il POF Agito - Istituto Comprensivo Statale - S. Giuffrida
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il POF Agito - Istituto Comprensivo Statale - S. Giuffrida
Dalla Progettazione alla realizzazione del Piano dell’Offerta formativa del Circolo Didattico “Sante Giuffrida” di Catania Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Concetta Lazzara A cura del Dirigente Scolastico 1 Dalla Progettazione alla documentazione del <piano dell’Offerta Formativa Per raggiungere le finalità della formazione e del successo scolastico, è necessario che venga garantita una piena attuazione tra quanto dichiarato nel P.O.F. e quanto agito secondo il criterio della coerenza, coordinando il complesso processo educativo promosso dalla scuola e documentando, attraverso un attento monitoraggio, gli obiettivi e gli esiti raggiunti dagli alunni. La documentazione finale di quanto progettato rappresenta la diffusione di una “cultura valutativa” che consenta di mettersi sempre in discussione e di intraprendere nuovi percorsi, al fine di ottimizzare le risorse, realizzare un continuo miglioramento ed eliminare i punti deboli. È questo il senso del “P.O.F. Agito” giunto alla 2^ edizione: documentare la realizzazione di quanto dichiarato ad inizio d’anno nel P.O.F., per verificare l’efficienza delle attività formative e per rilevare l’efficacia dei loro effetti. Esso contiene il report, anche fotografico, di tutti i Progetti trasversali al curricolo, i Laboratori extrascolastici e le iniziative e manifestazioni varie che, nel corso dell’anno scolastico 2013/2014, hanno arricchito il bagaglio esperienziale degli alunni. Realizzare questo documento ha significato per me ripercorrere le tappe di un anno scolastico intenso e ricco di esperienze, rivivendo le emozioni che lo hanno caratterizzato. E sono sicura che sarà lo stesso per chi avrà il piacere di sfogliarlo… F. S. “Gestione dell’Offerta Formativa” Ins. Sicali Grazia Maria 2 I LABORATORI EXTRA – CURRICULARI GESTITI DAI DOCENTI INTERNI SCUOLA DELL’INFANZIA Laboratorio di linguaggi espressivi “I colori” Laboratorio espressivo – grafico – plastico “La scatola magica” SCUOLA PRIMARIA Laboratorio di lettura “Libri che passione” Laboratorio storico “Storie di re e regine di Sicilia” Laboratorio teatrale “Come gli ASAI salvarono il mondo” Laboratorio “Tradizione e cultura della Sicilia” Laboratorio di Lingua IngleseLet's Speak English Laboratorio Teatrale “Teatrando s’impara” I LABORATORI EXTRA – CURRICULARI GESTITI DA DOCENTI INTERNI ed esperti esterni Officine Sonore – Esperta Scirè Simona/Tutor Sciuto Matilde Teatr…abilità – Esperta Spigarelli Olivia/Tutor Tudisco Maria Cristina 3 Relazione Funzione Strumentale ins. Sicali Grazia Maria In risposta ai bisogni emergenti dall'analisi della situazione iniziale sono stati attivate delle progettazioni programmate extracurricolari/opzionali dalle insegnanti nell'offerta formativa per l'anno scolastico 2013/2014. Dal Collegio sono stati approvati laboratori extrascolastici svolti dai docenti che hanno dato la propria disponibilità e competenza, acquisita attraverso corsi di aggiornamento e formazione professionale. La realizzazione di laboratori con varie attività di teatro, arte, bilinguismo, opportunamente programmate dai docenti in possesso di titoli specifici e/o esperienze significative, hanno dunque arricchito il percorso formativo dei nostri alunni. I laboratori d’altronde sono stati uno strumento sperimentato positivamente negli anni e quest’anno sono state aggiunte altre attività per soddisfare le necessità venute dagli alunni e per migliorare la qualità della scuola. I laboratori attivati hanno coinvolto 2 classi di Scuola dell’Infanzia e 7 classi di Scuola Primaria, per un totale di 9 docenti. PLESSO Africa LABORATORIO “I colori” Africa “La scatola magica” CLASSE Materna sez. C Materna sez. D DOCENTE Garibaldi Teresa Mangano Maria Carmela Africa “Libri che passione” Primaria 2e A/C Corallo Maria Rita Africa “Storie di re e regine Primaria 2e B/D Musumeci A. 4 di Sicilia” Africa “Come gli ASAI Salafia M. L. Primaria 2e E/F salvarono il mondo” Africa “Tradizione e cultura Maria Primaria2e E/F della Sicilia” Africa Let's Speak English Sicali Grazia Camilleri Salvatrice Primaria 3a F Catania vita Maria Africa Teatrale “Teatrando Primaria 4a B s’impara” 1a fase Africa Teatrale “Teatrando Iachelli Maria Luisa Primaria 4a B s’impara” 2a fase Iachelli Maria Luisa Dalle ore 14,30 alle 17,00, n°15 alunni per laboratorio, dal mese di novembre al mese di maggio sono stati impegnati in attività laboratoriali che hanno consentono loro recupero, integrazione, potenziamento dei talenti e che hanno rappresentato un'ulteriore opportunità educativa. Queste attività hanno arricchito il percorso formativo durante l'anno scolastico, hanno favorito l’ampliamento delle conoscenze/abilità e sono stati di supporto e miglioramento per l'azione educativa. Tali laboratori hanno come finalità intrinseche, oltre all'ampliamento dell'offerta, il recupero del disadattamento sociale e scolastico, l'integrazione degli alunni svantaggiati. 5 Questo progetto accosta i bambini al mondo dei colori attraverso un iter procedurale graduato, dove all’elemento fantastico si intrecciano esperimenti stimolanti e giochi. Sono state proposte attività espressive da svolgere con pennarelli, pastelli, tempere, colori a dita, gessetti, carta e cartoncino. Il laboratorio di educazione espressiva ha avuto lo scopo di offrire ai bambini le nozioni tecniche per condurli all’espressione libera nel linguaggio grafico – pittorico. E’ uno spazio aperto e creativo che fornisce un tessuto di conoscenze ricco e stimolante. La capacità di distinguere ed associare i giochi in modo armonico, implica un buon sviluppo sensoriale, che migliorerà attraverso l’osservazione e l’esperienza. L’insieme delle attività ha aiutato i bambini a: Elaborare la propria espressione creativa attraverso la manipolazione; Esprimersi trovando un canale per mostrare la propria creatività. Il processo di ricerca è basilare, muovendo dall’osservazione diretta e procedendo con attività grafiche. Le finalità del laboratorio sono state: Conversare e confrontarsi con gli altri; Esprimersi con il disegno ed altre attività manipolative; Sviluppare un personale senso estetico. Per allestire un buon laboratorio è stato importante curare le quantità dei materiali facendo attenzione che ogni bambino ne abbia a disposizione. Ins. Garibaldi Teresa 6 La finalità di questo progetto è stata quello di sviluppare nei bambini la creatività, la fantasia e non solo. Il ritrovamento “casuale” di piccole impronte poi seguite dai bambini, hanno portato alla scoperta di un personaggio fantastico che ne richiede l’amicizia e l’aiuto per salvare il bosco in cui abita dall’inquinamento e dal disboscamento. Da questa collaborazione con il “folletto” Ele si è aperta una dimensione in cui il mondo reale e quello della fantasia, perdono i loro rispettivi confini e si intersecano per accompagnare i bambini con proposte, attività e modalità all’acquisizione di nuove conoscenze. Questi esseri invisibili ,che per un po’ sono diventati gli amici e gli eroi dei bambini, li hanno condotti alla scoperta del mondo circostante e dei suoi vari problemi con situazioni di vita reale da risolvere, per portarli a capire che ognuno nel suo piccolo può fare “piccole” ma “grandi” cose. Il laboratorio per il successo ottenuto è stato condiviso nelle ore curriculari da tutti i bambini della sezione ispirando la spettacolazione di fine anno scolastico. Ins. Mangano Maria Carmela 7 Il teatro rappresenta la forma d’arte collettiva per eccellenza e, diversamente da altri modelli formativi diffusi nella scuola, propone e pratica uno sviluppo "divergente" del messaggio educativo e comunicativo e, proprio per questo, particolarmente produttivo sul piano emozionale e poetico. I suoi procedimenti realizzativi inoltre chiamano in causa l’interezza della personalità del bambino in tutte le sue potenziali e cooperanti energie. Fare teatro significa anzitutto lavorare in gruppo, aprire tutti i canali per ascoltare se stessi e gli altri, concentrarsi insieme verso un obiettivo comune e stimolante: lo spettacolo. Quindi incentivare il bambino a impegnarsi, dare il meglio di sé e responsabilizzarsi nel lavoro con gli altri. Significa inoltre avere una vasta gamma di possibilità per esprimere creativamente il proprio mondo emozionale e farlo in uno spazio protetto in cui l’errore venga accolto e non censurato anche per i bambini svantaggiati o con problemi relazionali. Sulla base di questi presupposti, il Progetto “Come gli A.S.A.I. salvarono il mondo” nasce nell’intento di utilizzare il teatro, sia come un’occasione di verifica delle condizioni di crescita e di maturazione degli alunni, sia come risorsa utile a rivelare, all’insegnante, le possibili problematiche soggettive che possono evidenziarsi, durante il processo creativo. Il Laboratorio, diretto agli alunni delle classi seconde sez. E – F, è stato un’occasione comunicativa per i bambini che, attraverso il movimento, la parola, il gesto e il suono, si sono esprimessi liberamente, 8 offrendo agli insegnanti un’importante occasione, per individuare bisogni e risorse delle diverse individualità presenti nella classe. Obiettivo primario del progetto, non è stato tanto “formare degli attori”, “acculturare” oppure “realizzare lo spettacolo di fine anno”, bensì creare un percorso di conoscenza di sé e dell’altro, attraverso il magico gioco della rappresentazione. La finalità, dunque, non è stato il risultato finale, ma il percorso che ogni piccolo allievo traccerà, secondo le proprie risorse individuali. Ins. Sicali Grazia Maria 9 Ins. Salvatrice Camilleri Il progetto si è proposto di avviare un percorso finalizzato alla conoscenza della Sicilia, ogni luogo, città, piccolo borgo ci fa venire subito in mente tutte le popolazioni che si sono succedute nel corso delle varie epoche storiche, e che hanno lasciato tracce e testimonianze orali e scritte di culture e civiltà diverse. soprattutto per gratificante in Si è quindi creare cui lavorato un’esperienza ciascuno potesse riconoscere le proprie origini. Inoltre il progetto ha voluto far conoscere agli alunni i cambiamenti che alcune popolazioni delle coste del Mediterraneo hanno portato sugli usi e costumi della Sicilia. L’esperienza che hanno vissuto gli alunni è stata quella di rivivere un aspetto della tradizione e della cultura siciliana che è degnamente ricordata con i “Pupi siciliani” come mezzo di esaltazione della rivolta del povero verso il ricco e della trasmissione di comportamenti spavaldi in difesa dell’onore. Per realizzare questo progetto sono stati necessari otto incontri di 2,5 ore ciascuno. In questi momenti, attraverso l’utilizzo di vari sussidi didattici (filmati, diapositive, Pupi e carretti siciliani) i bambini hanno avuto l’opportunità di stare insieme, di socializzare, di acquisire conoscenze, di confrontarsi e di crescere culturalmente, e di apprezzare di più la cultura e le tradizioni siciliane. 10 11 Ins. Salafia Maria Letizia Il progetto “Storie di re e regine di Sicilia”, ha riguardato la conoscenza, la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale siciliano. E’ stato rivolto a n° 25 alunni delle classi seconde sez. B-D, del plesso di Viale Africa, e si è svolto in orario extracurriculare, in forma laboratoriale. Le attività, hanno avuto luogo nel corso dell’anno scolastico 2013-2014, per la durata di 17,30 ore, sono state avviate in data 13 novembre 2013 e si sono concluse in data 08 gennaio 2014. Particolare rilievo è stato dato al fatto di evitare, in fase di attuazione, di restare ancorati a schemi astrattamente culturali o peggio ancora meramente folkloristici. Le tematiche proposte, con rigore storico, hanno riguardato le dominazioni che si sono succedute in Sicilia, con particolare attenzione alla storia dei reali Normanni e Svevi. La conoscenza l’osservazione, è la stata stimolata sperimentazione, attraverso la ricerca, l’operatività ed il coinvolgimento personale. Il percorso educativo e didattico è stato svolto utilizzando una metodologia rispondente ai bisogni formativi degli alunni, tutti gli argomenti sono stati trattati con opportuna gradualità, nel rispetto della maturazione psicologica e dello sviluppo cognitivo di ciascun bambino e alcuni obiettivi sono stati affrontati utilizzando tecniche ludiche ed attività di gruppo. 12 La conoscenza ha suscitato grande interesse e tutti gli alunni si sono prodigati, con entusiasmo, nella ricerca di documenti e materiale fotografico. I bambini sono entrati in rapporto diretto con la realtà culturale che li circonda, sviluppando il senso di appartenenza ai luoghi ed alla loro storia, sentendo, altresì, forte l’impegno per la conservazione e la tutela dei beni monumentali e museali presenti nel territorio cittadino, regionale e nazionale. Le insegnanti si sono avvalse dell’uso della LIM per facilitare l’apprendimento, le strategie messe in campo sono state fortemente motivanti e hanno proiettato gli alunni verso il successo formativo, senza risentire di alcuna tensione. I NORMANNI IN SICILIA (Roberto e Ruggero D’Altavilla) GLI SVEVI IN SICILIA (Enrico VI di Hohenstaufen) 13 Libri… che passione ! laboratorio di letto-scrittura Il progetto ha avuto come obiettivo principale quello di avvicinare i ragazzi al libro per fare emergere in loro il bisogno e il piacere della lettura. Lettura non più come “dovere scolastico”, ma come fonte di piacere e svago Il progetto, attuato in forma laboratoriale, non si è limitato a dare ai bambini il semplice ruolo di ascoltatori o lettori ma, prevedendo la “costruzione” di un libro, li ha fatti diventare, di volta in volta, illustratori, scrittori, impaginatori… La scelta della favola “Reginella e il mistero del bosco scomparso” è stata decisiva per la buona riuscita del progetto perché, oltre a trattare un argomento di grande interesse per gli alunni, qual è la salvaguardia della Natura, è ambientata nel Parco dell’Etna, un luogo a loro familiare. Con grande curiosità ed entusiasmo i bambini si sono dedicati alla ricerca di notizie e di immagini sulla flora e la fauna del Parco attraverso l’utilizzo di Internet e di testi scientifici Il laboratorio è stato così organizzato : fase iniziale: l’insegnante legge una parte della favola, attraverso domande-stimolo verifica che tutti abbiano capito la trama e individuino i personaggi. seconda fase: si formano i gruppi, ogni gruppo ha un compito diverso: Illustrare le varie parti della favola, scrivere le sequenze narrative, ricercare notizie su piante e animali, decidere l’impaginazione, la copertina… Gli alunni scelgono liberamente di quale gruppo vogliono fare parte in base ai propri interessi, predisposizioni o semplicemente desideri. Hanno lavorato alacremente, e discusso animatamente su quasi tutto, il libro è quasi pronto…All’improvviso nel penultimo incontro, entusiasti del lavoro svolto, esprimono il desiderio di scrivere loro stessi un racconto, uno per ogni gruppo, iniziano a pianificare, scrivere…ma ormai non c’è più tempo. Il pacchetto formativo è finito. Che peccato! Stupiti riconoscono che “Si possono fare in modo divertente cose ritenute noiose… Ins. Corallo Maria Rita 14 L'apprendimento della Lingua Inglese, nella Scuola Primaria, costituisce un elemento essenziale per la formazione integrale della personalità degli alunni, in quanto li avvicina a culture diverse dalla propria, favorendone l'accettazione e la comprensione dell’altro, diverso da sé! La formazione del cittadino si attua, infatti, prima di tutto a scuola e la conoscenza e l'accettazione di culture diverse dalla propria passano, inequivocabilmente, attraverso la lingua, veicolo più diretto per l'accesso alla cultura di altri popoli. La Lingua Inglese, in particolare, svolge nel mondo moderno la funzione di mezzo comunicativo principale in settori di notevole importanza e ciò le conferisce una dimensione europea ed internazionale per eccellenza. La scelta della suddetta lingua è dettata, quindi, oltre che dalle preferenze espresse dai genitori degli alunni, nonché dagli alunni stessi, anche dal ruolo che essa ha assunto come lingua di comunicazione transnazionale e come alfabeto delle nuove tecnologie. L'età precoce dei bambini favorisce l'apprendimento delle Lingue Straniere, in quanto gli stessi non sono del tutto condizionati da schemi culturali e mentali che possano pregiudicare l'acquisizione di un'altra lingua. Pertanto, la scelta del Pacchetto Formativo “Let’s speak English” ha posto l’accento sulla valenza educativa della Lingua Inglese e sulla sua funzione essenziale di strumento comunicativo. 