Strada Trescore-Entratico e strada per passo San Marco
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Strada Trescore-Entratico e strada per passo San Marco
Provincia 31 L’ECO DI BERGAMO VENERDÌ 11 MARZO 2016 Trescore-Entratico Via Tasso sfodera la strada «low cost» Variante. Di migliorare il collegamento si parla da anni In galleria costa 110 milioni. Il «piano B» della Provincia: 19 milioni per un tratto nuovo e riqualificare la sp 89 FAUSTA MORANDI Ha già migliorato di molto la scorrevolezza del traffico, ma di fatto la variante alla statale 42 resta un’incompiuta. Manca il tratto da Trescore a Entratico e il rischio più volte paventato dal territorio è che rimanga a lungo solo un sogno. Data la necessità di realizzare un tratto in galleria, infatti, le ipotesi iniziali collocavano i costi attorno ai 110 milioni di euro, poi scesi a 70 con lo studio di un tracciato diverso e la riduzione della lunghezza del tunnel. Comunque somme elevate. La proposta Ora, per provare a sbloccare le cose, la Provincia ha studiato una proposta «low cost», che presto verrà sottoposta ai sindaci (e su cui bisognerà comunque trovare i fondi). In sostan- 1 Il finanziamento verrà discusso con Anas, con cui sono in corso contatti per cedere delle strade za, verrebbe realizzato solo un tratto di variante per poi ricollegarsi alla esistente provinciale 89, che verrebbe riqualificata. La parte di strada nuova si staccherebbe dal rondò che, a Trescore, chiude di fatto l’attuale variante da Albano. Il tracciato supererebbe i torrenti Tadone e Cherio, per poi dividersi in due con una nuova rotatoria: da un lato si andrebbe verso Zandobbio con un nuovo collegamento al di fuori del centro abitato. Dall’altro ci si riconnetterebbe alla provinciale 89, all’altezza delle terme di Trescore. E la stessa 89 verrebbe riqualificata, nel tratto di circa 3,1 chilometri che vanno dalla fine della Albano-Trescore, fino alla località Fornaci (dove la strada si riconnette alla vecchia 42). «Accogliendo anche le richieste e segnalazioni arrivate dai sindaci, abbiamo previsto delle migliorie della strada esistente», spiega il consigliere provinciale delegato alla Viabilità, Pasquale Gandolfi. Il progetto prevede la sistemazione di alcuni incroci (con una rotatoria all’intersezione con la provinciale 90, e corsie di canalizzazione all’altezza di via Calvi e via Pasinetti a Trescore), l’inserimento di attraversamenti e sottopassi ciclopedonali, un tratto di pista ciclopedonale per collegare quella esistente lungo il Cherio con l’abitato di Trescore, barriere fonoassorbenti lungo il tratto più vicino alle abitazioni. Oltre all’asfaltatura delle banchine, oggi sterrate. La riqualificazione costerebbe circa 5 milioni, mentre 12 milioni è la spesa per il nuovo tratto: un totale di 19. In passato i sindaci avevano escluso la semplice riqualificazione della 89 ritenendola non risolutiva. «Ma nulla impedisce, in futuro, di realizzare un ulteriore tratto in variante - ragiona Gandolfi -. Questo progetto intanto però consentirebbe, in modo realistico, di risolvere alcuni problemi lungo quell’asse». L’ipotesi di riqualificazione TRATTI NUOVI, ANCORA DA REALIZZARE TRATTO DELLA SP 89 DA RIQUALIFICARE ENTRATICO LOCALITÀ FORNACI TRESCORE BALNEARIO TORRE RIPA ZANDOBBIO FOPPA RIVI Il nodo dei finanziamenti Certo, anche i 19 milioni vanno trovati. L’intenzione di Via Tasso è di inserire questo tema nella discussione in atto con Anas. La Provincia infatti ha proposto proprio in questi giorni all’ente nazionale di riprendersi in gestione alcune strade ex statali (tra cui questo tratto della 89). È nell’ambito di questo ragionamento che Via Tasso ha sollevato anche la questione della Trescore-Entratico, puntando a cercare il finanziamento dal colosso delle strade. «Sulla riclassificazione delle ex statali aspettiamo una risposta dall’Anas la settimana prossima, dopo il positivo incontro dei giorni scorsi - conferma Gandolfi -. Non appena avremo notizie su questo primo tassello, convocheremo i sindaci della zona per fare il punto e discutere con loro questa ipotesi». Variante di Zogno, c’è già uno slittamento di 2 mesi La convenzione è stata firmata poche settimane fa, con un cronoprogramma preciso. Ma per la variante di Zogno arriva già un primo slittamento. La Provincia doveva infatti consegnare il progetto definitivo entro la fine di febbraio. «E il 26 febbraio eravamo pronti - puntualizza il delegato alla Viabilità, Pasquale