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Nausea e vomito
Le affezioni gastrointestinali funzionali Epidemiologia, patogenesi e clinica Farmacologia e terapia Le affezioni funzionali dell’apparato digerente • Nausea e vomito • Stipsi • Diarrea • Sindrome dell’intestino irritabile • Dispepsia I farmaci da banco per le affezioni funzionali dell’apparato digerente ANTIACIDI ANTI DISCINETICI Idrossido di magnesio + idrossido di alluminio + gel secco + dimeticone MAALOX PLUS Acido alginico + idrossido di alluminio + magnesio stearato + bicarbonato di sodio GAVISCON ANACIDOL Bicarbonato di sodio + glicina DIGESTIVO ANTONETTO Acido acetil salicilico + bicarbonato di calcio ALKA-SELZER Bicarbonato di sodio CITROSODINA Sodio citrato + potassio citrato, vit. B6 + tiamina BIOCHETASI ANTIDIARROICI DIGESTIVO GIULIANI Domperidone Papaverina cloridrato +josciamina + Belladonna ANTISPASMINA COLICA N-butilbromuro dijoscina BUSCOPAN N-butilbromuro dijoscina + paracetamolo BUSCOPAN COMPOSITUM LASSATIVI Bisacodile NORMALENE, VERECOLENE DULCOLAX, ALAXA, Ecc Senna PURSENNID Loperamide IMODIUM DIARSTOP Cascara S. + frangola FAVE DI FUCA, EPAREMA Dimeticone + Carbone attivo NO-GAS GIULIANI Sodio picosolfato GUTTALAX Simeticone MYLICON Fosfato monosodico PHOSPHO-LAX Cassia + Rabarbaro + Malva COTIDIERBE Solfato di magnesio SALE INGLESE Magnesio idrossido MAGNESIA S. PELLEGRINO Lattulosio LAEVOLAC FERMENTI LATTICI ENTEROGERMINA YOVIS NEO-LACTOFLORENE ecc. Carbone vegetale rabarbaro + senna + EUCARBON Nausea e Vomito Nausea e vomito esofago Fondo gastrico diaframma Definizione • La nausea è la sensazione spiacevole del vomito imminente; è associata ad ipomotilità gastrica cardias corpo ed ipertono vagale. • I conati sono tentativi abortivi di vomito a glottide chiusa, che piloro precedono l’atto del vomito. duodeno antro sfintere pilorico Nausea e vomito Definizione Il vomito è l’espulsione forzata del contenuto gastrointestinale attraverso la bocca. È determinato dalla contrazione involontaria della muscolatura addominale e del diaframma associato a rilasciamento del fondo gastrico, con risalita ed apertura dello sfintere cardiale, in coincidenza di un onda antiperistaltica gigante che parte dal digiuno prossimale. Nausea e vomito • Sebbene il significato biologico del vomito sia quello di espellere dallo stomaco sostanze riconosciute come tossiche dall'organismo, l'emesi rappresenta, nella maggior parte dei casi, un evento indesiderato • Il trattamento farmacologico del vomito trova quindi indicazione nei casi in cui la sua comparsa non abbia il significato di una reazione organica a carattere chiaramente difensivo Indicazioni dei farmaci antiemetici CAUSA FARMACI Scopolamina, ciclizina, prometazina Scopolamina, metoclopramide, domperidone, proclorperazina ondansetron (vomito persistente dopo altre terapie) Proclorperazina, metoclopramide, ciclizina (vomito da oppioidi) Ondansetron, metoclopramide, nabilone (eventualmente in associazione con glucocorticoidi e benzodiazepine) Prometazina, B6 Nausea e vomito Eziologia Cause gastroenterologiche Gastroenteriti infettive o tossiche di origine batterica, virale, parassitaria o tossica (cibo avariato, ingestione di veleni) che determina nausea, vomito con un mancato assorbimento alimentare, aumento delle secrezioni liquide e della peristalsi intestinale, dolori addominali, diarrea. Malattie infiammatorie intraperitoneali Ulcera peptica Colecistopatie (infiammazione della cistifellea o delle vie biliari dovuta a calcoli biliari) Pancreatopatie (infiammazione del pancreas dovuta ad anomalie degli enzimi pancreatici, che “digeriscono” il