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LE SITUAZIONI DI GIOCO
LE SITUAZIONI DI GIOCO Definizione Le SITUAZIONI DI GIOCO nel settore giovanile, per contenuti ed obiettivi, costituiscono la fase di allenamento più arricchente del giovane calciatore. E’ un momento in cui si allenano i calciatori, con situazioni, che ritroveranno in partita, dall’1c1 al 10c10, con possibilità di utilizzare, oltre alle situazioni in equilibrio numerico, anche quelle con superiorità od inferiorità numerica, sia da parte dei difensori che degli attaccanti. Tali situazioni permetteranno ai nostri giovani calciatori di concentrarsi su di una sola fase, OFFENSIVA o DIFENSIVA, usando solo una porta verso cui attaccare o difendere. L’allenatore dovrà concentrarsi sull’osservazione e la correzione di una sola fase (difensiva ed offensiva), per evitare l’introduzione di troppi concetti e richieste tutte contemporanee. Inoltre, un allenamento improntato sulle situazioni di gioco, risulterà estremamente motivante, per il semplice fatto di avere sempre davanti una porta verso cui fare gol (il calciare, da sempre, è considerato dagli psicologi, il mezzo più utile per scaricare le proprie tensioni emotive) Progressione didattica relativa alla fase difensiva: dall’1c1 al 10c10 In questo lavoro ho pensato di descrivere la progressione didattica, da me utilizzata, nel settore giovanile, per strutturare ed organizzare la fase difensiva, con disposizione a zona, attraverso, appunto, le SITUAZIONI DI GIOCO. Considerando alcuni tra i più importanti principi della didattica,che invitano a procedere dal semplice al complesso, dal conosciuto allo sconosciuto, ritengo opportuno, anche nella strutturazione delle situazioni di gioco, seguirli, partendo dall’1c1 (situazione base della tattica individuale), per arrivare al 10c10 (situazione finale, intesa, come momento più significativo della tattica collettiva). 1) 1c1 frontale con difensore che dovrà partire da fermo Spiegazione teorica: • LATO FORTE / LATO DEBOLE: il lato forte corrisponderà al lato del piede arretrato; quello debole, corrisponderà, invece, al lato del piede avanzato. Essi verranno determinati, in base al piede ed alla direzione di conduzione dell’attaccante. Esempio: l’attaccante conduce palla con il piede destro oppure si sta muovendo in direzione diagonale destra, il difensore avrà in avanti il piede destro (lato debole) e più indietro quello sinistro (lato forte) • Le articolazioni degli arti inferiori, dovranno essere tenute leggermente piegate; i talloni dovranno essere tenuti leggermente sollevati da terra; i piedi dovranno 1 • • • • • essere tenuti sempre in movimento, per non farsi mai trovare, durante gli spostamenti in una situazione d’inerzia Il difensore dovrà sempre muoversi, attraverso degli SCIVOLAMENTI DIAGONALI, cercando di farsi sempre trovare in una situazione di perfetto equilibrio Durante gli scivolamenti, i piedi non dovranno mai allontanarsi troppo, per essere sempre estremamente reattivi e rapidi Lo sguardo dovrà essere sempre rivolto verso la palla, evitando che l’attenzione possa essere canalizzata verso i movimenti dell’attaccante (le cosiddette finte) Il momento dell’intercettamento, dovrà avvenire con il necessario tempismo ed in un particolare momento: quando l’attaccante si allungherà, anche solo per un attimo, la palla, con fuoriuscita di quest’ultima dall’area di DOMINIO TECNICO Movimento del difensore, nel momento in cui sarà costretto a girarsi: passo in diagonale con il piede corrispondente al lato forte; incrociare con l’altro piede, girandosi, nel tentativo di tagliare la strada all’attaccante; ampliare il proprio “cilindro difensivo”, allargando le braccia e costringendo l’attaccante, in questo modo, a ricercare la via più lunga per puntare verso la porta 2) 1c1 frontale, con difensore in movimento Tale situazione permetterà al difensore di scegliere, quando occorrerà temporeggiare e quando agire nel tentativo