15 Il percorso metodologico e le attività che ne sono scaturite, hanno avuto una squisita impostazione formativa che ha contribuito ad arricchire il panorama di esperienze e le opportunità educative di ciascun alunno, in una prospettiva sempre più aperta al confronto interculturale ed interlinguistico. Le attività, spesso impostate in maniera ludica e, di conseguenza, accattivante, sono risultate decisamente gradevoli. I bambini hanno dimostrato da subito di gradire tale offerta formativa, sia dal punto di vista numerico, dato che tutta la classe s’è lasciata coinvolgere durante l’intero percorso, che a livello emozionale. La conclusione dello stesso non è stata semplice… Tutti avrebbero voluto continuare ma, si sa, tutto ha un inizio e una fine… C’è sempre un futuro… il prossimo anno scolastico…!!! Ins. Catania Vita Maria 16 Si è conclusa la prima fase del laboratorio extra curricolare: “Teatrando si impara” della durata complessiva di venti ore .Quattordici gli allievi che vi hanno preso parte. Assidua la frequentazione e alta la motivazione mostrata. Pienamente raggiunti gli obiettivi programmati. Le due ore e trenta di laboratorio, dopo una prima fase di accoglienza che avveniva in classe ,si sono svolte in aula informatica dove lo spazio a disposizione permette movimenti più ampi. I primi cinque minuti, circa, dell’incontro erano dedicati al circle time: gli alunni disposti in cerchio, in posizione neutra(in piedi con le braccia lungo i fianchi),con gli occhi chiusi, erano accompagnati dalla voce dell’insegnante ad attraversare un percorso immaginario che, passando per un ponte di legno sopra un fiume, li conduceva ad uno spazio ideale (un prato verdeggiante sotto un cielo limpido) con l’obiettivo di attivare quel rilassamento e al contempo quella concentrazione necessarie per affrontare meglio l’incontro. Dopo questa prima fase seguivano circa cinque, dieci minuti di riscaldamento: attraverso la corsa con lo stop e le sue varianti, il plastico del corpo o le camminate nello spazio. 17 A seguire una mezz’ora circa di esercizi di training in coppia (lo specchio, lo scultore, la spinta, la lotta del baricentro, la carriola ...) individuali (il fiore, la palla, il manichino…) o in gruppo (il pendolo, il serpente, gli scultori…) . L’ultima ora, invece ,era dedicata alla creatività: attività di improvvisazioni teatrali o danzate per piccoli gruppi che si concludevano con brevi performance da loro preparate e con un commento finale da parte di ogni partecipante. Ottimi i risultati raggiunti, alto il gradimento degli allievi coinvolti. Ins. Iachelli Maria Luisa 18 Gli ultimi due incontri di laboratorio, svoltisi nelle giornate del 19 e del 22 maggio, hanno avuto come finalità la messa in scena della performance di fine anno e vi hanno preso parte quasi tutti gli allievi della classe. Il motivo ispiratore per la scelta del tema centrale della recita è stato lo sfondo culturale dal titolo “ I colori della pace “,scelto in sede collegiale, all’inizio dell’anno scolastico, dalla nostra scuola e inserito in un progetto di cittadinanza attiva dall’omonimo titolo. Titolo scelto anche per la nostra performance finale e argomento questo che ha fatto da guida nella programmazione di attività trasversali svolte poi durante l’anno. Come si legge nella premessa del progetto di Cittadinanza Attiva : ..”l’Istituzione scuola deve essere protagonista della diffusione di una cultura della legalità,di una cultura di pace,per una migliore convivenza tra diversi,tra popoli nel rispetto delle regole e per una società più giusta.” E come si legge ,invece ,nell’agenda di programmazione delle classi quarte, nella fase dedicata all’accoglienza:” Il motivo ispiratore è la situazione globale della nostra società e la conseguente necessità di ridare colore ad un mondo alquanto sbiadito dai continui tumulti e insoddisfazioni e puntare sul positivo della vita,sulla natura,sui colori e sui valori importanti per un essere umano,quali il rispetto nei confronti dell’uomo e della natura,sull’importanza dell’amicizia,della collaborazione e dell’aiuto reciproco”. Partendo da questo e unendovi le finalità insite nel Progetto Teatro, il percorso attivato,anche al 19 di fuori delle ore di laboratorio,è stato il seguente: -raccolta di materiali inerenti il tema della pace (frasi, scritti, poesie,articoli 10 e 11 della Costituzione italiana,significato di pace e suoi simboli,ricerca di musica e canti) -composizione di un rap sulla pace, affidato ad un gruppo di allievi e, da loro interamente inventato. -filastrocche e poesie inventate dagli allievi, in classe o a casa, sul tema della pace e dei valori ad essa connessi -discussioni in classe e confronti sul tema -selezione finale del materiale e suddivisione dei ruoli,sempre e comunque da coprotagonisti. -prova generale -messa in scena. Poche le ore a disposizione per il laboratorio ,che sono state utilizzate per il montaggio e parte della prova generale, poi completata in due ore in eccedenza proposte dalla stessa. Alta la partecipazione e la motivazione degli allievi, che hanno preso parte attiva nella realizzazione della performance. Gradevole il risultato finale ,dove lo spazio dedicato alla messa in scena ,a loro sorpresa,delle improvvisazioni fatte durante il percorso,ha reso fresco e spontaneo il messaggio proposto. Riuscito il mix di linguaggi utilizzati: dall’ espressione corporea al linguaggio musicale,a quello verbale, a quello poetico. Pienamente raggiunto l’obiettivo educativo,inserito nel Progetto Teatro, di superare la competitività per dar vita ad un progetto comune e condiviso. Eccellente,pertanto,la riuscita del percorso attivato. INS. M.L. IACHELLI 20 Questo laboratorio si è sviluppato come una vera officina del suono dove, grazie ad un percorso creativo-manuale, sono stati realizzati degli strumenti e degli oggetti sonori, utilizzando materiali naturali e di recupero. Gli alunni sono stati condotti, attraverso un viaggio che ha toccato l’esplorazione del ritmo nei suoi vari aspetti, ad acquisire consapevolezza delle capacità percussive e sonore di molti oggetti del mondo che ci circonda. Il tutto, favorendo l’integrazione nel gruppo e il dialogo, educando alla manualità e sviluppando il bello di ogni creazione artistica e non ultimo, stimolando l’attitudine a collaborare e cooperare per raggiungere scopi comuni, creando senso del rispetto e accettazione nei confronti dei compagni con qualche difficoltà. Questi ultimi hanno interagito positivamente sia con le insegnanti, ritenendole chiaramente punti di riferimento, sia con i compagni, accettandone volentieri la vicinanza, percependone il clima di aiuto e collaborazione spontanea che ne è scaturito. La scelta di affiancare, agli alunni con difficoltà, dei compagni di classe, in qualità di piccoli tutor, è stata una strategia voluta e vincente, che ha prodotto un ambiente disteso e stimolante. 21 I 10 incontri si sono succeduti con un’iniziale presentazione del laboratorio e degli alunni partecipanti, attraverso la tecnica dell’improvvisazione con la BODY PERCUSSION. Ogni incontro è stato caratterizzato da un rituale di “Benvenuto” con il chant CHIKI CHAKA, realizzato con la voce e (dopo la loro costruzione) con le MARACAS. Gli strumenti e gli oggetti sonori costruiti sono stati, nell’ordine: MARACAS – SAND PAPERS – GALLINE – TROMBE GUIRO – SONAGLIERE DI TAPPI – YOZOO – BASTONI DELLA PIOGGIA. Questi realizzazioni hanno toccato diverse possibilità sonore e timbriche: le TROMBE-GUIRO, i SAND PAPERS appartengono alla categoria degli IDIOFONI A SFREGAMENTO, le GALLINE a quella dei MEMBRANOFONI A SFREGAMENTO, mentre gli YOZOO a quella dei MEMBRANOFONI A RISONANZA. Un incontro è stato inoltre dedicato alla proiezione, attraverso la LIM, di alcuni video di un gruppo di artisti internazionali, gli STOMP, che mettono in scena da diversi anni degli spettacoli ritmici, utilizzando i più impensati e svariati oggetti del vivere quotidiano. Queste proiezioni sono state molto apprezzate e visionate con grande attenzione da tutti gli alunni, e in particolar modo, dai bambini con qualche difficoltà. Dal 5° incontro abbiamo approcciato l’orchestrazione di una filastrocca africana, dal titolo A RAM SAM SAM, che è stata oggetto della performance finale. Ad ogni bambino è stato assegnato uno strumento musicale e si sono definiti i gruppi, differenziandoli per strumenti (la maggior parte dei quali è stata costruita dai bambini durante i primi 5 incontri) e ritmi da eseguire. 22 L’ultimo incontro del laboratorio si è basato sull’allestimento di una piccola mostra di tutti i lavori realizzati, sull’esecuzione della canzone A RAM SAM SAM e sulla proiezione di un video contenente tutte le foto scattate durante i momenti più significativi del laboratorio. A questo ultimo appuntamento hanno preso parte, dimostrando forte apprezzamento, sia i genitori che la dirigente scolastica dott.ssa Maria Concetta Lazzara. Ins. Sciuto Matilde 23 La nostra Scuola, in questo anno scolastico, ha avviato, in orario extracurriculare, un progetto di “Teatr..abilità” per il quale si è pregiata di avere una figura professionale come l’esperta Dr.ssa Olivia Spigarelli. Nella considerazione della funzione educativa del “Teatro”, l’ Assessorato alla Scuola in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania ha bandito ,nel corrente anno scolastico, il concorso teatrale “Maschio e femmina Dio li creò”: uguali e diversi. Partendo dall’ input relativo al tema del concorso, obiettivo precipuo del laboratorio è stato quello di favorire la realizzazione della parità sostanziale e l’accettazione delle diversità in genere quale acquisizione di una sensibilità sociale, dando agli alunni quegli strumenti interpretativi della realtà per cogliere le differenze di genere nel modo corretto e positivo allontanandoli da stereotipi e pregiudizi. L’idea è stata anche quella di accompagnare gli alunni attraverso l’ adozione di strategie coinvolgenti , in un percorso di riflessione consapevole sul tema della violenza in genere sia in chiave didattico-educativa, sia di prevenzione. Abbracciando questo progetto si è voluto far conoscere , approfondire il fenomeno drammaticamente attuale quale il “femminicidio” e il teatro è stato utilizzato come mezzo di conoscenza, come linguaggio e come strumento di trasformazione della realtà interiore, relazionale e sociale, per esplorare , mettere in scena la realtà degli alunni. 24 Fulcro del laboratorio è stato dunque la creazione di un testo teatrale da poter rappresentare e partendo dai vissuti dei bambini e dalle loro esperienze ne è scaturito il materiale per il canovaccio “La creazione secondo me” ideato dall’esperta Dott.ssa Olivia Spigarelli ispirato da un racconto di Dino Buzzati e dalla realtà e fantasia degli alunni protagonisti. Come tutor , ritengo di aver accresciuto le mie esperienze organizzative e metodologiche-didattiche e di aver ampliato la capacità di ricerca e di conoscenze utili alla didattica. Per ciò che riguarda gli alunni, penso che per prima cosa essi abbiano ampliato il proprio bagaglio culturale e di esperienze. Hanno acquisito, ciascuno delle nuove abilità, una notevole autonomia e crescita personale che si evidenziava anche all’ interno delle attività didattiche della classe di appartenenza e, con grande soddisfazione e sorpresa, tutto ciò li ha portati ad un felice risultato quale è stata la vincita del primo premio del concorso. Tutor: Maria Cristina Tudisco 25 Le visite d’istruzione, gli spettacoli e le Sezioni Didattiche Comunali VISITE D’ISTRUZIONE Dopo aver vagliato le indicazioni dei Consigli d’intersezione, Interclasse e. dopo la delibera del Collegio dei Docenti, è stata subito avviata la procedura per la realizzazione di quanto ratificato. Tutte le visite guidate sono state espletate entro il mese di Maggio. SPETTACOLI TEATRALI Dopo un’attenta analisi delle iniziative teatrali pervenute è stata fatta, in accordo con il Dirigente Scolastico, una cernita delle offerte più significative sul piano pedagogico, educativo e culturale. In un secondo tempo è stato redatto un dossier da sottoporre al vaglio del Collegio dei docenti per la delibera definitiva. La partecipazione alle iniziative è stata massiccia; molto apprezzati gli spettacoli non solo dagli alunni ma anche dai docenti, sia per la pregnanza educativa dei contenuti sia per la gradevolezza delle rappresentazioni. 