Dalle "buone notizie del Corriere" alle "ottime notizie dell`Ambrosiana"
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Dalle "buone notizie del Corriere" alle "ottime notizie dell`Ambrosiana"
Dalle "buone notizie del Corriere" (http://buonenotizie.corriere.it/2014/06/18/la-mostra-di-milano-che-difende-la-liberta-scientifica/) alle "ottime notizie dell'Ambrosiana" (http://www.ambrosiana.eu/cms/prima_che_finisca_la_mostra_-2284.html) L'iniziativa dell'Ambrosiana che difende il proprio diritto ad esistere con l'integrità dei propri giacimenti di arte e umanità. in risposta al Corriere della Sera - blog buonenotizie 18 Giugno 2014 di Fabio Trazza Dopo che Luini ha salutato Palazzo Reale ed è tornato in Pinacoteca Ambrosiana il suo indiscutibile capolavoro "Sacra Famiglia con Sant'Anna e San Giovannino", prima ancora che fosse finita la mostra, tanto si è detto e sentito. La Newsletter dell'Ambrosiana, come documentazione per i tempi futuri, ne conserva traccia per curiosi e per studiosi. Ad oggi l'ultima uscita è del Corriere, dopo l'ennesimo ingarbugliamento determinatosi tra direzione e redazione del Corriere stesso. Ed è un pezzo di blog a firma di Tomaso Montanari, studioso del Barocco romano, insegnante di Storia dell'Arte Moderna all'Università ‘Federico II’ di Napoli, abitante a Firenze e noto blogger de il Fatto Quotidiano. 1. Una volta ribadita la libertà scientifica come fondamento della libertà democratica e come fondamento della Mostra di Palazzo Reale, bisogna anche sottolineare quali siano i compiti istituzionali che ogni ente deve poter svolgere liberamente in una società democratica. Di questo aspetto preliminare nel blog del Corriere non c'è traccia. 2. La Mostra di Luini a Palazzo Reale sarebbe stata "esemplarmente curata". Questo giudizio, se motivato, spetta alla comunità scientifica. 3. Addolora non poco che il blog del Corriere definisca una mostra contemporanea a quella di Luini come "la paccottiglia della mostra di Klimt", riferendosi evidentemente agli organi istituzionali del governo culturale di Palazzo Reale di Milano. 4. L'opera di Luini ritorna in Ambrosiana per "un’attribuzione leggermente diversa". La valutazione di questa leggerezza è materia dei critici dal punto di vista scientifico. Dal punto di vista patrimoniale è anche un grave danno inferto al patrimonio artistico nazionale. 5. Il prestatore dell'opera, a titolo gratuito, del Luini a Palazzo Reale non era "il più venale e ignorante tra i mercanti d’arte", né "il più suscettibile ed eccentrico aristocratico inglese", vero, ma la Pinacoteca della Venerabile Biblioteca Ambrosiana di Milano. Proprio per questo, questa secolare istituzione, perché detentrice di un bene culturale pubblico, aveva l'obbligo di difendere un'opera inestimabile, sottoposta ad un attacco sinora scientificamente infondato. 6. Errore di blog: non potendo attaccare l'Ambrosiana che difende il proprio diritto ad esistere con l'integrità dei propri giacimenti di arte e umanità, si cambia registro e si accusa il suo Prefetto di "aver introdotto l’accesso a pagamento in biblioteca". Mons. Franco Buzzi, XXV Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, è il primo, dopo Federico Borromeo, ad aver ripristinato l'ingresso gratuito in Biblioteca. Scelta già operativa dal 1° gennaio 2014. 7. Altro errore di blog: "l’Ambrosiana rimane un luogo importante per la cultura italiana". No. Per la cultura nel e del mondo, con la sua Accademia e le sue otto Classi di studio e i suoi 300 accademici (professori e ricercatori) sparsi in tutti i continenti. 8. Si accusa il Prefetto di irritualità e violenza per aver scritto l'espressione «Eh già … : è finita la festa per chi chiede un’opera e poi la disconosce». Questo non è un semplice errore di blog, questo è un errore con dolo: l'espressione è di Fabio Trazza e non di Franco Buzzi. E la firma è inequivocabile. 9. Si sostiene che lo slittamento di attribuzione dell'opera di Luini è "peraltro assai lieve". Davvero? Si vorrebbe far passare uno slittamento dal 1520/30 al 1532 come lieve? Ma c'è di mezzo la morte di Luini. E si vuol chiamare un transito di tale natura un passaggio assai lieve? Ma, allora, se lo augurino per sé, piuttosto che applicarlo impunemente a Luini. 10. Il ritiro del capolavoro, la "Sacra Famiglia con Sant'Anna e San Giovannino", del Luini dalla Mostra non è "un’azione inconsulta" del Prefetto, ma la libera e meditata scelta operata dal Collegio dei Dottori e dalla Congregazione dei Conservatori e opportunamente eseguita dai Presidenti dei due organismi costituenti l'istituzione della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. 11. E il ritiro non è proprio avvenuto come lo descrive il blog: "qualche giorno fa uno dei prestatori è entrato, fisicamente, nella mostra su Luini, ha sdegnosamente staccato dal muro il quadro che aveva prestato e se lo è riportato a casa". No. Questo è un falso e, essendo stato presente, cito a testimone il responsabile della pagina della cultura de la Repubblica, Armando Besio, che, a suo dire, fu chiamato da Venezia a Milano direttamente da un curatore della mostra, per verificare come si sarebbe comportata l'Ambrosiana. 12. L'Ambrosiana si è comportata così: ha dato incarico a due sommi critici, Giulio Bora e Maria Teresa Fiorio, di verificare le condizioni dell'opera e di assistere alle operazioni di consegna ad Arteria per il trasporto, dopo lungo carteggio e trattative tra Ambrosiana e Palazzo Reale. Questi stessi critici, Bora e Fiorio, sono in grado "ex ante" di smentire la fondatezza scientifica della scheda Agosti/ Stoppa, essendosi già precedentemente ed esplicitamente espressi per la datazione dell'opera entro e non oltre il terzo decennio del sedicesimo secolo. 13. Non occorre essere scienziati per constatare che la scheda Agosti/Stoppa, inserita in Catalogo, è tutto tranne che scientifica: a - si compone di ventisette paragrafi che ripercorrono la bibliografia variamente prodotta nei secoli sull'opera e che potrebbero tranquillamente essere assegnati per la compilazione a qualsiasi dottorando non richiedendosi se non un minimo di acribia con l'assenza di qualsivoglia inclinazione scientifica; b - nella quarantesima riga è presente un errore, che, applicandosi la tecnica dell'interpretazione psicoanalitica, potrebbe essere chiamato di rimozione, avendo rimosso come primo documento a stampa relativo all'opera proprio quello del Borromeo; c- solo uno dei ventisette paragrafi, l'ultimo, contiene, senza motivazione alcuna, la conclusione della post-datazione. Si esprimerà la comunità scientifica, ma che in una bella giornata d'estate, guardando il cielo, si possa affermare che c'è anche un bel sole, non bisogna certo interrogare il presidente di una comunità scientifica! In una di queste belle e ottime giornate di libertà è maturata l'iniziativa dell'Ambrosiana di difendere il proprio diritto ad esistere con tutta l'integrità dei propri giacimenti di arte e umanità. il Curatore della Newsletter della Veneranda Biblioteca Ambrosiana (dr. prof. Fabio Trazza)