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Sull`integrazione non si scherza
Quindicinale della Comunità Italiana del Cile www.presenza.cl 16 maggio 2009 Anno XXXX Nº 759 Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Cas. 1460 • Av. Bustamante 180 • Fono: 2229328 • Fax: 6354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS I disabili Il 18 aprile si è svolto dalle mie parti un convegno dal titolo: “La gestione della inabilità nelle malattie neurologiche ed altre. Si tratta di un anno di lavoro in collaborazione del consorzio assistenziale del Piemonte con l’Università di Torino. Lasciamo la parola al dottor Roberto Giachino medico di base e relatore del convegno. “Il medico di base prende in carico il disabile e lo assiste in tutti gli aspetti della malattia. Ci prendiamo cura di un soggetto complesso che deve essere seguito in maniera particolare. Abbiamo alcuni strumenti per farlo, come l’assistenza domiciliare, che è attuata nella nostra agenda sanitaria con grande organizzazione, discreti mezzi e notevole volontà. Questo ci consente in caso di necessità di garantire ausili, presidi e assistenza completa, con infermiere e specialisti. La disabilità sta diventando un grande tema che si può sintetizzare con una espressione contraddittoria: emergenza, cronicità. Cercando di spiegare... La cronicità per definizione non è emergenza, ma lo sta diventando dal punto di vista assistenziale e sociale, perché sono sempre più numerosi i casi in cui c’è in famiglia un soggetto disabile per patologie croniche, una persona che ha bisogno di un livello elevato di assistenza. Se non ci sono strumenti adeguati, la destinazione a volte anche precoce è l’istituzionalizzazione presso una casa di riposo. Il convegno si propone di esaminare la questione per offrire la migliore assistenza possibile al disabile”. Quali sono i problemi? “E’ necessario potenziare le cure domiciliari e la riabilitazione; bisogna dare inoltre l’assistenza alle famiglie per tutte quelle procedure cui si devono sottoporre per avere gli aiuti previsti, che a volte sono in fondo a un labirinto difficile da affrontare. Molto dipende dalle risorse, scarse in questo momento. Ritengo che il livello di civiltà di una società si misuri anche dalla attenzione che presta ai disabili ed anziani. I progressi della medicina sono riusciti a bloccare l’evoluzione Cont. in ultima pagina Sull’integrazione non si scherza La cronaca quotidiana mostra che la nostra società ha di fronte molteplici emergenze etiche e sociali che potrebbero minare la stabilità e il progresso nazionale. Radicalizzando il confronto tra gli opposti schieramenti politici, le recenti vicende del respingimento dei clandestini in acque internazionali, come anche il dibattito sulla matrice multiculturale dell’Italia sono manifestazioni sintomatiche di un malessere sul quale non è lecito abbassare la guardia. Una preoccupazione che si acuisce soprattutto nel clima infuocato della campagna elettorale, col rischio di una deriva di principi e valori non La Festa della Repubblica si celebra Domenica 31 maggio Il Consiglio Pastorale della Parrocchia Italiana, in accordo con le nostre autorità d'Ambasciata e Consolato, annuncia che la celebrazione religiosa della Festa Patria del "2 Giugno" sarà anticipata alla Domenica 31 maggio. La Santa Messa sarà alle ore 11,00 a cui seguirà un familiare vino di onore. La comunità tutta è cordialmente invitata ad intervenire. Si raccomanda ad Associazioni ed Istituzioni di partecipare con i gaglardetti e bandiere. Come due mila anni fa A ritroso, il viaggio di Pietro Il Papa in viaggio verso la Terra Santa è accompagnato dall’ombra di san Pietro che fece il viaggio inverso (da Gerusalemme a Roma). Con Benedetto XVI è come se l’apostolo facesse a ritroso il medesimo percorso. Pietro che andò da Gerusalemme a Roma è la ‘controfigura’ potente di questo viaggio del Papa. Se non si tiene conto del tracciato di Pietro, non si vede bene cosa sta disegnando il tracciato di Benedetto. E come allora Pietro incontrò nel suo cammino terre non cristiane, lo stesso accade a Benedetto. Che si ferma ad annunciare la sostanza del Vangelo dove qualcuno vorrà ascoltarlo. Un viaggio al contrario di quello di duemila anni fa. E però un viaggio esattamente come duemila anni fa, di annuncio e di testimonianza. Perché il Papa fa il Papa. Cioè Pietro. Non è capo di un organismo politico internazionale. Non è un mediatore incaricato da nessun Onu. E oggi, per così dire, Pietro ripercorre i propri passi. Ritorna sul suo tragitto. E ripercorrendo la strada fatta allora per andare ad annunciare il Vangelo e per morire a Roma divenendo, con il martirio, la ‘ pietra’, come lo aveva chiamato il suo amato amico Gesù, Benedetto come Pietro riporterà sul luogo dove il cristianesimo è nato, la stessa fede di allora arricchita di tanta storia e di tante esperienze. Mostrando come l’annuncio cristiano non è contro alcuno, ma favorisce l’uomo in ogni luogo - e perciò potrà celebrare una Messa in un Paese quasi totalmente musulmano. In questo modo la fede degli inizi e la fede che ha duemila anni di storia si mostrano con lo stesso volto. Capace di miracoli. Come ad esempio spostare la montagna del pregiudizio secondo cui sono le religioni a minare la convivenza dei popoli. La santa Messa celebrata Cont. in ultima pagina solo ‘ cattolici’, ma in generale comuni alla società civile._ D’altronde tutti sanno che la globalizzazione, col suo forte carico di contraddizioni, è il fenomeno più pervasivo del nostro tempo, non solo nel- l’ambito della macroeconomia o nell’areopago comunicativo, ma anche in quello culturale e sociale._ Pertanto deve essere necessariamente governata, nel pieno rispetto della legalità, attraverso un’adeguata azione politica per garantire la ‘ res publica’ dei popoli. Da questo punto di vista, la tutela della vita umana e di quei valori che la sostanziano, compreso lo spirito di accoglienza e di protezione nei confronti degli indigenti, non possono che essere considerati come parte integrante e irrinunciabile della più autentica civiltà cristiana maturata nella fede lungo i secoli. Lo stesso vale naturalmente rispetto al carattere multietnico che ha assunto il nostro Paese a tutte le latitudini, da Cont. in ultima pagina L'Abruzzo ferito Bertolaso: un tetto per tutti entro il prossimo inverno Il governo garantirà il cento per cento di quanto dovesse occorrere alla gente colpita dal sisma per ricostruire o ristrutturare la propria (prima) casa, quale che sia la cifra necessaria. Ma è pronto a fare di più. Silvio Berlusconi in persona ha ribadito che sarà possibile ricevere anche più dei 150mila euro annunciati finora, a patto che ci sia una perizia: non è più solo un annuncio, ma un emendamento già pronto al decreto per l’Abruzzo. Entro l’inverno, poi, «nessuno più starà nelle tende o in condizioni di disagio», parola di Guido Bertolaso. Decreto ‘limato’. Prima, di buon mattino, lo annuncia proprio il capo della Protezione civile in audizione al Senato: «Sono sempre stato convinto - dice Bertolaso - come lo è il presidente del Consiglio, della necessità di garantire la ricostruzione del 100% della prima casa». Cont. in ultima pagina Ragazzi, va bene lostesso! La legge del mercato è il guadagno. E quella della televisione non fa eccezione. Sotto le sgrinfie di questa norma barbara sono caduti anche i nostri ragazzi che sono intervenuti nel programma musicale “Todos a coro”; infatti i nostri rappresentanti non sono stati classificati secondo il loro rendimento artistico, ma secondo la quantità di telefonate (ognuna delle quali ha lasciato una buona somma nelle arche degli organizzatori) che appoggiavano una delle tre squadre in corsa. Senza essere espertissimi di musica corale, posso dire che gli azzurri hanno sovrastato di una spanna comoda, specialmente nell’ultima presentazione, l’unico coro con cui potevano condividere il primato: i giovani de “La Paz”. Scartiamo quello dei reclusi che hanno messo tanta buona volontà... Evviva il concorso, evviva la musica, evviva tutti coloro che hanno partecipato e hanno fatto vibrare con sprazzi di piacevole agonismo gli spettatori di tutto il Cile. Ma, ahimé, il sistema giudice che ha premiato o castigato i concorrenti non poteva essere peggiore. L’arte non si può misurare in quantità di telefonate. L’organizzazione dello spettacolo aveva a disposizione una giuria seria e competente. Lei doveva dirimere i meriti dei partecipanti. Per cui non ho capito che cosa ci facessero i quattro giurati con i loro interventi a vuoto. Ad ogni modo riscattiamo la bontà della iniziativa che è servita alla nostra comunità a dare uno scossone al mondo giovanile e ad assicurarci che (se ce ne fosse di bisogno) possiamo disporre di energie e predisposizioni per realizzare attività interessanti atte a farci uscire dalla spirale di apatia generale che sta avvolgendo le nostre Istituzioni ed Associazioni. Un aspetto negativo dello spettacolo lo abbiamo riscontrato nella rigida ingessatura della programmazione che proibiva qualsiasi libertà di scelta: le canzoni venivano prefissate, come pure i direttori dei singoli cori e responsabili della coreografia. Insomma dei limiti che hanno penalizzato la inventiva dei nostri giovani ma che hanno, a loro volta, dimostrato una poderosa flessibilità di interpretazione. Per la storia, consegnamo, ancora una volta, i loro nomi al futuro. Ana Maria Lanza, Andrea Tessa (Direttrice), Atilio Colombo, Claudia Liciotti, Constanza Forno, Corrado Giordano, Cristina Forno, Egidio Bonfanti, Francesca Marconi, Gabriela Perlo, Gianfranco Malinconi, Juan Varela Barbagelata, Lorena Monteverde, Maria Soledad Marasso, Michele Marquez Inserrato, Roberto Orsini, Rocco De Angelis, Romina Odone, Silvana Brignole, Wilma Robino, Michelle Sacco, Laura Riquelme Scanabissi, Elías Cantillana Inserrato. Giuseppe Tomasi 2 Presenza- 16 maggio 2009 Corrispondenza La Direzione ringrazia i lettori che le scrivono perché dimostra no interesse per i problemi e la vita della nostra comunità. Nello stesso tempo si scusa se, per evidenti ragioni di spazio, qualche lettera dovrà essere ridotta. La Direzione inoltre si riserva la pubblicazione di lettere che riterrà molto conflittive. "Tutti a Coro" Ma il vincitore è un altro Caro P. Giuseppe, Mi immagino la sua gioia all'ascoltare ed applaudire i nostri interpreti al Concorso musicale "Todos a Coro", (e forse anche la sua malcelata...tolleranza per il secondo posto assegnatogli). E`stato un gioco, è stata una festa. E' stato un momento di risveglio di un senso di appartenenza ad una cultura che riscontra nella musica una delle sue principali componenti; se vuole è stata anche una lezioncina che i nostri giovani hanno voluto dare alle nostre autorità immobili nella loro staticità. E forse incredule sulle capacità dei nostri giovani. Non c'è stato bisogno di grandi commissioni per organizzarli, di grandi spese per finanziare una attività così trascendente (è stata commentata senza dubbio in tutto il Cile). In silenzio, alla chetichella sono apparsi e si sono mostrati. Purtroppo ora torneranno di nuovo all' anonimato da dove provengono. Mi faccia, per favore, un commento. La saluto con rispetto Prof. A. M. Caro Aurelio, un mio commento l'ho fatto prima di ricevere la sua di oggi e lo trova in prima pagina. Comunque, sotto la spinta dei suoi concetti, accomi a completarlo. Se non mancassi di umiltà, Sei di Santiago e non ricevi con regolarità Presenza? Chiama al Tel: 621-9872 EDITRICE Parrocchia Italiana N.S. Pompei Scalabriniana *** RAPPRESENTANTE LEGALE Giulio Rubin *** DIRETTORE RESPONSABILE Aldo Costa *** DIRETTORE REDAZIONALE Giuseppe Tommasi *** COLLABORATORI Giovanni Ferralis Fina Franchini Gloria Nocchi Consuelo Canessa *** CORRISPONDENTI Arica Verónica Bibiano Antofag. Pedro C. Rojas I. Iquique Juan Schenoni La Serena Caterina Pezzani Quillota G. Campodonico V. Alemana Gilda Rivara Valparaiso Giulietta Costa Concep. Giancarlo Carro P. Arenas Leonidas Riquelme *** Contribuzione annua $ 15.000. Cheque nominativo a «Presenza» *** Stampa C. von Plate Esce il 1º e il 16 di ogni mese vorrei dire che le nostre autorità attuali (non tutte, veh!) mancano di fiducia nel prossimo. Non credono profondamente in quello che fanno e in quello che propongono. Sono i primi increduli: quindi non credibili dai giovani. Tempo fa (e qui forse ci sta il peccato) credevamo in quanto animavamo e proponevamo. E tante cose riuscivano ad entusiasmare e i giovani ci seguivano e le stiamo ancora gustando attraverso le foto-ricordo. Mi dà l'impressione che oggi i primi a non credere siano proprio i piloti.... La foto ritrae il gruppo dopo un succolento "asado" offerto nella casa del Melocotón di Gerardo Inserrato. SPAZIO APERTO Il Referendum del 21 giugno sulla legge elettorale I tre quesiti referendari Il Consiglio dei ministri del 30 aprile scorso ha individuato nel 21 giugno prossimo la data da proporre al Capo dello Stato per la nuova indizione delle tre consultazioni referendarie, a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 40 (approvata martedì 28 aprile dal Senato della Repubblica) in base alla quale è previsto, ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione, che i referendum abrogativi da tenersi nel 2009 abbiano luogo in una domenica compresa fra il 15 ed il 30 giugno. I referendum, indetti con decreto del Presidente della Repubblica del 5 febbraio 2008 per il 18 maggio 2008, sono stati rinviati di un anno a causa dello scioglimento delle Camere, decretato dal Capo dello Stato il 6 febbraio 2008. Presentati nel 2006 da un Comitato promotore presieduto dal professor Giovanni Guzzetta, professore di diritto pubblico all’Università di Roma-Tor Vergata, e composto da diversi altri aderenti, fra cui numerosi esponenti politici di vari partiti sia di maggioranza che di opposizione, i quesiti referendari, dichiarati ammissibili dalla Corte Costituzionale il 16 gennaio 2008, ai quali dovranno rispondere i cittadini, sono tre, proposti rispettivamente su moduli verdi, bianchi e rossi. I quesiti referendari Il quesito numero 1 (scheda verde), relativo al premio di maggioranza nazionale per la Camera dei deputati, è stato intitolato dall’Ufficio centrale per il referendum: «Elezione della Camera dei Deputati - Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste». Esso intende abolire le ‘coalizioni’: vince il premio di maggioranza - che garantisce 340 seggi - il partito (ovvero la ‘lista’) che ottiene più voti; partecipano alla ripartizione dei seggi le ‘liste’ che ottengono almeno il 4% dei voti su base nazionale. Il quesito numero 2 (scheda bianca), relativo al premio di maggioranza regionale per il Senato, è stato intitolato dall’Ufficio centrale per il referendum: «Elezione del Senato della Repubblica - Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste». Anche tale quesito intende abolire le coalizioni: vince il premio regionale - che garantisce il 55% dei seggi della Regione - il partito (ovvero la ‘lista’) che ottiene più voti; partecipano alla ripartizione dei seggi le liste che ottengono almeno l’8% dei voti su base regionale. I quesiti numeri 1 e 2 sono stati ritenuti ammissibili dalla Corte costituzionale con le sentenze n. 15 e 16 del 2008. Il quesito numero 3 (scheda rossa), relativo alla disciplina della candidature, è stato intitolato dall’Ufficio centrale per il referendum: «Elezione della Camera dei Deputati - Abrogazione della possibilità per uno stesso candidato di presentare la propria candidatura in più di una circoscrizione». Tale quesito intende abolire le cosiddette ‘candidature multiple’, ossia la possibilità di candidarsi in più circoscrizioni in liste aventi il medesimo contrassegno, con successiva eventuale opzione nel caso di elezione in più di una circoscrizione. Il quesito n. 3 è stato ritenuto ammissibile dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 17 del 2008. Caro Lettore, non si preoccupi se, al termine della lettura, non ha le idee chiare su quanto dovremo votare. Ci segua sul prossimo numero di Presenza e cercheremo di essere chiari (cosa difficile quando si entra nel "politichese") e metterla in codizione di emettere un voto informato e libero. Psicóloga Antonella Capozzolo Atención adultos y niños cel. 078652895 Monjitas 527 (metro Bellas Artes). Informazioni ACLI Bustamante 180 - Santiago Tel-Fax: 634-5247 - [email protected] Pagina web: www.patronatoacli.cl ENCUENTRO JUVENIL ITALO CHILENO En esta oportunidad le ha correspondido a Valparaíso organizar el “Encuentro Juvenil italo-chileno”. Si tuviéramos que numerarlo este podría ser el IV Encuentro de los jóvenes o el Primero post-conferencia Mundial realizado en diciembre 2008 en Roma. Congratulaciones a todos los organizadores de Valparaíso, en especial, Brunella Moggia delegada juvenil del Com.It.Es. La participación juvenil al Encuentro es nacional y abierta a todos los que formalmente se inscriban . La cita está fijada para el día 16 y 17 de mayo. Cuenta con la colaboración del CGIE, Com.it.es, Consiglio Regione di Valparaiso e Scuola italiana “Arturo dell’ Oro de Valparaíso. Los jóvenes que representaron a nuestra comunidad en la conferencia de Roma (8 personas), serán los que informen y rindan cuenta del resultado de la conferencia mundial y sus propuestas, en especial, aquellas que puedan ser aplicables a nuestra realidad nacional. Será tema del encuentro la organización y puesta en marcha de la propuesta acordada en el Encuentro de La Serena de constituir un asociación o federación nacional de jóvenes italo-chilenos. Son los propios jóvenes los que deban ponderar y evaluar la mejor forma de participar e integrarse a la comunidad italiana residente. Es oportuno recordar que en los países donde existen importantes comunidades de italianos, los jóvenes disponen de organizaciones que los representan y que son un fuerte incentivo y promoción para que las nuevas generaciones se integren al vasto asociacionismo italiano. En Chile según datos del MAE (ministerio RREE) existen 62 asociaciones que en los últimos años han visto reducido el número de socios. No es posible que los jóvenes descendientes de los italianos avecindados en Chile se marginen de la comunidad. En estos días hemos sido gratamente sorprendidos por el Coro de los italianos digno representante en un concurso televisivo. Una actividad de jóvenes y no tan jóvenes, un ejemplo digno de ser imitado y reproducido en otras actividades. Una confederación que asocie grupos juveniles del resto del país o una asociación nacional, no puede segregar a los jóvenes del resto de las asociaciones. Los propios jóvenes acordaron lo contrario, debe servir de estimo para integrase a las organizaciones adultas y provocar una renovación no sólo generacional, garantía indispensable para sobrevivir en el tiempo, sino que debe innovar en los contenidos y en los estilos, creando formas nuevas de hacer y de compartir nuestra herencia emigratoria. En Roma los jóvenes con pasión expresaron en una frase el cambio de estilo : “no preguntes lo que Italia puede hacer por nosotros, sino lo que nosotros podamos hacer por Italia.” Para construir la Italia en el exterior debemos saber edificar puentes y programas que potencien las relaciones de nuestras comunidades con Italia y los italianos residentes en el territorio nacional. El ejercicio en loco del sufragio activo y pasivo es un instrumento que puede ser muy potente para hacer de los italianos en el exterior un recurso valioso y estratégico, a condición que su implementación y la estructura asociativa con Italia favorezca el crecimiento no sólo en término de relaciones bilaterales entre los dos Estados, sino de ser capaces de liderar una integración creciente entre las dos Italias. Los esfuerzos actuales están encaminados a la reforma de la ley del Com.It.Es. y del CGIE, vitales para la renovación anunciada. Los sacrificios del pasado de nuestros antecesores no pueden ser inútiles. No faltan ejemplos de buenas iniciativas y realizaciones, dos escuelas renuevan su estructura física, Viña del Mar y Santiago. Unámonos a la tarea de engrandecer a Chile e Italia con alturas de miras y sólo en el interés del bien común. Paolo Castellani Abbonamento 2009 - Fiducia reciproca Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà. Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi ringraziamo cordialmente della collaborazione. Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la “Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”. Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati. Cognome.....................Nome....................... via....................................città.................... Abbonamento normale 15.000 pesos Abbonamento sostenitore 20.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA” LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA *** PRUEBE NUESTRA FUGAZA Av. Apoquindo 4228 - teléfono 2081344 Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 6381833 TERZA PAGINA Presenza- 16 maggio 2009 3 Passatempo e umore Luigi Malabrocca, la prima maglia nera del Giro d’Italia Dr. Augusto Brizzolara specialista in Geriatria e Gerontologia El Trovador 4280 Of. 1108 -Las Condes Fono-Fax: 342 5139 Beeper 737 8087 -Cod 8784 A chi vuol essere maglia nera. A chi si sente maglia nera. A chi non gli importa dei giudizi altrui. A chi ha grande ironia, dedichiamo la storia di Luigi Malabrocca, detto “Il cinese”. Un genio. Un mito. Un ciclista che ha dato una certa notorietà, simpatia e dignità alla famigerata maglia nera, facendo diventare il suo nome un modo di dire. Una volta era così. Al Giro, si dava questa maglia, del tutto virtuale, all’ultimo in classifica. Ma non solo, il vincitore (anzi meglio dire il perdente) riceveva anche un premio in denaro. Allora... qualcuno i conti se li deve essere fatti. C’erano Coppi e Bartali. Troppo forti per un normale ciclista. C’era questo premio in denaro. C’era povertà. E allora...la maglia nera era un’occasione ghiotta. Negli anni del secondo dopo guerra in Italia il ciclismo è lo sport più popolare. Lo è grazie alle imprese dei due rivali più famosi di sempre Coppi e Bartali. In quello stesso periodo però, sullo sfondo del palcoscenico del Giro d’Italia, si muove un’altra figura. È quella di un ciclista, un gregario balzato agli onori della cronaca per aver regalato all’ultimo in classifica la stessa ribalta dei primi. È quella di un uomo di grande ingegno che ha intuito che arrivare ultimo era preferibile ad arrivare 10°, come nel 1946 quando giunse a 4h9’34” da Gino Bartali o l’anno successivo a 5h52’20” da Fausto Coppi. In un momento storico in cui gli italiani si sentivano “ultimi”, era facile per la gente ai bordi delle strade affezionarsi a quel reietto che arrivava in fondo, arrivava ultimo ma arrivava, e l’unico modo in cui potevano premiarlo era attraverso i doni che conoscevano: salami, damigiane di vino, d’olio, formaggi e animali. Un corridore di per sé formidabile, visto che in carriera vinse 138 corse, di cui 15 da professionista (l’ultima al giro di Croazia e Slovenia nel 1949) che dopo aver dato prestigio al ruolo dell’ultimo, elevandolo per la prima volta al rango dei primi, si concesse il lusso di vincere 2 campionati italiani di ciclo campestre (1951 e 1953), il ciclismo di campagna, regalando agli italiani un insperato sapore di riscatto e una nuova sensazione di speranza. Luigi Malabrocca Tortona, 22 giugno 1920 - Garlasco, 1° ottobre 2006. Andava in fuga dietro al gruppo. Entrava nei bar e non ne usciva più. Si nascondeva nelle scarpate, nei fienili, nelle cantine, forava le gomme della sua stessa bici. Una volta si tuffò addirittura in una specie di pozzo, vuoto, ma un contadino baffuto, la pelle rosolata dal sole, s’insospettì e sollevò il coperchio: “E allora?”, gli intimò. “Sto correndo il Giro d’Italia”, tentò di spiegargli. Poi risalì sulla bici, affrontò Rolle, Pordoi, Campolongo e Gardena, perché era il tappone dolomitico del Giro d’Italia, infine giunse al traguardo. Ultimo, ultimissimo, maglia nera, nerissima. Perchè quella era la sua specialità: l’ultimo posto assoluto. Luigi Malabrocca è stato un personaggio unico nel mondo del ciclismo italiano, un uomo speciale, che segna la fine di un capitolo, di un romanzo, di una storia, di un’epoca, di un ciclismo. Aveva scelto di arrivare ultimo perché quello era il sistema per sconfiggere la miseria. Ultimo di sette fratelli e grande amico del conterraneo Fausto Coppi, vinse co- ESPECIALIDAD ITALIANA RISTORANTE SAN MARCO Huérfanos 618 - Santiago Manifestaciones - Banquetes Pastas - Carnes - Pes cados- Mariscos Aire Acondicionado Reservas Fono-Fax 633-6880 munque 138 corse, di cui 15 da professionista, ma il suo nome rimane ancora oggi legato al Giro d’Italia dei tempi in cui l’ultimo classificato si aggiudicava la maglia di colore nero e, soprattutto, un cospicuo premio in denaro, che faceva gola a molti. Il suo palmares parla chiaro: ultimo nel Giro del 1946 a 4.9’34” da Gino Bartali: un’impresa. Ultimo nel Giro del 1947 a 5.52’20” da Fausto Coppi: un altro capolavoro. Ma persino alla fine della classifica qualcuno decise di insidiare il suo primato della lotta al fuori tempo massimo: il suo avversario si chiamava Sante Carollo. Era il Giro 1949, Carollo vantava due orette di vantaggio e la tappa finale, Torino-Monza, con arrivo ufficiale a Milano, non proponeva agguati. Così ci pensò “il Mala”: mentre Carollo pedalava ignaro in mezzo al gruppo, lui approfittò di una foratura, entrò in un’osteria, accettò prima da bere, poi l’invito a casa di un tifoso che gli voleva mostrare una particolare attrezzatura per la pesca, infine si rimise in sella e pedalò al minimo. Un trionfo al contrario: due ore e 20 dietro al vincitore Giovannino Corrieri, due ore e un quarto dietro a Carollo. Ma Malabrocca aveva commesso un errore: non aveva previsto che i cronometristi - una volta tanto spazientiti - se ne fossero già tornati a casa, classificando il superitardatario con lo stesso distacco del gruppo. Così fu l’avversario Carollo a conquistare la maglia nera: 9.57’07” da Coppi contro 7.47’26” collezionati da Malabrocca. E Luigi, deluso, prese la solenne decisione di abbandonare quella divina commedia umana. Al contrario di quanto si possa pensare Malabrocca, detto anche “il Cinese” per via degli occhi a mandorla, era però un fior di corridore. Ci ha lasciato nel 2006 all’età di 86 anni, dopo aver subito due interventi al cuore e alla gola. Uomini come Malabrocca muoiono, ma non scompaiono. Indirizzi Utili Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia Tel.: 4708400 - E-Mail: [email protected] Consolato - Román Diaz 1270, Santiago Tel: 4708400 - E-Mail:[email protected] Istituto Commercio Estero - Providencia 2653, Of. 1201, Providencia -Tel.: 3689444 - E-Mail: [email protected] Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi. Tel.: 562/2322618 - Fax: 562/2330973- E-Mail: [email protected] Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia Tel.: 2360712 - Fax: 2360709 - E-Mail: [email protected] COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 2129455 CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 2229328 Circolo di Professionisti di Origine Italiana Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 2082826 - 2082807 Club Stadio Italiano Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 4847000 Central. Liceo Italia: Nataniel (esq. Nuble) tel: 7075840 - liceoitalia.cl Scuola Italiana Vittorio Montiglio Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 5927544-2 Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia [email protected] - Te: 2229328 - Fax: 6354127 Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 2055476 Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 6342500 Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 6992222 - [email protected] ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos Bustamante 180 (Parroquia Italiana) - Tel- Fax: 6345247 4 ITALIA E ITALIANI A 30mila famiglie il «prestito della speranza» air», tecnologia vincente del Lingotto Bagnasco ha presentato il Fondo di garanzia. «Multi Il mondo delle auto è fatto di sigle che di- cento, e 40 per cento di idrocarburi incombusti Presenza- 16 maggio 2009 Il primo passo sarà la Colletta nazionale del 31 maggio. Con l’obiettivo dichiarato di raggiungere 30 milioni di euro, oltre che «di aprire il cuore alla generosità», come ha detto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Quindi con questa cifra partirà il Fondo di garanzia per le famiglie in difficoltà. «Un segno e uno strumento di speranza per attraversare la crisi e non soccombere ad essa». A questo Fondo contribuiranno anche le banche italiane, insieme con privati, associazioni e istituzioni. E il tutto si tradurrà in finanziamenti di 500 euro mensili della durata di un anno (rinnovabili per altri 12 mesi) a favore delle famiglie con almeno tre figli o con persone disabili, che hanno visto cessare le loro fonti di reddito. Secondo le prime stime dovrebbe trattarsi complessivamente di circa 30mila nuclei familiari in tutta la Penisola. L’iniziativa del cosiddetto «prestito della speranza», già annunciata nelle scorse settimane, è stata presentata ufficialmente alla stampa, dal cardinale Bagnasco e dal presidente dell’Abi, Corrado Faissola, subito dopo la firma della Convenzione tra la Conferenza Episcopale Italiana e l’Associazione Bancaria, che ne sancisce in pratica l’avvio. Il presidente della Cei ha messo in rilievo le principali caratteristiche del meccanismo. «Saranno le Parrocchie insieme alle Caritas - ha spiegato infatti - ad individuare e selezionare rigorosamente le famiglie in difficoltà per poi indirizzare alla Banca che potrà in tempi brevi concedere il prestito a ritmo mensile. La restituzione avverrà quando ce ne saranno le condizioni e comunque non prima di uno o due anni, ed avrà la durata massima di cinque anni». Ma soprattutto Bagnasco si è soffermato sui valori di solidarietà che stanno dietro alla Colletta e al Fondo. E in riferimento alla prima, in particolare, ha sottolineato: «La Colletta nazionale del- la domenica di Pentecoste riveste un grande valore pedagogico perché rappresenta un’azione che educa in concreto alla solidarietà e alla condivisione, all’apertura del cuore e alla generosità». «Non solo - ha aggiunto il porporato - aiuta pure a vivere questo momento di obiettiva difficoltà per tanti con una scelta concreta che intende rimuovere la cause profonde della crisi e cioè l’a_vidità del denaro e la cupidigia del possedere». Al di là di tutto, ha quindi proseguito il presidente della Cei, «la Colletta nazionale è pure un gesto dal profondo sapore ecclesiale perché si ricollega ad una prassi antica, di cui il testimone più significativo è l’Apostolo Paolo che organizza la Colletta per i poveri di Gerusalemme». E proprio seguendo l’esempio paolino Bagnasco ha messo in evidenza che «la raccolta in denaro ha un valore anche cultuale», dal momento che, «come ha di recente ricordato Benedetto XVI, amore per i poveri e liturgia divina vanno insieme» e che «l’amore per i poveri è liturgia». L’albero della droga Nutella meglio anche di Ikea Ferrero è il marchio più affidabile La Ferrero è la società il cui marchio ha la migliore reputazione e affidabilità al mondo. È il risultato dell’inchiesta annuale del Reputation Institute sui marchi globali. Il gruppo di Alba (Cn) è salito dal quarto posto al gradino più alto del podio, lasciando dietro colossi come Ikea e Johnson & Johnson. La società ha ottenuto un indice di 85,17 su un totale di 100, oltre un punto sopra la svedese Ikea, il re dell’arredamento low cost. E, sottolinea la rivista specializzata Forbes, «una differenza superiore a mezzo punto è considerata notevole». «Il Gruppo Ferrero è fortemente gratificato dall’esito dello studio», commenta l’azienda. Un riconoscimento che la «riempie di orgoglio» e «uno straordinario tributo a tutti i collaboratori di Ferrero». Un risultato che «è frutto di una cultura aziendale che ha sempre prestato la massima attenzione alla valorizzazione delle risorse umane, oltreché grande sensibilità ai temi di responsabilità sociale». Una politica «pienamente nella continuità delle linee guida volute dal fondatore del Gruppo, Michele Ferrero. Il riconoscimento - sottolineano ancora alla Ferrero - «è anche un successo dell’industria italiana nel mondo». CUCINA ITALIANA A Napoli, la droga trovata dalla Guardia di finanza nel porto di Genova nascosta nel fusto di una pianta tropicale. Duecentocinquanta chilogrammi di cocaina sequestrati e sei narcotrafficanti arrestati. La droga, che proveniva dall’Argentina via mare, è stata sequestrata in Liguria ed era diretta al mercato napoletano. Dei sei narcotrafficanti arrestati, cinque sono napoletani ed uno di nazionalità paraguaiana. Nel 1909 Guglielmo Marconi fu il primo Italiano a vincere il Premio Nobel per la Fisica: anche se ottenuto in giovane età - Marconi aveva 35 anni - quel premio giunse al termine di un programma straordinariamente intenso di lavoro durato poco meno di 15 anni. Tutto era iniziato nel laboratorio della casa paterna - Villa Griffone, situata sulle colline bolognesi - con i primi esperimenti di telegrafia senza fili, ma poi teatro del periodo pionieristico delle radiocomunicazioni furono le coste Atlantiche: la Gran Bretagna fu la seconda casa dell’inventore ma fu la prima dell’imprenditore Marconi, in meno, con un aumento della coppia pari al 15 per cento. Si tratta di valori già in regola con le norme Euro 6, tanto che Fiat sarà la prima nel 2011 a produrre un motore diesel con queste caratteristiche. Il vantaggio ulteriore del Multi Air è che basta sostituire la testata, il resto del motore rimane invariato e questo permetterà a Chrysler di usare il Multi Air sui propri propulsori senza dover buttare via niente, ma anzi di poter usare anche cilindrate inferiori con le stesse potenze relative. Non solo, questa tecnologia Fiat non la cederà come avvenne nel 1994 con il Common Rail, il primo sistema di iniezione diretta ad alta pressione per i motori Diesel. Nel centro ricerche Elasis di Bari il fisico Mario Ricco (padre dell’attuale Multi Air) lo progettò nel 1990, ma la crisi economica della Fiat costrinse a cedere a Bosch per 300 milioni di dollari un sistema che oggi equipaggia 50 milioni di vetture nel mondo. Bolzano, riparte la campagna anti-italiani La Provincia: «I terroristi degli anni Sessanta? Erano combattenti». A occhio nudo è tutto perfetto. In piazza Vittoria, sulle rive dell’Adige, tra aiuole fiorite e auto di grossa cilindrata parcheggiate con geometrico rigore, la nuova scintilla che si è accesa nel paradiso chiamato SudTirolo non manda alcun bagliore. Ma appena girato l’angolo è scritta in tedesco su un muro, con spray moderno e storia antica. «Via dall’Italia». Qualunque cosa sia, sta Il 2009 è l’anno del Centenario del conferimento del Premio Nobel per la Fisica a Guglielmo Marconi (1909). l’Irlanda ospitò importanti stazioni per i primi collegamenti transatlantici, il Canada e gli Stati Uniti videro trionfare il giovane visionario italiano che tra il 1901 e il 1903 riuscì a ricevere i primi segnali radiotelegrafici che avevano superato quell’enorme ostacolo naturale che era appunto l’Oceano Atlantico. Tra il 1895 e il 1903 Marconi fu il pioniere assoluto delle radiocomunicazioni ma, nonostante circolassero voci sulla possibile vittoria del Premio Nobel già al termine di quel periodo, assai impegnativi furono anche gli anni in cui quegli straordinari successi dovevano essere consolidati. El mundo a su alcance con Gral. Holley 145 Apoquindo 7741 - Fono: 2127086 - Fax: 2127078 Las Condes - Santiago cono tutto e niente, ma da queste sigle, spesso, dipende il futuro di una azienda. Prendiamo ad esempio la Fiat e il recente accordo con la Chrysler. Al centro di questa joint venture c’è lo scambio tecnologico fra la Casa di Torino e quella di Detroit. Gli italiani hanno appena presentato al Salone di Ginevra, ai primi di marzo, il motore Multi Air, una vera e propria rivoluzione tecnica. Per ridurre i consumi di carburante e le emissioni nocive, si è agito sulle testate, modificando valvole, camme ed elettronica in modo tale da avere un sistema di funzionamento particolare basato su elettro attuatori. Il sistema Multi Air funziona su un cilindro alla volta. Valvole, elettronica, tempi di gestione, sono tarati su ogni singolo cilindro e lavorano in maniera indipendente dagli altri. In breve, se prendiamo ad esempio un classico motore a 4 cilindri, invece che avere la distribuzione che in un cilindro immette aria, in un altro la benzina, in un altro ancora la fase di accensione e nell’ultimo lo scarico, su un motore 4 cilindri Multi Air ogni cilindro funziona per conto proprio senza tenere conto del cilindro vicino. Il principio era stato studiato per i motori di F. 1 della Ferrari, da cui derivano molte tecnologie applicate dal Multi Air. Con questa tecnologia ci sono moltissimi vantaggi. Consumi ridotti fino al 10 per cento nei motori tradizionali, che arrivano al 25 per cento in quelli a iniezione diretta. Riduzione delle emissioni di Co2 del 10 per cento, meno ossidi di azoto fino al 60 per F. 2341349 Fax 2443320 con la cordialidad de Eurotur succedendo in fretta. Con brusche accelerate, come il voto nel parlamento della Provincia, che ha consegnato una vittoria storica a Eva Klotz, pasionaria dell’autodeterminazione tirolese. Adesso è ufficiale, gli uomini condannati negli anni Sessanta per aver messo bombe contro gli italiani sono «combattenti per la libertà», attivisti e non più terroristi. E anche nelle valli, in paesi come Montagna (Montan in tedesco) e Termeno (Tramin), i voti di Südtiroler Volkspartei, il partitone di maggioranza, vengono usati per cancellare la denominazione Alto Adige da documenti, timbri e cartelli comunali, accontentando la Klotz e le altre formazioni di estrema destra, per le quali la denominazione presentava una «connotazione fascista». «Il nostro partito-anima ha perso la bussola», dice sconsolato lo storico Leopold Steurer. Dopo un paio di sconfitte elettorali a vantaggio dell’estrema destra tedesca, spiega, la Svp si è messa a rincorrerne le pulsioni. «Senza tenere conto degli effetti della scelta su una gioventù imbevuta di irredentismo e nazionalismo». L’inizio del guaio gira naturalmente intorno al 25 aprile. Oswald Ellecosta è un dirigente della Svp, modi garbati e idee persino troppo chiare. «L’unica cosa che mi interessa è difendere i diritti della popolazione tedesca della mia terra». Dal dicembre 2008 è vicesindaco di Bolzano, coronamento di una quarantennale militanza nel Consiglio comunale. Un uomo che parla come al bar, e pazienza se le parole non si abbinano alla fascia tricolore. «Non è la nostra festa» dice per l’occasione. Alitalia, cassa meglio del previsto» Spinetta (Air France) ottimista. I primi tre mesi di Alitalia sono stati in linea con il business plan e la tesoreria è stata «addirittura meglio del previsto». A riferirlo è stato il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, al termine dell’incontro con il premier Silvio Berlusconi e i vertici della compagnia a Palazzo Chigi. «Oggi - ha detto Spinetta - si è svolto il primo comitato esecutivo con pieni poteri. L’amministratore delegato Sabelli ha dimostrato come Alitalia stia operando in linea con il business plan, così come era stato stabilito dalla nostra collaborazione». Spinetta si è soffermato sulle difficoltà in cui versa l’intero comparto del trasporto aereo. «Ci troviamo in piena crisi - ha spiegato - . Le cifre delle organizzazioni internazionali dimostrano come sia difficile l’atuale situazione. Per questo, essere in linea con il business plan è una buona novella. Tanto più che la situazione di tesoreria è migliore di quanto ci attendessimo». La nuova Alitalia, ha commentato il premier, «ha incontrato delle difficoltà, perché la gestione all’inizio ha presentato dei problemi. Ho potuto però constatare che c’è assoluta fiducia nella soluzione dei problemi e in poco tempo il servizio sarà preciso ». ITALIA E ITALIANI Opel, Fiat dà garanzie. I sindacati: no ai tagli Dopo Detroit e Berlino, potrebbe essere questa la prossima meta di Fiat: acquisire le attività di General Motors nell’America Latina. Dopo l’accordo su Chrysler, la trattativa appena avviata con Opel (la controllata tedesca di Gm), nel tentativo di realizzare il secondo colosso mondiale dell’auto alle spalle di Toyota, Marchionne non ha nessuna intenzione di fermarsi. Instancabile. Lunedì sera ha fatto in tempo a rientrare da Berlino dopo un’intensa giornata di colloqui con le autorità tedesche, atterrare all’aeroporto di Caselle, per decollare poche ora dopo con un volo privato per l’ennesimo viaggio Oltreoceano. Destinazione: New York, Washington e Detroit. Al centro del viaggio nuovi incontri per seguire l’evoluzione della vicenda Chrysler, ma anche trovare gli appoggi da parte di Gm e del Tesoro americano per chiudere l’altra importante partita: quella europea e forse dell’America Latina. In America, il top manager di Fiat gode di grande stima e il capo del sindacato Uaw, Ron Gettelfinger, è ottimista sull’alleanza tra Chrysler e Fiat. Ben più complessa e ‘ostile’ è la situazione in Germania per Opel. Per un accordo che - per usare le parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi - «è un sogno per tutti gli italiani». Il premier è fiducioso: «Il matrimonio si farà». Anche le banche sono pronte a sostenere il Lingotto. Intesa Sanpaolo ha dato la sua disponibilità ad affiancare Fiat nei progetti di espansione all’estero e a sostenere a livello finanziario la nascita di un maxi-polo dell’auto, in attesa di conoscere meglio i piani economici del Lingotto. Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza della banca: «Continueremo in una linea di collaborazione che abbiamo sempre dato a favore della rinascita di Fiat». Posizioni simili si raccolgono nei quartieri generali di altri grossi istituti bancari, come Unicredit e Mediobanca. La strada per Opel è tuttavia in salita. Se il governo tedesco ha infatti aperto al Lingotto parlando di «piano interessante», continua il braccio di ferro con i sindacati, sempre molto diffidenti. A poco sono servite finora le rassicurazioni di Marchionne, che in un’intervista a Bild, prima di lasciare la Germania, ha detto: «Non vogliamo chiudere nemmeno una delle fabbriche in Germania. Ho bisogno di questi impianti per fabbricare un numero sufficiente di automobili nel futuro. Ma, naturalmente, dovremo ridurre il personale. Questo non può evitarlo nessuno». Tagli che, secondo Klaus Franz, leader del consiglio sindacale della casa automobilistica tedesca e membro del consiglio di supervisione della compagnia, sarebbero consistenti e riguarderebbero 9-10 mila posti di lavoro. Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) afferma che «il piano della Fiat per la creazione di un nuovo colosso dell’auto prevede la chiusura di dieci impianti industriali del gruppo Fiat-Opel tra il 2011 e il 2016 in Europa, con la perdita di circa 18mila posti di lavoro». La Faz cita i contenuti di un documento strategico della Fiat definito «strettamente segreto» e intitolato «Project Football». In Italia - stando a quanto riferisce il quotidiano - sarebbero chiusi l’impianto di Pomigliano e quello di Termini. Considerazioni che la Fiat ha smentito seccamente in una nota: «Non si tratta di informazioni che provengono dalla Fiat, né fanno parte di alcun piano preparato dall’azienda ». Ristrutturazioni, dilaga l’evasione 5mila imprese «nullatenenti» In una vasta operazione contro l’evasione fiscale nel settore delle ristrutturazioni edilizie, la Guardia di finanza ha scoperto oltre 5.000 imprese che hanno evaso il fisco, secondo quanto riferito dalle stesse Fiamme gialle. I militari, impegnati dal 2006 nell’operazione, hanno scoperto anche 3 miliardi di euro in redditi non dichiarati e circa 10.000 posizioni lavorative irregolari, oltre a 5.246 aziende che hanno evaso il fisco. L’operazione “Pandora” è stata avviata a livello nazionale nel 2006 e condotta dal Nucleo Speciale Entra- Tenga el mejor punto de vista P. de Valdivia 3015 F. 2690791 Moneda 708 F. 6649244 San Antonio 325 F. 6325512 Silvano tavonatti a. [email protected] te delle Fiamme Gialle in stretto contatto con i reparti territoriali. La Lombardia maglia nera. I controlli eseguiti dalle Fiamme Gialle su tutto il territorio nazionale da parte dai reparti territoriali, in coordinamento con i reparti speciali e in particolare con il nucleo speciale entrate, hanno fatto registrare il tasso più elevato di inadempienza nelle Regioni del Nord, soprattutto in Lombardia dove sono stati individuati 571 milioni di euro di base imponibile evasa, 1.128 posizioni lavorative irregolari e 649 evasori. A seguire si è collocata la Regione Lazio, dove le 769 imprese controllate hanno occultato al Fisco 263 milioni di euro facendo emergere 1.364 posizione lavorative irregolari. Il record delle violazioni al Sud, invece, spetta alla Calabria con 156 milioni di euro di redditi evasi e 617 posizioni lavorative irregolari scoperte. I reati. Gli evasori scoperti operavano nel comporto delle ristrutturazioni edilizie nel quale al momento persistono importanti agevolazioni fiscali per i privati, ai quali, però, è fatto obbligo di seguire San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen (02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95 www.carnessori.cl una procedura che prevede il pagamento delle prestazioni ricevute unicamente a mezzo di bonifico bancario. Triveneto Ora di religione promossa da otto studenti su dieci Più di 9 studenti su 10 frequentano l’ora di religione nelle scuole superiori del Veneto. E all’80,2% piace un sacco. Anzi, messa a confronto con altre materie, risulta più interessante nella significativa percentuale del 23,7%). Si spiega in questo modo la circostanza che in 15 anni si è contenuta in 2,4 punti percentuali la diminuzione di chi si avvale di questo insegnamento: dal 93,5 al 91,1%. E questo nonostante l’alta e crescente percentuale di studenti stranieri. Lo certifica l’indagine svolta dall’Osservatorio socio- religioso fra 5.300 studenti e pubblicata da “Edb”. “Apprendere la religione”: questo il titolo del volume curato da Alessandro Castegnaro. Con una prima, significativa evidenza. Vacuno Cerdo Sub productos Arrollados Hamburguesas Cordeo Lechón Pollo Pavo Jabalí Puro Ciervo Avestruz Codornices Pato Neozelandés Conejo Guayu 100% Orgánico Quesos Presenza- 16 maggio 2009 5 Grande Torino Sessant’anni fa il mito s’infranse a Superga in questo giorno è qualcosa Quel 4 maggio Torino si fermò, come il cuore di quei diciotto angeli caduti in volo. In quell’ultimo viaggio, come sempre, li accompagnò il loro allenatore, il ‘filosofo’ ungherese Egri Erbstein, l’ebreo errante che era riuscito a sfuggire ai lager nazisti e che vide la sua fine accanto alla cupola di una chiesa cristiana. Morì in un abbraccio ideale con i suoi eroi della domenica, quei fantastici ragazzi che dopo la guerra avevano ridato dignità a questo Paese, anche grazie al calcio. Ognuno di loro portava nella valigia da trasferta la foto di una ragazza, di un figlio, un crocifisso per pregare quel buon Dio che aveva reso quella squadra un’entità di sovrumana bellezza. Soltanto il cielo poté dominare quella che in terra e su tutti i campi di calcio era la squadra più ammirata e temuta d’Italia e per il popolo torinista «la più forte del mondo». Ma era bastato un po’ di pioggia, quella nebbia fine come una benda sugli occhi del pilota o forse un guasto tecnico, per farla sparire? Chissà... Il cielo si sfaldava in nebbia, e la nebbia cancellava Superga». Il cielo continuava a piangere lacrime lente, le stesse che scendevano sul viso sconvolto di Sauro Tomà, uno dei pochi calciatori sopravvissuti (si salvò anche il 2° portiere Renato Gandolfi e il presidente Novo che non partirono). Oggi Tomà ha 83 anni, ma non passa giorno che la sua mente non vada a Superga. «Mi sono salvato perché ero infortunato e non presi parte a quella trasferta e dentro di me ho sempre provato un grande sospiro di sollievo per averla scampata, ma anche un umano senso di colpa... Quel giorno sono morto un po’ anche io con i miei compagni. Non potrò mai dimenticare l’affetto e le premure che aveva per me Valentino Mazzola, il più grande giocatore che abbia mai visto su un campo di calcio. Ciò che mi ha consolato in tutti questi anni è il fatto di risentire ancora le loro voci ogni volta che passo davanti al Filadelfia. L’hanno abbattuto quello stadio, ma le anime di quei ragazzi vivono ancora lì dentro e tornano in vita ogni volta che qualche tifoso mi ferma proprio lì davanti all’ingresso del campo e mi chiede di raccontare di loro, del Grande Torino». Ha scritto Indro Montanelli: «Il Torino non è morto, difficile da spiegare, bisogna provarla. Quello che meraviglia è la grande presenza dei giovani che arrivano costantemente alla basilica, anche durante l’anno, in un pellegrinaggio silenzioso e commosso. Ogni tifoso del Torino da allora è come se passasse il testimone al proprio figlio, alla generazione che verrà, è soltanto in trasferta». È la sensazione che da sempre alberga in Franco Ossola, lo storico di quella squadra leggendaria. Porta il nome di suo padre, la grande ala sinistra, che non ha mai conosciuto. Il giorno che Ossola partì per Lisbona sua moglie Piera stava per dirgli che era in attesa del loro secondogenito. «Mia madre voleva dirgli che stava per arrivare il figlio maschio che tanto desiderava e nell’ultima telefonata, la sera del 3 maggio, gli fece intuire che quel sogno si stava per realizzare. I tanti orfani e vedove che non hanno mai avuto un adeguato risarcimento, anche economico, ma che non sono mai rimasti da soli perché da sessant’anni ci ha pensato il calore del popolo torinista a ricordargli che quegli angeli volano ancora sopra le nuvole di Superga. Ogni 4 maggio quella marcia granata, che anche all’indomani della retrocessione in serie B contava cinquantamila fedelissimi, sale su per la collina per non mancare alla Santa Messa . Dal 1975, ad officiarla è sempre don Aldo Rabino. «L’atmosfera che si respira con un messaggio che arriva direttamente dal cuore e che li invita a ricordare e a fare in modo che la memoria sia sempre viva intorno a quei ragazzi che rappresentavano molto di più di una squadra di calcio. Il Grande Torino nel tempo ha acquisito un valore culturale che insieme al senso della sofferenza per la perdita, è parte integrante dell’essere tifoso granata. Un tifoso che vive tutto con estrema passione e nel rispetto della storia che vuol dire tradizione, il massimo valore di civiltà da conservare ad ogni costo per tenere vivo questo sport e la fede per una squadra». Una fede viva per una squadra che è ancora presente. Non è un caso che ogni 4 maggio si entra nella basilica di Superga con il sole e si esce con quel cielo che piange lentamente le sue lacrime. Ma sono lacrime di speranza e ha ragione Bruno Slawitz: «Il Torino non è morto. È ancora davanti a noi, vivo, splendente per le cento e cento vittorie, autentico inno alla giovinezza. Non muore mai chi lascia così ampia eredità di affetti». Eluana, la Lombardia premia le suore Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha consegnato una benemerenza per meriti speciali alle suore Misericordine che per 14 anni hanno accudito Eluana Englaro nella clinica “Beato Luigi Talamoni” di Lecco. La cerimonia si è svolta ieri pomeriggio a palazzo Pirelli. La benemerenza consiste in una scultura di Arnaldo Pomodoro accompagnata da una pergamena che recita la motivazione: «Per l’impegno appassionato e silenzioso nel prendersi cura di molte vite fragili e spesso abbandonate, in particolare di quella di Eluana Englaro. Mentre la società dissertava sui confini oltre i quali il vivere sarebbe solo un accanimento senza senso, queste donne coraggiose hanno offerto la testimonianza alla comunità intera di quell’amore gratui- to e senza limiti, che rappresenta una luce di speranza per tutto il mondo». «Pur non ritenendoci meritevoli di alcun riconoscimento, la ringraziamo, e con lei ringraziamo la Regione Lombardia per aver sostenuto noi e il personale della casa di cura “Beato Luigi Talamoni” nella missione di servizio alla vita anche in momenti critici». Così, madre Annalisa Nava, superiora generale delle suore Misericordine, ha ringraziato il presidente Formigoni. Va a Lourdes, donna riprende a camminare « La Madonna mi ha guarito, mi ha fatto il miracolo, la gamba non mi fa più male, sento qualcosa». È stato l’urlo di gioia di una donna di 50 anni, Rosa Mollica, di Ripi, un paese in provincia di Frosinone, malata di sclerosi multipla, che dopo aver assistito nella grotta di Lourdes ad una messa con altri malati, si è messa a camminare davanti a centinaia di pellegrini, gettando il bastone con cui si trascinava da 20 anni. 6 Presenza- 16 maggio 2009 SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Consegna distintivi Quarte Medie Editoriale Un’aria di cultura e di musica si respira in questi giorni a Scuola. All’inaugurazione di una nuova mostra nel Centro Culturale, si aggiunge la Serata Lírica Omaggio a Giuseppe Verdi. Ma di questo ne parleremo nel prossimo numero. Per adesso vi lasciamo con la consegna dei distintivi alle quarte medie, un poema di Lucia Benvenuto in occasione del giorno della mamma, un’intervista ad un nostro ex alunno Eduardo Hardy e la celebrazione del Giorno del Libro. Buona Lettura Gabriella Piergentili "MIS HIJOS" OH mi niño hermoso Que de mis entrañas saliste Y contigo arrastraste El sentimiento más desgarrador Y puro OH pedacito libre... Tú no pediste nacer Yo al mundo te quise traer OH mi tesoro en flor Yo madre entre otros quiero ser Y con ello ayudarte a crecer OH espíritu sonriente... Perdóname otra vez Generosidad o egoísmo El resultado es el mismo EDUARDO HARDY: Director para Chile de National Radio Astronomy OH mi niño hermoso Espero que la vida para ti Sea el regalo más sublime Que pudiste tener. ¡ El mío eres tú ! Lucia Andrea Benvenuto P. [email protected] Traduzioni sulla Scuola Il laboratorio storicoambientale, condotto magistralmente dal professore Guglielmo Rocchiccioli, si basa sull’analisi delle notizie di quotidiani cileni con la finalità di arrivare ad una traduzione di una determinata notizia in lingua italiana o con l’obiettivo di rielaborare l’articolo dando una personale e diversa chiave di lettura ai fatti riportati sul giornale. La meta è quella di formare uno/a studente/essa dotato di capacità di analisi di una notizia e allo stesso tempo di abilità nella traduzione dallo spagnolo all’italiano. Lo scopo principale vuole essere instituire nel discente una particolare attitudine alla interpreta- Com’è tradizionale le quarte medie hanno ricevuto il distintivo che li caratterizza come i piu grandi della Scuola la “Piocha”. La preside Silvia Perroni a nome della Scuola ha fatto un discorso per i ragazzi, i genitori e gli amici presenti; il professore Eugenio Parra ha parlato a nome degli insegnanti guida e la alunna Nicole Herrmann a nome delle quarte medie. zione delle notizie e una immediata competenza in opera di traduzione con testo a fronte. Il proposito si fonda nell’impresa di insegnare allo studente a far un buon uso delle informazioni lette su un giornale e contemporaneamente riportare queste notizie in L2. La capacità di comprensione, la traduzione e la riscrittura sono le abilità stimolate in questo primo semestre. Questo articolo éstato preso dal Mercurio del 30 marzo sul tema della Inaugurazione della Scuola, ed é stato scritto dalla onnipresente giornalis������������������ ta Gabriella Piergentili. * En todo el mundo se conmemoró en abril la primera observación telescópica de Galileo Galilei. Aquí en la Scuola, el Centro Culturale junto con a NRAO realizamos las “100 horas de Astronomía”, con charlas, muestras fotográficas, talleres con los papás y observaciones telescópicas. * Junto con conocer el quehacer astronómico nacional, conocimos a Eduardo Hardy, ex alumnos de la Scuola, y director para Chile de NRAO, uno de los organismos a cargo del proyecto ALMA, el mayor centro de observación telescópica que tendrá nuestro país. Ex alumno de la Scuola, Eduardo Hardy nació en Argentina, lugar donde su padre se desarrollaba como cineasta. Transferido a nuestro país, fue matriculado en el colegio enfrente de su casa, nuestra Scuola de Agustinas. Como un aterrizaje forzoso recuerda el astrónomo aquellos años, con su acento argentino, fue apoyado por la directora de la época Tina Seraglia, de quien guarda los mejores recuerdos. Egresado de la generación del ‘59, aún mantiene el vínculo con sus compañeros, pese a haber vivido más de 25 años en el extranjero. Muy animado lo vimos sacándose fotos junto a la lupa el Giorno del ex Alunno. Eduardo inauguró las “100 horas de Astronomía” contándonos sobre el devenir astronómico de nuestro país, tema que conoce muy bien ya que es el representante en Chile de NRAO, una organización norteamericana, pieza clave de lo que será Alma, el gigante de la observación que se construye en San Pedro de Atacama. Y justamente en el que fuera su colegio y frente a un público de más de 300 alumnos, recordó sus años como alumno, citando a Galileo: “conocí a Galileo Galilei en el curso de literatura italiana, como escritor italiano, y como un gran divulgador científico.” Es que Eduardo tiene los mejores recuerdos de su etapa escolar y de la formación de la Scuola, la que define como muy completa: “el colegio fue para mi una muy buena fuente de cultura.” Recuerda su paso por el latín y el italiano, idioma que habla bastante bien. -¿Viviendo más de veinte años en un país de habla inglesa, como ha sido tu relación con el italiano? Si la gente busca en el italiano una utilidad práctica, como se busca en el inglés, hay una mala elección, porque lo que uno debiera buscar en el idioma es la apertura al mundo de ese idioma, yo puedo entender a Galileo en su idioma original, leer Il nome della Rosa, tener acceso a todo un mundo. La gente tiene que entender que el italiano es la llave de acceso a un mundo cultural muy rico y muy antiguo, con una tremenda tradición. Tras