Comments
Transcript
Diapositiva 1 - Ordine degli ingegneri di Bolzano
Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Relatori: Prof. Ing. Paolo Simonini Dott. Ing. Diego Bellato Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Normativa: Normativa Tecnica di riferimento nazionale: D.M. 14 gennaio 2008 Circolare applicativa 2 febbraio 2009 Normativa Tecnica di riferimento europeo: Eurocodice 7 – Geotechnical Design EN 1536:2010: Bored Piles EN 12063:2000: Sheet-Pile Walls EN 12699:2000: Displacement Piles EN 14199:2005: Micropiles Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Scopo: • trasmettere i carichi in profondità fino a raggiungere strati di terreno con migliori caratteristiche meccaniche; • limitare i cedimenti di fondazioni poste su strati compressibili; • migliorare le caratteristiche di strati di terreno di modeste caratteristiche meccaniche; • resistere a sollecitazioni orizzontali e momenti rilevanti (strutture a traliccio, offshore ...); • resistere ad azioni di sollevamento di una fondazione; • aumentare la sicurezza delle fondazioni quando esse possono essere soggette a erosione. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Premesse: “Il progetto di una fondazione su pali deve comprendere: 1. la scelta del tipo di palo e delle relative tecnologie e modalità di esecuzione; 2. il dimensionamento dei pali e delle relative strutture di collegamento, tenendo conto degli effetti di gruppo tanto nelle verifiche SLU quanto nelle verifiche SLE. Le indagini geotecniche […] devono essere dirette anche ad accertare la fattibilità e l’idoneità del tipo di palo in relazione alle caratteristiche dei terreni e delle acque presenti nel sottosuolo.” [§6.4.3 D.M. 14 gennaio 2008] Casi particolari: Fondazioni miste a platea su pali (interazione o meno tra terreno, pali e platea) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo 1 - Scelta del tipo di palo, della relativa tecnologia e modalità esecutive Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo 1 - Scelta del tipo di palo, della relativa tecnologia e modalità esecutive Si dovrà prendere in considerazione: • le condizioni geologiche ed idrogeologiche del sito, inclusa la presenza di possibili ostacoli nel sottosuolo; • le tensioni generate durante l’installazione; • la possibilità di preservare e controllare l’integrità dei pali installati; • gli effetti indotti dal metodo e dalla sequenza di installazione su pali già realizzati e su strutture adiacenti; • le tolleranze entro cui si possano ritenere la procedura di installazione idonea; • gli effetti negativi prodotti da agenti aggressivi presenti nel sottosuolo; • l’eventuale collegamento tra acquiferi posti a profondità diverse; • il trasporto e la movimentazione dei pali; • gli effetti della costruzione dei pali sugli edifici circostanti. Prof. Ing. Paolo Simonini EC 7 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Dovrà essere prestata attenzione quindi a: • la spaziatura dei pali in gruppo; • gli spostamenti e le vibrazioni indotte su strutture adiacenti dovute all’installazione; • il tipo di martello o vibratore utilizzato; • le sollecitazioni dinamiche generate durante l’infissione; • per pali trivellati con circolazioni di fanghi, la necessità di mantenere la pressione del fluido ad un livello tale da assicurare la stabilità delle pareti del foro ed evitare il sifonamento della base; • la pulizia della base e, talvolta, delle pareti del foro, specialmente con bentonite, per rimuovere detriti; • l’instabilità locale del fusto durante l’iniezione, che può causare inclusioni di terreno; • l’ingresso di terreno/acqua nella sezione da gettare e possibili perturbazioni dovute al deflusso della falda; • l’effetto di assorbimento di acqua dal cls da parte dei livelli di sabbia non satura circostante il fusto; • l’influenza ritardante degli agenti chimici nel sottosuolo; • la compattazione del terreno dovuta all’installazione dei pali infissi; • le alterazioni delle condizioni originali del sottosuolo dovute alla perforazione del fusto di un palo. EC 7 Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Classificazione comune dei pali di fondazione • In funzione del materiale di cui sono costruiti: o pali di legno o pali di acciaio o di calcestruzzo prefabbricati o di calcestruzzo gettato in opera • In funzione delle dimensioni: o pali di piccolo diametro (d<25 cm) o pali di medio diametro (25d80 cm) o pali di grande diametro (d>80 cm) • Rispetto alle tecnologie esecutive: o Pali battuti (senza asportazione di terreno); o Pali trivellati (con asportazione di terreno); o Pali ad elica continua (CFA – Continuous Flight Auger) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali battuti Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali battuti: • In calcestruzzo prefabbricati • In acciaio • Battuti in calcestruzzo gettato in opera • Vibrati in calcestruzzo gettato in opera Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali trivellati e pali ad elica continua Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali trivellati: • Pali trivellati ordinari • Pali trivellati di grande diametro • Pali ad elica continua (CFA) • Pali a spostamento laterale (FDP) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali trivellati ordinari Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali trivellati ordinari Circolazione diretta Circolazione inversa Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali trivellati di grande diametro • Pali di diametro compreso tra 0,8÷3 m, di solito realizzati con rivestimento del foro. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali trivellati di grande diametro Dimostrazione: perforazione con bucket Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali trivellati di grande diametro • Il rivestimento può essere vibrato; • Possono essere previsti allargamenti localizzati del fusto (underreaming device). Applicazioni • Elementi di fondazione per carichi verticali; • Elementi di fondazione per muri di sostegno; • Elementi a sostegno di scavi; • Protezione contro il sollevamento; • Stabilità dei pendii; • Energy piles. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Energy pile Nelle nuove costruzioni il sottosuolo più prossimo alla superficie può essere utilizzato per il controllo della climatizzazione degli ambienti interni all’edificio. Il sottosuolo è, in questo caso, trattato alla stregua di una riserva di calore/freddo. Utilizzando elementi statici necessari per la stabilità della struttura, come ad esempio i pali di fondazione, è possibile sfruttare le risorse geotermiche del sito. Le condotte di scambio termico sono ancorate direttamente alla gabbia di armatura. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali ad elica continua (CFA) 1. La perforazione viene eseguita avanzando nel terreno, sotto l’azione di una forza assiale e di una coppia, una trivella ad elica continua con l’asta centrale cava chiusa con una punta a perdere. 2. Alla profondità desiderata si inizia il getto di cls in pressione dall’asta cava centrale. Contemporaneamente si solleva la trivella ruotandola lentamente nel senso dell’avanzamento 3. Infine, ultimata la fase di getto, si inserisce nel foro realizzato la gabbia di armatura. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali a spostamento laterale (FDP) I pali FDP (Full Displacement Pile) sono realizzati mediante spinta e rotazione, evitando eccessivi rumori/vibrazioni. ∅ ca. 300÷700 mm L’utensile FDP standard è costituito da una robusta asta centrale necessaria al convogliamento del cls fino alla punta. Principio: l’utensile di perforazione (elica rotante) disgrega il terreno che viene costipato all’intorno del foro dal “displacement body”. Gli elementi di perforazione e compattazione possono avere lunghezze diverse. Le punte sono intercambiabili e possono essere predisposte per diversi tipi di denti e di configurazione di flange. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Posizionamento della punta dell’utensile al centro del palo. Prof. Ing. Paolo Simonini Si ruota e si spinge l’utensile nel terreno, scavato e compattato lateralmente La prolunga delle aste telescopiche permettono di aumentare di 12 m la prof. Giunti alla profondità di progetto si inizia il getto e si procede all’estrazione dell’utensile Inserimento a spinta dell’armatura nel calcestruzzo fresco 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Pali a spostamento laterale (FDP) I pali FDP (Full Displacement Pile) possono essere di tipo: • Standard – armatura posta in opera per gravità nel foro gettato • Lost Bit (punta a perdere) – armatura fissata alla punta a perdere e inserita, quindi, prima del getto del palo. Vantaggi: • Incremento di capacità portante (qs,TRIV ≤ qs,FDP ≤ qs,BATT); • Assenza di vibrazioni; • Minima quantità di materiale di risulta. DETTAGLIO “PUNTA A PERDERE” PALO CFA MATERIALE DI RISULTA PALO FDP Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Micropali Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Classificazione dei micropali (FHWA – U.S.A.): • In base allo scopo progettuale: o Caso 1: micropali caricati direttamente / armatura in grado di resistere alla maggior parte del carico applicato. o Caso 2: elementi di rinforzo del terreno per ottenere un sistema composito rinforzato micropali – terreno in grado di resistere ai carichi esterni Prof. Ing. Paolo Simonini CASO 2 CASO 1 applicati. 