...

Pace attraverso il servizio e lealtà verso il bene pubblico la società

by user

on
Category: Documents
16

views

Report

Comments

Transcript

Pace attraverso il servizio e lealtà verso il bene pubblico la società
Agenzia Club Med Voyages
Piazza Solferino, 2/b
tel. 011 562 33 00
[email protected]
Torino
Rotary
luglio/agosto 2012 N° 7
20312032
20312032
Allegato a Rotary Luglio/Agosto n. 7 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice
Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2031 e del Distretto 2032 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo
Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected] - [email protected]
Agenzia Club Med Voyages
Piazza Solferino, 2/b
tel. 011 562 33 00
[email protected]
Torino
Lettera di Luglio
Lettera di Luglio
Pace attraverso il servizio
e lealtà verso il bene pubblico
La società cambia in modo rapido
ma i nostri valori rimangono inalterati
C
ari Presidenti e
Segretari di Club Cari
e care Rotariani,
Rotaractiani ed Interactiani
Il 1° luglio 2012 segna la nascita
del nostro nuovo Distretto 2031
sotto l’indirizzo ed il motto del
Presidente Internazionale Sakuji
Tanaka “La pace attraverso il servizio”. Viviamolo come augurio!
Le parole del Presidente Tanaka
sono saldamente legate agli inizi
del Rotary. È infatti nel luglio del
1908 che Paul Harris esprime l’esigenza primaria di lealtà comportamentale dei Soci verso il bene
pubblico e la Terza Convention
del 1912 proietta il servizio Rotariano sul piano internazionale. E’
trascorso oltre un secolo ed oggi
Tanaka ci ripropone gli stessi concetti attualizzando e chiarendone
il contenuto. Definisce il bene
pubblico della pace sul piano
intimistico del contrasto alla sof-
ferenza personale, alla fame ed
alla paura, alle persecuzioni ed
alla povertà. Il nostro servizio,
veramente al di sopra di ogni interesse personale, deve combattere ciò che la pace non è: guerre,
conflitti, violenze di tutti i generi,
tensioni sociali, familiari e personali ad ogni livello. Il Presidente
ci chiede di materializzare il suo
grande disegno concentrando le
energie sulle priorità del piano
strategico del Rotary International che impone di sostenere e rinforzare i Club, incrementare l’azione umanitaria quale appunto
quella da lui proposta, migliorare
la consapevolezza e l’immagine
pubblica della nostra istituzione.
Ci propone in particolare di concentrare l’operatività su sei aree
di intervento: pace e risoluzione
dei conflitti, prevenzione e cura
delle malattie, acqua e strutture
igienico-sanitarie, salute materna
e infantile, alfabetizzazione-educazione di base e sviluppo economico e comunitario.
L’Assemblea del 26 maggio scorso ha focalizzato l’attenzione sulle
esigenze di aiuto delle fasce deboli e sulle nuove povertà, ma altri
temi saranno nelle assolute priorità del Distretto e soprattutto la
quinta via del servizio a favore dei
nostri giovani. Essa sarà potenzia-
ta con ogni attenzione ed ogni
mezzo, quale dovere primario
per garantire al meglio il ricambio
generazionale.
Tra le tante iniziative che via via illustrerò nelle lettere di ogni mese
mi preme sin da ora invitarvi alla
partecipazione alla Convention di
Lisbona che si svolgerà il 23-26
giugno 2013. La partecipazione
ad un Congresso Internazionale
Rotary è una esperienza esaltante
e altrimenti difficilmente ripetibile, perché dopo quella di Lisna le
successive Convention si terranno per parecchi anni in sedi molto distretti dall’Europa. Inoltre
il Distretto 2031 sarà presente a
Lisbona con uno studio sulla Talassemia, il grandissimo service
Italia-Marocco teso ad eradicare la
malattia, il che richiede generoso
supporto di fronte al mondo con
nostra folta presenza.
Ancora una raccomandazione
operativa, necessaria per adeguare il livello della funzionalità
veramente a livello internazionale
che consiste nell’aprire puntigliosamente gli indirizzi postali già
approntati per ciascuno ed il sito
web predisposto dal Distretto per
ogni Club. Cari amici, o a tutti!
Amicizia e solidarietà interiore
aiutano la comprensione universale
C
re l’attuale numero di 34.000,
distribuiti in oltre 200 nazioni.
Proprio per celebrare questa
crescita straordinaria, nel calendario Rotariano, agosto è il
mese dell’espansione. Nell’arco
dei 31 giorni agostani perderemo quasi un’ora e mezza di
luce, le riunioni si diraderanno
e molti di noi si allontaneranno
Sommario
2 I nuovi siti Web dei Distretti 2031 e 2032
3 Il Congresso affida il 2030 alla Storia
4 Il calendario delle visite ai Club
5 Primo trapianto di midollo in Marocco
7 Il protocollo con il Politecnico di Torino
ternazionale Sakuji Tanaka: Peace
trough service. Tema affascinante, in quanto fa carico a tutti noi
Rotariani di essere edificatori di
pace, occupandoci dei problemi
che impediscono alla gente di
vivere una vita normale e tranquilla, facendo quanto è in nostro
potere per venire loro incontro
nell’allontanarli dalla povertà e
dalla fame, ed aiutandoli ad avere
sicurezza e fiducia nel futuro. Dovremo quindi focalizzare i nostri
services nel fornire assistenza medica, strutture igienico-sanitarie,
cibo ed istruzione dove e quando
sono necessari e cercare di realizzare i bisogni più interiori delle
persone, ossia amicizia, partecipazione e interesse per il prossimo. In secondo luogo dovremo
avere presenti quelle tematiche di
grande rilievo che rientrano nel
percorso di cambiamento nella
continuità, che il Rotary sta raccomandando e che dovrà guidarci
nel corso dell’anno:
- in primo luogo il Piano Strategico, che è la chiave di volta per
continua a pagina 4
Lettera di Agosto
Piano triennale per l’espansione
e ringiovanire con i Rotaractiani
Lettera di Agosto
ari Presidenti e Segretari di Club, cari e care
Rotariani, Rotaractiani ed Interactiani, il 2 agosto
1910 si apre a Chicago, sotto
la presidenza di Paul Harris, la
prima Convention che coagula i 16 Club allora esistenti. In
poco più di un secolo si sono
moltiplicati sino a raggiunge-
C
ari amici,
siamo all’inizio di un
nuovo Anno Rotariano,
che per il nostro Distretto significa anche l’inizio di un nuovo
periodo connotato dal frazionamento del Distretto 2030 e dalla
nascita del nuovo Distretto 2032,
cui noi apparteniamo.
Il frazionamento del Distretto
rientra in quel programma di
cambiamento di cui abbiamo parlato nella scorsa Assemblea che il
Rotary sta affrontando per essere
più vicino ad una società che sta
cambiando in modo rapido, ma
con la consapevolezza che rimangono inalterati i valori fondanti
dell’istituzione quali l’integrità,
la qualità dei Soci, l’amicizia e la
disponibilità al servizio. Il frazionamento consentirà ai Club ed
al governatore con il suo staff di
mantenere più stretti rapporti
e di avere maggiori possibilità
di dialogo e di consultazione di
quanto avrebbe consentito un
Distretto di dimensioni molto
più ampie. Avete già ricevuto il
programma delle visite ed avete
potuto constatare che a metà novembre tutti i Club del Distretto
saranno già stati visitati. Resta
quindi un lungo periodo in cui
potremo incontrarci per parlare
ed affrontare insieme le tematiche da voi ritenute importanti o
quelle emerse ed evidenziate nel
corso degli incontri.
Una volta di più vi ricordo che il
frazionamento ha lasciato inalterati alcuni aspetti della operatività
dei due nuovi distretti: i programmi relativi alle nuove generazioni
saranno gestiti congiuntamente,
come alcuni progetti di vasto
impatto e tutti i seminari di istruzione.
Che dire ancora di questo anno?
Innanzi tutto che saremo guidati
dal messaggio del Presidente In-
per le vacanze, magari in paesi
lontani. Questo non può farci
tuttavia dimenticare in alcun
modo la nostra missione di
servire, anche soltanto con il
comportamento personale, né
il nostro ideale di espansione a
garanzia della pace. Rotariano è
continua a pagina 4
C
ari amici,
l’espansione è il tema
della lettera di Agosto
del Governatore che viene poi
ripreso nel seminario che ha
luogo successivamente, pertanto le considerazioni ed i
suggerimenti si ripetono, anche
se con toni diversi, più o meno
costantemente.
Vorrei quindi limitarmi ad un
rapido esame degli argomenti
ricorrenti, che troviamo nelle
raccomandazioni, lettere e messaggi inerenti questo tema ed
esaminarne le caratteristiche di
novità dell’anno che ci aspetta.
Aumento dei Soci
Ogni anno il presidente Internazionale ha indicato l’obiettivo che si dovrebbe raggiungere
in termini di espansione.
Nell’anno corrente il Presidente
Tanaka ed il Board hanno fissato un ambizioso programma
da raggiungere in un triennio,
ossia arrivare a 1,3 milioni di
Soci al 30 giugno 2015, chiedendo ai Club di fare il massimo sforzo, tenendo conto delle
opportunità offerte dall’area
in cui essi operano. Ha quindi
raccomandato lo sviluppo di
piani triennali di mantenimento e sviluppo dell’effettivo, che
tengano conto delle peculiarità
di ciascuna regione allo scopo
di consentire il mantenimento
di un tasso di crescita costante
basato su un attenta valutazione
delle possibilità offerte dal territorio su cui opera il Club.
Obiettivo stimolante che se visto congiuntamente ad un altro
fattore, caratterizzante molti
Club del Distretto, e cioè l’anzianità della compagine sociale,
appare anche ambizioso. Infatti
per avere il successo atteso i
Club dovranno concentrarsi
non solo sulla individuazione
di nuovi Soci, ma anche compensare il numero di coloro
che, per vari motivi, sono indotti ad allontanarsi dal Rotary.
Ne consegue che la conservazione dell’effettivo diventa un
elemento fondamentale per la
crescita numerica di un Club, e
la conservazione dovrà quindi
essere considerata una priorità
alla pari del reclutamento di
nuovi Soci.
Ringiovanimento del Club
Visto che l’anzianità dei Soci di
un Club potrebbe costituire un
problema ai fini della sua crescita, il modo più semplice per
cooptare nuovi Soci giovani è
da tempo indicato nell’attingere
al grande bacino costituito dai
Rotaractiani. Mentre ho potuto
personalmente constatare quanto siano validi e volonterosi i
Rotaractiani, ho qualche dubbio
sulla opportunità dell’automatismo di un loro passaggio al
Rotary, per la semplice ragione
che non sempre un Rotaractiano, al momento in cui deve
necessariamente abbandonare
il gruppo, ha maturato i requisiti
richiesti dal Rotary per entrare
a farne parte, requisiti indicati
chiaramente nel Manuale di Procedura.
Sono invece dell’avviso che i giovani Rotaractiani debbano essere
attentamente seguiti all’inizio
della loro carriera professionale,
non vadano persi di vista mantenendo contatti con loro in modo
continuativo, e poi avere il cocontinua a pagina 4
2032
Rotary 2031
20312032
2
I nuovi siti Web dei due nuovi Distretti 2031 e 2032
Tecnologia Informatica al servizio del Rotary
P
er effetto del frazionamento del Distretto Rotary 2030
- nell’ambito dell’azione di
ristrutturazione dei distretti che il
Rotary International sta attuando
nel mondo e che avrà compimento nel 2013 - a partire dal 1° luglio 2012 sono ufficialmente operanti due nuovi Distretti: il 2031
(il cui territorio di riferimento
comprende l’intera Regione Valle
d’Aosta e le Provincie di Torino,
Biella, Novara, Verbano-CusioOssola, Vercelli della Regione Piemonte) e il 2032 (con territorio di
riferimento costituito dall’intera
Regione Liguria e dalle Provincie
di Alessandria, Asti, Cuneo della
Regione Piemonte).
E con esatta sincronia e tempismo, in campo informatico,
proprio dal 1° luglio 2012 - grazie all’impegno professionale del Webmaster distrettuale
Luigi d’Andrea, all’essenziale
contributo dei Past Governatori
Giuseppe Nuzzo, Alessandro Pastorini, Gianni Montalenti e con
l’azione di sostegno del Governatore uscente Antonio Strumia
(Distretto 2030 a.r. 2011-2012),
in piena condivisione di intenti
verso obiettivi comuni con i Governatori entranti per l’a.r. 20122013 Pierluigi Baima Bollone
(Distretto 2031) e Paolo Biondi
(Distretto 2032) - i due nuovi Distretti hanno pienamente operativi due siti Web tecnologicamente
all’avanguardia.
In questo nuovo ordinamento
organizzativo, Luigi d’Andrea (RC
Viverone Lago), già Webmaster
distrettuale del Distretto 2030 fin
dall’Anno Rotariano 2004-2005
(l’indimenticabile “Anno del
Centenario del Rotary International”), è ora il Webmaster dei due
nuovi Distretti 2031 e 2032.
Per i due siti (con indirizzi, rispettivamente: www.rotary2031.it e
www.rotary2032.it) l’architettura
e le soluzioni tecnologiche adottate sono identiche, pur nella differenziazione dei loro contenuti
informativi, peculiari per ciascun
Distretto. La grafica e la struttura
dei due nuovi siti Web distrettuali
(nomenclatura pagine, menu applicazioni, area Soci, ecc.) sono
omologhe a grafica e struttura del
sito Web del Rotary International
(www.rotary.org).
Nel disegno progettuale dei due
nuovi siti il Webmaster d’Andrea
ha adottato le ultime novità per
quanto riguarda sistemi e piattaforme Web: linguaggi ASPX
(impiegato nella tecnologia di
sviluppo ASP.NET di Microsoft,
nella quale il codice programma
viene elaborato sul server Web
con creazione automatica di pagine in codice HTML inviate al
Web browser dell’utente), CSS e
CSW (utilizzati per semplificare
e ridurre la lunghezza del codice programma e per rendere le
applicazioni Internet compatibili
con i nuovi formati di computer
Luigi d’Andrea,
Webmaster Distretti 2031-2032
palmari, iPhone, smartphone, tablet, iPad). Il tutto per garantire
agli utenti elevata affidabilità di
utilizzo, migliori performance e
superiore rapidità negli accessi.
Nei due siti Web, oltre a mettere
on line per gli utenti dotati di
PC tutte le informazioni inerenti l’organizzazione distrettuale
per l’Anno Rotariano 2012-2013
(mappa territoriale, elenco dei
Club, profilo e lettere mensili
del Governatore, organigramma
e commissioni distrettuali, principali iniziative e progetti di service, eventi e agenda distrettuali,
calendario visite del Governatore,
news, pubblicazioni, riviste e annuario distrettuale on line, photo
gallery, contatti per comunicare
con il Distretto, links, modulistica, grafica Rotary, ecc.), sono
state inserite nuove interessanti
funzionalità.
Una prima novità è l’applicazione
informatica “Trova Rotary Club”
(Rotary Club Locator): è un cross
browser fruibile da qualunque
dispositivo, senza limiti imposti
dall’hardware, che aiuta il Rotariano, quando è fuori sede, a
trovare il luogo delle riunioni di
Club. L’interfaccia fluida e intuitiva permette una facile fruizione
tramite i principali dispositivi
smartphone presenti sul mercato
come iPhone, Android, Blackberry, e anche tramite i tablet e gli
iPad. Per lanciare il programma
è sufficiente connettersi allo specifico indirizzo Web distrettuale
(indirizzi, rispettivamente, mobile.rotary2031.it oppure mobile.
rotary2032.it) tramite il browser
disponibile sul proprio iPhone,
smartphone o tablet o iPad.
