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Carlo Cola Gino Balena Boris Borioni Paolo Degli Angeli Andrea

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Carlo Cola Gino Balena Boris Borioni Paolo Degli Angeli Andrea
MALATESTA NOVELLO
SIGNORE DI CESENA
Patrocinio del Comune di Cesena
Assessorato alla Cultura
A R T I S T I P E R
MALATESTA NOVELLO
SIGNORE DI CESENA
Ve n e r d ì 2 0 D i c e m b r e 2 0 1 3 O r e 1 8 . 3 0
Biblioteca Malatestiana
Nuova Malatestiana - Piazza Bufalini - Cesena
Paolo Degli Angeli
dell’intera comunità.
Si può dire dunque che l'arte unisce pur nelle
La mostra ideata dall'amico Massimo Rovereti in consapevoli e rilevate differenze dei linguaggi
occasione dell’inaugurazione dei nuovi spazi a e delle poetiche. La forza di questa collettiva sta
servizio della sezione contemporanea della Nuova nella sua natura, se non altro, per il tentativo di
Biblioteca Malatestiana di Cesena, e in essa allestita, contrastare quell'individualismo dilagante che ha
presenta una selezione di artisti molto diversi fra prodotto tanti guasti negli ultimi decenni. Cominciare
loro sia per formazione e provenienza, sia per a pensare che sia veramente possibile invertire la
poetiche e stili adottati. Gli artisti sono stati rotta cercando il confronto fra punti di vista diversi
semplicemente invitati a produrre un’opera che non per azzerare le peculiarità, ma per rafforzare la
avesse come riferimento “Malatesta Novello Signore visione, sembra essere un orientamento valido e
di Cesena”. Il pensiero di sondare il terreno concreto nella speranza che la mostra sia di auspicio
riguardante la conoscenza del nostro Mecenate per la fine di questa notte scura senza bagliori.
attraverso il portato di artisti, anziché un’indagine
storica, è stato talmente forte da farci abbandonare Arte come tentativo di vincere la morte? Ma l'arte
ogni timore riguardo le diverse problematiche e è morta? Arte come il prodotto più alto del fare
insidie che una mostra a tema pone. Puntare i riflettori umano? O l'arte è un fare che nasce da dentro senza
su un obiettivo comune potenzia la visione l'apporto di raziocinio? È un prodotto dell’uomo
dell'oggetto e svela aspetti nuovi sia sull'oggetto che si concretizza facendo o è un progetto che
pianifica e struttura? È una ricerca che indaga settori,
illuminato sia sulla fonte luminosa.
Lontana da noi è stata l'idea di rappresentare in problematiche e idee del contemporaneo? L’arte ha
qualche modo l’arte cesenate o qualche tendenza divorziato dalla bellezza, è ancora sinonimo di bello,
artistica contemporanea, certi anche dell'impossibilità di armonioso? Questo fa sì che la separi dalla vita
di costruire catalogazioni tassonomiche esaurienti. quotidiana? Ma l'arte serve? L’arte produce reddito?
Per noi sarebbe sufficiente se le opere degli artisti (recentemente è stato detto che “con la cultura non
presenti producessero qualche domanda in chi si mangia”). C'è una risposta? Che taglio si deve
guarda, e magari delle piccole verità sulle quali dare? Estetico, sociologico, ambientalista,
riflettere. Gli artisti come “sentinelle” dei nostri psicologico, psicanalitico, ecologista, di genere...?
giorni, meno distratti delle altre persone, L'arte oggi è al servizio di chi o di che cosa? L’arte
percepiscono in anticipo mutamenti socio-culturali, è per l'arte? E il mercato che ruolo ha? Influisce
disagi o crepe che anticipano futuri cataclismi, ma sulla produzione artistica? I collezionisti orientano
anche possibili vie d’uscita, varchi dai quali le scelte degli artisti? Il centro dell’arte che da Parigi,
dopo la seconda guerra mondiale è passato a New
rintracciare sicure coordinate.
