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Relazione sull`attività svolta

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Relazione sull`attività svolta
Programma di Ricerca
Promuovere cooperazione e competenze di base nella scuola
per lo sviluppo della montagna in Friuli Venezia Giulia
Settore disciplinare MPED 01
Relazione sull’attività svolta
Breve resoconto di ricerca
Luglio 2008
PARTNER DI PROGETTO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
AGEMONT SPA
Direttore del programma
Prof. Roberto Albarea
Università di Udine,
Facoltà di Scienze della Formazione
Autore del programma
Dr. Maurizio Gentile
Università di Udine,
Facoltà di Scienze della Formazione
Educazione alla cooperazione
e alle competenze intellettive
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
Facoltà di scienze della Formazione
Sommario
PREMESSE ................................................................................................................................................ 3
PARTECIPAZIONE AL PROGRAMMA............................................................................................... 3
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA.............................................................................................. 4
FASE 1 – ALLESTIMENTO DELLA PIATTAFORMA COLLABORATIVA ........................................................... 4
FASE 2 – PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI APPRENDIMENTO ............................................................. 5
FASE 3 – REVISIONE E DISCUSSIONE DELLE ATTIVITÀ DI APPRENDIMENTO............................................... 5
FASE 4 - APPLICAZIONE E OSSERVAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE NELLE CLASSI .......................... 5
FASE 5 – RESTITUZIONE AI DOCENTI DI OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI ................................................. 6
RILIEVI CONCLUSIVI............................................................................................................................ 6
ALLEGATO 1 - NUOVO PROGRAMMA 2007-08 ............................................................................... 8
ALLEGATO 2 – RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ 2006-07................................................................ 11
ALLEGATO 3 - VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ 2006-07 .......................................................... 14
ALLEGATO 4 - SCHEDA DI PROGETTAZIONE............................................................................. 18
ALLEGATO 5 – ESEMPI DI ATTIVITÀ PROGETTATE ................................................................ 20
ALLEGATO 6 – ESEMPI DI SCHEDE REVISIONATE ................................................................... 25
ALLEGATO 7 – ESEMPI DI OSSERVAZIONI E COMMENTI ...................................................... 27
ALLEGATO 8 – SINTESI DEL PIANO ESECUTIVO: AZIONI, FASI E GIORNATE ................. 32
BIBLIOGRAFIA...................................................................................................................................... 33
Premesse
Le riflessioni più avanzate nel campo dell’istruzione sottolineano la necessità di spostare
l’accento dall’insegnamento di contenuti all’apprendimento di competenze, il cui livello di
padronanza si traduce nella capacità degli studenti di gestire attività e compiti a crescente
complessità. L’impianto concettuale è stato pensato in modo da accrescere progressivamente
l’interesse dei docenti, dei dirigenti e degli studenti per questa importante finalità formativa
della scuola. In ragione di ciò, sia nel primo e sia nel secondo anno di programma è stato posto
l’accento sul tema delle competenze di base e di cittadinanza tali come la “competenza
cooperativa” e la “cultura imprenditiva”. Si è poi deciso di investire su una metodologia di
insegnamento coerente con tale finalità: l’apprendimento cooperativo (cooperative learning).
Nella prima annualità del programma (2006-2007) sono stati articolati due percorsi. Uno per la
scuola primaria e secondaria (di 1 e 2 grado), definito Percorso 1, centrato sul tema della
cooperazione come strategia formativa. Il secondo, definito Percorso 2, centrato sul tema
dell’educazione cooperativa e delle carriere professionali imprenditive.
La seconda annualità (2007-2008), come riferito nell’Allegato 1, si è focalizzata sul Percorso 1.
Le ragioni di tale scelta stanno nel non aver riscontrato un grado sufficientemente alto di
condizioni idonee per svolgere una serie di attività in linea con quanto impostato nel Percorso
2. Sebbene l’autore del programma avesse dato all’Istituto scolastico la sua disponibilità per una
riedizione del lavoro, non è arrivata nessuna richiesta da parte dell’Istituto D’Aronco a tal
riguardo. Si veda per maggiori dettagli l’Allegato 3. Al contrario, le risposte positive ricevute
dai docenti che hanno partecipato al Percorso 1 hanno posto le condizioni per un
proseguimento. Anche il numero di studenti coinvolti - in tutto 105 - è stato un dato che ha
rinforzato la decisione di proseguire.
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Educazione alla cooperazione
e alle competenze intellettive
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
Facoltà di scienze della Formazione
Per quanto riguarda i partner istituzionali, si è puntato al coinvolgimento di una risorsa
territoriale, collocata negli uffici della Provincia, in località Tolmezzo: il Centro Provinciale
Servizi Scolastici Rete Alto Friuli (CSAF). L’autore utilizzando la piattaforma collaborativa del
CSAF, ha messo appunto uno spazio web con lo scopo di organizzare i materiali, discutere le
attività di apprendimento, comunicare riscontri, organizzare gli appuntamenti, offrire risorse
professionali aggiornate sui temi della ricerca.
Partecipazione al programma
Le scuole coinvolte sono state 3. L’Istituto Don Bosco di Tolmezzo, la scuola primaria di
Mediis, e la scuola primaria e secondaria di Forni di Sopra. I docenti impegnati nel percorso
sono stati 10. Le attività sono state svolte in 8 classi per un totale di 91 alunni. Si veda per
maggiori dettagli la Tabella 1.
Tabella 1
Scuole, classi e numero di alunni coinvolti nella seconda annualità del programma
Classe
Primaria
SS1G
Forni di sopra
II
10
II
9
I
8
Mediis
II
10
V
12
Don Bosco
I
16
II
11
IV
15
Totali
81
10
Totali
27
38
26
91
Articolazione del programma
Il lavoro dei docenti è stato articolato in cinque fasi. Più specificamente:
1.
2.
3.
4.
5.
Allestimento della piattaforma collaborativa.
Progettazione delle attività di apprendimento.
Revisione e discussione delle attività di apprendimento.
Applicazione e osservazione nelle classi delle attività progettate.
Restituzione ai docenti di osservazione e suggerimenti.
Il sito web di progetto ha costituito la novità del secondo anno di programma. Un’ampia
quantità di lavoro è stata dedicata, infatti, al suo allestimento. Si è trattato, di mettere a punto
una piattaforma collaborativa che, vista la specificità del territorio in cui operano i docenti,
consentisse di incrementare la condivisione dei materiali, dell’impianto concettuale del
programma, delle soluzioni didattiche che di volta in volta sono state elaborate e delle
discussioni sul lavoro da svolger in aula. La piattaforma ha permesso di tracciare con più
precisione le diverse attività, ma soprattutto di organizzare e avviare una prima comunità di
pratiche sui temi della ricerca. I dettagli operativi e i prodotti di ciascun fase sono descritti nei
paragrafi successivi.
Fase 1 – Allestimento della piattaforma collaborativa
Si è trattato di organizzare un sito web dinamico che consentisse tre funzioni generali: area
documenti, forum di discussione, bacheca per avvisi e annunci. L’accesso ai siti è stato riservato
ad utenti accreditati con password e codice identificativo. L’accesso al sito avviene mediante il
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Educazione alla cooperazione
e alle competenze intellettive
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
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seguente indirizzo www.csaf.info. Cliccando sulla voce “Ricerca Educativa”, si trova la pagina
di descrizione sintetica del programma, una visione generale dell’area web e i campi per
l’accesso all’area riservata1.
Nell’area documenti sono state inserite due cartelle con il seguente titolo:
Anno Scolastico 2006-07
Anno Scolastico 2007-08
Nella prima cartella sono stati inseriti i materiali formativi, organizzati in cinque unità, che
hanno sostanziato l’impianto concettuale e le attività di aula della prima annualità di
programma. Oltre a ciò è presente una sotto-sezione contenente le attività didattiche progettate e
condotte nell’anno scolastico 2006-07.
Nella seconda cartella sono stati collocati tre documenti progettuali riferiti al programma di
lavoro previsto per il 2007-08, cinque documenti che hanno sostanziato ulteriormente
l’impianto concettuale del programma, una terza cartella contenente la scheda di progettazione,
ovvero lo strumento dato ai docenti per organizzare l’attività di apprendimento (si veda
l’Allegato 4).
Fase 2 – Progettazione delle attività di apprendimento
Nella seconda fase è stato chiesto ai docenti di progettare le attività didattiche di apprendimento
cooperativo. I docenti hanno disegnato le loro attività tenendo conto dei seguenti punti:
Contenuto disciplinare
Compito didattico
Struttura di gruppo
Materiali
Competenza
Formazione dei gruppi e interdipendenza
Sequenza dell’applicazione
Ciascuno dei punti è stato diviso in spazi, all’interno dei quali sono state offerte opzioni, linee
guida, interrogativi. Questa strategia attiene al fatto che l’attività di progettazione didattica è
stata interpretata come un processo decisionale. La scheda ha rappresentato uno strumento
concreto per assistere tale processo decisionale. Nell’Allegato 5 sono stati riportati due esempi
di attività progettate.