el colegio, comenzó su camino hacia la observación de los cielos. Sin embargo no todo fue ciencia, porque según nos confidenció, tuvo una pequeña incursión en las tablas, trabajando como actor de teatro junto a destacados, como la gran Malú Gatica. - ¿Cómo llegaste a ser astrónomo? Estudie física en la Universidad de Chile, el primer año que se había creado esta carrera, y después de eso me fui a trabajar en el Observatorio Nacional en el Cerro Calán. Ahí me interesé directamente en la astronomía y me fui a hacer un doctorado a Estados Unidos, en la universidad de Indiana. Eduardo volvió un tiempo a Chile para realizar las observaciones de la tesis de doctorado en nuestro país, hizo clases, pero un año después se volvió a ir, esta vez a Québec, Canadá, ciudad donde residió por más de 21 años. El Proyecto Alma Estando en Canadá, le ofrecieron a Hardy venirse a Chile para representar a National Radio Astronomy (NRAO) en Chile y trabajar en pro del proyecto Alma, un observatorio de 66 antenas ubicado a 5 mil metros de altura en el Desierto de Atacama. Este nuevo observatorio permitirá que sea en nuestro país donde científicos de todo el mundo puedan estudiar la formación de nuevas galaxias, estrellas y planetas. En este proyecto Eduardo lleva trabajando los últimos 11 años. - ¿Cómo se decidió el lugar donde se instalará el observatorio? Era necesaria una extensión de tierra muy alta y plana, un lugar muy alto porque tienes que escapar del vapor de agua, que es lo que te mata la observación, y además que sea relativamente plano para distribuir los telescopios sobre grandes superficies. En Alma trabajan científicos de tres continentes, Estados Unidos, Comunidad Europea y Japón, lo que implica coordinar culturas tan diversas y con visiones te mundo distintas, lo que amplía el desafío: “es una experiencia maravillosa, es una aventura el estar sometido a la problemática de entenderse, adaptarse, pero finalmente es un mundo globalizado y la gran ciencia tiene que ser hecha de esta manera.” - ¿En qué consiste tu trabajo diario? Sigo publicando, he tenido suerte, tengo buenos colaboradores, mantengo una actividad científica razonable, hago investigación pero es una parte muy pequeña de mi tiempo. Más que nada mi trabajo es más administrativa en este momento, yo represento a mi organización en Chile, soy la interfaz con el gobierno, con todas las organizaciones gubernamentales que están asociadas a proyectos, tengo funciones de divulgación científica. Sin embargo el trabajo administrativo no ha hecho que pierda la magia, “cuando estas ahí y ves el tamaño de esas antenas, lo complejas que son, armarlas, 66 de estos monstruos en una llanura a 5 mil metros de altura en el medio de nada con equipo electrónico ultra sofisticado y mantenido a temperaturas cercanas al 0 absoluto, mientras sopla el vento, realmente ahí vuelves a conectarte con lo que estás haciendo” - ¿Qué descubrimiento científico te ha maravillado en el último tiempo? Dentro de los últimos 15 años el conocimiento humano ha retrocedido inmensamente, porque creíamos que entendíamos cosas muy fundamentales sobre el mundo y nos hemos dado cuenta que no. En este momento a grosso modo entendemos 5% de lo que existe. Lo que más me impresiona es darnos cuenta de eso, que todos los días abrimos los ojos al universo. G.P. SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Biblioteca celebra en grande el Día Internacional del Libro” Cada 23 de abril en Cataluña, España la gente sale de sus casas y desborda las veredas con el entusiasmo del día de San Jordi, que coincide con la celebración del día internacional del Libro, en que los varones obsequian flores, bombones y libros a las damas. Tanto en España como en el resto de los países esta fecha es celebrada con mucha fuerza, ya que se conmemora el día Interna- cional del Libro, en memoria de dos grandes figuras de la literatura Universal como son William Shakespeare y Miguel de Cervantes, quienes fallecieron un 23 de abril de 1616. La Biblioteca de nuestra Scuola no quiso estar ajena a tan importante celebración, y entre varias actividades, se acercaron los pequeños de la seconda e terza elementare mentare, quienes sacaron de unas cajitas mágicas un papelito con una palabra que vendría siendo el tema del cuento, para luego exponer las obras en una gran muestra en la misma Bibioteca, el despliegue creativo fue grandioso y el evento suscitó mucho interés y curiosidad. Entre el Jurado que seleccionará los cuentos premiados, contamos con la participación de la Sra. Ilde Valdatta, de Mariano Malacchini, Director de Desarrollo de Proyectos, y de la escritora de literatura infantil, Andrea Bravo, apoderada de Kinder, quien además colaboró con otras actividades del mes del libro, leyendo cuentos a nuestros niños de la Scuola Materna Así mismo contamos con el importante respaldo de la Coordinadora de la Elementare, Sra. Carla Grazioli quien comprendió la actividad como un incentivo vivo hacia la lectura y escritura de nuestros niños. Y no pudo faltar el apoyo incondicional de nuestras queridas profesoras Cecilia Calderón y Mariolli Raffo quienes, al igual que cada una de las profesoras jefe, incentivaron a los niños en esta actividad. Además obtuvimos el apoyo de un grupo de alumnos de IV Medio C, quienes escribieron un artículo sobre el Día del Libro, así como elaboraron una pauta de evaluación para este concurso, y participaron como voluntarios en la selección de los cuentos premiados. Pero como si fuera poco, otro grupo, siempre de IV Media C, visuali- Presenza- 16 maggio 2009 Ad esempio, nella scuola si possono organizzare diversi concorsi letterari, per esempio, di storia, poesia e narrativa per stimolare e introdurrere i bambini nell`ambiente dei libri. Nei nostri giorni è molto necessario fare attività come queste, perché con il passare del tempo il libro tradizionale ha perso importanza nel mondo letterario, e oggi prevalgono altre maniere da studiare e imparare. Il libro esiste da molti secoli, ma non come lo conosciamo oggi già che con l’invenzione della scrittura è nato il libro come concetto: il trasportare pensieri, sentimenti e conoscenze fuori dalla mente e che un altro possa capirlo e integrarlo alla sua persona. l libro è un documento storico diviso in quattro parti fondamentali: la prima pagina, in cui troviamo il nome del libro e dell`autore; dopo c’è il prologo, nel quale si dice l`importanza del libro; c’è anche l’indice, per indicare ordinatamente i temi con i rispettivi numeri delle pagine, e finalmente lo sviluppo del documento che è il corpo del libro, diviso in capitoli. Nell’ultimo secolo l`uso dell`internet è cresciuto in maniera significativa,oggi tutto il mondo ha bisogno di imparare a usare l`internet perché è parte della vita delle persone.Ma...in questo mondo globalizzato c`è ancora spazio per i libri? Questa è una interrogante che giá è stata 7 risposta . I libri sono sopravissuti all’atacco di internet, ma la differenza fondamentale è che questo copre moltissime necessità che un libro non potrebbe mai coprire. Per questa ragione la gente preferisce l’internet, è una maniera facile e comoda di cercare informazione, e lasciano da parte il vero scopo della letteratura: l’immaginazione. Il libro è una porta dell’imagginazion che si apre in un mondo sconosciuto in cui solo noi possiamo entrare, i nostri pensieri, le idee che sono al di la della verità, dove la fantasia e la realtà appartengono a un solo mondo; per i fanatici dell’internet che dicono che possono trovare lo stesso contenuto che nei libri. per noi resta questo instrumento romantico che va più il lá di un modo di cercare informazione. È un mondo di fantasia nel quale ci possiamo conettare con la nostra massima espressione di libertà, con confini che non sono limitati da una pubblicità que interrompe. libri sono direttamente uniti ad un’instituzione molto importante in tutta la storia: la biblioteca. L’obbiettivo di questo luogo è creare ambienti di lavoro, di studio e di ricreazione con i nostri amici: i libri. Se parliamo del nostro paese ci rendiamo conto che il Cile è un paese in cui quasi non esiste la cultura letteraria e questo succede perché non ci sono molte biblioteche nelle quali elaborare e trasmettere questa cultura letteraria. Come conclusione, possiamo dire che il libro è uno strumento fantastico che con il passare del tempo si occupa ogni volta di meno, la gente che legge è molto poca, e questa minoranza è sempre pìu creativa e colta. Uno scopo delle scuole deve esserequello di creare l’abitudine di leggere nei bambini e di promuovere l’immaginazione letteraria. Fernando Gazzella Pierluca De bianchi IV Media C Apportando al bicentenario: Scuola Italiana inaugura le sue nuove installazioni quienes acompañaron a “Caperucita Espacial”, por el Bosque de Estrellas, venciendo en la competencia intergaláctica a la Ci- bernauta Alejandra De la Vega. Además nuestra Biblioteca organizó un concurso de cuentos “TOMATE LA PALABRA”, en el que participaron con sus creaciones literarias los alumnos de terza, quarta e quinta ele- zando la estrecha relación que hay entre la Biblioteca y sus libros, diseñaron el tríptico de la Nuova Biblioteca, Edoardo Correa, Gian Luca De Bianchi, Fernando Gazella, Ennio Romanini, Matias Sabat, Alessandro Tamagnini, Luis Alberto Lobos y Sergio Andrade. La página que hoy estamos abriendo nos ayudará a todos a ser mejores, porque en la Biblioteca todos y cada uno somos piezas vitales. Pronto tendremos los resultados y sabremos quiénes son los afortunados ganadores de las suscripciones a las entretenidas e interesantes revistas que podrán recibir en sus casas. Gracias a todos por apoyarnos en estas nuevas iniciativas. La Biblioteca Lo que piensan nuestros alumnos... Il libro: Un ��������������������������������� fantastico mondo senza limiti Il 23 aprile si celebra la Giornata Mondiale del Libro. Questo giorno commemora la morte di tre grandi scrittori della letteratura mondiale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso de la Vega. _Questa celebrazione serve per promuovere il gusto per la lettura e la produzione editoriale,e anche per proteggere la proprietà intellettuale attraverso il diritto d’autore. Per partecipare alla celebrazione della Giornata internazionale del libro non è necessario comperare, leggere o partecipare a conferenze. Se vogliamo celebrare questo evento in modo divertente, dobbiamo utilizzare solo la nostra immaginazione e pensare a tutto ciò che suscita la lettura e il fantastico mondo della parola. Il progetto educativo è centrato in un’educazione interdisciplinare e valorica che ingrandisce il percorso dei suoi alunni. Ugualmente, la scuola è paritaria, e ciò significa un riconoscimento ufficiale e legale alla sua educazione da parte dell’Italia e della Comunità Europea. Compiendo il bramato sogno della comunità, la Scuola Italiana Vittorio Montiglio ha inaugurato la sua nuova sede in San Carlos di Apoquindo. L’ufficio dell’architetto Teodoro Fernández è stato l’addetto a sviluppare il progetto pensato come un balcone sulla città. L’edificio si fonde col suo ambiente naturale, trasformandosi in una scuola all’aperto. Così, il progetto educativo si inserisce in questo nuovo scenario che permette ai suoi alunni una diversità di nuove aree di sviluppo. Quello che vive la Scuola Italiana non è solamente un processo di cambiamenti fisici. Dal 2005 in poi ha realizzato importanti modifiche nel suo piano curricolare, trasformandosi in una scuola paritaria, riconosciuta e valida in Italia per accedere a qualunque università della Comunitá Europea. Metodologia applicata È che il modello italiano non si basa solamente su generare conoscenza, ma anche riferirla ed applicarla al mondo reale. La preside Silvia Perroni segnala che il principale obiettivo della Scuola è consegnare una formazione integrale “Oltre ad enfatizzare l’area accademica, è anche essenziale per noi. un’educazione che permetta agli alunni di essere sicuri di se stessi, intraprendenti e critici. Inoltre che siano capaci di generare una chiara idea di come affrontare la vita ed apportare alla società”. Allo stesso modo, aggiunge che è chiave potenziare l’ambito valórico. Oggi la Scuola Italiana ha implementato un piano di educazione in valori che si focalizza su una sfera pratica. “Non sono solo concetti, ma si vivono giorno per giorno attraverso molteplici attività. Come dimostrazione di diversità e pluralismo, nella Scuola convivono differenti credi, poiché la vita spirituale è importante. In questo senso, la materia di Etica ed Storia delle Religioni è una preparazione integrale degli alunni di scuola media”. La Scuola possiede una metodologia basata nell’interdisciplinarietà, in modo che gli alunni possano integrare e relazionare i contenuti delle diverse materie. “Un altro dei nostri propositi è creare un ambiente pluralistico e partecipativo nel quale prevalga il lavoro in équipe, lo scambio di punti di vista ed opinioni differenti, la ricerca costante, l’investigazione autonoma, da parte di alunni e professori, per proporzionare un’esperienza di vita all’interiore di una comunità scolastica e di ricerca del sapere gradevole ed arricchente”, enfatizza la preside Silvia Perroni. Rinnovata infrastruttura Con la costruzione della nuova sede in San Carlos di Apoquindo, oggi gli studenti della Scuola Italiana contano su nuovi spazi per lo sviluppo, laboratori di fisica, chimica e biologia, sale col computer e multimedia. Pur essendo una scuola di formazione italiana, si considera dal prekinder la lingua inglese che è stata rafforzata negli ultimi anni. Inoltre, da due anni, è stato incorporato un corso facoltativo di latino, e si sono ottenuti già grandi progressi negli alunni. Col fine di offrire la migliore educazione, il corpo docente realizza ogni anno corsi della lingua italiana e di perfezionamento sulla metodologia educativa in Italia, per dopo integrare quella conoscenza alla Scuola. Lo sport non rimane indietro, palestra coperta con pavimento d’ultima generazione, piscine temperate, sala di macchine ed un recinto di calcio circondato dalla pista atletica, completano l’infrastruttura sportiva. Oltre a quelle discipline più tradizionali come il calcio, la pallavolo e la pallacanestro, la Scuola realizza nuoto, atletica, balletto, tennis e danza moderna tra le altre. Ciò, oltre ad un’ampia offerta di laboratori come teatro, pittura all’olio, ceramica, vetrofusione ed il nuovo progetto di orchestra sinfonica che integrerà 84 alunni dalla seconda elementare alla terza media con differenti strumenti. D’altra parte dispongono di una biblioteca di più di 40 mille volumi, separata d’accordo a livelli di età, di un Centro Risorse per l’aggiornamento dei docenti, e di tutta la tecnologia applicata all’educazione che rinforzano le diverse aree dell’insegnamenti. Centro Culturale Le arti e la cultura sono presenti attraverso il suo Centro Culturale. Questo nasce con l’obiettivo di aprire la Scuola alla comunità, essendo una vetrina all’esterno. Così qualunque amante della cultura potrà vincolarsi con le radici italiane. È composto da una sala di esposizioni, un teatro con 270 poltrone adattabile a cinema, ed un caffé. Uno dei prossimi eventi saranno “100 ore di astronomia”, che si inagurerá il giovedì 2 aprile. Los Académicos Crew: Nicolás La Fuente Cristián Carreño Renzo Corradini Maximiliano Wildner 8 COLLETTIVITÁ Presenza- 16 maggio 2009 Una stella ha illuminato la notte fredda dei Professionisti La Camera di Commercio e il Circolo di professionisti d’origine italiana hanno ricevuto la visita gradita e importante dell’avv. Alberto Del Carlo, presidente della fondazione della Banca del Monte di Lucca e dell’avv. Florenzo Storelli, membro del Consiglio d’amministrazione della stessa banca e responsabile del settore estero. Approfittando la felice circostanza che Santiago è sede della conferenza mondiale delle banche e Case di Risparmio, con la mediazione dei Lucchesi nel Mondo, hanno voluto incontrare la comunità italiana residente. Complimenti ai nostri visitatori, non solo per il rapporto iniziale che ci auguriamo si vada approfondendo, ma soprattutto per il loro interessamento per la realtà migratoria italiana in Cile. Mai avevamo conosciuto con tanta chiarezza il lavoro sociale che svolge la Banca del Monte di Lucca tramite la fondazione, un realtà che ci causa sana invidia e che vorremo nel territorio cileno. La giornata culturale del Circolo contemplava un incontro con la Signora Liliana Ross (Brescia). Incontro che ci ha rivelato, oltre la sim- patia della famosa attrice, il suo attaccamento all’Italia (dove è nata) ed alla sua cultura. In una parola, orgogliosa delle sue radici. La sua presentazione (che tutti avrebbero preferito più lunga e dettagliata) è iniziata con un inno all’Italia ed alla sua bellezza artistica che in ogni angolo lascia trasparire la presenza di Dio e del genio creativo dell’italiano. Un solo esempio? La Piazza dei Miracoli di Pisa. Un secondo fattore che rende l’Italia ammirevole è il concetto di famiglia che si è tessuto nei secoli, a partire dai lares romani, tramandato fino ad oggi. La famiglia che cammina unita, PASTELERIA Y CONFITERIA CALIFORNIA Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles Confites Tortas para Novios - Pastelitos COCKTAIL A DOMICILIO Irarrázaval 1570 Fono 2042382 - Av. Colón 5901 Fono 2203195 Vitacura 6195 Fono 2421424 (Pueblo del Inglés) Servizio del Patronato ACLI L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la Parrocchia Italiana (Bustamante 180) con il seguente orario: da Lunedi a Venerdi dalla ore: 08:30 alle 14:30 Attenzione a Viña del Mar La Signora Nancy Nocchi attenderà l`ultimo venerdi di tutti i mesi dalle ore 10:30 alle 14:00 Responsable dell`ufficio è la Signora Nancy Nocchi Tel-Fax 6345247 - E-mail: [email protected] nel dolore e nella gioia, nelle vittorie e nelle sconfitte. E confessava che le sue figlie sono sempre state la ragione della sua vita. Fino ad oggi. E’ un modello di comportamento che anche lei ha ereditato dalla sua famiglia: infatti la mamma era tutto, il padre il meglio del meglio. Una terza caratteristica della cultura italiana, secondo Liliana, è il senso di responsabilità come caratteristica peculiare: la parola data era sacra come gli impegni che si assumevano. E poi la cucina, il gesticolare caratteristico degli italiani, il viaggiare senza conoscere la lingua del posto... e si continua a parlare “un itagnolo” anche dopo anni ed anni di integrazione nel nuovo paese. Qualche critica? La burocrazia. E’ stata tagliente anche con la nostra qui in Cile. Ha terminato il suo intervento applauditissimo con un tenero ricordo di famiglia: i genitori cantavano o ascoltavano “Fratelli d’Italia” abbracciati. Peccato che il numero dei partecipanti non ha raggiunto la trentina: c’era nell’aria la paura del nuovo virus nella notte fredda? Trentini di Santiago: pranzo ed elezioni Estimados amigos y socios: El Círculo Trentino de Santiago tiene el agrado de invitarlos al almuerzo que se realizará el domingo 24 de mayo en el salón Italia de la Parroquia Italiana (Bustamante 180) a partir de las 12 hrs, con el fin de realizar las elecciones para la directiva 2009-2011. Los interesados a postular deben contar con las cuotas al día, o bien cancelarlas el mismo día del almuerzo (valor: $500 mensuales). Esperamos contar con su participación. Valor almuerzo: $4000 adultos - $2500 menores 12 años Les saluda atentamente Carla Dellapé Presidenta Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana. Lo esperamos en nuestras cuatro direcciones *Providencia (Esq. Pedro de Valdivia) *Las Condes 6757 (a pocos metros de Stadio Italiano) Canottieri Italiani di Valparaiso: memoria 1008-09 En una reunión desarrollada el pasado 7 de abril, el Presidente de la Canottieri, Don Carlos Montiglia Rezzio hizo entrega de la Memoria y Balance 2008-2009. A continuación se transcribe el texto de la memoria. Directorio El 24 de Abril del año 2008, en los salones de la Sesta Cía. De Bomberos Crisóforo Colombo, se realizó la Asamblea General Ordinaria de Società Canottieri Italiani. En la ocasión se eligió la siguiente directiva para el período 2008-2009. Presidente Carlos Montiglia Rezzio Vicepresidente Hugo Castelletto Tassara Secretario Bruno Dondero Lencioni Tesorero Enrique Norero Walker Capitán Reinaldo S. Santibáñez G. Sergio, riposa in pace Directores Italo Solari Peirano, Andrés Canessa Falcone. A partir de marzo se reintegran a actividades deportivas un grupo de remeros de la SCI de la generación 80’, los que son invitados a colaborar con la Directiva. Se crea un directorio ampliado, invitando a socios máster a sumarse a la dirección del Club. Al finalizar este ejercicio se ha conformado un potente equipo de trabajo: Presidente: Carlos Montiglia, Secretario: Bruno Dondero, Pro Secretario: Atilio Bustos, Capitán: Eduardo Norero, Teniente: Leticia Polanco, Tesorero: Enrique Norero, Pro tesorero y Ecónomo: Leonardo Figueroa, Web Máster: Juan Carlos Jeldes Directores: Javier Caneo, José Bermudez y Mario Ai- rola Entrenador: Ricardo Cheuque Monitora: Carolina Mayer Actualmente el Club cuenta con más de 35 niños y jóvenes remeros activos, 40 socios adultos remando, 15 socios colaboradores. Incorporación y reparación de embarcaciones. En marzo se adquiere una Yola de Río de fibra de vidrio al Sr. Enrique Sanchez por un valor de $2.000.000. El socio colaborador Italo Airola, hijo de un recordado dirigente y remero de la SCI, reparó en Rancagua con el auspicio de Coseche, cinco botes de fibra de vidrio, los que han sido de gran utilidad para el relanzamiento de la Escuela de Remo. Los botes fueron bautizados en una ceremonia en Curauma que contó con la presencia de la Familia Airola. En agosto se incorporó una Yola X de origen chino para ser dedicado a las actividades de la Escuela de Remo. Así mismo se incorporo un single scull de entrenamiento del mismo origen. Ambos botes fueron entregados en comodato por la FEDEREMO. Complementariamente, la ACRV entrego en comodato un motor para lancha de entrenador. 