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scuola primaria - Istituto Comprensivo C. Salutati A. Cavalcanti

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scuola primaria - Istituto Comprensivo C. Salutati A. Cavalcanti
LA GAZZETTA DEL BORGO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E
ISTRUZIONE SECONDARIA DI 1° GRADO “C.SALUTATI-A.CAVALCANTI”
Pza A. Moro, 1 - Borgo a Buggiano (PT) Tel. 0572 32018 Fax 0572318283
Anno 9 — Numero 1
Febbraio 2013
Sommario:
Cultura
1, 2, 3,
14
Fantasia
7, 8
Curiosità
4, 5
Attualità
6
Attività varie 9, 10,
11, 12,
13, 15,
16, 17
Notizie di rilievo:

Progetto continuità

Tutti scienziati

Salviamo la stazione ferroviaria

Progetto psicomotricità

Progetto alimentazione
PROGETTO CONTINUITA’
Nel mese di Gennaio, nell’ambito del PROGETTO
CONTINUITA’, le tre sezioni dei bambini di 5
anni del nostro Istituto
sono andate in visita alla
Scuola Primaria e sono
state accolte dalle tre classi 5^ per svolgere insieme
alcune attività che le insegnanti avevano precedentemente concordato.
Venerdì 18 gennaio è stata la volta della classe 5^
A che ha accolto la classe
verde della Scuola dell’ Infanzia di Pittini. Mentre i
grandi si sono cimentati
in una lettura animata della favola “Gallo Cristallo”,
i piccoli hanno drammatizzato la stessa storia: l’esperienza è risultata veramente
divertente ed entusiasmante
ed ha suscitato negli alunni di 5^….EMOZIONI,…
ma anche RICORDI…
Appena i bambini sono entrati nella nostra aula ero
molto emozionato perché
noi dovevamo leggere loro
la storia di “GALLO CRISTALLO”. Mentre noi leggevamo, interpretando i
personaggi con le varie
voci, loro ridevano come
matti ed alla fine ci hanno
fatto un clamoroso applauso
perché si erano davvero divertiti. Poi i piccoli ci hanno
rappresentato la storia con uno spettacolino che
ci ha lasciato tutti a bocca aperta. Ci hanno veramente impressionato per la loro bravura nel recitare. (Marco R.)
Dopo che i piccoli hanno fatto la loro rappresentazione abbiamo fatto un disegno insieme. Io ho
scelto Giulia perché mi ricordava me quando ero
all’asilo. Le ho insegnato a disegnare le farfalle, gli
uccellini e a scrivere il mio nome. Mi ha raccontato
molte cose di lei: il nome dei suoi genitori, il suo
colore preferito, chi è la sua migliore amica e persino
che è fidanzata con Jacopo! Quando sono andati
via mi ha chiesto:” Un giorno vieni a casa mia?”
( Jennifer T.)
Oggi, quando ho visto entrare nella nostra classe i
bambini della Scuola Materna “La giostra” di Pittini mi batteva forte il cuore perché mi hanno fatto
tornare in mente quando, per la prima volta, entrai nella scuola primaria che mi sembrava un casermone ed avevo un po’ di paura. Continua a pag.2
Pagina 2
SCUOLA PRIMARIA
Tra i bambini che sono entrati, Zara mi è saltata subito all’occhio, non solo per la
sua bellezza, ma anche per la sua timidezza. Quando è arrivato il momento di scegliere il bambino con cui avrei disegnato, ho scelto proprio Zara perché volevo conoscerla meglio. Le ho insegnato a disegnare una farfalla e lei ha disegnato uno stecco per il corpo e quattro tondi per le ali. Quando è andata via il cuore mi piangeva e
avrei voluto tenerla sempre con me. ( Carolina C.)
