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Giornale dell`Umbria – Corriere dell`Umbria

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Giornale dell`Umbria – Corriere dell`Umbria
Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
Perugia Arriva
È stata scoperta all’Università di Perugia
La molecola umbra
quotata a Wall Stret
un difensore di A
Anche Comotto rischia
la squalifica. Preso Rossi
Svolta nella cura del fegato
ROSSI PAGINA 4
FERRONI PAGINA 32
Anno XV numero 90
In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
Economia
I REDDITI REALI IN TUTTE LE REALTÀ UMBRE
Industria
del Perugino
in ripresa
Ecco i comuni
che si sono
impoveriti
PAGINA 29
Colussi,
confermata
l’agitazione
PAGINA 29
Terni
Trovato il corpo
dell’operaio caduto
nel fiume Nera
Tra i municipi maggiori hanno
fatto peggio Gubbio, Gualdo e Todi
SCHILLACI PAGINA 21
Omicidio di Gualdo
PERUGIA - Chi si è impoverito di
più, negli ultimi cinque anni, tra i
92 comuni umbri è stato Paciano,
che ha visto il reddito reale per contribuente scendere del 13,2%. Tra i
comuni maggiori, il benessere economico è sceso di più a Gubbio (-
Il racconto dell’assassino:
«Volevamo ucciderci con
i farmaci, poi l’ho colpita»
FIORUCCI PAGINA 6
G. CASTELLINI PAGINA 27
ELEZIONI A PERUGIA
Terni
Il Comune “libera”
i pipistrelli per eliminare
topi e zanzare
Zaganelli: «Caos nel centrodestra,
ritiro la mia candidatura a sindaco»
ESPOSITO PAGINA 24
CINTI PAGINA 8
PAGINA 22
Non autosufficienti
Firma tra Regione, Anci
e sindacati: 10 milioni
per aiutare le famiglie
Tifoso disabile del Perugia aggredito
a Frosinone, scatta un arresto
FIORUCCI PAGINA 7
PAGINA 5
Postina infedele
Libretti svuotati,
la Procura chiede
598mila euro di danni
L’ALLARME
PERUGIA
Usura a Terni
Città della Domenica, assunzioni
In tre mesi “denunciati”
altri quindici casi
Servono altri camerieri, baristi e animatori
Apertura ufficiale stabilita per sabato
SCHILLACI PAGINA 20
PAGINA 10
PAGINA 17
Rapita a 14 anni per farla sposare
La ragazzina rom costretta a salire su un’auto e andare
da Roma a Bastia Umbra per convolare a nozze con un coetaneo
PIPPI PAGINA 14
L’OPINIONE
IL CORAGGIO DI RIFORMARE
LA COSTITUZIONE
di GIOVANNI CODOVINI
testa a testa e rimonte spettacolari. Per votare
basta andare su www.giornaledellumbria.it
er una democrazia migliore”. Questo il titolo
azzeccato del testo licenziato dalla Commissione per le
riforme costituzionali. Lì dentro
c’è tutta la discussione politica
tecnica anche riguardante (...)
PAGINA 9
SEGUE A PAGINA 47
“P
attaglia serrata tra i candidati nella consultazione on-line del Giornale dell’Umbria nei 13 comuni sopra i 10mila abitanti che andranno alle urne il 25 maggio. Ci sono
B
8,4%), Gualdo Tadino (-8,2%), Todi (-8%), Terni (-7,1%) e Perugia (7,1%). Assisi fa -7%, Bastia -6,5%.
Emerge dai dati del Ministero. Le
cifre di tutti i comuni della regione.
VERSO LE URNE
Pd, problemi a Spoleto
Intanto a Monte Castello
Mazzocchini vince le primarie
FRATEPIETRO, ZAFFARAMI PAGINE 5 E 18
Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162
[email protected]
www.giornaledellumbria.it
umbria
3
Case “verdi”, mutui facili e sconti
Edilizia sostenibile, 74 nuovi
appartamenti: tutte le agevolazioni
EDILIZIA INCOGNITE E SOLUZIONI
di CHRISTIAN CINTI
PERUGIA - Coniugare la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico (e finanziario) e il sacrosanto
diritto alla casa adesso è possibile.
Come anticipato nei giorni scorsi
dal Giornale dell’Umbria, l’assessorato regionale alle Politiche abitative ha approvato la graduatoria
definitiva dei progetti di bioarchitettura ammessi a contributo. I cantieri saranno avviati entro il prossimo settembre e porteranno alla realizzazione di 74 alloggi a Perugia
(località Sant’Egidio a cura della
Cooperativa della Gioventù per un
totale di 24 appartamenti), Terni
(vocabolo Fiori a cura della Pellegrini Costruzioni Srl per un totale
di 8 appartamenti), Foligno (ex
centro fiera, via dei Preti, ad opera
della Cardeto Costruzioni che seguirà la realizzazione di 20 appartamenti), Corciano (Ellera-Chiugiana, per mano della Edilizia Castellini, per un totale di 8 alloggi) e
Amelia (località Fornole dalla Papa Costruzioni, gli alloggi saranno
14) che riceveranno un finanziato
prossimo a 2,6 milioni di euro.
Queste risorse consentiranno agli
acquirenti finali di godere di un bo-
Presentazione
Da sinistra,
l’assessore regionale Stefano Vinti, il direttore di Ance
Umbria Valter
Ceccarini e
Diego Zurli
nus a fondo perduto che potrà arrivare a 35mila euro ad alloggio.
Contributo che abbatterà in maniera consistente il costo finale dell’alloggio: dal 2005 ad oggi, la Regione ha finanziato la realizzazione di
303 appartamenti, tutti - tranne
questi ultimi 74 - già venduti a prezzi che mediamente si aggirano intorno ai 1.500 euro al metro quadro.
Cantieri
a settembre,
i prezzi: fino
a 2mila € /mq
«Affitti in nero, sconcerto»
Sentenza choc della Consulta, Vinti: conseguenze pesantissime
80%
Sconto
Il ribasso che poteva essere garantito
a chi denunciava
contratti in nero
PERUGIA - «Desta stupore e
sconcerto la sentenza di dieci
giorni fa con cui la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo
(per eccesso di delega) il decreto
legge numero 23 del 2011, che dava la possibilità all’inquilino in
nero di denunciare il proprietario
e ottenere un ricalcolo del canone
su una base molto vantaggiosa e
con un contratto 4+4». Lo afferma
- in una nota - l’assessore regionale alle Politiche abitative, Stefano
Vinti.
«La sentenza della Corte - prosegue Vinti - ha, di fatto, ribaltato
la situazione: i proprietari ora possono richiedere i canoni non versati dal 2011 a oggi e procedere allo sfratto dell’inquilino che ha denunciato la locazione irregolare.
Una situazione gravissima, oltre
che paradossale, per tutti quei cittadini che avendo denunciato
l’evasione e regolarizzato il rapporto, rischiano di essere oggi colpiti da cause per morosità o per oc-
cupazione senza titolo e di perdere casa per aver rispettato una legge». Secondo l’assessore regionale, «le conseguenze della sentenza
sono pesantissime e si aggiungono al dramma che migliaia di famiglie stanno vivendo sul fronte
del diritto alla casa. Per questo sosteniamo con forza - aggiunge - le
richieste delle principali associazioni in difesa degli inquilini che
si sono immediatamente attivate
nei confronti del Ministero e del
Parlamento per sanare le situazioni che si sono venute a creare con
la sentenza della Consulta, rafforzando le norme contro i contratti
irregolari e ribadendo il contrasto
all’evasione fiscale nel settore
delle locazioni che rischia una
forte battuta d’arresto».
Il provvedimento prevedeva la
possibilità per gli inquilini che
avessero denunciato contratti in
nero di ottenere sconti sensibili
sui canoni di locazione, anche fino all’80%.
IL FUTURO
Calzoni: dobbiamo ricercare
nuovi modelli di business
Massimo Calzoni
PERUGIA - L’edilizia scommette sulla bioarchitettura. Perché è probabilmente questo uno dei (pochi) percorsi in grado di riportare il settore fuori dal lunghissimo tunnel in cui questa crisi lo ha precipitato.
Una flessione di affari che, tra occupati e fatturato, in un quinquennio,
sembra avere toccato la triste cifra del 35%, aggravato da un patrimonio immobiliare invenduto che ogni giorno diventa più consistente e da un conseguente picco negativo dei prezzi che si fa sentire.
«Dobbiamo cercare nuovi modelli di business» dice Massimo Calzoni, presidente di Ance Umbria, sollecitando alla platea di imprenditori la necessità di un «approccio positivo verso l’innovazione». E
ricordando ancora che è sempre di più opportuno «integrare la fase di
progettazione con quella della realizzazione».
Il provvedimento è stato presentato ieri mattina presso la sede Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Perugia. Al tavolo
dei relatori erano seduti l’assessore
regionale Stefano Vinti, l’architetto Diego Zurli, Massimo Calzoni e
Valter Ceccarini, rispettivamente
presidente e direttore di Ance Umbria.
«Così dimostriamo che è possibile pensare e costruire in termini di
qualità ed innovazione» ha commentato l’assessore Vinti. E il presidente Calzoni gli ha fatto eco sottolineando l’«approccio positivo
verso l’innovazione».
Durante la presentazione è stato
però anche evidenziato l’aspetto
economico dell’operazione e dunque il sostegno che la Regione mette a disposizione delle imprese edili
(fortemente provate da questo periodo di crisi) e delle famiglie, alle
quali viene tesa la mano per garantire la possibilità di realizzare un
sogno che è però allo stesso tempo
anche un diritto: quello alla casa.
Il contributo a fondo perduto fino
a 35mila euro può essere sommato
ad altre iniziative promosse dalla
Regione, come ad esempio il mutuo “facile” reso possibile dalla
convenzione tra Gepafin e istituti di
credito. In questo caso, il vantaggio
si traduce in costi più bassi, tempi
rapidi per l’istruttoria e un peso minore degli interessi. Significa che le
famiglie che accedono a questo
strumento possono risparmiare fino a 10mila euro. Sommare queste
due iniziative significa avere un risparmio “secco” che può arrivare a
45mila euro.
Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
4
umbria
Cure del fegato, Perugia vola a Wall Street
La storia della molecola creata in laboratorio
dal prof Pellicciari quotata nella Borsa Usa
SALUTE E RICERCA
di EMANUELE ROSSI
PERUGIA - Una «storia formidabile», come l’ha definita Christian Rocca su “IL” il magazine
mensile del Il Sole 24 Ore. Una
storia che parla di un farmaco, o
meglio di una molecola, studiata
e progettata all’Università di Perugia, che grazie agli investimenti
di Wall Street fra qualche anno
potrebbe diventare un farmaco
salvavita fondamentale.
Andiamo con ordine, come si
dice in certi casi. Alla fine degli
anni Novanta, il professor Roberto Pellicciari - ordinario di Chimica farmaceutica all’Università di
«
Perugia - sviluppò uno studio sulle malattie epatiche, dal quale
creò un composto sintetico in grado di agevolare in alcuni pazienti
affetti da patologie potenzialmente letali, l’attivazione di recettori del fegato (FXR, si chiamano) che comandano la formazione e la secrezione della bile. La
molecola, conosciuta nel mondo
medico come “Oca”, si chiama
INT747, ed è restata per anni
chiusa nelle teoria, per assenza di
finanziamenti. L’unico disposto a
imbarcarsi nella ricerca fu un manager canadese, tal Mark Pruzanski, che provò a raccogliere fondi
con una società, l'Intercept, ma
non arrivò a cifre sufficienti per
portare avanti le lunghe sperimentazioni.
Fino al 2006, anno in cui un finanziere milanese, Francesco Micheli, spinto anche da Umberto
Veronesi, decise di investire 75
milioni di dollari della sua Genextra (compartecipata da Banca Intesa al 20%), nella Intercept, riuscendo, man mano che la ricerca
procedeva nei laboratori perugini, a coinvolgere entità di investimento sempre più importanti, fino al colosso delle biotecnologie
ObiMed, e conducendo nel 2012
Con questa molecola
si potrebbero aggredire
patologie del fegato letali
»
Da Perugia a Wall Street la speranza per la cura di gravi malattie del fegato
Intercept alla quotazione al Nasdaq di New York.
La storia balza rapidamente al
gennaio di quest’anno: al giorno 9
per la precisione. Il Ceo di Intercept Pruzanski fu avvisato all’ora
di pranzo di importanti novità
provenienti dal National Institute
of Healh (NHI), ente governativo
americano che aveva chiesto la
possibilità di effettuare test autonomi della INT747 già nel 2011,
per provare la sua efficacia contro
una malattia che colpisce tra il 5 e
il 10 per cento della popolazione
americana: la sindrome da fegato
grasso.
Dalla telefonata Pruzanski, viene a sapere che la sperimentazio-
Lo studio
La scoperta
risale
alla fine
degli anni
Novanta
“PROSPERITATI PUBLICAE AUGENDAE”
Il premio 2013 al dottore in Agraria Stefano Ciliberti
PERUGIA - Il premio europeo 2013
“Prosperitati Publicae Augendae”, indetto dalla sezione internazionale dell’Accademia dei Georgofili, con sede a Bruxelles, è stato assegnato a Stefano Ciliberti.
Laureatosi in Scienze agrarie presso
l’Università degli studi di Perugia, Ciliberti ha effettuato una tesi sul tema “Il
funzionamento delle filiere alimentari:
teoria economica e strumenti di politica
agraria”, con relatore il professor Angelo
Frascarelli.
Giunto alla sua terza edizione, il premio
europeo della sezione internazionale
dell’Accademia dei Georgofili, che consiste in una dotazione di 2mila euro, è destinato a una tesi di Laurea magistrale su
argomento riguardante l’agricoltura e
settori correlati.
La tesi del dottor Ciliberti, che è stata discussa presso la facoltà di Agraria di Perugia il 12 luglio del 2012, è stata insignita del premio con la seguente motivazio-
ne: «L’analisi dei prezzi e del valore aggiunto lungo tutta la filiera alimentare
costituisce un tema di grande attualità e
di forte rilevanza europea in un momento
in cui l'attività agricola è sempre più
orientata al mercato. Il lavoro percorre
con padronanza tutti gli aspetti delle
principali filiere alimentari europee fornendo appropriate comparazioni e ipotesi di soluzione con assoluto rigore scientifico».
ne che avrebbe dovuta durare per
tutto il 2014, sarà interrotta anzitempo perché i risultati ottenuti
sono eccezionali. L’efficacia della molecala studiata a Perugia
nella cura di una patologia così
grave e cogente, ha fatto schizzare le azioni a 445 dollari (ai tempi
dei primi investimenti avevano
un valore di appena 50 centesimi). Il 545% di rialzo raggiunto,
secondo l'outlook previsto da
Merryl Linch non è niente: si prevede che se la sperimentazione
continuerà a confermare certi risultati, il target price si potrà fissare attorno agli 875 dollari – per
capirci, Intercept potrebbe avere
un valore di 15 miliardi.
Ci saranno ancora anni di sperimentazioni, e per altro non è detto
che la molecola perugina riesca
ad ottenere le autorizzazioni necessarie, ma se le cose procedono
come dovrebbero, i lupi di Wall
Stret potrebbero unirsi con quello
di S. Francesco e mettere a disposizione di tutti un farmaco salvavita (che tra l'atrlo tra 15 anni diventarà generico). Un vanto non
da poco, per una Università come
quella umbra, che stenta a posizionarsi tra le grandi. Uno smacco, quasi, per tutti quelli che credono che la finanza sia soltanto
un covo di speculatori, che raccoglie il male del mondo.
Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
umbria
SALUTE E ASSISTENZA
Non autosufficienti, c’è l’intesa
Firma tra Regione, Anci e sindacati:
10 milioni per aiutare le famiglie
PERUGIA - Circa 10 milioni di euro
per le politiche regionali per il sostegno alla non autosufficienza. È la
spesa prevista, per quest’anno, dal
protocollo d’intesa relativo agli “Interventi del piano regionale integrato per la non autosufficienza (Prina)
2013-2014” sottoscritto ieri a Palazzo Donini dalla presidenza della Regione Umbria, da un rappresentante
dell’Anci Umbria e dai segretari re-
L’obiettivo è privilegiare
l’assistenza domiciliare
per anziani
e portatori di handicap
gionali dei sindacati pensionati Capuccini (Spi Cgil), Menghini (Fnp
Cisl) e Tortoioli (Uilp).
