è una crisi molto delicata - La Provincia del Sulcis Iglesiente
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è una crisi molto delicata - La Provincia del Sulcis Iglesiente
IL NUMERO 237 1-16:IL NUMERO 181 4/9 11/08/11 15.55 Pagina 2 AUTOFFICINA CARBONIA di Diana Donatello + chilometri - salati Via Roma P.zza Matteotti InstallazIone ImpIantI Gpl con IncentIvo statale su tutte le auto loc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387 del Sulcis Iglesiente CARBONIA Anno XVI - N° 237 cell. 329 4338541 - mail: [email protected] 18 Agosto 2011 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita La crescente crisi socio-economica allontana sempre più i cittadini dalle istituzioni e dalla politica è una crisi molto delicata Governo, Regione ed Enti Locali devono compiere uno sforzo straordinario per dare risposte concrete. L a gravissima crisi economica che ha investito diversi paesi europei e la nostra Italia, ha fatto scattare un allarme assai preoccupante, al quale occorrerà dare risposte forti ed immediate, per evitare traumatiche conseguenze. In presenza di un quadro generale tanto precario, a correre i maggiori rischi sono le regioni più deboli, tra queste la Sardegna, nella quale il Sulcis Iglesiente è la Provincia più depressa e, quindi, più bisognosa di attenzione. In momenti come questi, si è soliti dire che per uscire dalla crisi occorre fare grandi sacrifici e dolorose rinunce ma è evidente che questi non possono essere chiesti indistintamente a tutte le fasce sociali. è necessario, per iniziare, che a dare l’esempio siano la classe politica e quella che “occupa” le istituzioni, per ridurre quei privilegi che vengono quasi dimenticati in tempi di “vacche grasse” ma divengono motivo di contestazione e “ribellione” quando si è giunti “alla canna del gas”. E i tagli devono essere reali e significativi, per evitare che al danno si aggiunga la beffa. Per far quadrare un bilancio, quando aumentano i costi fissi e diminuiscono le entrate, va messa mano alla spesa, in molti casi incontrollata ed immotivata. In questo caso i tagli devono essere mirati al risultato e non solo a ciò che riempie gli occhi e la bocca, per nascondere ciò che in realtà non si vuole toccare. Se i cittadini vedranno segnali seri e forti in questa direzione, accetteranno nuovi sacrifici, anche se la loro condizione, in molti casi, tra inoccupati e precari, è al limite della sopravvivenza. Diversamente, la situazione potrebbe andare davvero fuori controllo, con conseguenze imprevedibili. Giampaolo Cirronis Bega Sa Canna - Masua FARMACIA UrgU via gramsci, 78 carBonia tel. 0781 62591 www.farmaciaurgu.it nUova aPertUra reParto celiachia le migliori marche di prodotti senza glutine Foto di Giuliano Longu Parcheggio riservato ai clienti ALL’INTERNO è nata il 6 agosto la terza Giunta Cappellacci Portoscuso, 4 milioni per sistemare il porto L’acqua c’è ma va gestita con parsimonia «Il Governo intervenga a sostegno di Alcoa» di Gianni Masala • Climatizzatori • Stufe a legna e a pellet • Pannelli solari e fotovoltaici • Termocamini • Stufe a gas e a corrente • Piccoli e grandi elettrodomestici • Caldaie e scaldabagni a gas • Canne fumarie acciaio inox Pagina 2 Pagina 3 Pagina 5 Pagina 6 è ormai tutto pronto per il XXVI Festival Jazz Santadi in festa per il Matrimonio Mauritano Cresce la mobilitazione del fronte No-radar Il nuovo Carbonia debutterà con il Castiadas G.S.M. s.a.s. di Gianni Masala & C. 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La sentenza era nell’aria dopo il recente azzeramento, con la stessa motivazione, della Giunta del comune di Roma ed il presidente Ugo Cappellacci si è messo subito al lavoro, insieme alle rappresentanze dei partiti della maggioranza, per rimettere in piedi nel più breve tempo possibile un esecutivo rispettoso «di una composizione equilibrata della Giunta». L’azzeramento della Giunta è arrivato in una fase già particolarmente delicata, segnata dalla “ribellione” del Governatore al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, con la restituzione della tessera del PDL, dopo il caso Tirrenia e l’impugnativa del Governo sulla norma delle entrate nel collegato alla Finanziaria e, più in generale, per il mancato rispetto degli impegni assunti dal Governo nei confronti della Sardegna. Nel corso dell’incontro che lo ha visto restituire la tessera al segretario politico Angelino Alfano, sono stati affrontati i problemi denunciati e, a distanza di poche ore, sono arrivate le prime risposte sui fondi Fas, sul Piano per il Sud in cui sono inserite la Sassari-Olbia ed altre infrastrutture, dalla riunione del Cipe alla quale ha partecipato lo stesso presidente della Regione. «Il Comitato interministeriale per la programmazione economica - ha spiegato Ugo Cappellacci in una nota - ha approvato i fondi pari 1.073.419.000 euro di fondi FAS 2007/2013 per la copertura degli interventi relativi alla strategia infrastrutture e reti di servizi per la Sardegna. A questi stanziamenti si aggiungono le risorse liberate POR-FESR 2000-2006 e le economie del PAR-FAS 2006, che avevamo già ottenuto di destinare integralmente ai fabbisogni della Regione Sardegna.» Gli interventi strategici portati all’attenzione del Comitato sono finalizzati principalmente al raggiungimento dei seguenti obiettivi: 1. Rafforzamento dei collegamenti viari di preminente rilevanza nazionale e/o regionale; in questa logica, oltre alla realizzazione della S.S. Sassa- ri-Olbia, ed alla predisposizione del progetto definitivo per l’ammodernamento della S.S. 131 dal km 146 al km 209, è finalmente cantierabile il completamento della nuova S.S. Cagliari-Tortolì e l’adeguamento della S.S. 554; per quest’ultima gli interventi sono mirati all’eliminazione degli svincoli a raso ed all’adeguamento dell’intero asse viario; 2. Interventi tecnologici sull’Hub portuale di Portotorres ed aereoportuale di Cagliari ed Alghero, per ottimizzare gli scali in termini di servizi e sicurezza della navigazione; 3. Interconnessione ed ottimizzazione degli schemi idrici ed interventi urgenti di riassetto, adeguamento ed efficientamento del sistema idrico integrato (tra questi il collegamento tra Il Governatore Ugo Cappellacci. il Tirso-Flumendosa ed il Sulcis Iglesiente, per 50 milioni di euro); 4. Miglioramento tecnologico del sistema ferroviario passeggeri e merci; l’obiettivo che si intende perseguire è quello di pervenire ad una riduzione dei tempi di percorrenza dei convogli con conseguente aumento della competitività del trasporto ferroviario rispetto al trasporto su gommato e contestuale contenimento dell’emissione di CO2 nell’atmosfera; 5. Completamento della metropolitana dell’area vasta di Cagliari; in analogia a quanto previsto dalla revisione del POR-FESR sulla metropolitana di Sassari. Il programma prevede la redazione del progetto di completamento della metropolitana dell’area vasta di Cagliari e filoviaria del Poetto. «è stato compiuto un passo avanti importante - ha commentato Cap- pellacci - per la realizzazione di infrastrutture fondamentali per il sistema Sardegna e per la creazione di quelle condizioni di scenario per migliorare la qualità della vita dei cittadini e per favorire la nascita e la crescita di nuove imprese. Un primo importante risultato, che registriamo con grande soddisfazione, nato dalle forti rivendicazioni della nostra isola, che non si fermano qui e proseguono con la massima risolutezza su tutti i fronti della vertenza Sardegna.» Il presidente della Regione ha ringraziato i consiglieri regionali ed i parlamentari di maggioranza ed ha rinnovato l’appello alle forze d’opposizione. «Ringrazio i consiglieri regionali ed i parlamentari della maggioranza: il risultato ottenuto nella giornata di oggi è figlio anche dell’azione intrapresa insieme in difesa degli interessi della nostra Isola. Lo spirito unitario e autonomistico - ha dichiarato - non si arresti dinanzi agli steccati politici, ma ci dia la forza di scavalcarli e, se occorre, anche di romperli. Rinnovo l’auspicio che rivedano la posizione assunta in Consiglio e si possa riprendere la via di un percorso comune anche con l’opposizione, che veda la difesa dei diritti del popolo sardo prevalere sulle divisioni. La battaglia, infatti, non è finita e sono in corso altre rivendicazioni importanti. Una Sardegna unita è anche una Sardegna più forte, capace di perseguire obiettivi importanti. Sono il lavoro costante e la coesione che possono renderli più facilmente raggiungibili, non certo le polemiche. Se sapremo fare fronte comune, la politica sarda potrà condividere meriti, anziché perdersi nel continuo rimpallo di responsabilità.» Lo sblocco di una parte dei fondi FAS è stato commentato anche dai consiglieri d’opposizione. «Dopo due anni e mezzo il Governo restituisce il maltolto - si legge in una nota del capogruppo del PD, Mario Bruno -. Le risorse FAS che ammontavano, inizialmente, a due miliardi e quattrocentomilioni di euro per la Sardegna vengono sbloccate per meno della metà di quanto dovuto. In particolare, per la Sassari-Olbia, viene “restituito” quanto già deliberato dal CIPE come anticipazione per 475 milioni di euro e poi revocato nell’ottobre 2008. I dodici assessori del Cappellacci-ter Affari generali Agricoltura Ambiente Enti locali Altrettanto si può affermare per l’HUB portuale di Porto Torres, già previsto nei finanziamenti per le opere collaterali del G8, stralciate dal Governo Berlusconi nel marzo del 2009. Abbiamo in sostanza perso due anni! Dopo lo scippo dei fondi FAS nazionali (per la Sardegna circa 4 miliardi in meno), delle risorse della vertenza entrate (altri 4 miliardi netti finora dovuti) e della mancata revisione dei vincoli del patto di stabilità, niente ci è stato regalato. Anzi! Ci è stato solo restituito, in minima parte, quanto dovuto ai sardi. Restano, tra l’altro, ancora al palo gli interventi strategici per i nuovi ospedali previsti nel Piano Sanitario Regionale e per le Università - con- Il Consiglio regionale della Sardegna. clude Mario Bruno - nonché altri importantissimi snodi infrastrutturali programmati dalla Giunta Soru e confermati nel Programma Attuativo Regionale rimodulato da Cappellacci nell’agosto del 2009.» Il 5 luglio, intanto, il presidente Cappellacci ha annunciato di aver notificato a Roma il ricorso innanzi la Corte costituzionale per conflitto di attribuzione in materia di patto di stabilità nei confronti dello Stato e, per esso, nei confronti del presidente del Consiglio dei Ministri in relazione e avverso la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, n. 50971 del 7.06.2011. «Abbiamo anche inviato lettera di diffida - ha detto il presidente - con la quale si invita il Governo ad adottare, in ossequio al principio di leale collaborazione, i conseguenti ed ur- Sanità Simona De Francisci - Pdl. Porgrammazione Giorgio La Spisa - Pdl. Oscar Cherchi - Pdl. Industria Alessandra Zedda - Pdl. Pubblica Istruzione Sergio Milia - Udc. Giorgio Oppi - Udc. Lavori pubblici Angela Nonnis - Riformatori. Trasporti Christian Solinas - PSd’Az. Nicolò Rassu - Pdl. Lavoro Antonello Liori - Pdl. Turismo Luigi Crisponi - Riformatori. leale collaborazione in materia di entrate spettanti alla Regione ai sensi del novellato articolo 8 dello Statuto.» Con riferimento ad entrambe le partite “vertenza entrate” e patto di stabilità la Regione procederà, inoltre, all’impugnazione del decreto legge 98/2011 (convertito con la legge 111/2011), con il quale è stata ridotta la possibilità di spesa delle Regioni ad autonomia speciale, senza consultazione e concertazione preventiva. Saranno inoltre attivati il ricorso presso il Tribunale Amministrativo ed il giudice ordinario per il trasferimento delle entrate ancora dovute e per il risarcimento del danno. Inoltre, in attesa della notifica del ricorso dello Stato, la Regione è già al lavoro per difendersi dalla inspiegabile ed inaccettabile decisione del Governo di impugnare davanti alla Corte costituzionale, la legge regionale 12/2011 per asserite illegittimità costituzionali relative alle modalità di accertamento delle compartecipazioni regionali ai tributi erariali di cui al citato articolo 8 dello Statuto speciale. «La Regione si prepara a tutelare i diritti dei Sardi in sede giurisdizionale - prosegue Cappellacci - anche per la vicenda Tirrenia: la segnalazione attestante la violazione del Tuef, art. 101, e del Reg. Cee 3577/1992 per la cessione della Tirrenia è stata inviata alle seguenti autorità: presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, DG Trasporti e DG concorrenza.» «Tale atto - ha spiegato il presidente - è prodromico al ricorso vero e proprio che sarà presentato nei primi giorni di settembre, all’esito della risposta della Commissione. La Regione Sardegna - ha aggiunto Cappellacci - ritiene che la Convenzione Tirrenia ed il relativo contratto di servizio (il quale prevede il conferimento di risorse finanziarie ingenti pari a 72,6 milioni di euro annui da parte dello Stato Italiano), ha avuto una durata particolarmente lunga. Infatti, i contratti di servizio pubblico, stipulati dalle imprese del Gruppo Tirrenia in forza della legge 674/ 74, hanno avuto durata ventennale e sarebbero fisiologicamente dovuti scadere il 31.12.2008. Invece, con la convenzione attuale andranno a scadere nel 2019. La R.A.S. con la L. 296/2006 è titolare a tutti gli effetti delle funzioni della continuità territoriale, a causa della vendita, per ulteriori 8 anni, di fatto, vedrebbe pregiudicata la possibilità di esercitare esercitare le proprie prerogative.» Sabato 6 agosto Ugo Cappellacci ha annunciato la composizione della nuova squadra di Giunta, la terza dall’inizio della legislatura. Le donne sono tre: Simona De Francisci (Pdl) alla sanità; Alessandra Zedda (Pdl) all’industria; Angela Nonnis (Riformatori) ai lavori pubblici (giurerà a fine mese, dopo che diventeranno definitive le dimissioni da sindaco di Oristano). I sacrificati sono Franco Manca che lascia il lavoro ad Antonello Liori (Pdl, ex sanità); Mariano Contu (Pdl) che lascia l’agricoltura ad Oscar Cherchi (ex industria); e Sebastiano Sannitu (Riformatori) ai lavori pubblici. Nello schema sottostante, l’intero organigranmna del nuovo Esecutivo. Il presidente ha rassicurato tutti sulla continuità del lavoro «La Giunta non va in vacanza e prosegue l’impegno su tutti i fronti di lavoro aperti» L Mario Floris - Uds. genti atti finalizzati all’emanazione del decreto legislativo recepente le norme di attuazione approvate dalla Commissione paritetica.» Il presidente della Regione ha inoltre comunicato che è in corso l’invio di un’ulteriore lettera di diffida al dirigente Capo della Ragioneria generale dello Stato per la puntuale quantificazione, nelle more dell’approvazione delle norme di attuazione, delle entrate spettanti alla Regione in virtù del novellato articolo 8 dello Statuto. «Le diffide - ha aggiunto Cappellacci - sono propedeutiche, in caso di diniego, all’immediata attivazione di un ulteriore ricorso dinanzi la Corte costituzionale per conflitto di attribuzione e violazione del principio di ’azzeramento della Giunta da parte del Tribunale Amministrativo Regionale aveva creato l’allarme in ampi settori della comunità sarda, alle prese con gravissime emergenze, nel timore che la situazione potesse giungere alla paralisi in una fase particolarmente delicata qual’è quella del mese di agosto. Cosciente di queste legittime preoccupazioni, il presidente Ugo Cappellacci, già alle prese con problemi interni al suo partito per le scelte effettuate per il varo della nuova Giunta, ha tenuto a rassicurare subito tutti sulla continuità del lavoro. «La Giunta non va in vacanza ha spiega il Governatore - e prosegue il proprio impegno sui fronti della continuità territoriale, della vertenza entrate, del patto di stabilità e delle azioni per il recupero del divario infrastrutturale rispetto alle altre Regioni.» «La rivisitazione della nostra squadra - ha aggiunto il presidente - coincide sul piano cronologico con il momento in cui il CIPE ha finalmente liberato le risorse, oltre un miliardo di euro, tanto attese per le infrastrutture della nostra Isola. è da questo dato che proseguiamo il nostro percorso: si tratta di un risultato importante, che non affievolisce e, anzi, rinforza la nostra determinazione su tutte le altre questioni ancora aperte con lo Stato, con il Governo. Avremo la stessa determinazione anche su quelle che sono le priorità dell’Esecutivo: dalla razionalizzazione e semplificazione della macchina amministrativa regionale, accompagnata dalle azioni per il contenimento dei costi della politica, alle azioni per le imprese; dalla riforma del sistema sa- zione dei distretti turistici di qualità e il piano strategico per il turismo. Continua l’azione per la revisione del Piano Paesaggistico Regionale e per il rilancio del Piano Casa. La Giunta regionale tornerà subito al lavoro sugli strumenti legislativi di riforma dell’istruzione e della formazione con l’obiettivo di migliora- Il Palazzo del Consiglio regionale. nitario e riorganizzazione della rete ospedaliera ai progetti per la riconversione della chimica, alle politiche energetiche con il varo del PEARS e Sardegna CO2.0. Prosegue anche l’impegno per il settore turistico con i provvedimenti per la valorizzazione di quello golfistico e di quello nautico, la promo- re il livello qualitativo del sistema nel suo complesso. Andranno avanti - ha concluso Ugo Cappellacci - i processi per le bonifiche ed il ripristino dei siti inquinati, gli interventi per la prevenzione, la difesa e la gestione integrata delle coste e le riforme strutturali in materia di agricoltura.». IL NUMERO 237 4-13:IL NUMERO 181 4/9 11/08/11 09.03 Pagina 1 4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 Il consigliere comunale di Cagliari Enrico Lobina (FDS - Rossomori) lancia l’allarme sull’emergenza amianto in Sardegna Amianto, intervengano Regione e Province Alla ripresa dell’attività politica verrà chiesto un incontro al nuovo assessore regionale della sanità, Simona De Francisci. L ’amianto è un killer silenzioso (32 milioni di tonnellate di amianto presente sul territorio nazionale) Enrico Lobina. che in Italia fa 5.000 vittime l’anno. In aumento rispetto a qualche anno fa. L’amianto costringe ad un’esposizione costante e dannosa circa un milione e mezzo di persone. La legge finanziaria italiana del 2007 ha istituito il fondo per le vittime dell’amianto, con un finanziamento di 30 milioni di euro, oltre un finanziamento per la bonifica degli edifici pubblici di 5 milioni. Addirittura è del 1977 la classificazione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che definisce tutti i tipi di amianto commercializzato “cancerogeni per l’uomo”. Dopo tanti anni è ancora enorme la quantità di amianto presente sul territorio italiano. I dati sulle patologie riscontrate in Sardegna sono molto bassi, ma il fatto che la quantità di amianto presente nell’isola risulti elevata fa pensare a un gap nel sistema di censimento, sorveglianza e tutela degli ammalati. I malati dal 2000 al 2004 sono solamente 30, a fronte dei 1.025 casi in Lombardia e 1.256 in Liguria. In Sardegna si vive il paradosso di avere una buona legge (LR 22/2005), che stenta ad essere messa in pratica. La legge del 2005 ha permesso alla Regione Sardegna di stanziare circa 32 milioni di euro tra il 2006 e il 2009 in operazioni di smaltimento e bonifica. Degli 8 milioni annui previsti 5 sono destinati a bonifiche in pubblici edifici e 3 per sovvenzionare l’intervento di rimozione presso privati. Le amministrazioni locali, le Province e la Regione, sensibili anelli di congiunzione tra lo Stato ed i cittadini, hanno il dovere di accompagnare questi ultimi nella bonifica del territorio dall’amianto. Serve un’azione tesa alla conoscenza della dimensione del problema, accompagnata da un’itinerante e vera campagna di informazione e formazione dei cittadini. Serve la realizzazione di sportelli informativi, protocolli d’intesa tesi alla calmierazione dei costi di bonifica coi gestori delle discariche, con i bonificatori e i trasportatori e, soprattutto, co-finanziamenti specifici dedicati alle grandi superfici. Chiediamo l’aumento della percentuale di cofinanziamento per le bonifiche minori, con particolare attenzione ai privati ed alle fasce sociali più deboli. Su questo aspetto rileviamo un primo problema. L’entità del contributo pubblico per l’intervento del privato di sostituzione di quello che spesso è il tetto di un’abitazione domestica o di un luogo di lavoro, è del 60%. Non vengono garantite adeguatamente le spese di sostituzione. Questo non incentiva i privati ad usufruire dei contributi o a collaborare alle azioni di censimento su presenza di cemento-amianto portate avanti dal COR. Il COR (Centro operativo regionale) si occupa del censimento delle malattie asbesto-correlate e trasmette i propri dati al RENAM (Registro Nazionale Mesoteliomi), istituito presso l’ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro). L’ISPESL dovrebbe esercitare la fase terminale