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Sull`integrazione non si scherza

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Sull`integrazione non si scherza
Quindicinale della Comunità Italiana del Cile
www.presenza.cl
16 maggio 2009
Anno XXXX Nº 759
Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Cas. 1460 • Av. Bustamante 180 • Fono: 2229328 • Fax: 6354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS
I disabili
Il 18 aprile si è svolto dalle mie parti un convegno dal titolo:
“La gestione della inabilità nelle malattie neurologiche ed
altre. Si tratta di un anno di lavoro in collaborazione del
consorzio assistenziale del Piemonte con l’Università di Torino. Lasciamo la parola al dottor Roberto Giachino medico
di base e relatore del convegno.
“Il medico di base prende in carico il disabile e lo assiste
in tutti gli aspetti della malattia. Ci prendiamo cura di un
soggetto complesso che deve essere seguito in maniera particolare. Abbiamo alcuni strumenti per farlo, come l’assistenza
domiciliare, che è attuata nella nostra agenda sanitaria con
grande organizzazione, discreti mezzi e notevole volontà.
Questo ci consente in caso di necessità di garantire ausili,
presidi e assistenza completa, con infermiere e specialisti.
La disabilità sta diventando un grande tema che si può
sintetizzare con una espressione contraddittoria: emergenza,
cronicità. Cercando di spiegare...
La cronicità per definizione non è emergenza, ma lo sta
diventando dal punto di vista assistenziale e sociale, perché
sono sempre più numerosi i casi in cui c’è in famiglia un
soggetto disabile per patologie croniche, una persona che ha
bisogno di un livello elevato di assistenza. Se non ci sono
strumenti adeguati, la destinazione a volte anche precoce è
l’istituzionalizzazione presso una casa di riposo. Il convegno
si propone di esaminare la questione per offrire la migliore
assistenza possibile al disabile”.
Quali sono i problemi? “E’ necessario potenziare le cure
domiciliari e la riabilitazione; bisogna dare inoltre l’assistenza alle famiglie per tutte quelle procedure cui si devono
sottoporre per avere gli aiuti previsti, che a volte sono in
fondo a un labirinto difficile da affrontare. Molto dipende
dalle risorse, scarse in questo momento.
Ritengo che il livello di civiltà di una società si misuri
anche dalla attenzione che presta ai disabili ed anziani. I
progressi della medicina sono riusciti a bloccare l’evoluzione
Cont. in ultima pagina
Sull’integrazione non si scherza
La cronaca quotidiana
mostra che la nostra società
ha di fronte molteplici emergenze etiche e sociali che
potrebbero minare la stabilità e il progresso nazionale.
Radicalizzando il confronto
tra gli opposti schieramenti
politici, le recenti vicende
del respingimento dei clandestini in acque internazionali, come anche il dibattito
sulla matrice multiculturale
dell’Italia sono manifestazioni sintomatiche di un
malessere sul quale non è
lecito abbassare la guardia.
Una preoccupazione che si
acuisce soprattutto nel clima
infuocato della campagna
elettorale, col rischio di una
deriva di principi e valori non
La Festa della Repubblica si celebra Domenica 31 maggio
Il Consiglio Pastorale della Parrocchia
Italiana, in accordo con le nostre autorità
d'Ambasciata e Consolato, annuncia che
la celebrazione religiosa della Festa Patria del "2 Giugno" sarà anticipata alla
Domenica 31 maggio.
La Santa Messa sarà alle ore 11,00 a cui
seguirà un familiare vino di onore.
La comunità tutta è cordialmente invitata ad intervenire. Si raccomanda ad
Associazioni ed Istituzioni di partecipare
con i gaglardetti e bandiere.
Come due mila anni fa
A ritroso, il viaggio di Pietro
Il Papa in
viaggio verso la
Terra Santa è
accompagnato
dall’ombra di
san Pietro che
fece il viaggio
inverso (da Gerusalemme a
Roma).
Con Benedetto XVI è come
se l’apostolo facesse a ritroso il
medesimo percorso. Pietro che
andò da Gerusalemme a Roma
è la ‘controfigura’ potente di
questo viaggio del Papa.
Se non si tiene conto del
tracciato di Pietro, non si
vede bene cosa sta disegnando il tracciato di Benedetto.
E come allora Pietro incontrò
nel suo cammino terre non
cristiane, lo stesso accade a
Benedetto. Che si ferma ad
annunciare la sostanza del
Vangelo dove qualcuno vorrà
ascoltarlo.
Un viaggio al contrario di
quello di duemila anni fa. E
però un viaggio esattamente
come duemila anni fa, di annuncio e di testimonianza.
Perché il Papa fa il Papa.
Cioè Pietro. Non è capo di un
organismo politico internazionale. Non è un mediatore
incaricato da nessun Onu.
E oggi, per così dire, Pietro
ripercorre i propri passi.
Ritorna sul suo tragitto. E
ripercorrendo la strada fatta
allora per andare ad annunciare il Vangelo e per morire
a Roma divenendo, con il
martirio, la ‘ pietra’, come
lo aveva chiamato il suo
amato amico
Gesù, Benedetto come Pietro
riporterà sul
luogo dove il
cristianesimo
è nato, la stessa fede di allora arricchita di
tanta storia e
di tante esperienze. Mostrando come
l’annuncio cristiano non è
contro alcuno,
ma favorisce
l’uomo in ogni
luogo - e perciò potrà celebrare una Messa in un
Paese quasi totalmente musulmano. In questo modo la
fede degli inizi e la fede che
ha duemila anni di storia si
mostrano con lo stesso volto.
Capace di miracoli. Come ad esempio spostare
la montagna del pregiudizio
secondo cui sono le religioni
a minare la convivenza dei
popoli.
La santa Messa celebrata
Cont. in ultima pagina
solo ‘ cattolici’,
ma in generale comuni alla
società civile._
D’altronde tutti sanno che la
globalizzazione, col suo forte
carico di contraddizioni, è il
fenomeno più
pervasivo del
nostro tempo,
non solo nel-
l’ambito della macroeconomia o nell’areopago comunicativo, ma anche in quello
culturale e sociale._ Pertanto
deve essere necessariamente
governata, nel pieno rispetto
della legalità, attraverso
un’adeguata azione politica
per garantire la ‘ res publica’
dei popoli. Da questo punto
di vista, la tutela della vita
umana e di quei valori che
la sostanziano, compreso
lo spirito di accoglienza e
di protezione nei confronti
degli indigenti, non possono
che essere considerati come
parte integrante e irrinunciabile della più autentica
civiltà cristiana maturata
nella fede lungo i secoli. Lo
stesso vale naturalmente
rispetto al carattere multietnico che ha assunto il nostro
Paese a tutte le latitudini, da
Cont. in ultima pagina
L'Abruzzo ferito
Bertolaso: un tetto per tutti entro il prossimo inverno
Il governo garantirà il
cento per cento di quanto
dovesse occorrere alla gente
colpita dal sisma per ricostruire o ristrutturare la
propria (prima) casa, quale
che sia la cifra necessaria.
Ma è pronto a fare di più.
Silvio Berlusconi in persona ha ribadito che sarà
possibile ricevere anche più
dei 150mila euro annunciati
finora, a patto che ci sia una
perizia: non è più solo un
annuncio, ma un emendamento già pronto al decreto
per l’Abruzzo.
Entro l’inverno, poi, «nessuno più starà nelle tende
o in condizioni di disagio»,
parola di Guido Bertolaso.
Decreto ‘limato’. Prima, di
buon mattino, lo annuncia
proprio il capo della Protezione civile in audizione al
Senato: «Sono sempre stato
convinto - dice Bertolaso
- come lo è il presidente del
Consiglio, della necessità di
garantire la ricostruzione del
100% della prima casa».
Cont. in ultima pagina
Ragazzi, va bene lostesso!
La legge del mercato è il guadagno. E
quella della televisione non fa eccezione.
Sotto le sgrinfie di questa norma barbara
sono caduti anche i nostri ragazzi che
sono intervenuti nel programma musicale
“Todos a coro”; infatti i nostri rappresentanti non sono stati classificati secondo il
loro rendimento artistico, ma secondo la
quantità di telefonate (ognuna delle quali
ha lasciato una buona somma nelle arche
degli organizzatori) che appoggiavano una
delle tre squadre in corsa.
Senza essere espertissimi di musica
corale, posso dire che gli azzurri hanno sovrastato di una spanna comoda,
specialmente nell’ultima presentazione,
l’unico coro con cui potevano condividere il
primato: i giovani de “La Paz”. Scartiamo
quello dei reclusi che hanno messo tanta
buona volontà...
Evviva il concorso, evviva la musica,
evviva tutti coloro che hanno partecipato e
hanno fatto vibrare con sprazzi di piacevole agonismo gli spettatori di tutto il Cile.
Ma, ahimé, il sistema giudice che ha premiato o castigato i concorrenti non poteva
essere peggiore. L’arte non si può misurare
in quantità di telefonate. L’organizzazione
dello spettacolo aveva a disposizione una
giuria seria e competente. Lei doveva dirimere i meriti dei partecipanti. Per cui non
ho capito che cosa ci facessero i quattro
giurati con i loro interventi a vuoto.
Ad ogni modo riscattiamo la bontà della
iniziativa che è servita alla nostra comunità
a dare uno scossone al mondo giovanile e
ad assicurarci che (se ce ne fosse di bisogno)
possiamo disporre di energie e predisposizioni per realizzare attività interessanti atte a
farci uscire dalla spirale di apatia generale
che sta avvolgendo le nostre Istituzioni ed
Associazioni.
Un aspetto negativo dello spettacolo lo
abbiamo riscontrato nella rigida ingessatura
della programmazione che proibiva qualsiasi
libertà di scelta: le canzoni venivano prefissate, come pure i direttori dei singoli cori e
responsabili della coreografia. Insomma dei
limiti che hanno penalizzato la inventiva dei
nostri giovani ma che hanno, a loro volta,
dimostrato una poderosa flessibilità di interpretazione.
Per la storia, consegnamo, ancora una
volta, i loro nomi al futuro.
Ana Maria Lanza, Andrea Tessa (Direttrice), Atilio Colombo, Claudia Liciotti, Constanza Forno, Corrado Giordano, Cristina
Forno, Egidio Bonfanti, Francesca Marconi,
Gabriela Perlo, Gianfranco Malinconi, Juan
Varela Barbagelata, Lorena Monteverde,
Maria Soledad Marasso, Michele Marquez
Inserrato, Roberto Orsini, Rocco De Angelis,
Romina Odone, Silvana Brignole, Wilma
Robino, Michelle Sacco, Laura Riquelme
Scanabissi, Elías Cantillana Inserrato.
Giuseppe Tomasi
2
Presenza- 16 maggio 2009
Cor­ri­spo­nden­za
La Di­re­zio­ne rin­gra­zia i let­to­ri che le scri­vo­no per­ché di­mo­stra­
no in­te­res­se per i pro­ble­mi e la vi­ta del­la no­stra co­mu­ni­tà. Nel­lo
stes­so tem­po si scu­sa se, per e­vi­den­ti ra­gio­ni di spa­zio, qual­che
let­te­ra do­vrà es­se­re ri­dot­ta. La Di­re­zio­ne i­nol­tre si ri­ser­va la
pub­bli­ca­zio­ne di let­te­re che ri­ter­rà mol­to con­flit­ti­ve.
"Tutti a Coro"
Ma il vincitore è un altro
Caro P. Giuseppe,
Mi immagino la sua gioia all'ascoltare ed applaudire i
nostri interpreti al Concorso musicale "Todos a Coro", (e
forse anche la sua malcelata...tolleranza per il secondo posto
assegnatogli).
E`stato un gioco, è stata una festa. E' stato un momento di
risveglio di un senso di appartenenza ad una cultura che riscontra nella musica una delle sue principali componenti; se
vuole è stata anche una lezioncina che i nostri giovani hanno
voluto dare alle nostre autorità immobili nella loro staticità.
E forse incredule sulle capacità dei nostri giovani.
Non c'è stato bisogno di grandi commissioni per organizzarli, di grandi spese per finanziare una attività così
trascendente (è stata commentata senza dubbio in tutto
il Cile). In silenzio, alla chetichella sono apparsi e si sono
mostrati. Purtroppo ora torneranno di nuovo all' anonimato
da dove provengono.
Mi faccia, per favore, un commento.
La saluto con rispetto
Prof. A. M.
Caro Aurelio,
un mio commento l'ho
fatto prima di ricevere la sua
di oggi e lo trova in prima
pagina.
Comunque, sotto la spinta
dei suoi concetti, accomi a
completarlo.
Se non mancassi di umiltà,
Sei di Santiago e non
ricevi con regolarità
Presenza?
Chiama al Tel: 621-9872
EDITRICE
Parrocchia Italiana
N.S. Pompei Scalabriniana
***
RAPPRESENTANTE LEGALE
Giulio Rubin
***
DIRETTORE
RESPONSABILE
Aldo Costa
***
DIRETTORE
REDAZIONALE
Giuseppe Tommasi
***
COLLABORATORI
Giovanni Ferralis
Fina Franchini
Gloria Nocchi
Consuelo Canessa
***
CORRISPONDENTI
Arica
Verónica Bibiano
Antofag. Pedro C. Rojas I.
Iquique Juan Schenoni
La Serena Caterina Pezzani
Quillota G. Campodonico
V. Alemana Gilda Rivara
Valparaiso Giulietta Costa
Concep. Giancarlo Carro
P. Arenas Leonidas Riquelme
***
Contribuzione annua
$ 15.000. Cheque nominativo
a «Presenza»
***
Stampa C. von Plate
Esce il 1º e il 16 di ogni mese
vorrei dire che le nostre autorità attuali (non tutte, veh!)
mancano di fiducia nel prossimo. Non credono profondamente in quello che fanno e in
quello che propongono. Sono
i primi increduli: quindi non
credibili dai giovani.
Tempo fa (e qui forse ci
sta il peccato) credevamo
in quanto animavamo e
proponevamo. E tante cose
riuscivano ad entusiasmare
e i giovani ci seguivano e le
stiamo ancora gustando attraverso le foto-ricordo.
Mi dà l'impressione che
oggi i primi a non credere
siano proprio i piloti....
La foto ritrae il gruppo
dopo un succolento "asado"
offerto nella casa del Melocotón di Gerardo Inserrato.
SPAZIO APERTO
Il Referendum del 21 giugno
sulla legge elettorale
I tre quesiti referendari
Il Consiglio dei ministri del 30 aprile scorso ha individuato nel 21 giugno prossimo la data da proporre al Capo
dello Stato per la nuova indizione delle tre consultazioni
referendarie, a seguito dell’entrata in vigore della legge n.
40 (approvata martedì 28 aprile dal Senato della Repubblica) in base alla quale è previsto, ai sensi dell’articolo 75
della Costituzione, che i referendum abrogativi da tenersi
nel 2009 abbiano luogo in una domenica compresa fra il
15 ed il 30 giugno.
I referendum, indetti con decreto del Presidente della
Repubblica del 5 febbraio 2008 per il 18 maggio 2008,
sono stati rinviati di un anno a causa dello scioglimento
delle Camere, decretato dal Capo dello Stato il 6 febbraio
2008. Presentati nel 2006 da un Comitato promotore presieduto dal professor Giovanni Guzzetta, professore di diritto
pubblico all’Università di Roma-Tor Vergata, e composto
da diversi altri aderenti, fra cui numerosi esponenti politici di vari partiti sia di maggioranza che di opposizione,
i quesiti referendari, dichiarati ammissibili dalla Corte
Costituzionale il 16 gennaio 2008, ai quali dovranno
rispondere i cittadini, sono tre, proposti rispettivamente
su moduli verdi, bianchi e rossi.
I quesiti referendari
Il quesito numero 1 (scheda verde), relativo al premio
di maggioranza nazionale per la Camera dei deputati,
è stato intitolato dall’Ufficio centrale per il referendum:
«Elezione della Camera dei Deputati - Abrogazione della
possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del
premio di maggioranza ad una coalizione di liste». Esso
intende abolire le ‘coalizioni’: vince il premio di maggioranza - che garantisce 340 seggi - il partito (ovvero la
‘lista’) che ottiene più voti; partecipano alla ripartizione
dei seggi le ‘liste’ che ottengono almeno il 4% dei voti su
base nazionale.
Il quesito numero 2 (scheda bianca), relativo al premio
di maggioranza regionale per il Senato, è stato intitolato
dall’Ufficio centrale per il referendum: «Elezione del
Senato della Repubblica - Abrogazione della possibilità
di collegamento tra liste e di attribuzione del premio
di maggioranza ad una coalizione di liste». Anche tale
quesito intende abolire le coalizioni: vince il premio regionale - che garantisce il 55% dei seggi della Regione - il
partito (ovvero la ‘lista’) che ottiene più voti; partecipano
alla ripartizione dei seggi le liste che ottengono almeno
l’8% dei voti su base regionale. I quesiti numeri 1 e 2 sono
stati ritenuti ammissibili dalla Corte costituzionale con
le sentenze n. 15 e 16 del 2008.
Il quesito numero 3 (scheda rossa), relativo alla disciplina della candidature, è stato intitolato dall’Ufficio
centrale per il referendum: «Elezione della Camera dei
Deputati - Abrogazione della possibilità per uno stesso
candidato di presentare la propria candidatura in più
di una circoscrizione». Tale quesito intende abolire le
cosiddette ‘candidature multiple’, ossia la possibilità di
candidarsi in più circoscrizioni in liste aventi il medesimo
contrassegno, con successiva eventuale opzione nel caso
di elezione in più di una circoscrizione. Il quesito n. 3 è
stato ritenuto ammissibile dalla Corte costituzionale con
la sentenza n. 17 del 2008.
Caro Lettore,
non si preoccupi se, al termine della lettura, non ha le idee
chiare su quanto dovremo votare. Ci segua sul prossimo numero di Presenza e cercheremo di essere chiari (cosa difficile
quando si entra nel "politichese") e metterla in codizione di
emettere un voto informato e libero.
Psicóloga
Antonella Capozzolo
Atención adultos y niños
cel. 078652895
Monjitas 527
(metro Bellas Artes).
Informazioni
ACLI
Bustamante 180 - Santiago
Tel-Fax: 634-5247 - [email protected]
Pagina web: www.patronatoacli.cl
ENCUENTRO JUVENIL
ITALO CHILENO
En esta oportunidad le ha correspondido a Valparaíso
organizar el “Encuentro Juvenil italo-chileno”. Si
tuviéramos que numerarlo este podría ser el IV Encuentro
de los jóvenes o el Primero post-conferencia Mundial
realizado en diciembre 2008 en Roma. Congratulaciones
a todos los organizadores de Valparaíso, en especial,
Brunella Moggia delegada juvenil del Com.It.Es.
La participación juvenil al Encuentro es nacional y
abierta a todos los que formalmente se inscriban . La
cita está fijada para el día 16 y 17 de mayo. Cuenta con
la colaboración del CGIE, Com.it.es, Consiglio Regione
di Valparaiso e Scuola italiana “Arturo dell’ Oro de
Valparaíso.
Los jóvenes que representaron a nuestra comunidad
en la conferencia de Roma (8 personas), serán los que
informen y rindan cuenta del resultado de la conferencia
mundial y sus propuestas, en especial, aquellas que
puedan ser aplicables a nuestra realidad nacional. Será
tema del encuentro la organización y puesta en marcha
de la propuesta acordada en el Encuentro de La Serena
de constituir un asociación o federación nacional de
jóvenes italo-chilenos.
Son los propios jóvenes los que deban ponderar y
evaluar la mejor forma de participar e integrarse a la
comunidad italiana residente. Es oportuno recordar que
en los países donde existen importantes comunidades de
italianos, los jóvenes disponen de organizaciones que los
representan y que son un fuerte incentivo y promoción
para que las nuevas generaciones se integren al vasto
asociacionismo italiano.
En Chile según datos del MAE (ministerio RREE)
existen 62 asociaciones que en los últimos años han
visto reducido el número de socios. No es posible que los
jóvenes descendientes de los italianos avecindados en
Chile se marginen de la comunidad. En estos días hemos
sido gratamente sorprendidos por el Coro de los italianos
digno representante en un concurso televisivo. Una
actividad de jóvenes y no tan jóvenes, un ejemplo digno
de ser imitado y reproducido en otras actividades.
Una confederación que asocie grupos juveniles del
resto del país o una asociación nacional, no puede
segregar a los jóvenes del resto de las asociaciones. Los
propios jóvenes acordaron lo contrario, debe servir de
estimo para integrase a las organizaciones adultas y
provocar una renovación no sólo generacional, garantía
indispensable para sobrevivir en el tiempo, sino que
debe innovar en los contenidos y en los estilos, creando
formas nuevas de hacer y de compartir nuestra herencia
emigratoria.
En Roma los jóvenes con pasión expresaron en una
frase el cambio de estilo : “no preguntes lo que Italia
puede hacer por nosotros, sino lo que nosotros podamos
hacer por Italia.”
Para construir la Italia en el
exterior debemos saber edificar puentes y programas
que potencien las relaciones de nuestras comunidades
con Italia y los italianos residentes en el territorio
nacional.