d’intercettare la palla. Inoltre, arrivando in movimento sull’attaccante, dovrà imparare ad assumere la giusta distanza per cominciare, eventualmente, il movimento di scivolamento difensivo (circa 1 metro dall’attaccante) 3) 1c1 con partenza laterale dell’attaccante In questo modo, la catalogazione del lato forte e lato debole, relativa alla scelta di posizione da parte del difensore, verrà determinata a priori, vista la posizione di partenza dell’attaccante. In questa esercitazione, si affronterà, con il necessario spirito critico, il principio della cosiddetta MARCATURA AD INVITO, forzando l’attaccante ad andare verso l’esterno, sul lato forte del difensore; qualora poi, l’attaccante, tenti di dribblare il difensore sul lato debole, la posizione di quest’ultimo, con linea della palla molto esterna rispetto al piede forte, gli consentirà di avere più tempo a disposizione per reagire e girarsi dalla parte del suo lato debole. Anche in questa esercitazione il difensore potrà partire da fermo oppure arrivare in movimento. 2 4) 1c1 con partenza ad “handicap” Il difensore partirà da una posizione più arretrata, rispetto all’attaccante (2- 3 metri), cercando velocemente, attraverso una CORSA DI RIENTRO IN DIAGONALE, di tagliare la strada all’attaccante. Il rimedio più estremo, qualora il difensore non riesca ad assumere una posizione laterale, di spalla contro spalla nei confronti dell’attaccante,sarà l’entrata in scivolata da dietro , utilizzando l’arto inferiore più esterno. L’attaccante potrà partire, sia da una posizione laterale che frontale. 5) 1c1 con attaccante sistemato dorsalmente, rispetto alla porta, con possibilità di aiuto da parte di un altro attaccante L’attaccante n°2 una volta ricevuta palla, potrà effettuare almeno un PASSAGGIO-SPONDA di ritorno all’attaccante n°1 oppure cercare di liberarsi direttamente dalla marcatura del difensore. Il difensore diventerà ATTIVO, solo nel momento in cui l’attaccante n°2 avrà toccato la palla. Il difensore e l’attaccante n°2, potranno partire, sia da fermi (come da disegno), che in movimento. Questo esercizio, servirà a far capire al difensore, come si dovrà marcare da tergo l’attaccante e quale distanza tenere: una distanza molto ravvicinata, con contatto, fin tanto che l’avversario sarà girato, per costringerlo a dilapidare energie, nel tentativo appunto di difendere la palla; una distanza più staccata, nel momento in cui l’attaccante cercherà di girarsi, per non concedergli alcun vantaggio, affinché non possa spostarlo appoggiandogli il braccio contro il petto durante la torsione del busto. 6) 2c1 con difensore in inferiorità numerica Quest’ultimo dovrà, dovrà con questa esercitazione, imparare a “temporeggiare” e scegliere il momento opportuno per l’intervento difensivo, in modo da non concedere alcun vantaggio alla coppia di attaccanti. Da questa esercitazione in avanti, partire dalla categoria esordienti con l’adozione della regola del fuorigioco, il difensore avrà a disposizione un’arma in più: mettere in fuorigioco gli attaccanti senza palla. In che modo? Nel caso del 2c1, puntando decisamente il portatore di palla, 3 qualora, anche solo per un attimo, perda il controllo della palla oppure ritardi troppo il passaggio per il compagno senza, nel momento in cui quest’ultimo ricerchi la profondità. 7) 2c2, per imparare la COPERTURA IN DIAGONALE, concetto di primaria importanza nel modulo a zona Almeno inizialmente i 2 attaccanti, dovranno passarsi la palla in orizzontale un po’ di volte, per verificare la correttezza e la velocità di spostamento dei 2 difensori, durante lo scambio di posizione (1°disegno). I problemi cominceranno ad arrivare, con il TAGLIO dell’attaccante senza palla, alle spalle del difensore in marcatura dell’attaccante con palla (2°disegno). Come dovrà comportarsi l’altro difensore? Dovrà seguire il taglio dell’attaccante senza palla, fino ad una certa profondità di campo, oltre la quale il difensore dovrà fermarsi, nel