di sorveglianza. Tutta questa rete in Sardegna va potenziata. Dei 32 milioni programmati tra il 2006 e il 2009 la Regione ha erogato alle Province 20,37 milioni di euro, di cui è stato speso solo l’8,65% (dati AIEA). In una regione storicamente economicamente depressa come la Sardegna l’amianto commercializzato (eternit) è stato utilizzato tantissimo in quanto materiale economico e resistente. È addirittura del 1991 la legge che vietava nuovi utilizzi o movimentazioni di amianto. Ma in questi 20 anni si è andati a rilento con tutte le operazioni di bonifica, smaltimento, censimento e verifica sanitaria. Secondo alcuni calcoli dell’AIEA (associazione italiana esposti amianto), a questi ritmi l’eliminazione dell’amianto nell’isola avverrà tra più di 330 anni. La legge 22 del 2005 ha il merito di attivare formalmente la “Sorveglianza sanitaria” (obbligatoria e gratuita per gli ex esposti), che salvaguarderebbe le persone esposte. La sorveglianza sanitaria stenta a partire. Nonostante siano passati quattro anni, pochissimi conoscono questa opportunità. La pubblicizzazione istituzionale della sorveglianza sanitaria non è stata messa in atto in maniera efficace. Perché la Regione non mette in atto un’azione di pressione sulle ASL, alle quali ha delegato il compito di attuazione della sorveglianza, affinché diano la giusta assistenza ai malati? La salute di queste persone può forse aspettare e tollerare le lungaggini e l’apatia a cui ci ha abituati la politica sarda? L’art. 2 della LR 22/2005 prevede il lancio di una campagna d’informazione e sensibilizzazione capillare e costante nei confronti dei cittadini. L’art 4 del bando della Provincia di Cagliari del 2009 prevede la creazione di sportelli informativi presso i cosiddetti organi di controllo. Allo stato attuale non risulta che queste norme siano state attuate in modo omogeneo nei territori. Bisogna che Regione, Province, Comuni ed ASL si adoperino fin da subito per collaborare e mettere a punto un sistema di controllo e tutela più efficace. Chiediamo che le risorse già stanziate vengano spese e l’aumento delle risorse destinate alle operazioni di bonifica e rimessa in pristino. Garantire il diritto alla salute è un dovere sacrosanto ovunque e nei confronti di chiunque. In un’isola martoriata da disoccupazione e sottosviluppo come la nostra, forse è una necessità ancora più stringente per garantire una dignità agli individui. Insieme ai soci AIEA, alla ripresa dell’attività politica, chiederemo un incontro all’assessore regionale alla sanità. Chiederemo che risponda alle richieste nostre e dell’associazione. Enrico Lobina Consigliere comune di Cagliari FDS-Rossomori www.enricolobina.org Cresce ancora il malcontento nei confronti della classe politica «Per quanto tempo ancora saremo costretti a sopportare questi nostri tanti onorevoli?» L ’argomento degli “onorevoli”, molti dei quali presenti nella nostra Regione da Rinaldo Tocco. tempi biblici, è stato per me materia ricorrente in numerose dissertazioni su più di un periodico (“Sardegna Magazine” di Cagliari, “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, in tempi remoti su “L’Unione Sarda”, nel 1987 su “Panorama”): perché volevo e voglio far rimarcare a tutti coloro che hanno la memoria corta, le sconcezze di una “classe politica” spesso assente per i sempre più pressanti problemi presenti nella nostra Isola, per non scrivere dell’incompetenza di troppi personaggi che nei decenni hanno immeritatamente invaso gli scranni del Consiglio Regionale. Insomma, una Regione a Statuto Speciale che di speciale ha prodotto in gran misura danni su danni, elencare i quali diviene davvero arduo: basti ricordare i duecentomila ettari di servitù militari e le ultime vicende di Quirra. E meno male che, per la prima volta negli annali della nostra Sardegna, siamo stati tutti pressoché compatti nel ribellarci contro disegni scellerati che vedevano l’Isola come il sito ideale per l’ubicazione di una centrale nucleare nella piana di Oristano. Tolto questo episodio, nei tempi siamo stati “disunidos” e, comunque, sempre colonizzati. Allora, gli “onorevoli”! Mi son sempre chiesto quand’è che si accomodarono attorno ad un tavolo, meglio una tavolata imbandita e, mangia mangia e bevi bevi inventarono quegli “emolumenti” non meglio definibili che poi son divenuti i più corposi e questo riferito alle altre Regioni del nostro Paese: già, perché i nostri “onorevoli” risultano i più “pagati” d’Italia! Undicimilaeuro al mese più annessi e connessi! Chi scrive ha sempre tuonato contro questi “stipendi” (chiedo venia per le continue virgolettate) che tutto sono meno che stipendi: una vera beffa nei confronti soprattutto di quanti tirano la carretta e spesso faticano a mettere insieme il pranzo con la cena! E non mi si tuoni contro osservando che anch’io son stato una decina d’anni or sono candidato alle Regionali: perché, ed esistono le registrazioni, fu questo il mio argomento più ricorrente in campagna elettorale. Suggerii pure che sarebbe stata necessaria una sorta d’esame per ogni aspirante alla candidatura: perché a mio vedere, condizione essenziale era ed è avere un poco di dimestichezza con la lingua italiana... e poi mi abbandonai alla seguente proposta: vuoi diventare “onorevole”? Bene, se passi l’esame preliminare, insomma se ti esprimi decentemente e sai far di calcolo, se risulti onesto e corretto puoi essere candidato ma alle seguenti condizioni: conservi lo stipendio o la pensione che hai al momento della candidatura, se eletto, più ovviamente tutte le spese vive per spostamenti, se risiedi lontano da Cagliari e similari, ma niente di più. Poi, al lavoro: al termine del primo anno di mandato si procede ad una verifica su quanto hai reso e, se scadente, torni a casa alle tue mansioni. Se hai reso, inizi un percorso di aumento della cosiddetta indennità e sino ad un tetto, nel corso del mandato, che non deve eccedere quote prestabilite, diciamo sino a giungere financo al doppio dello stipendio da “civile”. Non di più. E, al massimo, due mandati e poi il ricambio. Be’, vuoi vedere che le corse all’investimento, sì, “investimento” giacché non d’altro trattasi, diminuirebbero drasticamente? Certo, tutto questo rimane una sorta di sogno: perché, nonostante le continue promesse di “ridimensionamento” delle indennità (ma perché le definiscono così?!), mai e poi mai il tutto cambierà: sarebbe come se si riaccomodassero attorno a quella tavolata e si facessero a vicenda del male, insomma, se io fossi un pensionato che percepisce una pensione di quattro-cinquecento euro non esiterei a mettermi a capo di un esercito super-incavolato per portare avanti un’azione di protesta ad oltranza e fino ad ottenere giustizia. Per rivedere non solo le sconce “indennità” dei nostri “onorevoli” isolani, ma anche per ridiscutere di quelle dei quasi mille parlamentari, la stragrande maggioranza “inutili” agli italiani, per dimezzarne almeno il numero. Rinaldo Tocco Accordo tra Comuni, Provincia ed ASL 7 sulle liste d’attesa «La Giunta regionale ripristini le risorse per il completamento di Sirai e C.T.O.» Rapporti più sereni tra conferenza socio-sanitaria ed ASL 7. S embrano destinati a rassenerarsi i rapporti tra la conferenza socio-sanitaria provinciale, composta dai sindaci, dai presidenti dei distretti, dalla ASL 7, convocata dal presidente della Provincia, Salvatore Cherchi, ed il direttore della ASL 7, Maurizio Calamida. Nel corso di un incontro tenutosi alcune settimane fa, infatti, come si legge in una nota, la conferenza socio-sanitaria provinciale sottolinea che «la ASL 7 ha preso atto delle richieste fatte nei mesi scorsi dalla Provincia e dai sindaci per l’abbattimento delle liste d’attesa e che, attraverso uno stanziamento regionale, l’azienda sanitaria ha provveduto alla costruzione di un piano che prevede il rientro a 60 giorni d’attesa per tutte quelle visite in cui i giorni di attesa sono inaccettabili, come le visite cardiologiche (da più di sei mesi a due mesi), le visite allergologiche (da più di sei mesi a due mesi), la risonanza magnetica al cervello ed al tronco encefalico (da più di cinque mesi ad un mese e mezzo), solo per citare alcuni esempi». «La conferenza ha accolto con favore tale piano, che partirà il 1 settembre - si legge ancora nella nota - ed ha programmato una riunione all’inizio d’ottobre per controllare e monitorare, in modo accurato, i risultati previsti.» Nel corso dell’incontro, il direttore generale ha comunicato che: • sono sospese decisioni relative ad accorpamenti e riorganizzazione sanitaria previste dal piano presentato all’inizio del 2011; • future scelte organizzative della ASL7 saranno concertate e discusse con gli Enti locali; • i lavori di completamento del SIRAI proseguono e, per quanto riguarda il C.T.O., i lavori riprenderanno con il 1° lotto già dal mese di dicembre, mentre per il 2° lotto non ci sono le risorse finanziarie sufficienti; • per quanto riguarda le case della salute, la Giunta regionale ha ridotto il finanziamento da € 2.500.000 a € 1.400.000, rimodulandolo e destinandolo alla sola casa della salute di Giba, anche se si apprende, in modo informale, che tale decisione sarà modificata, riducendo nuovamente il finanziamento per Giba a € 400.000 e spalmando il restante milione sulle case della salute di Fluminimaggiore, Carloforte e Sant’Antioco; • la Giunta regionale ha eliminato: € 13.800.000 per le ristrutturazioni previste per il P.O. Sirai di Carbonia, € 15.200.000 per le ristrutturazioni previste per il P.O. C.T.O. Di Iglesias, € 2.000.000 per le ristrutturazioni previste per il P.O. Santa Barbara di Iglesias, € «Risulta, infatti, lampante - si legge ancora nella nota della conferenza socio-sanitaria provinciale - il tentativo di fermarsi al 1° lotto dei lavori, rendendo il C.T.O un ospedale incompiuto. Nell’affermare questo, la conferenza decide di mobilitarsi contro la Regione per il ripristino di questi fondi.» La conferenza, inoltre, ha espresso un giudizio negativo sulla riduzione delle risorse per le case della salute, rispetto a quanto deliberato nel passato, ed ha invitato la Giunta regionale ad un ripensamento in positivo, perché ci sia pari considerazione rispetto ad altri territori della Sardegna. A questo proposito, ha Maurizio Calamida. Salvatore Cherchi. 5.000.000 per il dipartimento di prevenzione, € 720.000 per ammodernamenti tecnologici. La conferenza ha espresso soddisfazione per le dichiarazioni di sospensione del piano di riorganizzazione del 2011 e della nuova volontà per ciò che riguarda la concertazione fra Enti ed ha sottolineato però che risulta inaccettabile e grave l’atteggiamento della Giunta regionale, che toglie quasi 38.000.000 di euro alla sanità del Sulcis Iglesiente, ed ha rimarcato la necessità di avere tutte le risorse precedentemente stanziate dalla Regione per completare il Sirai e proseguire per il 2° lotto di lavori al C.T.O.. chiesto alla ASL 7 di rifare le valutazioni sulle ristrutturazioni delle case della salute per capirne il reale bisogno, partendo, prima di tutto, dalla casa della salute di Giba. La conferenza socio-sanitaria provinciale, infine, ha sottolineato che, per un nuovo inizio, «è necessario non solo concertare ogni atto programmatorio, ma recedere o ridiscutere determinate direttive di organizzazione, di accorpamenti o eliminazione di reparti dei rispettivi ospedali, tipo cardiologia ed altro. Il permanere di tali atti non porta ad un clima nuovo di relazioni e contribuisce, è bene ribadirlo, alla crescita della mobilità passiva». Interpellanza dei consiglieri regionali del Partito Democratico «Master and Back: rischiano l’esclusione i dottorandi di ricerca di Cagliari e Sassari» L ’avviso regionale dei percorsi di rientro 2010/2011 del programma Master and back volto a favorire l’inserimento lavorativo dei giovani laureati che hanno recentemente svolto un percorso di alta formazione interamente fuori il territorio regionale, stabilisce per gli organismi di ricerca ospitanti la possibilità di attivare percorsi di rientro esclusivamente attraverso il conferimento di assegni di ricerca ai sensi dell’art. 22 della L. 240 del 30 dicembre 2010. «Con la suddetta procedura vengono esclusi però - denuncia un’interpellanza dei consiglieri regionali del PD, di cui è primo firmatario il vice capogruppo Giampaolo Diana - i laureati che svolgono attualmente attività di ricerca con rendimento e produttività dei laboratori delle Università di Cagliari e di Sassari, riportando in esse le tecniche e/o nozioni acquisite in Università di riconosciuto prestigio internazionale operanti fuori dal territorio regionale, all’interno di un progetto di ri- cerca e durante la frequenza di un corso post-lauream, come il dottorato di ricerca, senza concessione di una borsa di studio universitaria Giampaolo Diana. o ministeriale. «Diversi sono i giovani dottorandi infatti - commenta Gianpaolo Diana - che possono non avere i requisiti preferenziali richiesti per la attribuzione di un assegno di ricerca poiché un curriculum - con una comprovata esperienza scientifica con titoli accademici - e la realizzazione di un certo numero di pubblicazioni richiedono tempo per essere maturati in concomitanza alla costruzione di una carriera universitaria.» Nel documento diretto al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ed all’assessore regionale al lavoro, i consiglieri regionali del PD hanno chiesto di far chiarezza sulla questione procedurale del bando dei percorsi di rientro 2010/2011 per gli organismi di ricerca, per poi estendere l’argomento in un tavolo tecnico insieme alle Istituzioni Universitarie di Cagliari e Sassari e, soprattutto, hanno invitato la Giunta regionale a deliberare su un’integrazione al bando che preveda modalità di conferimento di borse di studio o contratti di apprendistato in armonia all’art. 19 della L. 240 del 30 dicembre 2010 in materia di dottorati di ricerca. IL NUMERO 237 3-14:IL NUMERO 181 3/10 11/08/11 08.20 Pagina 2 3 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 Si sblocca la procedura per la realizzazione dei lavori di sistemazione della banchina commerciale e per il dragaggio dell’area Quattro milioni di euro per sistemare il porto L’intervento rientra nell’atteso programma di potenziamento dei porti del territorio predisposto da Regione, Provincia e Comuni. I l Consiglio di Amministrazione del Consorzio industriale provinciale di Carbonia Iglesias, nella seduta del 2 agosto, ha approvato, la convenzione con la Regione Autonoma della Sardegna per la sistemazione della banchina commerciale e per il dragaggio dell’area prospiciente la banchina destinata all’attracco dei traghetti. Su delega della Regione, il Consorzio realizzerà un investimento complessivo di quattro milioni di euro, con un unico appalto per la realizzazione delle due banchine. «Il nostro impegno - ha detto il Presidente della Provincia, Salvatore Cherchi - è di andare in appalto entro la fine dell’anno per avere, nei tempi più stretti, le infrastrutture necessarie ed aiutare la economia del territorio.» Le opere prevedono il dragaggio ed il completo ammodernamento dell’unica banchina disponibile per i traffici commerciali, essendo le altre impegnate dalle industrie di Portovesme. La convenzione con la Regione è uno dei risultati concreti del recente incontro fra Regione, Pro- vincia e Comuni, sui porti del territorio. L’intervento è atteso da anni ed è rimasto fin qui irrealizzato anche e, soprattutto, in conseguenza del lungo contenzioso legale venutosi la banchina lato est del porto industriale di Portovesme”, iniziato nel luglio di tre anni fa, sviluppatosi con la risoluzione del contratto deliberata dall’Amministrazione del Consorzio ed arrivato fino alla E ristrutturazione della prima casa. «Rispetto all’anno scorso - ha spiegato Sebastiano Sannitu, ora sostituito da Angela Nonnis - si sono fatti importanti passi in avanti in quanto sarà possibile beneficiare di condizioni molto più favorevoli per l’accesso ai contributi e si dedica una particolare attenzione alle giovani coppie.» Concretamente, il disegno di legge della Giunta sulle opere pubbliche approvato il 21 luglio dal Consiglio regionale, consente l’erogazione di un mutuo di 120mila euro che si articola nelle seguenti opzioni: con l’abbattimento degli interessi sullo stesso mutuo sino al 70% oppure con una dotazione finanziaria in anticipazione a fondo perduto pari a 10mila euro e la riduzione del tasso bancario del 50% sulla restante quota di 110mila euro. Al via il bando sui tirocini formativi e di orientamento Un’opportunità per i disoccupati La banchina commerciale. a determinare tra il Consorzio industriale provinciale e la società Dravo, aggiudicataria di contratto di appalto per lavori di “dragaggio dello specchio acqueo antistante sentenza del Consiglio di Stato depositata il 26 maggio 2010 con la quale è stato respinto il ricorso della società. G.P.C. Un nuovo direttore per Sardegna Promozione L Cambia il Piano Casa regionale ntro il prossimo mese di settembre la Regione pubblicherà il bando per l’accesso al mutuo regionale per la prima casa con le nuove disposizioni approvate recentemente. L’assessore dei lavori pubblici ha incontrato i rappresentanti degli istituti di credito per stabilire le modalità operative di erogazione dei mutui, per acquisto, costruzione e La scelta verrà effettuata attraverso una selezione pubblica ’assessorato del turismo ha pubblicato l’avviso per la acquisizione delle candidature alla nomina di direttore generale della direzione centrale dell’Agenzia governativa regionale Sardegna promozione. Agli aspiranti alla nomina sono richiesti i seguenti requisiti: - diploma di laurea (DL - Lauree vecchio ordinamento) o diploma appartenente alle classi di lau- Entro il mese di settembre il bando con le nuove regole ree specialistiche (LS - Lauree specialistiche nuovo ordinamento); - cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea con adeguata conoscenza della lingua italiana; - godimento dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza; - aver svolto per almeno un quinquennio funzioni dirigenziali in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche o private; - essere in possesso dei requisiti di alta professionalità, capacità manageriale e qualificata esperienza nell’esercizio delle funzioni attinenti ai settori operativi dell’Agenzia. Gli interessati dovranno inviare le candidature tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro l’8 settembre 2011 all’assessorato del turismo, artigianato e commercio della Regione Sardegna in viale Trieste n. 105, 09123 Cagliari. Cantina Santadi Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel e Fax 0781 950012 L a Regione Sardegna e la Agenzia regionale per il lavoro hanno predisposto il bando, pubblicato lo scorso 3 agosto, per 3.200 tirocini formativi e di orientamento (tfo) con voucher, attivabili in tutti i Comuni della Sardegna, anche in quelli più piccoli. I tirocini hanno l’obiettivo di facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro e consentono l’acquisizione di nuove competenze a favore di disoccupati, inoccupati e di chi non percepisce ammortizzatori sociali. L’iniziativa si inserisce all’interno degli interventi di politiche attive del lavoro che la Regione sta attuando per arginare la crisi occupazionale ed è in linea con gli obiettivi del Por Fse (Fondo sociale europeo) 2007-2013 e in particolare con l’Asse II “Occupabilità”. Il finanziamento è di 10 milioni di euro. È prevista l’erogazione di 3.200 voucher, ognuno di 500 euro men- sili per 6 mesi, che saranno distribuiti capillarmente fra i soggetti residenti in Sardegna, in proporzione al numero di disoccupati ed inoccupati residenti nei diversi Comuni, assicurando almeno un voucher per Comune. I soggetti ospitanti sono tutti quelli che hanno una forma giuridica disciplinata dal diritto privato e come classificazione è stata assunta quella delle forme giuridiche ed unità legali previste dall’Istat. «I tirocini formativi - ha spiegato l’assessore Franco Manca - sono una opportunità importante destinata a disoccupati ed inoccupati residenti in Sardegna e a chi non usufruisce di ammortizzatori sociali. L’obiettivo è duplice: consentire a queste persone di fare un’esperienza di lavoro, conoscendo da vicino il sistema produttivo isolano ed alle aziende sarde di provare la competenza dei tirocinanti e di capire di che tipo di professionalità hanno bisogno.» «Con questa iniziativa - ha aggiunto il direttore dell’Agenzia per il lavoro, Stefano Tunis - si sta assecondando un elemento di vitalità del mercato del lavoro nel quale, soprattutto nel terziario e nel comparto turistico, si assiste ad una ripresa della occupazione.» Per velocizzare i tempi di attivazione e snellire gli aspetti amministrativi è stata predisposta una procedura on-line con un sito dedicato, www.sardegnatirocini.it al quale le aziende interessate ed i candidati tirocinanti dovranno iscriversi, per poter presentare la domanda, a partire dal 1 ottobre. Sono previsti due mesi di informazione, durante i quali sarà messa a disposizione degli utenti una vetrina di incontro domanda/offerta nella quale le aziende potranno inserire degli annunci contenenti indicazioni importanti che riassumano quali attività dovrà svolgere il tirocinante e quale mestiere imparerà. è giunto l’atteso provvedimento della Giunta provinciale La Carbosulcis potrà avviare il programma per potenziare lo stoccaggio delle ceneri L a Provincia di Carbonia Iglesias concederà alla Carbosulcis l’autorizzazione integrata ambientale per un aumento di 450.000 metri cubi della zona adibita allo stoccaggio delle ceneri. «Nonostante la Giunta regionale, con la valutazione di impatto ambientale, si sia espressa sino a concedere un aumento di 600.000 metri cubi, corrispondente alla realizzazione di due anelli, la Provincia di Carbonia Iglesias - spiega l’assessore alla difesa dell’ambiente, Carla Cicilloni - ha optato per concedere un incremento di un solo anello, in quanto non vorremmo che la Carbosulcis diventasse un gestore di discarica.» Questo è l’esito della confe- renza di servizi riunitasi per analizzare la richiesta di ampliamen- L’assessore Carla Cicilloni. to della superficie dedicata al materiale da stoccare. «Non è rassicurante una concessione che vada oltre i tre anni di stoccaggio - precisa l’assessore Cicilloni -, in quanto il rischio è che l’attività estrattiva della Carbosulcis, che deve risultare prioritaria, si tramuti in futuro in attività di discarica. Riteniamo invece strategico che l’azienda, come da autorizzazione concessa già da tempo e mai attuata, pompi le ceneri in sottosuolo, proprio per riempire i vuoti di miniera, anche a tutela della salvaguardia ambientale, onde evitare le discariche a cielo aperto. Solo dopo aver accertato l’attuazione di questa azione - conclude l’assessore provinciale alla difesa dell’ambiente -, verrà valutato in itinere il da farsi.» M.P. LATINIA Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna. Vino mediterraneo, caldo, solare che, servito a 10°-12° C, esalta il dessert e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa. 