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Bilancio sociale 2013 - Ospedali Riuniti di Ancona
Bilancio sociale 2013 Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi - G. Salesi Coordinamento scientifico Galassi P. - Marasca S. Autori Carignani V. - D’Andrea A. - Montanini L. - Manelli A. - Vallesi M. Bilancio sociale 2013 Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi - G. Salesi Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I – G.M. Lancisi – G. Salesi Dott. Paolo Galassi Dott.ssa Vania Carignani Dipartimento di Management Università Politecnica delle Marche Prof. Stefano Marasca Prof.ssa Lucia Montanini Prof. Alberto Manelli Dott.ssa Alessia D’Andrea Dott.ssa Martina Vallesi Copyright©Dima - Dipartimento di Management, Università Politecnica delle Marche Data di redazione: settembre 2014 ISBN: 978-88-907795-8-9 Presentazione del DirettoreGenerale Con questo bilancio sociale, il primo dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, vogliamo illustrare a tutta la cittadinanza e alle istituzioni della Regione Marche l’impegno assunto verso la comunità di appartenenza nel 2013, quanto realizzato e quanto ancora da realizzare. L’iniziativa assume un valore ancor più significativo in un momento di estrema difficoltà in cui versa l’intero paese, stretto tra vincoli economici e bisogno di riscatto e ripresa. Il lavoro si articola in cinque sezioni: identità aziendale, relazione sociale, relazione economica, impatto ambientale e obiettivi di miglioramento. Esse rappresentano i pilastri dell’azione di questa Azienda per rendere conto del punto di arrivo al 31 dicembre 2013 e del punto di partenza per l’esercizio successivo. Ci è sembrato importante presentare a tutti coloro che direttamente o indirettamente sono entrati in contatto con l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ancona, aspetti del nostro operato che forse non emergono in modo evidente nell’agire quotidiano, ma che fanno parte dell’impegno degli operatori tutti che lavorano in questa realtà aziendale. In particolare, la relazione sociale illustra i principali dati di attività, i rapporti intercorsi tra l’Azienda e gli stakeholder interni ed esterni, i punti di forza ed i punti di debolezza di questi rapporti, finalizzata a trarre spunti di miglioramento e di crescita comune. La sezione dedicata all’impatto ambientale sottolinea il nostro impegno per la tutela dell’ambiente naturale. La relazione economica presenta le determinanti dei risultati finanziari, patrimoniali ed economici garantiti al sistema sanitario regionale e lo sforzo profuso verso l’efficientamento del sistema, verso un equilibrio tra risorse impiegate e risorse create nel garantire i livelli essenziali di assistenza. Dopo la raccolta delle istanze dei diversi stakeholder ed il monitoraggio degli indicatori gestionali vi presentiamo, infine, i principali obiettivi di miglioramento per il prossimo biennio. L’AOUOORR è una realtà complessa, come complessa e articolata è l’assistenza sanitaria; l’auspicio è che questo documento possa rendere agevole la sua conoscenza a tutti voi. Paolo Galassi Direttore Generale Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona Presentazione del Rettore L’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona presenta importanti specificità rispetto alle altre strutture della Regione sia per gli aspetti di “alta complessità” nelle prestazioni di diagnosi e terapia erogate con caratteristiche di unicità per il territorio, che per l’abbinato servizio di “emergenza-urgenza” su scala regionale. L’Azienda è anche un “ospedale d’insegnamento” dove, in stretta collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, vengono svolte attività didattiche di alto livello per la preparazione dei giovani medici e degli operatori sanitari futuri, impegni che combinati con le eccellenti attività di ricerca svolte forniscono prestazioni di eccellenza al massimo delle conoscenze nella pratica clinica. Un’Azienda così complessa si basa su un modello organizzativo integrato sia a livello operativo che gestionale, capace di garantire un’alta qualità e contenere i costi soprattutto in questo periodo congiunturale dove le ridotte risorse disponibili devono essere utilizzate nel migliore dei modi. Su questi aspetti esiste una forte collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche che ha portato negli anni a definire corsi di alta formazione in management sanitario di esempio per tutta la Regione. Pertanto il presente documento costituisce un primo strumento per orientare le strategie e le azioni d’integrazione dell’Azienda, all’interno del Servizio Sanitario della Regione, polo di riferimento anche per le altre regioni limitrofe e perno della rete assistenziale regionale per la gestione delle complessità. Il documento risponde perfettamente ai principi di un Bilancio Sociale con totale trasparenza, completezza e rispondenza delle informazioni presentate e piena responsabilità e impegno dell’Azienda nell’esibire il proprio operato con dati economici-patrimoniali e sociali per dare la possibilità a tutti gli interlocutori di formulare giudizi e decisioni. La lettura di questo Bilancio Sociale, sono certo, sarà d’interesse per tutti gli attori del territorio che con continuità e determinazione stanno operando per l’innalzamento dei livelli di qualità e efficienza del sistema sanitario regionale. Sauro Longhi Rettore Università Politecnica delle Marche Guida alla lettura e note metodologiche La redazione del bilancio sociale rappresenta un momento molto importante nella vita di una qualunque organizzazione, in particolare di quelle di natura pubblica. Costituisce, infatti, il primo passaggio verso una maggiore e più completa interazione con tutti coloro che, direttamente o indirettamente, beneficiano delle funzioni assegnate alla organizzazione stessa, i cosiddetti stakeholder. Negli ultimi anni le discipline economico-aziendali hanno molto approfondito gli studi sulle metodologie di redazione del bilancio sociale, sforzandosi di declinare modalità efficaci per fornire informazioni complete e significative circa le attività svolte ed i risultati ottenuti dalle strutture che fruiscono di risorse pubbliche. Nella sostanza, si tratta di dare contezza alla cittadinanza intera su quanto viene fatto e su come vengono utilizzate le risorse assegnate, misurando, quando possibile, non solo i risultati economici, ma più in generale la creazione di valore sociale a seguito del lavoro svolto, nonché della sua redistribuzione agli stakeholder. Proprio in questa ottica va vista la collaborazione sorta tra il Dipartimento di Management dell’Università Politecnica delle Marche e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona. Il compito assegnato al Dipartimento è stato quello di affiancare il management dell’Azienda nella stesura del Bilancio Sociale, apportando quel contributo di studio, di rigore metodologico e di esperienza maturato nel tempo in ambito di ricerca scientifica e di sperimentazione in vivo. La collaborazione è stata finalizzata a creare un documento che potesse illustrare la complessità di un’organizzazione come quella dell'AOUOORR e l’articolazione della attività svolta in un’ottica di accountability, indispensabile considerate le condizioni di contesto socio-economico in cui l’Azienda opera. Stefano Marasca Direttore del Dipartimento di Management Università Politecnica delle Marche L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ancona eroga servizi e prestazioni, diretti al soddisfacimento dei bisogni di assistenza della collettività attraverso le attività di diagnosi e cura. Al contempo, espleta attività di ricerca e sperimentazione, grazie all’integrazione con le diverse professionalità che afferiscono all’Università Politecnica delle Marche. Il suo assetto organizzativo e le politiche gestionali implementate consentono di attuare strategie orientate all’efficacia e all’efficienza nell’uso delle risorse di fonte pubblica. Il suo fine ultimo è la tutela della salute, diritto primario degli individui. Proprio il motivo “sociale” che orienta tutte le decisioni aziendali fa sì che le scelte effettuate nella gestione non possano che essere condizionate dalla presenza di finalità sociali. Inoltre, essa rappresenta un’organizzazione ad alta intensità di lavoro specialistico di professionisti, medici e non, impegnati nello svolgimento di funzioni esecutive e gestionali a tutela del paziente e della collettività di riferimento. La natura dell’attività - esercitata dalle diverse professionalità ospedaliere e universitarie - conferisce a questa tipologia di Azienda una spiccata intangibilità dei risultati ottenuti: ne deriva che la ricchezza creata in termini economici, pur se traducibile in un valore monetario, non riesce ad esprimere interamente la ricaduta che tale organizzazione ha o potrebbe avere sia sul territorio di riferimento sia sul sistema sanitario inteso nel suo complesso. Inoltre, le variabili economicofinanziarie non esauriscono il quadro delle rendicontazioni atte a dimostrare il raggiungimento degli obiettivi derivanti dalla pianificazione sanitaria regionale. Sulla base di tali lacune si crea la necessità di affiancare a strumenti di rendicontazione economica, strumenti di rendicontazione sociale. Questi ultimi, infatti, consentono di rendere conto a tutte le categorie di stakeholder (cittadini, utenti, risorse umane, fornitori, etc.) delle azioni intraprese, mediante descrizioni narrative e indicatori quantitativo-fisici oltre che economico-finanziari. L’attenzione è nel valore sociale prodotto e agli effetti di natura etica, sociale, ambientale che le attività svolte hanno sulla società. Lo strumento più efficace per garantire allo stesso tempo sia trasparenza delle scelte operate e delle azioni sia un monitoraggio dell’attività è il Bilancio Sociale. Esso rappresenta un documento, da realizzare con cadenza periodica, nel quale l’amministrazione riferisce, a beneficio di tutti i suoi interlocutori privati e pubblici, le scelte operate sulla base dei bisogni emersi e degli obiettivi, le attività svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse a tal fine utilizzate. Il presente documento si ispira, adattandoli, ai principali standard internazionali e nazionali per la realizzazione del Bilancio Sociale. In particolare, si è fatto riferimento allo standard AA1000 (AccountAbility 1000), il quale riconosce l’importanza del coinvolgimento dei vari portatori di interesse nella preparazione del documento allo scopo di consentire l’identificazione e la comprensione delle aspettative e dei bisogni degli stakeholder, l’allineamento delle strategie e delle attività con le finalità di sviluppo sostenibile; la misurazione e la rendicontazione delle performance attraverso lo sviluppo e l’implementazione di indicatori che consentano agli stakeholder di valutare le attività dell’ente. Le fasi dell’intero processo sono: PIANIFICAZIONE DELL’INTERO PROCESSO DI RENDICONTAZIONE ETICO-SOCIALE ●Impegno del vertice dell’organizzazione al processo di rendicontazione, certificazione e comunicazione etica e sociale ●Definizione del ruolo degli stakeholders e loro identificazione ●Individuazione delle caratteristiche specifiche di ogni relazioni con ciascun gruppo RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI ●Identificazione degli indicatori etici e sociali dei dati e delle informazioni relative alla propria performance rispetto agli indicatori individuati ●Analisi, elaborazione delle informazioni e valutazione degli eventuali scostamenti ●Determinazione degli obiettivi futuri e sviluppo di piani di miglioramento ●Raccolta VERIFICA E COMUNICAZIONE DEL DOCUMENTO FINALE SULLE PERFORMANCE RAGGIUNTE ●Rapporto sulla performance in relazione a valori, obiettivi e indicatori ●Comunicazione del rapporto sociale a tutti i gruppi di stakeholder e sollecitazione delle informazioni di feedback Fonte: standard AA1000 (AccountAbility 1000), 1999 Le attività di dialogo sono state realizzate mediante interviste, questionari, incontri, relazioni, utilizzando le linee proposte dall’AccountAbility 1000 Stakeholder Engagement Standard (AA 1000 SES): guida per lo sviluppo, la comunicazione e la verifica delle iniziative di coinvolgimento degli stakeholder. I questionari sono stati somministrati garantendo l’anonimato del rispondente e utilizzando strumenti on line per la loro divulgazione. Il principio di rendicontazione alla base del “Framework AA1000” è l’«inclusività», che richiede lo sviluppo di un discorso democratico basato su comprensione reciproca, non esclusione di nessuno dal parteciparvi, libertà e non coercizione. Figura 1. Principi generali di redazione del Bilancio Sociale TRASPARENZA E VERIFICABILITÀ DELL’INFORMAZIONE Tutti i destinatari possono comprendere il procedimento di formazione dei dati e il significato gestionale delle informazioni. INCLUSIVITÀ Tutti gli interlocutori hanno la possibilità di formulare giudizi e decisioni, intraprendere azioni sugli aspetti inerenti il rapporto con l’Azienda. RESPONSABILITÀ L’Azienda individua i soggetti nei confronti dei quali si impegna a rendere conto del suo operato e delle sue scelte. RILEVANZA Si includono le informazioni economico-patrimoniali e sociali ritenute indispensabili a soddisfare le aspettative degli interlocutori. Principi generali di redazione del Bilancio sociale IDENTIFICAZIONE E COERENZA É garantita un’informativa completa sull’identità e sulla coerenza di politiche di gestione con i valori dichiarati. COMPLETEZZA Sono inseriti argomenti e indicatori sufficienti a riflettere impatti economici, ambientali e sociali che consentano agli stakeholder di valutare la performance. RISPONDENZA Le informazioni del report, oggetto di comunicazione, sono state inserite con lo scopo di rispondere agli interessi degli stakeholder. Fonte: standard AA1000 (AccountAbility 1000), 1999 Per far fronte alle specifiche esigenze di rendicontazione di un’organizzazione del settore sanitario, altro standard inspiratore è il documento del Gruppo di studio per il Bilancio Sociale, intitolato “La rendicontazione sociale per le aziende sanitarie”. In particolare, tale riferimento è stato usato nel presente rapporto nella riclassificazione dei dati contabili, atta a porre in luce l’impiego complessivo delle risorse e nella stesura della relazione sociale. Il presente documento si articola nelle sezioni di seguito descritte. IDENTITÀ RELAZIONE SOCIALE Indicazione del contesto di riferimento, della mission, della vision e dei valori aziendali, delle strategie, dell’assetto organizzativo e delle politiche gestionali aziendali, nonché degli stakeholder e del sistema di relazioni che caratterizza l’Azienda. Identificazione e descrizione, mediante narrazioni e indicatori qualitativi e quantitativo-fisici, delle azioni intraprese - nel rispetto degli interessi di tutti gli stakeholder - per garantire la corretta erogazione dei servizi e delle prestazioni relative alle attività comprese nei livelli essenziali di assistenza, alle altre attività assistenziali e alle attività di ricerca e sperimentazione. Tale capitolo comprende i risultati dell’attività di dialogo e coinvolgimento con gli stakeholder. IMPATTO AMBIENTALE Identificazione e descrizione, mediante narrazioni e indicatori qualitativi e quantitativo-fisici, delle azioni che hanno un impatto sull’ambiente naturale. RELAZIONE ECONOMICA Descrizione del valore creato nello svolgimento delle attività e inquadramento della distribuzione del valore; esposizione, insieme ad una serie di indicatori gestionali, della composizione delle fonti e degli impieghi, dei contribuiti ricevuti e delle risorse impiegate. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO Identificazione e definizione degli obiettivi di miglioramento. Inoltre, per consentire al lettore di apprendere il contenuto del documento nella sua interezza, in chiusura al bilancio sociale, è riportato un glossario dei termini specifici utilizzati e delle abbreviazioni contenute nel documento stesso. Sommario PRIMA SEZIONE - L’identità aziendale 15 1.1 Il contesto di riferimento 1.1.1 Il territorio di riferimento 1.1.2 La popolazione assistita 19 19 21 1.2 La mission, la vision e i valori 24 1.3 Le strategie 25 1.4 L’assetto istituzionale e la governance 1.4.1 Gli organi aziendali 1.4.2 Gli organismi collegiali e di consultazione 27 27 28 1.5 L’organizzazione 1.5.1 L’organigramma aziendale 1.5.2 I dipartimenti ad attività integrata 1.5.3 La struttura amministrativa e di staff 30 30 31 35 1.6 La mappa degli stakeholder e le relazioni 1.6.1 La partnership con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche 1.6.2 Il rapporto con la Regione Marche 1.6.3 Il rapporto con la Fondazione Ospedali Riuniti e la Fondazione Ospedale Salesi 1.6.4 Il rapporto con le associazioni di volontariato 1.6.5 Il rapporto con i fornitori di beni e servizi 36 38 39 40 44 46 1.7 Il capitale umano e tecnologico 1.7.1 La composizione del personale 1.7.2 Le politiche di gestione del personale 1.7.3 Le risorse tecniche e tecnologiche 52 52 55 71 1.8 Le politiche di gestione 1.8.1 Gli strumenti di programmazione e di gestione operativa 1.8.2 La comunicazione con i cittadini 1.8.3 Le politiche della qualità 1.8.4 La gestione della tecnologia e dell’innovazione 74 74 76 79 84 SECONDA SEZIONE - La relazione sociale: le attività 95 2.1 Alcuni dati di sintesi 98 2.2 L’assistenza distrettuale 2.2.1 L’emergenza sanitaria territoriale 2.2.2 L’assistenza farmaceutica 2.2.3 L’assistenza specialistica 101 101 103 105 2.3 L’assistenza ospedaliera 2.3.1 L’attività di pronto soccorso (con successivo ricovero) 2.3.2 L’assistenza ospedaliera per acuti 2.3.3 L’assistenza ospedaliera di riabilitazione 2.3.4 Gli emocomponenti e i servizi trasfusionali 2.3.5 L’attività di trapianto di organi e di tessuti 114 114 115 123 125 128 2.4 L’attività di ricerca 130 2.5 L’attività di libera professione 135 2.6 Il servizio alla persona: l’umanizzazione e la sicurezza delle cure 136 TERZA SEZIONE - L’impatto ambientale 147 3.1 Le politiche di smaltimento rifiuti 149 3.2 Le politiche di risparmio energetico 151 QUARTA SEZIONE - La relazione economica: il valore creato 153 4.1 Le risorse impiegate e i contributi ricevuti 155 4.2 Il valore creato per stakeholder 159 4.3 Gli equilibri tra gli investimenti effettuati e le fonti 162 QUINTA SEZIONE - Gli obiettivi di miglioramento 167 Glossario173 Ringraziamenti177 ALLEGATI Allegato 1 Allegato 2 a. Allegato 2 b. Allegato 3 Allegato 4 Allegato 5 Allegato 6 – La composizione dei Dipartimenti Assistenziali Integrati – Specializzandi per disciplina – Frequenze volontarie per struttura – Assunzioni e cessazioni del personale (tempo determinato ed indeterminato) – Dettaglio dell’attività di Biologia Molecolare eseguita nelle singole strutture – Dettaglio dell’attività di sperimentazione distinta per ditte sostenitrici – Donazioni di apparecchiature e beni (triennio 2011-2013) 179 179 181 182 186 187 188 192 Indice delle figure 197 Indice delle tabelle 199 Prima sezione Identità aziendale L’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I, G.M. Lancisi, G. Salesi (di seguito AOUOORR) ha la sede legale in Via Conca n.71 a Torrette di Ancona. Essa si articola in due sedi ospedaliere, la principale, collocata a Torrette di Ancona, riunisce l’ospedale ad orientamento universitario - Presidio Umberto I - e quello monospecialistico cardiologico - Presidio Lancisi; la seconda sede, collocata nel centro di Ancona, accoglie l’ospedale monospecialistico pediatrico - Presidio Salesi. Ulteriore specificità aziendale è rappresentata dalla presenza, all’interno dell’AOUOORR, della sede del Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale e del Centro Regionale Trapianti, le cui gestioni rientrano nel bilancio aziendale. L’ Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I, G.M. Lancisi, G. Salesi nasce il 1 gennaio 2004 dalla fusione per incorporazione delle tre ex aziende ospedaliere Umberto I, azienda mista su cui insisteva il triennio della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Ancona, G.M. Lancisi ad orientamento cardiologico e G. Salesi ad orientamento pediatrico. Oggi le tre ex aziende sono perfettamente integrate in una unica Azienda con personalità giuridica, istituita ai sensi del D. Lgs. n. 517/99. I presidi di alta specializzazione Il presidio monospecialistico di alta specializzazione “G.M. Lancisi” e il presidio ospedaliero di alta specializzazione “G. Salesi” sono articolazioni organizzative (…) dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Umberto I UMBERTO I - G.M. Lancisi - G. Salesi” dotate di autonomia gestionale e operativa nell’ambito degli obiettivi e dei budget fissati dalla Giunta regionale (art. 17, Legge Regionale n. 13 del 20 giugno 2003). G.M. LANCISI G. SALESI Università di Ancona Per definizione l’azienda ospedaliera non ha un territorio di riferimento ben delineato, ma come previsto dal D. Lgs n. 502/92 e ss.mm.ii. deve avere delle particolari caratteristiche: a)organizzazione dipartimentale di tutte le unità operative presenti nella struttura, disciplinata dall’atto aziendale; b)disponibilità di un sistema di contabilità economico patrimoniale e di una contabilità per centri di costo; c) presenza di almeno tre unità operative di alta specialità secondo le specificazioni di cui al Decreto del Ministro della Sanità 29 gennaio 1992; d)dipartimento di emergenza di secondo livello; e) ruolo di ospedale di riferimento in programmi integrati di assistenza su base regionale e interregionale, così come previsto dal Piano sanitario regionale ed in considerazione della mobilità infra-regionale e della frequenza dei trasferimenti da presidi ospedalieri regionali di minore complessità; f) attività di ricovero in degenza ordinaria, nel corso dell’ultimo triennio, per pazienti residenti in regioni diverse, superiore di almeno il dieci per cento rispetto al valore medio regionale, salvo che per le aziende ubicate in Sicilia e in Sardegna; g)indice di complessità della casistica dei pazienti trattati in ricovero ordinario, nel corso dell’ultimo triennio, superiore di almeno il venti per cento rispetto al valore medio regionale; h) disponibilità di un proprio patrimonio immobiliare adeguato e sufficiente per consentire lo svolgimento delle attività istituzionali di tutela della salute e di erogazione di prestazioni sanitarie. L’AOUOORR opera nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale Marche in collaborazione con altre tre strutture deputate all’assistenza sanitaria nei diversi livelli essenziali: Azienda Sanitaria Unica Regionale (articolata per aree vaste), Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord, INRCA. 17 Le AREE VASTE territoriali sono articolazioni dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR), aventi il compito di assicurare alla popolazione residente le prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza (LEA) e l’equo accesso ai servizi e alle funzioni di tipo sanitario, sociale e di elevata integrazione sanitaria. AREA VASTA n.2 Senigallia Jesi Fabruiano Ancona AREA VASTA n.1 Pesaro Urbino Fano AREA VASTA n.4 Fermo AREA VASTA n.3 AREA VASTA n.5 Civitanova Marche Macerata Camerino San Benedetto del Tronto Ascoli Piceno Essendo un'Azienda integrata con l’Università Politecnica delle Marche (da ora, Università) interagisce costantemente con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo anconetano, in modo coordinato ed inscindibile con l’attività di ricerca e di didattica che in essa si svolge per la formazione dei professionisti del futuro. In quanto azienda ospedaliera, l’AOUOORR eroga servizi nell’area dell’assistenza ospedaliera in regime di ricovero (ordinario e diurno), ambulatoriale, in area medica, chirurgica, emergenza; è sede del Dipartimento di emergenza di secondo livello, garantendo tutta l’assistenza in fase acuta della patologia; si integra con il territorio per garantire la continuità assistenziale attraverso rapporti con l’ASUR per la presa in carico dei pazienti dopo la loro stabilizzazione e rinvio al domicilio o altro istituto con diverso livello di intensità delle cure. Struttura di alta specializzazione, l’Azienda eroga prestazioni di particolare complessità assistenziale che non possono essere fornite dalle strutture ospedaliere operanti all’interno della Azienda Sanitaria Unica Regionale collocate nei territori più vicini ai luoghi di residenza dei cittadini. Rimane territorio di riferimento per il Comune di Ancona anche per le specialità di bassa e media complessità su cui si formano gli specialisti della Facoltà di Medicina e Chirurgia della città. L’AOUOORR partecipa - con la propria competente struttura organizzativa - al Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale, garantendo al medesimo sede direzionale e supporto amministrativo, secondo le indicazioni della Regione. Figura 2. Organizzazione del Sistema Sanitario della Regione Marche Umberto I Lancisi Salesi AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI MARCHE NORD” Pesaro AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA “OSPEDALI RIUNITI” Ancona AZIENDA SANITARIA UNICA REGIONALE SERVIZIO SANITÀ AGENZIA REGIONALE SANITARIA Area Vasta 4 Area Vasta 1 Area Vasta 3 Area Vasta 2 18 Area Vasta 5 1.1 Il contesto di riferimento La popolazione marchigiana rappresenta, di fatto, l’88% dell’utenza dell’AOUOORR. Si ritiene, pertanto, importante descrivere le caratteristiche del contesto geografico, demografico ed epidemiologico della Regione Marche. 1.1.1 Il territorio di riferimento Il territorio della Regione Marche si estende per 9.694 km quadrati, posta sul versante Adriatico. montagna interna 18% Figura 3. Struttura morfologica della Regione Marche collina litoranea 43% collina interna 39% Fonte: Rielaborazione su dati del Servizio Statistico Regionale Attualmente, la popolazione residente è di oltre un milione e mezzo di abitanti. Le previsioni di crescita assumono un andamento parabolico: secondo quanto riportato dalle analisi previsionali consultabili dal sito DemoIstat, infatti, si prevede una crescita meno che proporzionale nei prossimi anni (si passa da un tasso di crescita annuale dello 0,7% per i prossimi due anni, progressivamente in diminuzione fino a giungere, fra circa 50 anni, al tasso del -0,1%). Figura 4. Popolazione residente (trend 2011/2065) - Regione Marche 1.850.000 1.800.000 1.750.000 1.700.000 1.650.000 1.600.000 1.550.000 1.500.000 64 62 20 60 20 58 20 56 20 54 20 52 20 50 20 48 20 46 20 44 20 42 20 40 20 38 20 36 20 34 20 32 20 30 20 28 20 26 20 24 20 22 20 20 20 18 20 16 20 14 20 20 20 12 1.450.000 Fonte: DemoIstat – giugno 2014 La struttura fisica della Regione ha comportato anche una distribuzione della popolazione caratterizzata da una notevole frammentazione e la realizzazione di numerosi insediamenti sparsi su tutto il territorio. 19 Analizzando la popolazione per classi di età, si può notare che, da tale punto di vista, la segmentazione della popolazione - nell’ultimo triennio - non ha subito sostanziali modifiche. Figura 5. Popolazione per fasce di età (triennio 2011-2013) 140.000 120.000 100.000 80.000 2011 60.000 2012 40.000 2013 00 5 -1 96 0 -9 91 5 -9 86 0 -8 81 5 -8 76 0 -7 -7 71 5 66 0 -6 -6 61 5 56 0 -5 -5 51 5 46 0 -4 41 5 -4 36 0 -3 31 5 -3 26 0 -2 21 5 -2 -1 16 0 -1 11 06 0- 05 20.000 Fonte: ISTAT (2013) Focalizzando l’attenzione solo sul 2013, si rileva che oltre un terzo della popolazione ha un’età compresa tra i 15 e i 45 anni; in linea con i trend nazionali, le fasce di età giovanissime rappresentano il 14%. =>75 anni 12% Neonati 1% 1-4 anni 4% 5-14 anni 9% 65-74 anni 11% 45-64 anni 27% 15-44 anni 36% Figura 6. Popolazione per fasce di età (anno 2013) Fonte: ISTAT (2013) L’analisi del dato per Area Vasta mostra una maggiore concentrazione della popolazione nella zona di Ancona, dove è situata l’AOUOORR. Tabella 1. Popolazione residente per Area Vasta (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 AREA VASTA FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI AV1 186.535 176.853 186.154 176.522 187.792 179.171 AV2 253.515 235.164 252.481 234.325 255.791 238.731 AV3 158.404 148.830 157.963 148.248 160.608 151.260 AV4 90.161 84.982 90.036 84.777 91.365 86.549 AV5 108.905 101.806 108.585 101.597 110.382 103.686 797.520 747.635 795.219 745.469 805.938 759.397 Totale 1.545.155 1.540.688 1.565.335 Fonte: Rielaborazione su dati dell’Agenzia Regionale Sanitaria - Regione Marche 20 1.1.2 La popolazione assistita Al fine di mettere in luce, la complessa attività Aziendale a favore dei cittadini marchigiani e non, si presentano di seguito alcuni dati esplicativi della popolazione assistita dall’AOUOORR, distinguendo la popolazione assistita in regime di ricovero da quella assistita in regime ambulatoriale. La popolazione assistita in regime di ricovero Considerando sia la popolazione residente nella Regione Marche sia la popolazione residente fuori Regione, la popolazione per classe di età è in pieno allineamento con la configurazione della popolazione della Regione Marche. Figura 7. Popolazione assistita per classi di età (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 0 ANNI DA 1 A 4 ANNI DA 5 A 14 ANNI DA 15 A 44 ANNI DA 45 A 64 ANNI DA 65 A 74 ANNI OLTRE 75 ANNI Fonte: Rielaborazione su dati dell’Agenzia Regionale Sanitaria - Regione Marche Dall’analisi per provenienza della popolazione assistita in regime di ricovero, è Interessante notare che oltre un terzo degli assistiti proviene dalle aree esterne al territorio provinciale ove è situata l’AOUOORR. Questo dato testimonia la vocazione aziendale di struttura di riferimento per l’intera Regione Marche. Tabella 2. Assistiti in regime di ricovero per provenienza (triennio 2011-2013) ASSISTITI (IN VALORE ASSOLUTO) ASSISTITI PER PROVENIENZA % SUL TOTALE ASSISTITI ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 COMUNE ANCONA 8.122 8.387 8.809 22,0% 22,3% 22,2% AREA VASTA 2 (ESCLUSA ANCONA) 13.131 13.251 13.739 35,6% 35,2% 34,6% RESTO DELLA REGIONE MARCHE 11.438 11.815 12.589 31,0% 31,4% 31,7% 3.987 3.980 4.368 10,8% 10,6% 11,0% 174 171 260 0,5% 0,5% 0,7% 36.852 37.604 39.765 100% 100% 100% EXTRAREGIONE STRANIERI Totale Fonte: Rielaborazione su dati dell’Agenzia Regionale Sanitaria - Regione Marche Mostrando i dati per sesso, si rileva che la componente maschile e femminile è egualmente rappresentata nella popolazione assistita in regime di ricovero. Figura 8. Assistiti in regime di ricovero per sesso (triennio 2011-2013) MASCHI FEMMINE 51,5% 51,3% 51,2% 48,5% 48,7% 48,8% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Fonte: Rielaborazione su dati dell’Agenzia Regionale Sanitaria - Regione Marche 21 La popolazione assistita in regime ambulatoriale Passando ad analizzare i dati degli assistiti in regime ambulatoriale si rileva che la maggioranza degli stessi proviene dal comune di Ancona e dalle zone appartenenti all’Area Vasta 2 (provincia di Ancona). Tabella 3. Assistiti in regime ambulatoriale per provenienza (triennio 2011-2013) ASSISTITI (IN VALORE ASSOLUTO) % SUL TOTALE ASSISTITI ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 COMUNE ANCONA 55.435 50.687 51.828 31,6% 31,8% 32,2% AREA VASTA 2 (ESCLUSA AN) 72.295 65.551 65.799 41,2% 41,2% 40,9% RESTO MARCHE 36.237 33.077 32.698 20,7% 20,8% 20,3% EXTRAREGIONE 11.465 9.762 10.481 6,5% 6,1% 6,5% 26 67 79 0,0% 0,0% 0,0% 175.458 159.144 160.885 100% 100% 100% STRANIERI Totale Fonte: Rielaborazione su dati dell’Agenzia Regionale Sanitaria - Regione Marche I dati relativi alla profilazione per età, dimostrano una maggiore concentrazione nella fascia dai 45 ai 64 anni. Tabella 4. Assistiti in regime ambulatoriale per età (triennio 2011-2013) ASSISTITI (IN VALORE ASSOLUTO) % SUL TOTALE ASSISTITI ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 0 ANNI 2.557 2.532 2.441 1% 2% 2% DA 1 A 4 ANNI 11.878 10.883 11.189 7% 7% 7% DA 5 A 14 ANNI 18.516 15.662 14.870 11% 10% 9% DA 15 A 44 ANNI 49.589 45.894 47.879 28% 28% 30% DA 45 A 64 ANNI 45.956 41.645 42.070 26% 26% 26% DA 65 A 74 ANNI 23.711 20.644 19.925 14% 13% 12% OLTRE 75 ANNI 23.251 21.884 22.511 13% 14% 14% 175.458 159.144 160.885 100% 100% 100% Totale Fonte: Rielaborazione su dati dell’Agenzia Regionale Sanitaria - Regione Marche La distinzione per sesso evidenzia una lieve preminenza di assistiti femmine sul totale. Figura 9. Assistiti in regime ambulatoriale per sesso (triennio 2011-2013) MASCHI FEMMINE 53,7% 54,2% 53,9% 46,3% 45,8% 46,1% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Fonte: Rielaborazione su dati dell’Agenzia Regionale Sanitaria - Regione Marche 22 Al fine di raccogliere le impressioni della cittadinanza marchigiana e di conoscere le istanze, le aspettative e i bisogni della stessa, nel periodo di redazione del presente documento, si è svolta un’intervista al Presidente della Regione Marche. Si riportano, di seguito, le riflessioni raccolte. Secondo Lei, quale è l’impatto socio-assistenziale dell’Azienda AOU Ospedali Riuniti sui cittadini del territorio di influenza? Le Marche si caratterizzano per il modello policentrico di organizzazione della comunità. Un modello di economia e reti di servizi diffusi, piccole imprese e città, che è intenzione della Regione conservare, per assicurare a ciascun territorio le medesime occasioni di crescita. L’assistenza territoriale garantita dalle diverse strutture sanitarie presenti sul territorio regionale è integrata e rafforzata dai servizi forniti dall’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, che rappresenta un vero e proprio hub regionale. Il carattere di Azienda di alta specialità sempre più protesa alla ricerca di soluzioni adeguate a casistiche di elevata complessità, fa degli Ospedali Riuniti di Ancona un pilastro dell’intero sistema sanitario regionale. Le finalità sociali cui è chiamata a rispondere sono dunque al servizio dell’intera comunità marchigiana. Rispondere ai bisogni dei cittadini vuol dire non solo erogare prestazioni appropriate, sicure e di elevata qualità, ma anche agire con economicità nelle scelte. Anche in questo ambito, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti ha da sempre dimostrato di saper operare con scelte coerenti con le linee strategiche regionali. Quali sono i miglioramenti che l’Azienda AOU Ospedali Riuniti può attuare per perseguire al meglio le finalità di tutela della salute dei cittadini? Obiettivo del prossimo futuro è quello di fare degli Ospedali Riuniti di Ancona un vero e proprio hub internazionale per tutto l’Adriatico. Le leve saranno le specializzazioni più elevate che l’Azienda è in grado di offrire. Un esempio tra i tanti, la cardiologia e cardiochirurgia pediatrica. Gian Mario Spacca Presidente della Regione Marche 23 1.2 La mission, la vision e i valori La mission Raggiungere il più elevato livello di risposta alla domanda di salute (intesa come mantenimento della salute fisica, psichica e sociale) in un processo che includa in modo inscindibile la didattica (intesa come strumento di costruzione e miglioramento delle competenze degli operatori) e la ricerca (intesa come continuo progresso delle conoscenze, delle risorse cliniche e biomediche). Al raggiungimento di tale obiettivo concorrono tutte le competenze scientifiche e cliniche del Servizio Sanitario e della Facoltà di Medicina e Chirurgia. La vision Orientare le strategie e le azioni alla piena integrazione nel Servizio Sanitario della Regione Marche, consolidandosi nel ruolo di “Azienda di riferimento regionale”, perno della rete assistenziale regionale per il livello di complessità adeguato, polo di attrazione anche delle Regioni limitrofe. I valori Nello svolgimento della sua mission, l’AOUOORR è dotata di regole etiche e di comportamento. In particolare, i valori cui deve ispirarsi l’agire di tutto il personale impegnato nello svolgimento delle funzioni aziendali sono di seguito descritti. ETICA SICUREZZA Garanzia di ottimali livelli di salute del paziente e tutela di condizioni adeguate di lavoro per tutti i soggetti che prestano la propria opera lavorativa e/o intellettuale all’interno della struttura. QUALITÀ Insieme complesso di fattori che vanno dalla capacità e professionalità clinica alla appropriatezza delle cure e del setting assistenziale, dalla capacità relazionale e comunicativa a quella organizzativa. TRASPARENZA TUTELA DELL’AMBIENTE RISERVATEZZA 24 Senso dell’agire dell’operatore, costituita da un insieme di atteggiamenti e comportamenti rispettosi della libertà e della dignità umana. Accessibilità totale dell’utente e del cittadino alle informazioni concernenti l’agire aziendale e la sua organizzazione. Sostenibilità ambientale del complesso ospedaliero finalizzata al minor impatto possibile nel territorio circostante e rispettosa dell’ambiente in cui opera l’Azienda. Garanzia e tutela del diritto alla riservatezza delle notizie ed delle informazioni di natura sanitaria, in conformità alla normativa vigente. 1.3 Le strategie L’ AOUOORR, in quanto espressione originale dell’integrazione di due distinti ordinamenti (Servizio Sanitario Regionale e Università), assume un modello organizzativo dinamico ed equilibrato tra le componenti, nel quale la specificità di ciascun operatore è definita dall’insieme degli obiettivi dell’Azienda, a prescindere dal sistema giuridico di provenienza. L’ AOUOORR adotta, come metodo fondamentale, quello della programmazione basata sulle risorse disponibili, la quale è costruita in base agli indirizzi programmatici della Regione Marche e dell’Università, ciascuna per quanto di propria competenza. Tali indirizzi costituiscono l’insieme dei vincoli entro i quali è elaborata la programmazione Aziendale, con la conseguente necessità di uniformare la cadenza e la durata degli atti di programmazione medesimi. L’ AOUOORR individua quali elementi costitutivi della propria mission istituzionale: ●improntare la propria attività al principio della centralità della persona in tutte le sue caratteristiche, fisiche, psichiche e sociali; ●improntare i processi alla cultura della prevenzione e della tutela della salute; ●valorizzare l’appropriatezza delle prestazioni e mantenere il tempo di attesa per la loro fruizione entro limiti che non ne inficino l’efficacia; ●utilizzare criteri etici nella scelta dei livelli appropriati di assistenza e nella valutazione delle attività; ●perseguire l’assenza di dolore nelle fasi di cura a tutela della qualità della vita e della dignità della persona; ●rendere disponibili percorsi assistenziali preferenziali alle categorie di cittadini più deboli o affetti da disabilità o patologie croniche di particolare gravità; ●favorire un rapporto con i cittadini improntato alla trasparenza; ●dare rilievo ai processi di comunicazione verso i cittadini, i soggetti in formazione e gli operatori, al fine di accrescere la condivisione dei valori etici e degli obiettivi dell’Azienda e di consentire una adeguata partecipazione; ●diffondere tra i propri utenti l’informazione, anche di natura bioetica, al fine di favorirne l’autonomia decisionale; ●favorire l’azione del Volontariato e dell’Associazionismo presenti in Azienda costituendo questi, per la stessa, opportunità e stimolo di crescita anche dal punto di vista qualitativo, nonché collegamento con la realtà territoriale e con l’utenza; ●basare lo sviluppo delle proprie attività su programmi finalizzati a migliorare i percorsi assistenziali, anche formulando linee guida e definendo indicatori, in particolare di esito, delle attività cliniche, nell’ottica della valutazione delle metodologie e delle attività sanitarie; ●valorizzare il ruolo di tutti i professionisti nel governo clinico dell’Azienda; ●favorire l’attività di ricerca di base e clinica, quale fattore essenziale dello sviluppo e dell’innovazione della scienza medica e dell’innovazione; ●dare risposta appropriata nel percorso assistenziale al fabbisogno di conoscenze e competenze relative ai diversi obiettivi formativi della Facoltà di Medicina e Chirurgia; ●accrescere costantemente la qualità professionale dei propri operatori, attraverso un processo di formazione e di aggiornamento continuo; ●promuovere tutti i possibili processi tesi a garantire la sicurezza dello studio e del lavoro nel contesto della propria attività; ●attribuire un ruolo, nella programmazione Aziendale, al metodo del confronto con gli enti locali, le organizzazioni sindacali del Servizio Sanitario Nazionale e dell’Università, le associazioni di tutela dei cittadini e degli utenti, le associazioni del volontariato. Le attività possono essere svolte anche mediante modelli di sperimentazione formativa e gestionale, da attuarsi con riferimento ad obiettivi specifici, al fine di migliorare la qualità, i tempi e l’economicità delle risposte cliniche, salvaguardando le persone assistite e gli operatori. 25 Fermi restando tali elementi costitutivi della mission aziendale, gli obiettivi strategici discendono da quanto definito dalla Regione Marche nella pianificazione e programmazione sanitaria ed economica per gli enti del Servizio Sanitario Regionale. Gli obiettivi strategici dell’AOUOOR per il triennio 2013-2015 confluiscono in tre linee (o aree) interconnesse. Figura 10. Obiettivi strategici e operativi dell’AOUOORR Obiettivo strategico 1.1 AREA STRATEGICA 1 Qualità dell’assistenza sanitaria per una piena garanzia di erogazione dei livelli essenziali di assistenza Razionalizzazione dell’offerta attraverso la riduzione dei posti letto: potenziamento dei posti letto per acuti nelle alte specialità e attivazione di quelli di lungodegenza/riabilitazione per continuità assistenziale, in coerenza con gli atti regionali di riordino Obiettivo strategico 1.2 Riorganizzazione dei processi e percorsi interni al fine di dare adempimento all’organizzazione regionale per reti cliniche Obiettivo strategico 2.1 AREA STRATEGICA 2 Ottimizzazione dei costi dei servizi erogati al fine di contribuire al rispetto dei vincoli di finanza pubblica Rimodulazione degli incarichi di struttura complessa e di struttura semplice funzionale alla riorganizzazioni per reti cliniche e all’applicazione dei parametri previsti dalla spending review Obiettivo strategico 2.2 Rispetto dei vincoli economici prevista dalla programmazione di bilancio regionale Obiettivo strategico 3.1 Implementazione del processo di informatizzazione della Pubblica Amministrazione AREA STRATEGICA 3 Trasparenza della pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini Obiettivo strategico 3.2 Implementazione del percorso di certificabilità del bilancio Obiettivo strategico 3.3 Potenziamento della comunicazione verso i cittadini 26 1.4 L’assetto istituzionale e la governance Le funzioni e la composizione degli organi e degli organismi operanti in Azienda, responsabili - in relazione alle loro competenze - del governo del sistema Aziendale, sono di seguito descritte. 1.4.1 Gli organi aziendali Il Direttore Generale Paolo Galassi è il direttore generale e, dunque, responsabile legale dell’Azienda. Nel suo agire egli è coadiuvato dal Direttore Sanitario, Dott.ssa Nadia Storti e dal Direttore Amministrativo (ruolo non attribuito nel 2013). Il Direttore Generale oltre alla rappresentanza legale dell’Azienda, è responsabile della sua complessiva gestione, nel rispetto ed in attuazione degli atti di indirizzo politico-amministrativo della Regione e dell’Università, nonché delle indicazioni elaborate dall’Organo di Indirizzo, per quanto di competenza. Il Direttore Generale è responsabile della realizzazione dei programmi e progetti strategici con riferimento agli obiettivi posti dal Piano Sanitario Regionale e verifica, avvalendosi anche di apposite strutture organizzative, la corretta ed economica gestione delle risorse disponibili. Come corrispettivo delle proprie funzioni il Direttore Generale percepisce un trattamento economico omnicomprensivo che la Regione Marche ha determinato in € 155.000, oltre ad una ulteriore quota pari al 20% dello stesso, in relazione al raggiungimento di obiettivi di salute, di funzionamento dei servizi ed economici stabiliti annualmente dalla Giunta Regionale, previa verifica di tale raggiungimento ad opera del Nucleo di Valutazione Regionale. L’Organo di Indirizzo L’Organo di Indirizzo è composto da cinque membri: un Presidente - nominato d’intesa dalla Regione e dall’Università - Avv. Glauco Nori; dal Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Prof. Antonio Benedetti; dal Dirirgente del Servizio Sanità, Dott. Pierluigi Gigliucci; da un funzionario della Regione Marche, Dott.ssa Lucia Di Furia; da un funzionario dell’Università Politecnica delle Marche, Dott.ssa Rosalba Sacchettoni. L’Organo di indirizzo, con riferimento principalmente ai Dipartimenti ad Attività Integrata (Cfr. paragrafo “Organizzazione”): ● propone iniziative e misure per assicurare la coerenza tra la programmazione generale dell’attività assistenziale della Azienda e la programmazione didattica e scientifica della Facoltà di Medicina e Chirurgia; ● esprime parere su piani e programmi di attività e di investimento e sul bilancio di esercizio. Al Presidente dell’Organo di Indirizzo compete una indennità, su base annua, commisurata al 10% (maggiorato di un ulteriore 20%) del compenso del Direttore Generale. Il Collegio Sindacale Composto, ai sensi della Legge Regionale n. 11/2011, da un membro nominato dall’Assemblea Legislativa Regionale, Dott. Piergiorgio Dini, con funzioni di Presidente, un membro nominato dall’Università Politecnica delle Marche, Dott. Roberto Coffa, un membro nominato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dott.ssa Doriana Rossini. Il Collegio Sindacale svolge le funzioni indicate dall’art. 3 ter del D. Lgs 502/1992 e ss.mm.ii., definendo d’intesa con il Direttore Generale le relative modalità: ● verifica ● vigila l’amministrazione dell’Azienda sotto il profilo economico; sull’osservanza della legge; la regolare tenuta della contabilità e la conformità del bilancio alle risultanze dei libri e delle scritture contabili, ed effettua periodicamente verifiche di cassa; ● accerta ● riferisce almeno trimestralmente alla Regione, anche su richiesta di quest’ultima, sui risultati del riscontro eseguito, denunciando immediatamente i fatti se vi è fondato sospetto di gravi irregolarità. Come corrispettivo per le funzioni sopra descritte ciascun componente del Collegio Sindacale percepisce un compenso commisurato su base annua al 10% del compenso del Direttore Generale, mentre per il Presidente il trattamento economico del 10% è maggiorato di un 20%. Il Collegio di Direzione Il Collegio di Direzione, presieduto dal Direttore Generale, è composto dai Direttori dei Dipartimenti ad Attività Integrata e dal Responsabile Area Professioni Sanitarie-Infermieristico Ostetrica. Il Collegio di Direzione costituisce primaria sede e strumento di analisi, confronto e coordinamento tra Direzione strategica e professionisti nella elaborazione e nella promozione delle linee di sviluppo dell’Azienda, concorrendo con attività propositive e consultive alla funzione di governo complessivo affidata al Direttore Generale. 27 In particolare, il Collegio di Direzione avanza proposte e fornisce pareri preventivi su richiesta della Direzione con riferimento a: ● governo delle attività cliniche; ● programmazione ● programmazione ● organizzazione ● sviluppo ● programmi ● programmazione ● piani ● organizzazione e valutazione delle attività tecnico-sanitarie e di quelle ad alta integrazione sanitaria; dell’attività aziendale e sviluppo dei servizi, in relazione al modello dipartimentale adottato; assistenziale; delle attività di ricerca finalizzata all’innovazione; per la valutazione delle risorse umane e professionali degli operatori; delle attività aziendali di formazione; di investimento; dell’attività libero-professionale intramuraria. Al Collegio possono essere invitati a partecipare, in relazione alla specificità degli argomenti da trattare, i dirigenti di singole strutture sia organizzative che funzionali, con particolare riferimento ai Dirigenti dello Staff del Direttore Generale e della Direzione Aziendale, nonché esperti esterni all’Amministrazione allorché risulti opportuna una valutazione tecnica in ordine a singoli argomenti in discussione. 1.4.2 Gli organismi collegiali e di consultazione In Azienda operano organismi collegiali e di consultazione il cui compito è quello di coadiuvare gli organi aziendali nello svolgimento delle loro funzioni. Il Comitato Etico Il Comitato Etico è incaricato di garantire la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti arruolati nelle sperimentazioni (descritte nel capitolo “Relazione Sociale”) e di fornire pubblica garanzia di questa tutela. A tale organo devono essere sottoposte tutte le proposte di studio che possono coinvolgere il paziente e sulla cui tutela e dignità esso vigila. Oltre ad occuparsi della sperimentazione clinica, il Comitato Etico svolge una funzione consultiva in relazione a questioni etiche connesse con le attività scientifiche e assistenziali allo scopo di proteggere e promuovere i valori della persona umana. Inoltre, esso può proporre iniziative di formazione agli operatori sanitari relativamente a temi di bioetica. In attesa della decisione della Regione Marche in attuazione di quanto previsto dalla Legge n. 189/2012 art. 12 comma 10 sulla riorganizzazione dei Comitati Etici, il Comitato è stato prorogato con nota della Regione Marche datata 21 ottobre 2013. Il Comitato Etico dell’AOUOORR è composto dalle seguenti figure: Prof. Antonio Benedetti PRESIDENTE - Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Politecnica delle Marche Dott.ssa Nadia Storti VICE PRESIDENTE - Direttore Sanitario dell’AOUOORR Prof. Salvatore Amoroso Professore di I fascia di Farmacologia presso l’Università Politecnica delle Marche - Componente della Segreteria Scientifica. Direttore SOD Farmacologia clinica Dott. Vincenzo Berdini Medico di Medicina Generale Avv. Angela Luigia Borrelli Avvocato - Esperto in materie giuridiche Prof. Flavia Carle Professore di II fascia di Statistica Medica presso l’Università Politecnica delle Marche Prof. Marcello D’Errico Professore di I fascia dell’Istituto di Igiene dell’l’Università Politecnica delle Marche - Direttore SOD di Igiene Ospedaliera dell’AOUOORR Dr. Marco Dini Clinico Specialista in Malattie Infettive Dott. Domenico Gabrielli Direttore Cardiologia ASUR Marche - Area Vasta 4 Dott. Massimiliano Marinelli Bioeticista, specialista in Medicina Interna e Pediatria - Componente della Segreteria Scientifica Dott. Andrea Marinozzi Delegato dal Dott. Vincenzo Moretti, Direttore della Farmacia Ospedaliera dell’AOUOORR Dott.ssa Rosa Rita Silva Direttore SOD Oncologia Medica ASUR Marche - Area Vasta 2 Sig.ra Elisabetta Simonetti Collaboratore Professionale Sanitario-Infermiere - Staff Risk Management dell’AOUOORR Prof. Adriano Tagliabracci Professore di I fascia dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università Politecnica delle Marche - Direttore SOD Medicina Legale dell’AOUOORR Sig.ra Concetta Trapè Rappresentante dell’associazionismo di tutela dei pazienti - Tribunale per la Salute Marche (nominata a maggio 2013) I compensi per le attività del Comitato Etico sono previsti all’articolo 2 del Regolamento di funzionamento. 28 Il Consiglio dei Sanitari Il Consiglio dei Sanitari è un organismo consultivo in materia tecnico-sanitaria, presieduto dal Direttore Sanitario e composto da direttori dei dipartimenti che svolgono attività di natura sanitaria, un medico di primo livello dirigenziale per ogni dipartimento, eletto fra gli stessi, due laureati non medici, eletti fra gli stessi, due unità di personale tecnico sanitario e riabilitativo, eletto tra il personale in servizio, due collaboratori sanitari professionali infermieri, tra cui un coordinatore, eletti tra il personale in servizio; due dirigenti medici universitari di primo livello dirigenziale, eletti fra gli stessi; due dirigenti medici di struttura complessa, che non siano responsabili di dipartimento, eletti fra gli stessi; un responsabile del servizio infermieristico, un referente di struttura complessa della farmacia ospedaliera nominato dal Direttore Generale. Il Consiglio dei Sanitari, ai sensi dell’art. 18 L.R. 26/1996, esprime parere obbligatorio per gli aspetti tecnico-sanitari e di assistenza sanitaria concernenti: ● regolamenti ● piani ● relazione ● programmi ● piano di organizzazione e dotazioni organiche; e programmi pluriennali ed annuali; sanitaria Aziendale; di investimento, attinenti alle attività tecnico-sanitarie; di formazione. Il Consiglio dei Sanitari adotta un proprio regolamento, nel quale sono disciplinate le modalità di funzionamento, con particolare riguardo ai tempi di convocazione, compatibili con le necessità di adozione degli atti aziendali sui quali è richiesto parere, alla modalità di conoscenza degli atti sottoposti a valutazione con l’ordine del giorno, nonché alle maggioranze richieste per deliberare i pareri. Il Direttore Generale o il Direttore Sanitario possono altresì richiedere parere sui principali atti ed iniziative inerenti i servizi sanitari, nonché su ogni altra questione che intendano sottoporre alla attenzione del Consiglio. Il Nucleo di Valutazione Organismo che esercita le funzioni di valutazione interna dell’efficienza, dell’efficacia e della qualità dei centri di responsabilità Aziendali e del personale connesso. Il Nucleo di Valutazione è composto da 5 membri: Dott. Andrea Soccetti, Responsabile Risk Management, dirigente medico, componente interno con funzioni di Presidente; Prof. Giovanni Pomponio, dirigente medico presso la SOD Clinica Medica, componente interno; Dott.ssa Roberta Freddara, Dirigente medico impegnato nella qualità ed appropriatezza componente interno, Dott. Sandro Ferri, componente esterno designato dall’Università Politecnica delle Marche; Dott.ssa Veruscka Nardi, componente esterno, dirigente amministrativo presso INRCA. Ai soli componenti esterni, a fronte dell’attività resa, è riconosciuto un compenso di € 300,00 (al netto degli oneri a carico dell’Azienda) per ciascuna seduta del Nucleo, con un impegno massimo di 5 sedute annue. In un’ottica di confronto e dialogo continuo, finalizzato a comprendere i punti di forza e di debolezza dell’AOUOORR, è stata svolta un’intervista al Presidente del nucleo di valutazione. I risultati di un breve questionario di valutazione sull’operato aziendale dimostrano un’elevata soddisfazione da parte di tale organo circa l’efficacia e l’efficienza della gestione, la visione strategica della direzione, l’obiettività nella distribuzione delle risorse e la trasparenza delle azioni. Il Presidente del Nucleo di Valutazione ha anche rilasciato alcune considerazioni per lo sviluppo ed il miglioramento dell’AOUOORR. Quale criticità ha rilevato nell’attività di valutazione interna all’AOU Ospedali Riuniti? Nel tempo, il Nucleo di Valutazione ha avuto modo di riscontrare che, il sistema di budget è stato utilizzato come elemento di programmazione strategica, finalizzato ad aspetti di appropriatezza gestionale (es: durata degenza, rapporti RO/DH*DS, tassi di occupazione, etc.). Tale obiettivo è stato raggiunto, nonostante non sia stato sempre possibile il pieno allineamento con la programmazione sanitaria regionale, la quale si è mostrata spesso in ritardo nella determinazione dei piani annuali. La programmazione regionale, inoltre, ha assunto soprattutto negli ultimi anni, quali aspetti prioritari, obiettivi di valenza economica, risultando tuttavia non esplicitato il rapporto fra il dato economico e l’output sanitario atteso, nonché tra questo ultimo ed il fabbisogno di salute alla base dell’output sanitario stesso. La carenza di obiettivi generali di valenza regionale è stata validamente vicariata con l’introduzione di obiettivi aziendali interni, miranti alla definizione di specifici percorsi assistenziali e/o aspetti organizzativi. Il risultato di tale valida scelta è stato a volte limitato dalla difficoltà manifestata dagli operatori di tradurre gli obiettivi strategici in obiettivi operativi. Commenti e suggerimenti: È auspicabile l’individuazione di obiettivi ulteriori di livello aziendale miranti all’affinamento dei percorsi assistenziali, alla appropriatezza erogativa, alla continuità assistenziale territoriale, alla valutazione costo/beneficio di tecnologie e procedure per i quali appare necessaria una redazione metodologica corretta, improntata e finalizzata alla miglior traduzione operativa; ma ancora di più un coordinamento a livello di rete regionale. Andrea Soccetti Presidente del Nucleo di Valutazione 29 1.5 L’organizzazione 1.5.1 L’organigramma aziendale L’organigramma aziendale, composto dai diversi servizi e dai Dipartimenti ad Attività Integrata (con direzione universitaria o ospedaliera) si configura come segue: DIRETTORE GENERALE COLLEGIO SINDACALE COLLEGIO DI DIREZIONE ORGANO DI INDIRIZZO CONSIGLIO DEI SANITARI STAFF aziendale, Controllo di gestione, Sistema informativo aziendale COMITATO ETICO STAFF DG, Servizio di Prevenzione e Protezione NUCLEO DI VALUTAZIONE DIRETTORE AMMINISTRATIVO MACROAREA ATTIVITÀ ECONOMICO FINANZIARIE Gestione Economico Fin. Acquisiz. Beni e Servizi Prestazioni, cassa e supporto alla DMO DIP. CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA DIP. EMERGENZA E ACCETTAZIONE Cl. Chirurgica Cl. Urologica Cl. di Ortopedia Ortop.