Fase 3 – Revisione
apprendimento
e
discussione
delle
attività
di
Nella terza fase le progettazioni sono state lette e revisionate con lo scopo di confermare i punti
di forza e discutere e migliorare i punti di debolezza. I prodotti di quest’attività sono stati
pubblicati nella cartella REVISIONE ATTIVITÀ. I docenti hanno letto i riscontri inviati e discusso
i singoli punti all’interno del FORUM. Si veda l’Allegato 6 nel quale sono riportati due esempi di
attività revisionata.
1
Per una visione di dettaglio si digitino le seguenti ID “maurizio” e PW “gentile44”. I campi di accesso
sono in basso a sinistra. Per questioni di riservatezza si è scelto di non rendere pubbliche le sottoscrizioni
rilasciate ai docenti e ai responsabili di progetto, in tutto 16. Per un accesso immediato a tali informazioni
si attivi il seguente indirizzo: http://www.csaf.info/data/servizi/Ricerca_Educativa/Default.aspx.
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Educazione alla cooperazione
e alle competenze intellettive
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
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Fase 4 - Applicazione e osservazione delle attività didattiche
nelle classi
Nella quarta fase il programma ha previsto una serie di visite nelle classi con funzione di
monitoraggio e accompagnamento. È stata definita un’agenda di incontri articolati secondo
questi due momenti: osservazioni nelle classi, condotte in orario antimeridiano e restituzioni ai
docenti di quanto emerso in orario pomeridiano. Gli ambiti disciplinari nei quali i docenti hanno
mosso le rispettive attività sono riportati nella Tabella 2.
Tabella 2
Scuole, classi e discipline oggetto delle attività didattiche
Classe
Forni di sopra
II
II
I
Mediis
II
V
Don Bosco
I
II
IV
Primaria
Italiano
SS1G
Geografia
Matematica
Scienze/Italiano
Storia/Italiano
Italiano
Scienze
Matematica
Durante il lavoro di aula, è stata osservata l’attività progettata dai docenti, come si è svolta nella
classe, come gli alunni hanno risposto, i materiali didattici e i compiti richiesti. Lo scopo di
questa fase è stato comprendere come i docenti hanno condotto l’attività, quali aggiustamenti è
stato necessario introdurre, e soprattutto quali modifiche si è ritenuto suggerire per migliorare
ulteriormente il lavoro didattico.
Fase 5 – Restituzione ai docenti di osservazioni e suggerimenti
Nella quinta fase del lavoro, lo scopo è stato quello di restituire ai docenti il risultato delle
osservazioni. È stata scelta una duplice modalità. In primo luogo lato la restituzione è avvenuta
subito dopo lo svolgimento del lavoro di aula. Successivamente, è stato elaborato un report
dettagliato di osservazioni e suggerimenti. Il documento, infine, è stato pubblicato nella sezione
della piattaforma ATTIVITÀ PROVATE IN CLASSE. Il report di osservazione è stato inserito nelle
schede di progettazione di ciascun docente in corrispondenza dell’ultima parte della scheda
definita sequenza di applicazione. Si veda per maggiori dettagli l’Allegato 7.
Oltre al report, nel forum di progetto, è stato aperto un filo discussione con lo stesso titolo della
cartella citata prima: ATTIVITÀ PROVATE. Per ciascun scuola è stato pubblicata una valutazione
globale dell’attività rimandando poi la lettura dei dettagli al report di valutazione. Il forum ha
avuto lo scopo di rendere pubblica la discussione su quanto emerso durante il lavoro di aula, ma
soprattutto le soluzioni trovate da ciascun docente. Lo scopo è quello di offrire ai docenti una
spazio condiviso per imparare uno dall’altro (collaborative teaching).
Rilievi conclusivi
Al termine della seconda annualità è possibile tracciare un bilancio complessivo del programma
di ricerca.
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Nei due anni di progetto sono state realizzate 20 attività didattiche: 18 nelle scuole del
primo ciclo, 2 nella scuola secondaria superiore (si veda per maggiori dettagli
l’Allegato 1 e 2). Queste ultime sono state giocate sull’idea di far interloquire due classi
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Educazione alla cooperazione
e alle competenze intellettive
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
Facoltà di scienze della Formazione
di studenti del V° anno con un’impresa cooperativa che opera nel campo dei servizi
socio-educativi.
Sommando la partecipazione, per quanto riguarda gli studenti, tra il primo e il secondo
anno di lavoro sono stati coinvolti 212 alunni:
o 131 nel primo anno di programma (105 studenti del primo ciclo e 26 della
scuola superiore);
o 81 nel secondo anno di programma (solo di primo ciclo).
Sommando la partecipazione, per quanto riguarda gli insegnanti e le scuole, tra il
primo e il secondo anno la situazione si è configurata nei seguenti termini.
o Prima annualità di programma.
5 scuole di primo e secondo ciclo
16 partecipanti all’attività formativa del Percorso 1.
Di questi 16, 10 hanno progettato e condotto lavori didattici in
apprendimento cooperativo.
2 docenti partecipanti alle attività del Percorso 2.
o Seconda annualità di programma
3 scuole di primo ciclo
10 docenti partecipanti.
Realizzazione do due siti web.
o Il primo realizzato per il Percorso 2, nella prima annualità di progetto.
L’indirizzo
del
sito
è
il
seguente
http://www.panerosecoop.it/educoop/index.html.
Alla realizzazione ha
collaborato la Cooperativa Pane e Rosa di Prato.
o Il secondo concepito come una piattaforma collaborativa, messo a punto
durante la seconda annualità di progetto. L’indirizzo del sito è il seguente:
http://www.csaf.info/data/servizi/Ricerca_Educativa/Default.aspx.
realizzazione ha collaborato il CSAF di Tolmezzo.
Alla
La chiusura del programma è prevista per l’Ottobre 2008. In vista di quel periodo sono
state ipotizzate da tre a cinque giornate. L’obiettivo è di proporre una lettura trasversale
delle attività realizzate nelle tre scuole dai dieci docenti partecipanti al Percorso 1.
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
Facoltà di scienze della Formazione
Allegato 1 - Nuovo programma 2007-08
Programma di Ricerca
Promuovere cooperazione e competenze di base nella scuola
per lo sviluppo della montagna in Friuli Venezia Giulia
Settore disciplinare MPED 01
Linee progettuali per
l’annualità 2007-2008
Maggio 2007
PARTNER DI PROGETTO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
IRECOOP FRIULI VENEZIA GIULIA
AGEMONT SPA
IRRE FRIULI VENEZIA GIULIA
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
Facoltà di scienze della Formazione
Premesse
L’impianto del programma ricalca quanto svolto fino adesso, cioè un’articolazione differenziata
che consiste in un Percorso 1 per la scuola primaria e la secondaria di primo grado e un
Percorso 2 per la scuola secondaria superiore. Il Percorso 1 prevalentemente orientato allo
sviluppo di soluzione didattiche nell’ambito delle classi sulle quali i docenti agiscono. Il
Percorso 2, inteso come modulo di studio dell’imprenditorialità cooperativa nel settore sociale,
un momento del percorso formativo degli allievi che può integrare un intervento di ordine
culturale ma anche di orientamento professionale.
Percorso 1
Gli esiti più importanti del primo anno di programma sono state le soluzioni didattiche
progettate dai docenti. Tali soluzioni hanno coinvolto i ragazzi in compiti cooperativi di diversa
natura. Una caratteristica comune alle diverse attività di apprendimento è stata, da un lato, la
possibilità di incidere (significativamente) sulla formazione culturale e personale dei loro
studenti, e dall’altro, di attenuare alcuni problemi orami diffusi nelle nostre classi:
frequenti interventi disciplinari da parte degli insegnanti,
difficoltà degli alunni ad impegnarsi in compiti intellettualmente complessi e sfidanti,
difficoltà a raggiungere livelli soddisfacenti nelle competenze di base, difficoltà di
coesione dei gruppi classe.
Alla luce di quanto osservato la seconda annualità del programma sarà orientata sulle seguenti
finalità.
1. Ricercare un gruppo di indicatori (variabili dipendenti) sulle quali sviluppare misure di
validità. In relazione a quanto emerso durante le sessioni di osservazione relative alla
Fase 3, si stanno prendendo in considerazione le seguenti aree:
a. numero di interventi regolativi (disciplinari) del docente;
b. apprendimento delle conoscenze disciplinari;
c. qualità nella realizzazione di compiti di prestazione (compiti complessi);
d. modificazione dello stile di conduzione del docente (controllo versus distribuzione
di responsabilità);
e. coesione del gruppo classe.
