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Il tempo pieno - Istituto Comprensivo di Pelago
In base alla nuova legislazione L.169/’08 ed ai decreti attuativi correlati ( regolamenti) la scuola primaria può essere organizzata ; 1. Orario 24 ore settimanali 2. Orario 27 ore settimanali 3. Orario 30 ore settimanali ( se l’organico a disposizione lo permette) 4. 40 ore settimanali ( tempo pieno ?) 5. Tempo pieno 40 ore settimanali con assegnazione di 2 docenti per classe Di cosa hanno bisogno i bambini ? ?1. Saper riconoscere la propria identità nella società globalizzata per aver acquisito progressivamente consapevolezza del proprio patrimonio culturale. ?2. Saper utilizzare, in contesti diversi, le strumentalità e le conoscenze acquisite e le abilità maturate attraverso lo studio disciplinare ? 3.Saper scegliere ed applicare autonomamente percorsi organizzativi per eseguire una consegna, un compito, per risolvere situazioni problematiche 4. Saper governare in modo sempre più efficace e consapevole le scelte comportamentali e relazionali, rispettando le regole indispensabili per la civile convivenza . DI UN PROGETTO EDUCATIVO CHE PREVEDA : Unità didattica fra mattina e pomeriggio Alternanza fra le attività cognitive e quelle affettivo-emotivo-motorie Favorisce la socializzazione, il recupero, l’approfondimento Confronto di idee programmazione comune e verifica del lavoro svolto Il tempo nell’apprendimento non è una variabile indipendente; esso è strettamente correlato agli obiettivi che la scuola persegue; una scuola che intende trasmettere nozioni non ha bisogno di tempi lunghi: si trasportano contenuti da un contenitore pieno ad uno presunto vuoto! Una scuola che , invece, mira a promuovere lo sviluppo del potenziale individuale necessita di tempi “distesi” attraverso i quali ogni bambino/ragazzo , con il supporto di adulti competenti, è portato ad esprimere il meglio di sé in tutte le dimensioni di sviluppo: socio-relazionale, emotivo-affettiva, cognitiva… La scuola a tempo pieno funziona per 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì. I punti forza del modello vanno individuati: nella giustificazione pedagogico-didattica e culturale, mai esclusivamente assistenziale, del tempo pieno; nell'accettazione reale di tutti i bambini, nessuno escluso; nella concezione unitaria della giornata scolastica, la cui articolazione è studiata tenendo conto di tutte le esigenze fondamentali dei bambini dai 6 agli 11 anni (compresi il gioco, il divertimento, il cibo); nel doppio organico degli insegnanti che rende possibile una vera contitolarità e ostacola di conseguenza qualunque gerarchizzazione tra discipline; nella programmazione a livello di circolo, interclasse e classe e nella corrispondente attività di verifica (tra insegnanti, bambini e genitori) nell'apertura al territorio, non casuale, ma organicamente programmata. Come lavorano gli insegnanti : In ogni classe lavorano due insegnanti contitolari che si alternano al mattino e al pomeriggio con orari stabiliti in interclasse sulla base delle esigenze derivate dall'organizzazione dell'attività di classe e di interclasse. Gli insegnanti avevano due ore di compresenza ciascuno, nelle quali erano quindi presenti contemporaneamente in classe, ora abolite dalla Legge 169/2008. L'attività didattica prevede: momenti di lavoro in classe (gli insegnanti operano per ambiti disciplinari, con una suddivisione di compiti che tiene conto, in genere, di attitudini e competenze specifiche); momenti di lavoro in piccolo gruppo, di classe o di interclasse, per attività di lavoro in laboratorio (scienze, matematica, storia, musica, pittura...), il lavoro può essere di approfondimento, di recupero, di ricerca; momenti di lavoro con singoli bambini per il recupero di abilità specifiche. Gli insegnanti programmano, operano, verificano collegialmente in momenti specifici: con il contitolare ed eventualmente con l'insegnante di sostegno (incontri tra contitolari); con i colleghi di interclasse (incontri di interclasse); con tutti i colleghi della scuola (Collegio Docenti). L'orario degli insegnanti è di 22 ore di docenza e 2 ore per le attività di programmazione di classe e di interclasse. Sfatiamo l’idea che le strutture a tempo esteso siano un semplice ‘tempo lungo’ che consenta alle famiglie, i cui genitori lavorano, di affidare i propri figli alla scuola anche nel pomeriggio. Il tempo dell’apprendimento non è una variabile indipendente perché ogni bambino/ragazzo, per lo stile di apprendimento che lo caratterizza, necessita di tempi personali per sviluppare il proprio potenziale di capacità e per esprimere il meglio di sé in tutte le dimensioni di sviluppo (relazionale, sociale, emotiva, affettiva, cognitiva, ecc.). Il tempo pieno è un modello didattico – formativo in cui le attività antimeridiane si integrano