Petosino, gioielliere colpito con un martello e rinchiuso in bagno
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Petosino, gioielliere colpito con un martello e rinchiuso in bagno
22 MARTEDÌ 18 AGOSTO 2009 L’ECO DI BERGAMO PROVINCIA Petosino, gioielliere colpito con un martello e rinchiuso in bagno In campo tre enti Valle Imagna Nuovi fondi per i negozi Rapinatore solitario si finge cliente, poi aggredisce il negoziante La vittima, 66 anni, portata ai Riuniti: ha ferite al capo non gravi PETOSINO Si è spacciato per un cliente e ha finto di acquistare un gioiello. Non contento, ha chiesto al gioielliere di preparargli un pacchetto regalo. Ma quando Giacomo Bazzi, titolare dell’omonima gioielleria di via Martiri della libertà 34 a Petosino, frazione di Sorisole, si è chinato per prendere la carta da regalo sotto il bancone, il finto cliente ha estratto un martello e ha colpito il negoziante, che ha 66 anni e vive a Petosino, ferendolo alla testa, per fortuna in modo non grave. «Mio padre è rimasto un po’ stordito per la botta – racconta Ivan, il figlio del titolare, giunto al negozio dopo aver saputo dell’accaduto – e il rapinatore ha approfittato della situazione: c’è stata una colluttazione, durante la quale il malvivente ha chiuso mio padre nel bagno del negozio. Poi ha arraffato un po’ di gioielli ed è scappato: non sappiamo ancora quantificare il bottino». L’episodio si è verificato attorno alle 17,45 di ieri: il rapinatore, giovane e probabilmente italiano, ha suonato il campanello della gioielleria e si è fatto aprire, come fosse un normale cliente. Il suo atteggiamento non ha infatti insospettito Giacomo Bazzi, che di clienti ne ha visti passare numerosi davanti al bancone della sua gioielleria, I carabinieri intervenuti per i rilievi del colpo che gestisce da una vita. In quel momento nel negozio c’erano soltanto il titolare e il finto cliente. Quest’ultimo ha chiesto a Bazzi di poter vedere alcuni gioielli. Il gioielliere ha quindi estratto alcuni rotoli d’esposizione e ha mostrato i monili al cliente. «Non so esattamente cos’avesse scelto – racconta Ivan Bazzi –: fatto sta che, poco prima del momento di pagare, ha chiesto a mio padre di preparargli un pacchetto regalo. Così mio papà si è chinato sotto il bancone e in quel momento è stato colpito alla testa con il martello». Evidentemente il rapinatore nascondeva addosso l’arma: nono- Affitti in nero A Romano venticinque casi ROMANO Sono stati 25 i verbali emessi in questi mesi da parte della polizia locale di Romano a seguito dei controlli sulle denunce di cessione dei fabbricati e di ospitalità. L’obiettivo è di contrastare chi affitta in nero case e appartamenti a persone che poi risultano irregolari. «Questi controlli rientrano in una serie di attività di monitoraggio e prevenzione sul territorio che vengono svolte d’intesa e in collaborazione con le forze dell’ordine» spiega Emilio Parisi, comandante della polizia locale di Romano. «In questo periodo di ferie a Romano non c’è in giro molta gente e quindi non è il momento più indicato per fare consuntivi e statistiche – prosegue il comandante della polizia locale cittadina –. Noi, insieme ai carabinieri, stiamo facendo i controlli in diverse zone di Romano, anche al cimitero per quanto riguarda l’accattonaggio». Una particolare attenzione a Romano viene rivolta alla categoria dei ciclisti, tornati alla ribalta anche per episodi di cronaca nazionale circa le multe e le infrazioni con le due ruote. «Una volta è capitato anche a noi – afferma il comandante – di fermare e denunciare un ciclista che viaggiava con un tasso alcolico di 3,5, uno dei più alti in assoluto, aveva bevuto parecchio e voleva andare in giro in bicicletta, non dico in quali condizioni. Questa è una categoria significativa nel traffico cittadino, certo va tutelata ma anche i ciclisti devono rispettare le norme in materia stradale. Il rosso, gli stop, i sensi unici valgono anche per loro e non ci si deve stupire se le sanzioni scattano anche nei confronti