-Trauma. Ch. Toracica Med. Riabilitat. Odontost. Ch. e Speciale * 30 MACROAREA ATTIVITÀ TECNICHE DIP. MEDICINA INTERNA Impianti Attività tecniche e patrimonio DIRETTORE SANITARIO MACROAREA PERSONALE DIP. MATERNO INFANTILE Cl. Anest. E Rianim. Anatomia Cl. Ostetr. e Ginec. Chir. d’urgenza Patologica Cl. Pediatrica Anest. e Rianim. Clinica Medica Ch. Pediatrica Cent. Op. 118 PS Clinica Ostetric. e Ginec. e Med. e Chir. Ematologica Ter. Int. Neonatale d’urgenza PS Immunologia Diab. Pediatrica e Med. e Chir. Clinica Anest. e Rian. Ped. d’urgenza Pediatr. Cl. Oncologica Neuropsich. Allergologia Inf.le Pediatria Medicina d’urgenza Pneumologia Radioterapia Gestione del personale Convenzioni e libera prof.ne DIP. GASTROENTEROLOGICO E DEI TRAPIANTI Cl. Ch. del pancreas Cl. Chir. dei Trap. Cl. Gastroenterolog. Cl. Mal. Infettive Gastroenterologia Malattie Infettive Nefrologia e dialisi Dipartimenti e strutture complesse a direzione universitaria DIP. SCIENZE CARDIOLOGICHE MACROAREA STAFF DIREZIONE AZIENDALE Affari generali Affari legali e assicurazioni Ricerca, Innov. . e Sviluppo Comunicazione, formazione, urp DIP. SCIENZE NEUROLOGICHE Anest. e Rian. Cl. Neurochirurgia CCH Cardiochirurgia Cl. Psichiatria Cardiologia Cl. Neurologica Cardioch. Cl. Neuroriabilitaz. e Card. Pediatrica Cl. Oculistica Emodinamica Ch. Maxillo Facciale Cl. di Cardiologia Medicina del dolore Ch. Vascolare Neurochirurgia Cl. Med. Interna AREA PROFESSIONI SANITARIE DIREZIONE MEDICA OSPEDALIERA DIP. SCIENZE RADIOLOGICHE Cl. Neuroradiol. Cl Radiologia Medicina Nucleare Rad. Pediatrica e specialistica Rad. Interventistica Fisica Sanitaria DIP. SPECIALITÀ MEDICHE E CHIRURGICHE Cl. Dermatologica C. Endocrinologia Cl. Chir. Plastica Microscopia Elettr. Ch. Senologica Otorinolaringoiatria Dietetica e nutr. Dipartimenti e strutture complesse a direzione ospedaliera DIP. DEI SERVIZI Farmacologia Cl. Igiene Ospedaliera Medicina Legale Farmacia Laboratorio Analisi Med.Trasfusionale 1.5.2 I dipartimenti ad attività integrata L’Azienda adotta come modello preferenziale di gestione operativa delle attività assistenziali il Dipartimento ad Attività Integrata (D.A.I.), al fine di perseguire la ottimale realizzazione del percorso diagnostico-terapeutico, riabilitativo e del processo formativo ed esercitare in forma unitaria e coordinata le attività assistenziali. Il D.A.I. supera la logica dei reparti e, con la gestione unitaria delle risorse economiche, umane e strumentali assegnate, garantisce l’integrazione con la didattica e la ricerca, quale momento non eliminabile del miglioramento qualitativo e quantitativo dell'attività. Il D.A.I. fornisce al cittadino un percorso assistenziale caratterizzato da omogeneità nella gestione degli aspetti diagnostici, terapeutici e riabilitativi e persegue il livello più elevato possibile di qualità e di appropriatezza delle cure, la tempestività e coerenza nella erogazione delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche. A tale fine, il D.A.I. è istituito con riferimento ai necessari livelli di integrazione: organizzativa, in termini di ottimizzazione e razionalizzazione nell’uso delle risorse; clinica, in termini di omogeneizzazione dei comportamenti clinico-assistenziali; professionale, in termini di scambio di competenze ed esperienze tecnico-scientifiche, nonché della valenza economica, considerata in relazione alla congruità ed alla coerenza rispetto al volume di attività programmata. Il D.A.I. è istituito per garantire, in via prioritaria, l’omogeneità e l’affinità dei percorsi assistenziali gestite in coerenza con la programmazione della didattica e della ricerca, l’affinità di patologie, di casistiche o di attività, la specificità dell’organo, apparato o distretto anatomico, o ancora il criterio dell’intensità e la rapidità della cura. Il D.A.I. gestisce in termini funzionali le strutture organizzative che lo compongono; è dotato di autonomia operativa e gestionale; è, in quanto tale, titolare di budget; definisce i piani operativi di produzione, nel rispetto delle risorse assegnate e degli obiettivi definiti dalla direzione aziendale, in attuazione delle linee strategiche; è soggetto a rendicontazione analitica e, nell’ambito delle proprie responsabilità, è organizzato in centri di costo, con connessa e conseguente responsabilità. DIPARTIMENTI AD ATTIVITÀ INTEGRATA DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ CHIRURGICHE Direttore: Prof. Giovanni Muzzonigro Coordinatore: Sig.ra Annalisa Scarponi DIPARTIMENTO DI SCIENZE CARDIOVASCOLARI Direttore: Dott. Giampiero Perna Coordinatore: Dott.ssa Cinzia Borgognoni DIPARTIMENTO DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE Direttore: Prof. Paolo Pelaia Coordinatore: Sig.ra Cristina Sansò DIPARTIMENTO DI SCIENZE NEUROLOGICHE Direttore: Prof. Leandro Provinciali Coordinatore: Dott.ssa Paola Ciannavei DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE Direttore: Dott. Ascanio Martino Coordinatore: Sig.ra Paola Rocchetti DIPARTIMENTO DI SCIENZE RADIOLOGICHE Direttore: Dott. Giorgio Ascoli Coordinatore: Dott. Tersilio Tarabelli DIPARTIMENTO DI MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Armando Gabrielli Coordinatore: Sig. Fabio Mazzufero DIPARTIMENTO DI SPECIALITA’ MEDICHE E CHIRURGICHE Direttore: Prof.ssa Anna Maria Offidani Coordinatore: Sig.ra Maria Luisa Sforza DIPARTIMENTO GASTROENTEROLOGICO E DEI TRAPIANTI Direttore: Dott. Giovanni Maria Frascà Coordinatore: Dott.ssa Aurelia Ottaviana DIPARTIMENTO DEI SERVIZI Direttore: Dott. Massimo Tocchini Coordinatore: Sig.ra Rosella Galantini Le strutture afferenti al Dipartimento mantengono la propria autonomia e responsabilità clinico-professionale e gestionale, quest’ultima nell’ambito dei compiti e delle risorse attribuite dal Direttore del Dipartimento attraverso la procedura di budget. Ciascuna Struttura Organizzativa Complessa afferisce ad un D.A.I. (per il dettaglio delle strutture afferenti a ciascun D.A.I. si veda Allegato 1). Per assicurare l’adeguata organizzazione dei percorsi assistenziali trasversali, una Struttura Organizzativa Dipartimentale (SOD) od un’articolazione di essa può essere funzionalmente aggregata ad uno o più D.A.I., oltre a quello di afferenza. Complessivamente, l’Azienda si articola in 72 strutture complesse di cui 41 a direzione ospedaliera e 31 a direzione universitaria. 31 All’interno del D.A.I. operano alcuni Centri di Riferimento Regionali di alta specializzazione. Attualmente, in Azienda sono operativi 22 Centri di Riferimento Regionali, di seguito brevemente descritti. Accessi Vascolari Opera all’interno della SOD Chirurgia Vascolare e svolge le seguenti funzioni: ● effettua prestazioni chirurgiche; e realizza corsi di aggiornamento e formazione permanente e continua per i referenti aziendali per gli accessi vascolari e per il personale infermieristico; ● promuove ● definisce, in collaborazione con la SOD Nefrologia, Dialisi e Trapianto di Rene le modalità di consulenza per interventi di elezione, i tempi entro cui si realizza l’intervento di elezione e le modalità di assistenza post-operatoria al paziente dializzato. Aids e Malattie Infettive Il centro AIDS pediatrico è diventato parte integrante del reparto di Malattie Infettive del presidio Salesi. In tale Centro vengono accolti tutti i neonati da madre HIV positiva nati presso l’AOUOORR o in altri reparti di maternità della Regione Marche. Essi vengono seguiti, in base ad un programma di follow-up, almeno fino ai 18 mesi di vita unitamente ai bambini sieropositivi sottoposti o meno a terapia antiretrovirale. Nel reparto malattie infettive viene svolta attività assistenziale per malattie congenite e non di interesse infettivologico, in regime di ricovero ordinario, day hospital e ambulatoriale, per pazienti neonati, della prima infanzia, dell’età scolare e adolescenziale. Principali patologie trattate: meningiti, encefaliti setticemie, tubercolosi, epatiti acute e croniche, osteomieliti, infezioni da citomegalovirus, toxoplasma, infezioni dei tessuti molli, polmoniti complicate, infezioni in immunodepressi o in pazienti ad elevata complessità assistenziale. Attività Prelievo e Trapianti Organi e Tessuti Il centro per le attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti svolge funzioni di coordinamento delle attività di prelievo e dei rapporti tra i reparti di rianimazione presenti sul territorio e la struttura trapianti collocata presso questa Azienda, in collaborazione con i coordinatori locali; si occupa del coordinamento del trasporto dei campioni biologi, delle equipe sanitarie degli organi e dei tessuti nel territorio marchigiano, cura i rapporti di collaborazione con le autorità sanitarie del territorio marchigiano e con le associazioni di volontariato. Audiologia Presso il Dipartimento Materno-Infantile è attivo un centro per l’approfondimento diagnostico della sordità infantile. Il centro di audiologia effettua screening uditivi neonatali entro i primi sei giorni dalla nascita. L’obiettivo dello screening è quello di identificare i bambini con deficit sensoriale il più precocemente possibile, in quanto un intervento riabilitativo precoce, iniziato entro i primi sei mesi di vita, si associa ad un notevole miglioramento dell’apprendimento del linguaggio, con conseguente miglior inserimento scolastico e sociale successivo. Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia della Mano Il centro di chirurgia ricostruttiva e chirurgia della mano opera nell’AOUOORR mediante l’introduzione delle più moderne tecniche di microchirurgia ricostruttiva. Citopatologia Diagnostica Il centro di Citopatologia diagnostica è collocato all’interno della SOD Laboratorio Analisi. Svolge gli esami cervico-vaginali (pap-test) che afferiscono al centro da gran parte del territorio marchigiano. È, inoltre, centro di riferimento per la citologia aspirativa su prelievi in guida ecografica o tomografia computerizzata (TC). Il personale afferente al centro si sposta sul territorio regionale per eseguire i prelievi per l’attività di diagnostica clinica e per il II livello degli esami di screening del carcinoma della cervice per conto dell’ASUR. Controllo di Qualità dei Preparati Galenici e Magistrali Il laboratorio regionale Controllo di Qualità dei Preparati Galenici e Magistrali è operativo all’interno della Farmacia Galenica del Presidio Salesi. Esso: ● compie analisi e certifica la purezza dei principi attivi e degli eccipienti, la loro concentrazione nei preparati galenici secondo la Farmacopea Ufficiale; ● studia e certifica la stabilità nel tempo dei preparati galenici o magistrali e delle materie prime; ● contribuisce allo studio e all’allestimento di farmaci per malattie rare, farmaci sperimentali, farmaci di impiego comune; ● studia 32 la stabilità dei farmaci commerciali dopo manipolazione e nelle condizioni di impiego clinico. Diabetologia Pedriatica L’assistenza specialistica per minori diabetici è erogata attraverso il centro per la diabetologia pediatrica istituito presso il Dipartimento Materno-Infantile. Il centro è strutturato per assicurare un approccio diagnostico-terapeutico multidisciplinare per tutti i soggetti affetti da diabete mellito in età pediatrica ed adolescenziale, sia all’esordio della malattia, che durante il suo corso. Diagnosi e Cura dell’Epilessia Infantile Il centro per la diagnosi e cura dell’epilessia infantile è collocato presso la SOD Neuropsichiatria Infantile. Esso svolge l’attività assistenziale con ricoveri ordinari, day hospital e attività ambulatoriale dedicata. Il centro accoglie pazienti che possono essere inseriti nei trials di terapie innovative e sperimentali o nel programma di valutazione globale ai fini di una eventuale terapia chirurgica palliativa o ablativa effettuata con la collaborazione della SOD Neurochirurgia generale, pediatrica e delle mielolesioni. Fibrosi Cistica e Malattie Apparato Respiratorio Il centro Fibrosi Cistica e Malattie dell’Apparato Respiratorio ha la sua sede presso il Dipartimento Materno-Infantile. Tale centro definisce le misure di prevenzione e di cura per la fibrosi cistica, garantendo la tutela dei malati sia sotto il profilo dell’assistenza, che delle pari dignità sociali. Genetica Medica Il centro di Genetica Medica è collocato nella SOD Clinica Pediatrica ad indirizzo genetico-metabolico e gastro nefro-oncologico specificatamente nell’ambito delle malattie rare. Scopo del centro è l’analisi genetica per alcune patologie, la citogenetica tradizionale e di recente l’impiego della CGH Array. Infine, esegue anche indagini per la diagnosi prenatale. Genetica Oncologica Il centro per la Genetica Oncologica opera all’interno della SOD Clinica Oncologica e si occupa dello studio delle neoplasie eredo-familiari della mammella e del colon-retto. Tale centro è unico nella Regione ed opera in collaborazione con le strutture di Oncologia Medica presenti nel territorio regionale, oltre che con gli specialisti e i medici di medicina generale che ne chiedono la consulenza. Ipertensione e Malattie Cardiovascolari Il suddetto centro svolge attività a disposizione dei cittadini, dei medici di medicina generale e delle strutture ospedaliere periferiche, finalizzate allo scopo primario di migliorare la diagnosi, la cura ed il controllo di tali patologie. Il centro ha attualmente sede presso l’INRCA; parte delle attività ambulatoriali è svolta anche presso il Dipartimento Scienze Cardiovascolari dell’AOUOORR. Ipotiroidismo Congenito L’assistenza specialistica per i pazienti con ipotiroidismo congenito è erogata presso la SOD Clinica pediatrica ad indirizzo genetico-metabolico e gastro-nefro-oncologico. Il centro svolge la funzione di conferma diagnostica e follow-up per i neonati risultanti positivi allo screening neonatale, effettuato presso il centro screening di Fano. Malattie Neuromuscolari Il centro per le malattie neuromuscolari è collocato all’interno del Dipartimento Scienze Neurologiche dell’AOUOORR specificatamente nella SOD Clinica Neurologica e risponde alle necessità e problematiche proprie di ogni fase evolutiva delle patologie neuromuscolari. La Fondazione Dr. Dante Paladini Onlus All’interno dell’AOUOORR ha sede la Fondazione Dr. Dante Paladini Onlus. Essa nasce nel 2008 per iniziativa della Fondazione Serena, della Famiglia Paladini e dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona. È costituita in memoria del Dr. Dante Paladini che, in qualità di promotore e responsabile sin dalle prime fasi di sperimentazione gestionale, ha avuto un ruolo fondamentale ai fini dell’istituzione del centro per la diagnosi ed il trattamento delle malattie neuromuscolari presso l’allora Ospedale Regionale di Ancona. La Fondazione Dr. Dante Paladini Onlus si propone di garantire sia l’assistenza al paziente affetto da patologia neuromuscolare sia un percorso assistenziale, caratterizzato da un insieme di attività correlate alle vari fasi evolutive della malattia, quanto più completo ed integrato possibile tra le professionalità, le organizzazioni di volontariato ed i servizi del territorio regionale. Per attuare ciò la Fondazione si propone di collaborare con il centro clinico per le malattie neuromuscolari attraverso l’acquisto di attrezzature per il potenziamento dell’attività, finanziando borse di studio per la ricerca, organizzando interventi formativi per gli operatori e familiari, attivando un servizio di front-office rivolto a tutti i pazienti e ai loro familiari. 33 Malattie Rare Il centro per le malattie genetiche e/o rare del paziente pediatrico è collocato presso la SOD Clinica Pediatrica ad indirizzo genetico-metabolico e gastro-nefro-oncologico e si occupa di malattie rare sia dal punto di vista assistenziale, che dal punto di vista della ricerca. Infatti, sono attivi due laboratori il primo di citogenetica, il secondo di malattie metaboliche, rivolti integralmente alla diagnostica associata alle malattie rare. L’ambulatorio attua la total care del paziente affetto da malattia rara, mediante la sua gestione multidisciplinare per sopperire le diverse necessità, da quelle strettamente diagnostiche a quelle cliniche e psicologiche di adattamento/disadattamento del paziente e della sua famiglia. Inoltre, l’ambulatorio gestisce il passaggio del paziente adolescente o tardo adolescente, affetto da malattia rara, dall’ambiente pediatrico a quello adulto, attivando la presa in carico multidisciplinare e mantenendo la cura relazionale ed affettiva per la prevenzione del disadattamento socio-ambientale. L’ambulatorio rivolto al paziente adulto, situato presso la sede Torrette, è dedicato anche all’utenza affetta da malattia rara tardivamente diagnostica o in fase di accertamento. Nefrologia e Dialisi Pediatrica Il centro Nefrologia e Dialisi è istituito presso la SOD Clinica Pediatrica ad indirizzo genetico-metabolico e gastro nefro-oncologico. Il centro ha lo scopo di seguire i pazienti con insufficienza renale, i pazienti in corso di trapianto e quelli in trattamento dialitico. Nutrizione Artificiale Domiciliare Il centro per la nutrizione artificiale domiciliare si occupa di quella sia per via enterale che di quella parenterale. I pazienti assistiti dal centro sono per la maggior parte affetti da patologie neurologiche, oncologiche o malattie infettive intestinali. Oncoematologia Pediatrica Il centro di Oncoematologia Pediatrica, collocato all’interno del Dipartimento Materno Infantile si occupa delle attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei bambini affetti da tumori e leucemie. Tale centro in particolare: ● provvede all’inquadramento diagnostico ed all’applicazione dei protocolli terapeutici; ● coordina il follow-up dei pazienti per il controllo degli effetti collaterali precoci e tardivi; l’attività di ricerca nel campo dell’Oncoematologia pediatrica ed elabora protocolli diagnostici e terapeutici; ● promuove ● promuove e propone gli interventi di assistenza sociale del bambino, ospedalizzato o al proprio domicilio, ed alle famiglie, curando, con le strutture sociali di volontariato e di associazionismo familiare, il reinserimento in collettività dei piccoli pazienti o dell’intero nucleo familiare; ● provvede al monitoraggio epidemiologico nel territorio; anche con il concorso del volontariato e dell’associazionismo familiare, l’aggiornamento e la qualificazione del personale coinvolto nell’assistenza dei bambini affetti da neoplasia. ● promuove, Prevenzione e Cura delle Patologie Orali di Soggetti Disabili Il centro per la prevenzione e la cura delle patologie orali di soggetti disabili è stato individuato all’interno della SOD Odontostomatologia Chirurgica e Speciale. Il centro effettua visite e prestazioni chirurgiche in regime ambulatoriale, ricovero ordinario e diurno a pazienti con diversificata tipologia di disabilità. Tale centro è l’unico presidio sanitario regionale in grado di affrontare le problematiche odontoiatriche dei disabili nel rispetto dei più avanzati indirizzi clinici ed organizzativi e allo stesso tempo un punto di riferimento e fonte di apprendimento per molti centri italiani ed esteri. Procreazione Medicalmente Assistita Il centro per gli interventi di Procreazione Medicalmente Assistita è operativo presso il Dipartimento Materno-Infantile. Questo centro è nato dall’esigenza di trattare ed assistere quel bacino di utenza che è investito dal problema della infertilità a cui è possibile offrire l’opportunità di beneficiare delle metodiche di medicina della riproduzione. Trattamento delle Ferite Difficili Il centro per il trattamento delle Ferite Difficili è collocato all’interno della SOD Clinica di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva e si occupa di quelle ferite che presentano perdita di sostanza e non volgono alla guarigione spontanea, ma che tendono a cronicizzare. Tra le lesioni cosiddette “ferite difficili” possono essere incluse le lesioni da decubito, le ulcere venose, ischemiche e miste degli arti inferiori, le ulcere post-traumatiche, le ulcere diabetiche, le perdite di sostanza conseguenti a necrosi da stravaso di chemioterapici. 34 1.5.3 La struttura amministrativa e di staff L’organizzazione delle funzioni amministrative si articola in quattro macro aree funzionali (Attività Economico Finanziarie, Attività Tecniche, Personale, Staff Direzione Aziendale), un gruppo di staff (Direzione Aziendale e Direzione Sanitaria) e l’area professioni sanitarie così articolati: MACROAREA FUNZIONALE ATTIVITÀ ECONOMICO FINANZIARIE MACROAREA FUNZIONALE ATTIVITÀ TECNICHE MACROAREA FUNZIONALE PERSONALE MACROAREA STAFF DIREZIONE AZIENDALE DIREZIONE AZIENDALE Gestione economico finanziaria Acquisizione beni e servizi ● Prestazioni, cassa, ticket e supporto amministrativo alla DMO ● ● ● ● ● ● Attività tecniche e patrimonio Impianti Gestione del personale Convenzioni e libera professione Affari generali Affari legali e assicurazioni ● Comunicazione, formazione, relazione con il pubblico ● Ricerca, innovazione e sviluppo ● ● Controllo di gestione Sistema informativo aziendale ● Servizio di prevenzione e protezione ● ● DIREZIONE SANITARIA ● Direzione medica ospedaliera AREA PROFESSIONI SANITARIE ● Area infermieristica ostetrica 35 1.6 La mappa degli stakeholder e le relazioni Individuare tutti i possibili stakeholder significa tenere in considerazione l’insieme di relazioni intessute dall’Azienda con i propri portatori di interesse, fonte di consenso e legittimazione sociale intorno alle proprie attività nel perseguimento della mission istituzionale. Per l’AOUOORR, gli stakeholder sono coloro che interagiscono direttamente e indirettamente con le attività aziendali, sono dotati di potere di influenza e detengono aspettative sulle diverse operazioni aziendali. Pazienti/cittadini Ministero della Salute Risorse umane Fondazione Ospedali Riuniti e Fondazione Salesi Familiari dei pazienti Organizzazioni sindacali AOUOORR Associazioni di volontariato Regione Marche Facoltà di Medicina e Chirurgia - UNIVPM Altre aziende sanitarie Rettore dell'Università Politecnica delle Marche 36 Fornitori di beni e servizi La relazione che caratterizza ciascuna di queste categorie di soggetti con l’AOUOORR è illustrata nella seguente tabella. STAKEHOLDER RELAZIONE CON AOUOORR PAZIENTI/CITTADINI Il paziente rappresenta il principale stakeholder aziendale, elemento centrale del processo di erogazione dei servizi, poiché ha beneficiato o beneficia dell’attività dell’AOUOORR. Al paziente/cittadino vengono garantiti i diritti fondamentali di tutela della salute pubblica e ha la possibilità di usufruire di servizi sanitari di alta qualità riconosciuti dalla normativa nazionale e regionale. RISORSE UMANE Sono gli individui che prestano la loro attività lavorativa nell’AOUOORR permettendone il suo continuo innalzamento qualitativo e il progresso scientifico e tecnologico. L’importanza strategica di tali risorse in ambito sanitario giustifica i continui investimenti volti all’attività di formazione e di aggiornamento professionale nonché l’attenzione ai sistemi di valutazione del loro operato. Rientra in tale categoria anche il personale afferente alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, non solo come “prestatori d’opera” ma anche come promotori di attività di ricerca e didattica in ambito socio-sanitario. MINISTERO DELLA SALUTE Il Ministero della Salute ha le funzioni di tutela della salute umana e di coordinamento del Sistema Sanitario Nazionale. Effettua la programmazione a livello nazionale pur rimettendo alla Regione le funzioni di programmazione, gestione, controllo e assegnazione delle risorse. Opera in stretta collaborazione con il Ministero dell’Economia e Finanza per quanto attiene agli aspetti di programmazione economica. REGIONE MARCHE È l’ente di governo che guida, indirizza e verifica l’operato dell’AOUOORR attraverso l’emanazione degli indirizzi di programmazione sanitaria ed economica, demandati dallo Stato alle Regioni. RETTORE DELL’UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE È il rappresentante legale dell’ Università Politecnica delle Marche, avente funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività scientifiche e didattiche. In quanto Azienda ospedaliero-universitaria, il Rettore partecipa attivamente alla governance dell’AOUOORR con funzioni consultive e di indirizzo programmatico sulla gestione. FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DELL’UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE L’ AOUOORR è integrata con Facoltà con cui collabora per l’inscindibile attività di assistenza, ricerca e didattica. I professori, i ricercatori e gli studiosi, in collaborazione con il mondo ospedaliero, con la loro attività di ricerca e sperimentazione, garantiscono il miglioramento continuo delle prestazioni sanitarie e sviluppano progetti mirati a crescere la conoscenza e ad identificare soluzioni per i bisogni di salute ed assistenza del paziente/cittadino. Essa, inoltre, svolge l’importante ruolo di “formatore” per il personale sanitario. ALTRE AZIENDE SANITARIE Le altre aziende sanitarie, operanti sul territorio regionale e non, si pongono in regime di collaborazione con l’AOUOORR al fine di assicurare la migliore assistenza socio sanitaria a tutti i cittadini. L’ AOUOORR rappresenta il punto di riferimento per le alte specialità mediche e chirurgiche, in ambito regionale. Seppur in misura minore lo stesso rapporto esiste con le altre aziende sanitarie presenti sul territorio nazionale al fine di garantire la tutela della libera circolazione dei cittadini e la contestuale soddisfazione del bisogno di salute pubblica. FORNITORI DI BENI E SERVIZI Rientrano in questa categoria le aziende fornitrici di beni e servizi e i liberi professionisti che erogano prestazioni e forniscono i fattori produttivi per permettere l’esercizio dell’attività clinico-assistenziale e di ricerca. La loro attività deve essere conforme ai principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza e qualità. La collaborazione con le aziende fornitrici e i professionisti consente l’identificazione di soluzioni innovative di risposta ai bisogni emergenti. FONDAZIONI SALESI E OSPEDALI RIUNITI Sono organizzazioni non profit, il cui patrimonio viene dedicato a progetti di utilità sociale. In particolare, le due Fondazioni Ospedali Riuniti e Salesi impiegano le risorse a disposizione per la promozione, il finanziamento e la realizzazione di progetti a beneficio di tutta l’attività clinica e di ricerca attuata dai professionisti e dagli studiosi all’interno AOUOORR. ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Sono associazioni che danno un ulteriore valore all’attività svolta dall’AOUOORR supportando, da un lato, gli operatori sanitari e, dall’altro, i pazienti/familiari durante il percorso assistenziale. I volontari di tali associazioni prestano il loro lavoro e promuovono la cultura della solidarietà negli ambiti della propria appartenenza. FAMILIARI DEI PAZIENTI Essi sono interessati all’efficace ed all’efficiente svolgimento dell’attività assistenziale per la salute del paziente. Gli stessi chiedono all’Azienda attenzione nell’umanizzazione delle cure e sicurezza del paziente. ORGANIZZAZIONI SINDACALI Sono quelle organizzazioni con la finalità di promuovere le necessità dei lavoratori dipendenti, contemperando l’interesse al miglioramento delle condizioni di lavoro ed alla crescita professionale del personale. Per le materie stabilite dalla vigente normativa e dai CCCCNNLL sono titolari dei diritti riguardanti l’informazione, la consultazione, la concertazione e la contrattazione integrativa aziendale. 37 1.6.1 La partnership con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche Il rapporto tra la Facoltà di Medicina e Chirurgia e l’AOUOORR si configura come una vera e propria partnership per le attività di ricerca, didattica e assistenza. Le parole del Preside consentono di comprendere a pieno le peculiarità di tale relazione. Nei settori dell’assistenza, della ricerca e della didattica - per l’anno 2013 - quali sono stati i punti di forza e i punti di debolezza dei progetti e delle iniziative realizzate in collaborazione con l’AOU Ospedali Riuniti? Quali le future opportunità di sviluppo? L’integrazione degli obiettivi dell’Azienda e della Facoltà di Medicina e Chirurgia hanno permesso di sviluppare progetti i cui risultati sono certamente molto interessanti. Ciò anche perché essi si sono basati sullo scambio di esperienze e professionalità, come è necessario in un sistema integrato. Un esempio evidente di ciò è l’esperienza con i colleghi che provengono dalla Repubblica Popolare Cinese, ai quali è offerto uno stage formativo che soddisfa a pieno le loro richieste. I colleghi hanno infatti ricevuto un mentoring efficace che permette alla nostra Azienda di aprire le porte alla internazionalizzazione, con tutti i vantaggi che ad essa conseguono. Altri aspetti positivi sono quelli degli investimenti sull’innovazione tecnologica come l’introduzione della chirurgia robotica, la riorganizzazione del comitato etico unico regionale e la preservazione delle competenze e delle eccellenze già presenti nella nostra Azienda. Altri progetti con ottimi risultati, sempre frutto dell’integrazione Azienda-Facoltà, sono stati quello della partecipazione dei colleghi ospedalieri alla didattica dei Corsi di Laurea e quello dell’introduzione delle attività formative professionalizzanti del Corso di Laurea in Medicina. Quest’ultimo permette agli studenti, grazie alla frequenza a piccoli gruppi dei reparti dell’Azienda, di acquisire anche abilità pratiche, conferendo un plus formativo di indubbia importanza. Ritengo che proseguire nell’integrazione Azienda-Facoltà possa rappresentare una grande occasione di sviluppo, che ci può permettere di divenire un centro all’avanguardia per assistenza e per didattica, attrattivo per le novità gestionali garantite dalla ricerca e dallo sviluppo. Come membro della corporate governance aziendale, quali criticità gestionali ha rilevato per l’anno 2013? E quali miglioramenti ha da proporre per agevolare la gestione efficace ed efficiente delle risorse nonché il perseguimento delle finalità istituzionali dell’Azienda AOU Ospedali Riuniti? È indubbio che la gestione di una realtà così complessa come la nostra Azienda comporta delle criticità che non possono trovare soluzioni semplicistiche. In generale, l’implementazione digitale dell’attività clinica potrebbe rappresentare un modo per migliorare l’efficienza delle prestazioni e della governance amministrativa. Più nello specifico, penso sia utile proseguire nella strada già intrapresa in termini di identificazione di percorsi clinici codificati. È importante che il paziente si senta al centro dell’organizzazione aziendale e non l’opposto; potenziare i percorsi ambulatoriali non solo fornisce al paziente una tipologia di assistenza moderna ed efficiente, ma permette al clinico di migliorare l’efficacia della cura. È opportuno investire in analoghi percorsi per i pazienti ricoverati: è necessario collaudare percorsi preferenziali per patologia, che consentano l’accesso alla diagnostica ed alla terapia in maniera più snella possibile. Tutto questo può essere facilitato incoraggiando la formazione di team multidisciplinari, che consentono non solo una gestione più razionale del singolo caso clinico, ma permettono ai colleghi di confrontarsi sulle necessità organizzative di ciascun gruppo di lavoro. Antonio Benedetti Preside Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Politecnica delle Marche 38 1.6.2 Il rapporto con la Regione Marche Il ruolo di guida e indirizzo dell’Ente territoriale Regione Marche si sostanzia non solo in una mera attività di definizione e controllo del rispetto degli indirizzi sanitari e delle risorse stanziate, ma si configura come un legame strategico, finalizzato alla tutela della salute del cittadino. L’intervista rilasciata dall’Assessore alla Salute della Regione Marche evidenzia i tratti salienti del rapporto. Ritiene che l’AOU Ospedali Riuniti ha svolto adeguatamente il ruolo assegnato dalla Regione Marche nella programmazione sanitaria ed economica per l’anno 2013? Viviamo in un momento storico, caratterizzato da ristrettezze economiche con cui dobbiamo convivere e dalla necessità di perseguire flessibilità, semplificazione, responsabilizzazione, aggiornamento anche nell’erogazione di prestazioni e servizi a tutela del diritto della salute. Fare i “conti” con questi attuali imperativi, per gli operatori che lavorano in “Sanità” e danno attuazione alla politica sanitaria vuol dire agire conseguendo contestualmente obiettivi di qualità, appropriatezza dei servizi ed equilibrio economico. Nella nostra Regione, il rispetto dei piani sanitari ed economici richiede l’impegno congiunto delle aziende sanitarie. In tale quadro, l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona ha dimostrato di contribuire brillantemente al perseguimento delle finalità sociali e istituzionali, garantendo il rispetto dei vincoli economici, assicurando al contempo il perseguimento di elevati livelli di efficacia clinica e di appropriatezza. I provvedimenti ad elevato impatto organizzativo - attuati dall’Azienda - hanno, inoltre, contribuito all’avvio del riordino regionale delle reti cliniche. Almerino Mezzolani Assessore alla Salute Regione Marche 39 1.6.3 Il rapporto con la Fondazione Ospedali Riuniti e la Fondazione Ospedale Salesi I progetti della Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona La Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona La Fondazione Ospedali Riuniti viene costituita il 16 febbraio 2009 per volontà di: Dott. Gino Tosolini, allora Direttore Generale dell’AOUOORR, Dott.ssa Nadia Storti, allora Direttore Sanitario, Dott. Paolo Galassi, allora Direttore Amministrativo, Dott. Vincenzo Lombardo, allora Direttore del Presidio Lancisi, Dott. Borromeo Fulvio. Il suo fine è di svolgere attività di solidarietà sociale ed operare a supporto dell’attività istituzionale dell’AOUOORR: più precisamente, il suo scopo è di potenziare e migliorare il livello qualitativo dell’AOUOORR; diventare terminale intelligente dei bisogni e delle necessità dei cittadini; radicare l’AOUOORR sul territorio e presso gli utenti; supportare l’impegno dell’AOUOORR per migliorare la qualità del soggiorno dei pazienti e delle loro famiglie in ospedale; sostenere la formazione del personale e la ricerca scientifica svolta dall’AOUOORR. Guida per i familiari di pazienti affetti da una delle 50 malattie più diffuse Il progetto prevede la selezione, l’ideazione, la produzione e la disseminazione di guide sulle 50 principali patologie con informazioni ed indicazioni pratiche per i caregivers su terapia, riabilitazione e prevenzione. I paesi inclusi nel progetto sono la Turchia (Health Academy Association Ankara; Ospedale Universitario Materno-infantile Dr.Sami Ulus di Ankara), la Repubblica Ceca (Università Masaryk di Brno), la Gran Bretagna (Società di consulenza Schemeta Ltd di Bedford), l’Italia (Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona), la Slovacchia (Università politecnica di Kosice), la Germania (Società scientifica “Accademia di scienze e formazione” di Petersberg), il Belgio (Università Cattolica Sint Lieven di Ghent) e la Finlandia (Università di Vaasa). La Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona, all’interno di questo progetto, tratterà gli argomenti riguardanti, il diabete, i disturbi cardiologici e i disturbi neuropsichiatrici. Progetto sostegno “Centro dei Disturbi del Comportamento Alimentare” Il progetto ha ad oggetto i disturbi del comportamento alimentare, quali anoressia, bulimia, obesità, disturbo da alimentazione incontrollata. Tali disturbi rappresentano malattie complesse caratterizzate da sofferenza fisica e psichica e da una alterazione della percezione del proprio corpo, con la conseguenza di possibili gravi disfunzioni nell’integrazione bio-psico-sociale della persona e del mondo che la circonda. All’interno dell’Azienda Ospedali Riuniti è stato avviato un gruppo di lavoro per la stesura di una procedura assistenziale per la gestione di pazienti con DCA nei vari punti di accesso: ambulatorio specifico, ricovero presso la Clinica di Endocrinologia, gestione della post acuzia in continuità con il territorio. La Fondazione supporta l’equipe con un contratto per una psicologa esperta nel settore che è stata inserita nell’equipe multidisciplinare. Casa Anadina e Casa di Sabrina La Fondazione Ospedali Riuniti, visto l’aumento di ricoveri per pazienti di fuori regione, vuole dare una soluzione al problema dell’accoglienza dei familiari che accompagnano i lori cari. Per questo la Fondazione ha sottoscritto un protocollo di intesa con la “Casa Anadina” di Castelfidardo per l’accoglienza gratuita dei familiari dei pazienti ricoverati presso gli Ospedali Riuniti di Ancona. La Casa Anadina è dotata di 11 posti letto suddivisi in 4 camere per accogliere famiglie e mette a disposizione la biancheria e il servizio pulizia, mentre cucina, lavanderia e stireria è autogestita dagli ospiti. Un volontario è sempre presente nella struttura per qualsiasi bisogno e per fornire indicazioni per gli spostamenti da e verso l’Ospedale. Questo servizio di ospitalità è stato integrato con il progetto la “Casa di Sabrina”, che la Fondazione Salesi sta portando avanti in sinergia con la Fondazione Ospedali Riuniti. Tale progetto ha previsto la realizzazione di mini appartamenti destinati ai familiari dei bambini e dei pazienti oncologici ricoverati che situati nelle immediate vicinanze degli Ospedali Riuniti daranno temporaneo alloggio gratuito, garantendo sempre un ambiente confortevole e accogliente dove le famiglie possano condividere tra loro la speranza e il sorriso per alleviare i disagi della degenza ospedaliera. Il bambino o il paziente potrà soggiornare nella Casa assieme ai familiari quando non è impegnato nelle cure e nelle terapie ospedaliere. La Casa di accoglienza è gestita direttamente dalle Fondazioni attraverso personale selezionato e coadiuvato da team di volontari, in stretta collaborazione con le strutture ospedaliere adiacenti. 40 Progetto preparazione all’intervento chirurgico in Cardiochirurgia e cardiologia pediatrica e congenita La Fondazione Ospedali Riuniti insieme alla Fondazione Salesi ha attivato questo progetto per aiutare i bambini con cardiopatie congenite che richiedono correzione chirurgica, ricoverati presso la Cardiochirurgia e cardiologia pediatrica e congenita dell’AOUOORR. Il progetto prevede la preparazione psicologica dei bambini prossimi all’intervento chirurgico al fine di diminuire ansia e stress nei piccoli pazienti e nei loro genitori. La psicologa sosterrà i bambini e le loro famiglie dall’arrivo in reparto fino alla dimissione dall’ospedale. All’interno del progetto vi è anche una ricerca “Niente Dolore in Corsia” che studia l’efficacia e l’importanza della presenza di Clown Dottori professionisti durante i prelievi e le medicazioni dei piccoli ricoverati. Progetto NMD-PRO: approfondimento nel settore delle Malattie Neuromuscolari Il progetto NMD-PRO consiste in un approfondimento metodologico nel settore delle Malattie Neuromuscolari. Ha durata biennale ed include convegni in ognuno dei paesi di provenienza dei vari partner. I paesi inclusi nel progetto sono la Romania (Università di Craiova – Facoltà di Fisioterapia e Medicina Sportiva), la Gran Bretagna (Associazione Onlus “Action Duchenne”, un’associazione di familiari di pazienti affetti dalla malattia di Duchenne), la Lettonia (Circolo Educativo Universitario di Riga), e l’Italia (Fondazione Ospedali Riuniti che opera in stretta collaborazione con l’Azienda Ospedali Riuniti). L’obiettivo del progetto è quello di individuare modelli organizzativi nella gestione delle malattie neuromuscolari da applicare nei vari paesi partners per migliorarne l’assistenza, quali la presa in carico dei pazienti da equipe multidisciplinari e il maggiore coinvolgimento della famiglia nella predisposizione del piano assistenziale individuale. Ricerca clinica sul tumore del pancreas All’interno della clinica oncologica dell’AOUOORR è stato attivato uno studio per il trattamento del tumore del pancreas, finalizzato alla ricerca delle mutazioni genetiche nei soggetti colpiti da tali tumori e nella sperimentazione di nuovi farmaci. La ricerca è stata condotta insieme ad altri 9 centri nazionali. La Fondazione ha sostenuto tale progetto grazie anche ad una donazione privata elargita in memoria di un caro scomparso a seguito di questa grave malattia. La donazione ha permesso l’attivazione di due borse di studio per un medico e per un biologo specializzati in area oncologica. I progetti della Fondazione Ospedali Salesi La Fondazione Ospedale Salesi La Fondazione G. Salesi Onlus è stata costituita il 21 luglio 2004 dall’AOUOORR, dal Comune di Ancona, dalla Provincia di Ancona e dall’Associazione per l’assistenza del bambino spedalizzato, per mantenere e diffondere la più adeguata cultura assistenziale al bambino malato a tutti i livelli, istituzionali e sociali. La Fondazione persegue come obiettivo finalità di solidarietà sociale e si propone di svolgere opera di supporto all’attività istituzionale del Presidio Salesi. I progetti che la Fondazione Ospedale Salesi ha realizzato con L’AOUOORR sono tutti rivolti al miglioramento della qualità di vita in ospedale dei piccoli degenti e delle loro famiglie. Preparazione psicologica all’anestesia e all’intervento chirurgico e sostegno alle famiglie Tale progetto è svolto in collaborazione con la Fondazione degli Ospedali Riuniti, realizzato presso La SOD di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita. Il supporto psicologico offerto si differenzia in base all’età, alla patologia del paziente ricoverato, e non riguarda soltanto il momento specifico di preparazione, ma anche il momento dell’ingresso del bambino in reparto (accoglienza), tutta la degenza e le successive visite di controllo. Vengono anche sostenute le famiglie con neonati e i soggetti con cardiopatia congenita. Un obiettivo da raggiungere sarà far riflettere i genitori sull’importanza di informare i figli dell’intervento chirurgico prima dell’ingresso in ospedale: si ipotizza, a tal fine, la realizzazione di un opuscolo informativo con suggerimenti. Si è realizzato questo progetto anche presso il day surgery del presidio Salesi e, in particolar modo, presso il blocco operatorio per l’intervento di otorinolaringoiatra. Accogliere e trattare il dolore Il progetto è realizzato nella Oncoematologia pediatrica in coordinazione con tutte le figure professionali coinvolte, in conformità con le linee guida del Ministero della Salute sul dolore del bambino. La psicologa supporta e sostiene il bambino e la sua famiglia, offrendo comunicazione, accoglienza e logistica adeguata. Importante è la collaborazione non solo con l’equipe ospedaliera, ma anche con il servizio sociale. L’accoglienza si sviluppa in tutte le fasi che la famiglia attraversa durante il percorso della malattia: esordio, terapia nel caso cure palliative e decesso. 41 Battito d’ali Il progetto è realizzato nella SOD di Terapia intensiva neonatale e prevede la presenza di una psicologa in reparto per l’accoglienza dei genitori, colloqui informativi relativi alla logistica, sostegno psicologico, colloqui per verificare la comprensione delle informazioni cliniche (per affrontare le paure del rientro a casa). È necessaria la collaborazione con l’intera equipe e con l’assistente sociale. Inoltre, la comunicazione con il reparto maternità deve essere potenziata per far in modo che la psicologa possa essere presente nelle consulenze neonatologiche prenatali per supportare e accogliere da subito la famiglia a rischio di nascita prematura. Disturbi del comportamento alimentare in età evolutiva Il progetto è realizzato nella SOD di Neuropsichiatria infantile pediatrica e prevede la presenza di una psicologa e di un medico nutrizionista. La metodologia di lavoro è multidimensionale, interdisciplinare e multiprofessionale al fine di garantire, sia a livello diagnostico che terapeutico, una presa in carico simultanea degli aspetti organici, psicologici-psichiatrici, nutrizionali dei giovani pazienti oltre alla presa in carico dei genitori. Più unico che raro Il progetto è realizzato presso il day hospital del Centro Malattie Rare, dove molti bambini sono presenti dal lunedì al venerdì. Per diminuire le ansie, durante questo tempo, è presente una persona per accoglienza e colloqui. Niente dolore in corsia Il progetto è realizzato sia presso la SOD di Cardiochirurgia e cardiologia pediatrica e congenita che in neuropsichiatria infantile. Due clown sono presenti due volte alla settimana di mattino per poter essere presenti durante prelievi e medicazioni. Grazie alla collaborazione di quasi tutta l’equipe, essi sono di ausilio al processo di recupero del paziente e si possono fare tipi di intervento mirato. Un obiettivo da raggiungere sarà riuscire a far capire alla parte di equipe meno coinvolta come poter trovare un linguaggio comune da usare con il bambino pur se in campi diversi ma con un obiettivo comune. Ludoteca del riuso Il progetto è presente in vari reparti sia al mattino che al pomeriggio per dare la possibilità ai degenti di avere uno spazio privilegiato che favorisca lo sviluppo della creatività e della manualità attraverso la manipolazione e l’assemblaggio di materiali poveri, con l’obiettivo di contribuire ad accettare meglio l’ospedalizzazione. Pet therapy presso SOD Neuropsichiatria infantile Una volta alla settimana - alla presenza di un conduttore Pet Partner e una psicologa - si svolgono attività interattive, adattate all’età dei pazienti. Sul coinvolgimento dei genitori è stata effettuata una raccolta dati tramite una scala bipolare a sette punti, che ha indagato sulla percezione dello stato d’animo del proprio figlio, sulla percezione del livello di coinvolgimento e sulla percezione dell’ambiente ospedaliero. Operatore ludico Il progetto è iniziato con una ricerca riguardo alle preferenze dei bambini rispetto ai giochi in ospedale. L’operatore ludico è presente in 3 reparti: Cardiochirurgia Pediatrica, Neuropsichiatria Infantile e Oncoematologia Pediatrica. Il gioco, se bene organizzato, può aiutare il bambino ad affrontare al meglio l’esperienza dell’ospedalizzazione. Si sta studiando, anche in vista del trasferimento, come poter potenziare tale progetto al fine di ottimizzare i benefici dell’attività ludica in ospedale. Musincanto Il progetto vede la partecipazione di due musicisti che accompagnano la fase dell’allattamento materno ai neonati in degenza in Terapia Intensiva Neonatale. Esso ha avuto un riscontro positivo sia riguardo i genitori che gli operatori sanitari, migliorando la qualità di vita e creando un clima più disteso anche per il personale sanitario. Musicabilis Con questo progetto si è cercato di migliorare la qualità di vita dei bambini affetti dalla Sindrome di Down, offrendo loro la possibilità di partecipare, una volta a settimana, ad incontri di musica e canto che si tengono presso il Presidio Salesi. Quali esiti positivi si sono riscontrati un aumento della socializzazione ed una diminuzione dell’ansia. 42 Favole della buonanotte Tutte le sere un gruppo di volontari, adeguatamente formati, visitano i bambini degenti al Presidio Salesi e, due volte alla settimana, i piccoli degenti di Cardiochirurgia, per far trascorrere loro momenti di serenità prima della notte. Sono previste riunioni periodiche in presenza di una psicologa, finalizzate a discutere e risolvere le criticità emerse e monitorare l’andamento dell’attività. Casa di Sabrina La casa di accoglienza, sita a Colle Ameno, ospita un gran numero di famiglie dei pazienti ricoverati presso l’AOUOORR. La Fondazione sta provvedendo ad acquisire altri due mini appartamenti per poter rispondere alla grande richiesta. Agli esponenti delle due Fondazione è stato chiesto di porre in luce i punti di forza e di debolezza nella gestione del rapporto con l’AOUOORR. Si riportano di seguito alcuni estratti delle interviste. Punti di forza: Punti di forza: ● la ● la grande collaborazione con l’equipe sanitaria del reparto in cui il progetto viene realizzato; sentita collaborazione e partecipazione del personale dipendente dell’Azienda che ha saputo accogliere le varie iniziative e farle proprie. ● la motivazione di coloro che lavorano e supportano la Fondazione. ● la disponibilità a monitorare il progetto insieme con la Fondazione, sia con riunione periodiche che con relazioni annue. Punti di debolezza: Punti di debolezza: ● le scarse risorse a disposizione che limitano la possibilità di estensione a tutta l’Azienda delle iniziative proposte. ● la Nadia Storti Presidente della Fondazione Ospedali Riuniti mancanza di comunicazione all’interno dell’Azienda stessa e gli spazi non sempre adeguati alla realizzazione dei progetti. Annarita Settimi Duca Direttore Operativo della Fondazione Salesi 43 1.6.4 Il rapporto con le associazioni di volontariato Tra le diverse tipologie di stakeholder, una notevole rilevanza assumono le associazioni di volontariato che prestano il loro tempo e le loro risorse a servizio dei pazienti. La totalità delle associazioni, che operano all’interno della AOUOORR, eroga servizi socio-sanitari ed educativi. Le stesse spesso affiancano il paziente, fornendo assistenza e assumendo il ruolo di portavoce delle sue esigenze. In tal modo, i volontari, a seconda del proprio ambito di specialità, dedicano il proprio tempo e le proprie energie, fornendo altresì un supporto operativo al personale dell’Azienda. Contestualmente, effettuano attività di promozione all’interno della struttura e diffondono la cultura della solidarietà. Tutte le associazioni di volontariato, stabilmente coinvolte nelle attività aziendali, sono iscritte ad un apposito albo aziendale. Attualmente, le organizzazioni che operano in ambito socio-sanitario, assistenziale e educativo all’interno dell’AOUOORR sono le seguenti: A.F.A.I.D. MARCHE (Associazione Famiglie con Adolescenti o Infanti Diabetici) ANDREA (Associazione Marchigiana Traumatizzati Cranici) Associazione “IL BAULE DEI SOGNI” (Associazione di Clownterapia) G.I.L.S. (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia) A.G.E. (Associazione Italiana Genitori) A.N.E.D. (Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto) A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori Organi) A.N.T.R. (Associazione Nazionale Trapiantati di Rene) A.I.L. ANCONA (Associazione Italiana contro le Leucemie) A.N.I.E.P. (Associazione Nazionale Invalidi da Esiti di Poliomelite) Associazione “SENZA CONFINI” (Associazione per l’uguaglianza sociale delle persone straniere in Italia) A.N.L.A.I.D.S. (Associazione Nazionale lotta contro l’AIDS) A.T.O. MARCHE (Associazione Trapiantati d’Organo delle Marche) MOVIMENTO PER LA VITA DI ANCONA A.N.V.O.L.T. (Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori) A.V.I.S. Comunale Ancona (Associazione Italiana Volontari del Sangue) U.I.C. (Unione Italiana Ciechi) A.I.R.P. (Associazione Italiana Rene Policistico) A.M.B.A.C. (Associazione Marchigiana per il Bambino Cardiopatico) A.M.B.A.L.T. (Associazione Marchigiana per l’Assistenza e la Cura dei Bambini Affetti da Leucemie e Tumori) A.N.D.O.S. (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno - Comitato di Ancona) Associazione “DENTRO IL SORRISO” Associazione “ETUCOMESTAI” Associazione “PATRONESSE” Associazione “RAFFAELLO” A.V.U.L.S.S. (Associazione per il Volontariato nelle Unità Locali dei Servizi Socio Sanitari) F.A.NP.I.A. (Famiglie Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza) AMICI DELLO I.O.M. (Istituto Oncologico Marchigiano) L.I.F.C. (Lega Italiana Fibrosi Cistica - Associazione Marchigiana) M.I.T.O.C.O.N. (Insieme per lo studio e la cura delle Malattie Mitocondriali) TRIBUNALE DELLA SALUTE U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) VIP CLAUN CIOFEGA (Clownterapia) Il dialogo con le associazioni di volontariato Con le associazioni è stato avviato, per la prima volta, un dialogo al fine di comprendere i loro bisogni e le loro aspettative e di identificare azioni di miglioramento, mirate a favorire la loro soddisfazione e garantire la corretta gestione delle relazioni. Un breve questionario è stato somministrato a tutte le associazioni sopra richiamate, durante il periodo di stesura del presente documento; ha risposto il 30,3% delle associazioni contattate. Nella quasi totalità dei casi (80%) i rispondenti ricoprono la funzione di presidente o di vicepresidente all’interno dell’organizzazione. Pur dichiarando un buon livello di soddisfazione circa l’efficienza e l’efficacia della gestione e l’attenzione da parte dell’AOUOORR ai bisogni assistenziali del paziente, il dialogo con le associazioni fa emergere alcuni spunti di miglioramento. In particolare, la comunicazione tra gli operatori volontari ed il personale dovrebbe essere migliorata così come il servizio alberghiero per i pazienti. Le stesse dichiarano anche di aver bisogno di spazi più idonei per l’attività di promozione come anche di intensificare la collaborazione nella risoluzione di problematiche emergenti. 44 Figura 11. Il dialogo con le associazioni: “Il personale operante nell’AOUOORR è disponibile a fornire informazioni” poco d’accordo 30% molto d’accordo 20% abbastanza d’accordo 50% Figura 12. Il dialogo con le associazioni: “I servizi alberghieri forniti dall’ AOUOORR (ristorazione, pulizia, etc.) sono adeguati alle esigenze dei pazienti” per niente d’accordo 10% poco d’accordo 40% Figura 13. Il dialogo con le associazioni: “I locali, gli spazi e la cartellonistica messi a disposizione per l’attività di promozione sono idonei alle esigenze dell’associazione” per niente d’accordo 20% poco d’accordo 30% Figura 14. Il dialogo con le associazioni: “L’AOUOORR fornisce idonea assistenza per le problematiche emergenti e le richieste presentate dall’associazione” per niente d’accordo 30% poco d’accordo 20% molto d’accordo 10% abbastanza d’accordo 40% molto d’accordo 10% abbastanza d’accordo 40% molto d’accordo 20% abbastanza d’accordo 30% 45 1.6.5 Il rapporto con i fornitori di beni e servizi Prima di focalizzare l’attenzione sul rapporto con i fornitori, si presenta una breve segmentazione degli stessi per provenienza e categoria merceologica dei beni/servizi forniti. Analizzando la provenienza dei fornitori, al fine di fornire un quadro esaustivo della loro composizione, si evidenzia che la quasi totalità (99%) ha sede legale in Italia: di questa una percentuale che varia dal 20 al 25% nel triennio 2011-2013 proviene dalla Regione Marche. Tabella 5. Importo fatturato (in migliaia di euro) per territorio di provenienza – triennio 2011-2013 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 PROVINCIA DI ANCONA 31.831 27.907 40.901 ALTRE PROVINCE DELLA REGIONE MARCHE 6.884 8.423 5.069 137.489 156.439 144.699 UNIONE EUROPEA 896 1.086 597 EXTRA UNIONE EUROPEA 362 505 935 177.462 194.360 192.201 ALTRE REGIONI DI ITALIA Totale Nel dettaglio, si rileva che: 1. gli acquisti dei beni sanitari e non, dei servizi non sanitari, dei lavori di manutenzione ordinaria nonché gli investimenti sono oggetto di contratti stipulati prevalentemente con ditte site al di fuori del territorio regionale marchigiano; 2. i servizi sanitari vengono forniti, con maggior prevalenza, dal territorio della provincia di Ancona; 3. il cosiddetto “godimento di beni di terzi”, ovvero i contratti di noleggio e/o leasing, viene stipulato con ditte site al di fuori delle Marche e con quelle presenti nell’ambito della provincia anconetana. Confrontando il valore dei contratti stipulati nel 2013 dall’AOUOORR per l’approvvigionamento di beni e servizi, nonché lavori di manutenzione ordinaria, canoni di noleggio, leasing e gli investimenti con quello degli anni precedenti, non si rilevano sostanziali variazioni nella distribuzione di costi. Le voci maggiori riguardano l’acquisto di beni sanitari (57% del totale), di servizi sanitari (14% del totale) e servizi non sanitari (14% del totale). Figura 15. Importo fatturato (in migliaia di euro) per categoria merceologica (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 IMMOBILIZZAZIONI 6.028 18.525 12.058 GODIMENTO DI BENI DI TERZI 1.663 1.932 2.303 MANUTENZIONE E RIPARAZIONE 15.960 16.053 15.512 ACQUISTI DI SERVIZI NON SANITARI 24.411 24.214 24.652 ACQUISTI DI SERVIZI SANITARI 24.214 25.107 26.611 ACQUISTI DI BENI NON SANITARI 3.711 2.609 2.916 101.475 105.920 108.149 ACQUISTI DI BENI SANITARI 46 Soffermando ora l’attenzione sul rapporto con le aziende fornitrici, i dati rilevati, pongono in evidenza la positiva evoluzione dell’indicatore di tempestività nei pagamenti nell’arco del triennio 2011-2013. Figura 16. Tempi medi di pagamento (triennio 2011-2013) GIORNI MEDI PER VALORE GIORNI MEDI PER DOCUMENTO 160 120 80 40 0 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 116 86 70 148 109 78 Già nell’anno 2012 la tempistica dei pagamenti è migliorata del 26% rispetto al 2011, con riferimento sia ai valori del fatturato sia alle date dei documenti. Nel 2013 si registra un ulteriore miglioramento, rispetto all’anno precedente, del 19% con riferimento ai valori del fatturato e del 28% rispetto alle date dei documenti. La pagabilità dei debiti nei termini fisiologicamente rientranti nel loro scadenzario viene resa possibile in primis dai trasferimenti di cassa attuati mensilmente da parte della Regione sulla base dei fabbisogni finanziari comunicati dall’AOUOORR. A livello aziendale, il miglioramento della tempistica dei pagamenti trova il suo punto di forza nell’utilizzo di procedure informatizzate che collegano, all’atto della registrazione della fattura, la contabilità economica generale con quella di magazzino e che, in assenza di incongruenza, producono un controllo immediato del documento ricevuto, rendendo il debito verso il singolo fornitore certo, liquido ed esigibile e, pertanto, pronto per il pagamento. Mensilmente viene effettuato un monitoraggio dei debiti sussistenti verso i fornitori e i prestatori di servizi, che permette di affrontare le eventuali criticità esistenti. All’interno di tale quadro di riferimento riesce ad evolversi anche con una certa positività l’attività di mediazione con i fornitori, al fine di evitare la corresponsione di interessi di mora sulle somme non tempestivamente corrisposte per le tardività di liquidazione, laddove sussistenti. L’attivazione di momenti tecnici di confronto tra AOUOORR e fornitore ha consentito di trovare azioni condivise orientate ad aumentare la praticabilità di interventi transattivi, conseguendo talvolta sconti non indifferenti sulla sorte capitale. La tempistica dei pagamenti tiene conto delle normative introdotte anche per il Servizio Sanitario Nazionale, ovvero delle scadenze di pagamento a 30 e a 60 gg. datafattura f.m. per quanto attiene le fornitura dei prodotti agricoli e alimentari nonché del recepimento della direttiva europea “taglia ritardi” (2011/7/UE) che, per la sanità, si attua con la deroga della scadenza dei pagamenti a 60 gg. dal ricevimento della fattura o dal ricevimento delle merci e/o dalla data di prestazione di servizi. Tale attività ha consentito di conseguire risparmi: ● per circa 882 mila euro, nell’anno 2011, in cui ha inciso, in modo specifico, una transazione stipulata con la Farmafactoring S.p.a. finalizzata ad ottenere un consistente abbattimento di interessi di mora applicati su un fatturato pregresso; ; ● per circa 136 mila euro, nell’anno 2012; ● per circa 194 mila euro, nell’anno 2013. Inoltre, al fine di rendere conto di un agire consapevole, trasparente ed efficiente, l’AOUOORR, nell’organizzazione delle proprie funzioni amministrative gestisce - attraverso la struttura organizzativa “Acquisizione beni e servizi” - la catena di approvvigionamento dei materiali e servizi, acquisiti con gara ad evidenza pubblica o, per importi esigui, con affidamento diretto (in economia). Le aziende sanitarie sono vincolate all’osservanza delle norme in materia che promanano dalla legislazione comunitaria e da quella nazionale. Nell’ambito di tale obbligo particolare rilievo riveste il rispetto e l’applicazione della diversa normazione che regola la procedimentalizzazione degli appalti pubblici, il cui valore si attesti al di sotto o al di sopra delle soglie di interesse comunitario. Le soglie comunitarie rappresentano un meccanismo empirico di individuazione della cosiddetta “rilevanza comunitaria” nel settore dei contratti scaturenti da procedure d’appalto pubblico. Una procedura di appalto pubblico è considerata di interesse comunitario se il suo importo è superiore a determinate soglie predefinite ed, in tal caso, vanno ad esso applicate tutte le direttive dell’Unione Europea sugli appalti pubblici. 47 Tabella 6. Attività della struttura organizzativa “Acquisizione di beni e servizi” (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 BENI SERVIZI BENI SERVIZI BENI SERVIZI NUMERO TOTALE DI GARE BANDITE SOPRASOGLIA 18 3 12 4 24 5 NUMERO GARE AGGIUDICATE SOPRASOGLIA 12 2 17 4 21 3 NUMERO GARE IN CORSO SOPRASOGLIA 6 2 1 0 1 0 NUMERO GARE SCADUTE SOPRASOGLIA 9 0 0 0 0 0 NUMERO DI GARE INTERESSATE DA CONTENZIOSO GIURISDIZIONALE AMM.VO SOPRASOGLIA 0 0 2 2 4 0 NUMERO DI GARE REVOCATE SOPRASOGLIA 0 0 1 0 0 0 NUMERO DI ADESIONI A CONVENZIONI CONSIP SOPRASOGLIA 7 0 2 0 0 0 NUMERO DI ASTE ELETTRONICHE EFFETTUATE SOPRASOGLIA 0 0 0 0 2 0 NUMERO TOTALE DI GARE BANDITE SOTTOSOGLIA 48 8 41 3 29 3 NUMERO GARE AGGIUDICATE SOTTOSOGLIA 47 25 41 12 29 6 NUMERO GARE IN CORSO SOTTOSOGLIA 0 1 0 1 0 0 NUMERO GARE SCADUTE SOPRASOGLIA 0 0 0 0 0 0 NUMERO DI GARE INTERESSATE DA CONTENZIOSO GIURISDIZIONALE AMM.VO SOTTOSOGLIA 0 1 0 0 0 0 NUMERO DI GARE REVOCATE SOTTOSOGLIA 0 0 0 0 0 0 NUMERO DI ADESIONI A CONVENZIONI CONSIP SOTTOSOGLIA 3 0 0 0 1 0 NUMERO DI ASTE ELETTRONICHE EFFETTUATE SOTTOSOGLIA 586 3 97 1 0 0 NUMERO DI PROCEDIMENTI ESPLETATI CON SISTEMA DINAMICO DI ACQUISIZIONE 0 0 0 0 0 0 NUMERO DI ACCORDI QUADRO STIPULATI 0 0 0 0 0 0 NUMERO ORDINI IN ECONOMIA EMESSI 3.304 101 3.195 130 3.661 130 Il dialogo con i fornitori Allo scopo di comprendere le istanze dei fornitori, in fase di redazione del presente documento è stato somministrato loro un questionario, mirato a comprendere i bisogni e le attese di tali categorie di stakeholder, le peculiarità della loro relazione con l’AOUOORR e ad identificare azioni di miglioramento, sulla base degli spunti forniti. L’indagine è stata somministrata attraverso un questionario anonimo on-line. Il tasso di risposta è stato del 21,4% (considerando che stati contattati i primi 10 fornitori per valore del fatturato per ciascuna classe di fornitura: beni sanitari, beni non sanitari, servizi sanitari, servizi non sanitari, manutenzioni e riparazioni, godimento beni di terzi, immobilizzazioni). Coloro che hanno risposto ricoprono, principalmente, funzioni commerciali o finanziarie. Si presentano, di seguito, i risultati dell’indagine condotta. Quasi la totalità degli aderenti ha la propria sede legale in Italia (93%), una piccola minoranza proviene da Stati non appartenenti all’Unione Europea. Come esplicitato dal grafico che segue, il 42% di essi eroga servizi (sanitari e non) - tra cui rientrano le manutenzioni e riparazioni - il 24% beni (sanitari e non). Figura 17. Fornitori intervistati per categoria merceologica SERVIZI SANITARI 24% 18% SERVIZI NON SANITARI BENI SANITARI BENI NON SANITARI ALTRO 18% 6% 24% Il loro primo contatto con l’AOUOORR è avvenuto principalmente tramite conoscenza diretta dell’Azienda (40%) o risposta a procedura ad evidenza pubblica (33%). Solo il 27% ha contattato, per la prima volta, telefonicamente i referenti aziendali, mentre lo strumento mail non è stato utilizzato da nessun rispondente per attivare il rapporto. In aggiunta, si tenga presente che solo il 20% dei rispondenti ha manifestato alcune criticità per la disponibilità e la flessibilità dei referenti aziendali in fase di definizione degli accordi contrattuali e solo il 13% si è mostrato leggermente insoddisfatto circa la chiarezza della domanda contrattuale. Dopo l’apertura del contratto di approvvigionamento, la maggior parte dei fornitori ha contatti giornalieri (40%) o settimanali (40%) con i diversi uffici e strutture (si veda grafico che segue). 