El ejercicio en loco del sufragio activo y pasivo es un
instrumento que puede ser muy potente para hacer de los
italianos en el exterior un recurso valioso y estratégico,
a condición que su implementación y la estructura
asociativa con Italia favorezca el crecimiento no sólo en
término de relaciones bilaterales entre los dos Estados,
sino de ser capaces de liderar una integración creciente
entre las dos Italias. Los esfuerzos actuales están
encaminados a la reforma de la ley del Com.It.Es. y del
CGIE, vitales para la renovación anunciada.
Los sacrificios del pasado de nuestros antecesores
no pueden ser inútiles. No faltan ejemplos de buenas
iniciativas y realizaciones, dos escuelas renuevan su
estructura física, Viña del Mar y Santiago.
Unámonos a la tarea de engrandecer a Chile e
Italia con alturas de miras y sólo en el interés del bien
común.
Paolo Castellani
Abbonamento 2009 - Fiducia reciproca
Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter
continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà.
Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto
ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi
ringraziamo cordialmente della collaborazione.
Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la
“Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”.
Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta
o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati.
Cognome.....................Nome....................... via....................................città....................
Abbonamento normale
15.000 pesos
Abbonamento sostenitore
20.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA”
LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA
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PRUEBE NUESTRA FUGAZA
Av. Apoquindo 4228 - teléfono 2081344
Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 6381833
TERZA PAGINA
Presenza- 16 maggio 2009
3
Passatempo e umore Luigi Malabrocca,
la prima maglia nera del Giro d’Italia
Dr. Augusto Brizzolara
specialista in
Geriatria e
Gerontologia
El Trovador 4280
Of. 1108 -Las Condes
Fono-Fax: 342 5139
Beeper 737 8087 -Cod 8784
A chi vuol essere maglia
nera.
A chi si sente maglia nera.
A chi non gli importa dei
giudizi altrui.
A chi ha grande ironia,
dedichiamo la storia di
Luigi Malabrocca, detto “Il
cinese”. Un genio.
Un mito.
Un ciclista che ha dato
una certa notorietà, simpatia e dignità alla famigerata
maglia nera, facendo diventare il suo nome un modo di
dire. Una volta era così. Al
Giro, si dava questa maglia,
del tutto virtuale, all’ultimo
in classifica.
Ma non solo, il vincitore
(anzi meglio dire il perdente) riceveva anche un
premio in denaro. Allora...
qualcuno i conti se li deve
essere fatti. C’erano Coppi
e Bartali. Troppo forti per
un normale ciclista. C’era
questo premio in denaro.
C’era povertà. E allora...la
maglia nera era un’occasione ghiotta.
Negli anni del secondo
dopo guerra in Italia il ciclismo è lo sport più popolare.
Lo è grazie alle imprese
dei due rivali più famosi di
sempre Coppi e Bartali.
In quello stesso periodo
però, sullo sfondo del palcoscenico del Giro d’Italia,
si muove un’altra figura.
È quella di un ciclista, un
gregario balzato agli onori
della cronaca per aver regalato all’ultimo in classifica
la stessa ribalta dei primi. È
quella di un uomo di grande
ingegno che ha intuito che
arrivare ultimo era preferibile ad arrivare 10°, come
nel 1946 quando giunse a
4h9’34” da Gino Bartali o
l’anno successivo a 5h52’20”
da Fausto Coppi.
In un momento storico in
cui gli italiani si sentivano
“ultimi”, era facile per la
gente ai bordi delle strade
affezionarsi a quel reietto
che arrivava in fondo, arrivava ultimo ma arrivava, e
l’unico modo in cui potevano
premiarlo era attraverso
i doni che conoscevano:
salami, damigiane di vino,
d’olio, formaggi e animali.
Un corridore di per sé
formidabile, visto che in
carriera vinse 138 corse,
di cui 15 da professionista
(l’ultima al giro di Croazia e
Slovenia nel 1949) che dopo
aver dato prestigio al ruolo
dell’ultimo, elevandolo per
la prima volta al rango dei
primi, si concesse il lusso
di vincere 2 campionati
italiani di ciclo campestre
(1951 e 1953), il ciclismo di
campagna, regalando agli
italiani un insperato sapore di riscatto e una nuova
sensazione di speranza.
Luigi Malabrocca Tortona, 22 giugno 1920 - Garlasco, 1° ottobre 2006.
Andava in fuga dietro al
gruppo. Entrava nei bar e
non ne usciva più. Si nascondeva nelle scarpate,
nei fienili, nelle cantine,
forava le gomme della
sua stessa bici. Una volta si tuffò addirittura
in una specie di pozzo,
vuoto, ma un contadino
baffuto, la pelle rosolata dal
sole, s’insospettì e sollevò
il coperchio: “E allora?”, gli
intimò. “Sto correndo il Giro
d’Italia”, tentò di spiegargli.
Poi risalì sulla bici, affrontò
Rolle, Pordoi, Campolongo
e Gardena, perché era il
tappone dolomitico del Giro
d’Italia, infine giunse al
traguardo. Ultimo, ultimissimo, maglia nera, nerissima. Perchè
quella era la sua specialità:
l’ultimo posto assoluto.
Luigi Malabrocca è stato
un personaggio unico nel
mondo del ciclismo italiano,
un uomo speciale, che segna
la fine di un capitolo, di un
romanzo, di una storia, di
un’epoca, di un ciclismo.
Aveva scelto di arrivare
ultimo perché quello era il
sistema per sconfiggere la
miseria.
Ultimo di sette fratelli e
grande amico del conterraneo Fausto Coppi, vinse co-
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munque 138 corse, di cui 15
da professionista, ma il suo
nome rimane ancora oggi legato al Giro d’Italia dei tempi in cui l’ultimo classificato
si aggiudicava la maglia di
colore nero e, soprattutto,
un cospicuo premio in denaro, che faceva gola a molti. Il
suo palmares parla chiaro:
ultimo nel Giro del 1946
a 4.9’34” da Gino Bartali:
un’impresa.
Ultimo nel Giro del 1947
a 5.52’20” da Fausto Coppi:
un altro capolavoro. Ma persino alla fine della classifica
qualcuno decise di insidiare
il suo primato della lotta
al fuori tempo massimo: il
suo avversario si chiamava
Sante Carollo.
Era il Giro 1949, Carollo vantava due orette di
vantaggio e la tappa finale,
Torino-Monza, con arrivo ufficiale a Milano, non
proponeva agguati. Così
ci pensò “il Mala”: mentre
Carollo pedalava ignaro
in mezzo al gruppo, lui
approfittò di una foratura,
entrò in un’osteria, accettò
prima da bere, poi l’invito
a casa di un tifoso che gli
voleva mostrare una particolare attrezzatura per
la pesca, infine si rimise in
sella e pedalò al minimo. Un
trionfo al contrario: due ore
e 20 dietro al vincitore Giovannino Corrieri, due ore e
un quarto dietro a Carollo.
Ma Malabrocca aveva commesso un errore: non aveva
previsto che i cronometristi
- una volta tanto spazientiti
- se ne fossero già tornati a
casa, classificando il superitardatario con lo stesso
distacco del gruppo.
Così fu l’avversario Carollo a conquistare la maglia
nera: 9.57’07” da Coppi
contro 7.47’26” collezionati
da Malabrocca.
E Luigi, deluso, prese la
solenne decisione di abbandonare quella divina
commedia umana.
Al contrario di quanto si
possa pensare Malabrocca,
detto anche “il Cinese” per
via degli occhi a mandorla,
era però un fior di corridore.
Ci ha lasciato nel 2006
all’età di 86 anni, dopo
aver subito due interventi
al cuore e alla gola.
Uomini come Malabrocca
muoiono, ma non scompaiono.
Indirizzi Utili
Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia
Tel.: 4708400 - E-Mail: [email protected]
Consolato - Román Diaz 1270, Santiago
Tel: 4708400 - E-Mail:[email protected]
Istituto Commercio Estero - Providencia 2653, Of. 1201,
Providencia -Tel.: 3689444 - E-Mail: [email protected]
Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi.
Tel.: 562/2322618 - Fax: 562/2330973- E-Mail: [email protected]
Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia
Tel.: 2360712 - Fax: 2360709 - E-Mail: [email protected]
COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 2129455
CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 2229328
Circolo di Professionisti di Origine Italiana
Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 2082826 - 2082807
Club Stadio Italiano
Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 4847000 Central.
Liceo Italia: Nataniel (esq. Nuble) tel: 7075840 - liceoitalia.cl
Scuola Italiana Vittorio Montiglio
Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 5927544-2
Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia
[email protected] - Te: 2229328 - Fax: 6354127
Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 2055476
Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 6342500
Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 6992222 - [email protected]
ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos
Bustamante 180 (Parroquia Italiana) - Tel- Fax: 6345247
4
ITALIA E ITALIANI
A 30mila famiglie il «prestito della speranza»
air», tecnologia vincente del Lingotto
Bagnasco ha presentato il Fondo di garanzia. «Multi
Il mondo delle auto è fatto di sigle che di- cento, e 40 per cento di idrocarburi incombusti
Presenza- 16 maggio 2009
Il primo passo sarà la Colletta nazionale del 31 maggio. Con l’obiettivo dichiarato
di raggiungere 30 milioni di
euro, oltre che «di aprire il
cuore alla generosità», come
ha detto il presidente della
Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Quindi con questa cifra
partirà il Fondo di garanzia
per le famiglie in difficoltà.
«Un segno e uno strumento di speranza per attraversare la crisi e non
soccombere ad essa».
A questo Fondo contribuiranno anche le
banche italiane, insieme con privati, associazioni e istituzioni.
E il tutto si tradurrà
in finanziamenti di
500 euro mensili della durata di un anno
(rinnovabili per altri
12 mesi) a favore delle
famiglie con almeno
tre figli o con persone
disabili, che hanno
visto cessare le loro
fonti di reddito.
Secondo le prime stime
dovrebbe trattarsi complessivamente di circa 30mila
nuclei familiari in tutta la
Penisola.
L’iniziativa del cosiddetto
«prestito della speranza», già
annunciata nelle scorse settimane, è stata presentata
ufficialmente alla stampa,
dal cardinale Bagnasco e dal
presidente dell’Abi, Corrado
Faissola, subito dopo la firma della Convenzione tra
la Conferenza Episcopale
Italiana e l’Associazione
Bancaria, che ne sancisce in
pratica l’avvio. Il presidente
della Cei ha messo in rilievo
le principali caratteristiche
del meccanismo.
«Saranno le Parrocchie insieme alle Caritas - ha spiegato infatti - ad individuare
e selezionare rigorosamente
le famiglie in difficoltà per
poi indirizzare alla Banca
che potrà in tempi brevi
concedere il prestito a ritmo
mensile. La restituzione avverrà quando ce ne saranno
le condizioni e comunque non
prima di uno o due anni, ed
avrà la durata massima di
cinque anni».
Ma soprattutto Bagnasco
si è soffermato sui valori di
solidarietà che stanno dietro
alla Colletta e al Fondo. E
in riferimento alla prima, in
particolare, ha sottolineato:
«La Colletta nazionale del-
la domenica di Pentecoste
riveste un grande valore pedagogico perché rappresenta
un’azione che educa in concreto alla solidarietà e alla
condivisione, all’apertura
del cuore e alla generosità».
«Non solo - ha aggiunto il
porporato - aiuta pure a
vivere questo momento di
obiettiva difficoltà per tanti
con una scelta concreta che
intende rimuovere la cause
profonde della crisi e cioè
l’a_vidità del denaro e la
cupidigia del possedere».
Al di là di tutto, ha quindi
proseguito il presidente della
Cei, «la Colletta nazionale è pure un gesto
dal profondo sapore ecclesiale perché
si ricollega ad una
prassi antica, di cui il
testimone più significativo è l’Apostolo
Paolo che organizza
la Colletta per i poveri di Gerusalemme».
E proprio seguendo l’esempio paolino
Bagnasco ha messo
in evidenza che «la
raccolta in denaro ha
un valore anche cultuale», dal momento
che, «come ha di recente
ricordato Benedetto XVI,
amore per i poveri e liturgia
divina vanno insieme» e
che «l’amore per i poveri è
liturgia».
L’albero della droga
Nutella meglio anche di Ikea
Ferrero è il marchio più affidabile
La Ferrero è la società il cui marchio ha la migliore reputazione e affidabilità al mondo. È il risultato dell’inchiesta
annuale del Reputation Institute sui marchi globali.
Il gruppo di Alba (Cn) è salito dal quarto posto al gradino più alto del podio, lasciando dietro colossi come Ikea
e Johnson & Johnson. La società ha ottenuto un indice di
85,17 su un totale di 100, oltre un punto sopra la svedese
Ikea, il re dell’arredamento low cost. E, sottolinea la rivista
specializzata Forbes, «una differenza superiore a mezzo punto
è considerata notevole».
«Il Gruppo Ferrero è fortemente gratificato dall’esito
dello studio», commenta l’azienda. Un riconoscimento che
la «riempie di orgoglio» e «uno straordinario tributo a tutti
i collaboratori di Ferrero». Un risultato che «è frutto di
una cultura aziendale che ha sempre prestato la massima
attenzione alla valorizzazione delle risorse umane, oltreché
grande sensibilità ai temi di responsabilità sociale». Una
politica «pienamente nella continuità delle linee guida volute
dal fondatore del Gruppo, Michele Ferrero. Il riconoscimento
- sottolineano ancora alla Ferrero - «è anche un successo
dell’industria italiana nel mondo».
CUCINA ITALIANA
A Napoli, la droga
trovata dalla Guardia di finanza nel
porto di Genova nascosta nel fusto di
una pianta tropicale.
Duecentocinquanta
chilogrammi di cocaina sequestrati e
sei narcotrafficanti
arrestati. La droga,
che proveniva dall’Argentina via mare,
è stata sequestrata in Liguria ed era
diretta al mercato
napoletano. Dei sei
narcotrafficanti arrestati, cinque sono
napoletani ed uno
di nazionalità paraguaiana.
Nel 1909 Guglielmo Marconi fu il primo Italiano a
vincere il Premio Nobel per
la Fisica: anche se ottenuto
in giovane età - Marconi
aveva 35 anni - quel premio
giunse al termine di un programma straordinariamente
intenso di lavoro durato
poco meno di 15 anni. Tutto
era iniziato nel laboratorio
della casa paterna - Villa
Griffone, situata sulle colline bolognesi - con i primi
esperimenti di telegrafia
senza fili, ma poi teatro del
periodo pionieristico delle
radiocomunicazioni furono
le coste Atlantiche: la Gran
Bretagna fu la seconda casa
dell’inventore ma fu la prima
dell’imprenditore Marconi,
in meno, con un aumento della coppia pari al
15 per cento. Si tratta di valori già in regola
con le norme Euro 6, tanto che Fiat sarà la
prima nel 2011 a produrre un motore diesel
con queste caratteristiche.
Il vantaggio ulteriore del Multi Air è che
basta sostituire la testata, il resto del motore rimane invariato e questo permetterà
a Chrysler di usare il Multi Air sui propri
propulsori senza dover buttare via niente, ma
anzi di poter usare anche cilindrate inferiori
con le stesse potenze relative. Non solo, questa
tecnologia Fiat non la cederà come avvenne nel
1994 con il Common Rail, il primo sistema di
iniezione diretta ad alta pressione per i motori
Diesel. Nel centro ricerche Elasis di Bari il fisico Mario Ricco (padre dell’attuale Multi Air) lo
progettò nel 1990, ma la crisi economica della
Fiat costrinse a cedere a Bosch per 300 milioni
di dollari un sistema che oggi equipaggia 50
milioni di vetture nel mondo.
Bolzano, riparte la campagna anti-italiani La Provincia:
«I terroristi degli anni Sessanta? Erano combattenti».
A occhio nudo è tutto perfetto. In piazza Vittoria, sulle
rive dell’Adige, tra aiuole
fiorite e auto di grossa cilindrata parcheggiate con
geometrico rigore, la nuova
scintilla che si è accesa nel
paradiso chiamato SudTirolo
non manda alcun bagliore.
Ma appena girato l’angolo
è scritta in tedesco su un
muro, con spray moderno e
storia antica. «Via dall’Italia». Qualunque cosa sia, sta
Il 2009 è l’anno del Centenario del
conferimento del Premio Nobel per la
Fisica a Guglielmo Marconi (1909).
l’Irlanda ospitò importanti
stazioni per i primi collegamenti transatlantici, il Canada e gli Stati Uniti videro
trionfare il giovane visionario italiano che tra il 1901 e il
1903 riuscì a ricevere i primi
segnali radiotelegrafici che
avevano superato quell’enorme ostacolo naturale che era
appunto l’Oceano Atlantico.
Tra il 1895 e il 1903 Marconi
fu il pioniere assoluto delle
radiocomunicazioni ma, nonostante circolassero voci
sulla possibile vittoria del
Premio Nobel già al termine
di quel periodo, assai impegnativi furono anche gli anni
in cui quegli straordinari
successi dovevano essere
consolidati.
El mundo a su
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cono tutto e niente, ma da queste sigle, spesso,
dipende il futuro di una azienda. Prendiamo
ad esempio la Fiat e il recente accordo con la
Chrysler. Al centro di questa joint venture c’è
lo scambio tecnologico fra la Casa di Torino
e quella di Detroit.
Gli italiani hanno appena presentato al Salone di Ginevra, ai
primi di marzo, il motore Multi
Air, una vera e propria rivoluzione
tecnica. Per ridurre i consumi di
carburante e le emissioni nocive,
si è agito sulle testate, modificando valvole, camme ed elettronica
in modo tale da avere un sistema
di funzionamento particolare
basato su elettro attuatori.
Il sistema Multi Air funziona
su un cilindro alla volta. Valvole, elettronica, tempi di gestione, sono tarati su ogni singolo
cilindro e lavorano in maniera
indipendente dagli altri. In breve, se prendiamo ad esempio un
classico motore a 4 cilindri, invece
che avere la distribuzione che in un cilindro
immette aria, in un altro la benzina, in un
altro ancora la fase di accensione e nell’ultimo lo scarico, su un motore 4 cilindri
Multi Air ogni cilindro funziona per conto
proprio senza tenere conto del cilindro vicino.
Il principio era stato studiato per i motori
di F. 1 della Ferrari, da cui derivano molte
tecnologie applicate dal Multi Air.
Con questa tecnologia ci sono moltissimi
vantaggi. Consumi ridotti fino al 10 per
cento nei motori tradizionali, che arrivano
al 25 per cento in quelli a iniezione diretta.
Riduzione delle emissioni di Co2 del 10 per
cento, meno ossidi di azoto fino al 60 per
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con la cordialidad de Eurotur
succedendo in fretta. Con
brusche accelerate, come il
voto nel parlamento della
Provincia, che ha consegnato
una vittoria storica a Eva
Klotz, pasionaria dell’autodeterminazione tirolese. Adesso è ufficiale, gli uomini
condannati negli anni Sessanta per aver messo bombe contro gli italiani sono
«combattenti per la libertà»,
attivisti e non più terroristi.
E anche nelle valli, in paesi
come Montagna (Montan in
tedesco) e Termeno (Tramin),
i voti di Südtiroler Volkspartei, il partitone di maggioranza, vengono usati per
cancellare la denominazione
Alto Adige da documenti,
timbri e cartelli comunali,
accontentando la Klotz e le
altre formazioni di estrema
destra, per le quali la denominazione presentava una
«connotazione fascista».
«Il nostro partito-anima
ha perso la bussola», dice
sconsolato lo storico Leopold
Steurer. Dopo un paio di
sconfitte elettorali a vantaggio dell’estrema destra
tedesca, spiega, la Svp si è
messa a rincorrerne le pulsioni. «Senza tenere conto
degli effetti della scelta su
una gioventù imbevuta di
irredentismo e nazionalismo». L’inizio del guaio gira
naturalmente intorno al 25
aprile. Oswald Ellecosta è
un dirigente della Svp, modi
garbati e idee persino troppo
chiare. «L’unica cosa che mi
interessa è difendere i diritti
della popolazione tedesca
della mia terra».
Dal dicembre 2008 è vicesindaco di Bolzano, coronamento di una quarantennale
militanza nel Consiglio comunale. Un uomo che parla
come al bar, e pazienza se
le parole non si abbinano
alla fascia tricolore. «Non
è la nostra festa» dice per
l’occasione.
Alitalia, cassa meglio del previsto»
Spinetta (Air France) ottimista.
I primi tre mesi di Alitalia sono stati in linea con il business
plan e la tesoreria è stata «addirittura meglio del previsto».
A riferirlo è stato il numero uno di Air France-Klm, Jean
Cyril Spinetta, al termine dell’incontro con il premier Silvio
Berlusconi e i vertici della compagnia a Palazzo Chigi. «Oggi
- ha detto Spinetta - si è svolto il primo comitato esecutivo con
pieni poteri. L’amministratore delegato Sabelli ha dimostrato
come Alitalia stia operando in linea con il business plan,
così come era stato stabilito dalla nostra collaborazione».
Spinetta si è soffermato sulle difficoltà in cui versa l’intero
comparto del trasporto aereo.
