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Educazione terapeutica a malati sottoposti a chemioterapia che
Progetto ET – Formazione in educazione per infermieri in oncologia – I livello
Educazione terapeutica a malati sottoposti a chemioterapia
che presentano nausea e vomito.
Progetto educativo presentato da Graziella Zucca
A.S.O. Mauriziano -Torino
Anno 2007-2008
Introduzione
Lavoro come infermiera in un Day Hospital oncologico, dove quotidianamente accolgo le persone che
devono essere sottoposte a trattamenti chemioterapici. In diverse occasioni mi sono trovata ad assistere
pazienti tormentati da nausea e vomito, sintomi sgradevoli ai quali non si sapeva porre rimedio in modo
adeguato, nonostante fosse stata prescritta a tutti una terapia antiemetica.
Oltre alla nausea e al vomito conseguenti alla chemioterapia i pazienti possono essere colpiti dagli effetti
collaterali degli antiemetici, quali: mal di testa, costipazione, fatigue, secchezza delle fauci e diarrea.
(vedere la tabella nell’Allegato A)
In occasione del conseguimento del Master in nursing oncologico ho preso conoscenza delle numerose
ricerche effettuate sull’argomento, delle quali riporto in bibliografia una parte significativa.
Inoltre, il problema emerso in molte situazioni è che non sempre i pazienti seguono le prescrizioni mediche
riguardo le assunzioni dei farmaci a domicilio. Ciò è stato constatato anche dall’oncologo con cui lavoro.
Questo progetto di educazione terapeutica intende tentare di porre rimedio a questa situazione, con la
collaborazione di tutto il personale del Day hospital.
Responsabile del progetto, servizi e persone coinvolte
Cognome nome
Funzione / ruolo
Struttura
Recapiti
Zucca Graziella
Infermiera
ASO Mauriziano
Largo Turati 62
Fausone Paola
Coordinatore Day
hospital oncologico
Medico oncologo
Day hospital oncologico
ASO Mauriziano
ASO Mauriziano
Lacidogna Gaetano
Medagliani Anna
Nencini Anna Chiara
Rovera Lidia, Vassallo
Daniela
Negro Marcello
Comite Rossella, La Vacca
Silvana, Ballaminut Daniela,
Cimenti Natascia, Ciriolo
Giovanna; Florio Santina,
Mentone Cristina, Perrucci
Gina
Farmacista
Borsista farmacista
Dietologhe
Psicooncologo
Infermieri
Day hospital oncologico
ASO Mauriziano
ASO Mauriziano
ASO Mauriziano
ASO Mauriziano
ASO Mauriziano
Day hospital oncologico
ASO Mauriziano
2
Analisi del contesto
Nel 2007 gli accessi al Day hospital sono stati 4000. I nuovi ingressi attualmente sono circa dodici alla
settimana.
Nel reparto non viene utilizzata ancora una cartella infermieristica: sono registrati, invece, in un foglio di
lavoro i pazienti che accedono al day hospital nella giornata e le rispettive terapie prescritte, per cui non
è stato possibile fare indagini retrospettive sugli effetti collaterali.
Per poter identificare i fabbisogni educativi prevalenti in modo più oggettivo, ho preparato un
questionario da sottoporre ai pazienti; purtroppo non è stato possibile utilizzarlo.
Mi sono quindi consultata con il responsabile medico oncologo e dal nostro confronto, basato sulla
letteratura e anche sull’esperienza personale, è emerso che è necessario intervenire su queste
problematiche:
♦ Educazione del paziente ad una corretta assunzione della terapia antiemetica, in quanto, nonostante il
medico la prescriva ed informi i pazienti, questi, nel 40% dei casi, sottovalutano il problema
ignorando la prescrizione.
♦ Apprendimento tecnico-pratico dell’assunzione della terapia, quando questa deve avvenire per via
intramuscolare o sottocute.
♦ Educazione ad una corretta alimentazione, durante il ciclo di chemioterapia e nei giorni successivi.
♦ Educazione ad una corretta interpretazione dei sintomi con conseguente adeguata risposta.
Inoltre ho preso contatto con una borsista farmacista che sta progettando una distribuzione ai pazienti dei
farmaci prescritti sotto forma di Kit, comprendente anche le indicazioni di somministrazione.
Destinatari del progetto educativo
Gruppo di pazienti, in trattamento presso il Day hospital oncologico, che devono ricevere chemioterapia
altamente e mediamente emetizzante: cisplatino, ciclofosfamide, deticene, antracicline, carboplatino; essi
costituiscono circa il 50% dei nuovi pazienti accolti.
Bisogni educativi dei destinatari
Corretta assunzione della terapia antiemetica.