2. Consolidare le competenze dei docenti coinvolti agendo in queste direzioni:
a. evitare quanto possibile un coinvolgimento di altri docenti, tentare solo dei recuperi
di coloro che per diverse ragioni non hanno potuto partecipare pienamente al primo
percorso;
b. presentare un numero maggiore di tecniche e soluzioni didattiche con lo scopo di
ridurre la tendenza dei docenti a progettare attività complicate che rischiano molto
spesso di creare un grado d’interdipendenza molto basso riducendo
proporzionalmente la possibilità di incidere su i due obiettivi formativi del
programma (cooperazione e competenza intellettiva);
c. presentare ulteriori tecniche di conduzione del gruppo classe prendendo spunto
soprattutto dai seguenti modelli: il Nuovo Apprendimento Cooperativo, la
Differenziazione Didattica, l’Approccio Strutturale;
d. aumentare significativamente il tempo dedicato alla progettazione assistita,
all’osservazione in aula e alla riflessione sulle attività svolte, riducendo
contestualmente il tempo di studio e formazione d’aula (lezioni ed esercitazioni);
e. pensare per ogni gruppo classe dei micro-progetti formativi all’interno dei quali
sviluppare dapprima le soluzioni più idonee per raggiungere i due obiettivi
formativi del programma, e successivamente, ricercare le chiavi e le routine per far
funzionare le classi.
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
Facoltà di scienze della Formazione
Percorso 2
Non si può dare, al momento, una certezza attuativa del Percorso 2. Qualora vi fosse la
disponibilità dell’Istituto di intervenire sui diversi elementi di criticità osservati, nulla
impedirebbe una riedizione del modulo.
Nel merito delle questioni segnalate, l’autore si propone di intervenire sia sulla struttura del
modulo e sia sulle condizioni di contorno che possono sostenere adeguatamente l’iniziativa.
Riguardo la struttura, probabilmente sarebbe opportuno estendere il numero di ore complessive
dalle 8 attuali ad almeno 12/16 totali. Questo implica definire un percorso articolato in più
incontri di 2 massimo 3 ore ciascuno. Tutto il percorso dovrebbe essere organizzato secondo
questa struttura generale.
PARTE 1. Incontri di preparazione con funzione introduttiva e di verifica delle abilità di
cui dispongono gli studenti;
PARTE 2. Incontri di studio delle singole tematiche del modulo (gestione dell’azienda,
struttura, fondatori, servizi, storia) con relativa formulazione delle domande di
chiarimento.
PARTE 2. Incontri di chiusura in funzione di un lavoro di discussione e riflessione sia sui
contenuti del modulo e sia sul processo sperimentato.
In relazione alle condizioni di contorno sarà opportuno valutare le seguenti condizioni.
Verificare la disponibilità della scuola di ospitare il modulo, una disponibilità che si
deve misurare soprattutto con un tempo dedicato alla preparazione dell’iniziativa.
Fatto ciò si dovrà verificare la fattibilità concreta di un aggiornamento delle dotazioni
tecnologiche in relazione alla natura delle operazioni e dei compiti previsti dalle attività
del modulo (visione e ascolto di video-interveste, invio di e-mail, software di
elaborazione elettronica dei testi).
Sarà necessario, poi, scegliere un periodo di lavoro meno vicino alla conclusione
dell’anno scolastico.
Oltre a ciò potrebbe rivelarsi fruttuosa l’ipotesi di coinvolgere classi di IV° anno
piuttosto che di V° anno. Quest’ultimo aspetto è, ovviamente, da concordare con il
docente referente.
Qualora vi fosse un interesse della scuola ad intervenire su ciascuna delle aree discusse nulla
osterebbe ad una riedizione del modulo.
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
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Facoltà di scienze della Formazione
Allegato 2 – Relazione sull’attività 2006-07
Programma di Ricerca
L'educazione alla cooperazione e all'imprenditorialità
per lo sviluppo della montagna in Friuli Venezia Giulia
Settore disciplinare MPED 01
Relazione sull’attività svolta
Breve resoconto di ricerca
Maggio 2007
PARTNER DI PROGETTO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
IRECOOP FRIULI VENEZIA GIULIA
AGEMONT SPA
IRRE FRIULI VENEZIA GIULIA
RR_Giu-08
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
Facoltà di scienze della Formazione
Sommario
PREMESSE .............................................................................................................................................. 11
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA............................................................................................ 11
SVILUPPO DELL’IMPIANTO CONCETTUALE (MARZO-MAGGIO 2006) ...................................................... 11
ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI (GIUGNO – NOVEMBRE 2006)............................................................. 11
STUDIO PILOTA (DICEMBRE 2006 – APRILE 2007)................................................................................. 11
Percorso 1 ........................................................................................................................................ 11
Percorso 2 ........................................................................................................................................ 12
Premesse
Il programma di ricerca propone due percorsi formativi centrati sulla crescita del capitale umano rivolto
alle nuove generazioni attraverso la mediazione delle scuole di ogni ordine e grado. In questa ottica si
ritiene che possano e debbano rientrare negli obiettivi di AGEMONT, IRECOOP e IRRE, programmi
formativi pensati con l’obiettivo di promuovere atteggiamenti cooperativi, cultura imprenditiva,
disponibilità ad assumere rischi, competenze per un apprendimento permanente.
Articolazione del programma
Il programma di ricerca, dopo una prima fase (Aprile-Giugno, 2006) dedicata all’ideazione dell’impianto
concettuale, ha puntato al coinvolgimento dell’IRRE FVG nel gruppo dei partner istituzionali, ad incontri di
presentazione (ad esempio con ENAIP, IFTS sulle biomasse), alla comunicazione con le scuole
(Seminario di Amaro del 26, Maggio, 2006). Attualmente è disponibile un primo Resoconto di Ricerca
consegnato in Dicembre alla Facoltà di Scienze della Formazione e alla Dr.ssa Valentina Della Mea di
Agemont. Il programma di ricerca, in questa prima annualità (Aprile 2006- aprile 2007), è stato articolato
in tre fasi: sviluppo dell’impianto concettuale, organizzazione dei percorsi, studio pilota.
Sviluppo dell’impianto concettuale (Marzo-Maggio 2006)
Le riflessioni e le esperienze più innovative nel campo dell’istruzione sottolineano la necessità di spostare
l’accento dall’insegnamento di contenuti all’apprendimento di competenze, il cui possesso si traduce
nella capacità degli studenti di gestire processi e contesti a crescente complessità. L’impianto concettuale
è pensato in modo da accrescere progressivamente l’interesse per il tema delle competenze e quindi per lo
sviluppo di “competenza cooperativa” e di “cultura imprenditiva”
Organizzazione dei percorsi (Giugno – Novembre 2006)
Sono stati ideati due percorsi. Uno per la scuola primaria e secondaria (di 1 e 2 grado), definito Percorso
1, centrato sul tema della cooperazione come strategia formativa. Il secondo definito Percorso 2, centrato
sul tema dell’educazione cooperativa e delle carriere professionali imprenditive.
Studio pilota (Dicembre 2006 – Aprile 2007)
Lo studio pilota ha lo scopo di mettere a punto i contenuti, i materiali e le soluzioni didattiche relative ai
due percorsi formativi.
Percorso 1
Il percorso ha avuto inizio nel Dicembre 2006 e si è concluso nell’Aprile 2007. L’ISIS Solari di via Aldo
Moro, Tolmezzo, ha ospitato i lavori dei docenti fino a Marzo. In Aprile il lavoro si è spostato
direttamente nelle classi (Mediis, Forni di Sopra, Tolmezzo). Al primo incontro erano presenti 18
insegnanti appartenenti a seguenti istituti: Istituto Comprensivo di Ampezzo, Istituto Comprensivo di
Villa Santina, Istituto Don Bosco di Tolmezzo, Scuola Media Statale di Tolmezzo. Il numero di
docenti si è poi attestato su 16.
Alcuni cenni sul Percorso 1. La formazione d’aula è strutturata per unità, attività e contenuti. Lo
svolgimento di ciascuna unità richiede da un minimo di 1 incontro (di 3 ore ciascuno) a un massimo di 3.
I temi delle 5 unità sono stati:
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
1.
2.
3.
4.
5.
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
Facoltà di scienze della Formazione
La costruzione dell’interdipendenza positiva e i saperi scolastici
L’apprendimento scolastico organizzato in gruppi cooperativi
Intelligenze multiple e apprendimento cooperativo
Competenze di lettura e comprensione e lavoro di gruppo cooperativo
L’organizzazione della cooperazione di piccolo gruppo attorno a compiti complessi.
