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Collaterali al tumore ma centrali nei SINTOMI
11-13 sindromi_aPR 06 ddd 14-03-2006 16:26 Pagina 11 Grazia Neri/SPL TUMORE D’ORGANO Collaterali al tumore ma centrali nei SINTOMI di Agnese Codignola Le sindromi paraneoplastiche sono provocate dalle sostanze messe in circolo dalla neoplasia. È importante conoscerle perché possono servire addirittura per la diagnosi precoce ono subdole, perché si presentano con sintomi comuni a molte altre malattie, talvolta così lievi da non essere prese sul serio anche per molto tempo, fino a quando la situazione non diventa grave. Sono le sindromi paraneoplastiche che, come dice il nome stesso, si manifestano parallelamente alla comparsa, nell’organismo, di una forma tumorale. Proprio per questa loro caratteristica possono costituire un aiuto notevole alla diagnosi precoce, perché talvolta danno un segnale d’allarme molto prima che lo faccia la neoplasia, consentendo così di intervenire prima e meglio. S DANNI A DISTANZA “Sotto la denominazione di sindrome paraneoplastica rien- tra una serie di disturbi molto diversi tra loro che può interessare quasi tutti gli organi: dai muscoli al cervello, dai reni all’apparato gastrointestinale, dalla pelle al cuore e così via” spiega Aldo Pinchera, direttore dell’Unità operativa di endocrinologia dell’Ospedale Sant’Anna di Pisa. “La caratteristica che le unisce è quella di essere la manifestazione, in una sede lontana, di un tumore che colpisce un organo o un tessuto nel quale vi sono anche cellule endocrine, cioè deputate alla sintesi e al rilascio di ormoni e sostanze biologicamente attive. Queste cellule, una volta trasformate, producono e rilasciano in circolo appunto ormoni e altre sostanze attive che, a seconda del loro ruolo fisiologico, causano vari squilibri metabo- Tu t t e lici ed endocrini a distanza”. Sulle origini remote di que- le cellule tumorali ste disfunzioni ci sono diverse infatti, quando diventano teorie, come spiega ancora Pin- tali, regrediscono a uno stato chera: “Secondo alcuni si tratta che assomiglia a quello delle del risultato di alterazioni cellule originarie, embrionali e genetiche del tumore, che spin- non differenziate. In questo gono le cellule maligne a pro- stadio la cellula può ancora produrre e secernere durre sostanze che normalmente non Gli ormoni ormoni che poi, da adulta, non sarà più verrebbero sintetizsono in grado di fare, e zate, o lo sarebbero in quantità irrile- responsabili questo sembra sia di fastidi quanto accade nei vanti. Questo spiegherebbe, per esemmolto vari tumori come il coriocarcinoma, una pio, perché nei tumori ovarici si ha un eccesso forma che colpisce l’utero e in di paratormone, cioè dell’or- cui si ha una iperproduzione mone che di norma viene fab- di ormoni tipici della gravibricato solo dalle ghiandole danza. Va comunque detto paratiroidee. Un’altra spiega- che, con ogni probabilità, zione pone l’accento su un tutte queste interpretazioni fenomeno tipico del cancro: la sono valide e i meccanismi perdita di specializzazione e di suggeriti possono essere presenti contemporaneamente”. differenziamento. Fondamentale aprile 2006 11 11-13 sindromi_aPR 06 ddd 21-03-2006 11:06 Pagina 12 Il dubbio viene poi confermato da esami strumentali come ecografie, risonanze e TC, a seconda delle situazioni. Fortunatamente, i casi in cui si arriva alla diagnosi perché i sintomi sono già molto gravi sono una minoranza”. GLI ORMONI FANNO LA DIFFERENZA Le sindromi paraneoplastiche si differenziano a seconda dell’ormone che viene secreto in eccesso. Sono stati descritti casi con un aumento di produzione di insulina o glucagone (l’ormone complementare all’insulina), di ormoni digestivi come la gastrina e il peptide intestinale vasoattivo (VIP), di ormoni tiroidei come il TSH (da ormone