pancreas) Epatiti (infiammazione del fegato) Malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn, colite ulcerosa, i diverticoli) Appendicite acuta Nausea e vomito Eziologia Cause gastroenterologiche Ostruzione meccanica gastrointestinale Ostruzione pilorica o del piccolo intestino (ostruzione meccanica dovuta a presenza di ernie, aderenze, calcoli, tumori) Sindrome dell’arteria mesenterica superiore (duodeno compresso tra arteria mesenterica superiore e l’aorta) Disordini motori gastrointestinali Gastroparesi diabetica (complicanza cronica del diabete dovuta a neuropatia che blocca i muscoli dello stomaco rallentando lo svuotamento gastrico e interferendo con la digestione) Pseudostruzione intestinale (diminuita motilità intestinale causata da problemi con la muscolatura liscia dell'intestino o problemi dei nervi intestinali) Amiloidosi (malattia caratterizzata dalla deposizione in sede extracellulare di materiale proteico fibrillare insolubile detto amiloide) Sclerodermia ipomotilità gastroenterica) (malattia cronica e progressiva di tipo autoimmune che induce Nausea e vomito Eziologia Cause iatrogene Chemioterapia (cisplatino, ciclofosfamide, doxorubicina) Radioterapia antitumorale Farmaci cardiovascolari (digossina) Preparazioni ormonali (antidiabetici, contraccettivi) FANS Antigotta (allopurinolo) Antibiotici (eritrocina, tetraciclina, sulfonamide) Farmaci della terapia del dolore (analgesici oppioidi) Antiparkinsoniani (levodopa, bromocriptina) Antiasmatici (teofillina) Nausea e vomito Eziologia Cause endocrino-metaboliche Gravidanza Ipertiroidismo Iper/ipoparatiroidismo Iposurrenalismo (ridotta produzione di uno o più ormoni corticosurrenalici come cortisolo e aldosterone) Uremia (accumulo di urea dovuto a dieta iperproteica, insufficenza renale, ecc) Chetoacidosi diabetica (condizione per cui le cellule cominciano ad utilizzare massivamente gli acidi grassi per ottenere energia) Acetone o chetosi nei bambini (in seguito ad uno sforzo, in carenza di zuccheri, si utilizza acidi grassi per produrre zuccheri e si formano come scorie i corpi chetonici) Nausea e vomito Eziologia Cause neurologiche e psichiche Ipertensione endocranica a varia eziologia (tumori, infezioni, vasculopatie) Emicrania Emozioni Ansia Depressione Bulimia Anoressia Disordini vestibolari o cinetosi (mal di moto, macchina, flogosi labirintica) Nausea e vomito Riassumendo le principali cause Eziologia di vomito sono: Varie cause Affezioni glosso-faringe Infarto miocardico Scompenso cardiaco Vomito post-operatorio Intossicazioni alcoliche Nausea e vomito Caratteristiche Caratteristiche e diagnosi Associati a stimoli come alimenti specifici, odori, attività o particolari momenti della giornata ? Potrebbe essere incinta? E’ presente prima o dopo l’assunzione di cibo ? Quando ha iniziato a vomitare? Per quanto tempo è durato il vomito? Vomita diverse ore dopo i pasti? Qual è il colore, l’odore, e la consistenza del vomito? Nel vomito c’è del sangue? Vomita una sostanza verdastra? Quali farmaci assume? Le persone che recentemente hanno mangiato insieme a lei avvertono sintomi analoghi? Fattori associati C’è febbre, cefalea, astenia o diarrea ? Calo ponderale ? Anamnesi Pregresse neoplasie del tratto GI? Ulcera ? Patologie colecistiche ? Nausea e vomito Schema fisiopatologico R. D2 Nausea e vomito Fisiopatologia Nel riflesso del vomito sono coinvolti recettori •dopaminergici (D2), •muscarinici (M) •istaminergici (H1) •serotoninergici (5HT3) Gli stimoli causa di nausea e vomito possono essere: Viscerali, Chimici, Nervosi, Vestibolari Nausea e vomito Bersagli terapeutici Input Sensoriali (dolore, olfatto, vista) Centri