Gandolfi -. Negli incontri dei mesi scorsi con Regione e Infrastrutture Lombarde si è però deciso, per maggior sicurezza, di aggiungere il documento sull’analisi dei rischi e la gestione degli interventi in caso di emergenza in galleria». Per questa integrazione, Via Tasso dovrà affidare un incarico specialistico: l’operazione richiederà dunque altri due o tre mesi, facendo slittare a catena le successive fasi e facendo quindi già pensare che l’apertura della strada, prevista per luglio del 2018, possa spostarsi a dopo l’estate, verso settembre- Passo San Marco, si studia l’intesa «Aperture da maggio a ottobre» Averara e Mezzoldo con la Comunità montana Valle Brembana, e i valtellinesi di Albaredo e Morbegno. «Abbiamo condiviso l’idea di arrivare a un protocollo comune sul Passo San Marco», spiega da Via Tasso il consigliere Jonathan Lobati. Prevederà l’apertura del valico dal 15 maggio al 15 ottobre di ogni anno, con possibilità di anticipare al 1° maggio, o di estendere fino a fine ottobre, in caso di condizioni climatiche favorevoli. «Inoltre, ci impegneremo a migliorare la comunicazione tra gli enti e agli utenti rispetto alle aperture e chiusure della strada», aggiunge Lobati. 1 Gandolfi: proposta realistica per risolvere alcuni problemi. Presto incontro con i sindaci L’incontro In Regione vertice tra le istituzioni dei due versanti. L’idea di un protocollo per coordinarsi meglio Che sia la volta buona? Di un coordinamento tra Bergamo e Sondrio per l’apertura del Passo San Marco si parla da anni (un vertice tra Province ci fu ad esempio già nel 2009). La strada che, arrivando a duemila metri di quo- ta, collega la Valle Brembana con la Valtellina, resta infatti chiusa in inverno per lunghi mesi a causa della neve e delle condizioni climatiche. I tempi di queste chiusure, però, hanno in più occasioni visto sorgere divergenze tra «vicini». In diversi momenti infatti, dal lato bergamasco, la scelta precauzionale del versante valtellinese (esposto a Nord) di tenere chiuso questo itinerario di notevole valenza turistica ha sollevato delle perplessità. La curva al Ponte dell’Acqua Vertice promosso da Sorte 1 Tra i punti condivisi anche alcuni interventi per la sicurezza della strada efJfznfTvwGUp3/ysL78XGIpW7e/VBnxJ0BhQMFk4qI= Ora, pare che si sia messa una prima pietra per provare davvero a fare squadra. Ieri infatti in Regione, su invito dell’assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte, si sono incontrate le Province di Bergamo e Sondrio, i Comuni orobici di La strada che sale al Passo San Marco rimane chiusa per diversi mesi L’intento è poi di provare a mettere in pista una serie di lavori lungo la direttrice, su cui le amministrazioni coinvolte si impegnerebbero progressivamente a intervenire: «Sul lato bergamasco, dovremmo mettere in campo opere per 300400 mila euro, tra cui l’allargamento della curva in località Ponte dell’Acqua, a Mezzoldo», ottobre. «Ma in realtà potrebbe anche esserci poi un recupero, se riuscissimo a contenere i tempi per la validazione del progetto o la conferenza dei servizi - aggiunge Gandolfi -. Oggi non è escluso che si riescano a rispettare comunque i tempi della convenzione. E l’eventuale slittamento sarà contenuto entro i sessanta giorni». Il percorso per il completamento dell’attesissima opera è però ancora all’inizio. Della gara per affidare i lavori si occuperà, come da convenzione, Infrastrutture Lombarde, mentre i fondi sono garantiti da Regione. spiega il consigliere. Via Tasso scriverà per questo nei prossimi giorni alla Regione, contando che si possano reperire le risorse nei residui della «Legge Valtellina». «Si tratta di una zona soggetta a fenomeni valanghivi e franosi», sottolinea Lobati. Dal lato di Sondrio gli interventi dovranno probabilmente essere più massicci, ma intanto la Provincia sarebbe intenzionata a valutare un primo step da circa 100 mila euro. «I contenuti di massima sono stati condivisi da tutti - prosegue Lobati -. Mi occuperò personalmente di riassumerli in un documento che faremo poi circolare tra gli enti coinvolti, per arrivare a sottoscrivere un’intesa». Il tutto andrà visto in realtà anche in relazione alla possibile cessione di strade ex statali ad Anas da parte delle Province: Via Tasso ha messo nel suo «pacchetto» anche le provinciali 1 e 9, che salgono al passo. E l’idea, da Sondrio, sarebbe di fare lo stesso. «Ma intanto andiamo avanti a progettare azioni comuni». F. Mor.