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Caserta, a Maddaloni san Michele è sceso dal

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Caserta, a Maddaloni san Michele è sceso dal
Caserta, a Maddaloni san Michele è sceso dal Monte
MADDALONI (Caserta) - La sacra effige di San Michele Arcangelo, protettore della Città di Maddaloni, alle prime ore dell’alba è scesa dalle scale del monte san Michele per
portarsi in Città in occasione dei festeggiamenti autunnali 2009.
Come da tradizione a trasportare sulle spalle l’antica effige lignea sono stati gli
Accollatori di San Michele Arcangelo. La Santa immagine si fermata nella chiesa nella
chiesa di San Benedetto Abate dove è stata accolta dal parroco don Stefano Tagliafierro, che
nel corso della mattina in più occasioni ha ricordato come “San Michele” che nella
rappresentazione della sacra effige passa la maggior parte del tempo sul monte “è di tutti i
fedeli di Maddaloni, dell’intera comunità locale”. Nella stessa chiesa si è celebrata la
Santa Messa con il popolo dei fedeli che ha partecipato alla discesa della sacra effige,
con i fedeli della parrocchia titolare e con i fedeli accorsi dalle altre comunità parrocchiali locali per accompagnare la sacra effige nel corso della processione cittadina
La processione è stata allietata dalla Banda di Musica della Fondazione Villaggio dei Ragazzi
Don Salvatore d’Angelo.
La processione cittadina ha seguito il percorso storico, accompagnata e scortata dagli
agenti di polizia municipale di Maddaloni, via Pignatari, via Roma, piazza Ferraro, C.
so I° Ottobre, piazza della Vittoria, piazza Matteotti, piazza Umberto I°, piazza de Sivo con
l’ingresso trionfale nella Basilica Pontificia Minore del Corpus Domini. All’inizio del
corso cittadino vi è stato il passaggio di consegna dell’effige da don Stefano Tagliafierro a
mons. Cesare Scarpa, parroco di Sant’Aniello e Rettore del Basilica Pontificia Minore del
Corpus
Domini.
Quest’ultimo in base agli incarichi pro tempore è il responsabile dei festeggiamenti
cittadini, religiosi e civili, ed è custode della sacra effige nel corso del periodo della
permanenza della stessa in città . Tra i suoi oneri vi è la nomina del responsabile e la
supervisione all’organizzazione dei festeggiamenti civili, per l’anno in corso, individuato
nella figura
del Presidente Giuseppe Riccio.
All’altezza di piazza della Vittoria vi è stata la solenne manifestazione dell’alzata della
bandire indicante i giorni dei festeggiamenti, quest’anno dal 26 al 30 settembre 2009. Nello
stesso
luogo mons. Scarpa ha ricordato la sua esperienza, ben trentuno anni, di responsabile
dei festeggiamenti patronali, ricordando come la festa autunnale in onore del Santo Patrono,
quasi unica sopravvissuta delle decine tra religiose e civili esistenti in città nei decenni passati,
sia per i maddalonesi e per tutti i devoti i San Michele anche non residenti un momento di
“relax fisico, morale e spirituale”.
Monsignor Scarpa ha ricordato come invano negli anni ha cercato da sempre di circoscrivere il
momento festivo solo a quello religioso ma l’esigenza e la richiesta di “tutta la
comunità di Maddaloni” per “la Festa” della città ha fatto sì che la città avesse
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sempre i suoi festeggiamenti civili e religiosi.
Le parole del sacerdote sono giunte anche a seguito di “posizioni” personali prese nei
giorni scorsi sulla stampa locale contro l’organizzazione dei festeggiamenti patronali. A
seguire il simulacro è giunto maestosamente nella Basilica Pontificia Minore del Corpus
Domini dove è seguita la celebrazione della Santa Messa.
La Statua giunta in città per i festeggiamenti patronali tornerà sul monte la seconda domenica
di ottobre 2009.
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