corticali Antiistaminici H1 Ricordo, paura, anticipazione Anti-muscarinici Benzodiazepine Antagonisti D2 Agonisti Cannabinoidi Chemioterapia Chemoreceptor Trigger Zone area postrema IV ventricolo) Centro del vomito Antagonisti 5HT3 Antiistaminici H1 Anti-muscarinici Procinetici Chemioterapia Radioterapia Virus enterici Stomaco Piccolo intestino Riflesso del vomito Labirinto Meccanismi neuronali Fattori causa di vomito Siti di azione dei farmaci Nausea e vomito Principali farmaci antiemetici • Antagonisti muscarinici (scopolamina) • Antagonisti dell’istamina H1 (prometazina, ciclizina) • Antagonisti della dopamina D2 (metoclopramide, domperidone) • Antagonisti della serotonina 5-HT3 (ondansetron, granisetron, tropisentron) • Agonisti cannabinoidi CB1 (nabilone) • Glucocorticoidi (desametasone, metilprednisolone) • Benzodiazepine (alprazolam, lorazepam) • Vit B6 (piridossina) Nausea e vomito Effetti collaterali dei farmaci antiemetici • Antagonisti M • Antagonisti H1 • Antagonisti D2 • Antagonisti 5-HT3 • Cannabinoidi • Secchezza delle fauci, sedazione, stipsi • Sedazione • Parkinson iatrogeno con distonia, acatisia e ipocinesia* • Emicrania, costipazione • Disforia, sedazione *(metoclopramide alte dosi) Nausea e vomito Trattamento della emesi gravidica The Cochrane Library, Issue 3, 2005 Nausea e vomito Trattamento della emesi gravidica In Italia • Vit B6 o piridossina (biochetasi) • Antagonisti H1 dell’istamina (prometazina) • Antagonisti della dopamina D2 (metoclopramide, domperidone) GRANULATO EFFERVESCENTE (20 bustine) Sodio citrato, potassio citrato, 50 MG tiamina (B1), 25 MG riboflavina (B2), 12,5 MG di B6, acido citrico. Molto utilizzato anche in bambini che hanno conati di vomito dovuto ad acetone. Farmaci da banco per il trattamento di nausea e vomito Biochetasi: sodio citrato, potassio citrato, tiamina difosfato, riboflavina 5-monofosfato monosodico, piridossina cloridrato Delipramil: metoclopramide cloridrato Digestivo S. Pellegrino: metoclopramide cloridrato Geffer: metoclopramide, dimeticone, potassio tartarico, acido citrico anidro, sodio bicarbonato Isaprandil: metoclopramide cloridrato Digestivo Giuliani: domperidone Citroplus: metoclopramide citrato, acido Stipsi Stipsi Definizione La stipsi è un disturbo caratterizzato da difficoltà e/o ridotta frequenza dell’atto evacuativo. Si definisce stipsi se la persona nell’ultimo anno, per un periodo di almeno 3 mesi, ha avuto meno di due evacuazioni a settimana oppure due disturbi tra i seguenti nel 25% delle evacuazioni: • • • • • sforzo evacuativo feci dure e/o caprine sensazione di evacuazione incompleta sensazione di blocco/ostruzione retto-anale meno di tre evacuazioni a settimana Stipsi Epidemiologia Prevalenza: 8-28% nei paesi occidentali. M:F rapporto di 1 a 4. Maggiormente colpita la popolazione sopra i 65 anni. Stipsi Eziologia Stipsi funzionale in relazione ad alterazioni funzionali coliche e/o anorettali: •Stipsi da rallentato transito. •Stipsi da alterazioni della fase espulsiva. Fattori favorenti Sedentarietà Alimentazione (poche fibre, pochi liquidi) Aspetti psicologici Stipsi Eziologia Stipsi secondaria dovuta a patologie locali, metaboliche, neurologiche, ecc...: • Endocrine (ipotiroidismo, diabete) • Metaboliche (disidratazione, cachessia) • Neurologiche (morbo di Hirschsprung, morbo di Chagas, ganglioneuromatosi, neuropatia paraneoplastica, resezione dei nervi erigendi, paraplegia, morbo di Parkinson, sclerosi multipla) • Psichiche (psicosi croniche, depressione, anoressia nervosa) • Ostruzioni extraluminali (tumori, volvolo cronico, ernie) Stipsi Eziologia Stipsi secondaria