48 Figura 18. Il dialogo con i fornitori: “Con quale struttura entra in contatto?” UNITÀ OPERATIVA 28% PROVVEDITORATO 21% RAGIONERIA 14% ECONOMATO 10% FARMACIA 7% DIREZIONE GENERALE 7% ALTRO 14% I fornitori riconoscono come rilevante il ruolo dell’Azienda nell’ambito della comunità locale: su una scala compresa tra 1 (min) e 4 (max), la valutazione media riscontrata è di 3,7. Inoltre, l’80% degli intervistati dichiara di avere una buona o discreta conoscenza di come è organizzata l’AOUOORR e di conoscerne le attività, principalmente, attraverso i seguenti canali: pubblicazione di avvisi e regolamenti (33%), contatti diretti (53%), sito internet (7%). Figura 19. Il dialogo con i fornitori: “Conosce come è organizzata l’AOUOORR e quali sono le sue attività?” sì, ne ho una discreta conoscenza sì, ne ho una buona conoscenza 33% 47% ne ho sentito parlare, ma non le conosco bene 20% È stato chiesto agli intervistati di esprimere un parere su alcuni aspetti operativi delle procedure ad evidenza pubblica. Elevata soddisfazione è stata dimostrata per aspetti quali la comprensibilità della documentazione, la chiarezza delle spiegazioni ottenute, l’adeguatezza dei tempi di risposta. Figura 20. Il dialogo con i fornitori: “Le istruzioni e le specifiche contenute nella documentazione di gara erano di facile comprensione” per niente d’accordo 7% molto d’accordo 13% abbastanza d’accordo 80% Figura 21. Il dialogo con i fornitori: “Il tempo per rispondere alla procedura è stato ragionevole” per niente d’accordo 13% molto d’accordo 20% abbastanza d’accordo 67% 49 Figura 22. Il dialogo con i fornitori: “Se avete contattato l’amministrazione aggiudicatrice per chiarire alcune questioni, le vostre richieste sono state soddisfatte” poco d’accordo 7% molto d’accordo 40% abbastanza d’accordo 53% In generale, il livello di soddisfazione per tutte le attività ricomprese nel processo di approvvigionamento è comunque elevato. Particolarmente positive le valutazioni circa il rispetto dei termini e delle modalità di pagamento e gli aspetti logistici. Tabella 7. Il dialogo con i fornitori: termini, modalità di pagamento e aspetti logistici I TEMPI RICHIESTI DI EVASIONE DI ORDINI CONSENTONO UNA BUONA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE E CONSEGNA LE SCADENZE AFFIDATE SONO REALISTICHE I TERMINI E LE MODALITÀ DI PAGAMENTO SONO RISPETTATI MOLTO/ABBASTANZA D’ACCORDO 73% 80% 93% POCO/PER NIENTE D’ACCORDO 27% 20% 7% LE SEDI SONO FACILMENTE RAGGIUNGIBILI GLI SPAZI RISERVATI ALLO SCARICO MERCI SONO ADEGUATI I TEMPI DI ATTESA PER LO SCARICO DELLE MERCI SONO RAGIONEVOLI MOLTO/ABBASTANZA D’ACCORDO 94% 93% 100% POCO/PER NIENTE D’ACCORDO 7% 7% 0% L’87% degli intervistati, inoltre, dichiara che le chiamate per l’assistenza - effettuate dai referenti aziendali ai diversi fornitori - sono appropriate, mentre il 20% di essi si mostra “poco d’accordo” in merito ai tempi di risposta alle richieste evase verso l’Azienda. Minime criticità (13%) attengono alla facilità di compilazione della modulistica per le richieste. Quasi la totalità degli stessi (93%) reputa molto positivamente le procedure per la programmazione della fornitura. Elevata soddisfazione è stata mostrata dagli intervistati sull’operato del personale per gli aspetti riguardanti la tempestività, chiarezza e completezza delle informazioni fornite. Tabella 8. Il dialogo con i fornitori: operato del personale IL PERSONALE DELL'AOUOORR FORNISCE INFORMAZIONI SUFFICIENTI, CHIARE E TEMPESTIVE CIRCA LE CONDIZIONI DELLA FORNITURA RICHIESTA IL PERSONALE DELL'AOUOORR ATTUA CON CORRETEZZA LE PROCEDURE DI APPROVVIGIONAMENTO ENTRARE IN COMUNICAZIONE CON GLI OPERATORI DELL’AZIENDA È AGEVOLE GLI UFFICI FORNISCONO IDONEA ASSISTENZA PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMATICHE EMERGENTI MOLTO/ABBASTANZA D’ACCORDO 80% 80% 100% 87% POCO/PER NIENTE D’ACCORDO 20% 20% 0% 13% Alta la condivisione anche in merito all’innovazione di prodotto e di processo. Figura 23. Il dialogo con i fornitori: “Le innovazioni di prodotto e di processo sono condivise tra l’AOUOORR e i fornitori” per niente d’accordo 7% poco d’accordo molto d’accordo 20% 20% abbastanza d’accordo 53% 50 Altri aspetti indagati hanno riguardato l’efficacia della comunicazione e la trasparenza dell’attività espletata quasi la totalità degli intervistati ritiene che l’AOUOORR svolge la propria attività in modo trasparente, mentre criticità maggiori si evidenziano in merito alla comunicazione. Figura 24. Il dialogo con i fornitori: comunicazione e trasparenza 7% 7% 33% 27% 13% 47% 40% 40% PER NIENTE D'ACCORDO POCO D'ACCORDO 40% 27% 20% ABBASTANZA D'ACCORDO MOLTO D'ACCORDO AOU Ospedali Riuniti comunica in modo efficace le sue attività ed iniziative sul territorio La comunicazione (riguardo attività, obiettivi, risultati) è adatta a consentire il perseguimento di obiettivi comuni AOU Ospedali Riuniti svolge l’attività in modo trasparente 51 1.7 Il capitale umano e tecnologico 1.7.1 La composizione del personale Si presentano i dati relativi alla composizione delle risorse umane, che prestano il proprio lavoro e la propria professionalità all’interno dell’AOUOORR, la quale - in quanto Azienda ospedaliero universitaria - ha al suo interno per fini assistenziali sia il personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale sia il personale dipendente dell’Università. Come mostrato nelle tabelle che seguono, l’organico dipendente del SSN (espresso in unità di lavoro equivalenti) è cresciuto del 3,5% dal 2011 al 2013. Tabella 9. Consistenza del personale in unità di persone (triennio 2011-2013) DIPENDENTE DEL SSN DIPENDENTE DELL’UNIVERSITÀ ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 DIRIGENTI MEDICI 602 597 575 92 99 100 DIRIGENTI SANITARI NON MEDICI 62 56 56 10 9 10 DIRIGENTI PROFESSIONALI 3 2 2 0 0 0 DIRIGENTI TECNICO AMMINISTRATIVI 11 11 13 0 0 0 PERSONALE PROFESSIONALE 0 0 0 0 0 0 1.987 1.975 1.994 30 31 31 PERSONALE TECNICO /AMMINISTRATIVO 630 673 675 2 2 2 PERSONALE TECNICO DELL'ASSISTENZA 168 118 117 0 0 0 3.463 3.432 3.432 134 141 143 PERSONALE SANITARIO Totale Tabella 10. Consistenza del personale in unità di lavoro equivalenti (triennio 2011-2013) DIPENDENTE DEL SSN DIPENDENTE DELL’UNIVERSITÀ ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 DIRIGENTI MEDICI 585,49 576,80 562,91 46,00 49,50 50,00 DIRIGENTI SANITARI NON MEDICI 60,70 55,68 55,43 5,00 4,50 5,00 DIRIGENTI PROFESSIONALI 2,59 2,00 2,00 0 0 0 DIRIGENTI TECNICO AMMINISTRATIVI 11,00 12,56 14,13 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.920,79 1.910,31 1.839,45 29,05 30,05 30,05 PERSONALE TECNICO /AMMINISTRATIVO 779,13 778,27 771,84 2,00 2,00 2,00 PERSONALE TECNICO DELL'ASSISTENZA 0 0 0 0 0 0 3.359,70 3.335,62 3.245,76 82,05 86,05 87,05 PERSONALE PROFESSIONALE PERSONALE SANITARIO Totale L’analisi per fasce d’età non evidenzia significative variazioni nel triennio. Figura 25. Il personale dipendente del SSN per classi di età (triennio 2011-2013) 2013 FINO A 19 52 2012 20-24 25-29 2011 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-67 68 E OLTRE La composizione mostra che il personale dipendente del SSN, nel 60% dei casi, ha un’età inferiore ai 50 anni. Contrariamente, il 60% dei dipendenti dell’Università appartiene a fasce di età superiori ai 52 anni. Tabella 11. Il personale dipendente dell’Università per classi di età (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 1% 1% 0% 22-31 32-41 10% 11% 11% 42-51 29% 29% 31% 52-61 46% 45% 43% 62-72 14% 14% 15% Totale 100% 100% 100% Conformemente con le qualifiche professionali, oltre il 60% dell’organico complessivo ha una laurea o titolo di studio di grado superiore. Tabella 12. Segmentazione del personale per titolo di studio (triennio 2011-2013) DIPENDENTE DEL SSN ANNO 2013 ANNO 2012 DIPENDENTE DELL’UNIVERSITÀ ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 SCUOLA DELL'OBBLIGO 283 295 308 0 0 0 LICENZA MEDIA SUPERIORE 987 1040 1040 10 10 10 1.364 1.304 1.330 116 123 125 829 793 754 8 8 8 3.463 3.432 3.432 134 141 143 LAUREA POST-LAUREA Totale L’organico femminile è pari al doppio di quello maschile. Tabella 13. Segmentazione del personale per genere (triennio 2011-2013) DIPENDENTE DEL SSN MASCHI DIPENDENTE DELL’UNIVERSITÀ FEMMINE MASCHI FEMMINE ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 DIRIGENTI MEDICI 331 335 329 271 262 246 73 79 80 19 20 20 DIRIGENTI SANITARI NON MEDICI 19 18 19 43 38 37 0 0 0 10 9 10 DIRIGENTI PROFESSIONALI 3 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 DIRIGENTI TECNICO AMMINISTRATIVI 5 5 6 6 6 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 PERSONALE SANITARIO PERSONALE PROFESSIONALE 500 499 491 1487 1476 1503 8 8 8 22 23 23 PERSONALE TECNICO/AMM.VO 210 219 217 420 454 458 1 1 1 1 1 1 PERSONALE TECNICO DELL'ASSISTENZA 36 17 17 132 101 100 0 0 0 0 0 0 1.104 1.095 1.081 2.359 2.337 2.351 82 88 89 52 53 54 Totale Tra il personale dipendente del SSN, le donne sono principalmente presenti nell’area contrattuale del comparto; l’area contrattuale della dirigenza è caratterizzata sia nel sistema ospedaliero che in quello universitario dalla prevalenza di personale appartenente al genere maschile. Figura 26. Analisi del personale dipendente del SSN per genere (triennio 2011-2013) AREA CONTRATTUALE: COMPARTO FEMMINE AREA CONTRATTUALE: DIRIGENZA MASCHI 2.039 FEMMINE 2.061 2.031 746 735 725 320 ANNO 2013 MASCHI ANNO 2012 ANNO 2011 358 ANNO 2013 306 360 ANNO 2012 290 356 ANNO 2011 53 Figura 27. Analisi del personale dipendente dell’Università per genere (triennio 2011-2013) AREA CONTRATTUALE: COMPARTO FEMMINE AREA CONTRATTUALE: DIRIGENZA MASCHI FEMMINE MASCHI 80 24 24 9 73 30 29 29 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 23 9 9 ANNO 2011 79 ANNO 2012 ANNO 2013 L’analisi relativa all’anzianità di servizio mostra una situazione caratterizzata da elevato turn-over. Infatti, solo meno del 30% ha un’anzianità di servizio maggiore ai 20 anni. Tabella 14. Anzianità di servizio del personale (triennio 2011-2013) DIPENDENTE DEL SSN ANZIANITÀ DIPENDENTE DELL’UNIVERSITÀ ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 0-5 26,16% 26,16% 26,16% 12,69% 17,73% 20,98% 6-15 37,31% 37,31% 37,31% 44,03% 39,72% 36,36% 16-20 9,90% 9,90% 9,90% 12,69% 15,60% 15,38% >20 26,62% 26,62% 26,62% 30,60% 26,95% 27,27% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Totale Le risorse umane part-time sono principalmente presenti tra coloro (dipendenti del SSN) che appartengono al comparto, personale sanitario e tecnico amministrativo. Figura 28. Percentuale del personale dipendente del SSN con contratto part-time sul totale (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 9,00% 6,70% 6,90% 7,10% 8,20% 9,00% 1,80% 2,00% 1,70% DIRIGENTI MEDICI 1,80% PERSONALE SANITARIO PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO 2,50% 2,60% PERSONALE TECNICO DELL'ASSISTENZA A riprova della forte integrazione tra sistema ospedaliero e sistema universitario, si consideri che circa il 5% dei dirigenti e il 10% dei Il personale del comparto (dipendente del SSN), inoltre, presta la propria attività anche nei corsi didattici universitari. Tabella 15. Personale dipendente del SSN coinvolto nei corsi di laurea universitari (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 DIRIGENTI MEDICI 21 21 24 DIRIGENTI SANITARI NON MEDICI 7 5 5 DIRIGENTI PROFESSIONALI 0 0 0 DIRIGENTI TECNICO AMMINISTRATIVI 1 0 0 PERSONALE PROFESSIONALE 0 0 0 PERSONALE SANITARIO 218 184 161 PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO 2 1 1 PERSONALE TECNICO DELL'ASSISTENZA 0 0 0 249 211 191 Totale 54 Contribuiscono all’erogazione dei servizi assistenziali e di ricerca, accanto al personale dipendente, altre figure quali contrattisti, libero professionisti, specializzandi, tirocinanti e borsisti, nonché frequentatori volontari. Figura 29. Personale tirocinante, borsista e sanitario non dipendente (triennio 2011-2013) PERSONALE TIROCINANTE E BORSISTA 51 47 50 PERSONALE SANITARIO NON DIPENDENTE 11 12 9 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Tabella 16. Specializzandi e frequentatori volontari presenti in Azienda (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 NUMERO SPECIALIZZANDI 499 512 460 NUMERO COMPLESSIVO FREQUENTATORI VOLONTARI 233 260 201 In Allegato 2 (a. e b.) è illustrata la collocazione degli specializzandi e dei frequentatori volontarie per struttura. 1.7.2 Le politiche di gestione del personale In questa sezione, si presentano le scelte operate dall’Azienda nella gestione delle risorse umane, i sistemi di valutazione del loro operato e gli strumenti posti in essere per il governo delle stesse e delle relazioni, le iniziative di tutela di tutti coloro che prestano lavoro e professionalità nella struttura e i risultati delle attività formative. Si consideri che l’intera attività espletata dalle risorse umane è svolta in conformità con quanto richiamato nel Codice di Comportamento e nel Codice Etico (disponibili sul sito aziendale). Codice di comportamento Con D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 è stato approvato il Regolamento recante Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’art. 54 del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165. Lo stesso è pubblicato sul sito Aziendale e ne viene consegnata copia all’atto dell’assunzione a tutti i dipendenti. Il comma 5 dell’art. 54 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i. stabilisce che ciascuna pubblica amministrazione definisca, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un proprio codice di comportamento che integri e specifichi le previsioni del D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, relativamente ai doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i dipendenti, i collaboratori e/o consulenti (con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo), nonché i collaboratori – a qualsiasi titolo – di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell’amministrazione sono tenuti ad osservare. Il codice di comportamento aziendale è in via di definizione. Codice Etico aziendale Individua i principi generali e le regole comportamentali a cui viene riconosciuto valore etico positivo. Prendendo spunto da disposizioni generali (D.M. Funzione Pubblica 28/11/2000; D. Lgs. n. 145 del 30/05/05; D. Lgs. n. 198 del 11/04/06), il Codice Etico Aziendale si richiama ai principi universalistici ed ai valori che caratterizzano il SSN, si rivolge a tutta la dirigenza ed a tutti i dipendenti aziendali orientando le loro scelte comportamentali. Esso è vincolante, senza alcuna eccezione, per tutto il personale che opera a qualsiasi titolo nelle strutture aziendali o anche al di fuori di esse, purché operi nello svolgimento dei propri compiti e funzioni istituzionali. 55 Le politiche di garanzia Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni Come noto, il Decreto Legislativo n. 165 del 30/03/2001 prevede all’art. 57, così come modificato dall’art. 21 comma 1, lett. c) della Legge del 4 novembre 2010 n. 183, che le Pubbliche Amministrazioni costituiscano al proprio interno, il “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” (CUG). I componenti del CUG devono essere dotati, in relazione alla complessità dei compiti demandati a tale organismo, di requisiti di professionalità, esperienza, attitudine, anche maturati in organismi analoghi. Pertanto, essi devono possedere: adeguate conoscenze nelle materie di competenza del CUG, adeguate esperienze, nell’ambito delle pari opportunità e/o mobbing, del contrasto alle discriminazioni, rilevabili attraverso il percorso professionale, adeguate attitudini, intendendo per tali le caratteristiche personali, relazionali e motivazionali. In applicazione delle disposizioni sopra richiamate e ai fini della costituzione del CUG, l’AOUOORR ha provveduto a formulare apposite richieste alle organizzazioni sindacali rappresentative per la designazione dei relativi componenti. Si fa presente al riguardo che, ai sensi del citato articolo 57 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., il CUG è costituito senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Pertanto, non è previsto alcun compenso per la partecipazione alle attività del medesimo che, ciò nonostante, vengono svolte al di fuori Ai sensi dell’art. 57, comma 4, del D. Lgs. n. 165/2001, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato, in data 4 marzo 2011, apposita Direttiva contenente le linee guida in ordine alle modalità di funzionamento dei CUG, alla loro costituzione e durata del mandato, ai criteri di composizione, alla nomina, ai compiti e adempimenti nonché alla definizione di un regolamento interno. In particolare, questo nuovo organismo destinato a sostituire – unificandone le relative competenze – i Comitati per le Pari Opportunità e i Comitati Paritetici per il fenomeno del mobbing, deve essere costituito in modo paritetico, da un componente effettivo ed uno supplente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 165/2001 e da un pari numero di rappresentanti dell’amministrazione in modo da assicurare nel complesso la presenza paritaria di entrambi i generi, mentre il Presidente dovrà essere designato tra i membri in rappresentanza dell’Amministrazione. dell’orario di servizio, su base volontaria. In considerazione di quanto sopra esposto e dovendo l’Azienda individuare i propri componenti in seno all’organismo di cui trattasi, nel 2013 è stato indetto apposito avviso di interpello. Nel 2014 sarà formalizzata la sua costituzione. Il Collegio di Probiviri In attuazione del Codice Etico aziendale, è operativo un comitato indipendente denominato Collegio di Probiviri, composto da tre persone nominate dal Direttore Generale d’intesa con il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche e sentito il Comitato di Partecipazione (a sua volta composto da rappresentanti delle associazioni di volontariato e di tutela) tra persone esterne all’Azienda. Attualmente, il collegio è composto dalla Sig.ra Ambra Ricciarelli (Telefono Azzurro), dal Prof. Giovanni Coppa (già dipendente dell’Università Politecnica delle Marche), dal Dott. Panfilo Di Paolo (già dipendente dell’AOUOORR). Esso ha il compito di ricevere ed analizzare le segnalazioni pervenute di violazione delle norme del codice etico aziendale, interloquire con le parti in causa nelle segnalazioni garantendo la riservatezza sia per i segnalatori che per i segnalati, valutare la segnalazione ed assumere una decisione in merito. Questa, trasmessa al diretto interessato, viene comunicata anche alla Direzione Generale in presenza di gravi violazioni, la quale potrà decidere se adottare eventuali sanzioni, fino alla revoca di eventuali incarichi fiduciari nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti. 56 Le politiche di assunzioni e turnover Si presentano, di seguito, le assunzioni e le cessazioni del personale dipendente SSN e universitario per il triennio 2011-2013. Tabella 17. Assunzioni e cessazioni del personale (triennio 2011-2013) DIPENDENTE DEL SSN ASSUNZIONI DIPENDENTE DELL’UNIVERSITÀ CESSAZIONI ASSUNZIONI CESSAZIONI ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 DIRIGENTI MEDICI 22 60 42 17 38 44 0 6 3 7 7 4 DIRIGENTI SANITARI NON MEDICI 8 4 7 2 4 2 1 0 0 0 1 0 DIRIGENTI PROFESSIONALI 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 DIRIGENTI TECNICO AMM.VI 0 0 0 0 2 1 0 0 0 0 0 0 PERSONALE PROFESSIONALE 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 112 102 125 100 121 135 0 0 0 1 0 1 PERSONALE TECNICO AMM.VO 9 57 44 52 59 39 0 0 0 0 0 0 PERSONALE TECNICO ASSISTENZA 56 8 19 6 7 12 0 0 0 0 0 0 208 231 237 177 231 233 1 6 3 8 8 5 PERSONALE SANITARIO Totale Le motivazioni principali sono relative al recesso da contratto e pensionamento. Tabella 18. Motivazione della cessazione del personale (triennio 2011-2013) MOTIVO DIPENDENTE DEL SSN DIPENDENTE DELL’UNIVERSITÀ ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 PENSIONAMENTO 25 62 35 4 3 2 MOBILITÀ IN USCITA 2 27 73 0 0 0 LICENZIAMENTI 0 1 5 0 0 0 SCADENZA INCARICO 29 91 42 0 0 0 RECESSO 58 21 25 1 1 1 RISOLUZIONE PER INABILITÀ FISICA 0 0 0 0 0 1 ALTRE CAUSE 63 29 53 3 4 1 177 231 233 8 8 5 Totale In Allegato 3 è possibile consultare il dato relativo alle assunzioni e cessazioni del personale, distinto per contratto a tempo determinato ed indeterminato. 57 La sicurezza dei dipendenti Nell’ottemperare agli obblighi previsti dal D.Lgs. n.81/2008 (anche noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, entrato in vigore il 15 maggio 2008), l’Azienda ha implementato il sistema di gestione della sicurezza sul posto di lavoro. L’insieme delle misure adottate e degli strumenti a disposizione è descritto in un “Manuale della Sicurezza”, documento di riferimento del Sistema Sicurezza Aziendale per le attività volte al miglioramento ed alla salvaguardia delle condizioni di sicurezza e salute nell’AOUOORR. Sin dalla prima revisione, tale documento persegue l’obiettivo di rendere il più possibile tutti partecipi, ciascuno nei propri ruoli, della gestione del problema sicurezza sul posto di lavoro. Quanto sopra nella convinzione che la gestione integrata delle norme e procedure per la sicurezza, attraverso il coinvolgimento di tutti gli interessati, e per mezzo di un documento chiaro nelle responsabilità e nei compiti assegnati, possa garantire la riduzione dei rischi presenti in una struttura sanitaria. Nel “Manuale della Sicurezza” vengono definiti le responsabilità, i compiti e le interrelazioni delle varie figure aziendali, nonché il flusso informativo e gli strumenti di riscontro delle attività svolte, allo scopo di rendere chiari ed univoci i criteri di funzionamento del Sistema Sicurezza Aziendale in relazione alle prescrizioni di legge in materia. Figura 30. Organizzazione aziendale per la sicurezza DATORE DI LAVORO SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MEDICO COMPETENTE DIRIGENTE PREPOSTO SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE LAVORATORE La prevenzione degli infortuni sul lavoro e le malattie professionali I giudizi di idoneità Il decreto legislativo n. 81/2008 definisce l’elenco tassativo dei giudizi che il medico competente è obbligato ad esprimere ogni volta che visita i lavoratori, anche se richiesta dal lavoratore: a) idoneità; b) idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni; c) inidoneità temporanea; d) inidoneità permanente. Qualora venga espresso un giudizio di inidoneità temporanea il medico non può limitarsi ad indicazioni generiche, ma deve obbligatoriamente indicare i limiti temporali di validità. L’idoneità è 58 sempre riferita alla mansione specifica. L’articolo 42 del D. Lgs. n. 81/2008, come modificato dal 20 agosto 2009 dal D. Lgs. n. 106/2009, pone a carico del datore di lavoro obblighi specifici e inderogabili: “il datore di lavoro, anche in considerazione di quanto disposto dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, in relazione ai giudizi di cui all’articolo 41, comma 6, attua le misure indicate dal medico competente e qualora le stesse prevedano un’inidoneità alla mansione specifica adibisce il lavoratore, ove possibile, a mansioni equivalenti o, in difetto, a mansioni inferiori garantendo il trattamento corrispondente alle mansioni di provenienza”. Nell’ambito delle norme di tutela della salute dei lavoratori è richiesta la nomina del medico competente, i cui compiti si estrinsecano, in particolare, nella gestione della sorveglianza sanitaria e dei giudizi di idoneità alla mansione specifica. Si presentano di seguito, i dati relativi alle idoneità. Tabella 19. Personale (ospedaliero ed universitario) inidoneo o idoneo con prescrizioni (triennio 2011-2013) PERSONALE IDONEO CON PRESCRIZIONI Focalizzando l’attenzione sul personale idoneo con prescrizioni, l’analisi dei dati mostra una incidenza complessiva del 7,6% del personale in assistenza, con una incidenza maggiore nell’area del comparto. Tabella 20. Idoneità con prescrizioni per area (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 INIDONEO PERMANENTE 4 10 0 INIDONEO TEMPORANEO 9 11 7 275 253 232 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 DIRIGENZA 5,8% 5,0% 4,2% COMPARTO 9,8% 9,0% 8,2% Totale del personale idoneo con prescrizioni 7,6% 7,1% 6,5% Dai dati si evidenzia che il rischio maggiore per i lavoratori dell’AOUOORR è rappresentato dalla movimentazione dei carichi. Al fine i ridurre il più possibile tale rischio, l’AOUOORR si è dotata nel tempo sempre più di ausili maggiori (sollevatori) e minori (telini ad alto scorrimento). Il paziente viene trasportato con il proprio letto (anche attraverso l’ausilio di sistemi di trasporto assistito motorizzato - strumento sempre più diffuso) nei vari servizi evitando così il passaggio letto-barella e viceversa, e - di conseguenza - difficili movimentazioni. Tabella 21. Fattori di rischio in caso di idoneità con prescrizioni (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 MOVIMENTAZIONE CARICHI 167 152 137 ALLERGOLOGICO 14 12 10 TURNO 60 56 52 BIOLOGICO 0 0 0 ALTRO 34 33 33 275 253 232 Totale del personale idoneo con prescrizioni Analizzando i giorni di malattia e infortunio, si evidenzia che l’assenza pro-capite del personale dipendente del SSN è, nel triennio, mediamente di 8,1 giorni per malattia e 1,3 giorni per infortunio. Per il personale dipendente dell’Università, l’assenza per malattia è, nel triennio, mediamente di 3,1 giorni e, nel biennio 2012-2013, 0,5 giorni per infortunio. Le tabelle che seguono presentano i dati analitici, suddivisi per qualifica professionale. 59 Tabella 22. Giornate di assenza per malattia e infortunio del personale dipendente del SSN (triennio 2011-2013) GIORNATE ASSENZA PER MALATTIA GIORNATE ASSENZA PER INFORTUNIO ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 DIRIGENTE MEDICO 1.793 2.047 1.987 185 198 80 DIRIGENTE BIOLOGO 50 58 64 0 10 7 0 DIRIGENTE CHIMICO 41 7 3 0 0 DIRIGENTE FARMACISTA 46 38 39 2 9 DIRIGENTE FISICO 4 44 3 0 0 DIRIGENTE PSICOLOGO 0 159 2 0 0 0 0 2 7 5 0 0 0 DIRIGENTE ANALISTA 3 28 0 0 0 0 DIRIGENTE ARCHITETTO 4 0 13 0 0 0 DIRIGENTE AMMINISTRATIVO DIRIGENTE INGEGNERE 3 0 0 0 0 0 PERS. DELL'ASSISTENZA SOCIALE CAT. D 99 178 125 35 28 0 COLLABORATORE AMMINISTRATIVO CAT. D PERS. TECNICO SANITARIO CAT. D PERSONALE TECNICO CAT. D PERS. INFERMIERISTICO CAT. D PERS. VIGILANZA ED ISPEZIONE CAT. D PERS. RIABILITAZIONE CAT. D COLLABORATORE AMMINISTRATIVO CAT. DS 223 284 168 15 14 1.215 1.806 2.020 45 119 192 9 39 69 3 0 0 13.997 14.616 13.708 1.928 2.439 2.636 2 0 0 0 0 0 192 223 415 61 64 46 16 36 21 10 63 COLL. TECNICO PROF. ESPERTO CAT. DS 2 3 7 0 0 0 PERS. DELL'ASSISTENZA SOCIALE CAT. DS 0 8 2 0 7 0 320 326 559 9 52 13 5 4 1 0 0 0 PERS. INFERMIERISTICO CAT. DS PERS. RIABILITAZIONE CAT. DS PERS. TECNICO SANITARIO CAT. DS 12 3 32 0 0 0 PERS. INFERMIERISTICO CAT. C 381 691 329 7 0 32 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO CAT. C 1.176 831 731 64 75 23 PERSONALE TECNICO CAT. C 184 164 300 172 0 106 COADIUTORE AMMINISTRATIVO CAT. B 203 229 260 3 49 66 1.153 1.007 851 185 132 105 21 22 27 0 0 10 OPERATORE TECNICO CAT. B OPERATORE TECNICO ADDETTO ASSISTENZA CAT. B COADIUTORE AMMINISTRATIVO ESPERTO CAT. BS 63 79 70 0 0 51 OPERATORE TECNICO SPECIALIZZATO CAT. BS 288 358 458 70 2 143 OPERATORE SOCIO SANITARIO CAT. BS 1.730 1.185 1.025 381 196 185 AUSILIARIO SPECIALIZZATO CAT. A 4.858 4.672 3.205 1.148 871 1.146 COMMESSO CAT. A Totale 81 71 179 0 0 035 28.335 29.066 26.676 4.323 4.328 4.876 Tabella 23. Giornate di assenza per malattia del personale dipendente dell’Università (triennio 2011-2013) GIORNATE ASSENZA PER MALATTIA GIORNATE ASSENZA PER INFORTUNIO ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 DIRIGENTI MEDICI 95 268 85 0 0 0 DIRIGENTI SANITARI NON MEDICI 19 23 87 59 12 0 COLLABORATORE PROFESSIONALE SANITARIO ESPERTO CAT. DS COLLABORATORE PROFESSIONALE SANITARIO CAT. D PERSONALE AMMINISTRATIVO CAT. C Totale 60 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 8 6 128 0 10 0 105 107 356 10 49 5 0 2 0 0 0 0 227 406 656 69 71 5 La prevenzione vaccinale L’AOUOORR ha, già da diversi anni, deciso di implementare interventi di promozione della vaccinazione antiinfluenzale al fine di migliorare la copertura vaccinale dei propri dipendenti. In merito alla vaccinazione antiepatite virale B in Italia, come noto, essa è obbligatoria per tutti i nuovi nati (Legge 27 maggio 1991, n. 165). Per quanto riguarda gli adulti, gli operatori sanitari e il personale di assistenza degli ospedali e delle case di cura private rientrano fra le categorie indicate nel D.M. del 4 ottobre 1991, per le quali la vaccinazione contro l’epatite virale B è raccomandata e offerta gratuitamente. L’epatite B rappresenta, infatti, l’infezione per la quale il rischio professionale per l’operatore sanitario è massimo, ed è quindi indispensabile che la vaccinazione sia effettuata a tutti, possibilmente prima di iniziare le attività a rischio. Agli studenti dei corsi dell’area sanitaria e agli operatori sanitari nati dal 1980 in poi, che si presume siano stati sottoposti Nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2012-2014 si afferma che gli operatori sanitari, a causa del loro contatto con i pazienti e con materiale potenzialmente infetto, sono a rischio di esposizione a malattie infettive prevenibili con vaccinazione. L’obiettivo di un adeguato intervento di immunizzazione nel personale sanitario è fondamentale per la prevenzione ed il controllo delle infezioni. Tra le vaccinazioni raccomandate per gli operatori sanitari particolare enfasi viene attribuita a quelle antiinfluenzale ed anti epatite B. È stato dimostrato, infatti, che la vaccinazione antinfluenzale degli operatori sanitari è efficace nella riduzione dell’incidenza della malattia e del relativo assenteismo, nel risparmio di risorse finanziarie e nella prevenzione della mortalità tra i pazienti; è inoltre contemplata anche nei piani di prevenzione per la pandemia influenzale. a vaccinazione anti-epatite B al dodicesimo anno di età, si raccomanda l’esecuzione del test per verificare il livello di anti-HBs prima di iniziare le attività a rischio. Figura 31. Trend della copertura vaccinale antiinfluenzale ed antiepatite B (triennio 2011-2013) DOSI ANTINFLUENZALE ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 DOSI ANTIEPATITE B 30 15 13 195 225 250 Questi dati dimostrano che, a fronte di una risposta vaccinale incrementale per l’antiepatite B, la copertura vaccinale antinfluenzale degli operatori sanitari dell’AOUOORR risulta ancora insoddisfacente, lasciando ampi margini di miglioramento per una campagna di promozione della vaccinazione. Il Comitato Infezioni Ospedaliere ha deciso di adottare alcune iniziative già a partire dalla prossima stagione influenzale, quali l’affissione di inviti alla vaccinazione in tutti i reparti, servizi ed uffici e l’invio di solleciti insieme alla busta paga di novembre. È prevista, inoltre, l’offerta attiva della vaccinazione presso alcuni reparti (il personale vaccinatore si reca presso i reparti in giorni prestabiliti) con la possibilità di effettuare confronti delle coperture vaccinali tra i reparti con offerta attiva e quelli con offerta tradizionale per la verifica dell’efficacia dell’intervento. La registrazione delle coperture permetterà anche la futura diffusione delle coperture vaccinali reparto per reparto: altra delle misure raccomandate a livello internazionale. Il Comitato Infezioni Ospedaliere è composto da: Dott. Gianluca Serafini - SO Direzione Medica Ospedaliera Prof. Fabrizio Burzacchini - SOD Malattie infettive emergenti e degli immunodepressi Prof. Marcello Maria D’Errico - SOD Igiene ospedaliera Dott. Marco Di Emiddio - SOD Clinica Chirurgica Dott. Alessandro Fiorentini - SOD Clinica Malattie Infettive tropicali, parassitologia, epatiti croniche Sig.ra Maria Grazia Gioia - SOD Igiene Ospedaliera Sig.ra Maria Grazia Magli - Area infermieristica Ostetrica Dott.ssa Esther Manso - SOD Laboratorio Analisi Dott.ssa Enrica Martini - SOD Igiene Ospedaliera Sig. Fabio Mazzufero - Coordinatore Dipartimento Medicina Interna Dott.ssa Rosalia Mercanti - Area Infermieristica Ostetrica Prof. Paolo Pelaia - SOD Clinica di Anestesia e Rianimazione generale, respiratoria e del trauma maggiore Dott. Michele Danilo Pierri - SOD Cardiochirurgia Dott.ssa Laura Polenta - Direzione Medica Ospedaliera Dott.ssa Rosaria Polo - SOD Farmacia Esso ha il compito di: 1.definire la strategia di lotta contro le infezioni ospedaliere attraverso: • l’organizzazione di un sistema di sorveglianza; • l’individuazione di misure di prevenzione; • la divulgazione di linee guida aggiornate sul buon uso di antibiotici e disinfettanti; • il coinvolgimento appropriato dei servizi di laboratorio; • l’organizzazione di un sistema di informazione del personale ospedaliero sull’andamento delle infezioni. 2.verificare l’effettiva applicazione dei programmi di sorveglianza predisposti; 3.verificare l’effettiva efficacia dei programmi di sorveglianza e controllo attuati; 4.proporre programmi di formazione e l’addestramento del personale sanitario. 61 La formazione e la valorizzazione del personale La missione delle aziende sanitarie consiste nel garantire servizi sempre più appropriati ed adeguati ai bisogni dei cittadini. Per raggiungere questo obiettivo la formazione del personale è indispensabile, ma occorre tenere sempre presente che deve dare dei risultati e avere delle ricadute percepibili sia dagli operatori che dagli utenti. A tal fine, i Piani di Formazione Annuali sono pensati e sviluppati in modo da consentire l’adesione di tutto il personale alle iniziative programmate che originano da un’efficace analisi del fabbisogno formativo. La programmazione proposta nel triennio ha individuato percorsi formativi sempre più condivisi per contenuti, scopi, modalità didattiche con i referenti dipartimentali per la formazione e con la posizione organizzativa “Formazione profili sanitari e sviluppo professionale” e sempre più coerenti con gli obiettivi di sviluppo, gli indirizzi prioritari di apprendimento professionale sia individuali che di team e con le strategie aziendali e regionali. Nel corso del triennio l’attività formativa aziendale si è articolata, pur tenendo conto del quadro globale regionale di riduzioni delle risorse umane e finanziarie, ponendo una crescente attenzione: ● all’implementazione delle competenze tecnico-professionali necessarie a svolgere le attività specifiche di ogni tipologia di figura professionale presente in Azienda; ● all’acquisizione di abilità relazionali e comunicative; dell’integrazione delle funzioni svolte dai vari operatori della salute, non solo a livello aziendale ma anche nel contesto regionale. ● all’ottimizzazione Oltre alla formazione clinico sanitaria specifica, nel periodo in analisi, l’impegno formativo trasversale ai DAI - organizzato secondo criteri di continuità e periodicità si è concentrato nelle seguenti aree di interesse: L’azione formativa aziendale degli anni 2011-2012-2013, declinata nei Piani di Formazione Annuali riferiti ai medesimi esercizi, è descritta nelle tabelle che seguono. Tabella 24. Crediti assegnati a soggetti interni e esterni (triennio 2011-2013) ● gestione ● tutela dei conflitti; della donna e del bambino; ● rischio clinico; ● qualità e certificazione; ● sicurezza sui luoghi di lavoro; ● protezione dei dati personali; ●emergenza; ● cultura e sicurezza in materia di donazione-trapianto; ● integrazione multiprofessionale ospedale-territorio; ● medicina narrativa. ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 NUMERO DI EVENTI SVOLTI IN AZIENDA 329 363 346 NUMERO DI EDIZIONI SVOLTE 415 467 422 NUMERO DI PARTECIPANTI EFFETTIVI (inclusi esterni) 11.301 10.082 10.610 Totale crediti assegnati (ad interni e esterni) 99.976 100.734 99.591 10,01 10,72 10,45 CREDITI ASSEGNATI PRO-CAPITE NUMERO CORSI INTERNI REALIZZATI Tabella 25. Risultati piano formazione anno 2013 (solo personale interno dipendente) 62 329 ORE TOTALI DI FORMAZIONE EFFETTUATE DAI DIPENDENTI (inclusi corsi esterni reg.li cui hanno partecipato i dip.ti) 113.100 ORE DI FORMAZIONE INTERNA (corsi organizzati dall'azienda) 112.679 CREDITI TOTALI EROGATI (solo ad interni) 96.327 NUMERO CREDITI EROGATI CON LA FORMAZIONE INTERNA (discenti e docenti) 91.012 Relativamente alla formazione interna, esposta nella tabella precedente, si evidenziano le seguenti informazioni di dettaglio: Tabella 26. Dati della formazione in sede del personale coinvolto in qualità di discente e docente (triennio 2011-2013) ANNO 2013 DIRIGENZA MEDICA DIRIGENZA PROFESSIONALE TECNICA ED AMM.VA PERSONALE DEL COMPARTO Totale ANNO 2012 ANNO 2011 ORE CREDITI ORE CREDITI ORE CREDITI 11.264 10.672 10.685 11.288 9.678 10.889 2.014 1.886 2.471 2.481 1.678 1.748 99.401 78.454 101.951 78.769 77.616 75.341 112.679 91.012 115.107 92.538 88.972 87.978 Per quanto concerne la formazione individuale fuori sede, sono rappresentate le percentuali di articolazione della spesa per area contrattuale. Tabella 27. Percentuale della formazione individuale fuori sede sul totale (triennio 2011-2013) % AREA DIRIGENZA % AREA COMPARTO ANNO 2013 32,25% 67,75% ANNO 2012 50,55% 49,45% ANNO 2011 51,00% 49,00% È stata particolarmente valorizzata l’attività formativa sul campo in considerazione della sua particolare idoneità a stimolare l’acquisizione simultanea e condivisa di conoscenze innovative in grado di integrare le competenze dei gruppi di lavoro con peculiari caratteristiche operativo-gestionali. Benché sia rilevabile un contenimento delle risorse economiche utilizzate, è sempre stato profuso il massimo impegno per garantire il diritto alla formazione al personale aziendale. Tabella 28. Costo della formazione (triennio 2011-2013) SPESA COMPLESSIVA % DEL MONTE SALARI DI CUI AGGIORNAMENTO IN SEDE DI CUI AGGIORNAMENTO FUORI SEDE ANNO 2013 € 453.977,80 0,38 % 88,5% 11,4% ANNO 2012 € 522.907,90 0,44 % 82,1% 19,8% ANNO 2011 € 523.209,00 0,44 % 80,3% 19,7% 63 La responsabilità disciplinare La responsabilità disciplinare è quella forma di responsabilità, aggiuntiva rispetto a quella penale, civile, amministrativocontabile e dirigenziale, in cui incorre il lavoratore dipendente dell’Azienda, che non osserva obblighi contrattualmente assunti, fissati nella contrattazione collettiva e recepiti nel contratto individuale, dalla legge o dal codice di comportamento. Tale responsabilità comporta l’applicazione da parte del datore di lavoro di sanzioni conservative o espulsive. Il procedimento disciplinare nelle aziende sanitarie, così come per tutto il personale che opera nel pubblico impiego, si fonda su alcuni basilari principi, di seguito richiamati. a)L’obbligatorietà dell’azione disciplinare. L’azione disciplinare è obbligatoria, in quanto rispondente ai principi costituzionali di buon andamento della pubblica amministrazione e di legittimità dell’azione amministrativa, al cui doveroso perseguimento è ostativa la impunita tolleranza di fenomeni di illegalità all’interno dell’apparato pubblico. La mancata attivazione di procedimenti disciplinari (per buonismo, per indolenza, o addirittura per dolo) o il loro immotivato abbandono è causa di responsabilità disciplinare, amministrativo-contabile e penale in capo all’inerte (o collusa) dirigenza. b)La proporzionalità della sanzione disciplinare rispetto ai fatti commessi. Tale regola, valevole per tutto il diritto punitivo, è trasfusa per l’illecito disciplinare nell’art.2106 cod. civile. c)La tempestività dell’azione disciplinare. L’attivazione e la conclusione del procedimento disciplinare deve essere tempestiva e cioè immediata per garantire sia l’effettività del diritto di difesa dell’incolpato (dal momento che, minore è il lasso di tempo tra la commissione della presunta infrazione ed il procedimento disciplinare, maggiore è la possibilità per l’incolpato di reperire valide argomentazioni difensive e prove di supporto), sia l’interesse del datore ad una reazione congrua ed esemplare per gli altri lavoratori (la tardività della contestazione potrebbe essere sintomo di comportamenti distorti o discriminatori). d)La tassatività delle sanzioni disciplinari. Le misure datoriali comminabili al lavoratore sono predeterminate, per esigenze di certezza e, in un regime ormai privatizzato, in ossequio alla libera determinazione delle parti negoziali che hanno liberamente concordato un numero tassativo di sanzioni infliggibili. e)La gradualità sanzionatoria. In linea con le novità introdotte dalla “Riforma Brunetta”, la competenza per le infrazioni di minore gravità - per le quali è prevista l’irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale ed inferiori alla sospensione per più di dieci giorni - spetta al responsabile della struttura, se ha la qualifica dirigenziale. Inoltre, se la sanzione in astratto applicabile è più grave di quelle sopra indicate, ovvero il responsabile della struttura non possiede la qualifica dirigenziale, questi è tenuto a trasmettere gli atti entro 5 giorni dalla notizia del fatto all’ufficio competente per i procedimenti disciplinari (di seguito UCPD). Il sistema sanzionatorio disciplinare deve ispirarsi alla progressiva e graduale crescita delle sanzioni comminabili a fronte di comportamenti progressivamente più gravi e tale ascesa punitiva non deve prevedere salti logici tra una sanzione e l’altra. f) Il contraddittorio procedimentale, ossia il diritto dell’incolpato di potersi difendere, venendo sentito o producendo prove e documenti, prima che l’organo titolare di potestà sanzionatoria adotti misure afflittive. Fonti normative ●artt. 2104, 2105 e 2106 del Codice Civile, ●Legge 20 maggio 1970 n. 300 (Statuto dei Lavoratori), ●D. Lgs. del 30 marzo 2001 n. 165 (aggiornato dal D. Lgs. del 27 ottobre 2009, n. 150), ●Contrattazione collettiva del comparto sanità. Codice Disciplinare. Con Determina del Direttore Generale n. 290/DG del 23/07/2010, avente per oggetto:“Regolamenti Disciplinari per il personale dipendente dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti “Umberto I G.M. Lancisi - G. Salesi” (area dirigenza e comparto) APPROVAZIONE”, l’Azienda si è dotata di due regolamenti che contengono le disposizioni relative ai procedimenti disciplinari che sono avviati nei confronti di tutto il personale appartenente all’Azienda rispettivamente dirigenziale e del comparto, nel rispetto del codice di Comportamento relativo al CCNL di appartenenza. Si presentano di seguito i dati relativi ai procedimenti disciplinari articolati per esito sfavorevole al dipendente, archiviati e pendenti per procedimenti penali in corso e ulteriormente distinti per area contrattuale. 64 ESITO ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ESITO SFAVOREVOLE PER IL DIPENDENTE 6 25 8 ARCHIVIATI 10 16 171 PENDENTI PER PROCEDIMENTO PENALE IN CORSO 0 0 0 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 DIRIGENZA SANITARIA 2 15 24 DIRIGENZA PROFESSIONALE, TECNICO AMMINISTRATIVA 0 1 0 COMPARTO 14 25 155 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ASSENZA INGIUSTIFICATA DAL SERVIZIO 5 2 4 CONDOTTA NON CONFORME A PRINCIPI DI CORRETTEZZA 1 30 11 INOSSERVANZA DISPOSIZIONI DI SERVIZIO 10 2 163 INOSSERVANZA DISPOSIZIONI DI SERVIZIO (RECIDIVA) 0 2 0 VIOLAZIONE DOVERI DI COMPORTAMENTO 0 0 1 NEGLIGENZA NELL'ESECUZIONE DEI COMPITI ASSEGNATI E CONDOTTA NON CONFORME A PRINCIPI DI CORRETTEZZA 0 2 0 NEGLIGENZA NELL'ESECUZIONE DEI COMPITI ASSEGNATI 0 1 0 COMPORTAMENTI MINACCIOSI E GRAVEMENTE INGIURIOSI 0 2 0 AREA CONTRATTUALE Tabella 29. Procedimenti disciplinari per esito e per area contrattuale (triennio 2011-2013) La maggioranza degli stessi sono relativi all’inosservanza delle disposizioni di servizio. Tabella 30. Procedimenti disciplinari distinti per contenuto (triennio 2011-2013) Si consideri che, nell’anno 2011 sono stati attivati numerosi procedimenti disciplinari (163) concernenti la mancata osservanza della regolamentazione di accesso al servizio della mensa aziendale. L’UPCD ha ritenuto di archiviare i procedimenti istruiti limitandosi al richiamo in sede di audizione a una maggiore attenzione alle regole nei confronti dei dipendenti convocati e alla contestuale imposizione del pagamento dell’intero costo del pasto fruito. La gestione del contenzioso e delle conflittualità Presentando le politiche di gestione, si comunicano a tutti gli stakeholder anche le cause dell’AOUOORR con il personale dipendente. I dati sono esposti articolati per materia, stato di avanzamento e per anno di insorgenza. Tabella 31. Cause con personale dipendente (triennio 2011-2013) SORTE MATERIA PENDENTI DEFINITE ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 LAVORO (giudice ordinario) 30 23 14 38 31 25 20 15 9 AMMINISTRATIVO (giudice amministrativo) 1 0 0 7 10 10 2 1 2 CIVILE IN PROCEDIMENTO PENALE 1 1 0 1 0 0 0 0 0 32 24 14 46 41 35 22 16 11 Totale 65 Il personale e le relazioni sindacali Il sistema delle relazioni sindacali, nel rispetto delle distinzioni delle responsabilità, è ordinato in modo coerente con l’obiettivo di contemperare l’interesse dei dipendenti al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla crescita professionale con l’esigenza dell’amministrazione di incrementare e mantenere elevate l’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati. Il predetto obiettivo comporta la necessità di uno stabile sistema di relazioni sindacali, che si articola nei seguenti modelli relazionali: CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA ●Essa si svolge, in conformità alle convenienze e ai distinti ruoli delle parti, esclusivamente per le materie previste dai CC.CC.NN.LL. vigenti. PARTECIPAZIONE ● Essa, a sua volta, si articola negli istituti dell’informazione, concertazione e consultazione e può avere come strumento applicativo la costituzione di apposite Commissioni Bilaterali e/o Osservatori, ivi compresi i Comitati, previsti dai CC.CC.NN.LL. vigenti. INTERPRETAZIONE AUTENTICA DEI CONTRATTI COLLETTIVI ● Cosi come prevista dai CC.CC.NN.LL. vigenti. PROCEDURE DI RAFFREDDAMENTO Il numero degli iscritti sul totale dipendenti è pressoché costante nel triennio e pari al 52%. Una esplicitazione delle singole aree contrattuali è fornita nella tabella che segue. Tabella 32. Numero dei dipendenti iscritti ai sindacati (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 DIRIGENZA MEDICA TOTALE DIPENDENTI ISCRITTI 348 353 362 DIRIGENZA MEDICA TOTALE DIPENDENTI 602 597 575 % iscritti su totale 58% 59% 63% DIRIGENZA SANITARIA PROFESSIONALE TECNICA E AMMINISTRATIVA TOTALE DIPENDENTI ISCRITTI 47 45 46 DIRIGENZA SANITARIA PROFESSIONALE TECNICA E AMMINISTRATIVA TOTALE DIPENDENTI 76 69 71 62% 65% 65% COMPARTO TOTALE DIPENDENTI ISCRITTI 1.395 1.388 1.379 COMPARTO TOTALE DIPENDENTI 2.785 2.766 2.786 % iscritti su totale 50% 50% 49% TOTALE DIPENDENTI ISCRITTI 1.790 1.786 1.787 TOTALE DIPENDENTI 3.463 3.432 3.432 % iscritti su totale 52% 52% 52% % iscritti su totale Nel 2013 si sono ridotte le giornate di sciopero (delle 7 giornate, due sono state a carattere regionale, mentre le altre indette a livello nazionale), ma anche le adesioni da parte dei dipendenti SSN e degli universitari. Figura 32. Adesione dei dipendenti alle giornate di sciopero (triennio 2011-2013) NUMERO GIORNATE DI SCIOPERO NUMERO DIPENDENTI CHE HANNO ADERITO ALLO SCIOPERO ADESIONI MEDIE 388 24 7 ANNO 2013 66 170 168 28 6 ANNO 2012 49 8 ANNO 2011 Tabella 33. Numero incontri sindacali per tipologia e ruolo di appartenenza (triennio 2011-2013) AREA COMPARTO AREA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA AREA DIRIGENZA SANITARIA PROFESSIONALE TECNICA ED AMMINISTRATIVA TIPOLOGIA INCONTRI ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 INCONTRI TECNICI 13 1 2 INCONTRI SINDACALI 14 13 12 INCONTRI TECNICI 1 0 0 INCONTRI SINDACALI 8 6 9 INCONTRI TECNICI 0 0 0 INCONTRI SINDACALI 4 3 4 Il sistema di valutazione Sin dal 2007, l’Azienda ha sviluppato un sistema di valutazione articolato in valutazione della struttura di appartenenza e valutazione individuale, anticipando quella che poi sarebbe stata la previsione legislativa del c.d. decreto Brunetta. Alla valutazione della performance possono essere “agganciati” i processi connessi con il sistema premiante, con la gestione dell’eccellenze, con le progressioni economiche e di carriera, con la pianificazione della formazione. Gli obiettivi della valutazione di struttura possono ricondursi a tre linee strategiche prioritarie che sono il miglioramento della qualità dell’assistenza e del servizio erogato, l’efficienza nell’uso delle risorse pubbliche, la trasparenza nei confronti dei cittadini e degli utenti. Lo scopo principale della valutazione individuale, invece, è valorizzare il contributo del singolo apporto professionale, tecnico ed umano al raggiungimento degli obiettivi della struttura organizzativa in cui è collocato il dipendente e, conseguentemente, i più generali obiettivi aziendali. I grafici che seguono pongono in evidenza i risultati di tale processo di valutazione, relativi all’ultimo biennio di valutazione articolati per dirigenza (medica e sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa) e comparto. Essendo l’AOUOORR integrata con l’Università, la medesima informazione circa il raggiungimento degli obiettivi annuali raggiunti dal personale dipendente del SSN, è stata prodotta anche con riferimento al personale dipendente dell’Università, che presta attività assistenziale presso l’AOUOORR. Si precisa, inoltre, che la valutazione relativa all’anno 2013 è ancora in corso al momento della stesura del presente documento. Figura 33. Valutazione del personale dipendente del SSN (2011-2012) DIRIGENZA MEDICA DIRIGENZA SPTA COMPARTO VALUTAZIONE DI STRUTTURA VALUTAZIONE INDIVIDUALE (% media raggiunta) 84% 97% 97% (% media raggiunta) 97% 82% ANNO 2011 98% ANNO 2012 95% 100% 99% ANNO 2011 96% 97% 97% ANNO 2012 Figura 34. Valutazione del personale dipendente dell’Università (2011-2012) DIRIGENZA MEDICA DIRIGENZA SPTA COMPARTO VALUTAZIONE DI STRUTTURA VALUTAZIONE INDIVIDUALE (% media raggiunta) 84% 81% 99% ANNO 2011 (% media raggiunta) 85% 92% 99% ANNO 2012 92% 91% 100% ANNO 2011 97% 97% 99% ANNO 2012 67 Il dialogo con i collaboratori Allo scopo di comprendere quali sono i bisogni, le attese e le prospettive di coloro che prestano la propria attività lavorativa e la propria professionalità all’interno dell’AOUOORR è stato somministrato un questionario al personale, nel periodo di redazione del presente documento. Per questa prima edizione si è scelto di coinvolgere solo i direttori di struttura complessa ed i coordinatori di struttura e posizioni organizzative, portatori delle istanze delle risorse umane appartenenti rispettivamente alla dirigenza e al comparto. Ha aderito all’iniziativa il 45% del personale coinvolto di cui il 90% lavora all’interno della struttura da oltre 10 anni. Diversi sono gli ambiti indagati: ambiente di lavoro, relazioni con le strutture dell’Azienda, comunicazione, pianificazione e strategia. In merito al primo aspetto, gli intervistati hanno manifestato alcune criticità circa le condizioni dell’ambiente di lavoro. Nonostante tale dichiarazione, la maggior parte dei direttori e coordinatori ritiene di avere tutti gli strumenti necessari per svolgere adeguatamente il proprio lavoro. In aggiunta, quasi l’80% ritiene che il clima con i colleghi è cooperativo e cordiale. Figura 35. Il dialogo con i collaboratori: “L’ambiente dei colleghi è cooperativo e cordiale” per niente d’accordo 1% poco d’accordo 21% molto d’accordo 17% abbastanza d’accordo 61% Focalizzando l’attenzione sulle relazioni con le strutture aziendali, il 72% dei rispondenti rileva un’elevata soddisfazione circa la democraticità garantita durante gli incontri e le riunioni. Maggiori criticità sono palesate in merito alla attenzione dell’Azienda alle esigenze manifestate dalle strutture e in merito al ruolo dell’AOUOORR come facilitatore della collaborazione tra le strutture organizzative. Figura 36. Il dialogo con i collaboratori: “L’AOUOORR è molto attenta alle esigenze di tutti i dipartimenti con cui si relaziona” per niente d’accordo 8% molto d’accordo 4% abbastanza d’accordo 50% poco d’accordo 38% Figura 37. Il dialogo con i collaboratori: “L’AOU agevola la collaborazione tra le UU.OO. all’interno dell’Azienda” per niente d’accordo 1% poco d’accordo 42% 68 molto d’accordo 6% abbastanza d’accordo 51% Molto positivo si dimostra il giudizio sulla preparazione, competenza e disponibilità del personale sia sanitario che amministrativo. Figura 38. Il dialogo con i collaboratori: giudizio sulla preparazione, competenza e disponibilità del personale amministrativo e sanitario PER NIENTE D'ACCORDO 2% POCO D'ACCORDO 12% 1% 8% 7% 69% 65% 75% 17% 25% 18% ABBASTANZA D'ACCORDO MOLTO D'ACCORDO IL PERSONALE DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI È PREPARATO E COMPETENTE IL PERSONALE DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI È DISPONIBILE A DARE INFORMAZIONI SU REGOLE E PROCEDURE AZIENDALI IL PERSONALE SANITARIO È PREPARATO E COMPETENTE Apprezzata è la trasparenza da parte dell’Azienda: il 74% dei rispondenti si mostra molto/abbastanza d’accordo circa tale aspetto. Figura 39. Il dialogo con i collaboratori: “L’AOUOORR svolge l’attività in modo trasparente” per niente d’accordo 2% poco d’accordo 24% molto d’accordo 17% abbastanza d’accordo 57% Anche l’adeguatezza del percorso formativo garantito dall’Azienda è valutata positivamente. Spostando l’accento sulla comunicazione, meno della metà degli intervistati si mostra non pienamente d’accordo circa l’efficacia degli strumenti attualmente in vigore per comunicare le azioni mirate al perseguimento degli obiettivi. Figura 40. Il dialogo con i collaboratori: “La formazione e l’apprendimento ricevuto dall’AOUOORR fino ad ora sono adeguati” per niente d’accordo 5% molto d’accordo 13% poco d’accordo 23% abbastanza d’accordo 59% 69 I due terzi si dichiarano molto/abbastanza soddisfatti circa l’efficacia e l’efficienza dell’attività dell’Azienda. In merito agli aspetti strategici, quasi il 50% degli intervistati ritiene che i criteri utilizzati nella distribuzione delle risorse debbano essere rivisti, in quanto giudicati non pienamente obiettivi e, allo stesso tempo, sono mostrate criticità in merito al processo di pianificazione degli obiettivi stessi. Figura 41. Il dialogo con i collaboratori: “Gli obiettivi affidati dalla direzione dell’AOUOORR sono ben pianificati” per niente d’accordo 8% molto d’accordo 7% abbastanza d’accordo 55% poco d’accordo 30% Figura 42. Il dialogo con i collaboratori: “L’AOUOORR svolge l’attività in modo efficiente ed efficace” per niente d’accordo 25% poco d’accordo 25% 70 molto d’accordo 8% abbastanza d’accordo 65% 1.7.3 Le risorse tecniche e tecnologiche Il parco tecnologico dell’AOUOORR nell’anno 2013 è costituito da n.11.679 apparecchiature censite, per un valore di sostituzione complessivo pari a € 116.880.410 (di cui € 84.561.238 per le apparecchiature di proprietà dell’Azienda e dell’Università e € 32.319.173 tra service, leasing e noleggio). Tabella 34. Numero apparecchiature elettromedicali e loro valorizzazione (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 NUMERO APPARECCHIATURE VALORE DI SOSTITUZIONE NUMERO APPARECCHIATURE. VALORE DI SOSTITUZIONE NUMERO APPARECCHIATURE VALORE DI SOSTITUZIONE 11.679 € 116.880.410 11.871 € 113.960.710 11.631 € 105.178.644 Tabella 35. Tipologia di acquisizione delle apparecchiature elettromedicali (2013) PROPRIETÀ DELL’AOUOORR SERVICE E COMODATO LEASING E NOLEGGIO PROPRIETÀ DELL’UNIVERSITÀ 8.075 2.604 160 840 La complessità della tecnologia in uso può essere descritta sommariamente nella distinzione in alto, medio e basso grado tecnologico. Tabella 36. Grado tecnologico e rispettiva valorizzazione economica (2013) ALTO MEDIO BASSO NUMERO APPARECCHIATURE VALORE (€) NUMERO APPARECCHIATURE VALORE (€) NUMERO APPARECCHIATURE VALORE (€) 644 44.691.378 8.496 66.541.656 2.539 5.647.376 Dall’analisi della vetustà del parco macchine, nell’anno 2013, emerge che la percentuale di obsolescenza di questo è superiore ai 10 anni nel 52% dei casi, fra 5 e 10 anni nel 28% dei casi e inferiore ai 5 anni nel 20% dei casi. La percentuale delle apparecchiature con obsolescenza superiore a 10 anni passa dal 43% del 2011 al 52% del 2013 evidenziando un ulteriore “invecchiamento” del parco tecnologico connesso alla limitata capacità di aggiornamento determinata dai vincoli di risorse in conto capitale. Tabella 37. Rappresentazione percentuale della obsolescenza del parco tecnologico (triennio 2011-2013) < 5 ANNI > 5 e < 10 ANNI > 10 ANNI ANNO 2013 20% 28% 52% ANNO 2012 28% 24% 48% ANNO 2011 29% 28% 43% 71 Tra le attrezzature di rilievo utilizzate all’interno dell’Azienda, si richiamano: HI-ART TOMOTHERAPY Dal 14 gennaio 2013 anche i pazienti oncologici marchigiani hanno a disposizione la Tomoterapia. È, infatti, entrato in funzione presso l’AOUOORR un nuovo acceleratore lineare denominato “Hi-ART Tomotherapy”, grazie al prezioso contributo della Fondazione Cariverona. La HiART Tomotherapy è una delle più moderne e sofisticate apparecchiature oggi esistenti per la radioterapia a fasci esterni che consente alle Strutture di Radioterapia e Fisica Sanitaria degli Ospedali Riuniti di rimanere ai vertici del panorama nazionale, come già era accaduto nel 2006 con l’implementazione del Varian 21EX , primo acceleratore a guida d’immagine (IGRT) allora disponibile nel SSN italiano. Il sistema Tomotherapy, progettato negli USA agli inizi degli anni 2000 alla Università MadisonWisconsin , è entrato in esercizio clinico nel luglio 2003. Il primo paziente in Europa è stato trattato al San Raffaele di Milano nel 2004; oggi gli acceleratori per Tomoterapia sono oltre 450 nel mondo, in Italia sono presenti in18 Centri di Radioterapia. Esso è unico nella Regione Marche. Questa apparecchiatura permette di irradiare con estrema precisione il volume bersaglio, rappresentato dalla malattia, riducendo al minimo il coinvolgimento dei tessuti sani attraverso l’utilizzo della tecnica IMRT (Intensity Modulation Radiotheraphy). La possibilità di vedere la sede da irradiare, attraverso immagini TAC effettuate contemporaneamente al trattamento, garantisce la massima precisione nel rilascio della dose. Queste caratteristiche peculiari hanno fatto sì che oggi il sistema Tomotherapy trovi indicazione elettiva nei trattamenti dei tumori del testa-collo e della pelvi con particolare riguardo alla neoplasia della prostata, del polmone ed in tutti quei pazienti dove la malattia è localizzata nelle immediate vicinanze di organi critici o dove è necessario reirradiare con molta precisione una sede già trattata. Il sistema Tomotherapy Hi Art è in grado di trattare target di qualsiasi dimensione, sia lesioni molto piccole che volumi molto grandi e, non avendo problemi nella giunzione dei campi, trova facile applicazione nella irradiazione totale del midollo osseo, del sistema linfatico o dell’asse cranio spinale. La nuova e sofisticata apparecchiatura si inserisce in un parco tecnologico aziendale che conta altri tre acceleratori lineari ed un sistema di Brachiterapia HDR che consentono, grazie alla esperienza clinica maturata delle equipes di Radioterapia e di Fisica Sanitaria, di erogare oltre alla radioterapia ad Intensità modulata guidata dalle immagini anche altre tecniche speciali come la total body irradiation, la radioterapia stereotassica e la radioterapia 4D (Gating Respiratorio). TC OPTIMA 660 CT TC multislice 64 strati di ultima generazione dedicata alla SOD di Neuroradiologia. La TC Optima 660 è dotata di un sistema di riduzione della dose somministrata al paziente che impiega algoritmi iterattivi di ricostruzione delle immagini. Grazie alla rapidità di esecuzione dell’esame, associata a una elevata qualità dell’immagine, è elettiva negli studi di perfusione e angiografici dell’encefalo. ROBOT CHIRURGICO “DA VINCI” L’ultima generazione del Robot chirurgico Da Vinci consente applicazioni in diverse specialità chirurgiche con particolare riguardo all’urologia, chirurgia addominale e otorino. Il sistema presenta caratteristiche di altissima qualità e unicità come la visione 3D in alta risoluzione, un unico punto di accesso sul paziente di tutti gli strumenti robotici. La chirurgia robotica, rispetto a quella tradizionale risulta meno invasiva e riduce i traumi chirurgici. Ad oggi il maggior campo di applicazione è l’intervento di prostatectomia radicale in cui la robotica associata alla mininvasività laparoscopica ottiene una riduzione dei sanguinamenti, migliori risultati estetici e offre diversi vantaggi nel postoperatorio quali ridotto dolore, ridotto tempo di degenza e più rapida ripresa delle attività quotidiane normalmente svolte. NEURONAVIGATORE COMPLETO DI DUE MICROSCOPI NEUROCHIRURGICI Il neuronavigatore che consente di eseguire interventi cerebrali e vertebrali con la massima accuratezza e velocità è uno strumento fondamentale verso una chirurgia sempre meno invasiva. Si tratta di una tecnologia che permette di ottenere in modo estremamente dinamico informazioni sull’anatomia strutturale del paziente mediante l’interpolazione delle immagini RM o TC con le reali coordinate spaziali corrispondenti alle diverse strutture anatomiche in sala operatoria. Con tale strumento è possibile pianificare l’intervento prima dell’esecuzione utilizzando le immagini RM e TC tridimensionali. Le immagini sono disponibili sulla consolle in sala operatoria e vengono coregistrate alla reale posizione della testa del paziente consentendo di pianificare la strada migliore per giungere alla meta e suggerendo tutti gli ostacoli da evitare (come ad esempio un’arteria importante o una 72 parte del cervello che non devono essere danneggiati). Infine, una volta individuata e proceduto alla asportazione, il neuronavigatore consente di verificare l’avvenuta o meno rimozione completa. Il navigatore implementato di ultima generazione è anche dotato di software per navigazione e pianificazione sia otorinolaringoiatra che maxillo facciale, completo di applicazioni per la ricostruzione maxillo facciale e l’export per la prototipazione oltre a SW di Navigazione per la chirurgia spinale. I microscopi neurochirurgici sono perfettamente integrati al neuronavigatore consentendo la visualizzazione delle immagini provenienti dal Neuronavigatore e da TAC, MRI guardando attraverso gli oculari. Sono anche in grado di eseguire procedure video angiografiche e la visualizzazione in fluorescenza delle patologie tumorali. Tra gli investimenti futuri, da prevedere, in quanto Azienda di eccellenza di alta specialità sono indubbiamente: Risonanza Magnetica Nucleare 3 Tesla. Il principale beneficio legato all’impiego della Risonanza Magnetica 3 Tesla consiste in un significativo miglioramento del contenuto informativo delle immagini che passa dalla semplice rappresentazione morfologica ad un’analisi funzionale spinta fino al livello molecolare, indagando il substrato biochimico delle condizioni patologiche. Particolarmente indicata per la diagnosi di epilessia, neoplasie e sclerosi multipla. Grazie all’alta risoluzione spaziale e temporale può essere applicata anche nell’imaging avanzato nelle patologie cardiache. Consentire di ottenere un’immagine funzionale significa che, stimolando i sensi, si possono mappare le variazioni dell’attività cerebrale per lo studio delle funzioni della memoria e in generale del cervello. Sala operatoria ibrida cardiovascolare. È una struttura operatoria con caratteristiche tecnologiche molto avanzate con i requisiti di una sala operatoria tradizionale per chirurgie a specializzazione cardiochirurgica, cardiovascolare e neurochirurgica con apparecchiature integrate di diagnostica radiologica molto sofisticate per applicazioni di cardiologia interventistica, angiografia, interventistica radiologica. L’impiego di apparecchiature robotizzate di ultimissima generazione integra le attrezzature diagnostiche intraoperatorie in modo da consentire un’elevata accuratezza chirurgica nelle procedure “mini-invasive”, quelle combinate (c.d. ibride) di chirurgia convenzionale e mini-invasiva. Inoltre, gli interventi mini-invasivi in caso di complicazione possono essere rapidamente convertiti in interventi chirurgici standard senza spostare paziente, equipe e attrezzature tecnologiche. Quindi l’impiego di una sala ibrida riveste un ruolo fondamentale per offrire al paziente un trattamento terapeutico ai massimi livelli di accuratezza e sicurezza, riducendo contemporaneamente al minimo l’invasività. 