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Giornale dell`Umbria – Corriere dell`Umbria
Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 Perugia Arriva È stata scoperta all’Università di Perugia La molecola umbra quotata a Wall Stret un difensore di A Anche Comotto rischia la squalifica. Preso Rossi Svolta nella cura del fegato ROSSI PAGINA 4 FERRONI PAGINA 32 Anno XV numero 90 In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro Economia I REDDITI REALI IN TUTTE LE REALTÀ UMBRE Industria del Perugino in ripresa Ecco i comuni che si sono impoveriti PAGINA 29 Colussi, confermata l’agitazione PAGINA 29 Terni Trovato il corpo dell’operaio caduto nel fiume Nera Tra i municipi maggiori hanno fatto peggio Gubbio, Gualdo e Todi SCHILLACI PAGINA 21 Omicidio di Gualdo PERUGIA - Chi si è impoverito di più, negli ultimi cinque anni, tra i 92 comuni umbri è stato Paciano, che ha visto il reddito reale per contribuente scendere del 13,2%. Tra i comuni maggiori, il benessere economico è sceso di più a Gubbio (- Il racconto dell’assassino: «Volevamo ucciderci con i farmaci, poi l’ho colpita» FIORUCCI PAGINA 6 G. CASTELLINI PAGINA 27 ELEZIONI A PERUGIA Terni Il Comune “libera” i pipistrelli per eliminare topi e zanzare Zaganelli: «Caos nel centrodestra, ritiro la mia candidatura a sindaco» ESPOSITO PAGINA 24 CINTI PAGINA 8 PAGINA 22 Non autosufficienti Firma tra Regione, Anci e sindacati: 10 milioni per aiutare le famiglie Tifoso disabile del Perugia aggredito a Frosinone, scatta un arresto FIORUCCI PAGINA 7 PAGINA 5 Postina infedele Libretti svuotati, la Procura chiede 598mila euro di danni L’ALLARME PERUGIA Usura a Terni Città della Domenica, assunzioni In tre mesi “denunciati” altri quindici casi Servono altri camerieri, baristi e animatori Apertura ufficiale stabilita per sabato SCHILLACI PAGINA 20 PAGINA 10 PAGINA 17 Rapita a 14 anni per farla sposare La ragazzina rom costretta a salire su un’auto e andare da Roma a Bastia Umbra per convolare a nozze con un coetaneo PIPPI PAGINA 14 L’OPINIONE IL CORAGGIO DI RIFORMARE LA COSTITUZIONE di GIOVANNI CODOVINI testa a testa e rimonte spettacolari. Per votare basta andare su www.giornaledellumbria.it er una democrazia migliore”. Questo il titolo azzeccato del testo licenziato dalla Commissione per le riforme costituzionali. Lì dentro c’è tutta la discussione politica tecnica anche riguardante (...) PAGINA 9 SEGUE A PAGINA 47 “P attaglia serrata tra i candidati nella consultazione on-line del Giornale dell’Umbria nei 13 comuni sopra i 10mila abitanti che andranno alle urne il 25 maggio. Ci sono B 8,4%), Gualdo Tadino (-8,2%), Todi (-8%), Terni (-7,1%) e Perugia (7,1%). Assisi fa -7%, Bastia -6,5%. Emerge dai dati del Ministero. Le cifre di tutti i comuni della regione. VERSO LE URNE Pd, problemi a Spoleto Intanto a Monte Castello Mazzocchini vince le primarie FRATEPIETRO, ZAFFARAMI PAGINE 5 E 18 Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it umbria 3 Case “verdi”, mutui facili e sconti Edilizia sostenibile, 74 nuovi appartamenti: tutte le agevolazioni EDILIZIA INCOGNITE E SOLUZIONI di CHRISTIAN CINTI PERUGIA - Coniugare la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico (e finanziario) e il sacrosanto diritto alla casa adesso è possibile. Come anticipato nei giorni scorsi dal Giornale dell’Umbria, l’assessorato regionale alle Politiche abitative ha approvato la graduatoria definitiva dei progetti di bioarchitettura ammessi a contributo. I cantieri saranno avviati entro il prossimo settembre e porteranno alla realizzazione di 74 alloggi a Perugia (località Sant’Egidio a cura della Cooperativa della Gioventù per un totale di 24 appartamenti), Terni (vocabolo Fiori a cura della Pellegrini Costruzioni Srl per un totale di 8 appartamenti), Foligno (ex centro fiera, via dei Preti, ad opera della Cardeto Costruzioni che seguirà la realizzazione di 20 appartamenti), Corciano (Ellera-Chiugiana, per mano della Edilizia Castellini, per un totale di 8 alloggi) e Amelia (località Fornole dalla Papa Costruzioni, gli alloggi saranno 14) che riceveranno un finanziato prossimo a 2,6 milioni di euro. Queste risorse consentiranno agli acquirenti finali di godere di un bo- Presentazione Da sinistra, l’assessore regionale Stefano Vinti, il direttore di Ance Umbria Valter Ceccarini e Diego Zurli nus a fondo perduto che potrà arrivare a 35mila euro ad alloggio. Contributo che abbatterà in maniera consistente il costo finale dell’alloggio: dal 2005 ad oggi, la Regione ha finanziato la realizzazione di 303 appartamenti, tutti - tranne questi ultimi 74 - già venduti a prezzi che mediamente si aggirano intorno ai 1.500 euro al metro quadro. Cantieri a settembre, i prezzi: fino a 2mila € /mq «Affitti in nero, sconcerto» Sentenza choc della Consulta, Vinti: conseguenze pesantissime 80% Sconto Il ribasso che poteva essere garantito a chi denunciava contratti in nero PERUGIA - «Desta stupore e sconcerto la sentenza di dieci giorni fa con cui la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo (per eccesso di delega) il decreto legge numero 23 del 2011, che dava la possibilità all’inquilino in nero di denunciare il proprietario e ottenere un ricalcolo del canone su una base molto vantaggiosa e con un contratto 4+4». Lo afferma - in una nota - l’assessore regionale alle Politiche abitative, Stefano Vinti. «La sentenza della Corte - prosegue Vinti - ha, di fatto, ribaltato la situazione: i proprietari ora possono richiedere i canoni non versati dal 2011 a oggi e procedere allo sfratto dell’inquilino che ha denunciato la locazione irregolare. Una situazione gravissima, oltre che paradossale, per tutti quei cittadini che avendo denunciato l’evasione e regolarizzato il rapporto, rischiano di essere oggi colpiti da cause per morosità o per oc- cupazione senza titolo e di perdere casa per aver rispettato una legge». Secondo l’assessore regionale, «le conseguenze della sentenza sono pesantissime e si aggiungono al dramma che migliaia di famiglie stanno vivendo sul fronte del diritto alla casa. Per questo sosteniamo con forza - aggiunge - le richieste delle principali associazioni in difesa degli inquilini che si sono immediatamente attivate nei confronti del Ministero e del Parlamento per sanare le situazioni che si sono venute a creare con la sentenza della Consulta, rafforzando le norme contro i contratti irregolari e ribadendo il contrasto all’evasione fiscale nel settore delle locazioni che rischia una forte battuta d’arresto». Il provvedimento prevedeva la possibilità per gli inquilini che avessero denunciato contratti in nero di ottenere sconti sensibili sui canoni di locazione, anche fino all’80%. IL FUTURO Calzoni: dobbiamo ricercare nuovi modelli di business Massimo Calzoni PERUGIA - L’edilizia scommette sulla bioarchitettura. Perché è probabilmente questo uno dei (pochi) percorsi in grado di riportare il settore fuori dal lunghissimo tunnel in cui questa crisi lo ha precipitato. Una flessione di affari che, tra occupati e fatturato, in un quinquennio, sembra avere toccato la triste cifra del 35%, aggravato da un patrimonio immobiliare invenduto che ogni giorno diventa più consistente e da un conseguente picco negativo dei prezzi che si fa sentire. «Dobbiamo cercare nuovi modelli di business» dice Massimo Calzoni, presidente di Ance Umbria, sollecitando alla platea di imprenditori la necessità di un «approccio positivo verso l’innovazione». E ricordando ancora che è sempre di più opportuno «integrare la fase di progettazione con quella della realizzazione». Il provvedimento è stato presentato ieri mattina presso la sede Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Perugia. Al tavolo dei relatori erano seduti l’assessore regionale Stefano Vinti, l’architetto Diego Zurli, Massimo Calzoni e Valter Ceccarini, rispettivamente presidente e direttore di Ance Umbria. «Così dimostriamo che è possibile pensare e costruire in termini di qualità ed innovazione» ha commentato l’assessore Vinti. E il presidente Calzoni gli ha fatto eco sottolineando l’«approccio positivo verso l’innovazione». Durante la presentazione è stato però anche evidenziato l’aspetto economico dell’operazione e dunque il sostegno che la Regione mette a disposizione delle imprese edili (fortemente provate da questo periodo di crisi) e delle famiglie, alle quali viene tesa la mano per garantire la possibilità di realizzare un sogno che è però allo stesso tempo anche un diritto: quello alla casa. Il contributo a fondo perduto fino a 35mila euro può essere sommato ad altre iniziative promosse dalla Regione, come ad esempio il mutuo “facile” reso possibile dalla convenzione tra Gepafin e istituti di credito. In questo caso, il vantaggio si traduce in costi più bassi, tempi rapidi per l’istruttoria e un peso minore degli interessi. Significa che le famiglie che accedono a questo strumento possono risparmiare fino a 10mila euro. Sommare queste due iniziative significa avere un risparmio “secco” che può arrivare a 45mila euro. Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria 4 umbria Cure del fegato, Perugia vola a Wall Street La storia della molecola creata in laboratorio dal prof Pellicciari quotata nella Borsa Usa SALUTE E RICERCA di EMANUELE ROSSI PERUGIA - Una «storia formidabile», come l’ha definita Christian Rocca su “IL” il magazine mensile del Il Sole 24 Ore. Una storia che parla di un farmaco, o meglio di una molecola, studiata e progettata all’Università di Perugia, che grazie agli investimenti di Wall Street fra qualche anno potrebbe diventare un farmaco salvavita fondamentale. Andiamo con ordine, come si dice in certi casi. Alla fine degli anni Novanta, il professor Roberto Pellicciari - ordinario di Chimica farmaceutica all’Università di « Perugia - sviluppò uno studio sulle malattie epatiche, dal quale creò un composto sintetico in grado di agevolare in alcuni pazienti affetti da patologie potenzialmente letali, l’attivazione di recettori del fegato (FXR, si chiamano) che comandano la formazione e la secrezione della bile. La molecola, conosciuta nel mondo medico come “Oca”, si chiama INT747, ed è restata per anni chiusa nelle teoria, per assenza di finanziamenti. L’unico disposto a imbarcarsi nella ricerca fu un manager canadese, tal Mark Pruzanski, che provò a raccogliere fondi con una società, l'Intercept, ma non arrivò a cifre sufficienti per portare avanti le lunghe sperimentazioni. Fino al 2006, anno in cui un finanziere milanese, Francesco Micheli, spinto anche da Umberto Veronesi, decise di investire 75 milioni di dollari della sua Genextra (compartecipata da Banca Intesa al 20%), nella Intercept, riuscendo, man mano che la ricerca procedeva nei laboratori perugini, a coinvolgere entità di investimento sempre più importanti, fino al colosso delle biotecnologie ObiMed, e conducendo nel 2012 Con questa molecola si potrebbero aggredire patologie del fegato letali » Da Perugia a Wall Street la speranza per la cura di gravi malattie del fegato Intercept alla quotazione al Nasdaq di New York. La storia balza rapidamente al gennaio di quest’anno: al giorno 9 per la precisione. Il Ceo di Intercept Pruzanski fu avvisato all’ora di pranzo di importanti novità provenienti dal National Institute of Healh (NHI), ente governativo americano che aveva chiesto la possibilità di effettuare test autonomi della INT747 già nel 2011, per provare la sua efficacia contro una malattia che colpisce tra il 5 e il 10 per cento della popolazione americana: la sindrome da fegato grasso. Dalla telefonata Pruzanski, viene a sapere che la sperimentazio- Lo studio La scoperta risale alla fine degli anni Novanta “PROSPERITATI PUBLICAE AUGENDAE” Il premio 2013 al dottore in Agraria Stefano Ciliberti PERUGIA - Il premio europeo 2013 “Prosperitati Publicae Augendae”, indetto dalla sezione internazionale dell’Accademia dei Georgofili, con sede a Bruxelles, è stato assegnato a Stefano Ciliberti. Laureatosi in Scienze agrarie presso l’Università degli studi di Perugia, Ciliberti ha effettuato una tesi sul tema “Il funzionamento delle filiere alimentari: teoria economica e strumenti di politica agraria”, con relatore il professor Angelo Frascarelli. Giunto alla sua terza edizione, il premio europeo della sezione internazionale dell’Accademia dei Georgofili, che consiste in una dotazione di 2mila euro, è destinato a una tesi di Laurea magistrale su argomento riguardante l’agricoltura e settori correlati. La tesi del dottor Ciliberti, che è stata discussa presso la facoltà di Agraria di Perugia il 12 luglio del 2012, è stata insignita del premio con la seguente motivazio- ne: «L’analisi dei prezzi e del valore aggiunto lungo tutta la filiera alimentare costituisce un tema di grande attualità e di forte rilevanza europea in un momento in cui l'attività agricola è sempre più orientata al mercato. Il lavoro percorre con padronanza tutti gli aspetti delle principali filiere alimentari europee fornendo appropriate comparazioni e ipotesi di soluzione con assoluto rigore scientifico». ne che avrebbe dovuta durare per tutto il 2014, sarà interrotta anzitempo perché i risultati ottenuti sono eccezionali. L’efficacia della molecala studiata a Perugia nella cura di una patologia così grave e cogente, ha fatto schizzare le azioni a 445 dollari (ai tempi dei primi investimenti avevano un valore di appena 50 centesimi). Il 545% di rialzo raggiunto, secondo l'outlook previsto da Merryl Linch non è niente: si prevede che se la sperimentazione continuerà a confermare certi risultati, il target price si potrà fissare attorno agli 875 dollari – per capirci, Intercept potrebbe avere un valore di 15 miliardi. Ci saranno ancora anni di sperimentazioni, e per altro non è detto che la molecola perugina riesca ad ottenere le autorizzazioni necessarie, ma se le cose procedono come dovrebbero, i lupi di Wall Stret potrebbero unirsi con quello di S. Francesco e mettere a disposizione di tutti un farmaco salvavita (che tra l'atrlo tra 15 anni diventarà generico). Un vanto non da poco, per una Università come quella umbra, che stenta a posizionarsi tra le grandi. Uno smacco, quasi, per tutti quelli che credono che la finanza sia soltanto un covo di speculatori, che raccoglie il male del mondo. Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria umbria SALUTE E ASSISTENZA Non autosufficienti, c’è l’intesa Firma tra Regione, Anci e sindacati: 10 milioni per aiutare le famiglie PERUGIA - Circa 10 milioni di euro per le politiche regionali per il sostegno alla non autosufficienza. È la spesa prevista, per quest’anno, dal protocollo d’intesa relativo agli “Interventi del piano regionale integrato per la non autosufficienza (Prina) 2013-2014” sottoscritto ieri a Palazzo Donini dalla presidenza della Regione Umbria, da un rappresentante dell’Anci Umbria e dai segretari re- L’obiettivo è privilegiare l’assistenza domiciliare per anziani e portatori di handicap gionali dei sindacati pensionati Capuccini (Spi Cgil), Menghini (Fnp Cisl) e Tortoioli (Uilp). Il protocollo si propone di alleviare il peso che grava sulle famiglie in cui vi sono persone non autosufficienti, in particolar modo anziane. Ciò sarà possibile grazie a risorse che la Regione ha voluto a tal fine destinare, nonostante il quadro assai difficile della finanza pubblica. L’impegno della Regione è sostenere le persone non autosufficienti e le loro famiglie, attraverso gli strumenti più idonei a garantire una concreta integrazione socio sanitaria. L’obiettivo che si vuole raggiungere è privilegiare misure orientate alla permanenza nel proprio domicilio o alla semiresidenzialità delle persone non autosufficienti, allo scopo di garantire loro per quanto possibile una vita indipendente nel proprio ambiente familiare. Parole di apprezzamento sono state espresse dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali che hanno dato atto alla Regione «di aver accolto le richieste ed i suggerimenti avanzati dalle organizzazioni sindacali nel corso del lavoro di predisposizione del protocollo». I sindacati, inoltre, hanno definito molto importante e positivo il protocollo «soprattutto perché viene destinato un finanziamento assai significativo alla non autosufficienza che rappresenta il massimo di quanto si poteva auspicare, date le condizioni di ristrettezza del bilancio regionale». La firma di ieri inserisce nell’ambito delle finalità strategiche della nuova programmazione in materia per la cui realizzazione la Regione garantisce il finanziamento del Fondo per la non autosufficienza con risorse proprie pari a 4 milioni nel 2014, mentre nel 2015, compatibilmente con gli atti della programma- Laddove possibile, la persona non autosufficiente sarà aiutata a casa zione regionale e gli equilibri di bilancio, con risorse proprie comunque non inferiori a quelle del 2014. Il Fondo regionale per la non autosufficienza potrà comunque contare per il 2014, su un budget complessivo di 9 milioni 814 mila euro, di cui 5 milioni 814 mila di provenienza nazionale, ai quali si aggiungono i 4 milioni stanziati dalla Regione. Le parti condivideranno azioni in riferimen- to a vari aspetti. Nell’ambito dei percorsi assistenziali, si prevede di indirizzare maggiori risorse sul sostegno alla domiciliarità, attraverso una strutturazione diversa del semiresidenziale per tutte le categorie della non autosufficienza e, laddove possibile, una riconversione di posti residenziali in semiresidenziali o in ricoveri di sollievo. RE. PE. AUDIZIONE IN COMMISSIONE «Dentisti pubblici, legge senza risultati» PERUGIA - La legge regionale sulla “Istituzione nelle aziende sanitarie locali umbre del Servizio di assistenza odontoiatrica protesica ed ortesica” non ha prodotto risultati. È emerso ieri mattina al termine dell’audizione in terza commissione regionale di Gianni Giovannini, della direzione regionale salute e coesione sociale, sullo stato di attuazione della legge il cui intento è quello di offrire nel servizio pubblico o attraverso privati convenzionati prestazioni odontoiatriche e protesi a costi contenuti. La legge non ha prodotto novità, è stato spiegato, perché agisce su scala distrettuale e al- meno un servizio odontoiatrico per ciascun distretto è assicurato, come accadeva prima. La novità poteva essere l’ingresso di privati convenzionati a costi contenuti, cosa che non è avvenuta. «Solo due studi nel Perugino hanno fatto domanda per essere accreditati». Nemmeno l’allargamento dell’offerta con l’aggiunta di prestazioni integrative nella tabella dei Lea (Livelli essenziali assistenza) ha prodotto effetti. Né dipende dal servizio sanitario il tariffario degli odontotecnici, che non sono medici, ma artigiani che lavorano in proprio. 5 La Regione: grandi risparmi Da domani ricette on-line: «Per il cittadino cambia poco» PERUGIA - In Umbria prenderà ufficialmente il via da domani il processo di “dematerializzazione” delle ricette sanitarie. Esordiscono, infatti, le cosiddette ricette digitali che, sperimentalmente, erano state attivate già da fine 2013 presso alcune strutture specialistiche pubbliche. L’assessorato regionale alla Sanità ricorda che la ricetta rossa sarà sostituita da un codice stampato dal medico su carta semplice a titolo di promemoria, per permettere così il recupero della prescrizione farmaceutica o specialistica emessa dalla struttura erogante la prestazione. L’obiettivo - spiegano i rappresentanti dell’assessorato - è di sostituire definitivamente entro la fine del 2015, tranne alcune eccezioni, la tradizionale ricetta rossa prescritta dal medico di famiglia o dallo specialista, con un promemoria. Tutto ciò comporterà un notevole risparmio: infatti, l’eliminazione della ricetta rossa prodotta dall’Istituto poligrafico dello Stato comporterà da subito una riduzione di spesa per la Regione di oltre 300 mila euro l’anno, destinati sinora alla stampa dei ricettari. Per il cittadino non ci saranno cambiamenti considerevoli: in pratica, invece di ricevere una ricetta rossa stampata con i dati di prescrizione, si vedrà consegnare dal medico un foglio di carta comune con alcuni codici a barre e alcuni dati in chiaro. I dati online su prescrizioni ed erogazioni consentiranno poi di avviare il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva. Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria 8 perugia Zaganelli fa un passo indietro: ritiro la candidatura L’avvocato portabandiera del centrodestra: «Non c’è compattezza nella coalizione, lascio» Calabrese o Porena per la successione VERSO LE ELEZIONI di CHRISTIAN CINTI PERUGIA - È durata poco più di settantadue ore l’avventura ufficiale del candidato sindaco Corrado Zaganelli. Giusto il tempo di un fine settimana. Che però pare sia bastato all’avvocato per rendersi conto che è venuta a mancare la «condizione essenziale» per portare a termine la sfida alle urne di fine maggio. Zaganelli aveva chiesto al centrodestra di «fare un passo indietro» ma di tenere salda la «compattezza della coalizione». Invece, Forza Italia, Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia pare se le siano date di santa ragione. «Non accuso nessuno - dice l’ormai ex candidato - né uomini né partiti». Ma è evidente che il “patto” è stato rotto ancora prima di essere ratificato. E già, perché questa settimana doveva essere quella della Rumors E c’è chi confida nella lista di centro guidata da Numerini candidatura ufficiale. Della presentazione in pompa magna, con tanto di partiti e battesimi di rito dopo che Zaganelli, venerdì scorso, aveva invitato stampa, televisioni e siti Inter- net nel suo studio di via Buontempi per confermare i rumors che da settimane, ormai, giravano sul suo conto. «Forse siamo partiti troppo in ritardo, forse non c’è stato il tempo di condividere una piattaforma programmatica (e politica)». Zaganelli prova ad analizzare le ragioni di un matrimonio non consumato, ribadendo però la sua «serenità» e la volontà di non buttare la croce addosso a nessuno. Consapevole, allo stesso modo, del fatto che adesso il centrodestra si trova in una situazione, quantomeno, delicata. «Auguro alla colazione di trovare al più presto un candidato». Perché la sfida delle Amministrative è dietro l’angolo, ma anche perché l’appuntamento col voto di maggio è un test «a breve periodo» che in qualche modo anticipa la battaglia che l’anno prossimo porterà gli umbri al rinnovo del consiglio regionale. E Zaganelli che fa? Resta comunque in campo per dare una mano oppure si tira indietro? «No - risponde - faccio un passo indietro». Bisogna allora capire chi è che potrebbe farne uno in avanti. Sembra che il malessere che ha mandato in frantumi questa strana alleanza venga da lontano e sia stato il risultato della somma di più fattori. Basti ricordare che la candidatura di Zaganelli, partorita da Forza Italia, non aveva entusiasmato Ncd e Fd’I. Massimo Monni aveva ad esempio fatto sapere con assoluto candore che lui non avrebbe fatto campagna elettorale, manifestando più di una perplessità sul nome di Zaganelli e tradendo forse più di una (sua) aspettativa che, nella scelta del pretendente a Palazzo dei Priori, non era stata soddisfatta. Toni freddini anche dai Fratelli d’Italia, tanto più che nessuno era stato interpellato per incoronare la rincorsa dell’avvocato. Borbottii e rimbrotti che in qualche modo hanno minato anche la stabilità della casa azzurra. Dove Il “limbo” di Scelta civica Dall’alleanza con l’avvocato allo stop, il partito: stiamo valutando PERUGIA - Presentando la sua candidatura, l’avvocato Corrado Zaganelli li aveva dati come alleati certi, ma “anonimi”. Perché per «ragioni romane» Scelta civica non avrebbe potuto partecipare con il suo simbolo. Ma avrebbe lo stesso garantito voti e sostegno al candidato del centrodestra. Situazione anomala, come lo è un po’ la condizione di tutto il partito. Forza di Governo - delle larghe intese - a Roma, diviso a Terni fra anime laiche (che appoggiano la ricandidatura del sindaco Leo Di Girolamo) e conservatrici e incerto a Perugia, dove ora il movimento si ritrova “orfano” di un possibile punto di riferimento. «La mia risposta non può che essere di attesa» dice Giordano Mancini, referente del partito per il Perugino. Attesa rispetto ad una domanda che cercava di capire co- me ci si sarebbe comportati dopo il «passo indietro» di Zaganelli. «Stiamo verificando la situazione e poi decideremo cosa fare» si limita a ribadire Mancini. Quali le opzioni in campo? Aspettare un eventuale altro candidato (unitario?) del centrodestra e verificare se esisteranno ancora le condizioni per un sostegno. Oppure, abbracciare l’idea di un candidato centrista (come potrebbe essere Numerini), anche indipendentemente da quello che dovessero decidere FI, Ncd e Fd’I. O ancora, cambiare rotta e sondare che tipo di accoglienza potrebbe arrivare dal centrosinistra. Magari ricordando che a Roma si sta seduti a pochi banchi di distanza e dunque cercando di fare arrivare l’onda lunga delle grandi intese dalla Capitale all’acropoli. Passano per Terni. La sfida per il Campanile Colpi di scena nella corsa per Palazzo dei Priori; il candidato del centrodestra Corrado Zaganelli (a sinistra) ha deciso di fare un passo indietro sembra abbia influito e non poco il paventato inserimento di Andrea Romizi come capolista, scontentando gli “appetiti” di Renzo Baldoni e non solo. Sembra che a raffreddare gli entusiasmi della coalizione attorno alla scelta di Zaganelli sia intervenuto anche il fattore “C”, laddove “c” sta per cattolici. Zaganelli, anche durante la sua presentazione, si è definito «agnostico in cerca di verità». Dunque, poco appetibile per tutta quella parte di elettorato centrista che, stando così le cose, rischiava di venire “rapito” dai centristi del Pd. Allora forse non è un caso che in queste ore prenda sempre più quota la possibilità che il centrodestra seppure in ordine sparso - possa in qualche modo convergere sulla (auto) candidatura di Otello Numerini, già consigliere comunale dell’Udc. Numerini nei giorni scorsi aveva fatto trapelare la possibilità di costituire una sua lista di centro. Ma il no- me potrebbe però anche essere un altro. Ieri si sarebbe tenuto un vertice (al tavolo Modena, Asciutti e Squarta) per trovare la quadra. Ipotesi? Qualcuna ne circola (Calabrese, Porena) oggi se ne saprà di più. Scenari possibili, come è possibile che lo scontro all’arma bianca che sta devastando gli ex “cugini” del Pdl produca altri effetti. Ossia che ognuno decida di correre più o meno da solo, confermando l’ipotesi che l’elezione è più un modo per contarsi che uno strumento per imprimere alla politica comunale il proprio sigillo. Lasciando l’agone nelle mani degli altri due candidati, Urbano Barelli permettendo: Wladimiro Boccali, forte di un centrosinistra che pure fra mugugni - ancora sembra in grado di ricompattarsi, almeno di fronte ad appuntamenti importanti. E Cristina Rosetti, candidato pentastellato che, a questo punto, potrebbe davvero accarezzare l’idea di accendere la miccia del ballottaggio. Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria perugia « Un bando di idee per far rinascere il Mecato coperto » Cristina Rosetti, candidata “portavoce” sindaco Movimento 5 Stelle 9 Il Movimento 5 Stelle presenta la squadra della “portavoce” Rosetti In lista 32 persone, 20 uomini e 12 donne di LUCIA PIPPI PERUGIA - «Un solo alleato: il cittadino». È questo lo slogan scelto dal Movimento 5 Stelle per le elezioni amministrative al Comune di Perugia. Una campagna elettorale che vedrà impegnata nella carica di candidato a sindaco, anzi di “portavoce dei cittadini”, Cristina Rosetti, avvocato. Nata e cresciuta in centro storico, fondatrice della sede regionale del Movimento difesa del cittadino, Rosetti ha presentato la squadra formata da 32 persone: 20 uomini e 12 donne. Accanto a lei, Michele Pietrelli, già candidato a sindaco nel 2009 con una lista civica e attualmente capolista del Movimento. «La nostra lista - ha detto Pietrelli - è formata da persone motivate, che hanno fatto un grande lavoro sul territorio. Noi ci presentiamo per go- Testa a testa e rimonte: le sfide Migliaia di voti on-line per l’iniziativa del Giornale dell’Umbria PERUGIA - Continua il successo della consultazione on-line promossa dal Giornale dell’Umbria “Scegli il tuo consigliere comunale”. Migliaia di voti per un’iniziativa che non ha valore statistico, ma “tasta il polso” degli elettori chiamati al voto il 25 maggio nei 13 comuni umbri con più di 10mila abitanti. Ecco i risultati. Bastia Umbra. Davanti di un soffio Gabriella Stangoni (20,2%), tallonata da Marco Fortebracci (20%). Lascia la prima piazza l’assessore uscente Francesco Fratellini (16%). Castiglione del Lago. “Mister” preferenza è Nicola Cittadini che stacca tutti col 43%. Sulla seconda piazza sale Francesca Traica (10,5%), terzo posto in comproprietà tra Ivano Possieri e Fabio Duca (7%). Foligno. È ancora primo l’ex vicesindaco Massimiliano Romagnoli (19,5%) tallonato da Graziano Angeli (17%). Daniele Poletti (12%) sul gradino più basso del podio. Gualdo Tadino. Prosegue il testa a testa tra Erminio Fofi (27,9%) e Paola Gramaccia (26%). Insegue, ma ben distante, Simona Vitali (7,9%). Gubbio. La medaglia d’oro per ora resta al collo di Luca Cuccarini (18,9%) che deve però fare i conti con Luca Barilari (17%). Nicola Aloia e Luca Casagrande (14%) si spartiscono la terza piazza. La preparazione delle schede elettorali Magione. Grande rimonta di Giancarla Sordi (29%) che scalza Francesco Rubeca (19%). Al terzo posto Nazareno Annetti (13%). Marsciano. Oltre il 31% dei consensi è per Gionata Moscoloni, mentre Anna Offreddi e Carlo Cavaletti (12%) battagliano