Corretta alimentazione durante il ciclo di chemioterapia.
Corretta interpretazione dei sintomi.
Apprendimento tecnico-pratico dell’assunzione della terapia iniettabile.
Ricerca di nuovi equilibri e consuetudini di vita compatibili con le nuove condizioni esistenziali.
Obiettivi
Per i destinatari: Migliorare la qualità della vita, riducendo i sintomi associati alla chemioterapia.
Assumere in modo adeguato una terapia (dosaggio, orario, modalità). Imparare a autosomministrarsi un
farmaco per via iniettabile. Sapere riconoscere tempestivamente i sintomi e sapere assumere il
comportamento più adeguato.
Per i formatori: Migliorare le proprie conoscenze per mettere in grado i pazienti di prevenire i sintomi e
gestire le eventuali conseguenze negative. Creare uno strumento comune che permetta al gruppo
infermieristico di operare in modo uniforme. Uniformare le competenze e il linguaggio.
Per l’azienda: Diminuire gli accessi in pronto soccorso, ridurre i costi, migliorare la formazione e
l’efficienza del personale.
3
Risorse necessarie
Risorse economiche e strumentali: Fornitura materiale di consumo (schede, opuscoli informativi).
Documentazione audiovisiva autoprodotta o acquistata (presentazioni, video). Disponibilità di un personal
computer con stampante laser.
Risorse umane: Sono coinvolti tutti gli infermieri e i medici che lavorano nel Day hospital, le dietiste, lo
psicooncologo, le farmaciste.
Risorse logistiche: Si utilizzano le strutture esistenti, riorganizzando opportunamente gli spazi.
Risorse di tempo: La fase di progettazione deve essere conclusa entro il 9 giugno 2008. L’attivazione del
progetto potrà avere inizio a settembre 2008 e continuare fino a marzo 2009, quando avrà luogo la
valutazione finale dei risultati del progetto. I tempi necessari per gli incontri di discussione, di
coordinamento, di esecuzione delle attività verranno possibilmente inclusi nell’orario di servizio, tenendo
conto che già normalmente gli infermieri svolgono un’attività di educazione terapeutica, ma in modo
scoordinato e non efficiente.
Stakeholder
I medici e gli infermieri del Day hospital così come il coordinatore del Centro Accoglienza e Servizi
vedranno aumentare l’efficacia del loro lavoro.
La farmacista, con la fornitura del Kit di farmaci e relativi opuscoli informativi, collaborerà con i medici e
gli infermieri del Day hospital e contribuirà a ridurre la spesa farmaceutica.
Il responsabile della formazione potrebbe essere coinvolto nell’aggiornamento del personale
infermieristico necessario per sviluppare il progetto.
L’Azienda ospedaliera vedrà ridurre i costi e migliorare l’efficienza.
I caregiver dei pazienti vedranno facilitato il loro lavoro.
Analisi SWAT
Punti di forza
Punti di debolezza
Ottenere miglioramenti del servizio, ridurre gli
accessi in pronto soccorso.
Il progetto presuppone un cambiamento delle mentalità
e delle abitudini del personale infermieristico.
Mancanza di spirito di squadra.
Ostacoli
Opportunità
Volontà dell’istituzione di favorire la crescita
professionale. Riduzione della spesa sanitaria.
Resistenze al cambiamento. Difficoltà ad accogliere
proposte provenienti dagli infermieri.
4
Piano operativo: prima parte
Fase di avvio del progetto:
1- Incontro tra infermieri per discutere e approvare la proposta di cartella infermieristica.
2 - Concordare con gli oncologi la scala di valutazione da utilizzare per la nausea e il vomito. Esempio:
CTCAE, MASCC(MAT).
3- Incontri con gli infermieri, il medico oncologo, la dietologa, lo psicooncologo, la farmacista per la
condivisione del progetto.
4- Aggiornamento del personale infermieristico riguardo le competenze educative (fornitura di
documentazione, eventuale intervento di esperti E.C.M.).
5- Con gli infermieri, discussione e approvazione della cartella educativa proposta. (Allegato E)
6- Discussione del questionario per valutare il fabbisogno educativo e sua condivisione all’interno
dell’èquipe. (Uso di un linguaggio comune all’interno dell’èquipe e con i pazienti.).Definizione delle
modalità di utilizzo del questionario. (Allegato D)
7- Predisposizione di una cartella informatizzata per elaborazioni statistiche (Excel).
8- Stesura del modello di autorizzazione del paziente per l'utilizzo statistico dei dati raccolti.