Ostruzioni luminali (tumori, stenosi infiammatorie, stenosi ischemiche, endometriosi) Farmacologiche (analgesici, anestetici, antiacidi, anticolinergici, anticonvulsivanti, antidepressivi, diuretici, ipotensivi, lassativi antrachinonici) Muscolari (malattie diverticolare, distrofia miotonica, sclerodermia) Infiammatorie (proctosigmoidite) Lesioni anali (ragadi, ascessi, emorroidi) Stipsi Caratteristiche e diagnosi Caratteristiche Frequenza delle evacuazioni, colore delle feci ? C’è stata una modificazione nelle abitudini dell’alvo ? Se sì, è stata graduale o improvvisa ? Ci sono stati cambiamenti nella dieta o nei comportamenti ? Il paziente è stressato ? C’è stata una modificazione nell’attività fisica ? Il paziente usa farmaci ? Ci sono sangue o muco nelle feci ? E’ presente dolore addominale ? Anamnesi Familiarità per cancro colorettale Stipsi Approccio terapeutico Non si può prescindere dalla modifica della dieta • Cereali integrali • Verdura: tutta • Frutta : quasi tutta • Condimenti: olio extravergine • Bevande: acqua in abbondanza Fibre alimentari: +5g/die Stipsi La fibra alimentare Sostanze di origine vegetale non idrolizzabili dagli enzimi secreti dall’apparato digerente umano, idrolizzabili dalla flora batterica intestinale. Sono ascrivibili alle seguenti categorie: •cellulose •cellulose modificate •emicellulose •pectine •gomme vegetali •mucillagini •lignina parzialmente Stipsi • Lassativi “Bulk forming” o lassativi di massa o di volume = intrappolano l'acqua nella loro struttura in fibra Polisaccaridi (metilcellulosa, fibre alimentari, semi di psillio, semi di lino) che aumentano il volume delle feci e le rendono più molli (effetto dopo 2-3 gg) Stipsi Bulk forming - Fibre alimentari insolubili come la crusca Si comportano prevalentemente come agenti di rigonfiamento, in relazione alla loro capacità di trattenere acqua e sono utilizzate solo in minima parte dalla microflora intestinale. E’ necessario assumere almeno 1,5-2 l di acqua al giorno Danno luogo a quello che viene comunemente definito “effetto zavorra”: Aumento del peso delle feci Aumento transito della velocità intestinale e di della pressione intraluminale del colon Stipsi Bulk forming - Fibre alimentari solubili come inulina Azione fermentativa con selezione della flora intestinale Sono parzialmente metabolizzate dalla microflora dell’intestino crasso e determinano un effetto probiotico: aumento dei batteri utili come bifidobatteri e batteri lattici (effetto prebiotico) a scapito di quelli patogeni conseguente aumento del peso della massa fecale, facilitandone l’espulsione. Altri Bacteriodaceae Bifidobacterium 14,7% Altri 21g fibra/die 9 adulti maschi Bacteriodaceae Bifidobacterium 31,7% 1 settimana Inulina e FOS= oligosaccaridi non digeribili Stipsi • Lassativi osmotici = ioni non assorbiti a livello intestinale Sali (sali di magnesio, solfato di sodio, fosfato di sodio) che trattengono e richiamano acqua nel lume intestinale (a dosi alte, effetto rapido) Zuccheri ed alcoli: lattulosio, polietilenglicoli (effetto in alcuni giorni). sorbitolo, mannitolo, Stipsi Lassativi osmotici ad azione emolliente Lattulosio Disaccaride (galattosio + fruttosio) Peso molecolare: 342 d Basso assorbimento fisiologico Il lattulosio raggiunge immodificato l'ultimo tratto del colon dove viene degradato dalla flora intestinale acidificando l'ambiente intestinale Effetto prebiotico (diminuzione della flora “patogena" e dei suoi metaboliti tossici che, quando presenti in concentrazioni eccessive, favoriscono l‘infiammazione della mucosa e ne alterano la permeabilità). • favorisce la crescita dei Lactobacilli • favorisce la