«Ci troviamo in piena crisi - ha spiegato - . Le cifre delle
organizzazioni internazionali dimostrano come sia difficile
l’atuale situazione. Per questo, essere in linea con il business
plan è una buona novella. Tanto più che la situazione di
tesoreria è migliore di quanto ci attendessimo».
La nuova Alitalia, ha commentato il premier, «ha incontrato delle difficoltà, perché la gestione all’inizio ha presentato
dei problemi. Ho potuto però constatare che c’è assoluta fiducia nella soluzione dei problemi e in poco tempo il servizio
sarà preciso ».
ITALIA E ITALIANI
Opel, Fiat dà garanzie. I sindacati: no ai tagli
Dopo Detroit e Berlino, potrebbe essere
questa la prossima meta di Fiat: acquisire
le attività di General Motors nell’America Latina. Dopo l’accordo su Chrysler, la
trattativa appena avviata con Opel (la
controllata tedesca di Gm), nel tentativo
di realizzare il secondo colosso mondiale
dell’auto alle spalle di Toyota, Marchionne
non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Instancabile. Lunedì sera ha fatto in
tempo a rientrare da Berlino dopo un’intensa giornata di colloqui con le autorità
tedesche, atterrare all’aeroporto di Caselle,
per decollare poche ora dopo con un volo
privato per l’ennesimo viaggio Oltreoceano. Destinazione: New York, Washington e
Detroit. Al centro del viaggio nuovi incontri
per seguire l’evoluzione della vicenda Chrysler, ma anche trovare gli appoggi da parte
di Gm e del Tesoro americano per chiudere
l’altra importante partita: quella europea
e forse dell’America Latina.
In America, il top manager di Fiat gode
di grande stima e il capo del sindacato Uaw,
Ron Gettelfinger, è ottimista sull’alleanza
tra Chrysler e Fiat. Ben più complessa e
‘ostile’ è la situazione in Germania per
Opel. Per un accordo che - per usare le
parole del presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi - «è un sogno per tutti gli italiani». Il premier è fiducioso: «Il matrimonio
si farà». Anche le banche sono pronte a
sostenere il Lingotto. Intesa Sanpaolo ha
dato la sua disponibilità ad affiancare
Fiat nei progetti di espansione all’estero e
a sostenere a livello finanziario la nascita di
un maxi-polo dell’auto, in attesa di conoscere
meglio i piani economici del Lingotto.
Giovanni Bazoli, presidente del consiglio
di sorveglianza della banca: «Continueremo
in una linea di collaborazione che abbiamo
sempre dato a favore della rinascita di Fiat».
Posizioni simili si raccolgono nei quartieri
generali di altri grossi istituti bancari, come
Unicredit e Mediobanca.
La strada per Opel è tuttavia in salita. Se il
governo tedesco ha infatti aperto al Lingotto
parlando di «piano interessante», continua il
braccio di ferro con i sindacati, sempre molto
diffidenti. A poco sono servite finora le rassicurazioni di Marchionne, che in un’intervista a
Bild, prima di lasciare la Germania, ha detto:
«Non vogliamo chiudere nemmeno una delle
fabbriche in Germania. Ho bisogno di questi
impianti per fabbricare un numero sufficiente
di automobili nel futuro. Ma, naturalmente,
dovremo ridurre il personale. Questo non può
evitarlo nessuno».
Tagli che, secondo Klaus Franz, leader del
consiglio sindacale della casa automobilistica
tedesca e membro del consiglio di supervisione
della compagnia, sarebbero consistenti e riguarderebbero 9-10 mila
posti di lavoro. Il quotidiano tedesco
Frankfurter Allgemeine Zeitung
(Faz) afferma che «il piano della
Fiat per la creazione di un nuovo
colosso dell’auto prevede la chiusura di dieci impianti industriali
del gruppo Fiat-Opel tra il 2011 e
il 2016 in Europa, con la perdita di
circa 18mila posti di lavoro».
La Faz cita i contenuti di un documento strategico della Fiat definito «strettamente segreto» e intitolato «Project Football».
In Italia - stando a quanto riferisce il quotidiano - sarebbero chiusi l’impianto di Pomigliano
e quello di Termini. Considerazioni che la Fiat
ha smentito seccamente in una nota: «Non si
tratta di informazioni che provengono dalla
Fiat, né fanno parte di alcun piano preparato
dall’azienda ».
Ristrutturazioni, dilaga l’evasione 5mila imprese «nullatenenti»
In una vasta operazione
contro l’evasione fiscale nel
settore delle ristrutturazioni
edilizie, la Guardia di finanza ha scoperto oltre 5.000
imprese che hanno evaso il
fisco, secondo quanto riferito
dalle stesse Fiamme gialle.
I militari, impegnati dal
2006 nell’operazione, hanno
scoperto anche 3 miliardi di
euro in redditi non dichiarati e circa 10.000 posizioni
lavorative irregolari, oltre
a 5.246 aziende che hanno
evaso il fisco.
L’operazione “Pandora” è
stata avviata a livello nazionale nel 2006 e condotta
dal Nucleo Speciale Entra-
Tenga el mejor
punto de vista
P. de Valdivia 3015 F. 2690791
Moneda 708
F. 6649244
San Antonio 325 F. 6325512
Silvano tavonatti a.
[email protected]
te delle Fiamme Gialle in
stretto contatto con i reparti
territoriali.
La Lombardia maglia
nera. I controlli eseguiti dalle
Fiamme Gialle su tutto il
territorio nazionale da parte
dai reparti territoriali, in
coordinamento con i reparti
speciali e in particolare con il
nucleo speciale entrate, hanno fatto registrare il tasso
più elevato di inadempienza nelle Regioni del Nord,
soprattutto in Lombardia
dove sono stati individuati
571 milioni di euro di base
imponibile evasa, 1.128 posizioni lavorative irregolari
e 649 evasori. A seguire si è
collocata la Regione Lazio,
dove le 769 imprese controllate hanno occultato al Fisco
263 milioni di euro facendo
emergere 1.364 posizione lavorative irregolari. Il record
delle violazioni al Sud, invece, spetta alla Calabria con
156 milioni di euro di redditi
evasi e 617 posizioni lavorative irregolari scoperte.
I reati. Gli evasori scoperti
operavano nel comporto delle
ristrutturazioni edilizie nel
quale al momento persistono importanti agevolazioni
fiscali per i privati, ai quali,
però, è fatto obbligo di seguire
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una procedura che prevede il
pagamento delle prestazioni
ricevute unicamente a mezzo
di bonifico bancario.
Triveneto
Ora di religione promossa
da otto studenti su dieci
Più di 9 studenti su 10
frequentano l’ora di religione nelle scuole superiori
del Veneto. E all’80,2% piace un sacco. Anzi, messa a
confronto con altre materie,
risulta più interessante nella
significativa percentuale del
23,7%). Si spiega in questo
modo la circostanza che
in 15 anni si è contenuta
in 2,4 punti percentuali la
diminuzione di chi si avvale
di questo insegnamento:
dal 93,5 al 91,1%. E questo
nonostante l’alta e crescente percentuale di studenti
stranieri. Lo certifica l’indagine svolta dall’Osservatorio socio- religioso fra
5.300 studenti e pubblicata
da “Edb”. “Apprendere la
religione”: questo il titolo del
volume curato da Alessandro
Castegnaro. Con una prima,
significativa evidenza.
Vacuno
Cerdo
Sub productos
Arrollados
Hamburguesas
Cordeo Lechón
Pollo
Pavo
Jabalí Puro
Ciervo
Avestruz
Codornices
Pato Neozelandés
Conejo
Guayu 100% Orgánico
Quesos
Presenza- 16 maggio 2009
5
Grande Torino
Sessant’anni fa il mito s’infranse
a Superga
in questo giorno è qualcosa
Quel 4 maggio Torino si
fermò, come il cuore di quei
diciotto angeli caduti in volo.
In quell’ultimo viaggio, come
sempre, li accompagnò il loro
allenatore, il ‘filosofo’ ungherese Egri Erbstein, l’ebreo
errante che era riuscito a
sfuggire ai lager nazisti e
che vide la sua fine accanto
alla cupola di una chiesa
cristiana.
Morì in un abbraccio
ideale con i suoi eroi della
domenica, quei fantastici
ragazzi che dopo la guerra
avevano ridato dignità a
questo Paese, anche grazie
al calcio. Ognuno di loro
portava nella valigia da
trasferta la foto di una
ragazza, di un figlio, un
crocifisso per pregare quel
buon Dio che aveva reso
quella squadra un’entità
di sovrumana bellezza.
Soltanto il cielo poté dominare quella che in terra
e su tutti i campi di calcio
era la squadra più ammirata e temuta d’Italia e per
il popolo torinista «la più
forte del mondo».
Ma era bastato un po’ di
pioggia, quella nebbia fine
come una benda sugli occhi
del pilota o forse un guasto
tecnico, per farla sparire?
Chissà...
Il cielo si sfaldava in nebbia, e la nebbia cancellava
Superga». Il cielo continuava
a piangere lacrime lente,
le stesse che scendevano
sul viso sconvolto di Sauro
Tomà, uno dei pochi calciatori sopravvissuti (si salvò anche
il 2° portiere Renato Gandolfi
e il presidente Novo che non
partirono). Oggi Tomà ha 83
anni, ma non passa giorno
che la sua mente non vada
a Superga. «Mi sono salvato
perché ero infortunato e non
presi parte a quella trasferta e
dentro di me ho sempre provato un grande sospiro di sollievo
per averla scampata, ma anche
un umano senso di colpa...
Quel giorno sono morto un
po’ anche io con i miei compagni. Non potrò mai dimenticare l’affetto e le premure
che aveva per me Valentino
Mazzola, il più grande giocatore che abbia mai visto
su un campo di calcio. Ciò
che mi ha consolato in tutti
questi anni è il fatto di risentire ancora le loro voci ogni
volta che passo davanti al
Filadelfia. L’hanno abbattuto
quello stadio, ma le anime di
quei ragazzi vivono ancora
lì dentro e tornano in vita
ogni volta che qualche tifoso
mi ferma proprio lì davanti
all’ingresso del campo e mi
chiede di raccontare di loro,
del Grande Torino».
Ha scritto Indro Montanelli: «Il Torino non è morto,
difficile da spiegare, bisogna
provarla. Quello che meraviglia è la grande presenza dei
giovani che arrivano costantemente alla basilica, anche
durante l’anno, in un pellegrinaggio silenzioso e commosso. Ogni tifoso del Torino
da allora è come se passasse
il testimone al proprio figlio,
alla generazione che verrà,
è soltanto in trasferta». È la
sensazione che da sempre
alberga in Franco Ossola,
lo storico di quella squadra
leggendaria. Porta il nome
di suo padre, la grande ala
sinistra, che non ha mai conosciuto. Il giorno che Ossola
partì per Lisbona sua moglie
Piera stava per dirgli che era
in attesa del loro secondogenito. «Mia madre voleva
dirgli che stava per arrivare
il figlio maschio che tanto
desiderava e nell’ultima telefonata, la sera del 3 maggio,
gli fece intuire che quel sogno
si stava per realizzare.
I tanti orfani e vedove che
non hanno mai avuto un adeguato risarcimento, anche
economico, ma che non sono
mai rimasti da soli perché da
sessant’anni ci ha pensato il
calore del popolo torinista a
ricordargli che quegli angeli
volano ancora sopra le nuvole di Superga. Ogni 4 maggio
quella marcia granata, che
anche all’indomani della retrocessione in serie B contava
cinquantamila fedelissimi,
sale su per la collina per non
mancare alla Santa Messa
. Dal 1975, ad officiarla
è sempre don Aldo Rabino.
«L’atmosfera che si respira
con un messaggio che arriva
direttamente dal cuore e che
li invita a ricordare e a fare
in modo che la memoria sia
sempre viva intorno a quei
ragazzi che rappresentavano
molto di più di una squadra
di calcio.
Il Grande Torino nel tempo
ha acquisito un valore culturale che insieme al senso della sofferenza per la perdita,
è parte integrante dell’essere
tifoso granata. Un tifoso che
vive tutto con estrema passione e nel rispetto della storia
che vuol dire tradizione, il
massimo valore di civiltà da
conservare ad ogni costo per
tenere vivo questo sport e la
fede per una squadra».
Una fede viva per una
squadra che è ancora presente. Non è un caso che
ogni 4 maggio si entra nella
basilica di Superga con il
sole e si esce con quel cielo
che piange lentamente le sue
lacrime. Ma sono lacrime di
speranza e ha ragione Bruno
Slawitz: «Il Torino non è morto. È ancora davanti a noi,
vivo, splendente per le cento e
cento vittorie, autentico inno
alla giovinezza. Non muore
mai chi lascia così ampia
eredità di affetti».
Eluana, la Lombardia premia le suore
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto
Formigoni, ha consegnato una benemerenza per
meriti speciali alle suore
Misericordine che per 14
anni hanno accudito Eluana
Englaro nella clinica “Beato
Luigi Talamoni” di Lecco.
La cerimonia si è svolta ieri
pomeriggio a palazzo Pirelli.
La benemerenza consiste
in una scultura di Arnaldo
Pomodoro accompagnata da
una pergamena che recita la
motivazione: «Per l’impegno
appassionato e silenzioso nel
prendersi cura di molte vite
fragili e spesso abbandonate, in particolare di quella
di Eluana Englaro. Mentre
la società dissertava sui
confini oltre i quali il vivere
sarebbe solo un accanimento
senza senso, queste donne
coraggiose hanno offerto la
testimonianza alla comunità
intera di quell’amore gratui-
to e senza limiti,
che rappresenta
una luce di speranza per tutto il
mondo».
«Pur non ritenendoci meritevoli
di alcun riconoscimento, la ringraziamo, e con lei
ringraziamo la Regione Lombardia
per aver sostenuto
noi e il personale della casa
di cura “Beato Luigi Talamoni” nella missione di servizio
alla vita anche in momenti
critici».
Così, madre Annalisa
Nava, superiora generale
delle suore Misericordine,
ha ringraziato il presidente
Formigoni.
Va a Lourdes, donna riprende a camminare
« La Madonna mi ha guarito, mi ha fatto il miracolo, la
gamba non mi fa più male, sento qualcosa». È stato l’urlo
di gioia di una donna di 50 anni, Rosa Mollica, di Ripi, un
paese in provincia di Frosinone, malata di sclerosi multipla,
che dopo aver assistito nella grotta di Lourdes ad una messa
con altri malati, si è messa a camminare davanti a centinaia
di pellegrini, gettando il bastone con cui si trascinava da
20 anni.
6
Presenza- 16 maggio 2009
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Consegna distintivi Quarte Medie
Editoriale
Un’aria di cultura e di musica si respira in questi
giorni a Scuola.
All’inaugurazione di una nuova mostra nel Centro
Culturale, si aggiunge la Serata Lírica Omaggio a
Giuseppe Verdi.
Ma di questo ne parleremo nel prossimo numero.
Per adesso vi lasciamo con la consegna dei distintivi
alle quarte medie, un poema di Lucia Benvenuto in
occasione del giorno della mamma, un’intervista ad
un nostro ex alunno Eduardo Hardy e la celebrazione
del Giorno del Libro.
Buona Lettura
Gabriella Piergentili
"MIS HIJOS"
OH mi niño hermoso
Que de mis entrañas saliste
Y contigo arrastraste
El sentimiento más desgarrador
Y puro
OH pedacito libre...
Tú no pediste nacer
Yo al mundo te quise traer
OH mi tesoro en flor
Yo madre entre otros quiero ser
Y con ello ayudarte a crecer
OH espíritu sonriente...
Perdóname otra vez
Generosidad o egoísmo
El resultado es el mismo
EDUARDO HARDY:
Director para Chile de National Radio Astronomy
OH mi niño hermoso
Espero que la vida para ti
Sea el regalo más sublime
Que pudiste tener.
¡ El mío eres tú !
Lucia Andrea Benvenuto P.
[email protected]
Traduzioni sulla Scuola
Il laboratorio storicoambientale, condotto magistralmente dal professore Guglielmo Rocchiccioli,
si basa sull’analisi delle
notizie di quotidiani cileni
con la finalità di arrivare ad una traduzione di
una determinata notizia
in lingua italiana o con
l’obiettivo di rielaborare
l’articolo dando una personale e diversa chiave di
lettura ai fatti riportati
sul giornale.
La meta è quella di formare uno/a studente/essa
dotato di capacità di analisi di una notizia e allo
stesso tempo di abilità
nella traduzione dallo
spagnolo all’italiano.
Lo scopo principale vuole essere instituire nel
discente una particolare
attitudine alla interpreta-
Com’è tradizionale le quarte medie hanno ricevuto il distintivo che li caratterizza come i piu grandi della Scuola
la “Piocha”. La preside Silvia Perroni a nome della Scuola ha fatto un discorso per i ragazzi, i genitori e gli amici
presenti; il professore Eugenio Parra ha parlato a nome degli insegnanti guida
e la alunna Nicole Herrmann a nome delle quarte medie.
zione delle notizie e una
immediata competenza in
opera di traduzione con
testo a fronte.
Il proposito si fonda
nell’impresa di insegnare
allo studente a far un
buon uso delle informazioni lette su un giornale
e contemporaneamente
riportare queste notizie
in L2.
La capacità di comprensione, la traduzione
e la riscrittura sono le
abilità stimolate in questo primo semestre.
Questo articolo éstato
preso dal Mercurio del
30 marzo sul tema della Inaugurazione della
Scuola, ed é stato scritto
dalla onnipresente giornalis������������������
ta Gabriella Piergentili.
* En todo el mundo se conmemoró en abril la primera
observación telescópica de Galileo Galilei. Aquí en la Scuola,
el Centro Culturale junto con a NRAO realizamos las “100
horas de Astronomía”, con charlas, muestras fotográficas,
talleres con los papás y observaciones telescópicas.
* Junto con conocer el quehacer astronómico nacional,
conocimos a Eduardo Hardy, ex alumnos de la Scuola, y
director para Chile de NRAO, uno de los organismos a
cargo del proyecto ALMA, el mayor centro de observación
telescópica que tendrá nuestro país.
Ex alumno de la Scuola, Eduardo Hardy nació en Argentina, lugar donde su padre se desarrollaba como cineasta.
Transferido a nuestro país, fue matriculado en el colegio
enfrente de su casa, nuestra Scuola de Agustinas.
Como un aterrizaje forzoso recuerda el astrónomo aquellos
años, con su acento argentino, fue apoyado por la directora
de la época Tina Seraglia, de quien guarda los mejores
recuerdos.
Egresado de la generación del ‘59, aún mantiene el vínculo
con sus compañeros, pese a haber vivido más de 25 años en
el extranjero. Muy animado lo vimos sacándose fotos junto
a la lupa el Giorno del ex Alunno.
Eduardo inauguró las “100 horas de Astronomía” contándonos sobre el devenir astronómico de nuestro país, tema
que conoce muy bien ya que es el representante en Chile de
NRAO, una organización norteamericana, pieza clave de lo
que será Alma, el gigante de la observación que se construye
en San Pedro de Atacama.
Y justamente en el que fuera su colegio y frente a un público de más de 300 alumnos, recordó sus años como alumno,
citando a Galileo: “conocí a Galileo Galilei en el curso de
literatura italiana, como escritor italiano, y como un gran
divulgador científico.”
Es que Eduardo tiene los mejores recuerdos de su etapa
escolar y de la formación de la Scuola, la que define como muy
completa: “el colegio fue para mi una muy buena fuente de
cultura.” Recuerda su paso por el latín y el italiano, idioma
que habla bastante bien.
-¿Viviendo más de veinte años en un país de habla
inglesa, como ha sido tu relación con el italiano?
Si la gente busca en el italiano una utilidad práctica, como
se busca en el inglés, hay una mala elección, porque lo que
uno debiera buscar en el idioma es la apertura al mundo de
ese idioma, yo puedo entender a Galileo en su idioma original, leer Il nome della Rosa, tener acceso a todo un mundo.
La gente tiene que entender que el italiano es la llave de
acceso a un mundo cultural muy rico y muy antiguo, con
una tremenda tradición.
Tras el colegio, comenzó su camino hacia la observación
de los cielos. Sin embargo no todo fue ciencia, porque según
nos confidenció, tuvo una pequeña incursión en las tablas,
trabajando como actor de teatro junto a destacados, como
la gran Malú Gatica.
- ¿Cómo llegaste a ser astrónomo?
Estudie física en la Universidad de Chile, el primer año
que se había creado esta carrera, y después de eso me fui
a trabajar en el Observatorio Nacional en el Cerro Calán.
Ahí me interesé directamente en la astronomía y me fui a
hacer un doctorado a Estados Unidos, en la universidad de
Indiana. Eduardo volvió un tiempo a Chile para realizar
las observaciones de la tesis de doctorado en nuestro país,
hizo clases, pero un año después
se volvió a ir, esta vez a Québec,
Canadá, ciudad donde residió por
más de 21 años. El Proyecto Alma
Estando en Canadá, le ofrecieron
a Hardy venirse a Chile para
representar a National Radio Astronomy (NRAO) en Chile y trabajar en pro del proyecto Alma,
un observatorio de 66 antenas
ubicado a 5 mil metros de altura
en el Desierto de Atacama. Este
nuevo observatorio permitirá que
sea en nuestro país donde científicos de todo el mundo puedan
estudiar la formación de nuevas
galaxias, estrellas y planetas.