La seconda novità consiste nel
fornire on line agli utenti dotati
di iPhone, smartphone (o tablet
o iPad) la visualizzazione digitale,
su un’interfaccia agile e snella,
di tutte le lettere del Governatore, le pubblicazioni e le riviste
distrettuali. Questi documenti si
possono “sfogliare” a video quasi fossero su carta, grazie ad un
software che ha reso all’utente la
consultazione immediata e veramente semplice.
Accedendo all’Area Soci dei siti
Web distrettuali ogni segreteria
di Club continua ad aggiornare
sul Data Base distrettuale i dati
del suo Club, gestire le anagrafiche Soci, inserire le assiduità
delle riunioni, caricare in upload
documenti di interesse storico
della vita del Club (documenti,
fotografie, immagini, loghi, promemoria, regolamenti e statuti,
schede progetto di service, ecc.).
In quest’ultimo ambito, una novità è il rilascio di user-id (profilo
utente) e password comuni, che
ogni Rotariano può utilizzare
per la consultazione on line, in
modo efficace e rapido, del ricco
archivio dei documenti “storici”
inseriti nel Data Base distrettuale,
oltre che dai Club, anche dai Governatori che si sono succeduti in
vari anni alla guida del Distretto
Rotary 2030.
Permane la disponibilità delle
altre funzioni precedentemente
presenti sul sito Web distrettuale: Area e-mail (per scaricare i
profili e parametri delle caselle
e-mail che gli utenti devono attivare per usufruire del sistema
di posta elettronica distrettuale),
Webmail (accesso in modo “nativo” al sistema di posta elettronica distrettuale, senza passare
attraverso l’utilizzo “mediato” di
pacchetti come Outlook, Outlook Express, Windows Live Mail,
Mozzilla, ecc.), Alumni, Blog,
trasmissione di RSS (acronimo
di RDF Site Summary o Really
Simple Syndication, formato applicativo che genera, a richiesta
dell’utente, flussi di dati che gli
forniscono automaticamente sul
suo PC nuovi documenti, file o
commenti pubblicati nel sito
web senza doverli visitare manualmente uno a uno).
Più in particolare, Blog/Notizie
dal Distretto è un blog che offre
resoconti in prima persona circa
gli sforzi del Distretto per eradicare la poliomielite (programma
End Polio Now) e per altri impor-
tanti progetti di servizio distrettuali e di Club. In esso possono
essere pubblicati articoli scritti
da Rotariani e da altri membri
della famiglia del Rotary, dai
partner e da coloro che si sono
impegnati nelle iniziative di service. Testi (max. 350 parole),
fotografie e immagini (formato
JPG), video (indirizzi Internet
e codici di allocazione) devono
essere inviati al Webmaster distrettuale, che provvede alla validazione tecnica e quindi alla loro
pubblicazione. Successivamente,
gli utenti che accedono al blog
possono inserire commenti, domande e risposte.
Nei due nuovi siti i Club dei due
Distretti 2031 e 2032 possono
migrare, dal precedente comune dominio rotary-2030.it, i loro
siti Web di Club in spazi appositamente allocati dal Webmaster
d’Andrea nei due nuovi domini
Web distrettuali (rispettivamente
rotary2031.it e rotary2032.it).
In questo campo una ulteriore
novità è la possibilità offerta ai
Club di gestire, in sostituzione del loro vecchio sito Web,
un nuovo sito Web “standard”
messo loro a disposizione su
piattaforma CSW di facile e veloce utilizzo per l’utente: la sua
struttura, creata e disegnata dal
Webmaster distrettuale, comprende tutte le funzionalità normalmente utilizzate dagli attuali
siti dei Club. La caratteristica
più interessante di questo sito
Web standard proposto ai Club
è l’estrema facilità di aggiornamento: la persona che riveste la
funzione di Webmaster di Club,
anche se completamente priva
di conoscenza di linguaggi di
programmazione e procedure
di pubblicazione su Web, è
in grado di aggiornare le
pagine del sito, caricandovi immagini, documenti, fotografie e altri
oggetti multimediali, e
quindi di pubblicarli
in rete con
estrema ra-
pidità (con queste funzionalità la
gestione di un sito Web Internet
è facile e veloce come quella di
un semplice documento Word
su PC).
Il Webmaster distrettuale assicura sempre l’assistenza remota on
line via Internet, fornita a tutti i
Club direttamente su PC per gli
eventuali problemi incontrati
dagli utenti; inoltre gestisce l’amministrazione delle iscrizioni a Vimeo e You Tube per l’accesso ai
filmati dei più importanti eventi
distrettuali messi in rete sul Web.
In entrambi i Distretti 2031 e
2032, per tutte le attività inerenti
la preparazione anagrafica degli
Annuari Rotariani, il controllo
delle assiduità e l’elaborazione
delle statistiche distrettuali, continua ad operare, come per il passato in affiancamento al Webmaster distrettuale Luigi d’Andrea,
un team “collaudato” (è da alcuni
anni che funziona come squadra
ben affiatata e coesa), composto
da Enrico Giordani (RC Torino
Nord-Est), Ivana Massocca (RC
Viverone Lago) e Bruno Scovazzi
(RC Torino Europea).
Luigi d’Andrea,
Webmaster Distretti 2031-2032
Enrico Giordani, Assiduità dei Club
Distretti 2031-2032
Ivana Massocca,
Anagrafiche Distretti 2031-2032
Bruno Scovazzi,
Statistiche Distretti 2031-2032
Ricordi dalla prima Assemblea del 2031
I
il Governatore Pierluigi Baima Bollone ha proposto la
prima Assemblea del Distretto 2031 come excursus sulla crisi
che ha colpito tutto il mondo
occidentale, rivolgendo una
particolare attenzione al nostro
territorio, attraverso interventi
di testimoni appartenenti alla
pubblica amministrazione, alle
associazioni di servizio, alla Chiesa Cattolica.
Elide Tisi, Assessore al Welfare e
alle Politiche Sociali del Comune
di Torino, ha rilevato che la crisi si accompagna ad una fase di
trasformazione della società: la
popolazione invecchia, affiorano
nuove istanze di inclusione sociale e integrazione. Affrontarle
significa affiancare alle soluzioni
tradizionali percorsi innovativi.
Nascono nuovi bisogni che richiedono flessibilità e risposte
giuste. Diviene necessario il
coinvolgimento di tutto il mondo dell’assistenza e della cooperazione sociale: il volontariato,
le fondazioni, le associazioni, i
privati. Ciascuno nel rispetto dei
propri ruoli dovrà lavorare alla
ricerca di soluzioni, sapendo che
innalzare la qualità della vita è un
costo, ma anche un investimen-
to. Tiziana Ciampolini, Responsabile dell’Osservatorio Caritas
di Torino, ha osservato che oggi
la situazione sociale ci pone improvvisamente di fronte ad ostacoli imprevisti. E’ più facile perdere il lavoro, manca la capacità
di produrre reddito, e quindi si
possono perdere anche casa e relazione familiare entrando in una
situazione prima sconosciuta: la
povertà.
Nessuno è esente. In passato c’erano delle categorie, che più delle altre erano esposte alla situazione di povertà, in particolare,
nel nostro immaginario, carcerati
e prostitute, oggi può capitare a
tutti: ad un dirigente di banca o a
un operaio, senza differenze.
Si devono trovare nuove forme
per favorire lo sviluppo. E’ necessario investire in risorse relazionali, in capitale sociale, nella
costruzione di nuove alleanze
con i diversi soggetti che operano sul territorio.
Don Piero Gallo, Parroco dei
Santi Pietro e Paolo (Borgo San
Salvario di Torino), ha portato
la sua profonda conoscenza delle numerose realtà di un borgo
spesso al centro dell’attenzione
dei media, per la forte immi-
grazione che fa convivere, in
un’area ristretta, etnie, culture e
religioni diverse; una situazione
che porta in primo piano il tema
dell’integrazione culturale e della mediazione dei conflitti.
In chiusura della mattinata di
lavori il Governatore Eletto Pier
Luigi Baima Bollone ha introdotto il tema presidenziale per
l’Anno Rotariano 2012-2013 “La
pace attraverso il servizio” che
il Presidente Internazionale propone per affrontare, nel prossimo anno, questa situazione di
profonda crisi.
Abbracciare il concetto di pace
significa crescere, prosperare e
migliorare la qualità della vita.
Apre la nostra mente alla tolleranza, ad una maggiore comprensione, permette di puntare
ad obiettivi positivi. Conferma la
validità del nostro motto “Servire al di sopra di ogni interesse
personale” che individua come
prioritari i bisogni dei cittadini,
prima di quelli individuali, che
ci ricorda che nessuno può vivere da solo in quanto il nostro
ruolo è vivere con gli altri e per
gli altri, nelle famiglie, nelle comunità, tra tutti gli esseri umani.
Enrico Mastrobuono
2032
Rotary 2031
20312032
3
Il Distretto 2030 entrato nella Grande Storia del Rotary
Antonio Strumia: fieri del passato e pronti alla sfida del futuro
I
l Distretto 2030 entra nella
Storia del Rotary International. Con grande emozione
racconto il giorno del suo ultimo
Congresso: sabato 9 giugno data
del XXXV Congresso Distrettuale.
I locali dell’Unione Industriale di
Torino danno il loro benvenuto in
gran pavese agli oltre 500 Rotariani, tutti consapevoli testimoni di
un evento storico.
Dopo il minuto di silenzio per le
vittime del terremoto dell’Emilia, il
Presidente del RC Torino, Cesare
Furno, fa gli onori di casa sottolineando che “è stato un anno di
grandi impegni, di grandi risultati
sia all’interno dell’associazione sia
nell’azione esterna nel campo del
sociale e nel campo culturale”.
Subito una magnifica sorpresa: sul
palco sale un grande amico del Governatore Antonio Strumia, il Ministro dell’Istruzione dell’Università
e Ricerca, professor Francesco Profumo, Rotariano, già Rettore del
Politecnico di Torino. “In questi
anni - dice il ministro - ho apprezzato la comunità Rotariana per
la sua capacità di fare gruppo e
trasmettere le buone pratiche e i
buoni ideali ai più giovani. Il mio
rapporto principale è con i giovani, dalla scuola all’università e
alla ricerca e io credo che il nostro
Paese abbia una grandissima opportunità, l’opportunità di ripartire per riottenere quel ruolo che
gli compete in Europa, gli compete
per la sua Storia, gli compete per
i suoi Cittadini, gli compete per il
fatto di essere un grande Paese,
ma questo può avvenire solo attraverso un grande investimento
nella scuola”. Il Ministro prosegue:
“In ogni confronto internazionale
i nostri giovani sono sempre tra i
più bravi o i più bravi, dobbiamo
dirlo con forza. Se siamo meno
competitivi è perché in questo nostro Paese c’è stato un eccesso di
provincialismo”. Il Ministro Profumo ricorda che la Commissaria
UE per la Ricerca, l’Innovazione
e la Scienza Geoghegan-Quinn,
ha elogiato la preparazione degli
studenti italiani, la competenza dei
nostri ricercatori. ma ha affermato
che abbiamo quattro punti deboli:
un sistema educativo e di ricerca
troppo chiuso (quindi maggiore
openness), bandi troppo difficili
da interpretare (maggiore transparency), dobbiamo dare più
merito per valorizzare le capacità
(maggiore meritocracy), più rispetto dei tempi (maggior time).
Lo speaker Filippo Barral riprende
la scaletta degli interventi: Giovanni Maria Ferraris, in rappresentanza della città di Torino, dice di
essere onorato di parlare a “questa
associazione che da sempre impegna le proprie risorse umane,
morali, intellettuali ed economiche a servizio, sostegno e supporto
dell’umanità più bisognosa”.
Pierluigi Baima Bollone, Governatore 2012-13 del nuovo Distretto
2031 è tanto sintetico, quanto amicale: “Ciao a tutti, ciao al mondo
di questo meraviglioso Distretto
2030 che chiude con questo non
meno stupendo Congresso una
lunga e stupenda attività”. Il Governatore 2012-13 del Distretto
2032, Paolo Biondi, ricorda che
“...questa è l‘ultima occasione che
abbiamo per salutare il D2030, in
cui ho passato trent’anni di vita
Rotariana. L’emozione lascia il
campo all’ottimismo perché ho visto come l’eredità che verrà lasciata dal 2030 ai due nuovi Distretti,
un’eredità fatta di capacità di
lavorare insieme, di amicizia, di
trasparenza, di rapporti franchi e
sereni tra i Soci”.
Filippo Maria Bistolfi, RD del Distretto Rotaract 2030, rivolge un
“saluto particolare e un ringraziamento forte al Governatore
Antonio Strumia, che è stato estremamente vicino e concreto nella
collaborazione con il Rotaract”.
Seguono altri indirizzi di saluto:
Lella Bottigelli, Governatrice del
Distretto 204 Inner Wheel; Andrea
Mattasoglio, RD Interact D2030;
Lino Nardò, Governatore Lions
Distretto 108Ia1; Ennio Chiavolini,
Consigliere Internazionale del Panathlon International; Patrizia Coffi, Tesoriere del Soroptimist Club
Torino; Cristina Greco, Area Director Area 3 dello Zonta International. Conclude, in rappresentanza
del Sindaco di Torino, l’Assessore
Maria Cristina Spinosa, affermando
che “i vostri Club e i vostri Soci si
sono distinti e si distinguono per
le loro attività umanitarie e culturali che svolgono con passione
a livello locale ed internazionale”.
Si entra nel vivo dei lavori congressuali con il discorso di Antonio
Strumia, che possiamo ascoltare e
vedere sul sito distrettuale. Strumia ricorda gli accordi iniziati con
il PDG Gianni Montalenti con tutte
le Associazioni di servizio. Saluta
con affetto il Rappresentante del
Presidente Internazionale, il PDG
Giuseppe Raffiotta, Governatore
del nostro Distretto nel 2000-01
ora appartenente al Distretto 2110.
Strumia chiede un’azione concreta, come per la tragica alluvione
che ha colpito Genova e il Levante ligure, a favore dei terremotati
dell’Emilia con l’aiuto del Fondo
Solidarietà Distrettuale, con un coordinamento interdistrettuale con
il Distretto 2070. Elogia la “sua”
Torino, che ha saputo trasformarsi
nell’ultimo decennio da “one company town” in una realtà culturale
e industriale. Dedica ai novanta
Club del Distretto la “Presidential Citation” attribuita ai migliori
quindici Distretti nel mondo (di
cui solo due in Europa). Strumia
affronta i punti focali Rotariani: internazionalizzazione, innovazione
tecnologica, giovani. Tutto questo
che ci vede primeggiare non solo
tra i Distretti italiani è merito sostiene il Governatore - di tutti i
PDG. “I valori importanti su cui si
basa il Rotary e cioè servizio, amicizia, apprezzamento nella diversità, integrità e leadership vanno
continuamente stimolati e sono
la struttura portante della nostra
ultracentenaria associazione. I
Club sono centrali per la azione
Rotariana ed il Distretto è stato,
come si è visto nei fatti, al loro
servizio. L’orgoglio e l’eccellenza
dei Club che voi Presidenti avete
impersonato sono vitali. Il Rotary
deve riconquistare il ruolo di centralità e di guida insieme a tutte le
istituzioni”.
Il PDG Giuseppe Raffiotta, nelle
vesti del Rappresentante del Presidente Internazionale, illustra il
motto dell’Anno Rotariano che si
chiude: “Conoscete prima voi stessi, sviluppate i vostri punti forti e,
senza esitazioni e tentennamenti,
abbracciare l’umanità” del Presidente Internazionale, l’indiano
Kaylyan Banerjee. Raffiotta affronta
il pensiero, la spiritualità, la cultura di questa. Un video con Gianni
Jandolo che intervista il Presidente
della Rotary Foundation, il PP internazionale Bill Boyd e la tavola
rotonda sui giovani e le prospettive
economiche del Nord Ovest riportano ai temi attuali. Cesare Testore, presidente della Commissione
Distrettuale, voluta da Antonio
Strumia afferma che “la sua commissione ha analizzato sotto molti
aspetti e da vari punti i vista i temi
guida di questo Anno Rotariano: i
Giovani, il Lavoro e il Nord Ovest.
