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Individuo e cosmo nella filosofia moderna

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Individuo e cosmo nella filosofia moderna
Individuo e cosmo nella filosofia moderna
Liceo Scien)fico “Grassi” Savona Classe 4^B – Prof. Ilaria Alberto Anno scolas)co 2012/2013 !
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  Presentazione generale   Niccolò Cusano Paola Grosso   Marsilio Ficino e Pico della Mirandola Francesca Romana Cavallo !
  Nicolò Copernico e Giordano Bruno Giulia Carzolio !
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  Tycho Brahe Camilla CerveIo   Giovanni Keplero Davide Pesce   Galileo Galilei Mistral Coffano NICCOLO’ CUSANO “La ragione è la parola dell'intelligenza che in essa si specchia come in un'immagine.” De Docta Ignoran)a “L'universo, in quanto è perfeHssimo per l'ordine della natura, ha preceduto tuIe le cose affinché qualsiasi cosa possa essere in qualsiasi cosa. In una creatura qualunque, l'universo è questa stessa creatura” Niccolo Cusano De Docta Ignoran)a “La cosa più perfeIa che un uomo quanto mai interessato al sapere potrà conseguire nella sua doIrina è la consapevolezza piena di quell'ignoranza che gli è propria. E tanto più sarà doIo, quanto più si saprà ignorante” Niccolò Cusano De Docta Ignoran)a “L'intelleIo, che non è la Verità, ha con la Verità un rapporto simile a quello del poligono col circolo: il poligono inscriIo, quanR più angoli avrà tanto più risulterà simile al circolo, ma non si renderà mai uguale ad esso anche se molRplicherà all’infinito i propri angoli” De Docta Ignoran)a “ExplicaRo e ComplicaRo” Teoria che esprime il rapporto tra Dio e il mondo naturale; in questa visione Dio e il mondo si compenetrano senza però confondersi mai: laddove Dio è complicazione Egli si fa parte di ciò che è altro da sé, Allo stesso modo, il mondo si esprime come una esplicazione di Dio e si configura come Sua riproduzione e immagine.
Macrocosmo e Microcosmo Marsilio Ficino e Pico della Mirandola ACCADEMIA PLATONICA Fu fondata a Firenze da Cosimo de’ Medici nel 1462, nella Villa Medicea a Careggi. Essa cosRtuì un importante cenacolo di arRsR, filologi e intelleIuali. Villa Medici a Careggi Accademia di Atene, Raffaello “L’anima fa proprio la stessa cosa della luce del sole: la quale discende dal sole al fuoco e riempie il fuoco, ma non lascia il sole”. “Liberiamoci in freIa, spiri) celes) desiderosi della patria celeste, dai lacci delle cose terrene, per volare con ali platoniche e con la guida di Dio, alla sede celeste dove contempleremo bea) l’eccellenza del genere nostro”. -­‐Marsilio Ficino-­‐ “L’uomo non ha una natura che lo costringa; non ha un’essenza che lo condizioni. L’uomo si fa agendo; l’uomo è padre a sè. L’uomo non ha che una condizione: l’assenza di condizioni, la libertà”. -­‐Eugenio Garin-­‐ “Potrai degenerare negli esseri inferiori, ossia negli animali bru); o potrai, secondo la volontà del tuo animo, essere rigenerato negli esseri superiori, ossia nelle creature divine.[…] E se, non accontentandosi di alcuna delle sor) assegnate alle creature, si raccoglierà nel centro della sua unità, diventando un solo spirito con Dio, sarà veramente al di sopra delle cose, lui che fu stabilito sopra tuIe le cose, nella solitaria caligine del Padre”. -­‐Pico della Mirandola-­‐ Niccolò Copernico promotore della più grande rivoluzione cosmologica dell’evo moderno “Ma in mezzo a tua sta il sole. Chi infaa, in tale bellissimo tempio, meIerebbe codesta lampada in un luogo diverso o migliore di quello, donde possa tuIo insieme illuminare?” (De Revolu)onibus Orbium Coeles)um) De Revolutionibus
Orbium Coelestium
In quest’opera viene sinteDzzato in seEe assunD il nuovo paradigma copernicano: al centro dell’universo, immobile, sta il Sole, intorno al quale la Terra compie un moto diurno di rotazione intorno al proprio asse e un moto annuo di rivoluzione intorno allo stesso sole, insieme agli altri pianeD e alle stelle. “La prim
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• La visione cosmologica bruniana muove dalla leIura della doIrina di Copernico • L’astronomo polacco promuoveva ancora un modello di universo chiuso • L’Universo di Bruno si configura come aperto, infinito, privo di centro e periferia De l‘Infinito, Universo et Mondi «Uomo (riferito a Copernico) che non è inferiore a nessuno astronomo, che sii stato avan) lui [...]: al che è divenuto, per essersi liberato da alcuni presupposi) falsi de la commune e volgar filosofia, non voglio dir cecità, ma però non se n'è molto allontanato; perché lui più studioso de la matema)ca, che de la natura, non ha possuto profondar e penetrar sin tanto, che potesse a faIo toglier via le radici d'inconvenien) e vani principii» La Cena de le Ceneri “Or ecco, vi porgo la mia contemplazione circa l'infinito, universo e mondi innumerabili” sservatorio della storia ANIBORG el cielo, Uraniborg era formato torri e cupole. 1572 e osservata nel cielo una forte ompare nel marzo dell'anno successivo. ria aristotelica dell'incorruHbilità dei cieli. Il sistema Tychonico Il "sistema tychonico" è un compromesso tra eliocentrismo e geocentrismo. Prevede l'esistenza di due centri: -­‐la Terra, intorno alla quale ruotano luna, sole e stelle fisse -­‐il Sole, intorno al quale ruotano tuH gli altri pianeR.
