Sicurezza sulle strade provinciali è iniziata la rivoluzione autovelox
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Sicurezza sulle strade provinciali è iniziata la rivoluzione autovelox
12 46 .Valbormida STAMPA .LA GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 AUTOMOBILISTI PREOCCUPATI DA CONTROLLI E MULTE. FRACCHIA: «VOGLIAMO RIDURRE I PERICOLI» Sicurezza sulle strade provinciali è iniziata la rivoluzione autovelox Valbormida blindata dai limiti di velocità, viabilità sotto osservazione MAURO CAMOIRANO CAIRO MONTENOTTE Valbormida blindata dai limiti di velocità, terreno di caccia per le multe? Il dubbio agita gli automobilisti dopo la notizia della riclassificazione di alcuni tratti della viabilità provinciale. Scorrendo la pagina della Polizia di Stato, si legge che il limite di velocità sulle strade extraurbane principali è di 110 km/h (90 in caso di maltempo); sulle strade extraurbane secondarie e locali è 90 km/h e nei centri urbani è di 50 o 70 in alcuni tratti espressamente segnalati. Limiti che in Val Bormida paiono fantascientifici, anzi, a vedere il limite dei 70 km/h perpetuo ad esempio sulla Sp 42 Cengio-San Giuseppe allora verrebbe da pensare che tutti i 10 chilometri circa siano considerati centro urbano, e nello stesso tratto, in località Rossi, il limite, per la vicinanza delle case, scende a 50 km/h, impossibili da tenere, vista la pendenza per chi viaggia verso San Giuseppe, persino con la marcia in folle; così come sfugge ai più il limite dei 50 km/h lungo i quasi 2 km del rettilineo di Millesimo, sul- Amedeo Fracchia la Sp 339. Ma gli esempi si sprecano. Cosa cambia, ora, con la riclassificazione? Che, come spiega il consigliere provinciale con delega alla viabilità, Amedeo Fracchia, «sulle strade di tipo C possono essere installati altri strumenti per ridurre velocità, quali segnaletica, dossi e velobox, ovvero autovelox fissi, che non possono essere invece messi su quelli di tipo F». E quali sono i tratti riclassificati che saranno tenuti sotto stretta osservazione? Fracchia elenca: «Sp 29 fra Maschio e Montemoro, a cavallo dell’abitato di Cadibona, dopo Cadiboba fino a Vispa; Sp 28 bis fra rotatoria Carcare (vil- la Piantelli) e Case Lidora, e dopo case Lidora sino a Montecala; Sp 339 tra il centro urbano di Millesimo e quello di Cengio; Sp334 fra Albisola e prima dello svincolo per Gameragna, fra Giovo Ligure e dopo località “Sprescin”, e in località Maddalena; Sp453 fra confine e località Pogli, e fra Ortovero e Villanova; Sp 6 fra Villanova e Garlenda; Sp 42 in località Rossi; e fra Cengio Genepro e la zona artigianale». E continua: «La premessa è che sono stati i sindaci, i residenti e i comitati a chiederci maggiori controlli e misure atte a ridurre la velocità in tratti notoriamente pericolosi. Su questi tratti specifici si richiederà alla Prefettura il permesso ad installare dei misuratori di velocità». Insomma, automobilisti siete avvisati. Ma è forse significativo che i recenti controlli con autovelox effettuati dai vigili cairesi, su richiesta dell’amministrazione comunale di Cosseria, lungo la Sp 42 e la Sp 28 bis, a località Rossi e Case Lidora, si sono tradotti con un magro bottino di multe, di fronte alla prudenza degli automobilisti, e forse anche al buon senso dei vigili. Dalla Regione Rotatoria di Vispa c’è l’ok al progetto 1 Nuovo passo avanti verso la realizzazione della nuova rotatoria sulla provinciale 29 all’altezza di Vispa. «Nella giornata di martedì la Regione ci ha confermato l’ok al progetto della nuova opera, così come la disponibilità del finanziamento - spiega il sindaco di Carcare, Franco Bologna -. Siamo quindi pronti a dare il via all’iter realizzativo, a partire dal bando per i lavori, del quale si occuperà la Provincia. Salvo intoppi, speriamo perciò di dare il via ai lavori per la rotatoria già in estate». I lavori prevedono una spesa di 300 mila euro. [L.MA.