Santena, rubate gomme per due milioni In manette due dipendenti
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Santena, rubate gomme per due milioni In manette due dipendenti
Rassegna stampa 2 Marzo 2011 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI Martedì 1 marzo 2011 CHIERI E DINTORNI Santena, rubate gomme per due milioni In manette due dipendenti Overgom Quattro denunciati, 36.000 pneumatici sottratti in 10 anni SANTENA Per dieci anni hanno derubato la Overgom di Santena di oltre 36 mila pneumatici, per un valore di circa due milioni di euro. Un “lavoro” certosino che richiedeva applicazione, costanza e spregiudicatezza. A mettere fine all’attività di una vera e propria banda di dipendenti infedeli, composta da autisti e magazzinieri della ditta santenese, sono stati i carabinieri della compagnia di Chieri, al termine di mesi di pedinamenti e intercettazioni. In manette sono finiti Gianni Nicelli, moncalierese di 39 anni, considerato la mente della gang e Gianfranco Marcolongo, il trasportatore che effettuava le consegne. Altre 4 persone sono state denunciate a piede libero. «Gli ammanchi li abbiamo sempre notati, ma fino a quando non abbiamo introdotto l’inventario elettronico ci accorgevano delle sparizioni solamente durante i controlli semestrali – spiegano i titolari della Overgom, Arenzo e Emanuela Girardi – A quel punto era difficile individuare i responsabili, ma nel 2001 e nel 2005 avevamo già sporto denuncia. Sapevamo che qui dentro c’era qualcuno che rubava, ma scovarlo era quasi impossibile». Il sistema ideato da Nicelli e dai suoi complici era tanto semplice quanto efficace. Caricare sui camion un piccolo di quantitativo di pneumatici in più rispetto a quelli indicati nelle bolle di trasporto e rivenderli in proprio. Gli acquirenti erano camionisti incontrati sulle piazzole degli autogrill, ma soprattutto rivenditori di pneumatici, clienti di Overgom che ne approfittavano per ottenere un sostanzioso extra a prezzo di costo. Secondo i militari della compagnia di Chieri i furti sono cominciati nel 2000, anno dell’assunzione di Nicelli e sono proseguiti fi- no a maggio del 2010. Lo stabilimento di Santena (uno dei 9 sparsi nel Nord Italia) si estende su 40 mila metri quadrati lungo la provinciale per Asti e conta una novantina di dipendenti. Ogni giorno per di più vengono stoccate dalle 250 alle 300 mila gomme e per contrastare gli ammanchi è stata necessaria l’elettronica: «Nel 2008 abbiamo ideato un inventario rotativo che seziona l’azienda in tanti “cassetti” – aggiunge il cofondatore Adriano Nelli – A ogni scomparto deve corrispondere un quantitativo ed è possibile fare una verifica in ogni momento. Inoltre abbiamo installato un sistema di videosorveglianza». Ad agosto 2009 arrivano le conferme. In ditta sono stoccati i primi treni di pneumatici invernali e il giorno dopo la consegna ne sono già spariti 4. Difficile che si tratti di un cliente previdente e difatti le telecamere inchiodano i dipendenti infedeli, sorpresi a caricare la merce fuori orario di lavoro. Scattano le indagini e gli investigatori ricostruiscono l’organigramma della gang. A maggio 2010 viene arrestato Marcolongo e a luglio tocca a Nicelli, ma le indagini si chiudono nei giorni scorsi. Per il Gip Cristina Palmesino è il moncalierese, che disponeva di un magazzino a Poirino, a stabilire quante gomme dovevano essere vendute e a quale prezzo. Un sistema che ha permesso all’indagato di accumulare beni di lusso e conti correnti per un totale di 350 mila euro, oltre alla Porsche sequestrata in garage. Niente male per un magazziniere, e difatti Nicelli pensava d’interrompere l’attività e godersi il meritato riposo. Ma i carabinieri sono arrivati prima. Massimo Massenzio Da sinistra: il titolare della Overgom Arenzo Girardi, la figlia Emanuela e un dirigente dell’azienda, Tjeerd Prenger DROGA - Sospettati di spaccio nel Chierese Pitbull contro i carabinieri Padre e figlio in manette ■ Il pitbull contro un brigadiere, perquisito l’auto, dove hanno troil figlio addosso all’altro carabiniere. Hanno cercato di fuggire così Roberto ed Emanuel Zancanaro sabato sera. Non ce l’hanno fatta. Sull’auto avevano cocaina, ecstasy e marijuana, che li hanno portati in carcere. Padre e figlio erano da tempo nel mirino dei Carabinieri della Compagnia di Villanova, sospettati di rifornire la piazze del Chierese e del Pianalto Astigiano. Roberto, 51 anni, è residente a San Paolo Solbrito; Emanuel, classe 1991, è domiciliato a Castelnuovo Don Bosco. Sabato sera li hanno pedinati fino a Chieri, ipotizzando che dovessero rifornirsi di stupefacenti. Poi li hanno bloccati e portati al Comando di Villanova. I carabinieri hanno quindi 1 vato ovuli di cocaina, pasticche di ecstasy e marijuana. Ma durante la perquisizione Emanuel si è gettato su un militare, mentre Roberto ha scagliato il suo cane da difesa, che ha azzannato il briga- Il deposito della Overgom durante l’operazione condotta dai carabinieri di Santena guidati da Giovanni Esposito (a destra) diere al braccio sinistro e al piede destro. Nonostante la concitazione, sono riusciti a trattenere i due uomini e a bloccare il cane, senza abbatterlo. Il brigadiere è stato portato all’ospedale di Asti: suturate le ferite, è stato dimesso con quaranta giorni di prognosi. Intanto i carabinieri hanno spostato l’attenzione sulla casa di S. Paolo Solbrito. Oltre ad alcuni grammi di marijuana e hashish, hanno trovato numerose armi proprie e improprie: balestre, carabine ad aria compressa, sciabole e machete, detenute senza autorizzazione. Arrestati e trasportati al carcere di Asti, oltre all’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e detenzione di armi. Il pitbull è stato affidato al canile di Chieri. Federico Gottardo IN CONSIGLIO Furgiuele e Mercurio? Presenti Maglia nera ad Antonino Triolo ■ Raffaele Furgiuele e Nicola Mercurio: sono i più presenti al Consiglio comunale chierese nel 2010. Il presidente e l’esponente di Chieri Futura hanno preso parte a tutte le diciotto sedute consiliari lo scorso anno. Come loro solo Pino Iannò e Laura Ronco della Lista per Chieri. La maglia nera del più assente va a un altro consigliere della Lista per Chieri, Antonino Triolo, presente a 13 sedute su 18. Segue a una lunghezza Benedetto Passarello, anche lui del partito del sindaco Lancione. I meno presenti in generale, però, sono Federico Gentile e Daniela Gasparri: il primo, dei Moderati, ha partecipato a due soli Consigli; la seconda a nove. Entrambi, però, si sono dimessi mesi fa. Rassegna stampa Marzo 2011 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI Martedì 1 marzo 2011 CHIERI E DINTORNI Soldi e pasti ai poveri Al ‘Forchino’ la onlus “Santena solidale” SANTENA E’ nata giovedì l’associazione onlus “Santena solidale”, ideata fra le mura della casa di riposo Forchino dal presidente Francesco Cima. Che ora presiede anche l’associazione. «Non avrei voluto questa nomina ma ho accettato a patto che fosse solo per un anno, un anno e mezzo – assicura l’interessato, 67 anni, ex sindaco, alla guida del Forchino dal 2009 – Ora lo faccio per concretizzare i contatti che ho avuto con quanti si sono detti disposti a darci una mano. Ma ho già chiesto ai collaboratori di guardarsi intorno: c’è gente giovane che può fare bene». Suoi diretti collaboratori sono i componenti del consiglio direttivo, eletto dai soci fondatori giovedì sera. Vicepresidente è Giovanni Galliano (presidente della casa di riposo nel 2000–2001), tesoriere Sergio Pasino (attuale direttore della casa), consiglieri Walter Riva e Matteo Lutanno (anche nel cda del gerontocomio) e Giuseppe Gianoglio (58 anni, “quadro” Fiat); segretario Guglielmo Lo Presti, dirigente comunale. Approvato lo statuto sociale, per operare dev’esser fatto ancora un passo: «Abbiamo bisogno del via libera dall’Agenzia delle Entrate per poterci costituire in onlus – aggiunge Cima – La sede sarà nella saletta riunioni al piano terra dello stesso Forchino. Il consiglio d’amministrazione l’ha già autorizzato. Cominceremo a operare da lunedì 4 aprile nei giorni di lunedì, giovedì e sabato dalle 10 alle 12». Lo statuto prevede due modi per aiutare gli indigenti: sostegno economico per necessità contingenti e fornitura di pasti caldi. «Necessità contingenti significa, per esempio, pagare le bollette di Video e spettacolo raccontano “Vivere” a bordo di una nave PINO TOR. Un video insieme a uno spettacolo dal vivo, fatto di musica e parole per raccontare l’esperienza dei ragazzi di Vivere, avvenuta l’anno passato in settembre, sul brigantino “Nave Italia” della Marina militare. L’appuntamento con “In mare e in terra. Esperienze di volontariato” è per domenica, alle 16, al teatro Le glicini di via Martini 14. Ingresso libero. Il pomeriggio, organizzato da Vivere con le associazioni “Aporti aperte” e “Forum del vochi non ce la fa. Ma non per sempre – precisa il presidente – Chi verrà a chiedere avrà una sua pratica in modo da sapere quali siano i motivi del disagio e come possano essere superati in prospettiva. Potremo soccorrere per brevi periodi». Cima tiene ad aggiungere: «Vogliamo tenere gli occhi bene aperti sulle povertà sommerse. Ci sono tante persone che per dignità non osano chiedere nulla, ma spesso stanno molto peggio di chi ostenta le proprie difficoltà. Che chiede e poi magari gioca alle macchinette mangiasoldi nei bar». Il pasto caldo verrà servito nella sala da pranzo del Forchino. «Lo pagherà la onlus. Per quest’anno e il prossimo è stato valutato in 4 euro, cifra che ci permette di coprire le spese e non pesare in alcun modo sul bilancio della casa di riposo. Santena Solidale ha infatti bilanci propri». ARIGNANO Bocciofila più calda grazie alla forza di quattro ventilatori lontariato” di Torino, “Gruppo trasmissioni della Protezione civile” e “Scienza e vita” di Moncalieri, “Il Nucleo volontariato e protezione civile” di Nichelino, sarà aperto con la proiezione del video “Vedere il mare dal mare” della durata di 20 minuti, regia di Cesare Matta. A seguire: “Appunti di viaggio”, parole e musica in scena dall’esperienza di Nave Italia, a cura del laboratorio “Vivereteatro”. Diretti dalla regia di Marta Barattia, i 20 ragazzi disabili di Vivere reciteranno i loro stessi testi su quella esperienza. Musiche dal vivo di Marcella Pischedda. In tutto lo spettacolo durerà poco più di un’ora. ARIGNANO Quattro grandi ventilatori per comprimere verso il basso l’aria calda: verranno montati all’interno della bocciofila, in via Robiola, per un maggior confort di sportivi e spettatori. «L’impianto è addossato a un dislivello, e ha due ingressi - spiega il sindaco Enzo Ferrero - Da un lato si accede direttamente ai campi, dall’altro bisogna scendere una scala». Proprio da questa estremità s’è evidenziato il problema: «In alto l’aria è calda, di un calore sprecato dato che nessuno lo utilizza». Di qui la proposta di impiegare dei ventilatori che, orientati in modo adeguato nei pressi dei bocchettoni dell’aria calda, orientino il flusso verso il basso. «Si dovrebbe ottenere un doppio risultato: il calore dove occorre, e un risparmio energetico che si ipotizza tra il 15 e il 20 %». Non appena saranno disponibili, si inizierà con due dispositivi, per sperimentarne l’efficacia: al montaggio provvederà la ditta Gaiotti di Montaldo, che gestisce l’impianto di riscaldamento. Se poi il test avrà successo, si piazzeranno anche gli altri due ventilatori: il costo complessivo sarà di circa 4.500 euro. Con quale base economica iniziate? «Intanto con le quote sociali e le donazioni promesse da alcuni amici. E poi, appena riusciremo a vendere la casa che ci ha lasciato un nostro ospite, potremo contare su 10–15.000 euro, il 15 % del ricavato, come pattuito». Nelle settimane scorse l’annunciata nascita della onlus ha suscitato malumori: c’è già la Caritas parrocchiale, perché fare un doppione? criticava qualcuno. Il parroco don Olivero aveva gettato acqua sul fuoco: «Collaboreremo». Ma giovedì sera al Forchino non c’erano rappresentanti dall’area parrocchiale: «Avremmo avuto piacere ci fosse stato qualcuno, magari solo nelle vesti di osservatore». Poi si affretta a stemperare: «Non voglio fare polemiche: siamo nati per aiutare. Non facciamo né guerra né concorrenza a nessuno». Mario Grieco la loro, perché la Conferenza dei sindaci si occuperà solo di prevenzione e territorio». Uniti per Cambiano propone la sua ricetta per recuperare efficienza: «Ottimizzare l’utilizzo delle sale chirurgiche, rendere più appropriati i percorsi clinici, favorire la mobilità del personale, riprodurre le pratiche migliori, adottare costi standard e eliminare le strutture poco utilizzate. Si può quindi intervenire con il modello di organizzazione previsto dalle leggi nazionali». Cioè quello attuale: con le Asl che garantiscono medico di famiglia, specialista, assistenza a domicilio, casa di riposo, ospedale e interventi di post acuzie; e le Aso ad occuparsi di insegnamento universitario e servizi ospedalieri di alta complessità. «L’integrazione tra ospedali è praticabile: basterebbe una regia capace, senza sconvolgimenti». Daniele Marucco Contro la riforma sanitaria regionale maggioranza e opposizione unite urlano “no” posizione unite contro la riforma sanitaria del governatore Cota. Il gruppo di minoranza Uniti per Cambiano ha presentato in Consiglio un ordine del giorno per chiedere alla Regione di non cambiare il modello organizzativo della sanità piemontese. La nostra maggioranza, finora rimasta in silenzio, deve adoperarsi perché non venga attuato il nuovo Piano socio-sanitario voluto da Cota - punzecchia il capogruppo Bruno Ratti – È necessario recuperare efficienza, ma siamo contrari alla proposta di separazione degli ospedali dal territorio». Il sindaco Michele Mammolito ha accettato la proposta della minoranza di convocare al CHIERESE IN BREVE CASTELNUOVO PINO TOR. CAMBIANO - Non piace la proposta di separare gli ospedali dal territorio CAMBIANO Maggioranza e op- ✹ più presto un Consiglio per dibattere sul tema: «Dobbiamo contrapporci alle decisioni del governatore». La delibera della Giunta regionale del 29 dicembre, infatti, definisce le linee generali del riordino del sistema sanitario piemontese; queste poi si tradurranno nel nuovo Piano socio-sanitario. «Si prevede la separazione degli ospedali dalla gestione diretta delle Asl e la loro aggregazione alle aziende sanitarie ospedaliere (Aso) – spiega Ratti – Il modello è simile a quello lombardo». In concreto: gli ospedali di Chieri, Carmagnola e Moncalieri entrerebbero a far parte della Città della Salute di Torino, con Molinette, Sant’AnnaRegina Margherita, Cto, Can- diolo, Oftalmico e Valdese. Il timore è che questo porti confusione tra cittadini e operatori, rendendo più difficile la gestione e l’organizzazione del sistema, oltre alla continuità ospedale-territorio. «Inoltre le Asl dovranno comprare i servizi ospedalieri dalle Aso: queste ultime saranno poco propense a risparmiare, ma cercheranno di fatturare di più, magari inventandosi ricoveri o prestazioni inutili, per giustificare i costi – sottolinea Ratti Ci saranno quindi più oneri amministrativi e più spazio per i privati». E lancia un grido d’allarme: «Gli ospedali generalisti e di comunità rischieranno di svuotarsi a favore dei grandi. In più, i sindaci non potranno più dire 2 ELEONORA NON È VIOLINISTA A causa di un disguido, l’articolo pubblicato venerdì sulla “Corrida” di Castelnuovo cita come violinista Eleonora Bosio, mentre si è classificata seconda nel concorso come cantante. Ce ne scusiamo. PINO TOR. ANIMA E TANGO GIOVEDÌ AL TEATRINO S’intitola “L’anima e il tango”, lo spettacolo di musica e parole in programma nel teatrino delle scuole medie, dopodomani, giovedì, alle 18. Ingresso libero. Si esibiranno Maria Teresa Longoni (pianista) e Stefania Mezzena (violinista), Gian Giacomo Pace e il gruppo teatro dell’Unitre di Pino. Alle 19,30, nella sala attigua al teatrino, “apericena”, al prezzo di 12 euro. CAMBIANO LA COMETA FA LE PULIZIE La Giunta affida alla cooperativa sociale “La Cometa di San Lorenzo” di Poirino la pulizia delle aree verdi e la collaborazione nella gestione di eventi e manifestazioni. Da alcuni anni il Comune è impegnato nella creazione di opportunità lavorative per persone svantaggiate e i lavoratori della Cometa sono persone seguite dai servizi socio-sanitari e assistenziali o per favorirne l’inserimento sociale. I lavoratori della cooperativa per tutto il 2011 avranno l’incarico di pulire dalle foglie i vialetti di parchi, giardini e viali, di procedere al diserbo di marciapiedi e cigli delle strade e di collaborare alle gestione di eventi e manifestazioni del paese. La spesa per il Comune è di 15.000 euro. CASTELNUOVO ALBO PRETORIO LA CARTA RESISTE L’albo pretorio continuerà a essere consultabile anche in forma cartacea all’interno del municipio. A comunicarlo è il sindaco Giorgio Musso nell’ultima seduta di Consiglio comunale durante la quale si è discusso e approvato il nuovo regolamento per la gestione dell’albo pretorio on line. «Da gennaio le delibere del Consiglio e della Giunta, gli avvisi di convocazione del Consiglio, gli avvisi di gara, i bandi di concorso... sono, per legge, consultabili su internet – spiega il primo cittadino – Tuttavia riteniamo opportuno offrire a quel pubblico che non ha dimestichezza con i mezzi informatici, anche la possibilità di accedere ai nostri atti qui in municipio come si è sempre fatto prima». 3 Carnevale a Poirino Peru e Danda Giovedì si svelano le maschere POIRINO Chi saranno Barba Peru e Magna Danda di quest’anno? Sabato alle 20 presso la chiesetta di San Rocco, tra via Amaretti e via Cavour, si scoprirà chi sarà a impersonare le maschere tipiche del paese prendendo il posto di Claudia Appendino e Pino Boasso. Peru, Danda e i loro accompagnatori, guidati dalla filarmonica, raggiungeranno poi piazza Italia dove riceveranno le chiavi del paese dalle mani del sindaco Tamagnone e, a seguire, cena di Carnevale nel palazzetto dello sport di via Dalla Chiesa. Costo 16 euro (8 euro per bambini), prenotazione obbligatoria entro venerdì presso merceria Effevi di piazza Italia o in biblioteca. Al termine della cena balli e musica dal vivo con Gigi Parigi. Contemporaneamente cena per i giovani all’oratorio di via Trieste. Domenica programma ricco di appuntamenti: alle 11 messa con le maschere nella parrocchiale di S. Maria Maggiore e alle 14,30 partenza della sfilata dei carri allegorici dall’oratorio san Luigi. A seguire discorso delle maschere dal palco di piazza Italia e distri- Pino Boasso e buzione di bu- Claudia gie e vin brulè Appendino da parte degli Alpini. In caso di maltempo la festa si trasferirà nel salone dell’oratorio. Alle 20,30 cena di Carnevale in frazione Marocchi nel salone parrocchiale (costo 12 euro per gli adulti, 6 euro per i bambini). Lunedì mattina le maschere faranno il giro delle aule scolastiche, alle 15 invece Barba Peru e Magna Danda porteranno il saluto agli anziani ospiti dell’istituto geriatrico, per poi dirigersi alle 16 al centro incontri di via Burzio dove li aspetta la festa riservata ai bambini. Lunedì sera ancora festa al centro anziani con il ballo e la musica di Guido. Ultimo giorno di festeggiamenti martedì 8, con il giro conclusivo delle maschere nelle scuole poirinesi, messa alle 11,30 e pranzo alle 12,30 al centro anziani di via Burzio. Nel pomeriggio proiezione di un cartone animato al Salone Italia, ingresso gratuito, e alle 20,30 sfilata notturna su corso Fiume e via Amaretti, con partenza dalla chiesa di san Giuseppe. A concludere i festeggiamenti la riconsegna delle chiavi della città al sindaco Tamagnone il falò in piazza Italia. Moreno Strazza Rassegna stampa 4 Marzo 2011 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI Martedì 1 marzo 2011 CHIERI E DINTORNI L’edificio poirinese conosciuto come “Fabbricone” sorge nel quadrilatero delimitato dalle vie Indipendenza, Arpino, Verdi e Martiri della Libertà. Sarà convertito in alloggi ai piani superiori e negozi al pianterreno Il “Fabbricone” diventa condominio Verso l’inizio dei lavori a Poirino POIRINO Si sblocca il cammino SFILATA SABATO Dai sogni di Peter Pan all’Unità d’Italia Carnevale a Santena SANTENA Trilli, Peter Pan, Cappucetto Rosso, Pinocchio, Cenerentola, Biancaneve, aviatori e l’Italia sfileranno sabato per il carnevale. L’appuntamento alle 14,30, davanti alla casa di riposo Forchino, in via Milite Ignoto 10. Organizza la Pro Santena. Da qui il corteo passerà da via Principe Amedeo e si dirigerà in piazza Carducci, in borgo Trinità. Tornerà verso il centro, attraverso via Cavour. Capolinea in piazza Santi Cosma e Damiano, dove gli alpini distribuiranno gratis le panzanelle. Inatnto gli ospiti dell’istituto Forchino saranno intrattenuti dai volontari Avo con risate, tombola e bugie. Alle 21, nella palestra dell’oratorio San Luigi, in via Vittorio Veneto 31, festa in maschera. Ingresso libero. A sfilare saranno quattro carri: la pro loco lo dedicherà al 150° anniversario dell’Unità d’Italia; la materna San Giuseppe riprodurrà il mondo delle favole; la materna Marco Polo marceranno con Peter Pan e i suoi amici; i borghigiani di Tetti Giro sarannonei panni di aviatori. A piedi seguiranno le majorette Asparagette e la banda Canonico Serra. per convertire il “Fabbricone” in condominio in pieno centro, con alloggi ai piani superiori e negozi al pianterreno. Il Consiglio comunale di ieri sera, lunedì, ha infatti approvato la convenzione che può consentire l’avvìo dei lavori. L’operazione, in ballo da molti anni, s’era arenata per un problema di proprietà del cortile. Sotto di esso è previsto un parcheggio interrato. Ma per scavare è necessario il consenso della ventina di proprietari degli alloggi della parte già ristrutturata da decenni. L’ampia ex fabbrica tessile è in pieno centro. Occupa il quadrilatero delimitato dalle vie Indipendenza, Arpino, Verdi e Martiri della Libertà. E’ su tre piani. La parte da ristrutturare è di circa tremila metri quadrati, mille per piano. L’ala su via Indipendenza è a posto da oltre un trentennio. Quella verso via Arpino è del tutto vuota e disastrata: infissi arrugginiti, vetri quasi tutti rotti (soprattutto al pianterreno), macerie e piante spontanee all’interno. Le ali che si affacciano sulle altre due strade sono per metà ristrutturate ed abitate (una decina d’anni fa in via Verdi c’era anche l’ambulatorio dell’Asl) e per metà disastrate. A posto verso via Indipendenza, abbandonate verso via Arpino. La parte malandata in via di restauro è di Vittoria e Michele Angelo Delbosco, eredi dell’antiquario morto una dozzina d’anni fa; risiedono a Losanna in Svizzera. Risalendo a metà Ottocento l’edificio è tutelato dalla Soprintendenza dei beni architettonici. «Non possono essere modificate né le facciate né le finestre – segnala il sindaco Sergio Tamagnone - E’ per questo che il progetto di restauro è stato particolarmente impegnativo. Per esempio, alcuni balconi è stato possibile prevederli solo verso il cortile, ma semplicemente aprendo quelli ora sono i finestroni». La progettazione è opera dell’architetto chierese Dario Cagliero. Prevede di ricavare una trentina di alloggi di varia metratura nei due piani superiori. Quelli che si affacciano sulle vie Verdi e Mariti saranno di- sposti su due livelli, accessibili da vani scala con portoncini verso le rispettive strade. Agli alloggi verso via Arpino, tutti su un unico livello, si arriverà con gli ascensori. Al piano terra sono previsti negozi e botteghe artigiane. Proprio per questo è necessario il parcheggio interrato. Le “FABBRICONE” L’ottocentesca tessitura di tele e divise militari Storia di splendori e cadute, fino alla chiusura POIRINO Il “Fabbricone” vien chiamato così da metà Ottocento, quando diventa tessitura per tele e divise militari. Nel momento di massima attività arriva a 800 dipendenti, fra operai e impiegati. In una stampa di fine Ottocento si vede la fabbrica sovrastata da un’alta ciminiera fumante e con davanti il treno che portava a Torino i prodotti lavorati. Ma in