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il POF Agito - Istituto Comprensivo Statale - S. Giuffrida

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il POF Agito - Istituto Comprensivo Statale - S. Giuffrida
Dalla Progettazione alla
realizzazione del Piano dell’Offerta
formativa del Circolo Didattico
“Sante Giuffrida” di Catania
Dirigente Scolastico
Dott.ssa Maria Concetta Lazzara
A cura del Dirigente Scolastico
1
Dalla Progettazione alla documentazione del <piano dell’Offerta
Formativa
Per raggiungere le finalità della formazione e del successo scolastico, è necessario
che venga garantita una piena attuazione tra quanto dichiarato nel P.O.F. e quanto
agito secondo il criterio della coerenza, coordinando il complesso processo educativo
promosso dalla scuola e documentando, attraverso un attento monitoraggio, gli
obiettivi e gli esiti raggiunti dagli alunni.
La documentazione finale di quanto progettato rappresenta la diffusione di una
“cultura valutativa” che consenta di mettersi sempre in discussione e di intraprendere
nuovi percorsi, al fine di ottimizzare le risorse, realizzare un continuo miglioramento
ed eliminare i punti deboli.
È questo il senso del “P.O.F. Agito” giunto alla 2^ edizione: documentare la
realizzazione di quanto dichiarato ad inizio d’anno nel P.O.F., per verificare
l’efficienza delle attività formative e per rilevare l’efficacia dei loro effetti.
Esso contiene il report, anche fotografico, di tutti i Progetti trasversali al curricolo, i
Laboratori extrascolastici e le iniziative e manifestazioni varie che, nel corso
dell’anno scolastico 2013/2014, hanno arricchito il bagaglio esperienziale degli
alunni.
Realizzare questo documento ha significato per me ripercorrere le tappe di un anno
scolastico intenso e ricco di esperienze, rivivendo le emozioni che lo hanno
caratterizzato. E sono sicura che sarà lo stesso per chi avrà il piacere di sfogliarlo…
F. S. “Gestione dell’Offerta Formativa”
Ins. Sicali Grazia Maria
2
I LABORATORI EXTRA – CURRICULARI GESTITI DAI DOCENTI INTERNI
SCUOLA DELL’INFANZIA
Laboratorio di linguaggi espressivi “I
colori”
Laboratorio espressivo – grafico –
plastico “La scatola magica”
SCUOLA PRIMARIA
Laboratorio di lettura “Libri che
passione”
Laboratorio storico “Storie di re e
regine di Sicilia”
Laboratorio teatrale “Come gli ASAI salvarono il mondo”
Laboratorio “Tradizione e cultura della Sicilia”
Laboratorio di Lingua IngleseLet's Speak English
Laboratorio Teatrale “Teatrando s’impara”
I LABORATORI EXTRA – CURRICULARI GESTITI DA DOCENTI INTERNI ed
esperti esterni
Officine Sonore – Esperta Scirè Simona/Tutor Sciuto Matilde
Teatr…abilità – Esperta Spigarelli Olivia/Tutor Tudisco Maria Cristina
3
Relazione Funzione Strumentale ins. Sicali Grazia Maria
In risposta ai bisogni emergenti dall'analisi della
situazione iniziale sono stati attivate delle
progettazioni
programmate
extracurricolari/opzionali
dalle
insegnanti
nell'offerta
formativa per l'anno scolastico 2013/2014. Dal
Collegio
sono
stati
approvati
laboratori
extrascolastici svolti dai docenti che hanno dato
la propria disponibilità e competenza, acquisita attraverso corsi di aggiornamento e
formazione professionale. La realizzazione di laboratori con varie attività di teatro,
arte, bilinguismo, opportunamente programmate dai docenti in possesso di titoli
specifici e/o esperienze significative, hanno dunque arricchito il percorso formativo
dei nostri alunni.
I laboratori d’altronde sono stati uno strumento sperimentato positivamente negli
anni e quest’anno sono state aggiunte altre attività per soddisfare le necessità venute
dagli alunni e per migliorare la qualità della scuola.
I laboratori attivati hanno coinvolto 2 classi di Scuola dell’Infanzia e 7 classi di
Scuola Primaria, per un totale di 9 docenti.
PLESSO
Africa
LABORATORIO
“I colori”
Africa
“La scatola magica”
CLASSE
Materna sez. C
Materna sez. D
DOCENTE
Garibaldi Teresa
Mangano Maria
Carmela
Africa
“Libri che passione”
Primaria 2e A/C
Corallo Maria
Rita
Africa
“Storie di re e regine
Primaria 2e B/D
Musumeci A.
4
di Sicilia”
Africa
“Come gli ASAI
Salafia M. L.
Primaria 2e E/F
salvarono il mondo”
Africa
“Tradizione e cultura
Maria
Primaria2e E/F
della Sicilia”
Africa
Let's Speak English
Sicali Grazia
Camilleri
Salvatrice
Primaria 3a F
Catania vita
Maria
Africa
Teatrale “Teatrando
Primaria 4a B
s’impara” 1a fase
Africa
Teatrale “Teatrando
Iachelli Maria
Luisa
Primaria 4a B
s’impara” 2a fase
Iachelli Maria
Luisa
Dalle ore 14,30 alle 17,00, n°15 alunni per laboratorio, dal
mese di novembre al mese di maggio sono stati impegnati
in attività laboratoriali che hanno consentono loro
recupero, integrazione, potenziamento dei talenti e che
hanno rappresentato un'ulteriore opportunità educativa.
Queste attività hanno arricchito il percorso formativo
durante l'anno scolastico, hanno favorito l’ampliamento delle
conoscenze/abilità e
sono stati di supporto e miglioramento per l'azione educativa. Tali laboratori hanno
come finalità intrinseche, oltre all'ampliamento dell'offerta, il recupero del
disadattamento sociale e scolastico, l'integrazione degli alunni svantaggiati.
5
Questo progetto accosta i bambini al mondo dei colori attraverso un iter procedurale
graduato, dove all’elemento fantastico si intrecciano esperimenti stimolanti e giochi.
Sono state proposte attività espressive da svolgere con pennarelli, pastelli, tempere,
colori a dita, gessetti, carta e cartoncino. Il laboratorio di educazione espressiva ha
avuto lo scopo di offrire ai bambini le nozioni tecniche per condurli all’espressione
libera nel linguaggio grafico – pittorico. E’ uno spazio aperto e creativo che fornisce
un tessuto di conoscenze ricco e stimolante. La capacità di distinguere ed associare i
giochi in modo armonico, implica un buon sviluppo
sensoriale, che migliorerà attraverso l’osservazione e
l’esperienza. L’insieme delle attività ha aiutato i bambini a:
 Elaborare la propria espressione creativa attraverso la
manipolazione;
 Esprimersi trovando un canale per mostrare la propria creatività.
Il processo di ricerca è basilare, muovendo dall’osservazione diretta e procedendo
con attività grafiche.
Le finalità del laboratorio sono
state:
 Conversare e confrontarsi
con gli altri;
 Esprimersi con il disegno
ed
altre
attività
manipolative;
 Sviluppare un personale senso estetico.
Per allestire un buon laboratorio è stato importante curare le quantità dei materiali
facendo attenzione che ogni bambino ne abbia a disposizione.
Ins. Garibaldi Teresa
6
La finalità di questo progetto è stata quello di sviluppare nei bambini la creatività, la
fantasia e non solo.
Il ritrovamento “casuale” di piccole impronte
poi seguite dai bambini, hanno portato alla
scoperta di un personaggio fantastico che ne
richiede l’amicizia e l’aiuto per salvare il
bosco in cui abita dall’inquinamento e dal
disboscamento. Da questa collaborazione con
il “folletto” Ele si è aperta una dimensione in
cui il mondo reale e quello della fantasia, perdono i loro rispettivi confini e si
intersecano per accompagnare i bambini con proposte, attività e modalità
all’acquisizione di nuove conoscenze. Questi esseri invisibili ,che per un po’ sono
diventati gli amici e gli eroi dei bambini, li hanno condotti alla scoperta del mondo
circostante e dei suoi vari problemi con situazioni di vita reale da risolvere, per
portarli a capire che ognuno nel suo piccolo può fare “piccole” ma “grandi” cose.
Il laboratorio per il successo ottenuto è stato
condiviso nelle ore curriculari da tutti i
bambini
della
sezione
ispirando
la
spettacolazione di fine anno scolastico.
Ins. Mangano Maria Carmela
7
Il teatro rappresenta la forma d’arte collettiva per
eccellenza
e, diversamente da
altri modelli
formativi diffusi nella scuola, propone e pratica uno
sviluppo "divergente" del messaggio educativo e
comunicativo e, proprio per questo, particolarmente
produttivo sul piano emozionale e poetico. I suoi
procedimenti realizzativi inoltre chiamano in causa
l’interezza della personalità del bambino in tutte le sue potenziali e cooperanti energie.
Fare teatro significa anzitutto lavorare in gruppo, aprire tutti i canali per ascoltare se
stessi e gli altri, concentrarsi insieme verso un obiettivo comune e stimolante: lo
spettacolo.
Quindi incentivare il bambino a impegnarsi, dare il meglio di sé e responsabilizzarsi nel
lavoro con gli altri. Significa inoltre avere una vasta gamma di possibilità per esprimere
creativamente il proprio mondo emozionale e farlo in uno spazio protetto in cui l’errore
venga accolto e non censurato anche per i bambini svantaggiati o con problemi
relazionali.
Sulla base di questi presupposti, il Progetto “Come gli A.S.A.I.
salvarono il mondo” nasce nell’intento di utilizzare il teatro, sia
come un’occasione di verifica delle condizioni di crescita e di
maturazione degli alunni, sia come risorsa utile a rivelare,
all’insegnante, le possibili problematiche soggettive che
possono evidenziarsi, durante il processo creativo.
Il Laboratorio, diretto agli alunni delle classi seconde
sez. E – F, è stato un’occasione comunicativa per i
bambini che, attraverso il movimento, la parola, il
gesto e il suono, si sono esprimessi liberamente,
8
offrendo agli insegnanti un’importante occasione, per individuare bisogni e risorse delle
diverse individualità presenti nella classe.
Obiettivo primario del progetto, non è stato
tanto “formare degli attori”, “acculturare”
oppure “realizzare lo spettacolo di fine
anno”,
bensì
creare
un
percorso
di
conoscenza di sé e dell’altro, attraverso il
magico gioco della rappresentazione. La
finalità, dunque, non è stato il risultato
finale, ma il percorso che ogni piccolo allievo traccerà, secondo le proprie risorse
individuali.
Ins. Sicali Grazia Maria
9
Ins. Salvatrice Camilleri
Il progetto si è proposto di avviare un percorso finalizzato alla conoscenza della
Sicilia, ogni luogo, città, piccolo borgo ci fa
venire subito in mente tutte le popolazioni
che si sono succedute nel corso delle varie
epoche storiche, e che hanno lasciato tracce e
testimonianze orali e scritte di culture e
civiltà
diverse.
soprattutto
per
gratificante
in
Si
è
quindi
creare
cui
lavorato
un’esperienza
ciascuno
potesse
riconoscere le proprie origini. Inoltre il progetto ha voluto far conoscere agli alunni i
cambiamenti che alcune popolazioni delle
coste del Mediterraneo hanno portato sugli
usi e costumi della Sicilia.
L’esperienza che hanno vissuto gli alunni è
stata quella di rivivere un aspetto della
tradizione e della cultura siciliana che è
degnamente ricordata con i “Pupi siciliani”
come mezzo di esaltazione della rivolta del
povero verso il ricco e della trasmissione di comportamenti spavaldi in difesa
dell’onore.
Per realizzare questo progetto sono stati necessari otto incontri di 2,5 ore ciascuno.
In questi momenti, attraverso l’utilizzo di vari sussidi didattici (filmati, diapositive,
Pupi e carretti siciliani) i bambini hanno avuto l’opportunità di stare insieme, di
socializzare, di acquisire conoscenze, di confrontarsi e di crescere culturalmente, e di
apprezzare di più la cultura e le tradizioni siciliane.
10
11
Ins. Salafia Maria Letizia
Il progetto “Storie di re e regine di Sicilia”, ha
riguardato
la
conoscenza,
la
tutela,
la
valorizzazione e la fruizione del patrimonio
culturale siciliano. E’ stato rivolto a n° 25
alunni delle classi seconde sez. B-D, del plesso
di Viale Africa, e si è svolto in orario
extracurriculare, in forma laboratoriale.
Le attività, hanno avuto luogo nel corso dell’anno scolastico 2013-2014, per la durata
di 17,30 ore, sono state avviate in data 13 novembre 2013 e si sono concluse in data
08 gennaio 2014.
Particolare rilievo è stato dato al fatto di evitare, in fase di attuazione, di restare
ancorati a schemi astrattamente culturali o peggio ancora meramente folkloristici.
Le tematiche proposte, con rigore storico, hanno riguardato le dominazioni che si
sono succedute in Sicilia, con particolare attenzione alla storia dei reali Normanni e
Svevi.
La
conoscenza
l’osservazione,
è
la
stata
stimolata
sperimentazione,
attraverso
la
ricerca,
l’operatività ed il coinvolgimento personale.
Il percorso educativo e didattico è stato svolto
utilizzando una metodologia rispondente ai bisogni
formativi degli alunni, tutti gli argomenti sono stati
trattati con opportuna gradualità, nel rispetto della
maturazione psicologica e dello sviluppo cognitivo di
ciascun bambino e alcuni obiettivi sono stati affrontati
utilizzando tecniche ludiche ed attività di gruppo.
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La conoscenza ha suscitato grande interesse e tutti gli alunni si sono prodigati, con
entusiasmo, nella ricerca di documenti e materiale fotografico. I bambini sono entrati
in rapporto diretto con la realtà culturale che li circonda, sviluppando il senso di
appartenenza ai luoghi ed alla loro storia, sentendo, altresì, forte l’impegno per la
conservazione e la tutela dei beni monumentali e museali
presenti nel territorio
cittadino, regionale e nazionale.
Le insegnanti si sono avvalse dell’uso della LIM per facilitare l’apprendimento, le
strategie messe in campo sono state fortemente motivanti e hanno proiettato gli
alunni verso il successo formativo, senza risentire di alcuna tensione.
I NORMANNI IN SICILIA (Roberto e Ruggero D’Altavilla)
GLI SVEVI IN SICILIA
(Enrico VI di Hohenstaufen)
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Libri…
che passione !
laboratorio di letto-scrittura
Il progetto ha avuto come obiettivo principale quello
di avvicinare i ragazzi al libro per fare emergere in
loro il bisogno e il piacere della lettura. Lettura non
più come “dovere scolastico”, ma come fonte di
piacere e svago
Il progetto, attuato in forma laboratoriale, non si è limitato a dare ai bambini il semplice ruolo di
ascoltatori o lettori ma, prevedendo la “costruzione” di un libro, li ha fatti diventare, di volta in
volta, illustratori, scrittori, impaginatori…
La scelta della favola “Reginella e il mistero del bosco scomparso” è stata decisiva per la buona
riuscita del progetto perché, oltre a trattare un argomento di grande interesse per gli alunni, qual è la
salvaguardia della Natura, è ambientata nel Parco dell’Etna, un luogo a loro familiare. Con grande
curiosità ed entusiasmo i bambini si sono dedicati alla ricerca di notizie e di immagini sulla flora e
la fauna del Parco attraverso l’utilizzo di Internet e di testi scientifici
Il laboratorio è stato così organizzato : fase iniziale: l’insegnante legge una parte della favola,
attraverso domande-stimolo verifica che tutti abbiano capito la trama e individuino i personaggi.
seconda fase: si formano i gruppi, ogni gruppo ha un compito diverso: Illustrare le varie parti della
favola, scrivere le sequenze narrative, ricercare notizie su piante e animali, decidere
l’impaginazione, la copertina… Gli alunni scelgono liberamente di quale gruppo vogliono fare parte
in base ai propri interessi, predisposizioni o semplicemente desideri. Hanno lavorato alacremente,
e discusso animatamente su quasi tutto, il libro è quasi pronto…All’improvviso nel penultimo
incontro, entusiasti del lavoro svolto, esprimono il desiderio di scrivere loro stessi un racconto, uno
per ogni gruppo, iniziano a pianificare, scrivere…ma ormai non c’è più tempo. Il pacchetto
formativo è finito. Che peccato! Stupiti riconoscono che “Si possono fare in modo divertente cose
ritenute noiose…
Ins. Corallo Maria Rita
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L'apprendimento della Lingua Inglese,
nella Scuola Primaria, costituisce un
elemento essenziale per la formazione
integrale della personalità degli alunni, in
quanto li avvicina a culture diverse dalla
propria, favorendone l'accettazione e la
comprensione dell’altro, diverso da sé!