Si è cercato di rendere omaggio e orientare lo sguardo York si sta spostando nuovamente? Negli ultimi
su Novello, sia per il “prestigiosissimo” lascito anni qual è il progetto curatoriale della Biennale di
materiale che ha fatto alla città, nonché, e soprattutto, Venezia che ha convinto di più? “Fare Mondi” di
per la “prassi gestionale” che da lui ha preso le Daniel Birnbaum, “ILLUMInazioni” di Bice Curiger
mosse e mediante la quale nei secoli i “cittadini” di o “Il Palazzo Enciclopedico” di Massimiliano Gioni?
Cesena hanno gelosamente preservato, da metà del Si potrebbe continuare a lungo ad interrogarsi e
‘400, la straordinaria Biblioteca del Nuti con i suoi magari le risposte date, a seconda dell’orientamento
preziosissimi codici miniati. I “custodi”, laici e culturale e/o delle varie sensibilità in campo e/o
religiosi, che si sono succeduti hanno dovuto in dell’area geografica in cui vengono concepite,
qualche modo confrontarsi con tale feconda pratica, andrebbero in direzioni opposte o perlomeno in
dando vita ad una gestione virtuosa che si è protratta direzioni fortemente diversificate. Si pensi, per fare
fino ai nostri giorni. La Malatestiana (e le nuove un esempio che ci interessa da vicino, come in
strutture annesse), simbolo inesauribile di valori, numerose nazioni orientali viene interpretato il
avamposto della memoria, luogo in cui le antiche concetto di conservazione di un antico bene culturale.
generazioni trasmettono le proprie conoscenze alle La nostra Biblioteca è unica e preziosissima perché
nuove generazioni, rinnova oggi, in controtendenza contenitore e contenuto risalgono alla metà del '400
con i disorientanti feticci del nostro contempo- e questo per noi occidentali è un incredibile valore.
raneo, la sua naturale vocazione di faro culturale La forma è materia modellata. È la materia che
Novello Malatesta Signore di Cesena
Andrea Artusi
permette alla forma di essere, di esistere
concretamente. In oriente quello che conta non è la
materia ma la forma in quanto portatrice di quell'idea
iniziale che l'ha generata. La materia si può sostituire
senza problemi, basta rispettare l'incipit iniziale.
Che cosa succederebbe se tale consuetudine
diventasse pratica corrente anche qui? Non è uno
scenario così astruso se si considera l’enorme
espansione in campo artistico dei paesi asiatici
dell’ultimo decennio (ricordiamo il cinese Ai Weiwei
e i suoi “100 milioni di semi di girasole” della Tate
Modern o lo straordinario Zhang Xiaogang o l’ormai
onnipresente Takashi Murakami, solo per citarne
alcuni). Questo non significa certo che la nostra
Biblioteca, in un futuro più o meno vicino, potrà
essere smontata e rimontata senza che nessuno batta
ciglio.
quello di costruire dei meccanismi virtuosi attraverso
il “progetto condiviso” e concepire un’idea di arte
che parta da un pensiero costruttivo e arrivi a
soluzioni comuni. Dare risposte ad una inevitabile
società plurale ci sembra l’obiettivo primario.
Occorrono delle prassi di comportamento che
abbianoriferimenti diretti in azioni positive di
trasformazione della società nella quale l’arte,
metafora di un vivere civile e sano, metta al centro
del fare il bene collettivo.
Semplici utopiche parole già dette, troppo poco
attuate, ci sembrano di straordinaria attualità. Serve
un’arte per tutti, dove l’apertura alla totalità delle
classi sociali non è sinonimo (come molti addetti ai
lavori con fantomatiche capacità sensoriali
sostengono) di deterioramento, di annacquamento,
di svilimento, di un calo di valore, ma è esempio di
una ritrovata collettività capace di ascoltare, capire
Molte risposte sono già scritte e con un po’ di e produrre beni coralmente fruibili.
