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dom 1 gennaio 2012 La bella Addormentata Balletto di Sofia L’Avaro SINOSSI di Molière Sinossi Prologo Alla corte del re Floristano viene indetta una magnifica festa per il battesimo della tanto attesa principessa Aurora: vengono invitati i cavalieri, le dame e tutte le fate buone del regno, che portano con sé un dono per la principessa. Solo una fata manca all’appello: Carabosse. Ed eccola arrivare, proprio nel momento in cui le altre fate porgono i loro doni di bellezza, grazia, generosità, canto e temperamento: incollerita, impreca contro il re che aveva dimenticato di invitarla e lancia una maledizione sulla piccola: un giorno la principessa morirà pungendosi un dito. La fata dei Lillà però, non avendo ancora consegnato il suo dono, può modificare la maledizione: sebbene Aurora si pungerà, non morirà, ma sprofonderà in un sonno lunghissimo dal quale verrà risvegliata solo grazie al bacio di un giovane principe. Carabosse e il suo entourage preparano l’ago avvelenato e lo nascondono in un bouquet di fiori per la principessa. Balletto di Sofia (Sofia Ballet) la BELLA ADDORMENTATA musica Pyotr Ilyich Tchaikovsky Atto I Al giardino del castello si festeggia il diciottesimo anno di età della principessa. Le celebrazioni hanno inizio e Aurora viene corteggiata da quattro pretendenti che arrivano dai quattro continenti onorandola con doni di rose. Ecco il famoso Adagio della Rosa, l’idillio prima del misfatto: durante i festeggiamenti, infatti, la principessa stringe i fiori di Carabosse, si punge e sviene. Fortunatamente la fata dei Lillà torna in aiuto per mantenere la propria promessa e trasformare, con il suo dono, la morte in sonno. Assieme ad Aurora si addormentano anche gli invitati e il castello viene avvolto dai rovi e circondato dalla vegetazione. La principessa viene portata nel palazzo dove lei e la corte dormiranno fino all’arrivo del principe. coreografia Mariana Zaharieva adattamento da Marius Petipa regia Mariana Zaharieva scene e costumi Ivan Savov solisti e corpo di balletto del Balletto di Sofia Aurora Vessela VASILEVA Principe Dèsirè TRIFON MITEV Fata dei Lillà MARTA PETKOVA Fata Carabosse YORDAN KRASTEV Re NIKOLAY DOBREV Regina GALINA GESHEVA Uccello Azzurro TODOR ANGELOV Principessa Florina VESA TONOVA L to e fo Atto II Cent’anni dopo, in una radura nei pressi del castello ancora avvolto dai rovi, si trova una compagnia di nobili in battuta di caccia. Tra questi vi è anche il principe Florimundo che là nella foresta ha una visione: è Aurora, la più bella ragazza che abbia mai potuto immaginare. Dopo che il principe in un attimo se ne innamora perdutamente, i due danzano insieme felici. Ma la visione scompare e Florimundo implora la Fata dei Lillà di portarlo dalla vera Aurora. Egli scopre così il castello ricoperto dalla vegetazione, ma prima deve battersi con la maga Carabosse, che in tutti i modi gli impedirà di entrare. Una volta nel castello, Florimundo trova finalmente Aurora e la bacia, spezzando così l’incantesimo; la corte si risveglia e le danze ricominciano, il re e la regina danno la propria benedizione per il matrimonio e il principe potrà ora sposare la principessa Aurora. pe lo s del olo ttac iM od son pa car io S iz aur Atto III Il giorno del matrimonio sta arrivando: nel palazzo si spolvera via la polvere degli anni, si cuce l’abito da sposa per Aurora e tutto dev’essere perfetto. Al Castello arriva il giorno della gran festa e tra gli invitati vi sono le fate che tornano assieme ai personaggi delle favole, tra i quali l’Uccello Turchino, la Principessa Fiorina e il Gatto con gli Stivali. I due promessi sposi danzano in un celebre Passo a Due e con loro anche tutti gli invitati. Florimundo e la principessa Aurora divengono finalmente sposi e ricevono la benedizione della Fata dei Lillà. 3 LA BELLA ADDORMENTATA È risaputo che La bella addormentata nel bosco - una delle fiabe più conosciute e amate - è la storia della principessa punta da un fuso e destinata a dormire cento anni prima di essere risvegliata da un bel principe. Ma nell’omonimo balletto del 1890 la celebre favola di Charles Perrault è soprattutto un pretesto per l’apoteosi della danza classica. Senza questo straordinario monumento autocelebrativo, la storia del balletto in Russia e nel mondo avrebbe seguito un altro corso né ci sarebbe stato, a fine Ottocento, un altro spettacolo in grado di riassumere in soli tre atti e un prologo tutta la tecnica e la composizione che la danse d’école aveva raggiunto in tre secoli di storia. Ecco perché re, regine, principesse, fate buone e cattive che animano questo sontuoso ballet-féerie non sono propriamente personaggi teatrali che raccontano una storia, bensì interpreti di disegni coreografici. Passi, movimenti, figure di cristallina purezza formale e di esaltante e mai gratuito virtuosismo tecnico concorrono a restituire, sulla cerimoniosa musica di Cajkovskij, anche l’intreccio della fiaba e i suoi simboli, ma la danza in se stessa è qui ben più loquace e importante. La storia del balletto ha inizio il 13 maggio 1888 quando il direttore dei Teatri Imperiali Ivan Vsevolozhsky indirizzò una lettera a Cajkovskij, informandolo della sua intenzione di allestire un nuovo balletto su temi della fiaba di Charles