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Ecco a chi andrà il tesoretto

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Ecco a chi andrà il tesoretto
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 14/04/15-N:
€1,20*
ANNO 137- N˚ 102
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Martedì 14 Aprile 2015 • S. Valeriano
Il film
“Mia madre”
la sfida di Moretti
«Prendo in giro
le mie nevrosi»
Letteratura in lutto
Ferzetti e Satta a pag. 26
Bussotti, Di Lellis, Freschi e Sala alle pag. 23 e 25
La sfida di Hillary
Se l’America
è pronta
per una donna
al comando
Mario Del Pero
S
ono pronti gli Stati Uniti
per una donna alla Casa
Bianca? La risposta non
può che essere positiva.
Per certi aspetti ciò che oggi
sorprende è il ritardo della politica sia rispetto ai profondi
cambiamenti della società
americana sia nel confronto
con altre grandi democrazie
occidentali. Dagli anni Settanta a oggi la condizione lavorativa delle donne statunitensi è
cambiata radicalmente, in particolare in professioni (e ruoli)
tradizionalmente maschili.
Tra le donne in età lavorativa, la percentuale di coloro
che hanno una laurea è triplicato tra il 1980 e il 2014; maggiore è il numero di diplomate
che s’iscrivono all’università
(il 71% contro il 61% maschile)
e maggiore, di circa il 30%, il
tasso di successo accademico
misurato con il conseguimento della laurea. Nell’ultimo
trentennio, pur permanendo
disparità e discriminazioni, il
salario medio femminile è passato dal 62 all’82% di quello
maschile.
La politica, si diceva, è stata
più lenta a recepire e rappresentare questi cambiamenti.
Ma si è anch’essa rapidamente
adeguata. Attualmente il numero di donne al Congresso è
di 104 (20 al Senato e 84 alla
Camera), corrispondente a circa il 20% del totale. Erano appena 28 agli inizi degli anni
Settanta. Nell’ultimo ventennio, molte donne hanno occupato ruoli chiave nelle amministrazioni repubblicane e democratiche, anche in ambiti come la politica estera e di sicurezza - tradizionalmente riservati agli uomini.
Continua a pag. 12
Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT
IL GIORNALE DEL MATTINO
Addio al premio Nobel
tedesco Günter Grass
e a Galeano, voce latina
TUTTO
IL MEGLIO
DI ROMA
IN UN’APP
Ecco a chi andrà il tesoretto
Il governo verso il varo del bonus: assegno ai redditi bassi, risorse anche per scuole e strade
Caos dirigenti alle Entrate: Palazzo Chigi frena sul decreto. «A rischio 5 miliardi per il Fisco»
`
`
ROMA Il tesoretto, il miliardo e
600 milioni ricavato nel Documento di economia e finanza
grazie al migliore andamento
del Pil, potrebbe andare non solo
in aiuto ai meno abbienti ma in
parte anche a finanziare il disegno di legge del governo “La buona scuola” e la manutenzione
delle strade. Intanto non è ancora risolto il caso dirigenti all’Agenzia delle Entrate: Palazzo
Chigi frena sul decreto. Dopo la
“retrocessione” di 800 funzionari è allarme sul gettito dalla lotta
all’evasione. «A rischio 5 miliardi per il Fisco».
Bassi e Cifoni alle pag. 2 e 3
Infrastrutture
L’allarme
Ciucci lascia l’Anas dopo il caso crolli
Renzi: ora opere normali e tempi certi
Migranti, il Viminale allerta i prefetti
«Ondate in arrivo, servono strutture»
Umberto Mancini
Valentina Errante
A
L’
ll’Anas giurano che non è
colpa della tv. E che la decisione, certamente sofferta, era nell’aria da
tempo.
A pag. 8
Gentili a pag. 8
Paura a Ostuni. Edificio appena ristrutturato, colpiti due bimbi
allarme del Viminale,
nell’ufficialità della circolare indirizzata ai prefetti,
è stato diffuso ieri: «Emergenza sbarchi». Le cause: condizioni meteo e caos in Libia.
A pag. 14
Armeni, la Turchia
all’attacco del Papa
«Parla da argentino»
`Timori in Europa
dopo l’accusa di genocidio
`Gentiloni: i toni di Ankara sono ingiustificati
Cade il soffitto, feriti alunni e maestra
L’aula in cui sono caduti calcinacci dal soffitto nella scuola “Pessina” di Ostuni. Coccia e Grassi a pag. 5
ROMA La Turchia va all’attacco
del Papa dopo le affermazioni
di Francesco sul genocidio degli armeni. Un ministro di Erdogan: «Parla da argentino». Il
ministro Gentiloni difende il
Pontefice: «I toni di Ankara sono ingiustificati». Bergoglio intanto, durante la messa del
mattino a Santa Marta, ha parlato di «franchezza» nel «coraggio cristiano».
Carretta, Conti, Giansoldati
e Romagnoli alle pag. 6 e 7
Il divorzio
Cristiani e Islam
La difesa della fede
come atto politico
Franco Cardini
I
n apparenza, quella frase
dell’Angelus era ovvia,
quasi banale.
Continua a pag. 12
BILANCIA, NUOVA
LUNA DI MIELE
Barbara D’Urso:
non sapevo
di essere indagata
Buongiorno, Bilancia! Vieni,
amore, siedi su questo letto di
fiori accanto a me… Questo è
l’invito della bella Venere, la
stella che meglio vi assiste da
qui al mese di maggio e vi ricorda
che un tempo - sembra passato
un secolo - il vostro primo
pensiero era quello di amare.
Effetti della globalizzazione:
anche voi poeti della raffinata
arte erotica, vi siete lasciati
condizionare dalle lotte di
potere, dai soldi. Da quanto siete
sposati? Considerate questa
primavera 2015 come il primo
anniversario, auguri!
ROMA Barbara D’Urso non sapeva di essere indagata a seguito
di una denuncia dell’ex marito
Michele Carfora per violazione
degli obblighi familiari. La D’Urso è accusata di non avere mai
versato l’assegno mensile di mille euro al secondo marito, da cui
ha divorziato nel 2008. «Andrei
cauta nell’esprimere un giudizio - spiega l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace - Mi sembra strano che Carfora abbia ottenuto un assegno di solidarietà».
Cavazzuti a pag. 15
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 33
-TRX IL:13/04/15
23:05-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 14/04/15-N:RCITTA
2
Primo Piano
Martedì 14 Aprile 2015
www.ilmessaggero.it
Tesoretto, assegno
per i più poveri
e soldi ai precari
della scuola
I numeri del Def
PIL
+1,4%
+1,5%
A legislazione vigente
43,5
2015
2016
2017
LA SVOLTA
ROMA Non solo sostegno alla povertà. Il miliardo e seicento milioni ricavato nel Documento di economia e finanza grazie al migliore andamento del Pil, potrebbe
andare in parte anche a finanziare il disegno di legge del governo
«la buona scuola» e la manutenzione delle strade. «Il governo sta
riflettendo, nessuna decisione è
stata presa», ha spiegato il responsabile economico del Pd Filippo Taddei, ma «le priorità»
per l'impiego del tesoretto da 1,6
miliardi emerso nel Def «sono
contrasto alla povertà e scuola».
In particolare i soldi potrebbero
Claudio De Vincenti, sottosegretario alla Presidenza (foto ANSA)
500 EURO PER SEI MESI
A CHI PERDE IL LAVORO,
HA GIÀ USUFRUITO
DEGLI AMMORTIZZATORI
E NON DISPONE
DI ALTRE RISORSE
2018
43,1
44,1
44,0
43,5
42,9
DEFICIT
2015
Al netto 80 euro e clausole
44,1
+0,7%
2016
2017
41,9
2018
0
-0,8%
40
2014
2015
43,7
42,6
42,1
Renzi lavora al bonus da 1,6 miliardi. L’ipotesi di usare i fondi
per insegnanti e strade. Il reddito minimo per 500 mila persone
resta sempre l’idea di rafforzare
l’Asdi, la nuova assicurazione «di
ultima istanza» contro la disoccupazione. Un assegno di circa
500 euro al mese erogato per sei
mesi ai disoccupati che hanno
giù usufruito di tutti gli altri ammortizzatori sociali e sono in una
situazione grave di indigenza. Il
sussidio riguarderebbe soprattutto le categorie di ultracinquantenni vicini alla pensione, magari con figli a carico e con dei redditi Isee molto bassi. Per il momento la misura dell’Asdi, che sarà operativa dal prossimo primo
maggio, la festa dei lavoratori, è
stata finanziata nei decreti del
jobs act con una somma di 200
milioni di euro. Fondi sufficienti
a coprire al massimo 60 mila persone. Ogni 100 milioni di euro di
maggiore stanziamento permetterebbero di coprire altre 30 mila
persone. Se tutto il miliardo e seicento milioni fosse impiegato a
questo scopo, la copertura del
reddito minimo potrebbe arrivare a oltre mezzo milione di persone. «Non c'è nessuna decisione»,
ha spiegato ieri anche il ministro
del lavoro Giuliano Poletti, aggiungendo che il premier Renzi
«ha detto molto chiaramente che
nelle prossime settimane appro-
PRESSIONE FISCALE
In % del Pil
45
`
andare a rafforzare i fondi necessari all’assunzione dei precari,
provando a trovare una soluzione anche per gli insegnanti di seconda e terza fascia rimasti per
ora esclusi dalla stabilizzazione.
Non solo. Dopo il caso della frana
che ha fatto crollare il viadotto
della strada che collega Palermo
e Catania spaccando in due la Sicilia, il governo starebbe valutando la possibilità di dirottare una
piccola quota del tesoretto (basterebbe qualche decina di milioni)
per aprire subito i cantieri sulla
tratta siciliana. Ma il punto centrale al quale Palazzo Chigi in
stretta connessione con il Tesoro
lavora, è dare una risposta alla
povertà più estrema. Sul tavolo
+1,4%
2016
2017
2018
41,6
2019
COSTO DEL RINNOVO DEI CONTRATTI PUBBLICI
Miliardi di euro
8,8
-1,8%
-2,6%
6,7
DEBITO PUBBLICO
132,5%
130,9%
127,4%
4,2
123,4%
1,7
2015
2016
2017
2018
2016
2017
2018
2019
ANSA
Tesoro
Btp, successo per le aste
salgono i rendimenti
Fa di nuovo il pieno la tornata di
aste di Btp a medio-lungo
termne. Il Tesoro ha collocato
tutti i 7,5 miliardi di euro di Btp
a 3, 7 e 15 anni, con il tasso del
triennale (offerto per 3,5
miliardi massimi e richiesto per
5,45 miliardi) che ha spuntato lo
0,23%, 8 punti base in più
rispetto al minimo storico dello
0,15% toccato nell'asta di marzo.
Il rendimento medio del 7 anni è
salito allo 0,89% da 0,71% di un
mese fa, mentre quello del 15
anni è calato all'1,64% dal 2,10%
dell'asta di febbraio.
fondiremo questo tema». L'orientamento generale è «riferibile alle problematiche sociali più acute», ha aggiunto il ministro e tra
queste «persone che non hanno
il lavoro, famiglie povere con più
figli» e anche «chi perde il lavoro
ed è avanti con l'età e non arriva
al pensionamento».
Più difficile apparirebbe invece, almeno per il momento, l’ipotesi di allargare il bonus da 80 euro agli incapienti. Si tratta di una
platea troppo ampia, e con soltanto 1,6 miliardi a disposizione
ri rischierebbe di non riuscire a
dare che un paio di decine di euro a coloro che guadagnano meno di 8 mila euro l’anno. Una cifra troppo bassa, che farebbe rischiare uno scivolone simile a
quello del governo Letta quando
decise di spalmare su una platea
troppo ampia i pochi fondi a disposizione.
LE ALTRE IPOTESI
Un’altra ipotesi, suggestiva, che
circola al ministero del Tesoro, è
impiegare almeno 400 milioni di
euro del tesoretto proprio per trasformare il bonus fiscale in una
detrazione. Adesso, infatti, la
principale misura del governo
Renzi è contabilizzata come una
«spesa sociale». Questo significa
che aumenta le uscite senza ridurre la pressione fiscale. Quest’ultima è indicata nel Def nel
43,5% del Pil, una cifra record. Se
invece il bonus fosse contabilizzato come detrazione la pressione scenderebbe immediatamente al 42,9%.
Andrea Bassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sul Def primo parere positivo della Ue:
«Riforme ok ma Roma rispetti i saldi»
L’INCONTRO
ROMA L’esame vero ci sarà il prossimo mese, quando la commissione europea renderà note le
proprie previsioni economiche
di primavera. Ma ieri con la visita a Roma del vicepresidente della commissione europea Vadis
Dombrovskis, responsabile per
l’Euro e il dialogo sociale, il Documento di economia e finanza
del governo italiano ha ottenuto
quanto meno un prima via libera
informale.
SCADENZA A MAGGIO
Già al momento di entrare a Via
Venti Settembre, per incontrare
il ministro dell’Economia Padoan, l’ex premier della Lettonia
aveva atto filtrare una sua prima
impressione positiva, scrivendo
su Twitter che Bruxelles apprezza l’accelerazione impressa dall’Italia al processo di riforma e
guarda con favore all’impegno
per un programma dettagliato.
Programma definito «ambizioso»: secondo Dombrovskis la sua
implementazione «avrà prevedibili effetti positivi sull’econo-
mia».
Al termine della riunione con
Padoan, il vicepresidente Ue si è
detto fiducioso sul fatto che l'Italia possa centrare i suoi obiettivi
di bilancio. Anche se ha rinviato
a maggio un giudizio più dettagliato sul Def, che del resto è stato da poche ore inviato agli uffici
di Bruxelles. Questo vale anche
per la questione delle clausole di
salvaguardia e per l'utilizzo del
cosiddetto «tesoretto»: da parte
europea non ci sono obiezioni allo stop dell'aumento del'Iva ed alla scelta di destinare risorse di bilancio alle fasce più povere della
popolazione: purché i saldi finali
non risultino peggiorati.
Insomma Bruxelles non vuole
entrare nel merito delle singole
scelte, tanto più se riguardano
BRUXELLES NON È
CONTRARIA AL BONUS
PER LE FASCE POVERE
PURCHÉ SIANO
MANTENUTI
GLI OBIETTIVI
Il 730
Precompilato, le Entrate
in piazza con i camper
Conto alla rovescia per la
rivoluzione 730. Da domani sarà
disponibile online il nuovo
modello di dichiarazione
precompilata, destinato a circa
20 milioni di contribuenti,
lavoratori dipendenti e
pensionati.
L'Agenzia delle Entrate ha
avviato una fitta campagna
informativa, anche sulle strade
delle città via camper. Un tour di
21 tappe che partirà proprio
domani dall'ospedale San
Salvatore de L'Aquila per poi
attraversare tutto lo stivale fino
a Cagliari, dove il 3 luglio si terrà
l'ultima sosta, in prossimità
della scadenza per l'invio del
730, prevista per il 7 luglio.
Presso il camper i contribuenti
avranno la possibilità di
richiedere il codice Pin per
l'accesso alla precompilata e
potranno controllare in tempo
reale la propria dichiarazione.
una somma - 1,6 miliardi, lo 0,1
per cento del Pil - rilevante ma
non gigantesca nelle grandezze
di contabilità pubblica italiana.
Ma anche sul percorso per gli anni successivi al 2015, che prevede
margini di allentamento del rigore più significativi (l’anno dopo il
maggior disavanzo rispetto al valore tendenziale è pari allo 04
per cento del Pil, più di 6 miliardi) il giudizio di massima non pare almeno per ora negativo.
IDENTITÀ DI VEDUTE
Il vice presidente Ue Dombrovskis a Roma (foto ANSA)
OCCUPAZIONE,
PER L’OCSE È
«ECCEZIONALMENTE
ELEVATO» IL NUMERO
DEI GIOVANI ITALIANI
SENZA LAVORO
l’ambito delle regole europee, in
nome delle circostanze economiche eccezionali e del percorso di
riforme avviato. E questo vale anche per la controversa regola del
debito, su cui si è soffermato anche Dombrovskis spiegando che
saranno valutati tutti i fattori rilevanti. Il vicepresidente Ue, che
in mattinata aveva già incontrato le parti sociali, ha poi visto anche il ministro del Lavoro Poletti, con il quale il principale tema
di discussione è stata la riforma
del mercato del lavoro. La valutazione è favorevole: i provvedimenti che il governo italiano sta
Il ministro Padoan ha parlato di
«forte indentità di vedute» con
con il suo interlocutore. Il Def insiste in più punti sul concetto
che la flessibilità a cui il nostro
Paese ha deciso di fare ricorso è
perfettamente giustificata nel-
-TRX IL:14/04/15
adottando «sono essenziali per
migliorare le prospettive di crescita per l'Italia e creare nuovi
posti di lavoro».
I NUMERI
Proprio in materia di lavoro una
sottolineatura della non facile situazione italiana attuale è arrivata ieri dall’Ocse, che nel ripelilogare i dati sull’occupazione relativi al mese di febbraio ha definito «eccezionalmente alta» la nostra disoccupazione giovanile,
attestata al 42,6 per cento.
Luca Cifoni
00:34-NOTE:RCITTA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 3 - 14/04/15-N:RCITTA
3
Primo Piano
Martedì 14 Aprile 2015
www.ilmessaggero.it
Caso dirigenti, no al decreto
Il Fisco ora rischia 5 miliardi
`Dopo la “retrocessione” di 800 funzionari `Stop del premier a un intervento-sanatoria
è allarme sul gettito dalla lotta all’evasione Nuovo concorso per 400 posti entro il 2016
ENTRATE
Il ministro dell’Economia, Padoan (foto ANSA)
I numeri
50%
La percentuale media
di decurtazione della
retribuzione dei
dirigenti facenti
funzione “retrocessi” a
semplici funzionari
3
In miliardi, l’importo
massimo del gettito che
potrebbe essere a
rischio per la sola
operazione “voluntary
disclosure”
ROMA Nessuna sanatoria per gli
800 dirigenti del Fisco dichiarati
illegittimi dalla Corte costituzionale. Matteo Renzi, dopo un incontro con il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, che ha
chiesto un decreto per evitare il
blocco della macchina fiscale,
avrebbe frenato sull’ipotesi di
provvedimento d’urgenza per ripristinare le cariche dei dirigenti
assunti senza concorso e retrocessi a funzionari dalla sentenza
della Consulta. A convincere il
premier non sono bastati gli allarmi provenienti dall’Agenzia
delle
Entrate
sul
blocco
dell’operatività. Blocco che, secondo alcune stime, potrebbe
comportare un mancato gettito
quest’anno per le casse dello Stato tra i 5 e gli 8 miliardi di euro.
Settecento milioni dal ravvedimento operoso lungo, 4-5 miliardi dal blocco del contenzioso con
i gradi contribuenti, tre miliardi
dalla voluntary disclosure. Renzi sarebbe convinto che la soluzione vada trovata a legislazione
vigente, senza rischiare decreti
urgenti che potrebbero infrangersi contro lo scoglio del Quirinale che potrebbe leggere qualsiasi norma in favore degli ex dirigenti come un modo per bypassare la sentenza della Corte Costituzionale. Come se ne uscirà
dunque? Sulla soluzione «strutturale» del problema, la quadra
del cerchio è già stata trovata.
L’Agenzia delle entrate dovrà far
ripartire il concorso per quattrocento dirigenti bloccato dal Consiglio di Stato proprio per i punteggi maggiorati per i funzionari
che già occupavano le caselle. Il
concorso dovrà essere solo per
esami e dovrà essere concluso in
tempi brevi. Rispondendo ad
un’interrogazione di Marco Causi alla Camera, il vice ministro all’Economia, Enrico Morando, ha
indicato giugno del prossimo anno come data ultima per assegnare gli incarichi.
IL PROVVEDIMENTO
Il problema è che cosa accade
nell’attesa del concorso. Il decreto chiesto da Padoan su pressione dell’Agenzia delle Entrate,
avrebbe al suo interno la possibilità di incentivare con remunerazioni più elevate, i funzionari ai
quali i dirigenti delegano alcune
attività. Questo permetterebbe
di riassegnare ai funzionari i vecchi incarichi, mantenendo anche lo stipendio che dopo la sentenza in molti casi risulta essere
decurtato più della metà. Ma
proprio questa strada, a Palazzo
IL VICE MINISTRO
ALL’ECONOMIA
MORANDO: GLI ATTI
FIRMATI DAI FACENTI
FUNZIONE SONO
TUTTI LEGITTIMI
Chigi, sembra un aggiramento
della sentenza della Corte Costituzionale. La possibilità di conferire deleghe di firma, inoltre, come ha ricordato la stessa Consulta, è già possibile. Anche eventuali incentivi, vanno trovati all’interno delle attuali norme. Secondo le prime stime si potrebbe
arrivare anche a riconoscere
10-15 mila euro in più ai funzionari delegati, ma comunque non
si arriverebbe a quei circa 40 mila euro di maggiore stipendio
calcolati dalla Ragioneria generale.
Anche su un altro punto il governo è titubante. Il capogruppo Pd
in commissione bilancio della
Camera, Causi, ha auspicato che
venga introdotta una norma che
stabilisca la validità degli atti di
accertamento firmati dai dirigenti illegittimi. Questo per evitare i ricorsi che stanno arrivando in grande numero. Ma il vice
ministro Morando ha risposto
che non ce n’è bisogno. Quegli atti sono validi, ha spiegato, perché la stessa sentenza della Corte giudica «sufficiente, ai fini del
riconoscimento della validità
dell’atto tributario, la provenienza dell’atto dall’ufficio in quanto
idoneo ad esprimerne all’esterno la volontà».
Andrea Bassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rossella Orlandi, direttore Agenzia delle Entrate (foto LAPRESSE)
-TRX IL:14/04/15
00:34-NOTE:RCITTA
-MSGR - 20 CITTA - 5 - 14/04/15-N:
5
Primo Piano
L’INCIDENTE
OSTUNI Erano passate da qualche
minuto le undici. Ricreazione finita, lezione di matematica per i
bambini della seconda elementare della scuola “Pessina” di Ostuni
(Brindisi), inaugurata appena tre
mesi fa dopo un lungo periodo di
chiusura per ristrutturazione: un
pezzo di intonaco si è staccato dal
soffitto ed è precipitato sui banchi
degli scolaretti che si sono ritrovati sotto una pioggia di calcinacci.
Due i feriti, due bambini di 8 anni,
che hanno avuto salva la vita, ma
solo per miracolo. Entrambi sono
stati portati in ospedale, le ferite
alla testa suturate con i punti. Uno
dei due ha subito una frattura al
setto nasale. Si chiama Luca, un
ometto che accompagnato dai genitori è uscito attorno alle 15 dall’ambulatorio del pronto soccorso
dell’ospedale per correre al Perrino di Brindisi per una visita specialistica. «Ho avuto paura - ha
raccontato – all’improvviso è venuto tutto giù». Ha sentito le urla
dei compagni. Il maestro si trovava in piedi, accanto alla lavagna, è
stato solo colpito di striscio dai
frammenti spessi almeno tre centimetri che hanno piegato in due i
banchi. Un’altra insegnante, accorsa per soccorrere la classe, è
scivolata e si è rotta una gamba.
Martedì 14 Aprile 2015
www.ilmessaggero.it
Crolla il soffitto sui bimbi
tragedia sfiorata in classe
Ostuni, feriti due alunni di otto anni `La maestra si fa male cercando di aiutarli
L’istituto era appena stato ristrutturato per i piccoli fratture al naso e punti in testa
`
I precedenti
Torino 2008
Al Liceo Darwin di Torino
crolla un controsoffitto. Muore
uno studente di 17 anni e altri
diciassette ragazzi restano
feriti. È uno degli incidenti più
gravi degli ultimi anni
avvenuto in una scuola
IL RACCONTO
DI UNO DEI BAMBINI:
«È VENUTO GIÙ
TUTTO QUANTO
HO AVUTO
TANTA PAURA»
Lecco 2013
L'aula della scuola elementare Enrico Pessina di Ostuni dove è crollato il soffitto (foto ANSA)
La scuola Pessina
Il ministro
IN CENTRO A OSTUNI, PIAZZA ITALIA
Riaperta il 7 gennaio, dopo una lunga ristrutturazione
primo piano
rifatti i solai
2a E
La classe
dove è crollato
l'intonaco
del soffitto è
al piano terra
piano terra
rifatto l'intonaco
piano
interrato
Bari
A14
OSTUNI
462 alle
elementari
Brindisi
Taranto
225 alla
materna
alunni
Lecce
ANSA
Messa in sicurezza delle scuole:
dal governo fondi per 4 miliardi
LA RIFORMA
ROMA Dopo il crollo alla scuola
elementare di Ostuni è partita
la guerra di cifre intorno al Governo per comprendere quante
siano effettivamente le risorse
investite nell’edilizia scolastica
nel piano definito “Scuole belle”.
Secondo l’esecutivo i fondi
previsti per l'edilizia scolastica
saranno nei prossimi anni circa 3,9 miliardi di euro, che
comprendono gli impegni di
spesa dei Fondi Pon e Por (1025
milioni legati alla riconversione energetica e la creazione di
spazi attrezzati), i fondi contenuti nel Ddl “La buona scuola”
(590 milioni) e l’accesso al credito agevolato tramite i mutui
Bei (Banca Europea di Investimento) per 940 milioni di euro.
Se si aggiungono a questo piano di investimenti anche i fondi
di Scuole Belle (150 mln investiti nel 2014, 130 milioni previsti
della legge di stabilità per il primo trimestre 2015 e 170 mln
per la seconda parte), i 550 mln
previsti da Scuole sicure e i 344
L’INCHIESTA
La tragedia è stata solo sfiorata:
nel pomeriggio la conferma di un
bilancio che tutto avrebbe potuto
essere molto più grave. Non più di
quindici giorni di prognosi e una
frattura al setto nasale per uno dei
due bimbi che necessiterà senz’altro di ulteriori cure. L’inchiesta
aperta dalla procura di Brindisi farà chiarezza non solo sulla dinamica ma anche sulle eventuali responsabilità. L’edificio era stato
riaperto il 12 gennaio scorso con
una cerimonia di inaugurazione
cui aveva partecipato anche il sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola, che è stato fra i primi ad accorrere. Aveva appena firmato un’ordinanza di chiusura fino a data da
destinarsi dell’istituto che ospita
687 bambini e sulla cui sicurezza
si dovranno ora effettuare necessariamente altre valutazioni.
I GENITORI
LA RICOSTRUZIONE
Un’ora dopo, mentre i due piccoli
feriti erano ancora in ospedale, la
scuola è stata fatta evacuare e ne è
stata disposta la chiusura. Il pm di
turno, Pierpaolo Montinaro, ne ha
deciso il sequestro d’urgenza: all’interno bisognerà effettuare ulteriori rilievi per ricostruire la dinamica dei fatti. Ci torneranno anche i vigili del fuoco che hanno
prelevato dei campioni fra i frammenti precipitati e li hanno repertati e li analizzeranno per comprendere con esattezza come sia
andata, cosa abbia provocato il cedimento. Ma anche per compiere
le dovute verifiche sulla agibilità
dell’istituto, sulle condizioni in
cui versano gli altri soffitti, i solai e
lo strato di intonaco che al primo
piano, proprio dove si trova l’aula
in cui si è verificato il disastro, era
stato rifatto proprio nell’ultima
tranche di lavori. I poliziotti del
commissariato di Ostuni hanno
inoltre acquisito tutta la documentazione in Comune relativa all’appalto per i lavori all’edificio. Ascoltati la dirigente, il maestro, i responsabili dei lavori che si sono
succeduti nel tempo.
mln previsti da Scuole Nuove,
si è davanti al piano economico
più importante del dopoguerra
sulla sicurezza scolastica.
LE POLEMICHE
Ma a contestare le cifre dell’esecutivo c’è Sinistra Ecologia e Libertà, che per voce dei deputati
Arturo Scotto e di Giulio Marcon, denunciano che «dal Documento Economico Finanziario
sono scomparsi 489 milioni destinati all’edilizia scolastica,
per questo vogliamo fare
un’operazione verità visto che
il Def sarà alla Camera la prossima settimana. Il Governo sta
mentendo sui tagli all’edilizia».
Non ci sta alle accuse di Sel, la
deputata democratica Maria
Coscia, che ha replicato affer-
IN ARRIVO L’ANAGRAFE
SCOLASTICA
NEI PROSSIMI ANNI
STANZIAMENTI RECORD
MA SEL DENUNCIA:
SCOMPARSI 489 MILIONI
mando che «è poco corretto utilizzare l’episodio di Ostuni per
una polemica strumentale perché i lavori in quella scuola erano stati conclusi da poco e quindi non si tratta di una scuola fatiscente, ma di un plesso in cui
gli interventi non sono stati eseguiti a regolare d’arte». Ma a
rincarare la dose ci pensa anche l’Unione degli Studenti che
tramite il suo portavoce Danilo
Lampis, sottolinea che «il tragico avvenimento della scuola
elementare risulta in linea di
continuità con quanto avviene
quotidianamente su tutto il territorio nazionale a causa delle
condizioni indegne di edilizia
scolastica, particolarmente preoccupanti nelle scuole del Sud
Italia per questo chiediamo che
le promesse del Governo, anche relative all'operatività dell'
Anagrafe dell'edilizia scolastica, siano attuate e che ci sia
chiarezza e non il solito gioco
di cifre sugli interventi economici previsti nei prossimi anni».
LE NOVITÀ
Proprio l’anagrafe scolastica
Giannini: verificheremo
se ci sono responsabilità
«Stiamo cercando di verificare
cosa è successo e perché». Così
il ministro dell'Istruzione,
Giannini sul crollo nella scuola
di Ostuni. Sul fatto che era stata
da poco restaurata il ministro
ha detto: «La ristrutturazione è
stata fatta dagli enti locali ma il
governo dovrà valutare se ci
sono responsabilità». Quanto
accaduto «è l'ennesima riprova
della necessità del piano per la
scuola: dal controllo di soffitti e
intonaci, all'anagrafe
dell’edilizia che sarà pronta tra
poco».
Il 19 gennaio cade l’ intonaco
nella scuola elementare di
Rogoredo di Casatenovo
(Lecce). Tre bimbi di sei anni
restano feriti: uno si frattura
un braccio, un altro un dito, e il
terzo ha una lesione alla spalla
La dirigente Stella Mingolla si trovava a pochi metri di distanza, nella stessa ala al piano terra del “Pessina” in cui era convocata una riunione per decidere le destinazioni
delle gite scolastiche. Nell’aula accanto si è udito il tonfo. Poi le urla,
il fuggi fuggi di bambini terrorizzati. I due feriti a terra, in attesa
delle ambulanze, con le ferite alla
testa. Sotto choc i genitori degli
scolaretti, più di qualcuno si è detto sconvolto, allibito, scandalizzato, a osservare quel buco sul soffitto e la polvere e i pezzi di muro finiti negli astucci, tra i diari, sulle
sedioline dell’aula. «I nostri bambini sono in pericolo» ha urlato un
papà, mentre la polizia apponeva
l’ordinanza di evacuazione, invocando proprio l’immediata chiusura dei cancelli.
