Comments
Description
Transcript
Perforazioni armate
14 Problemi Strutturali dei Monumenti e dell’Edilizia Storica Immagini lezioni 2012 Generalità sui provvedimenti tecnici fuori piano arch. Mariateresa Guadagnuolo 1 Sintesi schematica di dissesti da sisma Cosa si può fare ??????? M.Guadagnuolo 2 1.- Perforazioni armate • Finalità - incremento della resistenza a compressione ed a trazione della muratura incremento della resistenza a taglio della muratura ammorsatura delle pareti murarie realizzazione convenzionale di cordoli di piano (pseudocordoli) cucitura di elementi sconnessi sarcitura di lesioni significative • Campi di impiego - è un provvedimento tecnico che ha un esteso campo di impiego [!!] - porre attenzione nell’impiego in murature a paramenti scollegati - deve essere garantita la durabilità degli elementi di armatura inseriti e la compatibilità delle malte iniettate. • Effetti indotti - induce incrementi di rigidezza (anche non trascurabile) degli elementi murari M.Guadagnuolo 3 1.- Perforazioni armate • Osservazioni - l’efficacia dipende da disposizione e sovrapposizione degli elementi di armatura (trasmissione delle forze tra barre e muratura) - porre attenzione all’aderenza miscela – muratura - nel rinforzo degli elementi murari si consegue anche un incremento della duttilità (in taluni casi molto significativo) e della capacità di dissipare energia - sono utilizzabili anche armature diverse da quelle usuali in acciaio: - acciai speciali - barre in vetroresina - barre in resine sintetiche - fibre di carbonio - fibre polimeriche - alcune fibre sintetiche hanno caratteristiche deformative simili alla muratura [si prevengono concentrazione di tensioni quando la muratura è compressa] [NB. l’acciaio è da 20 a 100 volte più “rigido” della muratura] M.Guadagnuolo 4 1.- Perforazioni armate L’impiego più tradizionale Collegamento di pareti murarie M.Guadagnuolo 5 1.- Perforazioni armate !?! M.Guadagnuolo valutare con attenzione gli effetti 6 1.- Perforazioni armate Altre applicazioni Cucitura di un vano M.Guadagnuolo 7 2.- Inserimento di “elementi cordolo” • Finalità [ Î contribuiscono ad ottenere un comportamento scatolare] - collegare le murature e ripartire i carichi sismici inoltre, quando in sommità [particolarmente efficaci]: - ridurre la spinta dei tetti e distribuire i carichi verticali • Osservazioni - da evitare l’esecuzione di cordoli in breccia - spesso è opportuno un consolidamento della muratura interessata se di scarsa qualità o se i cordoli sono in c.a. [diversa rigidezza dei materiali] - particolare attenzione nel disporre cordoli in c.a. se impiegati, preferibilmente di altezza limitata [meno pesanti e rigidi] - da preferire le soluzioni in muratura armata [rispettose della conservazione delle caratteristiche murarie] - in alternativa in materiali metallici [leggeri e poco invasivi] M.Guadagnuolo 8 3.- Tirantature Finalità - collegamento tra pareti murarie - miglioramento del comportamento d’insieme della costruzione - miglioramento della risposta delle fasce di piano in pareti con aperture - eliminazione di spinte [vedi provvedimenti archi e volte] - disposizione di vincoli contro il collasso fuori piano dei pannelli murari M.Guadagnuolo 9 3.- Tirantature I tiranti sono generalmente realizzati con: - barre tonde in acciaio a bassa resistenza (preferibili) barre in acciai speciali, es. acciai inossidabili di varie classi (da valutare) piatti o profilati metallici trefoli armonici inguainati (soluzione da non preferire) NB. Scelta da effettuare valutando le caratteristiche di resistenza, deformabilità, lavorabilità e compatibilità Osservazione: La riuscita dell’intervento è legata alla corretta valutazione della pretensione necessaria ed al suo effettivo conseguimento: • è necessaria una pretensione (quella “necessaria”) di modo che: - i tiranti entrino in funzione all’atto della messa in opera (e non dopo l’applicazione di carichi) - si contrastino escursioni termiche e cadute di tensione • è opportuno disporre dei tenditori (ispezionabili) NB. Il posizionamento dei tiranti può modificare lo schema resistente M.Guadagnuolo 10 3.