En este proyecto Eduardo lleva trabajando los últimos
11 años.
- ¿Cómo se decidió el lugar donde se instalará el
observatorio?
Era necesaria una extensión de tierra muy alta y plana,
un lugar muy alto porque tienes que escapar del vapor de
agua, que es lo que te mata la observación, y además que
sea relativamente plano para distribuir los telescopios sobre
grandes superficies.
En Alma trabajan científicos de tres continentes, Estados
Unidos, Comunidad Europea y Japón, lo que implica coordinar culturas tan diversas y con visiones te mundo distintas,
lo que amplía el desafío: “es una experiencia maravillosa, es
una aventura el estar sometido a la problemática de entenderse, adaptarse, pero finalmente es un mundo globalizado
y la gran ciencia tiene que ser hecha de esta manera.”
- ¿En qué consiste tu trabajo diario?
Sigo publicando, he tenido suerte, tengo buenos colaboradores, mantengo una actividad científica razonable, hago investigación pero es una parte muy pequeña de mi tiempo.
Más que nada mi trabajo es más administrativa en este
momento, yo represento a mi organización en Chile, soy la
interfaz con el gobierno, con todas las organizaciones gubernamentales que están asociadas a proyectos, tengo funciones
de divulgación científica.
Sin embargo el trabajo administrativo no ha hecho que
pierda la magia, “cuando estas ahí y ves el tamaño de esas
antenas, lo complejas que son, armarlas, 66 de estos monstruos en una llanura a 5 mil metros de altura en el medio
de nada con equipo electrónico ultra sofisticado y mantenido
a temperaturas cercanas al 0 absoluto, mientras sopla el
vento, realmente ahí vuelves a conectarte con lo que estás
haciendo”
- ¿Qué descubrimiento científico te ha maravillado
en el último tiempo?
Dentro de los últimos 15 años el conocimiento humano
ha retrocedido inmensamente, porque creíamos que entendíamos cosas muy fundamentales sobre el mundo y nos
hemos dado cuenta que no. En este momento a grosso modo
entendemos 5% de lo que existe.
Lo que más me impresiona es darnos cuenta de eso, que
todos los días abrimos los ojos al universo.
G.P.
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Biblioteca celebra en grande
el Día Internacional del Libro”
Cada 23 de abril en Cataluña, España
la gente sale de sus casas y desborda las
veredas con el entusiasmo del día de San
Jordi, que coincide con la celebración del día
internacional del Libro, en que los varones
obsequian flores, bombones y libros a las
damas.
Tanto en España como en el resto de los
países esta fecha es celebrada con mucha
fuerza, ya que se conmemora el día Interna-
cional del Libro, en memoria de dos grandes
figuras de la literatura Universal como son
William Shakespeare y Miguel de Cervantes,
quienes fallecieron un 23 de abril de 1616.
La Biblioteca de nuestra Scuola no quiso
estar ajena a tan importante celebración, y
entre varias actividades, se acercaron los
pequeños de la seconda e terza elementare
mentare, quienes sacaron de unas cajitas
mágicas un papelito con una palabra que
vendría siendo el tema del cuento, para luego
exponer las obras en una gran muestra en la
misma Bibioteca, el despliegue creativo fue
grandioso y el evento suscitó mucho interés
y curiosidad. Entre el Jurado que seleccionará los cuentos premiados, contamos con
la participación de la Sra. Ilde Valdatta, de
Mariano Malacchini, Director de Desarrollo
de Proyectos, y de la escritora
de literatura infantil, Andrea
Bravo, apoderada de Kinder,
quien además colaboró con
otras actividades del mes
del libro, leyendo cuentos a
nuestros niños de la Scuola
Materna
Así mismo contamos con
el importante respaldo de
la Coordinadora de la Elementare, Sra. Carla Grazioli
quien comprendió la actividad como un incentivo vivo
hacia la lectura y escritura
de nuestros niños.
Y no pudo faltar el apoyo
incondicional de nuestras
queridas profesoras Cecilia
Calderón y Mariolli Raffo
quienes, al igual que cada
una de las profesoras jefe,
incentivaron a los niños en
esta actividad. Además obtuvimos el apoyo
de un grupo de alumnos de IV Medio C,
quienes escribieron un artículo sobre el Día
del Libro, así como elaboraron una pauta de
evaluación para este concurso, y participaron como voluntarios en la selección de los
cuentos premiados. Pero como si fuera poco,
otro grupo, siempre de IV Media C, visuali-
Presenza- 16 maggio 2009
Ad esempio, nella scuola si possono organizzare diversi concorsi letterari, per esempio,
di storia, poesia e narrativa per stimolare
e introdurrere i bambini nell`ambiente dei
libri. Nei nostri giorni è molto necessario fare
attività come queste, perché con il passare del
tempo il libro tradizionale ha perso importanza
nel mondo letterario, e oggi prevalgono altre
maniere da studiare e imparare.
Il libro esiste da molti secoli, ma non come
lo conosciamo oggi già che con l’invenzione
della scrittura è nato il libro come concetto: il
trasportare pensieri, sentimenti e conoscenze
fuori dalla mente e che un altro possa capirlo
e integrarlo alla sua persona.
l libro è un documento storico diviso in quattro parti fondamentali: la prima pagina, in cui
troviamo il nome del libro e dell`autore; dopo
c’è il prologo, nel quale si dice l`importanza
del libro; c’è anche l’indice, per indicare ordinatamente i temi con i rispettivi numeri delle
pagine, e finalmente lo sviluppo del documento
che è il corpo del libro, diviso in capitoli.
Nell’ultimo secolo l`uso dell`internet è
cresciuto in maniera significativa,oggi tutto
il mondo ha bisogno di imparare a usare
l`internet perché è parte della vita delle persone.Ma...in questo mondo globalizzato c`è
ancora spazio per i libri?
Questa è una interrogante che giá è stata
7
risposta . I libri sono sopravissuti all’atacco
di internet, ma la differenza fondamentale
è che questo copre moltissime necessità che
un libro non potrebbe mai coprire.
Per questa ragione la gente preferisce
l’internet, è una maniera facile e comoda
di cercare informazione, e lasciano da parte
il vero scopo della letteratura: l’immaginazione. Il
libro è una porta dell’imagginazion che si apre in un
mondo sconosciuto in cui
solo noi possiamo entrare,
i nostri pensieri, le idee
che sono al di la della verità, dove la fantasia e la
realtà appartengono a un
solo mondo; per i fanatici
dell’internet che dicono che
possono trovare lo stesso
contenuto che nei libri.
per noi resta questo instrumento romantico che va più
il lá di un modo di cercare
informazione.
È un mondo di fantasia
nel quale ci possiamo conettare con la nostra massima
espressione di libertà, con
confini che non sono limitati da una pubblicità que interrompe.
libri sono direttamente uniti ad un’instituzione molto importante in tutta la
storia: la biblioteca. L’obbiettivo di questo
luogo è creare ambienti di lavoro, di studio
e di ricreazione con i nostri amici: i libri.
Se parliamo del nostro paese ci rendiamo
conto che il Cile è un paese in cui quasi non
esiste la cultura letteraria e questo succede
perché non ci sono molte biblioteche nelle
quali elaborare e trasmettere questa cultura letteraria. Come conclusione, possiamo
dire che il libro è uno strumento fantastico
che con il passare del tempo si occupa ogni
volta di meno, la gente che legge è molto
poca, e questa minoranza è sempre pìu
creativa e colta.
Uno scopo delle scuole deve esserequello
di creare l’abitudine di leggere nei bambini e di promuovere l’immaginazione
letteraria.
Fernando Gazzella Pierluca De bianchi
IV Media C
Apportando al bicentenario: Scuola Italiana
inaugura le sue nuove installazioni
quienes acompañaron a “Caperucita Espacial”, por el Bosque de Estrellas, venciendo
en la competencia intergaláctica a la Ci-
bernauta Alejandra De la Vega. Además
nuestra Biblioteca organizó un concurso de
cuentos “TOMATE LA PALABRA”, en el que
participaron con sus creaciones literarias
los alumnos de terza, quarta e quinta ele-
zando la estrecha relación que hay entre la
Biblioteca y sus libros, diseñaron el tríptico
de la Nuova Biblioteca, Edoardo Correa,
Gian Luca De Bianchi, Fernando Gazella,
Ennio Romanini, Matias Sabat, Alessandro
Tamagnini, Luis Alberto Lobos y Sergio Andrade. La página que hoy estamos abriendo
nos ayudará a todos a ser mejores, porque en
la Biblioteca todos y cada uno somos piezas
vitales. Pronto tendremos los resultados y
sabremos quiénes son los afortunados ganadores de las suscripciones a las entretenidas
e interesantes revistas que podrán recibir en
sus casas. Gracias a todos por apoyarnos en
estas nuevas iniciativas. La Biblioteca
Lo que piensan nuestros alumnos...
Il libro: Un
���������������������������������
fantastico mondo senza limiti
Il 23 aprile si celebra la Giornata Mondiale
del Libro. Questo giorno commemora la
morte di tre grandi scrittori della letteratura mondiale: Miguel de Cervantes, William
Shakespeare e Garcilaso de la Vega. _Questa
celebrazione serve per promuovere il gusto
per la lettura e la produzione editoriale,e
anche per proteggere la proprietà intellettuale attraverso il diritto d’autore. Per
partecipare alla celebrazione della Giornata
internazionale del libro non è necessario
comperare, leggere o partecipare a conferenze. Se vogliamo celebrare questo evento in
modo divertente, dobbiamo utilizzare solo la
nostra immaginazione e pensare a tutto ciò
che suscita la lettura e il fantastico mondo
della parola.
Il progetto educativo è centrato in un’educazione interdisciplinare e valorica che ingrandisce il
percorso dei suoi alunni.
Ugualmente, la scuola è paritaria, e ciò significa un riconoscimento ufficiale e legale alla sua
educazione da parte dell’Italia e
della Comunità Europea. Compiendo il bramato sogno della
comunità, la Scuola Italiana
Vittorio Montiglio ha inaugurato
la sua nuova sede in San Carlos
di Apoquindo. L’ufficio dell’architetto Teodoro Fernández è stato
l’addetto a sviluppare il progetto
pensato come un balcone sulla
città. L’edificio si fonde col suo
ambiente naturale, trasformandosi in una scuola all’aperto.
Così, il progetto educativo
si inserisce in questo nuovo
scenario che permette ai suoi
alunni una diversità di nuove
aree di sviluppo. Quello che
vive la Scuola Italiana non è
solamente un processo di cambiamenti fisici. Dal 2005 in poi
ha realizzato importanti modifiche nel suo piano curricolare,
trasformandosi in una scuola
paritaria, riconosciuta e valida
in Italia per accedere a qualunque università della Comunitá
Europea. Metodologia applicata
È che il modello italiano non
si basa solamente su generare
conoscenza, ma anche riferirla
ed applicarla al mondo reale. La
preside Silvia Perroni segnala
che il principale obiettivo della
Scuola è consegnare una formazione integrale
“Oltre ad enfatizzare l’area
accademica, è anche essenziale
per noi. un’educazione che permetta agli alunni di essere sicuri
di se stessi, intraprendenti e
critici. Inoltre che siano capaci
di generare una chiara idea di
come affrontare la vita ed apportare alla società”. Allo stesso
modo, aggiunge che è chiave potenziare l’ambito valórico. Oggi
la Scuola Italiana ha implementato un piano di educazione in
valori che si focalizza su una
sfera pratica.
“Non sono solo concetti, ma si
vivono giorno per giorno attraverso molteplici attività. Come
dimostrazione di diversità e
pluralismo, nella Scuola convivono differenti credi, poiché
la vita spirituale è importante.
In questo senso, la materia di
Etica ed Storia delle Religioni
è una preparazione integrale
degli alunni di scuola media”.
La Scuola possiede una metodologia basata nell’interdisciplinarietà, in modo che gli alunni
possano integrare e relazionare
i contenuti delle diverse materie.
“Un altro dei nostri propositi è
creare un ambiente pluralistico
e partecipativo nel quale prevalga il lavoro in équipe, lo scambio
di punti di vista ed opinioni
differenti, la ricerca costante,
l’investigazione autonoma, da
parte di alunni e professori, per
proporzionare un’esperienza di
vita all’interiore di una comunità scolastica e di ricerca del
sapere gradevole ed arricchente”, enfatizza la preside Silvia
Perroni.
Rinnovata infrastruttura Con
la costruzione della nuova sede
in San Carlos di Apoquindo,
oggi gli studenti della Scuola
Italiana contano su nuovi spazi
per lo sviluppo, laboratori di
fisica, chimica e biologia, sale col
computer e multimedia.
Pur essendo una scuola di
formazione italiana, si considera
dal prekinder la lingua inglese
che è stata rafforzata negli ultimi anni. Inoltre, da due anni,
è stato incorporato un corso
facoltativo di latino, e si sono
ottenuti già grandi progressi
negli alunni.
Col fine di offrire la migliore
educazione, il corpo docente realizza ogni anno corsi della lingua
italiana e di perfezionamento
sulla metodologia educativa in
Italia, per dopo integrare quella
conoscenza alla Scuola. Lo sport
non rimane indietro, palestra
coperta con pavimento d’ultima
generazione, piscine temperate,
sala di macchine ed un recinto
di calcio circondato dalla pista
atletica, completano l’infrastruttura sportiva.
Oltre a quelle discipline più
tradizionali come il calcio, la
pallavolo e la pallacanestro, la
Scuola realizza nuoto, atletica,
balletto, tennis e danza moderna tra le altre. Ciò, oltre ad
un’ampia offerta di laboratori
come teatro, pittura all’olio, ceramica, vetrofusione ed il nuovo
progetto di orchestra sinfonica
che integrerà 84 alunni dalla
seconda elementare alla terza
media con differenti strumenti.
D’altra parte dispongono di una
biblioteca di più di 40 mille volumi, separata d’accordo a livelli
di età, di un Centro Risorse per
l’aggiornamento dei docenti, e
di tutta la tecnologia applicata
all’educazione che rinforzano le
diverse aree dell’insegnamenti.
Centro Culturale Le arti e la
cultura sono presenti attraverso
il suo Centro Culturale.
Questo nasce con l’obiettivo di
aprire la Scuola alla comunità,
essendo una vetrina all’esterno.
Così qualunque amante della
cultura potrà vincolarsi con le
radici italiane.
È composto da una sala di
esposizioni, un teatro con 270
poltrone adattabile a cinema, ed
un caffé. Uno dei prossimi eventi
saranno “100 ore di astronomia”,
che si inagurerá il giovedì 2
aprile.
Los Académicos Crew:
Nicolás La Fuente
Cristián Carreño
Renzo Corradini
Maximiliano Wildner
8
COLLETTIVITÁ
Presenza- 16 maggio 2009
Una stella ha illuminato la notte
fredda dei Professionisti
La Camera di Commercio e il Circolo di
professionisti d’origine
italiana hanno ricevuto la visita gradita
e importante dell’avv.
Alberto Del Carlo, presidente della fondazione
della Banca del Monte
di Lucca e dell’avv. Florenzo Storelli, membro
del Consiglio d’amministrazione della stessa
banca e responsabile del
settore estero.
Approfittando la felice circostanza che
Santiago è sede della
conferenza mondiale
delle banche e Case di
Risparmio, con la mediazione dei Lucchesi nel Mondo,
hanno voluto incontrare la
comunità italiana residente.
Complimenti ai nostri visitatori, non solo per il rapporto
iniziale che ci auguriamo
si vada approfondendo, ma
soprattutto per il loro interessamento per la realtà
migratoria italiana in Cile.
Mai avevamo conosciuto con
tanta chiarezza il lavoro sociale che svolge la Banca del
Monte di Lucca tramite la
fondazione, un realtà che ci
causa sana invidia e che vorremo nel territorio cileno. La giornata culturale del
Circolo contemplava un incontro con la Signora Liliana
Ross (Brescia). Incontro che
ci ha rivelato, oltre la sim-
patia della famosa attrice, il
suo attaccamento all’Italia
(dove è nata) ed alla sua
cultura.
In una parola, orgogliosa
delle sue radici. La sua presentazione (che tutti avrebbero preferito più lunga e
dettagliata) è iniziata con
un inno all’Italia ed alla sua
bellezza artistica che in ogni
angolo lascia trasparire la
presenza di Dio e del genio
creativo dell’italiano. Un
solo esempio? La Piazza dei
Miracoli di Pisa.
Un secondo fattore che
rende l’Italia ammirevole è
il concetto di famiglia che
si è tessuto nei secoli, a
partire dai lares romani,
tramandato fino ad oggi. La
famiglia che cammina unita,
PASTELERIA Y CONFITERIA
CALIFORNIA
Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles Confites Tortas para Novios - Pastelitos
COCKTAIL A DOMICILIO
Irarrázaval 1570 Fono 2042382 - Av. Colón 5901 Fono 2203195
Vitacura 6195 Fono 2421424 (Pueblo del Inglés)
Servizio del Patronato
ACLI
L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la
Parrocchia Italiana (Bustamante 180)
con il seguente orario:
da Lunedi a Venerdi
dalla ore: 08:30 alle 14:30
Attenzione a Viña del Mar
La Signora Nancy Nocchi attenderà
l`ultimo venerdi di tutti i mesi
dalle ore 10:30 alle 14:00
Responsable dell`ufficio è la Signora Nancy Nocchi
Tel-Fax 6345247 - E-mail: [email protected]
nel dolore e nella gioia,
nelle vittorie e nelle
sconfitte. E confessava
che le sue figlie sono
sempre state la ragione della sua vita. Fino
ad oggi.
E’ un modello di comportamento che anche
lei ha ereditato dalla
sua famiglia: infatti
la mamma era tutto,
il padre il meglio del
meglio.
Una terza caratteristica della cultura italiana, secondo
Liliana, è il senso di
responsabilità come
caratteristica peculiare: la parola data era sacra
come gli impegni che si assumevano. E poi la cucina,
il gesticolare caratteristico
degli italiani, il viaggiare
senza conoscere la lingua del
posto... e si continua a parlare “un itagnolo” anche dopo
anni ed anni di integrazione
nel nuovo paese.
Qualche critica? La burocrazia. E’ stata tagliente
anche con la nostra qui in
Cile. Ha terminato il suo
intervento applauditissimo
con un tenero ricordo di famiglia: i genitori cantavano o
ascoltavano “Fratelli d’Italia”
abbracciati. Peccato che il numero dei partecipanti non ha
raggiunto la trentina: c’era
nell’aria la paura del nuovo
virus nella notte fredda?
Trentini di Santiago:
pranzo
ed elezioni
Estimados amigos y socios: El Círculo Trentino de
Santiago tiene el agrado de
invitarlos al almuerzo que
se realizará el domingo 24
de mayo en el salón Italia de
la Parroquia Italiana (Bustamante 180) a partir de las 12
hrs, con el fin de realizar las
elecciones para la directiva
2009-2011.
Los interesados a postular
deben contar con las cuotas
al día, o bien cancelarlas
el mismo día del almuerzo
(valor: $500 mensuales).
Esperamos contar con su
participación.
Valor almuerzo: $4000
adultos - $2500 menores
12 años
Les saluda atentamente
Carla Dellapé
Presidenta
Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana.
Lo esperamos en nuestras cuatro direcciones
*Providencia (Esq. Pedro de Valdivia)
*Las Condes 6757 (a pocos metros de Stadio Italiano)
Canottieri Italiani di Valparaiso:
memoria 1008-09
En una reunión desarrollada el pasado 7 de abril, el
Presidente de la Canottieri,
Don Carlos Montiglia Rezzio
hizo entrega de la Memoria y
Balance 2008-2009.
A continuación se transcribe el texto de la memoria.
Directorio El 24 de Abril
del año 2008, en los salones
de la Sesta Cía. De Bomberos
Crisóforo Colombo, se realizó
la Asamblea General Ordinaria de Società Canottieri
Italiani. En la ocasión se
eligió la siguiente directiva
para el período 2008-2009.
Presidente
Carlos Montiglia Rezzio
Vicepresidente
Hugo Castelletto Tassara
Secretario
Bruno Dondero Lencioni
Tesorero
Enrique Norero Walker
Capitán
Reinaldo S. Santibáñez G.
Sergio, riposa
in pace
Directores
Italo Solari Peirano, Andrés
Canessa Falcone.
A partir de marzo se reintegran a actividades deportivas
un grupo de remeros de la
SCI de la generación 80’, los
que son invitados a colaborar
con la Directiva. Se crea un
directorio ampliado, invitando a socios máster a sumarse
a la dirección del Club.
Al finalizar este ejercicio
se ha conformado un potente
equipo de trabajo:
Presidente: Carlos Montiglia, Secretario: Bruno Dondero, Pro Secretario: Atilio
Bustos, Capitán: Eduardo
Norero, Teniente: Leticia
Polanco, Tesorero: Enrique
Norero, Pro tesorero y Ecónomo: Leonardo Figueroa, Web
Máster: Juan Carlos Jeldes
Directores: Javier Caneo,
José Bermudez y Mario Ai-
rola Entrenador: Ricardo
Cheuque Monitora: Carolina
Mayer
Actualmente el Club cuenta con más de 35 niños y
jóvenes remeros activos, 40
socios adultos remando, 15
socios colaboradores.