per la seconda piazza. Al terzo posto Gabriella Bucca (9%). Orvieto. Dopo aver furoreggiato nelle consultazioni per la scelta del sindaco, Roberta Tardani fa piazza pulita degli avversari e incassa oltre l’80%. Perugia. Ecco il podio del capoluogo. Davanti a tutti c’è Emanuele Scarponi (20,3%) che tiene a distanza Claudio Consalvi (12%) e Michele Pietrelli (8%). San Giustino. A Leonardo Gabrielli va il 50% dei voti. Seconda è Luciana Veschi (20%) mentre terzi a pari merito sono Giovanni Matteucci e Giulio Cucchiarini (10%). Spoleto. Matteo Cardini tiene le redini del primo posto con il 27,7% dei voti. Seguono Samuele Bonanni (22,7%) e David Militoni (20,3%). Terni. In vetta è scontro tra Andrea Difino (31%) e Marcello Bigerna (29,3%). Gli altri contendenti devono spartirsi le briciole. Umbertide. “Regina” delle preferenze è Cinzia Montanucci (37%). A distanza c’è Antonio Molinari (16,6%) e poi la coppia composta da Giovanni Valdambirini e Marco Caporali (10,4%). La squadra del Movimento 5 Stelle con la candidata Cristina Rosetti vernare la città e non siamo disposti, in caso di ballottaggio, ad appoggiare altri schieramenti». Il punto centrale della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle è la vicinanza al cittadino. «Abbiamo una bozza di programma che - ha illustrato Rosetti - sarà comunque ampliato e concordato con i cittadini durante i 40 incontri che faremo da qui alle elezioni su tutto il territorio. I punti fondamentali sono: condivisione delle idee e della loro attuazione; accessibilità, il cui livello oggi a Perugia è molto basso; ecosostenibilità, per politiche che dovranno minimizzare l’impatto ambientale. Ci sarà spazio anche per la strategia rifiuti zero e anche per una nuova e grande idea di welfare». In caso di vittoria il primo atto da sindaco sarà proprio quello di adottare un regolamento per un’amministrazione condivisa. «Quella che c’è oggi - ha spiegato - interloquisce solo con chi può controllare». Un discorso a parte è quello della sicurezza. «La repressione - ha aggiunto non è nelle competenze di un sindaco. Il ruolo dell’Amministrazione è invece quello di incentivare i cittadini affinché si riapproprino degli spazi, favorendo chi fa attività lecite. Per il Mercato coperto vogliamo creare un bando di idee per liberare le energie che Perugia possiede. Diciamo anche “no” alla realizzazione della seconda tratta del Minimetrò. In caso di elezione, infine, siamo pronti a prestare attenzione ai trasporti, al servizio idrico e alla gestio- Il programma «Abbiamo una bozza che sarà comunque concordata con i perugini grazie a 40 incontri» ne dei rifiuti». Ultimo commento è quello riservato all’Amministrazione Boccali colpevole, per i 5 Stelle, di non aver rispettato i programmi. LA LISTA Ecco la lista del Movimento 5 Stelle. I nomi sono in ordine alfabetico. Massimo Aiello, Pietro Altieri, Laura Alunni, Michela Bigonzoni, Maria Gabriella Brunori, Simone Calisti, Marco Camilloni, Luigi Cesarini, Noemi Cipollone, Antonio Donato, Fabrizio Ercolanelli, Michele Fastellini, Maria Fiorito, Natale Fiorucci, Massimo Furiozzi, Domenico Genua, Stefano Giaffreda, Roberta Massi, Sabrina Monaco, Simone Nardelli, Alessandro Naticchioni, Fabio Paganini, Enzo Parrini, Emma Pavanelli, Michele Pietrelli, Doriana Racanella, Stefania Racano, Cristina Rosetti, Miriam Scarabattoli, Matteo Severini, Damiano Stano, Maurizio Venezi. La professione più presente è quella degli insegnanti (cinque), poi ci sono liberi professionisti (sette), commercianti e imprenditori (tre). E ancora un operaio, due impiegati, un ricercatore, un tecnico radiologo e anche un autista di Umbria mobilità. SERVIZIO NECROLOGI 075 395041 075 395043 E’ mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 87 RENATO ALUNNI PROIETTI Ne danno il triste annuncio la moglie Concetta, le figlie Liviana, Marisa, i generi, i nipoti ed i parenti tutti. Perugia, 1 Aprile 2014 I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 9,30 nella Chiesa di S. Spirito (Porta Eburnea). Dopo le esequie la cara salma verrà tumulata nel cimitero di S. Savino Magione. Si ringrazia anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto LE NECROLOGIE SI RICEVONO TUTTI I GIORNI FINO ALLE ORE 17,30 Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria 20 terni Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it Usura, imprenditori e commercianti le vittime finiscono col chiedere prestiti e cadono nella rete dell’usura. «Molti usurai - afferma Busà - sono noti tra i cittadini, si conoscono, sono “personaggi pubblici”, eppure nessuno parla. Sono sempre più le persone con l’acqua alla gola, devono pagare le tasse, Equitalia li insegue, devono pagare il mutuo, devono saldare fornitori e banche, vengono da noi persone disperate». Ma chi è l’usuraio “tipo”? «Spesso sono imprenditori - spiega Busà a volte sono le stesse vittime che Nuovi dati dallo Sportello di Terni: segnalati quindici casi in tre mesi L’OPERAZIONE Ruba tre felpe, arrestato TERNI - Si era vestito “a cipolla”, indossando una felpa sopra l’altra, credendo in questo modo di uscire dal negozio senza pagarle e senza che nessuno se ne accorgesse. Invece è finito proprio nei guai. È infatti stato sorpreso con indosso, per l’appunto, le tre felpe appena rubate, un rumeno di 23 anni arrestato dalla polizia, in città, all’uscita di un grande magazzino di via Mazzini. Secondo quanto riferito dalla squadra Volante, il giovane, risultato un operaio residente in città, insieme a un amico è entrato nel negozio, ha preso dei capi di abbigliamento e poi si è diretto verso il camerino. L’altro ha aspettato fuori guardandosi intorno, poi sono usciti, senza fermarsi alle casse. Chiamati dagli addetti alla vigilanza, gli agenti hanno quindi bloccato il 23enne, con la refurtiva. Le felpe erano danneggiate dalla rimozione delle placche antitaccheggio. STALKING Ex carabiniere a processo TERNI - Si avvia alla conclusione il processo nei confronti dell’ex carabiniere di 56 anni alla sbarra per stalking nei confronti della ex compagna, una ternana di 47 anni. Ieri, davanti al tribunale di Terni, si è svolta una nuova udienza del procedimento, subito rinviata per mancanza dei testimoni citati. Per uno di loro il giudice Simona Tordelli ha disposto l’accompagnamento coattivo per la prossima udienza, fissata per l’8 ottobre. In quella data verranno esauriti i testimoni e si procederà con la discussione. L’uomo - secondo quanto ricostruito dall’accusa - non si sarebbe rassegnato alla scelta della compagna di lasciarlo e avrebbe iniziato a seguirla, mandarle messaggi sul cellulare ad ogni ora del giorno, fino a un litigio avvenuto in un centro commerciale che ha spinto la donna a presentare denuncia. di MARIALUCE SCHILLACI TERNI - Una realtà sommersa. Una realtà, dunque, preoccupante. Il mondo dell’usura nel Ternano appare vivo e vegeto, le vittime degli strozzini sono sempre di più, ma l’aspetto più cupo della faccenda è che tutto resta nel più fitto silenzio. Un vuoto, una sorta di “muro di gomma” che sembra tingere di normalità ciò che invece è puro dramma. Dopo i dati snocciolati dal presidente dell’Adoc Umbria, Angelo Garofalo, sul Giornale dell’Umbria (21 richieste di aiuto in tre mesi, ndr), dopo le fosche tinte descritte dalla vicepresidente della Fondazione umbra contro l’usura, Lucia Baldoni (sempre meno fondi a disposizione, ndr) e dopo il grido di allarme lanciato da Franca De Candia, presidente dell’Anvu, associazione nazionale vittime dell’usura («Chiedo al sindaco Di Girolamo una sede a Terni per poter seguire più da vicino le vittime», ndr), ora a definire «di notevole difficoltà» la situazione nel Ternano in fatto di usura è Lino Busà dell’associazione Sos Impresa: «Noi cerchiamo di convincere le vittime di usura a denunciare - spiega - ma è davvero complicato e così si rende tutto più difficile». Sos Impresa gestisce da alcuni Uno scambio di denaro tra la vittima e un usuraio. Sotto, la pagina dell’edizione di domenica del Giornale dell’Umbria relativamente all’indagine effettuata sui casi di usura e sulla situazione nella provincia di Terni mesi lo Sportello Antiusura operativo nei locali dell’Urp/Sportello del Cittadino del Comune di Terni (via Roma 40, di fronte al Politeama, ndr). Viene effettuato servizio di assistenza e di sostegno alle vittime di usura ed estorsione. Il servizio di consulenza gratuita, gestito da personale esperto, è aperto ogni mercoledì dalle ore 16 alle 18. «In appena tre mesi - dice Busà - si sono rivolti a noi ben 15 persone, casi di vittime finite in mano agli usurai. Oltre alla paura che queste persone hanno nel denunciare - aggiunge - c’è anche il fatto che siamo ancora poco conosciuti». Tra le vittime figurano soprattutto piccoli imprenditori, specie del settore edile, ma anche negozianti “storici” e “maturi”, sulla mezza età, che per non chiudere l’attività per necessità si trasformano in aguzzini, ma c’è anche il purtroppo florido ambiente del gioco d’azzardo, gente con disponibilità economica e “ricca” di contatti, il giro lecito che spesso sfocia nell’illecito». Molti i ternani che si indebitano per colpa del gioco, come rileva pure l’Adoc. Sos Impresa assiste anche nella fase post denuncia, fornisce assistenza legale e offre consigli economico-finanziari sui fondi a disposizione delle vittime. Per appuntamento si può telefonare allo Sportello del Cittadino 0744.432201, oppure al numero verde di Sos Impresa: 800.900.767. Segno meno per commercio e manufatturiero TERNI - Ancora segno meno per manifatturiero e commercio, mentre sperano in un 2014 migliore le imprese esportatrici: l’economia ternana fatica ad uscire dalla crisi, in base ai dati diffusi oggi, riferiti al quarto trimestre 2013, dell’Osservatorio congiunturale, realizzato dalla Camera di commercio di Terni in collaborazione con Questlab. Più marcate le differenze rispetto al terzo trimestre dell’anno e alla media regionale per quanto riguarda l’andamento congiunturale di entrambi i settori. Nell’industria la produzione scende del 2,7%, nonostante a livello regionale segni +1,5% e migliori anche il fatturato. Le imprese artigiane scendono addirittura del 3,2%. Perdono di più le industrie del settore meccanico e dei trasporti (-10,5%) mentre da segnalare il buon andamento già avviato nel terzo trimestre del settore tessile (+12,4%) e della chimica (+10,9%). Scende anche il fatturato rispetto al trimestre precedente (-3%). Sul fronte dell’estero invece, si confermano dati incoraggianti per le imprese esportatrici della provincia. Quelle che operano in mercato internazionalizzati registrano un miglioramento sensibile del fatturato rispetto ad un anno fa (+11,2%). Stabile il dato sull’occupazione che rispetto al terzo trimestre segna un +0,03%. In merito al commercio, si arresta la contrazione delle vendite. Il calo rispetto al terzo trimestre è IN TRIBUNALE Simona Tordelli è il nuovo gip, sostituisce Panariello TERNI - È stato affidato al giudice monocratico Simona Tordelli il compito di sostituire uno dei gip-gup del tribunale di Terni, Pierluigi Panariello. Quest’ultimo, da dieci anni in servizio come giudice per le indagini preliminari e per le udienze preliminari, lascerà infatti il proprio ruolo avendo raggiunto il limite di permanenza massima nello stesso incarico. Panariello, recentemente, aveva presentato inoltre richiesta di trasferimento presso la Corte di Appello di Perugia, richiesta che dopo l’ok del Csm attende di diventare definitiva. Continuerà ad occuparsi dei procedimenti già incardinati, così come avverrà per il giudice Tordelli. In tribunale sono inoltre attesi cinque nuovi giudici. meno marcato (-1,5%, rispetto al 3,2%) grazie alla performance incoraggiante della grande distribuzione che - sempre in base ai dati dell’ente camerale - nell’ultimo trimestre dell’anno registra una crescita delle vendite del 3,5%. Sul fronte degli ordinativi ai fornitori, il 27% degli imprenditori segnala una diminuzione rispetto al trimestre precedente, mentre il 17% registra una flessione. Su base tendenziale, l’arretramento è del 2,5%. Le previsioni per il futuro prossimo non sono incoraggianti secondo il 43% degli imprenditori intervistati e solo per l’8 degli intervistati i primi tre mesi del 2014 si chiuderanno con un fatturato in salita. «Anche l’ultimo trimestre dell’anno ci conferma che i dati più incoraggianti arrivano dall’export e dalle imprese più strutturate che hanno saputo innovare anche nella fase di crisi acuta che sta attraversando la nostra economia», spiega il presidente della Camera di commercio, Enrico Cipiccia. «Resta il dato emergenziale sull’occupazione - conclude il presidente della Camera di commercio ternana - che riguarda soprattutto le microimprese, per le quali come istituzioni dobbiamo lavorare ancora di più per rafforzarle e renderle competitive nei mercati interni». Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria Solo in tre mostrano di aver accresciuto il benessere In assoluto, tra tutti i municipi la maglia nera è Paciano PERUGIA - Dei 92 comuni umbri, solo 3 mostrano di aver avuto, negli ultimi 5 anni, un aumento del reddito medio reale per contribuente. Ad andare meglio di tutti è stato Vallo di Nera (+3,7%), seguito da Parrano (+2%) e Montecchio (+0,6%). PERUGIA - Se è Gubbio, negli ultimi 5 anni, ad avere subito tra i comuni maggiori il calo più forte del reddito medio reale per contribuente, tra tutti i municipi umbri la maglia nera spetta a Paciano (-13,2%). Seguono Nocera Umbra (10,6%), Trevi (-10,3%) e Sellano (-10,2%). 