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Panettoni, sfida all`ultima fetta
SPECIALE FINE ANNO Panettoni, sfida all’ultima fetta Cinque maestri pasticceri hanno assaggiato per noi dieci prodotti industriali, venduti dai supermercati Una prova severa che ha premiato due dolci famosi a cura di Gioia Marchais RICETTA APPIATTITA Il disciplinare di produzione ammette un impasto “base” prevedendo la possibilità di personalizzare la ricetta aggiungendo anche altri ingredienti, ad esempio il miele. Tutta- via, guardando la lista degli ingredienti del nostro campione - riportata obbligatoriamente in etichetta - quel che salta agli occhi è l’omogeneità nella scelta delle materie prime: tutti i marchi, infatti, optano per l’impasto “base” e al palato dei nostri assaggiatori non ci sono molte differenze fatta eccezione per i 4 panettoni che occupano i primi e gli ultimi posti della classifica. QUESTIONE DI LISTINI Il panel test, infatti, ha messo in evidenza le doti di due soli prodotti: Le Tre Marie e Le Grazie (prodotto per Esselunga). A fare la differenza tra i due dolci il prezzo: sono i più cari ma uno (Esselunga) costa poco più della metà dell’altro. Il resto dei dolci che abbiamo testato si acquista in media a 5 euro al kg, un prezzo destinato a diminuire a ridosso delle festività natalizie. Secondo i nostri assaggiatori un prezzo troppo basso per garantire un prodotto di qualità e il rischio è che si finisca per allontanarsi dal dolce tradizionale anche nella scelta degli ingredienti. gennaio 2016 | © Andersphoto/Fotolia N on sarebbe Natale senza una fetta di panettone. Con il suo impasto morbido e profumato, ricco di burro, uova, uvetta e canditi, rallegra il periodo natalizio. Classico o farcito sugli scaffali della grande distribuzione è già presente da un mese. Ma uno vale l’altro? Ovviamente no, come dimostrano i risultati della prova d’assaggio alle quali il Test-Salvagente ha sottoposto 10 panettoni industriali dei marchi più acquistati presso la grande distribuzione organizzata. Cinque maestri pasticcieri provenienti da diverse regioni italiane hanno valutato i prodotti del nostro campione. Il verdetto non è brillante: una ricetta dal sapore standard lontana da quella del panettone artigianale con qualche eccezione. | 21 SPECIALE FINE ANNO LE TRE MARIE - IL PANETTONE MILANESE Prezzo in euro al kg: 11,90 MAINA - IL PANETTONE CLASSICO Prezzo in euro al kg: 5,98 Ingredienti: Buono Ingredienti: Ottimo Visivo interno e esterno: Ottimo Visivo interno e esterno: Medio Olfattivo: Ottimo Olfattivo: Buono Gustativo: Ottimo Gustativo: Medio/Buono Totale organolettico: Ottimo Totale organolettico: Medio 8,5 LE GRAZIE (ESSELUNGA) PANETTONE RICETTA CLASSICA MELEGATTI - IL PANETTONE (750 GR) Prezzo in euro al kg: 6,26 Prezzo in euro al kg: 6,65 Ingredienti: Ottimo Ingredienti: Medio Visivo interno e esterno: Ottimo Visivo interno e esterno: Medio Olfattivo: Ottimo Olfattivo: Medio Gustativo: Buono Gustativo: Medio Totale organolettico: Buono Totale organolettico: Medio 7,9 Ricette quasi identiche per risultati diversi I l Test-Salvagente ha messo a confronto 10 panettoni industriali dalla ricetta tradizionale. Per ciascuno sono stati valutati la lista degli ingredienti mentre un panel di maestri pasticcieri li ha assaggiati e giudicati per noi. | gennaio 2016 6,9 COOP - IL PANETTONE CLASSICO Prezzo in euro al kg: 4,15 Ingredienti: Ottimo Visivo interno e esterno: Scarso Olfattivo: Medio Gustativo: Medio Totale organolettico: Medio INGREDIENTI La denominazione “panettone” è riservata al prodotto dolciario da forno a pasta morbida il cui impasto deve contenere: farina di frumento; zucchero; uova di gallina di categoria “A” o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo; materia grassa