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Giugno - Parrocchia Sarnico
porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 1 • • • • • • Riscaldamento Impianti fornitura bagni e relativa posa Arredobagno Metano Manutenzioni Impianti tecnologici alternativi solari a bassa temperatura porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 2 porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 3 Calendario parrocchiale mese di LUGLIO 2007 2 Lun ore 20.00 Messa al camposanto 7 Sab ore 18.00 Messa a Stella Maris 9 Lun ore 20.00 Messa al camposanto 12 Gio ore 21.00 Preparazione battesimi 14 Sab ore 18.00 Messa a Stella Maris 15 Dom ore 11.00 Battesimi comunitari 16 Lun ore 20.00 Messa al camposanto pesca beneficenza in San Rocco 18 Mer ore 20.00 Ufficio comunitario 21 Sab ore 18.00 Messa a Stella Maris ore 22.00 Processione barche illuminate con Marinai 22 Dom ore 11.00 Santa messa al molo 23 Lun ore 20.00 Messa al camposanto 28 Sab ore 18.00 Messa a Stella Maris 16 17 Don Volpi: il chiedere scusa L’ascolto Centenario di Confindustria Bergamo 18 19 22 24 26 28 32 33 34 36 38 39 40 46 48 Una serata da non dimenticare All’Asilo si sta bene 80 anni a Sarnico per il Corpo forestale dello Stato Anziano, usa bene i tuoi farmaci Il museo d’arte sacra Pro Loco: l’estate a Sarnico Atletica Sarnico: la maratona del Guglielmo Associazione Volontari Avis Autoambulanza Avis: Borse di studio a favore degli studenti Associazione Anziani e Pensionati Associazione Marinai Investire nell’ambiente Dal Comune Anagrafe parrocchiale Fotocronaca 30 Lun ore 20.00 Messa al camposanto Orario Sante Messe Festivo 8.00-9.30-11.00-18.00-20.00 Sommario Feriale 2 3 4 6 8 9 10 11 12 14 16 (Casa di Riposo) - 18 (Stella Maris) - 20 (Parrocchia) Calendario parrocchiale Editoriale: La bellezza di sognare ampi orizzonti Chiesa universale Chiesa diocesana I saluti di don Sergio Suor Giovanna ci scrive Serata missionaria alla chiesa degli Alpini Ricordo di un sarnicese purosangue Don Salvoldi: visitare i carcerati Singin’ in the rain Il prossimo numero sarà in distribuzione dal 28 luglio. La Redazione raccomanda la consegna degli articoli in formato word e delle immagini in formato Jpeg, entro e non oltre sabato 15 luglio 2007. Il materiale pervenuto oltre il limite stabilito non potrà essere pubblicato se non nel mese successivo. Grazie per la collaborazione. 8.00-16.00-20.00 Vigilia di Festa Numeri utili NUMERI DI TELEFONO Parrocchia 035 910056 don Luciano 348 9049113 Oratorio 035 912078 don Loris 328 3932361 Bellini don Gianni 035 913672 Centro Pr. Ascolto 035 910916 Sacristia 035 914041 Sala Giochi-Meulì 035 912107 Sala Junior 035 910916 Sala Junior(Picco) 380 7240316 Centro Quader 035 912420 Centro Famiglia 035 911252 Casa di Riposo 035 911385 Il Battello 035 914421 Carabinieri Sarnico 035 910031 Emergenza sanitaria118 Guardia Medica 035 914553 Ospedale Sarnico 035 306 2111 Sito Parrocchiale: www.parrocchiasarnico.it E-mail Redazione IL PORTO: [email protected] E-mail Parroco: [email protected] E-mail don Loris: [email protected] Conto Corrente Postale Parrocchia: N. 49089303 Direttore responsabile: GIUSEPPE VALLI - Redazione e amministrazione: don LUCIANO RAVASIO Casa parrocchiale: Tel. 035 910 056 - Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971 Stampa: Tipografia Sebina Sarnico - Hanno collaborato: don Luciano Ravasio, don Loris Fumagalli, don G. Bellini, L. Cuni, M. Dometti (CIVIS), G. Franco Gaspari, D. Giudici, P. Gusmini, S. Marini, R. Modina, G. Schivardi Progetto grafico: Studio Példy - Ufficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056 Inserzioni pubblicitarie: Tipografia Sebina Sarnico - Tel. 035 910 292 - Foto di copertina: Silvano Marini porto giugno 2007 26-06-2007 Comunità Editoriale 22:11 Pagina 4 a cura di don LUCIANO RAVASIO 3 La bellezza di sognare ampi orizzonti Da piccolo mi ha sempre affascinato essere missionario; quando qualche missionario veniva in paese perché tornava dalle sue terre, quando si celebravano le Giornate Missionarie, quando parlavano i catechisti per suscitare interesse ad una raccolta in favore delle missioni si accrescevano in me la curiosità, la fantasia, la creatività. A quel tempo galoppava molto la fantasia ed era facile immaginare foreste popolate da tigri e pantere, savane con leoni ferocissimi, capanne assediate dal pericolo di serpenti velenosissimi. Ma più di tutto venivano stimolate fantasia e creatività dai missionari quando parlavano delle loro avventure e dei bambini sempre vivaci e pieni di voglia di vivere, nonostante le pance enormi ingrossate dai vermi della fame. Era un orgoglio per me riuscire a risparmiare qualche piccolo soldo dalle “mance” domenicali per darli ai missionari. Mio fratello più grande aveva sollecitato la mia gelosia perché lui si era “buttato” nell’avventura partecipando, già dalla quinta elementare, al seminario di Borghetto Lodigiano presso il PIME; io ero geloso di lui a tal punto che dissi al mio parroco che anch’io volevo andare in seminario. La difficoltà della mia famiglia era quella di poter pagare la retta che nel seminario di Clusone era molto alta. Ma mia madre ce la metteva tutta nel lavorare facendo i guanti in casa pur di veder realizzato il mio sogno. Questa “passione” per le missioni mi è sempre rimasta anche quando ero in seminario; ero felice di organizzare qualche lotteria o concorso pur di aiutare le missioni, ma la mia gioia fu quella di aiutare tre miei compagni ad andare a fare un’esperienza in Bolivia. Io sono sempre stato quello che stimolava, aiutava; ero infatti consapevole che bisognava non solo avere la buona volontà nel partire (in fondo anche diventando prete dovevo pur sempre partire), ma nell’operare un radicale cambio di mentalità, di storia, di lingua e persino nel modo di vedere e vivere la religione… In quegli anni mi aiutò a maturare una visione ampia di missione il Concilio Vaticano II nel decreto sull’attività missionaria della Chiesa (Ad Gentes), quando dice: “Essendo la Chiesa tutta missionaria, ed essendo l'opera evangelizzatrice dovere fondamentale del popolo di Dio, il sacro Concilio invita tutti i fedeli ad un profondo rinnovamento interiore, affinché, avendo una viva coscienza della propria responsabilità in ordine alla diffusione del Vangelo, prendano la loro parte nell'opera missionaria. Tutti i fedeli, quali membra del Cristo vivente, a cui sono stati incorporati ed assimilati mediante il battesimo, la cresima e l'eucaristia, hanno lo stretto obbligo di cooperare all'espansione e alla dilatazione del suo corpo, sì da portarlo il più presto possibile alla sua pienezza (Ef 4,13). Pertanto tutti i figli della Chiesa devono avere la viva coscienza della loro responsabilità di fronte al mondo, devono coltivare in se stessi uno spirito veramente cattolico e devono spendere le loro forze nell'opera di evangelizzazione. Ma tutti dobbiamo sapere che il primo e principale nostro dovere in ordine alla diffusione della fede è quello di vivere una vita profondamente cristiana. Per questo si è missionari nella misura in cui metteremo tutta la nostra passione ed entusiasmo nel servizio di Dio, nell’ amore verso il prossimo. Impegnamoci, dice il Concilio, ad immettere un soffio nuovo di spiritualità in tutta quanta la Chiesa, che apparirà allora come «la luce del mondo» e «il sale della terra». Una tale testimonianza di vita raggiungerà più facilmente il suo effetto se verrà data insieme con gli altri gruppi di fratelli cristiani. Tutti allora siamo invitati ad unire le nostre forze perché quei sogni di bambini non abbiano a cadere nel vuoto. Mi rincresce tanto per i bambini dell’epoca dei video-games che non sono aiutati a “sognare”; vorrei che l’estate fosse, con le attività dell’Oratorio, l’occasione giusta per ragazzi, adolescenti e giovani. Desidererei che anche gli adulti si lasciassero un po’ andare a sogni grandi e a provare a “buttarsi” nel campo della Chiesa che anche oggi, nel nostro ambiente, ha bisogno di genitori con entusiasmo, felici di offrire la loro testimonianza gioiosa del loro amore, ma anche i singles riescano a trovare nella comunità civile e religiosa la gioia di realizzare alcuni sogni a servizio del bene. Spero che nel prossimo anno pastorale ci siano dei catechisti che, affascinati da Dio, riescano a far sognare ai ragazzi una vita che va ben oltre una, pur bella, partita al pallone. porto giugno 2007 4 26-06-2007 22:11 Pagina 5 Comunità laCHIESA Chiesa universale Da “L’Avvenire” Quotidiano di ispirazione cattolica 4 5 1 3 2 1 Il Celam: così discepoli per l’America Latina La Conferenza generale del Celam (il Consiglio delle Conferenze episcopali latino americane) è trascorsa nei lavori di gruppo sui temi dell’impegno ecclesiale,pastorale, sociale. Il Presidente del Celam, ha sottolineato lo sguardo unanime e «analitico» verso la «realtà sociopolitica, culturale e religiosa» da parte dei vescovi «con lo scopo di scoprire i punti nevralgici da tenere presente al momento dello studio della nostra situazione ecclesiale odierna e futura». Monsignor Luis Castro, arcivescovo di Tunja, parlando ai giornalisti ha precisato che la pastorale nella regione deve dare risposte a quattro sfide prioritarie: la crisi della trasmissione della fede nelle famiglie e nelle scuole, la svolta culturale che esclude la dimensione religiosa, la difesa dei diritti umani nella loro integrità e la lotta alla disuguaglianza sociale. Tra i gruppi sta emergendo in modo particolare il tema del «discepolato». Seguire Cristo - come scelta personale e insieme comunitaria - fa sì che il «discepolo maturo diventa apostolo e maestro», capace di «rinunciare a se stesso, di mettersi nella mani di Dio per compiere la volontà del Padre » I vescovi sottolineano l’importanza di questa formazione al discepolato, insistendo sulla necessità che entri a far parte del lavoro a tutti i livelli ecclesiali. 2 «Il vangelo al mondo: Un compito per tutti» Messaggio del Papa per la Giornata missionaria La missione è per tutti. Ciascuno deve sentirsi corresponsabile e protagonista di questo mandato. Perché «ogni comunità cristiana nasce missionaria», ed è «sulla base del coraggio di evangelizzare che si misura l’amore dei credenti» Lo scrive il Papa nel messaggio per la prossima Giornata missionaria mondiale, diffuso dalla Sala Stampa vaticana. L’appuntamento sarà celebrato il 21 ottobre e avrà al centro il tema. «Tutte le Chiese per tutto il mondo». «Peri singoli fedeli – scrive Ratzinger – non si tratta più semplicemente di collaborare all’attività di evangelizzazione, 6 ma di sentirsi protagonisti e corresponsabili della missione della Chiesa». Ciò comporta «che cresca la comunione tra le comunità e si incrementi l’aiuto reciproco per quanto concerne sia il personale ( sacerdoti, religiosi, religiose e volontari laici) che l’utilizzo dei mezzi oggi necessari per evangelizzare». Nel messaggio il Pontefice sottolinea come schiere di sacerdoti, dopo aver lasciato le comunità d’origine, hanno posto le loro energie apostoliche al servizio di comunità talora appena nate, in zone di povertà e in via di sviluppo. Tra loro ci sono non pochi martiri che, alla testimonianza della parola e della dedizione apostolica, hanno unito il sacrificio della vita. Di qui l’auspicio «che il loro esempio susciti ovunque nuove vocazioni e una rinnovata consapevolezza missionaria nel popolo porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 cristiano». «L’evangelizzazione è il primo servizio che la Chiesa deve all’umanità di oggi, per orientare le trasformazioni culturali,sociali ed etiche e offrire la salvezza di Cristo a chi è oppresso». 3 Preparare alla liturgia: la sfida della Svizzera Si è conclusa a Einsiedeln l’assemblea ordinaria dell’episcopato elvetico Al centro dei lavori la formazione rispetto alla dimensione dei riti Tra i temi affrontati anche la solidarietà con l’Africa La Conferenza episcopale elvetica ha approvato un importante documento intitolato «La formazione liturgica delle diocesi Svizzere». «L’obiettivo è quello di dare una direzione chiara e ufficiale che definisca i rispettivi ruoli che laici e sacerdoti hanno all’interno della liturgia» spiega monsignor Pier Giacomo Grampa, vescovo della diocesi di Lugano. «E’ un problema sentito in Svizzera tedesca e, in parte in quella di lingua francese». In alcune di queste diocesi infatti, ai laici vengono affidate alcune funzioni che spettano strettamente al sacerdote all’interno della celebrazione. Per questo è necessario dare una proposta che «accompagni questi fedeli ad una comprensione teologica» del servizio che sono chiamati a dare alla Chiesa. Hanno approvato un testo che Pagina 6 documenta il ruolo della Conferenza episcopale elvetica i suoi contatti con la Conferenza dei vescovi sudafricani e la solidarietà cristiana degli svizzeri con le vittime dell’apartheid.. 4 Sodano: L’Europa non trascuri le sue radici Dall’Università Europea di Roma laurea honoris causa in giurisprudenza al porporato che ha tenuto una «Lectio magistralis» sulla Santa Sede nel quadro istituzionale del vecchio continente. Dal Cardinale un richiamo al ruolo dei cristiani nell’edificare la casa comune e l’invito a «lavorare nel solco tracciato dal Papa per un futuro di rinnovata speranza». «L’Europa non è solo una geografia. E’anche una storia, una cultura, un’eredità di valori condivisi». Non si può pensare, infatti, «di edificare un’autentica casa comune» a livello continentale, «trascurando l’identità dei popoli» che la compongono. Un’identità che «il cristianesimo ha contribuito a forgiare», acquisendo così «un ruolo non soltanto storico, ma fondativo nei confronti del continente». 5 Settimane sociali, laboratorio di futuro Bari ha ospitato il secondo seminario di preparazione all’edizione del centenario che si terrà a Pistoia e Pisa dal1’8 al 21 ottobre sul tema: «Il bene comune oggi: un impegno che viene da lontano» Se l’argomento delle settimane toscane sarà «Il bene comune, un impegno che viene da lontano», la tappa del sud ha approfondito la storia, sottolineando il fondamentale contributo dato alle istituzioni politiche, economiche e sociali dello Stato unitario nelle diverse stagioni del ‘900. «Grazie all’autonomia degli studiosi impegnati a organizzarle, le Settimane sociali sono e restano uno strumento di analisi del presente e dei suoi problemi offerto dalla Chiesa italiana, oltre che un mezzo per elaborare risposte alle sfide future. Se infatti i cattolici guardano oltre l’orizzonte, devono, però, conoscere il patrimonio inesauribile che hanno alle spalle per saperlo utilizzare. Dobbiamo trovare forme efficaci per trasmetterlo» «Occorre valorizzare il contributo alla società. La sfida arriva dalla globalizzazione, che esalta l’individualismo, mentre il mondo cattolico propone un modo di fare famiglia centrato sulla solidarietà, responsabilità, progettualità che ha rafforzato la dimensione comunitaria del Paese Dal patto familiare nasce quello sociale, l’Italia ha bisogno di testimoni credibili di questi valori» 6 Milano con Tettamanzi per i 50 anni di Messa In Duomo ieri la festa con l’arcivescovo «In confessionale ho imparato che nessuna gioia è pari a un cuore riconciliato» «Vivere come preti totalmente consacrati a Cristo non significa allontanarsi da cuore degli uomini» Come sia possibile «trovare l’armonia tra la luce della verità e il calore dell’amore»: in fondo è questo, il «dono» del sacerdozio. Un’«avventura di incontro, di dialogo, di servizio». E forse lo capisce bene solo chi da cinquantanni è «accompagnato» da questo dono. E vuole comunicarlo a tutti, come ha fatto il cardinale Dionigi Tettamanzi. Un Pastore con tutta la sua Chiesa intorno: è questo lo spettacolo che offrivano i 10mila fedeli raccolti nel Duomo di Milano per festeggiare il giubileo sacerdotale. VERA COLOMBI si è laureata in Scienza dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Bergamo con votazione 110 e Lode e discutendo la tesi dal titolo “Frammenti di archeologia del consumo”. Alla neodottoressa tante congratulazioni e auguri per il futuro! 