27 Ecco i Comuni diventati più poveri: la classifica VARIAZIONE % REALE (*) DEI REDDITI MEDI PER CONTRIBUENTE NEI COMUNI UMBRI NEGLI ULTIMI 5 ANNI L’andamento medio reale dei redditi per contribuente negli ultimi 5 anni: tra i centri maggiori hanno fatto peggio Gubbio, Gualdo Tadino e Todi Dopo aver presentato, nell’edizione di ieri, l’andamento in Umbria del numero di coloro che dichiarano oltre 120mila euro di reddito complessivo annuo (benestanti di “serie A”) e quelli che denunciano tra 75mila e 120mila euro (benestanti di “serie B”), vediamo oggi quali comuni umbri si sono impoveriti di più negli anni della crisi, in base alle dichiarazioni dei redditi Irpef presentate al Fisco, rese disponibile dal ministero dell’Economia e delle Finanze. di GIUSEPPE CASTELLINI PERUGIA - Tra i comuni maggiori dell’Umbria è Gubbio, negli ultimi 5 anni, quello che si è impoverito di più. Subito dopo ci sono Gualdo Tadino, Todi, Terni e Perugia. Tra tutti i comuni umbri, invece, è Paciano ad essersi impoverito di più negli anni della crisi. Terni e Perugia Nel capoluogo di regione il reddito medio reale giù del 7,1%, stesso dato per la città dell’acciaio. Assisi -7%, Bastia -6,5%, Amelia -6,3% Lo rendono evidente i dati del ministero dell’Economia e delle Finanze, relativi alle dichiarazioni dei redditi presentate al Fisco nei vari anni, fino al 2013. Mettendo a confronto il reddito Irpef denunciato nel 2013 (relativo all’anno di imposta precedente, il 2012) e quello dichiarato nel 2008 (relativo all’anno di imposta 2007), è possibile, per tutti e 92 i comuni della regione, verificare il grado di impoverimento delle persone fisiche che si è prodotto nel periodo della recessione. Il che dà la misura della riduzione del benessere in ogni municipio. A questo scopo, le variazioni percentuali 2013-2008 (o 2012-2007, se ci si riferisce agli anno ai quali si riferisce l’imposta) presentate nella tabella in pagina sono in termini reali, ossia depurate dall’inflazione, che nel quinquennio considerata è stata dell’11,4%. Gli imponibili Irpef presi in considerazione sono quelli su cui sono calcolate le addizionali regionale e comunale da pagare. Il reddito imponibile è il reddito complessivo dichiarato al netto delle deduzioni. L’UMBRIA E LE DUE PROVINCE In termini reali, il reddito medio dichiarato al Fisco dai contribuenti umbri è sceso, in termini reali, del 6,6% tra le dichiarazioni presentate al Fisco nel 2008 e quelle del 2013. In termini nominali, il reddito medio per contribuente in Umbria nel quinquennio è cresciuto del 4,8% (da 20mila 869 a 21mila 878 euro), ma togliendo l’inflazione (che, come detto, è stata dell’11,4%, la variazione reale diventa -6,6%). A livello provinciale, sempre in termini reali la flessione è leggermente più marcata in provincia di Perugia (6,6%) che in quella di Terni (6,4%). (CONFRONTO DELLE DICHIARAZIONI DEI REDDITI PRESENTATE NEL 2013 CON QUELLE PRESENTATE NEL 2008) LA GRADUATORIA È STILATA DAL RISULTATO PEGGIORE A QUELLO MIGLIORE PACIANO NOCERA UMBRA TREVI SELLANO MAGIONE PRECI CAMPELLO AVIGLIANO U. BEVAGNA GUBBIO GUALDO TADINO FABRO CASTEL GIORGIO TODI MONTEFRANCO BETTONA SANT'ANATOLIA DI N. VALFABBRICA SAN VENANZO FOSSATO DI VICO PORANO TERNI PERUGIA BASCHI GUARDEA LUGNANO IN TEV. DERUTA ASSISI MONTELEONE D'O. ALVIANO CASTIGLIONE DEL L. FICULLE -13,2 -10,6 -10,3 -10,2 -9,8 -9,2 -9,2 -8,6 -8,5 -8,4 -8,2 -8,1 -8,0 -8,0 -7,9 -7,8 -7,5 -7,5 -7,5 -7,5 -7,2 -7,1 -7,1 -7,1 -7,1 -7,0 -7,0 -7,0 -6,9 -6,9 -6,8 -6,8 SIGILLO MONTE S.M.T MONTE CASTELLO DI V. BASTIA PANICALE CASCIA AMELIA FOLIGNO MONTELEONE DI SP. OTRICOLI CERRETO DI SP. COLLAZZONE ACQUASPARTA SPOLETO MONTECASTRILLI SPELLO TORGIANO NORCIA MARSCIANO UMBERTIDE ATTIGLIANO CITTA' DI CASTELLO MONTEFALCO ALLERONA MONTEGABBIONE ORVIETO POGGIODOMO CALVI DELL'U. CANNARA PENNA IN TEV. POLINO FERENTILLO -6,6 -6,6 -6,6 -6,5 -6,4 -6,3 -6,3 -6,2 -6,1 -6,1 -6,1 -6,1 -6,0 -5,9 -5,9 -5,9 -5,9 -5,8 -5,7 -5,7 -5,7 -5,6 -5,6 -5,5 -5,4 -5,4 -5,3 -5,3 -5,3 -5,2 -5,1 -5,0 VALTOPINA PIEGARO MONTONE CASTEL RITALDI SAN GIUSTINO NARNI PIETRALUNGA GUALDO CATTANEO CITERNA LISCIANO NICCONE MASSA MARTANA SAN GEMINI CASTEL VISC. STRONCONE SCHEGGIA E PASC. PASSIGNANO COSTACCIARO ARRONE CORCIANO FRATTA TODINA TUORO CITTA' DELLA PIEVE SCHEGGINO GIOVE GIANO DELL'UMBRIA MONTECCHIO PARRANO VALLO DI NERA PROV. PERUGIA PROV. TERNI UMBRIA -5,0 -5,0 -5,0 -4,9 -4,9 -4,7 -4,4 -4,3 -4,1 -4,1 -4,0 -4,0 -3,9 -3,8 -3,8 -3,8 -3,6 -3,6 -3,6 -3,6 -3,4 -3,3 -1,2 -0,7 -0,6 0,6 2,0 3,7 -6,6 -6,4 -6,6 Note: (*) Significa che sono al netto dell'inflazione, che nel periodo considerato è stata dell'11,4% Fonte: Elaborazione su dati ministero dell'Economia e delle Finanze L’ANDAMENTO NEI COMUNI I comuni umbri sopra i 10mila abitanti che si sono impoveriti di più sono, nell’ordine, Magione (qui il reddito imponibile dichiarato mediamente da ciascun contribuente è sceso in termini reali, nel quinquennio, del 9,8%), Gubbio (8,4%), Gualdo Tadino (-8,2%), Terni (-7,1%), Perugia (-7,1%), Assisi (-7%), Castiglione del Lago (-6,8%), Bastia (-6,5%). Quindi Amelia (-6,3%) e Foligno (6,2%). In Altotevere il reddito reale medio è sceso del 5,7% a Umbertide e del 5,6% a Città di Castello. Poco sotto Orvieto, con 5,4%. Allargando lo sguardo a tutti i comuni umbri, e non solo a quelli sopra i 10mila abitanti, la realtà che si e impoverità di più è Paciano (-13,2%). Al secondo posto per perdita di benessere Nocera Um- bra (-10,6%), al terzo Trevi (10,3%). Quindi Sellano (-10,2%), Magione di cui si è già parlato (9,8%), Preci (-9,2%), Campello sul Clitunno (-9,2%), Avigliano Umbro (-8,6%). Chiudono la “top ten” dei peggiori Bevagna (8,5%) e il già citato Gubbio (8,4%). Solo tre i comuni umbri in cui, negli ultimi cinque anni, il reddirto reale medio per contribuente è cresciuto: Vallo di Nera (+3,7%), Parrano (+2%) e Montecchio (+0,6%). Poco sopra di loro, con segni meno ma sotto il 2%, ci sono Giano (-0,6%), Giove (-0,7%) e Scheggino (-1,2%). Comuni in cui il peso della recessione è stato attutito di molto. Salendo nella classifica, si va subito in impoverimenti superiori al 3%, come a Città della Pieve (- 3,3%) e Tuoro (-3,4%). Continuando a salire nella graduatoria, una perdita di reddito pro capite del 3,6% è accusata da quattro comuni: Fratta Todina, Corciano, Arrone e Costacciaro. Umbria e le 2 province Nella regione, negli ultimi 5 anni i redditi medi reali sono calati del 6,6%. Nel Perugino la flessione è stata del 6,6%, nel Ternano del 6,4% Dati che dimostrano come la recessione abbia inciso, in maniera più o meno marcata, in quasi tutti i municipi umbri, abbassando - in alcuni casi in misura rilevante - il ll benessere e, quindi, il tenore di vita tenuto dalle famiglie. Un abbassamento che appare più evidente per i centri di una certa consistenza, visto che tra i comuni sopra i 10mila abitanti solo Corciano (3,6%) e Narni (-4,7%) accusano perdite di reddito pro capite inferiori al 5%. Le dimensioni della riduzione del benessere economico a ogni livello era già emersa nell’articolo di ieri su queste colonne, dato che il numero dei benestanti (intendendo per tali coloro che dichiarano al Fisco sopra i 75mila euro di reddito complessivo annuo) in Umbria tale numero è sceso in solo anno (tra le dichiarazioni presentate nel 2012 e quelle presentate nel 2013) del 18,6%, passando da 11mila 973 a 9mila 717 (-2mila 226). Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria economiaUMBRIA Il settore manifatturiero del Perugino rafforza i segnali positivi: le cifre Ma il commercio continua a mostrare il segno meno PERUGIA - Chiusura dell’anno all’insegna del segno “più” per l’industria manifatturiera perugina: nel IV trimestre trovano conferma le tendenze positive emerse nel precedente trimestre, con i principali indicatori congiunturali che segnano una crescita. La produzione resta in campo positivo, anche se il valore della variazione appare di modesta entità. Migliora il fatturato, che registra un incremento speculare alla flessione del precedente trimestre. Bene l’andamento degli ordinativi, con la variazione tendenziale (ossia tra il IV trimestre 2013 e lo stesso trimestre 2012) che finalmente passa in campo positivo. Sono gli elementi dello scenario che emerge dall’Osservatorio congiunturale della Camera di commercio di Perugia attraverso l’indagine condotta su un campione di circa 370 imprese manifatturiere. I DATI PRINCIPALI Nel IV trimestre 2013 la produzione manifatturiera provinciale cresce registrando un valore positivo, di poco superiore al precedente: +0,6% su base annua, a fronte del +0,3% tendenziale del precedente trimestre. Ancora più incoraggiante il fatturato, che nel IV trimestre 2013, si attesta a +2,1% su base annua, evidenziando un netto miglioramento rispetto al –2,1% tendenziale del III trimestre del 2013. Netta accelerazione, invece, del fatturato estero: la variazione su base annua, infatti, si attesta a +10,4%, in ulteriore progressione rispetto a quanto registrato lo scorso trimestre, (+6,6%). ARTIGIANATO MANIFATTURIERO Segni contrastanti provengono dall’artigianato provinciale. Nel IV trimestre 2013 la produzione dell’artigianato attenua di poco la flessione, al contrario degli ordinativi che raggiungono un risultato migliore, pur restando in campo ne- « L’industria manifatturiera del Perugino è in ripresa, l’artigianato manda segnali contrastanti e il commercio continua a soffrire » Giorgio Mencaroni gativo. All’opposto, il fatturato artigiano accelera la flessione. La produzione su base annua registra una variazione tendenziale del -2,4%, a fronte del -2,8% dello scorso trimestre. Il fatturato segna un -3,3% ten- denziale, ancora negativo e in peggioramento rispetto al precedente dato, -1,3%. Gli ordinativi, invece, migliorano decisamente, avvicinandosi molto al segno positivo, senza però raggiungerlo: la loro flessione tendenziale infatti si ferma al -0,6%, a fronte del precedente -4,2%. Anche la variazione tendenziale degli ordinativi mostra un miglioramento, che gli permette di assumere con decisione il segno positivo: +1,7% il valore tendenziale in chiusura dell’anno, a fronte del -0,5% registrato nel III trimestre 2013. Per quanto riguarda gli ordinativi esteri, evidenziano una corposa crescita su base tendenziale, in netta progressione rispetto al precedente trimestre: la variazione su base annua, infatti, si attesta al +7,7%, a fronte del +1,7% tendenziale del III trimestre dell’anno. LE PREVISIONI DEL MANIFATTURIERO I segnali positivi emersi nell’ultimo trimestre 2013 non hanno, comunque, modificato le aspettative di breve periodo delle imprese manifatturiere, che rimangono di segno negativo. Il bilancio complessivo delle previsioni per il I trimestre dell’anno 2014 è caratterizzato dal IL SONDAGGIO TRA LE IMPRESE Settore distributivo, aziende pessimiste PERUGIA - Le previsioni per il I Trimestre 2014 formulate dalle imprese commerciali della provincia di Perugia restano negative. Le aziende che si attendono una flessione nelle vendite nel I trimestre del 2014 risultano superiori a quelle che segnalano un aumento. Il saldo, pertanto, è negativo e si attesta a -41, mostrando un peggioramento rispetto al -24 del precedente trimestre. LA VERTENZA Stato di agitazione alla Colussi, i sindacati s’appellano alle Istituzioni ASSISI - I sindacati chiamano le istituzioni locali «a fare la propria parte nella vertenza che si è aperta in difesa dei posti di lavoro della continuità produttiva dell'azienda Colussi di Petrignano di Assisi, circa 450 dipendenti, tra le principali realtà del settore alimentare dell'Umbria». È l’appello che arriva dalla fabbrica al termine dell'incontro tra Rsu Colussi e segreterie Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dell’Umbria. Un incontro che ha confermato la scelta dell’apertura dello stato di agitazione «contro le dichiarazioni fatte dalla Colussi Spa, nell’ultimo coordinamento nazionale, in merito agli esuberi previsti». I sindacati chiedono «di aprire un confronto su tutti i livelli istituzionali, dai Comuni, alla Regione, per gestire la difficile situazione che si è venuta a creare. Va assolutamente scongiurata, infatti, la perdita di ulteriori posti di lavoro nella nostra regione, in una fase la cui è criticità è ormai purtroppo sotto gli occhi di tutti. Richiamiamo altresì l'azienda alla sua responsabilità, esigendo quella trasparenza che è venuta a mancare in questo ultimo periodo, visto che mai negli incontri con il management si era ipotizzato un intervento sui livelli occupazionali di Petrignano». pessimismo, sia per la produzione che per il fatturato interno. Le imprese che prevedono un incremento della produzione sono inferiori a quelle che si attendono una diminuzione (il saldo si attesta a -24, in peggioramento rispetto al -12 del trimestre precedente). Le aspettative relative al I trimestre 2014 segnalano anche per il fatturato un saldo che si attesta ancora in campo negativo con un valore (25), peggiore rispetto al dato precedente (-8). Per gli ordinativi interni, il saldo raggiunge -28, oltre il doppio rispetto allo scorso trimestre (13). Prevale ancora l’ottimismo nei confronti dell’export. Le previsioni, infatti, sono positive in riferimento agli ordinativi esteri: +21 il saldo, in ulteriore miglioramento tenuto conto che lo scorso trimestre si era attestato a +16. COMMERCIO Anche nel IV trimestre 2013 prosegue la fase di contrazione dei consumi, ma si attenua la caduta delle vendite del commercio nella provincia di Perugia. La variazione tendenziale delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2012 è pari a -1,6%, quasi la metà rispetto al precedente 3,1%. Il bilancio in rosso delle vendite provinciali è da ricondurre ai risultati negativi registrati dalle Imprese Regione, «sì» in commissione per la Finanziaria Numerosi gli emendamenti approvati, tra cui quelli relativi ai centri storici e ai danni da fauna selvatica PERUGIA - La Prima commissione del consiglio regionale ha approvato gli atti che compongono la manovra finanziaria regionale: legge finanziaria, collegato, bilancio di previsione annuale e pluriennale. Le tre distinte votazioni hanno fatto registrare i 6 “sì” dei consiglieri di centrosinistra e i 2 “no” dell’opposizione di centrodestra. Numerosi gli emendamenti ai documenti, proposti dai gruppi consiliari e dalla Giunta, approvati durante i lavori, a cui ha partecipato anche l’assessore alla Programmazione ed organizzazione delle risorse finanziarie Fabrizio Bracco. La Prima commissione ha espresso parere favorevole alle modifiche richieste dalla Giunta per: sistema regionale dell’Information tecnology; centri storici e qualità architettonica; convenzione con il Corpo forestale dello Stato; manifestazioni storiche; organismi esterni di valutazione; Ga- rante per l’infanzia; danni da fauna selvatica all’agricoltura; diminuzione dei fondi per la sede del “World Water Assessment Programme” dell’Unesco in favore delle attività ambientali di Province e Comuni; pesca professionale; cofinanziamento della cooperazione internazionale; ammortizzatori sociali in deroga; modifica delle regole di nomina della Consulta del commercio equo; esercizio dei poteri sostitutivi dei Comuni nella ricostruzione post sisma; fondi per la non autosufficienza e la domiciliarità; inserimento del Centro estero nella commissione per la promozione integrata. Approvato anche l’emendamento che abbassa da 36 a 24mila euro il limite di reddito familiare per l’accesso di un figlio, che intende creare una famiglia propria, agli edifici residenziali pubblici. La Commissione ha espresso parere contrario agli emendamenti Una parte del gruppo di maggioranza in consiglio regionale, presto la manovra finanziaria arriverà in aula che chiedevano di: estendere da 24 a 48 ore la durata di un viaggio che rende obbligatorio, per gruppi e associazioni, avvalersi di una agenzia di viaggio; mantenere lesanzioni per gli Ambiti territoriali integrati che non raggiungono gli obiettivi di raccolta differenziata fissata dal Piano rifiuti (o in subordine di dimezzare le sanzioni fino al 2015 raddoppiandole per il