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Nausea e vomito

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Nausea e vomito
Le affezioni gastrointestinali funzionali
Epidemiologia, patogenesi e clinica
Farmacologia e terapia
Le affezioni funzionali dell’apparato digerente
• Nausea e vomito
• Stipsi
• Diarrea
• Sindrome dell’intestino irritabile
• Dispepsia
I farmaci da banco per le affezioni funzionali
dell’apparato digerente
ANTIACIDI
ANTI DISCINETICI
Idrossido di magnesio + idrossido di
alluminio + gel secco + dimeticone
MAALOX PLUS
Acido alginico + idrossido di alluminio +
magnesio stearato + bicarbonato di
sodio
GAVISCON
ANACIDOL
Bicarbonato di sodio + glicina
DIGESTIVO
ANTONETTO
Acido acetil salicilico + bicarbonato di
calcio
ALKA-SELZER
Bicarbonato di sodio
CITROSODINA
Sodio citrato + potassio citrato, vit. B6
+ tiamina
BIOCHETASI
ANTIDIARROICI
DIGESTIVO
GIULIANI
Domperidone
Papaverina cloridrato
+josciamina
+
Belladonna
ANTISPASMINA
COLICA
N-butilbromuro dijoscina
BUSCOPAN
N-butilbromuro dijoscina + paracetamolo
BUSCOPAN
COMPOSITUM
LASSATIVI
Bisacodile
NORMALENE,
VERECOLENE
DULCOLAX, ALAXA, Ecc
Senna
PURSENNID
Loperamide
IMODIUM
DIARSTOP
Cascara S. + frangola
FAVE DI FUCA, EPAREMA
Dimeticone + Carbone attivo
NO-GAS GIULIANI
Sodio picosolfato
GUTTALAX
Simeticone
MYLICON
Fosfato monosodico
PHOSPHO-LAX
Cassia + Rabarbaro + Malva
COTIDIERBE
Solfato di magnesio
SALE INGLESE
Magnesio idrossido
MAGNESIA S. PELLEGRINO
Lattulosio
LAEVOLAC
FERMENTI LATTICI
ENTEROGERMINA
YOVIS
NEO-LACTOFLORENE
ecc.
Carbone
vegetale
rabarbaro + senna
+
EUCARBON
Nausea e Vomito
Nausea e vomito
esofago
Fondo gastrico
diaframma
Definizione
• La
nausea
è
la
sensazione
spiacevole del vomito imminente;
è associata ad ipomotilità gastrica
cardias
corpo
ed ipertono vagale.
• I conati sono tentativi abortivi
di vomito a glottide chiusa, che
piloro
precedono l’atto del vomito.
duodeno
antro
sfintere pilorico
Nausea e vomito
Definizione
Il vomito è l’espulsione forzata del contenuto
gastrointestinale attraverso la bocca.
È determinato dalla contrazione involontaria della
muscolatura addominale e del diaframma associato a
rilasciamento del fondo gastrico, con risalita ed
apertura dello sfintere cardiale, in coincidenza di un
onda antiperistaltica gigante che parte dal digiuno
prossimale.
Nausea e vomito
• Sebbene il significato biologico del vomito sia
quello
di
espellere
dallo
stomaco
sostanze
riconosciute come tossiche dall'organismo, l'emesi
rappresenta, nella maggior parte dei casi, un evento
indesiderato
• Il trattamento farmacologico del vomito trova
quindi indicazione nei casi in cui la sua comparsa non
abbia il significato di una reazione organica a
carattere chiaramente difensivo
Indicazioni dei farmaci antiemetici
CAUSA
FARMACI
Scopolamina, ciclizina, prometazina
Scopolamina, metoclopramide,
domperidone, proclorperazina
ondansetron (vomito persistente
dopo altre terapie)
Proclorperazina, metoclopramide,
ciclizina (vomito da oppioidi)
Ondansetron, metoclopramide,
nabilone (eventualmente in
associazione con glucocorticoidi e
benzodiazepine)
Prometazina, B6
Nausea e vomito
Eziologia
Cause gastroenterologiche
Gastroenteriti infettive o tossiche
di origine batterica, virale, parassitaria o tossica (cibo avariato, ingestione di veleni) che
determina nausea, vomito con un mancato assorbimento alimentare, aumento delle
secrezioni liquide e della peristalsi intestinale, dolori addominali, diarrea.