Incorporación y reparación
de embarcaciones. En marzo
se adquiere una Yola de Río
de fibra de vidrio al Sr. Enrique Sanchez por un valor de
$2.000.000.
El socio colaborador Italo
Airola, hijo de un recordado
dirigente y remero de la SCI,
reparó en Rancagua con el
auspicio de Coseche, cinco
botes de fibra de vidrio, los
que han sido de gran utilidad
para el relanzamiento de la
Escuela de Remo. Los botes
fueron bautizados en una
ceremonia en Curauma que
contó con la presencia de la
Familia Airola.
En agosto se incorporó una
Yola X de origen chino para
ser dedicado a las actividades de la Escuela de Remo.
Así mismo se incorporo un
single scull de entrenamiento del mismo origen. Ambos
botes fueron entregados en
comodato por la FEDEREMO. Complementariamente,
la ACRV entrego en comodato un motor para lancha de
entrenador.
50ºAniversario de la Creación de la Banda
Comunicamos el fallecimiento de Sergio Gnudi
Pavarini en Ferrara - Italia
el 18 de Diciembre del ano
2008. Sergio Gnudi nació en
Ferrara (Emilia Romagna)
el 21 de Mayo de 1931. Llegó
a Chile a la edad de 26 años
acompañando a su paá, y
con el sueño de una vida con
mayores oportunidades.
Se casó a distancia (por
poder) con Leila Bertelli - la
sua fidanzata Italiana - con
la cual tuvo la hija Cinzia
en Chile. Su vida laboral en
Chile la dedicò a la actividad
industrial alimenticia y de
manufacturas. Sergio fue
un hombre entusiasta, simpático, optimista y creativo.
Corredor de autos en competencias de regularidad hacia
los años 60, como buen italiano destacó por sus dones
comunicativos que lo hacían
ser el alma de las reuniones
familiares y de amigos.
Sergio y Leila volvieron
a su Ferrara natal hace 2
años (2006). Asi Sergio tuvo
la oportunidad de reencontrarse con parientes con
quienes siempre mantuvo
contacto y con los lugares
que lo vieron crecer. Su hija,
nietos y familia, aprendimos
de él muchas cosas que nos
llenaron la vida, entre ellas
a estar orgullosos de nuestro
origen y a amar nuestra querida Italia.
Su partida deja un enorme
vacío en nuestro corazón y
sólo nos queda la confianza
del reencuentro.
La redazione di Presenza,
approfittando di questa triste
occasione, si unisce al dolore
della famiglia Gnudi-Bertelli assicurando le orazioni
per l’eterno riposo del nostro
amico Sergio ed allo stesso
tempo rivolge le condoglianze
alla cara famiglia.
El 18 de Mayo de 1958, la Scuola sale a desfilar en homenaje a los Héroes de Iquique sola y sin banda siguiendo el
compás de una banda de un colegio público.
A la vuelta de ese desfile y como ya había sucedido el
año anterior, en el cual habíamos desfilado con el orfeón
Municipal de Viña del Mar, y producto de la indignación
que sentíamos de estos hechos, decidimos que era hora que
la Scuola tuviera su propia banda: Así nace oficialmente
la Banda de la Scuola.
Un pequeño comité de tres mosqueteros, que entonces eran
Salvador Forno, Domingo Peirano y Carlo Celle, iniciamos
las gestiones para tener una banda propia.
A tal efecto empezamos a pedir los permisos con las autoridades de la Scuola, entonces dirigida por nuestro querido
profesor don Juan Montedónico, el cual muy a regañadientes
y con serias dudas que fuéramos capaces de lograr el cometido autorizó la aventura.
Como para esto se necesitaban fondos, empezamos con
nuestra imaginación a buscar las potenciales fuentes de
financiamiento. La primera idea fue la venta de empanadas
en el recreo de las 10am. Primero a través de la ventana
de la sala de espera y luego en un quiosco en el rincón del
patio .
Conjuntamente con la venta de empanadas, organizamos
la proyección de películas en el aula magna de la Scuola,
las cuales proyectaba Miguel Canales, y organizamos sorteos y la elección de la reina de la kermesse de la Scuola.
Todo esto nos conseguir fondos para comprar los primeros
instrumentos.
Para poder materializar la banda era necesario tener
un profesor. Así fue que nos acercamos al instructor del
Colegio de los Hermanos de la Salle donde contratamos a
“Pompóneo”. Con él compramos los primeros instrumentos,
directamente al fabricante a Santiago en un rústico taller
de la calle Nataniel.
Clave en esa época fue don Domingo Vaccarezza (padre de
la Elsita), quien nos cooperó con los terciados y los cueros
de reemplazo para los tambores, el papá de Miguel Íñiguez
quien donó el tambor mayor. Uno de los hitos importantes
de la banda fue nombrar el tambor mayor: Nombramos a
Tito Torti.
COLLETTIVITÁ
MOSTRA DOCUMENTARIA SULL’EMIGRAZIONE GIULIANA
L’Associazione Giuliani
nel Mondo di Trieste, l’Associazione Friuli-Venezia
Giulia del Cile hanno materializzato una aspirazione
da tempo programmata: la
mostra storico-documentaria
sull’emigrazione nell’America Latina “Con le nostre
radici nel nuovo Millennio”
riguardante l’area dell’America Latina. Dopo la specifica esposizione in varie città
dell’Argentina - ha avuto
avvio il giorno 13 maggio
con la cerimonia d’apertura
nella sede dello Stadio Italiano. Il giorno 25 maggio la
esposizione si potrà visitare
nella nuova Scuola Italiana
ELECCIÓN
ASSOCIAZIONE
LIGURE
Filiale Valparaíso
Cita a los socios a la elección de quince directores
componentes del directorio
nacional y de los directorios
regionales de la Asociación
Lígure de Chile
Elección que se efectuará
el sábado 30 de mayo de
10.00 a 14.00 horas en la
Casa d’Italia de Viña del
Mar.
Los candidatos se deben
presentar al Directorio de
la Filial de la Asociación de
Valparaíso antes del 20 de
Mayo: 3 Poniente 654 depto
21 Viña del Mar. Teléfono-fax
(32)-2690183. e.mail: [email protected]
Giulietta Costa
Presidente.
(Av.da Las Flores 12707).
L’Associazione Giuliani nel
Mondo era rappresentata
dal Presidente Dario Locchi e da Leonardo Gambo
componente dell’esecutivo
triestino che hanno inaugurato la mostra alla presenza
dell'Ambasciatore Paolo Casardi e dal Console Pasquale
Centracchio. Il Coro Alpino,
ancora una volta, ha allietato il momento emotivo di
tanti ricordi resi vivi dalle
fotografie, con le sue interpretazioni che venivano al
caso (Per esempio con la
canzone “La mula de Parenzo” “La strada ferrata”, ecc.).
Ha preso la parola anche il
Presidente dell’Associazione
Friuli Venezia-Giulia del
Cile, Sig. Claudio Chierego
che ha ringraziato la Regione
per l’invio di questi testimoni
d’un passato sempre presente nel cuore di ogni giuliano
nel mondo. Ha chiuso l’incontro introduttivo, un cocktail.
La rassegna, che comprende
una cinquantina di pannelli, è stata ospitata prima
presso il Museo de las Migraciones di proprietà della
municipalità della capitale
uruguaiana. Ora si trova a
Santiago. Nel suo itinerario
per l’America Latina passerà in Venezuela (Caracas) e
poi in cinque metropoli del
Brasile. Concluderà il ciclo
sud americano l’allestimento
della mostra a Porto Alegre a
metà settembre, in occasione
dei convegno continentale
dei giovani corregionali dell’America Latina, sul tema
“la Regione FVG a confronto
con i giovani del MercosurMercosul”, al quale prenderanno parte un centinaio di
Incontro annuale religiosi italiani
Carissimi Religiosi, Sacerdoti e Laici Consacrati,
Anche quest’anno, in nome della comunità scalabriniana,
ho il piacere di invitarvi al tradizionale incontro del 21
MAGGIO.
Il programma è il seguente:
Alle 10,00 Arrivo e caffé Alle 10,30 Membri della Comunità
Papa Giovanni XXIII presenteranno la figura delFondatore
Don Oreste Benzi, morto il 2 Novembre 2007 e la attualità
del Suo carisma e opera, anche qui in Cile.
Inoltre si informerà dei progetti del Cum, ecc.
Alle 12,00 S. Messa Alle 13,00 Finalmente il pranzo.
Sperando di ritrovarci numerosi, preghiamo di confermare
la presenza a tempo al telefono 2229328.
Cordialmente,
P. GIULIO RUBIN Parroco
óptica
9
Medalla de Oro para Canottieri Italiani
Presenza- 16 maggio 2009
El 1 y 2 de mayo se realizò en Asunciòn Paraguay el XIV
Sudamericano de Remo Master, con la participaciòn de 37
clubes de Argentina, Brasil, Paraguay, Uruguay y Chile.
La tripulación integrada por Victor Allegro Cielock y Bruno
Dondero Lencioni pertenecientes a Club Societá Canottieri
Italiani de Valparaíso obtuvo medalla de oro en la categorìa
F dos sin timonel.
Il gruppo dei Fondatori dell'Associazione Friuli-Venezia
Giulia (1987)
ragazzi provenienti dall’Ar- tivazioni dell’ emigrazione
gentina, Brasile, Cile, Para- della Venezia Giulia dell’esoguay, Uruguay e Venezuela do dall’Istria, dalle Isole del
ed appartenenti ai Circoli Quarnaro e dalla Dalmazia
e Sodalizi esteri aderenti IL DISTACCO Gli istanti, i
alle sei Associazioni dei cor- sentimenti, i luoghi simbolici
regionali all’estero attive del distacco: dagli attimi donelle quattro province della lorosi prima della partenza
nostra regione. La mostra si ai lunghi giorni sospesi delle
articola in quattro percorsi, attraversate oceaniche verso
identificati da altrettanti i lontani Paesi dell’emicolori, che rappresentano grazione RICOMINCIARE
aspetti e momenti diversi del Il cammino d’integrazione
fenomeno migratorio. FATTI degli emigranti giuliani nei
E ANTEFATTI Un richiamo Paesi dell’America Latina:
storico dedicato alla terra dall’impatto con un nuovo
d’origine, per conoscere una mondo a una lenta, diffivicenda migratoria singolare cileconquistata dignità e
e per capire le complesse mo- di benessere, ottenuta con
grandi sacrifici e coronata da
successi collettivi ed individuali. OVUNQUE, VERSO
Gli amici della foto, dopo aver integrato il coro della parrocchia
IL FUTURO Il ruolo fon- per parecchi anni, ora, per motivi di salute e di età ecc. si son visti
damentale delle Comunità obbligati a rinunciarvi. Ma non hanno rinunciato al canto e, men
giuliane e delle loro Associa- che meno, all’amicizia. Ed è così che si sono dati appuntamento
zioni nel mondo - in America in parrocchia per un cocktail familiare, a raccontarsi, a cantare.
No he podido transformar Latina in particolare - per il A ridere e sorridere in barba agli acciacchi che l’età che avanza,
el archivo de los concursos mantenimento della memo- regala ad ognuno ogni giorno... Proprio mentre scriviamo, nella
de Vicenza en Word, porque ria storica e la conservazione stanza accanto dove il gruppo che si apprezza nelle foto è riunito,
me está fallando el programa dell’identità culturale, con sentiamo i gorgheggi di Sergio Forno, dalla voce ancora robusta:
OCR que lo hace. De todo un vitale collegamento con la Mamma, Granada, La riva bianca la riva nera, Un fiume amaro
modo la pag. donde se en- terra d’origine, anche attra- dentro me... “Ecco ve ne canto un’altra, l’ultima”, si ripromette
cuentra es: < Ente Vicentini verso le iniziative volte alle Sergio: Buon compleanno amor... Un paio di ore di amicizia che
nel Mondo - Home >. Cuando nuove generazioni.
fan tanto bene al cuore!
se abra la página, mirar la
columna de izquierda: ir a
51ºCorso di architettura
14º Corso di Economia e
diritto internazionale”.
Questa è una foto storica che tira in ballo buona parte dei “Ravera” del Cile. IntenPinchar sobre la indicación
diamo quelli provenienti da Ovada.
de los cursos. Una vez bajado
E’ la famiglia Grillo-Vignolo, scattata ad Ovada nel 1924. Sono Natalina, Giusepel formulario de postulación,
pina, Paolina, Virginia, Maria, Centina e Rosa. Seduti da destra: Giovanni, Giacomo,
contactarse conmigo antes
Isabella e Carletto.
de enviarlo por mail, porque
Dunque: anche in Cile gli emigrati che facevano un pó di fortuna preferivano manodola ficha de postulación debe
pera proveniente dai loro paesi. Così Giuseppe Pesce, di Ovada, è tornato al suo paesello
ser amparada por la firma
per contrattare manodopera sicura. Ha convinto Stefano Ravera-Grillo a lasciare i suoi
del presidente de la Asociamonti e boschi e nel 1926 approdare in Cile; dopo due anni lo segue Giacomo il quale,
ción Veneta de Chile, que
una volta sistematosi economicamente, ha richiamato la famiglia che lo ha raggiunto
atestigua los antecedentes de
nel 1932. Hanno aperto un negozio di “abarrote”.
oriundo veneto del postulanIntanto Stefano Ravera si sposa con Luigina Pugno di Occimiano (a due passi da
te. Recordar que el plazo para
Ovada). Dal loro matrimonio sono nati Rosa, Paolo e Maria Paolina felicemente compopostular vence el próximo 30
nenti ancora la nostra comunità. Della antica famiglia Ravera rimane, guidando ancora
de mayo. La elección definitil’auto, il mitico Giacomo (Santiago) con i suoi 97. Ricordiamo che la famiglia Ravera di
va de los postulantes es tarea
Ovada” si riunisce tre-quattro volte l’anno per celebrazioni familiari.
indiscutible de la Comisión
de Vicenza.
Un abrazo a todos.
Primo Siena,
en nombre de todo el
Consejo Directivo.
La forza dell’amicizia
Estimados
Amigos Venetos
Rimembranze
La Presidente
inaugura la centrale
italiana del Gruppo
Sorgent.e di Padova
Martedì 28 aprile la signora Bachelet ha tagliato
il nastro del nuovissimo
impianto realizzato in Cile
dalla Hidromaule (Gruppo
Sorgent.e), che sta realizzando in Sudamerica altre 3
centrali per un investimento
complessivo di oltre 120 milioni di dollari. La Presidente
della Repubblica Michelle
Bachelet, insieme all’Ambasciatore d’Italia Paolo
Casardi, hanno inaugurato
la Centrale Idroelettrica
“Lircay” nella provincia di
Talca.
L’impianto, che ha una
potenza di circa 20 MW, ha
comportato un investimento
di 30 milioni di dollari.
Care Lettrici e Cari Lettori,
se avete qualche foto di archivio (di famiglia o di comunità) e ce le inviate con
una breve didascalia, saremo felici di inserirla in questa serie di "rimembranze"
iniziativa dell'Arch. Claudio Massone
10
Presenza- 16 maggio 2009
ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
Programma culturale
CONFERENZE E LETTURE POETICHE:
“In viaggio con Dante”
Il 24 aprile, a Santiago presso il Café Literario
de Providencia, nel Parque Balmaceda, ha avuto
inizio alla presenza di un bel pubblico il ciclo di
incontri “In viaggio con Dante”.
L’appuntamento é bisettimanale, alle ore 19,
il 2° e 4° venerdí di ogni mese (ma questo mese
si slitta al 15 e 29 maggio poiché il 1° maggio
cadeva di venerdì). Si tratta della presentazione e lettura di canti della Divina Commedia di
Dante, il monumento della letteratura italiana
e mondiale.
Il Prof. Fabio Rosa, Lettore di Italiano nelle
Universitá di Santiago, promotore dell’iniziativa,
ha introdotto l’opera di Dante e, successivamente alla lettura del Primo Canto dell’Inferno in
traduzione spagnola da parte di uno studente
universitario, a richiesta generale del pubblico,
estremamente interessato, ne ha data lettura
anche in italiano. Il successo dell’iniziativa
dimostra che eventi di carattere decisamente
colto riscuotono comunque un’attenzione e un
consenso consistente.
Il secondo incontro si tiene il 15 maggio
con la presentazione del III Canto dell’Inferno
e il pubblico fruirà, simultaneamente alla
lettura, del testo sullo schermo nelle due
versioni italiana e spagnola. Il successivo
incontro con argomento il V canto dell’Inferno
(chi non ricorda la coppia di innamorati Paolo
e Francesca?) avrá luogo il 29 maggio.
“Italia, amore mio”
Quest’anno l’Istituto Italiano di Cultura è
particolarmente impegnato nella circuitazione, oltre che di mostre, di cicli film italiano.
Le pellicole vengono inoltrate per la fruizione
esclusivamente didattica o culturale (con
ingresso libero). Dopo il successo ottenuto
a febbraio presso il Café Literario di Providencia del ciclo di film “Italia, amore mio!”
(L’amore nel cinema italiano) lo stesso ciclo
sará riproposto a Punta Arenas presso l’auditorium “Ernesto Livacich” dell’Universitá
de Magallanes nel mese di giugno. Il ciclo
comprende cinque opere di grandi autori del
cinema italiano: “Morte a Venezia” regia:
Luchino Visconti; “Matrimonio all’italiana” regia: Vittorio De Sica;”Profumo di
donna” regia: Dino Risi; “Una giornata
particolare” regia: Ettore Scola; “I vitelloni” regia: Federico Fellini.
Sono pellicole in lingua italiana con sottotitoli in spagnolo.
“La storia d’Italia attraverso il cinema italiano”
Un altro ciclo di quattro film intitolato “La storia d’Italia attraverso il cinema italiano” (con sottotitoli in spagnolo) è stato messo a disposizione della Scuola Italiana di
Concepción. Anche qui abbiamo una parata di registi di primordine: “Il gattopardo”
regia: Luchino Visconti; “La grande guerra” regia: Mario Monicelli; “La notte di San
Lorenzo”regia:Paolo e Vittorio Taviani; “Rocco e i suoi fratelli” regia: Luchino Visconti.
Sono in procinto di circuitazione presso le scuole italiane e gli enti che ne facciano richiesta
altri cicli (Cinema italiano del Duemila; Cinema italiano per ragazzi).
Anche l’Istituto, riprendendo le buone abitudini del passato, tornerá a offrire a breve
nella sua sede cicli di film.
ESPOSIZIONE: “Stelle di Atacama”
Osservatorio La Silla
ESPOSIZIONE: “Palabra y color: nostalgia sin retorno”
Il 5 maggio è stata inaugurata presso la Scuola Italiana “Alcide De Gasperi” di La
Serena la mostra in omaggio alla immigrazione italiana in Cile “Palabra y color:
nostalgia sin retorno”: quadri e poesie di artisti italo-cileni sul tema, con colonna
sonora della cantante Gloria Bianchi.
La mostra resterà esposta fino al 20 maggio. Raggiungerá poi Punta Arenas, dove
sará inaugurata il 2 giugno presso il Museo Regionale, nel Palazzo Sara Braun (in
esposizione fino al 30 giugno).
CINEMA:
XI Festival del Cinema Europeo
L’11 maggio alle
19:30 a Santiago presso il Centro Extension
della Pontificia Universitá Cattolica si è
inaugurato l’XI Festival del Cinema Europeo. L’Italia partecipa
con due film:
“Lettere dal
Sahara” di Vittorio
De Seta (giovedì 14
maggio, ore 21:30;
giovedì 21 maggio, ore
16 e ore 19)
“Uno su due” di
Eugenio Cappuccio
(Venerdí 29 maggio,
ore 16 e 19).
I due film, oltre che
a Santiago saranno
proiettati tra maggio e
giugno in altre cittá del
Cile, quali Arica, Iquique, Copiapó, Antofagasta, La Serena,
Valparaíso, Talca, Concepción e Coyhaique.
Il 14 maggio, nella sede
dell’IIC è stata inaugurata
la mostra fotografica “Stelle
LIBRO:
Dall’Italia al Magellano
Infine ricordiamo che, ancora a Punta Arenas, il 2 giugno, alle ore 19:30 nei locali
del Museo Regionale al Palazzo Sara Braun avrá luogo
la presentazione del libro di
Mateo Martinic “Dall’Italia
al Magellano (Breve storia
degli Italiani nell’Estremo
Sud del Cile)”.
Il libro è stato pubblicato
con l’appoggio dell’Istituto
Italiano di Cultura. Si tratta di un prezioso contributo
alla conoscenza della storia
della comunità italiana in
quelle terre lontane, ancora
tenacemente ed affettuosamente memore delle proprie
radici.
CONFERENZA:
“Personalitá e opera di Claudio Magris”
A Santiago, nell’Auditorium dell’IIC, proseguono gli incontri con i poeti e scrittori italocileni, riuniti nell’Associazione omonima.
