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Ecco a chi andrà il tesoretto
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 14/04/15-N: €1,20* ANNO 137- N˚ 102 ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Martedì 14 Aprile 2015 • S. Valeriano Il film “Mia madre” la sfida di Moretti «Prendo in giro le mie nevrosi» Letteratura in lutto Ferzetti e Satta a pag. 26 Bussotti, Di Lellis, Freschi e Sala alle pag. 23 e 25 La sfida di Hillary Se l’America è pronta per una donna al comando Mario Del Pero S ono pronti gli Stati Uniti per una donna alla Casa Bianca? La risposta non può che essere positiva. Per certi aspetti ciò che oggi sorprende è il ritardo della politica sia rispetto ai profondi cambiamenti della società americana sia nel confronto con altre grandi democrazie occidentali. Dagli anni Settanta a oggi la condizione lavorativa delle donne statunitensi è cambiata radicalmente, in particolare in professioni (e ruoli) tradizionalmente maschili. Tra le donne in età lavorativa, la percentuale di coloro che hanno una laurea è triplicato tra il 1980 e il 2014; maggiore è il numero di diplomate che s’iscrivono all’università (il 71% contro il 61% maschile) e maggiore, di circa il 30%, il tasso di successo accademico misurato con il conseguimento della laurea. Nell’ultimo trentennio, pur permanendo disparità e discriminazioni, il salario medio femminile è passato dal 62 all’82% di quello maschile. La politica, si diceva, è stata più lenta a recepire e rappresentare questi cambiamenti. Ma si è anch’essa rapidamente adeguata. Attualmente il numero di donne al Congresso è di 104 (20 al Senato e 84 alla Camera), corrispondente a circa il 20% del totale. Erano appena 28 agli inizi degli anni Settanta. Nell’ultimo ventennio, molte donne hanno occupato ruoli chiave nelle amministrazioni repubblicane e democratiche, anche in ambiti come la politica estera e di sicurezza - tradizionalmente riservati agli uomini. Continua a pag. 12 Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO Addio al premio Nobel tedesco Günter Grass e a Galeano, voce latina TUTTO IL MEGLIO DI ROMA IN UN’APP Ecco a chi andrà il tesoretto Il governo verso il varo del bonus: assegno ai redditi bassi, risorse anche per scuole e strade Caos dirigenti alle Entrate: Palazzo Chigi frena sul decreto. «A rischio 5 miliardi per il Fisco» ` ` ROMA Il tesoretto, il miliardo e 600 milioni ricavato nel Documento di economia e finanza grazie al migliore andamento del Pil, potrebbe andare non solo in aiuto ai meno abbienti ma in parte anche a finanziare il disegno di legge del governo “La buona scuola” e la manutenzione delle strade. Intanto non è ancora risolto il caso dirigenti all’Agenzia delle Entrate: Palazzo Chigi frena sul decreto. Dopo la “retrocessione” di 800 funzionari è allarme sul gettito dalla lotta all’evasione. «A rischio 5 miliardi per il Fisco». Bassi e Cifoni alle pag. 2 e 3 Infrastrutture L’allarme Ciucci lascia l’Anas dopo il caso crolli Renzi: ora opere normali e tempi certi Migranti, il Viminale allerta i prefetti «Ondate in arrivo, servono strutture» Umberto Mancini Valentina Errante A L’ ll’Anas giurano che non è colpa della tv. E che la decisione, certamente sofferta, era nell’aria da tempo. A pag. 8 Gentili a pag. 8 Paura a Ostuni. Edificio appena ristrutturato, colpiti due bimbi allarme del Viminale, nell’ufficialità della circolare indirizzata ai prefetti, è stato diffuso ieri: «Emergenza sbarchi». Le cause: condizioni meteo e caos in Libia. A pag. 14 Armeni, la Turchia all’attacco del Papa «Parla da argentino» `Timori in Europa dopo l’accusa di genocidio `Gentiloni: i toni di Ankara sono ingiustificati Cade il soffitto, feriti alunni e maestra L’aula in cui sono caduti calcinacci dal soffitto nella scuola “Pessina” di Ostuni. Coccia e Grassi a pag. 5 ROMA La Turchia va all’attacco del Papa dopo le affermazioni di Francesco sul genocidio degli armeni. Un ministro di Erdogan: «Parla da argentino». Il ministro Gentiloni difende il Pontefice: «I toni di Ankara sono ingiustificati». Bergoglio intanto, durante la messa del mattino a Santa Marta, ha parlato di «franchezza» nel «coraggio cristiano». Carretta, Conti, Giansoldati e Romagnoli alle pag. 6 e 7 Il divorzio Cristiani e Islam La difesa della fede come atto politico Franco Cardini I n apparenza, quella frase dell’Angelus era ovvia, quasi banale. Continua a pag. 12 BILANCIA, NUOVA LUNA DI MIELE Barbara D’Urso: non sapevo di essere indagata Buongiorno, Bilancia! Vieni, amore, siedi su questo letto di fiori accanto a me… Questo è l’invito della bella Venere, la stella che meglio vi assiste da qui al mese di maggio e vi ricorda che un tempo - sembra passato un secolo - il vostro primo pensiero era quello di amare. Effetti della globalizzazione: anche voi poeti della raffinata arte erotica, vi siete lasciati condizionare dalle lotte di potere, dai soldi. Da quanto siete sposati? Considerate questa primavera 2015 come il primo anniversario, auguri! ROMA Barbara D’Urso non sapeva di essere indagata a seguito di una denuncia dell’ex marito Michele Carfora per violazione degli obblighi familiari. La D’Urso è accusata di non avere mai versato l’assegno mensile di mille euro al secondo marito, da cui ha divorziato nel 2008. «Andrei cauta nell’esprimere un giudizio - spiega l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace - Mi sembra strano che Carfora abbia ottenuto un assegno di solidarietà». Cavazzuti a pag. 15 © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 33 -TRX IL:13/04/15 23:05-NOTE: -MSGR - 20 CITTA - 2 - 14/04/15-N:RCITTA 2 Primo Piano Martedì 14 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it Tesoretto, assegno per i più poveri e soldi ai precari della scuola I numeri del Def PIL +1,4% +1,5% A legislazione vigente 43,5 2015 2016 2017 LA SVOLTA ROMA Non solo sostegno alla povertà. Il miliardo e seicento milioni ricavato nel Documento di economia e finanza grazie al migliore andamento del Pil, potrebbe andare in parte anche a finanziare il disegno di legge del governo «la buona scuola» e la manutenzione delle strade. «Il governo sta riflettendo, nessuna decisione è stata presa», ha spiegato il responsabile economico del Pd Filippo Taddei, ma «le priorità» per l'impiego del tesoretto da 1,6 miliardi emerso nel Def «sono contrasto alla povertà e scuola». In particolare i soldi potrebbero Claudio De Vincenti, sottosegretario alla Presidenza (foto ANSA) 500 EURO PER SEI MESI A CHI PERDE IL LAVORO, HA GIÀ USUFRUITO DEGLI AMMORTIZZATORI E NON DISPONE DI ALTRE RISORSE 2018 43,1 44,1 44,0 43,5 42,9 DEFICIT 2015 Al netto 80 euro e clausole 44,1 +0,7% 2016 2017 41,9 2018 0 -0,8% 40 2014 2015 43,7 42,6 42,1 Renzi lavora al bonus da 1,6 miliardi. L’ipotesi di usare i fondi per insegnanti e strade. Il reddito minimo per 500 mila persone resta sempre l’idea di rafforzare l’Asdi, la nuova assicurazione «di ultima istanza» contro la disoccupazione. Un assegno di circa 500 euro al mese erogato per sei mesi ai disoccupati che hanno giù usufruito di tutti gli altri ammortizzatori sociali e sono in una situazione grave di indigenza. Il sussidio riguarderebbe soprattutto le categorie di ultracinquantenni vicini alla pensione, magari con figli a carico e con dei redditi Isee molto bassi. Per il momento la misura dell’Asdi, che sarà operativa dal prossimo primo maggio, la festa dei lavoratori, è stata finanziata nei decreti del jobs act con una somma di 200 milioni di euro. Fondi sufficienti a coprire al massimo 60 mila persone. Ogni 100 milioni di euro di maggiore stanziamento permetterebbero di coprire altre 30 mila persone. Se tutto il miliardo e seicento milioni fosse impiegato a questo scopo, la copertura del reddito minimo potrebbe arrivare a oltre mezzo milione di persone. «Non c'è nessuna decisione», ha spiegato ieri anche il ministro del lavoro Giuliano Poletti, aggiungendo che il premier Renzi «ha detto molto chiaramente che nelle prossime settimane appro- PRESSIONE FISCALE In % del Pil 45 ` andare a rafforzare i fondi necessari all’assunzione dei precari, provando a trovare una soluzione anche per gli insegnanti di seconda e terza fascia rimasti per ora esclusi dalla stabilizzazione. Non solo. Dopo il caso della frana che ha fatto crollare il viadotto della strada che collega Palermo e Catania spaccando in due la Sicilia, il governo starebbe valutando la possibilità di dirottare una piccola quota del tesoretto (basterebbe qualche decina di milioni) per aprire subito i cantieri sulla tratta siciliana. Ma il punto centrale al quale Palazzo Chigi in stretta connessione con il Tesoro lavora, è dare una risposta alla povertà più estrema. Sul tavolo +1,4% 2016 2017 2018 41,6 2019 COSTO DEL RINNOVO DEI CONTRATTI PUBBLICI Miliardi di euro 8,8 -1,8% -2,6% 6,7 DEBITO PUBBLICO 132,5% 130,9% 127,4% 4,2 123,4% 1,7 2015 2016 2017 2018 2016 2017 2018 2019 ANSA Tesoro Btp, successo per le aste salgono i rendimenti Fa di nuovo il pieno la tornata di aste di Btp a medio-lungo termne. Il Tesoro ha collocato tutti i 7,5 miliardi di euro di Btp a 3, 7 e 15 anni, con il tasso del triennale (offerto per 3,5 miliardi massimi e richiesto per 5,45 miliardi) che ha spuntato lo 0,23%, 8 punti base in più rispetto al minimo storico dello 0,15% toccato nell'asta di marzo. Il rendimento medio del 7 anni è salito allo 0,89% da 0,71% di un mese fa, mentre quello del 15 anni è calato all'1,64% dal 2,10% dell'asta di febbraio. fondiremo questo tema». L'orientamento generale è «riferibile alle problematiche sociali più acute», ha aggiunto il ministro e tra queste «persone che non hanno il lavoro, famiglie povere con più figli» e anche «chi perde il lavoro ed è avanti con l'età e non arriva al pensionamento». Più difficile apparirebbe invece, almeno per il momento, l’ipotesi di allargare il bonus da 80 euro agli incapienti. Si tratta di una platea troppo ampia, e con soltanto 1,6 miliardi a disposizione ri rischierebbe di non riuscire a dare che un paio di decine di euro a coloro che guadagnano meno di 8 mila euro l’anno. Una cifra troppo bassa, che farebbe rischiare uno scivolone simile a quello del governo Letta quando decise di spalmare su una platea troppo ampia i pochi fondi a disposizione. LE ALTRE IPOTESI Un’altra ipotesi, suggestiva, che circola al ministero del Tesoro, è impiegare almeno 400 milioni di euro del tesoretto proprio per trasformare il bonus fiscale in una detrazione. Adesso, infatti, la principale misura del governo Renzi è contabilizzata come una «spesa sociale». Questo significa che aumenta le uscite senza ridurre la pressione fiscale. Quest’ultima è indicata nel Def nel 43,5% del Pil, una cifra record. Se invece il bonus fosse contabilizzato come detrazione la pressione scenderebbe immediatamente al 42,9%. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Sul Def primo parere positivo della Ue: «Riforme ok ma Roma rispetti i saldi» L’INCONTRO ROMA L’esame vero ci sarà il prossimo mese, quando la commissione europea renderà note le proprie previsioni economiche di primavera. Ma ieri con la visita a Roma del vicepresidente della commissione europea Vadis Dombrovskis, responsabile per l’Euro e il dialogo sociale, il Documento di economia e finanza del governo italiano ha ottenuto quanto meno un prima via libera informale. SCADENZA A MAGGIO Già al momento di entrare a Via Venti Settembre, per incontrare il ministro dell’Economia Padoan, l’ex premier della Lettonia aveva atto filtrare una sua prima impressione positiva, scrivendo su Twitter che Bruxelles apprezza l’accelerazione impressa dall’Italia al processo di riforma e guarda con favore all’impegno per un programma dettagliato. Programma definito «ambizioso»: secondo Dombrovskis la sua implementazione «avrà prevedibili effetti positivi sull’econo- mia». Al termine della riunione con Padoan, il vicepresidente Ue si è detto fiducioso sul fatto che l'Italia possa centrare i suoi obiettivi di bilancio. Anche se ha rinviato a maggio un giudizio più dettagliato sul Def, che del resto è stato da poche ore inviato agli uffici di Bruxelles. Questo vale anche per la questione delle clausole di salvaguardia e per l'utilizzo del cosiddetto «tesoretto»: da parte europea non ci sono obiezioni allo stop dell'aumento del'Iva ed alla scelta di destinare risorse di bilancio alle fasce più povere della popolazione: purché i saldi finali non risultino peggiorati. Insomma Bruxelles non vuole entrare nel merito delle singole scelte, tanto più se riguardano BRUXELLES NON È CONTRARIA AL BONUS PER LE FASCE POVERE PURCHÉ SIANO MANTENUTI GLI OBIETTIVI Il 730 Precompilato, le Entrate in piazza con i camper Conto alla rovescia per la rivoluzione 730. Da domani sarà disponibile online il nuovo modello di dichiarazione precompilata, destinato a circa 20 milioni di contribuenti, lavoratori dipendenti e pensionati. L'Agenzia delle Entrate ha avviato una fitta campagna informativa, anche sulle strade delle città via camper. Un tour di 21 tappe che partirà proprio domani dall'ospedale San Salvatore de L'Aquila per poi attraversare tutto lo stivale fino a Cagliari, dove il 3 luglio si terrà l'ultima sosta, in prossimità della scadenza per l'invio del 730, prevista per il 7 luglio. Presso il camper i contribuenti avranno la possibilità di richiedere il codice Pin per l'accesso alla precompilata e potranno controllare in tempo reale la propria dichiarazione. una somma - 1,6 miliardi, lo 0,1 per cento del Pil - rilevante ma non gigantesca nelle grandezze di contabilità pubblica italiana. Ma anche sul percorso per gli anni successivi al 2015, che prevede margini di allentamento del rigore più significativi (l’anno dopo il maggior disavanzo rispetto al valore tendenziale è pari allo 04 per cento del Pil, più di 6 miliardi) il giudizio di massima non pare almeno per ora negativo. IDENTITÀ DI VEDUTE Il vice presidente Ue Dombrovskis a Roma (foto ANSA) OCCUPAZIONE, PER L’OCSE È «ECCEZIONALMENTE ELEVATO» IL NUMERO DEI GIOVANI ITALIANI SENZA LAVORO l’ambito delle regole europee, in nome delle circostanze economiche eccezionali e del percorso di riforme avviato. E questo vale anche per la controversa regola del debito, su cui si è soffermato anche Dombrovskis spiegando che saranno valutati tutti i fattori rilevanti. Il vicepresidente Ue, che in mattinata aveva già incontrato le parti sociali, ha poi visto anche il ministro del Lavoro Poletti, con il quale il principale tema di discussione è stata la riforma del mercato del lavoro. La valutazione è favorevole: i provvedimenti che il governo italiano sta Il ministro Padoan ha parlato di «forte indentità di vedute» con con il suo interlocutore. Il Def insiste in più punti sul concetto che la flessibilità a cui il nostro Paese ha deciso di fare ricorso è perfettamente giustificata nel- -TRX IL:14/04/15 adottando «sono essenziali per migliorare le prospettive di crescita per l'Italia e creare nuovi posti di lavoro». I NUMERI Proprio in materia di lavoro una sottolineatura della non facile situazione italiana attuale è arrivata ieri dall’Ocse, che nel ripelilogare i dati sull’occupazione relativi al mese di febbraio ha definito «eccezionalmente alta» la nostra disoccupazione giovanile, attestata al 42,6 per cento. Luca Cifoni 00:34-NOTE:RCITTA © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 14/04/15-N:RCITTA 3 Primo Piano Martedì 14 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it Caso dirigenti, no al decreto Il Fisco ora rischia 5 miliardi `Dopo la “retrocessione” di 800 funzionari `Stop del premier a un intervento-sanatoria è allarme sul gettito dalla lotta all’evasione Nuovo concorso per 400 posti entro il 2016 ENTRATE Il ministro dell’Economia, Padoan (foto ANSA) I numeri 50% La percentuale media di decurtazione della retribuzione dei dirigenti facenti funzione “retrocessi” a semplici funzionari 3 In miliardi, l’importo massimo del gettito che potrebbe essere a rischio per la sola operazione “voluntary disclosure” ROMA Nessuna sanatoria per gli 800 dirigenti del Fisco dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale. Matteo Renzi, dopo un incontro con il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, che ha chiesto un decreto per evitare il blocco della macchina fiscale, avrebbe frenato sull’ipotesi di provvedimento d’urgenza per ripristinare le cariche dei dirigenti assunti senza concorso e retrocessi a funzionari dalla sentenza della Consulta. A convincere il premier non sono bastati gli allarmi provenienti dall’Agenzia delle Entrate sul blocco dell’operatività. Blocco che, secondo alcune stime, potrebbe comportare un mancato gettito quest’anno per le casse dello Stato tra i 5 e gli 8 miliardi di euro. Settecento milioni dal ravvedimento operoso lungo, 4-5 miliardi dal blocco del contenzioso con i gradi contribuenti, tre miliardi dalla voluntary disclosure. Renzi sarebbe convinto che la soluzione vada trovata a legislazione vigente, senza rischiare decreti urgenti che potrebbero infrangersi contro lo scoglio del Quirinale che potrebbe leggere qualsiasi norma in favore degli ex dirigenti come un modo per bypassare la sentenza della Corte Costituzionale. Come se ne uscirà dunque? Sulla soluzione «strutturale» del problema, la quadra del cerchio è già stata trovata. L’Agenzia delle entrate dovrà far ripartire il concorso per quattrocento dirigenti bloccato dal Consiglio di Stato proprio per i punteggi maggiorati per i funzionari che già occupavano le caselle. Il concorso dovrà essere solo per esami e dovrà essere concluso in tempi brevi. Rispondendo ad un’interrogazione di Marco Causi alla Camera, il vice ministro all’Economia, Enrico Morando, ha indicato giugno del prossimo anno come data ultima per assegnare gli incarichi. IL PROVVEDIMENTO Il problema è che cosa accade nell’attesa del concorso. Il decreto chiesto da Padoan su pressione dell’Agenzia delle Entrate, avrebbe al suo interno la possibilità di incentivare con remunerazioni più elevate, i funzionari ai quali i dirigenti delegano alcune attività. Questo permetterebbe di riassegnare ai funzionari i vecchi incarichi, mantenendo anche lo stipendio che dopo la sentenza in molti casi risulta essere decurtato più della metà. Ma proprio questa strada, a Palazzo IL VICE MINISTRO ALL’ECONOMIA MORANDO: GLI ATTI FIRMATI DAI FACENTI FUNZIONE SONO TUTTI LEGITTIMI Chigi, sembra un aggiramento della sentenza della Corte Costituzionale. La possibilità di conferire deleghe di firma, inoltre, come ha ricordato la stessa Consulta, è già possibile. Anche eventuali incentivi, vanno trovati all’interno delle attuali norme. Secondo le prime stime si potrebbe arrivare anche a riconoscere 10-15 mila euro in più ai funzionari delegati, ma comunque non si arriverebbe a quei circa 40 mila euro di maggiore stipendio calcolati dalla Ragioneria generale. Anche su un altro punto il governo è titubante. Il capogruppo Pd in commissione bilancio della Camera, Causi, ha auspicato che venga introdotta una norma che stabilisca la validità degli atti di accertamento firmati dai dirigenti illegittimi. Questo per evitare i ricorsi che stanno arrivando in grande numero. Ma il vice ministro Morando ha risposto che non ce n’è bisogno. Quegli atti sono validi, ha spiegato, perché la stessa sentenza della Corte giudica «sufficiente, ai fini del riconoscimento della validità dell’atto tributario, la provenienza dell’atto dall’ufficio in quanto idoneo ad esprimerne all’esterno la volontà». Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Rossella Orlandi, direttore Agenzia delle Entrate (foto LAPRESSE) -TRX IL:14/04/15 00:34-NOTE:RCITTA -MSGR - 20 CITTA - 5 - 14/04/15-N: 5 Primo Piano L’INCIDENTE OSTUNI Erano passate da qualche minuto le undici. Ricreazione finita, lezione di matematica per i bambini della seconda elementare della scuola “Pessina” di Ostuni (Brindisi), inaugurata appena tre mesi fa dopo un lungo periodo di chiusura per ristrutturazione: un pezzo di intonaco si è staccato dal soffitto ed è precipitato sui banchi degli scolaretti che si sono ritrovati sotto una pioggia di calcinacci. Due i feriti, due bambini di 8 anni, che hanno avuto salva la vita, ma solo per miracolo. Entrambi sono stati portati in ospedale, le ferite alla testa suturate con i punti. Uno dei due ha subito una frattura al setto nasale. Si chiama Luca, un ometto che accompagnato dai genitori è uscito attorno alle 15 dall’ambulatorio del pronto soccorso dell’ospedale per correre al Perrino di Brindisi per una visita specialistica. «Ho avuto paura - ha raccontato – all’improvviso è venuto tutto giù». Ha sentito le urla dei compagni. Il maestro si trovava in piedi, accanto alla lavagna, è stato solo colpito di striscio dai frammenti spessi almeno tre centimetri che hanno piegato in due i banchi. Un’altra insegnante, accorsa per soccorrere la classe, è scivolata e si è rotta una gamba. Martedì 14 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it Crolla il soffitto sui bimbi tragedia sfiorata in classe Ostuni, feriti due alunni di otto anni `La maestra si fa male cercando di aiutarli L’istituto era appena stato ristrutturato per i piccoli fratture al naso e punti in testa ` I precedenti Torino 2008 Al Liceo Darwin di Torino crolla un controsoffitto. Muore uno studente di 17 anni e altri diciassette ragazzi restano feriti. È uno degli incidenti più gravi degli ultimi anni avvenuto in una scuola IL RACCONTO DI UNO DEI BAMBINI: «È VENUTO GIÙ TUTTO QUANTO HO AVUTO TANTA PAURA» Lecco 2013 L'aula della scuola elementare Enrico Pessina di Ostuni dove è crollato il soffitto (foto ANSA) La scuola Pessina Il ministro IN CENTRO A OSTUNI, PIAZZA ITALIA Riaperta il 7 gennaio, dopo una lunga ristrutturazione primo piano rifatti i solai 2a E La classe dove è crollato l'intonaco del soffitto è al piano terra piano terra rifatto l'intonaco piano interrato Bari A14 OSTUNI 462 alle elementari Brindisi Taranto 225 alla materna alunni Lecce ANSA Messa in sicurezza delle scuole: dal governo fondi per 4 miliardi LA RIFORMA ROMA Dopo il crollo alla scuola elementare di Ostuni è partita la guerra di cifre intorno al Governo per comprendere quante siano effettivamente le risorse investite nell’edilizia scolastica nel piano definito “Scuole belle”. Secondo l’esecutivo i fondi previsti per l'edilizia scolastica saranno nei prossimi anni circa 3,9 miliardi di euro, che comprendono gli impegni di spesa dei Fondi Pon e Por (1025 milioni legati alla riconversione energetica e la creazione di spazi attrezzati), i fondi contenuti nel Ddl “La buona scuola” (590 milioni) e l’accesso al credito agevolato tramite i mutui Bei (Banca Europea di Investimento) per 940 milioni di euro. Se si aggiungono a questo piano di investimenti anche i fondi di Scuole Belle (150 mln investiti nel 2014, 130 milioni previsti della legge di stabilità per il primo trimestre 2015 e 170 mln per la seconda parte), i 550 mln previsti da Scuole sicure e i 344 L’INCHIESTA La tragedia è stata solo sfiorata: nel pomeriggio la conferma di un bilancio che tutto avrebbe potuto essere molto più grave. Non più di quindici giorni di prognosi e una frattura al setto nasale per uno dei due bimbi che necessiterà senz’altro di ulteriori cure. L’inchiesta aperta dalla procura di Brindisi farà chiarezza non solo sulla dinamica ma anche sulle eventuali responsabilità. L’edificio era stato riaperto il 12 gennaio scorso con una cerimonia di inaugurazione cui aveva partecipato anche il sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola, che è stato fra i primi ad accorrere. Aveva appena firmato un’ordinanza di chiusura fino a data da destinarsi dell’istituto che ospita 687 bambini e sulla cui sicurezza si dovranno ora effettuare necessariamente altre valutazioni. I GENITORI LA RICOSTRUZIONE Un’ora dopo, mentre i due piccoli feriti erano ancora in ospedale, la scuola è stata fatta evacuare e ne è stata disposta la chiusura. Il pm di turno, Pierpaolo Montinaro, ne ha deciso il sequestro d’urgenza: all’interno bisognerà effettuare ulteriori rilievi per ricostruire la dinamica dei fatti. Ci torneranno anche i vigili del fuoco che hanno prelevato dei campioni fra i frammenti precipitati e li hanno repertati e li analizzeranno per comprendere con esattezza come sia andata, cosa abbia provocato il cedimento. Ma anche per compiere le dovute verifiche sulla agibilità dell’istituto, sulle condizioni in cui versano gli altri soffitti, i solai e lo strato di intonaco che al primo piano, proprio dove si trova l’aula in cui si è verificato il disastro, era stato rifatto proprio nell’ultima tranche di lavori. I poliziotti del commissariato di Ostuni hanno inoltre acquisito tutta la documentazione in Comune relativa all’appalto per i lavori all’edificio. Ascoltati la dirigente, il maestro, i responsabili dei lavori che si sono succeduti nel tempo. mln previsti da Scuole Nuove, si è davanti al piano economico più importante del dopoguerra sulla sicurezza scolastica. LE POLEMICHE Ma a contestare le cifre dell’esecutivo c’è Sinistra Ecologia e Libertà, che per voce dei deputati Arturo Scotto e di Giulio Marcon, denunciano che «dal Documento Economico Finanziario sono scomparsi 489 milioni destinati all’edilizia scolastica, per questo vogliamo fare un’operazione verità visto che il Def sarà alla Camera la prossima settimana. Il Governo sta mentendo sui tagli all’edilizia». Non ci sta alle accuse di Sel, la deputata democratica Maria Coscia, che ha replicato affer- IN ARRIVO L’ANAGRAFE SCOLASTICA NEI PROSSIMI ANNI STANZIAMENTI RECORD MA SEL DENUNCIA: SCOMPARSI 489 MILIONI mando che «è poco corretto utilizzare l’episodio di Ostuni per una polemica strumentale perché i lavori in quella scuola erano stati conclusi da poco e quindi non si tratta di una scuola fatiscente, ma di un plesso in cui gli interventi non sono stati eseguiti a regolare d’arte». Ma a rincarare la dose ci pensa anche l’Unione degli Studenti che tramite il suo portavoce Danilo Lampis, sottolinea che «il tragico avvenimento della scuola elementare risulta in linea di continuità con quanto avviene quotidianamente su tutto il territorio nazionale a causa delle condizioni indegne di edilizia scolastica, particolarmente preoccupanti nelle scuole del Sud Italia per questo chiediamo che le promesse del Governo, anche relative all'operatività dell' Anagrafe dell'edilizia scolastica, siano attuate e che ci sia chiarezza e non il solito gioco di cifre sugli interventi economici previsti nei prossimi anni». LE NOVITÀ Proprio l’anagrafe scolastica Giannini: verificheremo se ci sono responsabilità «Stiamo cercando di verificare cosa è successo e perché». Così il ministro dell'Istruzione, Giannini sul crollo nella scuola di Ostuni. Sul fatto che era stata da poco restaurata il ministro ha detto: «La ristrutturazione è stata fatta dagli enti locali ma il governo dovrà valutare se ci sono responsabilità». Quanto accaduto «è l'ennesima riprova della necessità del piano per la scuola: dal controllo di soffitti e intonaci, all'anagrafe dell’edilizia che sarà pronta tra poco». Il 19 gennaio cade l’ intonaco nella scuola elementare di Rogoredo di Casatenovo (Lecce). Tre bimbi di sei anni restano feriti: uno si frattura un braccio, un altro un dito, e il terzo ha una lesione alla spalla La dirigente Stella Mingolla si trovava a pochi metri di distanza, nella stessa ala al piano terra del “Pessina” in cui era convocata una riunione per decidere le destinazioni delle gite scolastiche. Nell’aula accanto si è udito il tonfo. Poi le urla, il fuggi fuggi di bambini terrorizzati. I due feriti a terra, in attesa delle ambulanze, con le ferite alla testa. Sotto choc i genitori degli scolaretti, più di qualcuno si è detto sconvolto, allibito, scandalizzato, a osservare quel buco sul soffitto e la polvere e i pezzi di muro finiti negli astucci, tra i diari, sulle sedioline dell’aula. «I nostri bambini sono in pericolo» ha urlato un papà, mentre la polizia apponeva l’ordinanza di evacuazione, invocando proprio l’immediata chiusura dei cancelli. Roberta Grassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Milano 2015 Solo tre mesi fa crolla l’intonaco e le pignatte di un soffitto nell’asilo Rovani di Sesto San Givanni, in provincia di Miano. Sette bambini restano feriti e tutto l’istituto viene evacuato L’INSEGNANTE È SCIVOLATA E SI È FRATTURATA UNA GAMBA LE PROTESTE DEI GENITORI La fotografia dell’edilizia scolastica GLI INVESTIMENTI (fino al 2016 - valori in milioni di euro) Scuole Belle 450 Scuole sicure 550 Dati in euro LO STATO DELLA SICUREZZA (% sul totale delle scuole) Fondi Pon e Por (efficienza Manut. energetica, mediocre impianti sportivi) o pessima Lesioni 1.025 strutturali 41 73 Interventi di piccola manutenzione 3.899 15 Buona