Malattie infiammatorie intraperitoneali
 Ulcera peptica
 Colecistopatie (infiammazione della cistifellea o delle vie biliari dovuta a
calcoli biliari)
 Pancreatopatie (infiammazione del pancreas dovuta ad anomalie degli
enzimi pancreatici, che “digeriscono” il pancreas)
Epatiti (infiammazione del fegato)

 Malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn, colite
ulcerosa, i diverticoli)
 Appendicite acuta
Nausea e vomito
Eziologia
Cause gastroenterologiche
Ostruzione meccanica gastrointestinale
 Ostruzione pilorica o del piccolo intestino
(ostruzione
meccanica dovuta a presenza di ernie, aderenze, calcoli, tumori)
 Sindrome dell’arteria mesenterica superiore (duodeno
compresso tra arteria mesenterica superiore e l’aorta)
Disordini motori gastrointestinali
 Gastroparesi diabetica (complicanza cronica
del diabete dovuta a
neuropatia che blocca i muscoli dello stomaco rallentando lo svuotamento gastrico e
interferendo con la digestione)
 Pseudostruzione intestinale
(diminuita motilità intestinale causata da
problemi con la muscolatura liscia dell'intestino o problemi dei nervi intestinali)
 Amiloidosi
(malattia caratterizzata dalla deposizione in sede extracellulare di
materiale proteico fibrillare insolubile detto amiloide)
 Sclerodermia
ipomotilità gastroenterica)
(malattia cronica e progressiva di tipo autoimmune che induce
Nausea e vomito
Eziologia
Cause iatrogene










Chemioterapia (cisplatino, ciclofosfamide, doxorubicina)
Radioterapia antitumorale
Farmaci cardiovascolari (digossina)
Preparazioni ormonali (antidiabetici, contraccettivi)
FANS
Antigotta (allopurinolo)
Antibiotici (eritrocina, tetraciclina, sulfonamide)
Farmaci della terapia del dolore (analgesici oppioidi)
Antiparkinsoniani (levodopa, bromocriptina)
Antiasmatici (teofillina)
Nausea e vomito
Eziologia
Cause endocrino-metaboliche







Gravidanza
Ipertiroidismo
Iper/ipoparatiroidismo
Iposurrenalismo (ridotta produzione di uno o più ormoni corticosurrenalici
come cortisolo e aldosterone)
Uremia (accumulo di urea dovuto a dieta iperproteica, insufficenza renale, ecc)
Chetoacidosi diabetica (condizione per cui le cellule cominciano ad
utilizzare massivamente gli acidi grassi per ottenere energia)
Acetone o chetosi nei bambini (in seguito ad uno sforzo, in carenza
di zuccheri, si utilizza acidi grassi per produrre zuccheri e si formano come scorie i
corpi chetonici)
Nausea e vomito
Eziologia
Cause neurologiche e psichiche
 Ipertensione endocranica a varia eziologia (tumori, infezioni,
vasculopatie)







Emicrania
Emozioni
Ansia
Depressione
Bulimia
Anoressia
Disordini vestibolari o cinetosi (mal di moto, macchina, flogosi
labirintica)
Nausea e vomito
Riassumendo le principali cause
Eziologia
di vomito sono:
Varie cause
Affezioni glosso-faringe
Infarto miocardico
Scompenso cardiaco
Vomito post-operatorio
Intossicazioni alcoliche
Nausea e vomito
Caratteristiche






Caratteristiche e diagnosi
Associati a stimoli come alimenti specifici, odori, attività o particolari
momenti della giornata ? Potrebbe essere incinta?
E’ presente prima o dopo l’assunzione di cibo ?
Quando ha iniziato a vomitare? Per quanto tempo è durato il vomito?
Vomita diverse ore dopo i pasti?
Qual è il colore, l’odore, e la consistenza del vomito? Nel vomito c’è
del sangue? Vomita una sostanza verdastra?
Quali farmaci assume?
Le persone che recentemente hanno mangiato insieme a lei avvertono
sintomi analoghi?
Fattori associati


C’è febbre, cefalea, astenia o diarrea ?
Calo ponderale ?
Anamnesi



Pregresse neoplasie del tratto GI?
Ulcera ?
Patologie colecistiche ?
