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MACCHINE-Lezione 9 Turbine Idrauliche II
MACCHINE‐Lezione 9 Turbine Idrauliche II‐ Francis e Kaplan Dr. Paradiso Berardo Laboratorio Fluidodinamica delle Macchine Laboratorio Fluidodinamica delle Macchine Dipartimento di Energia Politecnico di Milano Politecnico di Milano Turbine a reazione‐generalità • • • • Solo una parte del salto di pressione è avvenuta fino Solo una parte del salto di pressione è avvenuta fino all’ingresso della girante, il restante salto di pressione avviene sulla girante stessa (W g ( 2>W1) Il fluido riempie completamente i canali della girante Pale orientabili orientano il flusso all’ingresso della girante All’uscita della macchina è quasi sempre presente un diffusore ll’ i d ll hi è i diff Turbina Francis Chiocciola: distribuisce la portata su tutta la periferia Distributore palettato mobile Girante: il flusso entra radiale per lasciare la macchina assialmente Macchina con D=5 m e H=110 m Potenza 200 MW Turbina Francis Le pale del distributore possono Le pale del distributore possono essere ruotate in modo da variare l’inclinazione variare l inclinazione delle pale delle pale stesse e quindi la portata fluente Turbina Francis La forma della girante, lo scambio energetico ed il grado di reazione dipenderanno dalle condizioni operative della p p macchina e quindi dal numero di giri caratteristico: all'aumentare della portata elaborata ed al diminuire del salto motore (e cioè al crescere del numero di giri caratteristico) si passerà da giranti con pale pressoché radiali e grado di reazione di circa 0 5 a giranti con pale quasi assiali e grado di reazione di circa 0.5, a giranti con pale quasi assiali e grado di reazione superiore a 0.8 Turbina Francis ‐ diffusore Dalla relazione che lega l’altezza massima di scarico della turbina massima di scarico della turbina con il parametro del Thoma che controlla l’insorgere della cavitazione si possono avere delle istallazioni (turbine in contropressione) t i ) zs max = patm − ( pv + pg ) γ − σhm + ys Turbina Francis – triangoli di velocità Piano perpendicolare all’asse Piano parallelo all’asse Turbina Francis–rendimento e grado di reazione • • Anche in questo caso viene utilizzato in fase di progetto d ll della macchina il coefficiente di velocità periferica Kp h l ff d l à f che h non varia durante le condizioni di esercizio della macchina Si considera la condizione di massimo rendimento con scarico dalla girante privo di componente tangenziale per g p p g p tali condizioni si avrà che il lavoro scambiato all’asse della macchina l = u 1 v1 cos α 1 l u1v1 cosα1 ηi ,max = = ggH ggH Turbina Francis–rendimento e grado di reazione l u1v1 cosα1 ηi ,max = ma = gH gH v1 = η i max gH u1 cos α 1 Utilizzando la seguente definizione del grado di reazione v12 v12 gH H v12 1 χ = 1− = 1− = 1− 2l 2l gH 2 gH η i Otteniamo v1 = η i (1 − χ )2 gH Turbina Francis–rendimento e grado di reazione v1 = η i (1 − χ )2 ggH v1 = η i max gH u1 cos α 1 uguagliando le due espressioni della velocità V1 e l’espressione del coefficiente di velocità periferica 2 gH H = 2u1 cos α 1 (1 − χ ) η i max otteniamo 1 kp = 2 cos α 1 η i max (1 − χ ) kp = u 2g gH Turbina Francis–rendimento e grado di reazione 1 kp = 2 cos α 1 η i max (1 − χ ) si osserva che: • il massimo rendimento è funzione di Kp e dell’angolo di apertura del distributore • il coefficiente di velocità periferica cresce al crescere del il coefficiente di velocità periferica cresce al crescere del grado di reazione • al crescere del grado di reazione la macchina deve essere al crescere del grado di reazione la macchina deve essere sempre più veloce • Per limitare all’aumentare del χ le sollecitazioni della macchina si aumenta l’angolo d’ingresso (15°≤α1≤40°). Turbina Francis–rendimento e grado di reazione • • al variare del grado di reazione cambierà anche la forma della pala: assegnati un angolo di scarico dal distributore l l d d ld b α1 e una velocità v1, all'aumentare di u1 diminuirà l'angolo