Per disegnare, io ho scelto un bambino di nome Jacopo, era un po’ timido, però mi sono accorto subito che era molto intelligente(l’ ho capito
dallo sguardo!). Disegnava molto bene e mi ha detto che da
grande vorrà fare il pittore. Come ricordo di questa esperienza, noi grandi abbiamo dato loro un uccellino da appendere al
collo e loro, in cambio, ci hanno regalato un segnalibro con
Gallo Cristallo. Solo quando sono andati via mi sono accorto
che il mio segnalibro era stato colorato proprio da Jacopo: che
coincidenza!!!( Giulio N.)
Ad Asia ho insegnato a disegnare le stelle e di questo sono davvero fiera e poi le ho insegnato a mettere i pennarelli al posto giusto perché lei li metteva di qua e di là. La cosa che mi
ha fatto emozionare di più è stato quando , prima di andare via, Asia mi ha dato
un bacio sulla guancia.(Carlotta G.)
E’ stato buffo perché mentre disegnavamo, Izet ha cominciato indicarmi la porta ma io non parlo più la lingua
dei bambini per cui non capivo cosa volesse dirmi ma lui
continuava a indicarmi la porta allora gli ho chiesto se
aveva bisogno di andare in bagno e lui mi ha risposto di sì, così l’ho accompagnato. (Andrea G.)
Alla bambina che era seduta davanti a me è capitato l’uccellino che
avevo disegnato io e quando gliel’ ho detto lei, che si chiama Rachele, mi ha dato un bacino e da quel momento è scattata l’amicizia. Infatti dopo, per disegnare, Rachele ha scelto
proprio me: io me lo aspettavo, forse perché
avevo fatto con lei bella figura. Questa esperienza mi ha fatto
tornare bambino.(Yuri N.)
Quando la maestra ci ha dato un foglio bianco e ci ha detto di fare un disegno insieme ad un bambino piccolo, ho subito cercato di trovare una femmina ma accanto a me passavano solo maschi, poi mi è passata vicino una
bambina con degli occhi molto grandi ed un faccino dolcissimo…ed al primo
sguardo ho visto subito qualcosa di speciale in lei…è successo tutto come un
TAC e lei mi ha preso la mano. In quel momento ero emozionatissima perché
sapevo che ci eravamo scelte, non avevo mai provato una cosa così… meravigliosa. Giulia, così si chiama
la bambina, ha parlato pochissimo ma ho capito che adora disegnare(proprio
come me) perché ha fatto tutto da sola senza il mio aiuto. La cosa che mi
ha impressionato di più è che lei mi ha fatto tornare in mente quando io
ero alla scuola materna, quando ci portavano fuori a giocare con lo scivolo o il
tubo, il lupo che saltava fuori dalla vasca delle palline, e noi che si giocava
spensierati come se tutto il mondo fosse un gioco… insomma, mi ha fatto
tornare in mente i ricordi più belli della scuola materna..dopotutto lì ci siamo
cresciuti e ci abbiamo
conosciuto
le
persone
più
care…(CloeB.)
Classe5^A
SCUOLA PRIMARIA
Pagina 3
Lunedì quattordici Gennaio per noi della 5^B e C è stato un giorno speciale perché alle nove e mezzo sono
venuti a trovarci i bambini della scuola materna.
Noi avevamo preparato per loro dei disegni, su una storia che già conoscevano: “W i calzini verdi”; questa
storia parla di un bambino che si chiama Matteo e sta per affrontare il suo primo
giorno di scuola. Lui vuole mettersi i suoi calzini verdi perché crede che gli portino fortuna, ma la mamma gli dice che sono ridicoli però era tardi e loro non potevano continuare a “litigare” così riuscì a metterseli. La maestra, quando i bambini furono in classe, fece scegliere loro un animale e lui decise per l’orso polare.
Tutti volevano sedersi vicino a Matteo perché era l’animale più forte così cominciò a pensare che i suoi calzini portassero davvero fortuna. Accanto a lui si siede
un bambino che aveva scelto la tigre; così l’orso e la tigre si tennero compagnia
tutto il giorno.
All’uscita da scuola disse alla mamma che il giorno dopo non avrebbe più avuto
bisogno dei calzini verdi perché avevano già avuto effetto; questa fu la fine della
storia.