Dopo il bel recital poetico del 25 marzo (tutti gli incontri hanno luogo l’ultimo venerdì del
mese) e la conferenza del 24 aprile di Juan Antonio Massone, docente universitario e poeta
a un tempo, che ha intrattenuto il pubblico su un panorama della poesia italiana moderna
e contemporanea, i lettori di “Presenza” sono invitati all’incontro del 27 maggio prossimo
con la scrittrice Anna Maria Barbera che presenterà la personalitá e l’opera di Claudio
Magris, uno dei piú grandi intellettuali e letterati italiani contemporanei. Nell’occasione
sará proiettato il film “Fra il Danubio e il mare: il mondo di Claudio Magris”.
Per maggiori informazioni sugli eventi qui riferiti è disponibile il sito web dell’Istituto:
www.iicsantiago.esteri.it
UNIVERSITÁ:
STUDIARE
IN ITALIA
L’IIC anche quest’anno ha
partecipato con un suo stand
all’Europosgrado, la fiera
biennale dei corsi postlaurea
che si è svolta a Santiago dal
12 al 13 maggio presso il Centro Culturale Estación Mapocho. Ulteriori informazioni
sui corsi postlaurea, borse
di studio e corsi di italiano
per acquisire il livello B2
necessario per l’ammissione
alle università italiane sono
disponibili in Istituto (tel:
2360957).
di Atacama”, organizzata
dall’IIC e dall’ESO (Organización Europea para la
Investigación Astronómica
en el Hemispherio Austral). Si tratta di 24 pannelli con splendide foto dello
spazio scattate attraverso i
telescopi operativi presso La
Silla Paranal e San Pedro de
Atacama. In esposizione fino
al 28 maggio. L’ iniziativa è
stata curata dall’Ambasciata
d’Italia e dal Prof. Leonardo
Vanzi della Pontificia Universidad Católica de Chile.
La mostra si sposterà poi
a Punta Arenas, dove sará
inaugurata il 1° giugno in
occasione della “Settimana
Italiana” presso il Liceo
“Juan Bautista Contardi”.
In quell’occasione il prof.
Carlo Molina, Addetto Culturale Aggiunto dell’IIC, terrá
agli allievi una lezione su
Galileo, sul significato del suo
metodo e delle sue scoperte.
Successivamente la mostra
sará in esposizione presso il
“Museo salesiano Maggiorino Borgatello” di Punta
Arenas, per poi spostarsi a
nord a Temuco, Concepción,
La Serena, Valparaiso
Si comunica che è stato pubblicato il Bando per Borse di
Studio concesse dal Governo Italiano a cittadini stranieri
e a cittadini italiani residenti all’estero (Borse IRE).
La scadenza improrogabile per presentare la domanda
per via telematica è il 9 giugno 2009. La scadenza
improrogabile per presentare la documentazione
all’Istituto Italiano di Cultura (Triana 843, ProvidenciaSantiago, Metro Salvador) è il 20 giugno 2009.
Per il modello di domanda e ulteriori informazioni si
prega di consultare il sito web del Ministero degli Affari
Esteri www.esteri.it (link: opportunità; opportunità per
stranieri; borse di studio 2009-2010).
ESTUDIA
ITALIANO!
Un idioma para hablar, Una cultura para vivir!
CURSOS Y BECAS PARA ESTUDIAR EN ITALIA
EN EL ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA
CALIDAD Y CERTIFICACIÓN OFICIALMENTE RECONOCIDA
CURSOS DE ITALIANO
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Horario: Mañana y tarde de Lunes a Sábado Inicios: Todos los meses
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STADIO ITALIANO
CORPORACIÓN DE DERECHO PRIVADO
CLUB STADIO ITALIANO
Presenza- 16 maggio 2009
11
NUEVO SISTEMA DE ESTACIONAMIENTOS
Estimado Socio:
Es sabido que en Diciembre 2009, entrarán en servicio las estaciones
del Metro Manquehue y Hernando de Magallanes.
Stadio Italiano,
preocupado por mantener la disponibilidad de
estacionamientos a todos sus socios, está implementando un nuevo
sistema de control que evite el uso indiscriminado de ellos y mejore el
servicio.
PALABRAS DEL PRESIDENTE
ROCCO INSERRATO MUSSUTO
Estimados Socios:
El Club Stadio Italiano fue inspirado con el fin de tener un lugar de
esparcimiento, integración y preservación de las tradiciones
italianas, salvaguardando su patrimonio étnico.
El 13 de Noviembre de 1938, inmigrantes soñadores de las
Asociaciones Italianas se reúnen para formar el Campo Recreativo
Italiano; para luego fundar la Inmobiliaria el 24 de septiembre
de1941 y la Corporación Stadio Italiano el 12 abril de 1946.
El Directorio actual, junto a socios, ramas deportivas y funcionarios,
durante el año 2008, han dado continuidad a los logros obtenidos el
año 2007, siendo los de mayor impacto el Recuperar y Transmitir
nuestra Italianidad; Servicios Deportivos, Sociales y Recreativos más
profesionalizados; y permitir el ingreso de Socios no Italianos
simpatizantes de nuestra Identidad.
Durante los últimos meses, el Directorio se ha avocado a planificar
un proceso de desarrollo sustentable, que permita la rehabilitación
de nuestras instalaciones, un mejor estándar de los servicios; y en lo
principal la integración de las diferentes Instituciones, Asociaciones y
nuevas Familias de origen Italiano.
El mejor servicio, además contempla el asfaltado de la calle central de
cada estacionamiento, permitiendo un mejor acceso a los vehículos y
socios.
¿Cuál será la modalidad de ingreso?
Existirán tarjetas de control de ingreso al estacionamiento. Cada socio
titular debe adquirir estas tarjetas para él y su grupo familiar, las
cuales estarán a la disposición en la oficina de atención al socio.
Los valores serán los siguientes:
1 tarjeta
$ 3.000.2 Tarjetas
$ 5.000.3 tarjetas o más, c/u
$ 2.500.¿Cuál será el costo?
Cada Socio Titular tendrá derecho, sin costo, a una cantidad de horas
anuales proporcional al valor de cuota social pagada; según siguiente
modalidad:
Al socio que ha pagado $720.000: 1200 horas anuales.
Al socio que ha pagado $360.000: 600 horas anuales.
Al socio exento de pago (mayores de 75 años): 450 horas anuales.
Para otros valores de cuotas sociales, se calculará proporcionalmente.
Hoy, después de tres años concluye mi mandato como Presidente de
la Corporación Club Stadio Italiano, ringrazio a Dio e alla Sua
volontà que los problemas Financieros e Institucionales quedaron
atrás.
El cargo de Presidente y/o Director, se debe tomar con seriedad,
sobre todo en un periodo de crisis, que significó una intensa
dedicación
continua de trabajo profesional
basado en la
experiencia y que muchas veces fue en perjuicio de la familia y
empresa.
Siendo socio
nunca me esperaba una situación critica en lo
financiero, social e Institucional; la única motivación al postularme
era contribuir junto al Directorio a la Integración de nuestra
colectividad, en especial Scuola e Stadio; para engrandecer la misión
de mantener y transmitir la nostra Italianitá, tanto sul piano
dei valori, della cultura, come del rispetto e del concetto del
lavoro a nuestros descendientes.
Agradezco profundamente a los Directores de Scuola Italiana y
Stadio Italiano, por su sabia decisión de cuidar del Patrimonio, al
Integrar estas Importantes Instituciones; ya que permitirán
engrandecer la presencia Italiana en Chile.
Finalmente, quiero agradecer a los Socios, Directores de Ramas,
Profesores, y Empleados, que sin su colaboración se haría imposible
nuestra misión.
Un cordial
periodo.
augurio
de
buen
trabajo
a
todos
en
el
próximo
Con sentimento di molto affetto
Viva Chile!
Viva Italia!
Evviva le nostre Istituzioni!
Rocco Inserrato Mussuto
Presidente
Las horas asignadas se revisaran anualmente, y no son transferibles a
otros socios ni al próximo periodo de membresía.
En caso de socios que realicen varias actividades y que las horas
asignadas no le sean suficientes, estos serán estudiados por Gerencia
a fin de dar horas extras sin costo, cantidad que no podrán exceder el
20% asignado.
Ante la eventualidad de exceder la cantidad de horas asignadas,
durante el período de la membresía, el socio deberá acercarse a la
oficina de atención de socios y cargar su tarjeta, a un valor de $300.cada media hora o fracción.
Las visitas tendrán ingreso gratuito durante 60 minutos, de lunes a
viernes, una vez excedido el período deberán cancelar $400.- cada
media hora o fracción.
Gerencia Stadio Italiano
ASAMBLEA GENERAL ORDINARIA DE SOCIOS
En las instalaciones de Stadio Italiano el día 09 de Mayo de 2009,
tuvo lugar la Asamblea General Ordinaria de Socios.
En la asamblea, los socios tuvieron la oportunidad de escuchar por
parte de la Dirección de la Corporación el Balance del año
2008, el cual fue satisfactorio y evidenció los cambios
positivos que ha tenido Stadio Italiano en los últimos años.
Además fue una instancia propicia para que los socios expusieran
sus inquietudes.
Se efectuó la elección del nuevo directorio de la corporación, el
cual quedó conformado de la siguiente manera:
Ilde Campolunghi
Nelson Cannoni
Italo Cordella
Maurenzo Davico
Vittorio Illino
Rocco Inserrato
Luis Levrini
Virgilio Marchi
Emilio Modolo
José Odone
Aldo Cavalli
Paola della Schiava
Gino Galvez
Walter Palamara
Roberto Raineri
12
Presenza- 16 maggio 2009
SCUOLA ITALIANA VALPARAISO
APRILE 2009: La Scuola è di Festa
Il 21 aprile é una data trascendente per la
storia dell’Italia e dei discendenti d’italiani in
Cile.
Un 21 aprile é stata fondata Roma; un 21
aprile si aprirono le porte di una Scuola che
accoglieva i figli di immigranti, ma anche quelli
che, non avendo radici italiane, sentivano vicina
l’Italia nel proprio cuore. Due fondazioni assolutamente remote l’una dall’altra, ma accomunate
dallo stesso spirito. Due storie di fatiche, di
difficoltá, di sacrifici.
La Scuola ha celebrato il suo settantaseiesimo
anniversario: é stato un momento emotivo, perché si sono consegnate le “piochas” agli alunni
di Quarto che, accompagnati dai loro piccolini,
incominciano a dire addio alla Scuola in questo,
il loro ultimo 21 aprile.
La Direttrice Accademica, sig.ra Carla Mazza,
ha ricordato il legame esistente fra Roma e la
Scuola: “ ...la data scelta non é un caso: nuovi e
piú moderni auguri ...prescrissero a un popolo
devastato dalla guerra un nuovo destino, non
fu il volo degli uccelli, forse...presagi nel cuore...su quale direzione stesse volando il loro destino. Il
popolo italiano...il destino: Cile. ...Chi segnerá il destino
della nostra Scuola nel momento in cui intraprendiamo un
nuovo viaggio, verso una Scuola cilena e paritaria, siamo
noi stessi. Auguri giá segnati da quegli antichi sacerdoti
etruschi....e quindi, come Roma, se Dio vorrá, la nostra
famiglia sará eterna”.
D’altra parte, il Centro di Genitori ha distinto, attraverso
un dono, tre persone che hanno sempre lavorato in modo
disinteressato per far crescere la nostra Scuola: Maritza
Borella ( personale amministrativo), Héctor Villanueva
(personale docente), e Carlos Rojas (personale ausiliare).
A tutti e tre, il Presidente, sig. Paolo Massaro, ha rivolto
parole di gratitudine; Giuliana Costa, alunna di IIIº anno
Scuola Media e presidente del CASIV, auguró molto successo ai ragazzi di IVº in questo ultimo anno, e dette il
benvenuto alla “Settimana della Scuola”, invitando tutti
quanti a partecipare, a divertirsi, a condividere il lavoro
per far vincere le rispettive squadre: Medici e Sforza.
I genitori sono stati invitati alla
mensa a bere un caffé, e poi a presenziare la bellissima messa in scena
dell’opera di Shackespeare, “Romeo e
Giulietta”.
Come tutti gli anni, professori ed
alunni hanno dato il meglio di sé,
ma quest’anno la celebrazione del 21
aprile ha avuto un segno distintivo: le
diverse scene furono rappresentate in
lingua materna (spagnolo), o in lingua
seconda (italiano) o in lingua straniera
(inglese).
Il risultato é stato ottimo. Quelli che
siamo assistiti alla rappresentazione,
non potremo scordare la scena d’amore,
in cui dal balcone di Giulietta, i due innamorati si promettono amore eterno.
Ma gli amori puri spesso sono stroncati
da un Fato avverso. La rappresentazione conclude con la morte dei giovani e
con la fine di un’inimicizia che si era
prolungata per tanto anno
Capuleti e Montecchi si abbracciano
fraternamente... e tutti gli adulti presenti applaudiamo non solo il successo
ottenuto, ma le ore di sacrificio, di
lavoro, di impegno, che i nostri giovani occupano per dare il
meglio di sé sul palcoscenico.
Il giorno dopo é iniziata la Settimana della Scuola, organizzata dal Centro Alunni. Gli alunni, divisi in famiglie e
colori- rossi i Medici; azzurri gli Sforza- hanno partecipato in
tantissime attivitá di ogni tipo: sportive, ricreative, musicali,
teatrali, in cui si sono distinti non soltanto per le proprie
capacitá, ma per un entusiasmo inesauribile.
A questi ragazzi e a tutti gli adulti che hanno collaborato
in questa settimana, la Scuola ringrazia della loro partecipazione
Il 25 aprile, il Centro Ex Alunni Giovanni Montedonico
ha convocato piú di 900 ex alunni, che si sono reuniti per
condividere una giornata dedita tutta a loro...
Dopo una messa in cappella, in cui sono stati ricordati
e defunti, c’é stata una emotiva cerimonia, in cui si sono
premiate le generazioni 1959, 1984 e 1994, per 50, 25 e 15
anni di egresso.
Ha parlato nell’occasione la Direttrice Accademica, sig.ra
Carla Mazza, e l’ex Direttore, sig. Albino Misseroni. Video,
Power Point, parole degli ex alunni sono stati i testimoni
di un tempo che fu, ma che risorge ogni anno con forza ed
emotivitá.
In cortile, si sono celebrati i 50 anni della Fanfara: sono
stati distinti i primi integranti (Promozione 1960), i quali
hanno offerto in dono una targa che servirá ad identificare
la nuova Sala della Fanfara.
Hanno sfilato alunni ed ex alunni, al ritmo della fanfara
attuale e antica. Fu una giornata veramente ottima, che finí
con una spaghettata accompagnata da risate e allegria per
ritrovarsi assieme, dopo tanto tempo...
“CARMINA BURANA” AL MUNICIPAL
Un’altra volta, gli alunni della
Scuola Italiana “Arturo Dell’Oro”
di Valparaiso, in occasione della “
V TEMPORADA CULTURA EN
FAMILIA”, presenteranno nel Teatro
Municipal di Viña del Mar un libero
adattamento dei “Carmina Burana”,
di Carl Orff. Siete tutti cordialmente
invitati la domenica del 31 maggio,
alle 12:00 ore.
Si informa ai lettori che dal 20 aprile,
la Scuola ha cambiato i suoi numeri
telefonici:
Nuovi numeri: 3184941- 3184944- 3184945
(senza anteporre il “2”) FAX: 3184942
PAGINA RELIGIOSA
«Una pace giusta tra israeliani e palestinesi»
Dal Papa l’invito a una soluzione condivisa e la netta condanna
dell’antisemitismo
S i presenta con grande
umiltà, prendendo posto
«nella lunga fila di pellegrini che da secoli visitano
questi luoghi». Benedetto
XVI arriva in Israele, «nella terra considerata santa
da milioni di credenti» per
pregare per la pace. Lo
dice appena messo piede
all’aeroporto di Tel Aviv,
iniziando la parte più complessa del suo viaggio in
Terra Santa. Rende omaggio
al popolo ebraico, ricordando
le vittime della Shoah e condannando l’antisemitismo che
«sfortunatamente continua a
sollevare la sua ripugnante
testa in molte parti del mondo
e questo è totalmente inaccettabile».
Parole forti e chiare che
qui sono state apprezzate da
tutti.
Ad accogliere il Pontefice c’è
il presidente Shimon Peres,
il premier Benjamin Netanyahu con l’intero governo,
e molti esponenti politici e
religiosi. Nel suo discorso di
benvenuto il capo dello Statosi
rivolge al Papa in latino: «Ave
Benedicte, princeps fidelium
qui hodie Terram Sanctam
visitas». Definisce quella di
Benedetto XVI «una missione
destinata a spargere semi di
tolleranza e sradicare le radici
del fanatismo». Parla dell’Israele storico e dell’Israele
rinnovato che «insieme vedono nel suo arrivo l’apertura
di una grande strada per la
pace». Cita quella fatta con
Egitto e Giordania, accenna
di sfuggita al negoziato coi
palestinesi. Sul processo di
pace si sofferma invece il
Papa che chiede, anzi supplica i responsabili politici «ad
esplorare ogni possibile via
per la ricerca di una soluzione giusta così che ambedue
i popoli possano vivere in
pace in una patria che sia
la loro, all’interno di confini
sicuri e internazionalmente
riconosciuti».
È la soluzione dei due Stati
che il nuovo governo israeliano guidato da Netanyahu
non tiene in grande considerazione. Il negoziato di pace
fra Israele e palestinesi è
giunto ad un punto morto
e proprio in questi giorni si
tenta di farlo ripartire - Netanyahu ieri è volato al Cairo
per incontrarsi con Mubarak;
a fine mese andrà a Washington per vedere Obama. Non
a caso papa Ratzinger dice di
sperare e pregare perché si
giunga ad «un maggior clima
«Chiese, moschee e sinagoghe insieme
contro il fondamentalismo»
Il buon giorno si vede dal mattino. Ed il viaggio di Benedetto
XVI in Israele «non poteva cominciare in modo migliore», dice
soddisfatto Shmuel Hadas, un nome che tutti indicano con
rispetto quando si parla delle relazioni tra Stato ebraico e Vaticano. Ex diplomatico, 77 anni, è stato il primo ambasciatore
israeliano presso la Santa Sede subito dopo l’apertura delle
relazioni diplomatiche nel 1993. Era in prima fila durante
l’incontro che si è svolto al palazzo presidenziale tra il Papa
e Shimon Peres. Ecco cosa ci ha dichiarato subito dopo.
Come valuta gli inizi di questa visita papale in Israele? È una visita che ha un contenuto prima di tutto spirituale
ma con evidenti implicazioni politiche. Del resto è quello che
succede sempre nella diplomazia vaticana. In Israele questo
viaggio del Papa lo consideriamo come un passo ulteriore
nel cammino di riconciliazione tra ebraismo e cristianesimo.
O, per essere più precisi, dovremmo dire tra Chiesa cattolica
ed ebrei, perché sono in gioco persone concrete non concetti
astratti.
Già nel suo primo discorso, pronunciato all’aeroporto di Tel
Aviv, il Papa ha espresso una vibrante condanna dell’antisemitismo. Un atto dovuto o qualcosa di più?
A dire il vero il Papa ha cominciato ad affrontare i rapporti
con il mondo ebraico già prima di mettere piede in Israele.
Visitando il Monte Nebo ha parlato di un legame inscindibile
fra cristianesimo ed ebraismo, un’affermazione che non è nuova ma che finora era pronunciata in occasioni d’incontri o di
dichiarazioni teologiche, non da un simile palcoscenico.
Come saranno accolti questi discorsi dall’opinione pubblica
israeliana?
Al di là di alcune posizioni marginali io credo che la maggioranza dei miei connazionali ne sia colpita in modo positivo.
D’altra parte non dobbiamo dimenticare che le relazioni tra
cristiani ed ebrei hanno un contenuto emotivo molto forte per
via delle vicende passate.
di fiducia», merce sempre più
scarsa in Medio Oriente.
Insomma, il clima è caloroso ma alcune differenze di
vedute sono già emerse. A
Peres che esalta la libertà di
cui godono tutte le religioni
in Israele, Benedetto XVI
risponde indirettamente
augurandosi che «tutti i
pellegrini ai luoghi santi
abbiano la possibilità d’accedervi liberamente e senza
restrizioni».
A Gerusalemme, dove il
Papa arriva in elicottero, lo
stemma vaticano e la stella
di Davide dominano le strade del centro, con il traffico
impazzito per le draconiane
misure di sicurezza - oltre 80
mila agenti messi in campo
dalle autorità. Il Papa rende
visita alla residenza del presidente della Repubblica, un
incontro che si svolge in un
clima di grande cordialità,
tra canti di benvenuto, e
con tocchi di piacevole informalità.
Peres offre al Pontefice un
vassoio di frutti che mangiano insieme. Quindi, prima
d’iniziare il colloquio, il capo
dello Stato dona a Benedetto
XVI una Bibbia grande come
un granello di sabbia realizzata con nanotecnologie. Il
tema della pace è al centro
anche dei discorsi ufficiali,
pronunciati davanti alle
principali autorità civili e
religiose del Paese. Richiamandosi alla parola ebraica
batah il Papa tocca un tema a
cui Israele è molto sensibile,
quello del_a sicurezza, «un
termine che non si riferisce
solo all’assenza di minaccia
ma anche al sentimento di
calma e confidenza».