Il protocollo si propone di alleviare il peso che grava sulle famiglie in
cui vi sono persone non autosufficienti, in particolar modo anziane.
Ciò sarà possibile grazie a risorse
che la Regione ha voluto a tal fine
destinare, nonostante il quadro assai
difficile della finanza pubblica.
L’impegno della Regione è sostenere le persone non autosufficienti e le
loro famiglie, attraverso gli strumenti più idonei a garantire una concreta integrazione socio sanitaria.
L’obiettivo che si vuole raggiungere
è privilegiare misure orientate alla
permanenza nel proprio domicilio o
alla semiresidenzialità delle persone
non autosufficienti, allo scopo di garantire loro per quanto possibile una
vita indipendente nel proprio ambiente familiare.
Parole di apprezzamento sono state espresse dai rappresentanti delle
organizzazioni sindacali che hanno
dato atto alla Regione «di aver accolto le richieste ed i suggerimenti
avanzati dalle organizzazioni sindacali nel corso del lavoro di predisposizione del protocollo». I sindacati,
inoltre, hanno definito molto importante e positivo il protocollo «soprattutto perché viene destinato un
finanziamento assai significativo alla non autosufficienza che rappresenta il massimo di quanto si poteva
auspicare, date le condizioni di ristrettezza del bilancio regionale».
La firma di ieri inserisce nell’ambito delle finalità strategiche della
nuova programmazione in materia
per la cui realizzazione la Regione
garantisce il finanziamento del Fondo per la non autosufficienza con risorse proprie pari a 4 milioni nel
2014, mentre nel 2015, compatibilmente con gli atti della programma-
Laddove possibile, la persona non autosufficiente sarà aiutata a casa
zione regionale e gli equilibri di bilancio, con risorse proprie comunque non inferiori a quelle del 2014. Il
Fondo regionale per la non autosufficienza potrà comunque contare per
il 2014, su un budget complessivo di
9 milioni 814 mila euro, di cui 5 milioni 814 mila di provenienza nazionale, ai quali si aggiungono i 4 milioni stanziati dalla Regione. Le parti
condivideranno azioni in riferimen-
to a vari aspetti. Nell’ambito dei percorsi assistenziali, si prevede di indirizzare maggiori risorse sul sostegno alla domiciliarità, attraverso
una strutturazione diversa del semiresidenziale per tutte le categorie
della non autosufficienza e, laddove
possibile, una riconversione di posti
residenziali in semiresidenziali o in
ricoveri di sollievo.
RE. PE.
AUDIZIONE IN COMMISSIONE
«Dentisti pubblici, legge senza risultati»
PERUGIA - La legge regionale sulla “Istituzione nelle
aziende sanitarie locali umbre del Servizio di assistenza odontoiatrica protesica ed ortesica” non ha prodotto
risultati. È emerso ieri mattina al termine dell’audizione in terza commissione regionale di Gianni Giovannini, della direzione regionale salute e coesione sociale, sullo stato di attuazione della legge il cui intento è
quello di offrire nel servizio pubblico o attraverso privati convenzionati prestazioni odontoiatriche e protesi
a costi contenuti. La legge non ha prodotto novità, è
stato spiegato, perché agisce su scala distrettuale e al-
meno un servizio odontoiatrico per ciascun distretto è
assicurato, come accadeva prima. La novità poteva essere l’ingresso di privati convenzionati a costi contenuti, cosa che non è avvenuta. «Solo due studi nel Perugino hanno fatto domanda per essere accreditati».
Nemmeno l’allargamento dell’offerta con l’aggiunta
di prestazioni integrative nella tabella dei Lea (Livelli
essenziali assistenza) ha prodotto effetti. Né dipende
dal servizio sanitario il tariffario degli odontotecnici,
che non sono medici, ma artigiani che lavorano in proprio.
5
La Regione: grandi risparmi
Da domani
ricette on-line:
«Per il cittadino
cambia poco»
PERUGIA - In Umbria prenderà
ufficialmente il via da domani il
processo di “dematerializzazione”
delle ricette sanitarie. Esordiscono, infatti, le cosiddette ricette digitali che, sperimentalmente, erano state attivate già da fine 2013
presso alcune strutture specialistiche pubbliche. L’assessorato regionale alla Sanità ricorda che la ricetta rossa sarà sostituita da un codice stampato dal medico su carta
semplice a titolo di promemoria,
per permettere così il recupero della prescrizione farmaceutica o specialistica emessa dalla struttura
erogante la prestazione.
L’obiettivo - spiegano i rappresentanti dell’assessorato - è di sostituire definitivamente entro la fine del 2015, tranne alcune eccezioni, la tradizionale ricetta rossa prescritta dal medico di famiglia o dallo specialista, con un promemoria.
Tutto ciò comporterà un notevole risparmio: infatti, l’eliminazione della ricetta rossa prodotta
dall’Istituto poligrafico dello Stato
comporterà da subito una riduzione di spesa per la Regione di oltre
300 mila euro l’anno, destinati sinora alla stampa dei ricettari.
Per il cittadino non ci saranno
cambiamenti considerevoli: in
pratica, invece di ricevere una ricetta rossa stampata con i dati di
prescrizione, si vedrà consegnare
dal medico un foglio di carta comune con alcuni codici a barre e alcuni dati in chiaro.
I dati online su prescrizioni ed
erogazioni consentiranno poi di
avviare il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva.
Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
8
perugia
Zaganelli fa un passo indietro:
ritiro la candidatura
L’avvocato portabandiera del centrodestra:
«Non c’è compattezza nella coalizione, lascio»
Calabrese o Porena per la successione
VERSO
LE ELEZIONI
di CHRISTIAN CINTI
PERUGIA - È durata poco più di
settantadue ore l’avventura ufficiale
del candidato sindaco Corrado Zaganelli. Giusto il tempo di un fine
settimana. Che però pare sia bastato
all’avvocato per rendersi conto che
è venuta a mancare la «condizione
essenziale» per portare a termine la
sfida alle urne di fine maggio.
Zaganelli aveva chiesto al centrodestra di «fare un passo indietro» ma
di tenere salda la «compattezza della coalizione». Invece, Forza Italia,
Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia pare se le siano date di santa ragione. «Non accuso nessuno - dice
l’ormai ex candidato - né uomini né
partiti». Ma è evidente che il “patto”
è stato rotto ancora prima di essere
ratificato. E già, perché questa settimana doveva essere quella della
Rumors
E c’è chi
confida nella
lista di centro
guidata
da Numerini
candidatura ufficiale. Della presentazione in pompa magna, con tanto
di partiti e battesimi di rito dopo che
Zaganelli, venerdì scorso, aveva invitato stampa, televisioni e siti Inter-
net nel suo studio di via Buontempi
per confermare i rumors che da settimane, ormai, giravano sul suo conto.
«Forse siamo partiti troppo in ritardo, forse non c’è stato il tempo di
condividere una piattaforma programmatica (e politica)». Zaganelli
prova ad analizzare le ragioni di un
matrimonio non consumato, ribadendo però la sua «serenità» e la volontà di non buttare la croce addosso
a nessuno. Consapevole, allo stesso
modo, del fatto che adesso il centrodestra si trova in una situazione,
quantomeno, delicata. «Auguro alla
colazione di trovare al più presto un
candidato». Perché la sfida delle
Amministrative è dietro l’angolo,
ma anche perché l’appuntamento
col voto di maggio è un test «a breve
periodo» che in qualche modo anticipa la battaglia che l’anno prossimo porterà gli umbri al rinnovo del
consiglio regionale. E Zaganelli che
fa? Resta comunque in campo per
dare una mano oppure si tira indietro? «No - risponde - faccio un passo
indietro».
Bisogna allora capire chi è che potrebbe farne uno in avanti. Sembra
che il malessere che ha mandato in
frantumi questa strana alleanza venga da lontano e sia stato il risultato
della somma di più fattori. Basti ricordare che la candidatura di Zaganelli, partorita da Forza Italia, non
aveva entusiasmato Ncd e Fd’I.
Massimo Monni aveva ad esempio
fatto sapere con assoluto candore
che lui non avrebbe fatto campagna
elettorale, manifestando più di una
perplessità sul nome di Zaganelli e
tradendo forse più di una (sua)
aspettativa che, nella scelta del pretendente a Palazzo dei Priori, non
era stata soddisfatta. Toni freddini
anche dai Fratelli d’Italia, tanto più
che nessuno era stato interpellato
per incoronare la rincorsa dell’avvocato. Borbottii e rimbrotti che in
qualche modo hanno minato anche
la stabilità della casa azzurra. Dove
Il “limbo” di Scelta civica
Dall’alleanza con l’avvocato allo stop, il partito: stiamo valutando
PERUGIA - Presentando la sua candidatura, l’avvocato Corrado Zaganelli li aveva
dati come alleati certi, ma “anonimi”. Perché per «ragioni romane» Scelta civica non
avrebbe potuto partecipare con il suo simbolo. Ma avrebbe lo stesso garantito voti e
sostegno al candidato del centrodestra.
Situazione anomala, come lo è un po’ la
condizione di tutto il partito. Forza di Governo - delle larghe intese - a Roma, diviso
a Terni fra anime laiche (che appoggiano la
ricandidatura del sindaco Leo Di Girolamo) e conservatrici e incerto a Perugia, dove ora il movimento si ritrova “orfano” di
un possibile punto di riferimento.
«La mia risposta non può che essere di
attesa» dice Giordano Mancini, referente
del partito per il Perugino. Attesa rispetto
ad una domanda che cercava di capire co-
me ci si sarebbe comportati dopo il «passo
indietro» di Zaganelli. «Stiamo verificando la situazione e poi decideremo cosa fare» si limita a ribadire Mancini. Quali le
opzioni in campo? Aspettare un eventuale
altro candidato (unitario?) del centrodestra
e verificare se esisteranno ancora le condizioni per un sostegno. Oppure, abbracciare
l’idea di un candidato centrista (come potrebbe essere Numerini), anche indipendentemente da quello che dovessero decidere FI, Ncd e Fd’I. O ancora, cambiare
rotta e sondare che tipo di accoglienza potrebbe arrivare dal centrosinistra. Magari
ricordando che a Roma si sta seduti a pochi
banchi di distanza e dunque cercando di fare arrivare l’onda lunga delle grandi intese
dalla Capitale all’acropoli. Passano per
Terni.
La sfida per il Campanile Colpi di scena nella corsa per Palazzo dei Priori;
il candidato del centrodestra Corrado Zaganelli (a sinistra) ha deciso
di fare un passo indietro
sembra abbia influito e non poco il
paventato inserimento di Andrea
Romizi come capolista, scontentando gli “appetiti” di Renzo Baldoni e
non solo.
Sembra che a raffreddare gli entusiasmi della coalizione attorno alla
scelta di Zaganelli sia intervenuto
anche il fattore “C”, laddove “c” sta
per cattolici. Zaganelli, anche durante la sua presentazione, si è definito «agnostico in cerca di verità».
Dunque, poco appetibile per tutta
quella parte di elettorato centrista
che, stando così le cose, rischiava di
venire “rapito” dai centristi del Pd.
Allora forse non è un caso che in
queste ore prenda sempre più quota
la possibilità che il centrodestra seppure in ordine sparso - possa in
qualche modo convergere sulla (auto) candidatura di Otello Numerini,
già consigliere comunale dell’Udc.
Numerini nei giorni scorsi aveva
fatto trapelare la possibilità di costituire una sua lista di centro. Ma il no-
me potrebbe però anche essere un
altro. Ieri si sarebbe tenuto un vertice (al tavolo Modena, Asciutti e
Squarta) per trovare la quadra. Ipotesi? Qualcuna ne circola (Calabrese, Porena) oggi se ne saprà di più.
Scenari possibili, come è possibile
che lo scontro all’arma bianca che
sta devastando gli ex “cugini” del
Pdl produca altri effetti. Ossia che
ognuno decida di correre più o meno
da solo, confermando l’ipotesi che
l’elezione è più un modo per contarsi che uno strumento per imprimere
alla politica comunale il proprio sigillo. Lasciando l’agone nelle mani
degli altri due candidati, Urbano Barelli permettendo: Wladimiro Boccali, forte di un centrosinistra che pure fra mugugni - ancora sembra in
grado di ricompattarsi, almeno di
fronte ad appuntamenti importanti.
E Cristina Rosetti, candidato pentastellato che, a questo punto, potrebbe davvero accarezzare l’idea di accendere la miccia del ballottaggio.
Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
perugia
«
Un bando di idee per far
rinascere il Mecato coperto
»
Cristina Rosetti, candidata “portavoce” sindaco Movimento 5 Stelle
9
Il Movimento 5 Stelle
presenta la squadra
della “portavoce” Rosetti
In lista 32 persone, 20 uomini e 12 donne
di LUCIA PIPPI
PERUGIA - «Un solo alleato: il cittadino». È questo lo slogan scelto
dal Movimento 5 Stelle per le elezioni amministrative al Comune di
Perugia. Una campagna elettorale
che vedrà impegnata nella carica di
candidato a sindaco, anzi di “portavoce dei cittadini”, Cristina Rosetti,
avvocato. Nata e cresciuta in centro
storico, fondatrice della sede regionale del Movimento difesa del cittadino, Rosetti ha presentato la squadra formata da 32 persone: 20 uomini e 12 donne. Accanto a lei, Michele
Pietrelli, già candidato a sindaco nel
2009 con una lista civica e attualmente capolista del Movimento.
«La nostra lista - ha detto Pietrelli - è
formata da persone motivate, che
hanno fatto un grande lavoro sul territorio. Noi ci presentiamo per go-
Testa a testa e rimonte: le sfide
Migliaia di voti on-line per l’iniziativa del Giornale dell’Umbria
PERUGIA - Continua il successo
della consultazione on-line promossa dal Giornale dell’Umbria
“Scegli il tuo consigliere comunale”. Migliaia di voti per un’iniziativa che non ha valore statistico,
ma “tasta il polso” degli elettori
chiamati al voto il 25 maggio nei
13 comuni umbri con più di 10mila
abitanti. Ecco i risultati.
Bastia Umbra. Davanti di un
soffio Gabriella Stangoni
(20,2%), tallonata da Marco Fortebracci (20%). Lascia la prima
piazza l’assessore uscente Francesco Fratellini (16%).
Castiglione del Lago. “Mister”
preferenza è Nicola Cittadini che
stacca tutti col 43%. Sulla seconda
piazza sale Francesca Traica
(10,5%), terzo posto in comproprietà tra Ivano Possieri e Fabio
Duca (7%).
Foligno. È ancora primo l’ex vicesindaco Massimiliano Romagnoli (19,5%) tallonato da Graziano Angeli (17%). Daniele Poletti
(12%) sul gradino più basso del podio.
Gualdo Tadino. Prosegue il testa a testa tra Erminio Fofi (27,9%)
e Paola Gramaccia (26%). Insegue, ma ben distante, Simona Vitali (7,9%).
Gubbio. La medaglia d’oro per
ora resta al collo di Luca Cuccarini
(18,9%) che deve però fare i conti
con Luca Barilari (17%). Nicola
Aloia e Luca Casagrande (14%) si
spartiscono la terza piazza.
La preparazione delle schede elettorali
Magione. Grande rimonta di
Giancarla Sordi (29%) che scalza
Francesco Rubeca (19%). Al terzo
posto Nazareno Annetti (13%).
Marsciano. Oltre il 31% dei
consensi è per Gionata Moscoloni,
mentre Anna Offreddi e Carlo Cavaletti (12%) battagliano per la seconda piazza. Al terzo posto Gabriella Bucca (9%).
Orvieto. Dopo aver furoreggiato nelle consultazioni per la scelta
del sindaco, Roberta Tardani fa
piazza pulita degli avversari e incassa oltre l’80%.
Perugia. Ecco il podio del capoluogo. Davanti a tutti c’è Emanuele Scarponi (20,3%) che tiene a distanza Claudio Consalvi (12%) e
Michele Pietrelli (8%).
San Giustino. A Leonardo Gabrielli va il 50% dei voti. Seconda è
Luciana Veschi (20%) mentre terzi
a pari merito sono Giovanni Matteucci e Giulio Cucchiarini (10%).