5 porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 7 Comunità laCHIESA 6 dalla DIOCESI Da “L’Eco di Bergamo” 1 4 5 3 1 La Bolivia piange don Berta - Mille niños vegliano su don Berta A Cochabamba tre giorni di lutto per la morte del missionario. Delegazione in partenza dal Patronato. Il «papi» verrà sepolto nel punto più alto della Ciudad: «Ci guarderà da lassù, sarà il nostro angelo» Don Antonio Berta,classe 1927, nato a Sovere, ordinato sacerdote nel 1950. Prete del Patronato San Vincenzo,è partito per la Bolivia nel 1966. Si è occupato per qualche anno di un Orfanatrofio a La Paz. Poi nel dicembre del 1971 ha fondato la «Ciudad del niño» la «Città dei ragazzi», una piccola città di 52 ettari di terra, case e laboratori tecnici. A 2.800 metri di quota. Le ha dato vita dal nulla ai piedi del «Cara del indio» (faccia dell’indio, per via del profilo della vetta). L’ha creata per accogliere bambini abbandonati e con tanti altri problemi. «La speranza è l’unica arma con la quale si può andare avanti» diceva don Antonio Berta. E lui, con quella barba infinita che lo vestiva da capo a piedi di una calda paternità, missionario in Bolivia dal 1966, a Cochabamba con la speranza ha costruito un mondo per i ragazzi boliviani. Per i più poveri, i più soli. Scriveva…«Cerchiamo di aiutare dove c’è necessità, come abbiamo sempre fatto, senza suonare troppo le trombe davanti a noi. Ciò che fa la missione è la grazia di Dio e ci vogliono gioia e preghiera per ottenerla, niente scoraggiamento, né tristezza, perché lavoriamo per Lui…» Numeri utili UFFICI COMUNALI tel. 035 924111 - Fax 035 924165 Uffici amministrativi (anagrafe, stato civile, leva, elettorale) 035 924126 da lunedì a venerdì 9.00 - 12.30 lunedì martedì giovedì 17.30 - 18.30 Ufficio tecnico - tel. 035 924145 mercoledì venerdì 9.00 - 12.30 Ufficio polizia municipale tel. 035 924 114 - 335 44846 da lunedì a venerdì 9.00 - 12.30 15.00 - 18.00 Ufficio assistente sociale- tel.035 924 152 lunedì 17.30 - 18.30 mercoledì e giovedì 9.00 - 12.30 Ufficio tributi - tel.035 924 112 lunedi mercoledi venerdì 9.00 - 12.30 giovedì 17.30 - 18.30 Don Antonio Berta non se n’è andato davvero dalla sua «Città dell’allegria». E’ ancora e resterà sempre nel cuore di tutti. E sarà seppellito lì, da dove, come diceva spesso, continuerà a guardare i suoi ragazzi e la «sua» Bolivia. Riposerà accanto alla «Ciudad de los niños,» che si affaccia come una grande terrazza su Cochabamba. Migliaia di persone sono andate a salutare il missionario dallo sguardo azzurro e dalla lunga barba. La «Ciudad» gli ha dedicato una Messa affollatissima, celebrata dall’arcivescovo di Cochabamba Tito Solari. Nella Cattedrale Biblioteca Comunale - Tel. 035 912 134 Lun chiuso Mar 14.30 - 19.00 Mer 15.00 - 19.00 Gio 9.00 - 12.30 15.00 - 19.00 Ven 15.00 - 19.00 Sab 9.00 - 12.30 15.00 - 17.00 porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 8 7 sono stati celebrati i funerali pubblici, alla presenza delle autorità locali. Poi l’hanno riportato a casa sua, tra i suoi ragazzi. 2 «Docili all’azione dello Spirito: impariamo da Papa Giovanni» Nella basilica di San Pietro il vescovo Amadei ha concelebrato all’altare del Pontefice bergamasco. Presenti 8 dei 9 prossimi preti novelli Sabato 2 giugno il vescovo Roberto Amadei ordinerà sacerdoti nove diaconi della Chiesa bergamasca. Il giorno successivo, Festa della Santissima Trinità, ciascuno celebrerà la Prima Messa nella propria comunità parrocchiale: domenica 3 cadrà anche il 44° anniversario della morte di Papa Giovanni. Ed è sulla sua tomba – collocata sotto l’altare dedicato a S. Girolamo nella Basilica di San Pietro, dove le sue spoglie riposano dalla beatificazione nel 2000 – che otto dei nove diaconi (uno è rimasto a Bergamo) hanno pregato. Ed è alla protezione di Papa Giovanni che il vescovo Amadei ha affidato i prossimi novelli sacerdoti, Il vescovo Amadei ha invitato i prossimi sacerdoti a prendere esempio da Papa Giovanni che si è sempre lasciato guidare dallo Spirito Santo non solo nell’attività di pastore della Chiesa universale ma anche prima nei vari compiti che gli sono stati affidati in «Obedientia et pax». 3 Malawi, l’ordinazione episcopale di monsignor Alessandro Pagani Si è tenuta, nel Seminario maggiore di Saint John, a Mangochi, in Malawi, la solenne concelebrazione eucaristica con il rito di ordinazione episcopale di monsignor Alessandro Pagani, 70 anni, nominato vescovo nella diocesi africana il 3 aprile scorso. «I problemi più gravi - racconta monsignor Pagani - sono la povertà e la diffusione dell’aids, che tocca il 30% della popolazione». «Totus tuus» è il motto episcopale scelto dal nuovo vescovo. «Significa “Tutto tuo”, cioè “Tutto di Maria” – sottolinea monsignor Pagani -. E’ una frase del nostro fondatore San Luigi Maria Grignon de Montfort, scelta come motto anche da Papa Giovanni Paolo II, la cui spiritualità mariana si ispirava a Montfort». 4 Nuovi preti La Chiesa li festeggia. In Seminario il Vescovo conferisce l’ordinazione sacerdotale a 9 diaconi. Appassionati della gente Il più giovane ha 25 anni, il più vecchio 35 1) Don Alessandro Angioletti 28 anni, è nato a Bergamo ma proviene da Bonate Sotto Nel 1993 entra in Seminario dove ottiene la maturità e poi entra in Teologia 2) Don Luca Ceresoli 26 anni, è cresciuto a Cerro di Bottanuco, Dopo aver conseguito la maturità all’Istituto geometri nel 2000 entra in Seminario, nella Scuola vocazioni giovanili 3) Don Enrico Enea Cortinovis 26 anni è cresciuto a Comun Nuovo, Dopo le scuole medie entra in Seminario,. dove ha conseguito la maturità classica per poi entrare in Teologia 4) Don Marco Gibellini 25 anni è nato nella parrocchia di Ghisalba. In Seminario in prima media, proseguendo gli studi fino alla maturità classica e poi in Teologia 5) Don Doriano Locatelli 26 anni, è nato a Bergamo ma poi la famiglia si è trasferita a Locatello e infine a Corna Imagna. Dopo il diploma di ragioniere è entrato in Seminario nella Scuola vocazioni giovanili. 6) Don Andrea Lorenzi 31 anni nato a Bergamo poi trasferito a Seriate. Dopo il diploma di geometra, ha studiato nella Banda di Seriate e ha ottenuto il diploma in Clarinetto al conservatorio G.Verdi di Milano. Dopo il servizio militare frequenta tre anni di architettura. A 24 anni entra in Seminario. 7) Don Matteo Perini 35 anni, è nato a Gazzaniga ma poi trasferito a Fiorano al Serio Dopo aver frequentato il biennio delle superiori, per undici anni ha lavorato come operaio in due aziende. Nel 2000 entra in Seminario 8) Don Daniele Plebani 31 anni. Nato a Ponte S.Pietro. Nel 1999 mentre stava concludendo gli studi in giurisprudenza è entrato in Seminario nella Scuola vocazioni giovanili. 9) Don Angelo Scotti 27 anni nato a Bonate Sotto. Mentre studiava all’Istituto Alberghiero di San Pellegrino, per tre anni ha lavorato come stagionale in locali e ristoranti. Nel 2000 è entrato nella Scuola vocazione giovanile del Seminario. «Carissimi, vi auguro di vivere ogni giorno il ministero presbiterale alla luce delle parole di Gesù: “Come il Padre ha Mandato me, così anch’io mando voi”(Gv 20,21). Non è una avventura personale da realizzare con le vostre forze, ma è una missione affidata a voi dal Padre e che soltanto lo Spirito Santo del Buon Pastore può portare a compimento. Essere “eco e portatori di una sola Parola, che è il Verbo di Dio fatto carne per la nostra salvezza.(Benedetto XVI) Compito stupendo e sempre necessario: servire la speranza di Dio…Missione non facile. Monsignor Amadei sottolinea che questo è un «mandato da svolgere con fiducia», alla luce del Vangelo: “Ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. 5 37° SINODO Begramo privilegia la Parrocchia per parlare all’uomo di oggi Con grande gioia la Chiesa di Bergamo rende grazie a Dio che dai tempi lontani l’ha convocata nella partecipazione alla vita del Padre, del Figlio e dello Spirito e ancor oggi la raccoglie come popolo sacerdotale regale e profetico in cammino nella storia per essere in questa terra segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano. porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 9 porto giugno 2007 26-06-2007 Comunità Missioni 22:11 Pagina 10 a cura del GRUPPO MISSIONARIO 9 Suor Giovanna ci scrive Carissimo Don Luciano e amici di Sarnico, ho ricevuto il Porto (grazie di cuore) e ha colto la nota di festa e celebrazione di due vite, due Sarnicesi che hanno dedicato la loro vita a Cristo per il Regno nel Sacerdozio: Mons. Pierino Sacella Mons. Maurizio Gervasoni. Mi unisco a voi in queste celebrazioni e assicuro ai nostri fratelli Sacerdoti il mio ricordo e la mia preghiera. " 40 anni della mia storia vissuti con Lui e per Lui" dice Mons.Pierino. Anch'io quest'anno celebro ,nel silenzio e nella poverta' catastrofica in cui lo Zimbabwe si trova i miei 50 anni di vita con Lui e per Lui sulle strade del mondo 1957 - 2007. 50 anni fa ho lasciato Sarnico per farmi missionaria, anni trascorsi percorrendo strade diverse incontro ai poveri: India, 7 anni, California, 4 anni, Zambia , 6 anni, Zimbabwe 16 anni complessivamente 33 anni a servizio della Carita' ,in situazioni varie di poverta',sofferenza e injustizia sociale accompagnati dalla consapevolezza di essere parte di "quei piccoli" chiamati ad amarlo e seguirlo a servizio dei piu' bisognosi. 50 anni di vita Religiosa, 50 anni di grazia e misericordia, molti anni in cui ho toccato con mano e ho visto con i miei occhi che il Signore Della Storia e' vivo e operante ancora oggi, e' il presnte e provvede. Invito tutti a unirvi a me nella lode: "Con la mia vita Signore, io canto la tua Lode" Sr. Giovanna Giupponi porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 11 Comunità 10 Celebrazione a cura del GRUPPO MISSIONARIO Serata missionaria alla Chiesa degli Alpini Mercoledì 13 giugno si è svolta presso la Chiesa degli Alpini la cena annuale del Gruppo Missionario, proposta quale momento di riflessione e di solidarietà. Numerose sono state le persone che hanno partecipato, condividendo, prima del momento conviviale, preghiere e gesti pensati per ricordare gli operatori pastorali uccisi nei luoghi di missione. Secondo i dati dell'Agenzia Fides, nel periodo 2001-2006 hanno perso la vita 152 persone, sia religiosi che laici, impegnate ad assistere malati, poveri ed emarginati in varie parti del mondo. La lettura della parola di Dio e i canti si sono alternati sul piccolo piazzale della Chiesa degli Alpini a gesti simbolici, che hanno sottolineato il senso e il valore della missionarietà: l'aspersione per ricordare battesimo e risurrezione; l'accensione di un cero a richiamare l'ardore della fede illuminata dallo Spirito; l'adorazione di una croce composta dai nomi di alcuni operatori pastorali morti, come Cristo, per i loro fratelli; il lancio dalla terrazza di chicchi di frumento, simbolo della vita che morendo dà frutto. Nella saletta allestita con immagini dei luoghi di missione e con i poster dei due progetti adottati dal Gruppo missionario per il 2007, già presentati sulle pagine de “Il porto”, si è poi svolta la cena, organizzata grazie all'apporto degli Alpini per le bevande, di Gianmario Savardi per il pane, di Formaggi Paris e della gelateria Mej nonché grazie ad alcuni cittadini di Sarnico che hanno finanziato l'acquisto dei generi necessari. Alle generose offerte degli intervenuti si è aggiunta la somma raccolta attraverso tre estrazioni a premi, condotte durante la cena. Anche in questo caso fondamentale è stato il contributo di alcuni esercenti di Sarnico, che hanno messo a disposizione parte dei premi: ringraziamo quindi Tamoil fratelli Zucchetti, il Supermercato Conad, la cartoleria-profumeria Di tutto un po', la gioielleria Giudici, la parrucchiera Giusy e il negozio di fiori Myosotis. La serata ha consentito di ampliare con 1.248 euro la somma già disponibile per i progetti adottati dal Gruppo missionario in Zimbabwe e Mozambico. Il Gruppo ringrazia, anche a nome di suor Giovanna Giupponi e di suor Maria Pedron, tutti coloro che hanno contribuito e partecipato, in vario modo, alla serata. In autunno proporremo nuove iniziative di riflessione e di solidarietà per sensibilizzare all'impegno missionario e per completare la raccolta di fondi destinati ai due progetti. Arrivederci. porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 12 Opinioni Territorio a cura di SANDRO ARCANGELI 11 Ricordo di un Sarnicese purosangue Angelo Buelli: uomo di poche parole, dai discorsi asciutti, ma diretti al cuore Manchi alla tua famiglia. Manchi a me. Sei stato vice-sindaco di Sarnico in anni difficili (1980-1984) e ripetevi spesso: “Sono un cristiano convinto e agisco carico del patrimonio culturale della dottrina sociale della Chiesa. Penso che questo ia il tesoro del mio impegno e la radice del mio agire. Ecco perché la mia scelta politica non è neutra. Sono cristiano: gratuitamente ho ricevuto, gratuitamente do”. Eri un punto di riferimento per me, un maestro di vita per molti (anche quando insegnavi catechismo all’oratorio insieme a Preneste, Gino, Bepo e don Rodolfo!). Hai vissuto senza trasgredire gli imperativi della tua rettitudine, dell’onestà verso ste stesso, verso i tuoi cari, verso la società. Tanta forza, tanta ricerca dell’equilibrio interiore, tanta inesauribile pazienza, ti hanno permesso una grande dignità, un imponente coraggio negli ultimi mesi, quando al malattia terribile ha voluto toglierti alla tua libertà, ai cari, alla comunità. Hai accettato la malattia (scoperta quando eravamo felici nel campeggio di Pennes tra un canto e un fiasco di Marzemino!!) con consapevolezza e l’hai affrontata con la serenità che ora respiri nella casa del Padre. Ti ho voluto bene… tanto e dopo tanti anni sento ancora vicino a me la tua silenziosa presenza. Nonno Sandro porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 13 Comunità 12 donSALVOLDI VALENTINO SALVOLDI intervistato da LUCA RE Visitare i carcerati Luca. Quest’opera di misericordia corporale richiama la nostra attenzione alla realtà del carcere: spesso dimenticata, ricordata il più delle volte con un senso di rabbia o di amara e sarcastica soddisfazione, giunge a noi grazie a qualche immagine televisiva che non mette in evidenza il carico pesante di sofferenza e di dolore che ogni detenuto deve sopportare. Ma questa realtà può anche essere il luogo dell’incontro con il Cristo: “ Io (Gesù) ero carcerato e siete venuti a trovarmi” (Mt 25,36). Come hai vissuto l’invito a visitare i carcerati? Valentino. Sempre alle prese con le mille cose da fare, anche con questa "opera" ho fatto ben poco. Ho comunque aderito subito alla poche occasioni che mi sono state offerte e non si è mai attenuata la mia attenzione per i carcerati, specialmente nei paesi impoveriti, in cui la situazione è spesso allucinante. Le violenze, di ogni tipo, sono normali. Anche tra gruppi etnici, con tragiche vendette e rese di conti, che occupano spesso le prime pagine dei giornali. Le attese di giudizio sono eterne. Le ingiustizie la regola. Spesso ha ragione chi ha i soldi. Se entri nel carcere rischi di uscire peggiore di prima…. Ancora giovane prete visitai il carcere di