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Ha fatto registrare un leggero calo solo l’invaso di Monte Pranu (da 42,88 milioni a 41,13 milioni di metri cubi), mentre è positivo il differenziale per gli altri tre invasi (da 5,82 a 5,89 milioni di metri cubi per Bau Pressiu; da 8,70 a 9,02 milioni di metri cubi per Punta Gennarta; da 4,49 a 4,55 milioni di metri cubi per Medau Zirimilis). L’acqua c’è, dunque, ma visti i precedenti vissuti negli anni ‘90, va comunque gestita con grande parsimonia, perché un eventuale inverno 2011/- 2012 meno ricco di precipitazioni, renderebbe preziosissime le scorte accumulate negli ultimi anni. In questa ottica, risulta importantissimo lo sblocco delle risorse (50 milioni di euroFondi FAS) necessarie per la realizzazione del collegamento tra il sistema idrico del Tirso-Flumendosa ed il sistema idrico del Sulcis Iglesiente (attraverso la diga di Bau Pressiu), contenuto nel cosiddetto “Piano per il Sud”. Situazione attuale degli invasi del sistema idrico multisettoriale regionale (Fonte Direzione Generale Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione delle siccità) Situazione 31 luglio 2011 Zona Idrografica Invaso Vol. aut. Vol. inv. % Sulcis Iglesiente Monte Pranu 49,30 41,13 83,43 Bau Pressiu 8,25 5,89 71,39 Punta Gennarta 12,70 9,02 71,02 Medau Zirimilis 6,70 4,55 67,91 Totali 76,95 60,59 78,74 Situazione Situazione 30 giugno 2011 31 luglio 2010 Vol. inv. % Vol. inv. % 45,09 91,46 42,88 86,98 6,73 81,58 5,82 70,55 10,23 80,55 8,70 68,50 5,34 79,70 4,49 67,01 67,39 87,58 61,89 80,43 Inaugurata la struttura realizzata dall’Amministrazione comunale Giba ha presentato la sua fonte dell’acqua L ’acqua è uno degli elementi caratteristici del paese, con il mare, lo stagno di Porto Botte e la diga di Monte Pranu, e l’Amministrazione comunale di Giba ha voluto rafforzare questo segno distintivo, realizzando la “Fonte dell’acqua”. L’impianto, sistemato in una splendida area verde, è stato inaugurato venerdì 12 agosto. Per l’occasione è stata donata a tutti gli ultrasettantenni presenti una chiavetta per il prelievo gratuito di 500 litri d’acqua affinata, naturale o gassata. A tutti i partecipanti, inoltre, al termine della cerimonia, è stato consentito di prelevare gratuitamente alcuni litri d’acqua. Servizi offerti Estetica luce pulsata Tatuaggi Drenaggio linfatico Sauna Ultrasuono viso Rassodamento viso La diga di Monte Pranu anche quest’anno ha tracimato per un paio di mesi dopo le abbondantissime piogge invernali. Trucco da sposa Massaggi Riflessologia plantare Pranoterapia Riequilibrio energetico Parruccheria unisex Convenzioni con Enti - Richiedi la tua Personal Card per usufruire degli sconti a Te dedicati: ASL 7 - AVIS Comune di Iglesias - 1°Reggimento Teulada La fonte dell’acqua del comune di Giba. IL NUMERO 237 6-11:IL NUMERO 181 4/9 11/08/11 10.41 Pagina 1 6 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 La Corte di Giustizia europea ha respinto il ricorso della multinazionale contro la legittimità dell’indagine della Commissione europea «Il Governo intervenga a sostegno di Alcoa» Il deputato Antonello Mereu ha presentato un’interrogazione ai ministri dello sviluppo economico, delle politiche comunitarie e del lavoro. U na nuova estate calda per l’Alcoa e l’intero polo industriale di Portovesme per l’incertezza legata alla nota vertenza sulle tariffe agevolate aperta da alcuni anni dalla Commissione europea. Alcune settimane fa il pronunciamento della Corte di Giustizia europea è stato sfavorevole nei confronti dell’azienda, il cui ricorso è stato respinto. Il futuro di Alcoa ora è fortemente a rischio, perché qualora la sentenza dovesse diventare definitiva, il peso economico da affrontare sarebbe talmente elevato da compromettere quasi certamente «Qualche giorno fa - ha scritto Antonello Mereu - la Corte di Giustizia europea si è pronunciata in merito alla vicenda riguardante la multinazionale dell’alluminio Alcoa, respingendo il ricorso della società contro la legittimità dell’indagine della Commissione europea e la conseguente procedura d’infrazione per aiuti di Stato avviata dall’Europa per le tariffe elettriche speciali concesse agli stabilimenti di Portovesme e di Fusina». «Si tratta del terzo pronunciamento di organismi comunitari in merito alla vicenda - ha aggiunto il Antonello Mereu. Lo stabilimento Alcoa Trasformazioni di Portovesme. la prosecuzione dell’attività produttiva nello stabilimento di Portovesme. La decisione della Corte di Giustizia europea è giunta nel periodo più caldo dell’estate ma davanti ad un’emergenza di questa portata non possono esserci vacanze ed urge un intervento politico per trovare una soluzione in tempi brevi. Il 27 luglio, prima della pausa dei lavori parlamentari che si protrarrà fino alla prima settimana di settembre, il deputato dell’UDC Antonello Mereu ha presentato un’interrogazione a risposta orale al ministro dello sviluppo economico, al ministro per le politiche comunitarie ed al ministro del lavoro e delle politiche sociali. deputato sulcitano - dopo quanto già stabilito dalla commissione nel 2006 e conseguentemente confermato dalla prima sentenza giudiziaria nel 2009; la questione è alquanto delicata, in quanto la multinazionale americana potrebbe essere chiamata a restituire un’ingente somma di denaro (stimabile in circa 300 milioni di euro) dovuta a compensazioni tariffarie ottenute dal 1996 al 2010 che oggi invece le sentenze degli organismi giudiziari europei confermerebbero essere atto illegittimo in quanto configurabile come aiuto di Stato.» «La situazione appare di notevole criticità - ha sottolineato ancora Antonello Mereu - e necessita di un intervento da parte del Governo nel più breve tempo possibile per evitare una tragica conclusione degli eventi che porterebbe all’inevitabile chiusura dello stabilimento, come già minacciato dalla multinazionale americana nel 2009, ed al conseguente crollo di tutto il settore produttivo del Sulcis Iglesiente, che coinvolge aziende di grande rilevanza, a cui conseguirebbe la perdita di migliaia di posti di lavoro, e chiedo ai ministri dello sviluppo economico, delle politiche comunitarie e del lavoro e delle politiche sociali, quali urgenti iniziative intendano intraprendere presso l’Unione europea, per evitare l’esecuzione degli effetti della procedura di infrazione aperta nei confronti della società Alcoa e quali eventuali misure straordinarie intendano adottare per consentire, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato alle imprese, l’approvvigionamento di energia elettrica con tariffe agevolate e garantire così la prosecuzione dell’attività di tutto il polo produttivo del Sulcis Iglesiente.» La situazione di crisi del polo industriale è critica da tempo ed è indubbio che al futuro di Alcoa è legato indissolubilmente quello dell’intero comparto e, quindi, di migliaia di lavoratori. Interrogazione del consigliere regionale del PD Marco Meloni «La Giunta ritiri la circolare-beffa sulle stabilizzazioni dei lavoratori» M arco Meloni, consigliere regionale e responsabile nazionale pubblica amministrazione del PD, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, all’assessore degli enti locali, finanza ed urbanistica ed all’assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione sulla vicenda della stabilizzazione dei lavoratori precari. «Nonostante il Governo abbia impugnato davanti alla Corte costituzionale le norme sulla stabilizzazione contenute nelle leggi regionali 1 e 12 del 2011, e nonostante il precedente tentativo di stabilizzazione del 2009, del tutto identico nei contenuti, sia già stato giudicato incostituzionale - scrive Marco Meloni - l’assessorato agli enti locali lo scorso primo agosto ha emanato una circolare attuativa delle norme sulla stabilizzazione, che quasi certamente produrrà dei provvedimenti di stabilizzazione nulli.» «Una circolare-beffa - prosegue Meloni -, un provvedimento sciatto ed inconcludente di cui rischiano di pagare le conseguenze proprio i lavoratori precari: ricordo che la manovra recentemente approvata dal Parlamento ribadisce che le stabilizzazioni adottate con norme poi dichiarate incostituzionali sono nulle, ovvero prive di qualsiasi effetto.» «La Giunta questo rischio l’ha ben chiaro, perché proprio la circolare attuativa sollecita “la riflessione” degli enti locali interessati sull’opportunità di procedere, proprio per i dubbi di costituzionalità - osserva Meloni - e dovrebbe riflettere seriamente su questa vicenda, interrompendo ogni azione in attesa della nuova sentenza della Corte costituzionale, e cercando di costruire una soluzione al problema della precarietà nella pubblica amministrazione regionale e degli enti locali anziché procedere con continui e ormai del tutto vani tentativi di aggirare la garanzia del concorso pubblico sancita dalla Costituzione.» La presentazione delle domande entro il 30 settembre Il comune di Iglesias ha stanziato le risorse per gli assegni di studio dell’anno 2010/11 G li studenti che hanno frequentato le scuole medie inferiori e superiori nell’anno scolastico 2010/2011 e sono stati promossi senza debiti formativi e senza insufficienze, potranno presentare domanda per l’assegnazione degli assegni di studio previsti dal comune di Iglesias. Sul sito internet del comune è pubblicata la domanda da compilare con allegata dichiarazione. La scuola ad indirizzo musicale. Gli assegni di studio sono destinati agli studenti che hanno conseguto il diploma di terza media o di maturità (in entrambi i casi andrà indicato il voto finale d’esame) o che hanno frequentato una delle classi della scuola media superiore (in questo caso dovranno essere indicati i voti dello scrutinio finale riportati in tutte le materie curricolari esclusione religione e condotta). Le domande dovranno essere presentate entro il 30 settembre 2011. Procede bene il programma di valorizzazione del sito minerario I tesori dell’ecomuseo di Rosas P rocede con eccellenti risultati il programma di valorizzazione del sito minerario di Rosas. Scoperta nel 1832, Rosas venne riconosciuta come area mineraria nel 1849 ed ottenne l’11 luglio del 1851 dal re Vittorio Emanuele II la concessione per l’estrazione della galena come Società Anonima dell’Unione Miniere del Sulcis e del Sarrabus. La miniera deve il suo nome alla presenza della rosasite, un minerale (carbonato basico di rame e zinco) rinvenuto nella località tra i monti di Terrubia. Dalle sue gallerie si estrassero piombo, zinco e ferro. Restò attiva sino al 1980 quando venne chiusa definitivamente. Il complesso degli edifici e delle strutture minerarie è stato recuperato e ristrutturato a fini museali e ricettivi, dando vita all’EcoMuseo Miniere Rosas - Villaggio minerario di Rosas, oggi tra i beni tutelati dall’Unesco e grande museo a cielo aperto immerso in un contesto ambientale di assoluto valore naturalistico. La laveria è il vero cuore pulsante della miniera, in cui è possibile ammirare i grandi mulini per la lavorazione del minerale perfettamente funzionanti. Al piano superiore dello stesso edificio, le sale multimediali con schermi e “pozzetti” ripercorrono l’epopea mineraria sarda e, in particolare, la storia e le vicende di Rosas e delle miniere di Narcao raccontate dalla voce dei protagonisti, i vecchi minatori. Un altro spazio espositivo si apre nel grande piazzale al centro del villaggio. Al suo interno, tra pannelli illustrativi, documenti ed attrezzature da lavoro, si possono ripercorrere le vicende di Rosas, dal momento della scoperta al de- clino, fino alla rinascita come grande compendio museale e naturalistico. è visitabile anche la galleria Santa Barbara, dove è possibile osservare i sistemi e le condizioni di lavoro all’interno di una miniera di piombo e zinco. è inoltre possibile ammirare l’ex ufficio postale e centro direzionale (oggi ristorante), il forno di calcinazione, i depositi di stoccaggio (oggi bar), la fucina del fabbro (oggi esposizione museale Nel sito è presente un bar-caffetteria, un ristorante (su prenotazione), biglietteria e reception per la prenotazione delle case vacanza ricavate negli ex alloggi dei minatori. Il villaggio, inoltre, è servito da un trenino gommato in partenza dalla stazione di Rio Murtas, all’ingresso della strada che conduce al villaggio minerario. Informazioni: tel. + 390781 1855139 • www.villaggiominera riorosas.it e www.comune.narcao. Il trenino nella stazione di partenza, a Rio Murtas. polifunzionale), la foresteria e gli ex alloggi dei minatori. Questi ultimi, ristrutturati, costituiscono oggi un particolare esempio di casevacanza. Il museo consente di aprire una finestra sulle attività minerarie di una delle più importanti miniere di piombo e zinco del Sulcis Iglesiente e, soprattutto, sulla vita di una comunità legata a doppio filo con il duro lavoro in galleria. Il museo e l’intero villaggio sono dotati di servizi per i visitatori. ci.it/ minierarosas • info@villag giominerariorosas.it e minieradi [email protected]. L’EcoMuseo della miniera di Rosas è aperto dal martedì alla domenica 9.00-13.00 e 15.30 - 20.00 (il lunedì su prenotazione). L’ingresso a pagamento è così determinato: adulti € 5,00. Per gruppi superiori alle 10 unità, € 3,00 a persona. Scolaresche € 3,00 ad alunno, gratuito per due accompagnatori per classe. Ridotto (sconto) per over 65. Approvati i progetti per la sistemazione di alcune strade Nuovi interventi della Provincia per avere una viabilità più sicura L a Giunta provinciale ha approvato nuovi interventi per sistemare le strade di propria pertinenza. La Provincia ha diagnosticato nella strada provinciale 85 (dall’incrocio con 168.000 euro, utili ad intervenire per il ripristino di situazioni caratterizzate da alcuni cedimenti. Lavori di messa in sicurezza sono previsti anche nella S.P. 105, tra Capo Pecora e Fluminimaggio- L’assessore Marco Simeone. La S.P. 85 Terraseo-Guardia Gibara. la SP2 Carbonia-Villamassargia in direzione Terraseo), problematiche riguardanti la sicurezza stradale, mettendo in cantiere delle opere di messa in sicurezza tra il km 5+800 e il km 17+800 ed impegnando re, prevedendo una spesa di 300.000 euro per far fronte ad un cedimento stradale. La Giunta ha deciso, inoltre, di intervenire per la manutenzione della strada provinciale 110, nel tratto tra la S.P. 73 e l’abitato di Porto Pino, rendendo disponibili 300.000 euro per il ripristino dell’asfalto. «Questi interventi - spiega l’assessore provinciale ai Lavori pub- blici, Marco Simeone - vanno ad aggiungersi alle numerose altre opere dedicate alla messa in sicurezza delle strade provinciali, il tutto finalizzato ad investire in efficienza e sicurezza della viabilità.» Per la tua pubblicità su “La Provincia del Sulcis Iglesiente” 328 1457305 - 349 7114191 - 328 6132020 IL NUMERO 237 7-10:IL NUMERO 181 4/9 11/08/11 11.57 Pagina 2 Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 7 La Provincia del Sulcis Iglesiente Ordine del giorno bipartisan in Consiglio regionale sulla vendita della Tirrenia e sulla continuità territoriale marittima «Si annulli la vendita della società Tirrenia» «La Giunta ponga in essere tutte le iniziative possibili e necessarie per contrastare il monopolio venutosi di fatto a creare.» N onostante le continue forti contrapposizioni, sui grandi problemi che penalizzano la Sardegna il Consiglio regionale riesce ancora a ritrovare la unità e ad avviare un’azione comune. è accaduto il 27 luglio scorso con l’approvazione dell’ordine del giorno bipartisan (primo firmatario il sardista Giacomo Sanna ma sottoscritto da consiglieri sia di maggioranza sia di opposizione: Bruno, Diana Mario, Steri, Vargiu, Zuncheddu, Salis, Cuccureddu, Capelli, Ben Amara), sulla vendita della Tirrenia e sulla continuità territoriale marittima. Il Consiglio regionale ha espresso «contrarietà verso qualunque forma di monopolio nei servizi di collegamento marittimo tra la Sardegna e il Continente», riaffermato «il diritto dei sardi alla continuità territoriale marittima e aerea, per i passeggeri e per le merci», e ribadito: «1) la ferma volontà di ottenere le risorse finora destinate alla Tirrenia, quali contributi per oneri di servizio pubblico, al fine di finanziare la gara europea volta alla continuità territoriale marittima da e per la Sardegna, individuando nel mercato internazionale l’operatore in grado di assicurare la migliore offerta in termini di numero di rotte e di porti interessati, tariffe, qualità dei servizi e del naviglio; 2) la necessità di attivare tutte le iniziative possibili atte a garantire l’avvio delle procedure di gara per l’imposizione di oneri di servizio pubblico relativamente alla continuità territoriale marittima, in linea con i regolamenti comunitari, previa separazione della procedura di vendita della Tirrenia dalla contestuale concessione di rotte agevolate e contributi». L’ordine del giorno raccomanda alla Giunta regionale: «1) di operare in tutte le sedi giurisdizionali, nazionali ed europee affinché si proceda all’annullamento della vendita della Tirrenia di Navigazione Spa, firmata dal commissario straor- Il porto di Cagliari. dinario della medesima società; 2) di adoperarsi affinché il procedimento di privatizzazione della Tirrenia sia separato dall’avvio delle procedure per la gara internazionale con oneri di servizi per la continuità territoriale marittima da e per la Sardegna; 3) di porre in essere tutte le iniziative possibili e necessarie per contrastare il monopolio venutosi di fatto a creare nel cabotaggio marittimo da e per l’Isola; 4) di attivare tutte le iniziative possibili, atte a garantire l’avvio delle procedure di gara per l’imposizione di oneri di servizio pubblico aperta a tutti, per selezionare l’operatore in grado di garantire il miglior vantaggio complessivo per i sardi in termini di numero di rotte e di porti interessati (al fine di favorire l’utilizzo nei trasporti delle vie del mare e l’integrazione mediterranea), frequenze, velocità, qualità del servizio e del naviglio, tariffe, sia per i passeggeri che per le merci; 5) di organizzare iniziative di protesta a Roma e a Bruxelles coinvolgendo tutte le forze economiche e sociali al fine di sensibilizzare le istituzioni nazionali ed europee per garantire gli interessi dei sardi messi in grave pericolo dalla assegnazione della Tirrenia alla Cin, con il contestuale proseguo del monopolio sulle rotte; 6) di porre in essere tutte le possibili iniziative per la tutela delle proprie competenze e prerogative istituzionali adendo tutte le vie legali in sede costituzionale, presso l’Unione europea ed in sede civile ed amministrativa, anche per l’impugnativa presso il Tribunale amministrativo della procedura di privatizzazione e di proroga della convenzione Tirrenia e per responsabilità precontrattuali della stessa Cin, nonché presso tutte le Autorità garanti del mercato e della concorrenza». L’assessorato regionale del lavoro ha stanziato le risorse Circa 27 milioni per il