9- Predisposizione dell’agenda-calendario informatizzata, riportante gli orari delle assunzioni dei farmaci e
lo spazio per descrivere i sintomi avvertiti (da consegnare al paziente, diario delle assunzioni e dei sintomi.
Vedere Allegato B).
10- Preparazione di un questionario per accertare il gradimento dei pazienti sull’assistenza ricevuta.
11- Valutazione della validità del questionario su un gruppo di pazienti (minimo 10).
12- Eventuale modifica del questionario e della cartella educativa.
5
Cronoprogramma
Diagramma PERT (Program evaluation and review technique)
Nei rettangoli sono indicate le attività da svolgere per la fase di avvio del progetto, a partire
dall’autorizzazione. I numeri indicano la durata, in settimane, delle singole attività. Si prevede di effettuare
una riunione alla settimana. Alcune attività possono essere svolte nella stessa settimana, anche da parte di
soggetti diversi.
6
Diagramma di Gantt
Attività
Autorizzazione
1
Cartella infermieristica
2
Scala valutazione
3
Condivisione progetto
4
Aggiornamento infermieri
5
Cartella educativa
6
Approvazione
questionario
7
Autorizzazione pazienti
8
Cartella informatizzata
9
Agenda assunzioni
10
Questionario gradimento
11
Valutazione questionario
12
Modifica questionario
13
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Settimane
Le prime due settimane sono dedicate alla preparazione della cartella infermieristica e potranno svolgersi
nella seconda metà di giugno 2008. In una settimana normalmente può essere effettuata una sola riunione.
Dopo una sospensione nei mesi delle ferie estive, a settembre si potranno iniziare le attività successive del
progetto.
7
Piano operativo: seconda parte
Fase di intervento educativo sui pazienti:
Accoglienza diretta del paziente da parte dell’infermiera di riferimento. Colloquio iniziale del paziente con
il medico e contestuale compilazione della cartella educativa da parte dell’infermiera.
Personalizzazione dell’agenda-calendario, specificando l'ora e il dosaggio delle assunzioni dei farmaci (il
paziente deve completarla giornalmente confermando l'avvenuta assunzione e segnalando eventuali
sintomi avversi; deve portarla con sé durante ogni accesso al Day hospital).
Durante la prima seduta di chemioterapia l’infermiera di riferimento accoglie il paziente e, sulla base delle
informazioni date durante il primo incontro, risolve i dubbi e inizia l’intervento educativo. Nella stessa
occasione la farmacista fornisce il Kit di farmaci da usare a domicilio, corredato con tutte le informazioni
necessarie (opuscolo, calendario delle assunzioni, ecc.).
In occasione della seduta iniziale del secondo ciclo di chemioterapia si valutano i sintomi avversi segnalati
dal paziente nel suo diario. Nella stessa occasione si valuta il fabbisogno educativo, mediante intervista
sulla traccia del questionario precedentemente concordato. Nel caso sia necessario, l’infermiera attua
l’intervento educativo sul paziente e aggiorna la sua cartella educativa. Si documentano le informazioni
ricevute dal paziente anche in una cartella informatizzata per poterle elaborare statisticamente.
Questa procedura va ripetuta nei cicli successivi ed eventualmente modificata fino a quando si sono
ottenuti risultati accettabili.
Durante il periodo di somministrazione della terapia si organizzano incontri con piccoli gruppi di pazienti
ai quali viene somministrato lo stesso tipo di terapia e che hanno le stesse necessità di informazione e di
educazione.
Si verificano periodicamente e si discutono gli inconvenienti e le eventuali criticità inerenti le varie fasi del
progetto.
Alla conclusione di tutti i cicli si fa compilare al paziente un questionario di valutazione e gradimento
dell’assistenza ricevuta.
Strumenti per il monitoraggio dei dati
Compilazione da parte del paziente del diario delle assunzioni e dei sintomi.
Interviste sui bisogni educativi del paziente sulla traccia del questionario preparato e registrazione dei dati
raccolti su cartella informatizzata.
Aggiornamento della cartella educativa e della cartella infermieristica.
Valutazione della nausea e del vomito utilizzando la scala concordata e registrazione dei dati su cartella
informatizzata.
8
Valutazione
Nel corso del colloquio iniziale occorre accertare il livello culturale del paziente, le sue capacità di
comprendere le istruzioni scritte e le sue capacità di compiere atti tecnici (es. il praticarsi un’iniezione).
Tutto ciò va indicato nella cartella educativa.
Nella cartella infermieristica sono registrati tutti i sintomi riferiti o osservati:
misurazione della nausea e/o vomito tramite la scala adottata; assenza/presenza disturbi elettrolitici;
assenza/presenza dimagrimento; assenza/presenza stitichezza; assenza/presenza diarrea; assenza/presenza
affaticamento.