Lagos, in Nigeria. Rimasi talmente colpito e sconvolto dalle terribili situazioni alle quali ero stato introdotto da sentirmi male. Tornado in seminario ad Ibadan, ero talmente angosciato che per alcuni giorni non riuscii ad insegnare. Questo fatto mi fece concludere che , probabilmente Dio non si aspettava da me che diventassi un cappellano delle carceri, né che facessi di questa opera di misericordia il fulcro del mio apostolato. Comunque ho sentito il bisogno di farmi aiutare da alcuni seminaristi che, almeno una volta al mese si sforzavano di trascorrere la domenica mattina con i carcerati. Facevamo incontri personali, discussioni di gruppo e poi la messa all’aperto. Ritieni forse che la chiesa sia l’unica istituzione che possa ancora avere la forza di essere incisiva nell’operare efficacemente in questo campo. Si, perché ha persone e mezzi adatti per affrontare il problema in tutte le sue sfaccettature. Chi vive in carcere, oltre ad essere privato della sua libertà fisica, è anche imprigionato nella sua sofferenza e sfiducia. Vive con la consapevolezza che oltre le sbarre, eccetto i familiari, c’è una società che lo guarda con paura e con sospetto. a Chiesa è l’unica istituzione che guarda con fiducia al detenuto e non lo identifica con il suo reato ma gli restituisce la dignità di essere umano e di figlio di Dio. Il suo impegno consiste nel testimoniare l’amore di Dio. Un amore che, come il padre nella parabola del figliol prodigo, non è interessato ai nostri errori, ma gioisce ogni volta che un suo figlio ritorna a Lui. Di questo amore verso i carcerati sono stato più volte testimone. A Manaus, in Brasile, ho incontrato suor Ines, meravigliosa in tutto, specialmente con i più poveri e i derelitti. Ha fatto miracoli di bontà , superando qualunque ostacolo, per visitare, rincuorare, liberare i "suoi" carcerati, quelli che, essendo gli ultimi, non avevano nessuna voce. Se era necessario, riusciva a parlare anche con il ministro, con umile fermezza. Accanto ad un carcerato spesso c’è una famiglia che soffre, anche se in modo diverso. Una sofferenza ancora più silenziosa e meno evidente che non va sottovalutata. E’ vero. Tra gli aspetti più importanti riguardanti l’obbligo di prendersi a cuore i carcerati, c'è la situazione dei loro parenti. Credo che essi sperimentino un senso di colpa verso i congiunti in carcere. Per loro essi fanno qualunque sacrificio, rinunciano al mangiare purché a "lui/lei" non manchi nulla, anzi abbia il meglio. porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 14 Oltre ai sacerdoti, alle suore e ai volontari anche la figura della guardia riveste un ruolo molto importante e anche molto difficile nella relazione con il detenuto. Ruolo che da un lato impone fermezza, rispetto delle regole e dall’altro anche molta umanità. Nel mio primo impatto con le carceri non mi sono incontrato con i reclusi, bensì con le guardie carcerarie. Era la loro festa. Il vescovo mi invitò a presiedere l'Eucaristia. Scelsi quella lettura degli Atti in cui si racconta come Paolo, in catene, nel buio della cella, cantava. Quando un terremoto scosse le mura del carcere, scardinando le porte e frantumando le catene, il carceriere si svegliò di soprassalto.Sicuro che i prigionieri erano già scappati, dato che ne rispondeva personalmente, prese la spada per uccidersi. "Che fai? Gli grida Paolo. Siamo qui!". Evidentemente per Paolo la vita di quel pover'uomo(che poi si convertì con la famiglia), valeva di più della sua libertà. Ma dov'è un carcerato che non scappa, quando può farlo? Non dimentichiamo che le carceri dell'epoca erano terribili. Cosa volevo dire quella volta ai secondini? Paolo rompe il cliché del carcerato. Non scappa. Anche voi non vi lasciate imprigionare dal cliché del carceriere. Non è necessaria la durezza gratuita, il disprezzo, l'oppressione, la violenza verbale o fisica verso i carcerati. Prima di essere carcerati e carcerieri siamo tutti fratelli, figli dell'unico Padre. Avevo lanciato una sfida. Non chiedevo di liberare i prigionieri a volte innocenti, spesso colpevoli oppure in attesa di giudizio.Chiedevo loro di liberarsi del condizionamento del ruolo che stavano coprendo. Non giochiamo a guardie e ladri. Impariamo ad essere noi stessi, qualunque sia il ruolo che ci tocca. Scrive Ignazio Silone: "Nessuno può toglierti la libertà e nessuno può dartela". Parole queste che potremmo rivolgere ad un carcerato? Penso proprio di si. Non sono le sbarre di una cella di rigore che ti tolgono la libertà. Ti tolgono solo la possibilità di uscire e di andare dove vuoi. Non puoi fare ciò che ti piacerebbe. Ma la libertà fisica è solo una dimensione della libertà. Nessuno può piegare la tua volontà. E' vero che può distruggerti fisicamente o anche psichicamente, piegare la tua resistenza, spezzare la tua volontà, ma fino all'ultimo istante di vita e all'ultimo respiro l'essere umano è libero, se lo vuole. Se si chiude lui stesso da solo in carcere e butta la chiave, non pianga per il male voluto. Quest’opera di misericordia potrebbe riferirsi pure a coloro che, liberi dalle catene della prigione, hanno incarcerato il loro cuore… Dobbiamo prendere coscienza che, pur scorrazzando in qualunque posto, spesso viviamo coi ceppi di tutte le cose che non ci permettono di essere veramente liberi: viaggiamo incatenati ai nostri vizi, accecati dai pregiudizi, inchiodati ad idee autodistruttive, a desideri e aspirazioni fallaci, che ci rendono schiavi del denaro, del successo, del piacere. Abbiamo bisogno di persone che, visitandoci, aprano i nostri occhi, ci aiutino a staccarci dalle cose materiali e a cercare quella verità che rende liberi. 13 porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 15 Comunità 14 MUSICA a cura di CIVIS SINGIN’ IN THE RAIN CORO CASTELLO E MELLOW CHOIR un gemellaggio non solo musicale Sicuramente molti lettori avranno assistito al famoso film musicale citato nel titolo. “Singin’ in the rain” (Cantando sotto la pioggia) è stato uno delle 10 migliori pellicole di tutti i tempi e verrà ricordato anche per la bellissima sequenza nella quale Gene Kelly canta e balla sotto un forte acquazzone. Ecco, il riuscitissimo gemellaggio fra il Coro Castello di Paratico-Sarnico e il Mellow Choir Irlandese (Cor Mhagh Ealla), ha avuto questa specificità: ottima musica, allegria e amicizia bagnate da tanta pioggia. La presenza assidua e costante di piccoli ma ben organizzati acquazzoni che hanno manifestato tutta la loro subdola capacità di creare disagi ha, infatti, caratterizzato la durata del gemellaggio; quindi, titolo azzeccatissimo. Gli organizzatori per nulla intimoriti dai nefandi eventi metrologici scatenati chissà da quale malefica divinazione, hanno saputo tirar fuori dal loro cilindro, nell’inedita veste di animatore, un Gianni Sala strabordante energia. Imitando Gene Kelly che ballava e cantava in modo straordinario interagendo con una pioggia battente, Gianni ha saputo adattarsi alle intemperie con destrezza, coordinando in modo impeccabile gli eventi programmati. La spumeggiante moglie Nicoletta non è stata a meno; la “Debbie Reynolds” del Poggio Fiorito, nella duplice mansione di interprete e accompagnatrice, si è immediatamente mostrata a proprio agio coordinando impeccabilmente le 5 intense giornate. Angelo Malfer è stato un po’ come il film: non ha vinto alcun Oscar ma ha avuto diverse nominations. Tutti i coristi comunque sono stati da Oscar. Prestando il loro apporto all’ottima riuscita del gemellaggio, hanno offerto a tutti l’immagine di un Coro “il Castello” vitale ed affiatato non solo musicalmente. Una sinergia che ha dato ottimi risultati e che ha evidenziato come, con il contributo di tutti, senza primedonne ma con buon umore, ottimismo, tenacia e amicizia si riesca a vincere le avversità e a superare, senza isterismi, i normali intoppi che un evento simile inevitabilmente comporta. Da cronista ho avuto modo di assistere a quasi tutti gli eventi da venerdì 1 a martedì 5 giugno e devo dire che, a parte i disagi personali, (mia moglie, soprano nel coro stesso, non ha cucinato per 5 giorni costringendomi, per poter mangiare, ad improvvisarmi come chef al barbecue nella cena finale) ho assistito, a gran parte degli eventi rimanendo ammirato dalla simpatia degli ospiti Irlandesi che ben si è integrata con la disponibilità dimostra dai Bergamaschi, ritenuti a volte un po’ chiusi e forse diffidenti, ma rispettosi di chi porta loro rispetto indipendentemente da colore, razza o credo religioso. La cosa che più mi ha affascinato è stata la cordialità che all'istante si instaurata fra i due cori conosciutisi a Vienna 2 anni fa ad un concorso internazionale. Una simpatia sfociata poi nel gemellaggio che ha creato fra loro un ulteriore patto di amicizia e di fraternità. I gemellaggi sono un'occasione unica perché, persone di culture diverse possano conoscersi e condividere così tradizioni, musiche, interessi, abitudini, cibi e aspirazioni contribuendo a promuovere quello spirito di comprensione tra i popoli del mondo oggi di così rilevante importanza. Arrivati ad Orio nella mattinata di venerdì, gli ospiti Irlandesi sono stati ricevuti ufficialmente presso il Tennis Club Sarnico alla presenza del Sindaco Franco Dometti. Delusione da parte del Maestro Carminati per l’assenza della direttrice del coro Mellow sostituita da un collega, vanifi- porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 16 15 cando così gli sforzi dei coristi che aveva congetturato l’idea di un ulteriore …gemellaggio della stessa col loro Kapellmeister. l'Irlanda è un paese affascinante che offre straordinarie bellezze naturali. La sua tradizione culturale celtica è rinomata così come la cordialità del suo popolo; la proposta culturale del Coro Il Castello si è incentrata così sull’arte. Indovinate quindi le visite a Villa Faccanoni, a S.Pietro in Lamosa, alla Basilica Olivetana di Rodengo Saiano ed infine a Bergamo alta. “Wonderful!“ (Meraviglioso!) è stata l’esclamazione …corale di tutti. Almeno sulle bellezze artistiche possiamo competere. Tanti wonderful (e chi lo dubitava) anche nei confronti dei vini locali e della Franciacorta. La visita guidata alle cantine Guido Berlucchi con raffinatissimo buffet offerto dalla rinomata azienda di Borgonato, ha entusiasmato ospiti ed accompagnatori che non hanno lesinato nelle degustazioni dello splendido vino. Ma si sa: “in vino veritas” e si ci si lascia prendere un po’ la mano, i freni inibitori si rilassano, e quindi con più facilità si possono fare cose che in situazioni normali, forse, non si farebbe mai. Comunque allegria misurata e soprattutto gioia sincera. Il Mellow Choir però, non era venuto solo per divertirsi, mangiare e bere; nel suo soggiorno italiano erano programmati tre concerti e il primo a Bergamo nella Chiesa di S.Bartolomeo nella serata di sabato 2 giugno. La concomitanza però con il concerto degli Alpini al Donizetti, a poche decine di metri di distanza, ha limitato l’affluenza del pubblico che, comunque non ha fatto mancare il suo apprezzamento. Segnalo il commento di due signore Irlandesi alla vista di un Alpino, che con un fiasco in una mano e il trombone nell’altra, si incamminava dal Sentierone verso il Donizetti: “Very extravagant!” (molto …pittoresco). “’Ndo a sunà al Donizèt” fu la risposta dell’Alpino alle due sbigottite Ledies. Migliore è stata l’affluenza del pubblico per il concerto del pomeriggio successivo nella nostra Chiesina di S.Paolo; il Coro “Mellow” si è esibito in musiche sacre e brani della tradizione celtica nella lingua ufficiale irlandese “Gaeilge” (Gaelico). La Corale diretta dal Maestro Carminati si è a sua volta esibita con il collaudato repertorio di polifonia rinascimentale. L’”Ave Verum” di Mozart, un mottetto da lui scritto nel 1791 e che ha concluso l’esibizione, è stato eseguito congiuntamente dai due cori dopo una sola prova a conferma della preparazione dei cantori e della capacità della musica di indirizzare quei significati emotivi che le sono propri e che possono essere recepiti da un gran numero di persone alla stregua di un linguaggio universale. Il terzo e ultimo concerto, tenutosi lunedì 4 giugno presso la Chiesa Vecchia di Predore (oggi Centro Culturale), è stato il più significativo. Con grande commozione, infatti, l’esibizione canora è stata dedicata a Marco Briola figlio del Dott. Giuseppe venuto a mancare pochi giorni prima a causa di un incidente stradale. Il Dott. Giuseppe Briaola prima del concerto, prendendo la parola fra la commozione generale, nel ringraziare i cori per l’inaspettata dedica riservata al figlio ha, fra le altre cose, sottolineato con grande intensità l’importanza dell’amicizia nei rapporti fra le persone. I brani eseguiti dai due cori hanno ricalcato, come stile, quelli proposti due giorni prima a Sarnico. È stata però la cena dell’arrivederci presso Stella Maris a suggellare definitivamente un rapporto che, ne siamo certi, avrà una proiezione nel futuro con progetti idonei a riaffermare la volontà di accrescere quei legami e quelle relazioni essenziali a favorire l’amicizia come principio assoluto su cui tessere una comunanza e una convivenza civile e umana distante dalla minaccia di guerre, razzismo e violenza. Una serata straordinariamente ricca di significati. Ogni componente del Coro ha dato il proprio contributo in termini “gastronomici”: paste fredde, prosciutto, piatti freddi di ogni tipo frutta, dolci, biscotti (fra questi i micidiali “Diabetic Devil” o “Inferno del diabetico”) e ottimo vino, hanno fatto la comparsa sui tavoloni predisposti all’interno della struttura dall’organizzazione mentre un temporale di discrete proporzioni scatenava la sua ira sugli improvvisati ristoratori preoccupati, ma non più di tanto, dagli eventi meteorologici. Prima dell’inizio, fortunatamente, la pioggia ha concesso una breve tregua ed ha dato modo di scambiarsi regali e saluti. Si è terminato danzando insieme e cantando; le ballate della tradizione celtica si sono così unite al celebre “Notèr dè bèrghèm”. All’ascolto della bellissima voce di Marion in “Summer time” qualcuno ha anche cercato ci celare una lacrima fingendo di asciugarsi il sudore dal viso, altri non sono invece riusciti a fingere. L’effetto amicizia aveva preso il soppravvento. Al congedo, la frase ricorrente nei saluti per tutti è stata: “Ci vediamo a maggio in Irlanda”. Statene certi, pur di non mancare mi schiererò fra il Preti e il Marchino e fingendomi corista e canterò anch’io. In playback ovviamente. Il taglio che volutamente ho dato all’articolo sulle intense giornate del gemellaggio, l’ho indirizzato proprio al concetto espresso nel titolo. L’aspetto musicale, pur importante, per una volta non è stato il principale. Sono convinto che un’amicizia, spontanea, che vada oltre qualsiasi interesse o debolezza, basata sulla collaborazione, sul rispetto reciproco e che si rafforzi ad ogni gesto e ad ogni parola, sia uno dei doni più belli che un uomo possa ricevere. Amici Irlandesi: “Cantare insieme a voi sotto la pioggia” è stato bellissimo. “See You soon”, “Arrivederci a presto”. porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 17 Comunità 16 VITAinFAMIGLIA a cura di don GIULIANO VOLPI IL CHIEDERE SCUSA Messaggio sms “Buona sera Don Giuliano! Oggi per la prima volta il mio compagno HA CHIESTO SCUSA A TUTTI ed in particolare a mio figlio (dodicenne) per aver esagerato con lui ogni qualvolta riteneva “fuori regola” un suo comportamento a tavola (unico spazio in cui si ritrovava, talora, tutta la famiglia riunita, assolti gli impegni professionali di entrambi i genitori). Mi ha molto sorpresa