È stata una sfida. A Torino si è parlato di social network, a Courmayeur di sport, a Pollenzo di agroalimentare, a Santa Margherita di
trasporti ed infrastrutture”. I relatori di questa tavola rotonda sono:
Marco Cantamessa, Presidente I3P
(Incubatore delle Imprese Innovative del Politecnico); Andrea Comba,
Presidente della Fondazione CRT;
Giorgio Groppo, Consigliere della
Compagnia di San Paolo; Vincenzo
Ilotte, Presidente dell’AMMA; Montanaro, Prorettore del Politecnico
di Torino. Tutti parlano della gravitò della crisi, ma sono ottimisti sulla
ripresa del Paese.
Il congresso prosegue con la presentazione dei gruppi di Scambio
Studi da parte del Presidente della
Commissione SGS, Bartolomeo
Berello. Iniziano i borsisti italiani
con l’intervento di Andrea Marelli. La Rotariana Nancy introduce i
suoi borsisti, Elisabeth, Laura, Tara
e Tim che raccontano la loro entusiasmante esperienza nel nostro
Distretto.
Segue il filmato da Bangkok proiettato sul futuro con le indicazioni del programma del presidente
internazionale Sakuji Tanaka con il
suo motto “La Pace attraverso il Servizio” e i tre Forum Internazionali
sulla pace che si terranno a Berlino,
Honolulu e Hiroshima, tre icone
dell’Umanità. Dopo il momento
internazionale riprende la parola
Antonio Strumia che illustra i tanti
eventi del suo anno: il Pre-SIPE, il
SIPE, l’Assemblea, il seminario sulla
Rotary Foundation, il Premio Galilei, l’Institute, il seminario sull’Espansione e Leadership, i concerti
di Natale a Torino e Genova, i quattro incontri dedicati al tema distrettuale sui giovani e l’economia del
Nord Ovest, il REM con 800 Rotaractiani europei, l’illuminazione di
Novara in occasione del 23 febbraio, i service multi-Club, ricordando
i video proiettati a loop nei locali
dell’Unione Industriale (confesso
di essere molto orgogliosa quando
Antonio Strumia fa cenno al filmato
dei ruggenti anni 60 proiettato in
occasione del decennale del mio
Club il Torino Lamarmora!), gli
oramai mitici Campionati Mondiali
di Sci, il RYPEN il RYLA, il RYE, il
seminario sulla storia e il futuro del
Rotary, la Convention a Bangkok,
il convegno con gli altri Sodalizi
sulle nuove povertà, il Campus
Disabili, il Premio Bruno Caccia,
i grandi progetti quali Acqua per
sempre, Talassemia, Beni Culturali, Casa Maria, PAIDEIA, Fondo di
Solidarietà, Protocollo d’Intesa con
il Politecnico, gli innumerevoli service dei novanta Club del D2030!!!
Tutto ha contribuito a far ottenere
l’ambito riconoscimento ricevuto
dal nostro Antonio Strumia dalle
mani del Presidente Internazionale
Kaylyan Banerjee... a Bangkok!
E il futuro incalza con l’auto presentazione dei Governatori 201314: per il 2031 Sergio Bortolani e
il 2032 Fabio Rossello seguiti dai
Governatori 2014-15 Ilario Viano e
Giorgio Groppo. Il Distretto si fraziona, ma resta una gestione unica
di capisaldi il Fondo di Solidarietà,
coordinato dal PDG Giuseppe Capone e la Collana Storica Rotariana
curata dal PDG Giuseppe Viale.
Seguono alcuni adempimenti congressuali (trasformazione dei Futuri Distretti in Associazione e Bilancio 2010-11, entrambi approvati)
E poi la consegna di Attestati Internazionali e Distrettuali ai Club e
l’assegnazione dei riconoscimenti
ai tanti Soci che hanno collaborato
con il governatore.
Conclude la seconda allocuzione
del Rappresentante di Banerjee,
Giuseppe Raffiotta, densa di pathos tra il parallelismo dato dall’ottimismo scaturito dalla commissione per il tema distrettuale sui
giovani e la disperazione dei giovani della “sua” Sicilia. Rivolgendosi a
Strumia, Raffiotta dice commosso:
“mi scende una lacrima perché finisce il mio Distretto, un Distretto
che mi è rimasto nel cuore!”.
Il tocco di campana di Antonio
Strumia segue il “passaggio” dei
collari a Pierluigi e a Paolo e un
discorso del decano dei PDG, Pier
Bordiga, questi singoli momenti
concludono un’era!
Concludo questo mio articolo, paragonando il Distretto 2030 a un
grande Veliero che tutti abbiamo
amato:
“Conosco delle barche
straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni
meravigliosi.
Conosco delle barche che tornano
sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno, e sono
pronte a spiegare le loro ali di
giganti perché hanno un cuore
a misura di oceano”.
Silvia Miglietta
RC Torino Lamarmora
2032
Rotary 2031
20312032
4
Segue da pagina 1
C al e n d
2031
a rio d e l l e v i s i t e a i C l u b
LUGLIO 2012
SETTEMBRE 2012
GiornoOra
GiornoOra
Martedì 3
Lunedì 10 20 Cuorgné e Canavese
20 Biella
Vercelli
Mercoledì 4 20
Aosta
Martedì 11 20 Giovedì 5 20 Torino
Mercoledì 12 12:30 Venerdì 6 20 Courmayeur Valdigne
Giovedì 13 20
Lunedì 9
20 Val Ticino di Novara
Lunedì 17 20 Valle Mosso
Valsesia
Viverone Lago
Martedì 10 20 Borgomanero - Arona
Mercoledì 19 20 Vercelli Sant’Andrea
Giovedì 12 20 Giovedì 20 20 Lunedì 16 Novara
20 Pallanza - Stresa
Martedì 17 20 Giovedì 19
20 Susa e Val Susa
Orta San Giulio
Mercoledì 26 20 Gattinara
Chieri
Giovedì 27 20 Chivasso
20 Lunedì 24 Ivrea
Segue da pagina 1
Lettera di Agosto
Amicizia e solidarietà interiore
aiutano la comprensione universale
un modo di essere sempre e dovunque.
Il Presidente Internazionale Sakuji Tanaka ha recentemente osservato come l’abbandono delle spinte
interiori ai contrasti di ogni genere si sia riflessa positivamente sulla ricostruzione del Giappone dopo
l’ultimo conflitto mondiale e sia stata determinante
al momento del terremoto che ha colpito le terre
nipponiche nel marzo dell’anno scorso. Anche noi
italiani abbiamo sperimentato come i sentimenti
positivi, l’amicizia e la solidarietà interiore siano alla
base di tanti interventi in occasione dell’analoga catastrofe che ha colpito da poco le nostre terre, come
già in altre precedenti disgraziate occasioni. Tanaka
osserva che il desiderio di pace, di armonia, di equilibrio e di ricostruzione apre le nostre menti, ci fa
diventare più tolleranti e favorisce la comprensione
universale.
I documenti ancora recentemente diffusi dal R.I.
confermano la necessità di raggiungere il risultato
attraverso le sei aree d’intervento Rotariane: pace
e risoluzione dei conflitti, prevenzione e cura delle
malattie, acqua e strutture igienico-sanitarie, salute
materna e infantile, alfabetizzazione, educazione di
base e sviluppo economico e comunitario. Il R.I. insiste sul fatto che alla riduzione della conflittualità
interna possono e devono contribuire in particolare
gli insegnanti di ogni livello e gli operatori sociali,
rio
C al e n d a
alla cura delle malattie ed alla salute materna ed infantile coloro che si muovono in ambito sanitario,
per l’acqua ingegneri e biologi, per l’alfabetizzazione
gli educatori e per lo sviluppo economico tutti coloro che partecipano direttamente o per competenza
alla vita delle infinite istituzioni del settore.
Nelle visite ai Club, che ho iniziato con grande impegno, scopro ogni giorno realtà entusiasmanti dove
tutte queste categorie sono rappresentate al meglio e
si adoperano attivamente. Ritengo però che ciascun
Socio, indipendentemente dalla sua collocazione e
qualificazione specifica abbia il dovere di impegnarsi
proprio per l’imperativo interiore della pace e della
amicizia che constato così viva tra di noi. Le visite mi
mettono anche a contatto con Rotaractiani ed Interactiani di cui constato ed apprezzo intelligenza, forza ed impegno nei loro services, improntati proprio
ai nostri ideali.
Ricordo che tra meno di un anno, dal 23 al 26 giugno del prossimo 2013, ci troveremo tutti a Lisbona
per la grande Convention Internazionale dove sarà
possibile constatare tangibilmente le realizzazioni e
l’impatto mondiale degli obiettivi di pace e di servizio del Rotary.
Buone vacanze a tutti! Pierluigi
2032
d ell e vis i t e a i C l u b
LUGLIO 2012
Lunedì 23 20 Cuneo Alpi del Mare
GiornoOra
Martedì 24
20 Martedì 3 12
Genova
Giovedì 5 20
Bra
Lunedì 9
20 Canelli Nizza Monferrato
Venerdì 6 20 Novi Ligure
Martedì 10 20
Savigliano
Giovedì 12 20 Sanremo
Venerdì 13 20
Chiavari Tigullio
Cuneo
SETTEMBRE 2012
GiornoOra
Martedì 4
20 Canale Roero
Lunedì 10
20
Alessandria
Martedì 11 20 Asti
Giovedì 13
20
La Spezia
Martedì 18
20 Alba
20 Saluzzo
Giovedi 20 20
Gavi Libarna
Martedì 17 20 Imperia
Martedì 25
20 Mondovi’
Giovedì 19 20 Savona
Giovedì 27 20 Tortona
Lunedì 16
Lettera di Luglio
La società cambia in modo rapido
ma i nostri valori rimangono inalterati
questo cambiamento. Come abbiamo visto insieme a
Portofino, il piano è inteso preservare la caratteristica
Rotariana del cambiamento, ossia della ruota che fa
ogni anno un pezzo di percorso con persone e forze
nuove, con la necessità di continuità verso un obiettivo
condiviso che resta fisso per un arco temporale stabilito.
- Un altro momento epocale di questo cambiamento
è rappresentato dal Piano Visione Futura della Rotary
Foundation, il nuovo modello operativo della Fondazione che consiste nel passaggio ai Distretti di molti
dei compiti che in passato erano svolti da Evanston,
allo scopo soprattutto di semplificare l’accessibilità alla
Fondazione per i Club e sviluppare progetti di maggiore
portata.
- Altro tema di grande importanza che segnerà l’anno
che ci attende è quello relativo alla membership, ossia
all’effettivo. L’aumento nel numero dei Soci è vitale per
la nostra organizzazione perché è la chiave per registrare il successo delle nostre iniziative più importanti,
come la lotta alla polio e per il supporto dei progetti dei
nostri Club. Dovremo quindi darci degli obiettivi che
tengano conto delle peculiarità dell’ambiente in cui i
Club operano e poi operare attivamente per raggiungerli. I piani dovranno avere un orizzonte temporale
ampio, triennale e quindi essere condivisi dai Presidenti
con i loro successori, in modo da avere la garanzia che
gli obiettivi della conservazione dei Soci, del reclutamento di nuovi soci e dell’organizzazione di nuovi Club
siano raggiunti e rispettati.
Questi, oltre a quello dei giovani e all’impegno che
deve essere investito da tutti i Rotariani nel compimento dei servizi che il Club pone in essere, sono i temi
di maggior portata che dovremo affrontare nell’anno
che ci attende. Ciascuno di questi temi sarà oggetto di
approfondimento, allorchè esamineremo in maggior
dettaglio gli aspetti e le caratteristiche di ognuno, e cosa
ci viene richiesto di fare in merito, sia in occasione delle
nostre lettere mensili che degli incontri durante le visite
ai Club.
Nella prossima lettera di agosto vi comunicherò il calendario dei prossimi appuntamenti Rotariani, che al
momento è in fase di completamento.
Con questo auguro a tutti i Soci un Anno Rotariano
denso di soddisfazioni, durante il quale profondere
l’impegno personale di ciascuno di noi ad investire la
propria professionalità e la propria cultura in progetti
che vadano incontro alle necessità della gente, ricordando che questo è il modo con cui noi Rotariani possiamo
concorrere ad edificare la pace.
Segue da pagina 1
Lettera di Agosto
Piano triennale per l’espansione
e ringiovanire con i Rotaractiani
raggio di investire su di loro se i segnali che riceviamo
sono positivi. Spesso attendere che le loro potenzialità
siano compiutamente espresse, vuol dire perderli.
Quindi non automatismo, ma coraggio nel cooptarli
se si ritiene che gli individui stiano marciando nella direzione da noi auspicata ed abbiano dimostrato di avere le doti etico-morali che riteniamo imprescindibili.
Ampliamento delle classifiche
Come a tutti noto, fin dai suoi albori il Rotary prevedeva l’ammissione ad un Club di un rappresentante per
ciascuna professione. Lo scopo era quello di arricchire
il Club con la più ampia varietà di professionalità ed
esperienze. Oggi la situazione è molto diversa e si assiste ad una concentrazione di Soci che rappresentano
solo alcune categorie. E ciò avviene perché la ricerca
di nuovi Soci non risponde ad un piano strategico mirato, ma è per lo più lasciata all’iniziativa dei singoli
Soci, che tendono naturalmente a proporre persone
cui sono professionalmente vicini.
Per ovviare a questa situazione è necessario che l’individuazione di nuovi Soci venga fatta con una campagna mirata, che abbia lo scopo di trovare candidati
nelle categorie meno rappresentate o addirittura scoperte, tenendo sempre presente che la diversità culturale, professionale e religiosa è la vera forza del Rotary
e quindi di un Club.
Qualità
Sulla qualità penso che ci sia molto poco da dire, visto
che è un elemento ampiamente richiamato nei nostri
seminari in ogni sede. Voglio solo ricordare che la
qualità dei Soci di un Club è l’elemento di successo
del Club stesso, e che per la qualità vale la legge di
Gresham sulla moneta, in altri termini là dove non
c’è qualità c’è un progressivo distacco dei Soci. Quindi nel nostro ricercare nuovi Soci con le caratteristiche desiderate, dobbiamo sempre porci la domanda
preliminare e pregiudiziale: la persona che penso di
proporre ha le caratteristiche qualitative che bisogna
aspettarsi in un Rotariano?
Non dobbiamo scordare che perché un Club possa
avere successo nel suo ideale di espansione, è necessario che venga visto sempre di più come un polo
di attrazione, come un Club del quale è gratificante
entrare a far parte. Il Rotary, nel nostro paese come
in gran parte dei paesi europei, continua ad avere
una connotazione elitaria: se questa immagine viene
meno perché si abbassa il livello qualitativo dei Soci,
ne conseguirà l’effetto che i Soci di qualità presenti
nel Club perderanno l’interesse a partecipare alla vita
Rotariana con un conseguente impoverimento della
compagine sociale.
E non dimentichiamo che il punto cardinale per la
crescita dell’effettivo di un Club è costituito dalla conservazione dei Soci esistenti e dal richiamo da loro
esercitato. Se si mantiene un Club con Soci di qualità, riconosciuta nel contesto in cui il Club opera, sarà
agevole attrarre nuovi Soci e perseguire l’obiettivo di
espansione.