All’inizio del secondo ciclo si verifica se i pazienti hanno imparato in modo soddisfacente il corretto
impiego degli antiemetici e dei loro effetti collaterali; inoltre, all’occorrenza, se hanno acquisito la
manualità necessaria per eseguire correttamente un’iniezione.
Dalle risposte al questionario educativo emergono le conoscenze del paziente riguardanti:
- sapere identificare le misure idonee da adottare per la prevenzione della nausea e del vomito;
- capire l’importanza della corretta assunzione della terapia antiemetica e della gestione dei suoi effetti
collaterali;
- capire la necessità di alimentarsi in modo adeguato, per mantenere un livello ottimale di nutrienti,
conoscendo anche gli alimenti più indicati nel periodo subito dopo la somministrazione della
chemioterapia.
Al termine degli incontri formativi si valuta la reazione dei partecipanti per capire se hanno gradito
l’intervento, se questo ha risposto alle loro esigenze; queste valutazioni sono raccolte tramite uno specifico
questionario.
Al termine di ogni ciclo si aggiornano per ogni paziente i dati dei sintomi nella cartella informatica e si
valutano complessivamente. Alla fine di ogni mese questi dati saranno valutati globalmente.
Saranno registrati nella cartella anche tutti gli accessi non programmati per poterli valutare statisticamente.
Per valutare il processo dell’educazione terapeutica si considerano i seguenti risultati: la conoscenza
acquisita, le abilità pratiche apprese, la motivazione dei pazienti, le modifiche di comportamento ottenute e
la loro persistenza nel tempo.
Alla conclusione di tutti i cicli, il questionario di valutazione dell’assistenza ricevuta deve accertare se i
pazienti si sono sentiti aiutati a far fronte ai disagi, se hanno dimostrato maggiore serenità, se hanno
condiviso con l’équipe sanitaria dubbi e preoccupazioni.
Incontri educativi con i pazienti
Durante le sedute di chemioterapia l’intervento educativo è rivolto al singolo paziente, che manifesta
dubbi, richieste di chiarimenti o rassicurazioni. Si adotta una modalità colloquiale, che comunque ricalca lo
schema previsto dal questionario.
Il primo intervento è previsto al momento della prima seduta di chemioterapia utilizzando i materiali
informativi già predisposti; successivamente si potranno organizzare riunioni di gruppo sugli argomenti nei
quali si constatano carenze comuni.
Si possono prevedere incontri di gruppo in un giorno della settimana coincidente con quello in cui sono
presenti in maggior numero i pazienti con gli stessi bisogni educativi.
9
Gli argomenti possono essere:
1- Cosa è la chemioterapia e perché viene eseguita. Quali sono gli effetti collaterali.
Quali sono le misure preventive per evitare gli effetti collaterali ed eventuali complicanze.
L’importanza della corretta assunzione della terapia antiemetica: modalità, tempi, dosi.
2- L’alimentazione durante e dopo il trattamento.
3- Praticarsi una iniezione.
Per attuare questi interventi occorre predisporre presentazioni sul computer con immagini possibilmente
efficaci; queste sono reperibili sia su Internet sia presso organizzazioni che si occupano di oncologia.
Materiale informativo stampato
Per rispondere ai bisogni è necessario preparare opuscoli su ciascuno dei tre argomenti previsti per gli
incontri formativi, in quanto per il momento in reparto non sono presenti opuscoli di facile interpretazione
e la prescrizione medica è troppo sintetica.
Gli opuscoli devono essere scritti con un linguaggio semplice, caratteri grandi e saranno illustrati con
immagini di immediata interpretazione, in modo da poter essere facilmente letti da parte di persone non
competenti sull’argomento. Sarà indicato, inoltre, a chi rivolgersi in caso di necessità.
Nell’Allegato C è riprodotto un esempio di opuscolo sulla nausea e vomito.
Nella bibliografia sono riportati gli indirizzi Internet per scaricare alcune guide italiane e anche una guida
francese e una svizzera.
Attuazione correttiva
Durante il periodo di esecuzione del progetto si faranno incontri dell’èquipe per osservare i valori dei dati
monitorati che devono essere analizzati: le risposte ai questionari sui bisogni educativi, il tipo e la
frequenza dei sintomi avversi, le richieste telefoniche dei pazienti e il numero dei loro accessi straordinari
al reparto.
In relazione a ciò dovranno essere eventualmente attuati gli opportuni interventi correttivi.
Risultati
Per l’insieme dei pazienti coinvolti:
Riduzione del 50% degli episodi di nausea e di vomito.
Riduzione del 50% degli accessi non programmati.