Quando sono arrivati i bambini, noi dovevamo prendere uno ed accompagnarlo al nostro banco.
Poi cominciammo a leggere loro la storia e ad attaccare i nostri disegni ad un cartellone sino alla fine del
racconto.
Dopo cominciammo a scrivere ed a disegnare con loro.
Ma da ultimo quando dovevano andare via noi ed i “nostri nuovi amici” non volevamo lasciarci.
Per me è stato un incontro bello, anche se è durato solo un’ora circa, ho capito che il mio amichetto Samuel non aveva affatto paura dell’incontro alla scuola elementare, così come alcuni suoi compagni vivaci e
curiosi e, anche se altri sembravano più timidi e timorosi, penso che questa esperienza sia piaciuta anche a
loro.
Ciao piccoli amici, per voi ed anche per noi, il prossimo anno inizierà una nuova avventura! In bocca al lupo!
Matteo N.—Cl. 5 B
Lunedì scorso ci sono venuti a trovare i bambini della scuola materna e ci siamo divertiti
molto. Erano in ventiquattro, quattro più di noi perciò ad alcuni ne sono toccati due. Sono arrivati alle nove e mezzo. Appena sono entrati si sono spogliati e le maestre hanno
detto loro di mettere cappello e sciarpa dentro la manica,e questo mi ha ricordato quando anche noi eravamo all'asilo.
Con me c'era un bambino di nome Matteo come il protagonista del libro su cui ci siamo
preparati:W I CALZINI VERDI. Questo libro parla di un bambino che inizia le scuole primarie
e pensa che i suoi calzini verdi gli portino fortuna, l 'abbiamo letto e metre leggevamo attaccavano i disegni che abbiamo fatto. I bambini della scuola materna hanno costruito i calzini verdi, dovevano farci scrivere cosa si aspettavano dalle scuole
primarie. Io mi ricordo più o meno cosa avevamo scritto :Dalla scuola primaria mi aspetto
di trovare i miei migliori amici Leonardo e Andrea e vorrei imparare a scrivere e a leggere.
E’ felice di andare alle elementari ma è anche triste perché non vedrà le sue maestre di cui non mi ricordo il nome poi ha fatto un disegno sul calzino , dopo si è consegnato
alle maestre.E' stato consegnato un foglio per chi voleva fare
un disegno ,il bambino ha fatto una macchina e poi mi ha detto che gli piacciono le Cars .Quando era ora di andare via mi
ha dato il suo disegno che custodisco nel quaderno di italiano.Comunque e stato un giorno piacevole e ci siamo divertiti
molto . Poi i bambini hanno fatto il giro delle scuole e
poi suppongo siano andati a scuola.
AURORA—Cl. 5 B
Continua a pag. 14
Pagina 4
SCUOLA PRIMARIA
Tutti scienziati!
Quest'anno a scienze abbiamo affrontato l'argomento dell'aria, le sue caratteristiche, la sua composizione.
Sapevate che l'aria è dappertutto, anche se non la vediamo? Noi l'abbiamo
sperimentato e siamo rimasti davvero sorpresi. Provate anche voi!
Esperimento 1
Prendete un bicchiere di vetro,
metteteci un foglio di giornale
appallottolato, immergetelo in
una bacinella piena d'acqua e
lasciatelo così per due minuti.
Cosa succede? L'acqua non
entra nel bicchiere e la carta
non si bagna, perchè nel bicchiere lo spazio è occupato
dall'aria.
Esperimento 2
Prendete una bottiglia vuota,
metteteci sopra un imbuto e sigillatela con del das. Noi abbiamo provato con
il nastro isolante, ma la sigillatura non era completa, quindi occorre proprio il
das.
Versate nella bottiglia dell'acqua.
Cosa succede? L'acqua passa piano piano, una bella quantità rimane nell'imbuto, perchè l'aria che era nella bottiglia non la lascia passare.
SCUOLA PRIMARIA
Pagina 5
Esperimento 3
Prendete un palloncino e riempitelo d'acqua. Mettete il palloncino sul collo di
una bottiglia e travasateci l'acqua.
