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“LASCIATECI PULITI” - Azienda USL di Cesena
Assessorato alle Politiche Sociali, Educative e familiari, Qualità urbana, Immigrazione, Aiuti Internazionali Assessorato alla Sanità Progetto Regionale Tabagismo “LASCIATECI PULITI” Programma di prevenzione dell’abitudine al fumo per i ragazzi della scuola media EDIZIONE 2000 LINEE PROGRAMMATICHE PER LA PREVENZIONE DEL TABAGISMO NELLE SCUOLE La stesura di un documento sulle linee programmatiche generali per la corretta definizione di un progetto di prevenzione primaria dell’abitudine al fumo di sigaretta nella scuola richiede alcune considerazioni preliminari. a) In primo luogo occorre caratterizzare la natura del problema, precisare quali sono i destinatari di un discorso di prevenzione e stabilire degli obiettivi primari. b) In secondo luogo è necessario fissare i rapporti fra gli interventi sul tabagismo e le altre attività d’educazione alla salute a scuola. c) In terzo luogo è richiesta una ridefinizione dei concetti di “salute” (1) e di “dipendenza” (2) che nel corso degli anni hanno modificato le loro connotazioni semantiche. Un lavoro comune di stesura di linee programmatiche non può che comprendere tutti gli aspetti sopracitati che costituiscono il nucleo fondamentale di ogni rigoroso intervento di prevenzione primaria. Cominciamo, dunque, dalla caratterizzazione del problema che intendiamo affrontare. La diffusione del fumo di sigaretta, soprattutto fra le donne e fra i ragazzi in giovane età, presso i quali l’abitudine è in aumento, ha assunto la dimensione di una tematica di carattere sociale oltre che sanitario. Il fumo di sigaretta è responsabile del 90% dei tumori del polmone ed è un cofattore di importanza primaria nell’insorgenza delle patologie cardio-vascolari. E’ dunque innegabile che molti interventi di prevenzione siano stati sollecitati dalle gravi conseguenze che il tabagismo può provocare sullo stato di salute fisica della persona. Tuttavia, poiché il nostro obiettivo è scoraggiare gli studenti ad avvicinarsi a questa pericolosa abitudine voluttuaria e formare gli insegnanti affinché acquisiscano le competenze necessarie all’impostazione corretta di un programma educativo che si prefigga di modificare dei comportamenti, abbiamo ritenuto opportuno considerare il fumo di sigaretta come una particolare forma di “dipendenza” e concentrarci sulle componenti psicologiche che condizionano e determinano il percorso di curiosità e attrazione dei ragazzi verso il fumo. I nostri interlocutori sono i giovani che frequentano le scuole dell’obbligo e gli insegnanti. Ai primi vogliamo che sia garantito un programma di formazione che li conduca a scegliere e che li educhi ad essere consapevoli e responsabili delle conseguenze che ogni scelta comporta. Ai secondi offriamo una metodologia per la trattazione a scuola di problematiche che vanno al di là dell’area sanitaria. Ogni insegnante, acquisite le competenze fondamentali, avrà la sicurezza di operare all’interno di un contesto solidale con linee programmatiche ed obiettivi comuni. Le finalità di questa guida, che ne giustificano l’impostazione ed il rigore metodologico, riguardano in modo prioritario la necessità di allontanare i giovani dal fumo rendendoli consapevoli non solo dei rischi connessi a questa abitudine, ma soprattutto della dipendenza che si stabilisce fra fumatori e sigaretta. L’altra finalità è rendere gli insegnanti competenti riguardo alle relazioni tra i diversi aspetti di educazione sanitaria: “Educare per orientare e orientare per imparare a scegliere” dovrebbero diventare i nuclei fondamentali per articolare ogni intervento di prevenzione. 2 Condividiamo con la scuola (3) la necessità di non suddividere in settori diversi la programmazione di interventi preventivi, costringendo gli studenti a dover fronteggiare, di volta in volta, il problema del fumo, della corretta alimentazione, dell’uso di droghe, dell’abuso di alcool, di tematiche di educazione sessuale o di difesa dell’AIDS condotti spesso usando un’impostazione eterogenea. La scuola dovrebbe invece insegnare a scegliere, favorendo quei processi di crescita che inducono e promuovono la capacità di prendere delle decisioni e la consapevolezza di un’insostituibile libertà che ogni scelta comporta. Queste considerazioni sono sufficienti a chiarire perché l’Educazione alla Salute non possa essere considerata una materia di insegnamento, una disciplina scolastica: educare correttamente alla salute significa insegnare un metodo per conoscere, interpretare, valutare e scegliere. Se il ruolo specifico della prevenzione è diffondere ed incrementare il ricorso alle strategie per evitare determinate malattie, il ruolo di una prevenzione attuale ed autentica può riguardare la diffusione di una cultura che stimoli e renda auspicabile l’introduzione di modificazioni degli stili di vita a rischio. Gli stili di vita a rischio potrebbero diventare un’abitudine pericolosa ed indesiderata: in questa prospettiva fare prevenzione non significa rinunciare, ridurre le proprie possibilità, ma acquisire consapevolezza, coerenza e libertà. “Salute” non significa più, o non solo, non soffrire di malattie ma significa più propriamente avere raggiunto un equilibrio tra benessere fisico, psichico e sociale. Salute significa anche capacità di adattamento, ossia capacità di promuovere le modificazioni del sé e delle proprie abitudini in modo da trovarsi in sintonia con l’ambiente. Lo stato di salute è il raggiungimento delle proprie potenzialità fisiche, psicologiche, intellettuali, motivazionali, relazionali. La salute non è un concetto statico, è un processo dinamico che rende ogni persona protagonista e responsabile delle caratteristiche individuali e delle fragilità, delle motivazioni e dei rischi, dei diritti e dei doveri. Per questo l’Educazione alla Salute dovrebbe essere non lo scopo, ma il fondamento stesso di ogni materia di insegnamento. La scuola ha come compito primario la trasmissione di una cultura di libertà. Le situazioni di dipendenza, si oppongono alle libertà, perché costituiscono delle forme di sostituzione vincolanti e non movibili. La situazione di “dipendenza” in quanto tale non è mai espressione di una scelta; è invece una necessità, l’ultima tappa di un processo obbligatorio. Educare alla salute significa mettere in atto le strategie che rendono i ragazzi consapevoli delle conseguenze che può comportare non una “scelta sbagliata”, ma “l’incapacità della scelta”. Rinunciando ad una decisione, l’individuo è in balia delle opportunità e comincia la prima tappa di un cammino che può condurre alla dipendenza. Queste considerazioni preliminari costituiscono il contesto culturale in cui s’iscrivono i principi che hanno ispirato le linee programmatiche di un progetto di prevenzione primaria nei confronti del tabagismo. L’attività educativa, in sintonia con le riflessioni sopracitate, deve sviluppare i seguenti punti: 1) Come si arriva all’abitudine al fumo. L’indagine, la discussione e il confronto sulle motivazioni individuali e le pressioni sociali che inducono i ragazzi a provare la sigaretta, dovrebbe favorire la consapevolezza dell’occasionalità e della caratteristica di “non scelta” del gesto. Si accende la prima sigaretta per curiosità, per desiderio di imitazione o di sentirsi grandi, per appartenere ad un gruppo o per acquistare sicurezza e fascino. La prima sigaretta non rappresenta una presa di decisione, ma la sospensione del giudizio per assecondare la considerazione degli altri, la voglia di compiacere o di mostrare un aspetto particolare di sé. 3 2) Quali sono le caratteristiche del fumatore, del non fumatore, dell’ex fumatore. L’approfondimento delle conoscenze sulle tre situazioni consentirà ai ragazzi di chiarire quanto l’abitudine al fumo non rappresenti una trasgressione, una libertà, ma una forma di schiavitù e di dipendenza. Le testimonianze degli ex fumatori non potranno che confermare tale stato evidenziando le difficoltà da loro incontrate smettendo di fumare. D’altro canto chi non fuma non s’impoverisce, non sostituisce (4), ma è semplicemente più libero. 3) Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del fumo di sigarette. L’analisi consentirà, anche attraverso il confronto con situazioni di stimolo, di analizzare il mondo del fumatore, di capire quanto poco rilevante sia il “piacere” provocato dalla sigaretta rispetto ad altre motivazioni che riaffermano l’abitudine di precisarne il carattere di dipendenza. I tre punti sopracitati sviluppabili utilizzando la proposta qui riportata o usando strumenti che gli insegnanti ritengano più opportuni, rappresentano i nodi fondamentali di un intervento di prevenzione primaria che, in conclusione, esprime questi convincimenti: - Il fumo di sigaretta rappresenta una forma semplice ed estremamente diffusa di dipendenza che si annuncia come un momento di sospensione della scelta e si afferma come gesto sostitutivo che soddisfa di volta in volta bisogni di identità, di auto affermazione, di sicurezza, di concentrazione, di rilassamento, di appartenenza ad un gruppo, di autotomia e di divertimento. - Il fumare tabacco è un aspetto dell’Educazione alla salute e va dunque ricondotto alle caratteristiche generali di ogni percorso educativo: determinare la capacità di prendere decisioni, la consapevolezza della libertà e dei rischi della scelta è compito primario di ogni progetto finalizzato. - Gli aspetti nocivi del fumo di sigaretta sulla salute fisica dell’uomo possono costituire un rinforzo, ma non il punto di inizio né il cardine di un intervento di prevenzione primaria nella scuola. Un ragazzo si avvicina alla sigaretta indipendentemente dalla conoscenza dei danni che da tale dipendenza nel tempo può ricevere e dunque ogni intervento preventivo deve essere articolato in funzione di altri principi. - Lo stato di “salute” cioè il pieno raggiungimento delle proprie potenzialità, dovrebbe diventare il motivo di ispirazione di tutti i percorsi educativi nell’ambito dei quali i concetti di prevenzione, scelta consapevole, dipendenza, salute, potrebbero trovare un’adeguata e approfondita caratterizzazione. (1) SALUTE: si definisce come stato di salute dell’individuo la condizione di equilibrio tra assenza di patologie conclamate, benessere psicologico e benessere fisico ottenuti anche attraverso l’osservazione di determinate regole comportamentali e preventive. Lo stato di salute si esprime altresì attraverso l’interazione dinamica fra l’individuo e il suo ambiente affettivo, sociale e relazionale (O.M.S 1990) (2) DIPENDENZA: con riferimento alle definizioni tecniche fornite dal linguaggio psicologico s’intende per dipendenza la modalità relazionale in cui un soggetto si rivolge continuamente agli altri per essere aiutato, guidato, sostenuto. L’individuo dipendente, avendo scarsa fiducia in se stesso, fonda la propria autostima sull’approvazione e la rassicurazione altrui. Lo sviluppo della personalità normale avviene attraverso un passaggio dalla situazione di dipendenza biologica e psicologica tipica dell’infanzia, ai processi di “individuazione” e “separazione” che intervengono nell’adolescenza. In questo caso i movimenti di “individuazione” (presa di coscienza della propria identità e costruzione di un’adeguata immagine di sé) e “separazione” (conseguimento di autonomia rispetto ai modelli familiari) sono ostacolati da fattori di diversa natura interni o esterni alla persona stessa. E’ qui che l’individuo può entrare in una situazione di dipendenza, intesa come interazione complessa fra la persona e l’assunzione di una determinata sostanza definita psicoattiva. Nella caratterizzazione dell’interazione intervengono aspetti riguardanti la natura della sostanza assunta, le circostanze dell’assunzione, la tipologia della personalità, la 4 particolarità della situazione del soggetto, le implicazioni sociali e culturali. Nel determinare l’inizio del consumo di sostanze in grado di indurre dipendenza sono predominanti i fattori sociali: disponibilità e accettabilità della sostanza assunta, sostegno di un gruppo di appartenenza, sollecitazioni culturali. Tra i fattori individuali è stato suggerito che una personalità di base incline alla gratificazione immediata possa predisporre alla disponibilità iniziale. Il consumo continuativo di una sostanza in grado di provocare dipendenza è influenzato dagli stessi fattori e facilitato dalle esperienze piacevoli derivate dalla sua assunzione e dalla sempre maggiore identificazione con altre persone nelle stesse condizioni, insieme al mancato riconoscimento di alternative ritenute più gratificanti. (3) Legge 26 giugno 1990, n° 162. (4) SOSTITUZIONE: la situazione di dipendenza si esprime per taluni aspetti con il meccanismo psicologico della sostituzione. Per sostituzione s’intende quel movimento psicologico per effetto del quale l’assunzione di una sostanza è in grado di facilitare o “sostituire” alcuni atteggiamenti psicologici, comportamentali e/o relazionali. La sostanza contribuisce o determina sicurezza, aggressività, euforia, rilassatezza, carica individuale, sensazione di benessere, a seconda delle circostanze dell’assunzione, delle caratteristiche della sostanza e della personalità. LASCIATECI PULITI Un programma di prevenzione dell’abitudine al fumo per gli studenti della scuola Media Inferiore progettato dall’Università di Waterloo in collaborazione con il Ministero dalla Sanità Canadese, con la Società Cardiologica per la prevenzione della patologia cardiovascolare e l’Istituto Nazionale degli U.S.A. per la lotta al cancro. La guida del programma canadese è stata liberamente tradotta e utilizzata in Lombardia dal Servizio di Medicina di Base dell’USL di Rozzano (Mi) con la consulenza del Dr. Fabio Focarile, che ha condotto lo studio e ne ha dimostrato l’efficacia anche in Italia. In Emilia-Romagna sono state condotte due esperienze di applicazione: la prima da parte del Gruppo Romagnolo per l’educazione alla salute oncologica promosso dall’Istituto Oncologico Romagnolo in collaborazione con le aziende USL della Romagna ( Ravenna , Forlì, Cesena, Rimini); la seconda dall’Azienda USL di Ferrara nell’ambito dell’iniziativa “Ferrara Città Sana-Provincia senza fumo” realizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale (progetto “Città Sane” dell’O.M.S.), ed Enti e Istituzioni locali. La versione attuale della guida è stata elaborata dal Gruppo tecnico per la “Prevenzione dell’abitudine al fumo tra gli studenti della scuola dell’obbligo” istituito nell'ambito del Progetto "Tabagismo" della Regione Emilia-Romagna .Hanno collaborato: Maurizio Laezza (coordinatore), Patrizia Beltrami, Sandra Bosi, Stefano Brunello, Maria Colucci, Giorgio Gasperetti, Fiorello Ghiretti, Giuliano Giucastro, Annamaria Ferrari, Mirella Flamigni, Franca Gentilini, Agnese Girotti, Maurizio Mazza, Pierina Melella, Claudia Monti, Morena Morelli, Germana Piancastelli, Ermanno Rondini, Ivana Stefanelli, Stefania Turchi. CARATTERISTICHE DEL PROGRAMMA La Guida consiste in cinque lezioni, gestite dagli insegnanti per le classi dei ragazzi preferibilmente di seconda media; gli insegnanti saranno preparati nel corso di incontri di formazione con gli operatori del Gruppo di lavoro che coordina l'intervento, potendo così verificare i problemi connessi alla realizzazione delle varie lezioni. Ai fini dell'efficacia dell'intervento è essenziale una convinta adesione dell'insegnante sia in termini di contenuti sia di metodologia, anche se questo non implica che l'insegnante debba essere necessariamente 5 un non fumatore (il programma è stato preparato per essere realizzato sia da insegnanti fumatori sia non fumatori). Il programma si propone di aiutare i ragazzi a comprendere il complesso di fattori ambientali e personali che inducono le persone a fumare ed a sviluppare le conoscenze e le capacità necessarie per identificarle e reagire positivamente. L'argomento principale trattato nella guida non è costituito dagli effetti del fumo sulla salute, ma è costituito dalle pressioni sociali che spingono a iniziare a fumare, individuabili nel gruppo di coetanei, nei modelli familiari e nell'offerta sociale (informazione, pubblicità). Le informazioni riguardanti il fumo e i suoi effetti hanno un posto limitato nel progetto, ma devono essere complete e scientificamente corrette: per questo il gruppo di lavoro mette a disposizione materiale informativo. Nel corso delle cinque lezioni sono presentati modi per insegnare la capacità di far fronte alle pressioni sociali e di comportarsi da non fumatore anche in situazioni in cui ciò è difficile, modi per rinforzare le difese individuali, simulando, anche attraverso la rappresentazione di scenette, situazioni reali e frequenti, discutendo scelte alternative e il rispetto di sé e della propria opinione. L'obiettivo formativo finale è quello di aiutare i ragazzi a sviluppare comportamenti adeguati per resistere alle influenze, per saper essere non fumatori e per stimolare, infine, gli altri ragazzi a non fumare. Un aspetto molto importante dell'intervento educativo è valorizzare l'immagine del non fumatore evitando il più possibile comunicazioni negative. Il non-fumare deve essere presentato come un attributo desiderabile, brillante, invidiabile, da persona matura, mettendone in evidenza gli aspetti positivi: mantenimento