Roberta Grassi
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Milano 2015
Solo tre mesi fa crolla
l’intonaco e le pignatte di un
soffitto nell’asilo Rovani di
Sesto San Givanni, in provincia
di Miano. Sette bambini
restano feriti e tutto l’istituto
viene evacuato
L’INSEGNANTE
È SCIVOLATA
E SI È FRATTURATA
UNA GAMBA
LE PROTESTE
DEI GENITORI
La fotografia dell’edilizia scolastica
GLI INVESTIMENTI
(fino al 2016 - valori in milioni di euro)
Scuole Belle
450
Scuole sicure
550
Dati in euro
LO STATO DELLA SICUREZZA
(% sul totale delle scuole)
Fondi Pon e Por
(efficienza Manut.
energetica, mediocre
impianti sportivi) o pessima
Lesioni
1.025 strutturali
41
73
Interventi di piccola manutenzione
3.899
15
Buona scuola mai
(scuole
innovative) con molto
ritardo
590
23
Interventi di manutenzione strutturale
mai
Scuole nuove
344
Fonti: ministero dell'Istruzione, Cittadinanzattiva
tanto richiesta sarà una delle
prime azioni del Governo Renzi. Sarà presentata il prossimo
22 aprile e l’Osservatorio per
l’edilizia scolastica, che non è
convocato da circa venti anni,
sarà sostituito dallo Sportello
unico per l’edilizia scolastica.
Uno strumento che si annuncia
corale, dove all’interno parteciperanno tutti i soggetti, dal
Miur fino all’Unione Provincie
Mutui agevolati Bei
(ristrutturazione
e messa in sicurezza)
940
29
INCIDENTI NEL 2014
Studenti e personale
766
ANSA
CON “LA BUONA SCUOLA”
I PRESIDI POTRANNO
DECIDERE SU QUALI
PLESSI INTERVENIRE
UTILIZZANDO
I FONDI DEL MIUR
-TRX IL:13/04/15
Italiane passando per le Unità
operative di missione territoriale. Inoltre il Ddl prevede anche che ai presidi venga affidato l’utilizzo delle risorse previsto dal Miur: avvalendosi di
una squadra di manutentori
potranno decidere dove intervenire nei loro plessi scolastici
in maniera autonoma.
Massimiliano Coccia
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22:21-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 8 - 14/04/15-N:
8
Primo Piano
Martedì 14 Aprile 2015
www.ilmessaggero.it
Terremoto all’Anas
Ciucci lascia la guida
dopo il caso crolli
Le dimissioni nelle mani di Delrio a due giorni dal cedimento
di un viadotto in Sicilia. Apprezzamento da parte del governo
`
LA SVOLTA
ROMA All’Anas giurano che non è
colpa della tv. E che la decisione,
certamente sofferta, era nell’aria
da tempo. Di fatto però la pressione su Pietro Ciucci, che ieri ha
lasciato l’incarico per «motivi
personali» nelle mani del ministro Graziano Delrio, era diventata insostenibile anche per un
boiardo di Stato navigato ed
esperto. Per lui, manager di punta con un passato prestigioso all’Iri e tanta esperienza nelle
aziende di Stato, il recente cambio della guardia al ministero
delle Infrastrutture e, prima ancora, l’arrivo di Renzi a Palazzo
Chigi non erano stati segnali incoraggianti. A Ciucci, dal 2006
sulla poltrona dell’Anas e prima
ancora su quella della società
per lo Stretto di Messina, non era
certo sfuggito che il governo, grazie ad una moral suasion soft,
aveva ottenuto un cambio di passo in tutte le società controllate,
dall’Enel all’Eni, da Terna alle
Poste. Marcando così una forte
discontinuità con il passato.
GLI ERRORI
Insomma, il vento era cambiato.
Per questo Ciucci, dopo il faccia
a faccia con Delrio, ha spiegato
di aver lasciato «per rispetto del
nuovo ministro e favorire le opportune decisioni». A far traboccare il vaso è stata anche l’inchiesta di Report - seguita ieri sera
dallo staff di Delrio con grande
attenzione - che ha messo in luce, come era prevedibile, una serie infinita di ritardi e mancanze
su gestione, manutenzione e controlli di strade e autostrade targate Anas.
I clamorosi crolli sulla Paler-
mo-Catantia, che hanno spaccato in due l’isola, sono solo gli ultimi di una serie di episodi che
hanno accelerato i tempi dell’uscita di scena, convincendo
Ciucci a farsi da parte. Ben prima
dell’accertamento delle reali responsabilità e con un gesto in
fondo coraggioso apprezzato
dall’esecutivo. Resterà per la normale amministrazione fino all’assemblea degli azionisti per
l'approvazione del bilancio 2014,
che è prevista per metà maggio.
LE PROSSIME MOSSE
L’uscita di scena di Ciucci facilita
i piani del governo. Non è un mistero infatti che il governo voglia
rivedere la strategia e la missione dell’Anas. Visto che la reputazione della principale stazione
appaltante del Paese è ai minimi
storici. Tra cedimenti strutturali
della rete, dovuti ad errori di progettazione e costruzione, come
ammesso anche da Ciucci, e le
carte delle inchieste giudiziarie
sulla corruzione. Durissima anche l’atto di accusa dopo la chiusura del tratto di autostrada che
collega Palermo a Catania per il
crollo un pilone a causa di una
frana. «Quel versante franato poteva essere messo in sicurezza
anni fa», ha detto Erasmo D'Angelis, coordinatore della Struttura di missione di Palazzo Chigi,
#italiasicura contro il dissesto
IL MANAGER DAL 2006
AL VERTICE
DEL GRUPPO:
«HO LASCIATO
PER RISPETTO
DEL NUOVO MINISTRO»
Palermo-Catania
La procura apre un’inchiesta
Trenta milioni per riaprire la
Palermo-Catania. E' questa la
cifra calcolata nel vertice
concluso a Roma nel
quartiere generale dell'Anas.
Sul caso la Procura della
Repubblica di Termini
Imerese ha aperto
un'inchiesta. L'ipotesi di reato
è disastro colposo, lo stesso
per il quale si indaga sul
cedimento a Capodanno della
struttura di accesso al
viadotto Scorciavacche della
Palermo-Agrigento. La nuova
inchiesta è seguita dal
procuratore Alfredo Morvillo
e dal sostituto Giacomo
Brandini. I magistrati hanno
nominato propri consulenti e
acquisito un'informativa
dell'Anas.
idrogeologico, e in pole position
per sostituire Incalza al dicastero delle Infrastrutture. «Anas e
Regione - ha tuonato d’Angelis potevano e dovevano intervenire
già 10 anni fa e nessuno lo ha fatto. Nemmeno a noi è mai arrivata la segnalazione del rischio».
Ora la struttura in cemento dovrà essere rimossa e i lavori potrebbero durare anni, mentre solo pochi giorni fa era crollato un
tratto della strada statale che doveva collegare Cagliari alle località turistiche, la cosiddetta nuova
554, aprendo una voragine tra le
quattro corsie.
Umberto Mancini
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Le opere strategiche secondo il Def
1 Alta velocità Napoli-Bari
COSTO COMPLESSIVO
2 Torino Lione
69,2 mld
69
DISPONIBILITÀ
4
3 Brennero
4 Terzo Valico
3
2
19 10 8
20
21
7
17
16 Olbia-Sassari
46,2 mld
17 Mose
FABBISOGNO TRIENNALE
24
14
6 Alta capacità per la Brescia-Verona
e la Verona Vedova
13
3,4 mld
18 Metro C di Roma
19 metro linea Milano
M4-Linate
18
20 metro di Monza
7 A4 Venezia Mestre
8 Pedemontana lombarda
15 statale Jonica 106
25
5 ferrovia Messina-CataniaPalermo
22
16
1
21 metro di Torino
15
11
9 Pedemontana veneta
22 Napoli: metro linea 6
e linea 1
10 tangenziale Est di Milano
11 Salerno-Reggio Calabria
14 Grosseto-Siena
23 metro circumetnea
23
5 2
24 tranvia di Firenze
12 Agrigento-Caltanissetta
25 metro di Bologna
13 quadrilatero UmbriaMarche
Modello Ferrovie per la spa di strade e autostrade
«Trasparenza, efficienza e una nuova governance»
LA STRATEGIA
ROMA Il triste presagio che la sua
epoca stava per chiudersi era arrivato alla fine marzo. Prima
con le dimissioni a sorpresa del
rappresentante del Tesoro nel
consiglio di amministrazione,
Maria Cannata. E poi, a stretto
giro di posta, con quelle dell’esponente del ministero delle
Infrastrutture, Sergio Dondolini. Nel cda dell’Anas Pietro Ciucci era rimasto solo, appeso ad
un sottilissimo filo. Con onestà
disse subito di non «voler fare le
barricate», annusando l’aria
che tirava. Ieri, evitando altre
polemiche, ha deciso di dimmetersi, consentendo al governo - e
al neo ministro delle Infrastrutture Delrio - di iniziare quella
che si preannuncia una vera rivoluzione copernicana per l’Anas.
L’obiettivo lo ha indicato il
presidente dell’Autorità anti
corruzzione, Raffaele Cantone:
«Ci sono problemi che riguardano i singoli appalti nei lavori
pubblici c'è un problema più generale perché l'Anas è la principale stazione appaltante e dovrebbe essere in tutto e per tutto
l'immagine della migliore stazione appaltante». Ecco, il ministro Delrio, d’intesa con Palazzo
Chigi, partirà da qui per cambiare davvero tutto. Sia a livello di
governance che di strategia. «Ri-
volteremo l’Anas come un calzino» - spiega una fonte vicina al
dicastero. Il modello a cui ci si
ispira è quello delle Ferrovie dello Stato, trasformate da Mauro
Moretti, ora alla guida di
Finmeccanica, in un gruppo efficiente e competitivo. La nuova
Anas che immagina Delrio sarà
però soprattutto una casa di vetro, con tutte le procedure messe on line. Per dare la massima
trasparenza alle gare d’appalto,
ai collaudi, ai controlli. E ai costi
finali delle opere, spesso nascoste nelle pieghe dei bilanci. Del
resto, spiegano ancora al ministero, l’Anas è la più importante
stazione appaltante del Paese e
gestisce qualcosa come 12 miliardi di euro. Serve quindi un
cambio di passo, una trasformazione che deve neccessariamente passare per la «glanost» di tutti i contratti e procedure di aggiudicazione più efficienti e
competitive. Ci saranno poi nuovi meccanismi di controllo interno oltre che un monitoraggio
più invasivo e capillare sul terri-
«RIVOLTEREMO
IL GRUPPO
COME UN CALZINO
TUTTE LE GARE
E GLI APPALTI
SARANNO ON LINE»
torio. Controlli fino ad ora considerati a dir poco carenti. Un
cambiamento radicale per risollevare una reputazione che ha
toccato i minimi termini dopo i
crolli dei viadotti in Sicilia e
l’esplosione dell’asfalto in Sardegna.
COLLAUDI E CONTROLLI
La trasformazione passerà anche per una governance nuova
di zecca. Delrio vuole un super
tecnico alla guida dell’Anas, un
cda più nutrito e una rivisitazione degli appalti, sulla scia delle
nuove norme che si accinge a varare il Parlamento.
Nel mirino del governo anche il
sistema dei collaudi, che viene
considerato poco trasparente, e
i rapporti con il territorio e i general contractor. E poi i ritardi
nei controlli e nell’individuazione dei responsabili dei recenti
cedimenti strutturali nella rete
stradale e autostradale gestita
da Anas. «Faremo uscire l’Anas
dal suo mondo antico - aggiungono da Palazzo Chigi - costruendo un’azienda moderna e
senza aree di opacità. In sostanza il vecchio carrozzone di Stato
si dovrà trasformare rapidamente, eliminando tutte quelle
procedure bizantine che hanno
trascinato nel fango l’immagine
dell’Anas.
U. Man.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Piero Ciucci (foto ANSA)
Renzi ottiene l’addio: ora opere ben fatte e in tempi certi
IL RETROSCENA
ROMA Matteo Renzi non è rimasto
certamente sorpreso dell’annuncio di Pietro Ciucci. Quell’addio il
premier l’ha fortissimamente voluto e incassato giocando di sponda con Graziano Delrio, il suo
braccio destro ora approdato al
ministero delle Infrastrutture.
Il cambio all’Anas, un’azienda
che vale ben più di un ministero
ed è la principale stazione appaltante del Paese, chiude il cerchio.
«Dopo il ricambio al dicastero
con le dimissioni di Lupi e l’arrivo di Delrio», spiega uno stretto
collaboratore di Renzi, «la
discontinuità non poteva certo
fermarsi a Porta Pia. Era inevitabile ed essenziale che riguardasse anche l’Anas, il suo braccio
operativo». «Perché probabil-
poi voglio avere appalti trasparenti e puliti e voglio opere pubbliche ben fatte e realizzate in
tempi certi, senza aggravio dei costi per la collettività. Nel settore
dei lavori pubblici inizia un’era
nuova».
Per la verità la nuova era è cominciata da una settimana. Appena sbarcato a Porta Pia, Delrio ha
saldato un rapporto privilegiato
con Raffaele Cantone, il capo dell’Autorità anticorruzione, «per
avere una collaborazione strettis-
mente Ciucci non avrà responsabilità penali, lo diranno le indagini in corso», dice un altro consigliere, «ma sicuramente potrebbe aver peccato nei controlli. Per
fortuna Ciucci ha fiutato l’aria e
ha deciso di uscire, diciamo, a testa alta. Apprezziamola sua decisione di farsi da parte...». Chiaro il
messaggio: se l’inamovibile (fino
a ieri) patron di Anas non avesse
deciso di dimettersi, sarebbe stato dimissionato da Delrio.
IL PRESSING PER L’ADDIO
Non a caso il ministro ha fatto sapere di aver «molto apprezzato»
l’annuncio del passo indietro. E
Renzi, che si dice «arcistufo dei
viadotti che crollano e degli intonaci che precipitano sulla testa
degli studenti», ha festeggiato a
modo suo: «Si cambia, si superano le opacità e la palude. D’ora in
Il ministro Graziano Delrio
«DOPO IL CAMBIO
AL DICASTERO DI PORTA
PIA LA DISCONTINUITÀ
DEVE PROSEGUIRE
PER I LAVORI PUBBLICI
INIZIA UNA NUOVA ERA»
sima». E ha dettato, d’accordo
con Renzi, la linea: «Da adesso in
poi si faranno solo opere normali
con costi normali e con i tempi
giusti». Basta infatti «con le procedure straordinarie e d’emergenza», teorizza il neo-ministro,
«bisogna tornare nella normalità: procedure europee, regole
semplici sugli appalti. La corruzione, infatti, si annida nelle procedure d’emergenza, nei commissari, nelle varianti in corso d’opera che fanno lievitare i costi del
40%».
Una filosofia di cui c’è traccia
nel Documento di economia e finanza appena sfornato dal governo. Dove sono scomparse la legge
Obiettivo e tutte le norme volute
da Silvio Berlusconi. E dove si
parla di «opere pubbliche strategiche nazionali». Con un imperativo: realizzarle nei tempi tutte e
-TRX IL:13/04/15
25 (erano 50). «Perché una cosa è
certa», teorizza Renzi, «far partire davvero i cantieri significa far
ripartire il Paese. Ma per combattere la corruzione ci vuole ricambio, trasparenza e bisogna disboscare le regole, semplificare il codice degli appalti, ridurre i regolamenti».
Va da sé che Renzi non poteva
lasciare Ciucci al suo posto. E ieri
mattina ha provveduto a “licenziarlo” con un’intervista di Erasmo De Angelis, coordinatore della struttura tecnica di missione
per il dissesto idrogeologico, dopo l’ennesima frana che ha provocato la chiusura dell’autostrada
Palermo-Catania: «L’Anas non
può continuare a fare lo scaricabarile. Ciucci deve assumere la responsabilità». Così è stato.
Alberto Gentili
22:45-NOTE:
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-MSGR - 20 CITTA - 10 - 14/04/15-N:RIBATTUTA
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Primo Piano
Martedì 14 Aprile 2015
www.ilmessaggero.it
Puglia, è lite continua
Poli Bortone spacca
anche Fratelli d’Italia
Le Marche
E l’ex democrat Spacca
correrà con Forza Italia
Meloni: pronti a sostenerla solo se FI è compatta oppure
si va avanti con Fitto. L’ex sindaco: se è così lascio il partito
`
LA POLEMICA
ROMA «Quella di Adriana Poli
Bortone è un'ottima candidatura, se funzionale alla vittoria. Se
Berlusconi ci garantisce che c'è il
sostegno di tutta FI siamo disponibili, altrimenti entro 24 ore
confermeremo il sostegno a
Francesco Schittulli». si è consumata così, nella sede di Fratelli
d'Italia, l'ennesima giornata di
scontro nel centrodestra pugliese, protagonista stavolta la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, che
ha rimpallato all'ex Cavaliere
scelta e responsabilità della candidatura di Poli Bortone, che rischiava di spaccarle il partito.
«Sarebbe un errore per una persona con la storia di Poli Bortone
farsi utilizzare per impedire al
centrodestra di essere competitivo», ha detto Meloni, al termine
di una lunga riunione dell'ufficio
di presidenza di Fdi, sottolineando come la candidatura «appaia
divisiva e quindi non in grado di
mirare alla vittoria e all'unione
della coalizione», oltre che «lesiva» per la stessa candidata. Che,
però, ha già lanciato una minaccia nemmeno troppo velata: «Se
il partito rinuncia al mio nome
con motivazioni che io non posso condividere, si vede che non
vogliono che io resti in Fratelli
d'Italia».
LA LINEA DI ARCORE
Dal canto loro i berlusconiani
non intendono favorire alcun abboccamento che possa in qualche modo smentire la linea di Arcore, espressione del partito.
«Non ci vuole un giudice per stabilire che un esponente di FI, che
si schiera contro il partito, automaticamente non ne fa più parte», ha dichiarato il commissario
pugliese Luigi Vitale, che ha risposto a strettissimo giro a Meloni: «Tutta FI sostiene senz'altro
Poli Bortone, l'unica in grado di
unire il centrodestra. Mi auguro
che Meloni non faccia lo stesso
errore di Schittulli: cominciare a
sindacare chi è FI. Forza Italia è
Silvio Berlusconi. Abbiamo già
detto che tutti i consiglieri regionali uscenti sono ricandidati.
Certo, se pensano che le liste le
AZZURRI IN PRESSING
TOTI: NOI E LA LEGA
CON ADRIANA
PER COERENZA
DOVREBBERO
FARLO PURE I SUOI
faccia Fitto, sono fuori strada».
Ancora più esplicite fonti vicine
a Berlusconi che ieri sera, appena Meloni ha annunciato la
non-scelta del suo partito, hanno
commentato: «C'è una sola Forza Italia, e ha già scelto per Poli
Bortone, dopo aver preso atto
che Schittulli voleva dettarci le
nostre regole. E' evidente che
Meloni ha un accordo con Fitto,
ed è altrettanto evidente che intende mantenerlo».
E il consigliere politico di Berlusconi, Giovanni Toti: «Noi e la
Lega appoggiamo Poli Bortone,
per coerenza dovrebbe farlo anche Fratelli d'Italia. Sarebbe come se Forza Italia non votasse
per Toti». Ma proprio la candidatura di Toti in Liguria potrebbe
diventare l'ennesimo spunto polemico. Fdi starebbe valutando
se convergere su candidature diverse, come quella di Matteo
Rosso o Enrico Musso (che ha
già ufficializzato la sua candidatura a capo di una lista civica Liguria Libera, in cui ci sarebbe lo
zampino degli uomini di Claudio
Scajola). Anche perché, come ha
aggiunto Ignazio La Russa, «Toti
ha la controindicazione di essere
visto come candidato paracadutato».
Sonia Oranges
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Adriana Poli Bortone (foto ANSA)
Scambio di tweet
Emiliano chiede consiglio a Underwood
I tweet Underwood-Emiliano
Il candidato governatore
democrat della Puglia, l’ex
sindaco di Bari Michele
Emiliano, ironizza sulle
difficoltà del centrodestra. E
manda un tweet all’account del
personaggio di House of Cards,
Frank Underwood: «Per
favore, ci aiuti a trovare un
candidato repubblicano per la
Puglia (Italia). Io sono quello
democratico, tutt’ora solo».
Risposta di Underwood: «Ok,
potete avere Marco Rubio».
Forza Italia si allea con Area
Popolare e candida l’ormai ex
governatore del Centrosinistra
Gian Mario Spacca: c’è il via
libera di Berlusconi. Nelle
Marche si apre la campagna
elettorale dei paradossi. Se il Pd
non perde occasione per
delegittimare il presidente che
ha sostenuto negli ultimi 10 anni
e che ha deciso di non
riproporre dopo due mandati,
Forza Italia ha scelto il suo
storico "nemico": il coordinatore
regionale Remigio Ceroni, lo
stesso che era arrivato a
paragonarlo al «Bugiardo di
Moliere», è tra i promotori della
candidatura. Del resto il
progetto di Centro varato da
Alfano e Quagliariello con la
civica Marche 2020 di Spacca, 62
anni, ex Margherita ed ex Pd, per
anni vicino a Enrico Letta, fa gola
agli azzurri. Proprio ieri, il
Mattinale del gruppo
parlamentare di Fi, l'house
organ del partito, scriveva che
«le Marche sono contendibili: il
presidente uscente esce dal Pd e
si candida con noi». La
candidatura di Spacca al terzo
mandato è mal sopportata dal
Pd, che punta sull’ex sindaco di
Pesaro Ceriscioli. Renzi,
nell’ultimo Consiglio dei
ministri, aveva sollevato dubbi
sulla nuova legge elettorale
approvata nelle Marche, che
vieta terzi mandati ma solo dal
2020. La Lega non si accoderà. Il
coordinatore Paolini: «I nostri
non capirebbero».
Berlusconi al lavoro sul partito-talent
basta cacicchi: donne, giovani e web
IL RETROSCENA
ROMA Operazione rinnovamento.
Obiettivo neo-Forza Italia e non
chiamiamola Forza Silvio perchè
lui si ritiene «un brand vincente»
ma saranno i giovani, soprattutto donne, ad animare - nelle intenzioni dell’anziano leader l’onda azzurra che sarà molto rosa ma anche multicolore. Berlusconi ci tiene a mostrarsi super-attivo - sia pure a distanza di
sicurezza dal suo partito così com’è adesso - e sta guardando con
soddisfazione lo spariglio provocato dalle sue ultime mosse. «Abbiamo spaccato - commentano i
suoi - Fratelli d’Italia con la candidatura di Adriana Poli Bortone
e prima ancora abbiamo spaccato la Lega tra Salvini e Tosi e ora
abbiamo spinto Angelino Alfano
nelle mani di Fitto, cioè quello
che più aveva spinto per cacciarlo da Forza Italia». Il nuovo partito deve fare così, nelle intenzioni
di Ri-Silvio: giocare a tutto campo. E la campagna elettorale per
le Regionali servirà a Berlusconi,
nelle sue incursioni che non saranno sporadiche, soprattutto
per preparare il dopo. Ovvero farà il talent scout, nei territori dove andrà, per individuare i volti
nuovi che servono alla prossima
creatura per la vera partita. Quella delle politiche contro Matteo
Renzi, di cui i dati in possesso
dell’ex Cavaliere dicono: «Un terzo degli italiani lo ama e due terzi
lo detestano». E i detestanti vengono dati in crescita perchè «le
bugie del governo hanno le gambe corte».
Per ora i volti nuovi per la
Grande Riscossa - ancora possibile o siamo fuori tempo massimo?
- non ci sono. E quei pochissimi
che sembrano emergere - uno su
tutti: Silvia Sardone, la bionda
onnipresente in tivvù - già sembrano vacillare e bisognerà vedere se verrà loro dato spazio da
parte di chi al momento ha voce
in capitolo sulle scelte del leader.
GUERRA ANAGRAFICA
La Sardone che sui palinsesti sta
scatenando la guerra civile azzurra tra giovani (ancora da individuare) e vecchi (che non vogliono gettare la spugna, al grido: «E i
voti chi li porta, la cicogna?»)
sembra creare più problemi che
possibilità alla rifondazione azzurro-rosa in fieri o ”in mente
Dei”. Uno schema di neo-movimento comunque ci sarebbe. E
sarebbe l’opposto di quello strutturato secondo il modello tradizionale di Denis Verdini, il quale
non a caso è sul suo Aventino e
non è detto che prima o poi non
LE REGIONALI SONO
LA PRIMA OCCASIONE
PER SELEZIONARE
I VOLTI NUOVI
LA SARDONE
È GIÀ IN DECLINO
Silvia Sardone (foto AGF)
strappi. La neo-Forza Italia sarà
un movimento soprattutto on-line, una sorta di rete telematica
come le banche senza sportelli,
una grande rete e un capillare
call center: libero dai potentati locali che diventano ritrovi per cacicchi. La lezione Fitto all’ex Cavaliere serve per fare l’opposto: il
partito dei non notabili, ecco la rivoluzione di Silvio al tempo in
cui non ci sono più i soldi per
mantenere una macchina pesante. Il partito vetrina di talenti, ammesso che i talenti si trovino, è il
sogno del ’94 riadattato ai nostri
giorni. E il format di Amici, di
Maria De Filippi, vale come modello culturale di riferimento: ovvero, un partito che sia palcoscenico nel quale ognuno, forte della
propria freschezza, possa esprimere le capacità che ha.
sconi non fa che dire un gran bene come conduttore televisivo
potenzialmente adattabile ad altro: «Riesce a entrare in empatia
con la gente e capisce quali sono i
temi veramente popolari».
Mario Ajello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Raffaele Fitto e Silvio Berlusconi (foto ANSA)
IL MIX
Berlusconi pensa comunque a
una miscela di giovani e vecchi. E
il rilancio della Poli Bortone sta
servendo all’ex premier anche
per non essere schiacciato sul clichè del rottamatore a strascico. Il
Pink Thank del nuovo partito già
c’è (Francesca Pascale e Maria
Rosaria Rossi, Alessia Ardesi e
Deborah Bergamini), al bomber
Brunetta il presidente non intende rinunciare, nel settore Pasionarie dovrebbero starci la Mussolini, la Bernini, la Biancofiore, la
Bernini, la Ronzulli e la Comi,
ruolo chiave per Antonio Tajani
(che garantisce il rapporto con il
Ppe) e per i tajanei come Francesco Giro, e due innesti importanti. Il primo è ultra probabile: Nunzia De Girolamo, che andrebbe a
raggiungere le amiche del Cerchio Magico. Il secondo al momento è soltanto una possibile
ghiottoneria e risponde al nome
di Paolo Del Debbio. Di cui Berlu-
-TRX IL:13/04/15
22:51-NOTE:RIBATTUTA
-MSGR - 20 CITTA - 15 - 14/04/15-N:
15
Cronache
Martedì 14 Aprile 2015
www.ilmessaggero.it
Coop, nel mirino i soldi alle fondazioni
I magistrati di Napoli che indagano sulla Cpl Concordia hanno `I pm: quadro indiziario ancora più grave e diffuso di quello
disposto il sequestro di ogni finanziamento legato alla politica che sembrava. E l’indagine si sposta sulle consulenze d’oro
`
L’INCHIESTA
NAPOLI Acquisire documenti su
«ogni forma di finanziamento,
sovvenzione, contributo erogato,
a qualsivoglia titolo, ad associazioni, fondazioni, enti, partiti politici e singoli esponenti politici»
per poi analizzarli uno per volta,
grazie all’aiuto dell’ex capo delle
relazioni esterne della cooperativa Cpl Concordia Francesco Simone che da una decina di giorni
ha deciso di collaborare con gli
inquirenti. Il nuovo giro di perquisizioni, ordinato dai pm della
procura di Napoli Henry John
Woodcock, Celeste Carrano e
Giuseppina Costantino, punta a
vivisezionare il «sistema consolidato», messo in piedi dalla cooperativa modenese Cpl Concordia
per facilitare le commesse pubbliche, oggetto degli arresti del 30
marzo scorso in relazione alla
metanizzazione di Ischia. I carabinieri del Noe si sono presentati
negli uffici della cooperativa a Roma, in quelli del vicepresidente
della coop, Mario Guarneri, che
non è indagato, e del responsabile commerciale, Andrea Ambrogi, acquisendo centinaia di documenti. Il quadro indiziario, si legge nel decreto, è «ancora più gra-
«IL PRESIDENTE DI
CPL SI LAMENTÒ CON
D’ALEMA PER UN APPALTO
SALTATO A BOLOGNA»
L’EX PREMIER: CONTRO DI
ME SOLO DIFFAMAZIONE
ve, vasto e diffuso rispetto a quello già grave descritto nell'ordinanza di custodia cautelare».
I CONTATTI CON D’ALEMA
A rafforzare le accuse ci sono i
verbali di Francesco Simone e Nicola Verrini. E’ il secondo, ad
esempio, a riferire la conversazione a margine di un convegno avvenuto ad Ischia con l’ex premier
D’Alema: «Notai che si appartarono, lo stesso D'Alema, Giusi Ferrandino Roberto Casari e Francesco Simone. Il Casari mi disse che
si era lamentato con D'Alema del
fatto che la Cpl aveva perso un
grosso appalto all'ospedale Sant'
Orsola di Bologna». La lamentela
sarebbe arrivata anche all’allora
governatore emiliano, Vasco Errani. L’ex premier ieri ha replicato: «Non ho nulla da chiarire con i
magistrati, i rapporti con la Cpl
sono trasparenti». Verrini si sarebbe poi occupato di aiutare il
sindaco di Ischia in vista delle europee: «Feci incontrare Stefano
Bonacini, a quel tempo responsabile del Pd delle liste, e Giuseppe
Ferrandino per avere un aiuto
per la campagna elettorale».
Simone ha messo a verbale che
una tranche di 25mila euro dei
soldi portati dalla Tunisia era destinato a un appalto ad Avellino.
Al telefono, parlando della consegna, sembra far riferimento a un
ex ministro. «L'uomo di Saccomanni, l’avevo visto l'altro giorno
mi ha chiesto 25 voti, Casari, da
dare ad Avellino». Un elemento
troppo generico per capire se il riferimento possa essere all’ex titolare dell’Economia.
Leandro Del Gaudio
Sara Menafra
Google, summit in Procura
intesa vicina con il fisco
IL CASO
MILANO E' vicino l'accordo tra Google Italia e Fisco per chiudere il
contenzioso su una presunta evasione fiscale da parte del gruppo
di Mountain View. Ieri mttina si è
svolta una riunione in procura a
Milano tra il procuratore aggiunto Francesco Greco, responsabile
del primo dipartimento, quello
sui reati economici, e la professoressa ed ex ministro Paola Severino, avvocato di Google e regista
del pool dei legali del colosso Usa.
L'esito dell'incontro sarebbe stato positivo e un nuovo accordo
tra le parti sarebbe in dirittura
d'arrivo.