Nausea e vomito
Schema fisiopatologico
R. D2
Nausea e vomito
Fisiopatologia
Nel riflesso del vomito sono coinvolti recettori
•dopaminergici (D2),
•muscarinici (M)
•istaminergici (H1)
•serotoninergici (5HT3)
Gli stimoli causa di nausea e vomito possono essere:
Viscerali, Chimici, Nervosi, Vestibolari
Nausea e vomito
Bersagli terapeutici
Input Sensoriali (dolore, olfatto, vista)
Centri corticali
Antiistaminici H1
Ricordo, paura, anticipazione
Anti-muscarinici
Benzodiazepine
Antagonisti D2
Agonisti Cannabinoidi
Chemioterapia
Chemoreceptor
Trigger Zone
area postrema
IV ventricolo)
Centro del vomito
Antagonisti 5HT3
Antiistaminici H1
Anti-muscarinici
Procinetici
Chemioterapia
Radioterapia
Virus
enterici
Stomaco
Piccolo intestino
Riflesso del vomito
Labirinto
Meccanismi neuronali
Fattori causa di vomito
Siti di azione dei farmaci
Nausea e vomito
Principali farmaci antiemetici
• Antagonisti muscarinici
(scopolamina)
• Antagonisti dell’istamina H1
(prometazina, ciclizina)
• Antagonisti della dopamina D2
(metoclopramide, domperidone)
• Antagonisti della serotonina 5-HT3
(ondansetron, granisetron, tropisentron)
• Agonisti cannabinoidi CB1
(nabilone)
• Glucocorticoidi
(desametasone, metilprednisolone)
• Benzodiazepine
(alprazolam, lorazepam)
• Vit B6
(piridossina)
Nausea e vomito
Effetti collaterali dei farmaci antiemetici
• Antagonisti M
• Antagonisti H1
• Antagonisti D2
• Antagonisti 5-HT3
• Cannabinoidi
• Secchezza delle fauci,
sedazione, stipsi
• Sedazione
• Parkinson iatrogeno con
distonia, acatisia e
ipocinesia*
• Emicrania, costipazione
• Disforia, sedazione
*(metoclopramide alte dosi)
Nausea e vomito
Trattamento della emesi gravidica
The Cochrane Library, Issue 3, 2005
Nausea e vomito
Trattamento della emesi gravidica
In Italia
• Vit B6 o piridossina (biochetasi)
• Antagonisti H1 dell’istamina (prometazina)
• Antagonisti della dopamina D2 (metoclopramide, domperidone)
GRANULATO EFFERVESCENTE (20 bustine)
Sodio citrato, potassio citrato, 50 MG tiamina (B1), 25 MG
riboflavina (B2), 12,5 MG di B6, acido citrico.
Molto utilizzato anche in bambini che hanno conati di vomito dovuto
ad acetone.
Farmaci da banco per il trattamento di nausea e vomito
Biochetasi: sodio citrato, potassio citrato, tiamina difosfato,
riboflavina 5-monofosfato monosodico, piridossina cloridrato
Delipramil: metoclopramide cloridrato
Digestivo S. Pellegrino: metoclopramide cloridrato
Geffer: metoclopramide, dimeticone, potassio
tartarico, acido citrico anidro, sodio bicarbonato
Isaprandil: metoclopramide cloridrato
Digestivo Giuliani: domperidone
Citroplus: metoclopramide
citrato,
acido
Stipsi
Stipsi
Definizione
La stipsi è un disturbo caratterizzato da difficoltà e/o
ridotta frequenza dell’atto evacuativo.
Si definisce stipsi se la persona nell’ultimo anno, per un
periodo di almeno 3 mesi, ha avuto meno di due
evacuazioni a settimana oppure due disturbi tra i seguenti
nel 25% delle evacuazioni:
•
•
•
•
•
sforzo evacuativo
feci dure e/o caprine
sensazione di evacuazione incompleta
sensazione di blocco/ostruzione retto-anale
meno di tre evacuazioni a settimana
Stipsi
Epidemiologia
Prevalenza: 8-28% nei paesi occidentali.
M:F rapporto di 1 a 4.
Maggiormente colpita la popolazione sopra i 65 anni.
Stipsi
Eziologia
Stipsi funzionale
in relazione ad alterazioni funzionali coliche e/o anorettali:
•Stipsi da rallentato transito.
•Stipsi da alterazioni della fase espulsiva.
