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l`anziano maltrattato nel l`anziano maltrattato nel contesto familiare

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l`anziano maltrattato nel l`anziano maltrattato nel contesto familiare
L’ANZIANO MALTRATTATO NEL
CONTESTO FAMILIARE.
OBBLIGHI E DOVERI
DELL’ASSISTENTE SOCIALE
di Alice Grasso
Avvocato in Padova
Dottoranda di ricerca in diritto penale presso l’Università degli
S di di Padova
Studi
P d
Art. 61
Circostanze aggravanti comuni.
Aggravano il reato, quando non ne sono elementi costitutivi o circostanze
aggravanti speciali, le circostanze seguenti
1) ll'avere
avere agito per motivi abietti o futili;
2) l'aver commesso il reato per eseguirne od occultarne un altro, ovvero per
conseguire o assicurare a sé o ad altri il prodotto o il profitto o il prezzo
ovvero la impunità di un altro reato;
3) l'avere, nei delitti colposi, agito nonostante la previsione dell'evento;
4) ll'avere
avere adoperato sevizie, o ll'aver
aver agito con crudeltà verso le persone;
5) l'avere profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in
riferimento all'età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa;
6) l'avere
l'
il colpevole
l
l commesso il reato durante
d
il tempo, in
i cuii sii è sottratto
volontariamente alla esecuzione di un mandato o di un ordine di arresto o di
cattura o di carcerazione,, spedito
p
per un p
p
precedente reato;;
7) [omissis]
Art. 572
Maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli.
[I]. Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente,
persona della famiglia,
g
o un minore degli
g anni
maltratta una p
quattordici, o una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui
affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o
custodia,
di o per l'esercizio
l'
i i di una professione
f i
o di un'arte,
'
è punito
i
con la reclusione da uno a cinque anni.
[II] Se dal fatto deriva una lesione personale grave,
[II].
grave si applica la
reclusione da quattro a otto anni; se ne deriva una lesione
gravissima, la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva la
morte, la reclusione da dodici a venti anni
Art. 591
Abbandono di persone minori o incapaci.
[ ] Chiunque
[I].
q
abbandona una ppersona minore degli
g anni
quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o
di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se
stessa e della quale abbia la custodia o debba avere cura,
stessa,
cura è punito
con la reclusione da sei mesi a cinque anni.
[[II].
] Alla stessa ppena soggiace
gg
chi abbandona all'estero un
cittadino italiano minore degli anni diciotto, a lui affidato nel
territorio dello Stato per ragioni di lavoro.
[III] La
[III].
L pena è della
d ll reclusione
l i
d uno a seii annii se dal
da
d l fatto
f
deriva una lesione personale, ed è da tre a otto anni se ne deriva
la morte.
[IV]. Le pene sono aumentate se il fatto è commesso dal genitore,
dal figlio, dal tutore o dal coniuge, ovvero dall'adottante o
d ll' d
dall'adottato.
Art. 593
Omissione di soccorso.
[I]. Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo
minore degli anni dieci, o un'altra persona incapace di provvedere
a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per
altra causa, omette di darne immediato avviso all'Autorità è
punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a
2 500 euro.
2.500
euro
[II]. Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo umano che
sia o sembri inanimato,
inanimato ovvero una persona ferita o altrimenti in
pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne
immediato avviso all'Autorità.
[III]. Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione
personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è
raddoppiata
Art. 643
Circonvenzione di persone incapaci.
[I]. Chiunque, per procurare a sé o ad altri un profitto, abusando
dei bisogni, delle passioni o della inesperienza di una persona
minore,
i
ovvero abusando
b
d dello
d ll stato
t t d'infermità
d'i f
ità o deficienza
d fi i
psichica di una persona, anche se non interdetta o inabilitata, la
induce a compiere un atto,
atto che importi qualsiasi effetto giuridico
per lei o per altri dannoso, è punito con la reclusione da due a sei
anni e con la multa da 206 euro a 2.065 euro.
TITOLO XI
Dei delitti contro la famiglia
CAPO IV
Dei delitti contro l'assistenza famigliare
Art. 570
Violazione degli obblighi di assistenza famigliare.
[ ] Chiunque,
[I].
q , abbandonando il domicilio domestico,, o comunque
q
serbando una condotta contraria all'ordine o alla morale delle famiglie,
si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla potestà dei genitori o
alla qualità di coniuge, è punito con la reclusione fino a un anno o con
l multa
la
l da
d 103 euro a 1.032
1 032 euro.
[II]. Le dette pene si applicano congiuntamente a chi:
1)) malversa o dilapida
p i beni del figlio
g minore o del coniuge;
g ;
2) fa mancare i mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore,
ovvero inabili al lavoro, agli ascendenti o al coniuge […].
[III] Il delitto è punibile a querela della persona offesa salvo nei casi
[III].
previsti dal numero 1 e, quando il reato è commesso nei confronti dei
minori, dal numero 2 del precedente comma.
[IV] Le disposizioni di questo articolo non si applicano se il fatto è
[IV].
preveduto come più grave reato da un'altra disposizione di legge.
Art. 571
Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina.
[I]. Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in
danno di una persona sottoposta alla sua autorità,
autorità o a lui affidata
per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia,
ovvero pper l'esercizio di una pprofessione o di un'arte,, è ppunito,, se
dal fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o nella
mente, con la reclusione fino a sei mesi.