Per concludere, cari amici, vorrei ribadire l’importanza del Piano Strategico ai fini del conseguimento degli
obiettivi di espansione del Club: per avere successo in
un programma di espansione è necessario che il Club
discuta e predisponga un piano strategico pluriennale
che deve essere condiviso tra più presidenti e più direttivi, in modo da avere uno strumento che possa essere verificato nei tempi e nelle modalità di sviluppo,
e seguito per monitorarne l’avanzamento.
In sintesi il Piano avrà lo scopo di:
- garantire un costante controllo di come il Club si stia
muovendo in merito alla espansione
- mantenere un necessario equilibrio tra conservazione e crescita.
Il Piano dovrà vedere la partecipazione dei dirigenti
di Club in carica e dei loro successori, per avere la
certezza che le scelte fatte e le soluzioni individuate
siano condivise e mantenute nell’arco di tempo considerato. Io sono convinto che se i Club affronteranno il
tema dell’espansione in questa ottica, considerandolo
una sfida ed una opportunità a dimostrare la vitalità e
la creatività che sono in grado esprimere, sarà possibile registrare i margini di aumento che il Rotary International si aspetta vengano espressi da paesi nei quali
la maturità si coniuga con la capacità.
Con questo augurio vi saluto sperando che possiate
godere un sereno periodo di vacanza.
2032
Rotary 2031
20312032
5
Aperitivi in Concerto
“P
ronto, è la segreteria del Rotary Club Torino Castello? Telefono per gli Aperitivi in
Concerto. Mi dicono che lo spettacolo è
aperto al pubblico, Vorrei prenotare per il concerto
di martedì 29 marzo...”.
“E’ in programma un concerto al pianoforte. Andrea
Boccaletti propone musiche di Bach, Robert Schumann, Chopin e Beethoven. E’ a scopo benefico: per
sostenere il progetto End Polio Now del Rotary International... Potrete ritirare l’invito al botteghino del
teatro”.
La prima telefonata apre all’entusiasmo: l’informazione ha raggiunto qualcuno, fuori del Rotary. Speriamo
che funzioni.
Poi una seconda telefonata. Il contenuto è lo stesso,
chi telefona appare incerto, si coglie la preoccupazione di chi teme di non essere accolto in un ambiente
che ritiene un po’ esclusivo... Ma per noi è una tenue
assicurazione: forse siamo riusciti ad aprire un varco
nel muro che riduce la capacità dei Rotariani di comunicare all’esterno. Eppure tutti noi Rotariani ci proponiamo di servire sul territorio.
Poi una terza telefonata, una quarta e molte altre ancora. E all’entusiasmo iniziale si associa un po’ di ansia:
ci sarà posto per tutti? Il catering sarà capace di affrontare un aumento di presenze?
Mezz’ora prima dell’apertura al pubblico arrivano i
labari dei Club sponsor: quello più antico del Rotary
Club Torino, quello rinnovato nel suo sfondo bianco
del Rotary Club Torino Nord Est e gli altri del Rotary Club Torino Val Sangone, del Rotary Club Torino
Europea, del Rotary Club Torino Castello, del Rotary
Club Torino Collina, dell’Inner Wheel Torino Castello
e quello rosso del Rotaract Club Torino Castello. Alle
20 siamo pronti ad accogliere gli ospiti: nella buvette
l’aperitivo è già servito e nella sala le luci illuminano
il palcoscenico sul quale un trionfo di bandiere e di
labari fa da cornice al pianoforte.
Con grande emozione il Presidente Maristella Mazzocchio si presenta di fronte ad una sala gremita di
oltre 140 spettatori, tra i quali il Governatore Antonio
Strumia, il Governatore Incoming del Distretto 2031
Pierluigi Baima Bollone con la consorte Titti, i Presidenti dei Club sponsor, numerosi Rotariani e altrettanti spettatori “non Rotariani”.
L’inno alle bandiere dà il via alla manifestazione.
Dal palcoscenico il Presidente riassume il percorso e
gli obiettivi del progetto PolioPlus del Rotary International, ringrazia l’artista, Andrea Boccaletti, che si è
prestato a titolo gratuito, tutti i presenti e gli sponsor che hanno permesso di realizzare questo serviceevento di grande visibilità. Poi invita sul palco il Governatore Antonio Strumia e l’Incoming Pierluigi Baima
Bollone per un saluto ai presenti.
Il Maestro Gianni Possio presenta il protagonista della
serata: Andrea Boccaletti, un giovane emergente che
vanta già collaborazioni con importanti istituzioni
concertistiche. Le luci della sala si attenuano per lasciare spazio alla musica.
In apertura due corali di Bach trascritti da Ferruccio
Busoni: pagine di grande spiritualità che sembrano
metterci in contatto diretto con il trascendente. Poi le
«Scene infantili» di Robert Schumann, scritte nel 1838
con l’intenzione di osservare il fanciullesco attraverso
gli occhi commossi dell’adulto.
Quindi due Mazurche di Fryderyk Chopin, con le loro
radici affondate nel repertorio popolare polacco, e la
spettacolare Sonata «Patetica» di Beethoven, scritta nel
1799 con la chiara intenzione di spalancare con violenza le porte del nuovo secolo.
La musica ci avvolge e ci emoziona con la delicatezza
delle sue note. Poi di nuovo nel foyer per raccogliere
il commento dei presenti: “una manifestazione di elevato livello per il discorso del presidente, per il concerto, per il catering eccezionale...”.
La piccola serie di “Concerti-Aperitivo” aperti al pubblico è stata progettata dal Rotary Club Torino Castello
in linea con gli obiettivi del Rotary grazie all’apporto
professionale di alcuni Soci, col proposito di investire
sulla cultura del territorio. L’idea era quella di creare
un “service-evento” di ampia visibilità, per coinvolgere giovani artisti emergenti e, contemporaneamente,
trasmettere all’esterno l’immagine del Rotary come
istituzione culturalmente e socialmente viva e propositiva.
Lo scopo pare raggiunto.
Enrico Mastrobuono
PRIMO TRAPIANTO DI MIDOLLO IN MAROCCO
C
ari amici,
ieri pomeriggio, 27 giugno, ho avuto dall’amico Lawrence Faulkner la
notizia dell’avvenuto primo trapianto di midollo in Marocco.
Abbiamo lavorato assieme due anni e mezzo su questo progetto, dal primo
viaggio che fece con me agli ospedali di Casablanca, Rabat e Marrakech,
al primo seminario organizzato a Casablanca nel febbraio del 2010.
Poi incomprensibili gelosie tra ospedali e medici hanno rallentato il progetto,
che poteva facilmente partire un anno prima.
Data questa situazione di paralisi, con Lawrence abbiamo deciso di aggirare il problema. E’ stato inserito un ospedale (Marrakech) che è da un punto di vista tecnico un’eccellenza, ma che cura pochi malati di talassemia.
Lawrence ha perciò deciso di fare un trapianto di midollo a un bambino
leucemico. Questo trapianto mi viene detto essere più complesso di quello
per la talassemia, e presenta qualche rischio in più.
Il CD del talassemia 1, dopo meditata riflessione, ha deciso di avvallare l’operazione. Per due mesi ho tenuto la cosa riservata, solo il CD genovese e
Michele Porfido, dato che il trapianto è stato effettuato in uno dei “suoi”
ospedali, erano al corrente.
Ora la cosa è fatta. Per me è un’immensa emozione.
Ricordo la tabella di marcia:
1 Luglio 2005. Samira, la madre coraggio, arriva a Genova con un
bambino talassemico
2 Febbraio 2006. Con Forni e Brunetta facciamo un primo viaggio di
studio in Marocco. L’opinione è positiva, facciamo domanda per
un 3H alla Fondazione Rotary. La malattia è quasi sconosciuta nel
Paese. Quasi nessun bambino è curato, è una situazione paragonabile al “medioevo”.
3 Luglio 2007. La domanda è accettata e iniziamo a lavorare.
4 Gennaio 2009. Il progetto avanza molto bene. Nel corso di una
riunione allargata a Genova viene deciso di estendere il progetto
ad altre città, tra mille difficoltà opposte da rivalità locali.
5 2010 inizia il progetto T2, Casablanca, e qualche mese dopo il T3,
Marrakech Fes e Agadir. Gradualmente la malattia diviene conosciuta. 6 ospedali in tutto il paese la curano.
6 A metà anno inizia un lavoro parallelo anche sul nostro territorio,
prima in Liguria, poi in Piemonte.
7 2011 si firma con il Ministero una convenzione che garantisce perennità di cure ai malati. Il Rotary è chiamato a fare da consulente del sistema sanitario marocchino, impegno che, sentito il
Governatore Montalenti, prendiamo.
8 2011 entra in forze nel progetto il Distretto 2110 con attività sia nel
campo della talassemia (città di Oujda) che nel campo di centri
trasfusionali. Inoltre inizia a lavorare sul territorio della Sicilia con
eccellenti risultati.
Il Club di Napoli Sant’Elmo, Distretto 2100, entra nel progetto con
grande vigore.
9 Continua a mancare il tassello finale: i trapianti, che da un punto
di vista tecnico eravamo in grado di iniziare in Marocco ma che
per i problemi indicati non partivano.
La filosofia che seguiamo è sempre: CURARE I BAMBINI NEL LORO
PAESE, CREANDO COMPETENZE LOCALI.
10 2012 Gennaio, una delegazione del Gaslini di Genova firma una
convenzione con l’ospedale di Rabat nel campo della cardiochirurgia infantile.
11 2012. Si decide di fare un trapianto (un secondo è programmato
tra non molto) a Marrakech. Solo Dio sa se avrà successo, se il
bambino (che era condannato a morte) vivrà. I medici hanno
deciso che i rischi erano accettabili.
Ricordo che la Fondazione Cure2Children, che effettua la formazione dei
medici e segue i primi interventi, ha un tasso di successo analogo a quello
degli interventi in Italia.
Un intervento in Marocco costa 10/12.000 euro. In Italia ne costa 100/200.000.
In 7 anni dalla “scoperta” del problema, in 5 anni dall’inizio del lavoro, il Marocco è passato da una situazione “medioevale” ad una conoscenza del
problema, ad avere 7 ospedali nel territorio, a fare i trapianti. In un incontro
recente a Torino organizzato da Michele Porfido, al quale ha partecipato il
Cardinale Poletto, questi mi diceva che in un tempo così breve non capiva
come abbiamo fatto ad ottenere questi risultati. Prego Michele di dare al
Cardinale questa notizia, cosa che mi aveva pregato di fare.
GRAZIE ALLE TANTE PERSONE CHE HANNO DATO L’ANIMA A QUESTO!
Grazie a Lawrence Faulkner ed a Cure2Children.
I soldi per questo primo intervento sono stati dati dal conto residuo del progetto 3H del Club Genova Nord, con autorizzazione del CD del progetto
stesso. Spero però che tanti distretti e Club si uniscano a noi. Non deve essere lavoro di pochi, ma di tutti: non di un Club, non di un Distretto ma di tutti i
Rotariani che vorranno partecipare.
Mi scuso per la passata riservatezza, ma l’avevo promessa ai medici di Marrakech ed a Faulkner.
Un abbraccio
Paolo Gardino
2032
Rotary 2031
20312032
6
Il Rotary Club Torino 150 aiuta la ricerca per la lotta alla SLA
N
el corso di una cerimonia tenutasi il 19 giugno
nell’Aula Magna dell’Università presso l’Ospedale San
Giovanni di Torino (Molinette) il
Rotary Club Torino 150 ha donato al Centro Regionale Esperto
per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (CRESLA) del Dipartimento
di Neuroscienze, diretto dal Prof.
Adriano Chiò, una centrifuga da
banco a doppio rotore.
La Sclerosi Laterale Amiotrofica,
chiamata SLA, o anche morbo di
Lou Gehrig, malattia di Charcot o
malattia dei motoneuroni, è una
malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce selettivamente i cosiddetti
neuroni di moto (motoneuroni),
sia centrali sia periferici.
Fu descritta per la prima volta
nel 1860, tuttavia attualmente le
sue cause sono ancora ignote.
Il paziente affetto da SLA perde
progressivamente i motoneuroni
centrali e periferici, con un decorso del tutto imprevedibile e
differente da soggetto a soggetto.
Le conseguenze di questa malattia sono la perdita progressiva e
irreversibile della normale capacità di deglutizione (disfagia),
dell’articolazione della parola (disartria) e del controllo dei muscoli scheletrici, con una paralisi che
può avere un’estensione variabile, fino alla compromissione dei
muscoli respiratori, alla necessità
di ventilazione assistita e quindi
alla morte.
E’ conosciuta dal grande pubblico perché colpisce in percentuale
superiore alla media i calciatori.
Finora non è stata scoperta alcuna cura definitiva per la SLA.
Un recente studio, cui ha partecipato in un ruolo di primo piano
il CRESLA di Torino diretto dal
Prof. Chiò, ha recentemente identificato un nuovo gene, principale
responsabile della SLA.
Questa scoperta rappresenta un
importante passo avanti verso
l’identificazione della causa della
SLA e della sua terapia, soprattut-
to perché permette di spiegare
l’origine della malattia in un’elevata percentuale di casi famigliari
e sporadici.
Lo studio è stato finanziato con
il contributo di enti pubblici e
privati, tuttavia la strada da percorrere per la sconfitta della SLA
è ancora molto lunga, e necessita
di crescenti risorse.
Nel consegnare l’attrezzatura,
il presidente del RC Torino 150
Gennaro Vivarelli, ha dichiarato
“riteniamo che la ricerca in questo campo sia fondamentale, e
vogliamo ringraziare il Prof. Chiò
e la sua equipe per quanto sta facendo: per dimostrargli il nostro
concreto supporto, ho il piacere
di testimoniare, con questa targa,
la donazione di una attrezzatura di laboratorio, in particolare
una CENTRIFUGA refrigerata
THERMO SCIENTIFIC.
Il Prof. Chiò ringrazia il Club per
la donazione.
Il Presidente Vivarelli consegna al Prof. Adriano Chiò la targa attestante la donazione
Premio Galileo Galilei per Giovani Ricercatori 2012
Rotary International - Distretto 2050
PREMIO GALILEO GALILEI
PER GIOVANI RICERCATORI
2012
N
el marzo 2012 il Governatore del Distretto 2030 Antonio Strumia aveva
inviato ai Club il bando di concorso del “Premio Galileo Galilei per Giovani Ricercatori 2012 - Distretto Rotary 2030”, creato per la promozione della
ricerca scientifica e offerto, unitamente agli altri Distretti Rotary d’Italia, in
collaborazione con la Fondazione Premio Galileo Galilei.
L’invito del Governatore ai Presidenti di Club era di far conoscere a tutti i
Rotariani il premio, curando inoltre con particolare attenzione la diffusione
del bando - nel modo più esteso possibile - in tutte le Università del territorio
costituente il Distretto 2030.
Il Premio, con un importo di 2000 Euro, era rivolto a candidati di età non
superiore a 35 anni, residenti nel territorio del Distretto 2030 e distintisi in una
delle seguenti cinque aree disciplinari di Facoltà universitarie: Agraria, Architettura, Ingegneria, Medicina, Scienze.
I lavori presentati dai sedici candidati sono stati attentamente esaminati e
giudicati da una apposita Giuria Rotariana distrettuale composta dai Proff.
Paolo Tappero (RC Torino Nord), Mario Valletta (RC Novara) e Giovanni Battista Varnier (RC Genova).
Dopo ampia ed approfondita discussione, a metà giugno 2012 la Giuria
all’unanimità ha proposto l’assegnazione del premio al Dott. Davide Bedognetti, in considerazione del curriculum scientifico e della qualità delle pubblicazioni e della documentazione presentata.
