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donne in maschera

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donne in maschera
Aquilino
DONNE IN MASCHERA
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ESTER
Le ripeto che preferisco rimanere in piedi. Le do fastidio se rimango in
piedi? Non voglio sedermi. Sto benissimo in piedi.
E’ come se avessi la carbonella del barbecue nelle scarpe. Mi stenderei
sopra un letto anche se questo fosse un albergo a ore.
Ma non voglio sedermi. Non posso. Darei l’impressione di una donna stanca
e avvilita.
No!
Devono capire che sono risoluta e battagliera. Dignità intransigente.
Fermezza orgogliosa. Forza d’animo. Superiorità morale. Disprezzo. Schifo.
Che porco, quel porco!
No, non ho chiamato lei. Stavo pensando a voce alta. Semplice abitudine
schizoide alla solitudine della vita in due. Non bevo niente, grazie.
Non bevo niente.
No, nemmeno un bicchiere d’acqua.
Sono un cammello, per quanto riguarda l’accumulo di liquidi, frustrazioni,
delusioni, paranoie e bicchieri di vino bianco secco alle nove del mattino
che non ho mai usato per sogliole alla mugnaia o per scaloppine tanto non
ne valeva la pena lui mangiava nei ristoranti a spese dell’azienda e io mi
abbuffavo di formaggi grassi e tiramisù.
Non bevo niente! La smetta di essere tanto gentile con me!
Soltanto un vino bianco secco freddo grazie
CINZIA
Mi avvisi subito, non appena torna l’ingegnere
ESTER
Mi avvisi subito, non appena torna l’ingegnere. Mi mangio il reggiseno
snellente se quella non è...
Poveretta. Dieta da allucinazioni. Si crede anche bella. Tolti il vestito e il
trucco, rimane la lisca. Basta una così per classificare l’albergo. Enrico è
sempre stato fanatico dei postriboli. Un uomo con l’estetica dentro lo scroto.
Ester, non lasciarti andare a divagazioni.
Sei qui per una scenata apocalittica e devi mantenere alto il bollore.
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Ripeti con rabbia: porco porco porco... Autosuggestione. Tu sei indignata e
furiosa. Concentrati. Devi essere dura, spietata e implacabile. Devi farlo
vergognare davanti a tutti. Una scenata da telenovela.
E la disgraziata che si è portata dietro? Nessuna comprensione. Puttana.
Così, in faccia, come uno schiaffo. Puttana. Puttana o prostituta? Puttana. E’
più genuino.
Prima di lasciarmi andare all’amarezza e alla disperazione, voglio sfogare
tutta la rabbia e la paura. Porco!
Così va meglio.
Non dicevo a lei. Imprecavo nel pensiero a voce alta. Ma lei mi spia? Non
ha qualcosa da fare? Cominci a riempirmi il bicchiere. Stia lì. Vengo io.
Non vorrei che si sciupasse la voglia di lavorare
CINZIA
Comincio a seccarmi. Sarà la quinta volta che faccio il numero. Pronto?
Enrico? Finalmente! Sai che è la quinta volta che rifaccio il numero? Dove
sei? Stai masticando qualcosa? Non si capisce niente. Enrico, se mi stai
combinando un brutto scherzo... Disastro? Quale disastro? Non parlare così
in fretta! Non usare quel tono stridulo!
Enrico, non fare l’isterico. Dopotutto, si tratta solo di una donnina di casa.
Come? Non te ne importa niente? Non è di lei che hai paura? Hai paura
della fine? La fine di che cosa? Non si capisce niente accidenti a questi
telefonini status symbol del cacchio! Enrico, ma... stai piangendo? Come?
Scappare? Figurati se scappo perché sta per arrivare sua maestà la consorte.
Io e te siamo soltanto amanti, non complici di una rapina. Enrico... Ma che
cosa è quella confusione intorno a te? Chi sta urlando? Enrico, mi senti?....
Enrico!
Niente.
Che sia tutto un piano per non tornare in albergo?
Per lasciarmi affrontare da sola la deliziosa Ester?
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Enrico
ne sarebbe capace. E’ uno specialista in fuga, dissimulazione,
vigliaccheria e infantilismo. Tutte qualità della virilità ed Enrico è molto
virile.
Che faccia tosta! Prima organizza questa messa in scena che a me è
sembrata fin dall’inizio meschina e poi... ma di quale fine parlava?
Se pensa che tra noi sia finita...
Sì? Sta chiamando me? Dica. Una signora sta aspettando il signore? Sì, sì,
certo... è una nostra cara amica
ESTER
Che idiota. Ha fatto finta di non capire per quale motivo mi trovassi qui.
Che imbecille. Per forza, è maschio e per di più direttore. Non voleva
nemmeno darmi retta. Era talmente agitato... Forse aveva problemi
intestinali. Sì, sembrava proprio che dovesse correre al gabinetto. Strano.
Ero convinta che gli uomini fossero fondamentalmente stitici.