50ºAniversario de la Creación de la Banda Comunicamos el fallecimiento de Sergio Gnudi Pavarini en Ferrara - Italia el 18 de Diciembre del ano 2008. Sergio Gnudi nació en Ferrara (Emilia Romagna) el 21 de Mayo de 1931. Llegó a Chile a la edad de 26 años acompañando a su paá, y con el sueño de una vida con mayores oportunidades. Se casó a distancia (por poder) con Leila Bertelli - la sua fidanzata Italiana - con la cual tuvo la hija Cinzia en Chile. Su vida laboral en Chile la dedicò a la actividad industrial alimenticia y de manufacturas. Sergio fue un hombre entusiasta, simpático, optimista y creativo. Corredor de autos en competencias de regularidad hacia los años 60, como buen italiano destacó por sus dones comunicativos que lo hacían ser el alma de las reuniones familiares y de amigos. Sergio y Leila volvieron a su Ferrara natal hace 2 años (2006). Asi Sergio tuvo la oportunidad de reencontrarse con parientes con quienes siempre mantuvo contacto y con los lugares que lo vieron crecer. Su hija, nietos y familia, aprendimos de él muchas cosas que nos llenaron la vida, entre ellas a estar orgullosos de nuestro origen y a amar nuestra querida Italia. Su partida deja un enorme vacío en nuestro corazón y sólo nos queda la confianza del reencuentro. La redazione di Presenza, approfittando di questa triste occasione, si unisce al dolore della famiglia Gnudi-Bertelli assicurando le orazioni per l’eterno riposo del nostro amico Sergio ed allo stesso tempo rivolge le condoglianze alla cara famiglia. El 18 de Mayo de 1958, la Scuola sale a desfilar en homenaje a los Héroes de Iquique sola y sin banda siguiendo el compás de una banda de un colegio público. A la vuelta de ese desfile y como ya había sucedido el año anterior, en el cual habíamos desfilado con el orfeón Municipal de Viña del Mar, y producto de la indignación que sentíamos de estos hechos, decidimos que era hora que la Scuola tuviera su propia banda: Así nace oficialmente la Banda de la Scuola. Un pequeño comité de tres mosqueteros, que entonces eran Salvador Forno, Domingo Peirano y Carlo Celle, iniciamos las gestiones para tener una banda propia. A tal efecto empezamos a pedir los permisos con las autoridades de la Scuola, entonces dirigida por nuestro querido profesor don Juan Montedónico, el cual muy a regañadientes y con serias dudas que fuéramos capaces de lograr el cometido autorizó la aventura. Como para esto se necesitaban fondos, empezamos con nuestra imaginación a buscar las potenciales fuentes de financiamiento. La primera idea fue la venta de empanadas en el recreo de las 10am. Primero a través de la ventana de la sala de espera y luego en un quiosco en el rincón del patio . Conjuntamente con la venta de empanadas, organizamos la proyección de películas en el aula magna de la Scuola, las cuales proyectaba Miguel Canales, y organizamos sorteos y la elección de la reina de la kermesse de la Scuola. Todo esto nos conseguir fondos para comprar los primeros instrumentos. Para poder materializar la banda era necesario tener un profesor. Así fue que nos acercamos al instructor del Colegio de los Hermanos de la Salle donde contratamos a “Pompóneo”. Con él compramos los primeros instrumentos, directamente al fabricante a Santiago en un rústico taller de la calle Nataniel. Clave en esa época fue don Domingo Vaccarezza (padre de la Elsita), quien nos cooperó con los terciados y los cueros de reemplazo para los tambores, el papá de Miguel Íñiguez quien donó el tambor mayor. Uno de los hitos importantes de la banda fue nombrar el tambor mayor: Nombramos a Tito Torti. COLLETTIVITÁ MOSTRA DOCUMENTARIA SULL’EMIGRAZIONE GIULIANA L’Associazione Giuliani nel Mondo di Trieste, l’Associazione Friuli-Venezia Giulia del Cile hanno materializzato una aspirazione da tempo programmata: la mostra storico-documentaria sull’emigrazione nell’America Latina “Con le nostre radici nel nuovo Millennio” riguardante l’area dell’America Latina. Dopo la specifica esposizione in varie città dell’Argentina - ha avuto avvio il giorno 13 maggio con la cerimonia d’apertura nella sede dello Stadio Italiano. Il giorno 25 maggio la esposizione si potrà visitare nella nuova Scuola Italiana ELECCIÓN ASSOCIAZIONE LIGURE Filiale Valparaíso Cita a los socios a la elección de quince directores componentes del directorio nacional y de los directorios regionales de la Asociación Lígure de Chile Elección que se efectuará el sábado 30 de mayo de 10.00 a 14.00 horas en la Casa d’Italia de Viña del Mar. Los candidatos se deben presentar al Directorio de la Filial de la Asociación de Valparaíso antes del 20 de Mayo: 3 Poniente 654 depto 21 Viña del Mar. Teléfono-fax (32)-2690183. e.mail: [email protected] Giulietta Costa Presidente. (Av.da Las Flores 12707). L’Associazione Giuliani nel Mondo era rappresentata dal Presidente Dario Locchi e da Leonardo Gambo componente dell’esecutivo triestino che hanno inaugurato la mostra alla presenza dell'Ambasciatore Paolo Casardi e dal Console Pasquale Centracchio. Il Coro Alpino, ancora una volta, ha allietato il momento emotivo di tanti ricordi resi vivi dalle fotografie, con le sue interpretazioni che venivano al caso (Per esempio con la canzone “La mula de Parenzo” “La strada ferrata”, ecc.). Ha preso la parola anche il Presidente dell’Associazione Friuli Venezia-Giulia del Cile, Sig. Claudio Chierego che ha ringraziato la Regione per l’invio di questi testimoni d’un passato sempre presente nel cuore di ogni giuliano nel mondo. Ha chiuso l’incontro introduttivo, un cocktail. La rassegna, che comprende una cinquantina di pannelli, è stata ospitata prima presso il Museo de las Migraciones di proprietà della municipalità della capitale uruguaiana. Ora si trova a Santiago. Nel suo itinerario per l’America Latina passerà in Venezuela (Caracas) e poi in cinque metropoli del Brasile. Concluderà il ciclo sud americano l’allestimento della mostra a Porto Alegre a metà settembre, in occasione dei convegno continentale dei giovani corregionali dell’America Latina, sul tema “la Regione FVG a confronto con i giovani del MercosurMercosul”, al quale prenderanno parte un centinaio di Incontro annuale religiosi italiani Carissimi Religiosi, Sacerdoti e Laici Consacrati, Anche quest’anno, in nome della comunità scalabriniana, ho il piacere di invitarvi al tradizionale incontro del 21 MAGGIO. Il programma è il seguente: Alle 10,00 Arrivo e caffé Alle 10,30 Membri della Comunità Papa Giovanni XXIII presenteranno la figura delFondatore Don Oreste Benzi, morto il 2 Novembre 2007 e la attualità del Suo carisma e opera, anche qui in Cile. Inoltre si informerà dei progetti del Cum, ecc. Alle 12,00 S. Messa Alle 13,00 Finalmente il pranzo. Sperando di ritrovarci numerosi, preghiamo di confermare la presenza a tempo al telefono 2229328. Cordialmente, P. GIULIO RUBIN Parroco óptica 9 Medalla de Oro para Canottieri Italiani Presenza- 16 maggio 2009 El 1 y 2 de mayo se realizò en Asunciòn Paraguay el XIV Sudamericano de Remo Master, con la participaciòn de 37 clubes de Argentina, Brasil, Paraguay, Uruguay y Chile. La tripulación integrada por Victor Allegro Cielock y Bruno Dondero Lencioni pertenecientes a Club Societá Canottieri Italiani de Valparaíso obtuvo medalla de oro en la categorìa F dos sin timonel. Il gruppo dei Fondatori dell'Associazione Friuli-Venezia Giulia (1987) ragazzi provenienti dall’Ar- tivazioni dell’ emigrazione gentina, Brasile, Cile, Para- della Venezia Giulia dell’esoguay, Uruguay e Venezuela do dall’Istria, dalle Isole del ed appartenenti ai Circoli Quarnaro e dalla Dalmazia e Sodalizi esteri aderenti IL DISTACCO Gli istanti, i alle sei Associazioni dei cor- sentimenti, i luoghi simbolici regionali all’estero attive del distacco: dagli attimi donelle quattro province della lorosi prima della partenza nostra regione. La mostra si ai lunghi giorni sospesi delle articola in quattro percorsi, attraversate oceaniche verso identificati da altrettanti i lontani Paesi dell’emicolori, che rappresentano grazione RICOMINCIARE aspetti e momenti diversi del Il cammino d’integrazione fenomeno migratorio. FATTI degli emigranti giuliani nei E ANTEFATTI Un richiamo Paesi dell’America Latina: storico dedicato alla terra dall’impatto con un nuovo d’origine, per conoscere una mondo a una lenta, diffivicenda migratoria singolare cileconquistata dignità e e per capire le complesse mo- di benessere, ottenuta con grandi sacrifici e coronata da successi collettivi ed individuali. OVUNQUE, VERSO Gli amici della foto, dopo aver integrato il coro della parrocchia IL FUTURO Il ruolo fon- per parecchi anni, ora, per motivi di salute e di età ecc. si son visti damentale delle Comunità obbligati a rinunciarvi. Ma non hanno rinunciato al canto e, men giuliane e delle loro Associa- che meno, all’amicizia. Ed è così che si sono dati appuntamento zioni nel mondo - in America in parrocchia per un cocktail familiare, a raccontarsi, a cantare. No he podido transformar Latina in particolare - per il A ridere e sorridere in barba agli acciacchi che l’età che avanza, el archivo de los concursos mantenimento della memo- regala ad ognuno ogni giorno... Proprio mentre scriviamo, nella de Vicenza en Word, porque ria storica e la conservazione stanza accanto dove il gruppo che si apprezza nelle foto è riunito, me está fallando el programa dell’identità culturale, con sentiamo i gorgheggi di Sergio Forno, dalla voce ancora robusta: OCR que lo hace. De todo un vitale collegamento con la Mamma, Granada, La riva bianca la riva nera, Un fiume amaro modo la pag. donde se en- terra d’origine, anche attra- dentro me... “Ecco ve ne canto un’altra, l’ultima”, si ripromette cuentra es: < Ente Vicentini verso le iniziative volte alle Sergio: Buon compleanno amor... Un paio di ore di amicizia che nel Mondo - Home >. Cuando nuove generazioni. fan tanto bene al cuore! se abra la página, mirar la columna de izquierda: ir a 51ºCorso di architettura 14º Corso di Economia e diritto internazionale”. Questa è una foto storica che tira in ballo buona parte dei “Ravera” del Cile. IntenPinchar sobre la indicación diamo quelli provenienti da Ovada. de los cursos. Una vez bajado E’ la famiglia Grillo-Vignolo, scattata ad Ovada nel 1924. Sono Natalina, Giusepel formulario de postulación, pina, Paolina, Virginia, Maria, Centina e Rosa. Seduti da destra: Giovanni, Giacomo, contactarse conmigo antes Isabella e Carletto. de enviarlo por mail, porque Dunque: anche in Cile gli emigrati che facevano un pó di fortuna preferivano manodola ficha de postulación debe pera proveniente dai loro paesi. Così Giuseppe Pesce, di Ovada, è tornato al suo paesello ser amparada por la firma per contrattare manodopera sicura. Ha convinto Stefano Ravera-Grillo a lasciare i suoi del presidente de la Asociamonti e boschi e nel 1926 approdare in Cile; dopo due anni lo segue Giacomo il quale, ción Veneta de Chile, que una volta sistematosi economicamente, ha richiamato la famiglia che lo ha raggiunto atestigua los antecedentes de nel 1932. Hanno aperto un negozio di “abarrote”. oriundo veneto del postulanIntanto Stefano Ravera si sposa con Luigina Pugno di Occimiano (a due passi da te. Recordar que el plazo para Ovada). Dal loro matrimonio sono nati Rosa, Paolo e Maria Paolina felicemente compopostular vence el próximo 30 nenti ancora la nostra comunità. Della antica famiglia Ravera rimane, guidando ancora de mayo. La elección definitil’auto, il mitico Giacomo (Santiago) con i suoi 97. Ricordiamo che la famiglia Ravera di va de los postulantes es tarea Ovada” si riunisce tre-quattro volte l’anno per celebrazioni familiari. indiscutible de la Comisión de Vicenza. Un abrazo a todos. Primo Siena, en nombre de todo el Consejo Directivo. La forza dell’amicizia Estimados Amigos Venetos Rimembranze La Presidente inaugura la centrale italiana del Gruppo Sorgent.e di Padova Martedì 28 aprile la signora Bachelet ha tagliato il nastro del nuovissimo impianto realizzato in Cile dalla Hidromaule (Gruppo Sorgent.e), che sta realizzando in Sudamerica altre 3 centrali per un investimento complessivo di oltre 120 milioni di dollari. La Presidente della Repubblica Michelle Bachelet, insieme all’Ambasciatore d’Italia Paolo Casardi, hanno inaugurato la Centrale Idroelettrica “Lircay” nella provincia di Talca. L’impianto, che ha una potenza di circa 20 MW, ha comportato un investimento di 30 milioni di dollari. Care Lettrici e Cari Lettori, se avete qualche foto di archivio (di famiglia o di comunità) e ce le inviate con una breve didascalia, saremo felici di inserirla in questa serie di "rimembranze" iniziativa dell'Arch. Claudio Massone 10 Presenza- 16 maggio 2009 ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA Programma culturale CONFERENZE E LETTURE POETICHE: “In viaggio con Dante” Il 24 aprile, a Santiago presso il Café Literario de Providencia, nel Parque Balmaceda, ha avuto inizio alla presenza di un bel pubblico il ciclo di incontri “In viaggio con Dante”. L’appuntamento é bisettimanale, alle ore 19, il 2° e 4° venerdí di ogni mese (ma questo mese si slitta al 15 e 29 maggio poiché il 1° maggio cadeva di venerdì). Si tratta della presentazione e lettura di canti della Divina Commedia di Dante, il monumento della letteratura italiana e mondiale. Il Prof. Fabio Rosa, Lettore di Italiano nelle Universitá di Santiago, promotore dell’iniziativa, ha introdotto l’opera di Dante e, successivamente alla lettura del Primo Canto dell’Inferno in traduzione spagnola da parte di uno studente universitario, a richiesta generale del pubblico, estremamente interessato, ne ha data lettura anche in italiano. Il successo dell’iniziativa dimostra che eventi di carattere decisamente colto riscuotono comunque un’attenzione e un consenso consistente. Il secondo incontro si tiene il 15 maggio con la presentazione del III Canto dell’Inferno e il pubblico fruirà, simultaneamente alla lettura, del testo sullo schermo nelle due versioni italiana e spagnola. Il successivo incontro con argomento il V canto dell’Inferno (chi non ricorda la coppia di innamorati Paolo e Francesca?) avrá luogo il 29 maggio. “Italia, amore mio” Quest’anno l’Istituto Italiano di Cultura è particolarmente impegnato nella circuitazione, oltre che di mostre, di cicli film italiano. Le pellicole vengono inoltrate per la fruizione esclusivamente didattica o culturale (con ingresso libero). Dopo il successo ottenuto a febbraio presso il Café Literario di Providencia del ciclo di film “Italia, amore mio!” (L’amore nel cinema italiano) lo stesso ciclo sará riproposto a Punta Arenas presso l’auditorium “Ernesto Livacich” dell’Universitá de Magallanes nel mese di giugno. Il ciclo comprende cinque opere di grandi autori del cinema italiano: “Morte a Venezia” regia: Luchino Visconti; “Matrimonio all’italiana” regia: Vittorio De Sica;”Profumo di donna” regia: Dino Risi; “Una giornata particolare” regia: Ettore Scola; “I vitelloni” regia: Federico Fellini. Sono pellicole in lingua italiana con sottotitoli in spagnolo. “La storia d’Italia attraverso il cinema italiano” Un altro ciclo di quattro film intitolato “La storia d’Italia attraverso il cinema italiano” (con sottotitoli in spagnolo) è stato messo a disposizione della Scuola Italiana di Concepción. Anche qui abbiamo una parata di registi di primordine: “Il gattopardo” regia: Luchino Visconti; “La grande guerra” regia: Mario Monicelli; “La notte di San Lorenzo”regia:Paolo e Vittorio Taviani; “Rocco e i suoi fratelli” regia: Luchino Visconti. Sono in procinto di circuitazione presso le scuole italiane e gli enti che ne facciano richiesta altri cicli (Cinema italiano del Duemila; Cinema italiano per ragazzi). Anche l’Istituto, riprendendo le buone abitudini del passato, tornerá a offrire a breve nella sua sede cicli di film. ESPOSIZIONE: “Stelle di Atacama” Osservatorio La Silla ESPOSIZIONE: “Palabra y color: nostalgia sin retorno” Il 5 maggio è stata inaugurata presso la Scuola Italiana “Alcide De Gasperi” di La Serena la mostra in omaggio alla immigrazione italiana in Cile “Palabra y color: nostalgia sin retorno”: quadri e poesie di artisti italo-cileni sul tema, con colonna sonora della cantante Gloria Bianchi. La mostra resterà esposta fino al 20 maggio. Raggiungerá poi Punta Arenas, dove sará inaugurata il 2 giugno presso il Museo Regionale, nel Palazzo Sara Braun (in esposizione fino al 30 giugno). CINEMA: XI Festival del Cinema Europeo L’11 maggio alle 19:30 a Santiago presso il Centro Extension della Pontificia Universitá Cattolica si è inaugurato l’XI Festival del Cinema Europeo. L’Italia partecipa con due film: “Lettere dal Sahara” di Vittorio De Seta (giovedì 14 maggio, ore 21:30; giovedì 21 maggio, ore 16 e ore 19) “Uno su due” di Eugenio Cappuccio (Venerdí 29 maggio, ore 16 e 19). I due film, oltre che