mancato raggiungimento degli 29 obiettivi previsti per quella scadenza). Durante la riunione la Commissione ha poi bocciato l’articolo del collegato che prevedeva l’estinzione delle sanzioni amministrative per gli Ambiti territoriali integrati che non hanno raggiunto i previsti obiettivi in materia di raccolta differenziata. Quattro emendamenti sono stati ritirati e verranno ripresentati in Aula. del commercio al dettaglio, sia di prodotti alimentari che di prodotti non alimentari. La variazione delle vendite della grande distribuzione nell’ultimo trimestre del 2013, invece, è passata in campo positivo, ma con un valore contenuto, che non è stato in grado di compensare l’andamento negativo del commercio al dettaglio. Il segmento alimentare, nonostante il periodo natalizio, appare il più penalizzato dalle decisioni di acquisto dei consumatori, con una variazione del - 4,9%, in peggioramento rispetto al precedente -3,2%. Il segmento non alimentare, con una variazione tendenziale del -2,2%, pur rimanendo in campo negativo sembra invece riconquistare qualche posizione, a fronte del -3,9%, dello scorso trimestre. La grande distribuzione mostra l’unico segnale incoraggiante del comparto: la variazione tendenziale delle vendite entra in campo positivo e segna un +1,1%, ancora più consolante se paragonato con il -0,9% del precedente trimestre. Rallenta la caduta degli ordinativi ai fornitori; la loro variazione tendenziale, nel IV trimestre 2013, è pari a -1,8%, ancora negativa, ma in ulteriore miglioramento rispetto al 4,1% registrato su base annua lo scorso trimestre. RE. EC. LA FIERA Agriumbria, una chiusura col “botto” BASTIA - Grandissima partecipazione di pubblico alla giornata conclusiva della 46esima edizione di Agriumbria all’Umbriafiere di Bastia Umbra. Migliaia di persone, sin dalle prime ore della mattina, hanno fatto la fila per entrare (dove erano presenti 400 espositori e oltre 600 capi di bestiame). L’intera area prossima al centro fieristico e la zona industriale di Bastia Umbra sono state occupate dalle auto dei visitatori. Particolare interesse hanno suscitato, nelle famiglie con bimbi al seguito, le mostre zootecniche con bovini, di varie razze (chianina, podolica, romagnola, maremmana, frisona, pezzata rossa, limousine), suini (cinta senese), ovini, cavalli, asini e animali da cortile. Numerosi gli affari commerciali conclusi nell’area delle macchine agricole. Seguici anche su Martedì 1 aprile 2014 Anno XXXII n. 90 - euro 1,20 www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it UMBRIA FOLIGNO Addizionale Irpef, stangata in arrivo A GUALDO TADINO Controlli anti droga Arresti e denunce A a pagina 11 CASTIGLIONE DEL LAGO Ladro inseguito dai frati finisce in manette A a pagina 33 Scopre una bomba Bimbo salvo per miracolo A a pagina 32 Perugia Donna di 55 anni si getta nel fiume, viene soccorsa e salvata da tre poliziotti Rischia il lavoro e tenta di uccidersi ITALIA & MONDO Consiglio dei ministri Senato, si cambia Il decreto legge passa all’unanimità A PERUGIA Quella lettera di licenziamento ormai in arrivo l’ha fatta piombare nella disperazione più autentica. Perdere il posto di lavoro a 55 anni le ha creato un irreparabile senso di vuoto, unito a rabbia e stati d’ansia. E alla fine ha visto tutto nero, al punto da pensare al gesto estremo. Così la perugina, dopo giorni pieni di dolore, si è recata ieri nei pressi della zona “Ponte di Legno” a Ponte San Giovanni. E con un gesto fulmineo si è gettata nelle acque gelide del fiume Tevere proprio per farla finita. Per fortuna, grazie all’intervento di tre poliziotti, è stata soccorsa e salvata. La donna, che era già in stato di ipotermia, ha tentato fino all’ultimo di liberarsi dalla morsa degli agenti. E’ stata trasportata in ospedale. Le sue condizioni non preoccupano. A A Abbinamento opzionale con: “Quello che devi sapere sul denaro” Euro 3,80; + il prezzo del quotidiano a pagina 17 Angelino Alfano annuncia: “Invieremo altri 100 militari nella Terra dei fuochi” A Incidente sul lavoro Il Nera ha restituito il cadavere (Foto Principi) A BASTIA UMBRA Perugia: Zaganelli lascia il centrodestra Angelo Stazzi è colpevole L’infermiere killer condannato all’ergastolo a pagina 5 A Sport a pagina 19 Gli agenti del commissariato di Assisi hanno rintracciato e riconsegnato ai genitori, che ne avevano denunciato il rapimento, una 14enne rom. La ragazzina era stata avvicinata alla periferia di Roma da due giovani di una famiglia rivale che, con la forza, l’avevano costretta a salire a bordo di un’autovettura con la quale avevano fatto perdere le tracce. La denuncia dei genitori è stata chiara: la loro figlia era stata rapita per essere data in sposa a un coetaneo della stessa famiglia rom dei presunti sequestratori. L’INIZIATIVA Lega Pro Il club vuole il Curi pieno: biglietti a un euro per le donne Colpo di mercato del Grifo Prende il difensore Rossi: cento presenze in serie A A a pagina 46 SERIE B Goleador Masi, quattro gol per la sua Ternana Ma sabato sarà fuori come Lauro A a pagina 45 SERIE D Lo Spoleto cambia: via Schenardi, torna Luzi Del Frate: “Meglio per lo spogliatoio” A a pagina 48 Cronache del sabato sera A a pagina 39 Sofferenza non è contrario di amore! di Antonio Tofanelli A Q uante volte imploriamo Dio di toglierci le sofferenze? Quanto ci prodighiamo perché, questacompagna del cammino umano, sia allontanata ed esclusa dalle cose utili? Molte volte, quando viviamo situazioni contrarie ai nostri desideri o vengono limitate le nostre aspirazioni, o peggio, siamo in preda a dolori e sofferenze di sorta, ci riteniamo sfortunati o vittime di coincidenze negative che si abbattono su di noi. Tante volte ho pensato che quel che viene definita una "coincidenza", in realtà sia una vera e propria "Dioincidenza", cioè un' azione di Dio che incide nella nostra vita per il nostro bene, anche se non siamo capaci di riconoscerlo. [continua a pagina 7 ] La rapiscono per obbligarla a sposarsi POLITICA a pagina 3 A Fraternamente Bastia Umbra La polizia rintraccia una ragazzina rom di 14 anni scomparsa a Roma Roma A Cadavere ripescato dopo 36 giorni Maurizio Muccini a pagina 3 Napoli Terni Ieri i sub dei vigili del fuoco hanno ritrovato l’operaio caduto nel Nera a pagina 22 E ’ partito ufficialmente il Premio istituito dal Corriere dell’Umbria per le scuole Superiori della regione. Al massimo 30 righe di sessanta battute ciascuna, gli studenti che parteciperanno dovranno affrontare una tematica a loro certamente vicina: “Cronache del sabato sera”. Il bando è nel sito del Corriere on line. A a pagina 8 A a pagina 23 CULTURA Il mondo della lirica piange Carlo Belli A a pagina 15 DELL’UMBRIA CORRIERE t Martedì 1 Aprile 2014 UMBRIA 7 Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] Nella città delle acciaierie l’addizionale media è di 212 euro Nel capoluogo di regione si ferma invece a 201 Irpefcomunale, Terni batte Perugia earrivalastangata di Diego Aristei A PERUGIA - Addizionale Irpef, parola maledetta. Quando il contribuente la sente sono subito brividi. In sei anni è cresciuta del 50%. In attesa della riduzione del carico fiscale promessa dal governo presieduto da Matteo Renzi, la busta paga di marzo riserverà amare sorprese se confrontata con 12 mesi fa a causa dell’aumento delle addizionali regionali e comunali Irpef. In generale i lavoratori dipendenti e i pensionati troveranno l’amara sorpresa di dover pagare mediamente 97 euro complessivi tra saldo e acconto dell’Irpef sia Regionale, sia Comunale, pari al 29,3% in più rispetto al mese di marzo dello scorso anno. Ieri il quotidiano economico Il Sole24 Ore del lunedì attraverso una sua elaborazione ha evidenziato come l’importo pro capite è più levato a Terni (212 euro) che a Perugia (201 euro). L’indagine del quotidiano economico della Confindustria è il frutto di dati incrociati con altri indicatori quali la presenza di eventuali esenzioni per i redditi bassi, l’applicazione di una aliquota unica o a scaglioni, il reddito medio dei residenti nei Comuni. Nel 2012, anno preso di riferimento, nella città delle acciaierie l’imposta è stata pagata dal 64% dei contribuenti così come nel capo- luogo di regione. Ma quanto pesa davvero l’Irpef comunale? Il modo migliore per misurarla è confrontare il gettito dell’imposta con la base imponibile teorica che è ricavata dai dati del ministero delle Finzanze. Ebbene l’aliquota effettiva a Terni è pari allo 0,71% mentre a Perugia dello 0,62%. Per quanto riguarda sempre l’Irpef comunale, lo scorso anno, a livello nazionale, su 6.707 Comuni che hanno applicato la maggiorazione dell’imposta, ben 1.443 municipi (il 21,5%) hanno aumentato l’aliquota. Da recenti dati diffusi dal ministero delle Finanze, 10 milioni e Imposta comunale L’Irpef nel corso degli anni ha avuto una grande crescita In alto a destra l’assessore regionale al Bilancio Fabrizio Bracco mezzo di euro sono costati ai contribuenti umbri per l’aumento delle addizionali comunali. Per la precisione (i dati riguardano sempre il 2012) sono stati pagati 65 milioni di euro contro i 54,5 dell’anno precedente. I 218mila dipendenti umbri hanno dovuto tirare fuori dalle proprie ta- La novità Da aprile partono le ricette on line FRATERNAMENTE A PERUGIA In Umbria prenderà ufficialmente il via questa settimana il processo di dematerializzazione della ricetta del servizio sanitario nazionale che, sperimentalmente, ha avuto inizio già da fine 2013 presso alcune strutture specialistiche pubbliche. A renderlo noto è l'assessorato regionale alla Sanità, precisando che in seguito a tale processo, la ricetta rossa sarà sostituita da un codice stampato dal medico su carta semplice a titolo di promemoria per permettere così il recupero della prescrizione farmaceutica o specialistica emessa Sperimentazione Ricetta on line dalla struttura erogante la prestazione. L'obiettivo - spiegano i rappresentanti dell'assessorato - è di so- risparmio: infatti, l'eliminazione stituire definitivamente entro la fine della ricetta rossa del sistema sanitadel 2015, tranne alcune eccezioni, rio nazionale prodotta dall'Istituto la tradizionale ricetta rossa prescrit- Poligrafico dello Stato, comporterà ta dal medico di famiglia o dallo da subito una riduzione di spesa specialista, con un promemoria. per la Regione di oltre 300 mila euTutto ciò comporterà un notevole ro l'anno, destinati sinora alla stam- pa dei ricettari. Per il cittadino non ci saranno cambiamenti considerevoli: in pratica, invece di ricevere una ricetta rossa stampata con i dati di prescrizione, si vedrà consegnare dal medico un foglio di carta comune con alcuni codici a barre e alcuni dati in chiaro. Il patrimonio informativo derivante dalla messa a disposizione a livello regionale dei dati di prescrizione e di erogazione, consentirà inoltre, di avviare un'attività di monitoraggio dell'appropriatezza prescrittiva e anche della qualità delle prestazioni erogate. In un futuro non molto lontano, il processo consentirà la realizzazione di servizi on line per il cittadino e ad esempio, sarà possibile la prenotazione e il pagamento di prestazioni sanitarie senza necessità di recarsi di persona presso la struttura erogatrice, con conseguente riduzione di tempi e di costi. B sche 36,4 milioni di euro. Secondo un recente studio nazionale dell’Ufficio servizio politiche del territorio della Uil si sta delineando un trend in crescita per l’Irpef comunale 2014. Su 104 Comuni che hanno deliberato per il 2014, 43 hanno aumentato l’aliquota Irpef. “Aumenti, questi, alquanto dolorosi afferma il sindacato – in quanto le addizionali sipagano sull’intero imponibile e non tengono conto delle detrazioni per la produzione del reddito. Per questo, è fondamentale ripensare l’intera politica economica e fiscale del Paese, che metta al centro la questione di una diversa ripartizione della pressione fiscale, alleggerendo il carico alle persone con un reddito fisso”. A questo punto la domanda è d’obbligo: a quanto ammonterà quindi il conto che lavoratori e pensionati umbri pagheranno di tasse locali? Secondo recenti indagini quella Regionale passerà mediamente dai 363 euro del 2013 ai 409 euro del 2014 (+ 12,7%). L’Irpef comunale passerà dai 140 euro medi pagati nel 2013 ai 155 euro medi di quest’anno (+ 10,7%), con punte di 207 euro. Insomma non ci resta che attendere le politiche fiscali del nuovo governo a firma Renzi per dare più ossigeno alle famiglie umbre con la speranza che siano più eque e che non paghino sempre le solite persone. B dalla prima pagina Sofferenza non è contrario di amore! Gliappuntamenti permessi da Dio per parlare alle creature sono molteplici e la sofferenza, per quanto dolorosa sia, resta un canale privilegiato per incontrare l'amore, che èCristostesso. Si, proprio l'amore,quello autentico e gratuito, capace di fare giustizia alle potenzialità creaturali della persona, che si esprime troppo spesso solo nel limite di ciò che porta contraccambio, forse perché mosso da interessi, oppure stretto da soli legami di parentela. L'uomo può volare molto più in alto quando si apre alla gratuità del dono di sé nell'amore e la scuola più efficace, per imparare, resta la soffe- renza. Quanti cuori trasformati in bene, solo dopo aver provato direttamente cosa voglia dire soffrire. Gesù Crocifisso, per molti, è stata la massima esperienza della sofferenza per unuomo, vista la portata di chi era ad esservi appeso; per altri, invece, è la massima espressione d'amore che si possa incontrare, visto chi è colui che ha accettato tale supplizio per la salvezza dell'Umanità. Entrambe le sensibilità, però, sono di valore unico solo se associate a Gesù che, da divino nella gloria eterna, fattosi uomo, si è lasciato inchiodare, determinando così il significato che Lui ha voluto dare a tale strazio. Sofferenza e amore coincidono in Ge- sù Crocifisso e la stessa cosa viene vissuta da chi, per grazia, vuole uniformarsi a Lui. Sofferenza non è contrario di amore! Esaltiamo la croce nel cuore, offriamo ogni sofferenza e gustiamo in quale modo e in quanto tempo Dio vorrà che questa si trasformi in esperienza d'amore. Questo potrebbe condurre verso un primo passo che potrebbe determinare un cambiamento di vita, cioè, decidere liberamente come stare al mondo. La forza che deriverà dal Crocifisso e la Luce che inonderà il pensare personale e tutto ilproprio essere, sarà determinato dalla volontà di Dio stesso, certo, ma a noi tocca di decidere se e quanto vogliamo ab- bandonarci, con fiduciosa attesa nelle Sue mani, gustando quella salvezza che è stata promessa, in un cammino di redenzione. Mentre si soffre si cresce, quando si soffre si impara ad amare. Ogni cosa associata al Crocifisso, nel dolore o nella morte, è destinata a risorgere a vita nuova. Abbiamo urgente bisogno di Luce per rischiarare un cammino che si sta facendo