73 1.8 Le politiche di gestione 1.8.1 Gli strumenti di programmazione e di gestione operativa L’ AOUOORR informa la propria gestione, sulla base della pianificazione strategica, ai principi della programmazione e del controllo, individuando nel sistema budgetario lo strumento fondamentale, anche con riferimento al complesso delle responsabilità direzionali ed operative afferenti ai vari livelli. L’Azienda definisce, misura e valuta la performance a livello di amministrazione nel suo complesso, di unità organizzative e dei singoli dipendenti (come richiamato nel paragrafo “Il sistema di valutazione”) sviluppando un ciclo continuo di gestione della performance. Il sistema di misurazione e valutazione della performance si attua attraverso l’amministrazione delle risorse disponibili assegnate ai Dipartimenti ed alle altre articolazioni aziendali, per il raggiungimento delle finalità assistenziali, didattiche e di ricerca, definite dai documenti di programmazione. Tali obiettivi sono declinati in attività specifiche per ogni articolazione aziendale, la quale ha la responsabilità di conseguirli nel rispetto degli standard di qualità attesi. Per monitorare periodicamente le attività, supportare il processo di valutazione dell’efficacia e dell’efficienza aziendale e dei dipartimenti e al fine di accertare che le componenti gestionali siano in linea con i programmi definiti, l’Azienda si avvale del controllo di gestione. Il controllo di gestione supporta sia la Direzione Aziendale che i Direttori di Dipartimento in tutte le fasi di programmazione, gestione e verifica della performance. La ricaduta degli obiettivi strategici, secondo un processo a cascata su tutti i centri di responsabilità, implica l’individuazione di obiettivi operativi per la dirigenza sia dell’area sanitaria sia di quella amministrativa, professionale e tecnica. Il Direttore Generale, coadiuvato dalla direzione sanitaria e dagli uffici di staff, sulla base delle indicazioni programmatiche regionali, definisce le linee di equilibrio tra risorse e risultati relative ai livelli di produzione dei servizi, alle politiche della qualità, alle politiche delle risorse umane, 74 alle linee di innovazione e ai livelli di investimento. Partendo da tali indicazioni e con la formulazione di obiettivi qualitativi e quantitativi, il Direttore Generale attribuisce gli obiettivi di budget ad ogni dipartimento attivando specifici percorsi di negoziazione. Ogni Direttore di Dipartimento, acquisisce il parere complessivo del Comitato di Dipartimento e valuta con le singole strutture gli obiettivi di budget, attivando, a loro volta, percorsi di confronto. Area Sanitaria In conformità con quanto descritto nel paragrafo dedicato alle strategie aziendali del triennio, la dirigenza dell’area sanitaria è chiamata a raggiungere prioritariamente gli obiettivi connessi al riordino del SSR e quelli aventi carattere economico di rispetto dei vincoli di spesa previsti dalla programmazione di bilancio. Trasversalmente l’area è interessata anche dall’implementazione del processo di informatizzazione della Pubblica Amministrazione afferente all’area strategica della trasparenza. Nella tabella che segue sono riportati solo gli obiettivi inerenti l’anno di rendicontazione (2013) e, per ciascuno di essi, è evidenziata la correlazione tra gli obiettivi strategici aziendali e quelli operativi (con il relativo indicatore per la misurazione e valutazione della performance). Ciascun macro-obiettivo operativo viene declinato in obiettivi ancor più specifici per il singolo centro di responsabilità in sede di negoziazione del budget annuale. OBIETTIVO STRATEGICO DI RIFERIMENTO OBIETTIVI OPERATIVI PER LA DIRIGENZA INDICATORE Obiettivo strategico 1.1 Razionalizzazione dell’offerta attraverso la riduzione dei posti letto: potenziamento dei posti letto per acuti nelle alte specialità e attivazione di quelli di lungodegenza/ riabilitazione per continuità assistenziale, in coerenza con gli atti regionali di riordino Appropriatezza organizzativa ● Riduzione dei Day Hospital con finalità diagnostica Incremento % DRG* LEA chirurgici in DS ● Contenimento dei ricoveri ordinari medici <= 2 gg ● Appropriatezza clinica ● Obiettivo strategico 1.2 Riorganizzazione dei processi e percorsi interni al fine di dare adempimento all’organizzazione regionale per reti cliniche Percorsi integrati - PDT ● Implementazione delle alte specialità Incremento % di DRG di alta complessità Obiettivo strategico 2.1 Rimodulazione degli incarichi di struttura complessa e di struttura semplice funzionale alla riorganizzazioni per reti cliniche e all’applicazione dei parametri previsti dalla spending review Ridefinizione delle funzioni e dei margini di autonomia organizzativa e gestionale Riduzione degli incarichi di struttura complessa** Obiettivo strategico 2.2 Rispetto dei vincoli economici prevista dalla programmazione di bilancio regionale Potenziamento della mobilità attiva extraregionale Incremento della % di attrazione extraregionale tramite lo sviluppo di procedure di eccellenza Razionalizzazione dei consumi sanitari, non sanitari e servizi richiesti ● Rispetto dei tempi di attesa chirurgici per classe di priorità ● Attuazione della L. n. 38/2010 e DGRM n.892/2011 rilevazione dolore ● Riduzione dei ricoveri medici pazienti >= 65 anni oltre soglia ● Rilevazione ed analisi degli eventi avversi ● Interventi multidisciplinari Protocolli Aziendali per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza Contenimento consumi dispositivi medici, medicinali con e senza AIC, cancelleria, materiali di guardaroba ● Razionalizzazione delle richieste interne di laboratorio analisi e radiologiche * Il DRG (Diagnostic Related Group) rappresenta un sistema di classificazione dei ricoveri ospedalieri che individua al suo interno classi di ricovero clinicamente significative ed omogenee in relazione agli iter diagnostico-terapeutici e, tendenzialmente, al consumo di risorse. ** Con Determina del dicembre 2013 è stato adottato il provvedimento per la riduzione degli incarichi di struttura complessa, i cui effetti gestionali ed economico-finanziari si manifesteranno nell’esercizio 2014 e seguenti. Area amministrativa, professionale e tecnica Considerando le premesse esposte nel paragrafo precedente, per la dirigenza dell’area contrattuale professionale, tecnica ed amministrativa sono individuati i seguenti obiettivi operativi (con i relativi indicatori): OBIETTIVO STRATEGICO DI RIFERIMENTO OBIETTIVI OPERATIVI PER LA DIRIGENZA INDICATORE Obiettivo strategico 3.3 Potenziamento della comunicazione verso i cittadini Bilancio sociale 2013 Adozione formale del documento Reportistica economica trimestrale Tempestività, correttezza e qualità della reportistica trimestrale di contabilità analitica relazionata dai gestori di spesa al Controllo di gestione Obiettivo strategico 2.2 Rispetto dei vincoli economici prevista dalla programmazione di bilancio regionale 75 1.8.2 La comunicazione con i cittadini Ai sensi dell’art. 6 dell’atto Aziendale, l’Azienda è dotata di un regolamento di tutela volto a definire le forme, le modalità e gli strumenti a disposizione del cittadino per presentare esposti, denunce, reclami, opposizioni e osservazioni sull’assistenza ricevuta, su atti, attività e comportamenti, attivi o omissivi, di cui sia stato interessato durante il suo percorso assistenziale. La gestione delle problematiche è dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico che attiva, in funzione delle esigenze valutate i percorsi di miglioramento della qualità definiti in Azienda. L’ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) - oltre agli strumenti tradizionali di front-office e segreteria telefonica - si rapporta con i cittadini attraverso i seguenti strumenti di comunicazione: POSTA ELETTRONICA Mediante due indirizzi di posta elettronica, per altro sempre più usati dal pubblico, gli operatori possono velocemente fornire informazioni e chiarimenti. SISTEMA “IL MIO OSPEDALE” Il sistema denominato ”Il mio ospedale” consiste nella messa a disposizione dei cittadini, in ogni piano ed in prossimità di reparti e servizi, di stampati da compilare in modo del tutto anonimo per offrire all’Azienda suggerimenti e consigli per migliorare l’organizzazione dei servizi. Questo sistema, tra l’altro, aiuta l’Azienda a monitorare il grado di soddisfazione dei fruitori finali dei servizi sanitari erogati. CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi, redatta secondo i criteri ministeriali, si trova attualmente in fase di revisione ed aggiornamento sulla base della riorganizzazione aziendale. SITO WEB AZIENDALE Dall sito Web aziendale, costantemente aggiornato da ogni referente di struttura, il cittadino può assumere direttamente la maggior parte delle informazioni di cui ha necessità. Inoltre, attraverso questo mezzo di comunicazione, il cui impiego cresce in modo esponenziale, gli utenti possono venire a conoscenza di nomi, di numeri telefonici e di indirizzi di posta elettronica da utilizzare per assumere informazioni. I cittadini hanno, infine, la possibilità di comunicare con l’Azienda anche attraverso reti nazionali di informazione, come “Linea Amica”, che mette in rete le notizie base sull’Azienda ed i mezzi per poterla contattare direttamente. Il dialogo con i pazienti e i cittadini Dalla politica di comunicazione con i cittadini e con i pazienti, per il triennio 2011-2013, sono emerse alcune indicazioni per il miglioramento della gestione e delle relazioni. In particolare, gli strumenti di comunicazione posti in essere hanno consentito di raccogliere reclami, suggerimenti ed elogi sia in merito al lavoro svolto dai diversi soggetti sia in merito ai servizi forniti dalla struttura. Tabella 38. Segnalazioni da parte dei cittadini (triennio 2011-2013) 76 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 RECLAMI 133 113 132 SUGGERIMENTI 78 n.r. n.r. ELOGI 15 13 11 Totale 226 126 143 I reclami, i suggerimenti e gli elogi L’analisi dei reclami evidenzia che la maggior parte degli stessi attendono a problematiche burocratico-amministrative e professionali. Positiva si mostra, invece, la tendenza in diminuzione dei reclami legati a problemi relazionali. Lo stesso non si può dire per quanto concerne le informazioni di orientamento, gli aspetti economici e i servizi alberghieri. Tabella 39. Reclami distinti per categorie (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 RELAZIONALI 13 26 28 UMANIZZAZIONE 3 13 8 INFORMAZIONI 11 2 11 TEMPO D'ATTESA 11 17 17 ALBERGHIERI 8 2 6 LOGISTICA 13 27 38 BUROCRATICI/AMMINISTRATIVI 40 10 8 PROFESSIONALI 34 16 16 133 113 132 Totale Approfondendo l’argomento per contenuto, si evidenzia - soprattutto per il 2013 una prevalenza di manifestazione di criticità legate ad aspetti organizzativi e competenze tecnico-professionali. Tabella 40. Reclami distinti per contenuto (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 INFORMAZIONE CLINICA 1 1 5 TEMPI DI ATTESA 11 17 17 COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI 26 16 16 ASPETTI ORGANIZZATIVI 24 5 3 PROBLEMI RELAZIONALI 17 26 28 UMANIZZAZIONE, RISERVATEZZA E PRIVACY 4 13 8 ACCESSIBILITÀ 9 17 33 ASPETTI STRUTTURALI 3 5 2 INFORMAZIONE DI ORIENTAMENTO VERSO/NELLA STRUTTURA 10 1 6 ASPETTI BUROCRATICO-AMMINISTRATIVI 4 5 2 ASPETTI ECONOMICI 10 2 6 ASPETTI ALBERGHIERI 14 2 6 VARIE 0 3 0 Totale 133 113 132 Si illustrano di seguito, le principali motivazioni relative alle maggiori criticità sopra enunciate. Competenza tecnico - professionale. Varie sono le motivazioni che hanno spinto gli utenti a segnalare una criticità nello svolgimento delle procedure assistenziali come le visite eseguite da specializzandi o eseguite da medici specialisti in modo superficiale che hanno poi generato complicanze, dimissioni affrettate a paziente non ancora guarito, patologie post ricovero per infezioni ospedaliere, scarse indicazioni sulle cure da fare nella fase di post-ricovero, mancata capacità di diagnosi dello specialista in fase di visita ambulatoriale, ecc. Aspetti organizzativi. Gli utenti hanno più volte lamentato la carenza di personale alle casse ticket che ha dato origine a lunghe attese, così come le attese che si sono evidenziate negli ambulatori specialistici per ritardo del medico (spesso dovuto ad attività urgenti ed imprevedibili presso il Reparto). È stato fatto notare anche che, in alcuni ambulatori, la prenotazione avviene contemporaneamente a più persone nella stessa ora. Conseguentemente le attese si protraggono (questa organizzazione spesso viene utilizzata per evitare i vuoti che frequentemente si creano quando gli utenti o non vengono a visita o fanno ritardi). Le segnalazioni sono state inviate ai responsabili delle attività ambulatoriali per eventuali interventi correttivi nell’organizzazione e nella programmazione delle attività. Servizio alberghiero. L’utenza ha lamentato la scarsa e discutibile qualità e quantità del cibo distribuito in regime di degenza. Di questi reclami è stata fatta regolare segnalazione alla responsabile dell’area economale che è intervenuta presso la ditta fornitrice del servizio ristorazione. Ciò, infatti, ha avuto origine in concomitanza con l’assegnazione del servizio a soggetti esterni nell’anno 2013. Ad oggi è possibile confermare che le lamentele sono notevolmente diminuite e la criticità è stata superata. 77 Unitamente ai reclami, i pazienti comunicano con l’AOUOORR anche fornendo suggerimenti e elogiando l’operato delle risorse umane. Come evidenziato dai dati che seguono, i suggerimenti (dato disponibile solo per il 2013) si concentrano maggiormente sugli argomenti chiave dei reclami. Gli elogi attengono a aspetti relazionali e di umanizzazione. Tabella 41. Suggerimenti distinti per contenuto (2013) ANNO 2013 RELAZIONALI 20 UMANIZZAZIONE 5 INFORMAZIONI 1 TEMPO D'ATTESA 13 ALBERGHIERI 13 LOGISTICA 14 BUROCRATICI/AMMINISTRATIVI 10 PROFESSIONALI 2 Totale 78 Tabella 42. Elogi distinti per contenuto (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 RELAZIONALI 10 10 9 UMANIZZAZIONE 5 3 2 15 13 11 Totale Sono riportati di seguito alcuni estratti degli elogi ricevuti nell’anno di rendicontazione. “In un momento di difficoltà che un po’ tutti stiamo attraversando in Italia Voi rappresentate un alto e prezioso valore della nostra società e spero davvero che il vostro coraggio sia sempre come oggi.” “Quel giorno è stato per me e mio padre un giorno particolarmente difficile da vivere perché la presenza di mia madre, anche se silenziosa da anni, era per noi molto importante. In entrambi i reparti ci siamo sentiti “presi in carico” da subito con attenzione, professionalità e affettuosa discrezione. Abbiamo avuto la certezza che tutto ciò che era possibile fare è stato fatto e nel modo migliore, con grande rispetto per il malato.” “Vorrei ringraziare …per la sensibilità dimostratami, dove anche un sorriso che viene dal cuore ti fa capire che ancora sei un essere umano e non un semplice numero di lettiga. Non cito la professionalità ampiamente riconosciuta a livello non solo Europeo” “Chiamiamolo “lavoro”, perché voi lo considerate tale; in realtà chi è sottoposto alle vostre cure ed è cosciente di tutto quello che fate, non lo considera un semplice “lavoro”. Ho potuto verificare direttamente sulla mia pelle, prima di tutto l’estrema professionalità… Avermi seguito in maniera puntigliosa in reparto, ha dato stimolo a me e fiducia ai miei cari che l’operato di tutti voi fosse determinato a raggiungere l’obiettivo di portarmi positivamente al risultato finale. … Il lavoro di quei ragazzi è semplicemente straordinario!!! La cura che ci mettono anche nei particolari è estrema, la professionalità è enorme senza dimenticare il lato umano: una parola di conforto, un aiuto concreto, un semplice 78 sorriso non mancavano mai.” “Tutte e tre le volte abbiamo trovato nei medici e paramedici, soprattutto umanità (cosa molto rara), professionalità, gentilezza e disponibilità, e cosa non da poco, risoluzione se non totale, parziale dei molteplici problemi di salute. … Altra cosa importante che intendo segnalare: quando abbiamo messo piede all’interno della vostra struttura abbiamo trovato educazione e disponibilità sia dall’accoglienza sia dai volontari, per non parlare della pulizia dei locali, dei reparti e degli ascensori “funzionanti”! “ “Volevo esprimere…la mia più profonda gratitudine e tutta la mia riconoscenza e stima per un esempio di ottima sanità… dove ho trovato personale altamente qualificato ed assistenza a 360°… Nonostante i pochi mezzi a disposizione, oggi imposti da tutti i tagli della crisi, queste persone con la loro professionalità e dedizione fanno la differenza...” “Ho, altresì, verificato sul campo un elevato grado di umanità, gentilezza e tempestività nel rispondere a tutte le richieste dei ricoverati anche nei momenti e nelle ore più delicate…Collaboratori che hanno sempre svolto i loro compiti con padronanza, professionalità, vivo senso del dovere, gentilezza ed umanità.” “Su ogni ammalato veglia un infermiere/a giovane…che si muove attento… ci guarda incoraggiandoci …con gli occhi lucidi. Medici che cercano di rassicurarci, ci stringono la mano.. Aspettiamo , faremo, speriamo…E noi lontani a casa, sapevamo che il nostro caro era in buona mani, che gli angeli facevano per lui tutto quello che noi non potevamo fare .È vero per medici e infermieri è il loro lavoro …hanno lo stipendio …ma l’amore, l’impegno, la dedizione con cui lo fanno “questo lavoro” ha come riscontro una grande ammirazione, tanta stima ed infinita gratitudine.” “Sono stata ricoverata più volte nella vostra struttura per varie problematiche e ogni volta sono stata seguita da medici meravigliosi, infermieri presenti e discreti, sempre con il sorriso pronto per rassicurarmi ed ho dormito in camere ordinate e pulite…Sono fiera e felice di avere a disposizione un ospedale come il vostro.” “Siamo stati accolti con professionalità e tanta umanità. Il personale medico pronto e disponibile si è posto accanto al malato in atteggiamento sempre fiducioso anche quando vi erano poche speranze di vita. Con i familiari hanno usato chiarezza e comprensione. Il personale paramedico, vigile e attento, ha dato il meglio di se mostrando professionalità eccellenti. Ci si è trovati in un ambiente ospedaliero dove, pur vivendo il dramma della malattia, si scopre un sollecito rapporto umano che ci ha permesso di superare momenti molto difficili.” “La sensazione di aver conosciuto persone speciali. Qualsiasi ringraziamento non potrà rendere idea della mia riconoscenza e stima nei loro confronti.” “…ci siamo trovati in un presidio sanitario di altissima professionalità che magari andrebbe favorito e ampliato con strutture degne del suo livello. Per questo facciamo appello ai politici e ai dirigenti poiché sostengano e promuovano il prezioso e insostituibile lavoro degli operatori dell’ospedale.” 1.8.3 Le politiche della qualità Certificazione BFHI “Ospedale amico del bambino” I benefici di salute a breve, medio e lungo termine, sia per il bambino che per la madre, derivanti dall’allattamento esclusivo sono ben noti. Ciò nonostante i tassi di allattamento esclusivo risultino bassi a 3 e 6 mesi dalla nascita ed ancora insoddisfacenti alla dimissione dall’ospedale di nascita. Il problema è universale tanto che negli anni Novanta l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’UNICEF hanno lanciato l’Iniziativa “Ospedali Amici dei Bambini” o “BFHI” (da Baby Friendly Hospital Initiative). Si tratta di una certificazione di qualità che attesta che l’ospedale, attraverso l’applicazione di procedure assistenziali di comprovata efficacia rispetto alla tematica dell’allattamento al seno (i cosiddetti “10 passi per l’allattamento” per la BFHI), offre un’assistenza orientata alla promozione, protezione e sostegno dell’allattamento al seno, riconosciuto come modalità naturale ed ineguagliabile di alimentazione per il neonato-lattante. In Italia sono attualmente 23 gli Ospedali certificati BFHI ed 88 quelli in corso di certificazione. Tra questi anche il Presidio Salesi dell’AOUOORR. Per conseguire la certificazione è necessario superare, in epoche successive, 3 diverse valutazioni certificative esterne da parte di Unicef Italia. Nel corso del 2013 si è impiantato un sistema aziendale di formazione permanente che garantisce l’effettuazione, entro 7 giorni dall’assunzione del dipendente di una formazione individuale di orientamento inerente il progetto BFHI per tutti gli operatori sanitari e non, ed entro 6 mesi dall’assunzione una formazione approfondita tarata sulle mansioni svolte, per il personale sanitario “dedicato” e “coinvolto”. Sempre nel corso del 2013 sono state avviate le attività della “Casa di Maternità” rivolte in particolare alla informazione di donne in gravidanza e al sostegno dell’allattamento materno attraverso uno specifico ambulatorio a gestione ostetrica. Nel mese di dicembre 2013, infine, è stato effettuato un corso di aggiornamento sulle problematiche del “contatto pelle a pelle” tra madre e bambino subito dopo la nascita. Il corso è stato ripetuto in 3 edizioni per permettere la partecipazione di tutto il personale “dedicato” e “coinvolto” nell’assistenza perinatale. In occasione del corso di aggiornamento si è provveduto a somministrare a tutto il personale partecipante il questionario Unicef per la valutazione delle competenze (in preparazione del secondo step certificativo). Per ottenere la certificazione OMS/UNICEF “Ospedale amico del bambino” il percorso non è ancora concluso: il Salesi ha superato il primo dei 3 step certificativi nel 2013 ed è previsto il superamento del secondo entro giugno del 2014; il terzo ed ultimo dovrà essere completato entro il 2015. Negli anni 2011-2012 il Presidio Salesi dell’AOUOORR ha partecipato, assieme all’Ospedale di Macerata ad un Progetto Interregionale di promozione dell’allattamento con capofila la Regione Lazio, che prevedeva l’avvio del percorso certificativo BFHI. In questi anni si è provveduto ad effettuare una formazione specifica di tutto il personale del Presidio (circa 600 operatori), diversificata a seconda del ruolo lavorativo svolto in relazione alla promozione dell’allattamento (gli operatori sono suddivisi in “dedicati”, “coinvolti”, “informati”). Nel 2012 inoltre, appositi tavoli di lavoro costituiti da rappresentanti degli operatori maggiormente coinvolti nelle pratiche assistenziali rivolte a donne in gravidanza, partorienti, puerpere e ai neonati hanno prodotto 8 raccomandazioni Aziendali, volte a facilitare all’interno della struttura l’implementazione dei 10 passi OMS/UNICEF richiesti per il riconoscimento di Ospedale Amico dei Bambini. Il 14 febbraio 2013, a conclusione del progetto interregionale, il Presidio è stato sottoposto con successo alla prima valutazione da parte di Unicef Italia. Dal Marzo 2013 le nuove raccomandazioni assistenziali sono diventate operative. Esse coinvolgono in misura maggiore il personale dei Poliambulatori ginecologico-ostetrici, delle Sale Parto, delle Sale Operatorie, dei reparti di Ostetricia e della Neonatologia. Tuttavia, si può affermare che il progetto coinvolge anche tutto il restante personale del Presidio, sia dei reparti Pediatrici che dei Servizi e dei Front-Office. A tutti gli operatori “informati”, infatti, è richiesta la conoscenza ed il rispetto sia della Politica adottata dall’Azienda nell’ambito dell’alimentazione del neonato-lattante, sia del Codice Internazionale di commercializzazione dei sostituti del Latte Materno. Agli stessi, inoltre, è richiesto di saper costruttivamente orientare gravide o mamme che manifestino problemi in ambito di allattamento verso le strutture che possano prenderle in carico. Con l’avvio delle nuove raccomandazioni assistenziali ha avuto inizio la fase di monitoraggio, da parte della Direzione Generale, della loro attuazione attraverso sia il costante controllo della documentazione clinica relativa al parto e all’assistenza al neonato, sia la somministrazione di questionari direttamente all’utenza (gravide e puerpere). Nel corso dell’anno si sono effettuate numerose riunioni di audit con i responsabili del personale dedicato, per la discussione dei risultati del monitoraggio e l’individuazione di azioni correttive ove necessario. 79 Certificazione Bollini Rosa “Ospedale amico della donna” L ’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) ha ideato un programma di segnalazione degli ospedali basato sul loro livello di “women friendship”, cioè sul grado di attenzione posta non solo nei confronti dei campi della medicina dedicati alle patologie femminili, ma anche verso le esigenze specifiche delle donne ricoverate. Alle strutture ospedaliere che possiedono i requisiti identificati dall’Osservatorio vengono assegnati dei Bollini Rosa (da 1 a 3 bollini) che attestano il loro impegno nei confronti delle malattie femminili. Il riconoscimento dei bollini rosa ha validità biennale. Le prime 2 partecipazioni (2007; 2009) hanno riguardato esclusivamente il Presidio Salesi, che aveva ottenuto in entrambe la massima valutazione possibile (3 bollini). Nel 2011 la candidatura ha riguardato l’intera Azienda, che ha ottenuto di nuovo il riconoscimento di 3 bollini. Per il 2013 e 2014 O.N.Da ha richiesto candidature distinte per Presidio: sono stati riconosciuti 3 bollini per il Presidio di Torrette e 2 per il Presidio Salesi. L’Azienda partecipa, inoltre, ormai da 3 anni, sempre nell’ambito delle iniziative promosse e monitorate da O.N.Da, alla giornata mondiale dell’Osteoporosi (che si tiene il 20 ottobre) e dal 2014 alla giornata mondiale della Sclerosi Multipla, che si tiene il 30 maggio. Di seguito vengono presentati nel dettaglio i servizi premiati relativi al Presidio Salesi e a quello di Torrette: I SERVIZI PREMIATI PRESIDIO SALESI Ginecologia e Ostetricia ● Ambulatorio per diagnosi e cura dell’endometriosi ● Percorso per diagnosi e cura delle patologie uro-ginecologiche benigne ● Ambulatorio ginecologia adolescenziale ● Ambulatorio menopausa ● Ambulatorio di ostetricia gravidanza fisiologica ● Ambulatorio gravidanze a rischio ● Ambulatorio prevenzione del parto pretermine ● Ambulatorio ecografia e diagnosi prenatale ● Pronto Soccorso Ostetrico ● Analgesia epidurale gratuita h24 7giorni/7 ● Rooming-in Fiore all’occhiello: Gestione patologia ostetrica ipertensiva e metabolica - Casa di maternità ● Fiore all’occhiello: Banca del latte materno - Musicoterapia Medicina della riproduzione ● Programmi riproduttivi personalizzati ● Servizio di consulenza alla coppia Violenza sulle donne ● Percorso di accoglienza ● Personale dedicato in Pronto Soccorso ● Fiore all’occhiello: “Forum permanente”: contro molestie e violenza di genere “Progetto Donna”: prevenzione e contrasto violenza di genere ● Neonatologia ● Terapia Intensiva Neonatale (T.I.N.) ● Assistenza e supporto psicologico ● Monitoraggio multidisciplinare rivolto al bambino nato prematuro Servizi aggiuntivi ● Documentazione informativa multilingue ● Mediazione culturale ● Dieta personalizzata per particolari esigenze o motivi religiosi ● Servizio di Assistenza Sociale ● Servizi alberghieri convenzionati ● Fiore all’occhiello: Collaborazione con l’Associazione Famiglie con Adolescenti Infanti con Diabete (AFAID) e l’ Associazione Marchigiana Bambini Affetti da Leucemia o Tumori (AMBALT) I SERVIZI PREMIATI PRESIDIO TORRETTE Dietologia e Nutrizione clinica ● Ambulatorio multidisciplinare per diagnosi e cura di sovrappeso e obesità Endocrinologia ● Servizi per diagnosi e cura dell’osteoporosi ● Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) ● Servizi per diagnosi e cura delle patologie tiroidee ● Chirurgia della tiroide ● Fiore all’occhiello: Centro ipofisi-surrene Malattie e disturbi dell’apparato cardiovascolare ● Ambulatorio alto rischio cardiovascolare ● Centro di riferimento regionale ipertensione arteriosa e prevenzione cardiovascolare ● Monitoraggio gravidanze complicate da patologie cardiache ● Fiore all’occhiello: 80 Centro di III livello patologie aritmogene Neurologia ● Servizi per la diagnosi della malattia di Alzheimer ● Servizi per la terapia della malattia di Alzheimer ● Centro cefalee ● Ambulatorio epilessia e gravidanza ● Ambulatorio sclerosi multipla ● Percorso diagnostico terapeutico sclerosi multipla ● Percorsi sclerosi multipla nelle donne ● Centro autorizzato alla prescrizione di terapie immunomodulanti ● Percorsi personalizzati di riabilitazione per pazienti con sclerosi multipla ● Supporto psicologico per pazienti con sclerosi multipla e per la coppia ● Fiore all’occhiello: Consulenza ostetrico-ginecologica per pazienti con sclerosi multipla o malattie neuromuscolari Oncologia ● Ambulatorio oncologia ginecologica ● Radioterapia ● Medicina nucleare ● Terapia del dolore e cure palliative ● Riabilitazione oncologica ● Servizio di oncogenetica ● Psico-oncologia ● Fiore all’occhiello: Centro di riferimento regionale genetica oncologica Psichiatria ● Programmi di prevenzione per i disturbi psichici ● Psicoterapia ● Interventi di cura per disturbi psichici nei cicli vitali della donna ● Prevenzione, diagnosi e cura depressione in gravidanza e post-partum ● Ambulatorio disturbi del comportamento alimentare ● Fiore all’occhiello: Centro DEGRA: trattamento depressione in gravidanza Senologia ● Percorso multidisciplinare di cura ● Chirurgia ricostruttiva immediata ● Psico-oncologia ● Consulenza genetica e valutazione del rischio Violenza sulle donne ● Percorso di accoglienza ● Personale dedicato in Pronto Soccorso ● Fiore all’occhiello: “Forum permanente”: contro molestie e violenza di genere “Progetto Donna”: prevenzione e contrasto violenza di genere Servizi aggiuntivi ● Documentazione informativa multilingue ● Mediazione culturale ● Dieta personalizzata per particolari esigenze o motivi religiosi ● Servizio di Assistenza Sociale ● Servizi alberghieri convenzionati Certificazione UNI EN ISO 9001:2008 La norma UNI EN ISO 9001: 2008, stabilisce i requisiti che il sistema di gestione per la qualità (SGQ) deve soddisfare per dimostrare la capacità dell’organizzazione di erogare un servizio adeguato alle richieste del Cliente e delle altre parti interessate (dipendenti, collettività, ecc.) in grado di soddisfare esigenze ed aspettative espresse ed inespresse. Tale norma è utilizzata anche ai fini del rilascio della dichiarazione di conformità ed attestazione Nell’ambito della politica della qualità aziendale l’AOUOORR che già da diversi anni ha intrapreso il percorso di certificare singolarmente secondo le Norme ISO - nel 2013 ha deciso di unificare i percorsi di certificazione al fine di ottenere una certificazione unitaria aziendale, per gli anni 2014-2016, rispondente alla norma UNI EN ISO 9001:2008. Per lo sviluppo del SGQ la Direzione l’AOUOORR si è basata sui principi chiave che lo governano ed in particolare attiva il SGQ attraverso una leadership motivata che promuove: ●la centralità di tutte le parti interessate (pazienti, familiari, visitatori, enti ed istituzioni, medici del territorio, associazioni di volontariato e personale interno); l’ottimizzazione dell’organizzazione attraverso l’analisi dei processi; ● ●misurazioni e monitoraggi continui che permettono la disponibilità di dati e pertanto di informazioni; ●l’attivazione del miglioramento continuo attraverso decisioni basate su dati di fatto. Attraverso questo approccio l’AOUOORR assicura la definizione dei requisiti da soddisfare e dei relativi standard, le modalità attraverso cui soddisfarli ed i sistemi per la verifica del loro raggiungimento. Il sistema di gestione per la qualità è strutturato in modo tale da assicurare che: i servizi forniti siano adeguati a soddisfare le esigenze e le aspettative dei clienti, ● gli interventi di miglioramento della qualità siano volti a prevenire i problemi anziché risolverli dopo il loro insorgere, ● i dati siano disponibili, trasformati in informazioni per innescare azioni di miglioramento (monitoraggio e controllo). ● di certificazione. Anche nel settore sanitario sono applicabili le norme volontarie finalizzate all’adozione di Sistemi di Gestione per la Qualità che si aggiungono alle regole tecniche obbligatorie già emesse dalla pubblica amministrazione con lo scopo di inserire nelle varie attività i requisiti minimi atti a salvaguardare salute, ambiente e sicurezza ed assicurare processi di miglioramento continuo. Ciascuna funzione clinica, tecnica ed amministrativa afferente alle strutture organizzative, oggetto di certificazione, ha definito la sequenza delle attività organizzate secondo la logica dei processi ed ha individuato i punti critici di ciascuno di essi, posizionando indicatori di performance nei punti ritenuti più appropriati. Di seguito viene riportato l’elenco delle strutture organizzative che hanno ottenuto la certificazione ISO e che sono ricomprese nell’ambito della certificazione unitaria aziendale UNI EN ISO 9001:2008: Laboratorio analisi, ● ● ● Blocco operatorio, Centrale di sterilizzazione, Scienze Radiologiche, quali Clinica neuroradiologia; Clinica radiologia, d’urgenza e dell’Area oncologica; Medicina nucleare; Radiologia pediatrica e specialistica; Radiologia interventistica, ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Poliambulatorio, Anatomia patologica, Medicina legale, Virologia, Igiene ospedaliera, Immunologia clinica e tipizzazione tissutale, Farmacia, Farmacologia clinica, Acquisizione beni e servizi, Laboratorio malattie metaboliche, Laboratorio genetica medica, Laboratorio genetica oncologica. L’applicazione del sistema di gestione per la qualità ha, quindi, come obiettivo generale quello del Miglioramento Continuo, inteso come miglioramento delle performance, ovvero miglioramento di tutti i processi implicati negli esiti delle cure rivolte ai pazienti. Per raggiungere tale scopo la Direzione aziendale ha attuato un check up iniziale delle strutture presenti in Azienda e già certificate con SGQ UNI EN ISO 9001:2008 e disposto di avviare una ricomprensione dei singoli SGQ all’interno di un più ampio e coordinato SGQ, ampliandolo anche ad altre SS.OO. ritenute di particolare importanza all’interno dell’Azienda e che hanno dimostrato la necessaria sensibilità per intraprendere il cammino della certificazione volontaria. 81 I Percorsi Diagnostico Terapeutici e Assistenziali (PDTA) I PDTA sono piani interdisciplinari di cura creati per rispondere a specifici problemi clinici di diagnosi o di terapia che si focalizzano sul miglioramento dei processi per aumentare l’efficienza e l’efficacia dell’assistenza, attraverso la riduzione dei ritardi e delle variazioni non necessarie nella erogazione delle prestazioni e dei trattamenti. Per ottenere questo, viene chiesto ad un gruppo di lavoro multidisciplinare la definizione della migliore sequenza di azioni, in tempi considerati ottimali al fine di raggiungere obiettivi di salute misurabili in pazienti affetti da specifiche patologie. Nel corso degli anni e più precisamente dalla pubblicazione del Piano Sanitario Regionale (PSR) 2003-2006, l’AOUOORR, seguendo le indicazioni provenienti dal livello regionale, ha maturato una importante esperienza nella costruzione e valutazione dei PDTA. A titolo non esaustivo in tabella viene presentato un elenco dei PDTA formalizzati ed approvati dall’Azienda negli ultimi anni e di quelli in via di approvazione. Tali interventi multidisciplinari, dimostrano il raggiungimento dell’obiettivo operativo “Percorso - PDT” (articolazione dell’obiettivo strategico 1.2 “Riorganizzazione dei processi e percorsi interni al fine di dare adempimento all’organizzazione regionale per reti cliniche”). STATUS PRESENZA DI UN DIAGRAMMA ORGANIZZATIVO DECISIONALE PDTA TRAPIANTO DI FEGATO completato SI PDTA GESTIONE PAZIENTE AFFETTO DA HIV completato SI EPILESSIA FARMACORESISTENTE ADULTO completato SI GESTIONED DEL PAZIENTE CON TIA O MINOR STROKE completato SI PERCORSO SUL TRATTAMENTO IAAI (ischemia acuta arti inferiori) completato SI PERCORSO EMBOLIZZAZIONE PER SANGUINAMENTO ARTERIOSO ACUTO completato SI PERCORSO PAZIENTE CON TRAUMA ISOLATO ARTO completato SI EPILESSIA FARMACORESISTENTE DI INTERESSE PEDIATRICO completato SI DIALISI PEDIATRICA completato SI PDTA DIABETE PEDIATRICO completato SI DIABETE TIPO 1 (adulto) completato SI FIBROSI CISTICA in progress SI GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA OBESITÀ MORBIGENA in progress SI PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI E ASSISTENZIALI prodotti in azienda per i quali è rappresentata sia la componente clinico assistenziale sia la componente organizzativa 82 Libro bianco della buona sanità Il libro bianco della buona sanità nasce, nella sua seconda edizione 2013, dall’Osservatorio FIASO (Federazione Italiana delle Aziende Ospedaliere e Sanitarie di cui l’AOUOORR è associata) sulle buone pratiche aziendali. L’obiettivo dell’Osservatorio è quello di raccogliere e valorizzare le esperienze ed i progetti innovativi realizzati per il miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria al fine di una loro potenziale diffusione quali best practice all’interno del SSN. Le esperienze segnalate dalle aziende associate in tutta Italia nel 2013 sono state 87 (da parte di 41 aziende). Di queste, 75 esperienze sono state selezionate da un apposito comitato scientifico per la valutazione finale (37 le aziende coinvolte). L’AOUOORR ha partecipato con 12 progetti su 75 (praticamente il 16% dei progetti selezionati sono stati proposti dall’AOUOORR). AREA TEMATICA DI APPARTENENZA TITOLO DELL’ESPERIENZA Ancona: infermieri e familiari a scuola di malattie neuromuscolari INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA E PRESA IN CARICO Assistenza e ricerca per combattere la demenza presenile Nelle Marche centro di eccellenza per trapianti di rene Cateteri venosi. Ad Ancona una check list per ridurre le infezioni MODALITÀ ORGANIZZATIVE, GESTIONALI, FORMATIVE, VALUTATIVE CHE CONNOTANO LE “POLITICHE DEL PERSONALE” Ad Ancona: spazio al fattore umano per frenare le infezioni Ad Ancona un centro dedicato alla neuro-oncologia Nuove procedure all’AOUOORR per sanificare l’endoscopia urologica STRATEGIE E STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE EXA-CAD, sistema esperto per gestire il rischio in chirurgia extracardiaca L’AOUOORR misura la soddisfazione degli assistiti RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE Cure più umane ad Ancona, la rianimazione è aperta Mielolesioni ad Ancona il progetto di “primary nursing” per le cure MUTAMENTI DI RUOLO E FUNZIONI DELLE PROFESSIONI SANITARIE Sclerosi multipla, presa in carico ad hoc all’AOUOORR L’Azienda in tale contesto è stata segnalata con il bollino della buona qualità per 2 esperienze delle 20 complessivamente premiate in ambito nazionale: “spazio al fattore umano per frenare le infezioni”, sclerosi multipla: presa in carico ad hoc all’AOUOORR. 83 1.8.4 La gestione della tecnologia e dell’innovazione Il sistema informatico aziendale Le aziende sanitarie si devono dotare di sistemi informatici complessi per fronteggiare la crescente pervasività delle tecnologie Information e Communication Technology (ICT) nei processi sanitari e la sempre più rilevante mole di informazioni da gestire nei processi amministrativi e di cura. In generale, il compito del sistema informatico aziendale è di: assicurare la disponibilità e l’affidabilità dei dati e dei relativi processi produttivi e gestionali; ● In una azienda sanitaria il sistema informatico aziendale può essere schematizzato come un insieme integrato di 4 sottosistemi: ● clinico-sanitario; ● amministrativo-contabile; ● direzionale; ● di interazione o di “virtual hospital”. supportare il miglioramento dei processi decisionali; ● garantire l’efficienza dei flussi informativi delle prestazioni e dei procedimenti; ● gestire i sistemi di comunicazione sia interni che da e verso l’esterno; ● supportare la realizzazione di nuovi servizi. ● Figura 43. Il sistema informatico aziendale e-Care VIRTUAL HOSPITAL PRM e-Proc SISTEMA INFORMATIVO CLINICO-SANITARIO SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE (evoluzione del sistema di interazione) SISTEMA INFORMATIVO AMMINISTRATIVOCONTABILE e-Gov Nelle aziende sanitarie il sistema di interazione rappresenta il cuore del sistema informativo. La quantità e la qualità dei servizi digitali interattivi oggi tecnicamente realizzabili portano a considerare che esso stia evolvendo in qualcosa di sempre più pervasivo e articolato per la struttura sanitaria definibile come il Virtual Hospital (VH). Figura 44. Il sistema “Virtual Hospital” sso ce NE ac ER di po licy AL EI NT a/ RT tur pro fila PO 84 O sso cce dipendenti INI a di profilatura/policy di accesso PORTALE INTRANET OM licy ID /po VIRTUAL HOSPITAL e-Government ED ura RT PO e-Procurement t fila Patient Relationship Management pro T e-Care Il sotto-sistema di Virtual Hospital provvede all’esposizione di servizi on-line e si compone del portale web, di un sistema uniforme di autenticazione, autorizzazione, presentazione ed accesso alle informazioni. Il Virtual Hospital ha lo scopo di esporre in modo coerente, uniforme ed integrato i servizi transattivi ai cittadini. Le modalità di accesso al Virtual Hospital sono differenti a seconda dell'utenza che si intende servire o dello specifico servizio che si espone e di conseguenza devono essere differenti le policy di sicurezza e di accesso adottate. In particolare, si individuano tre ambiti di accesso: ● quello per i cittadini, le imprese e i professionisti esterni all'azienda (internet); ● quello per il personale interno all'azienda (intranet); ● quello dedicato agli altri domini che fanno parte della rete di e-government cui l'azienda afferisce (porte di dominio). Ognuna di queste modalità ha un suo meccanismo ben definito di gestione dei profili e delle policy di accesso. Il portale internet Come già accennato in precedenza una delle principali componenti del VH - sia per il numero dei potenziali fruitori che per la centralità nella generazione di valore - è il portale internet che consente ai cittadini di accedere ai servizi offerti dall’ospedale. Figura 45. Il portale internet 85 Il portale è stato sviluppato basandosi sul concetto di VH ottenendo risultati significativi in termini di numerosità degli accessi, come si può vedere nell’immagine seguente che rappresenta il traffico riferito a 30 giorni misurato da Google. In particolare, gli utenti unici mensili risultano circa 19.500, con accessi che si concentrano tra il lunedì e il venerdì. Ogni utente ha visitato in media 4,5 pagine sostando per più di 3 minuti in ogni sessione. Figura 46. Navigazione sul sito internet - accessi degli utenti La provenienza degli accessi, sempre nei 30 giorni è sintetizzata dai grafici che seguono. Figura 47. Navigazione sul sito internet - provenienza degli utenti 86 Il sistema informativo clinico-sanitario Uno degli obiettivi principali del sistema informativo clinico-sanitario è di supportare l’organizzazione delle attività cliniche e di gestire la storia sanitaria del paziente costituendo un “Dossier Sanitario Elettronico” popolato dai sistemi dipartimentali e consultabile per via telematica, in qualsiasi istante e da qualsiasi luogo, da chi sia autorizzato a farlo e limitatamente a quella parte del dossier per cui l’autorizzazione gli è stata conferita, integrandosi, inoltre, all'interno di un sistema di Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale (FSE). Il sistema informativo clinico-sanitario è da intendersi anche come sistema che fornisce un supporto alla gestione informatizzata, uniforme, aggiornata e integrata dei dati anagrafici, clinici e sanitari del paziente lungo il ciclo di assistenza sanitaria. Pertanto l’architettura di tale sistema risulta “distribuita”, ma allo stesso tempo “integrata” grazie a componenti come un middleware o un sistema uniforme di autenticazione e autorizzazione (IAM), che favorisce una governance unitaria e una efficace cooperazione applicativa dei software dipartimentali. Figura 48. Il sistema informativo clinico-sanitario Livello Regionale ANAGRAFE REGIONALE REGISTRY REGIONALE FSE Livello Aziendale SISTEMA DI TELECONSULTO E TELEMEDICINA IAM ARCHIVIO BIO-IMMAGINI ANAGRAFE OSPEDALIERA Middleware HL7 REPOSITORY DATI CLINICI 24 mesi fino a 10 anni RETE DICOM Livello Dipartimentale ADT SO Sale Operatorie CCR CCR LIS RIS PACS CIS PACS Cartelle Cliniche di Reparto Utenti aziendali Anagrafe Ospedaliera Il sistema di gestione delle anagrafiche dei pazienti selezionato è il MPI (Master Patient Index). Tale sistema svolge le funzioni di un'anagrafe centralizzata aziendale di riferimento per tutti i sistemi periferici e dipartimentali e viene alimentato dai sistemi periferici stessi che a sua volta allinea continuamente. Non si tratta semplicemente di un sistema federato, in quanto le attività più delicate sono effettuate direttamente sul sistema da personale appositamente formato e selezionato. Gli inserimenti, le modifiche, i merge etc. una volta validati vengono propagati ai sistemi dipartimentali periferici attraverso messaggistica HL7. Repository Dati Clinici Sul Repository di Dati Clinici vengono accentrati i referti aziendali, sia in formato strutturato che non strutturato, oltre ad un subset di dati clinici strutturati provenienti dalle cartelle cliniche di reparto. Il sistema offre delle interfacce web di interrogazione. Sullo stesso strumento è implementato anche il meccanismo di richiesta di consulenze ed esami ai reparti in modo da poterne tracciare il workflow. 87 Middleware HL7 Come sistema di cooperazione applicativa è stata selezionata la piattaforma open source “Picasso”. Picasso è un framework tecnologico progettato per ottimizzare il processo di integrazione delle applicazioni software della sanità utilizzando gli standard di interoperabilità con un approccio alla produzione del software di integrazione basato sul riuso di design pattern. Questa piattaforma permette di superare le difficoltà legate all'integrazione tra diverse versioni di HL7, diverse codifiche, etc. consentendo il dialogo tra tutti i sottosistemi coinvolti, siano essi i sistemi centralizzati o gli applicativi dipartimentali e di cartella clinica di reparto. Archivio di Bio-Immagini L'Archivio di Bio-Immagini (ABI) è basato sulla piattaforma open source dcm4che (http://www.dcm4che.org). Il sistema archivia e rende centralmente disponibili ai reparti le immagini prodotte internamente all'Azienda. Tale sistema comunica via middleware HL7 con gli altri sistemi aziendali (MPI, RDC) e attraverso la rete DICOM riceve gli oggetti refertati dai PACS dipartimentali (PACS del Dipartimento di Scienze Radiologiche e PACS del Dipartimento di Cardiologia) e, in maniera diretta, da altre sorgenti di immagini. Identity and Access Management System L'Identity and Access Management System (IAM) è il sistema che permette la gestione unica e centralizzata delle credenziali degli utenti interni ed esterni all'Azienda abilitando all'interno dell’infrastruttura del sistema informatico clinico sanitario le seguenti funzionalità: ● SSO (Single SignOn); ● gestione del ciclo di vita delle identità digitali; ● controllo centralizzato degli accessi agli applicativi dipartimentali. La complessità degli accessi all'interno di Azienda Ospedaliero-Universitaria è elevata, infatti basta ricordare che è necessario gestire, oltre al personale dipendente ospedaliero e universitario, anche i medici specializzandi, i borsisti, etc. È compito dunque di questo sistema gestire il provisioning e tutte le politiche di autenticazione e autorizzazione. Sistemi dipartimentali e cartelle cliniche di reparto L'Azienda ha un set di cartelle cliniche di reparto sviluppate da diversi fornitori. Sono state affidate ai rispettivi fornitori anche lo sviluppo delle interfacce HL7 che, tramite il middleware Picasso, consentono la comunicazione delle cartelle cliniche di reparto (CCR) con i sistemi aziendali centralizzati. Anche per i sistemi dipartimentali LIS, PACS e Gestione delle Sale Operatorie sono state sviluppate tali interfacce. Per quanto riguarda l'ADT e il Pronto Soccorso si sta attivando una gara d'appalto destinata al rinnovo di tali software in cui è compresa la fornitura delle interfacce di integrazione HL7. Sistema di Teleconsulto e Telemedicina Il sistema di Teleconsulto e Telemedicina (STT) è la piattaforma unica destinata ad offrire servizi di telemedicina interni ed esterni all'Azienda. Il sistema adottato gestisce nativamente tutte le funzionalità fondamentali di un sistema di teleconsulto/ telemedicina (integrazione apparecchiature medicali, dicom viewer integrato, videoconferenza, firma digitale, integrazione MPI/RDC e ABI etc.) come piattaforma unica di sviluppo e allo stesso tempo consente lo sviluppo rapido di moduli specializzati da adattare alle varie esigenze cliniche. Attualmente sono implementati attraverso questo sistema la televisita con un poliambulatorio remoto, la teleconsulenza in campo neurochirurgico, la consulenza interna di cardiologia verso reparti sterili ad accesso controllato, il telecontrollo dei neonati in Terapia Intensiva Neonatale. 88 Approccio strategico allo sviluppo del Sistema Informativo clinico-sanitario L’approccio strategico adottato è stato quello di implementare un’architettura del sistema informatico che conservasse le autonomie dipartimentali pur creando un sistema aziendale comune a cui i sistemi dipartimentali si dovevano integrare. Il concetto di “open” è stato quindi declinato nello “strato aziendale”, sviluppando il tema del Virtual Hospital, e quindi il tema della dimensione specifica del sistema di Dossier Sanitario Elettronico, nell’ottica dell’Open Government e dell’integrazione come modello interpretativo dell’innovazione. Interpretando quindi il VH e le sue declinazioni come aperte e integrate su diversi aspetti di rilevanza strategica: ● aperte perché i cittadini hanno diritto di accesso ai propri dati sanitari, agli indicatori qualitativi e quantitativi sui servizi e le prestazioni erogate; ● integrate perché interconnesse e intercomunicanti nelle sue varie articolazioni orizzontali e verticali. È necessario garantire che i dati clinici generati a livello dipartimentale (articolazione orizzontale) siano condivisi e razionalizzati in un sistema centralizzato, tali dati inoltre devono essere resi disponibili per la costituzione del Fascicolo Sanitario Elettronico a livello regionale (articolazione verticale); ● aperte perché si privilegia il modello del “governo con la rete” che utilizza come forza la stessa forza della molteplice eterogeneità dei soggetti in campo. La sanità come sistema sul territorio e del territorio al servizio del cittadino e del sistema sanitario grazie alla rilevanza che è stata data al portale web del VH e alla collocazione strategica che si è data al sistema di teleconsulto/telemedicina; ● integrate perché sono stati adottati protocolli standard di comunicazione e tecnologie aperte, si è dato rilevanza all’interattività del Virtual Hospital e alla condivisione dei sistemi aziendali, si è creato un repository centralizzato popolato dai dati dei singoli sistemi dipartimentali che crea nuovo valore nella condivisione e unificazione realizzando un “datawarehouse della salute”. Architettura tecnologica del Sistema Informativo Aziendale Un moderno sistema informativo di una azienda ospedaliera deve essere in grado di rispondere rapidamente alle nuove necessità poste da una serie fattori “esogeni” che pongono il sistema informativo in un ruolo sempre più strategico nei processi di cura e di servizio. Le spinte “esogene” più forti derivano: 1.dalla sempre più capillare diffusione di moderni sistemi diagnostici sempre più “digitali”; 2.dalla personalizzazione delle cure che richiede necessariamente una gestione informatica e completamente integrata dei processi che vanno dalla diagnosi, alla cartella clinica di reparto, alla prescrizione, al controllo della somministrazione fino alla produzione della documentazione del fascicolo sanitario elettronico; 3.dal quadro normativo in forte evoluzione che detta tempi e modalità di adozione delle tecnologie digitali (fatturazione elettronica, fascicolo sanitario elettronico, ricetta dematerializzata, etc.) rappresentando probabilmente la più forte spinta alla dematerializzazione dei processi. Il quadro sopra delineato pone nuove sfide ai datacenter degli ospedali e agli specialisti informatici che li gestiscono: infatti, tutti i nuovi servizi che devono essere forniti sono erogati dal sistema informativo centrale tramite l’installazione di appositi software e server. La struttura IT dell’ospedale, pertanto, è chiamata oggi a rispondere a queste richieste rapidamente e con un elevato livello di affidabilità. Per non rallentare od ostacolare l’informatizzazione dei processi e l’adozione delle nuove apparecchiature diagnostiche, garantendo al tempo stesso affidabilità e sicurezza, la AOUOORR ha adottato, per il proprio datacenter, una soluzione innovativa basata su un’architettura di "private cloud" con il contributo decisivo del design thinking. 89 Tecnologia CLOUD L’architettura private cloud può essere considerata come un’evoluzione della virtualizzazione, la tecnologia che negli ultimi anni è stata adottata pressoché da tutti i datacenter per razionalizzare e ottimizzare l’uso delle risorse IT. Il passaggio da una “semplice” soluzione virtualizzata a una soluzione basata su private cloud offre diversi vantaggi di grande importanza dal punto di vista dei servizi IT che il datacenter è chiamato a fornire alle apparecchiature diagnostiche. Il "private cloud consente di conciliare rapidità, affidabilità ed elevata capocità di “governance” dei sistemi: da un lato brevi tempi di reazione alle richieste che nascono dall’installazione di una nuova apparecchiatura diagnostica, dall’altro maggiori garanzie sulla continuità del servizio". In una tipica architettura virtualizzata c’è un unico punto centrale soggetto alla possibilità di un guasto, lo storage; il cedimento di quel punto comporta un fermo di tutto il sistema a meno che non si prevedano delle costose e complesse ridondanze. L’architettura tipica di un sistema private cloud, invece, è intrinsecamente distribuita e ridondante: se cade un nodo, cioè se si arresta una macchina fisica, le relative macchine virtuali ‘rinascono’ su un altro nodo che può anche essere collocato in un luogo diverso. Le macchine virtuali, inoltre, possono essere dotate di tag che ne consentono di mettere in atto opportune “policy” di gestione fondamentali per garantire un elevato livello di affidabilità del sistema, come per esempio la gestione delle priorità di spegnimento o ripristino in caso di necessità (disaster recovery) o le “regole” di assegnazione dinamica delle risorse elaborative (processore, ram, spazio disco). Un primo passo verso l’HYBRID CLOUD L’architettura private cloud offre un ulteriore vantaggio: consente all’ospedale di impostare correttamente il percorso per giungere all’impiego di risorse IT esterne (fornite da un provider in public cloud) in aggiunta a quelle proprie del datacenter, cioè a quel tipo di soluzione indicato con l’espressione "cloud ibrido". In ambito sanitario, questo percorso deve tenere nella massima considerazione le esigenze di affidabilità e sicurezza. L’unicità di questo approccio consiste nel fatto che si è scelto di iniziare con un cloud totalmente interno al datacenter aziendale, prevedendo la possibilità futura di spostare alcune macchine virtuali su macchine fisiche esterne su un servizio di public cloud. Si ritiene che questa sia la direzione giusta per garantire l’affidabilità e gestire efficacemente la sicurezza. 