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Classificazione dei micropali (FHWA – U.S.A.): • In base alla modalità esecutiva: o A: micropali ottenuto mediante colatura a gravità del fusto o B: miscela iniettata a debole pressione durante il sollevamento del rivestimento o C: miscela di 1° fase + successiva iniezione in pressione (> 1 Mpa) senza otturatore (I.G.U. – Iniezione Globale Unica) o D: miscela di 1° fase + successiva iniezione ad alta pressione (2÷8 Mpa) con otturatore (I.R.S. – Iniezione Ripetuta Selettiva) OSS: per la C e la D è previsto l’inserimento di apposite tubazioni valvolate (anche lo stesso tubo di armatura) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Aspetti tecnologici: • Perforazione: per le operazioni di perforazione può essere impiegata qualunque metodologia o attrezzatura che sia in grado di garantire la stabilità del foro e di evitare danneggiamenti all’ambiente circostante. La tecnica adottata dovrà essere scelta in funzione della possibilità di raggiungere i requisiti di resistenza ed affidabilità previsti. • Posizionamento armatura: il posizionamento degli elementi di rinforzo segue solitamente una procedura standardizzata, sebbene diverse nazioni utilizzino classificazioni, dimensioni e configurazioni differenti. • Getto/Iniezione: Il processo di getto/iniezione può essere condotto attraverso diverse tecnologie e modalità. Da esso dipendono la buona riuscita ed il soddisfacimento dei requisiti di progetto previsti. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Perforazione: • fluidi di circolazione (aria in roccia, fanghi bentonitici; sconsigliata in genere l’acqua) • perforazione solitamente eseguita a rotazione con carotaggio continuo • possibilità di operare in spazi ristretti con attrezzatura appositamente concepite. Per diminuire ulteriormente gli ingombri, le attrezzature hanno il gruppo costituito dalla trave guida, dalla tavola rotary e dai relativi comandi separato dal gruppo motore (semplicità e sicurezza) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Perforazione: Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Armatura: • barre di armatura per c.a. • barre in acciaio ad alta resistenza con filettatura continua (e.g. Dywidag) • barre cave di acciaio ad alta resistenza con filettatura continua (e.g. Ischebeck) • armatura tubolare in acciaio OSS: possibilità di accoppiamento tra elementi Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Getto/Iniezione: • Fase di maggiore importanza per la realizzazione del micropalo: la miscela iniettata o deve garantire il trasferimento dei carichi al terreno; o costituisce parte integrante della sezione resistente del micropalo; o deve costituire una protezione dell’armatura nei confronti della corrosione; o può estendersi al di là del perimetro del foro (impregnazione, compattazione e/o fessurazione). • La miscela (solitamente acqua-cemento) deve essere caratterizzata da: o elevata resistenza e stabilità (rapporto a/c pari a ca. 0.4÷0.5); o facilità di pompaggio (eventuale aggiunta di agenti superfluidificanti); o aggiunta di bentonite, solo nel caso di miscele primarie (micropali I.G.U. o I.R.S.) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Getto/Iniezione: • Garantire integrità del palo nelle zone di trasferimento → iniezione a rifiuto • Se si verificano perdite: o utilizzare un riempitivo (e.g. sabbia – diametro max dei grani 2 mm) o iniezione preliminare seguita da riperforazione e successiva iniezione in pressione Obiettivo dell’iniezione: Aumentare significativamente le dimensioni del fusto del palo attraverso una serie di sbulbature ottenute a piccolo interasse che, nel loro insieme, costituiscono il mezzo per compattare, se possibile, il terreno circostante e trasferire i carichi. Evitare formazione di claquage. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Iniezione a bassa pressione tramite rivestimento: Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Iniezioni selettive: Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Tipologia C/D: • Tipologia C → unica iniezione su tutte le valvole pressioni di 1 MPa al bocca-foro • Tipologia D → iniezioni selettive, anche ripetute pressioni: 2÷8 MPa – 3/4 iniezioni POSSIBILI CONFIGURAZIONI PER MEZZO DELLE QUALI POSSONO ESSERE REALIZZATI MICROPALI CON LA TIPOLOGIA D (I.R.S.) INTERASSE VALVOLE NON RITORNO: 30÷50 CM Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo 2 – Dimensionamento dei pali Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Stati limite: “Nelle verifiche di sicurezza devono essere presi in considerazione tutti i meccanismi di stato limite ultimo, sia a breve che a lungo termine.” (D.M. 2008) SLU di tipo GEOTECNICO (GEO): 1. collasso per carico limite della palificata nei riguardi dei carichi assiali; 2. collasso per carico limite della palificata nei riguardi dei carichi trasversali; 3. stabilità globale. L’EC7 indica per ciascuno dei primi 2 SLU di tipo geotecnico ulteriori SLU da considerarsi: Carichi assiali • collasso del singolo palo; • collasso della palificata; • collasso o danni alla sovrastruttura dovuti a cedimenti assoluti o differenziali eccessivi Prof. Ing. Paolo Simonini Carichi trasversali → si divide in • Pali corti: collasso x rotazione o traslazione; • Pali lunghi: collasso x flessione (snervam.) Deve essere considerato effetto di gruppo. 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Stati limite: SLU di tipo STRUTTURALE (STR): 1. raggiungimento della resistenza dei pali; 2. raggiungimento della resistenza della struttura di collegamento dei pali. L’EC7 suggerisce alcune delle situazioni, se non adeguatamente previste ed analizzate, potrebbero inficiare l’affidabilità dei pali installati (e.g. condizioni avverse del sottosuolo, presenza di massi, trasporto e movimentazione dei pali prefabbricati ecc..) e prevede inoltre che: • i pali snelli attraversanti strati di materiale soffice o acqua devono essere verificati contro carico di punta, a meno che tali pali non siano confinati da terreni con una resistenza al taglio non drenata rappresentativa eccedente i 10 kPa. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Stati limite: SLE: 1. eccessivi cedimenti o sollevamenti; 2. eccessivi spostamenti trasversali. L’EC7 fornisce ulteriori precisazioni a seconda dello stato limite ultimo considerato: Carichi assiali • per pali installati in terreni mediamente addensati o con punta posta in strati resistenti, i coefficienti di sicurezza usati per le analisi agli SLU sono sufficienti a prevenire il verificarsi degli SLE; • la stima dei cedimenti deve includere sia il palo singolo che la palificata nel suo insieme; • l’analisi deve includere la valutazione anche dei cedimenti differenziali. Prof. Ing. Paolo Simonini Carichi trasversali → l’analisi deve considerare • la rigidezza del terreno nei vari strati; • La rigidezza flessionale dei singoli pali; • Il vincolo al collegamento palo-struttura; • Gli effetti di gruppo; • Effetti di carichi ciclici o inversioni di carico. 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo SLU di tipo GEOTECNICO Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Verifiche: • Le verifiche devono essere effettuate tenendo conto dei valori dei coefficienti parziali riportate nelle Tab. 6.2.I (azioni), 6.2.II (materiali) e 6.4.II (resistenze), seguendo almeno uno dei due approcci: 1. Approccio 1 • Combinazione 1: (A1+M1+R1) – verifiche STR • Combinazione 2: (A2+M1+R2) – verifiche GEO 2. Approccio 2: (A1+M1+R3) – no gR per STR OSS: nella normativa la combinazione 2 dell’approccio 1 è riportata in modo errato, cioè (A2+M2+R2) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Osservazioni: “In ogni caso […] fra le azioni permanenti deve essere incluso il peso proprio del palo e l’effetto di attrito negativo” (D.M. 2008) “In principle Fc,d should include the weight of the pile itself and Rc,d should include the overburden pressure of the soil at the foudation base. However these two items may be disregarded if they cancel approximately. They need not cancel if: - downdrag is significant; - the soil is very light; - the pile extends above the surface of the ground.” (EC7) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Resistenza dei pali ad azioni assiali: • Il valore di progetto Rd della resistenza si ottiene a partire dal valore caratteristico Rk, applicando i coefficienti parziali gR della Tab. 6.4.II. • La resistenza caratteristica Rk del palo singolo può essere dedotta da: A. risultati di prove di carico statico di progetto su pali pilota; B. metodi di calcolo analitici, dove Rk è calcolata a partire da parametri geotecnici o con l’impiego di relazioni empiriche che utilizzano direttamente i risultati di prove in sito (CPT, SPT ecc…); C. risultati di prove dinamiche di progetto, ad alto livello di deformazione, eseguite su pali pilota Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Resistenza dei pali ad azioni assiali: • Il valore caratteristico Rk della resistenza a compressione del palo, Rc,k , o a trazione, Rt,k , è dedotto dai corrispondenti valori Rc,m o Rt,m , ottenuti elaborando i risultati di: A. una o più prove di carico statiche di progetto; B. una o più verticali di indagine, da cui si ricavano i parametri geotecnici (solo quelle spinte ad una profondità superiore alla lunghezza dei pali); C. una o più prove di carico dinamiche di progetto. Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; i j OSS: premiata la numerosità degli accertamenti!!! Rt ,m media Rt ,m min Rt ,k min ; i j i pari a 1, 3, 5 Prof. Ing. Paolo Simonini j pari a 2, 4, 6 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Resistenza dei pali ad azioni trasversali: • valgono le stesse indicazioni fornite per il calcolo del valore della resistenza di progetto di pali soggetti ad azioni assiali, applicando però i coefficienti parziali gT forniti in Tab. 6.4.IV. • nel caso in cui la resistenza Rtr,k caratteristica sia valutata a partire dalla resistenza Rtr,m misurata nel corso di prove di carico statico su pali pilota, è necessario che l’azione sia della stessa intensità e direzione di quella di progetto; • la resistenza dell’intera fondazione su pali deve essere valutata tenendo conto delle condizioni di vincolo alla testa dei pali determinate dalla struttura di collegamento. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo B. Metodi di calcolo analitici Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodi di calcolo analitici: • Formule statiche - carichi assiali: o metodo a e b; o metodo di Bustamante e Doix per micropali (I.G.U. e I.R.S.) • Formule statiche - carichi trasversali: o Metodo di Broms • Metodi empirici basati sui risultati di prove in situ: o prova CPT (Metodo di Bustamante e Gianeselli); o prova SPT • Metodi empirici: o Metodo b di Reese e successivi sviluppi Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Formule statiche – carichi assiali Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo a e b: Qu = Qb + Qs = Ab∙qb + As∙qs Capacità portante limite: dove Qb e Qs sono, rispettivamente, la capacità portante ultima di punta e per attrito laterale. Resistenza alla punta: • Condizioni drenate: Termine trascurabile in terreni granulari!!! qb = c’∙Nc + s ’vL∙Nq c’ = coesione; s’vL = tensione efficace geostatica alla profondità L; Nc e Nq fattori di capacità portante OSS: Esistono numerosi approcci per il calcolo di Nq • Condizioni non drenate: qb = cu∙Nc + szL = 9∙cu + szL cu = coesione non drenata; szL = tensione geostatica totale alla prof. L Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Resistenza alla punta in terreni granulari – fattore Nq Lo schema maggiormente accreditato è quello proposto da Berezantsev (1961): La resistenza di punta non cresce linearmente con la profondità, ma si mantiene costante al di sotto di una profondità critica. Berezantsev giustifica il fenomeno con la presenza di un effetto silo, per il quale la tensione alla punta è minore di quella litostatica. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Resistenza alla punta in terreni granulari – fattore Nq Nq dipende dall’angolo d’attrito del terreno alla punta f’ e f ' progetto dal rapporto L/D. Si considera solitamente: f '40 pali palibattuti battuti 2 pali trivellat trivellati i f ' progetto f '3 pali Nq* corrisponde ad un w/D = 5% f’ progetto Nel caso di pali trivellati lo sviluppo della capacità portante di base è ritardato rispetto a quella per attrito laterale (spostamenti w pari al 25% del diametro del palo). f’ progetto Prof. Ing. Paolo Simonini Per tale ragione si è soliti usare un fattore Nq* < Nq 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Resistenza per attrito laterale • Condizioni drenate: qs = K∙s ’z∙tand = b ∙s ’z K = coefficiente di spinta orizzontale; s ‘z = tensione geostatica efficace verticale presente alla quota media dello strato considerato; d = angolo d’attrito all’interfaccia palo-terreno K - terreno sciolto K - terreno denso tand Battuto in acciaio (profilato) 0.7 1.0 tan20° Battuto in cls prefabbricato 1.0 2.0 tan(¾ f’) Battuto in cls gettato in opera 1.0 3.0 tanf’ 1-senf’ K0=1-senf’ tanf’ 0.7 0.9 tanf’ Palo Trivellato Con elica continua (Da Viggiani, 1999) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Resistenza per attrito laterale • Condizioni non drenate: qs = a ∙ cu a = coefficiente di adesione; cu = resistenza al taglio non drenata Palo Valore di cu Valore di a Battuto cu25 25<cu<70 cu70 1.0 1-0.011(cu-25) 0.5 Trivellato cu25 25<cu<70 cu70 0.7 0.7-0.008(cu-25) 0.35 (Da Viggiani, 1999) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo di Bustamante e Doix per micropali: Capacità portante limite: Qu = Qs = As∙qs = p ∙Ds∙Ls∙qs dove Ds è il diametro efficace o reso del micropalo → Ds = j ∙ Dd con j = parametro amplificativo del diametro nominale del foro Dd = diametro nominale del foro Ls è la lunghezza del tratto di micropalo connessa al terreno qs è la resistenza unitaria ad attrito laterale all’interfaccia paloterreno, i cui valori sono riportati in diagrammi distinti in base al tipo di terreno e in funzione della resistenza del terreno, espressa dal valore della pressione limite della prova pressiometrica o dalla resistenza alla penetrazione ricavata con prove SPT. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo di Bustamante e Doix per micropali VALORI DEL FATTORE AMPLIFICATIVO j IN FUNZIONE DEL TIPO DI MICROPALO (I.G.U. O I.R.S.) E DEL TIPO DI TERRENO Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo di Bustamante e Doix per micropali: VALORI DELLA RESISTENZA PER ATTRITO LATERALE qs IN FUNZIONE DEL TIPO DI MICROPALO (I.G.U. O I.R.S.), DEL TIPO DI TERRENO E DEI DATI DI PROVA IN SITU DISPONIBILI Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo di Bustamante e Doix per micropali: VALORI DELLA RESISTENZA PER ATTRITO LATERALE qs IN FUNZIONE DEL TIPO DI MICROPALO (I.G.U. O I.R.S.), DEL TIPO DI TERRENO E DEI DATI DI PROVA IN SITU DISPONIBILI Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Formule statiche – carichi trasversali Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo di Broms: Ipotesi: • palo immerso in terreno omogeneo (coesivo/granulare); • interfaccia palo-terreno di tipo rigido-plastico; • comportamento flessionale del palo di tipo rigido-plastico; • distribuzione iniziale delle tensioni assialsimmetrica; • se palo soggetto a spostamento d → risultante reazioni ≠ 0 • risultante dipende solo da D; (Da Viggiani, 1999) • distribuzione delle tensioni nel terreno soggetto all’azione orizzontale differenziato a seconda della tipologia di terreno. OSS: fenomeno di rottura tridimensionale Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Terreni coesivi: Pali liberi di ruotare in testa: • Palo corto: 2 2 H L 2e Le e L e 9 1,5 9 2 4 4 6 4,5 2 d d dd d cu d d d M max H H e 1 , 5 cu d 3 cu d 2 18 cu d 2 d (Da Viggiani, 1999) • Palo lungo: 2 e H e 2 My e 9 1 , 5 9 3 2,25 2 3 d d 9 cu d cu d d OSS: la lunghezza del palo deve essere almeno tale da avere Mmax = My; lunghezze maggiori non portano a benefici. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Terreni coesivi: Pali impediti di ruotare in testa: • Palo corto: H L 9 1,5 2 cu d d M max H 0,5 L 0,75 d • Palo intermedio: 2 H 4 My L L 9 1 , 5 9 2 4,5 3 d d 9 cu d 2 c d u • Palo lungo: My H 13 , 5 182 , 25 36 cu d 2 cu d 3 (Da Viggiani, 1999) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Terreni granulari: Pali liberi di ruotare in testa: • Palo corto: d L k p g d 3 2 e L d H 3 M max L L k p g d 4 2 L e d 3 e L 0,544 L 2 L e (Da Viggiani, 1999) • Palo lungo: e H 0,544 k p g d 3 d kp g d3 H My kp g d 4 OSS: l’equazione è di 3° grado nel parametro H/(kp∙g ∙d3); la lunghezza del palo deve essere almeno tale da avere Mmax = My; lunghezze maggiori non portano a benefici. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Terreni granulari: Pali impediti di ruotare in testa: • Palo corto: H 1,5 L2 k p g d M max 2 HL 3 • Palo intermedio: H 1 kp g d3 2 2 My d L kp g d 4 L d • Palo lungo: My H 3 3,676 kp g d3 kp g d 4 2 (Da Viggiani, 1999) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodi empirici basati sui risultati di prove in situ Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo di Bustamante e Gianeselli (metodo LCPC): Capacità portante limite: Qu = Qb + Qs = Ab∙qb + As∙qs Resistenza alla punta: qb = kc∙qca dove: kc (qc) = fattore di capacità portante qca = resistenza alla punta corretta qca è il valore medio di qc valutato in uno strato di spessore 2a, essendo a = 1,5·D, che si estende nell’intervallo (z-a; z+a) a cavallo della punta del palo. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo di Bustamante e Gianeselli (metodo LCPC): Resistenza laterale: qs = qc /aLCPC dove: qc = resistenza alla punta (CPT) aLCPC = coefficiente di aderenza aLCPC dipende dal tipo di palo e dal tipo di terreno. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Da prove SPT (Poulos, 1989): Capacità portante limite: Qu = Qb + Qs = Ab∙qb + As∙qs Resistenza alla punta: qb = M∙NSPT dove NSPT = resistenza penetrometrica dinamica; M = fattore moltiplicativo Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Da prove SPT (Poulos, 1989): Resistenza laterale: qs = h + l∙NSPT dove NSPT = resistenza penetrometrica dinamica; h, l = fattori empirici Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodi empirici Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo b di Reese – pali di grande diametro in terreni granulari: Capacità portante limite: Qu = Qb + Qs = Ab∙qb + As∙qs Resistenza laterale: qs = b (z)∙s ’z b = 1.5 – 0.245 ∙ z 0.5 con 0.25 ≤ b ≤ 1.2 Formulazione di O’Neill e Reese (1999) b = 1.5 – 0.24 ∙ z 0.5 0.25 ≤ b ≤ 1.2 N60 ≥ 15 b = (N60 /15)∙(1.5 – 0.24 ∙ z 0.5) 0.25 ≤ b ≤ 1.8 N60 < 15 OSS: - dopo 26 m b resta costante e pari a 0.25 - se NSPT < 15, b deve essere moltiplicato per N60 /15 Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo b – pali di grande diametro in terreni ghiaiosi (Rollins et al., 2005) 0.0 Resistenza laterale: qs = b (z)∙s ’z b (-) 2.0 1.0 3.0 4.0 0 5 b = 1.5-0.135∙z0.5 con 0.25 ≤ b ≤ 1.2 % ghiaia < 25% b = 2.0-0.0615∙z0.75 con 0.25 ≤ b ≤ 1.8 b = 3.4∙e-0.0265∙z con 0.25 ≤ b ≤ 3.0 ghiaia 25-50% % ghiaia > 50% Profondità (m) 10 15 20 OSS: - valori molto più elevati in terreni prevalentemente ghiaiosi; - massimo valore di b imposto pari a 3.0. Prof. Ing. Paolo Simonini 25 30 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Palificate Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Gruppi di pali e fondazioni miste a platea su pali – D.M. 2008 • Le verifiche dovrebbero essere condotte a partire da risultati di analisi di interazione tra terreno, fondazione costituita da pali e struttura di collegamento, che portino alla determinazione dell’aliquota dell’azione trasferita dalla platea e dai pali. • Se si trascura l’interazione → verifiche condotte solo sui pali (§6.4.3.1 e §6.4.3.2) • Assumendo che solo la platea trasferisca carichi al suolo → Pali riduttori di cedimento • Se non di trascura interazione → verifiche della fondazione mista (§6.4.3.3 e §6.4.3.4) o Approccio 2 o Nelle verifiche agli SLU GEO, la resistenza della fondazione mista si potrà ottenere da analisi di interazione o sommando le rispettive resistenze caratteristiche e applicando alla resistenza totale il coefficiente di capacità portante (R3) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Gruppi di pali e fondazioni miste a platea su pali – EC7 • Verifiche condotte in riferimento sia al palo singolo che al gruppo di pali e al terreno inglobato dalla palificata → resistenza di progetto sarà la minore tra le due • La resistenza del gruppo di pali può essere calcolata come un unico palo di grande D • Se i pali sono collegati da una struttura rigida: ocapacità di ridistribuzione dei carichi tra i pali; ocollasso potrà avvenire solo se un numero significati di pali collasserà • Se i pali sono collegati da una struttura flessibile: ola resistenza del palo più debole influenza la possibilità di collasso della struttura • Attenzione ai pali collocati sul bordo della platea • Deve essere presa in considerazione una zona estesa diversi D sotto la base dei pali • Punzonamento se è presente terreno soffice a meno di 4D dalla base del palo Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Calcolo della capacità portante dei gruppi di pali • La zona di influenza del gruppo di pali è maggiore di quella del palo singolo Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Calcolo della capacità portante dei gruppi di pali • Si ha interazione nelle seguenti condizioni: o interasse tra i pali i < 3D → interazione; o interasse tra i pali 3÷4D ≤ i ≤ 7D → interazione mitigata; o interasse tra i pali i > 7÷8D → interazione assente • Pali trivellati: o capacità portante del gruppo di pali può essere minore di quella del singolo palo; o ciò avviene soprattutto con apertura di fori di grande diametro → confinamento ridotto. • Pali infissi: o capacità portante del gruppo di pali generalmente maggiore di quella del singolo palo; o ciò si verifica grazie all’effetto di costipamento laterale del terreno durante l’infissione; o effetto tanto più significativo nei terreni di tipo granulare. Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Calcolo della capacità portante dei gruppi di pali • Formulazione: Qu,G = N∙EG∙Qu N = numero pali nella palificata; Qu,G = carico limite della palificata; Qu = carico limite del palo EG = efficienza della palificata: m = n° di file con n = pali per ogni fila • Per palificate in terreni incoerenti in genere EG > 1 • Per palificate in terreni coesivi in genere EG = 0.6÷0.7 Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Calcolo della capacità portante dei gruppi di pali • Metodo di Terzaghi – Peck per terreni coesivi Qu,G = B1∙B2∙(Nc∙cu,base + g ∙L) + 2∙L (B1+B2)∙cu,lat B1 > B2 : dimensioni in pianta del blocco di fondazione Nc : coefficiente di capacità portante Nc,rett = Nc,∞ (0,2∙B2 / B1) Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Calcolo della capacità portante dei gruppi di pali • Schematizzazione per l’effetto di gruppo Prof. Ing. Paolo Simonini 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo A. Prove di carico statiche Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Tipologie di prove di carico: La normativa italiana, come l’EC7, distingue in: • prove di carico di progetto su pali pilota: o il carico è spinto fino a rottura del sistema (o comunque non inferiore a 2,5 volte il carico di progetto) o ad un livello tale da consentire di ricavare significativi diagrammi degli spostamenti in testa in funzione dei carichi e dei tempi; o lo scopo è di verificare la capacità portante limite del palo; o di solito sono eseguite su pali specifici, prima della realizzazione della palificata. • prove di carico di verifica in corso d’opera: o il carico è spinto fino a 1.5 volte il carico di progetto (1,2 se pali strumentati); o lo scopo è quello di è quello di verificare la capacità portante in esercizio; o eseguite su pali realizzati appartenenti alla fondazione. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Osservazioni: • prove di carico di progetto su pali pilota: o la resistenza del complesso palo-terreno è assunta pari al valore del carico applicato corrispondente ad un cedimento/sollevamento della testa pari al 10% del diametro nel caso di pali di piccolo e medio diametro (D < 80 cm) – stesso criterio EC7; o se tali valori di spostamenti non sono raggiunti nel corso della prova, è possibile procedere all’estrapolazione della curva sperimentale a patto che essa evidenzi un comportamento del complesso palo-terreno marcatamente non lineare o nel caso in cui si esegua una sola prova di carico statica di progetto, questa deve essere ubicata dove le condizioni del terreno sono più sfavorevoli; Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Osservazioni: • prove di carico di verifica in corso d’opera: o il numero e l’ubicazione delle prove di verifica devono essere stabiliti in base all’importanza dell’opera e al grado di omogeneità del terreno di fondazione; o la stessa normativa stabilisce il numero minimo di prove da eseguirsi; o Il numero può essere ridotto se si eseguono prove dinamiche e controlli sul 50% dei pali. Normativa di riferimento: • ASTM D 1143-81/1994: Standard Test Method for piles under static axial compressive load • ASTM D 3689-90/1995: Standard Test Method for individual piles under static axial tensile load Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Prove di carico statiche: • se la curva carico-cedimento presenta un valore massimo ben definito, la determinazione di Qu è ovvia; • si può assumere che il carico Qu sia quello corrispondente ad un determinato cedimento della testa, e.g. pari a 0,1D per i pali battuti o 0,25D per i pali trivellati. La normativa EC7 individua come carico critico in compressione quello corrispondente al cedimento alla testa del palo pari al 10% del diametro alla base del palo stesso. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Interpretazione delle curve carico-spostamento: Esistono diversi metodi che consentono di estrapolare dalla curva carico-spostamento ottenuta da prove statiche non spinte sino alla rottura del sistema palo-terreno la capacità portante ultima Qu: • Metodo di Davidson (1972); • Metodo di De Beer (1967); • Metodo di Brinch-Hansen (1963) – criterio dell’80% e del 90%; • Vander Veen (1953); • Fuller e Hoy (1970); • Butler e Hoy (1977); • Chin (1970 e 1971) • Fleming (1992) – Metodo Cemset Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo di Davidson: propone come limite quello che eccede la compressione elastica di 4 mm più 1/120 del diametro del palo. Metodo di De Beer: pone i dati del grafico carico-spostamento in scala doppio-logaritmica e definisce il carico ultimo in corrispondenza dell’intersezione fra le due rette che approssimano al meglio i punti ottenuti . Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo Brinch-Hansen (80%): prevede di diagrammare tra loro lo spostamento e il rapporto fra la radice quadrata dello spostamento e il carico: i punti che si ottengono si dispongono lungo una retta di equazione: C1 C2 P Il carico ultimo è dato pertanto da: Qu 1 2 C1 C2 Metodo Brinch-Hansen (90%): in un secondo metodo, propone come Qu quel valore per cui il cedimento è doppio rispetto a 0,9 Qu (noto come il criterio del 90%). Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo di Vander Veen: ipotizza vari valori di Qu e costruisce numerose curve in un diagramma cedimenti – ln(1- P/Qu). Il valore corretto è quello per cui la curva diventa pressoché una linea retta. Metodo di Fuller e Hoy: determinano semplicemente Qu come il carico per cui la curva carico/spostamento è tangente alla linea di pendenza 0,14 mm/kN. Metodo di Butler e Hoy: modificano il metodo precedente definendo Qu come il carico ottenuto dall’intersezione tra la linea tangente parallela alla linea elastica e la linea di pendenza 0,14 mm/kN. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo di Chin: Ipotizza un comportamento della curva caricospostamento di tipo iperbolico e che questa possa essere approssimata dalla relazione: w mwC P che si traduce in un diagramma spostamento – spostamento/carico in una funzione lineare. Dopo qualche dispersione iniziale, si possono interpolare i dati con una retta di equazione y = ax + b, in cui Qu è dato dall’inverso della pendenza (1/a). Generalmente si utilizza un valore ridotto di un fattore pari a 0,9. Il metodo può essere utilizzato per fini previsionali. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Metodo di Fleming - CEMSET: • metodo di tipo bi-iperbolico (separati i contributi di punta ed attrito laterale); • fa riferimento alla teoria elastica per il calcolo dei cedimento (Randolph e Wroth, 1978); • tiene conto dell’accorciamento elastico del palo; • è un metodo previsionale; • il metodo non fornisce come risultato il valore del carico limite Qu, ma restituisce l’andamento della curva carico-cedimento; • 10 parametri correlati alla configurazione geotecnica del sito ed alla configurazione dimensionale e meccanica del palo. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo B. Esperienze in sito Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Ragioni alla base dello studio sperimentale - Elevato impiego di micropali nelle opere di fondazione, consolidamento e rinforzo realizzate nelle aree dell’Arco Alpino dovuto alle attrezzature di dimensioni contenute e facilmente trasportabili. - Tipologia “A” (micropali colati a gravità) spesso utilizzata per le fondazioni dei manufatti di ingegneria stradale dell’area alpina. - Condizioni stratigrafiche costituite da una miscela eterogenea di ghiaie, sabbie con limi e argille inglobanti blocchi lapidei → terreni difficili da caratterizzare con prove in sito. - Progettazione di micropali in tali contesti affetta da un notevole margine di incertezza (tecnologia e caratterizzazione geotecnica del sito). - Non esiste ancora un metodo di calcolo univoco per la progettazione dei micropali, specialmente in terreni fortemente eterogenei come quelli presenti lungo l’Arco Alpino. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo B.1 Campo sperimentale di Spert Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 CPT 2 6 Fondazioni profonde: Palo Palo normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento eDPSH collaudo T3 T1 7 Sondaggio S2 con SPT Sondaggio S1 con campioni Presentazione del campo prova 8 0 2 4 6 SEZIONE A-A 8m - Sottosuolo costituito prevalentemente da terreno 0 CPT 1 Argille limose inorganiche limose inorganiche fine di natura coesiva, sovrastantediArgille depositi granulari ad alta plasticità media plasticità 1 Limo argillosi inorganici e in matrice limosa. organici ad alta plasticità 2 Limo compatto con ghiaia sub-angolare dispersa Tout Venant a matrice Limo argilloso-sabbioso 0 4 2 6 Profondità (m) - 6 micropali test: 3 sub-angolare a compressione,limosa 3 a etrazione. sabbiosa con ghiaia 8m 3 CPT 4 4 CPT 3 Palo T2 5 CPT 2 6 3 N T1 A 1 2 T3 7 T2 A Palo T3 Palo T1 Sondaggio S2 con SPT Sondaggio S1 con campioni 8 0 4 CT1 C1 CT2 C3 : Micropali a compressione : Micropali a trazione : Micropali di contrasto Dott. Ing. Diego Bellato CT3 C2 DPSH 2 4 6 8m CT4 : Prove CPT : Prove DPSH : Sondaggio con Prova SPT : Sondaggio con prelievo campioni indisturbati 0 2 Argille limose inorganiche ad alta plasticità Argille limose inorganiche di media plasticità Limo argillosi inorganici e organici ad alta plasticità Limo compatto con ghiaia sub-angolare dispersa Limo argilloso-sabbioso con ghiaia sub-angolare Tout Venant a matrice limosa e sabbiosa 4 6 8m 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Caratterizzazione geotecnica Prove in sito: Composizione S1 (%) 0 - CPT; 0 - DPSH; 1 - SPT; 2 20 40 60 80 LP, w0, LL (%) 100 0 20 40 60 qc (MPa) 2 4 6 NSPT 8 10 12 14 NDPSH cu (kPa) - Nk=15 15 30 45 20 40 60 80 40 80 120 w0 e di laboratorio : - Classificazione (granulometrie, limiti di Atterberg, w) - TxUIU, TxCIU. Parametri: Profondità dal piano campagna (m) Argilla - Formazioni limose: cu=50÷100kPa - Formazioni sabbiose-ghiaiose: f’ = 42° Dott. Ing. Diego Bellato LP 3 LL Limo CPT4 4 Ghiaia CPT3 5 CPT1 CPT2 6 7 Sabbia 8 >50 >50 9 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Micropali: dati di produzione - Trivellazione con roto percussione in presenza di aria compressa, senza rivestimento X [cm] Y [cm] Z [cm] C1 705 40 665 - C2 705 45 660 - C3 705 40 627 38 T1 689 35 654 - T2 596 34 562 - T3 705 44 661 - - Micropali colati con armatura tubolare in S355 øn = 127 mm, sp = 10 mm - Barra Dywidag all’interno del tubolare øn = 32 mm Tubo in PVC di contenimento Y L [cm] L MICROPALO Getto di completamento Armatura tubolare in acciaio Z - Altre dimensioni: X - Diametro del foro: 200 mm Getto di prima fase per la creazione del blocco di punta d D Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Prove di carico statiche a compressione: Apparati di prova: • Martinetto oleodinamico; contrasto con pali di reazione a trazione • Trave di contrasto: 2 HE500B affiancati (d = 100 mm) Procedure di carico a compressione: • procedura di carico rapida con cicli di carico/scarico - incrementi pari al 25% del carico di esercizio presunto; - ciascun incremento mantenuto fino a 8 mm/min; - max durata dell’intervallo di carico: 30 min; - scarico in corrispondenza di 1 e 1.5 volte il carico di esercizio presunto; - in scarico e ricarico, incrementi di entità doppia. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Prove di carico statiche a compressione: Strumenti di misura: • 3 comparatori centesimali analogici fissati mediante elettrocalamite a 120° sull’armatura tubolare del micropalo di prova e protetti dal sole al fine di evitare errori dovuti a dilatazioni termiche indesiderate. • Misure riferite ad un telaio porta micrometri posizionato in modo tale da non risentire degli effetti legati all’esecuzione della prova. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Prove di carico statiche a trazione: Apparato di prova: 2 UPN 350 affiancati (d = 100 mm) Procedure di carico e strumenti di misura: analoghi a quelli riportate per azioni di compressione Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Risultati Prove di carico - COMPRESSIONE 0 200 Carico (kN) 400 600 800 0 200 Carico (kN) 400 600 800 0 200 Carico (kN) 400 600 800 1000 0 raggiungimento dell'aderenza limite all'interfaccia tra il tubolare di armatura e la miscela cementizia esterna Cedimenti (mm) 2 4 6 8 10 12 Micropalo C1 Test a compressione (non raggiunta la rottura) Dott. Ing. Diego Bellato Micropalo C2 Test a compressione (raggiunta la rottura) Micropalo C3 (punta) Test a compressione (raggiunta la rottura) 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Risultati Prove di carico - TRAZIONE 0 100 Carico (kN) 200 300 400 0 100 Carico (kN) 200 300 400 0 100 Carico (kN) 200 300 400 0 Spostamenti (mm) 2 4 6 8 10 12 Micropalo T1 Test a trazione (raggiunta la rottura) Dott. Ing. Diego Bellato Micropalo T2 Test a trazione (raggiunta la rottura) Micropalo T3 Test a trazione (raggiunto la rottura) 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Interpretazione curve carico-spostamento - QU In generale Chin (90%) ha fornito valori coerenti con i carichi ultimi di prova. Tra i vari metodi di interpretazione della curve carico-spostamento per la determinazione di QU, il metodo CEMSET si è rivelato essere il più attendibile, permettendo inoltre la ricostruzione dell’intero comportamento sotto carico. Davidson, De Beer e Butler & Hoy sono risultati i metodi meno affidabili. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Interpretazione curve carico-spostamento - CREEP Analisi del comportamento del micropalo T3 in prossimità del collasso 300 kN,325 kN: si osserva una velocità di deformazione accumulata sotto carico costante in progressiva riduzione con il tempo (creep primario). 350 kN: dopo una fase di creep primario, rapido aumento della velocità di deformazione fino allo stato di rottura (creep terziario), senza creep secondario (velocità di deformazione costante con il tempo). Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Elaborazione dei Risultati – TRASFERIMENTO DEL CARICO Depurando le curve dagli accorciamenti/allungamenti elastici e ritenendo il sistema sufficientemente rigido da trasmettere il carico alla punta fin dai primi spostamenti, è stato possibile ottenere la ripartizione del carico tra attrito laterale e resistenza di punta del MP C2. 0 La componente di punta interviene anche per piccoli 100 200 Carico (kN) 300 400 matrice sabbiosa-limosa addensati a comportamento Spostamento (mm) resistenza presente alla punta (terreni ghiaiosi in 700 Contributo attrito laterale Contributo punta Ricostruzione micropalo C2 1 contribuendo fino ad un 35÷40% del carico limite. ottime caratteristiche meccaniche di rigidezza e di 600 0 spostamenti nella risposta complessiva del palo, La ragione di ciò risiede molto probabilmente nelle 500 2 3 4 dilatante). 5 Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Elaborazione dei Risultati – COEFFICIENTE a Dalle condizioni stratigrafiche pressoché omogenee è stato possibile ricavare, dai carichi ultimi dei micropali a trazione, il coefficiente a spesso adottato nel calcolo della capacità portante dei pali di fondazione con formule statiche. La resistenza mobilitata, assumendo che il diametro dei MP non aumentato per via della tecnica di installazione (200 mm), ha portato ad un valore: a = tlim / cu = 0,88. … a partire da queste considerazioni è stato possibile calibrare le classiche formule statiche utilizzate nella progettazione dei pali trivellati, ottenendo così un “metodo a e b corretto”. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Elaborazione dei Risultati – FATTORE DI CAPACITÀ PORTANTE Il fattore di capacità portante solitamente utilizzato nella progettazione dei pali trivellati è quello proposto da Berezantsev (1961). Esso tiene conto del cosiddetto effetto silos ed è riferito allo spostamento critico della punta del palo pari al 5% del diametro (identificato come Nq*). Dai una back-analysis dei dati sperimentali, si è osservato come il fattore di capacità portante Nq* si sia potuto far corrispondere ad uno spostamento critico pari a solo il 2.5% della punta del micropalo. Pertanto, per ottenere un carico riferito ad un cedimento critico del 5%: Nq’ = 1.6 · Nq* Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Elaborazione dei Risultati – FORMULE STATICHE Solitamente nella progettazione geotecnica dei MP non si considera la resistenza di punta (e.g. Bustamante e Doix). 1000 Metodo a e b corretto Da curve sperimentali Tenendo conto delle correzioni sulla capacità portante per attrito laterale e di carico in sito. Qu (kN) punta si sono ottenuti valori del carico limite in linea con i risultati delle prove di Bustamante 800 Bustamante e Doix per pali in trazione non cautelativo in tali contesti!!! 600 400 200 Previsione della Qu con formule statiche “corrette” e confronto con Bustamante & Doix 0 C1 Dott. Ing. Diego Bellato C2 C3 T1 0 T3 T2 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo B.2 Campo sperimentale di Listolade Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 6 Fondazioni profonde: 7 normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Sondaggio S2 con SPT Sondaggio S1 con SPT 8 Presentazione del campo0 prova 2 4 6 8m SEZIONE A-A - Sottosuolo costituito da terreno Sabbia fine densa di enatura ghiaia Limo sabbioso con ghiaia 0 con ciottoli e massi inclusi granulare, di origine fluvio-glaciale e detritico. Miscela di sabbia sciolta e 1 limo con ghiaia e ciottoli - 6 micropali test: 3 a compressione, 3 a trazione. 2 4 6 Profondità (m) 0 2 8m N T3 3 4 Palo T1 Palo T2 Palo T3 5 6 7 T1 A T2 A Sondaggio S2 con SPT Sondaggio S1 con SPT 8 0 CT1 C1 CT2 C3 CT3 C2 2 4 8m CT4 Sabbia densa e ghiaia con ciottoli e massi inclusi Limo sabbioso con ghiaia : Reaction piles : Compression piles : Tension piles : Boreholes with SPT Test : Compression pile equipped with geotextile Miscela di sabbia sciolta e limo con ghiaia e ciottoli 0 Dott. Ing. Diego Bellato 6 N 2 4 6 8m 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Caratterizzazione geotecnica Prove in sito: - SPT; e di laboratorio : - Classificazione (granulometrie) Stratigrafia: 1. Sabbia sciolta limosa con ghiaia 2. Ghiaia e pietrisco sabbioso densa 3. Sabbia limosa con ghiaia mediamente addensata Layer Description From (m) To (m) f’p (°) ID (%) 1 Silty sand 0.00 0.50 35 39.8 2 Sandy gravel 0.50 5.50÷6.00 43 78.1 3 Silty sand with gravel 5.50÷6.00 8.00 36 53.6 Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Micropali: dati di produzione - Trivellazione con roto percussione in presenza di aria compressa, senza rivestimento X [cm] Y [cm] Z [cm] C1 600 72 528 - C2 600 77 523 - C3 600 81 450 69 T1 600 72 528 - T2 600 70 530 - T3 600 45 555 - - Micropali colati con armatura tubolare in S355 øn = 139.7 mm, sp = 10 mm - Barra Dywidag all’interno del tubolare øn = 32 mm Tubo in PVC di contenimento Y L [cm] L MICROPALO Getto di completamento Armatura tubolare in acciaio Z - Altre dimensioni: X - Diametro del foro: 200 mm Getto di prima fase per la creazione del blocco di punta d D Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Prove di carico statiche a compressione: Apparati di prova: • 2 martinetti oleodinamici; contrasto con pali di reazione a trazione • Trave di contrasto: 2 HE500B affiancati (d = 100 mm) Procedure di carico a compressione: • procedura di carico rapida con cicli di carico/scarico - incrementi pari al 25% del carico di esercizio presunto; - ciascun incremento mantenuto fino a 8 mm/min; - max durata dell’intervallo di carico: 30 min; - scarico in corrispondenza di 1 e 1.5 volte il carico di esercizio presunto; - in scarico e ricarico, incrementi di entità doppia. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Prove di carico statiche a compressione: Strumenti di misura: • 3 comparatori centesimali analogici fissati mediante elettrocalamite a 120° sull’armatura tubolare del micropalo di prova e protetti dal sole al fine di evitare errori dovuti a dilatazioni termiche indesiderate. • Misure riferite ad un telaio porta micrometri posizionato in modo tale da non risentire degli effetti legati all’esecuzione della prova. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Prove di carico statiche a trazione: Apparato di prova: 2 UPN 350 affiancati (d = 100 mm) Procedure di carico e strumenti di misura: analoghi a quelli riportate per i test in compressione Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Risultati Prove di carico - COMPRESSIONE Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Risultati Prove di carico - TRAZIONE Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Interpretazione curve carico-spostamento - QU In generale Chin (90%) ha fornito valori coerenti con i carichi ultimi di prova. Tra i vari metodi di interpretazione della curve carico-spostamento per la determinazione di QU, il metodo CEMSET si è rivelato essere il più attendibile, permettendo inoltre la ricostruzione dell’intero comportamento sotto carico. Davidson, De Beer e Butler & Hoy sono risultati i metodi meno affidabili. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Elaborazione dei Risultati – TRASFERIMENTO DEL CARICO Depurando le curve dagli accorciamenti/allungamenti elastici e ritenendo il sistema sufficientemente rigido da trasmettere il carico alla punta fin dai primi spostamenti, è stato possibile ottenere la ripartizione del carico tra attrito laterale e resistenza di punta del MP C1. La componente di punta interviene anche per piccoli spostamenti nella risposta complessiva del palo, contribuendo fino ad un 30÷35% del carico limite. La ragione di ciò risiede molto probabilmente nelle ottime caratteristiche meccaniche di rigidezza e di resistenza presente alla punta (terreni ghiaiosi in matrice sabbiosa-limosa addensati a comportamento dilatante). Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Elaborazione dei Risultati – INCREMENTO MEDIO DEL DIAMETRO DEL PALO Ricostruzione tridimensionale della superficie laterale del micropalo C3. Attraverso analisi d’immagine è stato possibile risalire all’incremento medio di diametro Deff = 1.0D ÷ 1.2D OSS: - Incremento del diametro ottenuto anche se la tecnica costruttiva non lo prevedeva; - Localmente si sono incontrati veri e propri agglomerati inglobati nella superficie del palo Deff > 1.2D. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Elaborazione dei Risultati – FATTORE DI CAPACITÀ PORTANTE Il fattore di capacità portante solitamente utilizzato nella progettazione dei pali trivellati è quello proposto da Berezantsev (1961). Esso tiene conto del cosiddetto effetto silos ed è riferito allo spostamento critico della punta del palo pari al 5% del diametro (identificato come Nq*). Dai una back-analysis dei dati sperimentali, si è osservato come il fattore di capacità portante Nq* si sia potuto far corrispondere ad uno spostamento critico pari a solo il 2.5% della punta del micropalo. Pertanto, per ottenere un carico riferito ad un cedimento critico del 5%: Nq’ = 1.6 · Nq* Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Elaborazione dei Risultati – FATTORE DI ATTRITO LATERALE b La progettazione dei micropali colati in terreni granulari è solitamente condotta seguendo i criteri definiti per i pali trivellato di medio e grande diametro. Tuttavia, la formulazione per il calcolo della capacità portante laterale basata sul fattore di attrito laterale b = K0∙tanf’ = (1 – senf’)∙tanf’ non ha fornito risultati soddisfacenti. Da una back-analysis dei dati sperimentali si è potuta definire una nuova relazione per b in grado di tener in considerazione l’influenza del comportamento dilatante del terreno e del suo stato Rollins et al. (2005) di addensamento. Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 XXIV CONVEGNO NAZIONALE DI GEOTECNICA Fondazioni profonde: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Elaborazione dei Risultati – FORMULE STATICHE Solitamente nella progettazione geotecnica dei MP non si considera la resistenza di punta (e.g. Bustamante e Doix). Tenendo conto delle correzioni sulla capacità portante per attrito laterale e di punta si sono ottenuti valori del carico limite in linea con i risultati delle prove di Bustamante e Doix per pali in trazione cautelativo in tali contesti!!! carico in sito. Previsione della Qu con formule statiche “corrette” e confronto con Bustamante & Doix Dott. Ing. Diego Bellato 0 1 2 3 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempi di calcolo Dott. Ing. Diego Bellato Esempi Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempi di calcolo 1. Micropalo colato – Campo sperimentale Spert 2. Micropalo colato – Campo sperimentale Listolade a) metodo classico a e b; a) metodo classico a e b; b) metodo di Bustamante e Doix; b) metodo di Bustamante e Doix; c) metodo corretto a e b; c) metodo corretto a e b; d) metodo di Rollins et al. 3. Micropalo colato in terreno prevalentemente incoerente a) metodo classico a e b; b) metodo di Bustamante e Doix; c) metodo di Rollins et al. 4. Palo battuto in c.a. in terreno coesivo con punta in sabbia a) metodo classico a e b; b) metodo di Bustamante e Gianeselli (prova CPT) Dott. Ing. Diego Bellato Esempi Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 1: Spert – micropalo C2 • Stratigrafia e caratteristiche geotecniche • Caratteristiche di progetto: o Diametro: Dd = 20 cm; L = 705 cm (Leff = 660 cm) o Carico a rottura: Dott. Ing. Diego Bellato Qu = 750 kN Esempio 1 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 1: Spert – MP C2 – Metodo a e b • Tensioni verticali efficaci calcolate alle quote significative: • Capacità portante di base: Qb = Ab∙qb = Ab∙s ’vL∙Nq* Generalmente si è soliti trascurare la capacità portante di base; qui se ne tiene conto adottando però il fattore di capacità portante Nq* (per pali trivellati) Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 1 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 1: Spert – MP C2 – Metodo a e b • Capacità portante per attrito laterale: • Terreno coesivo: Qs = As,2∙qs,2 = As,2∙a∙cu,2 • Terreno granulare: Qs = As,i∙qs,i = As,i∙K∙s ’v,i∙tand ’ Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 1 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 1: Spert – MP C2 – Metodo a e b • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k gR Rc ,d Rc ,k ,base gb Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 200.7 kN < Qu = 750 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 1 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 1: Spert – MP C2 – Metodo Bustamante e Doix • Capacità portante di base: il metodo NON la prevede • Capacità portante per attrito laterale: Qs,i = As,i∙qs,i = p ∙Ds,i∙Ls,i∙qs,i o Essendo il micropalo di tipo colato: o Da prove SPT/DPSH si ha che: Dott. Ing. Diego Bellato Ds = j ∙ Dd = 1 ∙ Dd o Dai valori di NSPT e dal tipo di terreno Esempio 1 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 1: Spert – MP C2 – Metodo Bustamante e Doix • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 205.71 kN < Qu = 750 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 1 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 1: Spert – MP C2 – Metodo corretto a e b • Capacità portante di base: Qb = Ab∙qb = Ab∙s ’vL∙Nq’ • Capacità portante per attrito laterale: • Terreno coesivo: Qs = As,2∙qs,2 = As,2∙a∙cu,2 • Terreno granulare: Qs = As,i∙qs,i = As,i∙K∙s ’v,i∙tand ’ Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 1 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 1: Spert – MP C2 – Metodo a e b • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima 752.3 773.9 • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k gR Rc ,d Rc ,k ,base gb Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 371.21 kN < Qu = 750 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 1 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 1: Spert – MP C2 – Osservazioni • il metodo classico, utilizzato normalmente per i pali trivellati di medio e grande diametro e qui esteso al caso dei micropali, fornisce valori del carico limite confrontabili con il metodo di Bustamante – Doix, sebbene fondati su ipotesi differenti; • il metodo di Bustamante – Doix non prevede degli abachi per micropali colati (assunti I.G.U.) e ciò risulta in un valore più elevato della resistenza di progetto Qd; • in entrambi i casi i valori di Qu ottenuti risultano essere notevolmente inferiori al valore misurato nel corso della prova di carico; • Nel metodo a & b corretto, i valori di Qu sono risultati simili a quelli di prova e il carico limite di progetto è stato dell’ordine di Qu,vero 2∙Qd Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 1 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 2: Listolade – micropalo C1 • Stratigrafia e caratteristiche geotecniche • Caratteristiche di progetto: o Diametro: Dd = 20 cm; L = 660 cm (Leff = 528 cm) o Carico a rottura: Dott. Ing. Diego Bellato Qu = 1350 kN Esempio 2 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 2: Listolade – MP C1 – Metodo a e b • Tensioni verticali efficaci calcolate alle quote significative: • Capacità portante di base: Qb = Ab∙qb = Ab∙s ’vL∙Nq* Generalmente si è soliti trascurare la capacità portante di base; qui se ne tiene conto adottando però il fattore di capacità portante Nq* (per pali trivellati) Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 2 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 2: Listolade – MP C1 – Metodo a e b • Capacità portante per attrito laterale: • Terreno granulare: Dott. Ing. Diego Bellato Qs = As,i∙qs,i = As,i∙K∙s ’v,i∙tand ’ Esempio 2 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 2: Listolade – MP C1 – Metodo a e b • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k gR Rc ,d Rc ,k ,base gb Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 152.96 kN <<< Qu = 1350 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 2 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 2: Listolade – MP C1 – Metodo Bustamante e Doix • Capacità portante di base: il metodo NON la prevede • Capacità portante per attrito laterale: Qs,i = As,i∙qs,i = p ∙Ds,i∙Ls,i∙qs,i o Nonostante il micropalo sia di tipo colato: Ds = j ∙ Dd = 1,2 ∙ Dd o Da prove SPT si ha che: o Dai