scuola mai (scuole innovative) con molto ritardo 590 23 Interventi di manutenzione strutturale mai Scuole nuove 344 Fonti: ministero dell'Istruzione, Cittadinanzattiva tanto richiesta sarà una delle prime azioni del Governo Renzi. Sarà presentata il prossimo 22 aprile e l’Osservatorio per l’edilizia scolastica, che non è convocato da circa venti anni, sarà sostituito dallo Sportello unico per l’edilizia scolastica. Uno strumento che si annuncia corale, dove all’interno parteciperanno tutti i soggetti, dal Miur fino all’Unione Provincie Mutui agevolati Bei (ristrutturazione e messa in sicurezza) 940 29 INCIDENTI NEL 2014 Studenti e personale 766 ANSA CON “LA BUONA SCUOLA” I PRESIDI POTRANNO DECIDERE SU QUALI PLESSI INTERVENIRE UTILIZZANDO I FONDI DEL MIUR -TRX IL:13/04/15 Italiane passando per le Unità operative di missione territoriale. Inoltre il Ddl prevede anche che ai presidi venga affidato l’utilizzo delle risorse previsto dal Miur: avvalendosi di una squadra di manutentori potranno decidere dove intervenire nei loro plessi scolastici in maniera autonoma. Massimiliano Coccia © RIPRODUZIONE RISERVATA 22:21-NOTE: -MSGR - 20 CITTA - 8 - 14/04/15-N: 8 Primo Piano Martedì 14 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it Terremoto all’Anas Ciucci lascia la guida dopo il caso crolli Le dimissioni nelle mani di Delrio a due giorni dal cedimento di un viadotto in Sicilia. Apprezzamento da parte del governo ` LA SVOLTA ROMA All’Anas giurano che non è colpa della tv. E che la decisione, certamente sofferta, era nell’aria da tempo. Di fatto però la pressione su Pietro Ciucci, che ieri ha lasciato l’incarico per «motivi personali» nelle mani del ministro Graziano Delrio, era diventata insostenibile anche per un boiardo di Stato navigato ed esperto. Per lui, manager di punta con un passato prestigioso all’Iri e tanta esperienza nelle aziende di Stato, il recente cambio della guardia al ministero delle Infrastrutture e, prima ancora, l’arrivo di Renzi a Palazzo Chigi non erano stati segnali incoraggianti. A Ciucci, dal 2006 sulla poltrona dell’Anas e prima ancora su quella della società per lo Stretto di Messina, non era certo sfuggito che il governo, grazie ad una moral suasion soft, aveva ottenuto un cambio di passo in tutte le società controllate, dall’Enel all’Eni, da Terna alle Poste. Marcando così una forte discontinuità con il passato. GLI ERRORI Insomma, il vento era cambiato. Per questo Ciucci, dopo il faccia a faccia con Delrio, ha spiegato di aver lasciato «per rispetto del nuovo ministro e favorire le opportune decisioni». A far traboccare il vaso è stata anche l’inchiesta di Report - seguita ieri sera dallo staff di Delrio con grande attenzione - che ha messo in luce, come era prevedibile, una serie infinita di ritardi e mancanze su gestione, manutenzione e controlli di strade e autostrade targate Anas. I clamorosi crolli sulla Paler- mo-Catantia, che hanno spaccato in due l’isola, sono solo gli ultimi di una serie di episodi che hanno accelerato i tempi dell’uscita di scena, convincendo Ciucci a farsi da parte. Ben prima dell’accertamento delle reali responsabilità e con un gesto in fondo coraggioso apprezzato dall’esecutivo. Resterà per la normale amministrazione fino all’assemblea degli azionisti per l'approvazione del bilancio 2014, che è prevista per metà maggio. LE PROSSIME MOSSE L’uscita di scena di Ciucci facilita i piani del governo. Non è un mistero infatti che il governo voglia rivedere la strategia e la missione dell’Anas. Visto che la reputazione della principale stazione appaltante del Paese è ai minimi storici. Tra cedimenti strutturali della rete, dovuti ad errori di progettazione e costruzione, come ammesso anche da Ciucci, e le carte delle inchieste giudiziarie sulla corruzione. Durissima anche l’atto di accusa dopo la chiusura del tratto di autostrada che collega Palermo a Catania per il crollo un pilone a causa di una frana. «Quel versante franato poteva essere messo in sicurezza anni fa», ha detto Erasmo D'Angelis, coordinatore della Struttura di missione di Palazzo Chigi, #italiasicura contro il dissesto IL MANAGER DAL 2006 AL VERTICE DEL GRUPPO: «HO LASCIATO PER RISPETTO DEL NUOVO MINISTRO» Palermo-Catania La procura apre un’inchiesta Trenta milioni per riaprire la Palermo-Catania. E' questa la cifra calcolata nel vertice concluso a Roma nel quartiere generale dell'Anas. Sul caso la Procura della Repubblica di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta. L'ipotesi di reato è disastro colposo, lo stesso per il quale si indaga sul cedimento a Capodanno della struttura di accesso al viadotto Scorciavacche della Palermo-Agrigento. La nuova inchiesta è seguita dal procuratore Alfredo Morvillo e dal sostituto Giacomo Brandini. I magistrati hanno nominato propri consulenti e acquisito un'informativa dell'Anas. idrogeologico, e in pole position per sostituire Incalza al dicastero delle Infrastrutture. «Anas e Regione - ha tuonato d’Angelis potevano e dovevano intervenire già 10 anni fa e nessuno lo ha fatto. Nemmeno a noi è mai arrivata la segnalazione del rischio». Ora la struttura in cemento dovrà essere rimossa e i lavori potrebbero durare anni, mentre solo pochi giorni fa era crollato un tratto della strada statale che doveva collegare Cagliari alle località turistiche, la cosiddetta nuova 554, aprendo una voragine tra le quattro corsie. Umberto Mancini © RIPRODUZIONE RISERVATA Le opere strategiche secondo il Def 1 Alta velocità Napoli-Bari COSTO COMPLESSIVO 2 Torino Lione 69,2 mld 69 DISPONIBILITÀ 4 3 Brennero 4 Terzo Valico 3 2 19 10 8 20 21 7 17 16 Olbia-Sassari 46,2 mld 17 Mose FABBISOGNO TRIENNALE 24 14 6 Alta capacità per la Brescia-Verona e la Verona Vedova 13 3,4 mld 18 Metro C di Roma 19 metro linea Milano M4-Linate 18 20 metro di Monza 7 A4 Venezia Mestre 8 Pedemontana lombarda 15 statale Jonica 106 25 5 ferrovia Messina-CataniaPalermo 22 16 1 21 metro di Torino 15 11 9 Pedemontana veneta 22 Napoli: metro linea 6 e linea 1 10 tangenziale Est di Milano 11 Salerno-Reggio Calabria 14 Grosseto-Siena 23 metro circumetnea 23 5 2 24 tranvia di Firenze 12 Agrigento-Caltanissetta 25 metro di Bologna 13 quadrilatero UmbriaMarche Modello Ferrovie per la spa di strade e autostrade «Trasparenza, efficienza e una nuova governance» LA STRATEGIA ROMA Il triste presagio che la sua epoca stava per chiudersi era arrivato alla fine marzo. Prima con le dimissioni a sorpresa del rappresentante del Tesoro nel consiglio di amministrazione, Maria Cannata. E poi, a stretto giro di posta, con quelle dell’esponente del ministero delle Infrastrutture, Sergio Dondolini. Nel cda dell’Anas Pietro Ciucci era rimasto solo, appeso ad un sottilissimo filo. Con onestà disse subito di non «voler fare le barricate», annusando l’aria che tirava. Ieri, evitando altre polemiche, ha deciso di dimmetersi, consentendo al governo - e al neo ministro delle Infrastrutture Delrio - di iniziare quella che si preannuncia una vera rivoluzione copernicana per l’Anas. L’obiettivo lo ha indicato il presidente dell’Autorità anti corruzzione, Raffaele Cantone: «Ci sono problemi che riguardano i singoli appalti nei lavori pubblici c'è un problema più generale perché l'Anas è la principale stazione appaltante e dovrebbe essere in tutto e per tutto l'immagine della migliore stazione appaltante». Ecco, il ministro Delrio, d’intesa con Palazzo Chigi, partirà da qui per cambiare davvero tutto. Sia a livello di governance che di strategia. «Ri- volteremo l’Anas come un calzino» - spiega una fonte vicina al dicastero. Il modello a cui ci si ispira è quello delle Ferrovie dello Stato, trasformate da Mauro Moretti, ora alla guida di Finmeccanica, in un gruppo efficiente e competitivo. La nuova Anas che immagina Delrio sarà però soprattutto una casa di vetro, con tutte le procedure messe on line. Per dare la massima trasparenza alle gare d’appalto, ai collaudi, ai controlli. E ai costi finali delle opere, spesso nascoste nelle pieghe dei bilanci. Del resto, spiegano ancora al ministero, l’Anas è la più importante stazione appaltante del Paese e gestisce qualcosa come 12 miliardi di euro. Serve quindi un cambio di passo, una trasformazione che deve neccessariamente passare per la «glanost» di tutti i contratti e procedure di aggiudicazione più efficienti e competitive. Ci saranno poi nuovi meccanismi di controllo interno oltre che un monitoraggio più invasivo e capillare sul terri- «RIVOLTEREMO IL GRUPPO COME UN CALZINO TUTTE LE GARE E GLI APPALTI SARANNO ON LINE» torio. Controlli fino ad ora considerati a dir poco carenti. Un cambiamento radicale per risollevare una reputazione che ha toccato i minimi termini dopo i crolli dei viadotti in Sicilia e l’esplosione dell’asfalto in Sardegna. COLLAUDI E CONTROLLI La trasformazione passerà anche per una governance nuova di zecca. Delrio vuole un super tecnico alla guida dell’Anas, un cda più nutrito e una rivisitazione degli appalti, sulla scia delle nuove norme che si accinge a varare il Parlamento. Nel mirino del governo anche il sistema dei collaudi, che viene considerato poco trasparente, e i rapporti con il territorio e i general contractor. E poi i ritardi nei controlli e nell’individuazione dei responsabili dei recenti cedimenti strutturali nella rete stradale e autostradale gestita da Anas. «Faremo uscire l’Anas dal suo mondo antico - aggiungono da Palazzo Chigi - costruendo un’azienda moderna e senza aree di opacità. In sostanza il vecchio carrozzone di Stato si dovrà trasformare rapidamente, eliminando tutte quelle procedure bizantine che hanno trascinato nel fango l’immagine dell’Anas. U. Man. © RIPRODUZIONE RISERVATA Piero Ciucci (foto ANSA) Renzi ottiene l’addio: ora opere ben fatte e in tempi certi IL RETROSCENA ROMA Matteo Renzi non è rimasto certamente sorpreso dell’annuncio di Pietro Ciucci. Quell’addio il premier l’ha fortissimamente voluto e incassato giocando di sponda con Graziano Delrio, il suo braccio destro ora approdato al ministero delle Infrastrutture. Il cambio all’Anas, un’azienda che vale ben più di un ministero ed è la principale stazione appaltante del Paese, chiude il cerchio. «Dopo il ricambio al dicastero con le dimissioni di Lupi e l’arrivo di Delrio», spiega uno stretto collaboratore di Renzi, «la discontinuità non poteva certo fermarsi a Porta Pia. Era inevitabile ed essenziale che riguardasse anche l’Anas, il suo braccio operativo». «Perché probabil- poi voglio avere appalti trasparenti e puliti e voglio opere pubbliche ben fatte e realizzate in tempi certi, senza aggravio dei costi per la collettività. Nel settore dei lavori pubblici inizia un’era nuova». Per la verità la nuova era è cominciata da una settimana. Appena sbarcato a Porta Pia, Delrio ha saldato un rapporto privilegiato con Raffaele Cantone, il capo dell’Autorità anticorruzione, «per avere una collaborazione strettis- mente Ciucci non avrà responsabilità penali, lo diranno le indagini in corso», dice un altro consigliere, «ma sicuramente potrebbe aver peccato nei controlli. Per fortuna Ciucci ha fiutato l’aria e ha deciso di uscire, diciamo, a testa alta. Apprezziamola sua decisione di farsi da parte...». Chiaro il messaggio: se l’inamovibile (fino a ieri) patron di Anas non avesse deciso di dimettersi, sarebbe stato dimissionato da Delrio. IL PRESSING PER L’ADDIO Non a caso il ministro ha fatto sapere di aver «molto apprezzato» l’annuncio del passo indietro. E Renzi, che si dice «arcistufo dei viadotti che crollano e degli intonaci che precipitano sulla testa degli studenti», ha festeggiato a modo suo: «Si cambia, si superano le opacità e la palude. D’ora in Il ministro Graziano Delrio «DOPO IL CAMBIO AL DICASTERO DI PORTA PIA LA DISCONTINUITÀ DEVE PROSEGUIRE PER I LAVORI PUBBLICI INIZIA UNA NUOVA ERA» sima». E ha dettato, d’accordo con Renzi, la linea: «Da adesso in poi si faranno solo opere normali con costi normali e con i tempi giusti». Basta infatti «con le procedure straordinarie e d’emergenza», teorizza il neo-ministro, «bisogna tornare nella normalità: procedure europee, regole semplici sugli appalti. La corruzione, infatti, si annida nelle procedure d’emergenza, nei commissari, nelle varianti in corso d’opera che fanno lievitare i costi del 40%». Una filosofia di cui c’è traccia nel Documento di economia e finanza appena sfornato dal governo. Dove sono scomparse la legge Obiettivo e tutte le norme volute da Silvio Berlusconi. E dove si parla di «opere pubbliche strategiche nazionali». Con un imperativo: realizzarle nei tempi tutte e -TRX IL:13/04/15 25 (erano 50). «Perché una cosa è certa», teorizza Renzi, «far partire davvero i cantieri significa far ripartire il Paese. Ma per combattere la corruzione ci vuole ricambio, trasparenza e bisogna disboscare le regole, semplificare il codice degli appalti, ridurre i regolamenti». Va da sé che Renzi non poteva lasciare Ciucci al suo posto. E ieri mattina ha provveduto a “licenziarlo” con un’intervista di Erasmo De Angelis, coordinatore della struttura tecnica di missione per il dissesto idrogeologico, dopo l’ennesima frana che ha provocato la chiusura dell’autostrada Palermo-Catania: «L’Anas non può continuare a fare lo scaricabarile. Ciucci deve assumere la responsabilità». Così è stato. Alberto Gentili 22:45-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 10 - 14/04/15-N:RIBATTUTA 10 Primo Piano Martedì 14 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it Puglia, è lite continua Poli Bortone spacca anche Fratelli d’Italia Le Marche E l’ex democrat Spacca correrà con Forza Italia Meloni: pronti a sostenerla solo se FI è compatta oppure si va avanti con Fitto. L’ex sindaco: se è così lascio il partito ` LA POLEMICA ROMA «Quella di Adriana Poli Bortone è un'ottima candidatura, se funzionale alla vittoria. Se Berlusconi ci garantisce che c'è il sostegno di tutta FI siamo disponibili, altrimenti entro 24 ore confermeremo il sostegno a Francesco Schittulli». si è consumata così, nella sede di Fratelli d'Italia, l'ennesima giornata di scontro nel centrodestra pugliese, protagonista stavolta la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, che ha rimpallato all'ex Cavaliere scelta e responsabilità della candidatura di Poli Bortone, che rischiava di spaccarle il partito. «Sarebbe un errore per una persona con la storia di Poli Bortone farsi utilizzare per impedire al centrodestra di essere competitivo», ha detto Meloni, al termine di una lunga riunione dell'ufficio di presidenza di Fdi, sottolineando come la candidatura «appaia divisiva e quindi non in grado di mirare alla vittoria e all'unione della coalizione», oltre che «lesiva» per la stessa candidata. Che, però, ha già lanciato una minaccia nemmeno troppo velata: «Se il partito rinuncia al mio nome con motivazioni che io non posso condividere, si vede che non vogliono che io resti in Fratelli d'Italia». LA LINEA DI ARCORE Dal canto loro i berlusconiani non intendono favorire alcun abboccamento che possa in qualche modo smentire la linea di Arcore, espressione del partito. «Non ci vuole un giudice per stabilire che un esponente di FI, che si schiera contro il partito, automaticamente non ne fa più parte», ha dichiarato il commissario pugliese Luigi Vitale, che ha risposto a strettissimo giro a Meloni: «Tutta FI sostiene senz'altro Poli Bortone, l'unica in grado di unire il centrodestra. Mi auguro che Meloni non faccia lo stesso errore di Schittulli: cominciare a sindacare chi è FI. Forza Italia è Silvio Berlusconi. Abbiamo già detto che tutti i consiglieri regionali uscenti sono ricandidati. Certo, se pensano che le liste le AZZURRI IN PRESSING TOTI: NOI E LA LEGA CON ADRIANA PER COERENZA DOVREBBERO FARLO PURE I SUOI faccia Fitto, sono fuori strada». Ancora più esplicite fonti vicine a Berlusconi che ieri sera, appena Meloni ha annunciato la non-scelta del suo partito, hanno commentato: «C'è una sola Forza Italia, e ha già scelto per Poli Bortone, dopo aver preso atto che Schittulli voleva dettarci le nostre regole. E' evidente che Meloni ha un accordo con Fitto, ed è altrettanto evidente che intende mantenerlo». E il consigliere politico di Berlusconi, Giovanni Toti: «Noi e la Lega appoggiamo Poli Bortone, per coerenza dovrebbe farlo anche Fratelli d'Italia. Sarebbe come se Forza Italia non votasse per Toti». Ma proprio la candidatura di Toti in Liguria potrebbe diventare l'ennesimo spunto polemico. Fdi starebbe valutando se convergere su candidature diverse, come quella di Matteo Rosso o Enrico Musso (che ha già ufficializzato la sua candidatura a capo di una lista civica Liguria Libera, in cui ci sarebbe lo zampino degli uomini di Claudio Scajola). Anche perché, come ha aggiunto Ignazio La Russa, «Toti ha la controindicazione di essere visto come candidato paracadutato». Sonia Oranges © RIPRODUZIONE RISERVATA Adriana Poli Bortone (foto ANSA) Scambio di tweet Emiliano chiede consiglio a Underwood I tweet Underwood-Emiliano Il candidato governatore democrat della Puglia, l’ex sindaco di Bari Michele Emiliano, ironizza sulle difficoltà del centrodestra. E manda un tweet all’account del personaggio di House of Cards, Frank Underwood: «Per favore, ci aiuti a trovare un candidato repubblicano per la Puglia (Italia). Io sono quello democratico, tutt’ora solo». Risposta di Underwood: «Ok, potete avere Marco Rubio». Forza Italia si allea con Area Popolare e candida l’ormai ex governatore del Centrosinistra Gian Mario Spacca: c’è il via libera di Berlusconi. Nelle Marche si apre la campagna elettorale dei paradossi. Se il Pd non perde occasione per delegittimare il presidente che ha sostenuto negli ultimi 10 anni e che ha deciso di non riproporre dopo due mandati, Forza Italia ha scelto il suo storico "nemico": il coordinatore regionale Remigio Ceroni, lo stesso che era arrivato a paragonarlo al «Bugiardo di Moliere», è tra i promotori della candidatura. Del resto il progetto di Centro varato da Alfano e Quagliariello con la civica Marche 2020 di Spacca, 62 anni, ex Margherita ed ex Pd, per anni vicino a Enrico Letta, fa gola agli azzurri. Proprio ieri, il Mattinale del gruppo parlamentare di Fi, l'house organ del partito, scriveva che «le Marche sono contendibili: il presidente uscente esce dal Pd e si candida con noi». La candidatura di Spacca al terzo mandato è mal sopportata dal Pd, che punta sull’ex sindaco di Pesaro Ceriscioli. Renzi, nell’ultimo Consiglio dei ministri, aveva sollevato dubbi sulla nuova legge elettorale approvata nelle Marche, che vieta terzi mandati ma solo dal 2020. La Lega non si accoderà. Il coordinatore Paolini: «I nostri non capirebbero». Berlusconi al lavoro sul partito-talent basta cacicchi: donne, giovani e web IL RETROSCENA ROMA Operazione rinnovamento. Obiettivo neo-Forza Italia e non chiamiamola Forza Silvio perchè lui si ritiene «un brand vincente» ma saranno i giovani, soprattutto donne, ad animare - nelle intenzioni dell’anziano leader l’onda azzurra che sarà molto rosa ma anche multicolore. Berlusconi ci tiene a mostrarsi super-attivo - sia pure a distanza di sicurezza dal suo partito così com’è adesso - e sta guardando con soddisfazione lo spariglio provocato dalle sue ultime mosse. «Abbiamo spaccato - commentano i suoi - Fratelli d’Italia con la candidatura di Adriana Poli Bortone e prima ancora abbiamo spaccato la Lega tra Salvini e Tosi e ora abbiamo spinto Angelino Alfano nelle mani di Fitto, cioè quello che più aveva spinto per cacciarlo da Forza Italia». Il nuovo partito deve fare così, nelle intenzioni di Ri-Silvio: giocare a tutto campo. E la campagna elettorale per le Regionali servirà a Berlusconi, nelle sue incursioni che non saranno sporadiche, soprattutto per preparare il dopo. Ovvero farà il talent scout, nei territori dove andrà, per individuare i volti nuovi che servono alla prossima creatura per la vera partita. Quella delle politiche contro Matteo Renzi, di cui i dati in possesso dell’ex Cavaliere dicono: «Un terzo degli italiani lo ama e due terzi lo detestano». E i detestanti vengono dati in crescita perchè «le bugie del governo hanno le gambe corte». Per ora i volti nuovi per la Grande Riscossa - ancora possibile o siamo fuori tempo massimo? - non ci sono. E quei pochissimi che sembrano emergere - uno su tutti: Silvia Sardone, la bionda onnipresente in tivvù - già sembrano vacillare e bisognerà vedere se verrà loro dato spazio da parte di chi al momento ha voce in capitolo sulle scelte del leader. GUERRA ANAGRAFICA La Sardone che sui palinsesti sta scatenando la guerra civile azzurra tra giovani (ancora da individuare) e vecchi (che non vogliono gettare la spugna, al grido: «E i voti chi li porta, la cicogna?») sembra creare più problemi che possibilità alla rifondazione azzurro-rosa in fieri o ”in mente Dei”. Uno schema di neo-movimento comunque ci sarebbe. E sarebbe l’opposto di quello strutturato secondo il modello tradizionale di Denis Verdini, il quale non a caso è sul suo Aventino e non è detto che prima o poi non LE REGIONALI SONO LA PRIMA OCCASIONE PER SELEZIONARE I VOLTI NUOVI LA SARDONE È GIÀ IN DECLINO Silvia Sardone (foto AGF) strappi. La neo-Forza Italia sarà un movimento soprattutto on-line, una sorta di rete telematica come le banche senza sportelli, una grande rete e un capillare call center: libero dai potentati locali che diventano ritrovi per cacicchi. La lezione Fitto all’ex Cavaliere serve per fare l’opposto: il partito dei non notabili, ecco la rivoluzione di Silvio al tempo in cui non ci sono più i soldi per mantenere una macchina pesante. Il partito vetrina di talenti, ammesso che i talenti si trovino, è il sogno del ’94 riadattato ai nostri giorni. E il format di Amici, di Maria De Filippi, vale come modello culturale di riferimento: ovvero, un partito che sia palcoscenico nel quale ognuno, forte della propria freschezza, possa esprimere le capacità che ha. sconi non fa che dire un gran bene come conduttore televisivo potenzialmente adattabile ad altro: «Riesce a entrare in empatia con la gente e capisce quali sono i temi veramente popolari». Mario Ajello © RIPRODUZIONE RISERVATA Raffaele Fitto e Silvio Berlusconi (foto ANSA) IL MIX Berlusconi pensa comunque a una miscela di giovani e vecchi. E il rilancio della Poli Bortone sta servendo all’ex premier anche per non essere schiacciato sul clichè del rottamatore a strascico. Il Pink Thank del nuovo partito già c’è (Francesca Pascale e Maria Rosaria Rossi, Alessia Ardesi e Deborah Bergamini), al bomber Brunetta il presidente non intende rinunciare, nel settore Pasionarie dovrebbero starci la Mussolini, la Bernini, la Biancofiore, la Bernini, la Ronzulli e la Comi, ruolo chiave per Antonio Tajani (che garantisce il rapporto con il Ppe) e per i tajanei come Francesco Giro, e due innesti importanti. Il primo è ultra probabile: Nunzia De Girolamo, che andrebbe a raggiungere le amiche del Cerchio Magico. Il secondo al momento è soltanto una possibile ghiottoneria e risponde al nome di Paolo Del Debbio. Di cui Berlu- -TRX IL:13/04/15 22:51-NOTE:RIBATTUTA -MSGR - 20 CITTA - 15 - 14/04/15-N: 15 Cronache Martedì 14 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it Coop, nel mirino i soldi alle fondazioni I magistrati di Napoli che indagano sulla Cpl Concordia hanno `I pm: quadro indiziario ancora più grave e diffuso di quello disposto il sequestro di ogni finanziamento legato alla politica che sembrava. E l’indagine si sposta sulle consulenze d’oro ` L’INCHIESTA NAPOLI Acquisire documenti su «ogni forma di finanziamento, sovvenzione, contributo erogato, a qualsivoglia titolo, ad associazioni, fondazioni, enti, partiti politici e singoli esponenti politici» per poi analizzarli uno per volta, grazie all’aiuto dell’ex capo delle relazioni esterne della cooperativa Cpl Concordia Francesco Simone che da una decina di giorni ha deciso di collaborare con gli inquirenti. Il nuovo giro di perquisizioni, ordinato dai pm della procura di Napoli Henry John Woodcock, Celeste Carrano e Giuseppina Costantino, punta a vivisezionare il «sistema consolidato», messo in piedi dalla cooperativa modenese Cpl Concordia per facilitare le commesse pubbliche, oggetto degli arresti del 30 marzo scorso in relazione alla metanizzazione di Ischia. I carabinieri del Noe si sono presentati negli uffici della cooperativa a Roma, in quelli del vicepresidente della coop, Mario Guarneri, che non è indagato, e del responsabile commerciale, Andrea Ambrogi, acquisendo centinaia di documenti. Il quadro indiziario, si legge nel decreto, è «ancora più gra- «IL PRESIDENTE DI CPL SI LAMENTÒ CON D’ALEMA PER UN APPALTO SALTATO A BOLOGNA» L’EX PREMIER: CONTRO DI ME SOLO DIFFAMAZIONE ve, vasto e diffuso rispetto a quello già grave descritto nell'ordinanza di custodia cautelare». I CONTATTI CON D’ALEMA A rafforzare le accuse ci sono i verbali di Francesco Simone e Nicola Verrini. E’ il secondo, ad esempio, a riferire la conversazione a margine di un convegno avvenuto ad Ischia con l’ex premier D’Alema: «Notai che si appartarono, lo stesso D'Alema, Giusi Ferrandino Roberto Casari e Francesco Simone. Il Casari mi disse che si era lamentato con D'Alema del fatto che la Cpl aveva perso un grosso appalto all'ospedale Sant' Orsola di Bologna». La lamentela sarebbe arrivata anche all’allora governatore emiliano, Vasco Errani. L’ex premier ieri ha replicato: «Non ho nulla da chiarire con i magistrati, i rapporti con la Cpl sono trasparenti». Verrini si sarebbe poi occupato di aiutare il sindaco di Ischia in vista delle europee: «Feci incontrare Stefano Bonacini, a quel tempo responsabile del Pd delle liste, e Giuseppe Ferrandino per avere un aiuto per la campagna elettorale». Simone ha messo a verbale che una tranche di 25mila euro dei soldi portati dalla Tunisia era destinato a un appalto ad Avellino. Al telefono, parlando della consegna, sembra far riferimento a un ex ministro. «L'uomo di Saccomanni, l’avevo visto l'altro giorno mi ha chiesto 25 voti, Casari, da dare ad Avellino». Un elemento troppo generico per capire se il riferimento possa essere all’ex titolare dell’Economia. Leandro Del Gaudio Sara Menafra Google, summit in Procura intesa vicina con il fisco IL CASO MILANO E' vicino l'accordo tra Google Italia e Fisco per chiudere il contenzioso su una presunta evasione fiscale da parte del gruppo di Mountain View. Ieri mttina si è svolta una riunione in procura a Milano tra il procuratore aggiunto Francesco Greco, responsabile del primo dipartimento, quello sui reati economici, e la professoressa ed ex ministro Paola Severino, avvocato di Google e regista del pool dei legali del colosso Usa. L'esito dell'incontro sarebbe stato positivo e un nuovo accordo tra le parti sarebbe in dirittura d'arrivo. Un'intesa sembrava raggiunta a fine febbraio scorso, con Google che doveva versare 320 milioni di euro di tasse su 800 milioni di imponibile prodotto in Italia tra il 2008 e il 2013. Poi l'accordo non è andato in porto e di fronte alle in- IL CONTENZIOSO SULLA PRESUNTA EVASIONE DEL GRUPPO WEB INCONTRO TRA PM E AVVOCATI discrezioni stampa relative alla vicenda, un portavoce di Google aveva fatto sapere che la società «continuava a cooperare con le autorità fiscali», mentre il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, aveva spiegato che era «stato intrapreso un contraddittorio». Secondo fonti vicine all' inchiesta, con l'incontro di ieri tra Greco e la Severino la cooperazione avrebbero portato i suoi frutti e le trattative in corso da mesi sull'assegno che il gruppo ha intenzione di staccare per saldare i conti col fisco starebbero per concludersi. Si attende la chiusura delle indagini che al momento sono a carico di ignoti. VERIFICA STRAORDINARIA L'anno scorso la guardia di finanza ha avviato una verifica straordinaria sulla filiale italiana di Mountain View, mentre l’Agenzia delle entrate era al lavoro sull’esito di una precedente ispezione della gdf da cui era emerso che, tra il 2002 e il 2006, Google Italy aveva registrato redditi non dichiarati per circa 240 milioni (con un risparmio di 70 milioni di tasse) e Iva non pagata per 96 milioni di euro. La verifica disposta dalla procura di Milano avrebbe accertato che il fisco sarebbe stato eluso in base ad un contratto di servizio tra la società italiana e quelle estere «artatamente posto in essere con la sola finalità di simulare l'esercizio da parte di Google Italy Srl di una mera attività ausiliaria e preparatoria che non ha tuttavia trovato alcun riscontro negli elementi di fatto acquisiti». L'Agenzia delle entrate ha fatto presente la difficoltà di agire nei confronti delle società digitali transnazionali. R.Mi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli stabilimenti della Cpl Concordia (foto ANSA) Sorpresa di