della forma fisica, maggiore rendimento sportivo, fattori estetici (bellezza, aspetto sano e fresco), igiene personale e stile di vita salutare, libertà (in opposizione alla dipendenza del fumatore), amicizia, rispetto per gli altri (colleghi, membri della famiglia, bambini, compagni di viaggio), fattori ecologici (aria aperta, ambiente pulito, inquinamento), fattori economici (risparmio del proprio denaro, usi alternativi di risorse agricole nei Paesi poveri per la produzione di cibo). Bisogna anche sfatare il mito secondo cui la maggioranza delle persone fumano: molti adolescenti cominciano a fumare "perché tutti fumano". Per ottenere un'efficacia ottimale dell'utilizzo della guida si consiglia di seguire le seguenti indicazioni: - È importante utilizzare tutte le lezioni e completarle nell'arco di due mesi: con ciò non s’intende l'applicazione rigida e puntuale di tutte le istruzioni, ma l'opportunità di trattare tutti gli spunti principali. Si consiglia di svolgere una lezione a settimana; dalle esperienze già realizzate la durata media di ogni lezione è di circa 2 ore - - Per quanto riguarda gli aspetti scientifici a proposito dei danni del fumo sugli apparati respiratorio e circolatorio, che sono una parte marginale del progetto educativo, si consiglia che vengano affrontati dall’insegnante di scienze nel momento in cui tratta, come da programma scolastico, queste tematiche, preferibilmente dopo lo svolgimento del programma stesso. È fondamentale che aderiscano più insegnanti per una stessa classe e che i vari insegnanti si avvicendino, in particolare, quello di scienze, lettere ed educazione artistica. Per questo motivo il progetto verrà proposto al collegio docenti all'inizio di ogni anno scolastico. Gli insegnanti interessati dovranno compilare la scheda di adesione fornita dal gruppo di lavoro. - I destinatari sono gli alunni di seconda media che andranno stimolati a partecipare attivamente con discussioni, rappresentazioni mimiche, interviste, attività grafiche, posters e a raccontare le loro esperienze personali e quelle che i loro amici hanno avuto con le sigarette. - L'attività di gruppo è essenziale: i gruppi saranno costituiti da 5-6 studenti con un capogruppo eletto dai compagni e desideroso di svolgere i seguenti compiti: 6 -seguire le direttive -aiutare il gruppo a completare i lavori assegnati -presentare al resto della classe il lavoro svolto in gruppo. - La cartellina dello studente: ogni studente potrà decorarla ed inserirvi fogli con slogans contro il fumo. - - Molto importante è il coinvolgimento della famiglia che ha un ruolo determinante nell'acquisizione dell'abitudine al fumo. I genitori andranno informati del progetto tramite una lettera e soprattutto saranno coinvolti in una intervista alla quale dovranno contribuire attivamente. Prima di iniziare il programma agli alunni verrà somministrato un questionario per valutare il loro atteggiamento nei confronti del fumo. Il questionario dovrà essere anonimo per garantire la veridicità delle risposte e andrà consegnato ai responsabili del progetto che elaboreranno i dati e li faranno riavere alle scuole in tempi brevi. - Al termine della terza media le abitudini e l'atteggiamento nei confronti del fumo verranno rivalutati tramite lo stesso questionario che verrà riproposto ai ragazzi che hanno svolto il progetto. E' importante prevedere e programmare questa attività per il mese di maggio. - L'organizzazione delle lezioni: la lezione è stata suddivisa in sezioni (parte prima, seconda, ecc.). Per ogni lezione sono indicati: -finalità -obiettivi -materiale richiesto -contenuti principali -metodo. Metodo Contenuti Principali Questa colonna elenca i contenuti principali della Questa colonna presenta le strategie che lezione dovrebbero essere usate per aiutare gli studenti ad acquisire ciò che si desidera far loro capire. 7 SGUARDO LEZIONE N° 1 COMPLESSIVO SUL PROGRAMMA "COME MAI SI COMINCIA A FUMARE?" I ragazzi mettono in comune le opinioni e le esperienze che hanno nei confronti del fumo e vengono aiutati ad identificare le ragioni per le quali i giovani cominciano a fumare. LEZIONE N° 2 "COSA POSSO FARE IO?" Gli studenti discuteranno le loro interviste sul fumo fatte a persone adulte; valuteranno in previsione la percentuale di fumatori nei diversi gruppi di età e impareranno che fumare non è statisticamente il comportamento più diffuso per la loro età. Ci sarà anche una discussione sulle situazioni di pressione in generale, sulla pressione esercitata dai coetanei e sulle strategie di rifiuto. LEZIONE N° 3 "IL CUORE DEL PROBLEMA” Gli studenti impareranno a riconoscere i tre tipi di influenze esercitate dai coetanei, i messaggi persuasivi che potrebbero spingere a fumare e discuteranno sulle possibili argomentazioni contrarie. Si inizierà la preparazione di alcune scenette in cui verranno rappresentati i tipi di pressione esercitata dai coetanei e le tecniche di rifiuto. LEZIONE N° 4 "IMPARARE A DIRE: NO, GRAZIE!" Gli studenti presenteranno le scenette alla classe e spiegheranno le varie tecniche di rifiuto utilizzate nelle diverse situazioni. LEZIONE N° 5 "SIAMO DIVENTATI PIÙ LIBERI DI SCEGLIERE?” Gli studenti discuteranno le loro interviste fatte ai genitori; impareranno come comportarsi con le pressioni che spingono a fumare esercitate dall'interno della famiglia e come analizzare e quindi rifiutare la pubblicità delle sigarette. Gli alunni prepareranno un progetto pubblicitario "antifumo". 8 Q UESTIONARIO D ' INGRESSO Questo questionario rimarrà anonimo, rispondi senza paure. Ricorda : solo le domande con asterisco possono avere più di una risposta. 1 – Quanti abitano nella tua casa? n°____ 2 - Quanti di loro fumano sigarette? n°____ 3 - Prova a pensare ai tuoi 5 migliori amici o amiche. Che tu sappia, quanti di loro fumano sigarette? uno due tre quattro cinque nessuno 4 - ° Fra i luoghi che frequenti nel tuo tempo libero, dove trovi più coetanei che fumano? sala giochi parrocchia gruppi sportivi bar gruppi organizzati (centri giovanili, scout ...) scuola 5 - Alla tua età quante sigarette si possono fumare? (una sola risposta) una alla settimana una al giorno è meglio non fumare 6 - Hai mai provato a fumare? (una sola risposta) no, neppure una boccata si, ho provato qualche boccata si, ho provato a fumare ma ora non fumo si, ho già provato a fumare ed ora fumo 7 - Se hai già fumato, ti ricordi quando hai fumato la prima sigaretta? (una sola risposta) negli ultimi trenta giorni più di trenta giorni fa non ho mai fumato in vita mia non ricordo 8 - Nel mese scorso hai fumato? (una sola risposta) no si non ricordo 9 - Se hai fumato nel mese scorso, quanto hai fumato? (una sola risposta) non ho mai fumato nell'ultimo mese meno di una sigaretta alla settimana una o due sigarette alla settimana più di sei sigarette alla settimana, ma non tutti i giorni tutti i giorni,almeno una sigaretta al giorno 10 - Se hai già fumato, ti ricordi che età avevi quando hai fumato la prima sigaretta? Anni ______ mesi______ 11- Secondo te chi fuma lo fa per: 9 ← scaricare le tensioni ← sentirsi più grande e sicuro ← essere come gli amici ← essere come gli adulti che ammira altro……………………………… 12- Quanto ritieni nocivo il fumo di tabacco? per nulla Per la popolazione 1 2 Per i giovani 1 2 Per i tuoi amici 1 2 Per te stesso 1 2 molto 3 4 5 3 4 5 3 4 5 3 4 5 13 - Pensi che fumare sigarette sia pericoloso per la salute: (una sola risposta) se si fumano 1-2 sigarette al giorno se si fumano più di 5 sigarette al giorno se si fuma più di un pacchetto al giorno non penso che sia pericoloso per la salute 14) Che cosa pensi delle seguente affermazioni? completamente abbastanza non del tutto per niente __________________________d’accordo______d’accordo______d’accordo______d’accordo____ 14.1 fumare dà piacere ← ← ← ← _______________________________________________________________________ 14.2 I genitori non dovrebbero permettere ai loro figli di fumare ← ← ← ← ______________________________________________________________________________________ ← ← ← ← 14.3 A scuola non si dovrebbe fumare ______________________________________________________________________________________ 14.4 Quando si fuma ci si sente adulti ← ← ← ← _____________________________________________________________________________________ 15) Se un tuo amico oggi ti offrisse una sigaretta, tu come ti comporteresti ? ← sicuramente la rifiuterei ← probabilmente la rifiuterei ← non lo so ← probabilmente l’accetterei ← sicuramente l’accetterei M Sesso: Classe__________ LEZIONE N° F Anno di nascita _________ Sez._________ 1 "C O M E Grazie per la collaborazione ?" MAI SI COMINCIA A FUMARE 10 Finalità Gli scopi di questa lezione