Un'intesa sembrava raggiunta
a fine febbraio scorso, con Google
che doveva versare 320 milioni di
euro di tasse su 800 milioni di imponibile prodotto in Italia tra il
2008 e il 2013. Poi l'accordo non è
andato in porto e di fronte alle in-
IL CONTENZIOSO
SULLA PRESUNTA
EVASIONE
DEL GRUPPO WEB
INCONTRO TRA
PM E AVVOCATI
discrezioni stampa relative alla
vicenda, un portavoce di Google
aveva fatto sapere che la società
«continuava a cooperare con le
autorità fiscali», mentre il procuratore capo di Milano, Edmondo
Bruti Liberati, aveva spiegato che
era «stato intrapreso un contraddittorio». Secondo fonti vicine all'
inchiesta, con l'incontro di ieri
tra Greco e la Severino la cooperazione avrebbero portato i suoi
frutti e le trattative in corso da
mesi sull'assegno che il gruppo
ha intenzione di staccare per saldare i conti col fisco starebbero
per concludersi. Si attende la
chiusura delle indagini che al momento sono a carico di ignoti.
VERIFICA STRAORDINARIA
L'anno scorso la guardia di finanza ha avviato una verifica straordinaria sulla filiale italiana di
Mountain View, mentre l’Agenzia delle entrate era al lavoro sull’esito di una precedente ispezione della gdf da cui era emerso
che, tra il 2002 e il 2006, Google
Italy aveva registrato redditi non
dichiarati per circa 240 milioni
(con un risparmio di 70 milioni di
tasse) e Iva non pagata per 96 milioni di euro.
La verifica disposta dalla procura di Milano avrebbe accertato
che il fisco sarebbe stato eluso in
base ad un contratto di servizio
tra la società italiana e quelle estere «artatamente posto in essere
con la sola finalità di simulare
l'esercizio da parte di Google Italy
Srl di una mera attività ausiliaria
e preparatoria che non ha tuttavia trovato alcun riscontro negli
elementi di fatto acquisiti».
L'Agenzia delle entrate ha fatto
presente la difficoltà di agire nei
confronti delle società digitali
transnazionali.
R.Mi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli stabilimenti della Cpl Concordia (foto ANSA)
Sorpresa di Barbara D’Urso: mai saputo di essere indagata
IL PERSONAGGIO
ROMA Non c’è pace per l’esplosiva
Barbara D'Urso, finita sul registro
degli indagati della procura di Roma per violazione degli obblighi
familiari. Tra l’altro, fonti ben informate affermano con certezza
che la conduttrice di Mediaset
avrebbe saputo della denuncia a
suo carico solo attraverso la stampa. Ma facciamo un passo indietro, per ricapitolare: sembra che
la D’Urso non abbia mai versato
l'assegno mensile di mille euro dovuto al secondo marito, il ballerino Michele Carfora, da cui ha divorziato nel 2008 dopo un matri-
La Galleria Russo si unisce al dolore della nostra
carissima AGNESE, per la grave perdita
Roma, 14 aprile 2015
Domenica 12 Aprile e’ mancato all’affetto dei
propri cari
GIANNI GIANNINI
di anni 73
Ne danno il triste annuncio i figli CECILIA e
MATTEO, i nipoti, la nuora ed il genero.
I funerali si svolgeranno martedi’ 14 Aprile alle
ore 10,00 a Roma presso la Basilica di San
Pancrazio in Piazza di Santo Pancrazio, 5
Roma , 14 aprile 2015
Mamma CARLA e le sorelle GIORGIA e
BENEDETTA abbracciano con affetto i figli e
fratelli CECILIA e MATTEO, i nipoti e i famigliari
tutti per la scomparsa del papa’ e nonno
GIANNI GIANNINI
Roma, 14 aprile 2015
monio durato quattro anni
(2002-2006). E lui, di conseguenza, ha deciso di passare alle vie legali e ha sporto denuncia. Ma cosa dice la legge?
«Sono passati 40 anni dalla riforma del diritto di famiglia italiano, avvenuta con la legge del 19
maggio 1975», spiega al Messaggero l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace. Tra le modifiche sostanziali apportate vi è stato il passaggio dalla potestà del marito alla potestà condivisa dei coniugi e
l'eguaglianza tra coniugi. Detto
ciò, tutt’ora in Italia sono pochissimi i casi di donne che pagano alimenti agli uomini. E le ragioni sono diverse: intanto, sono meno
numerose le donne che guadagnano più degli uomini. Secondo, gli
uomini con moglie ricche sono
furbi, non si fanno scoprire se tradiscono e non si separano», spiega. Spetterà al pm Vincenzo Barba, che ha aperto il fascicolo, valutare se ci siano gli estremi per la
violazione del reato previsto dall'
Il giorno 13 aprile e’ venuto a mancare all’affetto
di tutti coloro che lo hanno amato,
addormentato nell’abbraccio del Signore
Federchimica
partecipa,
con
profondo
rammarico, al dolore della Famiglia per la
scomparsa del
«GLI ALIMENTI
ALL’EX MARITO?
CI ANDREI CAUTA
VISTE LE
CIRCOSTANZE»
Bernardini
de Pace
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PAOLO PERALI
Dott.
Ne danno il triste annuncio i figli ALESSANDRO
e CRISTIANA
RAFFAELE PONZANO
Le esequie saranno celebrate mercoledi’ 15 alle
ore 15,30 nella chiesa di S. Eusebio all’Esquilino
ricordandone, con infinita gratitudine, il grande
valore della Sua personalita’ e l’elevata professionalita’ sempre profusa per il progresso e la
crescita dei valori delle Relazioni Industriali.
No fiori
Roma, 14 aprile 2015
MARIO ZOCCOLI
Milano, 13 aprile 2015
FABRIZIO
Ricorderemo sempre i bei momenti vissuti
insieme con ELO ed i figli FILIPPO e VALERIO.
SERGIO e CATERINA DE BAC.
TRIGESIMI
ELISABETTA RUSSI
ANNIVERSARI
Roma, 14 aprile 2015
Soc. Zega Luciano
Roma, 14 aprile 2015
14-04-1975
Tel.06.44.23.14.10
FABRIZIO
ELISABETTA RUSSI
Via dei Faggi 111-Rm
MARIA GRAZIA GUIDI
Ne danno l’annuncio i fratelli GIUSEPPE con
VALERIA, GIANLUIGI con FRANCESCA e gli
adorati nipoti FLAMINIA, GIULIA, MATTEO,
CAMILLA,
CARLA,
FRANCESCA,
ALESSANDRA,
ELEONORA,
STEFANO,
ELENA.
Le esequie saranno celebrate nella chiesa di S.
Agnese fuori le mura martedì 14 Aprile alle ore
15.00.
Roma, 14 aprile 2015
Il giorno 12 aprile è mancata al nostro affetto
ALESSANDRA NICODEMI
Lo annuncia con dolore la famiglia.
Le Esequie presso Basilica Santa Agnese
martedì 14 aprile alle ore 11,00.
Roma, 14 aprile 2015
Il giorno 13 aprile si e’ serenamente spenta
CARLA ONORI
Ne da il triste annuncio l’Avvocato MARIA
LUCIA VERGARI insieme al personale e gli
ospiti della Comunita’ ARCHE’ DUE.
I funerali avranno luogo il giorno 15 aprile alle
ore 11.00 nella Chiesa Nativita’ di Nostro
Signore Gesu’ Cristo in Via Gallia
Roma, 14 aprile 2015
Un abbraccio in Cristo.
Roma, 14 aprile 2015
Gli amici del Tennis Club Parioli ricordano con
affetto l’amico
FABRIZIO PESCI
MICHELE BASSI, DANIELE BELLINI, ALFONSO
BUONPENSIERE, STEFANO CANALI DE ROSSI,
GIANLUCA
CASCIOLI,
FEDERICO
CASTELNUOVO, STEFANO CENTI COLELLA,
NICOLA CERQUA, SERGIO CHIMENTI, GIULIO
CIORRA, MARIO DAMIANI, ANDREA FACCINI,
VALERIO GATTAI, FRANCESCO JOVENE,
GIANCARLO e DANIELE MAZZA, FABIO
NOTTURNI, MARIO, MILENA, ELISABETTA
PANIZZA, DARIO PERUGIA, FRANCESCO
QUINTIERI, LEOPOLDO SANTAGATA.
ROMA, 14 aprile 2015
Il giorno 12 Aprile è venuto a mancare
ANGELO PILERI
ex Presidente Agip Petroli
L’Associazione Pionieri Veterani Eni - APVE, Lo
ricorda con profonda stima e affetto.
Roma, 14 aprile 2015
AUGUSTO POCOBELLI e il personale medico e
paramedico della U. O. C. Oftalmologia dell’Ospedale San Giovanni partecipano al dolore del
collega MARCO ANDREA PILERI per la perdita
del caro papà
ANGELO
06.7183900 - Roma
0644232323
A
Il giorno 12 aprile è venuto a mancare all’affetto
dei suoi cari
In memoria di
MARIO ZOCCOLI
Esemplare figura di uomo che ha dedicato agli
impegni di lavoro e all’amore per la famiglia una
vita la cui perdita lascia addolorati la moglie
MARIA, i figli LUCIANO con DANIELA, MARINA
con il marito ANTONIO, ALESSANDRO con
ALESSANDRA.
14/04/2015
RAFFAELE VESSICHELLI
A venticinque anni dalla scomparsa, la famiglia
lo ricorda a quanti hanno conosciuto e
apprezzato la figura, il valore e l’esempio
dell’uomo e del Magistrato
Lo ricordano per il suo gioioso carattere i nipoti
ANGELICA, GAIA e il piccolo GIACOMO.
I funerali si svolgeranno martedì 14 aprile alle
ore 11,30 nella “Parrocchietta” in via del
Casaletto n. 691 in Roma.
NECROLOGIE
PARTECIPAZIONI
SERVIZIO TELEFONICO
Roma, 14 aprile 2015
orario: tutti i giorni compresi i festivi dalle 09.00 alle 19.30
GIOVANNA MICHELE e ROBERTO, GIORGIO e
LUKAS, PEPPE sentiranno sempre la tua
mancanza
ZIO MARIO
800 893 426
Roma, 14 aprile 2015
I collaboratori e il personale del Nuovo Tennis
“S. Agnese” partecipano al dolore del loro
Presidente ALESSANDRO per la perdita del
papà
MARIO ZOCCOLI
MARISA BONANNI con i figli DANIELA,
ALESSANDRO e ATTILIO con LAURA, GIORGIA
e MARIA VITTORIA ricordano con affetto e
rimpianto
Roselli Alberto srl
ROSELLA
14/04/1990
CARLO MARIA VILLANI con gli Assistenti ed il
Personale tutto della IRCCS - Fondazione Bietti
partecipa al dolore di MARCO ANDREA per la
perdita del Papa’
ANGELO PILERI
Con l’affetto di sempre.
Roma, 14 aprile 2015
Roma, 14 aprile 2015
Roma, 13 aprile 2015
14-04-2015
MAURIZIO LUCARELLI
“Grazie per l’amore con cui hai saputo
illuminare le nostre vite”
Roma, 14 aprile 2015
Onoranze Funebri “Quarto Miglio”
e
I funerali si svolgeranno mercoledi’ 15 aprile
alle ore 11,00 presso la parrocchia di San
Saturnino in Roma
PIO MICHELE GUETTI
È tornata alla casa del Padre
MARIO
Roma, 14 aprile 2015
La moglie, i figli ed i parenti tutti annunciano le
esequie di
Eugenio Fabozzi s.r.l. Tel.a.r.06/23232323
FILIPPO, CHIARETTA e COSIMO si stringono
vicino a LUCIANO per la perdita del papà
Il figlio FRANCESCO piange la scomparsa di
Addio
MARIO, GABRIELLA, MASSIMO, MATTEO e
MARTA MOTOLESE sono vicini a FRANCESCO
e salutano con molto affetto
Roma, 14 aprile 2015
I collaboratori e il personale della “Ayno Videoconferenze” partecipano al dolore del loro Amministratore Unico LUCIANO per la perdita del
papà
Roma, 14 aprile 2015
LIDIA e MICHELE BRACCO alla famiglia PESCI
con affetto e compartecipazione per la
scomparsa di
Che si terranno oggi 14 Aprile alle ore 14,30
presso la Parrocchia di Sant’Emerenziana in
Roma
articolo 570 del codice penale.
Ma quale destino attende Barbara D’Urso? «Andrei cauta nell’esprimere un giudizio. Mi sembra strano che Michele Carfora
abbia ottenuto un assegno di solidarietà, perché il matrimonio è
durato poco e di conseguenza il
suo tenore di vita non è mutato
molto. Senza contare che un noto
settimanale, ai tempi, aveva immortalato pubblicamente il tradimento di lui, beccato a baciare in
spiaggia una bella mora. Insomma, è essenziale per prima cosa
verificare che ci sia davvero una
sentenza a suo favore».
Nicole Cavazzuti
MARIO ZOCCOLI
Unendosi al dolore della moglie MARIA e dei
figli LUCIANO, MARINA e ALESSANDRO.
FAX
CENTRO PUBBLICITÀ:
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EUR-OSTIENSE
(metro B fermata: San Paolo)
Tel. 06.5943432 cell. 328.7517176
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ore 9,30-13,00/14,00-18,00
sabato 9,30/12,30
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Roma, 14 aprile 2015
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06-377 08 483
E-mail: [email protected]
22:18-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 35 - 14/04/15-N:
Pesaro
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Pesaro
ANCONA
Macerata
Fermo
Ascoli P.
Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze
METEO
Martedì 14
Aprile 2015
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
La riforma
Salvi i dipendenti
della Provincia
ma a rischio
gli stipendi futuri
Giorno & Notte
La tv tedesca
gira a Urbino
«Der poliziotto»
e cerca comparse
La superstrada
A pag. 41
Perini a pag. 43
Benelli a pag. 37
Nencini: «Fano-Grosseto
avanti nei tempi previsti»
Il vice ministro si dice sorpreso per il clamore sollevato dal piano
delle opere strategiche e rassicura sul completamento dell’arteria
Forza Italia cambia idea su Spacca
Aumenti Irpef
graziati
i contribuenti
pesaresi
`Siglata l’alleanza con Area Popolare e Marche 2020. Da “nemico” a suo candidato governatore
`Ricci attacca: «Legge elettorale ad personam». Ma il Pd l’ha votata: malumori tra i democrat
LA CLASSIFICA
Forza Italia con Spacca: c’è il via libera di Berlusconi. E si apre ufficialmente la campagna elettorale
dei paradossi. Se il Pd non perde
occasione per delegittimare l'azione di governo del presidente che
ha sostenuto per 10 anni, Forza
Italia d'ora in poi viaggerà a braccetto con il suo storico "nemico",
bersaglio di feroci critiche in tutti
questi anni. Alla bacheca dei paradossi si è iscritta ieri ufficialmente anche Forza Italia, il cui coordinatore regionale Remigio Ceroni,
nell’arco di dieci anni di dura opposizione, era arrivato anche a paragonare le "promesse" del Governatore Spacca agli imprenditori a
«quelle de Il Bugiardo di Moliere». Risultato? Spacca sarà il candidato governatore di Forza Italia
nel 2015. Ieri pomeriggio dall'Ufficio di presidenza di Forza Italia è
giunto il via libera all'alleanza con
"Marche 2020-Area Popolare"
con Gian Mario Spacca candidato
presidente di Regione. A quanto
pare nell'accordo con il Centro, Fi
ha chiesto la vicepresidenza per
l'ex sindaco di Ascoli Piero Celani.
«Sono stato il primo a lanciare il
progetto di vera alternativa al Pd:
tutti contro il centrosinistra» spiega il capogruppo Umberto Trenta, da Roma.
In Nazionale e Fabbri a pag.36
La lettera
Tra i Comuni in cui l’Irpef è aumentata di meno. Ma anche
dove i redditi sono cresciuti
meno. La classifica dei 108 capoluoghi va letta al contrario e
il 93˚ posto di Pesaro sottolinea come l’Irpef non sia aumentata. L’anno di imposta
preso da riferimento dal Sole
24 Ore è il 2014. Il reddito medio è di 19.793 e l’addizionale
statale 3.901 euro, la regionale
261 e la comunale 117.
La lettura è duplice. Per Antonello Delle Noci, assessore al
Bilancio, in questo senso «siamo tra i più virtuosi in Italia.
L’unico capoluogo delle Marche dove l’aliquota è allo 0,6 e
non al massimo consentito di
0,8. Questo vale per i redditi fino a 28 mila euro, cifra che rappresenta tre pesaresi su quattro. E c’è l’esenzione fino a 9
mila euro di reddito. Significa
che chiediamo meno ai cittadini, segnale di vicinanza alle
persone in difficoltà dovute alla crisi. La nostra politica è
quella di non aumentare le tasse e anche le ultime classifiche
sulla Tasi (84˚ posto) e sulla
velocità nell’incassare i tributi
L’emergenza. Scattano le verifiche
Io, così critica
con Gian Mario
ora sto con lui
Mariangela Paradisi*
.
o ora portavoce di Marche
2020 di Senigallia. Che succede? Semplice, le competenze
non si rottamano, soprattutto se non ci sono alternative.
Continua a pag. 36
I
Arrestato un diciannovenne
trovato con la droga “vintage”
`Il
giovane fermato dai carabinieri con popper e dosi di cocaina
SPACCIO
E’ stato arrestato con l’accusa di
spaccio dopo che i carabinieri gli
avevano trovato addosso dosi di
cocaina ma anche del “popper”,
una droga sintetica diffusa in particolare nel giro dei sexy shop e di
tendenza soprattutto all’inizio
degli anni ’90. A finire in manette
un diciannovenne pesarese, già
segnalato alla prefettura come
consumatore ma, sostanzialmente, incensurato. Il ragazzo, che vive con la famiglia in centro e disoccupato, è stato fermato sabato sera per un controllo da una
pattuglia del nucleo radiomobile
nei pressi del casello dell’A14. Il
giovane era al volante di una utilitaria Fiat e alla vista dei militari
dell’Arma ha mostrato un certo
nervosismo che non ha fatto altro che insospettire ulteriormente i carabinieri. Poco dopo sono
saltati fuori 5 grammi di cocaina
e un flaconcino contenente del liquido, appunto il popper. droga
vintage e sintetica - ma in alcuni
paesi è legale - contenuta in fiale
o in boccette di vetro, dagli effetti
molto brevi quanto intensi. Sequestrato anche del denaro ritenuto provento di spaccio. La successiva perquisizione in casa non
ha portato ad altri sequestri di sostanza stupefacente ma al ritrovamento di attrezzatura per il taglio e il confezionamento delle
dosi. Dopo la convalida dell’arresto Ieri il ragazzo si è presentato
davanti al giudice e ha patteggiato 4 mesi e 400 euro di multa. In
quanto incensurato è stato rimesso in libertà.
LO STESSO
STUDIO
MOSTRA
PERÒ QUANTO
IL REDDITO
MEDIO
SIA BASSO
Il meteo
Sulle Marche
domina ancora
l’alta pressione
Sulla nostra regione prevarrà
il bel tempo, ma con qualche
nube sparsa di passaggio, più
consistente sull'Appennino.
Temperature in lieve calo su
fascia costiera e
subappenninica. Venti deboli
variabili all'interno, fino a
moderati di brezza o
settentrionali, in rinforzo da
Nord in quota. Mari in
prevalenza poco mossi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
no del nido, con un danno che in
Provincia neanche riescono a comprendere». Di qui la richiesta urgente al presidente della Provincia
Daniele Tagliolini di intervenire
con un provvedimento di richiamo ai visitatori del Monte del Ferro e la proposta di riaffidare al ministero dell'Ambiente le "chiavi"
della Riserva Naturale Gola del
Furlo individuando un nuovo soggetto "gestore" che « riteniamo
debba essere il Corpo Forestale
dello Stato». La Riserva del Furlo
copre 3.700 ettari circa e al suo interno sono state vietate le attività
sportive con veicoli a motore, il volo a vela, il parapendio nonché alpinismo e freeclimb.
Jacopo Zuccari
testimoniano questo».
Ma la lettura è duplice perché
l’addizionale cresce meno, ma
anche i redditi si sono bloccati.
I 19 mila euro pro capite ci posizionano nella seconda parte
della classifica. «È un dato storico - spiega Simona Ricci, segretaria Cgil - viene confermato costantemente. Fa parte del
Dna del territorio fatto di piccole imprese, artigiani e soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati, dove il reddito è
medio basso». Il bonus di 80
euro non basta. «È una classifica a due facce perché testimonia la difficoltà di questo territorio nella crisi che si è mangiata tanti stipendi. Ma ben
venga che l’Irpef non sia aumentata tanto come in altre realtà. Questo grazie anche agli
accordi fatti con il Comune di
Pesaro in cui abbiamo condiviso l’aliquota allo 0,6 e non 0,8.
Ma soprattutto le esenzioni e
la progressività in cui i più ricchi giustamente devono pagare di più. L’addizionale è sotto
la media regionale, un fatto sicuramente positivo».
L’imposta a livello nazionale è
cresciuta del 9,3% negli ultimi
sette anni eppure la crisi ha
corroso tanti stipendi, tanto
che in 51 città i guadagni sono
stati più lenti dell’inflazione.
Lu.Ben.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Secca al porto, un rebus
Secca al porto, scattano le verifiche sulle paratoie affidate a Marche
Multiservizi. Ma il dragaggio è un miraggio.
Delbianco a pag. 39
A rischio la nidificazione delle aquile reali alla Gola del Furlo
L’ALLARME
«La nidificazione delle aquile reali
al Furlo è di nuovo in pericolo». A
lanciare l'allarme è l'associazione
ambientalista Lupus in Fabula che
chiede un rafforzamento delle attività di vigilanza e controllo nella riserva della Gola del Furlo proprio
per evitare che la presenza indesiderata dell'uomo allontani gli uccelli che lì vanno a nidificare. «Domenica scorsa, nel cuore della riserva naturale Gola del Furlo, dove
tutti gli animali e in particolare le
aquile dovrebbero essere protette,
un gruppo di persone ha raggiunto
la vetta del Monte del Ferro a ridosso del nido, dove da tempo viene richiesta l'interdizione con l'imposi-
zione del divieto di accesso. Ennesima prova - denuncia Lupus in Fabula - che l'ente gestore, la Provincia di Pesaro e Urbino, non è adatta
a svolgere un ruolo così delicato,
oggi meno che mai nella fase di
transizione delle sue competenze
alla Regione. Una fase che speriamo abbia una fine e che si giunga
al più presto a capire chi debba gestire l'area protetta della Gola del
Furlo, voluta con tante battaglie e
finita per diventare un'appendice
del servizio urbanistica della Provincia». Anche nel 2014 si sono verificate situazioni analoghe «malgrado - precisa ancora l'associazione - le ripetute segnalazioni e la richiesta di provvedere con cartelli».
«C'è anche una legge regionale che
vieta di avvicinarsi ai nidi ma dov'è
la vigilanza? Il taglio dei finanziamenti - proseguono gli ambientalisti -non c'entra nulla: i provvedimenti che occorreva prendere non
avevano particolari costi. Le aquile sono il simbolo della Riserva e la
loro reazione rispetto a disturbi da
parte dell'uomo, specie durante il
periodo riproduttivo, è molto probabile che si traduca nell'abbando-
Un esemplare
di aquila reale
TROPPI ESCURSIONISTI
GLI AMBIENTALISTI
DELLA LUPUS
CHIEDONO MAGGIORI
CONTROLLI ALL’INTERNO
DELL’AREA PROTETTA
-TRX IL:13/04/15
22:16-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 36 - 14/04/15-N:
36
Marche
Martedì 14 Aprile 2015
www.ilmessaggero.it
Forza Italia cambia idea
su Spacca: lo candida
con Marche 2020 e Ap
Berlusconi dà l’ok all’alleanza con il grande Centro
In caso di vittoria l’ex sindaco di Ascoli Celani vice
VERSO IL VOTO/1
ANCONA Forza Italia con Spacca: c’è
il via libera di Berlusconi. E si apre
ufficialmente la campagna elettorale dei paradossi. Se il Pd non perde occasione per delegittimare
l'azione di governo del presidente
che ha sostenuto per 10 anni, Forza
Italia d'ora in poi viaggerà a braccetto con il suo storico "nemico",
bersaglio di feroci critiche in tutti
questi anni.
Alla bacheca dei paradossi si è
iscritta ieri ufficialmente anche
Forza Italia, il cui coordinatore regionale Remigio Ceroni, nell’arco
di dieci anni di dura opposizione,
era arrivato anche a paragonare le
"promesse" del Governatore Spacca agli imprenditori a «quelle de Il
Bugiardo di Moliere». Risultato?
Spacca sarà il candidato governatore di Forza Italia nel 2015. Ieri pomeriggio dall'Ufficio di presidenza
di Forza Italia è giunto il via libera
all'alleanza
con
"Marche
2020-Area Popolare" con Gian Mario Spacca candidato presidente di
Regione. A quanto pare nell'accordo con il Centro, Fi ha chiesto la vicepresidenza per l'ex sindaco di
Ascoli Piero Celani. «Sono stato il
primo a lanciare il progetto di vera
alternativa al Pd: tutti contro il centrosinistra - spiega il capogruppo
Umberto Trenta, da Roma dove ha
preso parte, insieme ad altri, a un
incontro a cui erano presenti anche l'europarlamentare Antonio
Tajani e il capo dello staff di Forza
Italia Mariarosaria Rossi - Purtroppo non c'è stato modo di coinvolgere la Lega. Sono rammaricato ma
per disciplina di partito vado avanti con Spacca candidato». E del resto l'accordo tra Forza Italia e Marche 2020, nonostante alcune divisioni interne tra gli azzurri, era
nell'aria da giorni. Tanto che ieri il
Mattinale del gruppo parlamentare di Fi, l'organ house del partito,
scriveva che «le Marche sono contendibili: il presidente uscente
esce dal Pd e si candida con noi».
Non ci sta la Lega. I contatti di
“NEMICO” GIURATO
PER 10 ANNI, CERONI
GLI AVEVA DATO DEL
“BUGIARDO DI MOLIERE”
LA LEGA DA SOLA
FDI NEL GUADO
Berlusconi con Salvini sono stati
frequenti in questi giorni. E tra
una telefonata e l'altra il Cav ha
tentato di convincere il leader del
Carroccio ad accettare la candidatura di Spacca nelle Marche ma
non c'è stato verso. Tanto che ieri il
candidato Governatore Luca Rodolfo Paolini ha rincarato la dose.
«Andare con Spacca è un suicidio:
la Lega perderebbe il 50% degli
elettori - dice Paolini - Per riconquistare l'elettore del centrodestra
dobbiamo proporgli qualcosa di
nuovo. Con Spacca e le solite alchimie preferirebbero andare al mare
piuttosto che votare». Resta l'incognita Fratelli d'Italia e le liste civiche dell'ex sindaco di Fano Stefano
Aguzzi. Quest'ultimo sembra propendere più per un accordo con il
Governatore uscente mentre il partito della Meloni è in mezzo ad un
guado: da solo con Carlo Ciccioli
candidato, con la Lega in appoggio
a Paolini oppure con Forza Italia
sostenendo Spacca. Le prime due
strade sarebbero quelle più naturali da percorrere per FdI ma la terza
è forse quella che offre più chance
di elezione in consiglio. «Fratelli
d'Italia? - conclude Paolini - Al momento non sono nostri alleati. Se
vorranno starci ci confronteremo.
Siamo un partito in rapidissima
crescita ed è per questo che stanno
facendo pressioni incredibili per
ingabbiarci da qualche parte».
Luca Fabbri
Spacca e Celani: il ticket proposto da Area popolare, Marche 2020 Forza Italia
Ricci: «Legge elettorale ad personam»
Ma il Pd l’ha votata: malumori tra i dem
VERSO IL VOTO/2
ANCONA La legge elettorale apre
un caso anche nel Pd. Se Matteo
Ricci attacca Gian Mario Spacca
per «aver forzato la legge», e il
Governatore uscente replica criticando l'impugnazione del Consiglio dei Ministri («Motivazione debolissima»), tra i democrat
c’è malumore: la legge pro Spacca di cui parla Ricci l’hanno proposta e votata in aula. Dunque?
C’è chi non ha gradito l’uscita
del sindaco e in generale, c’è disagio per la possibile impugna-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
zione davanti alla Consulta della legge elettorale delle Marche
annunciata da Renzi. Se Luca
Ceriscioli ha scelto un low profile («Per noi non cambia nulla»)
ieri il vicepresidente dell'assemblea democrat Matteo Ricci ieri
ha affondato il colpo.«Medaglia
di bronzo e legge elettorale ad
personam: non solo si cambia
schieramento dopo 25 anni, pur
di rimanere attaccato alla poltrona, ma addirittura si forza la
legge elettorale ad personam attacca Ricci - Il tutto, tra l'altro,
per provare ad arrivare terzo».
Parole che però avrebbero scon-
Io così critica con Gian Mario, ma ora sto con lui
segue dalla prima pagina
Ho contestato le scelte di Spacca
per anni e continuerò a farlo, se
necessario. Quali scelte? La solfa
del “Piccolo è bello”, attivamente
sponsorizzata da Bersani (L. 140
del 1999), vera jattura per l’Italia
e le Marche; aver sponsorizzato
la delocalizzazione produttiva,
fenomeno “naturale” e dunque
inevitabile, ma di certo non da
incentivare coi soldi pubblici;
aver puntato sulla concentrazione degli sbocchi dell’export regionale (Russia, per esempio),
trascurando del tutto il consolidamento sui mercati europei;
aver di fatto impedito, in nome
della “marchigianità” , la cessione di quote di Banca Marche o di
Aerdorica. Insomma, policy discutibili e per questo criticabili.
Parte della crisi che la regione
sta sopportando dipende anche
da scelte sbagliate della politica
regionale e nazionale, da cui la
regionale ha attinto a piene mani? Sì. Non c’è dubbio. Occorre
cambiare rapidamente registro,
non ci piove. Ma come e, soprattutto, chi può farlo? Ché nel frattempo la politica è impazzita.
Meglio, sono impazziti i partiti.
Meglio, è impazzito il Pd e i suoi
satelliti. Può farlo Ceriscioli? No
di certo. Non basta essere una
“brava persona”, come vado
ascoltando di lui anche dai suoi
compagni di partito, per governare così tanta complessità.
Mentrasti? Non mi pare abbia
mai brillato. Gianni Maggi? Maggi chi? Può farlo Spacca e farlo
bene? Sì. Ha la competenza, l’intelligenza e la necessaria espe-
«HA SBAGLIATO ALCUNE
SCELTE ECONOMICHE
MA RESTA COMPETENTE
CERISCIOLI? SOLO UNA BRAVA
PERSONA: NON È TEMPO
DI DILETTANTISMI»
rienza. Del resto, ormai dovremmo aver capito che la storia del
“cambiamento” e della “rottamazione” ad ogni costo non necessariamente conduce verso il meglio. E mai ho pensato che Spacca non fosse un politico competente. A parlare di economia con
lui non si parla da soli. Ed è un
profondo conoscitore del sistema economico, produttivo e sociale delle Marche, che non sono
messe esattamente benissimo,
oggidì. Le Marche non possono
permettersi né dilettantismi né il
governo dell’apparato del Pd, come avverrebbe con Ceriscioli; un
apparato ormai ridotto - con le
dovute eccezioni - a una informe
massa di politici di terza fila che
sgomitano per una poltrona.
*economista
Portav. Marche 2020 Senigallia
-TRX IL:13/04/15
tentato diversi del gruppo Pd
che quella legge l'hanno sostenuta e votata. «In politica bisogna sfidarsi con gli strumenti
della politica e non sui cavilli
per cercare dei vantaggi». mormoravano ieri a palazzo Raffaello alcuni democrat. Chi invece
sembra tranquillo è il presidente Spacca. Che respinge le accuse di Ricci di essersi adoperato
per forzare la legge elettorale.