Barbara D’Urso: mai saputo di essere indagata IL PERSONAGGIO ROMA Non c’è pace per l’esplosiva Barbara D'Urso, finita sul registro degli indagati della procura di Roma per violazione degli obblighi familiari. Tra l’altro, fonti ben informate affermano con certezza che la conduttrice di Mediaset avrebbe saputo della denuncia a suo carico solo attraverso la stampa. Ma facciamo un passo indietro, per ricapitolare: sembra che la D’Urso non abbia mai versato l'assegno mensile di mille euro dovuto al secondo marito, il ballerino Michele Carfora, da cui ha divorziato nel 2008 dopo un matri- La Galleria Russo si unisce al dolore della nostra carissima AGNESE, per la grave perdita Roma, 14 aprile 2015 Domenica 12 Aprile e’ mancato all’affetto dei propri cari GIANNI GIANNINI di anni 73 Ne danno il triste annuncio i figli CECILIA e MATTEO, i nipoti, la nuora ed il genero. I funerali si svolgeranno martedi’ 14 Aprile alle ore 10,00 a Roma presso la Basilica di San Pancrazio in Piazza di Santo Pancrazio, 5 Roma , 14 aprile 2015 Mamma CARLA e le sorelle GIORGIA e BENEDETTA abbracciano con affetto i figli e fratelli CECILIA e MATTEO, i nipoti e i famigliari tutti per la scomparsa del papa’ e nonno GIANNI GIANNINI Roma, 14 aprile 2015 monio durato quattro anni (2002-2006). E lui, di conseguenza, ha deciso di passare alle vie legali e ha sporto denuncia. Ma cosa dice la legge? «Sono passati 40 anni dalla riforma del diritto di famiglia italiano, avvenuta con la legge del 19 maggio 1975», spiega al Messaggero l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace. Tra le modifiche sostanziali apportate vi è stato il passaggio dalla potestà del marito alla potestà condivisa dei coniugi e l'eguaglianza tra coniugi. Detto ciò, tutt’ora in Italia sono pochissimi i casi di donne che pagano alimenti agli uomini. E le ragioni sono diverse: intanto, sono meno numerose le donne che guadagnano più degli uomini. Secondo, gli uomini con moglie ricche sono furbi, non si fanno scoprire se tradiscono e non si separano», spiega. Spetterà al pm Vincenzo Barba, che ha aperto il fascicolo, valutare se ci siano gli estremi per la violazione del reato previsto dall' Il giorno 13 aprile e’ venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo hanno amato, addormentato nell’abbraccio del Signore Federchimica partecipa, con profondo rammarico, al dolore della Famiglia per la scomparsa del «GLI ALIMENTI ALL’EX MARITO? CI ANDREI CAUTA VISTE LE CIRCOSTANZE» Bernardini de Pace © RIPRODUZIONE RISERVATA PAOLO PERALI Dott. Ne danno il triste annuncio i figli ALESSANDRO e CRISTIANA RAFFAELE PONZANO Le esequie saranno celebrate mercoledi’ 15 alle ore 15,30 nella chiesa di S. Eusebio all’Esquilino ricordandone, con infinita gratitudine, il grande valore della Sua personalita’ e l’elevata professionalita’ sempre profusa per il progresso e la crescita dei valori delle Relazioni Industriali. No fiori Roma, 14 aprile 2015 MARIO ZOCCOLI Milano, 13 aprile 2015 FABRIZIO Ricorderemo sempre i bei momenti vissuti insieme con ELO ed i figli FILIPPO e VALERIO. SERGIO e CATERINA DE BAC. TRIGESIMI ELISABETTA RUSSI ANNIVERSARI Roma, 14 aprile 2015 Soc. Zega Luciano Roma, 14 aprile 2015 14-04-1975 Tel.06.44.23.14.10 FABRIZIO ELISABETTA RUSSI Via dei Faggi 111-Rm MARIA GRAZIA GUIDI Ne danno l’annuncio i fratelli GIUSEPPE con VALERIA, GIANLUIGI con FRANCESCA e gli adorati nipoti FLAMINIA, GIULIA, MATTEO, CAMILLA, CARLA, FRANCESCA, ALESSANDRA, ELEONORA, STEFANO, ELENA. Le esequie saranno celebrate nella chiesa di S. Agnese fuori le mura martedì 14 Aprile alle ore 15.00. Roma, 14 aprile 2015 Il giorno 12 aprile è mancata al nostro affetto ALESSANDRA NICODEMI Lo annuncia con dolore la famiglia. Le Esequie presso Basilica Santa Agnese martedì 14 aprile alle ore 11,00. Roma, 14 aprile 2015 Il giorno 13 aprile si e’ serenamente spenta CARLA ONORI Ne da il triste annuncio l’Avvocato MARIA LUCIA VERGARI insieme al personale e gli ospiti della Comunita’ ARCHE’ DUE. I funerali avranno luogo il giorno 15 aprile alle ore 11.00 nella Chiesa Nativita’ di Nostro Signore Gesu’ Cristo in Via Gallia Roma, 14 aprile 2015 Un abbraccio in Cristo. Roma, 14 aprile 2015 Gli amici del Tennis Club Parioli ricordano con affetto l’amico FABRIZIO PESCI MICHELE BASSI, DANIELE BELLINI, ALFONSO BUONPENSIERE, STEFANO CANALI DE ROSSI, GIANLUCA CASCIOLI, FEDERICO CASTELNUOVO, STEFANO CENTI COLELLA, NICOLA CERQUA, SERGIO CHIMENTI, GIULIO CIORRA, MARIO DAMIANI, ANDREA FACCINI, VALERIO GATTAI, FRANCESCO JOVENE, GIANCARLO e DANIELE MAZZA, FABIO NOTTURNI, MARIO, MILENA, ELISABETTA PANIZZA, DARIO PERUGIA, FRANCESCO QUINTIERI, LEOPOLDO SANTAGATA. ROMA, 14 aprile 2015 Il giorno 12 Aprile è venuto a mancare ANGELO PILERI ex Presidente Agip Petroli L’Associazione Pionieri Veterani Eni - APVE, Lo ricorda con profonda stima e affetto. Roma, 14 aprile 2015 AUGUSTO POCOBELLI e il personale medico e paramedico della U. O. C. Oftalmologia dell’Ospedale San Giovanni partecipano al dolore del collega MARCO ANDREA PILERI per la perdita del caro papà ANGELO 06.7183900 - Roma 0644232323 A Il giorno 12 aprile è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari In memoria di MARIO ZOCCOLI Esemplare figura di uomo che ha dedicato agli impegni di lavoro e all’amore per la famiglia una vita la cui perdita lascia addolorati la moglie MARIA, i figli LUCIANO con DANIELA, MARINA con il marito ANTONIO, ALESSANDRO con ALESSANDRA. 14/04/2015 RAFFAELE VESSICHELLI A venticinque anni dalla scomparsa, la famiglia lo ricorda a quanti hanno conosciuto e apprezzato la figura, il valore e l’esempio dell’uomo e del Magistrato Lo ricordano per il suo gioioso carattere i nipoti ANGELICA, GAIA e il piccolo GIACOMO. I funerali si svolgeranno martedì 14 aprile alle ore 11,30 nella “Parrocchietta” in via del Casaletto n. 691 in Roma. NECROLOGIE PARTECIPAZIONI SERVIZIO TELEFONICO Roma, 14 aprile 2015 orario: tutti i giorni compresi i festivi dalle 09.00 alle 19.30 GIOVANNA MICHELE e ROBERTO, GIORGIO e LUKAS, PEPPE sentiranno sempre la tua mancanza ZIO MARIO 800 893 426 Roma, 14 aprile 2015 I collaboratori e il personale del Nuovo Tennis “S. Agnese” partecipano al dolore del loro Presidente ALESSANDRO per la perdita del papà MARIO ZOCCOLI MARISA BONANNI con i figli DANIELA, ALESSANDRO e ATTILIO con LAURA, GIORGIA e MARIA VITTORIA ricordano con affetto e rimpianto Roselli Alberto srl ROSELLA 14/04/1990 CARLO MARIA VILLANI con gli Assistenti ed il Personale tutto della IRCCS - Fondazione Bietti partecipa al dolore di MARCO ANDREA per la perdita del Papa’ ANGELO PILERI Con l’affetto di sempre. Roma, 14 aprile 2015 Roma, 14 aprile 2015 Roma, 13 aprile 2015 14-04-2015 MAURIZIO LUCARELLI “Grazie per l’amore con cui hai saputo illuminare le nostre vite” Roma, 14 aprile 2015 Onoranze Funebri “Quarto Miglio” e I funerali si svolgeranno mercoledi’ 15 aprile alle ore 11,00 presso la parrocchia di San Saturnino in Roma PIO MICHELE GUETTI È tornata alla casa del Padre MARIO Roma, 14 aprile 2015 La moglie, i figli ed i parenti tutti annunciano le esequie di Eugenio Fabozzi s.r.l. Tel.a.r.06/23232323 FILIPPO, CHIARETTA e COSIMO si stringono vicino a LUCIANO per la perdita del papà Il figlio FRANCESCO piange la scomparsa di Addio MARIO, GABRIELLA, MASSIMO, MATTEO e MARTA MOTOLESE sono vicini a FRANCESCO e salutano con molto affetto Roma, 14 aprile 2015 I collaboratori e il personale della “Ayno Videoconferenze” partecipano al dolore del loro Amministratore Unico LUCIANO per la perdita del papà Roma, 14 aprile 2015 LIDIA e MICHELE BRACCO alla famiglia PESCI con affetto e compartecipazione per la scomparsa di Che si terranno oggi 14 Aprile alle ore 14,30 presso la Parrocchia di Sant’Emerenziana in Roma articolo 570 del codice penale. Ma quale destino attende Barbara D’Urso? «Andrei cauta nell’esprimere un giudizio. Mi sembra strano che Michele Carfora abbia ottenuto un assegno di solidarietà, perché il matrimonio è durato poco e di conseguenza il suo tenore di vita non è mutato molto. Senza contare che un noto settimanale, ai tempi, aveva immortalato pubblicamente il tradimento di lui, beccato a baciare in spiaggia una bella mora. Insomma, è essenziale per prima cosa verificare che ci sia davvero una sentenza a suo favore». Nicole Cavazzuti MARIO ZOCCOLI Unendosi al dolore della moglie MARIA e dei figli LUCIANO, MARINA e ALESSANDRO. FAX CENTRO PUBBLICITÀ: VIA GASPARE GOZZI n. 123, Roma EUR-OSTIENSE (metro B fermata: San Paolo) Tel. 06.5943432 cell. 328.7517176 dal lunedì al venerdì ore 9,30-13,00/14,00-18,00 sabato 9,30/12,30 Abilitati all’accettazione delle carte di credito Roma, 14 aprile 2015 -TRX IL:13/04/15 06-377 08 483 E-mail: [email protected] 22:18-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 35 - 14/04/15-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze METEO Martedì 14 Aprile 2015 REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 La riforma Salvi i dipendenti della Provincia ma a rischio gli stipendi futuri Giorno & Notte La tv tedesca gira a Urbino «Der poliziotto» e cerca comparse La superstrada A pag. 41 Perini a pag. 43 Benelli a pag. 37 Nencini: «Fano-Grosseto avanti nei tempi previsti» Il vice ministro si dice sorpreso per il clamore sollevato dal piano delle opere strategiche e rassicura sul completamento dell’arteria Forza Italia cambia idea su Spacca Aumenti Irpef graziati i contribuenti pesaresi `Siglata l’alleanza con Area Popolare e Marche 2020. Da “nemico” a suo candidato governatore `Ricci attacca: «Legge elettorale ad personam». Ma il Pd l’ha votata: malumori tra i democrat LA CLASSIFICA Forza Italia con Spacca: c’è il via libera di Berlusconi. E si apre ufficialmente la campagna elettorale dei paradossi. Se il Pd non perde occasione per delegittimare l'azione di governo del presidente che ha sostenuto per 10 anni, Forza Italia d'ora in poi viaggerà a braccetto con il suo storico "nemico", bersaglio di feroci critiche in tutti questi anni. Alla bacheca dei paradossi si è iscritta ieri ufficialmente anche Forza Italia, il cui coordinatore regionale Remigio Ceroni, nell’arco di dieci anni di dura opposizione, era arrivato anche a paragonare le "promesse" del Governatore Spacca agli imprenditori a «quelle de Il Bugiardo di Moliere». Risultato? Spacca sarà il candidato governatore di Forza Italia nel 2015. Ieri pomeriggio dall'Ufficio di presidenza di Forza Italia è giunto il via libera all'alleanza con "Marche 2020-Area Popolare" con Gian Mario Spacca candidato presidente di Regione. A quanto pare nell'accordo con il Centro, Fi ha chiesto la vicepresidenza per l'ex sindaco di Ascoli Piero Celani. «Sono stato il primo a lanciare il progetto di vera alternativa al Pd: tutti contro il centrosinistra» spiega il capogruppo Umberto Trenta, da Roma. In Nazionale e Fabbri a pag.36 La lettera Tra i Comuni in cui l’Irpef è aumentata di meno. Ma anche dove i redditi sono cresciuti meno. La classifica dei 108 capoluoghi va letta al contrario e il 93˚ posto di Pesaro sottolinea come l’Irpef non sia aumentata. L’anno di imposta preso da riferimento dal Sole 24 Ore è il 2014. Il reddito medio è di 19.793 e l’addizionale statale 3.901 euro, la regionale 261 e la comunale 117. La lettura è duplice. Per Antonello Delle Noci, assessore al Bilancio, in questo senso «siamo tra i più virtuosi in Italia. L’unico capoluogo delle Marche dove l’aliquota è allo 0,6 e non al massimo consentito di 0,8. Questo vale per i redditi fino a 28 mila euro, cifra che rappresenta tre pesaresi su quattro. E c’è l’esenzione fino a 9 mila euro di reddito. Significa che chiediamo meno ai cittadini, segnale di vicinanza alle persone in difficoltà dovute alla crisi. La nostra politica è quella di non aumentare le tasse e anche le ultime classifiche sulla Tasi (84˚ posto) e sulla velocità nell’incassare i tributi L’emergenza. Scattano le verifiche Io, così critica con Gian Mario ora sto con lui Mariangela Paradisi* . o ora portavoce di Marche 2020 di Senigallia. Che succede? Semplice, le competenze non si rottamano, soprattutto se non ci sono alternative. Continua a pag. 36 I Arrestato un diciannovenne trovato con la droga “vintage” `Il giovane fermato dai carabinieri con popper e dosi di cocaina SPACCIO E’ stato arrestato con l’accusa di spaccio dopo che i carabinieri gli avevano trovato addosso dosi di cocaina ma anche del “popper”, una droga sintetica diffusa in particolare nel giro dei sexy shop e di tendenza soprattutto all’inizio degli anni ’90. A finire in manette un diciannovenne pesarese, già segnalato alla prefettura come consumatore ma, sostanzialmente, incensurato. Il ragazzo, che vive con la famiglia in centro e disoccupato, è stato fermato sabato sera per un controllo da una pattuglia del nucleo radiomobile nei pressi del casello dell’A14. Il giovane era al volante di una utilitaria Fiat e alla vista dei militari dell’Arma ha mostrato un certo nervosismo che non ha fatto altro che insospettire ulteriormente i carabinieri. Poco dopo sono saltati fuori 5 grammi di cocaina e un flaconcino contenente del liquido, appunto il popper. droga vintage e sintetica - ma in alcuni paesi è legale - contenuta in fiale o in boccette di vetro, dagli effetti molto brevi quanto intensi. Sequestrato anche del denaro ritenuto provento di spaccio. La successiva perquisizione in casa non ha portato ad altri sequestri di sostanza stupefacente ma al ritrovamento di attrezzatura per il taglio e il confezionamento delle dosi. Dopo la convalida dell’arresto Ieri il ragazzo si è presentato davanti al giudice e ha patteggiato 4 mesi e 400 euro di multa. In quanto incensurato è stato rimesso in libertà. LO STESSO STUDIO MOSTRA PERÒ QUANTO IL REDDITO MEDIO SIA BASSO Il meteo Sulle Marche domina ancora l’alta pressione Sulla nostra regione prevarrà il bel tempo, ma con qualche nube sparsa di passaggio, più consistente sull'Appennino. Temperature in lieve calo su fascia costiera e subappenninica. Venti deboli variabili all'interno, fino a moderati di brezza o settentrionali, in rinforzo da Nord in quota. Mari in prevalenza poco mossi. © RIPRODUZIONE RISERVATA no del nido, con un danno che in Provincia neanche riescono a comprendere». Di qui la richiesta urgente al presidente della Provincia Daniele Tagliolini di intervenire con un provvedimento di richiamo ai visitatori del Monte del Ferro e la proposta di riaffidare al ministero dell'Ambiente le "chiavi" della Riserva Naturale Gola del Furlo individuando un nuovo soggetto "gestore" che « riteniamo debba essere il Corpo Forestale dello Stato». La Riserva del Furlo copre 3.700 ettari circa e al suo interno sono state vietate le attività sportive con veicoli a motore, il volo a vela, il parapendio nonché alpinismo e freeclimb. Jacopo Zuccari testimoniano questo». Ma la lettura è duplice perché l’addizionale cresce meno, ma anche i redditi si sono bloccati. I 19 mila euro pro capite ci posizionano nella seconda parte della classifica. «È un dato storico - spiega Simona Ricci, segretaria Cgil - viene confermato costantemente. Fa parte del Dna del territorio fatto di piccole imprese, artigiani e soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati, dove il reddito è medio basso». Il bonus di 80 euro non basta. «È una classifica a due facce perché testimonia la difficoltà di questo territorio nella crisi che si è mangiata tanti stipendi. Ma ben venga che l’Irpef non sia aumentata tanto come in altre realtà. Questo grazie anche agli accordi fatti con il Comune di Pesaro in cui abbiamo condiviso l’aliquota allo 0,6 e non 0,8. Ma soprattutto le esenzioni e la progressività in cui i più ricchi giustamente devono pagare di più. L’addizionale è sotto la media regionale, un fatto sicuramente positivo». L’imposta a livello nazionale è cresciuta del 9,3% negli ultimi sette anni eppure la crisi ha corroso tanti stipendi, tanto che in 51 città i guadagni sono stati più lenti dell’inflazione. Lu.Ben. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Secca al porto, un rebus Secca al porto, scattano le verifiche sulle paratoie affidate a Marche Multiservizi. Ma il dragaggio è un miraggio. Delbianco a pag. 39 A rischio la nidificazione delle aquile reali alla Gola del Furlo L’ALLARME «La nidificazione delle aquile reali al Furlo è di nuovo in pericolo». A lanciare l'allarme è l'associazione ambientalista Lupus in Fabula che chiede un rafforzamento delle attività di vigilanza e controllo nella riserva della Gola del Furlo proprio per evitare che la presenza indesiderata dell'uomo allontani gli uccelli che lì vanno a nidificare. «Domenica scorsa, nel cuore della riserva naturale Gola del Furlo, dove tutti gli animali e in particolare le aquile dovrebbero essere protette, un gruppo di persone ha raggiunto la vetta del Monte del Ferro a ridosso del nido, dove da tempo viene richiesta l'interdizione con l'imposi- zione del divieto di accesso. Ennesima prova - denuncia Lupus in Fabula - che l'ente gestore, la Provincia di Pesaro e Urbino, non è adatta a svolgere un ruolo così delicato, oggi meno che mai nella fase di transizione delle sue competenze alla Regione. Una fase che speriamo abbia una fine e che si giunga al più presto a capire chi debba gestire l'area protetta della Gola del Furlo, voluta con tante battaglie e finita per diventare un'appendice del servizio urbanistica della Provincia». Anche nel 2014 si sono verificate situazioni analoghe «malgrado - precisa ancora l'associazione - le ripetute segnalazioni e la richiesta di provvedere con cartelli». «C'è anche una legge regionale che vieta di avvicinarsi ai nidi ma dov'è la vigilanza? Il taglio dei finanziamenti - proseguono gli ambientalisti -non c'entra nulla: i provvedimenti che occorreva prendere non avevano particolari costi. Le aquile sono il simbolo della Riserva e la loro reazione rispetto a disturbi da parte dell'uomo, specie durante il periodo riproduttivo, è molto probabile che si traduca nell'abbando- Un esemplare di aquila reale TROPPI ESCURSIONISTI GLI AMBIENTALISTI DELLA LUPUS CHIEDONO MAGGIORI CONTROLLI ALL’INTERNO DELL’AREA PROTETTA -TRX IL:13/04/15 22:16-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 36 - 14/04/15-N: 36 Marche Martedì 14 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it Forza Italia cambia idea su Spacca: lo candida con Marche 2020 e Ap Berlusconi dà l’ok all’alleanza con il grande Centro In caso di vittoria l’ex sindaco di Ascoli Celani vice VERSO IL VOTO/1 ANCONA Forza Italia con Spacca: c’è il via libera di Berlusconi. E si apre ufficialmente la campagna elettorale dei paradossi. Se il Pd non perde occasione per delegittimare l'azione di governo del presidente che ha sostenuto per 10 anni, Forza Italia d'ora in poi viaggerà a braccetto con il suo storico "nemico", bersaglio di feroci critiche in tutti questi anni. Alla bacheca dei paradossi si è iscritta ieri ufficialmente anche Forza Italia, il cui coordinatore regionale Remigio Ceroni, nell’arco di dieci anni di dura opposizione, era arrivato anche a paragonare le "promesse" del Governatore Spacca agli imprenditori a «quelle de Il Bugiardo di Moliere». Risultato? Spacca sarà il candidato governatore di Forza Italia nel 2015. Ieri pomeriggio dall'Ufficio di presidenza di Forza Italia è giunto il via libera all'alleanza con "Marche 2020-Area Popolare" con Gian Mario Spacca candidato presidente di Regione. A quanto pare nell'accordo con il Centro, Fi ha chiesto la vicepresidenza per l'ex sindaco di Ascoli Piero Celani. «Sono stato il primo a lanciare il progetto di vera alternativa al Pd: tutti contro il centrosinistra - spiega il capogruppo Umberto Trenta, da Roma dove ha preso parte, insieme ad altri, a un incontro a cui erano presenti anche l'europarlamentare Antonio Tajani e il capo dello staff di Forza Italia Mariarosaria Rossi - Purtroppo non c'è stato modo di coinvolgere la Lega. Sono rammaricato ma per disciplina di partito vado avanti con Spacca candidato». E del resto l'accordo tra Forza Italia e Marche 2020, nonostante alcune divisioni interne tra gli azzurri, era nell'aria da giorni. Tanto che ieri il Mattinale del gruppo parlamentare di Fi, l'organ house del partito, scriveva che «le Marche sono contendibili: il presidente uscente esce dal Pd e si candida con noi». Non ci sta la Lega. I contatti di “NEMICO” GIURATO PER 10 ANNI, CERONI GLI AVEVA DATO DEL “BUGIARDO DI MOLIERE” LA LEGA DA SOLA FDI NEL GUADO Berlusconi con Salvini sono stati frequenti in questi giorni. E tra una telefonata e l'altra il Cav ha tentato di convincere il leader del Carroccio ad accettare la candidatura di Spacca nelle Marche ma non c'è stato verso. Tanto che ieri il candidato Governatore Luca Rodolfo Paolini ha rincarato la dose. «Andare con Spacca è un suicidio: la Lega perderebbe il 50% degli elettori - dice Paolini - Per riconquistare l'elettore del centrodestra dobbiamo proporgli qualcosa di nuovo. Con Spacca e le solite alchimie preferirebbero andare al mare piuttosto che votare». Resta l'incognita Fratelli d'Italia e le liste civiche dell'ex sindaco di Fano Stefano Aguzzi. Quest'ultimo sembra propendere più per un accordo con il Governatore uscente mentre il partito della Meloni è in mezzo ad un guado: da solo con Carlo Ciccioli candidato, con la Lega in appoggio a Paolini oppure con Forza Italia sostenendo Spacca. Le prime due strade sarebbero quelle più naturali da percorrere per FdI ma la terza è forse quella che offre più chance di elezione in consiglio. «Fratelli d'Italia? - conclude Paolini - Al momento non sono nostri alleati. Se vorranno starci ci confronteremo. Siamo un partito in rapidissima crescita ed è per questo che stanno facendo pressioni incredibili per ingabbiarci da qualche parte». Luca Fabbri Spacca e Celani: il ticket proposto da Area popolare, Marche 2020 Forza Italia Ricci: «Legge elettorale ad personam» Ma il Pd l’ha votata: malumori tra i dem VERSO IL VOTO/2 ANCONA La legge elettorale apre un caso anche nel Pd. Se Matteo Ricci attacca Gian Mario Spacca per «aver forzato la legge», e il Governatore uscente replica criticando l'impugnazione del Consiglio dei Ministri («Motivazione debolissima»), tra i democrat c’è malumore: la legge pro Spacca di cui parla Ricci l’hanno proposta e votata in aula. Dunque? C’è chi non ha gradito l’uscita del sindaco e in generale, c’è disagio per la possibile impugna- © RIPRODUZIONE RISERVATA zione davanti alla Consulta della legge elettorale delle Marche annunciata da Renzi. Se Luca Ceriscioli ha scelto un low profile («Per noi non cambia nulla») ieri il vicepresidente dell'assemblea democrat Matteo Ricci ieri ha affondato il colpo.«Medaglia di bronzo e legge elettorale ad personam: non solo si cambia schieramento dopo 25 anni, pur di rimanere attaccato alla poltrona, ma addirittura si forza la legge elettorale ad personam attacca Ricci - Il tutto, tra l'altro, per provare ad arrivare terzo». Parole che però avrebbero scon- Io così critica con Gian Mario, ma ora sto con lui segue dalla prima pagina Ho contestato le scelte di Spacca per anni e continuerò a farlo, se necessario. Quali scelte? La solfa del “Piccolo è bello”, attivamente sponsorizzata da Bersani (L. 140 del 1999), vera jattura per l’Italia e le Marche; aver sponsorizzato la delocalizzazione produttiva, fenomeno “naturale” e dunque inevitabile, ma di certo non da incentivare coi soldi pubblici; aver puntato sulla concentrazione degli sbocchi dell’export regionale (Russia, per esempio), trascurando del tutto il consolidamento sui mercati europei; aver di fatto impedito, in nome della “marchigianità” , la cessione di quote di Banca Marche o di Aerdorica. Insomma, policy discutibili e per questo criticabili. Parte della crisi che la regione sta sopportando dipende anche da scelte sbagliate della politica regionale e nazionale, da cui la regionale ha attinto a piene mani? Sì. Non c’è dubbio. Occorre cambiare rapidamente registro, non ci piove. Ma come e, soprattutto, chi può farlo? Ché nel frattempo la politica è impazzita. Meglio, sono impazziti i partiti. Meglio, è impazzito il Pd e i suoi satelliti. Può farlo Ceriscioli? No di certo. Non basta essere una “brava persona”, come vado ascoltando di lui anche dai suoi compagni di partito, per governare così tanta complessità. Mentrasti? Non mi pare abbia mai brillato. Gianni Maggi? Maggi chi? Può farlo Spacca e farlo bene? Sì. Ha la competenza, l’intelligenza e la necessaria espe- «HA SBAGLIATO ALCUNE SCELTE ECONOMICHE MA RESTA COMPETENTE CERISCIOLI? SOLO UNA BRAVA PERSONA: NON È TEMPO DI DILETTANTISMI» rienza. Del resto, ormai dovremmo aver capito che la storia del “cambiamento” e della “rottamazione” ad ogni costo non necessariamente conduce verso il meglio. E mai ho pensato che Spacca non fosse un politico competente. A parlare di economia con lui non si parla da soli. Ed è un profondo conoscitore del sistema economico, produttivo e sociale delle Marche, che non sono messe esattamente benissimo, oggidì. Le Marche non possono permettersi né dilettantismi né il governo dell’apparato del Pd, come avverrebbe con Ceriscioli; un apparato ormai ridotto - con le dovute eccezioni - a una informe massa di politici di terza fila che sgomitano per una poltrona. *economista Portav. Marche 2020 Senigallia -TRX IL:13/04/15 tentato diversi del gruppo Pd che quella legge l'hanno sostenuta e votata. «In politica bisogna sfidarsi con gli strumenti della politica e non sui cavilli per cercare dei vantaggi». mormoravano ieri a palazzo Raffaello alcuni democrat. Chi invece sembra tranquillo è il presidente Spacca. Che respinge le accuse di Ricci di essersi adoperato per forzare la legge elettorale. «Io non ho partecipato né alla discussione né al voto per evitare qualsiasi situazione: la legge è stata approvata a larga maggioranza, Pd compreso - dice Spacca - Io non ho spinto in un senso o nell'altro. La motivazione relativa alla supremazia degli altri candidati? Debolissima. In tal caso andrebbe applicata anche a Renzi». L'articolo 122 della Costituzione sui casi di ineleggibilità rimanda alla normativa nazionale. La legge 165 del 2004 a sua volta ha demandato alle Regioni la facoltà di decidere sul terzo mandato. Le Marche lo hanno fatto vietandolo, ma dal 2020. Lu.Fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA REGIONE MARCHE AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA “OSPEDALI RIUNITI UMBERTO I - LANCISI - SALESI” S.O. ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI VIA CONCA N 71 – 60126 TORRETTE DI ANCONA E indetta procedura aperta per l affidamento della copertura assicurativa All Risks Incendio e Furto per un periodo di 3 anni dalle ore 24,00 del 30/06/2015 alle ore 24,00 del 30/06/2018 (CIG 6204826066) – importo complessivo presunto del contratto Euro 363.000,00 + imposte. Le offerte redatte con le modalità indicate nel disciplinare di gara, dovranno pervenire entro le ore 13,00 del giorno 07/05/2015. Il bando integrale di gara è stato inviato in data 01/04/2015 alla GUUE. La documentazione di gara è pubblicata sul sito www.ospedaliriuniti.marche.it. Categoria “bandi e gare”. Per informazioni tel. 071.5963512, fax 0715963547. IL DIRETTORE S.O. (Emanuele GIAMMARINI) 22:16-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 37 - 14/04/15-N: 37 Marche Martedì 14 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it L’Ancona-Perugia nell’estate 2017 `Vertice a Fabriano, Quadrilatero e Astaldi confermano `«Nei prossimi mesi occupazione incrementata nei cantieri» il cronoprogramma della direttissima tra i due capoluoghi Per il tratto Pianello-Valfabbrica inaugurazione già entro l’anno MOBILITÀ/1 FABRIANO - «Rispetteremo il crono-programma». Questa la rassicurazione all'unisono scaturita dall'incontro istituzionale di ieri pomeriggio, nel campo base di Cancelli, in merito al progetto Quadrilatero, relativamente al maxi-lotto n. 2 della direttrice Ancona-Perugia, che prevede il raddoppio della SS. 76 nei tratti Fossato-Cancelli e Albacina-Serra San Quirico, e la SS. 318 tratto Pianello-Valfabbrica nel territorio umbro. Presenti il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, l'assessore alle Infrastrutture, Paola Giorgi, il Commissario straordinario di Dirpa e Impresa, Daniela Saitta, il Presidente e l'AD della Quadrilatero rispettivamente Guido Perosino ed Eutimio Mucilli, il DG Italia di Astaldi Spa, Luciano De Crecchio e i direttori di Astaldi Spa, Fabrizio Di Paola e Pietro Gianvecchio. TEMPI RISPETTATI Il Commissario straordinario, Daniela Saitta, ha ricordato che lo scorso dicembre ha proceduto all' accettazione dell'offerta vincolante di Astaldi per l'acquisto del complesso industriale del Contraente generale Dirpa e del sub complesso industriale Quadrilatero di Impresa Spa. «Nelle more del completamento della procedura di cessione - ha sottolineato - a febbraio è stato perfezionato con Astaldi l'atto di affitto di detti complessi industriali, al fine di procedere ad un immediato subentro da parte di Astaldi stessa nei lavori». Il tutto in attesa del perfezionamento della vendita «e, quindi, per velocizzare l'effettiva ripresa dei lavori». Per quanto riguarda i tempi di completamento di tutte le opere, il Commissario ha confermato il cronoprogramma presentato lo scorso giugno che prevede i seguenti termini di ultimazione dei lavori: luglio 2017 per la SS 76 e dicembre di quest'anno per la SS 318. «La ripresa dei lavori sulla Ancona-Perugia - ha evidenziato il presidente Spacca - è il frutto della collaborazione tra tutti i soggetti interessati e della costante azione di monitoraggio e pressing esercitata in maniera congiunta dalle istituzioni locali». Secondo il presidente Perosino «il subentro di Astaldi, una delle principali aziende del settore, è un dato di rilievo che, oltre ad offrire le potenziali garanzie di stabilità necessarie per concludere i lavori». Luciano De Crecchio, DG Italia di Astaldi, ha confermato che i tempi saranno rispettati. «Metteremo a disposizione di questa importante infrastruttura strategica il nostro know how. Abbiamo riassorbito la forza lavoro, circa 120 lavoratori diretti ed altrettanti dell'indotto. E pensiamo, entro pochi mesi, con il progressivo aumento dei lavori, di incrementare l'occupazione». Claudio Curti © RIPRODUZIONE RISERVATA Le opere dimenticate «Il Def rimedi all’errore» «L'enorme impegno assunto in questi anni dalla Regione sulla Grosseto-Fano (visto come stanno andando le cose, ormai i termini del binomio vanno invertiti) è tale che quest'opera non può non essere considerata dal Governo tra quelle prioritarie». Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, oggi durante la conferenza stampa con i vertici di Quadrilatero. «La Regione Marche ha operato con grande determinazione per la ricerca della soluzione migliore per completare questa infrastruttura».t «Stesso discorso per l'Uscita a Ovest - secondo il presidente della Regione Marche -, project financing che non prevede costi a carico dello Stato. Una cosa è certa: ci batteremo affinchè Grosseto-Fano, Uscita a Ovest e porto di Ancona siano reinserite nell'elenco delle opere prioritarie per il Governo». L’ad di Astaldi Luciano De Crecchio, il presidente di Quadrilatero Guido Perosino e il governatore Spacca Fano-Grosseto e Uscita Ovest Nencini: «Vanno avanti, sorpresi?» MOBILITÀ/2 ANCONA Opere confermate, con l’ok della Corte dei Conti e la costituzione della società di progetto. L’Uscita Ovest di Ancona e la Fano-Grosseto si faranno «nei tempi». Le rassicurazioni arrivano dal vice ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini - peraltro sorpreso dal can can che si sta sviluppando nelle Marche dopo la pubblicazione del Def in cui vengono inserite le 25 opere prioritarie per il Paese. Queste due arterie marchigiane non ci sono, ma Nencini precisa: «Nell’allegato infrastrutture abbiamo inserito le venticinque grandi opere strategiche italiane, e tra queste sono quelle che si collegano ai corridoi europei e mettono in comunicazione parte dell'Italia con il resto del continente. Le altre opere continuano il loro percorso ma fuori dall'allegato. Questo vale per l’Uscita Ovest per la quale abbiamo già avuto l’ok della Corte dei Conti al decreto intraministeriale. Dunque ora seguiranno i tempi tecnici per l’avvio dei lavori». La strada collegherà il porto di Ancona con l'A14, senza passare dalla viabilità cittadina: l'Uscita Ovest si innesterà dal nuovo casello di Ancona centro. Serviranno 27 mesi per il progetto, 45 mesi per il cantiere vero e proprio, 6 mesi per i collaudi. In tutto, circa 6 anni. L'opera da 480 milioni, in concessione alle imprese per 36 anni, compresi i 6 anni per la costruzione, sarà realizzata con investimenti privati. Il viceministro è pronto a «confermare i tempi». Dunque tra il 2020 e 2021. te: continuerà il percorso di realizzazione indipendentemente dall’essere o non essere inserite nell’allegato infrastrutture». È già stata costituita, su pressioni del viceministro Nencini, la società pubblica di progetto sulla E-78 Fano Grosseto, siglata tra Anas e le regioni Marche, Toscana e Umbria, lo scorso 8 maggio al Ministero dei Trasporti a Ro- STRADA DEI DUE MARI La stessa data per la Fano-Grosseto. «Arteria che metterà in collegamento i due mari, Tirreno e Adriatico - dice Nencini - È una infrastruttura che abbiamo voluto fortemente e sulla quale abbiamo dato un’accelerata importan- IL VICE MINISTRO «CONFERMATI I TEMPI DI REALIZZAZIONE NELL’ALLEGATO CI SONO SOLO LE 25 OPERE STRATEGICHE» ma, dando anche il via anche ai bandi di gara. Si chiama “Centralia” e si tratta di un progetto pubblico-privato in cui Anas deterrà il 55% delle quote. I tecnici del Ministero indicano come tempi quattro anni per ogni lotto i cui lavori inizieranno a scaglioni. Dunque entro il 2021 potremo veder completata la Fano-Grosseto. Il nuovo tracciato che abbassa i costi da 4 a 3 miliardi ha fatto accelerare i tempi. Tracciato che non piace ai sindaci delle aree interne, tanto che Maurizio Gambini, primo cittadino di Urbino, riporta il pensiero dei suoi colleghi dopo una recente riunione. «La Fano-Grosseto è un progetto su cui si vuole fare una ulteriore campagna elettorale. In nessun Comune dell’entroterra è arrivato un progetto di varianti o un piano esecutivo. Solo chiacchere e il Def è un’ulteriore conferma che stiamo parlando di qualcosa che non si farà». Il parlamentare M5S Andrea Cecconi dopo il caos sul Def invita il Pd a «smettere di giocare a scarica barile, ma affrontare la realtà: la Fano-Grosseto è un progetto inutile e costosissimo ma con cui il Pd si è imbonito gli imprenditori per oltre 25 anni, concedendo loro, poi, le briciole più insignificanti, prima fra tutte la galleria della Guinza, costata 300 milioni e tutt’ora non utilizzabile». Luigi Benelli Il vice ministro Nencini © RIPRODUZIONE RISERVATA AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI della BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI FALCONARA MARITTIMA I Signori Soci sono invitati a partecipare all’Assemblea Ordinaria della Banca di Credito Cooperativo di Falconara Marittima prevista, in prima convocazione, per giovedì 30 Aprile 2015 alle ore 18:00 presso la sede di Falconara Marittima in Via Nino Bixio n. 92 ed in seconda convocazione per Domenica 24 Maggio 2015, alle ore 9,30 presso l’Auditorium dell’Hotel Excelsior La Fonte Via Poggio, 160 – 60129 Portonovo (AN) per discutere e deliberare sul seguente Ordine del giorno: 1) Bilancio: a) Discussione ed approvazione del Bilancio al 31.12.2014 udite le relazioni degli Amministratori e dei Sindaci sull’andamento della gestione e sulla situazione dell’Azienda di Credito; b) Destinazione dell’utile netto di esercizio. Discussione e deliberazione in merito. 2) Politiche di remunerazione: a) Approvazione delle politiche di remunerazione dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei membri del Collegio Sindacale, dei dipendenti e dei collaboratori non legati alla Società da rapporti di lavoro subordinato; b) Informativa all’Assemblea. 3) Conferimento dell’incarico di revisione legale ai sensi del decreto legislativo 39/2010 e relativo compenso. Informative all’assemblea. 4) Stipula della polizza relativa alla responsabilità civile e infortuni professionali ed extra-professionali degli Amministratori e Sindaci. 5) Elezione, per scadenza del mandato, di tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del numero dei componenti, come da previsione statutaria. 6) Elezione, per scadenza del mandato, del Presidente del Collegio Sindacale e degli altri componenti dello stesso Collegio, nonché dei Sindaci Supplenti, come da previsioni statutarie. 7) Elezione, per scadenza del mandato, del Collegio dei Probiviri, nonché dei Probiviri Supplenti, come da previsione statutaria. Potranno prendere parte all’Assemblea tutti i soci che, alla data di svolgimento della stessa, risultino iscritti da almeno novanta giorni nel libro dei soci. Ai sensi dell’art. 25 dello Statuto Sociale il Socio può farsi rappresentare da altro Socio persona fisica che non sia Amministratore, Sindaco o dipendente della Società, mediante delega scritta, contenente il nome del rappresentante e nella quale la firma del delegante sia autenticata dal Presidente della Banca o da un notaio. Al fine di agevolare i soci che intendessero rilasciare deleghe ad altro socio per esprimere la propria volontà di voto, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di dare incarico ai sottoelencati notai che cureranno l’autenticazione delle sottoscrizioni dei deleganti, senza alcun onere a carico dei soci: • Praticò Dott. Antonino – via N. Bixio n. 98/a Falconara Marittima; • Praticò Dott. Antonino – presso la filiale di Castelferretti Via XXV Aprile n. 1/3 nella giornata di mercoledì dalle 14.30 alle 15.30; • Carbone Dott.ssa Federica – Corso Matteotti n. 53 Jesi; • Federici Dott.ssa Barbara – presso la filiale di Moie di Maiolati S. via Cavour n. 17/19 - nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00; • Olmi Dott. Luigi – presso la Filiale di Chiaravalle Corso Matteotti n.154 – nella giornate di lunedì dalle ore 12.15 alle ore 13.15 e di venerdì dalle ore 14.45 alle ore 16.00. Falconara M.ma, 14 aprile 2015 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Avv. Sergio Cugini -TRX IL:13/04/15 22:53-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 39 - 14/04/15-N: 39 Pesaro Martedì 14 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it Porto in secca, la soluzione è un rebus `Ieri vertice in Capitaneria, affidate a Marche Multiservizi `Saranno spostate le barche insabbiate, ma è un miraggio le verifiche sulle paratoie prima di nuovi sopralluoghi il rimedio definitivo: un dragaggio costerebbe un milione L’EMERGENZA Secca al porto, scattano le verifiche sulle paratoie affidate a Marche Multiservizi. Ma il dragaggio è un miraggio, serve almeno un milione. La misura urgente sarà quella di spostare le barche bloccate nei fanghi e destinarle ad altri ormeggi sicuri. Una soluzione definitiva ancora non c'è. Prima di tutto «bisognerà capire quale possa essere stata la vera causa che ha determinato questa situazione», ha detto il comandante della Capitaneria, Angelo Capuzzimato, ieri al termine dell'incontro tecnico-operativo convocato per risolvere il problema del fango che si è accumulato nel tratto finale del porto canale. Per 100 metri numerose barche sono bloccate nella melma, e rischiano di rovesciarsi, con gli inevitabili danneggiamenti. Al tavolo c'erano il portavoce del sindaco Franco Arceci, rappresentanti del Provveditorato alle Opere marittime e Marche Multiservizi. «Avevamo chiamato anche la Provincia, ma non ha partecipato al tavolo». Il problema dell’insabbiamento «si è accentuato in seguito alle forti piogge che hanno interessato le Marche dall’inizio IL COMANDANTE CAPUZZIMATO: «UN FENOMENO STRAORDINARIO DOVUTO A PIOGGE, MAREA E FANGO NEI CANALI» dell’anno e potrebbero aver avuto anche la conseguenza di un passaggio dei sedimenti dal fiume Foglia al porto canale», afferma la Capitaneria. Che insieme agli enti presenti alla riunione ha deciso di affidare a Marche Multiservizi «tutte le verifiche tecniche del caso per appurare il corretto funzionamento del sistema di apertura e chiusura di tutti i passaggi e delle paratoie che permettono la comunicazione tra il fiume ed il porto, in vista dei sopralluoghi congiunti che saranno effettuati con l’Ufficio tecnico del Comune e con il personale della Capitaneria». LE CAUSE Tre i fattori che possono aver causato l'insabbiamento. «Lo straordinario fenomeno di bassa marea, le piogge - dice il comandante - ma soprattutto il fango trasportato nei due canali che collegano il porto al Foglia e al fosso del Vallato. Questi sistemi saranno monitorati con attenzione e in tempi brevissimi». Nel frattempo, la Capitaneria procederà alla «redistribuzione delle barche che ormeggiano in quel tratto del porto, per consentire loro una posizione di sicurezza. Avremo un occhio di riguardo per i pescatori, perché sono la compenente commerciale-operativa, ma anche ai diportisti». Tra i livelli di azione decisi ieri, c'è anche la «riattivazione di tutte quelle sinergie che servono alla realizzazione della cassa di colmata, la quale consentirebbe di avere quantitativi molto più elevati di materiale». Senza la cassa di colmata, per la quale ci vorranno tempi abbastanza lunghi, In alto un momento del vertice di ieri mattina alla Capitaneria di porto, a sinistra il porto insabbiato anche se arrivassero le necessarie autorizzazioni e i fondi, ad oggi è complicato pensare ad un nuovo dragaggio (oltre a quello già in corso nella darsena turistica). «Se i fanghi sono di una determina tabella, devono essere mandati in discarica, con un costo di 200 euro al metro cubo. Per ottenere almeno un metro di profondità, serve più di un milione di euro - rileva il comandante - Il problema è il reperimento dei fondi e l'attivazione delle procedure». Il tavolo ha anche deciso di «sollecitare il Provveditorato afffinché vengano conclusi in tempi rapidi i lavori alla banchina adiacente all'ingresso della nuova darsena». Thomas Delbianco © RIPRODUZIONE RISERVATA Posacenere tascabili, ne arrivano tremila LA CAMPAGNA Tremila posacenere tascabili da distribuire a cittadini e turisti per combattere un malcostume duro a morire: gettare il mozzicone di sigaretta a terra (sporcando la città) o nei tombini (intasando le fogne). Non bastano neanche le attuali multe previste dal codice della strada a fermare gli accaniti fumatori privi di senso civico, che continuano imperterriti a scaricare cicche ovunque capiti. Dal primo luglio però le cose cambieranno, anche per chi ha l'abitudine di gettare a terra la gomma da masti- care. Ci penserà la Legge di stabilità, meglio, l'articolo 14 del collegato ambientale, che prevede sanzioni da 30 a 150 euro per i trasgressori. Da qui l'idea del Comune di Pesaro che, in vista dell'estate, avvierà una campagna di sensibilizzazione per «sollecitare» il senso ci- AL VIA LA CAMPAGNA DI PREVENZIONE E DA LUGLIO ANCHE LE MULTE PER CHI GETTA CICCHE A TERRA vico dei cittadini, cercando di migliorare la situazione anche da un punto di vista ambientale. Grazie all'uso del tascabile, il fumatore potrà spegnere la sigaretta nel comodo portacenere, per poi conferire i mozziconi nei contenitori per la raccolta del secco. L'iniziativa è resa possibile grazie al contributo di Marche Multiservizi. «Credo che incentivare la buona pratica del posacenere tascabile - dice l’assessore alla Sostenibilità, Rito Briglia - sia la soluzione migliore considerato che non si potrà mai aumentare il numero dei cestini in strada così tanto da renderli alla portata di mano del fumatore». Fiat, Alfa Romeo e Lancia con DIBA Pesaro - Tel. 0721.43311 Fano - Tel. 0721.814132 www.diba-spa.it F.LLI ROSSI Macerata Feltria - Tel. 072274441 www.rossi-fcagroup.it RONDINA AUTO Mondolfo - Tel. 0721.930101 www.rondina-fcagroup.it -TRX IL:13/04/15 21:17-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 41 - 14/04/15-N: 41 Pesaro Urbino Martedì 14 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it Provincia, salvi tutti i posti di lavoro `Preoccupano però i tagli alle risorse: per l’anno prossimo Il direttore generale Domenicucci: «Il piano è pronto Niente esuberi nel nostro ente, grazie ai prepensionamenti» c’è il rischio che manchino i soldi per stipendi e servizi ` LA RIFORMA Provincia: salvi tutti i posti di lavoro. Ma in tre anni verranno tagliati altri 18 milioni di euro e così per il 2016, al momento, non ci sono i soldi né per gli stipendi né per garantire i servizi ai cittadini. IL PERSONALE In viale Gramsci i tecnici sono al lavoro. Entro un paio di settimane andranno predisposti due documenti: il Piano di riassetto organizzativo economico e finanziario della Provincia e il temuto Piano degli esuberi. Il primo servirà a ridisegnare l'assetto della macchina amministrativa dopo la legge regionale che ha lasciato in capo all'ente cinque funzioni (Strade, Scuole, Pianificazione territoriale, Ambiente e Supporto tecnico-amministrativo agli enti locali), il secondo invece definirà la nuova pianta organica. Che a regime conterà tra i 250 ed i 270 dipendenti. «Il Piano degli esuberi è sostanzialmente pronto e lo porteremo presto in consiglio provinciale premette il direttore generale Marco Domenicucci - Mi sento di poter dire che non ci saranno esuberi nel nostro ente. Anche grazie al piano di prepensionamenti che in tre anni ridurrà l'organico attuale di una settantina di unità». Resta però il problema delle risorse. Attualmente la Provincia può contare su entrate annuali per una trentina di milioni di euro. I tagli previsti dal Governo Renzi prevedono 6 milioni in meno all'anno per il prossimo triennio (2015/17). Insomma il budget di viale Gramsci passerebbe dai 30 milioni di euro attuali ad appena 12. «Tagli che si aggiungono a quelli già pesanti degli anni passati - continua il dg Domenicucci - Se il Governo non rivede le sue decisioni nel 2016 non riusciremo a pagare gli stipendi e, nel 2017, non riusciremo a pagare neppure le rate di ammortamento dei mutui». Intanto l'amministrazione provinciale sta preparando il passaggio di consegne, anzi di dipendenti. Entro la fine dell'anno un centinaio di lavoratori fini- ranno all'Agenzia del lavoro mentre altri 130 in Regione. Probabile che restino a lavorare a Pesaro. Anche se potrebbe cambiare l'indirizzo. «Credo che i palazzi dell'ex Genio civile e di via Mazzolari Mosca torneranno di proprietà della Regione dato che i servizi presenti in quegli immobili rientreranno tra le nuove competenze di palazzo Raffaello - conclude il dg Domenicucci - A quel punto sposteremo tutti gli uffici e il personale che passeranno alla Regione nei due immobili così che sia più funzionale per l'attività dei dipendenti». Pesaro Fa tappa “Vivere senza dolore” SCUOLE E STRADE Ma i cahiers de doléances degli amministratori e del personale della Provincia continuano. Al di là del personale la preoccupazione riguarda i servizi ai cittadini. Soprattutto quelli che più interessano la popolazione: dalla manutenzione delle scuole a quella delle strade. Settore che è impossibile gestire adeguatamente e efficientemente in questo momento a causa dell' esiguità delle risorse. Un disservizio che mette in discussione anche la sicurezza delle strutture. «Vedo il bicchiere mezzo pieno ancora: i tagli sono stati ridotti perché il Governo ha tenuto conto del lavoro fatto dalla Provincia, inizialmente si parlava di 10 milioni all'anno - commenta il presidente Daniele Tagliolini Pesaro Urbino ha subito tagli inferiori rispetto ad altri enti perché eroghiamo più servizi. La richiesta è di lasciare le risorse sui territori perché ora il Governo non ci riduce più i trasferimenti, dato che quelli ormai sono azzerati, ma preleva direttamente le nostre entrate fiscali. Ci servono i soldi per garantire la sicurezza delle scuole e delle strade». Luca Fabbri © RIPRODUZIONE RISERVATA INTANTO SI LAVORA PER IL PASSAGGIO DI CONSEGNE DEI DIPENDENTI TRASFERITI AD ALTRI ORGANISMI La sede della Provincia Il Mobile a Milano guardando a Est IL DISTRETTO Speranze e timori. Il salone del mobile di Milano inizia oggi. Sono 32 le aziende pesaresi che parteciperanno all’appuntamento, una quarantina in totale le marchigiane. Un settore piegato dalla crisi, ma che non si è spezzato e prova a guardare avanti. Anche perché l’Expo è alle porte e alla Data di Urbino, la porta del territorio, sarà proprio il distretto del mobile il marchio di fabbrica del territorio. Una manifestazione da 2100 espositori, 350 mila visitatori da 160 paesi. Quest’anno non ci saranno le cucine, ma l’arredo. Chi segue il comparto è Filippo Antonelli di Confindustria, che sottolinea comunque come «le aspettative siano alte. Il Salone non ha mai deluso nemmeno in questi anni di crisi, i visitatori sono sempre in crescita e soprattutto da tutti i paesi del mondo. Sappiamo tutti che oggi è a questi che Sgarbi punta a riaprire la Fano-Urbino e la città ducale dovrà fare da traino `Presentato il progetto di raggiunti fino a ora dall'associa- IL CONSORZIO per poter riattivare la ferrovia dismessa LA BATTAGLIA Fano-Urbino: il prossimo step è far diventare la città del duca capofila di un consorzio per la riapertura. Intanto anche l'assessore alla Rivoluzione Vittorio Sgarbi sposa la causa della riattivazione della tratta portata avanti dall'associazione Ferrovia Val Metauro (Fvm): «Il vero reato è stato disattivare la linea. Ora bisogna correre ai ripari». Sabato si è svolto il convegno dedicato alla presentazione del progetto preliminare per la riattivazione della ferrovia che fino al 1987 collegava costa ed 'entroterra. zione (mozione proposta dai verdi in consiglio regionale approvata e primo progetto preliminare già redatto). Il progetto punta sulla valorizzazione del territorio con l'utilizzo di 7 stazioni e 7 fermate. È stata prevista la sostituzione dell'intero armamento ferroviario, la ristrutturazione delle 7 stazioni e la creazione di fermate turistiche. Passaggi a livello ridotti da 55 a 21 e velocità di punta di 125 km all'ora fino a Fossombrone permetteranno di arrivare da Fano a Urbino in meno di un'ora. I costi sono stati calcolati tra 80 e 90 milioni, al netto dell'Iva. IL DOCUMENTO Il documento, frutto della collaborazione tra Fvm, Pegaso Ingegneria (di Milano) e Sistema Ingegneria (di Firenze), è stato consegnato al sindaco di Urbino Maurizio Gambini. Un gesto simbolico ma che dà ancora più peso ai traguar- Promosso dall’Associazione pazienti vivere senza dolore i questi giorni sta facendo tappa anche a Pesaro il “GP Open Road”, un giro d’Italia in 16 piazze dove i cittadini potranno ricevere materiale divulgativo per essere correttamente informati sul tema della sofferenza inutile. L’appuntamento è in piazza Agide Fava che ospita una grande struttura gonfiabile. In particolare oggi, all’interno della struttura, i medici di famiglia del territorio seguiranno un corso di approfondimento sulla terapia antalgica, discutendo un reale caso clinico. Non il classico evento formativo, ma un inedito format caratterizzato da massima interattività nell’esposizione sia del caso clinico sia della parte didattica. Un tratto della Fano-Urbino «Urbino deve diventare il comune capofila del consorzio che porterà a compimento questo progetto», sottolinea Gianluca Carrabs dei Verdi. «Dopo l'approvazione della nostra mozione in consiglio regionale, continueremo a monitorare lo stato dei fatti. Vogliamo dare una seconda vita alle stazioni e alle ferrovie abbandonate rispondendo alle necessità delle comunità locali che le vivono, per questo ora è importante che Urbino raduni altri Comuni e diventi capofila di quel consorzio che porterà a compimento il progetto». Non è potuto essere presente Vittorio Sgarbi intervenuto con un video messaggio: «Il vero reato è stata disattivare la linea. Non si disattiva una cosa che funziona, né tantomeno le cose legate a un collegamento tradizionale. Ogni ferrovia chiusa è una sconfitta per lo Stato. Il prossimo governatore, chiunque sia, deve assumersi come responsabilità primaria quello di riattivare le ferrovie quelle chiuse e in particolare quelle che hanno un valore anche paesaggistico. C'è stato un errore di valutazione che va riparato ». Andrea Perini dobbiamo guardare, è dall'estero che deve passare la ripresa delle nostre aziende». sindacati parlano di almeno 3500 posti di lavoro persi su 15000 impiegati nel comparto. Ma Antonelli vede comunque una ripresa. «I segnali ci sono, dobbiamo essere bravi a saperli intercettare e rapidi nel sapersi riorganizzare per coglierne le opportunità. Il comparto pesarese è nella stessa situazione degli altri distretti del mobile in Italia, molte aziende che soffrono e lottano, altre che riescono a reinventarsi o trovare sbocchi di mercato che consentono loro di crescere anche in momenti difficili come questo. Siamo armati di nuovi cataloghi e proposte». Anche in chiave Expo, con la Data pronta a lanciare i prodotti del distretto del legno, il territorio sarà pronto. «È senz’altro un comparto vivo, una storia lunga, importante e radicata nel territorio come la nostra non si cancella in breve tempo, anche se questa crisi terribile sta durando da 8 anni». Lu.Ben. L’EXPORT Ma è proprio l’export che può rivelarsi un boomerang. Qui si cerca la crescita, ma situazioni politiche Russe, Ucraine e del Nord Africa non aiutano. Tanto che il dato dice 296 milioni di euro esportati nel 2014 nel mobile, un -0,1% rispetto al 2013. Insomma invece di aumentare resta stabile. «I fattori politici preoccupano tanto - continua Antonelli - la Russia in particolare perché è il mercato estero più importante per il nostro distretto e nell'ultimo anno ha attraversato la crisi con la Crimea, la svalutazione del rublo ed il calo del prezzo del petrolio. Nelle ultimissime settimane però i segnali che riceviamo sono confortanti, ci aspettiamo che gli acquisti da questo paese riprendano vigore». Quello che era il distretto del mobile arriva con qualche cerotto, i Il salone del mobile GABICCE SI RIMUOVE L’ETERNIT Elezioni, Carrabs guiderà la lista Uniti per le Marche Al via in questi giorni i lavori di rimozione della copertura in eternit al deposito comunale di Gabicce Mare. I lavori al deposito in via Pergolesi, sono effettuati in contemporanea con l’installazione della nuova copertura. «Sono lavori che rientrano nei primi obiettivi del nostro mandato- afferma a questo proposito Cristian Lisotti, assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici del Comune di Gabicce Mare - Nei prossimi giorni proseguiranno con il completamento della copertura e l’installazione di grondaie e discendenti». FOSSOMBRONE TENTANO DI ENTRARE IN UNA COOP SOCIALE Tentativo di effrazione l’altra notte ai danni di una coop sociale in via Passionei 26 a Fossombrone, con danneggiamento della porta di ingresso. L’episodio è stato segnalato dai volontari ai carabinieri della locale stazione che si sono recati sul posto. Nessuno è comunque riuscito a entrare all’interno e a portare via nulla. Per i volontari si tratta di un gesto inspiegabile. SONO 32 LE AZIENDE PESARESI AL SALONE LOMBARDO LA RUSSIA, PARTNER PRIVILEGIATO, MOSTRA SEGNALI INCORAGGIANTI © RIPRODUZIONE RISERVATA URBINO Gianluca Carrabs a sostegno di Luca Ceriscioli. Il presidente onorario della Federazione dei Verdi delle Mrche ha infatti annunciato ieri la sua candidatura come capolista a sostegno dell'ex sindaco di Pesaro. L'ex assessore regionale guiderà la lista Uniti per le Marche che mette insieme Verdi, Idv, Psi e varie liste civiche. «È una scelta fatta per evitare che nelle Marche ci siano ancora territorio di serie A e altri di serie B», ha commentato durante la presentazione della sua candidatura in riferimento alle zone dell'entroterra della regione. Una disparità di trattamento, quello attuato dagli ormai uscenti amministratori regionali, nata per l'assenza di «rappresentati di questo territorio. Non possono esistere questioni come quelle attuali dove la Regione disegna un entroterra diviso in due: quello del progetto pilota dell'area interna “basso Appennino pesarese e alto Appenino anconetano” e il resto dell'entroterra di Pesaro e Urbino. Infatti oggi le prime possono godere delle risorse speciali (625 milioni di eu- -TRX IL:13/04/15 ro) del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo sociale europeo (Fse), le altre no. Come se ci fosse un entroterra più bisognoso di un altro». Ecco perché uno dei punti cardine di Carrabs è la riattivazione della ferrovia Fano - Urbino: «È un'operazione necessaria e i prossimi amministratori dovranno tenere conto delle forti prese di posizione da parte dei sindaci che hanno approvato ordini del giorno in favore della riapertura della tratta». Rinnovamento e riconversione sono le parole chiavi del suo programma: «Nel senso di rinnovamento generazionale, rinnovamento/riconversione del modello di sviluppo esistente che ormai è esaurito. Il nuovo modello di sviluppo va immaginato a partire dall'amore per il territorio che va tutelato, anche perché prevenire costa meno, e per il quale la manutenzione del territorio è indispensabile. Manutenzione che va dalle strade, ai fiumi e ai boschi per l'entroterra, alle spiagge per la costa. Questa dovrà essere l'opera pubblica più importante per il nuovo governo regionale». An. Pe. 21:21-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 42 - 14/04/15-N: 42 