La formazione del cittadino si attua, infatti, prima di tutto a scuola e la conoscenza e
l'accettazione di culture diverse dalla propria passano, inequivocabilmente, attraverso
la lingua, veicolo più diretto per l'accesso alla cultura di altri popoli.
La Lingua Inglese, in particolare, svolge nel mondo moderno la funzione di mezzo
comunicativo principale in settori di notevole importanza e ciò le conferisce una
dimensione europea ed internazionale per eccellenza.
La scelta della suddetta lingua è dettata, quindi, oltre che dalle preferenze espresse
dai genitori degli alunni, nonché dagli alunni stessi, anche dal ruolo che essa ha
assunto come lingua di comunicazione transnazionale e come alfabeto delle nuove
tecnologie.
L'età precoce dei bambini favorisce
l'apprendimento delle Lingue Straniere,
in quanto gli stessi non sono del tutto
condizionati da schemi culturali e
mentali
che
possano
pregiudicare
l'acquisizione di un'altra lingua.
Pertanto,
la
scelta
del
Pacchetto
Formativo “Let’s speak English” ha posto l’accento sulla valenza educativa della
Lingua Inglese e sulla sua funzione essenziale di strumento comunicativo.
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Il percorso metodologico e le attività che ne sono scaturite, hanno avuto una squisita
impostazione formativa che ha contribuito ad arricchire il panorama di esperienze e le
opportunità educative di ciascun alunno, in una prospettiva sempre più aperta al
confronto interculturale ed interlinguistico.
Le attività, spesso impostate in maniera ludica e, di conseguenza, accattivante, sono
risultate decisamente gradevoli.
I bambini hanno dimostrato da subito
di gradire tale offerta formativa, sia dal
punto di vista numerico, dato che tutta
la classe s’è lasciata coinvolgere
durante l’intero percorso, che a livello
emozionale.
La conclusione dello stesso non è stata
semplice… Tutti avrebbero voluto
continuare ma, si sa, tutto ha un inizio
e una fine… C’è sempre un futuro… il prossimo anno scolastico…!!!
Ins. Catania Vita Maria
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Si è conclusa la prima fase del laboratorio extra curricolare: “Teatrando si impara”
della durata complessiva di venti ore .Quattordici gli allievi che vi hanno preso parte.
Assidua la frequentazione e alta la motivazione mostrata. Pienamente raggiunti gli
obiettivi programmati.
Le due ore e trenta di laboratorio, dopo
una prima fase di accoglienza che
avveniva in classe ,si sono svolte in aula
informatica dove lo spazio a disposizione
permette movimenti più ampi.
I primi cinque minuti, circa, dell’incontro
erano dedicati al circle time: gli alunni
disposti in cerchio, in posizione neutra(in
piedi con le braccia lungo i fianchi),con
gli occhi chiusi, erano accompagnati dalla
voce dell’insegnante ad attraversare un
percorso immaginario che, passando per
un ponte di legno sopra un fiume, li
conduceva ad uno spazio ideale (un prato
verdeggiante sotto un cielo limpido) con
l’obiettivo di attivare quel rilassamento e
al
contempo
quella
concentrazione
necessarie per affrontare meglio l’incontro.
Dopo questa prima fase seguivano circa cinque, dieci minuti di riscaldamento:
attraverso la corsa con lo stop e le sue varianti, il plastico del corpo o le camminate
nello spazio.
17
A seguire una mezz’ora circa di esercizi di training
in coppia (lo specchio, lo scultore, la spinta, la lotta
del baricentro, la carriola ...) individuali (il fiore, la
palla, il manichino…) o in gruppo (il pendolo, il
serpente, gli scultori…) .
L’ultima ora, invece ,era dedicata alla creatività:
attività di improvvisazioni teatrali o danzate per
piccoli
gruppi che
si
concludevano con brevi performance da loro
preparate e con un commento finale da parte
di
ogni partecipante.
Ottimi i risultati raggiunti, alto il gradimento
degli allievi coinvolti.
Ins. Iachelli Maria Luisa
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Gli ultimi due incontri di laboratorio, svoltisi nelle giornate del 19 e del 22 maggio,
hanno avuto come finalità la messa in scena della performance
di fine anno e vi hanno preso parte quasi tutti gli allievi della
classe.
Il motivo ispiratore per la scelta del tema centrale della recita è
stato lo sfondo culturale dal titolo “ I colori della pace “,scelto
in sede collegiale, all’inizio dell’anno scolastico, dalla nostra
scuola e inserito in un progetto di cittadinanza attiva
dall’omonimo titolo. Titolo scelto anche per la nostra
performance finale e argomento questo che ha fatto da guida
nella programmazione di attività trasversali svolte poi durante l’anno.
Come si legge nella premessa del progetto di Cittadinanza Attiva : ..”l’Istituzione
scuola deve essere protagonista della diffusione di una cultura della legalità,di una
cultura di pace,per una migliore convivenza tra diversi,tra popoli nel rispetto delle
regole e per una società più giusta.”
E
come
si
legge
,invece
,nell’agenda
di
programmazione delle classi quarte, nella fase dedicata
all’accoglienza:” Il motivo ispiratore è la situazione
globale della nostra società e la conseguente necessità di
ridare colore ad un mondo alquanto sbiadito dai
continui tumulti e insoddisfazioni e puntare sul positivo della vita,sulla natura,sui
colori e sui valori importanti per un essere umano,quali il rispetto nei confronti
dell’uomo
e
della
natura,sull’importanza
dell’amicizia,della collaborazione e dell’aiuto
reciproco”.
Partendo da questo e unendovi le finalità insite
nel Progetto Teatro, il percorso attivato,anche al
19
di fuori delle ore di laboratorio,è stato il seguente:
-raccolta di materiali inerenti il tema della pace (frasi, scritti, poesie,articoli 10 e 11
della Costituzione italiana,significato di pace e suoi simboli,ricerca di musica e canti)
-composizione di un rap sulla pace, affidato ad
un gruppo di allievi e, da loro interamente
inventato.
-filastrocche e poesie inventate dagli allievi, in
classe o a casa, sul tema della pace e dei valori
ad essa connessi
-discussioni in classe e confronti sul tema
-selezione finale del materiale e suddivisione dei ruoli,sempre e comunque da
coprotagonisti.
-prova generale
-messa in scena.
Poche le ore a disposizione per il laboratorio ,che sono
state utilizzate per il montaggio e parte della prova
generale, poi completata in due ore in eccedenza
proposte dalla stessa.
Alta la partecipazione e la motivazione degli allievi,
che hanno preso parte attiva nella realizzazione della performance.
Gradevole il risultato finale ,dove lo spazio dedicato alla messa in scena ,a loro
sorpresa,delle improvvisazioni fatte durante il percorso,ha reso fresco e spontaneo il
messaggio proposto.
Riuscito il mix di linguaggi utilizzati: dall’ espressione corporea al linguaggio
musicale,a quello verbale, a quello poetico.
Pienamente raggiunto l’obiettivo educativo,inserito nel Progetto Teatro, di superare la
competitività per dar vita ad un progetto comune e condiviso.
Eccellente,pertanto,la riuscita del percorso attivato.
INS. M.L. IACHELLI
20
Questo laboratorio si è sviluppato come una
vera officina del suono dove, grazie ad un
percorso
creativo-manuale,
sono
stati
realizzati degli strumenti e degli oggetti
sonori, utilizzando materiali naturali e di
recupero. Gli alunni sono stati condotti,
attraverso un viaggio che ha toccato
l’esplorazione del ritmo nei suoi vari aspetti, ad acquisire consapevolezza delle
capacità percussive e sonore di molti oggetti del mondo che
ci circonda. Il tutto, favorendo l’integrazione nel gruppo e il
dialogo, educando alla manualità e sviluppando il bello di
ogni creazione artistica e non ultimo, stimolando l’attitudine
a collaborare e cooperare per raggiungere scopi comuni,
creando senso del rispetto e accettazione nei confronti dei
compagni con qualche difficoltà. Questi ultimi hanno
interagito positivamente sia con le insegnanti, ritenendole
chiaramente punti di riferimento, sia con i compagni,
accettandone volentieri la vicinanza, percependone il clima di aiuto e collaborazione
spontanea che ne è scaturito. La scelta di
affiancare, agli alunni con difficoltà, dei
compagni di classe, in qualità di piccoli
tutor, è stata una strategia voluta e
vincente, che ha prodotto un ambiente
disteso e stimolante.
21
I 10 incontri si sono succeduti con
un’iniziale
presentazione del laboratorio e degli alunni partecipanti,
attraverso la tecnica dell’improvvisazione con la BODY
PERCUSSION. Ogni incontro è stato caratterizzato da un
rituale di “Benvenuto” con il chant CHIKI CHAKA,
realizzato con la voce e (dopo la loro costruzione) con le
MARACAS.
Gli strumenti e gli oggetti sonori costruiti sono stati,
nell’ordine: MARACAS – SAND PAPERS – GALLINE
– TROMBE GUIRO – SONAGLIERE DI TAPPI – YOZOO – BASTONI DELLA
PIOGGIA. Questi realizzazioni hanno toccato diverse possibilità sonore e timbriche:
le
TROMBE-GUIRO, i SAND PAPERS
appartengono alla categoria degli IDIOFONI
A SFREGAMENTO, le GALLINE a quella
dei MEMBRANOFONI A SFREGAMENTO,
mentre
gli
YOZOO
a
quella
dei
MEMBRANOFONI A RISONANZA.
Un incontro è stato inoltre dedicato alla
proiezione, attraverso la LIM, di alcuni video
di un gruppo di artisti internazionali, gli STOMP, che mettono in scena da diversi
anni degli spettacoli ritmici, utilizzando i più impensati e svariati oggetti del vivere
quotidiano. Queste proiezioni sono state molto apprezzate e visionate con grande
attenzione da tutti gli alunni, e in particolar modo, dai bambini con qualche difficoltà.
Dal 5° incontro abbiamo approcciato l’orchestrazione di una filastrocca africana, dal
titolo A RAM SAM SAM, che è stata oggetto della performance finale. Ad ogni
bambino è stato assegnato uno strumento musicale e si sono definiti i gruppi,
differenziandoli per strumenti (la maggior parte dei quali è stata costruita dai bambini
durante i primi 5 incontri) e ritmi da eseguire.
22
L’ultimo incontro del laboratorio si è
basato sull’allestimento di una piccola
mostra
di
tutti
i
lavori
realizzati,
sull’esecuzione della canzone A RAM
SAM SAM e sulla proiezione di un video
contenente tutte le foto scattate durante i
momenti più significativi del laboratorio. A
questo ultimo appuntamento hanno preso parte, dimostrando forte apprezzamento, sia
i genitori che la dirigente scolastica dott.ssa Maria Concetta Lazzara.
Ins. Sciuto Matilde
23
La nostra Scuola, in questo anno scolastico,
ha avviato, in orario extracurriculare, un
progetto di “Teatr..abilità” per il quale si è
pregiata di avere una figura professionale
come l’esperta Dr.ssa Olivia Spigarelli.
Nella
considerazione
della
funzione
educativa del “Teatro”, l’ Assessorato alla
Scuola in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania ha bandito ,nel corrente
anno scolastico, il concorso teatrale “Maschio e femmina Dio li creò”: uguali e
diversi.
Partendo dall’ input relativo al tema del concorso, obiettivo precipuo del laboratorio è
stato quello di favorire la realizzazione della parità sostanziale e l’accettazione delle
diversità in genere quale acquisizione di una sensibilità sociale, dando agli alunni
quegli strumenti interpretativi della realtà per cogliere le differenze di genere nel
modo corretto e positivo allontanandoli da stereotipi e pregiudizi.
L’idea è stata anche quella di accompagnare gli alunni attraverso l’ adozione di
strategie coinvolgenti , in un percorso di riflessione consapevole sul tema della
violenza in genere sia in chiave didattico-educativa, sia di prevenzione.
Abbracciando questo progetto si è voluto far conoscere , approfondire il fenomeno
drammaticamente attuale quale il “femminicidio” e il teatro è stato utilizzato come
mezzo di conoscenza, come linguaggio e come strumento di trasformazione della
realtà interiore, relazionale e sociale, per esplorare , mettere in scena la realtà degli
alunni.
24
Fulcro del laboratorio è stato dunque la creazione
di un testo teatrale da poter rappresentare e
partendo dai vissuti dei bambini e dalle loro
esperienze ne è scaturito il materiale per il
canovaccio “La creazione secondo me” ideato
dall’esperta Dott.ssa Olivia Spigarelli ispirato da
un racconto di Dino Buzzati e dalla realtà e fantasia degli alunni protagonisti.
Come tutor , ritengo di aver accresciuto le mie esperienze organizzative e
metodologiche-didattiche e di aver ampliato la capacità di ricerca e di conoscenze
utili alla didattica.
Per ciò che riguarda gli alunni, penso che per prima cosa essi abbiano ampliato il
proprio bagaglio culturale e di esperienze. Hanno acquisito, ciascuno delle nuove
abilità, una notevole autonomia e crescita personale che si evidenziava anche all’
interno delle attività didattiche della classe di appartenenza e, con grande
soddisfazione e sorpresa, tutto ciò li ha portati ad un felice risultato quale è stata la
vincita del primo premio del concorso.
Tutor: Maria Cristina Tudisco
25
Le
visite
d’istruzione,
gli
spettacoli
e
le
Sezioni
Didattiche Comunali
VISITE D’ISTRUZIONE
Dopo aver vagliato le indicazioni dei Consigli d’intersezione,
Interclasse e. dopo la delibera del Collegio dei Docenti, è stata
subito avviata la procedura per la realizzazione di quanto
ratificato. Tutte le visite guidate sono state espletate entro il mese di Maggio.
SPETTACOLI TEATRALI
Dopo un’attenta analisi delle iniziative teatrali pervenute è stata
fatta, in accordo con il Dirigente Scolastico, una cernita delle offerte
più significative sul piano pedagogico, educativo e culturale.
In un secondo tempo è stato redatto un dossier da sottoporre al vaglio del Collegio dei
docenti per la delibera definitiva.
La partecipazione alle iniziative è stata massiccia; molto apprezzati gli spettacoli non
solo dagli alunni ma anche dai docenti, sia per la pregnanza educativa dei contenuti
sia per la gradevolezza delle rappresentazioni.
26
RESPONSABILE DEL PROGETTO:
MARIA AGATA MESSANA
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione presuppongono, in considerazione delle
motivazioni culturali e didattiche che ne costituiscono il fondamento e lo scopo
preminente, un’adeguata programmazione didattica predisposta all’inizio dell’anno
scolastico e si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita. Essi
coinvolgono alunni, docenti e genitori e costituiscono materia propositiva e attuativa
all’interno degli Organi Collegiali.