Per il singolo paziente:
Dimostrare buone conoscenze riguardo: l’assunzione della terapia antiemetica, l’alimentazione, l’interpretazione dei
sintomi.
Sapere praticarsi la terapia iniettabile.
10
Conclusioni
Con questo progetto spero di dare un contributo al miglioramento dell’assistenza erogata dal Day hospital
e conseguentemente delle condizioni di vita dei malati che accedono a questo servizio.
Ringraziamenti
Prima di tutto ringrazio la Dott. Cesarina Prandi e tutti i Docenti del corso per gli stimoli che mi hanno
dato.
Ringrazio il Dott. Lacidogna e la Dott.ssa Medagliani dell’ASO Mauriziano che mi hanno incoraggiata
e sostenuta a portare avanti il mio progetto.
Ringrazio inoltre il Dott. Maggiorotti che mi ha aiutata dal punto di vista informatico e statistico.
Bibliografia
Sull’educazione terapeutica:
D’Ivernois J.F., “Educare il paziente” (2006) McGraw Hill Milano
Carpanelli I. et al. “Gestione infermieristica del sintomo in oncoematologia”. (2003) AIIO (Associazione
italiana infermieri di oncologia)
Carpanelli I. et al, “L’infermiere in oncologia: La gestione dei farmaci antiblastici.”, (2008) Carocci Faber.
Ferraresi A., Gaiani R., Manfredini M. “Educazione terapeutica metodologia e applicazioni”, (2004)
Carocci Faber.
Rapporto di un gruppo di lavoro OMS ,”Educazione terapeutica del paziente”, (1998).
Mustacchi G., Rumiz P. “Ruolo dell’informazione e dell’educazione al paziente oncologico nella
prevenzione e/o gestione degli effetti collaterali da chemioterapia”, Scenari, Novembre 2007
Gallo A., Tiengo A. “L’autocontrollo domiciliare della glicemia nei soggetti con diabete mellito tipo 2”
Rassegna Giornale Italiano di Diabetologia e metabolismo 25,213-220, 2005
Trento M., Passera P., Tomalino M., Bajardi M. “Le condotte di riferimento. Modello e strumento per la
valutazione degli interventi educativi” Giornale Italiano di Diabetologia e metabolismo 21, 17-24, 2001.
Trento M., Passera P., Porta M. “Il modello clinico-educativo della Group Care”, da Progetto ROMEO®
Su nausea e vomito, antiemetici
Bender C.M et al. (2002), “Chemotherapy-induced Nausea and Vomiting”, Clinical Journal Oncology
Nursing.
Goodman (1997).”Risk factors and antiemetic management of chemotherapy-induced nausea and
vomiting”, Oncology Nursing Forum 24 (7 Suppl.), 20-32.
11
Gralla RJ, Osaba D, Kris MG, et al. “Recommendations for the use of antiemetics. Evidence-based,
clinical practice guidelines”, J Clin Oncol 17: 2971, 1999.
MASCC - Antiemetic Subcommitttee of the Multinational Association of supportive Care in Cancer (
MASCC ). “Prevention of chemotherapy- and radiotherapy- induced emesis: result of the Perugia
Consensus Conference”, Ann Oncol 9: 811, 1998.
Miller M., Kearney N. (2004) “Chemiotherapy-related nausea and vomiting – past reflections, present
practice and future management”. European Journal of Cancer Care, 2004,13,71-81
Morrow e altri, (1992). “Comparing the effectivness of behavioural treatment for chemotherapy induced
nausea and vomiting when administered by oncologists, oncology nurses and clinical psycologists”, Health
Psycology 11, 250-256.
Morrow GR, Roscoe JA, Hickok JT, “Nausea and vomiting”, In: Holland JC, Breitbart W, Jacobsen PB,
et al., eds.: Psycho-oncology, New York, NY, Oxford University Press, 1998, pp 476-484
Warr D, Gralla RJ, Hesketh PJ, et al., “The oral NK1 antagonist aprepitant for the prevention of
chemotherapy-induced nausea and vomiting: 2 randomized, double-blind, placebo controlled trials”, Proc.
ASCO 2003; 22: 726 ( abstr. 2919 ).
Micheli P. “Emesi e chemioterapia: l’assistenza infermieristica nella rete oncologica del Piemonte e della
Valle d’Aosta” Tesi di laurea, Università di Torino (2005).
Zucca G., “Nausea e vomito anticipatorio in pazienti oncologici in trattamento chemioterapico”, Tesi di
Master, Università di Torino (2005).