Che cosa succede? L'acqua passa nella bottiglia e il palloncino si gonfia perchè
si riempie dell'aria che era nella bottiglia.
L'aria quindi è davvero dappertutto
ed occupa tutti gli spazi che trova
vuoti.
Inoltre abbiamo verificato che
nell'aria c'è l'ossigeno, il gas grazie
al quale gli esseri viventi possono
respirare e che
permette il
fenomeno della combustione, per
cui una sostanza brucia proprio in
presenza di ossigeno, sviluppando
luce e calore.
Provate anche questo esperimento:
Esperimento 4
Prendete una candela accesa e fissatela sul fondo di una bacinella.
Versate dell'acqua nella bacinella con un bicchiere e capovolgete un barattolo
di vetro sulla candela accesa.
Che cosa succede? La fiamma, quando l'ossigeno si è consumato, si spenge e
l'acqua prende il posto del gas. Quindi l'ossigeno è veramente un componente
dell'aria e permette
davvero la combustione.
Vi
siete
divertiti?
Anche noi e le cose
che abbiamo imparato
non
le
dimenticheremo perchè le
abbiamo viste accadere!
Classi 3^ A, B, C
SCUOLA PRIMARIA
Pagina 6
SALVIAMO LA STAZIONE FERROVIARIA
E’ già da tempo che, andando un giro
per le strade del paese, dove io frequento la scuola primaria Cavalcanti e
dove abitano i miei nonni materni, vedo appesi qua e là striscioni con sopra
scritto “Salviamo la stazione”. Allora
ho chiesto:” Da che cosa dobbiamo
salvarla?”
I miei genitori mi hanno spiegato che
vogliono chiuderla e non farci più fermare neanche un treno.
La nonna mi ha raccontato che tanti
anni fa, alla stazione, si fermavano molti treni ed era una cosa molto importante perché in
paese c’era il mercato del bestiame e tutti gli allevatori facevano uso dei vagoni merci per
trasferire le bestie da un luogo all’altro.
Ma la stazione è molto importante anche oggi perché ci sono tante persone che per andare
al lavoro o a scuola (come la nostra preside), prendono il treno perché è molto più comodo e
meno inquinante dell’automobile.
Io ci sono rimasta molto male, perché fin da piccola mi piaceva veder passare i treni e mi
divertivo tanto, specialmente quando non si fermavano e passavano veloci, facendo un vento
fortissimo. Ricordo anche quando con i miei genitori e altri bambini come me siamo saliti
sul treno a vapore per fare una gita: eravamo tutti contenti e non saremmo mai scesi.
Allora io dico:
“Per la gioia dei bambini e la salute dell’ambiente prendiamo il
treno solamente!”
Sara L.—Cl. 4 B
Pagina 7
SCUOLA PRIMARIA
DURANTE UNA GITA ……
E’ mattina, mi trovo sulle Alpi.
Mi sono svegliato nell’albergo della nonna
di un mio amico di nome Gianmarco, insieme ad Andrea e Matteo , con i suoi familiari e parenti e ci siamo rimasti per una settimana per festeggiare il compleanno della mia sorellina Sofia, e a divertirci.
Il giorno dopo ci siamo iscritti tutti per imparare a sciare. Prima di tutto abbiamo fatto il percorso base e lì ho fatto molte
amicizie. Dopo tre giorni ci hanno fatto andare sulle seggiovie insieme agli insegnanti per farci fare una sciata molto, ma molto lunga, con salite, discese,
rampe e altro ancora. Erano le 13,30 e avevamo trovato un barrettino dove
bere e riposarci tutti insieme.
Dopo siamo ripartiti subito in discesa come dei razzi. Per la strada abbiamo
trovato sentieri sterrati, ma semplici da superare. Quando siamo arrivati ai
piedi della montagna siamo stati premiati “sciatori provetti”.
Finite le vacanze invernali siamo tornati a casa per riposarci.
Ah! Che meravigliosa vacanza invernale!