90 Il laboratorio per l’innovazione in sanità Negli ultimi anni, numerosi sono stati i progetti adottati e le politiche attuate per promuovere il progresso tecnologico e l’innovazione. Il Lab@AOR è il laboratorio pubblico-privato nato dalla collaborazione tra l’AOU Ospedali Riuniti di Ancona ed il Gruppo Loccioni. L’idea alla base del laboratorio è di far interagire le conoscenze cliniche e scientifiche dell’ospedale con quelle tecnologiche dell’impresa, far dialogare operatori sanitari e sviluppatori di sistemi avanzati per innovare tre aree d’intervento: i processi clinici, le tecnologie sanitarie, la formazione del personale ospedaliero. Il laboratorio nasce nel 2006 con la firma di un innovativo accordo di collaborazione tra Ospedale e Impresa e si sviluppa sul territorio con l’obiettivo di creare un incubatore di metodi e tecniche nuove in ambito ospedaliero che si possano diffondere a livello internazionale. Tabella 43. Attività del laboratorio per l’innovazione in Sanità - Lab@AOR (2013) MEETING TRA CLINICI E TECNICI SUL TEMA DELL’INNOVAZIONE IN SANITÀ 13 PERSONE COINVOLTE NEI MEETING PERIODICI 47 NUOVI PROGETTI AVVIATI DAL LAB@AOR 5 VISITE DI ALTRI OSPEDALI NAZIONALI E INTERNAZIONALI 28 Di seguito, si riportano i principali progetti e le iniziative più significative. APOTECA e il percorso onco-ematologico integrato e sicuro Le idee e il metodo del laboratorio si applicano fin da subito all’innovazione in ambito oncologico. Nasce così APOTECAchemo, il sistema per l’allestimento automatico delle chemioterapie che da Ancona si diffonde presto in tutto il mondo. APOTECAchemo è un sistema robotizzato in grado di dosare automaticamente le terapie anticancro con la massima sicurezza per il tecnico preparatore e per i pazienti, che attraverso soluzioni tecnologiche di ultima generazione quali il riconoscimento automatico dei prodotti e il controllo di tutte le pesate hanno la garanzia di una cura rispondente a quanto prescritto dal medico oncologo. Prescrizione informatizzata Al momento dell’accettazione e fino alla dimissione, tutti i dati del paziente sono gestiti informaticamente attraverso un sistema software integrato che fa comunicare il PC dell’oncologo con quello del farmacista. Lo schema di terapia viene così inviato in farmacia in formato elettronico, senza bisogno di trascrizioni e attese dei fax, riducendo quindi a zero qualsiasi rischio di errata trascrizione. Gestione centralizzata dei dati All’interno dell’ospedale, tutti i dati clinici sono gestiti centralmente da AGORÀ, il data center sostenibile che garantisce integrità e sicurezza delle informazioni e le smista tra reparti e farmacia. È il centro di gestione di tutti i processi ospedalieri e garantisce la continuità della comunicazione tra tutti gli attori coinvolti nel percorso di cura. Preparazione automatica L’allestimento delle terapie è affidato ad APOTECAchemo, il robot che automatizza completamente le operazioni di preparazione garantendo la sicurezza dell’operatore, l’accuratezza del dosaggio e la tracciabilità di tutti i componenti utilizzati. Somministrazione L’automatizzazione e l’informatizzazione delle operazioni consentono di mantenere l’integrità di tutte le informazioni riguardanti il processo: dai dati del paziente a quelli della somministrazione alla tracciabilità della terapia allestita. Questi dati vengono utilizzati anche in fase di somministrazione per garantire, attraverso l’utilizzo di barcode identificativi, che la giusta terapia venga somministrata al paziente giusto nel modo e nei tempi corretti. Validazione informatica ll farmacista verifica e conferma la prescrizione ricevuta dal medico oncologo in modo informatizzato. Gli schemi di terapia sono controllati automaticamente dal software, che li incrocia con protocolli pre-validati inseriti nel database; in caso di errata corrispondenza, il software allerta il farmacista e così garantisce una riduzione dell’indice di priorità in prescrizione di oltre il 60% rispetto alle operazioni manuali. 91 Dalla farmacia ospedaliera, dove opera APOTECAchemo, l’attenzione del Lab@AOR si estende all’intero percorso di cura oncologico, che nel 2010 viene reso più sicuro e veloce integrando ICT e robotica in un flusso di persone e materiali digitalizzato e tracciato. Nel 2014 il Lab si concentrerà sulla riprogettazione di tutta la farmacia ospedaliera per trasformarla in una farmacia APOTECA: sicura ed efficiente al 100%. PAZIENTI TRATTATI 1.509 PROTOCOLLI VALIDATI 430 TERAPIE ALLESTITE IN SICUREZZA CON APOTECAchemo Tabella 44. Attività del progetto APOTECAchemo - Lab@AOR (2013) 19.972 PRINCIPI ATTIVI UTILIZZATI 61 UTENTI AUTORIZZATI 79 Green@Hospital Green@Hospital è un progetto europeo che ha l’obiettivo di incidere positivamente sulla sostenibilità energetica delle strutture ospedaliere tramite soluzioni ICT. All’interno del progetto, l’AOUOORR collabora con altri tre centri ospedalieri europei: l’Ospedale di Mollet in Spagna, l’Ospedale Saint George di Chania in Grecia e l’Ospedale Virgen de las Nieves in Spagna in un consorzio con centri di ricerca e partner tecnologici coordinato dal Gruppo Loccioni. L’obiettivo è di integrare soluzioni di efficienza energetica in una piattaforma web per ottenere la riduzione dei consumi energetici del15% ed una conseguente ricollocazione su servizi al paziente delle risorse risparmiate. Il progetto parte nel 2012 con un audit energetico nei quattro ospedali pilota finalizzato ad identificare soluzioni di efficienza nell’illuminazione artificiale, nella climatizzazione degli ambienti, nel raffreddamento dei data center e nella ventilazione delle sale operatorie. Nel 2013 le soluzioni sviluppate grazie al progetto Green@Hospital vengono istallate e vengono sviluppate innovative strategie di gestione energetica in ospedale. Il tutto viene integrato in una piattaforma Web. Nel 2013, sono stati raggiunti i seguenti risultati: ● valutazione dell’efficacia delle soluzioni di efficienza energetic implementate; pubblicazione della Piattaforma Web Green@, rivolta sia agli utenti tecnici che non-tecnici, per la descrizione real-time dei livelli di efficienza energetica raggiunti; ● ● inizio della fase di test con l’obiettivo di raccogliere un anno di dati e verificare l’affidabilità del sistema nel tempo; ● attività di disseminazione del progetto sui media tradizionali e online. Formazione Il Lab@AOR è una palestra d’innovazione che forma il personale ospedaliero ad un nuovo modo di lavorare e collaborare, grazie al dialogo con il mondo dell’industria che mette in campo spirito imprenditoriale e proattività. Tabella 45. Attività di formazione del Lab@AOR (2013) PROGETTI DI FORMAZIONE AVVIATI (team building, clima organizzativo) 2 PERSONE COINVOLTE 33 INCONTRI DI FORMAZIONE DIRETTA CON FORMATORI PROFESSIONISTI 2 ORE DI FORMAZIONE 15 Progetti di comunicazione al paziente In un’ottica di condivisione delle informazioni e consapevolezza dei servizi e delle tecnologie utilizzate dall’ospedale per fornire il miglior livello di cura, il Lab@AOR ha progettato appositi centri informativi negli spazi dedicati all’attesa. Tabella 46. Progetti di comunicazione al paziente del Lab@AOR (2013) 92 SCHERMI COMUNICATIVI INSTALLATI 4 STRUTTURE COINVOLTE Oncologia Onco-ematologia pediatrica Farmacia Sistemi informativi Premi e riconoscimenti in ambito ICT Best practice initiatives European Association of Hospital Pharmacists (EAHP) L’Associazione Europea dei Farmacisti Ospedalieri ha selezionato il percorso onco-ematologico dell’AOUOORR come caso di eccellenza in farmacia ospedaliera per i risultati prodotti nel garantire i massimi livelli di sicurezza per pazienti e operatori integrando automazione e informatica. Premio ICT Lazio Nella categoria “ICT nella PA” (2012) assegnato durante SMAU alla partnership AOUOORR-Loccioni humancare per: realizzazione del percorso onco-ematologico sicuro; digitalizzazione dei flussi informativi; centralizzazione del paziente e personalizzazione della cura; benefici apportati in termini di: riduzione di tempi, sicurezza e controllo considerati il rischio clinico, professionale e legale, l’incidenza e gravità degli errori e, quindi, la pericolosità del processo. Premio innovazione ICT in Sanità 2011 Nella categoria “Gestione informatizzata dei farmaci nei processi ospedalieri”, assegnato nel 2011 dall’Osservatorio Sanità del Politecnico di Milano alla partnership AOUOORR-Loccioni humancare per: innovazione del progetto; sicurezza dell’operatore sanitario e del paziente; qualità del servizio offerto al paziente; ottimizzazione dei processi e tracciabilità di ogni singola attività; coinvolgimento di tutti gli attori della filiera onco-ematologica che condividono le proprie esigenze, competenze e conoscenze con il team Loccioni humancare. Cloud Innovation Award 2012 - best practice Il riconoscimento è rivolto ad aziende e enti che si sono distinte per la capacità di innovare i propri processi o le proprie infrastrutture ICT attraverso strumenti Cloud. Il riconoscimento è stato assegnato dal Politecnico di Milano. 93 94 Seconda sezione La relazione sociale: le attività 95 I Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce a tutti i cittadini, gratuitamente o in compartecipazione, grazie alle risorse raccolte attraverso il sistema fiscale. I Livelli Essenziali di Assistenza sono suddivisi in tre aree: ● ● l’assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro (cure contro le malattie infettive e parassitarie, le vaccinazioni, la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie, la tutela dai rischi connessi con gli ambienti di vita, gli inquinanti ambientali e gli infortuni sul lavoro, la sanità degli animali e degli alimenti, le certificazioni sanitarie necessarie per documentare l’assenza dal lavoro); e di sostegno rivolta a particolari categorie di persone - le donne, per la tutela della maternità o per l’interruzione della gravidanza, i disabili, le persone dipendenti da droghe o da alcool, le persone con malattie in fase terminale o con HIV, le persone anziane non autosufficienti, le persone con problemi psichiatrici); ● l’assistenza distrettuale (medicina di base ambulatoriale e domiciliare, la guardia medica, l’emergenza, l’assistenza farmaceutica, l’assistenza integrativa alimentare e quella per le persone con il diabete mellito, l’assistenza specialistica e diagnostica, l’assistenza protesica, l’assistenza domiciliare, le cure termali, l’attività sanitaria l’assistenza ospedaliera (il pronto soccorso, il ricovero ordinario, il day hospital ed il day surgery, l’ospedale domiciliare, la riabilitazione, la lungodegenza, i servizi di trasfusione e di trapianto di organi e tessuti). Le Regioni possono decidere di inserire nell’elenco ulteriori prestazioni, che vanno a costituire il livello di assistenza regionale. La presentazione dell’attività complessivamente erogata dall’AOUOORR, nell’ultimo triennio, è articolata per Livello Essenziale di Assistenza (LEA). In particolare, escludendo le attività di “Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro” (le quali non sono erogate dall’ AOUOORR), si presentano di seguito informazioni su obiettivi, e risultati mediante indicatori qualiquantitativi solo per le attività espletate dall’AOUOORR, cioè: ASSISTENZA DISTRETTUALE: ASSISTENZA OSPEDALIERA: ● Emergenza ● Attività ● Assistenza ● Assistenza sanitaria territoriale, farmaceutica (erogata direttamente), specialistica (clinica, di laboratorio, di diagnostica strumentale e per immagini); di pronto soccorso, ● Assistenza ospedaliera per acuti (in Day Hospital e Day Surgery, in degenza ordinaria), ● Assistenza ospedaliera per riabilitazione, ● Emocomponenti ● Trapianto e servizi trasfusionali, organi e tessuti. In aggiunta, sono rendicontate le attività di ricerca - promosse anche grazie all’interazione con l’Università Politecnica delle Marche - le attività svolte in regime di libera professione (secondo quanto disciplinato dalla normativa vigente) e alcuni servizi erogati al paziente per garantire l’umanizzazione delle cure e la sua sicurezza: Attività di ricerca (sperimentazione e partecipazioni a programmi di ricerca nazionali e internazionali); Attività in regime di libera professione (attività che personale medico e delle altre professionalità della dirigenza del ruolo sanitario esercitano oltre l’impegno di servizio, in favore e su libera scelta dell’assistito e con oneri a carico dello stesso, anche a mezzo di assicurazioni o fondi sanitari integrativi); I servizi alla persona (servizi aggiuntivi messi a disposizione del paziente per accompagnare lo stesso e la sua famiglia lungo il percorso della malattia e assicurare condizioni di igiene e sicurezza sul luogo di permanenza). All’interno di ciascun ambito, sono evidenziati alcuni servizi e prestazioni che costituiscono casi di eccellenza e/o peculiarità di tutta l’attività dell’AOUOORR, distinti per disciplina scientifico-medica. 97 2.1 Alcuni dati di sintesi Prima di andare nel dettaglio delle singole attività al fine di fornire un quadro complessivo dell’attività erogata, si presentano i volumi complessivi di ricoveri, prestazioni ambulatoriali e attività di pronto soccorso. I Ricoveri L’AOUOORR eroga mediamente circa 50.000 ricoveri complessivi di cui 89% in regime ordinario e 11% diurno. Tabella 47. Dati di ricovero complessivi ordinari e diurni (triennio 2011-2013) DIMESSI GIORNATE DI DEGENZA ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Ordinari 34.189 35.049 37.388 Day hospital 13.979 14.025 14.629 Totali 48.168 49.074 52.017 Ordinari 271.541 274.988 279.853 Day hospital 32.496 33.766 33.104 304.037 308.754 312.957 Totali Come mostra la tabella sopra esposta, l’attività di ricovero diurno rappresenta circa un terzo dell’attività complessivamente espletata dall’Azienda. Per quanto concerne, invece l’attività di ricovero ordinario, in linea con le linee strategiche, nel 2013 prosegue il percorso verso la deospedalizzazione e la conseguente riduzione dei ricoveri ordinari a favore di setting assistenziali più appropriati per le prestazioni di più bassa complessità. Ne è testimonianza la riduzione dei ricoveri ordinari rispetto all’anno 2012 (- 2,5% ) e rispetto all’anno 2011 (-8,6%). COMPLESSITÀ ALTA Regime di ricovero ordinario COMPLESSITÀ MEDIA Regime di ricovero diurno COMPLESSITÀ BASSA Regime ambulatoriale Contestualmente, nel rispetto dei principi di appropriatezza clinica ed organizzativa, l’azienda è impegnata verso il contenimento della degenza media dei ricoveri ordinari: le analisi effettuate evidenziano che nel triennio, l’indicatore di degenza media in regime ordinario si attesta sui 7 giorni. Tendere alla riduzione di tale dato non è un obiettivo di facile raggiungimento, considerando la complessità della casistica trattata nonché le difficoltà spesso manifestate dal territorio di prendere in cura il paziente che uscito dalla fase acuta avrebbe bisogno di un livello assistenziale inferiore. Per meglio comprendere la distribuzione dell’attività di ricovero per patologia e/o organo interessato, la tabella che segue evidenzia la casistica aziendale 2013 dei ricoveri (ordinari e diurni) per le diverse categorie diagnostiche (definite dalla prassi di settore come “Major Diagnostic Category”). 98 Tabella 48. Dati di dimissioni di ricovero ordinari e diurni distinti per categorie diagnostiche (anno 2013) MAJOR DIAGNOSTIC CATEGORY DESCRIZIONE RICOVERI 1 MALATTIE E DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO 4.845 2 MALATTIE E D ISTURBI DELL’OCCHIO 3 MALATTIE E DISTURBI DELL’ORECCHIO, DEL NASO E DELLA GOLA 4 MALATTIE E DISTURBI DELL’APPARATO RESPIRATORIO 2.718 5 MALATTIE E DISTURBI DEL SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO 6.331 6 MALATTIE E DISTURBI DELL’APPARATO DIGERENTE 3.035 7 MALATTIE E DISTURBI EPATOBILIARI E DEL PANCREAS 2.227 8 MALATTIE E DISTURBI DELL’APPARATO OSTEOMUSCOLARE E DEL TESSUTO CONNETTIVO 3.927 2.675 780 3.091 9 MALATTIE E DISTURBI DELLA PELLE, DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO E DELLA MAMMELLA 10 MALATTIE E DISTURBI ENDOCRINI, METABOLICI E NUTRIZIONALI 1.542 11 MALATTIE E DISTURBI DEL RENE E DELLE VIE URINARIE 2.466 12 MALATTIE E DISTURBI DELL’APPARATO RIPRODUTTIVO MASCHILE 718 13 MALATTIE E DISTURBI DELL’APPARATO RIPRODUTTIVO FEMMINILE 1.365 14 GRAVIDANZA, PARTO E PUERPERIO 3.247 15 MALATTIE E DISTURBI DEL PERIODO PERINATALE 2.310 16 MALATTIE E DISTURBI DEL SANGUE DEGLI ORGANI EMATOPOIETICI E DEL SISTEMA IMMUNITARI 17 MALATTIE E DISTURBI MIELOPROLIFERATIVI E NEOPLASIE SCARSAMENTE DIFFERENZIATE 18 MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 484 2.918 504 19 MALATTIE E DISTURBI MENTALI 747 20 USO DI ALCOOL/FARMACI E DISTURBI MENTALI ORGANICI INDOTTI 118 21 TRAUMATISMI, AVVELENAMENTI ED EFFETTI TOSSICI DEI FARMACI 722 22 USTIONI 23 FATTORI INFLUENZANTI LO STATO DI SALUTE ED IL RICORSO AI SERVIZI SANITARI 850 118 37 24 TRAUMATISMI MULTIPLI 25 INFEZIONI DA HIV 77 343 MDC NON DEFINITA 316 Totale 48.168 Le prestazioni ambulatoriali L’AOUOORR eroga annualmente circa 1.170.000 prestazioni ambulatoriali escluse le prestazioni di laboratorio, di cui 74% per pazienti esterni e 26% per pazienti ricoverati. Tabella 49. Prestazioni ambulatoriali per esterni e interni (escluse le attività di laboratorio) - triennio 2011-2013 ANNO 2013 ANNO 2012 Per esterni 863.610 862.602 874.636 Per interni 303.644 318.666 326.339 1.169.267 1.181.268 1.200.975 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Totali Tabella 50. Prestazioni di laboratorio - triennio 2011-2013 ANNO 2011 Per esterni 1.041.281 978.711 981.526 Per interni 2.756.763 2.790.812 2.783.410 3.798.044 3.769.523 3.764.936 Totali La produzione di prestazioni ambulatoriali complessive aumenta lievemente superando la soglia dei 5 milioni anche in relazione a quanto sopra evidenziato circa il setting assistenziale più idoneo; l’aumento delle prestazioni per esterni è compensato da una riduzione di quelle per interni per le quali si lavora sempre più per una loro razionalizzazione in virtù del principio di appropriatezza prescrittiva. 99 L’attività di pronto soccorso Essendo una struttura ospedaliera con sede del Dipartimento di Emergenza di secondo livello, l’AOUOORR qualifica una parte rilevante della propria attività come emergenza/urgenza. Presso le tre strutture di pronto soccorso (per pazienti adulti, pediatrici e ostetrico-gineceologici) si registrano circa 85.000 accessi annui di cui 1% codici rossi, 20% codici gialli, 61% per codici verdi e 18% codici bianchi. Tabella 51. Accessi in pronto soccorso distinti per codice di priorità - triennio 2011-2013 ANNO 2013 ROSSO: EMERGENZA ANNO 2012 ANNO 2011 954 839 772 GIALLO: URGENZA 16.746 15.837 15.029 VERDE: MINOR URGENZA 50.584 53.329 58.453 BIANCO: NON URGENTE Accessi totali 15.282 14.881 16.361 83.566 84.886 90.615 Si consideri che l’attività di ricovero dell’AOUOORR, medica e chirurgica, risulta erogata solo per un 40% in regime programmato, mentre per il restante 60% in regime di emergenza/urgenza. Importante sottolineare che nell’anno 2013 è stato rispettato l’obiettivo operativo inerente l’appropriatezza clinica (rientrante nell’obiettivo strategico 1.2 “Razionalizzazione dell’offerta attraverso la riduzione dei posti letto: potenziamento dei posti letto per acuti nelle alte specialità e attivazione di quelli di lungodegenza/riabilitazione per continuità assistenziale, in coerenza con gli atti regionali di riordino”) e in particolare l’indicatore “Rispetto dei tempi di attesa chirurgici per classi di priorità”. CLASSE A Ricovero entro 30 giorni per i casi clinici che possono aggravarsi rapidamente tanto da diventare emergenti o da determinare una compromissione della prognosi CLASSE B Ricovero entro 60 giorni per i casi clinici che presentano intenso dolore o gravi disfunzioni o grave disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente CLASSE C Ricovero entro 180 giorni per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti ne può l’attesa, diventare una pregiudiziale per la prognosi CLASSE D Ricovero che non richiede la definizione di un’attesa minima: casi clinici senza dolore o disfunzione o disabilità. La prestazione va comunque garantita entro i 12 mesi I dati che seguono dimostrano, infatti, il rispetto di tale indicatore specificatamente per l’attività del blocco operatorio, seppur con delle considerazioni derivanti dalle correlazioni tra le percentuali di soddisfazione e il numero dei casi trattati. Se è vero che le percentuali di soddisfazione dei tempi di attesa sono diminuite nel 2013 rispetto al 2012, sono in verità aumentati i numeri assoluti dei casi trattati sia in classe A (+ 650) che in classe B (+104) ai quali fa riscontro il calo dei casi in classe C (-518) ed in classe D (-33) con un saldo positivo di +203 interventi in classi superiori, più complessi, di maggiore durata e valore, in linea con gli obiettivi aziendali riferiti alla mission aziendale: essere ospedale di II livello e riferimento dell’urgenza regionale, quindi, trattare più casi complessi (A e B) e meno delle altre classi (C e D). Ai suddetti dati di attività vi è da aggiungere l’attività in urgenza che risulta essere aumentata di ben 556 casi, raggiungendo il numero di 4.287 rispetto ai 3.731 del 2012. CLASSI 2013 (% soddisfazione ) Numero casi 2013* A in 30 gg B in 60 gg C in 180 gg D in 360 gg 70% 57% 67% 53% 4.467 2.953 2.560 333 2012 (% soddisfazione ) 72% 69% 73% 69% Numero casi 2012* 3.817 2.849 3.078 366 Tabella 52. Percentuali di soddisfazione per tempi di attesa nel Blocco Operatorio (2012-2013) * I dati si riferiscono agli interventi prenotati e non comprendono le attività intravitreo della oculistica e le FAV della vascolare. 100 2.2 L’assistenza distrettuale 2.2.1 L’emergenza sanitaria territoriale L’AOUOORR partecipa insieme all’Azienda Sanitaria Unica Regionale alla erogazione di assistenza ricompresa nell’ambito dell’emergenza sanitaria territoriale. Lo attua attraverso il servizio 118, che, come noto, costituisce il sistema operativo di emergenza con la sede della centrale di Ancona presso l’Azienda e con il coordinamento regionale del 118 sia attraverso il servizio di emergenza di autoambulanza sia attraverso quello di eliambulanza. Il servizio di emergenza di autoambulanza Il servizio di ambulanza è curato da Associazioni di Volontariato, le quali erogano - secondo le Direttive impartite dalla Regione Marche - sia il servizio di Trasporto Neonatale per il Presidio Salesi sia il servizio di Trasporto Programmato dei Pazienti (dedicato al trasporto dei Pazienti ricoverati presso l’Azienda). Figura 49. Tipologie di trasporti con autoambulanza SERVIZIO DI TRASPORTO NEONATALE PER IL PRESIDIO OSPEDALIERO G.SALESI Sistema Trasporto Emergenza Neonatale (S.T.E.N.): ●Trasporto di un neonato patologico da un centro di I o II livello al Centro di Terapia Intensiva Neonatale (T.I.N.) del Presidio Salesi o presso altro centro di alta specialità; ●Trasporto interpresidio urgente di un neonato (o di paziente in età pediatrica), dal Presidio Salesi al Polo ospedaliero di Torrette e viceversa per esami diagnostici o trattamenti terapeutici (S.T.E.N. Interpresidio); Backtransport: trasporto di un neonato, una volta superata la fase critica, dalla T.I.N. al Centro Trasferente; Trasporti interpresidio (Salesi - Torrette) del neonato o del paziente in età pediatrica. SERVIZIO DI TRASPORTO PROGRAMMATO DEI PAZIENTI Trasporto pazienti ricoverati nei poli ospedalieri di Torrette-Salesi presso altri Ospedali o Istituti convenzionati con il SSR: ●Trasporto dei pazienti ricoverati nel Polo Ospedaliero di Torrette presso altri Ospedali o Istituti convenzionati con il SSR (Trasferimenti); ●Trasporto dei pazienti ricoverati nel Presidio Salesi presso altri Ospedali (Trasferimenti, eccetto che dalla SOD di Neonatologia). Sistema trasporto dei pazienti ricoverati nel Polo Ospedaliero di Torrette per l’effettuazione di prestazioni sanitarie presso altri Ospedali: ●Trasporto dei pazienti ricoverati nel Polo Ospedaliero di Torrette per l’effettuazione di prestazioni sanitarie presso altri Ospedali; ●Trasporto dei Pazienti Ricoverati nel Presidio Ospedaliero Salesi (eccetto che per la SOD di Neonatologia) per l’effettuazione di prestazioni sanitarie presso altri Ospedali. Trasporto Intrapresidio (Sede Torrette per Malattie Infettive/RMN/Interpresidio (Sede Torrette-Sede Salesi), dei pazienti ricoverati presso l’Azienda, sia per effettuazione di prestazioni che per trasferimenti fra un Presidio e l’altro (eccetto che per la SOD di Neonatologia). 101 Il servizio di emergenza di elisoccorso Il Servizio di Elisoccorso costituisce un elemento imprescindibile del sistema territoriale di soccorso sanitario della Regione Marche. L’attivazione del sistema è prevista in presenza di pazienti con condizioni vitali a rischio, di situazioni che richiedano rapidità di intervento, di situazioni operative complesse. La Regione Marche è dotata di due elicotteri destinati al servizio di eliambulanza, uno con base ad Ancona ed uno con base a Fabriano. I dati complessivi dimostrano che, nell’ultimo triennio l’attività di elisoccorso è progressivamente aumentata. Tabella 53. Attività di elisoccorso - ore di volo (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 TOTALE ORE DI VOLO base di Ancona 259.56 246.18 234.50 Ore di volo trasporto sanitario 259.22 235.49 232.13 0.34 10.29 2.37 TOTALE ORE DI VOLO base di Fabriano 258.35 237.12 241.08 Ore di volo trasporto sanitario 228.22 198.52 216.03 Ore di volo non sanitario base 30.13 38.20 25.05 518.31 483.30 475.58 Ore di volo non sanitario TOTALE ORE DI VOLO (entrambi i mezzi) Le attività di trasporto non sanitario comprendono rifornimenti, esercitazioni, addestramento verricello, altro). Volo primario: quando l’elicottero viene inviato direttamente sul luogo dell’incidente o del malore, eventualmente in contemporanea ad altri mezzi o squadre di soccorso. Volo secondario: nel caso in cui l’elicottero viene impiegato per il trasporto di un paziente critico da un ospedale ad un altro, per trasferirlo verso un centro ospedaliero dotato di strutture specialistiche assenti nel presidio inviante. Tabella 54. Attività di elisoccorso - numero di voli (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 N. TOTALE DI VOLI da base di Ancona 544 528 480 N. voli primari attivati 429 411 349 N. voli secondari attivati 115 117 126 0 0 5 N. TOTALE DI VOLI da base di Fabriano 321 304 290 N. voli primari attivati 273 256 242 N. voli secondari attivati 46 48 47 N. voli per esercitazioni o altro 2 0 1 865 832 770 N. voli per esercitazioni o altro TOTALE N. VOLI (entrambi i mezzi) 102 La tabella che segue illustra le tipologie dei voli primari effettuati nel triennio. In particolare: • Interventi HEMS (dall’inglese Helicopter Emergency Medical Service, Servizio Medico di Emergenza con Elicotteri), interventi di soccorso sanitario direttamente sulla scena dell’evento, quindi con atterraggio “fuori campo”, ma comunque in ambiente non ostile, cioè senza impiego di tecniche particolari per il raggiungimento della vittima e il suo recupero; • Interventi SAR (dall’inglese Search and Rescue, Ricerca e Salvataggio), interventi di ricerca e salvataggio in ambiente ostile; • Interventi HHO (dall’inglese Helicopter Hoist Operation), interventi dell’elicottero con verricello di salvataggio in ambiente ostile che si sviluppa abbinando aspetto tecnico (gestito dal tecnico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologo e dal tecnico verricellista) e sanitario con lo scopo di recuperare una persona, non necessariamente ferita, da un ambiente ostile (mare, terreno impervio, montagna, valanga). Tabella 55. Tipologie dei voli primari (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 N. voli primari 702 667 591 di cui primari HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) 680 646 571 di cui primari HHO (Helicopter Hoist Operation) 4 7 1 di cui primari SAR (Search And Rescue) 17 13 19 di cui primari convenzione con ENI-AGIP (da e per aeroporto di Falconara Marittima) 1 1 0 2.2.2 L’assistenza farmaceutica L’Azienda contribuisce all’erogazione dell’assistenza farmaceutica, rientrante nel livello di assistenza distrettuale, fornendo un servizio di distribuzione diretta dei farmaci tramite la propria farmacia ospedaliera. I pazienti, al momento della dimissione per il primo ciclo di cura o, al momento del ricevimento di una prestazione ambulatoriale, possono, attraverso la prescrizione del medico specialista dell’AOUOORR, prelevare - presso la farmacia dell’ospedale - il farmaco di interesse. Il grafico che segue mostra il numero di prescrizioni (ricette) rilasciate annualmente e il numero di pazienti che hanno beneficiato di tale servizio da parte dell’AOUOORR. Figura 50. Numero ricette e numero pazienti trattati in assistenza farmaceutica (triennio 2011-2013) 48.843 46.921 43.383 N. RICETTE N. PAZIENTI 11.061 ANNO 2013 13.054 ANNO 2012 13.435 ANNO 2011 103 La distribuzione del farmaco attraverso la farmacia dell’ospedale rappresenta quasi il 60% dell’intera spesa farmaceutica dell’Azienda; la restante parte è rappresentata dalla spesa farmaceutica sostenuta per i farmaci erogati ai pazienti durante il ricovero (c.d. spesa farmaceutica interna). Tabella 56. Spesa relativa all’assistenza farmaceutica distrettuale (triennio 2011-2013) SPESA FARMACI DISTRIBUITI DIRETTAMENTE Figura 51. Percentuale della spesa in distribuzione diretta sul totale della spesa dei farmaci (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 € 22.485.664,04 € 23.873.214,29 € 25.470.804,47 100,00% 80,00% 60,00% 59,20% 59,60% 60,10% 40,00% 20,00% 0,00% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Di questi, come mostra la tabella che segue, il 40% circa è rappresentato dai farmaci, che possono essere esclusivamente erogati da strutture sanitarie (definiti di classe “H”). Un’altra parte rilevante (44% circa nel triennio di analisi) è rappresentata dai farmaci utilizzati in regime ambulatoriale non compresi nella tariffa di prestazione. Tabella 57. Spesa relativa all’assistenza farmaceutica distrettuale distinta per classi di farmaci (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Farmaci "H" forniti esclusivamente dalle strutture sanitarie (non somministrati in regime di ricovero) € 9.446.011,66 € 9.795.828,87 € 11.742.947,90 Farmaci utilizzati in regime ambulatoriale non compresi in tariffa di prestazione € 9.673.331,79 € 9.676.957,25 € 8.206.955,12 Dimissione ospedaliera € 1.663.858,31 € 2.212.529,22 € 2.890.405,30 Farmaci somministrati ad emofilici nel corso del ricovero ospedaliero € 754.578,75 € 185.030,59 € 67.894,39 Post visita specialistica € 610.976,13 € 1.298.737,33 € 1.846.364,15 Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) e altro € 222.247,09 € 235.587,09 € 139.951,51 Farmaci legge 648/1996 (con impiego nel trattamento di patologie cardiache pediatriche) € 71.178,51 € 215.833,24 € 470.118,92 Fornitura diretta di farmaci del previsti dal Prontuario Ospedaliero Territoriale (PHT - esclusi i codici 01 bis, 02, 03, 04 e 05) € 43.481,80 € 159.071,32 € 14.886,45 € 93.639,38 € 91.150,00 Farmaci di classe "A 65" sclerosi multipla forniti esclusivamente dalle strutture sanitarie (non somministrati in regime di ricovero) € Farmaci antiblastici per il solo utilizzo domiciliare, legge 448/1998 € - € 22.485.664,04 104 € - € € 23.873.214,29 € 130,73 € € 25.470.804,47 2.2.3 L’assistenza specialistica L’assistenza specialistica comprende l’attività di laboratorio, attività di diagnostica strumentale e per immagini, attività clinica. Attività di laboratorio Rientrano in quest’ambito, le prestazioni di specialistica ambulatoriale per soggetti esterni in regime di mobilità sanitaria intra ed interregionale e di regolazione diretta per la branca laboratorio analisi – microbiologia – virologia - anatomia patologica - genetica - immunoematologia. In tale livello di assistenza non si considerano, dunque, le prestazioni di laboratorio erogate per pazienti ricoverati (cosiddetti pazienti interni) in quanto queste fanno parte del livello di assistenza ospedaliero, in base al regime di ricovero del paziente (ordinario, diurno, riabilitazione). Tabella 58. Prestazioni di laboratorio in mobilità (triennio 2011-2013) LABORATORIO ANALISI - MICROBIOLOGIA - VIROLOGIA ANATOMIA PATOLOGICA - GENETICA - IMMUNOEMATOLOGIA ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 928.696 881.873 890.074 Alcuni dati di sintesi mostrano un incremento annuo del numero di prestazioni di laboratorio. Le stesse sono state erogate ai cittadini provenienti principalmente dai comuni appartenenti all’Area Vasta 2 (comprendente le aree di Senigallia, Jesi, Fabriano, Ancona). EXTRAREGIONE 5% 5% 5% 13% 14% 13% 36% 35% 35% 45% 46% 47% RESTO_MARCHE AREA VASTA 2 (escl. AN) COMUNE ANCONA Figura 52. Prestazioni di laboratorio distinte per provenienza dei pazienti (triennio 2011-2013) ANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2011 Tra i richiedenti di tali prestazioni, la percentuale di maschi rispetto a quella delle femmine è pressoché identica. MASCHI FEMMINE Figura 53. Prestazioni di laboratorio distinte per sesso dei pazienti (triennio 2011-2013) 51,8% 51,9% 51,8% 48,2% 48,1% 48,2% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 105 Figura 54. Prestazioni di laboratorio distinte per età dei pazienti (triennio 2011-2013) 0 ANNI DA 1 A 4 ANNI DA 5 A 14 ANNI DA 15 A 44 ANNI DA 45 A 64 ANNI DA 65 A 74 ANNI OLTRE 75 ANNI 1% 3% 4% 25% 31% 18% 17% 1% 3% 4% 27% 32% 17% 15% 27% 32% 18% 15% ANNO 2013 7% ANNO 2012 0% 3% 5% ANNO 2011 Nell’ambito delle cosiddette cessioni di servizio vengono inserite le attività erogate a pazienti esterni, ma ricoverati presso altri ospedali o prestazioni richieste da altri istituti pubblici e privati. In particolare, le prestazioni di laboratorio erogate a pazienti ricoverati presso altri ospedali della regione ed extra regione misurano il ruolo di hub dell’Azienda per le specialità uniche regionali e per la sua capacità di affrontare situazioni particolarmente complesse e multidisciplinari. Tabella 59. Cessioni di servizio per attività di laboratorio (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 118.470 131.033 134.704 OORR MARCHE NORD 5.229 5.330 6.029 INRCA 42.655 8.682 7.830 ASUR ALTRE STUTTURE DEL SSN 256 315 371 ALTRI SOGGETTI PUBBLICI 2.508 3.590 3.302 STRUTTURE SANITARIE ACCREDITATE E NON 18.736 21.282 18.982 187.854 170.232 171.218 Un’eccellenza: la biologia molecolare La biologia molecolare è una branca della biologia che studia gli esseri viventi a livello dei meccanismi molecolari alla base della loro fisiologia, concentrandosi in particolare sulle interazioni tra le macromolecole, ovvero proteine e acidi nucleici (DNA e RNA). Per biologia molecolare si intende spesso una serie di tecniche che consentono la rilevazione, l’analisi, la manipolazione, l’amplificazione e la copia degli acidi nucleici. Queste metodiche hanno reso possibile una rivoluzione nel campo della biologia e della medicina permettendo il clonaggio di geni ed il sequenziamento del DNA, ed apportando una mole considerevole di conoscenze riguardo la patogenesi, la diagnosi e la terapia di numerose malattie, in particolare oncologiche, strettamente genetiche ed infettive. Nata e sviluppata nel mondo universitario fondamentalmente come attività di ricerca, la biologia molecolare si è poi progressivamente consolidata in ambito assistenziale. In questa realtà aziendale si sono nel tempo affermati dei laboratori di biologia molecolare all’interno delle singole cliniche per soddisfare gli specifici ambiti di competenza. Negli ultimi due anni, l’Azienda ha effettuato un’attività di sintesi di tali attività al fine di ricondurle ad una sinergia e ad un disegno organizzativo comune che ottimizzi le singole attività evitando le duplicazioni. Attualmente il disegno prevede un’attività di governo effettuata dal laboratorio di analisi centrale (che nel frattempo ha attivato anche esso attività di biologia molecolare per quelle attività standardizzate e routinarie) e attività periferiche coordinate presso i laboratori 106 specialistici: ematologia, oncologia, medicina legale, gastroenterologia, endocrinologia, citogenetica, immunologia clinica, anatomia patologica, farmacologia. Il Laboratorio Analisi, in particolare, ha il compito di coordinare l’attività dei singoli laboratori e di presiedere ad aspetti prettamente organizzativi, così da evitare la sovrapposizione di prestazioni e far si che le stesse siano correttamente gestite riguardo alle codifiche da tariffario regionale, con puntuale rendicontazione agli uffici amministrativi competenti. Verifica, inoltre, le richieste da parte delle SOD di prestazioni in mobilità passiva e si occupa di migliorare la conoscenza e la circolazione delle informazioni relative alle prestazioni effettuate dai laboratori dell’Azienda, sia per Un Comitato Tecnico Scientifico, composto da un rappresentante per ogni singolo Laboratorio e Servizio, periodicamente verifica le criticità dell’ attività diagnostica, decide sulla implementazione di nuove indagini, sulla soppressione di quelle ritenute obsolete, sul trasferimento al laboratorio centrale di quei test che non richiedono specifiche competenze specialistiche, di allocare eventuali risorse alla sperimentazione/messa a punto di nuove indagini che potrebbero entrare a far parte dell’armamentario diagnostico, terapeutico e prognostico. In Allegato 4 è riportato il dettaglio dell’attività di Biologia Molecolare eseguita nelle singole strutture dell’AOUOORR. Un’eccellenza: il servizio di emostasi e trombosi e il centro per la sorveglianza dei farmaci anticoagulanti orali (TAO) Il Servizio di Emostasi e Trombosi collocato presso la Clinica di Ematologia si occupa di patologie trombotiche ed emorragiche. Nell’ambito delle patologie trombotiche, tale Servizio rappresenta un consultorio per farmaci antitrombotici, compresi i nuovi farmaci anticoagulanti per via orale, il cui impiego va adeguatamente discusso e monitorato almeno nella fase iniziale del trattamento. Vengono pertanto raccolti prospetticamente i dati clinici dei pazienti trattati con diverse terapie anticoagulanti e verificata l’efficacia protettiva di tali farmaci o il verificarsi di complicanze durante il follow-up. Un’altra problematica che richiede sovente la consulenza dei medici del Servizio, è rappresentata dai pazienti con alto sospetto di trombofilia congenita o acquisita. Sono pertanto state codificate le procedure di screening per l’individuazione dei pazienti trombofilici e i comportamenti relativi alla profilassi primaria e secondaria di tali soggetti, nonché la necessaria attività educazionale nei riguardi dei portatori trombofilici asintomatici. La diagnostica di laboratorio viene invece effettuata presso il Laboratorio Analisi. All’interno del Servizio di Emostasi e Trombosi, Il Centro TAO si occupa del monitoraggio della terapia con derivati dicumarolici. Nel solo ultimo triennio, il Centro TAO ha registrato oltre 43.000 accessi con un incremento dal 2011 al 2013 del 30%. Il Servizio di Emostasi e Trombosi si occupa anche delle patologie emorragiche congenite ed acquisite. La diagnosi dei disordini emorragici può risultare difficile soprattutto nei casi lievi, per l’estrema eterogeneità del quadro clinico, la difficoltà nella standardizzazione dei test diagnostici e la presenza di variabili fisiologiche. È importante identificare i soggetti che presentano questo tipo di disordini emorragici, per gestirne i sintomi e soprattutto minimizzarne il rischio emorragico in caso di procedure invasive. Tra le forme emorragiche, le forme congenite quali l’emofilia A, B e la Malattia di von Willebrand rappresentano infatti forme morbose poco conosciute ai Medici di Medicina Generale e richiedenti competenze specifiche precise, sia per quel che concerne la loro diagnosi che la terapia. Il Servizio di Emostasi e Trombosi coadiuvato da una diagnostica di laboratorio in grado di tipizzare le diverse coagulopatie e di garantire un monitoraggio efficiente della terapia, rappresenta pertanto un punto di riferimento per la Medicina del Territorio, idoneo a fornire un’adeguata assistenza medica, diagnostica e terapeutica in tale subset di pazienti. Tra i compiti del Servizio, vi è l’allestimento dei piani di trattamento domiciliare o programmi di profilassi primaria/ secondaria a lungo o breve termine (utilizzo secondo linee-guida delle risorse terapeutiche disponibili) e l’effettuazione di counselling per i pazienti, le loro famiglie e i medici curanti. I difetti congeniti della coagulazione sono stati riconosciuti come malattie rare e in quanto tali, gli eventi clinici vanno affrontati in sinergia con vari specialisti, condividendo percorsi diagnostici-terapeutici comuni, al fine di garantire un’assistenza globale e ottimizzare l’efficacia clinica. Ad oggi, la casistica globale della Clinica di Ematologia è costituita da oltre 250 pazienti affetti da coagulopatia. L’attività di diagnostica strumentale e per immagini Si trovano inserite in questo paragrafo le prestazioni di specialistica ambulatoriale per soggetti esterni in regime di mobilità sanitaria intra ed interregionale ed in regime di regolazione diretta per la branca diagnostica per immagine articolata in radiologia diagnostica e medicina nucleare. Tabella 60. Prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini in mobilità (triennio 2011-2013) RADIOLOGIA DIAGNOSTICA MEDICINA NUCLEARE Totale Prestazioni ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 116.258 110.066 104.795 6.259 5.073 4.228 122.517 115.139 109.023 Complessivamente vengono erogate annualmente oltre 100.000 prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini in mobilità, tenendo presente che presso l’AOUOORR andrebbero eseguite solo prestazioni di secondo livello, prestazioni di alta complessità che richiedono una multidisciplinarietà della lettura clinica o, ancora, interventi di second opinion. Non si effettuano attività di screening o diagnostiche su pazienti senza indicazioni di patologie predefinite, demandate al territorio di competenza. 107 Tabella 61. Prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini in mobilità per tipologia (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 RX 40.573 40.372 41.665 MAMMOGRAFIA (ESCLUSO SCREENING) 11.250 10.345 8.495 ESAMI ECOGRAFICI 35.024 34.583 31.557 TAC 15.779 13.651 12.533 RISONANZE MAGNETICHE 10.694 8.528 8.113 INTERVENTISTICA RADIOLOGICA 403 366 353 BIOPSIE ECOGUIDATE 363 333 417 2.172 1.888 1.662 116.258 110.066 104.795 MINERALOMETRIA OSSEA COMPUTERIZZATA (MOC) Totale Anche per questo tipo di prestazioni, i dati mostrano una tendenza in aumento di anno in anno. L’80% circa delle prestazioni sono erogate ai cittadini residenti nei comuni appartenenti all’Area Vasta 2: come per le prestazioni di laboratorio, la percentuale maggiore è rappresentata da coloro che sono residenti nel Comune di Ancona. EXTRAREGIONE 4% 13% 4% 12% 4% 11% 41% 40% 39% 42% 45% 46% RESTO_MARCHE AREA VASTA 2 (escl. AN) COMUNE ANCONA Figura 55. Prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini distinti per provenienza dei pazienti (triennio 2011-2013) ANNO 2013 Profilando i dati per sesso, si mostra una lieve preminenza delle femmine rispetto ai maschi. Figura 56. Prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini distinti per sesso dei pazienti (triennio 2011-2013) 108 ANNO 2012 MASCHI ANNO 2011 FEMMINE 59,0% 58,3% 56,3% 41,0% 41,7% 43,7% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Con riferimento alle fasce di età della popolazione assistita con prestazioni di diagnostica strumentale, si osserva che circa il 15% riguarda pazienti sotto i 15 anni, mentre il 30% riguarda gli over 65 anni. Figura 57. Prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini distinti per età dei pazienti (triennio 2011-2013) 0 ANNI DA 1 A 4 ANNI 3% 3% 7% 2% 4% 7% DA 5 A 14 ANNI DA 15 A 44 ANNI 24% DA 45 A 64 ANNI DA 65 A 74 ANNI 33% OLTRE 75 ANNI 16% 14% ANNO 2013 25% 33% 14% 14% 26% 33% 14% 14% ANNO 2012 1% 4% 8% ANNO 2011 Nell’ambito delle cosiddette cessioni di servizio vengono inserite le attività erogate a pazienti provenienti da altri ospedali o prestazioni richieste da altri istituti pubblici e privati. In particolare, anche in tal caso si evidenzia che le prestazioni rientranti in quest’area erogate a pazienti ricoverati presso altri ospedali della regione ed extra regione misurano il ruolo di hub dell’Azienda per le specialità uniche regionali e per la sua capacità di affrontare situazioni particolarmente complesse e multidisciplinari. Tabella 62. Cessioni di servizio per attività di diagnostica strumentale e per immagini - triennio 2011-2013 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 2.791 3.652 4.234 OORR MARCHE NORD 61 36 47 INRCA 212 189 160 ALTRE STUTTURE DEL SSN - - - ALTRI SOGGETTI PUBBLICI 58 35 80 STRUTTURE SANITARIE ACCREDITATE E NON 1.399 1.289 1.285 Totale 4.521 5.201 5.806 ASUR LE ECCELLENZE DI: Radiologia Diagnostica ● RM pediatriche oncologiche, la maggior parte delle quali in narcosi ● Cardio RM pediatriche ● Cardio TC pediatriche ● Studio TC della fibrosi cistica nel bambino (riferimento regionale) ● Attivazione di un nuovo centro per le ecografie muscolo-scheletriche e terapie infiltrative (pappe piastriniche) (unico nel centro Italia) ● Studio della deglutizione (unico nelle Marche e fino a Bologna) ● Cardio RM - (riferimento regionale) ● Volumetria epatica e studio funzionale (unici in Italia) ● Tomosintesi ● Studio mammaria funzionale del pancreas ● Valutazione TC ortopedica pre-chirurgica (con ricostruzione tridimensionale complessa) ● Centro TC/RM valutazione pre-trapianto ● Centro studio delle lesioni focali epatiche ● UltraSuono ● Radiologia con mezzo di contrasto interventistica body (riferimento regionale) Medicina Nucleare ● PET/TC per studi oncologici e per i piani di trattamento per la radioterapia su indicazione funzionale e molecolare ● PET/TC per studi cerebrali (trials internazionali) ● Miocardioscintigrafie, ● Chirurgia radioguidata per la mammellae per i melanomi (riferimento per AV2) ● Studio delle infiammazioni e infezioni con i leucociti marcati ● Diagnostica dedicata per i tumori neuroendocrini ● Studio neurologico dei disordini del movimento e del Parkinson 109 L’attività clinica Rientrano, in quest’ambito, le prestazioni ambulatoriali per esterni in mobilità e in regime di regolazione diretta per attività clinica. Sono escluse, quindi, da questo aggregato le prestazioni ambulatoriali associate alla branca diagnostica e di laboratorio che sono state descritte nei precedenti paragrafi. Alcuni dati di sintesi mostrano un incremento (negli ultimi tre anni) del numero di prestazioni specialistiche ambulatoriali. Le stesse sono state erogate ai cittadini provenienti principalmente dai comuni appartenenti all’Area Vasta 2: alta è la percentuale, in questo aggregato, di coloro che risiedono fuori dal Comune di Ancona. Tabella 63. Prestazioni di specialistica ambulatoriale (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 539.444 515.953 506.458 SPECIALISTICA AMBULATORIALE Figura 58. Prestazioni di specialistica ambulatoriale distinti per provenienza dei pazienti (triennio 2011-2013) EXTRAREGIONE 5% 5% 5% 18% 18% 17% 45% 44% 45% 32% 33% 33% RESTO_MARCHE AREA VASTA 2 (escl. AN) COMUNE ANCONA ANNO 2013 Tra i richiedenti di tali prestazioni, la percentuale di maschi è minore rispetto a quella delle femmine. ANNO 2012 MASCHI Figura 59. Prestazioni di specialistica ambulatoriale distinti per sesso dei pazienti (triennio 2011-2013) ANNO 2011 FEMMINE 53,70% 54,20% 53,90% 46,30% 45,80% 46,10% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Il 40% circa di tali prestazioni è erogato a favore di pazienti over 65 anni. Figura 60. Prestazioni di specialistica ambulatoriale distinti per età dei pazienti (triennio 2011-2013) 0 ANNI DA 1 A 4 ANNI DA 5 A 14 ANNI 1% 7% 11% 2% 7% 10% 2% 7% DA 15 A 44 ANNI 28% DA 45 A 64 ANNI DA 65 A 74 ANNI 26% 14% 28% 26% 13% 30% 26% OLTRE 75 ANNI 13% ANNO 2013 14% ANNO 2012 ANNO 2011 110 9% 12% 14% Rientra nell’attività clinica della specialistica ambulatoriale anche quella di pronto soccorso ad esclusione degli accessi che si tramutano poi in ricovero ospedaliero. In questo caso il paziente non è trattenuto nella struttura, ma può tornare presso la propria dimora dopo aver ricevuto la prestazione. Come si può vedere dal grafico sottostante, nei tre presidi, il numero complessivo degli accessi di pronto soccorso cui non ha fatto seguito il ricovero supera gli 80.000 (dei quali circa il 60% sono relativi al pronto soccorso dell’AOUOORR di Torrette di Ancona). Figura 61. Accessi di pronto soccorso (senza successivo ricovero) - triennio 2011-2013 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 PRONTO SOCCORSO TORRETTE PEDIATRICO SALESI OSTETRICO GINECOLOGICO SALESI Figura 62. Accessi di pronto soccorso (senza successivo ricovero) distinti per codice di priorità - triennio 2011-2013 Pronto soccorso Torrette 40.000 30.000 20.000 10.000 0 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 CODICE ROSSO 893 792 707 CODICE GIALLO 10.785 10.162 8.559 CODICE VERDE 31.017 30.911 33.511 CODICE BIANCO 9.225 9.311 10.729 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 52 32 47 Pronto soccorso Pedriatico Salesi 30.000 20.000 10.000 0 CODICE ROSSO CODICE GIALLO 2.330 2.399 2.627 CODICE VERDE 15.970 18.723 20.812 CODICE BIANCO 5.183 4.705 4.752 111 Pronto soccorso Ostetrico Ginecologico Salesi 5.000 2.500 0 ANNO 2013 ANNO 2012 CODICE ROSSO 9 15 ANNO 2011 18 CODICE GIALLO 3.631 3.276 3.843 CODICE VERDE 3.597 3.695 4.130 CODICE BIANCO 874 865 880 Di seguito si riportano i tempi medi di attesa intercorrenti tra l’accesso al triage e l’intervento di pronto soccorso (distinti per codice). Tale informazione non risulta disponibile per il pronto soccorso ginecologico in quanto, al pronto soccorso viene solo eseguito il triage con conseguente trasferimento del paziente direttamente in reparto. Tabella 64. Tempi medi (in minuti) dell’attività clinica di pronto soccorso (triennio 2011-2013) PRONTO SOCCORSO TORRETTE ANNO 2013 ANNO 2012 PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO SALESI ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 CODICE ROSSO 4,58 4,48 4,03 3,66 3,74 2,51 CODICE GIALLO 23,78 21,27 19,99 7,72 7,7 6,84 CODICE VERDE 84,32 76 68,81 39,06 36,13 32,81 CODICE BIANCO 118,91 102,24 97,48 41,84 36,88 27,22 Strettamente correlata all’attività di pronto soccorso è l’Osservazione Breve Intensiva (OBI), per la quale sono disponibili posti letto dedicati (4 presso il presidio Salesi e 7 presso il presidio Torrette). L’osservazione breve intensiva è una modalità organizzativa che prevede, per quei pazienti presentatisi in Pronto Soccorso che necessitano di un approfondimento diagnostico o un trattamento terapeutico protratto nel tempo, uno spazio apposito per il monitoraggio e la stabilizzazione dello stato di salute, evitando un’ospedalizzazione impropria. Tabella 65. Attività dell’ Osservazione Breve Intensiva (OBI) - triennio 2011-2013 PRONTO SOCCORSO TORRETTE PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO SALESI ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 1.118 1.220 1.196 2.031 2.213 2.187 N. RICOVERI DA OBI N. ACCESSI IN OBI 167 194 188 515 531 546 N. RITORNI ENTRO 10 GG DOPO DIMISSIONE DA OBI 100 140 154 104 131 120 Analizzando il dato del numero dei pazienti inviati ad altro istituto dal Pronto Soccorso adulti (Torrette), ostetrico ginecologico (Salesi) e pediatrico (Salesi), si rileva l’attività di seguito esposta. Tabella 66. Pazienti inviati ad altro istituto dal Pronto Soccorso Torrette/Salesi - triennio 2011-2013 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 205 207 216 DAL PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO SALESI 14 9 1 DAL PRONTO SOCCORSO OSTETRICO GINECOLOGICO SALESI 18 8 9 DAL PRONTO SOCCORSO TORRETTE 112 Infine, il numero di prestazioni di laboratorio e di radiologia richieste per i pazienti che accedono al Pronto Soccorso sono mediamente rappresentati dalla tabella seguente: la frequenza è ormai standardizzata. Tabella 67. Prestazioni di laboratorio e/o radiologia sul numero di accessi al pronto soccorso - triennio 2011-2013 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 PRESTAZIONI DI LABORATORIO ANALISI/ACCESSI PS TORRETTE 4,0 4,0 3,5 PRESTAZIONI DI RADIOLOGIA/ACCESSI PS TORRETTE 0,8 0,7 0,7 PRESTAZIONI DI LABORATORIO ANALISI/ACCESSI PS SALESI 0,3 0,4 0,3 PRESTAZIONI DI RADIOLOGIA/ACCESSI PS SALESI 0,3 0,3 0,3 Le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di pronto soccorso erogate a pazienti ricoverati presso altri ospedali della regione ed extra regione sono espresse di seguito. Tabella 68. Cessioni di servizio per l’attività clinica - triennio 2011-2013 SPECIALISTICA AMBULATORIALE ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 50.114 47.485 48.276 OORR MARCHE NORD 208 228 218 INRCA 424 447 374 ALTRE STUTTURE DEL SSN 219 244 270 ALTRI SOGGETTI PUBBLICI 61 220 366 809 757 697 ASUR STRUTTURE SANITARIE ACCREDITATE E NON 51.835 49.381 50.201 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 1.018 1.029 1.072 OORR MARCHE NORD 45 35 52 INRCA 325 367 391 ALTRE STUTTURE DEL SSN 16 27 53 ALTRI SOGGETTI PUBBLICI - - 29 73 117 1.433 1.531 1.685 PRONTO SOCCORSO ASUR STRUTTURE SANITARIE ACCREDITATE E NON 113 2.3 L’assistenza ospedaliera All’interno dell’assistenza ospedaliera si trovano le seguenti attività: ● l’attività ● l’assistenza di pronto soccorso (con successivo ricovero), ospedaliera per acuti (in degenza ordinaria, in day hospital e day surgery), ● l’assistenza ospedaliera per riabilitazione, ● gli ● l’attività emocomponenti e i servizi trasfusionali, di trapianto di organi e di tessuti. 2.3.1 L’attività di pronto soccorso (con successivo ricovero) In quest’area sono riportati i dati dell’attività dei pazienti che sono ricoverati dopo aver effettuato l’accesso tramite pronto soccorso. Si differenzia, quindi, dall’attività clinica di pronto soccorso, in quanto quest’ultima accoglie solo i casi senza successivo ricovero (cioè il paziente non è trattenuto nella struttura, ma può tornare presso la propria dimora dopo aver ricevuto la prestazione. Pertanto, si presentano di seguito solo i dati relativi ai ricoveri effettuati per i pazienti provenienti dal pronto soccorso. Figura 63. Ricoveri di pazienti provenienti dal pronto soccorso (triennio 2011-2013) ANNO 2013 7.579 7.552 7.518 ANNO 2012 ANNO 2011 1.291 1.377 1.574 N. RICOVERI DAL PRONTO SOCCORSO TORRETTE N. RICOVERI DAL PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO SALESI 1.865 1.835 2.023 N. RICOVERI DAL PRONTO SOCCORSO GINECOLOGICO SALESI Si consideri che nel 2013, il numero dei ricoveri effettuati dal pronto soccorso rapportato al numero dei dimessi totali, mostra una incidenza pari al 22% (costante nel triennio 2011-2013). 