Pace attraverso il servizio e lealtà verso il bene pubblico la società
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Pace attraverso il servizio e lealtà verso il bene pubblico la società
Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino Rotary luglio/agosto 2012 N° 7 20312032 20312032 Allegato a Rotary Luglio/Agosto n. 7 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2031 e del Distretto 2032 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected] - [email protected] Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino Lettera di Luglio Lettera di Luglio Pace attraverso il servizio e lealtà verso il bene pubblico La società cambia in modo rapido ma i nostri valori rimangono inalterati C ari Presidenti e Segretari di Club Cari e care Rotariani, Rotaractiani ed Interactiani Il 1° luglio 2012 segna la nascita del nostro nuovo Distretto 2031 sotto l’indirizzo ed il motto del Presidente Internazionale Sakuji Tanaka “La pace attraverso il servizio”. Viviamolo come augurio! Le parole del Presidente Tanaka sono saldamente legate agli inizi del Rotary. È infatti nel luglio del 1908 che Paul Harris esprime l’esigenza primaria di lealtà comportamentale dei Soci verso il bene pubblico e la Terza Convention del 1912 proietta il servizio Rotariano sul piano internazionale. E’ trascorso oltre un secolo ed oggi Tanaka ci ripropone gli stessi concetti attualizzando e chiarendone il contenuto. Definisce il bene pubblico della pace sul piano intimistico del contrasto alla sof- ferenza personale, alla fame ed alla paura, alle persecuzioni ed alla povertà. Il nostro servizio, veramente al di sopra di ogni interesse personale, deve combattere ciò che la pace non è: guerre, conflitti, violenze di tutti i generi, tensioni sociali, familiari e personali ad ogni livello. Il Presidente ci chiede di materializzare il suo grande disegno concentrando le energie sulle priorità del piano strategico del Rotary International che impone di sostenere e rinforzare i Club, incrementare l’azione umanitaria quale appunto quella da lui proposta, migliorare la consapevolezza e l’immagine pubblica della nostra istituzione. Ci propone in particolare di concentrare l’operatività su sei aree di intervento: pace e risoluzione dei conflitti, prevenzione e cura delle malattie, acqua e strutture igienico-sanitarie, salute materna e infantile, alfabetizzazione-educazione di base e sviluppo economico e comunitario. L’Assemblea del 26 maggio scorso ha focalizzato l’attenzione sulle esigenze di aiuto delle fasce deboli e sulle nuove povertà, ma altri temi saranno nelle assolute priorità del Distretto e soprattutto la quinta via del servizio a favore dei nostri giovani. Essa sarà potenzia- ta con ogni attenzione ed ogni mezzo, quale dovere primario per garantire al meglio il ricambio generazionale. Tra le tante iniziative che via via illustrerò nelle lettere di ogni mese mi preme sin da ora invitarvi alla partecipazione alla Convention di Lisbona che si svolgerà il 23-26 giugno 2013. La partecipazione ad un Congresso Internazionale Rotary è una esperienza esaltante e altrimenti difficilmente ripetibile, perché dopo quella di Lisna le successive Convention si terranno per parecchi anni in sedi molto distretti dall’Europa. Inoltre il Distretto 2031 sarà presente a Lisbona con uno studio sulla Talassemia, il grandissimo service Italia-Marocco teso ad eradicare la malattia, il che richiede generoso supporto di fronte al mondo con nostra folta presenza. Ancora una raccomandazione operativa, necessaria per adeguare il livello della funzionalità veramente a livello internazionale che consiste nell’aprire puntigliosamente gli indirizzi postali già approntati per ciascuno ed il sito web predisposto dal Distretto per ogni Club. Cari amici, o a tutti! Amicizia e solidarietà interiore aiutano la comprensione universale C re l’attuale numero di 34.000, distribuiti in oltre 200 nazioni. Proprio per celebrare questa crescita straordinaria, nel calendario Rotariano, agosto è il mese dell’espansione. Nell’arco dei 31 giorni agostani perderemo quasi un’ora e mezza di luce, le riunioni si diraderanno e molti di noi si allontaneranno Sommario 2 I nuovi siti Web dei Distretti 2031 e 2032 3 Il Congresso affida il 2030 alla Storia 4 Il calendario delle visite ai Club 5 Primo trapianto di midollo in Marocco 7 Il protocollo con il Politecnico di Torino ternazionale Sakuji Tanaka: Peace trough service. Tema affascinante, in quanto fa carico a tutti noi Rotariani di essere edificatori di pace, occupandoci dei problemi che impediscono alla gente di vivere una vita normale e tranquilla, facendo quanto è in nostro potere per venire loro incontro nell’allontanarli dalla povertà e dalla fame, ed aiutandoli ad avere sicurezza e fiducia nel futuro. Dovremo quindi focalizzare i nostri services nel fornire assistenza medica, strutture igienico-sanitarie, cibo ed istruzione dove e quando sono necessari e cercare di realizzare i bisogni più interiori delle persone, ossia amicizia, partecipazione e interesse per il prossimo. In secondo luogo dovremo avere presenti quelle tematiche di grande rilievo che rientrano nel percorso di cambiamento nella continuità, che il Rotary sta raccomandando e che dovrà guidarci nel corso dell’anno: - in primo luogo il Piano Strategico, che è la chiave di volta per continua a pagina 4 Lettera di Agosto Piano triennale per l’espansione e ringiovanire con i Rotaractiani Lettera di Agosto ari Presidenti e Segretari di Club, cari e care Rotariani, Rotaractiani ed Interactiani, il 2 agosto 1910 si apre a Chicago, sotto la presidenza di Paul Harris, la prima Convention che coagula i 16 Club allora esistenti. In poco più di un secolo si sono moltiplicati sino a raggiunge- C ari amici, siamo all’inizio di un nuovo Anno Rotariano, che per il nostro Distretto significa anche l’inizio di un nuovo periodo connotato dal frazionamento del Distretto 2030 e dalla nascita del nuovo Distretto 2032, cui noi apparteniamo. Il frazionamento del Distretto rientra in quel programma di cambiamento di cui abbiamo parlato nella scorsa Assemblea che il Rotary sta affrontando per essere più vicino ad una società che sta cambiando in modo rapido, ma con la consapevolezza che rimangono inalterati i valori fondanti dell’istituzione quali l’integrità, la qualità dei Soci, l’amicizia e la disponibilità al servizio. Il frazionamento consentirà ai Club ed al governatore con il suo staff di mantenere più stretti rapporti e di avere maggiori possibilità di dialogo e di consultazione di quanto avrebbe consentito un Distretto di dimensioni molto più ampie. Avete già ricevuto il programma delle visite ed avete potuto constatare che a metà novembre tutti i Club del Distretto saranno già stati visitati. Resta quindi un lungo periodo in cui potremo incontrarci per parlare ed affrontare insieme le tematiche da voi ritenute importanti o quelle emerse ed evidenziate nel corso degli incontri. Una volta di più vi ricordo che il frazionamento ha lasciato inalterati alcuni aspetti della operatività dei due nuovi distretti: i programmi relativi alle nuove generazioni saranno gestiti congiuntamente, come alcuni progetti di vasto impatto e tutti i seminari di istruzione. Che dire ancora di questo anno? Innanzi tutto che saremo guidati dal messaggio del Presidente In- per le vacanze, magari in paesi lontani. Questo non può farci tuttavia dimenticare in alcun modo la nostra missione di servire, anche soltanto con il comportamento personale, né il nostro ideale di espansione a garanzia della pace. Rotariano è continua a pagina 4 C ari amici, l’espansione è il tema della lettera di Agosto del Governatore che viene poi ripreso nel seminario che ha luogo successivamente, pertanto le considerazioni ed i suggerimenti si ripetono, anche se con toni diversi, più o meno costantemente. Vorrei quindi limitarmi ad un rapido esame degli argomenti ricorrenti, che troviamo nelle raccomandazioni, lettere e messaggi inerenti questo tema ed esaminarne le caratteristiche di novità dell’anno che ci aspetta. Aumento dei Soci Ogni anno il presidente Internazionale ha indicato l’obiettivo che si dovrebbe raggiungere in termini di espansione. Nell’anno corrente il Presidente Tanaka ed il Board hanno fissato un ambizioso programma da raggiungere in un triennio, ossia arrivare a 1,3 milioni di Soci al 30 giugno 2015, chiedendo ai Club di fare il massimo sforzo, tenendo conto delle opportunità offerte dall’area in cui essi operano. Ha quindi raccomandato lo sviluppo di piani triennali di mantenimento e sviluppo dell’effettivo, che tengano conto delle peculiarità di ciascuna regione allo scopo di consentire il mantenimento di un tasso di crescita costante basato su un attenta valutazione delle possibilità offerte dal territorio su cui opera il Club. Obiettivo stimolante che se visto congiuntamente ad un altro fattore, caratterizzante molti Club del Distretto, e cioè l’anzianità della compagine sociale, appare anche ambizioso. Infatti per avere il successo atteso i Club dovranno concentrarsi non solo sulla individuazione di nuovi Soci, ma anche compensare il numero di coloro che, per vari motivi, sono indotti ad allontanarsi dal Rotary. Ne consegue che la conservazione dell’effettivo diventa un elemento fondamentale per la crescita numerica di un Club, e la conservazione dovrà quindi essere considerata una priorità alla pari del reclutamento di nuovi Soci. Ringiovanimento del Club Visto che l’anzianità dei Soci di un Club potrebbe costituire un problema ai fini della sua crescita, il modo più semplice per cooptare nuovi Soci giovani è da tempo indicato nell’attingere al grande bacino costituito dai Rotaractiani. Mentre ho potuto personalmente constatare quanto siano validi e volonterosi i Rotaractiani, ho qualche dubbio sulla opportunità dell’automatismo di un loro passaggio al Rotary, per la semplice ragione che non sempre un Rotaractiano, al momento in cui deve necessariamente abbandonare il gruppo, ha maturato i requisiti richiesti dal Rotary per entrare a farne parte, requisiti indicati chiaramente nel Manuale di Procedura. Sono invece dell’avviso che i giovani Rotaractiani debbano essere attentamente seguiti all’inizio della loro carriera professionale, non vadano persi di vista mantenendo contatti con loro in modo continuativo, e poi avere il cocontinua a pagina 4 2032 Rotary 2031 20312032 2 I nuovi siti Web dei due nuovi Distretti 2031 e 2032 Tecnologia Informatica al servizio del Rotary P er effetto del frazionamento del Distretto Rotary 2030 - nell’ambito dell’azione di ristrutturazione dei distretti che il Rotary International sta attuando nel mondo e che avrà compimento nel 2013 - a partire dal 1° luglio 2012 sono ufficialmente operanti due nuovi Distretti: il 2031 (il cui territorio di riferimento comprende l’intera Regione Valle d’Aosta e le Provincie di Torino, Biella, Novara, Verbano-CusioOssola, Vercelli della Regione Piemonte) e il 2032 (con territorio di riferimento costituito dall’intera Regione Liguria e dalle Provincie di Alessandria, Asti, Cuneo della Regione Piemonte). E con esatta sincronia e tempismo, in campo informatico, proprio dal 1° luglio 2012 - grazie all’impegno professionale del Webmaster distrettuale Luigi d’Andrea, all’essenziale contributo dei Past Governatori Giuseppe Nuzzo, Alessandro Pastorini, Gianni Montalenti e con l’azione di sostegno del Governatore uscente Antonio Strumia (Distretto 2030 a.r. 2011-2012), in piena condivisione di intenti verso obiettivi comuni con i Governatori entranti per l’a.r. 20122013 Pierluigi Baima Bollone (Distretto 2031) e Paolo Biondi (Distretto 2032) - i due nuovi Distretti hanno pienamente operativi due siti Web tecnologicamente all’avanguardia. In questo nuovo ordinamento organizzativo, Luigi d’Andrea (RC Viverone Lago), già Webmaster distrettuale del Distretto 2030 fin dall’Anno Rotariano 2004-2005 (l’indimenticabile “Anno del Centenario del Rotary International”), è ora il Webmaster dei due nuovi Distretti 2031 e 2032. Per i due siti (con indirizzi, rispettivamente: www.rotary2031.it e www.rotary2032.it) l’architettura e le soluzioni tecnologiche adottate sono identiche, pur nella differenziazione dei loro contenuti informativi, peculiari per ciascun Distretto. La grafica e la struttura dei due nuovi siti Web distrettuali (nomenclatura pagine, menu applicazioni, area Soci, ecc.) sono omologhe a grafica e struttura del sito Web del Rotary International (www.rotary.org). Nel disegno progettuale dei due nuovi siti il Webmaster d’Andrea ha adottato le ultime novità per quanto riguarda sistemi e piattaforme Web: linguaggi ASPX (impiegato nella tecnologia di sviluppo ASP.NET di Microsoft, nella quale il codice programma viene elaborato sul server Web con creazione automatica di pagine in codice HTML inviate al Web browser dell’utente), CSS e CSW (utilizzati per semplificare e ridurre la lunghezza del codice programma e per rendere le applicazioni Internet compatibili con i nuovi formati di computer Luigi d’Andrea, Webmaster Distretti 2031-2032 palmari, iPhone, smartphone, tablet, iPad). Il tutto per garantire agli utenti elevata affidabilità di utilizzo, migliori performance e superiore rapidità negli accessi. Nei due siti Web, oltre a mettere on line per gli utenti dotati di PC tutte le informazioni inerenti l’organizzazione distrettuale per l’Anno Rotariano 2012-2013 (mappa territoriale, elenco dei Club, profilo e lettere mensili del Governatore, organigramma e commissioni distrettuali, principali iniziative e progetti di service, eventi e agenda distrettuali, calendario visite del Governatore, news, pubblicazioni, riviste e annuario distrettuale on line, photo gallery, contatti per comunicare con il Distretto, links, modulistica, grafica Rotary, ecc.), sono state inserite nuove interessanti funzionalità. Una prima novità è l’applicazione informatica “Trova Rotary Club” (Rotary Club Locator): è un cross browser fruibile da qualunque dispositivo, senza limiti imposti dall’hardware, che aiuta il Rotariano, quando è fuori sede, a trovare il luogo delle riunioni di Club. L’interfaccia fluida e intuitiva permette una facile fruizione tramite i principali dispositivi smartphone presenti sul mercato come iPhone, Android, Blackberry, e anche tramite i tablet e gli iPad. Per lanciare il programma è sufficiente connettersi allo specifico indirizzo Web distrettuale (indirizzi, rispettivamente, mobile.rotary2031.it oppure mobile. rotary2032.it) tramite il browser disponibile sul proprio iPhone, smartphone o tablet o iPad. La seconda novità consiste nel fornire on line agli utenti dotati di iPhone, smartphone (o tablet o iPad) la