La seconda parte del percorso è stata dedicata alla progettazione delle attività di apprendimento. Si è
lavorato a questo obiettivo durante il mese di Marzo (7, 8, 29, 30). Nel mese di Aprile, l’autore del
programma di ricerca e i docenti hanno applicato in classe le attività progettate. Sono state raccolte
osservazioni su ciò che ha funzionato e su quali aspetti è necessario migliorare, con il fine di restituire ai
docenti dei riscontri sul lavoro svolto.
Il numero totale di studenti coinvolti dal percorso è stato 105. Le soluzioni didattiche sono state progettate
dai docenti dei seguenti istituti: Istituto Comprensivo di Ampezzo, Istituto Comprensivo di Villa
Santina, Istituto Don Bosco di Tolmezzo.
Percorso 2
L’istituto coinvolto è stato il “D’Aronco” di Gemona. Per il D’Aronco è stato definito un modulo per
due quinte (in tutto formate da 26 allievi). Il modulo è stato inserito in terza area.
La finalità del percorso è stata favorire la conoscenza di una cooperativa sociale tipo A2. È stata
organizzata un’interlocuzione diretta con gli operatori dell’impresa. È stato ideato un modulo formativo
incentrato sullo studio di caso. L’interesse è per casi d’impresa che hanno gestito la permanenza nel
mercato sulla base dei seguenti fattori: ricerca e gestione delle opportunità, differenziazione dei servizi
gruppo fondatore. In relazione a ciascuno di questi fattori il modulo vuole favorire tre comprensioni:
Le opportunità non si devono perdere: non sono molte, c’è concorrenza e quindi non bisogna
farsele sfuggire
La differenziazione dei servizi è nella logica delle cose, se vuoi stare sul mercato, pagare gli
stipendi, crescere, evitare perdite.
Il volontariato nel sociale può diventare un lavoro. Condividi questa scelta con altri e lavora duro
perché si realizzi.
È stato definito un piano di lavoro che facilitasse l’accesso a documentazione, e soprattutto che rendesse
facile la possibilità di svolgere interviste, raccogliere dati, fare video-riprese e video-interviste. Il lavoro
di scrittura del modulo è stato concluso in Febbraio. I materiali sono stati organizzati in un’area Web3.
Il modulo è stato articolato in due attività. Nella prima (di 5 ore) sono state presentate cinque aree di
funzionamento dell’impresa: struttura, gestione, aree, gli inizi e oggi, i soci. È seguito un lavoro di
piccolo gruppo. Ciascun gruppo ha avuto in dotazione un computer e una scheda. Ai gruppi è stato
chiesto di: esplorare i cinque settori riproposti nell’area web, ascoltare i video, leggere i documenti,
compilare la scheda. Lo scopo: formulare delle domande di chiarimento (approfondimento) su aspetti che
gli allievi ritenevano importante conoscere di più. Nella seconda attività (di 3 ore) è stata svolta una
video-conferenza. Due soci (il Presidente e un Consigliere) della Cooperativa hanno risposto alle
domande di chiarimento inviate dagli allievi. Durante l’interazione sono state poste ulteriori domande.
2
È stata acquisita la disponibilità della “Cooperativa Pane e Rose” di Prato a diventare oggetto di studio. Per
maggiori informazioni: http://www.panerosecoop.it/.
3
http://www.panerosecoop.it/educoop/index.html
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
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Allegato 3 - Valutazione dell’attività 2006-07
Programma di Ricerca
L'educazione alla cooperazione e all'imprenditorialità
per lo sviluppo della montagna in Friuli Venezia Giulia
Settore disciplinare MPED 01
Valutazione dell’attività svolta
Maggio 2007
PARTNER DI PROGETTO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
IRECOOP FRIULI VENEZIA GIULIA
AGEMONT SPA
IRRE FRIULI VENEZIA GIULIA
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
Facoltà di scienze della Formazione
Percorso 1
Dal questionario di verifica (si veda l’Allegato) risulta che:
durante il percorso v’è stato un buon equilibrio tra teoria e pratica;
che la metodologia didattica proposta ha fornito elementi di consapevolezza ma anche
spunti per responsabilizzare gli alunni nell’apprendimento e per gestire il gruppo classe;
l’utilizzo più probabile della metodologia sarà per la promozione di competenze
intellettive e per l’educazione alla cooperazione e alla convivenza;
tutti i docenti coinvolti vorrebbero continuare il percorso approfondendo nuovi modelli
applicativi e il tema delle Intelligenze Multiple;
il rapporto con i colleghi e con l’autore del Percorso è stato molto soddisfacente.
Le risposte ampiamente positive ricevute dai docenti pongono le condizioni per un
proseguimento. Il programma di ricerca ha permesso di costruire un gruppo di lavoro e un
capitale umano sul quale varrebbe la pena investire. Il gruppo potrebbe ulteriormente crescere se
vengono di nuovo create le condizioni per un lavoro sia di assistenza ai docenti e sia di ricerca
di soluzioni didattiche. Anche il numero di studenti coinvolti - in tutto 105 - è un dato che
sostiene la decisione per un proseguimento del lavoro.
Percorso 2
Dalle osservazioni svolte durante le due attività sono emersi i seguenti punti.
La soluzione formativa proposta è sembrata di un livello intellettivo troppo alto. Solo un
sotto-gruppo di studenti (circa 6 su 26) sembrava avere un livello sufficiente di abilità
per gestire i compiti proposti.
Le dotazioni tecnologiche della scuola si sono rivelate non idonee rispetto alla natura
dei compiti progettati. Questo ha richiesto precipitosi adattamenti già in fase
d’intervento, rallentando di molto il lavoro e rendendolo meno fluido.
Il referente scolastico con cui l’autore del programma ha preso accordi, non è apparso
sufficientemente dedicato al presidio degli aspetti organizzativi né ha dato l’impressione
di aver colto pienamente le finalità formative del lavoro.
In merito alla struttura del modulo, probabilmente sarebbe opportuno estendere il
numero di ore complessive (attualmente sono 8), definire l’intervento in più incontri di
2 massimo 3 ore ciascuno, definire degli incontri di preparazione con funzione
introduttiva e di verifica delle abilità di cui dispongono gli studenti, prevedere un
incontro di chiusura in funzione di un lavoro di discussione e riflessione sia sui
contenuti e sia sul processo.
L’idea di coniugare connettività digitale, lavoro formativo e attività di piccolo gruppo appare
interessante. Tuttavia sarebbero necessarie delle condizioni di contorno più idonee. L’autore,
dunque, ha dato all’Istituto scolastico la sua disponibilità di massima per una riedizione del
modulo nel prossimo anno, fatto salvi tutti gli aggiustamenti che si riterranno percorribili
rispetto ai quattro punti sopra segnalati. Si attenda a tal riguardo un’altrettanta disponibilità da
parte dell’Istituto D’Aronco.
RR_Giu-08
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
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Allegato - Questionario di valutazione del percorso
Autore – Maurizio Gentile
Gentilissimo Collega,
a conclusione del nostro lavoro nell’ambito del Programma di Ricerca di
Educazione Cooperativa, Percorso 1, ti chiediamo di esprimere una
valutazione su quanto svolto, rispondendo alle domande poste di
seguito.
Il Percorso ha unito teoria e pratica?
Si
No
Ti è andato bene così oppure avresti preferito più teoria o più pratica?
Cosa ti ha dato questo Percorso ai fini della tua pratica didattica?
Quale sarà il tuo reale utilizzo dell’Apprendimento Cooperativo? Ti
proponiamo un elenco di possibili usi. Scrivi 1 nel quadratino
corrispondente all’utilizzo più probabile, 2 in corrispondenza al
secondo, 3 al terzo, 4 per il quarto più probabile.
Nell’insegnamento delle discipline
Nell’insegnamento della lettura e comprensione del testo
Nella gestione del gruppo classe
Nella gestione degli studenti problematici
Nell’educazione alla cooperazione e alla convivenza
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
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In attività e progetti complessi
Nella promozione di competenze intellettive
Altro:
Vorresti continuare il Percorso?
Si
No
In caso di risposta affermativa, c'è qualche aspetto che vorresti
sviluppare in modo particolare?
Come hai vissuto il tuo rapporto con i colleghi durante le diverse fasi
del Percorso? (Sostituisci il quadratino con una X)
Studio e
sperimentazione
attiva
Progettazione delle
attività
Applicazione in
classe e riflessione
per niente
soddisfacente
poco
soddisfacente
abbastanza
soddisfacente
molto
soddisfacente
Come hai vissuto il rapporto con l’autore del Percorso?