sono: conoscere le opinioni e le esperienze che i ragazzi hanno nei confronti del fumo e identificare le ragioni per cui si inizia a fumare, valorizzare il concetto di salute come bene prezioso. Obiettivi I ragazzi verranno facilitati a: 1 – esprimere le loro idee rispetto al fumo 2 – identificare le ragioni per cui si inizia a fumare 3 – chiarire le loro opinioni sul fumo Metodo: - lavoro in classe a piccoli gruppi e collettivo - lavoro a casa Materiali Schede di lavoro n° 1 A / B n° 1 C "Le conseguenze del fumo"/ "Perchè le persone iniziano a fumare" "Interviste ad un adulto". FASI DI LAVORO I Parte: presentare il programma ai ragazzi e coinvolgerli direttamente affinchè esprimano in libertà le loro opinioni sul “problema fumo”. II Parte: far riflettere i ragazzi sulle pressioni sociali che spingono ad iniziare a fumare (coetanei, famiglia, offerta sociale). III Parte: ricapitolare la lezione evidenziandone i punti salienti emersi e valorizzando i contributi dei ragazzi. IV Parte: compito a casa: “Interviste agli adulti”. Contenuto Metodo 11 I Parte Presentare il programma educativo ai ragazzi e predisporre l’utilizzo della cartellina Quali sono conoscete? gli aspetti del Va sottolineato che il programma serve per parlare apertamente del problema fumo e che le loro osservazioni e considerazioni sono importanti per affrontare in maniera completa questo tema. fumo che voi Discussione a ruota libera Si coinvolgono direttamente i ragazzi cercando di far emergere, senza alcuna limitazione, tutto quello che sanno e tutto quello che a loro viene in mente a proposito dell’argomento fumo . E’ importante che in questa prima fase i ragazzi possano esprimere tutto il loro vissuto a proposito del fumo senza costrizioni. Per facilitare lo svolgimento dell’attivazione si possono raccogliere le loro opinioni così come emergono semplicemente elencandole alla lavagna Se dai ragazzi emerge il problema delle conseguenze che il fumo comporta è utile ricorrere alla prima parte della scheda n° 1 per riordinare le idee Allegato informativo sui componenti e gli effetti del fumo fuori guida e aggiornabile II Parte 12 Perchè si inizia a fumare Gli adolescenti iniziano a fumare per diversi motivi: - per provare, per curiosità; - per imitazione degli altri (genitori, fratelli, amici, adulti, personaggi celebri dello spettacolo che fumano); - per essere accettati dal gruppo di amici; - per sentirsi adulti; - per trasgredire delle regole imposte dagli adulti. I motivi che spingono a fumare possono essere riassunti in tre pressioni sociali maggiori: - coetanei - famiglia - offerta sociale (informazione, pubblicità...) 1) Pressione dei coetanei Se un amico fuma, generalmente si è più facilitati ad iniziare a fumare. Gli studenti fumano anche per essere accettati da un certo gruppo, poiché avvertono che il fumo li rende più attraenti e diventano più "popolari" se sono dei fumatori. 2) Pressione della famiglia Importanza dell'esempio dei genitori o dei fratelli a proposito del fumo. Qualche studente invece può fumare per mostrarsi "ribelle", particolarmente quando tenta di mostrare di essere adulto. Ed è spesso la famiglia che spinge a questo comportamento ribelle. 3) Pressione dell'offerta sociale: consumo largamente diffuso, pubblicità e mezzi di informazione I mass-media presentano il fumatore come attraente, popolare, simpatico, desiderato dall'altro sesso. Il fumo è un comportamento socialmente accettato, largamente diffuso e quindi socialmente offerto in "promozione continua". Non è ancora accettata culturalmente l'idea del fumo come dipendenza. Bisogna che innanzitutto i giovani si rendano conto di tutte queste influenze e di come possono condizionare la loro decisione nei confronti del fumo. Discussione a ruota libera Dividete la classe in gruppi di 5-6 persone. Ciascun gruppo eleggerà un leader per tutte le lezioni che dovrà essere capace di seguire le istruzioni e di aiutare i compagni a risolvere i lavori assegnati. In caso di sua assenza ci deve essere un sostituto. Chiedete "se ci sono tanti aspetti negativi legati al fumo, perchè si inizia a fumare?". Ogni gruppo deve essere in grado di pensare almeno 3 motivi. Utilizzate la scheda di lavoro n° 1/B per le risposte riferite dal capogruppo. Dividete le risposte in 3 categorie: COETANEI: - essere accettati dal gruppo dei coetanei - apparire più grandi, più maturi, come gli adulti - sentirsi sicuri - avere successo - _______________ - _______________ FAMIGLIA: - per ribellarsi ai genitori - un fratello maggiore fuma - i genitori fumano - problemi familiari - _______________ - _______________ OFFERTA SOCIALE: - perchè tutti fumano - per curiosità - è attraente fumare - il gusto è buono - è divertente - __________________ - __________________ III Parte 13 Discussione a ruota libera Parliamo di fumo Ricapitolando tutta la lezione si evidenziano questi punti, lasciando spazio ad ogni altro contributo dei ragazzi - molti studenti iniziano a fumare per essere accettati dagli amici, per sentirsi più grandi, più maturi e sicuri spesso si finisce per fumare per abitudine molti ragazzi non fumatori pensano che il fumo sia una cattiva abitudine è difficile smettere di fumare qualora diventi un’abitudine. IV Parte Si assegna un compito a casa: "Interviste agli adulti". Si utilizza la scheda di lavoro n° 1/C. L'obiettivo di questo lavoro è quello di illustrare le ragioni per cui gli adulti o restano dei non fumatori o diventano dei fumatori o decidono di smettere di fumare. . Chiedete agli studenti di scegliere loro gli adulti che essi sanno di poter intervistare nella maniera più semplice (esempio: insegnanti, amici di famiglia, ecc.). Dite ai ragazzi di non intervistare i genitori perchè lo potranno fare nella lezione n°4. Incoraggiate una attiva pertecipazione di tutti perché i dati raccolti serviranno come materiale per il lavoro di gruppo e nella discussione in classe. SCHEDA DI LAVORO N° 1 B/C A - LE CONSEGUENZE DEL FUMO Quali sono le conseguenze legate al fumo percepite dai ragazzi? 14 Effetti sulla salute a breve termine Effetti sulla salute a lungo termine Conseguenze sociali ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... B - PERCHE' LE PERSONE INIZIANO A FUMARE? Se secondo te il fumo fa male, perchè le persone iniziano a fumare? Pressione di Coetanei Famiglia Offerta sociale (informazione, pubblicità...) ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... …................................................. ..................................................... ..................................................... 15 SCHEDA DI LAVORO N° INTERVISTE 1/C AGLI ADULTI Istruzioni per gli alunni: Questa scheda è stata fatta perchè si possa intervistare un adulto (es. un vicino di caso o un amico di famiglia) purchè abbia un'età superiore ai 18 anni. Non devi intervistare i genitori perchè lo potrai fare più avanti durante la lezione n° 4; scegli qualcuno con cui ti trovi bene a parlare, chiedi se è un fumatore, un non fumatore o un ex fumatore. Quindi scegli la serie corrispondente di domande e fagliele. Trascrivi le risposte e pensa a come potrai riferirle alla classe. Q U E S T I O N A R I O A ( p e r i f u ma t o r i ) 1) Quanti anni avevi quando hai iniziato a fumare? 2) Perchè hai iniziato a fumare? In che situazione ti trovavi? 3) Chi ti ha offerto la prima sigaretta? 4) Cosa ti dà il fumo? 5) Pensi che sia difficile per una persona smettere di fumare? Perchè? 6) Vorresti smettere ? Si? No? Perchè 7) Hai mai provato a smettere di fumare? Si? No? 8) Potresti descrivere che metodi hai usato per cercare di smettere? 9) Come vorresti essere aiutato a smettere di fumare? 10) Pensi che continuando a fumare andrai incontro a dei problemi? Quali? 11) Cosa fai per evitare o per limitare gli aspetti negativi del fumo? Q U E S T I O N A R I O B ( p e r g l i e x f u ma t o r i ) 1) Da quanto tempo hai smesso di fumare? 2) Perchè hai iniziato a fumare? A che età? 3) Chi ti ha offerto la prima sigaretta? 4) Per quali motivi hai smesso? 5) E' stato facile o difficile smettere? 6) Che metodi hai usato per smettere di fumare? 7) Hai chiesto l'aiuto di altre persone? Quali? 8) Cosa pensi ti abbia aiutato a smettere con successo? 9) Come può un ex fumatore aiutare altri a smettere? 10) Quali aspetti positivi hai conquistato smettendo di fumare? 11) E' vero che se si smette, basta accendere anche una sola sigaretta per riprendere a fumare come prima? Q U E S T I O N A R I O C (per i non fumatori) 1) Hai mai pensato di iniziare a fumare? 2) Perchè non hai mai fumato? 3) Hai ricevuto delle pressioni per fumare? Come hai reagito? 