sempre più irto e tortuoso. Gesù, il vivente, ci accompagni verso una vera Pasqua di rinascita, nella novità di vita, magari impoverita, o ancor di più, liberata dagli egoismi e dai protaB gonismi distruttivi. Antonio Tofanelli Martedì 1 Aprile 2014 DELL’UMBRIA 8 CORRIERE u Umbria Firmato un protocollo in Regione con l’obiettivo di alleviare il peso che grava sulle famiglie interessate Soddisfatti enti locali e sindacati di categoria In arrivo dieci milioni di euro Non autosufficienza: un aiuto concreto alle persone in difficoltà A PERUGIA Circa dieci milioni di euro per le politiche regionali per il sostegno alla non autosufficienza: è la spesa prevista, per il 2014, dal protocollo d'intesa sottoscritto dalla presidenza della Regione Umbria, da un rappresentante dell'Anci Umbria e dai segretari regionali dei sindacati pensionati Oliviero Capuccini (Spi Cgil), GiorgioMenghini (Fnp Cisl) e Roberto Tortoioli (Uilp). Il protocollosi propone di alleviare quanto più possibile il peso che grava sulle famiglie in cui vi sono persone non autosufficienti, in particolar modo anziane. Ciò sarà possibile grazie a risorse che la Regione Umbria ha voluto a tal fine destinare, nonostante il quadro assai difficile della finanza pubblica."Il documento - si legge in una nota - testimonia l'impegno della Regione nel sostenere le persone non autosufficienti e le loro famiglie, attraverso gli strumenti più idonei a garantire una con- creta integrazione socio sanitaria. L'obiettivo che si vuole raggiungere è di privilegiare misure e azioni orientate alla permanenza nel proprio domicilio o alla semiresidenzialità delle persone non autosufficienti, allo scopo di garantire loro per quanto possibile una vita indipendente nel proprio ambiente familiare". Parole di apprezzamento e soddisfazione sono state espresse dai rappresentanti delle tre orB ganizzazioni sindacali. Welfare regionale Aiuto verso il prossimo Iniziativa per i nostri trent’anni Finanziati 74 nuovi appartamenti che guardano alla bioarchitettura “Cronache del sabato sera” Il premio del Corriere per le scuole superiori Case all’avanguardia di Gaia Nicchi A PERUGIA - Un bando Il bando completo per poter partecipare si trova integralmente nel sito del Corriere dell’Umbria A Il 18 marzo il Corriere dell’Umbria, per i suoi trent’anni ha istituito un premio destinato alle scuole superiori dell’Umbria, confermando il ruolo che ilquotidiano ha voluto svolgere in questi anni, dando voce alle istanze del mondo della scuola con un’informazione costante e accolgiewndo in redazione decine e decine di studenti. Il premio si intitola “Cronache del sabato sera”. Chi aderirà dovrà redigere un articolo su questo tema. Gli elaborati, giudicati da un’apposita commissione, dovranno pervenire entro il 10 maggio. L’iniziativa vede la collaborazione della Provincia di Perugia e di quella di Terni, e in particolare dei due assessorati che si dedicano al settore scuola e quindi di Donatella Porzi e di Stefania Cherubini. Fondamentale il supporto dell’Ufficio scolastico regionale e del direttore Domenico Petruzzo. Il concorso, per favorire l’integrazione e la collaborazione tra gli studenti, non ammette la partecipazione individuale e potrà coinvolgere l’intera classe o anche gruppi di studenti. Volevamo anche sottolineare il fatto che sono previsti, negli istituti che aderiranno e lo richiederanno, incontri con i redattori del Corriere dell’Umbria per introdurre alle tecniche e al linguaggio giornalistico. In questo caso sarà sufficiente inviare la richiesta attraverso una mail da indirizzare a [email protected]. Gli elaborati dovranno essere contenuti in massimo 30 righe da 60 battute ciascuna. Il bando completo si trova B nel sito del Corriere dell’Umbria. pubblico per l'assegnazione di contributi per lache guardano alla bioarchertt realizzazione di edifici in bioarchitettura, soluzioni sperimentali, risparmio energetico e fonti rinnovabili, sono questi gli ingredienti per dare nuova linfa e slancio al settore delle costruzioni, ormai da anni in difficoltà. Cinque i Comuni coinvolti (Perugia, Corciano, Amelia, Foligno, Terni) altrettanti i progetti, per un complessivo di 74 nuovi alloggi e un finanziamento regionale di 2.590.000 euro. La portata dell'operazione è stata illustrata ieri nella sede di Ance Perugia dall'assessore regionale Stefano Vinti. A fare gli onori di casa, il direttore di Ance, Walter Ceccarini che ha sottolineato l'esito positivo di questo bando e la presenza di tre imprese associate Ance Umbria che si sono aggiudicate i lavori. Vinti ha espresso "soddisfazione" per l'assegnazione definitiva dei finanziamenti del bando di bioarchitettura, avvenuti proprio in questi giorni e ha parlato di un "nuovo modo di pensare nell'edilizia che tiene conto di qualità e innovazione": "abbiamo affermato il principio del costruire sostenibile, senza consumare energia, ma anzi producendola in modo pulito. E' anche un'azione di riqualificazione e rilegatura urbanistica di alcune parti di città". I 74 alloggi di bioedilizia vanno ad aggiungersi al corposo nucleo Cinque i Comuni coinvolti Si tratta di quelli di Perugia, Corciano, Amelia, Foligno, Terni e altrettanti i progetti realizzato dal 2005 a oggi per un totale di 303 alloggi. Le località coinvolte sono Fornole (Amelia) con 14 alloggi e un finanziamento regionale di 490.000 euro, Ellera di Chiugiana (Corciano) con 8 alloggi e 280.000 euro, l'ex Centro fiera di Via dei Preti (Foligno) con 20 alloggi e 700.000 euro, Sant'Egidio (Perugia) con 24 alloggi e 840.000 euro e Fiori (Terni) con 8 alloggi e 280.000 euro. Contributi che andranno - ha precisato l'assessore Vinti - a beneficio degli acquirenti. Per l'assessore sono state messe in campo "buone pratiche" e "interventi sperimentali verso un progetto ambizioso finalizzato a far crescere la disponibilità di case ecologiche" che testimoniano "l'impegno, straordinario della Regione, seppure parziale e condizionato dalla progressiva e costante diminuzione dei finanziamenti statali". Per Vinti "la crisi economica e finanziaria, che ha depresso il mercato immobiliare, la mancanza di una strategia nazionale e di risorse adeguate, l'invecchiamento della popolazione, l'aumento dei fenomeni migratori, la precarizzazione del lavoro e le difficoltà dei giovani a uscire dalle famiglie di origine, il progressivo indebitamento delle famiglie per l'andamento decrescente delle retribuzioni, sono tutti elementi che hanno ridato centralità alle politiche dell' edilizia residenziale pubblica. Tuttavia, la Regione Umbria ha da tempo individuato la bioarchitettura e l'edilizia sostenibile come momenti importanti per la "qualificazione" delle politiche pubbliche di edilizia abitativa: già nell' ambito dei primi due piani triennali ha finanziato, per un importo di € 8.493.000,00, l'attuazione di 229 alloggi con caratteristiche proprie della bioarchitettura e dell'edilizia sostenibile. I 229 alloggi sono stati quasi tutti ultimati e assegnati agli aventi diritto, mentre per i 74 nuovi alloggi, l'inizio dei lavori è previsto per il prossimo mese di Settembre". Si conclude così un "lungo percorso" iniziato nel 2011 con l'emanazione del bando di concorso rivolto a imprese di costruzione e cooperative di abitazione, nell'ambito del Piano regionale di Edilizia abitativa. In sostanza, la Regione Umbria combina, in modo virtuoso, il diritto alla casa, sostenendolo economicamente, con la necessità di promuovere una nuova cultura ambientale, un utilizzo intelligente delle tecnologie e delle fonti rinnovabili e una maggiore tutela del paesagB gio. CORRIERE DELL’UMBRIA Umbria t Martedì 1 Aprile 2014 9 Oggi la discussione in Consiglio regionale con i relatori Galanello per la maggioranza e Nevi per l’opposizione La prima commissione ha approvato gli atti della manovra finanziaria A PERUGIA La Prima Commissione dell'Assemblea legislativa ha approvato ieri gli atti che compongono la manovra finanziaria regionale: legge finanziaria, collegato, bilancio di previsione annuale e pluriennale. Le tre distinte votazioni hanno fatto registrare i 6 sì dei consiglieri di centrosinistra e i 2 no dell'opposizione di centrodestra. Numerosi gli emendamenti ai documenti, proposti dai gruppi consiliari e dall'Esecutivo di Palazzo Donini, approvati durante i lavori, a cui ha parte- cipato anche l'assessore alla programmazione ed organizzazione delle risorse finanziarie. L'intera manovra sarà discussa oggi nell' aula del Consiglio regionale: relatore di maggioranza Fausto Galanello (Pd) e di minoranza Raffaele Nevi (FI). La manovra - Le linee fondamentali della manovra sono quelle delineate dal Documento annuale di programmazione (Dap) e dalla risoluzione approvata dall'Assemblea in merito all'emergenza casa, alla non autosufficienza e alla riduzione dell'Irap per le cooperative. Previsti vari interventi per l'esenzione del bollo alle auto ibride, la riduzione dell'aliquota Irap delle cooperative sociali, i fondi per la ricostruzione e la sicurezza stradale, l'interpretazione delle norme sui piani regolatori comunali, lo slittamento dei termini per la redazione dei testi unici e di termini e obiettivi della raccolta differenziata, l'eliminazione della procedura di sospensione dell'attività estrattiva in caso di mancato pagamento del tributo. Il bilancio - Le risorse disponibili per il 2014 ammontano a 2 miliardi 569 milioni di euro. Oltre alle spese per il personale e per il funzionamento dell'ente (ridotte complessivamente di 14 milioni di euro) le principali voci del bilancio sono la protezione socio-sanitaria (1miliardo 752milioni), economia industria - turismo - cultura - commercio (170milioni 567mila euro), viabilità - trasporti - infrastrutture (167milioni 191mila euro), edilizia - opere pubbliche - ambiente (89 milioni 291 mila), relazioni istituzionali B (24 milioni 168 mila). A Perugia si registra qualche segno di miglioramento ma a Terni l’economia non decolla. Positivi riscontri arrivano solo dall’estero Manifatturiero e commercio trainati dall’export A PERUGIA Dati contrastanti tra le due province umbre arrivano dall’Osservatorio congiunturale sul manifatturiero dell’industria e artigianato e sul commercio. Mentre nella provincia di PERUGIA emergono alcuni dati positivi che evidenziano segni di miglioramento rispetto alle ultime rilevazioni e fanno anche pensare ad un primo trimetre 2014 in ripresa, sul fronte ternano la crisi sembra ancora molto pesante e le imprese registrano un marcato segno “meno”. Così anche le analisi tra le due zone della regione assumono caratteristiche ben diverse e nel presentare i risultati per il IV trimestre del 2013 e le attese per il I trimestre del 2014, il presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni ha commentato: "L'ultimo trimestre del 2013 ha portato segni di miglioramento più consistenti e diffusi nei diversi comparti del Manifatturiero perugino. La produzione rimane in campo positivo, anche se il valore della variazione appare di entità modesta (+0,6% su base annua). Cresce il fatturato, che registra un incremento speculare alla flessione del precedente trimestre (+2,1% contro il -2,1%). Si consolida l'andamento degli ordinativi e finalmente la variazione tendenziale passa in campo positivo". Segni contrastanti provengono dall'artigianato - continua Mencaroni - Nel IV trimestre 2013 la produzione dell'artigianato attenua di poco la flessione e gli ordinativi fanno meglio, pur rimanendo in campo negativo; all'opposto il fatturato peggiora, accelerando la Protestano domani ad Ancona I lavoratori della ex Merloni contro l’annullamento della vendita A ANCONA Domani i 700 lavoratori dei siti produttivi di Marche e Umbria della J. & P. Industries manifesteranno ad Ancona, in occasione della seconda udienza in corte d'Appello sul ricorso dei commissari straordinari dell' ex Antonio Merloni, e della stessa J. P., contro la sentenza con cui il Tribunale, accogliendo la richiesta di un pool di sette banche creditrici, ha annullato la vendita della A. Merloni in amministrazione straordinaria alla J. & P. di Giovanni Porcarelli. I lavoratori partiranno alle 10 da Fabriano. Un lungo serpentone di auto raggiungerà il capoluogo prima delle 12, quando e' previsto un presidio davanti al Palazzo di giustizia, in concomitanza con l'udienza. ''Alle preoccupazioni per l'annullamento della vendita - si legge in una nota della CislMarche - si aggiungono i ritardi del decreto del ministero del Lavoro sulla cassa integrazione: doveva essere firmato nel gennaio scorso''. Intanto nella giornata di oggi sono previste manifestazioni di sensibilizzazione dei lavoratori anche a B Gualdo. flessione. La produzione su base annua registra una variazione tendenziale del -2,4% a fronte del -2,8% dello scorso trimestre. Il fatturato segna un -3,3% tendenziale, ancora negativo e in peggioramento rispetto al precedente dato (-1,3%). Gli ordinativi, invece, migliorano decisamente sfiorando il segno positivo: -0,6%, a fronte del precedente -4,2%. Eccellenti, invece, i dati relativi al fatturato estero (che si attesta ad un +10,4%) e gli ordinativi esteri (+7,7%). "Anche nel IV trimestre 2013 registriamo una contrazione dei consumi, ma si attenua la caduta delle vendite del commercio nella provincia di Peru- gia, con la variazione tendenziale delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2012 pari a -1,6%, la metà rispetto al precedente -3,1% osservato nel trimestre precedente". "Il bilancio in rosso delle vendite provinciali è da ricondurre ai risultati negativi registrati dalle imprese del commercio al dettaglio, sia di prodotti alimentari che di prodotti non alimentari. Lavariazione delle vendite della grande distribuzione nell'ultimo trimestre del 2013, invece, è passata in campo positivo, ma con un valore contenuto, che non è stato in grado di compensare l'andamento negativo del commercio al dettaglio". Giorgio Mencaroni ed Enrico Cipiccia hanno analizzato l’andamento economico dei rispettivi enti camerali Questo per quanto riguarda la provincia di Perugia che, come si diceva, intravede dei segnali positivi in un quadro ancora altalenante. A TERNI le analisi congiunturali realizzate dalla camera di Commercio provinciale in collaborazione con Questlab, invece, confermano che manifatturiero e commercio chiudono il 2013 con il segno "meno", mentre sperano in un 2014 migliore almeno le imprese esportatrici. L'economia ternana dunque fatica ad uscire dalla crisi. "Anche l'ultimo trimestre dell' anno ci conferma che i dati più incoraggianti arrivano dall'export e dalle imprese più strutturate che hanno saputo innovare anche nella fase di crisi acuta che sta attraversando la nostra economia - spiega il presidente della Camera di Commercio di Terni, Enrico Cipiccia - resta il dato emergenziale sull'occupazione che riguarda soprattutto