quel luogo esistevano già nel Setteceno due grosse cascine. Erano affacciate sulle attuali vie Verdi e Martiri e unite da un muro con grande portone ad arco verso via Indipendenza. La tessitura viene fondata nel 1840 da Giovanni Battista Melano. Morto a 38 anni, passa ai figli Giovan Battista e Camillo. Nel 1885 viene ceduta alla società fondata da Giovanni Antonio Dassano e Luigi Carasso. Chiude nel 1914. Durante la prima guerra mondiale l’edificio diventa caserma e fine conflitto la compera il chierese Giacomo Vastapane: torna tessitura. Viene ampliata e chiusa con l’ala sul lato posteriore di via Arpino. Il cancello in ferro battuto porta ancora le iniziali incrociate G e V di Vastapane. Funziona bene per una decina d’anni ma affonda nel 1929 per le ripercussioni del crollo di Wall Street. Con il secondo conflitto mondiale viene usata di nuovo in parte come caserma; il resto è adibito a magazzino agricolo. I più recenti momenti “di vita” della parte ora disastrata sono negli Anni ’60: vi aprono bottega molti artigiani mentre alcuni locali vengono di nuovo affittati come magazzini. Poi il declino e il recupero solo di circa metà quadrilatero. norme urbanistiche prevedono che ai locali commerciali corrisponda un’uguale superficie per posti auto. Il cortile, sebbene destinato alla sosta, non è sufficiente per trenta alloggi e dieci-dodici fra negozi e laboratori. Un primo progetto di restauro venne presentato nel 2003. Quello modificato con l’inserimento del parcheggio interrato risale invece a tre anni fa. Quando sono stati discussi nei precedenti Consiglio comunali le minoranze li hanno bocciati. «Lì arriverà parecchia gente e non avrà che qualche fazzoletto di verde nel cortile – argomentava Sergio Trucco, allora nella lista locale Orizzonti ed ora leader di Poirino è Viva – La strada più corta per via Arpino da via Indipendenza è la stretta via Verdi. E immettersi sulla strada centrale da via Martiri è rischioso: la visuale è scarsa». E’ vero, però, che ci sono in alternativa le vie Galileo Ferraris e XX Settembre. Mario Grieco Chi merita “Piemonte Movie” Tre ‘corti’ locali da venerdì in rassegna ■ Si tuffano nello spazio del “Pie- 3 monte Movie gLocal Film Festival” tre cortometraggi del Chierese che hanno superato le selezioni all’anteprima “Too short to wait”. Dall’1 al 7 febbraio, 145 corti dal Piemonte hanno gareggiato al Cineporto di Torino. Dei 10 lavori chieresi, 3 fanno parte dei 40 classificati per la sezione “Concorso Spazio Piemonte” del festival che si terrà dal 3 al 9 marzo. Due sono video d’animazione, realizzati dagli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Chieri, selezionati dagli organizzatori del “Piemonte Movie”. Il primo è “Achab” (7’) di Antonio Deiana, Lorenzo Lodovichi, Fiorella Pierini e Serena Tripepi. Sarà proiettato al cinema Massimo di Torino lunedì 7 alle 20,30. Il capitano Achab è sopravvissuto all’ultimo scontro con la balena bianca. Naufrago su un’isola deserta, vecchio e solo, resiste agli stenti. Ma l’antico temperamento brucia sotto le ceneri e una tempesta gli offrirà l’ultima occasione di vendicarsi. Quindi, “Ombra” (2’) di Loredana Erbetta, Manuela Gualtieri e Irene Piccinato. In programma alle 20,30 di sabato, sempre al Massimo. Racconta di Adele, timida bambina di dieci anni che, spaesata e intimorita, passa il suo primo giorno in una nuova scuola in disparte, osservando i suoi compagni giocare. Ma qualcosa sconvolge la giornata: la sua om- Il volto del capitano Achab dall’omonimo cortometraggio. Sotto: al trucco preparando “L’alcool uccide” proiettato sabato al ‘Massimo’ bra si anima e la “muove” come un burattinaio fa con le marionette, trascinandola in una giocosa corsa verso gli altri bambini. Stesso luogo e stesso orario per “L’alcool uccide” (90’ ’) di Matteo Del Peschio, poirinese, e Stefano Ferron. E’ la storia di un ragazzo che passa le giornate a bere. Quale miglior preda della morte? Ma le cose non vanno come dovrebbero... Un finale morale, che affronta il tema della gioventù e dell’alcool, ma in modo ironico. La giuria sarà guidata dal regista Maurizio Nichetti e i premi saranno: Miglior Cortometraggio (1000 euro), Miglior Attore e Miglior Attrice protagonista, il Premio Città di Moncalieri per il miglior corto di animazione, il Gran premio della Giuria alla memoria del regista Guido Boccacini e il premio Machiavelli International Musical Images per la miglior colonna sonora. Sarà assegnato infine il Premio del Pubblico. L’XI edizione del “Piemonte Movie gLocal Film Festival” si svolgerà a Torino e a Moncalieri. Sottotitolata “The Border Edition”, la rassegna affronta il tema del confine e della frontiera. Vuole, da un lato, unirsi alle manifestazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, che affrontano il tema delle barriere superate nella storia nazionale. Ma vuole anche, dall’altro lato, unirsi alla tematica attuale del limite ancora da superare, come quello dei migranti nelle nostre società. In un viaggio tra presente e passato, quindi, verranno raccontate le storie di “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo, “Così ridevano” di Gianni Amelio, “Sotto il sole nero” di Enrico Verra e “Polenta e Maccheroni” di Nietta La Scala. E ancora, le 134 opere in gara saranno suddivise nelle sezioni “Spazio Piemonte”, per i cortometraggi, “Panorama Doc”, i documentari, “Terre di cinema”, con focus su Albania, Europa, Messico, “Omaggi”, a Enrico Verra e Giacomo Ferrante, “The Border”, “Area 31”, “Razza operaia”, “Panoramica film”, “Focus”, “Mostra” e infine “Seminario”. L’ingresso alle proiezioni è 4 euro. Per informazioni si può contattare l’Associazione Piemonte Movie allo 011-427.01.04 o consultare la pagina www.piemontemovie.com Chiara Paolillo Rassegna stampa Marzo 2011 4 Comune di Poirino Rassegna stampa Marzo 2011 4 MARZO 2011 ATTUALITÀ VENERDI Comune di Poirino 5 L’INCHIESTA Gomme rubate, una bomba sul mercato Al centro della storia decine di migliaia di pneumatici spariti dal torinese Due gommisti biellesi nei guai. Federpneus: «Anni di commercio inquinato» ■ Dovranno difendersi dall’accusa di ricettazione i due gommisti biellesi coinvolti nell’indagine dei carabinieri di Santena e Chieri su un traffico parallelo di pneumatici. Sono Apicella Gomme di Occhieppo Inferiore e Di Leo Pneumatici di Biella. Era stato il nostro giornale, nel gennaio scorso, a rendere pubblica l’inchiesta che vede come principale indagato Gianni Nicelli, 40 anni, di Moncalieri, magazziniere dell’Overgom di Santena. Per dieci anni, con un “lavoro” certosino che richiedeva applicazione, costanza e spregiudicatezza. avrebbe derubato l’azienda in cui lavorava. La procura, negli atti di chiusura indagine depositati nei giorni scorsi, contesta al Nicelli, di essersi impossessato dal 2000 a oggi un totale di 36.439 pneumatici, per un valore complessivo di 2 milioni e 52 mila euro. Secondo le indagini il magazziniere avrebbe potuto organizzare il mercato parallelo di pneumatici perchè la Overgom, fino al 2008 non avevamo un sistema informatizzato e nemmeno un controllo in tempo reale dei flussi in entrata e in uscita. Ma nel 2009 un filmato inchioda il magazziniere. I carabinieri iniziano a tenerlo sotto controllo. «Per molti mesi siamo stati costretti a muoverci con estrema cautela» dice Matteo Vendramini, responsabile della logistica di Overgom «pur sapendo dei furti dovevamo fare finta di niente, per permettere ai carabinieri di scoprire le persone coinvolte». Nicelli parla a ruota libera al telefono. Racconta di aver «rubato per dieci anni» ma non può andare avanti per altri dieci. Investe i guadagni in borsa, grazie alla fidanzata esperta. A un amico dice: «In 5 mesi ho fatto 12 mila euro». e a luglio del 2010 Gianni Nicelli finisce in carcere. I militari gli trovano beni per 350 mila euro. Viene smascherato anche un autista: Gianfranco Marcolongo, 47 anni, di Poirino. Poi tutti gli altri. Per gestire al meglio gli affari, avevano a disposizione due depositi: a Poirino e a Biella. Proprio i gommisti del Biellese sono sul piede di guerra: «Stiamo verificando la possibilità di intraprendere vie legali» dice Edmondo Grosso, consigliere nazionale di Federpneus: «È certo che in questi CRONACA IN BREVE Rubava le candele ad Oropa Un trentenne di Biella, Roberto S., ha fatto più volte incetta di candele votive, fin quando non è stato smascherato dai carabinieri e denunciato per furto aggravato. Con i militari ha anche tentato di giustificarsi, dicendo che i ceri gli servivano per scaldarsi. L’altro giorno l’uomo è stato intercettato e fermato: nello zainetto c’erano 150 candele votive appena rubate e subito restituite al Santuario. Una mazza da baseball in auto DANNI DA VALUTARE Edmondo Grosso, consigliere nazionale di Federpneus commenta la vicenda e valuta la possibilità di avviare azioni legali. Da almeno dieci anni sparivano gomme dal magazzino della Overgom di Santena. anni il mercato è stato molto turbato. Si tratta soprattutto di un problema etico che si inserisce, tra l’altro, in un settore caratterizzato da listini di vendita che non sono reali e che merita una profonda riflessione da parte di tutti. Se a questo aggiungiamo la concorrenza sleale il discorso è chiuso». «Il danno subito non si può quantificare» aggiunge Aldo Moschetto, fondatore dell’omonima ditta che ha sede in via Carso. «Non è stato semplice in questi anni veder sfumare clienti come le concessionarie perchè i nostri preventivi non erano concorrenziali. Eppure non potevamo vendere gomme con prezzi inferiori a quelli di acquisto. Sicuramente il mercato a Biella è stato inquinato». «Ognuno è responsabile delle proprie azioni» aggiunge Katia Giordani «ma ci sono delle istituzioni che dovranno giudicare. Resta comunque l’amarezza di aver visto molti clienti mostrare preventivi pazzeschi e andarsene con un sorriso come se avessero davanti una poco di buono. Inoltre la cosa strana è che si intensificavano le richieste di fare il preventivo senza iva perchè «a me non interessa». E' stato denunciato dalla polizia per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere: in auto aveva una mazza da baseball. È Vincenzo C.,27 anni, residente a Biella, con precedenti. Il giovane è fermato per un controllo in via Garibaldi. Sandigliano, le medie dai carabinieri Gli allievi della scuola media di Sandigliano sono stati in visita, martedì scorso, al comando provinciale dei carabinieri di Biella. Una cinquantina di ragazzi, accompagnati dai loro insegnanti, ha seguito con interesse la visita d’istruzione nell’ambito di una programmazione didattica che porta ad affrontare il tema della “Cittadinanza consapevole”. RICCARDO ALBERTO In tre patteggiano dopo il furto POLIZIA Gli anziani a lezione di sicurezza ■ Come difendersi dalle truffe. Era il tema dell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio al Centro incontro anziani di via Ivrea 14 organizzato dal consigliere comunale Enrico Gremmo. L’argomento è stato illustrato dal commissario capo Alberto Verzera anche alla luce di un vademecum realizzato di recente dalla questura di Biella relativo ai vari tipi di truffe in cui possono incappare gli anziani. Intanto la cronaca deve registrare un doppio colpo dei ladri a Mottalciata. Due sconosciuti armati di fiamma os- sidrica hanno preso di mira due appartamenti rubando numerosi oggetti preziosi, un apparecchio Tv e diverse bottiglie di liquore. Prima sono entrati nella casa di una pensionata, in quel momento fuori casa a fare la spesa: trovata la cassaforte, l'hanno forzata con la fiamma ossidrica e svuotata del suo contenuto, tra cui diversi gioielli. Quindi hanno dato l'assalto alla casa vicina, ma hanno trovato solo delle bottiglie di liquore e un televisore. A chi li ha notati hanno detto di essere tecnici dell’Enel. Si era cucita una borsa di tela sotto alla gonna per nascondere i capi rubati insieme a due parenti. Maria Josè Delorier, 57 anni, arrestata con Olga Delorier, 31, e Anna Delorier, 55, tutte residenti a Ghislarengo, con l'accusa di furto aggravato. Le tre, il 23 febbraio scorso, erano entrate in un negozio per bambini agli «Orsi» e aveva sottratto dagli scaffali merce per quasi mille euro. Il giudice ne ha convalidato gli arresti e tutte e tre le donne hanno patteggiato pene che andavano da due a tre mesi di reclusione, sospese. Condanna per la fuga in auto Arresti convalidati per Gianluca Pietrini, 34 anni, di Mongrando, che domenica notte non si era fermato all'alt dei carabinieri. Accusato di resistenza a pubblico ufficiale, per aver quasi travolto uno dei militari con la sua Volvo, ha patteggiato 4 mesi di reclusione con la sospensione. 5 Rassegna stampa Marzo 2011 6 Comune di Poirino Rassegna stampa 2 Marzo 2011 CORRIERE DI CHIERI Martedì 8 marzo 2011 CHIERI E DINTORNI Senza soldi e senza sede Pro Poirino è fantasma L’unica risorsa è il coordinamento POIRINO Che fine ha fatto la Pro Poirino? L’ultima apparizione ufficiale è del maggio 2009. Da allora, solo silenzio. Ogni volta che ci si avvicina a un festeggiamento, ci si aspetta il ritorno dell’associazione a comando dell’organizzazione degli aventi, ma neanche in questo carnevale ci sarà lo zampino della Pro Poirino. Eppure il sodalizio non è ancora ufficialmente morto: il presidente è sempre Michele Amerio e gli iscritti nel 2010 sono stati 92; una trentina ha rinnovato la tessera nel 2011. «E senza che la pro loco abbia organizzato nessun evento», fa notare Amerio. Per adesso, la quota della tessera non serve a fornire manifestazioni al paese, ma sconti al socio: «Garantiamo alcune agevolazioni, come lo sconto del 10 % sull’assicurazione auto. Più di questo per ora non possiamo fare - allarga le braccia il presidente - ma la speranza è di riavere un centinaio di iscritti nel 2011». Nessuna tentazione di rimettersi in gioco ora che tira aria di Carnevale? «Ci sono persone capaci che si sono attivate per l’organizzazione; non vedo perchè intromettersi». L’immobilismo di Amerio è comunque facile da comprendere: la Pro Poirino non ha soldi, non ha una sede, non ha attrezzature e anche per quest’anno non sembra che avrà Durante questa fase “in sonno” Amerio prova almeno a sognare. Ha iniziato a parlare con l’assessore alla cultura e all’ambiente, Giorgio Miletto, per vedere se sarà possibile ricavare una zona di “coltura sperimentale” nell’arboreto di via Pralormo donato al municipio da Maurizio Stuardi. «Ho un gruppo di una ventina di persone, appassionate di botanica, che si sono documentate sulla coltivazione delle erbe per il vermouth che una volta caratterizzavano il territorio poirinese. Sarebbe bello riprendere questo tipo di attività». Senza non ci sono risorse per “fare”, la Pro Poirino potrebbe però usare la sua posizione per coordinare; magari per collegare le diverse realtà associative. Da tempo Amerio spera di riunire più sodalizi in un gruppo unico in grado di organizzare eventi. Però... «La Pro Poirino non deve entrare in competizione con la biblioteca, che già organizza molti eventi, o con altre realtà - teorizza Amerio - Dovrebbe riuscire a essere un punto di riferimento e di coordinamento». Appunto. Servono soldi anche per offrirsi come “cabina di regia”? Secondo Amerio, sì: «Anche ci riuscissi - e non è detto che la gente voglia partecipare - con quali soldi si potrebbe fare qualcosa?». Moreno Strazza POLEMICA A CAMBIANO Calciatori sudati però manca l’acqua al campo comunale CAMBIANO Novantesimo minuto, fischio finale: tutti sotto le docce. E invece no: borsone sulle spalle, a piedi o in auto le squadre hanno dovuto raggiungere il campo Elia per lavare sudore e fatica. È lo spiacevole episodio a cui si è assistito qualche giorno fa al termine di una partita al campo comunale di via IV Novembre: i calciatori dell’Acsd Cambiano e gli avversari sono dovuti andare a farsi la doccia negli spogliatoi dell’Elia. La denuncia arriva dal gruppo di minocontributi non solo da parte del Comune: neppure Regione e Provincia da due anni almeno non finanziano più le pro loco. «In queste condizioni come faccio a organizzare qualcosa? Non solo non ci sono soldi per stampare i volantini di un evento, ma non riesco neanche a compare la carta. Di soldi personali ne ho già rimessi per coprire i debiti passati: ora basta». Amerio per lavoro segue diverse associazioni culturali, sportive e ricreative dal punto di vista fiscale, amministra- Comune di Poirino ranza Uniti per Cambiano che interroga il sindaco. «Ci hanno detto che mancava l’acqua per lavarsi e che è accaduto altre volte. Qualcuno si è affrettato ad aggiungere che questo disservizio era legato alle bollette non pagate alla Smat – riferisce il capogruppo Bruno Ratti - Sono illazioni o c’è del vero?». l sindaco Mammolito chiarisce: «Nonostante le difficoltà economiche che attraversa la società, il pagamento delle bollette è sempre stato regolare». E spiega il motivo dell’inconveniente: «È successo soltanto due volte. Tutto è dovuto a una scheda del bruciatore del riscaldamento che è saltata; ora è tutto risolto». tivo e normativo. Conosce quindi la difficile realtà dell’organizzazione di eventi e della cronica mancanza di finanziamenti a livello locale. «Ho provato a contattare alcuni commercianti, ma nessuno è disponibile a finanziare qualche evento. Se poi consideriamo che il Comune ci ha tolto la sede e che i tesserati non sono quelli su cui poter fare affidamento per montare un palco, non si può far altro che attendere il momento giusto per fare qualcosa. La Pro Poirino è come se fosse commissariata». 7 POLITICA - Uffici comunali: nuove regole Un Consiglio comunale nel segno di Furgiuele con ben 44 interpellanze CHIERI Raffaele Furgiuele mo- zioni. Furgiuele presenta nuonopolizza il Consiglio comu- vamente la richiesta di intitonale: giovedì, alle 19,30, si lare una via o una piazza chieterrà una seduta gravata da rese a Bettino Craxi: in passaben 44 interrogazioni e una to il politico di Chieri Futura mozione presentate dall’espo- aveva ritirato questa proponente di Chieri Futura. sta su richiesta del resto del A queste si aggiungono sol- Consiglio perché questo tipo tanto una mozione e un ordi- di decisioni spetta alla Comne del giorno presentati dal missione toponomastica. Partito Democratico e quattro Ma l’approvazione della mopunti proposti dalla zione presentata dal maggioranza, da diPdl sulla via dedicascutere dopo un’ora ta alle vittime delle e mezza di interrogafoibe ha spinto Furzioni di Furgiuele. giuele a riproporre In realtà i primi anche la sua. due punti sono semPoi ci saranno la plici comunicazioni: mozione e l’ordine le dimissioni del del giorno del Pd: la consigliere Pdl Paprima vuole impesquale Leuci, sosti- Raffaele Furgiuele gnare il sindaco tuito da Roberto CaFrancesco Lancione stella; la nomina del a trovare fondi per nuovo assessore alfinanziare delle borl’ambiente Arturo Calligaro. se lavoro per giovani a rischio A questi si aggiungono il emarginazione; il secondo, inrinnovo della convenzione vece, è presentato su richiecon Torino e gli altri Comuni sta della capogruppo dei Dedell’area metropolitana per il mocratici Manuela Olia e Pass 15, gli sconti per i neo- punta a ottenere una maggioquindicenni. E poi l’approva- re efficienza nel sistema sanizione dei nuovi criteri gene- tario senza i cambiamenti derali del regolamento generale cisi nell’ultimo periodo dalla degli uffici e dei servizi. Regione. Tra le norme sono compreMa i temi principali saranse la distinzione fra la direzio- no ancora una volta quelli ne politica e quella ammini- presentati da Furgiuele con le strativa; l’articolazione delle sue interrogazioni: in realtà strutture e attività ammini- si tratta di quesiti già presenstrativa; la flessibilità orga- tati tra il settembre 2009 e il nizzativa; i rapporti con l’u- dicembre 2010 e su cui il contenza; trasparenza; valorizza- sigliere chiede i risultati. zione delle risorse umane; miSi passa dalla messa in sisurazione e valutazione della curezza delle strade al ritiro performance; criteri relativi dei rifiuti ingombranti; dai all’accesso all’impiego e alla parcheggi blu al trasporto gestione del personale. pubblico per gli abitanti delle Terminati i pochi punti Maddalene; dai servizi igieni“normali”, la discussione pas- ci pubblici all’iniziativa “Un serà su mozioni e interroga- albero per ogni neonato”. Rassegna stampa Marzo 2011 CORRIERE DI CHIERI Martedì 8 marzo 2011 Comune di Poirino CHIERI E DINTORNI Pericolo a due ruote PRENOTAZIONI Incidenti a Santena, ciclisti colpevoli ■ Quest’anno i soggiorni marini per la terza età si svolgeranno a Diano Marina, in provincia di Imperia. Il Comune organizzerà due turni: il primo dal 28 aprile al 12 maggio, il secondo dal 12 al 26 maggio. Gli ospiti alloggeranno all’Hotel Sole. «Queste vacanze, rivolte a coloro che hanno più di 55 anni, hanno lo scopo di favorire l’integrazione sociale, in un ambiente protetto e adatto agli anziani – afferma l’assessore Franco Bosco – Il trattamento è a pensione completa, con colazione a buffet; a pranzo e cena il ristorante offre due menù differenti, con possibilità di ordinare SANTENA Chi impugna il volante ha imparato a essere più prudente sulle strade di Santena. Adesso i guidatori più pericolosi sono i ciclisti: «Nel 2010 sono stati la causa di 7 incidenti su 27 - accende l’allarme Roberto De Filippo, vice comandante della polizia municipale - Rischiano di farsi investire: moltissimi vanno contromano e chi guida un’auto non si aspetta di vedersi tagliare la strada da una bici». I numeri dello scorso anno, in effetti, raccontano che gli automobilisti sono diventati più accorti: le multe sono calate quasi del 30 %, facendo incassare al Comune 31.000 euro contro i 44.000 del 2009. «L’importo è diminuito soprattutto perchè molte più persone vengono a denunciare chi era alla guida (17 nel 2010 contro 53 nel 2009), evitando i 200 euro di sanzione dovuti per la mancata comunicazione», analizza De Filippo. Lo scorso anno, durante 950 ore di pattugliamento sono stati compilati 515 verbali, di cui solo il 6 % per avere pigiato oltre i limiti l’acceleratore (32 contro 180 nel 2009). Così pure i sorpassi azzardati sono appena il 3 % (17 verbali). Insomma, pare che i guidatori siano più responsabili. Ma è anche vero che adesso è più difficile per l’autovelox beccare chi esagera: «Ora dobbiamo segnalare prima autovelox e posti di controllo; di conseguenza gli automobilisti rallentano. Il dato era già in calo nel 2009». Pochi sono anche i “distratti” alla guida senza documenti (28 multe). Molto più difficile da estirpare la cattiva abitudine della sosta vietata: il 70 % delle multe colpisce chi non mette il disco orario o lascia la vettura dove non si può: ben 357 contravvenzioni nel 2010, più o meno come nell’anno precedente. Avete calcato la mano? «Di solito ci muoviamo su segnalazione dei commercianti, che hanno bisogno di ricambio d’auto per agevolare i clienti e il passaggio di gente». Disinnescati gli effetti più pericolosi di chi usa il volante, ora i vigili tentano di educare chi impugna il manubrio. Ma non è affatto facile: «Troppi ciclisti credono di non avere l’obbligo di rispettare le regole. In teoria, dovremmo multare pure loro – avverte il vice comandante - Al momento stiamo cercando di sensibilizzare, ma sanzioniamo chi provoca l’incidente». Oltre al codice della strada, i vigili tengono d’occhio altri comportamenti scorretti. Nel 2010 sono stati emessi 16 verbali amministrativi per abbandono di rifiuti e per cani portati a spasso senza il guinzaglio; 107 ordinanze sulla viabilità; 7 notifiche di reato con denuncia all’autorità giudiziaria; 131 notifiche penali inviate dalla Procura della Repubblica. In più, ci sono stati 587 accertamenti per il cambio di residenza. A tenere impegnati i vigili urbani sono stati anche 50 manifestazioni e l’incendio al deposito Pegaso in via Asti: «Durante il rogo, a marzo, abbiamo sorvegliato la zona 24 ore su 24 per 10 giorni – ricorda De Filippo – Altri momenti rilevanti sono stati la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il raduno dei bersaglieri». Ma