ed, ovviamente, l’ho apprezzato tanto. Posso considerarlo un buon segno di cambiamento di posizione? Com’è meglio comportarsi ora per rafforzare questa SVOLTA, (=cambiamento) se può essere tale? Forse queste mie notizie non sono sufficienti. Mi dia ugualmente la sua opinione. Grazie 20/05/07 h. 23.45. NB La signora da quasi un anno s’incontrava con me quando mi recavo periodicamente nel luogo della residenza dei mie familiari. Motivo: si stava sfasciando la coppia, perché il marito era convinto che unico responsabile della educazione dei figli fosse il Padre! L’autrice del messaggio reagiva come madre perché non poteva sopportare ingiurie e sentenze inappellabili nei confronti del figlio. Perciò era giunta alla conclusione di affittare un’altra casa per trasferirsi con i figli. La condizione fu: se è vera la tua intenzione di amarmi ti invito nella nuova casa ad un’unica condizione “contribuire a creare un ambiente familiare accogliente, dove ciò che viene ritenuto un errore è considerato come un’occasione per favorire uno scambio relazionale, tale per cui le lontananze affettive diminuiscono ed aumentano le esperienze di avvertire sempre più vicini i genitori nella loro ferma ma serena vigilanza”. Il marito vi aderì e, dopo qualche giorno, riuscì a chiedere scusa. Da ciò il messaggio, perché, in quel periodo, a motivo del trasloco e le mie rare apparizioni, sarebbe stato difficile una verifica attraverso un colloquio di approfondimento. Sms messaggio di riposta “ Il cambiamento, che ti sembrava quasi impossibile, credo sia frutto delle nuove esperienze che ha costruito nel suo mondo emotivo elaborando le tue sollecitazioni dotate da IRREMOVIBILE FERMEZZA nel proporre e difendere i valori del rispetto di chi può essere ritenuto debole e della mutua ricerca di ciò che progressivamente si avvicina alla verità nel vivere insieme, comunicandogli che IN QUELL’EVENTO tu hai avvertito il suo amore per te e per tutto quello che sei e ti appartiene (Donna sposa, Madre). Aggiungi che hai la speranza che quest’ALBA di un suo nuovo modo di essere non avrà TRAMONTO anche perché, per questa tua gioia quotidiana, tu continuerai a stargli vicino in questo suo CONVINTO MIGLIORARSI. Anch’io ti seguirò, alimentando la tua speranza con la forza della preghiera che fiorisce dalla fede del cristiano” 21/05/07 h. 16.00. Messaggio di risposta “Che gioia poter donare luce! Consapevole delle mie ombre mi impegno per migliorare. Grazie delle sue belle parole Don Giuliano. 30/05/07 h. 10.00 porto giugno 2007 26-06-2007 Comunità Caritas 22:11 Pagina 18 a cura del GRUPPO CARITAS 17 L’ASCOLTO Per Ascoltare l’altro occorre innanzitutto “essere consapevoli del valore di questo atto”, consapevolezza che ci porta ad agirlo con serietà, attenzione e impegno. Per Ascoltare l’altro occorre “fare spazio dentro di noi” per lasciarci riempire da ciò che l’altro intende comunicarci; prima di ascoltare l’altro dovremmo aver accantonato le nostre preoccupazioni, i nostri pensieri dominanti (senza per questo negarli) per sentire ciò che l’altro dice, per non trasmettergli le nostre preoccupazioni, per non lasciarci prendere dalla sindrome dell’anch’io; ricordarsi sempre che ognuno vive l’esperienza di disagio in modo unico ed irrepetibile. Per Ascoltare l’altro occorre essere consapevoli che in noi agiscono, anche contro la nostra volontà, degli “stereotipi” che diventano fattori ostacolanti la relazione quando si trasformano in certezze e ci impediscono di cogliere i segnali d differenza, appiattendo le cose che sembrano simili e trasformandole in cose già viste. Una comunicazione efficace con l’altro è apprezzabile solo se si entra in contatto con le proprie specificità, con quelle caratteristiche che fanno di lui quella persona e non uno dei tanti. Ricordiamoci poi che non solo in noi ma anche nella persona che si ha di fronte agiscono degli stereotipi nei nostri confronti, per cui, per ragioni a noi incomprensibili, potremmo non risultargli simpatici. Per Ascoltare l’altro bisogna anche “saper gestire le proprie ed altrui emozioni”; la difficoltà maggiore è “non sprofondarci dentro” e “non scappare via”. La gestione delle emozioni non è un ambito di competenza esclusivo dello psicologo. Per Ascoltare l’altro, occorre aver ben chiaro che quando ci accostiamo a lui, ci accostiamo ad un mondo complesso, ad un sistema articolato, che non include solo la sua persona, ma anche il sistema familiare, amicale e professionale nel quale è inserito e col quale il disagio ha interagito più o meno direttamente. La sofferenza non colpisce solo la persona in quanto persona singola e autonoma, ma anche in quanto parte di un sistema familiare, di un sistema sociale e professionale. Questa consapevolezza da parte di chi ascolta consente di cogliere i segnali di preoccupazione che provengono dalla persona e che afferiscomo all’area familiare o professionale. CENTENARIO di Confindustria Bergamo il “Made in Sarnico” sugli scudi IL CENTRO RESTERA’ APERTO FINO AL 28 LUGLIO RESTERA’ CHIUSO IL MESE DI AGOSTO E RIAPRIRA’ 4 SETTEMBRE Mantenendo gli stessi orari: martedì 16,00 - 18,30 sabato 9,00 - 11,30 Il numero di telefono è 035 910916 Siamo in via Libertà, 11 (sopra il cinema Junior) Bergamo. Una kermesse espositiva che ha presentato il meglio di 676 aziende bergamasche. E’ stato un successo l’Expo-show voluta da Confindustria Bergamo per festeggiare il Centenario di fondazione. Si è trattato di un viaggio per incontrare e conoscere le imprese orobiche ed i loro prodotti organizzato presso la Fiera di Bergamo dal 7 al 10 giugno scorso. All’interno dei saloni espositivi spiccava il “Made in Sarnico”, con in primo piano l’eccellenza dell’industria nautica locale e nazionale, rappresentata da Riva, presente con uno storico modello di Aquarama Special e da Besenzoni, l’azienda di accessori che ha presentato due prodotti innovativi, la passerella “Sprint” e la poltrona di comando “Sirio”. Va ricordato che Riva, con l’ingresso del Gruppo Ferretti, sembra aver ritrovato il vento il poppa. Nel corso del 2007 lo storico cantiere ha peraltro annunciato nuovi investimenti industriali a Sarnico, con l’allestimento di due linee produttive e 40 nuove assunzioni entro il 2008. Prosegue anche il successo di Besenzoni, l’azienda presieduta dal sarnicese Giovanni Besenzoni, una realtà mondiale capace di studiare e realizzare prodotti di prestigio nel settore degli accessori per imbarcazioni. Luca Cuni porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 19 Evento 18 Solidarietà Una serata da non dimenticare E’ stata un trionfo di musica e di pubblico la serata, indetta sall’ANTO (Associazione Nazionale Trapiantati) che si è svolta al Cine Junior di Sarnico, sabato 16 giugno u.s. Come già annunciato il mese scorso nella presentazione, di scena l’operettina brillante. DONNE, DONNE, ETERNI DEI! , una “carrellata” di noti e famosi motivi da operette, composte dai più noti e famosi autori di tale genere musicale nelle prime decadi del ‘900, magistralmente interpretati da un “cast” di eccellenti cantanti, attori, ballerini, accompagnati dal m° Alberto Braghini alle tastiere, dall’orchestrina “La Bella Epoque” dal Coro “Il Magico Baule”, il tutto sotto la regia attenta e precisa di Marcello Merlini, l’”anima” di questo gruppo, non certo nuovo a questi successi teatrali. Attorno ad un ben congegnato e futile canovaccio recitativo, ben interpretato con ironica agrodolce frivolezza da Michela Botti e Flavio Uni, si è intrecciata una piacevole e divertita trama di situazioni, ricca di simpatici espedienti tra il grottesco, il paradossale ed, a volte, il patetico, che ha permesso di spaziare nelle più svariate espressioni musicali, attraverso ottime e professionali interpretazioni canore da parte di soprani, tenori, mezzosoprani, baritoni, basso ed il coro stesso eseguendo tutto quanto il testo imponeva, che il numeroso pubblico ha molto gradito ed apprezzato con frequenti e convinti applausi. Nel generale contesto dello spettacolo, hanno avuto sicuramente la loro importante funzione scenica i magnifici costumi e vestiti, indossati dalle belle interpreti e dalle flautiste dell’or- chestrina, sicuramente opera della loro bravissima costumista Lorenza Beduini. A nome di tutti noi, contenti di essere stati spettatori di questa bella rappresentazione teatrale, porgo, ancora, i migliori complimenti a tutti i protagonisti di questa serata, rinnovando i ringraziamenti all’Amministrazione comunale, alla Parrocchia, al personale del Cine Junior per la loro disponibilità. E’ doveroso da parte dell’ANTO ringraziare la generosità degli spettatori, che ha donato all’associazione la somma di 1267 Euro e mi piace chiudere anche questa breve recensione sempre con la stessa frase, che sembra molto emblematica, appropriata e auspicante: “ Una donazione d’organo e un trapianto è vita, è la bellezza di una rinascita ed il sapore di una vittoria!”. Giacomo Schivardi porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 20 Comunità l’Asilo a cura di CIVIS 19 All’Asilo si sta bene... Ritorno al passato “All'asilo si sta bene e s'imparan tante cose, la maestra ci vuol bene è così che piace a me!” Sono parole semplici ma proprio per la loro semplicità ci riportano alle prime emozioni, evocano le piccole primitive paure, le insicurezze, le gioie e le tristezze di un momento straordinario della nostra vita: l’infanzia. Il ritornello della canzoncina (ma il testo chi se lo ricorda?) richiama alla mente ambienti, persone, compagni, giochi, canti, classi, pranzi... un piccolo mondo oggi profondamente cambiato proprio perché il mondo stesso dell’educazione è cambiato modificando i princìpi, l’espressione, le linee guida e gli obiettivi che gli erano propri. Proprio per richiamare alla mente momenti dell’infanzia vissuti in quell’ambiente che tanto abbiamo amato, molti di noi hanno accettato l'invito a partecipare ad una serata proposta dalla Direzione della Scuola Materna “P.A. Faccanoni” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, organizzata venerdì 18 maggio u.s.; una serata particolare, un esperimento celebrativo per rievocare immagini ed episodi, atti a rielaborare indelebili impronte di un passato che ben si tesse con la storia e la tradizione della nostra cittadina. Quanto tempo è passato da quando, quasi 150 anni fa, le famiglie povere del paese, con scarsi mezzi propri portavano i loro piccoli, per una semplice custodia, in una casa posta in Piazza XX settembre condotta da due donne meravigliose: le sorelle Bernardina e Lucia Piccinelli. Alla morte di Bernardina, Lucia acquistò una casa (l’attuale palazzo in via Lucia Piccinelli di fronte all’ex bar Serpe chiamando da Milano due Suore dell’Istituto di Carità “S.Vincenzo de Paoli”, aprendo così le porte a tutti quei bambini che per mancanza di mezzi non potevano essere accuditi dai genitori. La struttura venne portata avanti fino alla fine del 1800 quando venne costruito il primo Asilo porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 21 Comunità 20 l’Asilo a cura di CIVIS Comunale posto nell’attuale sagrato della Chiesa (oggi casa Viviani) dove i piccoli ospiti erano accuditi ancora dalle Rev.me Suore. Il Presidente era il Cav. Michele Ornieri e le sue oblazioni, mantennero sempre efficiente l’importante istituzione diretta, secondo la memoria storica di Arcibano Volpi, da Suor Teresa Crippa coadiuvata da cinque religiose, delle quali due destinate all’Asilo stesso e tre invece alle Scuole Elementari. La struttura si dimostrò però ben presto insufficiente alle necessità e così, nel 1910, a pochi mesi dall’insediamento a Sarnico di don Bonassi, per beneficio del Cav. Antonio Faccanoni, del Comune, della Congregazione di Carità e del Rev. Parroco stesso, si dava inizio alla costruzione del nuovo Asilo Infantile. Il resto e storia quasi recente e credo, da tutti conosciuta. Il progetto, affidato all’architetto milanese Giuseppe Sommaruga (1867-1917), amico della famiglia Faccanoni, venne reso immediatamente esecutivo e completato nel giugno del 1912. È innegabile quindi che “l’Asilo dèle suore” abbia rappresentato per tanti di noi il primo momento di relazione con il mondo degli grandi, un luogo fondamentale di socializzazione per ogni bambino destinato a divenire un membro permanente di una società che si rispetti. La serata, iniziata con un sobrio aperitivo all’aperto, è proseguita con la visita alle strutture dell’asilo nido e della scuola materna. Nel corso della cena, presenti: la Presidente Ines Boni con la Direttrice Raffaella Baldassari e le maestre, il Sindaco Franco Dometti con l’Assessore alla Cultura Romy Gusmini ed altri membri della Giunta e il Prevosto Don Luciano, siamo stai invitati dalla “smaliziata” presentatrice a ricordare con alcuni aneddoti i nostri tempi passati in asilo. È stato divertente ascoltare queste testimonianze che, in modo scherzoso, sono state proposte. Qualcuno, forse emozionato dall’impatto col microfono ha esordito con un improbabile: “All’asilo io ci sono andato quand’ero molto giovane”. A seguire, un divertente succedersi di flashback su: merende, giocattoli che facevano la loro apparizione solamente il giorno della fotografia per poi sparire chiusi a chiave nella madia e, infine, dissertazioni sull’abbigliamento delle suore (non riferito solamente alla tonaca, alla cuffia e a quello che poteva starci sotto), argomento questo comunque trattato in modo simpatico, del tutto innocente e per nulla canzonatorio. Solo ricordi di ingenuo e normale desiderio di sapere. Ai vari tavoli i commensali continuavano a rispolverare le loro memorie, e così i nomi di Suor Candida, Suor Pia, Suor Margherita risultavano i più gettonati, dando così valore alle affermazioni di coloro, ed io fra essi, che ritengono importante il ruolo educativo ed affettivo esercitato, a quei tempi, da queste indimenticabili persone nella crescita di intere generazioni. C’era una filastrocca cantata che ho imparato allora e che spesso mi torna in mente. Non so’ se proveniente dall’asilo e quindi dalle suore o dai “Bagn dè sul” e quindi proposta dalla mitica Nuscia. Chi ne sa qualcosa di più mi contatti. Faceva più o meno così: “Asciensö la donna ai mö amici siàm lerallera lerallera lerallera, e chi bi chi bò, chi bò chi bò” Credo che nemmeno De Gregori in stato confusionale avrebbe potuto produrre un testo simile. E che dire, sempre in tema goliardico ovviamente, della collezione di mutande che servivano da ricambio, una prassi quotidiana del luogo dovuta, in parte, anche dalla minestra di verdura preparata dall’indimenticabile Giulia Buelli e servita in mensa. A qualcuno pare ancora di sentirne l’aroma. Per i lettori a digiuno delle regole, mai scritte, ma comunque porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 22 sempre applicate, è giusto sapere che se il bisognino si manteneva tra i 200-250 veniva, pur con un benevolo rimprovero, tollerato costringendo però il “piscione” ad attendere l’arrivo della mamma alle ore 16; se però, lo stesso bisognino diventavo meno “ino” ed arrivava sui 1200-1300, la mutanda era di rigore e non sempre della misura desiderata. Storie di uomini e donne, di età diverse, che rievocando con nostalgico rimpianto fatti e momenti della propria esperienza all’asilo, raccontano come lo stesso rivestisse un’importanza basilare per tutto il paese e come, allo stesso modo, abbia segnato in tutti i bambini d’allora alcuni tratti caratteristici e riconoscibilissimi. Passando nei vari locali, nel salone dove All’asilo si sta bene “Addio mamma, papà addio vado all'Asilo per tutto il dì. Colletto bianco, cestello al fianco minestra buona, gioia nel cuor. Arrivederci a questa sera, quel che imparo a voi dirò. Arrivederci a questa sera, quel che imparo a voi dirò. All'asilo si sta bene e s'imparan tante cose, la maestra ci vuol bene è così che piace a me!” Asciensio la donna ai mo amici siam lerallera lerallera lerallera e chi bi chi bò chi bò chi bò hanno giocato generazioni di bimbi, i ricordi diventavano sempre più insistenti e nitidi portandoci quindi a rivivere, inaspettatamente, quei momenti ricchi di gioia e di spensieratezza, in quel luogo che abbiamo tanto amato. Le bellissime vecchie foto tratte dall’archivio storico, hanno notevolmente contribuito a far riaffiorare questi ricordi. Che altro dire, una serata “deliziosa” che è servita a farci scoprire come la Scuola Materna, oggi chiamata “Scuola dell’infanzia”, sia una realtà scolastica che sta vivendo un processo di riqualificazione sia di risorse professionali che strutturali con progetti, che nascono dalle reali esigenze delle famiglie, per potersi porre come essenziale e importante collegamento per agevolare il passaggio dei bambini verso una prima organizzazione a livello di conoscenze del proprio vissuto. Un’istituzione che si sta ponendo nuovi obiettivi e fra essi il lavorare per una didattica che sappia utilizzare le nuove risorse tecnologiche orientate in senso umanistico, proponendo ai bambini un apprendimento, supportato anche da creatività e socializzazione. Per tutti i presenti alla serata di venerdì 18 maggio e a coloro che hanno frequentato il nostro “Asilo dèle Suore” dedico la famosa canzoncina completa di testo che son riuscito a scovare e che molti di custodiscono ancora gelosamente in qualche angolo remoto della loro memoria e del loro cuore. 