Fano RINVIATO A DOMANI IL CHIARIMENTO SULL’ASSUNZIONE CONTESTATA TRA FALCHI E COLOMBE SI ACCENTUA LO SCONTRO Martedì 14 Aprile 2015 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] Caso Aset, la maggioranza prende tempo BRACCIO DI FERRO È slittato di 48 ore il chiarimento di maggioranza sul caso-assunzioni in Aset spa. L'incontro tra le forze del centrosinistra fanese era stato annunciato per ieri, però si è preferito procrastinare la data alla giornata di domani. Forse per dare tempo ai pompieri di spegnere i fuochi che si sono accesi qua e là, in particolare fra l'ala giovane del Pd e Riccardo Severi della lista civica Noi Città. Per primo Severi ha chiesto delucidazioni immediate su modalità e criteri adottati per assumere a tempo determinato una giovane dirigente del Pd, subito dimessasi da ogni incarico politico. L'ala dei coetanei, minoritaria nel partito però maggioritaria in consiglio comunale, è corsa in sua difesa, ribadendo la trasparenza dei percorsi e la qualità della scelta, sia umana sia professionale. L'obiettivo finale, però, è una linea di comportamento condivisa, per evitare futuri strappi e salti in avanti. Si profila un confronto ad alte temperature, se le procedure di raffreddamento non dovessero sortire risultati apprezzabili, come appare assai probabile. Un chiarimento fuori dai denti, in coda alla riunione per preparare i temi del prossimo consiglio co- munale, che fa emergere un primo vero momento di difficoltà politica nel centrodestra. Anche perché il suo principale azionista, il Pd, è parso tutt'altro che monolitico nell'affrontare il caso. E dire che in questi giorni Aset spa si è appuntata sul petto il nuovo riconoscimento che certifica la gestione di qualità secondo la norma Uni En Iso 14001. La presidente della società multiservizi, Lucia Capodali, ha ricordato che il rispetto della stessa norma europea sarà verificato con controlli a cadenza annuale: "È la garanzia - ha detto la presidente di Aset spa - di un impegno concreto nel minimizzare l'impatto ambienta- le di processi, prodotti e servizi. Dalla certificazione seguono vantaggi come la riduzione degli impatti e del rischio di incidenti e la maggiore certezza del rispetto della normativa ambientale, che significa anche minore possibilità di contenziosi. Si aggiungano inoltre risparmi su acquisti di materie prime, bollette energetiche e produzione di rifiuti. Migliora l'immagine di Aset verso il pubblico e dipendenti". Capodagli ha aggiunto che i risparmi oscillano tra 45.000 e 65.000 euro. Parte della cifra sarà utilizzata per incrementare i servizi. O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA Sassonia Il Comitato chiede garanzie L’INCONTRO «E adesso chi ci paga i danni del maltempo?». Se lo chiede Mauro Ginesi, il portavoce del comitato Le Brecce, la zona più colpita a Fano dalla burrasca risalente agli inizi del febbraio scorso, che i nostri marinai ricordano come la peggiore degli ultimi decenni. Garage allagati, disastrate via Ruggeri e la passeggiata di Sassonia. Conseguenze pesantissime sia per i residenti sia per le attività turistiche stagionali. Tutto questo è potuto succedere per la mancanza di un'efficace difesa dai fenomeni erosivi in atto, che hanno portato l'acqua del mare a ridosso dell'asfalto e dei giardini privati. Ora il comitato ne vuole parlare con i candidati alle elezioni regionali, per vedere quali garanzie concrete possano essere setacciate fra le prevedibili promesse di stagione, e ha organizzato una serie di confronti settimanali. Il primo incontro sarà oggi alle 18 nel ristorante pizzeria Yankee, in via Ruggeri, una fra le attività stagionali più penalizzate dalla situazione. La riapertura delle festività pasquali, solo per fare un esempio, è coincisa con la chiusura della strada a causa di una nuova mareggiata, che aveva coperto l'asfalto con un tappeto di ghiaia e altri detriti. All'iniziativa collabora l'assemblea territoriale dell'associazione Cittadinanza Attiva e per il momento si tratta di una riunione operativa, gli inviti ai candidati regionali cominceranno dai prossimi appuntamenti. In questi ultimi giorni le decisioni della Regione hanno incoraggiato il comitato dei residenti alle Brecce, finora impegnato, con l'Amministrazione comunale e le associazioni dei bagnini, in una lunga polemica sulle nuove scogliere. Gli uffici anconetani hanno stabilito che il tratto di costa da proteggere sia più corto di quanto previsto dal Comune di Fano, che avrebbe invece voluto prolungare l'opera dal porto alla foce del fiume Metauro, nonostante le risorse limitate a 3 milioni. Concentrare l'intervento su un braccio di mare meno esteso permetterà di realizzare scogliere più solide, alte un metro e mezzo fuori dall'acqua. Priorità, dunque, alla difesa delle abitazioni. Muore dopo il soccorso assolto medico del 118 `Il fatto non costituisce reato, prosciolta la dottoressa sott’accusa IL PROCESSO Assolta con formula piena Giuliana Giulioni, medico del 118 accusato di omicidio colposo per la morte di Lino Aiudi, 42enne fanese, risalente all'agosto scorso. Il processo aveva già preso una piega favorevole alla professionista, di fatto scagionata dallo stesso pubblico ministero Sante Bascucci: ieri nel Tribunale di Pesaro il giudice Elisabetta Morosini ha prosciolto l'imputata, perché il fatto non costituisce reato. Gli avvocati di parte civile Fabio Cazzola e Chiara Fucili si riservano di verificare se esistano i margini per avviare un'azione risarcitoria in sede civile e di conseguenza attendono le motivazioni della sentenza, che saranno rese note fra due mesi. «Il decreto Balduzzi ha detto Paolo Biancofiore, il difensore di Giulioni - è intervenuto sui criteri riguardanti la responsabilità dei medici, sono riuscito a dimostrare che la dottoressa Giulioni ha effettuato l'intervento nel rispetto dei protocolli accreditati dalla comunità scientifica nel campo della medicina d'urgenza, qual era il caso in di- scussione». L'episodio risale all' agosto dell'anno scorso. Secondo quanto è stato ricostruito in udienza, Aiudi si era sentito poco bene e aveva chiamato il 118, denunciando mal di stomaco e tosse da un paio di giorni prima. Quando l'ambulanza è arrivata sul posto, l'autista ha preparato la barella, ma il paziente ha rifiutato di sdraiarsi, sostenendo di poter camminare da solo. Scendendo le scale, però, si è sentito male e ha battuto la testa. Il personale del 118 l'ha caricato sull' ambulanza ed è corso verso l'ospedale Santa Croce. Aiudi non avrebbe superato la crisi, ucciso da un infarto in essere da almeno un paio di giorni. Il fratello dell' uomo, Claudio, aveva chiesto un risarcimento di 150.000 euro, la madre Rosa Mei di 310.000 euro. Un intervento di soccorso Scomparso Ercole Ciavarini dello storico Mulino Maggiotti L’ADDIO Piazza Venti Settembre, il cuore di Fano Centro, partito il cantiere niente più passeggiata `In corso Matteotti per sostituire le tubature dell’acqua L’INTERVENTO Avviato ieri mattina, a Fano in corso Matteotti, il cantiere dei lavori per sostituire la tubazione principale dell'acqua. Occuperà la passeggiata del centro storico fino al 30 giugno, quando l'intervento sarà sospeso per non interferire con la stagione turistica. Riprenderà a metà settembre e si concluderà al termine di novembre, in piazza Costanzi e via Cavour compresa qualche strada laterale. Un sistema di collegamenti alternativi garantisce la continuità del servizio idrico in tutta la zona interessata dai lavori. Si prevede un costo complessivo di 450.000 euro. L'opera non poteva essere rimandata oltre, per lo stato di usura ormai avanzato della condotta, ma è facile prevedere che provocherà qualche minimo disagio agli operatori commerciali della zona, nonostante le precauzioni adottate da Aset spa per concludere i lavori bene e presto. Ieri mattina tutto liscio, comunque, complice la mattinata di chiusura per buona parte delle attività commerciali. Tranquilli anche i centralini di Confcommercio e Confesercenti, che di solito sono i primi a squillare quando qualcosa non funziona e la maretta cresce nella categoria. Il cantiere si è dunque insediato in corso Matteotti, all'angolo con via Arco d'Augusto, per iniziare lo stralcio primaverile dell'intervento. TRE PARTI A sua volta sarà suddiviso in tre parti. Il primo va, appunto, dall'incrocio con via Arco d'Augusto all' incrocio con via Montevecchio. Lì resterà per quasi un mese, fino all'11 maggio. Due settimane per sostituire la tubazione e un tempo equivalente per ripristinare il selciato, compresi eventuali avvallamenti esterni alla trincea. Nel frattempo, dopo che sarà stata installata la nuova condotta, prenderà il via il secondo tratto, da via Montevecchio a via de' Pili, a partire dal I LAVORI PROSEGUIRANNO FINO AL 30 GIUGNO QUANDO SARANNO INTERROTTI PER LA PAUSA ESTIVA 27 aprile. Anche in questo caso le due settimane iniziali saranno dedicate ai lavori per cambiare la tubazione, entro il 25 maggio sarà poi concluso l'intervento per ripristinare il manto stradale. Dall'11 maggio al 30 giugno il tratto da via de' Pili a via Garibaldi, che è anche il più lungo e conclusivo dello stralcio primaverile. Pausa estiva e ripresa settembrina. Questa modalità di procedere a innesti contemporanei, iniziando un nuovo tratto quando si mette mano alla selciatura del precedente, è stata programmata per guadagnare tempo e limitare gli inconvenienti al minimo indispensabile. Gli operatori commerciali ringraziano e incrociano le dita, sperando che la primavera non sia piovosa come l'anno scorso. Sono stati previsti percorsi alternativi per il traffico, sarà garantito un comodo accesso ai negozi e ai fornitori sarà consentito di avvicinarsi a una distanza utile per lo scarico delle merci. Resta da stabilire la soluzione più adeguata per le bancarelle degli ambulanti: alcune saranno interessate dai lavori sia nel caso del primo tratto sia del secondo. Durante gli incontri per illustrare l'opera, associazioni di categoria e negozianti hanno chiesto all'Amministrazione di informare a tappeto sia sul tipo di intervento sia sui suoi tempi. È scomparso Ercole Ciavarini, stroncato a 75 anni da una lunga malattia. Nato da una famiglia di mugnai, che opera al mulino dei Maggiotti da quasi tre secoli, aveva legato il suo nome a una polenta da palati raffinati, macinata ancora con mole di pietra, e realizzata da un'antica varietà di mais marchigiano, denominato Ottofile. Era molto conosciuto a Fano, anche per essere stato per diversi anni il rappresentante di una nota ditta di bibite. Chi l'ha conosciuto, lo ricorda come «un vero personaggio, simpatico e piacevole da frequentare. Aveva un cuore d'oro e soprattutto era un ga- lantuomo d'altri tempi». Il figlio Filippo ha raccolto il testimone dell'impresa familiare, occupandosi sia del mulino tuttora in funzione (fino al 1930 era alimentato dall'acqua dell'Arzilla ) sia del Locale Atipico da Ciavarini, che occupa una parte dell'edificio e che sta pagando un conto salato al dissesto del territorio collinare. Il torrente l'ha allagato nove volte nell'ultimo anno e mezzo. «Papà è stato lucidissimo fino all'ultimo - racconta Filippo - e fino all'ultimo è rimasto quella persona estroversa che è sempre stato». Ercole Ciavarini è stato seppellito nel cimitero a Novilara, vicino ai suoi cari, e la cerimonia funebre è stata celebrata nella chiesa della frazione pesarese. Expo, si accolgono i progetti che avranno spazio alla Data L’INIZIATIVA La Data di Urbino, complesso monumentale di enorme importanza storica e culturale che ospitava le antiche stalle ducali e orto dell’abbondanza, recentemente riaperta, sarà per tutto il periodo di Expo 2015, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, un “Palazzo delle Esposizioni” del territorio della provincia di Pesaro e Urbino e di tutto il territorio regionale; i suoi spazi saranno infatti aperti alle istituzioni, alle associazioni, alle imprese attive in questo territorio. Oggi pomeriggio alle ore 15.30 presso la Mediateca Montanari, il Comune di Fano organizza un evento di presentazione della nuova -TRX IL:13/04/15 Data e intende raccogliere proposte di attività, eventi, laboratori, iniziative, manifestazioni concertistiche, culturali o enogastronomiche che il sistema economico del territorio fanese, le istituzioni, le associazioni e tutte le competenze vive e creative vorranno realizzare in funzione di Expo 2015. Dopo una prima parte riservata agli interventi del sindaco Massimo Seri, del vice e assessore alla Cultura Stefano Marchegiani, del sindaco di Urbino Maurizio Gambini, del vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Pesaro Daniele Vimini e del presidente Cccia Alberto Drudi, seguirà una seconda parte appannaggio delle imprese, delle istituzioni e degli stakeholder. 21:47-NOTE: 20 MARTEDÌ 14 APRILE 2015 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE VERSO LE REGIONALI LO SCONTRO NELLE MARCHE Legge elettorale, Spacca attacca Renzi E intanto incassa l’alleanza con FI Il governatore: «Anche il premier non potrebbe ricandidarsi» Alfredo Quarta · ANCONA IL GOVERNATORE delle Marche Gian Mario Spacca non lascia passare sotto traccia quell’affondo, schivato per ora all’ultimo momento grazie al sostegno del ministro Alfano, che il premier Renzi stava mettendo a punto contro la ricandidatura del presidente della Regione. Un ricorso alla Consulta sulla legge elettorale delle Marche che per ora è ancora al vaglio del consiglio dei ministri ma che potrebbe presto arrivare alla Corte costituzionale. E mentre da un lato rintuzza i colpi che arrivano da Roma, dall’altro Spacca incassa l’ok all’alleanza con Forza Italia che verrà ufficializzata nelle prossime ore. Il governatore manda due frecciatine, una dietro l’altro, entrambe con un unico destinatario: il premier. E’ su di lui che, in piena campagna elettorale, il governatore Gian Mario Spacca punta il mirino. La prima stoccata è proprio sulla legge elettorale che potrebbe essere impugnata dal Governo centrale per anticipare i tempi di applicazione del limite massimo dei due mandati. «LE MOTIVAZIONI – sostiene Spacca – addotte dal consiglio dei ministri mi sembrano fragili. Anche perché seguendo questa linea allora anche il premier Renzi potrebbe essere considerato avvantaggiato se si candiderà alle elezioni per guidare il Paese dopo aver Lo scenario No al terzo mandato Il consiglio dei ministri ha avviato un’istruttoria contro la possibilità di un terzo mandato. La legge elettorale delle Marche non lo prevede ma dalle prossime eleizoni Un boomerang SENZA TIMORI Il governatore uscente delle Marche Gian Mario Spacca passa al contrattacco con il premier Renzi che vuole impugnare la legge elettorale delle Marche sul terzo mandato ricoperto attualmente il medesimo ruolo di presidente del consiglio». Spacca si dice sereno, evidenzia come non ha partecipato al voto di un mese e mezzo fa e pone l’accento anche sulla «discrezionalità in materia della Regione che ha legiferato indicando una data certa per l’inizio dell’applicazione». Poi l’affondo sulle infrastrutture. «Ho visto che la Grosseto-Siena è stata inserita tra le 25 grandi opere prioritarie per il Paese secondo il Def. Invece, al pari dello svincolo per il porto di Ancona, la FanoGrosseto non figura in quell’elen- Alle urne Ai seggi il 31 maggio dalle ore 7 alle 23 Entro la fine del mese dovranno essere depositate le liste e le firme necessarie. Si voterà in un solo giorno dalle ore 7 alle ore 23 co, o forse sarebbe il caso di chiamarla Grosseto-Fano, visto che la geopolitica comincia ad avesse il suo peso. Sinceramente mi è parso un segnale di disattenzione l’assenza tra le opere strategiche, perché sia per la Grosseto-Fano, sia per la ‘bretella’ per il porto di Ancona siamo di fronte a due azioni che al momento non richiedono alcun esborso finanziario diretto da parte dello Stato centrale». SU QUESTO punto, però, è il vice ministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini a sottolineare come «le parole di Spacca sono gra- Il governatore Gian Mario Spacca contesta questa ipotesi e incalza Renzi: «Anche lui, secondo lo schema del ricorso, non potrebbe ricandidarsi» Nuove intese Intanto la coalizione a sostegno di Spacca si irrobustisce. Dopo l’accordo tra Marche 2020 e Area Popolare adesso anche Forza Italia è pronta ad appoggiarlo contro la sua ex maggioranza a guida Pd vissime e infondate. L’uscita dal porto di Ancona, così come la Fano-Grosseto si faranno. Non sono inserite nelle grandi opere perchè realizzate con fondi privati e non dello Stato. Se è per questo anche l’autostrada Tirrenica verrà realizzata, ma non c’è nell’elenco perchè appunto saranno i privati a mettere i fondi». Ma tornando alle alleanze, proprio ieri, da Roma è arrivato l’ok di massima da parte di Forza Italia per l’intesa con Marche 2020-Ap. Le liste saranno due distinte e guidate ovviamente da Gian Mario Spacca. GLI ALTRI DEL CENTRODESTRA La Meloni boccia l’accordo con Marche 2020 Ora si attende l’ultima verifica con la Lega · ANCONA «NELLE MARCHE in nessun caso siamo disposti a sostenere Gian Mario Spacca, che fino a ieri rappresentava il centrosinistra. Offriremo un nostro candidato». Lo sottolinea la presidente di Fdi Giorgia Meloni al termine dell’ufficio di presidenza del partito sulle alleanze per le regionali. Nel documento redatto al termine della riunione si valuta come «conseguito» l’obiettivo di «cercare di favorire in ogni modo la creazione di coalizioni che rappresentino tutte le forze disposte a contrastare i candidati di sinistra». Le parole della Meloni ricalcano in qualche modo quanto annunciato giorni fa dai vertici regionali del partito che, auspicando un’unione di tutto il centrodestra, chiedevano a Spacca di fare un passo indietro per trovare un altro candidato. Un appello che non è stato raccolto e che ha portato Fdi-An a decidere di percorrere un’altra strada. Quale? Molti adesso rivolgono lo sguardo alla Lega che a sua volta deve decidere se proseguire in solitaria o allearsi con Spacca. Al momento gli uomini di Salvini hanno il loro candidato governatore che è il coordinatore regionale Luca Paolini. In passato, sempre Salvini, aveva bocciato un’allenza con Spacca visto che il governatore aveva siglato un’intesa con Ncd, partito con il quale il segretario nazionale della Lega non vuole avere rapporti. Ma è anche vero che con Spacca non c’è più il simbolo di Ncd bensì quello di Area Popolare (composta da Udc e Ncd ma senza simboli). Questo potrebbe giocare a favore, ma al momento non c’è nessun segnale di accordo. Un’intesa che, invece, potrebbe arrivare con Fratelli d’Italia-An con i quali Salvini ha già stretto altri accordi. In questa settimana, comunque, dovrebbero sciogliersi gli ultimi nodi anche perchè devono essere formate le liste e raccolte le firme entro la fine del mese. PESARO PRIMO PIANO MARTEDÌ 14 APRILE 2015 IL CASO FANO-GROSSETO 3 •• IL GOVERNATORE SPACCA «IL PROGETTO DEVE RIENTRARE NEL DEF, NOI ABBIAMO FATTO UN GRAN LAVORO» «Ricci sbaglia, la strada è stata esclusa» L’assessore regionale Giorgi: «L’opera è sempre stata nel piano delle infrastrutture» di PATRIZIA BARTOLUCCI LA POLEMICA CECCONI (M5S) IRONIZZA SUL PD «NELL’INTERVISTA al Carlino, Matteo Ricci dimostra un nervosismo senza precedenti. Capisco che sia in difficoltà: è il suo governo ad aver tagliato la Fano-Grosseto dal programma delle opere, ma non lo giustifica dal dire affermazioni false e fare lo scaricabarile», è un fiume in piena l’assessore regionale alle Infrastrutture Paola Giorgi. Assessore, in realtà Ricci dice che la Fano-Grosseto non è mai stata inclusa nel programma delle infrastrutture perché non è cantierabile, non essendoci un progetto esecutivo né un piano di finanziamenti… «Ricci sbaglia. La Fano-Grosseto è sempre stata inclusa, ma con altri nomi perché era spezzettata in tanti tratti. La Regione da 2 anni chiede al governo di inserirla come unica arteria, nella sua interezza, quindi come Fano-Grosseto appunto. Ed è ancora più giusto farlo ora che c’è una società creata apposta per realizzarla. Invece, il governo non l’ha inserita nel piano: ha tagliato la Fano-Grosseto non considerandola prioritaria». Però è vero che siete in ritardo… «Da 10 anni ci lavoriamo con impegno. Abbiamo dovuto superare problemi. Anni fa si parlava di finanziarla tutta con risorse pubbliche, ma si stimava una spesa di 4 miliardi di euro non sostenibile. Siamo passati ad un project financing, ma anche qui almeno il 60% delle risorse doveva essere pubblico e non c’era. Ora proprio la nostra Regione ha proposto uno strumento all’avanguardia, un contratto di disponibilità, che è una forma innovativa di partenariato pub- «Progetto inutile e costoso» 2010 Ricci e Spacca ‘occupano’ la Guinza Il governo non ha attenzioni per il territorio, mentre noi abbiamo creato ‘Centralia’ strada si farà. Dall’altro il sindaco Ricci accusa la Regione di questo fallimento e promette che alzerà personalmente il telefono per chiamare Delrio. Nel frattempo però, mi urge ricordare che tutti i protagonisti – conclude l’onorevole Cecconi – di questa messa in scena sono dello stesso partito, il Pd. Forse è il caso che la si smetta di giocare a scaricabarile e si cominci ad affrontare la realtà: la Fano-Grosseto è un progetto inutile e costosissimo che non vedrà mai la luce. Piuttosto che accusare la Regione, Ricci dovrebbe farsi un giro per le strade provinciali, per vedere quali sono i buchi che ha lasciato». PAOLA GIORGI, assessore regionale alle Infrastrutture blico-privato». Ma a che punto siete? «Lo scorso novembre, insieme alle Regioni Umbria e Toscana e all’Anas, abbiamo creato la società Centralia, che si è già riunita e ha dell’arteria dal piano governativo può rallentare il percorso, è un passo indietro». Ha provato a chiamare a Roma per capire il motivo della bocciatura? REPLICA SUL MALTEMPO «I parlamentari sono i veri assenti. Anche sul maltempo dove Renzi ci ha penalizzati» «Ho parlato con il ministro Nencini che ci ha seguito fino a qui. L’ho trovato imbarazzato. Ha detto che l’opera verrà recuperata, ma quando? Noi vogliamo certezze che non mi ha saputo dare». definito il ruolo di ogni soggetto. Il consiglio d’amministrazione sta valutando il progetto preliminare di base e si potrebbe avere un’accelerata ora che abbiamo lo strumento, ossia la società. Ma l’esclusione «Sulla Fano-Grosseto la Regione sta spingendo. Ma mentre noi cerchiamo soluzioni, altri puntano il dito e alimentano polemiche. E non parlo solo di Ricci che fa lo scaricabarile pur essendo vice pre- Quindi, la Regione non ha responsabilità? IL FRONTE LOCALE IL CONSIGLIERE DI MINORANZA IN PRESSING SU TAGLIOLINI Barbieri: «La Provincia batta un colpo a Roma» «COME PROVINCIA dobbiamo assolutamente contrastare questa assurda decisione del ministro Delrio». E’ l’esortazione del consigliere provinciale Nicola Barbieri, esponente della lista di minoranza ‘Progetto Provincia Pesaro e Urbino’, l’unico di questa compagine alternativa all’accordo Pd-Forza Italia ad essere stato eletto nelle votazioni riguardanti l’Ente di via Gramsci svoltesi nell’autunno 2014. «Siamo contrariati – incalza Barbieri – da questo improvviso dietrofront da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che va a penalizzare la realizzazione di un’opera fino a poco tempo fa ritenuta indispensabile e strategica proprio dallo stesso governo centrale. Quello che ci lascia basi- «SIAMO ai limiti del ridicolo. Quello che si legge sulla Fano – Grossetto è totalmente assurdo. A seguito di un provvedimento del nuovo Ministro di dimezzare il numero delle infrastrutture prioritarie, escludendo la fantomatica Strada dei due mari, le amministrazioni locali, tutte a guida Pd, hanno iniziato ad accusarsi vicendevolmente di incompetenza, di fronte ad un progetto che è fallimentare da sempre». Così si esprime l’onorevole Andrea Cecconi del M5S. «Se, da un lato, la senatrice Fabbri sostiene che non c’è affatto una retrocessione, al contrario: lei stessa ha telefonato al sottosegretario, ricevendo assicurazione che la Il consigliere Nicola Barbieri ti è la decisione da parte del ministro Delrio di tagliare esclusivamente le risorse relative al completamento del tracciato marchigiano, inserendo tra le opere cantierabili solo il percorso toscano tra Siena e Grosseto. Dispiace, dunque, constatare che il Partito Democratico, attraverso numerose scelte, abbia dimostrato in questi anni uno scarso interesse per lo sviluppo del territorio marchigiano e della Provincia di Pesaro e Urbino. La Regione Marche rimane così abbandonata a se stessa. In qualità di consigliere provinciale – conclude Barbieri che è vicino all’Ncd – , ritengo opportuno sollecitare il presidente della Provincia e l’intero consiglio provinciale, tra l’altro composto in gran parte da sindaci appartenenti al Partito Democratico, ad una forte presa di posizione per contrastare questa assurda decisione che vede la nostra Regione ancora una volta penalizzata. Non possiamo stare a guardare». s.fr. Nella foto: Nicola Barbieri di Mondolfo sidente del Pd…». Di chi altri? «I parlamentari del territorio cosa fanno? Esiste una filiera amministrativa e nelle Marche c’è un buco quando si arriva ai parlamentari. Una di loro pesarese, anziché fare il suo dovere, ha accusato la Regione di non avere spedito al governo la richiesta di riconoscimento dello stato d’emergenza per il maltempo di febbraio, che invece era stata tempestivamente mandata. E l’accusa è stata ripresa da Ricci. Non sanno di cosa parlano. Le turbolenze sono avvenute il 4-5 febbraio e noi abbiamo mandato tutta la documentazione il 9 febbraio, così come l’Emilia Romagna, visto che ho raccolto la documentazione in- sieme alla mia collega romagnola con cui sono in ottimi rapporti». Quindi, perché lo stato d’emergenza non è stato riconosciuto alle Marche e all’Emilia Romagna si? «Perché il governo non ha attenzione per il nostro territorio, distingue tra serie ‘A’ e ‘B’ sulla base di non so cosa. L’Emilia Romagna ha avuto i nostri stessi danni e tutti gli operatori sulla costa sono concordi nel dire che una mareggiata come quella di febbraio non si era mai vista. Cosa dobbiamo subire per avere il riconoscimento? Un bombardamento? Comunque, abbiamo mandato una seconda richiesta di riconoscimento per i danni subiti a marzo, auspichiamo questa volta di essere ascoltati». •• 10 PESARO AGENDA Farmacie PESARO: Albini, via S.Francesco 14 ð 0721 33987. PIAN DEL BRUSCOLO: Farmacia Zeppi via Roma 84 (Gallo di Petriano) - tel. 0722 52215. FANO: Gamba, piazza Unità d’Italia 1 ð 0721 865345. BASSA VAL METAURO: Giavaglia, via Matteotti 30 ð 0721 892386 Saltara. URBINO: Ricciarelli, via Mazzini 2 ð 0722 2808. Numeri utili Pesaro Soccorso: 118 Soccorso stradale. Spadoni e Crescentini 24 ore su 24 tel. 337/638567 Telesoccorso: per informazioni tel. num. verde 800.464809; Guardia medica notturna e fest. di Pesaro: 0721/22405; Vigili urbani e polizia municipale: 800011031; Emergenza in mare: 1530 (numero verde); Gommista: F.lli Berroni strada Interquartieri tel. 0721/416585 Taxi Pesaro: piazza Matteotti 0721/34053; Stazione FFSS 0721/31111: piazza del Popolo 0721/31430; zona Mare 0721/34780; Radio Taxi Pesaro (24 ore) e servizio discoteca tel. 0721/454425 Taxi Fano: 0721/803910; 0721/801411 Radio Taxi Fano (24 ore): 0721/834016 Taxi Urbino: piazza della Repubblica 0722/2550; Borgo Mercatale 0722/327949 Taxi Urbania piazza S. Cristoforo - Stazione Corriere (24 ore) 3291539505 Taxi Unione dei Comuni (Montecchio, Montelabbate, Sant’Angelo in Lizzola, Tavullia, Monteciccardo, Colbordolo) 331 9360035. I mercati Macerata, Feltria, Maiolo, Montecalvo in Foglia (Ca’ Gallo), Pesaro, San Costanzo, S.Lorenzo in campo, Urbino. MARTEDÌ 14 APRILE 2015 di Franco Bertini Il “tesoretto” dove lo metto? Caro Carlino, CHE COSA ci si deve fare con 1,6 miliardi di euro di cui il Governo può disporre, se non autorizzare i Comuni che li hanno (e molti li hanno) ad utilizzare i loro avanzi di amministrazione, per finanziare investimenti in opere pubbliche, sia per realizzarne di nuove, sia per porre un argine al degrado delle infrastrutture esistenti? Qualunque altra destinazione di quei soldi sarebbe meno prioritaria e meno «propulsiva« di questa, per sostenere l’uscita dalla crisi. Anche volendo fare i conti, semplicisticamente, sulla base del solo dato della popolazione residente, 1,6 miliardi a livello nazionale vogliono dire 2,460 milioni di euro a Pesaro. Ovvero una cifra - guarda caso corrispondente a quella che il Comune intende procurarsi vendendo ad Hera una parte delle sue azioni di MarcheMultiservizi. Filippo Crescentini, Pesaro. Caro Carlino, A PROPOSITO del «tesoretto» scoperto dal nostro governo centrale e di cui si parla tanto in questo giorni, vuoi vedere che «Vasellina» e lo «Gnomo» hanno finalmente trovato l’oro di Dongo. An’ vedi, cerca che te cerca... dai e dai, l’oro del regime torna fuori dopo settant’anni... Bibi, Pesaro –––––––––––––––––––––––––––––– Gentili lettori, vedo che basta la sola idea del “ritrovamento” di un tesoro ad accendere subito i progetti, la fantasia e anche l’immaginazione. Chi siano i due personaggi sotto “falso nome” lo lasciamo naturalmente tutto alla personale interpretazione di ciascuno mentre Dongo è... nostalgia del regime Tempo: L’alta pressione rimane sbilanciata sull’Europa centrale favorendo deboli infiltrazioni nordorientali su Marche ed Abruzzo. Prevarrà comunque il bel tempo, ma con qualche nube sparsa di passaggio, più consistente sull’Appennino, specie abruzzese dove non si esclude qualche breve ed isolato rovescio o temporale. Temperature: In lieve calo su fascia costiera e subappenninica. Venti: Deboli variabili all’interno, fino a moderati di brezza o settentrionali su coste e Adriatico, in rinforzo da Nord in quota. Mari: Poco mossi in prevalenza. TEMPERATURE previste per oggi PESARO SOLE Min 11 Max 17 LUNA COMPLEANNO CENTENARIO Per la signora Anna Zandri di Fano oggi è il giorno del secolo A farle gli auguri arriverà anche il sindaco Massimo Seri LA SIGNORA Bianca Zandri vedova Berardi di Fano i suoi primi cento anni di vita li compirà esattamente nella giornata di oggi, ma la festa per la bella ricorrenza è già cominciata domenica scorsa con la sua casa invasa da un sacco di gente, compresi i figli e i nipori di coloro che, allora bambini, lei teneva in casa sua e li “badava“ come in un “giardino d’infanzia”. Succedeva nei periodi in cui le era capitato di restare disoccupata. Perché, sposata nel 1942 e col marito richiamato alle armi, la signora Bianca in vita sua si è sempre guadagnata da vivere lavorando: soprattutto in filanda e anche nel campo agricolo, quello dei pomodori e dei cavoli che per tanti anni sono stati il segno di riconoscimento della produzione fanese. A festeggiare sua madre c’è ovviamente anche il professor Alberto Berardi, fra l’altro figlio unico, personaggio ben noto a Fano e dintorni anche pesaresi. L’immagine della signora Bianca con la torta è simbolica del compleanno centenario e oggi, a farle gli auguri da parte della sua città, arriverà anche il sindaco Massimo Seri. SORGE alle ore 06,25 SORGE alle ore 03,47 TRAMONTA alle ore 14,45 CULMINA alle ore 13,06 TRAMONTA alle ore 19,48 ULTIMO QUARTO La redazione Cronaca di Pesaro dal 1947 Direttore responsabile: Andrea Cangini Vicedirettori: Beppe Boni Massimo Gagliardi Caporedattore centrale: Massimo Pandolfi Coordinatore Marche: Andrea Brusa Capocronista Luigi Luminati Vicecapocronisti Mauro Ciccarelli Alessandro Mazzanti In Redazione Paolo Angeletti Roberto Damiani Giovanni Lani Via Manzoni 24 - 61100 PESARO Tel. 0721 / 377711 E-mail: [email protected] E-mail personali: [email protected] 11 MARTEDÌ 14 APRILE 2015 POLITEAMA, OGGI E DOMANI ‘L’ART DEL PETEGULESS’ Proseguono oggi e domani sera al Politeama di Fano le repliche del nuovo spettacolo «L’art del peteguless» della compagnia teatrale «El brudett». I dieci interpreti della commedia in due atti scritta da Francesco Mirisola per la regia di Simone Diotallevi chiuderanno la rassegna «Cianfrusaglia 2015» con uno spettacolo tutto da ridere. I biglietti per posto unico numerato costano 12 euro e si possono acquistare negli orari 9 12 e 16 - 19. Infotel. 