le micro imprese, per le quali come Istituzioni dobbiamo lavorare ancora di più per rafforzarle e renderle competitive nei mercati interni". In particolare, questi i dati: Industria: La produzione scende del 2,7% rispetto al terzo trimestre mentre a livello regionale la produzione segna "+" (+1,5%) e migliora anche il fatturato. Le imprese artigiane scendono addirittura del 3,2%. Perdono di più le industrie del settore meccanico e dei trasporti (-10,5%) mentre da segnalare il buon andamento già avviato nel terzo trimestre del settore tessile (+12,4%) e della chimica (+10,9%). Scende anche il fatturato rispetto al trimestre precedente (-3%). Sul fronte dell'estero invece, si confer- mano dati incoraggianti per le imprese esportatrici della provincia di Terni. Quelle che operano in mercato internazionalizzati registrano un miglioramento sensibile del fatturato rispetto ad un anno fa (+11,2%). Stabile il dato sull' occupazione che rispetto al terzo trimestre segna un +0,03%. Commercio: Per le imprese commerciali si arresta la contrazione delle vendite. Il calo rispetto alterzo trimestre è meno marcato (-1,5%, rispetto al 3,2%) grazie alla performance incoraggiante della grande di- stribuzione che nell'ultimo trimestre dell'anno registra una crescita delle vendite del 3,5%. Sul fronte degli ordinativi ai fornitori, il 27% degli imprenditori segnala una diminuzione rispetto al trimestre precedente, mentre il 17% registra una flessione. Su base tendenziale, l'arretramento è del 2,5%. Leprevisioniper ilfuturo prossimo non sono incoraggianti secondo il 43% degli imprenditori intervistati. Solo per l'8 degli intervistati i primi tre mesi del 2014 si chiuderanno con B un fatturato in salita. DELL’UMBRIA CORRIERE ECONOMIA P t Martedì 1 Aprile 2014 11 Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] SINDACATO A Terni al via il congresso provinciale dei metalmeccanici della Uilm “SUL TERRITORIO LATITANO SERIE POLITICHE” di Carlo Ferrante possiamo permetterci di abbassare la guardia e cullarci su atteggiamenti mal celatamente ottimistici derivanti dalla riacquisizione del pacchetto azionario da parte di ThyssenKrupp, spacciando quest' operazione dettata dalla necessità economico-finanziarie, per grande necessità". Il Governo si deve impegnare, attraverso le istituzioni locali, per ottenere tutte le garanzie sul mantenimento dell'integrità del sito e sulla strategicità che AST deve rappresentare in ambito nazionale. Da cinque anni di crisi globale, emerge con chiarezza un dato incontrovertibile: un pezzo del Paese sta pagando un conto fra i più alti. Le debolezze oggettive e il quadro internazionale sfavorevole si sono saldati, mettendo a repentaglio la tenuta economica e sociale e se non si romperà presto il circolo vizioso, si potrebbe perdere definitivamente il cuore del sistema industriale. Per il segretario dell'Uilm occorre incrementare la produttività e il reddito disponibile, tagliare la spesa improduttiva, preservando quella sociale e rilanciare gli investimenti. Il congresso proseguirà nella giornata di oggi, con la riconferma di Nicola Pasini al vertice delle tute B blu dell'Uilm. A TERNI - Il territorio ternano, non solo riflette il quadro negativo strutturale e congiunturale del Paese, ma addirittura lo esalta, a causa di carenze politico-istituzionali e di assenza di progetti, anche da parte dei privati, fattori che non hanno consentito e tuttora non consentono di uscire da un lento ma progressivo depauperamento del tessuto economico e sociale. L'ha sostenuto a gran voce il segretario provinciale dell'Uilm Nicola Pasini, nella relazione al XVII˚ congresso della categoria che ha per tema "La valorizzazione del lavoro industriale", che si tiene al Classic Hotel, al quartiere Borgo Rivo. Da una trentina d'anni, quasi giornalmente, si dibatte su quale modello di sviluppo alternativo alla grande industria sia opportuno attuare per rilanciare il territorio, con l'unico risultato di aver sprecato occasioni e risorse rilevanti, che ciclicamente sono intervenute. Alla fine degli anni '90, si era tentato con il contratto d'area Terni-NarniSpoleto, passando per il patto di territorio del 2005, i cui progetti, più volte rivendicati, sono in gran parte finiti nel dimenticatoio. Per Pasini il risultato è deludente, è oggi sotto gli occhi di tutti. Il settore chimico è completamente disinte- L’assise Dei metalmeccanici della Uilm della provincia di Terni (Foto Principi) grato, le piccole e piccolissime aziende, prevalentemente di servizio e manutenzione, non hanno saputo e forse voluto innovare e riqualificarsi, continuando a vivere della mono committenza della grande industria, subendo così le conseguenze di restringimento di margini operativi ed occupazionali. L'unica significativa fonte di produzione del prodotto interno lordo (pil) della provincia di Terni è l'Ast, che rischia però di non rappresentare più una certezza e una prospettiva. Per il segretario dell'Uilm "non ALIMENTARE Dopo il fermo tecnico, da domani, la newco entra prepotentemente sul mercato per acquistare importati quote. Una sfida da accogliere per tutti SANGEMINI,RIPARTELAPRODUZIONEELACOMMERCIALIZZAZIONEDEIPRODOTTI A SAN GEMINI Con il contratto di affitto/acquisto di azienda Sangemini Acque, il gruppo Norda-Gaudianello è ai primissimi posti nel settore delle acque minerali del Paese, con possibilità di conquistare nuove quote di mercato. Dopo il fermo tecnico, da domani, la newco riavvierà la produzione e contemporaneamente la commercializzazione dei suoi prodotti al fine di perseguire gli obiettivi di rilancio del proprio piano industriale. In un comunicato, Norda e Gaudianello "accolgono con grande soddisfazione nel Gruppo, i lavoratori di Sangemini, sottolineando l'esito positivo di un'operazione che ha scongiurato il fallimento di una storica realtà italiana del settore delle acque minerali". La trattativa è stata difficile, spigolosa, lunga, travagliata, ma le forze sociali sono riuscite ad ottenere il mantenimento della quasi totalità delle maestranze, 95 su 102 e l'accordo è stato raggiunto soprattutto per la disponibilità e la solidarietà dei lavoratori della Fruit, rimasti fuori dalla newco. Nei giorni scorsi la Flai Cgil ha convocato un'assemblea dei lavoratori con la partecipazione dei segretari regionali Sara Palazzoli e Michele Racanella, del segretario generale provinciale di Terni della Cgil Attilio Romanelli, e chiedono che, quanto prima, si dia seguito all'accordo che prevede l'apertura di un tavolo con Norda e la Regione Umbria per trovare soluzioni concrete per i 34 lavoratori, 22 della Fruit e 12 della Sangemini. Per il momento, per gli esclusi, è stata richiesta la cassa integrazione straordinaria ma per il sindacato rosso "questo non risolve le problematiche che dovranno essere affrontate". Un incontro istituzionale è stato promesso alle maestran- ze della Fruit, da Massimo Pessina, nelle fasi convulse e decisive della trattativa. Norda e Gaudianello ringraziano "tutte le Istituzioni e le parti sindacali per la loro preziosa e fattiva collaborazione che ha contribuito a concludere con successo questo delicato passaggio dell'accordo" mentre il presidente del Gruppo, Carlo Pessina, ha dichiarato che "resta ora, alla Sangemini Acque spa, perseguire nella maniera più efficiente lo scopo sociale e le previsioni del piano industriale, così da poter sviluppare nuovi e più importanti progetti tesi anche ad incrementare lo sviluppo industriale di tutto il territorio al fine di creare altre opportunità di lavoro ed integrare, nel tempo, altra maestranza. A tutti i dipendenti del Gruppo auguro un buon lavoro". Per portare in porto la conclusione della vertenza, hanno contribuito in maniera decisiva il prefetto Gianfelice Bellesini, il presidente del tribunale di corso del Popolo, Girolamo Lanzellotto e al giudice Paola Vella, e l'assessore regionale allo Sviluppo Economico Vincen- zo Riommi. La Cgil è intenzionata a richiedere un confronto con la nuova dirigenza, mettendo in chiaro che è necessario tagliare con il passato, "non è pensabile che la gestione dello stabilimento resti in mano ai dirigenti che hanno portato Sangemini al fallimento". Intanto l'udienza dei creditori fissata dal giudice fallimentare Alessandro Nastri per venerdì 4 aprile, potrebbe slittare di alcune settimane. La richiesta è stata avanzata dallo studio legale delle società Sangemini, Acque San Francesco-Goccia blu e Sangemini Fruit. In precedenza l'udienza di adunanza dei creditori per il concordato preventivo era stata fissata per il 6 marzo, in seguito anticipata d'ufficio al 3marzo, poi rinviata al 4 aprile. Ora spetterà al giudice Nastri prendere le deB cisioni. C. F. -MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 01/04/14-N: Umbria www.ilmessaggero.it METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Professione Lavoro è sul Messaggero PERUGIA Terni OGNI GIOVEDÌ LA VOSTRA CARRIERA PRENDE UN’ALTRA DIREZIONE Martedì 1 Aprile 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni La battaglia di Irina «Ridatemi mio figlio oppure meglio i nonni dell’adozione» Orvieto Via alla stagione turistica con l’aumento delle tariffe L’omicidio di Gualdo Capotosti a pag. 45 Simonetti a pag. 46 Servizio a pag. 36 Il fidanzato killer: «Ofelia voleva morire con me» Dall’interrogatorio del romeno emergono i particolari sulla morte della giovane: hanno tentato di uccidersi col sonnifero Il caso Covarelli gela il crac Perugia Gli umbri meritano una banca `Il fallimento della società sportiva è ancora appeso a 5 milioni di debiti e 144 creditori tutta loro Ora le due vicende s’incrociano con il sequestro di cinque immobili della Mas ` Egle Priolo PERUGIA Sette milioni in cerca di padrone. Trama pirandelliana per l’affaire Covarelli, tra i crediti ammessi al fallimento del Perugia del 2010 e i milioni in immobili e conti correnti sequestrati per equivalente nell’ambito dell’inchiesta sul presunto riciclaggio in cui è coinvolto anche Dino De Megni, già direttore generale del Grifo. Una trama che vede in rilievo quel Lucio Lo Sole che avrebbe fatto transitare sui conti di Leonardo Covarelli e della New Glen srl (di proprietà al 49 per cento della Mas dell’ex patron e amministrata dall’ex suocero finito con lui ai domiciliari) ol- tre un milione e 690mila euro, un anno e mezzo prima di chiedere il fallimento del Perugia per un credito di 14 milioni. L’immobiliarista romano (ora deceduto) non verrà ammesso tra i creditori del fallimento ma le sue transazioni «senza ragione economica» hanno fatto finire la figlia e i due perugini (insieme ad altre tre persone) nel mirino della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e della guardia di finanza. Con un altro paradosso: i beni sequestrati nel blitz di venerdì non sono di Covarelli e De Megni ma fanno parte della procedura fallimentare. E vanno dissequestrati. Continua a pag. 36 Palpeggiatore, c’è l’identikit A Perugia Spari ai negozi, svolta nell’inchiesta PERUGIA Svolta nell’inchiesta degli spari ai negozi. I carabinieri e la Procura avrebbero imboccato una strada che potrebbe arrivare agli autori del doppi assalto a colpi d’arma da fuoco a negozi di Ponte Felcino e Pontevalleceppi. I riscontri più importanti sarebbero arrivati proprio dagli esami balistici che avrebbero dato indicazioni che dagli investigatori sono ritenuti importanti. Tra l’altro sembra ormai certo che i due assalti abbiano una matrice comune. Motivo che rende ancora più inquietante una vicenda che ha fatto pensare anche a racket e usura. Leonardo Covarelli Gualdo Tadino. Preso l’autore di un colpo maldestro `Perugia, si stringe la rete degli investigatori intorno all’uomo che ha assalito decine di donne PERUGIA L’identikit è completo. Il profilo psicologico sembra essere quello giusto. Il modus operandi ormai più di una firma. Così sembra stringersi sempre di più la rete intorno al palpeggiatore seriale, che da mesi terrorizza le donne tra Elce, via Fabretti e piazza Cavallotti. Attacchi lampo, mirati. Con la violenza di chi non si trattiene e ha bisogno di lanciarsi addosso alle donne e toccarle dappertutto. Pochi secondi, ma di puro terrore per le vittime che non hanno neanche il tempo di gridare. È troppa la furia dell’uomo che fa finta di fare footing per aggredire le sue vittime. È incontenibile la sua sfida a non farsi beccare. Quindi arriva alle spalle, si avventa sulle donne e con avidità allunga le mani sul loro corpo che si divincola appena i nervi realizzano il pericolo, la paura e il raccapriccio. E dopo decine di segnalazioni, dopo mesi di paura concentrata soprattutto nella zona di Elce, gli investigatori potrebbero essere molto vicini all’uomo dai modi violenti, dagli orari mattutini e fin adesso sfuggente come un’ombra. Da mesi gli stanno addosso sia polizia che carabinieri, nonostante le indagini sia andate avanti nel massimo riserbo. Troppa attenzione per le vittime e troppa voglia di prenderlo per fare errori. Ma adesso tutti i pezzi del puzzle col profilo del palpeggiatore potrebbero essere finalmente al posto giusto. Resta da capire cosa lo spinga e cosa abbia innescato l’irrefre- Spoleto difende la Scuola di polizia. Finalmente a Spoleto hanno deciso di difendere la Scuola di polizia. Cosa hanno fatto? Hanno spiegato ai proprietari che l’affitto va dimezzato. Oppure non se ne fa niente. ***** Il centrodestra a Perugia dà i numeri. Anzi i Numerini: è lui l’unico candidato sindaco rimasto. Gli avversari lo temono. Lo chiamano: “La carica dei 102 (voti)” o “Da Pianello con furore”. nabile voglia di questi assalti. Cosa lo muova a uscire all’alba in scarpe da corsa e berretto scuro a cercare le sue vittime. Edicolanti, bariste, studentesse: donne in giro, spesso da sole, in orari in cui la città ancora non si è svegliata del tutto. Ma anche insegnanti, come una delle vittime, bloccata all’interno della sua auto mentre sta per andare a lavoro. È questo il caso in cui il palpeggiatore ha fatto più paura, insieme alla donna aggredita nel suo garage. Non in mezzo alla strada, ma in un luogo semi chiuso in cui l’assalto claustrofobico fa ancora più paura. L’impegno delle forze dell’ordine, da tempo, è al massimo, per assicurare alla giustizia la furia di un uomo che sembra sfidarla. E.Prio. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giuseppe Caforio e vicende della Banca Popolare di Spoleto, con il passaggio del pacchetto di maggioranza alla Banca di Desio, devono indurre ad una ampia riflessione sulla situazione economica della nostra Regione e su quelli che potranno essere gli sviluppi, che dipendono in maniera stretta dalle dinamiche delle politiche del credito. Oggi se si escludono le banche di credito cooperativo, che per loro natura e funzione hanno ambito modesto, non esiste più una banca umbra. Sono lontanissimi i fasti della Casse di Risparmio delle città più importanti dell’Umbria e della Banca Popolare di Spoleto, quando grazie a funzionari solerti, a cui bastava guardare negli occhi un imprenditore, è stato possibile finanziare molte delle attività imprenditoriali che hanno fatto la fortuna, purtroppo superata, di questa regione. Vi è un convincimento che nasce dalla storia che la ricchezza di un paese è collegata alla presenza di istituti di credito locali. Non a caso i più antichi istituti sono nati nel centro L LONTANI I FASTI IN CUI PER AVERE CREDITO BASTAVA FIDARSI Ladro inseguito da frati e carabinieri Non sempre ora et labora, ma anche vigila e insegui. E’ successo in un convento di Gualdo: un ladro ha rubato un portafogli ma è stato inseguito da frati e carabinieri (sopra foto d’archivio) Camirri a pag. 44 L’angolo del meteo Il caldo si fa strada Gilberto Scalabrini La primavera avanza e mostra il suo volto più amato. Marzo ha ceduto il testimone ad aprile sotto un sole che scalda e inizia ad avere un ruolo importante per la natura in germoglio. L'alta pressione è al comando con temperature massime attorno a 20 - 22 gradi in pieno giorno, mentre di notte c'è una debole ventilazione. Si andrà avanti così fino a giovedì, poi la dinamicità primaverile avrà modo di esplicarsi e avremo un assaggio sul finire della settimana. Subentrerà da ovest un cambiamento indotto dall'avanzamento di una struttura depressionaria, che porterà infiltrazio- ni d'aria fresca e di conseguenza bassa pressione. Sull'Umbria, però, il tempo non subirà grossi scossoni, anche se non mancheranno precipitazioni sparse con calo di temperatura, ma non troppo. La depressione attraverserà piuttosto velocemente il nostro territorio, tanto che domenica pomeriggio dovrebbe essere tutto o quasi terminato. Ovviamente, gli scenari che si apriranno successivamente sono tutti da scoprire. Si ipotizza come probabile una fase d'instabilità o variabilità in graduale esaurimento, che dovrebbe lasciar posto ad una rimonta anticiclonica di ori- gine oceanica. La Primavera, si sa, è una stagione dinamica, capace di alternare periodo di bel tempo, magari caldi, ad altri addirittura perturbati. Oggi, giornata stabile e soleggiata. Al mattino transito di velature, ma in prevalente dissolvimento in giornata. Domani, l'alta pressione rinnova condizioni di stabilità. Sole prevalente. Nel pomeriggio tenderanno a svilupparsi degli addensamenti nei settori interni. Giovedì, giornata ancora segnata dal transito di nuvolosità medio alta, ma ancora con tempo asciutto. Venerdì, fenomeni diffusi al mattino e in tendenza concentrati su zone interne e dorsale; al pomeriggio rimarrà attiva una spiccata instabilità con rovesci ma anche schiarite in avanzamento a partire dall'Umbria meridionale. Italia nel periodo di floridezza dei comuni, dopo il periodo medievale ed hanno contribuito alla sviluppo sociale ed economico delle realtà in cui operavano. L’esempio più emblematico è costituito dal Monte dei Paschi di Siena, che ha reso la sua città natale e addirittura l’intera regione Toscana, prospera e ricca, almeno fin quando ha retto. La crisi del Monte dei Paschi, con la perdita del controllo da parte dell’omonima Fondazione, ha gravemente depresso l’economia dell’intera Toscana, e i riflessi si percepiscono facendo una passeggiata per Siena, dove si può cogliere come vi sia un affievolimento delle tante ed importanti attività economiche una volta sorrette dalla Monte Paschi. La situazione dell’Umbria è un po’ più peculiare. Negli ultimi dieci anni le Banche locali sono state lentamente fagocitate dai grandi gruppi come Unicredit, Banca Intesa e non solo. I centri decisionali sono stati affidati, per le operazioni rilevanti, fuori dalla Regione e comunque per lo più alla valutazione di software che sulla base dei freddi numeri, emettono sentenze di accoglimento o di rigetto di finanziamenti, senza alcun margine di discrezionalità. Continua a pag. 36 www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] MARTEDÌ 1 aprile 2014 Frate«arresta»unladronelconvento Al religioso rubati cento euro. Si accorge dell’estraneo in sacrestia e avverte i carabinieri Paura a Castiglione Centrodestra: l’avvocato si dimette da candidato Ragazzino di 12 anni trova una bomba «Mi era stata promessa unità invece ho trovato troppe divisioni E allora lascio» BELVEDERE · A pagina 2 SERVIZIO · A pagina 11 Svuotava i furgoni Bloccato il ‘vampiro’ del gasolio · A pagina 14 Era caduto nel Nera Dal fiume riaffiora l’operaio · A pagina 17 STIMATO PROFESSIONISTA CorradoZaganelli ZZAAGGAANNEELLLLII CCII RRIIPPEENNSSAA Donna perde il posto e tenta il suicidio CERVINO · A pagina 10 Polemica da ‘Sandri’ Un caffè al tavolo? Quattro euro · A pagina 6 Si getta nel Tevere dopo aver saputo del licenziamento. Salvata dal 113 PONTINI · In Nazionale La novità Come cambia l’organizzazione dei medici di famiglia Sparisce la vecchia ricetta. E arriva il codice IN UMBRIA prenderà ufficialmente il via nei primi giorni di aprile il processo di «dematerializzazione» della ricetta del Servizio sanitario nazionale che, sperimentalmente, ha avuto inizio già da fine 2013 in alcune strutture specialistiche pubbliche. Cosa vuol dire? Che la ricetta rossa andrà in cantina e sarà sostituita da un codice stampato dal medico su carta semplice, con il quale si potrà prenotare la visita specialistica o eseguire la prescri- zione farmaceutica. L’obiettivo è sostituire definitivamente entro la fine del 2015, tranne alcune eccezioni, la tradizionale ricetta con un promemoria. Tutto ciò comporterà un notevole risparmio pari a oltre 300mila euro l’anno, destinati sinora alla stampa dei ricettari. Per il cittadino non ci saranno cambiamenti considerevoli: invece di ricevere una ricetta rossa si vedrà consegnare dal medico un foglio con alcuni codici. Guidava lo Sperimentale Spoleto piange la scomparsa di Carlo Belli · In Nazionale OGGI su: www.lanazione.it/umbria GUARDA LE FOTO Il «mito» Antognoni festeggia 60 anni LEGGI L’ARTICOLO Santopadre: «Ora riempiamo il Curi» LEGGI L’ARTICOLO «Pentitevi e restituite le ostie rubate» MARTEDÌ 1 APRILE 2014 IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE ECONOMIA & FINANZA 29 • L’INTERVISTA IL CONGRESSO REGIONALE DELLA CGIL RICONFERMA LA FIDUCIA AL SEGRETARIO ‘Cantieri nelle scuole per dare lavoro’ Mario Bravi punta al rilancio dell’edilizia per uscire dalla crisi · PERUGIA IL PRESIDENTE GiorgioMencaroni L’OSSERVATORIO Commercio e artigianato in apnea · PERUGIA COMMERCIO e artigianato ancora col segno meno. Solo la grande distribuzione rialza la testa e con un incremento del +1,1% sulle vendite. Benino anche il manifatturiero con fatturati in crescita. I risultati dell’Osservatorio congiunturale sul manifatturiero e il commercio per il IV trimestre del 2013 parlano di nuove timide schiarite. E anche le attese per il I trimestre del 2014 vedono segnali di miglioramento. Il presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni afferma: «L’ultimo trimestre del 2013 — osserva — ha portato segni di miglioramento più consistenti e diffusi nei diversi comparti del manifatturiero perugino. Cresce il fatturato, che registra un incremento speculare alla flessione del precedente trimestre. Si consolida l’andamento degli ordinativi e finalmente la variazione tendenziale è positiva». Ma l’artigianato è in controtendenza. Nel IV trimestre 2013 la produzione attenua di poco la flessione e gli ordinativi fanno meglio, pur rimanendo in campo negativo; il fatturato peggiora, accelerando la flessione. Ed eccoci al commercio: «Il bilancio in rosso delle vendite provinciali — commenta Mencaroni — è da ricondurre ai risultati negativi registrati dalle imprese del commercio al dettaglio, sia di prodotti alimentari che di prodotti non alimentari». Il segmento alimentare, nonostante il periodo natalizio, appare il più penalizzato dalle decisioni di acquisto dei consumatori, con una variazione del -4,9%, in peggioramento rispetto al precedente -3,2%. Il segmento non alimentare, pur rimanendo in campo negativo (-2,2%), sembra invece riconquistare qualche posizione, a fronte del -3,9%, dello scorso trimestre. La grande distribuzione mostra l’unico segnale incoraggiante del comparto con un +1,1%». MARIO BRAVI, per quattro anni alla guida della Cgil, è stato riconfermato dal recente Congresso regionale il numero uno del sindacato, incassando una larghissima maggioranza di consensi. Segretario, dal Congresso sono uscite diverse “ricette”. Quali i punti salienti del suo programma? «La Cgil qualcosa di nuovo lo ha proposto, sia a livello nazionale che qui in Umbria. Accanto alle tante mobilitazioni che abbiamo organizzato e sostenuto, nel 2013 ci siamo dotati di uno strumento, il Piano del lavoro, in cui abbiamo avanzato proposte che, in alcuni casi, vediamo oggi riprese anche da altri. Poi c’è la proposta di dare l’avvio ad una legge regionale contro gli appalti e i subappalti, per arginare il fenomeno del lavoro nero». A dirsi sembra facile: ma come li creiamo i posti di lavoro? Quali gli organismi deputati a finanziare nuova occupazione? «In Umbria abbiamo circa 900 plessi scolastici, il 20% dei quali risale agli anni ’20 o ’30. Procedere a un grande piano di ristrutturazione e messa in sicurezza di questi edifici rappresenterebbe non solo un giusto intervento per i nostri studenti, ma anche una risposta importante per l’edilizia, un settore che negli anni della crisi si è letteralmente dimezzato, passando da 23mila a 12mila addetti in pochi anni. Quanto alle risorse, la Cgil ha più volte chiamato in causa le Fondazioni bancarie e l’Europa. A livello locale è fondamentale dunque utilizzare in maniera oculata i fondi europei 2014-2020. Risorse molto consistenti (circa 1,3 miliardi di euro) che do- PROFONDO ROSSO «In Umbria ci sono oltre 170 vertenze aperte e le persone senza impiego sono 125mila» vranno essere investiti diversamente rispetto al passato, quando, anche su spinta di Confindustria, i soldi sono andati un po’ a tutti, a pioggia, ma non hanno creato occupazione». E l’altra proposta “forte” uscita dal Congresso? «Abbiamo più volte auspicato la valorizzazione dei centri storici, attraverso la loro funzione storica e culturale. Negli ultimi anni abbiamo assistito allo svilimento dell’acropoli a vantaggio dei centri commerciali, dove impera la logica dei consu- mi no stop e secondo noi dell’imbarbarimento delle domeniche e del lavoro». Uno sguardo sull’Umbria: come siamo messi? «Nella nostra regione è risaputo, abbiamo salari più bassi della media nazionale di circa il 6% e tassi molto alti di precarietà del lavoro. Ma questo non ci ha minimamente avvantaggiati nella crisi, anzi. L’Umbria è tra le regioni messe peggio: siamo a oltre 170 vertenze aperte e le persone in sofferenza occupazionale sono ormai circa 125mila. Lascerebbe la Cgil per la politica? «Non mi ha mai sfiorato l’idea. Penso che ognuno debba fare il suo lavoro. Io faccio il sindacalista». Silvia Angelici LEADER MarioBravi fa il bis allaguida dellaCgil IN TRASFERTA PROTESTA DOMANI AD ANCONA «COLUSSI» APPELLO DEI SINDACATI ALLA POLITICA · PERUGIA · ASSISI NELLA GIORNATA di domani i 700 lavoratori dei siti produttivi di Marche e Umbria della J. & P. Industries manifesteranno ad Ancona, in occasione della seconda udienza in corte d’Appello sul ricorso dei commissari straordinari dell’ex Antonio Merloni, e della stessa J. P., contro la sentenza con cui il Tribunale marchigiano, accogliendo la richiesta di un pool di sette banche creditrici, ha annullato la vendita della A. Merloni in amministrazione straordinaria alla J. & P. di Giovanni Porcarelli. I lavoratori partiranno alle 10 da Fabriano. Un lungo serpentone di auto raggiungerà il capoluogo prima delle 12, quando è previsto un presidio davanti al Palazzo di giustizia, in concomitanza con l’udienza. I LAVORATORI chiamano le istituzioni locali a fare la propria parte nella vertenza che si è aperta in difesa dei posti di lavoro della continuità produttiva dell’azienda di Petrignano di Assisi, circa 450 dipendenti, tra le principali realtà del settore alimentare dell’Umbria. E’ questo l’appello che arriva dalla fabbrica al termine dell’incontro tra Rsu Colussi e segreterie Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dell’Umbria, che si è svolto ieri a Petrignano. Un incontro che conferma la scelta dell’apertura di uno stato di agitazione: «Chiediamo di aprire un confronto su tutti i livelli istituzionali, dai Comuni, alla Regione, per gestire la difficile situazione che si è venuta a creare — affermano Rsu e sindacati —. Va assolutamente scongiurata infatti la perdita di ulteriori posti di lavoro nella nostra regione». Ex Merloni, addetti in corteo ‘Le istituzioni aiutino gli operai’ BIOARCHITETTURA CONTRIBUTI DA OLTRE 2 MILIONI E MEZZO DI EURO PER 74 NUOVE STRUTTURE ABITATIVE La Regione ora scommette sugli alloggi «eco» tale, che permetteranno risparmio energetico, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e comfort abitativo. · PERUGIA SARANNO costruiti all’insegna della bioedilizia, dunque della sostenibilità e del risparmio energetico, i 74 alloggi finanziati dal bando regionale rivolto a imprese e cooperative di abitazione. Non solo, per chi acquista sono previsti bonus da 35mila euro, di cui si prenderà carico la Regione. A SPIEGARE tempi e modi dei progetti ammessi a finanziamento, l’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti (nella foto con Walter Ceccarini e Diego Zurli) nella sede dell’Associazione nazionale costruttori edili dell’Umbria. «Attraverso un’attenta selezione da parte della Commissione tecnica appositamente costituita dalla Giunta re- gionale e composta da rappresentanti della Regione, dell’Università e dei professionisti — ha precisato Vinti — sono stati assegnati contributi per 2.590.000 euro che consentono la realizzazione di 74 alloggi con caratteristiche di bioarchitettura ad Amelia, Corciano, Foligno, Perugia e Terni. Gli al- loggi realizzati sono destinati alla vendita a favore di nuclei familiari in possesso dei requisiti soggettivi previsti dalla legge, che potranno usufruire di un contributo di sgravio di 35mila euro». Gli edifici verranno costruiti, progettati con sistemi e tecniche costruttive proprie della sostenibilità ambien- INFINE, la Regione ha sottolineato che «gli interventi verranno realizzati in aree di proprietà pubblica messe a disposizione dai Comuni che hanno anche fissato il costo di acquisto dell’area e la relativa incidenza media ad alloggio che a Corciano e Foligno è superiore al contributo regionale». Ma ecco dove e chi costruirà: Amelia (società Papa Costruzioni), Corciano (Edilizia Castellini), Foligno (ex centro fiera, Cardeto Costruzioni), Perugia (Sant’Egidio, Cooperativa della Gioventù), Terni (Pellegrini Costruzioni). Silvia Angelici