l’operazione forse più significativa del 2010 è stata un’altra, col bloccatto delle multe chiuso nel cassetto. Gli agenti hanno smesso i panni dei “castigamatti” per diventare un po’ più “educatori”: sono andati a lezione per imparare a captare i disagi dei giovani santenesi e prevenire i comportamenti a rischio. L’iniziativa rientra nel progetto “Tutta mia la stituito, ma i tempi saranno lunghi. In teoria, per un paese come Santena, con 10 mila abitanti, dovrebbero esserci almeno 10 vigili. Purtroppo il personale scarseggia ovunque, non è solo un nostro problema». Così ad affiancare la polizia municipale sono i volontari: «Davanti alle scuole Cavour, Vignasso, Gozzano e Falcone, negli orari di entrata e uscita, controllano il traffico 4 nonni vigile, uno per ogni istituto – descrive De Filippo – Inoltre, durante gli eventi ci danno una mano il Gruppo emergenza radio di Santena e l’associazione Carabinieri in congedo di Villastellone». Federica Costamagna città”, coordinato da Moncalieri. Adesso possono mettere in pratica anche questa attività: «A breve faremo alcune lezioni ai ragazzi della terza media della scuola Falcone sull’educazione civica e il rispetto sia delle regole sociali sia delle norme giuridiche – annuncia – Nel corso dell’anno abbiamo tenuto sotto controllo alcune zone del paese dove s’incontrano i giovani come le aree verdi e l’oratorio». Globalmente, na mole di lavoro non indifferente: «Siamo 6 agenti, di cui uno svolge compiti amministrativi e non sta in strada. In più, da gennaio abbiamo un operatore in meno, che è stato trasferito a Moncalieri. Dovrebbe essere so- POIRINO - Iscrizioni al secondo quadrimestre Dall’aerobica al tai - jutsu Via ai corsi della Polisportiva POIRINO Iniziato il secondo qua- senza armi, proposta dal Dojo drimentre per i corsi della Polisportiva poirinese. Gli istruttori continueranno le loro attività fino al mese di giugno, ma sono pronti ad accogliere nuovi allievi che vogliano avvicinarsi all’attività fisica. Questi i dettagli degli altri corsi. Yoga, nella saletta Gaidano di via Roma 17, il martedì primo turno 18,45–20 e secondo turno 20,15- 21. Krav maga, sistema di difesa personale, il lunedì 20,45-21,45 e il mercoledì 19,30–21 nella palestra delle elementari Gaidano. Difesa personale femminile “Safe donna” il mercoledì 21–22 sempre nella palestra della Gaidano. Riprende anche il corso di tai -jutsu, l’arte marziale di difesa con e 8 Sakura. I corsi si terranno il martedì e il venerdì nella palestra delle scuole medie con i seguenti orari: 17,30-18,30 corso bambini, 18,3019,30 corso ragazzi, 19,30-21 corso adulti. Ginnastica di mantenimento, con esercizi di aerobica, stretching, corpo libero: lunedì e giovedì, 19,30-20,30 nella palestra delle suole elementari Paolo Gaidano a Poirino, ai Marocchi sempre lunedì e giovedì ma 20,30-21,30 nella palestra delle scuole elementari. Mobilizzazione della schiena, per chi soffre di scoliosi, artrosi, iper o ipolordosi: lunedì e giovedì 18-19 nella palestra delle scuole medie di corso Fiume a Poirino. Ginnastica dolce, per persone di ogni età, basata sul lavoro ar- 5 Soggiorni marini per anziani aprile e maggio a Diano monico del corpo: lunedì e giovedì 18-19 nella palestra delle scuole elementari di Poirino. Corso di G.A.G. (gambe, addominali, glutei): martedì e giovedì primo turno 19,30–20,30 e secondo turno 20,30-21,30 nella palestra delle scuole elementari degli Avatanei. Ampio il ventaglio di proposte nel campo della danza. Corso “propedeutico” di danza classica per bambini e bambine dai 4 anni compiuti: martedì e giovedì 16,30-17,30 nella sala di via Isolabella 59. Corso “preparatorio”: mercoledì e venerdì 16,4517,45 nella sala di via Isolabella 59. Corso “elementare” martedì 1819,30 e venerdì 16,30-18 nella palestra della scuola Gaidano. Corso “elementare C” martedì 16,30-18 nella palestra della scuola elementare. Corso principianti di danza modern jazz, età minima 10 anni, mercoledì e venerdì 17,45-18,45 nella sala di via Isolabella 59. Corso medio: martedì 17,45-18,45 e gio- in anticipo diete differenziate». E aggiunge: «Ad arricchire il soggiorno, ci saranno intrattenimenti musicali, giochi e tombolate». Il costo complessivo per le due settimane di soggiorno è di 732 euro in camera singola e 549 a persona per la matrimoniale. E’ possibile usufruire di tariffe agevolate, presentando la documentazione Isee. Per le prenotazioni, c’è tempo da martedì 15 a venerdì 25 marzo. Rivolgersi allo Sportello Unico del Cittadino, in via Palazzo di Città 10, il martedì e il venerdì dalle 8,30 alle 12,30. Claudia Malatesta vedì 17,30-19 nella sala di via Isolabella 59. Corso intermedio: martedì 19,30-21 e venerdì 18-19,30 nella palestra della scuola elementare Gaidano. Corso di hip hop il sabato dalle 17-18,30 nella palestra Gaidano. Avviamento allo sport: lunedì e giovedì 16,30-17,30 nella palestra delle scuole elementari a Poirino, il venerdì 16,30-17,30 nella palestra delle scuole elementari ai Marocchi il martedì 18-19 nella palestra delle scuole elementari Avatanei. All sports, a partire dai 10 anni, per comprendere i concetti base di sport individuali e di squadra: lunedì e giovedì 19-20 nella palestra delle scuole medie di corso Fiume. Calcetto: venerdì 17,30-18,30 nella palestra delle scuole dei Marocchi. Giocomotricità: martedì 16,3017,30 nella palestra delle scuole dei Marocchi e il mercoledì 16,45-17,45 agli Avatanei. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi agli istruttori in palestra durante gli orari dei corsi. Rassegna stampa Marzo 2011 CORRIERE DI CHIERI Martedì 8 marzo 2011 CHIERI E DINTORNI Trulli e cow boy sfilano a Poirino POIRINO Cappuccetto rosso dà la mano al lupo, la Winx gioca insieme all’Uomo ragno e il topo balla con fate e pagliacci. Numerosissimi i bambini e gli adulti in maschera che hanno animato la sfilata dei carri di domenica pomeriggio, una festa che ha attraversato le vie del paese sotto un sole primaverile. A fare gli onori di casa sono stati Giovanni Crivello e Marina Fogliato, amici nella vita reale, che hanno vestito i panni di Barba Peru e Magna Danda. Accanto alle maschere tipiche c’erano i quattro giovani accompagnatori: Enrica Parisi, Lucia Burzio, Emanuele Fogliato e Matteo Bechis, e i piccoli Alessandro Avateneo (Giandoja), Erika Bisignano (Giacometta), Davide Burzio (Re del Carnevale), Giulia Burzio (Regina del Carnevale), Francesca Barberis (Bela Tenchera) e Diego Comollo (Pescador). I carri che hanno preso parte al corteo allegorico sono stati i villanovesi “Cowboy country”, i “Pirati” di Santena, “La pecora nera” di Carmagnola, “Super Mario Bros” di Pocapaglia, “Il Presidente e le sue donne” di Isolabella e i pralormesi “Jamaica” e “Pompieri”. Buona la partecipazione anche da parte di gruppi poirinesi: “Vieni a ballare in Puglia” del gruppo XX Settembre, “Madagascar” dell’Oratorio san Luigi, “Asterix e Obelix” dei Favari e “Aggiungi un posto a tavola” in arrivo dai Marocchi. Senza dimenticare la partecipazione delle majorettes e della Filarmonica che hanno aperto la sfilata. Altri carri sono attesi nella sfilata di questa sera, martedì, che partirà alle 20,30 da piazza Morioni. All’arrivo dei gruppi mascherati in piazza Italia seguirà il discorso di commiato delle maschere e il falò del Carnevale che segnerà la fine dei festeggiamenti. Comune di Poirino Carnevale Tutte le foto sul sito www.corrierechieri.it Servizio fotografico a cura di Enrico Vergnano 9 9 Rassegna stampa Marzo 2011 10 Comune di Poirino Rassegna stampa Marzo 2011 11 Comune di Poirino Rassegna stampa Marzo 2011 12 Comune di Poirino Rassegna stampa Marzo 2011 13 Comune di Poirino Rassegna stampa Marzo 2011 14 Comune di Poirino Rassegna stampa Marzo 2011 Comune di Poirino 11 CRONACA CITTADINA CORRIERE DI CHIERI Venerdì 11 marzo 2011 Nella rete di Aiazzone STORIA - Iniziativa di Anpi e giovani antifascisti Acconti versati per mobili mai consegnati ■ Mobili ordinati, pagati per il 30% e mai consegnati. Fra le “vittime” del mobilificio Aiazzone, che ha un punto vendita a Poirino, ci sono almeno venti famiglie del Chierese. Persone che hanno fatto sacrifici per il nuovo soggiorno, oppure giovani coppie che hanno acquistato la cucina nuova o la cameretta per il neonato in arrivo, come mostrato nei servizi del programma di Italia 1 “Le Iene”. Prima di questa denuncia, infatti, molti credevano di essere i soli caduti in un incubo fatto di ordini sbagliati, destinazioni confuse, camionisti distratti o in sciopero. In realtà, si è calcolato che in tutta Italia sono circa 12 mila le vittime di questo raggiro. Raccontano tutti la stessa storia: da mesi aspettano la consegna dei mobili che hanno acquistato da Aiazzone. Il mobilificio ha preteso una caparra del 30%, ma poi non ha mai consegnato nulla. E molti si sono rivolti ad associazioni come il Movimento consumatori del Chierese, presieduto da Roberto Gotta: «Chi ci ha chiesto aiuto aspetta da due o tre mesi, ma qualcuno anche da cinque. Alcuni hanno anticipato 300 euro, altri 1.200. Ma poi ci sono persone che, per acquistare i mobili, si sono rivolti a delle finanziarie, le quali ora pretendono l’intera cifra prestata e non sono disposte a cedere. L’unica soluzione è lottare». Il Movimento del Chierese invierà lettere ad Aiazzone, poi partirà con “class action” e denuncia penale: «Probabilmente i mobili non arriveranno mai, ma proveremo ad avere indietro i soldi». Intanto Gotta ha cercato contatti con i vertici del mobilificio, ottenendo prima risposte vaghe, poi più nulla: «I proprietari, Renato Semeraro e Gian Mauro Borsano, hanno passato la mano a un’altra società, la Pan media, la quale inizialmente diceva di stare tranquilli e aspettare: i mobili sarebbero arrivati. Dopo di che ha smesso di rispondere». Telefoni muti. E negozi chiusi in tutta Italia, dove ora sono anche gli 850 dipendenti a vivere momenti di paura, visto che, oltre ai mobili, mancano anche i loro stipendi. Nel Chierese c’è un mobilificio Aiazzone a Poirino, in via Torino. Anche lì tutto tace. Ma i clienti continuano a chie- dersi dove siano finiti i loro mobili: «Non si sa – allarga le braccia Gotta – Pan media ha i contratti firmati dai clienti, ma nient’altro. Non si sa neppure dove siano finiti i soldi: Borsano e Semeraro sono spariti, e quando si vedono danno la colpa l’uno all’alto. E gli euro incassati potrebbero essere finiti in Lussemburgo». I due imprenditori sono già conosciuti per altre vicende finite nella cronaca giudiziaria: Borsano, ex presidente del Torino calcio, è già stato condannato per bancarotta fraudolenta, falso in bilancio e appropriazione inde- “LAKAY MWEN” - Servono medico e infermiera L’impegno per Haiti continua dopo l’emergenza terremoto ■ Un medico e un’infermiera fissi per due giorni alla settimana. Serviranno per monitorare e curare i circa 1700 ragazzi che frequentano la scuola e i 70 anziani ospiti della missione. E’ l’ultima sfida di Andrea e Marina Condrò, che guidano la onlus Lakay Mwen, che segue da anni l’omonima missione, coordinata da Maurizio Barcaro a Port au Prince, capitale di Haiti. «Con la fine del 2010 abbiamo concluso le opere edili, che dopo il terremoto erano la nostra priorità – spiega Andrea Condrò – Scuola, laboratori, come quello di falegnameria o musica, casa per gli anziani e ambulatorio sono pronti: l’obiettivo è farli funzionare al meglio». Info: http://missionehaiti.blogspot.co m/ I Condrò spiegano che la mis- sione non può più espandersi di più: negli ultimi anni è cresciuta molto e più di così Barcaro non riuscirebbe a gestirla da solo. Mentre la capitale haitiana è ancora in ginocchio, come se non fosse passato già un anno dal terremoto che l’ha quasi rasa al suolo, e molte altre onlus umanitarie sono soffocate dai costi di gestione, Barcaro ha una struttura in ordine che da istruzione e un pasto caldo a 1700 giovani e giovanissimi (grazie alle adozioni a distanza) e cura gli anziani del quartiere rimasti soli. «Avere medico e infermiera fissi sarebbe la ciliegina sulla torta, anche se comporta una spesa annuale che supera i 12 mila euro – sostiene Marina – In ogni caso sappiamo che nulla è impossibile, pertanto confidiamo di chiudere un contratto quanto prima». bita per il crollo del suo impero finanziario e per le irregolarità nei bilanci della società granata. Insieme a Semeraro, è stato poi indagato per evasione fiscale. Ora c’è il rischio di una nuova denuncia per truffa: «L’hanno studiata bene – ammette amaro Gotta – Hanno preso piccole cifre da tante persone, chiedendo soltanto caparre. Inoltre, fino a pochi mesi fa, i mobili venivano consegnati puntualmente, in modo da attirare sempre più clienti per poi partire con il meccanismo truffaldino che ha coinvolto migliaia di persone». Federico Gottardo Marina Condrò ricorda che nessuno dei ragazzi della Lakay Mwen, che in lingua creola significa “casa mia”, ha preso il colera, nonostante la grande epidemia post terremoto. «E’ bastato fare un corso d’igiene e prevenzione nelle classi – testimonia – Ora vogliamo monitorare la salute di questi giovani in modo completo. Proprio per questo abbiamo costruito un ambulatorio: è il momento di usarlo». La Lakay Mwen, che ha sede in via Giovanni XXIII, a parte il direttivo, composto da 7 persone, non ha tesserati. «Non abbiamo mai avuto tempo per fare tessere – considera Marina – Siamo sempre troppo concentrati sul concreto. I nostri “pseudo tesserati” sono le 250 famiglie tra Chieri, Asti e Milano che sostengono i ragazzi e tutti coloro che contribuiscono alla formazione dei container con qualsiasi genere di bene che spediamo periodicamente a Maurizio». Il prossimo partirà a fine mese carico di generi alimentari, medicine, libri in francese, quaderni e altra cancelleria. R. M. 15 L’omaggio dell’Anpi al cippo di Albugnano In pellegrinaggio alle lapidi partigiane ■ «Non dimentichiamo i nostri partigiani». E’ l’appello dell’Anpi chierese, tornata in visita ai luoghi più significativi della Resistenza nei dintorni. Beppe Gastaldi, il presidente Antonio Maspoli e alcuni giovani del Comitato antifascista 19 aprile sono partiti da Chieri, dove hanno ricevuto il saluto del sindaco Francesco Lancione: «L’anno scorso ci aveva accompagnati, stavolta altri impegni gliel’hanno impedito», fa sapere Maspoli. La prima tappa è stata Castelnuovo, luogo di ritrovo per i giovani del Chierese che si opponevano ai nazifascisti e sede del monumento al Partigiano, in piazza Giovanni Bosco. Poi c’è stato l’omaggio alla lapide di Berzano San Pietro, dedicata ai caduti della Resistenza e, in particolare, al tenente partigiano Aldo Faccio, ucciso in paese. Sempre a Berzano, tappa a Cascina Baudina: qui, il 15 marzo 1945, erano nascosti i partigiani Camillo Bivanti, Giuseppe Farardo, Moise Di Salvo e Nunzio Lo Piccolo. Un gruppo di tedeschi li scovò e uccise insieme a quattro membri della famiglia (Emilio Conrado, Evasio, Pierino e Clorinda Fornasero) e a Edoardo Gallina, che era andato a vedere che cosa stava accadendo. Spiega Maspoli: «Quella famiglia ha pagato un enorme tributo di sangue. E la signora Celestina Fornasero, che ci ha accolti, ne mantiene viva la memoria con Gastaldi e a altri testimoni». Ad Albugnano, commemorazione dei quattro partigiani ammazzati il 3 marzo del ’45 dalle SS. Monumento e cippo ricordano i garibaldini Ernesto Goria, Domenico Pagliasotto, Romolo Del Ponte ed Ercole Chiolerio, sorpresi in un bosco a poche centinaia di metri dal centro di Albugnano. A Chiolerio è intitolata la sezione Anpi di Chieri. Conclude il presidente: «Vogliamo promuovere i sentieri della Resistenza e mantenere viva la memoria della lotta nelle nostre colline. Da queste battaglie è nata la Costituzione italiana: a Castelnuovo, accanto alla lapide dei partigiani, ne sono impressi i primi sei articoli». F.G. Rassegna stampa Marzo 2011 Comune di Poirino 36 NEI DINTORNI POIRINO Sei grandi poirinesi dell’Otto-Novecento verranno ricordati nelle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia giovedì alle 21 nel Salone Italia (passeggiata Marconi). Ingresso libero. In programma letture e proiezioni sulla vita e le opere di Padre Giacomo Marocco (il frate francescano Due secoli di grandi poirinesi al Salone Italia che confessò Camillo Cavour in punto di morte), la famiglia dei conti Thaon di Revel, il soprano Eugenia Burzio (negli Anni Venti grande interprete verdiana nei maggiori teatri europei), CORRIERE DI CHIERI Venerdì 11 marzo 2011 il pittore Paolo Gaidano, Giovanni Alfazio (questore in grandi città poi direttore generale di polizia a fine ’800 e senatore) e mons. Baldassarre Brossa, e autore nel 1923 delle “Memorie storiche di Poirino”. La serata sarà animata dal coro parrocchiale “Silvio Dissegna” che eseguirà canzoni patriottiche. POIRINO Nuovi infissi e valvole termostatiche per la scuola elementare. E’ quanto è stato proposto dal Comune per partecipare al bando della Fondazione Crt “Edificio eco-compatibile 2010”. La Giunta ha infatti affidato la redazione di un’analisi dettagliata dell’intervento all’architetto Marco Massara di Torino. «E’ stata individuata la primaria Gaidano perchè l’Asl, in se- La scuola di Poirino cambia infissi e risparmia energia guito a un controllo, aveva richiesto la sostituzione degli infissi - evidenzia l’assessore ai lavori pubblici Pierluigi Orrù - Oltre alla sostituzione degli infissi, che serve a diminuire la dispersione del calore, abbiamo aggiunto l’im- pianto di valvole termostatiche». Questo favorisce il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni in atmosfera, «inoltre servirebbe per evitare gli scompensi di riscaldamento attuali tra zone più calde e altre più fredde all’interno dell’edificio scolastico». La spesa complessiva stimata è di 87.000 euro, esclusa l’iva. La Fondazione potrebbe finanziarne fino a 40.000. ce: «Il bilancio è già nelle mani della dirigente dei servizi al cittadino, Alessandra Sferra. E sarà presentato presto ai soci». Più preciso Spada: «Lo illustreremo nell’assemblea dei soci convocata già da due settimane per sabato 12 marzo alle 15 . Comunque posso anticipare che è tutto a posto. Nessun deficit. Anzi un buon attivo». I registri confermano: incassati 19.639 euro, spesi 16.018. Saldo positivo di 3.621 euro. «L’attivo l’abbiamo già in gran parte reinvestito per migliorare struttura e servizi – assicura il presidente – Televisore nuovo, lavastoviglie per il bar, portabici, bacheche, solo per ricordare le cose più importanti. Inoltre abbiamo comperato una macchina per il caffè, che prima veniva fotto con le cialde. Ora, non solo è migliore ma costa anche meno: da 80 centesimi l’abbiamo abbassato a 60». Infine Nicco chiede: «E’ stata comperata l’auto da adibire a taxi sociale con i 10.000 euro avanzati dalla gestione precedente?». Risposta negativa: «I soldi li abbiamo dati al Comune – conclude Spada – Mi risulta non siano ancora stati usati per il blocco delle spese imposto dal patto di stabilità». Mario Grieco Il ballo con l’orchestrina fa alzare la voce a Poirino La Svolta attacca il Centro anziani: «Il Comune controlli le tariffe» Il nuovo presidente Spada: «I nostri conti sono in salute e trasparenti» POIRINO «Perché il Centro anziani ha aumentato i prezzi delle manifestazioni che ospita?». Il consigliere di minoranza Giovan Battista Nicco de La Svolta torna alla carica sulla conduzione del centro di via Eugenia Burzio. Nell’ultimo Consiglio comunale ha presentato un’interrogazione. «Il Comune è proprietario e paga le spese del centro – ragiona l’oppositore – Perciò dovrebbe dire la sua su quanto debbano pagare i soci per le iniziative. Altrimenti, è meglio che lo dia in gestione ad un privato. Almeno risparmierebbe le spese per tenerlo aperto». Nella seduta consiliare l’assessore Delfina Novara è sbrigativa: «Il centro deve riferire al Comune solo per il bilancio. Per il resto è libero di decidere come preferisce. Deve rendere conto ai soci, non chiedere a noi cosa intenda organizzare e che prezzi far pagare». Giuseppe Spada, presidente del Comitato di gestione, spiega perché siano aumentati i prezzi delle serate danzanti: «Abbiamo portato da 3 a 4 euro il ballo del sabato perché fra costo del musicista e quello della Siae non ci staremmo dentro». Ma prima come facevano? «Si ballava con i cd e quindi non c’era il costo del musicista – motiva il presidente – Questo costa dagli 80 ai 100 euro. 30 euro è quello che dobbiamo alla Siae. La media di partecipanti è fra i 30 ed i 35: il conto è presto fatto». Non solo. «Abbiamo dovuto cancellare i pomeriggi danzanti della domenica, quelli solo coi cd, perché non veniva quasi nessuno e ci rimaneva da pagare la Siae». L’oppositore vuole sapere anche del cenone di Capodanno: «Non solo il prezzo era alto, ma molti soci poirinesi non hanno potuto partecipare mentre c’era Il presidente Giuseppe Spada e a destra la segretaria Carla Cozzani accanto al vicepresidente Francesco Benfatto gente dei paesi vicini». Spada fa un passo indietro: «In settembre, mentre si doveva rinnovare il comitato di gestione, le iscrizioni sono state sospese. Quando sono ricominciate, molti hanno aspettato fine anno per non riprendere la tessera solo per tre mesi. Il cenone è stato annunciato in bacheca già a metà novembre. Chi ha aspettato fine dicembre per riprendere la tessera, non ha più trovato posto». E per quanto riguarda il prezzo: «Visto il tipo di servizio e di cibi, i 40 euro erano più che giusti. Tant’è che alcuni ristoratori locali si sono lamentati per la concorrenza. Nel prezzo c’era anche la musica dal vivo». Poi Nicco allarga il discorso sui bilanci delle nuova gestione, iniziata a ottobre. «Sono stati presentati i conti che chiudono i primi tre mesi?». Novara va ancora per le spic- MARINA FOGLIATO E GIOVANNI CRIVELLO SONO GLI “ZII” DEL PAESE CON QUATTRO ACCOMPAGNATORI E TANTI “NIPOTINI” POIRINO Ballano e si divertono durante la festa in maschera con i bambini. Ma non risparmiano una frecciata contro “Poirino 2” all’indirizzo del municipio. Danda e Peru versione 2011 hanno vissuto in pieno lo spirito del Carnevale durante le sfilate allegoriche di domenica, martedì e negli altri appuntamenti del Carnevale. Il “padrone” del Carnevale, Barba Peru da Ternavasso, è Giovanni Crivello, 56enne fondatore dell’agrigelateria San Pé. Accanto a lui, Magna Danda è Marina Fogliato, 50enne maestra alla scuola dell’infanzia di corso Fiume, due figli, da anni attiva del consiglio di biblioteca. «Devo ammettere che mi sono commossa lunedì pomeriggio andando tra gli anziani all’Istituto Geriatrico: è stato un momento emozionante», sottolinea Magna Marina. Lei è stata la prima scelta tra i personaggi: «A mia volta dovevo scegliere un Barba Peru e ho chiesto a Giovanni, che è un mio caro amico. Penso di aver fatto la scelta giusta». Barba Peru per i 150 anni dell’Unità d’Italia ha portato una coccarda tricolore e ha vestito il tight al posto del frac. Le maschere per 4 giorni hanno in mano le chiavi della città e per questo motivo sottolineano le magagne che vedono per il paese. E quest’anno non poteva mancare un accenno alle polemiche su “Poirino 2”: «Sono Barba Peru e mi sta a cuore il futuro dei miei nipoti – recita la parte Crivello - Quindi mi chiedo se sia giusto In alto, da sinistra, il mini-Pescador Diego Comollo, “barba” Crivello con “magna” Marina, i quattro accompagnatori e i piccoli Re e Regina, Davide e Giulia Burzio. Sotto, l’eleganza degli accompagnatori e, a destra, la Bela Tenchera Francesca Barberis in carrozza con Giandoja Alessandro Avataneo e Giacometta Erika Bisignano Barba Peru lancia coriandoli e frecciate “Poirino 2” diventa satira politica con le maschere del Carnevale costruire così tante case sul “Bric del papa: si andrà a formare un “bubbone”, arricchirà un paio di persone che già sono ricche, e invece si impoverisce la maggioranza della popolazione. Non solo ci saranno meno servizi e più scadenti, ma si distrugge anche l’ambiente che è una ricchezza». Crivello non vuole però portare la polemica oltre misura: «So- no Barba Peru e questa è una festa: è giusto che sottolinei alcune cose, ma nel pieno rispetto del sindaco e delle scelte che vengono fatte. E poi sono anche altri gli aspetti che mi stanno a cuore: il Carnevale è gioia, e non c’è gioia senza pace, partendo dalle nostre famiglie». Un messaggio di “buoni sentimenti” che raramente in passato le maschere avevano condiviso con la popola- zione. Accanto a Danda e Peru, ecco i quattro accompagnatori. «Sono orgogliosa di vestire questo abito – sfoggia la diciannovenne Enrica Parisi, ultimo anno al liceo scientifico Monti di Chieri - Mi hanno definito “sfigata”, ma no mi sento tale, anzi: mi sono divertita un sacco, soprattutto con i bambini dell’asilo nido. Mi piace questo ruolo 16 e mi spiace invece che molte persone della mia età non accettino e non coltivino le tradizioni». Entusiasta anche Lucia Burzio, 20 anni, iscritta al primo anno di Scienze della Formazione Primaria: «Inizialmente non volevo farlo: pensavo fosse solo una cosa molto formale. Invece ho vissuto un’esperienza fantastica: è davvero bello vedere come un paese così picco- lo come Poirino sia così legato alla tradizione delle maschere. E poi è stata una sorpresa scoprire che Barba Peru era mio zio». Insieme a loro Emanuele Fogliato, 20 anni, universitario di Scienze Politiche indirizzo economico e istruttore di nuoto: «Mi aspettavo un’esperienza più tranquilla, invece sono stati quattro giorni pieni di impegni e di divertimento. E poi ho reso felice mia mamma che ci teneva particolarmente. Noi ragazzi domenica sera, visto che eravamo liberi, siamo anche andati in centro a Torino e sono stati in molti a chiederci di fare una foto insieme». Matteo Bechis, 19 anni, ultimo anno di ragioneria all’Istituto Vittone, lavora col padre in un’azienda agricola. Gli piace vestire il frac con cilindro e bastone: «Si è formato un bel gruppo, siamo stati bene insieme. Da tanto volevo farlo: le tradizioni sono importanti e questa mi piace particolarmente». Ma il Carnevale è anche la festa dei bambini e da qualche anno sono sei le baby maschere che si affiancano ai grandi: Giandoja e Giacometta sono stati Alessandro Avataneo ed Erika Bisignano, coetanei di 9 anni venuti dai Marocchi. Re e Regina del Carnevale avevano un anno di più: Davide e Giulia Burzio, all’ultimo anno delle elementari Gaidano. A chiudere il corteo Francesca Barberis, 9 anni, nei panni della Bela Tenchera, e il coetaneo Diego Comollo nei panni del Pescador. Moreno Strazza Rassegna stampa Marzo 2011 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI Venerdì 18 marzo 2011 CRONACA CITTADINA 3 MALTEMPO - Un camion carico di maiali esce di carreggiata e si ribalta. E il Banna fa di nuovo paura Da sinistra: i vigili del fuoco di Chieri rialzano un camion ribaltato nei campi allagati ai margini di strada Buttigliera; il rio Cesole spinge contro un ponte ed esce dall’alveo; la strada tra Poirino e Villanova, alla rotonda che incrocia via Carlo Maina, invasa dal fango Pioggia e fango allagano il Chierese Strade e campi sommersi, rii fuori dagli alvei, frazioni isolate ■ Strade allagate, corsi d’acqua fuori dagli alvei, frazioni isolate, un camion carico di maiali che esce di strada e si ribalta: mentre il “Corriere” va in stampa si stanno ancora aggravando i danni causati dalla pioggia. Per iniziare, un numero: 90 millimetri. Tanta è la pioggia caduta tra sabato e le 10,30 di mercoledì, rilevata al pluviometro dell’istituto di Frutticoltura, a Tetti Grondana. 