a Santiago saranno proiettati tra maggio e giugno in altre cittá del Cile, quali Arica, Iquique, Copiapó, Antofagasta, La Serena, Valparaíso, Talca, Concepción e Coyhaique. Il 14 maggio, nella sede dell’IIC è stata inaugurata la mostra fotografica “Stelle LIBRO: Dall’Italia al Magellano Infine ricordiamo che, ancora a Punta Arenas, il 2 giugno, alle ore 19:30 nei locali del Museo Regionale al Palazzo Sara Braun avrá luogo la presentazione del libro di Mateo Martinic “Dall’Italia al Magellano (Breve storia degli Italiani nell’Estremo Sud del Cile)”. Il libro è stato pubblicato con l’appoggio dell’Istituto Italiano di Cultura. Si tratta di un prezioso contributo alla conoscenza della storia della comunità italiana in quelle terre lontane, ancora tenacemente ed affettuosamente memore delle proprie radici. CONFERENZA: “Personalitá e opera di Claudio Magris” A Santiago, nell’Auditorium dell’IIC, proseguono gli incontri con i poeti e scrittori italocileni, riuniti nell’Associazione omonima. Dopo il bel recital poetico del 25 marzo (tutti gli incontri hanno luogo l’ultimo venerdì del mese) e la conferenza del 24 aprile di Juan Antonio Massone, docente universitario e poeta a un tempo, che ha intrattenuto il pubblico su un panorama della poesia italiana moderna e contemporanea, i lettori di “Presenza” sono invitati all’incontro del 27 maggio prossimo con la scrittrice Anna Maria Barbera che presenterà la personalitá e l’opera di Claudio Magris, uno dei piú grandi intellettuali e letterati italiani contemporanei. Nell’occasione sará proiettato il film “Fra il Danubio e il mare: il mondo di Claudio Magris”. Per maggiori informazioni sugli eventi qui riferiti è disponibile il sito web dell’Istituto: www.iicsantiago.esteri.it UNIVERSITÁ: STUDIARE IN ITALIA L’IIC anche quest’anno ha partecipato con un suo stand all’Europosgrado, la fiera biennale dei corsi postlaurea che si è svolta a Santiago dal 12 al 13 maggio presso il Centro Culturale Estación Mapocho. Ulteriori informazioni sui corsi postlaurea, borse di studio e corsi di italiano per acquisire il livello B2 necessario per l’ammissione alle università italiane sono disponibili in Istituto (tel: 2360957). di Atacama”, organizzata dall’IIC e dall’ESO (Organización Europea para la Investigación Astronómica en el Hemispherio Austral). Si tratta di 24 pannelli con splendide foto dello spazio scattate attraverso i telescopi operativi presso La Silla Paranal e San Pedro de Atacama. In esposizione fino al 28 maggio. L’ iniziativa è stata curata dall’Ambasciata d’Italia e dal Prof. Leonardo Vanzi della Pontificia Universidad Católica de Chile. La mostra si sposterà poi a Punta Arenas, dove sará inaugurata il 1° giugno in occasione della “Settimana Italiana” presso il Liceo “Juan Bautista Contardi”. In quell’occasione il prof. Carlo Molina, Addetto Culturale Aggiunto dell’IIC, terrá agli allievi una lezione su Galileo, sul significato del suo metodo e delle sue scoperte. Successivamente la mostra sará in esposizione presso il “Museo salesiano Maggiorino Borgatello” di Punta Arenas, per poi spostarsi a nord a Temuco, Concepción, La Serena, Valparaiso Si comunica che è stato pubblicato il Bando per Borse di Studio concesse dal Governo Italiano a cittadini stranieri e a cittadini italiani residenti all’estero (Borse IRE). La scadenza improrogabile per presentare la domanda per via telematica è il 9 giugno 2009. La scadenza improrogabile per presentare la documentazione all’Istituto Italiano di Cultura (Triana 843, ProvidenciaSantiago, Metro Salvador) è il 20 giugno 2009. Per il modello di domanda e ulteriori informazioni si prega di consultare il sito web del Ministero degli Affari Esteri www.esteri.it (link: opportunità; opportunità per stranieri; borse di studio 2009-2010). ESTUDIA ITALIANO! Un idioma para hablar, Una cultura para vivir! CURSOS Y BECAS PARA ESTUDIAR EN ITALIA EN EL ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA CALIDAD Y CERTIFICACIÓN OFICIALMENTE RECONOCIDA CURSOS DE ITALIANO REGULARES TRIMESTRALES (48 HORAS) INTENSIVOS CUATRIMESTRALES (96 HORAS) Horario: Mañana y tarde de Lunes a Sábado Inicios: Todos los meses TRIANA 843 - Providencia / Metro Salvador TELEFONOS 2362531 - 2360957 2360712 anexo 12 e-mail: [email protected] STADIO ITALIANO CORPORACIÓN DE DERECHO PRIVADO CLUB STADIO ITALIANO Presenza- 16 maggio 2009 11 NUEVO SISTEMA DE ESTACIONAMIENTOS Estimado Socio: Es sabido que en Diciembre 2009, entrarán en servicio las estaciones del Metro Manquehue y Hernando de Magallanes. Stadio Italiano, preocupado por mantener la disponibilidad de estacionamientos a todos sus socios, está implementando un nuevo sistema de control que evite el uso indiscriminado de ellos y mejore el servicio. PALABRAS DEL PRESIDENTE ROCCO INSERRATO MUSSUTO Estimados Socios: El Club Stadio Italiano fue inspirado con el fin de tener un lugar de esparcimiento, integración y preservación de las tradiciones italianas, salvaguardando su patrimonio étnico. El 13 de Noviembre de 1938, inmigrantes soñadores de las Asociaciones Italianas se reúnen para formar el Campo Recreativo Italiano; para luego fundar la Inmobiliaria el 24 de septiembre de1941 y la Corporación Stadio Italiano el 12 abril de 1946. El Directorio actual, junto a socios, ramas deportivas y funcionarios, durante el año 2008, han dado continuidad a los logros obtenidos el año 2007, siendo los de mayor impacto el Recuperar y Transmitir nuestra Italianidad; Servicios Deportivos, Sociales y Recreativos más profesionalizados; y permitir el ingreso de Socios no Italianos simpatizantes de nuestra Identidad. Durante los últimos meses, el Directorio se ha avocado a planificar un proceso de desarrollo sustentable, que permita la rehabilitación de nuestras instalaciones, un mejor estándar de los servicios; y en lo principal la integración de las diferentes Instituciones, Asociaciones y nuevas Familias de origen Italiano. El mejor servicio, además contempla el asfaltado de la calle central de cada estacionamiento, permitiendo un mejor acceso a los vehículos y socios. ¿Cuál será la modalidad de ingreso? Existirán tarjetas de control de ingreso al estacionamiento. Cada socio titular debe adquirir estas tarjetas para él y su grupo familiar, las cuales estarán a la disposición en la oficina de atención al socio. Los valores serán los siguientes: 1 tarjeta $ 3.000.2 Tarjetas $ 5.000.3 tarjetas o más, c/u $ 2.500.¿Cuál será el costo? Cada Socio Titular tendrá derecho, sin costo, a una cantidad de horas anuales proporcional al valor de cuota social pagada; según siguiente modalidad: Al socio que ha pagado $720.000: 1200 horas anuales. Al socio que ha pagado $360.000: 600 horas anuales. Al socio exento de pago (mayores de 75 años): 450 horas anuales. Para otros valores de cuotas sociales, se calculará proporcionalmente. Hoy, después de tres años concluye mi mandato como Presidente de la Corporación Club Stadio Italiano, ringrazio a Dio e alla Sua volontà que los problemas Financieros e Institucionales quedaron atrás. El cargo de Presidente y/o Director, se debe tomar con seriedad, sobre todo en un periodo de crisis, que significó una intensa dedicación continua de trabajo profesional basado en la experiencia y que muchas veces fue en perjuicio de la familia y empresa. Siendo socio nunca me esperaba una situación critica en lo financiero, social e Institucional; la única motivación al postularme era contribuir junto al Directorio a la Integración de nuestra colectividad, en especial Scuola e Stadio; para engrandecer la misión de mantener y transmitir la nostra Italianitá, tanto sul piano dei valori, della cultura, come del rispetto e del concetto del lavoro a nuestros descendientes. Agradezco profundamente a los Directores de Scuola Italiana y Stadio Italiano, por su sabia decisión de cuidar del Patrimonio, al Integrar estas Importantes Instituciones; ya que permitirán engrandecer la presencia Italiana en Chile. Finalmente, quiero agradecer a los Socios, Directores de Ramas, Profesores, y Empleados, que sin su colaboración se haría imposible nuestra misión. Un cordial periodo. augurio de buen trabajo a todos en el próximo Con sentimento di molto affetto Viva Chile! Viva Italia! Evviva le nostre Istituzioni! Rocco Inserrato Mussuto Presidente Las horas asignadas se revisaran anualmente, y no son transferibles a otros socios ni al próximo periodo de membresía. En caso de socios que realicen varias actividades y que las horas asignadas no le sean suficientes, estos serán estudiados por Gerencia a fin de dar horas extras sin costo, cantidad que no podrán exceder el 20% asignado. Ante la eventualidad de exceder la cantidad de horas asignadas, durante el período de la membresía, el socio deberá acercarse a la oficina de atención de socios y cargar su tarjeta, a un valor de $300.cada media hora o fracción. Las visitas tendrán ingreso gratuito durante 60 minutos, de lunes a viernes, una vez excedido el período deberán cancelar $400.- cada media hora o fracción. Gerencia Stadio Italiano ASAMBLEA GENERAL ORDINARIA DE SOCIOS En las instalaciones de Stadio Italiano el día 09 de Mayo de 2009, tuvo lugar la Asamblea General Ordinaria de Socios. En la asamblea, los socios tuvieron la oportunidad de escuchar por parte de la Dirección de la Corporación el Balance del año 2008, el cual fue satisfactorio y evidenció los cambios positivos que ha tenido Stadio Italiano en los últimos años. Además fue una instancia propicia para que los socios expusieran sus inquietudes. Se efectuó la elección del nuevo directorio de la corporación, el cual quedó conformado de la siguiente manera: Ilde Campolunghi Nelson Cannoni Italo Cordella Maurenzo Davico Vittorio Illino Rocco Inserrato Luis Levrini Virgilio Marchi Emilio Modolo José Odone Aldo Cavalli Paola della Schiava Gino Galvez Walter Palamara Roberto Raineri 12 Presenza- 16 maggio 2009 SCUOLA ITALIANA VALPARAISO APRILE 2009: La Scuola è di Festa Il 21 aprile é una data trascendente per la storia dell’Italia e dei discendenti d’italiani in Cile. Un 21 aprile é stata fondata Roma; un 21 aprile si aprirono le porte di una Scuola che accoglieva i figli di immigranti, ma anche quelli che, non avendo radici italiane, sentivano vicina l’Italia nel proprio cuore. Due fondazioni assolutamente remote l’una dall’altra, ma accomunate dallo stesso spirito. Due storie di fatiche, di difficoltá, di sacrifici. La Scuola ha celebrato il suo settantaseiesimo anniversario: é stato un momento emotivo, perché si sono consegnate le “piochas” agli alunni di Quarto che, accompagnati dai loro piccolini, incominciano a dire addio alla Scuola in questo, il loro ultimo 21 aprile. La Direttrice Accademica, sig.ra Carla Mazza, ha ricordato il legame esistente fra Roma e la Scuola: “ ...la data scelta non é un caso: nuovi e piú moderni auguri ...prescrissero a un popolo devastato dalla guerra un nuovo destino, non fu il volo degli uccelli, forse...presagi nel cuore...su quale direzione stesse volando il loro destino. Il popolo italiano...il destino: Cile. ...Chi segnerá il destino della nostra Scuola nel momento in cui intraprendiamo un nuovo viaggio, verso una Scuola cilena e paritaria, siamo noi stessi. Auguri giá segnati da quegli antichi sacerdoti etruschi....e quindi, come Roma, se Dio vorrá, la nostra famiglia sará eterna”. D’altra parte, il Centro di Genitori ha distinto, attraverso un dono, tre persone che hanno sempre lavorato in modo disinteressato per far crescere la nostra Scuola: Maritza Borella ( personale amministrativo), Héctor Villanueva (personale docente), e Carlos Rojas (personale ausiliare). A tutti e tre, il Presidente, sig. Paolo Massaro, ha rivolto parole di gratitudine; Giuliana Costa, alunna di IIIº anno Scuola Media e presidente del CASIV, auguró molto successo ai ragazzi di IVº in questo ultimo anno, e dette il benvenuto alla “Settimana della Scuola”, invitando tutti quanti a partecipare, a divertirsi, a condividere il lavoro per far vincere le rispettive squadre: Medici e Sforza. I genitori sono stati invitati alla mensa a bere un caffé, e poi a presenziare la bellissima messa in scena dell’opera di Shackespeare, “Romeo e Giulietta”. Come tutti gli anni, professori ed alunni hanno dato il meglio di sé, ma quest’anno la celebrazione del 21 aprile ha avuto un segno distintivo: le diverse scene furono rappresentate in lingua materna (spagnolo), o in lingua seconda (italiano) o in lingua straniera (inglese). Il risultato é stato ottimo. Quelli che siamo assistiti alla rappresentazione, non potremo scordare la scena d’amore, in cui dal balcone di Giulietta, i due innamorati si promettono amore eterno. Ma gli amori puri spesso sono stroncati da un Fato avverso. La rappresentazione conclude con la morte dei giovani e con la fine di un’inimicizia che si era prolungata per tanto anno Capuleti e Montecchi si abbracciano fraternamente... e tutti gli adulti presenti applaudiamo non solo il successo ottenuto, ma le ore di sacrificio, di lavoro, di impegno, che i nostri giovani occupano per dare il meglio di sé sul palcoscenico. Il giorno dopo é iniziata la Settimana della Scuola, organizzata dal Centro Alunni. Gli alunni, divisi in famiglie e colori- rossi i Medici; azzurri gli Sforza- hanno partecipato in tantissime attivitá di ogni tipo: sportive, ricreative, musicali, teatrali, in cui si sono distinti non soltanto per le proprie capacitá, ma per un entusiasmo inesauribile. A questi ragazzi e a tutti gli adulti che hanno collaborato in questa settimana, la Scuola ringrazia della loro partecipazione Il 25 aprile, il Centro Ex Alunni Giovanni Montedonico ha convocato piú di 900 ex alunni, che si sono reuniti per condividere una giornata dedita tutta a loro... Dopo una messa in cappella, in cui sono stati ricordati e defunti, c’é stata una emotiva cerimonia, in cui si sono premiate le generazioni 1959, 1984 e 1994, per 50, 25 e 15 anni di egresso. Ha parlato nell’occasione la Direttrice Accademica, sig.ra Carla Mazza, e l’ex Direttore, sig. Albino Misseroni. Video, Power Point, parole degli ex alunni sono stati i testimoni di un tempo che fu, ma che risorge ogni anno con forza ed emotivitá. In cortile, si sono celebrati i 50 anni della Fanfara: sono stati distinti i primi integranti (Promozione 1960), i quali hanno offerto in dono una targa che servirá ad identificare la nuova Sala della Fanfara. Hanno sfilato alunni ed ex alunni, al ritmo della fanfara attuale e antica. Fu una giornata veramente ottima, che finí con una spaghettata accompagnata da risate e allegria per ritrovarsi assieme, dopo tanto tempo... “CARMINA BURANA” AL MUNICIPAL Un’altra volta, gli alunni della Scuola Italiana “Arturo Dell’Oro” di Valparaiso, in occasione della “ V TEMPORADA CULTURA EN FAMILIA”, presenteranno nel Teatro Municipal di Viña del Mar un libero adattamento dei “Carmina Burana”, di Carl Orff. Siete tutti cordialmente invitati la domenica del 31 maggio, alle 12:00 ore. Si informa ai lettori che dal 20 aprile, la Scuola ha cambiato i suoi numeri telefonici: Nuovi numeri: 3184941- 3184944- 3184945 (senza anteporre il “2”) FAX: 3184942 PAGINA RELIGIOSA «Una pace giusta tra israeliani e palestinesi» Dal Papa l’invito a una soluzione condivisa e la netta condanna dell’antisemitismo S i presenta con grande umiltà, prendendo posto «nella lunga fila di pellegrini che da secoli visitano questi luoghi». Benedetto XVI arriva in Israele, «nella terra considerata santa da milioni di credenti» per pregare per la pace. Lo dice appena messo piede all’aeroporto di Tel Aviv, iniziando la parte più complessa del suo viaggio in Terra Santa. Rende omaggio al popolo ebraico, ricordando le vittime della Shoah e condannando l’antisemitismo che «sfortunatamente continua a sollevare la sua ripugnante testa in molte parti del mondo e questo è totalmente inaccettabile». Parole forti e chiare che qui sono state apprezzate da tutti. Ad accogliere il Pontefice c’è il presidente Shimon Peres, il premier Benjamin Netanyahu con l’intero governo, e molti esponenti politici e religiosi. Nel suo discorso di benvenuto il capo dello Statosi rivolge al Papa in latino: «Ave Benedicte, princeps fidelium qui hodie Terram Sanctam visitas». Definisce quella di Benedetto XVI «una missione destinata a spargere semi di tolleranza e sradicare le radici del fanatismo». Parla dell’Israele storico e dell’Israele rinnovato che «insieme vedono nel suo arrivo l’apertura di una grande strada per la pace». Cita quella fatta con Egitto e Giordania, accenna di sfuggita al negoziato coi palestinesi. Sul processo di pace si sofferma invece il Papa che chiede, anzi supplica i responsabili politici «ad esplorare ogni possibile via per la ricerca di una soluzione giusta così che ambedue i popoli possano vivere in pace in una patria che sia la loro, all’interno di confini sicuri e internazionalmente riconosciuti». È la soluzione dei due Stati che il nuovo governo israeliano guidato da Netanyahu non tiene in grande considerazione. Il negoziato di pace fra Israele e palestinesi è giunto ad un punto morto e proprio in questi giorni si tenta di farlo ripartire - Netanyahu ieri è volato al Cairo per incontrarsi con Mubarak; a fine mese andrà a Washington per vedere Obama. Non a caso papa Ratzinger dice di sperare e pregare perché si giunga ad «un maggior clima «Chiese, moschee e sinagoghe insieme contro il fondamentalismo» Il buon giorno si vede dal mattino. Ed il viaggio di Benedetto XVI in Israele «non poteva cominciare in modo migliore», dice soddisfatto Shmuel Hadas, un nome che tutti indicano con rispetto quando si parla delle relazioni tra Stato ebraico e Vaticano. Ex diplomatico, 77 anni, è stato il primo ambasciatore israeliano presso la Santa Sede subito dopo l’apertura delle relazioni diplomatiche nel 1993. Era in prima fila durante l’incontro che si è svolto al palazzo presidenziale tra il Papa e Shimon Peres. Ecco cosa ci ha dichiarato subito dopo. Come valuta gli inizi di questa visita papale in Israele? È una visita che ha un contenuto prima di tutto spirituale ma con evidenti implicazioni politiche. Del resto è quello che succede sempre nella diplomazia vaticana. In Israele questo viaggio del Papa lo consideriamo come un passo ulteriore nel cammino di riconciliazione tra ebraismo e cristianesimo. O, per essere più precisi, dovremmo dire tra Chiesa cattolica ed ebrei, perché sono in gioco persone concrete non concetti astratti. Già nel suo primo discorso, pronunciato all’aeroporto di Tel Aviv, il Papa ha espresso una vibrante condanna dell’antisemitismo. Un atto dovuto o qualcosa di più? A dire il vero il Papa ha cominciato ad affrontare i rapporti con il mondo ebraico già prima di mettere piede in Israele. Visitando il Monte Nebo ha parlato di un legame inscindibile fra cristianesimo ed ebraismo, un’affermazione che non è nuova ma che finora era pronunciata in occasioni d’incontri o di dichiarazioni teologiche, non da un simile palcoscenico. Come saranno accolti questi discorsi dall’opinione pubblica israeliana? Al di là di alcune posizioni marginali io credo che la maggioranza dei miei connazionali ne sia colpita in modo positivo. D’altra parte non dobbiamo dimenticare che le relazioni tra cristiani ed ebrei hanno un contenuto emotivo molto forte per via delle vicende passate. di fiducia», merce sempre più scarsa in Medio Oriente. Insomma, il clima è caloroso ma alcune differenze di vedute sono già emerse. A Peres che esalta la libertà di cui