Ah. C’è un’altra donna. E io ho pensato a voce alta come al solito. Da
schizofrenica. Schizofrenica o paranoica? Forse è meglio isterica. O
maniaco-depressiva. Bisogna che mi decida a scegliere una diagnosi. Guarda
guarda, è quella sparviera dell’associazione di accompagnatrici per uomini
soli. Questo albergo deve essere una delle loro dependance. Come sarà la
puttana di Enrico? Bionda, sicuramente bionda. Le bionde lo fanno sentire
molto gangster.
Buongiorno. Mi scusi. Ogni tanto penso a voce alta
CINZIA
Non mi dà nessun fastidio
ESTER
A volte si dicono cose strane e la gente, soprattutto per strada, si gira a
guardarmi
CINZIA
E’ anche quello un modo per farsi notare
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ESTER
Ne conosco altri. Per esempio, uscire con l’orlo della gonna scucito, una
camicetta non stirata o i capelli tutti dritti per una messa in piega casalinga.
Io so come farmi notare.
Mi chiamo Ester
CINZIA
Cinzia
ESTER
Sono cose che capitano alle donne che lavorano come collaboratrici
domestiche in proprio. Un po' di sciatteria, molta distrazione... non nel senso
che si va al cinema o allo spettacolo di varietà... distrazione come mettere la
spesa nel bidone e la spazzatura nel frigorifero... e quando c’è una vera e
propria distrazione, tipo una cena per gli amici del marito, l’effetto
comatoso dura una settimana... qualche allucinazione, ma solo quando la
bottiglia del vino bianco secco è a secco... a volte una liberatoria battuta
depressiva in diretta telefonica a una radio che riapre la ferita con il revival
degli anni sessanta... poi i pianti a singhiozzo squassapetto mentre si stira,
con lo sguardo avvitato allo schermo del televisore e le lacrime che fanno
risparmiare l’appretto...
Cose che capitano alle casalinghe. Lei è una casalinga?
CINZIA
Più in casa di altri che in casa mia
ESTER
E’ sposata?
CINZIA
Diciamo che qualche volta è come se lo fossi
ESTER
Io sono sposata da sette anni, ma da sei è come se non lo fossi
CINZIA
Numero pericoloso, il sette
ESTER
Anche Dio il settimo giorno entrò in crisi e non seppe più che cosa creare
CINZIA
Per forza, aveva inventato la donna
ESTER
Avrà pensato: Meglio che più in là, per adesso, non vada
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CINZIA
Era curioso di vedere che cosa avrebbero combinato l’uomo e la donna
insieme
ESTER
Secondo lei, qual è stata la prima cosa che hanno fatto insieme?
CINZIA
Hanno giocato al dottore
ESTER
Secondo me hanno cucinato
CINZIA
Sono sicura che lei è sposata felicemente
ESTER
Certo. Ho il pavimento in cotto, il frigorifero monumentale e tutte le volte
che me ne viene voglia posso fare la spesa.
CINZIA
A me la spesa piace farla fare agli altri
ESTER
Al supermercato, quando arrivo alla cassa, emetto sospiri così rauchi e
profondi che gli uomini presenti mi spogliano con gli occhi. Forse pensano
che me ne vada in giro con un vibratore in funzione. Invece è soltanto
l’effetto combinato del carrello-ventre con lo spot pubblicitario del
fustacchione del detersivo. Il carrello si riempie si riempie si riempie...
Torno a casa e partorisco insalata latte formaggio assorbenti tonno
dentifricio...
La spesa costa fatica, ma è anche una grande soddisfazione.
L’unica, forse
CINZIA
Chi si accontenta gode
ESTER
Io mi sono sempre accontentata, ma in quanto al resto... Molto bello il suo
vestito
CINZIA
Un regaluccio
ESTER
L’ultimo vestito che ho avuto in regalo è stato quello per la Prima
Comunione. Anche l’abito bianco per il matrimonio l’ho pagato con i miei
soldi
CINZIA
Sta aspettando qualcuno?
ESTER
Mio marito
CINZIA
Magari lo conosco. Io, qui, conosco tutti
ESTER
Anche lei alloggia in questo albergo per uomini d’affari in viaggio da soli?
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CINZIA
Sono qui con il mio fidanzato
ESTER
Magari lo conosco
CINZIA
Sarebbe una coincidenza straordinaria. Il mio fidanzato è sempre in viaggio
per lavoro e ha pochissime occasioni per stabilire rapporti, soprattutto con
donne come lei che, ritengo, si allontanano raramente dalla propria
abitazione
ESTER
Tutti i pomeriggi dei giorni dispari vado in centro per seguire un corso di
cucina orientale e le sere dei giorni pari di solito sono in palestra, se la
depressione non mi costringe a seguire i dibattiti alla televisione.
Inoltre, una volta alla settimana vado in città per camminare fino
all’estenuazione meditando acquisti folli che non faccio mai perché me ne
manca il coraggio.
Una volta sono stata fuori anche di notte, in treno, per quattro andate e
quattro ritorni, immaginando un incontro romantico che non c’è stato perché
oltre a me e al controllore non c’era nessun altro. Il controllore si è fermato a
scambiare due chiacchiere e mi ha confidato di essere gay.
Come ha sentito, ho una vita molto intensa
CINZIA
Quasi eccitante
ESTER
Non conosco il significato di quella parola
CINZIA
Anche suo marito ritarda
ESTER
Tale e quale al suo fidanzato
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