Nell’anno scolastico 2013/2014 sono state organizzate visite e viaggi di istruzione
tenendo conto di vari Progetti ed Educazioni: Legalità, Salute, Ambiente , Stradale,
Lettura, Pari Opportunità.
Le classi prime di viale Africa e via De Nicola hanno fatto una visita guidata didattica
presso la “Fattoria Didattica San Francesco” S.G. La Rena Il percorso prevedeva
una visita guidata alla fattoria , una descrizione dei vari animali presenti in azienda ,
la partecipazione al laboratorio sul pane.
27
Le classi seconde si sono recate in visita guidata presso la
tenuta Giarretta nel territorio di Belpasso. La visita si è svolta
nell’ambito del progetto “ Il ponte dei bambini “, proposto
dall’Assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo
rurale e della pesca mediterranea. Il percorso intende essere un ponte per congiungere
il mondo rurale a quello cittadino. Quest’anno si è avviato con la prima tappa
dedicata all’acqua sotto la guida del Dott. Cunsolo che ha
seguito i bambini in questa esperienza prima con un
incontro preliminare in classe e poi durante la visita in
azienda. Tale visita ha permesso ai bambini di trascorrere
una mattina a contatto con la natura e di sperimentare un
incontro “ ravvicinato “ con l’acqua attraverso giochi a
squadre e una lunga passeggiata fino al fiume Simeto.
Nell’azienda erano presenti molti animali che hanno
attirato la curiosità dei bambini. E’ stata, inoltre, offerta
una gradita merenda a base di prodotti naturali. Il
progetto proseguirà il prossimo anno con la seconda
tappa.
Le classi terze si sono avvalse delle diverse e ricche
proposte didattico-educative anche in merito alle visite
di istruzione. Sono state realizzate tutte nell’ambito dei
progetti inseriti nel POF.
Progetto
valorizzazione
della cultura siciliana :
la visita guidata al museo del giocattolo, presso il
centro fieristico le “ Ciminiere”, con grande entusiasmo
da parte di tutti i partecipanti; a seguire la visita
proposta dalle “Officine culturali”: un percorso ludico
28
didattico dal titolo “Antiche città sotto il monastero” presso il monastero dei
Benedettini che ha interessato parecchio gli alunni coinvolti.
Progetto ambiente educazione alla salute: interessante
è stata la visita presso il MAAS , mercato
ortofrutticolo, che si è articolata in due fasi: la prima
in classe con la presenza degli agronomi, la seconda
presso la contrada “Jungetto” .
Altrettanto gradita è stata la
gita di istruzione presso la “tenuta Giarretta” col suo
percorso: “Dal grano al pane” che ha visto i bambini
coinvolti in attività laboratoriali – ludiche e li ha immersi
nella fascinosa campagna con i suoi altrettanto fascinosi
abitanti.
Le insegnanti delle classi quarte rendono noto che nel
corso dell’anno scolastico sono state effettuate le
seguenti visite guidate:
1- “Let’s Christmas” spettacolo musicale presso il
teatro Metropolitan
In data 3/12/2013
2- “Il lago dei cigni” presso il teatro ABC in data 24/01/2014
3- Spettacolo di marionette e di pupi siciliani della compagnia di pupari
“Paladino, presso la palestra della scuola in data
13/03/2014
4- Visita guidata presso M.A.A.S.
(Mercato Agro Alimentare Siciliano) in
date diversificate nel mese di marzo.
5- “Museo della lava” di Viagrande in date diversificate
nel mese di aprile; due sezioni (C e D) hanno anche visitato l’azienda “Oro
dell’Etna” e la colata lavica del 1991 a Zafferana.
29
6- Due sezioni (B e C) hanno partecipato al progetto “Miti e leggende siciliane”,
promosso dal Comune di Catania e hanno effettuato una
visita guidata al centro storico in data 19/05/2014.
7- Biblioteca comunale “Vincenzo Bellini” di Catania,
raggiunta in metropolitana, in date diversificate nel mese di
maggio.
8- La classe quarta sez. D, dopo aver letto il libro “Le regole” di G. Colombo, ha
incontrato l’autore nel pomeriggio del 13 maggio presso la libreria
“Cavallotto” di Corso Sicilia.
La equipe, nell’insieme si ritiene soddisfatta di tutte le attività svolte per la
partecipazione degli alunni, per l’entusiasmo mostrato e per la valenza educativa
degli eventi. Esse erano inserite in un progetto interdisciplinare svolto durante tutto il
corso dell’anno scolastico.
Le classi quinte hanno effettuato le seguenti visite guidate:
-PROGETTO LETTURA: Biblioteca Bellini “Mi leggi un libro?”
-PROGETTO SALUTE: Maas
solo le sez. A/B/D (mercati agro
alimentari)
“La
scuola
incontra
l’ortofrutta”
-PROGETTO LEGALITA’ : piazza Duomo incontro con il Presidente della
Repubblica
-Agriturismo tenuta Giarretta- Motta S. Anastasia.
PERCORSO
“L’Archeologia
:
e
i
giochi olimpionici”
- Naxos – Taormina (itinerari storici) “Sulle
rotte dei Greci”
30
Il team dei docenti delle classi quinte affermano che
tutte le visite guidate hanno avuto una ricaduta
positiva su tutti gli alunni e non hanno mostrato alcun
punto deficitario.
Le visite sono divenute un momento di verifica degli
apprendimenti acquisiti nonché, l’occasione di valutare comportamenti ed
atteggiamenti sociali degli alunni, in un contesto diverso da quello scolastico.
31
Il Progetto Teatro, pensato quest’anno in
unione al Progetto danza, ha avuto esiti
positivi.
Qui di seguito in ordine cronologico le varie
fasi espletate:
- Redazione del progetto.
- Visione e valutazione delle proposte
giunte in istituto.
- Selezione del materiale, tenuto conto
dello sfondo culturale scelto in sede
collegiale dalla nostra scuola per l’anno in
corso dal titolo “I Colori della Pace”.
- Redazione di un prospetto di proposte
(nel numero di tre per ogni ciclo, quattro per le classi quarte) da discutere nei propri
consigli di interclasse con la
partecipazione dei genitori.
- Raccolta dati sulle scelte effettuate nei
vari consigli : Due su tre le proposte
passate nelle interclassi di seconda,terza
e quinta; una su tre nelle classi prime,tre
su quattro nell’interclasse di quarta;
32
mentre la scuola dell’infanzia aderisce a due proposte su tre e integra con altri tre
spettacoli per un totale di cinque
spettacoli distribuiti in tutto l’arco
dell’anno scolastico.
- Contatti con le varie compagnie
per concordare le date degli
spettacoli e successiva conferma
da parte delle classi interessate.
- Redazione di un calendario
murale con : tempi - classi
coinvolte – spettacolo – luogo – costo.
- Raccolta delle ricevute di pagamento di volta in volta richieste.
- Raccolta dei pareri di alunni e docenti sugli spettacoli visionati. Favorevoli i pareri
espressi sia dai docenti che dagli allievi.
INS. REFERENTE
MARIA LUISA IACHELLI
33
Le Sezioni Didattiche Comunali si sono innestate nel progetto “Valorizzazione della
cultura siciliana”.
Nel corso dell’a.s. 2013-2014 sono stati curati i seguenti progetti:
progetto “Cultura e Tradizioni Siciliane”, a cura dell’Assessorato alle Politiche
Scolastiche del Comune di Catania, nella persona di Gabriele Passanisi, il cui
percorso educativo-culturale, ha coinvolto gli alunni delle classi quarte sez. B - C
del plesso di Viale Africa, rievocando momenti della storia, della letteratura e della
tradizione musicale locale, nonché usi e costumi tramandati per secoli, di
generazione in generazione e si è concluso con una visita guidata presso il centro
storico della città;
progetto
“Storico-monumentale”,
a
cura
dell’Assessorato alle Politiche Scolastiche, del Comune di
Catania, nella persona della Dott.ssa Bonanno, che ha coinvolto
le classi quinte sez. B – E del plesso di Viale Africa, prima in
una lezione propedeutica presso Palazzo
Tezzano, sui monumenti più importanti
della città e sull’organizzazione del governo della città e,
successivamente in una visita guidata all’interno di Palazzo
degli Elefanti, sede del Comune di Catania, durante la quale gli
alunni hanno partecipato ad una seduta consiliare, avanzando
proposte per il miglioramento dell’organizzazione cittadina;
34
progetto “Teatro”, a cura dell’Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di
Catania, in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania che ha promosso un
percorso di integrazione tra alunni diversamente abili e normodotati. Il percorso
ludico - teatrale ha visto coinvolti 30 alunni di classe quarta e quinta del Circolo
Didattico, che hanno partecipato al concorso teatrale “Maschio e femmina Dio li
creò: uguali e diversi”, mettendo in scena l’opera “La creazione secondo me” il cui
tema, curato dall’attrice Olivia Spigarelli, è stato la differenza di genere con
particolare riferimento al femminicidio.
In data 23 maggio 2014, presso il teatro “Verga” di Catania, il gruppo ha ricevuto il
1° premio.
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PROGETTO
CITTADINANZA ATTIVA
Progetto Legalità
Progetto Educazione Stradale
Progetto Salute
Progetto Ambiente
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Progetto Sport
Progetto Lettura
Progetto “Valorizzazione della Cultura siciliana
Progetto Musica
Progetto Continuità
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E’ questo il primo anno scolastico in cui il collegio dei
docenti sceglie di far confluire i temi di Legalità,
Salute, Ambiente, Educazione stradale tutti sotto un
unico progetto: quello di Cittadinanza attiva.
La scelta sottende appunto l’obiettivo di creare, nei nostri alunni e nelle nostre
alunne, gli uomini e le donne di domani, consapevoli e responsabili, pronti a
contribuire nella società seguendo le regole imposte dalla legge.
Le varie tematiche, infatti, ineriscono all’importanza dell’osservanza di regole che, se
rispettate, permettono la convivenza civile e democratica dei vari soggetti e di
conseguenza la costruzione di un mondo migliore.
Durante l’anno scolastico 2013/14, tantissime sono state le iniziative, che hanno
coinvolto alunne ed alunni, volte a perseguire le finalità del progetto. Esse vengono
dettagliatamente descritte all’interno delle singole sezioni tematiche: Legalità, Salute,
Ambiente, Educazione Stradale, presentate da ciascuna referente.
Gli obiettivi di apprendimento, individuati per le rispettive classi, sono stati
caratterizzati dalla interscambiabilità degli stessi da intendersi applicabili a tutte le
classi con i dovuti accorgimenti pedagogico-didattici in base all’età degli alunni e
delle alunne.
L’offerta formativa esterna inerente la Legalità è stata copiosa relativamente alle
classi quarte e quinte Primaria, mentre non lo è stata altrettanto con riferimento alle
altre classi.
In particolare una sola proposta esterna è stata registrata per la Scuola dell’Infanzia ,
non specifica ma che coinvolgeva la stessa insieme agli altri ordini e gradi di scuola:
quella della Polizia di Stato che ha indetto il concorso “Il Poliziotto: un amico in
più”, sul tema del ruolo della Polizia di prossimità. Pertanto s’è pensato di destinare
tale progetto appunto alla scuola dell’Infanzia.
38
Per quanto riguarda l’Educazione alla salute, eccessive sono state le proposte esterne
relative alla alimentazione, mentre minime sono state le iniziative riguardanti il
benessere psico-fisico della persona, che non passa solo attraverso la corretta
alimentazione.
La mancanza di un’offerta formativa esterna (concorsi, incontri, iniziative) dedicata
ai bambini e alle bambine più piccoli/e costituisce una mancata opportunità di
crescita per gli alunni e le alunne della scuola che, benché ancora infanti, molto
invece riescono a cogliere e rielaborare da questo tipo di percorsi formativi.
Pertanto, al momento attuale, gli stimoli provengono dalle/dagli insegnanti, dalla loro
iniziativa e dalla loro professionalità.
Per rendere più efficaci nei confronti di tutta la comunità scolastica le azioni previste
dal Progetto Cittadinanza attiva, si è operato anche attraverso:
- creazione di una carpetta contenente proposte di attività da svolgere nelle varie
classi e materiale sul tema della legalità da potere utilizzare come guida o come
sussidio;
- diffusione di promemoria scritti per le/gli insegnanti del C.D. al fine di ricordare le
date importanti della Cittadinanza Attiva, con annesse indicazioni relative all’evento
nonché indicazioni di bibliografia e sitografia da consultare per i necessari
approfondimenti;
- pubblicazione del Progetto Cittadinanza Attiva, e dei relativi percorsi svolti, sul sito
della scuola;
- esposizione nei corridoi della scuola dei lavori sulla Cittadinanza Attiva e dei
cartelloni murali prodotti dagli alunni;
- esposizione dei cartelloni murali prodotti, presso la palestra di Viale Africa e la hall
di Via De Nicola, durante la “Settimana della creatività”.
39
Il lavoro svolto durante l’anno è stato vario, interessante e stimolante.
Per il nuovo anno scolastico le referenti propongono: maggiore attenzione alle attività
che si rivolgono al benessere psico-fisico della persona; collegamenti Internet nelle
classi al sito di Rai educational che contiene diverse attività; creazione di una
repository sul sito della scuola con schede e proposte didattiche da condividere tra
le/gli insegnanti con upload dei lavori in apposite sezioni.
40
Anche quest’anno sono state parecchie le attività
incentrate sulla Legalità che
hanno permesso ai
bambini e alle bambine di conoscere i temi
maggiormente significativi per una convivenza
democratica e che hanno stimolato la riflessione, la discussione e la formulazione di
ipotesi di miglioramento dei problemi attuali.
Per perseguire le finalità e gli obiettivi che il Progetto Cittadinanza attiva “I colori
della pace” si è prefisso, sono stati coinvolti Organismi di Volontariato, operanti sul
territorio internazionale per la promozione dei Diritti Umani (Emergency) nonché
persone delle istituzioni che hanno portato la loro testimonianza in tema di lotta alla
criminalità e che hanno scritto opere letterarie in merito (Gherardo Colombo), lette
durante le attività scolastiche.
Le azioni sono state volte quindi a sensibilizzare gli alunni sui seguenti temi:
- conoscenza e promozione dei Diritti Umani e in
particolare i Diritti dell’Infanzia;
- lotta alla mafia nel nostro territorio;
- lotta al razzismo;
- accettazione delle diversità quale valore
imprescindibile;
- analisi della differenza di genere;
- analisi degli articoli della Costituzione e delle regole per
convivere democraticamente.
Ogni classe ha realizzato le proprie attività avendo di mira gli
obiettivi di apprendimento che sono stati perseguiti e
raggiunti.
Con riferimento alle effettive azioni svolte, si sottolinea che
41
molte classi di scuola dell’infanzia e di scuola primaria hanno commemorato, con
varie attività, i seguenti eventi:
- 2 Ottobre: Giornata mondiale della non-violenza;
- 20 Novembre: 23° anniversario dell’approvazione della Convenzione Internazionale
dei Diritti dell’Infanzia;
- 25 Novembre: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne;
- 10 Dicembre: 64° anniversario dell’approvazione della Dichiarazione universale dei
diritti dell’uomo;
- 27 Gennaio: Giorno della memoria dedicata alle vittime dell’Olocausto;
- 5 Febbraio: Giornata internazionale della Sicurezza in Internet;
- 8 Marzo: Festa della donna;
- 17 Marzo: 153° anniversario dell’Unità d’Italia;
- 21 Aprile: Giornata internazionale di lotta al razzismo;
- 25 Aprile: Festa di liberazione dall’occupazione nazi-fascista;
- 1 Maggio: Festa dei Lavoratori;
- 15 Maggio: Festa dell’autonomia siciliana: 68° anniversario;
- 23 Maggio: 22° anniversario della strage di Capaci;
- 2 Giugno: Festa della Repubblica.