Spoleto. Matteo Cardini tiene le
redini del primo posto con il 27,7%
dei voti. Seguono Samuele Bonanni (22,7%) e David Militoni
(20,3%).
Terni. In vetta è scontro tra Andrea Difino (31%) e Marcello Bigerna (29,3%). Gli altri contendenti devono spartirsi le briciole.
Umbertide. “Regina” delle preferenze è Cinzia Montanucci
(37%). A distanza c’è Antonio
Molinari (16,6%) e poi la coppia
composta da Giovanni Valdambirini e Marco Caporali (10,4%).
La squadra del Movimento 5 Stelle
con la candidata Cristina Rosetti
vernare la città e non siamo disposti,
in caso di ballottaggio, ad appoggiare altri schieramenti».
Il punto centrale della campagna
elettorale del Movimento 5 Stelle è
la vicinanza al cittadino. «Abbiamo
una bozza di programma che - ha illustrato Rosetti - sarà comunque ampliato e concordato con i cittadini
durante i 40 incontri che faremo da
qui alle elezioni su tutto il territorio.
I punti fondamentali sono: condivisione delle idee e della loro attuazione; accessibilità, il cui livello oggi a
Perugia è molto basso; ecosostenibilità, per politiche che dovranno minimizzare l’impatto ambientale. Ci
sarà spazio anche per la strategia rifiuti zero e anche per una nuova e
grande idea di welfare».
In caso di vittoria il primo atto da
sindaco sarà proprio quello di adottare un regolamento per un’amministrazione condivisa. «Quella che c’è
oggi - ha spiegato - interloquisce solo con chi può controllare». Un discorso a parte è quello della sicurezza. «La repressione - ha aggiunto non è nelle competenze di un sindaco. Il ruolo dell’Amministrazione è
invece quello di incentivare i cittadini affinché si riapproprino degli spazi, favorendo chi fa attività lecite.
Per il Mercato coperto vogliamo
creare un bando di idee per liberare
le energie che Perugia possiede. Diciamo anche “no” alla realizzazione
della seconda tratta del Minimetrò.
In caso di elezione, infine, siamo
pronti a prestare attenzione ai trasporti, al servizio idrico e alla gestio-
Il programma
«Abbiamo una bozza
che sarà comunque
concordata
con i perugini
grazie a 40 incontri»
ne dei rifiuti». Ultimo commento è
quello riservato all’Amministrazione Boccali colpevole, per i 5 Stelle,
di non aver rispettato i programmi.
LA LISTA
Ecco la lista del Movimento 5
Stelle. I nomi sono in ordine alfabetico. Massimo Aiello, Pietro Altieri,
Laura Alunni, Michela Bigonzoni,
Maria Gabriella Brunori, Simone
Calisti, Marco Camilloni, Luigi Cesarini, Noemi Cipollone, Antonio
Donato, Fabrizio Ercolanelli, Michele Fastellini, Maria Fiorito, Natale Fiorucci, Massimo Furiozzi,
Domenico Genua, Stefano Giaffreda, Roberta Massi, Sabrina Monaco,
Simone Nardelli, Alessandro Naticchioni, Fabio Paganini, Enzo Parrini, Emma Pavanelli, Michele Pietrelli, Doriana Racanella, Stefania
Racano, Cristina Rosetti, Miriam
Scarabattoli, Matteo Severini, Damiano Stano, Maurizio Venezi.
La professione più presente è
quella degli insegnanti (cinque), poi
ci sono liberi professionisti (sette),
commercianti e imprenditori (tre). E
ancora un operaio, due impiegati, un
ricercatore, un tecnico radiologo e
anche un autista di Umbria mobilità.
SERVIZIO NECROLOGI
075 395041
075 395043
E’ mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 87
RENATO ALUNNI PROIETTI
Ne danno il triste annuncio la moglie Concetta, le figlie Liviana,
Marisa, i generi, i nipoti ed i parenti tutti.
Perugia, 1 Aprile 2014
I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 9,30 nella Chiesa di
S. Spirito (Porta Eburnea).
Dopo le esequie la cara salma verrà tumulata nel cimitero di S.
Savino Magione.
Si ringrazia anticipatamente tutti coloro che vorranno
rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
LE NECROLOGIE
SI RICEVONO
TUTTI I GIORNI
FINO ALLE ORE 17,30
Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
20 terni
Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032
[email protected]
www.giornaledellumbria.it
Usura, imprenditori
e commercianti le vittime
finiscono col chiedere prestiti e cadono nella rete dell’usura. «Molti
usurai - afferma Busà - sono noti tra
i cittadini, si conoscono, sono “personaggi pubblici”, eppure nessuno
parla. Sono sempre più le persone
con l’acqua alla gola, devono pagare le tasse, Equitalia li insegue, devono pagare il mutuo, devono saldare fornitori e banche, vengono da
noi persone disperate».
Ma chi è l’usuraio “tipo”? «Spesso sono imprenditori - spiega Busà a volte sono le stesse vittime che
Nuovi dati dallo Sportello di Terni:
segnalati quindici casi in tre mesi
L’OPERAZIONE
Ruba tre felpe,
arrestato
TERNI - Si era vestito “a cipolla”, indossando una felpa sopra
l’altra, credendo in questo modo di uscire dal negozio senza
pagarle e senza che nessuno se
ne accorgesse. Invece è finito
proprio nei guai. È infatti stato
sorpreso con indosso, per l’appunto, le tre felpe appena rubate, un rumeno di 23 anni arrestato dalla polizia, in città, all’uscita di un grande magazzino di via
Mazzini. Secondo quanto riferito dalla squadra Volante, il
giovane, risultato un operaio residente in città, insieme a un
amico è entrato nel negozio, ha
preso dei capi di abbigliamento
e poi si è diretto verso il camerino. L’altro ha aspettato fuori
guardandosi intorno, poi sono
usciti, senza fermarsi alle casse.
Chiamati dagli addetti alla vigilanza, gli agenti hanno quindi
bloccato il 23enne, con la refurtiva. Le felpe erano danneggiate
dalla rimozione delle placche
antitaccheggio.
STALKING
Ex carabiniere
a processo
TERNI - Si avvia alla conclusione il processo nei confronti
dell’ex carabiniere di 56 anni
alla sbarra per stalking nei confronti della ex compagna, una
ternana di 47 anni.
Ieri, davanti al tribunale di
Terni, si è svolta una nuova
udienza del procedimento, subito rinviata per mancanza dei
testimoni citati. Per uno di loro
il giudice Simona Tordelli ha
disposto l’accompagnamento
coattivo per la prossima udienza, fissata per l’8 ottobre. In
quella data verranno esauriti i
testimoni e si procederà con la
discussione.
L’uomo - secondo quanto ricostruito dall’accusa - non si
sarebbe rassegnato alla scelta
della compagna di lasciarlo e
avrebbe iniziato a seguirla,
mandarle messaggi sul cellulare ad ogni ora del giorno, fino a
un litigio avvenuto in un centro
commerciale che ha spinto la
donna a presentare denuncia.
di MARIALUCE SCHILLACI
TERNI - Una realtà sommersa. Una
realtà, dunque, preoccupante. Il
mondo dell’usura nel Ternano appare vivo e vegeto, le vittime degli
strozzini sono sempre di più, ma
l’aspetto più cupo della faccenda è
che tutto resta nel più fitto silenzio.
Un vuoto, una sorta di “muro di
gomma” che sembra tingere di normalità ciò che invece è puro dramma.
Dopo i dati snocciolati dal presidente dell’Adoc Umbria, Angelo
Garofalo, sul Giornale dell’Umbria (21 richieste di aiuto in tre
mesi, ndr), dopo le fosche tinte descritte dalla vicepresidente della
Fondazione
umbra
contro l’usura, Lucia
Baldoni (sempre meno
fondi a disposizione,
ndr) e dopo il grido di allarme lanciato da Franca De Candia, presidente dell’Anvu, associazione nazionale vittime
dell’usura («Chiedo al
sindaco Di Girolamo una
sede a Terni per poter seguire più da vicino le vittime», ndr), ora a definire
«di notevole difficoltà» la
situazione nel Ternano in
fatto di usura è Lino Busà
dell’associazione Sos Impresa:
«Noi cerchiamo di convincere le
vittime di usura a denunciare - spiega - ma è davvero complicato e così
si rende tutto più difficile».
Sos Impresa gestisce da alcuni
Uno scambio di
denaro tra la vittima e un usuraio. Sotto, la pagina dell’edizione di domenica
del Giornale
dell’Umbria relativamente all’indagine effettuata sui casi di
usura e sulla situazione nella
provincia di Terni
mesi lo Sportello Antiusura operativo nei locali dell’Urp/Sportello del
Cittadino del Comune di Terni (via
Roma 40, di fronte al Politeama,
ndr). Viene effettuato servizio di assistenza e di sostegno alle vittime di
usura ed estorsione. Il servizio di consulenza gratuita,
gestito da personale esperto,
è aperto ogni mercoledì dalle ore 16 alle 18. «In appena
tre mesi - dice Busà - si sono
rivolti a noi ben 15 persone,
casi di vittime finite in mano agli usurai. Oltre alla
paura che queste persone
hanno nel denunciare - aggiunge - c’è anche il fatto che siamo
ancora poco conosciuti».
Tra le vittime figurano soprattutto
piccoli imprenditori, specie del settore edile, ma anche negozianti
“storici” e “maturi”, sulla mezza
età, che per non chiudere l’attività
per necessità si trasformano in
aguzzini, ma c’è anche il purtroppo
florido ambiente del gioco d’azzardo, gente con disponibilità economica e “ricca” di contatti, il giro lecito che spesso sfocia nell’illecito».
Molti i ternani che si indebitano per
colpa del gioco, come rileva pure
l’Adoc.
Sos Impresa assiste anche nella
fase post denuncia, fornisce assistenza legale e offre consigli economico-finanziari sui fondi a disposizione delle vittime.
Per appuntamento si può telefonare allo Sportello del Cittadino
0744.432201, oppure al numero
verde di Sos Impresa: 800.900.767.
Segno meno per commercio e manufatturiero
TERNI - Ancora segno meno per manifatturiero e commercio, mentre sperano in un
2014 migliore le imprese esportatrici: l’economia ternana fatica ad uscire dalla crisi, in
base ai dati diffusi oggi, riferiti al quarto trimestre 2013, dell’Osservatorio congiunturale, realizzato dalla Camera di commercio di
Terni in collaborazione con Questlab. Più
marcate le differenze rispetto al terzo trimestre dell’anno e alla media regionale per
quanto riguarda l’andamento congiunturale
di entrambi i settori. Nell’industria la produzione scende del 2,7%, nonostante a livello
regionale segni +1,5% e migliori anche il fatturato.
Le imprese artigiane scendono addirittura
del 3,2%. Perdono di più le industrie del settore meccanico e dei trasporti (-10,5%) mentre da segnalare il buon andamento già avviato nel terzo trimestre del settore tessile
(+12,4%) e della chimica (+10,9%). Scende
anche il fatturato rispetto al trimestre precedente (-3%).
Sul fronte dell’estero invece, si confermano
dati incoraggianti per le imprese esportatrici
della provincia. Quelle che operano in mercato internazionalizzati registrano un miglioramento sensibile del fatturato rispetto ad un
anno fa (+11,2%).
Stabile il dato sull’occupazione che rispetto
al terzo trimestre segna un +0,03%. In merito
al commercio, si arresta la contrazione delle
vendite. Il calo rispetto al terzo trimestre è
IN TRIBUNALE
Simona Tordelli è il nuovo
gip, sostituisce Panariello
TERNI - È stato affidato al giudice monocratico Simona Tordelli il compito di sostituire
uno dei gip-gup del tribunale di Terni, Pierluigi Panariello. Quest’ultimo, da dieci anni in
servizio come giudice per le indagini preliminari e per le udienze preliminari, lascerà infatti il proprio ruolo avendo raggiunto il limite di
permanenza massima nello stesso incarico.
Panariello, recentemente, aveva presentato
inoltre richiesta di trasferimento presso la
Corte di Appello di Perugia, richiesta che dopo l’ok del Csm attende di diventare definitiva. Continuerà ad occuparsi dei procedimenti
già incardinati, così come avverrà per il giudice Tordelli.
In tribunale sono inoltre attesi cinque nuovi
giudici.
meno marcato (-1,5%, rispetto al 3,2%) grazie alla performance incoraggiante della
grande distribuzione che - sempre in base ai
dati dell’ente camerale - nell’ultimo trimestre
dell’anno registra una crescita delle vendite
del 3,5%. Sul fronte degli ordinativi ai fornitori, il 27% degli imprenditori segnala una diminuzione rispetto al trimestre precedente,
mentre il 17% registra una flessione. Su base
tendenziale, l’arretramento è del 2,5%. Le
previsioni per il futuro prossimo non sono incoraggianti secondo il 43% degli imprenditori intervistati e solo per l’8 degli intervistati i
primi tre mesi del 2014 si chiuderanno con un
fatturato in salita.
«Anche l’ultimo trimestre dell’anno ci conferma che i dati più incoraggianti arrivano
dall’export e dalle imprese più strutturate che
hanno saputo innovare anche nella fase di crisi acuta che sta attraversando la nostra economia», spiega il presidente della Camera di
commercio, Enrico Cipiccia.
«Resta il dato emergenziale sull’occupazione - conclude il presidente della Camera di
commercio ternana - che riguarda soprattutto
le microimprese, per le quali come istituzioni
dobbiamo lavorare ancora di più per rafforzarle e renderle competitive nei mercati interni».
Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
Solo in tre mostrano di aver
accresciuto il benessere
In assoluto, tra tutti i municipi
la maglia nera è Paciano
PERUGIA - Dei 92 comuni umbri, solo
3 mostrano di aver avuto, negli ultimi 5
anni, un aumento del reddito medio reale per contribuente. Ad andare meglio di tutti è stato
Vallo di Nera (+3,7%), seguito da Parrano (+2%) e
Montecchio (+0,6%).
PERUGIA - Se è Gubbio, negli ultimi 5
anni, ad avere subito tra i comuni maggiori
il calo più forte del reddito medio reale per
contribuente, tra tutti i municipi umbri la maglia nera
spetta a Paciano (-13,2%). Seguono Nocera Umbra (10,6%), Trevi (-10,3%) e Sellano (-10,2%).
27
Ecco i Comuni diventati più poveri:
la classifica
VARIAZIONE % REALE (*) DEI REDDITI MEDI PER CONTRIBUENTE
NEI COMUNI UMBRI NEGLI ULTIMI 5 ANNI
L’andamento medio reale dei redditi
per contribuente negli ultimi 5 anni:
tra i centri maggiori hanno fatto peggio
Gubbio, Gualdo Tadino e Todi
Dopo aver presentato, nell’edizione di ieri, l’andamento in Umbria
del numero di coloro che dichiarano oltre 120mila euro di reddito
complessivo annuo (benestanti di
“serie A”) e quelli che denunciano tra 75mila e 120mila euro (benestanti di “serie B”), vediamo
oggi quali comuni umbri si sono
impoveriti di più negli anni della
crisi, in base alle dichiarazioni dei
redditi Irpef presentate al Fisco,
rese disponibile dal ministero
dell’Economia e delle Finanze.
di GIUSEPPE CASTELLINI
PERUGIA - Tra i comuni maggiori dell’Umbria è Gubbio, negli ultimi 5 anni, quello che si è impoverito di più. Subito dopo ci sono
Gualdo Tadino, Todi, Terni e
Perugia. Tra tutti i comuni umbri,
invece, è Paciano ad essersi impoverito di più negli anni della crisi.
Terni e Perugia
Nel capoluogo di regione
il reddito medio reale giù
del 7,1%, stesso dato per la città
dell’acciaio. Assisi -7%,
Bastia -6,5%, Amelia -6,3%
Lo rendono evidente i dati del
ministero dell’Economia e delle
Finanze, relativi alle dichiarazioni
dei redditi presentate al Fisco nei
vari anni, fino al 2013. Mettendo a
confronto il reddito Irpef denunciato nel 2013 (relativo all’anno di
imposta precedente, il 2012) e
quello dichiarato nel 2008 (relativo all’anno di imposta 2007), è
possibile, per tutti e 92 i comuni
della regione, verificare il grado di
impoverimento delle persone fisiche che si è prodotto nel periodo
della recessione. Il che dà la misura della riduzione del benessere in
ogni municipio. A questo scopo, le
variazioni percentuali 2013-2008
(o 2012-2007, se ci si riferisce agli
anno ai quali si riferisce l’imposta)
presentate nella tabella in pagina
sono in termini reali, ossia depurate dall’inflazione, che nel quinquennio considerata è stata
dell’11,4%.