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI CAIRO M. DIVENTERANNO ORTI URBANI DOVE PRODURRE FRUTTA E VERDURA A «CHILOMETRO ZERO» Il Comune mette all’asta 12 terreni Il Comune di Cairo ci riprova. All’asta la locazione di dodici appezzamenti sui quali realizzare altrettanti orti urbani. Una pratica che sta tornando in auge in molti Comuni, vuoi per necessità, vista la crisi che spinge ad autoprodursi frutta e verdura a chilometro zero; sia per un diverso approccio al concetto di cibi genuini e consapevolezza, che fa dell’orto un hobby salutare e di moda. Non mancano esempi, poi, di proprietari che, non potendo più badare al proprio appezzamento, per motivi di età o di tempo, piuttosto che abbandonarlo lo affidano a terzi, spesso extracomunitari, che lo curano versando al proprietario parte dei prodotti. E la richiesta, in teoria, sale, come aveva spiegato lo stesso vice sindaco Stefano Valsetti lo scorso anno: «L’idea nasce su richiesta dei cittadini, visto che molti cairesi hanno terreni propri, ma c’è anche chi, pur vivendo in appartamento, è animato dalla volontà di coltivare in proprio l’orto e i prodotti da mettere in tavola. Inoltre, un orto curato e colorato è ovviamente anche esteticamente più bello e gradevole da un punto di vista estetico e paesaggistico rispetto ad un terreno incolto e quindi il beneficio si allarga anche a tutta l’area circostante». Lo DOPO L’ULTIMA ABBONDANTE NEVICATA Stefano Valsetti scorso anno, però, la teoria non si era concretizzata in pratica, visto che l’asta era andata totalmente deserta e non si era assegnato nemmeno un appezzamento. Ed ora, quindi, il Comune ci riprova. L’assegnazione riguarderà 11 lotti di terreno coltivabile in località Madonna delle Grazie: da 169 mq a 300 mq, per circa 2.300 metri quadrati complessivi, da locare per un periodo di sei anni con canone annuo compreso tra i 135 ed i 240 euro, per un introito minimo totale, stimato dal Comune in 1900 euro annui. C’è poi un 12° lotto nella zona adiacente al ponte degli Aneti, di 150 metri quadrati, per il quale si chiede un affitto di 65 euro. Saranno prese in considerazione solo offerte in aumento, e il bando scadrà il prossimo 8 aprile. [M.CA.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI TENNIS CLUB DI CARCARE Calizzano vuol riaprire Ripristinato il “pallone” la pista da sci di fondo danneggiato dal vento Grazie alla neve caduta abbondante in Alta Valle, Calizzano punta a riaprire la sua pista da sci di fondo. La conferma arriva dal sindaco Pierangelo Olivieri, che spera così, nel weekend, di aprire il paese a tutti gli appassionati degli sport invernali. «Anche se con un po’ di ritardo, ci piacerebbe poter offrire a tutti una «mini» stagione bianca - ha detto il sindaco -, considerate le possibilità offerte dal nostro territorio. Per questo, complici anche le temperature basse registrate negli ultimi giorni, cercheremo di aprire per sabato almeno l’anello per lo sci di fondo dedicato ai bambini, quello più corto, della lunghezza di un chilometro. Valuteremo poi, in base alle condizioni meteo, se si riuscirà ad avere disponibile anche qualche altro tratto». Sicuramente, però, sabato a Calizzano, grazie all’iniziativa della Pro Loco e dell’Associazione Natura e Sport, si tornerà a ciaspolare. «La camminata in notturna nei nostri splendidi boschi, veramente suggestivi sotto la neve, partirà alle 18,30» conferma il sindaco. Per tutti gli interessati, il ritrovo per le iscrizioni è fissato alle 18 al centro «Le Ciminiere». [L.MA] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI E’ stata risistemata a Carcare la tensostruttura del tennis club: lo hanno annunciato attraverso la loro pagina Facebook i responsabili dell’impianto. «Siamo riusciti a riparare e a gonfiare la struttura pressostatica, così riattivando l'attività del tennis - spiegano -. Il torneo Kinder, la scuola tennis e i soci possono ritornare a competere, divertirsi e lavorare». La struttura gonfiabile che protegge i campi del tennis carcarese era crollata sotto il peso della nevicata di sabato, al pari di una delle coperture del parcheggio del supermercato Lidl. Intanto, il gruppo di opposizione consi- liare «Carcare Bene Comune» si è detto pronto a presentare un’interrogazione relativa allo sgombero della neve in paese. «Lo sgombero della neve a Carcare dopo la nevicata di sabato è stato a dir poco disastroso - attaccano dalla minoranza -. E' evidente che qualcosa non ha funzionato, e che la responsabilità di ciò che è successo è dell'amministrazione, che ha il compito di organizzare il servizio. Sono molte le lamentele che abbiamo raccolto per uno sgombero che, sembra, sia stato tardivo. Esamineremo il capitolato d'appalto e prepareremo un'interrogazione». [L.MA] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI