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è una crisi molto delicata - La Provincia del Sulcis Iglesiente

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è una crisi molto delicata - La Provincia del Sulcis Iglesiente
IL NUMERO 237 1-16:IL NUMERO 181 4/9 11/08/11 15.55 Pagina 2
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Anno XVI - N° 237
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18 Agosto 2011
Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale
Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita
La crescente crisi socio-economica allontana sempre più i cittadini dalle istituzioni e dalla politica
è una crisi molto delicata
Governo, Regione ed Enti Locali devono compiere uno sforzo straordinario per dare risposte concrete.
L
a gravissima crisi economica che ha investito diversi paesi europei e la nostra Italia,
ha fatto scattare un allarme assai preoccupante, al quale occorrerà dare risposte forti ed immediate, per evitare traumatiche conseguenze. In presenza di
un quadro generale tanto precario, a correre i maggiori rischi sono le regioni più deboli,
tra queste la Sardegna, nella
quale il Sulcis Iglesiente è la
Provincia più depressa e, quindi, più bisognosa di attenzione.
In momenti come questi, si
è soliti dire che per uscire dalla
crisi occorre fare grandi sacrifici e dolorose rinunce ma è evidente che questi non possono
essere chiesti indistintamente a
tutte le fasce sociali. è necessario, per iniziare, che a dare l’esempio siano la classe politica
e quella che “occupa” le istituzioni, per ridurre quei privilegi
che vengono quasi dimenticati
in tempi di “vacche grasse” ma
divengono motivo di contestazione e “ribellione” quando si
è giunti “alla canna del gas”.
E i tagli devono essere reali e
significativi, per evitare che al
danno si aggiunga la beffa.
Per far quadrare un bilancio,
quando aumentano i costi fissi
e diminuiscono le entrate, va
messa mano alla spesa, in molti
casi incontrollata ed immotivata. In questo caso i tagli devono
essere mirati al risultato e non
solo a ciò che riempie gli occhi e
la bocca, per nascondere ciò che
in realtà non si vuole toccare.
Se i cittadini vedranno segnali seri e forti in questa direzione, accetteranno nuovi sacrifici, anche se la loro condizione, in molti casi, tra inoccupati e precari, è al limite della
sopravvivenza. Diversamente,
la situazione potrebbe andare
davvero fuori controllo, con
conseguenze imprevedibili.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
La Giunta regionale ha vissuto due settimane difficili tra la “ribellione” del presidente al PDL e la decisione del TAR
è nata la terza Giunta Cappellacci
I
Prima del varo del nuovo Esecutivo al femminile, il presidente aveva ottenuto dal Governo lo sblocco di una parte dei fondi FAS.
l Tar della Sardegna ha accolto il
ricorso presentato dal consigliere regionale del Partito Democratico Francesca Barracciu per
il mancato rispetto delle quote rosa
nell’assegnazione dei dodici assessorati. La sentenza era nell’aria dopo il
recente azzeramento, con la stessa motivazione, della Giunta del comune di
Roma ed il presidente Ugo Cappellacci si è messo subito al lavoro, insieme alle rappresentanze dei partiti
della maggioranza, per rimettere in
piedi nel più breve tempo possibile un
esecutivo rispettoso «di una composizione equilibrata della Giunta».
L’azzeramento della Giunta è arrivato in una fase già particolarmente
delicata, segnata dalla “ribellione” del
Governatore al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, con la restituzione della tessera del PDL, dopo
il caso Tirrenia e l’impugnativa del
Governo sulla norma delle entrate nel
collegato alla Finanziaria e, più in generale, per il mancato rispetto degli
impegni assunti dal Governo nei confronti della Sardegna.
Nel corso dell’incontro che lo ha
visto restituire la tessera al segretario
politico Angelino Alfano, sono stati
affrontati i problemi denunciati e, a
distanza di poche ore, sono arrivate le
prime risposte sui fondi Fas, sul Piano per il Sud in cui sono inserite la
Sassari-Olbia ed altre infrastrutture,
dalla riunione del Cipe alla quale ha
partecipato lo stesso presidente della
Regione.
«Il Comitato interministeriale per la
programmazione economica - ha spiegato Ugo Cappellacci in una nota - ha
approvato i fondi pari 1.073.419.000
euro di fondi FAS 2007/2013 per la
copertura degli interventi relativi alla strategia infrastrutture e reti di servizi per la Sardegna. A questi stanziamenti si aggiungono le risorse
liberate POR-FESR 2000-2006 e le
economie del PAR-FAS 2006, che avevamo già ottenuto di destinare integralmente ai fabbisogni della Regione Sardegna.»
Gli interventi strategici portati all’attenzione del Comitato sono finalizzati principalmente al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1. Rafforzamento dei collegamenti viari di preminente rilevanza nazionale e/o regionale; in questa logica,
oltre alla realizzazione della S.S. Sassa-
ri-Olbia, ed alla predisposizione del progetto definitivo per l’ammodernamento della S.S. 131 dal km 146 al km 209,
è finalmente cantierabile il completamento della nuova S.S. Cagliari-Tortolì e l’adeguamento della S.S. 554; per
quest’ultima gli interventi sono mirati
all’eliminazione degli svincoli a raso ed
all’adeguamento dell’intero asse viario;
2. Interventi tecnologici sull’Hub
portuale di Portotorres ed aereoportuale di Cagliari ed Alghero, per ottimizzare gli scali in termini di servizi
e sicurezza della navigazione;
3. Interconnessione ed ottimizzazione degli schemi idrici ed interventi
urgenti di riassetto, adeguamento ed
efficientamento del sistema idrico integrato (tra questi il collegamento tra
Il Governatore Ugo Cappellacci.
il Tirso-Flumendosa ed il Sulcis Iglesiente, per 50 milioni di euro);
4. Miglioramento tecnologico del
sistema ferroviario passeggeri e merci; l’obiettivo che si intende perseguire è quello di pervenire ad una riduzione dei tempi di percorrenza dei
convogli con conseguente aumento
della competitività del trasporto ferroviario rispetto al trasporto su gommato e contestuale contenimento dell’emissione di CO2 nell’atmosfera;
5. Completamento della metropolitana dell’area vasta di Cagliari; in
analogia a quanto previsto dalla revisione del POR-FESR sulla metropolitana di Sassari. Il programma prevede la redazione del progetto di completamento della metropolitana dell’area vasta di Cagliari e filoviaria del
Poetto.
«è stato compiuto un passo avanti
importante - ha commentato Cap-
pellacci - per la realizzazione di infrastrutture fondamentali per il sistema Sardegna e per la creazione di quelle condizioni di scenario per migliorare la qualità della vita dei cittadini
e per favorire la nascita e la crescita di
nuove imprese. Un primo importante
risultato, che registriamo con grande soddisfazione, nato dalle forti rivendicazioni della nostra isola, che
non si fermano qui e proseguono con
la massima risolutezza su tutti i fronti della vertenza Sardegna.»
Il presidente della Regione ha ringraziato i consiglieri regionali ed i parlamentari di maggioranza ed ha rinnovato l’appello alle forze d’opposizione.
«Ringrazio i consiglieri regionali ed
i parlamentari della maggioranza: il
risultato ottenuto nella giornata di
oggi è figlio anche dell’azione intrapresa insieme in difesa degli interessi della nostra Isola. Lo spirito unitario e autonomistico - ha dichiarato
- non si arresti dinanzi agli steccati
politici, ma ci dia la forza di scavalcarli e, se occorre, anche di romperli. Rinnovo l’auspicio che rivedano
la posizione assunta in Consiglio e si
possa riprendere la via di un percorso comune anche con l’opposizione,
che veda la difesa dei diritti del popolo sardo prevalere sulle divisioni.
La battaglia, infatti, non è finita e sono in corso altre rivendicazioni importanti. Una Sardegna unita è anche una Sardegna più forte, capace
di perseguire obiettivi importanti. Sono il lavoro costante e la coesione che
possono renderli più facilmente raggiungibili, non certo le polemiche. Se
sapremo fare fronte comune, la politica sarda potrà condividere meriti,
anziché perdersi nel continuo rimpallo
di responsabilità.»
Lo sblocco di una parte dei fondi
FAS è stato commentato anche dai
consiglieri d’opposizione.
«Dopo due anni e mezzo il Governo restituisce il maltolto - si legge
in una nota del capogruppo del PD,
Mario Bruno -. Le risorse FAS che
ammontavano, inizialmente, a due miliardi e quattrocentomilioni di euro
per la Sardegna vengono sbloccate
per meno della metà di quanto dovuto.
In particolare, per la Sassari-Olbia, viene “restituito” quanto già deliberato dal CIPE come anticipazione per 475 milioni di euro e poi
revocato nell’ottobre 2008.
I dodici assessori del Cappellacci-ter
Affari generali
Agricoltura
Ambiente
Enti locali
Altrettanto si può affermare per
l’HUB portuale di Porto Torres, già
previsto nei finanziamenti per le opere collaterali del G8, stralciate dal
Governo Berlusconi nel marzo del
2009. Abbiamo in sostanza perso due
anni! Dopo lo scippo dei fondi FAS
nazionali (per la Sardegna circa 4 miliardi in meno), delle risorse della
vertenza entrate (altri 4 miliardi netti finora dovuti) e della mancata revisione dei vincoli del patto di stabilità, niente ci è stato regalato. Anzi!
Ci è stato solo restituito, in minima parte, quanto dovuto ai sardi.
Restano, tra l’altro, ancora al palo gli interventi strategici per i nuovi
ospedali previsti nel Piano Sanitario
Regionale e per le Università - con-
Il Consiglio regionale della Sardegna.
clude Mario Bruno - nonché altri importantissimi snodi infrastrutturali
programmati dalla Giunta Soru e confermati nel Programma Attuativo Regionale rimodulato da Cappellacci
nell’agosto del 2009.»
Il 5 luglio, intanto, il presidente
Cappellacci ha annunciato di aver
notificato a Roma il ricorso innanzi
la Corte costituzionale per conflitto
di attribuzione in materia di patto di
stabilità nei confronti dello Stato e,
per esso, nei confronti del presidente
del Consiglio dei Ministri in relazione
e avverso la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale
dello Stato, n. 50971 del 7.06.2011.
«Abbiamo anche inviato lettera di
diffida - ha detto il presidente - con
la quale si invita il Governo ad adottare, in ossequio al principio di leale
collaborazione, i conseguenti ed ur-
Sanità
Simona De Francisci - Pdl.
Porgrammazione
Giorgio La Spisa - Pdl.
Oscar Cherchi - Pdl.
Industria
Alessandra Zedda - Pdl.
Pubblica Istruzione
Sergio Milia - Udc.
Giorgio Oppi - Udc.
Lavori pubblici
Angela Nonnis - Riformatori.
Trasporti
Christian Solinas - PSd’Az.
Nicolò Rassu - Pdl.
Lavoro
Antonello Liori - Pdl.
Turismo
Luigi Crisponi - Riformatori.
leale collaborazione in materia di entrate spettanti alla Regione ai sensi del
novellato articolo 8 dello Statuto.»
Con riferimento ad entrambe le
partite “vertenza entrate” e patto di
stabilità la Regione procederà, inoltre, all’impugnazione del decreto legge 98/2011 (convertito con la legge
111/2011), con il quale è stata ridotta
la possibilità di spesa delle Regioni
ad autonomia speciale, senza consultazione e concertazione preventiva.
Saranno inoltre attivati il ricorso presso il Tribunale Amministrativo ed il
giudice ordinario per il trasferimento
delle entrate ancora dovute e per il risarcimento del danno.
Inoltre, in attesa della notifica del
ricorso dello Stato, la Regione è già al
lavoro per difendersi dalla inspiegabile ed inaccettabile decisione del Governo di impugnare davanti alla Corte costituzionale, la legge regionale
12/2011 per asserite illegittimità costituzionali relative alle modalità di
accertamento delle compartecipazioni regionali ai tributi erariali di cui al
citato articolo 8 dello Statuto speciale.
«La Regione si prepara a tutelare
i diritti dei Sardi in sede giurisdizionale - prosegue Cappellacci - anche
per la vicenda Tirrenia: la segnalazione attestante la violazione del Tuef, art.
101, e del Reg. Cee 3577/1992 per la
cessione della Tirrenia è stata inviata alle seguenti autorità: presidente
della Commissione europea Josè Manuel Barroso, DG Trasporti e DG concorrenza.»
«Tale atto - ha spiegato il presidente - è prodromico al ricorso vero
e proprio che sarà presentato nei primi giorni di settembre, all’esito della
risposta della Commissione. La Regione Sardegna - ha aggiunto Cappellacci - ritiene che la Convenzione
Tirrenia ed il relativo contratto di servizio (il quale prevede il conferimento di risorse finanziarie ingenti pari
a 72,6 milioni di euro annui da parte
dello Stato Italiano), ha avuto una durata particolarmente lunga. Infatti, i
contratti di servizio pubblico, stipulati dalle imprese del Gruppo Tirrenia
in forza della legge 674/ 74, hanno
avuto durata ventennale e sarebbero
fisiologicamente dovuti scadere il
31.12.2008. Invece, con la convenzione attuale andranno a scadere nel
2019. La R.A.S. con la L. 296/2006 è
titolare a tutti gli effetti delle funzioni
della continuità territoriale, a causa
della vendita, per ulteriori 8 anni, di
fatto, vedrebbe pregiudicata la possibilità di esercitare esercitare le proprie prerogative.»
Sabato 6 agosto Ugo Cappellacci
ha annunciato la composizione della
nuova squadra di Giunta, la terza dall’inizio della legislatura. Le donne sono tre: Simona De Francisci (Pdl) alla sanità; Alessandra Zedda (Pdl) all’industria; Angela Nonnis (Riformatori) ai lavori pubblici (giurerà a fine
mese, dopo che diventeranno definitive le dimissioni da sindaco di Oristano). I sacrificati sono Franco Manca
che lascia il lavoro ad Antonello Liori
(Pdl, ex sanità); Mariano Contu (Pdl)
che lascia l’agricoltura ad Oscar Cherchi (ex industria); e Sebastiano Sannitu (Riformatori) ai lavori pubblici.
Nello schema sottostante, l’intero
organigranmna del nuovo Esecutivo.
Il presidente ha rassicurato tutti sulla continuità del lavoro
«La Giunta non va in vacanza e prosegue
l’impegno su tutti i fronti di lavoro aperti»
L
Mario Floris - Uds.
genti atti finalizzati all’emanazione del
decreto legislativo recepente le norme
di attuazione approvate dalla Commissione paritetica.»
Il presidente della Regione ha inoltre comunicato che è in corso l’invio
di un’ulteriore lettera di diffida al dirigente Capo della Ragioneria generale dello Stato per la puntuale quantificazione, nelle more dell’approvazione delle norme di attuazione, delle
entrate spettanti alla Regione in virtù
del novellato articolo 8 dello Statuto.
«Le diffide - ha aggiunto Cappellacci - sono propedeutiche, in caso di
diniego, all’immediata attivazione di
un ulteriore ricorso dinanzi la Corte
costituzionale per conflitto di attribuzione e violazione del principio di
’azzeramento della Giunta
da parte del Tribunale Amministrativo Regionale aveva creato l’allarme in ampi
settori della comunità sarda, alle
prese con gravissime emergenze, nel
timore che la situazione potesse giungere alla paralisi in una fase particolarmente delicata qual’è quella del
mese di agosto. Cosciente di queste
legittime preoccupazioni, il presidente Ugo Cappellacci, già alle prese
con problemi interni al suo partito per
le scelte effettuate per il varo della
nuova Giunta, ha tenuto a rassicurare subito tutti sulla continuità del
lavoro.
«La Giunta non va in vacanza ha spiega il Governatore - e prosegue il proprio impegno sui fronti
della continuità territoriale, della
vertenza entrate, del patto di stabilità e delle azioni per il recupero del
divario infrastrutturale rispetto alle altre Regioni.»
«La rivisitazione della nostra
squadra - ha aggiunto il presidente
- coincide sul piano cronologico con
il momento in cui il CIPE ha finalmente liberato le risorse, oltre un
miliardo di euro, tanto attese per le
infrastrutture della nostra Isola. è
da questo dato che proseguiamo il
nostro percorso: si tratta di un risultato importante, che non affievolisce e, anzi, rinforza la nostra determinazione su tutte le altre questioni ancora aperte con lo Stato,
con il Governo. Avremo la stessa determinazione anche su quelle che
sono le priorità dell’Esecutivo: dalla razionalizzazione e semplificazione della macchina amministrativa regionale, accompagnata dalle
azioni per il contenimento dei costi
della politica, alle azioni per le imprese; dalla riforma del sistema sa-
zione dei distretti turistici di qualità e
il piano strategico per il turismo.
Continua l’azione per la revisione
del Piano Paesaggistico Regionale
e per il rilancio del Piano Casa. La
Giunta regionale tornerà subito al
lavoro sugli strumenti legislativi di
riforma dell’istruzione e della formazione con l’obiettivo di migliora-
Il Palazzo del Consiglio regionale.
nitario e riorganizzazione della rete ospedaliera ai progetti per la riconversione della chimica, alle politiche energetiche con il varo del
PEARS e Sardegna CO2.0.
Prosegue anche l’impegno per il
settore turistico con i provvedimenti per la valorizzazione di quello golfistico e di quello nautico, la promo-
re il livello qualitativo del sistema nel
suo complesso. Andranno avanti - ha
concluso Ugo Cappellacci - i processi per le bonifiche ed il ripristino dei siti inquinati, gli interventi
per la prevenzione, la difesa e la gestione integrata delle coste e le riforme strutturali in materia di agricoltura.».
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
Il consigliere comunale di Cagliari Enrico Lobina (FDS - Rossomori) lancia l’allarme sull’emergenza amianto in Sardegna
Amianto, intervengano Regione e Province
Alla ripresa dell’attività politica verrà chiesto un incontro al nuovo assessore regionale della sanità, Simona De Francisci.
L
’amianto
è un killer silenzioso (32
milioni di tonnellate di amianto
presente sul territorio nazionale)
Enrico Lobina.
che in Italia fa 5.000
vittime l’anno. In aumento rispetto a
qualche anno fa. L’amianto costringe
ad un’esposizione costante e dannosa
circa un milione e mezzo di persone.
La legge finanziaria italiana del
2007 ha istituito il fondo per le vittime
dell’amianto, con un finanziamento
di 30 milioni di euro, oltre un finanziamento per la bonifica degli edifici
pubblici di 5 milioni.
Addirittura è del 1977 la classificazione da parte dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) che definisce tutti i tipi di amianto commercializzato “cancerogeni per l’uomo”.
Dopo tanti anni è ancora enorme
la quantità di amianto presente sul
territorio italiano. I dati sulle patologie
riscontrate in Sardegna sono molto
bassi, ma il fatto che la quantità di
amianto presente nell’isola risulti elevata fa pensare a un gap nel sistema
di censimento, sorveglianza e tutela
degli ammalati.
I malati dal 2000 al 2004 sono solamente 30, a fronte dei 1.025 casi in
Lombardia e 1.256 in Liguria.
In Sardegna si vive il paradosso
di avere una buona legge (LR 22/2005), che stenta ad essere messa in
pratica. La legge del 2005 ha permesso alla Regione Sardegna di stanziare
circa 32 milioni di euro tra il 2006 e il
2009 in operazioni di smaltimento e
bonifica. Degli 8 milioni annui previsti 5 sono destinati a bonifiche in pubblici edifici e 3 per sovvenzionare l’intervento di rimozione presso privati.
Le amministrazioni locali, le Province e la Regione, sensibili anelli di
congiunzione tra lo Stato ed i cittadini, hanno il dovere di accompagnare
questi ultimi nella bonifica del territorio dall’amianto. Serve un’azione
tesa alla conoscenza della dimensione
del problema, accompagnata da un’itinerante e vera campagna di informazione e formazione dei cittadini.
Serve la realizzazione di sportelli
informativi, protocolli d’intesa tesi
alla calmierazione dei costi di bonifica coi gestori delle discariche, con
i bonificatori e i trasportatori e, soprattutto, co-finanziamenti specifici
dedicati alle grandi superfici. Chiediamo l’aumento della percentuale di cofinanziamento per le bonifiche minori, con particolare attenzione ai privati
ed alle fasce sociali più deboli.
Su questo aspetto rileviamo un
primo problema. L’entità del contributo pubblico per l’intervento del privato di sostituzione di quello che
spesso è il tetto di un’abitazione domestica o di un luogo di lavoro, è del
60%. Non vengono garantite adeguatamente le spese di sostituzione.
Questo non incentiva i privati ad
usufruire dei contributi o a collaborare alle azioni di censimento su presenza di cemento-amianto portate
avanti dal COR.
Il COR (Centro operativo regionale) si occupa del censimento delle
malattie asbesto-correlate e trasmette i propri dati al RENAM (Registro
Nazionale Mesoteliomi), istituito
presso l’ISPESL (Istituto Superiore
per la Prevenzione e la Sicurezza sul
Lavoro). L’ISPESL dovrebbe esercitare la fase terminale di sorveglianza. Tutta questa rete in Sardegna va
potenziata.
Dei 32 milioni programmati tra il
2006 e il 2009 la Regione ha erogato alle Province 20,37 milioni di euro, di cui è stato speso solo l’8,65%
(dati AIEA).
In una regione storicamente economicamente depressa come la Sardegna l’amianto commercializzato
(eternit) è stato utilizzato tantissimo
in quanto materiale economico e resistente. È addirittura del 1991 la legge che vietava nuovi utilizzi o movimentazioni di amianto. Ma in questi
20 anni si è andati a rilento con tutte
le operazioni di bonifica, smaltimento, censimento e verifica sanitaria.
Secondo alcuni calcoli dell’AIEA
(associazione italiana esposti amianto), a questi ritmi l’eliminazione dell’amianto nell’isola avverrà tra più di
330 anni.
La legge 22 del 2005 ha il merito
di attivare formalmente la “Sorveglianza sanitaria” (obbligatoria e
gratuita per gli ex esposti), che salvaguarderebbe le persone esposte.
La sorveglianza sanitaria stenta a
partire. Nonostante siano passati quattro anni, pochissimi conoscono questa opportunità. La pubblicizzazione
istituzionale della sorveglianza sanitaria non è stata messa in atto in maniera efficace.
Perché la Regione non mette in
atto un’azione di pressione sulle ASL,
alle quali ha delegato il compito di
attuazione della sorveglianza, affinché diano la giusta assistenza ai malati?
La salute di queste persone può
forse aspettare e tollerare le lungaggini e l’apatia a cui ci ha abituati la
politica sarda?
L’art. 2 della LR 22/2005 prevede il lancio di una campagna d’informazione e sensibilizzazione capillare e costante nei confronti dei cittadini. L’art 4 del bando della Provincia di Cagliari del 2009 prevede la
creazione di sportelli informativi presso i cosiddetti organi di controllo.
Allo stato attuale non risulta che queste norme siano state attuate in modo
omogeneo nei territori.
Bisogna che Regione, Province,
Comuni ed ASL si adoperino fin da
subito per collaborare e mettere a punto un sistema di controllo e tutela più
efficace. Chiediamo che le risorse già
stanziate vengano spese e l’aumento
delle risorse destinate alle operazioni
di bonifica e rimessa in pristino.
Garantire il diritto alla salute è un
dovere sacrosanto ovunque e nei confronti di chiunque. In un’isola martoriata da disoccupazione e sottosviluppo come la nostra, forse è una necessità ancora più stringente per garantire una dignità agli individui.
Insieme ai soci AIEA, alla ripresa dell’attività politica, chiederemo
un incontro all’assessore regionale
alla sanità. Chiederemo che risponda
alle richieste nostre e dell’associazione.
Enrico Lobina
Consigliere comune di Cagliari
FDS-Rossomori
www.enricolobina.org
Cresce ancora il malcontento nei confronti della classe politica
«Per quanto tempo ancora saremo costretti
a sopportare questi nostri tanti onorevoli?»
L
’argomento
degli
“onorevoli”, molti
dei quali presenti nella nostra Regione da
Rinaldo Tocco.
tempi biblici, è
stato per me materia ricorrente in
numerose dissertazioni su più di un
periodico (“Sardegna Magazine” di
Cagliari, “La Provincia del Sulcis
Iglesiente”, in tempi remoti su “L’Unione Sarda”, nel 1987 su “Panorama”): perché volevo e voglio far
rimarcare a tutti coloro che hanno
la memoria corta, le sconcezze di
una “classe politica” spesso assente
per i sempre più pressanti problemi
presenti nella nostra Isola, per non
scrivere dell’incompetenza di troppi
personaggi che nei decenni hanno
immeritatamente invaso gli scranni
del Consiglio Regionale. Insomma,
una Regione a Statuto Speciale che
di speciale ha prodotto in gran misura danni su danni, elencare i quali
diviene davvero arduo: basti ricordare i duecentomila ettari di servitù
militari e le ultime vicende di Quirra.
E meno male che, per la prima volta
negli annali della nostra Sardegna,
siamo stati tutti pressoché compatti
nel ribellarci contro disegni scellerati che vedevano l’Isola come il sito
ideale per l’ubicazione di una centrale nucleare nella piana di Oristano. Tolto questo episodio, nei tempi
siamo stati “disunidos” e, comunque, sempre colonizzati.
Allora, gli “onorevoli”! Mi son
sempre chiesto quand’è che si accomodarono attorno ad un tavolo,
meglio una tavolata imbandita e,
mangia mangia e bevi bevi inventarono quegli “emolumenti” non meglio definibili che poi son divenuti i
più corposi e questo riferito alle altre Regioni del nostro Paese: già,
perché i nostri “onorevoli” risultano
i più “pagati” d’Italia! Undicimilaeuro al mese più annessi e connessi!
Chi scrive ha sempre tuonato contro questi “stipendi” (chiedo venia
per le continue virgolettate) che tutto
sono meno che stipendi: una vera beffa nei confronti soprattutto di quanti
tirano la carretta e spesso faticano a
mettere insieme il pranzo con la cena! E non mi si tuoni contro osservando che anch’io son stato una decina d’anni or sono candidato alle
Regionali: perché, ed esistono le registrazioni, fu questo il mio argomento più ricorrente in campagna
elettorale. Suggerii pure che sarebbe stata necessaria una sorta d’esame per ogni aspirante alla candidatura: perché a mio vedere, condizione
essenziale era ed è avere un poco di
dimestichezza con la lingua italiana...
e poi mi abbandonai alla seguente
proposta: vuoi diventare “onorevole”? Bene, se passi l’esame preliminare, insomma se ti esprimi decentemente e sai far di calcolo, se risulti onesto e corretto puoi essere candidato ma alle seguenti condizioni:
conservi lo stipendio o la pensione
che hai al momento della candidatura, se eletto, più ovviamente tutte
le spese vive per spostamenti, se risiedi lontano da Cagliari e similari,
ma niente di più. Poi, al lavoro: al
termine del primo anno di mandato
si procede ad una verifica su quanto hai reso e, se scadente, torni a
casa alle tue mansioni. Se hai reso,
inizi un percorso di aumento della
cosiddetta indennità e sino ad un
tetto, nel corso del mandato, che non
deve eccedere quote prestabilite,
diciamo sino a giungere financo al
doppio dello stipendio da “civile”.
Non di più. E, al massimo, due
mandati e poi il ricambio.
Be’, vuoi vedere che le corse all’investimento, sì, “investimento”
giacché non d’altro trattasi, diminuirebbero drasticamente? Certo,
tutto questo rimane una sorta di sogno: perché, nonostante le continue
promesse di “ridimensionamento”
delle indennità (ma perché le definiscono così?!), mai e poi mai il tutto
cambierà: sarebbe come se si riaccomodassero attorno a quella tavolata e si facessero a vicenda del male, insomma, se io fossi un pensionato che percepisce una pensione di
quattro-cinquecento euro non esiterei a mettermi a capo di un esercito
super-incavolato per portare avanti
un’azione di protesta ad oltranza e
fino ad ottenere giustizia. Per rivedere non solo le sconce “indennità”
dei nostri “onorevoli” isolani, ma anche per ridiscutere di quelle dei quasi
mille parlamentari, la stragrande
maggioranza “inutili” agli italiani,
per dimezzarne almeno il numero.
Rinaldo Tocco
Accordo tra Comuni, Provincia ed ASL 7 sulle liste d’attesa
«La Giunta regionale ripristini le risorse
per il completamento di Sirai e C.T.O.»
Rapporti più sereni tra conferenza socio-sanitaria ed ASL 7.
S
embrano destinati a rassenerarsi i rapporti tra la conferenza socio-sanitaria provinciale, composta dai sindaci, dai presidenti dei distretti, dalla ASL 7, convocata dal presidente
della Provincia, Salvatore Cherchi,
ed il direttore della ASL 7, Maurizio Calamida. Nel corso di un incontro tenutosi alcune settimane fa,
infatti, come si legge in una nota,
la conferenza socio-sanitaria provinciale sottolinea che «la ASL 7 ha
preso atto delle richieste fatte nei
mesi scorsi dalla Provincia e dai
sindaci per l’abbattimento delle liste d’attesa e che, attraverso uno
stanziamento regionale, l’azienda
sanitaria ha provveduto alla costruzione di un piano che prevede
il rientro a 60 giorni d’attesa per
tutte quelle visite in cui i giorni di
attesa sono inaccettabili, come le
visite cardiologiche (da più di sei
mesi a due mesi), le visite allergologiche (da più di sei mesi a due
mesi), la risonanza magnetica al
cervello ed al tronco encefalico (da
più di cinque mesi ad un mese e
mezzo), solo per citare alcuni
esempi».
«La conferenza ha accolto con
favore tale piano, che partirà il 1
settembre - si legge ancora nella nota - ed ha programmato una riunione all’inizio d’ottobre per controllare e monitorare, in modo accurato, i risultati previsti.»
Nel corso dell’incontro, il direttore generale ha comunicato che:
• sono sospese decisioni relative ad accorpamenti e riorganizzazione sanitaria previste dal piano
presentato all’inizio del 2011;
• future scelte organizzative della ASL7 saranno concertate e discusse con gli Enti locali;
• i lavori di completamento del
SIRAI proseguono e, per quanto
riguarda il C.T.O., i lavori riprenderanno con il 1° lotto già dal mese
di dicembre, mentre per il 2° lotto
non ci sono le risorse finanziarie
sufficienti;
• per quanto riguarda le case della salute, la Giunta regionale ha ridotto il finanziamento da € 2.500.000
a € 1.400.000, rimodulandolo e destinandolo alla sola casa della salute di Giba, anche se si apprende,
in modo informale, che tale decisione sarà modificata, riducendo
nuovamente il finanziamento per
Giba a € 400.000 e spalmando il
restante milione sulle case della salute di Fluminimaggiore, Carloforte
e Sant’Antioco;
• la Giunta regionale ha eliminato: € 13.800.000 per le ristrutturazioni previste per il P.O. Sirai di
Carbonia, € 15.200.000 per le ristrutturazioni previste per il P.O.
C.T.O. Di Iglesias, € 2.000.000 per
le ristrutturazioni previste per il P.O.
Santa Barbara di Iglesias, €
«Risulta, infatti, lampante - si
legge ancora nella nota della conferenza socio-sanitaria provinciale
- il tentativo di fermarsi al 1° lotto
dei lavori, rendendo il C.T.O un
ospedale incompiuto. Nell’affermare questo, la conferenza decide di
mobilitarsi contro la Regione per
il ripristino di questi fondi.»
La conferenza, inoltre, ha espresso un giudizio negativo sulla riduzione delle risorse per le case della
salute, rispetto a quanto deliberato
nel passato, ed ha invitato la Giunta regionale ad un ripensamento in
positivo, perché ci sia pari considerazione rispetto ad altri territori della
Sardegna. A questo proposito, ha
Maurizio Calamida.
Salvatore Cherchi.
5.000.000 per il dipartimento di
prevenzione, € 720.000 per ammodernamenti tecnologici.
La conferenza ha espresso soddisfazione per le dichiarazioni di
sospensione del piano di riorganizzazione del 2011 e della nuova
volontà per ciò che riguarda la
concertazione fra Enti ed ha sottolineato però che risulta inaccettabile e grave l’atteggiamento della
Giunta regionale, che toglie quasi
38.000.000 di euro alla sanità del
Sulcis Iglesiente, ed ha rimarcato
la necessità di avere tutte le risorse
precedentemente stanziate dalla
Regione per completare il Sirai e
proseguire per il 2° lotto di lavori
al C.T.O..
chiesto alla ASL 7 di rifare le valutazioni sulle ristrutturazioni delle
case della salute per capirne il reale
bisogno, partendo, prima di tutto,
dalla casa della salute di Giba.
La conferenza socio-sanitaria
provinciale, infine, ha sottolineato
che, per un nuovo inizio, «è necessario non solo concertare ogni atto programmatorio, ma recedere o
ridiscutere determinate direttive di
organizzazione, di accorpamenti o
eliminazione di reparti dei rispettivi ospedali, tipo cardiologia ed
altro. Il permanere di tali atti non
porta ad un clima nuovo di relazioni e contribuisce, è bene ribadirlo, alla crescita della mobilità
passiva».
Interpellanza dei consiglieri regionali del Partito Democratico
«Master and Back: rischiano l’esclusione
i dottorandi di ricerca di Cagliari e Sassari»
L
’avviso regionale dei percorsi di rientro 2010/2011
del programma Master and
back volto a favorire l’inserimento lavorativo dei giovani laureati che hanno recentemente svolto un percorso di alta formazione
interamente fuori il territorio regionale, stabilisce per gli organismi di
ricerca ospitanti la possibilità di attivare percorsi di rientro esclusivamente attraverso il conferimento di
assegni di ricerca ai sensi dell’art. 22
della L. 240 del 30 dicembre 2010.
«Con la suddetta procedura vengono esclusi però - denuncia un’interpellanza dei consiglieri regionali
del PD, di cui è primo firmatario il
vice capogruppo Giampaolo Diana
- i laureati che svolgono attualmente
attività di ricerca con rendimento e
produttività dei laboratori delle
Università di Cagliari e di Sassari,
riportando in esse le tecniche e/o
nozioni acquisite in Università di riconosciuto prestigio internazionale
operanti fuori dal territorio regionale, all’interno di un progetto di ri-
cerca e durante la frequenza di un
corso post-lauream, come il dottorato di ricerca, senza concessione
di una borsa di studio universitaria
Giampaolo Diana.
o ministeriale.
«Diversi sono i giovani dottorandi infatti - commenta Gianpaolo
Diana - che possono non avere i requisiti preferenziali richiesti per la
attribuzione di un assegno di ricerca
poiché un curriculum - con una
comprovata esperienza scientifica
con titoli accademici - e la realizzazione di un certo numero di pubblicazioni richiedono tempo per essere maturati in concomitanza alla
costruzione di una carriera universitaria.»
Nel documento diretto al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ed all’assessore regionale al
lavoro, i consiglieri regionali del PD
hanno chiesto di far chiarezza sulla
questione procedurale del bando dei
percorsi di rientro 2010/2011 per gli
organismi di ricerca, per poi estendere l’argomento in un tavolo tecnico insieme alle Istituzioni Universitarie di Cagliari e Sassari e, soprattutto, hanno invitato la Giunta regionale a deliberare su un’integrazione al bando che preveda modalità di conferimento di borse di studio o contratti di apprendistato in armonia all’art. 19 della L. 240 del 30
dicembre 2010 in materia di dottorati di ricerca.
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3
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
Si sblocca la procedura per la realizzazione dei lavori di sistemazione della banchina commerciale e per il dragaggio dell’area
Quattro milioni di euro per sistemare il porto
L’intervento rientra nell’atteso programma di potenziamento dei porti del territorio predisposto da Regione, Provincia e Comuni.
I
l Consiglio di Amministrazione del Consorzio industriale
provinciale di Carbonia Iglesias, nella seduta del 2 agosto,
ha approvato, la convenzione con
la Regione Autonoma della Sardegna per la sistemazione della banchina commerciale e per il dragaggio dell’area prospiciente la banchina destinata all’attracco dei traghetti.
Su delega della Regione, il Consorzio realizzerà un investimento
complessivo di quattro milioni di
euro, con un unico appalto per la
realizzazione delle due banchine.
«Il nostro impegno - ha detto il
Presidente della Provincia, Salvatore Cherchi - è di andare in appalto entro la fine dell’anno per avere, nei tempi più stretti, le infrastrutture necessarie ed aiutare la
economia del territorio.»
Le opere prevedono il dragaggio ed il completo ammodernamento dell’unica banchina disponibile per i traffici commerciali, essendo le altre impegnate dalle industrie di Portovesme.
La convenzione con la Regione
è uno dei risultati concreti del recente incontro fra Regione, Pro-
vincia e Comuni, sui porti del territorio.
L’intervento è atteso da anni ed
è rimasto fin qui irrealizzato anche
e, soprattutto, in conseguenza del
lungo contenzioso legale venutosi
la banchina lato est del porto industriale di Portovesme”, iniziato nel luglio di tre anni fa, sviluppatosi con la risoluzione del contratto deliberata dall’Amministrazione
del Consorzio ed arrivato fino alla
E
ristrutturazione della prima casa.
«Rispetto all’anno scorso - ha
spiegato Sebastiano Sannitu, ora sostituito da Angela Nonnis - si sono fatti
importanti passi in avanti in quanto
sarà possibile beneficiare di condizioni molto più favorevoli per l’accesso ai
contributi e si dedica una particolare attenzione alle giovani coppie.»
Concretamente, il disegno di legge della Giunta sulle opere pubbliche
approvato il 21 luglio dal Consiglio
regionale, consente l’erogazione di
un mutuo di 120mila euro che si articola nelle seguenti opzioni: con
l’abbattimento degli interessi sullo
stesso mutuo sino al 70% oppure con
una dotazione finanziaria in anticipazione a fondo perduto pari a 10mila euro e la riduzione del tasso bancario del 50% sulla restante quota di
110mila euro.
Al via il bando sui tirocini formativi e di orientamento
Un’opportunità per i disoccupati
La banchina commerciale.
a determinare tra il Consorzio industriale provinciale e la società
Dravo, aggiudicataria di contratto di
appalto per lavori di “dragaggio
dello specchio acqueo antistante
sentenza del Consiglio di Stato
depositata il 26 maggio 2010 con
la quale è stato respinto il ricorso
della società.
G.P.C.
Un nuovo direttore per Sardegna Promozione
L
Cambia il Piano Casa regionale
ntro il prossimo mese di
settembre la Regione pubblicherà il bando per l’accesso al mutuo regionale per
la prima casa con le nuove disposizioni approvate recentemente.
L’assessore dei lavori pubblici
ha incontrato i rappresentanti degli
istituti di credito per stabilire le modalità operative di erogazione dei
mutui, per acquisto, costruzione e
La scelta verrà effettuata attraverso una selezione pubblica
’assessorato del turismo ha
pubblicato l’avviso per la
acquisizione delle candidature alla nomina di direttore generale della direzione centrale dell’Agenzia governativa regionale Sardegna promozione.
Agli aspiranti alla nomina sono
richiesti i seguenti requisiti:
- diploma di laurea (DL - Lauree vecchio ordinamento) o diploma appartenente alle classi di lau-
Entro il mese di settembre il bando con le nuove regole
ree specialistiche (LS - Lauree specialistiche nuovo ordinamento);
- cittadinanza italiana o di uno
Stato membro dell’Unione Europea
con adeguata conoscenza della lingua italiana;
- godimento dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza;
- aver svolto per almeno un quinquennio funzioni dirigenziali in organismi ed enti pubblici o privati o
aziende pubbliche o private;
- essere in possesso dei requisiti
di alta professionalità, capacità manageriale e qualificata esperienza nell’esercizio delle funzioni attinenti ai
settori operativi dell’Agenzia.
Gli interessati dovranno inviare
le candidature tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro l’8
settembre 2011 all’assessorato del turismo, artigianato e commercio della Regione Sardegna in viale Trieste
n. 105, 09123 Cagliari.
Cantina Santadi
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L
a Regione Sardegna e la
Agenzia regionale per il lavoro hanno predisposto il
bando, pubblicato lo scorso 3 agosto, per 3.200 tirocini formativi e di orientamento (tfo) con
voucher, attivabili in tutti i Comuni
della Sardegna, anche in quelli più
piccoli. I tirocini hanno l’obiettivo di
facilitare l’inserimento nel mondo
del lavoro e consentono l’acquisizione di nuove competenze a favore di
disoccupati, inoccupati e di chi non
percepisce ammortizzatori sociali.
L’iniziativa si inserisce all’interno degli interventi di politiche attive
del lavoro che la Regione sta attuando per arginare la crisi occupazionale ed è in linea con gli obiettivi del
Por Fse (Fondo sociale europeo)
2007-2013 e in particolare con l’Asse
II “Occupabilità”. Il finanziamento
è di 10 milioni di euro.
È prevista l’erogazione di 3.200
voucher, ognuno di 500 euro men-
sili per 6 mesi, che saranno distribuiti capillarmente fra i soggetti residenti in Sardegna, in proporzione
al numero di disoccupati ed inoccupati residenti nei diversi Comuni,
assicurando almeno un voucher per
Comune. I soggetti ospitanti sono tutti quelli che hanno una forma giuridica disciplinata dal diritto privato e
come classificazione è stata assunta quella delle forme giuridiche ed
unità legali previste dall’Istat.
«I tirocini formativi - ha spiegato
l’assessore Franco Manca - sono una
opportunità importante destinata a
disoccupati ed inoccupati residenti in
Sardegna e a chi non usufruisce di
ammortizzatori sociali. L’obiettivo è
duplice: consentire a queste persone
di fare un’esperienza di lavoro, conoscendo da vicino il sistema produttivo isolano ed alle aziende sarde di
provare la competenza dei tirocinanti
e di capire di che tipo di professionalità hanno bisogno.»
«Con questa iniziativa - ha aggiunto il direttore dell’Agenzia per
il lavoro, Stefano Tunis - si sta assecondando un elemento di vitalità
del mercato del lavoro nel quale, soprattutto nel terziario e nel comparto turistico, si assiste ad una ripresa della occupazione.»
Per velocizzare i tempi di attivazione e snellire gli aspetti amministrativi è stata predisposta una procedura on-line con un sito dedicato,
www.sardegnatirocini.it al quale le
aziende interessate ed i candidati tirocinanti dovranno iscriversi, per poter presentare la domanda, a partire
dal 1 ottobre. Sono previsti due mesi
di informazione, durante i quali sarà
messa a disposizione degli utenti una
vetrina di incontro domanda/offerta
nella quale le aziende potranno inserire degli annunci contenenti indicazioni importanti che riassumano quali attività dovrà svolgere il tirocinante
e quale mestiere imparerà.
è giunto l’atteso provvedimento della Giunta provinciale
La Carbosulcis potrà avviare il programma
per potenziare lo stoccaggio delle ceneri
L
a Provincia di Carbonia
Iglesias concederà alla
Carbosulcis l’autorizzazione integrata ambientale per un aumento di 450.000 metri cubi della zona adibita allo stoccaggio delle ceneri.
«Nonostante la Giunta regionale, con la valutazione di impatto ambientale, si sia espressa sino
a concedere un aumento di
600.000 metri cubi, corrispondente alla realizzazione di due
anelli, la Provincia di Carbonia
Iglesias - spiega l’assessore alla
difesa dell’ambiente, Carla Cicilloni - ha optato per concedere un
incremento di un solo anello, in
quanto non vorremmo che la Carbosulcis diventasse un gestore di
discarica.»
Questo è l’esito della confe-
renza di servizi riunitasi per analizzare la richiesta di ampliamen-
L’assessore Carla Cicilloni.
to della superficie dedicata al materiale da stoccare.
«Non è rassicurante una concessione che vada oltre i tre anni
di stoccaggio - precisa l’assessore Cicilloni -, in quanto il rischio
è che l’attività estrattiva della Carbosulcis, che deve risultare prioritaria, si tramuti in futuro in attività di discarica. Riteniamo invece strategico che l’azienda, come
da autorizzazione concessa già
da tempo e mai attuata, pompi le
ceneri in sottosuolo, proprio per
riempire i vuoti di miniera, anche
a tutela della salvaguardia ambientale, onde evitare le discariche a cielo aperto. Solo dopo aver
accertato l’attuazione di questa
azione - conclude l’assessore provinciale alla difesa dell’ambiente
-, verrà valutato in itinere il da
farsi.»
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Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
5
La Provincia del Sulcis Iglesiente
A fine luglio le quattro dighe del Sulcis Iglesiente conservavano oltre l’80% della loro capacità massima di invaso
L’acqua c’è ma va gestita con grande parsimonia
Rispetto al 2010 fa solo le riserve di Monte Pranu sono leggermente inferiori, gli altri tre invasi hanno un differenziale positivo.
A
nche quest’anno la positiva situazione degli invasi
consente al Sulcis Iglesiente di vivere un’estate tranquilla. I dati diffusi la scorsa settimana dalla Direzione Generale dell’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna, relativi al 31
luglio 2011, rivelano un quadro sostanzialmente in linea con quello di
un anno fa. Ha fatto registrare un leggero calo solo l’invaso di Monte Pranu
(da 42,88 milioni a 41,13 milioni di
metri cubi), mentre è positivo il differenziale per gli altri tre invasi (da
5,82 a 5,89 milioni di metri cubi per
Bau Pressiu; da 8,70 a 9,02 milioni
di metri cubi per Punta Gennarta; da
4,49 a 4,55 milioni di metri cubi per
Medau Zirimilis).
L’acqua c’è, dunque, ma visti i precedenti vissuti negli anni ‘90, va comunque gestita con grande parsimonia, perché un eventuale inverno 2011/-
2012 meno ricco di precipitazioni, renderebbe preziosissime le scorte accumulate negli ultimi anni. In questa
ottica, risulta importantissimo lo sblocco delle risorse (50 milioni di euroFondi FAS) necessarie per la realizzazione del collegamento tra il sistema idrico del Tirso-Flumendosa ed
il sistema idrico del Sulcis Iglesiente
(attraverso la diga di Bau Pressiu),
contenuto nel cosiddetto “Piano per
il Sud”.
Situazione attuale degli invasi del sistema idrico multisettoriale regionale
(Fonte Direzione Generale Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna
Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione delle siccità)
Situazione
31 luglio 2011
Zona Idrografica Invaso
Vol. aut. Vol. inv. %
Sulcis Iglesiente Monte Pranu
49,30
41,13 83,43
Bau Pressiu
8,25
5,89 71,39
Punta Gennarta 12,70
9,02 71,02
Medau Zirimilis 6,70
4,55 67,91
Totali
76,95
60,59 78,74
Situazione
Situazione
30 giugno 2011 31 luglio 2010
Vol. inv. %
Vol. inv. %
45,09 91,46
42,88 86,98
6,73 81,58
5,82 70,55
10,23 80,55
8,70 68,50
5,34 79,70
4,49 67,01
67,39 87,58
61,89 80,43
Inaugurata la struttura realizzata dall’Amministrazione comunale
Giba ha presentato la sua fonte dell’acqua
L
’acqua è uno degli elementi caratteristici del
paese, con il mare, lo stagno di Porto Botte
e la diga di Monte Pranu, e l’Amministrazione comunale di Giba ha voluto rafforzare questo segno distintivo, realizzando la “Fonte
dell’acqua”. L’impianto, sistemato in una splendida area verde, è stato inaugurato venerdì 12 agosto.
Per l’occasione è stata donata a tutti gli ultrasettantenni presenti una chiavetta per il prelievo gratuito
di 500 litri d’acqua affinata, naturale o gassata. A
tutti i partecipanti, inoltre, al termine della cerimonia, è stato consentito di prelevare gratuitamente alcuni litri d’acqua.
Servizi offerti
Estetica luce pulsata
Tatuaggi
Drenaggio linfatico
Sauna
Ultrasuono viso
Rassodamento viso
La diga di Monte Pranu anche quest’anno ha tracimato per un paio di mesi dopo le abbondantissime piogge invernali.
Trucco da sposa
Massaggi
Riflessologia plantare
Pranoterapia
Riequilibrio energetico
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Comune di Iglesias - 1°Reggimento Teulada
La fonte dell’acqua del comune di Giba.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
La Corte di Giustizia europea ha respinto il ricorso della multinazionale contro la legittimità dell’indagine della Commissione europea
«Il Governo intervenga a sostegno di Alcoa»
Il deputato Antonello Mereu ha presentato un’interrogazione ai ministri dello sviluppo economico, delle politiche comunitarie e del lavoro.
U
na nuova estate calda per
l’Alcoa e l’intero polo industriale di Portovesme
per l’incertezza legata alla nota vertenza sulle tariffe agevolate aperta da alcuni anni dalla Commissione europea. Alcune settimane
fa il pronunciamento della Corte di
Giustizia europea è stato sfavorevole
nei confronti dell’azienda, il cui ricorso è stato respinto. Il futuro di Alcoa ora è fortemente a rischio, perché qualora la sentenza dovesse diventare definitiva, il peso economico
da affrontare sarebbe talmente elevato da compromettere quasi certamente
«Qualche giorno fa - ha scritto
Antonello Mereu - la Corte di Giustizia europea si è pronunciata in
merito alla vicenda riguardante la
multinazionale dell’alluminio Alcoa,
respingendo il ricorso della società contro la legittimità dell’indagine della Commissione europea e la
conseguente procedura d’infrazione
per aiuti di Stato avviata dall’Europa per le tariffe elettriche speciali concesse agli stabilimenti di Portovesme e di Fusina».
«Si tratta del terzo pronunciamento di organismi comunitari in
merito alla vicenda - ha aggiunto il
Antonello Mereu.
Lo stabilimento Alcoa Trasformazioni di Portovesme.
la prosecuzione dell’attività produttiva nello stabilimento di Portovesme.
La decisione della Corte di Giustizia europea è giunta nel periodo
più caldo dell’estate ma davanti ad
un’emergenza di questa portata non
possono esserci vacanze ed urge un
intervento politico per trovare una
soluzione in tempi brevi.
Il 27 luglio, prima della pausa dei
lavori parlamentari che si protrarrà
fino alla prima settimana di settembre, il deputato dell’UDC Antonello Mereu ha presentato un’interrogazione a risposta orale al ministro
dello sviluppo economico, al ministro per le politiche comunitarie ed
al ministro del lavoro e delle politiche sociali.
deputato sulcitano - dopo quanto
già stabilito dalla commissione nel
2006 e conseguentemente confermato dalla prima sentenza giudiziaria nel 2009; la questione è alquanto delicata, in quanto la multinazionale americana potrebbe essere chiamata a restituire un’ingente somma
di denaro (stimabile in circa 300
milioni di euro) dovuta a compensazioni tariffarie ottenute dal 1996 al
2010 che oggi invece le sentenze
degli organismi giudiziari europei
confermerebbero essere atto illegittimo in quanto configurabile come
aiuto di Stato.»
«La situazione appare di notevole criticità - ha sottolineato ancora Antonello Mereu - e necessita di
un intervento da parte del Governo
nel più breve tempo possibile per
evitare una tragica conclusione degli eventi che porterebbe all’inevitabile chiusura dello stabilimento,
come già minacciato dalla multinazionale americana nel 2009, ed al
conseguente crollo di tutto il settore
produttivo del Sulcis Iglesiente, che
coinvolge aziende di grande rilevanza, a cui conseguirebbe la perdita di migliaia di posti di lavoro, e
chiedo ai ministri dello sviluppo economico, delle politiche comunitarie
e del lavoro e delle politiche sociali, quali urgenti iniziative intendano
intraprendere presso l’Unione europea, per evitare l’esecuzione degli
effetti della procedura di infrazione
aperta nei confronti della società
Alcoa e quali eventuali misure straordinarie intendano adottare per consentire, nel rispetto della normativa
europea in materia di aiuti di Stato
alle imprese, l’approvvigionamento
di energia elettrica con tariffe agevolate e garantire così la prosecuzione dell’attività di tutto il polo
produttivo del Sulcis Iglesiente.»
La situazione di crisi del polo industriale è critica da tempo ed è indubbio che al futuro di Alcoa è legato indissolubilmente quello dell’intero comparto e, quindi, di migliaia di lavoratori.
Interrogazione del consigliere regionale del PD Marco Meloni
«La Giunta ritiri la circolare-beffa
sulle stabilizzazioni dei lavoratori»
M
arco Meloni, consigliere
regionale e responsabile nazionale pubblica
amministrazione del PD,
ha presentato un’interrogazione al
presidente della Regione, all’assessore degli enti locali, finanza ed urbanistica ed all’assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione sulla vicenda della stabilizzazione dei lavoratori precari.
«Nonostante il Governo abbia
impugnato davanti alla Corte costituzionale le norme sulla stabilizzazione contenute nelle leggi regionali 1 e 12 del 2011, e nonostante il
precedente tentativo di stabilizzazione del 2009, del tutto identico nei
contenuti, sia già stato giudicato incostituzionale - scrive Marco Meloni - l’assessorato agli enti locali
lo scorso primo agosto ha emanato
una circolare attuativa delle norme
sulla stabilizzazione, che quasi certamente produrrà dei provvedimenti
di stabilizzazione nulli.»
«Una circolare-beffa - prosegue
Meloni -, un provvedimento sciatto
ed inconcludente di cui rischiano di
pagare le conseguenze proprio i lavoratori precari: ricordo che la manovra recentemente approvata dal
Parlamento ribadisce che le stabilizzazioni adottate con norme poi dichiarate incostituzionali sono nulle,
ovvero prive di qualsiasi effetto.»
«La Giunta questo rischio l’ha
ben chiaro, perché proprio la circolare attuativa sollecita “la riflessione” degli enti locali interessati sull’opportunità di procedere, proprio
per i dubbi di costituzionalità - osserva Meloni - e dovrebbe riflettere
seriamente su questa vicenda, interrompendo ogni azione in attesa della nuova sentenza della Corte costituzionale, e cercando di costruire una
soluzione al problema della precarietà nella pubblica amministrazione regionale e degli enti locali anziché procedere con continui e ormai del tutto vani tentativi di aggirare la garanzia del concorso pubblico sancita dalla Costituzione.»
La presentazione delle domande entro il 30 settembre
Il comune di Iglesias ha stanziato le risorse
per gli assegni di studio dell’anno 2010/11
G
li studenti che hanno frequentato le scuole medie
inferiori e superiori nell’anno scolastico 2010/2011 e sono stati promossi senza
debiti formativi e senza insufficienze, potranno presentare domanda
per l’assegnazione degli assegni di
studio previsti dal comune di Iglesias.
Sul sito internet del comune è
pubblicata la domanda da compilare con allegata dichiarazione.
La scuola ad indirizzo musicale.
Gli assegni di studio sono destinati agli studenti che hanno conseguto il diploma di terza media o di
maturità (in entrambi i casi andrà
indicato il voto finale d’esame) o che
hanno frequentato una delle classi
della scuola media superiore (in questo caso dovranno essere indicati i
voti dello scrutinio finale riportati in
tutte le materie curricolari esclusione
religione e condotta).
Le domande dovranno essere presentate entro il 30 settembre 2011.
Procede bene il programma di valorizzazione del sito minerario
I tesori dell’ecomuseo di Rosas
P
rocede con eccellenti risultati il programma di valorizzazione del sito minerario di Rosas. Scoperta nel
1832, Rosas venne riconosciuta come area mineraria nel 1849 ed ottenne l’11 luglio del 1851 dal re
Vittorio Emanuele II la concessione
per l’estrazione della galena come
Società Anonima dell’Unione Miniere del Sulcis e del Sarrabus. La
miniera deve il suo nome alla presenza della rosasite, un minerale
(carbonato basico di rame e zinco)
rinvenuto nella località tra i monti
di Terrubia. Dalle sue gallerie si
estrassero piombo, zinco e ferro.
Restò attiva sino al 1980 quando
venne chiusa definitivamente.
Il complesso degli edifici e delle strutture minerarie è stato recuperato e ristrutturato a fini museali e ricettivi, dando vita all’EcoMuseo Miniere Rosas - Villaggio
minerario di Rosas, oggi tra i beni
tutelati dall’Unesco e grande museo a cielo aperto immerso in un
contesto ambientale di assoluto valore naturalistico.
La laveria è il vero cuore pulsante della miniera, in cui è possibile ammirare i grandi mulini per
la lavorazione del minerale perfettamente funzionanti. Al piano
superiore dello stesso edificio, le
sale multimediali con schermi e
“pozzetti” ripercorrono l’epopea
mineraria sarda e, in particolare, la
storia e le vicende di Rosas e delle miniere di Narcao raccontate
dalla voce dei protagonisti, i vecchi minatori.
Un altro spazio espositivo si apre
nel grande piazzale al centro del
villaggio. Al suo interno, tra pannelli illustrativi, documenti ed attrezzature da lavoro, si possono
ripercorrere le vicende di Rosas,
dal momento della scoperta al de-
clino, fino alla rinascita come grande compendio museale e naturalistico. è visitabile anche la galleria
Santa Barbara, dove è possibile osservare i sistemi e le condizioni di
lavoro all’interno di una miniera di
piombo e zinco.
è inoltre possibile ammirare
l’ex ufficio postale e centro direzionale (oggi ristorante), il forno
di calcinazione, i depositi di stoccaggio (oggi bar), la fucina del
fabbro (oggi esposizione museale
Nel sito è presente un bar-caffetteria, un ristorante (su prenotazione),
biglietteria e reception per la prenotazione delle case vacanza ricavate negli ex alloggi dei minatori.
Il villaggio, inoltre, è servito da
un trenino gommato in partenza
dalla stazione di Rio Murtas, all’ingresso della strada che conduce al villaggio minerario.
Informazioni: tel. + 390781
1855139 • www.villaggiominera
riorosas.it e www.comune.narcao.
Il trenino nella stazione di partenza, a Rio Murtas.
polifunzionale), la foresteria e gli
ex alloggi dei minatori. Questi ultimi, ristrutturati, costituiscono oggi un particolare esempio di casevacanza.
Il museo consente di aprire una
finestra sulle attività minerarie di
una delle più importanti miniere
di piombo e zinco del Sulcis Iglesiente e, soprattutto, sulla vita di
una comunità legata a doppio filo
con il duro lavoro in galleria.
Il museo e l’intero villaggio sono dotati di servizi per i visitatori.
ci.it/ minierarosas • info@villag
giominerariorosas.it e minieradi
[email protected].
L’EcoMuseo della miniera di
Rosas è aperto dal martedì alla domenica 9.00-13.00 e 15.30 - 20.00
(il lunedì su prenotazione).
L’ingresso a pagamento è così
determinato: adulti € 5,00. Per gruppi superiori alle 10 unità, € 3,00 a
persona. Scolaresche € 3,00 ad
alunno, gratuito per due accompagnatori per classe. Ridotto (sconto)
per over 65.
Approvati i progetti per la sistemazione di alcune strade
Nuovi interventi della Provincia
per avere una viabilità più sicura
L
a Giunta provinciale ha approvato nuovi interventi per
sistemare le strade di propria pertinenza. La Provincia ha diagnosticato nella strada
provinciale 85 (dall’incrocio con
168.000 euro, utili ad intervenire
per il ripristino di situazioni caratterizzate da alcuni cedimenti.
Lavori di messa in sicurezza
sono previsti anche nella S.P. 105,
tra Capo Pecora e Fluminimaggio-
L’assessore Marco Simeone.
La S.P. 85 Terraseo-Guardia Gibara.
la SP2 Carbonia-Villamassargia in
direzione Terraseo), problematiche
riguardanti la sicurezza stradale,
mettendo in cantiere delle opere di
messa in sicurezza tra il km 5+800
e il km 17+800 ed impegnando
re, prevedendo una spesa di 300.000
euro per far fronte ad un cedimento stradale.
La Giunta ha deciso, inoltre, di
intervenire per la manutenzione
della strada provinciale 110, nel
tratto tra la S.P. 73 e l’abitato di
Porto Pino, rendendo disponibili
300.000 euro per il ripristino dell’asfalto.
«Questi interventi - spiega l’assessore provinciale ai Lavori pub-
blici, Marco Simeone - vanno ad
aggiungersi alle numerose altre
opere dedicate alla messa in sicurezza delle strade provinciali, il
tutto finalizzato ad investire in efficienza e sicurezza della viabilità.»
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Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
7
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Ordine del giorno bipartisan in Consiglio regionale sulla vendita della Tirrenia e sulla continuità territoriale marittima
«Si annulli la vendita della società Tirrenia»
«La Giunta ponga in essere tutte le iniziative possibili e necessarie per contrastare il monopolio venutosi di fatto a creare.»
N
onostante le continue forti
contrapposizioni, sui grandi problemi che penalizzano la Sardegna il Consiglio
regionale riesce ancora a ritrovare la
unità e ad avviare un’azione comune.
è accaduto il 27 luglio scorso con
l’approvazione dell’ordine del giorno
bipartisan (primo firmatario il sardista Giacomo Sanna ma sottoscritto
da consiglieri sia di maggioranza sia
di opposizione: Bruno, Diana Mario,
Steri, Vargiu, Zuncheddu, Salis, Cuccureddu, Capelli, Ben Amara), sulla
vendita della Tirrenia e sulla continuità territoriale marittima.
Il Consiglio regionale ha espresso
«contrarietà verso qualunque forma
di monopolio nei servizi di collegamento marittimo tra la Sardegna e il
Continente», riaffermato «il diritto
dei sardi alla continuità territoriale
marittima e aerea, per i passeggeri e
per le merci», e ribadito:
«1) la ferma volontà di ottenere le
risorse finora destinate alla Tirrenia,
quali contributi per oneri di servizio
pubblico, al fine di finanziare la gara
europea volta alla continuità territoriale marittima da e per la Sardegna,
individuando nel mercato internazionale l’operatore in grado di assicurare la migliore offerta in termini di numero di rotte e di porti interessati, tariffe, qualità dei servizi e del naviglio;
2) la necessità di attivare tutte le
iniziative possibili atte a garantire l’avvio delle procedure di gara per l’imposizione di oneri di servizio pubblico
relativamente alla continuità territoriale marittima, in linea con i regolamenti comunitari, previa separazione della procedura di vendita della
Tirrenia dalla contestuale concessione di rotte agevolate e contributi».
L’ordine del giorno raccomanda alla Giunta regionale:
«1) di operare in tutte le sedi giurisdizionali, nazionali ed europee affinché si proceda all’annullamento della
vendita della Tirrenia di Navigazione
Spa, firmata dal commissario straor-
Il porto di Cagliari.
dinario della medesima società;
2) di adoperarsi affinché il procedimento di privatizzazione della Tirrenia sia separato dall’avvio delle procedure per la gara internazionale con
oneri di servizi per la continuità territoriale marittima da e per la Sardegna;
3) di porre in essere tutte le iniziative possibili e necessarie per contrastare il monopolio venutosi di fatto a
creare nel cabotaggio marittimo da e
per l’Isola;
4) di attivare tutte le iniziative possibili, atte a garantire l’avvio delle
procedure di gara per l’imposizione
di oneri di servizio pubblico aperta a
tutti, per selezionare l’operatore in
grado di garantire il miglior vantaggio complessivo per i sardi in termini di numero di rotte e di porti interessati (al fine di favorire l’utilizzo nei
trasporti delle vie del mare e l’integrazione mediterranea), frequenze, velocità, qualità del servizio e del naviglio, tariffe, sia per i passeggeri che per
le merci;
5) di organizzare iniziative di protesta a Roma e a Bruxelles coinvolgendo tutte le forze economiche e sociali al fine di sensibilizzare le istituzioni nazionali ed europee per garantire gli interessi dei sardi messi in grave pericolo dalla assegnazione della
Tirrenia alla Cin, con il contestuale
proseguo del monopolio sulle rotte;
6) di porre in essere tutte le possibili iniziative per la tutela delle proprie competenze e prerogative istituzionali adendo tutte le vie legali in sede
costituzionale, presso l’Unione europea ed in sede civile ed amministrativa, anche per l’impugnativa presso il
Tribunale amministrativo della procedura di privatizzazione e di proroga della convenzione Tirrenia e per
responsabilità precontrattuali della
stessa Cin, nonché presso tutte le
Autorità garanti del mercato e della
concorrenza».
L’assessorato regionale del lavoro ha stanziato le risorse
Circa 27 milioni per il fondo microcredito FSE
L
’assessorato regionale del
lavoro ha stanziato circa 27
milioni di euro di risorse
economiche dal fondo
sociale europeo destinate al reinserimento lavorativo dei soggetti
svantaggiati. L’iniziativa è rivolta
a coloro che vogliono avviare una
nuova iniziativa imprenditoriale
in Sardegna o realizzare un nuovo
investimento nell’ambito di iniziative esistenti e si trovano in condi-
zioni di difficoltà rispetto ai tradizionali canali di credito.
Il fondo microcredito FSE, prevede la concessione di un mutuo
fino a 25mila euro, a tasso zero,
rimborsabili in 60 mesi.
L’intervento, gestito dalla finanziaria regionale Sfirs SPA, non
prevede la richiesta di garanzia,
fatta eccezione per le società a responsabilità limitata e le cooperative a responsabilità limitata.
Possono presentare i relativi
progetti, a partire dal 30/08/2011:
• soggetti a rischio di esclusione;
• donne;
• soggetti svantaggiati così come individuati dalla L.R. 22/04/97;
• famiglie monoparentali;
• persone prive di diploma di scuola media superiore o professionale;
• nuovi imprenditori;
• microimprese costituende o già
costituite.
Una convenzione tra l’Ersu, l’Università e l’Azienda ospedaliera
Dal 3 ottobre assistenza sanitaria gratuita
per gli studenti universitari fuori sede
G
razie alla convenzione stipulata fra l’Ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Cagliari, l’Università degli Studi di
Cagliari e l’Azienda OspedalieroUniversitaria, da ottobre gli universitari fuori sede potranno usufruire del servizio di assistenza sanitaria gratuita. La convenzione, a
carattere sperimentale, avrà la durata di un anno a decorrere dal 3 ottobre 2011 e potrà essere rinnovata dalle parti a seguito di verifica
positiva sul servizio erogato. Per
informazioni gli studenti potranno
rivolgersi allo sportello Student Jobs
dell’Ersu (070 66206387 e-mail:
ersu.studentjobs @gmail.com).
La convenzione è stata sottoscritta alcune settimane fa nella sede dell’Ersu alla presenza del presidente Daniela Noli, del direttore
generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, Ennio Filigheddu,
e del prorettore Giovanna Maria
Ledda dell’Università degli Studi
di Cagliari.
«Abbiamo lavorato intensamente per raggiungere questo importantissimo obiettivo - ha detto il
presidente dell’Ersu Daniela Noli
- grazie all’impegno del consiglio
di amministrazione e grazie alla
razionalizzazione delle spese di
bilancio, finalmente siamo riusciti
a garantire un servizio mai attivato fino ad oggi nella storia della
Università che interessa oltre tre-
dicimila studenti.»
Soddisfazione è stata espressa
dal prorettore Giovanna Maria
Ledda:
«Con questa convenzione diamo attenzione alle esigenze dei
nostri studenti che hanno il diritto
di vivere con più serenità la loro
carriera accademica. L’Università
lavora per migliorare tutti i servizi,
dando priorità costante alle esigenze degli studenti».
«Questa convenzione - ha spiegato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Ennio Filigheddu - nasce dalla stretta collaborazione fra l’Azienda OspedalieroUniversitaria, l’Ersu e l’Università
ed è frutto di una ricerca di mercato che ci ha permesso di studiare il miglior servizio possibile da
offrire agli studenti. Dal prossimo
anno accademico potranno rivolgersi ai colleghi di Medicina Interna che hanno deciso di lavorare
oltre il loro orario di lavoro a titolo assolutamente gratuito. Si prevede inoltre che, oltre all’assistenza
medica, gli studenti possano usufruire di eventuali esami specialistici e di farmaci secondo la normale prassi del servizio sanitario
nazionale (ricetta rossa)».
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari si è impegnata a
garantire il servizio di assistenza
sanitaria che prevede l’apertura di
un ambulatorio medico dedicato dalla Divisione Medicina I del P.O.
San Giovanni di Dio per gli studenti universitari fuori sede, con i
seguenti orari:
Lunedì
1° turno
2° turno 3° turno
8.30-9.30 12.30-13.30
Martedì
1° turno
2° turno 3° turno
8.30-9.30 12.30-13.30
Mercoledì
1° turno
2° turno 3° turno
8.30-9.30 12.30-13.30
Giovedì
1° turno
2° turno 3° turno
12.30-13.30 15.30-17.30
Venerdì
1° turno
2° turno 3° turno
8.30-9.30 12.30-13.30
II servizio richiesto sarà svolto
da personale messo a disposizione
dall’Azienda Ospedaliera con
propria attrezzatura specialistica
e, comunque, su indicazione del
Responsabile dell’U.O.C. di Medicina Generale I del P.O. San
Giovanni di Dio, Dott. Mario
Brundu.
II costo annuale del servizio ammonta a euro 50.000,00 (cinquantamila) e sarà liquidato all’Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, nella misura di:
• euro 25.000 (venticinquemila) a carico dell’Ente regionale per
il Diritto allo Studio Universitario
di Cagliari;
• euro 25.000 (venticinquemila)
a carico dell’Università degli Studi
di Cagliari.
250.000 euro per il completamento dei lavori della Cattedrale
La Provincia finanzia il recupero
dell’architettura religiosa
L
a Provincia ha approvato il
progetto relativo ai lavori di
restauro conservativo della Cattedrale di Santa Chiara a Iglesias, impegnando una spesa
complessiva di 250.000 euro.
«L’intervento - spiega l’assessore
provinciale ai lavori pubblici, Marco Simeone - verrà concentrato prevalentemente sulla torre campanara,
per la quale è previsto il restauro
conservativo dei materiali lapidei,
la messa in sicurezza statica e la
messa in funzione delle campane.
Inoltre, essendo una struttura che
ha beneficiato dei primi interventi
di restauro nel lontano 1400, con lo
stesso intervento procederemo ad una
analisi storica del degrado di tutto
lo stabile, utile ad un’approfondita
conoscenza della situazione.»
La Provincia ha disposto inoltre
un finanziamento per la valorizzazione dell’architettura religiosa, attraverso un supporto al museo diocesano della chiesa della Purissima.
La diocesi di Iglesias, infatti, ha avviato un progetto di recupero e valorizzazione rivolto all’apertura del
museo diocesano di Iglesias, articolato in due sezioni: la prima nei sotterranei della Cattedrale di Santa
Chiara e la seconda nei locali della
Con-cattedrale della Purissima.
«Il provvedimento della Provincia di Carbonia Iglesias - spiega
l’assessore al turismo, Marinella
Grosso -, al quale sono stati destinati 18mila euro, è finalizzato alla
conclusione del progetto di recupero
e allestimento di tale istituzione culturale, importante dal punto di vista
storico, religioso ed architettonico
ed in linea con le finalità di valorizzazione, anche in termini turistici, del patrimonio artistico e architettonico del territorio.»
M.P.
La Cattedrale di Santa Chiara.
Interno della Chiesa della Purissima.
Carbonia e Iglesias hanno ospitato i ragazzi di Oberhausen
Gemellaggio tra Sulcis Iglesiente e Germania
D
al 23 luglio al 6 agosto le Amministrazioni
comunali di Carbonia e Iglesias hanno ospitato, con la collaborazione delle famiglie e
dei ragazzi delle due città, 17 ragazzi tedeschi, nell’ambito del gemellaggio, che ormai si ripete da diversi anni, tra i ragazzi provenienti dalle due
città capoluogo della Provincia, Carbonia e Iglesias,
e quelli di Oberhausen.
Tutti i ragazzi coinvolti hanno vissuto una vacanza
nel nostro territorio, con visite, uscite programmate ed
attività appositamente pensate per i giovani. In primo
piano le visite alle bellezze naturalistiche, le grotte,
le spiagge, il mare, le coste, ma anche alle ricchezze
storiche e archeologiche del nostro territorio.
Quest’anno si è ripetuta l’esperienza di un gemellaggio a tre: Carbonia e Iglesias hanno accolto
insieme i 17 ragazzi tedeschi, suddivisi tra le famiglie
delle due città, 3 le famiglie di Iglesias, 12 quelle
Carbonia. Le attività, comunque, hanno coinvolto
tutti i ragazzi e si sono svolte insieme sul territorio
provinciale.
In particolar modo i ragazzi hanno visitato le due
città ospitanti ed i loro patrimoni, storico, naturale e
artistico, le spiagge del Sulcis Iglesiente, e gran parte del patrimonio archeologico e paesaggistico sulcitano.
Carbonia.
Iglesias.
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Quindicinale di informazione politica, economica e sociale
Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95
N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294
Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
Il sindaco di Tratalias ha chiesto al commissario del Consorzio di bonifica del Basso Sulcis la revoca della delibera
«Perché quei quattro tirocini formativi?»
Per Marco Piras la situazione economica dell’Ente richiede riduzioni delle spese e non nuovi costi a carico degli agricoltori.
P
remesso
che la
L.R. 23
maggio
del 2008, n. 6,
legge-quadro in
materia di consorzi di bonifica,
Marco Piras.
ha come obiettivo principale l’utilizzo razionale
delle risorse idriche per uso agricolo ai fini dello sviluppo di un’agricoltura moderna e razionale, nell’ambito di un ordinato assetto del
territorio, della salvaguardia dell’ambiente rurale e della corretta gestione delle sue risorse attuabile attraverso un corretto ed efficiente funzionamento dei consorzi di bonifica…
Al luglio del 2011 ci troviamo di
fronte a delle situazioni per le quali
non trovo parole.
Da diversi anni il Sulcis Iglesiente
è investito da una crisi che non ha
eguali in nessun’altra parte d’Italia,
crisi che non risparmia certo il comparto agricolo. Il Consorzio di bonifica presente sul nostro territorio risulta da decenni commissariato; commissari regionali con le diverse assunzioni hanno portato l’Ente alla
situazione in cui versa.
Nel Consorzio sono presenti in
pianta organica 48 dipendenti, suddivisi in 22 impiegati/funzionari, 1
dirigente e 25 operai; il costo del
personale dal 2003 al 2009 ha assorbito in media il 73% circa delle
entrate dell’Ente con una punta recente nel 2008 col 94,42% delle entrate correnti, con un costo attuale
del personale dipendente di circa €
1.850.000 annui.
Le entrate del Consorzio dovrebbero essere incassate mediante l’emissione dei ruoli che, secondo
quanto previsto dalla legge regionale sui Consorzi di bonifica, “devono” coprire il disavanzo di esercizio.
Questo significa porre sulle spalle degli agricoltori una cifra che si
aggira intorno ai 2.000.000 di euro
l’anno (come meglio di seguito ripor-
tato) e che rendono assolutamente
impraticabile l’emissione dei suddetti ruoli considerando che prima
dell’entrata in vigore della legge regionale le entrate derivanti dai ruoli
per l’acqua irrigua ammontavano a
circa 400.000/500.000 euro/anno.
Questo quadro dimostra chiaramente come sia ormai diventato cronico e ricorrente il ritardato pagamento degli stipendi ai dipendenti
come pure il pagamento delle forniture di beni e servizi, ritardi che hanno comportato sanzioni, interessi e,
talvolta, anche pignoramenti.
La mancanza di un flusso finanziario in entrata costante e sufficiente determina l’impossibilità di una
programmazione certa delle attività,
l’impossibilità di disporre di macchinari d’opera, automezzi, computer e software efficienti ed al passo
coi tempi, l’impossibilità di formare
e riqualificare il personale dipendente, la difficoltà di individuare
fornitori disposti a tollerare l’ormai
cronico ritardato pagamento delle loro fatture.
Altro effetto non trascurabile di
tale condizione è la necessità di ricorrere ogni anno al fido bancario,
che spesso viene utilizzato fino al
limite massimo con aggravio di costi per interessi passivi.
Il Consorzio di bonifica del Basso Sulcis ha un fabbisogno finanziario mensile minimo di circa €
150.000 così distribuito:
• costo complessivo
personale dipendente (48 dip.)
e Commissario
€ 140.000
• carburante
€ 3.500
• spese telefoniche
€ 1.000
• energia elettrica
€ 2.000
• varie (acquisto materiali
di consumo, cancelleria,
attrezz.)
€ 10.000
• TOTALE
€ 156.500
Tale fabbisogno non include tutte
quelle spese che comunque rientrano nella gestione ordinaria dell’ente
come ad esempio: i compensi per i
revisori dei conti, gli interessi passivi alla banca, gli interventi di manutenzione/riparazione delle macchine,
le assicurazioni, le prestazioni professionali di avvocati, di consulenti
amministrativi, il compenso per il
medico del lavoro e del responsabile per la sicurezza, tutte le spese necessarie per garantire ai dipendenti
di lavorare in sicurezza, ecc..
Se consideriamo tutto ciò che riguarda la gestione ordinaria, il fabbisogno finanziario annuale ammonta a circa € 3.900.000 annui.
I debiti correnti pregressi vari,
fornitori, banca, revisori, amministratori, avvocati, pendenze contributive, ecc., ammontano a circa €
3.200.000, mentre in totale considerando anche quelli in conto capitale
ammontano a circa € 7.000.000.
Già dal mese di maggio, vista la
situazione in cui si trovava il consorzio, si paventava l’impossibilità
dell’avvio della stagione irrigua,
considerato che le risorse a disposizione garantiranno il funzionamento dell’Ente sino a settembre/ottobre, dopodiché non potrà più essere
garantita la regolare esecuzione del
servizio.
Da questa mia missiva non si
evinca che il sottoscritto è contrario
all’attivazione dei tirocini formativi,
ma mi chiedo che cosa possono apprendere quattro ragazzi in una struttura dove non ci sono i fondi per mettere il gasolio alle macchine.
Considerando che l’ente dovrebbe sostenere, con l’attivazione
dei tirocini, ulteriori costi secondo
quanto previsto dal bando provinciale «L’azienda si impegnerà a
farsi carico delle coperture assicurative INAIL e RC mentre il soggetto promotore si farà carico del pagamento dei rimborsi spese ai tirocinanti inseriti», chi paga questi
costi? Sempre a carico degli agricoltori?
Mi chiedo, inoltre, perché non sia
stata eseguita alcuna iniziativa ad
evidenza pubblica, così da poter mettere nelle condizioni di poter partecipare alla selezione, anche i figli
degli agricoltori che hanno le loro
aziende entro il comprensorio del
Consorzio.
La Giunta ha deciso di rafforzare l’ufficio legale comunale
Avvocati esterni affiancheranno
il legale interno del comune di Iglesias
L
’Amministrazione comunale di Iglesias ha deliberato l’approvazione di un
elenco di avvocati esterni
cui conferire uno o più incarichi per
il subentro in talune cause in essere
ovvero nuove costituzioni e che, nell’immediato futuro, non potranno
essere gestite dal legale interno all’Ente. L’elenco verrà utilizzato solo
per le predette finalità. Conseguentemente, gli incarichi conferiti potranno cessare di seguito alla riconduzione delle medesime cause all’avvocato interno, qualora le stesse
cause siano ancora in essere.
Possono concorrere alla formazione dell’elenco i professionisti, singoli o associati, esercenti l’attività di
assistenza e di patrocinio dinanzi al
TAR, Tribunale di Cagliari e Iglesias,
Corte d’Appello, Giudici di Pace.
L’elenco è suddiviso in 2 sezioni:
• la “prima” riguarda gli incarichi
da affidarsi per le cause civili;
• la “seconda” riguarda gli incarichi da affidarsi per le cause penali.
I professionisti interessati potranno richiedere l’iscrizione ad una
sola sezione. L’elenco così suddiviso sarà formato secondo l’ordine di
anzianità di abilitazione alla professione forense ma non costituisce tuttavia graduatoria di merito.
La domanda di iscrizione, con
firma leggibile e per esteso, deve essere inviata entro e non oltre le ore
11.00 del 31/08/2011, a pena di esclusione, con le seguenti modalità:
• per raccomandata A/R indiriz-
zata al Segretario Generale. Al fine
del rispetto del termine fissato, farà
fede il timbro postale di spedizione.
• direttamente a mezzo di presentazione all’Ufficio Protocollo comunale in orari d’ufficio.
La domanda deve contenere i seguenti elementi:
- cognome, nome dati anagrafici
- indirizzo dello studio, recapito
telefonico, fax, mail
- codice fiscale e partita IVA
- numero di iscrizione all’albo
professionale e decorrenza
- specificazione ramo di attività
per cui si concorre
- espressa dichiarazione di accettare i contenuti dell’avviso
Alla domanda dovrà essere obbligatoriamente allegato:
- curriculum vitae, con gli incarichi assolti e attività svolte
- copia del documento di identità in corso di validità
- autocertificazione contenente
il possesso dei requisiti richiesti.
L’istanza e la documentazione devono essere presentate in busta chiusa con la seguente causale: “DOCUMENTAZIONE PER ISCRIZIONE
IN ELENCO INCARICHI LEGALI”.
L’inserimento nell’elenco è condizione necessaria per l’affidamento degli incarichi legali ed è subordinato all’esito positivo dell’esame
della completezza della documentazione presentata a corredo della domanda inoltrata, con particolare riferimento al curriculum vitae, all’esperienza, alla specializzazione e capa-
cità professionale dei partecipanti.
Possono essere inseriti nell’elenco
gli avvocati, singoli o associati in
possesso dei seguenti requisiti:
a) iscritti all’Albo professionale
da almeno 2 anni che:
1. non siano in condizioni di incompatibilità e/o conflitto di interessi con l’Ente come previste dall’ordinamento giuridico e dal Codice deontologico forense;
2. si trovino nelle condizioni di
contrattare con la pubblica amministrazione a norma di legge;
I predetti requisiti devono essere autocertificati con le modalità di
cui al D.P.R. n° 445/2000.
Il mancato possesso o il venir meno anche di uno solo dei suddetti requisiti comporta la non iscrizione o
l’automatica esclusione.
Il Segretario Generale, valutata la
tipologia di causa e i suoi contenuti
procede al relativo conferimento, nel
rispetto dei seguenti criteri:
a) ramo di specializzazione ed
esperienze risultanti dal curriculum;
b) casi di evidente consequenzialità e complementarietà con altri
incarichi precedentemente conferiti;
c) attività resa con esito favorevole in precedenti incarichi analoghi;
d) rispetto del principio di rotazione;
e) foro di competenza della causa;
f) accettazione espressa all’applicazione dei minimi tariffari professionali di legge ovvero quelli che
saranno preventivati ed accettati dall’Amministrazione.
Sulla base di quanto sopra esposto, spett.le Commissario, vi chiedo
che venga revocata la delibera e si
rimandi l’attuazione solo quando
sarà data piena attuazione alla L.R.
23 maggio del 2008, n. 6. Riforma
che prevede il definitivo trasferimento del personale ad ENAS per
l’impianto di sollevamento ancora
gestito dal consorzio, seguito dal
trasferimento del personale in esubero presso gli enti a cui sono state
trasferite le competenze dalla L.R.
6/2008, al fine di costituire una
struttura snella ed efficiente in modo da garantire l’erogazione del
servizio che nonostante le innumerevoli problematiche i dipendenti
del consorzio continuano ad assicurare.
Dei circa 5.000 ettari potenzialmente irrigui, meno di mille vengono irrigati, proprio per gli alti costi
dell’acqua, in quanto si continua a
far pagare agli agricoltori sulla base
delle superficie irrigate e non sugli
effettivi consumi, vanificando tutti
quegli investimenti fatti da gran parte
degli stessi per dotarsi di sistemi di
irrigazioni moderni e che garantiscono una corretta gestione della risorsa idrica.
Certo non si dovranno fare troppi studi per capire perché gli agricoltori non attingano dalla rete del
Consorzio di bonifica e rinuncino il
più delle volte ad attuare le coltivazioni proprio per l’elevato ed incerto costo dell’acqua.
Sono fermamente convinto che
tutti noi dovremmo dare il nostro
contributo per far sì che il comparto agricolo del Sulcis non muoia, ridando dignità agli agricoltori mediante la garanzia di un’erogazione
dell’acqua per l’irrigazione 365
giorni l’anno, per 24 ore al giorno e
ad un costo equo e non gravato dai
maggiori costi causati dalla politica, solo allora si potrà dire di aver
dato attuazione a bellissimo articolo 1 della legge regionale n. 6 del
2008.
Marco Antonio Piras
Sindaco di Tratalias
Inizia a prendere forma il nuovo partito
Mariano Cogotti (Piscinas)
aderisce al partito dei sardi
M
ariano Cogotti, primo centro gli interessi della Sardegna;
cittadino di Piscinas, è
c) promuovere iniziative rivolil primo sindaco ad aver te a disegnare un grande progetto
aderito all’Associa- di innovazione delle istituzioni e
zione “Verso il Partito dei Sardi”. delle forme di partecipazione poli«Questo progetto - spiega Ma- tica che costituisca il punto di parriano Cogotti - è una grande occa- tenza del nuovo progetto di svilupsione per la Sardegna e tutte le c- po della Sardegna;
munità locali. Sardità, identità ed
d) partecipare attivamente a tutte
autogoverno sole iniziative di
no temi che mestudio e di proritano di essere
posta finalizzate
affrontati a tutti
alla ridefinizioi livelli e dai Cone dei rapporti
muni di tutta l’Icon lo Stato, atsola. Per questa
traverso la riragione condiviscrittura dello
do l’iniziativa.
Statuto;
Adesso più che
e) mantenere
mai la Sardeforti rapporti
gna deve tornare
con tutte le forze
ai sardi e ci dobpolitiche e sobiamo opporre
ciali, anche attraalle forze della
verso iniziative
conservazione.»
congiunte
di
Il partito dei
coinvolgimento
sardi conta già su
su specifici temi
una settantina di
progettuali; di
circoli ed entro
studio, di propole prossime due
sta e di azione;
settimane ne sa- Il sindaco di Piscinas Mariano Cogotti. f) svolgere attiranno costituiti
vità di comunialtri 35.
cazione sui temi della politica;
L’obiettivo è di arrivare e supeg) svolgere attività di coordinarare i 100 circoli entro la fine di mento tra gli eletti nei ruoli istituagosto.
zionali, finalizzate alla realizzazioLo statuto dell’associazione “Il ne di azioni condivise per la propartito dei sardi” si propone (art. 3): mozione dei diritti dei cittadini sardi;
a) far crescere nella società cih) promuovere la collaboraziovile sarda il sentimento di identità ne con istituzione scientifiche e
e di appartenenza, come presuppo- centri di ricerca;
sto della partecipazione alla vita
i) partecipare alle competizioni
politica;
elettorali.
b) costruire una rete di relazioL’associazione sarà strutturata
ni tra gli attuali attori della politica con i seguenti organi:
sarda, finalizzata alla condivisione
- l’assemblea generale;
di una cultura dell’impegno politico
- il direttivo;
che abbia sempre e, comunque, al
- il presidente.
Il presidente della Corte d’Appello ha rassicurato la Provincia
«Un magistrato garantirà la continuità
della sede del tribunale di Carbonia»
I
l presidente della Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari
ha comunicato al presidente della Provincia, Tore Cherchi, che
il Consiglio Giudiziario ha assunto
le deliberazioni necessarie per assicurare la continuità dell’attività nella sede di Carbonia. Nell’immediato, sarà un magistrato di carriera, coadiuvato da un giudice onorario, ad
occuparsi dell’amministrazione della giustizia civile. A partire dal mese di novembre, si provvederà con un
altro magistrato, trasferito da altra
sede, applicato esclusivamente alla
sede di Carbonia.
Il presidente della Provincia, che
aveva rappresentato al presidente
della Corte d’Appello le preoccupazioni del territorio sulla materia, ha
ringraziato il Consiglio Giudiziario
per l’attenzione al territorio e la tempestività delle decisioni, da apprezzare ancora di più in considerazione delle gravi carenze dell’organico
della Magistratura.
Tore Cherchi aveva sottolineato
che «a seguito della notizia che il
giudice titolare del ruolo civile del
Tribunale di Cagliari, presso la sezione di Carbonia, è in procinto di
andare in congedo e che, attualmente, presso il Tribunale di Carbonia,
non vi sono altri giudici che trattano le cause civili e gli affari di volontaria giurisdizione (fatta eccezione per un giudice onorario che svolge
la sola attività istruttoria ma non
redige le sentenze), è stata manifestata viva preoccupazione da parte
dell’avvocatura locale, che ritiene
fondato il rischio che, con la mancanza di un giudice titolare del ruolo, si verifichi un rallentamento insostenibile nella definizione dei procedimenti, taluni in fase di decisione già da molto tempo, ma non ancora definiti a causa del loro alto
numero e del fatto che un solo magistrato non sarebbe assolutamente
manere privi di una tutela giurisdizionale esercitata da un giudice togato. L’attività imprenditoriale del
Sulcis Iglesiente soffre una gravissima crisi e i ritardi nella definizione dei contenziosi, che insorgono tra
gli operatori economici e nel recupero dei crediti - dovuti alla eccessiva durata delle cause -, acuiscono
le difficoltà del sistema economico
Il tribunale di Carbonia.
in grado di deciderli tutti in tempi
accettabili.
Lo stesso problema riguarderebbe anche la sezione distaccata di
Iglesias.»
«Il territorio della Provincia di
Carbonia Iglesias - aveva scritto Tore Cherchi - è vasto ed ha una popolazione di circa 130.000 abitanti,
i quali, ovviamente, non possono ri-
locale.»
La sezione del Tribunale di Carbonia ha un carico di circa 1.300 affari contenziosi civili e quella di Iglesias di circa 800. Al contenzioso deve aggiungersi la volontaria giurisdizione che, per sua stessa natura,
richiede la vicinanza del magistrato
ai cittadini che ne hanno, di volta in
volta, necessità.
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Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
9
La Provincia del Sulcis Iglesiente
La Provincia di Carbonia Iglesias ha aderito alla proposta della Direzione Generale della Protezione Civile della Sardegna
Un programma per l’integrazione sociale
La Giunta provinciale ha approvato anche il progetto per la realizzazione del “Centro per la cultura della non violenza”.
L
a Provincia
di Carbonia
Iglesias ha aderito alla proposta della DireLuca Pizzuto.
zione Generale
della Protezione
Civile della Sardegna per l’accoglienza dei profughi provenienti dal
Nord Africa, approvando la relativa convenzione.
Il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha richiesto,
infatti, la disponibilità della Provincia di Carbonia Iglesias ad accogliere cittadini extracomunitari
aventi i requisiti per il riconoscimento dello status di richiedenti
asilo, rifugiati e/o titolari di permesso di soggiorno per protezione
umanitaria.
«La Provincia - spiega l’assessore alle politiche sociali, sanitarie e
della salute, Luca Pizzuto - ha ritenuto doveroso ed urgente intervenire, coerentemente all’azione
politica dell’Ente in materia di immigrazione, per fronteggiare l’emergenza umanitaria in atto, garantendo interventi di “accoglienza integrata” ai richiedenti asilo
e titolari di protezione internazionale.»
Le risorse finanziarie occorrenti
per gli interventi, nell’ambito del
Piano nazionale per fronteggiare
l’emergenza umanitaria dovuta all’afflusso di migranti provenienti
dal Nord Africa, sono interamente a carico del Dipartimento della
Protezione Civile e verranno erogate alla Provincia in ragione di
40 euro a persona al giorno. Conseguentemente, verranno apportate le necessarie modifiche in entrata e in spesa del Bilancio dell’Ente per l’esercizio finanziario in
corso, non appena verrà comunicata la somma necessaria per gli
stessi interventi.
La Provincia si è impegnata inoltre a svolgere le seguenti attività:
• favorire e sviluppare forme
stabili di cooperazione interistituzionale, per garantire l’offerta integrata di servizi finalizzati al’inclusione ed integrazione sociale,
creando condizioni di pari opportunità di accesso degli stranieri alla vita di comunità;
• d’intesa con il soggetto attuatore per la Sardegna, per quanto
riguarda la tempistica degli arrivi,
garantire l’inserimento dei beneficiari in idonee unità abitative situate in tutto il territorio provinciale.
Le abitazioni verranno indivi-
duate, con il coinvolgimento degli Enti locali, privilegiando le località facilmente collegate con il
capoluogo tramite mezzi pubblici
e tenuto conto dei servizi offerti
localmente per l’integrazione;
• garantire il sostentamento anche mediante la preparazione diretta dei pasti a cura delle persone
accolte;
• garantire la pulizia e l’igiene
ambientale delle unità abitative,
nonché le attività di lavanderia anche a cura diretta delle persone accolte;
• garantire il servizio di barberia;
• garantire la fornitura di beni
di prima necessità, quali vestiario, prodotti per l’igiene personale, generi di conforto;
• svolgere attività di mediazione culturale, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione diretta dello sportello polifunzionale
per l’immigrazione della Provincia;
• predisporre, in raccordo con i
soggetti gestori, percorsi formativi individualizzati sia per l’apprendimento della lingua che per lo sviluppo ed il consolidamento delle
competenze di base e di saperi specifici;
• realizzare percorsi personalizzati di orientamento al lavoro e
inserimento lavorativo tramite il
coinvolgimento dei Centri Servizi
del Lavoro;
• facilitare i percorsi di integrazione in raccordo con gli operatori per l’integrazione e per la
accoglienza; fornire, tramite figure professionali competenti, l’assistenza legale nel percorso per il
riconoscimento dello status di rifugiato/richiedente asilo;
• promuovere e realizzare percorsi di orientamento ed accompagnamento di tipo sanitario per
assicurare la necessaria attività di
sorveglianza e assistenza sanitaria.
La Giunta provinciale, intanto,
ha detto sì alla realizzazione del
“Centro per la cultura della non
violenza”, finalizzato a realizzare azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere e del
suicidio, destinando allo scopo la
somma complessiva di 70.000 euro.
In base allo statuto, la Provincia
concorre ad assicurare a tutti i cittadini uguali condizioni formative,
sociali, culturali e di accesso al lavoro; opera per rimuovere ogni
forma di discriminazione ed emarginazione per il raggiungimento
della giustizia sociale e per garantire a ciascun membro della comunità il pieno esercizio dei propri
diritti, con particolare riferimento
ai soggetti più deboli.
Approvato il bando per gli aiuti alle imprese per la produzione di energie rinnovabili
Nuovi incentivi per la produzione di energia pulita
I
l Servizio energia dell’assessorato dell’industria ha approvato il bando per la concessione di aiuti alle imprese per la
produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico,
biomasse, minieolico) e per la pro-
mozione dell’utilizzo di tecnologie
ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa.
«Abbiamo dato seguito in tempi rapidissimi alle delibere di Giunta di maggio e di luglio - commenta
Oscar Cherchi, assessore dell’industria fino a due settimane fa - a
disposizioni ci saranno 12.442.000
euro e l’istruttoria delle istanze avverrà secondo l’ordine cronologico di trasmissione delle domande
on line. Il progetto si colloca nel
grande contenitore di idee di Sardegna CO2.0 con fondi attinti dal
POR 2007-2013’.
Le domande potranno essere
compilate a partire dalle ore 9.00
del 13 settembre 2011 e fino alle
ore 13.00 del giorno 5 aprile 2012.
Le domande devono essere presentate entro le ore 12.00 di venerdì 9 settembre
Contributi per le azioni di contrasto alla povertà
S
ono aperti i termini per la
presentazione delle domande di ammissione al programma “Azioni di contrasto alla povertà” (Linea di intervento 2), annualità 2011. Il programma prevede la concessione di contributi finalizzati al rimborso delle
spese sostenute nell’anno 2010 per
l’accesso ai servizi essenziali e l’assolvimento degli obblighi tributari.
L’ammontare complessivo delle
somme a disposizione del Comune
è di 115.441,46 euro.
Possono presentare domanda i
nuclei familiari e le persone singole
che risiedono nel comune di Carbonia con reddito ISEE inferiore o
uguale alla soglia di povertà relativa,
con priorità assoluta per i nuclei familiari su cui gravano obblighi di
natura tributaria.
Le richieste devono essere presentate all’Ufficio Protocollo del co-
mune di Carbonia, in Piazza Roma
1, entro e non oltre le ore 12.00 del
giorno venerdì 9 settembre 2011.
I moduli e copia del bando sono
a disposizione presso gli Uffici del
Servizio Sociale, le sedi delle Circoscrizioni e sul sito internet www.
comune.carbonia.ci.it.
Interpellanza del consigliere regionale del partito sardo d’azione Efisio Planetta
«La Regione vigili affinché venga attuato rapidamente
il Piano per la piena valorizzazione della lingua sarda»
I
l consigliere regionale sardista
Efisio Planetta ha presentato una
interpellanza al presidente del
Consiglio regionale, Claudia
Lombardo, sull’effettivo utilizzo veicolare della lingua sarda nell’insegnamento delle discipline e nell’attività didattica nelle Università della
Sardegna, riferito al Piano Triennale
2008-2010 e a quello 2011-2013 per
la “Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna”.
L’on. Planetta ha chiesto di interpellare l’assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
per sapere:
• se ritenga opportuno l’adozione
di adeguate iniziative tali da subordinarne i finanziamenti regionali alle Università di Cagliari e di Sassari,
riferiti sia al precedente Piano triennale 2008-2010, ma anche all’attuale
Piano 2011-2013, a budget e progetti operativi coerenti con i medesimi Piani;
• se non ritenga essere indispensabile procedere celermente al monitoraggio dell’attività svolta dagli
Atenei isolani sull’utilizzo dei fondi
per la lingua sarda anche attraverso
la costituzione di un’apposita Commissione consiliare d’inchiesta;
• in quale misura e forma si impegnerà a vigilare affinché il Piano
tentativo di utilizzo delle stesse per
progetti che non usino come lingua
principale quella sarda e, nel caso
dell’Università di Sassari, con la
realizzazione di corsi di formazione
per insegnanti con l’utilizzo veico-
Il consigliere regionale Efisio Planetta.
è prevista la valorizzazione di tutte le varietà delle lingue parlate, compreso il tabarchino.
triennale 2008-2010, come anche
quello 2011-1013, venga effettivamente rispettato ed attuato, trovando
tutte le risorse finanziarie per realizzare i progetti presentati nella loro interezza ed anche contro qualunque
lare della lingua sarda nell’insegnamento delle discipline e nell’attività
didattica, ricorrendo alle risorse umane e scientifiche necessarie;
• se condivide la scelta dell’Ufficio regionale della lingua sarda di
tutelare tutte le varietà delle lingue
parlate in Sardegna, ma allo stesso
tempo riconoscere la necessità di continuare a sperimentare uno standard
di scrittura unico per il Sardo e di
giungere ad uno standard di scrittu-
ra per le altre lingue sarde (gallurese/turritano o sardo-corso, algherese e tabarchino), da utilizzare come
norma nella pubblica amministrazione, nelle scuole, nei mezzi di
comunicazione.
Considerazioni su un problema di attualità
Disabili veri e falsi
D
u e
mesi
addietro la nostra associazione proponeva alla comunità di IgleGiorgio Madeddu. sias una riflessione sulla triste condizione che vivono tantissimi disabili della nostra città. Incoraggiavamo tutti, per primi noi stessi,
ad una maggiore coerenza e autocritica, fiduciosi, che analizzando
insieme e collaborando sulla disabile sofferenza si potessero unire le risorse, amplificare le energie, individuare soluzioni che arginassero due
fenomeni paralleli: ingiustizie sui veri disabili, impunità ai falsi disabili.
Il comunicato del 10 maggio
scorso inviato a tutti i partiti, sindacati, associazioni ed alla stampa,
segnalava una squilibrata enfasi tra
la denuncia delle carenze dell’INPS
che in parte condividiamo, e la “strana amnesia” che affiora ogni qualvolta sia necessaria una valutazione sul nostro operato, i nostri comportamenti, le nostre carenze.
La filosofia dominante: «è sempre responsabilità di qualcun altro»
non ci appartiene e convinti di poter dialogare con argomenti, autonomia e libertà di giudizio, ci associamo a quanti si scandalizzano per
le pensioni ingiustamente revocate
e/o non accolte dall’INPS, ma, prendiamo le distanze e non condividiamo quanti novelli Pilato, per il
proprio quieto vivere pensano che
i falsi disabili siano un’invenzione
fantascientifica, gli opportunisti non
risiedano nel proprio partito, associazione, sindacato o nella propria
casa ma in quella altrui ed i responsabili siano sempre altrove.
Sinteticamente la nota proponeva:
1) Iglesias 2.000 invalidi;
2) 500 strani invalidi (200 indigenti, 300 furbi);
3) Responsabilità da spalmare,
con le dovute distinzioni, tra l’intera filiera burocratica che, a vari livelli, collabora all’accertamento e
verifica dei requisiti.
Delegare, e poi crocifiggere, l’INPS al titanico incarico di individuare gli invalidi di origine controllata
e i marpioni, fauna certamente non
in estinzione appare scorretto.
Che fare?
La disabilità, quella autentica, che
commuove, angoscia, strazia, che può
farti scivolare nella più buia disperazione e annientarti ma, può talvolta dare senso alla Tua esistenza, ci
appartiene e coinvolge, interpella
costantemente le nostre coscienze.
La disabilità dopata, egoistica,
meschina, clientelare, connivente,
compiacente, pilotata, suggerita, mafiosa, non ci lascia indifferenti, fa
esplodere il nostro tenace dissenso.
Non crediamo che l’INPS possa
risolvere le disabili ingiustizie né la
magistratura, spesso lasciata sola,
possa annientare la mafia né la protezione civile risolvere tempestivamente le stravaganze della natura se
... chi ha le mani pulite le tiene in
tasca... niente cambierà!
L’interesse, la premura, l’amore
per il disabile, rappresentano l’elemento fondante ed essenziale della nostra associazione. Siamo convinti che
tantissime associazioni quotidianamente testimonino con coraggio e
generosità questa difficile scelta di
campo. Pensiamo che sia irrinunciabile nell’interesse generale unire le
forze, le risorse, le competenze per
progettare un futuro di solidarietà.
Siamo altresì persuasi che saremo efficaci, utili e costruttivi solo se
liberi, autonomi e responsabili davanti ad ogni nuovo fenomeno che
incroceremo, inseguendo la verità
sempre e, comunque, anche quando scomoda e impopolare.
Le riflessioni sui falsi disabili,
imbroglioni, opportunisti, mezze tacche, parassiti, hanno spesso animato
il dibattito tra i nostri Gruppi di Auto Aiuto, dove, accogliamo sofferenze talvolta estreme ma dignitose, fiduciose, che sognano di riscattarsi, di convertirsi, di rinnovarsi, non
c’è spazio per adeguarti alla mediocrità che ti circonda.
Crediamo di non aver convinto
quanti, ben lungi dai nostri intendimenti, si sono sentiti giudicati e, per
atavica natura e genetica predisposizione considerano le colpe e le
debolezze del sistema altrove riposte. Non avanzano alcuna personale
osservazione, studio, analisi o proposta ma, si esprimono fuori tema e
scomposti deragliano dalla proposta iniziale: riflessione ed autocritica sui falsi invalidi autentico marker di decadenza sociale, vergogna
e devastante degrado morale.
Dal 1 gennaio 2010 la certificazione medica per l’invalidità civile
prevede che un sanitario (qualsiasi
medico italiano può richiedere accredito e PIN) effettui l’invio telematico della certificazione all’INPS.
Il richiedente riceve dal medico certificatore l’attestato INPS (ricevuta
di ritorno) che consente l’inoltro della domanda sempre telematica del
paziente direttamente o attraverso
sindacati, patronati, associazioni o
consulte accreditate. Il paziente riceve, quindi, una convocazione dalla commissione medico legale della
ASL che dovrebbe annoverare tra i
suoi componenti un medico INPS,
normalmente assente per carenza
d’organico.
La normativa è chiara:
• Inoltro telematico del certificato sanitario all’INPS.
• Il medico consegna al paziente l’attestato INPS di certificazione
ricevuta.
• Il paziente direttamente o tramite patronato, associazione o consulta ufficializza la propria domanda.
Un triage (filtro, cernita) intelligente deve essere previsto alla sorgente e non all’estuario quando le
contaminazioni potrebbero non essere più bonificate!
La sorgente è l’incontro tra il richiedente ed il medico certificatore,
tra i due riteniamo debba esserci una
terapeutica ambulatoriale e/o domiciliare, debbano conoscersi, abbiano condiviso un percorso che lentamente ma talvolta criticamente
abbia condotto alla disabilità, alla
sofferenza, alla perdita dell’autonomia. Il medico certificatore non
può che essere il medico di famiglia o uno specialista (cardiologo,
psichiatra, oncologo, ortopedico,
urologo...) che del paziente conosca la storia clinica, sociale, familiare e certifichi la condizione di invalidità secondo “scienza e coscienza”, responsabilità morale e partecipazione autentica.
Certificare l’invalidità di un paziente è una grandissima responsabilità per un medico, può esercitarsi
senza una profonda conoscenza del
malato? Alcune associazioni, patronati, consulte garantiscono il medico certificatore. Quale conoscenza
clinica, familiare e sociale può esprimere un medico non avendo mai
incontrato quel paziente ed in 30 minuti deve assemblare certificati di
specialisti, suggeriti talvolta dalle
stesse associazioni, che hanno diagnosticato al primo approccio questa o quella patologia? Al contrario
il sanitario che da sempre ha assistito
il paziente può alla fonte cassare il
referto dello specialista qualora indifendibile oppure non ottemperare alla richiesta del paziente che ben conosce, perché non sussistono i requisiti minimi, deludendo forse il paziente ma collaborando attivamente a ridurre quel 25% di strani invalidi.
Giorgio Madeddu
Responsabile Scientifico
AMICI della VITA
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
Come già emerso nel resto del territorio, la stagione turistica conferma un forte calo di presenze anche nell’isola di Sant’Antioco
Sant’Antioco e Calasetta, il turismo non decolla
Le uniche note positive giungono dalle presenze brevi, il cosiddetto turismo “mordi e fuggi” che crea modesti ritorni economici.
T
urismo mordi e fuggi nei
due Comuni dell’Isola di
Sant’Antioco. Nei primi
due mesi di stagione le
presenze in alberghi, B&B, campeggi, hanno segnato un netto segno meno. Qualche accenno in senso positivo invece per quanto riguarda le presenze temporanee.
«Per le strutture ricettive - spiega Massimiliano Grosso, responsabile di un’agenzia turistica - siamo sotto del 35 per cento».
Il fenomeno a Calasetta si attesta sul meno 15 per cento (i dati sono stati resi noti dalla locale Pro
Loco). Bilancio più positivo per quel
che riguarda le presenze in spiaggia
e le visite ai musei da parte di turisti
che vengono però da altri luoghi
di vacanza.
«Per la crisi che investe il territorio - spiega Tito Mandica, guida del museo archeologico - stiamo
tenendo bene, con visite soprattutto di stranieri.»
Il calo nelle strutture invece è
confermato dal responsabile del
Tupei Resort a Calasetta.
«Siamo al 10 per cento sotto sottolinea Francesco Paba - abbia-
mo dovuto abbassare i prezzi».
Situazione peggiore al Tonnara
camping di Cala Sapone.
«Tocchiamo un meno 25 per cento - dice Simonetta Visentini - a
sano in qualche modo consentire
un recupero. E si dovranno analizzare in profondità le ragioni del
calo di arrivi, ad iniziare dall’indiscriminato aumento delle tariffe
Il punto sui lavori in corso per il recupero delle case
L’impegno del Comune per Bacu Abis
S
i è tenuta a Bacu Abis, tre
settimane fa, un’assemblea
con gli abitanti di via della
Libertà e via Cogne, al fine
di fare il punto sul progetto di ricostruzione e restauro delle case colpite dai problemi di subsidenza, derivanti dalle vecchie attività minerarie. Erano presenti il sindaco, Giuseppe Casti, l’assessore all’urbanistica ed al patrimonio, Mauro Esu,
l’assessore ai rapporti con Area,
no state rilasciate, nei giorni scorsi,
altre autorizzazioni propedeutiche ai
lavori di Area a Bacu Abis.
I lavori procederanno, quindi, con
particolare riguardo alle palazzine da
demolire ed a quelle già demolite. è
stato previsto, nel dettaglio, il sistema di rotazione ed ospitalità delle famiglie, durante il corso dei lavori.
Mentre si procederà alla ristrutturazione e recupero delle case meno
danneggiate.
L’assessore Mauro Esu.
Bacu Abis.
Marco Galizia ed i rappresentanti di
Area: Stefano Usai, direttore del distretto e Salvatore Multinu, dirigente
dei lavori pubblici.
Il progetto riguarda un insieme di
interventi finanziati dalla Regione
per 5 milioni e 400mila euro, a cui si
sono aggiunte risorse di Area e del
comune di Carbonia. Altre risorse
saranno recuperate nei prossimi mesi.
Nel corso della riunione Area e
comune di Carbonia, hanno illustrato il percorso di realizzazione e lo
stato di avanzamento delle opere.
In particolar modo si è evidenziata l’accelerazione di tutto il complesso percorso autorizzativo ed il
maggiore coordinamento raggiunto
tra i diversi soggetti. è stato consolidato, infatti, il metodo di tavoli permanenti di lavoro con il compito di
fare costantemente il punto della situazione, coinvolgendo tutti i soggetti interessati.
Martedì 2 agosto il Consiglio comunale ha votato la variante al piano di riqualificazione (implementazione abachi), necessaria alle successive autorizzazioni del Comune
e della soprintendenza al paesaggio.
è stato evidenziato, inoltre, che so-
Particolarmente sentita è la necessità di interloquire in maniera
più stringente con Abbanoa ed Enel
affinché, con maggiore celerità, procedano a realizzare i lavori di loro
competenza, senza disagi o ritardi.
A tal fine, nei giorni scorsi, l’Amministrazione comunale ha incontrato le dirigenze regionali di Abbanoa e di Enel. La riunione si è conclusa con un sopralluogo del sindaco, della Giunta e dei dirigenti di
Area nei luoghi interessati ai lavori.
Alcune settimane fa, presso la
sede del distretto di Area a Carbonia, si è tenuto un incontro fra la
Amministrazione comunale e la direzione di Area.
Hanno preso parte all’incontro,
per il Comune, il sindaco Giuseppe
Casti, l’assessore all’urbanistica
Mauro Esu e l’assessore ai rapporti
con Area Marco Galizia; per Area, il
direttore generale, Giovanni Maria
Achenza, il consigliere per il Sulcis
del Consiglio di Amministrazione,
Vittorio Randazzo ed il direttore del
distretto di Carbonia, Stefano Usai.
Erano inoltre presenti i tecnici
degli uffici urbanistica e lavori pubblici di entrambi gli enti. L’incontro
ha avuto ad oggetto, innanzitutto, una
valutazione su come migliorare e
rafforzare la collaborazione fra i due
enti in modo che l’esercizio delle
diverse competenze si sviluppi in
maniera coordinata e, soprattutto,
celere. Tutto questo al fine di rendere meno tortuosi i passaggi autorizzativi e, quindi, la realizzazione
di importanti opere, sia quelle in
corso, sia quelle che inizieranno nei
prossimi mesi.
Calasetta.
causa della mancanza dei camper
che hanno rinunciato per l’aumento delle tariffe dei traghetti».
Il bilancio definitivo si potrà fare
soltanto a fine stagione, nella speranza che agosto e settembre pos-
delle navi, i cui effetti sono stati solo
parzialmente attenuati dalla nascita della cosiddetta “flotta sarda”
della Saremar “varata” dalla Giunta regionale.
Tito Siddi
La nuova regolamentazione del traffico ha riacceso le polemiche
Piazza De Gasperi, un’emergenza senza fine
C
on l’estate sotto la torre dell’orologio, nella piazza più
antica di Sant’Antioco, si
riaccende la protesta. Gli
“indignados” del vecchio rione di
piazza De Gasperi che, oltre la basilica del IV secolo e le catacombe,
ospita l’archivio storico, la biblioteca, un museo, centro congressi e sala
espositiva, sono gli operatori economici e tutti gli altri cittadini.
A riaccendere la miccia della contestazione a “Praci ‘e Cresia” è stata l’entrata in vigore della delibera che
nel periodo estivo regolamenta il traffico delle auto nel centro commerciale e storico cittadino. Gli operatori economici della piazza denunciano la chiusura alle otto di sera del
traffico automobilistico che rende
quasi inaccessibile la parte alta della città. A dire il vero, il Comune ha
trovato un’alternativa alla chiusura
serale di via Regina Margherita. Soluzione che, comunque, non sembra
sia gradita a chi opera nel più vecchio quartiere storico.
Così, per dare fiato alla protesta,
commercianti e cittadini hanno organizzato una sottoscrizione di firme
che è stata depositata al protocollo.
«L’ingiustificato sbarramento che
si compie ogni sera, oltre a creare
danni alle attività commerciali, disagi a cittadini e ospiti - si legge nella
petizione sottoscritta da una trentina
di persone - veicola un’immagine
attraverso il centro storico - spiega
Marco Trullu, ristoratore - il mare
si vende per quindici giorni. Storia,
cultura ed arte tutto l’anno.»
La raccolta di firme chiude con
una frase in limba che in pratica sintetizza la sensazione di chi si sente
La cattedrale.
antituristica della città, aggravata da
una cartellonistica carente che impedisce ai visitatori di fruire agevolmente delle attrattive museali e culturali del rione.»
«Il futuro di Sant’Antioco passa
come chiuso un recinto.
«A is ottu de merì s’accorrant is
brebeis e non prac’e cresia».
Alla sera nel recinto si chiudono
le pecore e non la piazza.
T.S.
La Giunta regionale ha stanziato 12 milioni e 412.000 euro
Energie rinnovabili, sostegno alle imprese
I
l Servizio energia dell’assessorato regionale dell’industria ha
approvato il bando per la concessione di aiuti alle imprese
per la produzione di energia da fonti
energetiche rinnovabili (fotovoltaico,
biomasse, minieolico) e per la promozione dell’utilizzo di tecnologie ad
alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa.
La Giunta regionale ha stanziato
12 milioni e 412.000 euro.
Le domande per ottenere gli aiuti potranno essere compilate a partire dalle ore 9.00 del 13 settembre
2011 e fino alle ore 13.00 del giorno
5 aprile 2012.
La Giunta Cherchi ha stanziato un milione e duecentomila euro
La Provincia rilancia il Nautico di Carloforte
L
a Giunta provinciale ha approvato il progetto per i lavori di ristrutturazione ed adeguamento dell’Istituto Nautico “Colombo” di Carloforte, che
prevede una spesa di 1.200.000 euro.
«Il cantiere - spiega l’assessore
provinciale ai lavori pubblici, Marco Simeone - prevede la manutenzione generale della struttura e la
realizzazione, all’interno della palestra esistente, di una piscina. In
progetto anche opere di ripristino di
alcune parti degli impianti. Si tratta
di un investimento che ben si contestualizza con la vocazione dell’isola e con le esigenze formative della
popolazione del territorio.»
L’Istituto Nautico di Carloforte.
A tal proposito è stato deciso di
tenere periodicamente incontri operativi riguardanti i punti specifici e
quindi avere un costante monitoraggio e coordinamento dei problemi e delle pratiche in itinere.
Gran parte della discussione si è
concentrata sulle diverse realizzazioni e progetti in corso, al fine di fare
il punto sullo stato di avanzamento
dei lavori e, quindi, accelerare il completamento delle opere.
Sono state quindi affrontate, punto per punto, diverse importanti questioni, tra le quali, oltre i già citati
interventi di demolizione, recupero
e ricostruzione a Bacu Abis, (via
della Libertà e via Cogne):
• Contratto di Quartiere. Quartiere Rosmarino;
• Via Roux. Nuove costruzioni
Zona C e realizzazione 16 alloggi;
• Realizzazione 16 alloggi, 8 a
Bacu Abis e 8 a Cannas di Sopra;
• Corso Iglesias. Realizzazione
Garage;
• Lavori in via Sanzio/via Dante;
• Cessione stradelli e altri immobili al Comune.
Vendite immobiliari.
G.P.C.
La Provincia ha affidato il servizio alla società in house Si Servizi srl
Un global service per garantire
i servizi di manutenzione nelle scuole
L
a Provincia ha affidato alla società in house Si
Servizi s.r.l., i servizi di manutenzione in global service degli edifici scolastici e delle sedi
istituzionali con un contratto allineato alle condizioni di mercato, cioè con un capitolato quale varrebbe
per qualsiasi impresa e con uno sconto sui prezzi quale
mediamente si ha con un appalto. Queste condizioni
son peraltro previste dalla legge.
La società in house, costituita tre anni fa a totale
partecipazione provinciale, diventa così assegnataria
del servizio di global service, per dare risposte immediate e coordinate a tutte le esigenze di manutenzione
che dovessero presentarsi nei numerosi edifici scolastici del Sulcis Iglesiente di competenza provinciale e
nelle varie sedi istituzionali, impegnando la somma di
400.000 euro annui.
«La decisione - spiega l’assessore provinciale ai
Lavori pubblici, Marco Simeone - permette alla Provincia non solo di mantenere un sistema di controllo
sul risultato di lavorazione, ma anche di ottimizzare le
spese, visti i ridotti utili d’impresa e l’abbattimento delle spese generali, con prezzi congrui e convenienti per
lo stesso ente appaltante. Il vantaggio di questa forma
di gestione per la Provincia, consiste, quindi, nel fatto
che l’ente appaltatore è direttamente responsabile in
prima persona dell’organizzazione della manutenzione, della programmazione del servizio e dei materiali
occorrenti, essendo anche suo interesse contenere i
costi.»
Il global service agisce sia sul fronte della manutenzione preventiva e programmata (tenendo sotto controllo e in efficienza gli impianti e sostituendo le parti
a rischio di guasto, prima che ciò accada), che riparativa
(per ripristinare la corretta funzionalità dell’impianto).
Il servizio di global service, attraverso un’organiz-
La sede della Provincia, in via Mazzini a Carbonia.
zazione strutturata, riguarda gli interventi manutentivi
presso tutti gli edifici provinciali: 25 sedi scolastiche e
le sedi istituzionali.
In questo modo la Provincia conta di assicurare un
servizio nettamente più tempestivo ed efficiente rispetto a quello attuale.
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Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
è ormai tutto pronto per il XXVI Festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz” organizzato dall’associazione “Punta Giara”
Sant’Anna Arresi celebra Jaco Pastorius
Ad onorare l’epopea del grande chitarrista morto a soli 35 anni, ci saranno alcuni dei massimi alfieri del basso elettrico.
N
el segno del grande Jaco
Pastorius. A Sant’Anna
Arresi è ormai tutto pronto
per il XXVI festival “Ai
confini tra Sardegna e Jazz”, il cui
programma è stato costruito per celebrare il grande chitarrista morto
tragicamente a soli 35 anni, nel 1987,
dopo aver imposto il proprio stile
nell’evoluzione dell’uso del basso
elettrico, ed esser stato protagonista
indiscusso della vita musicale della
sua epoca.
Sul palco di piazza del Nuraghe
dal 26 agosto al 4 settembre si alterneranno musicisti di assoluto valore, tra i quali due dei più importanti
tra quelli che collaborarono con Jaco
Pastorius, Mike Stern e Biréli Lagrene (il programma completo è riportato in altra pagina del giornale), ma
uno dei motivi di maggiore interesse
della rassegna è rappresentato sicuramente dalla presenza dei figli Felix
e Julius che hanno seguito le orme
del padre, non facendosi influenzare
dall’inevitabile confronto a distanza.
Oltre all’omaggio a Pastorius, il
cartellone presenta il tema del freefunk, con tutti i più illustri esponenti
(eccezion fatta per Ornette Coleman): i Defunkt del trombonista Joe
Bowie, il batterista Ronald Shannon
Jackson in trio con Vernon Reid e
Melvin Gibbs, il chitarrista James
Blood Ulmer, che si esibirà in solo, e
Jamaaladeen Tacuma.
Queste presenze confermano la
attenzione del festival “Ai confini tra
Sardegna e jazz” per il jazz avanzato neroamericano.
Il programma conferma inoltre un
utilizzo innovativo della dimensione
orchestrale. Dopo le compagini guidate da William Parker e Butch Morris, ci sarà quest’anno la Exploding
Star Orchestra.
Saranno dieci serate intensissime
(non sono previste giornate di riposo), occasione unica per gli appassionati della musica jazz ma in grado
di attirare l’attenzione anche dei meno esperti.
Anche i Seminari Internazionali
di musica contemporanea intitolati
all’indimenticato compositore e bassista sardo “Marcello Melis”, giunti
alla loro XII edizione, saranno incentrati, come l’intera rassegna, sulla
figura di Jaco Pastorius e sul suo ri-
dei finanziamenti pubblici destinati ai
grandi eventi ma la tenacia e la passione degli organizzatori hanno portato comunque all’allestimento di un
cartellone molto importante e prestigioso.
Il programma prevede anche que-
Dreaming to be J.A.C.O. - Rolli’s Tones - Big Band feat. Mike Stern & Julius Pastorius.
Transgressions: Exploding Star Orchestra feat. Matthew Lux.
voluzionario modo di suonare il basso
elettrico.
Come è accaduto quasi sempre nel
recente passato, anche questa edizione del festival è nata tra tantissime difficoltà, determinate soprattutto dall’incertezza dei tempi di erogazione
st’anno la presenza della “Bandakadabra” e la notte, dopo i concerti, le
serate proseguiranno a Porto Pino,
presso il Wine Bar Kalispera, con la
esibizione di tre gruppi sardi: Korem Trio Jazz, Achentzas Jazz Quartet e Piero di Rienzo Trio.
Consulta delle Associazioni e Sindacati mobilitati per il Geoparco
«Si lavori per salvare il Parco Geominerario»
L
a Segreteria operativa della Consulta delle Associazioni del Consorzio del Parco
Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e le Segreterie confederali di Cgil Cisl Uil regionali e provinciali del Sulcis Iglesiente si sono riunite per valutare insieme e condividere un percorso di
rivitalizzazione del Parco, commissariato da tempo, e di rilancio delle
sue attività, «superando una condizione di blocco sostanziale che dura
ormai da anni ed appare sempre più
incomprensibile, soprattutto in rapporto all’importanza delle funzioni
istitutive dell’Ente: il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione delle
aree minerarie dismesse, che costituiscono un ingente patrimonio storico-culturale e paesaggistico-ambientale, considerato di rilevanza internazionale dall’UNESCO e da noi
trascurato».
Le Organizzazioni sindacali e la
Segreteria della Consulta ritengono
imprescindibile ed urgente l’approvazione della proposta di riforma
dell’Ente e del connesso suo riordino organizzativo, che mira ad attribuire piena funzionalità agli organi
gestionali e di controllo e a restituire
alla vasta Comunità regionale del Parco la possibilità di partecipare attivamente alla effettiva realizzazione del
Piano di Sviluppo Sociale ed Economico, con la programmazione e
l’utilizzo delle risorse già disponibili e con la loro implementazione attraverso il concorso finanziario della Regione Sarda per la realizzazione dei progetti già definiti e di quelli che si metteranno in campo.
«Esso rappresenta - scrivono in
una nota - una leva importante per
lo sviluppo della Sardegna e per
l’incremento dell’occupazione, se si
considerano le opportunità offerte
dalla valorizzazione di questo straordinario patrimonio, dalle attività di
recupero e di mantenimento fino alla sua promozione anche a fini turistici e, comunque, consentendone e
accrescendone la conoscenza e la
fruizione da parte dell’intera collettività regionale e di quella più vasta
nazionale e internazionale.»
Per queste ragioni, le segreterie
della Organizzazioni sindacali confederali sarde concordano ampiamente sulla necessità di promuovere la convocazione degli Stati Ge-
degna; e invitano il nuovo sindaco di
Iglesias, Ginetto Perseu, nella sua
veste di Presidente della Comunità
del Parco, a condividere questa esigenza e questo percorso, rendendosi parte diligente del suo rapido avvio attraverso la convocazione degli Stati Generali con queste modalità aperte e queste finalità.
Nel contempo, Cgil Cisl Uil e la
Segreteria operativa della Consulta,
poiché ritengono indispensabile la
assunzione di una precisa iniziativa
e responsabilità da parte della Regione, chiedono al presidente Cappellacci, agli assessori dell’ambiente e
San Giovanni Miniera.
nerali della Comunità regionale del
Parco, per un incontro anche di carattere seminariale, coinvolgendovi
le forze sociali sarde e le espressioni del mondo della cultura, le Università isolane e gli altri soggetti che
operano nel settore della tutela dell'ambiente e del territorio, con l’intento di ridare slancio e spessore al
rapido riordino ed al riavvio delle
importanti attività del Parco, che ha
una dimensione di carattere regionale, essendo in esso ricomprese tutte aree minerarie dismesse della Sar-
della programmazione ed allo stesso
Commissario del Consorzio del Parco Geominerario, di convocare rapidamente un incontro dedicato a valutare e, quindi, predisporre le misure più opportune per favorire l’auspicato riordino del Consorzio del Parco
e, soprattutto, la rapida costituzione
della sua pianta organica con l’avvio
del regolare funzionamento dello stesso Consorzio quale presupposto per
dare organica attuazione al recupero
ed alla valorizzazione delle aree minerarie dismesse della Sardegna.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
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Domenica 7 agosto Santadi ha ospitato la suggestiva cerimonia che ha unito in matrimonio due giovani di Carbonia
Matrimonio Mauritano, fascino senza confini
I protagonisti, Roberta Santoiemma e Gian Maria Carta, hanno vissuto una giornata che segnerà profondamente la loro vita.
U
na festa di
popolo. Sa
Coja Maurreddina non ha tradito le attese.
Enrico Cambedda. L’edizione 2011
è stata caratterizzata dalla grande partecipazione di cittadini e residenti che sin
dalle prime ore dell’alba hanno
invaso le vie e le piazze del paese.
Un rito antico dove la tradizione
va di pari passo con la fede e la
grande religiosità popolare del
territorio. La Pro Loco che da 43
anni organizza l’evento può archiviarlo come uno dei più suggestivi e ben riusciti.
Protagonisti del matrimonio,
Gian Maria Carta, 31 anni, sottufficiale dell’Esercito Italiano e
Roberta Santoiemma, 30 anni, insegnante di lingua inglese. Entrambi originari di Carbonia, da
anni risiedono a Grosseto. Qui si
sono incontrati ed hanno maturato
l’idea di sposarsi in occasione del
Matrimonio Mauritano, indossando gli antichi costumi tradizionali
del Basso Sulcis. Lui, in abito di
orbace nero, elegante e solenne e
con la caratteristica berritta; lei con
“su bistiri po si coiai”, l’abito
nuziale con l’ampio fazzoletto
bianco di tulle ricamato. In costume anche i testimoni ed i genitori
degli sposi.
Il rito religioso è stato celebrato sul sagrato della Chiesa di San
Nicola, davanti a migliaia di persone attratte dall’originalità di una
cerimonia che, nel corso degli anni, ha sempre tenuto fede ai canoni più rigorosi dell’antica tradizione agropastorale. La formula del
matrimonio è stata letta in italiano
ed in lingua sarda, a testimonianza del forte legame culturale col
passato.
portante, è stato quello di “sa
gratzia”. Le madri degli sposi, in
guisa di antiche sacerdotesse, hanno compiuto alcuni riti misteriosi,
Dapprima è stata offerta loro
dell’acqua, simbolo di fertilità e
purezza; subito dopo sul loro capo è
stata fatta scendere, abbondante,
chezza, amore. Infine, un altro gesto significativo. Al termine del rito gli sposi hanno offerto ai presenti il pane nuziale, un modo per
Fotografie di Ignazio Vacca.
Dopo l’emozione del “sì” pronunciato da Roberta e Gian Maria,
un altro momento altrettanto im-
tramandati di generazione in generazione, auspici per augurare ai loro figli una lunga vita insieme.
www.tentazionidellapenna.com
“sa gratzia”, un insieme di fiori
profumati, erbe selvatiche, grano.
Il tutto come augurio di salute, ric-
rendere partecipe della gioia e dell’emozione del matrimonio l’intera comunità.
Fra i ricordi di questa 43ª edizione del Matrimonio Mauritano c’è
lo splendido corteo, composto da
24 gruppi folcloristici, più di 100
cavalieri e 5 traccas (carri ornati a
festa e trainati da maestosi buoi).
Ha rappresentato un po’ quello che
un tempo era l’accompagnamento
degli sposi, i quali uscivano dalle
rispettive abitazioni ed insieme ad
amici e parenti si recavano, a piedi, in chiesa. In questo caso gli sposi, i loro genitori, i testimoni e le
autorità hanno percorso il tragitto
a bordo delle “traccas”. Lungo il
percorso un tappeto di fiori ed erbe
selvatiche “s’arramadura”, alle finestre delle case le bianche coperte, elementi prezioso del corredo familiare, come simbolo di partecipazione, di accoglienza e di festa.
I gruppi hanno sfilato composti fra gli applausi dei tanti turisti,
i quali, almeno per un giorno, nonostante la giornata torrida, hanno
rinunciato al mare per assistere ad
uno spettacolo unico. Una giornata da non dimenticare.
In tarda serata, un altro segno
dello stare insieme, il momento
conviviale di “Su Cumbiru”. Gli
sposi e gli organizzatori hanno distribuito a tutti i presenti dolci tipici di Santadi e del territorio, insieme ad un delizioso vino locale.
A conclusione, pochi versi composti per l’occasione da un poeta
sulcitano:
Su coru miu est prenu de gosus / po custa bella festa nodìa /
saludi e amori tengant is sposus
/ impari cun totu sa cumpangìa.
(Il mio cuore è colmo di piacere / per questa bella festa solenne / abbiano salute ed amore gli
sposi / con tutti i partecipanti).
Enrico Cambedda
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Un nuovo progetto della Marina Militare dovrebbe portare a breve all’insediamento di undici nuove postazioni fisse
Altri undici radar sulle coste della Sardegna
I comitati “No-Radar” sono già pronti alla mobilitazione per cercare di impedire la realizzazione del nuovo progetto.
A
ll’orizzonte ci sarebbe la
costruzione di altri undici
radar. A differenza di quelli
di profondità gestiti dalla
Guardia di Finanza i nuovi radar
sono costieri, cioè controllati dalle
capitanerie di porto e si aggiungerebbero agli altri quattro radar di
profondità delle Fiamme Gialle. Tra i
luoghi scelti ci sarebbero Carloforte e Teulada ma la rete radar interessa tutta la Sardegna. La notizia è
trapelata nella riunione dei comitati
“No-Radar” della Sardegna svoltasi
a Capo Sperone, all’ombra di “Su
Semafuru, alla quale hanno partecipato, oltre a quella di Sant’Antioco,
le delegazioni di Fluminimaggiore
e Tresnuraghes. Assenti per motivi
dovuti alla distanza solo quelli dell’Argentiera. La riunione è servita
per fare il punto della situazione alla luce delle recenti decisioni del
Tar che ha sospeso per tre mesi la
costruzione dei tralicci di 36 metri,
che deturperanno luoghi stupendi
ed incontaminati deputati allo sviluppo turistico, che devono ospitare gli occhi elettronici anti immigrati.
Molti i punti all’ordine del giorno.
Ad iniziare dalla situazione dei ricorsi
al Tar «che non saranno le uniche
vie di opposizione - ha specificato
Antonello Tiddia - ma sono allo studio altre forme di protesta». I gruppi
“No-Radar” presenti hanno anche
deciso di sostenere maggiormente i
presidi e come gestire i sit-in che si
dovranno organizzare. Una decisione importante presa è quella di
contattare le popolazioni dove dovranno sorgere i nuovi radar.
«Faremo riunioni con la popolazione - continua Antonello Tiddia -
sollecitato il comune di Sant’Antioco a mettere in sicurezza gli stabili.
La lotta ai radar, comunque, non
si ferma. Anzi, per il presidio di Capo Sperone, sono stati già avviati i
dibattiti e gli incontri, a Torre Cannai, la torre costiera gestita da Italia
Uno degli undici radar dovrebbe sorgere nell’Isola di San Pietro.
in modo da informare i cittadini sui
nuovi radar ed incrementare la lotta.»
Il comitato “No-Radar” di Sant’Antioco ha denunciato anche della
situazione a “Su Semafuru” e delle
costruzioni fatiscenti che lo circondano. Nei prossimi giorni verrà
Nostra, l’associazione che insieme
ai comitati “No-Radar” sta portando avanti la protesta contro le
postazioni radar sulle coste ritenute avamposti di nuove militarizzazioni.
Tito Siddi
www.tentazionidellapenna.com
Le associazioni del Geoparco parteciperanno alla marcia
Il 4/9 dal Sulcis a Norbello
L
a Consulta delle Associazioni del Consorzio del Geoparco parteciperà alla marcia di Norbello in programma il prossimo 4 settembre.
«Con la “Marcia per i diritti e la
integrazione dei popoli, per l’inclusione sociale e contro le povertà” spiega Giampiero Pinna - si mette
al centro della riflessione collettiva
un tema fondamentale per la emancipazione dei popoli che può realizzarsi con un forte movimento popolare unitario di cui la stessa marcia
rappresenta una tappa significativa
per la nostra comunità regionale.
Nel momento in cui la crisi internazionale sta accentuando i già
gravi fenomeni di disagio sociale che
colpiscono la Regione Sarda con effetti devastanti sulle fasce più deboli
della nostra comunità, la consulta
delle Associazioni del Parco Geominerario intende essere parte attiva di
questo movimento unitario dal quale
possono scaturire le energie intellettuali e morali per progettare un
futuro migliore per la nostra terra.
In questa prospettiva particolare
attenzione deve essere rivolta all’immenso e straordinario patrimonio
storico-culturale e paesaggisticoambientale presente nelle aree minerarie dismesse della Sardegna al
fine di assicurarne la tutela e la valorizzazione.»
Questo è l’impegno che la Consulta delle Associazioni intende rilanciare con la costruzione delle condizioni unitarie necessarie per rivitalizzare il progetto e il ruolo strategico del Parco Geominerario.
«Nel momento in cui viene negato a tanti giovani il diritto e la dignità del lavoro e tanti altri lo stanno perdendo - aggiunge Giampiero
Pinna - è moralmente inaccettabile
ed eticamente riprovevole l’indifferenza e l’incapacità dimostrata della Regione Sarda nel dare attuazione
ad un progetto che può contribuire
a promuovere la rinascita economica e sociale dei territori interessati come è avvenuto e sta avvenendo in tutti i vecchi bacini minerari
europei.
Si tratta, anche in questo caso, di
dare responsabile e semplice concretezza alle sfide ed ai principi che
i soci fondatori hanno voluto mettere
alla base della “CARTA DI ZURI”,
totalmente condivisa dalla Consulta
delle Associazioni.»
Progetto “Co.M.Pa.S.So”, iniziativa per combattere la crisi
Un tetto per mariti separati
S
e chiedessimo
a qualunque
padre/marito,
madre/moglie
notizie delle conAmilcare Gambella. dizioni economiche familiari,
le risposte immediate sarebbero
“peggiorate”, qualcuno invece,
dopo una breve riflessione, direbbe
“invariate” e, rarissimo caso, ma
dopo lunghi attimi, si potrebbe sentire, semplicemente sussurrato “migliorate”.
è noto a tutti che siamo risparmiatori: la crisi, però, sta impedendo di
mettere da parte qualcosa, anzi sta
facendo intaccare, a molti sgretolare da tempo, quel piccolo gruzzolo
messo da parte per le emergenze ed
i momenti difficili.
Non è più un mistero quanto sia
difficile per molte famiglie vivere la
quarta settimana del mese, e come la
terza stia diventando spettro per altre, per non parlare poi della tragedia dei disoccupati e inoccupati, che
vivono nella precarietà della penuria
tutte le settimane.
Non c’è speranza per il futuro: le
proiezioni delle statistiche economiche dicono che alle famiglie manche-
ranno da spendere già da quest’anno più di 700 euro e nel giro di pochi
anni per le tasse si spenderebbero in
più 3.000 euro circa.
Faccio un esempio di aumenti
comprensibile a tutti: ho cambiato
macchina un anno e mezzo fa, allora il pieno mi veniva a costare,
ma solo per un breve periodo, 43
euro, oggi per il pieno non bastano
60 euro!
Siamo tutti coinvolti in questa
girandola di recessione economica,
ma ci sono alcune categorie che ne
sono maggiormente avviluppate tanto da passare dalla categoria di poveri (uno su due nel Meridione) a
quella di indigenti ed ancor peggio
in quella di miseri.
Basta pensare al costo delle medicine di cui non se ne può fare giustamente a meno… chi è povero è
anche malato e spesso anziano!
Io stesso che prendo quotidianamente medicine ed ogni mese faccio
le nuove ricette, se prima non spendevo, da questa settimana mi costano ben 8 euro e 60 centesimi.
In tutta questa situazione c’è un
piccolo esercito che ingrossa sempre più: i mariti separati e divorziati, con figli o senza, che nel giro di
breve tempo rischiano di diventare
barboni.
La separazione ed il divorzio (non
ne analizziamo ora i motivi) porta a
degli impegni di mantenimento del
coniuge che non lavora e dei figli
ad essa affidati, compresa la casa di
famiglia, gravata spesso di mutuo il
cui pagamento è accollato al “maschio” che lavora che si troverà pochi soldi in tasca ed alla ricerca di
un tetto, perché genitori ormai anziani non gradiscono pesi di rientro
di un figlio con famiglia disgregata.
Il coltello sulla piaga si potrebbe
affondare ancora… la realtà è presente per tutti. Che fare?
L’Associazione MEFOS (Mediazione Familiare Onlus Sardegna) sta mettendo in cantiere un
condominio per mariti separati, in
cui possono rifugiarsi per un breve
periodo di rodaggio della nuova situazione emergente, in cui con
l’Auto Mutuo Aiuto, con “Spazi
Parola” e consulenze varie abbiano opportunità di avere un “Tetto”
articolato per una rinascita personale e sociale.
Questa la notizia positiva per il
nostro territorio provinciale, all’interno di una crisi economica societaria: i dettagli per la curiosità di
molti e per le esigenze di altri li lasciamo ad un prossimo intervento.
Amilcare Gambella
La Giunta ha deliberato lo stanziamento di 50.000 euro
Borse di studio provinciali a sostegno
degli studenti figli dei disoccupati
L
a Provincia di Carbonia
Iglesias ha deliberato interventi straordinari contro la crisi economica, attraverso il conferimento di borse
di studio per studenti figli di lavoratori espulsi o a rischio di espulsione dai processi produttivi. è stata infatti considerata la gravissima
crisi economica che imperversa nel
territorio del Sulcis Iglesiente, con
le conseguenti ricadute sulle famiglie coinvolte.
«Si è così ritenuto necessario spiega l’assessore provinciale all’istruzione ed alta formazione,
Alessandra Pintus - adottare, insieme alle forme di salvaguardia
dei posti di lavoro, anche strumenti di sostegno economico a favore
dei figli di lavoratori, residenti nel
territorio della Provincia di Carbonia Iglesias, che sono stati espulsi dai processi produttivi o che sono a rischio d’espulsione, quali disoccupati, soggetti in mobilità o in
cassa integrazione guadagni. La
Provincia concede borse di studio
di 400 euro a favore degli studenti
iscritti presso gli istituti superiori
Alessandra Pintus.
di secondo grado e di 800 euro per
gli studenti frequentanti le facoltà
universitarie.»
Il criterio economico tiene conto
di un’attestazione ISEE, riferita ai
redditi del 2010, che non deve superare la soglia di 10.000 euro, mentre per il criterio della meritocrazia
sono stati previsti i seguenti elementi d’accesso: per gli iscritti presso gli
istituti superiori di secondo grado,
non avere un ritardo, nella carriera
scolastica, superiore a due anni ed
aver conseguito la promozione con
votazione non inferiore a 7/10 o il
diploma con votazione non inferiore a 70/100; per gli iscritti presso le facoltà universitarie, non trovarsi in una condizione di fuori corso per più di un anno accademico,
aver conseguito la media ponderata non inferiore a 25/30 e aver conseguito un numero di crediti pari a
circa il 60% di quelli richiesti per
ciascun anno accademico e in relazione al piano di studi dello studente.
La Provincia di Carbonia Iglesias, per questo intervento straordinario, ha stanziato la somma di
50.000 euro.
Lettera di Claudia Lombardo al ministro Mariastella Gelmini
«Il Governo intervenga per sanare
la situazione di 550 laureati e docenti»
L
a presidente del Consiglio
regionale, Claudia Lombardo, ha inviato una lettera al ministro della pubblica istruzione, Mariastella Gelmini,
perché intervenga per sanare una
situazione che penalizza circa 550
giovani laureati e docenti abilitati
della Sardegna.
In base alla normativa vigente,
coloro che hanno conseguito o stanno per conseguire la laurea abilitante in scienze della formazione primaria e l’abilitazione al Conservatorio in strumento musicale non possono più essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, unico canale
di reclutamento degli insegnanti nella scuola pubblica italiana.
Claudia Lombardo.
«A causa di tale normativa - ha
scritto la presidente Lombardo nella
lettera inviata al ministro Gelmini in Sardegna circa 450 laureati in
scienze della formazione primaria
e 100 abilitati al Conservatorio in
strumento musicale saranno esclusi
dalla possibilità di inserimento nelle
graduatorie per l’insegnamento.»
Una situazione che accomuna
tutti coloro che si trovano nella medesima situazione in Italia, ma che
in Sardegna è «aggravata dalla difficilissima congiuntura economica,
ben più grave di quella nazionale,
che renderà particolarmente difficile,
per questi giovani docenti, la possibilità di ottenere un posto di lavoro al
di fuori del mondo della scuola».
Settanta laureati hanno partecipato al primo corso informativo
Sono iniziati i seminari organizzati dall’Ersu
sui voucher messi a bando dalla Regione
S
i è svolto tre settimane fa
nella sede dell’Ersu il primo corso informativo sul
catalogo interregionale dell’Alta formazione presieduto dal
presidente Daniela Noli e tenuto dalla referente per la Regione, Susanna Contini. Ai settanta laureati che
hanno partecipato sono andati “i migliori auguri per il futuro lavorativo” del direttore generale Michela
Mancuso.
Un’adesione oltre alle aspettative:
settanta laureati, disoccupati ed occupati, hanno partecipato al primo
seminario informativo, organizzato
dall’Ersu, in collaborazione con
l’assessorato regionale del lavoro e
l’ufficio alta formazione, sui voucher messi a bando dalla Regione per
accedere a master universitari e non
universitari (oltre che ai corsi di specializzazione) presenti nel terzo catalogo interregionale dell’Alta formazione, esperimento innovativo nato nel 2003 - dalla volontà delle
regioni di condividere strategie,
strumenti e procedure sui temi fondamentali per lo sviluppo economico e l’innovazione.
«L’ottimo successo di partecipa-
zione a questo seminario lo si deve
allo straordinario impegno delle nostre tirocinanti dello sportello Student jobs, Pamela, Daniela e Benedetta, promotrici dell’importante
iniziativa di informazione rivolta ai
loro coetanei ben sapendo quanto
sia importante confrontarsi in modo diretto sulle tematiche di loro interesse» ha detto il presidente Daniela Noli aprendo l’incontro cui ha
partecipato anche il neo direttore generale, Michela Mancuso.
«Per me è motivo d’orgoglio che
il progetto Student jobs stia diventando uno strategico punto di riferimento per gli universitari ed i laureati in cerca di sbocchi professionali o di opportunità rispondenti alle
loro competenze.»
«La frequenza dei corsi di alta
formazione inseriti nel sito http://
www.altaformazioneinrete.it/tabid/
130/Default.aspx” \t”_blank”catalogo interregionale - ha proseguito
il presidente - vi consentiranno di frequentare master universitari e non
universitari o corsi di specializzazione che si svolgeranno in Sardegna
ed oltre Tirreno attraverso la disponibilità di Enti, Università ed azien-
de delle regioni che hanno aderito a
questa terza edizione. È una grande
opportunità - ha sottolineato il presidente Noli - perché potrete scegliere fra una vasta e selezionata offerta formativa in grado di soddisfare
la domanda di chi si muove o deve
fare ancora i primi passi nel mercato
dell’occupazione.»
Durante il seminario, che si è
svolto all’ottavo piano dell’Ersu, i
partecipanti hanno avuto tutte le informazioni sull’offerta formativa
presente nel catalogo dell’Alta formazione in rete, e sulle modalità di
accesso al bando, grazie alla preziosa collaborazione del referente
regionale dell’ufficio Alta formazione, Susanna Contini, che si è detta
molto entusiasta dell’iniziativa, perché - ha spiegato: «Per la prima volta
ho l’opportunità di relazionarmi coi
veri protagonisti di questo strumento, ossia i beneficiari dei voucher.
Ben vengano, dunque, iniziative di
collaborazione come questa che ci
permettano di interagire direttamente con i fruitori finali che necessitano di avere le corrette informazioni per accedere alle opportunità offerte».
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14
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
Grande successo per lo spettacolo di chiusura della rassegna organizzata dal Cedac “Notti a Monte Sirai 2011”
Gene Gnocchi veste d’assurdo l’attualità
Palau e Carbonia sono state le uniche tappe sarde del monologo satirico e surreale curato da “Luna di miele produzioni”.
“C
ose che mi sono
capitate… ancora”
è un titolo emblematico che, inevitabilmente fa pensare al vissuto di Gene Gnocchi, classe 1955. Basta dare
un’occhiata alla sua biografia per capire quanto Eugenio Ghiozzi - questo
è il suo nome all’anagrafe - versatile
e capace lo sia sempre stato, fin dai
tempi della laurea in giurisprudenza.
In men che non si dica Gnocchi ha
dismesso la toga per imbracciare la
chitarra e cantare, ha poi fatto satira,
cabaret e teatro, calcando palcoscenici
prestigiosi; ha scritto libri, recitato in
film di spessore, condotto programmi
televisivi, fatto l’opinionista e giocato come calciatore professionista. Tornato cabarettista, nel senso teatrale
del termine, Gene, con davanti solo
un leggio e qualche foglio ha regalato al pubblico - accorso numeroso un’ora e mezza di comicità pulita e
intelligente, d’altri tempi. In una sola
parola… esilarante.
Gene ricordo un suo spettacolo Decathlon - che era perfetta metafora della vita poliedrica che lei vive.
Vorrei partire da qui.
«Quindici anni fa in “Decathlon”
ero convinto - e lo sono ancora oggi
- che convenga fare dieci cose fatte
male piuttosto che una fatta bene: un
elogio alla medietà, a chi non pratica
una disciplina in cui eccelle, ma ne
pratica diverse impegnandosi. Il decathlon è massacrante per gli atleti
(sono dieci prove, dal salto con l’asta
alla corsa ad ostacoli) un po’ come
la vita di tutti i giorni. Per quanto mi
riguarda ho mantenuto fede a questa cosa e mi mancano ancora parecchie cose da fare, devo fare l’imbianchino e il commercialista, per
esempio.»
Oggi porta in scena “Cose che mi
sono capitate… ancora”.
«Questo monologo l’ho scritto insieme a Maurizio Giambroni e Simone
Bedetti e, come a Palau, ho proposto
al pubblico brani inediti che non avevo ancora inserito in scaletta. Più che
altro sono state letture, ed anche stasera ci abbiamo riprovato: il pubblico è stato molto contento. Molto dipende dalla ricettività del pubblico.»
Quanto è difficile e necessario, oggi, in un momento particolare, come
quello che stiamo vivendo, fare ride-
giorno ne succede una nuova, quindi
riuscire a superare il reale di un passo
e prevedere quello che succederà, non
è semplice. E poi, resta necessario
ridere anche di una vita un po’ tragica.»
Lei ha dichiarato che fare il comico è avere una particolare visione del
mondo, non un mestiere.
«Mi spiego: il comico affronta la
vita senza giudicare, con sguardo
distaccato e con ironia. Noi comici stiamo andando scomparendo, siamo una
categoria a rischio perché tutti i set-
Gene Gnocchi.
Un momento del monologo a Monte Sirai.
re con intelligenza?
«è davvero fondamentale ed importante, quanto la comicità stessa.
Riuscire a fare ridere non è cosa facile, soprattutto se cerchi di farlo in
maniera non banale, cercando anche
di far nascere dei dubbi e far vedere le
cose in modi diversi. Poi far ridere è
difficile anche perché la realtà ti supera continuamente; il comico deve
quindi trovare delle chiavi di lettura
della realtà che siano divertenti. Ogni
tori, tutti i mestieri ci stanno superando ampiamente. In televisione, poi,
in troppi fanno gli spiritosi e l’attore
comico perde la sua funzione.»
Ma com’è arrivato ad esibirsi a
Carbonia? Ce lo racconti tramite “Cose che mi sono capitate… ancora”.
«Perché non c’è lavoro e non so
dove sbattere la testa. Mi hanno chiamato in tivù a fingere di avere l’herpes ad Elisir e mi hanno proposto anche l’infarto, ma ho declinato. In se-
Quasi sempre il cavallo ha imperato nella pittura e nella scultura
Monumenti ai cavalli in tutte le epoche
in Italia ed in ogni parte del mondo
I
l maestoso incedere del destriero
da guerra su cui cavalca Bartolomeo Colleoni è l’attrattore
principale di una celebre statua
equestre dell’artista fiorentino Andrea del Verrocchio, il complesso monumentale orna una celebre piazza
di Venezia. Dalla Porta di Brandeburgo di Berlino (ispirata ai Propilei
d’Atene), all’Altare della Patria a Roma, il cavallo ha sempre rappresentato il massimo del pathos epico:
trasposizione ideale della bellezza e
della forza. La morfologia complessa
ma interpretabile esteticamente, è il
nimetrica d’edifici famosi: Al-Buraq,
destriero fatato di Maometto è presente con una delle sue ali nel Nobile Santuario o Muro del Pianto di
Gerusalemme. I cavalli stilizzati delle anfore greche e la perfezione della testa d’equino di Fidias, scultore
greco che fu antesignano nelle celebrazioni scultoree dell’acropoli ateniese, tendono a rappresentare l’apice
dell’espressione artistica di tutti i
tempi.
Se il frontone del tempio ellenico
per eccellenza, il Partenone, è stato
ornato di cavalli prima di essere sac-
del conferimento di forme genuine
e perenni in molte manifestazioni
artistiche.
Nel Rinascimento il cavallo ha
imperato nella pittura, a partire dagli studi prospettici di Paolo Uccello,
all’affresco dedicato a Guido Riccio
da Fogliano. Nella scultura è emblematica l’energia che scaturisce dalla statua equestre di Donatello, dedicata al condottiero Erasmo da Narni (detto il Gattamelata) che orna
una delle piazze di Padova. Dalla
raffigurazione del re assiro Assur II a
caccia, al mosaico raffigurante Ales-
guito mi hanno contattato come testimonial per il ‘No Gas Giuliani’,
ma ero il centesimo ad entrare nella
sala provini e sono svenuto. Successivamente mi hanno chiamato da casa Agnelli per aiutare Lapo Elkann a
distinguere un uomo da una donna,
ma, arrivato lì, avevano già preso
Marrazzo; nel frattempo ho fatto da
personal trainer a Brunetta, ma ho
sbagliato con gli esercizi e gli ho fatto
fare troppa pressa, così mi hanno licenziato. Alla fine ho dovuto accettare la proposta di lavoro della loggia
massonica P4 e così ho ricevuto un
parco eolico in Basilicata, un cappuccio di lana merinos e una data per il
mio spettacolo a Carbonia. Ecco perché sono qui.»