Le attività interne alle varie classi sono consistite in lettura di saggi, visione di film,
disegni animati, documentari, lettura di storie realistiche e fantastiche, di
filastrocche, ecc. per affrontare i temi più delicati della legalità.
I lavori di output, miranti ad “oggettivare” la conoscenza degli alunni e delle alunne,
sono consistiti in svariate attività svolte, non solo sui quaderni, ma anche su cartelloni
murali, che hanno contribuito ad arricchire la palestra durante la “Settimana della
creatività”.
Ins. Cinquerrui Paola
42
Alla sezione Salute hanno liberamente lavorato tutte le interclassi trattando i diversi
aspetti proposti: sviluppo psicofisico, cooperazione, ambiente, alimentazione. Come
referente al progetto salute, ho partecipato agli incontri programmati dall’Assessorato
della pubblica istruzione del Comune di Catania durante i quali ho programmato le
attività da svolgere all’interno del nostro istituto.
Ecco le attività svolte:

Alimentazione e nutrizione: quattro incontri durante il corso dell’anno, legati
ai cambi di stagione, a cura della Dottoressa Manuele per tutte le classi prime
di Viale Africa e di Via De Nicola due classi seconde sez. A e B di Viale
Africa scuola dell’infanzia di Via De
Nicola alunni di 5 anni. A conclusione il
14 maggio si è tenuto un seminario
“Dall’alimentazione
alla
nutrizione”
rivolto a tutti i genitori del circolo presso la
sala riunioni di Viale Africa, sempre a cura
della D.ssa Manuele.
 Adesione al programma comunitario “Frutta nelle scuole” a.s. 2013-2014
classi coinvolte tutta la scuola primaria di Viale
Africa e di Via De Nicola. A conclusione il
5/5/2014 si è svolta la giornata a tema “Frutta
day” classi coinvolte le classi seconde di Viale
Africa.
 Dal mese di febbraio al mese di aprile tutte le classi
della scuola primaria di Viale Africa e di Via De
Nicola hanno visitato il MAAS (Mercato Agro
Alimentare Siciliano) la visita è stata preceduta da
43
una lezione in classe tenuta da diversi agronomi che poi hanno fatto da guida
nella visita al MAAS.
 Somministrazione del questionario su Scuola e Salute ASP Catania “Okkio alla
Salute” D.ssa La Carrubba classe coinvolta terza sez. B Viale Africa nel mese
di marzo.
 Adesione al progetto Unicef-Miur “Scuola Amica” a.s. 2013-2014. Tutte le
classi dell’istituto, dalla scuola dell’infanzia alle classi quinte, hanno svolto
durante tutto il corso dell’anno attività inerenti il benessere Psico-Fisico: “Io
mi racconto così” (classi I e II + Scuola dell’Infanzia), “Il termometro dello
star bene” (lassi III-IV-V). Attuazione della Direttiva Ministeriale del 27/
12/2012 e della Circolare n.8 del 6/ 03/2013 (BES). Percorsi didattici
trasversali sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
 Screening visivo nelle prime classi della scuola primaria a cura dell’ASP
medicina scolastica Dott. G. Bandieramonte.
Inoltre nel corso dell’anno sono state svolte attività si sensibilizzazione alla ricerca,
alla solidarietà e alla cooperazione.
 Nel mese di ottobre campagna Unicef “Vogliamo Zero” acquisto di una o più
orchidee (lattina con semi + tazza di Altan) per classe.
 13 novembre presso l’aula magna seminario per
i
genitori
sensibilizzazione
campagne
Unicef,
distribuzione attestati di riconoscimento per i genitori
che nell’anno scolastico 2012-2013 avevano prodotto
Pigotte
 20 novembre: 24° Anniversario della
convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’
Adolescenza. Una delegazione di alunni della
scuola ha partecipato alla “catena umana”,
organizzata dai volontari del gruppo “Younicef
44
for UNICEF”: appuntamento nel piazzale principale della villa Bellini e,
percorrendo la via Etnea, arrivo in
Piazza Universita’ dove si è svolta
uno spettacolo con varie esibizioni
ed interventi con il tema “IO
COME TU mai nemici per la
pelle”.
 3 dicembre spettacolo di beneficenza “Let’s Christmas”, presso il teatro
Metropolitan di Catania, classi coinvolte III-IV-V.
 Nel mese di marzo acquisto libero di cuori di cioccolato per aiutare la
Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica.
 14 aprile allestimento stand nella hall della scuola di Viale Africa per la
vendita-adesione progetto comunale “CORRI CATANIA”
 Partecipazione al concorso “Colori e parole” promosso dal Comune di Catania
per rendere gli alunni protagonisti creativi dell’evento sportivo “Corri
Catania”, con sezione dedicata alla Scuola Primaria con il tema: “Un disegno e
uno slogan per la mia città…”.
Il primo premio è stato assegnato alla classe IIIA del plesso di Via De Nicola.
La premiazione è avvenuta in data 9 Maggio 2014 a piazza Università.
45
 16 e 17 aprile allestimento di uno stand nella hall della scuola per la vendita
delle uova di Pasqua AIRC.
Ins. Di Fato Vincenza
46
Oggi la scuola è chiamata a rispondere a sempre più pressanti richieste che
provengono da una realtà cambiata, con nuove esigenze e nuove pretese. Ma molte di
quelle necessità, considerate dall'uomo moderno determinanti nel vivere quotidiano e
di quelle azioni, che l'uomo compie sono opposte e contrarie a un comportamento
eticamente orientato al rispetto degli altri, dell'ambiente e della natura che ospita e
accoglie l'uomo. Per tale motivo nel progetto di cittadinanza attiva, in cui quest'anno
i progetti trasversali del nostro istituto sono stati integrati e collegati da un unico
"filo con i colori della pace", si è inteso lavorare sulla riflessione della natura
sistemica del mondo, sulla
consapevolezza di sperimentare strategie per un vivere
sostenibile, in virtù di quel legame indissolubile tra l'uomo e l'ambiente in cui vive.
Gli alunni hanno lavorato percorrendo diverse strade: da attività scolastiche interne
alle classi con la produzione di cartelloni, di riflessioni e di approfondimenti scritti,
alla partecipazione a concorsi.
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 Un’attività svolta nei primi mesi dell’anno scolastico, ha visto tutti gli alunni
della scuola coinvolti nella partecipazione al
concorso interno, dal titolo “Maestra natura”,
dedicato all’amata insegnante Agata Messina
che ricorderemo sempre quale creatura
sensibile, amante e rispettosa della natura, la
cui bellezza da tutelare ha trasmesso ad
alunni ed alunne. Il concorso richiedeva la
rappresentazione grafico-pittorica di un ambiente naturale non antropizzato.
 "Cartoniadi",indetto dal Comune di Catania che ha visto la partecipazione
degli alunni di una classe quarta
con un
cartellone contenente uno slogan, preceduto in
classe da un
lavoro di approfondimento
sull'importanza del riciclo, che in questo caso
era della
carta.
 "Missione Ambiente", gara creativa, promossa da
Bosch per la sesta edizione del progetto didattico che
mirava a sensibilizzare sull'uso responsabile delle nuove
tecnologie e che ha visto gli alunni di una quarta
elementare partecipare con un testo dal titolo: "Cambia il
mondo intorno a noi ".
48
Inoltre per educare alla consapevolezza che la
costruzione di un futuro migliore nasce dai giusti
comportamenti dei singoli e per individuare e
sperimentare strategie per un vivere sostenibile è
stato possibile ottenere, all'interno dei locali della
scuola "S.Giuffrida”,
dei cassonetti per il riciclo
della carta e della plastica, grazie ad una richiesta , rivolta e accolta positivamente,
alla Direzione Ecologia e Ambiente del Comune di Catania, per presentare agli alunni
reali e concreti atti di civiltà e di responsabilità.
Ins. Bottaro Sabrina
49
“Educare” significa anche insegnare le norme del buon
vivere
civile:
tra
queste
sono
certamente
da
comprendere quelle relative alla circolazione stradale.
La sicurezza stradale è un aspetto particolarmente
importante di un ambito più vasto che comprende la
sicurezza nella vita sociale: scuola, casa, strada, luoghi
pubblici e privati, ecc…
La strada è un’esperienza comune a tutti sin dalla
primissima età per cui , nella nostra scuola, il progetto trasversale dell’ educazione
stradale, è stato integrato e collegato da un unico filo “I colori della pace” a quello
globale di un’educazione alla cittadinanza attiva per costruire atteggiamenti
e
comportamenti corretti e responsabili con la consapevolezza che sulla strada entra in
gioco il rapporto vita-morte proprio e degli altri.
Nelle classi della scuola dell’infanzia e quella della
primaria i
percorsi
formativi
sono partiti dagli
interessi degli alunni, per far si che si rendessero
conto che le norme non sono imposizioni astratte, ma
necessità concrete.
L’obiettivo più importante del percorso è stato quello
di “presentare” agli alunni il mondo della strada con
tutti i protagonisti e gli elementi che la popolano:
utenti, mezzi di trasporto, regole, comportamenti e
pericoli.
Dopo aver analizzato la situazione di partenza è stata fatta la scelta di trattare dei
contenuti più vicini alla loro esperienza quotidiana.
50
Le attività che sono state proposte agli alunni, hanno costituito un percorso organico
e integrato ai campi di esperienza e alle altre discipline curriculari nelle quali si è
trovato motivo di stimolo e di ricerca.
In particolare si annovera che gli alunni di due
sezioni della scuola dell’ infanzia , hanno aderito
al Progetto: “Un poliziotto, un amico in più” che
ha previsto oltre alla conoscenza di una nuova
figura nell’ importanza del suo ruolo anche la
realizzazione
di
brevi
percorsi
stradali
e
simulazioni finali.
Le classi terze della scuola primaria, hanno
concluso il loro percorso partecipando a
due
giornate caratterizzate dalla presenza della Polizia
Municipale che ha intrattenuto gli alunni con lezioni specifiche su alcune delle
importanti regole stradali coadiuvate dalla visione di filmati adatti.
Ogni percorso si è concluso attraverso le rappresentazioni grafico-pittoriche, la
produzione di cartelloni da parte degli alunni che sono stati esposti alla mostra
realizzata nella palestra della nostra scuola durante la settimana della creatività.
Ins. Tudisco Maria Cristina
51
Lo sport a scuola è indicato come uno dei linguaggi attraverso i quali il bambino
può esprimere se stesso ed entrare in rapporto con gli altri. Nella realtà quotidiana i
nostri alunni passano molto tempo davanti al computer e alla televisione, le attività
motorie rivestono quindi un’ importanza fondamentale nella loro crescita armonica
e globale.
L’educazione fisica, al pari delle altre discipline, deve fornire all’alunno gli
strumenti per agire nel mondo in trasformazione, strumenti che gli consentano di
giungere a un’autentica autonomia e avere quindi accesso alle responsabilità che la
vita sociale impone.
Il nostro istituto, progetta ed attua attività
motorie e sportive sia in orario curriculare come
disciplina di insegnamento che in orario
extracurriculare, al fine di offrire agli alunni la
possibilità di migliorare e potenziare le proprie
abilità motorie di base, nonché di praticare uno
sport.
Le attività sportive di riferimento, anche quest’
anno scolastico, sono state la pallavolo e il
basket. Gli alunni delle classi terze, quarte e
quinte si sono alternati, in due periodi dell’
anno, per praticare nell’ ora di educazione
fisica entrambi gli sport con l’ ausilio di tecnici
federali.
52
Il calcio non si è potuto svolgere come attività pomeridiana per l’ indisponibilità del
campetto, ma vista la passione e la voglia di cimentarsi di molti alunni della nostra
scuola, la squadra della S. Giuffrida, formata da dieci alunni delle classi quinte, ha
partecipato al Trofeo M. Nicotra di calcio a 5
arrivando fino agli ottavi di finale.
Anche
quest’
soddisfazioni
anno
ha
scolastico
riservato
grandi
l’attività
di
pallavolo del Trofeo Pallavolando. Le fasi a
gironi si sono svolte nella palestra del plesso
di Viale Africa, durante le gare la squadra
della Giuffrida è stata sostenuta dal tifo entusiasmante di parecchi bambini.
La selezione mista si è dovuta arrendere in
finale nel trofeo dell’Amicizia. La
squadra
degli adulti, formata da docenti e genitori, ha
per il secondo anno consecutivo ceduto
solamente in finale.
Il 4 giugno 2014 una grande festa dello Sport ha concluso tutte le attività con il
secondo Trofeo di basket S. Giuffrida che si è disputato nella palestra del plesso De
Nicola. I tanti genitori assiepati sulle tribune hanno
assistito con entusiasmo alle finali delle classi terze,
quarte e quinte che
sono state
combattute ed
emozionanti.
I ringraziamenti vanno al
Dirigente, ai tanti
colleghi,
sportive(Milvus
alle
associazioni
e
Raimbow) che mi hanno supportato in questa esperienza vissuta durante l’anno
scolastico, il clima in cui ho operato è stato di grande collaborazione e
professionalità.
53
La soddisfazione più grande è stata quella di aver visto tutti i piccoli atleti del
nostro istituto impegnarsi con disciplina, come dei professionisti hanno manifestato
la voglia di vivere questa meravigliosa esperienza rispettando gli equilibri
indispensabili per la vita di un gruppo, con il loro impegno hanno contribuito a
rendere visibile il nome della S. Giuffrida.
Referente allo sport
Ins. Riccardo Bella
54
Il progetto “Valorizzazione della cultura siciliana”, promuove le attività legate alla
conoscenza, alla valorizzazione, alla fruizione e alla conservazione del patrimonio
culturale siciliano, associando la funzione civile del salvaguardare i beni essenziali
delle generazioni presenti e future, al senso dell'identità storica, di appartenenza ad
un luogo.
In questo progetto il territorio, i luoghi della memoria, i beni materiali ed immateriali
insegnano agli alunni a “vedere”, nel senso più profondo del termine, perché i loro
linguaggi sono partecipativi, polivalenti, vi si intersecano parole, immagini, oggetti,
55
spazi diventando sapere e incrementando, al contempo, il senso di partecipazione
personale e di corresponsabilità alla crescita della società civile.