- Tirantature • Disposizione tiranti disposizione nella costruzione - alla quota degli impalcati ed in sommità della costruzione - di modo che gli ancoraggi siano in corrispondenza di muri trasversali - nel caso di solai sfalsati a metà tra i due - preferibile conservare le simmetrie in pianta [per evitare effetti torsionali] - omogeneamente lungo l’altezza della costruzione [per ridurre la lunghezza libera di inflessione dei maschi] distanza tra due tiranti successivi - dipende dalla tipologia muraria (dovrebbe essere minore di 5 m) - evitare ingiustificate concentrazioni locali di tensioni disposizione nella muratura - tiranti interni (disposti a seguito di perforazioni) - tiranti esterni (in adiacenza alle murature o disposti in tracce) [tracce profonde circa 10 cm e sigillate con malte a ritiro compensato] - è preferibile la disposizione su entrambi i lati della muratura - nelle pareti esterne disposti sul paramento interno M.Guadagnuolo 11 3.- Tirantature Messa in tensione delle catene Può essere ottenuta con allungamento a caldo o a freddo Allungamento a caldo - Tecnica tradizionale da non preferire - Mediante riscaldamento Messa in opera della catena, se ne riscalda il tratto centrale fino all’allentamento dei capichiave; successivamente, bloccando nuovamente gli ancoraggi, la catena sviluppa il tiro raffreddandosi Allungamento a freddo - Mediante contrasto del dado di testa sul capochiave E’ necessario che le catene abbiano un estremo filettato e il capochiave sia forato per permetterne il passaggio. La messa in tensione avviene avvitando il dado sull’estremo filettato della catena, fino a raggiungere l’allungamento calcolato - Mediante manicotto filettato La messa in tensione può essere conseguita anche a mezzo di un manicotto intermedio con filettature destra-sinistra - Soluzione preferibile M.Guadagnuolo 12 3.- Tirantature Giunzione tirante-tirante NB. Preferibile con manicotto filettato a doppia vite M.Guadagnuolo 13 3.- Tirantature Ancoraggio alle murature ma generalmente: Disponibili diverse soluzioni (metallo, c.a., ecc.), - capochiave a paletto o con bolzoni particolari - capochiave a piastra quadrata, rettangolare o circolare - ancoraggi con spinotti Considerazioni • Capochiave rigidi per avere sollecitazioni su muratura entro valori ammissibili [per evitare schiacciamenti o lesioni localizzate] • Preferibili soluzioni che “interessano” ampie porzione di muratura [es. paletti semplici rispetto a piastre in murature ben organizzate] • Capochiave a piastra preferiti in murature scadenti o con piccoli blocchi [talvolta necessario consolidare e lisciare la muratura nella zona di ancoraggio] • Preferibile non incassare il capochiave nello spessore della parete se la muratura ha paramenti non collegati • Preferibile giunzione tirante – capochiave bullonata (poi punto di saldatura) M.Guadagnuolo 14 3.- Tirantature Capochiave Bolzone ad Y Soluzioni per murature ben organizzata Capochiave a paletto M.Guadagnuolo 15 3.- Tirantature Capochiave Soluzioni per murature ben organizzata Capochiavi a paletto M.Guadagnuolo 16 3.- Tirantature Capochiave Soluzioni per murature scadenti o con blocchi piccoli Capochiavi a piastra quadrata o rettangolare circolare M.Guadagnuolo 17 3.- Tirantature Capochiave evitare l’incasso se la muratura ha paramenti non collegati M.Guadagnuolo 18 3.- Tirantature Capochiave Altre soluzioni M.Guadagnuolo 19 3.- Tirantature Verifica della muratura Tmax Tu M.Guadagnuolo Si considera la resistenza a taglio della muratura, in quanto, essendo le catene disposte in prossimità di pareti trasversali e impalcati, le azioni flettenti sono ridotte rispetto a quelle taglianti. Tu 20 4.- Fasciature M.Guadagnuolo 21 Fiber Reinforced Polymer (FRP) rinforzo fibra fibrorinforzato matrice resina In genere l’unione tra il rinforzo e la matrice avviene durante la fase di messa in opera dell’FRP, piuttosto che in stabilimento attraverso i processi cosiddetti di pultrusione Fibre di Carbonio molto diffuse [soprattutto nel calcestruzzo armato] Fibre di Aramide molto impiegate nelle murature Fibre di Vetro mediamente diffuse [anche in abbinamento alle altre] M.Guadagnuolo 22 Obiettivi degli interventi Per effetto del sisma le pareti possono perdere verticalità, distaccarsi agli incroci, ribaltarsi, ecc. è necessaria la presenza di elementi che garantiscano un “comportamento scatolare” M.Guadagnuolo 23