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DA LUI USCIVA UNA FORZA CHE GUARIVA TUTTI!
Periodico pubblicato dalla parrocchia ”Madre Teresa di Calcutta” via Napoli, 9 Martinsicuro (Te) registrato presso il Tribunale di Teramo al n.571 il 07/08/2007. Direttore resp.: don Marco Farina. Stampato in proprio. DA LUI USCIVA UNA FORZA CHE GUARIVA TUTTI! (Lc 6,19) Il racconto che fa Luca riguardo al rapporto di Gesù con il mondo delle malattie è così esplicito e potente….: “…da Lui usciva una forza che guariva tutti! Questo era così vero che per guarire da qualche brutta malattia non era nemmeno necessario interpellare personalmente Gesù affinchè lui prendesse a caro il malato e si impegnasse a pregare direttamente per lui imponendogli le mani. Bastava andare da lui mentre passava da quelle parti, per la propria strada, e toccarlo, lui, i suoi vestiti o almeno qualcosa che gli fosse appartenuto. E questo anche se lui era impegnato altrove con la mente! Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti! Una forza, una potenza straboccante, la Potenza dello Spirito Santo del quale Gesù era unto, ripieno all’inverosimile.Da parte di Gesù questa Potenza di gua rigione era distribuita sui malati, spesso con il bellissimo segno del tocco: Gesù toccò, per guarirli, il lebbroso dopo il discorso della montagna (Mt 8,3), la suocera di Pietro (Mt 8,15), i due ciechi (Mt 9,29 e Mt 20,34), il sordomuto (Mc 7,33); risuscitò, toccandolo, il figlio della vedova di Naim (Lc 7,14) e chissà quanti altri malati…. ANNO 8° GIUGNO/14 E così anche i malati impararono a fare con Gesù: il tocco divino guaritore diventò in loro il tocco umano della fede per essere guariti: così la donna che perdeva sangue da dodici anni (Mt 9,20), così le folle che addirittura lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del mantello (Mt 14,36; Mc 6,56; Lc 6,19). Il risultato era sempre lo stesso: … quanti lo toccavano (… con fede) venivano guariti! (Mt 14,36 etc). Il tocco di Gesù diventa poi infinitamente misericordiosio, anzi espressione dell’ amore al nemico, l’amore segno distintivo del cristianesimo, nella sera del Getsemani: “E uno di loro (Pietro) colpì il servo del sommo sacerdote (Malco) e gli staccò l'orecchio destro”. POSTE ITALIANE SPA - Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 2 e 3, Teramo - aut. n° 168/2007 … Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate! Basta così!». E, toccandogli l'orecchio, lo guarì” (Lc. 22,50s) Gli incontri sono trasmessi in diretta streaming sul sito www.parrocchiamadreteresa.it oppure, per tablet e smartphone: www.madreteresatv.com. Chi non può venire si unisca in preghiera con noi tramite il computer! 3. GIORNATA DI GUARIGIONE PARROCCHIA SAN PAOLO APOSTOLO FORCE (AP), PIAZZA UMBERTO I Festa del SS. Crocifisso Questa estrema linea della misericordia divina ci fa ancor più ben sperare per la nostra guarigione e per il nostro miracolo. Prendiamo coraggio nella Misericordia divina e nella sua Potenza di guarigioneFF! 1. GIORNATA DI GUARIGIONE PARR. MADRE TERESA DI CALCUTTA MARTINSICURO (TE), VIA NAPOLI, 9 DOMENICA 13 LUGLIO SABATO 9 AGOSTO ore 15,30......accoglienza e preghiera ore 16,00......catechesi ore 16,30 .....adorazione eucaristica ore 17,30 …..pregh. sui malati e Unzione ore 18,00 .....santa Messa 4. GIORNATA DI GUARIGIONE LORETO BASIL. INFERIORE ore 16,00 ore 16,45 ore 17,30 ore 18,30 annuncio della Parola Adorazione Eucaristica Unzione degli Infermi Santa Messa DOMENICA 10 AGOSTO PARR. MADRE TERESA DI CALCUTTA ore 14,00......partenza da parrocchia ore 15,15......visita personale in S. Casa ore 16,00......catechesi ore 16,30 .....ador.euc.- pregh. sui malati ore 18,00 .....santa messa MARTINSICURO (TE), VIA NAPOLI, 9 Quota pulman € 10,00 I bambini non pagano. DOMENICA 27 LUGLIO 5. TESTIMONANZA di GUARIGIONE 2. GIORNATA DI GUARIGIONE ore 16,00 ore 16,45 ore 17,30 ore 18,30 annuncio della Parola Adorazione Eucaristica Unzione degli Infermi Santa Messa MARIA SOLEDAD: BATTESIMO E GUARIGIONE! Era il 1957 e un focolaio di influenza aveva già mietuto centinaia di vittime in Cile. A Valdivia la famiglia Eschmann Melero prese le precauzioni necessarie per evitare che le due bimbe piccole corressero dei rischi, ma “Erano quasi le due del pomeriggio del 25 gennaio 1957 quando mia zia mi prese dal