26 RESPONSABILE DEL PROGETTO: MARIA AGATA MESSANA Le visite guidate e i viaggi d’istruzione presuppongono, in considerazione delle motivazioni culturali e didattiche che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, un’adeguata programmazione didattica predisposta all’inizio dell’anno scolastico e si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita. Essi coinvolgono alunni, docenti e genitori e costituiscono materia propositiva e attuativa all’interno degli Organi Collegiali. Nell’anno scolastico 2013/2014 sono state organizzate visite e viaggi di istruzione tenendo conto di vari Progetti ed Educazioni: Legalità, Salute, Ambiente , Stradale, Lettura, Pari Opportunità. Le classi prime di viale Africa e via De Nicola hanno fatto una visita guidata didattica presso la “Fattoria Didattica San Francesco” S.G. La Rena Il percorso prevedeva una visita guidata alla fattoria , una descrizione dei vari animali presenti in azienda , la partecipazione al laboratorio sul pane. 27 Le classi seconde si sono recate in visita guidata presso la tenuta Giarretta nel territorio di Belpasso. La visita si è svolta nell’ambito del progetto “ Il ponte dei bambini “, proposto dall’Assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea. Il percorso intende essere un ponte per congiungere il mondo rurale a quello cittadino. Quest’anno si è avviato con la prima tappa dedicata all’acqua sotto la guida del Dott. Cunsolo che ha seguito i bambini in questa esperienza prima con un incontro preliminare in classe e poi durante la visita in azienda. Tale visita ha permesso ai bambini di trascorrere una mattina a contatto con la natura e di sperimentare un incontro “ ravvicinato “ con l’acqua attraverso giochi a squadre e una lunga passeggiata fino al fiume Simeto. Nell’azienda erano presenti molti animali che hanno attirato la curiosità dei bambini. E’ stata, inoltre, offerta una gradita merenda a base di prodotti naturali. Il progetto proseguirà il prossimo anno con la seconda tappa. Le classi terze si sono avvalse delle diverse e ricche proposte didattico-educative anche in merito alle visite di istruzione. Sono state realizzate tutte nell’ambito dei progetti inseriti nel POF. Progetto valorizzazione della cultura siciliana : la visita guidata al museo del giocattolo, presso il centro fieristico le “ Ciminiere”, con grande entusiasmo da parte di tutti i partecipanti; a seguire la visita proposta dalle “Officine culturali”: un percorso ludico 28 didattico dal titolo “Antiche città sotto il monastero” presso il monastero dei Benedettini che ha interessato parecchio gli alunni coinvolti. Progetto ambiente educazione alla salute: interessante è stata la visita presso il MAAS , mercato ortofrutticolo, che si è articolata in due fasi: la prima in classe con la presenza degli agronomi, la seconda presso la contrada “Jungetto” . Altrettanto gradita è stata la gita di istruzione presso la “tenuta Giarretta” col suo percorso: “Dal grano al pane” che ha visto i bambini coinvolti in attività laboratoriali – ludiche e li ha immersi nella fascinosa campagna con i suoi altrettanto fascinosi abitanti. Le insegnanti delle classi quarte rendono noto che nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate le seguenti visite guidate: 1- “Let’s Christmas” spettacolo musicale presso il teatro Metropolitan In data 3/12/2013 2- “Il lago dei cigni” presso il teatro ABC in data 24/01/2014 3- Spettacolo di marionette e di pupi siciliani della compagnia di pupari “Paladino, presso la palestra della scuola in data 13/03/2014 4- Visita guidata presso M.A.A.S. (Mercato Agro Alimentare Siciliano) in date diversificate nel mese di marzo. 5- “Museo della lava” di Viagrande in date diversificate nel mese di aprile; due sezioni (C e D) hanno anche visitato l’azienda “Oro dell’Etna” e la colata lavica del 1991 a Zafferana. 29 6- Due sezioni (B e C) hanno partecipato al progetto “Miti e leggende siciliane”, promosso dal Comune di Catania e hanno effettuato una visita guidata al centro storico in data 19/05/2014. 7- Biblioteca comunale “Vincenzo Bellini” di Catania, raggiunta in metropolitana, in date diversificate nel mese di maggio. 8- La classe quarta sez. D, dopo aver letto il libro “Le regole” di G. Colombo, ha incontrato l’autore nel pomeriggio del 13 maggio presso la libreria “Cavallotto” di Corso Sicilia. La equipe, nell’insieme si ritiene soddisfatta di tutte le attività svolte per la partecipazione degli alunni, per l’entusiasmo mostrato e per la valenza educativa degli eventi. Esse erano inserite in un progetto interdisciplinare svolto durante tutto il corso dell’anno scolastico. Le classi quinte hanno effettuato le seguenti visite guidate: -PROGETTO LETTURA: Biblioteca Bellini “Mi leggi un libro?” -PROGETTO SALUTE: Maas solo le sez. A/B/D (mercati agro alimentari) “La scuola incontra l’ortofrutta” -PROGETTO LEGALITA’ : piazza Duomo incontro con il Presidente della Repubblica -Agriturismo tenuta Giarretta- Motta S. Anastasia. PERCORSO “L’Archeologia : e i giochi olimpionici” - Naxos – Taormina (itinerari storici) “Sulle rotte dei Greci” 30 Il team dei docenti delle classi quinte affermano che tutte le visite guidate hanno avuto una ricaduta positiva su tutti gli alunni e non hanno mostrato alcun punto deficitario. Le visite sono divenute un momento di verifica degli apprendimenti acquisiti nonché, l’occasione di valutare comportamenti ed atteggiamenti sociali degli alunni, in un contesto diverso da quello scolastico. 31 Il Progetto Teatro, pensato quest’anno in unione al Progetto danza, ha avuto esiti positivi. Qui di seguito in ordine cronologico le varie fasi espletate: - Redazione del progetto. - Visione e valutazione delle proposte giunte in istituto. - Selezione del materiale, tenuto conto dello sfondo culturale scelto in sede collegiale dalla nostra scuola per l’anno in corso dal titolo “I Colori della Pace”. - Redazione di un prospetto di proposte (nel numero di tre per ogni ciclo, quattro per le classi quarte) da discutere nei propri consigli di interclasse con la partecipazione dei genitori. - Raccolta dati sulle scelte effettuate nei vari consigli : Due su tre le proposte passate nelle interclassi di seconda,terza e quinta; una su tre nelle classi prime,tre su quattro nell’interclasse di quarta; 32 mentre la scuola dell’infanzia aderisce a due proposte su tre e integra con altri tre spettacoli per un totale di cinque spettacoli distribuiti in tutto l’arco dell’anno scolastico. - Contatti con le varie compagnie per concordare le date degli spettacoli e successiva conferma da parte delle classi interessate. - Redazione di un calendario murale con : tempi - classi coinvolte – spettacolo – luogo – costo. - Raccolta delle ricevute di pagamento di volta in volta richieste. - Raccolta dei pareri di alunni e docenti sugli spettacoli visionati. Favorevoli i pareri espressi sia dai docenti che dagli allievi. INS. REFERENTE MARIA LUISA IACHELLI 33 Le Sezioni Didattiche Comunali si sono innestate nel progetto “Valorizzazione della cultura siciliana”. Nel corso dell’a.s. 2013-2014 sono stati curati i seguenti progetti: progetto “Cultura e Tradizioni Siciliane”, a cura dell’Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di Catania, nella persona di Gabriele Passanisi, il cui percorso educativo-culturale, ha coinvolto gli alunni delle classi quarte sez. B - C del plesso di Viale Africa, rievocando momenti della storia, della letteratura e della tradizione musicale locale, nonché usi e costumi tramandati per secoli, di generazione in generazione e si è concluso con una visita guidata presso il centro storico della città; progetto “Storico-monumentale”, a cura dell’Assessorato alle Politiche Scolastiche, del Comune di Catania, nella persona della Dott.ssa Bonanno, che ha coinvolto le classi quinte sez. B – E del plesso di Viale Africa, prima in una lezione propedeutica presso Palazzo Tezzano, sui monumenti più importanti della città e sull’organizzazione del governo della città e, successivamente in una visita guidata all’interno di Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania, durante la quale gli alunni hanno partecipato ad una seduta consiliare, avanzando proposte per il miglioramento dell’organizzazione cittadina; 34 progetto “Teatro”, a cura dell’Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di Catania, in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania che ha promosso un percorso di integrazione tra alunni diversamente abili e normodotati. Il percorso ludico - teatrale ha visto coinvolti 30 alunni di classe quarta e quinta del Circolo Didattico, che hanno partecipato al concorso teatrale “Maschio e femmina Dio li creò: uguali e diversi”, mettendo in scena l’opera “La creazione secondo me” il cui tema, curato dall’attrice Olivia Spigarelli, è stato la differenza di genere con particolare riferimento al femminicidio. In data 23 maggio 2014, presso il teatro “Verga” di Catania, il gruppo ha ricevuto il 1° premio. 35 PROGETTO CITTADINANZA ATTIVA Progetto Legalità Progetto Educazione Stradale Progetto Salute Progetto Ambiente 36 Progetto Sport Progetto Lettura Progetto “Valorizzazione della Cultura siciliana Progetto Musica Progetto Continuità 37 E’ questo il primo anno scolastico in cui il collegio dei docenti sceglie di far confluire i temi di Legalità, Salute, Ambiente, Educazione stradale tutti sotto un unico progetto: quello di Cittadinanza attiva. La scelta sottende appunto l’obiettivo di creare, nei nostri alunni e nelle nostre alunne, gli uomini e le donne di domani, consapevoli e responsabili, pronti a contribuire nella società seguendo le regole imposte dalla legge. Le varie tematiche, infatti, ineriscono all’importanza dell’osservanza di regole che, se rispettate, permettono la convivenza civile e democratica dei vari soggetti e di conseguenza la costruzione di un mondo migliore. Durante l’anno scolastico 2013/14, tantissime sono state le iniziative, che hanno coinvolto alunne ed alunni, volte a perseguire le finalità del progetto. Esse vengono dettagliatamente descritte all’interno delle singole sezioni tematiche: Legalità, Salute, Ambiente, Educazione Stradale, presentate da ciascuna referente. Gli obiettivi di apprendimento, individuati per le rispettive classi, sono stati caratterizzati dalla interscambiabilità degli stessi da intendersi applicabili a tutte le classi con i dovuti accorgimenti pedagogico-didattici in base all’età degli alunni e delle alunne. L’offerta formativa esterna inerente la Legalità è stata copiosa relativamente alle classi quarte e quinte Primaria, mentre non lo è stata altrettanto con riferimento alle altre classi. In particolare una sola proposta esterna è stata registrata per la Scuola dell’Infanzia , non specifica ma che coinvolgeva la stessa insieme agli altri ordini e gradi di scuola: quella della Polizia di Stato che ha indetto il concorso “Il Poliziotto: un amico in più”, sul tema del ruolo della Polizia di prossimità. Pertanto s’è pensato di destinare tale progetto appunto alla scuola dell’Infanzia. 38 Per quanto riguarda l’Educazione alla salute, eccessive sono state le proposte esterne relative alla alimentazione, mentre minime sono state le iniziative riguardanti il benessere psico-fisico della persona, che non passa solo attraverso la corretta alimentazione. La mancanza di un’offerta formativa esterna (concorsi, incontri, iniziative) dedicata ai bambini e alle bambine più piccoli/e costituisce una mancata opportunità di crescita per gli alunni e le alunne della scuola che, benché ancora infanti, molto invece riescono a cogliere e rielaborare da questo tipo di percorsi formativi. Pertanto, al momento attuale, gli stimoli provengono dalle/dagli insegnanti, dalla loro iniziativa e dalla loro professionalità. Per rendere più efficaci nei confronti di tutta la comunità scolastica le azioni previste dal Progetto Cittadinanza attiva, si è operato anche attraverso: - creazione di una carpetta contenente proposte di attività da svolgere nelle varie classi e materiale sul tema della legalità da potere utilizzare come guida o come sussidio; - diffusione di promemoria scritti per le/gli insegnanti del C.D. al fine di ricordare le date importanti della Cittadinanza Attiva, con annesse indicazioni relative all’evento nonché indicazioni di bibliografia e sitografia da consultare per i necessari approfondimenti; - pubblicazione del Progetto Cittadinanza Attiva, e dei relativi percorsi svolti, sul sito della scuola; - esposizione nei corridoi della scuola dei lavori sulla Cittadinanza Attiva e dei cartelloni murali prodotti dagli alunni; - esposizione dei cartelloni murali prodotti, presso la palestra di Viale Africa e la hall di Via De Nicola, durante la “Settimana della creatività”. 39 Il lavoro svolto durante l’anno è stato vario, interessante e stimolante. Per il nuovo anno scolastico le referenti propongono: maggiore attenzione alle attività che si rivolgono al benessere psico-fisico della persona; collegamenti Internet nelle classi al sito di Rai educational che contiene diverse attività; creazione di una repository sul sito della scuola con schede e proposte didattiche da condividere tra le/gli insegnanti con upload dei lavori in apposite sezioni. 40 Anche quest’anno sono state parecchie le attività incentrate sulla Legalità che hanno permesso ai bambini e alle bambine di conoscere i temi maggiormente significativi per una convivenza democratica e che hanno stimolato la riflessione, la discussione e la formulazione di ipotesi di miglioramento dei problemi attuali. Per perseguire le finalità e gli obiettivi che il Progetto Cittadinanza attiva “I colori della pace” si è prefisso, sono stati coinvolti Organismi di Volontariato, operanti sul territorio internazionale per la promozione dei Diritti Umani (Emergency) nonché persone delle istituzioni che hanno portato la loro testimonianza in tema di lotta alla criminalità e che hanno scritto opere letterarie in merito (Gherardo Colombo), lette durante le attività scolastiche. Le azioni sono state volte quindi a sensibilizzare gli alunni sui seguenti temi: - conoscenza e promozione dei Diritti Umani e in particolare i Diritti dell’Infanzia; - lotta alla mafia nel nostro territorio; - lotta al razzismo; - accettazione delle diversità quale valore imprescindibile; - analisi della differenza di genere; - analisi degli articoli della Costituzione e delle regole per convivere democraticamente. Ogni classe ha realizzato le proprie attività avendo di mira gli obiettivi di apprendimento che sono stati perseguiti e raggiunti. Con riferimento alle effettive azioni svolte, si sottolinea che 41 molte classi di scuola dell’infanzia e di scuola primaria hanno commemorato, con varie attività, i seguenti eventi: - 2 Ottobre: Giornata mondiale della non-violenza; - 20 Novembre: 23° anniversario dell’approvazione della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia; - 25 Novembre: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne; - 10 Dicembre: 64° anniversario dell’approvazione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo; - 27 Gennaio: Giorno della memoria dedicata alle vittime dell’Olocausto; - 5 Febbraio: Giornata internazionale della Sicurezza in Internet; - 8 Marzo: Festa della donna; - 17 Marzo: 153° anniversario dell’Unità d’Italia; - 21 Aprile: Giornata internazionale di lotta al razzismo; - 25 Aprile: Festa di liberazione dall’occupazione nazi-fascista; - 1 Maggio: Festa dei Lavoratori; - 15 Maggio: Festa dell’autonomia siciliana: 68° anniversario; - 23 Maggio: 22° anniversario della strage di Capaci; - 2 Giugno: Festa della Repubblica. Le attività interne alle varie classi