godono tutte le religioni in Israele, Benedetto XVI risponde indirettamente augurandosi che «tutti i pellegrini ai luoghi santi abbiano la possibilità d’accedervi liberamente e senza restrizioni». A Gerusalemme, dove il Papa arriva in elicottero, lo stemma vaticano e la stella di Davide dominano le strade del centro, con il traffico impazzito per le draconiane misure di sicurezza - oltre 80 mila agenti messi in campo dalle autorità. Il Papa rende visita alla residenza del presidente della Repubblica, un incontro che si svolge in un clima di grande cordialità, tra canti di benvenuto, e con tocchi di piacevole informalità. Peres offre al Pontefice un vassoio di frutti che mangiano insieme. Quindi, prima d’iniziare il colloquio, il capo dello Stato dona a Benedetto XVI una Bibbia grande come un granello di sabbia realizzata con nanotecnologie. Il tema della pace è al centro anche dei discorsi ufficiali, pronunciati davanti alle principali autorità civili e religiose del Paese. Richiamandosi alla parola ebraica batah il Papa tocca un tema a cui Israele è molto sensibile, quello del_a sicurezza, «un termine che non si riferisce solo all’assenza di minaccia ma anche al sentimento di calma e confidenza». Lega la sicurezza alla fiducia, cita la Bibbia e accenna al muro di separazione costruito da Israele attorno ai Territori palestinesi. «La società - dice - può diventare un giardino ricolmo di frutti, segnato non da blocchi e ostruzioni, ma dalla coesione e dall’armonia». Alla fine dell’incontro Peres ci tiene a presentare al Papa i genitori di Gilad Shalit, il giovane soldato israeliano sequestrato tre anni fa da miliziani palestinesi e tenuto prigioniero a Gaza. Poi, nel giardino della residenza, un gesto altamente simbolico: il Papa ed il presidente impugnano a turno una zappa piantando un albero di ulivo, simbolo di pace. In serata, dopo la tappa al Memoriale di Yad Vashem - di cui parliamo a pagina tre - nell’Auditorium del «Notre Dame of Jerusalem Center» Ratzinger è stato accolto dai rappresentanti di un centinaio di organizzazioni impegnate nella società israeliana e in quella palestinese nel dialogo interreligioso, nella promozione della dignità della persona umana, nel campo dell’educazione, dello sviluppo e della riconciliazione. Presenza- 16 maggio 2009 13 Il Papa ai nativi del Canada: provo dolore per il male fatto ai figli del vostro popolo Alla fine dell’udienza generale, Benedetto XVI ha incontrato Phil Fontaine, il «Grande Capo» dell’Assemblea delle «First Nations of Canada» - l’associazione degli aborigeni canadesi - accompagnato da James Weisgerber, arcivescovo di Winnipeg e presidente della Conferenza episcopale del Paese nordamericano, e da alcune altre persone. Nell’occasione il Papa «ha ascoltato le loro storie e preoccupazioni». Benedetto XVI «ha ricordato che sin dai primi giorni della sua presenza in Canada, la Chiesa, particolarmente attraverso il proprio personale missionario, ha accompagnato da vicino i popoli indigeni. Riguardo alle sofferenze che alcuni bambini aborigeni hanno sperimentato nel Canadian Residential School System il Papa «ha espresso il proprio dolore per l’angoscia causata dalla deplorevole condotta di alcuni membri della Chiesa e ha offerto la propria partecipazione e religiosa solidarietà». Il Pontefice «ha enfatizzato che atti di abuso non possono essere tollerati nella società». E ha pregato affinché «tutti quelli colpiti possano sperimentare un cammino di guarigione e ha incoraggiato le popolazioni indigene a conti_nuare ad andare avanti con rinnovata speranza». Quell’infanzia «sradicata» L’udienza è collegata ad un capitolo particolarmente doloroso della recente storia canadese. Quello delle cosiddette «scuole residenziali» in cui vennero forzatamente iscritti circa centomila allievi indigeni tra la fine ‘800 e gli anni ‘70 del secolo scorso. Il notiziario della Radio Vaticana - citando una nota dell’episcopato canadese - ha ricordato che in queste scuole, che in buona parte (45 su 76) erano gestite da diocesi o istituti religiosi cattolici, i bambini aborigeni «furono strappati alla propria famiglie e costretti ad abbandonare la propria lingua, la propria religione e il proprio modo di vivere per conformarsi alla cultura europea. Alcuni allievi inoltre furono anche vittime di abusi fisici e sessuali». Da qui la richiesta, da parte delle associazioni indigene, di scuse nei confronti di chi aveva organizzato questo sistema scolastico e di chi lo aveva gestito. Nel giugno dello scorso anno il governo di Ottawa aveva fatto un mea culpa durante una seduta speciale della Camera dei Comuni. Nell’occasione il primo ministro Stephen Harper aveva detto: «Il trattamento dei bambini nelle scuole residenziali indiane è un capitolo triste nella nostra storia. Oggi noi riconosciamo che questa politica di assimilazione era sbagliata, ha causato un gran male e non ha posto nel nostro Paese». Successivamente anche tre gruppi protestanti che avevano gestito alcune strutture scolastiche. La Chiesa cattolica da parte sua già da tempo ha preso coscienza di quanto accaduto. Nel 1991 la Conferenza episcopale canadese e i leader delle comunità religiose maschili e femminili coinvolte avevano emesso un comunicato con cui si affermava: «Siamo dispiaciuti e profondamente rammaricati per le pene, le sofferenze e l’alienazione che così tanti hanno sperimentato» nelle «scuole residenziali». Il «grazie» del leader aborigeno Il gesto del Papa. Gesto che era stato disapprovato preventivamente in Canada da un gruppo di aborigeni riunito nell’associazione «Amici e parenti degli scomparsi », ma che invece è stato particolarmente apprezzato dal leader indiano Fontaine, che ha espresso «soddisfazione» e «contentezza » per l’incontro avuto col Papa: «Ciò che abbiamo sentito dal Pontefice - ha spiegato in una conferenza stampa - era quello che ci aspettavamo. Benedetto XVI ci ha dimostrato un’accurata conoscenza di quanto è avvenuto nelle scuole canadesi ai danni della nostra comunità e - ha aggiunto - abbiamo parlato anche degli abusi sessuali inflitti. Il Papa ha espresso il suo dolore, il suo profondo rammarico, e soprattutto la volontà della Chiesa di impegnarsi seriamente nella riconciliazione ». «Tutto ciò - ha continuato il leader della comunità aborigena canadese - è molto importante per noi. Personalmente, con le sue parole il Papa mi ha dato il conforto che cercavo e l’incoraggiamento nel tentare di ricostruire le relazioni tra la Chiesa cattolica e la nostra comunità». Guarigione inspiegabile di una donna dopo viaggio a Lourdes. La diocesi di Frosinone: aspettare le indagini medico-scientifiche La Curia della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino interviene sulla presunta guarigione della donna, malata, che sarebbe guarita durante un pellegrinaggio a Lourdes. Sono rientrati nei giorni scorsi, infatti, gli oltre trecento pellegrini che, in treno, hanno raggiunto il santuario mariano assieme all’associazione di volontariato Siloe. Stando alle testimonianze, durante il soggiorno francese sarebbero inspiegabilmente scomparsi i problemi di deambulazione che affliggevano una donna, affetta da sclerosi multipla, residente a pochi chilometri dal capoluogo. A proposito di questo evento, definito miracoloso, la Curia diocesana - mediante un comunicato stampa - «precisa che un qualsiasi giudizio in merito potrà essere obiettivamente espresso solamente dopo che saranno effettuate le necessarie e opportune indagini medico _scientifiche». In tal senso, «la presunta guarigione miracolosa della signora R. M. dovrà, pertanto, essere verificata e certificata in maniera scientificamente inoppugnabile dal ‘Bureau médical’ di Lourdes, dove si trova una equipe di medici di tutte le confessioni religiose - incaricata di acquisire e analizzare tutta la documentazione del caso». 14 Presenza- 16 maggio 2009 SPORT Milan e Juve: pari combattuto- Inter, festa scudetto rinviata I nerazzurri si fanno rimontare due volte LA SFIDA DI SAN SIRO - Raramente si ricordano brutte partite fra rossoneri e bianconeri. E anche questa volta la partita è combattuta e viva. Non sempre bella, però, anche perché condizionata da un terreno incredibilmente scivoloso, che ha provocato non pochi errori. Arriva il quinto pareggio in 6 partite., una marcia che certo non può cancellare le tensioni in casa bianconera. D’altra parte il Milan, con Inzaghi e le azioni sull’asse Kakà-Beckham, mette sempre in difficoltà la difesa bianconera. la Juve ha due buone occasioni con un’azione MarchionniIaquinta conclusa con un tiro alto da Camoranesi, poi con marchionni lanciato verso la porta, ma si allunga troppo la palla e Flamini salva. Segna per primo il Milan all’11’ con Seedorf, che alla Juve perdona sempre poco (8 volte le ha segnato in maglia nerazzurra o rossonera). Non è spettacolare il suo tocco sottoporta su un tiro svirgolato di Ambrosini. ma vale il vantaggio che la Juve recupera 4 minuti dopo con Iaquinta che di testa con potenza travolge Flamini e batte Kalac su cross di Camoranesi. Il risultato non cambia, ma sono diverse le prospettive delle due squadre dopo il match: il Milan è sempre è più sicuro del secondo posto, la Juve deve guardarsi alle spalle perché la Fiorentina adesso è a soli 3 punti. NERAZZURRI FRENA- TI - Nemmeno 3 minuti ci mette Crespo a far l’1-0: tira Cambiasso, respinge Sorrentino e lui è lì pronto a metterla dentro. La difesa di Di Carlo gioca dominata, non è solo questione di nomi. Balotelli e Figo sulle fasce lasciano briciole ai difensori, e quando il portoghese mira il palo, una deviazione sposta il pallone sul palo. Poi arriva l’1-1: Marcolini ha il tempo di mirare il palo lontano, e di infilare la traiettoria in mezzo alle gambe di Stankovic. Julio Cesar non può farci niente. È pari. La macchina della festa si rimette in moto al 20’, quando Balotelli lascia rimbalzare il pallone una sola volta al limite dell’area, poi spara sotto la traversa. Ma il Chievo raggiunge ancora i campioni d’Italia: ci pensa un ex, Luciano: cross dalla sinistra di Mantovani e diagonale al volo: 2-2 e la palla torna al centro LOTTA RETROCESSIONE ANCORA APERTA - Due rigori decidono la sfida salvezza dell’Olimpico. Nessun verdetto definitivo, Torino e Bologna dovranno ancora giocarsela tutta questa salvezza quando alla fine del campionato mancano solo 270 minuti. Pareggiano anche Lecce e Chievo, quindi non cambia nulla in coda, ma è il Toro a mordersi le mani per una vittoria che sfugge all’86’ ed è il Bologna a far festa perchè a 4’ dal termine la retrocessione sembrava maledettamente vicina. Al rigore realizzato al 37’ del primo tempo da Rosina, invece, ha risposto il penalty trasformato da Di Vaio all’86 per un 1-1 che tiene aperto ogni discorso. FIORENTINA PASSA A CATANIA - La Fiorentina ha vinto 2-0 sul campo del Catania. Allo stadio Massimino il gol del vantaggio viola è stato segnato da Stevan Jovetic all’11’. Il raddoppio porta la firma di Luciano Zauri al 93’. Con questi tre punti i viola fortificano il quarto posto andando a 64 punti e allungando a +3 sul Genoa che ha pareggiato in extremis a Bergamo, mentre il Catania rimane ferma a 40 punti. PAREGGIO INUTILE TRA LECCE E NAPOLI - Un pareggio che non serve a nessuno. Tra Lecce e Napoli finisce 1-1 (reti di Pià e Zanchetta), un punto che non aiuta il Lecce a tirarsi fuori dalla zona calda e che non è utile ai partenopei, i quali non hanno più nulla da chiedere al campionato. Il calcio non è una scienza esatta e così la squadra di Donadoni è la prima a passare in vantaggio dopo pochi minuti: contropiede ben orchestrato da Datolo che parte dalla propria metacampo e serve a Pià l’assist dell’1-0. Prima dell’intervallo, però, arriva il calcio di rigore fischiato in favore del Lecce per un tocco di mano di Mannini sul tiro del mobilissimo Munari. La responsabilità è sui piedi di Zanchetta che non sbaglia. ANTICIPI- La giornata si è aperta con i due anticipi. La Sampdoria ha annichilito la Reggina, aggiudicandosi il match con un netto 5 a 0. Le reti: doppietta di Dessena al 1’ e al 31’, gol di Delvecchio al 37’ nel primo tempo, reti di Marilungo e Pazzini al 1’ e al 5’ della ripresa. Nell’altro anticipo, l’Udinese ha espugnato l’Olimpico battendo la Lazio per 3 a 1. Padroni di casa in vantaggio all’11’ della ripresa con un gran destro di Rocchi. Immediata la reazione friulana e dopo un tentativo di Quagliarella, al 15’, arriva il pareggio di Floro Flores che, appena entrato, batte Muslera con un destro dai 18 metri. Al 24’ una splendida punizione di D’Agostino porta in vantaggio l’Udinese. Ancora tante occasioni, la più clamorosa al 35’ con Siviglia che sulla linea salva sul pallonetto di Pepe. Poi al 41’ Quagliarella, su rigore, fissa il risultato sul 3-1. Inter 78 Milan 71 Juve 67 Fiorentina 64 Genoa 61 Roma 54 Palermo 52 Udinese 51 Cagliari 50 Lazio 47 Atalanta 45 Sampdoria 44 Napoli 43 Siena 43 Catania 40 Chievo 36 Torino 31 Bologna 30 Lecce 29 Reggina 27 Serie B Risultati Ancona - Sassuolo 2-1 Brescia - Cittadella 0-0 Empoli - Ascoli 3-0 Frosinone - Albinol. 2-0 Livorno - Triestina 0-1 Modena - Mantova 1-0 Parma - Pisa 2-0 Piacenza - Bari 2-2 Rimini - Grosseto 2-0 Salern. - Avellino 1-0 Treviso - Vicenza 0-1 Classifica 39ª giornata Bari 74 Parma 71 Livorno 62 Brescia 61 Empoli 60 Sassuolo 59 Grosseto 57 Triestina 56 Albinoleffe 55 Vicenza 52 Piacenza 49 Ascoli 49 Frosinone 47 Mantova 47 Pisa 47 Cittadella 46 Rimini 46 Modena 45 Ancona 45 Salern. 44 Avellino 37 Treviso (già retrocesso in C) Productos originales de Italia Il Bari è in A Il successo per 1-0 degli alabardati consegna la promozione alla squadra di Conte con 3 turni d’anticipo Il Bari è matematicamente promosso in serie A, quando mancano tre turni alla conclusione del campionato cadetto, per effetto della vittoria della Triestina a Livorno (per 1-0), nell’anticipo della trentanovesima giornata di serie B. La squadra pugliese, allenata da Antonio Conte, giocherà sabato in trasferta contro il Piacenza, una partita che però ha ormai solo un valore simbolico. LA GIOIA DI UNA CITTA’ - Colorata di biancorosso, Bari festeggia il ritorno in serie A dopo otto lunghi anni di purgatorio nel torneo cadetto. Dai tempi di Eugenio Fascetti e di Antonio Cassano, la città di San Nicola non assaporava la sensazione di ritrovarsi nella massima serie. Un’impresa riuscita ai ragazzi di Antonio Conte, capaci di stravincere il campionato restando ininterrottamente in testa alla classifica dal 28 febbraio. Appena si è avuta la matematica certezza, ogni angolo di Bari ha dato sfogo alla felicità più sfrenata. Gli addobbi erano già stati allestiti durante la settimana, soprattutto nei quartieri più popolari, il resto lo hanno fatto i tifosi di ogni ceto ed età. In attesa dei festeggiamenti ufficiali del club di Matarrese, dallo stadio San Nicola è partito un lungo carosello di auto che ha attraversato la città a suon di clacson e con un suggestivo sventolio di bandiere e striscioni biancorossi. Naturalmente, come spesso accade in casi del genere, c’è chi ne ha approfittato per un bagno nelle varie fontane sparse nel centro cittadino. Un festival di colori e di gioia. CONTE - Manco a dirlo, ha riecheggiato nei cori della tifoseria il nome di Antonio Conte, ritenuto l’artefice principale della marcia trionfale del Bari. È stato soprattutto lui, del resto, a creare le basi e l’organizzazione di una creatura cresciuta prima del previsto. Fino a diventare grande, a tal punto da stracciare la concorrenza. «Eravamo partiti con l’obiettivo di far tornare l’entusiasmo allo stadio - commenta radioso l’ex campione della Juventus e della nazionale -. All’inizio della stagione avrei firmato per un piazzamento nei play off. Pian piano ci siamo resi conto che il nostro lavoro stava pagando in soldoni. Durante il mercato di gennaio abbiamo ulteriormente rafforzato la squadra, con gli innesti di Guberti, Kutuzov e Lanzafame. E il giocattolo ha finito per sorprendere e divertire tutti. I miei uomini ed i miei collaboratori hanno realizzato un’impresa straordinaria». Monza, paura e polemiche E Fabrizio si prende gara-1 Attimi di paura al via quando un errore del giapponese Makoto Tamada (Kawasaki) ha innescato una paurosa carambola alla prima variante che ha coinvolto anche Max Neukirchner (Suzuki), Brendan Roberts (Ducati), Tommy Hill (Honda) e Troy Corser (Bmw). Le conseguenze peggiori sono state per Neukirchner e Roberts che si sono fratturati il femore destro e sono stati ricoverati all’ospedale monzese. RIPARTENZA - La corsa è ripartita oltre un’ora dopo ed è stata animata dal fantastico duello tra le Ducati di Fabrizio e Noriyuki Haga contro la Yamaha del texano Ben Spies. Al penultimo giro Spies ha rotto gli indugi guadagnando un margine di sicurezza. All’uscita dell’ultima curva però la Yamaha si è spenta per mancanza di benzina privando lo statunitense della vittoria e della possibilità di accorciare le distanze nel Mondiale dal capofila Haga. Alle spalle di Spies, che è arrivato comunque al traguardo 15°, la lotta in famiglia Ducati si è risolta a favore di Fabrizio che a 24 anni festeggia così la prima vittoria iridata. Haga, secondo, adesso ha 80 punti su Spies e il Mondiale già in tasca. Max Biaggi, terzo al traguardo con l’Aprilia, è stato penalizzato dopo l’arrivo di venti secondi per un sospetto taglio di chicane avvenuto al nono giro e non segnalato in tempo dalla direzione gara, che avrebbe dovuto semmai comminare un passaggio obbligatorio nel box. Furibondo Biaggi. “Questo è un Mondiale gestito da dilettanti, ci hanno fatto una vera porcheria. Jamón crudo Mortadella Café Aceite extravirgen Vinos Vinagre balsámico Pasta Salsas y antipasto Licor de limón Risotto ect... Av. Las Condes 6903 - Fono: 202 3593 / 342 3632 Fono-Fax: 229 5058 www..globeitalia.cl SPORT Il Giro d’Italia compie cent'anni Fatica, fascino, veleni: il racconto di un romanzo popolare che viaggia nella storia da cento anni spazio in una memoria condivisa da tutti, al di là del tifo o della nazionalità. Poi qualcosa è cambiato, anno dopo anno. Per dire: all’alba dei primi giri i corridori venivano fotografati uno per volta, per essere riconosciuti lungo il cammino ed evitare inganni. Oggi non avrebbe più molto senso, perché alcuni dei protagonisti hanno una doppia faccia, stravolta da un altro boom senza fine, quella di una farmacia rampante quanto deprimente. È vero: il popolo del ciclismo, anche quello reso immortale dalle foto virate seppia, ha sempre messo l’arte di arrangiarsi davanti a tutto. Per chi vive sulla strada in fondo è più facile che per gli altri e così, dalle «bombe» di un tempo agli stimolanti trovati dopo l’introduzione dei controlli antidoping nel 1968, fino alla sbornia di Epo degli anni 90, molti, tra campioni e figuranti, hanno abbassato la testa per un attimo più o meno lungo. Alcuni di loro non hanno più saputo rialzarsi: nell’anno del Centenario, ricorre anche il decennale dell’inizio della caduta di Marco Pantani. Per il Giro, nato in piena febbre futurista, il problema degli ultimi anni è un’altra malattia che logora il ciclismo da troppo tempo ed è aggravata dalla modernità incalzante: la febbre del doping e la grande rimonta dell’antidoping racchiudono oggi la sfida meno visibile eppure più importante. Medici preparatori con il pallino dei farmaci proibiti e laboratori sempre più evoluti grazie a un business dei controlli in crescita esponenziale, influiscono in maniera massiccia sugli