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Data www.pambianconews.com Testata Argomento 22-1-2016 www.pambiancone ws.com Imperial Politica Imperial rilancia il kids di Please con Gieffe Moda 22 GENNAIO 2016 Una t-shirt Please Kids Imperial ha presentato a Pitti Bimbo la nuova collezione bambino e bambina a marchio Please. Il gruppo bolognese di fast fashion torna così nel comparto kidswear grazie all’accordo siglato lo scorso mese di dicembre con l’azienda Gieffe Moda con sede a Sant’Egidio della Vibrata (TE). La partnership ha dato vita alla società Magico Kids (controllata da Imperial Spa) la quale ha assunto in affitto un ramo d’azienda della realtà abruzzese, forte di una trentennale esperienza nella produzione di abbigliamento baby e junior, finalizzato alla realizzazione di collezioni kidswear a marchio Please. Il debutto nel mondo del childrenswear da parte di Imperial è avvenuto già nel 2013 grazie all’accordo di licenza quinquennale con Altana per la produzione e distribuzione worldiwide delle taglie mini dei brand Imperial (maschietto e femminuccia) e Please (solo femminuccia). Nel 2015 poi però il childrenswear dei due marchi era stato internalizzato all’interno dell’azienda. Oggi Imperial si ripresenta con un progetto bambino focalizzato su Please, declinato sia nella versione maschile che femminile. “L’obiettivo – ha detto Adriano Aere, fondatore e presidente di Imperial – è quello di portare la linea bambino a 20 milioni di euro in tre anni. Già in un anno vogliamo raggiungere i 7-8 milioni di fatturato. In meno di un mese di lavoro siamo stati in grado di portare a Pitti una collezione di circa 300 modelli e abbiamo già pronta una rete vendita per l’Italia mentre stiamo lavorando per mettere su anche quella estera. I mercati su cui spingeremo la linea Please Kids saranno in un primo momento la Germania, l’Olanda e la Francia”. Imperial ha chiuso il 2015, “un anno di rinnovamento interno”, come lo ha definito Aere, in linea con il 2014 che ha raggiunto i 207 milioni di euro con un’Ebitda del 18% e una quota export del 50% che si svilupperà in futuro anche grazie all’espansione nel mercato extra UE.