Fattori favorenti
Sedentarietà
Alimentazione (poche fibre, pochi liquidi)
Aspetti psicologici
Stipsi
Eziologia
Stipsi secondaria
dovuta a patologie locali, metaboliche, neurologiche, ecc...:
• Endocrine (ipotiroidismo, diabete)
• Metaboliche (disidratazione, cachessia)
• Neurologiche (morbo di Hirschsprung, morbo di Chagas, ganglioneuromatosi,
neuropatia paraneoplastica, resezione dei nervi erigendi, paraplegia, morbo di
Parkinson, sclerosi multipla)
• Psichiche (psicosi croniche, depressione, anoressia nervosa)
• Ostruzioni extraluminali (tumori, volvolo cronico, ernie)
Stipsi
Eziologia
Stipsi secondaria
Ostruzioni luminali (tumori, stenosi infiammatorie, stenosi ischemiche,
endometriosi)
Farmacologiche
(analgesici,
anestetici,
antiacidi,
anticolinergici,
anticonvulsivanti, antidepressivi, diuretici, ipotensivi, lassativi antrachinonici)
Muscolari (malattie diverticolare, distrofia miotonica, sclerodermia)
Infiammatorie (proctosigmoidite)
Lesioni anali (ragadi, ascessi, emorroidi)
Stipsi
Caratteristiche e diagnosi
Caratteristiche
 Frequenza delle evacuazioni, colore delle feci ?
 C’è stata una modificazione nelle abitudini dell’alvo ? Se sì, è
stata graduale o improvvisa ?
 Ci sono stati cambiamenti nella dieta o nei comportamenti ?
 Il paziente è stressato ?
 C’è stata una modificazione nell’attività fisica ?
 Il paziente usa farmaci ?
 Ci sono sangue o muco nelle feci ?
 E’ presente dolore addominale ?
Anamnesi
 Familiarità per cancro colorettale
Stipsi
Approccio terapeutico
Non si può prescindere dalla modifica della dieta
• Cereali integrali
• Verdura: tutta
• Frutta : quasi tutta
• Condimenti: olio extravergine
• Bevande: acqua in abbondanza
Fibre alimentari: +5g/die
Stipsi
La fibra alimentare
Sostanze di origine vegetale non idrolizzabili dagli enzimi
secreti
dall’apparato
digerente
umano,
idrolizzabili dalla flora batterica intestinale.
Sono ascrivibili alle seguenti categorie:
•cellulose
•cellulose modificate
•emicellulose
•pectine
•gomme vegetali
•mucillagini
•lignina
parzialmente
Stipsi
• Lassativi “Bulk forming” o lassativi di massa o di volume =
intrappolano l'acqua nella loro struttura in fibra
Polisaccaridi (metilcellulosa, fibre alimentari, semi di psillio,
semi di lino) che aumentano il volume delle feci e le rendono più
molli (effetto dopo 2-3 gg)
Stipsi
Bulk forming - Fibre alimentari insolubili come la crusca
Si comportano prevalentemente come agenti di
rigonfiamento, in relazione alla loro capacità di
trattenere acqua e sono utilizzate solo in minima parte
dalla microflora intestinale. E’ necessario assumere
almeno 1,5-2 l di acqua al giorno
Danno luogo a quello che viene
comunemente
definito
“effetto
zavorra”:
Aumento del peso delle feci
Aumento
transito
della
velocità
intestinale
e
di
della
pressione intraluminale del colon
Stipsi
Bulk forming - Fibre alimentari solubili come inulina
Azione fermentativa con selezione della flora intestinale
Sono
parzialmente
metabolizzate
dalla
microflora
dell’intestino crasso e determinano un effetto probiotico:
 aumento dei batteri utili come bifidobatteri e batteri lattici
(effetto prebiotico) a scapito di quelli patogeni
 conseguente aumento del peso della massa fecale,
facilitandone l’espulsione.
Altri
Bacteriodaceae
Bifidobacterium
14,7%
Altri
21g fibra/die
9 adulti maschi
Bacteriodaceae
Bifidobacterium
31,7%
1 settimana
Inulina e FOS= oligosaccaridi non digeribili
Stipsi
• Lassativi osmotici = ioni non assorbiti a livello intestinale
Sali (sali di magnesio, solfato di sodio, fosfato di sodio) che
trattengono e richiamano acqua nel lume intestinale (a dosi alte,
effetto rapido)
Zuccheri
ed
alcoli:
lattulosio,
polietilenglicoli (effetto in alcuni giorni).
sorbitolo,
mannitolo,
Stipsi
Lassativi osmotici ad azione emolliente
Lattulosio
Disaccaride (galattosio + fruttosio)
Peso molecolare: 342 d
Basso assorbimento fisiologico
Il lattulosio raggiunge immodificato l'ultimo tratto del colon dove
viene degradato dalla flora intestinale acidificando l'ambiente
intestinale  Effetto prebiotico
(diminuzione della flora “patogena" e dei suoi
metaboliti tossici che, quando presenti in concentrazioni eccessive, favoriscono l‘infiammazione
della mucosa e ne alterano la permeabilità).