Il Dott. Bedognetti, residente a Genova, si è laureato in Medicina e Chirurgia
presso l’Università degli Studi di Genova e, sempre presso tale Università, ha
conseguito la Specializzazione in Oncologia, summa cum laude, e successivamente (anno 2012) il titolo di Dottore in Oncologia ed Ematologia Clinica
e Sperimentale. Attualmente è Associate Director del Clinical Center FOCIS
(Federation of Clinical Immunology Societies), Center of Excellence del NIH
(National Institutes of Health) a Bethesda (Maryland, USA).
Il premio sarà consegnato al Dott. Davide Bedognetti con la cerimonia di
premiazione che avrà luogo a Pisa il 6 ottobre 2012.
Bruno Scovazzi
Rotariani ciclisti, campioni del mondo
Il Campionato del Mondo di Ciclismo 2012 si terrà in Francia
a La Rochelle il 7-8 settembre (www.cycle28throtaryworldrace.org).
Lo squadrone da battere sarà quello italiano in tutte le categorie. Iscrivetevi numerosi!
Se non lo avete ancora fatto
potete iscrivervi alla Fellowship per l’anno in corso. Il costo è di Euro 20
trovate il modulo in pdf
al link IscrizioneFellowship_modulo2012
oppure collegandovi
al nostro sito internet.
B
Consegnati i premi
Bruno Caccia
runo Caccia era Rotariano e il Rotary ha voluto
onorare la sua memoria dedicandogli un premio che è
giunto quest’anno alla ventisettesima edizione e la cui
cerimonia di consegna s’è
svolta nei saloni dell’Unione
Industriale alla presenza di
numerose autorità e dei familiari del magistrato che,
come Falcone, Borsellino, Chinnici, Livatino e tanti
altri ha sacrificato la propria esistenza per combattere la criminalità organizzata.
Il premio, patrocinato dal Distretto e organizzato
dal Club Torino 45° Parallelo, è doppio: il premio
Bruno Caccia destinato ai cittadini (o alle istituzioni) che si sono distinti nella tutela dell’interesse
pubblico e il premio allo studio Bruno Caccia destinato a studenti di Giurisprudenza o Scienze Politiche particolarmente meritevoli.
Il primo consiste in una medaglia d’oro con in effigie il profilo del giudice assassinato e un attestato;
il secondo, in un attestato e un contributo di tremila euro.
Sul palco, Michelangelo De Biasio, il figlio di Bruno
Caccia, Guido, Socio del 45° Parallelo, il Governatore Antonio Strumia, e il dottore Stefano Pannier
Suffait, Presidente del Rotary Club Torino Mole Antonelliana, cui quest’anno competeva la scelta
del candidato al Premio allo Studio.
Michelangelo De Biasio, nell’introdurre la celebrazione e dopo aver ricordato la figura di Bruno
Caccia, ha sottolineato l’impegno di tutti i Rotary
Club del Distretto nel perpetuarne la memoria tramite i due premi a lui intestati che ben si accordano allo spirito rotariano, ha voluto dedicare questa
edizione del Premio agli eroi di tutti i giorni, cioè a
tutte le persone che quotidianamente con abnegazione e sacrificio si impegnano ed operano nel
pubblico, nel privato, nel volontariato, al di fuori di
ogni interesse personale, per il perseguimento dei
più alti valori di solidarietà con l’obiettivo di creare
una Società più giusta e più equa.
Soprattutto ha sottolineato come l’esempio di
queste persone debba spingere una parte più
ampia della società a prefiggersi ideali di legalità e convivenza civile nella vita quotidiana, nella
professione e nei rapporti d’affari, di lavoro e con
lo Stato.
Come tutti gli anni, i Club avevano segnalato
molte candidature per il premio: in base al regolamento, gli Assistenti del Governatore, in accordo
con l’apposita commissione giudicante, hanno
deciso di assegnare il premio Bruno Caccia ad Alberto Vanelli, con la motivazione “Per aver ideato
e realizzato con entusiasmo, passione e competenza l’attuale sistemazione della Reggia di Venaria e per aver attuato le numerose manifestazioni
e mostre per il centocinquantesimo anniversario
dell’Unità d’Italia, contribuendo così al rilancio culturale e turistico dell’area torinese”.
La medaglia d’oro con l’effigie di Bruno Caccia è
stata consegnata da Guido, figlio del giudice, al
Premiato che, ha illustrato il percorso che ha portato alla spettacolare rinascita della Reggia della
Venaria Reale. È stato bello sentire, dalla voce del
maggior protagonista, il racconto di un’impresa
che sembrava impossibile a chi conosceva lo stato di degrado della Reggia.
Il premio allo studio Bruno Caccia è stato assegnato a Francesco Dal Pozzo con la motivazione “In riconoscimento dell’alto valore scientifico degli strumenti di ricerca acquisiti nel suo percorso di studi e
per l’interdisciplinarità della sua formazione. Le eccellenti competenze acquisite e la sua personale
attitudine allo studio costituiscono ottime basi per
un ulteriore percorso formativo verso l’eccellenza
nel campo della ricerca sia in ambito economico
che sociale”.
2032
Rotary 2031
20312032
7
Il Protocollo di cooperazione tra il Rotary e il Politecnico di Torino
Il percorso dell’impegno della Commissione Distrettuale Mondo Scuola
I
l percorso che rendicontiamo è
quello dell’impegno della Commissione Distrettuale Mondo
Scuola, riallacciandoci all’articolo
apparso su questa stessa Rivista a
novembre scorso a firma di Davide
Seggiaro.
Davide, componente Rotaractiano
della Commissione e allora RD
Incoming,ricordava con non poca
emozione in quell’articolo, la sua
partecipazione al riavvio di tale
percorso, avvenuto formalmente il
7 settembre 2011 con la firma del
Protocollo da parte dell’allora Rettore Profumo e del Governatore
Strumia. Citava i vari service allora
appena pensati per un programma di attuazione del Protocollo;la
potenzialità del fertile vivaio Rotaractiano intrinsica nel dialogo che
il Protocollo stimolava fra Rotaractiani e studenti del Poli (33.000 fra
italiani e di altri Paesi) e concludeva: Insomma, come avrete intuito,
si tratta di un documento assai
articolato, che ha come obiettivo
quello di favorire realmente una
integrazione tra mondi (quello
Rotariano e quello Rotaractiano,
quello dell’istruzione e quello del
lavoro) assai vicini tra loro, strettamente legati e dalle forte analogie,
di cui spesso si parla molto e altrettanto spesso si fa, ahimè, troppo
poco per avvicinare.
Dopo il dire, il fare e così alcuni
mesi dopo potemmo già fare il punto della maturazione di tale percorso in occasione dell’incontro del 24
aprile 2012 col nuovo Rettore del
Politecnico, Marco Gilli, essendo
nel frattempo Francesco Profumo
divenuto Ministro della Ricerca e
Istruzione.
Perché tale incontro?
Sì, certamente prioritario era recepire la continuità a proseguire
nella condivisione di tale cammino
da parte del nuovo Rettore, come
puntualmente si verificò, cosìcome
da parte Rotariana per voce dell’al-
lora Governatore Incoming Baima
Bollone, ivi presente assieme al Governatore Strumia oltre i Past Governator Vinciguerra, Bassi e vari amici
Rotariani e Rotaractiani.
Ma non secondario era per noi cogliere l’opportunità di testimoniare
la fecondità di risultati che il Protocollo stava ottenendo per entrambi
i mondi delle Istituzioni che lo sottoscrissero.
Risultati non molto semplici da
raggiungere, perché percepimmo
subito che dovevamo imparare a
conoscere e rispettare le regole e la
burocrazia tipiche di un ateneo per
qualunque progetto proponessimo;
ma percepimmo anche che c’era
una diffidenza iniziale da superare,
quella forse connaturata a un mondo esterno, come questo dei funzionari del Poli con i quali dovevamo
confrontarci, verso un po’ tutte le
Associazioni, avvertite spesso quali
espressioni di un mondo di estemporanee beneficenze, poco avvezze
a incidere e con continuità su problemi come quelli della criticità di
saldatura fra formazione e lavoro,
impegno prioritario di tali funzionari. Difficoltà superate grazie al metodo di lavoro pensato e avviato, oltre
naturalmente alla forza di squadra
della Commissione; coinvolgendo
cioè fin da subito i funzionari del
Poli nello sperimentare con i service
proposti una capacità di far Rete per
contribuire a rispondere più efficacemente agli scenari di quelle stesse
criticità come di altre man mano da
individuare.
Ma che tipo di Rete?
Sicuramente una Rete capace di fare
massa critica fra i saperi del Rotary e
quelli del Politecnico, ma trovando
il modo di aprirla ancor più a vari
altri saperi della Società esterna.
Ecco quindi che ben presto i funzionari referenti del Poli fanno entrare
in campo i Docenti più qualificati
rispetto alla tematica di ogni singolo
service proposto, così come la Com-
missione referente del Rotary, vi abbina di volta in volta altri esponenti
della Società, Istituzioni e Privati che
diventono così i Partners qualificati
per una più compiuta condivisione
sociale e efficacia di realizzazione
degli stessi vari progetti.
Ed è così che una tale Rete, lungo il
percorso, va a connotarsi come una
naturale espressione di Social Innovation, capace con i vari services di
“liberare l’energia della conoscenza
intrecciandola con l’energia della
solidarietà”.
La società iphonedeveloper con
l’Ing Marturano), Ne citiamo alcuni, dandogli un breve sottotitolo a
sottolineare il valore aggiunto per
ognuno dei service.
“Il Rotary, una Giacca da indossare Sempre”
L’amica Rotariana Franca Audisio
Rangoni,del Rotary Club Torino
Polaris, dà durante tale incontro
testimonianza della sua partecipazione al service “un Rotariano con
la sua azienda adotta un laureando
del Poli” quale contributo a far avvicinare fra di loro, col tema della tesi,
azienda, ricerca e laureando (analogamente si è poi aggiunto Marco
Masselli, del Rotary Club Pinerolo).
Da tale costola altri service sono
nati, proprio per l’allargarsi della
crisi economica che ha ancor più
acuito l’esistente corto circuito di
conoscenze e opportunità reciproche fra i talenti di laureandi-dottorandi e il mondo del lavoro.
In tal senso il Politecnico si fa tutt’uno col Rotary nel cercare di dare
una risposta, pur nella criticità del
momento, col progetto “Laurea e
Dottorato in Alto Apprendistato”
(frutto di un accordo Poli e Regione
Piemonte su dispositivi ministeriali), chiedendogli di divulgarne le
direttive fra i Rotariani appartenenti
alle categorie industrie (come appunto ha di recente fatto il Governatore Strumia) e di pianificare per il
prossimo anno accademico una se-
rie di visite al Poli da parte di gruppi
ristretti di Rotariani suddivisi per
l’appartenenza alla stessa tipologia
di industria, e che saranno guidati
dal Rettore Gilli e dal Governatore
Baima Bollone.
Anche per tale service Franca Audisio, mantenendo la Giacca Rotariana nel suo nuovo ruolo di Presidente Nazionale dell’Aidda (le industrie
al femminile di tutta Italia, con 1400
aziende), manifestò la disponibilità ad incrociare i percorsi di tali
aziende con quelli del Poli, come
appunto sta già avvenendo ad oggi
iniziando dalle aziende piemontesi
dell’AIDDA per poi allargarlo alle
aziende genovesi e valdostane per
poi approdare al livello più ampio
italiano (moltissime fra l’altro sono
le giovani studentesse del Poli provenienti dalle varie regioni italiane).
“Il Service stesso è una Social Innovation?”
nuove idee che funzionano (“new
ideas that work”, Geoff Mulgan
2007) ovvero idee innovative sviluppate da una rete di partner per
risolvere problemi sociali che il
singolo settore pubblico o mercato
non è ad oggi in grado di soddisfare.
Service in cui studenti, Rotaractiani,
docenti, Rotariani, esercito, aziende, usrp, politecnico, assessorati,
etc costituiscono di volta in volta
una efficace Rete di Partner, in cui
il dare e ricevere il proprio reciproco sapere, e non necessariamente
la loro monetizzazione, soddisfano
piccoli e grandi bisogni sociali.
E così per il primo service, in cui i PC
in disuso del Poli, dei Rotariani,di
ogni Club o delle loro aziende, saranno dall’Esercito immagazzinati
nei propri depositi da dove, una
volta rigenerati (da studenti del Poli
svolgendo lezioni-laboratorio del
loro corso di studi) li trasporterà
nei Paesi in via di sviluppo; teatri
di scenari di guerra, dove Ingegneri
di quei Paesi, laureatisi al Politecni-
Iniziativa dell’Inner Wheel Genova Ovest: solista Alessandra Magrini
Magico concerto di arpa per l’associazione Gigi Ghirotti
L
a grande famiglia del Rotary è sempre in
prima linea nell’impegno per la solidarietà. L’Inner Wheel Genova Ovest, presieduto
da Gabriella Maresca, insieme con il circolo
Madolinistico Risveglio ha organizzato un
concerto di Strumenti a Pizzico Arpa, Mandolini e Chitarre a favore dell’Associazione
Gigi Ghirotti, a cui è stato devoluto l’intero
provento della serata. L’onlus Gigi Ghirotti
è un’associazione di volontariato sorta per
alleviare il dolore nei malati di tumore. Svol-
ge la sua attività prevalentemente a casa del
malato. Dal 1994 l’attività domiciliare è stata
estesa anche ai malati di AIDS. L’associazione
è guidata dal Professor Franco Henriquet,
campione di solidarietà insignito dal massimo
riconoscimento di tutti i RC genovesi.
Il concerto, diretto dal Maestro Eliano Calamaro si è svolto sabato 26 maggio 2012 ore
21.00, nella magnifica cornice del Conservatorio dei Fieschi a Genova. Il Circolo Mandolinistico Risveglio, erede di una grande tradizione del mandolino a Genova e in Liguria da
quasi novant’anni tiene viva la cultura musicale legata agli strumenti a pizzico e in particolare al mandolino. Arpa Solista dello straordinario concerto è stata Alessandra Magrini,
sempre pronta a rispondere alla chiamata dei
Rotariani anche per affetti e tradizione familiare (papà e sorella Rotariani, mamma attiva
nell’Inner). Alessandra Magrini diplomata in
arpa presso il Conservatorio “Nicolò Paganini” di Genova, ha proseguito gli studi musicali
in Francia perfezionandosi con Catherine Mi-
chel (Prima arpa dell’Opéra di Parigi) ed Elisabeth Fontan-Binoche. Ha ottenuto il I premio
di arpa con menzione speciale presso il Conservatorio di Musica di Antibes e il I premio di
Musica da camera presso il Conservatorio di
Parigi - Boulogne. Laureata con lode in Lettere moderne presso l’Università di Genova,
si è in seguito specializzata nell’insegnamento
dell’arpa ai bambini in età prescolare, diplomandosi all’Istituto Internazionale Suzuki di
Torino. Vive e lavora in Francia dove alterna
la sua attività musicale tra concerti ed insegnamento. È titolare della cattedra di arpa presso
il Conservatorio di Musica di Grasse e collabora regolarmente con l’Orchestre Philharmonique de Montecarlo e con l’Orchestre
Philharmonique de Nice. Presidente dell’Associazione “RECITAL” ha curato la direzione
artistica del Festival “Concerts à la Chapelle”
a Chateauneuf, e l’organizzazione Festival Internazionale dell’Arpa “HARPES MARITIMES”
che si è svolto ad Antibes nel 2006 e a Grasse
nell’aprile 2010.
co di Torino (altra comunità della
Rete, quella degli Ex Alumni del
Poli), offriranno l’ulteriore supporto formativo per destinarli ai giovani
locali con l’aiuto dei Club e Distretti
Rotariani di quell’area del mondo.
E così per il secondo service, in cui
il bisogno sociale, cioè Il “diritto
allo studio”, è quello dei bambini
affetti da gravi malattie, anche oncologiche, costretti a “vivere” negli
ospedali dove si recano maestre e
maestri coraggiosi, facenti parte della Rete delle Scuole Ospedaliere in
tutte le regioni italiane.