21 porto giugno 2007 22 26-06-2007 22:11 Territorio iPERSONAGGI Pagina 23 a cura di LUCA CUNI - Fotoservizio SAN MARCO - Villongo 80 anni a Sarnico per il Corpo Forestale dello Stato Sarnico. E’ una delle forze di polizia ed è presente nella nostra cittadina da 80 anni. Pur presentandosi come una delle forze meno visibili sul territorio, grazie alla sua efficace presenza rappresenta una garanzia preziosa nel presidio e nella difesa dell’ambiente (montano e non solo) ed una utile realtà di pronto intervento in caso di emergenza per eventi calamitosi. La stazione di Sarnico, con sede in un ufficio indipendente, ubicato presso il Palazzo comunale di via Roma, è attualmente composta da tre agenti in servizio: il comandante Agente Scelto Giuseppe Mangano, 35 anni, in servizio nella nostra cittadina dal 1997 ed i due Agenti Fausta Secondino e Luca Gioiello. “Il nostro è un territorio interessante”, chiarisce il comandante Mangano, “in quanto si differisce dalle altre zone per la presenza di aree lacustri e fluviali, tra cui l’area del Parco dell’Oglio. Le attività primarie della stazione sono diverse. Le più importanti riguardano i fenomeni di abusivismo edilizio in vincolo idrogeologico ed ambientale. Quindi l’inquinamento sia atmosferico che delle acque, i fiumi (Oglio, Guerna, Uria) ed i piccoli corsi dei torrenti minori. Fra le novità, dal 2007 è stata data indicazione dagli uffici superiori di intensificare i controlli di polizia fluviale, con funzioni preventive e repressive nel fronteggiare i casi di asportazione abusiva di sabbia, di ghiaia lungo i corsi d’acqua, di captazioni idriche abusive punite dal codice penale. Gli incarichi di nostra competenza si completano con i compiti di indagine contro l’abusivismo edilizio lungo le fasce di protezione fluviale (va ricordato che l’area di rispetto si estende sino ad una distanza di 10 metri dall’argine) e lungo le coste lacuali (con le aree di rispetto che arrivano a 300 metri dall’argine). Infine interveniamo per evitare fenomeni di deviazioni e modifiche dei corsi d’acqua e per colpire gli scarichi di inquinanti nelle acque”. I controlli pianificati dalla stazione sono ricorrenti e vengono eseguiti in seguito a ispezioni program- mate periodicamente oppure su segnalazioni da parte di istituzioni o privati cittadini. Fra le attività periodiche più conosciute, spicca naturalmente quella eseguita nei periodi riservati alla caccia, da settembre a gennaio e che vede il Corpo Forestale dello Stato in prima linea per combattere il fenomeno del bracconaggio che, sottolinea Giuseppe Mangano, “è presente sui nostri territori con il posizionamento illegale di lacci per ungulati: cinghiali, caprioli (nelle zone di Foresto Sparso) e cervi. Animali questi ultimi, più volte avvistati nei territori compresi fra Adrara San Martino e San Rocco alla sorgente del fiume Guerna”. Fra gli indicatori positivi di questi ultimi anni, il comando di Sarnico segnala una sensibile riduzione degli incendi boschivi di origine dolosa. Una tendenza positiva favorita dall’introduzione della Legge regionale 353 del 2000, Legge Quadro a carattere preventivo contro gli incendi boschivi e per cui la Regione Lombardia emana una delibera che fissa un determinato periodo di grave pericolosità per gli incendi, con il divieto di accendere fuochi ad una distanza non inferiore di 100 metri dal bosco la cui violazione è punita con sanzione amministrativa o nell’evenienza procedendo penalmente. L’attività degli agenti di Sarnico guarda anche al futuro: è infatti decollata da anni una strategica attività di formazione nelle scuole del Basso Sebino. “Si tratta di progetti”, prosegue il comandante Mangano, “che prevedono escursioni e relazioni alle scolaresche sulle nostre attività, evidenziando alle nuove generazioni la necessità e l’urgenza di una costante sensibilità e rispetto per la natura e l’ambiente che ci circonda”. Il territorio boschivo, del Basso Sebino e dell’area del Parco Nord dell’Oglio, è contrad- porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 24 distinto dalla presenza di boschi cedui: castagno, carpino, roverella. La particolarità è rappresentata dal Taxodium Districum, (detto anche albero zattera) presente tra Predore e Tavernola, lungo la strada provinciale che costeggia il lago. Si tratta di conifere di origini nordamericane che rispetto alle altre, presentano la particolarità che perdono le foglie. Da segna- lare la “Pecceta” di Vigolo (bosco di abeti rossi) colpita da un insetto parassita denominato “bostrico”, probabilmente sviluppatosi a causa dell’estate calda e siccitosa del 2003, responsabile di colpire fatalmente la linfa della pianta causandone una lenta essiccazione che porta successivamente alla morte delle piante stesse. Sul bosco è in corso un intervento di taglio degli alberi colpiti maggiormente dal parassita. Il piano di taglio della “Peccata”, è a cura della Comunità Montana, del Comune di Vigolo e di cui il controllo spetta al Corpo forestale. La ditta specializzata provvede alla sostituzione delle piante danneggiate con abeti rossi o con altre specie. Sarnico La Forestale controlla 13 comuni. 4130 gli ettari boscati, con avvistamenti di cervi e caprioli Attiva anche con compiti di polizia giudiziaria di pubblica sicurezza, la stazione di Sarnico è responsabile di un ampio territorio che occupa 13 comuni: Adrara SM., Adrara SR., Castelli Calepio, Credaro, Gandosso, Foresto Sparso, Parzanica, Predore, Sarnico, Tavernola, Viadanica, Vigolo, Villongo. La superficie complessiva del territorio è di oltre 11 mila ettari, dei quali oltre 5700 sono soggetti a vincolo idrogeologico, cioè sono terreni sui quali si possono effettuare interventi soltanto dopo particolari autorizzazioni da ricondurre alla Legge Regionale 27/04, mentre 4130 ettari sono di superficie boscata (fonte Istat del 2001). Il Corpo Forestale dello Stato, istituito nel 1822 dal re di Sardigna Carlo Felice di Savoia, svolge compiti di tutela ambientale e paesaggistica. A capo del Corpo Forestale c’è l’Ispettorato Generale con sede nella capitale. La presenza sul territorio nazionale prevede la presenza di Comandi regionali, comandi provinciali e comandi di stazione (oltre mille). Nel 1981, con una legge apposita, il Corpo è stato inserito tra le Forze di Polizia, con compiti anche di protezione civile in caso di terremoti e calamità naturali e dal 1986 anche di difesa delle aree naturali (130 le aree protette per una superficie totale superiore ai 100 mila ettari, tra le quali spicca in parco del Gran Paradiso). Fra le attività più conosciute figura il servizio Antincendio boschivo, con interventi per via terrestre e via aerea e le preziose competenze nell’attività di monitoraggio e previsione della neve e delle valanghe, nonché di vigilanza e primo soccorso sulle piste da sci e in montagna. 23 porto giugno 2007 24 26-06-2007 Cultura e salute 22:11 Pagina 25 a cura di GIACOMO SCHIVARDI ANZIANO... usa bene i tuoi farmaci Inizio estate, in farmacia:”Dottore, per piacere, mi può scrivere sulle scatole (cinque farmaci diversi) quando devo prendere queste medicine, perché i miei familiari sono partiti per le vacanze ed erano loro quelli che mi indicavano tutto questo. Sa, io mi trovo in difficoltà, un po’ per problemi di memoria, che mi fanno dimenticare gli orari ed è un po’ anche per ragioni di vista, che va lentamente calando”. Una richiesta frequentissima da parte di anziani, soprattutto, in tali circostanze, che per loro rappresentano un periodo, quasi sempre o comunque in tanti casi, un po’ tribulato di solitudine, per non dire di quasi abbandono, proprio per la giustificata assenza dei loro abituali conviventi o anche solo vicini di casa, partiti per il loro periodo di sospirate e meritate ferie. Ed è proprio questa mancanza di continua attenzione, che può rappresentare, tra le tante, motivo di preoccupazione. Sono queste semplici e reali situazioni, che mi hanno, in maggior misura, incentivato a entrare in questa tematica, con il proporre problemi di varia natura, correlati alla vita ed alla salute delle persone anziane, che stanno diventando un fatto sociale di notevole rilevanza e che si presentano sempre più complessi, diversificati e numerosi, in considerazione del fatto che in questi ultimi 25-30 anni gli anziani rappresentano, da provanti stime, quasi il 25% della popolazione e questa percentuale è destinata sicuramente ad aumentare negli anni futuri. LE VARIE MOTIVAZIONI Quindi è di attualità l’argomento proposto in queste pagine. Molto si è scritto in questi ultimi anni sull’uso ed abuso dei farmaci e sui rischi che quest’ultima prassi comporta, riportando osservazioni ed indagini condotte in vari paesi. Raramente però si è prospettata l’eventualità che trascuratezza, scarsa cultura o timori immotivati possono indurre ad assumere troppo pochi farmaci, anche quando potrebbero portare a risultati positivi sul piano clinico e della qualità della vita. I farmaci per l’anziano, però, rappresentano una problematica centrale molto delicata nella terapia contemporanea, perché molte polemiche, molte discussioni stanno intorno a questo argomento. La salute dell’anziano è sempre in equilibrio precario e perciò ha bisogno di interventi farmacologici e non, praticati con molta attenzione da persone esperte ed addestrate. E’ sempre un impegno complesso; non è mai facile consigliare o somministrare ad un anziano una medicina, perché vi sono enormi differenze individuali, proprio sul piano strettamente biologico; vi è bisogno di una osservazione attenta delle sue condizioni fisiche e psichiche. Nessun automatismo e faciloneria, ma grande attenzione da parte del paziente alla sua storia farmacologica, per sapere dire al proprio medico curante quante e quali malattie ha fatto nella sua vita, quanti farmaci di una certa importanza ha preso in passato e che reazioni ha subito in seguito a somministrazioni di lunga durata, per poter capire l’effetto terapeutico o eventuali effetti collaterali prodotti da farmaci, che andrebbero ulteriormente somministrati. I farmaci assunti con faciloneria fanno male a tutti, al bambino, al giovane, all’adulto ed all’anziano, perciò importantissimo che siano porto giugno 2007 26-06-2007 22:11 Pagina 26 25 considerate bene modalità e dosi. Ho insistito su questi concetti per cercare di sradicare una cattiva abitudine, praticata da parecchie persone, di usare, senza alcuna prescrizione medica, farmaci per il semplice fatto che sono giovati all’amico, al conoscente o al parente. Non esiste errore peggiore. I FARMACI Il farmaco per l’anziano segnifica “prevenzione, cura del sintomo, terapia della malattia, ausilio alla riabilitazione”. Tanto per intenderci, per esempio: i vaccini rappresentano la prevenzione, i rimedi contro il dolore sono farmaci sintomatici, gli antibiotici sono farmaci curativi e i farmaci naturali possono essere di ausilio alla riabilitazione E’ merito delle medicine l’allungamento della vita? La farmacologia, cioè la scienza che studia i farmaci, in questo ultimo mezzo secolo ha fatto grandi progressi; la scoperta di varie sostanze in alcune malattie si sono dimostrate di grande efficacia. Ricerche innovative sono sempre in movimento; vi sono farmaci in continua evoluzione, molecole di sostanze che modificate possono risultare più efficaci e meno tossiche. L’Italia in questo campo ha espresso grandi ricercatori, anche se l’apporto pubblico, purtroppo, si è fatto sempre molto desiderare, con conseguenze negative di “fuga” di esperti verso quei paesi, che offrono migliori strutture e maggiore assistenza. Le scoperte possono nascere per caso, ma il più delle volte sono frutto di studi portati avanti da “equipes” di ricercatori nei laboratori quasi sempre delle industrie farmaceutiche. Importantissime sono le ricerche su sostanze naturali, che possono diventare farmaci di largo impiego nelle patologie dell’anziano, perché si tratta quasi sempre di farmaci con bassissima tossicità e grande efficacia, farmaci che si adeguano all’individuo, senza alterare l’andamento biologico naturale; terapie perciò adatte per essere impiegate per lungo tempo. Ad un quadro di espansione di malattie, soprattutto nei paesi ad alto sviluppo, vi è un contrapposto aumento del consumo dei farmaci. Si pensi ad un individuo in cui si scoprano due o tre malattie insieme, non è affatto scorretto che siano assunte più medicine nelle dovute maniere e con certe determinate precauzioni, senza però cercare di mai interferire in quell’equilibrio, seppure instabile, pena l’aggravamento anche rapido della malattia. Uno degli aspetti fondamentali da tenere presente nella somministrazione di un farmaco è il luogo dove questo svolge la sua azione; indubbiamente l’utilizzo è diverso da quello di una persona giovane, perché in genere lo stomaco dell’anziano ha una minore circolazione sanguigna, vi è una diminuzione del metabolismo del fegato, un rallentamento della funzione renale. Un questi casi, comunque, non è giusto assumere farmaci a dosi più basse della media, anche se legate al peso corporeo, alle malattie pregresse, a stress e ad accidenti di ogni genere occorsi lungo la vita. GLI EFFETTI COLLATERALI Nel nostro itinerario del farmaco vi è lo studio degli effetti collaterali indesiderati specifici dell’anziano, che danneggiano la sua autonomia e la sua personalità, che possono creare disorientamento, la perdita di memoria, le cadute, l’incontinenza. Un esempio: un farmaco assunto per dormire può rappresentare un grosso rischio per l’anziano che si alza di notte, perché può trovarsi disorientato e, conseguentemente, facile preda di inciampi o e di ruzzoloni con gravi conseguenze per lui, i familiari e, conseguentemente, per la collettività. Altro esempio eclatante: un effetto indesiderato, provocato da un farmaco,può essere la perdita della memoria; però in quasi tutti questi