Lega la sicurezza alla fiducia, cita la Bibbia e accenna al muro di separazione
costruito da Israele attorno
ai Territori palestinesi. «La
società - dice - può diventare
un giardino ricolmo di frutti,
segnato non da blocchi e
ostruzioni, ma dalla coesione e dall’armonia». Alla
fine dell’incontro Peres ci
tiene a presentare al Papa
i genitori di Gilad Shalit, il
giovane soldato israeliano
sequestrato tre anni fa da
miliziani palestinesi e tenuto
prigioniero a Gaza.
Poi, nel giardino della residenza, un gesto altamente
simbolico: il Papa ed il presidente impugnano a turno
una zappa piantando un
albero di ulivo, simbolo di
pace. In serata, dopo la tappa
al Memoriale di Yad Vashem
- di cui parliamo a pagina tre
- nell’Auditorium del «Notre
Dame of Jerusalem Center»
Ratzinger è stato accolto dai
rappresentanti di un centinaio di organizzazioni impegnate nella società israeliana
e in quella palestinese nel
dialogo interreligioso, nella
promozione della dignità della persona umana, nel campo
dell’educazione, dello sviluppo e della riconciliazione.
Presenza- 16 maggio 2009
13
Il Papa ai nativi del Canada: provo dolore
per il male fatto ai figli del vostro popolo
Alla fine dell’udienza generale, Benedetto
XVI ha incontrato Phil Fontaine, il «Grande
Capo» dell’Assemblea delle «First Nations of
Canada» - l’associazione degli aborigeni canadesi - accompagnato da James Weisgerber,
arcivescovo di Winnipeg e presidente della
Conferenza episcopale del Paese nordamericano, e da alcune altre persone. Nell’occasione
il Papa «ha ascoltato le loro storie e preoccupazioni». Benedetto XVI «ha ricordato che
sin dai primi giorni della sua presenza in
Canada, la Chiesa, particolarmente attraverso
il proprio personale missionario, ha accompagnato da vicino i popoli indigeni. Riguardo
alle sofferenze che alcuni bambini aborigeni
hanno sperimentato nel Canadian Residential
School System il Papa «ha espresso il proprio
dolore per l’angoscia causata dalla deplorevole
condotta di alcuni membri della Chiesa e ha
offerto la propria partecipazione e religiosa
solidarietà». Il Pontefice «ha enfatizzato che
atti di abuso non possono essere tollerati nella
società». E ha pregato affinché «tutti quelli
colpiti possano sperimentare un cammino di
guarigione e ha incoraggiato le popolazioni
indigene a conti_nuare ad andare avanti con
rinnovata speranza». Quell’infanzia «sradicata»
L’udienza è collegata ad un capitolo particolarmente doloroso della recente storia canadese. Quello delle cosiddette «scuole residenziali»
in cui vennero forzatamente iscritti circa centomila allievi indigeni tra la fine ‘800 e gli anni
‘70 del secolo scorso. Il notiziario della Radio
Vaticana - citando una nota dell’episcopato
canadese - ha ricordato che in queste scuole,
che in buona parte (45 su 76) erano gestite da
diocesi o istituti religiosi cattolici, i bambini
aborigeni «furono strappati alla propria famiglie e costretti ad abbandonare la propria
lingua, la propria religione e il proprio modo
di vivere per conformarsi alla cultura europea.
Alcuni allievi inoltre furono anche vittime
di abusi fisici e sessuali».
Da qui la richiesta, da parte delle associazioni indigene, di scuse nei confronti di chi
aveva organizzato questo sistema scolastico
e di chi lo aveva gestito. Nel giugno dello
scorso anno il governo di Ottawa aveva fatto
un mea culpa durante una seduta speciale
della Camera dei Comuni. Nell’occasione
il primo ministro Stephen Harper aveva
detto: «Il trattamento dei bambini nelle
scuole residenziali indiane è un capitolo
triste nella nostra storia. Oggi noi
riconosciamo che questa politica
di assimilazione era sbagliata,
ha causato un gran male e non
ha posto nel nostro Paese».
Successivamente anche tre
gruppi protestanti che avevano
gestito alcune strutture scolastiche. La Chiesa cattolica da
parte sua già da tempo ha preso
coscienza di quanto accaduto.
Nel 1991 la Conferenza episcopale canadese e i leader delle
comunità religiose maschili e
femminili coinvolte avevano
emesso un comunicato con cui si
affermava: «Siamo dispiaciuti
e profondamente rammaricati
per le pene, le sofferenze e l’alienazione che
così tanti hanno sperimentato» nelle «scuole
residenziali».
Il «grazie» del leader aborigeno
Il gesto del Papa. Gesto che era stato disapprovato preventivamente in Canada da un
gruppo di aborigeni riunito nell’associazione
«Amici e parenti degli scomparsi », ma che
invece è stato particolarmente apprezzato
dal leader indiano Fontaine, che ha espresso
«soddisfazione» e «contentezza » per l’incontro avuto col Papa: «Ciò che abbiamo sentito
dal Pontefice - ha spiegato in una conferenza
stampa - era quello che ci aspettavamo. Benedetto XVI ci ha dimostrato un’accurata
conoscenza di quanto è avvenuto nelle scuole
canadesi ai danni della nostra comunità e
- ha aggiunto - abbiamo parlato anche degli
abusi sessuali inflitti.
Il Papa ha espresso il suo dolore, il suo
profondo rammarico, e soprattutto la volontà
della Chiesa di impegnarsi seriamente nella
riconciliazione ».
«Tutto ciò - ha continuato il leader della
comunità aborigena canadese - è molto importante per noi. Personalmente, con le sue
parole il Papa mi ha dato il conforto che
cercavo e l’incoraggiamento nel tentare di
ricostruire le relazioni tra la Chiesa cattolica
e la nostra comunità».
Guarigione inspiegabile di una donna dopo viaggio a Lourdes.
La diocesi di Frosinone: aspettare le indagini medico-scientifiche
La Curia della Diocesi di
Frosinone-Veroli-Ferentino
interviene sulla presunta
guarigione della donna, malata, che sarebbe guarita
durante un pellegrinaggio
a Lourdes. Sono rientrati
nei giorni scorsi, infatti, gli
oltre trecento pellegrini che,
in treno, hanno raggiunto il
santuario mariano assieme
all’associazione di volontariato Siloe. Stando alle
testimonianze, durante il
soggiorno francese sarebbero
inspiegabilmente scomparsi
i problemi di deambulazione
che affliggevano una donna,
affetta da sclerosi multipla,
residente a pochi chilometri
dal capoluogo.
A proposito di questo evento, definito miracoloso, la
Curia diocesana - mediante un comunicato stampa
- «precisa che un qualsiasi
giudizio in merito potrà essere obiettivamente espresso
solamente dopo che saranno
effettuate le necessarie e
opportune indagini medico
_scientifiche».
In tal senso, «la presunta
guarigione miracolosa della
signora R. M. dovrà, pertanto,
essere verificata e certificata
in maniera scientificamente
inoppugnabile dal ‘Bureau
médical’ di Lourdes, dove si
trova una equipe di medici di
tutte le confessioni religiose
- incaricata di acquisire e
analizzare tutta la documentazione del caso».
14
Presenza- 16 maggio 2009
SPORT
Milan e Juve: pari combattuto- Inter, festa scudetto
rinviata I nerazzurri si fanno rimontare due volte
LA SFIDA DI SAN SIRO
- Raramente si ricordano
brutte partite fra rossoneri
e bianconeri. E anche questa
volta la partita è combattuta e viva. Non sempre
bella, però, anche perché
condizionata da un terreno
incredibilmente scivoloso,
che ha provocato non pochi
errori.
Arriva il quinto pareggio
in 6 partite., una marcia
che certo non può cancellare
le tensioni in casa bianconera. D’altra parte il Milan, con Inzaghi e le azioni
sull’asse Kakà-Beckham,
mette sempre in difficoltà la difesa bianconera. la
Juve ha due buone occasioni
con un’azione MarchionniIaquinta conclusa con un tiro
alto da Camoranesi, poi con
marchionni lanciato verso la
porta, ma si allunga troppo
la palla e Flamini salva.
Segna per primo il Milan
all’11’ con Seedorf, che alla
Juve perdona sempre poco
(8 volte le ha segnato in
maglia nerazzurra o rossonera). Non è spettacolare il
suo tocco sottoporta su un
tiro svirgolato di Ambrosini.
ma vale il vantaggio che la
Juve recupera 4 minuti dopo
con Iaquinta che di testa con
potenza travolge Flamini e
batte Kalac su cross di Camoranesi. Il risultato non
cambia, ma sono diverse le
prospettive delle due squadre dopo il match: il Milan
è sempre è più sicuro del
secondo posto, la Juve deve
guardarsi alle spalle perché
la Fiorentina adesso è a soli
3 punti.
NERAZZURRI FRENA-
TI - Nemmeno 3 minuti ci
mette Crespo a far l’1-0:
tira Cambiasso, respinge
Sorrentino e lui è lì pronto
a metterla dentro. La difesa
di Di Carlo gioca dominata,
non è solo questione di nomi.
Balotelli e Figo sulle fasce
lasciano briciole ai difensori,
e quando il portoghese mira
il palo, una deviazione sposta
il pallone sul palo. Poi arriva
l’1-1: Marcolini ha il tempo
di mirare il palo lontano, e
di infilare la traiettoria in
mezzo alle gambe di Stankovic. Julio Cesar non può farci
niente. È pari.
La macchina della festa
si rimette in moto al 20’,
quando Balotelli lascia rimbalzare il pallone una sola
volta al limite dell’area, poi
spara sotto la traversa. Ma
il Chievo raggiunge ancora
i campioni d’Italia: ci pensa
un ex, Luciano: cross dalla
sinistra di Mantovani e diagonale al volo: 2-2 e la palla
torna al centro
LOTTA RETROCESSIONE ANCORA APERTA - Due
rigori decidono la sfida salvezza dell’Olimpico. Nessun
verdetto definitivo, Torino
e Bologna dovranno ancora
giocarsela tutta questa salvezza quando alla fine del
campionato mancano solo
270 minuti. Pareggiano anche Lecce e Chievo, quindi
non cambia nulla in coda,
ma è il Toro a mordersi le
mani per una vittoria che
sfugge all’86’ ed è il Bologna
a far festa perchè a 4’ dal
termine la retrocessione
sembrava maledettamente
vicina. Al rigore realizzato
al 37’ del primo tempo da
Rosina, invece, ha risposto
il penalty trasformato da Di
Vaio all’86 per un 1-1 che
tiene aperto ogni discorso.
FIORENTINA PASSA A
CATANIA - La Fiorentina ha
vinto 2-0 sul campo del Catania. Allo stadio Massimino
il gol del vantaggio viola
è stato segnato da Stevan
Jovetic all’11’. Il raddoppio
porta la firma di Luciano
Zauri al 93’. Con questi tre
punti i viola fortificano il
quarto posto andando a 64
punti e allungando a +3 sul
Genoa che ha pareggiato in
extremis a Bergamo, mentre
il Catania rimane ferma a
40 punti.
PAREGGIO INUTILE
TRA LECCE E NAPOLI
- Un pareggio che non serve
a nessuno. Tra Lecce e Napoli finisce 1-1 (reti di Pià
e Zanchetta), un punto che
non aiuta il Lecce a tirarsi
fuori dalla zona calda e che
non è utile ai partenopei, i
quali non hanno più nulla da
chiedere al campionato.
Il calcio non è una scienza
esatta e così la squadra di Donadoni è la prima a passare in
vantaggio dopo pochi minuti:
contropiede ben orchestrato
da Datolo che parte dalla
propria metacampo e serve
a Pià l’assist dell’1-0. Prima
dell’intervallo, però, arriva
il calcio di rigore fischiato in
favore del Lecce per un tocco
di mano di Mannini sul tiro
del mobilissimo Munari. La
responsabilità è sui piedi di
Zanchetta che non sbaglia.
ANTICIPI- La giornata si
è aperta con i due anticipi.
La Sampdoria ha annichilito
la Reggina, aggiudicandosi il
match con un netto 5 a 0. Le
reti: doppietta di Dessena al
1’ e al 31’, gol di Delvecchio
al 37’ nel primo tempo, reti
di Marilungo e Pazzini al 1’
e al 5’ della ripresa.
Nell’altro anticipo, l’Udinese ha espugnato l’Olimpico
battendo la Lazio per 3 a 1.
Padroni di casa in vantaggio all’11’ della ripresa con
un gran destro di Rocchi.
Immediata la reazione friulana e dopo un tentativo di
Quagliarella, al 15’, arriva
il pareggio di Floro Flores
che, appena entrato, batte
Muslera con un destro dai
18 metri. Al 24’ una splendida punizione di D’Agostino
porta in vantaggio l’Udinese.
Ancora tante occasioni, la
più clamorosa al 35’ con Siviglia che sulla linea salva sul
pallonetto di Pepe. Poi al 41’
Quagliarella, su rigore, fissa
il risultato sul 3-1.
Inter 78
Milan 71
Juve 67
Fiorentina 64
Genoa 61
Roma 54
Palermo 52
Udinese 51
Cagliari 50
Lazio 47
Atalanta 45
Sampdoria 44
Napoli 43
Siena 43
Catania 40
Chievo 36
Torino 31
Bologna 30
Lecce 29
Reggina 27
Serie B
Risultati
Ancona - Sassuolo
2-1
Brescia - Cittadella 0-0
Empoli - Ascoli
3-0
Frosinone - Albinol. 2-0
Livorno - Triestina 0-1
Modena - Mantova
1-0
Parma - Pisa
2-0
Piacenza - Bari
2-2
Rimini - Grosseto
2-0
Salern. - Avellino
1-0
Treviso - Vicenza
0-1
Classifica 39ª giornata
Bari 74
Parma 71
Livorno 62
Brescia 61
Empoli 60
Sassuolo 59
Grosseto 57
Triestina 56
Albinoleffe 55
Vicenza 52
Piacenza 49
Ascoli 49
Frosinone 47
Mantova 47
Pisa 47
Cittadella 46
Rimini 46
Modena 45
Ancona 45
Salern. 44
Avellino 37
Treviso (già retrocesso in C)
Productos
originales
de Italia
Il Bari è in A
Il successo per 1-0 degli alabardati consegna la
promozione alla squadra di Conte
con 3 turni d’anticipo
Il Bari è matematicamente promosso in serie A, quando
mancano tre turni alla conclusione del campionato cadetto,
per effetto della vittoria della Triestina a Livorno (per 1-0),
nell’anticipo della trentanovesima giornata di serie B. La
squadra pugliese, allenata da Antonio Conte, giocherà sabato
in trasferta contro il Piacenza, una partita che però ha ormai
solo un valore simbolico.
LA GIOIA DI UNA CITTA’ - Colorata di biancorosso,
Bari festeggia il ritorno in serie A dopo otto lunghi anni di
purgatorio nel torneo cadetto. Dai tempi di Eugenio Fascetti
e di Antonio Cassano, la città di San Nicola non assaporava
la sensazione di ritrovarsi nella massima serie. Un’impresa
riuscita ai ragazzi di Antonio Conte, capaci di stravincere il
campionato restando ininterrottamente in testa alla classifica
dal 28 febbraio.
Appena si è avuta la matematica certezza, ogni angolo di
Bari ha dato sfogo alla felicità più sfrenata. Gli addobbi
erano già stati allestiti durante la settimana, soprattutto
nei quartieri più popolari, il resto lo hanno fatto i tifosi di
ogni ceto ed età. In attesa dei festeggiamenti ufficiali del
club di Matarrese, dallo stadio San Nicola è partito un
lungo carosello di auto che ha attraversato la città a suon di
clacson e con un suggestivo sventolio di bandiere e striscioni
biancorossi. Naturalmente, come spesso accade in casi del
genere, c’è chi ne ha approfittato per un bagno nelle varie
fontane sparse nel centro cittadino. Un festival di colori e
di gioia.
CONTE - Manco a dirlo, ha riecheggiato nei cori della
tifoseria il nome di Antonio Conte, ritenuto l’artefice
principale della marcia trionfale del Bari. È stato soprattutto
lui, del resto, a creare le basi e l’organizzazione di una
creatura cresciuta prima del previsto. Fino a diventare
grande, a tal punto da stracciare la concorrenza. «Eravamo
partiti con l’obiettivo di far tornare l’entusiasmo allo stadio
- commenta radioso l’ex campione della Juventus e della
nazionale -. All’inizio della stagione avrei firmato per un
piazzamento nei play off. Pian piano ci siamo resi conto che
il nostro lavoro stava pagando in soldoni. Durante il mercato
di gennaio abbiamo ulteriormente rafforzato la squadra, con
gli innesti di Guberti, Kutuzov e Lanzafame. E il giocattolo ha
finito per sorprendere e divertire tutti. I miei uomini ed i miei
collaboratori hanno realizzato un’impresa straordinaria».
Monza, paura e polemiche
E Fabrizio si prende gara-1
Attimi di paura al via
quando un errore del giapponese Makoto Tamada
(Kawasaki) ha innescato
una paurosa carambola alla
prima variante che ha coinvolto anche Max Neukirchner (Suzuki), Brendan
Roberts (Ducati), Tommy
Hill (Honda) e Troy Corser
(Bmw). Le conseguenze
peggiori sono state per
Neukirchner e Roberts che
si sono fratturati il femore
destro e sono stati ricoverati
all’ospedale monzese.
RIPARTENZA - La corsa
è ripartita oltre un’ora dopo
ed è stata animata dal fantastico duello tra le Ducati
di Fabrizio e Noriyuki Haga
contro la Yamaha del texano
Ben Spies. Al penultimo giro
Spies ha rotto gli indugi
guadagnando un margine di
sicurezza.
All’uscita dell’ultima curva però la Yamaha si è spenta per mancanza di benzina
privando lo statunitense
della vittoria e della possibilità di accorciare le distanze
nel Mondiale dal capofila
Haga. Alle spalle di Spies,
che è arrivato comunque
al traguardo 15°, la lotta in
famiglia Ducati si è risolta
a favore di Fabrizio che a 24
anni festeggia così la prima
vittoria iridata.
Haga, secondo, adesso ha
80 punti su Spies e il Mondiale già in tasca.
Max Biaggi, terzo al traguardo con l’Aprilia, è stato
penalizzato dopo l’arrivo di
venti secondi per un sospetto
taglio di chicane avvenuto al
nono giro e non segnalato in
tempo dalla direzione gara,
che avrebbe dovuto semmai
comminare un passaggio
obbligatorio nel box. Furibondo Biaggi. “Questo è un
Mondiale gestito da dilettanti, ci hanno fatto una vera
porcheria.
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SPORT
Il Giro d’Italia compie cent'anni
Fatica, fascino, veleni: il racconto di un romanzo popolare che
viaggia nella storia da cento anni
spazio in una memoria condivisa da tutti,
al di là del tifo o della nazionalità.
Poi qualcosa è cambiato, anno dopo anno.
Per dire: all’alba dei primi giri i corridori
venivano fotografati uno per volta, per
essere riconosciuti lungo il cammino ed evitare inganni. Oggi non avrebbe più molto
senso, perché alcuni dei protagonisti hanno
una doppia faccia, stravolta da un altro
boom senza fine, quella di una farmacia
rampante quanto deprimente. È vero: il
popolo del ciclismo, anche quello reso immortale dalle
foto virate seppia, ha sempre
messo l’arte
di arrangiarsi
davanti a tutto. Per chi vive
sulla strada
in fondo è più
facile che per
gli altri e così,
dalle «bombe»
di un tempo
agli stimolanti trovati dopo
l’introduzione
dei controlli
antidoping nel
1968, fino alla sbornia di Epo degli anni
90, molti, tra campioni e figuranti, hanno
abbassato la testa per un attimo più o
meno lungo. Alcuni di loro non hanno più
saputo rialzarsi: nell’anno del Centenario,
ricorre anche il decennale dell’inizio della
caduta di Marco Pantani.
Per il Giro, nato in piena febbre futurista,
il problema degli ultimi anni è un’altra
malattia che logora il ciclismo da troppo
tempo ed è aggravata dalla modernità incalzante: la febbre del doping e la grande
rimonta dell’antidoping racchiudono oggi
la sfida meno visibile eppure più importante. Medici preparatori con il pallino dei
farmaci proibiti e laboratori sempre più
evoluti grazie a un business dei controlli
in crescita esponenziale, influiscono in
maniera massiccia sugli ordini d’arrivo. È
paradossale dirlo oggi, in cui si è perso il
conto degli scandali e il numero dei corridori fermati è imbarazzante, ma il virus del
doping, a forza di bastonate, si è indebolito
rispetto allo scorso decennio. Non morirà
mai, questo purtroppo è certo, ma gli anni
del far west sono alle spalle: oggi al Giro
si corre solo con il passaporto in regola,
ovvero con i giusti parametri sanguigni,
biologici ed endocrinologi. I falsari non
sono spariti, ma hanno la vita meno facile
di un tempo e chi cade nella rete dell’antidoping non può più nascondersi dietro al
«così fan tutti» sempre duro a morire.