sono consistite in lettura di saggi, visione di film, disegni animati, documentari, lettura di storie realistiche e fantastiche, di filastrocche, ecc. per affrontare i temi più delicati della legalità. I lavori di output, miranti ad “oggettivare” la conoscenza degli alunni e delle alunne, sono consistiti in svariate attività svolte, non solo sui quaderni, ma anche su cartelloni murali, che hanno contribuito ad arricchire la palestra durante la “Settimana della creatività”. Ins. Cinquerrui Paola 42 Alla sezione Salute hanno liberamente lavorato tutte le interclassi trattando i diversi aspetti proposti: sviluppo psicofisico, cooperazione, ambiente, alimentazione. Come referente al progetto salute, ho partecipato agli incontri programmati dall’Assessorato della pubblica istruzione del Comune di Catania durante i quali ho programmato le attività da svolgere all’interno del nostro istituto. Ecco le attività svolte: Alimentazione e nutrizione: quattro incontri durante il corso dell’anno, legati ai cambi di stagione, a cura della Dottoressa Manuele per tutte le classi prime di Viale Africa e di Via De Nicola due classi seconde sez. A e B di Viale Africa scuola dell’infanzia di Via De Nicola alunni di 5 anni. A conclusione il 14 maggio si è tenuto un seminario “Dall’alimentazione alla nutrizione” rivolto a tutti i genitori del circolo presso la sala riunioni di Viale Africa, sempre a cura della D.ssa Manuele. Adesione al programma comunitario “Frutta nelle scuole” a.s. 2013-2014 classi coinvolte tutta la scuola primaria di Viale Africa e di Via De Nicola. A conclusione il 5/5/2014 si è svolta la giornata a tema “Frutta day” classi coinvolte le classi seconde di Viale Africa. Dal mese di febbraio al mese di aprile tutte le classi della scuola primaria di Viale Africa e di Via De Nicola hanno visitato il MAAS (Mercato Agro Alimentare Siciliano) la visita è stata preceduta da 43 una lezione in classe tenuta da diversi agronomi che poi hanno fatto da guida nella visita al MAAS. Somministrazione del questionario su Scuola e Salute ASP Catania “Okkio alla Salute” D.ssa La Carrubba classe coinvolta terza sez. B Viale Africa nel mese di marzo. Adesione al progetto Unicef-Miur “Scuola Amica” a.s. 2013-2014. Tutte le classi dell’istituto, dalla scuola dell’infanzia alle classi quinte, hanno svolto durante tutto il corso dell’anno attività inerenti il benessere Psico-Fisico: “Io mi racconto così” (classi I e II + Scuola dell’Infanzia), “Il termometro dello star bene” (lassi III-IV-V). Attuazione della Direttiva Ministeriale del 27/ 12/2012 e della Circolare n.8 del 6/ 03/2013 (BES). Percorsi didattici trasversali sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Screening visivo nelle prime classi della scuola primaria a cura dell’ASP medicina scolastica Dott. G. Bandieramonte. Inoltre nel corso dell’anno sono state svolte attività si sensibilizzazione alla ricerca, alla solidarietà e alla cooperazione. Nel mese di ottobre campagna Unicef “Vogliamo Zero” acquisto di una o più orchidee (lattina con semi + tazza di Altan) per classe. 13 novembre presso l’aula magna seminario per i genitori sensibilizzazione campagne Unicef, distribuzione attestati di riconoscimento per i genitori che nell’anno scolastico 2012-2013 avevano prodotto Pigotte 20 novembre: 24° Anniversario della convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’ Adolescenza. Una delegazione di alunni della scuola ha partecipato alla “catena umana”, organizzata dai volontari del gruppo “Younicef 44 for UNICEF”: appuntamento nel piazzale principale della villa Bellini e, percorrendo la via Etnea, arrivo in Piazza Universita’ dove si è svolta uno spettacolo con varie esibizioni ed interventi con il tema “IO COME TU mai nemici per la pelle”. 3 dicembre spettacolo di beneficenza “Let’s Christmas”, presso il teatro Metropolitan di Catania, classi coinvolte III-IV-V. Nel mese di marzo acquisto libero di cuori di cioccolato per aiutare la Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica. 14 aprile allestimento stand nella hall della scuola di Viale Africa per la vendita-adesione progetto comunale “CORRI CATANIA” Partecipazione al concorso “Colori e parole” promosso dal Comune di Catania per rendere gli alunni protagonisti creativi dell’evento sportivo “Corri Catania”, con sezione dedicata alla Scuola Primaria con il tema: “Un disegno e uno slogan per la mia città…”. Il primo premio è stato assegnato alla classe IIIA del plesso di Via De Nicola. La premiazione è avvenuta in data 9 Maggio 2014 a piazza Università. 45 16 e 17 aprile allestimento di uno stand nella hall della scuola per la vendita delle uova di Pasqua AIRC. Ins. Di Fato Vincenza 46 Oggi la scuola è chiamata a rispondere a sempre più pressanti richieste che provengono da una realtà cambiata, con nuove esigenze e nuove pretese. Ma molte di quelle necessità, considerate dall'uomo moderno determinanti nel vivere quotidiano e di quelle azioni, che l'uomo compie sono opposte e contrarie a un comportamento eticamente orientato al rispetto degli altri, dell'ambiente e della natura che ospita e accoglie l'uomo. Per tale motivo nel progetto di cittadinanza attiva, in cui quest'anno i progetti trasversali del nostro istituto sono stati integrati e collegati da un unico "filo con i colori della pace", si è inteso lavorare sulla riflessione della natura sistemica del mondo, sulla consapevolezza di sperimentare strategie per un vivere sostenibile, in virtù di quel legame indissolubile tra l'uomo e l'ambiente in cui vive. Gli alunni hanno lavorato percorrendo diverse strade: da attività scolastiche interne alle classi con la produzione di cartelloni, di riflessioni e di approfondimenti scritti, alla partecipazione a concorsi. 47 Un’attività svolta nei primi mesi dell’anno scolastico, ha visto tutti gli alunni della scuola coinvolti nella partecipazione al concorso interno, dal titolo “Maestra natura”, dedicato all’amata insegnante Agata Messina che ricorderemo sempre quale creatura sensibile, amante e rispettosa della natura, la cui bellezza da tutelare ha trasmesso ad alunni ed alunne. Il concorso richiedeva la rappresentazione grafico-pittorica di un ambiente naturale non antropizzato. "Cartoniadi",indetto dal Comune di Catania che ha visto la partecipazione degli alunni di una classe quarta con un cartellone contenente uno slogan, preceduto in classe da un lavoro di approfondimento sull'importanza del riciclo, che in questo caso era della carta. "Missione Ambiente", gara creativa, promossa da Bosch per la sesta edizione del progetto didattico che mirava a sensibilizzare sull'uso responsabile delle nuove tecnologie e che ha visto gli alunni di una quarta elementare partecipare con un testo dal titolo: "Cambia il mondo intorno a noi ". 48 Inoltre per educare alla consapevolezza che la costruzione di un futuro migliore nasce dai giusti comportamenti dei singoli e per individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile è stato possibile ottenere, all'interno dei locali della scuola "S.Giuffrida”, dei cassonetti per il riciclo della carta e della plastica, grazie ad una richiesta , rivolta e accolta positivamente, alla Direzione Ecologia e Ambiente del Comune di Catania, per presentare agli alunni reali e concreti atti di civiltà e di responsabilità. Ins. Bottaro Sabrina 49 “Educare” significa anche insegnare le norme del buon vivere civile: tra queste sono certamente da comprendere quelle relative alla circolazione stradale. La sicurezza stradale è un aspetto particolarmente importante di un ambito più vasto che comprende la sicurezza nella vita sociale: scuola, casa, strada, luoghi pubblici e privati, ecc… La strada è un’esperienza comune a tutti sin dalla primissima età per cui , nella nostra scuola, il progetto trasversale dell’ educazione stradale, è stato integrato e collegato da un unico filo “I colori della pace” a quello globale di un’educazione alla cittadinanza attiva per costruire atteggiamenti e comportamenti corretti e responsabili con la consapevolezza che sulla strada entra in gioco il rapporto vita-morte proprio e degli altri. Nelle classi della scuola dell’infanzia e quella della primaria i percorsi formativi sono partiti dagli interessi degli alunni, per far si che si rendessero conto che le norme non sono imposizioni astratte, ma necessità concrete. L’obiettivo più importante del percorso è stato quello di “presentare” agli alunni il mondo della strada con tutti i protagonisti e gli elementi che la popolano: utenti, mezzi di trasporto, regole, comportamenti e pericoli. Dopo aver analizzato la situazione di partenza è stata fatta la scelta di trattare dei contenuti più vicini alla loro esperienza quotidiana. 50 Le attività che sono state proposte agli alunni, hanno costituito un percorso organico e integrato ai campi di esperienza e alle altre discipline curriculari nelle quali si è trovato motivo di stimolo e di ricerca. In particolare si annovera che gli alunni di due sezioni della scuola dell’ infanzia , hanno aderito al Progetto: “Un poliziotto, un amico in più” che ha previsto oltre alla conoscenza di una nuova figura nell’ importanza del suo ruolo anche la realizzazione di brevi percorsi stradali e simulazioni finali. Le classi terze della scuola primaria, hanno concluso il loro percorso partecipando a due giornate caratterizzate dalla presenza della Polizia Municipale che ha intrattenuto gli alunni con lezioni specifiche su alcune delle importanti regole stradali coadiuvate dalla visione di filmati adatti. Ogni percorso si è concluso attraverso le rappresentazioni grafico-pittoriche, la produzione di cartelloni da parte degli alunni che sono stati esposti alla mostra realizzata nella palestra della nostra scuola durante la settimana della creatività. Ins. Tudisco Maria Cristina 51 Lo sport a scuola è indicato come uno dei linguaggi attraverso i quali il bambino può esprimere se stesso ed entrare in rapporto con gli altri. Nella realtà quotidiana i nostri alunni passano molto tempo davanti al computer e alla televisione, le attività motorie rivestono quindi un’ importanza fondamentale nella loro crescita armonica e globale. L’educazione fisica, al pari delle altre discipline, deve fornire all’alunno gli strumenti per agire nel mondo in trasformazione, strumenti che gli consentano di giungere a un’autentica autonomia e avere quindi accesso alle responsabilità che la vita sociale impone. Il nostro istituto, progetta ed attua attività motorie e sportive sia in orario curriculare come disciplina di insegnamento che in orario extracurriculare, al fine di offrire agli alunni la possibilità di migliorare e potenziare le proprie abilità motorie di base, nonché di praticare uno sport. Le attività sportive di riferimento, anche quest’ anno scolastico, sono state la pallavolo e il basket. Gli alunni delle classi terze, quarte e quinte si sono alternati, in due periodi dell’ anno, per praticare nell’ ora di educazione fisica entrambi gli sport con l’ ausilio di tecnici federali. 52 Il calcio non si è potuto svolgere come attività pomeridiana per l’ indisponibilità del campetto, ma vista la passione e la voglia di cimentarsi di molti alunni della nostra scuola, la squadra della S. Giuffrida, formata da dieci alunni delle classi quinte, ha partecipato al Trofeo M. Nicotra di calcio a 5 arrivando fino agli ottavi di finale. Anche quest’ soddisfazioni anno ha scolastico riservato grandi l’attività di pallavolo del Trofeo Pallavolando. Le fasi a gironi si sono svolte nella palestra del plesso di Viale Africa, durante le gare la squadra della Giuffrida è stata sostenuta dal tifo entusiasmante di parecchi bambini. La selezione mista si è dovuta arrendere in finale nel trofeo dell’Amicizia. La squadra degli adulti, formata da docenti e genitori, ha per il secondo anno consecutivo ceduto solamente in finale. Il 4 giugno 2014 una grande festa dello Sport ha concluso tutte le attività con il secondo Trofeo di basket S. Giuffrida che si è disputato nella palestra del plesso De Nicola. I tanti genitori assiepati sulle tribune hanno assistito con entusiasmo alle finali delle classi terze, quarte e quinte che sono state combattute ed emozionanti. I ringraziamenti vanno al Dirigente, ai tanti colleghi, sportive(Milvus alle associazioni e Raimbow) che mi hanno supportato in questa esperienza vissuta durante l’anno scolastico, il clima in cui ho operato è stato di grande collaborazione e professionalità. 53 La soddisfazione più grande è stata quella di aver visto tutti i piccoli atleti del nostro istituto impegnarsi con disciplina, come dei professionisti hanno manifestato la voglia di vivere questa meravigliosa esperienza rispettando gli equilibri indispensabili per la vita di un gruppo, con il loro impegno hanno contribuito a rendere visibile il nome della S. Giuffrida. Referente allo sport Ins. Riccardo Bella 54 Il progetto “Valorizzazione della cultura siciliana”, promuove le attività legate alla conoscenza, alla valorizzazione, alla fruizione e alla conservazione del patrimonio culturale siciliano, associando la funzione civile del salvaguardare i beni essenziali delle generazioni presenti e future, al senso dell'identità storica, di appartenenza ad un luogo. In questo progetto il territorio, i luoghi della memoria, i beni materiali ed immateriali insegnano agli alunni a “vedere”, nel senso più profondo del termine, perché i loro linguaggi sono partecipativi, polivalenti, vi si intersecano parole, immagini, oggetti, 55 spazi diventando sapere e incrementando, al contempo, il senso di partecipazione personale e di corresponsabilità alla crescita della società civile. Tale progetto nel corso dell’anno scolastico 2013-2014 è stato sviluppato nell’ambito: del progetto “Cultura e Tradizioni Siciliane”, curato dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di Catania, nella persona di Gabriele Passanisi, il cui percorso educativo-culturale, ha coinvolto gli alunni delle classi quarte sez. B - C del plesso di Viale Africa, rievocando momenti della storia, della letteratura e della tradizione musicale locale, nonché usi e costumi tramandati per secoli, di generazione in generazione e si è concluso con una visita guidata presso il centro storico della città; del progetto “Storico-monumentale”, curato dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche, del Comune di Catania, nella persona della Dott.ssa Bonanno, che ha coinvolto le classi quinte sez. B – E del plesso di Viale Africa, prima in una lezione propedeutica presso Palazzo Tezzano, sui monumenti più importanti della città e sull’organizzazione del governo della città e, successivamente in una visita guidata all’interno di Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania, durante la quale gli alunni hanno partecipato ad una seduta consiliare, avanzando proposte per il miglioramento dell’organizzazione cittadina; del progetto “Teatro”, curato dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di Catania, in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania che ha promosso un percorso di integrazione tra alunni diversamente abili e normodotati. Il percorso ludico - teatrale ha visto coinvolti 30 alunni di classe quarta e quinta del Circolo Didattico, che hanno partecipato al concorso teatrale “Maschio e femmina Dio li creò: uguali e diversi”, mettendo in scena l’opera “La creazione secondo me” 56 il cui tema, curato dall’attrice Olivia Spigarelli, è stato la differenza di genere con particolare riferimento al femminicidio. In data 23 maggio 2014, presso il teatro “Verga” di Catania, il gruppo ha ricevuto il 1° premio ; dai vari spettacoli teatrali a cui le classi hanno assistito della giornata a tema: “ I nonni in classe raccontano” che ha visto tutte le classi del Circolo accogliere in classe i nonni degli alunni che: hanno spiegato com’era la scuola di un tempo, hanno raccontato usi e costumi del passato e hanno fatto conoscere oggetti che oggi non si usano più; dei “Laboratori extracurriculari”: - “Libri… che passione”, svolto dalle classi seconde sez. A/C del Plesso di Viale Africa, il cui tema “Reginella e il mistero del bosco scomparso” ha trattato di una fiaba ambientata nei boschi della Sicilia, soffermandosi sulla flora e sulla fauna dell’Etna. - “Re e regine di Sicilia” svolto dalle classi seconde sez. B/D del Plesso di Viale Africa, il cui tema ha riguardato la dominazione Normanno-Sveva; - “Tradizioni e Cultura della Sicilia” svolto dalle classi seconde sez. E/F del Plesso di Viale Africa, che si sono soffermate sul Simbolo della Sicilia, i Pupi siciliani, il Carretto e le manifestazioni folkloristiche; della diverse visite d’istruzioni organizzate dalle interclassi. 