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formazione del venditore
ORIENTAMENTO marketing FORMAZIONE DEL VENDITORE SOMMARIO • SCHEMA • ABILITÀ DI SINTESI DA RICERCARE NEI VEN - DITORI • FORMAZIONE TECNICA • FORMAZIONE COMMERCIALE • METODI FORMATIVI Come si forma un venditore? Che basi culturali deve possedere? Che competenze sono richieste? Che attitudini occorrono? Venditori si nasce o si diventa? E l’orientamento scolastico come indirizza il giovane a questa professione? In effetti, non esiste nessuna scuola istituzionale o “università della vendita”. Questa mancanza di ufficializzazione accademica, fa sì che la crescita in questa professione sia ancora lasciata alla buona volontà e all’esperienza quotidiana fatta sul campo, lasciando quindi grandi lacune o, con una metafora, una formazione a “macchie di leopardo”. Lo scopo che vogliamo raggiungere con i successivi suggerimenti è di fornire sia le basi fondamentali irrinunciabili, sia le metodologie di formazione più avanzate per consolidare la professionalità del venditore. Ricordiamoci comunque che in questa disciplina, la psicologia dei rapporti interpersonali è l’elemento essenziale da sviluppare per il raggiungimento dei propri obbiettivi. SCHEMA DI SINTESI ABILITÀ DA RICERCARE NEI VENDITORI FORMAZIONE TECNICA ð • Empatia. • Cordialità. • Atteggiamento positivo. ð Qualità professionali ð • Abilità negoziali. • Determinazione. • Capacità di ascolto ed analisi del cliente. ð Conoscenza aziendale e mercato di riferimento ð • Azienda. • Mercato di riferimento. ð Conoscenza prodotti ð • Approfondimenti tecnici. • Approfondimenti commerciali. ð Conoscenza servizi ð I servizi come Vantaggio Competitivo. ð Clienti potenziali ð • Ricerca continua. • Azioni promozionali. ð Clienti acquisiti ð • Post vendita. • Ricarico e propositività. • Fidelizzazione. ð Formazione alle tecniche di vendita e trattativa negoziale ð • Approccio iniziale. • Intervista ed analisi dei bisogni. • Presentazione. • Risposta alle obiezioni. • Trattativa finale e chiusura della vendita. ð Formazione permanente progressiva ð • Studio e auto-apprendimento. • Formazione interna. • Formazione esterna. • Simulazioni in role-playing. • Affiancamento sul campo. ð Qualità personali FORMAZIONE COMMERCIALE METODI FORMATIVI RATIOSoluzioni N . 3 / 2 0 0 6 - 4 8 6 8 53 ORIENTAMENTO marketing ABILITÀ DA RICERCARE NEI VENDITORI QUALITÀ PERSONALI QUALITÀ PROFESSIONALI • Empatia • Con “empatia” s’intende la capacità di entrare in relazione con gli altri. Il venditore deve in breve tempo mettere a proprio agio il cliente e deve saper entrare in sintonia interpersonale con ogni tipo di interlocutore. • Cordialità • Saper dialogare, saper intrattenere l’interlocutore su vari temi, dimostrare interesse per gli argomenti di conversazione del cliente, saper attivare dialoghi e “chiacchiere”. • Atteggiamento positivo • Ottimismo, allegria, brillantezza, abitudine a non lamentarsi passivamente, ma a reagire con dinamismo a problemi e difficoltà. • Abilità negoziali • Pare una banalità, ma il venditore deve saper “vendere”. Vendere non significa solamente dare al cliente ciò che chiede (in questo caso non è il venditore a vendere, ma à il cliente che acquista), ma significa saper “convincere” il cliente, utilizzando sia tecniche di negoziazione, sia un’abilità a trattare tutte le diverse complessità che caratterizzano il rapporto di compravendita: informazioni, potere negoziale, tempo, esigenze nascoste del cliente, condizioni di vendita, servizi, confronti con i concorrenti. • Determinazione • Questa potrebbe sembrare un’abilità personale e in parte lo è. Ma qui intendiamo la determinazione come abitudine ad insistere, con garbo e diplomazia, ma a non arrendersi al primo “no”. • Capacità di ascolto ed analisi del cliente 54 RATIOSoluzioni N . 