4) Hai trovato degli inconvenienti nel non fumare? (es. situazioni di disagio, derisioni) 5) Cosa ritieni che i fumatori trovino nel fumo? Cosa fai tu per ottenere gli stessi effetti ? 6) Come può un non fumatore aiutare i fumatori a smettere? 16 L E ZI O N E N° 2 "C O S A POSSO FARE IO ?" Finalità Gli scopi di questa lezione sono: far riflettere i ragazzi sugli atteggiamenti e comportamenti degli adulti rispetto al fumo, aiutare i ragazzi a riconoscere le pressioni sociali che spingono verso l’abitudine al fumo, sfatare il mito secondo cui la maggioranza delle persone fumano e quindi che gli adolescenti cominciano a fumare perché tutti lo fanno, Obiettivi I ragazzi verranno facilitati a: 1 – riportare e commentare le testimonianze degli adulti sul fumo raccolte con le interviste 2 - elencare e discutere i fattori di pressione ritenuti importanti nell’indurre a fumare e le situazioni in cui si sviluppano le pressioni a fumare 3 - descrivere le diverse tecniche di "rifiuto" utilizzabili nelle situazioni di pressione che spingono a fumare. 4 – stimare quanti sono i fumatori sul totale della popolazione e confrontare le loro idee con i dati ufficiali discutendo le eventuali discrepanze e le loro motivazioni. Metodo - lavoro individuale e di gruppo - discussione in classe Materiali Schede di lavoro: 2/A “Le storie d’inizio” " 2/B "Fumare perchè’?” 2/C “ Quanti sono i fumatori?” 2/D “Il numero dei fumatori” FASI DI LAVORO I Parte: comunicazione sulle interviste raccolte II Parte: stimolare i ragazzi con le “Storie di inizio” a ricercare modalità efficaci per resistere all’offerta dei coetanei di fumare una sigaretta IIParte: con la scheda di lavoro “Fumare Perché?” stimolare la riflessione individuale e la discussione sulle pressioni sociali che inducono a fumare IV Parte: invitare i ragazzi a fare una stima della frequenza dei fumatori in varie fasce d’età e confrontare poi le loro opinioni con i dati ufficiali Contenuto Metodo 17 I Parte Interviste agli adulti Risultati delle interviste Lo scopo di questa attività è quello di rendere più articolate le opinioni che i ragazzi hanno a proposito del fumo e di confrontarle con quelle degli adulti. I dati raccolti dagli alunni serviranno come materiale per i lavori di gruppo e nelle discussioni in classe. Le notizie e le opinioni raccolte nelle interviste vanno comunicate in classe , lavorando prima a gruppi e poi riportando i risultati a tutta la classe. Le domande importanti a cui devono aver avuto risposte sono: - quali pressioni gli adulti hanno ricevuto per iniziare a fumare? - come hanno reagito? Si sono adeguati o no? - per quali motivi un adulto smette di fumare e quali vantaggi ottiene smettendo? - Per un adulto quanto è difficile smettere e quanto è facile riprendere a fumare? Il fumo crea dipendenza. I ragazzi impareranno che da grandi è molto difficile smettere di fumare e che gli adulti in genere disapprovano il fumo anche se sono essi stessi fumatori. Ad es. 3/4 dei fumatori desidererebbero smettere ma lo trovano molto difficile. II P a r t e Storie di inizio (Saper dire di no) Le storie sono situazioni in cui i ragazzi possono proiettarsi ed esercitarsi a “dire di no” all’offerta di una sigaretta.. Esse devono essere intese come orientative e sostituibili a cura dell’insegnante con equivalenti più plausibili e rilevanti per la classe. Gli alunni saranno chiamati ad intervenire di persona proponendo delle modalità di comportamento nelle diverse situazioni. Andranno ricercati anche modi per stabilire rapporti positivi con chi fuma, sapendo riconoscere i problemi del fumatore. Discussione di gruppo L’insegnante assegna ad ogni gruppo delle “storie di inizio”. Chiedete ai capi gruppo di leggere le storie al resto del gruppo. Il gruppo cercando di immedesimarsi nel personaggio che viene sottoposto a pressione per fumare, dovrà suggerire alcune risposte convincenti che vedano il non fumatore resistere alle pressioni. Alla fine ogni capo-gruppo leggerà le conclusioni al resto della classe. La classe interviene commentando le soluzioni e le alternative proposte (le soluzioni sono realistiche? Sono ragionevoli?) e integrando con osservazioni e altre soluzioni possibili. 18 . III P a r t e Fumare perché? Discussione di gruppo La scheda di lavoro “Fumare, perché?” è uno strumento utile per sintetizzare tutte le informazioni raccolte dalle interviste e per stimolare i ragazzi ad una rielaborazione ed interiorizzazione delle motivazioni a fumare Ogni gruppo compilerà, attraverso una discussione, la scheda di lavoro 2B e relazionerà le risposte elaborate. E’ opportuno che la discussione di classe riguardi i principali aspetti del problema: - quali sono i motivi che spingono una persona a fumare? - perché a volte non si riesce a fare a meno di fumare se te lo propongono gli amici? - cosa perde chi fuma? - cosa pensano i genitori di un figlio che fuma? - quali sono i comportamenti che ti fanno avere più successo tra i compagni? - e quali lo diminuiscono? IV Parte Quanti sono i fumatori? Attività grafica Questa attività si propone di sfatare il mito che la Utilizzare la scheda di lavoro n° 2/C facendola maggior parte delle persone fumano, e quindi che gli compilare personalmente da ogni ragazzo. adolescenti iniziano a fumare perchè tutti lo fanno. I dati di previsione fatti dai ragazzi vanno raccolti in E' importante discutere eventuali sovrastime, una scheda riassuntiva che darà la media della spiegarne il perchè, e le conseguenze in termini di classe. pressione ad adottare il comportamento. Poi si presentano i dati ufficiali sulla frequenza dei Informando i ragazzi che i fumatori sono in numero fumatori e si confrontano con quelli enunciati da minore , li si aiuterà a resistere più facilmente e a loro. collocarsi tra i non fumatori. In genere c'è la tendenza a sovrastimare molto la frequenza dei fumatori. SCHEDA DI LAVORO N° 19 2/A SITUAZIONI DI INIZIO AL FUMO Prima situazione: La famiglia di Maria si è trasferita in una nuova città appena prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. Maria ha fatto amicizia con Amelia che ha molti altri amici nel resto della classe. Le due ragazze vanno molto d'accordo e un giorno, terminate le lezioni, Amelia invita Maria ad una festa per il venerdì successivo, durante la quale può conoscere il resto degli amici. Maria accetta con entusiasmo l'invito ad incontrare e fare amicizia con altri ragazzi, e attende impaziente che giunga venerdì. Amelia conversando le dice: "Molti dei miei amici fumano e, sai, i miei genitori non vogliono che si fumi in casa. Per questo dovremo trovare un altro posto per fare la festa". Maria sa che non vuole fumare alla festa, ma non vuole interrompere la sua amicizia con Amelia. C o s a p u ò f a r e M a r i a ? Seconda situazione: Giovanni ha 14 anni, suo fratello Marco che ne ha 17 e sua sorella Cinzia diciottenne sono entrambi fumatori. I genitori di Giovanni non permettono a Marco e Cinzia di fumare in casa, ma sanno anche che non possono controllarli sempre. Giovanni ammira molto i suoi fratelli, perchè entrambi hanno molto successo con gli amici. Un giorno mentre Giovanni sta aiutando Marco a lavare la macchina, questi si offre per insegnargli a fumare. Giovanni teme che il fratello lo consideri un lattante se non accetta la proposta. C o s a p u ò f a r e G i o va n n i ? Terza situazione: Sara arriva da scuola e dopo aver salutato a voce la mamma, sale di corsa le scale ed entra in camera sua. Sua madre le dice di rimettere subito in ordine la sua camera. Sara invece vuole andare al cinema con la sua migliore amica, Katia, e risponde alla mamma che lo farà non appena sarà di ritorno dal cinema. La madre invece vuole vedere la camera in ordine. La ragazza allora telefona a Katia e le comunica che è necessario modificare il programma, ma Katia le risponde che non può assolutamente andare allo spettacolo successivo. La mamma di Sara rimane ferma nel suo ordine. A questo punto Katia dice a Sara che la incontrerà più tardi in piazza. Quando si incontrano, Katia dice a Sara che le insegnerà come far capire a sua madre che non è più una ragazzina ed estrae un pacchetto di sigarette. C h e c o s a p u ò fare Sara? Quarta situazione: Bruno e Giacomo stanno parlando di chi vogliono portare a ballare venerdì sera in discoteca. Giacomo dice che porterà Elisa, una ragazza simpaticissima e di successo. I due ragazzi decidono in quale discoteca andare e di mangiarsi una pizza più tardi. In pizzeria Elisa estrae un pacchetto di sigarette e dice a Giacomo: "Vuoi fumarne una?". Bruno guarda Giacomo che non fuma. C o s a d i r à G i a c o m o ? 