57 Fratelli Napoli Sezioni Didattiche Comunali I nonni in classe raccontano Ins.: Salafia Maria Letizia 58 Lo scopo del “Progetto musica” è stato quello di avvicinare gli alunni alla musica di qualità e il mezzo più efficace attraverso il quale realizzarlo è cantare in coro, l'unica attività che porta ad un approccio attivo verso la musica, che permette a tutti di partecipare all’evento sonoro utilizzando lo strumento che ognuno possiede: la voce. La voce è lo strumento più naturale e accessibile a tutti, uno strumento che permette di vivere in modo creativo l'esperienza musicale e di sviluppare l'orecchio, l'organo in genere più trascurato nell'insegnamento scolastico. Il canto è una manifestazione particolare della più generale attività orale dell'uomo. Attraverso la voce gli uomini comunicano, il canto favorisce quindi si relazionano: la socializzazione, la comunicazione, l’espressione emotiva naturale dell'uomo. Attraverso il canto inoltre gli alunni conquistano il senso di appartenenza al gruppo, al paese in cui vivono e con la ricerca di canti tradizionali hanno la possibilità di conoscere la storia del proprio paese. Compito della scuola è quello di accompagnare i bambini alla conquista di un atteggiamento positivo verso l’attività musicale. Veicolo attraverso il quale è possibile conoscere meglio le proprie sensazioni, emozioni e l’ambiente. L’insegnante Angela Gravina ha lavorato con le classi seconde terze, quarte e quinte del Circolo Didattico , con interventi di due ore la settimana con un gruppo di circa 25 alunni. Gli alunni iscritti sono stati impegnati in tre momenti di verifica: nel periodo natalizio, il 19 dicembre 2013, con un concerto evento durante l’inaugurazione della mostra mercato organizzata nel nostro Circolo; 59 giorno 20 dicembre 2013, “Il piccolo coro della Sante Giuffrida” ha partecipato al “Rito della Luce” presso l’Istituto Boggiolera di Catania; alla fine dell’anno scolastico, il 9 e il 14 maggio 2014, il piccolo coro ha tenuto due concerti uno nel plesso di viale Africa per tutti gli alunni del Circolo e l’altro nel plesso di Via De Nicola per i genitori e le classi del plesso. Gli alunni sono stati protagonisti di “performance” nelle quali sono state evidenziate le acquisizioni di tutto il percorso fatto. Ins. Garofalo Deborah 60 La lettura aiuta a crescere, arricchisce, appassiona, alimenta la fantasia e la creatività perché ha il potere di farci entrare nella narrazione e riscriverla a nostro piacimento, liberamente. In un tempo in cui si assiste, purtroppo, alla crescente perdita di valore del libro e alla disaffezione diffusa alla lettura da parte di bambini e ragazzi, la scuola rappresenta il luogo privilegiato e speciale per promuovere itinerari e strategie atti a suscitare curiosità e amore per il libro, a far emergere il bisogno e il piacere della lettura. Ciò implica il superamento della lettura come “dovere scolastico” per un obiettivo più ampio che coinvolga le emozioni, i sentimenti, le esperienze affettivo-relazionali e sociali attraverso cui il libro possa trasformarsi in una fonte di piacere e di svago. Avvicinare i ragazzi ai libri per condurli ad una lettura spontanea e divertente, e alla consapevolezza della sua funzione formativa, volta all’arricchimento del pensiero e allo sviluppo delle potenzialità espressive, è l’obiettivo di un percorso di “Promozione ed educazione alla lettura” come processo continuo che parte dalla Scuola dell’Infanzia e continua nella Scuola Primaria Quest’anno il Progetto ha previsto diverse iniziative educativo – didattiche: Lettura animata e scrittura creativa Visite in libreria e/o in biblioteca Concorso “Un logo per la biblioteca” Concorso di scrittura creativa Concorso “Verso i….versi” Attività per le classi ponte: “Ti leggo una storia” Per la lettura animata e la scrittura creativa è stato invitato l’esperto Mario Giuffrida che, nei mesi di dicembre e febbraio ha incontrato tutte le classi di Scuola dell’Infanzia 61 e di Scuola Primaria (esclusa l’interclasse delle quarte) del Circolo coinvolgendole in un in un viaggio fantasioso, divertente e stimolante, tra rime perdute ed errori involontari per scovare lo straordinario nella vita quotidiana e nell’installazione di strocchefilate, storie strampalate e parole rivoltate. laboratorio rodariano. Tutto il percorso è stato un omaggio a Gianni Rodari e si è concluso con il Rodari day – 14 Aprile 2014 (anniversario della scomparsa di G.Rodari). Le iniziative provenienti dalle diverse librerie e/o biblioteche (Comunali/Benedettini/di quartiere) sono state vagliate dalla Commissione, che ha avuto cura di informare i docenti di sezione di Scuola dell’Infanzia e di Scuola Primaria per organizzare le relative visite. Quest’anno, inoltre, abbiamo aderito alla campagna di sensibilizzazione alla lettura proposta dalle librerie Giunti e dalla Biblioteca Comunale Vincenzo Bellini “ Aiutaci a crescere. Regalaci un libro! ” volta ad arricchire le scuole italiane di nuovi volumi. L’interclasse quarta si è poi recata in visita d’istruzione presso la Biblioteca Comunale per ritirare i libri donati al nostro Circolo. 62 In riferimento all’attività “Ti leggo una storia” tutte le classi quinte del nostro Circolo si sono incontrate con le classi di Scuola dell’Infanzia per leggere e drammatizzare racconti. Sono stati, inoltre, indetti tre concorsi interni: Sono state istituite due “Giurie” presiedute dalla Dirigente Scolastica e composta, la prima da alunni rappresentanti di classe che hanno scelto il logo che secondo loro meglio rappresentava la Biblioteca del Circolo, la seconda da docenti della scuola che hanno esaminato i testi prodotti. Scopo dei concorsi è stato quello di promuovere la scrittura creativa al fine di vivere il libro dal punto di vista di “scrittore” Tutte le iniziative sono state accolte con entusiasmo e partecipazione. Ciascuna interclasse ha scelto liberamente di partecipare all’iniziativa che riteneva maggiormente rispondente alle peculiarità didattiche della classe. Ins. Sicali Grazia Maria 63 “ L’itinerario scolastico … pur abbracciando tre tipologie di scuola, caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa, è progressivo e continuo…” La necessità del raccordo e della continuità del percorso formativo della scuola significa progettare ed attivare percorsi, creare situazioni ed un clima adatto valorizzando le competenze già acquisite. L’attività di orientamento scolastico, dunque, ha previsto un percorso di continuità tra i diversi ordini per unificare il processo di acquisizione dell’identità personale e favorire la continuità educativa. Nel corso d’anno sono state svolte delle attività di raccordo in continuità tra… SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA Gli alunni di 5 anni nel mese di novembre hanno partecipato ad attività di laboratorio in collaborazione con i docenti e gli alunni di classe prima sul tema “ Autunno” in occasione del quale le numerose produzioni creative hanno partecipato alla mostra dedicata, in entrambi i plessi scolastici ed, inoltre, durante il Laboratorio di Carnevale sono state svolte attività comuni . Le classi quinte, per la prima volta, nel mese di febbraio hanno allestito uno spazio di ascolto rivolto agli alunni dell’infanzia dove, attraverso l’uso di burattini, è stato proposto uno spettacolo per coinvolgere i piccoli alunni di tutte le sezioni del plesso di Viale Africa, i personaggi delle fiabe sono stati molto apprezzati: il personaggio fantastico infatti è conosciuto quale mediatore sin dall’età di tre anni. 64 Dedicare tempi e creare spazi di confronto e raccordo tra docenti ed alunni di scuola dell’infanzia e scuola primaria, pone i presupposti per una efficace collaborazione funzionale allo scambio, dove la continuità educativa trova un valido riscontro. I docenti da anni nella nostra scuola hanno predisposto e collaborato credendo nel valore del Progetto Continuità con la consapevolezza che le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto orientato al benessere garantendo lo sviluppo integrale dell’alunno. Gli alunni di classe quinta raccontano storie agli alunni di 5 anni attraverso l’uso dei burattini in occasione del laboratorio di Carnevale… Dietro le quinte… nel vero senso della parola !! 65 Uno dei momenti dell’attività Raccordo Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado MODALITA’ DI RACCORDO In collaborazione con i docenti di Scuola Secondaria di primo grado del territorio, sono state vagliate e calibrate delle proposte didattiche, in base ad obiettivi e modalità organizzative, finalità propedeutiche al raccordo, in linea con il progetto continuità della scuola approvato dal collegio dei docenti . Alcune fra queste scuole negli anni si erano già avvalsi di un valido contributo nel nostro circolo didattico, altre invece, per il primo anno proponevano nuove attività, considerata la vilidità dell’esperienza.Le scuole coinvolte: I.C. Biscari – Martoglio S.M.S. Dante Alighieri I. C. Convitto Cutelli I.C. A. Vespucci Ciascun Istituto nei mesi di novembre e dicembre aveva inviato proposte progettuali, così come concordato, da presentare alle classi con lezione frontale e laboratorio: di scienze, di musica, di arte ed educazione fisica, di storia. Tali laboratori con opportuna gestione sono stati attivati nel plesso di Viale Africa durante l’orario scolastico in presenza dei docenti di scuola secondaria per gruppi di lavoro. A 66 ciascuna scuola è stata dedicata una giornata ed i gruppi classe si alternavano per partecipare alle iniziative. Vivere in prima persona l’esperienza ha favorito, invitando alla riflessione e al confronto critico, l’interiorizzazione di momenti positivi, al fine di far emergere insicurezze immotivate che il bambino percepisce, poiché è consapevole di dover affrontare un cambiamento, dove il nuovo spesso genera preoccupazioni infondate. Le numerose conversazioni, affrontate in merito dai docenti delle classi, hanno fatto emergere le incertezze per predisporre tutte le possibili attività utili e significative, in un momento così delicato della crescita fra i 9 e 10 anni, ovvero a conclusione del percorso di scuola primaria. Premesso che il lavoro proposto definito di “qualificazione del curricolo disciplinare” delle classi cui era rivolto, si è integrato nella progettazione didattica prevista dai docenti, offrendo dunque opportunità di ampliamento e rinforzo, in tal modo le proposte hanno acquisito un significato concreto in continuità con le attività della classe. 67 Ampliamento dell’Offerta Formativa a cura degli Enti Partener Progetto “I disturbi specifici di apprendimento” Progetto PON “Competenze per lo Sviluppo” Annualità 2013/2014 Progetto PON F3 “Azioni condivise e innovative per il successo scolastico” 68 Con la sigla DSA si intendono i Disturbi Specifici di Apprendimento, definiti anche con la sigla F81 nella Classificazione Internazionale ICD-10 dell'Organizzazione mondiale della sanità. Si tratta di disturbi nell'apprendimento di alcune abilità specifiche che non permettono una completa autosufficienza nell'apprendimento poiché le difficoltà si sviluppano sulle attività che servono per la trasmissione della cultura, come, ad esempio, la lettura, la scrittura e/o il far di conto. I disturbi specifici di apprendimento si verificano in soggetti che hanno intelligenza almeno nella norma, con caratteristiche fisiche e mentali nella norma, e la capacità di imparare. Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito mediante molteplici iniziative promosse dal MIUR e attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati nell'ambito scolastico. La legge 170/2010. La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento. Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito mediante molteplici iniziative promosse dal MIUR e attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati nell'ambito scolastico. Al fine di garantire agli alunni e agli studenti con disturbi specifici di apprendimento di usufruire delle misure educative e didattiche di supporto di cui all’articolo 5 della Legge 170/2010, gli Uffici Scolastici Regionali attivano tutte le necessarie iniziative e procedure per favorire il rilascio di una certificazione diagnostica dettagliata e tempestiva da parte delle strutture preposte. Ai sensi dell’art. 7, comma 2, della Legge 170/2010, le modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, le misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo 69 di insegnamento/apprendimento fin dalla scuola dell’infanzia, nonché le forme di verifica e di valutazione per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (di seguito “DSA”), delle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione e nelle università. L'importanza di un ambiente consapevole ed inclusivo. Condizioni essenziali ad ogni apprendimento sono sia la rete di relazioni che si costruiscono sia l'organizzazione delle attività, degli spazi e dei materiali. In presenza di un alunno con DSA l'attenzione deve essere massima su entrambi gli aspetti per evitare di trasformare in sofferenza il percorso scolastico: dare fiducia, valorizzare le abilità proprie di ciascuno, predisporre al meglio spazi e strumenti sono azioni che dovrebbero comunemente far parte del ruolo dell'insegnante, in presenza di DSA esse rivestono un ruolo davvero fondamentale. Consapevolezza e collaborazione tra famiglia, scuola e comunità sono i pilastri che consentono di sostenere emotivamente e praticamente il percorso scolastico, ma essenziale è anche il clima che si crea all'interno della classe, con i compagni di scuola. E' compito degli insegnanti favorire e promuovere una classe cooperativa ed inclusiva dedicando del tempo alla costruzione di relazioni significative e non giudicanti, alla valorizzazione dei diversi stili di apprendimento e della diversità in generale. Per tutto l’anno scolastico 2013 -2014 si è dedicata molta cura alla gestione e alla collaborazione tra i vari docenti di sostegno e gli insegnanti curriculari, gli alunni e le loro famiglie, la Dirigenza, le equipe di riferimento (ASP- ODA-GRUPPO H) in quanto un lavoro armonico tra le varie componenti che ruotano attorno all’alunno DSA è di fondamentale importanza per il suo sviluppo generale. Prevenzione ed assistenza delle situazioni di disagio scolastico degli alunni con DSA • Censimento e monitoraggio degli alunni con DSA presenti nella scuola • Recepimento delle linee guida relative alla legge 170/10 e diffusione dei contenuti a tutti i colleghi 70 • Aggiornamento del modello di Piano didattico Personalizzato Standard, secondo le nuove indicazioni delle Linee Guida • Supporto ai colleghi curriculari per la predisposizione dei PDP • Ricerca modulistica per la formalizzazione della procedura che attestasse la condivisione dei percorsi predisposti da parte delle famiglie • Incontri individuali con le famiglie per una condivisione dei problemi e delle possibili soluzioni per favorire il successo scolastico dei propri figli. Per le numerose problematiche dei nostri alunni BES è stata contattata l’ASP di appartenenza per cercare delle soluzioni didattiche educative per rendere più serena e tranquilla la loro INCLUSIONE scolastica, momenti di condivisione e scambio reciproco tra i docenti famiglia e ASP sono stati attivati durante gli incontri programmati nelle ore dedicate, mensilmente, allo sportello d’ascolto. Nella nostra scuola sono presenti 14 alunni DSA, 5 hanno una regolare certificazione, per i quali sono stati adottati interventi didattici individualizzati e personalizzati, specifici strumenti e misure che derogano da alcune prestazioni richieste dalla scuola, come l’utilizzo di strumenti compensativi e l’applicazione di misure dispensative secondo la legge 170/10, la restante parte, ha seguito una programmazione curriculare semplificata con obiettivi minimi riconducibili ai programmi ministeriali con la previsione da parte dell’equipe pedagogica, di strumenti compensativi e/o misure dispensative. Il Piano prevede inoltre strategie funzionali al raggiungimento degli obiettivi privilegiando le seguenti metodologie e strumenti: • Apprendimento cooperativo, per veicolare attraverso il rispetto reciproco conoscenze/abilità/competenze • Tutoring, per avviare l’apprendimento fra pari • Didattica laboratoriale per superare le difficoltà all’interno dei piccoli gruppi 71 • Apprendimento in situazione: procedere in modo strutturato e sequenziale proponendo attività con modello fisso e dal semplice al complesso si faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti • Uso della contemporaneità per attività di recupero con una didattica semplificata • PC con relativi software • Supporti audio, registratore, tabellario, calcolatori, libri con mappe di sintesi per poi avviare l’alunno alla costruzione autonoma delle stesse • Percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti. Il PDP redatto dall’equipe pedagogica è stato sottoscritto anche dalla famiglia. Al fine di facilitare lo sviluppo dei PDP all’interno delle attività di classe sono stati attivati: • Laboratori per piccoli gruppi a cura dei docenti di sostegno in orario curriculare • Laboratori in orario extracurriculare • Utilizzo di tutte le ore di contemporaneità docente nelle ore di contemporaneità con i docenti specialisti di LS e religione cattolica per azioni di supporto nelle classi con alunni BES. 72 RELAZIONE FINALE TUTOR: Caputo Silvana Vullo Margherita PON F3 “ Azioni condivise e innovative per il successo scolastico” Nel mese di dicembre del 2013 è stato avviato nella nostra scuola il modulo formativo PON F3 “Azioni condivise e innovative per il successo scolastico” con il percorso formativo “BENESSERE INFANZIA” per il quale è stato conferito l’incarico di tutor alle insegnanti: Caputo Vita Silvana e Vullo Margherita con il compito in particolare di definire e analizzare i bisogni formativi degli alunni; di curare il coordinamento e la realizzazione delle azioni inerenti il progetto ; i contatti con gli operatori esterni e le famiglie dei corsisti interessati, nonché gli aspetti organizzativi inerenti; curare, in tempo reale, l’nserimento on line di tutte le attività nel sistema di Gestione dei Piani e soprattutto mantenere il contatto con i Consigli di Classe di appartenenza dei corsisti per monitorare la ricaduta dell’intervento sul curriculare. Il percorso è stato articolato in diversi moduli: n. 1 Modulo di accoglienza “insieme prepariamoli per il sapere”. Nel modulo sono stati coinvolti gli alunni del target prioritario e i target strumentali , ai quali è 73 stata dedicata particolare attenzione. Sono state realizzate attività ludiche con lo scopo di accogliere, verificarne i bisogni mediante strumenti di screening e successivamente si è intervenuti con metodologie didattiche finalizzate. Dei 16 alunni iscritti solo 2 alunni non hanno completato il percorso, per motivi di famiglia e 2 non hanno mai frequentato per motivi non noti. Forte è stato il coinvolgimento dei famigliari di riferimento, i quali hanno apprezzato il lavoro di alta professionalità svolto. n.2 Modulo rivolto agli alunni del target strumentale “ Numeri e parole … che passione”. Un laboratorio di sviluppo delle abilità meta fonologiche globali e dell’intelligenza numerica. Gli alunni hanno giocato con i numeri, manipolato, raggruppato e scomposto le quantità; hanno potenziato le attività motorie relative all’interiorizzazione della direzionalità sx- dx, alto- basso; hanno migliorato la capacità di impugnare in modo corretto lo strumento grafico. Nei giochi linguistici hanno discriminato coppie di suoni simili, classificato sillabe in parole diverse, effettuato la fusione sillabica/fonemica e la sintesi sillabica/fonemica. Sono stati realizzati portfoli individuali che contengono la scheda anagrafica del bambino e raccolgono i prodotti più significativi che ha realizzato durante il percorso. Sono stati, infine, monitorati i risultati ottenuti sull’apprendimento curriculare che è risultato soddisfacente, perché individuati precocemente le difficoltà antecedenti all’apprendimento è stato possibile effettuare interventi mirati modificando in modo significativo le competenze in fase di sviluppo con conseguente “normalizzazione” delle prestazioni. Un punto di criticità del corso è dato dalla numerosità degli iscritti, bambini con bisogni diversi e difficoltà importanti non solo di apprendimento, ma soprattutto del comportamento, spesso è stato necessario dividerli in piccoli gruppi sui quali lavoravano sia l’esperto che il tutor. Caputo Silvana Vullo Margherita 74 RELAZIONE FINALE DEL TUTOR INTERNO AGUGLIA GIUSEPPINA PON F3 FSE04 POR SICILIA 2013-99 PERCORSO “IO SONO E DUNQUE APPRENDO” MODULO “ALLA SCOPERTA DELL’IO – LO SCENODRAMMA” In data 16.12.2013 con n. prot. 0007991 mi è stato conferito dal Dirigente Scolastico Reggente dell’IISS “G.B. Vaccarini” (scuola capofila) l’incarico di tutor del modulo “Alla scoperta dell’io – lo scenodramma” facente parte del percorso “Io sono e dunque apprendo”, le cui attività sono state espletate con gli alunni e presso i locali del C.D “Sante Giuffrida”, scuola nella quale presto servizio dall’anno scolastico 2000/2001. Le attività del modulo in oggetto si sono svolte tra il 13 Gennaio ed il 13 Marzo 2014, ma, fin dal conferimento dell’incarico, insieme all’insegnante Grazia Maria Sicali, (tutor del modulo di accoglienza “Evviva la scuola” nonché del modulo “Il libro delle storie”, facenti parte del medesimo percorso) mi sono adoperata per stabilire a quali alunni della fascia di età per la quale il modulo è stato pensato (classi quarta e quinta) andasse rivolta l’offerta formativa; ho lavorato a stretto contatto con le insegnanti delle classi coinvolte e quando, dopo la fase di proposta alle famiglie della possibilità di partecipare alle attività del modulo, il gruppo di partecipanti si è formato, ho preso parte agli incontri di accoglienza per motivare e spronare le famiglie alla partecipazione dei bambini alle attività del modulo ed ho curato insieme all’ins Sicali la stesura della scheda allievo e la stesura e la firma del patto formativo. Successivamente ho coordinato e concordato la mia attività con l’esperto Roberto Marletta, che ha espletato le attività del modulo. 75 Definite e analizzati i bisogno formativi degli alunni coinvolti, ho partecipato insieme all’esperto alla predisposizione della programmazione dettagliata dei contenuti dell’intervento ed alla pianificazione delle fasi del progetto. In particolare, poiché lo scenodramma, (tecnica di psicoterapia di gruppo che favorisce la strutturazione dell’Io in minori con basso livello di autostima, migliora le capacità relazionali degli stessi e supporta lo sviluppo del linguaggio primario e che è stata utilizzata in questo modulo) prevede attività di un’ora per gruppi di non più di cinque bambini, insieme a Roberto Marletta ho definito la composizione dei gruppi in base ai bisogni formativi ed alle caratteristiche personali degli alunni ed ho esercitato la vigilanza, impegnandoli in attività di intrattenimento, sugli alunni che, via via, non erano personalmente impegnati nelle attività programmate ma rimanevano in attesa del proprio turno. In qualità di tutor naturalmente ho curato l’inserimento on line di tutti i dati relativi al modulo, dalla definizione della struttura alla registrazione delle assenze ed ho altresì curato la raccolta delle firme di presenza dell’esperto, degli alunni e le mie. Ho sempre e regolarmente mantenuto il rapporto di interscambio di notizie con gli insegnanti delle classi degli alunni coinvolti, ed ho curato i contatti con le famiglie in caso di assenza degli alunni, spronando, in alcuni casi, i genitori a superare le difficoltà logistiche che inevitabilmente sorgono quando i bambini devono essere accompagnati e prelevati dalla scuola in orario pomeridiano, esponendo i vantaggi che i loro figli avrebbero ricavato e di fatto hanno ricavato, così come è emerso sia dai colloqui con le famiglie durante gli incontri di accoglienza sia con l’interscambio di notizie ed impressioni con gli insegnanti curricolari dei bambini. Ho mantenuto regolarmente i contatti con il responsabile per la Valutazione del Progetto, seguendone le indicazioni durante le varie fasi di realizzazione dello stesso. 76 Infine ho curato le fasi di realizzazione del portfolio alunni, mantenendo il contatto con l’esperto che ho affiancato anche dopo la fine degli incontri programmati, allo scopo di raccogliere il materiale prodotto durante le attività. Ho sempre cercato di svolgere al meglio le mansioni che mi sono state affidate, alla luce anche dell’evidenza della buona riuscita del modulo realizzato che ha prodotto visibili miglioramenti nelle capacità comunicative e relazionali dei bambini coinvolti. Giuseppina Anna Aguglia 77 PON F3 FSE04 POR SICILIA 2013 -99 PERCORSO “IO SONO E DUNQUE APPRENDO SG” MODULO ACCOGLIENZA: “EVVIVA LA SCUOLA!!!” MODULO LABORATORIO: “IL LIBRO DELLE SORIE” In data 16 dicembre 2013 con n. di protocollo 0007992 mi è stato conferito dal Dirigente Scolastico Reggente dell’IISS “G. B. Vaccarini” di Catania l’incarico di tutor del modulo Accoglienza “Evviva la scuola!!!” e del modulo laboratorio “Il libro delle storie” facenti parte del percorso “Io sono e dunque apprendo” le cui attività sono state espletate nel Circolo Didattico nel quale presto servizio. Come tutor del Modulo Accoglienza “Evviva la scuola!!!” ho preso subito contatto con le insegnanti delle interclassi quarte e quinte a cui era destinato il percorso, per individuare gli alunni in possesso di bassi livelli di competenze. Ho quindi definito e analizzato i bisogni formativi degli allievi e, insieme all’esperto Dott. G. Biagi, abbiamo pianificato le fasi del Progetto predisponendo una programmazione dei contenuti dell’intervento. Ho contattato le famiglie e, insieme all’insegnate Aguglia Giuseppina, tutor del modulo “Alla scoperta dell’io – Lo Scenodramma” abbiamo inserito nella Piattaforma l’anagrafica degli alunni coinvolti nel percorso. Ho curato la 78 stesura del Patto Formativo che i genitori hanno firmato durante il primo incontro e poi di volta in volta ho gestito il registro didattico e di presenza annotando le presenze e le firme dei partecipanti, degli esperti e la propria, l‘orario d’inizio e fine della lezione. Il Modulo Accoglienza “Evviva la scuola!!!” si è snodato in 8 incontri ai quali hanno partecipato anche i genitori degli alunni. Con l’esperto dott. G. Biagi abbiamo pensato di far vivere agli studenti un’esperienza di gruppo, utilizzando la metodologia del circle time, tramite la quale essi si sono, da un lato, conosciuti meglio l’uno con l’altro e discusso di argomenti di interesse comune e, dall’altro, hanno acquisito le capacità di esprimere le proprie opinioni ad alta voce, di ascoltare, di riassumere, di mediare tra diversi punti di vista. Durante i primi due incontri, per raccogliere le competenze di base e comprendere i bisogni di ogni singolo partecipante, ho affiancato il dott. Biagi nei colloqui individuali con i bambini e nelle interviste alle insegnanti. Tale attività ha permesso di raccogliere tutte le informazioni per predisporre gli obiettivi formativi da raggiungere durante il percorso. Negli incontri successivi, sempre attraverso la metodologia del circle time, i partecipanti, alunni e genitori, hanno raccontato le attività svolte durante il Modulo “Alla scoperta dell’io – Lo Scenodramma” e “Il libro delle storie”. Così, di volta in volta, si è potuto monitorare l’andamento di tutto il Progetto sia dal punto di vista degli alunni sia da quello dei genitori. Durante l’ultimo incontro sono state presenti anche le insegnanti che hanno ribadito l’utilità dell’esperienza mettendo in evidenza i cambiamenti relazionali e quelli relativi ai risultati raggiunti nel miglioramento delle competenze didattiche. Come tutor del Modulo Laboratorio “Il libro delle storie” ho affiancato l’esperto dott. R. Marletta. Anche per il suddetto Modulo ho collaborato nella definizione e analisi dei