casi basta la sospensione del farmaco, perché ci sia un ritorno alla normalità. Una signora di 77 anni, dopo un viaggio per recarsi in villeggiatura, viene ricoverata in ospedale in preda a stato confusionale, disorientamento e perdita di memoria; le indagini mediche e di laboratorio non riscontrano alcuna anomalia e dopo due giorni viene dimessa. Trascorsi quindici giorni di benessere nel luogo di villeggiatura, durante il viaggio di ritorno si ripresentano gli stessi sintomi del viaggio di andata e viene nuovamente ricoverata e quasi subito dimessa. Si scopre che aveva assunto un medicinale per il mal d’auto. Il caso descritto ci richiama soprattutto al fatto, quanto sia importante non tralasciare mai nulla di dire al medico al fine di poter dare una risposta significativa al disturbo accusato. Con queste osservazioni e questa casistica, non si vuole impensierire o, peggio impaurire alcuno, ma purtroppo sono episodi reali che si possono verificare ed è bene che si sappiano per tenerne debito conto. Gli anziani, ed in genere tutte le persone adulte, specialmente quelle colpite da malattie croniche che non finiscono mai, che ingenerano perplessità, incertezze, che provocano dolori, ansie e privazioni, vanno assistite ed aiutate, senza timore di interferire con il medico, ma, al limite, insieme ai familiari rompere quell’idea di solitudine, di isolamento, di disinteresse, pensando che l’anziano è sempre desideroso di aiuto, di comprensione, di attenzione. ALCUNI PRATICI CONSIGLI - prendere una medicina solo se si ha una effettiva necessità e solo su consiglio medico; - se si riscontrano degli effetti collaterali ricordarsi di prenderne nota e riferirli immediatamente al medico curante; - ricordare sempre al proprio medico quale terapia si sta seguendo; - se si viene visitati da diversi specialisti è bene mostrare la scatola delle diverse medicine, che si stanno assumendo; - informarsi sui farmaci che si stanno assumendo e, per qualsiasi dubbio, non esitare a rivolgersi al proprio medico curante o al proprio farmacista; - seguire le istruzioni del medico ed essere sicuri di aver capito bene come prendere le medicine: con quale modalità, frequenza ed orario; - prendere le compresse o le pillole con molta acqua per favorire l’in gestione; - finita la terapia riferire al medico gli eventuali miglioramenti o se non ci sono stati gli effetti sperati. porto giugno 2007 26 26-06-2007 Cultura e arte 22:12 Pagina 27 a cura di don GIANNI BELLINI Il museo d’arte sacra Già nell’ottobre 2002 trattai questo argomento sul “PORTO” e lo riproposi quando l’Editrice S..Paolo, tramite «Famiglia Cristiana» pubblicò e distribuì la collana di volumetti intitolata: «MUSEI D’ARTE SACRA PARROCCHIALI E DIOCESANI» allo scopo di divulgare il «GENIUS LOCI» sparso in tutta la penisola italiana. Suggerii all’autorità nostra religiosa personificata nel Parroco l’erezione di un MUSEO ecclesiastico sarnicese sull’esempio di Gandino, Zogno, Alzano Lombardo, Zanica, Rossino ed ora perfino a Gromo S. Giacomo. Sembra siano maturati i tempi nei quali il Tesoro della Chiesa diventerà fruizione pubblica. Qualcosa sta muovendosi! Il motivo del nuovo ente religioso-culturale è triplice: 1 – Tirar fuori dall’oblio ciò che da oltre trent’anni sta rinchiuso. Si tratta di arredi, di paramenti, di suppellettili e forse di libri liturgici (se ancora godono discreta salute) bisognosi di luce di aria e di respiro. 2 – Mostrare, conoscere, studiare, ciò che di prezioso sta entro e fuori la sacristia. Il cospicuo patrimonio di S. Martino sottintende oltre all’ARTE. Storia, tradizioni e festività in Sarnico. 3 – Ed infine: ordinare ed esporre in continuità tutto il ben di Dio della fabbriceria. Non potremo arrivare alla parità con oltre istituzioni museali assai più ricche ma, non saremo ammeno, se, con un certo orgoglio, mostreremo alla popolazione quanto di bello, di caro, di prezioso hanno raccolto i nostri Padri nel giro di tre secoli; oltretutto una testimonianza doverosa della loro fede e dei loro sacrifici! Il luogo destinato a MUSEO è la casa del curato cioè l’edificio sottostante il campanile… locale che sta in diretta comunicazione con l’interno della Chiesa. Non è molto vasto ma sufficiente ad esporre gli articoli più importanti meritevoli di visite e adatti alla catechesi. Ogni apparecchiatura di grido crea guai. Ma alcuni inconvenienti bisognerà pur superarli! Col consenso di tutti, con l’aiuto dei volontari, con la generosità (si spera) degli sponsor… si arriverà al quidem! Il guaio maggiore a mio avviso, ora che ci sta l’ambiente, sarà causato dall’acquisto dei mobili adatti alla ostensione delle vesti sacre, dai vasi liturgici, dalle suppellettili festive oltre ché dei paramenti mortuari e processionali. La nostra Chiesa presbiterale già da anni dichiarata «monumento nazionale» merita di essere visitata da studiosi e critici d’arte per la imponente architettura, per la sfarzosità barocca, per l’arredo inamovibile. Se accanto ad essa sorgerà un museo (minore senz’altro, ma sempre museo) Sarnico si arricchirà di un altro tassello d’oro incastonato (ad opera compiuta) nel tessuto civico-religioso.. della cittadina, motivo di orgoglio, di nobiltà e di ulteriore richiamo turistico! porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 28 porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 29 PRO LOCO 28 l’ESTATE ’07 ESTATE A SARNICO LUGLIO 2007 Amm. Comunale Pro-Loco Associazioni di Sarnico Domenica 1 Lungolago - ore 08.00/12.00 FONDALI PULITI Cons. Gest. Assoc. Laghi Iseo Endine E Moro Az. Agr. La Rocchetta ore 17.00 - Concerto “IMMAGINANDO IN MUSICA” Un viaggio tra i brani musicali celebri del “Grande Schermo” Rassegna “Settimane Musicali Valcalepio” Circolo La Famiglia Bocciofila Tagliabue GARA DI BOCCE Trofeo “Coop. Il Battello” IL BUSKER FESTIVAL, SHOW PIU’ ATTESO DELL’ESTATE. START IL 26 LUGLIO Sarnico. Spazio al Festival degli Artisti di Strada. Sarnico e Paratico sono al lavoro da settimana per organizzare la prestigiosa maratona in programma dal 26 al 29 luglio prossimo. Attesi oltre 25 mila visitatori per una kermesse di richiamo nazionale che metterà in scena 150 spettacoli con 35 compagnie provenienti da tutto il mondo. Le esibizioni si terranno nelle storiche vie in sampietrini della Contrada di Sarnico e nelle zone a lago, sia di Sarnico che di Paratico. Per orientarsi nelle scelte, sarà realizzata una apposita cartina dove saranno indicati giorni, luoghi delle rappresentazioni (una quindicina le location), orari, artisti e performance degli spettacoli. Fra le novità rispetto all’edizione 2006, spicca la presenza del gruppo artistico “Piccola Scuola di Circo”, vincitore di “Cantieri di Strada 2007”, premio Nazionale per la produzione di spettacoli di strada, organizzato dalla Federazione Nazionale Arte di Strada; un progetto teatrale e musicale che vuol favorire, attraverso la programmazione in svariati festival, le nuove produzioni di spettacolo del settore. Il via giovedì 26 luglio con le acrobazie straordinarie della compagnia africana di circo acrobatico “Afro Jambo Jeegs”, già protagonisti di uno straordinario spettacolo nell’edizione 2006. Luca Cuni dal 2 al 28 Oratorio - C.R.E. estivo Amministrazione Comunale dal 2 al 7 Circolo La Famiglia ore 20.30 - Bocciofila Tagliabue TORNEO DI BOCCE Trofeo Memorial “Galizzi Giuseppe” dal 3 al 09 Torretta Civica - Via Buelli MOSTRA “L’ego di Astego” Astori Diego porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 30 29 Sabato 7 Lungolago Garibaldi e P.zza Umberto I° - ore 21.30 PASSEGGIANDO SOTTO LE STELLE... TRA LE NOTE MUSICALI con i gruppi musicali Tanner la musica country dei saloons Luca Maciacchini storie e canzoni dalla tradizione popolare lombarda al cabaret milanese Sabato 14 Villa Faccanoni - ore 21.15 MAURO PAGANI in concerto uno dei fondatori del mitico gruppo P.F.M. La trasposizione dal vivo del percorso musicale dell’artista dagli anni ’70 ad oggi Lungolago Garibaldi - ore 22.00 Intrattenimento musicale con le band “21 Grammi” e “Bitta Band” Domenica 15 Villa Faccanoni - ore 21.15 GEGE’ TELESFORO & I Groovinators un artista nato con Renzo Arbore Un live–set che spazia dal be-bop al funky con elementi jazzistici e improvvisativi; un concerto che unisce musica e virtuosismo con il più puro divertimento. dal 17 al 23 Torretta Civica - Via Buelli MOSTRA di pittura “Natura e Colore” di Bonacina Adelio Mercoledì 18 Arena di Verona “La Boheme” Pullman + biglietto grad. non numerata Cyberfolk cover Van De Sfroos dal 10 al 16 Torretta Civica - Via Buelli MOSTRA di pittura di Brevi Lorenzo Sabato 21 Lungolago Garibaldi - Parrocchia, Assoc. Marinai, Pro-Loco Ore 22.00 PROCESSIONE DI BARCHE ILLUMINATE Ore 23.00 SPETTACOLO PIROTECNICO porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 31 PRO LOCO 30 l’ESTATE ’07 Domenica 22 P.zza Besenzoni - ore 21.00 TEATRO ACCADEMICO STATALE DELLE MARIONETTE DI MOSCA OBRAZTSOV in tournée in Italia presenta "Concerto Straordinario" di Serguej Obraztsov, marionettista insuperato e grande alfiere del teatro di figura russo nel mondo Dal suo repertorio una divertentissima sarabanda dei suoi numeri d’alta scuola: humour, fantasia, danza, canto, acrobazia in uno spettacolo magico e affascinante che incanterà grandi e bambini. Lunedì 23 P.zza Residenze sul Porto - ore 21.00 Amm. Com.le/YSE La COLUMBUS ORCHESTRA Presenta “Melodie al chiaro di luna” dirige M° Franco Pirondini direttore artistico: M° Gabriele Ribetti con la partecipazione della Scuola di Danza Enjoy Dance di Cristina Zatti in memoria di Cristina Bresciani dal 24 lug al 6 ago Torretta Civica - Via Buelli MOSTRA Acquarelli, Dipinti e Sculture di Adele Sartori Gio 26/ Ven 27/ Sab 28/ Dom 29 Sarnico: Piazze Lungolago e Centro Storico Paratico: Lungolago SARNICO BUSKER FESTIVAL Il Festival degli artisti di strada VI ASPETTANO....in soli quattro giorni...15 postazioni... più di 30 compagnie e circa 150 spettacoli con teatro comico, acrobazie aeree, clwonerie, mimo, danza, teatro di burattini, giocoleria comica, fachirismo, street band e tanto altro. Giovedì 26 torna a grande richiesta il gruppo africano AFRO JAMBO JEEGS e le loro acrobazie Sabato e Domenica non perdetevi “LA CITTADELLA DEL BUSKER” con il Gruppo Arti e Mestieri di Villongo All’ARENA DI VERONA in pullman - Stagione lirica 2007 - Mercoledì 18 luglio - “La Boheme” di Giacomo Puccini - Mercoledì 8 agosto - Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini - Mercoledì 22 agosto - “Nabucco” di Giuseppe Verdi - Martedì 28 agosto - “Aida” di Giuseppe Verdi Partenza dal Municipio alle ore 17.00 (min 30 pax) Quota € 37,00 - Pullman + biglietto in gradinata non numerata Prenotazioni c/o Ufficio IAT - Via Lantieri, 6 Tel. 035.910900 porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 32 31 I soci della Pro-Loco in gita a Roma salutano calorosamente tutti i lettori de “Il Porto” INFORMATIVA DELLA PRO-LOCO SARNICO Il 31 dicembre 2007 scadrà il mandato del Consiglio di Amministrazione della Pro-Loco Sarnico. In autunno verrà convocata l’Assemblea Soci per l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione . SI RICORDA che potranno votare tutti i soci che avranno rinnovato la tessera 2007 entro il 31 LUGLIO prossimo. Sono solo € 5,00 a sostegno delle iniziative aperte a tutti e ad ingresso libero che come, sempre animano, l’Estate di Sarnico. Passate dall’ufficio e venite a trovarci!!! A DICEMBRE ritorna la PISTA DI PATTINAGGIO SU GHIACCIO porto giugno 2007 32 26-06-2007 22:12 Associazioni AtleticaSarnico Pagina 33 Maratona del Guglielmo Domenica 10 giugno si è svolta la 16ª Maratona del Guglielmo, corsa nazionale in montagna di KM 30,400, una corsa molto dura e affascinante. Faticosa, difficile come tutte le avventure. Ai nastri di partenza a Provaglio d’Iseo, oltre a me c’erano i fidi compagni d’avventura: Achille e Luciano Bonassi. Quest’ultimo pluri esperto di questa corsa; era alla sua dodicesima partecipazione. Alle ore 7,00 la partenza con 280 partecipanti. Ci si scalda subito i muscoli giusto per sbuffare sulla sgroppata che porta rapidamente da Provaglio alla Madonna del Corno e a MT. 673 del Cognolo ( siamo al 4° KM). Da qui inizia la lunga traversata ,abbastanza agevole, con perenne vista sul lago, che inizia col Mafa, il Marus, prosegue verso il Bocass e scende sotto i 500 MT a Santa Teresa sopra Iseo ( siamo all’8° KM). Qui il percorso passa poco distante dalla preclusa chiesetta di San Martino e superata la località Invino imbocca il bel sentiero che, passando dalla località Parlo, si immerge in boschi di castagni e abbassandosi si congiunge alla strada che porta fino al Nistisino ( siamo al KM 13.50 ) e le gambe cominciano ad avvertire qualche dolorino. Superate le case di questa località , si passa ai piedi del giogo di Santa Maria e si prosegue verso Dazze. Il tratto è in falsopiano, sul sentiero che si fa strada appena prima della trattoria Pastina ( siamo al KM 18 ) MT.813 , sotto i contrafforti di Punta Almana. Veloce corsa fino ad incrociare la mulattiera selciata che sale da Portole, frazione di Sale Marasino ,e che percorrendo la Forcella di Sale , porta fino in Croce di Marone. Questo è stato uno dei tratti più duri della corsa. Le forche caudine della Forcella di Sale sono leggendarie. È una strada che non ti molla mai e che rampa implacabile con salite che finiscono su altre salite , fino all’apparizione miracolosa della Madonnina che benedice l’uscita sulla spianata ( siamo al KM 20 MT. 1108 ). Il cuore è quasi in gola ma si prosegue, bisogna arrivare in vetta. Finalmente la strada diventa più dolce e si respira un po’; siamo arrivati alla Croce di Marone ( siamo al KM 23,400 ), ma da ora inizia il balzo finale verso il” Golem“. Sono 800 MT di dislivello che si percorrono abbastanza in fretta nei prossimi due faticosi tratti: 300 MT in altezza e si arriva alla Malpensata da dove ci si arrampica fino alla prima malga del Guglielmo. Le gambe rispondono ancora abbastanza bene . Dai 1600 MT della malga si prosegue lungo la strada e si raggiunge la malga del Guglielmo di sopra con il “ Rifugio Almici “ ben in vista, percorrendo un tratto durissimo che la tradizione ha battezzato “ muro del pianto “ proprio perché dopo aver percorso ormai 30 KM si corre su una pendenza pazzesca. Qui trovo parecchi partecipanti con problemi di crampi; meno male che le mie gambe sono stanche ma non doloranti. Con l’arrivo oramai prossimo, manca 1 KM ,mi dirigo verso la fine della corsa posta al Santissimo Redentore avvolto dalla nebbia da un’aria pungente. Mancano 200 MT poi 100 MT… Meno male sono arrivato!! Il mio cronometro si ferma in 4 ore 18 minuti ,quello di Luciano Bonassi 4 ore 2 minuti, quello di Achille 5 ore 15 minuti. Ci si cambia velocemente nelle tende appositamente messe in vetta dall’organizzazione, ci si disseta, ci mangiamo un bel pane e salame e poi via di nuovo rigorosamente a piedi ;dobbiamo raggiungere ZONE , 14 Km di discesa ripida dove troviamo i pulmini dell’organizzazione che ci trasportano a Provaglio a prendere le nostre autovetture. È stata proprio una bella corsa, una fantastica giornata e questa notte penso proprio di dormire profondamente. SACELLA S. Una foto storica dei fratellini Giuseppe e Maria Belometti il giorno della loro Cresina, 1930 porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 34 Associazioni CERCASI VOLONTARI SERVIZIO CIVILE Avis Autoambulanza 33 porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 35 Associazioni a cura di BELUSSI ARTEMISIO 34 Borse di studio a favore degli studenti Premiazioni all’Istituto Serafino Riva In considerazione del successo ottenuto nella scorsa edizione, anche quest’anno l’AVIS di Sarnico ha proposto un concorso, con assegnazione di borse di studio, avente per tema “Il sangue non ha colore”, con evidente riferimento al mondo extracomunitario che gradualmente si sta affacciando alla donazione di sangue. L’invito al concorso, rivolto a tutte le scuole Superiori e Primarie della zona, è stato raccolto da alcune classi dell’Istituto Superiore “Serafino Riva” di Sarnico e da tutte le classi quinte delle Scuole Primarie di Villongo, Foresto, Adrara S.Martino, Gandosso e Viadanica che hanno aderito con entusiasmo proponendo dei lavori molto apprezzati (temi, poesie, disegni, cartelloni e DVD). Complessivamente hanno partecipato circa 300 studenti e le borse di studio, alla memoria del Dr.Serafino Tambuscio (già presidente Avis e Sindaco di Sarnico), hanno premiato n. 30 lavori scelti da un’apposita commissione per un totale di ? 