20 SCHEDA 2/B LAVORO DI GRUPPO: FUMARE PERCHE’? A – In base alle informazioni raccolte finora ci sono dei motivi che spingono una persona a fumare? Quali? B – Cosa perde una persona che fuma? C – Come mai a volte un ragazzo non riesce a fare a meno di fumare se glielo propongono i compagni? D – Secondo te cosa pensano i genitori di un figlio fumatore? Genitori fumatori: Genitori non fumatori: E – Come si fa ad avere successo tra i propri compagni? F – Quali comportamenti diminuiscono il successo tra i propri compagni? G – Il fumare aiuta ad avere successo? Perché si? Perché no? SCHEDA DI LAVORO N° 21 2/C QUANTI SONO I FUMATORI Gli studenti dovranno: - cercare da soli di fare una previsione della percentuale di fumatori presenti in ciascuno dei gruppi di età indicati nella scheda - raccogliere tutti i dati e fare una media della classe - confrontare le previsioni fatte con i dati reali. S u 1 0 0 r a g a z z i d e l l a t u a s c u o l a q u a n t i f u m a n o ? (12 - 13 anni) S u 1 0 0 s t u d e n t i d e l l e s u p e r i o r i q u a n t i f u m a n o ? (14 - 19 anni) Su 100 italiani quanti fumano? P E R C E N T U AL E D I F U M AT O R I N E I D I V E R S I G R U P P I D I E T À P r e vi s i o n e p e r s o n a l e media della classe Studenti coetanei (12-13 anni) .....................% ………………..% Studenti scuola superiore (14-19 anni) .....................% ………………% Popolazione generale .....................% 22 ………………% SCHEDA DI LAVORO 2/D Il numero dei fumatori Istruzioni per gli insegnanti Dopo che gli studenti avranno visto i dati reali sui fumatori discutete sui motivi di questa sovrastima. Domandate: Le vostre previsioni sono più alte , per quale motivo avete sbagliato previsione? Quali riflessioni si possono fare sui dati reali? PERCENTUALI DI FUMATORI NEI DIVERSI GRUPPI DI ETA’ Studenti coetanei (12-13 anni) * 4,1% Studenti scuola superiore (14-19 anni) ** 12% Popolazione generale ** 26,1% * ** Dati derivati dall’elaborazione del questionario iniziale del progetto realizzato in varie scuole della Romagna nell’anno scolastico ‘98/99 Dato Istat 1996 LEZIONE N° 3 "I L CUORE DEL PROBLEMA" Finalità Questa lezione affronta il problema della influenza esercitata dai coetanei nell'iniziare a fumare che rappresenta il cuore del problema così come emerge dall’elaborazione dei questionari di ingresso dove il 23 71% dei ragazzi fumatori ha amici che fumano contro il 21% dei non fumatori. . La pressione esercitata dai coetanei è quella che influisce maggiormente nell'inizio dell'abitudine al fumo, in quanto a questa età è estremamente importante essere "alla moda" e comportarsi come gli amici. Obiettivi I ragazzi vengono facilitati a: 1- individuare quali sono i luoghi e le situazioni in cui si può essere sottoposti alle pressioni a fumare; 2- identificare i tre tipi di pressione che i coetanei possono esercitare per indurli a fumare: diretta, indiretta, insistente; 4- identificare attività alternative al fumo, più divertenti e non nocive; 3- attraverso una drammatizzazione risolvere le situazioni di conflittualità legate al fumo. Metodo - lavoro individuale - lavoro di gruppo Materiali Schede di lavoro: n° 3A "I tipi di pressione esercitata dai coetanei" n° 3B "Le storie modello" n° 3C "Il bello del fumo" n° 3D “Esiste il bello del fumo?” n° 3E "Linee guida per la preparazione di una scenetta". FASI DI LAVORO I Parte: chiedere ai ragazzi di elencare i luoghi e le situazioni in cui trovano più frequentemente coetanei che fumano. II Parte: spiegare i tre tipi di pressione esercitata dai coetanei: diretta, indiretta e insistente. III Parte: far riflettere i ragazzi sugli aspetti “piacevoli” del fumo riferiti dai fumatori e su come sia possibile ottenere gli stessi effetti dai non fumatori con attività più piacevoli e meno nocive. IV Parte: iniziare la preparazione delle scenette in cui rappresentare i tre tipi di pressione esercitati dai coetanei e i modi per resistere all’offerta del fumo. Contenuto Metodo I Parte 24 Dove e quando gli studenti fumano? Discussione di classe In questa unità didattica si cercherà di aiutare i ragazzi ad identificare le situazioni possibili in cui potrebbero affrontare la decisione di fumare. Una volta identificati i luoghi in cui il loro gruppo d'età fuma, gli studenti possono rendersi maggiormente conto di queste potenziali situazioni di pressione e saranno preparati a farvi fronte in maniera più consapevole ed efficace. Chiedete ai ragazzi di scrivere le situazioni e i luoghi dove potrebbero essere spinti a fumare ed elencateli su un cartellone o sulla lavagna. Dati dei questionari a.s,’98/’99 relativi alla domanda: "Fra i luoghi che frequenti, dove trovi più coetanei che fumano?" - sala giochi 30% - gruppi sportivi 2% - gruppi organizzati 3% - parrocchia 9% - bar 38% - discoteca 9% - parchi, piazza, .. 10 % - in nessun luogo 9% discutetene insieme. II Parte Pressione dei coetanei Discussione con l'insegnante Possono essere di tre tipi: - Diretta: esempio l'offerta di una sigaretta: "Prendi una sigaretta"; Partendo dal concetto di coetaneo e utilizzando la scheda di lavoro n° 3/A si spiegano i tre tipi di pressione esercitata dai coetanei. Utilizzando la scheda di lavoro n° 3/B, ad ogni - Indiretta: non c'è uno che ti offre direttamente di gruppo verrà assegnata una storia ed il gruppo fumare, ma il ragazzo si accorge di aver voglia dovrà identificare il tipo di pressione. di fumare. Esempio: "Tu vedi molte persone del tuo gruppo di età che fumano ed avverti che anche a te piacerebbe farlo": - Insistente: è un'offerta diretta e ripetuta di una sigaretta, quando il ragazzo si sente incapace di resistere, es. "Dai prendila, non fare il pivello". III Parte 25 Esiste il “bello” del fumo? Discussione di gruppo L’obiettivo delle schede 3C e 3D è quello di far riflettere i ragazzi sulle alternative al fumo. Chi non fuma ha possibilità di distrarsi con molteplici attività che diventano invece per il fumatore solo il ripetitivo gesto di accedensi una sigaretta. L’atto del fumare è un gesto che non provoca scoperte ed ha effetti collaterali. Sulla base del lavoro svolto e dei risultati delle interviste agli adulti, gli insegnanti faranno compilare ai ragazzi, suddivisi in gruppi, la scheda 3/C "Il bello del fumo”. L'insegnante dovrà spiegare che accanto a ciascun fattore ritenuto piacevole vanno indicati i modi con cui i non fumatori ottengono gli stessi effetti; Utilizzando poi la scheda di lavoro 3/D si aiutano i ragazzi a mettere in evidenza la differenza fondamentale fra il fumare una sigaretta e le altre azioni che favoriscono il rilassamento. Ogni gruppo dovrà relazionare sul lavoro svolto. Insieme si scriverà una sintesi su di un cartellone da lasciare appeso nella classe. IV PARTE Preparazione della scenetta Preparazione della scenetta Ogni gruppo dovrà pensare ad una scenetta in cui rappresentare una situazione di pressione che li spinga a fumare: dovranno mimare un tipo di influenza. Il tempo a disposizione non è sufficiente alla rappresentazione che verrà rinviata alla lezione successiva. Assegnare ad ogni gruppo la scheda di lavoro n° 3/E: non dovranno assolutamente utilizzare oggetti (es. sigarette), ma solo il proprio corpo e la fantasia. LAVORO A CASA:” mezzi di informazione e le sigarette”. I ragazzi dovranno raccogliere e portare in classe per la lezione n°5 messaggi sul fumo proposti dalla pubblicità e dai mass-media. 26 SCHEDA DI LAVORO N° 3/A I TIPI DI PRESSIONE ESERCITATA DAI COETANEI Pressione diretta Pressione indiretta Pressione insistente esempi esempi esempi C'è un modo indiretto di spingerti a fumare: - tu pensi che inizierai a fumare perchè altri coetanei fumano: - tutti i tuoi amici fumano - mio fratello e mia sorella fumano Ecco alcuni esempi di offerte insistenti a fumare: - "Su, prendi la sigaretta!" - "Non hai ancora iniziato a fumare? Sei un lattante!" - "Avanti su, prova!" - "Non ti farà male, vedrai!" Un'offerta diretta a fumare una sigaretta: - qualcuno ti offre una sigaretta - qualcuno ti chiede di provare a fumare: "Dai, prova a fumare una delle mie sigarette" 27 SCHEDA LE DI LAVORO N° 3/B STORIE MODELLO 1) Gianluca e Carlo stanno facendo delle compere, quando vedono un gruppo di loro amici al bar. Non appena si siedono al loro tavolo notano che tutti i loro amici stanno fumando. Gianluca e Carlo capiscono che se anche loro dovessero mettersi a fumare sarebbe: pressione diretta pressione indiretta pressione insistente 2) Tiziana dopo la scuola si ferma a casa di Elisabetta, i cui genitori sono entrambi al lavoro. Elisabetta si accende una sigaretta: Tiziana le chiede da quanto tempo fuma e come mai i genitori le permettono di fumare in casa. Elisabetta le risponde che fuma in casa solo quando i genitori non ci sono e le chiede se anche lei vuole fumare una sigaretta. In questo caso sarebbe: pressione diretta pressione indiretta pressiuone insistente 3) Mentre Enrico attraversa il parco che si trova lungo il percorso da casa a scuola, vede un gruppo di persone più grandi che stanno fumando. Queste lo fermano per chiedergli informazioni riguardo alla sua scuola. Enrico si sente a disagio per essere stato fermato, ma vede nel gruppo un amico di suo fratello maggiore. Questi ragazzi a un certo punto gli chiedono se vuole fumare una sigaretta. Enrico la rifiuta. Alcuni dei ragazzi lo chiamano "pollo" perchè non vuole fumare, altri gli ripropongono di fumare. Enrico risponde: "no, grazie!". I ragazzi allora gli chiedono per quanto tempo ancora ha intenzione di rimanere "un lattante". Enrico si allontana dai ragazzi pensando di essere in realtà molto più grande di loro. Questa è: pressione diretta pressione indiretta pressione insistente SCHEDA DI LAVORO N° 28 3/ C Il bello del fumo CHI FUMA DICHIARA DI OTTENERE QUESTI EFFETTI: TU COSA RITIENI CHE SI POSSA FARE PER OTTENERE GLI STESSI EFFETTI ? 