Sull’assunzione dei farmaci:
Menarello G. “Le conoscenze dei pazienti sui farmaci alla dimissione: un progetto di miglioramento della
qualità dell’assistenza”, Tesi di laurea, Università di Torino (2008)
Guide per informare i pazienti
Diverse organizzazioni hanno prodotto guide per i pazienti oncologici. Per esempio:
Fondazione Calabresi: http://www.accmed.org/ffc/home.htm
AIMAC: http://www.aimac.it/informazioni/libretti/
Fondazione AIOM: http://www.fondazioneaiom.it/default2_pazienti.asp?active_page_id=285
Istituto Europeo di Oncologia: http://www.ieo.it/italiano/Materiale%20Info-Educativo/info_educ.shtml
Molto valide sono anche le guide distribuite in Francia e nella Svizzera italiana:
Comprendre la chimiothérapie - Guide d’information et de dialogue à l’usage des personnes malades et de
leurs proches, Federation Nationale des Centres de Lutte Contre le Cancer www.fnclcc.fr
Il trattamento medicamentoso dei tumori (Chemioterapia) - Una guida della Lega contro il cancro per
malati e familiari, Lega Cancro Svizzera www.swisscancer.ch
12
Allegato A
Effetti collaterali degli antiemetici, tratta da Miller M., Kearney N.,“Chemiotherapy-related nausea and
vomiting – past reflections, present practice and future management”. European Journal of Cancer Care,
2004,13,71-81
Classe del
farmaco
5-HT3
antagonisti
Effetti collaterali
Per la maggior parte moderati e transitori
Mal di testa, costipazione, fatigue, secchezza delle
fauci, diarrea (Sledge 1990, Aapro 1991; Jones et al
1991; Egan et al 1992; Rhodes et al 1995; Crucit et al
1996; Cunningham 1997; Pendergrass 1998; Beaulieu
2000; Eremita 2001)
Sono stati a volte segnalati valori elevati dei test sul
fegato e febbre. (Cunningham 1997)
Fenotiazine
Sedazione, reazioni extrapiramidali (Rhodes et al.1995,
Beaulieu 2000) rischi elevati per persone di età inferiore
ai 30.(Goodman 1997)
I pazienti più anziani possono manifestare eccessiva
sedazione e fatigue e andatura instabile (Goodman
1997).
Butirrofenoni
Reazioni extrapiramidali, sedazione (Goodman 1997)
Rischi elevati per pazienti con età inferiore ai 30 anni
(Goodman 1997)
Cannabis
Induce sedazione e alta intolleranza al fumo in alcuni
pazienti (Goodman 1997; Beaulieu 2000; Musty &
Rossi 2000).
Poco tollerati dagli anziani. (Sledge 1990; Jones &
Cunningham 1991; Pendergrass 1998).
Da usare con cautela in pazienti ipertesi o con disturbi
cardiaci e con quelli che assumono farmaci
simpaticomimetici. (Goodman 1997).
Corticosteroidi Dovrebbero essere usati con cautela in pazienti con
diabete mellito e con disordini mentali.(Pendergrass
1998; Beaulieu 2000)
Agitazione e insonnia , aumento dell’appetito e euforia
quando somministrati per 4-5 giorni di seguito.(Rhodes
et al.1995; Goodman 1997; Beaulieu 2000).
Minore ritenzione di fluidi e dispepsia (Jones &
Cunningham 1991)
Bruciore perirettale riferito quando il desametasone è
somministrato per via endovenosa (Goodman 1997).
Benzodiazepine Dovrebbero essere usati con cautela in pazienti che
hanno la funzionalità respiratoria compromessa (Rhodes
et al. 1995; Goodman 1997)
Dovrebbero essere usati con cautela in pazienti che
hanno la funzionalità epatica e renale compromessa
(Goodman 1997)
Sostituti delle
Estremi effetti extrapiramidali (Rhodes et al. 1995;
Azioni potenzialmente
allevianti
Somministrare analgesici e
lassativi al bisogno.
Profilassi con difenidramine
o benzotropine prevengono
le reazioni exstrapiramidali
(Goodman 1997)
Ridurre le dosi per i pazienti
più anziani.
La combinazione con
Proclorpromazina
sembrerebbe far diminuire
gli effetti disforici.(Lane et
al 1991).
Il bruciore perirettale si può
ridurre aumentando il tempo
di infusione in almeno 10
minuti (Goodman 1997)
I rischi di agitazione e
13
benzamide
Goodman 1997; Beaulieu 2000)
reazioni distoniche possono
essere minimizzati con
l’infusione dei farmaci con
Difenidramine in 30 minuti.
(Goodman 1997)
Allegato B
Proposta di foglio di agenda-calendario
Generalità del paziente ………………………………………………………………………………
Dal …………………………Al …………………..
