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Comitato Gruppo Conegliano
Il Gruppo “Conegliano” compie cent’anni. Nasce, infatti, con il 2° Reggimento Artiglieria da Montagna nel luglio 1909, nella omonima città per rinominazione della “ Brigata Conegliano” unità di Artiglieria su tre batterie, già Brigata d’Artiglieria da montagna del Veneto. Questa pubblicazione è dedicata a tutti gli artiglieri da montagna che hanno fatto parte di questa gloriosa unità di artiglieria, una fra le più decorate, contribuendo a renderla grande ed a perpetuarne il nome. La prima cartolina (1902) LE PRIME ATTIVITA’ ADDESTRATIVE ... e poi venne su lenta grave, bella nella sua apparenza faticosa e rude, coi suoi grandi soldati, coi suoi muli potenti, l’Artiglieria da montagna... E. De Amicis Il Cannone da 70 A mont., adottato nel 1904, gittata 6.500 metri; someggiabile in 5 carichi fu impiegato per la prima volta in Libia (15a Btr.). Il cannone da 65/17 someggiabile in 6 carichi e trainabile entrato in servizio dal 1913, fu il primo pezzo con affusto a deformazione gittata 6500 metri. La prima sede stanziale la caserma Umberto I in Conegliano, nell’antica Piazza D’Armi, ora non più esistente. Le prime uniformi Uniforme da marcia fino al 1909. Uniforme da campagna del 1910. Alle Truppe Alpine viene dato in dotazione il cappello in feltro grigio. Uniforme da guarnigione fino al 1909. 1913 Il fregio storico della Artiglieria da Montagna viene abolito ed adottato quello con l’aquila ad ali spiegate ancor oggi in uso. Tripolitania (15a Batteria), un accampamento e pezzi in azione (1912). Quando non erano sufficienti i muli... I Guerra Mondiale 1915-1918 All’inizio della ostilità il “Conegliano” è già schierato in Carnia, dove opera a ridosso del confine (Pal Grande, Pal Piccolo, Zellonkofel), ma ben presto le sue batterie vengono decentrate a Grandi Unità diverse e seguono destini diversi. La 13a Batteria nel 1916 viene schierata sull’Altipiano di Asiago per contribuire a fermare la Strafexpedition ed ivi rimane fino all’ottobre 1918, quando si sposta sul Piave con il 5° Alpini. La 14a Batteria combatte sull’altipiano della Bainsizza e contribuisce con il suo fuoco alla conquista del monte Vodice; successivamente viene spostata nell’estate 1917 in Val Chiese e Val Tonale, per ritrovarsi nell’ottobre 1918 anch’essa sul Piave, nei pressi di Sernaglia - Montebelluna. La 15a Batteria opera in Val Fella; nell’ottobre 1917 è schierata in Val Uccea e viene travolta e distrutta completamente dall’offensiva di Caporetto. Viene ricostituita nel 1918 e ad ottobre è a Nervesa della Battaglia. Alla fine della I Guerra Mondiale si ebbe un periodo di transizione fino al 1926 quando il Conegliano passò dal 2° al 3° Reggimento Artiglieria da Montagna, rimanendo nella sede di Conegliano. Qualche anno dopo sarà trasferito ad Osoppo. Nel frattempo aveva ricevuto i nuovi materiali: L’Obice da 75/13 Skoda, che manterrà fino alla fine della II Guerra Mondiale. Obice da 75/13 Mod. 1915, scomponibile in 6 carichi e someggiabile; gittata massima 8.200 metri. Ufficiali Sottufficiali 15a Batteria 14 a B ia tter 13 Ba a atter Foto ordo oto ric F Foto ricordo ia ricor do Campagna in Africa Orientale 1935 - 1937 La 13a Batteria partecipa alla campagna in Africa Orientale inquadrata nel Gruppo di Artiglieria Alpina “Lanzo” della Divisione Alpina “Pusteria”. Per la prima volta viene impiegato in operazioni il 75/13 il 1° distintivo del Gruppo Attività addestrative alla fine degli anni ‘30 ... e portarono i loro cannoni la dove all’uomo comune pesa il pane in tasca... II Guerra Mondiale 1940 - 1943 Il “Conegliano” è sui fronti operativi di Grecia, Albania e Russia. Una Batteria spara contro i carri armati Russi. ...quanti di loro non sono più tornati? Il Dopoguerra Dopo le vicende belliche e l’8 settembre 1943, il “Conegliano” viene ricostituito nel luglio 1951 a Tolmezzo e pochi mesi dopo si trasferisce ad Udine alla Caserma Berghinz, è il Gruppo di manovra del 3° Reggimento Art. Mon. Obice da 100/17 a traino meccanico, scomponibile in due carrelli trainati da trattorini Fiat che ne consentono il movimento su mulattiera; gittata 9.200 metri. 1960 Obice da 105/14 scomponibile e someggiabile su 12 muli; può anche essere ippotrainato da due quadrupedi, aviotrasportato, eliportato e paracadutato. Gittata di 10.200 metri; con ginocchiello basso e anche controcarro. 