tavolo, corse alla parrocchia di Nostra Signora del Carmelo a Collico e bussò alla porta. Il sacerdote nordamericano Enrique Angerhaus aprì e sentì la richiesta: 'Padre, per favore! Deve battezzare ora mia nipote perché non respira, sta agonizzando!' Il mio corpo era totalmente gelato, non dava segni di vita. Il sacerdote allora si preparò e prese gli Olii Santi. La gente che era in casa era corsa dietro a mia zia e c'erano molte persone nella chiesa” ha raccontato María Soledad, María Soledad, che aveva appena 45 giorni, mise in allarme la mamma Alicia quando iniziò a rifiutare di mangiare. A distanza di 57 anni, è la stessa María Soledad a raccontare alla rivista Portaluz quello che le ha riferito la sua famiglia di quei giorni in cui malattia, morte e grazia sacramentale hanno confluito per un evento straordinario che avrebbe segnato per sempre in lei e nella sua famiglia la certezza che Dio esiste e ci ama. La diagnosi e la condanna María Soledad afferma che poco dopo che aveva iniziato a rifiutare di nutrirsi si verificarono anche vomito, diarrea e forti pianti, segnali inequivocabili di problemi di salute. I genitori non esitarono a portarla all'Ospedale Regionale Base di Valdivia. I mezzi della struttura erano precari, come l'efficacia dei trattamenti farmacologici per risolvere i problemi che l'influenza provocava alla piccola. “Mi ricoverarono un paio di volte, e l'ultima il medico disse a mia madre: 'Riporti sua figlia a casa perché non possiamo fare più nulla per lei'”. Alicia salì dall'ospedale con la figlia tra le braccia. Custodita dall'abbraccio della sua mamma, la piccola aveva smesso di piangere, ma era pallida e come intorpidita. Con il passare della mattinata, María Soledad perdeva vitalità e coscienza. “Verso l'una di pomeriggio, mia madre dice che corse con me a una farmacia vicina con la speranza che lì potessero aiutarla. Io non reagivo, ero moribonda e neanche lì poterono fare nulla per aiutarmi”. La speranza sembra crollare Con il peso della diagnosi medica che aveva tolto ogni speranza per la piccola e vedendo che respirava appena, Alicia corse piangendo a casa dei genitori. “Sulla via passò davanti a un negozio di famiglia e avvertì i suoi fratelli, i miei zii, che ero grave, e proseguì portandomi in braccio. Poco dopo arrivarono mia nonna e mia sorella”. La casa si riempì di vicini allertati dai lamenti delle donne vedendo che la piccola non reagiva. “In quel momento, mia madre dice che svenne. Cadde a terra, e in un attimo i vicini iniziarono a preparare un tavolo per vegliarmi e cambiarmi d'abito, dandomi per morta. Un paio di vicini sollevarono mia madre e la portarono in camera da letto, dove c'era un'immagine della Madonna di Lourdes. Mia mamma dice che chiedeva alla Vergine di intercedere presso Dio per me, perché lei non voleva che me ne andassi”. Verso l'incontro con Dio La casa era in preda alla confusione... Alicia, in piena crisi nervosa, gridava senza controllo, e i vicini decisero di portarla in ospedale. La piccola giaceva inerme sul tavolo del salone quando entrò nella stanza Sara, la sorella di Alicia, che aveva appena saputo cosa accadeva alla nipote e aveva solo una certezza fin dal primo istante in cui era stata informata dell'accaduto. La vita che fluisce nel Sacramento Come se fosse un fatto avvenuto appena ieri, María Soledad spiega dettagliatamente che in quel momento non avevano pensato a padrino e madrina, per cui “mia zia chiese a un vicino e a un'altra signora che era lì che fossero i miei padrini”. Quando il sacerdote unse la piccola con l'olio santo, quelli che erano più vicini furono testimoni di un fatto straordinario: “Feci un respiro profondo, che si ripeté nel momento in cui nel fonte battesimale mi versavano sulla testa l'acqua benedetta. Il sacerdote, colpito come tutti i presenti, mi alzò e disse davanti ai presenti: 'Il Signore ha avuto Misericordia di lei e l'ha riportata in vita. Quando ho ricevuto il Battesimo, il Signore mi ha fatta uscire dal sepolcro”, ricorda María Soledad. “Con le mie sorelle parliamo sempre di questo e io dico che sono come Lazzaro, perché il Signore mi ha tolto dal sepolcro e sono tornata alla vita”. Nel corso della sua vita, María Soledad Eschmann è rimasta salda nella fede e attiva nella Chiesa. Insieme al marito e ai due figli che Dio le ha affidato vive a Punta Arena, città australe del Cile, ed è membro fedele del Rinnovamento Carismatico. Lodare e ringraziare è un atto quotidiano che sale a Dio dal suo cuore grato. “Nel Battesimo”, ha concluso, “il Signore si manifesta con una potenza d'amore che non riusciamo a comprendere!”