fondo microcredito FSE L ’assessorato regionale del lavoro ha stanziato circa 27 milioni di euro di risorse economiche dal fondo sociale europeo destinate al reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. L’iniziativa è rivolta a coloro che vogliono avviare una nuova iniziativa imprenditoriale in Sardegna o realizzare un nuovo investimento nell’ambito di iniziative esistenti e si trovano in condi- zioni di difficoltà rispetto ai tradizionali canali di credito. Il fondo microcredito FSE, prevede la concessione di un mutuo fino a 25mila euro, a tasso zero, rimborsabili in 60 mesi. L’intervento, gestito dalla finanziaria regionale Sfirs SPA, non prevede la richiesta di garanzia, fatta eccezione per le società a responsabilità limitata e le cooperative a responsabilità limitata. Possono presentare i relativi progetti, a partire dal 30/08/2011: • soggetti a rischio di esclusione; • donne; • soggetti svantaggiati così come individuati dalla L.R. 22/04/97; • famiglie monoparentali; • persone prive di diploma di scuola media superiore o professionale; • nuovi imprenditori; • microimprese costituende o già costituite. Una convenzione tra l’Ersu, l’Università e l’Azienda ospedaliera Dal 3 ottobre assistenza sanitaria gratuita per gli studenti universitari fuori sede G razie alla convenzione stipulata fra l’Ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Cagliari, l’Università degli Studi di Cagliari e l’Azienda OspedalieroUniversitaria, da ottobre gli universitari fuori sede potranno usufruire del servizio di assistenza sanitaria gratuita. La convenzione, a carattere sperimentale, avrà la durata di un anno a decorrere dal 3 ottobre 2011 e potrà essere rinnovata dalle parti a seguito di verifica positiva sul servizio erogato. Per informazioni gli studenti potranno rivolgersi allo sportello Student Jobs dell’Ersu (070 66206387 e-mail: ersu.studentjobs @gmail.com). La convenzione è stata sottoscritta alcune settimane fa nella sede dell’Ersu alla presenza del presidente Daniela Noli, del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, Ennio Filigheddu, e del prorettore Giovanna Maria Ledda dell’Università degli Studi di Cagliari. «Abbiamo lavorato intensamente per raggiungere questo importantissimo obiettivo - ha detto il presidente dell’Ersu Daniela Noli - grazie all’impegno del consiglio di amministrazione e grazie alla razionalizzazione delle spese di bilancio, finalmente siamo riusciti a garantire un servizio mai attivato fino ad oggi nella storia della Università che interessa oltre tre- dicimila studenti.» Soddisfazione è stata espressa dal prorettore Giovanna Maria Ledda: «Con questa convenzione diamo attenzione alle esigenze dei nostri studenti che hanno il diritto di vivere con più serenità la loro carriera accademica. L’Università lavora per migliorare tutti i servizi, dando priorità costante alle esigenze degli studenti». «Questa convenzione - ha spiegato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Ennio Filigheddu - nasce dalla stretta collaborazione fra l’Azienda OspedalieroUniversitaria, l’Ersu e l’Università ed è frutto di una ricerca di mercato che ci ha permesso di studiare il miglior servizio possibile da offrire agli studenti. Dal prossimo anno accademico potranno rivolgersi ai colleghi di Medicina Interna che hanno deciso di lavorare oltre il loro orario di lavoro a titolo assolutamente gratuito. Si prevede inoltre che, oltre all’assistenza medica, gli studenti possano usufruire di eventuali esami specialistici e di farmaci secondo la normale prassi del servizio sanitario nazionale (ricetta rossa)». L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari si è impegnata a garantire il servizio di assistenza sanitaria che prevede l’apertura di un ambulatorio medico dedicato dalla Divisione Medicina I del P.O. San Giovanni di Dio per gli studenti universitari fuori sede, con i seguenti orari: Lunedì 1° turno 2° turno 3° turno 8.30-9.30 12.30-13.30 Martedì 1° turno 2° turno 3° turno 8.30-9.30 12.30-13.30 Mercoledì 1° turno 2° turno 3° turno 8.30-9.30 12.30-13.30 Giovedì 1° turno 2° turno 3° turno 12.30-13.30 15.30-17.30 Venerdì 1° turno 2° turno 3° turno 8.30-9.30 12.30-13.30 II servizio richiesto sarà svolto da personale messo a disposizione dall’Azienda Ospedaliera con propria attrezzatura specialistica e, comunque, su indicazione del Responsabile dell’U.O.C. di Medicina Generale I del P.O. San Giovanni di Dio, Dott. Mario Brundu. II costo annuale del servizio ammonta a euro 50.000,00 (cinquantamila) e sarà liquidato all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, nella misura di: • euro 25.000 (venticinquemila) a carico dell’Ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Cagliari; • euro 25.000 (venticinquemila) a carico dell’Università degli Studi di Cagliari. 250.000 euro per il completamento dei lavori della Cattedrale La Provincia finanzia il recupero dell’architettura religiosa L a Provincia ha approvato il progetto relativo ai lavori di restauro conservativo della Cattedrale di Santa Chiara a Iglesias, impegnando una spesa complessiva di 250.000 euro. «L’intervento - spiega l’assessore provinciale ai lavori pubblici, Marco Simeone - verrà concentrato prevalentemente sulla torre campanara, per la quale è previsto il restauro conservativo dei materiali lapidei, la messa in sicurezza statica e la messa in funzione delle campane. Inoltre, essendo una struttura che ha beneficiato dei primi interventi di restauro nel lontano 1400, con lo stesso intervento procederemo ad una analisi storica del degrado di tutto lo stabile, utile ad un’approfondita conoscenza della situazione.» La Provincia ha disposto inoltre un finanziamento per la valorizzazione dell’architettura religiosa, attraverso un supporto al museo diocesano della chiesa della Purissima. La diocesi di Iglesias, infatti, ha avviato un progetto di recupero e valorizzazione rivolto all’apertura del museo diocesano di Iglesias, articolato in due sezioni: la prima nei sotterranei della Cattedrale di Santa Chiara e la seconda nei locali della Con-cattedrale della Purissima. «Il provvedimento della Provincia di Carbonia Iglesias - spiega l’assessore al turismo, Marinella Grosso -, al quale sono stati destinati 18mila euro, è finalizzato alla conclusione del progetto di recupero e allestimento di tale istituzione culturale, importante dal punto di vista storico, religioso ed architettonico ed in linea con le finalità di valorizzazione, anche in termini turistici, del patrimonio artistico e architettonico del territorio.» M.P. La Cattedrale di Santa Chiara. Interno della Chiesa della Purissima. Carbonia e Iglesias hanno ospitato i ragazzi di Oberhausen Gemellaggio tra Sulcis Iglesiente e Germania D al 23 luglio al 6 agosto le Amministrazioni comunali di Carbonia e Iglesias hanno ospitato, con la collaborazione delle famiglie e dei ragazzi delle due città, 17 ragazzi tedeschi, nell’ambito del gemellaggio, che ormai si ripete da diversi anni, tra i ragazzi provenienti dalle due città capoluogo della Provincia, Carbonia e Iglesias, e quelli di Oberhausen. Tutti i ragazzi coinvolti hanno vissuto una vacanza nel nostro territorio, con visite, uscite programmate ed attività appositamente pensate per i giovani. In primo piano le visite alle bellezze naturalistiche, le grotte, le spiagge, il mare, le coste, ma anche alle ricchezze storiche e archeologiche del nostro territorio. Quest’anno si è ripetuta l’esperienza di un gemellaggio a tre: Carbonia e Iglesias hanno accolto insieme i 17 ragazzi tedeschi, suddivisi tra le famiglie delle due città, 3 le famiglie di Iglesias, 12 quelle Carbonia. Le attività, comunque, hanno coinvolto tutti i ragazzi e si sono svolte insieme sul territorio provinciale. In particolar modo i ragazzi hanno visitato le due città ospitanti ed i loro patrimoni, storico, naturale e artistico, le spiagge del Sulcis Iglesiente, e gran parte del patrimonio archeologico e paesaggistico sulcitano. Carbonia. Iglesias. La Provincia del Sulcis Iglesiente Quindicinale di informazione politica, economica e sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294 Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis Loc. Medadeddu, 121 - Carbonia - Tel. e Fax 0781 670155 - Cell. 333 9698533 [email protected] - [email protected] Pubblicità: 328 1457305 - 349 7114191 - 333 9698533 Stampa: Cooperativa Tipografica Editoriale - Loc. Sa Stoia - Z.I. Iglesias - Tel. 0781 21086 IL NUMERO 237 8-9:IL NUMERO 181 4/9 11/08/11 11.05 Pagina 1 8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 Il sindaco di Tratalias ha chiesto al commissario del Consorzio di bonifica del Basso Sulcis la revoca della delibera «Perché quei quattro tirocini formativi?» Per Marco Piras la situazione economica dell’Ente richiede riduzioni delle spese e non nuovi costi a carico degli agricoltori. P remesso che la L.R. 23 maggio del 2008, n. 6, legge-quadro in materia di consorzi di bonifica, Marco Piras. ha come obiettivo principale l’utilizzo razionale delle risorse idriche per uso agricolo ai fini dello sviluppo di un’agricoltura moderna e razionale, nell’ambito di un ordinato assetto del territorio, della salvaguardia dell’ambiente rurale e della corretta gestione delle sue risorse attuabile attraverso un corretto ed efficiente funzionamento dei consorzi di bonifica… Al luglio del 2011 ci troviamo di fronte a delle situazioni per le quali non trovo parole. Da diversi anni il Sulcis Iglesiente è investito da una crisi che non ha eguali in nessun’altra parte d’Italia, crisi che non risparmia certo il comparto agricolo. Il Consorzio di bonifica presente sul nostro territorio risulta da decenni commissariato; commissari regionali con le diverse assunzioni hanno portato l’Ente alla situazione in cui versa. Nel Consorzio sono presenti in pianta organica 48 dipendenti, suddivisi in 22 impiegati/funzionari, 1 dirigente e 25 operai; il costo del personale dal 2003 al 2009 ha assorbito in media il 73% circa delle entrate dell’Ente con una punta recente nel 2008 col 94,42% delle entrate correnti, con un costo attuale del personale dipendente di circa € 1.850.000 annui. Le entrate del Consorzio dovrebbero essere incassate mediante l’emissione dei ruoli che, secondo quanto previsto dalla legge regionale sui Consorzi di bonifica, “devono” coprire il disavanzo di esercizio. Questo significa porre sulle spalle degli agricoltori una cifra che si aggira intorno ai 2.000.000 di euro l’anno (come meglio di seguito ripor- tato) e che rendono assolutamente impraticabile l’emissione dei suddetti ruoli considerando che prima dell’entrata in vigore della legge regionale le entrate derivanti dai ruoli per l’acqua irrigua ammontavano a circa 400.000/500.000 euro/anno. Questo quadro dimostra chiaramente come sia ormai diventato cronico e ricorrente il ritardato pagamento degli stipendi ai dipendenti come pure il pagamento delle forniture di beni e servizi, ritardi che hanno comportato sanzioni, interessi e, talvolta, anche pignoramenti. La mancanza di un flusso finanziario in entrata costante e sufficiente determina l’impossibilità di una programmazione certa delle attività, l’impossibilità di disporre di macchinari d’opera, automezzi, computer e software efficienti ed al passo coi tempi, l’impossibilità di formare e riqualificare il personale dipendente, la difficoltà di individuare fornitori disposti a tollerare l’ormai cronico ritardato pagamento delle loro fatture. Altro effetto non trascurabile di tale condizione è la necessità di ricorrere ogni anno al fido bancario, che spesso viene utilizzato fino al limite massimo con aggravio di costi per interessi passivi. Il Consorzio di bonifica del Basso Sulcis ha un fabbisogno finanziario mensile minimo di circa € 150.000 così distribuito: • costo complessivo personale dipendente (48 dip.) e Commissario € 140.000 • carburante € 3.500 • spese telefoniche € 1.000 • energia elettrica € 2.000 • varie (acquisto materiali di consumo, cancelleria, attrezz.) € 10.000 • TOTALE € 156.500 Tale fabbisogno non include tutte quelle spese che comunque rientrano nella gestione ordinaria dell’ente come ad esempio: i compensi per i revisori dei conti, gli interessi passivi alla banca, gli interventi di manutenzione/riparazione delle macchine, le assicurazioni, le prestazioni professionali di avvocati, di consulenti amministrativi, il compenso per il medico del lavoro e del responsabile per la sicurezza, tutte le spese necessarie per garantire ai dipendenti di lavorare in sicurezza, ecc.. Se consideriamo tutto ciò che riguarda la gestione ordinaria, il fabbisogno finanziario annuale ammonta a circa € 3.900.000 annui. I debiti correnti pregressi vari, fornitori, banca, revisori, amministratori, avvocati, pendenze contributive, ecc., ammontano a circa € 3.200.000, mentre in totale considerando anche quelli in conto capitale ammontano a circa € 7.000.000. Già dal mese di maggio, vista la situazione in cui si trovava il consorzio, si paventava l’impossibilità dell’avvio della stagione irrigua, considerato che le risorse a disposizione garantiranno il funzionamento dell’Ente sino a settembre/ottobre, dopodiché non potrà più essere garantita la regolare esecuzione del servizio. Da questa mia missiva non si evinca che il sottoscritto è contrario all’attivazione dei tirocini formativi, ma mi chiedo che cosa possono apprendere quattro ragazzi in una struttura dove non ci sono i fondi per mettere il gasolio alle macchine. Considerando che l’ente dovrebbe sostenere, con l’attivazione dei tirocini, ulteriori costi secondo quanto previsto dal bando provinciale «L’azienda si impegnerà a farsi carico delle coperture assicurative INAIL e RC mentre il soggetto promotore si farà carico del pagamento dei rimborsi spese ai tirocinanti inseriti», chi paga questi costi? Sempre a carico degli agricoltori? Mi chiedo, inoltre, perché non sia stata eseguita alcuna iniziativa ad evidenza pubblica, così da poter mettere nelle condizioni di poter partecipare alla selezione, anche i figli degli agricoltori che hanno le loro aziende entro il comprensorio del Consorzio. La Giunta ha deciso di rafforzare l’ufficio legale comunale Avvocati esterni affiancheranno il legale interno del comune di Iglesias L ’Amministrazione comunale di Iglesias ha deliberato l’approvazione di un elenco di avvocati esterni cui conferire uno o più incarichi per il subentro in talune cause in essere ovvero nuove costituzioni e che, nell’immediato futuro, non potranno essere gestite dal legale interno all’Ente. L’elenco verrà utilizzato solo per le predette finalità. Conseguentemente, gli incarichi conferiti potranno cessare di seguito alla riconduzione delle medesime cause all’avvocato interno, qualora le stesse cause siano ancora in essere. Possono concorrere alla formazione dell’elenco i professionisti, singoli o associati, esercenti l’attività di assistenza e di patrocinio dinanzi al TAR, Tribunale di Cagliari e Iglesias, Corte d’Appello, Giudici di Pace. L’elenco è suddiviso in 2 sezioni: • la “prima” riguarda gli incarichi da affidarsi per le cause civili; • la “seconda” riguarda gli incarichi da affidarsi per le cause penali. I professionisti interessati potranno richiedere l’iscrizione ad una sola sezione. L’elenco così suddiviso sarà formato secondo l’ordine di anzianità di abilitazione alla professione forense ma non costituisce tuttavia graduatoria di merito. La domanda di iscrizione, con firma leggibile e per esteso, deve essere inviata entro e non oltre le ore 11.00 del 31/08/2011, a pena di esclusione, con le seguenti modalità: • per raccomandata A/R indiriz- zata al Segretario Generale. Al fine del rispetto del termine fissato, farà fede il timbro postale di spedizione. • direttamente a mezzo di presentazione all’Ufficio Protocollo comunale in orari d’ufficio. La domanda deve contenere i seguenti elementi: - cognome, nome dati anagrafici - indirizzo dello studio, recapito telefonico, fax, mail - codice fiscale e partita IVA - numero di iscrizione all’albo professionale e decorrenza - specificazione ramo di attività per cui si concorre - espressa dichiarazione di accettare i contenuti dell’avviso Alla domanda dovrà essere obbligatoriamente allegato: - curriculum vitae, con gli incarichi assolti e attività svolte - copia del documento di identità in corso di validità - autocertificazione contenente il possesso dei requisiti richiesti. L’istanza e la documentazione devono essere presentate in busta chiusa con la seguente causale: “DOCUMENTAZIONE PER ISCRIZIONE IN ELENCO INCARICHI LEGALI”. L’inserimento nell’elenco è condizione necessaria per l’affidamento degli incarichi legali ed è subordinato all’esito positivo dell’esame della completezza della documentazione presentata a corredo della domanda inoltrata, con particolare riferimento al curriculum vitae, all’esperienza, alla specializzazione e capa- cità professionale dei partecipanti. Possono essere inseriti nell’elenco gli avvocati, singoli o associati in possesso dei seguenti requisiti: a) iscritti all’Albo professionale da almeno 2 anni che: 1. non siano in condizioni di incompatibilità e/o conflitto di interessi con l’Ente come previste dall’ordinamento giuridico e dal Codice deontologico forense; 2. si trovino nelle condizioni di contrattare con la pubblica amministrazione a norma di legge; I predetti requisiti devono essere autocertificati con le modalità di cui al D.P.R. n° 445/2000. Il mancato possesso o il venir meno anche di uno solo dei suddetti requisiti comporta la non iscrizione o l’automatica esclusione. Il Segretario Generale, valutata la tipologia di causa e i suoi contenuti procede al relativo conferimento, nel rispetto dei seguenti criteri: a) ramo di specializzazione ed esperienze risultanti dal curriculum; b) casi di evidente consequenzialità e complementarietà con altri incarichi precedentemente conferiti; c) attività resa con esito favorevole in precedenti incarichi analoghi; d) rispetto del principio di rotazione; e) foro di competenza della causa; f) accettazione espressa all’applicazione dei minimi tariffari professionali di legge ovvero quelli che saranno preventivati ed accettati dall’Amministrazione. Sulla base di quanto sopra esposto, spett.le Commissario, vi chiedo che venga revocata la delibera e si rimandi l’attuazione solo quando sarà data piena attuazione alla L.R. 23 maggio del 2008, n. 6. Riforma che prevede il definitivo trasferimento del personale ad ENAS per l’impianto di sollevamento ancora gestito dal consorzio, seguito dal trasferimento del personale in esubero presso gli enti a cui sono state trasferite le competenze dalla L.R. 6/2008, al fine di costituire una struttura snella ed efficiente in modo da garantire l’erogazione del servizio che nonostante le innumerevoli problematiche i dipendenti del consorzio continuano ad assicurare. Dei circa 5.000 ettari potenzialmente irrigui, meno di mille vengono irrigati, proprio per gli alti costi dell’acqua, in quanto si continua a far pagare agli agricoltori sulla base delle superficie irrigate e non sugli effettivi consumi, vanificando tutti quegli investimenti fatti da gran parte degli stessi per dotarsi di sistemi di irrigazioni moderni e che garantiscono una corretta gestione della risorsa idrica. Certo non si dovranno fare troppi studi per capire perché gli agricoltori non attingano dalla rete del Consorzio di bonifica e rinuncino il più delle volte ad attuare le coltivazioni proprio per l’elevato ed incerto costo dell’acqua. Sono fermamente convinto che tutti noi dovremmo dare il nostro contributo per far sì che il comparto agricolo del Sulcis non muoia, ridando dignità agli agricoltori mediante la garanzia di un’erogazione dell’acqua per l’irrigazione 365 giorni l’anno, per 24 ore al giorno e ad un costo equo e non gravato dai maggiori costi causati dalla politica, solo allora si potrà dire di aver dato attuazione a bellissimo articolo 1 della legge regionale n. 6 del 2008. Marco Antonio Piras Sindaco di Tratalias Inizia a prendere forma il nuovo partito Mariano Cogotti (Piscinas) aderisce al partito dei sardi M ariano Cogotti, primo centro gli interessi della Sardegna; cittadino di Piscinas, è c) promuovere iniziative rivolil primo sindaco ad aver te a disegnare un grande progetto aderito all’Associa- di innovazione delle istituzioni e zione “Verso il Partito dei Sardi”. delle forme di partecipazione poli«Questo progetto - spiega Ma- tica che costituisca il punto di parriano Cogotti - è una grande occa- tenza del nuovo progetto di svilupsione per la Sardegna e tutte le c- po della Sardegna; munità locali. Sardità, identità ed d) partecipare attivamente a tutte autogoverno sole iniziative di no temi che mestudio e di proritano di essere posta finalizzate affrontati a tutti alla ridefinizioi livelli e dai Cone dei rapporti muni di tutta l’Icon lo Stato, atsola. Per questa traverso la riragione condiviscrittura dello do l’iniziativa. Statuto; Adesso più che e) mantenere mai la Sardeforti rapporti gna deve tornare con tutte le forze ai sardi e ci dobpolitiche e sobiamo opporre