0721-1835218 e 388-7354913. e-mail: [email protected] IL CASO FANGHI Botta e risposta 5 Stelle-Seri: «Il sindaco inizi a studiare» RUOLI E RAPPORTI Lucia Capodagli, presidente Aset, a destra Daniela D’Agata assieme a Cristian Fanesi, capogruppo del Pd Caso Aset, 28 i curriculum inviati Tra quelli effettuata la selezione Finora si era parlato solo di 10. Domani riunione di maggioranza NON ERANO 10, come era emerso finora sulla stampa, ma 28 i curriculum tra i quali la presidente di Aset spa, Lucia Capodagli (Pd), ha selezionato la sua assistente alla segreteria. Continua a far discutere l’assunzione, a tempo determinato in Aset spa, di Daniela D’Agata, coordinatrice del circolo Pd di San Lazzaro e membro della segreteria del partito cittadino che, nel frattempo, si è dimessa dagli incarichi politici. NELLA RICHIESTA inviata il 24 febbraio, Aset spa faceva presente al Job Center di Fano di essere alla ricerca di una figura professionale laureata in Giurisprudenza e con esperienza in diritto amministrativo. E in un post scriptum, vergato a mano, si aggiungevano altri due requisiti con i quali si restringeva ulteriormente la selezione: l’esperienza maturata nel settore della comunicazione e delle pubbliche relazioni. Così, il Job Center il 2 marzo inviava ad Aset spa 28 curriculum – di cui 20 abbinati a donne – la maggior parte relativi a persone intorno ai quarant’anni. Naturalmente Aset, in quanto spa, può procedere alla «chiamata nominativa» non avendo l’obbligo, come avviene negli enti pubblici, di indire concorsi o selezioni. Così come Aset, bisogna dire, non aveva alcun obbligo di passare attraverso il Job Center. DI TUTTA la vicenda si tornerà a parlare mercoledì pomeriggio, in una riunione di maggioranza, convocata in vista del prossimo consiglio comunale di giovedì 16 aprile. Ad insistere sull’inopportunità politica di quella scelta è il capogruppo di «Noi Città», Riccardo Severi, «soprattutto in questo momento in cui è in discussione il futuro LA DOMANDA DI SEVERI «Perchè assumere per sei mesi un portavoce, quando si procederà alla fusione?» di 5 lavoratori della Rincicotti». E Giovanni Giovanelli che per la Cisl sta seguendo la Rincicotti&Orciani aggiunge: «In una fase economica così complicata e di estrema povertà, bisogna fare grande attenzione. Ricordiamo che a Fano ci sono 600 sfrattati e che in provincia ci IL FATTO «RISULTATO CONGIUNTO». FOLLA DI RICHIESTE ALL’UFFICIO CASA Mamma sotto sfratto, un mese in più SFRATTO rinviato di un mese per Anna B. La signora, 51 anni, disoccupata, mamma di due figli, un minorenne di 10 anni e un ragazzo di 20, che avrebbe dovuto lasciare l’appartamento in cui abita il 21 aprile per sfratto esecutivo, ha ottenuto un mese di proroga. A confermare la buona notizia fornita, ieri mattina, dai funzionari comunali ad Anna, è l’assessore ai Servizi sociali Marina Bargnesi: «Un risultato raggiunto grazie al lavoro congiunto dell’ufficio minori e dell’ufficio casa del nostro Comune. Nel frattempo l’ufficio casa sta verificando se la signora abbia i requisti per accedere al bando sui finanziamenti regionali per la morosità incolpevole». Ufficio casa che, ieri mattina, è stato preso d’assalto da tutti quegli affittuari che vivono il dramma dello sfratto e che sperano di poter accedere ai finanziamenti regionali (105 mila euro) per la morosità in- colpevole. Il risultato della signora Anna B. si deve anche all’intervento dell’Assemblea di Lotta per la Casa che si mette a fianco di tutte quelle famiglie che rischiano di perdere l’abitazione. Questa volta i giovani dell’Assemblea hanno voluto intervenire preventivamente e cioè prima dello sfratto con l’ufficiale giudiziario, sperando che si potesse trovare una via d’uscita. An. Mar. sono quasi 8mila disoccupati nel territorio di competenza del Job di Fano». «Certe cose – insiste il capogruppo Severi – non devono accadere, si tratta di modalità che non condivido e che investono, non solo il Pd, ma l’intera maggioranza». E ancora: «Mi chiedo che necessità avesse Capodagli di individuare un portavoce per sei mesi, visto che la sua presidenza è finalizzata alla fusione». Nessun commento da Susanna Testa (Noi Città) presidente di Aset holding, l’altra società partecipata dal Comune, che alla domanda «assunzioni in vista anche alla Holding?», risponde secca: «No, in Holding lavoriamo con le persone che abbiamo, siamo al completo». Anna Marchetti «STANDO alle dichiarazioni del sindaco, in meno di un mese gran parte dei sedimenti che ostruiscono il porto... da inquinati sono diventati miracolosamente puliti». I 5 Stelle ribattono al sindaco Seri sui «fanghi del porto e le conseguenti opzioni possibili di gestione previste dalla legge». «Dopo che si sono persi altri 6 anni nella più completa inattività – dicono ora i tre consiglieri di Fano 5 Stelle -, prima di dare dei disinformati agli avversari che propongono soluzioni farebbe bene a studiare i documenti». Seri aveva detto che «i sedimenti portuali erano tutti di classe B, quindi destinabili solo alla cassa di colmata o alla discarica» ma «i fatti hanno dimostrato che il disinformato era lui, che non aveva letto le risultanze delle analisi effettuate già nel 2009 da Arpam e rese pubbliche dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale» attestanti che «circa il 40% dei sedimenti da rimuovere erano di classe A1 ed A2 con forte componente pelitica, ovvero destinabili al ripascimento della spiaggia sommersa o all’immersione a mare in zone dedicate. Noi gli avevamo indicato anche il luogo: zona già disponibile davanti ad Ancona in gestione all’Autorità Portuale. Solo ora, dopo che le nuove analisi confermano quelle del 2009, il sindaco si sveglia, e pur di non ammettere che aveva preso un abbaglio dichiara che le condizioni dei sedimenti sarebbero miracolosamente migliorate». •• •• 12 FANO MARTEDÌ 14 APRILE 2015 Addio a Ciavarini, il mugnaio-ristoratore La Locanda Atipica di Carignano la inventò lui: «Perché non facciamo un ristorante?» SE N’È ANDATO all’improvviso a 75 anni per uno scherzo del destino, lui che aveva vissuto tutta la vita in modo scherzoso. Per questo i figli e la moglie hanno scelto un’immagine di lui sorridente, al Luna Park (foto a destra, a fianco con il figlio federico), per ricordare Ercole Ciavarini il mugnaio che amava la vita ed il divertimento, oltre ai documentari sulla natura. «Era un tipo solare che se poteva evitare i problemi e le difficoltà, lo faceva volentieri» racconta come prima cosa il figlio Filippo ‘Filo’ Ciavarini, dell’omonima Locanda Atipica di Carigna- IL RICORDO DEL FIGLIO «La gente veniva a mangiare da noi, si trovava bene, così nacque l’idea del locale» no. E subito dopo aggiunge: «fortunatamente non ha sofferto ed aveva accanto la mamma». ERA NATO a Pesaro il 9 maggio del 1939 Ercole. Si è spento in casa per un trombo l’8 aprile e da sabato riposa per sempre al cimitero di Novilara. «Aveva una malattia polmonare causata dal lavoro nel mulino, ma ironia della sorte non è morto per quello – dice Filo -. Noi Ciavarini siamo mugnai dal 1830 e abbiamo ancora il mulino a pietra fertè (le cui cave sono state chiuse parecchio tempo fa per cui, quando si sarà consumata questa, diciamo fra una decina d’anni, bisognerà chiudere). Lui ha lavorato sempre nel mulino, da quando aveva 10 anni, con i genitori. E’ per questo che ha sviluppato la malattia polmonare, derivante dalle polveri organiche che sono deleterie per gli alveoli pol- monari. Al tempo non c’erano le mascherine 3M che uso io adesso, purtroppo.». Ercole Ciavarini era conosciutissimo sia Fano che a Pesaro, stimato da tutti per essere una persona simpatica e corretta. Lo dimostrano le centinaia di commenti di affetto lasciati, negli ultimi giorni, da tanti amici sulle pagine Facebook dei figli, con racconti e aneddoti di vita vissuta insieme. «HA LAVORATO fino a 15 anni fa nella nostra azienda di famiglia – prosegue il figlio – che ha portato avanti da solo, come molitura, per circa 40 anni. Poi sono subentrato io, che ho iniziato a lavorare nel mulino e nella locanda a 16 anni». La Locanda Atipica è stata, per rimanere in tema, ‘tutta farina del suo sacco’. «La gente veniva a mangiare a casa di mia nonna prima e dei miei poi, si trovava bene e lo diceva in giro. Dal 1960 in avanti è stato un continuo tant’è che alla fine degli anni ‘80 mio padre ha detto ‘dato che facciamo mediamente due o tre cene a settimana.... perché non apriamo un ristorante?’. E così è stato. Lui ha messo in piedi quest’attività di ristorazione particolare, casalinga, con mamma che cucinava praticamente a casa. Dove adesso mangia la gente c’era la stanza delle turbine, tipo Mulino Bianco, che facevano girare le macine al piano superiore...». Tiziana Petrelli A VOLTE RITORNANO DOPO 5 ANNI DI ESILIO FORZATO, RINASCE L’ORIGINALE FESTIVAL DI MUSICA Il Moonlight si prepara a un’edizione 2016 con i fiocchi SPIRAGLIO per il ritorno a Fano del Moonlight Festival. Dopo 5 anni di forzato esilio, dal 2016 la manifestazione di musica new wave, dark ed elettronica, potrebbe tornare a Fano. E’ quanto emerso dall’incontro, la scorsa settimana, tra l’organizzatrice dell’evento, Annalisa Magi, in arte Anne Graves, e l’assessore alla Cultura Stefano Marchegiani. Superati gli equivoci iniziali, l’incontro è stato cordiale. «Da parte nostra – fa sapere Marchegiani – c’è la massima disponibilità, aspettiamo che gli organizzatori ci presentino il progetto. L’idea è quella di organizzarlo (come avvenne il primo anno, 2009 ndr) a Marina dei Cesari perchè pubblico e ospiti possano visitare la città». Che si pensi all’edizione 2016 del Festival, lo conferma la stessa Magi: «Ci metteremo al lavoro per sviluppare un progetto, l’impegno dietro ad una manifestazione del genere è lungo. Tra l’altro ho scoperto che l’assessore è un conoscitore della musica proposta dal Festival». «Da parte mia – conferma Marchegiani – non c’è alcuna preclusione, il Festival propone una musica di qualità, degli anni ‘80, quelli della mia gioventù». Pur nella difficile condizione economica, il Comune ha assicurato alla manifestazione il massimo appoggio, anche a livello promozionale. Ritorna, dunque, in città una manifestazione che aveva avuto un grande successo portando, nelle due edizioni, artisti e pubblico da ogni parte d’Italia e perfino dall’estero. Dopo quelle due edizioni di successo con oltre 4000 mila persone ogni volta, il Festival, in piena era Aguzzi, fu costretto ad emigrare in altre città come Rimini e Bologna. An. Mar. FANO 13 MARTEDÌ 14 APRILE 2015 Passeggi... tormentati: la Municipale ‘litiga’ sull’apertura dei cancelli ANCHE UN RADUNO DELLE HARLEY Una delle ultime edizioni di Sapori& Motori, in programma a metà maggio L’assessore: ci pensa la Protezione civile UN POLMONE verde che fa diventare rossi di rabbia i fanesi, che vedono sempre più nero il futuro di quell’area. Ai Passeggi sorge un problema dietro l’altro, che le amministrazioni comunali che si susseguono faticano sempre a risolvere. L’ultimo è di ieri mattina, con i cancelli di ingresso che alle 9 erano ancora chiusi, tant’è che un cittadino si è preso la briga di attaccarci sopra un messaggio per i vigili urbani: «Siete più svelti a far le multe che ad aprire i cancelli», vi si leggeva nero su bianco. Il comandante della Polizia Municipale non l’ha presa bene. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno. «Ma siamo vigili o uscieri? - dice Giorgio Fuligno -. Aprire e chiudere le porte non è un lavoro nostro. Noi abbiamo le chiavi per una questione di sicurezza. Se una volta succede un impiccio e i cancelli restano chiusi, nell’ambito di una collaborazione generale per il bene della città, noi siamo pronti ad intervenire anche se non ci compete. Ma non può essere la regola. Quindi oggi ho segnalato all’amministrazione che c’è questo disservizio e che non può più contare sul nostro intervento. Deve risolvere il problema l’assessore competente». CHIAMATA in causa, Carla Cecchetelli (delega al Patrimonio) risponde: «Sistemeremo presto questa cosa. Il 20 aprile scade il bando per la gestione del chiosco e di tutti i Passeggi. Fino a quel momento deve continuare ad aprire e chiudere il Club Mattei, ovvero la Protezione Civile a cui oggi formalizzeremo la cosa con una lettera». Per sciogliere definitivamente questa matassa, l’assessore Cecchetelli fa affidamento su quella che L’EVENTO IN PROGRAMMA IN SASSONIA DAL 15 AL 17 MAGGIO Sapori & motori, ecco l’8ª edizione Si potrà fare pure un giro in Ferrari definisce «un’occasione per le associazioni». La gestione dei Passeggi è infatti un problema ingarbugliato che si trascina dai tempi di Aguzzi che aveva messo al bando per primo il chioschetto. «Offriamo la possibilità di avviare un’attività di impresa vantaggiosa – dice ora la Cecchetelli – perché diamo la struttura in comodato d’uso gratuito fino al 2021 a fronte dell’obbligo di mantenere in maniera decorosa i viali e le attrezzature. Abbiamo diviso le responsabilità». Il vincitore del precedente bando, infatti, si era ‘spaventato’ all’idea di dover rispondere di eventuali incidenti accorsi ai fruitori dei Passeggi. «Adesso la responsabilità dei Passeggi resta in testa al Comune – conclude la Cecchetelli -, mentre farà capo al gestore del chiosco ciò che accade all’interno della struttura stessa e dell’area immediatamente circostante». Tiziana Petrelli PIANETA SCUOLA LETTERA DEL LICEO ALLA PROVINCIA Il Torelli boccia la settimana corta Ma il preside Giombi si chiama fuori IL COLLEGIO dei docenti prima, gli studenti e i genitori poi. E dopo le scuole pesaresi anche il Liceo scientifico Torelli di Fano scrive al presidente della Provincia Tagliolini per opporsi alla proposta di ridurre a 5 giorni l’attività didattica settimanale. Nella missiva spedita ieri dal Collegio dei docenti si riassumono le tappe che hanno portato gli insegnanti a rivolgersi direttamente a Tagliolini, partendo dalla riunione straordinaria dei professori svoltasi il 12 marzo scorso, passando per il sondaggio tra gli studenti durato una intera settimana fino ad arrivare ad un incontro con i genitori. «Sono sostanzialmente tutti d’accordo – dice il professor Fabio Arcidiacono -: studenti genitori ed insegnanti». Il preside Samuele Giombi si è chiamato fuori, come tutti gli altri dirigenti scolastici, sebbene abbia una sua opinione personale al riguardo, mantiene un profilo istituzionale. Per questo non ha firmato la lettera inviata in Provincia e ci tiene a precisare che «non è molto corretto dire che è la posizione del Liceo Torelli. E’ la posizione degli insegnanti del liceo». Una distinzione che però deve tenere conto che nei due plessi di Fano e di Pergola, dove lavorano 80 insegnanti, solo uno di loro si è dichiarato a favore della cosiddetta «settimana corta» per l’anno scolastico 2015-2016 da attuare tenendo chiuso l’istituto il sabato. Sul piano del metodo •• gli insegnanti rivendicano l’«Autonomia delle istituzioni scolastiche»: «risulta quantomeno indebita qualunque pressione o avvisaglia in merito ad una scelta che non è di pertinenza della Provincia o di altri enti locali». Una scelta che comporterà «l’allungamento dell’orario scolastico fino alle 14 dal lunedì al venerdì» con «una riduzione per lo studente del tempo pomeridiano utile per lo studio e per i propri impegni». Il NUMERI BULGARI Su 80 insegnanti, tra Fano e Pergola, solo uno si è dichiarato favorevole alla scelta dei 5 giorni settimanali corpo docente fa poi proposte per il risparmio energetico: «Possibilità di gestire in modo autonomo l’accensione e lo spegnimento dei riscaldamento», «dotare di manopole funzionanti tutti termosifoni per regolare il riscaldamento di ogni singola aula secondo le necessità». Con la preghiera alla provincia di «attuare altre possibili forme di risparmio evitando di coinvolgere ulteriormente le scuole già fortemente provate dai continui tagli voluti dal governo centrale». Tiziana Petrelli IN ATTESA del calendario ufficiale delle manifestazioni turistiche che dovrà anche ‘svelare’ se alcuni eventi annunciati, come la Fano dei Cesari, poi si organizzeranno, una manifestazione certa che apre la stagione estiva è quella di «Sapori & Motori», giunta alla sua 8ª edizione, che si svolgerà dal 15 al 17 maggio prossimo sul lungomare di Sassonia di Fano. La principale novità di quest’anno è rappresentata dal fatto che «Sapori & Motori», che coniuga il mondo dei motori con l’enogastronomia, si terrà in contemporanea con il 30° anniversario del gemellaggio tra Fano e Rastatt e vedrà dunque la presenza di oltre 150 tedeschi che giungeranno in città proprio per partecipare alla ricorrenza. «SAPORI & Motori», organizzata dall’associazione Incoming Fano in collaborazione con l’agenzia di marketing Coomunica, punta ad offrire al grande pubblico per tre giorni il rombo dei motori su due e quattro ruote, abbinato ai prodotti alimentari tipici del nostro territorio. Su via- le Adriatico, decine di espositori presenteranno i loro prodotti e le novità, mentre tre aree, l’anfiteatro Rastatt, il tendone di Sassonia e il parcheggio davanti al Pesce Azzurro saranno destinate a iniziative sportive, spettacoli e dimostrazioni. Tra le le più emozionanti e spettacolari, esibizioni di freestyle, motard, mentre per gli appassionati di moto, sono in programma i raduni, tra cui quello delle mitiche Harley Davidson. Verrà data la possibilità di guidare per un breve giro l’auto per eccellenza, vale a dire la Ferrari. Prevista anche un’area dedicata al volo a motore a cura dell’aeroporto di Fano. L’ organizzazione sta lavorando per allestire una edizione di «Sapori & Motori» tale da diventare punto di riferimento per gli espositori che scelgono questa ribalta per presentare i loro prodotti e le loro eccellenze e per la città di Fano, quale evento capace di caratterizzare la bassa stagione e il lungomare di Sassonia, che è stato scelto per la prima volta, come ideale location, grazie anche al contributo dei tanti operatori turistici e commercianti che vi lavorano. Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 Dal 1860 il quotidiano delle Marche PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) Anno 155 N˚ 102 Martedì 14 Aprile 2015 € 1.20 LA POLITICA μ Botta e risposta Pd-Marche 2020 Legge elettorale sale la tensione tra gli sfidanti PESARO e FANO y(7HB5J0*QOTORO( +,!z!&!#![ www.corriereadriatico.it Il mistero del porto in secca Ieri il primo vertice: bisogna capire le ragioni dell’anomalo fenomeno Pesaro Insabbiamento all'imboccatura del porto canale, al via le prime verifiche. Sarà un'azione sinergica e immediata secondo quanto convenuto ieri nel primo tavolo di confronto tecnico-operativo fra Capitaneria, Provveditorato alle Opere Marittime, Comune e Multiservizi. Una serie di sopralluoghi nei prossimi giorni dovranno stabilire una o più cause dell'anomalo fenomeno del porto in secca visto che al momento non è possibile individuare una causa precisa. Forse le forti piogge delle ultime settimane, forse l'antica conduttura del "Vallato" ancora non si sa. I tecnici hanno spiegato che l'insabbiamento potrebbe essere stato generato proprio dalle forti e ravvicinate piogge che potrebbero aver facilitato e amplificato il passaggio di sedimenti dal fiume al porto. La Capitaneria ha infatti rilevato che la porzione insabbiata si estende per circa cento metri lineari a partire dal ponte di Soria. Il comandante del porto Angelo Capuzzimato ha già dato disposizione per i primi provvedimenti all'interno della darsena. "Consentiremo un ormeggio sicuro alle circa 20 unità da pesca e da diporto”. Francesconi In cronaca di Pesaro μ Il Governatore Spacca fissa il traguardo μ L’attività del 2014: danni erariali per 30 milioni Nel 2017 si sfreccerà lungo la Quadrilatero La Finanza scopre 355 evasori totali LE INFRASTRUTTURE Fabriano Matteo Ricci con Gian Mario Spacca Ancona La legge elettorale scatena la bagarre politica. L’ipotesi di un’impugnativa da parte del governo Renzi per incostituzionalità, che verrà vagliata nel prossimo Cdm, provoca un botta e risposta tra Pd e Marche 2020. Falconi A pagina 3 La direttrice Perugia-Ancona sarà ultimata entro il 2017. Lo ha confermato, ieri pomeriggio, presso il campo base di Cancelli - al confine tra Umbria e Marche - il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca durante l’incontro istituzionale nel quale è stato illustrato lo stato dell’Amministrazione straordinaria e la ripresa dei lavori sulla linea strategica che collega le due regioni del centro Italia. Antonini A pagina 5 Luciano De Crecchio e Guido Perosino La Guardia di finanza ha tirato le somme di un anno di attività Bianciardi Apagina4 μ Oggi ci sarà l’ufficializzazione Area popolare E’ accordo con Fi Buroni A pagina 2 L’ANALISI Sull’assunzione contestata conflitto nel Pd, ma il caso sollevato sarebbe un pretesto Fano Un test nazionale M Nel mirino la fusione delle due Aset CRISTINA FERRULLI atteo Renzi ha chiesto a luogotenenti ed emissari del Pd di risolvere ad horas le grane che dilaniano il partito in vista delle Regionali di fine maggio. Ercolano, Giugliano, Pomigliano d’Arco e Agrigento sono i casi più eclatanti tra candidati costretti al ritiro per problemi giudiziari o perchè frutto di alleanze troppo variabili. L'obiettivo del premier, che oggi... Continua a pagina 9 Non c'è pace all'interno del Pd che alle defezioni del passato oggi aggiunge un conflitto generazionale per il caso D’Agata. I giovani del partito solo solidali con la dirigente dimissionaria del circolo di San Lazzaro a cui il segretario Marchegiani ha chiesto un passo indietro. Ma il caso politico potrebbe essere solo un pretesto che cela le diverse strategie, in particolare di Noi Città, sulla fusione di Aset. L’obiettivo sarebbe la presidente Capodagli. Foghetti In cronaca di Fano μ In primavera emergono le carenze dell’arredo Lungomare e centro tra incuria e sporcizia LA RICOGNIZIONE Fano C'è malcontento tra i fanesi nel vedere che la città non è ancora in ordine, nonostante l'arrivo della bella stagione. Nella fine settimana appena trascorsa infatti in tanti hanno passato qualche ora all'aperto, sia in centro che tornando a visitare la zona mare, per alcuni da tempo non frequenta- ta. Proprio su quest'ultima si concentra maggiormente l'attenzione dal momento che dovrebbe essere l'attrattiva principale prima dell'estate, per conquistare alcuni turisti. Le condizioni peggiori sono quelle della Sassonia, dove nella zona Sud le mareggiate hanno quasi totalmente divorato la passeggiata, per non parlare di viale Ruggeri più volte sistemata e distrutta di nuovo. Falcioni In cronaca di Fano OFFERTEdiLAVORO OGGI 4 PAGINE speciali dedicate all’impiego μ La Vis conta sul calendario per centrare i playout Il Fano al capolinea Lega Pro più lontana SPORT Pesaro Destini opposti per Fano e Vis a sole quattro giornate dalla fine del campionato di Serie D. I granata sono scivolati a -6 dalla capolista Maceratese e il sogno della Lega Pro sembra sfumato. “E’ giusto provarci ancora, anche se l’impresa è ardua”, sottolinea il presidente Claudio Gabellini. A Pesaro invece, dopo il terzo risultato utile di fila, si confida anche nel calendario per centrare almeno i playout: lo scontro diretto al Benelli contro il Termoli e l’ultima gara a Celano sembrano ottime chance. Barbadoro-Lucarini NelloSport Il bomber Andrea Sivilla del Fano μ L’analisi di Maurizio Compagnoni Juve, niente illusioni Stasera sarà dura Nello Sport 2 Martedì 14 Aprile 2015 Online www.corriereadriatico.it MARCHE C’è l’ok di Forza Italia ad Area popolare Dopo una lunga trattativa sciolta la riserva all’accordo con l’indicazione del ticket Spacca-Celani POLITICA IN FERMENTO FEDERICA BURONI Ancona Forza Italia e Marche 2020: via libera all’accordo con l’indicazione del ticket Spacca, presidente, e Piero Celani, ex presidente della Provincia di Ascoli Piceno, come vice. Con una postilla: Celani non si candiderà lasciando il posto al capogruppo regionale Trenta nel collegio di Ascoli Piceno. L’ex presidente della Provincia sarà, dunque, nominato come esterno. Un passaggio importante che segna anche la riappacificazione dentro Forza Italia dove i dissidi degli ultimi giorni rischiavano di vanificare tutti gli sforzi fin qui compiuti per tenere il partito unito. Del resto, il 30 aprile c’è la presentazione delle liste e ormai non c’è più tempo da perdere. L’intesa è stata raggiunta ieri anche se non c’è ancora l’ufficializzazione: la partita è stata chiusa dopo ore di discussioni e l’artefice dell’operazione è Matteoli. L’accordo sarà sottoscritto oggi ad Ancona con un obiettivo ben preciso: dare una dimensione prettamente locale al tutto considerando che, nell’alleanza, si vuole cercare di coinvolgere Fdi in primo luogo, ieri a Roma con il coordinatore regionale Carlo Ciccioli a tratta- μ Nell’attesa re al tavolo nazionale, e la stessa Lega Nord che, comunque, fino a poche ore fa, con il coordinatore nonché candidato presidente Luca Rodolfo Paolini, ripeteva di voler andare da sola. Se mantesse questa posizione, il Carroccio diventerebbe una sorta di caso nazionale visto che, altrove, la Lega non corre da sola. Ma l’obiettivo degli azzurri, da puntare fino all’ultimo, è quella di mettere insieme tutto il centrodestra marchigiano nell’alleanza con Marche 2020 e per questo si cerca di fare dell’intesa una questione tutta marchigiana, una sorta di esperimento in occasione di queste regionali. E quindi, anche senza i simboli centristi che poco piacciono al Carroccio e, non a caso, nel simbolo di Area popolare con Marche 2020 non compaiono né le sigle di Udc né quelle di Ncd. Lo stesso Trenta avrebbe chiesto a Celani di lasciargli spazio per la sua candidatura nell’ascolano facendo pressing affinchè la sua fosse una nomina esterna. Gioco fatto, dunque, ora non resta che capire come costruire l’alleanza con la Lega e Fdi, in particolare. Che, alla fine, potrebbe anche decidere di dare l’ok per quanto, nelle Marche, il partito sia ancora diviso tra chi come Ciccioli è più propenso a un’alleanza con Marche 2020 e chi, inve- L’intesa sarà sottoscritta oggi ad Ancona Nell’alleanza si cercherà di coinvolgere anche Fdi e Lega Meloni non ci sta “Andiamo da soli” FRATELLI D’ITALIA Ancona In una foto d’archivio, Altero Matteoli e Giacomo Bugaro ce, come Zinni, intende sì viaggiare su un progetto alternativo al Pd ma senza Spacca presidente. Ma, in nome di una possibile vittoria a Palazzo, Fdi potrebbe anche decidere di fare un passo indietro. Per ora, comunque, nulla di ufficiale. Lo stesso Remigio Ceroni, coordinatore regionale di Forza Italia, ieri ha preferito non commentare . Ma, da sabato, ormai a Roma, è stato avviato il tavolo nazionale per discutere delle alleanze sulle regionali e proprio sabato, dalla Capitale dove si svolgeva la convention “Cuore azzurro”, l’ex ministro Brunetta aveva lanciato un accorato appello per l’unità del centrodestra marchigiano. Appello al quale anche oggi la Lega Nord risponde picche. “Noi siamo sereni - fa sapere Paolini - a Pesaro abbiamo già raccolto 215 firme, in provincia siamo arrivati a quota 500. Sì, lo ripeto: noi andiamo da soli”. Quindi, una frecciata velenosa al Par- tito democratico rispetto alla questione delle legge elettorale e del terzo mandato di Spacca. “Non ho dubbi: è un falso problema: la legge elettorale compete alla Regione e l’eventuale conflitto di attribuzione, di cui dovrà decidere la Corte Costituzionale, potrebbe essere una questione di mesi. Questo significa che noi andremo a votare così. Siamo di fronte a un ulteriore giochetto di Renzi. È una cosa davvero surreale”. © RIPRODUZIONE RISERVATA di formalizzare le alleanze strategiche sono già in pista i vari candidati per il consiglio regionale Fuori Silvetti, in forse Ciccioli e Pettinari I NOMI Ancona Nell’attesa di formalizzare gli accordi, sono già in pista i vari candidati. Una folla di esponenti tra Fi, Marche 2020, Fdi e Lega Nord, pronti a mettersi i gioco. Si comincia da Fi: gli attuali consiglieri regionali Trenta, Bugaro, Brini, Foschi, Ciriaci e Marangoni si ricandidano mentre ha scelto di restare fuori dai giochi Daniele Silvetti. Su Ancona, oltre Bugaro, ci sono Belardinelli, coordinatore provinciale, Antonella Andreoli, comitato regionale, per Pesaro e Urbino, oltre Foschi, c’è Giorgio Mochi, sindaco di Piobbico, a Fermo ci sarebbero Gessica Marconi, coordinatrice provinciale, e l’ex sindaco di Montegranaro, Gastone Gismondi. Su Ascoli, dovrebbero scendere in pista, oltre Trenta, Andrea Assenti, coordinatore provinciale, Ruggeri Annalisa, consigliere comunale a San Benedetto, Gianni Silvestri e Maria Grazia Concetti. Per la provincia, ma cambiando bandiera, quella di centro con il Pd, doREGIONE MARCHE AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA “OSPEDALI RIUNITI UMBERTO I - LANCISI - SALESI” S.O. ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI · VIA CONCA N 71 – 60126 TORRETTE DI ANCONA E indetta procedura aperta per l affidamento della copertura assicurativa All Risks Incendio e Furto per un periodo di 3 anni dalle ore 24,00 del 30/06/2015 alle ore 24,00 del 30/06/2018 (CIG 6204826066) – importo complessivo presunto del contratto Euro 363.000,00 + imposte. Le offerte redatte con le modalità indicate nel disciplinare di gara, dovranno pervenire entro le ore 13,00 del giorno 07/05/2015. Il bando integrale di gara è stato inviato in data 01/04/2015 alla GUUE. La documentazione di gara è pubblicata sul sito www.ospedaliriuniti.marche.it. Categoria “bandi e gare”. Per informazioni tel. 071.5963512, fax 0715963547. IL DIRETTORE S.O. (Emanuele GIAMMARINI) Daniele Silvetti con Carlo Ciccioli vrebbe candidarsi il consigliere regionale Udc, Camela. Su Macerata, tra le fila azzurre, ci sarebbero, oltre Brini e Marangoni, la Cacciolari, ex candidata alle Europee e Pistarelli, ex consigliere regionale. Quindi, Saltamartini, sindaco di Cingoli che potrebbe candidarsi con qualche lista civica o con Fi. E, sempre su Macerata, saranno in pista ma per l’Udc alleato con il Pd, Marconi, in forse Pettinari, e Rosalba Ubaldi, ex sindaco Porto Recanati. E anche Cesare Martini, sindaco di San Severino, con una lista civica a soste- gno di Ceriscioli. Per Marche 2020, a Pesaro, in pista scendono Vittoriano Solazzi, Mirco Carloni, Ncd, Dario Andreoli, consigliere comunale a Pesaro e si parla anche di Del Vecchio, Udc, ex candidato a sindaco di Fano. Sempre su Pesaro, ma passando ai socialisti, si fa il nome di Boris Rapa, socialista, attuale presidente Assoturimo Confesercenti e anche di Giannotti, Popolari per l’Italia e, forse Aguzzi, come candidato presidente per le civiche. Ad Ancona, in pista Paolo Eusebi e, nell’Udc, si parla anche di Ippoliti e Coppari, ex consiglieri comunali e Sergio Capitoli. Per Macerata, Franco Capponi, ex capogruppo regionale Fi, Massi, Ncd, l’assessore Paola Giorgi ma anche Agostini, sindaco di Montelupone. Per Fermo, l’assessore Malaspina, l’ex sindaco di Fermo, Di Ruscio, l’ex sindaco di Amandola Saccuti e il portavoce del partito, Cencetti, per Ascoli ci sono in pista Contisciani, presidente Bacini Imbriferi, Micaela Girardo, Corradetti, ex consigliere provinciale e Cinelli, ex consigliere comunale. Per Fdi, ad Ancona si ricandida Zinni, in forse Ciccioli, per la provincia di Pesaro si ricandida Zaffini e pronto a scendere in campo Baldelli di Pergola, ex consigliere provinciale, per Macerata in pista c’è Francesco Colosi, consigliere comunale a Tolentino ed Elena Leonardi, assessore a Porto Recanati; a Fermo ci sono Riccardo Tarantini, presidente cooperativa pescatori e Matteo Monti, imprenditore, ad Ascoli Piceno si ricandida Natali. Per quanto riguarda la Lega, a Pesaro c’è Paolini che è anche candidato presidente, ad Ancona, Sandro Zaffiri, segretario provinciale, a Macerata c’è Luigi Zura Puntaroni, ex consigliere provinciale, a Fermo, Milco Mariani, commissario provinciale, ad Ascoli, ci sono Di Gennaro e Di Virgilio Lucia in De Meo, la madre del ragazzo ucciso dai Rom. Per i Verdi scende in pista ufficialmente l’ex assessore regionale Gianluca Carrabs. fe.bu. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ceriscioli: “Adesso si liberino risorse” PATTO VERTICALE Ancona “Prima che la Regione passi all’ordinaria amministrazione, in vista delle prossime elezioni, mi auguro che riesca a liberare nuove risorse verso gli enti locali con il patto di stabilità verticale. Dobbiamo continuare a lavorare, fino all’ultimo giorno, per occuparci dei bisogni dei marchigiani”. Lo afferma Luca Ceriscioli, candidato del centrosinistra alle elezioni regionali. “Come è stato fatto negli ultimi anni - spiega Ceriscioli sviluppare il patto di stabilità verticale mettendo a disposizione di Comuni e Province quote di patto verticale che consentano agli amministratori di recuperare risorse per un’ulteriore tranche di lavori nei rispettivi territori: dalla manutenzione stradale, ai tanti piccoli interventi che sono una risposte ai bisogni che abbiamo raccolto in queste settimane. Un provvedimento che permetterà a molte imprese locali di tornare a lavorare. È una buona pratica, partita da un’iniziativa dell’assessore Pietro Marcolini. Un paradigma di come potrebbero collaborare, su tante politiche, Regione e territorio”. A chiudere la partita e serrare le porte a un eventuale accordo con Marche 2020 ci pensa direttamente Giorgia Meloni, che non lascia spiragli d’intesa. “Nelle Marche in nessun caso siamo disposti a sostenere Gian Mario Spacca, che fino a ieri rappresentava il centrosinistra. Offriremo un nostro candidato”. Lo ha sottolineato ier la presidente di Fratelli d’Italia al termine dell'ufficio di presidenza del partito sulle alleanze per le Regionali. “In Toscana abbiamo invece chiesto una convergenza sul nostro candidato, Giovanni Donzelli”, aggiunge Meloni. Nel documento redatto al termine della riunione si legge inoltre come in Campania e Veneto Fdi abbia confermato la disponibilità a sostenere i presidenti uscenti Stefano Caldoro e Luca Zaia mentre in Umbria, con la candidatura di Claudio Ricci, si valuta come “conseguito” l'obiettivo di “cercare di favorire in ogni modo la creazione di coalizioni che rappresentino tutte le forze disposte a contrastare i candidati di sinistra”. E il centrodestra sembra essere inesorabilmente avviato alla spaccatura. A poco più di due settimane dalla presentazione delle liste, la situazione nel centrodestra appare infatti assolutamente fuori controllo. La tensione tra Fdi e l'ex premier ( ha inevitabili ricadute nel resto delle regioni chiamate al voto: nelle Marche ad esempio Fratelli d'Italia non appoggerà Gian Mario Spacca sostenuto invece da Forza Italia, con la Lega Nord che è decisa a correre da sola schierando come candidato governatore il coordinatore regionale Luca Paolini. In Liguria i giochi sono ancora aperti e non è scontato il sostegno a Giovanni Toti. Stessa situazione in Toscana dove il candidato di Fratelli d'Italia resta Giovanni Donzelli mentre Fi non ha ancora deciso chi far scendere in campo. Nonostante la Regione venga data per 'persà, la scelta da parte dell'ex capo del governo potrebbe avere delle ricadute a livello nazionale con l'ennesimo scontro tra il cosiddetto cerchio magico e il duo Denis Verdini-Altero Matteoli. La sensazione che si ha dentro Forza Italia infatti è che in base alla scelta dell'ex capo del governo si capirà in che direzione andrà il partito e di conseguenza i gruppi parlamentari nei prossimi mesi. Se infatti l'ex premier si troverà costretto a fare i conti con i fittiani, non meno problemi potrebbero arrivare dai cosiddetti verdiniani o da quanti non accettano che a dettare la linea siano i fedelissimi di Berlusconi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 14 Aprile 2015 Online www.corriereadriatico.it 3 MARCHE Legge elettorale, scintille Pd-Marche 2020 Il sindaco di Pesaro Ricci: “E’ una forzatura di Spacca”. Cencetti al vetriolo: “Quella norma l’hanno votata tutti” μ Il POLITICA IN FERMENTO “L’eventuale ricorso non mette a rischio le elezioni regionali” LOLITA FALCONI Ancona La legge elettorale scatena la bagarre politica. L’ipotesi di un’impugnativa da parte del governo Renzi per incostituzionalità, ipotesi che verrà vagliata nel prossimo Consiglio dei ministri, provoca un botta e risposta al calor bianco tra esponenti del Pd e di Marche 2020, il partito del presidente Spacca. Quel presidente che, volendosi ricandidare per la terza volta, è oggetto delle attenzioni “costituzionali” di Renzi e Co. “Medaglia di bronzo e legge elettorale ad personam per Spacca - ironizza il sindaco di Pesaro e vice presidente nazionale del Pd Matteo Ricci, in un post su Facebook -. Non solo si cambia schieramento dopo 25 anni, pur di rimanere attaccati alla poltrona, ma addirittura si forza la legge elettorale ad personam (così dicono a Roma). Il tutto, tra l'altro, per provare ad arrivare terzo, perché è questo che dicono tutti i sondaggi (con Spacca-Forza Italia che si gioca la medaglia di bronzo con la Lega di Paolini)”. Passano poche ore e arriva la risposta tagliente del portavoce di Marche 2020 Stefano Cencetti: “Medaglia d'oro indiscussa al camaleontico Matteo Ricci, che da coordinatore regionale pro Bersani è salito come per magia sul carro di Renzi per pura convenienza. Ricci - afferma parla di una legge elettorale regionale ad personam, ma credo che abbia la vista appannata, in quanto, tale legge è stata votata da tutto il Consiglio regionale (compreso ovviamente tutto il gruppo del Pd). Forse Ricci - conclude Cencetti - vuole andare contro il suo stesso partito?”. Rincara la dose il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, anche lui di Marche μ L’elenco L’INTERVISTA Ancona Il Governatore Gian Mario Spacca e vittoriano Solazzi, leader di Marche 2020 2020. “Una manovra tutta politica, e una politica della più bassa specie. E’ un palese tentativo goffo politicamente e maldestro giuridicamente di creare confusione nell'elettorato per l'ormai acclarata paura di una sconfitta elettorale del Pd e del candidato Luca Ceriscioli”. Completa gli affondo targati Marche 2020 Paolo Eusebi, consigliere regionale. “Sulle vere e proprie stupidaggini del Governo Renzi in merito all'impugnativa sulla legge elettorale delle Marche, una delle leggi italiane più rispettose della vera volontà dei cittadini elettori, sono emblematiche le dichiarazioni dell'attuale sindaco di Pesaro Ricci, in appoggio all'ex sindaco di Pesaro, Ceriscioli”. Eusebi si augura che i marchigiani “comprendano la verità e che le forze politiche capiscano che Intervengono anche Eusebi e Lodolini. Paolini “Una sceneggiata per favorire l’astensionismo” grave pericolo sia questo Pd per il futuro della nostra regione e non solo. Sarebbe bene - conclude - che ci si preoccupasse della legge elettorale nazionale, il cosiddetto Italicum, che mette, quella sì, a serio rischio la democrazia e la libertà”. L’onorevole del Pd Emanuele Lodolini spiega: “La disciplina di principio statale è stata varata nel 2004 con l'approvazione della l. 165 del 2 luglio 2004, ai sensi della quale la legge regionale deve prevedere la “non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto”. Oggi l’articolo 3-bis, comma 2, della legge elettorale regionale prevede che non sia immediatamente rieleggibile a Presidente della Giunta regionale, allo scadere del secondo mandato, chi abbia ricoperto la carica per due legislature consecutive. D’altro canto, lo stesso articolo, al comma successivo, prevede con una formulazione alquanto ambigua che il limite in esame delle richieste dell’Anp-Cia per il premier Renzi Come ti cambio la pensione LE EMERGENZE Ancona · Sono coloro che hanno ingoiato il boccone più amaro, sono quelli che hanno pagato il prezzo più caro. Sono gli oltre 16 milioni pensionati: di questi, otto milioni vivono in semi povertà, con assegni mensili sotto i mille euro, mentre 2,2 milioni percepiscono anche meno di 500 euro. È la situazione dei pensionati italiani, una fotografia amara per una categoria che ha sempre garantito la tenuta sociale delle famiglie, ma che, di contro, ha subito, negli ultimi quindici anni, una perdita del 30% del proprio potere d’acquisto a causa di tagli e mancati aumenti. È, quindi, con l’obiettivo di cambiare questa realtà che l’Associazione Nazionale Pensionati della Confederazione Italiana degli Agricoltori (Anp-Cia) avanza richieste ben precise al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con la petizione “Cambiare verso alle pensioni basse è tema parere del prof Gerardo Villanacci Il premier Matteo Renzi ineludibile”. Richieste che sono dettate da altrettante emergenze. Ed ecco come si dovrebbe cambiare secondo l’associazione di categoria. Primo punto: estendere ai pensionati sotto i mille euro mensili il Oggi la presentazione della petizione alla Camera di Commercio di Ancona con il presidente Vincenzo Brocco bonus di 80 euro. Secondo: indicizzazione ed eliminazione del drenaggio fiscale. E ancora: riorganizzare la sanità pubblica dando un ruolo primario ai medici di base e costituendo dei pool di specialisti multidisciplinari presenti ventiquattro ore al giorno. E per chiudere l’elenco delle necessità: dare risorse alla non autosufficienza, contro la povertà e per l'invecchiamento sano e attivo delle persone. In sintesi sono queste le richieste che i pensionati hanno girato al premier. “E le risorse - dicono loro, i diretti interessati - ci sono e possono essere reperite”. Un messaggio chiaro - insistono i pensionati - con l’obiettivo “di tutelare una categoria troppo spesso abbandonata dal dibattito pubblico e dalle scelte politiche”. Così alla presentazione della petizione, oggi alle 10, presso la Camera di Commercio di Ancona, sarà presente anche Vincenzo Brocco, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Pensionati. © RIPRODUZIONE RISERVATA si applichi alle legislature successive a quella di entrata in vigore della novella. Così interpretata detta previsione parrebbe in contrasto con il principio della legge statale n. 165 del 2004 (e dunque con l’articolo 122, primo comma, della costituzione) rispetto al quale mette in atto una vera e propria elusione “mascherata” sotto forma di attuazione”. Infine la Lega Nord, con Luca Paolini, attacca: “E’ impossibile che la Corte istruisca la pratica, sviluppi il contraddittorio e decida entro maggio. E quindi Spacca, da questo punto di vista, sta sereno. La cosa incredibile della vicenda è che il Pd, se non era convinto della ammissibilità del terzo mandato, avrebbe potuto e dovuto fare le barricate mesi fa, in aula, e non nascondersi, ora, dietro la foglia di fico della incostituzionalità. Ma siccome il Pd non è fatto di sprovveduti sono propenso a credere che questa sia una ennesima sceneggiata per favorire il vero alleato di Renzi: l'astensionismo”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA μ Oggi alla Politecnica Con la Cisl “Non è più come prima” L’APPUNTAMENTO Ancona Ultimo appuntamento “Non è più come prima”, promosso dalla Cisl in collaborazione con le università marchigiane, oggi dalle 10 alle 17,30 presso la Facoltà di Economia “G.Fuà” della Politecnica. La giornata all’ateneo dorico entrerà nel vivo delle dinamiche che stanno caratterizzando i cambiamenti in tempi di crisi. Ai lavori, aperti dal rettore Sauro Longhi, interverranno il pro rettore Gianluca Gregori su “Riorganizzare oltre la crisi: prove di innovazione nel governo di un’azienda”; Maria Giovanna Vicarelli Univpm, su “La reazione delle organizzazioni socio-sanitarie negli anni della crisi e della spending review” e Achille Orsenigo, Studio Aps di Milano su “Cambiamenti ed evoluzioni nelle organizzazioni”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA II Consiglio dei Ministri si riunirà a breve per valutare la piena legittimità della nuova legge elettorale delle Marche con il rischio che la stessa possa essere impugnata. Professor Gerardo Villanacci, docente di diritto all’Università Politecnica delle Marche, quali sono gli scenari che si potrebbero profilare? Ove il Governo ritenesse la sussistenza di profili di incostituzionalità, potrebbe effettivamente rimettere la questione alla Corte Costituzionale. Non sarebbe, peraltro, la prima volta: nell'anno 2006 la Consulta è stata chiamata ad esprimere una valutazione in ordine alla legittimità costituzionale di taluni articoli della legge della Regione Marche n. 27 del 16 dicembre 2004 (Norme per l'elezione del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale), proprio a seguito del ricorso presentato dall'allora Presidente del Consiglio dei Ministri. In quel caso, i giudici costituzionali dichiararono inammissibili e, in parte, non fondate le questioni di legittimità costituzionale poste all'epoca dall'esecutivo. Ma se la Corte fosse chiamata a giudicare la legittimità costituzionale della legge elettorale marchigiana e, ad esempio, dovesse decidere per l'incostituzionalità della stessa, le prossime elezioni sarebbero valide o dovrebbero essere annullate? Non ritengo che l'eventuale ricorso alla Consulta potrebbe mettere a rischio le prossime elezioni, in difetto di disposizioni legislative in tal senso. Aggiungo che, pur essendo astrattamente possibile che una sentenza della Corte Costituzionale possa essere retroattiva, in questo caso non se ne ravviserebbero le ragioni, in quanto risulterebbe insormontabile il principio di certezza del diritto. Nello specifico del terzo mandato, quali sono i possibili vizi di incostituzionalità? La questione è molto tecnica e resa ancora più complessa dalle caratteristiche del nostro ordinamento ove, in molti casi, la funzione interpretativa di una legge è un'attività più impegnativa della promulgazione della stessa. Nel nostro caso, la vicenda trae origine dalla mai completamente attuata riforma del Titolo V della Costituzione, intervenuta nel 2001, con la quale si è inteso delineare profili di maggiore autonomia per le regioni. In quest'ottica, l'articolo 122 della Costituzione ha conferito alle regioni il potere di redigere la propria legge elettorale e quindi il numero e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri membri della Giunta. Tuttavia, la Legge n. 165 del 2004, vale a dire la disposizione di attuazione di quest'articolo, ha previsto la Gerardo Villanacci “ Ma non è facile sostenere che non siano state fatte forzature che rendono più debole l’intero impianto non immediata rieleggibilità, allo scadere del secondo mandato consecutivo, del Presidente di una Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto. Si tratta quindi di un problema di compatibilità tra una legge regionale e l'articolo 122 della Costituzione? Non propriamente. Diciamo che, tecnicamente, la legge n. 165 del 2004 potrebbe non essere considerata una norma "auto-applicabile"; la stessa, infatti, nell'introdurre il limite del doppio mandato, opera un non meglio definito rinvio alla "normativa regionale". In altri termini, potrebbe essere ritenuto legittimo, e quindi necessario, un ulteriore "recepimento" a livello regionale affinché il sopraindicato divieto legislativo possa essere considerato pienamente "operativo". Il punto è che l'ultima legge elettorale delle Marche, contrariamente a quelle operative all'epoca delle penultime elezioni regionali in Lombardia e in Emilia - Romagna, dove si sono presentati analoghi dubbi di legittimità costituzionale, ha effettivamente recepito il divieto previsto dalla legge n. 165 del 2004, per quanto differendolo, in termini applicativi, a partire dalle legislature successive a quella di entrata in vigore della legge. È quest'ultimo aspetto, forse, quello più delicato e non è facile sostenere che non siano state fatte delle forzature che hanno reso più vulnerabile l'intero impianto legislativo. l.f. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 14 Aprile 2015 T: 0721 31633 FANO E: [email protected] III F: 0721 67984 Fano 5 Stelle: “Sui fanghi disinformato era il sindaco” LA CRITICA Fano “Il disinformato sui fanghi del porto era il sindaco Seri, non noi”. E’ secco il commento del movimento 5 Stelle alle dichiarazioni del sindaco Seri nell’incontro con i pescatori di sabato, quando ha detto che dalle analisi dell’Arpam risulta che non tutti i fanghi da escavare al porto sono da conferire in discarica, un certo quantitativo per il basso livello di inquinamento può essere usato per ripascere le spiagge o può essere gettato in mare in aree dedicate. “Subito dopo la nostra conferenza stampa del 19 marzo - affermano i consiglieri comunali Hadaro Omiccioli, Marta Ruggeri e Roberta Ansuini -, nella quale abbiamo spiegato le caratteristiche dei fanghi del porto e le conseguenti opzioni possibili di gestione previste dalla legge, il sindaco si è affrettato a dichiarare pubblicamente che eravamo disinformati, perché secondo le sue ineccepibili informazioni i sedimenti portuali erano tutti di classe B, quindi destinabili solo alla cassa di colmata o alla discarica. I fatti hanno dimostrato che il disinformato era lui, che non aveva letto le risultanze delle analisi effettuate già nel 2009 da Arpam e rese pubbliche dall' Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), le quali attestavano che circa il 40% dei sedimenti da rimuovere erano di classe A1 ed A2 con forte componente pelitica, ovvero destinabili al ripascimento della spiaggia sommersa o all'immersione a mare in zone dedicate. Noi gli avevamo indicato anche il luogo: una zona già disponibile davanti ad Ancona in gestione all'Autorità portuale. Solo ora, dopo gli esiti delle nuove analisi che sostanzialmente confermano quelle del 2009, il sindaco si sveglia, e pur di non ammettere che aveva preso un abbaglio dichiara che le condizioni I grillini replicano all’annuncio di Seri sulle sabbie non inquinate “L’Arpam lo dice dal 2009” dei sedimenti sarebbero miracolosamente migliorate. Il sindaco - conclude Fano 5 Stelle - dopo che si sono persi altri sei anni nella più completa inattività, farebbe bene a studiare a testa bassa i documenti come facciamo noi, con quel pizzico di umiltà dovuta da chi amministra i soldi dei cittadini. E intanto niente dragaggio neppure a maggio, nonostante le sue promesse”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Incuria e sporcizia, una città mal tenuta Con la bella stagione più visibili le carenze dell’arredo e i ritardi dell’amministrazione comunale LA FANO CHE NON VORRESTI SILVIA FALCIONI Fano C'è malcontento tra i fanesi nel vedere che la città non è ancora in ordine, nonostante l'arrivo della bella stagione. Nella fine settimana appena trascorsa infatti in tanti hanno passato qualche ora all'aperto, sia in centro che tornando a visitare la zona mare, per alcuni da tempo non frequentata. Proprio su quest'ultima si concentra maggiormente l'attenzione dal momento che dovrebbe essere l'attrattiva principale prima dell'estate, per conquistare alcuni turisti. Le condizioni peggiori sono quelle della Sassonia, dove nella zona Sud le mareggiate hanno quasi totalmente divorato la passeggiata, per non parlare di viale Ruggeri più volte sistemata e distrutta di nuovo. La forza del mare è arrivata persino a danneggiare le strutture dei locali e delle spiagge in concessione, che stanno cercando a fatica di rimettere in ordine prima dell' inizio dell'estate. Procedendo verso Nord, spicca il problema dell'area portuale del Marina dei Cesari, in concessione a Ma- rina Group, dove regna ogni genere di sporcizia: oltre a immondizia gettata qua e là e la recinzione danneggiata in qualche punto, lo spettacolo peggiore è rappresentato da grosse lamiere di ferro completamente arrugginite, che occupano gran parte dello spazio. Nemmeno il vicino laboratorio di biologia marina gode di una manutenzione migliore, con una struttura fatiscente che non riesce a valorizzare le eccellenze al suo interno. Anche la caratteristica passeggiata del Lisippo, che parte dalla spiaggia di Sassonia con cumuli di erbacce, si è ridotta ad una striscia di cemento e ferro, con un parapetto inesistente o con solo dei miseri fili d'acciaio. Spostandosi ancora verso Pesaro, il Lido non sembra essere stato ancora raggiunto dagli interventi primaverili, perché la passeggiata è ancora coperta di sabbia e vetri rotti in diversi punti, mentre sulla spiaggia restano cumuli di sabbia e detriti. Nemmeno l'unico accesso pedonale alla zona, il sottopasso, si salva dal degrado, nonostante ripetuti interventi per la sua sistemazione: spesso ricoperto di scritte, a volte usato come toilet- Da Sassonia al Lido risaltano i segni dell’inverno e delle mareggiate. La zona portuale e pure il centro da sistemare Al Lido teppisti e maleducati agiscono indisturbati I DANNI Fano Le immagini del materiale depositato nell’area di Marina dei Cesari e scritte al Lido segnalate su Facebook te all'aperto, rovinato dall'umidità e frequentemente allagato ad ogni acquazzone. Andando verso il centro, la stessa incuria si nota alla Darsena Borghese, dove il parapetto di cemento è rattoppato con tavole di legno, la strada a fianco malconcia e la ringhiera di ferro ormai da sostituire. La situazione non migliora in centro storico, con giardini pubblici, come quelli del Luigi Rossi e del Pincio poco curati, sporchi e con panchine logore. Insomma, c'è ancora molto da fare per rendere Fano gradevole per la bella stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA I tre milioni dedicati solamente alle scogliere davanti a viale Ruggeri Mareggiate, i cittadini pagano i danni Ma la Regione dà ragione al comitato Fano "Chi pagherà i danni delle esondazione del mare del 4 e 5 febbraio?": si chiede con molta amarezza il comitato Le Brecce, dopo che il Governo ha respinto la domanda di dichiarare lo stato di calamità per gli effetti disastrosi causati dalla tempesta. Il Comune non ha i soldi, la Provincia neppure, la Regione è alla fine del suo mandato, ancora una volta dovranno essere