tentativo di mettere in fuorigioco l’attaccante (presupposto fondamentale sarà l’eccessivo ritardo del passaggio, da parte del portatore di palla) 8) 3c2 con difensori in inferiorità numerica I difensori, invece di disporsi in orizzontale, si disporranno in verticale, per non concedere troppa profondità di campo agli attaccanti. I 2 difensori adotteranno i movimenti della difesa ad “L”, mutuata dal basket, utili come proseguimento didattico della copertura in diagonale, introdotta con il 2c2. Quando X1 giocherà palla ad X3 (1°disegno), che venendosi a trovare ad un livello di campo più alto del difensore 1, costringerà il difensore 2 ad uscire verso X3, con 1 che prenderà il suo posto (il movimento dei 2 difensori sembra appunto una L). Se invece X3 (2°disegno), verrà a trovarsi ad un livello di campo più basso, rispetto al difensore, non sarà necessario l’interscambio di campo tra i 2 difensori, ma basterà che su X3 si porti il difensore sistemato in “punta” 1. 4 9) 3c3 Ripetere l’esercitazione con 3 difensori contro 3 attaccanti. Mancando un attaccante centrale i movimenti di rientro ed interscambio dei 3 difensori saranno più semplici: il 3 dovrà uscire su X3, il 2 dovrà portarsi in diagonale con funzione di copertura, mentre l’1 dovrà stringere verso X3, cercando d’impedire il retropassaggio a favore di X1. 10) 4c3 Come l’esercizio precedente, ma con un attaccante in più sistemato in posizione centrale. L’unica variante sarà costituita dal movimento in diagonale più stretto del difensore 2, rispetto alla situazione precedente, con lo scopo di prendersi cura, attraverso una posizione di anticipo dell’attaccante X4, qualora X3 cerchi di servirlo. 11) 4c4 Esercitazione in cui, le 2 squadre cercheranno di condurre palla, oltre la linea di meta avversaria. Quando i componenti di ciascuna squadra faranno girar palla nella propria metà campo difensiva, l’altra squadra, senza superare la linea di metà campo, dovrà disporsi in diagonale, con lo scopo di garantirsi le necessarie coperture (nel caso riportato in disegno, i difendenti si disporranno su 2 linee difensive). Una volta che i giocatori appartenenti alla squadra X, avranno fatto pervenire palla nella metà campo offensiva, tramite passaggio o conduzione, i componenti dell’altra squadra, potranno cercare di conquistarla. Qualora dovessero riuscire nell’intento, i giocatori della squadra X dovranno nella propria metà campo difensiva, per poi riprendere l’esercitazione. 5 12) 4c5 I difensori e la puntaX1, non potranno mai oltrepassare la linea tratteggiata, ma dovranno organizzare i movimenti, come nell’esercitazione precedente, in base alla posizione della palla. Come la palla verrà portata oltre la linea tratteggiata, potrà essere attaccata per un’eventuale riconquista. 13) 4c6 Come l’esercitazione precedente ma con presenza di 2 attaccanti centrali, che costringeranno i 4 difensori, durante i movimenti di rientro in diagonale, ad effettuare degli adeguamenti difensivi differenti rispetto alla precedente esercitazione. 14) 4c6 : ripetere la stessa esercitazione, togliendo la linea tratteggiata. A questo punto i 4 difensori potranno difendere più alti, anche oltre il livello di campo precedente, costituito, nella esercitazione n°13, dalla linea tratteggiata. Rispetto all’altra esercitazione, la problematica aggiuntiva, sarà determinata, dall’eventuale inserimento centrale dei centrocampisti offensivi X4 ed X5, che giunti ad un certo livello di campo, in cui potranno tirare in porta, costringeranno ad uscire uno dei 2 difensori centrali, con conseguente copertura in diagonale a stringere degli altri (DOPPIA DIAGONALE). 15) 4c6 (variante dell’esercitazione n°14): • Linea difensiva che sale, su retropassaggio: vincolo obbligatorio: sponda di una punta oppure retropassaggio di X6 o X3 • Linea difensiva che sale su ribattuta : lancio di X4 oX5 verso i difensori centrali 2 e 3 e sulla ribattuta di uno dei 2, salita contemporanea della linea difensiva. 