114 2.3.2 L’assistenza ospedaliera per acuti Assistenza ospedaliera per acuti in degenza ordinaria L’attività di ricovero in regime di ricovero ordinario è quella che prevede una degenza superiore ad un giorno. Tabella 69. Ricoveri ordinari e giornate di degenza (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 RICOVERI ORDINARI 34.116 34.967 37.319 GIORNATE DI DEGENZA 270.007 271.014 275.912 7,91 7,75 7,39 DEGENZA MEDIA Come già anticipato nella presentazione dei dati di sintesi, l’attività di ricovero ordinario presenta un trend in diminuzione, dovuto al percorso di deospedalizzazione che l’AOUOORR sta attuando a favore di setting assistenziali più appropriati per le prestazioni di più bassa complessità. Diminuiscono meno che proporzionalmente le giornate complessive di degenza, considerando che l’indice di degenza media (per singolo ricovero), invece, resta pressoché stabile (con piccoli incrementi di anno in anno). Ciò in conseguenza da un lato, dell’aumento della complessità della casistica trattata, dall’altro dalle carenze nell’assistenza territoriale post fase acuta che ostacolano il raggiungimento dell’obiettivo di contenimento. Il peso medio del DRG ordinario ha un trend crescente e risulta superiore (+ 31% nel 2013) all’indice riferito all’intera Regione Marche. Esso costituisce un indicatore della quota di risorse il cui assorbimento è previsto per il trattamento del DRG specifico: il peso del DRG rappresenta, di conseguenza, una misura della complessità del trattamento associato allo specifico episodio di ricovero. Figura 64. Peso medio per attività in degenza ordinaria (triennio 2011-2013) AOUOORR REGIONE MARCHE 1,9 1,4 1,31 1,OO 1,35 1,38 1,01 1,03 0,9 0,4 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 Per l’attività di ricovero ordinario, alte sono le percentuali di soggetti residenti in zone esterne all’Area Vasta 2 della Regione Marche, mentre il 12% provengono da fuori Regione. Figura 65. Assistenza ospedaliera per acuti in degenza ordinaria per provenienza (triennio 2011-2013) STRANIERI EXTRAREGIONE 1% 11% 1% 11% 1% 12% 29% 30% 30% 36% 35% 34% 23% 24% 23% RESTO_MARCHE AREA VASTA 2 (escl. AN) COMUNE ANCONA ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 115 Le figure che seguono mostrano il flusso di pazienti che proviene da altre regioni italiane e da paesi fuori dai confini italiani. Figura 66. Mobilità extraregionale per attività di ricovero ordinario (triennio 2011-2013) Trentino Alto Adige (9) Lombardia (113) Friuli Venezia Giulia (13) Valle d’Aosta Piemonte (21) Veneto (54) Emila Romagna (282) Liguria (8) Marche Toscana (65) Abruzzo (1543) Umbria (398) Molise (127) Lazio (343) Puglia (447) Campania (243) Basilicata (35) Sardegna (32) Calabria (59) Sicilia (79) I paesi indicati in blu rappresentano i paesi di provenienza dei pazienti stranieri. Analizzando i dati di attività per sesso, il peso della componente femminile e della componente maschile sul totale è identico. Figura 67. Assistenza ospedaliera per acuti in degenza ordinaria per sesso (triennio 2011-2013) 116 MASCHI FEMMINE 50,1% 50,1% 49,7% 49,9% 49,9% 50,3% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Proliferando i dati per classi di età, si nota una più alta incidenza dei bambini e dei giovani rispetto a quanto rilevato per le attività presentate in precedenza. Figura 68. Assistenza ospedaliera per acuti in degenza ordinaria per classi di età (triennio 2011-2013) 0 ANNI DA 1 A 4 ANNI DA 5 A 14 ANNI 9% 3% 5% 9% 4% 5% DA 15 A 44 ANNI DA 45 A 64 ANNI DA 65 A 74 ANNI 23% 17% 23% OLTRE 75 ANNI 19% ANNO 2013 24% 23% 17% 18% ANNO 2012 10% 4% 6% 23% 23% 17% 18% ANNO 2011 L’AOUOORR nella sua qualificazione di Azienda di riferimento regionale, offre assistenza di ricovero per acuti in alcune discipline uniche regionali mediche e chirurgiche; per altre, presenti anche in altri presidi ospedalieri, offre in ogni caso assistenza di secondo livello per complessità e multiprofessionalità della risposta assistenziale. In quest’ambito, appare importante richiamare l’attività di tali discipline di eccellenza presenti all’interno dell’AOUOORR. Tabella 70. Dati relativi all’attività di ricovero ospedaliero - alte specialità (triennio 2011-2013) NEUROCHIRURGIA CHIRURGIA TORACICA CHIRURGIA VASCOLARE CARDIOCHIRURGIA CARDIOLOGIA e CARDIOCHIRURGIA PEDIATRICA CHIURGIA DEL PANCREAS* NEONATOLOGIA ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA * ANNI N° DIMESSI RO DEGENZA MEDIA DEI DIMESSI ORDINARI % RICOVERI EXTRA REGIONE % DRG CHIRURGICI % DRG ALTA COMPLESSITÀ** 2013 909 13,06 13,53 87,57 61,72 2012 1.122 13,35 14,88 91,44 61,94 2011 1.075 13,95 13,12 90,23 62,7 2013 229 7,01 5,68 86,9 76,42 2012 299 7,62 7,02 84,62 79,93 2011 297 7,11 4,71 84,85 80,13 2013 879 4,16 21,5 91,35 16,5 2012 1.099 3,91 21 88,77 14,62 2011 1179 3,87 21,25 86,69 14,71 2013 1.435 12,08 8,43 94,38 91,57 2012 1.035 11,15 6,96 95,17 92,95 2011 1003 11,42 5,88 94,82 92,12 2013 330 12,33 43,94 48,18 38,48 2012 475 11,14 40,21 52,42 39,79 2011 521 9,45 38,2 42,61 34,17 2013 410 9,02 48,29 67,32 38,29 2012 39 6,97 38,9 87,18 35,9 2013 291 20,81 9,97 1,03 24,05 2012 441 19,13 8,16 0,45 22 2011 449 18,8 14,48 0,67 19,6 2013 197 11,18 18,27 2,54 8,63 2012 345 10,38 12,92 1,85 6,15 2011 300 8,7 5,67 2,67 8 Si consideri che la Chirurgia del Pancreas è attiva da fine 2012. intendono con tale termine i DRG individuati dal Testo unico di Mobilità Sanitaria - Conferenza Stato Regione per riconoscimento della mobilità extraregionale. ** Si 117 Figura 69. Peso medio delle discipline di eccellenza (triennio 2011-2013) Peso medio dei ricoveri ordinari 4,5 4,05 4 3,97 4,05 3,5 3 2,71 2,63 2,67 2,5 2,2 2,3 2,35 2,1 1,93 2 2,11 2,13 1,96 2,07 1,87 1,77 1,71 1,73 1,52 1,48 1,5 1,96 1,3 1 0,5 2012 CARDIOCHIRURGIA PEDIATRICA 2013 2011 2012 CARDIOCHIRURGIA 2013 2011 2012 ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA 2013 2011 2012 CHIRURGIA VASCOLARE 2013 2011 NEONATOLOGIA 2012 2013 2011 2012 CHIRURGIA TORACICA 2013 2011 2012 DISCIPLINA NEUROCHIRURGIA 2013 2011 2012 2013 0 CHIURGIA DEL PANCREAS Da evidenziare, inoltre, l’attività c.d. “interventistica” erogata da questa Azienda nei settori quali la radiologia (body e neuro), la pneumologia, l’emodinamica, la gastroenterologia sia su pazienti ricoverati presso l’AOUOOR sia presso altri ospedali della Regione. L’AOUOORR è una azienda a spiccata vocazione chirurgica; si consideri, infatti, che la percentuale di DRG in ambito chirurgico sul totale dell’attività di ricovero è pari a quasi il 50% e molte delle peculiarità aziendali sono proprio le specializzazioni chirurgiche uniche regionali. Tabella 71. Percentuali DRG chirurgici in ricovero ordinario (triennio 2011-2013) PERCENTUALE DRG CHIRURGICI SU TOTALE ATTIVITÀ DI IN RICOVERO ORDINARIO ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 46,8% 46,2% 45,3% Quella di alta complessità rappresenta il 15% del totale. Nel rispetto dell’obiettivo operativo “Implementazione delle alte specialità” (appartenente all’obiettivo strategico 1.2 “Riorganizzazione dei processi e dei percorsi interni al fine di dare adempimento all’organizzazione regionale per reti cliniche”), il confronto con i dati dell’anno precedente dimostrano - per l’attività in ricovero ordinario - un incremento della percentuale dei DRG ad alta complessità (indicatore definito per il rispetto dell’obiettivo operativo). Tabella 72. Riorganizzazione dei processi nell’attività di ricovero ordinario (2012-2013) PERCENTUALE DI DRG DI ALTA COMPLESSITÀ IN RICOVERO ORDINARIO 118 ANNO 2013 ANNO 2012 14,9% 14,3% In premessa, è stato richiamato che una gran parte dell’attività di ricovero dell’AOUOORR è effettuata in regime di urgenza: l’incidenza aumenta costantemente nell’ultimo triennio. Tabella 73. Ricoveri urgenti sul totale dei ricoveri ordinari (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 RICOVERO URGENTE 14.346 13.985 14.806 % SUL TOTALE RICOVERI ORDINARI 41,96% 39,90% 39,60% Importante sottolineare, in questa sezione, che l’AOUOORR ha pienamente rispettato l’obiettivo operativo “appropriatezza organizzativa” (appartenente all’obiettivo strategico 1.1 “Razionalizzazione dell’offerta attraverso la riduzione dei posti letto: potenziamento dei posti letto per acuti nelle alte specialità e attivazione di quelli di lungodegenza/riabilitazione per continuità assistenziale, in coerenza con gli atti regionali di riordino”). Il confronto con i dati dell’anno precedente dimostrano, infatti, un contenimento dei ricoveri ordinari medici inferiori o uguali a 2 giorni e una riduzione dei ricoveri medici per pazienti (oltre soglia) oltre i 65 anni. La tabella che segue dimostra il rispetto degli obiettivi richiamati. Tabella 74. Appropriatezza organizzativa nell’attività di ricovero ordinario (2012-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 PERCENTUALI RICOVERI ORDINARI MINORI DI 2 GIORNI SUL TOTALE 18,27% 19,92% PERCENTUALE DEI RICOVERI MEDICI PER PAZIENTI (oltre soglia) OLTRE I 65 ANNI SUL TOTALE 4,39% 5,2% In tale paragrafo, è importante richiamare anche il rispetto dell’obiettivo operativo “Razionalizzazione dei consumi sanitari, non sanitari e servizi richiesti” (appartenenti all’obiettivo strategico 2.2 “Rispetto dei vincoli economici previsti dalla programmazione di bilancio regionale”). In merito, è stata attuata – rispetto al 2012 - la razionalizzazione delle richieste interne di laboratorio analisi, come mostra la tabella che segue. Tabella 75. Razionalizzazione delle richieste interne di laboratorio analisi (triennio 2011-2013) PRESTAZIONI DI LABORATORIO/(dimessi e accessi in laboratorio) ANNO 2013 ANNO 2012 33,25 36,23 119 Day Hospital e Day Surgery Di seguito è illustrata l’attività diurna (non superiore a un giorno di calendario) di ricovero medico (day hospital) e chirurgico (day surgery). La percentuale dei ricoveri diurni sul totale dell’attività è pari al 28,9% nel 2013 (+0,5% rispetto al 2012 e + 0,9% rispetto al 2011). Si consideri che ciascun day hospital o day surgery può comprendere più cicli terapeutici (accessi). I dati sotto presentati mostrano che ciascun ricovero in day Hospital o day surgery, mediamente, richiede poco più di due cicli terapeutici. Da tale livello ospedaliero sono esclusi i day hospital riabilitativi che saranno illustrati nel successivo paragrafo. Con il termine “day surgery” (chirurgia di un giorno) si intende la possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirurgici, o anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive o semi invasive, in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno od, al limite, con un solo pernottamento. Tabella 76. Ricoveri diurni e accessi per attività di day hospital e day surgery (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 RICOVERI DIURNI 13.864 13.879 14.503 NR. ACCESSI 31.390 32.301 31.809 2,26 2,33 2,19 NR. MEDI DI ACCESSI PER CIASCUN RICOVERO Trattando l’assistenza sanitaria di ricovero, appare importante analizzare il peso del DRG. Se si analizza l’andamento esposto nel grafico seguente, si comprende come è accresciuta negli ultimi tre anni la complessità della casistica trattata in ricovero diurno. Si consideri che il peso medio del ricovero diurno dell’AOUOORR è superiore del 14% (in media sul triennio) rispetto al dato regionale. Figura 70. Peso medio day hospital e day surgery (triennio 2011-2013) AOUOORR 0,9 0,8 REGIONE MARCHE 0,8 0,7 0,84 0,76 0,85 ANNO 2012 ANNO 2013 0,73 0,7 0,6 0,5 0,4 ANNO 2011 Sul totale delle prestazioni in day hospital la percentuale delle prestazioni chirurgiche è aumentata nel corso del triennio. Tabella 77. Percentuale DRG chirurgici su totale produzione Day Hospital (triennio 2011-2013) PERCENTUALE DRG CHIRURGICI SU TOTALE PRODUZIONE DH 120 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 36,5% 35,0% 34,4% Analizzando i dati per provenienza territoriale, il grafico che segue mostra che circa un terzo proviene dal resto della Regione Marche (territori esterni all’area vasta 2). In aggiunta, un numero modesto di soggetti (22 nel 2013, 21 nel 2012 e 30 nel 2011) proviene da Paesi oltre il confine nazionale. Figura 71. Day hospital e day surgery per provenienza (triennio 2011-2013) 9% 9% 9% 31% 31% 31% 38% 38% 38% 21% 22% 22% EXTRAREGIONE RESTO_MARCHE AREA VASTA 2 (escl. AN) COMUNE ANCONA ANNO 2013 La figura e la tabella che seguono mostrano il flusso di pazienti che proviene rispettivamente da altre regioni italiane e da paesi fuori dai confini italiani (c.d. mobilità attiva extraregionale). Figura 72. Mobilità extraregionale per day hospital e day surgery (triennio 2011-2013) Lombardia (29) Trentino Alto Adige (3) Piemonte (5) Friuli Venezia Giulia (1) Valle d’Aosta (1) Veneto (8) Emila Romagna (93) Liguria (2) Toscana (15) Marche Umbria (128) Lazio (116) Abruzzo (603) Molise (43) Puglia (111) Campania (62) Basilicata (21) Sardegna (8) Calabria (18) Sicilia (20) ANNO 2012 Paesi stranieri ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ALBANIA 6 6 5 ROMANIA 3 3 4 UCRAINA 3 1 4 GERMANIA 1 1 5 MOLDAVIA 1 2 1 SAN MARINO 2 0 1 GRECIA 1 1 0 SVIZZERA 1 1 0 ARABIA SAUDITA 0 2 0 ALGERIA 0 1 1 MAROCCO 0 1 1 TUNISIA 0 0 2 BRASILE 1 0 1 BELGIO 0 0 1 RUSSIA 1 0 0 MACEDONIA 0 1 0 BIELORUSSIA 0 0 1 REPUBBLICA CECA 0 1 0 SERBIA 0 0 1 INDIA 0 0 1 IRAN 0 0 1 CAMERUN 1 0 0 PERÙ 1 0 0 22 21 30 Totale ricoveri 121 La percentuale di maschi e di femmine è rappresentata in egual modo sul totale dei soggetti che fruiscono di prestazioni in day hospital o in day surgery. MASCHI Figura 73. Day hospital e day surgery per sesso (triennio 2011-2013) FEMMINE 51,7% 50,8% 51,9% 48,3% 49,2% 48,1% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 L’articolazione dell’attività diurna per fasce di età della popolazione assistita non presenta elementi peculiari da evidenziare. Figura 74. Day hospital e day surgery per classi di età (triennio 2011-2013) 0 ANNI DA 1 A 4 ANNI DA 5 A 14 ANNI 1% 6% 11% 26% 1% 7% 12% 27% DA 15 A 44 ANNI DA 45 A 64 ANNI 26% DA 65 A 74 ANNI 16% OLTRE 75 ANNI 14% ANNO 2013 25% 16% 13% ANNO 2012 2% 6% 12% 27% 26% 15% 12% ANNO 2011 Importante sottolineare, in questa sezione, che l’AOUOORR ha pienamente rispettato l’obiettivo operativo “appropriatezza organizzativa” (appartenente all’obiettivo strategico 1.1 “Razionalizzazione dell’offerta attraverso la riduzione dei posti letto: potenziamento dei posti letto per acuti nelle alte specialità e attivazione di quelli di lungodegenza/riabilitazione per continuità assistenziale, in coerenza con gli atti regionali di riordino”), i cui indicatori di riferimento – individuati per l’anno 2013 – sono espressi nella tabella che segue. Tabella 78. Appropriatezza organizzativa nell’attività di day hospital e day surgery (2012-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 PERCENTUALE NUMERO CICLI DAY HOSPITAL DIAGNOSTICI/ NUMERO CICLI DAY HOSPITAL 28,12% 32,22% PERCENTUALE DRG CHIRURGICI IN DAY SURGERY 55,81% 53,17% Il confronto con i dati dell’anno precedente dimostrano, infatti, una diminuzione del rapporto dei DH diagnostici sul totale DH e un incremento della percentuale dei DRG chirurgici in day surgery (indicatori definiti per il rispetto dell’obiettivo operativo), in linea con le indicazioni nazionali di appropriatezza. 122 2.3.3 L’assistenza ospedaliera di riabilitazione In tale livello di assistenza, rientra l’attività di recupero e riabilitazione funzionale che presso la AOUOORR viene erogata in regime di ricovero diurno. Tale attività prevede normalmente più cicli terapeutici (accessi). Analizzando il rapporto tra il numero degli accessi e i ricoveri, si evince che mediamente per ciascuna prestazione (ricovero di riabilitazione) sono effettuati circa 10 accessi. Tabella 79. Ricoveri e accessi per l’attività di riabilitazione (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 115 146 126 NR. ACCESSI IN DAY HOSPITAL PER RIABILITAZIONE 1.106 1.465 1.295 NR. MEDIO DI ACCESSI PER CIASCUN RICOVERO 9,62 10,03 10,28 RICOVERI IN DAY HOSPITAL PER RIABILITAZIONE Seppur con minime oscillazioni, il peso del DRG per l’attività di riabilitazione è lievemente diminuito nel corso del triennio. Nonostante questo fattore, un confronto con il peso medio della Regione Marche dimostra che l’AOUOORR è in linea con la media regionale e, nel 2013, superiore alla stessa. Figura 75. Peso medio Day Hospital per attività di riabilitazione (triennio 2011-2013) AOUOORR REGIONE MARCHE 0,76 0,8 0,74 0,7 0,73 0,74 ANNO 2011 ANNO 2012 0,73 0,70 0,6 0,5 0,4 ANNO 2013 L’analisi per provenienza mostra, in questo caso che la maggioranza degli utenti proviene dalle zone limitrofe al comune di Ancona. Non si rilevano differenze significative dall’analisi dei dati per sesso. Figura 76. Attività di riabilitazione per provenienza (triennio 2011-2013) RESTO_MARCHE EXTRAREGIONE 23% 25% 23% 12% 12% 11% 35% 37% 29% 29% 29% AREA VASTA 2 (escl. AN) COMUNE ANCONA 36% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 123 Figura 77. Attività di riabilitazione per sesso (triennio 2011-2013) MASCHI FEMMINE 54,0% 52,5% 53,6% 46,0% 47,5% 46,4% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Più di un terzo degli utenti che fruiscono di tale prestazione ha un’età superiore ai 65 anni. Figura 78. Attività di riabilitazione per classi di età (triennio 2011-2013) 0 ANNI DA 1 A 4 ANNI DA 5 A 14 ANNI 1% 4% 4% 18% 2% 4% 18% DA 15 A 44 ANNI DA 45 A 64 ANNI DA 65 A 74 ANNI 36% OLTRE 75 ANNI 23% 14% ANNO 2013 3% 35% 24% 15% ANNO 2012 1% 2% 2% 18% 37% 24% 17% ANNO 2011 Figura 79. Mobilità extraregionale per attività di riabilitazione (triennio 2011-2013) La figura che segue mostra il flusso di pazienti che proviene da altre regioni italiane e da paesi fuori dai confini italiani. Non si registra attività di riabilitazione erogata a pazienti stranieri. Lombardia Trentino Alto Adige Piemonte Friuli Venezia Giulia (1) Valle d’Aosta Veneto Emila Romagna (5) Liguria (1) Marche Toscana Abruzzo (5) Umbria (2) Molise Lazio Puglia Campania Basilicata Sardegna Calabria Sicilia 124 2.3.4 Gli emocomponenti e i servizi trasfusionali Il Dipartimento Interaziendale Regionale di Medicina Trasfusionale Il Sistema Trasfusionale della Regione Marche è organizzato in una struttura gerarchica a quattro livelli: al vertice si pone l’Assessorato alla Salute, il quale ha affidato la gestione, la direzione e il coordinamento delle attività trasfusionali sul territorio regionale alla Direzione del Dipartimento Regionale Interaziendale di Medicina Trasfusionale (DIRMT), costituito con Legge Regionale n.13/2003 e regolamentato da Deliberazione n. 1731 del 29/11/2010; segue un livello di area (4 aree sovrazonali) e un livello aziendale (12 unità operative). Il Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale è un Dipartimento interaziendale funzionale che rappresenta lo strumento organizzativo e gestionale sotto il profilo tecnico, scientifico, logistico e amministrativo di tutte le attività trasfusionali. La direzione del Dipartimento ha sede presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti Umberto I GM Lancisi - G Salesi”, alla quale sono demandate le funzioni amministrative del Dipartimento. L'incarico di direzione del DIRMT è ad oggi affidata al Dott. Mario Piani, direttore SO Medicina Trasfusionale dell'AOUOORR di Ancona. Focalizzando l’attenzione sull’attività svolta all’interno dell’AOUOORR, le tabelle che seguono mostrano l’attività di raccolta all’interno dell’Unità Operativa di Medicina Trasfusionale (e le sue articolazioni organizzative in centri di raccolta) e i dati relativi alle trasfusioni ai pazienti dell’AOUOORR. Tabella 80. Attività di raccolta di sangue ed emocomponenti (triennio 2011-2013) TIPO DONAZIONE ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Sangue Intero 9.572 10.150 9.712 Plasmaferesi 4.764 4.688 4.342 Piastrinoaferesi 20 12 42 Plasmapiastrinoaferesi 741 797 651 Eritroplasmaferesi 330 371 275 4 0 - Eritropiastrinoaferesi Si consideri che ciascuna unità donata è validata: sulla base dei risultati dei test (immunoematologici e microbiologici di qualificazione biologica), l’unità viene considerata idonea alla trasfusione. Nella Regione Marche, le indagini di siero-virologia e biologia molecolare, su tutte le unità donate nel territorio regionale, sono eseguite interamente nel Laboratorio Centralizzato - per la diagnostica siero-virologica, diagnostica clinico-chimica e di biologia molecolare - che ha sede presso l’AOUOORR. Tale organizzazione ha richiesto l’implementazione di un sistema di trasporto di campioni per i test - oltre che di materiali, farmaci plasmaderivati e unità per la compensazione territoriale - sia dalle diverse unità operative di Medicina Trasfusionale presenti in Regione all’AOUOORR sia tra le diverse strutture. Dopo i processi di qualificazione biologica e di produzione - di primo e secondo livello - le unità di emocomponenti sono idonee a rispondere alle diverse finalità clinico-terapeutiche. La tabella che segue mostra che la rete regionale contribuisce alla soddisfazione delle necessità dell’AOUOORR. Tabella 81. Attività di assegnazione di emocomponenti per attività trasfusionale (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 20.136 21.411 20.933 Unità Concentrati piastrinici 2.115 2.289 2.111 Unità Plasma* 6.463 7.200 7.622 Unità plasma inviato all’industria per produzione farmaci plasmaderivati 20.743 20.005 18.667 Unità di Globuli rossi (emazie) *Sin dal 2007, la Regione Marche ha deciso di utilizzare esclusivamente il plasma di grado farmaceutico in sostituzione del plasma fresco congelato per uso clinico. 125 La Medicina Trasfusionale, grazie all’evoluzione tecnico-scientifica, mette a disposizione dei clinici e dei pazienti procedure terapeutiche (es: plasma-exchange; salasso, predeposito; trasfusioni ambulatoriali, raccolta cellule staminali) utili nel trattamento di numerose patologie. Tabella 82. Prestazioni del servizio trasfusionale per pazienti interni (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 115.040 114.118 107.314 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 8.084 8.178 7.361 PRESTAZIONI Tabella 83. Prestazioni del servizio trasfusionale in mobilità (triennio 2011-2013) PRESTAZIONI Figura 80. Prestazioni del servizio trasfusionale per provenienza (triennio 2011-2013) EXTRAREGIONE 3% 4% 15% 11% 3% 12% 42% 41% 36% 41% 44% 49% RESTO_MARCHE AREA VASTA 2 (escl. AN) COMUNE ANCONA ANNO 2013 Anche in questa branca la percentuale dei maschi e delle femmine sul totale è ugualmente rappresentata. ANNO 2012 MASCHI Figura 81. Prestazioni del servizio trasfusionale per sesso (triennio 2011-2013) ANNO 2011 FEMMINE 50,0% 46,5% 49,0% 50,0% 53,5% 51,0% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Analizzando i dati di mobilità per classi di età, si evidenzia una prevalenza dell’utenza di età avanzata (oltre il 50% del totale ha un’età superiore ai 65 anni). Figura 82. Prestazioni del servizio trasfusionale per classi di età (triennio 2011-2013) 0 ANNI DA 1 A 4 ANNI 1% DA 5 A 14 ANNI DA 15 A 44 ANNI 24% 21% 25% 21% DA 45 A 64 ANNI 17% DA 65 A 74 ANNI OLTRE 75 ANNI 36% ANNO 2013 22% 32% ANNO 2012 1% ANNO 2011 126 27% 16% 21% 36% Come per le altre attività, sono di seguito inserite anche le attività erogate a pazienti provenienti da altri ospedali (cosiddette cessioni di servizio) che vengono fatturate dall’AOUOORR alle altre Aziende del SSR e SSN in regolazione diretta. Tabella 84. Prestazioni del servizio trasfusionale: le cessioni di servizio (triennio 2011-2013) ASUR OORR MARCHE NORD INRCA ALTRI SOGGETTI PUBBLICI STRUTTURE SANITARIE ACCREDITATE E NON ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 7.380 8.110 7.857 2 4 3 2.516 2.748 2.722 0 0 1 451 596 626 10.349 11.458 11.209 127 2.3.5 L’attività di trapianto di organi e di tessuti L’AOUUOORR, sin dal 2005, effettua attività di trapianto di organi e tessuti. Tabella 85. Ricoveri e giornate di degenza per trapianti organi e tessuti (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 73 82 69 Giornate di degenza 1.534 2.123 1.872 Degenza Media 21,01 25,89 27,13 Ricoveri Ordinari Il peso medio di tale DGR è molto elevato se confrontato con quello relativo alle altre tipologie di trattamento, stante la complessità di questa tipologia di prestazione erogata ai pazienti. Confronti con i dati regionali non sono riportati, in quanto tale specialità, nella Regione Marche, è di esclusiva competenza dell’AOUOORR. Figura 83. Peso medio dell’attività di Trapianti organi e tessuti (triennio 2011-2013) 16 15 14 13 12 11 10 14,93 ANNO 2013 14,75 14,26 ANNO 2012 ANNO 2011 Tabella 86. Attività di trapianti per tipologia di organo (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 TRAPIANTO RENE 34 39 33 TRAPIANTO FEGATO 38 43 36 TRAPIANTO FEGATO E RENE 1 - - 73 82 69 Totale Fonte: procedura ORMAWIN L’analisi per provenienza mostra, in questo caso che la maggioranza degli utenti proviene da territori esterni dalla Regione Marche o, comunque, da zone al di fuori della provincia anconetana. Figura 84. Attività di Trapianti organi e tessuti per provenienza (triennio 2011-2013) EXTRAREGIONE RESTO_MARCHE 40% 39% 34% 39% 21% 18% 5% 4% 38% AREA VASTA 2 (escl. AN) COMUNE ANCONA ANNO 2013 128 ANNO 2012 30% 26% 6% ANNO 2011 Figura 85. Mobilità extraregionale per attività trapianti (triennio 2011-2013) La figura che segue mostra il flusso di pazienti che proviene da altre regioni italiane. Non si registrano nel triennio trapianti effettuati su pazienti oltre confine. Lombardia (1) Trentino Alto Adige Friuli Venezia Giulia Valle d’Aosta Piemonte (21) Veneto Emila Romagna (3) Liguria Marche Toscana (1) Abruzzo (9) Umbria (6) Molise Lazio (3) Puglia Campania (2) Basilicata (1) Sardegna Calabria Sicilia L’attività di trapianti è principalmente erogata a pazienti di sesso maschile e appartenenti a classi di età tra i 45 e i 64 anni. MASCHI Figura 86. Attività di trapianti organi per sesso (triennio 2011-2013) FEMMINE 30,1% 31,7% 24,6% 69,9% 68,3% 75,4% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Figura 87. Attività di trapianti organi per classi di età (triennio 2011-2013) DA 5 A 14 ANNI DA 45 A 64 ANNI 18% OLTRE 75 ANNI 66% 16% ANNO 2013 15% 73% 12% ANNO 2012 19% 68% 13% ANNO 2011 Oltre all’attività di trapianto, l’AOUOORR cura l’attività di prelievo di organi (si veda tabella che segue). Tabella 87. Attività chirurgica di prelievo d’organo suddivisa per anno di attività (triennio 2011-2013) ATTIVITÀ DI PRELIEVO ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 RENE 11 8 10 FEGATO 11 14 5 MULTIORGANO 25 32 30 Totale 47 54 45 129 2.4 L’attività di ricerca La ricerca biomedica e l’innovazione tecnologica stanno caratterizzando e trasformando profondamente i processi di cura e i servizi sanitari. Il governo della ricerca clinica nel Servizio Sanitario Nazionale è una funzione complessa ed importante, orientata a rispondere alle esigenze di sviluppo del sistema sanitario. Il sistema sanitario italiano ha evidenziato in modo formale l’importanza dell’attività di ricerca: “La ricerca sanitaria risponde al fabbisogno conoscitivo operativo del Servizio Sanitario nazionale e ai suoi obiettivi di salute”, ai sensi del decreto legislativo n. 502/1992 e sue s.m.i. L’AOUOORR fa della ricerca uno dei suoi pilastri, consapevole che il mantenimento dei livelli di eccellenza nell’assistenza e nella stessa organizzazione aziendale richiede sforzi nel promuovere e realizzare progetti di ricerca finalizzati e sperimentazioni, le quali possono innescare un circolo virtuoso, apportando non solo idee, ma anche fondi indispensabili per la realizzazione dei progetti e per la crescita. Contemporaneamente, il confronto quotidiano con la complessità clinica e le problematiche diagnosticoterapeutiche permettono l’acquisizione di un bagaglio di conoscenze e di esperienze che vengono anche utilizzate per la didattica e per il tirocinio degli studenti dei corsi di laurea che si realizzano nell’ambito dell’Azienda stessa. In particolare, si consideri che l’Azienda ha fatto propri gli obiettivi del Protocollo d’intesa già sottoscritto con l’Università Politecnica delle Marche trasferendoli nell’Atto aziendale, prevedendo lo svolgimento unitario e coordinato delle funzioni di assistenza, didattica e ricerca. Il ruolo della ricerca costituisce un’attività trasversale che accomuna i diversi operatori ed agisce come collante per rinsaldare le strutture aziendali. Alla ricerca scientifica volta al miglioramento della pratica clinica, si affianca una ricerca clinica sostenuta da soggetti esterni. Entrambe trovano un punto d’incontro all’interno del Comitato Etico, al quale devono essere sottoposte tutte le proposte di studio, che possono coinvolgere il paziente e sulla cui tutela e dignità esso vigila. 130 Il ruolo del Comitato Etico Il lavoro del Comitato Etico, descritto nella parte relativa all’identità aziendale, include - come da normativa di riferimento, anche la valutazione delle diverse tipologie di studi eseguiti nell’attività di sperimentazione. Iter valutativo del Comitato Etico Il principale riferimento per le decisioni e l’attività generale è costituito dalla Dichiarazione di Helsinki (nella sua versione più aggiornata) e la Convenzione di Oviedo. Sono rilevanti, inoltre, le raccomandazioni del Comitato Nazionale di Bioetica. Per quanto riguarda le sperimentazioni di medicinali e di dispositivi medici il Comitato Etico fa riferimento alle norme indicate dalle Good Clinical Practice nella sua versione più recente. Il Comitato Etico opera secondo le leggi nazionali ed internazionali e secondo le linee guida aggiornate dell’Agenzia europea per la valutazione dei medicinali in tema di valutazione dell’efficacia delle sperimentazioni cliniche e della normativa di riferimento per le sperimentazioni con dispositivi medici. Per esprimere il parere possono essere richiesti chiarimenti allo sperimentatore locale, allo sponsor/promotore, alle Aziende Farmaceutiche interessate. A conclusione dell’iter valutativo il Comitato esprime il proprio parere che può essere favorevole, non favorevole, sospeso (in quest’ultimo caso, esprimere un parere sospeso è possibile solo nel caso in cui la struttura organizzativa dell’AOUOORR è Centro coordinatore). Si riassumono, di seguono, le attività del Comitato Etico. Tra i c.d. pareri sono considerati sia i pareri in senso stretto che gli emendamenti. Si consideri, infatti, che anche a sperimentazione iniziata, o solo corredata di parere favorevole del comitato etico, il promotore della sperimentazione può apportare emendamenti al protocollo. Il promotore della sperimentazione comunica alle autorità competenti e al comitato o ai comitati etici competenti i motivi e il contenuto degli emendamenti, ove gli stessi siano sostanziali tali da incidere sulla sicurezza dei soggetti della sperimentazione o modificare l’interpretazione della documentazione scientifica a sostegno dello svolgimento della sperimentazione, oppure siano significativi in relazione allo svolgimento clinico dello studio. Tabella 88. Pareri (comprensivi di emendamenti) del Comitato Etico (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 350 256 332 PARERE NON FAVOREVOLE 11 7 21 PARERE SOSPESO PER CHIARIMENTI 10 31 31 371 294 384 PARERE FAVOREVOLE Totale Nel dettaglio dei pareri sospesi: ● ANNO 2013 per i 10: il Comitato etico ha poi espresso 4 pareri favorevoli, 3 pareri negativi e 3 non hanno inviato quanto richiesto. ● ANNO 2012 per i 31: il Comitato etico ha poi espresso 28 pareri favorevoli, 1 pareri negativi e 2 non hanno inviato quanto richiesto. ● ANNO 2011 per i 31: il Comitato Etico ha poi espresso 23 pareri favorevoli, 3 pareri negativi e 5 non hanno inviato quanto richiesto. La tabella distinta evidenzia le c.d. prese d’atto (notifiche di emendamenti non sostanziali) del comitato etico. Tabella 89. Prese d’atto del Comitato Etico (triennio 2011-2013) PRESE D’ATTO ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 441 374 382 Complessivamente, dunque, le “decisioni” assunte dal Comitato Etico degli Ospedali Riuniti nel triennio 2011 e 2013 sono riportate nella tabella che segue. Tabella 90. Attività complessiva del Comitato Etico (triennio 2011-2013) TOTALE ATTIVITÀ ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 812 668 766 Gli studi possono essere di due tipi: “studio sperimentale o clinico o interventista” e “studio osservazionale”. Lo “studio sperimentale clinico” è inteso come ogni forma di esperimento pianificato su pazienti, programmato per valutare il trattamento più appropriato di futuri pazienti con una determinata condizione patologica. Si tratta di una tipologia di studi sull’uomo finalizzati a scoprire o verificare gli effetti clinici farmacologici e/o altri effetti farmacodinamici di uno o più medicinali sperimentali, e/o a individuare qualsiasi reazione avversa ad uno a più medicinali sperimentali, e/o a studiarne l’assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l’eliminazione, con l’obiettivo di accertarne la sicurezza e/o l’efficacia. Invece, in uno “studio osservazionale” (definito anche non interventista), il ricercatore si propone di studiare la relazione tra una caratteristica ed un evento, senza intervenire in alcun modo sulle condizioni in cui lo studio viene condotto, cioè limitandosi ad osservare il campione e poi “osservare”. Il fine dell’osservazione è di determinare l’entità e le circostanze dell’associazione tra caratteristica ed evento. In presenza di una forte associazione e di circostanze plausibili verrà sospettata una relazione causa-effetto; quanto più forte è l’associazione tanto più forte sarà il sospetto. La “caratteristica” in studio può essere un trattamento farmacologico oppure un fattore demografico (età, sesso, razza), comportamentale (numero di sigarette fumate al giorno), ambientale (esposizione al polline), un dato di laboratorio (livello del colesterolo nel sangue), etc. L’evento” può essere l’insorgenza (o la diagnosi) della malattia in esame, la sua ricorrenza o recrudescenza, la morte. In questa tipologia di studio, i medicinali sono prescritti secondo le indicazioni dell’autorizzazione all’immissione in commercio e non è necessaria la stipula, da parte dell’Azienda Sanitaria, di polizze aggiuntive rispetto a quelle già previste per la normale pratica clinica. 131 Posto che i pareri espressi in qualità di centro coordinatore possono riguardare sia studi c.d. osservazionali sia studi c.d. clinici o interventistici, rilevante si ritiene presentare anche l’articolazione di tali pareri nelle due categorie. Nel caso di sperimentazioni multicentriche condotte in Italia o in Italia e in altri Paesi (Cfr. circolare interpretativa dell’articolo 7 del D. Lgs. 24/6/2003 n. 211 trasmessa dall’AIFA in data 23/5/2011) - il Comitato Etico referente per un centro satellite non può più esprimere un parere sospensivo, ma solo accettare o non accettare il parere unico espresso dal Centro Coordinatore, quindi l’espressione del parere sospensivo si riferisce a quando il Comitato Etico è competente come Centro Coordinatore. Tabella 91. Pareri quale centro coordinatore (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 PARERE STUDI CLINICI 9 10 5 PARERE STUDI OSSERVAZIONALI 15 10 12 Totale 24 20 17 Considerando il numero totale degli studi, la proporzione degli studi sponsorizzati e non profit è illustrato nella tabella di seguito. Tabella 92. Studi sponsorizzati e non profit (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 STUDIO SPONSORIZZATI 40% 38% 46% STUDIO “NON PROFIT” 60% 62% 54% Analizzando i dati per tipologia di studi, la maggioranza degli stessi sono di tipo sperimentale-clinico e riguardano farmaci. Tabella 93. Studi per tipologia (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 STUDIO SPERIMENTALE - CLINICO 87% 65% 72% STUDIO OSSERVAZIONALE 13% 35% 28% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 FARMACO 97% 97% 90% DISPOSITIVO MEDICO 3% 3% 10% Tabella 94. Studi sperimentale clinici (triennio 2011-2013) Gli studi “profit” (o sponsorizzati) Nel corso del triennio oggetto di questo bilancio sociale, si è potuto riscontrare che le SOD maggiormente occupate nella ricerca clinica sponsorizzata sono la Clinica Oncologica, Clinica Ematologica, Clinica Neurologica, la Nefrologia Dialisi e Trapianto del Rene, Clinica di Endocrinologia nonché le specialità Pediatriche e Cardiologiche. Figura 88. Attività di sperimentazione distinta per specializzazione (2013) 132 CL. ONCOLOGICA CL. UROLOGICA CL. EMATOLOGICA CL. MALATTIE INFETTIVE CL. NEUROLOGICA PNEUMOLOGIA NEFROLOGIA E DIALISI SPECIALITÀ CARDIOLOGICHE CL. DI ENDOCRINOLOGIA CL. NEURORIABILITAZIONE CL. MEDICA SPECIALITÀ PEDIATRICHE CL. OCULISTICA VARIE SPECIALITÀ Le attività di sperimentazione non sempre terminano nell’arco di un solo anno. Lo dimostra l’alta percentuale degli studi in corso al termine di ciascun anno. Tabella 95. Attività di sperimentazione (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 NUMERO DI STUDI AVVIATI 52 41 61 NUMERO DI STUDI IN CORSO 125 117 113 NUMERO DI STUDI CONCLUSI 55 69 54 232 227 228 Totale Tabella 96. Numero di sperimentazioni distinti per provenienza dell’azienda finanziatrice (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2011 ITALIA EUROPA ALTRO ITALIA EUROPA ALTRO ITALIA EUROPA ALTRO 92 88 52 98 86 43 97 94 37 39,6% 37,9% 22,4% 43,2% 37,9% 18,9% 42,5% 41,2% 16,3% NUMERO PERCENTUALE ANNO 2012 Focalizzando l’attenzione al 2013, di particolare interesse è riscontrare che 39 sperimentazioni (su 232 complessive) sono stipulate con ditte di nazionalità americana - la preponderanza (il 33,40%) è svolta presso la SOD Clinica Oncologica. Figura 89. Sperimentazioni sostenute da ditte americane (2013) Sempre per il 2013, 92 sperimentazioni sono stipulate con Ditte nazionali - la preponderanza (il 19,60 %) è svolta presso la SOD Clinica Oncologica. Figura 90. Sperimentazioni sostenute da ditte nazionali (2013) CL. ONCOLOGICA CL. EMATOLOGICA NEFROLOGIA E DIALISI CL. ENDOCRINOLOGIA SPECIALITÀ CARDIOLOGICHE SPECIALITÀ PEDIATRICHE VARIE CL. ONCOLOGICA CL. EMATOLOGICA CL. NEUROLOGICA CL. ENDOCRINOLOGIA NEFROLOGIA E DIALISI CL. OCULISTICA VARIE SPECIALITÀ SPECIALITÀ CARDIOLOGICHE SPECIALITÀ PEDIATRICHE Uguale preponderanza della SOD Clinica Oncologica si ha nelle 9 siglate con ditte di casa madre giapponese. Figura 91. Sperimentazioni sostenute da ditte giapponesi (2013) CL. ONCOLOGICA CL. EMATOLOGICA CL. NEUROLOGICA NEFROLOGIA E DIALISI CL. UROLOGICA VARIE SPECIALITÀ In Allegato 5 il dettaglio dell’attività di sperimentazione distinta per ditte sostenitrici. 133 Gli studi non profit Insieme all’attività di sperimentazione, l’azienda aderisce a diversi programmi di ricerca nazionali e internazionali c.d. non profit. La tabella che segue illustra quelli per i quali, in ogni caso, l’Azienda ha ricevuto un contributo per la gestione. Restano da considerare gli studi non profit totalmente a carico del bilancio aziendale. Unitamente ai progetti appartenenti all’area sanitaria, sono in essere altri due progetti sostenuti grazie al contributo dell’Unione Europea: ●GREEN@Hospital Web-based energy management system for the optimization of the Energy consumption in Hospitals, che coinvolge la struttura “Ricerca Innovazione e sviluppo, Attività Tecniche, SIA” (contributo ricevuto € 267.710); ●Hospitals’ E-Learning and Information Exchange Portal for Patients, Staff and Everyone else, che coinvolge la struttura “Ricerca Innovazione e sviluppo, Direzione Medica, Dipartimento di Neuroscienze” (contributo ricevuto € 61.230). Tabella 97. Progetti nazionali e internazionali attivi nel 2013 - area sanitaria PARTNER BUDGET TOTALE (per l'azienda) STRUTTURE COINVOLTE TITOLO UNIONE EUROPEA € 92.328,00 ricerca Innovazione e sviluppo, Clinica di Psichiatria Health promotion for disadvantaged youth (HEALTH 25) UNIONE EUROPEA € 884.756,00 Neonatologia, Ricerca Innovazione e Sviluppo Neurosis Efficacy and Safety of Inhaled Budesonide in Very Preterm Infants at Risk for Bronchopulmonary Dysplasia AIFA AGENZIA ITALIANA FARMACO € 225.000,00 SOD Clinica Medica Low dose oral imatinib in the treatment of scleroderma pulmonary involvement: a phase II pilot study UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA € 25.000,00 SOD Clinica Oncologica SHORT HER "Trattamento adiuvante con Herceptin per 3 mesi (...) nelle pazienti con carcinoma mammario her2 positivo" FONDAZIONE GISCAD PER LA RICERCA SUI TUMORI € 5.000,00 SOD Clinica Oncologica “Studio no profit TOSCA “A RANDOMIZED TRIAL INVESTIGATING THE ROLE OF FOLFOX-4 REGIM DURATION (3 VERSUS 6 MONTHS) AND BEVACIZUMAB AS ADJUVANT THERAPY FOR PATIENTS WITH STAGE II/III COLON CANCER” FONDAZIONE AIRC € 300.000,00 SOD Clinica Oncologica Progetto di ricerca studio osservazionale “Prospective selection of colorectal cancer patients for anti-EGFR treatment" AZIENDA OSP. UNIV. DI MODENA € 600,00 a paziente arruolato SOD Clinica Oncologica TP-CALL “LAPATINIB plus LETROZOLE or CAPECITABINE AS FIRST LINE TREATMENT OF ER+/HER2+ METASTIC BREAST CANCER - A phase IIb randomized study with built-in crossover” IPSEN SPA € 10.000,00 SOD Clinica Oncologica Studio FINAL dal titolo “Fattori preddittivi in pazienti affetti da tumore neuroendocrino che ricevono lanreotide” FONDAZIONE FADOI € 3.000,00 SOD Medicina d'Urgenza e SOD Laboratorio Analisi Studio epidemiologico per la valutazione dell’incidenza e dei predittori di infezione da clostridium difficile nei reparti di medicina interna italiani (FADOI) SOD Clinica Pediatrica PROPINE - Studio Prospettico e randomizzato per ottimizzare la terapia con prednisone delle recidive della sindrome nefrosica idiopatica dei bambini AIFA/ IRCCS OSPEDALE € 300,00 a paziente PEDIATRICO BAMBIN GESÙ completato FONDAZIONE “PER IL TUO CUORE” HCF ONLUS - CENTRO STUDI ANMCO € 3650,00 a paziente arruolato + € 350,00 per la tac coronaria SOD Cardiologia ISCHEMIA TRIAL - Studio Internazionale di confronto tra strategia medica e strategia invasiva ARS AGENZIA REGIONALE SANITARIA MARCHE € 10.000,00 SOD Cardiologia - SOD Pneumologia Studio Cure Palliative per pazienti con Scompenso cardiaco o Broncopneumopatia cronica ostruttiva avanzati: registro multicentrico osservazionale CHIESI FARMACEUTICA SPA € 30.000,00 SOD Allergologia Sperimentazione no profit “Gene Enviroment Interaction in Respiratory Diseases (GEIRD II); Il ruolo dell’ambiente e dei Geni sull’insorgenza e sulla storia naturale delle malattie respiratorie” SIAIC SERVICE SRL € 700 a paziente arruolato SOD Allergologia ALLIANCE - Studio Osservazionale multicentrico "Italian Allergology Societies Alliance for Asthmaic Patients: Quality of life national survey" IFC CNR ISTITUTO DI FISIOLOGIA CLINICA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE € 55.000,00 SOD Allergologia AGAVE - Follow-up di coorti epidemiologiche e cliniche, tramite registro e questionari; appropriatezza terapeutica e valutazione degli esiti, in rapporto alle linee guida GINA SOCIETÀ PHADIA SRL € 5.000,00 SOD Allergologia Studio multicentrico sul beneficio clinico indotto dalla CRD con ImmunoCAP-ISAC in pazienti polisensibilizzati con sintomatologia respiratoria AIFA / UNVERSITÀ DEGLI STUDI FERRARA € 20.000,00 SOD Allergologia Studio nazionale multicentrico randomizzato controllato in doppio cieco volto a valutare la non inferiorità dell'associazione Budesonide/Formenterolo (...) SANOFI-NOVARTIS € 90.000,00 SOD Diabetologia Pediatrica PBBT "Pediatric Basal Bolus Therapy - Basal Bolus regimen in the treatment of children with type 1 diabetes" AIFA/AZIENDA OSPEDALIEROUNIVERSITARIA POLICLINICO S. ORSOLA -MALPIGHI DI BOLOGNA 400/800 € per paziente arruolato clinico no profit “Impiego dell’albumina umana per il trattamento SOD Clinica di Gastroenterologia Studio dell’ascite in pazienti con cirrosi epatica scompensata” OSPEDALE DI FIDENZA - AUSL DI PARMA 400 € a paziente SOD Clinica di Neurologia DEFENCE "Valutazione della perdita assonale tramite Tomografia a Coerenza Ottica in pazienti, naive da terapia, afffetti da Sclerosi multipla recidivante" MINISTERO DELLA SALUTE/AZ. OSP. UNIV. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO € 15.000,00 Centro Regionale di coordinamento per le attività di prelievo e trapianto di tessuti e organi Progetto "Sviluppo del sistema integrato di gestione del rischio clinico nella donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule" 134 2.5 L’attività di libera professione Per attività libero professionale intramuraria del personale medico e delle altre professionalità della dirigenza del ruolo sanitario si intende l’attività che detto personale, individualmente o in équipe, esercita oltre l’impegno di servizio, in regime ambulatoriale, di day hospital, di day surgery e di ricovero ordinario, in favore e su libera scelta dell’assistito e con oneri a carico dello stesso, anche a mezzo di assicurazioni o fondi sanitari integrativi. Il ricovero nei servizi di emergenza e di terapia intensiva, nelle unità coronariche e nei servizi di rianimazione non può essere assoggettato a regime libero professionale. L’attività libero professionale viene erogata nel rispetto dell’equilibrio tra attività istituzionali e libero professionali, secondo le previsioni di cui all’art.15 quinquies, comma 3, del decreto legislativo n.502/92 e s.m.i e dell’art. 54, comma 5, del C.C.N.L. del 8 giugno 2000. In particolare, l’attività libero professionale non può comportare globalmente, per ciascuna SOD, un volume di prestazioni o un volume orario superiore a quello assicurato per i compiti istituzionali. L’attività istituzionale, quindi, è prevalente rispetto a quella libero professionale che non è in contrasto con le finalità e le attività istituzionali dell’AOUOORR e il cui svolgimento è organizzato in modo tale da garantire l’integrale assolvimento dei compiti di istituto e assicurare la piena funzionalità dei servizi. Sono, inoltre, rispettati i piani di attività previsti dalla programmazione regionale e aziendale e conseguentemente assicurati i relativi volumi prestazionali ed i tempi di attesa concordati con le équipe. L’attività libero professionale intramuraria è svolta fuori dell’orario di servizio e in ogni caso in orari diversi da quelli stabiliti per qualsiasi tipo di attività istituzionale, compresa la pronta disponibilità, salvo il caso in cui, per ragioni tecnico – organizzative, non sia possibile l’articolazione dell’attività libero professionale in orari differenziati (es. attività laboratoristica). È operante in Azienda l’organismo Paritetico di Verifica, che assicura il corretto andamento dell’attività libero professionale intramuraria. Esso è costituito in forma paritetica, composto da otto membri, di cui quattro designati dal Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria (di cui almeno uno universitario) e quattro designati con g iun ta m en te da i s i nda c a t i d ei lavor a tori d el per s on a l e della dirigenza medica, dell’altra dirigenza sanitaria, professionale tecnica ed amministrativa, della dirigenza universitaria e del comparto, assicurando la presenza di tutte le aree di contrattazione. Le funzioni attribuite all’organismo paritetico sono di verifica, consultive e di promozione. In particolare: •verifica il rispetto della norma aziendale e contrattuale in materia, prevedendo apposite sanzioni in caso di violazione della stessa compresa la sospensione dell’attività libero professionale e propone al Direttore Generale, con parere motivato, le penalizzazioni e/o i provvedimentida applicare, •propone al Collegio di Direzione eventuali investimenti e/o iniziative operative riguardanti la libera professione. L’AOUOORR garantisce l’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria nell’osservanza dei seguenti principi: 1. salvaguardia del ruolo istituzionale del servizio pubblico ospedaliero, diretto ad assicurare l’accessibilità alle cure sanitarie necessarie a chiunque ne faccia richiesta; 2. valorizzazione delle professionalità del personale dipendente operante nell’AOUOORR; 3. libertà del cittadino/utente di scegliere il regime di attività di cui intende avvalersi per l’esecuzione delle prestazioni; 4. parità di trattamento degli utenti, indipendentemente dal regime di attività scelto. L’attività libero professionale si articola in intramoenia c.d. pura, (svolta all’interno del presidio ospedaliero) e c.d. allargata (svolta in strutture private autorizzate dall’azienda), qualora gli spazi interni non siano sufficienti a soddisfare le esigenze di tutti i professionisti autorizzati all’intramoenia. Nell’ultimo triennio circa il 50% dei professionisti medici ha optato per l’esercizio della libera professionale intramuraria. Tabella 98. Numero medici autorizzati alla libera professione (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 301 290 278 0 12 31 35 28 43 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 NUMERO PRESTAZIONI ESEGUITE IN ATTIVITÀ ISTITUZIONALE 863.610 862.602 874.636 NUMERO PRESTAZIONI ESEGUITE IN ATTIVITÀ LIBERA PROFESSIONALE 66.858 52.365 69.234 RAPPORTO TRA LE PRESTAZIONI ESEGUITE IN LIBERA PROFESSIONE E QUELLE IN ATTIVITÀ ISTITUZIONALE 7,7% 6,1% 7,9% NUMERO RICOVERI ESEGUITI IN LIBERA PROFESSIONE 200 218 233 RAPPORTO TRA NUMERO RICOVERI IN LP E QUELLI IN ATTIVITÀ ISTITUZIONALE 0,4% 0,4% 0,4% NUMERO MEDICI AUTORIZZATI ALLA LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA NUMERO MEDICI AUTORIZZATI ALLA LIBERA PROFESSIONE SOLO "ALLARGATA" NUMERO MEDICI AUTORIZZATI ALLA LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA E ALLARGATA Tabella 99. Numero prestazioni in libera professione ed in attività istituzionale (triennio 2011-2013) 135 2.6 Il servizio alla persona: l’umanizzazione e la sicurezza delle cure Nel corso degli anni, presso l’AOUOORR sono state poste in essere diverse iniziative in grado di contribuire a migliorare il processo di umanizzazione e sicurezze delle cure, modificando assetti organizzativi, performance, aspetti tecnico-gestionali, operativi e strutturali. L’umanizzazione delle cure Il concetto di umanizzazione delle cure va inteso come attenzione posta alla persona nella sua totalità, considerando sia i bisogni organici sia gli aspetti relazionali e psicologici legati all’assistenza. I fattori che più spesso concorrono a rendere l’ospedale un ambiente poco umanizzato sono essenzialmente rappresentati dalla separazione dall’ambiente familiare, dalle non idonee condizioni di accoglienza e alloggio, dall’isolamento, dalla spersonalizzazione dei rapporti umani. Da qui l’interesse verso una medicina in grado di accompagnare i pazienti e le famiglie lungo il percorso della malattia, umanizzando le cure e sostenendo gli assistiti oltre il routinario approccio al malato e alla sua patologia. È un campo sempre più al centro dei piani strategici delle aziende sanitarie, indice di una sanità moderna e in evoluzione. Si riportano di seguito i principali interventi aziendali adottati. Ospedale senza dolore Da tempo l’Azienda Ospedali Riuniti ha posto l’attenzione sulla identificazione delle possibili misure atte a contrastare il dolore, indipendentemente dal tipo di dolore rilevato e dalle cause che lo originano. La Regione Marche, con DGR 892/11, ha recepito l’accordo Stato – Regioni in materia di terapia del dolore e cure palliative e, nell’anno 2012, un apposito Gruppo di Coordinamento Aziendale per la terapia del dolore, costituito da referenti della Direzione Sanitaria, esperti ed operatori delle Strutture Organizzative, ha individuato le misure atte a garantire la piena applicazione degli adempimenti previsti in materia, in attuazione del progetto OMS e delle Linee Guida Ministeriali. L’iniziativa cardine è stata rendere sistematica la misurazione del dolore al letto del malato, riportando la rilevazione giornaliera del dolore in cartella clinica, al pari degli altri parametri vitali. Ciò nel rispetto dell’obiettivo operativo relativo all’appropriatezza clinica (appartenente all’obiettivo strategico 1.1 “Razionalizzazione dell’offerta attraverso la riduzione dei posti letto: potenziamento dei posti letto per acuti nelle alte specialità e attivazione di quelli di lungodegenza/ riabilitazione per continuità assistenziale, in coerenza con gli atti regionali di riordino”), il quale prevede l’attuazione della legge n. 38/2010 e della DGMR n. 892/2011. Per la diffusione dell’obiettivo sono stati delegati i referenti di ogni SOD che hanno assunto il ruolo di facilitatori nelle strutture di appartenenza per la sensibilizzazione e la diffusione dell’obiettivo. La verifica della sistematica presenza all’interno della cartella clinica, presso tutte le strutture organizzative, delle informazioni relative alle caratteristiche del dolore rilevato e alla sua evoluzione nel corso del ricovero, nonché la tecnica antalgica e i farmaci utilizzati, i relativi dosaggi ed il risultato antalgico conseguito, viene periodicamente espletata anche attraverso il riscontro della presenza della scheda rilevazione dolore da parte del Comitato Verifica Prestazioni Sanitarie (CVPS), nell’ambito dell’attività di controllo della completezza della documentazione sanitaria. Un aspetto particolare del progetto “ospedale senza dolore” è rappresentato dal servizio di partoanalgesia. Sin dall’anno 2006, dopo la realizzazione di specifici corsi di formazione rivolti ad operatori medici ed ostetriche, è stato attivato il suddetto servizio al fine di garantire, mediante anestesia peridurale continua, il parto indolore a tutte le donne che ne facciano richiesta. Il servizio è attivo 24 ore su 24; la visita anestesiologica propedeutica al parto, effettuata nell’ultimo mese di gravidanza, è gratuita e prenotabile senza impegnativa tramite CUP. In ambito pediatrico, il problema del contenimento del dolore si presenta sotto multiformi aspetti che devono trovare una risposta ben al di là della semplice somministrazione, peraltro importante, di farmaci analgesici. Spesso accade, infatti, che, oltre al dolore fisico vero e proprio, si debba trattare la paura e l’ansia che scaturisce nei bambini dal semplice ingresso in ospedale. È, quindi, necessario un approccio integrato e multidisciplinare che permetta di capire, misurare e trattare adeguatamente il fenomeno dolore in tutte le sue forme. 136 A tal fine, si ricordano alcuni dei progetti realizzati in collaborazione con la Fondazione Salesi quali: TECNICHE NON FARMACOLOGICHE DI DISTRAZIONE DAL DOLORE: ● Operatori psicologici propongono ai bambini ed ai loro familiari metodiche di distrazione dal dolore, senza necessità di ricorso ai farmaci: il coinvolgimento, il rilassamento, la respirazione rappresentano tecniche specifiche utili ad alleviare la percezione del dolore nei bambini sottoposti a procedure diagnostiche e terapie invasive. PREPARAZIONE ALL’ANESTESIA E ALL’INTERVENTO CHIRURGICO: ● Al fine di diminuire l’ansia e lo stress nei piccoli pazienti che devono essere sottoposti ad intervento chirurgico, il progetto prevede la preparazione psicologica dei bambini e dei loro familiari dal momento del loro ricovero presso i reparti di Chirurgia Pediatrica e Cardiochirurgia Pediatrica fino alla dimissione. ACCOMPAGNAMENTO DEL BAMBINO IN BLOCCO OPERATORIO: ● La vicinanza del genitore fino al momento dell’induzione dell’anestesia in blocco operatorio, rappresenta il più utile strumento per aiutare a contenere e ridurre la sofferenza del proprio bambino. CLOWNTERAPIA, PET THERAPY, MUSICOTERAPIA: ● Clown Dottori professionisti e psicologici affiancano infermieri e medici durante le procedure dolorose come prelievi e/o medicazioni; animali, accompagnati da conduttori professionisti, agiscono come mediatori relazionali nell’aiutare soprattutto bambini con difficoltà psicologiche o psicosociali di animali; musico terapeuti e psicologi supportano, in particolare, bambini affetti da Sindrome di Down con l’obiettivo di contribuire al miglioramento della coordinazione motoria e dell’articolazione del linguaggio. Scuola in Ospedale Nel caso di degenze medio-lunghe, il periodo di ospedalizzazione comporta per il bambino e per l’adolescente un allontanamento dal proprio ambiente quotidiano e una conseguente forzata interruzione delle relazioni socio-affettive e scolastiche. Al fine di tutelare i diritti all’istruzione e al mantenimento delle relazioni affettive dei minori ricoverati, dall’anno scolastico 1992/93 è stata istituita una sezione distaccata della Scuola Elementare “De Amicis” all’interno del Presidio Ospedaliero Salesi, mentre dall’anno scolastico 2001/02 è stata attivata una sezione ospedaliera della Scuola Media “Pascoli” ed istituito un posto di organico per la Scuola d’Infanzia “Piaget”, operante presso la SOD Neuropsichiatria Infantile. Nel 2001 è stato, inoltre, siglato un Protocollo d’Intesa tra Regione Marche, Ufficio Scolastico Regionale, Presidio Ospedaliero Salesi, Comune di Ancona, Telecom Italia, volto ad attivare un “Servizio di Teledidattica”. che ha consentito, mediante l’utilizzo di un’aula ospedaliera appositamente attrezzata (Aula New Technology) ed il supporto di insegnanti e psicologi, il collegamento in videoconferenza con le suddette scuole di appartenenza per i ragazzi ospedalizzati, al fine di favorire e potenziare le condizioni necessarie affinché i minori ricoverati non interrompano i legami con l’ambiente scolastico di provenienza e trovino nello stesso tempo occasioni di socializzazione. Accesso ai familiari nei reparti Terapia Intensiva Nell’ambito del percorso di miglioramento per l’umanizzazione delle cure, dal 2009 presso la SOD Anestesia e rianimazione pediatrica è stato adottato il modello organizzativo della cosiddetta “rianimazione aperta”, che prevede l’eliminazione delle barriere fisiche, temporali e relazionali non effettivamente utili alla cura del malato. Ciò significa considerare la presenza di un familiare accanto al paziente come parte integrante e imprescindibile della cura. Soprattutto in ambito pediatrico ciò appare molto importante: la presenza continuativa, 24 ore su 24, dei genitori in Rianimazione non solo è rassicurante per il bambino, evitando il terribile isolamento emotivo, ma aiuta a preservare quella relazione unica e vitale che è il rapporto bimbo-genitori; la presenza continuativa del genitore o del familiare non viene considerata un privilegio da concedere, ma piuttosto una componente necessaria per il benessere del paziente e della famiglia. Casa di maternità Il percorso nascita rappresenta il processo attraverso cui il sistema sanitario prende in carico la donna in gravidanza ed il neonato unendo all’efficienza del trattamento sanitario il rispetto della fisiologia, dell’ambiente relazionale, l’umanizzazione e, conseguentemente, la demedicalizzazione. I principali obiettivi da perseguire per la costruzione del percorso nascita sono stati: la demedicalizzazione della gravidanza fisiologica, l’assistenza psicologica pre e post parto alle giovani coppie, la promozione dell’allattamento al seno, la diminuzione della frequenza dei tagli cesarei per arrivare all’obiettivo fissato dall’OMS del 15-20%. Nell’ambito del percorso nascita un ruolo fondamentale ha assunto la struttura denominata “Casa di Maternità” che accoglie gli ambulatori per la promozione dell’allattamento al seno e per la gravidanza fisiologica, gestiti da personale ostetrico, riducendo la medicalizzazione. 137 Mediazione linguistica Il servizio di mediazione fornisce mediazioni/traduzioni interculturali, consulenze telefoniche (per specifici problemi collegati alla presenza nei reparti ospedalieri di utenti stranieri), accoglienza, orientamento, informazioni utili agli utenti immigrati e consulenza interculturale per équipe di operatori. Il servizio di mediazione viene attivato dal servizio sociale ospedaliero o direttamente dagli operatori dei reparti. In ciascuno degli ultimi due anni sono state erogate circa 500 ore di mediazione linguistica in 22 lingue straniere. Tabella 100. Frequenza ore di mediazione per lingua (2012-2013) LINGUA ANNO 2013 ANNO 2012 ALBANESE 63,5 31,5 ARABO 53,5 87 BANGLA 59 48,5 BULGARO 1,5 23 CINESE 121,5 124,5 CROATO 15 7,5 FARSI 6,5 8 FRANCESE 7,5 5 GRECO 4,5 2 HINDI/URDU 37 30 INGLESE 23,5 7 PIDGIN-ENGLISH 20 50,5 POLACCO 0 7,5 2,5 3 PUNJABI 0 15 RUMENO 27,5 22,5 RUSSO 20,5 21 PORTOGHESE SPAGNOLO 2 31 TEDESCO 0 24,5 TURCO 5 0 TWI 0 0 UCRAINO Totale Ore 9 21 479,5 570 Tabella 101. Frequenza ore di mediazione nelle strutture (2012-2013) STRUTTURA ORE ANNO 2013 ORE ANNO 2012 CENTRO FIBROSI CISTICA 17,5 5,5 CHIRURGIA (Salesi) 25,5 19,5 CHIRURGIA GENERALE 5,5 6,5 CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE 1,5 0 CHIRURGIA PLASTICA 10,5 0 CLINICA MEDICA/IMMUNOLOGIA 6,5 6,5 0 3,5 CLINICA OCULISTICA 0 12,5 CLINICA OSTETRICA 29,5 13 CLINICA/DIVISIONE MALATTIE INFETTIVE 0 3,5 DIALISI 2 15 3,5 11 CLINICA NEUROLOGICA DIREZIONE SANITARIA EMATOLOGIA (Clinica/Day Hospital) 4 1 GASTROENTEROLOGIA (Clinica) 5 18,5 50 52 GINECOLOGIA LANCISI/CARDIOLOGIA 31,5 40 MALATTIE INFETTIVE (Salesi) 26 8,5 MEDICINA GENERALE/INTERNA 0 3 MEDICINA NUCLEARE 0 1 NEFROLOGIA 3 7 NEONATOLOGIA/TIN 7 16,5 3,5 3 NEUROPSICHIATRIA/NEUROLOGIA 1 13,5 ONCOEMATOLOGIA/ONCOLOGIA (Salesi) 0 10,5 7,5 3,5 ORTOPEDIA (Salesi) 9 7 OTORINOLARINGOIATRIA 0 2 ORTOPERIA 0 12,5 NEUROCHIRURGIA/CLINICA ONCOLOGIA PATRONESSE 10 0 PEDIATRIA/CLINICA PEDIATRICA 54 24 PNEUMOLOGIA 1,5 2,5 PRESENZA FISSA IN AZIENDA 70,5 84,5 PRONTO SOCCORSO (Salesi) 4 0 PRONTO SOCCORSO-MEDICINA URGENZA 17,5 6,5 PSICHIATRIA/CLINICA PSICHIATRICA 15,5 9,5 0 3,5 RADIOLOGIA/NEURORADIOLOGIA RIABILITAZIONE 0,5 0 RIANIMAZIONE 11,5 30 RIANIMAZIONE (Salesi) 29 7 SERVIZIO SOCIALE/URP 9,5 10,5 TRADUZIONI - INTERVENTI TELEFONICI 6,5 96* 479,5 570 Totale *Si consideri che nel presente anno è stato, inoltre, realizzato un opuscolo multilingue nell’ambito dell’obiettivo “Ospedale amico del bambino”, che ha consentito la diminuzione delle ore di interventi telefonici di traduzione, aventi per oggetto le informazioni inserite nell’opuscolo stesso. 138 La sicurezza delle cure La sorveglianza delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) L’incidenza delle complicanze infettive in ambiente ospedaliero continua ad essere un problema rilevante, che incide negativamente sulla qualità dell’assistenza e sulla gestione economica dell’ospedale. Tuttavia, la letteratura suggerisce come il cambiamento delle abitudini tra gli operatori sanitari in tema di prevenzione delle infezioni associate all’assistenza sia di difficile realizzazione e come il ruolo del fattore umano, relazionale e di controllo diretto e semplice dei fenomeni possa costituire una chiave per l’efficace adozione di corrette procedure operative. Nell’AOUOOR, è in atto da alcuni anni la sorveglianza ed il controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) ed, in particolare, delle infezioni del sito chirurgico, delle infezioni urinarie associate a catetere (IVUAC), della razionalizzazione della profilassi antibiotica in chirurgia, ma, soprattutto, il monitoraggio ed il controllo della circolazione dei microrganismi multiresistenti (tra questi anche degli Enterobatteri Resistenti ai Carbapenemi -CRE). Infatti, negli ultimi anni si è assistito ad una crescente diffusione di infezioni sostenute da microrganismi “alert” o “sentinella” (così definiti a causa della loro elevata patogenicità e diffusibilità) quali i microrganismi multi-resistenti all’azione degli antibiotici (Multi Drug Resistant Organisms, MDROs). Seguendo queste indicazioni l’AOUOORR, da diversi anni, ha deciso di investire nel progetto Costruzione ed implementazione di una strategia multimodale per la gestione del “fattore umano” nel controllo della circolazione di microrganismi multiresistenti. Pertanto, è stato attivato un sistema di sorveglianza e controllo di questi microrganismi con 3 obiettivi specifici: Le Infezioni Ospedaliere, dette anche Infezioni Correlate all’Assistenza sanitaria (ICA), provocano significative problematiche sanitarie ed economicogestionali: prolungamento della degenza del Pz., aumento del numero dei ricoveri per lo stesso Pz., formazione di batteri antibiotici-resistenti, aumento dei costi per la spesa farmaceutica, aumento dei rischi per la sicurezza del Pz, aumento dei contenziosi medicolegali. Pertanto sempre più attuale e di maggiore importanza sono le attività che gli ospedali devono mettere in atto per la prevenzione e la lotta alle Infezioni Correlate all’Assistenza. Tra queste, l’azione di gran lunga più efficace nel controllo delle ICA, è la sorveglianza mirata, intesa come la raccolta continua di informazioni, analisi dei dati, applicazione di misure di controllo e valutazione dell’efficacia delle stesse. 