«Io non ho partecipato né alla
discussione né al voto per evitare qualsiasi situazione: la legge
è stata approvata a larga maggioranza, Pd compreso - dice
Spacca - Io non ho spinto in un
senso o nell'altro. La motivazione relativa alla supremazia degli altri candidati? Debolissima.
In tal caso andrebbe applicata
anche a Renzi». L'articolo 122
della Costituzione sui casi di
ineleggibilità rimanda alla normativa nazionale. La legge 165
del 2004 a sua volta ha demandato alle Regioni la facoltà di decidere sul terzo mandato. Le
Marche lo hanno fatto vietandolo, ma dal 2020.
Lu.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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37
Marche
Martedì 14 Aprile 2015
www.ilmessaggero.it
L’Ancona-Perugia nell’estate 2017
`Vertice a Fabriano, Quadrilatero e Astaldi confermano
`«Nei prossimi mesi occupazione incrementata nei cantieri»
il cronoprogramma della direttissima tra i due capoluoghi Per il tratto Pianello-Valfabbrica inaugurazione già entro l’anno
MOBILITÀ/1
FABRIANO - «Rispetteremo il crono-programma». Questa la rassicurazione all'unisono scaturita
dall'incontro istituzionale di ieri
pomeriggio, nel campo base di
Cancelli, in merito al progetto
Quadrilatero, relativamente al maxi-lotto n. 2 della direttrice Ancona-Perugia, che prevede il raddoppio della SS. 76 nei tratti Fossato-Cancelli e Albacina-Serra San
Quirico, e la SS. 318 tratto Pianello-Valfabbrica nel territorio umbro. Presenti il presidente della
Regione Marche, Gian Mario
Spacca, l'assessore alle Infrastrutture, Paola Giorgi, il Commissario
straordinario di Dirpa e Impresa,
Daniela Saitta, il Presidente e l'AD
della Quadrilatero rispettivamente Guido Perosino ed Eutimio Mucilli, il DG Italia di Astaldi Spa, Luciano De Crecchio e i direttori di
Astaldi Spa, Fabrizio Di Paola e
Pietro Gianvecchio.
TEMPI RISPETTATI
Il Commissario straordinario, Daniela Saitta, ha ricordato che lo
scorso dicembre ha proceduto all'
accettazione dell'offerta vincolante di Astaldi per l'acquisto del
complesso industriale del Contraente generale Dirpa e del sub complesso industriale Quadrilatero di
Impresa Spa. «Nelle more del completamento della procedura di cessione - ha sottolineato - a febbraio
è stato perfezionato con Astaldi
l'atto di affitto di detti complessi
industriali, al fine di procedere ad
un immediato subentro da parte
di Astaldi stessa nei lavori». Il tutto in attesa del perfezionamento
della vendita «e, quindi, per velocizzare l'effettiva ripresa dei lavori». Per quanto riguarda i tempi di
completamento di tutte le opere, il
Commissario ha confermato il
cronoprogramma presentato lo
scorso giugno che prevede i seguenti termini di ultimazione dei
lavori: luglio 2017 per la SS 76 e dicembre di quest'anno per la SS
318. «La ripresa dei lavori sulla Ancona-Perugia - ha evidenziato il
presidente Spacca - è il frutto della
collaborazione tra tutti i soggetti
interessati e della costante azione
di monitoraggio e pressing esercitata in maniera congiunta dalle
istituzioni locali». Secondo il presidente Perosino «il subentro di
Astaldi, una delle principali aziende del settore, è un dato di rilievo
che, oltre ad offrire le potenziali
garanzie di stabilità necessarie
per concludere i lavori». Luciano
De Crecchio, DG Italia di Astaldi,
ha confermato che i tempi saranno rispettati. «Metteremo a disposizione di questa importante infrastruttura strategica il nostro know
how. Abbiamo riassorbito la forza
lavoro, circa 120 lavoratori diretti
ed altrettanti dell'indotto. E pensiamo, entro pochi mesi, con il
progressivo aumento dei lavori, di
incrementare l'occupazione».
Claudio Curti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le opere dimenticate
«Il Def rimedi all’errore»
«L'enorme impegno assunto
in questi anni dalla Regione
sulla Grosseto-Fano (visto
come stanno andando le cose,
ormai i termini del binomio
vanno invertiti) è tale che
quest'opera non può non
essere considerata dal
Governo tra quelle
prioritarie». Così il
presidente della Regione
Marche, Gian Mario Spacca,
oggi durante la conferenza
stampa con i vertici di
Quadrilatero. «La Regione
Marche ha operato con
grande determinazione per la
ricerca della soluzione
migliore per completare
questa infrastruttura».t
«Stesso discorso per l'Uscita a
Ovest - secondo il presidente
della Regione Marche -,
project financing che non
prevede costi a carico dello
Stato. Una cosa è certa: ci
batteremo affinchè
Grosseto-Fano, Uscita a Ovest
e porto di Ancona siano
reinserite nell'elenco delle
opere prioritarie per il
Governo».
L’ad di Astaldi Luciano De Crecchio, il presidente di Quadrilatero Guido Perosino e il governatore Spacca
Fano-Grosseto e Uscita Ovest
Nencini: «Vanno avanti, sorpresi?»
MOBILITÀ/2
ANCONA Opere confermate, con
l’ok della Corte dei Conti e la costituzione della società di progetto. L’Uscita Ovest di Ancona e la
Fano-Grosseto si faranno «nei
tempi». Le rassicurazioni arrivano dal vice ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini - peraltro sorpreso dal can can che si
sta sviluppando nelle Marche dopo la pubblicazione del Def in
cui vengono inserite le 25 opere
prioritarie per il Paese. Queste
due arterie marchigiane non ci
sono, ma Nencini precisa: «Nell’allegato infrastrutture abbiamo
inserito le venticinque grandi
opere strategiche italiane, e tra
queste sono quelle che si collegano ai corridoi europei e mettono
in comunicazione parte dell'Italia con il resto del continente. Le
altre opere continuano il loro
percorso ma fuori dall'allegato.
Questo vale per l’Uscita Ovest per
la quale abbiamo già avuto l’ok
della Corte dei Conti al decreto intraministeriale. Dunque ora seguiranno i tempi tecnici per l’avvio dei lavori». La strada collegherà il porto di Ancona con
l'A14, senza passare dalla viabilità cittadina: l'Uscita Ovest si innesterà dal nuovo casello di Ancona centro. Serviranno 27 mesi
per il progetto, 45 mesi per il cantiere vero e proprio, 6 mesi per i
collaudi. In tutto, circa 6 anni.
L'opera da 480 milioni, in concessione alle imprese per 36 anni,
compresi i 6 anni per la costruzione, sarà realizzata con investimenti privati. Il viceministro è
pronto a «confermare i tempi».
Dunque tra il 2020 e 2021.
te: continuerà il percorso di realizzazione indipendentemente
dall’essere o non essere inserite
nell’allegato infrastrutture». È
già stata costituita, su pressioni
del viceministro Nencini, la società pubblica di progetto sulla
E-78 Fano Grosseto, siglata tra
Anas e le regioni Marche, Toscana e Umbria, lo scorso 8 maggio
al Ministero dei Trasporti a Ro-
STRADA DEI DUE MARI
La stessa data per la Fano-Grosseto. «Arteria che metterà in collegamento i due mari, Tirreno e
Adriatico - dice Nencini - È una
infrastruttura che abbiamo voluto fortemente e sulla quale abbiamo dato un’accelerata importan-
IL VICE MINISTRO
«CONFERMATI I TEMPI
DI REALIZZAZIONE
NELL’ALLEGATO
CI SONO SOLO LE 25
OPERE STRATEGICHE»
ma, dando anche il via anche ai
bandi di gara. Si chiama “Centralia” e si tratta di un progetto pubblico-privato in cui Anas deterrà
il 55% delle quote. I tecnici del
Ministero indicano come tempi
quattro anni per ogni lotto i cui
lavori inizieranno a scaglioni.
Dunque entro il 2021 potremo veder completata la Fano-Grosseto. Il nuovo tracciato che abbassa
i costi da 4 a 3 miliardi ha fatto
accelerare i tempi. Tracciato che
non piace ai sindaci delle aree interne, tanto che Maurizio Gambini, primo cittadino di Urbino, riporta il pensiero dei suoi colleghi
dopo una recente riunione. «La
Fano-Grosseto è un progetto su
cui si vuole fare una ulteriore
campagna elettorale. In nessun
Comune dell’entroterra è arrivato un progetto di varianti o un
piano esecutivo. Solo chiacchere
e il Def è un’ulteriore conferma
che stiamo parlando di qualcosa
che non si farà». Il parlamentare
M5S Andrea Cecconi dopo il caos
sul Def invita il Pd a «smettere di
giocare a scarica barile, ma affrontare la realtà: la Fano-Grosseto è un progetto inutile e costosissimo ma con cui il Pd si è imbonito gli imprenditori per oltre
25 anni, concedendo loro, poi, le
briciole più insignificanti, prima
fra tutte la galleria della Guinza,
costata 300 milioni e tutt’ora non
utilizzabile».
Luigi Benelli
Il vice ministro Nencini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI
della BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI FALCONARA MARITTIMA
I Signori Soci sono invitati a partecipare all’Assemblea Ordinaria della Banca di Credito Cooperativo di Falconara Marittima prevista, in prima convocazione, per giovedì 30 Aprile 2015 alle ore 18:00 presso la sede di Falconara Marittima in Via Nino Bixio n. 92 ed
in seconda convocazione per Domenica 24 Maggio 2015, alle ore 9,30 presso l’Auditorium dell’Hotel Excelsior La Fonte
Via Poggio, 160 – 60129 Portonovo (AN)
per discutere e deliberare sul seguente Ordine del giorno:
1) Bilancio:
a) Discussione ed approvazione del Bilancio al 31.12.2014 udite le relazioni degli Amministratori e dei Sindaci sull’andamento della gestione e sulla situazione dell’Azienda di Credito;
b) Destinazione dell’utile netto di esercizio. Discussione e deliberazione in merito.
2) Politiche di remunerazione:
a) Approvazione delle politiche di remunerazione dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei membri del Collegio Sindacale, dei dipendenti e dei collaboratori non legati alla Società da rapporti di lavoro subordinato;
b) Informativa all’Assemblea.
3) Conferimento dell’incarico di revisione legale ai sensi del decreto legislativo 39/2010 e relativo compenso. Informative all’assemblea.
4) Stipula della polizza relativa alla responsabilità civile e infortuni professionali ed extra-professionali degli Amministratori e Sindaci.
5) Elezione, per scadenza del mandato, di tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del numero dei componenti, come da previsione statutaria.
6) Elezione, per scadenza del mandato, del Presidente del Collegio Sindacale e degli altri componenti dello stesso Collegio, nonché dei Sindaci Supplenti, come da previsioni statutarie.
7) Elezione, per scadenza del mandato, del Collegio dei Probiviri, nonché dei Probiviri Supplenti, come da previsione statutaria.
Potranno prendere parte all’Assemblea tutti i soci che, alla data di svolgimento della stessa, risultino iscritti da almeno novanta giorni nel libro dei soci. Ai sensi dell’art. 25 dello Statuto Sociale il Socio può farsi rappresentare
da altro Socio persona fisica che non sia Amministratore, Sindaco o dipendente della Società, mediante delega scritta, contenente il nome del rappresentante e nella quale la firma del delegante sia autenticata dal Presidente
della Banca o da un notaio.
Al fine di agevolare i soci che intendessero rilasciare deleghe ad altro socio per esprimere la propria volontà di voto, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di dare incarico ai sottoelencati notai che cureranno l’autenticazione delle sottoscrizioni dei deleganti, senza alcun onere a carico dei soci:
• Praticò Dott. Antonino – via N. Bixio n. 98/a Falconara Marittima;
• Praticò Dott. Antonino – presso la filiale di Castelferretti Via XXV Aprile n. 1/3 nella giornata di mercoledì dalle 14.30 alle 15.30;
• Carbone Dott.ssa Federica – Corso Matteotti n. 53 Jesi;
• Federici Dott.ssa Barbara – presso la filiale di Moie di Maiolati S. via Cavour n. 17/19 - nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00;
• Olmi Dott. Luigi – presso la Filiale di Chiaravalle Corso Matteotti n.154 – nella giornate di lunedì dalle ore 12.15 alle ore 13.15 e di venerdì dalle ore 14.45 alle ore 16.00.
Falconara M.ma, 14 aprile 2015
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Avv. Sergio Cugini
-TRX IL:13/04/15
22:53-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 39 - 14/04/15-N:
39
Pesaro
Martedì 14 Aprile 2015
www.ilmessaggero.it
Porto in secca, la soluzione è un rebus
`Ieri vertice in Capitaneria, affidate a Marche Multiservizi `Saranno spostate le barche insabbiate, ma è un miraggio
le verifiche sulle paratoie prima di nuovi sopralluoghi
il rimedio definitivo: un dragaggio costerebbe un milione
L’EMERGENZA
Secca al porto, scattano le verifiche sulle paratoie affidate a Marche Multiservizi. Ma il dragaggio
è un miraggio, serve almeno un
milione. La misura urgente sarà
quella di spostare le barche bloccate nei fanghi e destinarle ad altri ormeggi sicuri.
Una soluzione definitiva ancora
non c'è. Prima di tutto «bisognerà
capire quale possa essere stata la
vera causa che ha determinato
questa situazione», ha detto il comandante della Capitaneria, Angelo Capuzzimato, ieri al termine
dell'incontro tecnico-operativo
convocato per risolvere il problema del fango che si è accumulato
nel tratto finale del porto canale.
Per 100 metri numerose barche
sono bloccate nella melma, e rischiano di rovesciarsi, con gli inevitabili danneggiamenti. Al tavolo c'erano il portavoce del sindaco Franco Arceci, rappresentanti
del Provveditorato alle Opere marittime e Marche Multiservizi.
«Avevamo chiamato anche la
Provincia, ma non ha partecipato
al tavolo». Il problema dell’insabbiamento «si è accentuato in seguito alle forti piogge che hanno
interessato le Marche dall’inizio
IL COMANDANTE
CAPUZZIMATO:
«UN FENOMENO
STRAORDINARIO DOVUTO
A PIOGGE, MAREA
E FANGO NEI CANALI»
dell’anno e potrebbero aver avuto anche la conseguenza di un
passaggio dei sedimenti dal fiume Foglia al porto canale», afferma la Capitaneria. Che insieme
agli enti presenti alla riunione ha
deciso di affidare a Marche Multiservizi «tutte le verifiche tecniche
del caso per appurare il corretto
funzionamento del sistema di
apertura e chiusura di tutti i passaggi e delle paratoie che permettono la comunicazione tra il fiume ed il porto, in vista dei sopralluoghi congiunti che saranno effettuati con l’Ufficio tecnico del
Comune e con il personale della
Capitaneria».
LE CAUSE
Tre i fattori che possono aver causato l'insabbiamento. «Lo straordinario fenomeno di bassa marea, le piogge - dice il comandante
- ma soprattutto il fango trasportato nei due canali che collegano
il porto al Foglia e al fosso del Vallato. Questi sistemi saranno monitorati con attenzione e in tempi
brevissimi». Nel frattempo, la Capitaneria procederà alla «redistribuzione delle barche che ormeggiano in quel tratto del porto, per
consentire loro una posizione di
sicurezza. Avremo un occhio di
riguardo per i pescatori, perché
sono la compenente commerciale-operativa, ma anche ai diportisti». Tra i livelli di azione decisi ieri, c'è anche la «riattivazione di
tutte quelle sinergie che servono
alla realizzazione della cassa di
colmata, la quale consentirebbe
di avere quantitativi molto più
elevati di materiale». Senza la cassa di colmata, per la quale ci vorranno tempi abbastanza lunghi,
In alto un momento
del vertice di ieri mattina
alla Capitaneria di porto,
a sinistra il porto insabbiato
anche se arrivassero le necessarie autorizzazioni e i fondi, ad oggi è complicato pensare ad un
nuovo dragaggio (oltre a quello
già in corso nella darsena turistica). «Se i fanghi sono di una determina tabella, devono essere mandati in discarica, con un costo di
200 euro al metro cubo. Per ottenere almeno un metro di profondità, serve più di un milione di euro - rileva il comandante - Il problema è il reperimento dei fondi e
l'attivazione delle procedure». Il
tavolo ha anche deciso di «sollecitare il Provveditorato afffinché
vengano conclusi in tempi rapidi
i lavori alla banchina adiacente
all'ingresso della nuova darsena».
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Posacenere tascabili, ne arrivano tremila
LA CAMPAGNA
Tremila posacenere tascabili da
distribuire a cittadini e turisti per
combattere un malcostume duro
a morire: gettare il mozzicone di
sigaretta a terra (sporcando la città) o nei tombini (intasando le fogne). Non bastano neanche le attuali multe previste dal codice della strada a fermare gli accaniti fumatori privi di senso civico, che
continuano imperterriti a scaricare cicche ovunque capiti. Dal primo luglio però le cose cambieranno, anche per chi ha l'abitudine di
gettare a terra la gomma da masti-
care. Ci penserà la Legge di stabilità, meglio, l'articolo 14 del collegato ambientale, che prevede sanzioni da 30 a 150 euro per i trasgressori. Da qui l'idea del Comune di Pesaro che, in vista dell'estate, avvierà una campagna di sensibilizzazione per «sollecitare» il senso ci-
AL VIA
LA CAMPAGNA
DI PREVENZIONE
E DA LUGLIO
ANCHE LE MULTE
PER CHI GETTA
CICCHE A TERRA
vico dei cittadini, cercando di migliorare la situazione anche da un
punto di vista ambientale. Grazie
all'uso del tascabile, il fumatore
potrà spegnere la sigaretta nel comodo portacenere, per poi conferire i mozziconi nei contenitori
per la raccolta del secco. L'iniziativa è resa possibile grazie al contributo di Marche Multiservizi. «Credo che incentivare la buona pratica del posacenere tascabile - dice
l’assessore alla Sostenibilità, Rito
Briglia - sia la soluzione migliore
considerato che non si potrà mai
aumentare il numero dei cestini in
strada così tanto da renderli alla
portata di mano del fumatore».
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41
Pesaro Urbino
Martedì 14 Aprile 2015
www.ilmessaggero.it
Provincia, salvi tutti i posti di lavoro
`Preoccupano però i tagli alle risorse: per l’anno prossimo
Il direttore generale Domenicucci: «Il piano è pronto
Niente esuberi nel nostro ente, grazie ai prepensionamenti» c’è il rischio che manchino i soldi per stipendi e servizi
`
LA RIFORMA
Provincia: salvi tutti i posti di lavoro. Ma in tre anni verranno tagliati altri 18 milioni di euro e così per il 2016, al momento, non ci
sono i soldi né per gli stipendi né
per garantire i servizi ai cittadini.
IL PERSONALE
In viale Gramsci i tecnici sono al
lavoro. Entro un paio di settimane andranno predisposti due documenti: il Piano di riassetto organizzativo economico e finanziario della Provincia e il temuto
Piano degli esuberi. Il primo servirà a ridisegnare l'assetto della
macchina amministrativa dopo
la legge regionale che ha lasciato in capo all'ente cinque funzioni (Strade, Scuole, Pianificazione territoriale, Ambiente e Supporto tecnico-amministrativo
agli enti locali), il secondo invece definirà la nuova pianta organica. Che a regime conterà tra i
250 ed i 270 dipendenti. «Il Piano degli esuberi è sostanzialmente pronto e lo porteremo
presto in consiglio provinciale premette il direttore generale
Marco Domenicucci - Mi sento
di poter dire che non ci saranno
esuberi nel nostro ente. Anche
grazie al piano di prepensionamenti che in tre anni ridurrà
l'organico attuale di una settantina di unità».
Resta però il problema delle risorse. Attualmente la Provincia
può contare su entrate annuali
per una trentina di milioni di euro. I tagli previsti dal Governo
Renzi prevedono 6 milioni in
meno all'anno per il prossimo
triennio (2015/17). Insomma il
budget di viale Gramsci passerebbe dai 30 milioni di euro attuali ad appena 12. «Tagli che si
aggiungono a quelli già pesanti
degli anni passati - continua il
dg Domenicucci - Se il Governo
non rivede le sue decisioni nel
2016 non riusciremo a pagare gli
stipendi e, nel 2017, non riusciremo a pagare neppure le rate di
ammortamento dei mutui».
Intanto l'amministrazione provinciale sta preparando il passaggio di consegne, anzi di dipendenti. Entro la fine dell'anno
un centinaio di lavoratori fini-
ranno all'Agenzia del lavoro
mentre altri 130 in Regione. Probabile che restino a lavorare a
Pesaro. Anche se potrebbe cambiare l'indirizzo. «Credo che i palazzi dell'ex Genio civile e di via
Mazzolari Mosca torneranno di
proprietà della Regione dato che
i servizi presenti in quegli immobili rientreranno tra le nuove
competenze di palazzo Raffaello
- conclude il dg Domenicucci - A
quel punto sposteremo tutti gli
uffici e il personale che passeranno alla Regione nei due immobili così che sia più funzionale per l'attività dei dipendenti».
Pesaro
Fa tappa “Vivere
senza dolore”
SCUOLE E STRADE
Ma i cahiers de doléances degli
amministratori e del personale
della Provincia continuano. Al
di là del personale la preoccupazione riguarda i servizi ai cittadini. Soprattutto quelli che più interessano la popolazione: dalla
manutenzione delle scuole a
quella delle strade. Settore che è
impossibile gestire adeguatamente e efficientemente in questo momento a causa dell'
esiguità delle risorse. Un disservizio che mette in discussione
anche la sicurezza delle strutture. «Vedo il bicchiere mezzo pieno ancora: i tagli sono stati ridotti perché il Governo ha tenuto
conto del lavoro fatto dalla Provincia, inizialmente si parlava di
10 milioni all'anno - commenta
il presidente Daniele Tagliolini Pesaro Urbino ha subito tagli inferiori rispetto ad altri enti perché eroghiamo più servizi. La richiesta è di lasciare le risorse sui
territori perché ora il Governo
non ci riduce più i trasferimenti,
dato che quelli ormai sono azzerati, ma preleva direttamente le
nostre entrate fiscali. Ci servono
i soldi per garantire la sicurezza
delle scuole e delle strade».
Luca Fabbri
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INTANTO SI LAVORA
PER IL PASSAGGIO
DI CONSEGNE
DEI DIPENDENTI
TRASFERITI
AD ALTRI ORGANISMI
La sede della Provincia
Il Mobile a Milano guardando a Est
IL DISTRETTO
Speranze e timori. Il salone del
mobile di Milano inizia oggi. Sono
32 le aziende pesaresi che parteciperanno all’appuntamento, una
quarantina in totale le marchigiane. Un settore piegato dalla crisi,
ma che non si è spezzato e prova a
guardare avanti. Anche perché
l’Expo è alle porte e alla Data di Urbino, la porta del territorio, sarà
proprio il distretto del mobile il
marchio di fabbrica del territorio.
Una manifestazione da 2100 espositori, 350 mila visitatori da 160
paesi. Quest’anno non ci saranno
le cucine, ma l’arredo.
Chi segue il comparto è Filippo
Antonelli di Confindustria, che
sottolinea comunque come «le
aspettative siano alte. Il Salone
non ha mai deluso nemmeno in
questi anni di crisi, i visitatori sono sempre in crescita e soprattutto da tutti i paesi del mondo. Sappiamo tutti che oggi è a questi che
Sgarbi punta a riaprire la Fano-Urbino
e la città ducale dovrà fare da traino
`Presentato il progetto di raggiunti fino a ora dall'associa- IL CONSORZIO
per poter riattivare
la ferrovia dismessa
LA BATTAGLIA
Fano-Urbino: il prossimo step è far
diventare la città del duca capofila
di un consorzio per la riapertura.
Intanto anche l'assessore alla Rivoluzione Vittorio Sgarbi sposa la
causa della riattivazione della tratta portata avanti dall'associazione
Ferrovia Val Metauro (Fvm): «Il vero reato è stato disattivare la linea.
Ora bisogna correre ai ripari». Sabato si è svolto il convegno dedicato alla presentazione del progetto
preliminare per la riattivazione
della ferrovia che fino al 1987 collegava costa ed 'entroterra.
zione (mozione proposta dai verdi
in consiglio regionale approvata e
primo progetto preliminare già redatto). Il progetto punta sulla valorizzazione del territorio con l'utilizzo di 7 stazioni e 7 fermate. È stata prevista la sostituzione dell'intero armamento ferroviario, la ristrutturazione delle 7 stazioni e la
creazione di fermate turistiche.
Passaggi a livello ridotti da 55 a 21 e
velocità di punta di 125 km all'ora
fino a Fossombrone permetteranno di arrivare da Fano a Urbino in
meno di un'ora. I costi sono stati
calcolati tra 80 e 90 milioni, al netto dell'Iva.
IL DOCUMENTO
Il documento, frutto della collaborazione tra Fvm, Pegaso Ingegneria (di Milano) e Sistema Ingegneria (di Firenze), è stato consegnato
al sindaco di Urbino Maurizio
Gambini. Un gesto simbolico ma
che dà ancora più peso ai traguar-
Promosso dall’Associazione
pazienti vivere senza dolore i
questi giorni sta facendo tappa
anche a Pesaro il “GP Open
Road”, un giro d’Italia in 16
piazze dove i cittadini potranno
ricevere materiale divulgativo
per essere correttamente
informati sul tema della
sofferenza inutile.
L’appuntamento è in piazza
Agide Fava che ospita una
grande struttura gonfiabile. In
particolare oggi, all’interno della
struttura, i medici di famiglia del
territorio seguiranno un corso di
approfondimento sulla terapia
antalgica, discutendo un reale
caso clinico. Non il classico
evento formativo, ma un inedito
format caratterizzato da
massima interattività
nell’esposizione sia del caso
clinico sia della parte didattica.
Un tratto della Fano-Urbino
«Urbino deve diventare il comune
capofila del consorzio che porterà
a compimento questo progetto»,
sottolinea Gianluca Carrabs dei
Verdi. «Dopo l'approvazione della
nostra mozione in consiglio regionale, continueremo a monitorare
lo stato dei fatti. Vogliamo dare
una seconda vita alle stazioni e alle
ferrovie abbandonate rispondendo alle necessità delle comunità locali che le vivono, per questo ora è
importante che Urbino raduni altri Comuni e diventi capofila di
quel consorzio che porterà a compimento il progetto». Non è potuto
essere presente Vittorio Sgarbi intervenuto con un video messaggio:
«Il vero reato è stata disattivare la
linea. Non si disattiva una cosa che
funziona, né tantomeno le cose legate a un collegamento tradizionale. Ogni ferrovia chiusa è una sconfitta per lo Stato. Il prossimo governatore, chiunque sia, deve assumersi come responsabilità primaria quello di riattivare le ferrovie
quelle chiuse e in particolare quelle che hanno un valore anche paesaggistico. C'è stato un errore di valutazione che va riparato ».
Andrea Perini
dobbiamo guardare, è dall'estero
che deve passare la ripresa delle
nostre aziende».
sindacati parlano di almeno 3500
posti di lavoro persi su 15000 impiegati nel comparto. Ma Antonelli vede comunque una ripresa. «I
segnali ci sono, dobbiamo essere
bravi a saperli intercettare e rapidi nel sapersi riorganizzare per coglierne le opportunità. Il comparto pesarese è nella stessa situazione degli altri distretti del mobile in
Italia, molte aziende che soffrono
e lottano, altre che riescono a reinventarsi o trovare sbocchi di mercato che consentono loro di crescere anche in momenti difficili
come questo. Siamo armati di nuovi cataloghi e proposte». Anche in
chiave Expo, con la Data pronta a
lanciare i prodotti del distretto del
legno, il territorio sarà pronto. «È
senz’altro un comparto vivo, una
storia lunga, importante e radicata nel territorio come la nostra
non si cancella in breve tempo, anche se questa crisi terribile sta durando da 8 anni».
Lu.Ben.
L’EXPORT
Ma è proprio l’export che può rivelarsi un boomerang. Qui si cerca
la crescita, ma situazioni politiche
Russe, Ucraine e del Nord Africa
non aiutano. Tanto che il dato dice
296 milioni di euro esportati nel
2014 nel mobile, un -0,1% rispetto
al 2013. Insomma invece di aumentare resta stabile. «I fattori politici preoccupano tanto - continua Antonelli - la Russia in particolare perché è il mercato estero
più importante per il nostro distretto e nell'ultimo anno ha attraversato la crisi con la Crimea, la
svalutazione del rublo ed il calo
del prezzo del petrolio. Nelle ultimissime settimane però i segnali
che riceviamo sono confortanti, ci
aspettiamo che gli acquisti da questo paese riprendano vigore».
Quello che era il distretto del mobile arriva con qualche cerotto, i
Il salone del mobile
GABICCE
SI RIMUOVE
L’ETERNIT
Elezioni, Carrabs guiderà
la lista Uniti per le Marche
Al via in questi giorni i lavori di
rimozione della copertura in
eternit al deposito comunale di
Gabicce Mare. I lavori al
deposito in via Pergolesi, sono
effettuati in contemporanea
con l’installazione della nuova
copertura. «Sono lavori che
rientrano nei primi obiettivi del
nostro mandato- afferma a
questo proposito Cristian
Lisotti, assessore
all’Urbanistica e ai Lavori
Pubblici del Comune di Gabicce
Mare - Nei prossimi giorni
proseguiranno con il
completamento della copertura
e l’installazione di grondaie e
discendenti».
FOSSOMBRONE
TENTANO DI ENTRARE
IN UNA COOP SOCIALE
Tentativo di effrazione l’altra
notte ai danni di una coop
sociale in via Passionei 26 a
Fossombrone, con
danneggiamento della porta di
ingresso. L’episodio è stato
segnalato dai volontari ai
carabinieri della locale stazione
che si sono recati sul posto.
Nessuno è comunque riuscito a
entrare all’interno e a portare
via nulla. Per i volontari si tratta
di un gesto inspiegabile.
SONO 32 LE AZIENDE
PESARESI
AL SALONE LOMBARDO
LA RUSSIA, PARTNER
PRIVILEGIATO, MOSTRA
SEGNALI INCORAGGIANTI
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URBINO
Gianluca Carrabs a sostegno di
Luca Ceriscioli. Il presidente onorario della Federazione dei Verdi
delle Mrche ha infatti annunciato
ieri la sua candidatura come capolista a sostegno dell'ex sindaco di
Pesaro. L'ex assessore regionale
guiderà la lista Uniti per le Marche che mette insieme Verdi, Idv,
Psi e varie liste civiche.