90 millimetri quando la media, per l’intero mese di marzo, dovrebbe essere di 77 millimetri. La pioggia, intensa e costante, ha messo in crisi fossi e rii. La terra ha smesso di assorbire, e nei campi sono comparsi laghi sempre più ampi e profondi. Poi, mercoledì, è iniziata la conta dei danni. In strada Buttigliera vecchia, alle 7, un camion con rimorchio condotto da Marco Bini, proveniente da Mantova, dopo aver caricato circa 150 maiali alla Casci- Il rio Canarone in piena ad Andezeno e, a destra, il fiume Banna in piena all’ingresso di Poirino, visto dal ponte di strada Torino na Bianca, in località Bragardo, ha tentato di ritornare sulla circonvallazione. Ma nel frattempo la strada s’era allagata: in un tratto in curva il rimorchio è uscito di strada, facendo ribaltare su un fianco anche la motrice. Illeso il conducente, ma nell’incidente sette maiali sono morti, affogati o schiacciati dal peso degli animali sovrastanti. Sul posto sono in- tervenuti i vigili del fuoco e la polizia urbana di Chieri. La strada è stata chiusa al traffico e, per rimettere sulle ruote il pesante automezzo è stato necessario prima trasferire su altri camion i maiali, e poi operare con una massiccia gru dei pompieri. A Chieri è stata chiusa al traffico strada Fontaneto, come quasi sempre accade in caso di piog- gia. Campi allagati un po’ dovunque in periferia, in particolare nella zona della Livorna e, a Pessione, chiusura della strada verso Riva. Strade chiuse anche a Poirino: «Quella per Carmagnola all’incrocio dei Favari, e quella vecchia per Chieri (dal cimitero verso Riva) elenca il sindaco Sergio Tamagnone - Ora ci preoccupa il Banna, il 17 cui livello continua a salire». Interrotta anche la strada che porta alla borgata Masio. Ad Andezeno è andata a mollo ed è stata chiusa strada della Faiteria, all’altezza del campo sportivo; sott’acqua anche numerosi scantinati. Allagamenti in periferia a Trofarello, soprattutto a borgata Riviera (dov’è stato chiuso il sottopasso della ferrovia) e in stra- da del Bocchetto. Solo allagamenti di modesta entità a Riva, con alcune strade coperte da pochi centimetri d’acqua. «La località più critica era quella del molino di Sant’Albano - spiega il sindaco Lodovico Gillio - Ma le opere di pulizia effettuate su un chilometro e mezzo di alveo del rio Scarosa hanno consentito un buon deflusso dell’acqua, che non è debordata». Sotto controllo la situazione a Santena, dove il Banna è tenuto d’occhio: «Sono allagate le vie Campassi e Oriasso, che vanno in campagna - spiega l’assessore all’ambiente Giovanni Giacone - Il rsto è sotto controllo: in serata di oggi, mercoledì, faremo nuovamente il punto con la protezione civile». In base alle previsioni da oggi, giovedì, la pioggia dovrebbe attenuarsi e poi cessare, almeno fino a domenica. Così l’acqua potrà defluire, e inizierà la conta dei danni. Enrico Bassignana Rassegna stampa Marzo 2011 Comune di Poirino 40 NEI DINTORNI AL FRICANDÒ Mariangela Marocco Musica per il palato Letture ed eventi Si fa salotto nel bosco POIRINO Note e poesie per inaugurare il Bosco di Passatempo: il “salotto letterario” del Fricandò dà il via al ciclo “Musica per il palato” dedicato al bosco con le 21 piante dell’oroscopo celtico, che verrà modellato da una paesaggista che opera a Parigi. Lunedì 21 marzo alle 21 nei locali di via Nino Costa 23 il pianista torinese Osvaldo Campi e il cantautore piemontese Piero Montanaro proporranno brani con tema la primavera e saranno accompagnati dalle poesie della poirinese Maria Capece; durante la serata saranno servite degustazioni con prodotti tipici stagionali. Il costo della serata è di 3 euro con prenotazioni allo 011–945.39.06. «L’idea è quella di organizzare un concerto a tema all’inizio di ogni stagione per riscoprire i sapori della nostra terra e quando il tempo sarà buono e farà più caldo si svolgeranno proprio nel bosco», tratteggia Mariangela Marocco, titolare del Fricandò ed organizzatrice insieme a Mariapaola Corno e Angelita Mollo. Su un’area di circa 5.000 metri quadrati ai Marocchi oltre un anno fa sono state piantati 21 alberi ad alto fusto che richiamano la tradizione e il mito dei druidi celti. Ora è stato contattato un architetto paesaggista per creare un percorso scenografico. «Il parco non avrà barriere e sarà accessibile a tutti per passeggiate, letture ed eventi del Salotto. Vi sarà una sequenza di “stanze” ispirate al tema del calendario celtico – anticipa Marocco - Vogliamo che la struttura del bosco abbia anche un valore simbolico che accompagni i visitatori». Il progetto è in fase di studio ad opera di Camilla Paleari, laureata al Politecnico di Torino e formatasi in Francia con paesaggisti come Pascal Cribier e Catherine Mosbach, creatrice di giardini privati ma anche del piano regolatore del verde per gli aeroporti di Parigi. Ci sarà una zona adibita ad angolo lettura, poi un corridoio verde che conduce a una sorta di camera con una panchina e uno specchio d’acqua, poi il bosco con un belvedere nella radura circolare finale. «Il bosco ha la particolarità di svilupparsi in lunghezza, quindi il progetto sfrutta la prospettiva centrale, attraverso una sequenza di spazi aperti e chiusi – soppesa Paleari - Si tratterà di un lungo percorso che inizia con la dimensione più privata del giardino famigliare adiacente alla casa, arriva allo spazio aperto del parco e per finire apre lo sguardo su prati e campi della campagna circostante». Non ci sono tempistiche certe per lo svolgimento dei lavori, ma il bosco potrà diventare anche uno spazio espositivo a cielo aperto: «Vorremmo legarci alla tradizione dei grandi giardini italiani e francesi dove spesso il connubio tra arte e paesaggio é indissolubile – conclude l’architetto – Si pensa poi di coinvolgere qualche artista locale o posizionare delle installazioni temporanee...». Sara Bauducco CORRIERE DI CHIERI Venerdì 18 marzo 2011 Poirino pagherà i danni dei vandali Può rinascere il Centro incontri Patto col gestore ai Marocchi, ma il calcetto deve attendere POIRINO Può rinascere il centro d’incontro di via della Margherita ai Marocchi. Il sindaco Sergio Tamagnone e il gestore Gianmichele Bosco hanno trovato l’accordo: il Comune pagherà 15.000 euro, il gestore metterà il resto. Nella struttura i vandali hanno fatto danni per circa 30.000 euro. Da quando la struttura è rimasta chiusa, dall’estate scorsa ad ottobre, sono stati rotti mol- ti vetri, rubate alcune porte, danneggiati impianti, bagni, spogliatoi, boiler. Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori di ripristino. «Ho chiamato io le imprese. Quando mi presenteranno le fatture le girerò al Comune che pagherà fino ai 15.000 euro pattuiti – spiega Bosco, 25 anni, santenese, allenatore di judo – Per le spese successive provvederò direttamente. Quando il Comune avrà altri fondi, POIRINO Via libera alla Lita per POIRINO - Unanimità sull’argine di Valle Masio costruire il muro di difesa dalle piene del rio Santena a Valle Masio. E lo potrà innalzare in cemento armato. L’ultimo Consiglio comunale, infatti, all’unanimità ha approvato l’opera ed il cronoprogramma dei lavori. La richiesta di costruire la difesa dalle piene del rio risale a due anni fa. L’azienda non avrebbe potuto ristrutturare e ampliarsi trovandosi in zona e- sondabile; perciò chiese di alzare un muro in cemento armato di una cinquantina di metri, alto un metro e mezzo. Nel luglio 2009 aveva presentato un progetto. Il muro era previsto uguale a quello lungo SCATTI IN CONCORSO Il sindaco Tamagnone (a sinistra) e Gianmichele Bosco Un muro di cemento armato contro le piene del rio Santena due chilometri esistente da anni a difesa di tutta quell’area produttiva. In più sarebbe stato coperto di piante per attenuare l’impatto visivo. La commissione edilizia aveva dato il suo consenso. A VALLE MASIO Pralormo in posa tra scorci insoliti e i colori nazionali PRALORMO Il Tricolore in tutte le sue forme e i luoghi di Pralormo poco conosciuti: sono le due sezioni del concorso “Pralormo in posa”. L’iniziativa, alla seconda edizione, è promossa dal Comune in collaborazione con la pro loco. Due le sezioni. La prima è dedicata al bianco-rosso-verde: i fotoamatori potranno sbizzarrirsi nella rappresentazione dei colori della nostra bandiera dovunque e attraverso qualsiasi forma d’espressione. I tre colori dovranno tuttavia apparire predominanti oppure realizzati attraverso una serie di tre scatti collegati tra loro. La seconda sezione è dedicata invece ai “Posti nascosti di Pralormo”, da trovare cercando scorci insoliti, viste inconsuete, particolari curiosi. Ogni concorrente potrà presentare un massimo di tre foto per ogni tema, realizzate sia in digitale che in pellicola, a colori o in bianco e nero. Le opere dovranno essere inedite, di dimensioni tra 20 x 30 e 30x40 centimetri e montate su un carton- Ribaltata aldilà del fosso l’auto della giovane rivese Auto si ribalta nel prato Ferita ventenne rivese POIRINO Finisce nel campo per evitare lo scontro. Una ventenne di Riva è stata protagonista di un pauroso incidente domenica, intorno alle 10,30 in frazione Masio sulla provinciale 128. Una vettura le ha tagliato la strada immettendosi sulla provinciale da via del Beffa e la sua Fiat Bravo è finita nel prato ribaltandosi. La ragazza è stata traspor tata all’ospedale Maggiore di Chieri con lievi ferite Poi, però, l’inciampo: la commissione del paesaggio, costituita proprio in quei mesi, aveva chiesto che la difesa spondale fosse in legno e non in cemento. La richiesta non è condivisa dall’azienda. E il sindaco Sergio Tamagnone concorda con la Lita: «Il muro può essere in cemento. E’ più sicuro ed è uguale a quello esistente, che inoltre era già stato approvato dalla Provincia». cino nero rigido 40 x 50 centimetri. Sul retro del cartoncino dovranno essere indicate la categoria e il titolo dell’opera. Le foto dovranno essere consegnate entro venerdì 1° aprile all’ufficio affari generali del Comune in via Umberto I 16 oppure spedite al medesimo indirizzo, indicando nella busta “Concorso Fotografico Pralormo in posa 2011”. La commissione esaminatrice premierà tre opere per categoria: il vincitore si aggiudicherà 120 euro, mentre al secondo e terzo classificato andranno rispettivamente 80 e 50 euro. I vincitori saranno annunciati dalla commissione il 9 aprile e verranno pubblicati sui siti del Comune e della pro loco. La cerimonia di premiazione si terrà invece domenica 17 aprile alle 10,30 nella sala consiliare del palazzo comunale. Tutte le opere partecipanti saranno esposte in via XX Settembre il 10, 17 e 25 aprile e il 1 maggio, in concomitanza con la dodicesima edizione di Messer Tulipano, che si terrà al Castello di Pralormo dal 2 aprile al 1 maggio. Tutte le informazioni sul sito della pro loco www.prolocopralormo.it. PRALORMO - Per concludere i lavori necessari ancora pochi mesi di scavi a valle. I ritardi dovuti al maltempo Al traguardo il Lago della Spina PRALORMO «Appena le condizioni atmosferiche lo consentiranno, le ruspe torneranno a lavoro per completare l’opera. L’obiettivo è di inaugurare il nuovo invaso in estate». Il professore Roberto Guercio, commissario straordinario per la messa in sicurezza delle grandi dighe e committente dei lavori, garantisce una chiusura del cantiere del lago della Spina in tempi rapidi. Dopo ritardi e polemiche sembra finalmente avvicinarsi la fine dei lavori. L’inaugurazione del nuovo invaso era fissata per il 4 maggio 2010, ma le nevicate dell’inverno scorso avevano rallentato l’opera. A causa di altri piccoli intoppi erano slittate anche le inaugurazioni di luglio e fine ottobre, le altre due scadenze che si era dato il direttore dei lavori, l’ingegnere Pier Giorgio Perelli. «In autunno sembrava imminente la chiusura del cantiere, ma il maltempo ci ha costretti a interrompere gli interventi fino a fine marzo – riferisce il sindaco Lorenzo Fogliato – In questi mesi sarebbe stato impossibile la- di pompaggio verso il rio Riseravorare: il terreno era troppo mol- sco e il rio Torto, con vantaggi le e fino a pochi giorni fa nevica- per l’agricoltura grazie al recuva ancora». Cosa resta da fare? pero delle acque in pressione. La «Tre scalini con riporto di terra messa in sicurezza del lago ha a valle della diga», spiega Foglia- un costo di 3 milioni di euro: la to. Regione ne ha stanziati 600.000, Damiano Mura del comitato mentre la parte restante è stata lago della Spina conferma le pa- coperta dal Ministero per le Inrole del sindaco. Entrambi at- frastrutture, attraverso la Protendono fiduciosi il ritorno de- tezione Civile. gli operai delLa sistela catanese mazione delTecnis, che ha PIU’ SICURO l’invaso si in mano l’aptrascina da palto: «A gioranni: nell’alni il cantiere luvione del dovrebbe ria1994 il lago prire e chiuderrischia di si nel giro di tracimare e pochi mesi». la diga viene L’intervento più importante sbrecciata per oltre 80 metri renè già stato realizzato l’anno scor- dendo insicura tutta l’area. Nei so: lo “sfioratore a calice”, una dieci anni successivi vengono costruzione in cemento armato presentati alcuni progetti di reche è stata posta in uno degli an- cupero, senza mai essere approgoli dell’invaso e avrà il compi- vati. Gli unici interventi eseguito di canalizzare le acque del la- ti sono il parziale svuotamento go quando supereranno la soglia dell’invaso e un ripristino dello di attenzione; verranno così in- sbarramento per mettere provdirizzate attraverso una vasca visoriamente in sicurezza il ba- Un calice travasa l’acqua in eccesso 18 cino. Nel 2005 il governo Berlusconi nomina commissario della diga l’ingegnere Perelli, incarico che poi passa al professor Guercio. Nel frattempo il Comune di Pralormo prende in carico la concessione per lo sfruttamento del lago e viene realizzato l’attuale progetto. Nell’ottobre 2008 arriva l’affidamento dell’appalto alla Tecnis e a gennaio del 2009 cominciano i lavori. Accanto a questi interventi, ce ne sono altri complementari: la pulitura e ripristino della galleria di immissione a monte dell’invaso e l’attivazione e allacciamento al corpo diga della condotta a valle. Due settimane fa il Consorzio Chierese-Astigiano ha affidato l’appalto di realizzazione di questi lavori: ha vinto la ditta Borgarello di Cambiano, per un importo di 350.000 euro. «Il cantiere aprirà in primavera e si concluderà in autunno – chiosa il sindaco – Ora speriamo di inaugurare l’invaso a breve». Daniele Marucco spero nel giro di qualche mese, mi verranno risarcite». Il bando di gestione vinto da Bosco prevede il pagamento d’un affitto simbolico: 50 euro il primo anno che salgono g radualmente a 100 nei quattro successivi. Condizioni di estremo favore. Decise dal Comune pur di rivedere in funzione la struttura che non riesce a decollare. In cinque anni si sono avvicendati quattro gestori. E fra gli uni e gli altri lunghi mesi di chiusura. Tutti si sono arresi. Motivo: i frequentatori sono stati sempre troppo pochi per coprire le spese. Ma il bando di gara, pur molto favorevole, prevedeva che la struttura venisse consegnata in buone condizioni, tali da poter essere riaperta subito. Magari con qualche piccolo intervento. Ma non certo nello stato di degrado in cui è ridotta. Il nuovo conduttore ha perciò richiesto il rispetto del bando. Ma il sindaco ha allargato le braccia: «Tutti quei soldi per rimetterlo a posto non li abbiamo in questo momento. Al massimo posso disporre di 15.000 euro. Se in seguito ne avremo altri, quasi certamente col bilancio del 2012, potremo integrare. Se il gestore vuole aprirlo subito, deve anticipare le spese restanti». Ma è sorto un altro ostacolo. Il centro deve funzionare soprattutto come impianto sportivo, ricorda il Comune. Bosco ribatte: «Con i 15.000 euro riesco a ripristinare solo l’edificio principale. Per spogliatoi e campetto, cioè la parte più propriamente sportiva, serve quasi altrettanto. Quindi calcetto e la altre attività all’aperto non possono iniziare subito». Ora l’accordo. Bosco si impegna a rifare tutto, il Comune a rifonderle le spese in seguito. «Iniziamo a ripristinare l’interno e col denaro che arriverà dai primi mesi penso di poter sistemare spogliatoi e campetto. Intanto, fino a maggio i tornei sportivi che organizzerò non cominceranno. Per adesso semino il campo». I primi lavori sono quelli sugli impianti. «Fuori hanno scavato per portare via i cavi elettrici di rame – segnala il gestore – Ma sono riusciti a portarne via poco più di un metro. Poi passeremo a servizi igienici, vetri, porte. Spero in un mese e mezzo di rendere agibile le sale del piano terra e del primo». Per farci cosa? «Al piano terreno una sorta di pub, con biliardo, calcio balilla, ping pong. Anche queste sono attività sportive, sia pure da interni. Al primo un saloncino per la ristorazione. Che potrà essere affittato per rinfreschi di battesimi e comunioni, per esempio. A prezzi modici». Af fittati da chiunque? «No, devono essere soci – precisa il gestore – Ma è facile associarsi. La tessera viene rilasciata subito ed ha un prezzo assai modico». Ed è con i proventi di questi affitti, con quelli di bar e con tesseramenti che Bosco pensa di completare il ripristino. Previsioni sulla riapertura? «In questo momento è difficile dirlo con certezza. Spero di riuscire a finire tutto per maggio o giugno». Mario Grieco Rassegna stampa Marzo 2011 19 Comune di Poirino Rassegna stampa Marzo 2011 20 Comune di Poirino Rassegna stampa Marzo 2011 21 Comune di Poirino Rassegna stampa Marzo 2011 22 Comune di Poirino Rassegna stampa 2 Marzo 2011 CORRIERE DI CHIERI Martedì 22 marzo 2011 CHIERI E DINTORNI Anziano si dà fuoco e muore sull’auto Gesto inspiegabile, parenti disperati Prima di togliersi la vita, ha guidato fino a Sestri Levante CHIERI Ha percorso quasi 200 chilometri senza una meta, poi ha cosparso la sua auto di benzina e ha appiccato il fuoco all’abitacolo, dall’interno. Così si è tolto la vita giovedì Antonio Farris, 74 anni, operaio chierese in pensione. A ritrovare il corpo su una piazzola dell’A12, a Sestri Levante, è stata la polizia stradale di Brugnato che è riuscita a risalire all’identità di Farris grazie alla targa della sua Punto. I familiari, distrutti dal dolore, non riescono a spiegarsi le motivazioni del gesto. «Mio padre non aveva problemi di salute e non era depresso. Per quanto ci sforziamo, non riusciamo a comprendere le ragioni di tutto questo – prova a interrogarsi il figlio Umberto – Non c’erano state discussioni e, anzi, avevamo rimandato al giorno successivo alcune questioni familiari, ma nulla di rilevante. Non sappiamo davvero che cosa pensare». Giovedì mattina Antonio Farris dev’essere uscito di buon’ora. La moglie Francesca e il figlio Umberto hanno pensato fosse andato a fare la spesa in qualche supermercato aperto nonostante la giornata festiva. Non vedendolo tornare, però, i familiari hanno cominciato a preoccuparsi e il figlio si è recato nella caserma di via Ambuschetti a raccontare l’accaduto. Proprio mentre riferiva alcuni dati ai militari, però, dalla polstrada è arrivata la tragica conferma. La Fiat Grande Punto di Antonio Farris era bruciata pochi minuti dopo le 10, alle porte di Sestri Levante. L’anziano chierese aveva guidato per tutta la mattina verso Livorno, poi aveva deciso di fermarsi sulla piazzola di sosta dei Tangoni, sull’autostrada Genova-La Spezia. In quel posto apparentemente privo di un si- gnificato particolare, Farris ha deciso di togliersi la vita, dando fuoco all’abitacolo intriso di carburante. L’allarme è stato dato da un automobilista e inizialmente gli inquirenti non hanno escluso nessuna ipotesi. La presenza di un corpo all’interno dell’auto poteva far pensare addirittura a un omicidio, ma il successivo ritrovamento di tre bottiglie di plastica, verosimilmente riempite di benzina in un self service, hanno indirizzato gli agenti verso la pista del suicidio. «Quel luogo non rappresenta nulla per la nostra famiglia – si dispera il figlio – Abbiamo provato a chiederci perché sia voluto andare fino in Liguria, ma non riusciamo a darci una risposta». Antonio Farris, origini sarde ma da sempre residente a Chieri, era un tranquillo pensionato da quasi 15 anni. Qualche acciacco non mancava, ma gli avevano da poco rinnovato la patente ed era in perfetta salute per la sua età. Viveva con la moglie e i figli Fortunata e Umberto nella casa di via Di Vittorio, mentre la figlia maggiore, Anna, si è trasferita da tempo assieme ai figli e al marito. «Per lui la famiglia era tutto. Viveva per i figli, i nipoti e per nostra POIRINO - Ucciso dalle Br. Presentazione venerdì “Mi raccomando... guagliò!” Libro ricorda Rosario Berardi POIRINO “Mi raccomando... e presta servizio presso la queguagliò!”