visualizzazione digitale, su un’interfaccia agile e snella, di tutte le lettere del Governatore, le pubblicazioni e le riviste distrettuali. Questi documenti si possono “sfogliare” a video quasi fossero su carta, grazie ad un software che ha reso all’utente la consultazione immediata e veramente semplice. Accedendo all’Area Soci dei siti Web distrettuali ogni segreteria di Club continua ad aggiornare sul Data Base distrettuale i dati del suo Club, gestire le anagrafiche Soci, inserire le assiduità delle riunioni, caricare in upload documenti di interesse storico della vita del Club (documenti, fotografie, immagini, loghi, promemoria, regolamenti e statuti, schede progetto di service, ecc.). In quest’ultimo ambito, una novità è il rilascio di user-id (profilo utente) e password comuni, che ogni Rotariano può utilizzare per la consultazione on line, in modo efficace e rapido, del ricco archivio dei documenti “storici” inseriti nel Data Base distrettuale, oltre che dai Club, anche dai Governatori che si sono succeduti in vari anni alla guida del Distretto Rotary 2030. Permane la disponibilità delle altre funzioni precedentemente presenti sul sito Web distrettuale: Area e-mail (per scaricare i profili e parametri delle caselle e-mail che gli utenti devono attivare per usufruire del sistema di posta elettronica distrettuale), Webmail (accesso in modo “nativo” al sistema di posta elettronica distrettuale, senza passare attraverso l’utilizzo “mediato” di pacchetti come Outlook, Outlook Express, Windows Live Mail, Mozzilla, ecc.), Alumni, Blog, trasmissione di RSS (acronimo di RDF Site Summary o Really Simple Syndication, formato applicativo che genera, a richiesta dell’utente, flussi di dati che gli forniscono automaticamente sul suo PC nuovi documenti, file o commenti pubblicati nel sito web senza doverli visitare manualmente uno a uno). Più in particolare, Blog/Notizie dal Distretto è un blog che offre resoconti in prima persona circa gli sforzi del Distretto per eradicare la poliomielite (programma End Polio Now) e per altri impor- tanti progetti di servizio distrettuali e di Club. In esso possono essere pubblicati articoli scritti da Rotariani e da altri membri della famiglia del Rotary, dai partner e da coloro che si sono impegnati nelle iniziative di service. Testi (max. 350 parole), fotografie e immagini (formato JPG), video (indirizzi Internet e codici di allocazione) devono essere inviati al Webmaster distrettuale, che provvede alla validazione tecnica e quindi alla loro pubblicazione. Successivamente, gli utenti che accedono al blog possono inserire commenti, domande e risposte. Nei due nuovi siti i Club dei due Distretti 2031 e 2032 possono migrare, dal precedente comune dominio rotary-2030.it, i loro siti Web di Club in spazi appositamente allocati dal Webmaster d’Andrea nei due nuovi domini Web distrettuali (rispettivamente rotary2031.it e rotary2032.it). In questo campo una ulteriore novità è la possibilità offerta ai Club di gestire, in sostituzione del loro vecchio sito Web, un nuovo sito Web “standard” messo loro a disposizione su piattaforma CSW di facile e veloce utilizzo per l’utente: la sua struttura, creata e disegnata dal Webmaster distrettuale, comprende tutte le funzionalità normalmente utilizzate dagli attuali siti dei Club. La caratteristica più interessante di questo sito Web standard proposto ai Club è l’estrema facilità di aggiornamento: la persona che riveste la funzione di Webmaster di Club, anche se completamente priva di conoscenza di linguaggi di programmazione e procedure di pubblicazione su Web, è in grado di aggiornare le pagine del sito, caricandovi immagini, documenti, fotografie e altri oggetti multimediali, e quindi di pubblicarli in rete con estrema ra- pidità (con queste funzionalità la gestione di un sito Web Internet è facile e veloce come quella di un semplice documento Word su PC). Il Webmaster distrettuale assicura sempre l’assistenza remota on line via Internet, fornita a tutti i Club direttamente su PC per gli eventuali problemi incontrati dagli utenti; inoltre gestisce l’amministrazione delle iscrizioni a Vimeo e You Tube per l’accesso ai filmati dei più importanti eventi distrettuali messi in rete sul Web. In entrambi i Distretti 2031 e 2032, per tutte le attività inerenti la preparazione anagrafica degli Annuari Rotariani, il controllo delle assiduità e l’elaborazione delle statistiche distrettuali, continua ad operare, come per il passato in affiancamento al Webmaster distrettuale Luigi d’Andrea, un team “collaudato” (è da alcuni anni che funziona come squadra ben affiatata e coesa), composto da Enrico Giordani (RC Torino Nord-Est), Ivana Massocca (RC Viverone Lago) e Bruno Scovazzi (RC Torino Europea). Luigi d’Andrea, Webmaster Distretti 2031-2032 Enrico Giordani, Assiduità dei Club Distretti 2031-2032 Ivana Massocca, Anagrafiche Distretti 2031-2032 Bruno Scovazzi, Statistiche Distretti 2031-2032 Ricordi dalla prima Assemblea del 2031 I il Governatore Pierluigi Baima Bollone ha proposto la prima Assemblea del Distretto 2031 come excursus sulla crisi che ha colpito tutto il mondo occidentale, rivolgendo una particolare attenzione al nostro territorio, attraverso interventi di testimoni appartenenti alla pubblica amministrazione, alle associazioni di servizio, alla Chiesa Cattolica. Elide Tisi, Assessore al Welfare e alle Politiche Sociali del Comune di Torino, ha rilevato che la crisi si accompagna ad una fase di trasformazione della società: la popolazione invecchia, affiorano nuove istanze di inclusione sociale e integrazione. Affrontarle significa affiancare alle soluzioni tradizionali percorsi innovativi. Nascono nuovi bisogni che richiedono flessibilità e risposte giuste. Diviene necessario il coinvolgimento di tutto il mondo dell’assistenza e della cooperazione sociale: il volontariato, le fondazioni, le associazioni, i privati. Ciascuno nel rispetto dei propri ruoli dovrà lavorare alla ricerca di soluzioni, sapendo che innalzare la qualità della vita è un costo, ma anche un investimen- to. Tiziana Ciampolini, Responsabile dell’Osservatorio Caritas di Torino, ha osservato che oggi la situazione sociale ci pone improvvisamente di fronte ad ostacoli imprevisti. E’ più facile perdere il lavoro, manca la capacità di produrre reddito, e quindi si possono perdere anche casa e relazione familiare entrando in una situazione prima sconosciuta: la povertà. Nessuno è esente. In passato c’erano delle categorie, che più delle altre erano esposte alla situazione di povertà, in particolare, nel nostro immaginario, carcerati e prostitute, oggi può capitare a tutti: ad un dirigente di banca o a un operaio, senza differenze. Si devono trovare nuove forme per favorire lo sviluppo. E’ necessario investire in risorse relazionali, in capitale sociale, nella costruzione di nuove alleanze con i diversi soggetti che operano sul territorio. Don Piero Gallo, Parroco dei Santi Pietro e Paolo (Borgo San Salvario di Torino), ha portato la sua profonda conoscenza delle numerose realtà di un borgo spesso al centro dell’attenzione dei media, per la forte immi- grazione che fa convivere, in un’area ristretta, etnie, culture e religioni diverse; una situazione che porta in primo piano il tema dell’integrazione culturale e della mediazione dei conflitti. In chiusura della mattinata di lavori il Governatore Eletto Pier Luigi Baima Bollone ha introdotto il tema presidenziale per l’Anno Rotariano 2012-2013 “La pace attraverso il servizio” che il Presidente Internazionale propone per affrontare, nel prossimo anno, questa situazione di profonda crisi. Abbracciare il concetto di pace significa crescere, prosperare e migliorare la qualità della vita. Apre la nostra mente alla tolleranza, ad una maggiore comprensione, permette di puntare ad obiettivi positivi. Conferma la validità del nostro motto “Servire al di sopra di ogni interesse personale” che individua come prioritari i bisogni dei cittadini, prima di quelli individuali, che ci ricorda che nessuno può vivere da solo in quanto il nostro ruolo è vivere con gli altri e per gli altri, nelle famiglie, nelle comunità, tra tutti gli esseri umani. Enrico Mastrobuono 2032 Rotary 2031 20312032 3 Il Distretto 2030 entrato nella Grande Storia del Rotary Antonio Strumia: fieri del passato e pronti alla sfida del futuro I l Distretto 2030 entra nella Storia del Rotary International. Con grande emozione racconto il giorno del suo ultimo Congresso: sabato 9 giugno data del XXXV Congresso Distrettuale. I locali dell’Unione Industriale di Torino danno il loro benvenuto in gran pavese agli oltre 500 Rotariani, tutti consapevoli testimoni di un evento storico. Dopo il minuto di silenzio per le vittime del terremoto dell’Emilia, il Presidente del RC Torino, Cesare Furno, fa gli onori di casa sottolineando che “è stato un anno di grandi impegni, di grandi risultati sia all’interno dell’associazione sia nell’azione esterna nel campo del sociale e nel campo culturale”. Subito una magnifica sorpresa: sul palco sale un grande amico del Governatore Antonio Strumia, il Ministro dell’Istruzione dell’Università e Ricerca, professor Francesco Profumo, Rotariano, già Rettore del Politecnico di Torino. “In questi anni - dice il ministro - ho apprezzato la comunità Rotariana per la sua capacità di fare gruppo e trasmettere le buone pratiche e i buoni ideali ai più giovani. Il mio rapporto principale è con i giovani, dalla scuola all’università e alla ricerca e io credo che il nostro Paese abbia una grandissima opportunità, l’opportunità di ripartire per riottenere quel ruolo che gli compete in Europa, gli compete per la sua Storia, gli compete per i suoi Cittadini, gli compete per il fatto di essere un grande Paese, ma questo può avvenire solo attraverso un grande investimento nella scuola”. Il Ministro prosegue: “In ogni confronto internazionale i nostri giovani sono sempre tra i più bravi o i più bravi, dobbiamo dirlo con forza. Se siamo meno competitivi è perché in questo nostro Paese c’è stato un eccesso di provincialismo”. Il Ministro Profumo ricorda che la Commissaria UE per la Ricerca, l’Innovazione e la Scienza Geoghegan-Quinn, ha elogiato la preparazione degli studenti italiani, la competenza dei nostri ricercatori. ma ha affermato che abbiamo quattro punti deboli: un sistema educativo e di ricerca troppo chiuso (quindi maggiore openness), bandi troppo difficili da interpretare (maggiore transparency), dobbiamo dare più merito per valorizzare le capacità (maggiore meritocracy), più rispetto dei tempi (maggior time). Lo speaker Filippo Barral riprende la scaletta degli interventi: Giovanni Maria Ferraris, in rappresentanza della città di Torino, dice di essere onorato di parlare a “questa associazione che da sempre impegna le proprie risorse umane, morali, intellettuali ed economiche a servizio, sostegno e supporto dell’umanità più bisognosa”. Pierluigi Baima Bollone, Governatore 2012-13 del nuovo Distretto 2031 è tanto sintetico, quanto amicale: “Ciao a tutti, ciao al mondo di questo meraviglioso Distretto 2030 che chiude con questo non meno stupendo Congresso una lunga e stupenda attività”. Il Governatore 2012-13 del Distretto 2032, Paolo Biondi, ricorda che “...questa è l‘ultima occasione che abbiamo per salutare il D2030, in cui ho passato trent’anni di vita Rotariana. L’emozione lascia il campo all’ottimismo perché ho visto come l’eredità che verrà lasciata dal 2030 ai due nuovi Distretti, un’eredità fatta di capacità di lavorare insieme, di amicizia, di trasparenza, di rapporti franchi e sereni tra i Soci”. Filippo Maria Bistolfi, RD del Distretto Rotaract 2030, rivolge un “saluto particolare e un ringraziamento forte al Governatore Antonio Strumia, che è stato estremamente vicino e concreto nella collaborazione con il Rotaract”. Seguono altri indirizzi di saluto: Lella Bottigelli, Governatrice del Distretto 204 Inner Wheel; Andrea Mattasoglio, RD Interact D2030; Lino Nardò, Governatore Lions Distretto 108Ia1; Ennio Chiavolini, Consigliere Internazionale del Panathlon International; Patrizia Coffi, Tesoriere del Soroptimist Club Torino; Cristina Greco, Area Director Area 3 dello Zonta International. Conclude, in rappresentanza del Sindaco di Torino, l’Assessore Maria Cristina Spinosa, affermando che “i vostri Club e i vostri Soci si sono distinti e si distinguono per le loro attività umanitarie e culturali che svolgono con passione a livello locale ed internazionale”. Si entra nel vivo dei lavori congressuali con il discorso di Antonio Strumia, che possiamo ascoltare e vedere sul sito distrettuale. Strumia ricorda gli accordi iniziati con il PDG Gianni Montalenti con tutte le Associazioni di servizio. Saluta con affetto il Rappresentante del Presidente Internazionale, il PDG Giuseppe Raffiotta, Governatore del nostro Distretto nel 2000-01 ora appartenente al Distretto 2110. Strumia chiede un’azione concreta, come per la tragica alluvione che ha colpito Genova e il Levante ligure, a favore dei terremotati dell’Emilia con l’aiuto del Fondo Solidarietà Distrettuale, con un coordinamento interdistrettuale con il Distretto 2070. Elogia la “sua” Torino, che ha saputo trasformarsi nell’ultimo decennio da “one company town” in una realtà culturale e industriale. Dedica ai novanta Club del Distretto la “Presidential Citation” attribuita ai migliori quindici Distretti nel mondo (di cui solo due in Europa). Strumia affronta i punti focali Rotariani: internazionalizzazione, innovazione tecnologica, giovani. Tutto questo che ci vede primeggiare non solo tra i Distretti italiani è merito sostiene il Governatore - di tutti i PDG. “I valori importanti su cui si basa il Rotary e cioè servizio, amicizia, apprezzamento nella diversità, integrità e leadership vanno continuamente stimolati e sono la struttura portante della nostra ultracentenaria associazione. I Club sono centrali per la azione Rotariana ed il Distretto è stato, come si è visto nei fatti, al loro servizio. L’orgoglio e l’eccellenza dei Club che voi Presidenti avete impersonato sono vitali. Il Rotary deve riconquistare il ruolo di centralità e di guida insieme a tutte le istituzioni”. Il PDG Giuseppe Raffiotta, nelle vesti del Rappresentante del Presidente Internazionale, illustra il motto dell’Anno Rotariano che si chiude: “Conoscete prima voi stessi, sviluppate i vostri punti forti e, senza esitazioni e tentennamenti, abbracciare l’umanità” del Presidente Internazionale, l’indiano Kaylyan Banerjee. Raffiotta affronta il pensiero, la spiritualità, la cultura di questa. Un video con Gianni Jandolo che intervista il Presidente della Rotary Foundation, il PP internazionale Bill Boyd e