butirrica (burro), in quantità non inferiore al 16%; uvetta e scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al 20%; lievito naturale costituito da pasta acida; sale. Il produttore può aggiungere anche latte e derivati; miele; malto; burro di cacao; zuccheri; lievito fino al limite dell’1%; aromi naturali e naturali identici; emulsionanti; acido sorbico; sorbato di potassio. Per questo motivo le ricette dei dieci panettoni sono pressoché identiche: le uniche differenze riguardano il tipo di farina, il latte, il lievito e i canditi uti- 22 | 7,2 lizzati. Per quanto riguarda la farina, Motta, Coop, Maina e Bauli specificano che si tratta di quella tipo “0” mentre tutte le altre marche indicano più genericamente farina di frumento. Il latte fresco pastorizzato è utilizzato come ingrediente solo nei lievitati a marchio Balocco, Maina, Le Grazie e Coop (le altre usano latte in polvere). Se Coop è l’unica azienda che utilizza il lievito madre al posto di quello naturale, Melegatti è la sola che annovera le uova tra i primi tre ingredienti. Per quanto riguarda i canditi, Tre Marie, Coop, Paluani, Le Grazie e Maina utilizzano sia l’arancia che il cedro. Dall’analisi della lista degli ingredienti emerge che tutti i panettoni del nostro test contengono come emulsionanti, i 6,4 SPECIALE FINE ANNO PALUANI - IL PANETTONE CLASSICO BAULI - IL PANETTONE CLASSICO Prezzo in euro al kg: 4,90 Prezzo in euro al kg: 5,60 Ingredienti: Medio/Buono Ingredienti: Medio Visivo interno e esterno: Mediocre Visivo interno e esterno: Scarso Olfattivo: Medio Olfattivo: Medio Gustativo: Medio Gustativo: Medio Totale organolettico: Medio Totale organolettico: Mediocre 6,2 BALOCCO - IL PANETTONE 5,7 CONAD - IL PANETTONE RICETTA CLASSICA Prezzo in euro al kg: 3,99 Prezzo in euro al kg: 3,98 Ingredienti: Medio Ingredienti: Medio Visivo interno e esterno: Mediocre Visivo interno e esterno: Scarso Olfattivo: Medio Olfattivo: Medio Gustativo: Medio Gustativo: Mediocre Totale organolettico: Medio Totale organolettico: Mediocre 6,2 MOTTA - IL PANETTONE ARTIGIANALE Prezzo in euro al kg: 5,50 Ingredienti: Medio Visivo interno e esterno: Scarso 5 La prova d’assaggio si è svolta a Milano nell’ambito dell’iniziativa Re Panettone. La giuria di pasticceri cui sono stati sottoposti i 10 panettoni (resi anonimi) per la prova organolettica era cosi formata: Vincenzo Tiri - Acerenza (Pz), Attilio Servi - Roma, Roberto Cantolacqua Ripani - Tolentino (Mc), Grazia Mazzali - Governolo (Mn), Mauro Morandin - Saint-Vincent (Ao). Olfattivo: Medio Gustativo: Medio Totale organolettico: Medio 6,2 mono e digliceridi degli acidi grassi. Indicato anche con il codice E471, ha il compito di amalgamare gli ingredienti e ammorbidire il prodotto finale. È soprattutto la grande industria a fare uso di questo additivo che non è mai presente nella versione artigianale del dolce milanese. PROVA D’ASSAGGIO I cinque maestri pasticcieri hanno osservato, annusato e assaggiato i 10 panettoni del nostro campione, al buio, ossia senza conoscerne il marchio. Ognuno è stato valutato in base a un esame visivo, sia interno che esterno, per giudicarne l’eleganza e l’uniformità della struttura; a un giudizio sull’in- Legenda Eccellente (10-9,1) Buono (7,9-7) Mediocre (5,9-4) Ottimo (9-8) Medio (6,9-6) Scarso (sotto 4) tensità olfattiva, per valutare gli aromi degli ingredienti caratterizzanti; e, infine, all’esame gustativo, per accertarne la fragranza, la persistenza e l’equilibrio. Nessuno dei dieci lievitati ha raggiunto l’eccellenza da un punto di vista organolettico: il migliore, Le Tre Marie, si è aggiudicato il punteggio di ottimo. Poca differenza con il secondo classificato, Le Grazie. Il punteggio più basso è stato mediocre affidato ai dolci Bauli e Conad. GIUDIZIO FINALE