«È una scelta fatta per evitare che
nelle Marche ci siano ancora territorio di serie A e altri di serie B»,
ha commentato durante la presentazione della sua candidatura
in riferimento alle zone dell'entroterra della regione. Una disparità
di trattamento, quello attuato dagli ormai uscenti amministratori
regionali, nata per l'assenza di
«rappresentati di questo territorio. Non possono esistere questioni come quelle attuali dove la Regione disegna un entroterra diviso in due: quello del progetto pilota dell'area interna “basso Appennino pesarese e alto Appenino anconetano” e il resto dell'entroterra di Pesaro e Urbino. Infatti oggi
le prime possono godere delle risorse speciali (625 milioni di eu-
-TRX IL:13/04/15
ro) del Fondo europeo di sviluppo
regionale (Fesr) e del Fondo sociale europeo (Fse), le altre no. Come
se ci fosse un entroterra più bisognoso di un altro». Ecco perché
uno dei punti cardine di Carrabs è
la riattivazione della ferrovia Fano - Urbino: «È un'operazione necessaria e i prossimi amministratori dovranno tenere conto delle
forti prese di posizione da parte
dei sindaci che hanno approvato
ordini del giorno in favore della
riapertura della tratta».
Rinnovamento e riconversione sono le parole chiavi del suo programma: «Nel senso di rinnovamento generazionale, rinnovamento/riconversione del modello
di sviluppo esistente che ormai è
esaurito. Il nuovo modello di sviluppo va immaginato a partire
dall'amore per il territorio che va
tutelato, anche perché prevenire
costa meno, e per il quale la manutenzione del territorio è indispensabile. Manutenzione che va
dalle strade, ai fiumi e ai boschi
per l'entroterra, alle spiagge per
la costa. Questa dovrà essere
l'opera pubblica più importante
per il nuovo governo regionale».
An. Pe.
21:21-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 14 PESARO - 42 - 14/04/15-N:
42
Fano
RINVIATO A DOMANI
IL CHIARIMENTO
SULL’ASSUNZIONE
CONTESTATA
TRA FALCHI E COLOMBE
SI ACCENTUA LO SCONTRO
Martedì 14 Aprile 2015
www.ilmessaggero.it
Fax: 0721 370931
e-mail: [email protected]
Caso Aset, la maggioranza prende tempo
BRACCIO DI FERRO
È slittato di 48 ore il chiarimento
di maggioranza sul caso-assunzioni in Aset spa. L'incontro tra le
forze del centrosinistra fanese
era stato annunciato per ieri, però si è preferito procrastinare la
data alla giornata di domani. Forse per dare tempo ai pompieri di
spegnere i fuochi che si sono accesi qua e là, in particolare fra
l'ala giovane del Pd e Riccardo Severi della lista civica Noi Città.
Per primo Severi ha chiesto delucidazioni immediate su modalità
e criteri adottati per assumere a
tempo determinato una giovane
dirigente del Pd, subito dimessasi
da ogni incarico politico. L'ala dei
coetanei, minoritaria nel partito
però maggioritaria in consiglio
comunale, è corsa in sua difesa,
ribadendo la trasparenza dei percorsi e la qualità della scelta, sia
umana sia professionale. L'obiettivo finale, però, è una linea di
comportamento condivisa, per
evitare futuri strappi e salti in
avanti. Si profila un confronto ad
alte temperature, se le procedure
di raffreddamento non dovessero
sortire risultati apprezzabili, come appare assai probabile. Un
chiarimento fuori dai denti, in coda alla riunione per preparare i
temi del prossimo consiglio co-
munale, che fa emergere un primo vero momento di difficoltà
politica nel centrodestra. Anche
perché il suo principale azionista, il Pd, è parso tutt'altro che
monolitico nell'affrontare il caso.
E dire che in questi giorni Aset
spa si è appuntata sul petto il nuovo riconoscimento che certifica
la gestione di qualità secondo la
norma Uni En Iso 14001. La presidente della società multiservizi,
Lucia Capodali, ha ricordato che
il rispetto della stessa norma europea sarà verificato con controlli a cadenza annuale: "È la garanzia - ha detto la presidente di Aset
spa - di un impegno concreto nel
minimizzare l'impatto ambienta-
le di processi, prodotti e servizi.
Dalla certificazione seguono vantaggi come la riduzione degli impatti e del rischio di incidenti e la
maggiore certezza del rispetto
della normativa ambientale, che
significa anche minore possibilità di contenziosi. Si aggiungano
inoltre risparmi su acquisti di materie prime, bollette energetiche
e produzione di rifiuti. Migliora
l'immagine di Aset verso il pubblico e dipendenti". Capodagli ha
aggiunto che i risparmi oscillano
tra 45.000 e 65.000 euro. Parte
della cifra sarà utilizzata per incrementare i servizi.
O.S.
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Sassonia
Il Comitato
chiede
garanzie
L’INCONTRO
«E adesso chi ci paga i danni del
maltempo?». Se lo chiede Mauro Ginesi, il portavoce del comitato Le Brecce, la zona più colpita a Fano dalla burrasca risalente agli inizi del febbraio scorso,
che i nostri marinai ricordano
come la peggiore degli ultimi
decenni. Garage allagati, disastrate via Ruggeri e la passeggiata di Sassonia. Conseguenze
pesantissime sia per i residenti
sia per le attività turistiche stagionali. Tutto questo è potuto
succedere per la mancanza di
un'efficace difesa dai fenomeni
erosivi in atto, che hanno portato l'acqua del mare a ridosso
dell'asfalto e dei giardini privati. Ora il comitato ne vuole parlare con i candidati alle elezioni
regionali, per vedere quali garanzie concrete possano essere
setacciate fra le prevedibili promesse di stagione, e ha organizzato una serie di confronti settimanali. Il primo incontro sarà
oggi alle 18 nel ristorante pizzeria Yankee, in via Ruggeri, una
fra le attività stagionali più penalizzate dalla situazione. La
riapertura delle festività pasquali, solo per fare un esempio, è coincisa con la chiusura
della strada a causa di una nuova mareggiata, che aveva coperto l'asfalto con un tappeto di
ghiaia e altri detriti. All'iniziativa collabora l'assemblea territoriale dell'associazione Cittadinanza Attiva e per il momento
si tratta di una riunione operativa, gli inviti ai candidati regionali cominceranno dai prossimi appuntamenti. In questi ultimi giorni le decisioni della Regione hanno incoraggiato il comitato dei residenti alle Brecce,
finora impegnato, con l'Amministrazione comunale e le associazioni dei bagnini, in una lunga polemica sulle nuove scogliere. Gli uffici anconetani hanno
stabilito che il tratto di costa da
proteggere sia più corto di
quanto previsto dal Comune di
Fano, che avrebbe invece voluto prolungare l'opera dal porto
alla foce del fiume Metauro, nonostante le risorse limitate a 3
milioni. Concentrare l'intervento su un braccio di mare meno
esteso permetterà di realizzare
scogliere più solide, alte un metro e mezzo fuori dall'acqua.
Priorità, dunque, alla difesa delle abitazioni.
Muore dopo il soccorso
assolto medico del 118
`Il fatto non costituisce
reato, prosciolta
la dottoressa sott’accusa
IL PROCESSO
Assolta con formula piena Giuliana Giulioni, medico del 118 accusato di omicidio colposo per la
morte di Lino Aiudi, 42enne fanese, risalente all'agosto scorso. Il
processo aveva già preso una piega favorevole alla professionista,
di fatto scagionata dallo stesso
pubblico ministero Sante Bascucci: ieri nel Tribunale di Pesaro il
giudice Elisabetta Morosini ha
prosciolto l'imputata, perché il
fatto non costituisce reato. Gli avvocati di parte civile Fabio Cazzola e Chiara Fucili si riservano di
verificare se esistano i margini
per avviare un'azione risarcitoria
in sede civile e di conseguenza attendono le motivazioni della sentenza, che saranno rese note fra
due mesi. «Il decreto Balduzzi ha detto Paolo Biancofiore, il difensore di Giulioni - è intervenuto sui criteri riguardanti la responsabilità dei medici, sono riuscito a dimostrare che la dottoressa Giulioni ha effettuato l'intervento nel rispetto dei protocolli
accreditati dalla comunità scientifica nel campo della medicina
d'urgenza, qual era il caso in di-
scussione». L'episodio risale all'
agosto dell'anno scorso. Secondo
quanto è stato ricostruito in
udienza, Aiudi si era sentito poco
bene e aveva chiamato il 118, denunciando mal di stomaco e tosse da un paio di giorni prima.
Quando l'ambulanza è arrivata
sul posto, l'autista ha preparato
la barella, ma il paziente ha rifiutato di sdraiarsi, sostenendo di
poter camminare da solo. Scendendo le scale, però, si è sentito
male e ha battuto la testa. Il personale del 118 l'ha caricato sull'
ambulanza ed è corso verso
l'ospedale Santa Croce. Aiudi non
avrebbe superato la crisi, ucciso
da un infarto in essere da almeno
un paio di giorni. Il fratello dell'
uomo, Claudio, aveva chiesto un
risarcimento di 150.000 euro, la
madre Rosa Mei di 310.000 euro.
Un intervento
di soccorso
Scomparso Ercole Ciavarini
dello storico Mulino Maggiotti
L’ADDIO
Piazza Venti Settembre, il cuore di Fano
Centro, partito il cantiere
niente più passeggiata
`In corso Matteotti
per sostituire
le tubature dell’acqua
L’INTERVENTO
Avviato ieri mattina, a Fano in corso Matteotti, il cantiere dei lavori
per sostituire la tubazione principale dell'acqua. Occuperà la passeggiata del centro storico fino al
30 giugno, quando l'intervento sarà sospeso per non interferire con
la stagione turistica. Riprenderà a
metà settembre e si concluderà al
termine di novembre, in piazza Costanzi e via Cavour compresa qualche strada laterale. Un sistema di
collegamenti alternativi garantisce la continuità del servizio idrico
in tutta la zona interessata dai lavori. Si prevede un costo complessivo di 450.000 euro. L'opera non
poteva essere rimandata oltre, per
lo stato di usura ormai avanzato
della condotta, ma è facile prevedere che provocherà qualche minimo disagio agli operatori commerciali della zona, nonostante le precauzioni adottate da Aset spa per
concludere i lavori bene e presto.
Ieri mattina tutto liscio, comunque, complice la mattinata di chiusura per buona parte delle attività
commerciali. Tranquilli anche i
centralini di Confcommercio e
Confesercenti, che di solito sono i
primi a squillare quando qualcosa
non funziona e la maretta cresce
nella categoria. Il cantiere si è dunque insediato in corso Matteotti,
all'angolo con via Arco d'Augusto,
per iniziare lo stralcio primaverile
dell'intervento.
TRE PARTI
A sua volta sarà suddiviso in tre
parti. Il primo va, appunto, dall'incrocio con via Arco d'Augusto all'
incrocio con via Montevecchio. Lì
resterà per quasi un mese, fino
all'11 maggio. Due settimane per sostituire la tubazione e un tempo
equivalente per ripristinare il selciato, compresi eventuali avvallamenti esterni alla trincea. Nel frattempo, dopo che sarà stata installata la nuova condotta, prenderà il
via il secondo tratto, da via Montevecchio a via de' Pili, a partire dal
I LAVORI
PROSEGUIRANNO
FINO AL 30 GIUGNO
QUANDO SARANNO
INTERROTTI
PER LA PAUSA ESTIVA
27 aprile. Anche in questo caso le
due settimane iniziali saranno dedicate ai lavori per cambiare la tubazione, entro il 25 maggio sarà
poi concluso l'intervento per ripristinare il manto stradale. Dall'11
maggio al 30 giugno il tratto da via
de' Pili a via Garibaldi, che è anche
il più lungo e conclusivo dello
stralcio primaverile. Pausa estiva e
ripresa settembrina. Questa modalità di procedere a innesti contemporanei, iniziando un nuovo tratto
quando si mette mano alla selciatura del precedente, è stata programmata per guadagnare tempo
e limitare gli inconvenienti al minimo indispensabile. Gli operatori
commerciali ringraziano e incrociano le dita, sperando che la primavera non sia piovosa come l'anno scorso. Sono stati previsti percorsi alternativi per il traffico, sarà
garantito un comodo accesso ai negozi e ai fornitori sarà consentito
di avvicinarsi a una distanza utile
per lo scarico delle merci. Resta da
stabilire la soluzione più adeguata
per le bancarelle degli ambulanti:
alcune saranno interessate dai lavori sia nel caso del primo tratto
sia del secondo. Durante gli incontri per illustrare l'opera, associazioni di categoria e negozianti hanno chiesto all'Amministrazione di
informare a tappeto sia sul tipo di
intervento sia sui suoi tempi.
È scomparso Ercole Ciavarini,
stroncato a 75 anni da una lunga
malattia. Nato da una famiglia di
mugnai, che opera al mulino dei
Maggiotti da quasi tre secoli, aveva legato il suo nome a una polenta da palati raffinati, macinata ancora con mole di pietra, e realizzata da un'antica varietà di mais
marchigiano, denominato Ottofile. Era molto conosciuto a Fano,
anche per essere stato per diversi
anni il rappresentante di una nota ditta di bibite. Chi l'ha conosciuto, lo ricorda come «un vero
personaggio, simpatico e piacevole da frequentare. Aveva un cuore d'oro e soprattutto era un ga-
lantuomo d'altri tempi». Il figlio
Filippo ha raccolto il testimone
dell'impresa familiare, occupandosi sia del mulino tuttora in funzione (fino al 1930 era alimentato
dall'acqua dell'Arzilla ) sia del Locale Atipico da Ciavarini, che occupa una parte dell'edificio e che
sta pagando un conto salato al
dissesto del territorio collinare. Il
torrente l'ha allagato nove volte
nell'ultimo anno e mezzo. «Papà
è stato lucidissimo fino all'ultimo
- racconta Filippo - e fino all'ultimo è rimasto quella persona
estroversa che è sempre stato».
Ercole Ciavarini è stato seppellito
nel cimitero a Novilara, vicino ai
suoi cari, e la cerimonia funebre
è stata celebrata nella chiesa della frazione pesarese.
Expo, si accolgono i progetti
che avranno spazio alla Data
L’INIZIATIVA
La Data di Urbino, complesso
monumentale di enorme importanza storica e culturale che
ospitava le antiche stalle ducali
e orto dell’abbondanza, recentemente riaperta, sarà per tutto il
periodo di Expo 2015, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, un “Palazzo delle Esposizioni” del territorio della provincia di Pesaro e
Urbino e di tutto il territorio regionale; i suoi spazi saranno infatti aperti alle istituzioni, alle
associazioni, alle imprese attive
in questo territorio. Oggi pomeriggio alle ore 15.30 presso la
Mediateca Montanari, il Comune di Fano organizza un evento
di presentazione della nuova
-TRX IL:13/04/15
Data e intende raccogliere proposte di attività, eventi, laboratori, iniziative, manifestazioni
concertistiche, culturali o enogastronomiche che il sistema
economico del territorio fanese, le istituzioni, le associazioni
e tutte le competenze vive e creative vorranno realizzare in funzione di Expo 2015. Dopo una
prima parte riservata agli interventi del sindaco Massimo Seri,
del vice e assessore alla Cultura
Stefano Marchegiani, del sindaco di Urbino Maurizio Gambini,
del vice sindaco e assessore alla
Cultura del Comune di Pesaro
Daniele Vimini e del presidente
Cccia Alberto Drudi, seguirà
una seconda parte appannaggio delle imprese, delle istituzioni e degli stakeholder.
21:47-NOTE:
20
MARTEDÌ
14 APRILE 2015
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
VERSO LE REGIONALI
LO SCONTRO NELLE MARCHE
Legge elettorale, Spacca attacca Renzi
E intanto incassa l’alleanza con FI
Il governatore: «Anche il premier non potrebbe ricandidarsi»
Alfredo Quarta
· ANCONA
IL GOVERNATORE delle Marche
Gian Mario Spacca non lascia passare sotto traccia quell’affondo,
schivato per ora all’ultimo momento grazie al sostegno del ministro Alfano, che il premier Renzi
stava mettendo a punto contro la
ricandidatura del presidente della
Regione. Un ricorso alla Consulta
sulla legge elettorale delle Marche che per ora è ancora al vaglio
del consiglio dei ministri ma che
potrebbe presto arrivare alla Corte costituzionale. E mentre da un
lato rintuzza i colpi che arrivano
da Roma, dall’altro Spacca incassa l’ok all’alleanza con Forza Italia che verrà ufficializzata nelle
prossime ore.
Il governatore manda due frecciatine, una dietro l’altro, entrambe
con un unico destinatario: il premier. E’ su di lui che, in piena
campagna elettorale, il governatore Gian Mario Spacca punta il mirino. La prima stoccata è proprio
sulla legge elettorale che potrebbe
essere impugnata dal Governo
centrale per anticipare i tempi di
applicazione del limite massimo
dei due mandati.
«LE MOTIVAZIONI – sostiene
Spacca – addotte dal consiglio dei
ministri mi sembrano fragili. Anche perché seguendo questa linea
allora anche il premier Renzi potrebbe essere considerato avvantaggiato se si candiderà alle elezioni per guidare il Paese dopo aver
Lo scenario
No al terzo mandato
Il consiglio dei ministri ha
avviato un’istruttoria contro
la possibilità di un terzo
mandato. La legge elettorale
delle Marche non lo prevede
ma dalle prossime eleizoni
Un boomerang
SENZA
TIMORI
Il governatore
uscente delle
Marche Gian
Mario Spacca
passa al
contrattacco
con il premier
Renzi che
vuole
impugnare la
legge
elettorale
delle Marche
sul terzo
mandato
ricoperto attualmente il medesimo ruolo di presidente del consiglio».
Spacca si dice sereno, evidenzia
come non ha partecipato al voto
di un mese e mezzo fa e pone l’accento anche sulla «discrezionalità
in materia della Regione che ha legiferato indicando una data certa
per l’inizio dell’applicazione».
Poi l’affondo sulle infrastrutture.
«Ho visto che la Grosseto-Siena è
stata inserita tra le 25 grandi opere prioritarie per il Paese secondo
il Def. Invece, al pari dello svincolo per il porto di Ancona, la FanoGrosseto non figura in quell’elen-
Alle urne
Ai seggi il 31 maggio
dalle ore 7 alle 23
Entro la fine del mese
dovranno essere depositate
le liste e le firme
necessarie. Si voterà in un
solo giorno dalle ore 7 alle
ore 23
co, o forse sarebbe il caso di chiamarla Grosseto-Fano, visto che la
geopolitica comincia ad avesse il
suo peso. Sinceramente mi è parso un segnale di disattenzione l’assenza tra le opere strategiche, perché sia per la Grosseto-Fano, sia
per la ‘bretella’ per il porto di Ancona siamo di fronte a due azioni
che al momento non richiedono
alcun esborso finanziario diretto
da parte dello Stato centrale».
SU QUESTO punto, però, è il vice
ministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini a sottolineare come «le parole di Spacca sono gra-
Il governatore Gian Mario
Spacca contesta questa
ipotesi e incalza Renzi:
«Anche lui, secondo lo
schema del ricorso, non
potrebbe ricandidarsi»
Nuove intese
Intanto la coalizione a
sostegno di Spacca si
irrobustisce. Dopo l’accordo
tra Marche 2020 e Area
Popolare adesso anche
Forza Italia è pronta ad
appoggiarlo contro la sua ex
maggioranza a guida Pd
vissime e infondate. L’uscita dal
porto di Ancona, così come la Fano-Grosseto si faranno. Non sono
inserite nelle grandi opere perchè
realizzate con fondi privati e non
dello Stato. Se è per questo anche
l’autostrada Tirrenica verrà realizzata, ma non c’è nell’elenco perchè appunto saranno i privati a
mettere i fondi».
Ma tornando alle alleanze, proprio ieri, da Roma è arrivato l’ok
di massima da parte di Forza Italia per l’intesa con Marche
2020-Ap. Le liste saranno due distinte e guidate ovviamente da
Gian Mario Spacca.
GLI ALTRI DEL CENTRODESTRA
La Meloni boccia l’accordo con Marche 2020
Ora si attende l’ultima verifica con la Lega
· ANCONA
«NELLE MARCHE in nessun caso siamo disposti a
sostenere Gian Mario Spacca, che fino a ieri rappresentava il centrosinistra. Offriremo un nostro candidato». Lo sottolinea la presidente di Fdi Giorgia Meloni al termine dell’ufficio di presidenza del partito
sulle alleanze per le regionali. Nel documento redatto al termine della riunione si valuta come «conseguito» l’obiettivo di «cercare di favorire in ogni modo la
creazione di coalizioni che rappresentino tutte le forze disposte a contrastare i candidati di sinistra».
Le parole della Meloni ricalcano in qualche modo
quanto annunciato giorni fa dai vertici regionali del
partito che, auspicando un’unione di tutto il centrodestra, chiedevano a Spacca di fare un passo indietro
per trovare un altro candidato. Un appello che non è
stato raccolto e che ha portato Fdi-An a decidere di
percorrere un’altra strada.
Quale? Molti adesso rivolgono lo sguardo alla Lega
che a sua volta deve decidere se proseguire in solitaria o allearsi con Spacca. Al momento gli uomini di
Salvini hanno il loro candidato governatore che è il
coordinatore regionale Luca Paolini. In passato,
sempre Salvini, aveva bocciato un’allenza con Spacca visto che il governatore aveva siglato un’intesa
con Ncd, partito con il quale il segretario nazionale
della Lega non vuole avere rapporti. Ma è anche vero che con Spacca non c’è più il simbolo di Ncd bensì quello di Area Popolare (composta da Udc e Ncd
ma senza simboli). Questo potrebbe giocare a favore,
ma al momento non c’è nessun segnale di accordo.
Un’intesa che, invece, potrebbe arrivare con Fratelli
d’Italia-An con i quali Salvini ha già stretto altri accordi. In questa settimana, comunque, dovrebbero
sciogliersi gli ultimi nodi anche perchè devono essere formate le liste e raccolte le firme entro la fine del
mese.
PESARO PRIMO PIANO
MARTEDÌ 14 APRILE 2015
IL CASO FANO-GROSSETO
3
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IL GOVERNATORE SPACCA
«IL PROGETTO DEVE RIENTRARE
NEL DEF, NOI ABBIAMO
FATTO UN GRAN LAVORO»
«Ricci sbaglia, la strada è stata esclusa»
L’assessore regionale Giorgi: «L’opera è sempre stata nel piano delle infrastrutture»
di PATRIZIA BARTOLUCCI
LA POLEMICA CECCONI (M5S) IRONIZZA SUL PD
«NELL’INTERVISTA al Carlino, Matteo Ricci dimostra un nervosismo senza precedenti. Capisco
che sia in difficoltà: è il suo governo ad aver tagliato la Fano-Grosseto dal programma delle opere, ma
non lo giustifica dal dire affermazioni false e fare lo scaricabarile», è
un fiume in piena l’assessore regionale alle Infrastrutture Paola Giorgi.
Assessore, in realtà Ricci dice
che la Fano-Grosseto non è
mai stata inclusa nel programma delle infrastrutture
perché non è cantierabile,
non essendoci un progetto
esecutivo né un piano di finanziamenti…
«Ricci sbaglia. La Fano-Grosseto
è sempre stata inclusa, ma con altri nomi perché era spezzettata in
tanti tratti. La Regione da 2 anni
chiede al governo di inserirla come unica arteria, nella sua interezza, quindi come Fano-Grosseto appunto. Ed è ancora più giusto farlo
ora che c’è una società creata apposta per realizzarla. Invece, il governo non l’ha inserita nel piano: ha
tagliato la Fano-Grosseto non considerandola prioritaria».
Però è vero che siete in ritardo…
«Da 10 anni ci lavoriamo con impegno. Abbiamo dovuto superare
problemi. Anni fa si parlava di finanziarla tutta con risorse pubbliche, ma si stimava una spesa di 4
miliardi di euro non sostenibile.
Siamo passati ad un project financing, ma anche qui almeno il 60%
delle risorse doveva essere pubblico e non c’era. Ora proprio la nostra Regione ha proposto uno strumento all’avanguardia, un contratto di disponibilità, che è una forma innovativa di partenariato pub-
«Progetto inutile e costoso»
2010 Ricci e Spacca ‘occupano’ la Guinza
Il governo non ha attenzioni
per il territorio, mentre noi
abbiamo creato ‘Centralia’
strada si farà. Dall’altro il sindaco Ricci accusa la Regione
di questo fallimento e promette che alzerà personalmente il
telefono per chiamare Delrio.
Nel frattempo però, mi urge ricordare che tutti i protagonisti
– conclude l’onorevole Cecconi – di questa messa in scena
sono dello stesso partito, il Pd.
Forse è il caso che la si smetta
di giocare a scaricabarile e si
cominci ad affrontare la realtà:
la Fano-Grosseto è un progetto inutile e costosissimo che
non vedrà mai la luce. Piuttosto che accusare la Regione,
Ricci dovrebbe farsi un giro
per le strade provinciali, per vedere quali sono i buchi che ha
lasciato».
PAOLA GIORGI, assessore regionale alle Infrastrutture
blico-privato».
Ma a che punto siete?
«Lo scorso novembre, insieme alle
Regioni Umbria e Toscana e
all’Anas, abbiamo creato la società
Centralia, che si è già riunita e ha
dell’arteria dal piano governativo
può rallentare il percorso, è un passo indietro».
Ha provato a chiamare a Roma per capire il motivo della
bocciatura?
REPLICA SUL MALTEMPO
«I parlamentari sono i veri
assenti. Anche sul maltempo
dove Renzi ci ha penalizzati»
«Ho parlato con il ministro Nencini che ci ha seguito fino a qui.
L’ho trovato imbarazzato. Ha detto che l’opera verrà recuperata, ma
quando? Noi vogliamo certezze
che non mi ha saputo dare».
definito il ruolo di ogni soggetto.
Il consiglio d’amministrazione sta
valutando il progetto preliminare
di base e si potrebbe avere un’accelerata ora che abbiamo lo strumento, ossia la società. Ma l’esclusione
«Sulla Fano-Grosseto la Regione
sta spingendo. Ma mentre noi cerchiamo soluzioni, altri puntano il
dito e alimentano polemiche. E
non parlo solo di Ricci che fa lo
scaricabarile pur essendo vice pre-
Quindi, la Regione non ha responsabilità?
IL FRONTE LOCALE IL CONSIGLIERE DI MINORANZA IN PRESSING SU TAGLIOLINI
Barbieri: «La Provincia batta un colpo a Roma»
«COME PROVINCIA dobbiamo assolutamente contrastare
questa assurda decisione del ministro Delrio». E’ l’esortazione del
consigliere provinciale Nicola
Barbieri, esponente della lista di
minoranza ‘Progetto Provincia
Pesaro e Urbino’, l’unico di questa compagine alternativa all’accordo Pd-Forza Italia ad essere
stato eletto nelle votazioni riguardanti l’Ente di via Gramsci svoltesi nell’autunno 2014.
«Siamo contrariati – incalza Barbieri – da questo improvviso dietrofront da parte del Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti
che va a penalizzare la realizzazione di un’opera fino a poco tempo
fa ritenuta indispensabile e strategica proprio dallo stesso governo
centrale. Quello che ci lascia basi-
«SIAMO ai limiti del ridicolo.
Quello che si legge sulla Fano
– Grossetto è totalmente assurdo. A seguito di un provvedimento del nuovo Ministro di
dimezzare il numero delle infrastrutture prioritarie, escludendo la fantomatica Strada
dei due mari, le amministrazioni locali, tutte a guida Pd, hanno iniziato ad accusarsi vicendevolmente di incompetenza,
di fronte ad un progetto che è
fallimentare da sempre». Così
si esprime l’onorevole Andrea
Cecconi del M5S. «Se, da un lato, la senatrice Fabbri sostiene
che non c’è affatto una retrocessione, al contrario: lei stessa ha
telefonato al sottosegretario, ricevendo assicurazione che la
Il consigliere Nicola Barbieri
ti è la decisione da parte del ministro Delrio di tagliare esclusivamente le risorse relative al completamento del tracciato marchigiano, inserendo tra le opere cantierabili solo il percorso toscano
tra Siena e Grosseto. Dispiace,
dunque, constatare che il Partito
Democratico, attraverso numerose scelte, abbia dimostrato in questi anni uno scarso interesse per
lo sviluppo del territorio marchigiano e della Provincia di Pesaro
e Urbino. La Regione Marche rimane così abbandonata a se stessa. In qualità di consigliere provinciale – conclude Barbieri che è
vicino all’Ncd – , ritengo opportuno sollecitare il presidente della
Provincia e l’intero consiglio provinciale, tra l’altro composto in
gran parte da sindaci appartenenti al Partito Democratico, ad una
forte presa di posizione per contrastare questa assurda decisione
che vede la nostra Regione ancora
una volta penalizzata. Non possiamo stare a guardare».
s.fr.
Nella foto: Nicola Barbieri di
Mondolfo
sidente del Pd…».
Di chi altri?
«I parlamentari del territorio cosa
fanno? Esiste una filiera amministrativa e nelle Marche c’è un buco
quando si arriva ai parlamentari.
Una di loro pesarese, anziché fare
il suo dovere, ha accusato la Regione di non avere spedito al governo
la richiesta di riconoscimento dello stato d’emergenza per il maltempo di febbraio, che invece era stata
tempestivamente mandata. E l’accusa è stata ripresa da Ricci. Non
sanno di cosa parlano. Le turbolenze sono avvenute il 4-5 febbraio
e noi abbiamo mandato tutta la documentazione il 9 febbraio, così come l’Emilia Romagna, visto che
ho raccolto la documentazione in-
sieme alla mia collega romagnola
con cui sono in ottimi rapporti».
Quindi, perché lo stato
d’emergenza non è stato riconosciuto alle Marche e all’Emilia Romagna si?
«Perché il governo non ha attenzione per il nostro territorio, distingue tra serie ‘A’ e ‘B’ sulla base
di non so cosa. L’Emilia Romagna
ha avuto i nostri stessi danni e tutti gli operatori sulla costa sono concordi nel dire che una mareggiata
come quella di febbraio non si era
mai vista. Cosa dobbiamo subire
per avere il riconoscimento? Un
bombardamento? Comunque, abbiamo mandato una seconda richiesta di riconoscimento per i
danni subiti a marzo, auspichiamo
questa volta di essere ascoltati».
••
10 PESARO AGENDA
Farmacie
PESARO: Albini, via S.Francesco 14 ð 0721 33987.
PIAN DEL BRUSCOLO: Farmacia Zeppi via Roma 84 (Gallo di Petriano) - tel. 0722
52215.
FANO: Gamba, piazza Unità
d’Italia 1 ð 0721 865345.
BASSA VAL METAURO: Giavaglia, via Matteotti 30 ð 0721
892386 Saltara.
URBINO: Ricciarelli, via Mazzini 2 ð 0722 2808.
Numeri utili
Pesaro Soccorso: 118
Soccorso stradale. Spadoni
e Crescentini 24 ore su 24
tel. 337/638567
Telesoccorso: per informazioni tel. num. verde
800.464809;
Guardia medica notturna e
fest. di Pesaro: 0721/22405;
Vigili urbani e polizia municipale: 800011031;
Emergenza in mare: 1530
(numero verde);
Gommista: F.lli Berroni strada
Interquartieri
tel.
0721/416585
Taxi Pesaro: piazza Matteotti 0721/34053; Stazione
FFSS 0721/31111: piazza del
Popolo 0721/31430; zona Mare 0721/34780;
Radio Taxi Pesaro (24 ore) e
servizio
discoteca
tel.