Gli imponibili Irpef presi in considerazione sono quelli su cui sono
calcolate le addizionali regionale e
comunale da pagare. Il reddito imponibile è il reddito complessivo
dichiarato al netto delle deduzioni.
L’UMBRIA E LE DUE PROVINCE
In termini reali, il reddito medio
dichiarato al Fisco dai contribuenti umbri è sceso, in termini reali,
del 6,6% tra le dichiarazioni presentate al Fisco nel 2008 e quelle
del 2013. In termini nominali, il
reddito medio per contribuente in
Umbria nel quinquennio è cresciuto del 4,8% (da 20mila 869 a
21mila 878 euro), ma togliendo
l’inflazione (che, come detto, è
stata dell’11,4%, la variazione
reale diventa -6,6%). A livello
provinciale, sempre in termini reali la flessione è leggermente più
marcata in provincia di Perugia (6,6%) che in quella di Terni (6,4%).
(CONFRONTO DELLE DICHIARAZIONI DEI REDDITI PRESENTATE NEL 2013 CON QUELLE PRESENTATE NEL 2008)
LA GRADUATORIA È STILATA DAL RISULTATO PEGGIORE A QUELLO MIGLIORE
PACIANO
NOCERA UMBRA
TREVI
SELLANO
MAGIONE
PRECI
CAMPELLO
AVIGLIANO U.
BEVAGNA
GUBBIO
GUALDO TADINO
FABRO
CASTEL GIORGIO
TODI
MONTEFRANCO
BETTONA
SANT'ANATOLIA DI N.
VALFABBRICA
SAN VENANZO
FOSSATO DI VICO
PORANO
TERNI
PERUGIA
BASCHI
GUARDEA
LUGNANO IN TEV.
DERUTA
ASSISI
MONTELEONE D'O.
ALVIANO
CASTIGLIONE DEL L.
FICULLE
-13,2
-10,6
-10,3
-10,2
-9,8
-9,2
-9,2
-8,6
-8,5
-8,4
-8,2
-8,1
-8,0
-8,0
-7,9
-7,8
-7,5
-7,5
-7,5
-7,5
-7,2
-7,1
-7,1
-7,1
-7,1
-7,0
-7,0
-7,0
-6,9
-6,9
-6,8
-6,8
SIGILLO
MONTE S.M.T
MONTE CASTELLO DI V.
BASTIA
PANICALE
CASCIA
AMELIA
FOLIGNO
MONTELEONE DI SP.
OTRICOLI
CERRETO DI SP.
COLLAZZONE
ACQUASPARTA
SPOLETO
MONTECASTRILLI
SPELLO
TORGIANO
NORCIA
MARSCIANO
UMBERTIDE
ATTIGLIANO
CITTA' DI CASTELLO
MONTEFALCO
ALLERONA
MONTEGABBIONE
ORVIETO
POGGIODOMO
CALVI DELL'U.
CANNARA
PENNA IN TEV.
POLINO
FERENTILLO
-6,6
-6,6
-6,6
-6,5
-6,4
-6,3
-6,3
-6,2
-6,1
-6,1
-6,1
-6,1
-6,0
-5,9
-5,9
-5,9
-5,9
-5,8
-5,7
-5,7
-5,7
-5,6
-5,6
-5,5
-5,4
-5,4
-5,3
-5,3
-5,3
-5,2
-5,1
-5,0
VALTOPINA
PIEGARO
MONTONE
CASTEL RITALDI
SAN GIUSTINO
NARNI
PIETRALUNGA
GUALDO CATTANEO
CITERNA
LISCIANO NICCONE
MASSA MARTANA
SAN GEMINI
CASTEL VISC.
STRONCONE
SCHEGGIA E PASC.
PASSIGNANO
COSTACCIARO
ARRONE
CORCIANO
FRATTA TODINA
TUORO
CITTA' DELLA PIEVE
SCHEGGINO
GIOVE
GIANO DELL'UMBRIA
MONTECCHIO
PARRANO
VALLO DI NERA
PROV. PERUGIA
PROV. TERNI
UMBRIA
-5,0
-5,0
-5,0
-4,9
-4,9
-4,7
-4,4
-4,3
-4,1
-4,1
-4,0
-4,0
-3,9
-3,8
-3,8
-3,8
-3,6
-3,6
-3,6
-3,6
-3,4
-3,3
-1,2
-0,7
-0,6
0,6
2,0
3,7
-6,6
-6,4
-6,6
Note: (*) Significa che sono al netto dell'inflazione, che nel periodo considerato è stata dell'11,4%
Fonte: Elaborazione su dati ministero dell'Economia e delle Finanze
L’ANDAMENTO NEI COMUNI
I comuni umbri sopra i 10mila abitanti che si sono impoveriti di più
sono, nell’ordine, Magione (qui il
reddito imponibile dichiarato mediamente da ciascun contribuente
è sceso in termini reali, nel quinquennio, del 9,8%), Gubbio (8,4%), Gualdo Tadino (-8,2%),
Terni (-7,1%), Perugia (-7,1%),
Assisi (-7%), Castiglione del Lago (-6,8%), Bastia (-6,5%). Quindi Amelia (-6,3%) e Foligno (6,2%). In Altotevere il reddito reale medio è sceso del 5,7% a Umbertide e del 5,6% a Città di Castello. Poco sotto Orvieto, con 5,4%.
Allargando lo sguardo a tutti i
comuni umbri, e non solo a quelli
sopra i 10mila abitanti, la realtà
che si e impoverità di più è Paciano (-13,2%). Al secondo posto per
perdita di benessere Nocera Um-
bra (-10,6%), al terzo Trevi (10,3%). Quindi Sellano (-10,2%),
Magione di cui si è già parlato (9,8%), Preci (-9,2%), Campello
sul Clitunno (-9,2%), Avigliano
Umbro (-8,6%). Chiudono la “top
ten” dei peggiori Bevagna (8,5%) e il già citato Gubbio (8,4%).
Solo tre i comuni umbri in cui,
negli ultimi cinque anni, il reddirto
reale medio per contribuente è cresciuto: Vallo di Nera (+3,7%),
Parrano (+2%) e Montecchio
(+0,6%). Poco sopra di loro, con
segni meno ma sotto il 2%, ci sono
Giano (-0,6%), Giove (-0,7%) e
Scheggino (-1,2%). Comuni in cui
il peso della recessione è stato attutito di molto.
Salendo nella classifica, si va subito in impoverimenti superiori al
3%, come a Città della Pieve (-
3,3%) e Tuoro (-3,4%). Continuando a salire nella graduatoria,
una perdita di reddito pro capite
del 3,6% è accusata da quattro comuni: Fratta Todina, Corciano,
Arrone e Costacciaro.
Umbria e le 2 province
Nella regione, negli ultimi
5 anni i redditi medi reali sono
calati del 6,6%. Nel Perugino
la flessione è stata del 6,6%,
nel Ternano del 6,4%
Dati che dimostrano come la recessione abbia inciso, in maniera
più o meno marcata, in quasi tutti i
municipi umbri, abbassando - in
alcuni casi in misura rilevante - il ll
benessere e, quindi, il tenore di vita tenuto dalle famiglie. Un abbassamento che appare più evidente
per i centri di una certa consistenza, visto che tra i comuni sopra i
10mila abitanti solo Corciano (3,6%) e Narni (-4,7%) accusano
perdite di reddito pro capite inferiori al 5%.
Le dimensioni della riduzione
del benessere economico a ogni livello era già emersa nell’articolo
di ieri su queste colonne, dato che
il numero dei benestanti (intendendo per tali coloro che dichiarano al Fisco sopra i 75mila euro di
reddito complessivo annuo) in
Umbria tale numero è sceso in solo
anno (tra le dichiarazioni presentate nel 2012 e quelle presentate
nel 2013) del 18,6%, passando da
11mila 973 a 9mila 717 (-2mila
226).
Martedì 1 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
economiaUMBRIA
Il settore manifatturiero
del Perugino rafforza
i segnali positivi: le cifre
Ma il commercio continua a mostrare il segno meno
PERUGIA - Chiusura dell’anno
all’insegna del segno “più” per l’industria manifatturiera perugina: nel
IV trimestre trovano conferma le
tendenze positive emerse nel precedente trimestre, con i principali indicatori congiunturali che segnano
una crescita. La produzione resta in
campo positivo, anche se il valore
della variazione appare di modesta
entità. Migliora il fatturato, che registra un incremento speculare alla
flessione del precedente trimestre.
Bene l’andamento degli ordinativi,
con la variazione tendenziale (ossia
tra il IV trimestre 2013 e lo stesso
trimestre 2012) che finalmente passa in campo positivo.
Sono gli elementi dello scenario
che emerge dall’Osservatorio congiunturale della Camera di commercio di Perugia attraverso l’indagine
condotta su un campione di circa
370 imprese manifatturiere.
I DATI PRINCIPALI
Nel IV trimestre 2013 la produzione
manifatturiera provinciale cresce
registrando un valore positivo, di
poco superiore al precedente:
+0,6% su base annua, a fronte del
+0,3% tendenziale del precedente
trimestre. Ancora più incoraggiante
il fatturato, che nel IV trimestre
2013, si attesta a +2,1% su base annua, evidenziando un netto miglioramento rispetto al –2,1% tendenziale del III trimestre del 2013. Netta accelerazione, invece, del fatturato estero: la variazione su base annua, infatti, si attesta a +10,4%, in
ulteriore progressione rispetto a
quanto registrato lo scorso trimestre, (+6,6%).
ARTIGIANATO
MANIFATTURIERO
Segni contrastanti provengono
dall’artigianato provinciale. Nel IV
trimestre 2013 la produzione
dell’artigianato attenua di poco la
flessione, al contrario degli ordinativi che raggiungono un risultato
migliore, pur restando in campo ne-
«
L’industria
manifatturiera del Perugino è in ripresa,
l’artigianato
manda segnali
contrastanti
e il commercio
continua
a soffrire
»
Giorgio Mencaroni
gativo. All’opposto, il fatturato artigiano accelera la flessione. La produzione su base annua registra una
variazione tendenziale del -2,4%, a
fronte del -2,8% dello scorso trimestre. Il fatturato segna un -3,3% ten-
denziale, ancora negativo e in peggioramento rispetto al precedente
dato, -1,3%. Gli ordinativi, invece,
migliorano decisamente, avvicinandosi molto al segno positivo, senza
però raggiungerlo: la loro flessione
tendenziale infatti si ferma al -0,6%,
a fronte del precedente -4,2%.
Anche la variazione tendenziale
degli ordinativi mostra un miglioramento, che gli permette di assumere
con decisione il segno positivo:
+1,7% il valore tendenziale in chiusura dell’anno, a fronte del -0,5% registrato nel III trimestre 2013. Per
quanto riguarda gli ordinativi esteri,
evidenziano una corposa crescita su
base tendenziale, in netta progressione rispetto al precedente trimestre: la variazione su base annua, infatti, si attesta al +7,7%, a fronte del
+1,7% tendenziale del III trimestre
dell’anno.
LE PREVISIONI
DEL MANIFATTURIERO
I segnali positivi emersi nell’ultimo trimestre 2013 non hanno, comunque, modificato le aspettative
di breve periodo delle imprese manifatturiere, che rimangono di segno
negativo. Il bilancio complessivo
delle previsioni per il I trimestre
dell’anno 2014 è caratterizzato dal
IL SONDAGGIO TRA LE IMPRESE
Settore distributivo, aziende pessimiste
PERUGIA - Le previsioni per il I Trimestre 2014 formulate dalle imprese commerciali della provincia di Perugia restano negative. Le aziende
che si attendono una flessione nelle vendite nel I trimestre del 2014 risultano superiori a quelle che segnalano un aumento. Il saldo, pertanto, è
negativo e si attesta a -41, mostrando un peggioramento rispetto al -24
del precedente trimestre.
LA VERTENZA
Stato di agitazione alla Colussi,
i sindacati s’appellano alle Istituzioni
ASSISI - I sindacati chiamano le istituzioni locali «a fare la propria parte
nella vertenza che si è aperta in difesa dei posti di lavoro della continuità
produttiva dell'azienda Colussi di Petrignano di Assisi, circa 450 dipendenti, tra le principali realtà del settore alimentare dell'Umbria».
È l’appello che arriva dalla fabbrica al termine dell'incontro tra Rsu Colussi e segreterie Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dell’Umbria. Un incontro
che ha confermato la scelta dell’apertura dello stato di agitazione «contro
le dichiarazioni fatte dalla Colussi Spa, nell’ultimo coordinamento nazionale, in merito agli esuberi previsti».
I sindacati chiedono «di aprire un confronto su tutti i livelli istituzionali,
dai Comuni, alla Regione, per gestire la difficile situazione che si è venuta a creare. Va assolutamente scongiurata, infatti, la perdita di ulteriori
posti di lavoro nella nostra regione, in una fase la cui è criticità è ormai
purtroppo sotto gli occhi di tutti. Richiamiamo altresì l'azienda alla sua
responsabilità, esigendo quella trasparenza che è venuta a mancare in
questo ultimo periodo, visto che mai negli incontri con il management si
era ipotizzato un intervento sui livelli occupazionali di Petrignano».
pessimismo, sia per la produzione
che per il fatturato interno. Le imprese che prevedono un incremento
della produzione sono inferiori a
quelle che si attendono una diminuzione (il saldo si attesta a -24, in peggioramento rispetto al -12 del trimestre precedente).
Le aspettative relative al I trimestre 2014 segnalano anche per il fatturato un saldo che si attesta ancora
in campo negativo con un valore (25), peggiore rispetto al dato precedente (-8). Per gli ordinativi interni,
il saldo raggiunge -28, oltre il doppio rispetto allo scorso trimestre (13). Prevale ancora l’ottimismo nei
confronti dell’export. Le previsioni,
infatti, sono positive in riferimento
agli ordinativi esteri: +21 il saldo, in
ulteriore miglioramento tenuto conto che lo scorso trimestre si era attestato a +16.
COMMERCIO
Anche nel IV trimestre 2013 prosegue la fase di contrazione dei consumi, ma si attenua la caduta delle vendite del commercio nella provincia
di Perugia. La variazione tendenziale delle vendite rispetto allo stesso
periodo del 2012 è pari a -1,6%, quasi la metà rispetto al precedente 3,1%.
Il bilancio in rosso delle vendite
provinciali è da ricondurre ai risultati negativi registrati dalle Imprese
Regione, «sì» in commissione per la Finanziaria
Numerosi gli emendamenti approvati, tra cui quelli
relativi ai centri storici e ai danni da fauna selvatica
PERUGIA - La Prima commissione del consiglio regionale ha approvato gli atti che compongono la
manovra finanziaria regionale:
legge finanziaria, collegato, bilancio di previsione annuale e pluriennale. Le tre distinte votazioni
hanno fatto registrare i 6 “sì” dei
consiglieri di centrosinistra e i 2
“no” dell’opposizione di centrodestra. Numerosi gli emendamenti
ai documenti, proposti dai gruppi
consiliari e dalla Giunta, approvati
durante i lavori, a cui ha partecipato anche l’assessore alla Programmazione ed organizzazione delle
risorse finanziarie Fabrizio Bracco. La Prima commissione ha
espresso parere favorevole alle
modifiche richieste dalla Giunta
per: sistema regionale dell’Information tecnology; centri storici e
qualità architettonica; convenzione con il Corpo forestale dello Stato; manifestazioni storiche; organismi esterni di valutazione; Ga-
rante per l’infanzia; danni da fauna
selvatica all’agricoltura; diminuzione dei fondi per la sede del
“World Water Assessment Programme” dell’Unesco in favore
delle attività ambientali di Province e Comuni; pesca professionale;
cofinanziamento della cooperazione internazionale; ammortizzatori sociali in deroga; modifica
delle regole di nomina della Consulta del commercio equo; esercizio dei poteri sostitutivi dei Comuni nella ricostruzione post sisma;
fondi per la non autosufficienza e
la domiciliarità; inserimento del
Centro estero nella commissione
per la promozione integrata. Approvato anche l’emendamento che
abbassa da 36 a 24mila euro il limite di reddito familiare per l’accesso di un figlio, che intende
creare una famiglia propria, agli
edifici residenziali pubblici.