bisogni formativi degli allievi e nella pianificazione delle fasi del Progetto predisponendo una programmazione dei contenuti dell’intervento. Ho curato il registro didattico e di presenza annotando le presenze e le firme dei partecipanti, degli esperti e la propria, l‘orario d’inizio e fine della lezione. Il Modulo Laboratorio “Il libro delle storie” è stato successivo e complementare al modulo “Alla scoperta dell'io – Lo Scenodramma”. Durante il laboratorio si è proposto la costruzione, l'ascolto e 79 la drammatizzazione di storie di vario genere, dove gli interpreti di questo lavoro sono stati sempre i bambini partecipanti. Il modulo ha previsto, un duplice assetto di lavoro. Negli incontri del lunedì i bambini hanno lavorato in piccoli gruppi, dove partendo dalla condivisione di emozioni, di pensieri e di fantasie, hanno costruito delle storie, attraverso l'uso del linguaggio, della scrittura e del disegno, che poi sono state condivise e raccontate nel grande gruppo. Negli incontri del giovedì, invece, i bambini hanno lavorato solo nel grande gruppo e quindi tutti insieme; in questa fase si è dato maggiore spazio alla drammatizzazione delle storie e comunque all'uso dell'espressività corporea e motoria legata ai contenuti delle storie. Per i due Moduli ho, inoltre: - curato il monitoraggio fisico del corso, contattando gli alunni in caso di assenza ingiustificata; - ho mantenuto il contatto con i Consigli di Classe di appartenenza dei corsisti per monitorare la ricaduta dell’intervento sul curriculare; - ho affiancato l’esperto nelle fasi di realizzazione del portfolio alunni; - ho seguito le indicazioni del Responsabile della Valutazione per la raccolta dei datti, e per valutare l’impatto del Progetto sui comportamenti sociali degli alunni. CONSIDERAZIONI: Sin dai primi incontri, gli alunni hanno manifestato vivo interesse infatti la frequenza è risultata assidua e la partecipazione soddisfacente. Non sono mancati momenti di difficoltà, in particolare nel gestire situazioni conflittuali generate da qualche incomprensione e un po’ di competizione, superati positivamente in quanto hanno contribuito a potenziare il senso di responsabilità e a favorire una maturità interiore degli alunni. L’esperienza formativa relativa al PON F3 è stata considerata positivamente anche dai genitori che l’hanno ritenuta utile e interessante per ampliare la formazione dei loro figli. Da non trascurare l’ottimo rapporto instaurato con gli esperti che ha contribuito alla creazione di un’atmosfera di apprendimento efficace e gioiosa. 80 E’ possibile affermare che questa esperienza ha fornito agli alunni un input motivazionale tale da far rafforzare l’interesse verso l’apprendimento, accrescere le loro curiosità, facilitare lo sviluppo delle loro attitudini e stimolare l’acquisizione di competenze. Ha sicuramente potenziato l’autostima e la convinzione che tutti possono migliorare il percorso formativo di crescita. Il progetto realizzato si è dimostrato, dunque, uno strumento concreto ed efficace. Ins. Sicali Grazia Maria 81 Relazione finale GIOCAGEO Docente Esperta Prof. M. Alessandra Redi Docente Tutor Corradina Gallo Presso l’VIII Circolo Didattico “Sante Giuffrida” di Catania è stata svolta una attività di docenza: un modulo dal titolo GIOCAGEO rivolto ad alunni della Scuola Primaria di classe quinta del circolo, per complessive 30 ore di lezione e per un totale di 11 incontri, distribuiti da dicembre 2013 a marzo 2014. Per tutta la sua durata, l’intervento è stato svolto in sinergia con il docente tutor interno alla scuola ed il progetto è stato improntato alla condivisione del percorso formativo con i corsisti, utilizzando metodologie attive per stimolare la partecipazione. In particolare, sono state privilegiate le attività laboratoriali per tenere desto l’interesse e la motivazione all’apprendimento. Ciascun corsista è stato stimolato verso attività pratiche proposte per le proprie capacità e possibilità: attività pratiche consistenti nella manipolazione di costruzioni geometriche e nella creazione di'figure in libertà' mediante il Tangram 82 Attività di laboratorio FIGURE IN LIBERTA’ Tangram e creatività Le attività manipolative consistenti nella creazione di geopiani e nella manipolazione di figure geometriche mediante elastici hanno costituito esperienze di geometria dinamica mediante l'uso del Teorema di Pick con il geopiano Il laboratorio per la costruzione del GEOPIANO è stato articolato in due momenti che hanno coinvolto i bambini nella progettazione e manipolazione di materiali diversi e plastici, in tal modo sono stati i protagonisti dell’esperienza, definita di geometria dinamica. Nell’ambito del piccolo gruppo ciascuno ha potuto creare il proprio geopiano utilizzando piccoli strumenti già conosciuti, per misurare ed elaborare dei calcoli. L’entusiasmo e la partecipazione sono stati l’importante presupposto verso la riuscita del laboratorio, il quale si può definire ‘uno dei momenti più significativi’ del progetto. In sinergia e con impegno tutti gli alunni hanno realizzato il proprio geopiano personalizzandolo con un tocco di originalità. Attraverso l’uso di elastici è stato possibile sperimentare forme e figure geometriche diverse, dove la matematica “assume un carattere ludico e piacevole.” Semplici giochi di strategia e di logica, risoluzione di quesiti logico-matematici mediante calcoli e ragionamenti, hanno rappresentato un altro dei momenti di interesse, oltre ad esercitazioni al computer mediante l'utilizzo di software didattici gratuiti off-line, fruibili nell'aula multimediale e mediante la LIM . Sono stati proposti giochi ancora di logica, sia individuali che in coppia, a tempo con la designazione di punteggi finali. Si invitava alla riflessione guidando l’attività dove richiesto in base alle esigenze di ogni allievo. L’uso della LIM ha impegnato e coinvolto la classe diversificando l’offerta formativa così da proporre una metodologia dinamica e stimolante, come premesso. I giochi degli scacchi e della dama sono stati particolarmente apprezzati nell’ambito dei quali la logica e la strategia d’azione sono essenziali, in breve tempo sono state apprese e condivise nuove regole a molti bambini ancora sconosciute. 83 L’aula informatica, in diversi momenti del percorso di ampliamento, ha offerto l’opportunità di verificare attraverso esercizi – gioco quanto appreso, utilizzando le conoscenze ed affinando metodo e strategia operativa. Le proposte tramite i software hanno riguardato il tangram, la geometria ed il calcolo, l’uso del computer in tal caso si è rivelato molto efficace e produttivo. Dopo un iniziale momento i bambini in piena autonomia ricercavano i diversi software e procedevano agli esercizi scegliendo quelli che avevano stimolato particolare interesse o dove avevano riscontrato difficoltà di esecuzione. La costante presenza dell’Insegnante Tutor e dell’Esperta hanno facilitato e supportato, se necessario, oppure potenziato e ampliato per gli alunni già autonomi in grado di effettuare collegamenti e con immediatezza applicare nuove strategie matematiche. Docente Esperta Docente Tutor Alunni partecipanti: Daria A., Giuseppe A., Bruna C. , Sofia C. , Roberto D. , Simon D. , Kevin F. , Elena G. , Laura G. , Michelangelo I. , Greta L. , Alice L. , Alessandro M. , Sara P. , Gabriele P. , Giulia P. , Martina S. 84 Progetto PON: Esperto Costa Pietro Tutor Librizzi Lucia Il corso, articolato in 30 ore dedicate allo sviluppo della competenza in matematica, ha avuto lo scopo di far scoprire agli alunni che la matematica è un vero e proprio linguaggio che consente di esprimersi e capirsi meglio, uno strumento che ci permette di cogliere, valutare, sperimentare e, qualche volta, prevedere relazioni del mondo percettibile ed impercettibile e che molto si puo’ imparare anche…….giocando. Un corso, dunque, dedicato a far risaltare il concetto che la matematica è innanzitutto strumento di pensiero. Il gruppoè stato costituito da alunni di diverse classi terze, spinti ad approfondire la conoscenza di una materia generalmente non molto apprezzata. Nell’insieme hanno mostrato una sufficiente capacità operativa soprattutto a livello strumentale e mnemonico, ma con molta motivazione e scarsa autostima. Solo qualcuno è stato in grado di operare in modo critico rivelando la predisposizione alla conoscenza concettuale della disciplina. Nello sviluppo del percorso di apprendimento sono state adottate diverse modalità didattiche: Discussione guidata Gli alunni hanno acquisito consapevolezza riguardo l’importanza di definire con chiarezza i concetti matematici, distinguendo la valanza che certi termini hanno tra uso comune e linguaggio matematico e superando alcune misconcezioni classiche. 85 Didattica dell’errore dove gli alunni hanno imparato a dare un valore positivo all’errore e si sono accorti, inoltre, che le strategie di problem solving possono essere diverse per ognuno Didattica laboratoriale e sperimentale E’ stato permesso agli alunni di “verificare” risultati noti e “scoprire” risultati nuovi. Molto favore ha riscontrato la didattica ludica con la presentazione di giochi di logica e matematica, mentre con la costruzione e uso del Tangram si è sperimentato il concetto di equiestensione. Tutto cio’ ha determinato partecipazione e vivo interesse da parte dei discenti, i quali hanno presto imparato quanto sia importante proporsi nel trovare soluzioni e quanto spesso queste siano il frutto di riflessione, di applicazione del pensiero divergente, di ragionamento logico. A conclusione del percorso, è stata effettuata una visita al “Museo della Scienza”, sito molto gradito, in cui si è visto come la matematica e le scienze possano essere visti sotto un’ottica divertente e ludica. La partecipazione dei corsisti è stata attiva, gioiosa e partecipativa; il percorso di apprendimento, teso a sviluppare la capacità di imparare a ragionare e la consapevolezza che è necessario disporre di sicure abilità di base, ha prodotto su gran parte degli alunni buoni esiti. I risultati dell’azione formativa nel suo complesso possono pertanto dirsi soddisfacenti, in quanto la maggior parte degli alunni ha dimostrato, nella compilazione della verifica finale ( somministrazione di un questionario a risposte chiuse ed a risposta falsa aperta sul modello delle prove Invalsi di Matematica) di saper ben operare. 86 Alunni Arancio Elisabetta Leocata Thomas Arena Andrea Lo Castro Sofia Arrè’ Gabriele Lo Stimolo Emma Cerra Sofia Lombardo Francesco Consoli Pedro Nicolosi Francesco Del Campo Francesca Panascia Andrea Guglielmino Giulio Valuto Sciara Sofia 87 PON C1 2013/14 “L’incanto delle parole” Esperta: Fallico Rosaria Tutor: Bottaro Sabrina L’apprendimento di una lingua passa attraverso una qualsiasi attività che riesce a interessare e a coinvolgere l’alunno. Il modulo “L’incanto delle parole” ha individuato un sottile filo che lega gioco, fantasia e apprendimento. Gli alunni sono stati i protagonisti dell’invenzione di un canovaccio che si è evoluto poi in una rappresentazione teatrale. Il gioco di fantasia ,infatti, assume un ruolo determinante nello sviluppo cognitivo, emotivo e sociale del bambino. La finzione drammatica e narrativa continua ad essere non solo fonte di puro e semplice piacere, ma strumento ineguagliabile di comunicazione e di arricchimento delle capacità di memoria e di attenzione. L’elaborazione immaginativa aiuta gli studenti a padroneggiare le discipline scolastiche e a imparare più efficacemente. Attraverso la stesura di un racconto, quale creazione fantastica rispondente ad esigenze profonde degli esseri umani di tutte le culture e di tutti i tempi, il percorso ha mirato a potenziare,negli alunni delle classi quarte, le abilità di “leggo- scrivo e rappresento”. Gli alunni si sono impegnati nella creazione e nella stesura del testo . Hanno curato l’aspetto tecnico, strutturando materialmente il loro libro. Si sono divertiti a preparare l’aspetto teatrale del racconto, con balli e canzoni. 88 Hanno creato e realizzato scene e costumi, pronti per portare in scena la loro fantasia!!!! Albergo Enrico Pio Pavone Roberta Agata Capobianco Elena Piraino Rebecca Carrubba Tommaso Pulvirenti Armando Pio Catalano Margherita Recupero Nina Chimisso Claudio Romano Federica Contrafatto Bianca Ronsisvalle Francesco A.G. Cosentino Maria Chiara B. Tomarchio Matilde La Spina Rachele Tranchida Gaia Agata Pappalardo Chiara 89 Il modulo “Sulle ali del sapere” ha avuto durata complessiva di 50 ore e gli incontri sono stati svolti con cadenza settimanale nel periodo compreso tra dicembre/giugno. Il progetto, volto ad allievi delle classi terze del circolo, è stato pensato come strumento di consolidamento della Lingua Italiana e di potenziamento delle loro capacità espressive e comunicative. Si è proposto gli obiettivi specifici di recuperare- consolidare- innalzare le competenze chiave in Lingua Madre e di potenziare la creatività degli alunni attraverso la realizzazione di un “laboratorio culinario” in cui i discenti, trasformati in chef dell’arte sopraffina della Lingua Italiana, potessero “assaporare” fiabe e racconti della Letteratura per l’infanzia e creare “piatti” succulenti e gustosissimi, quali cocktail di filastrocche in salsa rosa, tagliatelle al ragù di aggettivi, insalate di nomi e sinonimi, fiabe fritte nella pastella e crostate di racconti. Il progetto, la cui filosofia nasce dall’idea che la lingua sia un piatto appetitoso che nutre l’intera nostra esistenza e che la lettura sia cibo per la mente ed amplia le relazioni sociali, si è proposto l’obiettivo di approfondire la conoscenza del patrimonio letterario per l’Infanzia, considerando la tradizione gastronomica occidentale presente nelle fiabe non solo come patrimonio culturale immateriale dell’Umanità o come attività di orientamento professionale, ma come occasione di recupero di uno spazio vitale ed espressivo che permettesse agli “chef” dilettanti di assaporare gli “ingredienti” delle fiabe lette per “ri-amalgamarli” e “rielaborarli”, trasformandoli in racconti “profumati e fragranti” dalla forma originale. L’attività didattica, caratterizzata in alcuni segmenti del corso dalla simulazione della creatività gastronomica, sempre accompagnata dalla lettura-analisi di fiabe e racconti in cui il cibo abbia una funzione rilevante, ha consentito la produzione di testi narrativi e poetici originali attraverso un lavoro di scrittura creativa e la promozione alla lettura mediante l’affabulazione e l’animazione delle storie lette ed elaborate. 