Data
Ora
Farmaco
Dosaggio
OK
Eventuali sintomi da riferire
14
Allegato C
Esempio del testo di un depliant illustrativo preparato dall’Istituto Europeo di Oncologia - MILANO
La nausea e il vomito
Una Guida per i pazienti
Questo opuscolo ha lo scopo di aiutarla durante il trattamento di chemioterapia, fornendole delle
raccomandazioni utili a prevenire e controllare la nausea ed il vomito.
La nausea e il vomito sono fra gli effetti collaterali più frequenti e fastidiosi della chemioterapia.
I primi sintomi possono manifestarsi immediatamente e persistere nel tempo, oppure presentarsi tardivamente,
mentre in alcuni casi possono comparire prima ancora di iniziare una terapia.
La nausea non deve essere trascurata perché difficilmente regredisce da sola e il modo in cui il paziente supera
il primo ciclo di chemioterapia condiziona l’approccio ai trattamenti successivi.
Raccomandazioni per prevenire e controllare la nausea:
➧ Fare pasti piccoli e frequenti (5-6 volte in sostituzione dei 3 pasti principali).
➧ Mangiare il pasto più abbondante quando è presente una nausea di grado inferiore.
➧ Evitare dolci, spezie e grassi o cibi fritti.
➧ Mangiare e bere lentamente, masticare il cibo ripetutamente, in modo da facilitare la digestione.
➧ Evitare gli aromi nel mangiare cibi freddi o a temperatura ambiente.
➧ Prendere in considerazione frullati o integratori, per mantenere alto il livello nutrizionale.
➧ Preferire le verdure cotte alle crude.
➧ Farsi aiutare da amici e parenti a cucinare, allo scopo di evitare gli odori della cucina.
➧ Mangiare cibi secchi come grissini, fette biscottate o toast, prima dei pasti.
➧ Adottare l'abitudine di camminare dopo pranzo, al fine di evitare reflussi, nausea e vomito.
➧ Considerare il fatto che esercizi di respirazione potrebbero ridurre la nausea dovuta alla chemioterapia.
➧ La nausea che compare prima della chemioterapia è meglio controllata praticando tecniche di rilassamento.
Raccomandazioni per prevenire
Se la nausea colpisce:
➧ Fare profondi respiri e rilassarsi.
➧ Masticare pezzettini di ghiaccio, fino al momento in cui la nausea non è regredita; sorseggiare piccole
quantità di coca cola sgasata.
➧ Al migliorare della sintomatologia, far corrispondere l'introduzione graduale di altri cibi nella dieta.
➧ Ricordarsi di avvisare tempestivamente il medico o l’infermiere (più precoce è l'intervento, maggiore sarà
l'effetto di controllo sulla nausea).
In caso di necessità, chiamare il numero:……….
15
Allegato D
Esempio di questionario sul fabbisogno educativoE
Paziente N…………..
SESSO m
f
Data……………………..
ETA’ ………
GRADO DI ISTRUZIONE …….……………………
SUPPORTO ASSISTENZIALE (Caregiver)………………………………………………………….
TIPO DI TUMORE …………………………………………………………………………………….
TIPO DI CICLO SOMMINISTRATO ..………………………………………………………………
FUMATORE No
ASSUME ALCOOL
Si
Quanto fuma giornalmente? ………………………………….
Tutti i giorni
Saltuariamente
No
HA AVUTO NAUSEA E/O VOMITO DOPO L’ULTIMO TRATTAMENTO? Si
No
SE SI, COME LI DESCRIVEREBBE?
1-Lieve
2-Moderata/o
LA NAUSEA E/O IL VOMITO
Per niente
0
3-Molto forte
4-Intollerabile
Poco Discretamente Molto
1
2
3
Moltissimo
4
Interferiscono con le sue abitudini
alimentari?
Interferiscono con il sonno?
Interferiscono con la vita sociale (amici,
familiari, lavoro)?
Interferiscono sulle attività quotidiane
(gestione della casa)?
Quali farmaci assume per prevenire la nausea e il vomito e con quali modalità (quando, quale distanza
dai pasti)?……………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………….…..……( )
Quali comportamenti (stile di vita) adotta per prevenire la nausea e il vomito?……………….…..
…………………………………………………………..…………………………………………….
16
…………………………………………………………..……………………………………………(
)
Quali sono gli alimenti più indicati per prevenire la nausea e il vomito?………………………….
………………………………………………………………………………………………..………( )
Quali sono gli alimenti da evitare per prevenire la nausea e il vomito?………………………….