di chi viaggia su due ruote, specie se l’inosservanza delle norme è il frutto di una certa strafottenza, come a pensare che in bici si possa fare tutto quel che si vuole sulle strade». Pronta la graduatoria dei nonni-vigili che svolgono servizi al momento dell’ingresso e dell’uscita delle scuole cittadine dell’obbligo. Nel mese di luglio è stata formulata con un avviso pubblico rivolto ai possibili interessati. «Con le domande inserite nella graduatoria abbiamo coperto i posti di otto nonni-vigili che sono la base per assicurare il servizio, sperando che non ci siano defezioni per un’attività che è preziosa», dice ancora il comandate della polizia locale che conferma anche la ricerca in atto di un nuovo agente. Il Comune di Romano sta infatti cercando un agente di polizia locale mediante la mobilità tra pubbliche amministrazioni; si tratta di un incarico a tempo indeterminato e la domanda va presentata entro il 28 agosto. G. B. R. stante il caldo di ieri, infatti, il malvivente indossava un giubbetto, sotto il quale teneva il martello e dove ha poi presumibilmente nascosto la refurtiva. Nonostante il colpo in testa Giacomo Bazzi ha tentato di reagire, ma il rapinatore gli si è scagliato contro e c’è stata una colluttazione piuttosto violenta. Il rapinatore ha scavalcato il bancone e ha spinto il gioielliere prima nel retrobottega e poi lo ha chiuso a chiave nel bagno del negozio. A questo punto il malvivente è tornato nella gioielleria, ha arraffato alcune confezioni di gioielli e si è dato alla fuga, superando facilmente le due porte con la La gioielleria dove ieri pomeriggio è stata messa a segno la rapina (foto Bedolis) «bussola», visto che il gioielliere, essendo chiuso in bagno, non poteva più bloccarlo all’interno. Difficile stabilire con quale mezzo il rapinatore abbia poi proseguito la fuga. Dopo qualche minuto il sessantaseienne, sotto choc per l’accaduto ma ancora comunque lucido, ha rotto con il gomito il vetro della porta del bagno e ha aperto la porta dall’esterno. Ha quindi raggiunto il telefono e chiamato il 112: sul posto è subito arrivata una pattuglia di militari della compagnia di Zogno. Il gioielliere è stato soccorso dal personale del 118 e poi accompagnato agli Ospedali Riuniti di Ber- gamo con l’ambulanza. Al Pronto soccorso Bazzi è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso e gli sono stati praticati alcuni punti di sutura alla testa. In serata è stato dimesso. Probabilmente già oggi potrà effettuare un inventario nel negozio per capire cosa abbia portato via il rapinatore e stabilire così l’ammontare del bottino. Nel frattempo ieri al negozio è intervenuta anche la scientifica dei carabinieri: i militari hanno rilevato le impronte digitali all’interno della gioielleria. La speranza, a questo punto, è che il rapinatore sia già schedato. Fabio Conti Cene È morto padre Ottorino Maffeis missionario in Africa per 50 anni Padre Ottorino Maffeis CENE Verranno celebrati domani alle 15, a Cene, i funerali di padre Ottorino Maffeis, dei preti del Sacro Cuore di Albino, morto a 88 anni, il giorno dell’Assunta, nella casa di riposo per sacerdoti di Bolognano, ad Arco (Riva del Garda). La salma è giunta ieri a mezzogiorno nel paese natale ed è stata trasferita nella canonica dove è stata allestita la camera ardente. Padre Maffeis era stato missionario in Mozambico per 50 anni, dal 1949 al 1998 anno in cui, a causa di una labirintite che lo aveva colpito, si era ritirato dalla vita attiva di missione per trovare dimora nell’istituto dell’ordine riservato ai sacerdoti a riposo. «Rino» - così lo chiamavano Maffeis era nato l’11 maggio 1921, quarto di 17 figli, sette dei quali sopravvissuti e di cui due ancora vivi, fra cui Martino, oggi settantacinquenne. «Era entrato da ragazzo (nel 1934) nella scuola dei padri Dehoniani di Albino - ricorda il fratello Martino - dove aveva compiuto gli zione. Gli ultimi a vederlo in vita studi ed era stato ordinato sacerdo- sono stati due nipoti che erano ante nel giugno del 1947. Due