Tale progetto nel corso dell’anno scolastico 2013-2014 è stato sviluppato
nell’ambito:
del progetto “Cultura e Tradizioni Siciliane”, curato dall’Assessorato alle Politiche
Scolastiche del Comune di Catania, nella persona di Gabriele Passanisi, il cui
percorso educativo-culturale, ha coinvolto gli alunni delle classi quarte sez. B - C
del plesso di Viale Africa, rievocando momenti della storia, della letteratura e della
tradizione musicale locale, nonché usi e costumi tramandati per secoli, di
generazione in generazione e si è concluso con una visita guidata presso il centro
storico della città;
del progetto “Storico-monumentale”, curato dall’Assessorato alle Politiche
Scolastiche, del Comune di Catania, nella persona della Dott.ssa Bonanno, che ha
coinvolto le classi quinte sez. B – E del plesso di Viale Africa, prima in una lezione
propedeutica presso Palazzo Tezzano, sui monumenti più importanti della città e
sull’organizzazione del governo della città e, successivamente in una visita guidata
all’interno di Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania, durante la quale
gli alunni hanno partecipato ad una seduta consiliare, avanzando proposte per il
miglioramento dell’organizzazione cittadina;
del progetto “Teatro”, curato dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche del
Comune di Catania, in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania che ha
promosso un percorso di integrazione tra alunni diversamente abili e normodotati. Il
percorso ludico - teatrale ha visto coinvolti 30 alunni di classe quarta e quinta del
Circolo Didattico, che hanno partecipato al concorso teatrale “Maschio e femmina
Dio li creò: uguali e diversi”, mettendo in scena l’opera “La creazione secondo me”
56
il
cui
tema,
curato
dall’attrice
Olivia
Spigarelli, è stato la differenza di genere con
particolare riferimento al femminicidio. In
data 23 maggio 2014, presso il teatro “Verga”
di Catania, il gruppo ha ricevuto il 1° premio ;
dai vari spettacoli teatrali a cui le classi hanno assistito
della giornata a tema: “ I nonni in classe raccontano” che ha visto tutte le classi del
Circolo accogliere in classe i nonni degli alunni che: hanno spiegato com’era la
scuola di un tempo, hanno raccontato usi e costumi del passato e hanno fatto
conoscere oggetti che oggi non si usano più;
dei “Laboratori extracurriculari”:
- “Libri… che passione”, svolto dalle classi seconde sez. A/C del Plesso di Viale
Africa, il cui tema “Reginella e il mistero del bosco scomparso” ha trattato di una
fiaba ambientata nei boschi della Sicilia, soffermandosi sulla flora e sulla fauna
dell’Etna.
- “Re e regine di Sicilia” svolto dalle classi seconde sez. B/D del Plesso di Viale
Africa, il cui tema ha riguardato la dominazione Normanno-Sveva;
- “Tradizioni e Cultura della Sicilia” svolto dalle classi seconde sez. E/F del
Plesso di Viale Africa, che si sono soffermate sul Simbolo della Sicilia, i Pupi
siciliani, il Carretto e le manifestazioni folkloristiche;
della diverse visite d’istruzioni organizzate dalle interclassi.
57
Fratelli Napoli
Sezioni Didattiche
Comunali
I nonni in classe raccontano
Ins.: Salafia Maria Letizia
58
Lo scopo del “Progetto musica” è stato quello di avvicinare gli alunni alla musica di
qualità e il mezzo più efficace attraverso il quale realizzarlo è cantare in coro, l'unica
attività che porta ad un approccio attivo verso la musica, che permette a tutti di
partecipare all’evento sonoro utilizzando lo strumento che ognuno possiede: la voce.
La voce è lo strumento più naturale e accessibile a tutti, uno strumento che permette
di vivere in modo creativo l'esperienza musicale e
di sviluppare l'orecchio, l'organo in genere più
trascurato nell'insegnamento scolastico.
Il canto è una manifestazione particolare della più
generale attività orale dell'uomo. Attraverso la voce
gli
uomini
comunicano,
il canto favorisce quindi
si
relazionano:
la socializzazione,
la comunicazione, l’espressione emotiva naturale
dell'uomo.
Attraverso il canto inoltre gli alunni conquistano il
senso di appartenenza al gruppo, al paese in cui
vivono e con la ricerca di canti tradizionali hanno la possibilità di conoscere la storia
del proprio paese.
Compito della scuola è quello di accompagnare i bambini alla conquista di un
atteggiamento positivo verso l’attività musicale. Veicolo attraverso il quale è
possibile conoscere meglio le proprie sensazioni, emozioni e l’ambiente.
L’insegnante Angela Gravina ha lavorato con le classi seconde terze, quarte e quinte
del Circolo Didattico , con interventi di due ore la settimana con un gruppo di circa
25 alunni.
Gli alunni iscritti sono stati impegnati in tre momenti di verifica:
nel periodo natalizio, il 19 dicembre 2013, con un concerto evento durante
l’inaugurazione della mostra mercato organizzata nel nostro Circolo;
59
giorno 20 dicembre 2013, “Il piccolo coro
della Sante Giuffrida” ha partecipato al
“Rito della Luce” presso l’Istituto
Boggiolera di Catania;
alla fine dell’anno scolastico, il 9 e il 14
maggio 2014, il piccolo coro ha tenuto
due concerti uno nel plesso di viale Africa
per tutti gli alunni del Circolo e l’altro nel
plesso di Via De Nicola per i genitori e le
classi del plesso.
Gli alunni sono stati protagonisti
di “performance” nelle quali sono state
evidenziate le acquisizioni di tutto il
percorso fatto.
Ins. Garofalo Deborah
60
La lettura aiuta a crescere, arricchisce, appassiona, alimenta la
fantasia e la creatività perché ha il potere di farci entrare nella
narrazione e riscriverla a nostro piacimento, liberamente.
In un tempo in cui si assiste, purtroppo, alla crescente perdita di
valore del libro e alla disaffezione diffusa alla lettura da parte di
bambini e ragazzi, la scuola rappresenta il luogo privilegiato e speciale per
promuovere itinerari e strategie atti a suscitare curiosità e amore per il libro, a far
emergere il bisogno e il piacere della lettura.
Ciò implica il superamento della lettura come “dovere scolastico” per un obiettivo
più ampio che coinvolga le emozioni, i sentimenti, le esperienze affettivo-relazionali
e sociali attraverso cui il libro possa trasformarsi in una fonte di piacere e di svago.
Avvicinare i ragazzi ai libri per condurli ad una lettura spontanea e divertente, e alla
consapevolezza della sua funzione formativa, volta all’arricchimento del pensiero e
allo sviluppo delle potenzialità espressive, è l’obiettivo di un percorso di
“Promozione ed educazione alla lettura” come processo continuo che parte dalla
Scuola dell’Infanzia e continua nella Scuola Primaria
Quest’anno il Progetto ha previsto diverse iniziative educativo – didattiche:
Lettura animata e scrittura creativa
Visite in libreria e/o in biblioteca
Concorso “Un logo per la biblioteca”
Concorso di scrittura creativa
Concorso “Verso i….versi”
Attività per le classi ponte: “Ti leggo una storia”
Per la lettura animata e la scrittura creativa è stato invitato
l’esperto Mario Giuffrida che, nei mesi di dicembre e
febbraio ha incontrato tutte le classi di Scuola dell’Infanzia
61
e di Scuola Primaria (esclusa l’interclasse delle quarte) del Circolo coinvolgendole in
un in un viaggio fantasioso, divertente e stimolante, tra rime perdute ed errori
involontari per scovare lo straordinario nella vita quotidiana e nell’installazione di
strocchefilate, storie strampalate e parole rivoltate.
laboratorio rodariano. Tutto il percorso è stato un
omaggio a Gianni Rodari
e si è concluso con il
Rodari day – 14 Aprile
2014 (anniversario della
scomparsa di G.Rodari).
Le
iniziative
provenienti
dalle
diverse
librerie
e/o
biblioteche
(Comunali/Benedettini/di quartiere) sono state vagliate dalla Commissione, che ha
avuto cura di informare i docenti di sezione di Scuola dell’Infanzia e di Scuola
Primaria per organizzare le relative visite. Quest’anno, inoltre, abbiamo aderito alla
campagna di sensibilizzazione alla lettura proposta dalle librerie Giunti e dalla
Biblioteca Comunale Vincenzo Bellini “ Aiutaci a crescere. Regalaci un libro!
” volta ad arricchire le scuole italiane di nuovi volumi. L’interclasse quarta si è poi
recata in visita d’istruzione presso la Biblioteca Comunale per ritirare i libri donati al
nostro Circolo.
62
In riferimento all’attività “Ti leggo una storia” tutte le classi quinte del nostro
Circolo si sono incontrate con le classi di Scuola dell’Infanzia per leggere e
drammatizzare racconti.
Sono stati, inoltre, indetti tre concorsi interni:
Sono state istituite due “Giurie” presiedute dalla Dirigente Scolastica e composta, la
prima da alunni rappresentanti di classe che hanno scelto il logo che secondo loro
meglio rappresentava la Biblioteca del Circolo, la seconda da docenti della scuola
che hanno esaminato i testi prodotti.
Scopo dei concorsi è stato quello di promuovere la scrittura creativa al fine di vivere
il libro dal punto di vista di “scrittore”
Tutte le iniziative sono state accolte con entusiasmo e partecipazione. Ciascuna
interclasse ha scelto liberamente di partecipare all’iniziativa che riteneva
maggiormente rispondente alle peculiarità didattiche della classe.
Ins. Sicali Grazia Maria
63
“ L’itinerario scolastico …
pur abbracciando tre tipologie di scuola,
caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa, è progressivo e
continuo…”
La necessità del raccordo e della continuità del percorso formativo della scuola
significa progettare ed attivare percorsi, creare situazioni ed un clima adatto
valorizzando le competenze già acquisite. L’attività di orientamento scolastico,
dunque, ha previsto un percorso di continuità tra i diversi ordini per unificare il
processo di acquisizione dell’identità personale e favorire la continuità educativa.
Nel corso d’anno sono state svolte delle attività di raccordo in continuità tra…
SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA
Gli alunni di 5 anni nel mese di novembre hanno partecipato ad attività di laboratorio
in collaborazione con i docenti e gli alunni di classe prima sul tema “ Autunno” in
occasione del quale le numerose produzioni creative hanno partecipato alla mostra
dedicata, in entrambi i plessi scolastici ed, inoltre,
durante il Laboratorio di
Carnevale sono state svolte attività comuni .
Le classi quinte, per la prima volta, nel mese di febbraio hanno allestito uno spazio
di ascolto rivolto agli alunni dell’infanzia dove, attraverso l’uso di burattini, è stato
proposto uno spettacolo per coinvolgere i piccoli alunni di tutte le sezioni del plesso
di Viale Africa, i personaggi delle fiabe sono stati molto apprezzati: il personaggio
fantastico infatti è conosciuto quale mediatore sin dall’età di tre anni.
64
Dedicare tempi e creare spazi di confronto e
raccordo
tra
docenti
ed
alunni
di
scuola
dell’infanzia e scuola primaria, pone i presupposti
per una efficace collaborazione funzionale allo
scambio, dove la continuità educativa trova un
valido
riscontro. I docenti da anni nella nostra scuola hanno predisposto e
collaborato credendo nel valore del Progetto Continuità con la consapevolezza che le
attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto orientato al
benessere garantendo lo sviluppo integrale
dell’alunno.
Gli alunni di classe quinta raccontano storie
agli alunni di 5 anni attraverso l’uso dei
burattini in occasione del laboratorio di
Carnevale…
Dietro le quinte… nel vero senso della parola !!
65
Uno dei momenti
dell’attività
Raccordo Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado
MODALITA’ DI RACCORDO
In collaborazione con i docenti di Scuola Secondaria di primo grado del territorio,
sono state vagliate e calibrate delle proposte didattiche,
in base ad obiettivi e
modalità organizzative, finalità propedeutiche al raccordo, in linea con il progetto
continuità della scuola approvato dal collegio dei docenti . Alcune fra queste scuole
negli anni si erano già avvalsi di un valido contributo nel nostro circolo didattico,
altre invece, per il primo anno proponevano nuove attività, considerata la vilidità
dell’esperienza.Le scuole coinvolte:
 I.C. Biscari – Martoglio S.M.S.
 Dante Alighieri
 I. C. Convitto Cutelli
 I.C.
A. Vespucci
Ciascun Istituto nei mesi di novembre e dicembre aveva inviato proposte progettuali,
così come concordato, da presentare alle classi con lezione frontale e laboratorio: di
scienze, di musica, di arte ed educazione fisica, di storia. Tali laboratori con
opportuna gestione sono stati attivati nel plesso di Viale Africa durante l’orario
scolastico in presenza dei docenti di scuola secondaria per gruppi di lavoro. A
66
ciascuna scuola è stata dedicata una giornata ed i gruppi classe si alternavano per
partecipare alle iniziative.
Vivere in prima persona l’esperienza ha favorito, invitando alla riflessione e al
confronto critico, l’interiorizzazione di momenti positivi, al fine di far emergere
insicurezze immotivate che il bambino percepisce, poiché è consapevole di dover
affrontare un cambiamento, dove il nuovo spesso genera preoccupazioni infondate.
Le numerose conversazioni, affrontate in merito dai docenti delle classi, hanno fatto
emergere le incertezze per predisporre tutte le possibili attività utili e significative, in
un momento così delicato della crescita fra i 9 e 10 anni, ovvero a conclusione del
percorso di scuola primaria.
Premesso che il lavoro proposto definito di “qualificazione del curricolo disciplinare”
delle classi cui era rivolto, si è integrato nella progettazione didattica prevista dai
docenti, offrendo dunque opportunità di ampliamento e rinforzo, in tal modo le
proposte hanno acquisito un significato concreto in continuità con le attività della
classe.
67
Ampliamento dell’Offerta Formativa
a cura degli Enti Partener
Progetto “I disturbi specifici di apprendimento”
Progetto
PON
“Competenze per lo
Sviluppo”
Annualità 2013/2014
Progetto PON F3 “Azioni
condivise e innovative
per il successo scolastico”
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Con la sigla DSA si intendono i Disturbi Specifici di Apprendimento, definiti anche con la sigla
F81 nella Classificazione Internazionale ICD-10 dell'Organizzazione mondiale della sanità. Si tratta
di disturbi nell'apprendimento di alcune abilità specifiche che non permettono una completa
autosufficienza nell'apprendimento poiché le difficoltà si sviluppano sulle attività che servono per la
trasmissione della cultura, come, ad esempio, la lettura, la scrittura e/o il far di conto. I disturbi
specifici di apprendimento si verificano in soggetti che hanno intelligenza almeno nella norma, con
caratteristiche fisiche e mentali nella norma, e la capacità di imparare. Il diritto allo studio degli
alunni con DSA è garantito mediante molteplici iniziative promosse dal MIUR e attraverso la
realizzazione di percorsi individualizzati nell'ambito scolastico.
La legge 170/2010.
La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia
quali disturbi specifici di apprendimento.
Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito mediante molteplici iniziative promosse dal
MIUR e attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati nell'ambito scolastico.
Al fine di garantire agli alunni e agli studenti con disturbi specifici di apprendimento di usufruire
delle misure educative e didattiche di supporto di cui all’articolo 5 della Legge 170/2010, gli Uffici
Scolastici Regionali attivano tutte le necessarie iniziative e procedure per favorire il rilascio di una
certificazione diagnostica dettagliata e tempestiva da parte delle strutture preposte.
Ai sensi dell’art. 7, comma 2, della Legge 170/2010, le modalità di formazione dei docenti e dei
dirigenti scolastici, le misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo
69
di insegnamento/apprendimento fin dalla scuola dell’infanzia, nonché le forme di verifica e di
valutazione per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di Disturbo
Specifico di Apprendimento (di seguito “DSA”), delle scuole di ogni ordine e grado del sistema
nazionale di istruzione e nelle università.
L'importanza di un ambiente consapevole ed inclusivo.
Condizioni essenziali ad ogni apprendimento sono sia la rete di relazioni che si costruiscono sia
l'organizzazione delle attività, degli spazi e dei materiali. In presenza di un alunno con DSA
l'attenzione deve essere massima su entrambi gli aspetti per evitare di trasformare in sofferenza il
percorso scolastico: dare fiducia, valorizzare le abilità proprie di ciascuno, predisporre al meglio
spazi e strumenti sono azioni che dovrebbero comunemente far parte del ruolo dell'insegnante, in
presenza di DSA esse rivestono un ruolo davvero fondamentale.
Consapevolezza e collaborazione tra famiglia, scuola e comunità sono i pilastri che consentono di
sostenere emotivamente e praticamente il percorso scolastico, ma essenziale è anche il clima che si
crea all'interno della classe, con i compagni di scuola. E' compito degli insegnanti favorire e
promuovere una classe cooperativa ed inclusiva dedicando del tempo alla costruzione di relazioni
significative e non giudicanti, alla valorizzazione dei diversi stili di apprendimento e della diversità
in generale.