3 / 2 0 0 6 - 4 8 6 8 • Durante le trattative la controparte spesso fa richieste consistenti o sembra non accettare le proposte del venditore. Fa, però, parte del ruolo di chi acquista mettere ostacoli per trarne vantaggi, ma il vero professionista della vendita sa rimanere calmo e insistere per raggiungere l’accordo con “implacabile determinazione”. • Stranamente si pensa che un venditore debba avere una straordinaria dialettica e abilità a parlare e a descrivere caratteristiche e vantaggi. In realtà i più esperti professionisti sanno che la prima delle abilità sta nel far “parlare“ il cliente e nelle capacità di ascolto: delle sue esigenze, sia espresse, sia inespresse. Un buon venditore deve affinare “la tecnica delle domande” e far dipendere la successiva negoziazione dalle informazioni ricevute o dedotte. ORIENTAMENTO marketing FORMAZIONE TECNICA CONOSCENZA AZIENDA E MERCATO DI RIFERIMENTO CONOSCENZA PRODOTTI CONOSCENZA SERVIZI • Azienda • Il venditore deve conoscere a fondo la propria azienda, deve avere preso contatto con tutti i settori, dalla produzione all’amministrazione, dagli approvvigionamenti al marketing. Restando spesso fuori sede, necessita di aggiornate informazioni che motivino il suo spirito d’appartenenza. • Deve inoltre saper presentare con entusiasmo ed efficacia la propria azienda nei confronti del cliente. • Mercato di riferimento • Il venditore come “uomo di • Far partecipare il vendimarketing”. In via di estinzione la tore ad incontri informafigura del venditore orientato solo tivi di settore o dotarlo di al cliente, si sta affermando semstrumenti atti ad allargapre più la necessità di avere una re la visione del mercato visione globale del mercato, della è ormai un obbligo per le concorrenza, degli sviluppi ecoaziende decise a restare nomici e finanziari, dei mercati sul mercato. esteri. • Approfondimenti tecnici • Il venditore non deve necessariamente essere un tecnico, ma deve avere una buona competenza del prodotto per poter capire se e come può soddisfare le necessità del cliente. • Deve inoltre poterlo mettere in contatto rapidamente con tecnici più esperti in caso di problematiche specifiche, rimanendo però sempre il punto di riferimento del cliente. • Approfondimenti commerciali • Lo studio delle caratteristiche dei prodotti da parte del venditore deve svilupparsi nella descrizione dei “vantaggi” e dei “benefici” nel momento di presentazione al cliente del prodotto stesso. In sostanza non basta dire, per esempio “Questo televisore ha 4 prese Scart” ma bisognerebbe dire “Questo televisore le consente di collegare videoregistratore, telecamera ed altri accessori grazie alle 4 prese Scart”. • Servizi come vantaggio competitivo • I servizi assumono sempre più importanza in quanto se ormai la tecnologia tende a livellarsi molto rapidamente, le aziende si differenziano tra loro soprattutto sui servizi offerti alla clientela. Dalle consegne alla personalizzazione, dall’assistenza alla comoda raggiungibilità dell’azienda, degli accessori alla consulenza personalizzata, per esempio per il “Sell-Out” (aiutare il cliente a rivendere i propri prodotti), ecc. • Il venditore di successo ascolta attentamente le esigenze del cliente, cercando di intuire di quali servizi necessita, al di là del semplice utilizzo del prodotto, dedicando ampio spazio a questi ultimi nella descrizione dei prodotti o del catalogo. RATIOSoluzioni N . 3 / 2 0 0 6 - 4 8 6 8 55 ORIENTAMENTO marketing FORMAZIONE COMMERCIALE CLIENTI POTENZIALI CLIENTI ACQUISITI • Ricerca continua • Un fatturato strutturalmente sano comprende sempre una percentuale realizzata con clienti nuovi. La percentuale non è quantificabile, poiché dipende dal settore, dal prodotto, dalla tipologia d’azienda, ecc. Attenzione particolare in questo caso perché i venditori tendono a dedicarsi soprattutto a contattare la clientela acquisita, più facile sia da contattare sia da trasformare in fatturato. Ma se non s’inseriscono sempre clienti nuovi, inevitabilmente la “mortalità commerciale” della clientela potrebbe far diminuire nel medio e lungo termine i fatturati. • Azioni promozionali • Il venditore deve essere formato a progettare azioni promozionali quali mailing, telemarketing, acquisizione di nuove conoscenze e di nominativi “referal” dai clienti acquisiti. Inoltre, data la maggiore difficoltà, vanno sempre stimolati anche con premi, incentivi, gare, ecc. • Post vendita • L’assistenza che il • La formazione in questo caso deve curare tutti i particolari nei rapporti covenditore, in coordinamento con l’azien- municativi che avvengono tra cliente da, fornisce al clien- e venditore successivamente alla vente è il primo passo per dita. Diversi venditori qui peccano peril”ricarico” successi- ché non avendone un beneficio (premi, fatturato, provvigioni) immediato, vo. tendono a tralasciare questi rapporti. • Ricarico e propositività • Un errore di molti venditori: attendere che il cliente li chiami o, limitarsi ad inserire visite periodiche per vedere se “…ha bisogno di qualcosa”. • La formazione deve essere impostata a sviluppare una mentalità atta a “proporre” iniziative, servizi, ulteriori prodotti al cliente. Sulla base di un continuo monitoraggio delle sue esigenze, anche se non espresse. • Fidelizzazione • Il venditore deve es- • Il cliente deve percepire il rapporto cosere addestrato a cre- me una sorta di “partnership”, dove il are sia un forte lega- venditore diventa anche il suo consume professionale, sia lente per acquisti oculati e vendite (sellun forte legame perout) successive. sonale con il cliente. • Inoltre un amichevole legame fatto anche di stima, simpatia e cordialità, farà sì che il cliente “tradisca” meno l’azienda o, comunque, trasferisca tutte le informazioni utili per poter prendere, eventualmente, le opportune contromisure. 56 RATIOSoluzioni N . 3 / 2 0 0 6 - 4 8 6 8 ORIENTAMENTO marketing FORMAZIONE ALLE TECNICHE DI VENDITA E TRATTATIVA NEGOZIALE • Approccio iniziale • Lavorare soprattutto sulla capacità di entrare in sintonia col cliente, di trasmettere grande educazione e rispetto formale, di colloquiare e di creare un clima di disponibilità e piacevolezza. • Intervista ed analisi dei bisogni • La formazione ha solo un obiettivo: avere informazioni, sia tecniche sia negoziali. Quindi si lavora sulle capacità di fare domande, di ascoltare e, soprattutto, di non dare informazioni su di noi. • Presentazione • La formazione in questa fase è diretta a curare la dialettica, la competenza, la capacità di utilizzare “fisicamente” cataloghi, listini, prove con i prodotti, demo al PC o anche solo la capacità di creare “immagini” nella mente del cliente. Parlare di vantaggi e di benefici, non solo di caratteristiche. Fondamentale Trasmettere sicurezza e competenza. • Risposta alle obiezioni • Il venditore deve essere formato a prendere ogni obiezione del cliente per quello che realmente è: una richiesta di maggiori informazioni. Anche se fatta con atteggiamento aggressivo o sminuente nei suoi confronti. Calma, preparazione, sangue freddo, capacità di temporeggiare e risposte propositive. Non deve cadere nel circolo vizioso del “difendersi” e basta. • Trattativa finale e chiusura della vendita • La formazione deve puntare a creare l’abitudine a non accontentarsi di “lasciare l’offerta” o al “ci pensi poi mi richiami”. Deve invece abituare il venditore a fare proposte di “chiusura” e a non abbandonare al primo “no” o “ci devo pensare”. Va superata la paura del NO. METODI FORMATIVI FORMAZIONE PERMANENTE PROGRESSIVA • Studio e autoapprendimento • È importante fornire libri al venditore, soprattutto manualistica, breve e di facile lettura. Oppure strumenti di auto-apprendimento, quali CD interattivi o adeguati siti Internet. È comunque il metodo meno efficace, data la (statisticamente) scarsa propensione alla lettura. • Formazione interna • I manuali devono essere affiancati da un piano formativo orientato a far crescere nel venditore le competenze relative ad azienda, prodotti, servizi. Le riunioni appositamente organizzate dovrebbero essere altamente motivanti, dalla location alle gestione della stessa. • Formazione esterna • Nel processo di formazione, non dovrebbero mai mancare, verificandone prima l’esperienza e la competenza, i consulenti esterni con conoscenze teoriche, e significative esperienze di vendita o di direzione vendite. Fondamentale un’accurata analisi interna del fabbisogno formativo, prima della ricerca del formatore esterno. • Simulazioni in role-playing • Terminata la parte teorica, è indispensabile far diventare automatici i nuovi concetti appresi e i nuovi comportamenti studiati, fornendo sicurezza e spontaneità. Molto utili sono le simulazioni in ufficio di trattative reali, la loro preparazione. Eventualmente anche con riprese TV e visione immediata. Evitate, se potete, la prematura applicazione di nuovi comportamenti direttamente con il cliente/cavia. • Affiancamento sul campo • È fondamentale il lavoro di Capi area, Ispettori vendite o Direttori commerciali. Il venditore apprende molto più se “vede” come si adottano certi comportamenti vincenti. E la supervisione immediata della trattativa appena conclusa, essendo intrisa di emozione, è ricordata e appresa meglio. RATIOSoluzioni N . 3 / 2 0 0 6 - 4 8 6 8 57