Perrault e proponendogli di scriverne il testo musicale. Persona di grande erudizione, già autore di diversi libretti per altrettanti balletti e fine scenografo, Vsevolozhsky era anche un cultore dell’epoca di Ludovico XIV e questa sua passione lo indusse a concepire lo scenario nello stile dei balletti di corte del XVII secolo. La coreografia del balletto che, nelle sue intenzioni sarebbe dovuto diventare il biglietto da visita e il fiore all’occhiello dei Teatri Imperiali, venne affidata a Marius Petipa, che divenne anche coautore del libretto. La prova generale si tenne alla presenza dello zar Alessandro III. La prima si tenne il 3 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, sotto la direzione orchestrale di Riccardo Drigo e con la partecipazione di Carlotta Brianza nel ruolo di Aurora e di Pavel Gerdt in quello del principe. Al di fuori della Russia, il balletto venne rappresentato per la prima volta nel 1896 alla Scala di Milano, mentre solo nel 1899 verrà allestito anche al Bolshoi di Mosca. A danzare sul palcoscenico questa sera saranno i ballerini del Balletto di Sofia, formazione alla soglia del suo ottavo decennio. Il primo spettacolo di balletto professionale bulgaro, Copelia di Atanas Petrov, fu presentato il 22 febbraio 1928. Da allora la Compagnia, associata all’Opera nazionale sin dalla sua creazione, cominciò la sua splendida carriera. Negli anni il Balletto di Sofia crebbe a livelli artistici memorabili, riconosciuti con entusiasmanti recensioni e opinioni dalla critica mondiale. 5 biografie Balletto di Sofia Il Balletto di Sofia è la prima compagnia privata bulgara di balletto classico creata principalmente per tournée all’estero. Il corpo di ballo è stato costituito dalla selezione per lo più di compagnie di balletto bulgaro ed europee. Costumi e scenografie sono quelle dei teatri bulgari o sono stati appositamente creati per diversi progetti. La storia del balletto bulgaro sintetizza nelle sue ricerche la scuola classica russa e la libera ed espressiva danza tedesca. Le due tendenze di conservazione e sviluppo del repertorio classico e la creazione di nuove opere contemporanee sono rimaste fino ad oggi. Il Balletto di Sofia è stato ospite in decine di paesi in tutto il mondo ed è stato riconosciuto sia dal pubblico sia dalla critica come uno dei complessi più prestigiosi depositari della grande tradizione classica. I solisti della compagnia provengono dal Balletto dell’Opera di Stato di Rousse, dal Balletto dell’Opera Nazionale di Bucarest, dal Balletto dell’Opera Nazionale Norvegese. Sono stati allievi della Scuola Nazionale di Danza di Sofia, dell’Accademia del Balletto di Mosca, dell’Accademia Statale Coreografica Vaganova di San Pietroburgo, del Liceul de Coregrafie “Floria Capsali” di Bucarest, e molti altri. I SOLISTI Vessela Emilova Vassileva Dopo gli studi con il professor Veselin Stoyanov e il maestro Chavdar Hristov, passa alla Scuola Nazionale di Danza Arte di Sofia con Fanny Cherneva e Kalina Bogoeva. Frequenta i seminari presso l’Accademia di Balletto di Kalina Bogoeva e l’International Ballet Academy di Varna. Dal 2003 è ballerina dell’Opera & Società Filarmonica di Rousse; mentre dal 2002 al 2004 ha ballato con il “Balletto Classico di Parigi” di Jeannette Jacquet, in tour in tutta Europa. Nel suo repertorio Il lago dei cigni - Odette / Odile; La bella addormentata - Aurora; Lo Schiaccianoci - Masha; Giselle - Giselle; Apollo Musaget - Polimnia; tra le produzioni Moderne: The Flower Street - con la coreografa Mariana Krancheva e L’isola di libertà - con il coreografo Yassen Stoyanov. Trifon Mitev Studente di Rumen Rashev, è oggi uno dei solisti più importanti del Balletto Nazionale di Sofia. Si è diplomato presso la Scuola Coreografica di Stato di Sofia (ora Scuola Nazionale di Danza Arte) e con il Balletto di Sofia si è esibito in modo straordinario nel ruolo di Siegfried ne Il lago dei cigni, il principe in Cenerentola, Albert in Giselle, Romeo in Romeo e Giulietta, Yorgos in Zorba il greco etc. Primo solista anche nel Balletto Arabesk, ha preso parte a spettacoli come Carmina Burana, Love dialogues, etc. Ha partecipato con successo a numerosi concorsi internazionali di danza e nel 2006 è stato insignito del Premio “Crystal Lira” per il Ballet Arts per il suo ruolo nel balletto The modest woman e per la parte di Albert nel balletto Giselle di Adolph Adam sul palcoscenico dell’Opera di Sofia. ABBONAMENTO - 3 spettacoli: 39,00 euro* - 4 spettacoli: 50,00 euro La promozione consente di creare un abbonamento “su misura” scegliendo tra moltissimi spettacoli ad un prezzo esclusivo. I pacchetti prevedono 1 spettacolo a scelta per ciascuna stagione (per il carnet a 3 spettacoli è possibile scegliere tra gli appuntamenti delle prime tre rassegne*): -Danza* -Prosa* -Riflessioni Contemporanee* -Luoghi del Contemporaneo Danza o Prosa Con l’acquisto di un abbonamento, in omaggio la Card Teatro che permette di accedere a uno degli spettacoli “fuori abbonamento” (in data: 1/01; 4/02; 10 e 11/03) a soli 10,00 euro. La Card consentirà anche in futuro di usufruire di particolari sconti e promozioni sull’acquisto dei biglietti dal sito internet www.tcvi.it * L’offerta è valida fino ad esaurimento dei posti disponibili e fino al 14 gennaio 2012 Soci Fondatori ww w.t cv i.it