Per tutto l’anno scolastico 2013 -2014 si è dedicata molta cura alla gestione e alla collaborazione tra
i vari docenti di sostegno e gli insegnanti curriculari, gli alunni e le loro famiglie, la Dirigenza, le
equipe di riferimento (ASP- ODA-GRUPPO H) in quanto un lavoro armonico tra le varie
componenti che ruotano attorno all’alunno DSA è di fondamentale importanza per il suo sviluppo
generale.
Prevenzione ed assistenza delle situazioni di disagio scolastico degli alunni con DSA
•
Censimento e monitoraggio degli alunni con DSA presenti nella scuola
•
Recepimento delle linee guida relative alla legge 170/10 e diffusione dei contenuti a tutti i
colleghi
70
•
Aggiornamento del modello di Piano didattico Personalizzato Standard, secondo le nuove
indicazioni delle Linee Guida
•
Supporto ai colleghi curriculari per la predisposizione dei PDP
•
Ricerca modulistica per la formalizzazione della procedura che attestasse la condivisione dei
percorsi predisposti da parte delle famiglie
•
Incontri individuali con le famiglie per una condivisione dei problemi e delle possibili
soluzioni per favorire il successo scolastico dei propri figli.
Per le numerose problematiche dei nostri alunni BES è stata contattata l’ASP di appartenenza per
cercare delle soluzioni didattiche educative per rendere più serena e tranquilla la loro
INCLUSIONE scolastica, momenti di condivisione e scambio reciproco tra i docenti famiglia e
ASP sono stati attivati durante gli incontri programmati nelle ore dedicate, mensilmente, allo
sportello d’ascolto.
Nella nostra scuola sono presenti 14 alunni DSA, 5 hanno una regolare certificazione, per i quali
sono stati adottati interventi didattici individualizzati e personalizzati, specifici strumenti e misure
che derogano da alcune prestazioni richieste dalla scuola, come l’utilizzo di strumenti compensativi
e l’applicazione di misure dispensative secondo la legge 170/10, la restante parte, ha seguito una
programmazione curriculare semplificata con obiettivi minimi riconducibili ai programmi
ministeriali con la previsione da parte dell’equipe pedagogica, di strumenti compensativi e/o misure
dispensative. Il Piano prevede inoltre strategie funzionali al raggiungimento degli obiettivi
privilegiando le seguenti metodologie e strumenti:
•
Apprendimento
cooperativo,
per
veicolare
attraverso
il
rispetto
reciproco
conoscenze/abilità/competenze
•
Tutoring, per avviare l’apprendimento fra pari
•
Didattica laboratoriale per superare le difficoltà all’interno dei piccoli gruppi
71
•
Apprendimento in situazione: procedere in modo strutturato e sequenziale proponendo
attività con modello fisso e dal semplice al complesso si faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle
consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti
•
Uso della contemporaneità per attività di recupero con una didattica semplificata
•
PC con relativi software
•
Supporti audio, registratore, tabellario, calcolatori, libri con mappe di sintesi per poi avviare
l’alunno alla costruzione autonoma delle stesse
•
Percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti.
Il PDP redatto dall’equipe pedagogica è stato sottoscritto anche dalla famiglia.
Al fine di facilitare lo sviluppo dei PDP all’interno delle attività di classe sono stati attivati:
•
Laboratori per piccoli gruppi a cura dei docenti di sostegno in orario curriculare
•
Laboratori in orario extracurriculare
•
Utilizzo di tutte le ore di contemporaneità docente nelle ore di contemporaneità
con i
docenti specialisti di LS e religione cattolica per azioni di supporto nelle classi con alunni BES.
72
RELAZIONE FINALE TUTOR: Caputo Silvana
Vullo Margherita
PON F3 “ Azioni condivise e innovative per il successo scolastico”
Nel mese di dicembre del 2013 è stato avviato nella nostra scuola il modulo
formativo PON F3 “Azioni condivise e innovative per il successo scolastico” con
il percorso formativo “BENESSERE INFANZIA” per il quale è stato conferito
l’incarico di tutor alle insegnanti: Caputo Vita Silvana e Vullo Margherita con il
compito in particolare di definire e analizzare i bisogni formativi degli alunni;
di
curare il coordinamento e la realizzazione delle azioni inerenti il progetto ; i contatti
con gli operatori esterni e le famiglie dei corsisti interessati, nonché gli aspetti
organizzativi inerenti; curare, in tempo reale, l’nserimento on line di tutte le attività
nel sistema di Gestione dei Piani e soprattutto mantenere il contatto con i Consigli di
Classe di appartenenza dei corsisti per monitorare la ricaduta dell’intervento sul
curriculare.
Il percorso è stato articolato in diversi moduli:
n. 1 Modulo di accoglienza “insieme prepariamoli per il sapere”. Nel modulo
sono stati coinvolti gli alunni del target prioritario e i target strumentali , ai quali è
73
stata dedicata particolare attenzione. Sono state realizzate attività ludiche con lo
scopo di accogliere, verificarne i bisogni mediante strumenti di screening
e
successivamente si è intervenuti con metodologie didattiche finalizzate. Dei 16 alunni
iscritti solo 2 alunni non hanno completato il percorso, per motivi di famiglia e 2 non
hanno mai frequentato per motivi non noti. Forte è stato il coinvolgimento dei
famigliari di riferimento, i quali hanno apprezzato il lavoro di alta professionalità
svolto.
n.2 Modulo rivolto agli alunni del target strumentale “ Numeri e parole … che
passione”. Un laboratorio di sviluppo delle abilità meta fonologiche globali e
dell’intelligenza numerica.
Gli alunni hanno giocato con i numeri, manipolato, raggruppato e scomposto le
quantità; hanno potenziato le attività motorie relative all’interiorizzazione della
direzionalità sx- dx, alto- basso; hanno migliorato la capacità di impugnare in modo
corretto lo strumento grafico.
Nei giochi linguistici hanno discriminato coppie di suoni simili, classificato sillabe in
parole diverse, effettuato la fusione sillabica/fonemica e la sintesi sillabica/fonemica.
Sono stati realizzati portfoli individuali che contengono la scheda anagrafica del
bambino e raccolgono i prodotti più significativi che ha realizzato durante il percorso.
Sono stati, infine, monitorati i risultati ottenuti sull’apprendimento curriculare che è
risultato soddisfacente, perché individuati precocemente le difficoltà antecedenti
all’apprendimento è stato possibile effettuare interventi mirati modificando in modo
significativo le competenze in fase di sviluppo con conseguente “normalizzazione”
delle prestazioni.
Un punto di criticità del corso è dato dalla numerosità degli iscritti, bambini con
bisogni diversi e difficoltà importanti non solo di apprendimento, ma soprattutto del
comportamento, spesso è stato necessario dividerli in piccoli gruppi sui quali
lavoravano sia l’esperto che il tutor.
Caputo Silvana
Vullo Margherita
74
RELAZIONE FINALE DEL TUTOR INTERNO
AGUGLIA GIUSEPPINA
PON F3 FSE04 POR SICILIA 2013-99
PERCORSO “IO SONO E DUNQUE APPRENDO”
MODULO “ALLA SCOPERTA DELL’IO – LO SCENODRAMMA”
In data 16.12.2013 con n. prot. 0007991 mi è stato conferito dal Dirigente Scolastico
Reggente dell’IISS “G.B. Vaccarini” (scuola capofila) l’incarico di tutor del modulo
“Alla scoperta dell’io – lo scenodramma” facente parte del percorso “Io sono e
dunque apprendo”, le cui attività sono state espletate con gli alunni e presso i locali
del C.D “Sante Giuffrida”, scuola nella quale presto servizio dall’anno scolastico
2000/2001.
Le attività del modulo in oggetto si sono svolte tra il 13 Gennaio ed il 13 Marzo
2014, ma, fin dal conferimento dell’incarico, insieme all’insegnante Grazia Maria
Sicali, (tutor del modulo di accoglienza “Evviva la scuola” nonché del modulo “Il
libro delle storie”, facenti parte del medesimo percorso) mi sono adoperata per
stabilire a quali alunni della fascia di età per la quale il modulo è stato pensato (classi
quarta e quinta) andasse rivolta l’offerta formativa; ho lavorato a stretto contatto con
le insegnanti delle classi coinvolte e quando, dopo la fase di proposta alle famiglie
della possibilità di partecipare alle attività del modulo, il gruppo di partecipanti si è
formato, ho preso parte agli incontri di accoglienza per motivare e spronare le
famiglie alla partecipazione dei bambini alle attività del modulo ed ho curato insieme
all’ins Sicali la stesura della scheda allievo e la stesura e la firma del patto formativo.
Successivamente ho coordinato e concordato la mia attività con l’esperto Roberto
Marletta, che ha espletato le attività del modulo.
75
Definite e analizzati i bisogno formativi degli alunni coinvolti, ho partecipato insieme
all’esperto alla predisposizione della programmazione dettagliata dei contenuti
dell’intervento ed alla pianificazione delle fasi del progetto.
In particolare, poiché lo scenodramma, (tecnica di psicoterapia di gruppo che
favorisce la strutturazione dell’Io in minori con basso livello di autostima, migliora le
capacità relazionali degli stessi e supporta lo sviluppo del linguaggio primario e che è
stata utilizzata in questo modulo) prevede attività di un’ora per gruppi di non più di
cinque bambini, insieme a Roberto Marletta ho definito la composizione dei gruppi in
base ai bisogni formativi ed alle caratteristiche personali degli alunni ed ho esercitato
la vigilanza, impegnandoli in attività di intrattenimento, sugli alunni che, via via, non
erano personalmente impegnati nelle attività programmate ma rimanevano in attesa
del proprio turno.
In qualità di tutor naturalmente ho curato l’inserimento on line di tutti i dati relativi al
modulo, dalla definizione della struttura alla registrazione delle assenze ed ho altresì
curato la raccolta delle firme di presenza dell’esperto, degli alunni e le mie.
Ho sempre e regolarmente mantenuto il rapporto di interscambio di notizie con gli
insegnanti delle classi degli alunni coinvolti, ed ho curato i contatti con le famiglie in
caso di assenza degli alunni, spronando, in alcuni casi, i genitori a superare le
difficoltà logistiche che inevitabilmente sorgono quando i bambini devono essere
accompagnati e prelevati dalla scuola in orario pomeridiano, esponendo i vantaggi
che i loro figli avrebbero ricavato e di fatto hanno ricavato, così come è emerso sia
dai colloqui con le famiglie durante gli incontri di accoglienza sia con l’interscambio
di notizie ed impressioni con gli insegnanti curricolari dei bambini.
Ho mantenuto regolarmente i contatti con il responsabile per la Valutazione del
Progetto, seguendone le indicazioni durante le varie fasi di realizzazione dello stesso.
76
Infine ho curato le fasi di realizzazione del portfolio alunni, mantenendo il contatto
con l’esperto che ho affiancato anche dopo la fine degli incontri programmati, allo
scopo di raccogliere il materiale prodotto durante le attività.
Ho sempre cercato di svolgere al meglio le mansioni che mi sono state affidate, alla
luce anche dell’evidenza della buona riuscita del modulo realizzato che ha prodotto
visibili miglioramenti nelle capacità comunicative e relazionali dei bambini coinvolti.
Giuseppina Anna Aguglia
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PON F3 FSE04 POR SICILIA 2013 -99
PERCORSO “IO SONO E DUNQUE APPRENDO SG”
MODULO ACCOGLIENZA: “EVVIVA LA SCUOLA!!!”
MODULO LABORATORIO: “IL LIBRO DELLE SORIE”
In data 16 dicembre 2013 con n. di protocollo 0007992 mi è stato conferito dal Dirigente Scolastico
Reggente dell’IISS “G. B. Vaccarini” di Catania l’incarico di tutor del modulo Accoglienza
“Evviva la scuola!!!” e del modulo laboratorio “Il libro delle storie” facenti parte del percorso “Io
sono e dunque apprendo” le cui attività sono state espletate nel Circolo Didattico nel quale presto
servizio.
Come tutor del Modulo Accoglienza “Evviva la scuola!!!” ho preso subito contatto con le
insegnanti delle interclassi quarte e quinte a cui era destinato il percorso, per individuare gli alunni
in possesso di bassi livelli di competenze. Ho quindi definito e analizzato i bisogni formativi degli
allievi e, insieme all’esperto Dott. G. Biagi, abbiamo pianificato le fasi del Progetto predisponendo
una programmazione dei contenuti dell’intervento. Ho contattato le famiglie e, insieme
all’insegnate Aguglia Giuseppina, tutor del modulo “Alla scoperta dell’io – Lo Scenodramma”
abbiamo inserito nella Piattaforma l’anagrafica degli alunni coinvolti nel percorso. Ho curato la
78
stesura del Patto Formativo che i genitori hanno firmato durante il primo incontro e poi di volta in
volta ho gestito il registro didattico e di presenza annotando le presenze e le firme dei partecipanti,
degli esperti e la propria, l‘orario d’inizio e fine della lezione.
Il Modulo Accoglienza “Evviva la scuola!!!” si è snodato in 8 incontri ai quali hanno partecipato
anche i genitori degli alunni. Con l’esperto dott. G. Biagi abbiamo pensato di far vivere agli studenti
un’esperienza di gruppo, utilizzando la metodologia del circle time, tramite la quale essi si sono, da
un lato, conosciuti meglio l’uno con l’altro e discusso di argomenti di interesse comune e, dall’altro,
hanno acquisito le capacità di esprimere le proprie opinioni ad alta voce, di ascoltare, di riassumere,
di mediare tra diversi punti di vista.
Durante i primi due incontri, per raccogliere le competenze di base e comprendere i bisogni di ogni
singolo partecipante, ho affiancato il dott. Biagi nei colloqui individuali con i bambini e nelle
interviste alle insegnanti. Tale attività ha permesso di raccogliere tutte le informazioni per
predisporre gli obiettivi formativi da raggiungere durante il percorso. Negli incontri successivi,
sempre attraverso la metodologia del circle time, i partecipanti, alunni e genitori, hanno raccontato
le attività svolte durante il Modulo “Alla scoperta dell’io – Lo Scenodramma” e “Il libro delle
storie”. Così, di volta in volta, si è potuto monitorare l’andamento di tutto il Progetto sia dal punto
di vista degli alunni sia da quello dei genitori. Durante l’ultimo incontro sono state presenti anche le
insegnanti che hanno ribadito l’utilità dell’esperienza mettendo in evidenza i cambiamenti
relazionali e quelli relativi ai risultati raggiunti nel miglioramento delle competenze didattiche.
Come tutor del Modulo Laboratorio “Il libro delle storie” ho affiancato l’esperto dott. R. Marletta.
Anche per il suddetto Modulo ho collaborato nella definizione e analisi dei bisogni formativi degli
allievi e nella pianificazione delle fasi del Progetto predisponendo una programmazione dei
contenuti dell’intervento. Ho curato il registro didattico e di presenza annotando le presenze e le
firme dei partecipanti, degli esperti e la propria, l‘orario d’inizio e fine della lezione.