Luca Z.—Cl. 4A
Se un mago ti desse la possibilità di realizzare tre desideri, a
quali daresti la preferenza?
Se io avessi davanti un mago e potessi esprimere tre desideri gli chiederei la Play
Station tre con un gioco che si chiama Farcray 3 , ambientato su un ' isola dove ci sono dei pirati. Questo gioco mi piace , perchè io adoro le isole tropicali e mi piacciono
anche i personaggi e tutte le battaglie. Come secondo desiderio chiederei al mago le
mie Lego preferite , cioè quelle dei "PIRATI dei CARAIBI " , poichè a me piacciono i
pirati come Jack Sparrow e anche i soldatini inglesi di Lego .
Questi sono desideri che riguardano me, però so che nel mondo ci sono cose più importanti di queste come ho scritto nel terzo desiderio , cioè che ci fosse la pace nel
mondo , e che le persone povere diventassero ricche , perchè quando una persona è
povera e sta male , a me non piace, perchè mi rende triste . Penso che se tutti stessero
bene anche io mi sentirei meglio e mi piacerebbe molto che questi desideri si avverassero
Alessandro C.—Cl. 5 B
continua a pag.8
Pagina 8
SCUOLA PRIMARIA
Se un mago mi desse la possibilità di
esprimere 3 desideri la scelta sarebbe un po' difficile in quanto ne ho
molti.
I principali sarebbero questi:
riabbracciare il mio cane Zeus che è
morto e ci ha lasciato un enorme
vuoto nel nostro cuore,
il secondo quello di scoprire se nell'
universo siamo solo noi gli unici esseri viventi (cosa secondo me impossibile).
L'ultimo desiderio sarebbe quello di andare a vedere cosa c'è nella parte oscura della luna.
Insomma questi sarebbero i miei desideri anche se ne ho molti altri, spero un giorno di poter realizza re . Gaia—Cl. 5 B
Se un mago mi desse la possibilità di realizzare tre desideri non sarebbe semplice scegliere tra tutti quelli che ho.
Prima di tutto,però, sceglierei di migliorarmi a
pallavolo, perché, evidentemente, non sono fra i
migliori.
Riuscire a migliorarmi, anche se di poco,sarebbe
una grande soddisfazione,soprattutto nella
schiacciata.
Questo è il mio più grande desiderio.
Poi esprimerei il secondo: diventare, in futuro,
brava al liceo come lo è ora mia cugina Sara.
Lei è molto brava nello scritto, leggermente meno nello studio.
Questo è il mio secondo desiderio.
Infine esprimerei il terzo.
Vorrei che uscissero tutti i film della saga "Percy Jackson e gli dèi dell'Olimpo".
In questo desiderio spererei veramente tanto, perché quella é l' unica saga che
mi sia piaciuta abbastanza da farmi imparare i libri a memoria.
Questo é il mio ultimo desiderio.
Solitamente si direbbe che si chiederebbero la pace e la sanitá nel mondo, ma
secondo me un semplice mago non sarebbe in grado di fare queste cose!
Eleonora B.—Cl. 5B
SCUOLA DELL’INFANZIA
Pagina 9
PROGETTO PSICOMOTRICITA’
MI PIACE SE TI MUOVI E ALLORA …… MUOVI !!!!!!!!
Tanto movimento e divertimento nelle sezioni della scuola dell’ “Infanzia Centro” di Borgo a
Buggiano. Come tutti gli anni scolastici
si cerca di sottolineare l’importanza del
movimento “divertito” nei bambini della
fascia d’età 3/6 anni. In particolare si sono stabilite le giornate “fisse” di psicomotricità per ogni sezione, in modo che i
bambini, già dall’infanzia, imparino a
scandire le varie attività proposte durante
i giorni della settimana, come i bimbi
grandi.
Tanto movimento coordinato con la musica, divertimento e anche un po’ di rilassamento …..adeguato ad ogni età!