motilità intestinale • favorisce la formazione di feci soffici e voluminose. Stipsi • Lassativi secretagoghi ed motilità intestinale (senna, bisacodile). irritanti/stimolanti della cascara, olio di ricino, Stimolano riflessi locali e del plesso mienterico aumento della mobilità propulsiva del colon. con • Lassativi emollienti e lubrificanti Facilitano il transito intestinale, emulsionando e lubrificando le feci (glicerina e docusato di sodio - anche per uso rettale, olio minerale). Stipsi Lassativi e purganti – meccanismo di azione Lassativi di massa o di volume detti anche «bulk forming» Crusca Semi di psillio Semi di lino inulina Glicerina docusato Stipsi Lassativi e purganti •Largo consumo di lassativi spesso ingiustificato Molti soggetti se li autoprescrivono per regolarizzare la frequenza, quantità e consistenza delle feci. Alcuni individui abusano di questi farmaci a fine dimagrante. •I lassativi non sono privi di effetti collaterali L'uso abituale e prolungato di questi farmaci è dannoso e può portare gravi danni sul tratto gastrointestinale e sull'intero organismo. Stipsi Lassativi e purganti – effetti collaterali L’abuso di lassativi e purganti (soprattutto usati nel controllo del peso) può causare: diarrea cronica (35%); dolore addominale (43%); atonia del colon (70%); neuropatia del colon (12%); ipokaliemia (26%); Diarrea Sindrome dell’intestino irritabile Diarrea Definizione La diarrea viene definita come un incremento del contenuto di acqua nelle feci che si traduce in un aumento della fluidità e del peso delle feci stesse (>200g/24h) e della frequenza delle evacuazioni. Tale disturbo è un sintomo di varie condizioni morbose spesso associato ad altri sintomi quali dolori o crampi addominali, gonfiore, urgenza all’evacuazione, dolori perianali, incontinenza fecale. Diarrea Definizione Può essere: Acuta se dura da meno di 4 settimane • Infezioni o parassitosi nel 70% dei casi • Intossicazioni alimentari, intolleranze, farmaci, radiazioni, ischemia intestinale, diverticolare nel 30% dei casi allergie, malattia Cronica se dura da più di 4 settimane • Infiammatorie: colite ulcerosa, morbo di Crohn • Non infiammatorie: colon irritabile, deficit di lattasi, assunzione cronica di lassativi, tumori endocrini, alcool, malassorbimento di sali biliari, pancreatiti croniche, carcinomi del pancreas, resezione gastrica, colecistectomia Diarrea Eziologia Diarree acute: durata fino ad un mese • infettive (da Salmonelle, Shighella, Vibrio colerae, E.coli, virale) • tossinfettive (da Stafilococco, Clostridium perfringens, parassiti tipo Entamoeba histolytica, Giardia, Schistosomiasi, elminti) • iatrogene (da metformina, chemioterapici, derivati antibiotici) Diarree ricorrenti • intolleranza alimentare o allergia • colon irritabile • • • • • • Diarree croniche: durata oltre 4 settimane neoplastiche (es. papilloma, carcinoma del colon destro) infiammatorie (es. Retto Colite Ulcerosa, Morbo di Crohn) malassorbimento (es. malattia celiaca) endocrina parassitaria da catartici del ferro, Diarrea Caratteristiche e diagnosi Caratteristiche Da quanto tempo è insorta la diarrea ? Determinare la frequenza delle evacuazioni, la consistenza, il colore, la quantità e l’odore delle feci. Valutare l’eventuale presenza di muco, pus o materiale indigerito nelle feci? Cosa peggiora o migliora la diarrea ? Diarrea Caratteristiche e diagnosi Sintomi associati Febbre Nausea e vomito Dolori addominali Distensione addominale Flatulenza Urgenza dell’evacuazione Spasmo sfintere anale Sangue evidente Muco Anamnesi C’è stato calo ponderale ? Il paziente ha assunto antibiotici ? Il paziente ha di recente