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Sentenza Don Gianluigi

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Sentenza Don Gianluigi
N. 05/92 R.G. NR
N. 05/00 R.G. GIP
N. 09/00 Reg. Sent.
Depositata il 17/9/00
TRIBUNALE DI SEREGNO
IN NOME DEL POPOLO SCOUTISTICO
Con i poteri riconosciutici dall’AGESCI
la Comunità Capi, riunita in camera di consiglio presso l'orto di Costamasnaga
(LC), all'udienza del 15 settembre 2000 ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nei confronti di:
FROVA FRANCESCO MARIA GIANLUIGI (alias Pantera Imprevedibile)
nato a
Erba
il
01/07/1960, codice personale AGESCI n. 135572, attualmente
detenuto presso la Parrocchia San Carlo di Monza
-contumaceDifeso d'ufficio dall' Avv. Delle Cause Perse, del Foro di Monza
Tratto in arresto il 1.07.2000 - ordinanza applicativa della misura cautelare
degli arresti domiciliari su iniziativa della Curia di Milano
IMPUTATO
A) del reato p. e p.1 agli artt. 1102, 4143 cp per avere, in concorso con altri
capi e in esecuzione del medesimo disegno criminoso, istigato all'animazione
scoutistica celebrando omelie sui "segni dell'animazione" durante due ateliers
di specialità E/G.
In Seregno, il 9 maggio 1992 e Desio, il 9 maggio 1993;
B) del reato p. e p. agli artt. 110, 416 1 e 3 comma4 cp per aver promosso e
organizzato, in concorso con un giovane Maestro dei Novizi, il filo conduttore
di un campo invernale di Noviziato nonchè, in esecuzione del medesimo disegno
criminoso e in concorso con un capo clan esule dalla ex-jugoslavia, la pattuglia
fede durante un campo invernale di Clan.
1 Abbrevazione per “previsto e punito”
2Art 110 cp: Pena per coloro che concorrono nel reato. [I]. Quando piu' persone concorrono nel medesimo reato, ciascuna di esse
soggiace alla pena per questo stabilita, salve le disposizioni degli articoli seguenti.
3Art 414 cp: Istigazione a delinquere. [I]. Chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o piu' reati e' punito, per il solo fatto
dell'istigazione : 1) con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti; 2) con la reclusione fino a un
anno, ovvero con la multa fino a lire quattrocentomila, se trattasi di istigazione a commettere contravvenzioni. [II]. Se si tratta di istigazione
a commettere uno o piu' delitti e una o piu' contravvenzioni, si applica la pena stabilita nel numero 1. [III]. Alla pena stabilita nel numero 1
soggiace anche chi pubblicamente fa l'apologia di uno o piu' delitti.
4 Art. 416 cp: Associazione per delinquere. [I]. Quando tre o piu' persone si associano allo scopo di commettere piu' delitti, coloro che
promuovono o costituiscono od organizzano l'associazione sono puniti, per cio' solo, con la reclusione da tre a sette anni. [II]. Per il solo
fatto di partecipare all'associazione, la pena e' della reclusione da uno a cinque anni. [III]. I capi soggiacciono alla stessa pena stabilita
per i promotori. [IV]. Se gli associati scorrono in armi le campagne o le pubbliche vie, si applica la reclusione da cinque a quindici anni.
[V]. La pena e' aumentata se il numero degli associati e' di dieci o piu'.
1
Con l'aggravante dell' aver scorso in armi per le campagne.
In Carona (BG), Rifugio Baitone, dal 26 al 30 dicembre 1992 e La Vigna, Broni
(PV), dal 27 al 30 dicembre 1993;
C) delle contravvenzioni p. e p. dagli art. 110, 61, n. 5 e 95, 6606, 6617 cp
perchè, in concorso con un giovane Maestro dei Novizi, in luogo aperto al
pubblico recava disturbo alla popolazione locale per il biasimevole motivo di
ottenere ospitalità per la notte, abusando della credulità popolare.