Pagina 10
SCUOLA DELL’INFANZIA
Il mio primo librino dei colori
I bambini della sezione B “Pinguini” della scuola dell’Infanzia di Borgo Centro hanno creato il
loro primo libro sperimentando varie tecniche di stesura del colore. Hanno pasticciato, stampato,
tagliato, incollato, seguendo le indicazioni trovate in ogni pagina, ma soprattutto hanno sperimentato gli effetti che i vari tipi di sfondo creano sull’immagine.
Ecco alcuni esempi:
SCUOLA DELL’INFANZIA
Pagina 11
CONTO….. SU DI TE!
COS’E’ UN LIQUIDO?
Samuel: Il veleno per le mosche.
Matteo: E’ la striscia che lascia la lumaca quando si va giù! La sua impronta.
Rachele: Vuol dire che ti esce dalle mani la roba liquida:
Niccolò: Come il veleno per le zanzare.
Andrea: E’ un’acqua rinchiusa in una bottiglia d’acqua.
Messia B.: E’ l’acetone per levarsi lo smalto che è liquido e puzza.
Tuela: E’ l’acqua che esce dal rubinetto.
Gloria: Sono formate con l’acqua le cose liquide e ci si può fare anche la pasta.
DOVE STANNO?
Sofia: Quando piove c’è l’acqua nelle buche.
Marlene: Il muro.
Leonardo: Ne profumo dentro la bottiglia.
Alice: Anche dove ci mettiamo lo smalto, nella bottiglina.
Laura A.: Ci si suda e ci dobbiamo lavare.
COSA CI FACCIAMO CON LE COSE LIQUIDE?
Andrea: La pasta, lavare la verdura, la frutta.
Tuela: Ci possiamo bere, mangiare.
Niccolò: Ci laviamo.
Andrea: Possiamo mettere l’acqua nel bicchiere perché è una cosa liquida.
CHE COS’E’ UNA COSA SOLIDA?
Andrea: E’ dura come i sassi.
Matteo: E come il ferro.
Leonardo: Come il vetro.
Dimitry: Come il sasso.
Alessia B.: I mattoni.
Marlene: Il muro.
Tuela: I bicchieri.
Rachele M.: Una scatola pesante con dentro tanta roba.
Leonardo: Un cucchiaio e il coltello.
Alice: Il legno.
Sez. C— “Bruchi” - sc. dell’Inf. Borgo Centro
Pagina 12
SCUOLA DELL’INFANZIA
L’AUTUNNO TUTTO D’ORO
La foglia AUTUNNINA, detta anche NINA, un giorno d’ottobre, è andata a trovare i bambini della sez. E,
le Coccinelle, della scuola dell’Infanzia di Borgo Centro ed ha raccontato loro la sua storia:
Fino a qualche giorno fa ero ancora attaccata al mio
amico albero, ma siccome è arrivato l’autunno, noi foglie, piano piano, ci stacchiamo dai rami e cadiamo
svolazzando nell’aria. Così, volando, ho pensato di venire a trovarvi nella vostra scuola per farmi conoscere e
farvi scoprire i colori, i frutti e le storie che la stagione
chiamata AUTUNNO ci dona.
Spero di diventare vostra amica, intanto vi mando un’
immagine di me. Sarei felice se dopo averla colorata mi
attaccaste nella vostra aula, così potrò rimanere in vostra compagnia per un bel po’ di tempo.
Arrivederci dalla vostra amica Nina.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Pagina 13
OSSERVO IL MIO CORPO E …...
Simpaticissimi i bambini della sez. E, le Coccinelle, della scuola dell’infanzia di
Borgo Centro che osservano il loro corpo e lo scoprono.
Pagina 14
SCUOLA PRIMARIA
Lunedì scorso sono venuti a trovarci i bambini della scuola dell’infanzia ...