la tavola rotonda sui giovani e le prospettive economiche del Nord Ovest riportano ai temi attuali. Cesare Testore, presidente della Commissione Distrettuale, voluta da Antonio Strumia afferma che “la sua commissione ha analizzato sotto molti aspetti e da vari punti i vista i temi guida di questo Anno Rotariano: i Giovani, il Lavoro e il Nord Ovest. È stata una sfida. A Torino si è parlato di social network, a Courmayeur di sport, a Pollenzo di agroalimentare, a Santa Margherita di trasporti ed infrastrutture”. I relatori di questa tavola rotonda sono: Marco Cantamessa, Presidente I3P (Incubatore delle Imprese Innovative del Politecnico); Andrea Comba, Presidente della Fondazione CRT; Giorgio Groppo, Consigliere della Compagnia di San Paolo; Vincenzo Ilotte, Presidente dell’AMMA; Montanaro, Prorettore del Politecnico di Torino. Tutti parlano della gravitò della crisi, ma sono ottimisti sulla ripresa del Paese. Il congresso prosegue con la presentazione dei gruppi di Scambio Studi da parte del Presidente della Commissione SGS, Bartolomeo Berello. Iniziano i borsisti italiani con l’intervento di Andrea Marelli. La Rotariana Nancy introduce i suoi borsisti, Elisabeth, Laura, Tara e Tim che raccontano la loro entusiasmante esperienza nel nostro Distretto. Segue il filmato da Bangkok proiettato sul futuro con le indicazioni del programma del presidente internazionale Sakuji Tanaka con il suo motto “La Pace attraverso il Servizio” e i tre Forum Internazionali sulla pace che si terranno a Berlino, Honolulu e Hiroshima, tre icone dell’Umanità. Dopo il momento internazionale riprende la parola Antonio Strumia che illustra i tanti eventi del suo anno: il Pre-SIPE, il SIPE, l’Assemblea, il seminario sulla Rotary Foundation, il Premio Galilei, l’Institute, il seminario sull’Espansione e Leadership, i concerti di Natale a Torino e Genova, i quattro incontri dedicati al tema distrettuale sui giovani e l’economia del Nord Ovest, il REM con 800 Rotaractiani europei, l’illuminazione di Novara in occasione del 23 febbraio, i service multi-Club, ricordando i video proiettati a loop nei locali dell’Unione Industriale (confesso di essere molto orgogliosa quando Antonio Strumia fa cenno al filmato dei ruggenti anni 60 proiettato in occasione del decennale del mio Club il Torino Lamarmora!), gli oramai mitici Campionati Mondiali di Sci, il RYPEN il RYLA, il RYE, il seminario sulla storia e il futuro del Rotary, la Convention a Bangkok, il convegno con gli altri Sodalizi sulle nuove povertà, il Campus Disabili, il Premio Bruno Caccia, i grandi progetti quali Acqua per sempre, Talassemia, Beni Culturali, Casa Maria, PAIDEIA, Fondo di Solidarietà, Protocollo d’Intesa con il Politecnico, gli innumerevoli service dei novanta Club del D2030!!! Tutto ha contribuito a far ottenere l’ambito riconoscimento ricevuto dal nostro Antonio Strumia dalle mani del Presidente Internazionale Kaylyan Banerjee... a Bangkok! E il futuro incalza con l’auto presentazione dei Governatori 201314: per il 2031 Sergio Bortolani e il 2032 Fabio Rossello seguiti dai Governatori 2014-15 Ilario Viano e Giorgio Groppo. Il Distretto si fraziona, ma resta una gestione unica di capisaldi il Fondo di Solidarietà, coordinato dal PDG Giuseppe Capone e la Collana Storica Rotariana curata dal PDG Giuseppe Viale. Seguono alcuni adempimenti congressuali (trasformazione dei Futuri Distretti in Associazione e Bilancio 2010-11, entrambi approvati) E poi la consegna di Attestati Internazionali e Distrettuali ai Club e l’assegnazione dei riconoscimenti ai tanti Soci che hanno collaborato con il governatore. Conclude la seconda allocuzione del Rappresentante di Banerjee, Giuseppe Raffiotta, densa di pathos tra il parallelismo dato dall’ottimismo scaturito dalla commissione per il tema distrettuale sui giovani e la disperazione dei giovani della “sua” Sicilia. Rivolgendosi a Strumia, Raffiotta dice commosso: “mi scende una lacrima perché finisce il mio Distretto, un Distretto che mi è rimasto nel cuore!”. Il tocco di campana di Antonio Strumia segue il “passaggio” dei collari a Pierluigi e a Paolo e un discorso del decano dei PDG, Pier Bordiga, questi singoli momenti concludono un’era! Concludo questo mio articolo, paragonando il Distretto 2030 a un grande Veliero che tutti abbiamo amato: “Conosco delle barche straboccanti di sole perché hanno condiviso anni meravigliosi. Conosco delle barche che tornano sempre quando hanno navigato. Fino al loro ultimo giorno, e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti perché hanno un cuore a misura di oceano”. Silvia Miglietta RC Torino Lamarmora 2032 Rotary 2031 20312032 4 Segue da pagina 1 C al e n d 2031 a rio d e l l e v i s i t e a i C l u b LUGLIO 2012 SETTEMBRE 2012 GiornoOra GiornoOra Martedì 3 Lunedì 10 20 Cuorgné e Canavese 20 Biella Vercelli Mercoledì 4 20 Aosta Martedì 11 20 Giovedì 5 20 Torino Mercoledì 12 12:30 Venerdì 6 20 Courmayeur Valdigne Giovedì 13 20 Lunedì 9 20 Val Ticino di Novara Lunedì 17 20 Valle Mosso Valsesia Viverone Lago Martedì 10 20 Borgomanero - Arona Mercoledì 19 20 Vercelli Sant’Andrea Giovedì 12 20 Giovedì 20 20 Lunedì 16 Novara 20 Pallanza - Stresa Martedì 17 20 Giovedì 19 20 Susa e Val Susa Orta San Giulio Mercoledì 26 20 Gattinara Chieri Giovedì 27 20 Chivasso 20 Lunedì 24 Ivrea Segue da pagina 1 Lettera di Agosto Amicizia e solidarietà interiore aiutano la comprensione universale un modo di essere sempre e dovunque. Il Presidente Internazionale Sakuji Tanaka ha recentemente osservato come l’abbandono delle spinte interiori ai contrasti di ogni genere si sia riflessa positivamente sulla ricostruzione del Giappone dopo l’ultimo conflitto mondiale e sia stata determinante al momento del terremoto che ha colpito le terre nipponiche nel marzo dell’anno scorso. Anche noi italiani abbiamo sperimentato come i sentimenti positivi, l’amicizia e la solidarietà interiore siano alla base di tanti interventi in occasione dell’analoga catastrofe che ha colpito da poco le nostre terre, come già in altre precedenti disgraziate occasioni. Tanaka osserva che il desiderio di pace, di armonia, di equilibrio e di ricostruzione apre le nostre menti, ci fa diventare più tolleranti e favorisce la comprensione universale. I documenti ancora recentemente diffusi dal R.I. confermano la necessità di raggiungere il risultato attraverso le sei aree d’intervento Rotariane: pace e risoluzione dei conflitti, prevenzione e cura delle malattie, acqua e strutture igienico-sanitarie, salute materna e infantile, alfabetizzazione, educazione di base e sviluppo economico e comunitario. Il R.I. insiste sul fatto che alla riduzione della conflittualità interna possono e devono contribuire in particolare gli insegnanti di ogni livello e gli operatori sociali, rio C al e n d a alla cura delle malattie ed alla salute materna ed infantile coloro che si muovono in ambito sanitario, per l’acqua ingegneri e biologi, per l’alfabetizzazione gli educatori e per lo sviluppo economico tutti coloro che partecipano direttamente o per competenza alla vita delle infinite istituzioni del settore. Nelle visite ai Club, che ho iniziato con grande impegno, scopro ogni giorno realtà entusiasmanti dove tutte queste categorie sono rappresentate al meglio e si adoperano attivamente. Ritengo però che ciascun Socio, indipendentemente dalla sua collocazione e qualificazione specifica abbia il dovere di impegnarsi proprio per l’imperativo interiore della pace e della amicizia che constato così viva tra di noi. Le visite mi mettono anche a contatto con Rotaractiani ed Interactiani di cui constato ed apprezzo intelligenza, forza ed impegno nei loro services, improntati proprio ai nostri ideali. Ricordo che tra meno di un anno, dal 23 al 26 giugno del prossimo 2013, ci troveremo tutti a Lisbona per la grande Convention Internazionale dove sarà possibile constatare tangibilmente le realizzazioni e l’impatto mondiale degli obiettivi di pace e di servizio del Rotary. Buone vacanze a tutti! Pierluigi 2032 d ell e vis i t e a i C l u b LUGLIO 2012 Lunedì 23 20 Cuneo Alpi del Mare GiornoOra Martedì 24 20 Martedì 3 12 Genova Giovedì 5 20 Bra Lunedì 9 20 Canelli Nizza Monferrato Venerdì 6 20 Novi Ligure Martedì 10 20 Savigliano Giovedì 12 20 Sanremo Venerdì 13 20 Chiavari Tigullio Cuneo SETTEMBRE 2012 GiornoOra Martedì 4 20 Canale Roero Lunedì 10 20 Alessandria Martedì 11 20 Asti Giovedì 13 20 La Spezia Martedì 18 20 Alba 20 Saluzzo Giovedi 20 20 Gavi Libarna Martedì 17 20 Imperia Martedì 25 20 Mondovi’ Giovedì 19 20 Savona Giovedì 27 20 Tortona Lunedì 16 Lettera di Luglio La società cambia in modo rapido ma i nostri valori rimangono inalterati questo cambiamento. Come abbiamo visto insieme a Portofino, il piano è inteso preservare la caratteristica Rotariana del cambiamento, ossia della ruota che fa ogni anno un pezzo di percorso con persone e forze nuove, con la necessità di continuità verso un obiettivo condiviso che resta fisso per un arco temporale stabilito. - Un altro momento epocale di questo cambiamento è rappresentato dal Piano Visione Futura della Rotary Foundation, il nuovo modello operativo della Fondazione che consiste nel passaggio ai Distretti di molti dei compiti che in passato erano svolti da Evanston, allo scopo soprattutto di semplificare l’accessibilità alla Fondazione per i Club e sviluppare progetti di maggiore portata. - Altro tema di grande importanza che segnerà l’anno che ci attende è quello relativo alla membership, ossia all’effettivo. L’aumento nel numero dei Soci è vitale per la nostra organizzazione perché è la chiave per registrare il successo delle nostre iniziative più importanti, come la lotta alla polio e per il supporto dei progetti dei nostri Club. Dovremo quindi darci degli obiettivi che tengano conto delle peculiarità dell’ambiente in cui i Club operano e poi operare attivamente per raggiungerli. I piani dovranno avere un orizzonte temporale ampio, triennale e quindi essere condivisi dai Presidenti con i loro successori, in modo da avere la garanzia che gli obiettivi della conservazione dei Soci, del reclutamento di nuovi soci e dell’organizzazione di nuovi Club siano raggiunti e rispettati. Questi, oltre a quello dei giovani e all’impegno che deve essere investito da tutti i Rotariani nel compimento dei servizi che il Club pone in essere, sono i temi di maggior portata che dovremo affrontare nell’anno che ci attende. Ciascuno di questi temi sarà oggetto di approfondimento, allorchè esamineremo in maggior dettaglio gli aspetti e le caratteristiche di ognuno, e cosa ci viene richiesto di fare in merito, sia in occasione delle nostre lettere mensili che degli incontri durante le visite ai Club. Nella prossima lettera di agosto vi comunicherò il calendario dei prossimi appuntamenti Rotariani, che al momento è in fase di completamento. Con questo auguro a tutti i Soci un Anno Rotariano denso di soddisfazioni, durante il quale profondere l’impegno personale di ciascuno di noi ad investire la propria professionalità e la propria cultura in progetti che vadano incontro alle necessità della gente, ricordando che questo è il modo con cui noi Rotariani possiamo concorrere ad edificare la pace. Segue da pagina 1 Lettera di Agosto Piano triennale per l’espansione e ringiovanire con i Rotaractiani raggio di investire su di loro se i segnali che riceviamo sono positivi. Spesso attendere che le loro potenzialità siano compiutamente espresse, vuol dire perderli. Quindi non automatismo, ma coraggio nel cooptarli se si ritiene che gli individui stiano marciando nella direzione da noi auspicata ed abbiano dimostrato di avere le doti etico-morali che riteniamo imprescindibili. Ampliamento delle classifiche Come a tutti noto, fin dai suoi albori il Rotary prevedeva l’ammissione ad un Club di un rappresentante per ciascuna professione. Lo scopo era quello di arricchire il Club con la più ampia varietà di professionalità ed esperienze. Oggi la situazione è molto diversa e si assiste ad una concentrazione di Soci che rappresentano solo alcune categorie. E ciò avviene perché la ricerca di nuovi Soci non risponde ad un piano strategico mirato, ma è per lo più lasciata all’iniziativa dei singoli Soci, che tendono naturalmente a proporre persone cui sono professionalmente vicini. Per ovviare a questa situazione è necessario che l’individuazione di nuovi Soci venga fatta con una campagna mirata, che abbia lo scopo di trovare candidati nelle categorie meno rappresentate o addirittura scoperte, tenendo sempre presente che la diversità culturale, professionale e religiosa è la vera forza del Rotary e quindi di un Club. Qualità Sulla qualità penso che ci sia molto poco da dire, visto che è un elemento ampiamente richiamato nei nostri seminari in ogni sede. Voglio solo ricordare che la qualità dei Soci di un Club è l’elemento di successo del Club stesso, e che per la qualità vale la legge di Gresham sulla moneta, in altri termini là dove non c’è qualità c’è un progressivo distacco dei Soci. Quindi nel nostro ricercare nuovi Soci con le caratteristiche desiderate, dobbiamo sempre porci la domanda preliminare e pregiudiziale: la persona che penso di proporre ha le caratteristiche qualitative che bisogna aspettarsi in un Rotariano? Non dobbiamo scordare che perché un Club possa avere successo nel suo ideale di espansione, è necessario che venga visto sempre di più come un polo di attrazione, come un Club del quale è gratificante entrare a far parte. Il Rotary, nel nostro paese come in gran parte dei paesi europei, continua ad avere una connotazione elitaria: se questa immagine viene meno perché si abbassa il livello qualitativo dei Soci, ne conseguirà l’effetto che i Soci di qualità presenti nel Club perderanno l’interesse a partecipare alla vita Rotariana con un conseguente impoverimento della compagine sociale. E non dimentichiamo che il punto cardinale per la crescita dell’effettivo di un Club è costituito dalla conservazione dei Soci esistenti e dal richiamo da loro esercitato. Se si mantiene un Club con Soci di qualità, riconosciuta nel contesto in cui il Club opera, sarà agevole attrarre nuovi Soci e perseguire l’obiettivo di espansione. Per concludere, cari amici, vorrei ribadire l’importanza del Piano Strategico ai fini del conseguimento degli obiettivi di espansione del Club: per avere successo in un programma di espansione è necessario che il Club discuta e predisponga un piano strategico pluriennale che deve essere condiviso tra più presidenti e più direttivi, in modo da avere uno strumento che possa essere verificato nei tempi e nelle modalità di sviluppo, e seguito per monitorarne l’avanzamento. In sintesi il Piano avrà lo scopo di: - garantire un costante controllo di come il Club si stia muovendo in merito alla espansione - mantenere un necessario equilibrio tra conservazione e crescita. Il Piano dovrà vedere la partecipazione dei dirigenti di Club in carica e dei loro successori, per avere la certezza che le scelte fatte e le soluzioni individuate siano condivise e mantenute nell’arco di tempo considerato. Io sono convinto che se i Club affronteranno il tema dell’espansione in questa ottica, considerandolo una sfida ed una opportunità a dimostrare la vitalità e la creatività che sono in grado esprimere, sarà possibile registrare i margini di aumento che il Rotary International si aspetta vengano espressi da paesi nei quali la maturità si coniuga con la capacità. Con questo augurio vi saluto sperando che possiate godere un sereno periodo di vacanza. 