con quelle pomeridiane, un progetto ricco di sollecitazioni operative, dove al saper dire si affianca anche il saper fare, capace di rispondere alle esigenze dei bambini/ragazzi di maggiore personalizzazione dell’apprendimento, rispettoso, grazie ai tempi distesi, dei loro ritmi di maturazione e di acquisizione delle conoscenze. La dilatazione del tempo scolastico, poi, consente non solo una distribuzione più razionale dei contenuti scolastici, ma soprattutto soddisfa l’esigenza, avvertita sia dalla maggioranza dell’utenza sia dai docenti, di recuperare, attraverso un’innovativa e professionale progettualità di Istituto, alcuni settori nevralgici dell’esperienza educativa: quello ludico – espressivo, quello della ricerca, quello della creatività attraverso l’implementazione della didattica laboratoriale. IL LABORATORIO UNA SCELTA METODOLOGICA E UNA STRATEGIA DIDATTICA IL LABORATORIO E’IL LUOGO DEL “FARE”, E QUINDI DELL’”IMPARARE FACENDO”. LA DIDATTICA LABORATORIALE GARANTISCE AGLI ALUNNI TANTE OPPORTUNITA’ DI APPRENDIMENTO PERCHE’ LI METTE DI FRONTE A PROVE CONCRETE, LI COSTRINGE A FARE SCELTE, A RISOLVERE PROBLEMI. ESPLORARE ESPLORARE ANALIZZARE ANALIZZARE LEGGERE LEGGERE COMPRENDERE COMPRENDERE RIELABORARE RIELABORARE SOCIALIZZARE SOCIALIZZARE PER PER CONTESTO PER ESPERIENZA PROGRAMMATA CONTESTO PER ESPERIENZA PROGRAMMATA LABORATORIO LABORATORIO FAVORISCE IL PASSAGGIO FAVORISCE PASSAGGIO DALLA TEORIA IL ALLA PRATICA DALLA TEORIA PRATICA ATTRAVERSO LAALLA RELAZIONE ATTRAVERSO LA RELAZIONE COMUNICATIVA CHE COMUNICATIVA CHE VALORIZZA LA CURIOSITA’ VALORIZZA LA CURIOSITA’ TRASFORMA LA SCUOLA TRASFORMA SCUOLA IN UNO SPAZIOLA APERTO IN UNO SPAZIO APERTO ALL’ESPLORAZIONE, ALL’ESPLORAZIONE, ALLA SCOPERTA, ALLA ALLA SCOPERTA, ALLA SPERIMENTAZIONE, SPERIMENTAZIONE, ALLA RICERCA ALLA RICERCA FACILITA L’ACQUISIZIONE FACILITA L’ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE DELLE CONOSCENZE ATTRAVERSO IL ATTRAVERSO IL COINVOLGIMENTO ATTIVO COINVOLGIMENTO ATTIVO DELL’ALUNNO CHE DIVIENE DELL’ALUNNODEL CHE DIVIENE PROTAGONISTA PROPRIO PROTAGONISTA DEL PROPRIO APPRENDIMENTO APPRENDIMENTO I laboratori curricolari nella Scuola Primaria Per favorire: il passaggio dalla scuola delle conoscenze a quella delle competenze, del saper pensare e del saper lavorare autonomamente l’abitudine a lavorare “insieme”, con strumenti diversi, su contenuti significativi, in ambienti alternativi all’aula nuovi e significativi approcci nell’apprendimento le potenzialità creative, espressive ed operative degli studenti Maestre 1 -22 ore Classe 1 Maestra 2 -5 ore Maestra R.C 2 Ore Sei maestre 2 ore ciascuna utilizzando le ore di compresenza non fatte nelle altre classi a tempo pieno = 40 h. · tempo scuola di 40 ore, esteso in ore antimeridiane e in ore pomeridiane, comprensivo della mensa · presenza nella stessa classe di due insegnanti, con la medesima responsabilità educativa, che si alternano tra mattino e pomeriggio; · aggregazione delle diverse discipline in un determinato ambito (linguistico – espressivo e ambito logico – matematico), anche sulla base delle competenze manifestate dai docenti interessati; · unitarietà del progetto didattico – educativo, senza distinzione tra attività didattiche del mattino e attività didattiche del pomeriggio, e adeguato ai singoli alunni.; azioni didattiche di uguale valore formativo che attengono sia all’apprendimento disciplinare sia, attraverso progetti didattici mirati, alla costruzione di competenze nelle varie dimensioni dello sviluppo attraverso le attività di laboratorio. Scegliere di iscrivere il proprio figlio/a ad una classe a tempo pieno è VINCOLANTE : non si può tornare indietro e scegliere un altro modello organizzativo anche se presente nella stessa scuola. Chiedere l’attivazione di classi a tempo pieno non significa automaticamente ottenerle ( dipende dall’USR ex Provveditorato, autorizzarle in base all’organico regionale assegnato dal Ministero della P.I.) Il tempo pieno richiede strutture idonee per essere attuato (presenza di mensa, servizi ecc) garantiti dal Comune Nel nostro istituto verrà richiesto in presenza di almeno 20 domande per ogni plesso scolastico per garantire l’attivazione di almeno 1 classe prima in ogni scuola primaria : Pelago e S. Francesco . L’organizzazione modulare dell’insegnamento variamente espressa con pluralità di docenti su una, su due o su tre classi e l’assegnazione ai docenti degli ambiti disciplinari, hanno sicuramente contribuito al raggiungimento delle finalità programmatiche e formative. I docenti, nell’ambito dello stesso modulo, operano collegialmente e sono contitolari della classe o delle classi loro assegnate. Siamo convinti che l’equa ripartizione di responsabilità e il lavorare insieme su un piano di pari dignità sociale siano stati e siano ancora elementi indispensabili per la qualità