. Così Giovanni Berardi ha voluto intitolare il suo libro, con le ultime parole che il padre Rosario gli disse prima di essere ucciso dalle Brigate rosse. Venerdì l’autore presenterà il suo volume, che porta il sottotitolo “La solitudine degli umili”, alle 21 nella sala del Consiglio comunale in casa Dassano (via Cesare Rossi 12, ingresso gratuito). La serata sarà presentata da Claudia Appendino, presidente dell’associazione Podivarinum, che organizza grazie al contributo dall’assessorato alla cultura. Il libro ripercorre la tragedia che ha colpito nel 1978 la famiglia Berardi. Rosario, dopo la guerra, entra in Polizia Comune di Poirino stura di Bari, fino al 1970 quando si trasferisce a Torino. Qui trova una città sede di scontri sociali, di teppismo e di atti di terrorismo. Dopo alcune promozioni, nel ’74 entra a far parte del nucleo Antiterrorismo e ASL Mezza giornata senza il “Cup” L’Asl comunica che domani, mercoledì, il Cup (Centro unico di prenotazione), via Vittorio Emanuele 40, sarà aperto al pubblico dalle 8 alle 11,30 per consentire, nel pomeriggio, l’aggiornamento del “software” di gestione delle agende di prenotazione. madre. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per noi. Era sempre disponibile con tutti e si caricava sulle spalle qualsiasi difficoltà. L’unica sua distrazione era l’orto che aveva creato nel piccolo pezzo di terra davanti a casa. Appena aveva un minuto, e il tclima lo permetteva, correva a curare le sue piante: da anni, ormai, a casa non si comprava più la verdura, pensava a tutto lui. Era una persona davvero speciale, unica e per questo la sua decisione ci lascia ancora più sgomenti». Ancora incerta la data dei funerali, che potrebbero essere fissati nei prossimi giorni. Massimo Massenzio nel ’78 viene messo al comando del postazione di Porta Palazzo. Quando pensa di poter concludere la sua trentennale carriera con la pensione, viene assassinato dalle Brigate rosse il 10 marzo 1978. Il figlio Giovanni con questo libro vuole rendere vivo il ricordo della sua vicenda famigliare, con la speranza di non dimenticare tutti coloro che hanno pagato con la vita la fedeltà allo Stato. Per lo stesso motivo è stato tra i fondatori dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo, di cui è stato anche presidente tra il 2007 e il 2008, e promotore della realizzazione del sito e della mostra fotografica della stessa associazione. Sposato con Grazia Maria e padre di Filomena e Rosario, Giovanni Berardi ha lavorato in un istituto bancario, e dopo la pensione ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali in memoria delle vittime del terrorismo. 23 CAMBIANO - Impianti per 3 anni alla Cecomp Sarà prodotta a La Loggia la “Bluecar” elettrica Disimpegno di Pininfarina? CAMBIANO L’auto elettrica pro- visto (tra i 15.000 e i 20.000 mogettata da Pininfarina sta per delli all’anno) con il partner essere prodotta: verrà usata Bolloré». A ottobre allarmò l’annuncio dalla città di Parigi e sarà una vetrina formidabile. Ma la co- di Bollorè, che dichiarava di vostruirà la Cecomp di La Loggia. ler fabbricare 1.500 esemplari E’ un segnale ambivalente con la Cecomp. Preoccupati, il quello che viene in questi gior- 12 ottobre i 574 lavoratori di ni dal patto appena siglato tra Cambiano, Bairo e San Giorgio casa cambianese, Cecomp e il incrociarono le braccia per finanziare francese Bolloré. Da un’ora. Adesso i lavoratori si sentono rassicurati: una parte, infatti, di«La notizia è positiva mostra che il proget– commentano i rapto Bluecar è appetibipresentanti sindacali le; dall’altra potrebbe – riprende la produindicare un disimpezione, ferma da quangno di Pininfarina do sono terminate le dalla produzione dicommesse a luglio nelretta. lo stabilimento di BaiL’accordo, firmato ro e a ottobre in quelil 10 marzo, dice che l’azienda di via Na- L’elettrica “Bluecar” lo di San Giorgio». Ed entreranno soldi frezionale affitterà infatschi: «Questa produti per tre anni i suoi impianti di Bairo alla ditta di zione ci garantirà liquidità. Non La Loggia, al fine di realizzare solo: rappresenta il lancio nel 4.000 auto elettriche entro il mercato della vettura elettrica». Si avvia dunque una fase de2013. Saranno destinate ad Autolib, il servizio di car sharing cisiva, come scrive Pininfariche inizierà a ottobre 2011 a Pa- na in un comunicato: «La sotrigi e in altri 40 comuni dell’ Î- toscrizione di questo accordo le-de-France. «La produzione rappresenta un passo fondadovrebbe partire ad aprile. Darà mentale verso la realizzazione lavoro a 30 operai, 27 impiegati dei futuri programmi di produe un dirigente – informano i rap- zione di vetture elettriche su più presentanti sindacali, che han- ampia scala, programmi alla no siglato a loro volta l’accordo base degli accordi tra i gruppi – Il canone d’affitto per tre anni Pininfarina e Bolloré». Non si sbilancia invece Berporterà a Pininfarina 14 miliotolo: «Se il Governo e la Regioni di euro». Ma perché inserire la Ce- ne sostenessero l’auto elettrica, comp nella joint venture che da allora potrebbero esserci più certre anni lega Pininfarina alle tezze». Sull’esempio della capiindustrie del manager france- tale francese, le istituzioni itase? La motivazione ufficiale la liane dovrebbero scommettere dà Silvio Angori, amministra- sull’auto elettrica garantendo tore delegato: «Il mercato del- gli ordini: «Cosa aspettiamo? l’auto elettrica non e’ ancora in Che Marchionne importi in Itagrado di assorbire volumi signi- lia la sua 500 elettrica fabbricaficativi di produzione come quel- ta negli Stati Uniti?». Federica Costamagna li che avevamo inizialmente pre- Rassegna stampa 8 Marzo 2011 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI Martedì 22 marzo 2011 CHIERI E DINTORNI POIRINO «Quanto sono costati i lavori in municipio? E perché non sono ancora finiti?». Angelita Mollo, capogruppo di La Svolta in minoranza, chiede conto del cantiere infinito nel Palazzo comunale di via Cesare Rossi. «Ormai sono anni che vanno avanti – attacca l’oppositore – E certe stanze, come quella per i consiglieri, sono ancora sottosopra, con rappezzi sul pavimento e fini elettrici scoperti». Non solo: «I risultati sono discutibili, con quei pavimenti rivestiti di linoleum e qualche intonaco, come nell’ufficio dei vigili, che viene già giù». Sono i telefoni a far tardare la POIRINO - Angelita Mollo polemica su modalità e costi del cantiere in municipio «Lavori eterni e mal fatti» parole “fine”: «Stiamo aspettando che i tecnici Fastweb e Telecom vengano a spostare il centralino che deve salire al secondo piano – spiega l’assessore al patrimonio Pierluigi Orrù – Il lavoro è stato promesso per la prossima settimana. Quando fili e prese saranno spostati, molti interventi potranno essere completati». I lavori in municipio vanno avanti da un paio d’anni. E non sono costati poco: «Fino ad og- gi sono stati spesi 208.000 euro – riferisce l’assessore – Ma comprendono tutto quanto: oltre a spostare e riadattare gli uffici, l’ascensore (nel vano scala dell’ingresso precedente, ndr), la pavimentazione sotto il portico, la tinteggiatura, gli impianti elettrici e gli infissi». Ma il conto non è ancora chiuso. «Ci sarà qualche altra spesa per completare le dotazioni dell’ufficio dei vigili urbani e per la segnaletica interna». Che, a detta di Mollo, lascia a desiderare: «A quanto pare, i 4.400 euro spesi non sono bastati se ci sono ancora dei fogli scritti al computer al posto delle targhe». Gli spostamenti sono stati molti. L’ufficio tecnico, prima diviso fra piano terra e primo nel municipio, è ora tutto accorpato in Casa Dassano. Da qui i vigili urbani sono tornati in municipio. Viaggio opposto per il settore servizi al cittadino. Spostati da un piano all’altro E’ spirato don Burzio Il parroco di Castelnuovo aveva 56 anni Angelita Mollo ragioneria, ufficio rapporti col pubblico e protocollo. Sdoppiata la segreteria al primo piano. Infine, l’ingresso spostato nel portoncino sotto il portico a destra così da far accedere il pub- blico alla scala “d’onore” con gli affreschi restaurati un paio d’anni fa. Due le cause che hanno fatto dilatare i tempi dei lavori. «La difficoltà di traslocare riducendo al minimo l’interruzione del servizio al pubblico – ricorda l’assessore – Ed alcune modifiche della destinazione degli uffici». Le risposte non soddisfano Mollo: «Non sono certo pochi 208.000 euro. Tantopiù in questo periodo in cui non ci sono soldi per tante altre cose. E in più bisogna mettere in conto gli oltre 150.000 euro per gli arredi nuovi». Mario Grieco LIBRO - La maestra le ha consigliato di scrivere La giovanissima scrittrice Margherita Ferragatta (a sinistra) insieme alla sorella gemella Maddalena CASTELNUOVO Si è spento sabato POIRINO Agricoltore suicida nella peschiera con un tubo al collo POIRINO Si è svegliato prestissimo, si è fatto la barba e si è vestito come se dovesse andare a lavorare nella stalla. Poi però ha cambiato idea e, con le pantofole ancora ai piedi, si è diretto verso la grande peschiera all’interno della fattoria. Di fronte al gelido specchio d’acqua D.O., 39 anni, conosciutissimo imprenditore agricolo poirinese, ha deciso di farla finita e si è gettato nel laghetto dopo essersi legato con una corda a un tubo di cemento da quasi 80 chilogrammi. La tragedia si è consumata ieri mattina, lunedì, in un cascinale al confine tra Poirino e Pralormo. Da qualche tempo D.O. aveva qualche preoccupazione legata ad alcuni investimenti fatti nella sua azienda agricola, ma niente che facesse pensare a un epilogo così drammatico. Voleva ingrandire l’impresa e coinvolgere anche i fratelli e per questo motivo aveva ottenuto anche un contributo a fondo perduto dall’Unione Europea. All’interno della grande cascina dove allevava bestiame e coltivava i campi erano però necessari interventi di ammodernamento e messa in sicurezza e i preventivi si erano rivelati più dispendiosi del previsto. Nella giornata di ieri sarebbe dovuto andare a un appuntamento in Regione e i familiari sono convinti che siano state queste preoccupazioni a farlo precipitare nello sconforto. Ad accorgersi della scomparsa di D.O è stato il padre che ha notato le pantofole in riva al laghetto. Immediatamente ha dato l’allarme, ma per l’agricoltore era ormai troppo tardi. CAMBIANO Il ju jitsu come strumento per armonizzare il corpo e imparare a difendersi. Lo propone la neonata associazione Ju-jitsu Cambiano, affiliata all’Uisp. «I nostri corsi sono seguiti da bambini di 7 anni a persone di 60 - introduce Silvana Quassolo, docente con Luciano Mastrorosa – Il gruppo è formato da una quindicina di allievi, di cui sei donne. Le signore vogliono soprattutto sentirsi più sicure e con il ju jitsu si può imparare a reagire a un’aggressione». In effetti, non è questione di virilità. Anzi: in questa pratica, di origini giapponesi, la tecnica conta ben di più il nome originale era Hey yo shin kore do, cioè “il morbido vince il duro”. Si può scegliere tra un corso incentrato sull’autodifesa e uno agonistico, entrambi fino a giugno. alle 15 nella Casa salesiana del Colle don Bosco Don Franco Burzio, a causa di una grave malattia che lo ha costretto a letto per un anno. Fino alla settimana prima ricoverato al Cottolengo, don Franco è stato riportato al Colle in seguito al peggioramento delle sue condizioni. Il funerale verrà celebrato dall’arcivescovo torinese Cesare Nosiglia alle 15 di oggi, martedì, nella Basilica Superiore del Colle Don Bosco. Dopo la cerimonia funebre, verso le 16,30 le spoglie verranno portate in paese nella parrocchiale dei Santi Castelnovesi e infine condotte nel cimitero di Castelnuovo per la sepoltura. Di origine poirinese, don Franco era giunto in paese nel 1998 all’età di 46 anni, in sostituzione di don Flaviano Spagnolo. Cresciuto con sei fratelli nella casa di frazione Marocchi, prese i voti dell’Ordine salesiano nel 1970 e divenne sacerdote dieci anni più tardi. Ha insegnato in scuole e oratori salesiani e per diversi anni è stato professore di lettere e filosofia a Lombriasco, prima di prestare la sua opera in Africa per 8 anni come missionario al “Don Bosco trining center” di Ondo, un paese della Nigeria; opera interrotta a causa di gravi problemi di salute incompatibili con il clima caldo e umido del luogo. Prima di assumere la guida della parrocchia castelnovese, aveva prestato servizio per alcuni mesi nella parrocchia dia Riva. «Questa decisione non è dipesa da me, ma sono molto contento di arrivare come parroco nel "paese dei santi"; spero che mi aiutino con il loro esempio – disse il sacerdote al tempo del suo rientro in Italia, in attesa di cominciare la sua nuova missione pastorale - Voglio conoscere la gente, sentire i consigli del mio predecessore, sapere le necessità dei parrocchiani per poter essere vicino a tutti». Maria Savino Vacanza al mare con naufragio E’ il romanzo di una undicenne Don Franco Burzio, parroco di Castelnuovo, è morto ai Becchi ✹ BREVI Sesto compleanno: cena Toro sempre peggio ma Poirino Granata festeggia lo stesso DAL CHIERESE POIRINO La squadra arranca in serie B ma il tifo non demorde. Il Toroclub “Poirino Granata” festeggia il suo sesto compleanno: martedì 29 alle 20,30 al ristorante Bue Rosso di Poirino, via Torino 3. «È un periodo negativo e non mi riferisco solo a quest’ultimo anno – analizza il presidente Marco Sisca – Sembra non esserci fine al peggio: in sei anni il Toro ha cambiato 7 dirigenti e 8 tecnici...». Malgrado ciò, i tifosi festeggiano il sesto anniversario con cena e lotteria. Sono stati invitati i giocatori della prima squadra, ma ancora non si sa chi parteciperà. Durante la cena il presidente Sisca tirerà le somme anche delle azioni di solidarietà che il “Poirino Granata” ha sostenuto nell’ultimo anno con somme destinate ai bambini del Brasile, agli alluvionati del Veneto e a Medici senza Frontiere. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione ai numeri 349804.84.07, 348-801.40.20, 339782.71.57 e 011-945.02.83. Il costo: 25 euro per gli adulti tesserati, 27 per i non tesserati, 15 per i bambini. VILLANOVA CALICE DORATO RUBATO IN CHIESA Furto nella chiesa di Borgo Stazione. Nella notte tra giovedì e venerdì è stato portato via un tabernacolo in ferro contenente un calice dorato utilizzato per le ostie consacrate. I ladri hanno forzato una porta secondaria vicina al campanile. Il parroco don Michelino Cherio ha presentato denuncia ai carabinieri di Villanova. Il danno è di circa 700 euro. CAMBIANO CONTRIBUTO PER IL CALCIO Il Comune assegna un nuovo contributo alla società di calcio Acsd Cambiano. Dopo un acconto di 10.000 euro a inizio anno, arriveranno altri 13.000 euro. Serviranno per sostenere le attività dell’associazione in un 2011 difficile: gli introiti delle sponsorizzazioni sono inferiori rispetto alle aspettative e le spese di gestione più elevate. Nella vicenda c’è spazio perfino per i pirati CHIERI Un biglietto della lotteria, giocato per caso, spezza la routine di tre amiche. Una vacanza premio in Sardegna e un naufragio sulle coste della Corsica. Poi un gommone volatilizzato e un gruppo di pirati all’attacco. Per il suo primo libro, “Un’estate da naufraghi”, (edizioni Carta e Penna, euro 5,50) Margherita Ferragatta, 11 anni chierese, ha immaginato uno scenario “caraibico”, sul mare Mediterraneo. Un romanzo estivo ispirato alle avventure di Geronimo Stilton e Tom Sawyer, ma anche alla quotidianità familiare: «La protagonista si chiama come me, Margherita, ha venticinque trent’anni, è bruna e lavora in ufficio. Quando ho iniziato a scrivere mi sono ispirata a mia zia Mina, la sorella di mamma. Giulia, il secondo personaggio, prende il nome dalla mia migliore amica, mentre Sabrina è amica di mamma». Tutto comincia alla fine della quarta elementare, quando la maestra propone a Maddalena: «Perchè non scrivi un libro come compito delle vacanze?». Divoratrice di romanzi, al- CAMBIANO - Corsi dai 7 ai 60 anni. «Abbiamo 15 allievi, fra cui sei donne che vogliono sentirsi più sicure» Difesa e armonia, ovvero ju jitsu I maestri di ju jitsu Silvana Quassolo (nella foto all’estrema destra) e Luciano Mastrorosa (a sinistra) con alcuni loro allievi durante una lezione nella palestra della scuola elementare «Per tutti contiamo di organizzare un saggio, magari nell’ambito della manifestazione “Porte aperte allo sport”, se il Comune deciderà di aderirvi», propone Quassolo, neo cam- bianese, 53 primavere e un trentennio di insegnamento, 5° dan di ju jitsu e 2° dan di ju- 24 do. Il corso si tiene nella palestra della scuola elementare meno una trentina letti in un’estate, per Margherita era una svolta naturale passare da accanita lettrice a scrittrice: «Non è stato difficile iniziare, la vicenda principale l’avevo già in testa spiega l’autrice - La vincita alla lotteria, il naufragio... Il resto è venuto da sé. Ho finito di scrivere a settembre, prima che cominciasse la scuola». Poi mamma e papà hanno deciso di far pubblicare il racconto: «E’ stato un modo per farle vedere la filiera della carta stampata e capire che cosa significa scrivere racconta Tiziana Monticone, la mamma - Poi, passare da un editore, scegliere la copertina e scorgere dietro la vetrina di una libreria la propria opera». Anche la copertina è di Maddalena, una spiaggia dorata e una palma sotto il sole al tramonto. Ma i piani iniziali erano che il libro fosse scritto a quattro mani: «La maestra aveva chiesto di ideare insieme un racconto - ripercorre Maddalena Ferragatta, sorella gemella - Ma io non ne avevo voglia. Non mi piace scrivere quanto Margherita». Debora Pasero di viale Roma 12 il lunedì e il giovedì in orario 17,45-18,45 e 20,15-21,15. Bastano 20 euro di iscrizione annuale, più 20 mensili. «Si può scegliere la fascia a seconda della propria disponibilità. Essendoci un piccolo gruppo di allievi, le lezioni sono quasi individuali». Per iscriversi si può passare in palestra durante le lezioni oppure telefonare ai numeri 011944.11.59 e 340-333.64.93. Per imparare a difendersi, si simulano attacchi usando anche coltelli e bastoni, rigorosamente di gomma. «Occorre innanzi tutto mantenere l’autocontrollo. Ogni presa di un malintenzionato, come ad esempio la stretta per il collo, può essere neutralizzata con una tecnica particolare. Ed è bene conoscere dove colpire l’aggressore: alcuni punti del corpo sono molto sensibili...». Davide Larocca Rassegna stampa Marzo 2011 CORRIERE DI CHIERI Venerdì 25 marzo 2011 CRONACA CITTADINA «Giunta ingessata sul pericolo rifiuti» Abolizione dei Consorzi, Civera attacca Calligaro: «Il popolo sarà più coinvolto» ■ Dal primo aprile i Consorzi verranno commissariati. Tra questi il Ccs, gestore della raccolta rifiuti nel Chierese. «Un pericolo per il nostro territorio. E la Giunta non fa niente», mette in guardia Riccardo Civera, consigliere Pd ed ex assessore all’ambiente. «Non c’è da preoccuparsi – ribatte il suo successore Arturo Calligaro – Saremo l’esempio per gli altri e intanto si taglierà sui costi della politica». L’eliminazione dei Consorzi è una conseguenza della legge Finanziaria del 2010. La Regione ha preso atto della norma e ha approvato un disegno di legge che rimodula la gestione dei rifiuti (e del sistema idrico). Dal 1 aprile gli enti saranno commissariati, con l’obiettivo di passare tutto alle Province entro il 1 gennaio 2012. Secondo Civera, le novità non porteranno miglioramenti, anzi: «Con questo sistema si allontana il cittadino dall’ente pubblico, demandando alla Provincia di Torino, nella quale ci sono 315 Comuni. Se anche si creasse una conferenza d’ambito per raccoglierli, la gestione sarebbe comunque micidiale». Inoltre il Consorzio Chierese per i servizi è un’eccellenza a livello nazionale, e c’è il rischio che i risultati raggiunti vengano dispersi: «Abbiamo lavorato sui costi, riducendo le tariffe grazie anche ai salti mortali degli stessi sindaci. Nel 2011 siamo arrivati al 67% di raccolta differenziata. Centralizzando tutto, forse si faranno delle economie ma si taglieranno i meccanismi virtuosi dei Comuni. Comune di Poirino Si parla tanto di federalismo, eppure sia lo Stato sia la Regione decidono di abolire i Consorzi: mi sembra che ci sia un po’ schizofrenia». Calligaro, moncalierese, è appena entrato in Giunta come rappresentante della Lega nord, proprio il partito che fa del federalismo il suo obiettivo numero uno: «Ma siamo anche promotori del controllo diretto dei cittadini – considera l’assessore – Infatti condivido la legge che abolisce gli enti di secondo livello, cioè quelli i cui amministratori non sono votati direttamente dal popolo. Anche la norma regionale è corretta, in quanto pensata per dare la gestione territoriale in base agli impianti di smaltimento. E’ giusto che la Provincia non si occupi soltanto della GESTIONE - Pizzo: «Autonomia per i Comuni» «Noi, virtuosi della raccolta Perché sprecare i risultati?» ■ Il Consorzio Chierese fa sentire le sue ragioni contro una legge «rischiosa». La preoccupazione è emersa durante una commissione consiliare in Regione, cui hanno partecipato tutti gli enti che dall’inizio del prossimo anno dovrebbero essere soppressi, dopo il commissariamento del primo aprile. Il Ccs era tra i più preoccupati, rappresentato dal presidente dell’assemblea dei sindaci Adriano Pizzo, primo cittadino di Pecetto: «Non diciamo no a priori, però non vogliamo neanche essere danneggiati dal provvedimento. Non ci piacciono norme che mettono in difficoltà il territorio. Anche perché noi partiamo più avanti degli altri: senza essere spocchiosi, abbiamo fatto notare come, oltre a incrementa- re la percentuale di raccolta differenziata, abbiamo ridotto anche la produzione di rifiuti: 407 chilogrammi annui per abitante contro 492 di media regionale». I Comuni del Chierese chiedono di mantenere la gestione del servizio: «Da quattro anni siamo i migliori del Piemonte come indice di gestione. Non vogliamo perdere quanto fatto finora, con il rischio che aumentino i costi e diminuiscano i servizi per gli utenti. Il nome “Consorzio” non è importante, conta l’autonomia gestionale dei Comuni: per questo abbiamo proposto di creare degli ambiti territoriali. Poi chiediamo anche che i commissari siano gli stessi presidenti consortili, in modo che si tratti di persone già al corrente della situazione degli enti». Riccardo Civera pianificazione». Ma il rischio prospettato da Civera per il Chierese è reale? «Ci sarà un’omogeneizzazione di costi e servizi. Il Ccs dovrà dare l’esempio. Il rischio di una penalizzazione c’è, ma non dipende dalla legge: sono valutazioni gestionali». Per evitare sorprese bisognerà farsi sentire con gli enti superiori: «Ma Chieri è sempre stata assente – attacca Civera – E ciò mi preoccupa molto. Anche perché non abbiamo fatto nulla per rivendicare i grandi risultati ottenuti in questi anni. Rischiamo davvero di tornare indietro». Ribatte Calligaro: «Il Comune è rappresentato dall’assemblea dei sindaci del Consorzio, quindi ci siamo. Inoltre dovrebbe tranquillizzare il fatto che l’interlocutore, d’ora in poi, sarà l’assessore provinciale Roberto Ronco (residente del Ccs fino al 2009, N. d. R.): sarà sensibile alle nostre istanze». Ma Civera non si rilassa, anzi si preoccupa anche per le proprietà dell’ente di strada Fontaneto: «Siamo tra i pochi ad averle, tra le due discariche di Riva e Cambiano e 150 mila metri quadri di terreno vicino alla zona industriale. E’ da dicembre 2009 che dico di far qualcosa. Nessuno si è mosso e ora è troppo tardi: rischiamo di perdere, oltre all’eccellenza del servizio, anche quei beni». Federico Gottardo 25 3 Sergio Tamagnone Maspoli polemico «Siano i sindaci, non la Provincia a decidere per i cittadini» «Calligaro assessore? Una scelta partitocratica» ■ «Lasciamo tutto com’è»: è la “preghiera” di Sergio Tamagnone, sindaco di Poirino e tra i promotori di una proposta che guarda a «limitare i danni» delle leggi nazionale e regionale che eliminano i Consorzi, commissariandoli dal 1 aprile e cancellandoli dal gennaio 2012. Con la norma vengono soppresse