2032 Rotary 2031 20312032 5 Aperitivi in Concerto “P ronto, è la segreteria del Rotary Club Torino Castello? Telefono per gli Aperitivi in Concerto. Mi dicono che lo spettacolo è aperto al pubblico, Vorrei prenotare per il concerto di martedì 29 marzo...”. “E’ in programma un concerto al pianoforte. Andrea Boccaletti propone musiche di Bach, Robert Schumann, Chopin e Beethoven. E’ a scopo benefico: per sostenere il progetto End Polio Now del Rotary International... Potrete ritirare l’invito al botteghino del teatro”. La prima telefonata apre all’entusiasmo: l’informazione ha raggiunto qualcuno, fuori del Rotary. Speriamo che funzioni. Poi una seconda telefonata. Il contenuto è lo stesso, chi telefona appare incerto, si coglie la preoccupazione di chi teme di non essere accolto in un ambiente che ritiene un po’ esclusivo... Ma per noi è una tenue assicurazione: forse siamo riusciti ad aprire un varco nel muro che riduce la capacità dei Rotariani di comunicare all’esterno. Eppure tutti noi Rotariani ci proponiamo di servire sul territorio. Poi una terza telefonata, una quarta e molte altre ancora. E all’entusiasmo iniziale si associa un po’ di ansia: ci sarà posto per tutti? Il catering sarà capace di affrontare un aumento di presenze? Mezz’ora prima dell’apertura al pubblico arrivano i labari dei Club sponsor: quello più antico del Rotary Club Torino, quello rinnovato nel suo sfondo bianco del Rotary Club Torino Nord Est e gli altri del Rotary Club Torino Val Sangone, del Rotary Club Torino Europea, del Rotary Club Torino Castello, del Rotary Club Torino Collina, dell’Inner Wheel Torino Castello e quello rosso del Rotaract Club Torino Castello. Alle 20 siamo pronti ad accogliere gli ospiti: nella buvette l’aperitivo è già servito e nella sala le luci illuminano il palcoscenico sul quale un trionfo di bandiere e di labari fa da cornice al pianoforte. Con grande emozione il Presidente Maristella Mazzocchio si presenta di fronte ad una sala gremita di oltre 140 spettatori, tra i quali il Governatore Antonio Strumia, il Governatore Incoming del Distretto 2031 Pierluigi Baima Bollone con la consorte Titti, i Presidenti dei Club sponsor, numerosi Rotariani e altrettanti spettatori “non Rotariani”. L’inno alle bandiere dà il via alla manifestazione. Dal palcoscenico il Presidente riassume il percorso e gli obiettivi del progetto PolioPlus del Rotary International, ringrazia l’artista, Andrea Boccaletti, che si è prestato a titolo gratuito, tutti i presenti e gli sponsor che hanno permesso di realizzare questo serviceevento di grande visibilità. Poi invita sul palco il Governatore Antonio Strumia e l’Incoming Pierluigi Baima Bollone per un saluto ai presenti. Il Maestro Gianni Possio presenta il protagonista della serata: Andrea Boccaletti, un giovane emergente che vanta già collaborazioni con importanti istituzioni concertistiche. Le luci della sala si attenuano per lasciare spazio alla musica. In apertura due corali di Bach trascritti da Ferruccio Busoni: pagine di grande spiritualità che sembrano metterci in contatto diretto con il trascendente. Poi le «Scene infantili» di Robert Schumann, scritte nel 1838 con l’intenzione di osservare il fanciullesco attraverso gli occhi commossi dell’adulto. Quindi due Mazurche di Fryderyk Chopin, con le loro radici affondate nel repertorio popolare polacco, e la spettacolare Sonata «Patetica» di Beethoven, scritta nel 1799 con la chiara intenzione di spalancare con violenza le porte del nuovo secolo. La musica ci avvolge e ci emoziona con la delicatezza delle sue note. Poi di nuovo nel foyer per raccogliere il commento dei presenti: “una manifestazione di elevato livello per il discorso del presidente, per il concerto, per il catering eccezionale...”. La piccola serie di “Concerti-Aperitivo” aperti al pubblico è stata progettata dal Rotary Club Torino Castello in linea con gli obiettivi del Rotary grazie all’apporto professionale di alcuni Soci, col proposito di investire sulla cultura del territorio. L’idea era quella di creare un “service-evento” di ampia visibilità, per coinvolgere giovani artisti emergenti e, contemporaneamente, trasmettere all’esterno l’immagine del Rotary come istituzione culturalmente e socialmente viva e propositiva. Lo scopo pare raggiunto. Enrico Mastrobuono PRIMO TRAPIANTO DI MIDOLLO IN MAROCCO C ari amici, ieri pomeriggio, 27 giugno, ho avuto dall’amico Lawrence Faulkner la notizia dell’avvenuto primo trapianto di midollo in Marocco. Abbiamo lavorato assieme due anni e mezzo su questo progetto, dal primo viaggio che fece con me agli ospedali di Casablanca, Rabat e Marrakech, al primo seminario organizzato a Casablanca nel febbraio del 2010. Poi incomprensibili gelosie tra ospedali e medici hanno rallentato il progetto, che poteva facilmente partire un anno prima. Data questa situazione di paralisi, con Lawrence abbiamo deciso di aggirare il problema. E’ stato inserito un ospedale (Marrakech) che è da un punto di vista tecnico un’eccellenza, ma che cura pochi malati di talassemia. Lawrence ha perciò deciso di fare un trapianto di midollo a un bambino leucemico. Questo trapianto mi viene detto essere più complesso di quello per la talassemia, e presenta qualche rischio in più. Il CD del talassemia 1, dopo meditata riflessione, ha deciso di avvallare l’operazione. Per due mesi ho tenuto la cosa riservata, solo il CD genovese e Michele Porfido, dato che il trapianto è stato effettuato in uno dei “suoi” ospedali, erano al corrente. Ora la cosa è fatta. Per me è un’immensa emozione. Ricordo la tabella di marcia: 1 Luglio 2005. Samira, la madre coraggio, arriva a Genova con un bambino talassemico 2 Febbraio 2006. Con Forni e Brunetta facciamo un primo viaggio di studio in Marocco. L’opinione è positiva, facciamo domanda per un 3H alla Fondazione Rotary. La malattia è quasi sconosciuta nel Paese. Quasi nessun bambino è curato, è una situazione paragonabile al “medioevo”. 3 Luglio 2007. La domanda è accettata e iniziamo a lavorare. 4 Gennaio 2009. Il progetto avanza molto bene. Nel corso di una riunione allargata a Genova viene deciso di estendere il progetto ad altre città, tra mille difficoltà opposte da rivalità locali. 5 2010 inizia il progetto T2, Casablanca, e qualche mese dopo il T3, Marrakech Fes e Agadir. Gradualmente la malattia diviene conosciuta. 6 ospedali in tutto il paese la curano. 6 A metà anno inizia un lavoro parallelo anche sul nostro territorio, prima in Liguria, poi in Piemonte. 7 2011 si firma con il Ministero una convenzione che garantisce perennità di cure ai malati. Il Rotary è chiamato a fare da consulente del sistema sanitario marocchino, impegno che, sentito il Governatore Montalenti, prendiamo. 8 2011 entra in forze nel progetto il Distretto 2110 con attività sia nel campo della talassemia (città di Oujda) che nel campo di centri trasfusionali. Inoltre inizia a lavorare sul territorio della Sicilia con eccellenti risultati. Il Club di Napoli Sant’Elmo, Distretto 2100, entra nel progetto con grande vigore. 9 Continua a mancare il tassello finale: i trapianti, che da un punto di vista tecnico eravamo in grado di iniziare in Marocco ma che per i problemi indicati non partivano. La filosofia che seguiamo è sempre: CURARE I BAMBINI NEL LORO PAESE, CREANDO COMPETENZE LOCALI. 10 2012 Gennaio, una delegazione del Gaslini di Genova firma una convenzione con l’ospedale di Rabat nel campo della cardiochirurgia infantile. 11 2012. Si decide di fare un trapianto (un secondo è programmato tra non molto) a Marrakech. Solo Dio sa se avrà successo, se il bambino (che era condannato a morte) vivrà. I medici hanno deciso che i rischi erano accettabili. Ricordo che la Fondazione Cure2Children, che effettua la formazione dei medici e segue i primi interventi, ha un tasso di successo analogo a quello degli interventi in Italia. Un intervento in Marocco costa 10/12.000 euro. In Italia ne costa 100/200.000. In 7 anni dalla “scoperta” del problema, in 5 anni dall’inizio del lavoro, il Marocco è passato da una situazione “medioevale” ad una conoscenza del problema, ad avere 7 ospedali nel territorio, a fare i trapianti. In un incontro recente a Torino organizzato da Michele Porfido, al quale ha partecipato il Cardinale Poletto, questi mi diceva che in un tempo così breve non capiva come abbiamo fatto ad ottenere questi risultati. Prego Michele di dare al Cardinale questa notizia, cosa che mi aveva pregato di fare. GRAZIE ALLE TANTE PERSONE CHE HANNO DATO L’ANIMA A QUESTO! Grazie a Lawrence Faulkner ed a Cure2Children. I soldi per questo primo intervento sono stati dati dal conto residuo del progetto 3H del Club Genova Nord, con autorizzazione del CD del progetto stesso. Spero però che tanti distretti e Club si uniscano a noi. Non deve essere lavoro di pochi, ma di tutti: non di un Club, non di un Distretto ma di tutti i Rotariani che vorranno partecipare. Mi scuso per la passata riservatezza, ma l’avevo promessa ai medici di Marrakech ed a Faulkner. Un abbraccio Paolo Gardino 2032 Rotary 2031 20312032 6 Il Rotary Club Torino 150 aiuta la ricerca per la lotta alla SLA N el corso di una cerimonia tenutasi il 19 giugno nell’Aula Magna dell’Università presso l’Ospedale San Giovanni di Torino (Molinette) il Rotary Club Torino 150 ha donato al Centro Regionale Esperto per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (CRESLA) del Dipartimento di Neuroscienze, diretto dal Prof. Adriano Chiò, una centrifuga da banco a doppio rotore. La Sclerosi Laterale Amiotrofica, chiamata SLA, o anche morbo di Lou Gehrig, malattia di Charcot o malattia dei motoneuroni, è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce selettivamente i cosiddetti neuroni di moto (motoneuroni), sia centrali sia periferici. Fu descritta per la prima volta nel 1860, tuttavia attualmente le sue cause sono ancora ignote. Il paziente affetto da SLA perde progressivamente i motoneuroni centrali e periferici, con un decorso del tutto imprevedibile e differente da soggetto a soggetto. Le conseguenze di questa malattia sono la perdita progressiva e irreversibile della normale capacità di deglutizione (disfagia), dell’articolazione della parola (disartria) e del controllo dei muscoli scheletrici, con una paralisi che può avere un’estensione variabile, fino alla compromissione dei muscoli respiratori, alla necessità di ventilazione assistita e quindi alla morte. E’ conosciuta dal grande pubblico perché colpisce in percentuale superiore alla media i calciatori. Finora non è stata scoperta alcuna cura definitiva per la SLA. Un recente studio, cui ha partecipato in un ruolo di primo piano il CRESLA di Torino diretto dal Prof. Chiò, ha recentemente identificato un nuovo gene, principale responsabile della SLA. Questa scoperta rappresenta un importante passo avanti verso l’identificazione della causa della SLA e della sua terapia, soprattut- to perché permette di spiegare l’origine della malattia in un’elevata percentuale di casi famigliari e sporadici. Lo studio è stato finanziato con il contributo di enti pubblici e privati, tuttavia la strada da percorrere per la sconfitta della SLA è ancora molto lunga, e necessita di crescenti risorse. Nel consegnare l’attrezzatura, il presidente del RC Torino 150 Gennaro Vivarelli, ha dichiarato “riteniamo che la ricerca in questo campo sia fondamentale, e vogliamo ringraziare il Prof. Chiò e la sua equipe per quanto sta facendo: per dimostrargli il nostro concreto supporto, ho il piacere di testimoniare, con questa targa, la donazione di una attrezzatura di laboratorio, in particolare una CENTRIFUGA refrigerata THERMO SCIENTIFIC. Il Prof. Chiò ringrazia il Club per la donazione. Il Presidente Vivarelli consegna al Prof. Adriano Chiò la targa attestante la donazione Premio Galileo Galilei per Giovani Ricercatori 2012 Rotary International - Distretto 2050 PREMIO GALILEO GALILEI PER GIOVANI RICERCATORI 2012 N el marzo 2012 il Governatore del Distretto 2030 Antonio Strumia aveva inviato ai Club il bando di concorso del “Premio Galileo Galilei per Giovani Ricercatori 2012 - Distretto Rotary 2030”, creato per la promozione della ricerca scientifica e offerto, unitamente agli altri Distretti Rotary d’Italia, in collaborazione con la Fondazione Premio Galileo Galilei. L’invito del Governatore ai Presidenti di Club era di far conoscere a tutti i Rotariani il premio, curando inoltre con particolare attenzione la diffusione del bando - nel modo più esteso possibile - in tutte le Università del territorio costituente il Distretto 2030. Il Premio, con un importo di 2000 Euro, era rivolto a candidati di età non superiore a 35 anni, residenti nel territorio del Distretto 2030 e distintisi in una delle seguenti cinque aree disciplinari di Facoltà universitarie: Agraria, Architettura, Ingegneria, Medicina, Scienze. I lavori presentati dai sedici candidati sono stati attentamente esaminati e giudicati da una apposita Giuria Rotariana distrettuale composta dai Proff. Paolo Tappero (RC Torino Nord), Mario Valletta (RC Novara) e Giovanni Battista Varnier (RC Genova). Dopo ampia ed approfondita discussione, a metà giugno 2012 la Giuria all’unanimità ha proposto l’assegnazione del premio al Dott. Davide Bedognetti, in considerazione del curriculum scientifico e della qualità delle pubblicazioni e della documentazione presentata. Il Dott. Bedognetti, residente a Genova, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Genova e, sempre presso tale Università, ha conseguito la Specializzazione in Oncologia, summa cum laude, e successivamente (anno 2012) il titolo di Dottore in Oncologia ed Ematologia Clinica e Sperimentale. Attualmente è Associate Director del Clinical Center FOCIS (Federation of Clinical Immunology Societies), Center of Excellence del NIH (National Institutes of Health) a Bethesda (Maryland, USA). Il