0721/454425
Taxi Fano: 0721/803910;
0721/801411
Radio Taxi Fano (24 ore):
0721/834016
Taxi Urbino: piazza della Repubblica 0722/2550; Borgo
Mercatale 0722/327949
Taxi Urbania piazza S. Cristoforo - Stazione Corriere (24
ore) 3291539505
Taxi Unione dei Comuni
(Montecchio, Montelabbate,
Sant’Angelo in Lizzola, Tavullia, Monteciccardo, Colbordolo) 331 9360035.
I mercati
Macerata, Feltria, Maiolo, Montecalvo in Foglia (Ca’ Gallo), Pesaro, San Costanzo, S.Lorenzo
in campo, Urbino.
MARTEDÌ 14 APRILE 2015
di Franco Bertini
Il “tesoretto” dove lo metto?
Caro Carlino,
CHE COSA ci si deve fare con 1,6
miliardi di euro di cui il Governo può
disporre, se non autorizzare i Comuni
che li hanno (e molti li hanno) ad utilizzare
i loro avanzi di amministrazione, per
finanziare investimenti in opere pubbliche,
sia per realizzarne di nuove, sia per porre
un argine al degrado delle infrastrutture
esistenti? Qualunque altra destinazione
di quei soldi sarebbe meno prioritaria e
meno «propulsiva« di questa, per sostenere
l’uscita dalla crisi. Anche volendo fare
i conti, semplicisticamente, sulla base
del solo dato della popolazione residente,
1,6 miliardi a livello nazionale vogliono
dire 2,460 milioni di euro a Pesaro.
Ovvero una cifra - guarda caso corrispondente a quella che il Comune
intende procurarsi vendendo ad Hera
una parte delle sue azioni di
MarcheMultiservizi.
Filippo Crescentini, Pesaro.
Caro Carlino,
A PROPOSITO del «tesoretto» scoperto
dal nostro governo centrale e di cui
si parla tanto in questo giorni, vuoi
vedere che «Vasellina» e lo «Gnomo»
hanno finalmente trovato l’oro di Dongo.
An’ vedi, cerca che te cerca... dai e dai,
l’oro del regime torna fuori dopo
settant’anni...
Bibi, Pesaro
––––––––––––––––––––––––––––––
Gentili lettori, vedo che basta la sola idea del
“ritrovamento” di un tesoro ad accendere
subito i progetti, la fantasia e anche
l’immaginazione. Chi siano i due personaggi
sotto “falso nome” lo lasciamo naturalmente
tutto alla personale interpretazione di ciascuno
mentre Dongo è... nostalgia del regime
Tempo: L’alta pressione rimane sbilanciata
sull’Europa centrale favorendo deboli infiltrazioni nordorientali su Marche ed Abruzzo. Prevarrà
comunque il bel tempo, ma con qualche nube
sparsa di passaggio, più consistente sull’Appennino, specie abruzzese dove non si esclude
qualche breve ed isolato rovescio o temporale.
Temperature: In lieve calo su fascia costiera e
subappenninica.
Venti: Deboli variabili all’interno, fino a moderati
di brezza o settentrionali su coste e Adriatico, in
rinforzo da Nord in quota.
Mari: Poco mossi in prevalenza.
TEMPERATURE
previste per oggi
PESARO
SOLE
Min
11
Max
17
LUNA
COMPLEANNO CENTENARIO
Per la signora Anna Zandri di Fano oggi è il giorno del secolo
A farle gli auguri arriverà anche il sindaco Massimo Seri
LA SIGNORA Bianca Zandri vedova
Berardi di Fano i suoi primi cento anni
di vita li compirà esattamente nella giornata di oggi, ma la festa per la bella ricorrenza è già cominciata domenica scorsa
con la sua casa invasa da un sacco di gente, compresi i figli e i nipori di coloro
che, allora bambini, lei teneva in casa
sua e li “badava“ come in un “giardino
d’infanzia”. Succedeva nei periodi in
cui le era capitato di restare disoccupata. Perché, sposata nel 1942 e col marito
richiamato alle armi, la signora Bianca
in vita sua si è sempre guadagnata da vivere lavorando: soprattutto in filanda e
anche nel campo agricolo, quello dei pomodori e dei cavoli che per tanti anni sono stati il segno di riconoscimento della
produzione fanese. A festeggiare sua madre c’è ovviamente anche il professor Alberto Berardi, fra l’altro figlio unico, personaggio ben noto a Fano e dintorni anche pesaresi. L’immagine della signora
Bianca con la torta è simbolica del compleanno centenario e oggi, a farle gli auguri da parte della sua città, arriverà anche il sindaco Massimo Seri.
SORGE
alle ore 06,25
SORGE
alle ore 03,47
TRAMONTA
alle ore 14,45
CULMINA
alle ore 13,06
TRAMONTA
alle ore 19,48
ULTIMO
QUARTO
La redazione
Cronaca di Pesaro dal 1947
Direttore responsabile:
Andrea Cangini
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Vicecapocronisti
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In Redazione
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E-mail personali: [email protected]
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MARTEDÌ 14 APRILE 2015
POLITEAMA, OGGI E DOMANI ‘L’ART DEL PETEGULESS’
Proseguono oggi e domani sera al Politeama di Fano le repliche
del nuovo spettacolo «L’art del peteguless» della compagnia
teatrale «El brudett». I dieci interpreti della commedia in due
atti scritta da Francesco Mirisola per la regia di Simone
Diotallevi chiuderanno la rassegna «Cianfrusaglia 2015» con
uno spettacolo tutto da ridere. I biglietti per posto unico
numerato costano 12 euro e si possono acquistare negli orari 9 12 e 16 - 19. Infotel. 0721-1835218 e 388-7354913.
e-mail: [email protected]
IL CASO FANGHI
Botta e risposta
5 Stelle-Seri:
«Il sindaco
inizi a studiare»
RUOLI E RAPPORTI
Lucia Capodagli, presidente
Aset, a destra Daniela D’Agata
assieme a Cristian Fanesi,
capogruppo del Pd
Caso Aset, 28 i curriculum inviati
Tra quelli effettuata la selezione
Finora si era parlato solo di 10. Domani riunione di maggioranza
NON ERANO 10, come era emerso finora sulla stampa, ma 28 i
curriculum tra i quali la
presidente di Aset spa, Lucia
Capodagli (Pd), ha selezionato la
sua assistente alla segreteria.
Continua a far discutere
l’assunzione, a tempo
determinato in Aset spa, di
Daniela D’Agata, coordinatrice
del circolo Pd di San Lazzaro e
membro della segreteria del
partito cittadino che, nel
frattempo, si è dimessa dagli
incarichi politici.
NELLA RICHIESTA inviata il
24 febbraio, Aset spa faceva
presente al Job Center di Fano di
essere alla ricerca di una figura
professionale laureata in
Giurisprudenza e con esperienza
in diritto amministrativo. E in
un post scriptum, vergato a
mano, si aggiungevano altri due
requisiti con i quali si
restringeva ulteriormente la
selezione: l’esperienza maturata
nel settore della comunicazione e
delle pubbliche relazioni.
Così, il Job Center il 2 marzo
inviava ad Aset spa 28
curriculum – di cui 20 abbinati a
donne – la maggior parte relativi
a persone intorno ai
quarant’anni. Naturalmente
Aset, in quanto spa, può
procedere alla «chiamata
nominativa» non avendo
l’obbligo, come avviene negli
enti pubblici, di indire concorsi
o selezioni. Così come Aset,
bisogna dire, non aveva alcun
obbligo di passare attraverso il
Job Center.
DI TUTTA la vicenda si tornerà
a parlare mercoledì pomeriggio,
in una riunione di maggioranza,
convocata in vista del prossimo
consiglio comunale di giovedì 16
aprile. Ad insistere
sull’inopportunità politica di
quella scelta è il capogruppo di
«Noi Città», Riccardo Severi,
«soprattutto in questo momento
in cui è in discussione il futuro
LA DOMANDA DI SEVERI
«Perchè assumere per sei
mesi un portavoce, quando
si procederà alla fusione?»
di 5 lavoratori della Rincicotti».
E Giovanni Giovanelli che per la
Cisl sta seguendo la
Rincicotti&Orciani aggiunge:
«In una fase economica così
complicata e di estrema povertà,
bisogna fare grande attenzione.
Ricordiamo che a Fano ci sono
600 sfrattati e che in provincia ci
IL FATTO «RISULTATO CONGIUNTO». FOLLA DI RICHIESTE ALL’UFFICIO CASA
Mamma sotto sfratto, un mese in più
SFRATTO rinviato di un mese
per Anna B. La signora, 51 anni,
disoccupata, mamma di due figli,
un minorenne di 10 anni e un ragazzo di 20, che avrebbe dovuto lasciare l’appartamento in cui abita
il 21 aprile per sfratto esecutivo,
ha ottenuto un mese di proroga.
A confermare la buona notizia fornita, ieri mattina, dai funzionari
comunali ad Anna, è l’assessore ai
Servizi sociali Marina Bargnesi:
«Un risultato raggiunto grazie al
lavoro congiunto dell’ufficio minori e dell’ufficio casa del nostro
Comune. Nel frattempo l’ufficio
casa sta verificando se la signora
abbia i requisti per accedere al
bando sui finanziamenti regionali per la morosità incolpevole». Ufficio casa che, ieri mattina, è stato
preso d’assalto da tutti quegli affittuari che vivono il dramma dello
sfratto e che sperano di poter accedere ai finanziamenti regionali
(105 mila euro) per la morosità in-
colpevole. Il risultato della signora Anna B. si deve anche all’intervento dell’Assemblea di Lotta per
la Casa che si mette a fianco di tutte quelle famiglie che rischiano di
perdere l’abitazione. Questa volta
i giovani dell’Assemblea hanno
voluto intervenire preventivamente e cioè prima dello sfratto
con l’ufficiale giudiziario, sperando che si potesse trovare una via
d’uscita.
An. Mar.
sono quasi 8mila disoccupati nel
territorio di competenza del Job
di Fano». «Certe cose – insiste il
capogruppo Severi – non devono
accadere, si tratta di modalità che
non condivido e che investono,
non solo il Pd, ma l’intera
maggioranza». E ancora:
«Mi chiedo che necessità avesse
Capodagli di individuare un
portavoce per sei mesi, visto che
la sua presidenza è finalizzata
alla fusione». Nessun commento
da Susanna Testa (Noi Città)
presidente di Aset holding,
l’altra società partecipata dal
Comune, che alla domanda
«assunzioni in vista anche alla
Holding?», risponde secca: «No,
in Holding lavoriamo con le
persone che abbiamo, siamo al
completo».
Anna Marchetti
«STANDO alle
dichiarazioni del sindaco, in
meno di un mese gran parte
dei sedimenti che ostruiscono
il porto... da inquinati sono
diventati miracolosamente
puliti». I 5 Stelle ribattono al
sindaco Seri sui «fanghi del
porto e le conseguenti opzioni
possibili di gestione previste
dalla legge». «Dopo che si
sono persi altri 6 anni nella
più completa inattività –
dicono ora i tre consiglieri di
Fano 5 Stelle -, prima di dare
dei disinformati agli avversari
che propongono soluzioni
farebbe bene a studiare i
documenti». Seri aveva detto
che «i sedimenti portuali
erano tutti di classe B, quindi
destinabili solo alla cassa di
colmata o alla discarica» ma
«i fatti hanno dimostrato che
il disinformato era lui, che
non aveva letto le risultanze
delle analisi effettuate già nel
2009 da Arpam e rese
pubbliche dall’Istituto
Superiore per la Protezione e
la Ricerca Ambientale»
attestanti che «circa il 40%
dei sedimenti da rimuovere
erano di classe A1 ed A2 con
forte componente pelitica,
ovvero destinabili al
ripascimento della spiaggia
sommersa o all’immersione a
mare in zone dedicate. Noi gli
avevamo indicato anche il
luogo: zona già disponibile
davanti ad Ancona in
gestione all’Autorità Portuale.
Solo ora, dopo che le nuove
analisi confermano quelle del
2009, il sindaco si sveglia, e
pur di non ammettere che
aveva preso un abbaglio
dichiara che le condizioni dei
sedimenti sarebbero
miracolosamente migliorate».
••
••
12 FANO
MARTEDÌ 14 APRILE 2015
Addio a Ciavarini, il mugnaio-ristoratore
La Locanda Atipica di Carignano la inventò lui: «Perché non facciamo un ristorante?»
SE N’È ANDATO all’improvviso a 75 anni per uno scherzo del
destino, lui che aveva vissuto tutta la vita in modo scherzoso. Per
questo i figli e la moglie hanno
scelto un’immagine di lui sorridente, al Luna Park (foto a destra, a fianco con il figlio federico), per ricordare Ercole Ciavarini il mugnaio che amava la vita ed
il divertimento, oltre ai documentari sulla natura. «Era un tipo solare che se poteva evitare i problemi
e le difficoltà, lo faceva volentieri»
racconta come prima cosa il figlio
Filippo ‘Filo’ Ciavarini, dell’omonima Locanda Atipica di Carigna-
IL RICORDO DEL FIGLIO
«La gente veniva a mangiare
da noi, si trovava bene, così
nacque l’idea del locale»
no. E subito dopo aggiunge: «fortunatamente non ha sofferto ed
aveva accanto la mamma».
ERA NATO a Pesaro il 9 maggio
del 1939 Ercole. Si è spento in casa per un trombo l’8 aprile e da sabato riposa per sempre al cimitero di Novilara. «Aveva una malattia polmonare causata dal lavoro
nel mulino, ma ironia della sorte
non è morto per quello – dice Filo
-. Noi Ciavarini siamo mugnai
dal 1830 e abbiamo ancora il mulino a pietra fertè (le cui cave sono
state chiuse parecchio tempo fa
per cui, quando si sarà consumata
questa, diciamo fra una decina
d’anni, bisognerà chiudere). Lui
ha lavorato sempre nel mulino,
da quando aveva 10 anni, con i genitori. E’ per questo che ha sviluppato la malattia polmonare, derivante dalle polveri organiche che
sono deleterie per gli alveoli pol-
monari. Al tempo non c’erano le
mascherine 3M che uso io adesso,
purtroppo.». Ercole Ciavarini era
conosciutissimo sia Fano che a
Pesaro, stimato da tutti per essere
una persona simpatica e corretta.
Lo dimostrano le centinaia di
commenti di affetto lasciati, negli
ultimi giorni, da tanti amici sulle
pagine Facebook dei figli, con racconti e aneddoti di vita vissuta insieme.
«HA LAVORATO fino a 15 anni fa nella nostra azienda di famiglia – prosegue il figlio – che ha
portato avanti da solo, come molitura, per circa 40 anni. Poi sono
subentrato io, che ho iniziato a lavorare nel mulino e nella locanda
a 16 anni». La Locanda Atipica è
stata, per rimanere in tema, ‘tutta
farina del suo sacco’. «La gente veniva a mangiare a casa di mia nonna prima e dei miei poi, si trovava
bene e lo diceva in giro. Dal 1960
in avanti è stato un continuo
tant’è che alla fine degli anni ‘80
mio padre ha detto ‘dato che facciamo mediamente due o tre cene
a settimana.... perché non apriamo un ristorante?’. E così è stato.
Lui ha messo in piedi quest’attività di ristorazione particolare, casalinga, con mamma che cucinava
praticamente a casa. Dove adesso
mangia la gente c’era la stanza delle turbine, tipo Mulino Bianco,
che facevano girare le macine al
piano superiore...».
Tiziana Petrelli
A VOLTE RITORNANO DOPO 5 ANNI DI ESILIO FORZATO, RINASCE L’ORIGINALE FESTIVAL DI MUSICA
Il Moonlight si prepara a un’edizione 2016 con i fiocchi
SPIRAGLIO per il ritorno a Fano del Moonlight Festival. Dopo 5 anni di forzato esilio, dal
2016 la manifestazione di musica new wave, dark
ed elettronica, potrebbe tornare a Fano. E’ quanto
emerso dall’incontro, la scorsa settimana, tra l’organizzatrice dell’evento, Annalisa Magi, in arte Anne Graves, e l’assessore alla Cultura Stefano Marchegiani. Superati gli equivoci iniziali, l’incontro è
stato cordiale. «Da parte nostra – fa sapere Marchegiani – c’è la massima disponibilità, aspettiamo
che gli organizzatori ci presentino il progetto.
L’idea è quella di organizzarlo (come avvenne il
primo anno, 2009 ndr) a Marina dei Cesari perchè
pubblico e ospiti possano visitare la città». Che si
pensi all’edizione 2016 del Festival, lo conferma la
stessa Magi: «Ci metteremo al lavoro per sviluppare un progetto, l’impegno dietro ad una manifestazione del genere è lungo. Tra l’altro ho scoperto che
l’assessore è un conoscitore della musica proposta
dal Festival». «Da parte mia – conferma Marchegiani – non c’è alcuna preclusione, il Festival propone una musica di qualità, degli anni ‘80, quelli
della mia gioventù». Pur nella difficile condizione
economica, il Comune ha assicurato alla manifestazione il massimo appoggio, anche a livello promozionale. Ritorna, dunque, in città una manifestazione che aveva avuto un grande successo portando, nelle due edizioni, artisti e pubblico da ogni parte d’Italia e perfino dall’estero. Dopo quelle due edizioni di successo con oltre 4000 mila persone ogni
volta, il Festival, in piena era Aguzzi, fu costretto
ad emigrare in altre città come Rimini e Bologna.
An. Mar.
FANO 13
MARTEDÌ 14 APRILE 2015
Passeggi... tormentati:
la Municipale ‘litiga’
sull’apertura dei cancelli
ANCHE
UN RADUNO
DELLE
HARLEY
Una delle ultime
edizioni di
Sapori& Motori,
in programma
a metà maggio
L’assessore: ci pensa la Protezione civile
UN POLMONE verde che fa diventare rossi di rabbia i fanesi, che vedono sempre più
nero il futuro di quell’area. Ai Passeggi sorge un problema dietro l’altro, che le amministrazioni comunali che si susseguono faticano sempre a risolvere. L’ultimo è di ieri mattina, con i cancelli di ingresso che alle 9 erano ancora chiusi, tant’è che un cittadino si è
preso la briga di attaccarci sopra un messaggio per i vigili urbani: «Siete più svelti a far
le multe che ad aprire i cancelli», vi si leggeva nero su bianco. Il comandante della Polizia Municipale non l’ha presa bene. E’ stata
la goccia che ha fatto traboccare un vaso già
pieno. «Ma siamo vigili o uscieri? - dice Giorgio Fuligno -. Aprire e chiudere le porte non
è un lavoro nostro. Noi abbiamo le chiavi
per una questione di sicurezza. Se una volta
succede un impiccio e i cancelli restano chiusi, nell’ambito di una collaborazione generale per il bene della città, noi siamo pronti ad
intervenire anche se non ci compete. Ma
non può essere la regola. Quindi oggi ho segnalato all’amministrazione che c’è questo
disservizio e che non può più contare sul nostro intervento. Deve risolvere il problema
l’assessore competente».
CHIAMATA in causa, Carla Cecchetelli
(delega al Patrimonio) risponde: «Sistemeremo presto questa cosa. Il 20 aprile scade il
bando per la gestione del chiosco e di tutti i
Passeggi. Fino a quel momento deve continuare ad aprire e chiudere il Club Mattei, ovvero la Protezione Civile a cui oggi formalizzeremo la cosa con una lettera». Per sciogliere definitivamente questa matassa, l’assessore Cecchetelli fa affidamento su quella che
L’EVENTO IN PROGRAMMA IN SASSONIA DAL 15 AL 17 MAGGIO
Sapori & motori, ecco l’8ª edizione
Si potrà fare pure un giro in Ferrari
definisce «un’occasione per le associazioni».
La gestione dei Passeggi è infatti un problema ingarbugliato che si trascina dai tempi di
Aguzzi che aveva messo al bando per primo
il chioschetto. «Offriamo la possibilità di avviare un’attività di impresa vantaggiosa – dice ora la Cecchetelli – perché diamo la struttura in comodato d’uso gratuito fino al 2021
a fronte dell’obbligo di mantenere in maniera decorosa i viali e le attrezzature. Abbiamo
diviso le responsabilità». Il vincitore del precedente bando, infatti, si era ‘spaventato’
all’idea di dover rispondere di eventuali incidenti accorsi ai fruitori dei Passeggi. «Adesso la responsabilità dei Passeggi resta in testa al Comune – conclude la Cecchetelli -,
mentre farà capo al gestore del chiosco ciò
che accade all’interno della struttura stessa e
dell’area immediatamente circostante».
Tiziana Petrelli
PIANETA SCUOLA LETTERA DEL LICEO ALLA PROVINCIA
Il Torelli boccia la settimana corta
Ma il preside Giombi si chiama fuori
IL COLLEGIO dei docenti prima, gli studenti e i genitori poi. E dopo le scuole pesaresi anche il Liceo scientifico Torelli di Fano scrive al
presidente della Provincia Tagliolini per opporsi alla proposta di ridurre a 5 giorni l’attività
didattica settimanale. Nella missiva spedita ieri
dal Collegio dei docenti si riassumono le tappe
che hanno portato gli insegnanti a rivolgersi direttamente a Tagliolini, partendo dalla riunione straordinaria dei professori svoltasi il 12 marzo scorso, passando per il sondaggio tra gli studenti durato una intera settimana fino ad arrivare ad un incontro con i genitori. «Sono sostanzialmente tutti d’accordo – dice il professor Fabio Arcidiacono -: studenti genitori ed insegnanti». Il preside Samuele Giombi si è chiamato
fuori, come tutti gli altri dirigenti scolastici, sebbene abbia una sua opinione personale al riguardo, mantiene un profilo istituzionale. Per
questo non ha firmato la lettera inviata in Provincia e ci tiene a precisare che «non è molto corretto dire che è la posizione del Liceo Torelli. E’
la posizione degli insegnanti del liceo». Una distinzione che però deve tenere conto che nei due
plessi di Fano e di Pergola, dove lavorano 80
insegnanti, solo uno di loro si è dichiarato a favore della cosiddetta «settimana corta» per l’anno scolastico 2015-2016 da attuare tenendo
chiuso l’istituto il sabato. Sul piano del metodo
••
gli insegnanti rivendicano l’«Autonomia delle
istituzioni scolastiche»: «risulta quantomeno indebita qualunque pressione o avvisaglia in merito ad una scelta che non è di pertinenza della
Provincia o di altri enti locali». Una scelta che
comporterà «l’allungamento dell’orario scolastico fino alle 14 dal lunedì al venerdì» con «una
riduzione per lo studente del tempo pomeridiano utile per lo studio e per i propri impegni». Il
NUMERI BULGARI
Su 80 insegnanti, tra Fano e Pergola,
solo uno si è dichiarato favorevole
alla scelta dei 5 giorni settimanali
corpo docente fa poi proposte per il risparmio
energetico: «Possibilità di gestire in modo autonomo l’accensione e lo spegnimento dei riscaldamento», «dotare di manopole funzionanti tutti
termosifoni per regolare il riscaldamento di ogni
singola aula secondo le necessità». Con la preghiera alla provincia di «attuare altre possibili
forme di risparmio evitando di coinvolgere ulteriormente le scuole già fortemente provate dai
continui tagli voluti dal governo centrale».
Tiziana Petrelli
IN ATTESA del calendario ufficiale delle manifestazioni turistiche che dovrà anche ‘svelare’ se alcuni eventi annunciati,
come la Fano dei Cesari, poi si organizzeranno, una manifestazione certa che apre
la stagione estiva è quella di «Sapori &
Motori», giunta alla sua 8ª edizione, che
si svolgerà dal 15 al 17 maggio prossimo
sul lungomare di Sassonia di Fano. La
principale novità di quest’anno è rappresentata dal fatto che «Sapori & Motori»,
che coniuga il mondo dei motori con
l’enogastronomia, si terrà in contemporanea con il 30° anniversario del gemellaggio tra Fano e Rastatt e vedrà dunque la
presenza di oltre 150 tedeschi che giungeranno in città proprio per partecipare alla
ricorrenza.
«SAPORI & Motori», organizzata dall’associazione Incoming Fano in collaborazione con l’agenzia di marketing Coomunica, punta ad offrire al grande pubblico
per tre giorni il rombo dei motori su due
e quattro ruote, abbinato ai prodotti alimentari tipici del nostro territorio. Su via-
le Adriatico, decine di espositori presenteranno i loro prodotti e le novità, mentre
tre aree, l’anfiteatro Rastatt, il tendone di
Sassonia e il parcheggio davanti al Pesce
Azzurro saranno destinate a iniziative
sportive, spettacoli e dimostrazioni. Tra
le le più emozionanti e spettacolari, esibizioni di freestyle, motard, mentre per gli
appassionati di moto, sono in programma
i raduni, tra cui quello delle mitiche Harley Davidson. Verrà data la possibilità di
guidare per un breve giro l’auto per eccellenza, vale a dire la Ferrari. Prevista anche un’area dedicata al volo a motore a cura dell’aeroporto di Fano. L’ organizzazione sta lavorando per allestire una edizione di «Sapori & Motori» tale da diventare
punto di riferimento per gli espositori
che scelgono questa ribalta per presentare
i loro prodotti e le loro eccellenze e per la
città di Fano, quale evento capace di caratterizzare la bassa stagione e il lungomare
di Sassonia, che è stato scelto per la prima
volta, come ideale location, grazie anche
al contributo dei tanti operatori turistici e
commercianti che vi lavorano.
Concessionaria
di pubblicità
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per il Corriere Adriatico
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VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA
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Dal 1860 il quotidiano delle Marche
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conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu”
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(RegioneMarche)
Anno 155 N˚ 102
Martedì 14 Aprile 2015
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LA POLITICA
μ Botta e risposta Pd-Marche 2020
Legge elettorale
sale la tensione
tra gli sfidanti
PESARO e FANO
y(7HB5J0*QOTORO( +,!z!&!#![
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Il mistero del porto in secca
Ieri il primo vertice: bisogna capire le ragioni dell’anomalo fenomeno
Pesaro
Insabbiamento all'imboccatura
del porto canale, al via le prime verifiche. Sarà un'azione sinergica e
immediata secondo quanto convenuto ieri nel primo tavolo di confronto tecnico-operativo fra Capitaneria, Provveditorato alle Opere
Marittime, Comune e Multiservizi. Una serie di sopralluoghi nei
prossimi giorni dovranno stabilire
una o più cause dell'anomalo fenomeno del porto in secca visto che
al momento non è possibile individuare una causa precisa. Forse le
forti piogge delle ultime settimane, forse l'antica conduttura del
"Vallato" ancora non si sa. I tecnici
hanno spiegato che l'insabbiamento potrebbe essere stato generato
proprio dalle forti e ravvicinate
piogge che potrebbero aver facilitato e amplificato il passaggio di
sedimenti dal fiume al porto. La
Capitaneria ha infatti rilevato che
la porzione insabbiata si estende
per circa cento metri lineari a partire dal ponte di Soria. Il comandante del porto Angelo Capuzzimato ha già dato disposizione per
i primi provvedimenti all'interno
della darsena. "Consentiremo un
ormeggio sicuro alle circa 20 unità da pesca e da diporto”.
Francesconi In cronaca di Pesaro
μ Il Governatore Spacca fissa il traguardo
μ L’attività del 2014: danni erariali per 30 milioni
Nel 2017 si sfreccerà
lungo la Quadrilatero
La Finanza scopre
355 evasori totali
LE INFRASTRUTTURE
Fabriano
Matteo Ricci con Gian Mario Spacca
Ancona
La legge elettorale scatena la bagarre politica. L’ipotesi di un’impugnativa da parte del
governo Renzi per incostituzionalità, che
verrà vagliata nel prossimo Cdm, provoca
un botta e risposta tra Pd e Marche 2020.
Falconi A pagina 3
La direttrice Perugia-Ancona sarà ultimata entro il
2017. Lo ha confermato, ieri pomeriggio, presso il
campo base di Cancelli - al
confine tra Umbria e Marche - il presidente della Regione Marche Gian Mario
Spacca durante l’incontro
istituzionale nel quale è stato illustrato lo stato dell’Amministrazione straordinaria e la ripresa dei lavori sulla linea strategica che
collega le due regioni del
centro Italia.
Antonini A pagina 5
Luciano De Crecchio e Guido Perosino
La Guardia di finanza ha tirato le somme di un anno di attività
Bianciardi Apagina4
μ Oggi ci sarà l’ufficializzazione
Area popolare
E’ accordo con Fi
Buroni A pagina 2
L’ANALISI
Sull’assunzione contestata conflitto nel Pd, ma il caso sollevato sarebbe un pretesto
Fano
Un test nazionale
M
Nel mirino la fusione delle due Aset
CRISTINA FERRULLI
atteo Renzi ha chiesto a luogotenenti
ed emissari del Pd di risolvere ad horas le grane che dilaniano il partito in
vista delle Regionali di fine maggio. Ercolano, Giugliano, Pomigliano d’Arco e Agrigento sono i casi più eclatanti tra candidati costretti al ritiro per problemi giudiziari o perchè frutto di alleanze troppo variabili.
L'obiettivo del premier, che oggi...
Continua a pagina 9
Non c'è pace all'interno del Pd
che alle defezioni del passato
oggi aggiunge un conflitto generazionale per il caso D’Agata. I giovani del partito solo solidali con la dirigente dimissionaria del circolo di San Lazzaro a cui il segretario Marchegiani ha chiesto un passo indietro. Ma il caso politico potrebbe essere solo un pretesto che
cela le diverse strategie, in particolare di Noi Città, sulla fusione di Aset. L’obiettivo sarebbe
la presidente Capodagli.
Foghetti In cronaca di Fano
μ In primavera emergono le carenze dell’arredo
Lungomare e centro
tra incuria e sporcizia
LA RICOGNIZIONE
Fano
C'è malcontento tra i fanesi
nel vedere che la città non è
ancora in ordine, nonostante
l'arrivo della bella stagione.
Nella fine settimana appena
trascorsa infatti in tanti hanno
passato qualche ora all'aperto, sia in centro che tornando
a visitare la zona mare, per alcuni da tempo non frequenta-
ta. Proprio su quest'ultima si
concentra maggiormente l'attenzione dal momento che dovrebbe essere l'attrattiva principale prima dell'estate, per
conquistare alcuni turisti. Le
condizioni peggiori sono quelle della Sassonia, dove nella
zona Sud le mareggiate hanno
quasi totalmente divorato la
passeggiata, per non parlare
di viale Ruggeri più volte sistemata e distrutta di nuovo.
Falcioni In cronaca di Fano
OFFERTEdiLAVORO
OGGI 4 PAGINE
speciali
dedicate
all’impiego
μ La Vis conta sul calendario per centrare i playout
Il Fano al capolinea
Lega Pro più lontana
SPORT
Pesaro
Destini opposti per Fano e Vis
a sole quattro giornate dalla
fine del campionato di Serie
D. I granata sono scivolati a -6
dalla capolista Maceratese e il
sogno della Lega Pro sembra
sfumato. “E’ giusto provarci
ancora, anche se l’impresa è
ardua”, sottolinea il presidente Claudio Gabellini. A Pesaro
invece, dopo il terzo risultato
utile di fila, si confida anche
nel calendario per centrare almeno i playout: lo scontro diretto al Benelli contro il Termoli e l’ultima gara a Celano
sembrano ottime chance.