2 giugno Sfilata ai Fori Imperiali (Roma) 15 giugno, Festa dell’Artiglieria. Attività di batteria “Dammi forte la voce perché ti riconosca; ... allora avvicinami sicuro e finché mi starai vicino accarezzami e parlami spesso: così imparerò a conoscere la tua voce e sarò sempre buono con te.” Nel 1960 il “Conegliano” assume il nuovo ordinamento che prevede, oltre alle batterie da 105/14, anche una batteria mortai da 120 (15a Btr.). Someggiabile su 5 muli, il mortaio ha una gittata di oltre 6.000 metri. Festa dell’Artiglieria. Caserma Berghinz a Udine. Distintivoadottato nel 1961; con una lieve modifica di colore, è tutt’ora in uso. Caserma Goi-Pantanali, giuramento 4° contingente 1975. 1968 - Il Gruppo si trasferisce a Gemona con il Comando del 3° nella Caserma Goi-Pantanali, nuova e funzionale. Il Monumento, ora a Tolmezzo, era alla Goi, poi alla Piave. Sempre insieme! La “Trattenuta”. Il carico più pesante: 126 Kg della culla inferiore. Sulla vetta. o: F z Pez O! C UO Nel 1975 il 3° Reggimento viene sciolto ed il “Conegliano” ne eredita la Bandiera e le tradizioni. 1976 - Terremoto in Friuli. Ancora una volta il “Conegliano” paga il suo tributo di vite umane. La Caserma Goi non esiste più; il Gruppo viene ospitato provvisoriamente alla Caserma Osoppo di Udine, ma vi rimarrà fino al 1982. 1982 - Trasferimento alla Caserma Piave, sempre in Udine, che viene completamente ristrutturata. Contemporaneamente viene dato in dotazione l’obice da 155/23. Obice da 155/23 a traino meccanico: gittata massima 15.000 metri. Cambio del Comandante della Brigata “Julia” alla Piave 1985. Scuola di tiro Alla fine degli anni ’80, con la caduta del muro di Berlino, inizia un periodo di transizione che dura una decina d’anni. Nel dicembre ’91 i Gruppi “Conegliano” e “Udine” si scambiano nome bandiera ed il Gruppo torna quindi alla Caserma Cantore di Tolmezzo ed all’obice da 105/14. L’anno successivo viene ricostituito il 3° Reggimento artiglieria da montagna, di cui il “Conegliano” viene a formare l’ossatura principale. Ha inizio un periodo in cui prevale l’impiego a supporto delle Forze dell’ordine per il ristabilimento della legalità e per la sicurezza. Anni '90 Attività di controllo del territorio… ... e vigilanza di obiettivi di particolare interesse. Operazioni: - “Testuggine” (vigilanza alla frontiera orientale); - “Riace” (Calabria); - “Vespri siciliani”; - “Domino” (vigilanza punti sensibili di interesse nazionale); - “Strade sicure” (Roma). Anni 2000 Operazioni Fuori Area Nei nuovi scenari internazionali anche i reparti di Artiglieria, e quindi anche il “Conegliano”, vengono impiegati in modo analogo a tutte la altre Armi dell’Esercito, specializzandosi nelle procedure delle operazioni di mantenimento e ristabilimento della pace nelle aree di crisi. 2003 ISAF Kabul - Afghanistan 14a Batteria nel 2003, 15a Batteria nel 2008, Kfor - Kosovo 2006 ISAF Herat - Afghanistan L’addestramento di specialità continua comunque in Patria. Fra il 2004 ed il 2005 il 105/14 va definitivamente in pensione, sostituito dal FH-70. Obice da 155/39 FH-70 a traino meccanico con trattore TM 69, peso 7,8 ton., gittata 24 Km, 30 Km con proietto semi-autopropulso. Ha un motore ausiliario per i brevi movimenti. L’FH possiede il sistema SAGAT per il calcolo dei dati di tiro. 2005: viene dato in dotazione anche il mortaio da 120 (15a Btr.). Oggi tutte le batterie sono operative su entrambi i materiali. Mortaio rigato da 120 Thompson, gittata 13 Km. Non manca l’addestramento specifico in montagna! Non possiamo dimenticare tutti i Caduti in pace ed in guerra ed in particolare le quattro Medaglie d’Oro individuali del “Conegliano”. M.O. Ioao Turolla M.O. Giovanni Bortolotto M.O. Olivo Maronese M.O. Aldo Bortolussi Un documento storico: Una cartolina inviata dal fronte greco-albanese al proprio padre da parte dell’artigliere Luigi Forte, Medaglia d’Argento alla Memoria caduto il 10 marzo 1941 a Dragoti (Albania). I motti Gruppo Conegliano: “Denant al Coneàn o si sciampe o si mûr” 13a Batteria: “Su par lis cretis come ciamoz” 14a Batteria: “Plui durs da lis cretis” 15a Batteria: “Fin a lis stelis” Ordinamento Salvo brevi periodi, il Gruppo è sempre stato inquadrato nel 3° reggimento artiglieria da montagna, che attualmente è così strutturato: - 3° Reggimento artiglieria terrestre (montagna) Gruppo “Conegliano” 13 a Batteria obici 14 a Batteria obici 15 a Batteria obici - 17 a Batteria tiro e supporto tecnico; - 24 a Batteria sorveglianza e acquisizione obiettivi, collegamento; - Batteria Comando e Supporto logistico. Gruppo Artiglieria da montagna “Conegliano” ... per il centenario Numero Unico Edito dal “Comitato Gruppo Conegliano” della Sezione ANA 1909 - 2009 Le fotografie sono state tratte da: - Archivio storico ANA, Milano - Archivio Brigata Alpina “Julia” e 3° Rgt. Art. Mon. - Capitano Barzotto, Gruppo Conegliano - Fascicolo “Reggimento Artiglieria da Montagna” (pag 12)