premio sarà consegnato al Dott. Davide Bedognetti con la cerimonia di premiazione che avrà luogo a Pisa il 6 ottobre 2012. Bruno Scovazzi Rotariani ciclisti, campioni del mondo Il Campionato del Mondo di Ciclismo 2012 si terrà in Francia a La Rochelle il 7-8 settembre (www.cycle28throtaryworldrace.org). Lo squadrone da battere sarà quello italiano in tutte le categorie. Iscrivetevi numerosi! Se non lo avete ancora fatto potete iscrivervi alla Fellowship per l’anno in corso. Il costo è di Euro 20 trovate il modulo in pdf al link IscrizioneFellowship_modulo2012 oppure collegandovi al nostro sito internet. B Consegnati i premi Bruno Caccia runo Caccia era Rotariano e il Rotary ha voluto onorare la sua memoria dedicandogli un premio che è giunto quest’anno alla ventisettesima edizione e la cui cerimonia di consegna s’è svolta nei saloni dell’Unione Industriale alla presenza di numerose autorità e dei familiari del magistrato che, come Falcone, Borsellino, Chinnici, Livatino e tanti altri ha sacrificato la propria esistenza per combattere la criminalità organizzata. Il premio, patrocinato dal Distretto e organizzato dal Club Torino 45° Parallelo, è doppio: il premio Bruno Caccia destinato ai cittadini (o alle istituzioni) che si sono distinti nella tutela dell’interesse pubblico e il premio allo studio Bruno Caccia destinato a studenti di Giurisprudenza o Scienze Politiche particolarmente meritevoli. Il primo consiste in una medaglia d’oro con in effigie il profilo del giudice assassinato e un attestato; il secondo, in un attestato e un contributo di tremila euro. Sul palco, Michelangelo De Biasio, il figlio di Bruno Caccia, Guido, Socio del 45° Parallelo, il Governatore Antonio Strumia, e il dottore Stefano Pannier Suffait, Presidente del Rotary Club Torino Mole Antonelliana, cui quest’anno competeva la scelta del candidato al Premio allo Studio. Michelangelo De Biasio, nell’introdurre la celebrazione e dopo aver ricordato la figura di Bruno Caccia, ha sottolineato l’impegno di tutti i Rotary Club del Distretto nel perpetuarne la memoria tramite i due premi a lui intestati che ben si accordano allo spirito rotariano, ha voluto dedicare questa edizione del Premio agli eroi di tutti i giorni, cioè a tutte le persone che quotidianamente con abnegazione e sacrificio si impegnano ed operano nel pubblico, nel privato, nel volontariato, al di fuori di ogni interesse personale, per il perseguimento dei più alti valori di solidarietà con l’obiettivo di creare una Società più giusta e più equa. Soprattutto ha sottolineato come l’esempio di queste persone debba spingere una parte più ampia della società a prefiggersi ideali di legalità e convivenza civile nella vita quotidiana, nella professione e nei rapporti d’affari, di lavoro e con lo Stato. Come tutti gli anni, i Club avevano segnalato molte candidature per il premio: in base al regolamento, gli Assistenti del Governatore, in accordo con l’apposita commissione giudicante, hanno deciso di assegnare il premio Bruno Caccia ad Alberto Vanelli, con la motivazione “Per aver ideato e realizzato con entusiasmo, passione e competenza l’attuale sistemazione della Reggia di Venaria e per aver attuato le numerose manifestazioni e mostre per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, contribuendo così al rilancio culturale e turistico dell’area torinese”. La medaglia d’oro con l’effigie di Bruno Caccia è stata consegnata da Guido, figlio del giudice, al Premiato che, ha illustrato il percorso che ha portato alla spettacolare rinascita della Reggia della Venaria Reale. È stato bello sentire, dalla voce del maggior protagonista, il racconto di un’impresa che sembrava impossibile a chi conosceva lo stato di degrado della Reggia. Il premio allo studio Bruno Caccia è stato assegnato a Francesco Dal Pozzo con la motivazione “In riconoscimento dell’alto valore scientifico degli strumenti di ricerca acquisiti nel suo percorso di studi e per l’interdisciplinarità della sua formazione. Le eccellenti competenze acquisite e la sua personale attitudine allo studio costituiscono ottime basi per un ulteriore percorso formativo verso l’eccellenza nel campo della ricerca sia in ambito economico che sociale”. 2032 Rotary 2031 20312032 7 Il Protocollo di cooperazione tra il Rotary e il Politecnico di Torino Il percorso dell’impegno della Commissione Distrettuale Mondo Scuola I l percorso che rendicontiamo è quello dell’impegno della Commissione Distrettuale Mondo Scuola, riallacciandoci all’articolo apparso su questa stessa Rivista a novembre scorso a firma di Davide Seggiaro. Davide, componente Rotaractiano della Commissione e allora RD Incoming,ricordava con non poca emozione in quell’articolo, la sua partecipazione al riavvio di tale percorso, avvenuto formalmente il 7 settembre 2011 con la firma del Protocollo da parte dell’allora Rettore Profumo e del Governatore Strumia. Citava i vari service allora appena pensati per un programma di attuazione del Protocollo;la potenzialità del fertile vivaio Rotaractiano intrinsica nel dialogo che il Protocollo stimolava fra Rotaractiani e studenti del Poli (33.000 fra italiani e di altri Paesi) e concludeva: Insomma, come avrete intuito, si tratta di un documento assai articolato, che ha come obiettivo quello di favorire realmente una integrazione tra mondi (quello Rotariano e quello Rotaractiano, quello dell’istruzione e quello del lavoro) assai vicini tra loro, strettamente legati e dalle forte analogie, di cui spesso si parla molto e altrettanto spesso si fa, ahimè, troppo poco per avvicinare. Dopo il dire, il fare e così alcuni mesi dopo potemmo già fare il punto della maturazione di tale percorso in occasione dell’incontro del 24 aprile 2012 col nuovo Rettore del Politecnico, Marco Gilli, essendo nel frattempo Francesco Profumo divenuto Ministro della Ricerca e Istruzione. Perché tale incontro? Sì, certamente prioritario era recepire la continuità a proseguire nella condivisione di tale cammino da parte del nuovo Rettore, come puntualmente si verificò, cosìcome da parte Rotariana per voce dell’al- lora Governatore Incoming Baima Bollone, ivi presente assieme al Governatore Strumia oltre i Past Governator Vinciguerra, Bassi e vari amici Rotariani e Rotaractiani. Ma non secondario era per noi cogliere l’opportunità di testimoniare la fecondità di risultati che il Protocollo stava ottenendo per entrambi i mondi delle Istituzioni che lo sottoscrissero. Risultati non molto semplici da raggiungere, perché percepimmo subito che dovevamo imparare a conoscere e rispettare le regole e la burocrazia tipiche di un ateneo per qualunque progetto proponessimo; ma percepimmo anche che c’era una diffidenza iniziale da superare, quella forse connaturata a un mondo esterno, come questo dei funzionari del Poli con i quali dovevamo confrontarci, verso un po’ tutte le Associazioni, avvertite spesso quali espressioni di un mondo di estemporanee beneficenze, poco avvezze a incidere e con continuità su problemi come quelli della criticità di saldatura fra formazione e lavoro, impegno prioritario di tali funzionari. Difficoltà superate grazie al metodo di lavoro pensato e avviato, oltre naturalmente alla forza di squadra della Commissione; coinvolgendo cioè fin da subito i funzionari del Poli nello sperimentare con i service proposti una capacità di far Rete per contribuire a rispondere più efficacemente agli scenari di quelle stesse criticità come di altre man mano da individuare. Ma che tipo di Rete? Sicuramente una Rete capace di fare massa critica fra i saperi del Rotary e quelli del Politecnico, ma trovando il modo di aprirla ancor più a vari altri saperi della Società esterna. Ecco quindi che ben presto i funzionari referenti del Poli fanno entrare in campo i Docenti più qualificati rispetto alla tematica di ogni singolo service proposto, così come la Com- missione referente del Rotary, vi abbina di volta in volta altri esponenti della Società, Istituzioni e Privati che diventono così i Partners qualificati per una più compiuta condivisione sociale e efficacia di realizzazione degli stessi vari progetti. Ed è così che una tale Rete, lungo il percorso, va a connotarsi come una naturale espressione di Social Innovation, capace con i vari services di “liberare l’energia della conoscenza intrecciandola con l’energia della solidarietà”. La società iphonedeveloper con l’Ing Marturano), Ne citiamo alcuni, dandogli un breve sottotitolo a sottolineare il valore aggiunto per ognuno dei service. “Il Rotary, una Giacca da indossare Sempre” L’amica Rotariana Franca Audisio Rangoni,del Rotary Club Torino Polaris, dà durante tale incontro testimonianza della sua partecipazione al service “un Rotariano con la sua azienda adotta un laureando del Poli” quale contributo a far avvicinare fra di loro, col tema della tesi, azienda, ricerca e laureando (analogamente si è poi aggiunto Marco Masselli, del Rotary Club Pinerolo). Da tale costola altri service sono nati, proprio per l’allargarsi della crisi economica che ha ancor più acuito l’esistente corto circuito di conoscenze e opportunità reciproche fra i talenti di laureandi-dottorandi e il mondo del lavoro. In tal senso il Politecnico si fa tutt’uno col Rotary nel cercare di dare una risposta, pur nella criticità del momento, col progetto “Laurea e Dottorato in Alto Apprendistato” (frutto di un accordo Poli e Regione Piemonte su dispositivi ministeriali), chiedendogli di divulgarne le direttive fra i Rotariani appartenenti alle categorie industrie (come appunto ha di recente fatto il Governatore Strumia) e di pianificare per il prossimo anno accademico una se- rie di visite al Poli da parte di gruppi ristretti di Rotariani suddivisi per l’appartenenza alla stessa tipologia di industria, e che saranno guidati dal Rettore Gilli e dal Governatore Baima Bollone. Anche per tale service Franca Audisio, mantenendo la Giacca Rotariana nel suo nuovo ruolo di Presidente Nazionale dell’Aidda (le industrie al femminile di tutta Italia, con 1400 aziende), manifestò la disponibilità ad incrociare i percorsi di tali aziende con quelli del Poli, come appunto sta già avvenendo ad oggi iniziando dalle aziende piemontesi dell’AIDDA per poi allargarlo alle aziende genovesi e valdostane per poi approdare al livello più ampio italiano (moltissime fra l’altro sono le giovani studentesse del Poli provenienti dalle varie regioni italiane). “Il Service stesso è una Social Innovation?” nuove idee che funzionano (“new ideas that work”, Geoff Mulgan 2007) ovvero idee innovative sviluppate da una rete di partner per risolvere problemi sociali che il singolo settore pubblico o mercato non è ad oggi in grado di soddisfare. Service in cui studenti, Rotaractiani, docenti, Rotariani, esercito, aziende, usrp, politecnico, assessorati, etc costituiscono di volta in volta una efficace Rete di Partner, in cui il dare e ricevere il proprio reciproco sapere, e non necessariamente la loro monetizzazione, soddisfano piccoli e grandi bisogni sociali. E così per il primo service, in cui i PC in disuso del Poli, dei Rotariani,di ogni Club o delle loro aziende, saranno dall’Esercito immagazzinati nei propri depositi da dove, una volta rigenerati (da studenti del Poli svolgendo lezioni-laboratorio del loro corso di studi) li trasporterà nei Paesi in via di sviluppo; teatri di scenari di guerra, dove Ingegneri di quei Paesi, laureatisi al Politecni- Iniziativa dell’Inner Wheel Genova Ovest: solista Alessandra Magrini Magico concerto di arpa per l’associazione Gigi Ghirotti L a grande famiglia del Rotary è sempre in prima linea nell’impegno per la solidarietà. L’Inner Wheel Genova Ovest, presieduto da Gabriella Maresca, insieme con il circolo Madolinistico Risveglio ha organizzato un concerto di Strumenti a Pizzico Arpa, Mandolini e Chitarre a favore dell’Associazione Gigi Ghirotti, a cui è stato devoluto l’intero provento della serata. L’onlus Gigi Ghirotti è un’associazione di volontariato sorta per alleviare il dolore nei malati di tumore. Svol- ge la sua attività prevalentemente a casa del malato. Dal 1994 l’attività domiciliare è stata estesa anche ai malati di AIDS. L’associazione è guidata dal Professor Franco Henriquet, campione di solidarietà insignito dal massimo riconoscimento di tutti i RC genovesi. Il concerto, diretto dal Maestro Eliano Calamaro si è svolto sabato 26 maggio 2012 ore 21.00, nella magnifica cornice del Conservatorio dei Fieschi a Genova. Il Circolo Mandolinistico Risveglio, erede di una grande tradizione del mandolino a Genova e in Liguria da quasi novant’anni tiene viva la cultura musicale legata agli strumenti a pizzico e in particolare al mandolino. Arpa Solista dello straordinario concerto è stata Alessandra Magrini, sempre pronta a rispondere alla chiamata dei Rotariani anche per affetti e tradizione familiare (papà e sorella Rotariani, mamma attiva nell’Inner). Alessandra Magrini diplomata in arpa presso il Conservatorio “Nicolò Paganini” di Genova, ha proseguito gli studi musicali in Francia perfezionandosi con Catherine Mi- chel (Prima arpa dell’Opéra di Parigi) ed Elisabeth Fontan-Binoche. Ha ottenuto il I premio di arpa con menzione speciale presso il Conservatorio di Musica di Antibes e il I premio di Musica da camera presso il Conservatorio di Parigi - Boulogne. Laureata con lode in Lettere moderne presso l’Università di Genova, si è in seguito specializzata nell’insegnamento dell’arpa ai bambini in età prescolare, diplomandosi all’Istituto Internazionale Suzuki di Torino. Vive e lavora in Francia dove alterna la sua attività musicale tra concerti ed insegnamento. È titolare della cattedra di arpa presso il Conservatorio di Musica di Grasse e collabora regolarmente con l’Orchestre Philharmonique de Montecarlo e con l’Orchestre Philharmonique de Nice. Presidente dell’Associazione “RECITAL” ha curato la direzione artistica del Festival “Concerts à la Chapelle” a Chateauneuf, e l’organizzazione Festival Internazionale dell’Arpa “HARPES MARITIMES” che si è svolto ad Antibes nel 2006 e a Grasse nell’aprile 2010. co di Torino (altra comunità della Rete, quella degli Ex Alumni del Poli), offriranno l’ulteriore supporto formativo per destinarli ai giovani locali con l’aiuto dei Club e Distretti Rotariani di quell’area del mondo. E così per il secondo service, in cui il bisogno sociale, cioè Il “diritto allo studio”, è quello dei bambini affetti da gravi malattie, anche oncologiche, costretti a “vivere” negli ospedali dove si recano maestre e maestri coraggiosi, facenti parte della Rete delle Scuole Ospedaliere in tutte le regioni italiane. “La mela” è l’Ipad di cui tali insegnanti hanno bisogno come nuova e utilissima