Barbadoro-Lucarini NelloSport
Il bomber Andrea Sivilla del Fano
μ L’analisi di Maurizio Compagnoni
Juve, niente illusioni
Stasera sarà dura
Nello Sport
2 Martedì 14 Aprile 2015
Online
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MARCHE
C’è l’ok di Forza Italia ad Area popolare
Dopo una lunga trattativa sciolta la riserva all’accordo con l’indicazione del ticket Spacca-Celani
POLITICA
IN FERMENTO
FEDERICA BURONI
Ancona
Forza Italia e Marche 2020:
via libera all’accordo con l’indicazione del ticket Spacca,
presidente, e Piero Celani, ex
presidente della Provincia di
Ascoli Piceno, come vice.
Con una postilla: Celani non
si candiderà lasciando il posto al capogruppo regionale
Trenta nel collegio di Ascoli
Piceno. L’ex presidente della
Provincia sarà, dunque, nominato come esterno. Un passaggio importante che segna
anche la riappacificazione
dentro Forza Italia dove i dissidi degli ultimi giorni rischiavano di vanificare tutti gli
sforzi fin qui compiuti per tenere il partito unito. Del resto, il 30 aprile c’è la presentazione delle liste e ormai
non c’è più tempo da perdere.
L’intesa è stata raggiunta
ieri anche se non c’è ancora
l’ufficializzazione: la partita è
stata chiusa dopo ore di discussioni e l’artefice dell’operazione è Matteoli. L’accordo
sarà sottoscritto oggi ad Ancona con un obiettivo ben
preciso: dare una dimensione
prettamente locale al tutto
considerando che, nell’alleanza, si vuole cercare di coinvolgere Fdi in primo luogo, ieri a
Roma con il coordinatore regionale Carlo Ciccioli a tratta-
μ Nell’attesa
re al tavolo nazionale, e la
stessa Lega Nord che, comunque, fino a poche ore fa, con il
coordinatore nonché candidato presidente Luca Rodolfo Paolini, ripeteva di voler
andare da sola. Se mantesse
questa posizione, il Carroccio
diventerebbe una sorta di caso nazionale visto che, altrove, la Lega non corre da sola.
Ma l’obiettivo degli azzurri, da puntare fino all’ultimo,
è quella di mettere insieme
tutto il centrodestra marchigiano nell’alleanza con Marche 2020 e per questo si cerca di fare dell’intesa una questione tutta marchigiana,
una sorta di esperimento in
occasione di queste regionali.
E quindi, anche senza i simboli centristi che poco piacciono al Carroccio e, non a caso, nel simbolo di Area popolare con Marche 2020 non
compaiono né le sigle di Udc
né quelle di Ncd.
Lo stesso Trenta avrebbe
chiesto a Celani di lasciargli
spazio per la sua candidatura
nell’ascolano facendo pressing affinchè la sua fosse una
nomina esterna.
Gioco fatto, dunque, ora
non resta che capire come costruire l’alleanza con la Lega
e Fdi, in particolare. Che, alla
fine, potrebbe anche decidere di dare l’ok per quanto, nelle Marche, il partito sia ancora diviso tra chi come Ciccioli
è più propenso a un’alleanza
con Marche 2020 e chi, inve-
L’intesa sarà sottoscritta
oggi ad Ancona
Nell’alleanza si cercherà di
coinvolgere anche Fdi e Lega
Meloni
non ci sta
“Andiamo
da soli”
FRATELLI D’ITALIA
Ancona
In una foto d’archivio, Altero Matteoli e Giacomo Bugaro
ce, come Zinni, intende sì
viaggiare su un progetto alternativo al Pd ma senza
Spacca presidente. Ma, in nome di una possibile vittoria a
Palazzo, Fdi potrebbe anche
decidere di fare un passo indietro.
Per ora, comunque, nulla
di ufficiale. Lo stesso Remigio Ceroni, coordinatore regionale di Forza Italia, ieri ha
preferito non commentare .
Ma, da sabato, ormai a Roma, è stato avviato il tavolo
nazionale per discutere delle
alleanze sulle regionali e proprio sabato, dalla Capitale dove si svolgeva la convention
“Cuore azzurro”, l’ex ministro Brunetta aveva lanciato
un accorato appello per l’unità del centrodestra marchigiano. Appello al quale anche
oggi la Lega Nord risponde
picche. “Noi siamo sereni - fa
sapere Paolini - a Pesaro abbiamo già raccolto 215 firme,
in provincia siamo arrivati a
quota 500. Sì, lo ripeto: noi
andiamo da soli”. Quindi,
una frecciata velenosa al Par-
tito democratico rispetto alla
questione delle legge elettorale e del terzo mandato di
Spacca. “Non ho dubbi: è un
falso problema: la legge elettorale compete alla Regione
e l’eventuale conflitto di attribuzione, di cui dovrà decidere la Corte Costituzionale, potrebbe essere una questione
di mesi. Questo significa che
noi andremo a votare così.
Siamo di fronte a un ulteriore
giochetto di Renzi. È una cosa davvero surreale”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di formalizzare le alleanze strategiche sono già in pista i vari candidati per il consiglio regionale
Fuori Silvetti, in forse Ciccioli e Pettinari
I NOMI
Ancona
Nell’attesa di formalizzare gli accordi, sono già in pista i vari candidati. Una folla di esponenti tra
Fi, Marche 2020, Fdi e Lega
Nord, pronti a mettersi i gioco.
Si comincia da Fi: gli attuali consiglieri regionali Trenta, Bugaro, Brini, Foschi, Ciriaci e Marangoni si ricandidano mentre
ha scelto di restare fuori dai giochi Daniele Silvetti. Su Ancona,
oltre Bugaro, ci sono Belardinelli, coordinatore provinciale, Antonella Andreoli, comitato regionale, per Pesaro e Urbino, oltre
Foschi, c’è Giorgio Mochi, sindaco di Piobbico, a Fermo ci sarebbero Gessica Marconi, coordinatrice provinciale, e l’ex sindaco
di Montegranaro, Gastone Gismondi. Su Ascoli, dovrebbero
scendere in pista, oltre Trenta,
Andrea Assenti, coordinatore
provinciale, Ruggeri Annalisa,
consigliere comunale a San Benedetto, Gianni Silvestri e Maria
Grazia Concetti. Per la provincia, ma cambiando bandiera,
quella di centro con il Pd, doREGIONE MARCHE
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giorno 07/05/2015. Il bando integrale di gara è stato inviato in
data 01/04/2015 alla GUUE. La documentazione di gara è pubblicata sul sito www.ospedaliriuniti.marche.it. Categoria “bandi e
gare”. Per informazioni tel. 071.5963512, fax 0715963547.
IL DIRETTORE S.O. (Emanuele GIAMMARINI)
Daniele Silvetti con Carlo Ciccioli
vrebbe candidarsi il consigliere
regionale Udc, Camela.
Su Macerata, tra le fila azzurre, ci sarebbero, oltre Brini e Marangoni, la Cacciolari, ex candidata alle Europee e Pistarelli, ex
consigliere regionale. Quindi,
Saltamartini, sindaco di Cingoli
che potrebbe candidarsi con
qualche lista civica o con Fi. E,
sempre su Macerata, saranno in
pista ma per l’Udc alleato con il
Pd, Marconi, in forse Pettinari, e
Rosalba Ubaldi, ex sindaco Porto Recanati. E anche Cesare
Martini, sindaco di San Severino, con una lista civica a soste-
gno di Ceriscioli.
Per Marche 2020, a Pesaro,
in pista scendono Vittoriano Solazzi, Mirco Carloni, Ncd, Dario
Andreoli, consigliere comunale
a Pesaro e si parla anche di Del
Vecchio, Udc, ex candidato a sindaco di Fano. Sempre su Pesaro,
ma passando ai socialisti, si fa il
nome di Boris Rapa, socialista,
attuale presidente Assoturimo
Confesercenti e anche di Giannotti, Popolari per l’Italia e, forse
Aguzzi, come candidato presidente per le civiche.
Ad Ancona, in pista Paolo Eusebi e, nell’Udc, si parla anche di
Ippoliti e Coppari, ex consiglieri
comunali e Sergio Capitoli. Per
Macerata, Franco Capponi, ex
capogruppo regionale Fi, Massi,
Ncd, l’assessore Paola Giorgi ma
anche Agostini, sindaco di Montelupone. Per Fermo, l’assessore
Malaspina, l’ex sindaco di Fermo, Di Ruscio, l’ex sindaco di
Amandola Saccuti e il portavoce
del partito, Cencetti, per Ascoli
ci sono in pista Contisciani, presidente Bacini Imbriferi, Micaela
Girardo, Corradetti, ex consigliere provinciale e Cinelli, ex consigliere comunale.
Per Fdi, ad Ancona si ricandida Zinni, in forse Ciccioli, per la
provincia di Pesaro si ricandida
Zaffini e pronto a scendere in
campo Baldelli di Pergola, ex
consigliere provinciale, per Macerata in pista c’è Francesco Colosi, consigliere comunale a Tolentino ed Elena Leonardi, assessore a Porto Recanati; a Fermo
ci sono Riccardo Tarantini, presidente cooperativa pescatori e
Matteo Monti, imprenditore, ad
Ascoli Piceno si ricandida Natali.
Per quanto riguarda la Lega, a
Pesaro c’è Paolini che è anche
candidato presidente, ad Ancona, Sandro Zaffiri, segretario
provinciale, a Macerata c’è Luigi
Zura Puntaroni, ex consigliere
provinciale, a Fermo, Milco Mariani, commissario provinciale,
ad Ascoli, ci sono Di Gennaro e
Di Virgilio Lucia in De Meo, la
madre del ragazzo ucciso dai
Rom. Per i Verdi scende in pista
ufficialmente l’ex assessore regionale Gianluca Carrabs.
fe.bu.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Ceriscioli: “Adesso
si liberino risorse”
PATTO VERTICALE
Ancona
“Prima che la Regione passi
all’ordinaria amministrazione,
in vista delle prossime elezioni,
mi auguro che riesca a liberare
nuove risorse verso gli enti
locali con il patto di stabilità
verticale. Dobbiamo continuare
a lavorare, fino all’ultimo
giorno, per occuparci dei
bisogni dei marchigiani”. Lo
afferma Luca Ceriscioli,
candidato del centrosinistra
alle elezioni regionali.
“Come è stato fatto negli ultimi
anni - spiega Ceriscioli sviluppare il patto di stabilità
verticale mettendo a
disposizione di Comuni e
Province quote di patto
verticale che consentano agli
amministratori di recuperare
risorse per un’ulteriore tranche
di lavori nei rispettivi territori:
dalla manutenzione stradale, ai
tanti piccoli interventi che sono
una risposte ai bisogni che
abbiamo raccolto in queste
settimane. Un provvedimento
che permetterà a molte
imprese locali di tornare a
lavorare. È una buona pratica,
partita da un’iniziativa
dell’assessore Pietro Marcolini.
Un paradigma di come
potrebbero collaborare, su
tante politiche, Regione e
territorio”.
A chiudere la partita e serrare le porte a un eventuale accordo con Marche 2020 ci
pensa direttamente Giorgia
Meloni, che non lascia spiragli d’intesa. “Nelle Marche
in nessun caso siamo disposti a sostenere Gian Mario
Spacca, che fino a ieri rappresentava il centrosinistra.
Offriremo un nostro candidato”. Lo ha sottolineato ier
la presidente di Fratelli d’Italia al termine dell'ufficio di
presidenza del partito sulle
alleanze per le Regionali. “In
Toscana abbiamo invece
chiesto una convergenza sul
nostro candidato, Giovanni
Donzelli”, aggiunge Meloni.
Nel documento redatto al
termine della riunione si legge inoltre come in Campania e Veneto Fdi abbia confermato la disponibilità a sostenere i presidenti uscenti
Stefano Caldoro e Luca Zaia
mentre in Umbria, con la
candidatura di Claudio Ricci, si valuta come “conseguito” l'obiettivo di “cercare di
favorire in ogni modo la creazione di coalizioni che rappresentino tutte le forze disposte a contrastare i candidati di sinistra”. E il centrodestra sembra essere inesorabilmente avviato alla spaccatura. A poco più di due settimane dalla presentazione
delle liste, la situazione nel
centrodestra appare infatti
assolutamente fuori controllo. La tensione tra Fdi e l'ex
premier ( ha inevitabili ricadute nel resto delle regioni
chiamate al voto: nelle Marche ad esempio Fratelli d'Italia non appoggerà Gian Mario Spacca sostenuto invece
da Forza Italia, con la Lega
Nord che è decisa a correre
da sola schierando come
candidato governatore il coordinatore regionale Luca
Paolini. In Liguria i giochi sono ancora aperti e non è
scontato il sostegno a Giovanni Toti. Stessa situazione
in Toscana dove il candidato
di Fratelli d'Italia resta Giovanni Donzelli mentre Fi
non ha ancora deciso chi far
scendere in campo. Nonostante la Regione venga data
per 'persà, la scelta da parte
dell'ex capo del governo potrebbe avere delle ricadute a
livello nazionale con l'ennesimo scontro tra il cosiddetto
cerchio magico e il duo Denis Verdini-Altero Matteoli.
La sensazione che si ha dentro Forza Italia infatti è che
in base alla scelta dell'ex capo del governo si capirà in
che direzione andrà il partito e di conseguenza i gruppi
parlamentari nei prossimi
mesi. Se infatti l'ex premier
si troverà costretto a fare i
conti con i fittiani, non meno
problemi potrebbero arrivare dai cosiddetti verdiniani o
da quanti non accettano che
a dettare la linea siano i fedelissimi di Berlusconi.
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Martedì 14 Aprile 2015
Online
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3
MARCHE
Legge elettorale, scintille Pd-Marche 2020
Il sindaco di Pesaro Ricci: “E’ una forzatura di Spacca”. Cencetti al vetriolo: “Quella norma l’hanno votata tutti”
μ Il
POLITICA
IN FERMENTO
“L’eventuale ricorso
non mette a rischio
le elezioni regionali”
LOLITA FALCONI
Ancona
La legge elettorale scatena la bagarre politica. L’ipotesi di un’impugnativa da parte del governo
Renzi per incostituzionalità, ipotesi che verrà vagliata nel prossimo Consiglio dei ministri, provoca un botta e risposta al calor
bianco tra esponenti del Pd e di
Marche 2020, il partito del presidente Spacca. Quel presidente
che, volendosi ricandidare per la
terza volta, è oggetto delle attenzioni “costituzionali” di Renzi e
Co. “Medaglia di bronzo e legge
elettorale ad personam per Spacca - ironizza il sindaco di Pesaro
e vice presidente nazionale del
Pd Matteo Ricci, in un post su
Facebook -. Non solo si cambia
schieramento dopo 25 anni, pur
di rimanere attaccati alla poltrona, ma addirittura si forza la legge elettorale ad personam (così
dicono a Roma). Il tutto, tra l'altro, per provare ad arrivare terzo, perché è questo che dicono
tutti i sondaggi (con Spacca-Forza Italia che si gioca la medaglia
di bronzo con la Lega di Paolini)”. Passano poche ore e arriva
la risposta tagliente del portavoce di Marche 2020 Stefano Cencetti: “Medaglia d'oro indiscussa
al camaleontico Matteo Ricci,
che da coordinatore regionale
pro Bersani è salito come per
magia sul carro di Renzi per pura convenienza. Ricci - afferma parla di una legge elettorale regionale ad personam, ma credo
che abbia la vista appannata, in
quanto, tale legge è stata votata
da tutto il Consiglio regionale
(compreso ovviamente tutto il
gruppo del Pd). Forse Ricci - conclude Cencetti - vuole andare
contro il suo stesso partito?”.
Rincara la dose il presidente del
Consiglio regionale Vittoriano
Solazzi, anche lui di Marche
μ L’elenco
L’INTERVISTA
Ancona
Il Governatore Gian Mario Spacca e vittoriano Solazzi, leader di Marche 2020
2020. “Una manovra tutta politica, e una politica della più bassa
specie. E’ un palese tentativo
goffo politicamente e maldestro
giuridicamente di creare confusione nell'elettorato per l'ormai
acclarata paura di una sconfitta
elettorale del Pd e del candidato
Luca Ceriscioli”. Completa gli affondo targati Marche 2020 Paolo Eusebi, consigliere regionale.
“Sulle vere e proprie stupidaggini del Governo Renzi in merito
all'impugnativa sulla legge elettorale delle Marche, una delle
leggi italiane più rispettose della
vera volontà dei cittadini elettori, sono emblematiche le dichiarazioni dell'attuale sindaco di Pesaro Ricci, in appoggio all'ex sindaco di Pesaro, Ceriscioli”. Eusebi si augura che i marchigiani
“comprendano la verità e che le
forze politiche capiscano che
Intervengono anche Eusebi
e Lodolini. Paolini
“Una sceneggiata per
favorire l’astensionismo”
grave pericolo sia questo Pd per
il futuro della nostra regione e
non solo. Sarebbe bene - conclude - che ci si preoccupasse della
legge elettorale nazionale, il cosiddetto Italicum, che mette,
quella sì, a serio rischio la democrazia e la libertà”.
L’onorevole del Pd Emanuele Lodolini spiega: “La disciplina
di principio statale è stata varata
nel 2004 con l'approvazione della l. 165 del 2 luglio 2004, ai sensi
della quale la legge regionale deve prevedere la “non immediata
rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del
Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e
diretto”. Oggi l’articolo 3-bis,
comma 2, della legge elettorale
regionale prevede che non sia
immediatamente rieleggibile a
Presidente della Giunta regionale, allo scadere del secondo mandato, chi abbia ricoperto la carica per due legislature consecutive. D’altro canto, lo stesso articolo, al comma successivo, prevede con una formulazione alquanto ambigua che il limite in esame
delle richieste dell’Anp-Cia per il premier Renzi
Come ti cambio la pensione
LE EMERGENZE
Ancona
·
Sono coloro che hanno ingoiato il boccone più amaro, sono quelli che hanno pagato il
prezzo più caro. Sono gli oltre 16 milioni pensionati: di
questi, otto milioni vivono in
semi povertà, con assegni
mensili sotto i mille euro,
mentre 2,2 milioni percepiscono anche meno di 500 euro. È la situazione dei pensionati italiani, una fotografia
amara per una categoria che
ha sempre garantito la tenuta sociale delle famiglie, ma
che, di contro, ha subito, negli ultimi quindici anni, una
perdita del 30% del proprio
potere d’acquisto a causa di
tagli e mancati aumenti. È,
quindi, con l’obiettivo di cambiare questa realtà che l’Associazione Nazionale Pensionati della Confederazione Italiana
degli
Agricoltori
(Anp-Cia) avanza richieste
ben precise al presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, con
la petizione “Cambiare verso
alle pensioni basse è tema
parere del prof Gerardo Villanacci
Il premier Matteo Renzi
ineludibile”. Richieste che sono dettate da altrettante
emergenze.
Ed ecco come si dovrebbe
cambiare secondo l’associazione di categoria. Primo
punto: estendere ai pensionati sotto i mille euro mensili il
Oggi la presentazione della
petizione alla Camera di
Commercio di Ancona con il
presidente Vincenzo Brocco
bonus di 80 euro. Secondo:
indicizzazione ed eliminazione del drenaggio fiscale. E ancora: riorganizzare la sanità
pubblica dando un ruolo primario ai medici di base e costituendo dei pool di specialisti multidisciplinari presenti
ventiquattro ore al giorno. E
per chiudere l’elenco delle necessità: dare risorse alla non
autosufficienza, contro la povertà e per l'invecchiamento
sano e attivo delle persone. In
sintesi sono queste le richieste che i pensionati hanno girato al premier.
“E le risorse - dicono loro, i
diretti interessati - ci sono e
possono essere reperite”.
Un messaggio chiaro - insistono i pensionati - con
l’obiettivo “di tutelare una categoria troppo spesso abbandonata dal dibattito pubblico
e dalle scelte politiche”. Così
alla presentazione della petizione, oggi alle 10, presso la
Camera di Commercio di Ancona, sarà presente anche
Vincenzo Brocco, presidente
nazionale dell’Associazione
Nazionale Pensionati.
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si applichi alle legislature successive a quella di entrata in vigore
della novella. Così interpretata
detta previsione parrebbe in contrasto con il principio della legge
statale n. 165 del 2004 (e dunque
con l’articolo 122, primo comma,
della costituzione) rispetto al
quale mette in atto una vera e
propria elusione “mascherata”
sotto forma di attuazione”. Infine la Lega Nord, con Luca Paolini, attacca: “E’ impossibile che la
Corte istruisca la pratica, sviluppi il contraddittorio e decida entro maggio. E quindi Spacca, da
questo punto di vista, sta sereno.
La cosa incredibile della vicenda
è che il Pd, se non era convinto
della ammissibilità del terzo
mandato, avrebbe potuto e dovuto fare le barricate mesi fa, in aula, e non nascondersi, ora, dietro
la foglia di fico della
incostituzionalità. Ma siccome il
Pd non è fatto di sprovveduti sono propenso a credere che questa sia una ennesima sceneggiata per favorire il vero alleato di
Renzi: l'astensionismo”.
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μ Oggi alla Politecnica
Con la Cisl
“Non è più
come prima”
L’APPUNTAMENTO
Ancona
Ultimo appuntamento “Non
è più come prima”, promosso
dalla Cisl in collaborazione
con le università marchigiane, oggi dalle 10 alle 17,30
presso la Facoltà di Economia
“G.Fuà” della Politecnica. La
giornata all’ateneo dorico entrerà nel vivo delle dinamiche
che stanno caratterizzando i
cambiamenti in tempi di crisi.
Ai lavori, aperti dal rettore
Sauro Longhi, interverranno
il pro rettore Gianluca Gregori su “Riorganizzare oltre la
crisi: prove di innovazione nel
governo di un’azienda”; Maria Giovanna Vicarelli Univpm, su “La reazione delle organizzazioni socio-sanitarie
negli anni della crisi e della
spending review” e Achille
Orsenigo, Studio Aps di Milano su “Cambiamenti ed evoluzioni nelle organizzazioni”.
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II Consiglio dei Ministri si riunirà a breve per valutare la piena
legittimità della nuova legge
elettorale delle Marche con il rischio che la stessa possa essere
impugnata.
Professor Gerardo Villanacci, docente di diritto all’Università Politecnica delle Marche, quali sono gli scenari che
si potrebbero profilare?
Ove il Governo ritenesse la
sussistenza di profili di
incostituzionalità, potrebbe effettivamente rimettere la questione alla Corte Costituzionale. Non sarebbe, peraltro, la prima volta: nell'anno 2006 la
Consulta è stata chiamata ad
esprimere una valutazione in
ordine alla legittimità costituzionale di taluni articoli della
legge della Regione Marche n.
27 del 16 dicembre 2004 (Norme per l'elezione del Consiglio
e del Presidente della Giunta
regionale), proprio a seguito
del ricorso presentato dall'allora Presidente del Consiglio dei
Ministri. In quel caso, i giudici
costituzionali
dichiararono
inammissibili e, in parte, non
fondate le questioni di legittimità costituzionale poste all'epoca dall'esecutivo.
Ma se la Corte fosse chiamata a giudicare la legittimità costituzionale della legge
elettorale marchigiana e, ad
esempio, dovesse decidere
per l'incostituzionalità della
stessa, le prossime elezioni
sarebbero valide o dovrebbero essere annullate?
Non ritengo che l'eventuale
ricorso alla Consulta potrebbe
mettere a rischio le prossime
elezioni, in difetto di disposizioni legislative in tal senso. Aggiungo che, pur essendo astrattamente possibile che una sentenza della Corte Costituzionale possa essere retroattiva, in
questo caso non se ne ravviserebbero le ragioni, in quanto risulterebbe insormontabile il
principio di certezza del diritto.
Nello specifico del terzo
mandato, quali sono i possibili vizi di incostituzionalità?
La questione è molto tecnica
e resa ancora più complessa
dalle caratteristiche del nostro
ordinamento ove, in molti casi,
la funzione interpretativa di
una legge è un'attività più impegnativa della promulgazione
della stessa. Nel nostro caso, la
vicenda trae origine dalla mai
completamente attuata riforma del Titolo V della Costituzione, intervenuta nel 2001,
con la quale si è inteso delineare profili di maggiore autonomia per le regioni. In quest'ottica, l'articolo 122 della Costituzione ha conferito alle regioni il
potere di redigere la propria
legge elettorale e quindi il numero e i casi di ineleggibilità e
di incompatibilità del Presidente e degli altri membri della
Giunta. Tuttavia, la Legge n.
165 del 2004, vale a dire la disposizione di attuazione di
quest'articolo, ha previsto la
Gerardo Villanacci
“
Ma non è facile
sostenere che non
siano state fatte
forzature che
rendono più debole
l’intero impianto
non immediata rieleggibilità,
allo scadere del secondo mandato consecutivo, del Presidente di una Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto.
Si tratta quindi di un problema di compatibilità tra una
legge regionale e l'articolo
122 della Costituzione?
Non propriamente. Diciamo
che, tecnicamente, la legge n.
165 del 2004 potrebbe non essere considerata una norma
"auto-applicabile"; la stessa, infatti, nell'introdurre il limite
del doppio mandato, opera un
non meglio definito rinvio alla
"normativa regionale". In altri
termini, potrebbe essere ritenuto legittimo, e quindi necessario, un ulteriore "recepimento" a livello regionale affinché il
sopraindicato divieto legislativo possa essere considerato pienamente "operativo". Il punto è
che l'ultima legge elettorale
delle Marche, contrariamente
a quelle operative all'epoca delle penultime elezioni regionali
in Lombardia e in Emilia - Romagna, dove si sono presentati
analoghi dubbi di legittimità costituzionale, ha effettivamente
recepito il divieto previsto dalla
legge n. 165 del 2004, per quanto differendolo, in termini applicativi, a partire dalle legislature successive a quella di entrata in vigore della legge. È
quest'ultimo aspetto, forse,
quello più delicato e non è facile sostenere che non siano state
fatte delle forzature che hanno
reso più vulnerabile l'intero impianto legislativo.
l.f.
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Martedì 14 Aprile 2015
T: 0721 31633
FANO
E: [email protected]
III
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Fano 5 Stelle: “Sui fanghi disinformato era il sindaco”
LA CRITICA
Fano
“Il disinformato sui fanghi del
porto era il sindaco Seri, non
noi”. E’ secco il commento del
movimento 5 Stelle alle dichiarazioni del sindaco Seri nell’incontro con i pescatori di sabato,
quando ha detto che dalle analisi
dell’Arpam risulta che non tutti i
fanghi da escavare al porto sono
da conferire in discarica, un certo quantitativo per il basso livello
di inquinamento può essere usato per ripascere le spiagge o può
essere gettato in mare in aree dedicate. “Subito dopo la nostra
conferenza stampa del 19 marzo
- affermano i consiglieri comunali Hadaro Omiccioli, Marta Ruggeri e Roberta Ansuini -, nella
quale abbiamo spiegato le caratteristiche dei fanghi del porto e
le conseguenti opzioni possibili
di gestione previste dalla legge, il
sindaco si è affrettato a dichiarare pubblicamente che eravamo
disinformati, perché secondo le
sue ineccepibili informazioni i
sedimenti portuali erano tutti di
classe B, quindi destinabili solo
alla cassa di colmata o alla discarica. I fatti hanno dimostrato che
il disinformato era lui, che non
aveva letto le risultanze delle
analisi effettuate già nel 2009 da
Arpam e rese pubbliche dall'
Ispra (Istituto superiore per la
protezione e la ricerca ambientale), le quali attestavano che circa
il 40% dei sedimenti da rimuovere erano di classe A1 ed A2 con
forte componente pelitica, ovvero destinabili al ripascimento
della spiaggia sommersa o all'immersione a mare in zone dedicate. Noi gli avevamo indicato anche il luogo: una zona già disponibile davanti ad Ancona in gestione all'Autorità portuale. Solo
ora, dopo gli esiti delle nuove
analisi che sostanzialmente confermano quelle del 2009, il sindaco si sveglia, e pur di non ammettere che aveva preso un abbaglio dichiara che le condizioni
I grillini replicano
all’annuncio di Seri sulle
sabbie non inquinate
“L’Arpam lo dice dal 2009”
dei sedimenti sarebbero miracolosamente migliorate. Il sindaco
- conclude Fano 5 Stelle - dopo
che si sono persi altri sei anni
nella più completa inattività, farebbe bene a studiare a testa bassa i documenti come facciamo
noi, con quel pizzico di umiltà
dovuta da chi amministra i soldi
dei cittadini. E intanto niente
dragaggio neppure a maggio, nonostante le sue promesse”.
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Incuria e sporcizia, una città mal tenuta
Con la bella stagione più visibili le carenze dell’arredo e i ritardi dell’amministrazione comunale
LA FANO
CHE NON VORRESTI
SILVIA FALCIONI
Fano
C'è malcontento tra i fanesi nel
vedere che la città non è ancora
in ordine, nonostante l'arrivo
della bella stagione. Nella fine
settimana appena trascorsa infatti in tanti hanno passato qualche ora all'aperto, sia in centro
che tornando a visitare la zona
mare, per alcuni da tempo non
frequentata. Proprio su quest'ultima si concentra maggiormente l'attenzione dal momento che
dovrebbe essere l'attrattiva
principale prima dell'estate, per
conquistare alcuni turisti. Le
condizioni peggiori sono quelle
della Sassonia, dove nella zona
Sud le mareggiate hanno quasi
totalmente divorato la passeggiata, per non parlare di viale
Ruggeri più volte sistemata e distrutta di nuovo. La forza del
mare è arrivata persino a danneggiare le strutture dei locali e
delle spiagge in concessione,
che stanno cercando a fatica di
rimettere in ordine prima dell'
inizio dell'estate. Procedendo
verso Nord, spicca il problema
dell'area portuale del Marina
dei Cesari, in concessione a Ma-
rina Group, dove regna ogni genere di sporcizia: oltre a immondizia gettata qua e là e la recinzione danneggiata in qualche
punto, lo spettacolo peggiore è
rappresentato da grosse lamiere di ferro completamente arrugginite, che occupano gran
parte dello spazio. Nemmeno il
vicino laboratorio di biologia
marina gode di una manutenzione migliore, con una struttura fatiscente che non riesce a valorizzare le eccellenze al suo interno. Anche la caratteristica
passeggiata del Lisippo, che
parte dalla spiaggia di Sassonia
con cumuli di erbacce, si è ridotta ad una striscia di cemento e
ferro, con un parapetto inesistente o con solo dei miseri fili
d'acciaio.
Spostandosi ancora verso Pesaro, il Lido non sembra essere
stato ancora raggiunto dagli interventi primaverili, perché la
passeggiata è ancora coperta di
sabbia e vetri rotti in diversi
punti, mentre sulla spiaggia restano cumuli di sabbia e detriti.
Nemmeno l'unico accesso pedonale alla zona, il sottopasso, si
salva dal degrado, nonostante
ripetuti interventi per la sua sistemazione: spesso ricoperto di
scritte, a volte usato come toilet-
Da Sassonia al Lido risaltano
i segni dell’inverno e delle
mareggiate. La zona portuale
e pure il centro da sistemare
Al Lido teppisti
e maleducati
agiscono indisturbati
I DANNI
Fano
Le immagini del materiale depositato nell’area di Marina dei Cesari e scritte al Lido segnalate su Facebook
te all'aperto, rovinato dall'umidità e frequentemente allagato
ad ogni acquazzone. Andando
verso il centro, la stessa incuria
si nota alla Darsena Borghese,
dove il parapetto di cemento è
rattoppato con tavole di legno,
la strada a fianco malconcia e la
ringhiera di ferro ormai da sostituire. La situazione non migliora in centro storico, con giardini
pubblici, come quelli del Luigi
Rossi e del Pincio poco curati,
sporchi e con panchine logore.