29 • Fumare una sigaretta Attività dei fumatori Effetti possibili: Scoperta di Effetti cose nuove* Indesiderati* Fare una passeggiata Attività dei non fumatori * Rispondere SI o NO. Nel caso in cui la risposta sia SI specificare quali sono gli effetti Rilassamento Effetto ricercato Esiste il bello del fumo? SCHEDA DI LANORO N°3/D Effetti possibili: Scoperta di Effetti cose nuove* Indesiderati* SCHEDA LINEE DI LAVORO N° 3/E GUIDA PER LA PREPARAZIONE DI UNA SCENETTA 1) L'insegnante assegnerà ad ogni gruppo un tipo di pressione esercitata dai coetanei; 2) il capogruppo aiuterà direttamente la preparazione della scenetta che riguarda il tipo specifico di pressione che è stata assegnata al gruppo per la rappresentazione; 3) il gruppo preparerà la scenetta di nascosto, quindi i compagni di classe cercheranno di scoprire nella lezione successiva, quale tipo di pressione è stata rappresentata; 4) tutte le persone del gruppo devono essere coinvolte nella preparazione della scenetta; 5) non si possono utilizzare degli oggetti (es. delle sigarette), ma solo il proprio corpo e la fantasia; 6) bisogna identificare la situazione dove le sigarette possono essere disponibili (es. festa, parco, pizzeria, ecc...); 7) scegliete una persona del gruppo per far offrire una sigaretta (direttamente, indirettamente...) ad altri membri del gruppo; 8) decidete un modo per resistere all'offerta e scegliete un membro del gruppo che lo faccia; 9) scegliete un modo per applicare una pressione di gruppo per non fumare e scegliete alcune persone del gruppo per farlo; 10) organizzate la scenetta per rappresentarla. LEZIONE N° 4 "I M P A R A R E A DIRE: N O , G R A Z I E !" Finalità Questa lezione vuole aumentare la consapevolezza dei ragazzi su come vengono costruite e mantenute le scelte di fronte a stimoli esterni e aiutarli a risolvere situazioni di pressione in modo consapevole. Obiettivi I ragazzi saranno facilitati a: 1- discutere e rivedere insieme le influenze esercitate dai coetanei; 2- completare le scenette con le modalità di rifiuto alle diverse situazioni; 3- presentare le scenette e spiegare come sono state affrontate le diverse situazioni. 4- identificare alcuni modo di reagire ai fattori di pressione nei confronti del fumo Metodo Preparazione delle scenette Rappresentazione delle scenette Discussione Materiali Schede di lavoro: 4/A "Scheda di osservazione delle scenette" 4/B "Interviste ai genitori". FASI DI LAVORO: I Parte : preparazione delle scenette II Parte: presentazione delle scenette III Parte: analisi delle scenette presentate e con l’utilizzo della scheda 4/A, discussione sulle modalità di rifiuto alle pressioni esercitate dai coetanei IV Parte: compito da svolgere a casa: intervista ad un genitore Contenuto Metodo 34 I Parte Imparare a dire "No, grazie!" Preparazione delle scenette I ragazzi spesso non sanno rimanere saldi nelle proprie convinzioni, quando vengono sottoposti a delle situazioni di pressione, soprattutto se esercitata da coetanei. Con questa attività si vuole dare loro l’opportunità di identificare il tipo di pressione e la possibilità di reagire positivamente imparando a dire “NO GRAZIE!”. In questo modo saranno più preparati ad affrontare situazioni analoghe. Si ricordano i tre tipi di influenza con alcuni esempi (scheda n°3/A). Gli alunni suddivisi in gruppi completano le scenette (ricordate le linee guida della scheda n° 3/E). Ricordate ai ragazzi che il personaggio che è sottoposto a pressione per fumare, dovrà suggerire alcune risposte convincenti. II Parte Presentazione delle scenette Presentazione delle scenette L’insegnante assiste alle scenette e compila la A tutti i ragazzi viene consegnata la schede di lavoro scheda di osservazione , dopo ogni scenetta, n° 4/A. Ogni gruppo presenterà la sua scenetta, con le sue osservazioni. descrivendo il luogo, la situazione, e i diversi personaggi. Dopo ogni scenetta, il resto della classe compila la scheda di osservazione. III P a r t e Discussione delle scenette Discussione delle scenette I metodi per rifiutare le sigarette possono essere diversi: - dire “No grazie!” - andare in giro con non fumatori - cercarsi un buon motivo (es. il fumo disturba chi gioca a calcio) - far leva sul proprio onore:”Tu credi che io debba fumare per essere tuo amico, ti sbagli!” La classe socializza le opinioni riportate sulla scheda integrando con osservazioni e commenti sulla strategia adottata e può proporre soluzioni alternative: annotare su di un cartellone tutte le proposte fatte. Ricordate ai ragazzi che per dire “No grazie!” non è necessario picchiarsi. IV Parte INTERVISTA AI GENITORI Cercate di far capire che questa intervista serve a far parlare del fumo genitori e figli ed a verificare se ci sono stati dei cambiamenti nelle pressioni esercitate dai coetanei col passare del tempo. I ragazzi dovranno discutere spontaneamente le loro interviste nella prossima lezione. Usate la scheda n° 4/B. 35 SCHEDA SCHEDA Scenetta DI LAVORO N° 4/A DI OSSERVAZIONE DELLE SCENETTE Pressione dei coetanei Com'è stata superata n° 1 n° 2 n° 3 n° 4 n° 5 n° 6 n° 7 36 Sei d'accordo o ci sono altri modi? SCHEDA DI LAVORO N° INTERVISTE 4/B AI GENITORI Parte A: domande da rivolgere al genitore. 1) Quali pensi siano le influenze principali che possono spingere gli adolescenti a iniziare a fumare? 2) Puoi dirmi due motivi per non farmi iniziare a fumare? 3) A quali pressioni e influenze a fumare sei stato sottoposto quando eri giovane? Come le hai affrontate? 4) Cosa penseresti di me se decidessi di iniziare a fumare? Parte B: domande che i genitori possono rivolgere ai figli. 1) Che idea ti sei fatto delle conseguenze del fumo? 2) Se il fumo fa male perché secondo te la gente fuma? 3) Per te qual è la pressione più difficile a cui resistere? 4) Alla tua età sono già molti i ragazzi che fumano? 5) Sono molti i fumatori in Italia? GENITORI SAPEVATE CHE ......... - se uno o entrambi i genitori fumano, un ragazzo è due volte più invogliato a fumare - se i fratelli o le sorelle maggiori fumano c'è una possibilità più elevata che l'adolescente inizi a fumare - le pressioni maggiori sui giovani provengono dai loro amici - la pubblicità delle sigarette che reclamizza i fumatori come persone di successo e attraenti esercita una notevole influenza ad iniziare a fumare - i figli di genitori fumatori sono più soggetti a malattie respiratorie (raffreddori, bronchiti, asma, ecc....) rispetto ai figli di non fumatori - potete aiutare i vostri figli a non iniziare a fumare anche se siete fumatori? Come? Decidete di non fumare mai più in loro presenza e spiegate loro il perchè di questa vostra decisione. 37 LEZIONE N° 5 " SIAM D I V E N T A N T I P I U ’ L I B E R I D I S C E G L I E R E ? " Finalità In questa lezione si discuterà delle influenze che i modelli familiari e la pubblicità delle sigarette possono esercitare sui ragazzi. I ragazzi impareranno a far fronte alle pressioni che provengono dalla famiglia, ad analizzare in maniera critica l’offerta pubblicitaria delle sigarette e a rifiutarla. Obiettivi I ragazzi saranno facilitati a: 1- identificare gli atteggiamenti dei genitori nei confronti del fumo e le influenze che la famiglia può esercitare 2- comprendere i temi su cui fa leva la pubblicità delle sigarette e sviluppare un senso critico; 3- rifiutare la pubblicità delle sigarette; 4- rielaborare i messaggi pubblicitari a favore di comportamenti alternativi. Metodo A casa ricerca individuale del materiale pubblicitario. In classe: discussione dei risultati delle interviste ai genitori lavoro di gruppo per analizzare i messaggi pubblicitari a favore del fumo e per costruire messaggi di comportamenti alternativi. Materiale Giornali, riviste, registrazioni TV... scheda di lavoro 5/A "Un messaggio antifumo". FASI DI LAVORO I Parte: analisi degli atteggiamenti e delle pressioni familiari II Parte: analisi dei messaggi della pubblicità e dei mass-media III Parte: realizzazione di un messaggio antifumo. 