Con l'aggravante di aver profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare
la privata difesa e di aver commesso il fatto con violazione dei doveri inerenti
alla qualità di ministro del culto.
In Santo Stefano Ticinese (MI), il 23 gennaio 1993 a partire dalle ore 19.00;
D) della contravvenzione p. e p. dagli artt. 110, 6558 cp per aver fatto parte,
in più occasioni espressioni di un medesimo disegno criminoso, di radunate
sediziose nei tempi liturgici forti.
In Seregno, il 24 e 30 novembre, 7 e 14 e 21 dicembre 1995 e il 7 e 14 e 21
marzo 1996 dalle ore 20.00 alle ore 20.45 presso la cappella dell'istituto Don
Orione
E) del reato p. e. p. agli artt. 110 e 416 2 comma cp per aver partecipato, in
sostituzione dell'assistente, ad alcune riunioni dell'associazione a tutti i
suoi livelli.
In Seregno, il 7 dicembre 1993, 5 e 17 maggio 1995, 24 febbraio e 14 marzo 2000
F) del reato p. e. p agli artt. 110, 569, 416 3 comma cp per avere posto in
essere - in concorso con un noto ingegnere locale - atti idonei e non equivoci
diretti alla costituzione di una nuova associazione del tutto simile a quella
già esistente a Seregno.
In Desio, a partire dal 1995
G) del reato p. e. p. all'art. 41810 cp per aver dato rifugio, nei reconditi
scantinati di Via Grandi 32 e in disprezzo delle più elementari regole volte a
mantenere una pacifica convivenza tra diverse realtà giovanili, ad alcune
persone che partecipano all'associazione e in particolare al branco Kanhiwara.
In Desio, per tutto l'anno scoutistico 1999/2000
5 Art 61 cp: Circostanze aggravanti comuni. [I]. Aggravano il reato, quando non ne sono elementi costitutivi o circostanze aggravanti
speciali , le circostanze seguenti: .... 5) l'avere profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona tali da ostacolare la pubblica o
privata difesa; ... 9) l'avere commesso il fatto con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a
un pubblico servizio, ovvero alla qualita' di ministro di un culto; ....
6Art. 660 cp: Molestia o disturbo alle persone. [I]. Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per
petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo e' punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a lire
un milione.
7Art. 661 cp: Abuso della credulita' popolare. [I]. Chiunque, pubblicamente, cerca con qualsiasi impostura, anche gratuitamente, di abusare
della credulita' popolare e' punito, se dal fatto puo' derivare un turbamento dell'ordine pubblico, con l'arresto fino a tre mesi o con
l'ammenda fino a lire due milioni.
8 Art. 655 cp: Radunata sediziosa. [I]. Chiunque fa parte di una radunata sediziosa di dieci o piu' persone e' punito, per il solo fatto della
partecipazione, con l'arresto fino a un anno. [II]. Se chi fa parte della radunata e' armato, la pena e' dell'arresto non inferiore a sei mesi.
[III]. Non e' punibile chi, prima dell'ingiunzione dell'Autorita', o per obbedire ad essa, si ritira dalla radunata.
9 Art. 56 cp: Delitto tentato. [I]. Chi compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, risponde di delitto tentato
se l'azione non si compie o l'evento non si verifica. [II]. Il colpevole del delitto tentato e' punito: con la reclusione non inferiore a dodici
anni, se la pena stabilita e' l'ergastolo; e, negli altri casi, con la pena stabilita per il delitto, diminuita da un terzo a due terzi. [III]. Se il
colpevole volontariamente desiste dall'azione, soggiace soltanto alla pena per gli atti compiuti, qualora questi costituiscano per se' un
reato diverso. [IV]. Se volontariamente impedisce l'evento, soggiace alla pena stabilita per il delitto tentato, diminuita da un terzo alla
meta'.