[II]. Se dal fatto deriva una lesione personale, si applicano le pene
stabilite negli articoli 582 e 583, ridotte a un terzo; se ne deriva la
morte si applica la reclusione
morte,
recl sione da tre a otto anni.
anni
Art. 581
Percosse
[I]. Chiunque percuote taluno, se dal fatto non deriva una malattia
nel corpo o nella mente, è punito, a querela della persona offesa,
con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a 309 euro.
[II]. Tale disposizione non si applica quando la legge considera la
violenza come elemento costitutivo o come circostanza
aggravante di un altro
l reato
Art. 610
Violenza privata
[I]. Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare,
tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino
a quattro anni.
[II]. La pena è aumentata se concorrono le condizioni prevedute
dall'articolo 339.
Art. 357
Art
Nozione del pubblico ufficiale.
[I]. Agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali coloro i
quali esercitano una pubblica funzione legislativa,
legislativa giudiziaria o
amministrativa.
[II]. Agli stessi effetti è pubblica la funzione amministrativa
disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e
caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della
volontà della pubblica amministrazione o dal suo svolgersi per
mezzo di poteri autoritativi o certificativi
Art. 358
Nozione della persona incaricata di un pubblico servizio
[I]. Agli effetti della legge penale, sono incaricati di un pubblico
servizio
i i coloro
l
i quali,
li a qualunque
l
titolo,
i l prestano un pubblico
bbli
servizio.
[II] Per
[II].
P pubblico
bbli servizio
i i deve
d
i t d i un'attività
intendersi
' tti ità disciplinata
di i li t
nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla
mancanza dei poteri tipici di questa ultima,
ultima e con esclusione dello
svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di
opera meramente materiale
Quando
Q
d sii deve
d
allora
ll
ritenere
i
che
h un assistente
i
sociale
i l eserciti
ii
una funzione disciplinata da norme di diritto pubblico, e rivesta,
pertanto a seconda dei casi,
pertanto,
casi la qualifica di pubblico ufficiale o di
incaricato di pubblico servizio?
¾L’assistente
¾L’
i t t sociale
i l che
h opera alle
ll dipendenze
di d
d ll Stato
dello
St t (per
(
esempio, presso una Prefettura) o di un ente pubblico territoriale
(Regione, e quindi ASL, Provincia, Comune, Consorzio di
comuni, Comunità montana ecc.
¾Non potrà,
potrà al contrario,
contrario ritenersi pubblica la funzione esercitata
da un assistente sociale che operi come libero professionista,
svolgendo
g
attività di consulenza pper una cooperativa
p
o pper
un'azienda privata.
Art. 361
Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale.
[I]. Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare
all'Autorità ggiudiziaria,, o ad un'altra Autorità che a qquella abbia
obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio
o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da 30 euro a
516 euro.
[II]. La pena è della reclusione fino ad un anno, se il colpevole è
un ufficiale
ffi i l o un agente di polizia
li i giudiziaria,
i di i i che
h ha
h avuto
comunque notizia di un reato del quale doveva fare rapporto.
[III] Le disposizioni precedenti non si applicano se si tratta di
[III].
delitto punibile a querela della persona offesa.
Art. 362
Omessa denuncia da parte di un incaricato di pubblico
servizio
i i
[I]. L'incaricato di un pubblico servizio, che omette o ritarda di
denunciare all'Autorità indicata nell'articolo precedente un reato
del quale abbia avuto notizia nell'esercizio o a causa del servizio,
è punito
it con la
l multa
lt fino
fi a 103 euro.
[II]. Tale disposizione non si applica se si tratta di un reato
punibile a querela della persona offesa,
offesa né si applica ai
responsabili delle comunità terapeutiche socio-riabilitative per
fatti commessi da ppersone tossicodipendenti
p
affidate pper
l'esecuzione del programma definito da un servizio pubblico
…di
di conseguenza,
conseguenza non ogni reato deve essere denunciato,
denunciato ma
solo quelli perseguibili d'ufficio, secondo quanto disposto
dall'ultimo comma dell'art. 361 c.p. e dal secondo comma dell'art.
362 c.p.
Art. 622
Rivelazione di segreto professionale
[I]. Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o
ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela,
senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è
punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione
fi a un anno o con la
fino
l multa
lt da
d 30 euro a 516 euro.
[II]. La pena è aggravata se il fatto è commesso da
amministratori direttori generali,
amministratori,
generali dirigenti preposti alla redazione
dei documenti contabili societari, sindaci o liquidatori o se è
commesso da chi svolge
g la revisione contabile della società.
[III]. Il delitto è punibile a querela della persona offesa.
L'assistente sociale, se pubblico ufficiale o di incaricato di
pubblico servizio, venuto a conoscenza di notizie segrete
integranti reato perseguibile dd'ufficio:
ufficio:
•deve presentare denuncia;
•e non sarà perseguibile, pur avendo rivelato notizie segrete
apprese nel corso della propria professione,
professione poichè la rivelazione
è giustificata da una giusta causa, e in particolare dalla
scriminante dell'adempimento del dovere (art. 51 c.p.)
L’assistente sociale, non pubblico ufficiale né incaricato di
pubblico servizio:
• non ha obbligo di denuncia;
• se denuncia, non commette violazione professionale, in virtù
della ricorrenza della giusta causa di cui all’art. 622 c.p.
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