ciali, anche attraalle forze della verso iniziative conservazione.» congiunte di Il partito dei coinvolgimento sardi conta già su su specifici temi una settantina di progettuali; di circoli ed entro studio, di propole prossime due sta e di azione; settimane ne sa- Il sindaco di Piscinas Mariano Cogotti. f) svolgere attiranno costituiti vità di comunialtri 35. cazione sui temi della politica; L’obiettivo è di arrivare e supeg) svolgere attività di coordinarare i 100 circoli entro la fine di mento tra gli eletti nei ruoli istituagosto. zionali, finalizzate alla realizzazioLo statuto dell’associazione “Il ne di azioni condivise per la propartito dei sardi” si propone (art. 3): mozione dei diritti dei cittadini sardi; a) far crescere nella società cih) promuovere la collaboraziovile sarda il sentimento di identità ne con istituzione scientifiche e e di appartenenza, come presuppo- centri di ricerca; sto della partecipazione alla vita i) partecipare alle competizioni politica; elettorali. b) costruire una rete di relazioL’associazione sarà strutturata ni tra gli attuali attori della politica con i seguenti organi: sarda, finalizzata alla condivisione - l’assemblea generale; di una cultura dell’impegno politico - il direttivo; che abbia sempre e, comunque, al - il presidente. Il presidente della Corte d’Appello ha rassicurato la Provincia «Un magistrato garantirà la continuità della sede del tribunale di Carbonia» I l presidente della Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari ha comunicato al presidente della Provincia, Tore Cherchi, che il Consiglio Giudiziario ha assunto le deliberazioni necessarie per assicurare la continuità dell’attività nella sede di Carbonia. Nell’immediato, sarà un magistrato di carriera, coadiuvato da un giudice onorario, ad occuparsi dell’amministrazione della giustizia civile. A partire dal mese di novembre, si provvederà con un altro magistrato, trasferito da altra sede, applicato esclusivamente alla sede di Carbonia. Il presidente della Provincia, che aveva rappresentato al presidente della Corte d’Appello le preoccupazioni del territorio sulla materia, ha ringraziato il Consiglio Giudiziario per l’attenzione al territorio e la tempestività delle decisioni, da apprezzare ancora di più in considerazione delle gravi carenze dell’organico della Magistratura. Tore Cherchi aveva sottolineato che «a seguito della notizia che il giudice titolare del ruolo civile del Tribunale di Cagliari, presso la sezione di Carbonia, è in procinto di andare in congedo e che, attualmente, presso il Tribunale di Carbonia, non vi sono altri giudici che trattano le cause civili e gli affari di volontaria giurisdizione (fatta eccezione per un giudice onorario che svolge la sola attività istruttoria ma non redige le sentenze), è stata manifestata viva preoccupazione da parte dell’avvocatura locale, che ritiene fondato il rischio che, con la mancanza di un giudice titolare del ruolo, si verifichi un rallentamento insostenibile nella definizione dei procedimenti, taluni in fase di decisione già da molto tempo, ma non ancora definiti a causa del loro alto numero e del fatto che un solo magistrato non sarebbe assolutamente manere privi di una tutela giurisdizionale esercitata da un giudice togato. L’attività imprenditoriale del Sulcis Iglesiente soffre una gravissima crisi e i ritardi nella definizione dei contenziosi, che insorgono tra gli operatori economici e nel recupero dei crediti - dovuti alla eccessiva durata delle cause -, acuiscono le difficoltà del sistema economico Il tribunale di Carbonia. in grado di deciderli tutti in tempi accettabili. Lo stesso problema riguarderebbe anche la sezione distaccata di Iglesias.» «Il territorio della Provincia di Carbonia Iglesias - aveva scritto Tore Cherchi - è vasto ed ha una popolazione di circa 130.000 abitanti, i quali, ovviamente, non possono ri- locale.» La sezione del Tribunale di Carbonia ha un carico di circa 1.300 affari contenziosi civili e quella di Iglesias di circa 800. Al contenzioso deve aggiungersi la volontaria giurisdizione che, per sua stessa natura, richiede la vicinanza del magistrato ai cittadini che ne hanno, di volta in volta, necessità. IL NUMERO 237 8-9:IL NUMERO 181 4/9 11/08/11 11.05 Pagina 2 Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 9 La Provincia del Sulcis Iglesiente La Provincia di Carbonia Iglesias ha aderito alla proposta della Direzione Generale della Protezione Civile della Sardegna Un programma per l’integrazione sociale La Giunta provinciale ha approvato anche il progetto per la realizzazione del “Centro per la cultura della non violenza”. L a Provincia di Carbonia Iglesias ha aderito alla proposta della DireLuca Pizzuto. zione Generale della Protezione Civile della Sardegna per l’accoglienza dei profughi provenienti dal Nord Africa, approvando la relativa convenzione. Il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha richiesto, infatti, la disponibilità della Provincia di Carbonia Iglesias ad accogliere cittadini extracomunitari aventi i requisiti per il riconoscimento dello status di richiedenti asilo, rifugiati e/o titolari di permesso di soggiorno per protezione umanitaria. «La Provincia - spiega l’assessore alle politiche sociali, sanitarie e della salute, Luca Pizzuto - ha ritenuto doveroso ed urgente intervenire, coerentemente all’azione politica dell’Ente in materia di immigrazione, per fronteggiare l’emergenza umanitaria in atto, garantendo interventi di “accoglienza integrata” ai richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.» Le risorse finanziarie occorrenti per gli interventi, nell’ambito del Piano nazionale per fronteggiare l’emergenza umanitaria dovuta all’afflusso di migranti provenienti dal Nord Africa, sono interamente a carico del Dipartimento della Protezione Civile e verranno erogate alla Provincia in ragione di 40 euro a persona al giorno. Conseguentemente, verranno apportate le necessarie modifiche in entrata e in spesa del Bilancio dell’Ente per l’esercizio finanziario in corso, non appena verrà comunicata la somma necessaria per gli stessi interventi. La Provincia si è impegnata inoltre a svolgere le seguenti attività: • favorire e sviluppare forme stabili di cooperazione interistituzionale, per garantire l’offerta integrata di servizi finalizzati al’inclusione ed integrazione sociale, creando condizioni di pari opportunità di accesso degli stranieri alla vita di comunità; • d’intesa con il soggetto attuatore per la Sardegna, per quanto riguarda la tempistica degli arrivi, garantire l’inserimento dei beneficiari in idonee unità abitative situate in tutto il territorio provinciale. Le abitazioni verranno indivi- duate, con il coinvolgimento degli Enti locali, privilegiando le località facilmente collegate con il capoluogo tramite mezzi pubblici e tenuto conto dei servizi offerti localmente per l’integrazione; • garantire il sostentamento anche mediante la preparazione diretta dei pasti a cura delle persone accolte; • garantire la pulizia e l’igiene ambientale delle unità abitative, nonché le attività di lavanderia anche a cura diretta delle persone accolte; • garantire il servizio di barberia; • garantire la fornitura di beni di prima necessità, quali vestiario, prodotti per l’igiene personale, generi di conforto; • svolgere attività di mediazione culturale, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione diretta dello sportello polifunzionale per l’immigrazione della Provincia; • predisporre, in raccordo con i soggetti gestori, percorsi formativi individualizzati sia per l’apprendimento della lingua che per lo sviluppo ed il consolidamento delle competenze di base e di saperi specifici; • realizzare percorsi personalizzati di orientamento al lavoro e inserimento lavorativo tramite il coinvolgimento dei Centri Servizi del Lavoro; • facilitare i percorsi di integrazione in raccordo con gli operatori per l’integrazione e per la accoglienza; fornire, tramite figure professionali competenti, l’assistenza legale nel percorso per il riconoscimento dello status di rifugiato/richiedente asilo; • promuovere e realizzare percorsi di orientamento ed accompagnamento di tipo sanitario per assicurare la necessaria attività di sorveglianza e assistenza sanitaria. La Giunta provinciale, intanto, ha detto sì alla realizzazione del “Centro per la cultura della non violenza”, finalizzato a realizzare azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere e del suicidio, destinando allo scopo la somma complessiva di 70.000 euro. In base allo statuto, la Provincia concorre ad assicurare a tutti i cittadini uguali condizioni formative, sociali, culturali e di accesso al lavoro; opera per rimuovere ogni forma di discriminazione ed emarginazione per il raggiungimento della giustizia sociale e per garantire a ciascun membro della comunità il pieno esercizio dei propri diritti, con particolare riferimento ai soggetti più deboli. Approvato il bando per gli aiuti alle imprese per la produzione di energie rinnovabili Nuovi incentivi per la produzione di energia pulita I l Servizio energia dell’assessorato dell’industria ha approvato il bando per la concessione di aiuti alle imprese per la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico, biomasse, minieolico) e per la pro- mozione dell’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa. «Abbiamo dato seguito in tempi rapidissimi alle delibere di Giunta di maggio e di luglio - commenta Oscar Cherchi, assessore dell’industria fino a due settimane fa - a disposizioni ci saranno 12.442.000 euro e l’istruttoria delle istanze avverrà secondo l’ordine cronologico di trasmissione delle domande on line. Il progetto si colloca nel grande contenitore di idee di Sardegna CO2.0 con fondi attinti dal POR 2007-2013’. Le domande potranno essere compilate a partire dalle ore 9.00 del 13 settembre 2011 e fino alle ore 13.00 del giorno 5 aprile 2012. Le domande devono essere presentate entro le ore 12.00 di venerdì 9 settembre Contributi per le azioni di contrasto alla povertà S ono aperti i termini per la presentazione delle domande di ammissione al programma “Azioni di contrasto alla povertà” (Linea di intervento 2), annualità 2011. Il programma prevede la concessione di contributi finalizzati al rimborso delle spese sostenute nell’anno 2010 per l’accesso ai servizi essenziali e l’assolvimento degli obblighi tributari. L’ammontare complessivo delle somme a disposizione del Comune è di 115.441,46 euro. Possono presentare domanda i nuclei familiari e le persone singole che risiedono nel comune di Carbonia con reddito ISEE inferiore o uguale alla soglia di povertà relativa, con priorità assoluta per i nuclei familiari su cui gravano obblighi di natura tributaria. Le richieste devono essere presentate all’Ufficio Protocollo del co- mune di Carbonia, in Piazza Roma 1, entro e non oltre le ore 12.00 del giorno venerdì 9 settembre 2011. I moduli e copia del bando sono a disposizione presso gli Uffici del Servizio Sociale, le sedi delle Circoscrizioni e sul sito internet www. comune.carbonia.ci.it. Interpellanza del consigliere regionale del partito sardo d’azione Efisio Planetta «La Regione vigili affinché venga attuato rapidamente il Piano per la piena valorizzazione della lingua sarda» I l consigliere regionale sardista Efisio Planetta ha presentato una interpellanza al presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, sull’effettivo utilizzo veicolare della lingua sarda nell’insegnamento delle discipline e nell’attività didattica nelle Università della Sardegna, riferito al Piano Triennale 2008-2010 e a quello 2011-2013 per la “Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna”. L’on. Planetta ha chiesto di interpellare l’assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere: • se ritenga opportuno l’adozione di adeguate iniziative tali da subordinarne i finanziamenti regionali alle Università di Cagliari e di Sassari, riferiti sia al precedente Piano triennale 2008-2010, ma anche all’attuale Piano 2011-2013, a budget e progetti operativi coerenti con i medesimi Piani; • se non ritenga essere indispensabile procedere celermente al monitoraggio dell’attività svolta dagli Atenei isolani sull’utilizzo dei fondi per la lingua sarda anche attraverso la costituzione di un’apposita Commissione consiliare d’inchiesta; • in quale misura e forma si impegnerà a vigilare affinché il Piano tentativo di utilizzo delle stesse per progetti che non usino come lingua principale quella sarda e, nel caso dell’Università di Sassari, con la realizzazione di corsi di formazione per insegnanti con l’utilizzo veico- Il consigliere regionale Efisio Planetta. è prevista la valorizzazione di tutte le varietà delle lingue parlate, compreso il tabarchino. triennale 2008-2010, come anche quello 2011-1013, venga effettivamente rispettato ed attuato, trovando tutte le risorse finanziarie per realizzare i progetti presentati nella loro interezza ed anche contro qualunque lare della lingua sarda nell’insegnamento delle discipline e nell’attività didattica, ricorrendo alle risorse umane e scientifiche necessarie; • se condivide la scelta dell’Ufficio regionale della lingua sarda di tutelare tutte le varietà delle lingue parlate in Sardegna, ma allo stesso tempo riconoscere la necessità di continuare a sperimentare uno standard di scrittura unico per il Sardo e di giungere ad uno standard di scrittu- ra per le altre lingue sarde (gallurese/turritano o sardo-corso, algherese e tabarchino), da utilizzare come norma nella pubblica amministrazione, nelle scuole, nei mezzi di comunicazione. Considerazioni su un problema di attualità Disabili veri e falsi D u e mesi addietro la nostra associazione proponeva alla comunità di IgleGiorgio Madeddu. sias una riflessione sulla triste condizione che vivono tantissimi disabili della nostra città. Incoraggiavamo tutti, per primi noi stessi, ad una maggiore coerenza e autocritica, fiduciosi, che analizzando insieme e collaborando sulla disabile sofferenza si potessero unire le risorse, amplificare le energie, individuare soluzioni che arginassero due fenomeni paralleli: ingiustizie sui veri disabili, impunità ai falsi disabili. Il comunicato del 10 maggio scorso inviato a tutti i partiti, sindacati, associazioni ed alla stampa, segnalava una squilibrata enfasi tra la denuncia delle carenze dell’INPS che in parte condividiamo, e la “strana amnesia” che affiora ogni qualvolta sia necessaria una valutazione sul nostro operato, i nostri comportamenti, le nostre carenze. La filosofia dominante: «è sempre responsabilità di qualcun altro» non ci appartiene e convinti di poter dialogare con argomenti, autonomia e libertà di giudizio, ci associamo a quanti si scandalizzano per le pensioni ingiustamente revocate e/o non accolte dall’INPS, ma, prendiamo le distanze e non condividiamo quanti novelli Pilato, per il proprio quieto vivere pensano che i falsi disabili siano un’invenzione fantascientifica, gli opportunisti non risiedano nel proprio partito, associazione, sindacato o nella propria casa ma in quella altrui ed i responsabili siano sempre altrove. Sinteticamente la nota proponeva: 1) Iglesias 2.000 invalidi; 2) 500 strani invalidi (200 indigenti, 300 furbi); 3) Responsabilità da spalmare, con le dovute distinzioni, tra l’intera filiera burocratica che, a vari livelli, collabora all’accertamento e verifica dei requisiti. Delegare, e poi crocifiggere, l’INPS al titanico incarico di individuare gli invalidi di origine controllata e i marpioni, fauna certamente non in estinzione appare scorretto. Che fare? La disabilità, quella autentica, che commuove, angoscia, strazia, che può farti scivolare nella più buia disperazione e annientarti ma, può talvolta dare senso alla Tua esistenza, ci appartiene e coinvolge, interpella costantemente le nostre coscienze. La disabilità dopata, egoistica, meschina, clientelare, connivente, compiacente, pilotata, suggerita, mafiosa, non ci lascia indifferenti, fa esplodere il nostro tenace dissenso. Non crediamo che l’INPS possa risolvere le disabili ingiustizie né la magistratura, spesso lasciata sola, possa annientare la mafia né la protezione civile risolvere tempestivamente le stravaganze della natura se ... chi ha le mani pulite le tiene in tasca... niente cambierà! L’interesse, la premura, l’amore per il disabile, rappresentano l’elemento fondante ed essenziale della nostra associazione. Siamo convinti che tantissime associazioni quotidianamente testimonino con coraggio e generosità questa difficile scelta di campo. Pensiamo che sia irrinunciabile nell’interesse generale unire le forze, le risorse, le competenze per progettare un futuro di solidarietà. Siamo altresì persuasi che saremo efficaci, utili e costruttivi solo se liberi, autonomi e responsabili davanti ad ogni nuovo fenomeno che incroceremo, inseguendo la verità sempre e, comunque, anche quando scomoda e impopolare. Le riflessioni sui falsi disabili, imbroglioni, opportunisti, mezze tacche, parassiti, hanno spesso animato il dibattito tra i nostri Gruppi di Auto Aiuto, dove, accogliamo sofferenze talvolta estreme ma dignitose, fiduciose, che sognano di riscattarsi, di convertirsi, di rinnovarsi, non c’è spazio per adeguarti alla mediocrità che ti circonda. Crediamo di non aver convinto quanti, ben lungi dai nostri intendimenti, si sono sentiti giudicati e, per atavica natura e genetica predisposizione considerano le colpe e le debolezze del sistema altrove riposte. Non avanzano alcuna personale osservazione, studio, analisi o proposta ma, si esprimono fuori tema e scomposti deragliano dalla proposta iniziale: riflessione ed autocritica sui falsi invalidi autentico marker di decadenza sociale, vergogna e devastante degrado morale. Dal 1 gennaio 2010 la certificazione medica per l’invalidità civile prevede che un sanitario (qualsiasi medico italiano può richiedere accredito e PIN) effettui l’invio telematico della certificazione all’INPS. Il richiedente riceve dal medico certificatore l’attestato INPS (ricevuta di ritorno) che consente l’inoltro della domanda sempre telematica del paziente direttamente o attraverso sindacati, patronati, associazioni o consulte accreditate. Il paziente riceve, quindi, una convocazione dalla commissione medico legale della ASL che dovrebbe annoverare tra i suoi componenti un medico INPS, normalmente assente per carenza d’organico. La normativa è chiara: • Inoltro telematico del certificato sanitario all’INPS. • Il medico consegna al paziente l’attestato INPS di certificazione ricevuta. • Il paziente direttamente o tramite patronato, associazione o consulta ufficializza la propria domanda. Un triage (filtro, cernita) intelligente deve essere previsto alla sorgente e non all’estuario quando le contaminazioni potrebbero non essere più bonificate! La sorgente è l’incontro tra il richiedente ed il medico certificatore, tra i due riteniamo debba esserci una terapeutica ambulatoriale e/o domiciliare, debbano conoscersi, abbiano condiviso un percorso che lentamente ma talvolta criticamente abbia condotto alla disabilità, alla sofferenza, alla perdita dell’autonomia. Il medico certificatore non può che essere il medico di famiglia o uno specialista (cardiologo, psichiatra, oncologo, ortopedico, urologo...) che del paziente conosca la storia clinica, sociale, familiare e certifichi la condizione di invalidità secondo “scienza e coscienza”, responsabilità morale e partecipazione autentica. Certificare l’invalidità di un paziente è una grandissima responsabilità per un medico, può esercitarsi senza una profonda conoscenza del malato? Alcune associazioni, patronati, consulte garantiscono il medico certificatore. Quale conoscenza clinica, familiare e sociale può esprimere un medico non avendo mai incontrato quel paziente ed in 30 minuti deve assemblare certificati di specialisti, suggeriti talvolta dalle stesse associazioni, che hanno diagnosticato al primo approccio questa o quella patologia? Al contrario il sanitario che da sempre ha assistito il paziente può alla fonte cassare il referto dello specialista qualora indifendibile oppure non ottemperare alla richiesta del paziente che ben conosce, perché non sussistono i requisiti minimi, deludendo forse il paziente ma collaborando attivamente a ridurre quel 25% di strani invalidi. Giorgio Madeddu Responsabile Scientifico AMICI della VITA IL NUMERO 237 7-10:IL NUMERO 181 4/9 11/08/11 11.56 Pagina 1 10 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 Come già emerso nel resto del territorio, la stagione turistica conferma un forte calo di presenze anche nell’isola di Sant’Antioco Sant’Antioco e Calasetta, il turismo non decolla Le uniche note positive giungono dalle presenze brevi, il cosiddetto turismo “mordi e fuggi” che crea modesti ritorni economici. T urismo mordi e fuggi nei due Comuni dell’Isola di Sant’Antioco. Nei primi due mesi di stagione le presenze in alberghi, B&B, campeggi, hanno segnato un netto segno meno. Qualche accenno in senso positivo invece per quanto riguarda le presenze temporanee. «Per