Il Modulo Laboratorio “Il libro delle storie” è stato successivo e complementare al modulo “Alla
scoperta dell'io – Lo Scenodramma”. Durante il laboratorio si è proposto la costruzione, l'ascolto e
79
la drammatizzazione di storie di vario genere, dove gli interpreti di questo lavoro sono stati sempre i
bambini partecipanti. Il modulo ha previsto, un duplice assetto di lavoro. Negli incontri del lunedì i
bambini hanno lavorato in piccoli gruppi, dove partendo dalla condivisione di emozioni, di pensieri
e di fantasie, hanno costruito delle storie, attraverso l'uso del linguaggio, della scrittura e del
disegno, che poi sono state condivise e raccontate nel grande gruppo. Negli incontri del giovedì,
invece, i bambini hanno lavorato solo nel grande gruppo e quindi tutti insieme; in questa fase si è
dato maggiore spazio alla drammatizzazione delle storie e comunque all'uso dell'espressività
corporea e motoria legata ai contenuti delle storie.
Per i due Moduli ho, inoltre:
-
curato il monitoraggio fisico del corso, contattando gli alunni in caso di assenza
ingiustificata;
-
ho mantenuto il contatto con i Consigli di Classe di appartenenza dei corsisti per monitorare
la ricaduta dell’intervento sul curriculare;
-
ho affiancato l’esperto nelle fasi di realizzazione del portfolio alunni;
-
ho seguito le indicazioni del Responsabile della Valutazione per la raccolta dei datti, e per
valutare l’impatto del Progetto sui comportamenti sociali degli alunni.
CONSIDERAZIONI:
Sin dai primi incontri, gli alunni hanno manifestato vivo interesse infatti la frequenza è risultata
assidua e la partecipazione soddisfacente.
Non sono mancati momenti di difficoltà, in particolare nel gestire situazioni conflittuali generate
da qualche incomprensione e un po’ di competizione, superati positivamente in quanto hanno
contribuito a potenziare il senso di responsabilità e a favorire una maturità interiore degli alunni.
L’esperienza formativa relativa al PON F3 è stata considerata positivamente anche dai genitori che
l’hanno ritenuta utile e interessante per ampliare la formazione dei loro figli.
Da non trascurare l’ottimo rapporto instaurato con gli esperti che ha contribuito alla creazione di
un’atmosfera di apprendimento efficace e gioiosa.
80
E’ possibile affermare che questa esperienza ha fornito agli alunni un input motivazionale tale da
far rafforzare l’interesse verso l’apprendimento, accrescere le loro curiosità, facilitare lo sviluppo
delle loro attitudini e stimolare l’acquisizione di competenze. Ha sicuramente potenziato l’autostima
e la convinzione che tutti possono migliorare il percorso formativo di crescita.
Il progetto realizzato si è dimostrato, dunque, uno strumento concreto ed efficace.
Ins. Sicali Grazia Maria
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Relazione finale
GIOCAGEO
Docente Esperta Prof. M. Alessandra Redi
Docente Tutor Corradina Gallo
Presso l’VIII Circolo Didattico “Sante Giuffrida” di Catania è stata svolta una attività di docenza:
un modulo dal titolo GIOCAGEO rivolto ad alunni della Scuola Primaria di classe quinta del
circolo, per complessive 30 ore di lezione e per un totale di 11 incontri, distribuiti da dicembre
2013 a marzo 2014.
Per tutta la sua durata, l’intervento è stato svolto in sinergia con il docente tutor interno alla scuola
ed il progetto è stato improntato alla condivisione del percorso formativo con i corsisti, utilizzando
metodologie attive per stimolare la partecipazione.
In particolare, sono state privilegiate le attività laboratoriali per tenere desto l’interesse e la
motivazione all’apprendimento. Ciascun corsista è stato stimolato verso attività pratiche proposte
per le proprie capacità e possibilità: attività pratiche consistenti nella manipolazione di costruzioni
geometriche e nella creazione di'figure in libertà' mediante il Tangram
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Attività di laboratorio FIGURE IN LIBERTA’ Tangram e creatività
Le attività manipolative consistenti nella creazione di geopiani e nella manipolazione di figure
geometriche mediante elastici hanno costituito esperienze di geometria dinamica mediante l'uso
del Teorema di Pick con il geopiano
Il laboratorio per la costruzione del GEOPIANO è stato articolato in due momenti che hanno
coinvolto i bambini nella progettazione e
manipolazione di materiali diversi e plastici, in tal
modo sono stati i protagonisti dell’esperienza,
definita di geometria dinamica.
Nell’ambito del piccolo gruppo ciascuno ha potuto
creare il proprio geopiano utilizzando piccoli
strumenti già conosciuti, per misurare ed elaborare
dei calcoli. L’entusiasmo e la partecipazione sono
stati l’importante presupposto verso la riuscita del
laboratorio, il quale si può definire ‘uno dei momenti
più
significativi’
del
progetto.
In sinergia e con impegno tutti gli alunni hanno realizzato il proprio geopiano personalizzandolo
con un tocco di originalità.
Attraverso l’uso di elastici è stato possibile sperimentare forme e figure geometriche diverse,
dove la matematica “assume un carattere ludico e piacevole.”
Semplici giochi di strategia e di logica, risoluzione di quesiti logico-matematici mediante
calcoli e ragionamenti, hanno rappresentato un altro dei momenti di interesse, oltre ad esercitazioni
al computer mediante l'utilizzo di software didattici gratuiti off-line, fruibili nell'aula
multimediale e mediante la LIM .
Sono stati proposti giochi ancora di logica, sia individuali che in coppia, a tempo con la
designazione di punteggi finali. Si invitava alla riflessione guidando l’attività dove richiesto in base
alle esigenze di ogni allievo.
L’uso della LIM ha impegnato e coinvolto la classe diversificando l’offerta formativa così da
proporre una metodologia dinamica e stimolante, come premesso.
I giochi degli scacchi e della dama sono stati particolarmente apprezzati nell’ambito dei quali la
logica e la strategia d’azione sono essenziali, in breve tempo sono state apprese e condivise nuove
regole a molti bambini ancora sconosciute.
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L’aula informatica, in diversi momenti del percorso di ampliamento, ha offerto l’opportunità di
verificare attraverso esercizi – gioco quanto appreso, utilizzando le conoscenze ed affinando
metodo e strategia operativa. Le proposte tramite i software hanno riguardato il tangram, la
geometria ed il calcolo, l’uso del computer in tal caso si è rivelato molto efficace e produttivo.
Dopo un iniziale momento i bambini in piena
autonomia ricercavano i diversi software e
procedevano agli esercizi scegliendo quelli che
avevano stimolato particolare interesse o dove
avevano riscontrato difficoltà di esecuzione.
La costante presenza dell’Insegnante Tutor e
dell’Esperta hanno facilitato e supportato, se
necessario, oppure potenziato e ampliato per gli
alunni già autonomi in grado di effettuare
collegamenti e con immediatezza applicare
nuove
strategie
matematiche.
Docente Esperta
Docente Tutor
Alunni partecipanti: Daria A., Giuseppe A., Bruna C. , Sofia C. , Roberto D. , Simon D. ,
Kevin F. , Elena G. , Laura G. , Michelangelo I. , Greta L. , Alice L. , Alessandro M. , Sara P. ,
Gabriele P. , Giulia P. , Martina S.
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Progetto PON:
Esperto
Costa Pietro
Tutor
Librizzi Lucia
Il corso, articolato in 30 ore dedicate
allo sviluppo della competenza in
matematica, ha avuto lo scopo di far scoprire agli alunni che la matematica è un vero e
proprio linguaggio che consente di esprimersi e capirsi meglio, uno strumento che ci
permette di cogliere, valutare, sperimentare e, qualche volta, prevedere relazioni del
mondo percettibile ed impercettibile e che molto si puo’ imparare anche…….giocando. Un
corso, dunque, dedicato a far risaltare il concetto che la matematica è innanzitutto
strumento di pensiero.
Il gruppoè stato costituito da alunni di diverse classi
terze, spinti ad approfondire la conoscenza di una
materia
generalmente
non
molto
apprezzata.
Nell’insieme hanno mostrato una sufficiente capacità
operativa
soprattutto
a
livello
strumentale
e
mnemonico, ma con molta motivazione e scarsa
autostima. Solo qualcuno è stato in grado di operare
in modo critico rivelando la predisposizione alla conoscenza concettuale della disciplina.
Nello sviluppo del percorso di apprendimento sono state adottate diverse modalità
didattiche:
Discussione guidata
Gli alunni hanno acquisito consapevolezza riguardo
l’importanza di definire con chiarezza i concetti matematici,
distinguendo la valanza che certi termini hanno tra uso
comune e linguaggio matematico e superando alcune
misconcezioni classiche.
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Didattica dell’errore dove gli alunni hanno
imparato a dare un valore positivo all’errore
e si sono accorti, inoltre, che le strategie di
problem solving possono essere diverse per
ognuno
Didattica laboratoriale e sperimentale
E’ stato permesso agli alunni di “verificare” risultati noti e “scoprire” risultati nuovi.
Molto favore ha riscontrato la didattica ludica con la presentazione di giochi di logica e
matematica, mentre con la costruzione e uso del Tangram si è sperimentato il concetto di
equiestensione. Tutto cio’ ha determinato partecipazione e vivo interesse da parte dei
discenti, i quali hanno presto imparato quanto sia importante proporsi nel trovare soluzioni
e quanto spesso queste siano il frutto di riflessione, di applicazione del pensiero
divergente, di ragionamento logico.
A conclusione del percorso, è stata effettuata una
visita al “Museo della Scienza”, sito molto gradito, in
cui si è visto come la matematica e le scienze possano
essere visti sotto un’ottica divertente e ludica.
La partecipazione dei corsisti è stata attiva, gioiosa e
partecipativa;
il percorso di apprendimento, teso a
sviluppare la capacità di imparare a ragionare e la
consapevolezza che è necessario disporre di sicure abilità
di base, ha prodotto su gran parte degli alunni buoni esiti.
I risultati dell’azione formativa nel suo complesso
possono pertanto dirsi soddisfacenti, in quanto la maggior parte degli alunni ha dimostrato,
nella compilazione della verifica finale ( somministrazione di un questionario a risposte
chiuse ed a risposta falsa aperta sul modello delle prove Invalsi di Matematica) di saper
ben operare.
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Alunni
Arancio Elisabetta
Leocata Thomas
Arena Andrea
Lo Castro Sofia
Arrè’ Gabriele
Lo Stimolo Emma
Cerra Sofia
Lombardo Francesco
Consoli Pedro
Nicolosi Francesco
Del Campo Francesca
Panascia Andrea
Guglielmino Giulio
Valuto Sciara Sofia
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PON C1 2013/14
“L’incanto delle parole”
Esperta: Fallico Rosaria
Tutor: Bottaro Sabrina
L’apprendimento di una lingua passa attraverso una qualsiasi attività che riesce a
interessare e a coinvolgere l’alunno. Il modulo “L’incanto delle parole” ha
individuato un sottile filo che lega gioco, fantasia e apprendimento. Gli alunni sono
stati i protagonisti dell’invenzione di un canovaccio che si è evoluto poi in una
rappresentazione teatrale. Il gioco di fantasia ,infatti, assume un ruolo determinante
nello sviluppo cognitivo, emotivo e sociale del bambino. La finzione drammatica e
narrativa continua ad essere non solo fonte di puro e semplice piacere, ma strumento
ineguagliabile di comunicazione e di arricchimento delle capacità di memoria e di
attenzione. L’elaborazione immaginativa aiuta gli studenti a padroneggiare le
discipline scolastiche e a imparare più efficacemente. Attraverso la stesura di un
racconto, quale creazione fantastica rispondente ad esigenze profonde degli esseri
umani di tutte le culture e di tutti i tempi, il percorso ha mirato a potenziare,negli
alunni delle classi quarte, le abilità di “leggo- scrivo e rappresento”. Gli alunni si
sono impegnati nella creazione e
nella stesura del testo . Hanno curato l’aspetto
tecnico, strutturando materialmente il loro libro.
Si sono divertiti a
preparare l’aspetto teatrale del racconto, con balli e canzoni.
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Hanno creato e realizzato scene e costumi,
pronti per portare in scena la loro fantasia!!!!
Albergo Enrico Pio
Pavone Roberta Agata
Capobianco Elena
Piraino Rebecca
Carrubba Tommaso
Pulvirenti Armando Pio
Catalano Margherita
Recupero Nina
Chimisso Claudio
Romano Federica
Contrafatto Bianca
Ronsisvalle Francesco A.G.
Cosentino Maria Chiara B.
Tomarchio Matilde
La Spina Rachele
Tranchida Gaia Agata
Pappalardo Chiara
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Il modulo “Sulle ali del sapere” ha avuto durata complessiva di 50 ore e gli incontri sono stati
svolti con cadenza settimanale nel periodo compreso tra dicembre/giugno.
Il progetto, volto ad allievi delle classi terze del circolo, è stato pensato come strumento di
consolidamento della Lingua Italiana e di potenziamento delle loro capacità espressive e
comunicative. Si è proposto gli obiettivi specifici di recuperare- consolidare- innalzare le
competenze chiave in Lingua Madre e di potenziare la creatività degli alunni attraverso la
realizzazione di un “laboratorio culinario” in cui i discenti, trasformati in chef dell’arte
sopraffina della Lingua Italiana, potessero “assaporare” fiabe e racconti della Letteratura per
l’infanzia e creare “piatti” succulenti e gustosissimi, quali
cocktail di filastrocche in salsa rosa, tagliatelle al ragù di
aggettivi, insalate di nomi e
sinonimi,
fiabe fritte nella
pastella e crostate di racconti.
Il progetto, la cui filosofia nasce
dall’idea che la lingua sia un
piatto appetitoso che nutre
l’intera nostra esistenza e che la
lettura sia cibo per la mente ed
amplia le relazioni sociali, si è proposto
l’obiettivo di approfondire la conoscenza del patrimonio letterario per
l’Infanzia, considerando la tradizione gastronomica occidentale
presente nelle fiabe non solo come patrimonio culturale immateriale
dell’Umanità o come attività di orientamento professionale, ma come
occasione di recupero di uno spazio vitale ed espressivo che
permettesse agli “chef”
dilettanti di assaporare gli
“ingredienti” delle fiabe
lette per “ri-amalgamarli” e “rielaborarli”,
trasformandoli
in racconti
“profumati e fragranti”
dalla forma originale.
L’attività
didattica,
caratterizzata in alcuni segmenti
del
corso
dalla
simulazione
della
creatività
gastronomica, sempre
accompagnata dalla lettura-analisi
di fiabe e racconti in cui
il cibo abbia una funzione
rilevante, ha consentito
la produzione di testi narrativi e
poetici
originali
attraverso un lavoro di scrittura
creativa
e
la
promozione alla lettura mediante
l’affabulazione e l’animazione delle storie lette ed elaborate.
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Tale attività che ha previsto la creazione di ambienti di apprendimento e la valorizzazione
degli aspetti cognitivi, sociali e relazionali dello studente, è stata strutturata in 3 fasi: la fase
iniziale con le verifiche in ingresso; la fase delle attività didattiche comprensiva di area
linguistica e area produttiva- promozionale,
ciascuna corredata da verifiche in progress; la fase
conclusiva con le verifiche in uscita,
l’accertamento
e
la
certificazione
delle
competenze.
Gli strumenti operativi utilizzati per garantire
l’effettiva realizzazione dell’intero processo
formativo sono stati i libri della letteratura per
l’Infanzia e i laboratori dove creare e realizzare “piatti” originali.
La metodologia didattica, infine, basata sulla centralità della
persona, sulla didattica laboratoriale e sulla pro-socialità, ha
permesso al gruppo di incrementare e potenziare le
competenze
linguistiche
e
pragmatico-testuali,
di
sperimentare varie forme di relazionalità al di fuori dagli
schemi stereotipati della comunicazione denotativa e di
valorizzare tutti gli elementi connotativi della relazione
mediante l’uso di nuovi linguaggi espressivi.