che stimola la tiroide), di ormoni delle cellule di derivazione embrionale come l’HCG (da gonadotropina corionica umana). Alcune di queste sindromi sono particolarmente subdole, si presentano in modo vario e sono quindi difficili da diagnosticare. È il caso della cosidddetta sindrome carcinoide che origina da un tipo di cellule presenti praticamente ovunque nell’organismo, le cosiddette cellule enterocromaffini. Queste cellule, oltre a essere molto diffuse, secernono una grande quantità di ormoni e sostanze biologicamente attive quali la serotonina e il suo progenitore 5-idrossitriptofano, e possono quindi dare origine a una grande molteplicità di manifestazioni. Tra le più comuni vi sono vari disturbi della digestione come il reflusso esofageo e la diarrea persistente con cram- pi, l’intolleranza al glucosio e la formazione di calcoli alla cistifellea, oppure malattie dei polmoni e dei bronchi tra cui una tosse persistente fino al broncospasmo, la comparsa di sangue nell’espettorato, le polmoniti ricorrenti. Vi possono poi essere reazioni allergiche sulla pelle e difetti alle valvole del cuore, abbassamenti della pressione sanguigna e dolori alle articolazioni. La diagnosi avviene tramite esami di laboratorio che permettono di dosare il livello di sostanze in eccesso nel sangue e nelle urine quali la serotonina e alcuni dei suoi metaboliti; in seguito si consiglia di effettuare un’ecografia e una radiografia (o altri esami radiologici più approfonditi), per capire meglio dove si trovano le cellule tumorali e a che punto è la progressione della malattia. Per quanto riguarda la terapia, in questa come in tutte le altre sindromi paraneoplastiche l’unico modo di tenere a bada l’evoluzione è l’intervento sul tumore primario, che le alimenta e sostiene. Anche se in molti casi non è possibile una cura definitiva, una giusta terapia può comunque migliorare sensibilmente la qualità della vita del malato. Quando è il caso, si ricorre anche a una cura dei sintomi più acuti. Le percentuali di sopravvivenza sono attorno al 90 per cento, soprattutto se il tumore primario non è avanzato e può essere asportato chirurgicamente. COLPITI MUSCOLI E NERVI Raramente il cervello viene coinvolto da una sindrome paraneoplastica, mentre tale possibilità è concreta per quanto riguarda il cervelletto e il midollo spinale, che possono essere colpiti dalle conseguenze a distanza di un linfoma, di una leucemia, di un mieloma, di un timoma o di un tumore polmonare a piccole cellule. Ancora più frequente è il coinvolgimento dei muscoli e dei nervi in sindromi con manifestazioni molto poco specifiche, almeno nelle fasi inziali, che comprendono l’affaticabilità, la perdita di sensibilità o di coordinazione in una parte del corpo, il dolore di intensità variabile. Talvolta la prima manifestazione di una sindrome paraneoplastica che ha colpito i nervi o i muscoli è un’infiammazione dei nervi diffusa (o polinevrite), causata dalla perdita di mielina (la guaina protettiva che muscolare che può arrivare a una vera e propria miastenia, detta di Lambert Eaton, nella quale si ha una produzione di autoanticorpi diretta contro le cellule muscolari, che causa una progressiva debolezza, fino alla compromissione del movimento. In questi casi è consigliato, oltre al dosaggio nel sangue degli autoanticorpi (che sono presenti anche nel liquido spinale), un esame specifico che verifica l’integrità della trasmissione nervosa nei muscoli, l’elettromiografia. SE COMPARE DIABETE O IPERTENSIONE L’ACTH è un ormone che agisce sulle ghiandole surrenali; per questo, una sua iperproduzione causa un eccesso di sostanze rilasciate proprio dalle surrenali quali il cortisolo e conseguenze indirette quali il diabete, le disfunzioni della tiroide, l’ipertensione, una diminuzione o un aumento eccessivo di potassio nel