le strutture ricettive - spiega Massimiliano Grosso, responsabile di un’agenzia turistica - siamo sotto del 35 per cento». Il fenomeno a Calasetta si attesta sul meno 15 per cento (i dati sono stati resi noti dalla locale Pro Loco). Bilancio più positivo per quel che riguarda le presenze in spiaggia e le visite ai musei da parte di turisti che vengono però da altri luoghi di vacanza. «Per la crisi che investe il territorio - spiega Tito Mandica, guida del museo archeologico - stiamo tenendo bene, con visite soprattutto di stranieri.» Il calo nelle strutture invece è confermato dal responsabile del Tupei Resort a Calasetta. «Siamo al 10 per cento sotto sottolinea Francesco Paba - abbia- mo dovuto abbassare i prezzi». Situazione peggiore al Tonnara camping di Cala Sapone. «Tocchiamo un meno 25 per cento - dice Simonetta Visentini - a sano in qualche modo consentire un recupero. E si dovranno analizzare in profondità le ragioni del calo di arrivi, ad iniziare dall’indiscriminato aumento delle tariffe Il punto sui lavori in corso per il recupero delle case L’impegno del Comune per Bacu Abis S i è tenuta a Bacu Abis, tre settimane fa, un’assemblea con gli abitanti di via della Libertà e via Cogne, al fine di fare il punto sul progetto di ricostruzione e restauro delle case colpite dai problemi di subsidenza, derivanti dalle vecchie attività minerarie. Erano presenti il sindaco, Giuseppe Casti, l’assessore all’urbanistica ed al patrimonio, Mauro Esu, l’assessore ai rapporti con Area, no state rilasciate, nei giorni scorsi, altre autorizzazioni propedeutiche ai lavori di Area a Bacu Abis. I lavori procederanno, quindi, con particolare riguardo alle palazzine da demolire ed a quelle già demolite. è stato previsto, nel dettaglio, il sistema di rotazione ed ospitalità delle famiglie, durante il corso dei lavori. Mentre si procederà alla ristrutturazione e recupero delle case meno danneggiate. L’assessore Mauro Esu. Bacu Abis. Marco Galizia ed i rappresentanti di Area: Stefano Usai, direttore del distretto e Salvatore Multinu, dirigente dei lavori pubblici. Il progetto riguarda un insieme di interventi finanziati dalla Regione per 5 milioni e 400mila euro, a cui si sono aggiunte risorse di Area e del comune di Carbonia. Altre risorse saranno recuperate nei prossimi mesi. Nel corso della riunione Area e comune di Carbonia, hanno illustrato il percorso di realizzazione e lo stato di avanzamento delle opere. In particolar modo si è evidenziata l’accelerazione di tutto il complesso percorso autorizzativo ed il maggiore coordinamento raggiunto tra i diversi soggetti. è stato consolidato, infatti, il metodo di tavoli permanenti di lavoro con il compito di fare costantemente il punto della situazione, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Martedì 2 agosto il Consiglio comunale ha votato la variante al piano di riqualificazione (implementazione abachi), necessaria alle successive autorizzazioni del Comune e della soprintendenza al paesaggio. è stato evidenziato, inoltre, che so- Particolarmente sentita è la necessità di interloquire in maniera più stringente con Abbanoa ed Enel affinché, con maggiore celerità, procedano a realizzare i lavori di loro competenza, senza disagi o ritardi. A tal fine, nei giorni scorsi, l’Amministrazione comunale ha incontrato le dirigenze regionali di Abbanoa e di Enel. La riunione si è conclusa con un sopralluogo del sindaco, della Giunta e dei dirigenti di Area nei luoghi interessati ai lavori. Alcune settimane fa, presso la sede del distretto di Area a Carbonia, si è tenuto un incontro fra la Amministrazione comunale e la direzione di Area. Hanno preso parte all’incontro, per il Comune, il sindaco Giuseppe Casti, l’assessore all’urbanistica Mauro Esu e l’assessore ai rapporti con Area Marco Galizia; per Area, il direttore generale, Giovanni Maria Achenza, il consigliere per il Sulcis del Consiglio di Amministrazione, Vittorio Randazzo ed il direttore del distretto di Carbonia, Stefano Usai. Erano inoltre presenti i tecnici degli uffici urbanistica e lavori pubblici di entrambi gli enti. L’incontro ha avuto ad oggetto, innanzitutto, una valutazione su come migliorare e rafforzare la collaborazione fra i due enti in modo che l’esercizio delle diverse competenze si sviluppi in maniera coordinata e, soprattutto, celere. Tutto questo al fine di rendere meno tortuosi i passaggi autorizzativi e, quindi, la realizzazione di importanti opere, sia quelle in corso, sia quelle che inizieranno nei prossimi mesi. Calasetta. causa della mancanza dei camper che hanno rinunciato per l’aumento delle tariffe dei traghetti». Il bilancio definitivo si potrà fare soltanto a fine stagione, nella speranza che agosto e settembre pos- delle navi, i cui effetti sono stati solo parzialmente attenuati dalla nascita della cosiddetta “flotta sarda” della Saremar “varata” dalla Giunta regionale. Tito Siddi La nuova regolamentazione del traffico ha riacceso le polemiche Piazza De Gasperi, un’emergenza senza fine C on l’estate sotto la torre dell’orologio, nella piazza più antica di Sant’Antioco, si riaccende la protesta. Gli “indignados” del vecchio rione di piazza De Gasperi che, oltre la basilica del IV secolo e le catacombe, ospita l’archivio storico, la biblioteca, un museo, centro congressi e sala espositiva, sono gli operatori economici e tutti gli altri cittadini. A riaccendere la miccia della contestazione a “Praci ‘e Cresia” è stata l’entrata in vigore della delibera che nel periodo estivo regolamenta il traffico delle auto nel centro commerciale e storico cittadino. Gli operatori economici della piazza denunciano la chiusura alle otto di sera del traffico automobilistico che rende quasi inaccessibile la parte alta della città. A dire il vero, il Comune ha trovato un’alternativa alla chiusura serale di via Regina Margherita. Soluzione che, comunque, non sembra sia gradita a chi opera nel più vecchio quartiere storico. Così, per dare fiato alla protesta, commercianti e cittadini hanno organizzato una sottoscrizione di firme che è stata depositata al protocollo. «L’ingiustificato sbarramento che si compie ogni sera, oltre a creare danni alle attività commerciali, disagi a cittadini e ospiti - si legge nella petizione sottoscritta da una trentina di persone - veicola un’immagine attraverso il centro storico - spiega Marco Trullu, ristoratore - il mare si vende per quindici giorni. Storia, cultura ed arte tutto l’anno.» La raccolta di firme chiude con una frase in limba che in pratica sintetizza la sensazione di chi si sente La cattedrale. antituristica della città, aggravata da una cartellonistica carente che impedisce ai visitatori di fruire agevolmente delle attrattive museali e culturali del rione.» «Il futuro di Sant’Antioco passa come chiuso un recinto. «A is ottu de merì s’accorrant is brebeis e non prac’e cresia». Alla sera nel recinto si chiudono le pecore e non la piazza. T.S. La Giunta regionale ha stanziato 12 milioni e 412.000 euro Energie rinnovabili, sostegno alle imprese I l Servizio energia dell’assessorato regionale dell’industria ha approvato il bando per la concessione di aiuti alle imprese per la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico, biomasse, minieolico) e per la promozione dell’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa. La Giunta regionale ha stanziato 12 milioni e 412.000 euro. Le domande per ottenere gli aiuti potranno essere compilate a partire dalle ore 9.00 del 13 settembre 2011 e fino alle ore 13.00 del giorno 5 aprile 2012. La Giunta Cherchi ha stanziato un milione e duecentomila euro La Provincia rilancia il Nautico di Carloforte L a Giunta provinciale ha approvato il progetto per i lavori di ristrutturazione ed adeguamento dell’Istituto Nautico “Colombo” di Carloforte, che prevede una spesa di 1.200.000 euro. «Il cantiere - spiega l’assessore provinciale ai lavori pubblici, Marco Simeone - prevede la manutenzione generale della struttura e la realizzazione, all’interno della palestra esistente, di una piscina. In progetto anche opere di ripristino di alcune parti degli impianti. Si tratta di un investimento che ben si contestualizza con la vocazione dell’isola e con le esigenze formative della popolazione del territorio.» L’Istituto Nautico di Carloforte. A tal proposito è stato deciso di tenere periodicamente incontri operativi riguardanti i punti specifici e quindi avere un costante monitoraggio e coordinamento dei problemi e delle pratiche in itinere. Gran parte della discussione si è concentrata sulle diverse realizzazioni e progetti in corso, al fine di fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e, quindi, accelerare il completamento delle opere. Sono state quindi affrontate, punto per punto, diverse importanti questioni, tra le quali, oltre i già citati interventi di demolizione, recupero e ricostruzione a Bacu Abis, (via della Libertà e via Cogne): • Contratto di Quartiere. Quartiere Rosmarino; • Via Roux. Nuove costruzioni Zona C e realizzazione 16 alloggi; • Realizzazione 16 alloggi, 8 a Bacu Abis e 8 a Cannas di Sopra; • Corso Iglesias. Realizzazione Garage; • Lavori in via Sanzio/via Dante; • Cessione stradelli e altri immobili al Comune. Vendite immobiliari. G.P.C. La Provincia ha affidato il servizio alla società in house Si Servizi srl Un global service per garantire i servizi di manutenzione nelle scuole L a Provincia ha affidato alla società in house Si Servizi s.r.l., i servizi di manutenzione in global service degli edifici scolastici e delle sedi istituzionali con un contratto allineato alle condizioni di mercato, cioè con un capitolato quale varrebbe per qualsiasi impresa e con uno sconto sui prezzi quale mediamente si ha con un appalto. Queste condizioni son peraltro previste dalla legge. La società in house, costituita tre anni fa a totale partecipazione provinciale, diventa così assegnataria del servizio di global service, per dare risposte immediate e coordinate a tutte le esigenze di manutenzione che dovessero presentarsi nei numerosi edifici scolastici del Sulcis Iglesiente di competenza provinciale e nelle varie sedi istituzionali, impegnando la somma di 400.000 euro annui. «La decisione - spiega l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Marco Simeone - permette alla Provincia non solo di mantenere un sistema di controllo sul risultato di lavorazione, ma anche di ottimizzare le spese, visti i ridotti utili d’impresa e l’abbattimento delle spese generali, con prezzi congrui e convenienti per lo stesso ente appaltante. Il vantaggio di questa forma di gestione per la Provincia, consiste, quindi, nel fatto che l’ente appaltatore è direttamente responsabile in prima persona dell’organizzazione della manutenzione, della programmazione del servizio e dei materiali occorrenti, essendo anche suo interesse contenere i costi.» Il global service agisce sia sul fronte della manutenzione preventiva e programmata (tenendo sotto controllo e in efficienza gli impianti e sostituendo le parti a rischio di guasto, prima che ciò accada), che riparativa (per ripristinare la corretta funzionalità dell’impianto). Il servizio di global service, attraverso un’organiz- La sede della Provincia, in via Mazzini a Carbonia. zazione strutturata, riguarda gli interventi manutentivi presso tutti gli edifici provinciali: 25 sedi scolastiche e le sedi istituzionali. In questo modo la Provincia conta di assicurare un servizio nettamente più tempestivo ed efficiente rispetto a quello attuale. IL NUMERO 237 6-11:IL NUMERO 181 4/9 11/08/11 10.41 Pagina 2 Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 11 La Provincia del Sulcis Iglesiente è ormai tutto pronto per il XXVI Festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz” organizzato dall’associazione “Punta Giara” Sant’Anna Arresi celebra Jaco Pastorius Ad onorare l’epopea del grande chitarrista morto a soli 35 anni, ci saranno alcuni dei massimi alfieri del basso elettrico. N el segno del grande Jaco Pastorius. A Sant’Anna Arresi è ormai tutto pronto per il XXVI festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, il cui programma è stato costruito per celebrare il grande chitarrista morto tragicamente a soli 35 anni, nel 1987, dopo aver imposto il proprio stile nell’evoluzione dell’uso del basso elettrico, ed esser stato protagonista indiscusso della vita musicale della sua epoca. Sul palco di piazza del Nuraghe dal 26 agosto al 4 settembre si alterneranno musicisti di assoluto valore, tra i quali due dei più importanti tra quelli che collaborarono con Jaco Pastorius, Mike Stern e Biréli Lagrene (il programma completo è riportato in altra pagina del giornale), ma uno dei motivi di maggiore interesse della rassegna è rappresentato sicuramente dalla presenza dei figli Felix e Julius che hanno seguito le orme del padre, non facendosi influenzare dall’inevitabile confronto a distanza. Oltre all’omaggio a Pastorius, il cartellone presenta il tema del freefunk, con tutti i più illustri esponenti (eccezion fatta per Ornette Coleman): i Defunkt del trombonista Joe Bowie, il batterista Ronald Shannon Jackson in trio con Vernon Reid e Melvin Gibbs, il chitarrista James Blood Ulmer, che si esibirà in solo, e Jamaaladeen Tacuma. Queste presenze confermano la attenzione del festival “Ai confini tra Sardegna e jazz” per il jazz avanzato neroamericano. Il programma conferma inoltre un utilizzo innovativo della dimensione orchestrale. Dopo le compagini guidate da William Parker e Butch Morris, ci sarà quest’anno la Exploding Star Orchestra. Saranno dieci serate intensissime (non sono previste giornate di riposo), occasione unica per gli appassionati della musica jazz ma in grado di attirare l’attenzione anche dei meno esperti. Anche i Seminari Internazionali di musica contemporanea intitolati all’indimenticato compositore e bassista sardo “Marcello Melis”, giunti alla loro XII edizione, saranno incentrati, come l’intera rassegna, sulla figura di Jaco Pastorius e sul suo ri- dei finanziamenti pubblici destinati ai grandi eventi ma la tenacia e la passione degli organizzatori hanno portato comunque all’allestimento di un cartellone molto importante e prestigioso. Il programma prevede anche que- Dreaming to be J.A.C.O. - Rolli’s Tones - Big Band feat. Mike Stern & Julius Pastorius. Transgressions: Exploding Star Orchestra feat. Matthew Lux. voluzionario modo di suonare il basso elettrico. Come è accaduto quasi sempre nel recente passato, anche questa edizione del festival è nata tra tantissime difficoltà, determinate soprattutto dall’incertezza dei tempi di erogazione st’anno la presenza della “Bandakadabra” e la notte, dopo i concerti, le serate proseguiranno a Porto Pino, presso il Wine Bar Kalispera, con la esibizione di tre gruppi sardi: Korem Trio Jazz, Achentzas Jazz Quartet e Piero di Rienzo Trio. Consulta delle Associazioni e Sindacati mobilitati per il Geoparco «Si lavori per salvare il Parco Geominerario» L a Segreteria operativa della Consulta delle Associazioni del Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e le Segreterie confederali di Cgil Cisl Uil regionali e provinciali del Sulcis Iglesiente si sono riunite per valutare insieme e condividere un percorso di rivitalizzazione del Parco, commissariato da tempo, e di rilancio delle sue attività, «superando una condizione di blocco sostanziale che dura ormai da anni ed appare sempre più incomprensibile, soprattutto in rapporto all’importanza delle funzioni istitutive dell’Ente: il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione delle aree minerarie dismesse, che costituiscono un ingente patrimonio storico-culturale e paesaggistico-ambientale, considerato di rilevanza internazionale dall’UNESCO e da noi trascurato». Le Organizzazioni sindacali e la Segreteria della Consulta ritengono imprescindibile ed urgente l’approvazione della proposta di riforma dell’Ente e del connesso suo riordino organizzativo, che mira ad attribuire piena funzionalità agli organi gestionali e di controllo e a restituire alla vasta Comunità regionale del Parco la possibilità di partecipare attivamente alla effettiva realizzazione del Piano di Sviluppo Sociale ed Economico, con la programmazione e l’utilizzo delle risorse già disponibili e con la loro implementazione attraverso il concorso finanziario della Regione Sarda per la realizzazione dei progetti già definiti e di quelli che si metteranno in campo. «Esso rappresenta - scrivono in una nota - una leva importante per lo sviluppo della Sardegna e per l’incremento dell’occupazione, se si considerano le opportunità offerte dalla valorizzazione di questo straordinario patrimonio, dalle attività di recupero e di mantenimento fino alla sua promozione anche a fini turistici e, comunque, consentendone e accrescendone la conoscenza e la fruizione da parte dell’intera collettività regionale e di quella più vasta nazionale e internazionale.» Per queste ragioni, le segreterie della Organizzazioni sindacali confederali sarde concordano ampiamente sulla necessità di promuovere la convocazione degli Stati Ge- degna; e invitano il nuovo sindaco di Iglesias, Ginetto Perseu, nella sua veste di Presidente della Comunità del Parco, a condividere questa esigenza e questo percorso, rendendosi parte diligente del suo rapido avvio attraverso la convocazione degli Stati Generali con queste modalità aperte e queste finalità. Nel contempo, Cgil Cisl Uil e la Segreteria operativa della Consulta, poiché ritengono indispensabile la assunzione di una precisa iniziativa e responsabilità da parte della Regione, chiedono al presidente Cappellacci, agli assessori dell’ambiente e San Giovanni Miniera. nerali della Comunità regionale del Parco, per un incontro anche di carattere seminariale, coinvolgendovi le forze sociali sarde e le espressioni del mondo della cultura, le Università isolane e gli altri soggetti che operano nel settore della tutela dell'ambiente e del territorio, con l’intento di ridare slancio e spessore al rapido riordino ed al riavvio delle importanti attività del Parco, che ha una dimensione di carattere regionale, essendo in esso ricomprese tutte aree minerarie dismesse della Sar- della programmazione ed allo stesso Commissario del Consorzio del Parco Geominerario, di convocare rapidamente un incontro dedicato a valutare e, quindi, predisporre le misure più opportune per favorire l’auspicato riordino del Consorzio del Parco e, soprattutto, la rapida costituzione della sua pianta organica con l’avvio del regolare funzionamento dello stesso Consorzio quale presupposto per dare organica attuazione al recupero ed alla valorizzazione delle aree minerarie dismesse della Sardegna. IL NUMERO 237 5-12:IL NUMERO 181 3/10 11/08/11 09.36 Pagina 1 12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 Domenica 7 agosto Santadi ha ospitato la suggestiva cerimonia che ha unito in matrimonio due giovani di Carbonia Matrimonio Mauritano, fascino senza confini I protagonisti, Roberta Santoiemma e Gian Maria Carta, hanno vissuto una giornata che segnerà profondamente la loro vita. U na festa di popolo. Sa Coja Maurreddina non ha tradito le attese. Enrico Cambedda. L’edizione 2011 è stata caratterizzata dalla grande partecipazione di cittadini e residenti che sin dalle prime ore dell’alba hanno invaso le vie e le piazze del paese. Un rito antico dove la tradizione va di pari passo con la fede e la grande religiosità popolare del territorio. La Pro Loco che da 43 anni organizza l’evento può archiviarlo come uno dei più suggestivi e ben riusciti. Protagonisti del matrimonio, Gian Maria Carta, 31 anni, sottufficiale dell’Esercito Italiano e Roberta Santoiemma, 30 anni, insegnante di lingua inglese. Entrambi originari di Carbonia, da anni risiedono a Grosseto. Qui si sono incontrati ed hanno maturato l’idea di sposarsi in occasione del Matrimonio Mauritano, indossando gli antichi costumi tradizionali del Basso Sulcis. Lui, in abito di orbace nero, elegante e solenne e con la caratteristica berritta; lei con “su bistiri po si coiai”, l’abito nuziale con l’ampio fazzoletto bianco di tulle ricamato. In costume anche i testimoni ed i genitori degli sposi. Il rito religioso è stato celebrato sul sagrato della Chiesa di San Nicola, davanti a migliaia di persone attratte dall’originalità di una cerimonia che, nel corso degli anni, ha sempre tenuto fede ai canoni più rigorosi dell’antica tradizione agropastorale. La formula del matrimonio è stata letta in italiano ed in lingua sarda, a testimonianza del forte legame culturale col passato. portante, è stato quello di “sa gratzia”. Le madri degli sposi, in guisa di antiche sacerdotesse, hanno compiuto alcuni riti misteriosi, Dapprima è stata offerta loro dell’acqua, simbolo di fertilità e purezza; subito dopo sul loro capo è stata fatta scendere, abbondante, chezza, amore. Infine, un altro gesto significativo. Al termine del rito gli sposi hanno offerto ai presenti il pane nuziale, un modo per Fotografie di Ignazio Vacca. Dopo l’emozione del “sì” pronunciato da Roberta e Gian Maria, un altro momento altrettanto