anni do- dati a trovarlo recentemente a Bopo, nel novembre 1949, era partito lognano di Arco e ai quali aveva afper l’Africa dove ha svolto la sua fidato il saluto di arrivederci al framissione per mezzo secolo in ter- tello Martino. Ottorino Maffeis manteneva continui rapporra di Mozambico nella ti con la maestra Ermelocalità Alto Molcue e negilda Poli, di Cene, dove ha, tra le altre opeOperò in impegnata nella raccolre, fondato anche un lebMozambico, dove ta di aiuti in denaro, vibrosario». Nella missiofondò anche veri e vestiti da inviare ne di Mozambico padre ai missionari di Cene. Lo Maffeis aveva ricoperto un lebbrosario. scambio intenso di letteanche il ruolo di supeAveva 88 anni, re tra la maestra Poli e i riore provinciale e di sacerdoti delle missioni economo. Ogni tre anni domani sparse nel mondo è starientrava a Cene per un i funerali to riportato nel volume periodo di riposo per rida lei scritto nel 1997 vedere la sua terra e per riabbracciare i familiari. Nel 1999 i dal titolo «Mille lettere dal mondoprimi sintomi della malattia che gli solidarietà tra i popoli». La salma era stata curata al Niguarda di Mi- di Ottorino Maffeis, verrà sepolta lano. Padre Rino si è spento serena- nel cimitero di Cene nella cappella mente e una settimana prima del dove riposano i sacerdoti nativi del trapasso ha chiesto a un confratel- luogo. lo che gli impartisse l’estrema unFranco Irranca San Pellegrino, in gita sul monte Zucco si perdono una giovane e tre ragazzini SAN PELLEGRINO Disavventura ieri pomeriggio per una donna di 28 anni e tre ragazzini di 12 e 13 anni, tutti di Inzago (Milano): i quattro si sono persi mentre facevano una gita al monte Zucco, sopra San Pellegrino Terme. Non riuscendo più a trovare l’orientamento, hanno dato l’allarme con il telefonino cellulare, facendo scattare l’intervento del Soccorso alpino orobico. Dopo circa due ore il gruppetto – si tratta di villeggianti che stanno trascorrendo le vacanze nella zona – è stato raggiunto e ricondotto a valle, in buone condizioni di salute. La ventottenne stava accompagnando i tre ragazzini per una gita lungo il sentiero che da San Pellegrino sale al Monte Zucco. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, però, il gruppetto a un tratto avrebbe abbandonato il sentiero, avventurandosi nella vegetazione, La cima del monte Zucco probabilmente ripromettendosi di recuperare subito dopo la giusta via. In breve, però, i quattro hanno perso l’orientamento. Erano circa le 12,30. Dopo aver cercato per circa due ore di ritrovare autonomamente il sentiero, la ventottenne di Inzago che guidava il gruppetto ha lanciato l’allarme con il telefonino. La chiamata ha subito attivato una squadra del Soccorso alpino della delegazione orobica, partita immediatamente sulle tracce dei dispersi. Percorso un tratto di sentiero con la jeep, i ricercatori hanno poi battuto la zona a piedi, fino a rintracciare i quattro, intorno alle 16,30, a due ore circa dall’allarme ricevuto. Gli escursionisti sono stati accompagnati a valle e sono risultati in buone condizioni di salute. Per nessuno è stata ne- cessaria la visita al Pronto soccorso: si è trattato soltanto di una piccola disavventura, risoltasi per fortuna nel migliore dei modi. È stato invece trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Piario un uomo di 65 anni che, ieri verso le 13,30, ha riportato uno strappo muscolare nei pressi del rifugio Curò, in territorio comunale di Valbondione. L’escursionista, anche lui milanese in vacanza nelle valli bergamasche, durante una camminata lungo un sentiero ha cominciato ad accusare il dolore, che non gli ha più consentito di proseguire, né di scendere a valle con le sue gambe. Sono stati chiamati i soccorsi e, sul posto, è stato inviato l’elicottero del 118. Dopo le prime cure, il paziente è stato trasportato in volo all’ospedale di Piario, dove è stato medicato e poi dimesso con una prognosi di pochi giorni. VALLE IMAGNA Una positiva sinergia quella tra Regione, Comunità montana Valle Imagna