“La mela” è l’Ipad di cui tali insegnanti hanno bisogno come nuova
e utilissima facility per meglio offrire
un’istruzione, e in modo più giocoso, a tali sfortunati bambini.
E’ tale mela-IPad che sarà donata
dagli studenti del Poli grazie ai proventi della vendita in tutto il mondo
dall’Apple Group dell’application
che i migliori di loro realizzeranno,
dopo aver ricevuto a loro volta il
beneficio di un corso di formazione offerto dal Partner Privato della
Rete. Si tratta della società iphonedeveloper che ha già ad oggi fatto
la selezione dei 100 studenti che
beneficeranno della formazione, in
sintonia col Poli nei cui corsi di laurea ancora non sono inseriti tali innovativi linguaggi di programmazioni necessari per fare tali application.
è lo stesso docente del Poli, il Prof.
Velardocchia a presentare durante
l’incontro questo terzo service con
tutte le varie implicazioni (ricerca,
tecnica, socializzazione, comportamenti sociali etc) da cercare di monitorare assieme a tutta una vasta
Rete di Partner per quella che sicuramente è una delle maggior emergenze sociali (fra cui, la prima causa
di morte e invalidità nei giovani fra i
15 e 24 anni dandoci il senso stesso
di tale nostro operare coinvolgendo
i giovani delle scuole, del Poli e del
Rotaract).
Egli nel presentare il progetto di formazione degli studenti del Poli per
dar loro il ruolo di formatori degli
studenti più giovani sulla sicurezzaeducazione stradale presso le scuole superiori, ha così esemplificato
anche la ragione stessa dell’operare
della Commissione Distrettuale
Mondo Scuola che ha al suo attivo
un Protocollo anche con l’Ufficio
Scolastico Regionale del Piemonte
(così per la Liguria) non potendo
tante tematiche come questa della
sicurezza stradale avere interruzioni
o differenti modalità per un giovane
che passa dalla scuola all’università.
Ecco così Poli, USRP, Rotary diventare Partner di un’ampia Rete con
Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Regione Piemonte etc per tale cruciale
progetto dai molti percorsi. Uno
recente è volto a formalizzare un
gruppo di studio sulle implicazioni
della ricerca e innovazione tecnologica, formato dal Prof Velardocchia e da altri docenti del poli ma
Rotariani nello stesso tempo, quali i
Prof.ri Belforte, Chiaia e Ferro.
Il Sito del Protocollo
I vari services citati sono stati presentati sullo sfondo delle immagini
del Sito del Protocollo, che la Commissione ha creato presentandolo a
tutti in anteprima in tale incontro
col Rettore.
E’ un Sito interattivo che crediamo
sia la risposta efficace all’ulteriore
tormento iniziale nel percepire la
difficoltà a costruire la premessa
fondante del Protocollo, quella di
instaurare una sistematica reciproca
conoscenza fra Rotary e Politecnico;
e crediamo con ciò di poter garantire più agevolmente una comunicazione circolare capace di generare
condivisione e partecipazione fattiva. Ma a voi amici che ci leggete la
risposta finale, perché presto il Sito
sarà in rete essendo già stato registrato il dominio.
Alfredo Cammara
Commissione Distrettuale Mondo Scuola
(G. Cervini, G. Firpo, G. Karaghiosoff,
A. Maiello, S. Miglietta, C. Rossero,
D. Seggiaro, L. Stringa Biagioni, A. Tattara)
La creatività di Francesco Tabusso
a Capanna Mollino a Sauze d’Oulx
I
l 27 giugno sarebbe stato il
compleanno di Francesco Tabusso, ma la stella del pittore
delle fiabe, considerato erede di
Felice Casorati, di cui fu discepolo,
si è spenta a fine gennaio.
Gli amici di una vita del Rotary
Club Susa Val Susa, di cui fu Socio
dal 1985, ricordano il suo amore per la Valle, allestendo in alta
quota, a Sauze d’Oulx, sul pianoro
prospiciente Capanna Mollino una
grande riproduzione di una sua
opera pittorica ispirata ai monti:
“Zivago” del 2004. Una carriera
molto feconda, quella dell’artista,
in una vita molto vivace. Nel 1954
a 24 anni partecipò alla Biennale
di Venezia, esperienza ripetuta
nel ’56, nel ’58 e nel ’66, anno in
cui ottenne una prestigiosa sala
personale. Come hanno scritto gli
amici “davanti ai suoi quadri si ha
l’impressione di essere di fronte
ad una poesia dipinta: gli alpeggi,
il giardino di Rubiana, la sua Com-
bray dove ritrovava estate dopo
estate il tempo
perduto, meditando i versi di Dino Campana,
che in Val Susa si rifugiò malato
d’amore”. L’opera che sarà fruibile
dai villeggianti in passeggiata e dagli sciatori in inverno, è collocata
su una struttura realizzata dai RC
Susa Val Susa e Torino San Carlo,
in occasione della mostra di arte
contemporanea in alta quota a
Capanna Mollino per le Olimpiadi della Neve del 2006. Il maestro
Tabusso, con grande spirito Rotariano, ha anche realizzato l’ultimo
logo del Distretto 2030.
2032
Rotary 2031
20312032
8
S
Casa Mangrovia, dove abita la solidarietà
dei Rotary Club e della Caritas torinese
u iniziativa e proposta del Rotary Club Torino Dora, che aveva
avviato i contatti con Caritas da alcuni mesi, si sta concretizzando
un service finanziato dai Club Rotary della Zona To 6 del Distretto
2030 e cioè RC Rivoli, RC Susa e Val Susa, RC Torino Dora, RC Torino
Est, RC Torino Nord-Ovest e da un contributo del Distretto 2030.
I Rotary Club prima indicati, ben consci della crisi che sta colpendo la
nostra società e che ha visto anche recentemente su Torino momenti
di profonda sofferenza, nell’ambito dello spirito di servizio che si riassume nel motto del “servire al di sopra di ogni interesse personale”,
hanno deciso di porsi al servizio del progetto “investire in nuove reti a
sostegno di mangroviainascolto.net”.
Il progetto, da parte del Rotary, si articolerà inizialmente in un sostegno biennale che vede, con la collaborazione dei cinque Club, la
possibilità di aggregare risorse finanziarie che possono costituire un
primo supporto per dare un senso concreto alla iniziativa, fornire la
potenzialità di una rete di relazioni ma, in particolare, testimoniare
come le varie componenti della società civile riescono ad agire insieme
per la ricerca del bene comune.
E’ quindi un momento congiunto che vede una profonda attenzione
sulla realtà locale, coglie lo sviluppo di nuove tecnologie e cerca di
nobilitare l’impegno puramente economico, apprezzabilissimo, con il
patrimonio umano che ognuno possiede e che può essere un di più
che rende veramente prezioso il momento del servire.
Serata rotariana, il 22 maggio in interclub con i Rotary del “Gruppo
6”, RC Torino Est, RC Susa Val Susa, Torino Nord Ovest, RC Rivoli ed
il nostro Torino Dora, dove è stato presentato il progetto sperimentale
“Casa Mangrovia”.
Il direttore della Caritas diocesana, dott. Pierluigi Dovis, ha illustrato
l’iniziativa in corso. In questi anni il contesto di povertà è in aumento
costante, nascono nuove forme di povertà, i così detti “nuovi poveri”:
sono persone insospettabili, provengono da situazioni in ascesa fino a
non molto tempo addietro, provengono dalla fascia del ceto medio, repentinamente impoverito a motivo non suo: non sono né dei fannulloni, né hanno perseguito operazioni speculative sbagliate o rischiose, si
è impoverito il contesto territoriale in cui vivono e non si possono più
permettere il livello di vita che conducevano prima con la loro famiglia.
Queste persone avvertono il senso della povertà maggiormente dei
poveri classici, in quanto non la sopportano psicologicamente e cadono nelle maglie della depressione: nel solo 2011 si sono suicidate
120 persone che non appartenevano ai “senza fissa dimora”, queste
persone non hanno né resistenza, né anticorpi per sopportare una vita
disagiata.
Nello spazio messo a disposizione in corso Novara 77 a Torino si cerca
di individuare queste nuove realtà, con un punto di ascolto. Per facilitare l’avvicinamento si è anche attivato un indirizzo di posta elettronica
[email protected], i nuovi poveri si vergognano di palesarsi
come tali, sembrano invisibili, non si recano nei centri usuali a cui si
rivolgono i poveri “normali”.
Dal 13 marzo, data dello start up dell’iniziativa, ad oggi sono arrivate
50 richieste di aiuto via mail, possono sembrare poche, ma il servizio
è appena all’inizio, deve essere conosciuto. Tutte hanno ricevuto una
risposta da un consuellor professionale, che ha avviato un dialogo cercando di capire le esigenze e di attivare le risorse a disposizione. Molti
scrivono di getto e di domenica, o in tarda notte: hanno bisogno di
sentirsi a loro agio per confidarsi. Tra le mail arrivate, quelle di un
geometra in attività ma oberato dai debiti con il fisco; altre minacciano
il suicidio addirittura. Si è messo a disposizione un consulente psicologico prima di tutto, e poi professionale (legale, tecnico, ecc.), il
consuellor riceve le persone nei locali di Casa Mangrovia, previo un
appuntamento, in un ambiente mansardato allestito come fosse una
casa, non un ufficio, al fine di rendere l’ambiente più famigliare.
Per portare avanti i progetto serviranno delle figure professionali al
fine di consentire a questi individui in difficoltà di traghettarsi fino
all’uscita di questi tempi di crisi. Servono accompagnatori per percorsi
di affiancamento che dureranno oltre una singola annualità.
Serve una forte carica di relazionalità per stare a fianco di questi nuovi
bisognosi, si chiede una condivisione del cuore per svolgere bene questo “service” inteso nella qualità del servizio offerto a queste persone.
Il Rotary e le Nuove Povertà
L
a crisi finanziaria mondiale
che si è ripercossa sull’economia reale con conseguente
perdita di posti occupazionali è la
causa di un impoverimento generale che per taluni è al limite della
sopravvivenza.
Impoverimento che riduce ai
margini della società le persone
che sono incappate, senza averne
colpa, in questi fenomeni socioeconomici.
Giovani che hanno difficoltà ad
inserirsi nel mondo del lavoro,
famiglie monoreddito che si sfasciano causa gli ostacoli quotidiani, persone che, avanti negli anni,
perdono il loro impiego danno
luogo a situazioni di disagio ormai
comuni al nostro essere che per
molti sfocia in stati depressivi e di
perdita d’autostima tali da non far
aver più volontà di reazione.
I Rotary Club di Alba, Bra e Canale
congiuntamente con il Distretto
2030 consapevoli che tali fenomeni, sempre più consistentemente,
si sono affacciati anche sul loro
territorio, hanno dato luogo ad
un progetto che, seppure in ragione minima, da un contributo alla
ricerca di un posto di lavoro ed allevi, seppur temporaneamente, le
difficoltà di ogni giorno a qualche
famiglia.
Il progetto intitolato “Il Rotary e le
Nuove Povertà” ha avuto ed ha lo
scopo di favorire, anche se per un
tempo determinato, l’entrata nel
mondo lavorativo di giovani volonterosi in cerca di primo impiego o di persone, avanti negli anni,
che per molteplici motivi hanno
perso il lavoro e quindi giudicate
dalla società obsolete.
L’obiettivo è stato quello di selezionare con l’aiuto delle istituzioni o di Onlus locali quattro lavoratori/lavoratrici e farli incontrare
con quattro aziende di Soci Rotariani che per un periodo determinato di sei mesi hanno accettato
la loro collaborazione, avendo la
speranza che la persona selezionata sia in grado di conquistarsi la
fiducia di chi l’ha assunto e quindi
conquistarsi il posto a tempo indeterminto.
Per favorire ed invogliare all’operazione il Rotary, inteso come i tre
Club più il Distretto, hanno assicurato alle aziende un
contributo che copra
gli oneri sociali relative
alle risorse per il periodo di sei mesi (Periodo
determinato di assunzione).
Un lavoratore di cinquantasette
anni, un uomo ed una donna di
età compresa tra i quarantacinque
e cinquanta anni ed un giovane
di ventuno hanno potuto trovare
una collocazione.
Una conferenza stampa tenutasi
l’undici maggio con la partecipazione del Governatore Antonio
Strumia ha fatto da corolla al Progetto. Giornali regionali e locali
telegiornali di zona hanno dato
ampio risalto all’iniziativa suscitando ammirazione e curiosità.
Il progetto sarà monitorato per il
periodo di validità del medesimo
ed il service sarà chiuso con un
convegno sul lavoro, facendo,
anche, raccontare ai responsabili
delle aziende i loro riscontri ed ai
lavoratori i loro benefici.
Service a favore degli orfani della Taurinense
Il RC Torino Dora
al fianco degli Alpini
caduti in Afghanistan
Il Rotary Club Torino Dora prosegue, per il secondo anno il service a favore degli orfani dei caduti
della Brigata Taurinense in Afghanistan.
I
l sacrificio ha profondamente
toccato il cuore di tutti
i torinesi, orgogliosi
della Brigata Alpina
che porta il nome
della Città; riconoscenti per la dedizione, fino al sacrificio
estremo,
dimostrata
dagli
uomini
chiamati
ad affrontare una
“missione di pace”
che tale è, purtroppo, solo nel loro spirito; profondamente
addolorati per la perdita di giovani vite e
per la disperazione in cui la loro scomparsa
ha gettato chi li amava.
Proprio questo orgoglio, questa riconoscenza e questo dolore hanno indotto i Soci del
nostro Club Rotariano a domandarsi in che
modo noi, rappresentanti di una società civile troppe volte distratta rispetto alle tragedie che sconvolgono la vita delle persone,
possiamo portare una testimonianza di solidarietà, di vicinanza e di affetto a chi è stato tanto duramente colpito.
Siamo perfettamente consci che non esiste
gesto che possa lenire il dolore di chi ha perso una persona cara, ma abbiamo voluto
ugualmente pensare che un, sia pure simbolico, atto concreto possa in qualche modo
far capire, a chi lo riceve, quanto forti e sinceri siano i sentimenti che lo dettano.
In questo spirito il contributo che, in tutta
umiltà, il nostro Club ha deliberato per due
borse di studio che quest’anno sono state
assegnate nel corso della cerimonia di avvicendamento del Comandante del 32° Reggimento Genio Guastatori.
2032
Rotary 2031
20312032
9
P
er festeggiare il 50° anno di vita il Rotary
Club Genova Est ha organizzato per iniziativa del suo Presidente prof. Pietro Crovari il Convegno “L’affascinante storia della
battaglia fra Uomo e microbi”, curato da
Aristea della Socia Anna Rosa Miele.
Il Convegno, tenutosi a Palazzo Ducale il 14
Aprile, è stato frequentato da 150 medici e
segnalato dai media come evento di alto
spessore scientifico. Significative le sponsorizzazioni ottenute.
Il Convegno ha permesso, tra
l’altro, di fare il punto sul programma OMS di eradicazione
della poliomielite dal mondo,
programma a cui il Rotary International partecipa in modo
determinante con i programmi Polio Plus e End Polio Now.
I
n occasione del 40° anno
della sua fondazione il Rotary Club Genova Nord, in collaborazione con il municipio
Genova Medio Ponente, ha
curato il restauro di una statua di Luigi Venzano del 1925
dedicata ai caduti della guerra 1915-1918 che si trovava in
stato di grave abbandono e
che è stata ricollocata all’interno di Palazzo Fieschi (Sestri
Ponente),
riconsegnandola
così alla città con una cerimonia pubblica che si è svolta il
12 maggio 2012 alla presenza
del Governatore Antonio Strumia.