10 Art. 418 cp: assistenza agli associati. [I]. Chiunque, fuori dei casi di concorso nel reato o di favoreggiamento, da' rifugio o fornisce il vitto
a taluna delle persone che partecipano all'associazione e' punito con la reclusione fino a due anni. [II]. La pena e' aumentata se il
rifugio o il vitto sono prestati continuatamente. [III]. Non e' punibile chi commette il fatto in favore di un prossimo congiunto.
2
H) del reato p. e. p. all' art 40511 cp per aver turbato, attraverso la
celebrazione dell'antico rito della Partenza, l'esercizio di funzioni religiose
del culto cattolico.
In Desio, il 19 marzo 2000
Con la recidiva infraquinquennale di cui all’art. 99 n. 212 cp, per aver
commesso reati della stessa indole dopo la condanna inflitta da altra Comunità
Capi dopo la sua partenza da Gallarate.
MOTIVAZIONE
Don Gianluigi Frova appare a Desio in una mattina uggiosa del lontano 1991. Fin
dai primi momenti fu subito evidente la sua assidua frequentazione passata negli
ambienti malavitosi di una importante associazione a delinquere del gallaratese.
Nè il suddetto imputato, pur presentandosi in vestiti anonimi e sotto falso nome
sulla sua moto Honda, riuscì a tenere nascosto per molto tempo la sua vera
identità di Baloo: le prime indiscrezioni uscirono infatti sul giornalino
dell'oratorio di Desio (all. 1) all'indomani del suo arrivo.
Era tempo di trovare nuove coperture più affidabili e così, dopo aver studiato
da lontano le abitudini della mala seregnese, decide di mettere a segno il primo
importante passo: il 9 maggio del 1992, durante un atelier di specialità E/G,
celebra una Omelia sui "segni dell'animazione” (all. 2). Era questo il segno
tanto atteso dai Capi seregnesi: come per i Discepoli di Emmaus, "lo riconobbero
allo spezzare del pane": dopo tutto un sacerdote che celebra una messa intorno a
un tavolo appena bandito per la cena non poteva passare inosservato.
E così con quel gesto si conquistò sul campo l'ingresso nell'associazione
seregnese a partire dal settembre dello stesso anno (all. 3).
Ma, per scalare le gerarchie interne, doveva ancora superare la prova più dura:
quella di un campo invernale.
Così, adducendo motivazioni che ancora oggi rimangono sconosciute, ottiene dal
suo Parroco l'autorizzazione per assentarsi da Desio per 5 giorni: le
testimonianze raccolte in questo processo sono concordi nel collocare l'imputato
sperduto nel rifugio Baitone dal 26 al 30 dicembre del 1992 (all. 4). "E' stato
uno dei più bei campi mai fatti" (all. 5) confesserà pubblicamente l'imputato il
6 gennaio 1993, durante la verifica del campo a casa di un partecipe
dell'associazione, anch'esso imputato in un procedimento connesso e in attesa di
condanna definitiva.
Sull'onda dell'entusiasmo e non ancora pago di mettere in evidenza il suo
coraggio e la sua totale dedizione per la sopravvivenza dell'associazione, il 23
gennaio 1993 decide di partecipare ad una uscita di noviziato sul "nomadismo":
bussando per le case di S. Stefano Ticinese e celando - oltre alla sua identità
di associato
- anche quella di religioso, ottiene ospitalità per passare la
notte. Anche in quell'occasione si fece riconoscere solo allo spezzare del pane,
celebrando la messa vespertina nella mansarda della famiglia ospitante dopo
essersi finalmente tolto il suo risibile travestimento da persona normale.
Superò indenne anche la famosa prova canora dello “zucchino d’oro”, esibendosi
in coppia con l’assistente dell’associazione seregnese (all. 6),
e replicò,
sotto un tendone da circo (all. 7) issato nel parco di Desio il 9 maggio 1993,
la sua omelia per l’ennesimo atelier di specialità E/G. Ma fu la sua breve
apparizione niente poco di meno che all’annuale torneo di Calcio tenutosi allo
stadio seregnese del Lazzaretto (dove mise in luce le sue qualità calcistiche
11 Art. 405 cp: Turbamento di funzioni religiose
del culto cattolico. [I]. Chiunque impedisce o turba l'esercizio di funzioni, cerimonie o
pratiche religiose del culto cattolico, le quali si compiano con l'assistenza di un ministro del culto medesimo o in un luogo destinato al
culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, e' punito con la reclusione fino a due anni. [II]. Se concorrono fatti di violenza alle persone
o di minaccia, si applica la reclusione da uno a tre anni.