Autorità d’ambito e Consorzi, affidando le competenze alle Province. Finora le prime si occupavano degli impianti, i secondi dei servizi di igiene urbana. Tamagnone è dell’area Pdl, ma va contro le decisioni di Regiont e governo: «Non ci sta bene come sono pensate le nuove norme. Per questo ho proposto d’inserire il concetto di “aree omogenee”, come potrebbe essere il Chierese: la speranza è che questi nuovi organismi possano avere poteri, per esempio, su tariffe e frequenze di passaggio, in mo- Sergio do che rimania- Tamagnone mo noi sindaci e non la Provincia a decidere per i nostri cittadini. Auspichiamo che questa proposta venga inserita in un emendamento prima dell’approvazione definitiva della legge da parte del Consiglio regionale». Tamagnone è molto critico: «Vogliono dare competenze alle Province, in modo che sia più difficile sopprimerle. Però così le tolgono a noi, creando molti problemi. Inoltre molti Comuni del Chierese hanno anticipato soldi al Consorzio: 4 milioni in totale, 2 e mezzo solo da Chieri. Per questo, come assemblea dei sindaci, abbiamo approvato una mozione per chiederne la restituzione al commissario che arriverà ad aprile». ■ «Calligaro è incompetente». «E Maspoli è un comunista». E’ bagarre in Consiglio sulla nomina del nuovo assessore all’ambiente Arturo Calligaro, sostituto del dimissionario Marco Astolfi. Il consigliere del Pd Antonio Maspoli, in un question time, critica la scelta di Calligaro, moncalierese e leghista: «Il vostro partito parla tanto di territorialità e poi nominate una persona che non è di Chieri e che non ha le competenze tecniche sulle tematiche ambientali. La Lega urla da sempre “Roma ladrona” e “partitocrazia”, ma quando si passa dall’altra parte si seguono le stesse logiche che si criticano: la politica rende tutti uguali». Calligaro preferisce non rispondere, ma ci pensa Gian Pietro Toaldo, consigliere leghista, a scagliarsi contro il consigliere di opposizione: «Io non mi sarei mai permesso di giudicare un assessore senza conoscerlo e di dire che non ha le capacità per ricoprire quel ruolo. La nomina di Calligaro è decisione del sindaco e del partito. L’atteggiamento di Maspoli è arrogante e comunista». Ribatte il consigliere del Pd: «Non facciamone una questione personale. Io non ho dato del fascista a nessuno e non mi prendo del comunista da uno della Lega. Inoltre io non lo sono mai stato, quindi informatevi prima di parlare». Il Consiglio continua fra insulti e attacchi: Toaldo prova a ribattere, «Stai zitto, fammi parlare», urla Maspoli, mentre dai banchi del Pdl si sente «Stai zitto lo dici a tua sorella!». Poi il consigliere Pd conclude: «Con queste risposte avete confermato i miei timori, cioè che la nomina di Calligaro non è stata una scelta per il bene della città ma solo per questioni politiche». Rassegna stampa Marzo 2011 Comune di Poirino 24 NEI DINTORNI CORRIERE DI CHIERI Venerdì 25 marzo 2011 TAGLI PESANTI - Gli alunni dei Favari dovranno pagare il trasporto fino in centro Poirino colpisce le partite Iva Addio scuolabus per le cascine POIRINO I lavoratori autonomi sono esclusi dalle fasce minime; aumenta il costo della mensa; chi abita in cascina dirà addio allo scuolabus. E il pullmino sarà a pagamento per tutti gli alunni dei Favari, che il prossimo anno saranno obbligati a frequentare le aule del concentrico quando la scuola chiuderà per lavori. Il Comune ha abbassato la mannaia sulle scuole poirinesi. Tutti i consiglieri, ad eccezione del gruppo “Poirino è viva”, hanno approvato le modifiche di alcune regole per l’accesso ai servizi scolastici, e la Giunta ha preso provvedimenti che graveranno in modo deciso sulle famiglie. «Lo Stato ha tagliato i trasferimenti di 180.000 euro su un totale di 800.000 euro – spiega Alessandra Sferra, responsabile dell’ufficio comunale ai servizi scolastici – Mancando nuove entrate ed essendo aumentato il numero degli abitanti in paese, la soluzione presa è stata quella di aumentare le tariffe». Il Comune ha agito usando diverse leve. La prima è quella di escludere i lavoratori autonomi dalla fasce minime di pagamento di qualsiasi tariffa, indipendentemente dal reddito dichiarato. Nessuna differenza quindi tra il figlio del notaio e quello del ciabattino o dell’agricoltore. Perché? «È presumibile che chi ha una partita iva abbia un tenore di vita tale da consentirgli di pagare più della tariffa minima - risponde il sindaco Sergio Tamagnone – Comun- que, se ci saranno casi particolari in cui è certificato che il lavoratore autonomo è in situazione di bisogno, valuteremo la singola situazione». Come dire: non crediamo che tutti i lavoratori autonomi che oggi godono di tariffe agevolate se le meritino. Che l’Italia sia il paese degli evasori fiscali non è un mistero, ma la decisione non mancherà di suscitare discussioni. Oltretutto, per escludere dalle fasce agevolate è sufficiente che anche uno so- lo dei due genitori abbia la partita iva. Non solo: la decisione è retroattiva; verrà applicata anche ai pasti consumati in mesa da inizio gennaio. Ma non è l’unica leva impugnata dalla Giunta per recuperare i soldi che il Governo nazionale non manda più. A partire da aprile, infatti, la tariffa minima della mensa passa da 1 euro a 2,50 euro, e le stesse cifre varranno per il prossimo anno. Per chi ha un’Isee superiore ai 5000 euro (e per i lavo- Alessandra Sferra L’Unità sui banchi di scuola Poirino organizza gite e concerti per gli alunni POIRINO Giochi, gite, disegni e concerti: l’Unità nimenti che hanno animato l’Unità d’Italia, le d’Italia si studia e si festeggia sui banchi di scuo- classi quarte e quinte parteciperanno anche a la. Le tre scuole elementari poirinesi hanno ini- due uscite didattiche. La prima a Santena per il ziato a febbraio un percorso didattico in colla- “Giocavour”, una giornata alla scoperta della borazione con la sezione poirinese degli alpini villa e del parco di Camillo Benso, con tanto di Ana, che si concluderà venerdì 20 maggio con u- gioco finale con quiz e prove di abilità. La sena grande festa in piazza Italia. conda gita invece porterà i bambini nella ToriNelle settimane passate le “penne nere” in no Risorgimentale, con un occhio di attenzione congedo hanno visitato tutte le a Palazzo Madama e alla caserclassi e raccontato sia la storia ma Taurinense, dove ci sarà l’edel Risorgimento che la loro e- IL 20 MAGGIO sposizione dei disegni sulla fansperienza militare, mostrando la fara realizzati dai ragazzi. divisa e il cappello che li distinProprio la musica è un altro gue. tassello importante del percorso Questi incontri serviranno seguito a scuola. Le maestre di per preparare disegni, cartellomusica hanno insegnato a tutti ni, testi e racconti inventanti che l’inno di Mameli e altri brani delabbiano come tema il Risorgimento e i suoi pro- la tradizione come “Sul cappello” e la “Canzotagonisti. Tutti gli elaborati verranno esposti ne del tricolore”. «Questi brani sono stati cantadurante la festa del 20 maggio e quelli più belli ti dai ragazzi lo scorso 11 marzo al salone Italia ed originali saranno premiati dall’associazione – ricorda la maestra Anna Maria Gioda - quanalpini con libri e gadget tricolori. do abbiamo assistito al concerto della fanfara Per meglio conoscere i personaggi e gli avve- Montenero». Penne nere in festa in piazza Italia ratori autonomi) il costo del pasto è invece di 4,75 euro. A questi prezzi bisognerà aggiungere 0,50 euro a pasto per pagare gli educatori che sorvegliano i bambini durante il pranzo, come già accade quest’anno. Cambi drastici anche per quanto riguarda il servizio scuolabus. A partire dal prossimo anno i tragitti saranno solo due: Marocchi–Poirino e Favari–Poirino concentrico. Niente pullmino per chi abita nelle cascine: bisognerà porta- PRALORMO I giovani e il lavoro In Comune incontro formativo PRALORMO Idee per la formazione e per il lavoro. Se ne parlerà mercoledì 30 marzo a Pralormo, in una conferenza organizzata dal Comune alle 20,45 nella sala consiliare di via Umberto I. Il tema sarà “Altre opportunità di formazione e canali di inserimento lavorativo”. Donatella Grosso illustrerà tutte le informazioni riguardanti la formazione professionale, i corsi post-diploma e di Ifts, l’istruzione formativa tecnica superiore. La relatrice proporrà inoltre un quadro generale dei servizi che a livello locale si occupano di inserimento lavorativo. L’incontro è gratuito: maggiori informazioni allo 011-948.11.03 oppure [email protected]. re lo scolaro a scuola con la propria auto o portarlo almeno alla fermata più vicina. «Non possiamo più fare percorsi personalizzati – è chiaro Tamagnone – I bambini delle cascine che usano questo servizio sono una trentina, ma i costi sono elevati e dobbiamo tagliare. Nel futuro vedremo cosa riusciremo a fare». Con questa decisione è stato calcolato che i chilometri percorsi settimanalmente dai pullman scenderanno da 1.300 a 500. I disagi riguardano però anche i bambini di frazione Favari-Avatanei, perché dal prossimo anno saranno obbligati a frequentare la scuola a Poirino a causa degli interventi di ristrutturazione della scuola. «Chi vorrà utilizzare il servizio scuolabus diventerà un utente a tutti gli effetti e dovrà quindi pagare la tariffa prevista – fa i conti Alessandra Sferra – Il servizio non potrà però essere utilizzato dai bambini della materna: in questo caso servirebbe una figura di accompagnamento e non ci sono i soldi per pagarla». In un’ottica di ricerca di entrate, dal prossimo anno diventerà a pagamento anche il pulmino giallo comunale, spesso usato dalla scuola per le gite a corto raggio. Da settembre il costo sarà di 1 euro a bambino. Se da una parte il Comune è obbligato ad aumentare le tariffe, dall’altra deve operare dei tagli. I primi a farne le spese sono gli alunni con handicap che nel 2011/2012 vedranno diminuite le ore di presenza degli educatori che si alternano in classe con gli insegnanti di sostegno: il budget comunale per pagare queste figure scende da 183.000 euro a 150.000 euro. Tagli totali invece per quanto riguarda il prescuola e le attività integrative ai Marocchi e ai Favari-Avatanei: se i genitori vorranno avvalersi di questi servizi, dovranno pagare il loro costo al cento per cento. Moreno Strazza FRANE A POIRINO POIRINO Chiusa strada Rivo di Banna, quella che inizia prima del ponte, costeggia il torrente e arriva dopo circa tre chilometri a sud dei Marocchi. Franati trenta metri della strada Riva di Banna verso Tetti Battuti a sud del concentrico. Questi gli strascichi dell’esondazione del torrente dopo i nubifragi della scorsa settimana. Strada Rivo di Banna non serve abitazioni, ma solo terreni agricoli. «Questi si possono raggiun- 26 Strada Riva chiusa e limitazioni per i mezzi pesanti gere ugualmente accedendo da strade laterali, sia pure facendo giri più lunghi», spiega il geometra Piero Becchio, dirigente dell’ufficio tecnico comunale. C’era già stata una frana l’anno scorso ed il Magistrato del Po aveva stanziato 150.000 euro per il ripristino. «Purtroppo non è stato fatto ancora nulla e noi direttamente non possiamo intervenire». Sulla strada verso i Tetti Battuti è stato posto il divieto di transito per i mezzi di peso superiore ai 30 quintali. «I trenta metri di frana sono a filo della banchina. E’ un cedimento vicino a quello d’un paio d’anni fa. Dovremo rinforzare la massicciata». Quando? «Prima dobbiamo trovare i fondi...». Rassegna stampa Marzo 2011 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI Venerdì 25 marzo 2011 NEI DINTORNI POIRINO - Chiesti due anni per l’albugnanese Alberto Rovere. Attestò i requisiti? Consulente nei guai per una firma sul traffico di rifiuti a Cascina Rubina POIRINO Di chi è quella firma? Il POIRINO Parte il nuovo corso per crocerossini Nuova linfa per la Croce Rossa poirinese: lunedì partirà il nuovo corso per volontari del soccorso, con 12 partecipanti che andranno ad aggiungersi agli attuali 119 in servizio. Per circa quattro mesi i futuri “crocerossini” seguiranno le lezioni presso la sede di via Indipendenza 48, tenute dai monitori, formatori e ispettori del gruppo poirinese. Le lezioni saranno tutti i lunedì e i giovedì dalle 20,30 alle 22,30. Al termine, i volontari saranno pronti per salire sulle ambulanze sia per il trasporto dei pazienti da un ospedale all’altro, sia per intervenire nel caso di emergenze segnalate dal 118. Le iscrizioni non sono ancora chiuse, basta rivolgersi in sede o contattare lo 011-945.24.44. VILLANOVA Passare il sabato in fabbrica a lavorare. Lo chiede la Util per soddisfare un picco di commesse. Ma i suoi 407 lavoratori rifiutano: chiedono più incentivi economici. I dirigenti non ci stanno e minacciano di portare le produzioni altrove. Non solo: da lunedì 12 lavoratori verranno messi in cassa integrazione e ieri la reazione è stata un’ora di sciopero per ogni turno. Diventa così più duro il braccio di ferro quello che va avanti dal 26 gennaio. Le ultime puntate si sono giocate lunedì e martedì: «Se i lavoratori non acconsentono, non faremo accordi consulente albugnanese Alberto Rovere si sta giocando una condanna a due anni per truffa sull’autenticità della firma, che ha consentito a Stefano Baussano di avviare il traffico di rifiuti stipati a Cascina Rubina, alle porte di Poirino. Due sono infatti gli anni richiesti dal pm Padalino al processo, che mercoledì ha avuto come protagonista la difesa di Rovere, 64 anni, affidata all’avvocato Francesco Romeo. Il caso era esploso a febbraio del 2008, quando i rifiuti ammassati avevano cominciato a riversarsi in strada e sui terreni confinanti. Le indagini hanno permesso di fare luce su una presunta associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti che venivano inviati a Poirino, San Mauro e Caselle. Al vertice del sodalizio c’era Stefano Baussano, 55 anni, di Leinì, imputato per associazione a delinquere, truffa, raccolta di rifiuti non autorizzata, traffico illecito, falsa attestazione e violazione dei sigilli. Titolare di una ditta individuale, Baussano sarebbe riuscito a ottenere l’iscrizione all’albo dei gestori ambientali producendo documenti contraffatti, grazie ai quali avrebbe poi cominciato a trattare carichi di materiali provenienti da tutta Italia, in particolare dalla provincia di Lecce. Determinante sarebbe stato il ruolo di Rovere che avrebbe «falsamente attestato per la ditta Baussano la sussistenza dei requisiti e della conformità alle norme tecniche previste dai decreti ministeriali in materia di gestione dei rifiuti, facendo così ottenere alla stessa ditta le necessarie autorizzazioni». L’ingegnere di Albugnano ha sempre affermato la sua innocenza, ribadita dall’arringa dell’avvocato Romeo: «Secondo l’accusa Cascina Rubina e i detrini ancora depositati nell’aprile scorso avrebbe presentato una falsa relazione tecnica, ma la firma su quel foglio non è sua. Nel corso del processo abbiamo anche chiesto una perizia calligrafica, che però non è stata ritenuta necessaria dal Tribunale». Per il pubblico ministero il coinvolgimento di Rovere sarebbe comunque desumibile anche da altri elementi che attestereb- bero l’effettiva collaborazione con la ditta di Baussano, per il quale è stata invece chiesta una condanna a 6 anni e mezzo di carcere. Nel frattempo, è già stato condannato a 3 anni di reclusione (con rito abbreviato) Federico Castoldi, 47 anni, amministratore unico della Crioengineering, la ditta che alla fine del 2007 aveva preso in affitto i magazzini di Casci- Util: braccio di ferro sul sabato lavorativo Impennata di commesse, disaccordo sull’incentivo a Villanova – è fermo Tino Camerano, sindacalista della Cisl – Martedì l’incontro è stato sospeso perchè Util non ha accettato le nostre condizioni». Dopo un anno di cassa integrazione, lo stabilimento di via Giovanni XXIII ha ricominciato a ingranare: «Il piano industriale 2011 prevede una produzione di 170 milioni di piastrine, la parte metallica delle pastiglie dei freni – spiega Vito Carelli, rappresentante Cgil – Ci sono dunque buone prospettive: 40 milioni di pezzi in più rispetto al 2010». Per questo sarebbe necessario lavorare su 18 turni anziché 15, includendo anche il sabato: «L’azienda chiede flessibilità per 5-6 mesi – riporta Carelli – L’orario sarebbe sempre di 40 ore a settimana spalmate su 6 giorni e il sabato faremmo 6 ore». Il che è un disagio: «C’è chi deve badare ai figli e non sa come sistemarli. Poi ci sono una settantina di lavoratori trasferiti a Villanova dallo stabilimento di Pianezza, chiuso nel 2010, la ditta per loro ha messo un pullman, ma avrebbero da percorrere circa 150 chilometri tra andata e ritorno». Perciò i dipendenti chiedono degli incentivi: «L’azienda sareb- be d’accordo a pagare 8 ore invece di 6. Noi abbiamo chiesto una maggiorazione in base al turno: chi fa il primo riceverebbe 25 euro, il secondo 40 euro e il terzo 60 euro». Ma Util punta al ribasso: ha proposto 15, 30 e 45 euro. Il sabato lavorativo dovrebbe cominciare da aprile, ma ormai non sarà possibile: «Se si dovesse trovare l’accordo si potrebbe parti- 25 na Rubina, a Poirino. Per gli inquirenti era l’ intermediario della ditta Baussano e sarebbe stato lui a individuare il sito poirinese contrattando con il proprietario, Filippo Gariglio, una delle vittime di tutta questa vicenda. La Crioengineering avrebbe dovuto trattare piccoli carichi di plastica e legno, ma in pochi giorni riempì il magazzino di semilavorati provenienti da cantieri edili. Dopo qualche mese un’altra ditta poirinese che si occupava dello smaltimento dei rottami ferrosi cominciò a reclamare lo spazio che si era riservata e così parte dei rifiuti venne ammassata sul retro dell’impianto, riversandosi poi sui terreni confinanti e sulla strada. Intervennero il Comune, l’Arpa, la polizia municipale e arrivarono anche i carabinieri del Noe. Partì un esposto per violazioni delle concessioni autorizzative, ma subito si intuì che c’era sotto qualcosa di più grosso. Oltre a Rovere e Baussano sono finiti sul banco degli imputati anche il consulente Diego Mariuzzo, torinese di 56 anni, Potenzo e Giuseppe Ferrara, 70 e 51 anni, imprenditori di Rivoli, Antonio Izzo, 40enne di Gassino e Giuseppe Bettelli, 44 anni, di Formigine, rispettivamente mediatore e consigliere della Bettelli Recuperi di Modena. Rischiano dai 2 ai 5 anni di carcere. Massimo Massenzio re a maggio o giugno, per poi fermarsi a luglio e agosto e riprendere a settembre». Ma i lavoratori non mollano, sebbene rischino di perdere delle occasioni: «Se accettiamo si potrebbero ridimensionare gli esuberi nel settore ganasce, che resta sofferente - informa Carelli - Non solo: i dirigenti potrebbero confermare 6 contratti a termine e assumere 12 persone oltre i 407 addetti». Una scelta difficile dunque: «L’azienda fa pressione. Se i pezzi non saranno prodotti qua, potrebbero andare in altre aziende». Federica Costamagna 20% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 40% 50% 20% 30% 27 Rassegna stampa Marzo 2011 Comune di Poirino 32 NEI DINTORNI CORRIERE DI CHIERI Venerdì 25 marzo 2011 FESTA PER I 150 ANNI DELL’UNITA’ De Gregori e l’alzabandiera con gli alunni castelnovesi CASTELNUOVO Poesie e canti da I bambini delle scuole dell’infanzia di Castelnuovo hanno dato vita al tricolore con i loro grembiulini per la celebrazione dell’Unità d’Italia Manzoni a De Gregori, alzabandiera, sfilata con più di 350 tricolori e i classici discorsi di rito. Erano in 600 i ragazzi delle scuole che hanno festeggiato venerdì i 150 anni dell’unità d’Italia. Partendo da ciascun istituto, gli studenti hanno raggiunto piazza Don Bosco per l’alzabandiera delle 10. Per l’occasione, il capo gruppo Alpini, Felice Andriano, ha suonato la tromba. Subito dopo il discorso del sindaco Giorgio Musso ai giovani e la recita di poesie e canzoni da parte dei ragazzi, con approfondimenti su personaggi come Goffredo Mameli, Giuseppe Mazzini, Carlo Pisacane, i fratelli Bandiera… I giovani sono stati coordinati dalla Residenza teatrale dal Po al Monferrato, sotto la regia di Luciano Nattino, mentre le bandiere sono state donate dal Lions Club Basso Monferrato Astigiano Cocconato-Montiglio, rappresentato alla cerimonia dal presidente Edi Razzano. Castelnuovo dà l’addio al parroco don Burzio «Nella sofferenza ha trovato la pace» ✹ CASTELNUOVO IN BREVE COLLE DON BOSCO DON RICCA PARLA SU GIOVANI E DISAGIO Giovedì 31 marzo il cappellano del carcere minorile di Torino, don Domenico Ricca, parlerà di giovani in difficoltà al Colle Don Bosco nella serata intitolata “Educare i ragazzi in contesti di disagio: percorsi di normalità”. L’incontro fa parte del ciclo di cinque incontri rivolti ai genitori con gli interventi di altrettanti esperti, che si tiene ogni ultimo giovedì del mese fino al 26 maggio Il 28 aprile sarà la volta della docente Cristina Boero parlare di educazione sessuale nell’incontro “Il tam tam degli affetti. Genitori in prima linea: educare la sessualità”. Il ciclo si concluderà il 26 maggio con don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele di Torino, che interverrà sul tema “Gli adulti e l’educazione alla cittadinanza e alla legalità”. Le conferenze, a ingresso gratuito, si svolgono in orario 20,30-22,30. IN MUNICIPIO MUTUO SOCCORSO E GARIBALDI IN MOSTRA Sarà visitabile fino a domenica 3 aprile la mostra “I mille ricordi: Garibaldi nelle società di mutuo soccorso”, ospitata all’interno del municipio di Castelnuovo, in via Roma 14. La galleria è aperta al pubblico in orario 9-12 e 14-17 nei giorni feriali e 10-12 di sabato e domenica. In mostra documenti che evidenziano e testimoniano lo speciale rapporto tra Garibaldi e le società mutualistiche di tutta Italia. IN CANTINA PRANZO SELF SERVICE E MUSICA LATINA Cioccolato, miele e vino, faranno “Dolce primavera” dalle 10 di domenica alla Cantina sociale Terre dei Santi (via S. Giovanni, 6). Kermesse enogastronomica in collaborazione con l’associazione When The Saints e la pro loco. Degustazioni, visite guidate gratuite e laboratori per adulti e bambini con il cioccolato. Area “Babybirba” dedicata ai più piccoli e pranzo self-service per 15 euro a cura della pro loco a partire dalle ore 12 (informazioni e prenotazioni entro sabato al 011-987.61.17 oppure 366-11.11.944). La giornata si chiuderà con la musica latino-americana di “Contigo en la distancia” dalle 17,30. CASTELNUOVO «A chi andava a trovarlo diceva che Dio aveva fatto il miracolo, donando pace al suo cuore e al suo temperamento». Il paese ha dato martedì l’addio a don Franco Burzio. Dopo tredici anni alla guida della parrocchia, sabato la malattia l’ha vinto all’età di 59 anni nella casa dell’Istituto Salesiano del Colle Don Bosco. Il male, che si era manifestato un anno fa, lo aveva costretto ad abbandonare le attività parrocchiali da tempo e nell’ultimo mese di vita lo aveva portato alla cecità. Il funerale è stato celebrato nella basilica superiore del Colle dall’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, in presenza di circa 1000 persone. Poi la salma è stata accompagnata in paese da confratelli, amici, parrocchiani e rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, fino alla chiesa dei Santi Castelnovesi, prima dell’ultimo viaggio fino al camposanto alle porte del paese. In paese la cerimonia funebre è stata accolta da centinai di persone, fra cui i giovani dell’oratorio e della pro loco, il sindaco e i consiglieri comunali, gli insegnanti e i ragazzi delle scuole elementari e medie. A causa della lunga malattia, la parrocchia non si è trovata del tutto impreparata di fronte alla scomparsa del suo parroco. Era stata affiancato da settembre da don Silvio Gignone, ora nominato amministratore parrocchiale fino a che il nuovo parroco non verrà nominato dal superiore religioso della congregazione salesiana, don Stefano Martoglio, in accordo con l’arcivescovo di Torino. «Il mio primo pensiero di don Franco è come salesiano - lo ricorda don Gignone - Don Franco aveva circa dieci anni più di me… Da giovane lo ricordo con gli amici, come brillante e creativo. Quando andai a guidare l’oratorio di San Paolo