Johannes Kepler MatemaRco, alchimista, astronomo Weil der Stadt 1571 – Ra)sbona 1630 Mysterium Cosmographicum (1596) Fortemente influenzato in gioventù dal pitagorismo e dal neoplatonismo la sua opera d’esordio si mostra molto vicina agli ambienR magico-­‐alchemici Descrive un modello cosmologico streIamente regolato da precisi rapporR geometrici nelle distanze interplanetarie Brahe e l’Astronomia Nova (1609) Nel 1600 Tycho Brahe lo chiama come suo assistente a Praga. Lì Kepler viene incaricato di studiare il moto di Marte. Le sue osservazioni, unite alle tavole compilate da Brahe lo portano alla costruzione di una nuova cosmologia, fondata sull’ellisse 2°legge: il raggio veIore che collega il sole al pianeta spazza aree uguali in tempi uguali 1°legge: le orbite planetarie sono elliHche e il sole occupa uno dei due fuochi Harmonices mundi (1618) Negli ulRmi anni ritornò sulle speculazioni pitagoriche giovanili, avvicinandosi ancor di più all’alchimia In un traIato sulla musica espone l’ulRma delle sue leggi, ricavata empiricamente dalle tavole lasciategli da Brahe 3° legge: il rapporto tra il quadrato del periodo e il cubo del raggio è costante Galileo Galilei Il grande scienziato innovatore
1564 - 1642
“ Per mezzo dell’ invenzione dello strumento oaco ( il cannocchiale) si apre la via all’ intercomunicazione tra i due mondi-­‐ il mondo della precisione astrale e il mondo del pressappoco del mondo di quaggiù -­‐ aIraverso questo canale si opera la fusione della fisica celeste e della fisica terrestre” A. Koyrè Dal mondo del pressappoco all‘universo della precisione pg 102 Sidereus Nuncius (1610) Guardando nel suo cannocchiale osserva e descrive… I. 
Superficie “scabra” della Luna II.  Fasi di Venere III.  Macchie solari IV.  SatelliR di Giove V.  Ammassi stellari Il Saggiatore “Che vapori fumidi da qualche parte della terra sormon)no sopra la Luna, ed anco sopra il Sole, e che usci) fuori del cono dell’ombra terrestre sieno dal raggio solare ingravida) e quindi partoriscano la cometa” Dialogo di Galileo Galilei Linceo Matema)co Sopraordinario dello Studio di Pisa e Filosofo e Matema)co e Primario del Serenissimo GR. Duca di Toscana, dove ne i congressi di quaIro giornate si discorre sopra i due Massimi Sistemi del Mondo, Tolemaico e Copernicano, proponendo indeterminatamente le ragioni filosofiche e naturali tanto per l’una, quanto per l’ altra parte (1632) “È forza confessare che il voler traIare le quis)oni naturali senza geometria è un tentar di fare quello che è impossibile ad esser faIo” Salvia) “Ques) che esaltano tanto l'incorruabilità, l'inalterabilità, etc., credo che si riduchino a dir queste cose per il desiderio grande di campare assai e per il terrore che hanno della morte; e non considerano che quando gli uomini fussero immortali, a loro non toccava a venire al mondo. Ques) meriterebbero d'incontrarsi in un capo di Medusa, che gli trasmutasse in istatue di diaspro o di diamante, per diventar piú perfea che non sono.” Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo BIBLIOGRAFIA
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Sitografia
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