• favorisce la crescita dei Lactobacilli
• favorisce la motilità intestinale
• favorisce la formazione di feci soffici e voluminose.
Stipsi
• Lassativi secretagoghi ed
motilità intestinale (senna,
bisacodile).
irritanti/stimolanti della
cascara, olio di ricino,
Stimolano riflessi locali e del plesso mienterico
aumento della mobilità propulsiva del colon.
con
• Lassativi emollienti e lubrificanti
Facilitano il transito intestinale, emulsionando e lubrificando
le feci (glicerina e docusato di sodio - anche per uso rettale,
olio minerale).
Stipsi
Lassativi e purganti – meccanismo di azione
Lassativi di massa o di volume
detti anche «bulk forming»
Crusca
Semi di psillio
Semi di lino
inulina
Glicerina
docusato
Stipsi
Lassativi e purganti
•Largo consumo di lassativi spesso ingiustificato
Molti
soggetti
se
li
autoprescrivono
per
regolarizzare
la
frequenza, quantità e consistenza delle feci. Alcuni individui
abusano di questi farmaci a fine dimagrante.
•I lassativi non sono privi di effetti collaterali
L'uso abituale e prolungato di questi farmaci è dannoso e può
portare gravi danni sul tratto gastrointestinale e sull'intero
organismo.
Stipsi
Lassativi e purganti – effetti collaterali
L’abuso di lassativi e purganti (soprattutto usati nel controllo
del peso) può causare:
diarrea cronica (35%);
dolore addominale (43%);
atonia del colon (70%);
neuropatia del colon (12%);
ipokaliemia (26%);
Diarrea
Sindrome dell’intestino irritabile
Diarrea
Definizione
La diarrea viene definita come un incremento del contenuto di
acqua nelle feci che si traduce in un aumento della fluidità e del
peso delle feci stesse (>200g/24h) e della frequenza delle
evacuazioni.
Tale disturbo è un sintomo di varie condizioni morbose spesso
associato ad altri sintomi quali dolori o crampi addominali,
gonfiore, urgenza all’evacuazione, dolori perianali, incontinenza
fecale.
Diarrea
Definizione
Può essere:
Acuta se dura da meno di 4 settimane
• Infezioni o parassitosi nel 70% dei casi
• Intossicazioni
alimentari,
intolleranze,
farmaci, radiazioni, ischemia intestinale,
diverticolare nel 30% dei casi
allergie,
malattia
Cronica se dura da più di 4 settimane
• Infiammatorie: colite ulcerosa, morbo di Crohn
• Non infiammatorie: colon irritabile, deficit di lattasi,
assunzione cronica di lassativi, tumori endocrini,
alcool, malassorbimento di sali biliari, pancreatiti
croniche, carcinomi del pancreas, resezione gastrica,
colecistectomia
Diarrea
Eziologia
Diarree acute: durata fino ad un mese
• infettive (da Salmonelle, Shighella, Vibrio colerae, E.coli, virale)
• tossinfettive (da Stafilococco, Clostridium perfringens, parassiti tipo
Entamoeba histolytica, Giardia, Schistosomiasi, elminti)
• iatrogene
(da
metformina,
chemioterapici,
derivati
antibiotici)
Diarree ricorrenti
• intolleranza alimentare o allergia
• colon irritabile
•
•
•
•
•
•
Diarree croniche: durata oltre 4 settimane
neoplastiche (es. papilloma, carcinoma del colon destro)
infiammatorie (es. Retto Colite Ulcerosa, Morbo di Crohn)
malassorbimento (es. malattia celiaca)
endocrina
parassitaria
da catartici
del
ferro,
Diarrea
Caratteristiche e diagnosi
Caratteristiche
Da quanto tempo è insorta la diarrea ?
Determinare la frequenza delle evacuazioni, la consistenza, il
colore, la quantità e l’odore delle feci.
Valutare l’eventuale presenza di muco, pus o materiale
indigerito nelle feci?
Cosa peggiora o migliora la diarrea ?