im- tramandati di generazione in generazione, auspici per augurare ai loro figli una lunga vita insieme. www.tentazionidellapenna.com “sa gratzia”, un insieme di fiori profumati, erbe selvatiche, grano. Il tutto come augurio di salute, ric- rendere partecipe della gioia e dell’emozione del matrimonio l’intera comunità. Fra i ricordi di questa 43ª edizione del Matrimonio Mauritano c’è lo splendido corteo, composto da 24 gruppi folcloristici, più di 100 cavalieri e 5 traccas (carri ornati a festa e trainati da maestosi buoi). Ha rappresentato un po’ quello che un tempo era l’accompagnamento degli sposi, i quali uscivano dalle rispettive abitazioni ed insieme ad amici e parenti si recavano, a piedi, in chiesa. In questo caso gli sposi, i loro genitori, i testimoni e le autorità hanno percorso il tragitto a bordo delle “traccas”. Lungo il percorso un tappeto di fiori ed erbe selvatiche “s’arramadura”, alle finestre delle case le bianche coperte, elementi prezioso del corredo familiare, come simbolo di partecipazione, di accoglienza e di festa. I gruppi hanno sfilato composti fra gli applausi dei tanti turisti, i quali, almeno per un giorno, nonostante la giornata torrida, hanno rinunciato al mare per assistere ad uno spettacolo unico. Una giornata da non dimenticare. In tarda serata, un altro segno dello stare insieme, il momento conviviale di “Su Cumbiru”. Gli sposi e gli organizzatori hanno distribuito a tutti i presenti dolci tipici di Santadi e del territorio, insieme ad un delizioso vino locale. A conclusione, pochi versi composti per l’occasione da un poeta sulcitano: Su coru miu est prenu de gosus / po custa bella festa nodìa / saludi e amori tengant is sposus / impari cun totu sa cumpangìa. (Il mio cuore è colmo di piacere / per questa bella festa solenne / abbiano salute ed amore gli sposi / con tutti i partecipanti). Enrico Cambedda IL NUMERO 237 4-13:IL NUMERO 181 4/9 11/08/11 09.03 Pagina 2 Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 13 La Provincia del Sulcis Iglesiente Un nuovo progetto della Marina Militare dovrebbe portare a breve all’insediamento di undici nuove postazioni fisse Altri undici radar sulle coste della Sardegna I comitati “No-Radar” sono già pronti alla mobilitazione per cercare di impedire la realizzazione del nuovo progetto. A ll’orizzonte ci sarebbe la costruzione di altri undici radar. A differenza di quelli di profondità gestiti dalla Guardia di Finanza i nuovi radar sono costieri, cioè controllati dalle capitanerie di porto e si aggiungerebbero agli altri quattro radar di profondità delle Fiamme Gialle. Tra i luoghi scelti ci sarebbero Carloforte e Teulada ma la rete radar interessa tutta la Sardegna. La notizia è trapelata nella riunione dei comitati “No-Radar” della Sardegna svoltasi a Capo Sperone, all’ombra di “Su Semafuru, alla quale hanno partecipato, oltre a quella di Sant’Antioco, le delegazioni di Fluminimaggiore e Tresnuraghes. Assenti per motivi dovuti alla distanza solo quelli dell’Argentiera. La riunione è servita per fare il punto della situazione alla luce delle recenti decisioni del Tar che ha sospeso per tre mesi la costruzione dei tralicci di 36 metri, che deturperanno luoghi stupendi ed incontaminati deputati allo sviluppo turistico, che devono ospitare gli occhi elettronici anti immigrati. Molti i punti all’ordine del giorno. Ad iniziare dalla situazione dei ricorsi al Tar «che non saranno le uniche vie di opposizione - ha specificato Antonello Tiddia - ma sono allo studio altre forme di protesta». I gruppi “No-Radar” presenti hanno anche deciso di sostenere maggiormente i presidi e come gestire i sit-in che si dovranno organizzare. Una decisione importante presa è quella di contattare le popolazioni dove dovranno sorgere i nuovi radar. «Faremo riunioni con la popolazione - continua Antonello Tiddia - sollecitato il comune di Sant’Antioco a mettere in sicurezza gli stabili. La lotta ai radar, comunque, non si ferma. Anzi, per il presidio di Capo Sperone, sono stati già avviati i dibattiti e gli incontri, a Torre Cannai, la torre costiera gestita da Italia Uno degli undici radar dovrebbe sorgere nell’Isola di San Pietro. in modo da informare i cittadini sui nuovi radar ed incrementare la lotta.» Il comitato “No-Radar” di Sant’Antioco ha denunciato anche della situazione a “Su Semafuru” e delle costruzioni fatiscenti che lo circondano. Nei prossimi giorni verrà Nostra, l’associazione che insieme ai comitati “No-Radar” sta portando avanti la protesta contro le postazioni radar sulle coste ritenute avamposti di nuove militarizzazioni. Tito Siddi www.tentazionidellapenna.com Le associazioni del Geoparco parteciperanno alla marcia Il 4/9 dal Sulcis a Norbello L a Consulta delle Associazioni del Consorzio del Geoparco parteciperà alla marcia di Norbello in programma il prossimo 4 settembre. «Con la “Marcia per i diritti e la integrazione dei popoli, per l’inclusione sociale e contro le povertà” spiega Giampiero Pinna - si mette al centro della riflessione collettiva un tema fondamentale per la emancipazione dei popoli che può realizzarsi con un forte movimento popolare unitario di cui la stessa marcia rappresenta una tappa significativa per la nostra comunità regionale. Nel momento in cui la crisi internazionale sta accentuando i già gravi fenomeni di disagio sociale che colpiscono la Regione Sarda con effetti devastanti sulle fasce più deboli della nostra comunità, la consulta delle Associazioni del Parco Geominerario intende essere parte attiva di questo movimento unitario dal quale possono scaturire le energie intellettuali e morali per progettare un futuro migliore per la nostra terra. In questa prospettiva particolare attenzione deve essere rivolta all’immenso e straordinario patrimonio storico-culturale e paesaggisticoambientale presente nelle aree minerarie dismesse della Sardegna al fine di assicurarne la tutela e la valorizzazione.» Questo è l’impegno che la Consulta delle Associazioni intende rilanciare con la costruzione delle condizioni unitarie necessarie per rivitalizzare il progetto e il ruolo strategico del Parco Geominerario. «Nel momento in cui viene negato a tanti giovani il diritto e la dignità del lavoro e tanti altri lo stanno perdendo - aggiunge Giampiero Pinna - è moralmente inaccettabile ed eticamente riprovevole l’indifferenza e l’incapacità dimostrata della Regione Sarda nel dare attuazione ad un progetto che può contribuire a promuovere la rinascita economica e sociale dei territori interessati come è avvenuto e sta avvenendo in tutti i vecchi bacini minerari europei. Si tratta, anche in questo caso, di dare responsabile e semplice concretezza alle sfide ed ai principi che i soci fondatori hanno voluto mettere alla base della “CARTA DI ZURI”, totalmente condivisa dalla Consulta delle Associazioni.» Progetto “Co.M.Pa.S.So”, iniziativa per combattere la crisi Un tetto per mariti separati S e chiedessimo a qualunque padre/marito, madre/moglie notizie delle conAmilcare Gambella. dizioni economiche familiari, le risposte immediate sarebbero “peggiorate”, qualcuno invece, dopo una breve riflessione, direbbe “invariate” e, rarissimo caso, ma dopo lunghi attimi, si potrebbe sentire, semplicemente sussurrato “migliorate”. è noto a tutti che siamo risparmiatori: la crisi, però, sta impedendo di mettere da parte qualcosa, anzi sta facendo intaccare, a molti sgretolare da tempo, quel piccolo gruzzolo messo da parte per le emergenze ed i momenti difficili. Non è più un mistero quanto sia difficile per molte famiglie vivere la quarta settimana del mese, e come la terza stia diventando spettro per altre, per non parlare poi della tragedia dei disoccupati e inoccupati, che vivono nella precarietà della penuria tutte le settimane. Non c’è speranza per il futuro: le proiezioni delle statistiche economiche dicono che alle famiglie manche- ranno da spendere già da quest’anno più di 700 euro e nel giro di pochi anni per le tasse si spenderebbero in più 3.000 euro circa. Faccio un esempio di aumenti comprensibile a tutti: ho cambiato macchina un anno e mezzo fa, allora il pieno mi veniva a costare, ma solo per un breve periodo, 43 euro, oggi per il pieno non bastano 60 euro! Siamo tutti coinvolti in questa girandola di recessione economica, ma ci sono alcune categorie che ne sono maggiormente avviluppate tanto da passare dalla categoria di poveri (uno su due nel Meridione) a quella di indigenti ed ancor peggio in quella di miseri. Basta pensare al costo delle medicine di cui non se ne può fare giustamente a meno… chi è povero è anche malato e spesso anziano! Io stesso che prendo quotidianamente medicine ed ogni mese faccio le nuove ricette, se prima non spendevo, da questa settimana mi costano ben 8 euro e 60 centesimi. In tutta questa situazione c’è un piccolo esercito che ingrossa sempre più: i mariti separati e divorziati, con figli o senza, che nel giro di breve tempo rischiano di diventare barboni. La separazione ed il divorzio (non ne analizziamo ora i motivi) porta a degli impegni di mantenimento del coniuge che non lavora e dei figli ad essa affidati, compresa la casa di famiglia, gravata spesso di mutuo il cui pagamento è accollato al “maschio” che lavora che si troverà pochi soldi in tasca ed alla ricerca di un tetto, perché genitori ormai anziani non gradiscono pesi di rientro di un figlio con famiglia disgregata. Il coltello sulla piaga si potrebbe affondare ancora… la realtà è presente per tutti. Che fare? L’Associazione MEFOS (Mediazione Familiare Onlus Sardegna) sta mettendo in cantiere un condominio per mariti separati, in cui possono rifugiarsi per un breve periodo di rodaggio della nuova situazione emergente, in cui con l’Auto Mutuo Aiuto, con “Spazi Parola” e consulenze varie abbiano opportunità di avere un “Tetto” articolato per una rinascita personale e sociale. Questa la notizia positiva per il nostro territorio provinciale, all’interno di una crisi economica societaria: i dettagli per la curiosità di molti e per le esigenze di altri li lasciamo ad un prossimo intervento. Amilcare Gambella La Giunta ha deliberato lo stanziamento di 50.000 euro Borse di studio provinciali a sostegno degli studenti figli dei disoccupati L a Provincia di Carbonia Iglesias ha deliberato interventi straordinari contro la crisi economica, attraverso il conferimento di borse di studio per studenti figli di lavoratori espulsi o a rischio di espulsione dai processi produttivi. è stata infatti considerata la gravissima crisi economica che imperversa nel territorio del Sulcis Iglesiente, con le conseguenti ricadute sulle famiglie coinvolte. «Si è così ritenuto necessario spiega l’assessore provinciale all’istruzione ed alta formazione, Alessandra Pintus - adottare, insieme alle forme di salvaguardia dei posti di lavoro, anche strumenti di sostegno economico a favore dei figli di lavoratori, residenti nel territorio della Provincia di Carbonia Iglesias, che sono stati espulsi dai processi produttivi o che sono a rischio d’espulsione, quali disoccupati, soggetti in mobilità o in cassa integrazione guadagni. La Provincia concede borse di studio di 400 euro a favore degli studenti iscritti presso gli istituti superiori Alessandra Pintus. di secondo grado e di 800 euro per gli studenti frequentanti le facoltà universitarie.» Il criterio economico tiene conto di un’attestazione ISEE, riferita ai redditi del 2010, che non deve superare la soglia di 10.000 euro, mentre per il criterio della meritocrazia sono stati previsti i seguenti elementi d’accesso: per gli iscritti presso gli istituti superiori di secondo grado, non avere un ritardo, nella carriera scolastica, superiore a due anni ed aver conseguito la promozione con votazione non inferiore a 7/10 o il diploma con votazione non inferiore a 70/100; per gli iscritti presso le facoltà universitarie, non trovarsi in una condizione di fuori corso per più di un anno accademico, aver conseguito la media ponderata non inferiore a 25/30 e aver conseguito un numero di crediti pari a circa il 60% di quelli richiesti per ciascun anno accademico e in relazione al piano di studi dello studente. La Provincia di Carbonia Iglesias, per questo intervento straordinario, ha stanziato la somma di 50.000 euro. Lettera di Claudia Lombardo al ministro Mariastella Gelmini «Il Governo intervenga per sanare la situazione di 550 laureati e docenti» L a presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, ha inviato una lettera al ministro della pubblica istruzione, Mariastella Gelmini, perché intervenga per sanare una situazione che penalizza circa 550 giovani laureati e docenti abilitati della Sardegna. In base alla normativa vigente, coloro che hanno conseguito o stanno per conseguire la laurea abilitante in scienze della formazione primaria e l’abilitazione al Conservatorio in strumento musicale non possono più essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, unico canale di reclutamento degli insegnanti nella scuola pubblica italiana. Claudia Lombardo. «A causa di tale normativa - ha scritto la presidente Lombardo nella lettera inviata al ministro Gelmini in Sardegna circa 450 laureati in scienze della formazione primaria e 100 abilitati al Conservatorio in strumento musicale saranno esclusi dalla possibilità di inserimento nelle graduatorie per l’insegnamento.» Una situazione che accomuna tutti coloro che si trovano nella medesima situazione in Italia, ma che in Sardegna è «aggravata dalla difficilissima congiuntura economica, ben più grave di quella nazionale, che renderà particolarmente difficile, per questi giovani docenti, la possibilità di ottenere un posto di lavoro al di fuori del mondo della scuola». Settanta laureati hanno partecipato al primo corso informativo Sono iniziati i seminari organizzati dall’Ersu sui voucher messi a bando dalla Regione S i è svolto tre settimane fa nella sede dell’Ersu il primo corso informativo sul catalogo interregionale dell’Alta formazione presieduto dal presidente Daniela Noli e tenuto dalla referente per la Regione, Susanna Contini. Ai settanta laureati che hanno partecipato sono andati “i migliori auguri per il futuro lavorativo” del direttore generale Michela Mancuso. Un’adesione oltre alle aspettative: settanta laureati, disoccupati ed occupati, hanno partecipato al primo seminario informativo, organizzato dall’Ersu, in collaborazione con l’assessorato regionale del lavoro e l’ufficio alta formazione, sui voucher messi a bando dalla Regione per accedere a master universitari e non universitari (oltre che ai corsi di specializzazione) presenti nel terzo catalogo interregionale dell’Alta formazione, esperimento innovativo nato nel 2003 - dalla volontà delle regioni di condividere strategie, strumenti e procedure sui temi fondamentali per lo sviluppo economico e l’innovazione. «L’ottimo successo di partecipa- zione a questo seminario lo si deve allo straordinario impegno delle nostre tirocinanti dello sportello Student jobs, Pamela, Daniela e Benedetta, promotrici dell’importante iniziativa di informazione rivolta ai loro coetanei ben sapendo quanto sia importante confrontarsi in modo diretto sulle tematiche di loro interesse» ha detto il presidente Daniela Noli aprendo l’incontro cui ha partecipato anche il neo direttore generale, Michela Mancuso. «Per me è motivo d’orgoglio che il progetto Student jobs stia diventando uno strategico punto di riferimento per gli universitari ed i laureati in cerca di sbocchi professionali o di opportunità rispondenti alle loro competenze.» «La frequenza dei corsi di alta formazione inseriti nel sito http:// www.altaformazioneinrete.it/tabid/ 130/Default.aspx” \t”_blank”catalogo interregionale - ha proseguito il presidente - vi consentiranno di frequentare master universitari e non universitari o corsi di specializzazione che si svolgeranno in Sardegna ed oltre Tirreno attraverso la disponibilità di Enti, Università ed azien- de delle regioni che hanno aderito a questa terza edizione. È una grande opportunità - ha sottolineato il presidente Noli - perché potrete scegliere fra una vasta e selezionata offerta formativa in grado di soddisfare la domanda di chi si muove o deve fare ancora i primi passi nel mercato dell’occupazione.» Durante il seminario, che si è svolto all’ottavo piano dell’Ersu, i partecipanti hanno avuto tutte le informazioni sull’offerta formativa presente nel catalogo dell’Alta formazione in rete, e sulle modalità di accesso al bando, grazie alla preziosa collaborazione del referente regionale dell’ufficio Alta formazione, Susanna Contini, che si è detta molto entusiasta dell’iniziativa, perché - ha spiegato: «Per la prima volta ho l’opportunità di relazionarmi coi veri protagonisti di questo strumento, ossia i beneficiari dei voucher. Ben vengano, dunque, iniziative di collaborazione come questa che ci permettano di interagire direttamente con i fruitori finali che necessitano di avere le corrette informazioni per accedere alle opportunità offerte». IL NUMERO 237 3-14:IL NUMERO 181 3/10 11/08/11 08.20 Pagina 1 14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 Grande successo per lo spettacolo di chiusura della rassegna organizzata dal Cedac “Notti a Monte Sirai 2011” Gene Gnocchi veste d’assurdo l’attualità Palau e Carbonia sono state le uniche tappe sarde del monologo satirico e surreale curato da “Luna di miele produzioni”. “C ose che mi sono capitate… ancora” è un titolo emblematico che, inevitabilmente fa pensare al vissuto di Gene Gnocchi, classe 1955. Basta dare un’occhiata alla sua biografia per capire quanto Eugenio Ghiozzi - questo è il suo nome all’anagrafe - versatile e capace lo sia sempre stato, fin dai tempi della laurea in giurisprudenza. In men che non si dica Gnocchi ha dismesso la toga per imbracciare la chitarra e cantare, ha poi fatto satira, cabaret e teatro, calcando palcoscenici prestigiosi; ha scritto libri, recitato in film di spessore, condotto programmi televisivi, fatto l’opinionista e giocato come calciatore professionista. Tornato cabarettista, nel senso teatrale del termine, Gene, con davanti solo un leggio e qualche foglio ha regalato al pubblico - accorso numeroso un’ora e mezza di comicità pulita e intelligente, d’altri tempi. In una sola parola… esilarante. Gene ricordo un suo spettacolo Decathlon - che era perfetta metafora della vita poliedrica che lei vive. Vorrei partire da qui. «Quindici anni fa in “Decathlon” ero convinto - e lo sono ancora oggi - che convenga fare dieci cose fatte male piuttosto che una fatta bene: un elogio alla medietà, a chi non pratica una disciplina in cui eccelle, ma ne pratica diverse impegnandosi. Il decathlon è massacrante per gli atleti (sono dieci prove, dal salto con l’asta alla corsa ad ostacoli) un po’ come la vita di tutti i giorni. Per quanto mi riguarda ho mantenuto fede a questa cosa e mi mancano ancora parecchie cose da fare, devo fare l’imbianchino e il commercialista, per esempio.» Oggi porta in scena “Cose che mi sono capitate… ancora”. «Questo monologo l’ho scritto insieme a Maurizio Giambroni e Simone Bedetti e, come a Palau, ho proposto al pubblico brani inediti che non avevo ancora inserito in scaletta. Più che altro sono state letture, ed anche stasera ci abbiamo riprovato: il pubblico è stato molto contento. Molto dipende dalla ricettività del pubblico.» Quanto è difficile e necessario, oggi, in un momento particolare, come quello che stiamo vivendo, fare ride- giorno ne succede una nuova, quindi riuscire a superare il reale di un passo e prevedere quello che succederà, non è semplice. E poi, resta necessario ridere anche di una vita un po’ tragica.» Lei ha dichiarato che fare il comico è avere una particolare visione del mondo, non un mestiere. «Mi spiego: il comico affronta la vita senza giudicare, con sguardo distaccato e con ironia. Noi comici stiamo andando scomparendo, siamo una categoria a rischio perché tutti i set- Gene Gnocchi. Un momento del monologo a Monte Sirai. re con intelligenza? «è davvero fondamentale ed importante, quanto la comicità stessa. Riuscire a fare ridere non è cosa facile, soprattutto se cerchi di farlo in maniera non banale, cercando anche di far nascere dei dubbi e far vedere le cose in modi diversi. Poi far ridere è difficile anche perché la realtà ti supera continuamente; il comico deve quindi trovare delle chiavi di lettura della realtà che siano divertenti. Ogni tori, tutti i mestieri ci stanno superando ampiamente. In televisione, poi, in troppi fanno gli spiritosi e l’attore comico perde la sua funzione.» Ma com’è arrivato ad esibirsi a Carbonia? Ce lo racconti tramite “Cose che mi sono capitate… ancora”. «Perché non c’è lavoro e non so dove sbattere la testa. Mi hanno chiamato in tivù a fingere di avere l’herpes ad Elisir e mi hanno proposto anche l’infarto, ma ho declinato. In se- Quasi sempre il cavallo ha imperato nella pittura e nella scultura Monumenti ai cavalli in tutte le epoche in Italia ed in ogni parte del mondo I l maestoso incedere del destriero da guerra su cui cavalca Bartolomeo Colleoni è l’attrattore principale di