effettuato viaggi in paesi stranieri ? (Messico, Sud America, Africa, e Asia). Il paziente vive un momento di particolare stress o ansietà? Familiarità per cancro del colon o celiachia Assunzione di farmaci e/o alcolici Trattamento della diarrea Farmaci antidiarroici Farmaci attivi sulla motilità: oppioidi - da evitare in corso di dissenteria Agenti antisecretori: bismuto subsalicilato - blandamente sedativi ma senza effetto sulle perdite di liquidi Adsorbenti: caolino, carbone attivo - poco effetto sulle ingenti diarree acquose Trattamento della diarrea Indicazioni agli antibiotici Shigellosi E coli enterotossico Colera Clostridium difficile Diarrea del viaggiatore Giardiasi Amebiasi Salmonellosi invasiva Campylobatteriosi ?? Salmonellosi BSSI; J Infect 1996; 33: 143-152 Trattamento della diarrea Farmaci antidiarroici Oppioidi loperamide, difenossilato La loperamide (2-16 mg die in 3-4 somministrazioni p.o.) è un oppioide attivo sui recettori m mioenterici provoca diminuzione dell'attività muscolare in questo distretto, ciò rallenta il transito intestinale consentendo un maggiore assorbimento d'acqua. Penetra scarsamente la barriera ematoencefalica. Ha anche azioni antimuscariniche. La loperamide è anche attiva sulla diarrea del viaggiatore. Evitare sovradosaggio: depressione del SNC Soluzioni reidratanti orali Composizione Soluzioni reidratanti orali Preparazione domestica Sindrome dell’intestino irritabile Definizione La sindrome dell’intestino irritabile è una malattia cronica caratterizzata da fastidio addominale, o dolore, associato a cambiamenti di frequenza e forma delle feci (alternarsi di diarrea e stitichezza). Tale patologia anche se inserita tra i disordini della motilità gastrointestinale non si associa a nessuna alterazione anatomica o biochimica nota. Sindrome dell’intestino irritabile Epidemiologia Studi sulla popolazione indicano una prevalenza del 15%. Le donne sono circa il doppio degli uomini. Solo il 20% dei pazienti si rivolge al medico generico, solo il 5% si reca dallo specialista. Sindrome dell’intestino irritabile Sintomatologia Presentazione dei disturbi durante la malattia 5% 25% Intensi Moderati Lievi 70% Sindrome dell’intestino irritabile Fattori scatenanti Il profilo psicologico del paziente gioca un ruolo fondamentale nella patogenesi; tale connessione è evidenziata dall'andamento ricorrente della malattia, con fasi di remissione e riesacerbazione, queste ultime molto frequentemente precedute da intensi stress psicofisici. Il dolore e il fastidio addominale, accompagnati da alterazione dell'alvo sono inoltre essi stessi causa di stress, ansia ed apprensione, stati emotivi che possono sostenere il circolo vizioso alla base della sindrome dell'intestino irritabile. Sindrome dell’intestino irritabile Profilo clinico La principale manifestazione della sindrome dell'intestino irritabile è il dolore. Sovente, i pasti rappresentano gli eventi scatenanti il dolore che, viceversa, tende a venir alleviato dalla defecazione o all'evacuazione di gas. Al dolore si associano senso di tensione e distensione addominale. Terapia L'uso di ansiolitici (benzodiazepine) nei brevi periodi in cui il paziente riconosce il proprio stato d'ansia, è molto utile nel ridurre la partecipazione psicologica al dolore, con riduzione dello stesso. Altre terapie sono invece rivolte al controllo del dolore; in questo senso, sono particolarmente utili alcuni spasmolitici (buscopan). Il meteorismo può essere ridotto con l’uso di probiotici che regolarizzano la flora intestinale. Sindrome dell’intestino irritabile I principali antagonisti muscarinici (spasmolitici) (buscopan)