facility per meglio offrire un’istruzione, e in modo più giocoso, a tali sfortunati bambini. E’ tale mela-IPad che sarà donata dagli studenti del Poli grazie ai proventi della vendita in tutto il mondo dall’Apple Group dell’application che i migliori di loro realizzeranno, dopo aver ricevuto a loro volta il beneficio di un corso di formazione offerto dal Partner Privato della Rete. Si tratta della società iphonedeveloper che ha già ad oggi fatto la selezione dei 100 studenti che beneficeranno della formazione, in sintonia col Poli nei cui corsi di laurea ancora non sono inseriti tali innovativi linguaggi di programmazioni necessari per fare tali application. è lo stesso docente del Poli, il Prof. Velardocchia a presentare durante l’incontro questo terzo service con tutte le varie implicazioni (ricerca, tecnica, socializzazione, comportamenti sociali etc) da cercare di monitorare assieme a tutta una vasta Rete di Partner per quella che sicuramente è una delle maggior emergenze sociali (fra cui, la prima causa di morte e invalidità nei giovani fra i 15 e 24 anni dandoci il senso stesso di tale nostro operare coinvolgendo i giovani delle scuole, del Poli e del Rotaract). Egli nel presentare il progetto di formazione degli studenti del Poli per dar loro il ruolo di formatori degli studenti più giovani sulla sicurezzaeducazione stradale presso le scuole superiori, ha così esemplificato anche la ragione stessa dell’operare della Commissione Distrettuale Mondo Scuola che ha al suo attivo un Protocollo anche con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte (così per la Liguria) non potendo tante tematiche come questa della sicurezza stradale avere interruzioni o differenti modalità per un giovane che passa dalla scuola all’università. Ecco così Poli, USRP, Rotary diventare Partner di un’ampia Rete con Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Regione Piemonte etc per tale cruciale progetto dai molti percorsi. Uno recente è volto a formalizzare un gruppo di studio sulle implicazioni della ricerca e innovazione tecnologica, formato dal Prof Velardocchia e da altri docenti del poli ma Rotariani nello stesso tempo, quali i Prof.ri Belforte, Chiaia e Ferro. Il Sito del Protocollo I vari services citati sono stati presentati sullo sfondo delle immagini del Sito del Protocollo, che la Commissione ha creato presentandolo a tutti in anteprima in tale incontro col Rettore. E’ un Sito interattivo che crediamo sia la risposta efficace all’ulteriore tormento iniziale nel percepire la difficoltà a costruire la premessa fondante del Protocollo, quella di instaurare una sistematica reciproca conoscenza fra Rotary e Politecnico; e crediamo con ciò di poter garantire più agevolmente una comunicazione circolare capace di generare condivisione e partecipazione fattiva. Ma a voi amici che ci leggete la risposta finale, perché presto il Sito sarà in rete essendo già stato registrato il dominio. Alfredo Cammara Commissione Distrettuale Mondo Scuola (G. Cervini, G. Firpo, G. Karaghiosoff, A. Maiello, S. Miglietta, C. Rossero, D. Seggiaro, L. Stringa Biagioni, A. Tattara) La creatività di Francesco Tabusso a Capanna Mollino a Sauze d’Oulx I l 27 giugno sarebbe stato il compleanno di Francesco Tabusso, ma la stella del pittore delle fiabe, considerato erede di Felice Casorati, di cui fu discepolo, si è spenta a fine gennaio. Gli amici di una vita del Rotary Club Susa Val Susa, di cui fu Socio dal 1985, ricordano il suo amore per la Valle, allestendo in alta quota, a Sauze d’Oulx, sul pianoro prospiciente Capanna Mollino una grande riproduzione di una sua opera pittorica ispirata ai monti: “Zivago” del 2004. Una carriera molto feconda, quella dell’artista, in una vita molto vivace. Nel 1954 a 24 anni partecipò alla Biennale di Venezia, esperienza ripetuta nel ’56, nel ’58 e nel ’66, anno in cui ottenne una prestigiosa sala personale. Come hanno scritto gli amici “davanti ai suoi quadri si ha l’impressione di essere di fronte ad una poesia dipinta: gli alpeggi, il giardino di Rubiana, la sua Com- bray dove ritrovava estate dopo estate il tempo perduto, meditando i versi di Dino Campana, che in Val Susa si rifugiò malato d’amore”. L’opera che sarà fruibile dai villeggianti in passeggiata e dagli sciatori in inverno, è collocata su una struttura realizzata dai RC Susa Val Susa e Torino San Carlo, in occasione della mostra di arte contemporanea in alta quota a Capanna Mollino per le Olimpiadi della Neve del 2006. Il maestro Tabusso, con grande spirito Rotariano, ha anche realizzato l’ultimo logo del Distretto 2030. 2032 Rotary 2031 20312032 8 S Casa Mangrovia, dove abita la solidarietà dei Rotary Club e della Caritas torinese u iniziativa e proposta del Rotary Club Torino Dora, che aveva avviato i contatti con Caritas da alcuni mesi, si sta concretizzando un service finanziato dai Club Rotary della Zona To 6 del Distretto 2030 e cioè RC Rivoli, RC Susa e Val Susa, RC Torino Dora, RC Torino Est, RC Torino Nord-Ovest e da un contributo del Distretto 2030. I Rotary Club prima indicati, ben consci della crisi che sta colpendo la nostra società e che ha visto anche recentemente su Torino momenti di profonda sofferenza, nell’ambito dello spirito di servizio che si riassume nel motto del “servire al di sopra di ogni interesse personale”, hanno deciso di porsi al servizio del progetto “investire in nuove reti a sostegno di mangroviainascolto.net”. Il progetto, da parte del Rotary, si articolerà inizialmente in un sostegno biennale che vede, con la collaborazione dei cinque Club, la possibilità di aggregare risorse finanziarie che possono costituire un primo supporto per dare un senso concreto alla iniziativa, fornire la potenzialità di una rete di relazioni ma, in particolare, testimoniare come le varie componenti della società civile riescono ad agire insieme per la ricerca del bene comune. E’ quindi un momento congiunto che vede una profonda attenzione sulla realtà locale, coglie lo sviluppo di nuove tecnologie e cerca di nobilitare l’impegno puramente economico, apprezzabilissimo, con il patrimonio umano che ognuno possiede e che può essere un di più che rende veramente prezioso il momento del servire. Serata rotariana, il 22 maggio in interclub con i Rotary del “Gruppo 6”, RC Torino Est, RC Susa Val Susa, Torino Nord Ovest, RC Rivoli ed il nostro Torino Dora, dove è stato presentato il progetto sperimentale “Casa Mangrovia”. Il direttore della Caritas diocesana, dott. Pierluigi Dovis, ha illustrato l’iniziativa in corso. In questi anni il contesto di povertà è in aumento costante, nascono nuove forme di povertà, i così detti “nuovi poveri”: sono persone insospettabili, provengono da situazioni in ascesa fino a non molto tempo addietro, provengono dalla fascia del ceto medio, repentinamente impoverito a motivo non suo: non sono né dei fannulloni, né hanno perseguito operazioni speculative sbagliate o rischiose, si è impoverito il contesto territoriale in cui vivono e non si possono più permettere il livello di vita che conducevano prima con la loro famiglia. Queste persone avvertono il senso della povertà maggiormente dei poveri classici, in quanto non la sopportano psicologicamente e cadono nelle maglie della depressione: nel solo 2011 si sono suicidate 120 persone che non appartenevano ai “senza fissa dimora”, queste persone non hanno né resistenza, né anticorpi per sopportare una vita disagiata. Nello spazio messo a disposizione in corso Novara 77 a Torino si cerca di individuare queste nuove realtà, con un punto di ascolto. Per facilitare l’avvicinamento si è anche attivato un indirizzo di posta elettronica [email protected], i nuovi poveri si vergognano di palesarsi come tali, sembrano invisibili, non si recano nei centri usuali a cui si rivolgono i poveri “normali”. Dal 13 marzo, data dello start up dell’iniziativa, ad oggi sono arrivate 50 richieste di aiuto via mail, possono sembrare poche, ma il servizio è appena all’inizio, deve essere conosciuto. Tutte hanno ricevuto una risposta da un consuellor professionale, che ha avviato un dialogo cercando di capire le esigenze e di attivare le risorse a disposizione. Molti scrivono di getto e di domenica, o in tarda notte: hanno bisogno di sentirsi a loro agio per confidarsi. Tra le mail arrivate, quelle di un geometra in attività ma oberato dai debiti con il fisco; altre minacciano il suicidio addirittura. Si è messo a disposizione un consulente psicologico prima di tutto, e poi professionale (legale, tecnico, ecc.), il consuellor riceve le persone nei locali di Casa Mangrovia, previo un appuntamento, in un ambiente mansardato allestito come fosse una casa, non un ufficio, al fine di rendere l’ambiente più famigliare. Per portare avanti i progetto serviranno delle figure professionali al fine di consentire a questi individui in difficoltà di traghettarsi fino all’uscita di questi tempi di crisi. Servono accompagnatori per percorsi di affiancamento che dureranno oltre una singola annualità. Serve una forte carica di relazionalità per stare a fianco di questi nuovi bisognosi, si chiede una condivisione del cuore per svolgere bene questo “service” inteso nella qualità del servizio offerto a queste persone. Il Rotary e le Nuove Povertà L a crisi finanziaria mondiale che si è ripercossa sull’economia reale con conseguente perdita di posti occupazionali è la causa di un impoverimento generale che per taluni è al limite della sopravvivenza. Impoverimento che riduce ai margini della società le persone che sono incappate, senza averne colpa, in questi fenomeni socioeconomici. Giovani che hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, famiglie monoreddito che si sfasciano causa gli ostacoli quotidiani, persone che, avanti negli anni, perdono il loro impiego danno luogo a situazioni di disagio ormai comuni al nostro essere che per molti sfocia in stati depressivi e di perdita d’autostima tali da non far aver più volontà di reazione. I Rotary Club di Alba, Bra e Canale congiuntamente con il Distretto 2030 consapevoli che tali fenomeni, sempre più consistentemente, si sono affacciati anche sul loro territorio, hanno dato luogo ad un progetto che, seppure in ragione minima, da un contributo alla ricerca di un posto di lavoro ed allevi, seppur temporaneamente, le difficoltà di ogni giorno a qualche famiglia. Il progetto intitolato “Il Rotary e le Nuove Povertà” ha avuto ed ha lo scopo di favorire, anche se per un tempo determinato, l’entrata nel mondo lavorativo di giovani volonterosi in cerca di primo impiego o di persone, avanti negli anni, che per molteplici motivi hanno perso il lavoro e quindi giudicate dalla società obsolete. L’obiettivo è stato quello di selezionare con l’aiuto delle istituzioni o di Onlus locali quattro lavoratori/lavoratrici e farli incontrare con quattro aziende di Soci Rotariani che per un periodo determinato di sei mesi hanno accettato la loro collaborazione, avendo la speranza che la persona selezionata sia in grado di conquistarsi la fiducia di chi l’ha assunto e quindi conquistarsi il posto a tempo indeterminto. Per favorire ed invogliare all’operazione il Rotary, inteso come i tre Club più il Distretto, hanno assicurato alle aziende un contributo che copra gli oneri sociali relative alle risorse per il periodo di sei mesi (Periodo determinato di assunzione). Un lavoratore di cinquantasette anni, un uomo ed una donna di età compresa tra i quarantacinque e cinquanta anni ed un giovane di ventuno hanno potuto trovare una collocazione. Una conferenza stampa tenutasi l’undici maggio con la partecipazione del Governatore Antonio Strumia ha fatto da corolla al Progetto. Giornali regionali e locali telegiornali di zona hanno dato ampio risalto all’iniziativa suscitando ammirazione e curiosità. Il progetto sarà monitorato per il periodo di validità del medesimo ed il service sarà chiuso con un convegno sul lavoro, facendo, anche, raccontare ai responsabili delle aziende i loro riscontri ed ai lavoratori i loro benefici. Service a favore degli orfani della Taurinense Il RC Torino Dora al fianco degli Alpini caduti in Afghanistan Il Rotary Club Torino Dora prosegue, per il secondo anno il service a favore degli orfani dei caduti della Brigata Taurinense in Afghanistan. I l sacrificio ha profondamente toccato il cuore di tutti i torinesi, orgogliosi della Brigata Alpina che porta il nome della Città; riconoscenti per la dedizione, fino al sacrificio estremo, dimostrata dagli uomini chiamati ad affrontare una “missione di pace” che tale è, purtroppo, solo nel loro spirito; profondamente addolorati per la perdita di giovani vite e per la disperazione in cui la loro scomparsa ha gettato chi li amava. Proprio questo orgoglio, questa riconoscenza e questo dolore hanno indotto i Soci del nostro Club Rotariano a domandarsi in che modo noi, rappresentanti di una società civile troppe volte distratta rispetto alle tragedie che sconvolgono la vita delle persone, possiamo portare una testimonianza di solidarietà, di vicinanza e di affetto a chi è stato tanto duramente colpito. Siamo perfettamente consci che non esiste gesto che possa lenire il dolore di chi ha perso una persona cara, ma abbiamo voluto ugualmente pensare che un, sia pure simbolico, atto concreto possa in qualche modo far capire, a chi lo riceve, quanto forti e sinceri siano i sentimenti che lo dettano. In questo spirito il contributo che, in tutta umiltà, il nostro Club ha deliberato per due borse di studio che quest’anno sono state assegnate nel corso della cerimonia di avvicendamento del Comandante del 32° Reggimento Genio Guastatori. 