10.000 (diecimila). Metà della somma è stata assegnata ai seguenti studenti del ”Serafino Riva”: Rolfi Alessandra, Rota Cristina, Foresti Giovanni, Aldofredi Laura, Benigna Marco, Oldrati Nicola, Cristinelli Marco, Agnellini Paolo, Foresti Mariella, Corna Marco, Bellini Tiziana, Pantano G.Luca, Latini Giorgio, Testa Fabio, Condoul Sokna, Meni Jennifer, Fenaroli Elia e Chiodini Daniele. L’altra metà ha premiato i lavori collettivi delle scuole Primarie sopra richiamate oltre ai seguenti alunni delle classi quinte di Villongo: Brignoli Elia, Tengattini Maddalena, Cinefra Martina, Anna e Valeria, Catania Lorenzo, Dossi Greta, Vicini Valentina, Valtulini Claudio, Rossi Vanessa, Vicini Alice, Kaur Manpreet, Vathiana Alla, Dessi Stephan. I premi sono stati consegnati a fine maggio in concomitanza con i festeggiamenti di fine anno delle rispettive scuole, alla presenza dei genitori e delle autorità scolastiche e civili. Vogliamo qui ringraziare i numerosi sponsor che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto ed in particolare la BANCA BCC BASSO SEBINO di Sarnico e la BAI BANCA DELL’ARTIGIANATO E DELL’INDUSTRIA di Paratico. Considerata l’ottima partecipazione, l’Avis si augura che un numero sempre maggiore di giovani si avvicini alla donazione di sangue che è un grande atto d’amore, non costa nulla e contribuisce a salvare tanta gente. N.B. Per diventare donatore basta porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 36 35 Studenti premiati al “Serafino Riva” con il vicesindaco Romy Gusmini e la sigra Tambuscio Alcuni premiati delle classi quinte di Villongo. A destra il presidente AVIS Falconi e a sinistra il neo-eletto sindaco di Villongo Lorena Boni essere in buona salute, aver compiuto 18 anni ed un peso corporeo superiore a 50 Kg; ci si può presentare presso la Sede AVIS (sotto il reparto di radiologia dell’Ospedale) tutti i venerdì mattina, a digiuno, dalle ore 9.00 alle 10.00 oltre alle domeniche già programmate (16 settembre e 16 dicembre). Ed ora la parola ai vincitori dei singoli premi: Per questa iniziativa abbiamo ricevuto tanti ringraziamenti e qui vogliamo pubblicare uno stralcio della lettera inviataci dall’insegnante e dagli alunni della classe V^ C -scuola primaria- di Villongo: Carissimi amici Avis, il giorno delle premiazioni eravamo così commossi da non riuscire neppure a pronunciare a voce alta la parola “grazie”. Lo facciamo ora: grazie di cuore! Grazie a Voi non dimenticheremo mai questa bellissima esperienza che ci ha fatto capire il valore del sangue, delle donazioni e soprattutto quello della solidarietà, sì perché “il sangue non ha colore”!! Ricorderemo sempre con piacere anche il giorno delle premiazioni, nessuno di noi sapeva quale fosse il premio ma tutti eravamo ottimisti e sicuri di vincere qualcosa. Quando avete iniziato a chiamare le classi una per una abbiamo creduto che le premiazioni partissero da quelle migliori poi però, con grande stupore, abbiamo capito che era l’ultima la migliore, cioè proprio la nostra. Con il premio assegnato alla classe invieremo un ulteriore aiuto all’Eritrea per la costruzione di pozzi d’acqua e acquisteremo materiale scolastico per le future classi prime. Alla Signora Osvalda vogliamo far sapere che la maestra Giovanna, la sua nonna Conta di Foresto ed i suoi genitori erano pazienti del Dr. Tambuscio, cioè di suo marito; di Lui ricorda il rassicurante sorriso, la bravura e la valigetta dell’elettrocardiogramma che portava sempre con sé. Il neo sindaco Lorena Boni ci è sembrata emozionata come noi: era il suo primo atto ufficiale! Grazie di cuore per averci trovato un ritaglio di tempo e…in bocca al lupo per la sua futura carriera. Al presidente Serafino Falconi e al dott. Giovanni Paris diciamo di continuare in questa bella iniziativa perché se è piaciuta così tanto a noi di sicuro verrà lodata anche dai ragazzi delle future quinte. - Gentili signori, dal profondo del cuore vi ringrazio per avermi donato non solo un bellissimo premio ma anche speranza e una grande fiducia. Per me ha significato che non conta da dove vieni e non importa che colore hai, è il cuore un grande valore. Vathiana - Con quei soldini i miei genitori mi hanno acquistato una bici. Già l’Avis aiuta tanto la mamma ed ora ha premiato anche me. Grazie da Stephan - Con questi soldi io comprerei i libri delle medie e se vedo qualche povero gliene darei un po’.Io non dico che i soldi sono miei, se mio papà vuole può usarli in qualche difficoltà. Ho parlato di darli ai poveri perché quando andavo a fare le analisi del sangue a Bergamo li vedevo con i loro bambini non ben vestiti anche quando faceva freddo. Anch’io da grande voglio diventare donatore. Mampreet - Un sentito grazie a questa associazione che attraverso questo concorso mi ha fatto capire l’importanza delle donazioni del sangue e per aver riconosciuto il mio tema tra uno dei più belli. Alice - Salve, sono Vanessa Rossi, la seconda classificata. A dir la verità pensavo di essere arrivata ventiquattresima invece ho vinto trecento euro. Siete stati molto gentili a darci i soldi perché non li prendono neanche i donatori e quindi per noi è stata una fortuna. Vanessa - Arrivato al luogo delle premiazioni ero sicuro di aver vinto mentre poi mi sono un po’ scoraggiato. Quando sono stato premiato pensavo che vi foste sbagliati a scrivere il nome del vincitore, invece era tutto corretto. Non immaginate poi lo stupore della mamma che pensava fosse uno scherzo. Un grazie di cuore da Claudio, il vincitore della quinta C. porto giugno 2007 36 26-06-2007 22:12 Associazioni Anziani & Pensionati a cura di GIANFRANCO GASPARI Pagina 37 Piena riuscita del “II° Trofeo Castelì” di bocce Grazie alla passione ed alla generosità dello sponsor Gigi Galizzi, si è svolto dal 7 al 12 maggio scorso, il “II° trofeo Castelì” di bocce. Hanno partecipato 15 uomini ed una signora; il torneo è stato seguito da molti ed in particolare il giorno della finale erano presenti lo sponsor e la nostra Presidente che hanno poi proceduto alla premiazione. Questo il quadro dei risultati: I° Premio con medaglia d’oro = Antonio Ziliani II° Premio con medaglia d’oro = Umberto Valoti III° Premio con medaglia d’argento = Lino Capoferri IV° Premio con medaglia d’argento = Carlo Cadei A tutti i concorrenti è stata poi offerta una confezione di vini di Franciacorta mentre a tutti i presenti l’Associazione ha offerto il rinfresco. Giornate di viva aggregazione in attesa di una nuova edizione, certi dell’immancabile presenza del nostro sponsor cui va il ringraziamento più sincero da parte dell’Associazione e da parte di tutti i partecipanti alle interessanti gare svoltesi in un clima di vera sportività. Chiuso l’XI° Anno Accademico della nostra Università della terza età Dopo la massiccia presenza dei nostri corsisti alle celebrazioni del 25° dell’Università Terza età di Bergamo presso l’Auditorium del Seminario Diocesano, giovedì 16 maggio si è concluso l’XI° Anno Accademico della nostra Università di Sarnico. porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 38 Hanno presenziato le nostre autorità: dal sindaco rag.Dometti all’assessore Romy Gusmini, al prevosto Don Luciano Ravasio che hanno rivolto parole di apprezzamento e incoraggiamento per continuare in una iniziativa che da tanto decoro alla nostra comunità. Ha preso poi la parola il Direttore dell’università di Bergamo, Dr.Mario Fiorendi, che ha riassunto l’attività svolta nell’anno che si chiude con la sempre numerosa presenza di iscritti e la costante ed efficace partecipazione ai dibattiti. E’ poi intervenuto il nostro Dr.Giacomo Anfuso, cui è andato un caloroso applauso, che ha aperto la discussione per suggerimenti e iniziative da intraprendere per il prossimo anno; in particolare è stata accolta la proposta di attivare un mini corso durante l’autunno su temi di attualità e particolarmente sentiti dai nostri corsisti. Ha porto poi il suo caratteristico saluto la Presidente della nostra Associazione, ringraziando ed assicurando poi il suo pieno appoggio per la continuazione della nostra Università. A conclusione dell’incontro ha parlato il responsabile della nostra Università sottolineando gli scopi dell’iniziativa e rassegnando poi le proprie dimissioni, causa l’avanzata età. Una conclusione davvero festosa con tanta voglia di ritrovarci tutti il prossimo anno. Lettere al Giornale Riportiamo la lettera dal titolo “QUALE FUTURO PER L’OSPEDALE DI SARNICO” pubblicata dall’”Eco di Bergamo” in data 22 maggio: Egregio Sig. Direttore, Per qualche giorno sono stato ricoverato presso l’U.O. di Medicina Interna dell’Ospedale di Sarnico, di cui è responsabile il Dr. Carmelo Spadaro (è operatore sanitario in questo nosocomio dal 1979 ) unitamente a tutta l’equipe medica e paramedica. Ritengo dire loro un doveroso grazie per la premurosa assistenza ricevuta in uno spirito di serenità che contraddistingue questa U.O. Il pretesto per questo scritto però è anche questo: rispondere a una domanda che da tutti è stata accantonata volenti o nolenti, ma mai dimenticata: ma quale Ospedale di Sarnico? Esiste ancora l’Ospedale di Sarnico come struttura pubblica? Ma è giusto, si chiede l’utenza del Basso Sebino e la gran massa di turisti gravitanti su Sarnico, che tutto finisca così? Gli Ospedali di Calcinate, di Lovere, di Alzano Lombardo e di Clusone sono sempre in cronaca per la loro efficienza, per la loro polioperatività, che sempre più si allarga e per il loro gradimento da parte dell’utenza. Eppure la struttura di Sarnico è tutt’ora di proprietà pubblica, ed esiste pure una convenzione tra ASL e Fondazione Maugeri che doveva essere ulteriormente ampliata nel ramo della riabilitazione. E quello che era il pronto soccorso, poi pronto intervento, poi unità di autopresentazione, ora solo locale di transito? Quando il sottoscritto nel luglio del 1991 ebbe a stilare il documento di istituzione del Comitato di Salvaguardia dell’Ospedale di Sarnico, diceva delle ragioni per cui tale nosocomio era una necessità irrinunciabile per le seguenti ragioni: La sua lunga e gloriosa storia del suo nascere, del suo continuo svilupparsi, la sua posizione geografica nel territorio lacuale e montano, la sua viabilità caotica nel rendere impossibile raggiungere in tempi ragionevoli qualsiasi punto di intervento anche solo urgente, la carenza di altri presidi pubblici non distanti da Sarnico. Ebbene: le ragioni di allora sono ancora validissime anzi più valide oggi. Allora se così è, perché tutto o quasi è stato accantonato e la parola Ospedale è ben visibile solo sul frontone di accesso al nosocomio? Ospedale così scomparso che (cito solo una lacuna macroscopica) nessun medico operante all’interno della struttura può ricettare per conto ASL? (esiste una convenzione tra ASL e C.R.P.M.). La domanda dell’utenza resta e resterà anche se oggi purtroppo è sprecata, ma soprattutto inascoltata. E l’Ospedale di Sarnico? La giro per l’ennesima volta ad Enti, Istituzioni, Associazione Volontaristiche e quant’altro. Ma è Proprio così una utopia parlarne? A chi scrive non rimarrà che la soddisfazione, condivisa da molti, ma molti cittadini. Ma almeno ancora una volta se ne è parlato. Mi si consenta uno sfogo: come non ricordare la Medicina di Vailati e Mascaretti, la Chirurgia di Arezio, Cincera e Arcangeli, la Maternità e Ginecologia di Grasso e di Maspero? Come non ricordare quell’anno di 520 nati? E quelle oltre 200 presenze giornaliere del fine settimana rilevati dal Dr Schivardi? E il Presidente Bortolotti? Che ricordi! Non aggiungo altro. Grazie dell’ospitalità. Gianfranco Gaspari 37 porto giugno 2007 38 26-06-2007 22:12 Pagina 39 Associazioni VITA D’ESTATE Marinai Con la S.Messa di giovedì sera 31 Maggio celebrata da don Luciano a cura di ADRIANO PALTENGHI si è concluso alla Stella Maris il mese Mariano del 2007. I presenti sono stati numerosi, come sempre in queste occasioni. A termine don Luciano e don Loris hanno ringraziato, consegnando numerosi premi, a quanti hanno contribuito durante l’anno alla realizzazione dei tanti impegni parrocchiali; un ringraziamento particolare è stato rivolto all’Associazione Marinai. Sabato 2 Giugno è stata celebrata alla Stella Maris la prima S.Messa estiva. Per l’occasione ci eravamo organizzati per offrire un gustoso spuntino alla griglia dopo la cerimonia, sarebbe stata l’occasione per mostrare ai presenti i numerosi abbellimenti e le opere di manutenzioni effettuate al parco ed alla chiesetta (ritinteggiata, nuove luminarie, la riparazione del tetto sia della chiesetta che della zona cucina, le riparazioni dei danni causati dagli atti vandalici del mese scorso e nuove aiuole); purtroppo il cattivo tempo ha guastato la festa. Solo pochi “audaci” compreso don Luciano erano presenti; con loro abbiamo consumato lo spuntino che era in programma e rinviato la festa ad una serata più opportuna. Durante il ponte del 1° Maggio abbiamo effettuato la seconda gita sociale, 4 giorni in visita a San Pio a San Giovanni Rotondo; un meraviglioso luogo di preghiera che abbiamo potuto vivere intensamente nei due giorni di soggiorno. Grande è stato l’entusiasmo dei partecipanti per questo breve pellegrinaggio a quel Santo a cui almeno una volta nella vita sarebbe doveroso rendere omaggio. La gita è proseguita per Tivoli con visita alla Villa Adriana e dintorni ed infine per la meravigliosa città di Firenze. Accompagnati da ottime guide abbiamo potuto ammirare durante i quattro giorni luoghi ed opere il cui ricordo rimarrà indelebile. L’organizzazione effettuata in collaborazione con la Sebino Tour è stata ottima,. molto bravo e gentile come sempre Gian Carlo. Cogliamo l’occasione per ringraziare la ditta Colorificio Sebino di Sarnico in particolare la Sig.ra Anna Rossi che ci ha offerto la pittura per tinteggiare a nuovo tutta la chiesetta Stella Maris (lavoro già eseguito) e per tinteggiare la vasca del Monumento ai Marinai (lavoro da eseguire). Grazie agli amici Paolo Bresciani per l’attrezzatura e Luciano Tengattini per il lavoro svolto. Nella foto i Marinai e i Simpatizzanti in visita a Firenze. Come sempre la chiesetta Stella Maris è contornata dai bellissimi fiori offerti dai Sig.ri Rina e Giuliano Morotti. porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 40 Territorio Ambiente 39 Kit energetico Città Mia - Comune di Sarnico Investire nell’ambiente conviene Lo scorso gennaio l’Amministrazione Comunale ha sottoscritto con la Banca Popolare di Bergamo il protocollo d’intesa “Progetto Città Mia”, allo scopo di promuovere congiuntamente iniziative che incentivano i cittadini e le imprese ad investire nella tutela dell’ambiente. Sulla base di questo accordo, la Banca ha messo a disposizione dei cittadini e delle imprese di Lovere dei finanziamenti a condizioni molto competitive per tutte le spese di: - miglioramento dell’efficienza energetica e dell’eco-compatibilità degli edifici (isolamenti, doppi vetri, ammodernamento impianti termici, sostituzione caldaie, sistemi di raccolta acqua piovana, rimozione amianto ecc.) - promozione delle fonti energetiche rinnovabili (impianti solari termici e fotovoltaici ecc.) - contenimento dell’impatto ambientale dei veicoli (conversione a GPL o metano, filtri antiparticolato ecc.). La prossima iniziativa congiunta sarà la distribuzione di un Kit di informazioni e strumenti per il risparmio energetico ed idrico, perché anche i comportamenti quotidiani di ognuno di noi nell’uso delle risorse possono fare molto per migliorare l’ambiente nel quale viviamo. Vi aspettiamo per ritirare gratuitamente il Kit Risparmia-Energia Venerdi 13 luglio, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, in piazza Umberto I porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 41 TERRITORIO 40 dal COMUNE a cura dell’Amministrazione Comunale In arrivo altre tre rotatorie sulle strade principali di Sarnico E’ stata recentemente aperta al transito veicolare la rotatoria posta all’intersezione tra Corso Europa-Via Suardo e Via Libertà e le prime valutazioni sulla sua funzionalità appaiono indubbiamente positive, posto che i tempi di attesa, caratteristici degli incroci semaforizzati, risultano eliminati o comunque notevolmente ridotti. E’ di questi giorni anche la notizia ufficiale che la Regione Lombardia ha assegnato al Comune di Sarnico un contributo FRISL di ? 