d'ingresso in girante β1, sicché la pala diventa meno arcuata e tende ad sicché la pala diventa meno arcuata e tende ad assumere la forma di profilo idrodinamico. In particolare, a seconda che u1 sia minore, uguale o maggiore di v g gg 1t si avranno pale all'indietro, radiali o in avanti rispetto al senso del moto. esprimendo la relazione tra salto motore e grado di reazione otteniamo i H = 2u 2 1 ( 1− χ ) cos α1 2 gηi max al diminuire del salto motore (crescere del numero di giri caratteristico) aumenta il grado di reazione. Turbina ‐ regolazione • La regolazione della potenza è effettuata mediante la regolazione della portata, rimanendo costanti il valore del g p , modulo di v1 e la velocità di rotazione si riduce la portata ruotando il distributore. Turbina ‐ regolazione • All'uscita della girante la velocità relativa sarà diretta secondo un angolo β2 imposto dalla pala e che resta quindi invariato al variare della portata. Al diminuire della portata diminuirà però l la componente assiale della velocità assoluta con conseguente t i l d ll l ità l t t aumento della componente tangenziale v2t; analogo aumento della componente tangenziale si avrà per un aumento della della componente tangenziale si avrà per un aumento della portata elaborata dalla turbina. Turbina ‐ regolazione • Variando l'inclinazione delle pale del distributore e lasciando inalterata la geometria del rotore, si altera l'intero comportamento idraulico della macchina con conseguente caduta del rendimento ai carichi parziali più sensibile di quello che si ha nel caso della Pelton o della Kaplan che si ha nel caso della Pelton o della Kaplan a pale orientabili. a pale orientabili Turbine ad elica e turbine Kaplan • • Sono macchine assiali a reazione con un limitato numero di pale (fino a 6) disposte assialmente sul mozzo che pale (fino a 6) disposte assialmente sul mozzo che interagiscono con un flusso il cui moto elicoidale, senza componente radiale della velocità, è imposto dal distributore; sia il distributore che la girante possono essere a pale fisse (turbine a elica) o orientabili in modo da avere un buon rendimento anche ai carichi parziali di t h i i hi i li Il campo di utilizzo di queste macchine è quello dei modesti salti motori e delle grandi portate con conseguente elevato salti motori e delle grandi portate con conseguente elevato numero di giri caratteristico che supera di norma quello delle Francis. Turbine ad elica e turbine Kaplan Chiocciola: distribuisce la portata su tutta la periferia Distributore palettato mobile Elemento toroidale dove viene eliminata la componente radiale Girante con pale svergolate: il p g flusso è assiale Diffusore di tipo ad L Diffusore di tipo ad L Turbine ad elica e turbine Kaplan • • Triangoli di velocità alla radice, in mezzeria e all’apice della pala p p Disegno a vortice libero V1t diminuisce con l’aumentare del raggio e diminuisce la deflessione Æ Æ pala più rastremata Turbine ad elica e turbine Kaplan Siccome le pale sono disegnate a vortice libero vtR=cost; appare evidente dalla relazione scritta che quanto più ci si avvicina all'asse q p di rotazione tanto più si hanno elevate velocità con conseguenti basse pressioni e pericolo di cavitazione. Per risolvere il problema potrà essere necessario porre la macchina sotto battente. Turbine ad elica e turbine Kaplan girante ad elica a pale fisse girante di una Kaplan Turbine ad elica e turbine Kaplan La regolazione risulta meno penalizzante rispetto al rendimento della macchina della macchina Turbine Kaplan – diagrammi collinari • • • • Le prove sperimentali per questo tipo di macchina vengono realizzati su modelli realizzati su modelli Le curve sono presentate a salto motore costante Si ottengono diagrammi collinari di questo tipo Per ogni portata (αd) ho a disposizione una girante diversa che al medio ottimizza l’i id l’incidenza sul profilo β l fil β1 Scelta delle turbine idrauliche Scelta delle turbine idrauliche Scelta delle turbine idrauliche Scelta delle turbine idrauliche