“memoria” (o di “fortuna”) si potrebbero rintracciare Un’arte che si impara, che si insegna. Un’arte con
nei volumi contenuti in una “buona” biblioteca. solide basi teoriche, non astratti e fumosi enunciati
Sicuramente non si vuole indicare la via verso un accessibili agli “eletti”. Si pensi alla tradizione delle
“camaleontico citazionismo critico” recuperando di botteghe dei grandi artisti (Giotto, Verrocchio,
volta in volta la formuletta giusta, ma neppure Raffaello…), ma anche a quelle artigiane
impiegare preziose energie per riscoprire (inestimabile valore del nostro territorio ormai
continuamente l’importanza “dell’acqua calda”. disperso per insensate politiche) dove gli allievi
L’idea di adattarsi sempre all’equipaggiamento di apprendevano le tecniche e imparavano il “mestiere”
cui si dispone è certamente valida e ben accetta in che trovava poi riscontri diretti in magnifiche opere.
un mondo ormai liquido e scivoloso, a patto che Si pensi ai trattatisti che attraverso i loro volumi
l’obiettivo verso cui si tende sia ben delineato anche trasmettevano il sapere: Francesco di Giorgio
se i mezzi a disposizione sono scarsi e poco Martini, Piero della Francesca, Vignola, Palladio,
funzionali. La ricerca di un progetto di base che Vasari... Andrea Pozzo, gesuita, genio della
possa cambiare per migliorare non va abbandonata prospettiva, pittore, grande trattatista, si autoritrae
come molti vorrebbero. Il procedimento di costruire per indicare la sua illusionistica cupola dipinta e la
strada facendo, senza un piano iniziale, funziona “Gloria di Sant’Ignazio”, nell’omonima chiesa
solo se inserito all’interno di un sistema che sia in romana. Un raggio di luce divina scaturisce da Cristo
grado di contenere i materiali rintracciati. Il metodo per colpire uno specchio. Lo specchio è lo specchio
che presuppone tentativi diversi per avvicinarsi della conoscenza che si apprende attraverso lo studio,
all’obiettivo ha validità se si è in grado di gestire la la ricerca e l’esperienza del fare. Questa è la nostra
massa dei dati emersi.
idea di arte, un’arte che si impara e che si insegna.
Il Bauhas propone un progetto di vita. Giulio Carlo
Argan già a metà del secolo scorso decretava la Questa è la prassi che ci interessa, che ci stimola,
“morte dell’arte”. Di quell’arte fatta per pochi, che che ci dà forza e coraggio, che produce un’arte
pochi possono sentire, percepire, vedere, assaporare, attuale che ritrova nel tessuto civile il giusto impegno,
in definitiva conoscere. Misteriche capacità sensoriali la propria consapevolezza di essere, di incidere nel
sono alla base di un sentire che permette di “vedere”. presente come quella del Signore di Cesena, che
In un recente passato esoterici movimenti artistici, più di cinquecento anni fa aveva messo in pratica,
viziati da umori malsani e da strabordanti aprendo le porte della sua biblioteca per migliorare
personalismi, hanno offerto amarissimi calici. le conoscenze individuali e conseguentemente
No, non è questo il metodo che cerchiamo e che collettive, allargando la fruizione del sapere.
oggi può fornire riscontri accettabili. Il tentativo è
Cesena, Novembre 2013
“ I l s o g n o d e l P r i n c i p e” - h 6 0 x 1 3 0 x 1 3 0 - Te c n i c a m i s t a
Andrea Artusi - Nato a Cesena nel 1957 - Vive e lavora a Cesena
E - m a i l : a n d r e a _ a r t u s i @ f a s t w e b n e t . i t - w w w. a n d r e a r t u s i . i n f o
Gino Balena
Boris Borioni
Carlo Cola
“A t l a n t e ” - 2 0 0 x 1 8 0 - C a r t o n e d a i m b a l l a g g i o , l i b r i e t e m p e r a
“Omsairam sinopia” - 185x200 - Olio su tela di lino
“ B o l o g n a l i b r e r i a” - 1 6 0 x 2 0 0 - O l i o s u t e l a
Gino Balena - Nato a Cherso (PL) nel 1943 - Vive e lavora a Cesena
Boris Borioni - Nato a Urbino nel 1947 - Vive e lavora a Urbino
Carlo Cola - Nato a Cesena nel 1957 - Vive e lavora a Cesena e a Forlimpopoli
E - m a i l : b o r i s . b o r i o n i @ a l i c e . i t
E-mail: [email protected] - www.carlocola.it
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