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La Stampa | 17 marzo 2013

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La Stampa | 17 marzo 2013
Cronache .21
.
DUE GIORNI DI MALTEMPO, POI CAMBIO DI TEMPERATURE
Costruire
cose buone
Il colpo di coda
dell’inverno:
ultime nevicate
AGNESE
MORO
I giovani
di “Chirone”
credono
nell’impegno
Alto Adige, scialpinista ucciso da una valanga
MAURIZIO DI GIANGIACOMO
BOLZANO
Per le giornate di oggi e domani è atteso il più classico
dei colpi di coda dell’inverno, che ieri, in Alto Adige, si
è fatto annunciare da una
valanga mortale.
Quella che è costata la
vita al 37enne sci-alpinista
bolzanino Giulio Longatti,
travolto assieme a due
compagni d’escursione da
un lastrone staccatosi poco
fratello della vittima che, secondo le prime indiscrezioni,
aveva preferito non affrontare l’escursione proprio per il
pericolo valanghe. Un distacco analogo, in effetti, si è verificato nel pomeriggio di ieri
anche sui monti che sovrastano Teglio, in Valtellina, ma in
quel caso i sei sci-alpinisti
travolti dal fronte nevoso so-
no stati recuperati e portati a
valle. Se il freddo di questi
giorni - ieri record alla Capanna Margherita, in Valle
d’Aosta, con un -30 non proprio abituale, nel mese di
marzo - aveva contribuito a
rendere il manto più solido
dopo le precipitazioni dei
giorno scorsi, il vento ha provocato accumuli nevosi che
Mancano pochi giorni alla primavera, ma è in arrivo il freddo
hanno accresciuto il rischio
di distacchi dal grado 2 (moderato) al grado 3 (marcato).
E da oggi - per almeno 48
ore - il Nord sarà interessato
da una nuova ondata di maltempo, portato in Europa dal
ciclone atlantico Afrodite.
Sono previste nevicate diffuse, di una discreta portata e
anche a quote di pianura sul
Domani scuole chiuse
a Genova nella zona
di Marassi, colpita
dall’alluvione nel 2011
prima di mezzogiorno dalla parete ovest del Gran
Zebrù, a 3.200 metri di
quota, nel gruppo dell’Ortles-Cevedale. Un altro degli sci-alpinisti impegnati
assieme a Longatti, Vittorio Ricco (28 anni), è ricoverato in gravi condizioni
all’ospedale di Bolzano,
mentre il terzo è riuscito a
sottrarsi al volo del lastrone - che si è schiantato 500
metri più in basso - ed è
uscito praticamente illeso
dal terribile incidente.
Al rifugio Città di Milano,
a quota 2.581, era rimasto il
FIRENZE, LA MANIFESTAZIONE DI «LIBERA»
In 150 mila per ricordare le 900 vittime delle mafie
1 Il silenzio, come deciso, ha segnato il corteo dei
150mila che ieri a Firenze ha sfilato aprendo la manifestazione di Libera, l’associazione di don Ciotti, contro le mafie. Un corteo colorato dai fiori di carta degli
studenti di tutta l’Italia ha camminato fino allo stadio; in testa, i familiari delle 900 vittime delle mafie,
seguiti da una lunga bandiera della pace e dai gonfaloni di decine di Comuni e Province di tutta Italia.
Piemonte centro-meridionale e sui settori settentrionali
della Liguria. La protezione
civile della Regione Liguria,
in base alle previsioni meteo
e idrologiche del centro meteo Arpal ha emanato lo stato
di allerta 1 sulla parte costiera savonese e genovese e sullo spezzino e lo stato di allerta 1 per neve sull’entroterra
Savonese e Genovese. Entrambi gli stati di allerta saranno in vigore dalle ore 18 di
oggi alle ore 18 di domani. A
Genova, secondo un’ordinanza comunale diramata a seguito dell’alluvione del novembre 2011, domani rimarranno chiuse le scuole della
zona bassa di Marassi, limitrofa al torrente Bisagno e
nel bacino del rio Fereggiano.
Neve attesa anche dai 300500 metri di altitudine sul resto del Piemonte, in Valle
d’Aosta e in Lombardia.
Da questa sera, inoltre, la
perturbazione riguarderà
anche le Alpi orientali, con
10-15 centimetri di neve sotto i 500 metri e 40-60 centimetri sopra gli 800-1000
metri, soprattutto nella
giornata di domani, ma con il
limite delle nevicate in aumento e i fenomeni in attenuazione dalla serata. Poi
tutti con il naso all’insù, in
attesa della primavera.
Preso
Miguel
Angel
Torres,
conosciuto
anche
come
«Mikey»
appena
arrestato
dai
carabinieri
il caso
FRANCO GIUBILEI
BOLOGNA
I
l sito internet della polizia di Reading, in Pennsylvania, riporta ancora la sua foto segnaletica, i suoi
dati essenziali – peso, altezza, caratteristiche fisiche - e il delitto per cui
era stato inserito nella lista dei quindici uomini più ricercati d’America,
con 25mila dollari di taglia sulle
spalle: Miguel Angel Torres, anche
conosciuto come «Mikey», secondo
le accuse ha brutalmente ucciso sua
moglie in un parcheggio il 12 settembre del 2005.
Con quest’ultima avrebbe anche vissuto nel nostro Paese, dove nel frattempo aveva mutato identità ed età:
René Rondon, dominicano, 38 anni
contro i 42 effettivi, ottima conoscenza di italiano, spagnolo e inglese, così
si era presentato alla coppia bolognese quello che in realtà sarebbe un
newyorkese di origini ispaniche.
