La luce e il seme. Esperienze di germogliazione con l`aiuto delle
by user
Comments
Transcript
La luce e il seme. Esperienze di germogliazione con l`aiuto delle
I laboratori della luce Parma, ottobre-novembre 2015 La luce e il seme. Esperienze di germogliazione con l’aiuto delle lampade a LED. Attività didattica e laboratoriale di semina propedeutica al racconto della germinazione, rivolta a classi delle scuole primarie e medie inferiori. Il laboratorio mette a disposizione per ogni alunno un micro kit, composto da un vasetto, una bustina di semi e un dischetto di torba, offerto da Bulbo, Giunti Progetti Educativi e Piccolo Vegs for Pots. Lo scopo dell’attività è quello di mettere in relazione il seme con la luce, elemento vitale per la germinazione e la crescita delle piante. Si evidenzieranno i meccanismi che permettono di trasformare un seme in un germoglio, gli aspetti naturali dell’interazione tra luce e piante tramite la dimostrazione dei diversi spettri luminosi, con la possibilità per le classi di continuare a scuola l’osservazione della germinazione e delle fasi successive di crescita della pianta. I “Laboratori della Luce” è una delle iniziative proposte dall’Università di Parma, in collaborazione con il Comune di Parma e IMEM-CNR, in occasione dell’Anno Internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce (IYL2015), proclamato dall’ONU per il 2015. Per maggiori informazioni: http://eventi.unipr.it/luce Il laboratorio “La luce e il seme” è promosso da Bulbo concentra l’energia del sole in una lampada e la porta direttamente in casa per coltivare piccoli orti domestici. La startup bolognese unisce design ed esperienza manifatturiera italiana, tecnologia LED avanzata e ricerca scientifica per esportare il bel sole d›Italia in tutto il mondo. www.bulbolight.com Giunti Progetti Educativi da 20 anni progetta e realizza campagne educative destinate al mondo della scuola in collaborazione con aziende private ed enti pubblici, allo scopo di sensibilizzare bambini e ragazzi e le loro famiglie su temi d’attualità e dal forte impatto sociale. www.giuntiprogettieducativi.it Piccolo Vegs for Pots seleziona e offre le migliori varietà di sementi per l’orto sul balcone e l’orto urbano. Coniuga la passione per il verde e la natura con un packaging essenziale e sostenibile, per portare il bello e il buono degli orti italiani in tutte le case del mondo. www.piccolovegsforpots.com Come svolgere l’esperienza cosa serve Procedimento in laboratorio con la lampada Quadra di Bulbo semi (Nasturzio o Fagiolino) dischetti di torba • Appoggiare i dischetti di torba (col foro rivolto verso l’alto) sul acqua fondo dei contenitori di vetro avendo cura che non si tocchino pellicola trasparente da cucina tra loro 2 contenitori di vetro una lampada a led (Quadra) timer meccanico • Aggiungere acqua nei contenitori e aspettare finché i dischetti non si gonfiano (raggiungono i 5 cm circa) • Posizionare un seme nel foro di ogni dischetto, separando il Nasturzio in un contenitore e il Fagiolino nell’altro. • Chiudere con la pellicola e lasciar riposare nei contenitori per un paio di giorni in un luogo buio e ad un temperatura non inferiore ai 20° • Appena comincia a spuntare qualche germoglio, togliere la pellicola e posizionare i contenitori sotto la lampada. Aggiustare l’altezza della lampada alla posizione più bassa. Regolare il timer meccanico per un ciclo giorno-notte di 14 ore di luce e 10 di buio • Dopo una decina di giorni, i germogli saranno pronti per essere piantati nel vaso o in terra cosa serve Procedimento in classe Ogni bambino può comporre il proprio micro-kit di germinazione da portare a casa per riprodurre l’esperienza. Il kit è composto da: • • Appoggiare il dischetto di torba (col foro rivolto verso l’alto) sul fondo del bicchiere • Aggiungere acqua e aspettare finché il dischetto non si gonfi (raggiunge i 5 cm circa) un bicchiere di carta imper- • Posizionare un seme nel foro di ogni dischetto meabile + tappo • Chiudere il tappo e lasciar riposare nei contenitori per un • un dischetto di torba • una bustina con 2 semi (in caso uno non germogliasse!) • una fascetta con le istruzioni • un’etichetta adesiva per sigillare il bicchiere paio di giorni ad un temperatura non inferiore ai 20° • Appena comincia a spuntare qualche germoglio, togliere il tappo e posizionare i contenitori vicino alla finestra • Dopo una decina di giorni, i germogli saranno pronti per essere piantati nel vaso o in terra Cosa succede nella germinazione? Ci vuole umidità e un po’ di calore. Per svegliarsi, i semi hanno bisogno di stare un po’ di tempo in un luogo umido e caldo. Il dischetto di torba inzuppato d’acqua e il bicchiere col coperchio sono il luogo ideale per permettere al seme di attivarsi. Perché nei primi giorni teniamo il seme al buio? Quando un seme si trova