L
a riabilitazione per la disabilità intellettiva e relazionale si incontra ormai con patologie complesse, che oltre
alla disabilità intellettiva interessano spesso anche aspetti
neurologici, motori o genetici. Intraprendere un intervento riabilitativo a così ampio spettro nella prima infanzia
all’interno dell’ambulatorio Anffas necessita di ausili sempre migliori per lo svolgimento dei trattamenti, in modo da
consentire poi di esportare quanto appreso anche negli
altri ambienti di vita.
Alcuni dei bambini dell’ambulatorio presentano patologie
molto gravi, che non consentono il corretto controllo posturale e devono perciò costantemente essere sostenuti o
posizionati per poi poter svolgere una qualunque attività,
anche solo di scambio e contatto oculare con l’altro.
Mosso da queste premesse, il Rotary Club Genova Nord
Ovest, che storicamente sostiene l’Anffas di Mignanego, ha
fornito, in collaborazione con altri Club genovesi, ausili per
l’intervento riabilitativo a favore di bambini con disabilità
nella prima infanzia.
Martino d’Asburgo al Rotary Club Casale Monferrato
L’
Arciduca Martino d’Asburgo
è stato ospite del RC Casale
Monferrato nella Conviviale di
Lunedì 2 Luglio. L’illustre ospite,
nipote dell’ultimo Imperatore
asburgico, proclamato beato da
Giovanni Paolo II nel 2004, era
accompagnato da Roberto Coaloa
autore del libro “Carlo d’Asburgo
l’ultimo Imperatore” la cui pre-
fazione è stata scritta proprio
dall’Arciduca Martino.
E’ stata una serata molto interessante e vivace aperta dal Presidente Giachino che ha tracciato
brevemente un profilo dell’Ospite ricordandone l’attività agricola
di imprenditore a Sartirana e di
rappresentante dei risicoltori europei a Bruxelles.
Occasione dell’incontro appunto
il libro che lo storico e scrittore
casalese Roberto Coaloa ha dedicato alla figura di Carlo I d’Austria di cui ha saputo ribaltare
l’immagine negativa diffusa dalla
propaganda dei Paesi vincitori
della prima guerra mondiale. L’idea dell’opera è nata dalla causa
di beatificazione conclusa per
volere di Papa Giovanni Paolo II
nell’ottobre del 2004. Ma iniziata
nel secondo dopo guerra.
Dopo aver messo in luce il complesso intreccio della storia che
ha portato sul trono l’Imperatore Carloin anni caratterizzati da
tragici eventi, tra cui l’assassinio
a Sarajevo dell’Arciduca erede
al trono Francesco Ferdinando,
Coaloa ha ceduto la parola a
Martino d’Asburgo Este che ha
ringraziato il Presidente per l’invito e l’Autore della biografia del
suo Antenato, per l’obiettività e
la scientificità della ricerca stori-
ca. L’Arciduca si è quindi soffermato sulla caratteristica europea
della dinastia e sulla fine pacifica
dell’impero asburgico guidato
dal nonno, inascoltato profeta di
pace negli anni della guerra, il cui
infelice destino fu segnato dal triste esilio nell’isola portoghese di
Madera dove l’ultimo Imperatore
concluse il suo breve pellegrinaggio terreno nell’Aprile del 1922.
Al termine della relazione alcuni
interventi tra cui quelli di Giovanni Zingarini che ha richiesto spiegazioni sulle difficoltà incontrate
dalla Famiglia per la concessione
della cittadinanza austriaca (elettorato attivo ma non passivo) e
di Betty Spinoglio sulla religiosità dell’Imperatore Carlo e sui
fatti ancora oscuri di Mayerling,
hanno consentito all’illustre relatore di offrire al pubblico sempre
attento ed interessato ulteriori
chiarimenti su altri aspetti di vita
della dinastia asburgica.
M
ercoledì 6 giugno Michele Porfido ha organizzato la
presentazione del Progetto “Un ponte di pace sul
Mediterraneo” all’interno del progetto Talassemia Marocco del Distretto Rotary 2030. Il fine quello di coinvolgere tutti i Club piemontesi del Rotary e dell’Inner Wheel,
nella realizzazione di importanti obiettivi in terra marocchina e sul nostro territorio per l’individuazione e la cura precoce delle nuove malattie. Il responsabile del primo
progetto, Paolo Gardino, ne ha ripercorso la storia, a
partire da quando sette anni fa una madre disperata si
recò a Genova, dal Marocco, per salvare il figlio malato,
perché nel suo paese la malattia era ritenuta incurabile.
Da allora, grazie al Rotary, la situazione è mutata e da
due anni, grazie alla decisione del Past Governor Gianni
Montalenti di coinvolgere i Club piemontesi, sono sorti in
Marocco, sette centri specialistici, con personale formato in Italia e attrezzature donate dai Club Rotary italiani e
marocchini e dalla Rotary Foundation, fino al riconoscimento, da parte del Ministero della sanità marocchina,
del diritto all’assistenza gratuita dei malati. Fondamentale anche il contributo del Console marocchino a Torino; il cardinale Poletto ha definito strabiliante quanto sia cambiata la realtà
in Marocco in così pochi anni. Si
è veramente creato un ponte
tra le due sponde del Mediterraneo che ha migliorato
le condizioni di vita di tanti,
grazie all’azione congiunta
di persone, che hanno così
saputo dimostrare l’importanza
della solidarietà e dell’impegno
per il rispetto dei diritti di tutti. Scopri il segreto per
LAVORARE CON I GIOVANI
Sei volte l’anno, i dirigenti di club di successo fanno uso di
Rotary Leader per suggerimenti pratici, video entusiasmanti,
consigli di esperti e risorse utili. E puoi farlo anche tu.
Registrati oggi stesso!
Visita www.rotary.org/it
/rotaryleader per abbonarti
2032
Rotary 2031
20312032
10
EDITORIALE
SMILE:
Il Quadrifoglio è di tutti ed è
uno spazio di scambio di idee
C
are Lettrici, cari Lettori,
eccomi al primo articolo da Direttore. Devo
ammettere che non è facile… quando
scrivi un articolo per il piacere di farlo e lo mandi
alla redazione chiedendo se avanza uno spazietto
per pubblicarlo sembra tutto facile, ma quando ti
trovi una mattina davanti al cursore lampeggiante
di word con la consapevolezza che DEVI scrivere
qualcosa è tutta un’altra storia. Avere la responsabilità di Quadrifoglio è per me un grande onore e
cercherò di svolgere al meglio il compito essendo
all’altezza di chi mi ha preceduto. Ci tengo a ringraziare in primis Davide Seggiaro che mi ha affidato
questo incarico,ma anche Silvano Balestreri, che mi
ha fornito preziosi consigli fin dal principio, nonchè Luca Pautasso e Diego Zunino per l’aiuto nel
muovere i primi passi in questa nuova avventura.
Gli obiettivi che mi sono posto per quest’anno
sono semplici, ma a mio parere fondamentali:
✔ aumentare la nostra presenza sul web, sia sul
sito del Distretto che sui social network;
✔ rendere sempre più Quadrifoglio un contenitore di idee, uno spazio in cui scambiarsi opinioni
su progetti, iniziative, sull’essere Rotaractiani, e
sempre meno un resoconto di feste ed eventi.
Ovviamente continueremo a diffondere le iniziative
dei Club, ma utilizzando a questo scopo soprattutto i social network e limitandone lo spazio sulla
carta stampata (che si rivela, oltretutto, un mezzo
poco tempestivo).
✔ Creare alcune rubriche a cadenza mensile, ed a
questo proposito sono già in essere alcune idee.
La prima è di pubblicare ogni mese un articolo
scritto da un Socio del 2030 che si trova a vivere
e frequentare il Rotaract al di fuori del nostro
Distretto, meglio se all’estero: ci sono tanti
modi di fare Rotaract, cerchiamo di scoprirli ed
arricchirci attraverso il confronto! La seconda,
proposta dal nostro vice RD Jacopo Grillo, è di
dare spazio ai Club perché raccontino le loro
iniziative di service “sul campo”: dalla colletta
alimentare, ad un pomeriggio in compagnia degli anziani in una casa di riposo, al volontariato
con disabili in un centro di assistenza, al servizio
presso la mensa dei poveri... raccontateci la vostra esperienza e le vostre sensazioni!
Quest’anno ci aspettiamo più che mai il vostro contributo, per trasformarci in uno spazio di scambio
di idee e di contenuti che possa arricchire il bagaglio di esperienze di ogni Rotaractiano. Per questa
ragione la redazione è molto snella: il Quadrifoglio
è in mano ad ognuno di voi!!
Vi saluto rinnovandovi l’invito a collaborare con
noi e vi dò appuntamento al prossimo numero!
Giovanni Marchi
Direttore Quadrifoglio
Un anno (e forse più) tutto d’un fiato
C
hi mi conosce, al di là
di un ciao e del
contesto cortese in cui molti
di noi amano
chiacchierare,
con quella superficialità in cui
spesso ci si rifugia per eludere il
silenzio, sa bene che non amo
le celebrazioni, ancor più se il
celebrante ed il celebrato - in
un certo qual modo - si trovano
a coincidere. Quando Giovanni
mi ha proposto di dedicare un
ricordo all’anno ormai trascorso,
lasciando sulla carta un punto di
vista, un emozione o forse, più
semplicemente, un saluto, mi
sono sentito un po’ a disagio nel
dover raccontare di me, del significato che ha avuto l’esperienza al
fianco di Filippo. La mia fugace
carriera giornalistica mi ha abituato a scrivere di altri, cercando
di esprimere un parere quanto
più possibile obiettivo, dal basso
dell’inesperienza di un ragazzo
(comunque, ancora) poco più
che ventenne. La mia formazione
giuridica, mi ha regalato una sensibilità ben lontana dall’introspezione eppure, pur con un po’ di
riluttanza, ho pensato non fosse
giusto tirarsi indietro. Quando Filippo mi chiese per l’ultima volta,
nell’estate del 2010, di affiancarlo
come Vice Rappresentante Distrettuale accettai senza pensarci
troppo. Conoscendolo, ormai da
qualche anno, ed avendo condiviso con lui già più di una “corsa”
avrei forse dovuto pensarci su
(per lo meno se avessi avuto realmente a cuore la mia salute) cosa
che, invece, non feci affatto. L’entusiasmo che il ragazzo è in grado
di trasmettere, come è ormai ben
noto, è terribilmente contagioso
(per non dire virulento) e poi,
in fondo, mi convinsi che il ruolo di Vice RD - pur onorandomi
profondamente - avrebbe goduto
dell’indubbio vantaggio insito in
ogni “Vice”: la presenza, il più
delle volte, del diretto rappresentato. Che tutta questa tranquillità
fosse completamente fuori luogo
è, mi pare, un dato di fatto. La mia
esperienza di vita Rotaractiana mi
aveva abituato a vivere “ad alta velocità”; l’anno appena trascorso
mi ha dato, a malapena, il tempo
di respirare. Guardando indietro
non riesco a darmi ragione della
capacità, che ognuno di noi ha
avuto, di sovrapporre completamente alla propria vita di ogni
giorno, un’altra vita, quella del
Distretto 2030. Di ragioni, in realtà, ne trovo molte: la passione, la
voglia di guardare sempre avanti,
l’affinità di pensiero, la grandissima, sincera, amicizia. Tutti buoni
motivi per fare quello che, per
tanto o poco che possa sembrare, abbiamo fatto, con il sorriso
sulle labbra, con l’entusiasmo del
primo giorno (che brucia ancora
forte), con la tensione, con l’ansia di essere sempre all’altezza
della situazione eppure quasi con
leggerezza. La consapevolezza di
portare il proprio contributo a
qualcosa di sempre più grande è
una sensazione che può ripagare
di molti, moltissimi sacrifici; la
certezza di farlo insieme a degli
amici fa sembrare tutto questo
quasi un gioco (e forse, alla fine,
lo è davvero). Quel che mi sento
di dire, all’indomani di questa
incommensurabile sbornia di
emozioni, è solo e semplicemente grazie! Grazie, a chi mi ha dato
la possibilità di essere parte di
un record, di esserne parte sentendolo mio, sentendo di farlo
anche per coloro che ho perso;
grazie, a chi ho incontrato lungo
la mia strada, a chi mi ha dimostrato stima (che spero di aver
meritato almeno un po’), a chi
mi ha preso in giro, a chi mi ha
fatto un complimento e a chi non
mi ha risparmiato critiche (per lo
meno a quelli che hanno avuto la
buona creanza di farlo di persona), a chi ha imparato ad apprezzarmi e a chi mi sopporta ancora
di meno (povero lui!), a chi mi ha
insegnato qualcosa e a chi ha creduto di farlo, a quei Rotariani che
sono ancora tanto Rotaractiani (e
forse lo saranno per sempre), al
Rotaract, perché non sarei stato lo
stesso senza di lui, a Filippo per
essere e per essere stato sempre,
prima di tutto, un amico. Pensavo, per quest’anno che è appena
cominciato, di aver bisogno di un
po’ di riposo ma mi rendo conto,
in realtà, di non essermi mai fermato. Perché il Rotaract, alla fine,
non puoi chiuderlo in un anno;
è un treno dal quale - una volta
salito - non puoi più scendere!
Gabriele Marino
questo il nome della proposta di progetto APIN
2012-2013, che racchiude nelle
prime due lettere l’acronimo di
una patologia cronica, invalidante e tristemente degenerativa:
la sclerosi multipla. Si tratta di
una delle malattie più gravi del
sistema nervoso centrale, che
porta a disturbi della vista, della mobilità e dell’equilibrio con
decorso progressivo. Nel mondo,
si contano circa 2,5 milioni di
persone con SM, di cui 400.000
in Europa e 62.000 in Italia.
L’Associazione Italiana Sclerosi
Multipla è un’associazione di
persone con SM, loro familiari
e altri azionisti sociali interessati alle problematiche legate alla
patologia, che lavorano e collaborano per le persone con SM.
In quarant’anni di attività, l’Associazione è cresciuta, diventando
una delle più importanti realtà
nel panorama del non profit italiano: idee, progetti innovativi,
informazione, progetti di ricerca
scientifica, raccolta fondi, tendono tutti verso l’unico obiettivo di
riconoscere i diritti delle persone
con SM alla salute, alle cure mediche, al lavoro, all’accessibilità e
alla piena inclusione sociale. In
particolare, l’AISM è impegnata
su tre fronti: la rappresentanza
e l’affermazione dei diritti delle
persone con SM affinché siano
pienamente partecipi e autono-
me; la promozione, l’indirizzo
e il finanziamento della ricerca
scientifica; la promozione e l’erogazione di servizi nazionali e
locali. Questo il motivo per cui il
Distretto Rotaract 2030 si è avvicinato ad AISM: fornire un aiuto
concreto per migliorare la qualità
della vita delle persone con SM
attraverso il rallentamento della
progressione della disabilità, il
miglioramento della gestione dei
sintomi e l’approccio globale nella gestione della malattia. AISM è
presente in maniera radicale sul
territorio, mediante una struttura
organizzativa “a rete” che vede 98
sezioni (13 nel Distretto 2030),
17 coordinamenti regionali (2
nel Distretto 2030) e 53 gruppi
operativi (9 nel Distretto 2030).
La proposta di progetto APIN
ha l’intento di supportare AISM,
lungo l’intero corso dell’anno,
attraverso tre attività specifiche:
donazione di strumentazione
per il Centro Riabilitativo Ligure
che segue più di 1300 persone
affette da SM finanziamento per
lo sviluppo territoriale di attività
fisiche di benessere per le persone con SM finanziamento per
lo sviluppo territoriale di attività
legate all’imprescindibile supporto psicologico necessario alle
persone affette da SM.