e Consorzio bacini imbriferi che permette di finanziare il programma d’intervento a favore del commercio nelle aree montane. L’accordo tra i tre enti prevede un finanziamento di 180 mila euro così ripartito: 135 mila dalla Regione, 45 mila dal Bim per conto della Comunità montana. «La Comunità montana ha aderito al bando regionale a sostegno della rete commerciale nelle zone montane – osserva Stefano Mazzoleni, che sino a inizio luglio è stato assessore al Commercio dell’ente montano – e siamo riusciti, coinvolgendo anche il Bim, a stipulare la convenzione con la Regione, firmata dall’assessore regionale Franco Nicoli Cristiani e dall’ex presidente comunitario Teodoro Merati. Il budget a disposizione, cifra notevolmente aumentata rispetto allo scorso anno che era di 69 mila euro, offre una più ampia possibilità di potenziare e migliorare le strutture commerciali presenti sul territorio». Importante il ruolo del Bim, presieduto da Carlo Personeni, che aggiunge: «Siamo riusciti a raggiungere una cifra ragguardevole, che verrà erogata secondo regole fissate da un apposito bando ai negozi vallari e agli ambulanti per garantire il più possibile il permanere delle piccole attività, oltre al sostegno di nuove aperture, alla valorizzazione dell’imprenditoria femminile e giovanile e alla commercializzazione di prodotti tipici». Il sindaco reggente della Comunità montana, Carlo Natali, appena insediato ha subito deliberato l’avvio delle procedure per l’assegnazione dei fondi: «È un intervento utile per i nostri negozi. Auspico che in futuro i fondi siano messi a disposizione anche per le attività artigianali». L’ufficio socioculturale della Comunità montana, coordinato da Enrica Pellegrini, ha pubblicato il bando affinché i commercianti interessati a ottenere il finanziamento ne possano prendere visione e attivarsi a preparare la documentazione richiesta per accedere ai contributi stanziati. La spesa minima per sistemare il negozio deve essere di tremila euro, il contributo massimo è previsto in seimila euro, aumentati a 10 mila per una nuova attività. Possono partecipare al bando tutti gli esercenti e commercianti che ne hanno titolo con sede di attività nei 16 comuni della Valle Imagna. Le domande dovranno essere presentate entro le 12 di venerdi 2 ottobre. Queste saranno poi esaminate da un’apposita commissione tecnica e verrà redatta la graduatoria secondo i criteri fissati dalla Regione. È possibile prendere visione e scaricare il bando integrale e la modulistica dal sito www.valleimagnaweb.it o richiederli ai rispettivi Comuni e in Comunità montana Valle Imagna (telefono 035.851382). Remo Traina IIIII PARRE Macchia d’olio, frontale tra camion: due feriti È di due feriti il bilancio di un violento scontro frontale che si è verificato ieri mattina, attorno alle 11, sulla provinciale 48 che collega Ponte Selva con il centro di Parre. Pare a causa di una macchia d’olio sull’asfalto – probabilmente persa da un mezzo pesante in transito – il conducente di un furgone Isuzu, B. F., 50 anni, di Cazzano Sant’Andrea, ha perso il controllo del veicolo, che si è scontrato frontalmente con un autocarro Iveco Magirus, condotto da P. D., un ventiduenne di Casnigo. Stando a una prima ricostruzione dei fatti eseguita dagli agenti del consorzio di polizia locale della Valseriana, intervenuti con una pattuglia per i rilievi, pare che l’impatto tra i due mezzi sia stato particolarmente violento, visto che l’Isizu (nella foto di Fronzi) era fuori controllo a causa della presenza dell’olio sull’asfalto. I due feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, arrivato sul posto con l’ambulanza, e accompagnati per le medicazioni del caso all’ospedale di Piario: le condizioni di entrambi i camionisti non sono comunque gravi. La polizia locale sta ora effettuando alcuni accertamenti per capire chi abbia perso l’olio che ha causato l’incidente. La circolazione, piuttosto intensa a quell’ora, è stata deviata su una strada alternativa. I disagi sono durati mezz’ora.