2032 Rotary 2031 20312032 9 P er festeggiare il 50° anno di vita il Rotary Club Genova Est ha organizzato per iniziativa del suo Presidente prof. Pietro Crovari il Convegno “L’affascinante storia della battaglia fra Uomo e microbi”, curato da Aristea della Socia Anna Rosa Miele. Il Convegno, tenutosi a Palazzo Ducale il 14 Aprile, è stato frequentato da 150 medici e segnalato dai media come evento di alto spessore scientifico. Significative le sponsorizzazioni ottenute. Il Convegno ha permesso, tra l’altro, di fare il punto sul programma OMS di eradicazione della poliomielite dal mondo, programma a cui il Rotary International partecipa in modo determinante con i programmi Polio Plus e End Polio Now. I n occasione del 40° anno della sua fondazione il Rotary Club Genova Nord, in collaborazione con il municipio Genova Medio Ponente, ha curato il restauro di una statua di Luigi Venzano del 1925 dedicata ai caduti della guerra 1915-1918 che si trovava in stato di grave abbandono e che è stata ricollocata all’interno di Palazzo Fieschi (Sestri Ponente), riconsegnandola così alla città con una cerimonia pubblica che si è svolta il 12 maggio 2012 alla presenza del Governatore Antonio Strumia. L a riabilitazione per la disabilità intellettiva e relazionale si incontra ormai con patologie complesse, che oltre alla disabilità intellettiva interessano spesso anche aspetti neurologici, motori o genetici. Intraprendere un intervento riabilitativo a così ampio spettro nella prima infanzia all’interno dell’ambulatorio Anffas necessita di ausili sempre migliori per lo svolgimento dei trattamenti, in modo da consentire poi di esportare quanto appreso anche negli altri ambienti di vita. Alcuni dei bambini dell’ambulatorio presentano patologie molto gravi, che non consentono il corretto controllo posturale e devono perciò costantemente essere sostenuti o posizionati per poi poter svolgere una qualunque attività, anche solo di scambio e contatto oculare con l’altro. Mosso da queste premesse, il Rotary Club Genova Nord Ovest, che storicamente sostiene l’Anffas di Mignanego, ha fornito, in collaborazione con altri Club genovesi, ausili per l’intervento riabilitativo a favore di bambini con disabilità nella prima infanzia. Martino d’Asburgo al Rotary Club Casale Monferrato L’ Arciduca Martino d’Asburgo è stato ospite del RC Casale Monferrato nella Conviviale di Lunedì 2 Luglio. L’illustre ospite, nipote dell’ultimo Imperatore asburgico, proclamato beato da Giovanni Paolo II nel 2004, era accompagnato da Roberto Coaloa autore del libro “Carlo d’Asburgo l’ultimo Imperatore” la cui pre- fazione è stata scritta proprio dall’Arciduca Martino. E’ stata una serata molto interessante e vivace aperta dal Presidente Giachino che ha tracciato brevemente un profilo dell’Ospite ricordandone l’attività agricola di imprenditore a Sartirana e di rappresentante dei risicoltori europei a Bruxelles. Occasione dell’incontro appunto il libro che lo storico e scrittore casalese Roberto Coaloa ha dedicato alla figura di Carlo I d’Austria di cui ha saputo ribaltare l’immagine negativa diffusa dalla propaganda dei Paesi vincitori della prima guerra mondiale. L’idea dell’opera è nata dalla causa di beatificazione conclusa per volere di Papa Giovanni Paolo II nell’ottobre del 2004. Ma iniziata nel secondo dopo guerra. Dopo aver messo in luce il complesso intreccio della storia che ha portato sul trono l’Imperatore Carloin anni caratterizzati da tragici eventi, tra cui l’assassinio a Sarajevo dell’Arciduca erede al trono Francesco Ferdinando, Coaloa ha ceduto la parola a Martino d’Asburgo Este che ha ringraziato il Presidente per l’invito e l’Autore della biografia del suo Antenato, per l’obiettività e la scientificità della ricerca stori- ca. L’Arciduca si è quindi soffermato sulla caratteristica europea della dinastia e sulla fine pacifica dell’impero asburgico guidato dal nonno, inascoltato profeta di pace negli anni della guerra, il cui infelice destino fu segnato dal triste esilio nell’isola portoghese di Madera dove l’ultimo Imperatore concluse il suo breve pellegrinaggio terreno nell’Aprile del 1922. Al termine della relazione alcuni interventi tra cui quelli di Giovanni Zingarini che ha richiesto spiegazioni sulle difficoltà incontrate dalla Famiglia per la concessione della cittadinanza austriaca (elettorato attivo ma non passivo) e di Betty Spinoglio sulla religiosità dell’Imperatore Carlo e sui fatti ancora oscuri di Mayerling, hanno consentito all’illustre relatore di offrire al pubblico sempre attento ed interessato ulteriori chiarimenti su altri aspetti di vita della dinastia asburgica. M ercoledì 6 giugno Michele Porfido ha organizzato la presentazione del Progetto “Un ponte di pace sul Mediterraneo” all’interno del progetto Talassemia Marocco del Distretto Rotary 2030. Il fine quello di coinvolgere tutti i Club piemontesi del Rotary e dell’Inner Wheel, nella realizzazione di importanti obiettivi in terra marocchina e sul nostro territorio per l’individuazione e la cura precoce delle nuove malattie. Il responsabile del primo progetto, Paolo Gardino, ne ha ripercorso la storia, a partire da quando sette anni fa una madre disperata si recò a Genova, dal Marocco, per salvare il figlio malato, perché nel suo paese la malattia era ritenuta incurabile. Da allora, grazie al Rotary, la situazione è mutata e da due anni, grazie alla decisione del Past Governor Gianni Montalenti di coinvolgere i Club piemontesi, sono sorti in Marocco, sette centri specialistici, con personale formato in Italia e attrezzature donate dai Club Rotary italiani e marocchini e dalla Rotary Foundation, fino al riconoscimento, da parte del Ministero della sanità marocchina, del diritto all’assistenza gratuita dei malati. Fondamentale anche il contributo del Console marocchino a Torino; il cardinale Poletto ha definito strabiliante quanto sia cambiata la realtà in Marocco in così pochi anni. Si è veramente creato un ponte tra le due sponde del Mediterraneo che ha migliorato le condizioni di vita di tanti, grazie all’azione congiunta di persone, che hanno così saputo dimostrare l’importanza della solidarietà e dell’impegno per il rispetto dei diritti di tutti. Scopri il segreto per LAVORARE CON I GIOVANI Sei volte l’anno, i dirigenti di club di successo fanno uso di Rotary Leader per suggerimenti pratici, video entusiasmanti, consigli di esperti e risorse utili. E puoi farlo anche tu. Registrati oggi stesso! Visita www.rotary.org/it /rotaryleader per abbonarti 2032 Rotary 2031 20312032 10 EDITORIALE SMILE: Il Quadrifoglio è di tutti ed è uno spazio di scambio di idee C are Lettrici, cari Lettori, eccomi al primo articolo da Direttore. Devo ammettere che non è facile… quando scrivi un articolo per il piacere di farlo e lo mandi alla redazione chiedendo se avanza uno spazietto per pubblicarlo sembra tutto facile, ma quando ti trovi una mattina davanti al cursore lampeggiante di word con la consapevolezza che DEVI scrivere qualcosa è tutta un’altra storia. Avere la responsabilità di Quadrifoglio è per me un grande onore e cercherò di svolgere al meglio il compito essendo all’altezza di chi mi ha preceduto. Ci tengo a ringraziare in primis Davide Seggiaro che mi ha affidato questo incarico,ma anche Silvano Balestreri, che mi ha fornito preziosi consigli fin dal principio, nonchè Luca Pautasso e Diego Zunino per l’aiuto nel muovere i primi passi in questa nuova avventura. Gli obiettivi che mi sono posto per quest’anno sono semplici, ma a mio parere fondamentali: ✔ aumentare la nostra presenza sul web, sia sul sito del Distretto che sui social network; ✔ rendere sempre più Quadrifoglio un contenitore di idee, uno spazio in cui scambiarsi opinioni su progetti, iniziative, sull’essere Rotaractiani, e sempre meno un resoconto di feste ed eventi. Ovviamente continueremo a diffondere le iniziative dei Club, ma utilizzando a questo scopo soprattutto i social network e limitandone lo spazio sulla carta stampata (che si rivela, oltretutto, un mezzo poco tempestivo). ✔ Creare alcune rubriche a cadenza mensile, ed a questo proposito sono già in essere alcune idee. La prima è di pubblicare ogni mese un articolo scritto da un Socio del 2030 che si trova a vivere e frequentare il Rotaract al di fuori del nostro Distretto, meglio se all’estero: ci sono tanti modi di fare Rotaract, cerchiamo di scoprirli ed arricchirci attraverso il confronto! La seconda, proposta dal nostro vice RD Jacopo Grillo, è di dare spazio ai Club perché raccontino le loro iniziative di service “sul campo”: dalla colletta alimentare, ad un pomeriggio in compagnia degli anziani in una casa di riposo, al volontariato con disabili in un centro di assistenza, al servizio presso la mensa dei poveri... raccontateci la vostra esperienza e le vostre sensazioni! Quest’anno ci aspettiamo più che mai il vostro contributo, per trasformarci in uno spazio di scambio di idee e di contenuti che possa arricchire il bagaglio di esperienze di ogni Rotaractiano. Per questa ragione la redazione è molto snella: il Quadrifoglio è in mano ad ognuno di voi!! Vi saluto rinnovandovi l’invito a collaborare con noi e vi dò appuntamento al prossimo numero! Giovanni Marchi Direttore Quadrifoglio Un anno (e forse più) tutto d’un fiato C hi mi conosce, al di là di un ciao e del contesto cortese in cui molti di noi amano chiacchierare, con quella superficialità in cui spesso ci si rifugia per eludere il silenzio, sa bene che non amo le celebrazioni, ancor più se il celebrante ed il celebrato - in un certo qual modo - si trovano a coincidere. Quando Giovanni mi ha proposto di dedicare un ricordo all’anno ormai trascorso, lasciando sulla carta un punto di vista, un emozione o forse, più semplicemente, un saluto, mi sono sentito un po’ a disagio nel dover raccontare di me, del significato che ha avuto l’esperienza al fianco di Filippo. La mia fugace carriera giornalistica mi ha abituato a scrivere di altri, cercando di esprimere un parere quanto più possibile obiettivo, dal basso dell’inesperienza di un ragazzo (comunque, ancora) poco più che ventenne. La mia formazione giuridica, mi ha regalato una sensibilità ben lontana dall’introspezione eppure, pur con un po’ di riluttanza, ho pensato non fosse giusto tirarsi indietro. Quando Filippo mi chiese per l’ultima volta, nell’estate del 2010, di affiancarlo come Vice Rappresentante Distrettuale accettai senza pensarci troppo. Conoscendolo, ormai da qualche anno, ed avendo condiviso con lui già più di una “corsa” avrei forse dovuto pensarci su (per lo meno se avessi avuto realmente a cuore la mia salute) cosa che, invece, non feci affatto. L’entusiasmo che il ragazzo è in grado di trasmettere, come è ormai ben noto, è terribilmente contagioso (per non dire virulento) e poi, in fondo, mi convinsi che il ruolo di Vice RD - pur onorandomi profondamente - avrebbe goduto dell’indubbio vantaggio insito in ogni “Vice”: la presenza, il più delle volte, del diretto rappresentato. Che tutta questa tranquillità fosse completamente fuori luogo è, mi pare, un dato di fatto. La mia esperienza di vita Rotaractiana mi aveva abituato a vivere “ad alta velocità”; l’anno appena trascorso mi ha dato, a malapena, il tempo di respirare. Guardando indietro non riesco a darmi ragione della capacità, che ognuno di noi ha avuto, di sovrapporre completamente alla propria vita di ogni giorno, un’altra vita, quella del Distretto 2030. Di ragioni, in realtà, ne trovo molte: la passione, la voglia di guardare sempre avanti, l’affinità di pensiero, la grandissima, sincera, amicizia. Tutti buoni motivi per fare quello che, per tanto o poco che possa sembrare, abbiamo fatto, con il sorriso sulle labbra, con l’entusiasmo del primo giorno (che brucia ancora forte), con la tensione, con l’ansia di essere sempre all’altezza della situazione eppure quasi con leggerezza. La consapevolezza di portare il proprio contributo a qualcosa di sempre più grande è una sensazione che può ripagare di molti, moltissimi sacrifici; la certezza di farlo insieme a degli amici fa sembrare tutto questo quasi un gioco (e forse, alla fine, lo è davvero). Quel che mi sento di dire, all’indomani di questa incommensurabile sbornia di emozioni, è solo e semplicemente grazie! Grazie, a chi mi ha dato la possibilità di essere parte di un record, di esserne parte sentendolo mio, sentendo di farlo anche per coloro che ho perso; grazie, a chi ho incontrato lungo la mia strada, a chi mi ha dimostrato stima (che spero di aver meritato almeno un po’), a chi mi ha preso in giro, a chi mi ha fatto un complimento e a chi non mi ha risparmiato critiche (per lo meno a quelli che hanno avuto la buona creanza di farlo di persona), a chi ha imparato ad apprezzarmi e a chi mi sopporta ancora di meno (povero lui!), a chi mi ha insegnato qualcosa e a chi ha creduto di farlo, a quei Rotariani che sono ancora tanto Rotaractiani (e forse lo saranno per sempre), al Rotaract, perché non sarei stato lo stesso senza di lui, a Filippo per essere e per essere stato sempre, prima di tutto, un amico. Pensavo, per quest’anno che è appena cominciato, di aver bisogno di un po’ di riposo ma mi rendo conto, in realtà, di non essermi mai fermato. Perché il Rotaract, alla fine, non puoi chiuderlo in un anno; è un treno dal quale - una volta salito - non puoi più scendere! Gabriele Marino questo il nome della proposta di progetto APIN 2012-2013, che racchiude nelle prime due lettere l’acronimo di una patologia cronica, invalidante e tristemente degenerativa: la sclerosi multipla. Si tratta di una delle malattie più gravi del sistema nervoso centrale, che porta a disturbi della vista, della mobilità e dell’equilibrio con decorso progressivo. Nel mondo, si contano circa 2,5 milioni di persone con SM, di cui 400.000 in Europa e 62.000 in Italia. L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla è un’associazione di persone con SM, loro familiari e altri azionisti sociali interessati alle problematiche legate alla patologia, che lavorano e collaborano per le persone con SM. In quarant’anni di attività, l’Associazione è cresciuta, diventando una delle più importanti realtà nel panorama del non profit italiano: idee, progetti innovativi, informazione, progetti di ricerca scientifica, raccolta fondi, tendono tutti verso l’unico obiettivo di riconoscere i diritti delle persone con SM alla salute, alle cure mediche, al lavoro, all’accessibilità e alla piena inclusione sociale. In particolare, l’AISM è impegnata su tre fronti: la rappresentanza e l’affermazione dei diritti delle persone con SM affinché siano pienamente partecipi e autono- me; la promozione, l’indirizzo e il finanziamento della ricerca scientifica; la promozione e l’erogazione di servizi nazionali e locali. Questo il motivo per cui il Distretto Rotaract 2030 si è avvicinato ad AISM: fornire un aiuto concreto per migliorare la qualità della vita delle persone con SM attraverso il rallentamento della progressione della disabilità, il miglioramento della gestione dei sintomi e l’approccio globale nella gestione della malattia. AISM è presente in maniera radicale sul territorio, mediante una struttura organizzativa “a rete” che vede 98 sezioni (13 nel Distretto 2030), 17 coordinamenti regionali (2 nel Distretto 2030) e 53 gruppi operativi (9 nel Distretto 2030). La proposta di progetto APIN ha l’intento di supportare AISM, lungo l’intero corso dell’anno, attraverso tre attività specifiche: donazione di strumentazione per il Centro Riabilitativo Ligure che segue più di 1300 persone affette da SM finanziamento per lo sviluppo territoriale di attività fisiche di benessere per le persone con SM finanziamento per lo sviluppo territoriale di attività legate all’imprescindibile supporto psicologico necessario alle persone affette da SM. Tali piani di supporto verranno elaborati dai due coordinamenti regionali operanti sul territo- rio. Per quanto riguarda la Commissione APIN del nostro Distretto, questa sarà composta da 13 membri, tanti quante le sezioni AISM operanti nel nostro territorio, ed ognuno di essi seguirà in particolare la sede della propria città di appartenenza. Un modo, insomma, perché l’APIN sia fortemente e capillarmente radicato nel territorio e, attraverso i Commissari, possa davvero essere promosso e “sentito” in ogni angolo del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta. La proposta di progetto APIN 2012-2013 è stata presentata da Renato Benzi di AISM (Area Sviluppo Rete Associativa e Risorse Umane) durante i lavori del SIDE a Torino, lo scorso 2 Giugno, e verrà sottoposta ad approvazione nel corso dell’Assemblea della Distrettuale di Apertura. Carlotta Marella Presidente Commissione APIN e RRATA C ORRIGE A titolo della redazione dello scorso anno Rotaractiano vorrei rettificare due articoli pubblicati sullo scorso numero: 1) A Malta era presente nella delegazione del Distretto anche Valeria Abate, giovane Rotariana del Club Genova San Giorgio. 