. Fonte: rivista PORTALUZ 6. Associaz. M. TERESA di CALCUTTA- ONLUS L'UNZIONE DELLO SPIRITO SANTO CREA PROSPEROSITÀ (ANCHE ECONOMICA) Guardiamo alcuni esempi biblici di prosperosità operata da Dio a favore del suo popolo. Dio donò l’abbondanza al popolo di Israele la più incredibile delle volte, mentre stavano lasciando la schiavitù d'Egitto: i figli di Israele fecero secondo la parola di Mosè; e presero in prestito dagli Egiziani oggetti d'argento e oggetti d'oro e vesti: E il Signore diede al popolo d’Israele favore agli occhi degli Egiziani, in modo che essi prestarono loro tutte le cose come richiesto. E hanno rovinato gli Egiziani. (Es 12,35-36). Potete immaginare tre milioni di israeliti bussano alle innumerevoli porte egiziane per chiedere oro, argento, vesti, e tutto il necessario per il viaggio? E tutta l'intera nazione assecondare la loro richiesta a mezzanotte? La ricchezza d'Egitto fu letteralmente riversata sugli israeliti e tutte le loro esigenze furono soddisfatte. Una Unzione di prosperità abitava in loro. Questa Unzione nel Vecchio Testamento poggiava anche sulla vita di Abramo, che aveva grazia agli occhi del Faraone (Genesi 12). Questa Unzione era anche su Isacco che aveva ricevuto la ricchezza di Abimelech (Genesi 26). Questa Unzione era su Giuseppe che era benedetto ovunque andasse. Questa Unzione era in Salomone e nel suo regno e ha spinto il mondo a onorarlo con oro, argento e gioielli indescrivibili! Di questa Unzione Mosè parlò: “Quando tu avrai ascoltato la voce del Signore, tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni: sarai benedetto nella città e benedetto nella campagna, benedetto sarà il frutto del tuo grembo, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame … Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci" (Dt 28,2-6). E addirittura nel versetto 12: "Il Signore aprirà per te il suo buon tesoro, il Cielo per dare la pioggia alla tua terra nella sua stagione, e per benedire tutta l'opera delle tue mani". Solo la grazia di Dio avrebbe potuto portare a loro quella prosperità! Era Sua unzione soprannaturale per la prosperità! E solo l’Unzione può compiere queste cose oggi sia per una nazione che per una persona! Cosa e quanto di buono potrebbe darvi una persona se Dio non gli ha prima posto nel cuore l’Unzione per aiutarvi? Gesù parlava spesso del potere di un seme piantato nella fede, seme che rende l’ "impossibile" possibile: "In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: «Spòstati da qui a là», ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile» (Mt 17,20). Agisci, muoviti nell’Unzione divina e cresci! Se desideri muoverti in una nuova dimensione di grazia e di crescita, è necessario comprendere che è il seme che semini che determinerà il raccolto. Paolo dice: “Chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà" (2 Cor 9,6). Ciò è chiaro: se si semina con parsimonia, si raccoglierà con parsimonia. Ma quando si aumenta quel lo che si semina, il raccolto aumenterà drasticamente e si entrerà in una nuova dimensione di grazia! Essere parsimoniosi col prossimo significa ricevere da Dio il minimo. Non essere tra i parsimoniosi! Non condannarti ad un magro raccolto! Invece aumenta l’abbondanza del raccolto aumentando il livello della tua semina. Questa rilascia l'abbondanza dell’Unzione della prosperità sulla tua vita!Se dai a Lui poco lì sarà tutto quello dove Lui lavorerà. Se gli dai tanto, Egli ha già promesso di ritornarti di più! Ogni livello di dare rivela il rilascio di una certa fede. È necessario rilasciare una maggiore seme al fine di rice-vere una maggiore raccolta. E 'impossibile vedere un maggiore raccolto se ti accon-tenti di dare in modo parsimonioso! Se rimani nel seme di basso livello, non hai necessità di maggiore fede. La tua fede non cre-sce. Se il dare diventa automatico e irreggimentato, Dio ha meno da lavorare. Ma quando si aggiunge fede aumentando il seme, spingi Dio a fare di più! La maggior fede causa l'Unzione della prosperità! 7. BUONUMORE CRISTIANO