Studio e
sperimentazione
attiva
Progettazione delle
attività
Applicazione in
classe e riflessione
per niente
soddisfacente
poco
soddisfacente
abbastanza
soddisfacente
molto
soddisfacente
Abbiamo terminato. Grazie per la collaborazione!
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
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Allegato 4 - Scheda di progettazione
Scuola dell’infanzia
AMBITO
SCUOLA
DISCIPLINARE/DISCIPLINA
CICLO
SCOLASTICO
NUMERO
ALUNNI
CLASSE
CONTENUTO DISCIPLINARE
Su quale contenuto/i gli studenti
lavoreranno? Decidere tra le opzioni
suggerite:
Conoscenze
Abilità
COMPITO DIDATTICO
Quale tipologia di compito è
prevista? Decidere tra le opzioni
suggerite:
Di completamento
Di creazione
Descrivere
dell’attività:
Descrivere il compito:
il
contenuto
STRUTTURA DI GRUPPO
Quale sarà la struttura di gruppo?
Decidere tra le opzioni suggerite:
Da 2
Da 4 articolati in coppia
Da 3 con supporto del
docente e struttura di ruoli
Gruppi di origine e gruppi di
esperti
Scuola primaria
Scuola secondaria I° grado
Scuola secondaria II° grado
MATERIALI
COMPETENZA
Quali materiali sono previsti per In AC una competenza intellettiva
l’attività? Scrivere un breve elenco:
(e o sociale) può essere insegnata
attraverso
l’assegnazione
a
ciascuno di operazioni (e/o ruoli).
Decidere tra le due opzioni e disegnare la
struttura di lavoro:
Disegnare la struttura di gruppo:
Struttura dell’attività
Interdipendenza
positiva
Formazione dei
gruppi
RR_Giu-08
Scopo
Ricompensa
Risorse
Compito
Ruoli
Casuale
Scelta del
docente
Gruppi
omogenei
Gruppi
eterogenei
Durata complessiva dell’attività
Fantasia
Identità
Competizione Valutazione Celebrazione
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e all’imprenditorialità
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Come si articola l’attività di apprendimento?
Descrivere le diverse Fasi e i tempi stimati (approssimativamente):
Sequenza di applicazione
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Allegato 5 – Esempi di attività progettate
SCUOLA
PRIMARIA PARITARIA “DON BOSCO”
NUMERO
CLASSE
QUARTA
MATEMATICA
CONTENUTO DISCIPLINARE
Su quale contenuto/i gli studenti
lavoreranno? Decidere tra le opzioni
suggerite:
Conoscenze
Abilità
COMPITO DIDATTICO
Quale tipologia di compito è
prevista? Decidere tra le opzioni
suggerite:
Di completamento
Di creazione
Descrivere
il
contenuto
dell’attività: applicare un pensiero
logico a situazioni-problema.
Descrivere il compito: risolvere
problemi matematici, di diversa
complessità,
mediante
una
corretta analisi del testo.
ALUNNI
STRUTTURA DI GRUPPO
Quale sarà la struttura di gruppo?
2 macro-gruppi (6-8
bambini), suddivisi in piccoli
sotto gruppi (da 2, 4)
Disegnare la struttura di gruppo:
a
b
c
d
a
b
A
B
C
D
A
B
C
D
14
CICLO
SCOLASTICO
Scuola dell’infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria I° grado
Scuola secondaria II° grado
COMPETENZA
MATERIALI
Quali materiali sono previsti per In AC una competenza intellettiva
l’attività? Scrivere un breve elenco:
(e o sociale) può essere insegnata
attraverso
l’assegnazione
a
– penne, evidenziatori, matite e ciascuno di operazioni (e/o ruoli).
Decidere tra le due opzioni e disegnare la
gomme;
struttura di lavoro:
– fogli a quadretti;
– 9 testi di problemi di
1. analizzare un testo
complessità crescente
estrapolandone le
informazioni utili;
2. ricercare strategie
risolutive:
3. verificare la correttezza
delle ipotesi formulate.
I ruoli verranno suddivisi
autonomamente all'interno dei
gruppi.
Struttura dell’attività
Interdipendenza
positiva
Formazione dei gruppi
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Scopo
Ricompensa
Risorse
Compito
Casuale
Scelta del
docente
Gruppi
omogenei
Gruppi
eterogenei
Ruoli
Fantasia
Identità
Competizione
Valutazione
Celebrazione
Durata complessiva dell’attività 135 minuti
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
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Come si articola l’attività di apprendimento?
Descrivere le diverse Fasi e i tempi stimati (approssimativamente):
1. suddivisione della classe in due macro gruppi, che a loro volta saranno
suddivisi in due gruppi più piccoli (l'aula sarà predisposta con quattro
gruppi di banchi che formeranno delle specie di “isole”); 5'
5. consegna e risoluzione del secondo problema in coppia (alunni posti di
fronte); 20'
6. consegna e risoluzione del terzo problema nel piccolo gruppo; 25'
7.
consegna e risoluzione del quarto problema nel macro gruppo; 30'
8. l'insegnante verifica i due risultati ottenuti, proclama il vincitore il quale
sarà chiamato alla propria celebrazione (se entrambi i gruppi avranno dato
2. l'insegnante dirà ad ogni macro gruppo di scegliere un nome per la propria
squadra e successivamente di urlarlo; 5'
la corretta soluzione, sarà proclamato vincitore il gruppo che ha terminato
per primo); 5'
3. l'insegnante spiega l'attività (per ogni fase ci saranno quattro compiti
9. l'insegnante stimola una metacognizione all'interno del gruppo classe. 15'
(lettura del testo, analisi dei dati, svolgimento del calcolo, risposta finale) i
quali determineranno il ruolo di ognuno all'interno del gruppo (es. quando
il problema sarà svolto in coppia, ogni bambino assumerà due ruoli. Ogni
bambino sarà libero di portare il proprio contributo indipendentemente dal
ruolo assunto);10'
4. consegna e risoluzione del primo problema a livello individuale (ogni
risultato sarà vincolante per la risoluzione del problema successivo, in
quanto dato necessario all'interno del problema del livello consecutivo);
15'
Sequenza di applicazione
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e all’imprenditorialità
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PRIMARIA DI MEDIIS
SCUOLA
Scuola dell’infanzia
AMBITO DISCIPLINARE/DISCIPLINA
NUMERO
CONTENUTO DISCIPLINARE
Su quale contenuto/i gli
studenti lavoreranno? Decidere
tra le opzioni suggerite:
Conoscenze
Abilità
Conoscere alcuni aspetti della
vita quotidiana dei Romani:
ITALIANO-STORIA
CONVIVENZA CIVILE
QUINTA
CLASSE
ABBIGLIAMENTO
ALIMENTAZIONE
GIOCHI
DIVERTIMENTO
Interdipendenza
positiva
OBIETTIVO DIDATTICO
Quale tipologia di obiettivo è prevista? Decidere
tra le opzioni suggerite:
Di reazione
Di rielaborazione
Di creazione
Descrivere l’obiettivo:
•
Saper ascoltare i messaggi orali dei
compagni e dell’insegnante
•
Leggere e comprendere un testo
informativo/espositivo di carattere storico
•
Saper esporre in modo chiaro e coerente i
contenuti appresi
•
Controllare il tono della voce
•
Assumere un ruolo attivo e collaborativo
nel lavoro di gruppo
•
Sapersi relazionare e aiutarsi
reciprocamente per il raggiungimento di
uno scopo comune
•
Promuovere l’interdipendenza positiva
•
Realizzazione di un libro elettronico (a
conclusione dell’unità di lavoro)
Scopo
Casuale
Formazione dei gruppi
Ricompensa
Scelta del
docente
Risorse
Gruppi
omogenei
12
ALUNNI
I° biennio primaria
II° biennio primaria
Scuola secondaria I° e II° g.
STRUTTURA DI GRUPPO
Quale sarà la struttura di
gruppo? Decidere tra le
opzioni suggerite:
MATERIALI
Quali materiali sono previsti per l’attività? Scrivere
un breve elenco:
•
PRIMA FASE
4 gruppi-base da 3
SECONDA FASE
3 gruppi da 4
ULTIMA FASE
(GIOCO/QUIZVERIFICA)
Ritorno ai gruppi base
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Compito
Gruppi eterogenei
CICLO
SCOLASTICO
Ruoli
4 testi informativo/espositivi di carattere
storico con i seguenti argomenti:
abbigliamento, alimentazione, divertimento,
giochi
4 vocabolari
penne, matite, gomme
cronometri
12 bustine contenenti una sillaba utile alla
formazione delle parole-chiave della storia (da
utilizzare per la costituzione dei gruppi)
4 foglietti contenenti gli argomenti dei testi
4 foglietti contenenti i nomi dei gruppi-base
12 foglietti contenenti un quesito inerente i
contenuti affrontati
12 foglietti con i nomi dei 12 alunni coinvolti
nell’attività
2 contenitori
lavagna
premio per il gruppo vincitore
Fantasia
Identità
Durata complessiva dell’attività
Competizione
PROCESSO
In AC una competenza intellettiva
(e o sociale) può essere insegnata
attraverso l’assegnazione a ciascuno
di operazioni (e/o ruoli). Decidere tra
le due opzioni e disegnare la struttura di
lavoro:
Competenza intellettiva:
•
lettura;
•
comprensione;
•
ascolto;
•
esposizione orale;
•
rappresentazione
iconografica.