Insomma, c'è ancora molto da
fare per rendere Fano gradevole per la bella stagione.
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I tre milioni dedicati solamente alle scogliere davanti a viale Ruggeri
Mareggiate, i cittadini pagano i danni
Ma la Regione dà ragione al comitato
Fano
"Chi pagherà i danni delle esondazione del mare del 4 e 5 febbraio?": si chiede con molta
amarezza il comitato Le Brecce, dopo che il Governo ha respinto la domanda di dichiarare lo stato di calamità per gli effetti disastrosi causati dalla
tempesta. Il Comune non ha i
soldi, la Provincia neppure, la
Regione è alla fine del suo mandato, ancora una volta dovranno essere i residenti, cui la furia
del mare ha allagato le case, rovinando mobili, elettrodomestici e suppellettili a far fronte alle
spese. Eppure dovrebbero esse-
Il Comune voleva posare
barriere più leggere fino al
porto. Oggi alle 18 incontro
con i candidati allo Yankee
re le istituzioni a tutelare la zona abitata.
La protesta non si placa: il comitato Le Brecce, in collaborazione con l'assemblea territoriale fanese di Cittadinanzattiva,
ha deciso di organizzare degli
incontri pomeridiani il martedì,
a partire da oggi, alle 18 al ristorante e pizzeria Yankee, con la
partecipazione di candidati alle
elezioni regionali.
La location da Yankee su viale Ruggeri si mostra come proprio il luogo adatto per discutere della difesa della costa, poiché si trova proprio in piena zona soggetta all'erosione. Se nessun aiuto verrà fornito per la
tempesta di febbraio, si suppone che anche i danni provocati
da quella di marzo vengano totalmente ignorati dal Governo,
lasciando ancora una volta i residenti soli a combattere la furia del mare, come stanno fa-
L’erosione a Sassonia
cendo ormai da anni, senza che
le loro ragioni vengano ascoltate. Come non sono stati ascoltati a suo tempo gli appelli perché
i 3 milioni di euro disponibili
per la realizzazione delle scogliere, venissero impiegati per
finanziare la tutela della costa,
secondo i rilievi tecnici effettuati dagli esperti, concentrando
l'intervento a partire da viale
Ruggeri, mentre un primo progetto prevedeva di realizzare
scogliere più deboli, ma estese
fino alla diga foranea del porto.
Alla fine è stata la Regione
Marche che ha imposto al Comune di costruire barriere più
efficaci, in modo che contenessero, grazie alla loro altezza di
un metro e mezzo anziché di un
solo metro, la furia delle onde.
Per realizzare un’efficace tutela della costa occorrono 9 milioni di euro, quindi con i 3 disponibili si procederà da viale Ruggeri per giungere alle concessioni balneari più soggette all'
erosione. Per il resto si dovranno reperire nuovi finanziamenti. "Noi ve l'avevamo detto" hanno sottolineato i componenti
del Comitato Le Brecce, che invano a suo tempo, avevano reclamato una simile risoluzione.
Tuttavia per giungere alla esecuzione vera e propria dei lavori, bisognerà attendere il prossimo anno, dopo che si sarà concluso il procedimento di Via e
sarà pubblicata la gara d'appalto.
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Ennesimo weekend di danni, atti
vandalici e disagi al Lido. I
residenti hanno dovuto ancora
una volta fare i conti con la
maleducazione e lo scarso
rispetto di alcuni verso i bene
pubblici e le proprietà private.
Segnaletica verticale e pali della
luce presi a calci, vetri rotti,
bottiglie gettate a terra,
sporcizia di ogni genere e tante
automobili danneggiate. Tanti
piccoli ma diffusi episodi in tutto
il quartiere. La cosa si ripete
purtroppo quasi ogni fine
settimana e chi abita nella zona
ha più volte denunciato gli
episodi, esprimendo come la
situazione sia ormai diventata
intollerabile. Ma questa volta i
vandali non si sono fermati qui:
con una bomboletta nera hanno
imbrattato persino i muri
dell'anfiteatro, non solo con
graffiti e disegni, ma persino con
pesanti bestemmie. Chi credeva
che il limite fosse stato superato,
ha dovuto ricredersi. Altro
problema è quello dei parcheggi
selvaggi, con auto lasciate in
ogni possibile spazio, in beffa a
chi paga il permesso per la Ztl.
Gestiva il mulino, un malore improvviso
E’ morto Ciavarini
mugnaio e ristoratore
Fano
Nei giorni scorsi è venuto improvvisamente a mancare Ercole Ciavarini, lo storico mugnaio dell'omonimo mulino
che si trova nei pressi dell'Arzilla, nella zona di Carignano.
Aveva 75 anni.
Si è spento a causa di un improvviso malore, senza che le
sue condizioni di salute avessero manifestato qualche segno
di preoccupazione. Era attivo
come sempre, indomito lavoratore, amante della vita come lo
era della natura, nonostante la
natura non sempre gli si fosse
mostrata amica. I suoi funerali
si sono svolti sabato scorso nella chiesa di Novilara, nel cui cimitero riposa accanto alle tombe dei suoi genitori. Figlio di
agricoltori, aveva svolto per un
certo periodo il lavoro di rappresentante in tutta la provincia della San Pellegrino, ma
non aveva mai cessato di gestire il suo mulino, attivo dal
1890. Lascia la moglie e due figli, Filippo che ha continuato la
tradizione di famiglia e Federico che ha coltivato altri interessi. Epica è la lotta che Ercole,
insieme a tutta la famiglia ha
combattuto contro le esondazioni dell'Arzilla che, più volte
ha allagato il mulino, poi adibito anche a ristorante. Fino al
1989 si trattava di eventi eccezionali, Filippo ne ricorda solo
4; in seguito sono stati molti di
più, finché oggi, ad ogni piovasco di particolare violenza tutta
l'area dove si trovano le attrezzature del ristorante finisce
sott'acqua. Ercole ne attribuiva
la colpa al precario ripristino
degli argini dopo alcuni lavori
eseguiti dalla Provincia nell'Arzilla. Questo era il suo cruccio,
ma in fondo era un uomo positivo, fondamentalmente allegro.
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IV Martedì 14 Aprile 2015
Online
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FANO
Lo scontro è sulla fusione
Disagi fino a giugno per la prima tranche
Nel mirino c’è la presidente, il suo mandato scade tra due mesi
La discussione
nella maggioranza
sarà mercoledì
ASSUNZIONE
CONTESTATA
IL RINVIO
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Fano
Non c'è pace all'interno del Partito democratico fanese che alle
defezioni del passato oggi aggiunge un conflitto generazionale. Memorabili furono gli
strappi del capogruppo Oretta
Ciancamerla e di Daniele Sanchioni che diedero vita poco più
di un anno fa alla lista civica Prima Fano, naufragata alle ultime
amministrative, e quello ancor
più lacerante di Luca Stefanelli,
che avrebbe vagheggiato un accordo con segmenti del centrodestra, per non dire dei contrasti tra le due componenti originarie del partito, la Margherita
e i Democratici di sinistra.
Di fronte al nuovo caso, scoppiato in seguito all'assunzione
in Aset spa della coordinatrice
di circolo, oggi dimissionaria,
Daniela D'Agata, occorrerebbe
più un’ampia discussione interna al Pd che una riunione di
maggioranza. In contrasto con i
giovani che difendono il diritto
della loro coetanea a cercarsi un
lavoro, pur coltivando la sua
passione politica, si distinguono
coloro che hanno un'altra concezione della politica, una concezione che supera il concetto
di legalità, il quale va ovviamente sempre osservato, al quale si
aggiunge quello dell'opportunità, giustificata da motivazioni
etiche. Come osservatore esterno al partito in questione, ma
La sede della multiservizi Aset
ovviamente come uno dei protagonisti della coalizione consiliare di governo, Riccardo Severi
obietta ai giovani rottamatori
che un messaggio di questo genere non può passare. "La politica - ha detto - deve essere un fine, non un mezzo".
Ma in fondo siamo sicuri che
sia proprio il caso di Daniela
D'Agata, che tra l'altro ha esposto con un ragionamento estremamente dignitoso le sue motivazioni, la vera causa del marasma che è scoppiato all'interno
della maggioranza? E non vi sia
invece un'altra ragione? Le di-
vergenze in seno ai partiti che la
costituiscono sul destino di Aset
non sono state mai chiarite del
tutto, anche se il processo di fusione è in atto, ma questo non significa che tutto è definito. Il
mandato dell'attuale presidente
di Aset Lucia Capodagli infatti
scade con l'approvazione del bilancio dell'azienda, cosa che avverrà presumibilmente nel mese di giugno. Poi cosa accadrà?
E' possibile che il mandato alla
presidente sia rinnovato anche
se l'assemblea dei Comuni soci
dell'azienda potrebbe cambiare
i vertici. Capodagli la fusione la
A Urbino la vetrina delle eccellenze per l’Expo, confronto su cosa mostrare
Si accettano proposte per la Data
L’ESPOSIZIONE
Fano
La Data di Urbino, complesso
monumentale di enorme importanza storica e culturale che
ospitava le antiche stalle ducali
e l'orto dell'abbondanza, recentemente riaperta, sarà per tutto
il periodo di Expo 2015, dal 1˚
maggio al 31 ottobre 2015, un
Palazzo delle esposizioni del territorio della provincia di Pesaro
e Urbino e di tutto il territorio
regionale; i suoi spazi saranno
infatti aperti alle istituzioni, alle
associazioni, alle imprese attive
in questo territorio. Oggi alle
15.30 nella Mediateca Montanari, il Comune di Fano organizza
un evento di presentazione dell'
evento e intende raccogliere
proposte di attività, eventi, laboratori, iniziative, manifestazioni
concertistiche, culturali o enogastronomiche che il sistema
economico del territorio fanese,
le istituzioni, le associazioni e
tutte le competenze vive e creative vorranno realizzare alla Data stessa nel periodo suddetto.
Dopo una prima parte riservata
agli interventi del sindaco del
Comune di Fano Massimo Seri,
del vicesindaco e assessore alla
Cultura Stefano Marchegiani,
del sindaco di Urbino Maurizio
Gambini, del vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Pesaro Daniele Vimini e
del Presidente Camera di Commercio Alberto Drudi, seguirà
una seconda parte ad appannaggio delle imprese, delle istituzioni degli stakeholder sulle
proposte progettuali.
Compie oggi cento anni Chiara
Zandri, madre del professor Alberto Berardi e moglie di Enzo,
l'indimenticato direttore della
Musica Arabita, nominato cavaliere della Repubblica e intestatario di una scuola a Sant'Orso.
Due personaggi, estroversi, vivaci, che ciascuno nel suo ambiente hanno influito sulla vita
sociale. La signora è giunta a
questa veneranda età, mantenendo una sorprendente lucidità di mente. Ha sempre abitato
nel Borgo, poco fuori porta San
Leonardo, dove il marito aveva
la sua falegnameria e ancora oggi si trova lì, testimone dei cambiamenti di una città che è mu-
Chiara Zandri compie cento anni
tata notevolmente, da quando il
vicino Foro Boario era il principale mercato del bestiame del
territorio. Da giovane ha lavorato in filanda; terza di tre sorelle
ha svolto sempre una vita laboriosa e dedicata alla famiglia.
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Alla Federiciana
Lavori iniziati, il corso
accessibile solo ai pedoni
IL CANTIERE
Fano
Sono iniziati puntualmente
ieri i lavori di bonifica dei sottoservizi idrici da parte di
Aset Spa, in corso Matteotti.
Fin dalle prime ore del mattino gli operai hanno recintato
parte della strada che si inoltra verso la piazza dall'incrocio con via Arco d'Augusto, lasciando solo uno stretto corridoio per il transito pedonale.
Per diversi giorni sarà questo
l'assetto della principale via
cittadina, nella quale sarà precluso il transito di qualsiasi veicolo, per cui il rifornimento
dei negozi dovrà essere eseguito tramite le vie laterali.
Rispetto alla prima metà del
corso, oggetto degli stessi lavori in passato, il tratto interessato oggi mostra una
Intervento pianificato
in tre step. Merci ai negozi
dalle vie laterali. L’ultimo
tratto rinviato a ottobre
problematicità maggiore, in
quanto è sede di maggior affollamento da parte dei cittadini. Per limitare i disagi e soprattutto cercare di contenere i danni agli esercenti dei
negozi si procederà a stralci:
fino al 27 aprile gli scavi e la
posa in opera delle nuove tubazioni verranno effettuati
tra via Arco d'Augusto e via
Montevecchio, dopo di che
per risistemare la pavimentazione si lavorerà fino all'11
maggio, contemporaneamente si lavorerà alla trincea tra
via Montevecchio e via De Pili, dove il selciato dovrà essere rifatto entro il 25 maggio.
Infine i lavori proseguiranno
da via De Pili a via Garibaldi
dall'11 maggio all'11 giugno
per quanto riguarda l'escavazione e la posa in opera della
condotta e dall'11 giugno al 30
giugno per la chiusura e ripristino della pavimentazione.
In un secondo momento, probabilmente dopo la pausa
estiva, seguirà una seconda
fase dei lavori fino a via Cavour.
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Torneo a 32 all’impianto di San Cristoforo
Riaperta
la sala
cinema
LA RACCOLTA
Fano
Uno dei suoi ricordi più vivi è
quando dal Borgo ha visto risalire dalla piana del Metauro
l'esercito alleato il 27 ottobre
del 1944; erano gli anglo americani che venivano a liberare Fano. Il suo racconto in dialetto è
uno dei brani più belli che suo figlio Alberto ha avuto l'occasione di scrivere: era una domenica mattina e Chiara era andata
a prendere il latte per il suo
bambino, quando improvvisamente viene immersa nella euforia dilagante della ritrovata libertà. Ancora oggi a chi le chiede quali sono le emozioni che ha
provato allora, risponde: "En
avemi più paura, te par nient?".
Oggi saranno in molti a festeggiarla e tra questi non mancherà il sindaco Massimo Seri.
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Il secolo di Chiara, la storia in una vita
Pesaro
vuole ma per quella data il processo di fusione sarà ancora in
itinere, dato che l'advisor che
deve redigere il piano industriale deve essere ancora nominato.
E' probabile quindi che la partita sia molto più ampia di quella
che è stata generata dalla assunzione di Daniela D'Agata, la quale tra l'altro ha avuto anche
l'avallo del dirigente del Comune di Fano, competente per le
aziende partecipate, Pietro Celani. In gioco c’è il destino di una
azienda che gestisce importanti
servizi.
E' stata riaperta la sala cinema della biblioteca Federiciana, disponibile a ricevere
il pubblico tutti i martedì dalle 15 alle 18. La sala contiene i
volumi appartenenti al direttore artistico del Fano International Film Festival Fiorangelo Pucci, il cui fondo è
costituito da circa 8.000 documenti tra libri, riviste, opuscoli, manifesti e materiali
vari. Una piccola parte della
collezione si trova alla Mediateca Montanari, mentre la
maggior parte del patrimonio è conservata nella Federiciana. Tutti i documenti conservati sono ammessi alla sola consultazione interna. Il
professor Pucci, docente di
"Storia e critica del cinema"
nel corso di laurea in Design
e Discipline della Moda all'
Università degli Studi di Urbino è riuscito a raccogliere e
ordinare negli anni uno dei
più completi ed interessanti
archivi di argomento cinematografico esistenti in Italia, imprescindibile punto di
riferimento per storici, studiosi e ricercatori. Nel 1989
ha ideato il festival fanese dei
cortometraggi, elevando in
breve tempo la manifestazione all'interesse nazionale ed
internazionale.
Oggi è il compleanno della moglie di Enzo Berardi, mamma di Alberto
LA FESTA
Il cantiere allestito ieri mattina lungo corso Matteotti
Sono state le urgenze legate
all’approvazione del bilancio
che hanno consigliato il sindaco
a rinviare domani la riunione di
maggioranza prevista ieri per
chiarire la posizione dei partiti
che sostengono la giunta in
merito all'assunzione in Aset
spa di Daniela D'Agata. Una
riunione richiesta a gran voce
dalle liste civiche Noi Città e Noi
Giovani, tenute all'oscuro della
decisione della diretta
interessata di aspirare
all'incarico e della azienda di
ricercare una nuova portavoce.
Forse una giornata di
riflessione servirà per placare
gli animi; la maratona per
giungere all'equilibrio di
bilancio potrebbe avere
defatigato anche i più riottosi.
I vincitori insieme ad altri partecipanti e all’assessore Del Bianco
La coppia Panicali-Pandolfi
vince il trofeo Sportland
LE BOCCE
Fano
Sono fanesi doc i vincitori del
9˚ torneo Sportland Bocce 4˚
trofeo Blanco Arredamento &
Blanco Abbigliamento. La gara, svoltasi nei locali della bocciofila di San Cristoforo ha visto la partecipazione di 32 coppie che si sono sfidate in un testa a testa mozzafiato. La manifestazione, patrocinata dal
Comune di Fano, ha visto l'approdo in semifinale di tre formazioni casalinghe del San
Cristoforo. Unica coppia "straniera" quella composta da Gilberto Agostini e Mauro Tagliatesta di Acqualagna, alla fine
superati da Filippo Panicali e
Fausto Pandolfi. Nell'altra corsia, il derby locale, ha visto
prevalere Renzo Cinelli e Roberto Pedinelli su Pietro Guidi
e Valentino Romani. Senza
storia la finalissima con Panicali-Pandolfi che hanno avuto
la meglio sugli avversari per
10-3. Alla cerimonia delle premiazioni, cui è seguito il solito
gran buffet offerto da Sportland, hanno presenziato Venanzio Donnini, titolare della
ditta Blanco Arredamento e
l'assessore allo sport del Comune di Fano Caterina Del
Bianco. Il prossimo appuntamento di bocce targato Sportland sarà a luglio al Circolo
Le Fontanelle con l'8˚ torneo
Conad City di Vagnini Ketti.
Intanto l'associazione sportiva si appresta a ripartire con le
attività estive, che si svolgeranno al Palabeach all'Arzilla.
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Martedì 14 Aprile 2015
Online
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FANO •VALCESANO
“Notte Rosa, tagliati fuori”
Da Rimini a Senigallia saltando Marotta e Mondolfo. “Giunta incapace”
Comitato di tutela
NOTIZIE
FLASH
Anziani e pensionati
Occasioni di lavoro
MANIFESTAZIONI
E TURISMO
Saltara La giunta ha
approvato il progetto per
l'inserimento lavorativo di
anziani e pensionati.
L'iniziativa si prefigge
l'integrazione nella vita
sociale della comunità con
l'inserimento lavorativo in
attività a carattere saltuario
per l'ordinaria manutenzione
e pulizia di aree e di immobili
pubblici". Le prestazioni non
costituiscono rapporti di
lavoro subordinato ma
esercizio di attività
meramente occasionali. La
durata sarà di tre mesi salvo
eventuale proroga sino al
termine massimo del 31
dicembre. Inserimento
riservato a residenti .
Precedenza ai soggetti con
minore reddito Isee.
MARCO SPADOLA
Mondolfo
Dalla riviera di Comacchio a
Senigallia, saltando Marotta e
Mondolfo. Si amplia il perimetro della "Notte Rosa", il capodanno estivo che, per l'edizione del decennale, in programma il 3 luglio, supererà i confini regionali, per sbarcare nella provincia pesarese e anche
in quella di Ancona. Saranno
coinvolte le città di Pesaro, Fano e Senigallia, ma non solo.
Protagonisti anche centri più
piccoli come Gabicce, Gradara e Tavullia. Dal tramonto all'
alba un'esplosione di luci, suoni, immagini, colori, con concerti, performance teatrali,
reading, installazioni, convegni, mostre, spettacoli, magiche scenografie. A non colorarsi di rosa, lungo la riviera
Adriatica, saranno soltanto
Mondolfo e Marotta. Secondo
la minoranza consiliare, la
non partecipazione, soprattutto a livello turistico, è molto
grave. "Mondolfo e Marotta sottolinea il consigliere Carlo
Diotallevi - stranamente non
sono ricomprese nell'estensione dell'evento romagnolo.
Coinvolgerà direttamente, oltre a Fano e Pesaro, per la nostra provincia, anche Gradara
e Gabicce e quindi stona ancor di più l'assenza del nostro
comune. Da anni chiediamo,
invano, maggiori sinergie con
il territorio ma poco o nulla si
è mosso su questo fronte. Se
ne è discusso recentemente
anche nell'ultimo consiglio comunale, nell'ambito del quale
abbiamo ancora una volta ri-
V
La Notte Rosa è un evento non solo nel segno della trasgressione
badito la necessità di adoperarsi per fare sistema. Serve
attivarsi operativamente per
proporre il nostro territorio
attraverso una stretta collaborazione con i comuni a noi vicini, coinvolgendo sia la Valcesano che i centri costieri". Un'
occasione assolutamente da
non perdere la Notte Rosa,
per l'esponente della minoranza, per cercare di rilanciare turisticamente Mondolofo
e Marotta. "I dati turistici parlano chiaro: in poco più di 10
anni abbiamo perso quasi la
metà dei nostri turisti, non
possiamo permetterci di perdere nessuna opportunità,
specialmente se si tratta di un
evento importante come questo che interessa tutta la rivie-
La minoranza accusa il
sindaco di aver perduto una
grande opportunità e chiede
di rimediare all’esclusione”
ra adriatica da Rimini a Senigallia. Un evento con il quale il
nostro territorio si può presentare ai visitatori offrendo
un prodotto turistico unico,
che ha l'orizzonte del mare
Adriatico e una storia ricca alle spalle". Diotallevi chinerà
all'amministrazione comunale di attivarsi immediatamente. "Come ha affermato giustamente il sindaco di Rimini Andrea Gnassi "La sfida in campo turistico non può tenere
conto dei campanili: ora si deve e si può competere solo per
sistemi territoriali". Presenterò un'interrogazione urgente
al sindaco e all'assessore al turismo - conclude il consigliere
comunale - per capire il perché dell'esclusione del nostro
Comune e soprattutto chiedendo agli stessi di attivarsi
immediatamente per far si
che il nostro territorio sia ricompreso in questa iniziativa".
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Il libro: “Sfidando
la superstizione
Panichi a Frontone”
LA PRESENTAZIONE
Frontone
Per il 70esimo anniversario della
Resistenza, l'associazione La
Casa di Pavlov organizza venerdì
l'incontro "Sfidando la
superstizione... Panichi a
Frontone". Verrà presentato il
libro "Un uomo libero. Biografia di
Samuele Panichi" di Marco Milli e
Irene Ottaviani, Affinità Elettive
editore. L'appuntamento è alle 18
in sala consiliare. Un libro
biografia del partigiano Panichi di
Cantiano, a testimonianza dei
fatti accaduti nel nostro territorio
durante la Seconda Guerra
Mondiale. In questo libro rivive la
figura di un uomo ancora
trascurato dalla storiografia.
Memorie di luce
di Michele Martinelli
San Giorgio di Pesaro Dal
18 aprile al 16 maggio il
museo di San Giorgio di
Pesaro ospiterà la mostra di
pitture "Memorie di luce" del
maestro umbro Michele
Martinelli. La rassegna potrà
essere visitata il venerdì e la
domenica alle 17 alle 21 al
costo di un euro. Prosegue in
questo modo la vivace
attività del museo in
collaborazione con Anta
Club Marino Saudelli e con il
Comune. L'obiettivo è quello
di promuovere l'attività
culturale anche in previsione
della nuova intesa
intercomunale e con la città
ducale di Urbino. L'intento
del sindaco Antonio
Sebastianelli è di dare vita ad
un circuito che sappia
valorizzare il territorio e le
sue peculiarità.
“Non si può
imbrigliare
il Metauro”
Andrea Gant
Montefelcino
La proposta provocatoria dell'
associazione Metauro Nostro
"se nessuno interviene contro
le esondazioni del fiume a
Sterpeti entreremo noi in
azione" ha sortito l'effetto del
classico sasso nello stagno. La
Regione annuncia l'intenzione di "modificare il Piano di
assetto idrogeologico stante
l'aumento dei rischi lungo il
Metauro nei Comuni di Sant'
Ippolito, Montefelcino e Serrungarina". A Montefelcino il
Comitato per la tutela del territorio e dell'ambiente (già
NObiogas) il cui portavoce è
Andrea Gant rimarca: "qualsiasi intervento deve essere preventivamente valutato in tutti
i suoi aspetti tecnico-idraulici,
floro-faunistici, ambientali e
di sicurezza. Il Metauro non
può essere imbrigliato o deviato nel suo corso con interventi di mezzi meccanici nell'
alveo così come è da evitare la
creazione di nuovi argini. Riteniamo che qualsiasi azione
sul fiume debba prima essere
sottoposta ad uno studio pluridisciplinare da parte di
esperti. Eventuali responsabilità vanno ricondotte non al
Comune ma alla Provincia e
in subordine all'ente gestore
dell'invaso di Tavernelle".
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“Delrio ha tagliato le risorse solo per la parte marchigiana”. La senatrice: “Il viceministro mi ha tranquillizzato, nessun passo indietro”
Fano-Grosseto, Fabbri rassicura ma Barbieri non ci crede
Mondolfo
Nonostante le rassicurazione
della senatrice Camilla Fabbri:“Su Fano-Grosseto nessun
passo indietro del governo. Ho
parlato con il viceministro alle
Infrastrutture e mi ha dato rassicurazioni sul fatto che la E-78
continuerà come programmato il suo percorso di realizzazione. Il fatto che non sia inserita
tre le 25 opere strategiche del
Def non compromette la sua realizzazione” il consigliere provinciale Nicola Barbieri, espo-
nente di "Progetto Provincia"
non considera l’allarme rientrato. Barbieri esprime un invito a
intervenire con fermezza al fine
di contrastare la scelta del governo di Matteo Renzi: "Siamo
contrariati da questo improvviso dietrofront da parte del Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti che va a penalizzare la
realizzazione di un'opera fino a
poco tempo fa ritenuta indispensabile e strategica proprio
dallo stesso governo centrale".
"Quello che ci lascia basiti è
la decisione da parte del Mini-
Iniziativa domenica con il collettivo Re-public
Sketch urbano, maratona
in città di disegno dal vero
Pergola
"Sketch urbano": una maratona di disegno dal vero in giro
per la città. Ad organizzarla, domenica, il collettivo Re-public.
La giornata ha l'obiettivo di ritrarre le zone da riqualificare di
Pergola. I lavori prodotti diventeranno una mostra e video-installazione durante il festival
Pincio Re-public 2015. Non è richiesto alcun livello di preparazione. L'appuntamento è alle
10 nel piazzale della Protezione
civile. Re-public è un'associazione di promozione sociale nata
dalla volontà di diverse associazioni del territorio di Fano di
creare una rete di soggetti interessati alle tematiche della riqualificazione urbana e del protagonismo giovanile nel ripen-
La giornata ha l’obiettivo
di ritrarre quelle zone
che i disegnatori ritengono
da riqualificare
stro Delrio di tagliare esclusivamente le risorse relative al completamento del tracciato marchigiano, inserendo tra le opere
cantierabili solo il percorso toscano tra Siena e Grosseto. Dispiace, dunque, constatare che
il Partito Democratico, attraverso numerose scelte, abbia dimostrato in questi anni uno
scarso interesse per lo sviluppo
del territorio marchigiano e della Provincia di Pesaro e Urbino.
La Regione Marche rimane così abbandonata a se stessa."
"In qualità di Consigliere
sare gli spazi pubblici del territorio. L'iniziativa è parte del
progetto "Osservatori Urbani
2015", cofinanziato dall'assessorato regionale alle politiche giovanili. Ha come obiettivo di promuovere con diversi linguaggi
la cultura della partecipazione
su tematiche quali tutela ambientale e riqualificazione urbana, attraverso la realizzazione
di iniziative, bandi, eventi e di
un festival dedicato. Osservatori Urbani parla di politiche sostenibili, promuove la valorizzazione e il riuso di spazi pubblici
urbani, attraverso una riflessione su aree in disuso, poco utilizzate e a rischio degrado con un
bando di concorso fotografico
per individuare questi luoghi e
delle proposte di utilizzo.
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provinciale, ritengo opportuno
sollecitare il Presidente della
Provincia e l'intero Consiglio
provinciale, tra l'altro composto in gran parte da Sindaci appartenenti al Partito Democratico, a una forte presa di posizione per contrastare questa assurda decisione che vede la nostra
Regione ancora una volta penalizzata. Non possiamo stare a
guardare."
Nicola Barbieri, Consigliere
provinciale (Gruppo "Progetto
Provincia") e Consigliere comunale di minoranza del Comune
di Mondolfo”.
Camilla Fabbri tra l’altro ricorda: “la società pubblica di
progetto sulla E-78 Fano Grosseto, siglata tra Anas e le regioni Marche, Toscana e Umbria,
lo scorso 8 maggio al Ministero
dei Trasporti a Roma, dando
anche il via anche ai bandi di gara. L’impegno per questa infrastruttura continuerà e mi auguro che il nuovo presidente riuscirà ad arrivare dove Spacca
non è riuscito in 25 anni di governo delle Marche”.
Nicola Barbieri
Migliaia di persone tra sport e gastronomia
Sagra della Spaghettata
Un successo inaspettato
Mondolfo
Successo al di fuori di ogni più
rosea previsione per la Sagra
della Spaghettata. Nella sola
mattinata oltre mille persone si
sono date appuntamento per
prendere parte alla Camminata
per la Vita, promossa da Avis
Servizi Mondolfo. "Ad un primo
gruppo di un centinaio di bikers
partiti alle 9 dalla piazza del Castello - così il presidente Giampiero Spallacci - abbiamo avuto
un assalto di appassionati della
passeggiata che, in un paio di
ore, hanno percorso i colli nella
valle dei tufi, toccando luoghi di
grande suggestione quali il Santuario della Madonna delle
Grotte, Stacciola e la Fonte
Grande di Mondolfo, dove è stata messa a dimora dagli alunni
la quercia comunale". Complice il sole di una stupenda giornata primaverile nel pomeriggio tantissimi per gustare gli
spaghetti "Per trecento chili di
spaghetti all'inconfondibile sugo rosso di tonno ed alici, sti-
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miamo di aver superato le 2500
razioni servite dai nostri volontari, per una tradizione che fa di
Mondolfo la patria italiana degli spaghetti". Mostre dedicate
alla donazione di sangue, "quella realizzate con gli studenti
dell'Istituto Fermi - spiega il
consigliere Avis Mirco Carloni
che ha curato le relazioni con le
scuole - con la presenza sul palco di alunni e della dirigente Loretta Mattioli. Ragazzi impegnati anche con le Miniguide ed
i mediatori del tempo ai Musei
Civici, affollati quanto la mostra
dedicata alla storia della Spaghettata, leggendariamente nata con l'assedio del 1517 ed ora
un eccezionale presidio gastronomico".
a.b.
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