Nel 1993 partecipò alla prima edizione di Mai dire gol, creando nuovi
e divertenti personaggi tra i quali
l’indimenticabile Ermes Rubagotti,
quello che scolava innumerevoli grappini al grido di “Pota” e “Alùra”. Mi
tolga una curiosità, ma Ermes votava
per la Lega Nord? (Ermes era l’inviato
da Bergamo, che commentava solo le
scene della partita dove immancabilmente un giocatore dell’Atalanta veniva strattonato e maltrattato dagli avversari, prendendosela con la terna
arbitrale).
«Ebbene sì, Ermes era abbastanza leghista però, questo che lei ha scovato è un aspetto che non abbiamo
mai potuto rendere noto né approfondire, proprio per timore di ripercussioni. Quello era il periodo della
Lega del “duri e puri” infatti stavamo abbastanza sostenuti. In tutti i testi cercavamo di non battere troppo
sulla cosa perché avevamo paura delle ronde padane, appunto! Bisognava
stare attenti.»
Massimo Cellino ha pronta per lei
la maglia rossoblù numero 56, finalmente potrà giocare in serie A, dopo
i due tentativi di Parma e Genoa (con
la maglia 52 e 54 indicante la sua età,
che gli permise di diventare il giocatore più anziano che abbia mai militato in serie A, anche se non scese mai
in campo) qualche anno fa e nonostante le sentenze della Lega Calcio
che gli impedirono di farlo nuovamente in altre squadre.
«Ma l’ha detto veramente? Non
sapevo questa cosa…» (seguono fragorose risate di complicità).
Non sgrani gli occhi, scherzavo!
«Ci speravo così tanto. Caspita mi
ero illuso per un attimo, mi dai una
brutta notizia, ci tenevo. Mah, visto
che questa era una bufala, Cellino
potrebbe sempre prendermi nel suo
gruppo rock, come cantante. Sicuramente mi farebbe un contratto da ridere poi mi esonererebbe ma, insomma, sono cose che capitano e che capiteranno, ancora!»
Cinzia Crobu
Notti
a Monte Sirai
D
anza, teatro ed un pizzico di satira: ecco gli
ingredienti che hanno
garantito l’appetibilità
della rassegna “Notti a Monte Sirai”, organizzata dal Cedac con
il sostegno ed il patrocinio dell’amministrazione comunale di
Carbonia. Un mese di spettacoli
- dal 7 luglio al 7 agosto - hanno
valorizzato il complesso feniciopunico, splendida sede dei cinque spettacoli in calendario.
I Contramilonga hanno dato il
via alla kermesse a ritmo di tango
con lo spettacolo “Buenos Aires
Report”, passando per la messa in
scena di “Tornare per ultimi”, del
regista Luca Ariano che ha commemorato il 150° anniversario dell’unità d’Italia. Alla compagnia
ErsiliaDanza ed alla coreografa
Laura Corradi è spettato il compito di rileggere il balletto classico “Il lago dei cigni”, in una versione d’impatto ed innovativa,
mentre Iaia Forte e Rita Atzeri
(Il Crogiuolo), ci hanno condotto dentro i miti classici, tratteggiando la personalità, ancora attualissima, di alcune eroine, in
“Fuochi - Le donne nel mito da
Euripide a Yourcenar”. E, infine,
un irresistibile Gene Gnocchi: il
suo monologo “Cose che mi sono
capitate… ancora” è stato la degna
conclusione della rassegna estiva “Notti a Monte Sirai 2011”.
Il comune di S. Antioco ha bandito le borse di studio per il 2010/2011
Un premio per gli studenti meritevoli
L
a Regione Sardegna, in attuazione di quanto previsto
dalla legge n° 3 del 5 marzo 2008, art. 4, comma 1.
lett. I), ha finanziato i comuni per la
concessione di borse di studio per gli
studenti che frequentano le scuole
pubbliche o private paritarie secondarie di I e II grado appartenenti a
famiglie svantaggiate per l’anno accademico 2010/2011.
Per quanto riguarda il comune
di Sant’Antioco, tutti gli interessati
possono inoltrare richiesta al Comune entro il prossimo 15 settembre.
La modulistica ed il bando sono a disposizione degli interessati presso il
centralino comunale e sono scaricabili dal sito www.comune.santantioco.
ca.it.
I requisiti di accesso per le borse
di studio sono i seguenti:
• residenza nel comune di Sant’Antioco;
• aver ottenuto la promozione finale di giugno 2011 con una votazione minima non inferiore al 7 e/o
buono per i diplomi di scuola media inferiore e/o 70/100 per i diplomi di scuola media superiore;
• non aver percepito per lo stesso
anno scolastico altre borse o assegni
di studio concessi dallo Stato e da
altri enti, istituzioni, associazioni, ecc.,
per lo stesso titolo;
• reddito del nucleo familiare corrispondente ad un importo ISEE (Indicatore della Situazione Economica
Equivalente) riferito all’anno 2010 non
superiore a € 16.000,00.
Le istanze presentate oltre il termine del 15 settembre 2011 o non
corrispondenti ai requisiti d’accesso
verranno automaticamente escluse
dal beneficio.
Definiti i budget per gli istituti scolastici
L
a Giunta provinciale ha approvato i parametri per la
definizione del fondo di funzionamento a favore degli
istituti scolastici di 2° grado del Sulcis Iglesiente, sulla base delle competenze in materia di realizzazione,
fornitura, manutenzione ordinaria e
straordinaria degli edifici destinati ad
uso scolastico e di copertura delle
spese varie d’ufficio e per l’arreda-
mento, per cui la Provincia s’impegna annualmente a definire l’importo spettante per ciascuno istituto.
«Sono stati così individuati - spiega l’assessore provinciale all’istruzione ed alta formazione, Alessandra
Pintus - i principi ed i parametri per
la definizione annuale e la ripartizione del fondo di funzionamento da
destinarsi a ciascun istituto secondario.»
Il fondo è determinato, per ciascun
istituto, sulla base dei seguenti parametri:
• quota fissa, pari ad euro 2.500,
per la sede principale;
• quota fissa, pari ad euro 700,
per ogni sede succursale;
• quota variabile, pari a euro 3,75
per studente, proporzionata alla popolazione scolastica complessiva di
ogni istituto.
La Provincia ospita gli sportelli della SFIRS
Scuola ceramica di Sassuolo “D’apres Ju Peon”.
Disegno da cavallo di Fidias.
motivo per cui le opere equestri sono
preferite ai nudi simbolici. Ben lo
sapevano gli artisti greci del IV sec,
a.C. affascinati dal carattere indomito dei cavalli che sapevano plasmare anche in forme squisitamente
stilizzate.
L’insegnamento, dall’Età Classica in poi, ha sempre attratto e affascinato l’estro, l’indole d’ogni artista
che ha voluto cimentarsi. A Torino
il monumento equestre ad Emanuele Filiberto duca di Savoia, creato
dalla maestria ottocentesca di Carlo
Marocchetti è una sferza d’ardimento. Il cavallo è anche nell’alone di
misticità e nell’immaginazione pla-
cheggiato, non dobbiamo dimenticare che i quattro cavalli di bronzo
della Basilica di San Marco a Venezia, ornavano la chiesa dei Santi Apostoli a Costantinopoli prima che fossero depredati da Enrico Dandolo,
Doge della Serenissima. Con questo non affermo che solo i cavalli significhino bellezza: nella Grande
Alhambra di Granada il cavallo è
assente, così come nella basilica di
Hagia Sophia a Costantinopoli, ma
se ci pensiamo bene dobbiamo concordare che effigiare un cavallo ha
sempre rappresentato l’unione dell’equilibrio scenico, la consacrazione della grandezza, l’ideale estetico
sandro Magno con il suo Bucefalo,
al Mausoleo di Alicarnasso, il cavallo è emblema dell’azione ardimentosa.
Celeberrima la rappresentazione di Napoleone a cavallo, di Jacques David; nel tardo Ottocento
Giovanni Fattori fu maestro a dipingere le azioni dei carabinieri a
cavallo. Ma l’immagine di puro movimento: mix di criniera al vento e
rumore degli zoccoli scalpitanti,
trasmessa dall’artista cinese Jupeon,
è probabilmente il sigillo all’interpretazione epica del superbo animale.
Caterno Cesare Bettini
F
acendo seguito ai contatti
instaurati recentemente con
i responsabili della SFIRS e
con il Comitato per le partite
Iva, la Provincia di Carbonia Iglesias
ha manifestato la propria volontà di
mettere a disposizione i propri locali di via Argentaria 14, a Iglesias,
e di via Mazzini 39, a Carbonia, per
l’apertura di sportelli finalizzati ad
offrire servizio di consulenza agli
operatori del Sulcis Iglesiente.
Gli sportelli saranno strategici al
fine di agevolare l’analisi della situazione delle aziende, funzionale
anche all’adozione dei provvedimenti a sostegno delle imprese, con la
concessione di garanzia fidi.
GAL, proroga del bando della misura 311
I
l Consiglio d’amministrazione
del GAL, con delibera n° 192 del
5 luglio 2011, ha ulteriormente
prorogato la scadenza del bando
relativo alla Misura 311 “Diversificazione verso attività non agricole”.
Il nuovo termine per la presenta-
zione telematica della domanda di
aiuto è fissato per il 5 settembre 2011.
Così come disposto dall’articolo
10 punto b) presentazione della domanda di aiuto) del bando, la domanda cartacea completa degli allegati
richiesti dovrà essere recapitata al
GAL a mano, per raccomandata
A/R o per corriere entro il settimo
giorno successivo alla data di scadenza (cioè il 12 settembre 2011)
per la presentazione della domanda
telematica (non farà fede il timbro
postale).
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
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Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
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Il 28 agosto inizia il nuovo campionato di Eccellenza regionale con protagoniste tutte le grandi decadute del calcio sardo
Il Carbonia debutta contro il Castiadas
Alla seconda giornata trasferta sul campo dell’Olbia dell’ex Marco Sapochetti, una delle maggiori favorite per la promozione.
è
iniziato il conto alla rovescia
per l’inizio del nuovo campionato di Eccellenza regionale di calcio. Mai come quest’anno si può parlare di un torneo che
racchiude la vera eccellenza del calcio
sardo, per la presenza di quasi tutte le
maggiori realtà della storia del calcio
sardo, dietro il Cagliari: Torres, Carbonia, Olbia, Nuorese, Alghero, Calangianus (mancano all’appello soltanto Quartu, Oristano e Tempio). E
con loro nuove realtà di primissimo
piano quali Muravera, San Teodoro,
Castiadas, Atletico Elmas, Fertilia,
Sanluri, Valledoria.
Alla vigilia si profila un campionato difficilissimo, con sei squadre in
prima fila: Olbia, Tavolara, Torres,
Muravera, San Teodoro ed Alghero.
Subito dietro un altro gruppo di 5/6
squadre, nel quale cercherà di inserirsi
il Carbonia di Graziano Mannu.
Quella biancoblù sarà una squadra
ampiamente rinnovata, sia per scelta,
sia per adeguarsi alle nuove norme sui
fuoriquota che impongono la presenza
in campo di un ‘92, due ‘93 ed un ‘94.
Nel gruppo che dal 1° agosto si
allena al Comunale, oltre ai nuovi
Martin Virgili e Domenico Giordani,
ci sono anche Sebastian Mendez ed
20/21 giocatori e verrà integrata con
alcuni elementi della squadra juniores.
L’esordio stagionale, il 28 agosto
al Comunale, vedrà il Carbonia opposto al retrocesso Castiadas, poi trasfer-
Martin Virgili.
Domenico Giordani.
Alessandro Ciccu, inizialmente dati
in partenza, ed alcuni giovani assai
interessanti, tra i quali Marco Foddi,
classe ‘94, 15 goal con il Cortoghiana
in 1ª categoria. La rosa verrà conterà su
ta di fuoco al Nespoli di Olbia ed incontro casalingo con l’Atletico Elmas.
La società, intanto, ha già avviato
la campagna abbonamenti.
Giampaolo Cirronis
L’ex tecnico del Cagliari ha superato il Supercorso di Coverciano
Giorgio Melis è tecnico di Prima categoria
P
Sant’Antioco, Primavera e poi la prima squadra del Cagliari.
Se l’esperienza di un anno fa ha
rappresentato il coronamento di un
lungo percorso tecnico, ora l’abilitazione a tecnico di 1ª categoria costituisce un nuovo punto di partenza che
potrebbe schiudere a Giorgio Melis
una carriera ancora più ricca di soddisfazioni.
oco più di un anno fa l’esordio su una panchina di serie
A, quella del “suo” Cagliari che lo ha chiamato a guidare la squadra rimasta orfana dell’esonerato Massimiliano Allegri, nelle ultime cinque giornate (chiuse con
un bilancio di quattro pareggi ed una
sconfitta e la salvezza); il 5 luglio la
“promozione” a tecnico di 1ª cate-
goria, ottenuta dal settore tecnico della FIGC al termine del Supercorso
di Coverciano.
Giorgio Melis, 53 anni, alle spalle un’eccellente carriera da calciatore (Giovane Italia, Sguotti, Cagliari,
Almas Roma, Matera, Carbonia), ha
poi intrapreso quella di allenatore che
lo ha visto guidare nell’ordine Carloforte, Selargius, Fermassenti, Pula,
Giorgio Melis.
Il comunicato ufficiale del settore tecnico della FIGC.
Il calendario del campionato di Eccellenza 2011/2012
1ª giornata
And. 28/08/2011
Rit. 11/12/2011
Carbonia
- Castiadas
Castelsardo
- Villacidro
Calangianus
- Pula
Muravera
- San Teodoro
Torres
- Nuorese
Sanluri
- Valledoria
Taloro Gavoi
- Atletico Elmas
Tavolara
- Fertilia
Alghero
- Olbia
7ª giornata
And. 2/10/2011
Rit. 29/01/2012
Carbonia
- Alghero
Castelsardo
- Olbia
Calangianus
- Atletico Elmas
Fertilia
- Nuorese
Muravera
- Sanluri
Pula
- Castiadas
Villacidro
- San Teodoro
Torres
- Taloro Gavoi
Tavolara
- Valledoria
13ª giornata
And. 13/11/2011
Rit. 18/03/2012
Castelsardo
- Carbonia
Calangianus
- Torres
Fertilia
- Taloro Gavoi
Nuorese
- Valledoria
Pula
- Alghero
Villacidro
- Olbia
San Teodoro
- Sanluri
Castiadas
- Atletico Elmas
Tavolara
- Muravera
2ª giornata
And. 4/09/2011
Rit. 18/12/2011
Atletico Elmas
- Alghero
Fertilia
- Calangianus
Nuorese
- Muravera
Olbia
- Carbonia
Pula
- Castelsardo
Villacidro
- Sanluri
San Teodoro
- Tavolara
Castiadas
- Torres
Valledoria
- Taloro Gavoi
8ª giornata
And. 9/10/2011
Rit. 5/02/2012
Atletico Elmas
- Castelsardo
Carbonia
- Villacidro
Nuorese
- San Teodoro
Olbia
- Pula
Sanluri
- Tavolara
Castiadas
- Fertilia
Taloro Gavoi
- Muravera
Valledoria
- Calangianus
Alghero
- Torres
14ª giornata
And. 20/11/2011
Rit. 25/03/2012
Atletico Elmas
- Olbia
Carbonia
- Pula
Muravera
- Calangianus
Torres
- Castelsardo
Sanluri
- Nuorese
Taloro Gavoi
- San Teodoro
Tavolara
- Villacidro
Valledoria
- Castiadas
Alghero
- Fertilia
3ª giornata
And. 7/09/2011
Rit. 21/12/2011
Carbonia
- Atletico Elmas
Castelsardo
- Fertilia
Calangianus
- San Teodoro
Muravera
- Castiadas
Villacidro
- Pula
Torres
- Olbia
Taloro Gavoi
- Sanluri
Tavolara
- Nuorese
Alghero
- Valledoria
9ª giornata
And. 16/10//2011
Rit. 12/02/2012
Castelsardo
- Valledoria
Calangianus
- Sanluri
Fertilia
- Olbia
Muravera
- Alghero
Pula
- Atletico Elmas
Villacidro
- Nuorese
Torres
- Carbonia
San Teodoro
- Castiadas
Tavolara
- Taloro Gavoi
15ª giornata
And. 27/11/2011
Rit. 29/03/2012
Castelsardo
- Muravera
Calangianus
- Tavolara
Fertilia
- Carbonia
Nuorese
- Taloro Gavoi
Olbia
- Valledoria
Pula
- Torres
Villacidro
- Atletico Elmas
San Teodoro
- Alghero
Castiadas
- Sanluri
4ª giornata
And. 11/09/2011
Rit. 8/01/2012
Atletico Elmas
- Torres
Fertilia
- Pula
Nuorese
- Calangianus
Olbia
- Muravera
San Teodoro
- Castelsardo
Sanluri
- Alghero
Castiadas
- Tavolara
Taloro Gavoi
- Villacidro
Valledoria
- Carbonia
10ª giornata
And. 23/10/2011
Rit. 26/02/2012
Atletico Elmas
- Fertilia
Carbonia
- Muravera
Olbia
- San Teodoro
Torres
- Villacidro
Sanluri
- Castelsardo
Castiadas
- Nuorese
Taloro Gavoi
- Calangianus
Valledoria
- Pula
Alghero
- Tavolara
16ª giornata
And. 4/12/2011
Rit. 15/04/2012
Carbonia
- San Teodoro
Calangianus
- Villacidro
Muravera
- Pula
Torres
- Fertilia
Sanluri
- Olbia
Taloro Gavoi
- Castiadas
Tavolara
- Castelsardo
Valledoria
- Atletico Elmas
Alghero
- Nuorese
5ª giornata
And. 18/09/2011
Rit. 15/01/2012
Carbonia
- Sanluri
Castelsardo
- Nuorese
Calangianus
- Castiadas
Muravera
- Atletico Elmas
Pula
- San Teodoro
Villacidro
- Fertilia
Torres
- Valledoria
Tavolara
- Olbia
Alghero
- Taloro Gavoi
11ª giornata
And. 30/10/2011
Rit. 4/03/2012
Castelsardo
- Taloro Gavoi
Calangianus
- Alghero
Fertilia
- Valledoria
Muravera
- Torres
Nuorese
- Olbia
Pula
- Sanluri
Villacidro
- Castiadas
San Teodoro
- Atletico Elmas
Tavolara
- Carbonia
17ª giornata
And. 8/12/2011
Rit. 22/04/2012
Atletico Elmas
- Sanluri
Castelsardo
- Calangianus
Fertilia
- Muravera
Nuorese
- Carbonia
Olbia
- Taloro Gavoi
Pula
- Tavolara
Villacidro
- Valledoria
San Teodoro
- Torres
Castiadas
- Alghero
6ª giornata
And. 25/09/2011
Rit. 22/01/2012
Atletico Elmas
- Tavolara
Nuorese
- Pula
Olbia
- Calangianus
San Teodoro
- Fertilia
Sanluri
- Torres
Castiadas
- Castelsardo
Taloro Gavoi
- Carbonia
Valledoria
- Muravera
Alghero
- Villacidro
12ª giornata
And. 6/11/2011
Rit. 11/03/2012
Atletico Elmas
- Nuorese
Carbonia
- Calangianus
Muravera
- Villacidro
Olbia
- Castiadas
Torres
- Tavolara
Sanluri
- Fertilia
Taloro Gavoi
- Pula
Valledoria
- San Teodoro
Alghero
- Castelsardo
In laguna è ormai tutto pronto per l’esordio in Promozione
Il neopromosso Sant’Antioco s’è rinforzato
per disputare un campionato di primo livello
S
arà una squadra agguerrita
quella del Sant’Antioco Calcio, matricola in Promozione. La rosa è formata da ventitrè giocatori. Due i portieri, Matta
e Simbula, sette sono i giocatori per
reparto. Alla corte dell’allenatore Andrea Marongiu, confermato dopo la
vittoria del campionato di Prima categoria, sono giunti i difensori Nicola
i centrocampisti Carrus, Ghisu, Piloni, Sanna e Steri; gli attaccanti Carbone, Friargiu, Mascia.
Vestiranno invece per la prima
volta la maglia granata i giovani attaccanti Marco Amato promosso dalle giovanili, Marco Belviso che arriva dal Gonnesa ed i centrali Matteo
Pirosu, ex Masainas e Gian Carlo
Porcu, ex Perdaxius.
l’avventura dello scorso anno, quando a sorpresa la squadra sulcitana ha
vinto il campionato di Prima categoria, riapprodando così dopo anni
nel campionato promozione.
«Puntiamo sicuramente ad una
posizione di classifica tranquilla dice il presidente Paolo Dessì - cercando di ben figurare.»
La squadra svolgerà la prepara-
Andrea Marongiu.
Nicola Marongiu.
Alessandro Basciu.
Marongiu e Fabio Uccheddu che ritornano in laguna rispettivamente dal
Carbonia e dal Pula e l’attaccante
Alessandro Basciu dal Carbonia.
Sono molti i giocatori confermati che saranno guidati ancora dai veterani Michele Mileddu in attacco e
Cristian Serra in difesa. I difensori sono Crobu, Diliberto, Piras e Sinzu;
«La nostra è una compagine allestita grazie ai contributi degli sposor - spiega il direttore sportivo Franco Matta - che hanno compensato il
sacrificio della perdita di validi e
preziosi giocatori.»
L’obiettivo del nuovo Sant’Antioco sarà la salvezza ma i tifosi non
nascondono la speranza di ripetere
zione nell’isola e a fine mese affronterà i primi appuntamenti veri in
Coppa Italia.
«Un tempo troppo breve per farci valere in coppa - dice il tecnico
Andrea Marongiu - anche se non ci
tireremo indietro, la consideriamo la
preparazione per il campionato.»
Tito Siddi
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