Diarrea
Caratteristiche e diagnosi
Sintomi associati
 Febbre
 Nausea e vomito
 Dolori addominali
 Distensione addominale
 Flatulenza
 Urgenza dell’evacuazione
 Spasmo sfintere anale
 Sangue evidente
 Muco
Anamnesi
 C’è stato calo ponderale ?
 Il paziente ha assunto antibiotici ?
 Il paziente ha di recente effettuato viaggi in paesi stranieri ?
(Messico, Sud America, Africa, e Asia).
 Il paziente vive un momento di particolare stress o ansietà?
 Familiarità per cancro del colon o celiachia
 Assunzione di farmaci e/o alcolici
Trattamento della diarrea
Farmaci antidiarroici
 Farmaci attivi sulla motilità: oppioidi
- da evitare in corso di dissenteria
 Agenti antisecretori:
bismuto subsalicilato
- blandamente sedativi ma senza effetto sulle perdite di
liquidi
 Adsorbenti:
caolino, carbone attivo
- poco effetto sulle ingenti diarree acquose
Trattamento della diarrea
Indicazioni agli antibiotici
 Shigellosi
 E coli enterotossico
 Colera
 Clostridium difficile
 Diarrea del viaggiatore
 Giardiasi
 Amebiasi
 Salmonellosi invasiva
 Campylobatteriosi
 ?? Salmonellosi
BSSI; J Infect 1996; 33: 143-152
Trattamento della diarrea
Farmaci antidiarroici
Oppioidi
loperamide, difenossilato
La loperamide (2-16 mg die in 3-4 somministrazioni p.o.) è un
oppioide attivo sui recettori m mioenterici provoca diminuzione
dell'attività muscolare in questo distretto, ciò rallenta il transito
intestinale consentendo un maggiore assorbimento d'acqua.
Penetra scarsamente la barriera ematoencefalica. Ha anche
azioni antimuscariniche.
La loperamide è anche attiva sulla diarrea del viaggiatore.
Evitare sovradosaggio: depressione del SNC
Soluzioni reidratanti orali
Composizione
Soluzioni reidratanti orali
Preparazione domestica
Sindrome dell’intestino irritabile
Definizione
La sindrome dell’intestino irritabile è una malattia cronica
caratterizzata da fastidio addominale, o dolore, associato a
cambiamenti di frequenza e forma delle feci (alternarsi di diarrea
e stitichezza).
Tale patologia anche se inserita tra i disordini della motilità
gastrointestinale non si associa a nessuna alterazione anatomica
o biochimica nota.
Sindrome dell’intestino irritabile
Epidemiologia
Studi sulla popolazione indicano una prevalenza
del 15%.
Le donne sono circa il doppio degli uomini.
Solo il 20% dei pazienti si rivolge al medico
generico, solo il 5% si reca dallo specialista.
Sindrome dell’intestino irritabile
Sintomatologia
Presentazione dei disturbi durante la malattia
5%
25%
Intensi
Moderati
Lievi
70%
Sindrome dell’intestino irritabile
Fattori scatenanti
Il profilo psicologico del paziente gioca un ruolo
fondamentale nella patogenesi; tale connessione è
evidenziata dall'andamento ricorrente della malattia, con fasi
di remissione e riesacerbazione, queste ultime molto
frequentemente precedute da intensi stress psicofisici.
Il dolore e il fastidio addominale, accompagnati da
alterazione dell'alvo sono inoltre essi stessi causa di stress,
ansia ed apprensione, stati emotivi che possono sostenere il
circolo vizioso alla base della sindrome dell'intestino
irritabile.
Sindrome dell’intestino irritabile
Profilo clinico
La principale manifestazione della sindrome dell'intestino
irritabile è il dolore. Sovente, i pasti rappresentano gli eventi
scatenanti il dolore che, viceversa, tende a venir alleviato dalla
defecazione o all'evacuazione di gas. Al dolore si associano
senso di tensione e distensione addominale.
Terapia
L'uso di ansiolitici (benzodiazepine) nei brevi periodi in cui il
paziente riconosce il proprio stato d'ansia, è molto utile nel
ridurre la partecipazione psicologica al dolore, con riduzione
dello stesso.
Altre terapie sono invece rivolte al controllo del dolore; in
questo senso, sono particolarmente utili alcuni spasmolitici
(buscopan).
Il meteorismo può essere ridotto con l’uso di probiotici che
regolarizzano la flora intestinale.
Sindrome dell’intestino irritabile
I principali antagonisti muscarinici (spasmolitici)
(buscopan)
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