6 16) 6c6 Questa esercitazione servirà per cominciare a catalogare al meglio le situazioni di PALLA COPERTA e SCOPERTA, sia sulla ribattuta che sui passaggi all’indietro. Ogni ripetizione comincerà con passaggio di un centrocampista centrale (X1) verso un esterno alto (X2) o una punta (X3); questi ultimi, una volta ricevuta palla, dovranno rigiocarla all’indietro, con salita in avanti dei difendenti e movimento a pressione dei centrocampisti centrali 4 ed 8, sui centrocampisti centrali offendenti (X1 e X4). Tale pressione, determinerà una situazione di PALLA COPERTA, con linea difensiva a 4 molto corta, alta e vicino ai loro centrocampisti centrali. Qualora X4 e X1 supereranno in dribbling, il loro rispettivo avversario oppure nell’effettuazione di passaggi tra i centrocampisti, non ci sia la necessaria pressione sul portatore di palla, si determineranno delle situazioni di PALLA SCOPERTA, con relativi movimenti a staccare dei 4 difensori (in particolare dei 2 sistemati nell’emicampo opposto a quello di presenza della palla). Alternare anche delle ripetizioni, con lancio lungo dei giocatori X1 e X4, sui difensori centrali (5 e 6), che sulla ribattuta determineranno la salita in avanti di tutti i difendenti, con soliti movimenti a pressione sugli eventuali portatori di palla avversari (con solita catalogazione delle situazioni di PALLA SCOPERTA e COPERTA). 17) 8C6 Questa esercitazione servirà per apprendere il giusto modo di SCALARE SULLE FASCE LATERALI. X4 giocherà palla ad X7 che dovrà puntare il difensore 3; sulla sovrapposizione di X2, X7 stringerà verso il centro, per essere preso in consegna dal n°8, mentre il n°3 si occuperà di X2. Le scalate ed i movimenti dei difendenti, dovranno avvenire tutti con il necessario tempismo. Chiaramente , X7 potrà giocar palla a chi vuole, senza che ci l’obbligo di giocarla, in modo vincolante, a favore di X2. 18) 8c8 Questa esercitazione serve per apprendere il MECCANISMO DEI RADDOPPI IN VERTICALE. X4 potrà giocar palla sia a X7 (caso A) sia ad X9 (caso B). Caso A: l’esterno alto n°11, dovrà rientrare per raddoppiare la marcatura su X7, in aiuto all’esterno basso X3. 7 Caso B: il centrocampista centrale n°8 dovrà rientrare per raddoppiare la marcatura su X9, in aiuto al centrale difensivo n°6. 19) Una volta appresi con una certa rigorosità e precisione i MOVIMENTI BASE DELLA DIFESA, per cercare di mettere in fuorigioco gli attaccanti avversari (salite in avanti sia sulle ribattute che sui passaggi all’indietro; rimanere corti nelle posizioni assunte a ridosso dei centrocampisti nelle situazioni di palla COPERTA oppure movimenti a staccare nelle situazioni di palla SCOPERTA), si potrà affrontare un’altra situazione, meno condizionata, a livello di input, da particolari momenti. Nell’applicazione del FUORIIGIOCO DA CONTROPIEDE, appunto, la scelta del momento per salire da parte della difesa, sarà meno condizionata da rigorosi input (nei casi precedenti la ribattuta della palla da parte di un difensore; il passaggio all’indietro di un’attaccante avversario). 6c4: i 4 difensori dovranno partire da un livello di campo, abbastanza alto; sul movimento in penetrazione con palla di X4, essi dovranno “SCAPPARE” all’indietro e quando il centrale difensivo n°6, deciderà di uscire sul portatore di palla , si porterà dietro i compagni della linea difensiva, che dovranno stringere accanto a lui. In questo modo, si cercherà di mettere in fuorigioco almeno uno degli attaccanti avversari. 20) Il momento conclusivo di questa progressione didattica, sarà il 10c10, con squadra avversaria offendente e squadra difendente, schierate con il modulo di gioco, determinato in base alle situazioni contingenti. L’azione dovrà partire dai piedi di uno dei 4 difensori della squadra offendente X, mentre i giocatori della squadra difendente dovranno applicare, in un contesto più globale, PRINCIPICONCETTI- SITUAZIONI… apprese nei contesti analitici precedentemente affrontati. 8