La Commissione ha espresso
parere contrario agli emendamenti
Una parte
del gruppo
di maggioranza
in consiglio
regionale,
presto
la manovra
finanziaria
arriverà in aula
che chiedevano di: estendere da 24
a 48 ore la durata di un viaggio che
rende obbligatorio, per gruppi e
associazioni, avvalersi di una
agenzia di viaggio; mantenere lesanzioni per gli Ambiti territoriali
integrati che non raggiungono gli
obiettivi di raccolta differenziata
fissata dal Piano rifiuti (o in subordine di dimezzare le sanzioni fino
al 2015 raddoppiandole per il
mancato raggiungimento degli
29
obiettivi previsti per quella scadenza).
Durante la riunione la Commissione ha poi bocciato l’articolo del
collegato che prevedeva l’estinzione delle sanzioni amministrative per gli Ambiti territoriali integrati che non hanno raggiunto i
previsti obiettivi in materia di raccolta differenziata. Quattro emendamenti sono stati ritirati e verranno ripresentati in Aula.
del commercio al dettaglio, sia di
prodotti alimentari che di prodotti
non alimentari. La variazione delle
vendite della grande distribuzione
nell’ultimo trimestre del 2013, invece, è passata in campo positivo, ma
con un valore contenuto, che non è
stato in grado di compensare l’andamento negativo del commercio al
dettaglio.
Il segmento alimentare, nonostante il periodo natalizio, appare il più
penalizzato dalle decisioni di acquisto dei consumatori, con una variazione del - 4,9%, in peggioramento
rispetto al precedente -3,2%. Il segmento non alimentare, con una variazione tendenziale del -2,2%, pur
rimanendo in campo negativo sembra invece riconquistare qualche posizione, a fronte del -3,9%, dello
scorso trimestre. La grande distribuzione mostra l’unico segnale incoraggiante del comparto: la variazione tendenziale delle vendite entra in
campo positivo e segna un +1,1%,
ancora più consolante se paragonato
con il -0,9% del precedente trimestre.
Rallenta la caduta degli ordinativi
ai fornitori; la loro variazione tendenziale, nel IV trimestre 2013, è
pari a -1,8%, ancora negativa, ma in
ulteriore miglioramento rispetto al 4,1% registrato su base annua lo
scorso trimestre.
RE. EC.
LA FIERA
Agriumbria,
una chiusura
col “botto”
BASTIA - Grandissima partecipazione di pubblico alla giornata
conclusiva della 46esima edizione
di Agriumbria all’Umbriafiere di
Bastia Umbra. Migliaia di persone, sin dalle prime ore della mattina, hanno fatto la fila per entrare
(dove erano presenti 400 espositori e oltre 600 capi di bestiame).
L’intera area prossima al centro
fieristico e la zona industriale di
Bastia Umbra sono state occupate
dalle auto dei visitatori. Particolare interesse hanno suscitato, nelle
famiglie con bimbi al seguito, le
mostre zootecniche con bovini, di
varie razze (chianina, podolica,
romagnola, maremmana, frisona,
pezzata rossa, limousine), suini
(cinta senese), ovini, cavalli, asini
e animali da cortile. Numerosi gli
affari commerciali conclusi
nell’area delle macchine agricole.
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Martedì 1 aprile 2014
Anno XXXII n. 90 - euro 1,20
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w.corrieredellumbria.it
UMBRIA
FOLIGNO
Addizionale Irpef,
stangata in arrivo
A
GUALDO TADINO
Controlli anti droga
Arresti e denunce
A
a pagina 11
CASTIGLIONE DEL LAGO
Ladro inseguito dai frati
finisce in manette
A
a pagina 33
Scopre una bomba
Bimbo salvo per miracolo
A
a pagina 32
Perugia Donna di 55 anni si getta nel fiume, viene soccorsa e salvata da tre poliziotti
Rischia il lavoro e tenta di uccidersi
ITALIA & MONDO
Consiglio dei ministri
Senato, si cambia
Il decreto legge
passa all’unanimità
A PERUGIA
Quella lettera di licenziamento ormai in arrivo l’ha fatta
piombare nella disperazione
più autentica. Perdere il posto di lavoro a 55 anni le ha
creato un irreparabile senso
di vuoto, unito a rabbia e stati
d’ansia. E alla fine ha visto
tutto nero, al punto da pensare al gesto estremo. Così la perugina, dopo giorni pieni di
dolore, si è recata ieri nei pressi della zona “Ponte di Legno” a Ponte San Giovanni.
E con un gesto fulmineo si è
gettata nelle acque gelide del
fiume Tevere proprio per farla finita. Per fortuna, grazie all’intervento di tre poliziotti, è
stata soccorsa e salvata. La
donna, che era già in stato di
ipotermia, ha tentato fino all’ultimo di liberarsi dalla morsa degli agenti. E’ stata trasportata in ospedale. Le sue
condizioni non preoccupano.
A
A
Abbinamento opzionale con: “Quello che devi sapere sul denaro” Euro 3,80;
+ il prezzo del quotidiano
a pagina 17
Angelino Alfano annuncia:
“Invieremo altri 100 militari
nella Terra dei fuochi”
A
Incidente sul lavoro Il Nera ha restituito il cadavere (Foto Principi)
A BASTIA UMBRA
Perugia: Zaganelli
lascia il centrodestra
Angelo Stazzi è colpevole
L’infermiere killer
condannato all’ergastolo
a pagina 5
A
Sport
a pagina 19
Gli agenti del commissariato di Assisi hanno
rintracciato e riconsegnato ai genitori, che ne
avevano denunciato il rapimento, una 14enne
rom. La ragazzina era stata avvicinata alla periferia di Roma da due giovani di una famiglia
rivale che, con la forza, l’avevano costretta a salire a bordo di un’autovettura con la quale avevano fatto perdere le tracce. La denuncia dei genitori è stata chiara: la loro figlia era stata rapita
per essere data in sposa a un coetaneo della stessa famiglia rom dei presunti sequestratori.
L’INIZIATIVA
Lega Pro Il club vuole il Curi pieno: biglietti a un euro per le donne
Colpo di mercato del Grifo
Prende il difensore Rossi:
cento presenze in serie A
A
a pagina 46
SERIE B
Goleador Masi, quattro gol per la sua Ternana
Ma sabato sarà fuori come Lauro
A a pagina 45
SERIE D
Lo Spoleto cambia: via Schenardi, torna Luzi
Del Frate: “Meglio per lo spogliatoio” A a pagina 48
Cronache del sabato sera
A
a pagina 39
Sofferenza
non è contrario
di amore!
di Antonio Tofanelli
A
Q
uante volte imploriamo Dio di toglierci le sofferenze? Quanto ci prodighiamo perché,
questacompagna del cammino umano, sia allontanata ed esclusa dalle cose
utili? Molte volte, quando
viviamo situazioni contrarie ai nostri desideri o vengono limitate le nostre
aspirazioni, o peggio, siamo in preda a dolori e sofferenze di sorta, ci riteniamo sfortunati o vittime di
coincidenze negative che
si abbattono su di noi.
Tante volte ho pensato
che quel che viene definita
una "coincidenza", in realtà sia una vera e propria
"Dioincidenza", cioè un'
azione di Dio che incide
nella nostra vita per il nostro bene, anche se non siamo capaci di riconoscerlo.
[continua a pagina 7 ]
La rapiscono per obbligarla a sposarsi
POLITICA
a pagina 3
A
Fraternamente
Bastia Umbra La polizia rintraccia una ragazzina rom di 14 anni scomparsa a Roma
Roma
A
Cadavere ripescato dopo 36 giorni
Maurizio Muccini
a pagina 3
Napoli
Terni Ieri i sub dei vigili del fuoco hanno ritrovato l’operaio caduto nel Nera
a pagina 22
E
’ partito ufficialmente il Premio istituito
dal Corriere dell’Umbria
per le scuole Superiori della regione. Al massimo
30 righe di sessanta battute ciascuna, gli studenti
che parteciperanno dovranno affrontare una tematica a loro certamente
vicina: “Cronache del sabato sera”. Il bando è nel
sito del Corriere on line.
A
a pagina 8
A
a pagina 23
CULTURA
Il mondo della lirica
piange Carlo Belli
A
a pagina 15
DELL’UMBRIA
CORRIERE
t
Martedì 1
Aprile 2014
UMBRIA
7
Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
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Nella città delle acciaierie l’addizionale media è di 212 euro
Nel capoluogo di regione si ferma invece a 201
Irpefcomunale,
Terni batte Perugia
earrivalastangata
di Diego Aristei
A PERUGIA - Addizionale
Irpef, parola maledetta.
Quando il contribuente la
sente sono subito brividi. In
sei anni è cresciuta del 50%.
In attesa della riduzione del
carico fiscale promessa dal
governo presieduto da Matteo Renzi, la busta paga di
marzo riserverà amare sorprese se confrontata con 12
mesi fa a causa dell’aumento
delle addizionali regionali e
comunali Irpef.
In generale i lavoratori dipendenti e i pensionati troveranno l’amara sorpresa di dover
pagare mediamente 97 euro
complessivi tra saldo e acconto dell’Irpef sia Regionale, sia
Comunale, pari al 29,3% in
più rispetto al mese di marzo
dello scorso anno.
Ieri il quotidiano economico
Il Sole24 Ore del lunedì attraverso una sua elaborazione
ha evidenziato come l’importo pro capite è più levato a
Terni (212 euro) che a Perugia (201 euro). L’indagine del
quotidiano economico della
Confindustria è il frutto di dati incrociati con altri indicatori quali la presenza di eventuali esenzioni per i redditi
bassi, l’applicazione di una
aliquota unica o a scaglioni,
il reddito medio dei residenti
nei Comuni. Nel 2012, anno
preso di riferimento, nella città delle acciaierie l’imposta è
stata pagata dal 64% dei contribuenti così come nel capo-
luogo di regione. Ma quanto
pesa davvero l’Irpef comunale? Il modo migliore per misurarla è confrontare il gettito
dell’imposta con la base imponibile teorica che è ricavata
dai dati del ministero delle
Finzanze. Ebbene l’aliquota
effettiva a Terni è pari allo
0,71% mentre a Perugia dello
0,62%. Per quanto riguarda
sempre l’Irpef comunale, lo
scorso anno, a livello nazionale, su 6.707 Comuni che
hanno applicato la maggiorazione dell’imposta, ben 1.443
municipi (il 21,5%) hanno aumentato l’aliquota. Da recenti dati diffusi dal ministero
delle Finanze, 10 milioni e
Imposta comunale
L’Irpef nel corso degli anni ha avuto
una grande crescita
In alto a destra
l’assessore regionale
al Bilancio
Fabrizio Bracco
mezzo di euro sono costati ai
contribuenti umbri per l’aumento delle addizionali comunali. Per la precisione (i dati riguardano sempre il 2012)
sono stati pagati 65 milioni di
euro contro i 54,5 dell’anno
precedente. I 218mila dipendenti umbri hanno dovuto tirare fuori dalle proprie ta-
La novità
Da aprile partono le ricette on line
FRATERNAMENTE
A PERUGIA
In Umbria prenderà ufficialmente
il via questa settimana il processo di
dematerializzazione della ricetta
del servizio sanitario nazionale che,
sperimentalmente, ha avuto inizio
già da fine 2013 presso alcune strutture specialistiche pubbliche. A renderlo noto è l'assessorato regionale
alla Sanità, precisando che in seguito a tale processo, la ricetta rossa
sarà sostituita da un codice stampato dal medico su carta semplice a
titolo di promemoria per permettere così il recupero della prescrizione
farmaceutica o specialistica emessa Sperimentazione Ricetta on line
dalla struttura erogante la prestazione. L'obiettivo - spiegano i rappresentanti dell'assessorato - è di so- risparmio: infatti, l'eliminazione
stituire definitivamente entro la fine della ricetta rossa del sistema sanitadel 2015, tranne alcune eccezioni, rio nazionale prodotta dall'Istituto
la tradizionale ricetta rossa prescrit- Poligrafico dello Stato, comporterà
ta dal medico di famiglia o dallo da subito una riduzione di spesa
specialista, con un promemoria. per la Regione di oltre 300 mila euTutto ciò comporterà un notevole ro l'anno, destinati sinora alla stam-
pa dei ricettari.
Per il cittadino non ci saranno cambiamenti considerevoli: in pratica,
invece di ricevere una ricetta rossa
stampata con i dati di prescrizione,
si vedrà consegnare dal medico un
foglio di carta comune con alcuni
codici a barre e alcuni dati in chiaro.
Il patrimonio informativo derivante dalla messa a disposizione a livello regionale dei dati di prescrizione
e di erogazione, consentirà inoltre,
di avviare un'attività di monitoraggio dell'appropriatezza prescrittiva
e anche della qualità delle prestazioni erogate. In un futuro non molto
lontano, il processo consentirà la realizzazione di servizi on line per il
cittadino e ad esempio, sarà possibile la prenotazione e il pagamento di
prestazioni sanitarie senza necessità di recarsi di persona presso la
struttura erogatrice, con conseguente riduzione di tempi e di costi. B
sche 36,4 milioni di euro.
Secondo un recente studio
nazionale dell’Ufficio servizio politiche del territorio della Uil si sta delineando un
trend in crescita per l’Irpef comunale 2014. Su 104 Comuni che hanno deliberato per il
2014, 43 hanno aumentato
l’aliquota Irpef. “Aumenti,
questi, alquanto dolorosi afferma il sindacato – in quanto le addizionali sipagano sull’intero imponibile e non tengono conto delle detrazioni
per la produzione del reddito. Per questo, è fondamentale ripensare l’intera politica
economica e fiscale del Paese,
che metta al centro la questione di una diversa ripartizione
della pressione fiscale, alleggerendo il carico alle persone
con un reddito fisso”.
A questo punto la domanda
è d’obbligo: a quanto ammonterà quindi il conto che
lavoratori e pensionati umbri
pagheranno di tasse locali?
Secondo recenti indagini
quella Regionale passerà mediamente dai 363 euro del
2013 ai 409 euro del 2014 (+
12,7%). L’Irpef comunale
passerà dai 140 euro medi pagati nel 2013 ai 155 euro medi
di quest’anno (+ 10,7%), con
punte di 207 euro. Insomma
non ci resta che attendere le
politiche fiscali del nuovo governo a firma Renzi per dare
più ossigeno alle famiglie umbre con la speranza che siano
più eque e che non paghino
sempre le solite persone. B
dalla prima pagina
Sofferenza non è contrario di amore!
Gliappuntamenti permessi da Dio per parlare alle creature sono molteplici e la sofferenza, per quanto dolorosa sia, resta un
canale privilegiato per incontrare l'amore,
che èCristostesso. Si, proprio l'amore,quello autentico e gratuito, capace di fare giustizia alle potenzialità creaturali della persona, che si esprime troppo spesso solo nel
limite di ciò che porta contraccambio, forse perché mosso da interessi, oppure stretto da soli legami di parentela. L'uomo può
volare molto più in alto quando si apre alla
gratuità del dono di sé nell'amore e la scuola più efficace, per imparare, resta la soffe-
renza. Quanti cuori trasformati in bene, solo
dopo aver provato direttamente cosa voglia dire soffrire. Gesù Crocifisso, per molti, è stata la
massima esperienza della sofferenza per unuomo, vista la portata di chi era ad esservi appeso; per altri, invece, è la massima espressione
d'amore che si possa incontrare, visto chi è colui che ha accettato tale supplizio per la salvezza dell'Umanità. Entrambe le sensibilità, però,
sono di valore unico solo se associate a Gesù
che, da divino nella gloria eterna, fattosi uomo, si è lasciato inchiodare, determinando così il significato che Lui ha voluto dare a tale
strazio. Sofferenza e amore coincidono in Ge-
sù Crocifisso e la stessa cosa viene vissuta da
chi, per grazia, vuole uniformarsi a Lui. Sofferenza non è contrario di amore! Esaltiamo la
croce nel cuore, offriamo ogni sofferenza e gustiamo in quale modo e in quanto tempo Dio
vorrà che questa si trasformi in esperienza
d'amore. Questo potrebbe condurre verso un
primo passo che potrebbe determinare un
cambiamento di vita, cioè, decidere liberamente come stare al mondo. La forza che deriverà
dal Crocifisso e la Luce che inonderà il pensare
personale e tutto ilproprio essere, sarà determinato dalla volontà di Dio stesso, certo, ma a
noi tocca di decidere se e quanto vogliamo ab-
bandonarci, con fiduciosa attesa nelle Sue mani, gustando quella salvezza che è stata promessa, in un cammino di redenzione. Mentre
si soffre si cresce, quando si soffre si impara ad
amare. Ogni cosa associata al Crocifisso, nel
dolore o nella morte, è destinata a risorgere a
vita nuova. Abbiamo urgente bisogno di Luce
per rischiarare un cammino che si sta facendo
sempre più irto e tortuoso. Gesù, il vivente, ci
accompagni verso una vera Pasqua di rinascita, nella novità di vita, magari impoverita, o
ancor di più, liberata dagli egoismi e dai protaB
gonismi distruttivi.