valori di NSPT e dal tipo di terreno Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 2 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 2: Listolade – MP C1 – Metodo Bustamante e Doix • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 301.07 kN <<< Qu = 1350 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 2 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 2: Listolade – MP C1 – Metodo corretto a e b • Capacità portante di base: Qb = Ab∙qb = Ab∙s ’vL∙Nq’ • Capacità portante per attrito laterale: • Terreno granulare: Qs = As,i∙qs,i = As,i∙s ’v,i∙b Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 2 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 2: Listolade – MP C1 – Metodo corretto a e b • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima 1086.74 1192.20 • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k gR Rc ,d Rc ,k ,base gb Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 571.28 kN < Qu = 1350 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 2 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 2: Listolade – MP C1 – Metodo di Rollins et al. • Capacità portante di base: si assume quella indicata da O’Neill & Reese (1999): Qb = Ab∙qb = Ab∙qb = Ab∙57.5 NSPT con qb in kPa ≤ 2.9 MPa • Capacità portante per attrito laterale: Qs,i = As,i∙qs,i = As,i∙ b ∙s ’v,i dove: b = 3.4∙e-0.0265∙z con 0.25 ≤ b ≤ 1.8 ghiaie ≥ 50% Un solo valore perché no riferimento a indagini in situ Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 2 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 2: Listolade – MP C1 – Metodo di Rollins et al. • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 319.88 kN <<< Qu = 1350 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 2 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 2: Listolade – MP C1 – Osservazioni • il metodo classico, utilizzato normalmente per i pali trivellati di medio e grande diametro e qui esteso al caso dei micropali, risulta in questo caso decisamente più cautelativo del metodo di Bustamante – Doix; • in entrambi i casi i valori di Qu ottenuti risultano essere notevolmente inferiori al valore misurato nel corso della prova di carico; • Nel metodo a & b corretto, i valori di Qu sono risultati leggermente inferiori a quelli di prova e il carico limite di progetto è stato dell’ordine di Qu,vero 2.36∙Qd • Il metodo di Rollins et al., accoppiato alle formule per la capacità portante di punta proposte da O’Neill e Reese (1999), non risulta soddisfacente, sottostimando il carico limite a rottura e non basandosi su alcun parametro caratteristico del terreno Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 2 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 3: micropalo colato • Stratigrafia e caratteristiche geotecniche 2 verticali di indagine!!! • Caratteristiche di progetto: o Diametro: Dd = 20 cm; L = 15.5 m (Leff = 15 m) o Carico permanente: Gd = 150 x 1.3 = 195 kN; o Carico accidentale: Qd = 40 x 1.5 = 60 kN o Carico complessivo: Ed = 255 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 3 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 3: micropalo colato – Metodo a e b • Tensioni verticali efficaci calcolate alle quote significative: • Capacità portante di base: Qb = Ab∙qb = Ab∙s ’vL∙Nq* Generalmente si è soliti trascurare la capacità portante di base; qui se ne tiene conto adottando però il fattore di capacità portante Nq* (per pali trivellati) Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 3 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 3: micropalo colato – Metodo a e b • Capacità portante per attrito laterale: • Terreno coesivo: Qs = As,2∙qs,2 = As,2∙a∙cu,2 • Terreno granulare: Qs = As,i∙qs,i = As,i∙K∙s ’v,i∙tand ’ Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 3 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 3: micropalo colato – Metodo a e b • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k gR Rc ,d Rc ,k ,base gb Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 258.23 kN > Ed = 255 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 3 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 3: micropalo colato – Metodo Bustamante e Doix • Capacità portante di base: il metodo NON la prevede • Capacità portante per attrito laterale: Qs,i = As,i∙qs,i = p ∙Ds,i∙Ls,i∙qs,i o Essendo il micropalo di tipo colato: Ds = j ∙ Dd = 1 ∙ Dd o Da prove SPT si ha che: o Dai valori di NSPT e in base al tipo di terreno si può risalire al valore di qs,i Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 3 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 3: micropalo colato – Metodo Bustamante e Doix • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 534.83 kN > Ed = 255 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 3 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 3: micropalo colato – Metodo di Rollins et al. • Capacità portante di base: non specificata – si assume quella del metodo a e b • Capacità portante per attrito laterale: Qs,i = As,i∙qs,i = As,i∙ b ∙s ’v,i dove: b = 2.0 – 0.0615 ∙ z 0.75 con 0.25 ≤ b ≤ 1.8 ghiaie e sabbie – NSPT ≥ 15 Per gli strati coesivi si usa il metodo a, poiché il metodo b può essere usato solo in terreni incoerenti. Un solo valore perché no riferimento a indagini in situ Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 3 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 3: micropalo colato – Metodo di Rollins et al. • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 487.84 kN > Ed = 255 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 3 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 3: micropalo colato – Osservazioni • il metodo classico, utilizzato normalmente per i pali trivellati di medio e grande diametro e qui esteso al caso dei micropali, risulta decisamente più cautelativo del metodo di Bustamante – Doix e degli approcci basati sul metodo b; • il metodo di Bustamante – Doix non prevede degli abachi per micropali colati (assunti I.G.U.) e ciò risulta in un valore più elevato della resistenza di progetto Qd; • è da notare che il metodo b non è basato su alcun parametro geotecnico → non si è in grado di sfruttare le indagini in sito; • i metodi di calcolo forniscono valori di resistenza limite alquanto diversi e questo testimonia la mancanza di un metodo affidabile per la determinazione della capacità portante limite dei micropali. Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 3 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 4: palo battuto • Stratigrafia e caratteristiche geotecniche 1 verticale di indagine!!! • Caratteristiche di progetto: o Diametro: Dp = 24 cm; L = 7.5 m (Leff = 7 m) o Conicità 1.5 cm/m; o Carico permanente: Gd = 100 x 1.3 = 130 kN; o Carico accidentale: Qd = 100 x 1.5 = 150 kN o Carico complessivo: Ed = 280 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 4: palo battuto – Metodo a e b • Tensioni verticali efficaci calcolate alle quote significative: • Capacità portante di base: Qb = Ab∙qb = Ab∙s ’vL∙Nq Si usa l’Nq di Berezantsev con un L/D = 24 Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 4: palo battuto – Metodo a e b • Capacità portante per attrito laterale: • Terreno coesivo: Qs = As,1∙qs,1 = As,1∙a∙cu,1 • Terreno granulare: Qs = As,2∙qs,2 = As,i∙K∙s ’v,2∙tand ’ Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 4: palo battuto – Metodo a e b • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k gR Rc ,d Rc ,k ,base gb Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 319.73 kN > Ed = 280 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 4: palo battuto – Metodo Bustamante e Gianeselli • Capacità portante di punta: Qb = Ab∙qb = Ab∙kc∙qca • Capacità laterale: Qs = As,i∙qs,i = As,i∙qc,i /aLCPC,i Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 4: palo battuto – Metodo Bustamante e Gianeselli • Progettazione – D.M. 2008 – Approccio 2: A1+M1+R3 • Calcolo della resistenza media e minima • Calcolo della resistenza caratteristica Rc ,m media Rc ,m min Rc ,k min ; 3 4 • Calcolo della resistenza di progetto Rc ,d Rc ,k gR Rc ,d Rc ,k ,base gb Rc ,k ,lat gs Si ottiene: Qd = 183.25 kN < Ed = 280 kN Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 4 Fondazioni profonde: normativa, innovazioni tecnologiche, dimensionamento e collaudo Esempio di calcolo 4: palo battuto – Osservazioni • si osserva subito come le capacità portanti di punta risultino, nel caso dei pali battuti, in genere preponderanti rispetto alla capacità portante laterale → Nq • il metodo di Bustamante – Gianeselli, pur nella sua semplicità, sembra fornire una stima alquanto cautelativa del carico limite rispetto all’approccio classico. Si deve però notare che nell’esempio i materiali che costituiscono la stratigrafia sono ai limiti del campo di interesse studiato dagli autori. Dott. Ing. Diego Bellato Esempio 4