1.valutare la circolazione dei microrganismi multiresistentiin tutto l’ospedale e nelle singole SOD; 2.verificare l’applicazione dei protocolli di isolamento per i pazienti colonizzati/infetti da MDRO; 3.ridurre la trasmissione person to person in ospedale. Il sistema ha previsto la realizzazione di materiale sintetico informativo sulle strategie operative utili all’applicazione delle precauzioni stesse, seguito dalla ideazione di un primo alert, anticipato telefonicamente da personale della SOD di Igiene Ospedaliera, e comunicato formalmente tramite referto della SOS di Microbiologia. Successivamente alla previsione di una comunicazione verbale e scritta, si è proceduto con la creazione di una check-list di controllo delle precauzioni effettivamente adottate nella pratica assistenziale. L’utilizzo di tecnologie informatiche ha poi portato alla realizzazione di un software per il monitoraggio ed il reporting della circolazione dei microrganismi multiresistenti. Grazie all’integrazione con dati provenienti dalla microbiologia e dati relativi alla degenza, è stato possibile monitorare costantemente, su base quotidiana, l’insorgenza di cluster sostenuti da microrganismi in tutte le SOD. Reportistica mensile è inviata trimestralmente alle SOD prioritariamente coinvolte dal fenomeno. Tutti gli interventi hanno consentito la condivisione e applicazione dei protocolli di sorveglianza, in linea con quanto previsto nell’obiettivo operativo inerente i percorsi integrati - PDT (rientrante nell’obiettivo strategico 1.2 “Riorganizzazione dei processi e percorsi interni al fine di dare adempimento all’organizzazione regionale per reti cliniche”), il quale - in questo specifico ambito - prevede la definizione di protocolli aziendali per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza. La condivisione e l’applicazione dei protocolli hanno portato ottimi risultati: ●una riduzione della durata della degenza [1,33 gg nel periodo 2010-2011 vs 1,3 gg (area chirurgica), 1,7 gg (area medica) nel periodo 2012-2013]; ●un miglioramento della gestione delle stanze di degenza e un aumento percentuale di eventi in cui sono applicate le precauzioni di isolamento il giorno stesso della notifica (dal 50% del 2010 vs 99% nel 2013); ●un aumento percentuale dei pazienti sottoposti a precauzione di isolamento pari al 14% (dall’83% al 97%), per le aree mediche addirittura il valore rilevato è pari al 100%; ●una riduzione dell’incidenza cumulativa di sepsi da acinetobacter baumannii multiresistente (N. emocolture positive /totale ammessi) 2010 vs 2013= 1,04/1000 pz ammessi vs 0,17/1000 pz ammessi. 139 Tabella 102. Attività di prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (triennio 2011-2013) DESCRIZIONE DEI TRE PRINCIPALI BENEFICI OTTENUTI INDICATORI QUANTITATIVI (2010 VS 2011) INDICATORI QUANTITATIVI (2012 VS 2013) Riduzione durata degenza. Riduzione della durata media della degenza in reparti area medica e chirurgica pari a 1,33 gg (t test 2010 vs 2011, p<0,05) Riduzione della durata media della degenza in reparti area medica pari a 1,7 gg (t test 2012 vs 2013, p<0,05) e chirurgica pari a 1,2 gg (t test 2012 vs 2013, p<0,05) APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA Miglioramento della gestione delle stanze di degenza Aumento percentuale di eventi in cui sono applicate precauzioni di isolamento il giorno stesso della notifica (2010 vs 2011)= 50% (p<0,05) Aumento percentuale di eventi in cui sono applicate precauzioni di isolamento il giorno stesso della notifica (dal 98,8% del 2012 vs 99% nel 2013) APPROPRIATEZZA CLINICA E PRESCRITTIVA Miglioramento dell'appropriatezza di utilizzo delle precauzioni di isolamento Aumento % pazienti sottoposti a precauzione di isolamento 2010 vs 2011 pari al 7% (dall'83% al 90%) Aumento % pazienti sottoposti a precauzione di isolamento dal 95,2% del 2012 vs 97,0% del 2013). Da segnalare l’adozione delle precauzioni nel 100% dei casi nei reparti di Area Medica. MIGLIORAMENTO ESITI/OUTCOME Riduzione di incidenza di Acinetobacter baumanni MDR in sepsi Riduzione della incidenza cumulativa di sepsi da Acinetobacter baumannii multiresistente (N. emocolture positive /tot ammessi) 2010 vs 2011=1,04/1000 ammessi vs 0,81/1000 ammessi Riduzione della incidenza cumulativa di sepsi da Acinetobacter baumannii multiresistente (N. emocolture positive /tot ammessi)2012 vs 2013=0,18/1000 pz ammessi vs 0,17/1000 pz ammessi Proporzione di SOD che hanno attivato il protocollo Area critica: 98,9% Area chirurgica: 84,1% Area medica: 88,9% Area critica: 100% Area chirurgica: 100% Area medica: 100% MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA (riduzione dei costi) EFFICIENZA EFFICACIA PERCEZIONE CLIMA ORGANIZZATIVO DEGLI OPERATORI Note: L’esperienza condotta nell’ambito del controllo multimodale dei microrganismi multiresistenti, con l’attuazione del progetto di controllo della trasmissione person-to-person dei MDR e la contemporanea opera di razionalizzazione dell’utilizzo degli antibiotici in chirurgia ha contribuito a ridurre la frequenza di infezioni sostenute da MDR rispetto al totale delle infezioni in reparti di Chirurgia Generale dell’Azienda dal 17,0% dei casi nel 2012 al 10,0% nel 2013 (NB, si partiva dal 26,8% dei casi nel 2010). L’esperienza dell’AOUOORR è stata adottata in forma stabile ed in corso di riproduzione a livello regionale nell’ambito del progetto CCM- Risk Analysis per il controllo delle ICPA nelle unità di terapia intensiva, mediche e chirurgiche per la valutazione di efficacia di strategie preventive nella pratica clinica. Inoltre, nell’AOUOORR, sono attive le seguenti misure per la valutazione del rischio di trasmissione dei CRE (Enterobatteri Resistenti ai Carbapenemi), suggerite come efficaci anche da linee guida internazionali e dalla Circolare del Ministero della Salute del 26/02/2013: ● un ● la sistema di allerta del Laboratorio di Microbiologia, segnalazione telefonica in tempo reale al reparto interessato, ● lo screening all’ingresso in alcuni reparti, attraverso l’esecuzione di un tampone rettale, per evidenziare il più precocemente possibile i pazienti colonizzati, che rappresentano un importante serbatoio per la trasmissione di tali batteri, 140 ● l’applicazione di un protocollo che fornisce indicazioni pratiche sui diversi aspetti dell’assistenza a tali pazienti. Sistema informatico per la registrazione della dose al paziente - Dosewatch L’incremento del numero di esami radiologici e l’impiego di tecnologie TC sempre più avanzate permettono di effettuare diagnosi più accurate e mirate alle indicazioni cliniche, ma incidono in modo consistente sulla dose di radiazione media pro-capite assorbita dalla popolazione. Al fine di garantire al paziente l’assorbimento di una “dose di radiazione” corretta in funzione dell’esame radiologico, soprattutto TC, dove le dosi sono più elevate, è necessario mettere in essere un efficace processo di ottimizzazione degli esami e monitoraggio della dose. A questo scopo, completamente in linea con le nuove Direttive Europee per offrire al paziente un elevato standard di sicurezza, la struttura di Fisica Sanitaria del Dipartimento di Scienze Radiologiche, delegata alla misura e controllo della dose da radiazione, ha attivato un sistema informatico per la registrazione dei dati dosimetrici relativi a ogni esame TC per ogni singolo paziente. È possibile, quindi, tenere sotto controllo la dose ricevuta dal paziente anche nel tempo, poiché la registrazione avviene ogni qual volta il paziente viene sottoposto a un esame TC di qualsiasi parte anatomica creando, quindi, la “storia dosimetrica”. A questo sistema inizialmente sono state collegate tutte le apparecchiature TC, in un secondo tempo il collegamento è stato esteso anche ad altre apparecchiature dove l’attenzione per la “dose assorbita” dal paziente, anche se per motivazioni differenti, deve essere più elevata ed è richiesto un più accurato controllo, come le apparecchiature angiografiche impiegate in interventistica radiologica e le apparecchiature per mammografia in quanto questo esame viene ripetuto più volte nella vita della donna. La gestione del rischio clinico L’AOUOORR ha precocemente avviato politiche di sicurezza e qualità delle cure recependo le indicazioni del PSR 2003-2006 ed ottemperando alla propria mission. In particolare, a recepimento del PSR 2003-2006, è stata istituita l’Unità per il Clinical Risk Management. L’Unità Risk Management: ● individua e fornisce le afferenze utili per l’identificazione degli eventi avversi, anche favorendo l’introduzione di sistemi innovativi (near miss e/o incident reporting); ● concorre alla individuazione delle criticità prioritariamente meritevoli di analisi attraverso la definizione di matrici di priorità di rischio, fornendo collaborazione ai Dipartimenti clinici e alla D.M.O. nella scelta della migliore procedura metodologica (FMECA, RCA, audit, ..) e nella realizzazione dell’attività; ● propone e promuove le azioni correttive per le criticità rilevate concorrendo alla operatività di tali azioni, compreso la definizione del sistema degli indicatori, il monitoraggio, la valutazione di efficacia e la eventuale riprogettazione; ● propone e promuove le azioni favorenti la migliore organizzazione clinica (best practices, percorsi assistenziali, ...); ● ● ● concorre alle attività di comunicazione e diffusione richieste dalle precedenti fasi operative; propone e promuove attività di formazione del personale per il conseguimento di comune background culturale, individuando gli obiettivi strategici, il target, i contenuti ed i metodi, propone e promuove attività di comunicazione interna e esterna; recepisce la normativa e le conoscenze del settore aggiornando il patrimonio culturale aziendale e favorendo il conseguimento di una certificazione della sicurezza. ● Considerate le funzioni sopra richiamate, nel 2011 sono stati definiti gli obiettivi aziendali in tema di rischio clinico che detti organismi mirano a conseguire: OBIETTIVO 1. ALIMENTAZIONE DEL FLUSSO DI DATI SIMES SUGLI EVENTI SENTINELLA E SUI SINISTRI ● L’Azienda provvede all’invio semestrale tramite file .xml al Centro Regionale Gestione Rischio Clinico (CRGRC) dei dati sui sinistri raccolti in ossequio alle maschera SIMES. L’Azienda provvede a detta raccolta mediante SW dedicato. La raccolta dei dati SIMES è una componente di processo della filiera di gestione dei sinistri aziendali che l’Azienda svolge integralmente nel rispetto del vigente contratto assicurativo. ● L’Azienda provvede all’inserimento nel software online degli eventi sentinella tramite compilazione delle schede ministeriali A e B nei tempi stabiliti dalla procedura regionale (compilazione della scheda A entro 48 ore dall’evento sentinella; e compilazione della scheda B entro 35 giorni dall’evento). 141 OBIETTIVO 2. LA RISPOSTA AI QUESTIONARI SUL GRADO DI IMPLEMENTAZIONE DELLE RACCOMANDAZIONI MINISTERIALIIN AMBITO DI SICUREZZA. L’Azienda provvede alla compilazione dei questionari relativi alle raccomandazioni individuate dal CRGRC: ●Raccomandazioni per la sicurezza in Sala Operatoria con verifica dell’adozione del Manuale e della checklist per la sicurezza e delle seguenti raccomandazioni: ●Raccomandazione 1: corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di Cloruro di Potassio -KCL- ed altre soluzioni concentrate contenenti Potassio; 7: per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica; ●Raccomandazione 9: per la prevenzione degli eventi avversi conseguenti al malfunzionamento dei dispositivi medici/apparecchi elettromedicali; ●Raccomandazione ●Raccomandazioni 2: per prevenire la ritenzione di garze, strumenti o altro materiale all’interno del sito chirurgico ●Raccomandazione 3: per la corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura OBIETTIVO 3. ELABORAZIONE DI UN PIANO STRATEGICO AZIENDALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO E LA SICUREZZA DEI PAZIENTI È individuato dalla stesura di questo piano aziendale, risultando ivi ricomprese le azioni di cui agli obiettivi 1 e 2 e la definizione dell’impianto organizzativo aziendale. Alla data odierna l’attività in tema di politiche di sicurezza e qualità delle cure è incentrata su: ● il rispetto degli obblighi normativi ministeriali e regionali; ● l’alimentazione del flusso di dati SIMES sugli eventi sentinella e sui sinistri (in ottemperanza con l’obiettivo operativo inerente l’appropriatezza - nell’ambito dell’obiettivo strategico 1.1 “Razionalizzazione dell’offerta attraverso la riduzione dei posti letto: potenziamento dei posti letto per acuti nelle alte specialità e attivazione di quelli di lungodegenza/riabilitazione per continuità assistenziale, in coerenza con gli atti regionali di riordino” - che prevede la rilevazione e l’analisi degli eventi avversi); ● la ● implementazione risposta ai questionari sul grado di implementazione delle raccomandazioni ministeriali in ambito di sicurezza; di buone pratiche. Inoltre, nel 2007 si è definita la complessiva logistica della Gestione rischio ospedaliero con la costitu-zione/ individuazione del tavolo tecnico aziendale per la valutazione sinistri (Commissione valutazione sinistri - C.V.S.), composta da: ● Direttore Istituto di Clinica Medicina Legale, ● Dirigente medico dello Staff della Direzione Sanitaria scelto dal Direttore Sanitario, ● Coordinatore della Unità per la Gestione del Rischio Ospedaliero (C.G.R.). La composizione della C.V.S. viene periodicamente aggiornata in ossequio alla vigente copertura assicurativa. Il C.G.R., per autonoma decisione operativa, ha deciso la costituzione di un network di referenti delle varie aree professionali sanitarie di ciascuna S.O. Per la dirigenza medica i referenti sono stati individuati dai Direttori, risultando lo stesso Direttore, in assenza di indicazioni, il referente individuato. Per l’area delle Professioni Sanitarie i referenti sono stati individuati negli stessi Coordinatori, salvo eventuali deleghe. 142 Commissione Valutazione Sinistri È competente in merito alla disamina di qualsiasi istanza risarcitoria di competenza sanitaria avanzata ai sensi della polizza assicurativa vigente, in ossequio e nei limiti delle esigenze contrattuali da essa richiamate. A tale fine la C.V.S. provvede a svolgere attività peritale a favore dell’Istante esprimendo opinione in merito alla eventuale sussistenza di responsabilità professionale: in caso affermativo, e laddove richiesta e/o consentita la diretta gestione del contenzioso, definisce le varie componenti di danno e la relativa quantificazione economica. Tabella 103. Attività del Comitato Valutazione Sinistri (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 NUMERO DI SEDUTE 27 28 26 NUMERO DI ISTANZE ESAMINATE 93 95 103 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 EXTRAGIUDIZIARIE 100 85 103 GIUDIZIARIE 32 34 27 Penali 22 19 14 Civili 10 15 13 132 119 130 120 118 117 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 CHIUSI 44 35 39 APERTI 81 78 91 SENZA SEGUITO/ANNULLATI 7 6 0 132 119 130 Tabella 104. Risarcimento per tipologia di procedimento (triennio 2011-2013) Totale DI CUI ISTANZE DI RISARCIMENTO PER DANNO CLINICO Tabella 105. Stato di avanzamento delle istanze di risarcimento (triennio 2011-2013) Totale L’AOUOORR ha la necessaria copertura assicurativa per responsabilità civile verso terzi e/o operatori sanitari nell’ambito della quale le spese relative agli oneri processuali (Azienda/dipendenti) sono a carico della compagnia titolare della polizza vigente nel periodo di riferimento del sinistro segnalato. Il risarcimento del danno avviene secondo le modalità definite nel relativo contratto di polizza con specifico riferimento alla franchigia per sinistro ed alla franchigia aggregata annua. Oltre tali limiti i risarcimenti sono totalmente coperti dalla compagnia stessa. Considerando tali premesse, si espongono di seguito i dati delle cause giudiziarie articolate per materia, stato di avanzamento e per anno di insorgenza. Tabella 106. Cause senza copertura assicurativa (triennio 2011-2013) SORTE PENDENTI DEFINITE ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 CIVILE 3 2 2 9 10 8 4 1 0 PENALE 0 0 0 2 1 0 0 0 0 Totale 3 2 2 11 11 8 4 1 0 MATERIA 143 Tabella 107. Cause con copertura assicurativa (triennio 2011-2013) SORTE PENDENTI DEFINITE ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 CIVILE 52 29 27 164 151 160 28 41 13 TENTATIVI OBBLIGATORI DI CONCILIAZIONE 5 21 7 3 3 0 7 18 2 57 50 34 167 154 160 35 59 17 MATERIA Totale Si consideri che il D. Lgs del 4 marzo 2010 n. 28 - modificato ed integrato dal D.L. del 21 giugno 2013 n.69 - ha reso obbligatorio il tentativo di conciliazione. La mediazione si avvia tramite il deposito di una domanda presso l’organismo territorialmente competente dalla parte istante o determinato nel contratto tra le parti. Il ricorso alla procedura di mediazione, oltre che su base volontaria, è previsto: ●su 144 disposizione del giudice alle parti (il Giudice, anche in sede di giudizio di appello, valuta la natura della causa, lo stato dell’istruzione ed il comportamento delle parti, può disporre l’esperimento del procedimento di mediazione; il mancato esperimento del procedimento di mediazione diventa condizione di procedibilità); ●per la presenza di clausole di mediazione (se il contratto o lo statuto o l’atto costitutivo dell’ente prevedono una clausola di mediazione e il tentativo non risulta esperito, il giudice o l’arbitro assegna il termine di quindici giorni per la presentazione della domanda di mediazione davanti ad un organismo). Il tentativo di mediazione presso gli organismi accreditati costituisce condizione di procedibilità nelle seguenti materie: diritti reali, divisioni, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, sanitaria e da diffamazione con mezzo della stampa e con altro mezzo idoneo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. 146 Terza sezione L'impatto Ambientale 147 3.1 Le politiche di smaltimento rifiuti Lo smaltimento dei rifiuti nelle strutture sanitarie riveste notevole importanza in ragione della diversità e complessità della composizione dei rifiuti prodotti e dei rischi potenziali che la loro manipolazione implica per la salute e la sicurezza degli operatori sanitari, dei pazienti e per l’ambiente. Esso deve essere finalizzato a: •diminuire la pericolosità dei rifiuti; •favorire il reimpiego, il riciclaggio, il recupero, attraverso forme di raccolta differenziata (al fine di ridurre la massa dei rifiuti da smaltire; • ottimizzare la raccolta, il trasporto e lo smaltimento. La gestione dei rifiuti sanitari deve, pertanto, assicurare la minimizzazione dei rischi igienico-sanitari connessi alla loro manipolazione, rischi di natura prevalentemente infettiva, ma anche quelli derivanti dalla presenza di sostanze chimiche pericolose e di materiali taglienti. Essa presuppone, perciò, la preliminare individuazione della tipologia e delle caratteristiche dei rifiuti prodotti, separando i pericolosi dai non pericolosi, per l’impostazione di un adeguato programma di gestione. In sintesi i rifiuti prodotti dall’AOUOORR possono essere classificati in: RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO (es. materiale contaminato da sangue) RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO CHIMICO (es. sostanze di laboratorio) RIFIUTI NON PERICOLOSI (es. farmaci) RIFIUTI ASSIMILATI AI RIFIUTI URBANI (es. indifferenziato, raccolte differenziate) Per la gestione dei rifiuti sanitari, ad esclusione dei rifiuti indifferenziati assimilati agli urbani, l’Azienda si avvale di ditte specializzate autorizzate al trasporto e allo smaltimento o recupero dei rifiuti prodotti. L’Azienda da un decennio attua strategie organizzative e gestionali che hanno permesso alla stessa di seguire un percorso virtuoso e hanno garantito un miglioramento continuo delle performance in termini di riduzione dei rifiuti pericolosi e incremento dei rifiuti raccolti in maniera differenziata. Le macro-azioni intraprese per raggiungere i predetti obiettivi sono: • formazione • redazione continua del personale sanitario e degli operatori dei servizi appaltati; del “Manuale sulla gestione dei rifiuti” e specifiche Istruzioni Operative; • implementazione • sorveglianza • monitoraggio e ampliamento delle raccolte differenziate; e controllo nelle unità produttive; dei dati di produzione. Altre azioni più capillari sono state intraprese per fronteggiare problematiche specifiche: • introduzione del sistema di raccolta liquidi biologici presso le Terapie intensive con apposito apparecchio per evitare qualsiasi intervento manipolativo da parte degli operatori; • riorganizzazione della gestione dei liquidi dell’Anatomia Patologica. I liquidi reflui dalle attività laboratoristica vengono eliminati direttamente dai banchi di lavoro con impianti di scarico a cisterne separate per tipologia di rifiuto pericoloso. 149 Tabella 108. Rifiuti sanitari pericolosi per codice, espressi in kg prodotti (triennio 2011-2013) TOTALE RIFIUTI PRODOTTI ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 0 0 0 303,4 685,7 410 SOLUZIONI DI SVILUPPO E ATTIVANTI A BASE ACQUOSA 304 245 434 SOLUZIONI FISSATIVE 358 260 485 0 0 0 233.080,00 212.510,00 208.243,00 74.380,00 66.520,00 49.790,00 0 0 0 149.896,20 270.926,45 141.234,70 578 208 360 1.898,00 3.416,00 6.990,00 286,7 285 269,8 0 0 0 562.655,75 578.843,20 663.920,75 4.437,80 1.507,60 1.238,00 39.545,90 35.938,80 36.376,60 0 0 0 586,7 626,55 655,3 TUBI FLUORESCENTI ED ALTRI RIFIUTI CONTENENTI MERCURIO 9 0 22 BATTERIE ED ACCUMULATORI 0 0 0 METALLO 0 0 0 RIFIUTI INGOMBRANTI 0 0 0 1.068.319,45 1.171.972,30 1.110.429,15 ALTRI SOLVENTI ORGANICI, SOLUZIONI DA LAVAGGIO ED ACQUE MADRI TONER PER STAMPANTI ESAURITI CARTA E PELLICOLA PER FOTOGRAFIA CONTENENTI ARGENTO O COMPOSTI D'ARGENTO IMBALLAGGI CARTA E CARTONE IMBALLAGGI IN PLASTICA IMBALLAGGI IN MATERIALI MISTI IMBALLAGGI IN VETRO APPARECCHIATURE FUORI USO CONTENENTI CLUOROFLUOROCARBURI APPARECCHIATURE FUORI USO BATTERIE ALCALINE RIFIUTI MISTI DERIVANTI DA DEMOLIZIONI E COSTRUZIONI RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO (RIFIUTI SPECIALI) RIFIUTI CHE NON DEVONO ESSERE RACCOLTI E SMALTITI APPLICANDO PRECAUZIONI PARTICOLARI PER EVITARE INFEZIONI (RIFIUTI SPECIALI) SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE SOSTANZE CHIMICHE MEDICALI Totale 150 3.2 Le politiche di risparmio energetico Tabella 109. Consumi energetici (triennio 2011-2013) TIPOLOGIA DI CONSUMO UNITÀ DI MISURA ENERGIA ELETTRICA ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 CONSUMI TOTALI AL METRO QUADRATO CONSUMI TOTALI AL METRO QUADRATO CONSUMI TOTALI AL METRO QUADRATO MWH 24.912 0,1480 25.647 0,1524 27.098 0,1610 GAS METANO NMC 6.378.871 37,8930 4.192.729 24,9065 2.932.996 17,4232 ACQUA MC 181.858 1,0803 194.394 1,1548 198.591 1,1797 Per meglio comprendere i dati di consumo energetico è necessario richiamare il contratto di fornitura tramite global service attualmente in essere. La norma UNI 10685/1998 definisce global service quel “contratto basato sui risultati, che comprende una pluralità di servizi sostitutivi delle normali attività di manutenzione, con piena responsabilità dei risultati da parte dell’Assuntore”. In particolare, il servizio energia, aggiudicato nel 2008, ha come importo di canone annuale euro 8.059.259 (IVA esclusa e al netto degli incrementi ISTAT), importo nel quale sono compresi i compensi per le forniture di energia elettrica, gas metano ed acqua, oltre i servizi di manutenzione e lavori. In particolare, da considerare che, nel mese di agosto 2012 si è conclusa la realizzazione della centrale di cogenerazione (realizzazione prevista come intervento obbligatorio dal capitolato tecnico prestazionale, l cui costo è risultato a carico del canone) e messi in esercizio i due gruppi di cogenerazione. Il gestore degli impianti e della cogenerazione ha facoltà di produrre energia elettrica per l’AOUOORR e di immettere nella rete esterna la produzione in esubero - condizione esercitata negli anni 2012 e 2013. Ciò spiega l’incremento del consumo di gas metano registratosi progressivamente nel biennio 20122013, a fronte di consumi interni di energia elettrica e acqua decrescenti nel triennio (entrambe con una riduzione dell’8%). 151 1.1 550.00 89.5 50. 7 152 Quarta sezione La relazione economica: il valore creato € 77.690 153.473 00 154.720 303.670 520 228 .502 77.690€ € 23.515 10.343 47.010 € 153 4.1 Le risorse impiegate e i contributi ricevuti Questa parte del documento vuole rispondere in modo chiaro e trasparente alla domanda su come sono state impiegate le risorse pubbliche e private affidate all’AOUOORR per la gestione annuale. Per garantire l’erogazione delle prestazioni e dei servizi (descritti nella relazione sociale), l’AOUOORR è finanziata con risorse regionali e con entrate proprie. In particolare, le risorse dalla Regione si compongono di: ● valore tariffario riconosciuto per le prestazioni e servizi erogati ai cittadini; ● contributo regionale per il finanziamento delle funzioni non soggette a rimborso tariffario. Di fatto, le prestazioni ambulatoriali sono rimborsate sulla base delle tariffe presenti nel nomenclatore tariffario regionale, le prestazioni in regime di ricovero sono rimborsate tenuto conto dei Diagnostic Related Group – DRG; la copertura dei costi sostenuti per le funzioni non soggette a rimborso tariffario (es: emergenza) avviene attraverso l’assegnazione di una quota del Fondo Sanitario Regionale. Il sistema tariffario fissa il valore delle prestazioni, imponendo di conseguenza alla struttura uno sforzo teso a massimizzare il volume delle attività erogate, in presenza di forti vincoli organizzativi e logistici e con l’obbligo di non diminuire (o meglio di aumentare) il livello qualitativo dei servizi. Si tratta, come è facilmente comprensibile, di una sfida di non poco conto, a cui l’AOUOORR non intende sottrarsi, come evidenziano i dati di bilancio dell’ultimo triennio. La tabella (Conto Economico in euro), di seguito riportata, illustra il risultato della gestione aziendale derivante dall’impiego delle risorse pubbliche e private, evidenziando i costi sostenuti per l’erogazione delle prestazioni e dei servizi. Il valore dei costi della produzione indica lo “sforzo” complessivo sostenuto dalla struttura per poter dare soddisfazione alle attese dell’utenza, considerando la necessità di contrarre l’entità delle spese alla luce delle difficoltà in cui si trova l’intero paese. Una volta coperti i costi sostenuti per i fattori produttivi impiegati nell’attività istituzionale, residua un importo destinato ad essere utilizzato nelle operazioni a carattere finanziario o straordinario, oltre che quello assorbito dalla gestione tributaria. Mentre la gestione straordinaria riguarda i risultati derivanti dal verificarsi di eventi eccezionali, la gestione finanziaria, invece, è determinata dalla compensazione tra proventi ed oneri finanziari, questi ultimi derivanti dalle conseguenze economiche delle scelte sulle fonti di finanziamento. Il dato che emerge immediatamente è che la AOUOORR riesce, complessivamente a raggiungere una condizione di equilibrio economico, confermata dalla presenza di un avanzo di gestione, nonostante una riduzione delle entrate di fonte pubblica e privata (le quali costituiscono il valore della produzione), grazie ad una sempre maggiore attenzione a politiche di razionalizzazione dei costi. Nell’ultimo triennio, sia in termini assoluti, sia in termini percentuali, infatti, la diminuzione del totale dei costi (- €4.277.030; -1,17%) supera quella del valore della produzione complessivo (- €1.313.066; -0,35%). Tabella 110. Conto Economico Civilistico (triennio 2011-2013) SCHEMA DI BILANCIO Decreto Interministeriale 20 marzo 2013 ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 A) VALORE DELLA PRODUZIONE 370.900.833 371.276.070 372.213.899 B) COSTI DELLA PRODUZIONE 360.240.912 361.310.308 364.517.942 DIFF. TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) 10.659.921 9.965.763 7.695.957 10.666 24.099 175.675 0 0 0 E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 1.075.143 1.755.311 3.841.132 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+C+D+E) 11.745.731 11.745.172 11.712.764 Y) IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO 11.485.899 11.607.325 11.712.764 259.832 137.848 0 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE Risultato dell’esercizio 155 Nel dettaglio, il valore della produzione è composto da due aggregati: ● le entrate provenienti dalla Regione Marche (contributi in c/esercizio, quota contributi in c/capitale imputata all’esercizio, ricavi per prestazioni ad altre aziende del SSN), ● le entrate proprie dell’AOUOORR (ticket, ricavi per libera professione e altri ricavi). Figura 92. Composizione del valore della produzione (triennio 2011-2013) 0,3% ALTRI RICAVI 0,3% 1,2% 0,9% 1,2% 0,8% 0,3% 1,1% 0,3% COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA PER PRESTAZIONI SANITARIE (TICKET) CONCORSI, RECUPERI E RIMBORSI RICAVI PER PRESTAZIONI SANITARIE E SOCIOSANITARIE A RILEVANZA SANITARIA CONTRIBUTI IN C/ESERCIZIO 75,1% 74,6% 71,6% 22,5% 23,1% 26,6% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Quanto ai costi della produzione, circa il 45% del totale dei costi è rappresentato da quelli del personale, mentre circa il 43% dei costi totali è rappresentato dai costi per l’acquisto di beni e servizi (sanitari e non). Figura 93. Composizione dei costi della produzione (triennio 2011-2013) CONSUMO DI BENI E SERVIZI SANITARI E NON SANITARI MANUTENZIONE E RIPARAZIONE GODIMENTO DI BENI DI TERZI COSTI DEL PERSONALE ONERI DIVERSI DI GESTIONE AMMORTAMENTI SVALUTAZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI E DEI CREDITI ACCANTONAMENTI 2,6% 0,1% 3,1% 3,5% 0,6% 3,5% 0,6% 45,2% 45,0% 44,6% 0,5% 0,5% 0,6% 4,4% 4,4% 42,7% ANNO 2013 156 2,1% 3,5% 0,6% 4,3% 43,1% ANNO 2012 44,2% ANNO 2011 Si consideri, inoltre, che l’AOUOORR ha attuato – negli ultimi due anni – alcune politiche di razionalizzazione dei consumi sanitari, non sanitari e servizi richiesti, in pieno rispetto dell’obiettivo strategico 2.2 “Rispetto dei vincoli economici previsto dalla programmazione di bilancio regionale”. Dai dati riportati nella figura sottostante, invece, emerge, come era prevedibile e in linea con la vocazione dell’AOUOORR, la netta prevalenza del livello essenziale dell’assistenza ospedaliera, seguita da quella distrettuale. All’interno di quest’ultima il massimo assorbimento di risorse deriva dall’attività specialistica, seguita da quella farmaceutica, mentre nell’assistenza ospedaliera, oltre il 90% dei costi è sostenuto per erogare prestazioni sanitarie a pazienti “acuti”. La stabilità nel triennio delle percentuali di distribuzione dei servizi nei diversi livelli di assistenza è il segnale di una struttura stabile, capace di trovare gli opportuni equilibri organizzativi suscettibili di fornire risultati accettabili in termini produttivi ed economici. Figura 94. Composizione dei costi della produzione - I livelli essenziali di assistenza ASSISTENZA DISTRETTUALE ASSISTENZA OSPEDALIERA 73% 74% 74% 27% 26% 26% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 Figura 95. Composizione dei livelli essenziali di assistenza - Attività distrettuale EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE ASSISTENZA FARMACEUTICA ASSISTENZA SPECIALISTICA 62,6% 60,6% 61,1% 26,8% 28,8% 28,7% 10,6% 10,6% ANNO 2013 ANNO 2012 10,2% ANNO 2011 Figura 96. Composizione dei livelli essenziali di assistenza - Attività ospedaliera ATTIVITÀ DI PRONTO SOCCORSO ASSISTENZA OSPEDALIERA PER ACUTI ASSISTENZA OSPEDALIERA PER RIABILITAZIONE EMOCOMPONENTI E SERVIZI TRASFUSIONALI TRAPIANTO ORGANI E TESSUTI ANNO 2013 1,3% 1,5% 1,3% 7,3% 0,3% 7,3% 0,3% 7,3% 0,3% 90,7% 90,5% 90,6% 0,4% 0,4% 0,4% ANNO 2012 ANNO 2011 157 Come è già stato evidenziato nella sezione della Relazione Sociale, l’attrazione regionale per le singole prestazioni è generalmente aumentata nel corso dell’ultimo triennio. Analizzando i dati economici degli ultimi due anni, si dimostra il pieno rispetto dell’obiettivo operativo “potenziamento della mobilità attiva extraregionale” (rientrante nell’obiettivo strategico 2.2 “Rispetto dei vincoli economici previsto dalla programmazione di bilancio regionale”). Tabella 111. Mobilità extraregionale (2012-2013) 158 RICAVI PER PRESTAZIONI IN MOBILITÀ ATTIVA EXTRA REGIONALE ANNO 2013 ANNO 2012 € 28.105.326 € 28.039.359 4.2 Il valore creato per stakeholder Riclassificando il dettaglio delle voci di Conto Economico presentato nel precedente paragrafo è possibile determinare come l’insieme dei costi sostenuti per l’attività della struttura rappresenti in realtà per il territorio una ricchezza. Si consideri che, gli schemi di riclassificazione del conto economico da utilizzare sono diversi a seconda del tipo di informazione di cui si necessita. Tra tali schemi di rappresentazione delle risultanze economiche della gestione vi è quello del “valore aggiunto” finalizzato ad evidenziare la “ricchezza” residua che la struttura in esame è riuscita a creare una volta coperti tutti i costi dei fattori (beni e servizi) necessari per l’erogazione delle prestazioni sanitarie. Nella seguente tabella, come primo risultato viene rappresentato il valore aggiunto globale lordo determinato sulla base della differenza tra il valore della produzione (comprensivo contributi in c/esercizio, ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a rilevanza sanitaria; concorsi, recuperi e rimborsi; compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie ed altri ricavi) ed i costi della produzione (comprensivi consumi di beni e servizi; manutenzione e riparazione; godimento beni di terzi; costi per servizi esterni ed oneri diversi di gestione). Il valore aggiunto globale lordo rappresenta il risultato delle attività tipiche e ordinarie della struttura, dal quale, aggiungendo i risultati della gestione straordinaria e di quella finanziaria, si ottiene il valore aggiunto distribuibile. La determinazione del valore distribuibile costituisce la base di riferimento per capire quali soggetti beneficino della creazione della ricchezza. Per arrivare al risultato differenziale della gestione vengono sottratti, infatti, dal valore distribuibile i costi del personale, gli ammortamenti e le imposte. Tabella 112. Il valore creato dall’AOUOORR (triennio 2011-2013) In Euro ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 CONTRIBUTI IN C/ESERCIZIO 83.637.655 85.732.126 99.114.143 278.444.738 276.851.606 266.613.867 CONCORSI, RECUPERI E RIMBORSI 3.181.367 2.971.985 1.109.732 COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA PER PRESTAZIONI SANITARIE (TICKET) 4.504.016 4.524.510 4.169.858 ALTRI RICAVI 1.133.058 1.195.844 1.206.298 VALORE DELLA PRODUZIONE 370.900.833 371.276.070 372.213.899 CONSUMI DI BENI E SERVIZI 146.287.952 145.614.768 149.252.809 MANUTENZIONE E RIPARAZIONE 15.959.763 16.052.822 15.511.937 GODIMENTO BENI DI TERZI 1.663.189 1.932.218 2.303.389 COSTI PER SERVIZI ESTERNI 11.254.346 9.534.112 7.740.467 ONERI DIVERSI DI GESTIONE 2.100.366 2.245.094 2.123.112 COSTI DELLA PRODUZIONE 177.265.616 175.379.014 176.931.715 VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO 193.635.217 195.897.057 195.282.183 1.075.143 1.755.311 3.841.132 10.666 24.099 175.675 VALORE DISTRIBUIBILE 194.721.027 197.676.466 199.298.991 COSTO DEL PERSONALE 170.481.350 172.795.118 174.713.845 AMMORTAMENTI 12.493.946 13.136.176 12.872.381 IMPOSTE 11.485.899 11.607.325 11.712.764 € 259.832 € 137.848 €0 RICAVI PER PRESTAZIONI SANITARIE E SOCIOSANITARIE A RILEVANZA SANITARIA SALDO DELLA GESTIONE STRAORDINARIA SALDO DELLA GESTIONE FINANZIARIA Risultato differenziale della gestione 159 L’Azienda ha chiuso gli esercizi dell’ultimo triennio con risultati positivi in crescita o di pareggio, registrando nel 2013 un avanzo di gestione di circa € 260.000. Tali valori derivano dal contestuale aumento nel triennio del risultato economico per fattori produttivi interni e dalla riduzione progressiva dei costi. In sostanza, pur in presenza di una riduzione progressiva dei contributi, il valore aggiunto globale lordo resta sostanzialmente stabile, grazie ad uno sforzo di contrazione dei costi. Circa il 52% del valore della produzione, residuato dopo la copertura dei costi di gestione (valore distribuibile), viene destinato a trasferire ricchezza sul territorio, attraverso le retribuzioni del personale, il pagamento delle imposte e il servizio del capitale. Nella figura successiva, posto pari a 100 il valore distribuibile, emerge in quale quota ogni stakeholder abbia beneficiato di porzioni di ricchezza creata. La ripartizione risulta del tutto coerente con la strategia dell’AOUOORR, che implica il massimo impegno attraverso le risorse umane disponibili e, al secondo posto, il mantenimento del capitale fisico. Figura 97. Attribuzione del valore distribuibile per stakeholder (triennio 2011-2013) ALLE RISORSE UMANE A REINTEGRO DEL CAPITALE (AMMORTAMENTI) ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 5,9% 5,9% 5,9% 6,4% 6,6% 6,5% 87,7% 87,5% 87,7% ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 L’analisi in dettaglio della distribuzione del Valore tra i suoi differenti destinatari evidenzia che l’AOUOORR destina: ● l’87,7% (in crescita rispetto agli anni precedenti) al personale che presta ogni giorno il proprio servizio; ● il 5,9 % alla Pubblica amministrazione attraverso le imposte; ● il 6,4 % all’incremento e alla conservazione del patrimonio aziendale. Rispetto alla distribuzione del valore aggiunto nel triennio, il dato più rilevante è il sostanziale mantenimento della quota finalizzata al reintegro del patrimonio, in un quadro di contrazione delle risorse disponibili per gli investimenti, in presenza, invece, del già citato incremento dei costi per il capitale umano. I costi del personale sono riferiti a circa 3.442 unità equivalenti di lavoratori che, con la condivisione dei valori dell’organizzazione ed il loro impegno, contribuiscono ogni giorno al miglioramento delle performance. La maggior parte del valore aggiunto è, quindi, destinata al personale al fine di remunerare la sua capacità e professionalità. Tuttavia, al fine di meglio comprendere, oltre alle capacità professionali delle risorse umane, anche il loro contributo all’efficienza della gestione, si è ritenuto opportuno mettere a confronto, da un lato, il costo medio pro-capite per lavoratore e, dall’altro, il valore aggiunto globale lordo medio pro-capite. Facile intuire come dal confronto tra le due grandezze emerga la capacità del personale di produrre ricavi superiori al proprio costo. In altre parole, si tratta del contributo che il capitale umano fornisce per il raggiungimento di un risultato economico positivo: contributo che poi viene utilizzato anche per migliorare il funzionamento dell’intera struttura. Una lettura contestuale dei dati sul personale e sui margini economici contribuisce a dare un’idea più chiara delle condizioni di efficienza dell’AOUOORR: le risorse umane aumentano in unità equivalenti, ma diminuisce il loro costo pro-capite (-4,9%). Tabella 113. Il costo del personale per dipendente (triennio 2011-2013) ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 VARIAZIONE % TRIENNIO COSTO DEL PERSONALE PRO-CAPITE 49.533 50.500 52.422 -5,5% UNITÀ EQUIVALENTI DEL PERSONALE (dipendenti del SSN e dell'Università) 3.442 3.422 3.333 +3,3% 160 Il grafico successivo fornisce, in aggiunta, un’immagine della differenza tra valore distribuibile pro-capite e costo del personale pro-capite del triennio 2011-2013, ponendo in evidenza il differenziale di valore creato da ciascuna risorsa umana (valore distribuibile pro-capite) a fronte del costo sostenuto per l’attività espletata dalla stessa risorse umana (costo del personale pro-capite). Figura 98. Valore distribuibile e costo del personale per ciascuna risorsa umana (triennio 2011-2013) VALORE DISTRIBUIBILE PRO-CAPITE COSTO DEL PERSONALE PRO-CAPITE 80.000 60.000 59.799 52.422 57.772 50.500 40.000 56.576 49.533 20.000 - ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 161 4.3 Gli equilibri tra gli investimenti effettuati e le fonti Lo Stato patrimoniale è una “foto” che viene fatta al termine di ogni esercizio per conoscere la composizione del patrimonio aziendale e valutare, da un confronto con gli altri esercizi, le modifiche intervenute in esso. Da un lato, trova evidenza il capitale investito, composto dal complesso delle attività (investimenti) e dall’altro, il totale delle fonti di copertura, ovvero i debiti (passività) ed il patrimonio netto, presentando grandezze stock in grado di esprimere in maniera sintetica l’entità delle disponibilità patrimoniali dell’AOUOORR. Lo Stato Patrimoniale riclassificato secondo il criterio finanziario, distingue i valori dell’attivo secondo una logica di liquidità decrescente (ovvero in base all’attitudine degli investimenti a tornare in forma liquida), mentre le passività secondo un criterio di esigibilità decrescente (scadenza prevista per il loro rimborso). Tabella 114. La riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo il criterio finanziario (triennio 2011-2013) in migliaia di euro ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 TOTALE ATTIVITÀ 280.362 294.507 326.099 Attività a Breve Termine 91.646 99.313 136.506 LIQUIDITÀ IMMEDIATE (Cassa, titoli a breve termine) 21.772 23.950 31.920 LIQUIDITÀ DIFFERITE (Crediti vs. clienti, effetti attivi) 53.412 58.696 90.876 DISPONIBILITÀ (Scorte, ratei e risconti attivi) 16.461 16.667 13.711 Attività a Lungo Termine 188.716 195.194 189.593 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (Immobili, impianti, attrezzature e altri beni) 188.173 194.506 189.159 543 689 434 0 0 0 TOTALE PASSIVITÀ 280.362 294.507 326.099 Passività a Breve Termine (Debiti vs. fornitori, Debiti tributari, Altri debiti a breve termine, Ratei e risconti passivi) 61.751 81.860 126.779 Passività a Lungo Termine (Fondi per rischi e oneri) 56.086 46.037 32.988 Patrimonio Netto (Fondo di dotazione, Finanziamenti per investimenti, Altre riserve, Utile/perdita dell’esercizio) 162.524 166.610 166.332 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (Costi d’impianto, di ricerca, diritti di brevetto, altre imm.ni immateriali) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (Partecipazioni, titoli a lungo termine) Seguendo tale logica operativa per gli impieghi (attività) si hanno: •attività a breve termine, con riferimento ad investimenti che possono essere liquidati in tempi brevi (entro 12 mesi), senza rec are pregiudizio al corretto svolgimento dell’attività aziendale; •attività immobilizzate, per le poste che necessitano di tempi più lunghi per essere smobilizzate (oltre 12 mesi), pertanto destinate a permanere durevolmente nella disponibilità dell’impresa. Le già citate difficoltà riscontrabili nell’avere a disposizione risorse per effettuare investimenti si evidenziano in valori dell’attivo in diminuzione, anche sensibile, in tutto il triennio. Il che implica che con minore patrimonio, la struttura deve comunque garantire livelli adeguati di servizi, operando attraverso una migliore organizzazione. Le fonti (passività), invece, seguendo il criterio di esigibilità sono divise in tre principali categorie: •passività correnti, con una scadenza a breve termine (entro 12 mesi); •passività a lungo termine (oltre 12 mesi); •patrimonio 162 netto, rappresentato dai mezzi propri accumulati nel tempo dall’AOUOORR. L’equilibrio finanziario si basa su alcune semplici regole, quali: •una corretta corrispondenza temporale tra gli impieghi e le fonti; •una sufficiente remunerazione del capitale investito; adeguata liquidità. Per evidenziare la prima, si può utilizzare il grafico successivo che, confrontando le diverse classi di attività e passività, riclassificate seguendo il criterio finanziario, consente una immediata lettura del rispetto della condizione di equilibrio. Come si può notare, infatti, le passività di medio e lungo termine sommate al patrimonio netto danno adeguata copertura agli investimenti in immobilizzazioni, garantendo il rispetto delle scadenze del passivo con i tempi di liquidazione dell’attivo. Un ulteriore dato positivo si riscontra osservando che il suddetto equilibrio già esiste nel 2011, ma negli anni successivi registra un significativo miglioramento. •una Figura 99. Comparazione attività/passività (triennio 2011-2013) ANNO 2011 LIQUIDITÀ IMMEDIATE E DIFFERITE 38% ANNO 2012 PASSIVITÀ A BREVE TERMINE 39% LIQUIDITÀ IMMEDIATE E DIFFERITE 28% SCORTE, RATEI E RISCONTRI ATTIVI 6% SCORTE, RATEI E RISCONTRI ATTIVI 4% PASSIVITÀ A BREVE TERMINE 28% PASSIVITÀ A MEDIO, LUNGO TERMINE 16% PASSIVITÀ A MEDIO, LUNGO TERMINE 10% IMMOBILIZZAZIONI 66% IMMOBILIZZAZIONI 58% PATRIMONIO NETTO 56% PATRIMONIO NETTO 51% ATTIVITÀ PASSIVITÀ ATTIVITÀ PASSIVITÀ ANNO 2013 LIQUIDITÀ IMMEDIATE E DIFFERITE 27% SCORTE, RATEI E RISCONTRI ATTIVI 6% PASSIVITÀ A BREVE TERMINE 22% PASSIVITÀ A MEDIO, LUNGO TERMINE 20% IMMOBILIZZAZIONI 67% PATRIMONIO NETTO 58% ATTIVITÀ PASSIVITÀ 163 Circa il rispetto delle altre due condizioni di equilibrio, si può far riferimento, per la redditività, al già citato conto economico che segnala il conseguimento di un utile d’esercizio, a conferma che tutti i fattori della produzione (capitale e lavoro) sono stati adeguatamente remunerati. Circa la liquidità, invece, a conferma della adeguatezza della stessa, è utile osservare come i tempi di pagamento dei fornitori si mostrino ottimali, anche in relazione al meccanismo di copertura dei fabbisogni da parte della Regione. Per offrire agli stakeholder un sistema di informazioni sulla dinamica del sistema di AOUOORR ed, in particolare, sulla solidità patrimoniale e sulla situazione di liquidità, oltre a quanto sin qui descritto, si presentano alcuni margini calcolati sulla base dei risultati derivanti dalla riclassificazione dello Stato Patrimoniale. Tabella 115. L’analisi della solidità patrimoniale (triennio 2011-2013) FORMULA MARGINE DI STRUTTURA PATRIMONIO NETTO - ATTIVITÀ A LUNGO TERMINE ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 -26.192 -28.584 -23.261 Anche se il margine di struttura, che esprime la capacità dell’impresa di coprire il fabbisogno consolidato generato dalle immobilizzazioni con fonti consolidate come il patrimonio netto, presenta dei valori negativi, la situazione è da considerarsi comunque in equilibrio grazie alla copertura delle stesse attraverso il ricorso a passività a medio lungo termine. Inoltre, sulla base dell’analisi dei seguenti indicatori, l’AOUOORR negli ultimi esercizi presenta un adeguato livello di liquidità, permettendo di fronteggiare gli impegni di pagamento ed il corretto svolgimento delle funzioni aziendali. Tabella 116. L’analisi della liquidità (triennio 2011-2013) FORMULA CCN ATTIVITÀ CORRENTE - PASSIVITÀ CORRENTE ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 29.895 17.453 9.727 Il capitale circolante netto (CCN) di valore positivo nel triennio, ottenuto dalla differenza tra l’attivo corrente e i debiti da rimborsare entro l’esercizio successivo, assicura una condizione di equilibrio della struttura finanziaria, garantendo la copertura di investimenti correnti con fonti di finanziamento a breve termine. MARGINE DI TESORERIA LIQUIDITÀ IMMEDIATE E DIFFERITE - PASSIVITÀ CORRENTI 13.433 786 -3.983 Il margine di tesoreria, operando un confronto tra le componenti liquide, immediate e differite con i debiti a breve scadenza, fa emergere che l’ AOUOORR negli ultimi esercizi è in grado di fronteggiare tempestivamente gli impegni di pagamento. Il patrimonio Il patrimonio dell’AOUOORR “Umberto I - G.M. Lancisi - G. Salesi” di Ancona è costituito, in virtù di quanto disposto dalla Legge regionale 20 giugno 2003, n. 13, da tutti i beni mobili ed immobili apportati dalle Aziende Ospedaliere “Umberto I”, “G.M.Lancisi” e “G.Salesi”, nonché da tutti i beni successivamente acquisiti nell’esercizio della propria attività o a seguito di atti di liberalità, anche in conformità a quanto previsto dalla normativa regionale. I cespiti sono coerentemente registrati, inventariati, ed iscritti a bilancio. La cancellazione di beni classificati come appartenenti al patrimonio indisponibile e la loro iscrizione in quello disponibile, o viceversa, deve avvenire in osservanza delle procedure stabilite in ambito regionale sulla base della normativa di settore, regionale e nazionale. L’Azienda dispone del proprio patrimonio secondo il regime della proprietà privata, ferme restando le disposizioni di cui all’art. 830, secondo comma, del Codice Civile. 164 A norma dell’art.5, comma 2, del D. Lgs. 502/1992 e ss.mm.ii., gli atti di trasferimento a terzi di diritti reali su immobili sono assoggettati a previa autorizzazione della Regione. I beni immobili e mobili che l’Azienda utilizza per il conseguimento dei propri fini istituzionali costituiscono patrimonio indisponibile e sono assoggettati alla disciplina dell’art. 828, secondo comma, del Codice Civile. Il patrimonio indisponibile dell’Azienda è costituito dall’Ospedale di Torrette di Ancona, dall’Ospedale Salesi di Ancona, dall’immobile “ex Villa Maria” di Ancona e dall’Elisuperficie di Fabriano. Il patrimonio disponibile dell’Azienda è costituito da diversi terreni e fabbricati siti in diversi Comuni della Regione Marche nonché dalla struttura in precedenza sede dell’Ospedale Lancisi di Ancona. L’azienda, inoltre, ha in locazione passiva un magazzino per la gestione delle attività economali sito nel Comune di Ancona. Gli investimenti dell’ultimo triennio Questa specifica sezione del presente documento è dedicata ad illustrare i nuovi investimenti effettuati nel triennio 20112013. Il loro ammontare complessivo per singola tipologia è rappresentato nella seguente figura. Figura 100. I nuovi investimenti effettuati nel triennio 2011-2013 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 2.142.838 2.793.630 IMMOB.NI MATERIALI IN CORSO E ACCONTI 6.562.269 562.390 317.220 339.071 ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 83.333 65.266 33.725 MOBILI E ARREDI 17.000 AUTOMEZZI 2.472.088 ATTREZZATURE SANITARIE E SCIENTIFICHE 1.976.775 79.945 631.812 IMPIANTI E MACCHINARI 156.891 FABBRICATI STRUMENTALI 161.932 7.459.135 1.887.140 7.875.854 42.985 23.487 IMMOB.NI IMMATERIALI IN CORSO E ACCONTI 290.489 543.986 90.619 CONCESSIONI, LICENZE, MARCHI E DIRITTI SIMILI 0 1.000.000 2.000.000 3.000.000 4.000.000 5.000.000 6.000.000 7.000.000 8.000.000 9.000.000 È interessante sottolineare che l’AOUOORR ha effettuato nel triennio complessivamente circa 36.610.000 euro di investimenti, che rappresentano il 13% del valore complessivo del patrimonio aziendale: questo dato conferma che l’impegno a garantire un livello adeguato nei servizi trova concreto riscontro nelle decisioni gestionali d’investimento. Al fine di rendere conto dei beni ricevuti in donazione da soggetti terzi pubblici e privati, in Allegato 6 possibile consultare il dettaglio analitico dell’ultimo triennio. 165 166 Quinta sezione Gli obiettivi di miglioramento 167 Dopo il monitoraggio attento delle istanze dei diversi stakeholder e degli indicatori gestionali individuati nei documenti programmatici, si presentano di seguito i principali obiettivi di miglioramento per il prossimo biennio. OBIETTIVO STRATEGICO RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI E PERCORSI INTERNI AL FINE DI DARE ADEMPIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE REGIONALE PER RETI CLINICHE RAZIONALIZZAZIONE DELL’OFFERTA ATTRAVERSO LA RIDUZIONE DEI POSTI LETTO: POTENZIAMENTO DEI POSTI LETTO PER ACUTI NELLE ALTE SPECIALITÀ E ATTIVAZIONE DI QUELLI DI LUNGODEGENZA/RIABILITAZIONE PER CONTINUITÀ ASSISTENZIALE, IN COERENZA CON GLI ATTI REGIONALI DI RIORDINO RISPETTO DEI VINCOLI ECONOMICI PREVISTA DALLA PROGRAMMAZIONE DI BILANCIO REGIONALE RIMODULAZIONE DEGLI INCARICHI DI STRUTTURA COMPLESSA E DI STRUTTURA SEMPLICE FUNZIONALE ALLA RIORGANIZZAZIONI PER RETI CLINICHE E ALL’APPLICAZIONE DEI PARAMETRI PREVISTI DALLA SPENDING REVIEW IMPLEMENTAZIONE DEL PROCESSO DI INFORMATIZZAZIONE DELLA “PA” OBIETTIVI OPERATIVI Percorsi integrati - PDT Implementazione delle alte specialità Identificazione del ruolo di ciascuna unità operativa all’interno della rete di appartenenza Appropriatezza organizzativa Appropriatezza clinica Razionalizzazione dei consumi sanitari, non sanitari e servizi richiesti Razionalizzazione del costo del personale Ridefinizione delle funzioni e dei margini di autonomia organizzativa e gestionale (attuazione della riduzione degli incarichi di struttura complessa e semplice) Implementazione del sistema informativo amministrativo - contabile (Pieno utilizzo procedura informatica di sala operatoria) Implementazione del protocollo informatizzato Utilizzo a regime delle richieste da reparto tramite il sistema applicativo Areas in collaborazione con tutti reparti sanitari POTENZIAMENTO DELLA COMUNICAZIONE VERSO I CITTADINI IMPLEMENTAZIONE DEI PERCORSI ATTUATIVI DI CERTIFICABILITÀ DEL BILANCIO (PAC) Realizzazione del Bilancio sociale 2014 Aggiornamento inventari beni durevoli Sviluppo del PAC secondo il piano di cui alla determina n. 655/DG del 9.12.2013 MIGLIORARE I LOCALI, GLI SPAZI E LA CARTELLONISTICA MESSI A DISPOSIZIONE PER L’ATTIVITÀ DI PROMOZIONE DEDICATI ALLE ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO Potenziamento degli spazi riservati a esposizione/informazione MIGLIORARE I SERVIZI ALBERGHIERI FORNITI DALL’ AOU OSPEDALI RIUNITI (RISTORAZIONE, PULIZIA, ETC.) ADEGUATI ALLE ESIGENZE DEI PAZIENTI Rinnovo locali cucina per consentire la ripresa del servizio erogato internamente POTENZIARE L’ASCOLTO DELLE ESIGENZE DEI DIPARTIMENTI AD ATTIVITÀ INTEGRATA Potenziamento degli spazi informatici dedicati alle Associazioni (sito web) Ripristinare l’operatività di alcuni organismi collegiali Divulgare le decisioni prese in ambito di riunioni tra le parti dirigenziali AGEVOLARE LA COLLABORAZIONE TRA LE UU.OO. ALL’INTERNO DELL’AZIENDA Potenziare i Percorsi Diagnostico Terapeutici e responsabilizzare le singole unità operative nella loro definizione congiunta POTENZIARE GLI STRUMENTI DI DIALOGO CON LE RISORSE UMANE DELL’AOUOORR Raccogliere mediante questionario le specifiche criticità gestionali e identificare strumenti operativi di miglioramento (soprattutto per quanto attiene la comunicazione) INTEGRARE I PRESIDI IN UN’UNICA STRUTTURA AL FINE DI MIGLIORARE LA QUALITÀ DEI SERVIZI E PRESTAZIONI RESE Trasferimento del presidio Salesi nella struttura a Torrette CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEGLI UTENTI, IN CONFORMITÀ CON LA NORMATIVA ANTI-SISMICA Realizzazione di torri anti-sismiche 169 Glossario ACCREDITAMENTO Processo attraverso il quale le strutture autorizzate, pubbliche e private, ed i singoli professionisti che ne facciano richiesta acquisiscono lo status di soggetto idoneo ad erogare prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e sociali per conto del Servizio Sanitario Nazionale. ADI (ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA) È un servizio a carico del Sistema Sanitario che permette al paziente di ricevere le necessarie prestazioni sanitarie e assistenziali al domicilio, evitando il ricovero in ospedale o in casa di riposo. ADP (ASSISTENZA DOMICILIARE PROGRAMMATA ) È un servizio a carico del Sistema Sanitario che assicura visite programmate del medico di famiglia presso il domicilio di pazienti non deambulanti, con particolari patologie croniche o invalidanti, che non sono in grado di recarsi o di essere trasportati presso l’ambulatorio. ATTO AZIENDALE L’Atto aziendale è lo strumento che disciplina , nel rispetto della normativa vigente e della pianificazione regionale e locale, l’organizzazione e il funzionamento dell’Azienda, i compiti ed i livelli di responsabilità dei suoi dirigenti, nonché le correlazioni fra le strutture stesse. BUDGET È uno strumento di programmazione della gestione aziendale riferito ai ricavi e costi di un periodo, solitamente di durata annuale. Nel budget sono indicati gli obiettivi che l’Azienda, nel suo complesso e nell’articolazione dei suoi servizi, si propone di raggiungere. CREDITI FORMATIVI (ECM) L’insieme organizzato e controllato di tutte quelle attività formative, sia teoriche sia pratiche, promosse da Società Scientifiche, nonché soggetti pubblici e privati accreditati (provider), allo scopo di adeguare continuamente e sistematicamente conoscenze, abilità e competenze dei professionisti della salute. Il programma nazionale di ECM riguarda tutto il personale sanitario, medico e non medico, dipendente o libero professionista, operante nella Sanità, sia privata che pubblica. CONTRATTO PART-TIME Contratto di lavoro a tempo parziale, conosciuto anche come contratto di lavoro part-time, in Italia, indica un contratto di lavoro subordinato caratterizzato da una riduzione dell’orario di lavoro rispetto a quello ordinario (detto anche full-time) che è generalmente di durata di 40 ore settimanali DEGENZA ORDINARIA È il ricovero in ospedale di pazienti in condizioni acute che necessitano di assistenza medico-infermieristica prolungata nel corso della giornata (es. osservazione infermieristica per 24 ore, immediata accessibilità alle prestazioni cliniche, strumentali e tecnologiche, ecc.). E-GOVERNMENT (abbreviazione di electronic government, noto anche come e-gov) È costituito da interazioni digitali tra un governo e cittadini, il governo e le imprese, il governo e i dipendenti, tra governo e governi/agenzie, così come l’interazione dei cittadini con il loro governo. FARMACOVIGILANZA Insieme di attività finalizzate alla valutazione continuativa di tutte le informazioni relative alla sicurezza dei farmaci e ad assicurare, per tutti i farmaci in commercio, un rapporto rischio/beneficio favorevole per la popolazione. FOLLOW-UP Fase che talvolta segue il ricovero ospedaliero. Include tutte le prestazioni (sia diagnostiche che terapeutiche e riabilitative) necessarie ad assicurare che l’esito dei trattamenti effettuati per la risoluzione del problema clinico che ha dato luogo al ricovero sia quello atteso. Queste prestazioni in genere sono eseguibili in ambulatorio, quindi senza ricovero. INDICATORI Generalmente un indicatore è una misura elementare o il rapporto tra misure elementari (es. numero di medici in servizio, tasso di mortalità per infarto miocardico, ecc.). La particolarità di un indicatore rispetto alle comuni misure consiste nel fatto che consente di prendere decisioni per promuovere in modo consapevole il cambiamento e il miglioramento. Le decisioni vengono prese nel momento in cui il valore rilevato per uno specifico indicatore si discosta dal valore che ci si attenderebbe in condizioni di performance ottimale. Il valore atteso viene definito prima di avviare la rilevazione dell’indicatore. INFEZIONE OSPEDALIERA Infezione insorta nel corso di un ricovero ospedaliero, ma non manifesta clinicamente né in incubazione al momento dell’ingresso, che si rende evidente dopo 48 ore o più dal ricovero. Sono comprese anche le infezioni successive alla dimissione ma causalmente riferibili, per tempo di incubazione, agente eziologico e modalità di trasmissione al ricovero medesimo (ad esempio: infezione della ferita chirurgica). MOBILITÀ ATTIVA (ATTRAZIONI) Indica le prestazioni sanitarie erogate dalla azienda a cittadini residenti sul territorio di altre aziende sanitarie locali della Regione (mobilità attiva intra-regione) o di altre Regioni (mobilità attiva extra-regione). MOBILITÀ PASSIVA (FUGHE) Indica l’uso di prestazioni sanitarie erogate da altre aziende della Regione (mobilità passiva intra-regione) o di altre Regioni (mobilità passiva extra-regione) da parte di cittadini residenti nel territorio di riferimento della Azienda Sanitaria Locale. OMS Organizzazione Mondiale della Sanità (o WHO, World Health Organization). PIANO SANITARIO NAZIONALE Strumento di programmazione sanitaria con durata triennale è adottato dal Governo, su proposta del Ministero della Salute. PIANO SOCIO-SANITARIO REGIONALE Rappresenta il piano strategico degli interventi per gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione regionale anche in riferimento agli obiettivi del Piano sanitario nazionale. POPOLAZIONE ASSISITITA Comprende i cittadini che hanno ricevuto almeno una prestazione negli anni di riferimento RISCHIO CLINICO Probabilità che un paziente subisca un danno o disagio involontario, imputabile, alle cure sanitarie, che causa un prolungamento del periodo di degenza, un peggioramento delle condizioni di salute o la morte. SCREENING Programma organizzato e sistematico di diagnosi precoce condotto su una popolazione asintomatica (cioè che non accusa nessun disturbo o “sintomo” di quella specifica malattia: lo screening si rivolge a persone “che si sentono sane”) che viene attivamente invitata dalla struttura sanitaria ad effettuare un esame clinico, strumentale o di laboratorio. Attraverso uno screening si vuole identificare una malattia in fase iniziale perché, tanto più è precoce la diagnosi, tanto più è probabile riuscire a modificare la storia naturale della malattia utilizzando un trattamento dimostratosi efficace. 