del nostro operare. Le attività didattiche sono organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace l’intervento formativo. “lezione” collettiva a livello di classe Si ricorre all’uso della lezione collettiva per economizzare il tempo scolastico nel momento in cui si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano strumenti contemporaneamente da un grande gruppo. Attività di piccolo gruppo Il lavoro di gruppo, visto come alternativa all’insegnamento collettivo, è essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell’apprendimento che sul piano relazionale). Attività per gruppi formati da classi diverse (classi aperte) L’organizzazione a classi aperte, oltre a un diverso utilizzo degli spazi e delle attrezzature a disposizione, permette un maggior sviluppo delle potenzialità dei bambini mediante la fruizione di maggiori e diverse opportunità di apprendimenti e di stimolo alle attitudini individuali. La relazione educativa e le modalità di comunicazione con i bambini costituiscono il fondamentale metodo e sono il vero “motore” della disponibilità ad apprendere degli alunni: non si verifica apprendimento né formazione se il bambino non viene attivamente coinvolto nel percorso di apprendimento. Il conseguimento degli obiettivi educativo-didattici passa attraverso l’effettuazione di scelte metodologiche che e privilegiano linee di intervento connotate da: •attività ludica • operatività concreta •aderenza alle conoscenze ed esperienze pregresse degli alunni e valorizzazione del vissuto personale •strategie di lavoro di gruppo e/o individualizzato •utilizzo di sussidi audiovisivi e multimediali E’ il modello organizzativo prevalente nel nostro istituto Dopo l’entrata in vigore della nuova legislazione (L.169/’08) l’organizzazione pregressa del modulo è cambiata perché: non sono più previste le compresenze, si prevede un maestro unico o prevalente, l’organico viene assegnato per il funzionamento settimanale di 27 ore. Quindi: non più tre docenti che si alternano su due classi ma anche più di tre oltre al docente di R.C. e, dove necessario, l’insegnante di lingua inglese. I rientri pomeridiani effettuabili con 27 ore settimanali sono due invece dei tre garantiti precedentemente Maestra 1 prevalente Maestra R.C Maestra 2 non prevalente Classe 1 Maestra 1 non prevalente Classe 2 Maestra 2 Prevalente Maestra inglese Gli Ambiti disciplinari: facilitano un’organizzazione più flessibile dell’orario, organizzazione dell’apprendimento per problemi, esaltano il valore formativo delle discipline I Laboratori sono a carattere disciplinare o interdisciplinare. Si possono attivare nuovi laboratori suggeriti da richieste, opportunità e analisi dei bisogni educativi, Laboratori per l’approfondimento, il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti. In relazione alle ore dell’insegnante prevalente ( 16/18/22 ore per classe) vengono assegnati gli ambiti disciplinari. Normalmente il docente prevalente si occupa di quello linguistico mentre l’altro di quello matematico oltre ad altre discipline e ad attività di laboratorio che coinvolgono sia il docente prevalente che quello non prevalente e, in taluni casi anche altri docenti. Il laboratorio nella scuola primaria Si Sibasa basasulla sulla capacità capacitàdi di •osservare •osservare •esplorare •esplorare •provare •provare •ricercare •ricercare •analizzare •analizzare •comprendere •comprendere •rielaborare •rielaborare •progettare •progettare •risolvere problemi •risolvere problemi •collaborare •collaborare •instaurare •instaurarerelazioni relazioni positive positive Attiva Attiva •Un •Unclima climaumano umanopositivo positivo •Relazioni e comunicazioni •Relazioni e comunicazioniinterpersonali interpersonalisignificative significative •Atteggiamenti •Atteggiamentididicooperazione cooperazione •Condivisione •Condivisionedidiresponsabilità responsabilità •La riflessione •La riflessione •L’autovalutazione •L’autovalutazione •La capacità critica •La capacità critica •La •Laconoscenza conoscenzae el’accettazione l’accettazionedidisésée edegli deglialtri altri • Canalizzare attitudini e Permette Permettedi di interessi • Sviluppare il metodo della ricerca • sviluppare l’operatività e la creatività • approfondire i contenuti di studio • Lavorare con gli altri ad un progetto comune riteniamo che: il modello didattico del tempo pieno e quello modulare siano due progetti educativi i quali, pur con connotazioni organizzative differenti, sappiano rispondere adeguatamente alla domanda che ci eravamo posti all’inizio del nostro intervento ovvero: di che cosa hanno bisogno i bambini? Per questo motivo l’Istituto comprensivo di Pelago , insieme ovviamente alle opzioni orarie previste dalla nuova legislazione, ritiene di proporre e sottolineare nel proprio POF soprattutto questi due modelli didattico-formativi.