una celebre statua equestre dell’artista fiorentino Andrea del Verrocchio, il complesso monumentale orna una celebre piazza di Venezia. Dalla Porta di Brandeburgo di Berlino (ispirata ai Propilei d’Atene), all’Altare della Patria a Roma, il cavallo ha sempre rappresentato il massimo del pathos epico: trasposizione ideale della bellezza e della forza. La morfologia complessa ma interpretabile esteticamente, è il nimetrica d’edifici famosi: Al-Buraq, destriero fatato di Maometto è presente con una delle sue ali nel Nobile Santuario o Muro del Pianto di Gerusalemme. I cavalli stilizzati delle anfore greche e la perfezione della testa d’equino di Fidias, scultore greco che fu antesignano nelle celebrazioni scultoree dell’acropoli ateniese, tendono a rappresentare l’apice dell’espressione artistica di tutti i tempi. Se il frontone del tempio ellenico per eccellenza, il Partenone, è stato ornato di cavalli prima di essere sac- del conferimento di forme genuine e perenni in molte manifestazioni artistiche. Nel Rinascimento il cavallo ha imperato nella pittura, a partire dagli studi prospettici di Paolo Uccello, all’affresco dedicato a Guido Riccio da Fogliano. Nella scultura è emblematica l’energia che scaturisce dalla statua equestre di Donatello, dedicata al condottiero Erasmo da Narni (detto il Gattamelata) che orna una delle piazze di Padova. Dalla raffigurazione del re assiro Assur II a caccia, al mosaico raffigurante Ales- guito mi hanno contattato come testimonial per il ‘No Gas Giuliani’, ma ero il centesimo ad entrare nella sala provini e sono svenuto. Successivamente mi hanno chiamato da casa Agnelli per aiutare Lapo Elkann a distinguere un uomo da una donna, ma, arrivato lì, avevano già preso Marrazzo; nel frattempo ho fatto da personal trainer a Brunetta, ma ho sbagliato con gli esercizi e gli ho fatto fare troppa pressa, così mi hanno licenziato. Alla fine ho dovuto accettare la proposta di lavoro della loggia massonica P4 e così ho ricevuto un parco eolico in Basilicata, un cappuccio di lana merinos e una data per il mio spettacolo a Carbonia. Ecco perché sono qui.» Nel 1993 partecipò alla prima edizione di Mai dire gol, creando nuovi e divertenti personaggi tra i quali l’indimenticabile Ermes Rubagotti, quello che scolava innumerevoli grappini al grido di “Pota” e “Alùra”. Mi tolga una curiosità, ma Ermes votava per la Lega Nord? (Ermes era l’inviato da Bergamo, che commentava solo le scene della partita dove immancabilmente un giocatore dell’Atalanta veniva strattonato e maltrattato dagli avversari, prendendosela con la terna arbitrale). «Ebbene sì, Ermes era abbastanza leghista però, questo che lei ha scovato è un aspetto che non abbiamo mai potuto rendere noto né approfondire, proprio per timore di ripercussioni. Quello era il periodo della Lega del “duri e puri” infatti stavamo abbastanza sostenuti. In tutti i testi cercavamo di non battere troppo sulla cosa perché avevamo paura delle ronde padane, appunto! Bisognava stare attenti.» Massimo Cellino ha pronta per lei la maglia rossoblù numero 56, finalmente potrà giocare in serie A, dopo i due tentativi di Parma e Genoa (con la maglia 52 e 54 indicante la sua età, che gli permise di diventare il giocatore più anziano che abbia mai militato in serie A, anche se non scese mai in campo) qualche anno fa e nonostante le sentenze della Lega Calcio che gli impedirono di farlo nuovamente in altre squadre. «Ma l’ha detto veramente? Non sapevo questa cosa…» (seguono fragorose risate di complicità). Non sgrani gli occhi, scherzavo! «Ci speravo così tanto. Caspita mi ero illuso per un attimo, mi dai una brutta notizia, ci tenevo. Mah, visto che questa era una bufala, Cellino potrebbe sempre prendermi nel suo gruppo rock, come cantante. Sicuramente mi farebbe un contratto da ridere poi mi esonererebbe ma, insomma, sono cose che capitano e che capiteranno, ancora!» Cinzia Crobu Notti a Monte Sirai D anza, teatro ed un pizzico di satira: ecco gli ingredienti che hanno garantito l’appetibilità della rassegna “Notti a Monte Sirai”, organizzata dal Cedac con il sostegno ed il patrocinio dell’amministrazione comunale di Carbonia. Un mese di spettacoli - dal 7 luglio al 7 agosto - hanno valorizzato il complesso feniciopunico, splendida sede dei cinque spettacoli in calendario. I Contramilonga hanno dato il via alla kermesse a ritmo di tango con lo spettacolo “Buenos Aires Report”, passando per la messa in scena di “Tornare per ultimi”, del regista Luca Ariano che ha commemorato il 150° anniversario dell’unità d’Italia. Alla compagnia ErsiliaDanza ed alla coreografa Laura Corradi è spettato il compito di rileggere il balletto classico “Il lago dei cigni”, in una versione d’impatto ed innovativa, mentre Iaia Forte e Rita Atzeri (Il Crogiuolo), ci hanno condotto dentro i miti classici, tratteggiando la personalità, ancora attualissima, di alcune eroine, in “Fuochi - Le donne nel mito da Euripide a Yourcenar”. E, infine, un irresistibile Gene Gnocchi: il suo monologo “Cose che mi sono capitate… ancora” è stato la degna conclusione della rassegna estiva “Notti a Monte Sirai 2011”. Il comune di S. Antioco ha bandito le borse di studio per il 2010/2011 Un premio per gli studenti meritevoli L a Regione Sardegna, in attuazione di quanto previsto dalla legge n° 3 del 5 marzo 2008, art. 4, comma 1. lett. I), ha finanziato i comuni per la concessione di borse di studio per gli studenti che frequentano le scuole pubbliche o private paritarie secondarie di I e II grado appartenenti a famiglie svantaggiate per l’anno accademico 2010/2011. Per quanto riguarda il comune di Sant’Antioco, tutti gli interessati possono inoltrare richiesta al Comune entro il prossimo 15 settembre. La modulistica ed il bando sono a disposizione degli interessati presso il centralino comunale e sono scaricabili dal sito www.comune.santantioco. ca.it. I requisiti di accesso per le borse di studio sono i seguenti: • residenza nel comune di Sant’Antioco; • aver ottenuto la promozione finale di giugno 2011 con una votazione minima non inferiore al 7 e/o buono per i diplomi di scuola media inferiore e/o 70/100 per i diplomi di scuola media superiore; • non aver percepito per lo stesso anno scolastico altre borse o assegni di studio concessi dallo Stato e da altri enti, istituzioni, associazioni, ecc., per lo stesso titolo; • reddito del nucleo familiare corrispondente ad un importo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) riferito all’anno 2010 non superiore a € 16.000,00. Le istanze presentate oltre il termine del 15 settembre 2011 o non corrispondenti ai requisiti d’accesso verranno automaticamente escluse dal beneficio. Definiti i budget per gli istituti scolastici L a Giunta provinciale ha approvato i parametri per la definizione del fondo di funzionamento a favore degli istituti scolastici di 2° grado del Sulcis Iglesiente, sulla base delle competenze in materia di realizzazione, fornitura, manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici destinati ad uso scolastico e di copertura delle spese varie d’ufficio e per l’arreda- mento, per cui la Provincia s’impegna annualmente a definire l’importo spettante per ciascuno istituto. «Sono stati così individuati - spiega l’assessore provinciale all’istruzione ed alta formazione, Alessandra Pintus - i principi ed i parametri per la definizione annuale e la ripartizione del fondo di funzionamento da destinarsi a ciascun istituto secondario.» Il fondo è determinato, per ciascun istituto, sulla base dei seguenti parametri: • quota fissa, pari ad euro 2.500, per la sede principale; • quota fissa, pari ad euro 700, per ogni sede succursale; • quota variabile, pari a euro 3,75 per studente, proporzionata alla popolazione scolastica complessiva di ogni istituto. La Provincia ospita gli sportelli della SFIRS Scuola ceramica di Sassuolo “D’apres Ju Peon”. Disegno da cavallo di Fidias. motivo per cui le opere equestri sono preferite ai nudi simbolici. Ben lo sapevano gli artisti greci del IV sec, a.C. affascinati dal carattere indomito dei cavalli che sapevano plasmare anche in forme squisitamente stilizzate. L’insegnamento, dall’Età Classica in poi, ha sempre attratto e affascinato l’estro, l’indole d’ogni artista che ha voluto cimentarsi. A Torino il monumento equestre ad Emanuele Filiberto duca di Savoia, creato dalla maestria ottocentesca di Carlo Marocchetti è una sferza d’ardimento. Il cavallo è anche nell’alone di misticità e nell’immaginazione pla- cheggiato, non dobbiamo dimenticare che i quattro cavalli di bronzo della Basilica di San Marco a Venezia, ornavano la chiesa dei Santi Apostoli a Costantinopoli prima che fossero depredati da Enrico Dandolo, Doge della Serenissima. Con questo non affermo che solo i cavalli significhino bellezza: nella Grande Alhambra di Granada il cavallo è assente, così come nella basilica di Hagia Sophia a Costantinopoli, ma se ci pensiamo bene dobbiamo concordare che effigiare un cavallo ha sempre rappresentato l’unione dell’equilibrio scenico, la consacrazione della grandezza, l’ideale estetico sandro Magno con il suo Bucefalo, al Mausoleo di Alicarnasso, il cavallo è emblema dell’azione ardimentosa. Celeberrima la rappresentazione di Napoleone a cavallo, di Jacques David; nel tardo Ottocento Giovanni Fattori fu maestro a dipingere le azioni dei carabinieri a cavallo. Ma l’immagine di puro movimento: mix di criniera al vento e rumore degli zoccoli scalpitanti, trasmessa dall’artista cinese Jupeon, è probabilmente il sigillo all’interpretazione epica del superbo animale. Caterno Cesare Bettini F acendo seguito ai contatti instaurati recentemente con i responsabili della SFIRS e con il Comitato per le partite Iva, la Provincia di Carbonia Iglesias ha manifestato la propria volontà di mettere a disposizione i propri locali di via Argentaria 14, a Iglesias, e di via Mazzini 39, a Carbonia, per l’apertura di sportelli finalizzati ad offrire servizio di consulenza agli operatori del Sulcis Iglesiente. Gli sportelli saranno strategici al fine di agevolare l’analisi della situazione delle aziende, funzionale anche all’adozione dei provvedimenti a sostegno delle imprese, con la concessione di garanzia fidi. GAL, proroga del bando della misura 311 I l Consiglio d’amministrazione del GAL, con delibera n° 192 del 5 luglio 2011, ha ulteriormente prorogato la scadenza del bando relativo alla Misura 311 “Diversificazione verso attività non agricole”. Il nuovo termine per la presenta- zione telematica della domanda di aiuto è fissato per il 5 settembre 2011. Così come disposto dall’articolo 10 punto b) presentazione della domanda di aiuto) del bando, la domanda cartacea completa degli allegati richiesti dovrà essere recapitata al GAL a mano, per raccomandata A/R o per corriere entro il settimo giorno successivo alla data di scadenza (cioè il 12 settembre 2011) per la presentazione della domanda telematica (non farà fede il timbro postale). IL NUMERO 237 1-16:IL NUMERO 181 4/9 11/08/11 15.55 Pagina 1 16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 G.S.M. s.a.s. di Gianni Masala & C. Via Villaperuccio n° 2 - NARCAO Tel. 0781 959338 - Cell. 338 9135177 mail: [email protected] • Climatizzatori • Termocamini • Stufe a gas e a corrente • Caldaie e scaldabagni a gas Visite Guidate ai siti minerari Porto Flavia - Masua Grotta S. Barbara - Miniera S. 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Per le scolaresche e i gruppi organizzati sono previste particolari condizioni economiche. Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.igeaminiere.it. IL NUMERO 237 2-15:IL NUMERO 181 2/11 11/08/11 15.16 Pagina 2 Anno XVI • N° 237 • 18 Agosto 2011 15 La Provincia del Sulcis Iglesiente CANALE 40 IN ONDA IL FUTURO Tel. 0781 672155 [email protected] Il 28 agosto inizia il nuovo campionato di Eccellenza regionale con protagoniste tutte le grandi decadute del calcio sardo Il Carbonia debutta contro il Castiadas Alla seconda giornata trasferta sul campo dell’Olbia dell’ex Marco Sapochetti, una delle maggiori favorite per la promozione. è iniziato il conto alla rovescia per l’inizio del nuovo campionato di Eccellenza regionale di calcio. Mai come quest’anno si può parlare di un torneo che racchiude la vera eccellenza del calcio sardo, per la presenza di quasi tutte le maggiori realtà della storia del calcio sardo, dietro il Cagliari: Torres, Carbonia, Olbia, Nuorese, Alghero, Calangianus (mancano all’appello soltanto Quartu, Oristano e Tempio). E con loro nuove realtà di primissimo piano quali Muravera, San Teodoro, Castiadas, Atletico Elmas, Fertilia, Sanluri, Valledoria. Alla vigilia si profila un campionato difficilissimo, con sei squadre in prima fila: Olbia, Tavolara, Torres, Muravera, San Teodoro ed Alghero. Subito dietro un altro gruppo di 5/6 squadre, nel quale cercherà di inserirsi il Carbonia di Graziano Mannu. Quella biancoblù sarà una squadra ampiamente rinnovata, sia per scelta, sia per adeguarsi alle nuove norme sui fuoriquota che impongono la presenza in campo di un ‘92, due ‘93 ed un ‘94. Nel gruppo che dal 1° agosto si allena al Comunale, oltre ai nuovi Martin Virgili e Domenico Giordani, ci sono anche Sebastian Mendez ed 20/21 giocatori e verrà integrata con alcuni elementi della squadra juniores. L’esordio stagionale, il 28 agosto al Comunale, vedrà il Carbonia opposto al retrocesso Castiadas, poi trasfer- Martin Virgili. Domenico Giordani. Alessandro Ciccu, inizialmente dati in partenza, ed alcuni giovani assai interessanti, tra i quali Marco Foddi, classe ‘94, 15 goal con il Cortoghiana in 1ª categoria. La rosa verrà conterà su ta di fuoco al Nespoli di Olbia ed incontro casalingo con l’Atletico Elmas. La società, intanto, ha già avviato la campagna abbonamenti. Giampaolo Cirronis L’ex tecnico del Cagliari ha superato il Supercorso di Coverciano Giorgio Melis è tecnico di Prima categoria P Sant’Antioco, Primavera e poi la prima squadra del Cagliari. Se l’esperienza di un anno fa ha rappresentato il coronamento di un lungo percorso tecnico, ora l’abilitazione a tecnico di 1ª categoria costituisce un nuovo punto di partenza che potrebbe schiudere a Giorgio Melis una carriera ancora più ricca di soddisfazioni. oco più di un anno fa l’esordio su una panchina di serie A, quella del “suo” Cagliari che lo ha chiamato a guidare la squadra rimasta orfana dell’esonerato Massimiliano Allegri, nelle ultime cinque giornate (chiuse con un bilancio di quattro pareggi ed una sconfitta e la salvezza); il 5 luglio la “promozione” a tecnico di 1ª cate- goria, ottenuta dal settore tecnico della FIGC al termine del Supercorso di Coverciano. Giorgio Melis, 53 anni, alle spalle un’eccellente carriera da calciatore (Giovane Italia, Sguotti, Cagliari, Almas Roma, Matera, Carbonia), ha poi intrapreso quella di allenatore che lo ha visto guidare nell’ordine Carloforte, Selargius, Fermassenti, Pula, Giorgio Melis. Il comunicato ufficiale del settore tecnico della FIGC. Il calendario del campionato di Eccellenza 2011/2012 1ª giornata And. 28/08/2011 Rit. 11/12/2011 Carbonia - Castiadas Castelsardo - Villacidro Calangianus - Pula Muravera - San Teodoro Torres - Nuorese Sanluri - Valledoria Taloro Gavoi - Atletico Elmas Tavolara - Fertilia Alghero - Olbia 7ª giornata And. 2/10/2011 Rit. 29/01/2012 Carbonia - Alghero Castelsardo - Olbia Calangianus - Atletico Elmas Fertilia - Nuorese Muravera - Sanluri Pula - Castiadas Villacidro - San Teodoro Torres - Taloro Gavoi Tavolara - Valledoria 13ª giornata And. 13/11/2011 Rit. 18/03/2012 Castelsardo - Carbonia Calangianus - Torres Fertilia - Taloro Gavoi Nuorese - Valledoria Pula - Alghero Villacidro - Olbia San Teodoro - Sanluri Castiadas - Atletico Elmas Tavolara - Muravera 2ª giornata And. 4/09/2011 Rit. 18/12/2011 Atletico Elmas - Alghero Fertilia - Calangianus Nuorese - Muravera Olbia - Carbonia Pula - Castelsardo Villacidro - Sanluri San Teodoro - Tavolara Castiadas - Torres Valledoria - Taloro Gavoi 8ª giornata And. 9/10/2011 Rit. 5/02/2012 Atletico Elmas - Castelsardo Carbonia - Villacidro Nuorese - San Teodoro Olbia - Pula Sanluri - Tavolara Castiadas - Fertilia Taloro Gavoi - Muravera Valledoria - Calangianus Alghero - Torres 14ª giornata And. 20/11/2011 Rit. 25/03/2012 Atletico Elmas - Olbia Carbonia - Pula Muravera - Calangianus Torres - Castelsardo Sanluri - Nuorese Taloro Gavoi - San Teodoro Tavolara - Villacidro Valledoria - Castiadas Alghero - Fertilia 3ª giornata And. 7/09/2011 Rit. 21/12/2011 Carbonia - Atletico Elmas Castelsardo - Fertilia Calangianus - San Teodoro Muravera - Castiadas Villacidro - Pula Torres - Olbia Taloro Gavoi - Sanluri Tavolara - Nuorese Alghero - Valledoria 9ª giornata And. 16/10//2011 Rit. 12/02/2012 Castelsardo - Valledoria Calangianus - Sanluri Fertilia - Olbia Muravera - Alghero Pula - Atletico Elmas Villacidro - Nuorese Torres - Carbonia San Teodoro - Castiadas Tavolara - Taloro Gavoi 15ª giornata And. 27/11/2011 Rit. 29/03/2012 Castelsardo - Muravera Calangianus - Tavolara Fertilia - Carbonia Nuorese - Taloro Gavoi Olbia - Valledoria Pula - Torres Villacidro - Atletico Elmas San Teodoro - Alghero Castiadas - Sanluri 4ª giornata And. 11/09/2011 Rit. 8/01/2012 Atletico Elmas - Torres Fertilia - Pula Nuorese - Calangianus Olbia - Muravera San Teodoro - Castelsardo Sanluri - Alghero Castiadas - Tavolara Taloro Gavoi - Villacidro Valledoria - Carbonia 10ª giornata And. 23/10/2011 Rit. 26/02/2012 Atletico Elmas - Fertilia Carbonia - Muravera Olbia - San Teodoro Torres - Villacidro Sanluri - Castelsardo Castiadas - Nuorese Taloro Gavoi - Calangianus Valledoria - Pula Alghero - Tavolara 16ª giornata And. 4/12/2011 Rit. 15/04/2012 Carbonia - San Teodoro Calangianus - Villacidro Muravera - Pula Torres - Fertilia Sanluri - Olbia Taloro Gavoi - Castiadas Tavolara - Castelsardo Valledoria - Atletico Elmas Alghero - Nuorese 5ª giornata And. 18/09/2011 Rit. 15/01/2012 Carbonia - Sanluri Castelsardo - Nuorese Calangianus - Castiadas Muravera - Atletico Elmas Pula - San Teodoro Villacidro - Fertilia Torres - Valledoria Tavolara - Olbia Alghero - Taloro Gavoi 11ª giornata And. 30/10/2011 Rit. 4/03/2012 Castelsardo - Taloro Gavoi Calangianus - Alghero Fertilia - Valledoria Muravera - Torres Nuorese - Olbia Pula - Sanluri Villacidro - Castiadas San Teodoro - Atletico Elmas Tavolara - Carbonia 17ª giornata And. 8/12/2011 Rit. 22/04/2012 Atletico Elmas - Sanluri Castelsardo - Calangianus Fertilia - Muravera Nuorese - Carbonia Olbia - Taloro Gavoi Pula - Tavolara Villacidro - Valledoria San Teodoro - Torres Castiadas - Alghero 6ª giornata And. 25/09/2011 Rit. 22/01/2012 Atletico Elmas - Tavolara Nuorese - Pula Olbia - Calangianus San Teodoro - Fertilia Sanluri - Torres Castiadas - Castelsardo Taloro Gavoi - Carbonia Valledoria - Muravera Alghero - Villacidro 12ª giornata And. 6/11/2011 Rit. 11/03/2012 Atletico Elmas - Nuorese Carbonia - Calangianus Muravera - Villacidro Olbia - Castiadas Torres - Tavolara Sanluri - Fertilia Taloro Gavoi - Pula Valledoria - San Teodoro Alghero - Castelsardo In laguna è ormai tutto pronto per l’esordio in Promozione Il neopromosso Sant’Antioco s’è rinforzato per disputare un campionato di primo livello S arà una squadra agguerrita quella del Sant’Antioco Calcio, matricola in Promozione. La rosa è formata da ventitrè giocatori. Due i portieri, Matta e Simbula, sette sono i giocatori per reparto. Alla corte dell’allenatore Andrea Marongiu, confermato dopo la vittoria del campionato di Prima categoria, sono giunti i difensori Nicola i centrocampisti Carrus, Ghisu, Piloni, Sanna e Steri; gli attaccanti Carbone, Friargiu, Mascia. Vestiranno invece per la prima volta la maglia granata i giovani attaccanti Marco Amato promosso dalle giovanili, Marco Belviso che arriva dal Gonnesa ed i centrali Matteo Pirosu, ex Masainas e Gian Carlo Porcu, ex Perdaxius. l’avventura dello scorso anno, quando a sorpresa la squadra sulcitana ha vinto il campionato di Prima categoria, riapprodando così dopo anni nel campionato promozione. «Puntiamo sicuramente ad una posizione di classifica tranquilla dice il presidente Paolo Dessì - cercando di ben figurare.» La squadra svolgerà la prepara- Andrea Marongiu. Nicola Marongiu. Alessandro Basciu. Marongiu e Fabio Uccheddu che ritornano in laguna rispettivamente dal Carbonia e dal Pula e l’attaccante Alessandro Basciu dal Carbonia. Sono molti i giocatori confermati che saranno guidati ancora dai veterani Michele Mileddu in attacco e Cristian Serra in difesa. I difensori sono Crobu, Diliberto, Piras e Sinzu; «La nostra è una compagine allestita grazie ai contributi degli sposor - spiega il direttore sportivo Franco Matta - che hanno compensato il sacrificio della perdita di validi e preziosi giocatori.» L’obiettivo del nuovo Sant’Antioco sarà la salvezza ma i tifosi non nascondono la speranza di ripetere zione nell’isola e a fine mese affronterà i primi appuntamenti veri in Coppa Italia. «Un tempo troppo breve per farci valere in coppa - dice il tecnico Andrea Marongiu - anche se non ci tireremo indietro, la consideriamo la preparazione per il campionato.» Tito Siddi