Lunedì quattordici gennaio sono venuti nella nostra scuola i bambini dell’asilo del Borgo. Io ho scelto una bambina di nome Alice che si è seduta vicino a me. Durante quelle ore abbiamo letto un libro che si intitolava “W I CALZINI VERDI” che parlava di un bambino di nome Matteo che era il suo primo giorno di scuola e indossava i suoi calzini verdi “fortunati” . Appena arrivato a scuola la maestra disegnava degli animali e chiamò Mat‐
teo a sceglierne uno. Lui scelse l’orso polare perché era forte e feroce. La maestra lo mise vicino alla finestra e chiese chi voleva stargli vicino. Così un gruppo di bambini alzò la mano e la mae‐
stra ne scelse uno che si chiamava Sher‐Khan la pericolosa tigre della Malesia. Così Matteo passò una bellissima giornata. Dopo questa lettura abbiamo scritto i desideri dei bambini dell’‐
asilo sopra i calzini verdi che avevano preparato loro e insieme abbiamo allegato un disegno. Io alla bambina ho detto che la scuola è bella perché si imparano molte cose, soprattutto a leggere e a scrivere. Questo incontro è stato carino e allo stesso tempo interessante. Penso che sia una cosa positi‐
va far conoscere l’ambiente scolastico ai bambini che inizieranno il prossimo anno. Avrei gradi‐
to molto visitare la scuola quando frequentavo ancora l’asilo, ma al mio tempo non fu possi‐
bile. Mi é piaciuto molto conoscere questi bambini anche perché ci siamo rilassati e non ab‐
biamo fatto lezione. Infine le maestre hanno chiesto ai bambini piccoli di fare dei disegni per regalarli a noi delle elementari, così mi è rimasto il disegno di Alice e mi ha fatto molto felice. Filippo M. – Cl. 5 B Ciao,mi chiamo Francesca e lunedì scorso sono venuti a trovarci i bambini della
scuola materna.
Tutti hanno scelto un bambino o una bambina, invece io sono stata scelta da ben
due bambine che si chiamano : Laura e Aurora.
Aurora è una di quelle bambine timide e un po' gelose delle
compagne; invece Laura è una di quelle poche bambine che sono sempre sorridenti.
Appena sono arrivati i bambini della scuola materna li abbiamo
accolti con un caloroso “ooooooooh”,li abbiamo aiutati a levarsi
i giacchetti e poi abbiamo letto loro la storia : “ W I CALZINI
VERDI” . Essa parla di un bambino di nome Matteo che ha finito
la scuola materna e sta per andare alla scuola elementare, allora
vuole io suoi calzini verdi perché pensa che gli portino fortuna.
Una volta messi ,a scuola andò tutto bene. Per ogni pagina letta si andava ad appendere il disegno che rappresentava la scena; loro invece avevano preparato dei
calzini verdi su cui dovevamo scrivere quello che si aspettavano dalla scuola elementare e poi loro ci hanno fatto un disegno sopra . Alla fine c'era rimasto un po' di
tempo e mi hanno fatto un disegno, poi purtroppo era arrivata l'ora di andare
via .Laura ha pianto perchè non voleva andarsene. In conclusione è stata una bella
esperienza perchè permetteva di conoscere altri bambini ma soprattutto di conoscere la diversità dei loro caratteri!
SCUOLA PRIMARIA
Pagina 15
COMBINATENE PURE DI TUTTI I COLORI è il progetto a cui aderisce tutta la scuola primaria e che consiste nel consumare durante la refezione scolastica 5 menù dedicati a gruppi di frutta e verdura, selezionati in base alle diverse sostanze che
forniscono. I menù colorati sono stati pubblicizzati alle famiglie con la distribuzione
di un calendario qui sotto riportato:
“LE GIOVANI NOTE”
l’orgoglio del nostro istituto!
IL 18 dicembre, in occasione della festa di S. Cecilia, patrona della musica, presso la chiesa del SS. Crocifisso del paese, si è svolta la cerimonia
della “consegna degli strumenti musicali” ai giovanissimi componenti la
banda scolastica. Il gruppo, costituitosi nel 2007, è formato da 52 elementi provenienti dalle classi IV e V della scuola primaria e I, II, III della scuola secondaria di I°
grado e da 35 ex allievi. Nel corso del 2012 i ragazzi hanno partecipato al concorso internazionale
per gruppi musicali giovanili a Riva del Garda, classificandosi al 3° posto. B R A V I!!!!!!!