90 Tale attività che ha previsto la creazione di ambienti di apprendimento e la valorizzazione degli aspetti cognitivi, sociali e relazionali dello studente, è stata strutturata in 3 fasi: la fase iniziale con le verifiche in ingresso; la fase delle attività didattiche comprensiva di area linguistica e area produttiva- promozionale, ciascuna corredata da verifiche in progress; la fase conclusiva con le verifiche in uscita, l’accertamento e la certificazione delle competenze. Gli strumenti operativi utilizzati per garantire l’effettiva realizzazione dell’intero processo formativo sono stati i libri della letteratura per l’Infanzia e i laboratori dove creare e realizzare “piatti” originali. La metodologia didattica, infine, basata sulla centralità della persona, sulla didattica laboratoriale e sulla pro-socialità, ha permesso al gruppo di incrementare e potenziare le competenze linguistiche e pragmatico-testuali, di sperimentare varie forme di relazionalità al di fuori dagli schemi stereotipati della comunicazione denotativa e di valorizzare tutti gli elementi connotativi della relazione mediante l’uso di nuovi linguaggi espressivi. Gli alunni, guidati nel percorso didattico dall’Esperta prof.ssa G. Lamberti e dalla tutor ins. A.Villarà, hanno frequentato costantemente e hanno partecipato attivamente, con notevole interesse, apprezzando in particolar modo la metodologia laboratoriale, entusiasmandosi nello svolgimento delle attività. ALUNNI PARTECIPANTI: Roberta A., Emilia A., Alessandra A., Andrea A., Miryam C., Sofia C., Silvia C., Ludovica D.M., Giulio G., Ludovica G., Giordano G., Marco K., Paola L.B., Thomas L., Sofia L.C., Emma L.S., Andrea P., Chiara P., Anna R., Viola S., Eleonora S., Chiara S., Sofia V.S. 91 MODULO FORMATIVO AZIONE C1 “LET’S SPEAK ENGLISH” ORGANIZZAZIONE DEL MODULO Il modulo è stato rivolto alle classi seconde e a tre classi terze di scuola Primaria. Gli alunni e le alunne hanno partecipato al progetto fruendo di 30 ore di lezione, tenute da docenti madrelingua inglese, suddivise in 10 ore in orario curriculare e 20 ore in orario extracurriculare. L’esperta Rosalie Burke e gli esperti Gavonni II Johnson e Damien Shanahan sono stati affiancati in classe da tutor interne, insegnanti della scuola. OBIETTIVI di APPRENDIMENTO e OBIETTIVI TRASVERSALI Il modulo formativo è stato focalizzato sul potenziamento delle abilità orali. Ha mirato, in primo luogo, a far usare l’Inglese come vero strumento di comunicazione e, poi, a far comprendere agli alunni e alle alunne semplici conversazioni svolte in situazioni quotidiane e familiari e informazioni esplicite, nonché a far conoscere strutture, funzioni e lessico di uso quotidiano con capacità di riutilizzazione in altri dialoghi e contesti, a far acquisire la fonologia, il ritmo, l’accento e l’intonazione, a far riflettere sulla propria lingua attraverso la comparazione con altre culture. Il percorso formativo ha inteso altresì promuovere attività di socializzazione, sensibilizzare alle tematiche interculturali e di convivenza civile, permettere la costruzione di un’identità fondata sull’apertura e la solidarietà verso il mondo. APPROCCIO METODOLOGICO-DIDATTICO Il lavoro svolto ha permesso di potenziare le abilità orali degli alunni e delle alunne attraverso attività ludico-comunicative fondate su un approccio metodologico-didattico integrato che si avvale di elementi dei singoli metodi, selezionati ed integrati organicamente, efficaci dal punto di vista didattico nell’insegnamento di una lingua straniera che prediligono la dimensione sensoriale, esperienziale, la modalità ludica delle attività e l’uso delle tecnologie. La scelta è stata fatta in modo da potere rispondere alle esigenze e alle caratteristiche più diverse dei discenti. Le abilità, relative prevalentemente al listening, speaking and interacting, sono state infatti stimolate attraverso strategie inclusive motivanti, di gioco e di laboratorio, ed hanno previsto attività sempre varie, quali movimenti di danza, mimo, canto, role-play, drammatizzazione, visualizzazioni di immagini, realizzazione di ritagli e manufatti. Esse hanno permesso ad allievi ed allieve del tutto diversi/e tra loro di incuriosirsi, di superare eventuali difficoltà e di essere sollecitati/e nell’apprendimento dell’Inglese. Ogni nuova acquisizione, quindi, passando attraverso molteplici approcci comunicativi, ha offerto ad ognuno la possibilità di apprendere con più facilità e senza tensioni, vertendo così verso il proprio personale successo formativo. VERIFICHE E VALUTAZIONE La fase iniziale del modulo ha previsto verifiche in ingresso per rilevare il livello comunicativo e di prerequisiti degli allievi e delle allieve; la fase successiva ha previsto attività didattiche, ciascuna cadenzata da verifiche in itinere, connotate da laboratori e da svariate attività ludiche; la fase conclusiva ha previsto infine verifiche in uscita, l’accertamento e la certificazione delle competenze. CLASSI E ATTIVITA’ Nelle classi IIA, II B e II C del Plesso di Viale Africa ha operato l’esperto Damien Shanahan, affiancato dalle tutor, insegnanti Stefania Triconi, Paola Cinquerrui e Mariella Corallo. I bambini e le bambine hanno immediatamente mostrato curiosità verso “il nuovo maestro che viene dalla terra dei Vichinghi” ed hanno iniziato sin dai primi momenti a prendere confidenza con il 92 nuovo modo di comunicare e di relazionarsi. L’esperto, con il suo aspetto di “gigante buono” e con i suoi modi simpatici, è riuscito a creare un clima rilassato e allegro, favorevole all’apprendimento. Punto di forza del percorso è stato lo scambio comunicativo esclusivamente svolto in lingua inglese, con l’introduzione delle basilari forme di presentazione per poi passare a strutture e lessico sempre più complessi. Varie le attività, tra le quali: costruzione di un orologio di cartoncino, gioco del nascondino, realizzazione di card d’auguri. Molto entusiasmo ha prodotto il laboratorio musicale “Dreams that come from music”, relativo alle emozioni scaturite dall’ascolto di musica celtica, cui sono seguite rappresentazioni grafiche. Ecco qualche momento... Classe II A plesso di Viale Africa: Andrea A. Lucrezia B. Benedetta C. Nicolò D. Bianca F. Giorgia G. Fabiana I. Maria Chiara L. Sara L. Mattia M. Damiano Pan. Damiano Pl. Luca R. Carola S. Alessandro V. Francesca Z. Let’s show our watches! Dreams that come from music Classe II B: Giorgio A. Benedetto B. Maria Sofia B. Matteo B. Anna C. Diego C. Giuliano C. Taira D. Roberta D. Gaetano F. Edoardo G. Alessandro G. Sara G. Giordana G. Elvira L. Livia M. Federica N. Francesca P. Lorenzo R. Fabrizio S. Giulia T. Irene V. Mattia V. Andrea Z. Hide and seek Classe II C: Gaia A. Evelyn A. Teodora A. Stefano C. Giordana C. Jacopo C. Fabrizio D. Michela G. 93 Samuele G. Mattia I. Irene L. Daniele L. Luigi L. Luca M. Gabriele M. Samuele P. Adele P. Aurora S. Ludovica S. Anna Chiara T. Marta T. What time is it? Nelle classi IID, IIE e IIF del plesso di Viale Africa ha operato l’esperta Rosalie Burke, affiancata dalle tutor, insegnanti Letizia Salafia, Graziella Agosta, Salvatrice Camilleri. L’esperta, con il suo carattere dolce e sensibile e con la sua bravura, ha subito conquistato i bambini e le bambine delle classi che hanno risposto con molto entusiasmo ed empatia al suo garbo e alla sua disponibilità nel venire incontro alle singole esigenze; ha appassionato all’apprendimento della lingua inglese attraverso un approccio ludico-creativo stimolando e semplificando l’ascolto e la comprensione della conversazione con immagini (flash card), oggetti, dress-up (travestimenti), giochi del far finta, movimenti, canti, giochi. Particolarmente apprezzati dagli alunni sono stati i laboratori e i lavori di gruppo organizzati per rinforzare alcuni contenuti, quali clothes, animals, food con produzione di cartelloni, drammatizzazione, rappresentazioni grafico-pittorica di canzoni. I bambini hanno risposto sempre con grande interesse e disponibilità, lasciandosi coinvolgere in un percorso meta cognitivo vissuto con molta naturalezza e spontaneità. Ogni occasione di incontro diretto con la lingua inglese è da caldeggiare e favorire e questo è stato il punto forte del modulo. Classe II D: Mara C. Benedetto C. Fabrizio D. Giulia D. Giorgio D. Giulio F. Caterina F. Anna F. Giancarlo G. Sara G. Mattia G. Lara L. Lucia M. Giuseppe M. Elisa M. Bianca M. Matteo M. Maria Lidia N. Matteo P. Lorenza P. Costanza R. Mattia S. Giacomo V . Dancing and singing english songs Classe II E: Matteo A. Claudia A. Alessandra C. Giulia C. Alessia C. Sofia C. Alessio D. Ryan D. Chiara F. Erminio G. 94 Arturo J. Alberto M. Giusy Agata M. Nina M. Aurora M. Emma M. Andrea M. Emanuele P. Marina P. Giuliana R. Alessia S. Matteo S. Stefano Z. Luca Z. Make your house Classe II F: Vittoria B. Valerio B. Gianpaolo C. Aurora Anthea C. Roberta C. Alessio C. Valeria C. Patrick José D. Carlo G. Leda G. Giuliana G. Alessio I. Caterina L. Giuseppe L. Andrea M. Maria Lucia M. Giorgia P. Chiara P. Francesco Ferdinando Maria P. Ruggero Maria R. Lorenzo R. Dario R. C. Lucilla S. Sophia S. Biagio T. Cheeeeeeeese! Nelle classi IIA e IIIA del plesso di Via De Nicola, III C e IIIF del Plesso di Viale Africa ha operato l’esperto Gavonni II Johnson, affiancato dalle tutor, insegnanti Giuseppa Zuccarotto, Corradina Gallo, Daniela Maesano e Vita Maria Catania. L’esperto, grazie alla “dinamicità” delle sue lezioni, ha saputo catturare le emozioni di alunni ed alunne, ha trasmesso con simpatia i contenuti, ha utilizzato in modo creativo filastrocche e musica rap, sollecitando l’armonia dei gruppi-classe che hanno sempre partecipato attivamente, con entusiasmo, curiosità e gioia. Nonostante l'ora aggiuntiva, nessuno ha mai lamentato stanchezza alcuna... Anzi, i gruppi hanno sempre aspettato con ansia "l'ora del PON"! 95 Un’esperienza allegra, stimolante e gratificante in cui tutti hanno imparato ad affinare il “saper fare” e il “saper essere” se stessi, recuperando e potenziando conoscenze, abilità e competenze disciplinari trasversali. Tutto ciò ha aumentato nei bambini e nelle bambine la consapevolezza dell’importanza della comunicazione con persone che parlano un’altra lingua e quindi maggiore interesse e familiarità con i suoni del mondo anglofono. Qualche momento in classe... Classe II A plesso di Via De Nicola: Valentina C. Lorenzo C. Joele D.P. Lorenzo F. Tharindu H. Orazio M. Gabriel P. Cristian P. Flavio R. Sefora S. Lorenzo S. Alessandro S. Samuele T. Marco T. Tashiana V. Rita Z. Parts of body Classe IIIA Plesso di Via De Nicola: Sofia L. Francesca D. Rockhaya P. D. Ylenia B. Antonio E. Gabriel G. Anita G. Lucrezia M. Chiara T. Greta S. Damiano T. Irene C. Giulia R. Maria G. Claudio H. Roberto S. Amin M. The Flintstones Classe III C: Irene A. Emilia A. Andrea A. Giulia C. Silvia C. Miryam C. Sofia Ce. Pedro C. Sofia Cr. Andrea C. Chiara G. Giulio G. Ludovica G. Eva G. Emma L. Tommaso M. Alessandro M. Andrea P. Vittorio R. Sofia R. Luca S. Adriano S. Teresa S. Chiara S. Tommaso V. Francesco V. 96 To be Rap Classe III F: Bryan B. Matteo B. Martina B. Ludovica C. Mariasofia C. Claudia Di P. Brigitte G. Julie G. Elena G. Manuel I. Sofia La F. Alberto La M. Diana L. Paolo L. Simone M. Sylvia M. Alessia P. Stella R. Gianluca S. Giuseppe T. WH questions Rap 97 Solidarietà e ricerca scientifica Aggiornamento e formazione 98 “FIERA DEL DOLCE” La comunità scolastica con il prezioso aiuto dei genitori in occasione delle festività natalizie ha organizzato una “Fiera del dolce”, iniziativa a scopo benefico il cui ricavato è stato devoluto in favore: Adozione internazionale di bambini del Burkin – Fasu Fondo di beneficenza scuola per il sostegno di alunni bisognosi Molte sono state le iniziative di solidarietà a cui abbiamo partecipato: Nel mese di ottobre campagna Unicef “Vogliamo Zero” acquisto di una o più orchidee (lattina con semi + tazza di Altan) per classe. 20 novembre: 24° Anniversario della convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’ Adolescenza. Una delegazione di alunni della scuola ha partecipato alla “catena umana”, organizzata dai volontari del gruppo “Younicef for UNICEF”: appuntamento nel piazzale principale della villa Bellini e, 99 percorrendo la via Etnea, arrivo in Piazza Universita’ dove si è svolta uno spettacolo con varie esibizioni ed interventi con il tema “IO COME TU mai nemici per la pelle”. 3 dicembre spettacolo di beneficenza “Let’s Christmas”, presso il teatro Metropolitan di Catania, classi coinvolte IIIIV-V. Nel di marzo, la comunità scolastica ha sostenuto l’Associazione pro cistica acquistando piccoli cuori di cioccolata in occasione della festa mese fibrosi del papà. In occasione della Santa Pasqua è stata sostenuta l’AIRC, tramite la vendita delle uova di cioccolato; 6a edizione “Corri Catania” Anche quest’anno gli alunni del nostro Circolo hanno partecipato alla 6a edizione della manifestazione “Corri Catania”, che si è tenuta l’11 maggio con partenza da Piazza Università. Abbiamo partecipato al concorso “Colori e parole” promosso dal Comune di Catania per rendere gli alunni protagonisti creativi dell’evento sportivo con sezione dedicata alla Scuola Primaria con il tema: “Un disegno e uno slogan per la mia città…”. Il primo premio è stato assegnato alla classe IIIA del plesso di Via De Nicola. La premiazione è avvenuta in data 9 Maggio 2014 a piazza Università. 100 Quest’anno, per l’attività di aggiornamento, sono state seguite delle linee guida in continuità con le proposte e con le esigenze rispondenti alle aspettative del corpo docente. Nell’individuazione delle attività di formazione, si è tenuto conto oltre che delle necessità e dei bisogni dei docenti, delle necessità e dei bisogni derivanti da una attenta osservazione e analisi del disagio. Si è proceduto all’articolazione degli interventi ponderando tempi e modalità. . Premessa Il piano di Formazione è stato un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti alla qualità del miglioramento delle risorse umane ed è stato, pertanto, un’azione che ha arricchito il clima dell’organizzazione e ha creato condizioni favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi del POF e, inoltre, ha dato corpo ad attività di confronto, di ricerca e di sperimentazione previste dall’Autonomia. L’attività di formazione ha avuto come obiettivi quelli di: • Fornire occasioni di acquisizione di conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli apprendimenti; • Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale ; • Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima reciproca; • Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti in vista della loro utilizzazione didattica. Oltre alle attività interne di aggiornamento organizzate con la consulenza di formatori esterni, i docenti della scuola, hanno partecipato anche a numerose attività di formazione esterna. L’intento dell’attività di aggiornamento prevista per quest’anno scolastico, è stato quello di pianificare e organizzare corsi di formazione tenendo presenti gli argomenti ritenuti più significativi, compatibilmente con gli obiettivi strategici previsti dal POF, volti alla crescita delle competenze individuali in funzione dello sviluppo organizzativo e del miglioramento dell’offerta formativa. 101