a Torino, nel 1985 era andato via da poco e sentivo ancora raccontare di lui». Don Burzio era nato a Poirino il 29 maggio del 1952 da Tommaso e Margherita Fabaro, quinto di sette fratelli. Un ragazzino vivace. Con uno dei fratelli frequentò le scuole medie all’istituto S. Luigi di Chieri, maturando l’idea di seguire il cammino di san Giovanni Bosco. Da qui l’approdo nel 1969 al noviziato di Pinerolo Monte Oliveto, con la prima professione religiosa nel 1970. Dopo gli studi filosofici e il tirocinio, comincia gli studi di teologia e completa la sua formazione con la laurea in pedagogia a indirizzo filosofico all’Università di Torino. Ordinato sacerdote, viene mandato a Don Franco Burzio si è speso anche per i giovani, scendendo in strada con loro al carnevale avvolto nella bandiera pacifista del Sermig (a destra) San Benigno come consigliere della scuola media nel primo biennio degli anni ‘80. Poi gli incarichi a Torino nell’oratorio di San Paolo e dal 1985 al 1991 a Lombriasco come insegnante e animatore del biennio. «Un momento in cui crebbe la mia stima per lui fu quando partì per la Nigeria, nel 1991 - riprende don Gignone - Essere missionari, per me, è il coronamento della vita salesiana». Ma nel 1994 la salute costringe il sacerdote poirinese a rientrare in Italia per la prima volta. Dopo la parentesi di un anno come parroco di Olcenengo, vicino a Vercelli, torna in Africa al “Don Bosco trining center” di Ondo. Ma il suo destino non è lì: nel 1996 deve rientra- re definitivamente in Italia. Fino al ’97 è aiutante in parrocchia a Riva e l’anno dopo gli viene affidata la parrochia castelnovese, in sostituzione di don Flaviano Spagnolo. Nel 2003 viene chiamato a coordinare anche l’Unità Pastorale come moderatore. Ed è nella parrocchia di Castelnuovo che don Franco spende il resto delle sue energie fino alla fine dei suoi giorni «con intelligenza e passione», come lo ricorda il direttore del Colle, don Sergio Pellini. «Nell’estate scorsa sono andato varie volte a trovarlo all’ospedale Cottolengo e alla Molinette. Trovavo un uomo sereno, che lottava contro il tumore - ricorda don Gignone - La prospettiva era la guarigione, di torna- re a disposizione della missione che il Signore gli aveva dato. Fino a quando i medici gli hanno detto che la medicina aveva fatto tutto quel che poteva, ha continuato a lottare. Quando il mio superiore, don Martoglio, mi ha inviato ad aiutarlo come viceparroco, don Franco mi ha incoraggiato e sostenuto. Ho cercato di confrontarmi il più possibile con lui e ho trovato sempre tanta lucidità nelle indicazioni che mi dava». Don Pellini, ripensa al carattere forte, a volte anche ruvido di don Burzio: «Ironizzando su se stesso, gli ho sentito dire che la sofferenza lo aveva “veramente moderato”...». Una settimana prima che morisse, don Gignone era solo con lui: «Gli ho riferito che qual- Don Burzio: la comunità per ragazze madri e l’amore per il patrimonio storico-religioso «E’ stato un uomo genuino e sincero». «E ha sostenuto noi giovani» CASTELNUOVO Una presenza forte e attenta. Dipingono così la figura di don Franco Burzio ora che ha finito la sua missione di parroco. «Un sacerdote forte, genuino e sincero, proveniente dalla nobile e civiltà contadina - lo descrive il sindaco Giorgio Musso Abbiamo avuto un rapporto dialettico e direi improntato alla "piemontesità", fatto di concretezza e praticità delle cose quotidiane». Don Burzio ha messo in campo restauri nel vasto patrimonio di chiese e di cappelle campestri. Ha rinnovato la chiesa dei Santi Castelnovesi. L’ultimo progetto al quale si era dedicato è stato proprio la ristrutturazione e la nascita di un’area museale nella cripta della chiesa di Sant’Andrea, anche in vista delle celebrazioni dei 150 anni dalla mostre di San Giuseppe Cafasso, che si sono tenute da poco. Ma soprattutto don Burzio potrà essere ricordato come pastore della difficile Castelnuovo di inizio millennio, con flussi di nuova popolazione che hanno inciso sulla composizione sociale. Ca- stelnuovo non è più il tranquillo paesone di campagna. E il parroco ha seguito la parabola innovando la presenza della Chiesa, per esempio con la Comunità Anna e Marco per l’assisten- 28 za alle ragazze madri, fortemente voluta come impegno sociale, senza fermarsi davanti alle ruvide diffidenze iniziali di parte della popolazione. E poi l’impulso all’organizza- cuno mi ha detto che abbiamo pregato tanto e il Signore non ci ha ascoltato. Don Franco mi ha subito risposto: "No, il Signore vi ha ascoltato: mi ha fatto la grazia della serenità e della pace" – ripercorre accorato - A tutti quelli che lo hanno visitato gli ultimi giorni ha detto proprio così. E son passate davvero tante persone». Gli ultimi momenti di vita sono trascorsi nella casa salesiana del Colle, accanto ai familiari, ai confratelli e al direttore don Pellini. «Nell’ultima ora e mezza abbiamo tenuto le sue mani. Mentre pregavamo, ha cessato di respirare. Aveva finito la lunga sofferenza. In noi c’era la certezza che era andato nella casa del Padre». Maria Savino zione della comunità parrocchiale con una rete di formazione catechistica, assistenza ai giovani nell’oratorio, con le Missioni, la Caritas e i cori parrocchiali. «Ha costituito una base eccezionale dell’opera parrocchiale in paese», soppesa il sindaco. Anche i giovani dell’oratorio e della pro loco gli erano affezionati: «Don Franco era il primo sostenitore della nostra associazione - lo ricorda Ylenia Carlucci, a capo della giovane pro loco - Noi lo ricordiamo con tanto affetto a partire dal presepe vivente del 2009. Nevicava tanto ed eravamo tutti a Madonna del Castello a guardarci gli uni con gli altri. Volevamo gettare la spugna. Poi arrivò don Franco e ci disse... forza ragazzi, mica vorrete arrendervi per la neve dopo tutto il lavoro che avete già fatto! Fu un bellissimo presepe». Quest’anno pioveva, ma nessuno si è fermato a chiedersi se annullarlo o meno: «Avevamo ancora in mente le parole di don Franco. Proprio il 24 dicembre ci ha chiamato. La voce era diversa, piena di sofferenza. Noi gli abbiamo solo detto che quest’anno la pioggia non ci avrebbe spaventati. “Stai tranquillo Don Franco”, gli abbiamo detto, “che lo facciamo il presepe vivente!”». Rassegna stampa Marzo 2011 SERVIZI 6 COMUNITÀ NAZIONALE – CELEBRAZIONI ALLA PARROCCHIA DI POZZO STRADA Polacchi di Torino, ora c’è il cappellano Poletto. Da quel momento tante cose sono cambiate. Le suore sono state licenziate dal loro incarico nella chiesa di San Giorgio e sono tornate in Polonia. Così è cambiata anche la sede delle nostre funzioni liturgiche. Le celebrazioni adesso avvengono nella parrocchia della Natività di Maria Vergine, in via Bardonecchia n. 161, Pozzo Strada – Torino. Ogni domenica alle 16 viene celebrata l’adorazione del Santissimo Sacramento in lingua polacca. Siccome molti Italiani partecipano a questa funzione liturgica, alcune riflessioni sono presentate in lingua italiana. Alle 16.30 è celebrata la Messa in lingua polacca. Il 1° marzo 2011 mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino con speciale decreto ha nominato il sottoscritto, sacerdote polacco della diocesi di Lublino, Cappellano per i fedeli cattolici di lingua polacca appartenenti al rito latino presenti nel territorio dell’Arcidiocesi di Torino. La mia abitazione è presso la parrocchia di Cambiano, via San Francesco D’Assisi, 2 – tel. 011.9440189. Insieme alla comunità polacca desidero qui ringraziare l’Arcivescovo mons. Nosiglia per il decreto di nomina di cappellano che rende ufficiale il lavoro pastorale per i Polacchi. Siamo riconoscenti DOMENICA, 27 MARZO 2011 Lutti Don Franco Burzio Tra i prossimi appuntamenti la preparazione per la beatificazione del Papa La presenza dei Polacchi cattolici in Piemonte e a Torino data da lungo tempo. Un gruppo, numeroso, di circa 22 mila soldati dell’armata polacca era di stanza presso la tenuta Sabauda della Mandria di Chivasso negli anni 1918-1919. Alcuni di loro, circa 130, riposano nei cimiteri di Chivasso e di La Mandria. Dopo la seconda Guerra Mondiale, a Torino rimaneva un abbastanza numeroso gruppo di Polacchi, dell’armata del Generale Anders, che aveva conquistato Monte Cassino. Ma in questo periodo non c’era una vita pastorale organizzata per i Polacchi. Un terzo gruppo numeroso di Polacchi veniva a Torino al tempo di Solidarnosc, dopo il 1980. Ma una normale cura pastorale per i Polacchi non era organizzata. Soltanto in tre occasioni durante l’anno, veniva da Roma un sacerdote polacco per le funzioni liturgiche. Nel 1999 le Suore Missionarie di Cristo Re sono state incaricate di aiutare la parrocchia di San Giorgio a Torino e hanno iniziato a cercare un sacerdote polacco, per guidare la vita pastorale dei Polacchi nell’Arcidiocesi Torinese. Nel 2006 il Vescovo Karpinski, responsabile in Polonia per la cura pastorale dei Polacchi emigranti, mi mandò a Torino. Lì la cura pastorale per i Polacchi mi è stata affidata dal cardinale Comune di Poirino anche a don Claudio Bertero, parroco della Natività, che ha messo la sua Chiesa a disposizione per le funzioni religiose. Si invitano cordialmente tutti i Polacchi di Torino e dintorni a partecipare con i loro amici Italiani a queste funzioni. In particolare si ricorda la celebrazione del 10 aprile 2011. In questa domenica cade il primo anniversario dell’incidente aereo vicino a Smolensk e Katyn. A Katyn, nel 1940, la Russia Comunista ha ucciso circa 24 mila ufficiali dell’Armata Polacca. Il Presidente della Polonia Lech Kaczynski con sua moglie, tanti ministri, generali, cappellani di varie religioni e tanti diversi ufficiali, in tutto 96 persone, che si recavano a onorare le loro tombe e a pregare per i caduti, nel 70° anniversario, sono morti vicino all’aeroporto a Smolensk in seguito alla caduta dell’aereo. In questa particolare Messa affideremo alla Misericordia di Dio tutti questi morti e quelli uccisi nel 1940 e pregheremo per la Polonia e per la nostra fede. In tale celebrazione ci prepareremo anche alla Solennità della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. La Messa in lingua polacca sarà celebrata nella chiesa della Natività di Maria Vergine, via Bardonecchia n. 161, Pozzo Strada a Torino, alle 16.30. don Casimiro GAJDA Cappellano dei Polacchi di Torino Don Franco nasce a Poirino il 29 maggio 1952, in una famiglia religiosa di solide tradizioni che ha dato a Dio 7 figli. Don Franco era il quinto. Nasce da papà Tommaso e da mamma Margherita Fabaro, che è morta tre anni fa. Era un ragazzino vivace e con un fratello entra all’istituto S. Luigi di Chieri per la scuola media. In questo periodo matura l’idea di seguire don Bosco. Nel settembre del 1969 approda al noviziato di Pinerolo – Monte Oliveto e completa il cammino del noviziato facendo la prima professione religiosa il l8 settembre 1970. Da Pinerolo va a Foglizzo per lo studio della filosofia e vi rimane fino al 1973. Completati gli studi filosofici entra in tirocinio negli anni 1975-77 nelle case di Lanzo prima e di Fossano poi. Finito il tirocinio comincia gli studi di teologia e frequenta la Crocetta da esterno, dalla casa di Valsalice . Qui rimane fino al 1980. Durante gli studi di teologia completa anche la sua formazione intellettuale con la laurea in pedagogia ad indirizzo filosofico all’Università di Torino nel 1979. Ordinato sacerdote viene mandato a San Benigno come consigliere della scuola media negli anni 1980-82. Dall’82 all’85 è insegnante e incaricato dei giovani all’oratorio del San Paolo. Dall’85 al 1991 è a Lombriasco come insegnante e animatore del biennio. Qui porta avanti anche il lavoro pastorale per i giovani a Moretta. Nel ‘91 parte per le missioni e va ad Akure per seguire l’oratorio e il centro giovanile. Rimane fino al ‘94 e poi rientra in Italia per motivi di salute. Nell’anno 1994-‘95 lo troviamo parroco ad Olcenengo, vicino a Vercelli, in questa parrocchia che aiuta partendo dalla comunità di Vercelli. Dopo questa parentesi vercellese ritorna in Africa e va ad Ondo come parroco ed incaricato dell’oratorio. Il nuovo passaggio in Africa dura solamente un anno, ed anche questa volta deve rientrare per motivi di salute in Italia. Approda nel 1996 a Riva presso Chieri come aiutante in parrocchia nell’anno del rientro dall’Africa e nell’anno successivo 1997. Dal 1998 lo troviamo parroco, incaricato dell’oratorio ed il primo anno anche direttore della comunità, allora separata dal Colle, di Castelnuovo don Bosco. Nel 2003 sarà chiamato anche a coordinare l’Unità Pastorale come Moderatore facendosi molto apprezzare da tutti i parroci. Qui don Franco fino alla fine dei suoi giorni spende tutto se stesso con intelligenza e passione. Qui Dio lo ha trasformato in pastore del suo popolo, un pastore che dà la vita per il suo gregge e verso la fine dirà con un po’ d’ironia che la sofferenza lo ha veramente moderato! Don Franco, a tutti coloro che andavano a visitarlo e che si lamentavano del silenzio di Dio diceva che Dio, invece, aveva fatto il miracolo invocato: aveva donato la pace al suo cuore e al suo temperamento; la pace che viene solo da Dio in mezzo a tanta sofferenza che lui ha portato sulla sua carne. dei sacristi in preparazione alla Pasqua. La giornata avrà inizio alle 9 con una meditazione a cura di padre Bruno Bordin, Missionario della Consolata. Si concluderà alle 16. Per informazioni e iscrizioni: 339.1619911 o 348.1036489. MONS. NOSIGLIA In breve PRESENTAZIONE Questioni bioetiche Il libro di Zeppegno Il libro di don Giuseppe Zeppegno «La vita e i suoi limiti – Questioni bioetiche» (ed. Camilliane) sarà presentato mercoledì 6 aprile alle 17.30 presso la Facoltà Teologica di via XX Settembre 83. Con l’autore interverranno don Franco Ciravegna, Maurizio Cardaci, Pier Paolo Donadio. Moderatore Enrico Larghero. CON I MONACI DI BOSE Quaresima a San Lorenzo Luciano Manicardi e Ludwig Monti, monaci di Bose, guideranno il tradizionale ciclo di Lectio divina quaresimale presso la chiesa di San Lorenzo, piazza Castello. Sarà commentato ogni settimana il Vangelo della domenica successiva. Appuntamento alle 21 nei giovedì 24 e 31 marzo, 7 e 14 aprile. INCONTRO DI QUARESIMA Mons. Nosiglia con gli anziani Lunedì 4 aprile si svolgerà, presso il santuario di Maria Ausiliatrice, l’incontro quaresimale con l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia, organizzato dall’Ufficio Famiglia (Pastorale Anziani). Programma: alle 15 Rosario, alle 15.30 Messa presieduta da mons. Nosiglia. citylife ALLA CONSOLATA Ritiro sacristi verso Pasqua Giovedì 31 marzo al santuario della Consolata si terrà il tradizionale ritiro inter-diocesano 29 PRESENTAZIONE Volume postumo di don Pollano Il libro di don Giuseppe Pollano «In Gesù Cristo salvati dal finito» (ed. Studium) sarà presentato lunedì 11 aprile alle 21 presso il santuario della Consolata. Interverranno don Dario Berruto, Rinaldo Bertolino e Giuseppe Riconda. Moderatore don Ermis Segatti. VIA CIALDINI Lectio divina missionaria «La parola nello zaino» è il titolo di un ciclo di lectio divina «missionaria» in programma ogni secondo giovedì del mese in via Cialdini 20 a cura del Centro di Animazione Missionaria dei Missionari della Consolata. Appuntamento alle 21. A VILLA SANTA CROCE Formazione per catechisti Un Seminario di formazione per catechisti presso la casa si spiritualità dei gesuiti Villa Santa Croce (San Mauro Torinese) prosegue sabato 26 marzo, 2-9-16 aprile dalle 9 alle 16 sul tema «Conoscere e utilizzare la Bibbia – Introduzione alla Sacra Scrittura e incontri con i testimoni», a cura di padre Lorenzo Gilardi. Per informazioni: tel. 011.8221565. Vangelo della domenica Ogni settimana mons. Cesare Nosiglia commenta il Vangelo della domenica su Telesubalpina nell’ambito della trasmissione «La Chiesa nella città»: appuntamento il giovedì alle 19 con repliche sabato alle 13.30 e domenica alle 8.30. GIORNATA NAZIONALE Piante di ulivo per l’Unitalsi Sabato 2 e domenica 3 aprile in oltre tremila piazze italiane tornano le piantine d’ulivo per la Giornata Nazionale Unitalsi, giunta alla sua decima edizione. «Per te un piccolo gesto, per loro un grande dono» è lo slogan che accompagna questa iniziativa promossa sull’intero territorio nazionale, al fine di far conoscere l’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) e raccogliere fondi per la realizzazione dei numerosi progetti realizzati dall’associazione a favore di chi è nel bisogno. L’elenco delle piazze dove acquistare le piantine d’ulivo, anche a Torino, è consultabile sul sito internet www.unitalsi.info. CON MARIO BIANUCCI Radici cristiane su Radio Nichelino Radio Nichelino propone un ciclo di trasmissioni a cura di Mario Bianucci su «La evangelizzazione delle Chiese cristiane nel primo Millennio – Le radici cristiane dell’Europa». Va in onda il sabato alle 17.35. Repliche domenica alle 9.40. Rassegna stampa Marzo 2011 CORRIERE DI CHIERI Martedì 29 marzo 2011 Comune di Poirino CHIERI E DINTORNI 5 STORIA - Applausi per lo spettacolo in Conceria “Una Notte a Compiègne” successo della contessa CHIERI Successo per lo spettacolo Una Notte a Compiègne il 16 marzo in Conceria nell’ambito della programmazione del 150° Chieri.ITalia. In scena, la fatidica notte durante cui Virginia Oldoini, contessa di Castiglione, convinse Napoleone III a sostenere la causa del Regno di Sardegna che portò all’Unità d’Italia. L’iniziativa, organizzata dal Servizio promozione del territorio e attività culturali, è stata rea- lizzata da Itaca Teatro e dalla Filarmonica Chierese: regia di Marco Alotto, attori Marco Federico Bombi ed Arianna Abbruzzese, direzione musicale del maestro Enrico Frezzato. Dopo lo spettacolo cioccolata calda per tutti offerta dal Comune con il Gruppo Alpini. Grande interesse anche per la presentazione del volume “Il generale Avezzana, uomo del Risorgimento”, avvenuta in Comune. Filarmonica in ‘tricolore’ posa con gli attori dello spettacolo “Una Notte a Compiègne” andato in scena in sala Conceria Design e progettazione nel futuro di Pininfarina Cambiano, disimpegno dalla produzione ✹ BREVI DAL CHIERESE CAMBIANO CANTI BIELORUSSI AIUTANO CHERNOBYL Musiche, canti e balli popolari della Bielorussia per aiutare i bambini che ancora subiscono gli effetti del disastro nucleare di Chernobyl. Domani, mercoledì, alle 21 sul palco del Teatro Serenissimo andrà in scena lo spettacolo del “Gruppo folcloristico bielorusso Zaranatsy”. Ingresso libero, per maggiori informazioni: www.teatroserenissimo.it o 335-54.71.018. La manifestazione è realizzata grazie alla collaborazione tra le associazioni “Aiutiamoli a sorridere” di Chieri e “Insieme per un futuro migliore” di Minsk. «Con quest’attività facciamo sì che tanti bambini bielorussi trascorrano con le nostre famiglie un periodo che va da uno a tre mesi l’anno, distanti dalle radiazioni». POIRINO CON L’UNITRE A VIGEVANO E PAVIA L’Unitre poirinese ha organizzato per domenica 10 aprile una gita “Alla scoperta della provincia Italiana”, con meta Vigevano e Pavia. Partenza alle 6,45 da piazza Morioni. Prima destinazione Vigevano dove si visiteranno piazza Ducale, il castello Visconteo Sforzesco e il Museo della calzatura. Alle 12,30 pranzo in un locale della cittadina. Poi la comitiva raggiungerà Pavia per visitare la Certosa e il centro storico. Rientro a Poirino previsto per le 20. La giornata è riservata ai soci. Iscrizioni entro il 2 aprile. Costo: 40 euro. CAMBIANO Sempre più cervello, sempre meno braccia nel futuro di Pininfarina. Il consiglio d’amministrazione ha dato una sterzata decisa nella riunione del 23 marzo: vengono sciolte le joint venture con Bolloré e con la Volvo. Il significato è preciso: l’azienda di via Nazionale si disimpegna dalla produzione, per dedicarsi sempre più a design e progettazione nel suo centro engineering cambianese. E diventa chiaro, a questo punto, che non è più affidato all’auto elettrica il compito di trainare Pininfarina fuori dalla crisi emersa tre anni fa. La scorsa settimana è stata infatti approvata l’offerta di Vincent Bollorè: 10 milioni di euro per comprarsi il 50 % di Véhicules Electriques Pininfarina Bollorè sas, l società nata per realizzare la Bluecar. L’affare si perfezionerà nei prossimi 30 giorni. Dunque, ora il finanziare francese può costruire l’auto elettrica con chi vuole. Non solo: la storica carrozzeria divorzia anche dal partner svedese Volvo, a cui nel 2013 cederà il 60 % di Pininfarina Sveriga Ab, la joint venture creata nel 2003 e che produce la Volvo C70. Negli ultimi anni sindacati e politici hanno spesso lanciato l’allarme sul rischio di vedere sfumare il progetto dell’auto elettrica, mentre Pininfarina aveva confermato ogni volta la volontà di andare avanti. Nel 2007 si pensava che la nuova vettura sarebbe stata costruita nei tre stabilimenti di Grugliasco, Bairo e San Giorgio. C’erano obiettivi precisi: produrre 2.000 unità nel 2011, altre 8.000 nel 2012 e 10.000 nel 2013, fino alle 60.000 a partire dal 2015. Poi sono cominciati i segnali in direzione opposta. La fabbrica di Grugliasco è stata ceduta nell’ottobre 2009, insieme a 900 addetti, dall’imprenditore Gian Mario Rossignolo. E le due fabbriche nel Canavese sono ferme da quando sono terminate le commesse per Ford (a luglio) e per Alfa Romeo (a ottobre). L’amministratore delegato Silvio Angori aveva annunciato la sua strategia nel maggio 2010, durante la cerimonia per gli 80 anni dell’azienda: «Offriremo sempre più servizi di design industriale, continuando a giocare un ruolo chiave nel mercato globale come casa indipendente e partner innovativo con competenze uniche». Non emergeva, però, un disimpegno così radicale dalla produzione: «In coerenza col piano industriale, proseguiremo l’impegno con la mobilità sostenibile, intesa sia come sviluppo e produzione di veicoli elettrici, auto e autobus - disse Angori - sia come ricerca su componenti e materiali alternativi». La realtà è un’altra e ha cominciato a rivelarsi nei mesi succes- Silvio Angori, amministratore delegato di Pininfarina sivi, quando la coppia Pininfarina-Bolloré è diventata un triangolo con l’inserimento della Cecomp. Sarà proprio la Cecomp di La Loggia a costruire le vetture elettriche con Bolloré. Dove lo farà? Nella fabbrica di Bairo, con i suoi 57 dipendenti, che Pininfarina noleggerà fino al 2013. Bolloré ha infatti ottenuto la fornitura di 4.000 auto elettriche per la Città di Parigi e non può più aspettare. Se il progetto è di Pininfarina, la fabbrica e i dipendenti sono di Pininfarina, che bisogno c’è di Cecomp? Probabilmente Pininfarina non ha i soldi da investire nella produzione. E’ infatti ancora molto pesante il debito da ripianare: non sono più i da 680 milioni di euro di tre anni fa, ma restano pur sempre 350. E il 2010 si è chiuso con una perdita di 33 milioni di euro, cioè 2 milioni in più rispetto al 2009. Così, sciogliendo il patto con Bolloré, la società cambianese incassa 10 milioni, si libera di un altro “peso” legato alla produzio- ne e spera di intascare le royalities, se verranno costruite auto elettriche con il suo marchio. Inoltre, potrà contribuire con la progettazione dello stile per le future versioni. Malgrado la sterzata paia evidente, il commento ufficiale da via Nazionalen è questo: «L’operazione non costituisce una modifica al piano industriale della società. Si inquadra negli ottimi rapporti industriali esistenti tra i gruppi Pininfarina e Bollorè». Se la produzione potrebbe andare verso il tramonto, non è però esaltante neppure la progettazione: a Cambiano, su 390 dipendenti, 150-170 persone al giorno sono in cassa integrazione. «Di fatto, Pininfarina si sta attrezzando per altre attività e con numeri più piccoli», interpreta Mario Bertolo, sindacalista della Cgil. Eppure, nel cassetto, il centro engineering di Cambiano ha due modelli di vetture elettriche: «Ci sarebbero da produrre la Nido Ev e la Bzero», ricordano i rappresentanti sindacali. Non solo: «Come produzione, si dovrebbero fabbricare i ricambi di auto per i clienti e garantirli per cinque anni». E’ difficile prevedere il futuro. Bertolo non si