Il Giro del centenario sarà anche la
corsa di Lance Armstrong, l’uomo che più
di tutti incarna le sfide vinte ma anche
le complesse inquietudini
dell’ultima era ciclistica. Da
Jerez, superbo Valentino
Venezia a Roma non sarà
una vacanza, nemmeno per
Trionfa e guida il Mondiale
lui: però questo sport, sempre sospeso tra il mito della
fatica e la ricerca ossessiva
del limite, due concetti sublimati dalle grandi salite,
potrebbe regalarsi anche
un sorriso e un po’ di gioia.
Come regalo per i primi
cento anni del Giro non
sarebbe male.
È partito alle 2.53 del 13 maggio 1909 da
Milano e non si ferma mai. Il Giro d’Italia
che è scatttoa sabato 9 dal Lido di Venezia
e arriva a Roma domenica 31 è sulla breccia
da un secolo: completamente diverso da
quello dei pionieri eppure sempre uguale
nella sostanza, intesa come essenza però,
non come additivo chimico. Un’essenza che
il Giro lascia ancora dietro di sé nell’aria
come una scia, lunga quasi trecentotrentamila chilometri e capace di seminare
centinaia di storie, cresciute nell’immaginario di un
Paese intero.
Piccole grandi epopee, farse
tristi o favole
lievi a cui, nonostante tutto,
a volte è bello
ancora credere,
per farsi un po’
di compagnia
su una strada
ricca di salite
e di sorprese.
Dal primo vincitore, il muratore Ganna,
all’ultimo, lo
spagnolo Contador che sale sul podio con
il blackberry in tasca, il Giro ha lanciato
decine di protagonisti e qualche icona di
prima grandezza.
C’erano una volta i padri della patria
ciclistica, Ganna appunto, con Girardengo, Binda e Guerra. Poi però con il boom
di questo sport, inserito in un contesto
storico irripetibile, sono arrivati i padri
della patria anche in senso stretto: Fausto
Coppi e Gino Bartali. A volte sembra quasi
che il Giro si sia fermato lì, a contemplare
i suoi due figli prediletti, come prigioniero
di un passato irripetibile fatto di battaglie
su strade sterrate, di entrate coraggiose a
Trieste (1946), di telefonate politiche (De
Gasperi a Bartali dopo l’attentato a Togliatti nel ‘48) e di una morte assurda, come
quella di Fausto all’alba degli anni 60.
Gli anni di un altro boom, quello economico del Paese, hanno riempito le strade
di macchine e moto. La bicicletta però si è
destreggiata ancora alla grande, legata com’era a chi è abituato così tanto alla fatica
da farne un mestiere o un passatempo.
Al Giro, le sfide accese dai nostri, Gimondi e Motta su tutti, contro una macchina
umana come Eddy Merckx, hanno arricchito di nuovo l’immaginario di un’epoca.
L’ultimo grande duello è arrivato qualche
anno dopo ed è stato quello tra Moser e
Saronni all’inizio degli anni 80. In seguito
solo il dominio di Bugno (ultimo a rimanere
in rosa dall’inizio alla fine nel ‘90) e il maestoso incedere di Indurain (ultimo invece a
fare la doppietta, ‘92 e ‘93) hanno trovato
Valentino Rossi irrompe nel Mondiale 2009. Il pesarese
ha vinto il GP di Spagna corso oggi a Jerez e dopo Stoner
e Lorenzo c’è anche il suo nome tra i vincitori di una gara
del campionato. Dopo tre gare il dottore è autorevolmente in
testa alla classifica. Niente da fare per gli avversari, oggi
demoliti in due tappe: il warm up del mattino, quando il
campione del mondo ha messo a posto la sua Yamaha ieri
un po’ troppo ballerina; il GP del pomeriggio, quando ha
pazientemente inseguito il fuggitivo Daniel Pedrosa e lo ha
poi passato con irrisoria (per lui) facilità a 10 giri dalla
fine. Poi tutta passerella fino alla fine per la delusione delle
decine di migliaia di tifosi spagnoli che speravano in Dani
e Lorenzo, oggi caduto. Terzo Stoner.
Presenza- 16 maggio 2009
15
Il Giro del Centanario: prime tappe impegnative
Fulmine Di Luca .
L’abruzzese, vincitore
del Giro 2007, si aggiudica in volata la quarta tappa con il primo
arrivo in salita a San
Martino di Castrozza.
Lo svedese è il nuovo
leader, Armstrong perde
15 secondi
Danilo Di Luca ha vinto la
quarta tappa del Giro d’Italia, 162 chilometri da Padova
a San Martino di Castrozza.
L’abruzzese della Lpr-Farnese, 33 anni, ha battuto allo
sprint Stefano Garzelli e
Franco Pellizotti. Quarto Soler, poi Simoni, Leipheimer,
Lövkvist e Ivan Basso. Per
Di Luca - vincitore del Giro
d’Italia 2007 - è il secondo
successo in questa stagione,
il 47° in carriera. Al Giro non
vinceva una tappa da quella
di Briançon 2007.
La nuova maglia rosa è
Thomas Lövkvist (Svezia/
Columbia-High Road), che
ha 2” su Danilo Di Luca.
Dopo 11 km cade lo spagnolo Perez Sanchez e si
ritira. In fuga si buttano
lo spagnolo Martinez (Xacobeo-Galicia), gli italiani
Bellotti (Barloworld), Viganò
(Fuji-Servetto) e De Bonis
(Diquigiovanni), quest’ultimo il meglio piazzato in
classifica a 2’28” da Petacchi,
il britannico Stannard (Isd) e
il tedesco Voigt (Saxo Bank).
All’attacco del Croce d’Aune
restano in tre: Bellotti, De
Bonis e Voigt, mentre alle
loro spalle una caduta coinvolge diversi atleti tra cui
Da Dalto che sembra quello
messo peggio, ma si rialza.
La maglia rosa Petacchi si
distingue in testa al gruppo,
prima di staccarsi. Nel finale
della salita fora Di Luca e
passa con circa 20” di ritardo.
All’inizio dell’erta conclusiva
(13,7 km, pendenza media
5,5%, massima 10%) cede
De Bonis e in testa restano
Bellotti e Voigt.
Il gruppo dei big è a circa
2’, Petacchi a oltre 8’. Ai
meno 8 resta solo Voigt, che
viene ripreso poco dopo i
meno 3. Ci prova Soler nel
finale, senza esito, prima
dello sprint dei big, mentre
Armstrong perde 15 secondi
nel finale.
Uno scatto perentorio a
pochi metri dal traguardo.
Danilo Di Luca trionfa nella
quarta tappa del Giro d’Italia del Centenario
«Questo è il mio arrivo, ci
credevamo da stamattina,
abbiamo tirato tutto il giorno» ha commentato Di Luca
godendosi il primo successo
nel Giro del Centenario.
«Oggi e domani due tappe
importanti - aggiunge ai
microfoni di Rai Sport - devo
cercare di guadagnare il più
possibile prima della cronometro».
Ferrari, furia Domenicali: ”Serve una svegliata”
Il Mondiale per la Ferrari
è probabilmente andato. Ma
quello che non va giù a Stefano Domenicali è il modo in
cui il fine settimana spagnolo
è stato gestito. In queste due
settimane a Maranello si è
sputato sangue per risalire
la china. E il risultato si è
visto.
La F60 modificata ha corso
bene, non è apparsa affatto
inferiore alla Red Bull e
nemmeno troppo lontana
dalla BrawnGP che finora
sta dominando. Da un punto
di vista tecnico si è assistito
insomma a un piccolo miracolo. Eppure...
I PROBLEMI Eppure il bilancio finale di
Montmeló dice sesto posto di
Felipe Massa e Kimi Raikkonen ritirato. Solo altri 3 punti presi. Con un altro brutto
errore in qualifica (Kimi eliminato in Q1 restando fermo
al box), un altro k.o. per un
problema tecnico, un inedito
problema con la macchina
del carburante che ha immesso meno benzina. Errori,
mancanza di affidabilità,
anche sfortuna. Tutte cose
che a questi livelli si pagano
caro. Al Cavallino lo sanno e
Domenicali ieri era davvero
furibondo.
DURO - “Serve una reazione, una svegliata - è andato
giù duro il responsabile del
Cavallino - la macchina ora
tiene il passo della Red Bull,
lo sviluppo della performance è evidente, ma i problemi
di affidabilità sono troppi:
bisogna responsabilizzare
tutti sul piano dei controlli
e della metodologia, perché
continuiamo a non essere
all’altezza della situazione.
Il progresso è evidente, ma
ora la priorità è mettere in
fila i problemi, serrare le fila,
con una presa di coscienza di
tutti, perché così non va”.
Montecarlo tra due settimane non offre, sulla carta il
tracciato giusto, per il riscatto vero: le rosse nel Principato non hanno avuto fortuna
nelle ultime stagioni. “Visto
come va, magari andiamo
bene proprio lì” ha sorriso
Domenicali.
IMPEGNO - Domenicali
non vuol comunque sentir
parlare di mollare la presa:
“Tutto ciò che è successo è
inaccettabile per una squadra come la Ferrari - ha detto
- dobbiamo tutti reagire per
tornare ai nostri standard
così come siamo riusciti a
recuperare parzialmente
sul piano della prestazione.
C’è tanto da lavorare, su
tutti i fronti, ed è quello che
continueremo a fare con un
impegno assoluto”. Insomma,
al Cavallino non è ancora arrivato il momento di pensare
solo al 2010.
La classifica, però, sarà
difficilmente raddrizzabile.
16
Presenza- 16 maggio 2009
L'Abruzzo ferito
Poi, qualche ora dopo,
l’esecutivo deposita in effetti tre emendamenti, grazie
ai quali «il limite di 150mila
euro era una ipotesi che
potrà essere superata attraverso la presentazione di
relazioni tecniche», il sindaco
dell’Aquila «avrà la responsabilità della ricostruzione»
della città ed è «precisato il
ruolo di Fintecna».
Il governo chiarisca».
Tuttavia «è opportuno che
il governo fornisca chiarimenti sulle modalità di fruizione del credito d’imposta»,
chiedono i tecnici del Senato,
nel consueto dossier sul decreto-legge: «Infatti - si legge
- mentre per le imprese è
verosimile ipotizzare un suo
recupero nell’anno di competenza, attesa la possibilità
che il credito possa esser
fruito anche con la modalità
della compensazione, per le
persone fisiche non sono certe le possibilità di recupero
nello stesso anno ».
I numeri.
Nell’audizione, Bertolaso
sciorina anche alcune cifre
e previsioni: «Gli sfollati
sono 85/90mila», dei quali
quelli assistiti dalla Protezione civile «sono 64.657».
La speranza è che «ci possa
essere un progressivo, ma
deciso rientro negli edifici
agibili » e «contiamo, entro
fine giugno, di consentire a
tutti coloro che hanno una
casa parzialmente agibile di
rientrare», senza oneri.
Due ordinanze.
A non poter rientrare toccherà invece a 15/20mila
persone: «Staranno fuori
casa da 12 mesi a qualche
anno». Certo è - conclude
Bertolaso - che «devo mettere
in una casa le persone e lo
farò a tutti i costi prima che
cominci il freddo». Allora ci
saranno due ordinanze: la
prima, appunto per la ricostruzione ‘leggera’ (prefabbricati e case in legno), «dopo
che il decreto sarà licenziato
dal Senato, la seconda, per la
ricostruzione ‘pesante’ (delle
case crollate e la ristrutturazione di quelle lesionate),
«alla fine di giugno, verso il
26-27».
600 emendamenti.
Tornando al lavoro parlamentare, dopo un piccolo slittamento del termine per la
presentazione di proposte di
modifica, risultano oltre 600
gli emendamenti presentati
al ‘decreto Abruzzo’ che è in
discussione in commissione
Ambiente a Palazzo Madama: il Pd ne ha presentati
264, altri 121 vengono dal
Pdl, l’Idv ne ha depositati 94,
mentre 35 sono quelli di UdcSvp e Autonomie e la Lega
ne ha depositati 25 (oltre a
singoli senatori).
Opposizioni all’attacco.
Nel frattempo, nonostante
le precisazioni di Bertolaso
e gli emendamenti governativi, l’opposizione non molla:
secondo Anna Finocchiaro,
presidente del gruppo del Pd
al Senato, «siamo di fronte,
da parte del governo, a un
balletto confuso di cifre sui
fondi per la ricostruzione
post-terremoto che crediamo sia inaccettabile per gli
abruzzesi ».
Più duro un suo collega:
«Oggi Bertolaso ha smentito
il Tremonti - tuona il senatore abruzzese, Luigi Lusi, Pd,
membro della commis_sione
Ambiente -. Se Berlusconi
pensa di presentare un maxiemendamento al Senato
sul quale chiedere la fiducia,
troverà le nostre barricate».
Antonio Di Pietro taglia
corto: «Quella dei fondi è
una autentica presa in giro
per gli abruzzesi e per gli
italia_ni ».
I «supplementari». Al contrario, l’Udc invita alla calma
e alla valutazione: «Diamo i
tempi supplementari al governo per sistemare questo
decreto», suggerisce Pier
Ferdinando Casini. Perché
«non è il momento delle polemiche, e invito tutti a non
farle. Detto questo, il decreto
così com’è non va. Noi saremo controllori».
Come due mila
anni fa
nella capitale della Giordania, non è solo il prodigioso
segno che va in controtendenza rispetto ai luoghi comuni sul rapporto tra islam
e cristianesimo.
Prima ancora di essere
un preziosissimo segno di
dialogo e convivenza in un
mondo dove, proprio coloro
che spesso invocano dalla
Chiesa più dialogo, sono
fautori faziosi di rotture e
di scontri, ad ogni livello,
la Messa in Giordania è un
gesto come quelli che Pietro
faceva quando viaggiava. Un
segno per i suoi ( e per tutto
il mondo), un annuncio.
È un segno poiché come
per Pietro che si mise in
viaggio, accadeva che al suo
passaggio si radunavano
le piccole prime comunità
cristiane, allo stesso modo,
in questo ‘ ritorno di Pietro
sui suoi passi’ le comunità
non enormi di ora si radunano. E le parole che risuoneranno non saranno molto
diverse da quelle risuonate
nel viaggio di ‘ andata’ da
Gerusalemme a Roma.
L’annuncio della speranza.
E la ripetizione che Pietro
per le prime tre volte compie nel Vangelo e poi, nel
suo cuore, per tutta la vita:
« Signore, tu lo sai che ti
amo » .
FINALI
una deplorevole fonte d’ispirazione per non pochi cartelli
della malavita organizzata, su scala internazionale.
Certo, va ribadito con forza
che chi commette reati va
perseguito ai sensi della legge, indipendentemente dalla
razza, dalla lingua o dalla religione d’appartenenza. Ed è
proprio questo il punto: il nostro ordinamento giuridico è
faraonico e a ogni legislatura
vi è la solita sporulazione di
leggi, leggine cui si sommano
sentenze della Corte di Cassazione, del Tar...
Si è allora creato un tale
intasamento nel sistema
giurisprudenziale che, complice anche una radicata
mentalità lassista, si ha
l’impressione, peraltro non
infondata, di trovarsi nella
terra di nessuno.
Ma è soprattutto l’aver
perso l’affezione ‘ al bene comune’ - un peccato che ogni
ciclico condono assolve - a
impedire che l’Italia diventi
un Paese ‘ normale’. Invece
si presenta come una sorta
d’Eldorado dell’impunità
per chiunque intenda delinquere.
Ma l’affezione al ‘ bene
comune’ manca anche a
quella classe politica che,
indipendentemente dalle
appartenenze e presumendo
di placare l’insoddisfazione
popolare, a ogni emergenza
è in cerca d’espedienti che
possano generare consenso.
Intanto imperversa il degrado in certe periferie del
mondo, dalla Somalia al
Darfur, per non parlare dell’Eritrea, con la connivenza
di un sistema informativo
nostrano sempre più disattento rispetto alle vicende
africane.
Asamblea General de Socios de la Asociación Ligure de Chile
Se cita a los socios de la Asociación Ligure de Chile a la Asamblea general de socios
que tendrá lugar en la Parroquia Italiana, Av. Bustamante 180, Providencia, el sábado 30
de mayo de 2009, a las 11:00 horas, en primera citación, y a las 11:30 horas, en segunda
citación, con la siguiente
TABLA
1. Relación de la Presidenta;
2. Aprobación del Balance del periodo;
3. Designación de los revisores de cuenta;
4. Elección de la nueva directiva;
5. Varios.
Al término de la votación se ofrecerá un refrigerio con las tradicionales especialidades
ligures. La hora de término de este evento se estima a las 13:30 horas.
Se recuerda que tendrán derecho a voto solamente los socios con sus cuotas al día, lo que
podrá realizarse el mismo día antes de la iniciación de la asamblea. Se recuerda además
que la Asociación cuenta con filiales en Valparaíso, Concepción, Temuco y Copiapó, además
de la sede central en Santiago. Su Directorio está compuesto por 15 miembros, de los cuales
8 serán residentes en Santiago, 4 en Valparaíso y 1 en cada una de la filiales restantes. En
consecuencia la votación se realizará simultáneamente en todas las filiales el mismo día y
hora, en las sedes que cada una determine.
I disabili
di molte malattie, impedendo
una morte precoce, ma creando numerosi disabili. Gioca
un ruolo centrale il medico
di base, perché nelle fasi
terminali della malattia lo
specialista esce di scena.”. E in famiglia come stiamo?
Quanti disabili esisteranno
nelle famiglie emigrate nel
secolo scorso in questo Paese?
Si sa che una cinquantina di
disabili nati in Italia e viventi
in Cile è favorita dalla attenzione di tutti gli ospedali vicini
tramite un accordo con l’Ambasciata. Ma sarà sufficiente?
Quanti saranno relegati in
un angolo della casa senza che
nessuno si preoccupi di loro?
Bisognerebbe parlarne di
più e creare una commissione
di gente capace ed attiva per
formare una base di dati di
ammalati da visitare ed eventualmente appoggiare in tutti
i modi.
Speriamo.
G. F.
Sportiva Italiana de Valparaiso
Sull'integrazione
non si scherza
meridione a settentrione. A
questo proposito è significativa l’esperienza di Mazara
del Vallo, una città portuale
siciliana che « può rappresentare un piccolo buon
modello per l’integrazione
degli immigrati » , come ha
rilevato nei giorni scorsi il
presidente della Camera,
Gianfranco Fini. Lo sa bene
anche monsignor Mariano
Crociata, segretario generale
della Conferenza episcopale
italiana, che per anni ha
svolto il suo ministero sacerdotale nella diocesi mazarese
secondo cui le questioni legate alla multietnicità e alla
multiculturalità in Italia
«sono discorsi superati, nel
senso che la molteplicità è un
fatto ed è anche un valore »
; precisando poi che « corollario di questa convinzione è
che tutto deve essere inserito
in un rigoroso rispetto della
legalità, necessaria garanzia
per l’integrazione » .
Non è pertanto lecito criminalizzare gli stranieri
quasi fossero rei confessi
del degrado in cui versa il
Bel Paese.
Mafia, Sacra Corona Unita, ‘ Ndrangheta e Camorra,
è bene rammentarlo, non
sono invenzioni recenti o
importate, avendo costituito
El club Sportiva Italiana de Valparaiso al cumplir 92
años de vida, realizò el dìa 9 de mayo el Bingo Sportiva
Italiana en el casino de la Scuola Italiana de Valparaiso.
En lo deportivo señalamos que al fácil triunfo del
jueves por la primera fecha de la Copa Valparaíso ante
Esperanza, se suma la gran victoria ante la USACH por
75-65, por la primera fecha de la Liga Nacional B, grupo
Costa.
Las figuras del cuadro
itálico fueron Rodrigo Pavez (23 puntos, 4 de 5 desde
los 3 puntos), Gustavo Tapia (13 puntos) y Gianfranco Aste (10 asistencias).
Se oficializaron además
las incorporaciones de Rodrigo Pavez (USM) y Gustavo Tapia (UAC) y aun se
espera contar con un par de
jugadores más para tener
un plantel largo tanto para
la competencia local como
para la Liga.
Foto: Durante el Bingo
en el casino de la Scuola
Italiana de Valparaiso.
FIESTA DE SAN ANTONIO 2009
El comitato di Sant` Antonio di Oppido Lucano
de la Associazione Lucana
Regione Basilicata, anuncia la celebración de la
FESTA DI SAT`ANTONIO
a celebrarse el dìa Sabado
13 de Junio del 2009, con
una misa solemne a las
12 horas en la parroquia
Italiana., en esta misa se
reza por todos los difuntos
del comitato.
Después se hace la tradicional Procesión por el parque
Bustamante,finalizando
esta, tendremos un almuerzo con bailes,cantos y dulces tipicos de la región en
el salòn de la parroquia.
La TREDICINA comezarà
el 1º de Junio durante trece
dìas a las 16.30 horas,donde
se reza el santo rosario y
las respectivas oraciones
de cada dìa a SAN ANTONIO.
Para consultas y reservas, comunicarse a los
Fonos :8933359 -09-3330758.
Mail:[email protected] TEODORO VACCARELLA
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