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Antonio Giuliani un comico 4aÍ cuore tenero"

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Antonio Giuliani un comico 4aÍ cuore tenero"
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Antonio Giuliani
un comico 4aÍ cuore tenero"
intervista con lo show-man romano in tourneè estiva con lo spettacolo "Sono stato nominato"
drl1(1 Dnlt . .,:sci Loredana Filoni
www.antontogiull i l .it
r
II "Villaggio Italia" si trova a Roma nei
pressi del Parco dell' Aniene . E' immerso
nel verde e possiede un grazioso laghetto .
E' una delle tante strutture adibite ad ospitare le innumerevoli serate cieli' "estate
romana". Qui, tra ristoranti etnici e stands,
si alternano, per il quarto anno consecutivo, cantanti, attori, cabarettisti . E' durante
una di queste serate che incontro il noto
attore comico romano, Antonio Giuliani .
Da una quindicina di anni calca le scene
dei teatri, con un consenso sempre maggiore . A testimoniare questo, il "tutto
esaurito" dei suoi spettacoli e, in particolare di questo show "Sono stato nominato"
in uno spazio pensato per circa 5000 persone! Lui se lo merita! E' un one-man
show di circa due ore e mezza , senza
intervallo .
Prima di iniziare lo spettacolo mi ha concesso questa simpatica intervista .
Signor Giuliani, dov'è nato?
Sono nato a Roma, I' 11 Gennaio 1967 .
E' sposato?
Si . Da quattro anni, con Alessia e non
abbiamo ancora figli .
Come è iniziata la sua carriera?
Le rispondo come generalmente faccio con
tutti i suoi colleghi : con la verità . Fin da
bambino avevo questa sorta di predisposizione per la battuta, la comicità, i travestimenti . Poi, con il crescere, solo "d'età",
perché la gente non vede, dato che è
un'intervista, che l'altezza è quello che è,
ho iniziato a lavorare in un cantiere . Ogni
tanto facevo delle imitazioni e, la cosa
curiosa è che la pausa, prevista dalle
12 :00 alle 13 :00, si era "allungata" dalle
12 :00 alle 15 :00 ., cioè non lavorava più
nessuno! Io mi mettevo lì, mi travestivo,
facevo delle gags, imitazioni, finché gli
architetti mi licenziarono . Allora ho dovuto
decidere se continuare quel lavoro, che
era diventato un po' "difficile" dato che si
era sparsa la voce di questo ragazzo che
faceva il comico sul cantiere, nonostante
fossi molto bravo in quel mestiere . Così ho
deciso di fare il comico .
Si è ispirato a qualcuno?
Diciamo che io non ho avuto maestri . Non
per vantarmi, ma perché ho iniziato con
delle imitazioni di Alberto Sordi, Aldo
Fabrizi e Peppino De Filippo, i miei miti da
ragazzo . Crescendo però, penso che se hai
un maestro e cerchi di copiarlo, si faccia
poca strada, anche perché il pubblico lo
vede e lo capisce . Quando scrivi e inizi a
inventarti le battute, capisci se sei "surreale"; "demenziale" o altro . Così se imiti un
comico "surreale" e tu hai un diverso
genere di comicità, non ha senso . Questo
lo capisci con il tempo . Diciamo che i miei
maestri "virtuali" sono i tre che ho nominato .
Attualmente, oltre questa tournée
estiva, sta lavorando anche ad altro?
Questo è uno spettacolo che và in tournée
ogni estate, ma ogni anno viene completamente rinnovato . Sarò in tournée fino al
20 Settembre . Toccherò tutto il Lazio, la
Calabria, la Puglia, la Toscana e la
Sardegna . Inoltre sto girando un film, con
la regia di Pingitore, dal titolo "Domani è
un'altra truffa" con Leo Gullotta, Aida
Yespica, Eva Grimaldi, Paolo Triestino e
tanti altri, che uscirà a metà Gennaio . Poi
sto iniziando a scrivere una nuova commedia . A Novembre, per tre settimane, al
'Parioli', riprenderò la commedia dello
scorso anno "Bravi a letto" che è andata
molto bene .
Lei cosa preferisce, cinema o teatro?
Sicuramente il teatro, perché il contatto
con la gente è totalmente diverso . Io non
ho fatto tantissimo cinema, però quello
che metti sul set, la voglia di fare, o una
piccola battuta, uscita all'improvviso, che
ha fatto ridere tutti e ti ha reso contento,
tutto questo ha un tempo determinato . E
così quella battuta, nella quale avevi
messo l'anima, non c'è più, perché il film
deve durare non più di due ore . Questo è
il problema di cinema e televisione . In tea-
tro, invece, una commedia ha, si un inizio
ed una fine, ma, come si dice a Roma, 'me
la canto e me la sono, l'ho scritta io e
posso farla durare anche qualche minuto
in più .
Ha un aneddoto da raccontare?
Ricordo un episodio che ora, a ripensarci,
ci rido su, ma, all'epoca, fu molto imbarazzante . Nei primi tempi della mia carriera, le mie serate consistevano in una esibizione di venti minuti . Salivo sul palco con
una valigetta, nella quale c'erano occhiali e
parrucche per fare dei piccoli travestimenti . Al termine di una di queste serate, che
si era svolta a Passoscuro, vicino Roma,
quattordici o quindici anni fa, presi
l'Aurelia per tornare a casa . Era l'una di
notte . Ad un certo punto mi fermano i
carabinieri . Scendo e mi chiedono di aprire il cofano . Vedendo la valigetta mi dicono di aprirla . Notando quattro parrucche,
una decina di paia di occhiali scuri e, in
più, una pistola giocattolo, che usavo per
imitare un personaggio di Verdone, mi intimano di alzare le mani e mi perquisiscono .
'Morale della favola', per convincerli che
non ero un delinquente, ho dovuto fargli
venti minuti di spettacolo sull'Aurelia .
Questi due carabinieri che, inizialmente
avevano appoggiato me sul cofano della
macchina, si sono poggiati a loro volta
perché ridevano come pazzi .
continua a pug. 45 . . .
la T)ott.s.u z Filoni con Antonio Giadioni
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