173 STAKEHOLDER Sono tutti coloro che sono in grado di influire o essere influenzati direttamente o indirettamente in modo significativo dall’attività di un’Azienda. I portatori di interesse di un’ASL sono ad esempio: i pazienti, il personale, i fornitori, le Istituzioni e gli Enti pubblici, le strutture private convenzionate, ecc. STUDI “PROFIT” E “NON PROFIT” Gli studi “profit” sono condotti solo con l’apporto da parte di uno sponsor, il quale gestisce, finanzia e assume la responsabilità dello studio stesso per fini commerciali. Gli studi “non profit” sono finalizzati al miglioramento della pratica clinica quale parte integrante dell’’assistenza sanitaria e non a fini industriali; possono essere o non essere supportati da contributi esterni. TRIAGE Sistema utilizzato per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni, gravi o leggeri che siano, secondo classi di urgenza/emergenza crescenti, in base alla gravità delle lesioni riportate o del loro quadro clinico. UNITÀ EQUIVALENTI Unità di lavoro dipendente equivalente a tempo pieno. È un’unità di misura, utilizzata dall’ISTAT, del volume di lavoro prestato nelle posizioni lavorative. È calcolata riducendo il valore unitario delle posizioni lavorative a tempo parziale in equivalenti a tempo pieno 174 Ringraziamenti Il documento è stato realizzato con la preziosa collaborazione delle strutture amministrative e sanitarie dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, che hanno fornito i dati e le analisi in esso contenute, con il coordinamento della SO Controllo di gestione. Il supporto metodologico è stato fornito dal Dipartimento di Management dell’Università Politecnica delle Marche, al quale si riconosce il merito per la definizione dell’intero processo di rendicontazione sociale e del sistema di indicatori, considerando le peculiarità dell’azienda e la garanzia del rispetto dei modelli e degli standard nazionali e internazionali di settore. Questa pubblicazione è frutto dell’impegno anche di tutti gli stakeholder (istituzioni regionali, università, risorse umane, fornitori, associazioni di volontariato, fondazioni, utenti) che hanno partecipato attivamente, “dando voce” alle proprie istanze e identificando opportunità per migliorare la futura gestione. 177 Allegati Allegato 1. La composizione dei Dipartimenti Assistenziali Integrati DIPARTIMENTO Dipartimento Chirurgia Generale e Specialistica Dipartimento di Emergenza e Accettazione Dipartimento Materno Infantile Dipartimento di Medicina Interna Dipartimento Gastroenterologico e dei Trapianti Dipartimento Scienze Cardiovascolari Dipartimento di Scienze Neurologiche SOD Direzione H/U 1 Clinica chirurgica U 2 Clinica urologica U 3 Clinica di ortopedia adulta e pediatrica U 4 Ortopedia e traumatologia H 5 Chirurgia toracica H 6 Medicina riabilitativa H 7 Odontostomatologia chirurgica e speciale H 8 Chirurgia d’urgenza H 9 Anestesia e rianimazione dei trapianti e chirurgia maggiore H 10 Centrale operativa 118 H 11 Clinica di anestesia e rianimazione generale, respiratoria e del trauma maggiore U 12 Pronto soccorso e medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza H 13 Chirurgia pediatrica e delle specialità chirurgiche H 14 Clinica di ostetricia e ginecologia a prevalente indirizzo ostetrico e gravidanza ad alto rischio U 15 Ostetricia e ginecologia a prevalente indirizzo ginecologico H 16 Terapia Intensiva Neonatale H 17 Clinica pediatrica ad indirizzo genetico-metabolico e gastro nefro-oncologico U 18 Diabetologia pediatrica H 19 Anestesia e rianimazione pediatrica H 20 Neuropsichiatria infantile H 21 Pediatria ad indirizzo pneumo-endocrino- immuno-infettivologico H 22 Anatomia patologica U 23 Allergologia H 24 Clinica medica U 25 Clinica ematologica U 26 Radioterapia H 27 Clinica oncologica U 28 Immunologia clinica U 29 Pneumologia H 30 Medicina d’urgenza H 31 Clinica chirurgia del pancreas U 32 Clinica chirurgia dei trapianti U 33 Clinica di gastroenterologia, epatologia ed endoscopia digestiva d’urgenza U 34 Malattie dell’apparato digerente, endoscopia digestiva e malattie infiammatorie croniche intestinali H 35 Malattie infettive emergenti e degli immunodepressi H 36 Nefrologia, dialisi e trapianto di rene H 37 Clinica malattie infettive tropicali, parassitologia, epatiti croniche U 38 Anestesia e rianimazione cardiochirurgica H 39 Cardiochirurgia H 40 Cardiologia ospedaliera e UTIC H 41 Cardiochirurgia e cardiologia pediatrica e congenita H 42 Emodinamica H 43 Clinica di cardiologia e aritmologia U 44 Chirurgia vascolare H 45 Chirurgia maxillo-facciale H 46 Clinica di neurochirurgia oncologica e d’urgenza U 47 Clinica psichiatrica U 48 Clinica neurologica U 49 Clinica di neuroriabilitazione U 50 Clinica oculistica U 51 Medicina del dolore H 52 Neurochirurgia generale, pediatrica e delle mielolesioni H 179 DIPARTIMENTO SOD 53 Clinica di neuroradiologia Dipartimento di Scienze Radiologiche Dipartimento Specialità Mediche e Chirurgiche Dipartimento dei Servizi 180 Direzione H/U U 54 Clinica di radiologia, d’urgenza e dell’area oncologica U 55 Medicina nucleare H 56 Radiologia pediatrica e specialistica H 57 Radiologia interventistica H 58 Fisica sanitaria H 59 Chirurgia senologica H 60 Clinica di dermatologia U 61 Clinica di endocrinologia e malattie del metabolismo U 62 Otorinolaringoiatria H 63 Dietetica e nutrizione clinica H 64 Clinica di chirurgia plastica e ricostruttiva U 65 Microscopia elettronica U 66 Farmacia H 67 Farmacologia clinica U 68 Igiene ospedaliera U 69 Laboratorio analisi H 70 Medicina legale U 71 Medicina trasfusionale H 72 Virologia U Allegato 2 a. Specializzandi per disciplina SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE ALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA CLINICA ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 5 5 5 ANATOMIA PATOLOGICA 5 4 4 ANESTESIA RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA 60 61 58 - 5 9 CARDIOLOGIA CHIRURGIA DELL’APPARATO DIGERENTE 5 7 6 CHIRURGIA GENERALE 26 25 19 CHIRURGIA PLASTICA, RICOSTRUTTIVA ED ESTETICA 12 11 6 CHIRURGIA TORACICA 1 2 2 CHIRURGIA VASCOLARE 4 4 3 DERMATOLOGIA E VENEREOLOGIA 12 10 9 EMATOLOGIA 13 13 12 ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL RICAMBIO 11 12 10 GASTROENTEROLOGIA 9 9 9 GERIATRIA 13 15 14 GINECOLOGIA ED OSTETRICIA 27 28 24 IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA 7 5 3 MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE 25 21 16 MALATTIE INFETTIVE 5 5 5 MEDICINA DEL LAVORO 12 12 11 MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA 15 17 18 MEDICINA INTERNA 30 29 26 MEDICINA LEGALE 12 12 12 MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA - - 3 NEUROCHIRURGIA 9 9 8 NEUROLOGIA 17 18 15 OFTALMOLOGIA 11 13 13 ONCOLOGIA MEDICA 15 15 12 ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA 28 28 23 PATOLOGIA CLINICA 4 3 4 PEDIATRIA 25 25 20 PSICHIATRIA 19 21 20 RADIODIAGNOSTICA 42 49 47 SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE 3 4 4 UROLOGIA 15 13 10 REUMATOLOGIA 2 2 - 499 512 460 181 Allegato 2 b. Frequenze volontarie per struttura NUMERO FREQUENZE VOLONTARIE SOD/SOSD SEDE DELLA FREQUENZA ANNO 2013 ANNO 2012 NEUROANESTESIA E TIPO 3 TRAUMA CENTER 4 ELISOCCORSO 4 ANESTESIA E RIANIMAZIONE DEI TRAPIANTI E CHIRURGIA MAGGIORE CLINICA DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE GENERALE, RESPIRATORIA E DEL TRAUMA MAGGIORE ANNO 2011 7 10 12 PRONTO SOCCORSO E MEDICINA E CHIRURGIA D'ACCETTAZIONE E D'URGENZA PEDIATRICA 4 1 PRONTO SOCCORSO E MEDICINA E CHIRURGIA D'ACCETTAZIONE E D'URGENZA 8 5 CENTRALE OPERATIVA 118 4 UNITA' SPINALE 19 1 CLINICA NEUROLOGICA 6 8 8 CLINICA DI NEURORIABILITAZIONE 13 6 6 CLINICA DI NEUROCHIRURGIA ONCOLOGICA E D'URGENZA 1 CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE 7 5 5 CLINICA OCULISTICA 3 5 5 17 STROKE UNIT 2 ODONTOSTOMATOLOGIA CHIRURGICA E SPECIALE 17 20 CHIRURGIA RICOSTRUTTIVA E CHIRURGIA DELLA MANO 2 2 CLINICA DI CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA 1 1 MEDICINA DEL LAVORO 1 ANATOMIA PATOLOGICA 2 ALLERGOLOGIA 1 CLINICA EMATOLOGICA 6 RADIOTERAPIA 1 CLINICA ONCOLOGICA PNEUMOLOGIA 5 3 2 2 5 4 2 5 4 2 1 IMMUNOLOGIA CLINICA 1 CLINICA PEDIATRICA AD INDIRIZZO GENETICO-METABOLICO E GASTRO NEFRO-ONCOLOGICO 12 CHIRURGIA PEDIATRICA E DELLE SPECIALITA' CHIRURGICHE 3 DIABETOLOGIA PEDIATRICA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE ANESTESIA E RIANIMAZIONE PEDIATRICA 12 10 1 2 2 3 5 4 3 PEDIATRIA AD INDIRIZZO PNEUMO-ENDOCRINO-IMMUNO-INFETTIVOLOGICO 1 2 OSTETRICIA E GINECOLOGIA A PREVALENTE INDIRIZZO GINECOLOGICO 2 4 4 CLINICA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA A PREVALENTE INDIRIZZO OSTETRICO E GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO 7 9 8 TERAPIA INTENSIVA NEONATALE 10 5 5 RADIOLOGIA PEDIATRICA E SPECIALISTICA 3 CLINICA DI NEURORADIOLOGIA 1 CLINICA DI RADIOLOGIA, D'URGENZA E DELL'AREA ONCOLOGICA 6 6 CHIRURGIA D'URGENZA 1 CLINICA CHIRURGIA 6 1 CLINICA CHIRURGIA DEL PANCREAS 6 6 3 CLINICA UROLOGICA 1 7 2 ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA 1 CLINICA DI ORTOPEDIA ADULTA E PEDIATRICA 3 OTORINOLARINGOIATRIA 3 1 CHIRURGIA SENOLOGICA 2 1 1 CLINICA DI PSICHIATRIA 4 6 1 182 NUMERO FREQUENZE VOLONTARIE SOD/SOSD SEDE DELLA FREQUENZA ANNO 2013 COORDINAMENTO PSICOLOGIA ANNO 2012 ANNO 2011 3 2 CLINICA CHIRURGIA DEI TRAPIANTI 4 2 2 CLINICA DI GASTROENTEROLOGIA, EPATOLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA D'URGENZA 5 3 3 MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE, ENDOSCOPIA DIGESTIVA E MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI CLINICA MALATTIE INFETTIVE TROPICALI, PARASSITOLOGIA, EPATITI CRONICHE 1 3 MALATTIE INFETTIVE EMERGENTI E DEGLI IMMUNODEPRESSI 3 1 1 NEFROLOGIA, DIALISI E TRAPIANTO DI RENE 4 CLINICA DI DERMATOLOGIA 13 5 5 CLINICA DI ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMO 7 6 8 CLINICA MEDICA 6 6 9 2 1 ANESTESIA E RIANIMAZIONE CARDIOCHIRURGICA CARDIOCHIRURGIA 4 6 3 CARDIOLOGIA OSPEDALIERA E UTIC 2 4 5 CARDIOCHIRURGIA E CARDIOLOGIA PEDIATRICA E CONGENITA 3 2 2 CLINICA DI CARDIOLOGIA E ARITMOLOGIA 4 10 3 CLINICA MEDICINA INTERNA 4 1 CHIRURGIA VASCOLARE 1 FARMACIA 5 2 2 FISICA SANITARIA 1 1 1 IGIENE OSPEDALIERA 3 5 5 LABORATORIO ANALISI 5 9 12 MEDICICNA LEGALE 4 6 5 MEDICINA TRASFUSIONALE 2 1 VIROLOGIA 1 BLOCCO OPERATORIO 1 DIREZIONE MEDICA COORDINAMENTO PSICOLOGIA - SALESI 2 1 1 UFFICIO MEDICO COMPETENTE 1 ATTIVITÀ TECNICHE E PATRIMONIO 2 1 260 201 AQUISIZIONE BENI E SERVIZI Totale 1 233 183 NUMERO TIROCINI SOD/SOSD SEDE DEL TIROCINIO ANNO 2013 ANESTESIA E RIANIMAZIONE DEI TRAPIANTI E CHIRURGIA MAGGIORE CLINICA DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE GENERALE, RESPIRATORIA E DEL TRAUMA MAGGIORE ANNO 2012 1 2 MEDICINA E CHIRURGIA D'ACCETTAZIONE E D’URGENZA 2 CLINICA NEUROLOGICA CLINICA DI NEURORIABILITAZIONE 2 1 ODONTOSTOMATOLOGIA CHIRURGICA E SPECIALE 1 CLINICA CHIRURGIA DEL PANCREAS 1 CLINICA DI PSICHIATRIA 2 4 COORDINAMENTO PSICOLOGIA 1 2 CLINICA DI GASTROENTEROLOGIA, EPATOLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA D'URGENZA 1 1 1 MALATTIE INFETTIVE EMERGENTI E DEGLI IMMUNODEPRESSI 1 1 1 CLINICA MEDICA MEDICINA DEL LAVORO 2 1 1 IMMUNOLOGIA CLINICA OTORINOLARIGOIATRIA 1 1 CLINICA DI ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMO DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA 3 1 MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE, ENDOSCOPIA DIGESTIVA E MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI NEFROLOGIA, DIALISI E TRAPIANTO DI RENE 2 1 CHIRURGIA MAXILLO FACCIALE CLINICA MALATTIE INFETTIVE TROPICALI, PARASSITOLOGIA, EPATITI CRONICHE ANNO 2011 1 3 3 1 1 PNEUMOLOGIA 3 2 ANATOMIA PATOLOGICA 1 3 1 CLINICA EMATOLOGICA 1 1 1 CLINICA DI NEURORADIOLOGIA 1 6 CLINICA DI RADIOLOGIA, D'URGENZA E DELL'AREA ONCOLOGICA 12 RADIOTERAPIA 1 RADIOLOGIA PEDIATRICA E SPECIALISTICA 1 CLINICA ONCOLOGICA 1 MEDICINA D'URGENZA 4 CLINICA PEDIATRICA AD INDIRIZZO GENETICO-METABOLICO E GASTRO NEFRO-ONCOLOGICO 1 4 1 DIABETOLOGIA PEDIATRICA 1 1 8 2 6 NEUROPSICHIATRIA INFANTILE PEDIATRIA AD INDIRIZZO PNEUMO-ENDOCRINO-IMMUNO-INFETTIVOLOGICO 1 5 1 CLINICA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA A PREVALENTE INDIRIZZO OSTETRICO E GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO OSTETRICIA E GINECOLOGIA A PREVALENTE INDIRIZZO GINECOLOGICO 1 1 TERAPIA INTENZIVA NEONATALE 2 CLINICA DI CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA CARDIOCHIRURGIA 1 1 CARDIOLOGIA OSPEDALIERA E UTIC CARDIOCHIRURGIA E CARDIOLOGIA PEDIATRICA E CONGENITA 1 3 CLINICA DI CARDIOLOGIA E ARITMOLOGIA CHIRURGIA VASCOLARE FARMACIA 6 FISICA SANITARIA LABORATORIO ANALISI 1 MEDICINA TRASFUSIONALE 1 MICROSCOPIA ELETTRONICA 184 1 5 4 2 2 2 3 1 1 6 1 2 3 1 NUMERO TIROCINI SOD/SOSD SEDE DEL TIROCINIO COORDINAMENTO DONAZIONE ORGANI ANNO 2013 ANNO 2012 ANNO 2011 2 4 1 BLOCCO OPERATORIO 1 SERVIZI SOCIALI AREA PROFESSIONI SANITARIE 7 COORDINAMENTO PSICOLOGIA - SALESI Totale 1 1 4 5 1 46 81 69 185 Allegato 3. Assunzioni e cessazioni del personale (tempo determinato ed indeterminato) ASSUNZIONI E CESSAZIONI DEL PERSONALE 2013 ASSUNZIONI CESSAZIONI TEMPO DETERMINATO TEMPO INDETERMINATO TOTALE TEMPO DETERMINATO TEMPO INDETERMINATO TOTALE 11 11 22 5 12 17 Dirigenti professionali 1 0 1 0 0 0 Dirigenti sanitari non medici 4 4 8 1 1 2 Dirigenti tecnico amministrativi 0 0 0 0 0 0 Dirigenti medici Personale professionale Personale sanitario 0 0 0 0 0 0 59 53 112 32 68 100 Personale tecnico/ amministrativo 6 3 9 46 6 52 Personale tecnico dell'assistenza 37 19 56 3 3 6 118 90 208 87 90 177 Totale personale ASSUNZIONI E CESSAZIONI DEL PERSONALE 2012 ASSUNZIONI CESSAZIONI TEMPO DETERMINATO TEMPO INDETERMINATO TOTALE TEMPO DETERMINATO TEMPO INDETERMINATO TOTALE 34 26 60 19 19 38 Dirigenti professionali 0 0 0 0 0 0 Dirigenti sanitari non medici 2 2 4 2 2 4 Dirigenti tecnico amministrativi 0 0 0 0 2 2 Personale professionale 0 0 0 0 0 0 Dirigenti medici Personale sanitario 29 73 102 51 70 121 Personale tecnico/ amministrativo 37 20 57 36 23 59 Personale tecnico dell'assistenza 4 4 8 4 3 7 106 125 231 112 119 231 TEMPO INDETERMINATO TOTALE Totale personale ASSUNZIONI E CESSAZIONI DEL PERSONALE 2011 ASSUNZIONI CESSAZIONI TEMPO DETERMINATO TEMPO INDETERMINATO TOTALE TEMPO DETERMINATO 19 23 42 11 33 44 Dirigenti professionali 0 0 0 0 0 0 Dirigenti sanitari non medici 0 7 7 0 2 2 Dirigenti tecnico amministrativi 0 0 0 0 1 1 Dirigenti medici 0 0 0 0 0 0 Personale sanitario 30 95 125 34 101 135 Personale tecnico/ amministrativo 17 27 44 14 25 39 Personale tecnico dell'assistenza 4 15 19 8 4 12 70 167 237 67 166 233 Personale professionale Totale personale 186 Allegato 4. Dettaglio dell’attività di Biologia Molecolare eseguita nelle singole strutture Laboratorio di Ematologia DNA pcr per flt3 (itd); dna analisi per mutazione jak2-mutazione v617f; DNA analisi per traslocazione 14;18 bcl2/jh tipo mbr; analisi per traslocazione 8;21 aml1eto; RNA analisi per mutazione NPM1; RNA analisi per traslocazione 15;17 pml-raralfa; DNA analisi per t cell receptor; RNA analisi per traslocazione 9;22 BCRABL - p190; RNA analisi per traslocazione 9;22 BCR-ABL – p210; RNA analisi per traslocazione 9;22 BCR-ABL – p230; delta dna; DNA analisi per traslocazione 11;14 bcl1/jh; dna analisi per riarrangiamento genico delle catene pesanti immunoglobuline (vdj); Analisi per la determinazione quantitativa assoluta dell’allele mutato v617f del gene jak2; DNA analisi quantitativa per traslocazione 9;22 bcr-abl; Quantificazione accurata e normalizzata dei trascritti del gene WT1 (Wilm’s tumor gene), esone 1-2. Servizio di Anatomia Patologica (Analisi su tessuto) PCR per Riarrangiamento VDJ IgH per clonalità linfocitaria B; FISH per ampificazione del proto-oncogene HER-2; Mutazione Nras (esone 2 e 3) con Sequenziamento diretto; Studio di metilazione del gene MGMT con Pyrosequensing; FISH per delezione 1p36/19q13; FISH per gain cromosomi 7 e 17; FISH per riarrangiamento del gene ALK; PCR per Riarrangiamento VJ/JP TCRgamma per clonalità linfocitaria T; PCR per t(14;18)(q32;q21)-IgH/bcl-2; Mutazione gene EGFR (Esoni 18,19,21) con Pyrosequensing e Sequenziamento diretto; Mutazione gene KRAS (esone 2 codoni 12 e 13, esone 3 codone 61 e esone 4 codone 146) con Pyrosequensing e Sequenziamento diretto; Mutazione gene BRAF (esone 11 e 15) con Pyrosequensing e Sequenziamento diretto; Mutazione c-KIT (esone 9,11,13,17) con Sequenziamento diretto; Mutazione PDGFR-alfa (esone 12 e 18) con Sequenziamento diretto. Laboratorio di Farmacologia Genotipo DPYD*2A (inclusa estrazione, amplificazione e rilevazione); Genotipo a1298c MTHFR (inclusa estrazione, amplificazione e rilevazione); Genotipo c677t MTHFR (inclusa estrazione, amplificazione e rilevazione); Genotipo TPMT*2 (inclusa estrazione, amplificazione e rilevazione); Genotipo TPMT*3A (inclusa estrazione, amplificazione e rilevazione); Genotipo TPMT*3C (inclusa estrazione, amplificazione e rilevazione); Genotipo UGT1A1*28 (inclusa estrazione, amplificazione e rilevazione). Laboratorio di Gastroenterologia Emocromatosi (HFE) – C282Y; Emocromatosi (HFE) – H63D; Interleukin 28B (IL-28B) - rs12979860 C/T Laboratorio di Genetica Oncologica BRCA1 - BRCA2 per Hereditary Breast Ovarian Cancer (HBOC); MLH1, MSH2, MSH6 valutazione MSI (instabilità dei microsatelliti) per carcinoma ereditario colorettale non poliposico (HNPCC) o Sindrome di Lynch; Laboratorio di Endocrinologia Mutazioni gene RET (esoni 2,7,8,10,11,13,14,15,16); Mutazioni gene 21-idrossilasi Servizio di Immunologia PCR/ Reverse SSO (Oligonucleotidi sequenza specifici) tecnologia Luminex bassa risoluzione Locus B; PCR/ Reverse SSO (Oligonucleotidi sequenza specifici) tecnologia Luminex alta risoluzione Locus A, B, C, DRB, DQA, DQB; PCR/SSP (Primers Sequenza Specifici) bassa risoluzione Locus A, B, C, DRB, DQB; PCR/SSP (Primers Sequenza Specifici) alta risoluzione Locus A, B, C, DRB, DQA, DQB, DPB Laboratorio analisi DNA analisi per mutazione G1691A Fattore V; DNA analisi per mutazione G202 10A Fattore II; DNA analisi per mutazione MTHFR C677T; DNA analisi per mutazione MTHFR A1298C; DNA analisi per polimorfismo APOE; DNA analisi per mutazione HFE H63D; DNA analisi per mutazione HFE C282Y; diagnostica molecolare delle meningiti batteriche e delle infezioni da Chlamydia trachomatis e da Micobatteri. Servizio di Citogenetica Gene CFTR (Fibrosi Cistica); DNA analisi di metilazione Sindromi di Prader Willi /Angelman; FISH (ibridazione in situ)in prenatale per la diagnosi di Sindromi da microdelezioni; per caratterizzare anomalie evidenziate citogeneticamente; screening rapido per le aneuploidie( cromosomi 13,18,21 e XY); FISH ( ibridazione in situ) in postnatale per la diagnosi di Sindromi da microdelezioni; per caratterizzare anomalie evidenziate citogeneticamente; per evidenziare condizioni di mosaicismo per aneuploidie (test eseguiti 2013: 93); FISH ( ibridazione in situ) in oncoematologia per caratterizzare anomalie evidenziate citogeneticamente; Analisi CGH-array in postnatale per rilevare riarrangiamenti criptici, non visibili con la citogenetica classica e molecolare, causativi della malattia. Laboratorio di Medicina Legale ABCC9 Dilated Cardiomyopathy 10; ACTA2 Thoracic Aortic Aneurysms and Aortic Dissections; ACTC1 Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; ACTN2 Dilated Cardiomyopathy 1AA; AKAP9 Long QT Syndrome, Autosomal Dominant; ANK2 Long/Short QT Syndrome, Autosomal Dominant; BAG3 Dilated Cardiomyopathy 1HH; Cav3 LQTS/HCM; CACNA1C Brugada/LQTS; GPD1L Brugada Syndrome; HCN4 Brugada Syndrome; JUP Arrhythmogenic Right Ventricular Dysplasia/ Cardiomyopathy; KCNE1 Long QT Syndrome, Autosomal Dominant; KCNE2 Long QT Syndrome, Autosomal Dominant; KCNE3 Brugada Syndrome; KCNH2 Long QT Syndrome, Autosomal Dominant; KCNJ2 Short QT Syndrome; KCNQ1 Long QT Syndrome, Autosomal Dominant; LAMP2 Dilated Cardiomyopathy; LDB3 Dilated Cardiomyopathy; LMNA Limb-Girdle Muscular Dystrophy, Type 1B; MYBPC3 Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; MYH11 Thoracic Aortic Aneurysms and Aortic Dissections; MYH6 Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; MYL2 Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; MYL3 Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; MYLK Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; MYOZ2 Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; PKP2 Arrhythmogenic Right Ventricular Dysplasia/Cardiomyopathy; PRKAG2 Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; RPS7 Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; RYR2 Arrhythmogenic Right Ventricular Dysplasia/Cardiomyopathy; SCN1B Brugada Syndrome; SCN3B Brugada Syndrome; SCN4B Long QT Syndrome, Autosomal Dominant; SCN5A Brugada Syndrome; SGCD Dilated Cardiomyopathy; SLC25A4 Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; SMAD3 Thoracic Aortic Aneurysms and Aortic Dissections; SNTA1 Long QT Syndrome, Autosomal Dominant; STARD3 Cardiomyopathy (Dilated); TAZ Cardiomyopathy (Dilated); TGFBR1 Thoracic Aortic Aneurysms and Aortic Dissections; TGFBR2 Thoracic Aortic Aneurysms and Aortic Dissections; TMEM43 Arrhythmogenic Right Ventricular Dysplasia/Cardiomyopathy; TNNC1 Dilated Cardiomyopathy; TNNI3 Dilated Cardiomyopathy; TNNT2 Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; TPM1 Familial Hypertrophic Cardiomyopathy; VCL Familial Hypertrophic Cardiomyopathy. Servizio di Virologia Diagnostica molecolare delle sospette infezioni virali per i seguenti agenti: Adenovirus DNA, Borrelia burgdorferi DNA, Chikungunya RNA, Citomegalovirus DNA, Dengue RNA, Enterovirus RNA, Epatite B DNA, Epatite B analisi di mutazione, Epatite C genotipo, Epatite C RNA (rilevazione quantitativa), Epatite E RNA, Epstein Barr virus DNA (rilevazione quantitativa), Herpes simplex 1,2 DNA, HHV6 DNA (rilevazione quantitativa), HHV8 DNA (rilevazione quantitativa), HIV resistenze farmaci antivirali sequenziamento gene proteasi, HIV sequenziamento resistenze farmaci antivirali gene transcrittasi, HIV1 RNA (rilevazione quantitativa), HIV2 RNA (rilevazione quantitativa), Influenza virus tipizzazione, Influenza Virus tipoA/ tipoB RNA, Morbillo RNA, Panflavirus RNA, Papillomavirus screening, Papillomavirus tipizzazione mediante enzimi di restrizione, Parotite RNA, Parvovirus B19 DNA, Polyomavirus BK DNA (rilevazione quantitativa), Poliomavirus JC DNA, Rosolia RNA, Toscana RNA, Toxoplasma DNA, Varicella/Zoster DNA, Virus respiratori, Virus Respiratorio Sinciziale tipo A/B RNA. 187 Allegato 5. Dettaglio dell’attività di sperimentazione distinta per ditte sostenitrici ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE ANNO 2013 DITTE SPONSOR ABBVIE SrL NUMERO DI STUDI AVVIATI NUMERO DI STUDI IN CORSO ANNO 2012 NUMERO DI STUDI CONCLUSI NUMERO DI STUDI AVVIATI NUMERO DI STUDI IN CORSO 1 ANNO 2011 NUMERO DI STUDI CONCLUSI NUMERO DI STUDI AVVIATI NUMERO DI STUDI IN CORSO NUMERO DI STUDI CONCLUSI 1 1 1 2 1 1 ABBOTT SrL ABBOTT VASCULAR KNOLL - RAVIZZA 1 ACTELION PHARMACEUTICALS ITALIA s.r.l 1 1 2 ALFA WASSERMANN SpA 1 ALK ABELLÒ SPA 1 ALMIRALL S.A. 1 AMGEN - DOMPÈ 2 2 AMGEN S.p.A. 1 ASTELLAS PHARMA 1 1 3 1 2 BAYER SCHERING PHARMA Ag 3 1 2 1 1 3 1 1 1 2 1 2 1 1 4 2 4 8 2 1 3 1 4 3 5 1 1 1 3 1 1 2 BIOGEN IDEC Limited 2 1 BIOGEN DOMPE' SrL 1 1 BIOTRONIK 1 2 1 1 3 3 BRACCO S.p.A. 2 1 1 1 3 1 2 CEGEDIM SRATEGIC DATA CELGENE INTERNATIONAL 3 2 5 CENTRO STUDI DELL'ALIMENTAZIONE - NUTRITION FOUNDATION OF ITLAY 4 2 4 4 1 2 1 2 4 1 1 1 1 CLIN CON Srl 1 1 CLIN SEARCH Srl 1 1 CSL BEHRING SPA 1 1 CVRx Inc. 1 1 CYBERONICS EUROPE NV/SA 1 DIPARTIMENTO DI SCIENZE PEDIATRICHE E DELL'ADOLESCENZA DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO 188 3 1 1 1 1 1 1 1 CLOVIS ONCOLOGY DAIICHI SANKYO 2 1 CHEPHALON FRANCE CHIESI FARAMACEUTICI S.p.A. 1 2 1 1 4 1 2 BIOGEN IDEC ITALIA SrL BRISTOL-MYERS SQUIBB INTERNATIONAL CORPORATION, BELGIUM BRACH. 1 7 BHR LLC BOEHRINGER INGELHEIM ITALIA S.p.A. 1 1 2 ASTRA ZENECA S.p.A. BAYER S.p.A. 1 1 APTALIS PHARMA ASTRA ZENECA AB 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE ANNO 2013 DITTE SPONSOR NUMERO DI STUDI AVVIATI EAU NUMERO DI STUDI IN CORSO ANNO 2012 NUMERO DI STUDI CONCLUSI NUMERO DI STUDI AVVIATI 1 EISAI LIMITED 1 ELI LILLY 1 1 1 NUMERO DI STUDI IN CORSO NUMERO DI STUDI AVVIATI 1 1 1 1 1 1 1 FONDAZIONE ICONA 1 FORREST RESEARCH INSTITUTE 1 GENZYME EUROPE B.V. 2 1 1 1 1 1 GENETECH INC 1 1 F. HOFFMANN - LA ROCHE Ltd FIDIA FARMACEUTICI 1 1 2 2 1 1 GILEAD SCIENCES SrL 1 GLAXOSMITHKLINE S.p.A. 2 GUIDANT EUROPE NV 1 HOSPIRA UK LIMITED HUMAN GENOME SCIENCES Inc 2 1 3 1 3 IMCLONE SYSTEMS CORP. 1 INNOVACELL AG 2 INO THERAPEUTICS 1 INSMED Inc. IPSEN S.p.A. 1 ISTITUTO FARMACO BIOLOGICO STRODER SrL 1 ISTITUTO LUSOFARMACO D'ITALIA S.p.A. 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 3 1 1 1 1 KIPS BIOMEDICAL Inc. 1 LFB BIOTECNOLOGIES 1 2 3 5 LIGHT SCIENCE ONCOLOGY 1 1 3 1 LOFARMA SpA 1 1 1 JANSSEN-CILAG S.p.A. 2 1 2 1 LUNDBECK A/S 1 1 MEDTRONIC ITALIA S.p.A. 1 MERCK KGaA 1 1 1 1 1 MENARINI RICERCHE MERCK KGaA 3 1 JASSEN-CILAG INTERNATIONAL NV MERCK SHARP & DOHME SpA 3 1 IOPTIMA Ltd. MEDTRONIC VASCULAR 3 1 1 I.R.I.S. MDM SPA NUMERO DI STUDI CONCLUSI 2 1 EXELIXIS Inc NUMERO DI STUDI IN CORSO 1 1 EURAND ANNO 2011 NUMERO DI STUDI CONCLUSI 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 189 ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE ANNO 2013 DITTE SPONSOR MERCK SHARRP & DOHME ITALIA S.p.A NUMERO DI STUDI AVVIATI NUMERO DI STUDI IN CORSO ANNO 2012 NUMERO DI STUDI CONCLUSI NUMERO DI STUDI AVVIATI NUMERO DI STUDI IN CORSO 1 MERCK SERONO SpA NUMERO DI STUDI AVVIATI 1 3 1 2 2 MERK & CO., Inc. 1 1 NUMERO DI STUDI IN CORSO NUMERO DI STUDI CONCLUSI 1 1 2 1 MERZ PHARMACEUTICALS GmbH 1 MEYRS SQUIBB INT. MILLENIUM PHARMACEUTICAL ANNO 2011 NUMERO DI STUDI CONCLUSI 1 2 1 1 2 2 1 MITSUBISHI TANABE PHARMA CORPORATION 1 MSD ITLAIA SrL 1 NERVIANO MEDICAL SCIENCES SrL 1 NEW ENGLAND RESEARCH INSTITUTES NOVARTIS FARMA S.p.a. 1 15 21 8 4 1 1 NOVOCURE LTD 1 1 ONYX PHARMACEUTICALS Inc. 2 1 1 NOVO NORDISK ONCOTECH 1 21 1 1 1 1 1 3 6 18 1 1 ORFAGEN 1 OSI PHARMACEUTICALS, Inc. 1 OTSUKA AMERICA PHARMACEUTICAL PBE CONSULTING LA-SER ITALIA Srl 3 1 PFIZER ITALIA S.p.A. PHARMA MAR S.A. 1 2 1 1 1 PHARMANET GmbH 1 PHIDEA MARVIN SrL 1 PHILOGEN S.p.A. 1 PIERRE FABRE PHARMA SrL 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 PLADA INDUSTRIALE S.r.l. 1 QUINTILES SpA 1 1 1 1 1 1 1 RENOVO Ltd. 1 RICORDATI SpA 1 1 ROCHE PHARMA AG. GRENZACHWHYLEN 1 6 8 SAINT JUDE MEDICAL 1 SANDOZ SpA 1 SANOFI AVENTIS GROUP 4 SCHERING-PLOUGH S.p.A. 2 SCHWARZ PHARMA S.p.A. SHIRE HUMAN GENETIC THERAPIES AB 2 1 PIERRE RESEARCH ITALY ROCHE S.p.A. 3 6 7 3 1 1 1 1 5 5 11 2 1 1 2 1 2 1 1 2 2 1 1 2 1 SHIRE ITALIA S.p.A. 1 SMITHKLINE BEECHAM CORPORATION 1 SOFAR SpA 190 1 1 1 ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE ANNO 2013 DITTE SPONSOR NUMERO DI STUDI AVVIATI NUMERO DI STUDI IN CORSO ANNO 2012 NUMERO DI STUDI CONCLUSI NUMERO DI STUDI AVVIATI NUMERO DI STUDI IN CORSO ANNO 2011 NUMERO DI STUDI CONCLUSI NUMERO DI STUDI AVVIATI NUMERO DI STUDI IN CORSO SOLVAY PHARMA S.p.A. SORIN GROUP SrL 1 1 STRODEN SrL 1 SWEDISH ORPHAN BIOVITRUM 1 TAIHO PHARMA USA 1 TAKEDA LtD 1 1 TAURx THERAPEUTICS Ltd 1 TEVA PHARMA ITALIA S.r.l. 1 1 1 1 1 1 2 THERABEL GiEnne PHARMA S.p.A 1 1 UBC PHARMA SpA 1 1 UCB S. A. PHARMA SECTOR CHEMIN 1 1 UNIVERSITA' DI BORDEAUX VERTEX PHARMACEUTICALS 1 1 1 1 1 1 2 WORLD CLINICAL TRIALS SrL 2 WYETH LEDERLE SpA PFIZER 2 WYETH PHARMACEUTICALS FRANCE 1 1 69 61 Totale NUMERO DI STUDI CONCLUSI 52 125 55 41 117 2 2 113 54 191 Allegato 6. Donazioni di apparecchiature e beni (triennio 2011-2013) DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI, PRIVATI E ALTRI ENTI (2013) DONATORE Associazione Fa.N.P.I.A. DESCRIZIONE BENI DESTINAZIONE IMPORTO N° 2 poltroncine e n° 1 Sedia Neuropsichiatria Infantile € 259,70 Prof. DeBenedictis, Direttore dlela SOD Medicina d'Urgenza Pediatrica Poltrona per studio medico Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza Pediatrica € 300,00 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato Lavastoviglie Ostetricia e Ginecologia € 349,00 Ditta MSD Italia Contributo liberale Cardiologia € 7.260,00 Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona N° 2 televisori Diperitmento di scienze Radiologiche € 458,00 Famiglia C. N° 4 Lettori TV/DVD T.I.P.O. Pediatrica € 279,60 Associazione Dino Masullo N° 2 Videolaringoscopio e n° 1 Monitor Anestesia e Rianimazione Pediatrica € 10.000,65 Ditta Santoni Arredi vari Chirurgia Senologica € 4.500,04 A.I.P.O. Sistema di telecamere per toracoscopia Pneumologia € 11.000,00 A.I.P.O. Telecamera per toracoscopia Pneumologia € 10.000,00 A.I.P.O. Televisore LCD 80" Pneumologia € 4.000,00 Famigia Sig. V.U. Fax Dipartimento di Gastroenterologia e dei Trapianti € 116,00 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato N° 13 decoder digitali, comprensivi di staffe e prese scart Ostetricia e Ginecologia € 817,96 Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona N° 26 sedie con struttura in acciaio Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza € 723,58 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato Personal computer Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita € 1.716,28 Associazione Dentro il Sorriso N° 8 Bilance pesapersone Clinica di Pediatria - Sezione Oncoematologia Pediatrica € 212,40 Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona Personal computer Cardiochirurgia € 1.716,28 Fondazione Ospedale Salesi N° 3 Sedie da ufficio e n° 5 sedie per sala d'attesa Clincia di Pediatria - Laboratorio di Citogenetica € 497,21 Associazione Ylenia Morsucci Ecografo portatile Elisoccorso € 21.780,00 Sig.a R.S. Televisore Medicina Trasfusionale € 200,00 Fondazione Ospedale Salesi Personal computer Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita € 1.139,67 Sig. M.P. N° 2 Personal computer Clinica di Oncologia € 2.660,00 Fondazione NEOMED N° 2 Congelatori da laboratorio Neonatologia € 5.324,00 Fondazione Ospedale Salesi Personal computer con sistema operativo Windows Casa della Maternità € 675,00 Fondazione Ospedale Salesi Videogastroscopio pediatrico completo di accessori, di fonte di luce fredda e pompa di insufflazione Chirurgia Pediatrica € 36.495,62 Ditta ACRAF Personal computer Neuroanestesia e T.I.P.O. € 810,70 Ditta MSD Italia N° 2 Poltrone infusionali Gastroenterologia € 9.084,68 Ditta Takeda Italia Proiettore Blocco Operatorio e Centrale di Sterilizzazione € 394,90 Sig.a C.C. Stampante Medicina Trasfusionale - Laboratorio di Sierovirologia Regionale € 60,50 Ditta ACRAF Personal computer Medicina Vascolare € 810,70 Ditta Pfizer Contributo liberale Anestesia e Rianimazione € 2.500,00 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato N° 7 Televisori LED 24" completi di supporto e cavo scart e n° 7 Lettori DVD comprensidi di supporto Clinica di Pediatria - Sezione Malattie Infettive € 2.260,09 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato Contributo economico per le opere di installazione degli apparecchi televisivi donati Clinica di Pediatria - Sezione Malattie Infettive € 585,64 Sig.a S.F. Fonte luminosa per laparoscopia Clinica Chirurgica € 10.370,00 192 DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI, PRIVATI E ALTRI ENTI (2013) DONATORE DESCRIZIONE BENI DESTINAZIONE IMPORTO Sig. A.G. Personal computer con monitor Ambulatorio Trapianti di Fegato € 440,00 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato Frigorifero Ostetricia e Ginecologia € 1.060,00 DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI, PRIVATI E ALTRI ENTI (2012) DONATORE DESCRIZIONE BENI DESTINAZIONE IMPORTO Fondazione Ospedale Salesi Carrello ministandard in acciaio a 24 cassetti Neuropsichiatria Infantile € 1.040,38 Ditta BT Medical Congelatore medicale per plasma Blocco Operatorio € 6.897,00 Ditta BT Medical N° 4 Fax laser Strutture varie € 1.210,00 Fondazione Ospedale Salesi Workstation di anestesia Blocco Operatorio € 62.920,00 Ditta Primed Fax laser Affari Generali e Legali € 188,76 Fondazione Ospedale Salesi Culla termica neonatale Neonatologia € 12.165,34 A.I.L. N° 2 Personal computer con monitor Clinica di Ematologia € 620,00 A.I.L. Congelatore completo di carrello Clinica di Ematologia € 39.060,00 Ditta BT Medical Furgone Autoparco € 17.000,00 Fondazione Ospedale Salesi Monitor per ossigenzaone tissutale Neonatologia € 43.923,00 Ditta Primed Personal computer portatile Emodinamica € 2.149,00 Fondazione Ospedale Salesi Carrello completo di accessori Neonatologia € 1.990,45 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato Sedia a rotelle Portineria Presidio "G. Salesi" € 337,41 Fondazione Ospedale Salesi Barella Pediatria - Sezione Fibrosi Cistica € 4.295,50 Sig. D.G. Apparecchiatura radiologica digitale portatile Radiologia Pediatrica € 180.000,00 A.M.Ba.C. N° 2 Personal computer portatili Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita € 840,00 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato N° 28 apparecchi televisivi Stanze di degenza del Presidio "G. Salesi" € 8.000,00 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato Contributo economico per le opere di installazione degli apparecchi televisivi donati Stanze di degenza del Presidio "G. Salesi" € 2.500,00 Lega Italiana Fibrosi Cistica Cyclette professionale Pediatria - Sezione Fibrosi Cistica € 2.468,40 Lega Italiana Fibrosi Cistica Tapiroulant Pediatria - Sezione Fibrosi Cistica € 5.324,00 Lega Italiana Fibrosi Cistica Spirometro palmare Pediatria - Sezione Fibrosi Cistica € 2.260,44 Lega Italiana Fibrosi Cistica N° 2 Accessori per misurazione VO2Max Pediatria - Sezione Fibrosi Cistica € 232,32 Prof. Boscaro, Direttore S.O.DF. Clinica di Endocrinologia Tefax laser Clinica di Endocrinologia € 258,00 Familiari del Sig. E.T. Notebook Cardiologia Semintyensiva € 489,99 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato Poltrona in ecopelle Pronto Soccorso Pediatrico € 234,99 Associazione Raffaello N° 2 Monitor multiparametrici Clinica di Pediatria - Sezione Oncoematologia Pediatrica € 10.527,00 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato Congelatore a pozzetto per latte materno Neonatologia € 993,00 Fondazione Ospedale Salesi N° 2 Paraventi in struttura di acciaio su ruote, con pannelli asportabili Blocco Operatorio pediatrico € 943,80 Fondazione Cariverona Co-finanziamento per acquisizione acceleratore lineare per Progetto "Sostituzione acceleratore lineare" Radioterapia € 1.690.465,98 193 DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI, PRIVATI E ALTRI ENTI (2012) DONATORE DESCRIZIONE BENI DESTINAZIONE IMPORTO Fondazione Cariverona Co-finanziamento per acquisizione strumentario vario per Progetto "Implementazione Chirurgia Ginecologica Minimamente Invasiva" Ostreticie e Ginecologie € 203,84 Fondazione Cariverona Co-finanziamento per acquisizione software e attrezzature informatiche vari per Progetto "Aggiornamento Sistema Informativo Aziendale" Servizio Informativo Aziendale € 430.470,74 Fondazione Cariverona Co-finanziamento per acquisizione barella per completamento Progetto "Sostituzione acceleratore lineare" Radioterapia € 1.794,43 Fondazione Cariverona Co-finanziamento per acquisizione stampante per completamento Progetto "Aggiornamento Sistema Informativo Aziendale" Servizio Informativo Aziendale € 584,38 DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI, PRIVATI E ALTRI ENTI (2011) DONATORE DESCRIZIONE BENI DESTINAZIONE IMPORTO A.M.Ba.L.T. n° 8 Monitor LCD completi di supporto space system, N° 8 Lettori DVD e n° 8 prese scart Clinica di Pediatria € 2.973,12 A.I.P.O. Fotocamera digitale CCD con unità di controllo cavi Pneumologia € 6.000,00 A.I.P.O. Criosonda per broncoscopia con accessori Pneumologia € 8.400,00 A.I.L. N° 4 Personal computer con monitor Clinica di Ematologia € 2.274,00 A.I.L. Telefax laser Clinica di Ematologia € 348,00 Ditta Cielle Rappresentanze Personal computer Neurochirurgia € 466,40 Associazione "Contro il cancro con amore" Centrifuga con accessori Oncoematologia Pediatrica € 6.456,00 Associazione "Contro il cancro con amore" Congelatore orizzontale Oncoematologia Pediatrica € 5.520,00 Fondazione Ospedale Salesi Sistema per cardioplegia Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita € 31.200,00 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato Cardiomonitor portatile Clinica di Pediatria - Sezione Nefrodialisi € 3.312,00 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato Analizzatore di composizione corporea a tre compartimenti Clinica di Pediatria - Sezione Nefrodialisi € 2.940,00 Associazione Patronesse per l'assistenza al bambino spedalizzato Defibrillatore Chirurgia Pediatrica € 4.477,00 Lega Italiana Fibrosi Cistica Fax Pediatria - Sezione Fibrosi Cistica € 120,88 Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona Ecografo con accessori Centrale Operativa 118 € 17.500,00 Personale della SOD Medicina d'Urgenza Televisore 22" Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza € 199,00 Dott. Ivano Lorenzini - Direttore SOD Gastroenterologia Forno a microonde Gastroenterologia € 181,50 CoopCasa Marche Soc. Coop. E La Nuoca Comune Soc. Coop. Sistemsa di monitoraggio delle funzioni cerebrali Neonatologia € 11.737,00 Fondazione Paladini Bilancia pesapersone Clinica di Neuroriabilitazione € 2.020,70 Associazione Fa.N.P.I.A. Arrerdamento completo sala giochi Neuropsichiatria Infantile € 2.808,41 Fondazione Cariverona Co-finanziamento per acquisizione attrezzature varie per Progetto "Potenziamento Chirurgia Toracica Mini-Invasiva" Clinica di Chirurgia Toracica € 79.684,32 Fondazione Cariverona Co-finanziamento per acquisizione colonna endoscopica per laparoscopia e isteroscopia per Progetto "Implementazione Chirurgia Ginecologica Minimamente Invasiva" Ostreticie e Ginecologie € 147.887,60 Fondazione Cariverona Co-finanziamento per acquisizione software e attrezzature informatiche vari per Progetto "Aggiornamento Sistema Informativo Aziendale" Servizio Informativo Aziendale € 188.507,23 194 Indice delle figure Figura 1. Principi generali di redazione del Bilancio Sociale Figura 2. Organizzazione del Sistema Sanitario della Regione Marche 8 18 Figura 3. Struttura morfologica della Regione Marche 19 Figura 4. Popolazione residente (trend 2011/2065) - Regione Marche 19 Figura 5. Popolazione per fasce di età (triennio 2011-2013) 20 Figura 6. Popolazione per fasce di età (anno 2013) 20 Figura 7. Popolazione assistita per classi di età (triennio 2011-2013) 21 Figura 8. Assistiti in regime di ricovero per sesso (triennio 2011-2013) 21 Figura 9. Assistiti in regime ambulatoriale per sesso (triennio 2011-2013) 22 Figura 10. Obiettivi strategici e operativi dell’AOUOORR 26 Figura 11. Il dialogo con le associazioni: “Il personale operante nell’AOUOORR è disponibile a fornire informazioni” 45 Figura 12. Il dialogo con le associazioni: “I servizi alberghieri forniti dall’ AOUOORR (ristorazione, pulizia, etc.) sono adeguati alle esigenze dei pazienti" 45 Figura 13. Il dialogo con le associazioni: "I locali, gli spazi e la cartellonistica messi a disposizione per l’attività di promozione sono idonei alle esigenze dell’associazione” 45 Figura 14. Il dialogo con le associazioni: "L’AOUOORR fornisce idonea assistenza per le problematiche emergenti te le richieste presentate dall’associazione” Figura 15. Importo fatturato (in migliaia di euro) per categoria merceologica (triennio 2011-2013) 45 46 Figura 16. Tempi medi di pagamento (triennio 2011-2013) 47 Figura 17. Fornitori intervistati per categoria merceologica 48 Figura 18. Il dialogo con i fornitori: “Con quale struttura entra in contatto?” 49 Figura 19. Il dialogo con i fornitori: “Conosce come è organizzata l’AOUOORR e quali sono le sue attività?” 49 Figura 20. Il dialogo con i fornitori: “Le istruzioni e le specifiche contenute nella documentazione di gara erano di facile comprensione” Figura 21. Il dialogo con i fornitori: “Il tempo per rispondere alla procedura è stato ragionevole” 49 49 Figura 22. Il dialogo con i fornitori: “Se avete contattato l’amministrazione aggiudicatrice per chiarire alcune questioni, le vostre richieste sono state soddisfatte” Figura 23. Il dialogo con i fornitori: “Le innovazioni di prodotto e di processo sono condivise tra l’AOUOORR e i fornitori” 50 50 Figura 24. Il dialogo con i fornitori: comunicazione e trasparenza 51 Figura 25. Il personale dipendente del SSN per classi di età (triennio 2011-2013) 52 Figura 26. Analisi del personale dipendente del SSN per genere (triennio 2011-2013) 53 Figura 27. Analisi del personale dipendente dell’Università per genere (triennio 2011-2013) 54 Figura 28. Percentuale del personale dipendente del SSN con contratto part-time sul totale (triennio 2011-2013) 54 Figura 29. Personale tirocinante, borsista e sanitario non dipendente (triennio 2011-2013) 55 Figura 30. Organizzazione aziendale per la sicurezza 58 Figura 31. Trend della copertura vaccinale antiinfluenzale ed anti epatite B (triennio 2011-2013) 61 Figura 32. Adesione dei dipendenti alle giornate di sciopero (triennio 2011-2013) 66 Figura 33. Valutazione del personale dipendente del SSN (2011-2012) 67 Figura 34. Valutazione del personale dipendente dell’Università (2011-2012) 67 Figura 35. Il dialogo con i collaboratori: “L’ambiente dei colleghi è cooperativo e cordiale” 68 Figura 36. Il dialogo con i collaboratori: “L’AOUOORR è molto attenta alle esigenze di tutti i dipartimenti con cui si relaziona” 68 Figura 37. Il dialogo con i collaboratori: “L’AOU agevola la collaborazione tra le UU.OO. all’interno dell’Azienda” 68 Figura 38. Il dialogo con i collaboratori: giudizio sulla preparazione, competenza e disponibilità del personale amministrativo e sanitario 69 Figura 39. Il dialogo con i collaboratori: “L’AOUOORR svolge l’attività in modo trasparente” 69 Figura 40. Il dialogo con i collaboratori: “La formazione e l’apprendimento ricevuto dall’AOUOORR fino ad ora sono adeguati” 69 Figura 41. Il dialogo con i collaboratori: “Gli obiettivi affidati dalla direzione dell’AOUOORR sono ben pianificati” 70 Figura 42. Il dialogo con i collaboratori: “L’AOUOORR svolge l’attività in modo efficiente ed efficace” 70 Figura 43. Il sistema informatico aziendale 84 Figura 44. Il sistema “Virtual Hospital” 84 Figura 45. Il portale internet 85 Figura 46. Navigazione sul sito internet - accessi degli utenti 86 Figura 47. Navigazione sul sito internet - provenienza degli utenti 86 Figura 48. Il sistema informativo clinico-sanitario Figura 49. Tipologie di trasporti con autoambulanza 87 101 197 Figura 50. Numero ricette e numero pazienti trattati in assistenza farmaceutica (triennio 2011-2013) 103 Figura 51. Percentuale della spesa in distribuzione diretta sul totale della spesa dei farmaci (triennio 2011-2013) 104 Figura 52. Prestazioni di laboratorio distinte per provenienza dei pazienti (triennio 2011-2013) 105 Figura 53. Prestazioni di laboratorio distinte per sesso dei pazienti (triennio 2011-2013) 105 Figura 54. Prestazioni di laboratorio distinte per età dei pazienti (triennio 2011-2013) 106 Figura 55. Prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini distinti per provenienza dei pazienti (triennio 2011-2013) 108 Figura 56. Prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini distinti per sesso dei pazienti (triennio 2011-2013) 108 Figura 57. Prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini distinti per età dei pazienti (triennio 2011-2013) 109 Figura 58. Prestazioni di specialistica ambulatoriale distinti per provenienza dei pazienti (triennio 2011-2013) 110 Figura 59. Prestazioni di specialistica ambulatoriale distinti per sesso dei pazienti (triennio 2011-2013) 110 Figura 60. Prestazioni di specialistica ambulatoriale distinti per età dei pazienti (triennio 2011-2013) 110 Figura 61. Accessi di pronto soccorso (senza successivo ricovero) - triennio 2011-2013 111 Figura 62. Accessi di pronto soccorso (senza successivo ricovero) distinti per codice di priorità - triennio 2011-2013 111 Figura 63. Ricoveri di pazienti provenienti dal pronto soccorso (triennio 2011-2013) 114 Figura 64. Peso medio per attività in degenza ordinaria (triennio 2011-2013) 115 Figura 65. Assistenza ospedaliera per acuti in degenza ordinaria per provenienza (triennio 2011-2013) 115 Figura 66. Mobilità extraregionale per attività di ricovero ordinario (triennio 2011-2013) 116 Figura 67. Assistenza ospedaliera per acuti in degenza ordinaria per sesso (triennio 2011-2013) 116 Figura 68. Assistenza ospedaliera per acuti in degenza ordinaria per classi di età (triennio 2011-2013) 117 Figura 69. Peso medio delle discipline di eccellenza (triennio 2011-2013) 118 Figura 70. Peso medio day hospital e day surgery (triennio 2011-2013) 120 Figura 71. Day hospital e day surgery per provenienza (triennio 2011-2013) 121 Figura 72. Mobilità extraregionale per Day Hospital e Day Surgery (triennio 2011-2013) 121 Figura 73. Day hospital e day surgery per sesso (triennio 2011-2013) 122 Figura 74. Day hospital e day surgery per classi di età (triennio 2011-2013) 122 Figura 75. Peso medio Day Hospital per attività di riabilitazione (triennio 2011-2013) 123 Figura 76. Attività di riabilitazione per provenienza (triennio 2011-2013) 123 Figura 77. Attività di riabilitazione per sesso (triennio 2011-2013) 124 Figura 78. Attività di riabilitazione per classi di età (triennio 2011-2013) 124 Figura 79. Mobilità extraregionale per attività di riabilitazione (triennio 2011-2013) 124 Figura 80. Prestazioni del servizio trasfusionale per provenienza (triennio 2011-2013) 126 Figura 81. Prestazioni del servizio trasfusionale per sesso (triennio 2011-2013) 126 Figura 81. Prestazioni del servizio trasfusionale per sesso (triennio 2011-2013) 126 Figura 82. Prestazioni del servizio trasfusionale per classi di età (triennio 2011-2013) 126 Figura 83. Peso medio dell’attività di Trapianti organi e tessuti (triennio 2011-2013) 128 Figura 84. Attività di Trapianti organi e tessuti per provenienza (triennio 2011-2013) 128 Figura 85. Mobilità extraregionale per attività trapianti (triennio 2011-2013) 129 Figura 86. Attività per Trapianti organi per sesso (triennio 2011-2013) 129 Figura 87. Attività per Trapianti organi per classi di età (triennio 2011-2013) 129 Figura 88. Attività di sperimentazione distinta per specializzazione (2013) 132 Figura 89. Sperimentazioni sostenute da ditte americane (2013) 133 Figura 90. Sperimentazioni sostenute da ditte nazionali (2013) 133 Figura 91. Sperimentazioni sostenute da ditte giapponesi (2013) 133 Figura 92. Composizione del valore della produzione (triennio 2011-2013) 156 Figura 93. Composizione dei costi della produzione (triennio 2011-2013) 156 Figura 94. Composizione dei Costi della Produzione - I livelli essenziali di assistenza 157 Figura 95. Composizione dei livelli essenziali di assistenza - Attività distrettuale 157 Figura 96. Composizione dei livelli essenziali di assistenza - Attività ospedaliera 157 Figura 97. Attribuzione del valore distribuibile per Stakeholder (triennio 2011-2013) 160 Figura 98. Valore distribuibile e costo del personale per ciascuna risorsa umana (triennio 2011-2013) 161 Figura 99. Comparazione attività/passività (triennio 2011-2013) 163 Figura 100. I nuovi investimenti effettuati nel triennio 2011-2013 165 198 Indice delle tabelle Tabella 1. Popolazione residente per Area Vasta (triennio 2011-2013) 20 Tabella 2. Assistiti in regime di ricovero per provenienza (triennio 2011-2013) 21 Tabella 3. Assistiti in regime ambulatoriale per provenienza (triennio 2011-2013) 22 Tabella 4. Assistiti in regime ambulatoriale per età (triennio 2011-2013) 22 Tabella 5. Importo fatturato (in migliaia di euro) per territorio di provenienza – triennio 2011-2013 46 Tabella 6. Attività della struttura organizzativa “Acquisizione di beni e servizi” (triennio 2011-2013) 48 Tabella 7. Il dialogo con i fornitori: termini, modalità di pagamento e aspetti logistici 50 Tabella 8. Il dialogo con i fornitori: operato del personale 50 Tabella 9. Consistenza del personale in unità di persone (triennio 2011-2013) 52 Tabella 10. Consistenza del personale in unità di lavoro equivalenti (triennio 2011-2013) 52 Tabella 11. Il personale dipendente dell’Università per classi di età (triennio 2011-2013) 53 Tabella 12. Segmentazione del personale per titolo di studio (triennio 2011-2013) 53 Tabella 13. Segmentazione del personale per genere (triennio 2011-2013) 53 Tabella 14. Anzianità di servizio del personale (triennio 2011-2013) 54 Tabella 15. Personale dipendente del SSN coinvolto nei corsi di laurea universitari (triennio 2011-2013) 54 Tabella 16. Specializzandi e frequentatori volontari presenti in Azienda (triennio 2011-2013) 55 Tabella 17. Assunzioni e cessazioni del personale (triennio 2011-2013) 57 Tabella 18. Motivazione della cessazione del personale (triennio 2011-2013) 57 Tabella 19. Personale (ospedaliero ed universitario) inidoneo o idoneo con prescrizioni (triennio 2011-2013) 59 Tabella 20. Idoneità con prescrizioni per area (triennio 2011-2013) 59 Tabella 21. Fattori di rischio in caso di idoneità con prescrizioni (triennio 2011-2013) 59 Tabella 22. Giornate di assenza per malattia e infortunio del personale dipendente del SSN (triennio 2011-2013) 60 Tabella 23. Giornate di assenza per malattia del personale dipendente dell’Università (triennio 2011-2013) 60 Tabella 24. Crediti assegnati a soggetti interni e esterni (triennio 2011-2013) 62 Tabella 25. Risultati piano formazione anno 2013 (solo personale interno dipendente) 62 Tabella 26. Dati della formazione in sede del personale coinvolto in qualità di discente e docente (triennio 2011-2013) 63 Tabella 27. Percentuale della formazione individuale fuori sede sul totale (triennio 2011-2013) 63 Tabella 28. Costo della formazione (triennio 2011-2013) 63 Tabella 29. Procedimenti disciplinari per esito e per area contrattuale (triennio 2011-2013) 65 Tabella 30. Procedimenti disciplinari distinti per contenuto (triennio 2011-2013) 65 Tabella 31. Cause con personale dipendente (triennio 2011-2013) 65 Tabella 32. Numero dei dipendenti iscritti ai sindacati (triennio 2011-2013) 66 Tabella 33. Numero incontri sindacali per tipologia e ruolo di appartenenza (triennio 2011-2013) 67 Tabella 34. Numero apparecchiature elettromedicali e loro valorizzazione (triennio 2011-2013) 71 Tabella 35. Tipologia di acquisizione delle apparecchiature elettromedicali (2013) 71 Tabella 36. Grado tecnologico e rispettiva valorizzazione economica (2013) 71 Tabella 37. Rappresentazione percentuale della obsolescenza del parco tecnologico (triennio 2011-2013) 71 Tabella 38. Segnalazioni da parte dei cittadini (triennio 2011-2013) 76 Tabella 39. Reclami distinti per categorie (triennio 2011-2013) 77 Tabella 40. Reclami distinti per contenuto (triennio 2011-2013) 77 Tabella 41. Suggerimenti distinti per contenuto (2013) 78 Tabella 42. Elogi distinti per contenuto (triennio 2011-2013) 78 Tabella 43. Attività del laboratorio per l’innovazione in Sanità - Lab@AOR (2013) 91 Tabella 44. Attività del progetto APOTECAchemo - Lab@AOR (2013) 92 Tabella 45. Attività di formazione del Lab@AOR (2013) 92 Tabella 46. Progetti di comunicazione al paziente del Lab@AOR (2013) 92 Tabella 47. Dati di ricovero complessivi ordinari e diurni (triennio 2011-2013) 98 Tabella 48. Dati di dimissioni di ricovero ordinari e diurni distinti per categorie diagnostiche (anno 2013) 99 Tabella 49. Prestazioni ambulatoriali per esterni e interni (escluse le attività di laboratorio) - triennio 2011-2013 99 Tabella 50. Prestazioni di laboratorio - triennio 2011-2013 99 Tabella 51. Accessi in pronto soccorso distinti per codice di priorità - triennio 2011-2013 100 Tabella 52. Percentuali di soddisfazione per tempi di attesa nel Blocco Operatorio (2012-2013) 100 Tabella 53. Attività di elisoccorso - ore di volo (triennio 2011-2013) 102 Tabella 54. Attività di elisoccorso - numero di voli (triennio 2011-2013) 102 Tabella 55. Tipologie dei voli primari effettuati (triennio 2011-2013) 103 199 Tabella 56. Spesa relativa all’assistenza farmaceutica distrettuale (triennio 2011-2013) 104 Tabella 57. Spesa relativa all’assistenza farmaceutica distrettuale distinta per classi di farmaci (triennio 2011-2013) 104 Tabella 58. Prestazioni di laboratorio in mobilità (triennio 2011-2013) 105 Tabella 59. Cessioni di servizio per attività di laboratorio (triennio 2011-2013) 106 Tabella 60. Prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini in mobilità (triennio 2011-2013) 107 Tabella 61. Prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini in mobilità per tipologia (triennio 2011-2013) 108 Tabella 62. Cessioni di servizio per attività di diagnostica strumentale e per immagini - triennio 2011-2013 109 Tabella 63. Prestazioni di specialistica ambulatoriale (triennio 2011-2013) 110 Tabella 64. Tempi medi (in minuti) dell’attività clinica di pronto soccorso (triennio 2011-2013) 112 Tabella 65. Attività dell’ Osservazione Breve Intensiva (OBI) - triennio 2011-2013 112 Tabella 66. Pazienti inviati ad altro istituto dal Pronto Soccorso Torrette/Salesi - triennio 2011-2013 112 Tabella 67. Prestazioni di laboratorio e/o radiologia sul numero di accessi al pronto soccorso - triennio 2011-2013 113 Tabella 68. Cessioni di servizio per l’attività clinica - triennio 2011-2013 113 Tabella 69. Ricoveri ordinari e giornate di degenza (triennio 2011-2013) 115 Tabella 70. Dati relativi all’attività di ricovero ospedaliero – alte specialità (triennio 2011-2013) 117 Tabella 71. Percentuali DRG chirurgici in ricovero ordinario (triennio 2011-2013) 118 Tabella 72. Riorganizzazione dei processi nell’attività di ricovero ordinario (2012-2013) 118 Tabella 73. Ricoveri urgenti sul totale dei ricoveri ordinari (triennio 2011-2013) 119 Tabella 74. Appropriatezza organizzativa nell’attività di ricovero ordinario (2012-2013) 119 Tabella 75. Razionalizzazione delle richieste interne di laboratorio analisi (triennio 2011-2013) 119 Tabella 76. Ricoveri diurni e accessi per attività di day hospital e day surgery (triennio 2011-2013) 120 Tabella 77. Percentuali DRG chirurgici su totale produzione Day Hospital (triennio 2011-2013) 120 Tabella 78. Appropriatezza organizzativa nell’attività di day hospital e day surgery (2012-2013) 122 Tabella 79. Ricoveri e accessi per l’attività di riabilitazione (triennio 2011-2013) 123 Tabella 80. Attività di raccolta di sangue ed emocomponenti (triennio 2011-2013) 125 Tabella 81. Attività di assegnazione di emocomponenti per attività trasfusionale (triennio 2011-2013) 125 Tabella 82. Prestazioni del servizio trasfusionale per pazienti interni (triennio 2011-2013) 126 Tabella 83. Prestazioni del servizio trasfusionale in mobilità (triennio 2011-2013) 126 Tabella 84. Prestazioni del servizio trasfusionale: le cessioni di servizio (triennio 2011-2013) 127 Tabella 85. Ricoveri e giornate di degenza per trapianti organi e tessuti (triennio 2011-2013) 128 Tabella 86. Attività per trapianti per tipologia di organo (triennio 2011-2013) 128 Tabella 87. Attività chirurgica di prelievo d’organo suddivisa per anno di attività (triennio 2011-2013) 129 Tabella 88. Pareri (comprensivi di emendamenti) del Comitato Etico (triennio 2011-2013) 131 Tabella 89. Prese d’atto del Comitato Etico (triennio 2011-2013) 131 Tabella 90. Attività complessiva del Comitato Etico (triennio 2011-2013) 131 Tabella 91. Pareri quale centro coordinatore (triennio 2011-2013) 132 Tabella 92. Studi sponsorizzati e non profit (triennio 2011-2013) 132 Tabella 93. Studi per tipologia (triennio 2011-2013) 132 Tabella 94. Studi sperimentale clinici (triennio 2011-2013) 132 Tabella 95. Attività di sperimentazione (triennio 2011-2013) 133 Tabella 96. Numero di sperimentazioni distinti per provenienza dell’azienda finanziatrice (triennio 2011-2013) 133 Tabella 97. Progetti nazionali e internazionali attivi nel 2013 - area sanitaria 134 Tabella 98. Numero medici autorizzati alla libera professione (triennio 2011-2013) 135 Tabella 99. Numero prestazioni in libera professione ed in attività istituzionale (triennio 2011-2013) 135 Tabella 100. Frequenza ore di mediazione per lingua (2012-2013) 138 Tabella 101. Frequenza ore di mediazione nelle strutture (2012-2013) 138 Tabella 102. Attività di prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (triennio 2011-2013) 140 Tabella 103. Attività del Comitato Valutazione Sinistri (triennio 2011-2013) 143 Tabella 104. Risarcimento per tipologia di procedimento (triennio 2011-2013) 143 Tabella 105. Stato di avanzamento delle istanze di risarcimento (triennio 2011-2013) 143 Tabella 106. Cause senza copertura assicurativa (triennio 2011-2013) 143 Tabella 107. Cause con copertura assicurativa (triennio 2011-2013) 144 Tabella 108. Rifiuti sanitari pericolosi per codice, espressi in kg prodotti (triennio 2011-2013) 150 Tabella 109. Consumi energetici (triennio 2011-2013) 151 Tabella 110. Conto Economico Civilistico (triennio 2011-2013) 155 200 Tabella 111. Mobilità extraregionale (2012-2013) 158 Tabella 112. Il valore creato dall’AOUOORR (triennio 2011-2013) 159 Tabella 113. Il costo del personale per dipendente (triennio 2011-2013) 160 Tabella 114. La riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo il criterio finanziario (triennio 2011-2013) 162 Tabella 115. L’analisi della solidità patrimoniale (triennio 2011-2013) 164 Tabella 116. L’analisi della liquidità (triennio 2011-2013) 164 201 202 Questionario di valutazione del Bilancio Sociale 2013 203 Questionario di valutazione del Bilancio Sociale 2013 DATI GENERALI DEL COMPILATORE (COMPILARE SOLO LA SEZIONE CHE INTERESSA) Provincia di residenza Sesso M F Anno di nascita Categoria di appertenenza Professione Personale interno Azienda sanitaria Paziente Associazioni di volontariato Enti/Istituzioni Collettività Dipendente Libero Professionista Studente Pensionato Disoccupato Altro L'AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA "OSPEDALI RIUNITI" E IL BILANCIO SOCIALE Come è venuto in possesso/conoscenza del Bilancio Sociale? Convegno di presentazione Internet Ricevuto per posta Ricevuto dall'AOUOORR tramite una dipendenza Per motivi di studio Tramite conoscenti Per caso Quale capitolo del Bilancio Sociale ha trovato più interessante? Identità aziendale Relazione sociale Impatto ambientale Relazione economica Quali argomenti/tematiche vorrebbe approfondire o aggiungere? QUALITÀ E EFFICACIA DEL BILANCIO SOCIALE Che giudizio assegna al Bilancio Sociale? Identità aziendale BASSO 1 Relazione Sociale ALTO BASSO 2 3 4 1 Impatto ambientale ALTO BASSO 2 3 4 1 Relazione economica ALTO BASSO 2 3 COMPLETEZZA CHIAREZZA TRASPARENZA VERIFICABILITÀ GRAFICA altro (specificare) Commenti e suggerimenti Si prega di restituire il presente questionario compilato alla SO controllo di gestione dell'AOUOORR, via Conca 71-60020 Torrette (AN). 4 1 ALTO 2 3 4 A tutela della sostenibilità ambientale la presente pubblicazione è stata realizzata su carta Shiro® Echo realizzata in 100% post-consumo-rifiuti riciclati e prodotta con energia elettrica rinnovabile. Stampato presso SAGRAF Sabatini Grafiche Srl di Castelferretti (AN) Italy ISBN: 978-88-907795-8-9