Tali piani di supporto verranno
elaborati dai due coordinamenti
regionali operanti sul territo-
rio. Per quanto
riguarda la Commissione APIN del
nostro Distretto, questa sarà
composta da 13 membri, tanti
quante le sezioni AISM operanti
nel nostro territorio, ed ognuno
di essi seguirà in particolare la
sede della propria città di appartenenza. Un modo, insomma,
perché l’APIN sia fortemente e
capillarmente radicato nel territorio e, attraverso i Commissari,
possa davvero essere promosso e
“sentito” in ogni angolo del Piemonte, della Liguria e della Valle
d’Aosta. La proposta di progetto
APIN 2012-2013 è stata presentata da Renato Benzi di AISM
(Area Sviluppo Rete Associativa e
Risorse Umane) durante i lavori
del SIDE a Torino, lo scorso 2
Giugno, e verrà sottoposta ad
approvazione nel corso dell’Assemblea della Distrettuale di
Apertura.
Carlotta Marella
Presidente Commissione APIN
e RRATA C ORRIGE
A titolo della redazione dello scorso anno Rotaractiano vorrei rettificare due articoli pubblicati sullo scorso numero:
1) A Malta era presente nella delegazione del Distretto anche Valeria Abate,
giovane Rotariana del Club Genova San Giorgio.
2) Nei ringraziamenti di Ottavio Patrucco alla Commissione APIN è “sfuggita” in
prima battitura la brava Valentina Longoni del Rotaract Orta San Giulio, la
versione corretta è stata colpevolmente da me non inoltrata in tempo per
essere stampata.
Alle socie vanno le mie scuse più sentite e i ringraziamenti per la puntualità d’intervento.
Diego Zunino - Rotaract Savona
“Forma Solidale”, una mano tesa da
S
ono le quattro e tre minuti del 20 Maggio 2012
quando la terra trema, per la prima volta, in Emilia,
tornerà a farlo molte volte ancora, sino al 12 Giugno
successivo. Tra le macerie si contano, purtroppo, anche alcune vittime, migliaia i senzatetto costretti a lasciare le proprie case lesionate dal sisma. Il terremoto
colpisce senza distinzione alcuna e mette in ginocchio
un’intera Regione, con il suo tessuto sociale e produttivo. Tra le aziende più colpite, i caseifici: tonnellate di
quell’eccellenza italiana che è il Parmigiano Reggiano
finiscono a terra nei magazzini danneggiati, l’inizio della sofferenza per molte famiglie che alla produzione
casearia si dedicano da generazioni. La forza d’animo
della gente dell’Emilia, però, è più forte della disperazione. Le aziende si organizzano e, grazie al Consorzio
del Parmigiano Reggiano, decidono di vendere le forme danneggiate ad un prezzo ribassato, per limitare i
danni e trovare le risorse utili a ricominciare. L’idea
nasce in un attimo, grazie ad un post su Facebook di
quel grande Rotaractiano (sì, prima Rotaractiano e poi
Rotariano!) che è Gianni Montalenti: “il Rotaract dovrebbe fare la sua parte anche in questo”, e così accade.
Diego Zunino prende la palla al balzo e, forte dell’ap-
poggio di tutto il Club, in meno di un’ora il service è
già pronto a partire. A fronte di un offerta di 15 Euro
il Rotaract Club Savona si impegna ad acquistare 1kg
di Parmigiano danneggiato e a portarlo in dono ai sovventori. Il ricavato in eccesso andrà alle popolazioni
colpite dal sisma.
Le offerte crescono di ora in ora, di giorno in giorno,
fino a raggiungere la quantità (del tutto inaspettata!) di
140 kg di Parmigiano da acquistare. Gianni Montalenti
è il primo a fare la propria offerta (ben superiore alla
quantità di Parmigiano che ha accettato in cambio!),
dando il là ad un lungo elenco di Rotariani tra i quali
spicca Alberto Naviglio, del Rotary Club Torino Dora,
che con la S.R.S. Engineering Design, si guadagna
un’intera forma di Parmigiano (ben 40 Kg). Per eliminare i costi di trasporto la macchina di Diego si trasforma in un furgone ed il 26 Giugno la coppia di corrieri
improvvisati (lo stesso Diego ed il sottoscritto) parte
alla volta di Parma. Imbarcato il prezioso formaggio
(cui si aggiungono altri 60 Kg. trasportati “per conto”
degli amici del Rotaract Club Genova Golfo Paradiso)
la giornata prende una piega inaspettata. Alberto Naviglio si trova a Maranello, in una delle sedi della sua
2032
Rotary 2031
20312032
11
Rappresentante Distrettuale: Davide Seggiaro Direttore Quadrifoglio: Giovanni Marchi Redazione: Carlotta Accardo, Prisca Rolando
C
arissimi Amici e
Soci,
quest’oggi
sono qui a scrivervi per
raccontarvi il percorso che mi ha portato
Sabato 12 Maggio ad
avere l’onore di poter ricoprire la carica
di Rappresentante
Distrettuale
Designato per l’A.S.
2013/2014.
Tutto iniziò nel lontano 2006 quando
ebbi la fortuna e l’opportunità di conoscere il
Rotaract.
Ricordo che stavo navigando sul web e, ad un certo punto, apparse questa strana parola, Rotaract,
cliccai sul link ed iniziai a cercare delle informazioni di dettaglio; ben presto scoprii che proprio
nella mia zona, la Val Sangone, esisteva un Club e
contattai immediatamente il Presidente.
Il tempo di un caffè ed arrivò pronta la risposta
del Club che mi invitò ad un evento di presentazione di un libro per fare due chiacchiere ed
approfondire l’argomento. Al tempo Facebook
non era ancora diffuso pertanto il Presidente mi
disse di presentarmi in tal luogo alla tal ora segnalandomi che l’avrei riconosciuto per via della
cravatta rosa.
Colsi la palla al balzo, mi recai al luogo dell’incontro, provai a guardarmi intorno e la prima cosa
che notai fu proprio una cravatta rosa shocking.
A quel punto mi avvicinai, mi presentai e l’accoglienza fu calorosissima; mi venne spiegata nel
dettaglio l’attività del Rotaract e dei Rotaractiani,
e iniziai immediatamente ad appassionarmi; giorno dopo giorno, scoprii la meraviglia di questo
alla Liguria all’Emilia
società, a meno di un’ora di viaggio da
Parma: alla missione si aggiunge, così,
la consegna di un intera forma ad Alberto, a Maranello. Giunti sul posto,
non poco provati, Alberto soccorre i
due Rotaractiani con acqua, caffè, ed
un’indimenticabile esperienza alla guida della Rossa più famosa del mondo!
A Gianni ed Alberto, la cui sensibilità e
dedizione ha reso possibile questo piccolo grande service, va il meritatissimo
titolo di Soci Onorari del Rotaract Club
Savona, per aver dimostrato quanto di
buono l’amicizia e la collaborazione
tra Rotary e Rotaract sia in grado di
fare.
Al (già) Rotaractiano e Rotariano Angelo Zelano ed al Rotary Club Savona, il
ringraziamento più sentito per il supporto, entusiasta e paziente, che hanno saputo offrire ai due “corrieri del
formaggio” ed a tutto il Club.
Gabriele Marino - DDZ Riviera di Ponente
mondo, animato da importanti valori e dall’impegno profuso da ogni singolo Rotaractiano che
rappresentano il motore del sodalizio che ci lega.
Il Rotaract è un pezzo della nostra vita che ci regala emozioni indescrivibili che possono nascere
da piccoli gesti per poi trasformarsi in qualcosa di
molto più importante.
Amicizia, solidarietà, service, sono i valori in cui
crediamo e che ci spingono ogni giorno a cercare
di cambiare il mondo.
Il Rotaract è al servizio della comunità ed è proprio da lì che dobbiamo iniziare a lavorare, attraverso la valorizzazione delle territorialità, di ogni
singolo Club e di ogni singolo Socio.
Come dice metaforicamente il mio caro Amico Davide Seggiaro, ognuno di noi ha al proprio interno un fuoco che arde, il “Fuoco Rotaractiano” che
ci lega e ci fa sentire parte di un’unica famiglia;
ebbene l’obiettivo sarà quello di alimentare questa fiamma e trasmettere tutta la nostra passione,
i nostri valori, il nostro impegno, puntando sui
più giovani che sono il futuro: il futuro del nostro
Rotaract.
Studiare il passato per capire il presente ed affrontare il futuro è fondamentale ed è proprio
partendo da questo assunto che lavoreremo tutti
insieme, all’insegna della continuità, per cercare,
nel nostro piccolo, di cambiare qualcosa.
Concludo cogliendo l’occasione per ringraziare
tutti gli Amici che ho avuto la fortuna di incontrare durante questi anni e che mi hanno accompagnato, consigliato e supportato soprattutto
quest’ultimo anno e ringrazio ogni singolo Socio
del Distretto 2030 per la fiducia accordatami.
Un caro saluto a tutti voi e a presto!
Jonathan Bessone
Rappresentante Distrettuale Incoming
Il Quadrifoglio non è solo il bollettino ufficiale del
Distretto 2030, ma la voce di ogni Socia e Socio. Per
questo il vostro contributo in prima persona alla redazione della testata non solo è benvenuto, ma è necessario. Se volete partecipa re alla realizza zione dei
prossimi numeri potete inviare il materiale all’indirizzo
[email protected] oppure via Facebook mandare un inbox a Quadrifoglio Rotaract 2030
Vi invitiamo inoltre a mettere il vostro “Mi piace” sulla
nostra pagina Facebook, così sarete sempre aggiornati
in tempo reale sulle novità distrettuali!
C
i siamo. L’ansia cresce, il cuore batte più
forte, lo sguardo è fermo, una via di mezzo tra la determinazione e lo smarrimento. Credo
che siano più o meno queste le sensazioni di un
attore di teatro durante gli istanti che precedono
la “prima”. Sensazioni contrastanti per un evento,
un momento, che si prepara e si attende da mesi,
ma per il quale la nostra natura umana, arrivati al
dunque, ci fa sempre vacillare.
Se di “prove generali” si può parlare, tale è stato il
SIDE del 2 Giugno a Torino: un grande successo
a dire di tutti, in termini di presenze e di entusiasmo. Una partecipazione davvero importante ai
lavori pomeridiani, vero cuore pulsante dell’evento: durante quello appena concluso che da molti
è definito come l’anno dei record, un piccolo record forse siamo riusciti a raggiungerlo anche noi
con circa centottanta partecipanti ai lavori, che
dopo la classica seduta plenaria si sono divisi per
i momenti di formazione tenuti magistralmente
da Pier Paolo, Andrea e da Alessandro, cari amici
che colgo l’occasione per ringraziare ancora una
volta. Durante la seduta plenaria si è parlato di
progetti, si sono condivise idee e propositi.
In piena sintonia con quelle che sono le vie d’azione Rotariane sono stati presentate le analoghe
vie d’azione dell’anno Rotaractiano che è alle
porte: service, crescita professionale, leadership,
integrazione internazionale, il tutto legato dai collanti fondamentali e alla base della nostra Associazione, e cioè l’amicizia e l’integrità.
Il nostro entusiasmo e la nostra voglia di fare
devono essere un carburante inesauribile per il
nostro agire: quello stesso entusiasmo che si respira nel Club, dove i legami di amicizia talvolta
sono più forti, quello stesso entusiasmo va creato
e ricercato anche ad un livello maggiore, quello
distrettuale, perché solo attraverso una fortissima
condivisione e unione di intenti si possono raggiungere risultati ambiziosi. Quello che ci aspetta
sarà un anno caratterizzato dai grandi valori e dal
forte cambiamento: la società intera in cui viviamo
sta cambiando, e noi con essa. Il sempre crescente
disagio sociale che ci circonda ci impone una riflessione seria su temi all’ordine del giorno, come
l’integrazione di noi giovani in un mondo, quello
del lavoro, che ha berriere talvolta troppo elevate.
Su questi temi rivolgeremo sicuramente l’attenzione. La nostra generazione eredita un mondo
(o meglio, uno spicchio di mondo, il nostro) caratterizzato sì da un elevato grado di benessere,
ma anche da situazioni talvolta assai difficili, dalle quali noi, giovani Rotaractiani, non dobbiamo
scappare ma anzi, sulle quali abbiamo il dovere
morale di intervenire. È sempre dai cambiamenti,
dalle novità, che nascono le maggiori opportunità
per la crescita: per cogliere queste opportunità ci
vuole coraggio, è innegabile. E allora cari Soci,
cari amici, abbiate il coraggio per cogliere questa opportunità e siate folli, perchè solo coloro
che sono cosi folli da voler cambiare il mondo, lo
cambiano davvero.
Davide Seggiaro
Rappresentante Distrettuale
Un anno così
e risultati così sono indimenticabili
365
giorni di impegno hanno portato grandi risultati: con il nostro
progetto Apin Rotaract Against Cancer abbiamo raccolto oltre 130.000€ a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca
sul Cancro. Ma al di là dei risultati, sono
gli stessi 365 giorni ad essere stati entusiasmanti: collaborazione stretta, attenzione,
cura, vivacità...
Resta la soddisfazione di aver “costruito”
insieme. E non nascondiamoci di esserci
assai divertiti! Di cotte e di crude, di tutti
i colori, è stato elettrizzante affrontare le
sfide e partecipare agli eventi più disparati
proposti di volta in volta. Grazie a tutti per
questo!
E grazie a tutti noi un giovane ricercatore
riceverà una borsa di studio triennale per
portare avanti la ricerca contro il cancro
presso l’Istituto di Candiolo con lo scopo
principale di studiare le metastasi epatiche
secondarie. Sono certo, da ottimista convinto, che il suo lavoro darà un importante
contributo a sconfiggere il cancro. Ed obbligo con un risultato così importante dover
fare dei ringraziamenti.
Ed il primo grazie va alle vulcaniche Commissarie: Giulia Gai, un’amica prima di tutto e un’instancabile Rotaractiana, Beatrice
Spagna, una grandissima scoperta, Valentina Longoni, Laura Xian Fen Hu, Manuela
Scaparro, Gaia Li Causi, Giulia Ferrari Valeria Cerati.
Grazie a tutti i Presidenti e ai loro Club che
hanno creduto così fortemente in questo
progetto fin dal suo nascere, grazie a tutto il Direttivo ed Esecutivo distrettuale che
hanno indefessamente lavorato per l’obiettivo comune. Grazie ad Antonio Strumia,
Pier Paolo Pontacolone e Paolo Furno per
il continuo e prezioso supporto durante
questo anno.
Un grazie a Marco Pansini per la preziosa
collaborazione. Un grazie di cuore a Filippo
(che ho disturbato ad ogni ora della notte)
che ha creduto in me e in questo progetto
fin dal primo istante in cui ne abbiamo parlato. Ed infine un grazie a Maria Francesca
vera ed instancabile ideatrice di idee che
sono state alla base di questo incredibile
successo di Service.
Insomma... 130.000 (e qualcosina in più)
volte grazie! Evviva Rotaract Against Cancer!!!
Ottavio Patrucco
Ogni giorno, circa 5.000 bambini di età
inferiore ai cinque anni muoiono a causa
dell’acqua contaminata e servizi igienici
carenti.
Adesso le famiglie della Repubblica
Dominicana hanno accesso all’acqua
potabile nelle loro abitazioni grazie ad un
progetto portato avanti da club di Canada,
Repubblica Dominicana e USA.
Grazie anche ai tuoi contributi al Fondo
programmi, sono stati installati oltre 2.300
filtri d’acqua nella Repubblica Dominicana
al costo di soli 64 dollari cadauno. Acqua e
strutture igienico-sanitarie fanno parte delle
aree d’intervento della Fondazione Rotary.
Fare del bene nella
Repubblica
Dominicana
Fai la tua donazione
annuale oggi stesso.
www.rotary.org/it/contribute
Fly UP