Pagina 16
SCUOLA PRIMARIA
VILLA LECCIO
Nel mese di novembre noi alunni delle classi quarte siamo andati a visitare
il podere di Dario. Con noi è venuta
anche Francesca, la nostra esperta di
Educazione Ambientale.
Per raggiungere la casa abbiamo percorso un sentiero che porta a Buggiano e che ci ha condotto in mezzo all'uliveto. Ci hanno accolto i genitori di
Dario, che ci hanno detto che l'uliveto
è formato da circa quattrocento olivi.
Abbiamo notato che questi erano belli carichi di olive , pronte per essere
raccolte.
Proseguendo il cammino siamo arrivati al vigneto e abbiamo visto delle grandissime
querce, un salice piangente e un pero secolare. Ma l'albero più particolare è un antico
gelso, usato in epoche precedenti per i bachi da seta. Il nostro paese, infatti, era conosciuto per l'allevamento di questi bachi. Di questi alberi ci hanno colpito sia la grandezza, sia i colori e la loro unicità. Infatti, ovunque si guardasse, era un susseguirsi di
colori tipici dell'autunno: arancione, rosso, verde, marrone e giallo.
Poi ci ha raggiunto il nonno di Dario, il sig. Giuseppe, che ci ha spiegato che alcuni
alberi erano stati danneggiati dal passaggio dei cinghiali, come anche i terrazzamenti.
Il babbo di Dario ci ha fatto vedere le buche fatte dall'istrice e ci ha detto che di lì passano anche cinghiali e caprioli.
Finalmente, dopo pochi passi,
siamo arrivati alla casa di Dario: una villa bellissima! Il Sig.
Giuseppe ci ha raccontato la
storia della villa. La casa è stata
costruita tra la fine del 1600 e
l'inizio del 1700 e, inizialmente,
aveva la facciata rivolta a nord,
verso il paese di Buggiano Castello, allora centro più importante del territorio.
SCUOLA PRIMARIA
Pagina 17
Sopra la porta di ingresso la famiglia Orsucci, primi proprietari, fecero mettere lo
stemma, che vediamo ancora oggi, rappresentante un orso rampante che regge un melograno.
Alla metà del 1800 la famiglia Selmi
(allora proprietari), essendo Borgo a
Buggiano in grande espansione,
"costruirono" una nuova facciata rivolta
verso sud, verso la pianura e il paese.
Con molta gentilezza e ospitalità, i nonni di Dario ci hanno fatto entrare dentro la casa, passando per l'ingresso a
nord. Siamo entrati in una stanza bellissima, chiamata "Salone del Rinascimento".
Il sig. Giuseppe ci ha fatto osservare gli
affreschi che abbelliscono la stanza, sia
al soffitto che alla parete a destra dell'entrata. Inoltre ci ha mostrato la fotografia di Matidle marchesa Morozzo di Bianzè, che
ha abitato per tantissimi anni nella villa. Inoltre ci ha detto che la casa ha avuto diversi
nomi, adesso si chiama Villa Leccio proprio in onore di un grandissimo leccio che è
davanti alla casa.
Quando ci siamo arrivati vicino ci siamo resi conto che è davvero grandissimo! Pensate
che, tanti anni fa,, veniva montata sui rami una piattaforma , dove venivano fatte salire le orchestre a suonare, in occasione delle feste che venivano date nella villa.
In una di queste feste suonò nella casa di Dario anche Giacomo Puccini, famosissimo
musicista italiano.
Un'altra curiosità che il nonno di Dario ci
ha detto è che si racconta che ci fosse un
passaggio segreto che univa la casa con il castello di Bellavista.
Questa visita ci è piaciuta tantissimo, abbiamo visto un paesaggio bellissimo e suggestivo ed abbiamo imparato qualcosa in più sulla storia del nostro paese!
Responsabile della redazione:
Ins. PATRIZIA FATTORINI
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