sangue e tutta una serie di disturbi derivanti da un eccesso di steroidi nell’organismo, fino a quella che viene definita sindrome di Cushing, caratterizzata da obesità, faccia a luna piena e, in modo piuttosto caratteristico, psicosi. Le sindromi da iperproduzione di ACTH possono derivare da tumori polmonari ma anche delle ghiandole surrenali, del timo, delle isole pancreatiche. La diagnosi prevede il dosaggio di una serie di sostanze nel sangue, seguito dagli esami strumentali per la ricerca del tumore originario. La terapia, anche in questo caso, è incentrata sulla neoplasia primaria ma prevede spesso la cura anche dei sintomi acuti, che peggiorano in modo significativo la qualità della vita. zione, nausea, calcoli renali, confusione mentale. Nonostante basti un dosaggio di calcio nel sangue per scoprirla, a volte viene riconosciuta in ritardo poiché spesso il medico atribuisce l’elevata concentrazione del minerale nel sangue al danno osseo prodotto dalle metastasi del tumore originario. In realtà questo errore può avere gravi conseguenze, perché i sintomi dell’ipercalcemia si possono curare, se presi in tempo e prima che si producano danni irreversibili. Infine è importante ricordare che anche alcuni disturbi psichici possono avere una causa endocrina legata alla malattia principale. Alcuni tumori delle gonadi e, in modo particolare, del testicolo, possono dare specifiche alterazioni dell’umore, depressione, irritabilità, allucinazioni, perdita della memoria, perdita del desiderio sessuale, che talvolta si manifestano insieme a sintomi più propriamente neurologici quali i tremori, l’incapacità di muovere arti o articolazioni, la letargia. Un disturbo di questo genere, se si presenta insieme a disfunzioni del metabolismo o endocrine dovrebbe far pensare subito a una sindrome paraneoplastica, soprattutto se il malato non ha mai sofferto di questo genere di malattia. Grazia Neri/SPL COMPARE FINO A METÀ DEI CASI Si calcola che una percentuale variabile tra il 20 e il 50 per cento di tutti i tumori causi una sindrome collegata, e talvolta quest’ultima viene riconosciuta come tale solo quando la neoplasia d’origine è molto diffusa. Tra le più comuni vi sono quelle collegate ai tumori polmonari a piccole cellule o microcitomi, quelle che provengono dalle neoplasie del sangue e del sistema linfatico, dai tumori della mammella, della tiroide, del timo, dell’ovaio, del testicolo, delle ghiandole surrenali (feocromocitoma) e di altri organi del sistema urogenitale, della cistifellea, delle ghiandole salivari e di parte di quelli del tratto gastroenterico. Ma come si riconoscono queste sindromi? Risponde ancora Pinchera: “Oggi la diagnosi è più facile di un tempo perché è aumentata, tra i medici, la consapevolezza del fatto che alcune anomalie devono far ipotizzare l’esistenza di una di queste malattie. In genere si tratta di alterazioni negli esami del sangue quali eccessi nella concentrazione di ormoni o squilibri in quella dei sali come il sodio, il calcio, il potassio. LA RICERCA CONTINUA Grazia Neri/SPL TUMORE D’ORGANO TROPPO CALCIO STROPPIA Può capitare che l’organismo affetto da un tumore produca troppo calcio. È questa una sindrome originata in un caso su 20 da tumori che colpiscono i polmoni, la testa, il collo, l’esofago o da alcuni tipi di mielomi, è dovuta a un eccesso di ormone paratiroideo ed è caratterizzata da disidrata- Le principali sindromi paraneoplastiche Tipo % sul totale Tumore che le provoca alterazioni della cute o dei tessuti connettivi 30 disturbi del sangue o della coagulazione patologie di organi e apparati malattie neurologiche, muscolari o miste 15 15 10 ovaio, stomaco, mammella, colon, fegato, pancreas, polmone, mieloma, linfoma di Hodgkin tutti tutti ovaio, utero, mammella, microcitoma, timoma, linfomi Fondamentale aprile 2006 13