a parte, sui so- talliche che proteggono i girini rio. «Dovrebbe essere pronto.
ci e le attività della Bellezza. Ed dai predatori, soprattutto uccel- Santini aveva assicurato il monha trovato d’accordo i produt- li».
taggio nel giro di alcuni giorni.
E poi la recente invenzione Però le puntate nuove di “Geo &
tori della trasmissione di Raiper poter fotografare gli irre- Geo” durano solo fino ad aprile
tre.
«Per alcuni giorni ha seguìto quieti tritoni: «Un piano di ve- e poi riprendono in autunno. Peril nostro lavoro ed intervistato tro sul quale se ne chiude un al- ciò, o lo mandano in onda nel givolontari e collaboratori. Non tro a libro, reso morbido da ro di qualche settimana o bisosolo qui, ma anche negli altri no- un’imbottitura di cotone, per gna aspettare settembre-ottobre».
POIRINO Il pelobate fosco e i tri-
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