i residenti, cui la furia del mare ha allagato le case, rovinando mobili, elettrodomestici e suppellettili a far fronte alle spese. Eppure dovrebbero esse- Il Comune voleva posare barriere più leggere fino al porto. Oggi alle 18 incontro con i candidati allo Yankee re le istituzioni a tutelare la zona abitata. La protesta non si placa: il comitato Le Brecce, in collaborazione con l'assemblea territoriale fanese di Cittadinanzattiva, ha deciso di organizzare degli incontri pomeridiani il martedì, a partire da oggi, alle 18 al ristorante e pizzeria Yankee, con la partecipazione di candidati alle elezioni regionali. La location da Yankee su viale Ruggeri si mostra come proprio il luogo adatto per discutere della difesa della costa, poiché si trova proprio in piena zona soggetta all'erosione. Se nessun aiuto verrà fornito per la tempesta di febbraio, si suppone che anche i danni provocati da quella di marzo vengano totalmente ignorati dal Governo, lasciando ancora una volta i residenti soli a combattere la furia del mare, come stanno fa- L’erosione a Sassonia cendo ormai da anni, senza che le loro ragioni vengano ascoltate. Come non sono stati ascoltati a suo tempo gli appelli perché i 3 milioni di euro disponibili per la realizzazione delle scogliere, venissero impiegati per finanziare la tutela della costa, secondo i rilievi tecnici effettuati dagli esperti, concentrando l'intervento a partire da viale Ruggeri, mentre un primo progetto prevedeva di realizzare scogliere più deboli, ma estese fino alla diga foranea del porto. Alla fine è stata la Regione Marche che ha imposto al Comune di costruire barriere più efficaci, in modo che contenessero, grazie alla loro altezza di un metro e mezzo anziché di un solo metro, la furia delle onde. Per realizzare un’efficace tutela della costa occorrono 9 milioni di euro, quindi con i 3 disponibili si procederà da viale Ruggeri per giungere alle concessioni balneari più soggette all' erosione. Per il resto si dovranno reperire nuovi finanziamenti. "Noi ve l'avevamo detto" hanno sottolineato i componenti del Comitato Le Brecce, che invano a suo tempo, avevano reclamato una simile risoluzione. Tuttavia per giungere alla esecuzione vera e propria dei lavori, bisognerà attendere il prossimo anno, dopo che si sarà concluso il procedimento di Via e sarà pubblicata la gara d'appalto. © RIPRODUZIONERISERVATA Ennesimo weekend di danni, atti vandalici e disagi al Lido. I residenti hanno dovuto ancora una volta fare i conti con la maleducazione e lo scarso rispetto di alcuni verso i bene pubblici e le proprietà private. Segnaletica verticale e pali della luce presi a calci, vetri rotti, bottiglie gettate a terra, sporcizia di ogni genere e tante automobili danneggiate. Tanti piccoli ma diffusi episodi in tutto il quartiere. La cosa si ripete purtroppo quasi ogni fine settimana e chi abita nella zona ha più volte denunciato gli episodi, esprimendo come la situazione sia ormai diventata intollerabile. Ma questa volta i vandali non si sono fermati qui: con una bomboletta nera hanno imbrattato persino i muri dell'anfiteatro, non solo con graffiti e disegni, ma persino con pesanti bestemmie. Chi credeva che il limite fosse stato superato, ha dovuto ricredersi. Altro problema è quello dei parcheggi selvaggi, con auto lasciate in ogni possibile spazio, in beffa a chi paga il permesso per la Ztl. Gestiva il mulino, un malore improvviso E’ morto Ciavarini mugnaio e ristoratore Fano Nei giorni scorsi è venuto improvvisamente a mancare Ercole Ciavarini, lo storico mugnaio dell'omonimo mulino che si trova nei pressi dell'Arzilla, nella zona di Carignano. Aveva 75 anni. Si è spento a causa di un improvviso malore, senza che le sue condizioni di salute avessero manifestato qualche segno di preoccupazione. Era attivo come sempre, indomito lavoratore, amante della vita come lo era della natura, nonostante la natura non sempre gli si fosse mostrata amica. I suoi funerali si sono svolti sabato scorso nella chiesa di Novilara, nel cui cimitero riposa accanto alle tombe dei suoi genitori. Figlio di agricoltori, aveva svolto per un certo periodo il lavoro di rappresentante in tutta la provincia della San Pellegrino, ma non aveva mai cessato di gestire il suo mulino, attivo dal 1890. Lascia la moglie e due figli, Filippo che ha continuato la tradizione di famiglia e Federico che ha coltivato altri interessi. Epica è la lotta che Ercole, insieme a tutta la famiglia ha combattuto contro le esondazioni dell'Arzilla che, più volte ha allagato il mulino, poi adibito anche a ristorante. Fino al 1989 si trattava di eventi eccezionali, Filippo ne ricorda solo 4; in seguito sono stati molti di più, finché oggi, ad ogni piovasco di particolare violenza tutta l'area dove si trovano le attrezzature del ristorante finisce sott'acqua. Ercole ne attribuiva la colpa al precario ripristino degli argini dopo alcuni lavori eseguiti dalla Provincia nell'Arzilla. Questo era il suo cruccio, ma in fondo era un uomo positivo, fondamentalmente allegro. ©RIPRODUZIONE RISERVATA IV Martedì 14 Aprile 2015 Online www.corriereadriatico.it FANO Lo scontro è sulla fusione Disagi fino a giugno per la prima tranche Nel mirino c’è la presidente, il suo mandato scade tra due mesi La discussione nella maggioranza sarà mercoledì ASSUNZIONE CONTESTATA IL RINVIO MASSIMO FOGHETTI Fano Fano Non c'è pace all'interno del Partito democratico fanese che alle defezioni del passato oggi aggiunge un conflitto generazionale. Memorabili furono gli strappi del capogruppo Oretta Ciancamerla e di Daniele Sanchioni che diedero vita poco più di un anno fa alla lista civica Prima Fano, naufragata alle ultime amministrative, e quello ancor più lacerante di Luca Stefanelli, che avrebbe vagheggiato un accordo con segmenti del centrodestra, per non dire dei contrasti tra le due componenti originarie del partito, la Margherita e i Democratici di sinistra. Di fronte al nuovo caso, scoppiato in seguito all'assunzione in Aset spa della coordinatrice di circolo, oggi dimissionaria, Daniela D'Agata, occorrerebbe più un’ampia discussione interna al Pd che una riunione di maggioranza. In contrasto con i giovani che difendono il diritto della loro coetanea a cercarsi un lavoro, pur coltivando la sua passione politica, si distinguono coloro che hanno un'altra concezione della politica, una concezione che supera il concetto di legalità, il quale va ovviamente sempre osservato, al quale si aggiunge quello dell'opportunità, giustificata da motivazioni etiche. Come osservatore esterno al partito in questione, ma La sede della multiservizi Aset ovviamente come uno dei protagonisti della coalizione consiliare di governo, Riccardo Severi obietta ai giovani rottamatori che un messaggio di questo genere non può passare. "La politica - ha detto - deve essere un fine, non un mezzo". Ma in fondo siamo sicuri che sia proprio il caso di Daniela D'Agata, che tra l'altro ha esposto con un ragionamento estremamente dignitoso le sue motivazioni, la vera causa del marasma che è scoppiato all'interno della maggioranza? E non vi sia invece un'altra ragione? Le di- vergenze in seno ai partiti che la costituiscono sul destino di Aset non sono state mai chiarite del tutto, anche se il processo di fusione è in atto, ma questo non significa che tutto è definito. Il mandato dell'attuale presidente di Aset Lucia Capodagli infatti scade con l'approvazione del bilancio dell'azienda, cosa che avverrà presumibilmente nel mese di giugno. Poi cosa accadrà? E' possibile che il mandato alla presidente sia rinnovato anche se l'assemblea dei Comuni soci dell'azienda potrebbe cambiare i vertici. Capodagli la fusione la A Urbino la vetrina delle eccellenze per l’Expo, confronto su cosa mostrare Si accettano proposte per la Data L’ESPOSIZIONE Fano La Data di Urbino, complesso monumentale di enorme importanza storica e culturale che ospitava le antiche stalle ducali e l'orto dell'abbondanza, recentemente riaperta, sarà per tutto il periodo di Expo 2015, dal 1˚ maggio al 31 ottobre 2015, un Palazzo delle esposizioni del territorio della provincia di Pesaro e Urbino e di tutto il territorio regionale; i suoi spazi saranno infatti aperti alle istituzioni, alle associazioni, alle imprese attive in questo territorio. Oggi alle 15.30 nella Mediateca Montanari, il Comune di Fano organizza un evento di presentazione dell' evento e intende raccogliere proposte di attività, eventi, laboratori, iniziative, manifestazioni concertistiche, culturali o enogastronomiche che il sistema economico del territorio fanese, le istituzioni, le associazioni e tutte le competenze vive e creative vorranno realizzare alla Data stessa nel periodo suddetto. Dopo una prima parte riservata agli interventi del sindaco del Comune di Fano Massimo Seri, del vicesindaco e assessore alla Cultura Stefano Marchegiani, del sindaco di Urbino Maurizio Gambini, del vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Pesaro Daniele Vimini e del Presidente Camera di Commercio Alberto Drudi, seguirà una seconda parte ad appannaggio delle imprese, delle istituzioni degli stakeholder sulle proposte progettuali. Compie oggi cento anni Chiara Zandri, madre del professor Alberto Berardi e moglie di Enzo, l'indimenticato direttore della Musica Arabita, nominato cavaliere della Repubblica e intestatario di una scuola a Sant'Orso. Due personaggi, estroversi, vivaci, che ciascuno nel suo ambiente hanno influito sulla vita sociale. La signora è giunta a questa veneranda età, mantenendo una sorprendente lucidità di mente. Ha sempre abitato nel Borgo, poco fuori porta San Leonardo, dove il marito aveva la sua falegnameria e ancora oggi si trova lì, testimone dei cambiamenti di una città che è mu- Chiara Zandri compie cento anni tata notevolmente, da quando il vicino Foro Boario era il principale mercato del bestiame del territorio. Da giovane ha lavorato in filanda; terza di tre sorelle ha svolto sempre una vita laboriosa e dedicata alla famiglia. © RIPRODUZIONE RISERVATA Alla Federiciana Lavori iniziati, il corso accessibile solo ai pedoni IL CANTIERE Fano Sono iniziati puntualmente ieri i lavori di bonifica dei sottoservizi idrici da parte di Aset Spa, in corso Matteotti. Fin dalle prime ore del mattino gli operai hanno recintato parte della strada che si inoltra verso la piazza dall'incrocio con via Arco d'Augusto, lasciando solo uno stretto corridoio per il transito pedonale. Per diversi giorni sarà questo l'assetto della principale via cittadina, nella quale sarà precluso il transito di qualsiasi veicolo, per cui il rifornimento dei negozi dovrà essere eseguito tramite le vie laterali. Rispetto alla prima metà del corso, oggetto degli stessi lavori in passato, il tratto interessato oggi mostra una Intervento pianificato in tre step. Merci ai negozi dalle vie laterali. L’ultimo tratto rinviato a ottobre problematicità maggiore, in quanto è sede di maggior affollamento da parte dei cittadini. Per limitare i disagi e soprattutto cercare di contenere i danni agli esercenti dei negozi si procederà a stralci: fino al 27 aprile gli scavi e la posa in opera delle nuove tubazioni verranno effettuati tra via Arco d'Augusto e via Montevecchio, dopo di che per risistemare la pavimentazione si lavorerà fino all'11 maggio, contemporaneamente si lavorerà alla trincea tra via Montevecchio e via De Pili, dove il selciato dovrà essere rifatto entro il 25 maggio. Infine i lavori proseguiranno da via De Pili a via Garibaldi dall'11 maggio all'11 giugno per quanto riguarda l'escavazione e la posa in opera della condotta e dall'11 giugno al 30 giugno per la chiusura e ripristino della pavimentazione. In un secondo momento, probabilmente dopo la pausa estiva, seguirà una seconda fase dei lavori fino a via Cavour. © RIPRODUZIONE RISERVATA Torneo a 32 all’impianto di San Cristoforo Riaperta la sala cinema LA RACCOLTA Fano Uno dei suoi ricordi più vivi è quando dal Borgo ha visto risalire dalla piana del Metauro l'esercito alleato il 27 ottobre del 1944; erano gli anglo americani che venivano a liberare Fano. Il suo racconto in dialetto è uno dei brani più belli che suo figlio Alberto ha avuto l'occasione di scrivere: era una domenica mattina e Chiara era andata a prendere il latte per il suo bambino, quando improvvisamente viene immersa nella euforia dilagante della ritrovata libertà. Ancora oggi a chi le chiede quali sono le emozioni che ha provato allora, risponde: "En avemi più paura, te par nient?". Oggi saranno in molti a festeggiarla e tra questi non mancherà il sindaco Massimo Seri. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONERISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Il secolo di Chiara, la storia in una vita Pesaro vuole ma per quella data il processo di fusione sarà ancora in itinere, dato che l'advisor che deve redigere il piano industriale deve essere ancora nominato. E' probabile quindi che la partita sia molto più ampia di quella che è stata generata dalla assunzione di Daniela D'Agata, la quale tra l'altro ha avuto anche l'avallo del dirigente del Comune di Fano, competente per le aziende partecipate, Pietro Celani. In gioco c’è il destino di una azienda che gestisce importanti servizi. E' stata riaperta la sala cinema della biblioteca Federiciana, disponibile a ricevere il pubblico tutti i martedì dalle 15 alle 18. La sala contiene i volumi appartenenti al direttore artistico del Fano International Film Festival Fiorangelo Pucci, il cui fondo è costituito da circa 8.000 documenti tra libri, riviste, opuscoli, manifesti e materiali vari. Una piccola parte della collezione si trova alla Mediateca Montanari, mentre la maggior parte del patrimonio è conservata nella Federiciana. Tutti i documenti conservati sono ammessi alla sola consultazione interna. Il professor Pucci, docente di "Storia e critica del cinema" nel corso di laurea in Design e Discipline della Moda all' Università degli Studi di Urbino è riuscito a raccogliere e ordinare negli anni uno dei più completi ed interessanti archivi di argomento cinematografico esistenti in Italia, imprescindibile punto di riferimento per storici, studiosi e ricercatori. Nel 1989 ha ideato il festival fanese dei cortometraggi, elevando in breve tempo la manifestazione all'interesse nazionale ed internazionale. Oggi è il compleanno della moglie di Enzo Berardi, mamma di Alberto LA FESTA Il cantiere allestito ieri mattina lungo corso Matteotti Sono state le urgenze legate all’approvazione del bilancio che hanno consigliato il sindaco a rinviare domani la riunione di maggioranza prevista ieri per chiarire la posizione dei partiti che sostengono la giunta in merito all'assunzione in Aset spa di Daniela D'Agata. Una riunione richiesta a gran voce dalle liste civiche Noi Città e Noi Giovani, tenute all'oscuro della decisione della diretta interessata di aspirare all'incarico e della azienda di ricercare una nuova portavoce. Forse una giornata di riflessione servirà per placare gli animi; la maratona per giungere all'equilibrio di bilancio potrebbe avere defatigato anche i più riottosi. I vincitori insieme ad altri partecipanti e all’assessore Del Bianco La coppia Panicali-Pandolfi vince il trofeo Sportland LE BOCCE Fano Sono fanesi doc i vincitori del 9˚ torneo Sportland Bocce 4˚ trofeo Blanco Arredamento & Blanco Abbigliamento. La gara, svoltasi nei locali della bocciofila di San Cristoforo ha visto la partecipazione di 32 coppie che si sono sfidate in un testa a testa mozzafiato. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Fano, ha visto l'approdo in semifinale di tre formazioni casalinghe del San Cristoforo. Unica coppia "straniera" quella composta da Gilberto Agostini e Mauro Tagliatesta di Acqualagna, alla fine superati da Filippo Panicali e Fausto Pandolfi. Nell'altra corsia, il derby locale, ha visto prevalere Renzo Cinelli e Roberto Pedinelli su Pietro Guidi e Valentino Romani. Senza storia la finalissima con Panicali-Pandolfi che hanno avuto la meglio sugli avversari per 10-3. Alla cerimonia delle premiazioni, cui è seguito il solito gran buffet offerto da Sportland, hanno presenziato Venanzio Donnini, titolare della ditta Blanco Arredamento e l'assessore allo sport del Comune di Fano Caterina Del Bianco. Il prossimo appuntamento di bocce targato Sportland sarà a luglio al Circolo Le Fontanelle con l'8˚ torneo Conad City di Vagnini Ketti. Intanto l'associazione sportiva si appresta a ripartire con le attività estive, che si svolgeranno al Palabeach all'Arzilla. © RIPRODUZIONERISERVATA Martedì 14 Aprile 2015 Online www.corriereadriatico.it FANO •VALCESANO “Notte Rosa, tagliati fuori” Da Rimini a Senigallia saltando Marotta e Mondolfo. “Giunta incapace” Comitato di tutela NOTIZIE FLASH Anziani e pensionati Occasioni di lavoro MANIFESTAZIONI E TURISMO Saltara La giunta ha approvato il progetto per l'inserimento lavorativo di anziani e pensionati. L'iniziativa si prefigge l'integrazione nella vita sociale della comunità con l'inserimento lavorativo in attività a carattere saltuario per l'ordinaria manutenzione e pulizia di aree e di immobili pubblici". Le prestazioni non costituiscono rapporti di lavoro subordinato ma esercizio di attività meramente occasionali. La durata sarà di tre mesi salvo eventuale proroga sino al termine massimo del 31 dicembre. Inserimento riservato a residenti . Precedenza ai soggetti con minore reddito Isee. MARCO SPADOLA Mondolfo Dalla riviera di Comacchio a Senigallia, saltando Marotta e Mondolfo. Si amplia il perimetro della "Notte Rosa", il capodanno estivo che, per l'edizione del decennale, in programma il 3 luglio, supererà i confini regionali, per sbarcare nella provincia pesarese e anche in quella di Ancona. Saranno coinvolte le città di Pesaro, Fano e Senigallia, ma non solo. Protagonisti anche centri più piccoli come Gabicce, Gradara e Tavullia. Dal tramonto all' alba un'esplosione di luci, suoni, immagini, colori, con concerti, performance teatrali, reading, installazioni, convegni, mostre, spettacoli, magiche scenografie. A non colorarsi di rosa, lungo la riviera Adriatica, saranno soltanto Mondolfo e Marotta. Secondo la minoranza consiliare, la non partecipazione, soprattutto a livello turistico, è molto grave. "Mondolfo e Marotta sottolinea il consigliere Carlo Diotallevi - stranamente non sono ricomprese nell'estensione dell'evento romagnolo. Coinvolgerà direttamente, oltre a Fano e Pesaro, per la nostra provincia, anche Gradara e Gabicce e quindi stona ancor di più l'assenza del nostro comune. Da anni chiediamo, invano, maggiori sinergie con il territorio ma poco o nulla si è mosso su questo fronte. Se ne è discusso recentemente anche nell'ultimo consiglio comunale, nell'ambito del quale abbiamo ancora una volta ri- V La Notte Rosa è un evento non solo nel segno della trasgressione badito la necessità di adoperarsi per fare sistema. Serve attivarsi operativamente per proporre il nostro territorio attraverso una stretta collaborazione con i comuni a noi vicini, coinvolgendo sia la Valcesano che i centri costieri". Un' occasione assolutamente da non perdere la Notte Rosa, per l'esponente della minoranza, per cercare di rilanciare turisticamente Mondolofo e Marotta. "I dati turistici parlano chiaro: in poco più di 10 anni abbiamo perso quasi la metà dei nostri turisti, non possiamo permetterci di perdere nessuna opportunità, specialmente se si tratta di un evento importante come questo che interessa tutta la rivie- La minoranza accusa il sindaco di aver perduto una grande opportunità e chiede di rimediare all’esclusione” ra adriatica da Rimini a Senigallia. Un evento con il quale il nostro territorio si può presentare ai visitatori offrendo un prodotto turistico unico, che ha l'orizzonte del mare Adriatico e una storia ricca alle spalle". Diotallevi chinerà all'amministrazione comunale di attivarsi immediatamente. "Come ha affermato giustamente il sindaco di Rimini Andrea Gnassi "La sfida in campo turistico non può tenere conto dei campanili: ora si deve e si può competere solo per sistemi territoriali". Presenterò un'interrogazione urgente al sindaco e all'assessore al turismo - conclude il consigliere comunale - per capire il perché dell'esclusione del nostro Comune e soprattutto chiedendo agli stessi di attivarsi immediatamente per far si che il nostro territorio sia ricompreso in questa iniziativa". © RIPRODUZIONE RISERVATA Il libro: “Sfidando la superstizione Panichi a Frontone” LA PRESENTAZIONE Frontone Per il 70esimo anniversario della Resistenza, l'associazione La Casa di Pavlov organizza venerdì l'incontro "Sfidando la superstizione... Panichi a Frontone". Verrà presentato il libro "Un uomo libero. Biografia di Samuele Panichi" di Marco Milli e Irene Ottaviani, Affinità Elettive editore. L'appuntamento è alle 18 in sala consiliare. Un libro biografia del partigiano Panichi di Cantiano, a testimonianza dei fatti accaduti nel nostro territorio durante la Seconda Guerra Mondiale. In questo libro rivive la figura di un uomo ancora trascurato dalla storiografia. Memorie di luce di Michele Martinelli San Giorgio di Pesaro Dal 18 aprile al 16 maggio il museo di San Giorgio di Pesaro ospiterà la mostra di pitture "Memorie di luce" del maestro umbro Michele Martinelli. La rassegna potrà essere visitata il venerdì e la domenica alle 17 alle 21 al costo di un euro. Prosegue in questo modo la vivace attività del museo in collaborazione con Anta Club Marino Saudelli e con il Comune. L'obiettivo è quello di promuovere l'attività culturale anche in previsione della nuova intesa intercomunale e con la città ducale di Urbino. L'intento del sindaco Antonio Sebastianelli è di dare vita ad un circuito che sappia valorizzare il territorio e le sue peculiarità. “Non si può imbrigliare il Metauro” Andrea Gant Montefelcino La proposta provocatoria dell' associazione Metauro Nostro "se nessuno interviene contro le esondazioni del fiume a Sterpeti entreremo noi in azione" ha sortito l'effetto del classico sasso nello stagno. La Regione annuncia l'intenzione di "modificare il Piano di assetto idrogeologico stante l'aumento dei rischi lungo il Metauro nei Comuni di Sant' Ippolito, Montefelcino e Serrungarina". A Montefelcino il Comitato per la tutela del territorio e dell'ambiente (già NObiogas) il cui portavoce è Andrea Gant rimarca: "qualsiasi intervento deve essere preventivamente valutato in tutti i suoi aspetti tecnico-idraulici, floro-faunistici, ambientali e di sicurezza. Il Metauro non può essere imbrigliato o deviato nel suo corso con interventi di mezzi meccanici nell' alveo così come è da evitare la creazione di nuovi argini. Riteniamo che qualsiasi azione sul fiume debba prima essere sottoposta ad uno studio pluridisciplinare da parte di esperti. Eventuali responsabilità vanno ricondotte non al Comune ma alla Provincia e in subordine all'ente gestore dell'invaso di Tavernelle". ©RIPRODUZIONE RISERVATA “Delrio ha tagliato le risorse solo per la parte marchigiana”. La senatrice: “Il viceministro mi ha tranquillizzato, nessun passo indietro” Fano-Grosseto, Fabbri rassicura ma Barbieri non ci crede Mondolfo Nonostante le rassicurazione della senatrice Camilla Fabbri:“Su Fano-Grosseto nessun passo indietro del governo. Ho parlato con il viceministro alle Infrastrutture e mi ha dato rassicurazioni sul fatto che la E-78 continuerà come programmato il suo percorso di realizzazione. Il fatto che non sia inserita tre le 25 opere strategiche del Def non compromette la sua realizzazione” il consigliere provinciale Nicola Barbieri, espo- nente di "Progetto Provincia" non considera l’allarme rientrato. Barbieri esprime un invito a intervenire con fermezza al fine di contrastare la scelta del governo di Matteo Renzi: "Siamo contrariati da questo improvviso dietrofront da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che va a penalizzare la realizzazione di un'opera fino a poco tempo fa ritenuta indispensabile e strategica proprio dallo stesso governo centrale". "Quello che ci lascia basiti è la decisione da parte del Mini- Iniziativa domenica con il collettivo Re-public Sketch urbano, maratona in città di disegno dal vero Pergola "Sketch urbano": una maratona di disegno dal vero in giro per la città. Ad organizzarla, domenica, il collettivo Re-public. La giornata ha l'obiettivo di ritrarre le zone da riqualificare di Pergola. I lavori prodotti diventeranno una mostra e video-installazione durante il festival Pincio Re-public 2015. Non è richiesto alcun livello di preparazione. L'appuntamento è alle 10 nel piazzale della Protezione civile. Re-public è un'associazione di promozione sociale nata dalla volontà di diverse associazioni del territorio di Fano di creare una rete di soggetti interessati alle tematiche della riqualificazione urbana e del protagonismo giovanile nel ripen- La giornata ha l’obiettivo di ritrarre quelle zone che i disegnatori ritengono da riqualificare stro Delrio di tagliare esclusivamente le risorse relative al completamento del tracciato marchigiano, inserendo tra le opere cantierabili solo il percorso toscano tra Siena e Grosseto. Dispiace, dunque, constatare che il Partito Democratico, attraverso numerose scelte, abbia dimostrato in questi anni uno scarso interesse per lo sviluppo del territorio marchigiano e della Provincia di Pesaro e Urbino. La Regione Marche rimane così abbandonata a se stessa." "In qualità di Consigliere sare gli spazi pubblici del territorio. L'iniziativa è parte del progetto "Osservatori Urbani 2015", cofinanziato dall'assessorato regionale alle politiche giovanili. Ha come obiettivo di promuovere con diversi linguaggi la cultura della partecipazione su tematiche quali tutela ambientale e riqualificazione urbana, attraverso la realizzazione di iniziative, bandi, eventi e di un festival dedicato. Osservatori Urbani parla di politiche sostenibili, promuove la valorizzazione e il riuso di spazi pubblici urbani, attraverso una riflessione su aree in disuso, poco utilizzate e a rischio degrado con un bando di concorso fotografico per individuare questi luoghi e delle proposte di utilizzo. © RIPRODUZIONERISERVATA provinciale, ritengo opportuno sollecitare il Presidente della Provincia e l'intero Consiglio provinciale, tra l'altro composto in gran parte da Sindaci appartenenti al Partito Democratico, a una forte presa di posizione per contrastare questa assurda decisione che vede la nostra Regione ancora una volta penalizzata. Non possiamo stare a guardare." Nicola Barbieri, Consigliere provinciale (Gruppo "Progetto Provincia") e Consigliere comunale di minoranza del Comune di Mondolfo”. Camilla Fabbri tra l’altro ricorda: “la società pubblica di progetto sulla E-78 Fano Grosseto, siglata tra Anas e le regioni Marche, Toscana e Umbria, lo scorso 8 maggio al Ministero dei Trasporti a Roma, dando anche il via anche ai bandi di gara. L’impegno per questa infrastruttura continuerà e mi auguro che il nuovo presidente riuscirà ad arrivare dove Spacca non è riuscito in 25 anni di governo delle Marche”. Nicola Barbieri Migliaia di persone tra sport e gastronomia Sagra della Spaghettata Un successo inaspettato Mondolfo Successo al di fuori di ogni più rosea previsione per la Sagra della Spaghettata. Nella sola mattinata oltre mille persone si sono date appuntamento per prendere parte alla Camminata per la Vita, promossa da Avis Servizi Mondolfo. "Ad un primo gruppo di un centinaio di bikers partiti alle 9 dalla piazza del Castello - così il presidente Giampiero Spallacci - abbiamo avuto un assalto di appassionati della passeggiata che, in un paio di ore, hanno percorso i colli nella valle dei tufi, toccando luoghi di grande suggestione quali il Santuario della Madonna delle Grotte, Stacciola e la Fonte Grande di Mondolfo, dove è stata messa a dimora dagli alunni la quercia comunale". Complice il sole di una stupenda giornata primaverile nel pomeriggio tantissimi per gustare gli spaghetti "Per trecento chili di spaghetti all'inconfondibile sugo rosso di tonno ed alici, sti- © RIPRODUZIONERISERVATA miamo di aver superato le 2500 razioni servite dai nostri volontari, per una tradizione che fa di Mondolfo la patria italiana degli spaghetti". Mostre dedicate alla donazione di sangue, "quella realizzate con gli studenti dell'Istituto Fermi - spiega il consigliere Avis Mirco Carloni che ha curato le relazioni con le scuole - con la presenza sul palco di alunni e della dirigente Loretta Mattioli. Ragazzi impegnati anche con le Miniguide ed i mediatori del tempo ai Musei Civici, affollati quanto la mostra dedicata alla storia della Spaghettata, leggendariamente nata con l'assedio del 1517 ed ora un eccezionale presidio gastronomico". a.b. ©RIPRODUZIONE RISERVATA