12 Art 99 cp: Recidiva. [I]. Chi, dopo essere stato condannato per un reato, ne commette un altro, puo' essere sottoposto a un aumento
fino ad un sesto della pena da infliggere per il nuovo reato. [II]. La pena puo' essere aumentata fino ad un terzo: 1) se il nuovo reato e' della
stessa indole ; 2) se il nuovo reato e' stato commesso nei cinque anni dalla condanna precedente; 3) se il nuovo reato e' stato commesso
durante o dopo l'esecuzione della pena, ovvero durante il tempo in cui il condannato si sottrae volontariamente all'esecuzione della pena.
....
3
segnando, nella sua unica partita disputata in maglia bianca, anche un goal) che
gli valse honoris causa, per il secondo anno consecutivo, la quota associativa.
E dopo aver partecipato, il 7 dicembre 1993, ad una riunione del Clan (dove nonostante i suoi sforzi di rimanere ancora nell'ombra - venne riconosciuto
comunque da un indigeno desiano: all. 8), ottiene per il secondo anno
consecutivo l'autorizzazione per partecipare ad un nuovo campo invernale.
Non sappiamo ancora nè come ci riuscì nè se - per realizzare lo scopo prefissato
- usò gli stessi stratagemmi dell'anno precedente: l'unica cosa emersa con
certezza durante questo processo è che dal 27 al 30 dicembre 1993 passò le sue
giornate presso la Vigna di Broni (all. 9). E' stato anche accertato che, per
raggiungere il suo malefico intento, convinse addirittura la madre a farsi
accompagnare in macchina, dopo aver prima prelevato alle 13.54 presso la
Stazione Centrale di Milano un profugo jugoslavo, al luogo dell'appuntamento.
Come riconoscimento di tanta dedizione, ricevette dal Clan il Fazzolettone del
gruppo e il Totem: dopo un consesso di circa 2 ore, i membri dell'associazione
si decisero per il seguente nome in codice: Pantera Imprevedibile (all. 10).
Questo sancì, a guisa di un patto di sangue, la sua appartenenza malavitosa a
tutti gli effetti.
Negli anni successivi continua la sua presenza, occasionale ma pur sempre
riconducibile al medesimo disegno criminoso, ad alcune riunioni dei vari livelli
dell'associazione: così alla riunione del Clan il 5 maggio 1995 trattò - con il
pretesto di una serata sulla Confessione - lo spinoso argomento del ruolo dei
pentiti e, alla riunione dei Capi del 17 maggio 1995, ebbe l'occasione per di
dilungarsi sul tema dell' “Educare alla Fede"(all. 11) parlando - per la prima
volta apertamente - della sua intenzione di fondare una nuova "cellula" nel
territorio di sua appartenenza.
E infatti - come si scoprì solo in seguito - già da tempo aveva preso
segretamente contatti con un noto ingegnere locale (all. 12) al fine di ottenere
quegli ingenti finanziamenti in denaro e manodopera necessari allo scopo.
Riunì a consesso i membri della cupola associativa seregnese presso la cappella
dell'Istituto Don Orione con il pretesto di un ciclo di lezioni liturgiche a
cadenza settimanale, dal 24 novembre al 21 dicembre 1995 e dal 7 al 21 marzo
1996. Ma non riuscì, nonostante l'assidua frequentazione di quei tempi, a
trovare altri Capi disposti a seguirlo nel suo intento di cercare proseliti a
Desio.