2) Nei ringraziamenti di Ottavio Patrucco alla Commissione APIN è “sfuggita” in prima battitura la brava Valentina Longoni del Rotaract Orta San Giulio, la versione corretta è stata colpevolmente da me non inoltrata in tempo per essere stampata. Alle socie vanno le mie scuse più sentite e i ringraziamenti per la puntualità d’intervento. Diego Zunino - Rotaract Savona “Forma Solidale”, una mano tesa da S ono le quattro e tre minuti del 20 Maggio 2012 quando la terra trema, per la prima volta, in Emilia, tornerà a farlo molte volte ancora, sino al 12 Giugno successivo. Tra le macerie si contano, purtroppo, anche alcune vittime, migliaia i senzatetto costretti a lasciare le proprie case lesionate dal sisma. Il terremoto colpisce senza distinzione alcuna e mette in ginocchio un’intera Regione, con il suo tessuto sociale e produttivo. Tra le aziende più colpite, i caseifici: tonnellate di quell’eccellenza italiana che è il Parmigiano Reggiano finiscono a terra nei magazzini danneggiati, l’inizio della sofferenza per molte famiglie che alla produzione casearia si dedicano da generazioni. La forza d’animo della gente dell’Emilia, però, è più forte della disperazione. Le aziende si organizzano e, grazie al Consorzio del Parmigiano Reggiano, decidono di vendere le forme danneggiate ad un prezzo ribassato, per limitare i danni e trovare le risorse utili a ricominciare. L’idea nasce in un attimo, grazie ad un post su Facebook di quel grande Rotaractiano (sì, prima Rotaractiano e poi Rotariano!) che è Gianni Montalenti: “il Rotaract dovrebbe fare la sua parte anche in questo”, e così accade. Diego Zunino prende la palla al balzo e, forte dell’ap- poggio di tutto il Club, in meno di un’ora il service è già pronto a partire. A fronte di un offerta di 15 Euro il Rotaract Club Savona si impegna ad acquistare 1kg di Parmigiano danneggiato e a portarlo in dono ai sovventori. Il ricavato in eccesso andrà alle popolazioni colpite dal sisma. Le offerte crescono di ora in ora, di giorno in giorno, fino a raggiungere la quantità (del tutto inaspettata!) di 140 kg di Parmigiano da acquistare. Gianni Montalenti è il primo a fare la propria offerta (ben superiore alla quantità di Parmigiano che ha accettato in cambio!), dando il là ad un lungo elenco di Rotariani tra i quali spicca Alberto Naviglio, del Rotary Club Torino Dora, che con la S.R.S. Engineering Design, si guadagna un’intera forma di Parmigiano (ben 40 Kg). Per eliminare i costi di trasporto la macchina di Diego si trasforma in un furgone ed il 26 Giugno la coppia di corrieri improvvisati (lo stesso Diego ed il sottoscritto) parte alla volta di Parma. Imbarcato il prezioso formaggio (cui si aggiungono altri 60 Kg. trasportati “per conto” degli amici del Rotaract Club Genova Golfo Paradiso) la giornata prende una piega inaspettata. Alberto Naviglio si trova a Maranello, in una delle sedi della sua 2032 Rotary 2031 20312032 11 Rappresentante Distrettuale: Davide Seggiaro Direttore Quadrifoglio: Giovanni Marchi Redazione: Carlotta Accardo, Prisca Rolando C arissimi Amici e Soci, quest’oggi sono qui a scrivervi per raccontarvi il percorso che mi ha portato Sabato 12 Maggio ad avere l’onore di poter ricoprire la carica di Rappresentante Distrettuale Designato per l’A.S. 2013/2014. Tutto iniziò nel lontano 2006 quando ebbi la fortuna e l’opportunità di conoscere il Rotaract. Ricordo che stavo navigando sul web e, ad un certo punto, apparse questa strana parola, Rotaract, cliccai sul link ed iniziai a cercare delle informazioni di dettaglio; ben presto scoprii che proprio nella mia zona, la Val Sangone, esisteva un Club e contattai immediatamente il Presidente. Il tempo di un caffè ed arrivò pronta la risposta del Club che mi invitò ad un evento di presentazione di un libro per fare due chiacchiere ed approfondire l’argomento. Al tempo Facebook non era ancora diffuso pertanto il Presidente mi disse di presentarmi in tal luogo alla tal ora segnalandomi che l’avrei riconosciuto per via della cravatta rosa. Colsi la palla al balzo, mi recai al luogo dell’incontro, provai a guardarmi intorno e la prima cosa che notai fu proprio una cravatta rosa shocking. A quel punto mi avvicinai, mi presentai e l’accoglienza fu calorosissima; mi venne spiegata nel dettaglio l’attività del Rotaract e dei Rotaractiani, e iniziai immediatamente ad appassionarmi; giorno dopo giorno, scoprii la meraviglia di questo alla Liguria all’Emilia società, a meno di un’ora di viaggio da Parma: alla missione si aggiunge, così, la consegna di un intera forma ad Alberto, a Maranello. Giunti sul posto, non poco provati, Alberto soccorre i due Rotaractiani con acqua, caffè, ed un’indimenticabile esperienza alla guida della Rossa più famosa del mondo! A Gianni ed Alberto, la cui sensibilità e dedizione ha reso possibile questo piccolo grande service, va il meritatissimo titolo di Soci Onorari del Rotaract Club Savona, per aver dimostrato quanto di buono l’amicizia e la collaborazione tra Rotary e Rotaract sia in grado di fare. Al (già) Rotaractiano e Rotariano Angelo Zelano ed al Rotary Club Savona, il ringraziamento più sentito per il supporto, entusiasta e paziente, che hanno saputo offrire ai due “corrieri del formaggio” ed a tutto il Club. Gabriele Marino - DDZ Riviera di Ponente mondo, animato da importanti valori e dall’impegno profuso da ogni singolo Rotaractiano che rappresentano il motore del sodalizio che ci lega. Il Rotaract è un pezzo della nostra vita che ci regala emozioni indescrivibili che possono nascere da piccoli gesti per poi trasformarsi in qualcosa di molto più importante. Amicizia, solidarietà, service, sono i valori in cui crediamo e che ci spingono ogni giorno a cercare di cambiare il mondo. Il Rotaract è al servizio della comunità ed è proprio da lì che dobbiamo iniziare a lavorare, attraverso la valorizzazione delle territorialità, di ogni singolo Club e di ogni singolo Socio. Come dice metaforicamente il mio caro Amico Davide Seggiaro, ognuno di noi ha al proprio interno un fuoco che arde, il “Fuoco Rotaractiano” che ci lega e ci fa sentire parte di un’unica famiglia; ebbene l’obiettivo sarà quello di alimentare questa fiamma e trasmettere tutta la nostra passione, i nostri valori, il nostro impegno, puntando sui più giovani che sono il futuro: il futuro del nostro Rotaract. Studiare il passato per capire il presente ed affrontare il futuro è fondamentale ed è proprio partendo da questo assunto che lavoreremo tutti insieme, all’insegna della continuità, per cercare, nel nostro piccolo, di cambiare qualcosa. Concludo cogliendo l’occasione per ringraziare tutti gli Amici che ho avuto la fortuna di incontrare durante questi anni e che mi hanno accompagnato, consigliato e supportato soprattutto quest’ultimo anno e ringrazio ogni singolo Socio del Distretto 2030 per la fiducia accordatami. Un caro saluto a tutti voi e a presto! Jonathan Bessone Rappresentante Distrettuale Incoming Il Quadrifoglio non è solo il bollettino ufficiale del Distretto 2030, ma la voce di ogni Socia e Socio. Per questo il vostro contributo in prima persona alla redazione della testata non solo è benvenuto, ma è necessario. Se volete partecipa re alla realizza zione dei prossimi numeri potete inviare il materiale all’indirizzo [email protected] oppure via Facebook mandare un inbox a Quadrifoglio Rotaract 2030 Vi invitiamo inoltre a mettere il vostro “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook, così sarete sempre aggiornati in tempo reale sulle novità distrettuali! C i siamo. L’ansia cresce, il cuore batte più forte, lo sguardo è fermo, una via di mezzo tra la determinazione e lo smarrimento. Credo che siano più o meno queste le sensazioni di un attore di teatro durante gli istanti che precedono la “prima”. Sensazioni contrastanti per un evento, un momento, che si prepara e si attende da mesi, ma per il quale la nostra natura umana, arrivati al dunque, ci fa sempre vacillare. Se di “prove generali” si può parlare, tale è stato il SIDE del 2 Giugno a Torino: un grande successo a dire di tutti, in termini di presenze e di entusiasmo. Una partecipazione davvero importante ai lavori pomeridiani, vero cuore pulsante dell’evento: durante quello appena concluso che da molti è definito come l’anno dei record, un piccolo record forse siamo riusciti a raggiungerlo anche noi con circa centottanta partecipanti ai lavori, che dopo la classica seduta plenaria si sono divisi per i momenti di formazione tenuti magistralmente da Pier Paolo, Andrea e da Alessandro, cari amici che colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta. Durante la seduta plenaria si è parlato di progetti, si sono condivise idee e propositi. In piena sintonia con quelle che sono le vie d’azione Rotariane sono stati presentate le analoghe vie d’azione dell’anno Rotaractiano che è alle porte: service, crescita professionale, leadership, integrazione internazionale, il tutto legato dai collanti fondamentali e alla base della nostra Associazione, e cioè l’amicizia e l’integrità. Il nostro entusiasmo e la nostra voglia di fare devono essere un carburante inesauribile per il nostro agire: quello stesso entusiasmo che si respira nel Club, dove i legami di amicizia talvolta sono più forti, quello stesso entusiasmo va creato e ricercato anche ad un livello maggiore, quello distrettuale, perché solo attraverso una fortissima condivisione e unione di intenti si possono raggiungere risultati ambiziosi. Quello che ci aspetta sarà un anno caratterizzato dai grandi valori e dal forte cambiamento: la società intera in cui viviamo sta cambiando, e noi con essa. Il sempre crescente disagio sociale che ci circonda ci impone una riflessione seria su temi all’ordine del giorno, come l’integrazione di noi giovani in un mondo, quello del lavoro, che ha berriere talvolta troppo elevate. Su questi temi rivolgeremo sicuramente l’attenzione. La nostra generazione eredita un mondo (o meglio, uno spicchio di mondo, il nostro) caratterizzato sì da un elevato grado di benessere, ma anche da situazioni talvolta assai difficili, dalle quali noi, giovani Rotaractiani, non dobbiamo scappare ma anzi, sulle quali abbiamo il dovere morale di intervenire. È sempre dai cambiamenti, dalle novità, che nascono le maggiori opportunità per la crescita: per cogliere queste opportunità ci vuole coraggio, è innegabile. E allora cari Soci, cari amici, abbiate il coraggio per cogliere questa opportunità e siate folli, perchè solo coloro che sono cosi folli da voler cambiare il mondo, lo cambiano davvero. Davide Seggiaro Rappresentante Distrettuale Un anno così e risultati così sono indimenticabili 365 giorni di impegno hanno portato grandi risultati: con il nostro progetto Apin Rotaract Against Cancer abbiamo raccolto oltre 130.000€ a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Ma al di là dei risultati, sono gli stessi 365 giorni ad essere stati entusiasmanti: collaborazione stretta, attenzione, cura, vivacità... Resta la soddisfazione di aver “costruito” insieme. E non nascondiamoci di esserci assai divertiti! Di cotte e di crude, di tutti i colori, è stato elettrizzante affrontare le sfide e partecipare agli eventi più disparati proposti di volta in volta. Grazie a tutti per questo! E grazie a tutti noi un giovane ricercatore riceverà una borsa di studio triennale per portare avanti la ricerca contro il cancro presso l’Istituto di Candiolo con lo scopo principale di studiare le metastasi epatiche secondarie. Sono certo, da ottimista convinto, che il suo lavoro darà un importante contributo a sconfiggere il cancro. Ed obbligo con un risultato così importante dover fare dei ringraziamenti. Ed il primo grazie va alle vulcaniche Commissarie: Giulia Gai, un’amica prima di tutto e un’instancabile Rotaractiana, Beatrice Spagna, una grandissima scoperta, Valentina Longoni, Laura Xian Fen Hu, Manuela Scaparro, Gaia Li Causi, Giulia Ferrari Valeria Cerati. Grazie a tutti i Presidenti e ai loro Club che hanno creduto così fortemente in questo progetto fin dal suo nascere, grazie a tutto il Direttivo ed Esecutivo distrettuale che hanno indefessamente lavorato per l’obiettivo comune. Grazie ad Antonio Strumia, Pier Paolo Pontacolone e Paolo Furno per il continuo e prezioso supporto durante questo anno. Un grazie a Marco Pansini per la preziosa collaborazione. Un grazie di cuore a Filippo (che ho disturbato ad ogni ora della notte) che ha creduto in me e in questo progetto fin dal primo istante in cui ne abbiamo parlato. Ed infine un grazie a Maria Francesca vera ed instancabile ideatrice di idee che sono state alla base di questo incredibile successo di Service. Insomma... 130.000 (e qualcosina in più) volte grazie! Evviva Rotaract Against Cancer!!! Ottavio Patrucco Ogni giorno, circa 5.000 bambini di età inferiore ai cinque anni muoiono a causa dell’acqua contaminata e servizi igienici carenti. Adesso le famiglie della Repubblica Dominicana hanno accesso all’acqua potabile nelle loro abitazioni grazie ad un progetto portato avanti da club di Canada, Repubblica Dominicana e USA. Grazie anche ai tuoi contributi al Fondo programmi, sono stati installati oltre 2.300 filtri d’acqua nella Repubblica Dominicana al costo di soli 64 dollari cadauno. Acqua e strutture igienico-sanitarie fanno parte delle aree d’intervento della Fondazione Rotary. Fare del bene nella Repubblica Dominicana Fai la tua donazione annuale oggi stesso. www.rotary.org/it/contribute