718.200, rimborsabile in 20 anni senza interessi, per la realizzazione di altre tre rotatorie, in corrispondenza delle seguenti intersezioni stradali: 1) Via Vittorio Veneto - Via Roma; 2) Via Roma – Via Garibaldi; 3) Via Suardo – Via Donatori di Sangue. Il Piano Urbano del Traffico del nostro paese, redatto grazie a un attento monitoraggio dei dati reali della circolazione veicolare, ha proposto la sostituzione di tutti gli impianti semaforici esistenti con rotatorie stradali, aventi caratteristiche adatte ai volumi di traffico rilevati. La soluzione proposta dovrebbe ridurre considerevolmente la lunghezza delle code generata dagli impianti semaforici. Inoltre, la presenza di rotatorie stradali ravvicinate, lungo l’asse viario urbano, potrà consentire a tutti gli accessi secondari l’immissione obbligatoria a destra, con eventuale inversione di marcia all’interno dei rondò; ciò appare estremamente utile soprattutto in funzione della prossima apertura del parcheggio interrato delle Doane, avente circa 70 posti auto pubblici, oltre a quelli privati. Inoltre, la rotatoria di Via Suardo – Via Donatori di Sangue consentirà un più agevole smaltimento del traffico nelle ore di punta, in occasione dell’inizio e della fine delle lezioni scolastiche quotidiane nonché in occasione di eventi sportivi presso i nostri impianti. Il cronoprogramma dei lavori comporterà la realizzazione separata delle nuove rotatorie, al fine di evitare l’accavallarsi delle opere, come segue: 1) Autunno 2007: intersezione Via Vittorio Veneto–Via Roma; 2) Primavera 2008: intersezione Via Roma-Via Garibaldi; 3) Estate 2008: intersezione Via Suardo-Via Donatori di Sangue. In queste pagine si possono esaminare i progetti predi- porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 42 41 sposti, fermo restando che l’Amministrazione Comunale è sempre a disposizione per eventuali osservazioni e consigli. E’ d’obbligo scusarsi sin d’ora per i possibili disagi, ma l’auspicio è sempre che, all’esito delle opere, i benefici potranno essere maggiori dei sacrifici. Si informano i cittadini che, a seguito dell’introduzione del passaporto elettronico, da parte della Questura di Bergamo, i tempi per il rilascio dello stesso sono di 70 giorni circa. L’ufficio anagrafe rimane a disposizione per informazioni e predisposizione della pratica per il rilascio. Nei pomeriggi dei mesi di luglio e agosto gli uffici comunali rimarranno chiusi ! Onoreficenza a un nostro cittadino Il 29 maggio scorso alle ore 12.00 il nostro cittadino ANGELO ONDEI ha ricevuto dalle mani del Prefetto di Bergamo e in presenza del nostro Sindaco Franco Dometti l’alta onoreficenza di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica con le firme del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio. Ad Angelo Ondei vanno le nostre più vive congratulazioni. L’Amministrazione comunale porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 43 TERRITORIO 42 dal COMUNE a cura dell’Amministrazione Comunale Una mattinata in Comune dedicata alla legalità Giovedì 17 maggio le classi seconde e terze medie sono state invitate dal Sindaco a partecipare, nell’auditorium Comunale, ad un incontro sulla legalità organizzato in collaborazione con l’arma dei carabinieri. Inizialmente eravamo tutti un poco intimoriti, quando entrati nell’auditorium abbiamo trovato, insieme al Sindaco ed all’Assessore all’istruzione il capitano dei carabinieri (comandante del nucleo provinciale) ed il maresciallo che comanda la caserma della nostra cittadina. Quando però hanno iniziato a parlare, quelle divise non ci hanno più intimorito, anzi abbiamo capito che sono persone come noi, aperte e disponibili. Ci hanno parlato della legalità, dell’importanza del vivere secondo le regole fissate dalla Società e dallo Stato e del rispetto che si deve avere per tutto e per tutti, portandoci anche esempi delle loro esperienze anche in zone dove la legalità è un concetto assai poco seguito. Nel dibattito successivo, ci hanno chiesto quale era il grado di fiducia nelle autorità, Le risposte sono state molto interessanti, alcuni ragazzi hanno espresso le loro perplessità per episodi, dagli stessi vissuti e che hanno messo a dura prova la loro fiducia. Il dibattito è servito anche a questo, ridare fiducia a chi un poco l’aveva persa. Molto interessante è stato il filmato che ci è stato mostrato, nel quale abbiamo potuto conoscere molti aspetti ed attività dell’arma dei carabinieri a noi sconosciuti. Al termine il Maresciallo si è fermato in mezzo a noi e ci ha parlato ancora di cose interessanti e soprattutto della fiducia che si deve avere verso le forze dell’ordine. Insomma, una bellissima esperienza che ci auguriamo possa essere ripetuta. Ringraziamo per questo il nostro Sindaco ed il Preside che l’hanno organizzata ed il Capitano Cristaldi ed il Maresciallo Meneghini dell’arma dei Carabinieri per la loro partecipazione. Marika porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 44 43 Allo stadio con il Sindaco Dopo una stagione calcistica ricca di emozioni, l’Atalanta ha chiuso i propri appuntamenti casalinghi a Bergamo contro l’Inter. Noi, vincitori del torneo organizzato dal Consiglio Comunale dei Ragazzi, non potevamo perderci questa sfida all’insegna dei colori neorazzurri. Quindi, con l’assistenza del Sindaco e di alcuni accompagnatori, siamo giunti a Bergamo. Per l’ultima partita fra le mura amiche dell’“Atleti azzurri d’Italia” i tifosi atalantini hanno riempito lo stadio; anche gli interisti si sono presentati numerosi per l’ultima trasferta dell’Inter capolista, campione indiscussa di un campionato dominato fin dall’inizio. Con il nostro gruppo di ragazzi, sotto la vigile attenzione del Sindaco sig. Dometti, abbiamo oltrepassato i tornelli e la zona di prefiltraggio, zone necessarie per la sicurezza negli stadi. Una volta entrati, ci siamo appostati nella tribuna centrale Creberg. La partita si è mostrata subito avvincente ed è stata giocata a ritmi altissimi. Un’incursione dalla sinistra di Ferriera Pinto, ha portato in vantaggio l’Atalanta; il terzino atalantino, con un preciso destro, ha beffato l’estremo difensore interista Julio Cesar. La curva nord atalantina intanto non smetteva di sostenere la dea, e non ha mai smesso dall’inizio della stagione e in molte occasioni ha dimostrato di essere il 12° uomo in campo; anche grazie al sostegno dei propri tifosi, l’Atalanta ha raggiunto importanti risultati. Dopo il primo tempo, le due squadre sono scese in campo con la stessa caparbietà della prima frazione di gioco e, l’esperienza dell’Inter si è fatta subito sentire con il pareggio ottenuto su rigore da Luis Figo. L’ex interista Bobo Vieri ha rischiato poi di beffare la sua ex squadra con un colpo di testa salvato sulla linea. Alla fine, il pareggio è stato il risultato migliore per due squadre che hanno disputato un eccellente campionato. Per noi ragazzi è stata una domenica divertente e, per questo, i ringraziamenti più importanti vanno al Sindaco e agli accompagnatori che ci hanno permesso di vedere questa partita. Un grazie particolare va anche alla Filiale del Credito Bergamasco di Sarnico che ci ha permesso di godere la partita in pole position. Speriamo di ripetere questa bella esperienza… all’insegna dei colori nerazzurri Emanuele Ricci porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 45 TERRITORIO 44 dal COMUNE a cura dell’Amministrazione Comunale ZANI RICCARDO - Nuovo Sindaco dei Ragazzi Si sono svolte martedì 5 giugno maggio presso l’Istituto Comprensivo “Eugenio Donadoni” di Sarnico le elezioni del 2° Consiglio Comunale dei ragazzi; tre i progetti presentati agli elettori hanno ottenuto i seguenti voti: Classe 1ª A - “ROLLANDO SOTTO LE STELLE” Candidato sindaco: Zani Riccardo Voti 92 Classe 2ª A - “GIORNALINODONADONI.IT” Runchi Matteo voti 82 Classe 1ª C - “IL CINEMA A SCUOLA Candidato sindaco: Gallinelli Carlo voti 69 Dopo lo spoglio delle schede effettuate dalla Commissione Elettorale sotto la Presidenza dell’alunno Francesco Galizzi 3ª C, risulta eletto Sindaco dei ragazzi per il biennio 2007-2009 ZANI RICCARDO. Il nuovo Consiglio Comunale dei ragazzi è il seguente: Lista n. 1 Rollando sotto le stelle 1. Zani Riccardo 1ª A Sindaco preferenze 92 2. Longo Martina 1ª A Vice Sindaco 48 preferenze 3. Celestini Niccolò 2ªB 45 preferenze 4. Facchinetti Chiara 1ªA 33 preferenze 5. Foresti Luca 2ªC 32 preferenze 6. Colosio Marta 2ªC 25 preferenze 7. Pagliuso Mauro 2ªC 24 preferenze 8. Pizzolla francesco 1ªA preferenze 9. Romanò Michela 2ªC 19 preferenze 10. Bonardi Michael 5ªB (elementari) 22 preferenze 11. Porta Amalia 1ªD 14 preferenze Lista n. 3 Giornalinodonadoni.it 1. Runchi Matteo 2ªA preferenze 82 2. Bonalumi Roberto 2ªA preferenze 38 3. Paris Patrik 2ªA preferenze 32 Lista n. 2 Una scuola da Oscar 1. Galinelli Carlo 1ªC preferenze 69 2. Mutti Andrea 1ªC preferenze 27 Schede nulle 20, bianche 1 Il nuovo Sindaco Riccardo Zani ha poi annunciato la composizione della giunta e, a differenza di quanto avviene in Parlamento, ha chiamato a far parte della porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 46 45 stessa due membri delle minoranze. Pertanto il nuovo esecutivo è così formato: Zani Riccardo Sindaco Longo Martina Vice Sindaco e Assessore alla Cultura, Storia e tradizioni di Sarnico, Biblioteca, TV, Cinema e Teatro; Celestini Niccolò Assessore all’Ambiente, Viabilità ed educazione stradale; Galinelli Carlo Assessore al Bilancio, all’Educazione e alla vita civica e democratica, pace, solidarietà, e amicizia. Paris Patrik Assessore allo Sport, educazione motoria e tempo libero Merkya Azem Assessore esterno all’integrazione Segretario: Bresciani Emanuele Il Nuovo Consiglio Comunale si è insediato ufficialmente Giovedì 28 Giugno in una seduta congiunta con il Consiglio degli adulti. Visto che il Porto in quella data era già in stampa, proporremo un articolo sull’evento nel prossimo numero di Luglio. Ricordiamo che il CCR svolge attività propositive nei confronti del Consiglio Comunale degli Adulti ed è un osservatorio privilegiato sulle nuove generazioni e uno strumento reale di partecipazione ed apprendimento alla vita locale da parte dei suoi piccoli cittadini. Il C.C.R. dispone di un proprio budget economico finalizzato alla promozione ed organizzazione di iniziative istituzionali nonché per la realizzazione del progetto prescelto dai consiglieri durante il loro mandato elettorale. Le sue finalità sono: recuperare competenze e ruolo sociale dei ragazzi, fare educazione civica attraverso una pratica di democrazia vissuta e contribuire alla formazione di cittadini attivi, stimolando la partecipazione dei giovani alla vita della comunità e fare vivere ai ragazzi una concreta esperienza educativa. Potenziare la capacità di confrontarsi e di recepire in modo critico le idee altrui rendendo i ragazzi protagonisti nelle politiche dell’infanzia e della vita democratica del territorio, attraverso il coinvolgimento nelle scelte che li riguardano, nonché con la loro eventuale partecipazione a sedute del Consiglio Comunale Adulti per far conoscere agli adulti il punto di vista dei ragazzi. Promuovere il senso di appartenenza dei ragazzi al proprio territorio, educare i ragazzi ad un ruolo responsabile nei confronti della comunità locale e favorire attività di partenariato con le Associazioni locali. Infine promuovere un approccio partecipativo alle decisioni della città offrendo ai ragazzi l’opportunità di far sentire la propria voce e sperimentare la propria capacità progettuale. CIVIS porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 47 Comunità Anagrafe 46 Rinati alla vita della grazia 10) Rubagotti Filippo di Matteo e di Giacomini Nicole, nato il 24.11.2006 a Iseo. Battezzato in questa Parrocchia il 20.05.2007. Padrino: Giacomini Lorenzo. Madrina: Giacomini M. Margherita. 11) Belussi Andrea di Marco e di Bosio Sonia, nato il 06.02.2007 a Iseo. Battezzato in questa Parrocchia il 20.05.2007. Padrino: Bosio Adriano. Madrina: Facchinetti Anna Maria. 12) Archetti Olga di Franz e di Belussi Monica, nata il 09.02.2007 a Brescia. Battezzata in questa Parrocchia il 20.05.2007. Madrina: Ziliani Rosa Maria. 13) Giudici Amanuel di Daniele e di Bresciani Sara, nato il 28.01.2000 a Bahirdar (Etiopia). Battezzato in questa Parrocchia il 20.05.2007. Padrino: Giudici Massimo. 14) Giudici Tsion di Daniele e di Bresciani Sara, nata il 26.01.2002 a Bahirdar (Etiopia). Battezzata in questa Parrocchia il 20.05.2007. Madrina: Bresciani Delia. 15) Camotti Linda di Stefano e di Bove Mara, nata l’11.01.2007 a Iseo. Battezzata in questa Parrocchia il 20.05.2007. Madrina: Bove Sabrina. Sposi all’altare 2) Sonzogni Carlo (via Spartana, 30) con Parigi Anna (via Piemonte, 5). Data del matrimonio: 19.05.2007. Testimoni: Sonzogni Marina, Sonzogni Luisa, Parigi Angela, Parigi Gianluigi. 10 11 12 13 14 porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 48 Nella casa del Padre 47 24) Belussi Virginia 27) Resmini Belotti Alessandro di anni 87. Deceduta il 04.05.2007. di anni 50. Deceduto l’11.05.2007. 28) Belometti Orsolina 25) Archetti Francesco di anni 82. Deceduta il 16.05.2007. di anni 86. Deceduto il 10.05.2007. 29) Barone Francesco 26) Segata Francesco di anni 56. Deceduto il 13.05.2007. di anni 88. Deceduto il 10.05.2007. 24 27 28 29 porto giugno 2007 48 26-06-2007 Comunità Fotocronaca 22:12 Pagina 49 a cura di SILVANO MARINI 1 3 2 4 5 6 7 porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 50 49 8 10 9 11 porto giugno 2007 50 26-06-2007 Comunità Fotocronaca 22:12 Pagina 51 a cura di SILVANO MARINI 12 14 13 15 16 Foto di pag. 48 da 1 a 4 Messe di quartiere nel mese di maggio da 5 a 7 L’evento straordinario della Madonnina di Fatima a Sarnico Foto di pag. 49 da 8 a 9 i Battesimi di questo mese 10 La solennità del Corpus Domini 11 Le Cresime degli adulti con al presenza di mons. Lino Belotti In questa pagina da 12 a 16 La gita parrocchiale in Val Rendena porto giugno 2007 26-06-2007 22:12 Pagina 52