Competenza sociale:
•
assunzione di ruoli: lettore,
moderatore/coordinatore,
evidenziatore/segretario (nella
prima fase);
•
relatori (tutti), moderatore e
timer (uno stesso alunno) nella
seconda fase;
•
collaborazione (in tutte e tre le
fasi).
Valutazione
Celebrazione
2 h circa
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
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Come si articola l’attività di apprendimento?
Descrivere le diverse fasi e i tempi stimati (approssimativamente):
ESPLICITAZIONE DELL’ ATTIVITA’ AL GRUPPO CLASSE (scopi, modalità, tempi, fasi).
N.B. Le vaie fasi saranno chiarite specificatamente di volta in volta.
Si fa presente agli alunni che l’ attività si concluderà con un gioco-quiz a cui seguirà premiazione. (5’/10’)
A conclusione dell’ unità di lavoro (in un momento successivo all’attività proposta) verrà realizzato un libro elettronico.
FORMAZIONE DEI GRUPPI- BASE
Assegnazione di una bustina contenente una sillaba/puzzle utile alla formazione di 4 parole-chiave (trisillabe) della storia della Civiltà Romana:
LI-BER-TI
PLE-BE-I
PA-TRI-ZI
CON-SO-LE (5’/10’)
A ciascun componente di ogni gruppo (che si collocherà in 4 angoli dell’aula appositamente predisposti) verrà consegnato casualmente (per estrazione abbinamento gruppoargomento) lo stesso testo. I testi avranno i seguenti argomenti: abbigliamento, alimentazione, divertimento, giochi.
ATTIVITA’ PRIMA FASE
FASE 1) a
Ogni alunno viene invitato a leggere individualmente e con molta attenzione il testo sottolineando i termini sconosciuti. (15’)
FASE 1) b
In gruppo gli alunni concordano la distribuzione dei seguenti ruoli:
- lettore: legge il testo
- coordinatore: regola la comunicazione e mantiene l’attenzione sul compito, ricerca sul vocabolario i termini sconosciuti al gruppo
- evidenziatore/segretario: evidenzia i concetti-chiave, appunta la titolazione dei capoversi (la compilazione avviene su una nuova copia del testo che in seguito verrà
fotocopiata e fornita ad ogni componente del gruppo) (30’)
FORMAZIONE DEI NUOVI GRUPPI E ATTIVITA’ SECONDA FASE
L’attività continua con un rimescolamento dei gruppi in modo da ottenere 3 nuovi gruppi formati da un membro di ogni gruppo base.
I 3 nuovi gruppi risultano così formati: nel primo gruppo si riuniscono tutte le prime sillabe delle “parole della storia” di ogni gruppo base, nel secondo gruppo si riuniscono tutte
le seconde sillabe,... (lo stesso per gli altri due gruppi) (5’/10’)
Ora ogni membro del nuovo gruppo è a conoscenza di un diverso argomento.
RR_Giu-08
All’ interno del gruppo tutti svolgeranno a rotazione il ruolo di relatore, inoltre verrà scelto ad estrazione un moderatore/timer.
Ogni alunno, a rotazione, espone il proprio argomento aiutandosi con la scaletta fornita dalla titolazione dei capoversi e/o con i concetti-chiave evidenziati.
Chi ascolta può porre domande di chiarimento. (30’)
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
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Ora ogni membro del nuovo gruppo è a conoscenza di un diverso argomento.
All’ interno del gruppo tutti svolgeranno a rotazione il ruolo di relatore, inoltre verrà scelto ad estrazione un moderatore/timer.
Ogni alunno, a rotazione, espone il proprio argomento aiutandosi con la scaletta fornita dalla titolazione dei capoversi e/o con i concetti-chiave evidenziati.
Chi ascolta può porre domande di chiarimento. (30’)
Ultimata questa fase di lavoro tutti gli alunni sono a conoscenza dei quattro diversi argomenti.
Ultimata questa fase di lavoro tutti gli alunni sono a conoscenza dei quattro diversi argomenti.
RITORNO AI GRUPPI-BASE E ATTIVITA’ TERZA FASE (gioco-quiz/verifica)
Il gioco-quiz ,che costituirà momento di verifica per l’insegnante, verrà proposto seguendo le seguenti modalità:
l’insegnante formula, a estrazione, un enunciato all’intera classe;
- gli alunni ascoltano poi si consultano con i compagni di gruppo e concordano la risposta;
- estrazione del nome dell’alunno che deve rispondere;
- attribuzione del punteggio (alla lavagna si visualizzano gruppi e relativo punteggio) con il seguente criterio:
3 punti se la risposta è esatta
2 punti se la risposta è parzialmente esatta
1 punto se la risposta non è esatta
Proclamazione del gruppo vincitore che sarà invitato ad esultare per la vittoria ottenuta e riceverà un premio.
Alla fine di tutta l’attività, gli alunni vengono invitati ad una riflessione personale sull’efficacia del lavoro svolto attraverso la compilazione del seguente questionario:
-
Come penso di aver svolto i miei ruoli e perché?
-
Rispetto alla spiegazione dell’insegnante, l’attività svolta in gruppo mi ha:
creato difficoltà
semplificato e facilitato l’acquisizione dell’argomento
altro ……………..
Motiva la tua scelta
Che cosa il gruppo mi ha aiutato a fare meglio?
Quali difficoltà ho incontrato a lavorare in gruppo?
-
RR_Giu-08
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e all’imprenditorialità
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Allegato 6 – Esempi di schede revisionate
SCUOLA
PRIMARIA PARITARIA “DON BOSCO”
AMBITO
NUMERO
CLASSE
QUARTA
MATEMATICA
ALUNNI
14
CICLO
SCOLASTICO
Scuola dell’infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria I° grado
Scuola secondaria II° grado
Come si articola l’attività di apprendimento?
Descrivere le diverse Fasi e i tempi stimati (approssimativamente):
4.
1.
necessario all'interno del problema del livello consecutivo); 15'
[POTRESTI FARMELI
CAPISCO
IL SENSO
5.VEDERE
consegna
e risoluzione del secondo problema in coppia[NON
(alunni
posti di fronte);
20' DI
I PROBELMI.
QUESTA SCANSIONE.
PROTRESTI
INSERIRLI
6. consegna e risoluzione del terzo problema nel piccolo gruppo; 25'
PERCHE’ PRIMA
COME ALLEGATO A
E POI IN
7.QUESTO
consegna
e risoluzione del quarto problema nel macro INDIVIDUALE
gruppo; 30'
DOCUMENTO?]
MACRO-GRUPPO? RISCHI
8. l'insegnante verifica i due risultati ottenuti, proclama il vincitore sarà chiamato alla propria
CHE L’INTERDIPENZA NON
CREI , SOPRATTUTTO
NEI il
celebrazione (se entrambi i gruppi avranno dato la correttaSIsoluzione,
sarà proclamato vincitore
GRUPPI DI QUATTRO ENEL
gruppo che ha terminato per primo); 5'
MACRO, E CHE I PIÙ SVEGLI
SOSTIUISCONO
9. l'insegnante stimola una metacognizione all'interno delSIgruppo
classe. 15' AI MENO
BRAVI. VA DATA, SECONDO
ME PIÙ STRUTTURA DI
PICCOLO GRUPPO. HO
suddivisione della classe in due macro gruppi, che a loro volta saranno suddivisi in due
gruppi più piccoli (l'aula sarà predisposta con quattro gruppi di banchi che formeranno delle
specie di “isole”); 5'
2.
l'insegnante dirà ad ogni macro gruppo di scegliere un nome per la propria squadra e
successivamente di urlarlo; 5'
3.
l'insegnante spiega l'attività (per ogni fase ci saranno quattro compiti (lettura del testo,
analisi dei dati, svolgimento del calcolo, risposta finale) i quali determineranno il ruolo di
ognuno all'interno del gruppo (es. quando il problema sarà svolto in coppia, ogni bambino
assumerà due ruoli. Ogni bambino sarà libero di portare il proprio contributo
indipendentemente dal ruolo assunto);10'
RR_Giu-08
[A MIO AVVISO I RAGAZZI
RISCHIANO DI NON COGLIERE
CHE LE FASI POSSA
CORRISPONDERE A DEI
COMPITI DA DIVIDERSI. A
MENO CHE LORO NON
ABBIANO UNA CERTA
CONFIDENZA CON LA
PROCEDURA. SEI PROPRIO
SICURA?]
consegna e risoluzione del primo problema a livello individuale
(ogni risultato sarà vincolante per la risoluzione del problema successivo, in quanto dato
[IL VINCITORE SINGOLO O
LA SQUADRA VINCITRICE?