a contatto con l’acqua, o nella terra molto umida, inizia a svegliarsi da suo sonno (stato di quiescenza) diventando sempre più grosso fino a rompere il suo guscio. In questa fase non serve luce perché il seme, quando si era formato sulla pianta, aveva già immagazzinato tutta l’energia necessaria per germogliare sotto forma di amido. Ci vuole luce! Una volta spuntati i primi germogli, i semi hanno bisogno di luce. La luce del sole è il cibo preferito dalle piante ed è importante che i germogli ricevano da subito la luce che serve per farli crescere: un po’ come il latte a colazione! Da seme a pianta. Per diventare una bella pianta, verde e forte, il seme spinge fuori le sue due prime foglioline che si chiamano cotiledoni. Queste foglie cadranno una volta che ne nasceranno altre e si staccheranno da sole. I cotiledoni nascono bianchi, ma cominciano a diventare verdi appena prendono un po’ di sole. Perché? Cosa vedono le piante. Le piante non vedono la luce del sole come noi. La luce bianca, come chiamiamo la luce del sole, è fatta da miliardi e miliardi di fotoni che vibrano velocissimi, ognuno col suo ritmo. Ogni vibrazione corrisponde ad un colore diverso: i fotoni più lenti producono una luce rossa, quelli un po’ più veloci fanno una luce verde e gialla mentre quelli che vanno velocissimi producono una luce blu e viola. Le piante preferiscono il blu e il rosso e grazie a tanti piccolissimi “occhi” (fotorecettori) possono scegliere quale assorbire. La luce gialla e verde viene rimbalzata dalle foglie, ecco perché tutte le piante sono verdi! Che ruolo ha la luce? Quando una pianta assorbe la luce blu, questa è un buon nutrimento che viene trasformato in zuccheri e che permette di far crescere altre foglie. La luce blu è molto utile nei primi mesi di vita della pianta, che corrispondono alla fase vegetativa. Quando invece è assorbita la luce rossa, questa attiva altri meccanismi nella pianta che la portano a fiorire. Ogni fiore, se correttamente impollinato, si trasformerà in qualche settimana in un frutto. Ecco perché la luce rossa è molto importante per la fase di fruttificazione. Qualche notizia sui semi Forza vitale straordinaria. In ogni seme c’è un mondo che aspetta di crescere. Ogni frutto che assaggiamo, ogni verdura che mangiamo (più o meno per forza), ogni albero che ci fa ombra, ogni fiore che dà gioia ai nostri occhi, tutti nascono da un seme. I semi riescono a spaccare la dura terra, i gusci resistenti, se necessario anche l’asfalto. Alle navi che trasportavano riso succedeva addirittura di subire danni dai semi che, bagnandosi, cominciavano a germogliare. Ci vuole luce! Per germogliare, i semi hanno bisogno di luce. È per questo che di solito si allontanano dall’ombra della pianta da cui sono nati. Come? Ogni pianta ha i suoi stratagemmi: • frutti succulenti per attrarre gli animali, che ne porteranno in giro i semi. • noci, nocciole e castagne, chi dà loro un passaggio? Scoiattoli e ghiri, che le raccolgono e le portano qua e là come provvista per l’inverno. E talvolta se ne dimenticano... • il seme di tarassaco (il famoso “soffione”, ottimo per l’insalata) sembra un paracadute. È fatto così per farsi portare lontano dal vento, mentre il seme dell’acero sembra un elicottero. Ha una specie di ali che lo fanno volteggiare nell’aria. Dall’albero al piatto. Lo sapevate che i semi di alcuni “famosi” frutti sono velenosi? Mele, ciliegie, perfino le pesche! È per questo che gli animali si limitano a mangiarne la polpa, mentre i semi cadono a terra. Risultato? Possono dare vita a nuove piante. Molti dei vegetali che mangiamo, come i cereali (frumento, riso, granturco) o i legumi (fagioli, piselli, lenticchie), sono proprio semi! Macchine del tempo. Talvolta, grazie a un nascondiglio ben protetto e a un animale previdente, negli scavi archeologici troviamo semi antichissimi di migliaia di anni che, se annaffiati, sono ancora in grado di germogliare. Semi da record. Il seme con le “ali” più grandi è quello del centrolobium, che vive in Brasile e ha un’apertura alare che può raggiungere i 30 centimetri. Il seme più grande al mondo è quello della doppia noce di cocco, pesa 20 kg e si trova solo nelle isole Seychelles. Il seme più completo in fatto di sostanze nutritive è quello della quinoa, originaria del Sudamerica. Gli inca la consideravano sacra e la chiamavano “madre di tutti i semi”. La cripta dei semi. Anche i semi possono estinguersi, proprio come accade agli animali. Quando succede, è una perdita gravissima perché non c’è modo di recuperarli. Per proteggerli e conservarli, esiste una specie di “cripta” che ne ospita tantissimi. È in Norvegia, 120 metri sotto terra, vicino al circolo polare artico, in modo che i semi restino congelati. È fatta di acciaio e cemento armato, per resistere migliaia di anni a ogni possibile cataclisma.