Antonio Tofanelli
Martedì 1
Aprile 2014
DELL’UMBRIA
8
CORRIERE
u
Umbria
Firmato un protocollo in Regione con l’obiettivo di alleviare il peso che grava sulle famiglie interessate
Soddisfatti
enti locali
e sindacati
di categoria
In arrivo
dieci milioni
di euro
Non autosufficienza: un aiuto concreto alle persone in difficoltà
A PERUGIA
Circa dieci milioni di euro per le politiche regionali per il sostegno alla non
autosufficienza: è la spesa prevista, per
il 2014, dal protocollo d'intesa sottoscritto dalla presidenza della Regione
Umbria, da un rappresentante dell'Anci Umbria e dai segretari regionali dei
sindacati pensionati Oliviero Capuccini (Spi Cgil), GiorgioMenghini (Fnp
Cisl) e Roberto Tortoioli (Uilp). Il protocollosi propone di alleviare quanto
più possibile il peso che grava sulle famiglie in cui vi sono persone non autosufficienti, in particolar modo anziane. Ciò sarà possibile grazie a risorse
che la Regione Umbria ha voluto a tal
fine destinare, nonostante il quadro assai difficile della finanza pubblica."Il
documento - si legge in una nota - testimonia l'impegno della Regione nel sostenere le persone non autosufficienti
e le loro famiglie, attraverso gli strumenti più idonei a garantire una con-
creta integrazione socio sanitaria.
L'obiettivo che si vuole raggiungere è
di privilegiare misure e azioni orientate alla permanenza nel proprio domicilio o alla semiresidenzialità delle persone non autosufficienti, allo scopo di
garantire loro per quanto possibile
una vita indipendente nel proprio ambiente familiare". Parole di apprezzamento e soddisfazione sono state
espresse dai rappresentanti delle tre orB
ganizzazioni sindacali.
Welfare
regionale
Aiuto
verso
il prossimo
Iniziativa per i nostri trent’anni
Finanziati 74 nuovi appartamenti che guardano alla bioarchitettura
“Cronache del sabato sera”
Il premio del Corriere
per le scuole superiori
Case all’avanguardia
di Gaia Nicchi
A PERUGIA - Un bando
Il bando completo per poter partecipare si trova integralmente
nel sito del Corriere dell’Umbria
A Il 18 marzo il Corriere dell’Umbria, per i suoi trent’anni ha istituito un premio destinato alle scuole superiori
dell’Umbria, confermando il ruolo che ilquotidiano ha
voluto svolgere in questi anni, dando voce alle istanze
del mondo della scuola con un’informazione costante e
accolgiewndo in redazione decine e decine di studenti. Il
premio si intitola “Cronache del sabato sera”. Chi aderirà dovrà redigere un articolo su questo tema. Gli elaborati, giudicati da un’apposita commissione, dovranno
pervenire entro il 10 maggio. L’iniziativa vede la collaborazione della Provincia di Perugia e di quella di Terni, e
in particolare dei due assessorati che si dedicano al settore scuola e quindi di Donatella Porzi e di Stefania Cherubini. Fondamentale il supporto dell’Ufficio scolastico
regionale e del direttore Domenico Petruzzo. Il concorso, per favorire l’integrazione e la collaborazione tra gli
studenti, non ammette la partecipazione individuale e
potrà coinvolgere l’intera classe o anche gruppi di studenti. Volevamo anche sottolineare il fatto che sono previsti, negli istituti che aderiranno e lo richiederanno, incontri con i redattori del Corriere dell’Umbria per introdurre alle tecniche e al linguaggio giornalistico. In questo caso sarà sufficiente inviare la richiesta attraverso
una mail da indirizzare a [email protected]. Gli
elaborati dovranno essere contenuti in massimo 30 righe da 60 battute ciascuna. Il bando completo si trova
B
nel sito del Corriere dell’Umbria.
pubblico per l'assegnazione
di contributi per lache guardano alla bioarchertt realizzazione di edifici in bioarchitettura, soluzioni sperimentali,
risparmio energetico e fonti
rinnovabili, sono questi gli ingredienti per dare nuova linfa
e slancio al settore delle costruzioni, ormai da anni in
difficoltà. Cinque i Comuni
coinvolti (Perugia, Corciano,
Amelia, Foligno, Terni) altrettanti i progetti, per un complessivo di 74 nuovi alloggi e
un finanziamento regionale
di 2.590.000 euro. La portata
dell'operazione è stata illustrata ieri nella sede di Ance Perugia dall'assessore regionale
Stefano Vinti. A fare gli onori
di casa, il direttore di Ance,
Walter Ceccarini che ha sottolineato l'esito positivo di questo bando e la presenza di tre
imprese associate Ance Umbria che si sono aggiudicate i
lavori.
Vinti ha espresso "soddisfazione" per l'assegnazione definitiva dei finanziamenti del
bando di bioarchitettura, avvenuti proprio in questi giorni e ha parlato di un "nuovo
modo di pensare nell'edilizia
che tiene conto di qualità e innovazione": "abbiamo affermato il principio del costruire
sostenibile, senza consumare
energia, ma anzi producendola in modo pulito. E' anche
un'azione di riqualificazione
e rilegatura urbanistica di alcune parti di città". I 74 alloggi di bioedilizia vanno ad aggiungersi al corposo nucleo
Cinque i Comuni coinvolti Si tratta di quelli di Perugia, Corciano,
Amelia, Foligno, Terni e altrettanti i progetti
realizzato dal 2005 a oggi per
un totale di 303 alloggi.
Le località coinvolte sono
Fornole (Amelia) con 14 alloggi e un finanziamento regionale di 490.000 euro, Ellera di Chiugiana (Corciano)
con 8 alloggi e 280.000 euro,
l'ex Centro fiera di Via dei Preti (Foligno) con 20 alloggi e
700.000 euro, Sant'Egidio (Perugia) con 24 alloggi e
840.000 euro e Fiori (Terni)
con 8 alloggi e 280.000 euro.
Contributi che andranno - ha
precisato l'assessore Vinti - a
beneficio degli acquirenti. Per
l'assessore sono state messe in
campo "buone pratiche" e "interventi sperimentali verso
un progetto ambizioso finalizzato a far crescere la disponibilità di case ecologiche" che
testimoniano "l'impegno, straordinario della Regione, seppure parziale e condizionato
dalla progressiva e costante diminuzione dei finanziamenti
statali".
Per Vinti "la crisi economica
e finanziaria, che ha depresso
il mercato immobiliare, la
mancanza di una strategia nazionale e di risorse adeguate,
l'invecchiamento della popolazione, l'aumento dei fenomeni migratori, la precarizzazione del lavoro e le difficoltà
dei giovani a uscire dalle famiglie di origine, il progressivo
indebitamento delle famiglie
per l'andamento decrescente
delle retribuzioni, sono tutti
elementi che hanno ridato
centralità alle politiche dell'
edilizia residenziale pubblica.
Tuttavia, la Regione Umbria
ha da tempo individuato la
bioarchitettura e l'edilizia sostenibile come momenti importanti per la "qualificazione" delle politiche pubbliche
di edilizia abitativa: già nell'
ambito dei primi due piani
triennali ha finanziato, per un
importo di € 8.493.000,00, l'attuazione di 229 alloggi con caratteristiche proprie della bioarchitettura e dell'edilizia sostenibile. I 229 alloggi sono
stati quasi tutti ultimati e assegnati agli aventi diritto, mentre per i 74 nuovi alloggi, l'inizio dei lavori è previsto per il
prossimo mese di Settembre". Si conclude così un "lungo percorso" iniziato nel 2011
con l'emanazione del bando
di concorso rivolto a imprese
di costruzione e cooperative
di abitazione, nell'ambito del
Piano regionale di Edilizia
abitativa. In sostanza, la Regione Umbria combina, in
modo virtuoso, il diritto alla
casa, sostenendolo economicamente, con la necessità di
promuovere una nuova cultura ambientale, un utilizzo intelligente delle tecnologie e
delle fonti rinnovabili e una
maggiore tutela del paesagB
gio.
CORRIERE
DELL’UMBRIA
Umbria
t
Martedì 1
Aprile 2014
9
Oggi la discussione in Consiglio regionale con i relatori Galanello per la maggioranza e Nevi per l’opposizione
La prima commissione ha approvato gli atti della manovra finanziaria
A PERUGIA
La Prima Commissione dell'Assemblea legislativa ha approvato ieri gli atti che compongono la manovra finanziaria regionale: legge finanziaria, collegato, bilancio di previsione annuale e pluriennale. Le tre distinte votazioni hanno fatto registrare i 6 sì dei consiglieri di centrosinistra e i 2 no dell'opposizione di centrodestra. Numerosi gli emendamenti ai documenti, proposti dai gruppi
consiliari e dall'Esecutivo di Palazzo Donini, approvati durante i lavori, a cui ha parte-
cipato anche l'assessore alla programmazione ed organizzazione delle risorse finanziarie. L'intera manovra sarà discussa oggi nell'
aula del Consiglio regionale: relatore di
maggioranza Fausto Galanello (Pd) e di minoranza Raffaele Nevi (FI).
La manovra - Le linee fondamentali della
manovra sono quelle delineate dal Documento annuale di programmazione (Dap) e
dalla risoluzione approvata dall'Assemblea
in merito all'emergenza casa, alla non autosufficienza e alla riduzione dell'Irap per le
cooperative. Previsti vari interventi per
l'esenzione del bollo alle auto ibride, la riduzione dell'aliquota Irap delle cooperative sociali, i fondi per la ricostruzione e la sicurezza stradale, l'interpretazione delle norme
sui piani regolatori comunali, lo slittamento dei termini per la redazione dei testi unici
e di termini e obiettivi della raccolta differenziata, l'eliminazione della procedura di sospensione dell'attività estrattiva in caso di
mancato pagamento del tributo.
Il bilancio - Le risorse disponibili per il 2014
ammontano a 2 miliardi 569 milioni di euro. Oltre alle spese per il personale e per il
funzionamento dell'ente (ridotte complessivamente di 14 milioni di euro) le principali
voci del bilancio sono la protezione socio-sanitaria (1miliardo 752milioni), economia industria - turismo - cultura - commercio
(170milioni 567mila euro), viabilità - trasporti - infrastrutture (167milioni 191mila
euro), edilizia - opere pubbliche - ambiente
(89 milioni 291 mila), relazioni istituzionali
B
(24 milioni 168 mila).
A Perugia si registra qualche segno di miglioramento ma a Terni
l’economia non decolla. Positivi riscontri arrivano solo dall’estero
Manifatturiero
e commercio
trainati dall’export
A PERUGIA
Dati contrastanti tra le due
province umbre arrivano dall’Osservatorio congiunturale
sul manifatturiero dell’industria e artigianato e sul commercio.
Mentre nella provincia di PERUGIA emergono alcuni dati
positivi che evidenziano segni
di miglioramento rispetto alle
ultime rilevazioni e fanno anche pensare ad un primo trimetre 2014 in ripresa, sul fronte ternano la crisi sembra ancora molto pesante e le imprese registrano un marcato segno “meno”.
Così anche le analisi tra le due
zone della regione assumono
caratteristiche ben diverse e
nel presentare i risultati per il
IV trimestre del 2013 e le attese per il I trimestre del 2014, il
presidente della Camera di
Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni ha commentato:
"L'ultimo trimestre del 2013
ha portato segni di miglioramento più consistenti e diffusi
nei diversi comparti del Manifatturiero perugino. La produzione rimane in campo positivo, anche se il valore della variazione appare di entità modesta (+0,6% su base annua).
Cresce il fatturato, che registra
un incremento speculare alla
flessione del precedente trimestre (+2,1% contro il -2,1%).
Si consolida l'andamento degli ordinativi e finalmente la
variazione tendenziale passa
in campo positivo".
Segni contrastanti provengono dall'artigianato - continua
Mencaroni - Nel IV trimestre
2013 la produzione dell'artigianato attenua di poco la flessione e gli ordinativi fanno meglio, pur rimanendo in campo
negativo; all'opposto il fatturato peggiora, accelerando la
Protestano domani ad Ancona
I lavoratori della ex Merloni
contro l’annullamento della vendita
A ANCONA
Domani i 700 lavoratori dei siti produttivi di Marche
e Umbria della J. & P. Industries manifesteranno ad
Ancona, in occasione della seconda udienza in corte
d'Appello sul ricorso dei commissari straordinari dell'
ex Antonio Merloni, e della stessa J. P., contro la
sentenza con cui il Tribunale, accogliendo la richiesta
di un pool di sette banche creditrici, ha annullato la
vendita della A. Merloni in amministrazione straordinaria alla J. & P. di Giovanni Porcarelli. I lavoratori
partiranno alle 10 da Fabriano. Un lungo serpentone
di auto raggiungerà il capoluogo prima delle 12,
quando e' previsto un presidio davanti al Palazzo di
giustizia, in concomitanza con l'udienza. ''Alle preoccupazioni per l'annullamento della vendita - si legge
in una nota della CislMarche - si aggiungono i ritardi
del decreto del ministero del Lavoro sulla cassa integrazione: doveva essere firmato nel gennaio scorso''.
Intanto nella giornata di oggi sono previste manifestazioni di sensibilizzazione dei lavoratori anche a
B
Gualdo.
flessione.
La produzione su base annua
registra una variazione tendenziale del -2,4% a fronte del
-2,8% dello scorso trimestre. Il
fatturato segna un -3,3% tendenziale, ancora negativo e in
peggioramento rispetto al precedente dato (-1,3%). Gli ordinativi, invece, migliorano decisamente sfiorando il segno positivo: -0,6%, a fronte del precedente -4,2%.
Eccellenti, invece, i dati relativi
al fatturato estero (che si attesta ad un +10,4%) e gli ordinativi esteri (+7,7%).
"Anche nel IV trimestre 2013
registriamo una contrazione
dei consumi, ma si attenua la
caduta delle vendite del commercio nella provincia di Peru-
gia, con la variazione tendenziale delle vendite rispetto allo
stesso periodo del 2012 pari a
-1,6%, la metà rispetto al precedente -3,1% osservato nel trimestre precedente".
"Il bilancio in rosso delle vendite provinciali è da ricondurre ai risultati negativi registrati
dalle imprese del commercio
al dettaglio, sia di prodotti alimentari che di prodotti non
alimentari.
Lavariazione delle vendite della grande distribuzione nell'ultimo trimestre del 2013, invece, è passata in campo positivo, ma con un valore contenuto, che non è stato in grado di
compensare l'andamento negativo del commercio al dettaglio".
Giorgio Mencaroni ed Enrico Cipiccia hanno analizzato l’andamento economico
dei rispettivi enti camerali
Questo per quanto riguarda
la provincia di Perugia che, come si diceva, intravede dei segnali positivi in un quadro ancora altalenante.
A TERNI le analisi congiunturali realizzate dalla camera
di Commercio provinciale in
collaborazione con Questlab,
invece, confermano che manifatturiero e commercio chiudono il 2013 con il segno "meno", mentre sperano in un
2014 migliore almeno le imprese esportatrici.
L'economia ternana dunque
fatica ad uscire dalla crisi.