MI SEMBRA CHE CI SIA UN
SALTO LOGICO].
[CON QUALI DOMANDESTIMOLO?]
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Educazione alla cooperazione
e all’imprenditorialità
SCUOLA
CLASSE
PRIMARIA DI MEDIIS
AMBITO
DISCIPLINARE/DISCIPLINA
QUINTA
ITALIANO-STORIA
CONVIVENZA CIVILE
CONTENUTO DISCIPLINARE
Su quale contenuto/i gli
studenti lavoreranno? Decidere
tra le opzioni suggerite:
Conoscenze
Abilità
Conoscere alcuni aspetti della
vita quotidiana dei Romani:
ABBIGLIAMENTO
ALIMENTAZIONE
GIOCHI
DIVERTIMENTO
RR_Giu-08
Dr. Maurizio Gentile, Università di Udine
Facoltà di scienze della Formazione
NUMERO
ALUNNI
12
CICLO
SCOLASTICO
STRUTTURA DI GRUPPO
MATERIALI
Quale sarà la struttura di
Quali materiali sono previsti per
gruppo?
Decidere
tra
le
l’attività? Scrivere
un breve elenco:
[TUTTI OBIETTIVI DI INDUBBIA
IMPORTANZA
opzioni suggerite:
FORMATIVA. SOLO DUE ANNOTAZIONI. 1. PIÙ
Di reazione
testi informativo/espositivi
OBIETTIVI DECIDETE E•PIÙ4 DOVRESTE
RENDERE di
Di rielaborazione
carattereOstorico
con i seguenti
CONTO DEL RAGGIUNGIMENTO
DEL LIVELLO
Di creazione
argomenti:
abbigliamento,
DI SVILUPPO DI CIASCUNO. QUESTO POTREBBE
PRIMA FASE
alimentazione,
divertimento,
ENORMENTE COMPLICARVI
LE OPERAZIONI
Descrivere l’obiettivo:
4 gruppi-base da 3
giochi CHIEDERE:
VALUTATIVE. UNO VI POTREBBE
• IL
4 vocabolari
COME FATE
RAGGIUNGIMENTO
SECONDA
FASEA VALUTARE
• Saper ascoltare i messaggi orali dei
•
penne,
matite,
gomme
DI
CIASCUNO?
2.
SULLA
QUESTIONE
OBIETTIVO
3 gruppi da 4
compagni e dell’insegnante
• BASSO,
cronometri
IO TENDO A VOLARE PIÙ
PROPONENDO
• Leggere e comprendere un testo
AI DOCENTI
12 bustine contenenti una sillaba
FASE OBIETTIVI•DIRETTAMENTE
informativo/espositivo di carattere ULTIMA
utile
alla– formazione
delle
VERIFICABILI
(CIOÈ
I
PRODOTTI
AUTENTICI
- parole(GIOCO/QUIZstorico
dellaDELLA
storia (da utilizzare
DELL’ATTIVITÀ). ECCO IL chiave
PERCHÉ
VERIFICA)
• Saper esporre in modo chiaro e
per la
DISTINZIONE
TRA OBIETTIVI
DIcostituzione dei gruppi)
Ritorno
ai gruppi base
coerente i contenuti appresi
COMPLETAMENTO (SCHEDA,
ESERCIZI,
MAPPE,
• 4 foglietti
contenenti
gli
• Controllare il tono della voce
ECC.) E DI CREAZIONE (MANUFATTO,
argomenti dei testi
• Assumere un ruolo attivo e
ELABORATO, TESTO ELETTRONICO,
ECC.). i nomi dei
• 4 foglietti contenenti
collaborativo nel lavoro di gruppo
PENSATECI!]
gruppi-base
• Sapersi relazionare e aiutarsi
• 12 foglietti contenenti un quesito
reciprocamente per il
inerente i contenuti affrontati
raggiungimento di uno scopo
• 12 foglietti con i nomi dei 12
comune
alunni coinvolti nell’attività
• Promuovere l’interdipendenza
• 2 contenitori
positiva
• lavagna
• Realizzazione di un libro elettronico
• premio per il gruppo vincitore
(a conclusione dell’unità di lavoro)
OBIETTIVO DIDATTICO
Quale tipologia di obiettivo è prevista?
Decidere tra le opzioni suggerite:
Scuola dell’infanzia
I° biennio primaria
II° biennio primaria
Scuola secondaria I° e II° g.
PROCESSO
In AC una competenza intellettiva
(e o sociale) può essere insegnata
attraverso l’assegnazione a
ciascuno di operazioni (e/o ruoli).
Decidere tra le due opzioni e disegnare la
struttura di lavoro:
Competenza intellettiva:
• lettura;
• comprensione;
• ascolto;
• esposizione orale;
• rappresentazione
iconografica.
Competenza sociale:
• assunzione di ruoli: lettore,
moderatore/coordinatore,
evidenziatore/segretario (nella
prima fase);
• relatori (tutti), moderatore e
timer (uno stesso alunno) nella
seconda fase;
• collaborazione (in tutte e tre le
fasi).
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e all’imprenditorialità
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Facoltà di scienze della Formazione
Allegato 7 – Esempi di osservazioni e commenti
SCUOLA
PRIMARIA PARITARIA “DON BOSCO”
AMBITO
NUMERO
CLASSE
QUARTA
MATEMATICA
Come si articola l’attività di apprendimento?
Descrivere le diverse Fasi e i tempi stimati (approssimativamente):
1.
suddivisione della classe in 5 gruppi da 3 (l'aula sarà predisposta con cinque
gruppi di banchi che formeranno delle specie di “isole”); 10'.
ALUNNI
14
SCOLASTICO
Modifiche inserite prima e/o durante l’attività e CONSIGLI basati su quanto
osservato
È stato necessario, a causa dell’assenza di un alunno e della presenza di un’alunna in
difficoltà (l’insegnante la valuta due anni indietro rispetto agli obiettivi di classe) di
creare due gruppi da 4, in modo tale da mettere attorno all’alunna il numero più alto
di risorse: 3 compagni anziché 1. In questo caso abbiamo deciso per due gruppi da 4 e
due gruppi da 3. La nuova struttura è:
a
b
c
2.
Scuola dell’infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria I° grado
Scuola secondaria II° grado
CICLO
a
b
c
a
c
b
d
a
c
b
d
viene consegnato tutto il materiale (cartellini, testo dei problemi e tabellina – vedi
allegato b) in una busta; l'insegnante dice ad ogni gruppo di scegliere un nome per
la propria squadra, scriverlo sulla busta e successivamente di urlarlo; 5'
3.
l'insegnante spiega l'attività (nella fase di analisi del testo del problema, gli alunni
di ogni gruppo si affideranno autonomamente tre ruoli, che ruoteranno ad ogni
Ai gruppi da quattro è stato CONSIGLIO 1 Il sottolineatore nei gruppi da tre
dato un ruolo in più: potrebbe fare anche il cronometrista.
cronometrista.
nuovo problema: il lettore (colui che legge il testo), il sottolineatore (colui che
evidenzierà i dati all'interno del testo), il trascrittore (colui che trascriverà i dati sul
foglio su cui si svolgerà il problema), visibili mediante dei cartellini posti sulla
maglia; 10'
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4.
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I ruoli cambiano ad ogni
problema.
griglia riassuntiva (vedasi allegato B); 15/20'
Nel quarto problema abbiamo
chiesto di rappresentare le
1. (ogni risultato sarà vincolante (necessario, utile, indispensabile) per la
tappe in segmenti, dove un
risoluzione del problema successivo, in quanto dato necessario all'interno del KM è pari ad un quadratino.
consegna e risoluzione del primo problema: ogni risultato verrà trascritto in una
problema della fase consecutiva); 20'
5.
consegna e risoluzione del secondo problema; cambio dei ruoli 15/20'
6.
consegna e risoluzione del terzo problema; cambio dei ruoli 15/20'
7.
consegna e risoluzione del quarto problema; cambio dei ruoli 15/20'
8.
l'insegnante invita gli alunni a sommare tutti i risultati ottenuti; 10'
9.
l'insegnante dà il risultato corretto, il gruppo vincitore sarà chiamato a celebrarsi
CONSIGLIO 2 Durante il lavoro, abbiamo notato
che si può aiutare il sottolineatore con un testo
parallelo. Quindi consegnare due testi anziché uno,
dandone uno al sottolineatore e uno allo scrittore.