…………………………………………………………………………………………………..……( )
E’ più indicato mangiare poco e spesso oppure raramente e più in abbondanza? …………………
…………………………………………………………………………………………………..……( )
Quali interventi adotterebbe in caso di vomito ripetuto? …………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………..……( )
Cosa farebbe se avesse diarrea? …………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………..……( )
Quali norme igieniche adotterebbe?…………………………………………………………….…………
……………………………………………………………………………………………………..…( )
Quali cibi eviterebbe? …………………………………………………………………………….………
…………………………………………………………………………………………………..……( )
Quali cibi sarebbero da preferire? …………………………………………………………….………….
………………………………………………………………………………………………………..( )
Cosa farebbe se avesse stitichezza?………………………………………………………….…………
………………………………………………………………………………………………………..( )
Quali cibi eviterebbe?……………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………….…….( )
Quali cibi sarebbero da preferire?………………………………………………………………….……
…………………………………………………………………………………………………….….( )
Si lava i denti dopo ogni pasto?
Mai
Non sempre
Sempre
Se si, con cosa li lava?………………………………………….………………………….….………(
)
E’ vantaggioso coricarsi subito dopo il pasto?…………………………………………..…………(
)
Ritiene di essere una persona ansiosa? NO
SI
Se si, provi a valutare il suo grado di ansia (da 0 a 4)…………………………………………………(
)
Quando si sente agitato o ansioso, come si comporta per calmarsi?…………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………( )
In caso di necessità e urgenza è in grado di praticarsi o di farsi praticare una iniezione?…… (
)
OSSERVAZIONI …………………………………………………………………………………
17
……………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………
Allegato E
Esempio di Cartella educativa
Comprende una parte condivisa con la cartella infermieristica (Dati anagrafici e clinici) e una parte
specifica riguardante la diagnosi educativa.
E’ utilizzata durante il primo colloquio; verrà aggiornata dopo gli incontri successivi. Serve per impostare
individualmente l’intervento educativo.
Dati anagrafici, abitativi, sociali e consuetudini
Cognome…………………………… Nome………………………………..
Data Di Nascita…………………… Indirizzo………………………………..
Citta’………………………………… Tel/ Cell…………………………………….
Tempo di spostamento………………………..
Condizione abitativa ………………Solo……….Con famiglia…………….Altri……..
Lontananza dei famigliari ……………………………….
Abitazione con riscaldamento………………………………. Ascensore………………..
Care Giver…………………………. Tel/ Cell……………………………………………
Presa in carico sociale………………………………..Risorse sanitarie………………………..
Data accesso Day Hospital………………………………..…
Grado di istruzione…………………………………………..
Modalità di apprendimento preferita……………………………………………………………………
……………………………………………………………....(lettura, programmi televisivi, computer)
Condizione lavorativa (attuale o precedente)……………………………………………………………
Hobby e sport……………………………………………………………………………………………
Dati biologico-clinici
Portatore Di Cvc…………………Tipo………………..Data Posiz………………………………………
Portatore Di Tracheostomia……………….Si………………No……………….……
Trattamento Analgesico…………….Si…………No………….Cosa………….…….
Conosce La Diagnosi……………….Si…………..No…………In Parte…………….
Si presenta tranquillo………………………Ansioso…………………….………Angosciato………..….
Collaborante………………………..Preoccupato……………………..….Arrabbiato…….……..
Eventuali disturbi funzionali……………………………Tosse………….……Dispnea…………………
Patologie associate……………………………………………………….……………………………….
Soffre di cinetosi…………………………………………………………………………………………..
Conoscenze sulla sua patologia e terapia
18
Conosce i fattori di rischio…………………………………………………………………………….…..
Cause della malattia……………………………………………………………………………………….
Sintomi della malattia……………………………………………………………………………………..
Ruolo dei farmaci…………………………………………………………………………………………
Effetti collaterali dei farmaci…………………………………………………………………….………..
Dimensione psico-affettiva
Rete relazionale (famiglia, amici,..)……………………………………………………..……………….
Progetti per il futuro ……………………………………………………………………………………..
Cambiamenti professionali……………………………………………………..………………………..
Igiene di vita……………………………………………………………………………….…………….
Aspirazioni affettive………………………………………………………………………………..…….
Atteggiamenti del paziente durante l’incontro
Passivo – rassegnazione…………………………………………………………………..…..
Attivo – dinamismo ……………………………………………………………………….….
Autonomia – dipendenza rispetto agli accompagnatori …………….………………………..
Eventuale educazione precedente ……………………………………………………………..……..
Vissuto soggettivo della malattia……………………………………………………………………..
Autonomia nella medicazione o assunzione farmaci…………………………………………………
Rapporto con la malattia………………………………………………………………………………
19
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