"Anche l'ultimo trimestre dell'
anno ci conferma che i dati
più incoraggianti arrivano
dall'export e dalle imprese più
strutturate che hanno saputo
innovare anche nella fase di
crisi acuta che sta attraversando la nostra economia - spiega il presidente della Camera
di Commercio di Terni, Enrico Cipiccia - resta il dato emergenziale sull'occupazione che
riguarda soprattutto le micro
imprese, per le quali come Istituzioni dobbiamo lavorare ancora di più per rafforzarle e
renderle competitive nei mercati interni".
In particolare, questi i dati:
Industria: La produzione scende del 2,7% rispetto al terzo
trimestre mentre a livello regionale la produzione segna "+"
(+1,5%) e migliora anche il fatturato.
Le imprese artigiane scendono addirittura del 3,2%. Perdono di più le industrie del settore meccanico e dei trasporti
(-10,5%) mentre da segnalare
il buon andamento già avviato nel terzo trimestre del settore tessile (+12,4%) e della chimica (+10,9%). Scende anche
il fatturato rispetto al trimestre precedente (-3%). Sul fronte dell'estero invece, si confer-
mano dati incoraggianti per le
imprese esportatrici della provincia di Terni. Quelle che operano in mercato internazionalizzati registrano un miglioramento sensibile del fatturato
rispetto ad un anno fa
(+11,2%). Stabile il dato sull'
occupazione che rispetto al
terzo trimestre segna un
+0,03%.
Commercio: Per le imprese
commerciali si arresta la contrazione delle vendite. Il calo
rispetto alterzo trimestre è meno marcato (-1,5%, rispetto al
3,2%) grazie alla performance
incoraggiante della grande di-
stribuzione che nell'ultimo trimestre dell'anno registra una
crescita delle vendite del 3,5%.
Sul fronte degli ordinativi ai
fornitori, il 27% degli imprenditori segnala una diminuzione rispetto al trimestre precedente, mentre il 17% registra
una flessione. Su base tendenziale, l'arretramento è del
2,5%.
Leprevisioniper ilfuturo prossimo non sono incoraggianti
secondo il 43% degli imprenditori intervistati. Solo per l'8 degli intervistati i primi tre mesi
del 2014 si chiuderanno con
B
un fatturato in salita.
DELL’UMBRIA
CORRIERE
ECONOMIA
P
t
Martedì 1
Aprile 2014
11
Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
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Fax 075 4659140
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SINDACATO A Terni al via il congresso
provinciale dei metalmeccanici della Uilm
“SUL TERRITORIO
LATITANO SERIE
POLITICHE”
di Carlo Ferrante
possiamo permetterci di abbassare
la guardia e cullarci su atteggiamenti mal celatamente ottimistici
derivanti dalla riacquisizione del
pacchetto azionario da parte di
ThyssenKrupp, spacciando quest'
operazione dettata dalla necessità
economico-finanziarie, per grande
necessità". Il Governo si deve impegnare, attraverso le istituzioni locali, per ottenere tutte le garanzie sul
mantenimento dell'integrità del sito e sulla strategicità che AST deve
rappresentare in ambito nazionale.
Da cinque anni di crisi globale,
emerge con chiarezza un dato incontrovertibile: un pezzo del Paese
sta pagando un conto fra i più alti.
Le debolezze oggettive e il quadro
internazionale sfavorevole si sono
saldati, mettendo a repentaglio la
tenuta economica e sociale e se
non si romperà presto il circolo vizioso, si potrebbe perdere definitivamente il cuore del sistema industriale.
Per il segretario dell'Uilm occorre
incrementare la produttività e il
reddito disponibile, tagliare la spesa improduttiva, preservando quella sociale e rilanciare gli investimenti.
Il congresso proseguirà nella giornata di oggi, con la riconferma di
Nicola Pasini al vertice delle tute
B
blu dell'Uilm.
A TERNI - Il territorio ternano,
non solo riflette il quadro negativo
strutturale e congiunturale del Paese, ma addirittura lo esalta, a causa
di carenze politico-istituzionali e
di assenza di progetti, anche da
parte dei privati, fattori che non
hanno consentito e tuttora non
consentono di uscire da un lento
ma progressivo depauperamento
del tessuto economico e sociale.
L'ha sostenuto a gran voce il segretario provinciale dell'Uilm Nicola
Pasini, nella relazione al XVII˚
congresso della categoria che ha
per tema "La valorizzazione del lavoro industriale", che si tiene al
Classic Hotel, al quartiere Borgo
Rivo. Da una trentina d'anni, quasi giornalmente, si dibatte su quale
modello di sviluppo alternativo alla grande industria sia opportuno
attuare per rilanciare il territorio,
con l'unico risultato di aver sprecato occasioni e risorse rilevanti, che
ciclicamente sono intervenute. Alla fine degli anni '90, si era tentato
con il contratto d'area Terni-NarniSpoleto, passando per il patto di
territorio del 2005, i cui progetti,
più volte rivendicati, sono in gran
parte finiti nel dimenticatoio. Per
Pasini il risultato è deludente, è oggi sotto gli occhi di tutti. Il settore
chimico è completamente disinte-
L’assise Dei metalmeccanici della Uilm
della provincia di Terni (Foto Principi)
grato, le piccole e piccolissime
aziende, prevalentemente di servizio e manutenzione, non hanno saputo e forse voluto innovare e riqualificarsi, continuando a vivere
della mono committenza della
grande industria, subendo così le
conseguenze di restringimento di
margini operativi ed occupazionali. L'unica significativa fonte di produzione del prodotto interno lordo (pil) della provincia di Terni è
l'Ast, che rischia però di non rappresentare più una certezza e una
prospettiva.
Per il segretario dell'Uilm "non
ALIMENTARE Dopo il fermo tecnico, da domani, la newco entra prepotentemente sul mercato per acquistare importati quote. Una sfida da accogliere per tutti
SANGEMINI,RIPARTELAPRODUZIONEELACOMMERCIALIZZAZIONEDEIPRODOTTI
A SAN GEMINI
Con il contratto di affitto/acquisto di azienda Sangemini Acque,
il gruppo Norda-Gaudianello è ai
primissimi posti nel settore delle
acque minerali del Paese, con possibilità di conquistare nuove quote di mercato. Dopo il fermo tecnico, da domani, la newco riavvierà
la produzione e contemporaneamente la commercializzazione dei
suoi prodotti al fine di perseguire
gli obiettivi di rilancio del proprio
piano industriale. In un comunicato, Norda e Gaudianello "accolgono con grande soddisfazione nel
Gruppo, i lavoratori di Sangemini, sottolineando l'esito positivo di
un'operazione che ha scongiurato
il fallimento di una storica realtà
italiana del settore delle acque minerali". La trattativa è stata difficile, spigolosa, lunga, travagliata,
ma le forze sociali sono riuscite ad
ottenere il mantenimento della
quasi totalità delle maestranze, 95
su 102 e l'accordo è stato raggiunto soprattutto per la disponibilità
e la solidarietà dei lavoratori della
Fruit, rimasti fuori dalla newco.
Nei giorni scorsi la Flai Cgil ha
convocato un'assemblea dei lavoratori con la partecipazione dei segretari regionali Sara Palazzoli e
Michele Racanella, del segretario
generale provinciale di Terni della
Cgil Attilio Romanelli, e chiedono che, quanto prima, si dia seguito all'accordo che prevede l'apertura di un tavolo con Norda e la Regione Umbria per trovare soluzioni concrete per i 34 lavoratori, 22
della Fruit e 12 della Sangemini.
Per il momento, per gli esclusi, è
stata richiesta la cassa integrazione straordinaria ma per il sindacato rosso "questo non risolve le problematiche che dovranno essere affrontate". Un incontro istituzionale è stato promesso alle maestran-
ze della Fruit, da Massimo Pessina, nelle fasi convulse e decisive
della trattativa.
Norda e Gaudianello ringraziano
"tutte le Istituzioni e le parti sindacali per la loro preziosa e fattiva
collaborazione che ha contribuito
a concludere con successo questo
delicato passaggio dell'accordo"
mentre il presidente del Gruppo,
Carlo Pessina, ha dichiarato che
"resta ora, alla Sangemini Acque
spa, perseguire nella maniera più
efficiente lo scopo sociale e le previsioni del piano industriale, così da
poter sviluppare nuovi e più importanti progetti tesi anche ad incrementare lo sviluppo industriale di tutto il territorio al fine di creare altre opportunità di lavoro ed
integrare, nel tempo, altra maestranza. A tutti i dipendenti del
Gruppo auguro un buon lavoro".
Per portare in porto la conclusione della vertenza, hanno contribuito in maniera decisiva il prefetto
Gianfelice Bellesini, il presidente
del tribunale di corso del Popolo,
Girolamo Lanzellotto e al giudice
Paola Vella, e l'assessore regionale
allo Sviluppo Economico Vincen-
zo Riommi.
La Cgil è intenzionata a richiedere
un confronto con la nuova dirigenza, mettendo in chiaro che è necessario tagliare con il passato, "non
è pensabile che la gestione dello
stabilimento resti in mano ai dirigenti che hanno portato Sangemini al fallimento". Intanto l'udienza dei creditori fissata dal giudice
fallimentare Alessandro Nastri
per venerdì 4 aprile, potrebbe slittare di alcune settimane. La richiesta è stata avanzata dallo studio
legale delle società Sangemini, Acque San Francesco-Goccia blu e
Sangemini Fruit. In precedenza
l'udienza di adunanza dei creditori per il concordato preventivo era
stata fissata per il 6 marzo, in seguito anticipata d'ufficio al 3marzo,
poi rinviata al 4 aprile. Ora spetterà al giudice Nastri prendere le deB
cisioni.
C. F.
-MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 01/04/14-N:
Umbria
www.ilmessaggero.it
METEO
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
Professione Lavoro è sul Messaggero
PERUGIA
Terni
OGNI GIOVEDÌ LA VOSTRA CARRIERA
PRENDE UN’ALTRA DIREZIONE
Martedì 1
Aprile 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
La battaglia di Irina
«Ridatemi mio figlio
oppure meglio
i nonni dell’adozione»
Orvieto
Via alla stagione
turistica
con l’aumento
delle tariffe
L’omicidio di Gualdo
Capotosti a pag. 45
Simonetti a pag. 46
Servizio a pag. 36
Il fidanzato killer: «Ofelia
voleva morire con me»
Dall’interrogatorio del romeno emergono i particolari
sulla morte della giovane: hanno tentato di uccidersi col sonnifero
Il caso Covarelli gela il crac Perugia
Gli umbri
meritano
una banca
`Il fallimento della società sportiva è ancora appeso a 5 milioni di debiti e 144 creditori
tutta loro
Ora le due vicende s’incrociano con il sequestro di cinque immobili della Mas
`
Egle Priolo
PERUGIA Sette milioni in cerca di padrone. Trama pirandelliana per
l’affaire Covarelli, tra i crediti ammessi al fallimento del Perugia del
2010 e i milioni in immobili e conti
correnti sequestrati per equivalente nell’ambito dell’inchiesta sul
presunto riciclaggio in cui è coinvolto anche Dino De Megni, già direttore generale del Grifo. Una trama che vede in rilievo quel Lucio
Lo Sole che avrebbe fatto transitare sui conti di Leonardo Covarelli e
della New Glen srl (di proprietà al
49 per cento della Mas dell’ex patron e amministrata dall’ex suocero finito con lui ai domiciliari) ol-
tre un milione e 690mila euro, un
anno e mezzo prima di chiedere il
fallimento del Perugia per un credito di 14 milioni. L’immobiliarista
romano (ora deceduto) non verrà
ammesso tra i creditori del fallimento ma le sue transazioni «senza ragione economica» hanno fatto finire la figlia e i due perugini
(insieme ad altre tre persone) nel
mirino della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e della guardia di finanza. Con un altro paradosso: i beni sequestrati nel blitz di
venerdì non sono di Covarelli e De
Megni ma fanno parte della procedura fallimentare. E vanno dissequestrati.
Continua a pag. 36
Palpeggiatore,
c’è l’identikit
A Perugia
Spari ai negozi, svolta nell’inchiesta
PERUGIA Svolta nell’inchiesta
degli spari ai negozi. I
carabinieri e la Procura
avrebbero imboccato una
strada che potrebbe
arrivare agli autori del
doppi assalto a colpi d’arma
da fuoco a negozi di Ponte
Felcino e Pontevalleceppi.
I riscontri più importanti
sarebbero arrivati proprio
dagli esami balistici che
avrebbero dato indicazioni
che dagli investigatori sono
ritenuti importanti. Tra
l’altro sembra ormai certo
che i due assalti abbiano una
matrice comune. Motivo
che rende ancora più
inquietante una vicenda che
ha fatto pensare anche a
racket e usura.
Leonardo Covarelli
Gualdo Tadino. Preso l’autore di un colpo maldestro
`Perugia, si stringe la rete degli investigatori
intorno all’uomo che ha assalito decine di donne
PERUGIA L’identikit è completo. Il profilo psicologico sembra essere quello giusto. Il modus operandi ormai più di una
firma. Così sembra stringersi
sempre di più la rete intorno
al palpeggiatore seriale, che
da mesi terrorizza le donne
tra Elce, via Fabretti e piazza
Cavallotti.
Attacchi lampo, mirati. Con
la violenza di chi non si trattiene e ha bisogno di lanciarsi addosso alle donne e toccarle
dappertutto. Pochi secondi,
ma di puro terrore per le vittime che non hanno neanche il
tempo di gridare. È troppa la
furia dell’uomo che fa finta di
fare footing per aggredire le
sue vittime. È incontenibile la
sua sfida a non farsi beccare.
Quindi arriva alle spalle, si avventa sulle donne e con avidità allunga le mani sul loro corpo che si divincola appena i
nervi realizzano il pericolo, la
paura e il raccapriccio.
E dopo decine di segnalazioni, dopo mesi di paura concentrata soprattutto nella zona di
Elce, gli investigatori potrebbero essere molto vicini all’uomo dai modi violenti, dagli
orari mattutini e fin adesso
sfuggente come un’ombra. Da
mesi gli stanno addosso sia
polizia che carabinieri, nonostante le indagini sia andate
avanti nel massimo riserbo.
Troppa attenzione per le vittime e troppa voglia di prenderlo per fare errori.
Ma adesso tutti i pezzi del
puzzle col profilo del palpeggiatore potrebbero essere finalmente al posto giusto. Resta da capire cosa lo spinga e
cosa abbia innescato l’irrefre-
Spoleto difende la
Scuola di polizia.
Finalmente a Spoleto hanno
deciso di difendere la Scuola
di polizia. Cosa hanno fatto?
Hanno spiegato ai proprietari
che l’affitto va dimezzato.
Oppure non se ne fa niente.
*****
Il centrodestra a Perugia dà i
numeri. Anzi i Numerini: è lui
l’unico candidato sindaco
rimasto. Gli avversari lo
temono. Lo chiamano: “La
carica dei 102 (voti)” o “Da
Pianello con furore”.
nabile voglia di questi assalti.
Cosa lo muova a uscire all’alba in scarpe da corsa e berretto scuro a cercare le sue vittime. Edicolanti, bariste, studentesse: donne in giro, spesso da sole, in orari in cui la città ancora non si è svegliata del
tutto.
Ma anche insegnanti, come
una delle vittime, bloccata all’interno della sua auto mentre sta per andare a lavoro. È
questo il caso in cui il palpeggiatore ha fatto più paura, insieme alla donna aggredita
nel suo garage. Non in mezzo
alla strada, ma in un luogo semi chiuso in cui l’assalto claustrofobico fa ancora più paura. L’impegno delle forze dell’ordine, da tempo, è al massimo, per assicurare alla giustizia la furia di un uomo che
sembra sfidarla.
E.Prio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Giuseppe Caforio
e vicende della Banca Popolare di Spoleto, con il passaggio del pacchetto di
maggioranza alla Banca di
Desio, devono indurre ad una
ampia riflessione sulla situazione economica della nostra
Regione e su quelli che potranno essere gli sviluppi, che dipendono in maniera stretta
dalle dinamiche delle politiche
del credito. Oggi se si escludono le banche di credito cooperativo, che per loro natura e
funzione hanno ambito modesto, non esiste più una banca
umbra. Sono lontanissimi i fasti della Casse di Risparmio
delle città più importanti dell’Umbria e della Banca Popolare di Spoleto, quando grazie a
funzionari solerti, a cui bastava guardare negli occhi un imprenditore, è stato possibile finanziare molte delle attività
imprenditoriali che hanno fatto la fortuna, purtroppo superata, di questa regione.