sbilancia: «Si vive alla giornata. La banca Leonardo sta cercando acquirenti e nei mesi scorsi si è parlato di possibili interessamenti...». Federica Costamagna Sui banchi di scuola, sognando un lavoro Santena, la Provincia organizza corsi per i cassaintegrati Ages SANTENA Cassintegrati Ages a attività dovrebbero cominciare scuola per trovare un lavoro. Mercoledì, i funzionari dell’assessorato al lavoro della Provincia hanno incontrato i sindacati nel Centro per l’impiego di via Bologna, a Torino. E hanno spiegato loro i possibili percorsi professionali a cui potrebbero partecipare gli esclusi dal progetto di salvataggio della Belconn Gomma e Cavi, che sta prendendo forma nello stabilimento di via Trinità. La Provincia organizzerà dei corsi di formazione per 450 disoccupati e cassintegrati del torinese, di cui potranno far parte i 255 ex dipendenti Ages. Le a maggio. «Al momento, non sappiamo ancora quali corsi verranno attivati, dove e quante ore dureranno – spiega Marco Mereu, rappresentante sindacale della Cgil – Di sicuro, si discuterà insieme agli organizzatori il percorso più adatto a ciascuno, in base alle proprie attitudini e capacità. Pertanto, potremo imparare anche cose diverse rispetto a quelle che erano le nostre mansioni in Ages». L’obiettivo è acquisire competenze per tentare di ricollocarsi nel mercato del lavoro, anche se non sarà semplice: «Prima della crisi, attraverso la formazione e- 30 ra possibile sistemare circa il 70 % di disoccupati e cassaintegrati – riporta – adesso le opportunità sono scese al 20%».Presto sarà organizzata un’assemblea con i lavoratori a cui saranno descritti i progetti di riqualificazione. Non solo corsi: gli orfani dell’Ages saranno sostenuti dagli ammortizzatori sociali. Per ora, l’8 marzo è stato concordato un anno di cassa integrazione straordinaria. E in attesa dell’arrivo dei soldi dall’Inps, il Comune di Torino anticiperà 600 euro al mese: «Lunedì 200 lavoratori hanno compilato la domanda per richiedere l’anticipo di cassa – informa – Quando l’Inps verserà la cassa, restituirà alla Città di Torino i 600 euro e darà altri 150 euro ai cassintegrati, che dovranno percepire in totale 750 euro netti mensili». Nel frattempo, chi vorrà potrà richiedere la mobilità prima della fine della cassa: «Sono già 30 le persone che hanno fatto domanda, poiché pare abbiano la possibilità di essere assunti altrove». In più, è possibile anche riscuotere il denaro del Fondo Gomma: «I lavoratori in cassa possono riscattare il 50%. Chi va in mobilità può richiedere l’intera quota e gli altri quando faranno ricorso all’ammortizzatore sociale potranno avranno il resto». Rassegna stampa 6 Marzo 2011 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI Martedì 29 marzo 2011 CHIERI E DINTORNI CAMBIANO - Quello vecchio era ormai pericoloso Presto uno scivolo più sicuro al parco giochi di via Mazzini CAMBIANO Nuovo scivolo a basso impatto ambientale per il parco giochi di via Mazzini. Il vecchio scivolo in ferro e acciaio nei giorni scorsi è stato rimosso dai dipendenti comunali: era in pessime condizioni e a rischio incidenti. La Giunta ha quindi stanziato 1.654 euro per sostituirlo: la fornitura del materiale è stata affidata alla ditta “Codal” di Asti. Il nuovo scivolo sarà a basso impatto ambientale: è costruito dalla “Legnolandia” in legno di pino, ed è proveniente da foreste controllate; le parti colorate sono in polietilene riciclabile. Inoltre, l’energia termica impiegata nei processi di lavorazione proviene da impianti alimentati a biomassa, mentre l’energia elettrica è ottenuta grazie a centrali idroelettriche. CONCORSO - Le opere formeranno una scultura ■ Se la Val Vigezzo nel Ver- Lo spaventapasseri più bello conquisterà l’Alto Astigiano bano è riconosciuta come la zona tipica degli spazzacamini, l’Alto Astigiano potrebbe diventare presto il paese degli spaventapasseri. Come? Grazie a un concorso a premi ideato l’anno scorso dal vicepresidente della Comunità collinare Alto Astigiano, nonché sindaco di Cerreto, Mario Saini. Quest’anno l’iniziativa si replica e il bando di concorso è già pronto. La partecipazione è gratuita e il creatore dello spaventapasseri più bello e originale si porterà a casa un premio di 300 euro. Per informazioni e iscrizioni al concorso bisogna telefonare ai numeri 0141/99.64.90, 335/81.94.784, oppure inviare una e-mail all’indirizzo [email protected] I fantocci dovranno essere consegnati dal 13 al 22 giugno direttamente al Comune di Cerreto, in piazza Mosso. La premiazione del concorso avverrà sabato 25 giugno durante la sesta edizio- VILLASTELLONE - Domenica scorsa la sfilata che ha chiuso gli appuntamenti nel Chierese ne della “Festa dell’arte”, in concomitanza con la premiazione della terza edizione del concorso fotografico della Comunità Collinare e alla presentazione delle nuove opere pittoriche pervenute al museo di arte contemporanea a cielo aperto “muriMaestri” presente a Cerreto fin dal 2006. Qualche annotazione tecnica: gli spaventapasseri iscritti alla gara potranno es- sere costruiti utilizzando qualsiasi materiale. Dovranno inoltre avere un’altezza che potrà variare da un minimo di un metro e mezzo a un massimo di un metro e ottanta centimetri. «Raccomandiamo ai concorrenti di realizzare una struttura solida, in quanto le opere resteranno poi in esposizione per un lungo periodo all’aperto – invita ancora il vicepresidente Mario Saini – Tutti i lavori diventeranno infatti parte di una sorta di scultura cumulativa, che verrà posizionata all’ingresso del paese». Maria Savino POIRINO - Ipotesi: apertura ai non residenti Rette più salate al nido E’ la risposta obbligata dopo i tagli dello Stato POIRINO Aumenta la retta per il C’era perfino uno strampalato subacqueo, fra i colori e le risate del carnevale che domenica pomeriggio ha chiuso a Villastellone gli appuntamenti del Chierese. Dodici le allegorie che hanno sfilato insieme a Ranabanda e sbandieratori Scorpacciata di rane intorno a dodici carri Per il carnevale pubblico in ribasso, ma, nonostante la pioggia, la folla in coda fa ‘sparire’ 5 quintali di fritture VILLASTELLONE Rane fritte a ruba e sfilata graziata dalla pioggia: la 34ª edizione del Carlevè dij Ranè ha concluso le sfilate allegoriche sulle strade del Chierese nel pomeriggio di domenica. Non molto pubblico, in realtà, a salutare Bela Ranera, Martin Pescatore e a vedere dodici carri sfilare insieme a Ranabanda e sbandieratori: via Madonna e viale Signorini quasi vuoti al contrario della via principale e della piazza. In compenso, chi è venuto si è dato da fare con la forchetta: la pro loco che ha venduto 5 quintali di rane fritte. «Abbiamo avuto la coda dalla sede fino al museo in piazza; a metà pomeriggio le abbiamo già finite – tira le somme il presidente Cristian Rossetti – Il tempo ha forse convinto molti a non uscire per la sfilata, ma sappiamo che quest’anno anche negli altri paesi c’è stata meno affluenza». CHIERI Casa: diritto o privilegio? In Italia circa il 78% delle persone abita in case di proprietà, il 22% è in affitto. Negli ultimi anni gli sfratti sono però aumentati fino al 20%. Non solo tra gli affittuari, ma anche tra i proprietari che non possono più pagare un mutuo. Chieri è l’eccezione che conferma la regola: pochi sfratti e casi di emergenza abitativa. Qui il problema è soprattutto nelle case Atc, con abitanti che non riescono pagare l’affitto. La soluzione? Un tutore familiare. Se n’è parlato durante l’iniziativa “La casa è un diritto” organizzata dal centro di documentazione Il Cubo, al centro giovanile Patchanka. Abbozza Renato Camoletto de Il Cubo: «Si vive in famiglia sempre più a lungo perché non c’è altra soluzione». Niente lavoro, niente casa. Qualcuno allora decide di occupare edifici vuoti. Ad Asti è successo: due edifici, una caserma dei carabinieri e l’ex sede dell’Asl, e- nido comunale. E il Consiglio rimanda le decisioni che potrebbero aumentare le entrate della struttura. La Giunta ha votato all’unanimità le nuove tariffe che entreranno in vigore a settembre. Per le famiglie con un’Isee inferiore a 22.280 euro il tempo lungo costerà 400 euro al mese, il tempo breve 340. Per gli altri la cifra diventa di 500 euro con il tempo lungo e di 425 con il breve. La decisione di aumentare le rette è dovuta alla sempre minore disponibilità di fondi da parte del Comune, vittima di pesanti tagli da parte dello Stato. Attualmente il costo di mantenimento per ogni bambino è di circa 800 euro mensili, e il municipio partecipa con 350. Ma, come già avvenuto per le tariffe scolastiche, per mantenere i servizi si devono alzare le tariffe. Una piccola soluzione potrebbe essere quella di allargare le iscrizioni anche ai bambini non residenti a Poirino. Possibilità dovuta al fatto che gli iscritti attualmente sono 20, ma che la struttura è in grado di ospitare fino a 35 bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. Per aprire i cancelli anche ai non poirinesi è però necessario modificare parte del regolamen- Cambiano, mercato “Spuntisti” in calo fra le bancarelle a causa del fisco CAMBIANO Le nuove norme regionali per combattere abusivismo e concorrenza sleale nei mercati fanno sparire gli “spuntisti” da Cambiano. Da inizio anno è calato il numero degli ambulanti che non possiedono un posto fisso al mercato settimanale, ma che al lunedì si presentano alle 6,30 per occupare il posteggio lasciato libero dagli assenti. Motivo? Entro febbraio avrebbero dovuto presenta- Incuria, morosità e casi sociali to: la proposta è stata presentata al Consiglio comunale, ma è stata presa la decisione di rinviare la sua approvazione, in attesa di comprendere meglio la natura di alcune modifiche. L’idea è quella di permettere l’iscrizione ai residenti di Comuni che stipulino una convenzione con Poirino; oppure di lavoratori in ditte poirinesi anch’esse convenzionate con il municipio. La convenzione prevede che il Comune di residenza o il datore di lavoro subentrino al Comune di Poirino nella quota mensile di 350 euro. Ulteriore modifica sarebbe quella di escludere dalla tariffa minima le famiglie in cui almeno uno dei due genitori sia lavoratore autonomo, indipendentemente dal reddito dichiarato. Decisione del tutto simile a quella che è stata già approvata per le tariffe scolastiche. I consiglieri di minoranza hanno poi espresso le loro perplessità sulla modifica del calcolo delle tariffe mensili. Attualmente il regolamento prevede che questo venga fatto obbligatoriamente in base alle fasce Isee, la proposta invece è quella di dare la facoltà ai funzionari di prendere in considerazione, oltre all’Isee, anche altri parametri. Moreno Strazza re in municipio il “documento unico di regolarità contributiva” (Durc) per dimostrare di essere in regola con i contributi Inps e Inail. Altrimenti, addio licenza finché non si rimettono in regola. «Già a metà gennaio avevamo tutti i Durc dei titolari con posto fisso», riferisce Giorgio Polari, comandante della polizia municipale. Ma gli “spuntisti”, a causa della loro condizione di precarietà, spesso in passato non hanno adempiuto agli obblighi fiscali e ora non sono in grado di rimettersi in regola. E così, ultimamente non vengono riempiti tutti i 44 posteggi disponibili. Nicola Mercurio, presidente del Consiglio comunale Alloggi Atc: «Forse sarebbe meglio regalarli» rano vuoti da anni. Alcune famiglie senza casa li hanno occupati. Interviene Alessio Ariotto, avvocato di Rete Legale: «A Torino, dalla Gran Madre a corso Moncalieri, ci sono centinaia di immobili vuoti. Sono proprietà usate per avere credito in giochi di borsa. Garanzie per le banche. Ma che aumentano la speculazione del mercato immobiliare». Chieri invece è un’isola felice. «Ma non sarà così perché le case sono troppo care anche solo per pensare di permettersele? - fanno ipotesi da Il Cubo - Chi non può spendere 2 - 3.000 euro al metro quadro, o affitti di 400-500 euro al mese per un bilocale, magari va verso Riva, Santena, Buttigliera». I casi gravi, in effetti, a Chieri si contano sulle dita di una mano: «Nel 2010 abbiamo gestito 16 sfrat- ti - riporta Raffaella Virelli, funzionario dello Sportello casa - Io vivo il forte problema di chi abita nelle case popolari e non può mantenerle. Dove può andare chi è sfrattato da un appartamento Atc?». Come mai a Chieri ci sono pochi casi di emergenza? «Abbiamo sempre avuto case popolari sul mercato. Il 20-30% dei dintorni fa richiesta all’edilizia popolare chierese. Tanti Comuni pensano: “chi ce lo fa fare di avere delle case popolari?”. In effetti i costi sono alti, e il residenziale si svaluta. Ma soprattutto bisogna far fronte alle richieste di interventi di politica sociale: non basta avere appartamenti Atc, ci vuole una rete di supporto». Chieri aderisce al progetto “Programma casa: 10.000 alloggi entro il 2012”. Un’iniziativa della Regione che agevola l’accesso al- la casa, offrendo contributi ai Comuni per acquistare case da affittare a canoni agevolati. Continua Virelli: «Facciamo anche da tramite nei contratti assistiti. Contrattiamo con il proprietario e integriamo come Comune l’affitto che l’inquilino non riesce a pagare. Nel 2010, 30 famiglie hanno potuto entrare in questa tipologia». Ma la morosità resta, con ingenti spese sulle casse comunali: «Abbiamo due tipi di morosi: quelli colpevoli e gli incolpevoli. I primi sono quelli che volutamente non pagano, e hanno creato morosità per 125.000 euro». Interviene Nicola Mercurio, presidente del Consiglio comunale:«L’Atc funziona male. Ci sono persone che, nonostante il reddito, non pagano l’affitto. Ma invece di intervenire subito, l’Atc aspetta. E 31 dopo quindici anni arriva in Comune e ci dice che tocca a noi fare da garanti e pagare i debiti. Nel 2009 avevamo 500.000 euro di debiti per morosità. C’erano 109 famiglie a rischio sfratto. Adesso siamo a 120.000 euro circa, e solo 2-3 famiglie sono davvero al limite dello sfratto». Riprende Virelli: «Abbiamo avviato patti sociali con alcune famiglie: chi era moroso, per non perdere la casa si rende disponibile a gestire con un assistente sociale il proprio budget familiare e l’affitto. A volte non è questione di soldi, ma di malgestione. Ci sono famiglie che, lavorando saltuariamente, al primo stipendio spendono tutto». Mercurio chiarisce: «Molti vengono da noi dicendo “mi risulta che lì ci sono case libere”, ma non siamo noi ad assegnare. E’ l’Atc che non dà disponibilità al Comune: ce ne danno magari due o tre per le emergenze abitative e le altre rientrano nella graduatoria. Ma a volte ci mettono un anno per consegnare un casa assegnata». Aggiunge Virelli: «A volte penso che sarebbe più comodo regalare la casa. Così ognuno avrebbe la responsabilità di curarla. Troppo spesso nell’edilizia popolare non c’è affezione. E oltre che agli sfratti, dobbiamo fare fronte all’incuria degli inquilini». D. P. Rassegna stampa Marzo 2011 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI Martedì 29 marzo 2011 CHIERI E DINTORNI 9 “La memoria di Cavour” Santena, giovedì cortometraggio all’Elios SANTENA Il conte Camillo è tornato nella villa santenese. Lo ha riportato il regista Tommaso Caroni per realizzare il cortometraggio “La memoria di Cavour” che verrà proiettato in anteprima giovedì alle 20,30 nel cineteatro Elios (via Vittorio Veneto 31) con ingresso libero. «Il filmato dura 25 minuti ed è tutto incentrato su fatti realmente avvenuti nel complesso cavouriano», introduce Caroni, che in ottobre ha girato le riprese con le scenografie di Francesco Boerio e il montaggio di Luca Vigliani. Il soggetto è stato scritto dallo stesso Caroni in collaborazione con Rocco Riccio e la consulenza storica di Marco Fasano: «Abbiamo voluto tratteggiare gli aspetti più privati del conte e concentrato l’attenzione sulla sua crescita e maturazione più che sulla sua attività di uomo politico. Perché lui a Santena ha passato principalmente gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Ma anche perché la villa di famiglia era il suo “buen retiro” nei rari momenti in cui riusciva a lasciare gli impegni». Il filmato è presentato come una “docu-fiction” proprio perché è un’opera originale ma basata su documenti storici, presenta cinque episodi significativi della vita dello statista. «Tutti documentati nelle lettere o nei suoi diari – tiene a precisare Caroni – Due sono di quand’era bambino, a nove e a dieci anni; una del- la gioventù quando era ventunenne e gli altri due della maturità, a 33 e 45 anni». Tanto più in là, d’altra parte, non si poteva andare, essendo morto a soli 50 anni il 6 giugno del 1861. Ecco allora i momenti nei quali incontrò l’amata nonna Filippina di Sales e la zia Vittoria di Sellon entrambe legate alla corte francese: la marchesa filippina fu dama d’onore di Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone; la zia Vittoria sposò in seconde nozze Ainardo di ClermontTonnèrre, duca e pari di Francia. Dell’età adulta viene ricordato l’impegno ed i successi nella gestione delle tenute di famiglia, Leri nel Vercellese e Grinzane nell’Astigiano. In entrambe applicò le più moderne tecniche agricole apprese nei viaggi giovanili all’estero. L’ultimo è l’incontro del 1855 con l’ambasciatore inglese a Torino James Hudson col quale cercò l’alleanza dell’Inghilterra in caso di conflitto con l’Austria. Il film è stato commissionato dal Comune per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia e pagato con un contributo di 18.000 euro della Regione. Verrà proiettato a ciclo continuo nel complesso cavouriano e distribuito agli uffici turistici della provincia, in particolare a quelli delle Residenze Sabaude. Potrà essere anche un utile supporto didattico per le scuole. Mario Grieco Fotogrammi dal cortometraggio “La memoria di Cavour” SANTENA - Il ministero taglia persino gli “insultanti” 4mila euro annuali Sabato a Castelnuovo Fondazione dissanguata Famiglie in crisi La Croce Rossa raccoglie alimentari SANTENA Neanche più le briciole. Il Ministero dei Beni Culturali non manderà più 4.000 euro l’anno alla Fondazione Cavour. C’era da aspettarselo: il contributo, in passato di 7.000 euro, da qualche anno era già stato ridotto a 4.000. «Cifra insultante», l’aveva definita senza mezzi termini Mario Garavelli due anni fa quando aveva accettato di presiedere, gratis, la Fondazione. Non si preoccupa ma s’indigna Nerio Nesi, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione che da una dozzina d’anni lavora gratuitamente per mantenere viva la memoria di Cavour: «Questo taglio non incide in modo sostanziale sul bilancio ma è uno spregio». Giudizi divergenti dalla Lega Nord. Se il consigliere regionale Mario Carossa plaude: «Basta coi contributi a pioggia», la capogruppo in Provincia Patrizia Borgarello, santenese, tuona: «Non ce ne accorgiamo solo oggi: sono anni che il Castello Cavour viene trattato come un sito storico e culturale di serie B». La Fondazione riesce ad andare avanti certo non con i soldi statali. Tant’è vero che la passata gestione, che non si segnalava per spirito d’iniziativa, aveva accumulato 660.000 euro di debiti. Il “grosso” dei finanziamenti è sempre arrivato da Torino, proprietaria del complesso: Il rospetto in onda su RaiTre 90.000 euro l’anno. Una manna rispetto ai 4.000 di Roma. Ma sempre pochi. Solo per il parco ne servono 20.000 l’anno. La svolta è venuta con il nuovo presidente Garavelli e Nesi con gli Amici. Dal 2008 a oggi sono riusciti a drenare 700.000 euro da Fondazione San Paolo e Regione per lo scalone verso il parco e il restauro di arredi, 250.000 per i tetti ancora dalla San Paolo, 110.000 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino per il parco ed altri 110.000 per la tomba dei Benso dalla Consulta per i beni artistici e culturali. Ma per quanto tempo ancora continueranno ad essere generose le banche? CASTELNUOVO La Croce Rossa castelnovese entererà in azione sabato per raccogliere generi alimentari, con cui sostenere le famiglie in crisi. I volontari saranno davanti al centro commerciale Magnone, in via San Giovanni, dalle 8,30 alle 19. Accetteranno prodotti a lunga conservazione come riso, latte, pasta, scatolame (tonno, pelati, legumi...), prodotti per l’infanzia, olio, biscotti, zucchero, sale, farina, panificati... «Noi ci mettiamo tutto il nostro impegno ma abbiamo bisogno a nostra volta di essere supportati dalla buona volontà di quanta più gente possibile - invitano i crocerossini - Ci sono decine di famiglie in difficoltà del territorio dell’Alto Astigiano e anche un piccolo contributo è fondamentale». NOTIZIE AGGIORNATE SUL SITO www.corrierechieri.it e-mail: [email protected] “Geo & Geo” a Cascina Bellezza di Poirino bloccare gli animaletti – spiega toni dei Favari andranno in onla portavoce – Sotto il vetro c’è la da su una delle trasmissioni macchina con cui fotografiamo “cult” dei naturalisti: Cascina le macchie sulla pancia di quegli Bellezza con i suoi stagni è staanfibi. Macchie che consentono ta in questi giorni il set per un il riconoscimento essendo diverservizio di “Geo & Geo”, il forse in ogni esemplare». mat di RaiTre condotto da SveIl regista ha avuto fortuna: va Sagramola. «Ha potuto riprendere molti eLe riprese saranno utilizzate semplari. Solo nei primi quindiper due documentari. Uno tutci giorni iniziali della campagna to d’argomendi catture abbiato scientifico mo preso e catasugli anfibi logato ventuno emaggiormensemplari. Mate minacciati, schi e femmine afra i quali andulti». che pelobati e Fortunate antritoni filmati che le riprese a alla Bellezza, Tetti Elia, nella l’area umida campagna tra i tra i Favari e Favari e PoiriVillastellone. no. «La prima L’altro servisera era limpida, zio, di 15 micon una bella lunuti, racconta na e c’era un le attività delgran numero di l’associazione rospi in giro. In illustrate di50 metri di senrettamente tiero sterrato viIl gruppo di Cascina Bellezza nelle riprese Rai per “Geo & Geo” dai soci. cino ai laghetti «Le riprese saltellavano alsono state girate da Federico stri siti dove ci occupiamo di an- meno una quindicina di esemplaSantini, regista toscano trapian- fibi – prosegue la portavoce – Al- ri di rospo comune». tato a Roma – racconta la ricer- la Bellezza ci ha ripresi mentre Nell’area di Cascina Lai a catrice Elisa Vallinotto, porta- controlliamo, misuriamo e foto- Santena, invece, il coordinatore voce dell’associazione – Stava grafiamo pelobati e tritoni». dell’associazione Costanzo RuelHa apprezzato e si è divertito la e la presidente Silvana Borrealizzando un documentario sugli anfibi maggiormente mi- molto nel vedere i marchinge- ghese hanno mostrato i laghetnacciati d’estinzione. Ci aveva gni realizzati per difendere e stu- ti già pronti ad ospitare anfibi già contattati nel luglio scorso. diare gli anfibi. «Pensati e co- ed uccelli di passo ed illustrato Voleva riprendere i girini del ro- struiti da Domenico Pellegrino il futuro centro studi che sorspetto che crescono protetti nella di Cambiano – rende merito Val- gerà dove ora ci sono solo rude“nursery” dentro al laghetto del- linotto – La nursery, ossia una ri. gabbia immersa nel laghetto della Bellezza». Non si sa ancora quando Poi ha deciso di registrare an- la cascina dei Favari con reti me- verrà trasmesso il documentache un servizio a parte, sui so- talliche che proteggono i girini rio. «Dovrebbe essere pronto. ci e le attività della Bellezza. Ed dai predatori, soprattutto uccel- Santini aveva assicurato il monha trovato d’accordo i produt- li». taggio nel giro di alcuni giorni. E poi la recente invenzione Però le puntate nuove di “Geo & tori della trasmissione di Raiper poter fotografare gli irre- Geo” durano solo fino ad aprile tre. «Per alcuni giorni ha seguìto quieti tritoni: «Un piano di ve- e poi riprendono in autunno. Peril nostro lavoro ed intervistato tro sul quale se ne chiude un al- ciò, o lo mandano in onda nel givolontari e collaboratori. Non tro a libro, reso morbido da ro di qualche settimana o bisosolo qui, ma anche negli altri no- un’imbottitura di cotone, per gna aspettare settembre-ottobre». POIRINO Il pelobate fosco e i tri- 32