ordini d’arrivo. È paradossale dirlo oggi, in cui si è perso il conto degli scandali e il numero dei corridori fermati è imbarazzante, ma il virus del doping, a forza di bastonate, si è indebolito rispetto allo scorso decennio. Non morirà mai, questo purtroppo è certo, ma gli anni del far west sono alle spalle: oggi al Giro si corre solo con il passaporto in regola, ovvero con i giusti parametri sanguigni, biologici ed endocrinologi. I falsari non sono spariti, ma hanno la vita meno facile di un tempo e chi cade nella rete dell’antidoping non può più nascondersi dietro al «così fan tutti» sempre duro a morire. Il Giro del centenario sarà anche la corsa di Lance Armstrong, l’uomo che più di tutti incarna le sfide vinte ma anche le complesse inquietudini dell’ultima era ciclistica. Da Jerez, superbo Valentino Venezia a Roma non sarà una vacanza, nemmeno per Trionfa e guida il Mondiale lui: però questo sport, sempre sospeso tra il mito della fatica e la ricerca ossessiva del limite, due concetti sublimati dalle grandi salite, potrebbe regalarsi anche un sorriso e un po’ di gioia. Come regalo per i primi cento anni del Giro non sarebbe male. È partito alle 2.53 del 13 maggio 1909 da Milano e non si ferma mai. Il Giro d’Italia che è scatttoa sabato 9 dal Lido di Venezia e arriva a Roma domenica 31 è sulla breccia da un secolo: completamente diverso da quello dei pionieri eppure sempre uguale nella sostanza, intesa come essenza però, non come additivo chimico. Un’essenza che il Giro lascia ancora dietro di sé nell’aria come una scia, lunga quasi trecentotrentamila chilometri e capace di seminare centinaia di storie, cresciute nell’immaginario di un Paese intero. Piccole grandi epopee, farse tristi o favole lievi a cui, nonostante tutto, a volte è bello ancora credere, per farsi un po’ di compagnia su una strada ricca di salite e di sorprese. Dal primo vincitore, il muratore Ganna, all’ultimo, lo spagnolo Contador che sale sul podio con il blackberry in tasca, il Giro ha lanciato decine di protagonisti e qualche icona di prima grandezza. C’erano una volta i padri della patria ciclistica, Ganna appunto, con Girardengo, Binda e Guerra. Poi però con il boom di questo sport, inserito in un contesto storico irripetibile, sono arrivati i padri della patria anche in senso stretto: Fausto Coppi e Gino Bartali. A volte sembra quasi che il Giro si sia fermato lì, a contemplare i suoi due figli prediletti, come prigioniero di un passato irripetibile fatto di battaglie su strade sterrate, di entrate coraggiose a Trieste (1946), di telefonate politiche (De Gasperi a Bartali dopo l’attentato a Togliatti nel ‘48) e di una morte assurda, come quella di Fausto all’alba degli anni 60. Gli anni di un altro boom, quello economico del Paese, hanno riempito le strade di macchine e moto. La bicicletta però si è destreggiata ancora alla grande, legata com’era a chi è abituato così tanto alla fatica da farne un mestiere o un passatempo. Al Giro, le sfide accese dai nostri, Gimondi e Motta su tutti, contro una macchina umana come Eddy Merckx, hanno arricchito di nuovo l’immaginario di un’epoca. L’ultimo grande duello è arrivato qualche anno dopo ed è stato quello tra Moser e Saronni all’inizio degli anni 80. In seguito solo il dominio di Bugno (ultimo a rimanere in rosa dall’inizio alla fine nel ‘90) e il maestoso incedere di Indurain (ultimo invece a fare la doppietta, ‘92 e ‘93) hanno trovato Valentino Rossi irrompe nel Mondiale 2009. Il pesarese ha vinto il GP di Spagna corso oggi a Jerez e dopo Stoner e Lorenzo c’è anche il suo nome tra i vincitori di una gara del campionato. Dopo tre gare il dottore è autorevolmente in testa alla classifica. Niente da fare per gli avversari, oggi demoliti in due tappe: il warm up del mattino, quando il campione del mondo ha messo a posto la sua Yamaha ieri un po’ troppo ballerina; il GP del pomeriggio, quando ha pazientemente inseguito il fuggitivo Daniel Pedrosa e lo ha poi passato con irrisoria (per lui) facilità a 10 giri dalla fine. Poi tutta passerella fino alla fine per la delusione delle decine di migliaia di tifosi spagnoli che speravano in Dani e Lorenzo, oggi caduto. Terzo Stoner. Presenza- 16 maggio 2009 15 Il Giro del Centanario: prime tappe impegnative Fulmine Di Luca . L’abruzzese, vincitore del Giro 2007, si aggiudica in volata la quarta tappa con il primo arrivo in salita a San Martino di Castrozza. Lo svedese è il nuovo leader, Armstrong perde 15 secondi Danilo Di Luca ha vinto la quarta tappa del Giro d’Italia, 162 chilometri da Padova a San Martino di Castrozza. L’abruzzese della Lpr-Farnese, 33 anni, ha battuto allo sprint Stefano Garzelli e Franco Pellizotti. Quarto Soler, poi Simoni, Leipheimer, Lövkvist e Ivan Basso. Per Di Luca - vincitore del Giro d’Italia 2007 - è il secondo successo in questa stagione, il 47° in carriera. Al Giro non vinceva una tappa da quella di Briançon 2007. La nuova maglia rosa è Thomas Lövkvist (Svezia/ Columbia-High Road), che ha 2” su Danilo Di Luca. Dopo 11 km cade lo spagnolo Perez Sanchez e si ritira. In fuga si buttano lo spagnolo Martinez (Xacobeo-Galicia), gli italiani Bellotti (Barloworld), Viganò (Fuji-Servetto) e De Bonis (Diquigiovanni), quest’ultimo il meglio piazzato in classifica a 2’28” da Petacchi, il britannico Stannard (Isd) e il tedesco Voigt (Saxo Bank). All’attacco del Croce d’Aune restano in tre: Bellotti, De Bonis e Voigt, mentre alle loro spalle una caduta coinvolge diversi atleti tra cui Da Dalto che sembra quello messo peggio, ma si rialza. La maglia rosa Petacchi si distingue in testa al gruppo, prima di staccarsi. Nel finale della salita fora Di Luca e passa con circa 20” di ritardo. All’inizio dell’erta conclusiva (13,7 km, pendenza media 5,5%, massima 10%) cede De Bonis e in testa restano Bellotti e Voigt. Il gruppo dei big è a circa 2’, Petacchi a oltre 8’. Ai meno 8 resta solo Voigt, che viene ripreso poco dopo i meno 3. Ci prova Soler nel finale, senza esito, prima dello sprint dei big, mentre Armstrong perde 15 secondi nel finale. Uno scatto perentorio a pochi metri dal traguardo. Danilo Di Luca trionfa nella quarta tappa del Giro d’Italia del Centenario «Questo è il mio arrivo, ci credevamo da stamattina, abbiamo tirato tutto il giorno» ha commentato Di Luca godendosi il primo successo nel Giro del Centenario. «Oggi e domani due tappe importanti - aggiunge ai microfoni di Rai Sport - devo cercare di guadagnare il più possibile prima della cronometro». Ferrari, furia Domenicali: ”Serve una svegliata” Il Mondiale per la Ferrari è probabilmente andato. Ma quello che non va giù a Stefano Domenicali è il modo in cui il fine settimana spagnolo è stato gestito. In queste due settimane a Maranello si è sputato sangue per risalire la china. E il risultato si è visto. La F60 modificata ha corso bene, non è apparsa affatto inferiore alla Red Bull e nemmeno troppo lontana dalla BrawnGP che finora sta dominando. Da un punto di vista tecnico si è assistito insomma a un piccolo miracolo. Eppure... I PROBLEMI Eppure il bilancio finale di Montmeló dice sesto posto di Felipe Massa e Kimi Raikkonen ritirato. Solo altri 3 punti presi. Con un altro brutto errore in qualifica (Kimi eliminato in Q1 restando fermo al box), un altro k.o. per un problema tecnico, un inedito problema con la macchina del carburante che ha immesso meno benzina. Errori, mancanza di affidabilità, anche sfortuna. Tutte cose che a questi livelli si pagano caro. Al Cavallino lo sanno e Domenicali ieri era davvero furibondo. DURO - “Serve una reazione, una svegliata - è andato giù duro il responsabile del Cavallino - la macchina ora tiene il passo della Red Bull, lo sviluppo della performance è evidente, ma i problemi di affidabilità sono troppi: bisogna responsabilizzare tutti sul piano dei controlli e della metodologia, perché continuiamo a non essere all’altezza della situazione. Il progresso è evidente, ma ora la priorità è mettere in fila i problemi, serrare le fila, con una presa di coscienza di tutti, perché così non va”. Montecarlo tra due settimane non offre, sulla carta il tracciato giusto, per il riscatto vero: le rosse nel Principato non hanno avuto fortuna nelle ultime stagioni. “Visto come va, magari andiamo bene proprio lì” ha sorriso Domenicali. IMPEGNO - Domenicali non vuol comunque sentir parlare di mollare la presa: “Tutto ciò che è successo è inaccettabile per una squadra come la Ferrari - ha detto - dobbiamo tutti reagire per tornare ai nostri standard così come siamo riusciti a recuperare parzialmente sul piano della prestazione. C’è tanto da lavorare, su tutti i fronti, ed è quello che continueremo a fare con un impegno assoluto”. Insomma, al Cavallino non è ancora arrivato il momento di pensare solo al 2010. La classifica, però, sarà difficilmente raddrizzabile. 16 Presenza- 16 maggio 2009 L'Abruzzo ferito Poi, qualche ora dopo, l’esecutivo deposita in effetti tre emendamenti, grazie ai quali «il limite di 150mila euro era una ipotesi che potrà essere superata attraverso la presentazione di relazioni tecniche», il sindaco dell’Aquila «avrà la responsabilità della ricostruzione» della città ed è «precisato il ruolo di Fintecna». Il governo chiarisca». Tuttavia «è opportuno che il governo fornisca chiarimenti sulle modalità di fruizione del credito d’imposta», chiedono i tecnici del Senato, nel consueto dossier sul decreto-legge: «Infatti - si legge - mentre per le imprese è verosimile ipotizzare un suo recupero nell’anno di competenza, attesa la possibilità che il credito possa esser fruito anche con la modalità della compensazione, per le persone fisiche non sono certe le possibilità di recupero nello stesso anno ». I numeri. Nell’audizione, Bertolaso sciorina anche alcune cifre e previsioni: «Gli sfollati sono 85/90mila», dei quali quelli assistiti dalla Protezione civile «sono 64.657». La speranza è che «ci possa essere un progressivo, ma deciso rientro negli edifici agibili » e «contiamo, entro fine giugno, di consentire a tutti coloro che hanno una casa parzialmente agibile di rientrare», senza oneri. Due ordinanze. A non poter rientrare toccherà invece a 15/20mila persone: «Staranno fuori casa da 12 mesi a qualche anno». Certo è - conclude Bertolaso - che «devo mettere in una casa le persone e lo farò a tutti i costi prima che cominci il freddo». Allora ci saranno due ordinanze: la prima, appunto per la ricostruzione ‘leggera’ (prefabbricati e case in legno), «dopo che il decreto sarà licenziato dal Senato, la seconda, per la ricostruzione ‘pesante’ (delle case crollate e la ristrutturazione di quelle lesionate), «alla fine di giugno, verso il 26-27». 600 emendamenti. Tornando al lavoro parlamentare, dopo un piccolo slittamento del termine per la presentazione di proposte di modifica, risultano oltre 600 gli emendamenti presentati al ‘decreto Abruzzo’ che è in discussione in commissione Ambiente a Palazzo Madama: il Pd ne ha presentati 264, altri 121 vengono dal Pdl, l’Idv ne ha depositati 94, mentre 35 sono quelli di UdcSvp e Autonomie e la Lega ne ha depositati 25 (oltre a singoli senatori). Opposizioni all’attacco. Nel frattempo, nonostante le precisazioni di Bertolaso e gli emendamenti governativi, l’opposizione non molla: secondo Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, «siamo di fronte, da parte del governo, a un balletto confuso di cifre sui fondi per la ricostruzione post-terremoto che crediamo sia inaccettabile per gli abruzzesi ». Più duro un suo collega: «Oggi Bertolaso ha smentito il Tremonti - tuona il senatore abruzzese, Luigi Lusi, Pd, membro della commis_sione Ambiente -. Se Berlusconi pensa di presentare un maxiemendamento al Senato sul quale chiedere la fiducia, troverà le nostre barricate». Antonio Di Pietro taglia corto: «Quella dei fondi è una autentica presa in giro per gli abruzzesi e per gli italia_ni ». I «supplementari». Al contrario, l’Udc invita alla calma e alla valutazione: «Diamo i tempi supplementari al governo per sistemare questo decreto», suggerisce Pier Ferdinando Casini. Perché «non è il momento delle polemiche, e invito tutti a non farle. Detto questo, il decreto così com’è non va. Noi saremo controllori». Come due mila anni fa nella capitale della Giordania, non è solo il prodigioso segno che va in controtendenza rispetto ai luoghi comuni sul rapporto tra islam e cristianesimo. Prima ancora di essere un preziosissimo segno di dialogo e convivenza in un mondo dove, proprio coloro che spesso invocano dalla Chiesa più dialogo, sono fautori faziosi di rotture e di scontri, ad ogni livello, la Messa in Giordania è un gesto come quelli che Pietro faceva quando viaggiava. Un segno per i suoi ( e per tutto il mondo), un annuncio. È un segno poiché come per Pietro che si mise in viaggio, accadeva che al suo passaggio si radunavano le piccole prime comunità cristiane, allo stesso modo, in questo ‘ ritorno di Pietro sui suoi passi’ le comunità non enormi di ora si radunano. E le parole che risuoneranno non saranno molto diverse da quelle risuonate nel viaggio di ‘ andata’ da Gerusalemme a Roma. L’annuncio della speranza. E la ripetizione che Pietro per le prime tre volte compie nel Vangelo e poi, nel suo cuore, per tutta la vita: « Signore, tu lo sai che ti amo » . FINALI una deplorevole fonte d’ispirazione per non pochi cartelli della malavita organizzata, su scala internazionale. Certo, va ribadito con forza che chi commette reati va perseguito ai sensi della legge, indipendentemente dalla razza, dalla lingua o dalla religione d’appartenenza. Ed è proprio questo il punto: il nostro ordinamento giuridico è faraonico e a ogni legislatura vi è la solita sporulazione di leggi, leggine cui si sommano sentenze della Corte di Cassazione, del Tar... Si è allora creato un tale intasamento nel sistema giurisprudenziale che, complice anche una radicata mentalità lassista, si ha l’impressione, peraltro non infondata, di trovarsi nella terra di nessuno. Ma è soprattutto l’aver perso l’affezione ‘ al bene comune’ - un peccato che ogni ciclico condono assolve - a impedire che l’Italia diventi un Paese ‘ normale’. Invece si presenta come una sorta d’Eldorado dell’impunità per chiunque intenda delinquere. Ma l’affezione al ‘ bene comune’ manca anche a quella classe politica che, indipendentemente dalle appartenenze e presumendo di placare l’insoddisfazione popolare, a ogni emergenza è in cerca d’espedienti che possano generare consenso. Intanto imperversa il degrado in certe periferie del mondo, dalla Somalia al Darfur, per non parlare dell’Eritrea, con la connivenza di un sistema informativo nostrano sempre più disattento rispetto alle vicende africane. Asamblea General de Socios de la Asociación Ligure de Chile Se cita a los socios de la Asociación Ligure de Chile a la Asamblea general de socios que tendrá lugar en la Parroquia Italiana, Av. Bustamante 180, Providencia, el sábado 30 de mayo de 2009, a las 11:00 horas, en primera citación, y a las 11:30 horas, en segunda citación, con la siguiente TABLA 1. Relación de la Presidenta; 2. Aprobación del Balance del periodo; 3. Designación de los revisores de cuenta; 4. Elección de la nueva directiva; 5. Varios. Al término de la votación se ofrecerá un refrigerio con las tradicionales especialidades ligures. La hora de término de este evento se estima a las 13:30 horas. Se recuerda que tendrán derecho a voto solamente los socios con sus cuotas al día, lo que podrá realizarse el mismo día antes de la iniciación de la asamblea. Se recuerda además que la Asociación cuenta con filiales en Valparaíso, Concepción, Temuco y Copiapó, además de la sede central en Santiago. Su Directorio está compuesto por 15 miembros, de los cuales 8 serán residentes en Santiago, 4 en Valparaíso y 1 en cada una de la filiales restantes. En consecuencia la votación se realizará simultáneamente en todas las filiales el mismo día y hora, en las sedes que cada una determine. I disabili di molte malattie, impedendo una morte precoce, ma creando numerosi disabili. Gioca un ruolo centrale il medico di base, perché nelle fasi terminali della malattia lo specialista esce di scena.”. E in famiglia come stiamo? Quanti disabili esisteranno nelle famiglie emigrate nel secolo scorso in questo Paese? Si sa che una cinquantina di disabili nati in Italia e viventi in Cile è favorita dalla attenzione di tutti gli ospedali vicini tramite un accordo con l’Ambasciata. Ma sarà sufficiente? Quanti saranno relegati in un angolo della casa senza che nessuno si preoccupi di loro? Bisognerebbe parlarne di più e creare una commissione di gente capace ed attiva per formare una base di dati di ammalati da visitare ed eventualmente appoggiare in tutti i modi. Speriamo. G. F. Sportiva Italiana de Valparaiso Sull'integrazione non si scherza meridione a settentrione. A questo proposito è significativa l’esperienza di Mazara del Vallo, una città portuale siciliana che « può rappresentare un piccolo buon modello per l’integrazione degli immigrati » , come ha rilevato nei giorni scorsi il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Lo sa bene anche monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, che per anni ha svolto il suo ministero sacerdotale nella diocesi mazarese secondo cui le questioni legate alla multietnicità e alla multiculturalità in Italia «sono discorsi superati, nel senso che la molteplicità è un fatto ed è anche un valore » ; precisando poi che « corollario di questa convinzione è che tutto deve essere inserito in un rigoroso rispetto della legalità, necessaria garanzia per l’integrazione » . Non è pertanto lecito criminalizzare gli stranieri quasi fossero rei confessi del degrado in cui versa il Bel Paese. Mafia, Sacra Corona Unita, ‘ Ndrangheta e Camorra, è bene rammentarlo, non sono invenzioni recenti o importate, avendo costituito El club Sportiva Italiana de Valparaiso al cumplir 92 años de vida, realizò el dìa 9 de mayo el Bingo Sportiva Italiana en el casino de la Scuola Italiana de Valparaiso. En lo deportivo señalamos que al fácil triunfo del jueves por la primera fecha de la Copa Valparaíso ante Esperanza, se suma la gran victoria ante la USACH por 75-65, por la primera fecha de la Liga Nacional B, grupo Costa. Las figuras del cuadro itálico fueron Rodrigo Pavez (23 puntos, 4 de 5 desde los 3 puntos), Gustavo Tapia (13 puntos) y Gianfranco Aste (10 asistencias). Se oficializaron además las incorporaciones de Rodrigo Pavez (USM) y Gustavo Tapia (UAC) y aun se espera contar con un par de jugadores más para tener un plantel largo tanto para la competencia local como para la Liga. Foto: Durante el Bingo en el casino de la Scuola Italiana de Valparaiso. FIESTA DE SAN ANTONIO 2009 El comitato di Sant` Antonio di Oppido Lucano de la Associazione Lucana Regione Basilicata, anuncia la celebración de la FESTA DI SAT`ANTONIO a celebrarse el dìa Sabado 13 de Junio del 2009, con una misa solemne a las 12 horas en la parroquia Italiana., en esta misa se reza por todos los difuntos del comitato. Después se hace la tradicional Procesión por el parque Bustamante,finalizando esta, tendremos un almuerzo con bailes,cantos y dulces tipicos de la región en el salòn de la parroquia. La TREDICINA comezarà el 1º de Junio durante trece dìas a las 16.30 horas,donde se reza el santo rosario y las respectivas oraciones de cada dìa a SAN ANTONIO. Para consultas y reservas, comunicarse a los Fonos :8933359 -09-3330758. Mail:[email protected] TEODORO VACCARELLA