La finzione è stata svelata l’altro
giorno dagli ispettori del Diplomatic
Security Service del consolato americano di Milano che, dopo aver scoperto che il latitante poteva essersi nascosto a Bologna sotto falso nome,
hanno allertato i carabinieri. Intorno
a mezzogiorno la villa sui colli è stata
circondata dalle forze dell’ordine, due
militari travestiti da postini hanno
suonato alla porta e si sono ritrovati
davanti il ricercato, che al momento
del loro arrivo stava guardando la tv.
«WANTED»
Sulle sue spalle c’è una taglia
di 25 mila dollari: è nella lista
delle 15 persone più pericolose
Due giorni fa l’uomo è stato arrestato dai carabinieri a Bologna, nella villetta sui colli dove aveva trovato lavoro come domestico, in via
Alamandini, e dove viveva con la facoltosa coppia di anziani che assisteva. La reazione dei due pensionati, un medico di 89 anni e la moglie, è
stata di assoluta incredulità: lo hanno descritto come «una persona
squisita e di estrema fiducia», così
fidato che spesso lo lasciavano a seguire i nipotini. Non solo, se l’erano
portato con loro persino in vacanza,
a Rimini e a Courmayeur.
Invece, sempre che l’accusa trovi
riscontro in una sentenza di colpevolezza, da un anno a questa parte
si sarebbero tenuti in casa un omi-
LA CATTURA
Uccise la moglie
negli Stati Uniti
Viveva a Bologna
cida che non ha esitato a sparare alla
moglie poche settimane dopo la richiesta di divorzio.
Un violento, qualcuno capace di
picchiare la sua donna e poi, una volta
lasciato, di ammazzarla con due colpi
di pistola, alla schiena e alla testa:
l’aveva aspettata nell’auto di lei, in agguato sul sedile posteriore dell’auto
parcheggiata fuori dalla banca dove
lavorava, e aveva fatto fuoco.
Da quel giorno è riuscito a far perdere le tracce, prima andando a vivere nella Repubblica Dominicana, dove ha detto di avere una compagna e
un bambino di due anni. Ma dal passato tumultuoso del fuggitivo affiora
anche il matrimonio con una donna
italiana di 75 anni che ha sposato in
Centroamerica, per poi separarsene.
La coppia di anziani che assisteva:
«Squisito e di estrema fiducia»
La sua difesa: non sono chi cercate
Dimagrito di venti chili rispetto alle
foto segnaletiche, ma comunque ben
riconoscibile per due nei sul viso e
una cicatrice sullo zigomo sinistro.
Quando i carabinieri si sono qualificati non ha fatto resistenza, ma ha
insistito nella sua versione anche dopo l’arresto: «Non sono l’uomo che
cercate, il mio nome è René Rondon».
Di quest’ultimo aveva tutti i documenti, compresi codice fiscale e permesso di soggiorno, tranne la foto,
che appartiene a un’altra persona.
Si è anche procurato delle abrasioni ai polpastrelli: dice di essere caduto in bici, ma gli inquirenti sono convinti che abbia tentato di cancellare
le impronte digitali.
C
hi non ha fiducia nei
nostri giovani dovrebbe fare un giro
nella provincia bresciana e
cercare di incontrare i ragazzi dell’Associazione
Culturale
«Chirone»
(www.associazionechirone.com), nata per animare
culturalmente la città di
Manerbio. Tra i suoi 65 soci
la metà – e tutti quelli che
contano - hanno tra i 14 e i
23 anni. Chiedo al presidente, Fabrizio Bosio, classe 1991, come e da chi è nata
l’idea di fare l’associazione.
«L’ispirazione risale a
quando ancora ero alle superiori. Uno dei miei docenti, la professoressa Camilla Abeni, mi ha trasmesso l’importanza dell’impegno civile. Da lì poi, nei mesi a seguire, ho maturato
l’idea di costituire un’associazione. Ma ho dovuto attendere che si verificassero le condizioni, nel
2010, per
concretizzarla. Le finalità non
erano ancora definite e alte
come quelle attuali. Anzi, nemmeno
eravamo sicuri di passare
le prime travagliate settimane di vita».
Fabrizio, da chi sono ricoperte le cariche associative? «Io ricopro la carica
di presidente ininterrottamente dalla fondazione di
“Chirone” anche se, come
ho già comunicato ai ragazzi, quello che scadrà il
prossimo novembre sarà il
mio ultimo mandato. La vicepresidente è Nicole Bulgarini, classe 1992. A seguire c’è Francesca Dada,
23 anni, Tesoriere e, sempre nell’ambito del Direttivo, abbiamo Marco Olivetti, 23, e Fabio Bellini, classe 1993. La nostra associazione distingue poi dall’organo direttivo quello organizzativo e qui, oltre a me,
sono coinvolti Paolo Piovani e Stefano Bosio, classe
1996 e Fabio Bulgarini che,
ancora per qualche mese,
è un diciassettenne»
Hanno dato vita a commissioni tematiche Scienze Naturali, Discipline Umanistiche e Sociali,
Pubbliche Relazioni, Musica ed Arte - con funzioni
programmatiche e organizzative, a cui i soci possono liberamente partecipare. Fanno proposte di
lettura e organizzano cicli
di riflessione. Attualmente: «Piombo, violenza e
Speranze» e gli incontri
della serie «Caleidoscopio
della Conoscenza», in collaborazione con il Liceo
Scientifico «Pascal» di
Manerbio. «Entro la fine
dell’anno scolastico - dice
Fabrizio -, presenteremo
alla cittadinanza il frutto
del progetto “Costituzione
e legalità” portato avanti
nelle classi medie dell’Istituto Comprensivo di Manerbio». Sale piene. Posso
testimoniarlo.
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