E così - dopo essere stato anche contattato per l’ambito ruolo di AE di Zona
(all. 13) - si rassegnò a svolgere un ruolo di ripiego ma ugualmente importante
per la sopravvivenza dell'associazione: quello di favoreggiatore, offrendo
clandestinamente ospitalità agli associati presso le cantine di Via Grandi 32 a
Desio (all. 14).
Dopo un periodo di latitanza associativa, il 24 febbraio e il 14 marzo di
quest'anno(all. 15) ha partecipato ad altre due riunioni dei Capi seregnesi:
solo in quest'ultima occasione, con un comportamento che ai più sembrò molto
sospetto in quanto inusuale per lui, declinò l'invito fattogli per alcuni
successivi interventi.
Era infatti già a conoscenza della nuova missione cui era stato destinato (all.
16): ma il 19 marzo 2000 non potè resistere nel porre a segno uno dei suoi colpi
preferiti: la celebrazione dell’antico rito della Partenza. Questa volta però,
nonostante la partente fosse figlia del noto ingegnere locale, utilizzò un luogo
più raccolto quale la chiesetta del suo oratorio: ci è dato di credere che
questo sia dovuto al fatto che sono numerosi i parrocchiani desiani che ancora
oggi si ricordano stupefatti quella volta in cui addirittura osò farlo durante
la celebrazione domenicale delle 10.00 in Basilica.
Alla luce di tutti gli elementi di prova raccolti e qui allegati, visto il Patto
Associativo ed applicati gli artt. 533 - 535 - 442 cpp
4
P. Q. M 13
dichiara FROVA GIANLUGI colpevole di
vincolo della continuazione ex art.
contestatigli nel corso di questi
attenuanti e operata la riduzione per
tutti i reati a lui ascritti; ritenuto il
81, 2 comma14 cp tra tutti gli episodi
ultimi 8 anni,
negate le circostanze
rito abbreviato
CONDANNA
PANTERA IMPREVEDIBILE alla pena di ulteriori anni 8 di partecipazione forzata
alla vita associativa del gruppo scout Seregno I, secondo sue le nuove
disponibilità di tempo.
Consegue ex art. 28 n. 715 cp l'interdizione dall’acquisire qualsiasi altro
titolo a livello scoutistico.
Consegue ex art. 24016 cp la confisca di tutte le cose che servirono o furono
destinate a commettere tali efferati reati, ove miracolosamente vengano ancora
ritrovate nei locali di via Grandi 32 a Desio.
Manda alla Zona Brianza per quanto di sua competenza.
Monza, lì 17 settembre 2000
IL GIUDICE ESTENSORE
dott. Francesco Cajani
13 Abbreviazione per: “per questo/i motivo/i”.
14 Art. 81 cp: Concorso formale. Reato continuato. [I]. E' punito con la pena che dovrebbe infliggersi per la violazione piu' grave
aumentata sino al triplo chi con una sola azione od omissione viola diverse disposizioni di legge ovvero commette piu' violazioni della
medesima disposizione di legge. [II]. Alla stessa pena soggiace chi con piu' azioni od omissioni, esecutive di un medesimo disegno criminoso,
commette anche in tempi diversi piu' violazioni della stessa o di diverse disposizioni di legge. [III]. Nei casi preveduti da quest'articolo, la
pena non puo' essere superiore a quella che sarebbe applicabile a norma degli articoli precedenti .
15 Art. 28 cp: Interdizione dai pubblici uffici. [I]. L'interdizione dai pubblici uffici e' perpetua o temporanea. [II]. L'interdizione perpetua dai
pubblici uffici, salvo che dalla legge sia altrimenti disposto, priva il condannato: ... 7) della capacita' di assumere o di acquistare qualsiasi
diritto, ufficio, servizio, qualita', grado, titolo, dignita', decorazione e insegna onorifica, indicati nei numeri precedenti. ...