CONSIGLIO 3 Il quarto problema - in tre gruppi ha avuto bisogno di un passaggio rappresentazionale
(disegno delle tappe). In un gruppo due alunni
intuivano le connessioni ma non sapevo spiegarli, altri
invece non capivano. Essendoci della geometria piana
(tappe/segmenti) il disegno faceva capire le distanze
che a mente non si riuscivano a capire. Quindi, usare i
disegni per rappresentare problemi soprattutto
quando è implicata della geometria piana.
10. l'insegnante stimola una metacognizione all'interno del gruppo classe e aiuta,
Non fatto il punto 9 per evitare il confronto tra chi ha vinto e ha perso. Rimandato a
domani.
L’insegnante ha preferito puntare sul passo 10, focalizzando la discussione sul
processo matematico, sulle difficoltà e su come sono state superate. Qualche
passaggio è stato dedicato alla riflessione sul lavoro di gruppo.
11. assieme agli alunni vincitori, a rintracciare e auto-correggere gli errori commessi
Rimandato a domani insieme alla premiazione del gruppo vincitore.
(se più gruppi avranno dato la corretta soluzione, potranno esultare insieme); 5'
dai gruppi non vincitori. 30'
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SCUOLA
CLASSE
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Facoltà di scienze della Formazione
PRIMARIA DI MEDIIS
AMBITO
DISCIPLINARE/DISCIPLINA
QUINTA
ITALIANO-STORIA
CONVIVENZA CIVILE
Come si articola l’attività di apprendimento?
Descrivere le diverse fasi e i tempi stimati (approssimativamente):
ATTIVITA’ PRIMA FASE
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NUMERO
ALUNNI
12
CICLO
SCOLASTICO
Scuola dell’infanzia
I° biennio primaria
II° biennio primaria
Scuola secondaria I° e II° g.
Modifiche inserite prima e/o durante l’attività e CONSIGLI basati su quanto osservato
FASE 1) a
A ciascun membro dei gruppi sono stati
assegnati tre testi relativi ai quattro
contenuti da imparare: abbigliamento,
alimentazione, giochi, divertimento (vedi
ALL-A).
Agli alunni è stato dato un testo, da
leggere individualmente. Il testo è
distribuito su fogli A4, in doppia colonna:
da un lato la lettura e dall’altro delle
righe (vedi ALL-A). L’obiettivo di questa
Fase è fare una pre-lettura.
CONSIGLIO 1: la fase si può mantenere, se
associata ad uno micro-produzione, ad esempio una
frase-sommario. Il lavoro di pre-lettura ha senso se i
ragazzi producono un’ipotesi di significato (un
inferenze), cioè se esplicitano l’idea che si sono fatti
sul contenuto del testo.
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FASE 1) b
FASE 1) a
In gruppo gli alunni concordano la distribuzione dei seguenti ruoli:
In gruppo gli alunni concordano
- lettore: legge il testo
autonomamente la distribuzione dei
- coordinatore: regola la comunicazione e mantiene l’attenzione sul seguenti ruoli:
compito, ricerca sul vocabolario i termini sconosciuti al gruppo
……
- evidenziatore/segretario: evidenzia i concetti-chiave, appunta la
titolazione dei capoversi (30’)
Procedono in seguito alla lettura/analisi del testo sapendo che nella fase di
lavoro successiva dovranno produrre individualmente un breve
riassunto/schema da utilizzare per l’esposizione dell’argomento agli altri
compagni
FASE 1) b
Produzione individuale del riassunto (15’)
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CONSIGLIO 2: assegnerei al lettore anche la
funzione di controllore del tempo. Dopo la lettura, in
effetti, gli resta ben poco da fare.
CONSIGLIO 3: ho notato che le prime cose che i
ragazzi hanno fatto è titolare i capo-versi. Questo
conferma in parte quanto detto nel CONSIGLIO 1,
cognitivamente il titolo potrebbe corrispondere ad un
ipotesi di significato. A questo punto io direi di
comunicare bene l’obiettivo di fase: “discutere,
decidere e assegnare titoli ai capoversi”, sfumando
su sottolineatura, parole chiave, ecc. In effetti,
assegnando i titoli trovano anche le parole chiave.
Ridurre il tempo: da 30’ a 20’.
FASE 1) b
CONSIGLIO 4: se sfumi prima sulla sottolineatura,
Produzione individuale del riassunto (15’) l’operazione possono recuperarla in questa fase. La
sottolineatura può essere funzionale al riassunto,
così come i titoli che contengono le parole chiave,
sono poi funzionali allo schema/disegno (ALL-B1).
Estendere il tempo: da 15 ad almeno 20’.
CONSIGLIO 5: insegnare le 4 regole del
riassumere e il criterio secondo il quale “lo scritto
deve avere un numero di parole almeno pari alla
metà del testo originale”.
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FORMAZIONE DEI NUOVI GRUPPI E ATTIVITA’ SECONDA
FASE
L’attività continua con un rimescolamento dei gruppi in modo da ottenere 3
nuovi gruppi formati da un membro di ogni gruppo base.
I 3 nuovi gruppi risultano così formati: nel primo gruppo si riuniscono tutte le
prime sillabe delle “parole della storia” di ogni gruppo base, nel secondo
gruppo si riuniscono tutte le seconde sillabe,... (lo stesso per gli altri due
gruppi) (5’/10’)
Ora ogni membro del nuovo gruppo è a conoscenza di un diverso argomento.
All’ interno del gruppo tutti svolgeranno a rotazione il ruolo di relatore,
inoltre verrà scelto ad estrazione un moderatore/timer.
Ogni alunno, a rotazione, espone il proprio argomento aiutandosi con la
scaletta fornita dalla titolazione dei capoversi e/o con i concetti-chiave
evidenziati.
……
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Ogni alunno espone aiutandosi con il
riassunto e la titolazione.
Chi ascolta prende appunti utilizzando lo
schema dell’ALL-B2. Gli schemi forniti
sono in
tutto 3. I docenti lasciano
l’opzionalità: “potete utilizzare la
modalità che volete per prendere appunti:
schema, frase sommario, appunti.
CONSIGLIO 6: i docenti notano che i ragazzi
leggono i loro riassunti piuttosto che esporre
verbalmente il contenuto di ciò che hanno studiato. Si
potrebbe fare così. Nell’ALL-B1 ricavare sul lato
destro del foglio una striscia (Scaletta del discorso),
li possono utilizzare la titolazione per fare la
scaletta, avere dei minuti per preparare il discorso, e
poi esporre il discorso solo sulla base della scaletta.
La scelta si una soluzione simile dipende
dall’obiettivo: opportunità
di insegnare a
organizzare un discorso verbale in funzione di una
comunicazione.
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Allegato 8 – Sintesi del piano esecutivo: azioni, fasi e giornate
Azioni
Inizio
Fine
Durata
17/09/2007
20/09/2007
3
Redazione documenti operativi e teorici di progetto
27/10/2007
16/11/2007
20
Fase 1 - Allestimento piattaforma collaborativa
05/02/2008
20/02/2008
15
Fase 2 - Progettazione attività di apprendimento
26/03/2008
07/04/2008
12
Fase 3 - Revisione e discussione delle attività di apprendimento
09/04/2008
19/04/2008
10
Riunione con i Partner di progetto e i docenti
Fase 4 - Applicazione e osservazione delle attività in classe
20/05/2008
25/05/2008
5
Fase 5 - Restituzione ai docenti delle osservazioni/suggerimenti
27/05/2008
01/06/2008
5
Redazione rapporto di ricerca
26/06/2008
01/07/2008
5
Chiusura progetto
27/10/2008
01/11/2008
5
Totale giornate
75
set-07
nov-07
dic-07
feb-08
apr-08
mag-08
lug-08
set-08
ott-08
Riunione con i Partner di progetto e i docenti
Redazione documenti operativi e teorici di progetto
Fase 1 - Allestimento piattaforma collaborativa
Fase 2 - Progettazione attività di apprendimento
Fase 3 - Revisione e discussione delle attività di apprendimento
Fase 4 - Applicazione e osservazione delle attività in classe
Fase 5 - Restituzione ai docenti delle osservazioni/suggerimenti
Redazione rapporto di ricerca
Chiusura progetto
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Bibliografia
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