Vi è un convincimento che
nasce dalla storia che la ricchezza di un paese è collegata
alla presenza di istituti di credito locali. Non a caso i più antichi istituti sono nati nel centro
L
LONTANI
I FASTI
IN CUI
PER AVERE
CREDITO
BASTAVA
FIDARSI
Ladro inseguito da frati e carabinieri
Non sempre ora et labora, ma anche vigila e insegui. E’ successo in un convento di Gualdo: un ladro ha
rubato un portafogli ma è stato inseguito da frati e carabinieri (sopra foto d’archivio) Camirri a pag. 44
L’angolo del meteo
Il caldo si fa strada
Gilberto Scalabrini
La primavera avanza e mostra il
suo volto più amato. Marzo ha ceduto il testimone ad aprile sotto
un sole che scalda e inizia ad avere un ruolo importante per la natura in germoglio. L'alta pressione è al comando con temperature massime attorno a 20 - 22 gradi in pieno giorno, mentre di notte c'è una debole ventilazione. Si
andrà avanti così fino a giovedì,
poi la dinamicità primaverile
avrà modo di esplicarsi e avremo
un assaggio sul finire della settimana. Subentrerà da ovest un
cambiamento indotto dall'avanzamento di una struttura depressionaria, che porterà infiltrazio-
ni d'aria fresca e di conseguenza
bassa pressione. Sull'Umbria, però, il tempo non subirà grossi
scossoni, anche se non mancheranno precipitazioni sparse con
calo di temperatura, ma non
troppo. La depressione attraverserà piuttosto velocemente il nostro territorio, tanto che domenica pomeriggio dovrebbe essere
tutto o quasi terminato. Ovviamente, gli scenari che si apriranno successivamente sono tutti da
scoprire. Si ipotizza come probabile una fase d'instabilità o variabilità in graduale esaurimento,
che dovrebbe lasciar posto ad
una rimonta anticiclonica di ori-
gine oceanica. La Primavera, si
sa, è una stagione dinamica, capace di alternare periodo di bel
tempo, magari caldi, ad altri addirittura perturbati.
Oggi, giornata stabile e soleggiata. Al mattino transito di velature, ma in prevalente dissolvimento in giornata. Domani, l'alta
pressione rinnova condizioni di
stabilità. Sole prevalente. Nel pomeriggio tenderanno a svilupparsi degli addensamenti nei settori
interni. Giovedì, giornata ancora
segnata dal transito di nuvolosità
medio alta, ma ancora con tempo asciutto. Venerdì, fenomeni
diffusi al mattino e in tendenza
concentrati su zone interne e dorsale; al pomeriggio rimarrà attiva una spiccata instabilità con rovesci ma anche schiarite in avanzamento a partire dall'Umbria
meridionale.
Italia nel periodo di floridezza
dei comuni, dopo il periodo
medievale ed hanno contribuito alla sviluppo sociale ed economico delle realtà in cui operavano. L’esempio più emblematico è costituito dal Monte
dei Paschi di Siena, che ha reso
la sua città natale e addirittura
l’intera regione Toscana, prospera e ricca, almeno fin quando ha retto. La crisi del Monte
dei Paschi, con la perdita del
controllo da parte dell’omonima Fondazione, ha gravemente depresso l’economia dell’intera Toscana, e i riflessi si percepiscono facendo una passeggiata per Siena, dove si può cogliere come vi sia un affievolimento delle tante ed importanti attività economiche una volta sorrette dalla Monte Paschi.
La situazione dell’Umbria è
un po’ più peculiare. Negli ultimi dieci anni le Banche locali
sono state lentamente fagocitate dai grandi gruppi come Unicredit, Banca Intesa e non solo.
I centri decisionali sono stati
affidati, per le operazioni rilevanti, fuori dalla Regione e comunque per lo più alla valutazione di software che sulla base dei freddi numeri, emettono
sentenze di accoglimento o di
rigetto di finanziamenti, senza
alcun
margine
di
discrezionalità.
Continua a pag. 36
www.lanazione.it/umbria
e-mail: [email protected] - [email protected]
MARTEDÌ 1 aprile 2014
Frate«arresta»unladronelconvento
Al religioso rubati cento euro. Si accorge dell’estraneo in sacrestia e avverte i carabinieri
Paura a Castiglione
Centrodestra: l’avvocato si dimette da candidato
Ragazzino
di 12 anni
trova
una bomba
«Mi era stata
promessa unità
invece ho trovato
troppe divisioni
E allora lascio»
BELVEDERE · A pagina 2
SERVIZIO
· A pagina 11
Svuotava i furgoni
Bloccato
il ‘vampiro’
del gasolio
· A pagina 14
Era caduto nel Nera
Dal fiume
riaffiora
l’operaio
· A pagina 17
STIMATO
PROFESSIONISTA
CorradoZaganelli
ZZAAGGAANNEELLLLII
CCII RRIIPPEENNSSAA
Donna perde il posto e tenta il suicidio
CERVINO · A pagina 10
Polemica da ‘Sandri’
Un caffè
al tavolo?
Quattro euro
· A pagina 6
Si getta nel Tevere dopo aver saputo del licenziamento. Salvata dal 113
PONTINI · In Nazionale
La novità Come cambia l’organizzazione dei medici di famiglia
Sparisce la vecchia ricetta. E arriva il codice
IN UMBRIA prenderà ufficialmente il
via nei primi giorni di aprile il processo
di «dematerializzazione» della ricetta del
Servizio sanitario nazionale che, sperimentalmente, ha avuto inizio già da fine
2013 in alcune strutture specialistiche
pubbliche. Cosa vuol dire? Che la ricetta
rossa andrà in cantina e sarà sostituita da
un codice stampato dal medico su carta
semplice, con il quale si potrà prenotare
la visita specialistica o eseguire la prescri-
zione farmaceutica.
L’obiettivo è sostituire definitivamente
entro la fine del 2015, tranne alcune eccezioni, la tradizionale ricetta con un promemoria. Tutto ciò comporterà un notevole risparmio pari a oltre 300mila euro
l’anno, destinati sinora alla stampa dei ricettari. Per il cittadino non ci saranno
cambiamenti considerevoli: invece di ricevere una ricetta rossa si vedrà consegnare dal medico un foglio con alcuni codici.
Guidava lo Sperimentale
Spoleto piange
la scomparsa
di Carlo Belli
· In Nazionale
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Il «mito» Antognoni
festeggia 60 anni
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Santopadre: «Ora
riempiamo il Curi»
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«Pentitevi e restituite
le ostie rubate»
MARTEDÌ 1 APRILE 2014
IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE
ECONOMIA & FINANZA 29
•
L’INTERVISTA IL CONGRESSO REGIONALE DELLA CGIL RICONFERMA LA FIDUCIA AL SEGRETARIO
‘Cantieri nelle scuole per dare lavoro’
Mario Bravi punta al rilancio dell’edilizia per uscire dalla crisi
· PERUGIA
IL PRESIDENTE
GiorgioMencaroni
L’OSSERVATORIO
Commercio
e artigianato
in apnea
· PERUGIA
COMMERCIO e artigianato
ancora col segno meno. Solo
la grande distribuzione rialza la testa e con un incremento del +1,1% sulle vendite.
Benino anche il manifatturiero con fatturati in crescita. I risultati dell’Osservatorio congiunturale sul manifatturiero e il commercio per
il IV trimestre del 2013 parlano di nuove timide schiarite.
E anche le attese per il I trimestre del 2014 vedono segnali di miglioramento. Il
presidente della Camera di
Commercio Giorgio Mencaroni afferma: «L’ultimo trimestre del 2013 — osserva
— ha portato segni di miglioramento più consistenti e diffusi nei diversi comparti del
manifatturiero
perugino.
Cresce il fatturato, che registra un incremento speculare alla flessione del precedente trimestre. Si consolida
l’andamento degli ordinativi
e finalmente la variazione
tendenziale è positiva».
Ma l’artigianato è in controtendenza. Nel IV trimestre
2013 la produzione attenua
di poco la flessione e gli ordinativi fanno meglio, pur rimanendo in campo negativo; il fatturato peggiora, accelerando la flessione. Ed eccoci al commercio: «Il bilancio
in rosso delle vendite provinciali — commenta Mencaroni — è da ricondurre ai risultati negativi registrati dalle
imprese del commercio al
dettaglio, sia di prodotti alimentari che di prodotti non
alimentari». Il segmento alimentare, nonostante il periodo natalizio, appare il più penalizzato dalle decisioni di
acquisto dei consumatori,
con una variazione del
-4,9%, in peggioramento rispetto al precedente -3,2%. Il
segmento non alimentare,
pur rimanendo in campo negativo (-2,2%), sembra invece riconquistare qualche posizione, a fronte del -3,9%,
dello scorso trimestre. La
grande distribuzione mostra
l’unico segnale incoraggiante del comparto con un
+1,1%».
MARIO BRAVI, per quattro anni alla guida della Cgil, è stato riconfermato dal recente Congresso regionale il numero uno del sindacato, incassando una larghissima maggioranza di consensi.
Segretario, dal Congresso sono
uscite diverse “ricette”. Quali i
punti salienti del suo programma?
«La Cgil qualcosa di nuovo lo ha
proposto, sia a livello nazionale che
qui in Umbria. Accanto alle tante
mobilitazioni che abbiamo organizzato e sostenuto, nel 2013 ci siamo
dotati di uno strumento, il Piano
del lavoro, in cui abbiamo avanzato
proposte che, in alcuni casi, vediamo oggi riprese anche da altri. Poi
c’è la proposta di dare l’avvio ad
una legge regionale contro gli appalti e i subappalti, per arginare il fenomeno del lavoro nero».
A dirsi sembra facile: ma come li
creiamo i posti di lavoro? Quali
gli organismi deputati a finanziare nuova occupazione?
«In Umbria abbiamo circa 900 plessi scolastici, il 20% dei quali risale
agli anni ’20 o ’30. Procedere a un
grande piano di ristrutturazione e
messa in sicurezza di questi edifici
rappresenterebbe non solo un giusto intervento per i nostri studenti,
ma anche una risposta importante
per l’edilizia, un settore che negli
anni della crisi si è letteralmente dimezzato, passando da 23mila a
12mila addetti in pochi anni. Quanto alle risorse, la Cgil ha più volte
chiamato in causa le Fondazioni
bancarie e l’Europa. A livello locale
è fondamentale dunque utilizzare
in maniera oculata i fondi europei
2014-2020. Risorse molto consistenti (circa 1,3 miliardi di euro) che do-
PROFONDO ROSSO
«In Umbria ci sono oltre 170
vertenze aperte e le persone
senza impiego sono 125mila»
vranno essere investiti diversamente rispetto al passato, quando, anche
su spinta di Confindustria, i soldi
sono andati un po’ a tutti, a pioggia,
ma non hanno creato occupazione».
E l’altra proposta “forte” uscita
dal Congresso?
«Abbiamo più volte auspicato la valorizzazione dei centri storici, attraverso la loro funzione storica e culturale. Negli ultimi anni abbiamo
assistito allo svilimento dell’acropoli a vantaggio dei centri commerciali, dove impera la logica dei consu-
mi no stop e secondo noi dell’imbarbarimento delle domeniche e del lavoro».
Uno sguardo sull’Umbria: come siamo messi?
«Nella nostra regione è risaputo, abbiamo salari più bassi della media nazionale di circa il
6% e tassi molto alti di
precarietà del lavoro. Ma questo
non ci ha minimamente avvantaggiati nella crisi, anzi.
L’Umbria è tra le
regioni messe peggio: siamo a oltre
170
vertenze
aperte e le persone in sofferenza
occupazionale sono
ormai circa 125mila.
Lascerebbe la Cgil
per la politica?
«Non mi ha
mai sfiorato
l’idea. Penso
che ognuno
debba fare il
suo lavoro. Io faccio il sindacalista».
Silvia Angelici
LEADER
MarioBravi
fa il bis
allaguida
dellaCgil
IN TRASFERTA PROTESTA DOMANI AD ANCONA
«COLUSSI» APPELLO DEI SINDACATI ALLA POLITICA
· PERUGIA
· ASSISI
NELLA GIORNATA di domani i 700 lavoratori dei siti produttivi di Marche e Umbria della J. & P. Industries manifesteranno ad Ancona, in occasione della seconda udienza in corte d’Appello sul ricorso dei commissari straordinari dell’ex Antonio Merloni, e della stessa J. P., contro la sentenza con cui il Tribunale marchigiano, accogliendo la richiesta di un
pool di sette banche creditrici, ha annullato la vendita della A. Merloni
in amministrazione straordinaria alla J. & P. di Giovanni Porcarelli.
I lavoratori partiranno alle 10 da Fabriano. Un lungo serpentone di auto
raggiungerà il capoluogo prima delle 12, quando è previsto un presidio
davanti al Palazzo di giustizia, in concomitanza con l’udienza.
I LAVORATORI chiamano le istituzioni locali a fare la propria parte nella
vertenza che si è aperta in difesa dei posti di lavoro della continuità produttiva dell’azienda di Petrignano di Assisi, circa 450 dipendenti, tra le
principali realtà del settore alimentare dell’Umbria. E’ questo l’appello
che arriva dalla fabbrica al termine dell’incontro tra Rsu Colussi e segreterie Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dell’Umbria, che si è svolto ieri a Petrignano. Un incontro che conferma la scelta dell’apertura di uno stato di
agitazione: «Chiediamo di aprire un confronto su tutti i livelli istituzionali, dai Comuni, alla Regione, per gestire la difficile situazione che si è
venuta a creare — affermano Rsu e sindacati —. Va assolutamente scongiurata infatti la perdita di ulteriori posti di lavoro nella nostra regione».
Ex Merloni, addetti in corteo ‘Le istituzioni aiutino gli operai’
BIOARCHITETTURA CONTRIBUTI DA OLTRE 2 MILIONI E MEZZO DI EURO PER 74 NUOVE STRUTTURE ABITATIVE
La Regione ora scommette sugli alloggi «eco»
tale, che permetteranno risparmio energetico, utilizzo di fonti
energetiche rinnovabili e comfort
abitativo.
· PERUGIA
SARANNO costruiti all’insegna
della bioedilizia, dunque della
sostenibilità e del risparmio energetico, i 74 alloggi finanziati dal
bando regionale rivolto a imprese
e cooperative di abitazione. Non
solo, per chi acquista sono previsti bonus da 35mila euro, di cui si
prenderà carico la Regione.
A SPIEGARE tempi e modi dei
progetti ammessi a finanziamento, l’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti (nella
foto con Walter Ceccarini e Diego Zurli) nella sede dell’Associazione nazionale costruttori edili
dell’Umbria. «Attraverso un’attenta selezione da parte della
Commissione tecnica appositamente costituita dalla Giunta re-
gionale e composta da rappresentanti della Regione, dell’Università e dei professionisti — ha precisato Vinti — sono stati assegnati
contributi per 2.590.000 euro che
consentono la realizzazione di 74
alloggi con caratteristiche di bioarchitettura ad Amelia, Corciano,
Foligno, Perugia e Terni. Gli al-
loggi realizzati sono destinati alla
vendita a favore di nuclei familiari in possesso dei requisiti soggettivi previsti dalla legge, che potranno usufruire di un contributo
di sgravio di 35mila euro». Gli edifici verranno costruiti, progettati
con sistemi e tecniche costruttive
proprie della sostenibilità ambien-
INFINE, la Regione ha sottolineato che «gli interventi verranno realizzati in aree di proprietà pubblica messe a disposizione dai Comuni che hanno anche fissato il
costo di acquisto dell’area e la relativa incidenza media ad alloggio
che a Corciano e Foligno è superiore al contributo regionale». Ma
ecco dove e chi costruirà: Amelia
(società Papa Costruzioni), Corciano (Edilizia Castellini), Foligno (ex centro fiera, Cardeto Costruzioni), Perugia (Sant’Egidio,
Cooperativa della Gioventù), Terni (Pellegrini Costruzioni).
Silvia Angelici
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