Ai 10 lievitati è stato attribuito un giudizio finale che tiene conto, innanzitutto, della prova d’assaggio e della lista degli ingredienti riportata in etichetta. gennaio 2016 | | 23 SPECIALE FINE ANNO Impariamo a riconoscere la qualità artigianale E a pagarla il giusto per evitare solenni fregature. A spiegarci come distinguere i dolci a regola d’arte è Stanislao Porzio, ideatore di Re Panettone, il festival del dolce milanese P anettone? Sì grazie, basta che sia artigianale. Negli ultimi anni i consumatori hanno scelto qualità e tradizione portando in tavola sempre più spesso la versione non industriale del tipico dolce natalizio. Ingredienti di prima qualità e massima cura nella lievitazione dovrebbero essere le caratteristiche di una buona preparazione artigianale. Il Test-Salvagente ne ha parlato con Stanislao Porzio, ideatore e coordinatore di Re Panettone, la festa del dolce milanese: “Per riconoscere un buon panettone artigianale occorre guardare innanzitutto al suo aspetto esterno: agli occhi deve apparire ben lievitato. Certo, è difficile fare una valutazione del genere limitandosi a un’ispezione visiva ma in generale un panettone ben lievitato è quello che si presenta ben gonfio e con una cupola abbastanza regolare. Al taglio, invece, l’impasto deve risultare di un bel giallo intenso, soffice ed elastico. Frutta secca e canditi devono essere presenti in abbondanza e in maniera uniforme in modo che ciascuna fetta possa contenerne”. Il panettone deve essere basso o alto? “Il dolce milanese - spiega Porzio - è nato basso ma negli anni 30 Angelo Motta ha introdotto l’uso dello stampo di carta per permettere una lievitazione anche in altezza. Così oggi abbiamo panettoni sia alti che bassi, una pura questione di estetica che nulla ha a che vedere con la lievitazione”. Rispetto ai panettoni industriali, quelli artigianali sono realizzati senza ingredienti che ne prolunghino artificialmente la vita (come i conservanti e i mono e digliceridi), né semilavo- 24 | | gennaio 2016 rati che ne facilitino la produzione artigianale, omogeneizzandone i sapori (lieviti disidratati e mix). Veniamo, infine, alla nota dolente. Il prezzo di mercato del panettone artigianale è normalmente molto più alto rispetto a quello del prodotto industriale. Una differenza che Porzio spiega così: “Innanzitutto la scelta accurata di ingredienti di primissima qualità comporta un’inevitabile aumento del costo del prodotto finito. Inoltre, non bisogna sottovalutare il tempo di lavorazione: possono essere necessarie anche 40 ore per un panettone artigianale e il tempo, si sa, è molto prezioso”. Il podio pasticceri 2015 Re Panettone è il più frequentato evento dedicato al dolce tipico di Milano. Ideato da Stanislao Porzio, è organizzato dall’associazione Amici del Panettone, e dal 2008 diffonde ovunque la cultura del dolce meneghino: la festa, infatti, non si celebra solo nel capoluogo lombardo ma è un evento molto partecipato anche in Campania dove quest’anno hanno partecipato 23 noti pasticceri partenopei. Anche l’edizione 2015, come da tradizione, nel corso della due giorni milanese una giuria ha premiato il panettone e il lievitato innovativo migliori. Nel primo caso ha vinto Sal De Riso (pasticceria di Tramonti in provincia di Salerno, come miglior panettone) e Luca Riganti di Dolcearte, pasticceria di Mornago, in provincia di Varese (lievitato innovativo). L’obiettivo di Re Panettone è da sempre quella di esaltare la naturalità, la qualità, la freschezza dei prodotti da una parte e la capacità tecnica e l’originalità creativa dell’artigiano dall’altra. Anche quest’anno sono previste analisi a cura del dipartimento DeFens dell’Università Statale di Milano, per controllare la conformità al disciplinare dei dolci presenti.