16 Art. 240 cp: Confisca. [I]. Nel caso di condanna, il giudice puo' ordinare la confisca delle cose che servirono o furono destinate a
commettere il reato, e delle cose che ne sono il prodotto o il profitto. [II]. E' sempre ordinata la confisca: 1) delle cose che costituiscono il
prezzo del reato; 2) delle cose, la fabbricazione, l'uso, il porto, la detenzione e l'alienazione delle quali costituisce reato, anche se non e'
stata pronunciata condanna. [III]. Le disposizioni della prima parte e del numero 1 del capoverso precedente non si applicano se la cosa
appartiene a persona estranea al reato. [IV]. La disposizione del numero 2 non si applica se la cosa appartiene a persona estranea al
reato e la fabbricazione, l'uso, il porto, la detenzione o l'alienazione possono essere consentiti mediante autorizzazione amministrativa.
5
breve cronologia degli avvistamenti:
• 1991: arrivo a Desio da Gallarate.
• sabato 9 maggio 1992: atelier di specialità E/G "Festa degli Attori" a
Seregno (omelia sui "segni dell'animazione")
• censito anno 1992/1993
• 26-30 dicembre 1992: campo invernale Noviziato "Alta Marea" al BAITONE
• mercoledì 6 gennaio 1993: verifica campo a casa (cena a casa di Cesco)
• sabato 23 gennaio 1993: uscita noviziato sul "nomadismo" (bussando di casa in
casa, "travestito da persona normale")
• inaugurazione sede di Noviziato Alta Marea (1992/1993): concorso canoro “Lo
Zucchino d’oro”
• domenica 9 maggio 1993: atelier di specialità E/G a Desio (omelia)
• maggio-giugno 1993: Torneo di Calcio al LAZZARETTO con la squadra SEREGNO B
(una partita di sicuro e un goal).
• censito anno 1993/1994
• martedì 7 dicembre 1993: riunione di Clan
• 27-30 dicembre 1993: campo invernale Clan Arkadia alla Vigna. Riceve il
FAZZOLETTONE del gruppo e il TOTEM: Pantera Imprevedibile.
• venerdì 5 maggio 1995: riunione di Clan sulla Confessione
• mercoledì 17 maggio 1995: riunione Co.Ca su "Educare alla Fede"
• 24 e 30 novembre, 7 e 14 e 21 dicembre 1995: lectio divina ore 20.00 - 20.45
cappella c/o Istituto don Orione
• 7 e 14 e 21 marzo 1996: lectio divina ore 20.00 - 20.45 c/o Istituto don
Orione
• settembre 1998: contatti per AE di Zona
• dal settembre 1999: sede branco a Desio
• 24 febbraio 2000: riunione di Coca sul Giubileo
• martedì 14 marzo 2000: riunione Giubileo sul Pellegrinaggio a Santiago di
Compostela
• domenica 19 marzo 2000: celebrazione partenza Marta Gavazzi nella chiesetta
dell’oratorio.
6
Indice degli allegati:
1. estratto
(portato
giornale
al
dell’oratorio
BAITONE
come
di
Desio
presentazione
personale)
2. resoconto di Marsilio Parolini (cfr. quaderno di
Animazione “Festa degli Attori”, n.7 3,pp.15 ss)
3. scheda personale ASCIA (programma per censimenti
associativi)
4. foto Rifugio Baitone
5. verifica campo invernale: appunti di Cesco
6. foto “zucchino d’oro” alla inaugurazione della sede di Noviziato
7. Atelier di specialità E/G: appunti di Cesco
8. riunione di Clan: appunti di Cesco
9. foto la Vigna
10.verifica campo invernale la Vigna: appunti di Cesco
11.intervento in Co.Ca su “Educare alla fede”: appunti di Cesco
12.foto “zucchino d’oro” con il noto ingegnere locale (alias Agostino Gavazzi)
13.e-mail Giovanni Guadagno sulla vicenda di Don Gianluigi come AE di Zona
14.e-mail Don Gianluigi del 27/4/00 sul futuro della sede di branco
15.intervento in Co.Ca. su Santiago di Compostela: appunti di Cesco (sbobinati)
16.e-mail Don Gianluigi del 17/4/00 sul suo futuro di Parroco
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