Gli alunni, guidati nel percorso didattico dall’Esperta prof.ssa
G. Lamberti e dalla tutor ins. A.Villarà, hanno frequentato
costantemente e
hanno partecipato attivamente, con
notevole interesse, apprezzando in particolar modo la
metodologia
laboratoriale,
entusiasmandosi
nello
svolgimento delle attività.
ALUNNI PARTECIPANTI: Roberta A., Emilia A., Alessandra A., Andrea A., Miryam C., Sofia
C., Silvia C., Ludovica D.M., Giulio G., Ludovica G., Giordano G., Marco K., Paola L.B., Thomas
L., Sofia L.C., Emma L.S., Andrea P., Chiara P., Anna R., Viola S., Eleonora S., Chiara S., Sofia
V.S.
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MODULO FORMATIVO AZIONE C1
“LET’S SPEAK ENGLISH”
ORGANIZZAZIONE DEL MODULO
Il modulo è stato rivolto alle classi seconde e a tre classi terze di scuola Primaria.
Gli alunni e le alunne hanno partecipato al progetto fruendo di 30 ore di lezione, tenute da docenti
madrelingua inglese, suddivise in 10 ore in orario curriculare e 20 ore in orario extracurriculare.
L’esperta Rosalie Burke e gli esperti Gavonni II Johnson e Damien Shanahan sono stati affiancati in
classe da tutor interne, insegnanti della scuola.
OBIETTIVI di APPRENDIMENTO e OBIETTIVI TRASVERSALI
Il modulo formativo è stato focalizzato sul potenziamento delle abilità orali.
Ha mirato, in primo luogo, a far usare l’Inglese come vero strumento di comunicazione e, poi, a far
comprendere agli alunni e alle alunne semplici conversazioni svolte in situazioni quotidiane e familiari e
informazioni esplicite, nonché a far conoscere strutture, funzioni e lessico di uso quotidiano con capacità
di riutilizzazione in altri dialoghi e contesti, a far acquisire la fonologia, il ritmo, l’accento e
l’intonazione, a far riflettere sulla propria lingua attraverso la comparazione con altre culture.
Il percorso formativo ha inteso altresì promuovere attività di socializzazione, sensibilizzare alle
tematiche interculturali e di convivenza civile, permettere la costruzione di un’identità fondata
sull’apertura e la solidarietà verso il mondo.
APPROCCIO METODOLOGICO-DIDATTICO
Il lavoro svolto ha permesso di potenziare le abilità orali degli alunni e delle alunne attraverso attività
ludico-comunicative fondate su un approccio metodologico-didattico integrato che si avvale di elementi
dei singoli metodi, selezionati ed integrati organicamente, efficaci dal punto di vista didattico
nell’insegnamento di una lingua straniera che prediligono la dimensione sensoriale, esperienziale, la
modalità ludica delle attività e l’uso delle tecnologie.
La scelta è stata fatta in modo da potere rispondere alle esigenze e alle caratteristiche più diverse dei
discenti.
Le abilità, relative prevalentemente al listening, speaking and interacting, sono state infatti stimolate
attraverso strategie inclusive motivanti, di gioco e di laboratorio, ed hanno previsto attività sempre varie,
quali movimenti di danza, mimo, canto, role-play, drammatizzazione, visualizzazioni di immagini,
realizzazione di ritagli e manufatti. Esse hanno permesso ad allievi ed allieve del tutto diversi/e tra loro
di incuriosirsi, di superare eventuali difficoltà e di essere sollecitati/e nell’apprendimento dell’Inglese.
Ogni nuova acquisizione, quindi, passando attraverso molteplici approcci comunicativi, ha offerto ad
ognuno la possibilità di apprendere con più facilità e senza tensioni, vertendo così verso il proprio
personale successo formativo.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
La fase iniziale del modulo ha previsto verifiche in ingresso per rilevare il livello comunicativo e di
prerequisiti degli allievi e delle allieve; la fase successiva ha previsto attività didattiche, ciascuna
cadenzata da verifiche in itinere, connotate da laboratori e da svariate attività ludiche; la fase conclusiva
ha previsto infine verifiche in uscita, l’accertamento e la certificazione delle competenze.
CLASSI E ATTIVITA’
Nelle classi IIA, II B e II C del Plesso di Viale Africa ha operato l’esperto Damien Shanahan,
affiancato dalle tutor, insegnanti Stefania Triconi, Paola Cinquerrui e Mariella Corallo.
I bambini e le bambine hanno immediatamente mostrato curiosità verso “il nuovo maestro che viene
dalla terra dei Vichinghi” ed hanno iniziato sin dai primi momenti a prendere confidenza con il
92
nuovo modo di comunicare e di relazionarsi. L’esperto, con il suo aspetto di “gigante buono” e con
i suoi modi simpatici, è riuscito a creare un clima rilassato e allegro, favorevole all’apprendimento.
Punto di forza del percorso è stato lo scambio comunicativo esclusivamente svolto in lingua inglese,
con l’introduzione delle basilari forme di presentazione per poi passare a strutture e lessico sempre
più complessi. Varie le attività, tra le quali: costruzione di un orologio di cartoncino, gioco del
nascondino, realizzazione di card d’auguri. Molto entusiasmo ha prodotto il laboratorio musicale
“Dreams that come from music”, relativo alle emozioni scaturite dall’ascolto di musica celtica, cui
sono seguite rappresentazioni grafiche. Ecco qualche momento...
Classe II A plesso di Viale Africa:
Andrea A. Lucrezia B. Benedetta C. Nicolò D. Bianca F. Giorgia G. Fabiana I. Maria Chiara
L. Sara L. Mattia M. Damiano Pan. Damiano Pl. Luca R. Carola S. Alessandro V. Francesca
Z.
Let’s show our watches!
Dreams that come from music
Classe II B:
Giorgio A. Benedetto B. Maria Sofia B. Matteo B. Anna C. Diego C. Giuliano C. Taira D.
Roberta D. Gaetano F. Edoardo G. Alessandro G. Sara G. Giordana G. Elvira L. Livia M.
Federica N. Francesca P. Lorenzo R. Fabrizio S. Giulia T. Irene V. Mattia V. Andrea Z.
Hide and seek
Classe II C:
Gaia A. Evelyn A. Teodora A. Stefano C. Giordana C. Jacopo C. Fabrizio D. Michela G.
93
Samuele G. Mattia I. Irene L. Daniele L. Luigi L. Luca M. Gabriele M. Samuele P. Adele P.
Aurora S. Ludovica S. Anna Chiara T. Marta T.
What time is it?
Nelle classi IID, IIE e IIF del plesso di Viale Africa ha operato l’esperta Rosalie Burke, affiancata
dalle tutor, insegnanti Letizia Salafia, Graziella Agosta, Salvatrice Camilleri.
L’esperta, con il suo carattere dolce e sensibile e con la sua bravura, ha subito conquistato i bambini e le
bambine delle classi che hanno risposto con molto entusiasmo ed empatia al suo garbo e alla sua
disponibilità nel venire incontro alle singole esigenze; ha appassionato all’apprendimento della lingua
inglese attraverso un approccio ludico-creativo stimolando e semplificando l’ascolto e la comprensione
della conversazione con immagini (flash card), oggetti, dress-up (travestimenti), giochi del far finta,
movimenti, canti, giochi. Particolarmente apprezzati dagli alunni sono stati i laboratori e i lavori di
gruppo organizzati per rinforzare alcuni contenuti, quali clothes, animals, food con produzione di
cartelloni, drammatizzazione, rappresentazioni grafico-pittorica di canzoni. I bambini hanno risposto
sempre con grande interesse e disponibilità, lasciandosi coinvolgere in un percorso meta cognitivo
vissuto con molta naturalezza e spontaneità. Ogni occasione di incontro diretto con la lingua inglese è da
caldeggiare e favorire e questo è stato il punto forte del modulo.
Classe II D:
Mara C. Benedetto C. Fabrizio D. Giulia D. Giorgio D. Giulio F. Caterina F. Anna F. Giancarlo G.
Sara G. Mattia G. Lara L. Lucia M. Giuseppe M. Elisa M. Bianca M. Matteo M. Maria Lidia N.
Matteo P. Lorenza P. Costanza R. Mattia S. Giacomo V .
Dancing and singing
english songs
Classe II E:
Matteo A. Claudia A. Alessandra C. Giulia C. Alessia C. Sofia C. Alessio D. Ryan D. Chiara
F. Erminio G.
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Arturo J. Alberto M. Giusy Agata M. Nina M. Aurora M. Emma M. Andrea M. Emanuele P.
Marina P.
Giuliana R. Alessia S. Matteo S. Stefano Z. Luca Z.
Make your house
Classe II F:
Vittoria B. Valerio B. Gianpaolo C. Aurora Anthea C. Roberta C. Alessio C. Valeria C.
Patrick José D.
Carlo G. Leda G. Giuliana G. Alessio I. Caterina L. Giuseppe L. Andrea M. Maria Lucia M.
Giorgia P.
Chiara P. Francesco Ferdinando Maria P. Ruggero Maria R. Lorenzo R. Dario R. C. Lucilla S.
Sophia S.
Biagio T.
Cheeeeeeeese!
Nelle classi IIA e IIIA del plesso di Via De Nicola, III C e IIIF del Plesso di Viale Africa ha operato
l’esperto Gavonni II Johnson, affiancato dalle tutor, insegnanti Giuseppa Zuccarotto, Corradina Gallo,
Daniela Maesano e Vita Maria Catania.
L’esperto, grazie alla “dinamicità” delle sue lezioni, ha saputo catturare le emozioni di alunni ed alunne,
ha trasmesso con simpatia i contenuti, ha utilizzato in modo creativo filastrocche e musica rap,
sollecitando l’armonia dei gruppi-classe che hanno sempre partecipato attivamente, con entusiasmo,
curiosità e gioia. Nonostante l'ora aggiuntiva, nessuno ha mai lamentato stanchezza alcuna... Anzi, i
gruppi hanno sempre aspettato con ansia "l'ora del PON"!
95
Un’esperienza allegra, stimolante e gratificante in cui tutti hanno imparato ad affinare il “saper fare” e il
“saper essere” se stessi, recuperando e potenziando conoscenze, abilità e competenze disciplinari
trasversali. Tutto ciò ha aumentato nei bambini e nelle bambine la consapevolezza dell’importanza della
comunicazione con persone che parlano un’altra lingua e quindi maggiore interesse e familiarità con i
suoni del mondo anglofono. Qualche momento in classe...
Classe II A plesso di Via De Nicola:
Valentina C. Lorenzo C. Joele D.P. Lorenzo F. Tharindu H. Orazio M. Gabriel P. Cristian P. Flavio R.
Sefora S. Lorenzo S. Alessandro S. Samuele T. Marco T. Tashiana V. Rita Z.
Parts of body
Classe IIIA Plesso di Via De Nicola:
Sofia L. Francesca D. Rockhaya P. D. Ylenia B. Antonio E. Gabriel G. Anita G. Lucrezia M.
Chiara T. Greta S. Damiano T. Irene C. Giulia R. Maria G. Claudio H. Roberto S. Amin M.
The Flintstones
Classe III C:
Irene A. Emilia A. Andrea A. Giulia C. Silvia C. Miryam C. Sofia Ce. Pedro C. Sofia Cr. Andrea C.
Chiara G. Giulio G. Ludovica G. Eva G. Emma L. Tommaso M. Alessandro M. Andrea P. Vittorio
R.
Sofia R. Luca S. Adriano S. Teresa S. Chiara S. Tommaso V. Francesco V.
96
To be Rap
Classe III F:
Bryan B. Matteo B. Martina B. Ludovica C. Mariasofia C. Claudia Di P. Brigitte G. Julie G. Elena
G.
Manuel I. Sofia La F. Alberto La M. Diana L. Paolo L. Simone M. Sylvia M. Alessia P. Stella R.
Gianluca S. Giuseppe T.
WH questions Rap
97
Solidarietà e ricerca scientifica
Aggiornamento e formazione
98
“FIERA DEL DOLCE”
La comunità scolastica con il prezioso aiuto
dei genitori in occasione delle festività
natalizie ha organizzato una “Fiera del dolce”,
iniziativa a scopo benefico il cui ricavato è
stato devoluto in favore:
Adozione internazionale di bambini del Burkin – Fasu
Fondo di beneficenza scuola per il sostegno di alunni bisognosi
Molte sono state le iniziative di solidarietà a cui abbiamo partecipato:
 Nel mese di ottobre campagna Unicef “Vogliamo Zero”
acquisto di una o più orchidee (lattina con semi + tazza
di
Altan) per classe.
 20 novembre: 24° Anniversario della
convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’
Adolescenza. Una delegazione di alunni della
scuola ha partecipato alla “catena umana”,
organizzata
dai
volontari
del
gruppo “Younicef for UNICEF”:
appuntamento
nel
piazzale
principale della villa Bellini e,
99
percorrendo la via Etnea, arrivo in Piazza Universita’ dove si è svolta uno
spettacolo con varie esibizioni ed interventi con il tema “IO COME TU mai
nemici per la pelle”.
 3 dicembre spettacolo di beneficenza
“Let’s
Christmas”,
presso
il
teatro
Metropolitan di Catania, classi coinvolte IIIIV-V.
Nel
di
marzo, la comunità scolastica ha sostenuto l’Associazione pro
cistica
acquistando piccoli cuori di cioccolata in occasione della festa
mese
fibrosi
del papà.
In occasione della Santa Pasqua è stata sostenuta l’AIRC, tramite la vendita delle uova
di cioccolato;
6a edizione “Corri Catania”
Anche quest’anno gli alunni del nostro Circolo hanno
partecipato alla 6a edizione della manifestazione “Corri
Catania”, che si è tenuta l’11 maggio con partenza da
Piazza Università.
Abbiamo partecipato al concorso “Colori e parole” promosso dal Comune di Catania
per rendere gli alunni protagonisti creativi dell’evento sportivo con sezione dedicata
alla Scuola Primaria con il tema: “Un disegno e uno slogan per la mia città…”.
Il primo premio è stato
assegnato alla classe IIIA
del plesso di Via De
Nicola. La premiazione è
avvenuta
in
data
9
Maggio 2014 a piazza Università.
100
Quest’anno, per l’attività di aggiornamento, sono state seguite delle linee guida in continuità con le
proposte e con le esigenze rispondenti alle aspettative del corpo docente. Nell’individuazione delle
attività di formazione, si è tenuto conto oltre che delle necessità e dei bisogni dei docenti, delle
necessità e dei bisogni derivanti da una attenta osservazione e analisi del disagio. Si è proceduto
all’articolazione degli interventi ponderando tempi e modalità.
.
Premessa
Il piano di Formazione è stato un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti
alla qualità del miglioramento delle risorse umane ed è stato, pertanto, un’azione che ha arricchito
il clima dell’organizzazione e ha creato condizioni favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi
del POF e, inoltre, ha dato corpo ad attività di confronto, di ricerca e di sperimentazione previste
dall’Autonomia.
L’attività di formazione ha avuto come obiettivi quelli di:
• Fornire occasioni di acquisizione di conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e
alla facilitazione degli apprendimenti;
• Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale ;
• Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima
reciproca;
• Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti in vista della
loro utilizzazione didattica.
Oltre alle attività interne di aggiornamento organizzate con la consulenza di formatori esterni, i
docenti della scuola, hanno partecipato anche a numerose attività di formazione esterna.
L’intento dell’attività di aggiornamento prevista per quest’anno scolastico, è stato quello di
pianificare e organizzare corsi di formazione tenendo presenti gli argomenti ritenuti più
significativi, compatibilmente con gli obiettivi strategici previsti dal POF, volti alla crescita delle
competenze individuali in funzione dello sviluppo organizzativo e del miglioramento dell’offerta
formativa.
101
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