38 Metodo Contenuto I Parte Gli atteggiamenti e le pressioni familiari Discussione con l'insegnante I figli di genitori che fumano sono più sollecitati a I ragazzi dovranno esporre liberamente i risultati fumare di quanto lo siano i coetanei figli di non delle loro interviste ai genitori. E' importante fumatori. discutere le risposte dei genitori alle diverse domande e riassumere le pressioni esercitate dalla E' dimostrato che una sorella o un fratello maggiore famiglia. gioca un ruolo molto importante nell'influenzare il comportamento dell'adolescente nei riguardi del 1) Le famiglie sono probabilmente l'elemento più importante nell'influenzare la vita dell'adolescente fumo. 2) Gli adolescenti in casa agiscono in modo da far Molte famiglie generalmente non sono consapevoli capire che stanno cambiando di questo; quando i ragazzi vengono informati di questo sono più preparati ad affrontare in maniera 3) E' importante per i ragazzi parlare delle proprie efficace queste sottili pressioni. idee e sensazioni con i familiari e far comprendere le proprie prospettive. II Parte La pubblicità: come capirla e rifiutarla Analisi dei messaggi Anche se è vietata la pubblicità diretta del tabacco, molti messaggi nascosti, presentando il fumo nell'ambito di una immagine positiva, invitano indirettamente ad avvicinarsi al fumo. Questa parte può essere svolta dall'insegnante di lettere in collaborazione con quello di artistica, che spiega ai ragazzi le tecniche di costruzione del messaggio pubblicitario. Gli adolescenti sono alla ricerca di modelli da imitare: gli attori, gli sportivi, i managers, i cantanti, le top model ... se vengono presentati mentre fumano (giornali, riviste, films, posters, TV ...), possono influenzare il comportamento dei giovani nei confronti del fumo (l’adolescente è portato ad identificarsi e ad imitare il suo “idolo”) Fate analizzare ai ragazzi i messaggi pubblicitari che indirettamente invitano ad avvicinarsi al fumo. Successivamente i ragazzi dovranno individuare ed evidenziare queste tecniche nel materiale pubblicitario raccolto. Una volta identificate le tecniche pubblicitarie usate per le sigarette, i ragazzi potranno utilizzarle per promuovere una campagna antifumo, basata su messaggi postivi per la salute e la qualità della vita. 39 III Parte Un messaggio "antifumo" A conclusione del progetto gli alunni dovranno sintetizzare quanto appreso nella realizzazione di un messaggio antifumo (utilizzate la scheda di lavoro n° 5/A). Fra i lavori migliori verrà scelto quello che pubblicizzerà il 31 maggio (Giornata Mondiale Senza Tabacco). Questionario finale per gli studenti L’insegnante potrà effettuare una verifica a breve di tutto il lavoro svolto utilizzando il questionario finale per gli studenti. La modalità migliore è quello di somministrarlo come lavoro in classe individuale, dettando prima le domande e lasciando circa 30 minuti di tempo ai ragazzi per scrivere le loro impressioni ed opinioni. 40 SCHEDA UN DI LAVORO N° MESSAGGIO PUBBLICITARIO 5/A "ANTIFUMO" Per questa attività potete scegliere una delle seguenti proposte: - un poster che illustri un'iniziativa contro il fumo - un programma radiofonico o televisivo - una poesia, una storia o una canzone - una pubblicità - uno slogan - una vignetta, un disegno originale - una scenetta o un fumetto. Tutte queste attività devono sviluppare un messaggio antifumo. Per quanto riguarda le attività grafiche si consiglia di non utilizzare personaggi dei fumetti o dei cartoni, ma creati dalla vostra fantasia. 41 QUESTIONARIO FINALE PER GLI STUDENTI 1) C O M E TI SONO SEMBRATE LE ATTIVITÀ CHE SI SONO SVOLTE IN CLASSE SUL TEMA DEL’ABITUDINE AL FUMO? MOLTO INTERESSANTI ABBASTANZA INTERESSANTI POCO INTERESSANTI DECISAMENTE NOIOSE 2) C H E COSA TI E’ PIACIUTO DI PIU’ DI QUELLO CHE AVETE FATTO? 3) C H E COSA TI E’ PIACIUTO DI MENO? 4) A L L A FUMO: FINE DI QUESTO LAVORO PROVA AD ESPRIMERE UNA TUA OPINIONE SUL 42 LETTERA AI GENITORI L’Istituto Oncologico Romagnolo e i Servizi dell’Azienda USL realizzano, con il coinvolgimento attivo degli insegnanti, un intervento di Educazione , rivolto agli studenti della Scuola Media Sanitaria dal titolo con lo scopo di aiutarli a conservare la loro salute attraverso la prevenzione dell'abitudine al fumo. Le lezioni del programma, tenute dagli insegnanti, prevedono anche la collaborazione della famiglia attraverso la disponibilità ad essere intervistati dai propri figli circa le vostre opinioni sull'abitudine al fumo. Nella prospettiva di contribuire alla salute dei giovani vi ringraziamo per la collaborazione. Il trattamento dei dati personali degli alunni (elenchi forniti dalla scuola) viene svolto dall’Istituto Oncologico Romagnolo esclusivamente nel rispetto della legge 675/96 sulla tutela dei dati personali. I O G E N I T O R E D E L L ’ A L U N N O ……………………………………….. C L A S S E …………… DICHIARO DI AVER PRESO VISIONE DELLA COMUNICAZIONE SOPRA INDICATA. DATA………………………………. FIRMA……………………………………………………………… 43 Q UESTIONARIO PER GLI I NSEGNANTI N OME E C OGNOME ___________________________________________________________________________ RESIDENTE A____________________ VIA _________________________________ N° _____ TEL. ____________ M ATERIA __________________________________________ S CUOLA _________________________________ C LASSE _______________________C ITTÀ ________________________________________________________ N ON F UMATORE C ONOSCE SE F UMATORE IL PROGRAMMA DI PREVENZIONE DELL ' ABITUDINE AL FUMO PER LA SCUOLA MEDIA INFERIORE : SI E X F UMATORE ? NO É INTERESSATO A CONOSCERLO LO CONOSCE HA GIÀ ADERITO AL PROGRAMMA ? SI Q UANDO ? _____________________________________________________________ P ERCHÈ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ LO HA RIPROPOSTO NELL ' ANNO SUCCESSIVO ? SI P ERCHÈ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ NO P ERCHÈ ______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ I NTENDE REALIZZARLO NEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO ? SI P ERCHÈ ______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ NO P ERCHÈ ______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 44 SCHEDA D I V A L U T A ZI O N E E D I G R A D I M E N T O P E R G L I I N S E G N A N T I Al termine della realizzazione del progetto può essere utile tracciare un breve bilancio, per individuare i problemi emersi e per sintetizzare proposte per migliorare il programma stesso. Il vostro contributo è molto importante e vi chiediamo di compilare con cura questa scheda e di consegnarla al referente del progetto per la vostra scuola quando avrete completato il programma in classe. C O G N O M E _____________________________________N O M E ______________________________________ S C U O L A ___________________________________________ C L A S S E __________ S E Z . _________________ C I T T À _____________________________________________P R O V I N C I A _____________________________ M A T E R I A I N S E G N A T A ______________________________________________________________________ E' SODDISFATTO DELLA GUIDA PER QUANTO RIGUARDA LE FINALITÀ E GLI OBIETTIVI PROPOSTI? SI N O P E R C H È __________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ HA TROVATO LA GUIDA: CONFUSA PRECISA 1 E' 2 3 4 5 6 7 SODDISFATTO DELLA GUIDA PER QUANTO RIGUARDA I CONTENUTI E I METODI? SI N O P E R C H È __________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ HA TROVATO LA ADEGUATA GUIDA: 1 2 SECONDO LEI, L'ATTIVITÀ SI DISPERSIVA AGLI OBIETTIVI 3 4 5 6 7 SVOLTA È RIUSCITA A COINVOLGERE POSITIVAMENTE I SUOI ALUNNI? N O P E R C H È __________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ HA TROVATO LA GUIDA: NOIOSA INTERESSANTE 1 2 3 4 45 5 6 7 HA REALIZZATO TUTTE LE LEZIONI DEL SI PROGRAMMA? NO SE NO QUALI E P E R C H È __________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ QUALE È STATA LA LEZIONE CHE HA APPREZZATO DI PIÙ? N° _____ PERCHÈ? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ QUALE È STATA LA LEZIONE PIÙ DIFFICILE O MENO INTERESSANTE? N° _____ PERCHE? ______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ SECONDO LEI QUEST'ANNO COME COME GIUDICA LA QUALITÀ DI REALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO NELLA SUA CLASSE (punteggio da 1 a 7) ______ MODIFICHEREBBE IL PROGRAMMA? Proposte e suggerimenti: (Se lo desidera può utilizzare un altro foglio e allegarlo a questo). _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 46 47